7 minute read

PAG

Next Article
PAG

PAG

Palazzuolo Cittadinanza onoraria al bambino oggetto di vile aggressione il 23 gennaio

Il sindaco di Palazzolo sul Senio, Philip Moschetti, ha presentato giovedì 27 gennaio al consiglio co munale una proposta per concedere la cit tadinanza onoraria al bambino oggetto di una grave aggressione raz zista il 23 gennaio. Con questo atto l'Ammini strazione intende por tare la propria solida rietà al bambino ed alla famiglia e sottolinean do la gravità di un atto frutto di una orribile ignoranza della storia civile del nostro Paese oltre che di una infini ta povertà d’animo. Il fatto che l'aggressione sia stata compiuta da due minorenni indica il persistere di una sotto cultura dell'odio che si pensava, o si sperava, fosse ormai relegata al passato. “Ci sentiamo personalmente solidali con il bambino e la sua intera famiglia. Una aggressione ancora più vile in quanto portata ai danni di una persona di minore età - sostiene il sindaco - Per questa ragione ho proposto, qualora la famiglia in tendo accettarla, la cit tadinanza onoraria al bambino. Ho parlato anche con i rappresen tanti della minoran za consiliare che sono assolutamente concor di nell’atto e nelle sue motivazioni e nell’af fiancarsi all’Ammini strazione di Campiglia Marittima nello sforzo di contrastare questo ignobile atto. Stupisce che vi sia ancora qual cuno che utilizza la re ligione, il colore della pelle o gli orientamenti sessuali come schema di pensiero: si tratta di una vera e propria fe rita della nostra socie tà che tutti insieme, a partire dalle Istituzio ni, dalla scuola e dai media, dobbiamo ado perarci a sanare”.

Advertisement

Scarperia e San Piero Il Csx ha ricordato Don Leto Casini in consiglio comunale

Durante il consiglio comunale di giovedì 27 gennaio, il gruppo di Centrosinistra per Scarperia e San Piero, ha ricordato con una mozione a firma dei consiglieri Simone Magnolfi, Fabio Gucci e Chiara Naldi, Don Leto Casini parroco di Marcoiano dal 1932 al 1937 e "Giusto tra le Nazioni"dal 1966. La storia di Don Casini è una storia tanto bella ed importante quanto poco conosciuta. È la storia di un sacerdote che nacque nel 1902 al Covigliaio nel comune di Firenzuola e, dopo essere stato parroco a Giugnola e San Pellegrino venne trasferito a Marcoiano nell'allora comune di Scarperia. Qui, oltre a svolgere la sua funzione di parroco e occuparsi dell restauro della chiesa, si dedicò anche alla cura del paese cercando di portare nelle case l’acqua potabile e la corrente elettrica. A Marcoiano ebbe anche l’onore e il piacere di conoscere e ospitare più volte Giorgio La Pira, con cui nascerà un importante rapporto di amicizia. Successivamente Don Leto fu trasferito a Firenze, nella parrocchia di Varlungo. In un contesto storico-politico complesso che stava attraversando in questo periodo il nostro Paese, a seguito della promulgazione delle leggi razziali, il Cardinale Elia dalla Costa gli offrì un compito molto importante: occuparsi della gestione di un comitato formato da ebrei e cattolici, con lo scopo di cercare alloggi nascosti, fornire carte d’identità false agli ebrei perseguitati e procurare viveri per la comunità ebraica. La sua opera così preziosa fu bruscamente interrotta dalle SS tedesche che, venute a conoscenza di queste attività, grazie alla collaborazione di una spia infiltrata proprio all'interno del comitato, arrestarono la maggior parte dei membri e anche lo stesso Don Casini. La sua permanenza in prigione però durò poco: infatti poté avvalersi dell'aiuto prezioso di una traduttrice svizzera, nipote di un suo caro amico, che riuscì a modificare in suo favore la traduzione delle sue dichiarazioni. Una volta scarcerato, Don Casini, nonostante fosse consapevole delle conseguenze che si potevano verificare, continuò imperterrito nella sua opera, contribuendo così a salvare tante persone. Dopo la guerra, i viaggi che Leto compì furono innumerevoli e lo portarono nei posti più disparati del globo: visitò Svizzera, Paesi Bassi, Africa, Argentina, America, fino al canale di Suez, Haiti, il Cile e il Canada, continuando ad offrire aiuto a chiunque si trovasse in difficoltà, non curandosi della religione, del colore della pelle o della fazione politica. Grazie al suo determinante impegno nei confronti della comunità ebraica, nel 1966 Don Leto Casini fu dichiarato "Giusto tra le Nazioni" e venne invitato a Gerusalemme, dove fu protagonista di una suggestiva cerimonia sulla Collina della Memoria, dove alcuni anni prima era stato eretto un mausoleo in ricordo dei sei milioni di morti uccisi dai nazisti nei campi di concentramento. “Per questo, in occasione del Giorno della Memoria, con questa mozione il Gruppo di Maggioranza di Scarperia e San Piero ha il piacere e l'onore di ricordare questo piccolo grande mugellano, chiedendo la possibilità di collocare a Marcoiano una pianta di ulivo che porti il suo nome, creando così un simbolico legame con la città di Gerusalemme e la comunità ebraica”

Nel luglio del 1938 in Italia vennero emanate le odiose leggi razziali. Chi era ebreo (e non solo ebreo) veniva sospeso dal lavoro (insegnanti, studenti, medici, lavoratori di tanti altri settori…). Infinite restrizioni vennero loro imposte; non potevano nemmeno entrare nei loro negozi. Nelle vetrine erano appesi cartelli con la scritta: “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei. Erano stati tolti loro i legittimi diritti, non erano più considerati facenti parte della società. A tutto questo si aggiunse una feroce propaganda dell’odio da parte del Governo, tra molto altro, vennero accusati, additati di diffondere le malattie. Il popolo doveva considerarli nemici a tutti gli effetti. Un po’ alla volta si giunse ai rastrellamenti, alle deportazioni, agli aberranti stermini. Per non dimenticare

ivana Cerbai

Dai Lettori Il giorno della memoria

Dai Lettori “Avremmo preferito arrivare al lavoro in orario”

Segnalazione di un nostro lettore riguardo l’indice di puntualità del mese di dicembre scorso per la situazione ferroviaria del nostro territorio: “Faentina seconda peggiore linea ferroviaria della Toscana a dicembre per il secondo mese consecutivo. Scatta il bonus disservizio ma avremmo preferito arrivare al lavoro in orario”.

Mugello Non Una di Meno: “Andremo dalle donne della Fabbrica dei Marroni”

“Come Nudm Mugello ci troveremo nuovamente in presenza oggi (29 gennaio) alle ore 15.30, sempre nella sala consiliare del Palazzo dei Vicari, gentilmente concessa dalla proloco di Scarperia. Nel precedente incontro, Dialoghi sulla violenza, che si è svolto sabato 18 dicembre, abbiamo affrontato alcune tematiche riguardanti lo stereotipo di genere e la ruolizzazione femminile, stimolati dalla sintesi del testo di Irene Facheris “Parità in Pillole”; la discussione ha anche toccato il tema della violenza di genere che vorremmo comunque continuare ad approfondire. Nel mese di gennaio gli incontri on line del nodo si sono concentrati sull’organizzazione del presidio che si è tenuto martedì 18 gennaio in Piazza Duomo a Firenze, per l’applicazione della 194, la somministrazione della RU486 con unico accesso, come da Linee guida Nazionali, nei consultori, e per il potenziamento degli stessi. Abbiamo poi preso in esame la situazione delle lavoratrici dell’Ortofrutticola di Marradi, azienda che sta ipotizzando una delocalizzazione della produzione nella logica del massimo profitto, e presto, andremo a portargli la nostra solidarietà; anche di questo parleremo il prossimo sabato. Altro argomento di discussione, sarà analisi e sintesi dei punti essenziali emersi dall’assemblea nazionale di NUDM. Ovviamente l’assemblea è aperta a ogni contributo femminista, vi invitiamo perciò a partecipare numerosi. Per partecipare all’assemblea, sarà necessario garantire tutte le norme antiCovid”.

Omaggio di Francesco a babbo “Ric” Benvenuti

Lo scorso anno ci ha lasciato Riccardo Benvenuti. Borghigiano, giornalista, Riccardo se n’è andato troppo presto senza poter portare a termine il suo lavoro di responsabile della sala stampa dell’Autodromo del Mugello, di corrispondente, di addetto stampa di numerosi eventi un po’ in tutta Italia. Da oggi il figlio Francesco in qualche modo fa rivivere questo personaggio testimone di tanti avvenimenti degli ultimi trent’anni. Francesco infatti ha ridato vita alle pagine Facebook e Instagram del babbo, pagine che erano una specie di diario della vita privata e professionale; le arricchirà con altre foto, aneddoti, notizie si Riccardo uomo e giornalista. Un grande regalo che Francesco ha voluto fare ai tanti amici e colleghi che hanno apprezzato le capacità, la semplicità e la grande disponibilità che Riccardo ha sempre messo a disposizione di tutti. Ecco le parole con cui Francesco ha presentato l’iniziativa: “Uno dei più grandi insegnamenti di Ric: vivere la vita con leggerezza e autoironia, lasciare la pesantezza a chi ha il cuore opaco e tetro. Nel lavoro, con gli affetti, ogni giorno. “Se c’è una soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è una soluzione perché ti preoccupi?” Un sorriso in più non ha controindicazioni.

Dai lettori Ciao “Stellina”

Domenica 23 gennaio ci ha lasciato la nostra gattina bianconera dopo 16 ani passati con noi per un malore improvviso. Era un po’ l’amica di tutti nel paese di Luco. Spesso andava al bar vicino aspettando a “statuetta” che qualcuno le offrisse una scatoletta come spesso capitava. Mi seguiva anche dal giornalaio e quando uscivo era lì ad aspettarmi. La sera veniva sempre vicino a me sulle ginocchia. Ci mancherà la sua simpatia e la compagnia di tutti i giorni

Francesca, Stefano, Enrico

This article is from: