La ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” - CIRÒ (KR) VIA SAN FRANCESCO 88813 CIRÒ (KR) SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO SCIENTIFICO
L’EDITORIALE del Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Corso “La scuola”, dicono, “è sorpassata”. “I giovani non parlano tra di loro, ma chattano con whatsapp. Non si incontrano, ma organizzano eventi su facebook o si videochiamano con skype”. “I ragazzi sono digital natives e gli insegnanti non sono al passo con i tempi”. Chi dice questo non conosce bene la scuola. Ormai è sempre meno frequente che un docente dica ai ragazzi di aprire il libro ad una certa pagina, piuttosto gli chiede di prendere il telecomando, accendere il videoproiettore, collegarlo al notebook e quest’ultimo connetterlo ad internet. Non è più necessario usare l’allergizzante gesso sulla lavagna perché la LIM è touch. Non esistono più problemi di spazio o di tempo, i convegni si possono seguire comodamente dalla propria aula collegandosi video ed audio in streaming. Le notizie si hanno consultando i motori di ricerca o il giornale on-line. La radio di marconiana memoria le cui notizie viaggiavano sulle onde elettromagnetiche lascia il passo alla web-radio che ascoltiamo con il PC collegato con un cavo ethernet o con una connessione wifi. La bacheca scolastica è un monitor ad immagini scorrevoli che ci informa su tutte le novità della giornata e tutte le notizie sulla vita scolastica si possono attingere dal sito istituzionale. Il registro si è demateria(Continua a pagina 20)
Voce del Lilio
Giornalino scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo “L. Lilio” di Cirò www.illicealediciro.altervista.org A N N O
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Primavera scientifica al Lilio
Luigi Lilio celebrato con seminari ed eventi dal 19 al 21 Marzo INDICE
SEMINARI Fisica al Liceo ed in chiesa Malattie oncologiche
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MOSTRE Poliedri
LABORATORI Esperimenti con i gas
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INTERVISTE Il Sindaco La Dirigente Scolastica
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REGIONE Di Rossella Bruno
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ei giorni 19 e 20 marzo 2015, nell’auditorium del liceo Scientifico “Ilio Adorisio”, ed il 21 marzo, presso la Chiesa Santa Maria de Plateis di Cirò, si sono tenuti tre interessanti seminari di fisica. La scuola ha organizzato questi incontri in collaborazione con l’ Università di Cosenza. Il primo seminario ha avuto inizio giovedì 19 marzo alle ore 10.00 presso l’auditorium del liceo, Dopo i dovuti interventi di ringraziamento da parte del sindaco Mario Caruso e della dirigente scolastica Angela Cor-
so, il professore del dipartimento di fisica dell’Unical Francesco Plastina ha dunque introdotto il seminario “Particelle di luce”. La folta platea, composta dalle classi quinte dell’Istituto e da numerosi ospiti, ha seguito la relazione del Professore con molta attenzione. Le altre classi hanno seguito la lezione in streaming all’interno della propria aula. “Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2015 Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce” ha detto Plastina prima di proseguire: “Questo seminario vuole quindi raccogliere l’invito a
Questo numero del giornalino scolastico dell’ Istituto Omnicomprensivo “L. Lilio” di Cirò
La Voce del Lilio
è stato realizzato nell’ambito del
Progetto PON F3 F-3-FSE04_POR_CALABRIA-2013-20
“La scuola al servizio della comunità 2”
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Maggio dei libri
TEATRO Premio: teatro a scuola
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MEMORIE Shoah
VIAGGI Visita Senato
DONNE Festa otto marzo
ARTE E CINEMA Marilyn Monroe
LIBRI Giusy Aloisio
SPORT Memorial Gabriele
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SEMINARI
Seminari di fisica in streaming al liceo “Ilio Adorisio”
Incontro con il prof. Plastina ed il prof. Riccardi del Dipartimento di Fisica dell’Unical di Cosenza. (Continua da pagina 1)
divulgare la nostra attuale comprensione e descrizione scientifica della luce, mettendo anche in risalto l’impatto che essa ha nella vita di tutti i giorni e accennando ad una serie di tecnologie ottiche avanzate, molto importanti per il futuro e lo sviluppo della società. Tra queste, l’invenzione del Led blu, per il quale è stato conferito quest’anno il Premio Nobel per la Fisica” - con queste parole il professore ha illustrato la storia della luce e la sua duplice natura. Infatti, l’espressione dualismo onda -particella si riferisce al fatto che le particelle elementari come l’elettrone o il fotone, mostrano una duplice natura, sia corpuscolare sia ondulatoria. Nel tempo, gli studi e gli esperimenti eseguiti da Newton, Huygens, Young, Maxwell ed Einstein fornirono i dettagliati modelli ondulatori e corpuscolari della luce, scoprendo fenomeni ed elementi fino ad allora sconosciuti. Il secondo seminario si è svolto venerdì 20 marzo dalle ore 10.00, anche questo, presso l’auditorium del liceo, seguito da alunni, docenti e parte della popolazione particolarmente entusiasta dell’evento. Questa volta ad intrattenere i presenti è stato il vicesindaco di Cirò Francesco Paletta che, dopo aver espresso la sua soddisfazione per la realizzazione di queste giornate culturalmente importanti, ha dato la parola al professor Pierfrancesco Riccardi del Dipartimento di Fisica del campus di Arcavacata di Rende con il seminario: “Le nuove frontiere della fisica in Calabria”. Quest’ultimo è stato più leggero e comprensibile per gli alunni ed
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altrettanto interessante poiché si è trattato per lo più di un orientamento scolastico con il fine di promuovere le facoltà scientifiche, sempre più richieste, e far conoscere le moderne tecnologie delle università in Calabria. L’ultimo seminario si è svolto sabato 21 marzo alle ore 10.30 presso la chiesa Santa Maria De Plateis di Cirò. Il professore Gaetano Zimbardo ha illustrato il tema: “Ma quanto è grande l’universo?”. I seminari hanno avuto la durata media di 45 minuti. La Primavera scientifica al Lilio è stata inserita, in un clima di collaborazione fra le istituzioni del territorio; in queste giornate il Comune di Cirò ha, infatti, voluto onorare l’astronomo Luigi Lilio, cirotano riformatore del calendario giuliano.
In alto: Il Sindaco di Cirò Avv. Mario Caruso, la D.S. Prof.ssa Angela Corso ed il Prof. Francesco Plastina
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SEMINARI
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Luigi Lilio celebrato con seminari ed eventi Nella mattinata un seminario di fisica, la sera uno spettacolo
Di Debora Romano
“Scegliere di perseguire la legalità è un onore non un sacrificio”
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abato 21 marzo 2015, si è svolto il terzo e ultimo seminario di fisica: “Ma quanto è grande l’universo?” presso la Chiesa Santa Maria de Plateis di Cirò. I seminari di fisica sono stati voluti ed organizzati dalla Dirigente scolastica Angela Corso. Alle ore 10.30 in Chiesa si è svolto il convegno: “Il medico, il matematico ed astronomo Aloysius Lilius e la Pasqua cristiana”, a cui hanno partecipato le classi quarte e quinte del Liceo Scientifico di Cirò, il sindaco Mario Caruso, Mons. Domenico Grazianiarcivescovo di Crotone e Santa Severina- e il professore Gaetano Zimbardo dell’università di Cosenza “UniCal”. Le tre giornate sono state dedicate dal comune di Cirò all’astronomo Luigi Lilio. Lilio nacque nel 1510 a Psycròn, oggi Cirò, un ricco feudo che faceva parte della Calabria Latina. Luigi Lilio ebbe almeno un fratello, Antonio, con cui condivise l’interesse per gli studi scientifici. Sono poche le vicende note
della sua esistenza, tanto che in passato ne è stata persino messa in dubbio l'origine calabrese. Conseguita la laurea in medicina, Luigi Lilio si trasferisce a Roma dove, con l’esperienza scientifica maturata a Napoli, concepì e maturò la riforma del calendario. Le vicende biografiche di Luigi Lilio sono purtroppo oscure. Persino la sua opera di riforma del calendario è incerta nei particolari poiché il manoscritto autografo, che racchiudeva i suoi calcoli, non è stato mai stampato ed è scomparso senza lasciare traccia. Resta solo un breve opuscolo, il Compendium, che è una breve sintesi delle sue proposte. L’opera, riporta i punti essenziali del manoscritto di Lilio; Chacòn non descrive la maniera in cui Lilio ha definito il suo metodo di riforma, né chiarisce i miglioramenti apportati dalla Commissione alla riforma. Gli esperti in matematica ed astronomia esaminarono il Compendium ed inviarono i loro commenti alle rispettive Università e Sovrani; questi ultimi li rispedirono al papa insieme alle loro dichiarazioni.
Come raccomandato dalla Commissione, papa Gregorio XIII, con la bolla Inter gravissimas pastoralis offici nostri curas, promulgò il nuovo calendario il 24 febbraio 1582. In generale la semplicissima regola delle intercalazioni adottata dalla riforma liliana è la seguente: ogni anno non divisibile per quattro sarà anno comune di 365 giorni e sarà bisestile di 366 giorni se il suo numero è divisibile per quattro. Per evitare dunque che si producessero accumuli di errori futuri, fu decretato che si cancellassero 3 giorni ogni 400 anni, mantenendo la regola giuliana dell’introduzione di un anno bisestile ogni 4 anni, ma gli anni secolari, che nel calendario giuliano erano tutti bisestili, divennero comuni tranne quelli divisibili per quattro, che rimasero bisestili. Durante il convegno, il professore Gaetano Zimbardo e l’arcivescovo sono intervenuti approfondendo dei concetti riguardanti l’universo e la Controriforma. Alle ore 18.00 è stata inaugurata la Piazza delle Libertà e della Legalità al centro del paese. Subito dopo è partito un corteo organizzato da Margherita Esposito che ha presentato, in abiti d’epoca, la tavola della Biccherna di Siena. La scena rappresentata è stata quella della commissione del calendario mentre Antonio Lilio spiegava il nuovo calendario al Papa Gregorio 13° nel 1582. Il corteo di figuranti ha sfilato per le vie principale del paese, partendo dall’arenacchio fino ad arrivare nella chiesa Santa Maria de Plateis in Piazza Stefano Pugliese. Questa manifestazione si è conclusa alle 21.00 con la rappresentazione de “Il Lunario” a cura del Teatro Le Onde di Perugia e con Domenico Madera, originario di Cirò.
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SEMINARI
Malattie oncologiche: prevenzione al liceo di Cirò grazie ai Lions
Male che si combatte attraverso la prevenzione primaria, la diagnosi tempestiva e la “piramide della salute”
Da ilCirotano.it CIRO' martedì 14 aprile 2015.
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el convegno Lions tenutosi presso il liceo di Cirò Simona Caparra, presidente del Lions Club Cirò-Krimisa, Angela Corso, dirigente scolastico dell’Omnicomprensivo di Cirò e Lucia Scilanga coordinatore del Service “Progetto Martina” si sono magnificamente ritrovati in sintonia nel voler “parlare contro il silenzio” ai liceali dell’Ilio Adorisio di Cirò, perché parlare del non detto sulle malattie oncologiche e di come prevenirle, è un servizio per un bene comune, che è educazione alla salute, ma anche e soprattutto lo stare insieme di più e meglio. Simona Caparra, che mai ha smesso di novellarsi con i suoi anni di esperienza da docente nella Cirò di Lilio, raccontando il “Progetto Martina”- preceduto, secondo il rituale Lions, dagli inni- ha voluto caratterizzare un
We serve, un noi serviamo che in “libertà, armonia, equilibrio” incoraggi ovunque la promozione e faccia semplicemente stare meglio ovunque. Dopo la presentazione del service da parte di Lucia Scilanga, che ha raccontato di Martina e del silenzio intorno al suo tumore al seno; dopo il saluto della Dirigente Angela Corso, che ha ricordato come la diagnosi tempestiva sia la strategia di eccellenza per diminuire gli effetti devastanti delle malattie oncologiche e forse sconfiggere il male, dal tavolo della presidenza il grido sommesso di Simona Caparra: “Martina ha lasciato un testamento: ha chiesto espressamente – e a gran voce – che i giovani vengano accuratamente informati ed educati ad aver una maggior cura della propria salute e una maggiore attenzione al proprio corpo”. Il service Lions ha quindi continuato con la “scaletta” proLA
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grammata. L’intervento “acchiappante” del pediatra Salvatore Senatore ha galvanizzato studenti e docenti, quando, parlando con un linguaggio comprensibilissimo, ha detto “siamo delle macchine complesse, sofisticate di cui dobbiamo conoscere i diversi ingranaggi per evitare i rischi possibili del loro malfunzionamento. La lotta ai tumori – uno “stadio” di malfunzionamento della macchina umana – si combatte attraverso la prevenzione primaria, la diagnosi tempestiva e una terapia efficace ed in essa “vivendo” i consigli espressi nella “piramide della salute”: meno grassi e meno carne, più frutta e verdura, attività fisica quotidiana.” L’altro pediatra in programma, Antonio Aloisio, che al tavolo della presidenza sedeva accanto al figlio Francesco, giovane Leo, ha intrattenuto “i composti” liceali di classe terza e quarta sui tumori della pelle e del LILIO
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SEMINARI
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testicolo “Evitando l’esposizione solare dalle 11:00 alle 16:00; proteggendosi con indumenti leggeri, cappello ed occhiali; proteggendo la pelle con creme solari si può ridurre il rischio di melanoma, il tumore delle cellule che determinano il colore della pelle” . Con linguaggio tecnico ma per nulla stancante, Antonio Aloisio, ha pure parlato del tumore del testicolo “malattia rara, le cui condizioni predisponenti: criptorchidismo (testicolo che non è ancora disceso nella sua sede normale), atrofia di un testicolo (volume di un testicolo estremamente ridotto), familiarità, esposizione materna agli estrogeni, sono di facile lettura ma pur nella comprensibile situazione di imbarazzo e pudore “costringono” ad una urgente visita medica, per ridurre il rischio di tumori e trasmettere malattie alla propria compagna”. Giuliana Tropea, ginecologa, dolce, graziosa e autorevole, ha infine parlato agli studenti dell’Ilio Adorisio – divenuto con la direzione di Angela Corso, una encomiabile palestra di formazione, costantemente rivolta alla ricerca a tutto campo delle migliori condizioni di conoscenze per l’euritmica formazione degli alunni nel rispetto delle loro identità personali, sociali e culturali – dei tumori della mammella e della “portio”, la cui diagnosi tempestiva è ancora oggi
la via che offre i risultati migliori. “E’ dimostrato che se si riesce a scoprire il tumore alla mammella nella fasi iniziali del proprio sviluppo, è possibile non solo evitare interventi mutilanti ma anche curare talmente bene da raggiungere la vera guarigione. La mammografia resta la tecnica di base per scoprire di eventuali tumori presenti ma non palpabili nell’autoesame. Controlli diagnostici ripetuti ad interventi regolari, e non una tantum, sono necessari specie quando in famiglia si sono verificati casi di tumori alla mammella, al colon o all’ ovaio”. La Dr. Tropea, responsabile del servizio di ginecologia del Distretto sanitario di Cirò Marina, ha quindi parlato del tumore del collo dell’utero (portio), la cui lotta richiede: conoscenza delle condizioni favorenti il contagio, vaccinazione e test appropriati “La vaccinazione contro il papilloma virus in età scolare, il pap test eseguito successivamente con regolarità e/o l’HPV-DNA test, possono eradicare il tumore del collo dell’utero”. Queste informazioni-conclude la sig,ra Tropea non sono conoscenze da tenere nel cassetto, ma sono suggerimenti da mettere in pratica al più presto. Le competenti e fascinose conclusioni dell’avv. Giuseppina Masino, presidente di Zona Lions, raggiun-
gono un uditorio disciplinato e attento, che lo fa diventare protagonista della lodevole iniziativa Lions, resa possibile e tecnicamente ineccepibile anche grazie a Michele Sirianni, assistente tecnico, e a Gino Manno e Gianni Giardino, collaboratori scolastici.
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MOSTRE
Poliedri in “bella” mostra nelle stanze del Liceo Di Leccadito Laura
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Pensate bene a questo: le cose ammirevoli che imparate a conoscere nelle vostre scuole sono l’opera di numerose generazioni, creata in tutti i Paesi della terra, a prezzo di grandi pene e di sforzi appassionati. Tutto ciò è deposto nelle vostre mani come un retaggio, in modo che lo raccogliate, lo veneriate, lo sviluppiate e lo trasmettiate, un giorno, fedelmente ai vostri figli. É così che noi, esseri mortali, diveniamo immortali in questa cosa che noi creiamo in comune, contribuendo ad opere imperiture”. É questa l’esortazione che Albert Einstein rivolge agli studenti, ed è esattamente quello che è riuscito a trasmettere ai propri alunni il professore Donatello Magli. L’abile lavoro del docente è stato quello di destare l’interesse degli allievi verso il mondo della matematica, sviluppando e concretizzando ciò che teoricamente studiano, così, con un modo completamente insolito e curioso. Magli ha coinvolto i ragazzi della classe IV C del Liceo Scientifico “Adorisio” in un approfondimento di geometria solida che ha portato all’allestimento di una mostra di poliedri, tenutasi nello stesso istituto, aperta dal 12 al 17 gennaio. Protagonisti indiscussi della mostra sono stati i solidi platonici, così denominati perché al loro studio si interessò per primo il filosofo greco Platone il quale in una delle sue massime opere, il “Timeo”, mette in risalto il legame di questi solidi con i quattro elementi naturali. I poliedri platonici grazie alle loro proprietà e alla loro perfetta simmetria sono LA
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considerati gli unici solidi regolari. Da questi solidi, applicando diverse proprietà geometriche ne derivano altri: i solidi archimedei, i prismi, gli anti prismi e, per finire, tutti i 92 solidi di Johnson. Il fascino di questi corpi geometrici è tale che, l’osservatore, rimane stupito dall’infiniti modi con cui, servendosi della matematica, si possono combinare diverse figure fino a creare nuove forme artistiche. “La matematica, attraverso la geometria- afferma lo stesso Magli- si è sempre interessata di studiare figure adatte a descrivere e rappresentare le forme naturali, oppure di creare forme artificiali nuove. In questa avventura, oggi già millenaria, sono stati scelti particolari corpi geometrici che brillano di luce propria, dotati di un pedigree storico eccezionale ed un fascino speciale, appunto i poliedri.” Tutto questo è stato possibile solo perché a monte della mostra è stato svolto un lavoro meticoloso e uno studio accurato. Gli alunni che hanno collaborato insieme al docente, per la realizzazione di quest’ultima, sono stati entusiasti di prendere parte a questa originale iniziativa e sono rimasti colpiti dalle splendide sfaccettature che la matematica nasconde. L’entusiasmo dei ragazzi si è percepito dalle loro parole, pronunciate all’unisono, gli studenti hanno infatti ribadito quanto afferma Roger Bacon: “Trascurare la matematica è un’offesa al sapere, poiché chi la ignora non può conoscere le altre scienze o le cose del mondo”.
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LABORATORIO
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I gas presenti nell’aria “visti da vicino” Esperimenti in laboratorio con idrogeno, ossigeno e anidride carbonica
Di Luana Zumpano
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ragazzi delle classi 3B, 4B e 4C, si sono cimentati, mercoledì 4 marzo, in alcune attività svolte all’interno del laboratorio di fisica e chimica del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla preside, con lo scopo di aiutare i ragazzi a comprendere meglio i gas presenti maggiormente nell’aria che respiriamo: l’anidride carbonica, l’ossigeno e l’idrogeno. Il docente che ha ideato e curato l’iniziativa è stata Angela Costa, professoressa di biologia e chimica dello stesso liceo, supportata da Giuseppe Aiello, tecnico del laboratorio. I ragazzi, dopo aver ascoltato attentamente la spiegazione dell’esperto, hanno riprodotto i tre esperimenti. L’anidride carbonica, questo il primo gas prodotto, consuma l’ossigeno ed è più pesante dell’aria. Gli strumenti utilizzati per questo esperimento sono stati: tre backer, una candela, un accendino, una sostanza basica cioè il bicarbonato di sodio e una sostanza acida. Dopo aver preparato la soluzione, versando in un backer l’acido acetico e tre cucchiai di bicarbonato di sodio, i ragazzi hanno osservato che, ponendo una candela nel contenitore in cui era presente
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l’idrogeno, questa si è spenta. L’ossigeno, invece, è un gas che alimenta la fiamma o meglio, aiuta la combustione. Gli strumenti per realizzare l’sperimento sono stati: una beuta da 500 ml, biossodio di manganese (MnO2), perossido di Idrogeno (H2O2), una spatola, uno stoppino ed un accendino, un cilindro graduato. Anche in questo caso, dopo aver preparato la soluzione, introducendo nella beuta 6 g di biossido di manganese e 30 ml di perossido di idrogeno, i ragazzi hanno potuto osservare che, a differenza dell’idrogeno, avvicinando lo stoppino, precedentemente acceso e poi spento, al contenitore in cui era presente l’ossigeno, la fiamma si è riaccesa. L’esperimento che ha colpito maggiormente i ragazzi è stato quello rmateriale occorrente per l’esperimento è stato: acqua demineralizzata, una beuta da 500 ml, un tubicino con tappo, alluminio e idrossido di Sodio (NaOH). Dopo aver preparato la soluzione elativo alla produzione dell’idrogeno. Infatti questo gas, il cui peso è inferiore rispetto a quello dell’aria, è infiammabile. Il sciogliendo in 150 ml di acqua demineralizzata 7,5 g di idrossido di Sodio, sono stati aggiunti due cucchiaini di alluminio in polvere. Il gas è stato poi raccolto all’interno di un palloncino, e i ragazzi hanno potuto vedere con i loro DEL
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occhi che, avvicinandolo ad una fonte di calore, il palloncino è esploso. I ragazzi, inoltre, hanno filmato tutti e tre gli esperimenti che saranno postati su YouTube e potranno essere visualizzati da chiunque fosse interessato. «É stata un’esperienza molto interessante» hanno affermato i ragazzi che hanno preso parte a questa esperienza, che poi hanno continuato: «Si è trattato di un’occasione per approfondire le nostre conoscenze in vista degli esami di Stato che sosterremo alla fine del nostro percorso di studi e dei successivi test universitari a cui saremo sottoposti prossimamente».
Sopra alcune ragazze del Liceo al lavoro nel
laboratorio di fisica e chimica.
Sotto il tecnico di laboratorio Aiello
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INTERVISTE
Intervista al sindaco di Cirò Mario Caruso
«Incontrare il Papa è stato emozionante»
Di Sorrentino Roberta e Leccadito Laura
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educe dall’importante udienza avuta nei giorni scorsi con papa Francesco, il sindaco di Cirò Mario Caruso, ci ha raccontato la sua esperienza in Vaticano. Com’è nata l’idea di andare a fare visita al papa? «L’idea di incontrare il papa è nata in occasione della terza giornata regionale del calendario in memoria di Luigi Lilio, una giornata finanziata dalla regione Calabria. Quest’anno il parroco aveva fatto richiesta di un’udienza papale e il Santo Padre ha accolto la richiesta. Così abbiamo deciso, di consegnargli sia l’astrolabio in onore di Lilio e sia il vino che è simbolo di Cirò». Che emozione ha provato nel suo incontro con il papa? «Parlare con il papa è stata un’emozione unica perché si tratta di una personalità molto importante, ma anche perché nonostante questo si è dimostrato disponibile ed attento». Come ha commentato il papa i regali ricevuti? «Papa Francesco è rimasto molto entusiasta dei doni ricevuti. Ha commentato i regali dicendo: “Bravi continuate così” e poi ha aggiunto “Pregate per me”. Abbiamo potuto percepire»il suo entusiasmo e l’interesse verso la storia di Lilio, anche quando ha iniziato a salutare i fedeli che erano sul sagrato. Ogni sosta durava circa un minu-
In alto: Gli alunni della Scuola Primaria in Piazza San Pietro a Roma
Sotto: Il sindaco di Cirò Mario Caruso durante la sua visita in Vaticano
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to, ma quando è arrivato da noi, si è fermato per circa quindici minuti tanto che la gendarmeria, più volte le ha ribadito che dovevano proseguire». In riferimento ai festeggiamenti che ogni anno si svolgono in ricordo di Lilio, si ritiene soddisfatto della risposta della cittadinanza? Il suo impegno è ripagato dal giusto entusiasmo? «Nel 2010 quando ricorreva l’anniversario per i 500 anni della nascita di Lilio, come Amministrazione comunale abbiamo deciso di avviare un percorso di promozione del turismo. Per il primo anno abbiamo realizzato tante cose che prima erano sconosciute anche a noi partendo dal museo di Lilio. Realizzato il museo, abbiamo avviato altre attività ma la popolazione, ancora non aveva capito bene di cosa stavamo parlando. In questi cinque anni abbiamo però avuto settemila visitatori al museo dimostrando che c’è stata una presa di coscienza, sia all’esterno ma anche dal paese stesso». Qual è il suo parere sull’edizione di quest’anno? «Il parere è positivo, infatti l’edizione di quest’anno ha avuto maggiore successo grazie alla presenza di nuove iniziative. Una di queste è l’inserimento durante il corteo storico di una rappresentazione teatrale sulla tavola della biccherna. Abbiamo coinvolto, inoltre, la scuola in modo che alle nuove generazioni rimanesse una idea positiva di Lilio e dell’opera da lui svolta. In questa occasione abbiamo anche avuto la conferma che la proposta di legge attualmente ferma alla Camera dei deputati, per l’istituzione della giornata nazionale in memoria di Luigi Lilio, è in dirittura di arrivo e speriamo che entro il 2015 la proposta diventi legge. Infine, un aspetto importante riguarda la richiesta che abbia-
mo avanzato alle istituzioni scolastiche in modo che di Lilio se ne parli all’interno dei programmi scolastici». Quali progetti ha l’amministrazione comunale riguardo la scuola? «Gli investimenti che prevediamo riguardano soprattutto la messa in sicurezza delle scuole. Dopo aver fatto interventi contro i sismi, abbiamo installato, su tutte le scuole che sono di nostra pertinenza dei panelli fotovoltaici. Abbiamo anche attivato un nuovo impianto di riscaldamento». Quali altri eventi culturali saranno organizzati nei prossimi mesi a Cirò? «Nei prossimi mesi prevediamo l’attivazione della sede dell’enoteca regionale, perché con l’insediamento della nuova Giunta Regionale, Cirò e Lamezia diventeranno finalmente le sedi ufficiali. Da Cirò proviene circa l’80% dell’intera produzione di vino calabrese. L’enoteca verrà inserita al primo piano del palazzo che era già adibito a museo del vino; quest’ultimo, nel 2008, era stato proprio allestito da alcune classi del liceo scientifico di Cirò. La parte sperimentale dell’Enoteca Regionale, invece, rimarrà a Lamezia. Il nostro augurio è quello di poter realizzare questo progetto nei prossimi mesi».
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INTERVISTE
Scuola secondaria di primo grado La classe seconda B intervista il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Alessandra Arcuri
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ra le tante attività scolastiche svolte con la 2 media sez. B dell’Istituto Omnicomprensivo” L. Lilio”, abbiamo affrontato l’unità didattica sul “Giornale”, studiandone la storia, come si scrive un articolo di cronaca, come viene impaginato. Con la classe abbiamo pensato di fare una esperienza giornalistica e dato che alla base di ogni articolo vi è sempre la ricerca delle informazioni per poterlo scrivere e” l’intervista” è una tappa importante per ogni giornalista, abbiamo pensato di intervistare la Dirigente Scolastica prof.ssa Angela Corso. Cosa l’ha spinta a diventare una Dirigente Scolastica? Ho sempre pensato alla possibilità di un cambiamento all’interno della scuola, quindi ho voluto in prima persona essere guida e interprete di questo cambiamento. Da quanti anni esercita questa professione? Quest’anno è la mia prima esperienza. Cosa le piace del suo lavoro? E’ presto per dirlo, ma quello che mi entusiasma è il contatto con tutte le persone. Pensavo che lasciando il mio ruolo di docente non avrei avuto più contatto con gli alunni, ma il mio desiderio di essere “protagonista” del cambiamento della scuola era molto forte. In verità ho scoperto che è possibile mantenere il contatto con tutti gli alunni, con i loro genitori, con tutti i componenti della scuola e soprattutto con le Istituzioni esterne come Comuni, Uffici Scolastici, Associazioni culturali… Cosa insegnava quando era docente?
Matematica e Fisica in un Liceo Scientifico. Come ha trovato la scuola quando è arrivata? Essendo un Istituto Omnicomprensivo dove ci sono scuole di diversi ordini e gradi, ci sono ovviamente problematiche diverse. In un primo momento, poiché ero alla mia prima esperienza, ho avuto un pò di ansia, ma subito dopo mi sono tranquillizzata, in quanto i plessi sono collocati tutti nello stesso territorio, quindi facilmente raggiungibili e poi ho visto questa esperienza come un momento di crescita professionale. Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli che vorreste cambiare? Ho trovato persone ben disposte e aperte al confronto, non solo nei docenti, ma in tutto il personale scolastico, negli Enti territoriali e nelle varie Istituzioni. Quali sono state le sue esperienze formative per diventare la donna che è oggi? Qualunque esperienza comincia dalla famiglia d’origine e poi abbraccia anche la famiglia che si costituisce, la scuola, gli amici. Nella mia vita ho avuto accanto persone che mi hanno sostenuto e appoggiato, ma devo tanto anche al mio carattere deciso, che mi ha sempre fatto affrontare ogni ostacolo come una sfida da vincere, come una prova da superare. Si è mai trovata a risolvere problemi gravi all’interno della scuola, se si quali? Sono abituata ad affrontare ogni problema con coraggio, anche perché c’è sempre una soluzione a tutto, non esaspero i problemi! E’ fiera della nostra scuola? Sono contenta perché ho potuto fare tanto e spero di fare sempre meglio.
A noi ragazzi cosa pensa di consigliare per il futuro? Di non scoraggiarvi mai e di affrontare le difficoltà con tanto coraggio. Qual è il segreto per essere una buona Dirigente Scolastica in linea con i tempi in cui viviamo? Non conosco segreti, ma sicuramente bisogna avere tenacia, pazienza e molto autocontrollo. Riesce a gestire il rapporto scuola-famiglia? Quali sono le difficoltà? Sono una persona molto organizzata è una mia caratteristica, quindi riesco a conciliare al meglio le due cose. Diventare Dirigente Scolastico è sempre stato il suo sogno nel cassetto? No, non era il mio sogno, ma avendo sperimentato tanto come docente, nuove didattiche, esperienze formative di ogni genere, ho pensato ad una evoluzione lavorativa, mantenendo sempre un ruolo all’interno della scuola. Questa professione richiede molti sacrifici? Sicuramente niente è semplice, ma quello che ho fatto quest’anno mi ha molto soddisfatto, quindi sono contenta nonostante i sacrifici che ho dovuto fare. Quali sono i progetti futuri per la nostra scuola? Di progetti in mente ne ho tanti, ma sicuramente mi concentrerò molto sui progetti strutturali. Siamo entrati nel progetto “Scuole belle” per risolvere qualche problema . Spesso ci si occupa della didattica, dei metodi, ma poco delle strutture in cui si vive. Era una studentessa studiosa? Si abbastanza, ero molto curiosa, voleva conoscere ogni cosa. Che rapporto ha con il personale della scuola? Aperto e pacifico. Quali sono le sue passioni? Mi piace la musica, la pittura, anche lo sport, ma non ho molto tempo per praticarlo. Nel nostro paese si trova bene? Si, con me è stato molto accogliente. Qual è la manifestazione che le è piaciuta di più? Le manifestazioni sono state tutte impegnative e mi hanno dato molta soddisfazione, ma ciò che mi ha colpito tantissimo è stato il concerto di Natale, perché l’ho visto come un momento di comunione per l’intero Istituto.
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Il Maggio dei libri: “Leggere fa crescere”
I ragazzi della Scuola “Lilio” di Cirò, commentano la Costituzione italiana con il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, On. Tonino Scalzo.
Da ilCirotano.it
26 maggio 2015 ore 10.00, Sala del Consiglio della Regione Calabria: gli allievi della Scuola Secondaria di I grado dell'I.O. "L. Lilio" di Cirò (Kr) incontrano il Presidente del Consiglio della Regione On. Antonio Scalzo, il Deputato On. Nicodemo Oliverio, il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Dott. Diego Bouché e i Consiglieri della Regione Calabria On. Sebastiano Romeo e On. Nicola Irto, per leggere e commentare la Costituzione italiana. Così scrivono sull’evento Strill.it – Quotidiano in tempo reale fondato nel 2005 da Raffaele Mortelliti e Giusva Branca e IlLametino.it e mpt.ildispaccio.com: “La forza positiva degli alunni dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò e la loro adesione ai valori della vita democratica, al rispetto delle sue leggi e regole fondamentali, al centro della visita istituzionale che hanno avuto a Palazzo Campanella. Accompagnati dal
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dirigente scolastico Angela Corso e dal direttore amministrativo, Antonio Luigi Ruggiero, gli allievi della scuola secondaria di primo grado, nell’Aula consiliare, hanno condiviso con il presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo, con i consiglieri Sebi Romeo e Nicola Irto, con il loro concittadino, il parlamentare Nicodemo Oliverio e con il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, la lettura ed il commento di alcuni articoli della Costituzione italiana, dicendosi orgogliosi di “questa Carta fondamentale della Repubblica e fonte primaria di tutte le leggi”.“ Siamo qui nell’ambito del progetto ‘Il maggio dei libri’, che ha come scopo di diffondere la cultura della lettura in tutte le sue forme ed in ogni contesto. Ringrazio, a nome della scuola, il presidente Scalzo ed i consiglieri per l’accoglienza e la dimostrazione di affetto che ci hanno riservato”, ha sottolineato Angela Corso.
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L’iniziativa si è sviluppata nel segno di un rapporto di vicinanza e complicità tra Istituzione e giovani. In questa direzione, dopo il messaggio di speranza porto da Diego Bouchè, quello di Sebi Romeo: “Dobbiamo partire proprio da voi – ha rimarcato il capogruppo del Pd- per costruire un confronto che concorra a delineare una fetta importante di democrazia, avvicinando due istituzioni primarie, quali la scuola e la Regione, che insieme possono far molto per alimentare in voi l’entusiasmo di nuove opportunità nel quadro di una società destinata a cambiare sempre più”. “Il progetto ‘Ragazzi in aula’ adottato dal Consiglio regionale della Calabria, destinato agli studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori di tutta la Regione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, nasce dalla necessità, che avvertiamo sempre più forte, di farvi misurare sul programma di comunicazione istituzionale, mettendovi a disposizione strumenti metodologici e formativi affinchè possiate essere i veri attori di una società che sublimi il diritto di cittadinanza in senso profondo di appartenenza ai valori positivi che la comunità esprime”, ha sottolineato Nicola Irto. “La nostra Costituzione ha garantito democrazia, libertà e sviluppo. La sua modernità sta tutta nei valori e nei principi che esprime: vero patrimonio politico e culturale delle nuove generazioni. La sfida per il futuro sarà quella di dare a tutti i giovani, fin dai banchi di scuola, la possibilità di vivere la Costituzione in tutti i suoi aspetti. Solo conoscendola, la si potrà, infatti, rispettare e difendere”, ha aggiunto Nicodemo Oliverio.
Ha concluso la bella iniziativa, il presidente Scalzo, rivolgendosi così ai giovani: “Il percorso di visite guidate che vi vede numerosissimi da ogni parte della Calabria, vi permette di focalizzare ruolo e funzioni della massima Assise calabrese, nonché l’iter di approvazione delle leggi regionali. E’ un percorso nel quale crediamo fermamente, nella consapevolezza che la lotta senza quartiere per la legalità, che è la battaglia delle battaglie, passa dagli strumenti della formazione e della partecipazione attiva. Servono impegno e passione per uscire dall’isolamento e voi, con la vostra curiosità ed il vostro entusiasmo, ce la potete fare. Sapendo sempre di trovarci accanto nel vostro cammino”. Un altro risultato di eccellenza conseguito dai ragazzi dell’Omnicomprensivo di Cirò, reso possibile dalla compostezza di tutti gli 84 alunni partecipanti alla visita e dall’autorevolezza dei docenti Perlita Barasacchio, Maria Rotundo, Vittoria Tallarico, Alessandra Arcuri, Antonella Vulcano e Clelia Geremicca. Encomiabile la direzione dell’intermezzo musicale del coro-orchestra Krimisa diretto dal maestro Vincenzo Greco, che ha suonato e cantato l’inno di Mameli e l’Inno alla Gioia.
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TEATRO
Premio Teatro all’Omnicomprensivo di Ciro’
Studenti Liceali e bambini della primaria di Cirò primi nella Rassegna “Teatro a Scuola”
Da ilCirotano.it
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el gremito Auditorium del Filolao di Crotone, i cirotani del Liceo Scientifico Ilio Adorisio e della scuola primaria S.Elia sono stati premiati per essersi classificati primi nella Rassegna Teatro Scuola Città di Crotone. Firmata da Angelo Gallo, Presidente del Teatro della Maruca “uno spazio “off”, chiuso ai grandi circuiti ma capace di creare grandi emozioni”, la motivazione del premio dei liceali è un encomio solenne “Per il coraggio, la forza e la grande capacità degli allieviattori, che hanno saputo portare in scena una tematica così complessa quale sempre è quella della legalità; per il messaggio della rappresentazione e la volontà di tenere viva la memoria di eventi che non possiamo e non dobbiamo dimenticare ma che non sempre sono scritti sui libri di storia” al pari di quella messa in nuce per i bambini della scuola primaria guidati da Marianna Punelli “Per la grande espressività raggiunta dagli allievi –attori; per la bellezza e semplicità della scenografia; per il tema trattato volto a sensibilizzare anche i più piccini; per aver saputo evidenziare la generosità della Natura e l’avidità dell’uomo che spesso non si rende conto del male compiuto ai danni della stessa; per la freschezza, l’impegno e la dedizione dei piccoli attori”.
I Liceali guidati da registe di “eccellente eccezione” quali Filomena Caruso e Brunella Morrone, hanno rappresentato l’inedito di Egidio Romano “Ah, che mondo sognavamo”. In esso Francesco, Nicoletta, Maria, Claudia, Margherita, Vincenzo, Francesca, Adele ed il resto della valente compagnia teatrale liceale, nel dramma del tema, a voce forte e chiara, si chiedevano “Dov’è, dov’è mio figlio? Lo cerco da tanti anni e lo farò fin quando ci sarà una goccia di olio per la mia lanterna”. I l drammatico e coinvolgente dramma di Egidio Romano, raccontato in maniera magistrale dai liceali di Cirò, tratta di terrorismo e delle vittime di mafia, e tra esse di Falcone e Borsellino e Dodò e Lea Garafolo : un inno alla legalità in cui autorevole si impone un lenzuolo bianco su cui scrivere, nell’affermazione della legalità, un futuro diverso e senza violenze, nella certezza del diritto e contro ogni sopruso. I bambini della Primaria – pure primi nella categoria corrispondente – hanno rappresentato “Abbracciamo un albero”, così come ricorda Marianna Punelli, “Per difendere il verde nelle nostre città. Per amare ed entrare in contatto con la natura. Per dare il benvenuto ai tanti alberi che metteremo a dimora
durante la Festa dell’Albero Per salvare gli alberi dagli abbattimenti. Per abbracciare la conoscenza e la cultura dell’ambiente. Per lanciare un messaggio di pace e di interculturalità”. Angela Corso, presente alla premiazione così come alla giornata dell’ 8 maggio (di esibizione delle attività in Rassegna) non nasconde la soddisfazione dei risultati conseguiti dagli alunni dell’Omnicomprensivo, di recente pure accolti autorevolmente nei più alti scranni della democrazia istituzionale calabrese. “Ringrazio gli organizzatori della Rassegna per l’opportunità offerta alla intera provincia di Crotone, la prof.ssa Liperoti referente della Rassegna, tutti i docenti presenti, gli studenti e i miei bambini. Gli obiettivi primari dell’attività teatrale, così come recita il manifesto di progetto, tra cui “l’acquisizione di competenze relazionali e comunicative” nonché l’opportunità del fare teatro, ossia di ”interagire con il territorio, di tutelarne la storia, tradizioni e cultura, di difenderne la memoria e di promuoverne la crescita”, sono stati pienamente raggiunti. Con gli organizzatori della Rassegna bisogna collaborare per costruire occasioni di “incontri e di scambi culturali tra scuole” e per interagire più proficuamente con le Istituzioni e con le associazioni culturali presenti sul territorio”.
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Shoah: parlarne per non dimenticare Anche il comprensivo “Luigi Lilio” ha celebrato il 27 gennaio
In alto: Il nostro Dirigente la Prof.ssa Angela Corso con il Dirigente dell’ITIS A. Volta di Guidonia l’Avv.to Maria Cristina
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Di Sandy Manica
Il Giorno della Memoria si celebra, ogni anno, il 27 gennaio ed è la giornata dedicata alla commemorazione delle vittime della Shoah. Durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento sono stati uccisi milioni di Ebrei perché
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appartenenti, secondo Hitler, a una razza inferiore, impura. Le atrocità che dovettero subire furono molte. Nel 1942, Hitler procedette allo sterminio di tutti gli Ebrei sia in Germania che nei paesi conquistati. Comparvero i primi campi di sterminio, detti anche lager, dove furono deportati i detenuti. Inizialmente, ai prigionieri, venne proibito il diritto di esercitare il proprio lavoro, di andare a scuola come facevano gli altri bambini, di sposare persone di “razza ariana”. Viene chiamato “Giorno della Memoria” per ricordare ciò che hanno subito gli Ebrei per colpa dei Tedeschi che provavano verso di loro disprezzo, come se non fossero uomini. Le testimonianze di coloro che sono sopravvissuti nei campi sono molte. Una delle più conosciute è senza dubbio quella di Primo Levi, riportata nel suo romanzo “Se questo è un uomo”. Quella della piccola Anna Frank, vissuta
e deportata nel campo di Auschwitz. Finalmente il 27 gennaio del 1945 i Russi hanno segnato la fine di queste atrocità anche se i prigionieri erano rimasti in pochi poiché i Tedeschi avevano astutamente portato via tutti gli altri. Riguardo alla celebrazione di questa giornata, nella nostra scuola, nei giorni 22 e 27 gennaio ci sono state delle manifestazioni durante le quali noi ragazzi abbiamo letto le testimonianze di alcune persone vissute nei lager; infine abbiamo guardato un film riguardo alla Shoah. Sono state due giornate molto significative perché ci hanno dato modo di riflettere su quanto noi siamo stati fortunati a non aver vissuto ciò che hanno subito gli Ebrei, ad avere la mia famiglia vicino, a vivere in un luogo sicuro e in un’epoca diversa. Quello che è accaduto al popolo ebraico non dovrà succedere mai più, perché erano e sono uomini come noi e, in questo mondo, siamo tutti della stessa razza: umana.
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Scuola primaria tempo pieno
Gli alunni della quarta A in visita al Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia (Cs)
Scuola primaria tempo pieno
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Venerdì 23 Gennaio 2015, noi bambini della classe quarta A insieme agli altri alunni delle classi terza A e quinta A della scuola primaria S.Elia tempo pieno, accompagnati dalle maestre, ci siamo recati a Ferramonti di Tarsia per visitare l’ex campo di concentramento. Arrivati al campo ci ha accolto una guida che ci ha fatto entrare in un padiglione dove ci attendeva una testimone della persecuzione degli Ebrei: la signora Dina Freidman Smadar proveniente da Israele. Lei parlava in lingua inglese però c’era un’interprete che traduceva tutto ciò che noi le chiedevamo. La signora Dina ci ha raccontato che i suoi genitori, per sfuggire alla persecuzione dei tedeschi, si imbarcarono su un battello da Bratislava per raggiungere la Palestina che invece si arenò su un’isolotto dell’Egeo. Tutti i profughi dopo due anni trascorsi a Rodi furono inviati a Ferramonti compresi i suoi genitori che si sposarono nel campo di Ferramonti dove lei nacque e dove rimase fino all’arrivo delle truppe alleate. Oggi la signora Dina Smadar è un’artista a livello internazionale. La guida, invece, ci ha raccontato la storia del campo: era il più grande campo di internamento per ebrei stranieri in Italia e fu fatto costruire nel 1940 proprio in quella zona perché era molto paludosa e insalubre perciò gli ebrei potevano morire di malaria, il campo era circondato da filo spinato ma senza corrente elettrica.
La Shoah secondo gli alunni della 3 A C
i sono tante parole per descrivere gli uomini cattivi, ma devi sapere che una persona è cattiva per ciò che fa, non per ciò che appare. Prova a completare le frasi che ti spiegheranno il significato delle parole sottolineate. Quest’uomo è razzista perché…non ha rispetto per le persone che hanno colore, religione e cultura diversi. Quest’uomo è crudele perché…si diverte a far del male al prossimo. Quest’uomo è incivile perché… non conosce le regole del vivere democratico. Quest’uomo è spietato perché… non perdona, non ha pietà e si diverte nel vedere soffrire gli altri.
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Poi, sempre con la guida, abbiamo visitato anche le baracche e tra queste ce n’è una adibita a Museo della Memoria di Ferramonti. Qui dentro sono conservati documenti del passato, foto e oggetti degli internati, una scatola che conteneva il “Chinino”( l’unica medicina adatta a curare gli ammalati), schede della polizia, lettere dei familiari degli ebrei, programmi scolastici, pagelle, disegni dei bambini e regolamenti che gli internati dovevano rigorosamente rispettare ; infatti la guida ci ha detto che le persone dovevano rispondere a tre appelli giornalieri di controllo, alle ore 9, alle 12 e alle 19 e dovevano salutare la bandiera. Una mattina un ebreo non fece il saluto e per questo motivo fu rinchiuso per cinque giorni in un posto chiamato “ CAMERA di SICUREZZA” dove sopra c’era la CAMERA ELETTRICA. La guida, inoltre, ci ha raccontato che la posta veniva controllata e se conteneva qualcosa che non piaceva, quella parte veniva cancellata; nel campo si celebravano matrimoni, l’abito della sposa veniva fatto con un lenzuolo, il bouquet con dei fiori di campo e il pranzo era costituito da cicorie e fichi, il caffè si ricavava dalle cicorie. Noi bambini, nel visitare il campo e nell’ascoltare tutto ciò, abbiamo provato tanta tristezza e tanto dolore, perché anche se il campo di Ferramonti non fu un luogo di sterminio, fu comunque un posto dove rinchiusero tanti ebrei. Quelle persone non avevano fatto nulla di male, non avevano nessuna colpa per essere allontanate dalle loro case, dai loro paesi, dai loro affetti e buttate nei campi di concentramento. A Ferramonti, il nostro pensiero si è soffermato verso i tanti bambini ebrei uccisi nei vari campi di sterminio, come abbiamo avuto modo di vedere attraverso i video guardati alla L.I.M., immagini che ci hanno toccato il cuore. A tutti i bambini ebrei sono stati negati i principali diritti umani come ad esempio: -il diritto al nome e alla propria identità (erano solo un numero), -il diritto alla famiglia (venivano separati dai genitori, da fratelli e sorelle), -il diritto alla salute, alla nutrizione, all’istruzione, al gioco… ma soprattutto il DIRITTO alla VITA. Noi pensiamo che nessuno può togliere la vita a un’altra persona: il Signore ci ha dato la vita e solo a Lui spetta toglierla. Noi tutti siamo ritornati a casa più sensibili verso questo tragico avvenimento e abbiamo capito che siamo tutti UGUALI perciò, così come ci dicono le maestre, dobbiamo rispettarci, volerci bene ed essere tolleranti nei confronti degli altri, già da quando siamo piccoli. CI AUGURIAMO soprattutto che la SHOAH NON ACCADA MAI PIU’ in futuro.
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L’Omnicomprensivo di Cirò in visita al Senato a Roma Alunni della scuola media e liceali insieme in una esperienza unica e coinvolgente
Di Elena Morelli
In alto: Il gruppo di alunni e docenti a Roma
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iorno 21 Aprile 2015, una rappresentanza degli alunni delle classi IV liceo e della scuola "media" di Cirò hanno avuto l'opportunità e il privilegio di visitare Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica a Roma. I 38 ragazzi sono stati accompagnati dalle professoresse Angela Costa e Perlita Brasacchio e da un componente del personale ATA, Michele Sirianni. Arrivati nel pomeriggio, hanno potuto passeggiare per il centro dell'urbe, visitando il famoso Colosseo, Piazza Venezia ed altri celebri posti e monumenti siti nella Capitale, prima di rientrare in hotel. Al mattino, dopo un'altra passeggiata turistica dedicata a Piazza di Spagna, la nota Fontana di Trevi e la Galleria di Alberto Sordi, i ragazzi sono stati condotti dai docenti alla mostra "Matisse Arabesque", curata da Ester
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Goen e proposta nelle Scuderie del Quirinale. Quest'ultima, attraverso l'esposizione di varie opere di Matisse, proponeva quasi una rivisitazione e una riscoperta dell' influenza e della suggestione che l'Oriente, con i suoi colori e arabeschi, ebbene nella pittura dell'artista. Un'opera, quella Matissiana, che ricercava nuovi spazi e nuove strutture, composizioni libere da costrizioni formali che suggerissero nuovi colori e ambienti più vasti. Dopo una breve sosta in centro, gli alunni dell'Omnicomprensivo hanno poi incontrato l'on. Nicodemo Oliverio, sempre disponibile e vicino alle esigenze della nostra scuola, che li ha guidati nella Biblioteca del Senato, aula importante per l'Italia sul piano storico quanto su quello politico e governativo, dove un'efficiente guida li ha informati circa le principali funzioni e caratteristiche del Senato nella politica italiana e la Costituzione. Poco dopo, i ragazzi hanno assistito ad una vera
seduta dell'Assemblea che, quel giorno, dibatteva su importanti disposizioni "per lo svolgimento contemporaneo delle elezioni regionali e amministrative". La seduta, sospesa nel primo pomeriggio, è stata poi riaperta sotto la presidenza di Roberto Calderoli, il quale salutando l'Omnicomprensivo ha suscitato un forte applauso nell'aula. Esperienza coinvolgente ed unica, quindi, quella dei nostri ragazzi, che hanno potuto visitare uno dei luoghi più importanti e celebri della nostra politica, dove ogni giorno si discute e si decide sulla vita dei cittadini italiani.
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Donne vittime di “364 giorni di indifferenza” Celebrata in modo insolito la festa dell’otto marzo
Di Mariafrancesca Murano e Isabella Capalbo
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unedì 9 marzo, alle ore 17:00, si è svolta, nella sala convegni del Liceo “Ilio Adorisio” di Cirò, una manifestazione dal titolo “364 giorni di indifferenza”. L’iniziativa ha avuto inizio con i saluti della dirigente scolastica Angela Corso e del sindaco di Cirò Mario Caruso. Dopo i saluti, si è svolta lo spettacolo teatrale, durato circa un’ora, messo in scena dalla compagnia “Lalineasottile” composta da Antonella Carbone, Alessandra Chiarello, Vladimir Costabile e Massimo Costabile. I bravissimi attori di Cosenza si sono cimentati nella rappresentazione intitolata “Donne mie” raccontando le testimonianze di alcune donne che sono state vittime di abusi e maltrattamenti; questi racconti sono stati intervallati da alcuni brani musicali eseguiti dalla musicista Alessandra Chiarello. La rappresentazione è piaciuta molto a tutti i presenti, i quali sono rimasti stupefatti dal modo toccante e commovente con cui gli attori hanno esposto i racconti. Presente all’evento anche l’associa-
zione FIDAPA DI Cirò Marina con il suo presidente Giusy Nisticò che, nel suo intervento, ha raccontato l’evoluzione della condizione della donna nella storia. È toccato, poi, ai ragazzi che hanno dato il loro contributo con una poesia scritta dall’alunna Carmela Russo e recitata da Miriana Marrazzo del IV A. È stato poi il turno di Martina Virardi, studentessa di terza media che ha allietato i presenti eseguendo in brano “Donna” di Mia Martini. Anche i bambini delle scuole elementari hanno dato il loro contributo recitando delle poesie e leggendo dei testi molto significativi. Tutto ciò è stato molto significativo perché ha contribuito a far sì che i ragazzi prendessero coscienza della condizione della donna nella società contemporanea fin dalla scuola elementare. L’evento si è concluso intorno alle 19:00 con la citazione di William Shakespeare, a proposito della donna, recitata da Giusy Nisticò: “La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata”. LA
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Marylin Monroe: dalla casa famiglia alla serigrafia di Andy Warhol
L’icona del cinema americano resa immortale nell’opera dell’artista pop
In alto: Marylin Monroe A lato: L’attrice americana in una foto da adolescente
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di Giusy Aloisio Il mondo che avevo attorno non mi piaceva, era teatro per me” così si pronunciò, nella sua ultima intervista per la rivista Life, Marilyn Monroe, icona indiscussa di moda e bellezza, mai intaccata dallo scorrere incessante del tempo. E, molto probabilmente, per il suo fascino e la sua bellezza, nel 1967, Andy Warhol la scelse come soggetto per quella che sarà considerata poi la sua massima opera. Andy Warhol è stato un artista degli anni Sessanta. Nella sua vita, oltre che alla carriera di pittore, intraprese anche quella di fotografo, regista e pubblicitario, ma la forma d’arte che più prediligeva era la serigrafia, attraverso la quale riproduceva, in maniera quasi ossessiva, i prodotti e i personaggi mitizzati dai mass-media. Tra le sue opere più conosciute c’è, senza dubbio, quella realizzata mettendo insieme nove ritratti, dagli insoliti colori, di Marilyn Monroe, la diva più amata, più conosciuta e più desiderata di quegli anni. Ma, quasi al pari di un quadro imperfetto, l’immagine di questa donna, icona americana, celava una dimensione parallela, in contrapposizione a quella filtrata dalla società del tempo. Norma Jeane,
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nome di battesimo di Marilyn Monroe, nacque l’1 giugno del 1926 e, da quel momento in poi, la sua vita si articolò in un’infanzia vissuta all’interno di case famiglia, perché la madre, affetta da gravi disturbi mentali, l’abbandonò molto presto, lasciandola ad una vita apparentemente più felice di
quella che, sicuramente, lei avrebbe mai potuto offrirle. Scriveva Norma Jeane, nel libro della sua biografia, “Era meraviglioso avere un padre e poterlo guardare in una fotografia, sapere che io appartenevo a quell’uomo che, però, non conobbi mai.” In questa situazione di sostanziale isolamento affettivo, Marilyn cercò un
punto di appoggio sicuro, una certezza e una guida, desiderio che la portò a sposarsi a soli sedici anni, in un legame evidentemente prematuro; infatti, di lì a poco, si separò e il matrimonio fallì. Prima di questo infausto avvenimento devono però accadere ancora diverse cose. Una di queste riguarda il suo timido ingresso nel mondo della carta stampata e del cinema; ingresso che segnò la storia della cinematografia mondiale. Così Warhol nel 1967 selezionò, dopo una minuziosa ricerca, l’immagine di colei che già godeva di una fama postuma, di gran lunga superiore al livello di popolarità raggiunto in vita. Per questa sua opera, l’artista statunitense avrebbe quindi potuto montare un ritratto polifonico, basandosi su una grande versatilità di foto di qualità estremamente migliore rispetto a quella da lui utilizzata; ma, ovviamente, la scelta non è stata casuale. Warhol infatti, intuì abilmente, prima della morte di Marilyn, che la sua immagine sarebbe presto potuta diventare oggetto di culto e, contribuì a suggellare il suo mito, creando dei ritratti che divennero delle maschere-icone, simbolo di un’epoca, dietro cui si
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celavano desideri e timori della coscienza collettiva americana. Al tempo stesso, egli scelse proprio questa immagine, accentuandone l’aspetto costumistico, con il fine di privarla di unicità e vitalità. Di fatti, come egli stesso aveva a suo tempo dichiarato, la foto scelta non propone un volto con le caratteristiche solitamente richieste nel ritratto, ma piuttosto qualcosa di simile ad una maschera: capelli sofisticati, trucco perfetto abbinato al vestito e, uno sprezzante rossetto rosso che imprigionava un eterno sorriso di falsa gioia. Infatti, nonostante il successo, la
ricchezza e la fama di cui Marilyn godeva, la sua vita era mancante della vera felicità. Così come la storia ci insegna, la sua intera esistenza fu soggetta ad alcuni disturbi mentali, e fu scandita dall’assunzione di diversi farmaci al cui abuso viene fatta risalire la stessa causa della sua morte. Anche se, comunque, intorno alla figura di Norma Jeane, nel corso degli anni, sono state costruite diverse trame relativamente a questa sua doppia personalità, rimasta da sempre avvolta nell’ombra del mistero. E, la Marilyn di Warhol è certamente l’immagine di una star indiscussa, ma è
ancor più una scusante per afferrare il concetto della morte. Infatti, l’effetto provocato dalla sua serialità è il risultato di un’ossessione malinconica dell’oggetto perduto, uno stato allucinatorio. Anche se le dichiarazioni dell’artista a riguardo sono stati spiazzanti; “Per me la Monroe non è altro che una persona tra le tante. Posso soltanto rispondere che a me interessava la sua bellezza: e la Monroe è bella.” Nella stessa, ultima, intervista Marilyn dichiarò “il mondo intero si vergognerebbe se sapesse come vengono trattate le loro star di Hollywood.”
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In alto: La serigrafia di Andy Wharol dal titolo: “Marylin”
Sotto a sinistra: Wharol al lavoro
Sotto a destra: Wharol in uno dei suoi più famosi ritratti fotografici
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L’opera prima di Giusy Aloisio: “I perduti tasselli della felicità”
Una tra le eccellenze del Liceo Scientifico “I. Adorisio” di Cirò
Da ilCirotano.it
Parenti, compagni di classe, docenti ed Autorità - in un Auditorium abilmente sistemato dall’impegno tecnico-logistico di Carmela Gangale, di Michele Sirianni e dei collaboratori scolastici Gianni Giardino e Gino Manno – sono stati “convocati” dalla presentazione del libro di “esordio” di Giusy Aloisio, che Angela Corso, dirigente scolastica dell’Ilio Adorisio di Cirò, ha definito “una tra le eccellenze del Liceo, che al pari delle tante altre dà lustro alla nostra Scuola”, che interagisce proficuamente ed encomiabilmente con la più vasta comunità civico-sociale. Di scuola “positiva” ha parlato pure il Sindaco Mario Caruso, che nel suo saluto ha tenuto a richiamare il ruolo di riferimento e di preminenza socio-culturale del Liceo intitolato a Ilio Adorisio nel territorio cirotano, già “frequentato” da uomini illustri, di spessore internazionale, come San Nicodemo, Luigi Lilio, Gian Teseo Casopero, Elia Astorino, Giuseppe Gangale , Giovan Francesco Pugliese, Luigi Siciliani.
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L’intervento di Simona Caparra, già docente della Lilio e Presidente del Lions Club di Cirò Marina, è stato preceduto, così come il resto della seguitissima performance culturale, dal commento musicale curato dalla voce affascinante di Floriana Mungari e dalla chitarra polifonica di Giuseppe Fico. Simona Caparra nel suo seguitissimo intervento, ha tra l’altro detto che la presentazione di un libro è sempre un evento straordinario “soprattutto se l’autrice è una giovane e talentuosa studentessa. Ne sono commossa come docente, poiché è il sogno di ognuno di noi riuscire ad interessare i ragazzi alla lettura e far nascere l’amore per i libri. Ne sono felice come Presidente di un Club che da anni è impegnato a promuovere l’educazione alla lettura e ad avvicinare i giovani ai libri. Abbiamo creato, infatti, con Progetto Lettura, un angolo Lions presso la Biblioteca comunale. Scrivere vuol dire superare la realtà, trasformarla, esaltarla, per trasmettere agli altri l’energia, la forza, le emozioni che agitano il nostro cuore. E scoprire questa passione in una scrittrice così giovane e promettente, ci riempie di orgoglio e di gioia.” Giuseppe Virardi, cirotano doc, dirigente scolastico in pensione e adrenalinico presidente del Rotary Club “Terra degli Enotri” di Cirò Marina, ripercorre ne “I perduti tasselli della felicità” i suoi ricordi da adolescente, che per le vie del borgo - così come Giusy Aloisio definisce la sua Cirò del romanzo – si alimentava ai Valori culturali, umani e sociali del paese “di noi che chiamati fummo greci, ma greci più grandi”; che gioca e dialoga per le straduzze scoscese della Valle con Grandi come Lilio e Casopero; che laddove Giusy scrive “Credevo d’aver conosciuto ormai ogni forma di dolore, ma la fitta al cuore che provai dinnanzi all’avversione di mia madre fu quanto di più terribile potesse accadere a un animo fragile come il mio” mette in nuce la denuncia contro la violenza di genere e la società maschilista, che costringe in una morsa retrograda e soffocante dove non si è “essere umani”.
Rita Vizza, insegnante di italiano della piccola Giusy sin dal primo anno di Liceo, è commossa “Giusy è studentessa modello, apprezzata e stimata dai compagni, amici ed insegnanti per prontezza d’ingegno, disponibilità e completezza formativa; è un’alunna riservata, rispettosa e sensibile, pronta ad aiutare chiunque ne abbia bisogno. Giusy ha una grande passione per lo studio e per la scrittura. Frutto di questa sua passione è il romanzo appena pubblicato “I perduti tasselli della felicità”, dove i capitoli scorrono veloci come le scene di un film drammatico”. La vocalist Floriana e la chitarra di Giuseppe incantano la platea mentre l’abile regia di Paolo Cerrelli, libraio in Crotone ed uomo di vasta Cultura, “convoca” da perfetto chairman, le riflessioni dei compagni di Giusy - di Patrizia Siciliani, di Mariaflora Annibale, di Eleonora Iuzzolini, di Marilena Murano-sul romanzo che ha affascinato quanti lo hanno letto e che in molti passi contiene non solo problemi giovanili ma anche temi sociali complessi e intricati. Giusy, nonostante l’emozione, è autorevole nelle risposte che fornisce ai suoi compagni: saggia, competente, dolce. In lei è facile scorgere la futura scrittrice di successo. Il coroorchestra Krimisa, organizzato e diretto dal maestro Vincenzo Greco, con la musica e il canto di “Essere umani” di Marco Mengoni conclude la iniziativa culturale, con
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un messaggio solenne “l'unico modo per rispondere a tutta la violenza nel mondo è rispondere con un grande abbraccio: io continuo a credere negli esseri umani”. Angela Corso, la Dirigente scolastica dell’Omnicomprensivo, è soddisfatta: la partecipazione alla presentazione del libro è la prova evidente che la sua Scuola ancora una volta è “entrata” nel territorio per una intesa che lo contamina, che lo migliora. E con un romanzo dei “suoi” liceali “Un romanzo vero quello di Giusy, dove il “parlare”, il dialogo, approda all’isola di Socotra, l’isola felice che è la Panchaia citata da Virgilio riconducibile al mito della fenice; un romanzo quello della liceale cirotana che commuove, che suscita ammirazione, affetto, tenerezza, che in molti accende il coraggio del pianto”.
In alto: Giusy Aloisio con la prof.ssa Rosa Rita Vizza ed il DSGA Luigi Ruggiero
2° Memorial calcistico in ricordo del Dirigente scolastico Gabriele Vincenzo. “Sempre con noi”, lo striscione per il Preside e Saverio. Cirò 4 febbraio 2015
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due anni dalla scomparsa di Gabriele Vincenzo, Preside dell’Istituto omnicomprensivo di Cirò, morto prematuramente in seguito ad un infarto, la nostra scuola ha deciso di ricordarlo organizzando il 2° Memorial calcistico. Alle 10.00, presso il campo sportivo “Ottavio Malena”, in via Sant’Elia, si è disputato un torneo i cui partecipanti, alunni e professori del Liceo scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò, si sono divisi in quattro squadre (rossa, blu, bianca, nera) e si sono impegnati a giocare le varie partite di calcio (11 contro 11), facendo divertire il pubblico presente. All’inizio dell’evento, la Dirigente scolastica Angela Corso ha voluto, innanzitutto, ringraziare coloro che hanno reso possibile lo svolgimento della giornata, e poi volgere un pensiero sul significato di tale manifestazione: “Siamo qui per commemorare il Preside, persona degna, che ha operato negli anni in modo eccellente, lo
dimostra lo splendido ricordo che conservano di lui professori e alunni. Mi sento orgogliosa e felice di aver trovato un’ottima scuola”. La Dirigente continua dicendo: “Lo sport rappresenta di certo un’attività didattica con la finalità di formare globalmente la personalità degli allievi; oltre al beneficio fisico, permette di liberare le energie negative e di trasformarle in positive. Comprende una coordinazione motoria, ma soprattutto incrementa il rispetto delle regole, il lavoro di squadra e la sana competizione che è importantissima per migliorare se stessi sotto tutti i punti di vista”. Intorno alle ore 12.00 il torneo ha avuto fine con una splendida esibizione di Martina Virardi che ha interpretato la canzone ‘Alleluia’, regalando ai presenti un momento di grande commozione. Un profondo e sentito pensiero è stato rivolto anche al collaboratore scolastico Saverio Allevato, scomparso prematuramente circa due anni fa. Tutti lo ricordano per la disponibilità, la bontà e l’amore verso il suo lavoro.
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I Lavori del progetto “Laboratorio grafico-pittorico” in mostra nei locali del Liceo “I. Adorisio” A sinistra: Un Murales per l’art. 33 della Costituzione Italiana
Sotto: Il “Ciclo dei Mesi”, disegni a matita raffiguranti le sculture di Benedetto Antelami del Battistero di Parma, ed altre opere.
Coordinatori del Progetto: Prof. Sergio Marino e prof.ssa Luisa Belcastro. Alunni: Parrotta D., Aloe S., Greco F., Martucci M., Panebianco G., Stasi M., Licciardi M.C., Malena M., Marinello N., Maringola V., Palmieri C., Baffa R., Bevilacqua G., Funaro M., Greco F., Spataro C., Saltarello S., Sammarco E., Berardi G., Rizzo P., Renda A.
L’editoriale del D.S. Prof.ssa Angela Corso (Continua da pagina 1)
lizzato, è diventato anch’esso on-line: è necessaria una password per conoscere le valutazioni o le assenze dei propri figli. Forse tutta questa “fredda” tecnologia ha fatto perdere di vista le tematiche sociali? Non è così, la tecnologia ben si sposa con convegni sulla legalità, dibattiti sulla tolleranza, manifestazioni contro l’abuso sulle donne, lezioni sui doveri contributivi dei cittadini o sulla prevenzione dei tumori, con seminari di fisica o lezioni di orientamento universitario e verso la carriera militare. Per non dimenticare i grandi momenti di socializzazione rappresentati dalle visite guidate e dai viaggi di istruzione.
La scuola è anche il luogo in cui i ragazzi riescono ad esprimere tutta la loro creatività artistica, mediante la pittura, il teatro e la musica; letteraria, partecipando a progetti e concorsi nazionali di lettura creativa o scientifica, mettendosi alla prova e confrontandosi con i propri coetanei; è il luogo in cui è possibile fare sperimentazione sulle più moderne tematiche scientifiche. La scuola è interscambio culturale fra giovani mediante gemellaggi o progetti ERASMUS. La scuola è ricerca didattica interna ed in rete con altre scuole. Tutto questo è una scuola performante, formativa, inclusiva, socializzante, orientante, viva, dinamica e al passo con i tempi. Tutto questo è la nostra scuola!
Progetto PON F3
F-3-FSE04_POR_CALABRIA-2013-20
La Voce del Lilio
Giornalino scolastico dell’ Istituto Omnicomprensivo “L. Lilio” di Cirò
Esperto:
Dott.ssa Laura Leonardi
Tutor:
Prof. Sergio Marino Prof. Michele De Luca Prof.ssa Angela Costa
Ufficio di redazione: Direttore Responsabile: Giusy Aloisio Redattori:
Giusy Aloisio, Laura Leccadito, Roberta Sorrentino, Luana Zumpano, Rossella Bruno, Debora Romano, Giuseppe Berardi, Isabella Capalbo, Mariafrancesca Murano, Natalia Marinello, Giulia Leto, Mariarita Pinacchio, Claudia De Marco, Elena Morelli.
Si ringraziano per la collaborazione:
Il Dirigente Prof.ssa Angela Corso, il D.S.G.A. Luigi Ruggiero, i Collaboratori del Dirigente, i Referenti dei vari Plessi, l’A.T. Michele Sirianni, i Collaboratori scolastici, i Docenti del Comprensivo, la Redazione del giornale online ilCirotano.it