10 minute read

PAG

Next Article
A PAG

A PAG

Mugello Una mozione contro l’Asl Toscana Centro: in tutti i consigli comunali

“Dopo l’interessante iniziativa politica che si è svolta in dicembre a Borgo San Lorenzo, si discuteranno in tutti i Consigli Comunali e nel Consiglio dell’Unione le mozioni presentate dai gruppi che fanno riferimento a "Mugello in Comune" e da "Dicomano che verrà". I lavori di ristrutturazione dell'ospedale del Mugello subiscono ormai da alcuni anni continui spostamenti e, con la perdurante mancanza del progetto esecutivo, la gara d’appalto per i lavori sembra ormai destinata ad essere rinviata alla seconda metà del 2022. Questo ritardo comporta non solo problemi per la struttura, ma anche una diminuzione dei servizi che vengono erogati dal presidio sanitario di Borgo san Lorenzo, come è già accaduto, con gravi ripercussioni sul servizio, per il punto prelievi. La soppressione di alcuni posti di primario e di altre figure professionali comporta una scarsa appetibilità dell’ospedale mugellano per il personale medico, che preferisce spostarsi su altre strutture. La mancanza di personale grava, di conseguenza, anche sui servizi di pronto soccorso e rianimazione, che costringono a turni di lavoro molto pesanti gli operatori sanitari. I mancati interventi sulla struttura stanno penalizzano settori importanti come la cardiologia e altri come ostetricia e ginecologia, pediatria e neonatologia un tempo considerati punti di riferimento d'eccellenza a livello metropolitano. L’Ortopedia, che solo qualche anno fa doveva essere potenziata, secondo le stesse parole dell'allora presidente Rossi, per fare dell'Ospedale del Mugello un centro di riferimento dell'area fiorentina, non risulta avere il personale adeguato neppure per una normale attività. A livello territoriale la situazione sanitaria presenta diverse criticità a partire dal numero insufficiente di medici di medicina generale in molte zone, con l'innalzamento del numero dei pazienti per i medici rimasti oltre la soglia dei 1500. I consultori che un tempo erano punti di riferimento su tutto il territorio, sono stati chiusi o depotenziati in molti comuni, le “Case della Salute” sono incompiute e i distretti hanno una possibilità di offerta sanitaria e sociale molto limitata. Anche se il rapporto con il Terzo settore è importante, per la sussidiarietà che questo svolge sul territorio per rispondere alle esigenze della popolazione, non può però essere l’unico modo con cui l'azienda sanitaria eroga esami clinici e prestazioni ambulatoriali, che devono invece trovare una loro collocazione nella struttura pubblica, con liste d’attesa minime. Pensare che tutta questa situazione possa trovare soluzione con gli investimenti previsti dal PNRR, principalmente indirizzati alla creazione delle Case di Comunità o della Salute, è un’illusione. Il rischio è quello di creare delle strutture utili, ma senza il personale necessario a farle funzionare. Deve quindi essere risolto, in primo luogo, il problema dell’insufficienza del personale, dotando le strutture di un numero adeguato di infermieri e medici, anche e soprattutto nell'Ospedale del Mugello, proprio in vista della sua ristrutturazione. Devono essere pensati interventi per ampliare il centro polivalente di Borgo san Lorenzo, per ospitare attività collegate alla struttura ospedaliera, come prelievi e servizi ambulatoriali specialistici. Devono essere realizzate le “Case della Salute” o “di comunità” con la presenza di medici di base e infermieri, prima risposta per le esigenze dei cittadini. Devono essere rivitalizzati i consultori, con sportelli di prossimità in tutto il territorio. Infine, non vanno dimenticati i servizi di emergenza e di guardia medica, messi sotto pressione in un momento così delicato, ma paradossalmente sempre più a rischio di ridimensionamento. La speranza è che tutta la politica mugellana raccolga il nostro appello, è ora che chi rappresenta i cittadini si faccia carico di queste necessità!”. Comunicato a firma di Mugello in Comune, Borgo in Comune, Liberamente a Sinistra Scarperia e San Piero, Ora! Barberino, Officina Vicchio 19 e Dicomano Che verrà.

Advertisement

RiCORDi

Ricordi “Un grazie speciale alle infermiere e oss dell’Asl di Borgo”

“Mercoledì 19 gennaio si è spento, dopo quasi tre anni di infermità totale, Carlo Giannelli mio suocero. Insieme a mio marito Paolo Giannelli, desideriamo ringraziare tutte le infermiere e le oss del servizio domiciliare dell’ASL di Borgo San Lorenzo. La loro costante disponibilità, accompagnata dalla gentilezza e competenza ,ci sono state di grandissimo aiuto, anche a livello morale. Un ringraziamento particolarmente sentito al Dottor Betti Daniele, medico di famiglia dei miei suoceri, che in questo triste e lungo periodo, è sempre stato disponibile e presente. Infine, ma non per ultimo, ringraziamo il Dottor Claudio Macchi, ex alunno di mio suocero, che si è sempre preoccupato della salute del suo vecchio Maestro. Ringraziando Codesta Spettabile Redazione per la presente pubblicazione, porgiamo cordiali saluti. Cinzia Rean Cont, Paolo Giannelli”.

Borgo San Lorenzo Calo delle nascite. Un trend che fa riflettere per la scuola

Negli ultimi dieci anni a Borgo San Lorenzo, capoluogo del Mugello, è stato registrato un 30% di nascite in meno “circa 60 bambini, quasi tre classi. Un dato in linea con il trend nazionale, che non accenna ad arrestarsi, su cui dobbiamo fare una riflessione per quanto riguarda l’utilizzo futuro dei plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo di Borgo San Lorenzo” spiega un comunicato del comune, che prosegue “La scuola d’infanzia avverte per prima le conseguenze del calo delle nascite, ad oggi si iscrive oltre il 90% degli aventi diritto, la possibilità di ampliare i numeri della domanda è molto limitata”. BECCHI La Vicesindaca e Assessora alla Pubblica Istruzione, Cristina Becchi: “Questa situazione è tale da far ipotizzare nel futuro prossimo, da qui a tre anni, la possibilità di chiusura di un plesso della scuola d’infanzia nel capoluogo dove l’offerta è abbondantemente sufficiente. Il nostro compito, oggi, è quello di governare questo fenomeno sulla base di priorità e obiettivi condivisi, tra i quali la tutela dei plessi di frazione. La scelta dovrebbe ricadere sulla “Collodi”, il più piccolo dei plessi dell’infanzia, una struttura che si presta bene anche ad altri utilizzi legati al settore educativo e che non necessita di essere snaturata, rimanendo in questo modo a disposizione in caso di un aumento demografico, su cui tutti speriamo nei prossimi anni. Con la scuola lavoreremo su due fronti: valorizzando con progetti educativi e investendo in spazi e attrezzature. Una decisione – precisa la Vicesindaca – che non avrà impatto sulle famiglie: abbiamo un altro plesso davanti alla Collodi che può essere ulteriormente valorizzato, e chi attualmente è iscritto in questa struttura rimarrà fino a fine del ciclo scolastico senza spostamenti. Abbiamo sempre ribadito l’importanza di preservare i plessi di frazione. Non solo a parole. Per questo dobbiamo fare ora delle scelte che ci portano a tutelarle salvaguardando il diritto alla scuola di tutte le nostre famiglie”.

Borgo San Lorenzo Chiude la Scuola Materna Collodi?

Un gruppo di genitori è rimasto sorpreso quando nella Domanda iscrizione (pubblicata sul nostro sito www.gallettomugello.com) alla materna ha visto che la scelta del plesso COLLODI è sparita!! Cancellata, anche se ancora tra i plessi scolastici nel sito della scuola. Stupiti di vedere tra i plessi ancora Sagginale. I genitori si chiedono “Perché è sparita la possibilità di iscrivere i nostri piccoli ad un scuola in Borgo, sicura dal punto di vista sismico, con giardino, comoda per tutti? Una scuola poco pubblicizzata ma sponsorizzata da chi l’ha frequentata vista forse la professionalità degli insegnanti e collaboratori. Ma non è che poi i nostri bimbi dal centro verranno spostati in frazione per riempire le classi? E gli insegnanti? Pare assurdo puntare su altri plessi in frazione e chiuderne magari uno importante come la Collodi. Anche perché, ad esempio, non ci pare che nella piccola frazione di Sagginale ci siano numeri di residenti tali da creare una classe; quindi si attingerà da chi vive a Borgo San Lorenzo? Ve ne rendete conto del disagio che si creerà nel caso a famiglie, bambini e insegnanti? E poi, le classi e insegnanti che già frequentano la Collodi quest’anno che fine faranno? Verranno spacchettate verso altri plessi? O tutti compresi come Aldo Moro? Alla faccia della continuità scolastica. E non ci venite a dire che non ci sono i numeri e le iscrizioni perché di fatto queste vengono impedite. Siamo allibiti di fronte a tali scelte, se confermate. In conclusione i genitori si domandano: “Perché tutto questo?”

Vaglia “Si dia inizio ai lavori alla scuola Barellai”

L’Unione Comunale PD Vaglia interviene sulle difficoltà nel partire i lavori di adeguamento della scuola Barellai. “Un brusco risveglio dal mondo dei sogni quello del Sindaco di Vaglia Leonardo Borchi, - scrive il PD vagliese - che sul suo profilo Facebook realizza che non riuscirà a partecipare al bando “per la presentazione di candidature per la realizzazione di nuovi edifici scolastici pubblici mediante sostituzione edilizia, da finanziare nell’ambito del PNNR” per il finanziamento del nuovo plesso scolastico nel capoluogo. Ancora una volta, dopo averci accusato di polemiche “strumentali”, l’amministrazione si è resa conto solo dopo mesi di quali siano i requisiti previsti nel bando del Ministero. Dopo 8 anni persi a inseguire un progetto velleitario e discutibile, dopo un milione di euro di risorse della comunità buttate via e innumerevoli occasioni perse per riqualificare e ampliare la scuola esistente, ci ritroviamo purtroppo al punto di partenza. Speriamo che questo duro scontro con la realtà possa almeno servire a lasciare da parte i sogni grandiosi e a rimboccarsi le maniche per riqualificare l’esistente, a cominciare dai lavori urgenti di miglioramento sismico della scuola Barellai, che crediamo giusto siano ultimati per settembre dopo anni di rinvii. Invitiamo nuovamente il Sindaco e la sua maggioranza a stare con i piedi per terra, senza scommettere ulteriori risorse pubbliche, indebitandosi per l’acquisto di un terreno dove, in assenza di finanziamenti cospicui, non potremmo mai far crescere una scuola ma al massimo le patate più costose d’Italia. Trovare i soldi per acquistare un terreno senza essere sicuri di poterlo utilizzare e non trovarli per mettere in sicurezza i nostri ragazzi dimostrerebbe, oltre la incapacità di discernere le priorità, una grave incoscienza”

Vicchio – Il Forteto Izzo: “Lavoriamo con solo latte italiano e in gran parte toscano”

Anche alla fine di un anno particolarmente difficile per l’approvvigionamento di latte ovino, la Cooperativa Il Forteto conferma il suo impegno a fianco dei produttori. “Anche nel 2021 abbiamo lavorato solo latte italiano e in gran parte toscano - afferma il presidente della cooperativa agricola Il Forteto Maurizio izzo - Per quanto riguarda il latte ovino la percentuale proveniente da allevatori toscani supera l’80%, tutti produttori agricoli di base a cui la cooperativa ha garantito tutto l’anno il totale ritiro a un prezzo concordato. Ancora più alta la percentuale di latte toscano per quanto riguarda le produzioni a base di latte vaccino che supera abbondantemente l’80%”. Gran parte di questo latte proviene da piccoli allevatori della Garfagnana che hanno avuto nella cooperativa Il Forteto un valido supporto ottenendo, anche in questo caso, il totale ritiro della produzione. In particolare, sui prodotti freschi a base di latte vaccino (mozzarelle, burrate, trecce) Il Forteto ha lanciato una nuova linea con lo slogan “sa di Toscana” proprio a evidenziare la caratteristica della provenienza del latte. Il rinnovato packaging permette anche di accedere a contenuti multimediali per vedere le stalle da dove proviene il latte e conoscere i produttori. Nei prossimi anni Il Forteto conta di aumentare la lavorazione di latte vaccino, disponendo delle capacità tecniche e professionali per farlo, puntando su nuovi prodotti e valorizzando ulteriormente la filiera. “Anche per il 2022 Il Forteto proseguirà con questo impegno nella valorizzazione del prodotto locale - conclude Izzo - certi che i consumatori sapranno distinguere e privilegiare prodotti che non solo sono buoni ma fanno bene anche al territorio mentendo presidi importanti in zone a serio rischio di abbandono”.

Vicchio Attivata la nuova stazione ecologica

E’ stata attivata a Vicchio la nuova stazione ecologica. L’ha realizzata il comune in largo Don Corsinovi (vicino agli ex bagni pubblici), anche grazie a un contributo di ATO Toscana Centro, ed è a servizio dei commercianti del centro storico come punto di conferimento dei contenitori della raccolta differenziata (carta, plastica, organico e indifferenziata) che gli operatori di Alia spa ritireranno secondo il calendario prestabilito. L’area, 95 metri quadri, è interamente recintata e accessibile tramite cancello (ad ogni commerciante è stata consegnata una chiave), è realizzata con materiale ecocompatibile, provvista di illuminazione e videosorvegliata.

Tel. 0558402262 - Cell. 327/1377343 Viale Europa Unita Borgo San Lorenzo

This article is from: