galletto 1394 del 16 Marzo

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Euro 1.20 GIORNALE LOCALE n. 1394 del 16 Marzo 2019 - galletto@newnet.it - ISSN 2037-4380 - Sped. ABB. POST. 45% Art. 2 comma 20/B - Legge 662/96 - Firenze Aut. Trib. FIRENZE del 11/04/1988 n. 3694 - Dir. Resp. C. Fusaro - REDAZIONE: Via F. Niccolai, 16 - Borgo San Lorenzo (FI) - Concessionaria Pubblicità e Casa Editrice STUDIO AD.ES di Elissa Spidalieri - www.osteriaegiornale.it - Telefono 055 8456391 - Fax 055 8495010

MUGELLO Con il porta a porta cresce la raccolta differenziata

MUGELLO Danni per gli attacchi dei lupi: richieste entro il 31 Marzo

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MUGELLO Gli Istituti scolastici: “non vogliamo accorpamenti”

BORGO SAN LORENZO La lista civica “Dal cuore di Borgo” non si ripresenta

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Faentina

Da aprile treni anche la notte Dal 6 aprile, in via sperimentale per 6 mesi, anche una coppia di treni notturni collegheranno il Mugello e Firenze nel fine settimana. La Regione ha accolto questa richiesta oltre a quella di potenziare l’offerta diurna introducendo nei giorni festivi una coppia di treni da e per Firenze, a partire dal 17 marzo. Il comune di Borgo e l’Unione dei Comuni con il loro Sindaco e Presidente Omoboni hanno fortemente voluto queste nuove corse e hanno stanziato anche un contributo economico. “Siamo sempre disposti ad ascoltare le necessità dei territori – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – Per la Faentina i sindaci hanno riproposto l’idea, già sperimentata nel 2016, di un servizio di treni notturni per garantire collegamenti sicuri e affidabili con Firenze nel fine settimana, ad uso soprattutto di tanti giovani che tra sabato e domenica si recano in città per trascorrere la serata divertendosi. Anche la coppia di treni festiva è stata pensata soprattutto a beneficio dei cittadini e dei turisti che dal Mugello vogliono raggiungere il capoluogo

senza prendere l’auto”. “Era uno degli obiettivi che ci eravamo dati – sottolinea il presidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello, Paolo Omoboni – non l’unico, e siamo soddisfatti del risultato ottenuto e ringraziamo la Regione per aver accolto questa proposta. Diversi mesi fa i ragazzi delle nostre scuole avevano fatto una raccolta firme per chiedere un treno notturno il sabato sera. Una coppia di corse consentirà ai nostri giovani e alle famiglie di poter avere un mezzo alternativo all’auto, oltre al rafforzamento delle corse festive. Un segnale di investimento sul materiale rotabile che deve essere un primo passo. Se vogliamo che questi territori continuino a crescere il rafforzamento della Faentina è essenziale e su questo come Unione continueremo a lavorare”. I treni notturni che collegheranno Borgo San Lorenzo e Firenze nelle notti tra sabato e domenica dei week-end avranno il seguente orario: Andata con partenza da Borgo ore 21.32; fermate a San Piero a Sieve (21.37), Vaglia (21.44), Fiesole (21.56), Binario San Marco

Foto della Settimana Partito il mercato “nuovo” a Borgo Prove generali Domenica e avvio ufficiale martedì scorso per la nuova collocazione del mercato borghigiano. Tanta gente tra i banchi, richiamata dalla novità. Tanti i commenti. Soddisfatto il vicesindaco Paoli che ha curato il trasferimento. Per la polizia municipale si sono risolti o per lo meno alleggeriti i problemi di sicurezza e viabilità legati alla vecchia area di mercato. Non mancano i commenti; per alcuni è positivo il maggior spazio tra i banchi e le ampie aree per l’esposizione delle merci. Insomma questo mercato ha più respiro ed è più accogliente. Per altri invece è dispersivo e ci vuole troppo tempo per girarlo tutto. In molti hanno denunciato l’intasamento del traffico sui Viali che è durato tutta la mattina invece che solo nell’ora d’apertura di scuole fabbriche e uffici come succede tutti i giorni. P.M

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Vecchio (22.04); arrivo a Firenze Santa Maria Novella alle 22.11. Ritorno con partenza da Firenze Santa Maria Novella alle 0.40; fermate a Binario San Marco Vecchio (0.46), Fiesole (0.54), Vaglia (1.06), San Piero a Sieve (1.14); arrivo a Borgo San Lorenzo alle ore 1.20.Invece la nuova corsa nei giorni festivi partirà da Borgo alle 10.38 e arriverà a Firenze Santa Maria Novella alle 11.18. Il treno del ritorno partirà da Firenze alle 18.40 e seguirà la stessa traccia del treno 21481, che ad oggi circola solo nei giorni feriali.

A pag. 2 Contrappunto di Massimo Rossi Corse “elettorali” sulla Faentina Borgo San Lorenzo

Omoboni di nuovo in corsa per fare il sindaco L’assemblea del PD di Borgo San Lorenzo ha votato all’unanimità la ricandidatura a sindaco di Paolo Omoboni, con, si legge nella nota ufficiale diffusa dal partito, “pieno e convinto sostegno” e con “l’obiettivo di aggregare una coalizione ampia, inclusiva ed aperta ad esperienze civiche che sappia condividere valori e programmi riformisti nell’ottica di proseguire e migliorare il lavoro già svolto negli scorsi cinque anni”. Parole che, se sciolgono finalmente il nodo del candidato, niente dicono sulla decisione del PD di presentarsi con il proprio simbolo o invece, come già accaduto a Dicomano, con una lista civica che unisca, o si affianchi agli ex di “Dal cuore di Borgo” che proprio in questi giorni hanno comunicato lo scioglimento della loro formazione manifestando la volontà di aderire ad un progetto più ampio, e all’esperienza di “Borgo anch’Io”. Ho chiesto a Giacomo Bagni, segretario PD di Borgo, perché si è aspettato così tanto nel ricandidare Omoboni. Mi ha risposto così: “Non mi pare si debba parlare di ritardo ma di una responsabile e meditata scelta. La scena politica complessiva non brilla per intraprendenza, infatti, oltre alla candidatura da parte della Lega di Luca Margheri non ci sono, che io sappia, al momento altre iniziative. Per quel che ci riguarda, si è... Massimo Rossi segue a pag. 2


2 Attualità

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Segue dalla prima - Borgo San Lorenzo

Omoboni di nuovo in corsa per fare il sindaco ...trattato di un percorso coerente, un percorso partecipato, legato anche all’esperienza di Borgo anch’Io che si è conclusa ai primi di marzo, promossa dal sindaco stesso che ha avuto grande successo e ha visto la partecipazione e il contributo di tanti singoli cittadini e associazioni, ma anche di molti iscritti del partito democratico. Un percorso inclusivo così com’era nell’idea di coinvolgimento e discussione aperta sui temi amministrativi, sia nella logica di verifica su ciò che è stato fatto ma, soprattutto, con profondità e prospettiva rispetto a ciò che si dovrà fare per la nostra comunità”. Bagni non si è sbilanciato sulle

modalità con le quali il partito sosterrà Omoboni, limitandosi a dirmi che si è di fronte ad “una fase costituente che riguarda tutto il centrosinistra e quindi una fase di ricostruzione di un percorso propositivo ma anche di alternativa netta alla destra montante” e che c’è “un percorso da costruire, aperto a forze civiche e a partiti che possono e vogliono dare un contributo decisamente alternativo rispetto a quello di chiusura proposto in primo luogo dalla Lega”. Su quali basi? “Basi nuove”, mi risponde il segretario, “che non escludono nessuno neanche chi può aver avuto un approccio critico, ma costruttivo, nei

confronti dell’amministrazione uscente: del resto le primarie e la nomina del nuovo segretario nazionale non possono che segnare per il mio partito un momento di ripartenza su nuove basi, anche a livello locale”. Bagni mi ha infine spiegato che il PD si “appresta a sviluppare un percorso interno di ascolto e confronto con iscritti e simpatizzanti proprio con questo spirito ricostituente” e si propone “verso l’esterno col massimo di disponibilità e di apertura al dialogo”, perché “la vera alternativa rimane quella delle forze progressiste, l’alternativa alla chiusura, alla paura e all’esclusione”. Piena apertura dunque

al civismo, ma nessuna certezza sulle modalità. L’impressione che ho ricevuto è che, a prescindere dalle dichiarazioni ufficiali, la decisione non sia stata davvero ancora presa., ma anche che il PD finirà per presentare una propria lista col proprio simbolo e che almeno una lista civica si affiancherà nel sostegno ad Omoboni. Nelle prossime settimane ne sapremo certamente di più. Da parte sua, il candidato Omoboni non può certo dire oggi quante e quali liste lo sosterranno, così preferisce rivolgersi direttamente ai borghigiani, con un accorato appello: “Fare il sindaco è una

delle cose più belle che tu possa fare, se tieni al tuo paese. Lavorare a contatto con i borghigiani, essere un punto di riferimento, provare a trovare risposte, anche facendo tesoro degli errori, è stata un’esperienza molto impegnativa e coinvolgente. I prossimi cinque anni possono essere una grande occasione per fare ancora meglio, per lavorare su progetti concreti e condivisi, ma anche per immaginare il futuro, soprattutto dei nostri ragazzi, per tutelare chi è fragile e dare uno sviluppo al nostro Comune e al Mugello. Vorrei continuare questo viaggio, per la nostra comunità.

Ora più che mai Borgo ha bisogno di essere unita, di un’amministrazione che sappia ascoltare, che ci difenda da chi vuole metterci gli uni contro gli altri, giocando sulle diversità e sulle paure, che creda e sostenga i valori progressisti e civici. Riparto da quello che è stato fatto, con la voglia di continuare il lavoro iniziato, con impegno e passione. Mettendoci, come ho sempre fatto, la faccia. Nel bene e nel male. Per chi vorrà essere accanto a me in questa nuova sfida, il mio unico obiettivo è il bene di Borgo”. Staremo a vedere. Massimo Rossi

Borgo San Lorenzo - elezioni

La lista civica“Dal cuore di Borgo” non si ripresenta Si è sciolta la formazione fondata da Franco Frandi, presente in Consiglio comunale con Alessandro Marrani

Il consigliere Marrani ha diffuso una nota dal titolo “Dal cuore di Borgo, fine lavori e un nuovo inizio?”, fEcco il testo della nota Sono ormai gli ultimi mesi di un percorso che abbiamo iniziato cinque anni fa, forti di ben mille voti, come prima forza di opposizione di Borgo San Lorenzo. Proviamo, quindi, a fare un bilancio. Ci siamo presentati come autentica forza civica, non legata ad alcun partito, espressione di un movimento di cittadini che non si riconoscevano nel modo di gestire il nostro Comune da parte delle forze da sem-

pre al potere in Borgo. In un primo tempo siamo stati molto critici verso questo metodo chiuso e autoreferenziale, che si rifletteva in scelte talvolta incomprensibili ai cittadini e in modalità poco democratiche, come alcuni ordini del giorni piovuti dall’alto, blindati e non emendabili, approvati forzatamente tra i distinguo all’interno della stessa maggioranza. Col passare del tempo, guardando sempre al nostro programma e notando un cambiamento nell’amministrazione, abbiamo spesso votato a favore, perché i provvedimenti in esame erano in linea con i progetti

in cui credevamo. Siamo arrivati al punto di votare a favore di un bilancio, atto che qualcuno potrebbe considerare un’eresia per un’opposizione. Ma, se nei contenuti c’è convergenza, come spiegare ai cittadini un voto contrario? Il consenso che ci è stato dato prevedeva l’impegno per i punti programmatici principali, come l’edilizia scolastica e il porta a porta. Abbiamo sostenuto questa nuova fase perché abbiamo creduto e crediamo in primo luogo nella bontà e nella competenza delle persone alla guida di Borgo San Lorenzo, come il sindaco Paolo Omo-

boni e alcuni assessori, e nella visione complessiva che ha animato gli interventi messi in campo. Certo, non tutto è andato alla perfezione, anche per noi, ed ogni cosa è migliorabile. Tuttavia, è fin troppo facile alzare la voce per criticare, mentre è ben più difficile avanzare proposte concrete e realizzabili, consapevoli delle difficoltà economiche, dei vincoli e del poco spazio di manovra che caratterizza questo periodo storico. Riempire giornali e social con slogan e lamentele è molto semplice, perché alla pancia si arriva subito, ma questo alimenta un clima di odio e rabbia che non

Contrappunto

fa bene a nessuno. Fare politica, per come l’abbiamo inteso, è comprendere gli eventi, mediare e costruire – e questo anche per una forza di opposizione. Siamo arrivati in fondo, e termina, così, dopo cinque anni in consiglio comunale la storia di Dal cuore di Borgo. La nostra lista civica che aveva sostenuto la candidatura di Franco Frandi alle passate amministrative di Borgo San Lorenzo non si ripresenterà alle prossime elezioni: ogni componente del gruppo di lavoro sarà libero di fare le sue scelte. Sono stati anni importanti, in cui lo

Corse “elettorali” sulla Faentina La Regione Toscana, dopo aver regalato alle strade della Val di Sieve, con l’assenso dei sindaci del Mugello, i 31 milioni di euro destinati all’elettrificazione della Faentina dagli accordi sull’Alta Velocità, poi deliberati dalla Comunità Montana ai tempi della presidenza di Stefano Tagliaferri (anno 2006) per l’acquisto di materiale rotabile per la ferrovia del Mugello, ed aver recentemente risposto picche alle richieste del Comitato Pendolari per l’acquisto di nuovi

treni necessari a sostituire i vecchi ancora in circolazione dagli anni ’70 e ad aumentare il numero delle corse che interessano gli oltre 10.000 pendolari (dato fornito dalla Regione) che ogni giorno devono recarsi a Firenze per lavorare o studiare in condizioni di bestiale sovraffollamento, sorprende tutti annunciando una nuova sperimentazione di corse notturne tra Borgo e Firenze.. L’assessore regionale ai trasporti Ceccarelli dirama un comunicato con questo tono: “La Regione ha

Borgo Sa Lorenzo Il Comune mantiene l’anagrafe per i richiedenti asilo

Soddisfazione di Rifondazione per il mantenimento di questa opportunità per i richiedenti asilo

Nello scorso Consiglio Comunale – scrive Rifondazione in un comunicato - è stato approvato l’ordine del giorno presentato dall’Altra Borgo - Rifondazione Comunista per garantire ancora l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo anche nel nostro comune. Una cosa però deve essere chiarita bene. Nessuno ha mai chiesto di violare nessuna legge a nessuno, se questo da qualcuno è stato insinuato. Semmai il contrario: abbiamo chiesto che le leggi siano rispettate. Due leggi in particolare: il DL 286 del 1998 e il DPR 223 del 1989, leggi, grazie al cielo, ancora fondate sui principi della Costituzione, sull’idea che esistano diritti umani che non possono essere calpestati, sulla decenza. Il Decreto sicurezza (L. 132) non abroga affatto queste leggi. Questo perché Salvini e l’attuale governo Lega-5stelle il coraggio di negare l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo non ce l’hanno mai avuto e mai ce l’avranno. Si sono limitati, al contrario - conclude Rifondazione - a far credere di averlo fatto, rendendo solo più difficile il riconoscimento di questo diritto.

accolto questa richiesta, portata avanti dal presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello e sindaco di Borgo, Paolo Omoboni, che hanno” (n.d.r. perché si passa dal singolare al plurale?) “garantito anche una compartecipazione economica. Lo stesso Omoboni parla di un intervento rivolto soprattutto ai giovani: “Diversi mesi fa i ragazzi delle nostre scuole avevano fatto una raccolta firme per chiedere un treno notturno il sabato sera. Una coppia di corse consentirà ai nostri giovani e alle famiglie di poter avere un mezzo alternativo all’auto, oltre al rafforzamento delle corse festive”. Forti sono i dubbi che tali treni possano veramente trovare il favore dei giovani mugellani che si recano in città il sabato sera: all’ora in cui dovrebbero arrivare in S.Maria Novella per rientrare in treno a casa (mezzanotte e quaranta), a Firenze la movida è si è no cominciata e le discoteche hanno da poco aperto. Semmai l’orario parrebbe più adatto a qualche adulto che vuole andare al cinema o al teatro, purchè non si allontani troppo dalla Stazione e tenga sempre sott’occhio l’orologio, perchè: se perde quell’ultimo treno sono guai! D’altronde proprio gli orari, poi giudicati non ottimali, erano stati il vero motivo del fallimento dell’identica sperimentazione attuata nel

2016 e ricordata dallo stesso assessore Ceccarelli, quando i pessimi risultati in termine frequentazione durante i tre mesi di prova del treno notturno sconsigliarono Regione e Trenitalia dal proseguire. Ecco perché il riproporre pari pari un’idea già fallita ha fatto pensare più di un mugellano ad un’iniziativa più estemporanea che ragionata, e qualche malizioso ad un tassello della propaganda elettorale. Più interessante è semmai un’altra sperimentazione di corse: una coppia festiva che inizierà dal 17 marzo con partenza da Borgo alle 10.38 e arrivo a Firenze SMN alle 11.18, con ritorno alle ore 18.40. Questa è di certo una buona cosa che incontrerà il favore dell’utenza. Il Comitato Pendolari avere richiesto che la corsa delle 10.38 fosse inserita non solo la domenica, ma anche nei giorni di lavoro, in modo da tappare le falle del cosiddetto Memorario (nessun treno sulla Faentina da Borgo per Firenze tra le 9.32 e le 12.32, dunque con 3 ore di vuoto), l’ennesima promessa non mantenuta che prevedeva un treno ogni ora da Borgo a Firenze e viceversa. Ma ancora una volta i pendolari si sono sentiti rispondere picche. Morale della favola: meglio che nulla, marito vecchio? Massimo Rossi

scenario politico locale e nazionale è cambiato radicalmente. Dal cuore di Borgo proseguirà nel lavoro consiliare fino a fine mandato, appoggiando le iniziative in cui si riconoscerà, e sperando che l’esperienza politica maturata in questi anni possa garantire una classe dirigente di qualità per il nostro Comune, per il bene comune che tutti abbiamo a cuore. Per finire, ringraziando chi ha creduto in noi, ci lasciamo con la speranza che un nuovo progetto civico possa nascere e trovare spazio nel prossimo futuro: per adesso, da tutti noi, grazie di cuore.


Attualità 3

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Mugello

Piano Strutturale Intercomunale in adozione E’ arrivato il tempo dell’adozione derllo strumento di pianificazione territoriale nei Consigli comunali Per il Piano Strutturale Intercomunale del Mugello (PSIM). Il primo Comune ad averlo fatto, a fine febbraio, è stato Vicchio con un voto all’unanimità da parte del Consiglio. Via libera anche a Firenzuola, la scorsa settimana, con un voto quasi all’unanimità (un solo astenuto). E nei prossimi giorni anche gli altri Comuni mugellani si pronunceranno. Superare i confini comunali con una visione unica e unitaria del Mugello: questo l’obiettivo che l’Unione dei Comuni ed i Comuni si sono posti nel 2016 puntando e investen-

do sulla pianificazione urbanistica e territoriale condivisa. Una sfida ambiziosa, e per questo non semplice, con cui, dal l’avvio del procedimento nel 2017, si sono voluti misurare in primis sindaci, strutture tecniche comunali e dell’unione, ma anche, con il percorso partecipativo, tecnici privati, soggetti e associazioni del territorio, cittadini. I risultati del processo partecipativo sono stati assorbiti nella proposta di piano e sono stati presentati nel dicembre 2018 a tutti i partecipanti. La proposta di piano è stata approvata dalla Giunta dell’Unione con due delibere, a fine dicembre e a febbraio, e quindi trasmessa ai Comuni per l’adozione. Contestualmente al Piano Struttu-

rale, sono stati elaborati studi a supporto concernenti mobilità e infrastrutture; microzonazione sismica di livello 3; mappe di vulnerabilità sismica; vocazione energetica da fonte rinnovabile; geologia ed idraulica, archeologia; servizi di supporto per Sistema informativo territoriale. Oltre gli studi di base che costituiscono il Quadro Conoscitivo, a cui tutti i Piani Operativi Comunali potranno attingere, il Piano si compone di una parte statutaria e di una parte di strategie, con l’individuazione delle UTOE (Unità Territoriali Organiche Elementari): UTOE 1 (Firenzuola); UTOE 2 (Palazzuolo-Marradi); UTOE 3 (Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero,

Borgo San Lorenzo, Vicchio, Dicomano). Sono individuate strategie di ambito locale (derivate da esigenze dei singoli comuni) e strategie di territorio, che indipendentemente dalla localizzazione dell’attività sono riconosciute come di interesse di tutta l’Unione. In linea generale, per ogni destinazione prevista (industriale/artigianale, commerciale, turistico/ ricettiva, ecc.) sono previste dotazioni per ogni comune ed una quota aggiuntiva del 30% complessivo in dotazione all’Unione dei Comuni da ripartire a seconda delle esigenze derivanti dall’attuazione della pianificazione. Soddisfazione da parte del presidente dell’Unione dei Comuni Pa-

olo Omoboni: “Per la prima volta il Mugello si dà una visione territoriale unica. Si è svolto nei mesi scorsi un confronto a vari livelli, politico e tecnico, comunale e sovracomuale, anche con un percorso di partecipazione, e adesso siamo alle fasi conclusive, siamo all’adozione del Piano Strutturale. Per questo, un ringraziamento va al responsabile dell’Unione che ha seguito fin dall’inizio il procedimento e ai responsabili comunali, ai professionisti incaricati e tutti coloro che hanno partecipato e offerto contributi, osservazioni e stimoli”. Sottolinea il presidente Omoboni: “Una sfida ambiziosa e non priva di difficoltà e ostacoli, ma siamo a

questo punto in dirittura d’arrivo. E siamo convinti di aver compiuto un passo importante per uno sviluppo più coerente, omogeneo e condiviso del nostro territorio. ‘Pensare e fare Mugello’ non è più e solo un’enunciazione, ma un fatto”. Il primo passo è stato fatto; ora, una volta che sarà stato adottato da tutti i Comuni, il Piano sarà a disposizione, sul sito della Unione, per le osservazioni integrazioni e modifiche che giungeranno da parte di cittadini, imprese, Enti, con invito a tutti di portare il proprio contributo, al fine di correggere e se possibile migliorare uno strumento vitale per lo sviluppo di tutto il nostro Mugello.

Sagginale

Mugello

Collaborazione Unione Comuni-Consorzio Bonifica, investimento di 185.000 euro

Incoraggianti i primi dati. Ma senza termovalorizzatori oosti alti per lo smaltimento dei rifiuti. La TARI non scende, forse aumenta Oggi in una conferenza stampa cui hanno partecipato i sindaci di Barberino, Borgo, Scarperia San Piero, Vaglia e Vicchio, Alia ha fornito i primi dati sulla raccolta porta a porta partita a fine dell’anno scorso. I mugellani hanno dimostrato impegno e partecipazione con questo nuovo modo di raccogliere la spazzatura che richiede un attento lavoro di selezione dei rifiuti già in famiglia o in azienda. Le stime di Alia ci dicono che la raccolta differenziata, già in questi primi mesi di sperimentazione, è passata dal 43% al 63% del totale dei rifiuti conferiti. Questa percentuale è destinata a crescere via via che verranno rimossi i cassonetti stradali, rimozione già iniziata e che si concluderà in aprile. Purtroppo i problemi e le difficoltà sono a valle della raccolta, nella fase di smaltimento. Infatti la mancanza di termovalorizzatori fa sì che i rifiuti indifferenziati e gli scarti della trasformazione di quelli differenziati finiscano in discarica (spesso fuori Toscana) con una notevole lievitazione dei costi. Anche per la differenziata i sistemi di trasformazione sono insufficienti e non remunerativi da un punto di vista economico; per questo Alia sta progettando impianti per la produzione di biometano che potrebbero fornire un carburante ecologico e a basso costo. Le difficoltà e i costi di smaltimento fanno sì, hanno confermato i sindaci mugellani, che il sistema di raccolta porta a porta non porterà porterà a una riduzione delle tariffe, almeno fino al 2021, nemmeno per coloro che differenzieranno i rifiuti in modo meticoloso e virtuoso (P.M.)

Bonifica: in corso intervento di mitigazione rischio idraulico L’intervento di mitigazione del rischio idraulico è da poco iniziato nel centro abitato di Sagginale. Un intervento prioritario per la sicurezza idraulica, che rientra nella programmazione zonale per un investimento di 185.000 euro, richiesto dal Comune e reso possibile dalla collaborazione tra l’Ufficio Bonifica dell’Unione Comuni Mugello ed il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Attualmente si sta eseguendo l’allargamento della sezione fluviale del torrente Corolla in prossimità del vecchio ponte di via di Corolla, che nel frattempo è stato demolito. Il ponte verrà quindi ricostruito in modo da non ostacolare il deflusso delle acque in caso di piena. Sempre nel torrente si realizzerà il

ripristino della palificata esistente a protezione della sponda sud, tra il nuovo ponte e il fiume. Dopodiché si procederà alla messa in opera di valvole anti reflusso in corrispondenza della confluenza in Sieve di alcuni fossi, al fine di limitare gli effetti delle piene. “L’intervento è finalizzato a ridurre il rischio idraulico dell’area ed in particolare dell’abitato di Sagginale, che nel 2014 venne allagato in seguito allo straripamento della Sieve, con forti disagi subiti dai cittadini - sottolinea il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni - progetto ed esecuzione sono a cura del nostro Ufficio Bonifica mentre il finanziamento arriva dal Consorzio di Bonifica 3

Medio Valdarno nell’ambito della programmazione delle opere. Si tratta di una priorità per la sicurezza idraulica del territorio e di quest’area in particolare”. In caso di piena della Sieve riveste un ruolo attivo il piano di laminazione per l’invaso di Bilancino: “Il Comune di Borgo e l’Unione hanno costantemente sollecitato la Regione ad assumere il piano, - afferma il presidente Omoboni - che è operativo, con modalità di gestione che assicurino una maggiore sicurezza per l’area di Sagginale”. In corso anche interventi di manutenzione ordinaria sul fiume Sieve, torrente San Godenzo, fossi di Falgano, Gamberari e Visarno, borro del Mandrilla nei comu-

ni di Rufina, San Godenzo, Pelago e Pontassieve, mentre sono terminati quelli di ristrutturazione e messa in sicurezza di una briglia sul torrente Cornocchio in località Sant’Agata, nel comune di Scarperia e San Piero, e le manutenzioni ordinarie dei torrenti San Godenzo e Rufina, dei fossi di Pietramara, di Castellina, del Palagio, Casale, della Topaccia nei comuni di San Godenzo e Rufina. Sono invece appaltati e di prossimo avvio i lavori per il consolidamento della sponda destra del torrente Carza a San Piero a Sieve ed interventi per la messa in sicurezza ed il mantenimento in efficienza del torrente Stura e fosso di Terzalla all’interno del centro abitato di Barberino di Mugello.

Alia fa il punto sulla raccolta porta a porta


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Attualità

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Mugello

Vanno chiesti entro il 31 marzo i danni per gli attacchi dei lupi Prossimamente verranno rimborsati anche i danni indiretti come aborti, sterilità, perdita di produzione del latte Tempi stretti per chi ha subito attacchi dai lupi nel corso del 2018, infatti la Regione Toscana ha stabilito che le domande di risarcimento danni devono essere presentate entro il prossimo 31 marzo. Le aziende zootecniche che hanno avuto danni, con perdite di animali, pecore ma anche bovini, equini, asini e suini, potranno presentare la domanda di risarcimento per un indennizzo il cui importo varia secondo il valore commerciale dell’animale ucciso: per gli ovi-

ni iscritti al libro genealogico si va dai 1200 euro per un ariete, ai 350 euro per una pecora. L’intervento, finanziato con risorse della Regione, nasce come momento di sostegno per le imprese zootecniche interessate dagli attacchi di animali predatori che, come denunciato a più riprese da Coldiretti, sono sempre più frequenti e diffusi. Una parte cospicua di danni, quelli relativi ai cosiddetti danni indiretti come la perdita della produzione di latte e gli aborti, non

sono previsti in questo bando, ma saranno oggetto di uno specifico provvedimento che sarà emanato nelle prossime settimane. Provvedimento che è stato richiesto a gran voce dalle opposizioni in Consiglio regionale. Coldiretti invita gli allevatori interessati a presentarsi con sollecitudine agli uffici presenti sul territorio per predisporre la documentazione e la relativa domanda che deve essere presentata attraverso il sistema informatico di Artea

Toscana. “Abbiamo sempre sostenuto che gli indennizzi, che dovrebbero essere veri e propri risarcimenti, non rappresentano comunque la soluzione del problema ma un semplice e parziale palliativo per danni spesso non permanenti – ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – e per questo continuiamo a batterci affinché le attività imprenditoriali degli allevatori possano svolgersi senza l’incubo delle predazioni.”.

Scarperia e San Piero

Enel ha rinnovato le cabine elettriche di Pianvallico

Lavori per rimediare alle interruzioni e cali di tensione subiti dalle aziende dell’area industriale E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, ha eseguito un intervento per la manutenzione e il potenziamento di due cabine elettriche nell’area industriale di Pianvallico, nel territorio comunale di Scarperia e

San Piero. In una delle due cabine è stata sostituita parte della componentistica elettromeccanica e sono stati attivati anche elementi di ottimizzazione tecnologica, mentre nell’altra sono stati installati nuovi scomparti, contenenti apparecchia-

ture elettriche di ultima generazione che garantiranno migliore qualità del servizio elettrico. Nell’occasione le squadre operative di E-Distribuzione hanno eseguito anche attività di controllo e calibrazione dei carichi elettrici per assicurare a tutta l’area un assetto

equilibrato. C’è da augurarsi che i miglioramenti e la manutenzione effettuati da ENEL mettano la parola fine alle interruzioni e ai cali di tensione che negli ultimi mesi hanno causato disagi e danni alle aziende della zona industriale di Pianvallico

Consiglio regionale

“Collaboriamo con il Commissario per il Forteto” Dopo la lettera alle autorità regionali e fiorentine con cui il Commissario del Governo per il Forteto lamentava ritardi e inadempienze da parte della Regione e di altri enti nel rispondere ale sue richieste di notizie e documenti sui complessi rapporti tra il Forteto e le istituzioni, il Consiglio regionale ha voluto esprimere la propria volntà di collaborare approvando all’unanimità una risoluzione presentata

dai consiglieri Jacopo Alberti (Lega) e Maurizio Marchetti (FI), emendato dalla consigliera Fiammetta Capirossi (Pd) e sottoscritto anche da Andrea Quartini (M5S) il Consiglio regionale impegna così il presidente Rossi e la Giunta regionale “a fornire, tempestivamente e ogniqualvolta richiesti, tutti gli strumenti, le indicazioni e le informazioni utili a facilitare il compito e il lavoro del Com-

missario straordinario della società cooperativa ‘Il Forteto’, nominato dal Ministero dello sviluppo economico” e a coinvolgere “ il Consiglio e i rappresentanti delle Istituzioni locali e nazionali i in un rapporto di proficua collaborazione tesa a una quanto più rapida e definitiva restituzione alla legalità delle attività della Cooperativa o, nel rispetto delle parti lese e nell’interesse principale dei dipendenti onesti e

dei consumatori”. La risoluzione esprime “pieno appoggio e totale apprezzamento per la professionalità e la dedizione mostrate dall’avvocato Jacopo Marzetti fin dall’inizio del suo mandato commissariale”; valuta il ruolo di Mazzetti come “fondamentale per un risanamento completo e definitivo” della cooperativa, nel pieno rispetto delle parti lese e dei consumatori. Fiammetta Capirossi (Pd), nel

Mugello

renzuola fa presente che la vastità del proprio territorio renderebbe ancora più difficile la gestione dei servizi scolastici se questi fossero accorpati con quelli del basso Mugello e denuncia di aver visto ridurre del 50% i contributi regionali proprio per non aver provveduto all’accorpamento. Tutte le scuole mugellane paventano una seria compromissione dell’intero sistema scolastico della zona. Temono • per la perdita di autonomia e identità degli IIC dell’Alto Mugello, ognuno dei quali presenta peculiari caratteristiche territoriali e esigenze

specifiche; • per le difficoltà gravi che si porrebbero in termini di gestione degli organici; • per i tagli del personale scolastico che ne deriverebbero e per gli aggravi e gli impacci che di conseguenza si porrebbero nell’organizzare efficacemente le attività didattiche fra scuole comunque lontane e mal collegate; • per la perdita di punti di erogazione del servizio di Segreteria scolastica negli IIC di Firenzuola e di Marradi/Palazzuolo, in quanto il personale di Segreteria verrebbe giocoforza ricondotto in due sedi Spiace in particolar modo –

è soffermato “sull’ottimo lavoro svolto e sulla necessità di voltare pagina e mettere la parole fine su questa brutta vicenda”. “Per quanto di mia competenza – ha assicurato – sono disponibile a fare tutto il possibile per garantire un marchio conosciuto a livello internazionale”. “Votare all’unanimità questo atto non è solo segno di buon senso – ha concluso – ma di una scelta giusta operata da tutta l’Assemblea”.

Mugello

Gli Istituti scolastici: “Non vogliamo accorpamenti” Gli istituti scolastici di Firenzuola, Scarperia e San Piero e del Giotto Ulivi di Borgo dicono no a qualsiasi forma di accorpamento. Lo fanno con una lettera al dirigente scolastico regionale, al presidente della Regione e ai sindaci del Mugello. Dopo il rinvio ottenuto nel novembre scorso con varie forme di protesta, culminate in un corteo di protesta di docenti e studenti per le vie di Borgo, le scuole mugellane tornano a dire no agli accorpamenti. I motivi che hanno spinto i consigli d’istituto a fare questa richiesta sono molteplici. In particolare Fi-

presentare l’emendamento, ha ricordato in particolare il progetto “Oltre” finanziato dalla Regione Toscana e rivolto a chi ha vissuto maltrattamenti e abusi e alcune azioni nate a seguito dell’interessamento del Consiglio, nonché le ultime decisioni adottate dal Parlamento in merito all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta. A chiudere il dibattito l’assessore Marco Remaschi, che si

protestano i consigli d’Istituto - che il taglio vada a colpire gli alunni più deboli, coloro che più avrebbero bisogno di attenzioni e di spese al fine di veder assicurato il proprio successo scolastico. Degli accorpamenti si è parlato martedì scorso in una riunione di rappresentanti delle scuole mugellane con gli amministratori locali che si faranno interpreti presso la regione delle richieste di docenti, studenti e personale amministrativo ede dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Non Una Di Meno: quale futuro per l’Ospedale?

Non Una Di Meno Mugello, invita i cittadini a partecipare al Consiglio dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello in programma martedi 19 Marzo alle ore 14.00 nel Palazzo Comunale di Borgo San Lorenzo. Un’occasione da cogliere, spiega Tatiana Bertini, “per capire, in risposta ad una interrogazione inerente i servizi ospedalieri nel nostro territorio, quali siano le motivazioni per cui non sia possibile effettuare nell’ospedale di Borgo San Lorenzo, mammografie ed ecografie ginecologiche trans-vaginali; ricordiamo che tali ecografie non sono prenotabili neppure nei consultori, se non in gravidanza. Cosa vuol dire questo? Che solo le donne incinta hanno diritto ad essere seguite nelle strutture pubbliche?”. Nell’interrogazione presentata dalla sinistra-sinistra in Unione dei Comuni, si legge nella nota di Non Una Di Meno, “si chiede anche di capire a che punto siano i riammodernamenti di alcuni reparti come ad esempio quello di ostetricia con installazione di aria condizionata ed effettuazione di parto analgesia; condizioni che risultano indispensabili per essere “attrattivi”, e non chiudere, come punto nascita, oltre a permettere alle donne che partoriscono all’ospedale dI B.S.L., se lo vogliono, di diminuire i dolori da parto”. Nel Consiglio dell’Unione si parlerà anche di installazione della nuova Tac, di servizio di Risonanza Magnetica e di adeguamento sismico dell’Ospedale di Borgo. Massimo Rossi


Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

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6 Eventi e società

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Vicchio

Cittadinanza onoraria a Liana Fiorani studiosa di Don Milani Il Sindaco Roberto Izzo e una delegazione di milaniani vicchiesi consegnerà il riconoscimento a Parma di zo Milani. Prosegue quin-

Il Consiglio Comunale Vicchio ha approvato la proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla Dottoressa Liana Fiorani, studiosa della vita di Don Lorenzo Milani. Liana Fiorani, oggi 94enne residente a Parma, si laurea a pieni voti nella sua città (Parma) proprio con una tesi su Don Loren-

di la sua attività di ricercatrice sia con il “Centro Documentazione don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana” che con il “Centro Formazione e ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio di Mugello”, contribuendo alla realizzazione dell’Opera Omnia (edita da

Barberino Bouturlin - Attivazione servizio infermieristico

La Pubblica Assistenza “Maria Bouturlin” in collaborazione con i Medici di Famiglia ha attivato il servizio infermieristico negli ambulatori presso la sede Sociale in Via di Castello nr. 1/B. Tale servizio gratuito, viene svolto nei giorni di lunedì dalle ore 9 alle 13 ed il mercoledì e venerdì dalle ore 15 alle 19. In questi orari l’infermiere adibito al servizio riceve i pazienti dei Medici presenti presso gli ambulatori della Pubblica Assistenza, per effettuare i seguenti servizi a supporto dell’attività sanitaria del proprio Medico curante: medicazioni, iniezioni, rilevazione parametri (pressione arteriosa), vaccinazioni, informazioni e supporto alle cure.

Bivigliano Quaresima: incontri alla Comunità di San Romolo

In occasione della Quaresima 2019 tornano nella Parrocchia di San Romolo a Bivigliano i tradizionali incontri in comunità di preparazione alla S. Pasqua , giovedì 14 marzo un incontro di preghiera alle ore 21.00 alla presenza del Parroco Don Luca Mazzinghi, giovedì 21 marzo incontro di preghiera ore 21.00 in chiesa organizzato a cura delle suore Serve di Maria Riparatrici e giovedì giovedì 28 marzo presso il Circolo La Famiglia un incontro dedicato al decreto sicurezza dal titolo “Il decreto sicurezza: per una lettura critica di un testo discutibile” tenuto dall’Avv.to Cassazionista e Rotale Enrico Sarti.

Scuole di Scarperia – San Piero Il clima che cambia spiegato ai ragazzi

In occasione della manifestazione Global Strike For Future indetta per il 15 marzo prossimo, l’Istituto Comprensivo Scarperia San Piero ha deciso di ricordare la significativa azione di Greta Thunberg ed il tema fondamentale dei cambiamenti climatici agli allievi e a tutto il personale. Aderisce simbolicamente all’iniziativa ospitando il giorno 11 aprile nell’auditorium del plesso di Scarperia lo spettacolo intitolato “L’uomo e il mare di plastica”, ispirato al romanzo di Hemingway e messo in scena dal mimo Sergio Procopio con materiali di riciclo. Lo spettacolo è un’avventura in un mara fatto interamente di plastica. Per le classi che non hanno aderito allo spettacolo, sono stati condivise alcune proposte di discussione sullo stesso argomento: dal TED di Greta al sito della NASA dedicato alla sensibilizzazione di bambini e ragazzi al problema dei cambiamenti climatici, ad alcuni video sulla formazione delle isole di plastica e su scuole e comuni plastic free. Greta rappresenta un esempio molto coinvolgente per bambini e ragazzi che ascoltano -da pari a pari- con grande attenzione le sue semplici ma ineccepibili considerazioni, incontrovertibili anche per gli adulti. Fa vivere il divertimento e la meraviglia di ciò che si può costruire riciclando.

Vicchio La scuola media in visita alla centrale del 118

Interessanti attività ed uscite per la Scuola Media di Vicchio. Martedì 5 marzo le tre classi terze, a conclusione del loro percorso educativo, si sono recate per la prima volta a visitare la Centrale Operativa del 118 a Firenze. I ragazzi, accompagnati dai loro insegnanti, sono stati accolti di prima mattina nella nuovissima sede, che subito ha entusiasmato tutti per aspetto architettonico e complessità tecnologica. Alcuni infermieri hanno organizzato un percorso diversificato per i sei gruppi, che si sono alternati nella visita delle diverse postazioni della sala operativa e dell’automedica. Hanno così potuto constatare tangibilmente la perfetta, metodica, organizzazione del 118 (dalla ricezione delle chiamate, all’invio e l’utilizzo dei mezzi di soccorso ecc). Le attività sono proseguite con l’esercitazione individualizzata del BLS (Basic Life Support) e delle manovre di disostruzione delle vie aeree e sono state sicuramente i momenti più apprezzati e partecipati dai ragazzi che hanno potuto apprendere, con la supervisione attenta ed efficace degli infermieri specializzati, le basi delle manovre di primo soccorso. Un’esperienza formativa molto utile per i ragazzi, che cominciano così a responsabilizzarsi e ad imparare ad essere cittadini consapevoli e partecipi, ad apprendere che l’indifferenza non può essere mai la scelta giusta. Un ringraziamento sincero, da parte degli insegnanti e dei ragazzi, agli Infermieri e a tutti gli operatori della sede del 118 che, con estrema professionalità, empatia, chiarezza hanno saputo accogliere e coinvolgere tutti, facendo capire che ognuno di noi può sempre fare qualcosa per gli altri! Saverio Nepi

Mondadori nel 2016) a cura della Fondazione Giovanni XXIII. “Abbiamo deciso di concedere la cittadinanza onoraria a questa professoressa per la particolare importanza della sua opera di studio e divulgazione della vita di Don Milani, a cui ha dedicato la vita intera – ha dichiarato il Sindaco di Vicchio Roberto Izzo. L’iniziativa promossa dai milaniani vicchiesi, ci vedrà andare a Parma insie-

me ai rappresentanti del Centro di Documentazione Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, a conferire questo dovuto e importante riconoscimento, approvato nell’ultimo consiglio, che è inoltre il secondo conferito da questa Amministrazione dopo quello a Don Giuliano Landini”. Liana Fiorani, sul pensiero e sull’opera del priore di Barbiana, ha acquisito negli anni una notevolissima e approfondita conoscenza,

tanto da essere spesso invitata a convegni ed eventi ma anche ad essere considerata come punto di riferimento per studiosi e giovani laureandi per i quali si è prestata a sostenere con cura la preparazione delle loro tesi di laurea. Autrice di importanti pubblicazioni, ricordiamo “Don Milani fra storia e attualità” nel 1997 per Libreria Editrice Fiorentina, “Dediche a Don Milani dal cimitero di Bar-

biana” nel 2001 (ed. Qualevita) che raccoglie documenti relativi al periodo 19842000, completata poi con una nuova edizione (dal 2001 al 2010) che ha ricevuto anche il Premio Nesi. Da menzionare inoltre il suo catalogo con DVD allegato “Don Lorenzo Milani. Il destino di carta” (Ed. Il Mulino), vera pietra miliare per gli studi milaniani, in assoluto la più curata delle rassegne stampa esistenti.

Vicchio

Giornata per i martiri di Campo di Marte L’ANPI vicchiese ha organizzato per domenica 17 marzo una giornata in ricordo dei Martiri di campo di Marte nel 75esimo anniversario della loro fucilazione per mano dei nazi fascisti. Il programma della giornata partirà dalla mattina con la commemorazione in ricordo di Martiri, insieme al Comune di Vicchio. Proseguirà al Circolo Arci del Cistio con il pranzo e poi con la presentazione in anteprima regionale del libro Grüne Linie scritto di Giancarlo Barzagli che parteciperà all’incontro raccontando un episodio inedito della resistenza descritto nel libro. Parteciperanno tante sezioni Anpi del Mugello e di Firenze e molte altre associazioni del territorio che hanno voluto unire le forze per promuovere un progetto che parla della nostra terra e ne vuole conservare la memoria.

Agricoltura biologica

Da Mugello alla fiera bio di Firenze L’associazione Produttori Biologici del Mugello parteciperà alla seconda edizione della Fiera FirenzeBio – 2019 che si tiene dal 15 al 17 marzo. “Anche l’anno passato siamo stati presenti ma quest’anno il nostro “paniere” è più ampio- scrive l’Associazione - e sarà possibile acquistare presso il nostro stand formaggio, pane e biscot-

ti, carne, olio e prodotti a base di marroni. Tutti interamente biologici e coltivati in Mugello. L’Associazione ricorda anche che lunedì scorso ha partecipato alla conferenza in Palazzo Strozzi “IdentiTaste, i territori e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari” organizzata da Anci Toscana, Accademia dei Georgofili e Regione Toscana,

La Premiazione della famiglia Rabiti che da anni si è messa a disposizione di chi ha bisogno d’aiuto e di accoglienza. Un riconoscimento che il Sindaco di Dicomano, Regione e ASL hanno voluto assegnare durante la presentazione del progetto per la nuova sede del distretto socio sanitario dicomanense. Foto Maria Pia Roselli

l’Associazione Biologico Mugello. La Presidente dell’Associazione, Dott.ssa Marta Landi, ritiene che sia proprio l’unione tra metodo di produzione biologica e territorialità l’elemento di forza di cui le aziende associate possono avvantaggiarsi: “Oggi non è più sufficiente parlare di produzione biologica, dice la presidente - si deve lega-

re la produzione al territorio e ai volti dei produttori, per dare sicurezza ai clienti, soprattutto a coloro che risiedono in città, sulla totale trasparenza dei metodi con cui viene prodotto il cibo che arriva sulle loro tavole; questo è il principio sul quale la nostra associazione può mettere la faccia e adoperarsi in prima persona”.


Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Lettere e lettori RICORDO

Mugello Gli “amici di Giuliano Vangi” a Pontedera

Gianfranco d’Onofrio

La telefonata del lunedì mattina era diventata ormai un classico. Con la sua consueta gentilezza mi indicava cosa avrebbe scritto per il galletto del sabato. Spesso l’argomento era uno dei suoi cavalli di battaglia: l’Autobuio. Gianfranco d’Onofrio, figura storica della radio e della televisione, per un periodo è stato uno dei nostri collaboratori più assidui. Ci ha lasciato in questi giorni, all’età di 85 anni. Quella telefonata mancava da tempo, da quando si era trasferito in una struttura residenziale di Scarperia per motivi di salute. Gianfranco, autore di programmi di grande successo come “I’grillo canterino”, ha conosciuto una notorietà incredibile e ascolti da capogiro dagli anni ’50 agli anni ’70, E’ stato autore di commedie teatrali e dello show “Pazza Piazza” che ha portato in tutte le piazze d’Italia sul modello di Giochi Senza Frontiere. Poi il trasferimento a Barberino sempre con la voglia di divertire ma anche con l’impegno civile, attivo in alcune battaglie portate avanti a suon di articoli proprio dalle colonne del nostro giornale. L’Autobuio, la penosa situazione del casello autostradale di Barberino alla fine degli anni 90, era diventata una missione per Gianfranco che tanto ci si dedico.

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E poi ancora l’Oroscopazzo, i giochi, le rime (era autore anche dell’intramontabile Sesto Caio Baccelli) e la sua pagina sempre allegra e ironica. E così lo vogliamo ricordare, nella sua ironia garbata, sempre pronto a donarci un sorriso. Dalla redazione del nostro giornale le nostre più sincere condoglianze a tutta la famiglia. Serena Pinzani

L’Associazione “Amici di Giuliano Vangi” ha di recente effettuato una visita guidata alla mostra “Orizzonti d’Acqua – Galileo Chini” a Pontedera. La gita, come sempre, si è risolta in una piacevole occasione culturale, ma anche di incontro, facilitata dall’affiatamento e dalla perfetta organizzazione. Non potrei aggiungere alcun commento nuovo al bell’articolo di Massimo Rossi sullo stesso evento, esaustivo e coinvolgente, apparso sul numero del 9 Febbraio di questo giornale. Posso solo confermare che anche per gli “amici di Vangi” la mostra ha riservato momenti di puro piacere estetico, di vera emozione ed anche di orgoglio mugellano. Riccarda Mengoni

LA VIGNETTA DI FABIO BUFFA

Raffaello Lippi e Daniela Verdi

Cinquant’anni fa due radici si sono intrecciate e sono diventate una pianta sola. Auguri per le vostre nozze d’oro dai figli, i nipoti e le nuore!

Alessandro Belli Eccoci qui, un quarto di secolo sembra tanto, ma hai ancora tutta la vita davanti. Ti auguriamo di ottenere quello che desideri nella vita e nel lavoro. Buon compleanno da mamma e babbo. IN MEMORIA DEI SUOI STUDENTI La Professoressa Rosanna Anselmi Zanieri, per quasi 30 anni Docente di Educazione Tecnica alla Scuola Media Statale “Giovanni della Casa” di Borgo San Lorenzo dal 1971 al 1999, purtroppo ha avuto il grande dispiacere e il dolore, negli anni, di veder scomparire, per malattia o per incidenti, alcuni dei suoi amati allievi. La Prof. Rosanna Zanieri ringrazia quanti vorranno unirsi in preghiera nella Santa Messa che sarà celebrata in loro memoria lunedì 18 marzo 2019 alle ore 18 presso l’Oratorio di Sant’Omobono, dal pievano don Luciano Marchetti.


8 Tra storia e cronaca

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

L’agricoltura in mugello nei secoli (quarta parte)

Dal periodo granducale all’inizio dell’Ottocento Fabrizio Scheggi Riprendiamo oggi il nostro viaggio attraverso l’evoluzione agricola mugellana nei secoli. Eravamo rimasti allo sviluppo della mezzadria, il cui modello si affermò pienamente in Mugello verso la fine del XV secolo, quando gli ultimi mezzadri lasciarono i centri urbani. La mezzadria comportò evidenti vantaggi: massimo impegno del contadino, cura nella tenuta dei campi, profondo legame tra podere e villico tramandato alle generazioni succes-

sive. Gran parte dei terreni era in quel tempo di proprietà dei fiorentini benestanti (ad es. i Medici), in via prevalente nella parte occidentale del Mugello, dove c’erano terreni più lavorabili. Il tutto veniva regolato da precise norme certificate dagli Statuti che le comunità nel frattempo emanarono. Citiamo a titolo di esempio l’interessante “Statuto delle Comunità di Rincine e Fornace” del 1446, dal quale si possono ricavare curiose notizie sulla vita campagnola dell’epoca, del tipo quant’era prezioso il sale, com’era custodito il vino, quanto era importante tenere l’orto, che bestie si dovevano allevare e, non ultimo, come ci si doveva comportare per rispettare la proprietà altrui. Non male, vero? Per farsi un’idea, riporto un piccolo stralcio dello Statuto, e precisamente del capitolo “Della pena di chi darà damno con bestie grosse e minute”: “Statuto, et ordinato, che se alcuno darà danno con cavallo, cavalla, bue, vacca, mulo, mula, asino, asina, porco, troia, becco, capra, ò loro simili discendenti, pasturando in vigna in Kalende d’Aprile infino a Kalende di Settembre sia condennato il Signore di dette bestie per lo detto Officiale per ogni volta, et per ogni bestia in soldi cinque…”. Ancora, negli “Statuti delle Comunità soggette” del 1445 sono

emanate norme che fanno capire come il fenomeno della transumanza fosse già ben presente. Si tendeva, infatti, a proibire il transito e la sosta delle bestie nei campi mugellani “…quando vadunt in Maritimium vel in Romandiola..”. Ma di statuti e bandi tendenti a regolare l’attività agricola ce ne furono davvero molti in quel periodo. Malgrado ciò, con l’avvento dei primi granduchi, la situazione delle campagne peggiorò a causa del clima freddo e non favorevole allo sviluppo agricolo. Tra l’altro, in una

zona già povera e colpita da terremoti e alluvioni, la cosiddetta servitù medicea creò un distacco tra centri di potere e popolo, aggravato dall’applicazione di dazi e gabelle esose. I poveri terreni di collina e montagna, sottoposti a forte pressione demografica e troppo sfruttati, non resero più il necessario e tante malattie come la malaria causarono numerose vittime. Le deficienze nell’alimentazione provocarono nelle masse carenze vitaminiche, esasperate dall’introduzione del mais portato da Colombo dopo la scoperta dell’America. Nel XVI secolo questo cereale si diffuse rapidamente per l’Europa e, dato il basso costo, diventò l’alimento principale dei contadini, ma anche causa fondamentale del diffondersi della pellagra. La pellagra era detta anche la malattia delle tre D perché provocava diarrea, dermatite e demenza e, se non ben curata, una lenta morte. Riguardo all’allevamento, si può dire che a quei tempi era diventato di moda. Nei verdi boschi di Panna, per la precisione nella zona del Pian di Guidone, per un certo periodo posseduta da Pietro de’ Medici, l’assassino di Eleonora, i granduchi avevano introdotto tori e vacche svizzere. Affidati in custodia alla famiglia lombarda dei Menichetti, aumentarono rapidamente di numero; qualche

tempo dopo fu associato alle mandrie una colonia di… cammelli! Gli esotici animali, però, non si ambientarono un granché, se è vero che nel 1684 furono spostati dove il clima era più mite, vale a dire nelle pianure di San Rossore. Non so dirvi che fine fecero poi quei poveri animali. Sempre dalla metà del XVI secolo l’attenzione dei governanti si spostò finalmente sulle boscaglie che una volta coprivano larga parte delle montagne mugellane e che erano in pratica scomparse. Ciò era dovuto all’abbattimento quotidiano delle piante per strappare ai monti terre agricole o da pascolo. La situazione era veramente drammatica, perché il taglio indiscriminato aveva provocato un dissesto idrogeologico difficilmente sanabile. Persino la pioggia e il vento costituivano una costante minaccia per la popolazione. Giunti a un punto ormai insostenibile, Cosimo I fece pubblicare nel 1559 un bando a tutela dei boschi e altre disposizioni, come quella del 1605 che proibiva il pascolo delle dannose capre e quello del 1622, quando fu formata una “Commissione dei Boschi” selettiva nelle autorizzazioni al taglio. Fu il periodo in cui a Susinana i monaci introdussero per primi in Mugello l’allevamento del baco da seta che tanto rilievo ebbe nell’economia mugellana dei secoli successivi. Tra il XVI e il XVII secolo il paesaggio rurale subì trasformazioni dovute alla presenza dei latifondi, al centro dei quali dominava la casa padronale con gli immancabili cipressi e torre colombaia. La campagna mugellana fu divisa in fattorie nelle quali era prevista la ripartizione di spese e rendite tra padrone e contadino secondo un concetto molto semplice: lavoro contro capi-

tale. In questo modo la mezzadria era stata codificata, ma ben presto mostrò i suoi limiti. La durata del contratto colonico era annuale, salvo disdetta del proprietario per malattia del colono, infedeltà, cattiva condotta o altro. Gli attrezzi e il bestiame dovevano essere procurati per legge dal colono ma, data la situazione d’indigenza, erano spesso acquistati dal proprietario. Persistevano le servitù, e il contadino era sovente costretto a fornire lavoro gratuito o doni in natura al proprietario (uova, capponi, legna, etc.); quando ad esempio si macellava il maiale, un cosciotto spettava al “bisognoso” proprietario! Poverino, si vede che aveva proprio bisogno di quello per vivere! Al colono era permesso solo di tenere un piccolo orto e qualche animale da cortile. Tutta la gestione del podere era affidata al “libretto colonico” su cui si registravano debiti, crediti e stime del bestiame. Riguardo alle condizioni igieniche, va detto che erano tremende e tante malattie, come la rogna, erano di casa. Quasi tutti i

contadini vivevano scalzi, nella sporcizia e si lavavano le mani e il viso solo la domenica; le case erano in gran parte costruite con ciottoli di fiume e poca calce, disadorne, umide, senza infissi. Nelle chiese erano tumulati (male) i cadaveri, strade e campi erano pieni di escrementi; solo nei centri più grossi la situazione igienica era di poco migliore. Sul finire del Settecento l’agricoltura era ancora praticata con tecniche medievali e la successiva invasione francese, che portò ruberie, saccheggi, miseria e fame, degradò ulteriormente il contesto. Fu questo uno dei periodi più tristi dell’intera storia agricola mugellana. Ormai, le fasce più deboli della popolazione come pigionali e braccianti erano costrette a vivere d’elemosina e non potevano più sopravvivere con i primitivi diritti che gli permettevano almeno di cacciare, pescare, raccogliere legna o pascolare gli animali nei poderi altrui. In questo ben misero quadro, la situazione si aggravò per un insieme di

ragioni verso il 1770, dopo la nuova legge agraria voluta da Pietro Leopoldo e dal suo ministro Gianni. Come se non bastasse, ci fu nel 1771 la disastrosa decisione leopoldina di mettere un freno alle importazioni, e questo fece lievitare i prezzi di grano, olio e farina, riducendo allo stremo la popolazione. Nel 1797 il podestà di Borgo, in una relazione, segnalava preoccupato “… il malcontento che regna nelli abitanti di questo luogo contro i fornai e oliandoli per l’eccessivo prezzo dei grani e dell’olio…”. L’anno successivo il Vicario Leopoldo Broccardi affermava che in Mugello vi erano anche degli errori nelle tecniche di coltivazione: “… vi sono situazioni bellissime adattate per la piantagione degli ulivi, ma invalso l’errore che non vi regghino, ognuno ha trascurato queste ricche coltivazioni”. A suo giudizio, dunque, gli olivi potevano essere piantati con successo e, almeno in parte, aveva davvero ragione! (continua)


Tra storia e cronaca

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

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Scrittori mugellani: Tito casini Era firenzuolino Tito Casini e stava sugli Appennini nella silente Cornacchiaia, un “montanino”, sia pur di “mezzamontagna” - come fu detto - e son io borghigiano, ovverosia valligiano, campagnolo...e non crediate che, nell’amicizia, non contino queste affinità : con Tito Casini e con Linetta io ero “di casa” e ci univa, oltre che l’origine mugellana, il nostro amore per la letteratura, per l’antica liturgia latina e per la Tradizione. E il legame con la propria terra e le sue tradizioni è davvero grande, in questo scrittore firenzuolino, come traspare dai suoi libri : ““I Giorni del Castagno”, “Al Fuoco e all’ombra”, “Il Pane sotto la neve”, “I Giorni del ciliegio” e tanti altri, scritti come qualcuno notò - “in un bel’italiano che sa di Mugello e di Trecento” che gli meritò il titolo di “Il Virgilio cri-

stiano”. Notava Casini: “..il ragazzo desidera ardentemente vedere tre cose : la sua città, la città del Papa, il mare... Firenze, Roma, il mare”, ma dopo aver visto queste tre meraviglie, il ragazzo, poi l’uomo adulto, lo scrittore di fama, rientra “...nella cerchia dei (suoi) monti “ e intanto gli vengono in mente i versi di Sainte Beuve : “Naitre, vivre et mourir dans la meme maison, / N’avoir Jamais changé de toit ni d’horizon.” (“Nascere, vivere e morire nella stessa casa/ Non aver mai cambiato né tetto né orizzonte...”). Sì, è quel minuscolo paese che Casini consacrerà poi , nel 1979, in un bel romanzo : “Nel nostro piccolo Paese” (Liberia Editrice FiorentinaFirenze 1979) dove egli nacque da : “Quell’Umilina del Cerro ...bella, buona e brava figliola” andata a nozze con quel giovine pastore che cantava “canzoni d’amore (e) ci metteva cantandole ora, ancor più sentimento” per cui “da quell’amore benedetto, nacqui dopo altri quattro e prima di altrettanti tra fratelli e sorelle - anch’io”. Tolta la parentesi dei suoi studi universitari a Pisa dove, in quell’Ateneo, si laureò in giurisprudenza, Tito Casini tornò, poi, nel suo “piccolo paese” e mi raccontava : “Quando venivo a Firenze a riguardar le bozze dei miei libri non vedevo l’ora di ritornare all’ombra dei miei castagneti, alle veglie intorno al fuoco dove i vecchi recitavano ancora brani de “La Gerusalemme liberata e - proseguiva nel suo racconto - lasciar così quelle lastre che, d’estate, mi sembravan di fuoco”. E stette lì, all’ombra dei suoi castagneti e alle veglie intorno al fuoco, quando l’Onorevole Guido Gonella - dal momento che Tito

aveva lasciato l’ordine al posto pubblico di non chiamarlo per nessuna ragione - si recò a Firenzuola a chiamarlo, anche a nome di Giorgio La Pira, a far parte del gruppo dei Costituenti. “No caro Guido - fu la risposta all’On. Gonella - sono stato lontano dalla politica in questi vent’anni con questo regime e non voglio avere ora a che fare con altri “partitanti”...di diverso colore.” E fu una risposta senza appello.. Erano persone timorate di Dio i genitori dello scrittore

firenzuolinio e, oltre alla S. Messa, ai vespri, alle processioni e alle rogazioni, a sera, insieme ai figli, prendevano in mano la corona e recitavano il Rosario . “Un poema, un sublime poema in quindici canti, che attraverso gesta di gaudio, di dolore, di gloria, quali nessun poeta ideò mai più mirabili, conduce dalla terra al cielo - da un’oscura casa palestinese agli splendori del Paradiso la mente e l’nima, indicandone al pellegrino la via.” (cfr. Tito Casini : “Il Rosario”, Ed. LEF - Firenze 1938). In “Intermezzo” il nostro Autore ci descrive la sua giornata (siamo nel 1935 e, quand’io lo conobbi, nel 1966, la sua giornata era sempre la stessa) : dopo le preghiere del mattino e la colazione eccomi : “a tracciar l’ordine delle mie giornate secondo lo spirito della Chiesa...” E via con il breviario :”Linguam refraenans ne vanitas haureat” ed ancora: “Carnis terat superbiam / Patus cibique parcitas.” (“della carne fiacchi l’orgoglio e la sobrietà nel bere e nel mangiare...”) “ma la Chiesa - scrive ancora il Casini - non considera meno il lato della faccenda, e benedice e onora di tanta poesia , condisce la mensa da trasfigurare un’azione puramente animale, quale appunto quella di nutrirsi, in una delle più belle azioni del vivere e del convivere umano.” Del resto solo nella Chiesa c’è la remissione dei peccati e solo il prete (foss’anche il più indegno dei peccatori) può rimettere i peccati, per cui, si accalora il Casini :”C’è davvero chi ha avversione al confessionale? Chi rimane fuor di chiesa o addirittura fuor dalla Chiesa, per via soltanto di quella grata a cui bisogna “almeno una volta all’anno” accostarsi? Auguro a questi di non aver conosciuto, di non conoscere mai il peccato : per me, soggetto a peccare, come un carbonaio a tingersi di nero, io ringrazio la Chiesa - scrive ancora il Casini - di aver detto “almeno”, e non più che per quella grata vorrei essere di questa Chiesa, se non lo fossi per tutte le ragioni della ra-

gione e del cuore.” (Cfr.Tito Casini : “Intermezzo” LEF 1935) Giovanni Papini lo volle , insieme a Domenico Giuliotti, il più grande dei così detti “cattolici belva”, come collaboratore de “Il Frontespizio” , la rivista considerata il “Il fiore all’occhiello” del Novecento letterario fiorentino. E fu il Casini l’unico scrittore italiano che non mise mai, insieme a quella data che inizia dalla nascita di Cristo, l’altra data che, invece, iniziava dalla nascita del Regime Fascista. “C’ è una sola data - disse a me e a Mons. Luigi Stefani, nella Galleria d’Arte “Lo Sprone” di Firenze - amici miei, ed è quella segnata dalla nascita dell’Uomo della Croce, venuto a riscattare con il suo sangue preziosissimo i nostri peccati, ed io decisi di mettere quella data e basta, avrei piuttosto smesso di pubblicare libri se mi fosse stata imposta anche l’altra.” E infatti nessuno - nonostante i mugugni delle autorità in camicia nera - ostracizzò, mettendoli al bando, i libri del Casini che, anche senza l’era del Regime, continuarono ad uscire regolarmente. Dopo la riforma liturgica postconciliare quando iniziò un periodo di “confusione babelica” che indussero lo stesso Paolo VI, fautore delle riforme, a fare la famosa dichiarazione in cui diceva che “nonostante le speranze di una primavera del Concilio abbiamo avuto invece un rigido inverno

(per cui) da qualche fessura è entrato nella Chiesa il Fumo di Satana” E allora il Casini pubblicherà, sotto forma di lettera al Cardinal Lercaro, la sua “La Tunica stracciata” in difesa della liturgia “..attaccata - nelle sue forme, nella sua lingua, nella sua voce - da un gruppo di “innovatori” vecchi e arretrati come il vescovo di Pistoia Scipione de’ Ricci e il suo Granduca (Pietro) Leopoldo; e i lettori che mi conoscono per quelle altre mie pagine, per l’amore con cui ho cercato di celebrare la bellezza della “Sposa di Dio” , non han ragione di stupirsi se, in sua difesa, io abbia cambiato la penna in spada.” Scrive il Casini ne “La Tunica Stracciata” spiegando il perché di quel titolo: “...pensavo a quel tratto del Vangelo di San Giovanni a cui la Chiesa, nei secoli, ha attribuito o meglio riconosciuto, sempre, tanto valore simbolico: - I soldati, poi, crocifisso Gesù, ne presero e si spartirono gli abiti, tra cui la tunica. La tunica era peraltro inconsutile, tessuta tutta d’un pezzo, onde quelli

dissero: ‘Non la stracciamo, tiriamo piuttosto a sorte a chi tocchi’ e così fecero, così adempiendo la scrittura.” Ebbene? Ebbene...Eminenza (si rivolge al Card. Lercaro n.p.c.), o che la veste, intera o in pezzi, è comunque solo una veste, ma quel giorno io vidi voi, e tale siete rimasto nella mia mente, in atto di fare, sulla tunica inconsutile e insanguinata di Gesù, ciò che i soldati non osarono, ciò che nessuno mai aveva osato in ciò ch’essa significa: Vi vidi, e vi vedo stracciarla, quell’una veste, figura e simbolo dell’ unità dei credenti in Cristo, passati - presenti futuri -, farla a pezzi, a brandelli, con una foga avente si direbbe dell’odio più che del confessato da voi disprezzo, che fa pensare davvero a un delirio, ma in voi e nei vostri, Eminenza.” E, controCasini, che, nel frattempo, subirà una “Santa Epurazione” da gran parte della stampa cattolica (in genere a favore dei cambiamenti) si scaglieranno anche i “grossi calibri” come lo scolopio padre Ernesto Balducci il quale, con tutta la sua potenza di fuoco, scriverà sulla

sua rivista “Testimonianze” : “Nel dopoconcilio italiano, così povero di fatti emozionanti, la polemica al libello di Tito Casini, La Tunica Stracciata, ha avuto effetti salutari...il Papa doveva attorno intervenire e l’ha fatto. L’episodio ha suscitato in me due considerazioni .La prima riguarda il cattolicesimo di Tito Casini ...Egli mi ha fatto l’onore di citarmi nel suo libello come segugio del “nuovo Lutero” di Bologna, memore della polemica che avemmo sulle colonne di un giornale fiorentino, per l’appunto sull’argomento che ha finito per traviarlo fino a meritare rimproveri dal Papa...è un uomo coerente ( il Casini n.p.c.) ...nel gruppo del “Frontespizio” rappresentava, quasi solo, l’antifascismo! La sua prosa era ed è una raffinata combinazione tra il volgare di Dino Compagni e quello di un contadino mugellese (forse voleva dire mugellano, n.p.c). Lo stile è l’uomo. Il suo cristianesimo non è ecumenico, è strapaesano, , tenuto a balia in campagna e allattato coi riti antichi: le rogazioni, i vespri “bociati”, la candelora, l’ufficio delle tenebre... Un cristianesimo da coltivatori diretti, pirotecnico, da mezzacollina...” Certo un cristianesimo arretrato che si rifaceva - udite! alle parabole di Gesù, quelle storielle anacronistiche che parlano il linguaggio dei coltivatori diretti : del seminatore, della vite e dei tralci, del

fico che non produce frutti, degli uccelli del cielo, dei gigli,delle ghiande e dei porci, del vitello e del grano, di lucerne e di olio...un cristianesimo addirittura da “mezzadri” o da “zappaterra” per padre Balducci come “quel coltivatore diretto -scrive Casini - che fu Papa Giovanni in quella “Veterum Sapientia” che segretario e biografo non han trovato tra le sue carte né mai sentito nominare,esaltava il latino liturgico ed extraliturgico , fin anche come un rifugio, un mezzo di difesa e sollievo dei “miseri mortali” contro l’umanità della ‘tecnica’” Cfr. Tito Casini in “Dicebamus heri” Ed. Il Carro di San Giovanni - Firenze 1970. Davvero fino alla morte le opere di Casini - prima di allora in tutte le antologie scolastiche si potevano leggere i suoi racconti e i giornali “cattolici” si contendevano i suoi scritti - furono confinate nel “ghetto degli intoc-

cabili” anche se uscirà nel 1972, sempre per i tipi della LEF, una monumentale biografia del Cardinale Elia Dalla Costa che egli portava sempre come esempio di ortodossia, in quanto - scrive il nostro Casini - il Dalla Costa fu “grande umile Pastore...al cui gregge ebbi la grazia di appartenere”, e, poi, nel 1974, una biografia su “Sant’Andrea Corsini” (LEF - Firenze) augurandosi che “Possano pur queste pagine (...) giovare in qualche misura a che l’invocazione si adempia : giovare a che, disperso il Fumo di Satana, la luce di Dio torni a illuminare il nostro cammino, a guidarci, sulle orme dei Santi, per la via della Fede...e non

le avremo scritte invano”. Questo nostro “Virgilio cristiano” costretto a tralasciare le “Bucoliche” e le “Georgiche” per la sua “Battaglia per la Fede” - come amava ripetere - pubblicherà ancora dopo la “Tunica stracciata” , il “Dicebamus heri: la Tunica stracciata alla sbarra”, “Super flumina Babylonis : Lettere dall’Esilio” - “Ricorso a Maria : dall’esilio alle catacombe” - “L’ultima Messa di Polo VI : sogno di una notte d’autunno” e, infine : “Nel Fumo di Satana : verso l’ultimo scontro” . E questa sua ultima opera avrà la copertina di un altro “Grande Mugellano”, lo scultore e pittore Antonio Berti, sampierino, anche lui nostro grande amico che condivise, in prima linea, la battaglia per la Tradizione Tito Casini non perse mai la speranza, una speranza che lo portava a scrivere, proprio nella sua ultima opera, “Nel Fumo di Satana”, sempre fiducioso a proposito della Messa nel rito antico : “Risorgerà...risorgerà... come rispondo ai tanti che vengono da me a sfogarsi ( e lo fanno, a volte, piangendo), e a chi mi chiede com’è che io ne sono certo rispondo (da “poeta” se volete) conducendolo sulla mia terrazza e indicandogli il sole ...Sarà magari sera avanzata e là nella chiesa di San Domenico i frati, a vespro, canteranno “Iam sol recedit igneus” ; ma tra qualche ora gli stessi domenicani miei amici canteranno a Prima: “Iam luce orto sidere”...e così sarà tutti i giorni. Il sole, voglio dire, risorgerà, tornerà, dopo la notte, a brillare e a rallegrar dal cielo la terra perché...perché è il sole e Dio ha disposto che così fosse a nostra vita e conforto. Così, aggiungevo, è e sarà della Messa - la Messa “nostra”, cattolica, di sempre e di tutti: il nostro sole spirituale, così bello e santo e santificante- contro l’illusione dei pipistrelli...che la loro ora, l’ora delle tenebre, non debba finire.” Non finirà invece questo articolo e continuerà la prossima settimana (continua). Pucci Cipriani


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Arte e cultura

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Vicchio

Arriva alla Casa di Giotto la Mostra di Gianfranco Gobbini

Approda nel cuore della Toscana la mostra di Gianfranco Gobbini “Abissi di colore e omaggio allo zafferano di Città della Pieve”, visitabile dal 16 marzo al 1 Maggio 2019 negli spazi museali della Casa di Giotto in località Vespignano, nel Comune di Vicchio, sede concessa dall’Amministrazione comunale e gestita dell’Associazione artistico - culturale “Dalle terre di Giotto e dell’Angelico”. Un progetto, quello di Gobbini, nato nel 2016 come

mostra itinerante e finalizzato alla realizzazione della sua prima monografia, progetto supportato dal Sindaco di Vicchio, Roberto Izzo, come esperienza culturale di respiro contemporaneo. Presentata per la prima volta in Germania, a Denzlingen, la mostra di Gobbini espone opere dell’ultima produzione, oltre a una serie di lavori che ne testimoniano l’evoluzione, dalle prime esperienze ad oggi. In particolare la serie di dipinti realizzati con lo zaf-

ferano, un’innovazione per Gobbini sperimentata nel corso del 2017 e offerta al grande pubblico in più occasioni. L’artista ha potuto saggiare la pittura con questo particolare prodotto, che è un’eccellenza del suo territorio d’origine, Città della Pieve, ma che richiama tradizioni lontane nel tempo. Un tributo alla propria terra e anche la possibilità di ritrovare nella pittura il valore di lontanissime tecniche, oggi perlopiù dimenticate, attraverso cui

realizzare opere di alto valore artistico. Una mostra questa di Vicchio che si carica dunque di notevoli suggestioni, rafforzando ulteriormente la ricerca di Gobbini, già attestata da importanti riconoscimenti. Recentemente sue opere sono state infatti pubblicate sul “Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori”, con artisti italiani dal primo Novecento ad oggi. Ma in particolare è stato proprio lo studio sullo zaf-

ferano ad aver permesso all’artista una nuova evoluzione. Presente anche sul Volume L’Arte in Cucina Mondadori. Importante il riconoscimento ottenuto nel gennaio di questo anno nella mostra “BIBART” Biennale Internazionale D’Arte Ex Palazzo delle Poste Bari dove l’opera Visione desertiche (esposta con le opere di Guttuso, Guerricchio e Bibbò e in mostra anche a Vicchio) è stata premiata dal Comitato scientifico, Porta

Coeli Foundation International, con il premio “Artista del mediterraneo”. Orari d’apertura Nel mese di Marzo domenica 10.00-13 .00/14.00-18.00 Da aprile giovedì, venerdì, sabato e domenica e tutti i festivi 10.00-13.00/14,00-18,00 E tutti i giorni, previo appuntamento: 3287634798 Giuliano Paladini Presidente Associazione artistico - culturale “Dalle terre di Giotto e dell’Angelico”

Borgo San Lorenzo - Tanti gli illustratori che hanno aderito al progetto Pro Loco e Assessorato alla cultura

Si inaugurano le “Fermate d’autore” del Pedibus Si concretizza l’attività della Pro Loco di Borgo San

Lorenzo a sostegno del servizio Pedibus. Con il primo

In biblioteca a Borgo San Lorenzo Prato fiorito: laboratorio artistico con AntigonArt

Sabato 16 marzo alle ore 16:30 presso la Biblioteca ultimo appuntamento per i bambini con l’attività dal titolo Prato fiorito, condotta dall’Associazione AntigonArt e dedicata alla fasccia d’età 3-6 anni. I piccoli partecipanti, dopo la lettura di una storia, dovranno muoversi e ballare per dipingere tutti insieme un prato fiorito e coloratissimo! Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria (tel. 055 8457197).

Il piacere dell’onestà: prevendita

Sono in vendita da oggi in Biblioteca i biglietti per lo spettacolo Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello, in scena mercoledì 20 marzo alle ore 21:15 al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo. La rappresentazione è una produzione del Teatro Metastasio di Prato, per la regia di Alessandro Averone. Prezzi: € 15 intero; € 13 ridotto (over 65, soci Coop, iscritti Biblioteca); € 9 super ridotto (under 30).

Museo Stefano Bardini

Sono aperte in Biblioteca le iscrizioni per partecipare alle visite guidate a Firenze organizzate dall’Udel Mugello. Prossimo appuntamento col Museo Bardini, in programma sabato 16 marzo alle ore 10:00. Principe degli antiquari, abile restauratore e mercante spregiudicato, Stefano Bardini, attivo nella seconda metà dell’Ottocento, era conosciuto in tutto il mondo. L’itinerario della visita guiderà alla scoperta del palazzo, concepito dallo spesso Bardini sia come abitazione che come spazio espositivo per il suo commercio. Quota di partecipazione € 10 (comprensiva di biglietto, prenotazione e visita guidata).

volume della Collana Mugello da Fiaba Lab, iniziativa congiunta di Pro Loco Borgo San Lorenzo, Assessorato alla cultura del Comune di Borgo San Lorenzo e La Scriveria service editoriale, nata dall’esperienza didattica del Festival Mugello da Fiaba, i volontari della Pro Loco, circa un anno fa, hanno provveduto a rifare le impronte segnaletiche dei percorsi. Con il secondo “La Principessa mille puzzette” sono state rifatte alcune delle fermate trasformate in vere e proprie Fermate d’autore. Molti degli artisti e degli illustratori che in questi anni sono passati da Mugello da Fiaba hanno donato una loro illustrazione da apporre alle fermate che si sono aggiunte alle illustrazioni che hanno partecipato al Concorso lanciato dal-

la Pro Loco lo scorso anno. Simone Frasca, Giulia Orecchia, Silvia Serreli, Claudia De Fausti, Elena Bianchi: s ono sol o a l cu ni degli autori che hanno donato la loro i l l u stra z ione e con essa u n po’ del loro tempo per la Pro Loco e pe r l’arri cch i men to di un s e rvi zi o i mportante come il Pedibus, che ora è anche un vero e proprio pe rcorso a rti sti co, tra le vie e le strade di Borgo S an Loren zo. Tale re aliz z a zi on i , ch e rendono ancora di più Borgo San Lorenzo un pae s e a m is u ra di b a mbino, s aranno i n a u gu ra te sabato 16 marzo, alle 16 , alla fe rma ta “F i do” in piaz z a D ante. A segu i re ne l Palazzo Comunale la premiazione dei bambini iscritti al servizio Pedibus ed una ricca merenda per tutti.

Barberino – La presentazione nel Palazzo Pretorio

“Noi, Prima e Dopo” il libro di Liberta Stefani e Remo Nencini Sabato 16 marzo, ore 16.30 presso la Biblioteca di Palazzo Pretorio a Barberino di Mugello si presenta il libro di Liberta Stefani e Remo Nencini “Noi, prima e Dopo”. Trattasi della storia e degli alberi genealogici di tre famiglie mugellane, imparentate tra loro (e non solo): gli STEFANI (provenienti dalle Curve delle Maschere dette anche Curve degli Stefani e poi trasferiti a Pretaglia), SARTINI (provenienti da Latera e poi trasferiti a Boscorotondo) e NENCINI (provenienti da San Gavino Adimari e poi trasferiti a Bilancino). In pratica tre famiglie la cui storia dal 1850 in poi è legata in qualche modo....... ad altre famiglie …...... a varie località tutte nel territorio del Comune di Barberino di Mugello. È la storia di tre grandi famiglie..... e non solo. Anche se grandi in questo

caso non vuol dire importanti o famose, ma semplicemente numerose e imparentate fra loro. Una matassa particolarmente ingarbugliata, tutta da districare. Famiglie di una volta dove nascevano tanti figli, e poteva capitare che nascesse prima il nipote dello zio. Complicato collocarli in una generazione precisa, e curioso, soprattutto riconoscerli per i nomi che si ripetevano regolarmente. Entusiasmante, tuttavia, è ritrovare di volta in volta il bandolo della matassa e riconoscere aspetti che erano comuni nella campagna Mugellana. Tutti i mugellani sono invitati a partecipare, in particolare quelli che portano o pensano di essere imparentati in qualche modo con uno dei tre cognomi... potrebbero esserci delle gradite sorprese!


Teatro e musica

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

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Vicchio - Domenica 24 Marzo giornata di chiusura piena di appuntamenti imperdibili

Giotto Jazz Festival chiusura con soul check di Dario Cecchini ed il concerto di Sergio Cammariere Massimiliano Miniati Finale denso di appuntamenti per il Giotto Jazz Festival 2019 che per Domenica 24 marzo ore 11:00 Centro storico, Vicchio propone l’ Apertura mostra/mercato vintage ore 12:30 Locanda L’Antica Porta di Levante, Vicchio Jazz& Brunch ore 13:30 Locanda L’Antica Porta di Levante, Vicchio DARIO CECCHINI “soul check” Dario Cecchini, sax / Vincenzo Genovese: tastiere / Luca Scorziello: percussioni / feat. Nadyne Rush: voce Soul Check nasce intorno alla musica di Dario Cecchini. Il compositore e leader dei Funk Off questa volta mette su un progetto dalle dimensioni ridotte ma con uno spessore musicale sempre altissimo. Molti brani cantati e una musica sempre a cavallo tra jazz, soul, funk ci mostrano un nuovo volto delle composizioni di Cecchini, più intimo, più meditativo, più da club,

ma senza perdere l’energia e quella vena di umorismo che da sempre permeano la sua musica brunch e concerto e 35,00 - alle ore 16:00 Chiesa di san Giovanni Battista, JULY GOSPEL SINGERS direttore Luca Luglio. Luca Luglio: piano / Leonardo Baggiani: basso / Stefano Negri: sax / Leonardo D’apote: batteria I July Gospel Singers, diretti dal maestro Luca Luglio, sono un ensemble di cantanti e musicisti di estrazione musicale eterogenea: unicità artistica nel panorama nazionale. ingresso libero ore 18:00 Aperitivo in Piazza con Piggy aka Jddj dj ore 21:15 Teatro Giotto, SERGIO CAMMARIERE trio Sergio Cammariere: voce, pianoforte / Luca Bulgarelli: contrabbasso / Amedeo Ariano: batteria Un concerto che raccoglie tutto il mondo musicale di Sergio Cammariere, quello di cantautore e pianista, inciso nell’album intitolato

“Io”. Lo spettacolo rispecchia l’animo e l’approccio musicale unico dell’artista, una perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini che accendono il live con calde atmosfere bossanova. Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, come “Tempo perduto”, “Via da questo mare”, “Tutto quello che un uomo”, “Dalla pace

del mare lontano”, “L’amore non si spiega”, dipingendoli di nuove sfumature. Equilibrio armonico, intensità emotiva, ritmi incalzanti e venature latine caratterizzano questo concerto insieme agli immancabili tributi e gli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durante la sua carriera. Posto numerato € 20/18 + d.p. Da non perdere nessuno degli appuntamenti.

Pubblico stregato per l’ 8 marzo esilarante al Corsini di Barberino

Silvana Fallisi strepitosa Donna Tanina in “La morte balla sui tacchi a spillo” Massimiliano Miniati Non esiste prova migliore di quando il pubblico esce e continua a ridere commentando le battute dello spettacolo che ha appena visto per capire il valore di uno show. E’ accaduto venerdì 8 marzo al teatro Corsini di Barberino in occasione di “La morte balla sui tacchi a spillo” il divertentissimo show della straordinaria Silvana Fallisi. Abituati a vederla in piccoli ruoli nei film di Aldo, Giovanni e Giacomo, gli spettatori sapevano che fosse brava, ma probabilmente nessuno si aspettava che arrivasse a tanto. Proposta da Binario 7 la commedia “LA MORTE BALLA SUI TACCHI A SPILLO”, interpretata da Silvana Fallisi e diretta da Corrado Accordino è un raro esempio di satira che affronta i pregiudizi della società, abbattendo in primis quelli dello stesso pubblico,

interrogato all’inizio dall’attrice che attraversa la platea, che pensava di aver già capito tutto dal titolo. La drammaturgia di Michela Tilli, Corrado Accordino e della stessa Fallisi ci parla della Sicilia degli anni Sessanta quella delle signore che andavano alle veglie funebri come se andassero al cinema, quella dove canzoni come “Datemi un martello” erano ancora brani peccaminosi e dove ascoltando i Beatles si ipotizzava che non avrebbero mai avuto successo. Donna Tanina, maestra e colonna della comunità, si ritrova sola in casa della defunta e nell’attesa che qualche altra comare la raggiunga per aiutarla a vestire la morta, estrae un crocifisso e dialoga con il “Salvatore” in un botta e risposta esilarante fino alle lacrime. Lei non si perde una veglia, come se fossero prime a teatro, e come in quelle occasioni stila una classifica delle veglie me-

glio riuscite, delle cappelle del cimitero più faraoniche ma si interroga soprattutto sulle possibili ragioni di quella mancanza totale delle altre donne del paese. Da donna “devota e di buona creanza” qual è, lei è pronta ad offrire i suoi servizi alla defunta ma anche ad analizzarne la “Vita” che poi è anche il nome o meglio il vezzeggiativo-diminutivo di Vittoria che le hanno dato i colleghi di una scuola dove prima, tutti i membri avevano attenzioni per Tanina poi… La scena dell’arrivo, tre anni prima, con “La circolare” di quella maestrina del nord tutta moine e gridolini nella piazza assolata del paese, varrebbe da sola uno spettacolo che invece è tutto da vedere e da vivere, spaccandosi dalle risate. Tra vestitini leopardati da “Polmonite” e drappi costosi, la vita di “Vita” viene ana-

lizzata con gli occhi di una comare degli anni 60 e quello che ne esce fuori è una raffica di battute talmente serrate da non permettere al pubblico di prendere fiato tra l’una e l’altra. Le elezioni sono alle porte e la piazza è divisa tra democristiani e comunisti, ed anche qua, la Fallisi fa un’analisi della campagna elettorale eccezionale con il concorrente di Don Raffaele che muore proprio quando era sicuro di vincere, e tutto per colpa di una “Tracheotomia” da orecchio ad orecchio per estrarre dalla gola dello sfidante un nocciolo di albicocca ingerito ed incastrato. Silvana è brava, straordinariamente brava ed il pubblico la guarda ipnotizzato anche nelle vesti della donna vestita di nero che salta quando squilla il telefono rivelando un finale veramente inaspettato. Applausi scroscianti e richiami in scena infiniti hanno salutato un’artista strepitosa che ha regalato agli spettatori una commedia esilarante che speriamo di rivedere in cartellone l’anno prossimo per permettere veramente a tutti di passare una serata talmente divertente che, quelli di venerdi scorso (io sicuramente) ricorderanno forse come uno degli spettacoli più belli visti in Mugello negli ultimi anni. Abbiamo visto la Fallisi al cinema in “Chiedimi se sono felice”, “La leggenda di Al, John & Jack”, Fuga da Reuma Park, regia di Aldo, Giovanni & Gia-

como, e in “Un Aldo qualunque, regia Dario Migliardi “Tu la conosci Claudia?” di Massimo Venier, Anplagghed al cinema, regia di Arturo Brachetti e Rinaldo Gaspari “Il cosmo sul comò”, regia di

Marcello Cesena “La banda dei Babbi Natale”, regia di Paolo Genovese “Ci vuole un gran fisico”, regia di Sophie Chiarello ed in “Ammutta muddica al cinema”, regia di Arturo Brachetti.


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Teatro e musica

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Vicchio - Tutto esaurito al Giotto per il testo di Stefano Reali

Antonio Catania, Nicolas Vaporidis, Giorgio Gobbi straordinari in “L’operazione”

Massimiliano Miniati Arriva spavaldo il giovane Migliorini, quasi come se dovesse passare una settimana in una spa, ma nella camera dove deve attendere “Loperazione” ai legamenti incontra Luigi, e tutta la sicurezza passa velocemente. In sintesi la storia de “L’operazione” andata in scena Sabato 9 marzo con la grande interpretazione di Antonio Catania, Nicolas Vaporidis, Giorgio Gobbi, Gabriella Silvestri e Marco Giustini. Il testo scritto e diretto da Stefano

Reali è divertentissimo nonostante offra molti spunti di riflessione sulla malattia e sulla sanità. Massimo entra in scena con due borsoni, uno dei quali contiene un televisore portatile per vedere la semifinale Italia-Argentina del Mundial. 1990, perché grazie ad una raccomandazione, è riuscito a farsi ricoverare nel reparto Ortopedia di un grande ospedale romano. A trentacinque anni, vuole sottoporsi ad una ricostruzione dei legamenti del ginocchio, altrimenti dovrà smettere

di giocare al calcio, la sua grande passione. Ma il suo compagno di stanza Luigi, un lungodegente “veterano” dell’ospedale, lo induce a riflettere sulla futilità di quell’ intervento al ginocchio. Il pubblico che aveva esaurito il Giotto di Vicchio si diverte ed applaude un cast di attori veramente eccezionale, con un Nicolas Vaporidis che tornava a Vicchio dopo il successo con “Finchè giudice non ci separi” di qualche stagione fa, che ha regalato al pubblico un’interpretazione

veramente brillante, barcamenandosi tutto lo spettacolo tra le storie e le bugie di un Antonio Catania (del qule ricordiamo gli ultimi film “Puoi baciare lo sposo”, “Una storia senza nome”, “Ricchi di fantasia” “Un nemico che ti vuole bene”, ed in sala in questi giorni “10 giorni senza mamma”) straordinario nel ruolo del lungodegente allettato che ha fatto di quella stanza e del posto letto di Vaporidis una sorta di negozio con la complicità del personale ospedaliero.

Grande anche Giorgio Gobbi (che ha sostituito Maurizio Mattioli) che dopo aver scarrozzato Bruce Willis con l’apecar nello spot di una compagnia telefonica (qui prende?) ha offerto agli spettatori un ruolo di infermiere veramente esilarante. Perfetti anche Gabriella Silvestri (vista in “Gente di Roma”) nel ruolo della capo-sala e Marco Giustini nei panni del chirurgo che vuole scoprire la truffa. Applausi assordanti hanno sottolineato quanto il pubblico avesse apprezza-

to la commedia ed un cast di attori veramente eccezionali.

Al Corsini di Barberino domenica 24 alle ore 17,00

Il poema etico di Rita Pelusio in Urlando Furiosa Massimiliano Miniati Appuntamento

imperdibi-

le quello di domenica 24 marzo ore 17,00 al Teatro Corsini con il ritorno di una delle comi-

Teatro a Vicchio I 3 colori di FraMenti diVersi

I 3 colori dei FraMenti diVersi è il nuovo progetto della Compagnia Teatrale per il 2019: tre racconti apparentemente diversi tra loro ma che in realtà sono uniti dalla necessità di analizzare il sentimento umano nelle sue moltitudini e ... nei suoi colori. Con la regia di Michela parzanese. Si parte il 30 marzo col colore giallo a simboleggiare l’amicizia, raccontata da Daniele Demetri, Iole Spinnato, Debora Angeletti nella commedia brillante “Amore alla camomilla”. Si continua il 27 aprile col colore rosso a simboleggiare l’amore... oppure qualcos’altro?.... non spoileriamo! In scena Marco pelosi, Iole Spinnato con lo spettacolo dal titolo “L’ospite”. Per finire il 25 maggio in cui si racconteranno tribolazioni, gelosie e passioni di coppia... il tutto ambientato su un cornicione di un palazzo. Rita Nencini, Cecilia Roccabianca, Margherita Moretto, Marco Pelosi, Matteo Lucii, Massimo Giannoni nella commedia dal color turchese dal titolo “Io ho stima di me stessa”. Vi aspettiamo dunque il 30 marzo, 27 aprile, 25 maggio con i 3 colori dei fraMenti diVersi al Teatro Giotto di Vicchio alle ore 21:15. Per info e prenotazioni: 338 32 66 142 (Iole) FB: FraMenti diVersi.

che più apprezzate nelle stagioni passate. Urlando Furiosa Un poema etico con Rita Pelusio testo di Domenico Ferrari, Maria Luisa Assi, Riccardo Pippa, Rita Pelusio regia Riccardo Pippa. Urlando è un’anima bambina che non vuole smettere di urlare. Urla perché è arrabbiata, perché si annoia, urla perché non capisce o perché capisce troppo. Urla perché non riesce a star ferma, urla per uscire dalla culla. Urla di notte perché non vuole dormire. Urla alla luna che non vede o di cui vede solo un pezzo, ma a lei un pezzo solo non basta. Urlando si sente una paladina, Urlando sogna. Urlando è un buffone sfacciato, idealista e innocente. Urlando è rabbia,

Urlando esplora un sentimento primario che è motore delle scelte umane e della storia. È uno spettacolo che unisce fiaba, mito e tensione etica, tutto sotto l’insegna dissacrante della risata. Da anni Rita Pelusio sviluppa un genere artistico che viene definito teatro comico civile, mettendo la sua comicità a servizio di tematiche importanti e di satira sociale. Arriva dal teatro fisico e dal clown contemporaneo, ha un linguaggio particolare, mai scontato e mai banale. Ha sempre scelto di scindere chiaramente il suo percorso teatrale da quello televisivo. Proponendo in teatro tutto ciò che televisivamente non è concesso. In” Stasera non escort” ha por-

tato in scena attraverso lo strumento comico una riflessione sulla triste connessione tra sesso e politica. In “Eva diario di una costola” (visto a barberino qualche anno fa) ha messo in risalto il valore della disobbedienza delle donne, ha giocato con piccole rivoluzioni quoti-

Vicchio - Sabato 23 Marzo al Giotto Jazz Festival

diane, contrastando quella ricerca di perfezione che a volte sembra avere il sopravvento. La Pelusio torna al Corsini dopo il successo di “Eva diario di una costola” e delle regie di “Troppe arie” del Trio Trioche, e di “Tragicomic Heroes” e “Frog”. Da vedere assolutamente.

Tutto il funk-jazz italiano dei Calibro 35 Dopo che ci siamo occupati delle prime due serate, quella di Ginevra di Marco con l’Orchestra Multietnica di Arezzo che aprirà il festival giovedi 21 marzo e di quella con la bassista di Prince Ida Nielsen di venerdi 22. Occupiamoci di un altro degli importantissimi appuntamenti con il Giotto Jazz festival 2019 che propone per sabato 23 marzo un altro concerto imperdibile al Teatro Giotto, dalle Ore 19:00 Aperitivo, ore 22:00 CALIBRO 35. Un’unica data esclusiva per la primavera 2019. A seguito dell’uscita dell’album “Decade” e del singolo “Travelers, Explorers” in una nuova ver-

sione che vede alla voce Elisa Zoot, cantante e musicista italo-inglese, frontwoman della rock band londinese Black Casino and the Ghost. “Travelers, Explorers” è un viaggio epico nel mondo dei Calibro 35 in cui la voce sussurrata ed evocativa di Elisa Zoot si sposa perfettamente con l’arrangiamento sontuoso a base di archi, ottoni, vibrafono e sintetizzatori. Per i Calibro 35 l’astronave è adesso persa nello spazio più profondo, alla ricerca di un nuovo pianeta sul quale attraccare. Questo è la chiusura di un viaggio, ma niente paura: i Calibro 35 torneranno prima del previsto. C’è voluto Quentin Tarantino

per accorgersene: nella colonna sonora del suo ultimo film figurano infatti ben sei brani dei migliori Maestri Italiani tra cui Morricone, Micalizzi, Cipriani e I fratelli DeAngelis. E non c’è nessuno che le sappia suonare meglio di Calibro35, un progetto nato dalla passione per questo dimenticato repertorio italiano, con l’intento di riproporne suoni e atmosfere. Calibro 35 e Diodato erano sul palco di Sanremo 2019 per accompagnare, nella serata dedicata ai duetti, Ghemon con la sua Rose Viola. - ore 00:00 Matteo Banchi (Garlics Gang dj set) posto unico in piedi € 15 + d.p. Massimiliano Miniati


Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

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435 mm

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Eventi

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Al Corsini di Barberino Sabato 30 marzo

Una serata speciale nel ricordo di Paola Leoni

Massimiliano Miniati

Una serata speciale, una serata di beneficenza come sa-

rebbe piaciuto a lei , proprio nel teatro dove per molti anni ha presentato con la passione e con lo stile che

l’aveva resa uno dei personaggi più amati del Mugello serate straordinarie come quelle di “Telethon” al quale teneva in modo particolare. Paola Leoni, il volto televisivo di Tele Iride sarà ricordata in una serata patrocinata dai Comuni di Barberino di Mugello e di Borgo San Lorenzo, con

la collaborazione del Rotaract Mugello e del Teatro Corsini. Lo spettacolo sarà condotto da Matteo Cecchini. Interverranno fra gli altri il Coro della Scuola Media di Borgo San Lorenzo, la Palestra Opplà, la Scuola Comunale di Musica di Borgo San Lorenzo, il TeatroIdea, la Co-

rale Santa Cecilia 1909, l’Associazione Non faremo molto rumore per nulla, l’Associazione Genitori Mugello contro l’emarginazione (Progetto Indaco), Massimiliano Miniati, Franceasco Fuligni e Jacopo Landi (Iuzzo), l’Associazione “Dalle terre di Giotto e dell’Angelico”,

Foto Buccoliero e l’Atelier di Sandra Coppini. Interveranno inoltre i dott. Guarnieri, Fabbiani e Pacini. Serata di beneficienza a favore dell’associazione I.E.O istituto Europeo di Oncologia Milano “Insieme per Paola” Info 339 6017119 - ingresso 10 euro.

Borgo San Lorenzo – A Villa Pecori

Momenti emozionanti per una festa della donna targata Artemisia Serena Pinzani

Scarperia Fine settimana intenso e dedicato alle donne

Week end intenso e dedicato alle donne quello appena passato nel Palazzo dei Vicari di Scarperia. A partire dal venerdì la Pro Loco di Scarperia ha organizzato una serie di iniziative culturali che hanno visto grande partecipazione da parte della comunità. Per la Festa della Donna è stato proposto “Il Salotto del Vicario”: conversazioni sulle lame al femminile e letture di brani con donne protagoniste, il tutto conclusosi con degustazione di cioccolata e pasticcini; Sabato 9 grandi festeggiamenti per i 20 anni di attività dell’associazione con presentazione del nuovo sito web e del nuovo consiglio. Si è concluso il tutto con un bellissimo ed emozionante concerto nella sala dei tendaggi del Palazzo: canzoni del popolo per il popolo, interpretate da una grandissima icona della musica popolare italiana, Giovanna Marini, accompagnata da Francesca Breschi e dal Coro Inni e Canti di lotta della Scuola di Musica Popolare del Testaccio di Roma, che da 25 anni collabora assiduamente con l’artista. Nato da un’idea dell’Associazione Culturale Arzach di Scarperia, gestore del Cinema Garibaldi, l’evento intitolato “Lotto Marzo” ha voluto evidenziare e raccontare quella storia e quella cultura popolare italiana che non si impara sui banchi di scuola, attraverso una perfetta sintonia di umili racconti, calde voci ed armoniose melodie mosse sulle corde della chitarra che la Marini con esperienza faceva parlare. Il pubblico, attento e partecipante, ha condiviso un momento di rievocazione emotiva ascoltando e cantando quei canti che erano e sono testimonianza della storia delle classi subalterne, e che parlavano e parlano di valori universali, di giustizia, di pace e di lavoro. Il repertorio del concerto è così variato da pezzi classici del mondo del lavoro e di rivendicazione sociale con classici della tradizione di lotta politica. È stato un modo originale per ricordare la festa internazionale della donna con un punto di vista non convenzionale, collegato alla tradizione del valore della figura femminile ed alla sua eterna contemporaneità, perfettamente esemplificata dalla forza con cui ancora oggi Giovanna Marini, ultraottantenne, racconta storie.

L’Associazione Artemesia si occupa di contrastare la violenza di genere. Il 10 Marzo, a Villa Pecori a Borgo San Lorenzo, in una atmosfera romantica di calda, sobria, elegante e superba accoglienza si è aperta una serata coinvolgente, profonda ed intensa rivolta a tutte le donne con la presenza di molti uomini, di un pubblico attento che ha sottolineato con lunghi e ripetuti applausi i momenti più suggestivi. “Un caloroso grazie a tutte le grandi donne che hanno contribuito alla ottima riuscita dell’evento – commenta Emanuela Periccioli consigliera per le pari opportunità del Comune di Borgo a Giorgio Capecchi che ha investito in un originale omaggio al femminile, al Comune, alla Banca del tempo Mugello, alle artiste ed a tutto Il numeroso pubblico.” Sublimi le parole della grande Beatrice Niccolai, considerata una delle più potente voci attuali della poesia italiana, che con i suoi versi ha ricordato come eravamo e chi siamo oggi, donne con un prezioso passato da valorizzare ed un intimo attuale vissuto. Il violino ed il clarinetto delle insuperabili Maestre Roberta e Sabrina Malavolti Landi hanno sottolineato le tematiche affrontate con forte intensità

ed alto livello esecutivo, come sempre superiori alle aspettative. Ed infine ma non per ultimi gli interventi della prof.ssa Emanuela Periccioli che ha accennato alle conquiste delle nostre nonne, ai progressi dell’ordinamento giuridico ed ai molti passi che ancora ci attendono per raggiungere uguaglianza e parità. Infatti ancora oggi per troppe donne la strada per una vita più dignitosa è ancora lunga e faticosa. Una magnifica serata conclusasi con un convivio molto apprezzato come d’altronde tutta la magica organizzazione. “Condividere momenti Alti consapevoli che l’arte, la cultura, la musica e la poesia siano vie salvifiche per tutti e che la bellezza contagiando ognuno di noi profondamente ci rende migliori.”

Vicchio

Eventi tutti al femminile alla Casa di Giotto Sophia Siviero Il 24 febbraio, presso la casa di Giotto a Vicchio, è stata inaugurata una mostra dal titolo “Donne: corpo, anima

e mente”, promossa dall’Associazione artistico-culturale “Dalle terre di Giotto e dell’Angelico” e dedicata ad Artemisia Gentileschi. Artemisia è stata una pittrice

del 1600 che ben rappresenta l’emblema di tutte le donne che da sempre, per affermarsi nel mondo dell’arte, hanno dovuto scontrarsi con i vincoli socio-culturali di ogni epoca e con l’immagine stereotipata di una figura femminile dedita a tutt’altre attività, il cui talento era spesso oscurato da una società che riteneva l’arte appannaggio esclusivo del genere maschile. La mostra ha visto l’esibizione di opere di vario genere realizzate esclusivamente da donne e si è conclusa domenica 10 marzo con una conferenza intitolata “Ingegno e impegno di donne artiste”, tenuta dalla Dottoressa Giovanna Giusti, storica dell’arte ed ex Direttrice di tre dipartimenti presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.

L’evento, svoltosi peraltro a soli due giorni di distanza dalla tradizionale festa della donna, ha voluto celebrare l’estro e il genio femminile, raccontando la storia e mostrando alcune opere di sei artiste che, dal 1500 fino ai giorni nostri, hanno portato avanti con determinazione la propria passione nonostante le difficoltà incontrate, riuscendo ad affermarsi nel panorama artistico del proprio tempo e ad ottenere l’ammirazione di molti artisti, autori e personaggi illustri a livello internazionale. Una di queste, Lynne Curran, era inoltre presente all’incontro e ha quindi avuto la possibilità di descrivere personalmente le proprie creazioni ai numerosi spettatori. A seguito della conferenza, la serata di è con-

clusa con un brindisi e la proiezione di un filmato inerente alla vita di Artemisia Gentileschi. Un particolare plauso va all’Associazione che ha orga-

nizzato l’evento, una preziosa iniziativa culturale svoltasi in un’atmosfera conviviale e suggestiva, presso uno dei luoghi simbolici del patrimonio artistico mugellano.


Eventi

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

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Borgo San Lorenzo – Evento in piazza Dante e dintorni

La Primavera fiorisce con “Fiorinfiera”

Borgo San Lorenzo si prepara a riabbracciare i colori ed i profumi della Primavera con la sesta edizione di Fiorinfiera. Il fine settimana della Domenica delle Palme vedrà così fiorire il Mugello ed in particolare il centro del capoluogo con un appuntamento divenuto ormai fisso nel panorama delle manifestazioni legate al florovivaismo a livello extraregionale. Il 12, 13 e 14 aprile prossimi, il colpo d’occhio impareggiabile dei giardini di Piazza Dante sarà nuovamente la cartolina di presentazione per la sesta edizione di “Fiorinfiera”, la mostra mercato di piante, fiori, attrezzi per il giardino e vita all’aria

aperta che anche quest’anno, dopo i successi delle precedenti edizioni, prenderà il via la mattina del venerdì (con l’eccezione delle vie del centro storico, riservate alle aziende agricole cui restano dedicati il sabato e la domenica). La manifestazione raccoglierà oltre 70 espositori del settore che animeranno l’area verde dei giardini di Piazza Dante. Borgo San Lorenzo si trasformerà così in un vero e proprio grande giardino all’aperto, divenendo attrazione irripetibile per gli amanti del florovivaismo, dell’orticoltura e del giardinaggio. Da sabato il centro storico di Borgo San Lorenzo sarà quindi teatro di esposizioni, grazie alla presenza anche di oltre trenta aziende agricole del territorio, in una sorta di percorso floreale che condurrà fino alle aiuole dei giardini di Borgo San Lorenzo che accoglieranno piante e fiori di ogni tipo, dalle tipicità stagionali alle piante da ornamento, dai sempreverdi fino agli agrumi ed alle attrezzature da giardino e per l’orto. Inoltre un’intera area del centro storico, in Piazza del Popolo, sarà dedicata allo street food, con proposte di ogni genere e con spettacoli per trattenersi fino al dopo cena. “Fiorinfiera” conferma così la sua crescita accogliendo anche altre importanti collaborazioni: oltre all’aspetto strettamente commerciale ed espositivo saranno molte le offerte anche didattiche e divulgative nel corso dei tre giorni di fiera, a partire dalla presenza dell’Orto Botanico e del Museo di Storia naturale di Firenze, che proporranno attività varie riservate ai più giovani ma non solo e consiglieranno come curare le piante acquistate.

Collaborazioni ed attività collaterali, molto apprezzate sia da espositori che da visitatori provenienti anche da fuori regione, fanno di ‘Fiorinfiera’ uno degli appuntamenti principali della primavera mugellana. La manifestazione è organizzata in collaborazione tra la Periscopio Comunicazione, il Comune di Borgo San Lorenzo, la Pro Loco ed il Centro Commerciale Naturale “Nel Borgo”, la collaborazione di “Confeser-

centi” ed il patrocinio dell’Unione dei Comuni del Mugello. L’appuntamento è dunque per nei tre giorni che precedono la settimana pasquale, nei giardini di Piazza Dante e per le vie del centro storico di Borgo San Lorenzo. Tutte le informazioni su questa 6a edizione si possono trovare sul sito www.fiorinfiera.it e sul profilo FB Fiorinfiera.

Vaglia Il Parco di Pratolino riapre al pubblico il 5 aprile

Da venerdì 5 aprile 2019 a domenica 27 ottobre 2019 la Città Metropolitana riaprirà al pubblico il Parco di Pratolino. Sul sito http://met.cittametropolitana.fi.it/news. aspx?n=287130 il calendario delle aperture mensili programmate per ciascun mese.


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Settegiorni

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Cinema Non sposate le mie figlie! 2

Cinema Giotto Borgo San Lorenzo Da Sabato 16 a Lun. 18 marzo ore 21.30 Domenica 17 Marzo ore 17.30 - 21.30 Una coppia di benestanti della famigerata borghesia di campagna francese alle prese con il matrimonio, ben più multietnico di quanto si sarebbero augurati, delle loro quattro figlie. Era questa la premessa di Non sposate le mie figlie, trionfo al botteghino cinque anni fa da 150 milioni di euro nel mondo, con tanto di falsa rassicurazione per l’ultimogenita, la preferita, che li conforta, apparentemente, per aver scelto un cattolico e per di più di nome Charles, ma nero africano della Costa d’Avorio .Un soggetto esplosivo, trattato con un certo coraggio nel districarsi fra tabù e politicamente scorretto, che veicolava la morale che il razzismo non è solo una prerogativa del bianco, cattolico e occidentale, ma ci accomuna tutti quanti.

Il principe azzurro

Cinema Giotto Borgo Ssn Lorenzo Sabato 16 marzo ore 16.00 Domenica 17 Marzo ore 15.30 Alla nascita, il principe Filippo viene marchiato dall’Incantesimo del Fascino ad opera della perfida Nemesi Mal D’Amore, rifiutata in gioventù dal Re padre del neonato. Filippo è “condannato” a sedurre qualunque essere di sesso femminile incontri lungo la sua strada: basta uno sguardo perché tutte cadano ai suoi piedi. Ma il principe non sa che cosa significhi il vero amore, e per scoprirlo dovrà sottoporsi alla Grande Prova: un viaggio durante il quale dovrà superare tre Sfide Impossibili. Al termine, se non sarà riuscito a superare la Prova, a 21 anni morirà bandendo per sempre l’amore da tutto il suo regno.

Captain Marvel

Cinema Don Bosco Borgo San Lorenzo Venerdì 15 marzo ore 21.30 Sab. 16 marzo Spettacolo teatrale Dom. 17 marzo ore 15.00 - 17.30 - 21.30 Lun 18 marzo ore 21.30

Non sposate le mie figlie 2 Cinema Corsini Barberino Sabato 16 marzo ore 21.15 Domenica 17 marzo ore 17.00 e 21.15

I villeggianti

Cinema Garibaldi Scarperia Venerdi’ 15 e sabato 16 ore 21.30 Domenica ore 17.30 - 21.30 I Villeggianti, il film di Valeria Bruni Tedeschi, si svolge in una grande e bella proprietà in Costa Azzurra. Un posto che sembra essere fuori dal tempo e protetto dal mondo. Anna (Valeria Bruni Tedeschi) arriva con sua figlia per qualche giorno di vacanza. In mezzo alla sua famiglia, ai loro amici e al personale di servizio, Anna deve gestire la sua recente separazione e la scrittura del suo prossimo film. Dietro le risate, la rabbia, i segreti, nascono rapporti di supremazia, paure e desideri. Ognuno si tappa le orecchie dai rumori del mondo e deve arrangiarsi con il mistero della propria esistenza. Un notevole cast (Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Pierre Arditi, Yolande Moreau) arricchisce ulteriormente il film, un prezioso e raffinato quadro di personaggi d’autore

I villeggianti

Cinema DOP Firenzuola Venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 marzo ore 21.15 Una villa sulla riviera francese. Un luogo che sembra fuori dal tempo e anche isolato dal resto del mondo. Anna la raggiunge con la figlia per alcuni giorni di vacanza. In mezzo ai familiari, agli amici e al personale di servizio, la donna deve riuscire a gestire la recente fine del suo matrimonio e la preparazione del suo prossimo film. Dietro alle risate, alle discussioni e ai segreti emergono paure, desideri e rapporti di potere.

Captain

marvel Cinema DOP Firenzuola Venerdì 22 e sabato 23 marzo ore 21.15, Domenica 24 marzo ore 17.00 ed alle ore 21.15 Dopo aver abbandonato la propria vita sulla Terra, Carol si unisce alla Starforce, il reparto d’elite intergalattico della civiltà aliena dei Kree, guidato dall’enigmatico comandante Yon-Rogg (Jude Law), guerriero molto stimato e leader capace di incutere timore, un vero e proprio eroe tra i Kree che diventerà il mentore di Carole. Ma una volta terminato l’addestramento ed essere divenuta un importante membro della Starforce, si ritrova nuovamente sulla Terra - coinvolta nella guerra tra le due razze aliene dei Kree e degli Skrull - con nuove

domande sul proprio passato. La supereroina attira presto l’attenzione di Nick Fury (Samuel L. Jackson), agente dello dello S.H.I.E.L.D, che si trova in quegli anni post Guerra Fredda in lotta per trovare uno scopo all’interno dell’organizzazione spionistica e antiterroristica. I due dovranno lavorare insieme per sconfiggere un comune nemico formidabile, i famigerati Skrull, resi ancora più pericolosi dalle loro abilità di mutaforma, e il loro leader Talos (Ben Mendelsohn), che sta guidando l’invasione della Terra, pronto a tutto pur di vincere.

Teatro U rlando F uriosa

Teatro Corsini Barberino Domenica 24 marzo ore 17

FraMenti diversi

Teatro Giotto Vicchio ore 21.15 30 marzo col colore giallo a simboleggiare l’amicizia, raccontata da Daniele Demetri, Iole Spinnato, Debora Angeletti nella commedia brillante “Amore alla camomilla”. 27 aprile col colore rosso a simboleggiare l’amore... oppure qualcos’altro?.... non spoileriamo! In scena Marco pelosi, Iole Spinnato con lo spettacolo dal titolo “L’ospite”. 25 maggio in cui si racconteranno tribolazioni, gelosie e passioni di coppia... il tutto ambientato su un cornicione di un palazzo. Rita Nencini, Cecilia Roccabianca, Margherita Moretto, Marco Pelosi, Matteo Lucii, Massimo Giannoni nella commedia dal color turchese dal titolo “Io ho stima di me stessa”. Per info e prenotazioni: 338 32 66 142 (Iole) FB: FraMenti diVersi

Si balla con... Spazio 3

Borgo San Lorenzo Via Salvador Allende n. 31 Tel. 055 8455137 MARZO Sab. 16 Sogni proibiti Dom. 17 Duo di cuori Sab. 23 Sotto Sopra Dom. 24 Luca Lux Sab. 30 Mille ricordi Dom. 31 Montuschi trio NON STOP

Eventi e manifestazioni di queste pagine sono curate e selezionate dalla Redazione. La redazione non risponde di eventuali modifiche ai programmi pubblicati. Inviate i vostri eventi a: galletto@newnet.it


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Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Settegiorni Per i bambini

Mercati settimanali nel Mugello e dintorni

Storie in biblioteca

Borgo San Lorenzo Biblioteca comunale 16/03 - Prato fiorito, lab artistico, 3-6 anni, ass. Antigonart Info: 055 8457197 - ingresso libero

Lunedì

Giotto jazz festival 2019

Da Giovedì, 21 Marzo - Domenica, 24 Marzo 2019 Grande kermesse dedicata al mondo del jazz. Info: 055 8439225 - www.comune.vicchio. fi.it - 055 8439269 - www.teatrogiotto.it Jazz club of Vicchio info@jazzclubofvicchio.it

Mercoledì

Giovedì

mattina

Ex macelli Viale Mazzini Dicomano Ogni 1°e 3° giovedì fino al 2 maggio “NOI GENITORIamo” è un percorso creato specificatamente per tutti coloro che SONO genitori e che sentono l’esigenza di acquisire tecniche pratiche per AGIRE efficacemente come padri e madri, sostenendo e accompagnando i propri figli nel loro personale percorso di crescita. Conduzione: Cinzia Bregonzi Counselor teatroterapeuta. Info e prenotazioni cell. 391 3356997 pagina FB “NOI GENITORIAMO”

Dalla soffitta alla cantina Borgo San Lorenzo - Piazza Dante Ogni quarta domenica del mese Mercato scambio, baratto, di antiquariato, artigianato, prodotti recuperati in soffitte e centine, ogni quarta domenica del mese nei giardini di Piazza Dante.

Noi, prima e dopo

Di Liberta Stefani con la collaborazione di Remo Nencini Presentazione del libro Sabato 16 Marzo 2019 ore 16.30 presso la Biblioteca di Palazzo Pretorio Barberino di Mugello - Piazza Cavour INGRESSO LIBERO Con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Barberino di Mugello

Visite guidate al convento e al museo di san bonaventura al bosco ai frati La chiesa, il convento e il museo di San Bonaventura al Bosco ai Frati Con il patrocinio del Comune di Scarperia e San Piero Visite guidate Marzo ogni sabato e domenica durata1h e 30m, circa Eventuali variazioni al programma sulla pagina www.boscoaifrati.org - https://www. facebook.com/BoscoaiFrati.it/ Percorso tematico: dal VII secolo ad oggi, la storia. Gli Ubaldini e la fondazione del convento. I frati francescani. La famiglia de’ Medici e il Bosco ai Frati. I lavori di Michelozzo. La chiesa, i dipinti, l’altare ligneo, l’abside e il coro. La sagrestia. Il museo: il Cristo di Donatello, l’antifonario. L’antico refettorio. La cappella di San Bonaventura. Il chiostro e il loggiato verso l’orto. La famiglia Gerini e la donazione. Le ceramiche di Padre Edoardo Rossi. La vecchia cucina del convento. La sala della ex biblioteca. La prenotazione per le visite guidate, sempre ad ingresso libero, potrà essere effettuata contattando le biblioteche comunali: Biblioteca San Piero a Sieve: 055 8486791–Biblioteca Scarperia: 055 8431630 -603

Trekking sui

mattina tutto il giorno

Londa

mattina mattina

Palazzuolo sul Senio

mattina

Pelago

mattina

Pontassieve

mattina

Reggello

mattina

Rufina

pomeriggio

San Godenzo

mattina

San Piero a Sieve

pomeriggio

sentieri di dante Marradi Domenica, 17 Marzo 2019 09:00 am Piacevole passeggiata sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano sulle orme del Poeta

mattina

Vaglia (loc. Bivigliano)

mattina

Vicchio di Mugello

Appuntamento al museo

Museo Archeologico Piazza della repubblica 3 Dicomano 20 Aprile: Le uova di Pasq...No, Primavera! Ingresso gratuito - Prenotazione gradita Per Prenotare contattare l’Uff. Cultura del comune Dicomano tel 055 8385408 - email: cultura@comune.dicomano.fi.it oppure in alternativa contattare l’Ass. Antigonart 338 3888057

Mercatino del piccolo antiquariato Dicomano centro Ogni terza domenica del mese per le vie del centro storico di Dicomano si tiene il Mercatino del piccolo antiquariato e opere del proprio ingegno. Info: http://www.comune.dicomano.fi.it/

Museo di vita artigiana e contadina S.Agata Personaggi in movimento di Leprino Tutte le domeniche e i giorni festivi 15.18 per info 0558406850

Molino faini

Grezzano - Borgo S. Lorenzo Le domeniche e festivi 14,30 visita guidata al mulino risalente al 1400 con la macina in funzione e modelli interattivi. Per i gruppi consigliata prenotazione. Info: 055 8492580-331 2111598

Corsi e Seminari Ritmi dal mali

Ex Macelli a Dicomano Corso teorico e pratico di percussioni gratuito - II^ parte Ogni sabato da Marzo a Giugno dalle ore 14.30 alle ore 16.30 presso gli Per info e prenotazioni:Aguibou 351 1881557 oppure Chiara 331 1792295

Corso di Primo Soccorso

Livello Base con abilitazione all’utilizzo del defibrillatore BLSD Laico) organizzato dalla Misericordia di Scarperia. Lunedì 18 - giovedi 21 e lunedì 26 Marzo Per maggiori informazioni contattare la Segreteria dal lun al ven 08.30-13.30 allo 055/846055 o inviare una mail a misescarperia@virgilio.it. Le iscrizioni rimangono aperte sino a giovedì 14/03.

Ancora curiosi

corsi e laboratori a Dicomano Venerdì, 15 Marzo 2019 corsi di arte, informatica, scrittura autobiografica e teatro PER TUTTE LE ETà

Gruppo amichevole “Ferri e uncinetto”

Domenica

pomeriggio

Dicomano

Marradi

Sabato mattina

Borgo San Lorenzo

Scarperia

Noi genitoriamo

Venerdì

Barberino di Mugello

Firenzuola

Eventi

Martedì

Borgo San Lorenzo - Saletta Soci Coop Ogni lunedì dalle 15 alle 18 Uncinetto e ferri tra amiche con scambio di consigli e idee. Info 329/7661530 Zannoni

mattina

Giovanna

Palestra funakoshi

Scarperia Sono aperte le iscrizioni a tutte le attività: karate, tai chi chuan, yoga, Feldenkrais, fitness, stretching, hip hop, ed altre attività. Info: 055/846371 333/3200546

Corso di danza orientale

Borgo San Lorenzo La danza orientale, o danza del ventre, è indicata per donne di tutte le età, aiuta a mantenerti in forma, favorisce lo scioglimento delle tensioni, aumenta la consapevolezza del proprio corpo.Tutto questo divertendoti! 333 7121560

Corsi scuola di musica

Sono aperte le iscrizioni ai corsi di strumento e canto per bambini ragazzi ed adulti dell SMC, la scuola intercomunale di musica dei

Comuni di Pontassieve, Dicomano, Londa, Pelago, Rufina. Trentacinque docenti specializzati ed una offerta formativa composta da oltre 40 corsi.Info 0558331000 info@ scuolacomunaledimusica.it Associazione Sound www.sound-musiche.it.


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Sport

Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto

Sport Pallanuoto Mugello

Finisce in pareggio lo scontro al vertice con Pontassieve

Dopo una serie di tre vittorie consecutive, l’ultima delle quali riportata sabato 23 Febbraio contro la Florenti-

na Sport Team, battuta con un secco 18 a 7, per la Pallanuoto Mugello arriva il primo spettacolare pareggio, lo scor-

so 2 Marzo con gli agguerritissimi e storici avversari del Pontassieve A. E spettacolare risulta essere il termine ap-

propriato per descrivere una partita adrenalinica il cui risultato è rimasto in bilico fino alla fine. Nonostante i successi ottenuti nelle precedenti giornate, l’incontro comincia malissimo per i mugellani che subiscono pesantemente l’iniziativa dei padroni di casa che per oltre un tempo dominano il campo siglando un clamoroso 4 a 0. Ma là dove molti avrebbero pensato a salvare l’onore in una partita già compromessa, i borghigiani non si sono arresi e si sono ricompattati dimostrando ancora una volta quella tenacia e spirito di abnegazione che li hanno sempre contraddistinti. Chiusisi in una granitica difesa, i ragazzi di coach Bettarini iniziano così a smorzare l’iniziativa del Pontassieve che pur segnando altre due reti non riesce più a ritrovare lo slancio delle prime due riprese. Nel frattempo, i borghigiani iniziano a ripren-

dersi e a poco a poco erodono il vantaggio degli avversari riuscendo finché, nel quarto tempo, non riescono a raggiungere un primo pareggio (6-6) grazie ad una superba rete di Matteo Goldin già autore del primo goal segnato dai mugellani. Nei minuti finali la partita è contrassegnata da un gioco estremamente fisico dove agli attacchi di una squadra seguono le risposte dell’altra, in un nuovo susseguirsi di vantaggi e rinnovati pareggi che non lasciano intendere quale possa essere l’esito finale dell’incontro, almeno fin quando, a due minuti dalla fine, il Pontassieve non trova la rete dell’ 8 a 7. Il colpo è psicologicamente durissimo ma, nonostante lo scarso tempo rimasto a diposizione, la Pallanuoto Mugello mantiene i nervi saldi e guidata dalla voglia di riscatto si porta avanti con coraggio trovando il definitivo pareggio a soli 16 secondi dalla conclusione grazie ad un chirurgico tiro di capitan Avallone. “Il nostro approccio alla gara è stato pessimo” afferma coach Bettarini, “è mancato subito il nostro pressing offensivo ed abbiamo commesso

subito due errori clamorosi che hanno permesso al Pontassieve di rifilarci un parziale di quattro a zero. Poi ci siamo riorganizzati, anche piuttosto bene, rimettendo la partita sulla carreggiata giusta. Di positivo rimane che un pareggio non sposta granché in termini di classifica e che i nostri tifosi presenti hanno vissuto emozioni intensissime. Per loro sono molto contento”. Con il cuore pieno di speranza, un’ancora imbattuta Pallanuoto Mugello si appresta ora a proseguire il campionato con rinnovato entusiasmo, invitando i suoi appassionati tifosi a sostenerla anche il prossimo 9 marzo nell’importante partita che la vedrà affrontare gli avversari dell’Etruria Nuoto. Jacopo Lampeggi Torre NP Pontassieve A: 8 – Brunori M., Ciullini L., Baldini R. (2), Staiano A. (1), Casula D. (2), Porcini G.M. (1), Staiano A. (1), Fioravanti L., Leone M. (1), Maffescoli G., Bacci D., Dini M., McDowell M. Pallanuoto Mugello: 8 – Rossi L., Brunelli L. (1), Avallone T. (1), Lampeggi J. (1), Dreoni S., Fabbri A, Rossi M., Bolognesi P. (1), Pini P., Goldin M. (2), Pini T. (2).


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Sabato 16 Marzo 2019 Il Galletto


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