Medaglia d’oro Borgo San Lorenzo 7
Sabato 2 Aprile 2022 Il Galletto
Borgo San Lorenzo
Consegnata la Medaglia d’Oro al Merito Civile
Un evento atteso, sentito e importante per il capoluogo del Mugello, il comune di Borgo San Lorenzo. Nella mattinata di venerdì 25 marzo è stata conferita la prestigiosa onorificenza all’Auditorium dell’Istituto Giotto Ulivi dove il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Ivan Scalfarotto ha consegnato al sindaco borghigiano Paolo Omoboni la medaglia
d’Oro al Merito Civile conferita dal Presidente della Repubblica per il valoroso comportamento tenuto dalla popolazione durante il periodo bellico dall’8 settembre 1943 all’estate del 1944. Un percorso iniziato anni fa e giunto a compimento con una cerimonia che ha visto gli interventi del coro dell’Istituto Comprensivo di Borgo San Lorenzo guidato dalla Profes-
soressa Marilisa Cantini che ha aperto l’evento con l’Inno d’Italia cantato integralmente apprezzato dalla platea e applaudito particolarmente dall’On. Ivan Scalfarotto; la lettura della storia di Silvano scritta dalla figlia Rossella Sargenti e recitata dall’attrice Daniela Morozzi, un bel momento e commovente della cerimonia. E poi ancora le letture degli alunni del Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi, degli studenti dell’Istituto Chino Chini, la consegna dello Scarabeo
Borgo del futuro
Omoboni: “Ricevute oltre 1500 proposte dai cittadini”
In cerca dell’oltre. In una sbronza virtuale di emozioni vissute durante la cerimonia di conferimento della Medaglia d’Oro al Merito Civile al comune di Borgo San Lorenzo ci siamo intrufolati dietro le quinte del palco d’onore. Abbiamo colto l’occasione per affrontare con il sindaco Paolo Omoboni il ‘dietro le quinte’ del prossimo futuro. “Ha raggiunto questo obiettivo, il riconoscimento per la sua Borgo. Il prossimo obiettivo nei suoi ultimi due anni di mandato, quale sarà?”. Bisogna programmare il futuro del comune. Mica si può sempre stare curvi su uno smartphone a litigare sui social network. Ora, è difficile pensare al futuro quando si vive nel paradigma dell’emergenza, della crisi. Godiamo di tante libertà, ma a volte ne manca una che aiuta ad andare avanti. Quella di immaginare. Alt, però. A Borgo ‘eppur qualcosa si muove’. “Dobbiamo concludere il Piano Operativo Comunale, su cui c’è stato un bellissimo percorso di partecipazione. Ad oggi hanno contribuito oltre 1500 persone, sia con il questionario on line che cartaceo. Un piano, che seguo anche più direttamente come assessore all’urbanistica, che dovrà ridisegnare il comune del futuro, con la rigenerazione di alcune aree che sono critiche, sia da un punto di vista dell’urbanistica e anche della vivibilità. Un percorso che dovrebbe concludersi entro la metà del 2023”. Il comune di Borgo può entrare nel futuro in maniera semplice. Grazie ai propri cittadini. Un forte senso di appartenenza. Per-
ché sostenibilità e spazi urbani rappresentano un binomio di cui si sente parlare sempre più spesso. Affinché il concetto non diventi pura utopia, occorre partire da modelli concreti realizzabili sul territorio, in grado cioè di innescare un cambiamento, partendo da idee semplici ed efficaci. “Questa medaglia ci dà un’ulteriore responsabilità nei confronti dei bisogni dei cittadini. Nei prossimi due anni vogliamo provare a concretizzare quegli investimenti su cui stiamo lavorando ormai da tempo. Dal PNRR sono già arrivate le risorse importanti: 4 milioni su Villa Pecori, 1.5 milioni sul patrimonio edile, 3 milioni per il Foro Boario. Ci siamo attrezzati anche per partecipare ai bandi che riguardano sia le scuole sia quelli usciti da qualche giorno sull’impiantistica sportiva. Quindi l’obiettivo è quello da una parte di concludere i lavori entro il 2024 che riguardano prevalentemente le scuole, alcuni impianti sportivi come le piscine, il Romanelli, l’area sportiva di Luco. Con-
cludere la rete delle piste ciclabili. E a chi verrà dopo - perché i fondi del PNRR possono e devono essere spesi entro il 2026 - lasciare delle risorse a disposizione. Queste sono delle risposte importanti che cambieranno completamente la nostra comunità”. La pandemia ha aperto un incredibile finestra sul futuro, dove sostenibilità e vivibilità possono essere i valori principali. DIFFICOLTA’ – Il sindaco ha analizzato il presente: “Purtroppo l’aumento dei costi delle materie prime ci sta creando molte difficoltà. Capisco le ditte dei lavori, ma trovare risorse extra è praticamente impossibile” (sul nostro sito www. ilgallettomugello.com potrete approfondire l’argomento, cercando questa notizia). MEDAGLIA – “Chi amministra non ha bisogno della medaglia – sottolinea Omoboni – alla fine spero che i cittadini possano apprezzare il nostro impegno e che manterremo per realizzare i nostri obiettivi”. Anche questo dà il senso del futuro. Filippo Ciampolillo
d’Oro allo storico e giornalista Aldo Giovannini. Importanti le presenze alla cerimonia, dal Prefetto di Firenze, Valerio Valenti, al Questore, il Senatore Dario Parrini, il Consigliere regionale Benucci, dai rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito ai Sindaci e rappresentanti dei comuni del Mugello, da Giampiero Mongatti primo cittadino di Barberino di Mugello, a Tommaso Triberti sindaco di Marradi a Filippo Carlà Campa sindaco di Vicchio; della Valdisieve e
della Città Metropolitana; dalla Polizia Municipale alle Associazioni del territorio, il Pievano di Borgo Don Luciano e Don Francesco; era presente anche il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo, Michele Arturo; gli ex sindaci borghigiani Bettarini, Margheri e Baggiani; alcuni componenti della Giunta, dalla vicesindaca Cristina Becchi all’assessora Stefania Ciardi, il Pd di Borgo da Giorgia Baluganti a Niccolò Grifoni, l’ANPI, Associazione Nazionale Vit-
time Civili di Guerra, i dirigenti degli Istituti del territorio e tanti studenti. “La medaglia che è stata apposta sul nostro Gonfalone – ha detto il sindaco Paolo Omoboni – sarà per noi ricordo di ciò che è stato e monito a rendere sempre omaggio a cosa è accaduto, a chi non c’è più, a chi si è messo a servizio degli altri. Siamo fieri di poter esporre questo importante riconoscimento. Grazie a chi ha partecipato e a chi ha contribuito affinché la Medaglia fosse conferita”.
Discorso pronunciato da Aldo Giovannini durante la Cerimonia. La firma dello storico e giornalista Giovannini, sul discorso (del 30 dicembre 1993) in occasione dello scoprimento di un monumento in ricordo delle vittime civili del bombardamento aereo del 30 dicembre 1943. Il sindaco Omoboni ha conferito a Giovannini lo Scarabeo d’Oro: “Caro Aldo, ecco il meritato riconoscimento dello Scarabeo d’Oro. Per il tuo impegno in tante attività, per la tua voglia di trasmettere le storie passate e presenti e per il tuo immenso attaccamento a Borgo San Lorenzo”. “Famigliari delle vittime, autorità civili, amministrative, militari, religiose, associazioni combattentistiche e d’arma, Associazioni di volontariato, amici concittadini, signore e signori. Fra qualche minuto questa significativa cerimonia avrà il suo termine, ma non avrà mai termine il riverente ricordo di una delle più tragiche pagine di storia della nostra cittadina e del nostro amato Mugello. Sarebbe lungo rievocare quel 30 dicembre del 1943, e forse inutile dopo 50 anni, perché lo scopo dei 12 amici borghigiani che si sono costituiti in un comitato – di cui con orgoglio ne faccio parte – era esclusivamente quello di lasciare ai posteri e alle future generazioni la testimonianza visiva di un evento doloroso che ha lasciato una traccia talmente profonda, se a distanza di mezzo secolo, siamo qui a ricordare ed a rievocare – ecco il significato morale – tanti concittadini che di quell’evento lo hanno appreso dai loro genitori e letto nelle pagine ingiallite della storia, che l’iniziativa era impregnata di nobiltà d’animo e che Borgo San Lorenzo, nella sua stragrande maggio-
ranza aveva compreso il valore umano e storico di tale evento. Basti scorrere i nominativi di coloro che generosamente hanno contribuito, con le loro generose offerte, ad erigere la nuova seduta e l’elemento scultoreo; tanti, tanti cittadini, enti ed associazioni, borghigiani lontani, rimasti attaccati alla loro terra, alle tradizioni, e in questo particolare caso, alla storia della loro terra natia. Scartata l’idea di andare alla ricerca di una sponsorizzazione che avrebbe avuto solamente un significato commerciale, quindi lontano anni luce dalla volontà popolare, ribadisco, che è merito di tutte queste persone, che Borgo San Lorenzo può ascrivere altra pagina della sua secolare storia. Una citazione particolare merita il Prof. Niccolò Niccolai, che è riuscito a plasmare, dopo un minuzioso lavoro, una simbologia, classica, leggibile da tutti, anche alla gente umile. Non poteva mancare il tocco artistico di una famiglia che ha fatto la storia culturale e artistica del Mugello nel mondo: i Chini. E grazie a Vieri, ultimo anello di una lunga catena, ecco la seduta si è maggiormente impreziosita. E si badi bene, le Fornaci Chini furono completamente polverizzate dal bombardamento aereo del 30 dicembre 1943. Come non menzionare i sei operai, quasi tutti già in meritata pensione, i quali riprendendo in mano gli attrezzi del loro mestiere, hanno lavorato intensamente senza niente chiedere, senza niente pretendere, felici di essersi resi utili per innalzare un’opera che resterà parte integrante della loro comunità, della nostra comunità. Un grazie sincero all’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Luciano Baggiani, per la fattiva e inso-
stituibile collaborazione così anche la chiesa borghigiana, nella persona di don Giancarlo Corti. Siamo consapevoli di aver lasciato una degna testimonianza per tutti quei nostri concittadini – di Borgo San Lorenzo, di Ronta e di San Cresci in Valcava – che morirono innocenti, e siamo altrettanto convinti di aver operato con onestà, con umiltà, con serenità d’animo, ma più che altro siamo orgogliosi di essere stati insieme, lasciando a casa differenziazioni politiche, ideologiche, culturali e sociali, ma uniti per un nobile scopo, per un preciso fine. È stata una grande vittoria specialmente quei membri del comitato che si sono identificati in tre punti cardine del vivere civile: la democrazia, il rispetto, l’amicizia. Ebbene, questi valori che ci hanno spronato nel portare a termine questa realizzazione, ci hanno anche insegnato che la storia non piò essere cancellata, messa da parte, tutt’altro…, poiché in mezzo a quelle pagine di vita vissuta – e termino – resta la memoria visiva e il ricordo indelebile degli oltre 140 concittadini che immolarono innocentemente la loro vita. Onore e gloria per sempre”. Aldo Giovannini
Il discorso pronunciato da Aldo Giovannini