Il giornalino del Liceo Scientifico di Cirò

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Il Liceale di Cirò Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR) ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) SCUOLA ELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO SCIENTIFICO VIA SAN FRANCESCO 88813 CIRÒ (KR)

L’EDITORIALE del Dirigente Scolastico

www.illicealediciro.altervista.org A N N O

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N U M E R O

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D A T A

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A P R I L E 2 0 1 1

Buon Compleanno Italia! 1861-2011: da 150 anni unica e indivisibile.

Prof. Gabriele Vincenzo

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a Strada – associazione culturale di Lamezia Terme - alla presenza di Cesare Moreno, fondatore dell’Associazione nazionale Maestri di strada, che, attraverso lezioni –assemblee itineranti, ha lo scopo di diffondere la cultura di piazza in piazza, giorni addietro in un convegno tenuto nell’Auditorium della scuola media Pitagora ha affrontato il tema del fare scuola in condizioni difficili. Un tema di riflessione per tutti i docenti, che rappresentano una categoria di persone che di fatto lavora con chi vive condizioni difficili: e cioè i bambini , fanciulli e i giovani. Nella nostra società infatti i nostri alunni vivono situazioni non facili, perchè devono crescere, devono affrontare le novità e situazioni che spesso sono più grandi di loro. Ma in condizioni difficili si trovano anche i loro docenti, che non sanno spesso – proprie per le contraddizioni della società - quale incarico la società ha dato loro. Un tema che sarà oggetto di riflessione, a breve, anche per i nostri docenti, che operano, in condizioni di disagio, e “periferizzati”, in un’area a rischio di dispersione scolastica e di devianza minorile, qual è appunto l’area del (Continua a pagina 20)

di Valeria Gangale e Anna Palmieri

LE ALTRE NOTIZIE

STORIA

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I 150 motivi che rendono unica l’Italia

’Italia , una nazione che per anni ha dovuto subire lotte , estorsioni , sottomissioni , dittatori e prese di potere da altri popoli , che l’hanno tenuta sempre divisa… Una nazione che riuscì a rialzarsi solo dopo tanto sangue versato , sangue di gran-

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STORIA Unità d’Italia

INTERVISTE Intervista doppia

4-5 6-7

SCUOLA Convegni sulla legalità e Unità d’Italia

(Continua a pagina 2)

Logo dell’Anniversario

Una, libera e indipendente. Le tappe principali dell’Unità d’Italia

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RELIGIONE La Via Crucis

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VIAGGIO Progetto Comenius: Francia

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LIBRI di Fabio Siena a propaganda di Giuseppe Mazzini, fondatore della Giovine Italia e membro di spicco della Carboneria, era pregna di ideali di libertà e scarna,

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Vieni via con me

ATTUALITA’ Nucleare:pro e contro

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MUSICA Musica: compagna di vita

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Ligabue

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SPORT Pallavolo

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SONDAGGIO Fumi?

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SPETTACOLO Amici 2011

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TRADIZIONI Tentazioni di Pasqua

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STORIA

150°: Buon Compleanno Italia! 1861-2011: da 150 anni unica e indivisibile. di Valeria Gangale e Anna Palmieri

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Le frecce tricolori, Roma

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LICEALE

di patriottici , di veri eroi uniti da un ideale comune, di uomini che hanno rischiato tutto pur di vedere il proprio paese unito! Perché l’unione fa la forza e un paese come l’Italia , ricco di cultura , di meraviglie, di civiltà e di ideali ha bisogno di una forza immensa per difendere tutti questi valori e per mantenere l’equilibrio e la felicità dei suoi cittadini. L’Italia ha da trionfare , è la libertà e l’umanità, è il solo paese dove si gusta ancora la gioia di vivere da cittadini orgogliosi ed amanti del proprio paese , perché per essere italiani bisogna amare l’Italia , giusta o sbagliata che sia , è la nostra patria con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti , ma pur sempre unica ed inimitabile ; un’Italia del passato ma che oggi si può riconoscere dovunque, un’Italia grande

DI

CIRÒ

perché vuol essere europea , vuol essere del mondo, con un’aspirazione culturale universale proprio come sua la matrice Romana e Rinascimentale ; un’Italia che si distingue per la sua legalità , le sue università , le sue industrie e la sua cultura . Noi tutti siamo orgogliosi di essere italiani, e dobbiamo continuare ad esserlo , anche se a volte il nostro giudizio ci porta ad evidenziare motivi per i quali non dovremmo esserlo , svelando imbrogli e ingiustizie . Per una volta almeno proviamo a concentrarci sul perché possiamo ancora dire : “sono fiero di essere italiano”, invece di lanciarci accuse politiche o lamentarsi per la crisi economica , quella c’è ovunque , ne abbiamo passate così tante! Supereremo anche questa. Dobbiamo continuare ad essere uniti , non rovinia-

mo il lavoro dei padri risorgimentali, mettiamo d’accordo il nord e il sud , facciamo collaborare la destra con la sinistra; noi non dobbiamo regredire ma bensì migliorare , rinnovarci , e modernizzarci sempre di più mandando avanti il compito che iniziarono Cavour, Mazzini , Garibaldi e Federico 2° ; dobbiamo almeno discreditarci in questo modo con loro, loro che ci hanno portati fin qui , loro che hanno fatto l’Italia e gli Italiani stessi. Trasformare l’anniversario dei 150 anni dell’unità di Italia in un nuovo innamoramento del nostro essere italiani non deve essere un modo per convincere noi stessi di dover avere l’orgoglio nazionale e magari non sentito , ma deve essere un modo per ricordare quanto siamo fortunati ad essere figli di una terra così colorata , così vivace, libera e bella , un modo in più per valorizzarla e mantenerla unica e invidiabile così com’è, ed è per questo che non ci siamo soffermati a raccontare la sua storia , ormai conosciuta da ognuno di noi , ma abbiamo voluto mettere insieme tutto ciò che la rende così perfetta , con un pizzico di ironia proprio come noi italiani siamo soliti fare : affrontare le difficoltà che insorgono nel nostro paese con il sorriso stampato in viso e con la stessa fiducia e lo stesso coraggio che ebbero 150 anni fa i creatori dell’ Italia unita !


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STORIA

I 150 motivi che rendono unica l’Italia. di Valeria Gangale e Anna Palmieri

1) I militari che muoiono per portare la pace nel mondo

27) La giustizia che cerca in tutti i modi di combattere la mafia

55) L’ottima cucina

2) La sede papale

28) Perché è stato un italiano a scoprire l’america

57) La nostra lingua come si scrive si legge

29) La buona musica

58) La costiera amalfitana

4) Tradizione letteraria

30) Il made in Italy

59) Pausini e Bocelli

5) Il tricolore per cui è stato versato tanto sangue

31) La squadra di calcio campione del mondo nel 2006

60) La pizza napoletana

6) L’inno di Mameli

32) L’ospitalità e l’accoglienza che l’italia offre agli stranieri 33) Perché siamo tra le prime 8 nazioni più ricche del mondo

3) Abbiamo la culla della civiltà romana

7) Dieta mediterranea Perché Garibaldi è riuscito ad unire 1000 uomini per la patria 9) La nostra lingua, la più raffinata bella e melodica

34) Milano sede della moda 35) Sofia loren

10) Perché siamo una repubblica

36) Benigni

11) Perché il rinascimento è partito in italia

37) Rita Levi Montalcini

12) Non c’è la pena di morte

39) Abbiamo avuto le più grandi menti in tutti i campi dell’arte 40) Tanti giovani sono morti perché io potessi vivere in italia

13) Corpus iuris civilis di Giustiniano 14) La posizione geografica 15) Abbiamo la città eterna Roma, caput mundi 16) Dante padre della lingua italiana 17) Condizione climatica 18) Perché ci sono ricercatori che anche senza fondi fanno ricerche 19) Per il nostro passato 20) Perché l’Italia viene considerata la villa d’europa 21) Perché siamo liberi di esprimere le nostre idee 22) Nascita delle università, la prima a Bologna

38) Leonardo da vinci

41) Perché abbiamo avuto l’uomo dei due mondi : Garibaldi 42) Giuseppe verdi 43) Gli uomini italiani, calorosi e passionali 44) Siamo orgogliosi che la moglie del presidente francese sia italiana 45) Monica Bellucci

56) Mastroianni

61) Siam fieri di far parte dell’unione europea 62) Perché abbiamo sanremo festival della musica 63) Forma geografica della nostra nazione (stivale) 64) Michelangelo 65) Miss italia, concorso di bellezza più famoso 66) Perché attraverso miss italia nel mondo,scopriamo le bellezze italiana sparse in tutto il globo 67) Pavarotti 68) Perché siam fieri dei “tenoretti” di ti lascio una canzone che hanno riscosso un successo a livello mondiale 69) Federico II e la scuola siciliana 70) Abbiamo avuto tre palloni d’oro 71) Per la nobiltà d’animo, stilnovisti

46) Abbiamo il mare più bello

72) Mazzini

47) Perché la droga è illegale

73) La fiat

48) Perché grandi invenzioni (come il telefono di Meucci)sono state inventate in italia

74) Lo statuto dei lavoratori nel 1970

49) Perché i partigiani hanno rovesciato il duce

75) Perché fu un italiano a scoprire la teoria egocentrica

50) Galileo Galilei

76) Valentino Rossi pilota motociclistico

24) È stato sparso tanto sangue per l’unità e ne andiamo fieri

51) Alberto Sordi

77) I nostri valori

52) Totò

25) Le belle donne

53) Monumenti

78) I recods di Mario Biondi , mai battuti da nessun’ altro

26) Il grande turismo in tutte le stagioni

54) Perché gli uomini italiani sono molto calorosi e passionali

79) Buffon, migliore portiere al mondo

23) Perché ci sono numerose associazioni di volontariato

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STORIA

I 150 motivi che rendono unica l’Italia. di Valeria Gangale e Anna Palmieri 80) Gli italiani che sono all’estero, sempre legati al nostro paese, che sperano un giorno di ritarnarvi 81) La libertà di pensiero e parola 82) Perché siamo un paese democratico 83) Federica pellegrini 84) Ferrari 85) Luca e Paolo 86) La “normale” scuola scuola superiore di pisa 87) Il nostro territorio ci offre bellezze naturali e invidiabili 88) Perché ci sono calciatori bravi come Fabio Cannavaro 89) Carla Fracci 90) Puccini 91) Festival di venezia al quale accorrono registri e attori da tutto il mondo 92) Raffaello 93) Dario Argento 94) La nutella 95) Perché da noi, i nonni sono importanti tanto da aver creato una data in cui essi vengono celebrati 96) Siamo un popolo d’artisti,santi e navigatori

IL

che ci riscattano da tutto ciò 101) Camillo Benso Conte di Cavour che che gestì e progettò con grande abilità la costruzione del Regno d’Italia 102) Petrarca fondatore del sonetto

126) Gioacchino da Fiore

103) La prima atelièr in Italia delle sorelle Fontana

130) ‘nduja

104) Perché a molti italiani dispiacerebbe essere di un ‘altra nazione 105) Guido Contini 106) Vittorio Gassman

131) Ginestra bianca che si trova solo a Cirò 132) Liquirizia (Amarelli) 133) Mino Reitano

108) Ennio Morricone

135) Cipolla di Tropea

109) Roberto Vecchioni

136) Finocchi di Isola Caporizzuto

110) Le industrie

137) Tradizioni culinarie

111) Luigi Lilio e la fondazione del calendario

138) Perché il bergamotto si produce unicamente in Italia

112) Perché è una scuola calabrese ad essere stata scelta per il comenius 113) Mare più bello (bandiera blu)

139) Campanella Tommaso

114) Ponte ad arcata,il secondo più alto d’Europa (Catanzaro) 115) Sono fiero di sentirmi chiamare “terrone”

140) Perché siamo eredi della civiltà Greca 141) Raoul Bova 142) Personaggi importanti a livello culturale dello spettacolo 143) Vittotia Belvedere

116) Vino di cirò

144) Sila e parco del Pollino

117) Per il senso del sacrificio

145) Perché le nostre terre offrono una vasta scelta di mete turistiche

99) Perché italiani sono stati Falcone e Borsellino e tutti coloro che sono morti per un’italia migliore 100) Perché pur con tanti disonesti ed ignavi, ogni tanto ci sono gruppi di giovani

122) Maria Perrusi

CIRÒ

129) Rino Gattuso

134) Iaquinta per l’ultimo goal segnato ai mondiali nel 2006

118) Peperoncino

DI

128) Lungomare di Reggio, km più bello d’europa

107) Vittorio de Sica

97) Nel nostro mare ci sono ancora porti di realizzazione romana ove attraccano navi di ogni stazza 98) Perché siamo eredi degli antichi romani

LICEALE

127) Bronzi di Riace

119) Turismo 120) Campanellismo calabrese 121) Claudia Trieste

123) Mia Martini e Loredana Bertè 124) Rino Gaetano 125) La scuola pitagorica

146) Otello Profazio 147) Per i mandarini di Rossano 148) Roberta Morise 149) Elisabetta Gregoraci 150) Perche in tutto ciò che facciamo NOI CI METTIAMO IL CUORE!


STORIA

Una, libera e indipendente.

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di Fabio Siena

invece, d’interesse personale ed ambizione politica, perciò è in essa che va ritrovato lo spirito puro che animò, le personalità più colte, prima, e l’intera popolazione, dopo, e che permise l’epilogo positivo delle vicende italiane. Nel suo rifiuto di realizzare l’unità col sostegno d’un sovrano italiano oppure con quello d’una potenza straniera e nell’appoggiare vigorosamente la convinzione che questa missione sarebbe stata l’unico sistema di ridonare prosperità e floridezza ad una terra martoriata e divisa, va individuato il primo passo in avanti, la prima presa di coscienza concreta e razionale del problema d’arretratezza della penisola, nei confronti dei progressi ottenuti, in campo istituzionale e culturale, dalle altre potenze europee, uscite dal congresso di Vienna e dalle alleanze internazionali sempre più forti, competitive e inavvicinabili. Ma le rivolte del ’48 fallirono, e quella dei fratelli Bandiera, eroi calabresi ed italiani ancor prima che l’Italia fosse costituita, è solo una di tante testimonianze che provarono la mancata risposta popolare all’appello dei nazionalisti. Una risposta che legittimamente, in tempo di prepotenza feudale dei sovrani e povertà dei contadini, sempre più sfruttati e lontani dalle innovazioni tecnologiche, non poteva arrivare. L’indifferenza, così, sguazzante tra stanchezza, paura e analfabetismo diffuso, trionfò clamorosamente, almeno per il momento, sulla spinta riformatrice, facendo crollare l’utopia di Mazzini. Giuseppe Mazzini Al fallimento della prima guerra d’indipendenza e con l’ennesimo insuccesso di Sapri, tuttavia, il neoeletto primo ministro del regno sabaudo, il conte Camillo Benso di Cavour, nell’attenzione verso il suo stato, cercò l’alleanza al’estero con la Francia e iniziò una serie di progetti e macchinazioni che, pur nella loro freddezza e nella faziosa ricerca di ricchezze, prepararono la strada alle ultime battaglie. Per rifocillare la banca centrale di Sardegna, sull’orlo del fallimento, infatti, il conte puntava ad assorbire le quote del regno delle Due Sicilie, in cui all’epoca circolavano monete d’oro e d’argento in grande quantità. Fu da Quarto che la spedizione del condottiero dei due mondi partì inesorabile alla presa del Mezzogiorno. Giuseppe Garibaldi, distintosi in numerose battaglie, tra cui degna di nota è quella di Calatafimi, oltrepassò, col sostegno locale, l’isola siciliana e lo stretto di Messina, sbarcando nei pressi di Melito di Porto Salvo per dare la possibilità ai suoi millenovanta volontari di rifocillarsi. Qui una stele di marmo e una palla di cannone, ancora conficcata nelle mura della casa che ospitò le truppe dalle camicie rosse, rievocano quel 25 Agosto 1860 in cui la storia della dominazione borbonica in Calabria giungeva al termine. Ma l’Italia consegnata in mano a Vittorio Emanuele II di Savoia, presso Teano il 26 Ottobre, non poteva ancora definirsi, sebbene quasi completamente unita, né libera, né indipendente, né democratica. La prospettiva di patria come “…casa dell’uomo, non dello schiavo”, esaltata dal primo grande statista del nostro beneamato stivale, era purtroppo ancora lontana, pur quando nel 17 marzo del ’61 fu proclamato l’erede della casata di Savoia re dello stato nascituro. Il compito che spettava al nuovo governo del Regno d’Italia era arduo e fondamentale: consisteva nel far germogliare e cementificare il senso di appartenenza ad un’unica grande nazione in ventidue milioni di abitanti. Le condizio-

ni erano, tuttavia, di arretratezza generale, il tasso di analfabetismo era del ben 80%, l’economia era basata ancora sull’agricoltura e vi era un enorme divario tra Nord e Sud che originò la questione meridionale, ancora oggi lontana da una soluzione definitiva. Scoglio di Quarto L’Unità d’Italia è, comunque, da considerare la prima spinta innovatrice in un processo di liberazione dal pesante fardello del passato, un impulso che sconvolse i vecchi equilibri del potere arrogante e la presa di coscienza della necessità d’unirsi in un unico organismo, complesso ed articolato in regioni dalle diverse tradizioni, ma capace di perseguire finalità comuni, prima fra tutte l’indipendenza dallo straniero. Un processo che può reputarsi arrivato all’apice, in maniera lenta, graduale, e con grande fatica, soltanto nel secondo dopoguerra, quando le nuove forze liberali, il più ampio accesso alle votazioni, alle quali per la prima volta parteciparono anche le donne, e il rifiuto sistematico della guerra permisero il superamento della monarchia e il parto della repubblica democratica fondata sul lavoro in cui oggi abbiamo la fortuna di vivere e in cui anche i nostri figli dovranno essere fieri di crescere. Nella ricorrenza del centocinquantesimo anniversario dall’unificazione territoriale della nostra Italia può definirsi appropriato più che mai l’appello, che mi appresto a rivolgere alle nuove e vecchie generazioni, di non dimenticare la nostra storia, ma anzi di servircene per lottare contro chi, animato da sete di gloria e privo di rispetto per le istituzioni, le alte cariche e la costituzione italiana, mira a interrompere questa continuità che tanti frutti ha prodotto nell’ultimo secolo. Il popolo italiano senza la forza derivante dall’unione culturale, che, a parer mio modesto, deve essere forte al punto da eliminare i pregiudizi, non sarà mai capace di affrontare le grandi sfide del futuro né tantomeno di tenere il passo con una Europa in continua evoluzione. “Celebrando il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quello che c’è da rinnovare nella società e nello Stato” Sono le parole cariche di ideali, fiducia ed, oserei dire, amore pronunziate, in occasione dell’inizio delle sobrie celebrazioni presso Quarto, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Giorgio Napolitano Dialogo costruttivo con le minoranze etniche e religiose; rispetto degli eroi del passato, dei nostri antenati, che versarono il loro sangue sulla fertile terra donataci in eredità; rifiuto della prepotenza e ricerca continua della mediazione pacifica; partecipazione al progresso scientifico e tecnico, al passo con le grandi potenze internazionali; stima nei confronti di Forze Armate, Polizia, Magistratura, Politica, e, in caso di disaccordo, diplomatica e controllata opposizione, mai ostruzionistica; orgoglio nell’esaltazione delle proprie origini sono solo alcuni dei punti fondamentali per far sì che questa Italia, senza lasciare indietro il ricco, di menti e patrimonio umanistico, meridione, possa sperare a nuovi straordinari traguardi e a esser definita senza timore o vergogna alcuna “una, libera, indipendente e repubblicana”.

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PAGINA

6 INTERVISTE

Intervista doppia: due liceali a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.

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ALESSANDRO

Nome? Cognome? Soprannome? Voto più alto ricevuto? Voto più basso ricevuto? Sport preferito? Città preferita? Squadra del cuore? Uomo/Donna ideale? Persona più importante? Primo bacio? Prima sbornia? Pazzia fatta per amore?

MARIA

PUCCI NESSUNO 8 3 EQUITAZIONE MILANO JUVENTUS LA MIA RAGAZZA MARIA 11 ANNI 15 ANNI PORTARE LA MIA RAGAZZA BENDATA E GUARDARE LE STELLE SULLA SPIAGGIA AVERE UN LADRO CHE MI RUBA IN CASA ANDARE IN MOTO CON VALENTINO ROSSI DESTRA DEMOCRAZIA NESSUNO SIMPATIA LENTEZZA GETTARE UN PANINO IN MEZZO LA STRADA DICENDO:TANTO NON MI HA VISTO NESSUNO,E INVECE UN SIGNORE MI DICE SI SI TI HO VISTO IO LA VITA E’ UNA, VIVILA AL MASSIMO DELLE TUE POSSIBILITA’ UNA CATASTROFE DI VITE UMANE DISTRUTTE SI NO VASCO ROSSI PENELOPE CRUZ SI 2 ORE AL GIORNO ECONOMIA ED IMPRESA NESSUNO IL PADRINO PARTE TERZA ABBASTANZA COSTRUIRE UNA FAMIGLIA SANA ORESTE SABATINO NESSUNO GIULIA CERCHIARA

NESSUNO ITALIANO MATEMATICA SI SI LA MIA RAGAZZA CIAOOOOOOOOO A TUTTIIIIII

FRANGONE MENTADENT 9 3 PREFERISCO UNA PASSEGGIATA SYDNEY JUVENTUS IL MIO RAGAZZO ALESSANDRO NO COMMENT MAI AVUTA TANTE

Incubo più ricorrente?

NESSUNO

Sogno più ricorrente?

ESSERE UNA CANTANTE

Destra o sinistra? Democrazia o dittatura? Scheletro nell’armadio? Pregi? Difetti? Figuraccia Peggiore?

SINISTRA DEMOCRAZIA NESSUNO BONTA’ FRETTOLOSITA’ SOLO UNA?

Una frase che la fotografa?

IL DESTINO HA LA SUA PUNTUALITA’ FA VERAMENTE SCHIFO

Cosa pensa della guerra in Libia? Guarda il Grande Fratello? E x‐factor? Cantante preferito? Attore/attrice preferito/a? È iscritto su facebook? Quanto tempo passi su Facebook? Ultimo libro letto?

NO SI LIGABUE MERYL STREEP SI 1 ORA AL GIORNO LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO HO CERCATO IL TUO NOME

Libro preferito? Film preferito? Sei soddisfatto di quello che hai? Sogno nel cassetto?

IL DIAVOLO VESTE PRADA SI TANTO ESSERE UNA BUONA MAMMA E UN OTTIMA MOGLIE I SOLITI 4

Il/la compagno/a più simpatico/a? E quello/a meno simpatico/a? Prof. Preferito? Prof. Meno preferito? Materia preferita? Materia odiata? Fidanzato/a? Ti piace qualcuno/a? Chi? Un saluto…

NESSUNO ASSUNTA MADERA

ANGELA COSTA ITALIANO BIOLOGIA SI SI IL MIO RAGAZZO BACI…


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INTERVISTE

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Intervista doppia: due professori a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.

VS

BRUNELLA MORRONE CONIUGATA DOCENTE 50 DA SETTEMBRE

Nome? Cognome? Stato civile? Formazione? Voto di maturità? Da quanto tempo insegna in questa scuola?

CRISTINA SPINA CONIUGATA SCENTIFICA 48 DA SETTEMBRE

STORIA E FILOSOFIA

Cosa insegna?

SCIENZE

2 4 NESSUNO

Voto più basso dato? Voto più basso ricevuto? Sport preferito?

TRE SEI CALCIO

TUTTI ITALIA NESSUNA INTELLIGENTE E CARISMATICO

Piatto preferito? Viaggio ideale? Squadra del cuore? Uomo/Donna ideale?

LASAGNE LUNA INTER AFFASCINANTE

MIO FIGLIO

Persona più importante?

JODY

14 ANNI PRIMA ED UNICA 21‐22 NESSUNA L’ESAME DI BIOLOGIA

Primo bacio? Prima sbornia? Pazzia fatta per amore? Incubo più ricorrente?

13 20 CONVINCERE MIO MARITO A SPOSARMI NESSUNO

NESSUNO SINISTRA FINI MARX DEMOCRAZIA NESSUNO TANTI TANTI CON UNA COLLEGA TRAGEDIA

Sogno più ricorrente? Destra o sinistra? Berlusconi o Fini? Hegel o Marx? Democrazia o dittatura? Scheletro nell’armadio? Pregi? Difetti? Figuraccia Peggiore? Una frase che la fotografa? Cosa pensa della guerra in Libia?

VINCERE ALL’ENALOTTO SINISTRA NESSUNO MARX DEMOCRAZIA NESSUNO QUALCUNO TANTI CONFONDERE NOMI E PERSONE SOLARE INUTILE

PREOCCUPATA SERIAMENTE PER I GIOVA‐ NI NO NO NON LI CONOSCO

Cosa pensa della situazione economica e sociale? Guarda il Grande Fratello? E x‐factor? Chi sono i Tokio Hotel?

DISASTRO QUALCHE VOLTA QUALCHE VOLTA NON LO SO

BAGLIONI ZINGARETTI SI SE SAPUTI USARE OK PERLE AI PORCI FOLLE

Cantante preferito? Attore/attrice preferito/a? È iscritto su facebook? Cosa ne pensa dei social network? Ultimo libro letto? Libro preferito? Film preferito? Come si ricorda da giovane?

BATTISTI RICHARD GERE NO UTILI BIBBIA NON SMETTERE DI SOGNARE LO SONO ANCORA

SI

È soddisfatto di quello che ha?

NO

RITORNARE A VIVERE A ROMA RITORNARE A VIVERE A ROMA

Cambierebbe qualcosa della sua vita? Sogno nel cassetto?

QUALCOSA? RESTARE SEMPRE CON I GIOVANI

TUTTI NESSUNO MERAVIGLIOSA

Il/la collega più simpatico/a? E quello/a meno simpatico/a? Giudizio sul collega?

ESISTONO! SCELTA IMBARAZZANTE NO COMMENT


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SCUOLA

Educazione alla legalità, convegno all’Alikia Dibattito e discussione all’Alikia di Oreste Sabatino

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eri 9 marzo 2011, a quasi due mesi di distanza dal convegno sul “No Ndrangheta “, il teatro “Alikia” di Cirò Marina è stato di nuovo centro di discussione sulla legalità. L'incontro, organizzato dal “Liceo Scientifico Ilio Adorisio”, ha visto la partecipazione delle scuole di Cirò Marina,Melissa e Crucoli,i rispettivi sindaci delle varie amministrazioni,delle forze armate e da Sua Eccellenza il Prefetto Dr. Vincenzo Panico e il Procuratore della Repubblica di Crotone Dr. Raffaele Mazzotta. Dopo i saluti e ringraziamenti da parte del Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo, la parola è passata ai vari amministratori che si sono complimentati con le autorità presenti per il grande lavoro. Sul palco sono saliti i ragazzi-attori che, grazie al-

Logo della manifestazione

l’impegno della Prof.ssa Filomena Caruso, hanno esibito un cortometraggio. La parola poi è passata a Sua Eccellenza il Prefetto, il quale ha illustrato il lavoro svolto dalla Prefettura in sintonia con la Procura per contrastare la criminalità e le indagini della magistratura che hanno portato alla confisca di beni e al patto "Io denuncio". Successivamente il Procuratore ha sottolineata l’importanza di radicare il concetto di legalità in seno ai

giovani, futuro di questa terra. Cambiare si può. Infine,ha sottolineato la necessità di una presenza attiva da parte dello Stato. Al termine degli interventi, i ragazzi hanno posto domande di vario genere alle quali è stato risposto con molta chiarezza. La manifestazione si è conclusa con l’ennesimo messaggio di speranza,per una terra che ormai da troppo tempo è terra di sangue,vendetta e malaffare. Cambiare si deve!

il Prefetto Vincenzo Panico e il Prof. Gabriele Vincenzo

Mai più divisi.

12 marzo 2011. L’Alikia ospita le istituzioni e le scuole per un importante convegno di Anna Marino

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l 17 marzo 1861 nasce lo stato italiano, la nostra nazione quest'anno compie 150 anni e accanto a manifestazioni e iniziative più ampie, il 12 marzo 2011 si è tenuto, anche da noi, un importante convegno, organizzato in modo efficiente e che ha cercato di radunare intorno a sè le più importanti istituzioni del paese e dei paesi vicini. Il convegno è stato aperto magistralmente dalla Banda Musicale di

IL

LICEALE

DI

CIRÒ

Cirò, diretta dal maestro Vincenzo Salituri, che ha eseguito l'inno d'Italia accompagnata dalle voci di tutta la platea. Primo intervento dell'evento è stato quello del nostro Preside, il Prof. Gabriele Vincenzo, che insieme al segretario Luigi Ruggiero sono stati i promotori del convegno, dopo saluti e ringraziamenti agli ospiti presenti in sala, ha passato la parola al Sindaco di Cirò Superiore, l'Avv. Mario Caruso, che ci ha voluto chiarire il ruolo chiave

della calabria e la sua ricchezza prima dell'Unità, al Prof. Giuseppe Russo Vicesindaco di Cirò Marina, al Prof. Antonio Sicilia, Sindaco di Crucoli, che ci ha letto il giuramento a cui dovevano sottoporsi gli aderenti alla Giovine Italia e a Luigi Murgi Sindaco di Melissa. Rilevante è stato naturalmente l'intervento dell'On. Nicodemo Oliverio, originario di Cirò Superiore, deputato al Parlamento per il Partito De(Continua a pagina 9)


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SCUOLA (Continua da pagina 8)

mocratico che ha cercato di orientare di nuovo i giovani verso la politica allontanando quelli che sono i loro comuni pregiudizi, affermamando che "la politica non è sporcizia, ma servizio", e che per rendere reale questa affermazione è necessario risolvere le questioni di fondo all'interno dello Stato Italiano supportando e incitando un maggior dialogo tra nord e sud, e come politico, soddisfatto dell'iniziativa appena presentatagli, si è considerato felice di poter rappresentare Cirò Marina in Parlamento il 17 marzo. Intervento seguito da quello del rappresentante della consulta provinciale degli studenti, Giuseppe Marziano, che ha volto il suo discorso sulla perdita di valori nazionali e patriottici da parte dei giovani. Attesa e entusiasmante è stata l'esposizione dello storico Saverio Di Bella, docente all'università di Messina. Lo storico ha chiaramente insistito sull'importanza di fondo dell'Unità, ribadendo che fu un percorso lungo e difficoltoso, realizzatosi in modo graduale. "Il lavoro", ribadisce Di Bella, "è un diritto che va garantito a tutti, diritto che rende l'uomo libero e dignitoso", ed è proprio per difendere questo diritto, spiega ancora Di Bella, che i meridionali, il cui lavoro era basato fondamentalmente sulla terra, negli anni dopo il 1861 si persero nel brigantaggio, per ribellarsi a quell'Italia, unita si, ma ancora molto divisa socialmente. I diritti che i nostri antenati hanno costruito con grandi ideali di libertà e democrazia vanno mantenuti, perchè diritti inalienabili e intangibili. Non sono mancati, inoltre, momenti musicali offerti dai "Carboidrati" gruppo musicale di Cirò e dalla già citata Banda Musicale di Cirò che a fine convegno ci ha deliziati nuovamente con diverse musiche di gusto patriottico.

Molto è prevalso dall'evento, la partecipazione di personalità abbastanza rilevanti ha destato l'attenzione di buona parte dei giovani presenti in sala, l'importanza attribuita all'unità della nazione, considerata un "bene supremo" ha spianato la strada per nuovi progetti, per nuovi dialoghi, per nuove idee. "Mai più divisi", era il titolo del convegno e mai più divisi dovrà essere un ideale da perseguire e raggiungere con tutte le nostre forze e con tutta la nostra dedizione.

9

“...l'importanza attribuita all'unità della nazione, considerata un "bene supremo" ha spianato la strada per nuovi progetti, per nuovi dialoghi, per nuove idee.”

Sopra, il pubblico che ha partecipato al convegno. Sotto, i Carboidrati che hanno animato la giornata


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10

Via Crucis Di Prof.ssa Giulia Cerchia-

quando i pellegrini reduci dal

Chiesa. È ancora l’invito a

ra

Santo Sepolcro sentirono il

rievocare la salita di Gesù al

bisogno di rievocare i luoghi

calvario, come un modo effi-

a via crucis è una pratica

visitati e i momenti della Pas-

cace per predisporsi a vivere

di devozione popolare

sione di Cristo. Gli episodi

più consapevolmente l’Euca-

assai diffusa in tutto il mondo

nei quali si snoda furono dap-

restia, continuazione sacra-

cristiano,che invita a recupe-

prima

variabi-

mentale del sacrificio che

rare gli episodi del percorso

le,successivamente stabiliti nei

Cristo consumò sulla croce,

di Gesù,carico della croce,dal

15 attuali. La maggior parte di

mediatore e pontefice fra Dio

pretorio di Ponzio Pilato alla

essi corrisponde alla narrazio-

e gli uomini. Ogni cristiano

cima del calvario. Risale alla

ne evangelica. Le tre cadute e

deve fare la propria via crucis

drammatizzazione medievale

gli incontri

con Maria e la

così come la madre di Gesù

che intende,in questo mo-

Veronica sono invece soltan-

deve averla fatta tante volte,

do,proporre alla meditazione

to verosimile. La sua propaga-

fino al giorno del transito

e alla venerazione, il mistero

zione avvenne principalmente

glorioso in Paradiso, dove fu

salvifico della Passione e mor-

per opera dei padri France-

accolta dall’immensa schiera

te del Signore. Le sue origini

scani. Nel 700 ebbe una lun-

di angeli e dei Santi. La croce

più remote sono sconosciute.

ghissima

fu

per il cristiano non significa

Si diffuse nei primi secoli del

apostolo fervente S. Leonar-

dolore cieco, crudele, assur-

nostro millennio, al tempo

do da Porto Maurizio. Oggi la

do, ma… gioia e speranza.

delle crociate (sec. XII-XIV),

via crucis si espone in ogni

L “La via crucis è una pratica di devozione popolare assai diffusa in tutto il mondo cristiano,che invita a recuperare gli episodi del percorso di Gesù...”

A destra:la Via crucis a Roma

IL

LICEALE

RELIGIONE

DI

CIRÒ

in

numero

accoglienza;ne


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VIAGGIO

11

Il progetto Comenius continua.

Il Liceo di Ciro’ Arriva In Francia. Di Anna Marino

E

dopo l'esperienza in Austria, ecco che per il Liceo di Cirò il progetto Comenius continua. La tappa del nuovo viaggio questa volta è stata la Francia, il viaggio si è tenuto dall'11 al 15 Aprile 2011 e a partecipare sono stati anche stavolta ragazzi delle classi quarte: Martina De Franco, Alexandr Gerasimov, Giuseppe Giardino, Anna Marino, Marco Murano, Miriana Rizzo, Maria Teresa Parrilla e Pasquale Sculco accompagnati dal preside dell'istituto Gabriele vincenzo e dalle prof.sse Filomena Caruso e Carmela Padula. Il viaggio è stato divertente, entusiasmante e sicuramente istruttivo, ha messo i partecipanti di fronte ad una realtà completamente diversa da quella in cui vivono. Arrivati in Francia i ragazzi sono rimasti subito affascinati dal paese in cui hanno soggiornato, Angers nella Loira, città abbastanza grande, ma comunque tranquilla e ben curata. L'accoglienza si è fatta sentire da subito, ma bisogna ammettere che inizialmente l'integrazione nelle famiglie e tra i ragazzi è sembrata un pò difficile ma niente di insuperabile. I ragazzi hanno

incontrato persone molte diverse tra loro e che si allonatavano decisamente dal loro comune stile di vita, ma andando avanti, si sono sempre più ambientati, hanno dialogato piacevolmente e hanno instaurato buonissimi rapporti con i ragazzi stranieri. La mattina, proprio secondo lo scopo del progetto, era dedicata all'integrazione tra tutti i ragazzi presenti, poichè oltre all'Italia, la Francia ha ospitato anche l'Austria e il Liechtenstein, dunque i ragazzi hanno avuto l'opportunità di conoscere non solo la realtà francese ma anche quella di altri stati europei. Furono

Giro serale con i ragazzi francesi

svolte diverse attività inerenti al progetto SOL(self-organized learning), come ad esempio presentazioni e cartelloni per inquadrare le abitudini, la storia, le idee politiche e religiose dei diversi stati. Nel pomeriggio invece i ragazzi potevano essere direttamente a contatto con lo stile di vita francese, potevano tranquillamente insieme ai loro corrispondenti fare un giro per la città, per i parchi, per i negozi o visitare il bellissimo castello di Angers. L'esperienza è stata vissuta a pieno, i partecipanti sicuramente non si sono sottratti a nessuna forma di divertimento, hanno trovato piacevole il soggiorno e interessanti i ragazzi francesi, non hanno incontrato profonde difficoltà per quanto riguarda il clima, il cibo o comunque la cultura in genere. Non sono mancati naturalmente diversi incidenti di percorso, ma comunque i ragazzi sono riusciti a cavarsela sempre e a ricavare da questa esperienza buoni consigli e buoni propositi per il futuro. Aspettano adesso con ansia e felicità il loro arrivo in Italia, che sperano si terrà a Settembre, per riabbracciare i loro nuovi amici francesi!

I docenti e i presidi degli Istituti

“Il viaggio è stato divertente, entusiasmante e sicuramente istruttivo, ha messo i partecipanti di fronte ad una realtà completamente diversa da quella in cui vivono…”


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LIBRI

Vieni via con me di Roberto Saviano

“Vieni via con me” : un piccolo titolo ma che dice molto , o forse TROPPO ! Di Valeria Gangale

centi che forse hanno senti-

spettoso della legge , provan-

to , visto e parlato troppo!

do a nascondere la realtà che

Saviano

Lui , uno dei pochi uomini ,

ci circonda che , invece , è

scava dentro alcu-

non segnati da omertà e che

ben diversa.

ne delle ferite vecchie e

rischia la vita per una passio-

“Vieni via con me” è un libro

nuove che affliggono il

ne civica ma riconosciuta in

di denuncia verso il sistema ,

nostro Paese , ferite

nessun’altro fin ora, racchiude

che tocca nel più profondo la

inguaribili , che ancora

in un unico libro fatti e rac-

nostra coscienza , narrando

oggi lo marchiano di

conti di chi , almeno per una

tragedie di vita reale che sono

disonestà , crudeltà ,

volta , ha saputo reagire ed ha

state spesso affrontate con

inganni , e soprattutto

provato a ribellarsi ; vuole far

coraggio e determinazione,

ingiustizie .

sapere a tutti , quello che

come fece, per esempio, Pa-

Ci racconta di un paese

accade nell’Italia d’oggi , e

nizza sfidando la ‘ndrangheta

in cui non viene ricono-

soprattutto far comprendere

calabrese o Calamandrei di-

sciuto il valore della sua

a tutti gli italiani perché non si

fendendo la Costituzione .

unità nazionale , che non

riesce ad andare avanti . Un

Saviano manda Un messaggio

riesce a fermare il subdolo

libro che fa diventare le storie

importante a tutti gli italiani ,

meccanismo della macchina

di pochi , storie di tutti , fa-

un messaggio che sollecita il

del fango e l’espansione della

cendo capire che siamo anco-

coraggio e la forza nascosta in

criminalità

al

ra in tempo per risollevarci e

ognuno di noi, ad uscir fuori

nord , un paese in cui l’emer-

per costruire un’Italia diver-

per combattere e porre fine a

genza rifiuti è controllata dalla

sa , se non migliore ; Fatti

tutte queste illegalità , ed

camorra per scopi illeciti e

veri, drammatici e scandalosi,

allora perché non cogliere il

criminali; ci narra di innocenti

già noti, ma dimenticati, ac-

suo messaggio , gettando un

che hanno perso la vita per

cantonati per non disturbare

pietra , sopra tutte le nostre

combattere questa lotta , che

il manovratore e per preser-

paure e la nostra omertà!?

sembra non finire mai , inno-

vare l'immagine del nord im-

R

Otto capitoli , otto storie , un libro , un ritratto unico dell’Italia di oggi , firmato da Roberto Saviano.

oberto

organizzata

prenditoriale , onesto e ri-

I conduttori , Roberto Saviano e Fabio Fazio

IL

LICEALE

DI

CIRÒ


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ATTUALITÀ

13

Energia nucleare pro e contro. Di Anna Palmieri

pochi, dei vantaggi: principalmente non emette nell’atmosfera anidride

I

l dilemma “nucleare si,nucleare no” è diventato il dilemma ener-

getico, un problema per l’umanità intera che è stato incrementato nell’ultimo periodo a causa del terremoto in Giappone. L’energia nucleare è una fonte energetica da valutare attentamente sia negli aspetti positivi sia in quelli negativi. Essa sta acquistando un’importanza sempre maggiore e con molta probabilità potrebbe divenire la fonte di energia principale con il diminuire delle scorte di petrolio. La materia prima delle centrali nucleari è l’uranio; una minima quantità di uranio consente di produrre un’elevata quantità di energia. La scoperta del nucleare risale a quando un gruppo di scienziati,

carbonica che causa il buco dell’ozono e l’effetto serra. Tra gli svantaggi abbiamo sicuramente gli effetti dovuti agli isotopi radioattivi. Questi isotopi impregnano il suolo per anni e sono molto pericolosi per la nostra salute! I danni infatti, non sono solo a carico del soggetto esposto alle radiazioni , ma anche a carico dei discendenti. Una parte dell’opinione pubblica è favorevole al nucleare, soprattutto perché intravede un futuro senza dipendenze dal petrolio; un’altra parte invece è contraria per due aspetti: quello economico e quello sanitario. E’ ancora vivo il ricordo ad esempio, di Chernobyl e dei devastanti effetti che provocò nel 1986 una fuga di radiazioni.

Anni fa è stato indetto un referen-

Una centrale nucleare

dum per esprimersi sul nucleare e gli italiani a favore erano in netta minoranza rispetto a quelli sfavorevoli, per cui la risposta degli italiani al nucleare è stata: “no!” “Per concludere l’opera”, circa 20 giorni fa in Giappone in seguito ad un terremoto di scala 9 con successivo tsunami ha provocato un black-out dell’intera rete elettrica della zona, causando così il malfunzionamento dei sistemi di raffred-

“Oggi il nucleare presenta, seppur

Nessuna comunità locale al giorno

damento della centrale nucleare di

d’oggi è disposta a sacrificare il

Fukushima. Negli ultimi giorni si

proprio territorio per ospitar i

sta cercando di ridurre questi

rifiuti nucleari con il rischio che

danni, raffreddando i recettori, ma

queste possano essere obiettivo di

non ci sono ancora risultati positivi

attacchi terroristici e con il rischio

ed il rischio di un’esplosione è

di ammalarsi.

altissimo. Ciò che è successo in

bombe ci sono molte morti, pro-

Anche in Italia non mancano i

Giappone ha fatto ritornare il

babilmente dalle continue radiazio-

dibattiti. Molti sostengono che nel

nucleare un problema di attualità e

ni ancora presenti in quei territori,

nostro paese il vento ed il sole

di crisi mondiale. Di certo questo

seppure in forma minore. Negli

non mancano mai e per questo si

disastro che si profila davanti a noi

anni 50 venne anche istituita un’as-

deve investire nelle energie alter-

ci preoccupa molto e fa si che la

sicuramente gli

sociazione internazionale per l’e-

native. Altri invece, propongono di

popolazione mondiale si ribelli a

effetti dovuti agli

nergia atomica, per promuovere

costruire una centrale nucleare

questa forma pericolosa di energia.

isotopi radioattivi.

l’uso corretto dell’energia nuclea-

per il quale servono minimo 20

re.

anni e costi molto elevati, cose

finanziati dal governo americano, lavorarono per un progetto che aveva scopi militari per dare vita alla prima bomba atomica. Le prime due vennero sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki. Ancora oggi a causa di queste due

Oggi il nucleare presenta, seppur

che, a parer mio, l’ITALIA oggigiorno non può permettersi!!!

pochi, dei vantaggi: principalmente non emette nell’atmosfera anidride carbonica che causa il buco dell’ozono e l’effetto serra. Tra gli svantaggi abbiamo

... “


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MUSICA

La musica, una di quelle cose di cui non si può fare a meno

Di Valeria Gangale

“...ascoltarla per rilassarsi o riflettere , ballarla o cantarla per divertirsi , insomma utile e piacevole . …”

M

usica, musica da ballare, da cantare, d’ascoltare e da suonare…. Musica di tutti i generi pop, rock , house, classica… musica che ci segue ovunque per strada , in macchina, sul pullman , nelle feste, nei negozi e nei locali, una forma d’arte di cui

non si può fare a meno, che aiuta l’artista ad esprimere e trasmettere i propri pensieri e stati d’animo suscitando nel cuore di chi l’ascolta forti emozioni; un passatempo per alcuni e una passione per altri, attraverso la quale si riconosce il talento di chi la compone e di chi la suona. La musica, oltre che piacevole è anche utile, infatti nel cinema è utilizzata come colonna sonora per sottolineare momenti particolarmente intensi o colpi di scena, in tv per sigle pubblicitarie o di programmi televisivi, ed è utilizzata anche in rappresentazioni teatrali e artistiche. La musica rappresenta un po’ anche il mondo dei giovani , in cui ognuno di noi ritrova se stesso, la sua vita e le sue

emozioni, riaffiorando ricordi folli e amorosi , vivendo la vita a ritmo di musica e seguendo le note giuste! La musica in fondo è sempre stata in ognuno di noi, la si canticchia sotto la doccia o la si crea istintivamente con un ritmo mentre si è in attesa , ma “ la vera musica “ come dice Lidia Darkness “ non perde mai la sua bellezza!” … nel mondo della musica nulla è demodé o poco originale , ma ogni nota mantiene il suo fascino e la sua eleganza in qualunque ritmo ! ..Ed allora continuate ad ascoltarla , canticchiarla e suonarla e vedrete che ogni cosa che farete insieme ad essa , inizierà a prendere colore e suono, diventando soave e piacevole come lei.

La biografia di uno dei più grandi artisti italiani

Ligabue Di Elisa Anania

L

uciano Ligabue,solitamente chiamato Liga, nato a Correggio il 13 marzo 1960, è un cantautore, scrittore, regista e sceneggiatore italiano. Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, conduttore radiofonico, commerciante, promoter, calciatore (nelle serie inferiori) e assessore comunale; nel 1986 fonda insieme ad alcuni amici, il gruppo musicale amatoriale “Orazero “, che prende il nome da un suo brano e con il quale dal 1987 partecipa a diversi concorsi provinciali e nazionali con brani originali come Sogni di rock'n'roll. La prima traccia "ufficiale" di Ligabue risale al 1988, anno di incisione, insieme agli Orazero, di Anime in plexiglass.Uno

IL

LICEALE

DI

CIRÒ

dei primi singoli stampati porta il nome di Eroi di latta, che in fase di produzione del primo album, Ligabue, verrà trasformato in Balliamo sul mondo .Nel 1988 viene scoperto da Pierangelo Bertoli, che include il suo brano Sogni di rock'n'roll in un suo album . Per realizzare il suo primo album Ligabue si avvale della collaborazione del suo nuovo gruppo, i “ClanDestino”, che cureranno insieme a lui gli arrangiamenti dei brani e che saranno al suo fianco nei concerti e nei successivi lavori in studio di registrazione. Nello stesso anno il cantante partecipa al Festivalbar 1990 col pezzo Balliamo sul mondo, ricevendo il Disco verde, premio destinato al migliore cantante emergente della kermesse. Nel novembre 1991 l'uscita del secondo disco,e nel luglio del 1992 si esibisce

per la prima volta al Montreux Jazz Festival. Il terzo album <sopravvissuti e sopravviventi>, esce nel 93 e viene registrato ancora assieme ai ClanDestino. Questo album vuole essere la firma all'ascesa definitiva dell'artista; lo si può comprendere dalla registrazione di qualità nettamente migliore e da una maggior cura per le canzoni dal punto di vista strumentale;ma il disco non viene apprezzato come i precedenti, soprattutto dalle radio, che non trasmetteranno altro che il singolo <ho messo via> Viene considerato un lavoro più intimista e oscuro dei predecessori e le vendite ne risentono. Successivamente verrà molto rivalutato dai fan, ma sul momento causa all'autore un periodo critico, nel quale rompe col vec(Continua a pagina 15)


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MUSICA (Continua da pagina 14)

chio produttore e con la vecchia band. La svolta nella carriera di Luciano Ligabue arriva nel 1995, con la pubblicazione di Buon compleanno Elvis, il disco che renderà popolare il cantante emiliano nel panorama musicale italiano. Quasi tutti i pezzi di questo album, che presenta delle sonorità molto vicine ad un rock'n'roll di stampo americano, diventeranno, infatti, classici del suo repertorio e sfonderanno tra il pubblico giovanile. Infine ”Certe notti”, brano votato dai lettori della rivista musicale e vincitore inoltre della Targa Tenco come la "miglior canzone italiana degli anni novanta" . Il disco venderà oltre 1.200.000 copie, ricevendo il Disco di platino europeo IFPI e vincendo tre premi all'allora "Premio Italiano della musica PIM". Nel 96 si esibisce al Pavarotti & Friends, con un'insolita versione di Certe notti, duettando proprio con Luciano Pavarotti. Il cantante continua nel 97 con la pubblicazione di su e giù di un palco. Nel 1998 pubblica la colonna sonora del suo primo film da regista Radiofreccia contenente tra le altre: <Ho perso le parole, Metti in circolo il tuo amore e Siamo in onda>. Il secondo CD dell'opera è una raccolta di brani stranieri inseriti nel film. Nel 2000 scrive una canzone a quattro mani con Francesco Guccini il pezzo è intitolato “Ho ancora la forza” e riceve laTarga Tenco come miglior canzone dell'anno. Tale brano, inizialmente apparso solo in versione acustica su un CD per il fan club, verrà poi ripreso dallo stesso Ligabue, che ne modificherà alcune strofe e lo inciderà come brano inedito, per la raccolta Secondo Tempo nel 2008.Sempre nel 2000 viene premiato con il Telegatto come miglior interprete dell'anno al concorso "Vota la voce" e riceve, inoltre, il "Premio Lunezia" per la canzone L'odore del sesso.Il primo album del nuovo 2002 intitolato “Fuori come va?”Anche questo album ottiene un ottimo riscontro quanto a vendite. Grazie ai singoli:< Tutti vogliono viaggiare in prima, Questa è la mia vita ed Eri bellissima>, il "Liga" vince il Festivalbar 2002 e fa incetta di premi (miglior artista maschile, miglior album e miglior tour) all'edizione degli Italian music awards.Nel 2003 esce il secondo live, Giro d'Italia.Il disco presenta un'apprezzabile rivisitazio-

ne semi-acustica di buona parte del repertorio dell'artista, molto apprezzata oltre che dal pubblico, anche dalla critica che rispetto al precedente disco, ha riempito di elogi quest'uscita discografica. All'album, infatti, è stato attribuito il "Premio Ciampi" come miglior album dell'anno.Il 2 luglio del 2005, Ligabue accoglie l'invito di Bob Geldof a partecipare al Live8, dove si esibisce davanti a migliaia di spettatori presenti al Circo Massimo di Roma. L'ottavo disco, Nome e cognome (2005), esce il 16 settembre,una delle più belle canzoni è:<cosa vuoi che sia>. Oltre al tour, il 2007 vede la pubblicazione della prima parte del best of Primo Tempo. L'album, balzato direttamente al primo posto nelle classifiche contiene un CD con 16 successi del periodo 1990-1995 più due inediti: Niente paura , Buonanotte all'Italia e un DVD che raccoglie tutti i videoclip del periodo.Nell'aprile del 2008 parte il suo European Tour nei club delle maggiori città del vecchio continente, che ha come tappe Amsterdam, Madrid,Barcellona, Parigi, Amburgo, Monaco, Berlino, Zurigo e Londra, quasi tutte sold-out. Nell'estate 2009 ripete l'esperienza europea, con un minor numero di date, ma in spazi più grandi, tra cui il prestigioso Olympiadi Parigi.Il 29 maggio esce <Secondo tempo>, basato sulla produzione musicale dal 1997 al 2005. Il singolo di lancio della raccolta, Il centro del mondo, si

somma ad altri due inediti: Ho ancora la forza, scritta con Francesco Guccini nel 2000, e Il mio pensiero. Anche in questo caso insieme al cd è presente un DVD con i videoclip realizzati nello stesso periodo temporale.Nell'estate 2008 Ligabue è protagonista con il suo nuovo tour Elle Stadi 2008 con otto concerti in sette città diverse d'Italia, mentre nell'autunno dello stesso anno, tra settembre e ottobre, si esibisce all'Arena di Verona. Un nuovo disco uscì l'11 maggio 2010, stesso giorno in cui vent'anni prima uscì il primo album, Ligabue.Il 15 aprile 2010 è il Ligabue Day, ribattezzato Liga Day. Oltre 100 sale cinematografiche in tutta Italia hanno trasmesso il concerto live di Ligabue tenuto allo Stadio Olimpico di Roma nel 2008. La visione è stata anticipata da una diretta via satellite a schermi unificati, nella quale il cantante di Correggio ha regalato ai suoi fans un'intervista e l'ascolto in anteprima del nuovo singolo, Un colpo all'anima, in rotazione radiofonica dal giorno seguente ed estratto dal nuovo album Arrivederci, mostro!.Dopo i numerosi tour degli anni precedenti e dopo un nuovo Ligabue Day , Ligabue ha deciso di partecipare a un solo concerto nel resto dell'anno tornando a aeroporto "Campovolo" il 16 luglio, sei anni dopo la prima volta. Il nuovo concerto si chiamerà Campovolo 2.0.

15

“...Ho messo via un bel po' di cose ma non mi spiego mai perché, io non riesca a metter via te. (da Ho messo via)...”


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16 SPORT

Dalle Olimpiadi ai giorni nostri.

Pallavolo Di Anna Marino

O

ggigiorno è in continuo aumento il numero delle persone che praticano un’attività sportiva, grazie al progressivo miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e all’evoluzione della cultura e dei costumi dei vari popoli. Le origini dello sport possono essere attribuite ai greci, che nel 776 a.C. istituirono le prime Olimpiadi. Questa manifestazione sportiva, dalla nascita legata alla religione, in seguito si è affermata come una manifestazione nella quale vengono affermati i valori morali della lealtà e della fratellanza sportiva. In primo luogo, lo sport viene praticato per migliorare l’aspetto fisico, ma l’esercizio di un’attività sportiva aiuta anche in campo psicologico infatti, lo sport può servire per scaricare le tensioni che si accumulano durante la giornata rendendo così chi lo pratica più sereno. Una prima classificazione in campo

sportivo è quella fra sport individuali e sport di squadra. In uno sport individuale un atleta gareggia da solo, svolgendo esercizi fisici, nel rispetto di determinate regole, tendendo per lo più a fini agonistici. All’interno di questo tipo di sport, è più difficile fare conoscenze, instaurare nuove amicizie e, elemento fondamentale che caratterizza lo sport individuale è la competizione. L’atleta si trova a gareggiare da solo, contro altre persone che non desiderano altro che vincere. Uno sport di squadra invece è caratterizzato da una sorta di legame che unisce tutti i soggetti che appartengono ad una stessa squadra, e che insieme gareggiano contro un altro complesso di atleti, uniti da un desiderio comune: VINCERE INSIEME! Anche qui permane lo spirito di competizione, viene sviluppato nei singoli atleti il senso di appartenenza ad un gruppo, nasce una collaborazione fra i vari membri che imparano a contare sugli altri oltre che su loro stessi. Non c'è cosa più

bella che condividere gioie e dolori con persone che hanno la nostra stessa passione. A volte può capitare che, in contrasto con l’etica sportiva, un’atleta assuma sostanze chimiche al fine di migliorare il proprio rendimento sportivo. L’impiego di queste sostanze, che prende il nome di doping, evidenzia il fatto che alcuni atleti possono vedere l’attività sportiva solo come un modo per primeggiare fra gli altri, sopprimendo quella che è la vera natura dello sport, un semplice gioco. Molti sono i motivi che possono spingere un’atleta ad assumere sostanze proibite e, talora, potenzialmente molto nocive: l’insoddisfacente rendimento atletico, la dipendenza psicologica, la necessità di placare ansia e stress, la pressione da parte di allenatori, fisioterapisti, colleghi, amici e media, l’ignoranza di effetti collaterali e complicanze. Il ricorso a sostanze o metodi proibiti da parte degli atleti è quasi sempre punito con la squalifica. Comunque, anche se negli ultimi anni il controllo anti-doping in ambito sportivo è divenuto più severo, non sempre risulta efficace.

italiano per eccellenza è il calcio. Anche se la pallavolo, soprattutto fra le ragazze è molto praticata. I ragazzi e le ragazze del nostro liceo si sono cimentati in questo magnifico sport partecipando ai tornei studenteschi gareggiando contro le scuole del circondario. Praticare uno sport significa sacrificare una parte della propria vita, per un amore che a volte va oltre qualsiasi cosa. Far parte di una squadra o di un gruppo che lavora per raggiungere un unico obiettivo comprende molte cose: spirito di sacrificio, dedizione, rispetto, umiltà, amicizia, lealtà, sapersi sopportare, saper condividere allo stesso modo gioia e sofferenza, ma soprattutto sapersi mettere in discussione... E' proprio questo che ha unito gli atleti delle squadra di pallavolo femminile e maschile del nostro liceo riportando a casa la prima un terzo posto e la seconda quinto posto. La passione per uno sport può avere un’influenza positiva sulla vita di un individuo, attraverso la passione per uno sport è possibile fare nuove conoscenze.

In linea di massima lo sport

SQUADRA PALLAVOLO JUNIORES MASCHILE Baffa Vincenzo

SQUADRA PALLAVOLO ALLIEVE FEMMINILI

Caligiuri Luca

Palmieri Anna

Mingrone Matteo

Pucci Caterina

Leto Giuseppe

Cavarretta Arianna

Mingrone Marco

Baffa Rosanna

Zurlo Davide

Iuzzolini Carmen

Sessa Antonio Perfetti Gianluca Pucci Alessandro

IL

Siciliani Clara

Amodeo Nancy Calabretta Rossella

Marziano Giuseppe

Gangale Valeria

Parise Agostino

Trifirò Giorgia

LICEALE

DI

CIRÒ


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SONDAGGIO

Sondaggio sul fumo

Vizi e virtù tra i banchi di scuola...ed oltre!

Fumi?

A che età hai iniziato a fumare? 8 anni 4%

Si 27%

No 73%

10 anni in poi 96%

Fumi nei bagni della scuola? Si 28%

2 Quante sigarette fumi al sigarette giorno? 7%

3 sigarette 9%

più di 3 sigarette 84%

No 72%

Cosa pensi che si potrebbe fare? Altro 16%

Niente 27%

Aumentare i controlli 29%

Sensibilizzare i compagni 28%

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SPETTACOLO

Due vincitori ad AMICI Di Giada Bevilacqua

S

i è conclusa la decima edizione di amici, il talent show più longevo nella storia della televisione italiana, con la vittoria di due ragazzi, Virginio Simonelli, per la categoria canto e Danny Lodi, per la categoria ballo. Amici permette di offrire contratti per entrambe le categorie, ossia il ballo e il canto, e per questi contratti ci sono a disposizione varie case discografiche come la Sony e l’ Universal e importantissime compagnie riconosciute in tutto il mondo come Complexion e English National Ballett , esso, dunque, dà la possibilità di far emergere, conoscere e apprezzare talenti fino a quel momento nascosti. La finalità del programma è quella di promuovere il talento dei ragazzi, ma anche quello di far percepire al pubblico come bisogna sudare per ottenere ciò che si aspira, quindi disposti a sacrifici, ma, soprattutto

A destra: Maria De Filippi con i finalisti

IL

LICEALE

DI

CIRÒ

a tanto impegno. Quest’anno per la prima volta, sono stati premiati due vincitori per ciascuna categoria, quindi una nuova novità rispetto alle edizioni precedenti. I ragazzi si cimentano in un anno scolastico a tutti gli effetti, sottoposti continuamente a sfide, quindi ad essere giudicati da una giuria composta da professionisti e da persone competenti e preparatissime sul proprio lavoro, anche se nel giudicare usano spesso e volentieri critiche offensive verso i ragazzi, i quali però essendo in una trasmissione televisiva devo sottostare a ciò che dicono. Superata una certa fase solo dodici allievi su venti passano in serale. Da qui inizia la vera sfida, in quanto i ragazzi vengono divisi in due gruppi, bianchi e blu, pronti a tutto pur di vincere e non perdere un compagno di squadra. Dopo mesi di duro lavoro e continuate sfide tra squadre , i ragazzi da dodici diventano soltanto quattro, in cui la sfida

sarà tutti contro tutti per raggiungere la vittoria tanto attesa. I vincitori del programma riceveranno un premio pari a 100.000€ usato per continuare gli studi, ma non solo, i ragazzi non vincenti potranno ricevere il premio della critica ma anche da Tezenis pari a 50.000€ anch’essi usati per continuare gli studi e migliorare le proprie capacità. La fondatrice del programma Maria De Filippi concede dunque un futuro artistico a questi ragazzi con la speranza che possano fare successo come alcuni ragazzi dell’edizioni precedenti come Marco Carta, Alessandra Amoroso, Valerio Scanu, Emma Marrone e Loredana Errore, cantanti riconosciuti in tutta Europa e diventati ormai professionisti. Amici più Maria formano un binomio perfetto per l’andamento dei giovani ragazzi.


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TRADIZIONI

Le"cuzzupe" Di Elisa Anania

T R A D I Z I O N I

D I

P A S Q U A

ro,Le uova frullate,aggiungete burro, limone e lievito. Mescolate

Ingredienti:

tutti gli ingredienti. Fate riposare

1Kg di farina‘00

l’impasto per mezz’ora. Riprende-

400g di Zucchero 200g Burro Sciolto 7 Uova 2 Bustine di Lievito 1 Limone grattugiato più il succo Preparazione:

te di nuovo l’impasto e fate formine. Metteteli nella teglia e infornateli a 180 gradi per 30 minuti. Toglieteli dal forno e mettete sopra una glassa di uovo bianco frullato con zucchero e limone. Infine aggiungete i confetti sopra le cuzzupe per la decorazione finale.

Mettete sul tavolo da lavoro la farina a fontana,mettete lo zucche-

I Croccanti Di Giada Bevilacqua

Ingredienti: 1kg farina 600g zucchero 10 uova 2 bustine lievito Vanillina 1 limone(scorza) 400g mandorle 100g burro

Procedimento: Mettete sul tavolo da lavoro la farina a forma di fontana insieme alla vanillina, a parte mescolate le uova, lo zucchero e la scorza da limone(impastato con le mani), dopodiché aggiungete il burro sciolto, le mandorle e l’impasto nella farina ,mescolate il tutto in modo da far venire l’impasto omogeneo. Stendete l’impasto a forma di salame e mettetelo in forno. Appena diventa d’orato toglierlo dal forno e lasciatelo raffreddare e tagliatelo a forma di bastoncini, rimettetelo nel forno lasciando che l’altra parte diventi d’orata.

Proverbi calabresi Di Valeria Gangale e Giorgia Trifirò

I guai da pignata i sapi sulu a cucchjara chi i miscita. I guai della pentola li conosce solo il cucchiaio che li mescola

I paroli da sira su nenti a matina. Le parole della sera sono un niente la mattina ‘A calata ogni Santu aiuta. Nella discesa ogni Santo aiuta

Cu paga avanti mangia pisci fetenti.

Cu voli anda e cu no comanda.

Chi paga per primo, mangia pesci “fetenti”

Chi vuole vada, chi no comandi Dopu l’alluvioni tutti i strunzi veninu a galla.

Occhiu non vidi, cori non doli. Occhio non vede cuore non duole

Dopo l’alluvione tutti gli stronzi vengono a galla

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L’editoriale del Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo (Continua da pagina 1)

ciromarinese La nostra scuola Il problema, oggi, è che non c’è più tempo per fare scuola. Quella vera, dove si apprende, si cresce, ci si forma e si diventa individui. Possibilmente pensanti. E tanto per una scuola che soffre di numerose patologie, quali l’Egualitarismo ideologico (sia sul versante della selezione della docenza sia sul versante dell’accertamento del merito dei discenti); il Costruttivismo pedagogico che tende a nullificare il senso e il ruolo della trasmissione della tradizione culturale, dell’autorità educativa, del rigore e della disciplina come prerequisiti della formazione a vantaggio di una concezione del docente come puro “facilitatore” e di supposti e improbabili processi educativi spontanei e naturali negli studenti; il Metodologismo supponente che alimenta, soprattutto a proposito della valutazione, il feticismo della misurazione oggettiva basata sui test, che occulta, di fatto, la natura inevitabilmente “soggettiva” e qualitativa del processo della valutazione, con-

ferendo ad essa un’interpretazione neopositivista che è un vero e proprio imbroglio, perché tace sulle rilevantissime e arbitrarie componenti individuali dei test, che conseguono alla selezione e alle visioni, spesso ideologiche, di chi li formula; il Burocratismo organizzativo che si sciacqua la bocca con sintagmi manageriali ed efficientisti (in ciò già tradendo la più totale incomprensione della specificità dell’impresa educativa) ma non è in grado di comprendere che, forse, proprio la dimensione elefantiaca dell’organizzazione scolastica -oltre che le procedure anomiche (che mancano o sono prive di norme, n.d.r) e giuridicizzanti di cui essa si alimenta- è in contflitto con la sua ragione sociale e la sua missione pedagogica. Nonostante le distorsioni didattico-finanziarioorganizzative proprie della Scuola italiana, oggi lontana dalla vecchia Scuola del cattolica comunista Don Milani, la nostra Scuola lavora e lavora bene e con risultati soddisfacenti. E nei diversi segmenti formativi che compongono l’Istituto Omnicompren-

sivo di Cirò, dalla Scuola dell’Infanzia dei focarelli di San Giuseppe, alla scuola primaria della poetessa in erba Alessia Amantea, alla scuola secondaria dei spumeggianti atleti guidati da Eugenio Mannarino, al Liceo Scientifico delle rappresentazioni teatrali, dei convegni sulla Legalità a Tivoli e a Cirò, della rappresentazione dei 150 anni della unità di Italia, dei premi conseguiti dagli studenti a livello provinciale, regionale e nazionale. E la nostra Scuola lavora e lavora bene- con genitori, docenti, studenti e personale amministrativo, tecnico ed ausiliario - anche con i PON, che costituiscono occasione di crescita grazie al finanziamento di progetti finalizzati ad aumentare le condizioni di sicurezza e legalità in Calabria e nelle altri regioni dell’ Obiettivo Convergenza.

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) - VIA SAN FRANCESCO - 88813 CIRÒ (KR) SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO - LICEO SCIENTIFICO

Il liceale di Cirò Giornalino scolastico

Comitato di redazione: Oreste Sabatino Silvia Piscitelli Anna Marino

Ufficio di redazione: Direttore Responsabile: Oreste Sabatino

Giada Bevilacuqa Ilaria Arcuri Giorgia Trifirò Valeria Gangale

Redattori: Silvia Piscitelli

Roberta Siciliani Anna Palmieri

Anna Marino

Si ringraziano per la collaborazione:

Roberta Siciliani

Il Dirigente Prof. Gabriele Vincenzo,Arch. Sergio Marino,

Ilaria Arcuri

Prof.ssa Giulia Cerchiara, A.T Michele Sirianni, C.S Pino Durante e Fabio Siena e Elisa Anania.


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