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LUGLIO 2015 - n째 29
PEUGEOT 108
“108” A MISURA DI CLIENTE
Piccolo è bello, anche quando si tratta di automobili. Sembra affermarlo la vastissima platea dei clienti che preferiscono il cosiddetto segmento A, in sensibile crescita pure quest’anno (+9,1 % rispetto al 2014). La tendenza è facilmente spiegabile: anzitutto la crisi, con conseguente meno denaro disponibile per l’acquisto di un oggetto destinato prevalentemente alla mobilità piuttosto che ai lussi e ai capricci. Le piccole costano meno, consumano meno, inquinano meno.
PEUGEOT 108
E ingombrano meno, come dovrebbero sapere le società concessionarie delle autostrade che invece si ostinano a far pagare i pedaggi senza tener conto della dimensione dei veicoli. Aggiungasi che sono più facili da guidare nei centri urbani, rispetto a certi fuoristrada, suv, monovolumi e via dicendo, che sarebbe meglio rimanessero fuori dal perimetro delle città. Automezzi anacronistici in relazione al tempo in cui viviamo e pieni di strani aggeggi, ammennicoli, carabattole, bagatelle, pinzillacchere, specchietti per le allodole che poco hanno a che fare con la vera utilità e la praticità, eppure fatti pagare a prezzi assurdi. In più, certi marchingegni dei suddetti automezzi si traducono spesso in motivi di distrazione per il conducente, con conseguente
PEUGEOT 108
rischio di gravi incidenti. E’ un fatto di cultura. C’è ancora gente che acquista la macchina basandosi sull’estetica del cruscotto. E dire che oggi il mercato offre delle compatte di misura “umana” ben diverse dalle utilitarie di un tempo: sono più affidabili e comode. Ecco perché spesso e volentieri concentriamo la nostra attenzione sulle piccole, panorama nel quale, in questo momento, riscuotono un certo successo le tre “sorelle” 108, C1 e Aygo, nate dal progetto comune di Peugeot, Citroen e Toyota. Tutte e tre, prodotte a Kolin, nella Repubblica Ceka, sono alla loro seconda generazione. Citroen e soprattutto Toyota hanno fatto scelte più esclusive rispetto a Peugeot,
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come del resto era loro consentito dal capitolato dell’accordo. Con la 108, che trattiamo in questo numero de “Il Dossier.it”, la Casa di Sochaux ha preferito riferirsi al rinnovamento stilistico delle sue più recenti vetture. Questione di family feeling. Ecco allora una berlina, 3 o 5 porte, lunga 3,47 metri e larga 1,62, 840 chili di peso, sbalzi corti, porte grandi (in proporzione alle dimensioni esterne) che rendono facile l’accesso all’abitacolo, ampio portellone in cristallo del vano bagagli (capacità da 196 a 750 litri), gruppi ottici anteriori incastonati nei parafanghi con Led integrati e sempre accesi, mentre quelli posteriori includono le funzioni di retromarcia e fendinebbia e si estendono fino al laterale della carrozzeria con effetto 3D. Sul frontale una fascia separa la generosa calandra dalla presa d’aria inferiore. Vi è anche la versione Top, una “cabrio” con ampia capote in tela nera, grigia o rossa (80 cm di lunghezza e 76 di larghezza) azionabile elettricamente anche in movimento e regolabile in diverse posizioni, in modo da coprire tutto l’interno oppure soltanto i sedili anteriori. Una delle peculiarità della sbarazzina city car francese (erede della 107, che in 9 anni di commercializzazione è stata venduta in Italia in ben 126.000 esemplari) è rappresentata dalle innumerevoli, circa 5.000, possibilità di personalizzazione derivanti dagli abbinamenti tra gli allestimenti (Access, Active, Allure), gli 8 colori di carrozzeria, le 3 tipologie di interni, i 5 tessuti per i rivestimenti, sicché ogni cliente può ordinarsi la “sua” 108. Pratica, agile e maneggevole grazie anche al diametro di sterzata di soli 4,80 metri, la berlinetta si rivolge ad un pubblico prevalentemente femminile e ai giovani in generale per un uso soprattutto cittadino ma anche per trasferimenti su medie distanze. Il rinnovamento voluto da Peugeot
ha riguardato un po’ tutta la meccanica, che propone adesso due motorizzazioni a benzina, entrambe a 3 cilindri. Quella di accesso monta il mille da 68 cavalli. Ben più brioso si rivela il nuovo 1.2 VTi Pure Tech da 82 cv. La dotazione di serie è piuttosto ricca, con telecamera posteriore per il parcheggio, assistenza per la partenza in salita, dispositivo Keyless, indicatore di cambiata e buona tecnologia di connettività con schermo touch screen da 7 pollici posizionato al centro della plancia. Il nostro test drive ha evidenziato doti apprezzabili di visibilità, silenziosità dell’abitacolo e taratura delle sospensioni. Quanto al consumo, si può percorrere 16 km con 1 litro di benzina nel misto. Cesare Castellotti
REDAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE - Cesare Castellotti DIRETTORE EDITORIALE - Josè Citro REDATTORE GRAFICO - Simone Michele RESP. VIDEO e DIGITAL EDITING - Giorgio Angerame RESP. WEB - Saverio Tarantino
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