Il Liceale di Cirò Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR) ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) SCUOLA ELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO SCIENTIFICO VIA SAN FRANCESCO 88813 CIRÒ (KR)
L’EDITORIALE del Dirigente Scolastico
www.illicealediciro.altervista.org A N N O
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Legalità e giustizia tra i giovani I ragazzi crescono nella convinzione che furbizia e prepotenza possano essere il mezzo migliore per farsi strada nella società.
Prof. Gabriele Vincenzo di Fabio Siena
A scuola di scuola
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osì come Seneca scriveva “Non si è mai troppo vecchi per imparare”. E dal 1° settembre 2009, data di costituzione dell’Istituto Omnicomprensivo per effetto del dimensionamento scolastico , a quella scuola “che consegue tanto meglio il proprio scopo quanto più pone l’individuo in condizione di fare a meno di essa” (Ernesto Codignola) non sono andati solo gli alunni e gli studenti dei segmenti formativi dell’infanzia, della primaria, della secondaria di 1° grado e del Liceo Scientifico, ma in una mirabile contaminazione positiva, docenti e genitori e ata e il dirigente scolastico, ottimizzando il fare scuola in un essere scuola che è diventato role position di appartenenza e di protagonismo. Quanto sopra è stato vissuto dalle popolazioni studentesche delle realtà locali del ciromarinese in una gara al recupero dello spazio e tempo scolastico smarrito ovvero affievolito in altre istituzioni scolastiche di fuori provincia. I risultati conseguenti – apprezzabilissimi, che metrano il merito anche dei docenti incaricati dell’Orientamento - hanno consegnato (Continua a pagina 20)
LE ALTRE NOTIZIE
LEGALITA’
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Una nuova alba di giustizia e legalità
orse potrà sembrare poco inerente al contesto di un giornalino scolastico l'argomento che m'accingo a trattare, perciò già in premessa voglio spiegare i motivi specifici che mi hanno spinto a sceglierlo. Da qualche anno a questa parte, visto l'evolversi continuo ed
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STORIA Le foibe
INTERVISTE Intervista doppia
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SCUOLA Settimana ricreativa all’Adorisio
(Continua a pagina 2)
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RELIGIONE
La riforma dei Licei Tutte le novità introdotte I di Luigi Ruggero D.S.G.A. dell’Omnicomprensivo di Cirò
l nuovo modello dei licei partirà gradualmente, coinvolgendo a partire dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde. La riforma entrerà a regime nel 2013. (Articolo a pagina n 8)
La religione: lo spirito di un popolo
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VIAGGIO Progetto Comenius: Austria
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INTERNET Wikileaks
SALUTE Ridere fa bene alla salute
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ATTUALITA’ Dalla parte del rispetto
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LIBRI Il nome della Rosa
MODA Tendenze primavera/estate
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SPETTACOLO Festival di Sanremo
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MUSICA Intervista Carboidrati
SPORT Calcio e Calciopoli
TRADIZIONI Tentazioni di carnevale
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LEGALITÀ
Legalità e giustizia tra i giovani
I ragazzi crescono nella convinzione che furbizia e prepotenza possano essere il mezzo migliore per farsi strada nella società. di Fabio Siena Salvatore Riina, famosissimo delinquente Siciliano, autore di tanti furti ai danni dello Stato e di tanti assassinii, nonostante la sua presunta potenza ed influenza, ora vive rinchiuso in una cella fredda e ci passerà il resto della sua vita.
(Continua da pagina 1)
‘No ndrangheta, Reggio Calabria
imprevedibile di certi valori d'onore, d'egoismo e criminalità tra i giovani,mi sembra necessario più che mai rimarcare l'importanza e il ruolo della legalità e della giustizia tra i giovani, spesso -troppo spesso- scordati da sceneggiatori cinematografici e televisivi, politici e vari personaggi che trovano il coraggio, sebbene sia palesemente una grave colpa morale, di diffondere, con i mezzi di comunicazione, delle vicende di stampo mafioso celebrandone gli artefici come eroi o in altri casi delegittimando la classe della magistratura. Dunque capita, a causa dei pessimi esempi forniti dai mass-media e dalle famiglie,
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che i ragazzi crescano nella convinzione che furbizia e prepotenza possano essere il mezzo migliore per farsi strada nella società, per raggiungere importanti traguardi, per diventare ricchi, potenti, felici. Ma fare il mafioso, il criminale o il disonesto conviene realmente? Probabilmente no. Per il semplice fatto che gli "eroi" nemici dello stato, a differenza di come alcuni sceneggiati disegnano, non raggiungono mai, o almeno quasi, un potere tale da mantenere in durata di tempo certi privilegi e di trascorrere una esistenza serena. Ancor di più se si parla della cosiddetta "manovalanza" più esposta a rischi che a vantaggi.
Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Pio La Torre, Peppino Impastato sono tutti morti della stessa morte violenta, tutti martiri, assassinati dagli oppositori della Verità. Loro, differentemente da come avviene dall'altra parte, essi sono liberi più che mai; viaggiano di cuore in cuore insieme alla loro forte tensione morale, sincera al punto da condurli al sacrificio estremo. Mai saranno dimenticati nel buio come coloro che hanno contribuito ad arrestare. La nostra terra è da secoli oppressa da oligarchie nepotiste e dispotiche, ricche di rispetto e privilegi immeritati, le quali attraggono verso se la cultura, il progresso e la politica distruggendole. Pochi sono coloro disposti tra gli studenti a restare nella patria, bella quanto ingiusta. Ancora di meno sono quelli che abitando nella zona grigia sono disposti a schierarsi dalla parte del bianco e contro il nero. Cosa si può fare? Diffondere alti valori ed esempi lampanti di legalità nelle scuole è il primo passo necessario.
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LEGALITÀ
Una nuova alba di giustizia e legalità Convegno-manifestazione sulla legalità al teatro Alikia di Cirò Marina di Oreste Sabatino
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enerdì 7 gennaio 2010 in una splendida giornata d’inverno riscaldata dal sole, a Cirò Marina presso il teatro Alikia un gruppo di giovani hanno detto no alla ‘Ndrangheta e a tutte le forme di malavita organizzata che rallentano e ritardano lo sviluppo nel Mezzogiorno. Agli organizzatori Andrea e Fabio Siena, Antonio Pace e Luigi Marinello si sono aggiunti altri ragazzi Giuseppe Marziano, Giacomo Gagliardi, Oreste Sabatino, Francesco Murano, Francesco Murano Bis,le associazioni “Libera”,”Fabbricando l’Avvenire”, alcuni partiti e movimenti giovanili che si sono alternati sul palco nel corso della manifestazioneconvegno. L’inizio fu un racconto di un ragazzo di nome Antonio, emigrato a
Perugia dopo che l’azienda in Calabria dove lavorava è stata costretta a chiudere per la richiesta di pizzo e ricatti vari. Sono state proiettate immagini e video e sul palco, per animare la giornata c’era la giovane band di Cirò Marina i Carboidrati che con la famosa canzone dei Modena City Ramblers “i 100 passi” hanno ripercorso la vita di Peppino Impastato. Hanno concluso la loro perfomance interpretando la canzone vincitrice di Sanremo giovani del 2007 “Pensa” di Fabrizio Moro.
Chiesa, i magistrati Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, don Pino Puglisi, don Giacomo Panizza che attualmente gestisce un immobile confiscato alla mafia, oggi centro per disabili. Presenti inoltre il capitano Paolo Nichilo, il maresciallo Palermo e il sindaco Nicodemo Parrilla. Nonostante l’importanza dell’iniziativa e del tema la sala era vuota presenti pochi liceali e qualche professore.
E’ stata, poi, ricordata la storia di Pio la Torre grazie al quale dopo varie battaglie è stato introdotto il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni.
Per Cirò Marina e tutto il Crotonese è un altro passo in avanti,dopo quelli compiuti dal sindaco Girasole e dal Pm Pier Paolo Bruni,al fianco delle istituzioni si schierano i ragazzi che dicono No alla criminalità per l’affermarsi dei principi di legalità e trasparenza.
Dopo la Torre sono stati ricordati il generale Carlo Alberto dalla
Il futuro di questa terra nelle nostre mani!
Teatro Alikia Cirò Marina. Momenti del convegno sulla legalità.
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STORIA
“ Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” ( Primo Levi )
Per non dimenticare pace sollevando la discordia del peccato. di Valeria Gangale
Shoah : termine che ancora adesso porta in ognuno di noi rancore , termine che ricorda la spietata morte di più di 6 milioni di ebrei , termine che ricorda quanto il libero arbitrio dell’uomo sul mondo abbia distrutto l’armonia della pace sollevando la discordia del peccato.
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l 27 Gennaio 1945 , dopo 12 anni di deportazioni , persecuzioni , omicidi , afflizioni corporali , maltrattamenti e sfruttamenti di un popolo uguale a tutti gli altri ma considerato dalle leggi razziali inferiore e inutile e quindi da eliminare , finalmente si pose fine all’evento più catastrofico che tuttora permane nella storiografia moderna come l’evento mai verificatosi prima in tutta la storia dell’umanità ; quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa dirette verso Berlino , arrivarono nella città polacca di Oswiecim , nota con il nome tedesco Auschwitz , scoprirono il più grande campo di concentramento e ne liberarono tutti i pochi superstiti , le cui testimonianze rivelarono compiutamente per la prima volta l’orrore del genocidio nazista ; secondo la legge n. 211 la ricorrenza di que-
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sta data fu istituita come Giornata della memoria , una giornata in cui tutte le vicende strazianti di quel periodo vengono considerate al fine di ricordare tutte le vittime e tutti coloro che hanno messo la propria vita in pericolo opponendosi al progetto di sterminio. Ricordare, ricordare milioni di donne e bambini prima maltrattati e poi uccisi , milioni di uomini obbligati al lavoro forzato in stato di denutrizione finché il fisico lo permetteva e poi eliminati , ricordare le orribili pene che persone innocenti dovettero subire solo per la superbia di un uomo , che senza un minimo di coscienza sterminò un popolo intero seminando terrore in mezza Europa. E’ importante ricordare , per affiancare coloro che non riescono a dimenticare tutto ciò a cui vennero sottoposti , persone che ne uscirono vivi ma pur sem-
pre senza una vita , lasciando lì la propria dignità , i propri cari , il proprio ottimismo e la propria voglia di vivere ; persone a cui l’unica cosa rimasta non è altro che un profondo senso di odio che li irrigidisce ogni qualvolta passano per la loro mente scene di morte e di sofferenza . Nonostante ciò , però , tutti i sopravvissuti sono riusciti a tramandare tutte le testimonianze possibili per far si che tutto il mondo provasse a comprendere o almeno conoscere un avvenimento a cui ancora nemmeno loro riescono a darne una spiegazione , perché se un mondo in cui l’etica ha da sempre cercato di indirizzare l’uomo verso una esistenza virtuosa e giusta , attraverso la morale, la legge e la religione , si ritrova a dover essere marchiato da sangue e cattiveria , allora quel mondo perfetto , creato da un Dio altrettanto perfetto , non esiste e non esisterà mai finché ci saranno uomini pronti a macchiarlo di un peccato così indelebile , proprio come disse Primo Levi ( sopravvissuto di Auschwitz ) “Se c’è Auschwitz , non può esserci Dio”. Nel ricordare bisogna comprendere un evento simile , e per comprenderlo non basta conoscere ciò che è accaduto ma bensì bisogna ricostruire tutte le sensazioni di sofferenza , dolore , paura , sottomissione , disperazione e rassegnazione di persone a cui è stato portato via tutto , dai beni materiali alla dignità , ma ancora di più dalla voglia di vivere alla vita stessa.
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STORIA
Le Foibe
Crimine dimenticato di Giada Bevilacqua
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e Foibe , dal latino “fovea”, che significa “fossa”, rappresentano delle inguaribili ferite nella memoria di tutta la popolazione italiana. Dall’ 8 settembre del 1943 fino al 1946, prima in Istria , poi nel territorio di Trieste e in gran parte della Venezia Giulia, i partigiani delle formazioni titine, usavano le foibe per eliminare, gettando dentro fascisti italiani , partigiani , membri del CNL , comunisti , militari , ma soprattutto tanti cittadini. Comunemente, prima di essere gettati nelle fosse , gli uomini e le donne, rastrellati e strappati dalle loro case e condannati senza processo alcuno , erano evirati , stuprati , accecati , torturati. Ma quante furono precisamente le vittime della Foibe? Escludendo la Foiba di Basovizza , si calcola un numero elevato pari a migliaia di infobiati . Occorre precisare che questa voragine (Basovizza) non è una Foiba naturale , ma è un pozzo di miniera scavato nella speranza di trovarvi il carbone . Purtroppo la speranza andò delusa e questo pozzo diventò il peggior incubo ; poiché nes-
suno si curò di coprire l’imboccatura , cosi nel 1945 ,il pozzo si trasformò in una grande tomba . Anche qui i deportati venivano catturati , posizionati a gruppi , una scarica di mitra li uccideva facendoli precipitare nel baratro . In alcuni ambienti della sinistra , si afferma che le foibe sono state un crimine del comunismo , una strage di cittadini inermi che avevano la sola colpa “di essere italiani” , mentre in alcuni ambienti della sinistra è diffuso un atteggiamento riduzionista che contesta il numero delle vittime della foibe , sostenendo che gli eccidi abbiano coinvolto esponenti fascisti , sia militari che civili , responsabili di repressioni e di crimini di guerra . Gli eccidi avevano come obiettivo quello di distruggere i più possibili oppositori che costituiscono il regime comunista iugoslavo , fra questi è rimasto celebre , il massacro di Bleibury. Oggigiorno questo crimine verso l’umanità fortunatamente viene ricordato giorno 10 febbraio , giornata del ricordo,per non dimenticare.
Che cosa sono “le foibe”? Le foibe sono delle cavità naturali, dei pozzi, presenti sul Carso (altipiano alle spalle di Trieste e dell'Istria). Alla fine della Seconda guerra mondiale i partigiani comunisti di Tito vi gettarono (infoibarono) migliaia di persone, alcune dopo averle fucilate, alcune ancora vive, colpevoli di essere italiane o contrarie al regime comuniste. Cosa vuol dire "infoibare" Le vittime dei titini venivano condotte, dopo atroci sevizie, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini, non paghi dei maltrattamenti già inflitti, bloccavano i polsi e i piedi tramite filo di ferro ad ogni singola persona con l’ausilio di pinze e, successivamente, legavano gli uni agli altri sempre tramite il di ferro. I massacratori si divertivano, nella maggior parte dei casi, a sparare al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava rovinosamente nella foiba spingendo con sé gli altri. (Il disegno è tratto da un opuscolo inglese). La Foiba di Basovizza La cosiddetta "Foiba di Basovizza" è in origine un pozzo minerario: esso divenne però nel maggio del 1945 un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, da parte dei partigiani comunisti di Tito, dapprima destinati ai campi d'internamento allestiti in Slovenia e successivamente giustiziati a Basovizza. Notizie tratte da http://www.foibadibasovizza.it
Foiba di Basovizzo - Trieste
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6 INTERVISTE
Intervista doppia: due liceali a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri. Valeria Gangale IIIB
VS
Giuseppe Fratto IVB
Valeria Nessuno
Nome? Soprannome?
Giuseppe Nessuno
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Voto più basso ricevuto?
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Calcio
Sport preferito?
Calcio
New York
Città preferita?
New York
Juve
Squadra del cuore?
Juventus
Simpatico, bello e che ti riempie di attenzioni Famiglia e amici
Uomo/Donna ideale?
Simpatica, carina ed estroversa
Persona più importante?
14 anni
Primo bacio?
Non mi ricordo
Non c’è
Prima sbornia?
Presto
Tante
Pazzia fatta per amore?
Nessuna
Non ne ho
Incubo più ricorrente?
Troppi
Tanti
Sogno più ricorrente?
Troppi
Destra
Destra o sinistra?
Nessuno dei due
Democrazia
Democrazia o dittatura?
Democrazia
Non ne ho
Scheletro nell’armadio?
Insomma..
Ambizione e determinazione
Pregi?
Pochi
Tanti
Difetti?
Troppi
Tante
Figuraccia Peggiore?
Parecchie
punta alla luna male che vada avrai camminato tra le stelle Riguarda la sua vita privata quindi non dobbiamo intrometterci
Una frase che la fotografa? Cosa pensa del rapporto tra il nostro premier e le donne?
Non c’è limite se in testa c’è la vo‐ lontà Che fa schifo
Raramente
Guarda il Grande Fratello?
No
No
E x‐factor?
No
Elisa
Cantante preferito?
Ligabue
Raul Bova
Attore/attrice preferito/a?
Johnny Depp
Si
È iscritto su facebook?
Si
Mezza giornata Il codice da Vinci
Quanto tempo passi su Facebook?
Insomma
Ultimo libro letto?
Esco a fare due passi – Fabio Volo
Se questo è un uomo – Primo Levi
Libro preferito?
Nessuno
Scusa ma ti chiamo amore
Film preferito?
Parecchi
Si
Sei soddisfatto di quello che hai?
Si
Diventare un chirurgo
Sogno nel cassetto?
Troppi
Tutti
Il/la compagno/a più simpatico/a?
Vado d’accordo con tutti
Nessuno
E quello/a meno simpatico/a?
Non ce n’è uno in particolare
Quasi tutti
Prof. Preferito?
Nessuno
Nessuno
Prof. Meno preferito?
Nessuno
Biologia
Materia preferita?
Storia dell’arte
Fisica
Materia odiata?
Matematica
No
Fidanzato/a?
No
Si
Ti piace qualcuno/a?
Si
No comment..
Chi?
Vuoi sapere troppo…
Ciao
Un saluto…
Ciao
INTERVISTE
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Intervista doppia: due professori a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri. Prof. Falvo
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Prof.ssa Madera
Flavio Francesco Falvo Coniugato Laurea 40 Sono quasi 12 anni ormai
Nome? Cognome? Stato civile? Formazione? Voto di maturità? Da quanto tempo insegna in questa scuola?
Assunta Madera Coniugata Laurea in lettere antiche 60 Sono 10 anni credo..
Educazione fisica
Cosa insegna?
Italiano e latino, ma anche storia e geogra‐ fia quest’anno
3 3 Sport in generale..l’importante è che sia fatto con passione e con sportività
Voto più basso dato? Voto più basso ricevuto? Sport preferito?
2 4 Tennis e sci
Tutti Non c’è un viaggio ideale Rossonero Non c’è Mia figlia
Piatto preferito? Viaggio ideale? Squadra del cuore? Uomo/Donna ideale? Persona più importante?
Parmigiana di melanzane A Bali La Roma Mio marito I miei genitori
13 anni Esattamente nel 1994 Mai fatte pazzie per amore No non ci sono incubi
Primo bacio? Prima sbornia? Pazzia fatta per amore? Incubo più ricorrente?
Più o meno 16 anni Mai Forse un viaggio da Crotone a Rossano Morire prima che le mie figlie possano diventare adulte
Quello di volare Sinistra Di pietro Marx Democrazia Non ne ho Testardaggine Lo stesso testardaggine Non ce ne sono Innamorato di quello che faccio È un sistema di potere che pensa di poter fare tutto quello che vuole
Sogno più ricorrente? Destra o sinistra? Berlusconi o Fini? Hegel o Marx? Democrazia o dittatura? Scheletro nell’armadio? Pregi? Difetti? Figuraccia Peggiore? Una frase che la fotografa? Cosa pensa della vicenda che ha travolto il premier?
Non ne ho Anarchica Nessuno!! Entrambi Democrazia Nessuno Sono tutta un pregio e sono tutta un difetto Sono tante, ce n’è una al giorno rem tene verba sequentur È una vergogna, non fa onore ad un paese civile come dovrebbe essere l’Italia
È difficile, ma i governanti non se ne pre‐ occupano più di tanto Per carità..no Nemmeno So che è un complesso perché c’è mia figlia, ma non mi interessano
Cosa ne pensate della situazione economi‐ ca e sociale? Guarda il Grande Fratello? E x‐factor? Chi sono i Tokio Hotel?
Anche qui le cose non vanno bene e la politica non fa nulla per sistemarle No No, non sono programmi che amo Un gruppo
Julio Iglesias Non c’è..mi piacciono quelli bravi Si Sono utili Papi, uno scandalo politico Delitto imperfetto – Nando Dalla Chiesa Non c’è un film preferito Abbastanza scapestrato..come i giovani di oggi, ma sono stato sempre riflessivo Sicuramente
Cantante preferito? Attore/attrice preferito/a? È iscritto su facebook? Cosa ne pensa dei social network? Ultimo libro letto? Libro preferito? Film preferito? Come si ricorda da giovane?
Renato Zero e anche Gino Paoli Non ho una preferenza No Usati con oculatezza non sono male Vaniglia e cioccolato La divina commedia La vita è bella Bonazza con 15 kg in meno
È soddisfatto di quello che ha?
Si
La classe politica Una rivoluzione tipo Egitto
Cambierebbe qualcosa della sua vita? Sogno nel cassetto?
No Far arrivare i miei figli ad un livello di ma‐ turità e di indipendenza
Tutti Non esiste..vado d’accordo con tutti Sicuramente positivo
Il/la collega più simpatico/a? E quello/a meno simpatico/a? Giudizio sul collega?
Sono tutti simpatici Ho un ottimo rapporto con tutti i colleghi Sono tutti più che positivi
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SCUOLA
Settimana ricreativa all’Adorisio Attivita’ extra-scolastiche portate a termine nel migliore dei modi grazie alla maturita’ dei ragazzi. di Francesco Calabretta
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Liceo “Ilio Adorisio” di Cirò
urante il periodo prenatalizio i liceali del Liceo Ilio Adorisio grazie agli organizzatori Giuseppe Marziano e Giuseppe Giardino per una settimana hanno svolto attività ludico-educative all’interno dell’Istituto. Infatti dal 15/12 al 21/12 i ragazzi dopo le prime due ore dedicate al potenziamento o ai compiti in classe, nelle ore successive hanno svolto attività ricreative quali ping pong, calcio balilla, proiezioni di film e tornei di carte. Importante è stato giorno 16/12 nel quale i ragazzi hanno gestito l’assemblea d’istituto,proiettando il cortometraggio sulla sicurezza stradale”prima del buio”,regia di Luca Fortino e coprotagonista Giuseppe Marziano, con la collaborazione del maresciallo del comando
dei carabinieri di Cirò Diego Annibale. Dopo il film i ragazzi hanno ricevuto chiarimenti grazie ad un dibattito diretto, sotto la supervisione del Preside Prof. Gabriele Vincenzo, dei docenti e degli organizzatori. Nei giorni seguenti sono andati avanti le varie attività
per concludersi giorno 21/12. Ma il vero e proprio giorno di festa è stato il 20/12 nel quale la Band cirotana “i Carboidrati” hanno suonato e fatto ballare i liceali dell’Adorisio, evento che ormai va avanti da svariati anni. Tutto questo di è svolto nelle regole del vivere civile senza arrecare danni
I Carboidrati in concerto nell’auditorium del Liceo
La riforma dei Licei Tutte le novità introdotte di Luigi Ruggero D.S.G.A. dell’Omnicomprensivo di Cirò
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’impianto complessivo dei licei risale alla legge Gentile del 1923. Con questa riforma si vuole: fornire maggiore sistematicità e rigore e coniugare tradizione e innovazione; razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l’approfondimento delle materie di studio; caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale; riconoscere ampio spazio all’autonomia delle istituzioni scolastiche; consen-
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tire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo studente la possibilità di approfondire e recuperare le mancanze. Il nuovo modello dei licei partirà gradualmente, coinvolgendo a partire dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde. La riforma entrerà a regime nel 2013. Le novità della riforma: Per cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e agli studenti di compiere scelte chiare i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissi-
me sperimentazioni attivate saranno ricondotte in 6 licei. Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all’istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma avremo: Liceo artistico, articolato in tre indirizzi: arti figurative - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, sto(Continua a pagina 9)
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SCUOLA (Continua da pagina 8)
riche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali; architettura, design, ambiente - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale; audiovisivo, multimedia, scenografia - a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialità artistiche. Liceo classico. Con la riforma sarà finalmente introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio. Liceo scientifico. Oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative. Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera. Liceo musicale e coreutico. E’ una delle novità della riforma. Il liceo musicale sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di: cogliere i valori estetici delle opere musicali; conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l’ascolto, la visione e la decodifica dei testi; individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici; conoscere
ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell’interpretazione, dell’esecuzione e dell’improvvisazione; conoscere le relazioni tra musica, motricità, emotività e scienze cognitive. Liceo delle scienze umane. Altra novità della riforma è il liceo delle scienze umane. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologicostorica; Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economicosociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche. Altre novità introdotte: valorizzazione della lingua latina. Il latino è presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane; come opzione negli altri licei; incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico); potenziamento delle lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. presenza nel liceo scientifico di una opzione in cui confluisce l’esperienza del liceo tecnologico, che ha rappresentato negli anni trascorsi un significativo filone di innovazione; presenza delle discipline giuridiche ed economiche sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia. insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non linguistica in lingua straniera, che ci allinea alle migliori esperienze del resto d’Europa. Sarà valorizzata la qualità degli apprendimenti piuttosto che la quantità delle materie. I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiun-
to i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Il quadro orario sarà annuale e non più settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilità di flessibilità. Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perché questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni. Entrano a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto gli istituti d’arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e le sperimentazioni scientifico tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall’esperienza delle scuole non statali, private o degli enti locali. Nuova organizzazione .La nuova organizzazione dei licei prevede: Maggiore autonomia scolastica: Possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco. Possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio. Un rapporto più forte scuola-mondo del lavoro-università Possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie). Nuove articolazioni del collegio dei docenti: costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare, per sostenere la didattica, la ricerca, la progettazione dei percorsi. costituzione di un comitato scientifico composto paritariamente da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro.
La riforma dei licei ha ricevuto il via libera definitivo da parte del Consiglio dei Ministri. Si tratta di una riforma epocale che partirà dal 2010 e che segna un passo fondamentale verso la modernizzazione del sistema scolastico italiano. L’impianto complessivo dei licei, infatti, risale alla legge Gentile del 1923.
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RELIGIONE
Lo spirito di un popolo
La religione Di Vincenzo Paletta
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Il giudizio universale di Michelangelo
“Più si è lontani dalla fede e più si è deboli nell'affrontare l'arduo cammino della vita. .”
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o credo che la religione sia come un elenco di tutti i vizi e di tutte le virtù umane. Essa è quasi come un insieme di regole che determinano la vita di una persona imponendogli doveri e sacrifici che saranno poi ben ripagati. La religione quindi, è definita come quella materia che determina anche la moralità di una persona e per mantenerla viva occorre un grosso spirito di sacrificio e un’innocenza che possono avere solo i bambini. Ma oggi con tutta questa nuova tecnologia che progredisce giorno dopo giorno,con i cosiddetti “miracoli della scienza” chi può mantenersi moralista e innocente? Questo perché la scienza in qualche modo riempie la mente dell’uomo: la illumina, la ingrandisce la rende più agile e sveglia, l’uomo viene così soggiogato dalla scienza come una verità immensa, pura e grande che sostituisce con spiegazioni concrete e tangibili, quelle astratte e spirituali che la religione è in grado di dare. Di conseguenza aumenta la diffusione dell’ateismo, oppure come nel caso di molti italiani, l’impoverimento dello spirito della fede;perciò la religione è vista come una materia “inutile” e in modo “superficiale” perché nonostante la buona volontà di preti, insegnanti, e catechisti, nell’insegnare la religione, la tecnologia trionfa in tutti i suoi campi, il progresso distrugge e allontana l’uomo da Dio e poi
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coi tempi di oggi, che purtroppo sono difficili, c’è un forte attaccamento al denaro; le persone scelgono materie facoltose come matematica ed italiano per cercare di guadagnarsi un futuro, un lavoro, insomma è una sorta di nuovo Illuminismo ; che invece non studia e non sente il bisogno di andare avanti che? Nulla,i cosiddetti “bamboccioni” girano in motorino, persi nell’indecisione alla ricerca di bar da frequentare, di svago, di divertimento e siccome la religione richiede (come già detto prima) un forte spirito di sacrificio e di conseguenza molta forza di volontà è giusto pensare che questi giovani nullafacenti non abbiano né l’uno e né l’alta, ma, come disse Licurgo: “ la disciplina non si insegna come si insegna a leggere a un ragazzo? ” Da qui parte una domanda: e se fossero i genitori di tali ragazzi a non insegnar loro tutto ciò che c’è di bello nella religione, la speranza, i messaggi di Dio che si riassumono in un’unica parola che è la volontà? I tempi sono purtroppo cambiati, non c’è più religione perché non c’è più la moralità, perché non c’è più disciplina e se non c’è quest’ultima è a causa della mancanza di forza di volontà. Da non dimenticare che la religione non si è limitata solamente a renderci creature intelligenti e a darci una speranza di rinascita dopo la morte, la religione è stata anche la responsabile del crollo e della nascita di grandi civiltà. Questo perché la religione è lo spirito di un popolo, di una nazione, tiene tutti uniti con un invisibile, ma forte spiri-
to di solidarietà, un esempio lo si può anche fare e forse potrà anche sembrare banale: l’amor di patria, (che purtroppo oggi non esiste più) c’è forse qualcosa di più bello e nobile di questo dopo Dio? Amore per cosa? Per la patria sembra quasi parlare di politica, ma l’amore non è forse quel sentimento che proviene da Dio? Non è forse quel sentimento che può diventare verbo e il verbo può diventare carne attraverso la nascita di un bambino o tramite l’adozione? Ora nulla della vecchia scuola ed educazione,dei vecchi modi di pensare appartiene più a questo tempo: hanno segnato epoche è vero, sono stati compiuti miracoli verissimo anche, ma nulla è più di questo presente. Non c’è più morale e non essendoci più morale,non c’è più religione , il guaio è che noi,essere umani, comuni mortali, accecati dall’avidità e dal denaro possimo avere una morale religiosa, il problema è che non vogliamo, per due motivi :primo perché non accettiamo più il sacrificio, secondo perché il nostro grado di presunzione è salito così in alto che ora noi pretendiamo di sostituirci a Dio con la nostra scienza e tecnologia, ed è anche giusto che ci prendiamo le nostre responsabilità, non attribuiamo tutte le nostre colpe alla scienza e alla tecnologia perché essi sono solo strumenti e la colpa di tutte le disgrazie che accadono, apparentemente per causa loro ed invece di chi ha abusato di questi due strumenti. Sembra incredibile, ma purtroppo tutto questo non è altro che la realtà di oggi.
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VIAGGIO
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Progetto Comenius: incontro fra 5 nazioni
Cirò parte per l’Austria Di Chiara Palmieri
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iorno 30 Novembre,5 alunni del Liceo Scientifico Ilio Adorisio, Chiara Palmieri, Sara D’Errico, Oreste Sabatino, Erika Pucci e Valentina Acri, sono partiti per l’Austria partecipando al progetto SOL finanziato dall’Unione Europea. Accompagnati dalla professoressa Filomena Caruso (referente del progetto), con la partecipazione della prof.ssa Carmela Padula e con la supervisione del preside dell’istituto, Gabriele Vincenzo, i ragazzi sono partiti per cinque giorni verso l’Austria,prima meta per l’incontro culturale. Infatti, lo scopo del progetto è quello di educare ed istruire gli alunni di ogni Paese non più a livello nazionale,ma europeo. “Il viaggio- commentano gli alunni- è stato lungo,ma all’arrivo l’accoglienza è stata ottima. Infatti i ragazzi austriaci,così come lo loro famiglie,ospitandoci sono riusciti a metterci a nostro agio”. Ovviamente,affermano anche che l’ambientamento non è stato facile, poiché sono molto diversi gli usi e i costumi rispetto ai nostri,come ad esempio le abitudini culinarie.
Ma neppure il clima, veramente rigido in quel periodo, è riuscito a fermare i ragazzi, poiché l’ambiente circostante, interamente ricoperto di neve, ha affascinato molto alunni e docenti. Gli alunni hanno frequentato regolarmente la scuola a Feldkirch (città austriaca dove gli alunni sono stati ospitati) facendo lezione in lingua inglese, ma hanno appreso anche qualche
Giro per i negozi con i ragazzi austriaci
vocabolo di altre lingue,in quanto al progetto partecipano altre Nazioni,quali il Portogallo,la Francia e il Liechtestein. Grazie alla loro disponibilità e alla loro gentilezza,alunni e docenti hanno visitato gran parte del territorio, annusando profumi e assaporando sapori forse sconosciuti alle nostre abitudini. Questo è stato il primo incontro e, per la nostra scuola, la prima partecipazione al progetto SOL, ma ad Aprile è già stato stabilito l’incontro in Francia, al quale il nostro istituto parteciperà. Ovviamente anche il liceo ospiterà gli alunni provenienti dagli altri Stati, probabilmente a Settembre, periodo di vendemmia nel nostro paese ed in modo particolare nel nostro territorio. La partecipazione a questo progetto è stata istruttiva ed educativa ed il risultato è stato soddisfacente. Si augura in anticipo buon viaggio ai prossimi ragazzi che partiranno, sperando in un buon soggiorno in Francia. Con ansia si attende il loro arrivo in Italia!
Sul Lago di Costanza
“Siamo stati accolti davvero bene, abbiamo conosciuto gente di nazioni e culture diverse …”
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INTERNET-SALUTE
Segreti di Stato, segreti militari, segreti industriali, segreti bancari:
Con WikiLeaks i segreti non scappano Di Oreste Sabatino
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ikiLeaks, in italiano “fuga di notizie", è un'organizzazione internazionale no profit che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (segreto di stato, militare, industriale, bancario) e poi li carica sul proprio sito web. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'anonimato. Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati. Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono inviare (sono anzi invitati a farlo) materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e
aziende" tenuti nascosti. Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimane anonima. WikiLeaks, per scelta, non ha alcuna sede ufficiale. Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte democrazia. Il sito fece la sua prima apparizione su internet nel dicembre 2006. il membro più noto e influente è l'australiano Julian Assange .Dalla sua creazione il sito,fin ora ha pubblicato documenti vari: complotti,evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco, materiale sull'equipaggiamento militare nella guerra in Afghanistan, rivelazioni sulla corruzione in Kenya, la gestione del Campo di prigionia di Guantánamo,
nel 2008 il sito web è stato chiuso per decisione di un tribunale californiano dietro le pressioni della banca svizzera Julius Bär. Il 25 luglio 2010 WikiLeaks ha svelato ai quotidiani New York Times, The Guardian e Der Spiegel il contenuto di alcuni documenti riservati dai quali emergono aspetti nascosti della guerra in Afghanistan. Il 7 dicembre 2010, dopo essersi costituito alle autorità, viene arrestato nel Regno Unito il fondatore del sito Julian Assange. Giorno 17 febbraio 2011 il sito annuncia che pubblicherà in esclusiva mondiale oltre 4 mila documenti sui rapporti tra Italia e Stati Uniti dal 2002 all'aprile 2010. Forse il bello deve ancora arrivare.
Molti studi dimostrano che la risata oltre ad essere un’ esternazione di felicità rallegra gli animi ed è considerata terapeutica!
Ridere fa bene alla salute! Di Anna Palmieri e Valeria Gangale
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“La risata è l’esternazione di forti emozioni…”
a risata è l'esternazione di forti emozioni positive che esprimono allegria e complicità, è difficile da trattenere ed a volte imbarazzante. Vi sono risate di tutti i tipi: a squarciagola, a crepapelle, stridule fino a piangere, ma anche coinvolgenti e rigeneranti , di tutti i tipi e differenti per ognuno di noi, ma pur sempre intense e sincere. Anche piacevoli battute possono far comparire su un viso molto triste un sorriso. Imparare a ridere di se stessi e degli altri contribuisce a migliorare la qualità della vita. Che ridere faccia bene è ormai noto a tutti, ma forse non
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tutti sanno che a sostegno del potere benefico della risata sono stati effettuati studi clinici a partire dagli anni ‘60 che hanno dimostrato come un atteggiamento ottimistico verso le malattie aiuti il processo della guarigione.
(apparentemente) i problemi minori di quanto non siano...
Ad esempio intorno agli anni '80 un noto giornalista, Norman Cousins colpito da "spondilite anchilosante" (una grave malattia paralizzante) riuscì a guarire completamente nel giro di un anno seguendo una terapia caratterizzata da una singolare medicina: ridere 3-4 ore al giorno e flebo di vitamina C. Insomma affrontare i problemi con una risata spesso ci aiuta a sdrammatizzare e rendere
La vita è breve ed affrontarla sorridendo al mondo è il modo migliore per star bene con se stessi e con gli altri. In fondo basta solo rispondere all'invito: "Sorridete senza una ragione, amate come se foste bambini. Sorridete, non importa cosa dicono! Non ascoltate una parola di quel che dicono perché la vita è bella così!"
Padre della “riso terapia” oggi è considerato Patch Adams che introdusse la figura del clown-dottore che allietava e allieta tuttora la sofferenza dei bambini nelle cliniche.
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ATTUALITÀ
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13 febbraio 2011: le donne scendono in piazza
Dalla parte del rispetto Di Anna Marino
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arzo 1946, per la prima volta le donne, nella storia italiana, hanno la possibilità e il diritto di poter partecipare alle elezioni, di poter essere elette e di poter decidere i propri rappresentanti. Grande obiettivo raggiunto, perseguito nel corso dei decenni, frutto di quelle profonde lotte che hanno visto come protagoniste le donne, quelle donne pronte a schierarsi in una lunga, a volte aspra, battaglia politica, istituzionale, etica e sociale. Quelle stesse donne che erano gravate ancor di più dalla condizione e dall'influenza del loro genere nei secoli scorsi, influenza, concretamente irrilevante, scarna, alquanto inesistente in tutti quelli che erano i campi decisionali. Sono queste le donne,le donne della resistenza, che hanno portato avanti il più tenace femminismo, per raggiungere risultati concreti che servissero da traino per le generazioni successive. Un'emancipazione femminile italiana, però, iniziata decisamente troppo tardi rispetto agli altri paesi europei, come ad esempio la francia, in cui le donne erano, al fianco degli uomini, protagoniste della rivoluzione francese, rivendicando diritti e raggiungendo la stesura della Dichiarazione delle donne e delle cittadine, emancipazione tarda, ma comunque importante per la storia d'italia. 1946 le donne ottengono il diritto al voto, 1963 le donne sono ammesse ai concorsi per entrare nella magistratura, 1975 riforma del diritto di famiglia, 1978 legge sull'aborto, 1981 abolizione del delitto d'onore. Le donne hanno finalmente la possibilità di istruirsi, di ricoprire ruoli pubblici e di ricevere per le prestazioni lavorative, gli stessi salari maschili. Sono sicuramente queste le grandi conquiste ottenute, ma ciò che è avvenuto nel corso degli anni è una vera e propria rivalutazione del ruolo femminile. Le donne esigono e riconoscono delle loro personali prerogative, acquistano consapevolezza di loro stesse, del loro corpo e soprattutto della loro identità. Sono queste le nuove donne, le donne che sono riuscite a tagliare i
legami con l'usuale condizione femminile per crearne una del tutto nuova. Donna: oggetto, merce di scambio, mezzo di piacere maschile, erano queste le concenzioni che le donne hanno dovuto da sempre portare sulle spalle, e tagliare i legami con tali concezioni significava avere forti motivazioni, forte desiderio di cambiare e di contare qualcosa nella società, che si trasformasse in azione, un'azione che avvenne e che portò al raggiungimento graduale di quei diritti di cui oggi godiamo, diritti per cui lottarono generazioni precedenti per agevolare le successive, diritti di cui dimentichiamo le origini, le cause e i movimenti che li hanno resi reali. E' proprio questo, in effetti, quello che abbiamo fatto e che stiamo continuando a fare, abbiamo dimenticato e stiamo dimenticando. Abbiamo dimenticato le donne della seconda metà del secolo, donne che richiedevano la possibilità, anzi l'esigenza, di poter difendere la propria identità e il proprio corpo. La rivoluzione femminile ha dato il via ad una nuova e diversa società, una società radicalmente cambiata, in cui per la prima volta, quelli che erano gli affari economici, le problematiche politiche o giudiziarie venivano affrontate anche da donne. Stiamo dimenticando di alimentare e perseguire quel progetto iniziato decenni fa. La condizione italiana che dovrebbe essere dalla parte delle donne, sembra essere un fattore di crisi della rivoluzione femminile, quest'ultima dal canto suo sta scemando, tanto da sembrar raggiungere un punto primitivo come se la medesima non fosse mai accaduta. A tal proposito, le donne hanno deciso di rispondere, di reagire. Importante è stata la mobilitazione in tutte le città italiane del 13 Febbraio 2011, giorno in cui tutte le donne sono scese in piazza per difendere il loro diritto d'essere donna e per riprendersi quel rispetto che sembrava scomparire. Slogan della manifestazione è stato "se non ora quando?", non ci sarebbe stato slogan migliore di questo perchè esplicitamente se non ora quando? Quando le donne avrebbero dovuto rispondere? Quando avrebbero dovuto darsi valore?
Forse, anzi sicuramente, sarebbe stato utile prima, o comunque nel corso del tempo, ma in mancanza d'altro, è ora che si deve reagire, ora e non dopo, ora che le donne sono accusate di rassegnazione, di mutismo, di lamento che se ne ha più bisogno. Mi sembra giusto, quindi, ricordare che nello stesso giorno in cui le donne delle principali città italiane sono scese in piazza, lo abbiamo fatto anche noi. Importantissima e grande è stata l'iniziativa di una donna come tutte, che è riuscita a creare anche nel nostro paese una piccola mobilitazione, che ci ha reso partecipi di quello che era un progetto statale molto più grande e ci ha dato la possibilità di far sentire la nostra voce anche in un piccolo paese. La presenza della cittadinanza, però, non è stata numerosa. L'evento è stato organizzato in poco tempo e sicuramente non pubblicizzato in modo adeguato, ma si contava molto sulla presenza di tutte le donne del paese. Abbiamo visto un susseguirsi di eventi che hanno portato a grandi innovazioni, innovazioni che non si sarebbero potute raggiungere senza prese di posizione, senza movimenti, senza che alcune donne avessero deciso di mobilitarsi, di riunire tutte in un'unica e sola voce, una voce che desse sfogo alle loro richieste, una voce che trasformasse il lamento in qualcosa di più utile. Ogni donna sa di valere, ed è proprio per questo che deve unirsi alle altre per contrastare tutti coloro i quali credono che questo valore non ci sia.
Roma, Piazza del Popolo 13 Febbraio 2011
“Donna: oggetto, merce di scambio, mezzo di piacere maschile, erano queste le concenzioni che le donne hanno dovuto da sempre portare sulle spalle, e tagliare i legami con tali concezioni significava avere forti motivazioni, forte desiderio di cambiare e di contare qualcosa nella società... “
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LIBRI
Il nome della Rosa di Umberto Eco
Un lungo ed interessante viaggio nel Medioevo Di Fabio Siena
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l nome della rosa è il primo romanzo scritto da Umberto Eco, edito per la prima volta nel 1980. Dopo aver scritto moltissimi saggi, Eco decide di scrivere il suo primo romanzo, dopo alcuni anni di meticolosa preparazione, cimentandosi in un genere abbastanza difficile come il giallo, in particolare con il sottogenere deduttivo. L’opera è ambientata nel medioevo e viene presentata come il manoscritto di un anziano monaco che ha trascritto un’avventura vissuta da novizio, molti decenni addietro, in compagnia del suo maestro presso un monastero benedettino dell’Italia settentrionale. La narrazione, suddivisa in sette giornate, scandite dai ritmi della vita monastica, vede protagonisti Guglielmo da Baskerville, frate francescano, e il novizio benedettino Adso da Melk, il narratore della storia. Guglielmo e Adso si recano ad un monastero benedettino di regola cluniacense posto tra i monti dell’Italia settentrionale e, dal momento che nelle giornate senza foschia è visibile il mare, presumibilmente anche vicino alla costa. Questo monastero sarà sede di un delicato convegno che vedrà protagonisti i Francescani, sostenitori delle tesi pauperistiche e alleati dell’Imperatore, e i loro nemici della curia papale insediata a quei tempi ad Avignone. I due monaci (Guglielmo è francescano e inquisitore “pentito”,
U M B E R T O E C O ( A L E S S A N D R I A , 5 G E N N A I O 1 9 3 2 ) È U N O S C R I T T O R E , F I L O S O F O , A C C A D E M I C O , S E M I O L O G O , L I N G U I S T A , M A S S M E D I O L O G O E B I B L I O F I L O I T A L I A N O D I F A M A I N T E R N A Z I O N A L E . D A L 2 0 0 8 È P R O F E S S O R E E M E R I T O E P R E S I D E N T E D E L L A S C U O L A S U P E R I O R E D I S T U D I U M A N I S T I C I D E L L ' U N I V E R S I T À D I B O L O G N A . S A G G I S T A P R O L I F I C O , H A S C R I T T O N U M E R O S I S A G G I D I S E M I O T I C A , E S T E T I C A M E D I E V A L E , L I N G U I S T I C A E F I L O S O F I A ,
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il suo discepolo Adso è un novizio benedettino) si stanno recando in questo luogo lontano chiamati dall’abate, preoccupato che alcuni fatti misteriosi e, soprattutto, l’improvvisa e inspiegabile morte di un confratello possano far saltare i lavori del congresso e far ricadere la colpa su di lui. Nonostante la quasi totale libertà di movimento concessa all’ex-inquisitore, altre morti si susseguono e sembrano tutte ruotare attorno alla biblioteca, vanto e onore del monastero, e ad un misterioso manoscritto. La situazione è complicata dall’imminente convegno e dalla scoperta, fatta dall’inquisitore Bernardo Gui, di due eretici della setta dei Dolciniani profughi presso l’Ordine dei Benedettini (il cellario e il suo aiutante semianalfabeta): così, in un’atmosfera inquietante, tra discorsi sulle donne, oggetto della perdizione del mondo, e sull’eresia, così antichi e al tempo stesso così moderni e attuali, Guglielmo e Adso si avvicinano sempre più alla verità, fino a scoprire il misterioso manoscritto (il secondo perduto libro della Poetica di Aristotele, che tratta della commedia, e dunque del riso e dello scherzo) per cui così tanti monaci sono morti e il misterioso assassino che così bene ha colpito nel monastero. Alla fine, scoperta ogni cosa, i due protagonisti si allontanano, mentre la biblioteca brucia nell’incendio verificatosi nella confusione: Jorge tenta di mangiarsi le pagine del manoscritto e poi fugge, alche un lumino caduto fa prendere fuoco ai libri. Jorge è quindi
lucidissimo nel suo proposito di salvare l’umanità dalla pericolosa riscoperta del libro di Aristotele. In tema di citazioni e ammiccamenti più o meno nascosti (di cui il romanzo è disseminato dall’inizio alla fine) è abbastanza palese che tanto il nome di questo personaggio (Jorge da Burgos), quanto il trinomio cecità/ biblioteca/labirinto a lui collegato, costituiscano un’allusione nemmeno troppo velata allo scrittore argentino Jorge Luis Borges. Una curiosità legata al titolo del romanzo, è (parzialmente) svelata alla fine del libro, dove l’ormai vecchio narratore Adso da Melk conclude il suo racconto con un’espressione latina :”Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus” (la rosa primigenia esiste in quanto nome, possediamo i semplici nomi). Si tratta di un messaggio che porta a riflettere affinché non si presuma di essere depositari di verità assolute, in quanto queste saranno sempre contestabili, se non addirittura risibili. Il romanzo, considerata la precisa e dettagliata ricostruzione storica, assume una valenza significativa dal punto di vista didattico e si configura come un complesso raccoglitore di fonti e nozioni dell’epoca medievale e della vita nei monasteri, tra ipocrisie e iperboliche battaglie, antitetica rispetto a quella della massa popolare, povera, debole, ignorante ed indifesa. Numerosi sono i segreti e gli enigmi che l’autore dissemina lungo il percorso rendendo l’opera una continua scoperta anche per il lettore più esigente.
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MODA
Tendenze moda primavera/estate 2011 Care modaiole...ce n’è per tutti i gusti! Di Giorgia Trifirò
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l floreale è la più importante tra le tendenze moda primavera estate 2011: fiori, fantasie floreali e botaniche sono un must per la moda estiva. Un nuovo romanticismo che si esprime con rouches, tessuti leggeri, pizzi e stampe fiorate: ecco allora i fiori e le costruzioni di ruches e volant per la collezione primavera estate 2011 di Emilio Pucci, ed i fiori sui tessuti leggeri come lo chiffon per la collezione primavera estate 2011 di Alberta Ferretti, Johm Richmond, D&G e Krizia. Pizzi e trasparenze anche nella collezione Dolce&Gabbana primavera estate 2011 per una sensuale eleganza. Il rigore dell’asimmetrico rende raffinata la moda della primavera estate 2011 con abiti monospalla, orli irregolari, bluse e camice ad una sola manica. La geometria dei tagli asimmetrici e le proporzioni studiate sono una delle tendenze moda per primavera estate 2011 per capi di grande carattere che strizzano l’occhio allo stile anni ’60 e ’70. Tagli asimmetrici, rigore e frange anche per la collezione Versace per primavera estate 2011. La tela jeans si riconferma una delle tendenze moda primavera estate 2011: leggera e drappeggiata per creare abiti femminili e bon ton, oppure nella sua versione più classica, la tela denim è presentata per primavera estate 2011 nelle sue tante declinazioni. La moda primavera estate 2011 promette di riscoprire tonalità da tempo assenti dalle passerelle. Ecco allora tra le tendenze moda primavera estate 2011 un’esplosione di colori vitaminici come rosa, azzurri, blu, rossi ed arancioni che regaleranno energia e luce alla moda femminile estiva. Eleganza e raffinatezza con tocchi di ironia tra righe multicolore, frutta e scimmiette per la collezio-
ne primavera estate 2011 di Prada. Anche gli abiti da sera per la primavera estate 2011 abbandonano il nero e adottano colori sgargianti, senza perdere eleganza e mistero. Gonne cortissime e shorts veramente mini scoprono le gambe per la primavera estate 2011. Da indossare anche sopra mini leggings o abbinati a pezzi importanti e voluminosi per bilanciare l’effetto visivo, i mini shorts richiedono gambe lunghe e curate, per un effetto di grande tendenza. E per concludere: Look etno chic con richiami all’Africa anche per la collezione primavera estate 2011 di Alviero Martini. Selvaggia eleganza tra chiffon e stampa pitone per la collezione primavera estate 2011 di Roberto Cavalli e colori accesi e sensuali con richiami all’Oriente per la
collezione Gucci primavera estate 2011. Care modaiole, ce n’è x tutti i gusti, la moda quest’anno accontenta tutti!E ora toccherà a voi scegliere lo stile che vi si addice di più,buon divertimento e soprattutto buono shopping ragazze!
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SPETTACOLO
Non solo musica.
61esima EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO Di Anna Marino
combaciano del tutto con le sue tradizioni. Quest'anno il festival di Sanremo, si è svolto come sempre, in cinque serate, dal 15 al 19 febbraio, durante le quali numerosi artisti, big e nuove proposte, hanno avuto la possibilità di esibire dei loro inediti, mai presentati prima, e quindi di concorrere alla vittoria dell'importate concorso canoro italiano.
In alto: I presentatori del Festival insieme al vincitore Roberto Vecchioni
A destra: Il logo della 61° edizione del Festival di Sanremo
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l festival della canzone italiana, tenuto nella città ligure di Sanremo, giunge quest'anno alla sua 61esima edizione. Il festival di Sanremo è, senza dubbio, uno degli appuntamenti più aspettati e più tradizionali del nostro paese e della stessa musica italiana. Ha offerto, fin dalla sua nascita, grandi opportunità di visibilità e popolarità e consiste in una delle più importanti e conosciute vetrine mediatiche, anche a livello internazionale. Il festival di Sanremo ha visto il susseguirsi di vari autori importanti, alcuni dei quali hanno dovuto allontanarsi dalla loro coerenza artistica e musicale per entrare in sintonia con le esigenze tradizionali del festival. Il festival ha cercato da subito di inquadrarsi in degli stili e generi abbastanza definiti, per far si che si aumentasse il consenso popolare e si creasse qualcosa di accessibile a tutti, anche se negli ultimi anni, essendo stata aggiunta la possibilità di conoscere giovani artisti nella sezione nuova proposte, Sanremo ha cercato di allargare i suoi orizzonti musicali, facendo spazio a generi che non
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Quest'edizione, come del resto ogni edizione, è stata molto discussa, ma sicuramente molto apprezzata. Il compito di presentarla è stato affidato a cinque figure italiane, appartenenti al mondo della musica e dello spettacolo in generale. Gianni Morandi, dunque è stato affiancato dalle due showgirl Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis e i due comici Luca e Paolo. Sanremo è sempre stato l'incontro di diversi aspetti dello spettacolo, in esso si fondono insieme musica, cinema, danza e anche comicità. Le cinque giornate di quest'anno ci hanno fatto compagnia con della buona musica italiana, con i momenti di spettacolo delle due showgirl, con i momenti di comicità di Luca e Paolo e con tanti e diversi super ospiti, anche internazionali, tra i quali ricordiamo: Andy Garcia, Robert De Niro, Take That, Monica Bellucci, Massimo Ranieri, Roberto Benigni. In particolare Benigni ha avuto una presenza di gran rilievo, poiché è stato ospite della terza giornata, 17 febbraio, completamente dedicata al cento cinquantenario dell'Unità d'Italia. Beni-
gni ha avuto la possibilità di intrattenere il pubblico italiano per circa un'ora, e a momenti comici ha saputo affiancare l'importante esegesi del nostro Inno. Abbiamo visto sul palco dell'Ariston il susseguirsi di vari artisti, dai veterani della nostra musica e dello stesso concorso canoro, ai nuovi artisti emergenti, che hanno saputo conquistare il pubblico giovanile, agli artisti reduci dei tanto gettonati talent show. Alla fine delle cinque giornate, i vincitori hanno accontentato, per così dire, la quasi totalità del pubblico. Il primo posto, infatti, è stato guadagnato da Roberto Vecchioni con il brano "chiamami ancora amore", mentre il secondo posto, dalla coppia Modà ed Emma con il brano "arriverà" e il terzo posto da Albano con il brano "Amanda è libera". Anche questa 61esima edizione è giunta a termine, dopo aver presentato sul mercato nuovi album e nuovi brani interessanti e dopo aver lanciato dei nuovi artisti destinati, sicuramente, ad avere successo sul piano della nuova musica italiana.
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MUSICA
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Liceo, giovani talenti crescono.
INTERVISTA AI CARBOIDRATI. Di Anna Marino e Giada Bevilacqua
“...una mattina
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talenti, le passioni, i sogni segnano la vita di ognuno, soprattutto di giovani ragazzi che, pur non sapendo cosa riserverà loro il futuro, portano avanti sempre quello che amano di più: la musica. A tal proposito la nostra scuola è sicuramente piena di ragazzi amanti della musica, ma tra loro, ci sono alcuni che si sono distinti nettamente. Stiamo parlando di sei ragazzi, tra 16 e 17 anni, componenti del gruppo musicale, che sicuramente conoscerete, con il nome carboidrati. E per questa edizione ci è sembrato opportuno e interessante farli conoscere ancora di più a tutti gli alunni del nostro liceo. Abbiamo quindi rivolto alcune domande specifiche ad uno dei componenti del gruppo: Pasquale Sculco. - Come si è formato il gruppo e da quanto tempo? L'idea del gruppo è nata nell'estate 2006. Inizialmente ci riunivamo io e mio cugino Pietro Sculco e suonavamo entrambi la chitarra. In seguito si unì a noi, il nostro amico Giuseppe Giardino con la batteria. Necessitavamo, quindi, per essere una vera e propria band, di una voce che accompagnasse gli strumenti, si aggiunse così, come voce maschile, Antonio Sessa. Nel 2007 in occasione del nostro primo concerto estivo è subentrata la voce femminile Miriana Rizzo. Potrei dunque dire che il gruppo è nato a settembre poiché c'era già una formazione di base, ma mancava la tastiera, per questo si è inserito Leonardo Carluccio. - Perché il nome carboidrati? il nome carboidrati ha un'origine abbastanza semplice. C'erano molte indecisioni, però una mattina mentre Pietro faceva colazione, lesse sulla scatola dei cereali il termine carboidrati. Scegliemmo questo nome perché, così come i carboidrati danno energia al nostro corpo, noi vogliamo dare energia a chi ci ascolta. -Quali sono state le vostre prime occasioni per farvi conoscere? Al di fuori della famiglia, la prima vera occasione è stata una recita
mentre Pietro faceva colazione, lesse sulla scatola dei cereali il termine carboidrati. Scegliemmo questo nome perché, così come i carboidrati danno energia al scolastica in cui abbiamo eseguito tre brani. Nell'estate, invece, abbiamo avuto diverse comparse nei locali e al porto. -Quali sono stati invece i vostri traguardi importanti? Le occasioni più importanti, a livello di popolarità, sono state la vincita di Sanremo Music Award e Festival Show, la cui finale si è tenuta a Verona ed è andata in onda nell'estate 2010 su Rai due. In quell'occasione siamo stati premiati da personaggi di rilievo come, Mara Maionchi e Flavio Tosi, sindaco di Verona. Abbiamo avuto anche incontri con Michele Pecora e ricevuto il premio Livia Grisafi Mattii. -Come riuscite ad ottenere serate, concorsi, provini...? Abbiamo un personale promoter che ci aggiorna sulle proposte di concorso e ci consiglia quali scegliere. -Avete già avuto modo di scrivere un vostro inedito? Si, abbiamo già un nostro inedito, si tratta di un brano in italiano, che si richiama ad un genere popolare, col titolo "anche se qui". E' un brano che ho personalmente scritto e composto e che è dedicato al mio paese. -Quindi si può dire che il genere che affrontate di solito é quello popolare? I generi che affrontiamo sono diversi, però comunque cerchiamo di
raffigurarci in qualcosa, e ora come ora, il genere popolare ci sta aiutando tantissimo. -A livello strettamente personale, invece, che rapporto avete all'interno del gruppo? Naturalmente prima di essere uniti come gruppo, siamo uniti da una grande amicizia e da un grande senso d'affetto. Sicuramente tutto quello che stiamo vivendo è un'avventura e tutto quello che ci rende ancora più uniti è l'amore per la musica.
nostro corpo, noi vogliamo dare energia a chi ci ascolta.”
-La scelta dei brani da eseguire è unanime o ci sono le proposte di qualcuno che prevalgono? Tra di noi, ognuno può dire la sua, è ovvio però che la canzone che si vuole eseguire, deve prima di tutto piacere ed emozionare a noi stessi, per poi emozionare il pubblico. -Quali sono le vostre aspettative o i vostri obiettivi? Le aspettative sono tante e l'unico obiettivo è fare tanto e creare tanto, a livello musicale. Oltre che obiettivi sono dei nostri personali sogni nel cassetto. -Cosa vedete nel vostro futuro? Ancora uniti o separati per interessi diversi? Il futuro fa paura, comunque però, una cosa è sicuramente certa, che se tra noi resta la passione per la musica, resteremo uniti anche se siamo lontani.
Il logo dei Carboidrati
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18 SPORT
Sogni e delusioni, denaro e corruzione.
CALCIO E CALCIOPOLI.
Di Anna Marino
U
n mondo sportivo a volte poco sportivo, un mondo che offre molte possibilità di lavoro sia dirette che indirette, un mondo sognato, odiato, amato e spesso deludente. E' il mondo del calcio, quel mondo per cui molti giovani promettenti sarebbero pronti a scommettere tutto solo per ritrovarsi coinvolti in una grande azienda, solo per vedere realizzata concretamente la loro passione più grande. Il calcio, come del resto lo sport in genere, è educativo, aiuta lo spirito di squadra, aiuta a collaborare, a confrontarsi, a mettersi di fronte ad una competizione costruttiva
che serva a far crescere, aiuta, infine, a far capire il rispetto reciproco tra i componenti di un gruppo, che oggi è la squadra, ma un domani potrebbe essere la società, il rispetto per gli avversari, che oggi possono essere le squadre vinte, un domani le concorrenze lavorative. Ma c'è chi del calcio ne fa un vero e proprio traguardo, un lavoro, quindi una possibilità di guadagno. Questi sono i calciatori, appunto, professionisti, che possedendo delle capacità eccezionali, riescono ad affermarsi a livello nazionale ed internazionale, facendo parte delle più importanti squadre calcistiche. Ma l'organo calcistico è sicuramente molto più ampio, quello che vediamo e che ci propongono è solo, per così dire, il prodotto ultimo, frutto di una lunga preparazione e di un'in-
I miti moderni
Ronaldo Di Francesco Calabretta
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roprio come ci racconta la mitologia greca dei grandi miti del passato oggi voglio raccontare l’Olimpo moderno del calcio. Protagonisti di queste leggende sono semplici ragazzi che grazie al loro talento sono ascesi al mito eterno di campioni. Come Zeus nell’antichità anche Ronaldo Luís Nazário de Lima è riuscito a imporsi
IL
LICEALE
come mito sui miti; stiamo semplicemente parlando del grande Ronaldo soprannominato il “Fenomeno” che ha mosso i primi passi sul verde campo da gioco del Cruzeiro. Si fece scoprire subito come grande talento, infatti grazie al Psv Eindhoven approdò nel calcio europeo. In seguito si trasferì tra le file del Barcellona,segnando un infinità di gol portando la sua squadra ai massimi livelli,cosi che pro-
DI
CIRÒ
tensa collaborazione di persone. Partendo dallo staff tecnico: praparatori atletici, medici, massaggiatori, psicologi, allenatori, finendo poi ai soci, al direttore sportivo e al presidente della squadra. Ma l'esperienza ci insegna che spesso e volentieri, in tutti i campi, che offrono un sicuro guadagno, anche abbastanza consistente, e un sicuro lavoro, esistono difficoltà, delusioni, scappatoie e compromessi, e scendere a compromessi sembra essere il modo più facile per poterne far parte. L'organo allargato, ben funzionante e ben controllato, in cui diverse persone, alcune con interessi che si collocano al di là della semplice passione sportiva, collaborano tra loro, non è poi così tanto limpido come vogliono mostrarci. Sicuramente il fattore che fa girare tutto e attorno al quale tutto gira è il denaro e quando entrano in gioco gli interessi materiali, la giustizia e l'onestà, in questi casi, finiscono per passare in secondo piano. Conferma di questo sono gli scandali calcistici, dovuti a corruzione, che si prio in quella stagione fu consacrato uno dei talenti del calcio moderno .Nell’estate del 1997 il presidente dell’Inter Moratti regala il Fenomeno ai tanti tifosi interisti,rimanendo fedele ai colori nerazzurri fino al 2002 dopo aver vinto un coppa Uefa nel 1998 e dopo aver subito due interventi chirurgici. Passò al Real Madrid indossando la maglia dei galacticos vincendo trofei europei e internazionali e il mondiale di calcio che lo portò ad alzare il pallone d’oro per la seconda volta dopo. In 4
sono verificati negli ultimi decenni in Italia e che hanno contribuito a tramutare l'indole del calcio italiano. Scandali come quello del 1980 e del 1986, denominati rispettivamente calcioscommesse e calcioscommesse 2 e come il più recente, denominato calciopoli, che ha visto messi in discussione alcuni dei principali club calcistici italiani, hanno investito le più importanti figure del calcio, solamente allo scopo di portare vantaggio, di vincite e di guadagno, con meccanismi del tutto illegali. E' sicuramente questa la parte più negativa di questo mondo, che rimanendo un mondo tanto auspicato, non si sottrae alle false aspettative e alle delusioni, dimenticando quello che di più importante esiste, che va oltre gli interessi, il denaro, gli affari, e che è lo spirito sportivo, quello che ancora fa mantenere vive le passioni dei giovani che portano avanti sempre quello che prediligono di più ossia l'amore per il calcio, che in seguito va, inevitabilmente, a scontrarsi col grande apparato burocratico, sta solo a loro decidere cosa possa valere di più.
stagioni e mezzo al Real Madrid Ronaldo vanta 177 partite ufficiali con 104 gol. Dopo una lunga trattativa tornò a Milano ma non più all’Inter ma al Milan,dopo un anno di alti e bassi,svincolato si lega al Corinthians. Il 14 febbraio 2011, a 34 anni e con 10 mesi di anticipo rispetto a quanto programmato in precedenza, Ronaldo ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato per via dei numerosi problemi fisici.
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TRADIZIONI
"U Mucceddat" Di Giada Bevilacqua
T R A D I Z I O N I
D I
C A R N E V A L E
Procedimento: Mettete in una pentola l'olio e il
Ingredienti:
latte, in modo che diventino tiepi-
1 Kg di farina grano duro
di. Sistemate la farina a fontana,
400 g di lievito di pane
aggiungete il lievito di pane, l'olio,
2 bustine lievito vanigliato
lo zucchero e mescolate il tutto.
100 g olio d'oliva
Quindi aggiungete piano piano le
250 g di zucchero
bustine di lievito e i semi d'anice.
2 bicchieri di latte
Alla fina della lavorazione, l'impa-
semi d'anice
sto dovrà essere omogeneo. For-
un pizzico di sale
mate l'impasto a forma di ciambella e mettetelo nel forno a legna per circa mezz'ora.
Le chiacchiere Di Giada Bevilacqua
Ingredienti: 250 g di farina 50 g di zucchero 25 g di burro 1/2 bicchiere di maraschino o vino bianco zucchero a velo olio di girasole buccia di limone un pizzico di sale
Procedimento: Mettete sul tavolo da lavoro la farina a fontana, aggiungete lo zucchero, il burro a pezzettini, la buccia di limone grattugiata, un pizzico di sale, il maraschino o in alternativa il vino e le uova. Mescolate tutti gli ingredienti, a fine lavorazione l'impasto dovrà risultare omogeneo, formate ora una palla, infarinatela ed avvolgetela con della pellicola trasparente, lasciatela riposare un'ora circa. stendete la pasta e tagliate le chiacchiere, friggetele in abbondante olio, asciugatele su carta assorbente, disponetele su un vassoio e sporveratele con abbondante zucchero a velo.
Proverbi calabresi Di Valeria Ganagale e Giorgia Trifirò
chin lassa a via vecchia e pia ra nova , sa chir ca lassa ma u sa chir ca trova Chi lascia la vecchia via e prende la nuova , sa quello che lascia ma non sa quello che trova. quann a gatta u c'è u suric abballa quando la gatta non c'è il topo balla i meddj amic, i meddj curteddat I
migliori amici , le migliori coltellate a gatta pressalura ha fatt i fidj cecati la gatta frettolosa ha fatto i figli cechi tu vo a vutta tjina cu a muddjera mpriaca tu vuoi la botte piena con la moglie ubriaca a troppa cumpidenza è patruna da mala crianza la troppa confidenza e madre del mal pensare
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L’editoriale del Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo (Continua da pagina 1)
alla comunità cirotana un aumento controcorrente di iscrizioni e frequenze: da due a quattro classi prime, mentre altrove ed ovunque il numero di classi ed alunni diminuiva. Le scuole dell’Omnicomprensivo sono ragguardevolmente aumentate – anche in prestigio – perché gestite – con il contributo di studenti, collaboratori scolastici, personale di segreteria, docenti, genitori e commissario straordinario dell’Istituto, Rag. Anna Esposito (a cui va il plauso e le congratulazioni per il bene operato da parte della intera comunità scolastica) - come scuola di tutti, al servizio di tutti e per tutti, rappresentando un ‘bene comune’ indivisibile, in accordo con l’obiettivo di una generalizzazione dell’istruzione (Education For All) che altri momenti la Civiltà universale si è prefisso di raggiungere. La nostra scuola – frequentata con assiduità e diligenza da ogni sua rappresentanza – è diventata bene comune secondo due percorsi paralleli : il percorso dei diritti personali in
campo educativo, affermati e riconosciuti, anche lungo le implicazioni prospettate da welfare state e global economy, attraverso la scuola come bene della persona; quello dei doveri o responsabilità sociali, che definiscono i paradigmi della solidarietà, della sussidiarietà e dell’integrazione, come ragioni etiche in grado di fronteggiare l’attuale ‘emergenza educativa’. L’anno scolastico 2011/12, che vedrà istituzionalizzata per il Liceo scientifico intitolato ad Ilio Adorisio, l’opzione scienze applicate, registrerà, così come pare stia avvenendo, un ulteriore aumento di classe, per la cui gestione rimane di sicuro poco efficace l’onere a carico della sola Provincia di Crotone. Il Liceo Scientifico opzione scienze applicate, è il percorso liceale senza lo studio del latino, sostituito dall’Informatica, guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, assi-
cura la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, privilegiando la didattica laboratoriale. L’alto numero di ore dedicate a biologia, chimica e scienze della terra, forniscono allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all’informatica e alle loro applicazioni. L’insegnamento, in lingua inglese, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti (esempio Fisica, Storia) completano l’avvio di una scuola innovata, che ancor di più sarà innovazione ed ottimizzazione se riuscirà ad “e-ducere”il protagonismo delle sue diverse componenti. Saremo scuola e Istituto migliore in tutti e quattro i segmenti educativo-formativi che la/lo costituiscono, se ognuno riuscirà a gridare – senza tentennamenti - la propria presenza nell’impegno del fare e fare bene.
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) - VIA SAN FRANCESCO - 88813 CIRÒ (KR) SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO - LICEO SCIENTIFICO
Il liceale di Cirò Giornalino scolastico
Comitato di redazione: Oreste Sabatino Silvia Piscitelli Anna Marino
Ufficio di redazione: Direttore Responsabile: Oreste Sabatino
Giada Bevilacuqa Ilaria Arcuri Giorgia Trifirò Valeria Gangale
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Roberta Siciliani Anna Palmieri
Anna Marino
Si ringraziano per la collaborazione:
Roberta Siciliani
Il Dirigente Prof. Gabriele Vincenzo, il Dsga Luigi Ruggero,
Ilaria Arcuri
Chiara Palmieri, Francesco Calabretta, Fabio Siena e Vincenzo Paletta.