galletto 1535 del 29 gennaio 2022

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I giorni della memoria

Sabato 29 Gennaio 2022 Il Galletto

Palazzuolo

Cittadinanza onoraria al bambino oggetto di vile aggressione il 23 gennaio Il sindaco di Palazzolo sul Senio, Philip Moschetti, ha presentato giovedì 27 gennaio a l c o n s i g l i o c o munale una proposta per concedere la cittadinanza onoraria al bambino oggetto di una grave aggressione razzista il 23 gennaio. Con questo atto l'Amministrazione intende portare la propria solidarietà al bambino ed alla famiglia e sottolineando la gravità di un atto frutto di una orribile ignoranza della storia civile del nostro Paese oltre che di una infinita povertà d’animo. Il fatto che l'aggressione

sia stata compiuta da due minorenni indica il persistere di una sottocultura dell'odio che si pensava, o si sperava, fosse ormai relegata al passato. “Ci sentiamo personalmente solidali con il bambino e la sua intera famiglia. Una aggressione ancora più vile in quanto portata ai danni di una persona di minore età - sostiene il sindaco - Per questa ragione ho proposto, qualora la famiglia intendo accettarla, la cittadinanza onoraria al bambino. Ho parlato anche con i rappresentanti della minoran-

za consiliare che sono assolutamente concordi nell’atto e nelle sue motivazioni e nell’affiancarsi all’Amministrazione di Campiglia Marittima nello sforzo di contrastare questo ignobile atto. Stupisce che vi sia ancora qualcuno che utilizza la religione, il colore della pelle o gli orientamenti sessuali come schema di pensiero: si tratta di una vera e propria ferita della nostra società che tutti insieme, a partire dalle Istituzioni, dalla scuola e dai media, dobbiamo adoperarci a sanare”.

Scarperia e San Piero

Il Csx ha ricordato Don Leto Casini in consiglio comunale Durante il consiglio comunale di giovedì 27 gennaio, il gruppo di Centrosinistra per Scarperia e San Piero, ha ricordato con una mozione a firma dei consiglieri Simone Magnolfi, Fabio Gucci e Chiara Naldi, Don Leto Casini parroco di Marcoiano dal 1932 al 1937 e "Giusto tra le Nazioni"dal 1966. La storia di Don Casini è una storia tanto bella ed importante quanto poco conosciuta. È la storia di un sacerdote che nacque nel 1902 al Covigliaio nel comune di Firenzuola e, dopo essere stato parroco a Giugnola e San Pellegrino venne trasferito a Marcoiano nell'allora comune di Scarperia. Qui, oltre a svolgere la sua funzione di parroco e occuparsi dell restauro della chiesa, si dedicò anche alla cura del paese cercando di portare nelle case l’acqua potabile e la corrente elettrica. A Marcoiano ebbe anche l’onore e il piacere di conoscere e ospitare più volte Giorgio La Pira, con cui nascerà un importante rapporto di amicizia. Successivamente Don Leto fu trasferito a Firenze, nella parrocchia di Varlungo. In un contesto storico-politico complesso che stava attra-

versando in questo periodo il nostro Paese, a seguito della promulgazione delle leggi razziali, il Cardinale Elia dalla Costa gli offrì un compito molto importante: occuparsi della gestione di un comitato formato da ebrei e cattolici, con lo scopo di cercare alloggi nascosti, fornire carte d’identità false agli ebrei perseguitati e procurare viveri per la comunità ebraica. La sua opera così preziosa fu bruscamente interrotta dalle SS tedesche che, venute a conoscenza di queste attività, grazie alla collaborazione di una spia infiltrata proprio all'interno del comitato, arrestarono la maggior parte dei membri e anche lo stesso Don Casini. La sua permanenza in prigione però durò poco: infatti poté avvalersi dell'aiuto prezioso di una traduttrice svizzera, nipote di un suo caro amico, che riuscì a modificare in suo favore la traduzione delle sue dichiarazioni. Una volta scarcerato, Don Casini, nonostante fosse consapevole delle conseguenze che si potevano verificare, continuò imperterrito nella sua opera, contribuendo così a salvare tante persone. Dopo la guerra, i viaggi

che Leto compì furono innumerevoli e lo portarono nei posti più disparati del globo: visitò Svizzera, Paesi Bassi, Africa, Argentina, America, fino al canale di Suez, Haiti, il Cile e il Canada, continuando ad offrire aiuto a chiunque si trovasse in difficoltà, non curandosi della religione, del colore della pelle o della fazione politica. Grazie al suo determinante impegno nei confronti della

comunità ebraica, nel 1966 Don Leto Casini fu dichiarato "Giusto tra le Nazioni" e venne invitato a Gerusalemme, dove fu protagonista di una suggestiva cerimonia sulla Collina della Memoria, dove alcuni anni prima era stato eretto un mausoleo in ricordo dei sei milioni di morti uccisi dai nazisti nei campi di concentramento. “Per questo, in occasione del Giorno della Memoria, con

Dai Lettori

questa mozione il Gruppo di Maggioranza di Scarperia e San Piero ha il piacere e l'onore di ricordare questo piccolo grande mugellano, chiedendo la possibilità di

Il giorno della memoria Nel luglio del 1938 in Italia vennero emanate le odiose leggi razziali. Chi era ebreo (e non solo ebreo) veniva sospeso dal lavoro (insegnanti, studenti, medici, lavoratori di tanti altri settori…). Infinite restrizioni vennero loro imposte; non potevano nemmeno entrare nei loro negozi. Nelle vetrine erano appesi cartelli con la scritta: “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei. Erano stati tolti loro i legittimi diritti, non erano

più considerati facenti parte della società. A tutto questo si aggiunse una feroce propaganda dell’odio da parte del Governo, tra molto altro, vennero accusati, additati di diffondere le malattie. Il popolo doveva considerarli nemici a tutti gli effetti. Un po’ alla volta si giunse ai rastrellamenti, alle deportazioni, agli aberranti stermini. Per non dimenticare Ivana Cerbai

collocare a Marcoiano una pianta di ulivo che porti il suo nome, creando così un simbolico legame con la città di Gerusalemme e la comunità ebraica”


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