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MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
di Giovanni Guidi
Come ormai da tradizione, anche quest’anno assisteremo al Festival del Maggio Musicale Fiorentino, un evento che possiamo considerare ormai storico e che, dal 12 aprile al 14 luglio, in questa sua 84° edizione, alternerà sei opere e dieci concerti sinfonici seguendo il fil-rouge della mitologia, dell’amore e della fabula.
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Le opere
Il primo titolo che incontriamo è “Orphée et Eurydice” di Christoph Willibald Gluck, un’opera che ci verrà proposta al Maggio dal 12 al 23 aprile nella sua versione francese caratterizzata da un clima di chiarezza ed equilibrio favorito dalle lunghe scene animate e dai versi sciolti e lirici. Dal 27 aprile al 10 maggio verrà rappresentata l’opera di Charles Gounod intitolata “Roméo et Juliette”, che, fin dal suo primo debutto, ottenne un incredibile successo e fece molto scalpore poiché, a differenza della tragedia Shakespeariana, il tema della rivalità tra famiglie scompare quasi completamente e lascia la supremazia a quello dell’amore tra i due protagonisti. La terza opera di questo festival, a cui avremo la possibilità di assistere dal 9 al 20 maggio, è “Le nozze di Figaro”, il conosciutissimo capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart contraddistinto da colpi di scena e rivelazioni inaspettate che danno origine ad un vortice di emozioni forti e contrastanti che si racqueta solo con il finale. “I due Foscari” di Giuseppe Verdi, quarta opera in programma, sarà rappresentata dal 22 maggio al 3 giugno; questo «bel dramma, bellissimo, arcibellissimo», come lo definì Verdi stesso, è costruito interamente sul contrasto tra amor paterno e amor di patria del Doge Francesco Foscari e sulle pene di suo figlio Jacopo, accusato ingiustamente di omicidio e di aver tramato contro la Repubblica di Venezia. Il quinto titolo in programma per questo 84° Festival, “Ariadne auf Naxos” di Richard Strauss, andrà in scena dal 7 al 18 giugno con il suo organico orchestrale inconsueto che prevede un’orchestra barocca a cui si aggiungono strumenti estranei come l’arpa, il pianoforte e le percussioni. Per finire, dal 4 all’11 luglio, l’ultima opera che avremo occasione di vedere sarà “Acis et Galatée” di Jean-Baptiste Lully che, ispirata al libro XIII delle Metamorfosi di Ovidio, ci farà compiere un viaggio attraverso l’episodio mitologico di Aci e Galatea.
I concerti
Dei dieci concerti a cui potremo assistere, il primo sarà quello d’inaugurazione del 26 aprile affidato a Daniele Gatti. Il tema principalmente trattato sarà quello della mitologia classica, che troveremo nell’Orpheus di Franz Liszt, nel Lamento d’Arianna, SV 107 di Claudio Monteverdi e, per finire, nel Perséphone di Igor Stravinskij. Il 28 aprile troveremo in trasferta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino l’Orchestra Filarmonica nazionale di Russia diretta da Vladimir Spivakov, che ci proporrà i compositori Nikolaj Rimskij-Korsakov con alcuni estratti della fiaba dello zar Saltan, op. 57; Konstantin Boyarsky con la Suite per violoncello, soprano e orchestra; Pëtr Il'ič Čajkovskij con Romeo e Giulietta, ouverture-fantasia in si minore ed infine Sergej Prokof'ev Romeo e Giulietta, suite n. 2, op. 64 ter. Il terzo concerto in programma si terrà il 30 aprile e vedrà l’Orchestra del Maggio Musicale, diretta da Zubin Mehta, alle prese con la Sinfonia n. 1 di Gustav Mahler e con Also sprach Zarathustra op. 30, uno dei più noti poemi sinfonici di Richard Strauss. Con il suo esplicito omaggio a Mozart, il 26 maggio assisteremo al quarto concerto del festival che, diretto da Zubin Metha, affronterà le tre ultime sinfonie di Mozart: n.39 K. 543, n.40 K. 550, n.41 K. 551. Il 17 giugno, Daniele Gatti dirigerà il quinto dei dieci concerti in programma, concerto che sarà un ulteriore omaggio agli sfortunati amanti di Verona con un programma che comprenderà alcuni estratti della sinfonia drammatica Roméo et Juliette op.17 di Berlioz seguiti dalla Suite dalle musiche di scena op.80 Pelléas et Mélisande di Fauré e dalla Suite n. 2 del balletto Daphnis et Chloé di Ravel. Avremo l’occasione di ascoltare Prélude a l'après-midi d'un faune, l'egloga per orchestra di Debussy ispirato all'omonimo poema di Mallarmé; Daphnis et Chloé, la suite per orchestra n. 1 di Ravel e, per finire, la Sinfonia n. 6 op. 74 Patetica di Čajkovskij sotto la direzione del maestro Myung-Whun Chung, che il 22 giugno sarà protagonista di questo sesto concerto. Nel calendario sinfonico, fissato in data 30 giugno, troviamo il settimo concerto del festival, che, diretto da Daniele Gatti, affronterà il più mitologico dei programmi visti finora con: tre preludi sinfonici per l'Edipo re di Sofocle di Pizzetti e Oedipus rex di Stravinskij. Il 7 luglio, sotto la direzione di Manfred Honeck, verrà riservato larghissimo spazio a Beethoven, del quale, in questo ottavo concerto, verranno suonate l’Overture in do minore Coriolano; la cantata per coro Meeresstille und glückliche Fahrt, op. 112 e la Fantasia Corale in do minore op. 80 per pianoforte, soli, coro e orchestra. In aggiunta, verrà eseguita anche una Suite dall’Elektra di Richard Strauss trascritta da Honeck stesso. Nel nono concerto, in programma per il 13 luglio, Zubin Mehta ci darà l’occasione di ascoltare nuovamente Beethoven dirigendo l’orchestra del Maggio nell’esecuzione della monumentale Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli coro e orchestra. A chiusura dell’intero Festival, il 14 luglio, il Maggio ci proporrà, ancora una volta sotto la guida di Mehta, Beethoven con l’Ouverture ed estratti da Die Geschöpfe des Prometheus e Čajkovskij con le Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra, op. 33 e la Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36.
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