Il liceale di Cirò

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Progetto PON C1-FSE-2009-4791

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO

Il Liceale di Cirò Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR) www.illicealediciro.altervista.org

“L. LILIO” CIRÒ (KR) SCUOLA ELL’INFANZIA PRIMARIA

A N N O

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il calendario perfetto di Aloysius Lilius

LICEO SCIENTIFICO VIA SAN FRANCESCO 88813

L’EDITORIALE del Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo

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a mission del progetto

PON codificato C1-FSE2009-4791 e dal titolo “IL LICEALE-IL GIORNALINO SCOLASTICO” - ampiamente condivisa dai tutor interni professori Assunta Madera, Michele Rizzo, Vincenzo Zucco, Rosa Rita Vizza e dall’esperto esterno Prof. Sergio Marino, esperto in lavori redazionali per la produzione di un giornalino scolastico - si sostanzia nello sviluppare il gusto della lettura nell’ottica di un ampliamento degli orizzonti socio-culturali degli allievi e della loro formazione responsabile ed armonica, nell’ offrire chiavi di lettura e di approccio a testi diversi funzionali all’autonomo apprendimento di tutte le discipline, nell’acquisire conoscenze e competenze utili per partecipare consapevolmente alla vita di relazione, nell’attivare un metodo di studio operativo finalizzato al lavoro autonomo, nell’acquisire autonomia di pensiero da trasferire in altre esperienze della vita quotidiana. La mission, pure accolta con entusiasmo dalle famiglie degli studenti, si è (Continua a pagina 22)

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N U M E R O

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D A T A

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D I C E M B R E

Intervista al Sindaco di Cirò

Medico, astronomo e matematico di Cirò, Lilio è il riformatore del calendario Gregoriano di Anna Marino, Giada Bevilacqua, Elisa Anania.

A 500 anni dalla nascita di Luigi Lilio

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l cinquecentenario della nascita di Lilio è stato ricordato con numerose iniziative messe in atto dall’ attuale Amministrazione comunale.

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(Servizio a pagina 4)

olti non sanno che il calendario da noi adottato oggigiorno è il risultato di una riforma di uno già esistente, effettuata grazie ai calcoli e alle osservazioni di un nostro concittadino. (Continua a pagina 2)

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LE ALTRE NOTIZIE

INTERVISTE

Aloysius Lilius

Si moltiplicano le proteste contro la riforma Gelmini

Interviste per le vie di Cirò

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Intervista doppia

6-7

SCUOLA

Gli studenti gridano: basta!

Il provvedimento anti-fannulloni

di Oreste Sabatino

Cirò: generazioni a confronto

S

ono ormai tante le manifestazioni di protesta nei confronti del ddl Gelmini. Il 24 novembre un gruppo di studenti fa irruzione nell'ingresso di palazzo Madama, al grido di ''Bloccheremo questa riforma''. Studenti medi e universitari

hanno paralizzato le strade del centro di Roma manifestando in corteo contro i tagli all'istruzione. L’8 ottobre in 80 città d’Italia oltre 300 mila studenti sono scesi in piazza per dire un NO chiaro alla riforma tanto voluto dal Ministro Gelmini. (Servizio a pagina 8)

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CULTURA

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INCHIESTA Sondaggio sull’uso del cellulare

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Dialogo tra religioni

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RELIGIONE VIAGGIO

Stage a Rimini

INTERNET Studentville, youtube e Social network

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LIBRI “Terroni” di Pino A.

MODA Tendenze 2010

SPETTACOLO Talent show

MUSICA Banda musicale

SPORT Il tennistavolo

TRADIZIONI Dolci di Natale

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STORIA

LOCALE

Il calendario perfetto di Aloysius Lilius di Anna Marino, Giada Bevilacqua, Elisa Anania.

(Continua da pagina 1)

Il Compendium è un libro scritto per presentare la riforma Liliana.

“solus Aloysius Lilius Hipsichroneus rem Feliciter et non sine Dei Optimi Maximi benignitate Assecutus est ” “Solo Luigi Lilio di Ipsicrò(Cirò) Condusse a termine felicemente l’arduo compito di Riformare il calendario con l’aiuto di Dio.” (Clavius)

Il Concilio di Nicea (325 d.C.) aveva utilizzato la data astronomica dell’equinozio di primavera per determinare la data della Pasqua. Era necessario risalire ad una data attendibile e precisa per l’equinozio di primavera, fissato arbitrariamente al 21 Marzo. I Padri della Chiesa tolsero due giorni dal calendario Giuliano (calendario solare adottato da Giulio Cesare) in modo da creare un difetto e far allontanare sempre più la data fissata dell’equinozio dalla sua data effettiva astronomica dell’anno tropico. La Chiesa cercò più volte di far fronte al problema e correggere il difetto e incitò una riforma che venne più volte rimandata. Il primo che riuscì ad avviare una riforma del calendario fu Gregorio XIII che nel XVI secolo (la data non è chiara, ma probabilmente nel 1575) nominò una commissione rappresentata da scienziati e dal clero, con il mandato di effettuare un progetto di riforma. Tra i più noti committenti erano presenti: il gesuita Cristoforo Clavio, Antonio Lilio, dottore in medicina e fratello di Luigi, e il cardinale Sirleto, presidente della commissione. La commissione passò in esame diversi progetti, tutti risultanti poco precisi e poco esaurienti. L’attenzione dei committenti si concentrò sull’opera ingegnosa e acuta di Luigi Lilio (presentata dal fratello Antonio), medico, astronomo e matematico di Cirò. Luigi Lilio o Giglio, latinizzato Aloysius Lilius, nacque nel 1510 a Psycròn, oggi conosciuta come Cirò, probabil-

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mente nel suo più antico rione, il Portello, oggi noto come Palazzo Susanna. A testimoniare la sua presenza sul suolo cirotano è una lettera scritta dal suo precettore Casopero in cui enumera tra le famiglie più note anche i Giglio. I suoi primi studi si svolsero proprio a Cirò, sotto la rigorosa e ampliata guida del suo precettore, che istruì sia Luigi che il fratello Antonio, e fin dalla giovinezza si interessò e si appassionò agli studi fisici e matematici. Terminati i primi studi, si recò con il fratello a Napoli, dove portò a termine un dottorato in medicina. Assunse il ruolo di docente a Perugia, ciò è confermato da un’epistola indirizzata al cardinale Guglielmo Sirleto, dichiarante il suo incarico come lettore di medicina presso l’università di Perugia. Sono proprio questi gli unici documenti di cui disponiamo per avere notizie circa la sua vita. Infatti anche la sua morte è avvolta nell’oscurità. Sappiamo con certezza che sia morto prima della presentazione della riforma, divulgata poi dal fratello Antonio. La riforma venne definitivamente accettata dal presidente della commissione, il cardinale Sirleto e il 14 settembre 1580 la commissione presentò il lavoro a Papa Gregorio XIII. Per presentare la riforma si decise di scrivere un libro con la sua dettagliata descrizione; il compito venne assunto inizialmente dal fratello Antonio, ma poi divenne un lavoro di diverse persone, tale testo va sotto il nome di: ” Compendium novae rationis restituendi kalendarium” o meglio conosciuto

come compendium e riassume i tratti principali del manoscritto originario di Lilio di cui non c’è traccia. Il compendium venne ritrovato nel 1981 da uno studioso Gordon Moyer nella biblioteca nazionale di Firenze. Il nuovo calendario, sotto inviti ed esortazioni papali, iniziò a divulgarsi in tutta la Cristianità; ma suscitò un approccio diverso tanto nei cattolici quanto nei protestanti; la stessa Cristianità rivolse attacchi al Papa, che venne accusato di eresia per aver considerato il calendario un eterno ritorno. I protestanti rifiutarono la nuova riforma, giudicando il Papa un Anticristo, avente la presunzione di poter mutare il corso del tempo. La riforma Liliana non trovò subito grande consenso; in primo luogo dalla stessa religiosità, in secondo luogo dagli studiosi, matematici o astronomi del tempo. Molti di essi, dettati da presunzione, considerarono la nuova riforma priva di validità, imprecisa e contenente errori. Diversi, infatti, furono in questo senso gli studiosi che ebbero il pretesto di correggerla, ma in realtà con il solo scopo di elaborare una loro personale riforma basata sui calcoli e sui lavori già effettuati da parte di Luigi. Ma nonostante queste numerose avversioni la divulgazione della riforma non poteva certamente fermarsi, sia perché godeva di un forte appoggio da parte di numerosi religiosi e dallo stesso Papa; sia perché la sua eccezionale precisione e attendibilità la presentava come l’unica soluzione al divario che (Continua a pagina 3)


STORIA

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LOCALE

(Continua da pagina 2)

si era creato nel calendario precedente. Effettivamente il calendario Liliano non differiva in modo assoluto dal calendario Giuliano ma la sua grande efficacia consentiva di mantenere l’equinozio di primavera ad una data ben precisa, il 21 marzo, in modo da semplificare la determinazione della pasqua. Lentamente e gradatamente il nuovo calendario venne accettato in Europa e fuori l’Europa; i primi ad accoglierlo furono i paesi cattolici,poi quelli protestanti, e diverso tempo più tardi (dopo la prima guerra mondiale) i paesi ortodossi; restano ancora attualmente fuori dal calendario Gregoriano i musulmani e gli ebrei. L’adozione del calendario come abbiamo visto fu difficile sia per motivi di incertezza ma soprattutto per motivi politici e religiosi, poiché fino ad allora la scelta del calendario era spettata essenzialmente ad autorità politiche (Giulio Cesare prima, Costantino poi). L’importanza di tale riforma fu senza nessun ombra di dubbio di grande portata, ancora oggi, a distanza di 500 anni, il calendario dimostra grande successo e attendibilità mantenendo a distanza di secoli la grande precisio-

ne che si era presentata al divulgarsi della medesima riforma. Ma quello che più lascia perplesso è la non curanza e leggerezza con cui questo grande personaggio scientifico sia stato tralasciato, trascurato e fatto cadere nell’oblio. Gli interessati all’evoluzione del calendario, gli astronomi, gli astrofili o comunque gli studiosi in genere insistono sulla sua importanza, poiché considerato l’unico artefice del sistema temporale oggi utilizzato in quasi tutta la totalità mondiale, l’unico uomo di scienza ad aver apportato cambiamenti e innovazioni pratiche alla quotidianità individuale. La scienza avrebbe dovuto, accanto a nomi come Copernico, Keplero, Galilei, Newton, trovare un posto di privilegio anche per Luigi Lilio. Il suolo cirotano in gran parte è anch’esso colpevole per la sua dimenticanza; gli stessi abitanti di Cirò sono i primi a non ricordarlo come dovuto, a lui è dedicata una scuola e una via, ma questo non basta a far conoscere la sua opera che è in conosciuta e ignorata dalla maggior parte dei cirotani. Come già detto nella stessa Cirò non c’è alcun monumento dedicategli, ma durante il suo soggiorno presso il

castello dei Carafa, Lilio lasciò un disegno geometrico situato nell’atrio del castello, rappresentante due fiori concentrici inscritti in una circonferenza, all’esterno dei quali è presente una stella ad otto punte mentre i fiori ne contengono nove; essa probabilmente raffigura una rosa dei venti ed una meridiana. Una nuova sensibilizzazione dovrebbe partire Bolla InterrGravissimas principalmente dal suolo cirotano, che già da quest’anno si è impegnato affinché il suo operato non vada perduto, anni di duro lavoro, secoli di difficile accettazione e giorni odierni di ordine e precisione non possono, Nella foto in nonostante il trascorrere dei sebasso: coli, dimenticare il loro principale promotore, che con grande capaCirò - Antonino cità riuscì a stabilire un nuovo Zichichi nel calendario destinato a durare per corso secoli mantenendo inalterata la della Lectio sua grandezza, ossia la causa della Magistralis sul fine del caos umano basato su false calendario certezze astronomiche. perfetto di Aloysius Lilius

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INTERVISTE

Intervista al Sindaco di Cirò

A 500 anni dalla nascita di Lilio di Anna Marino, Giada Bevilacqua, Elisa Anania.

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Il Sindaco di Cirò Avv. Mario Caruso

“ L a s t r a o r d i n a r i e t à d i L i l i o c o n s i s t e n e l a v e r a n t i c i p a t o , i n a l c u n i a s p e t t i , q u e l l o c h e è s t a t o i l

m e t o d s c i e n t i f i c d i G a l i l e G a l i l e i

o o o ”

l cinquecentenario della nascita di Lilio è stato ricordato con numerose iniziative messe in atto dall’ attuale Amministrazione comunale. Ed è per questo che ci è sembrato indispensabile intervistare il Sindaco di Cirò l’Avv. Mario Caruso, che ci ha ricevuto in modo molto cordiale, dandoci spiegazioni su tutto ciò che riguarda Luigi Lilio. D. Perché si parla cosi tanto di Luigi Lilio? R. “Quest’anno ricorrono cinquecento anni dalla nascita del nostro concittadino, Aloysius Lilius, italianizzato Luigi Lilio. Egli è il riformatore del calendario gregoriano, ossia colui che nella commissione, nominata dal papa Gregorio XIII, con i suoi calcoli, riuscì a risolvere il problema che la chiesa aveva nel 1500-1600 per fare conciliare la pasqua con l’equinozio di primavera. Luigi ebbe la fortuna di partecipare ad una commissione chiamata “Notti Vaticane”, il cui presidente era un Cardinale, Guglielmo Sirleto. Ai lavori di questa commissione partecipò anche un monaco gesuita, un certo Clavius, colui che portò avanti negli anni la riforma Liliana, anche se nei libri di storia o di astronomia è indicata come riforma gregoriana, perché prese il nome dal papa. La straordinarietà di Lilio consiste nel aver anticipato, in alcuni aspetti, quello che è stato il metodo scientifico di Galileo Galilei. Oltre a risolvere il problema della chiesa, Lilio riuscì a calcolare l’anno solare in 365g,5h49m12s. D. Come riuscì ad approfondire le sue conoscenze scientifiche? R. Alcuni studiosi dicono che

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LICEALE

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CIRÒ

Luigi Lilio fosse figlio di una terra che ha forte radici storicoculturale, astronomiche e matematiche, e quindi tutto questo patrimonio culturale della Magna Grecia, patria di Pitagora, venivano tramandato a chi aveva la possibilità di studiare. D. E’ stato svolto uno studio specifico sulla figura di Lilio? R. Per conoscere meglio e in modo approfondito la vita e la riforma di Luigi Lilio, il Prof. Francesco Vizza e il Prof. Egidio Mezzi hanno scritto un libro in cui parlano appunto della riforma.

onore del cinquecentenario, molti convegni. Ospite eccellente in uno di essi è stato il famoso scienziato Zichichi, il quale parlò di come già Luigi, prima di Copernico, introdusse la teoria eliocentrica. Siamo inoltre riusciti a coinvolgere anche il ministero dei beni culturali, la Provincia di Crotone, la Regione e la biblioteca di Roma che ci ha fornito tutto il materiale. D. Come siete riusciti a rintracciare Zichichi?

D. Cosa è stato fatto per far emergere la figura di questo nostro illustre concittadino? Tre anni fa abbiamo cercato di capire come questo paese potesse emergere da quest’apatia; innanzitutto abbiamo cercato di trovare delle soluzioni per aiutare i viticoltori spingendoli a riunirsi in cooperativa, poi abbiamo pensato di promuovere la conoscenza dei personaggi più importanti del territorio, tra cui il più importante fu proprio Luigi Lilio. Verso la fine del 2007 venne a trovarci un assessore regionale al turismo, perché dovevano fare una guida sui castelli della Calabria. In quell’occasione proposi all’assessore di valorizzare la figura di Luigi Lilio, ma l’assessore mi chiese “chi fosse costui”. Così gli spiegai che egli fu un grande personaggio conosciuto in tutto il mondo tranne che nel nostro territorio. Poi da li sono nate le ricerche ad opera del Prof. Vizza, anch’egli originario di Cirò ma vivente a Firenze, premiato come cittadino illustre. Alla mia richiesta di effettuare delle ricerche su Lilio si mise subito a nostra disposizione. Con la somma di 80.000 euro, offerti dalla Regione Calabria, siamo riusciti ad organizzare, in

Antonino Zichichi R. Gli abbiamo inviato una lettera d’invito; in meno di quindici giorni abbiamo ricevuto la risposta in cui ci comunicava la disponibilità a partecipare a questo grande evento. In questo momento il mondo scientifico ha una maggiore attenzione verso Cirò, tant’ è che si vorrebbe istituire l’anno mondiale del calendario entro il 2012. Entro questa data dovrebbero recarsi a Cirò diverse personalità e scienziati da tutto il mondo, apportando così al territorio un maggiore interesse culturale e di conseguenza ricchezza e turismo. Inoltre ci sono in vista altri progetti: un gemellaggio a Bologna, città natale di papa Gregorio XIII, altri convegni a Perugia ed un incontro con il Presidente della Repubblica per chiedere una onorificenza al paese. Concludo dicendo che sono fiero di essere cirotano proprio perché sono un suo compaesano.


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INTERVISTE

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Interviste per le vie di Cirò

Lilio ha riformato il calendario, ma non tutti lo sanno! di Anna Marino, Giada Bevilacqua, Elisa Anania. Giornalista: Buonasera, possiamo farle qualche domanda? Passante: si, prego. G.: lei ha mai sentito parlare di Luigi Lilio? P.: si! Ma non si chiama Luigi … G.: si, Luigi Lilio in latino Aloysius Lilius. Lei sa che quest’anno ricorre il cinquecentenario dalla sua nascita? P.: sinceramente non lo sapevo. G.: quindi non sa molte notizie su questo illustre personaggio? P.: so che è importante, maa…….. Altro passante. G. : Salve signore, sa il motivo per cui Luigi Lilio è ricordato? P.: si, è un poeta ... uno che … un personaggio che sapeva tante cose. G. : sa che era di Cirò? P.: si...si! G.: lo sapeva che è stato lui a riformare il calendario Gregoriano? P.: esatto! Ha fatto il calendario. Non ci scoraggiamo, fermiamo un altro signore. G.: Buonasera, possiamo farle qualche domanda su Luigi Lilio? P.: no. Non ho tempo da perdere. Ecco un altro signore, ha l’aria di chi sa molte cose, giornalisti all’attacco… G.: ci scusi, lei conosce Luigi Lilio P.: veramente no, ne ho sentito parlare, ma non m’interessa più di tanto. G.: però come abitante di Cirò ..? P.: no, non sono di Cirò. G.. E di dov’è? P. di Cirò Marina. G.: vabbè si può dire che siamo la. P.: si ma…so che è stato un grande del paese, ma per il resto non so altro. Cerchiamo ancora magari troviamo quello giusto :-) G.: buonasera, volevamo sapere se lei conosce Luigi Lilio. P.: si, ho venduto libri fino all’altro giorno, ho una libreria quindi… G.: quindi ha qualche notizia da darci su Lilio? P.: in questo momento non mi viene in mente niente. G.: ma lei sa che è stato un personaggio molto importante? P.: certo, certo. G.: sa anche cosa ha fatto di così importante? P.: sul momento mi trova impreparato. (...impreparato?) G.: ha mai sentito parlare di una riforma Gregoriana? P.:………….ehm………. G.: la riforma del calendario Gregoriano. P.: ah si, del calendario lo sapevo già. (ma si certo, non avevamo dubbi) G.: sapevate anche di tutte le iniziative fatte in occasione del cinquecentenario della sua nascita?

P.: si, si. C’è stato Zichichi. G.: lei è stato al convegno? P.: no, ero impegnato in altre cose. Ecco un ragazzo, forse è informato. G.: Salve possiamo farle qualche domanda su Luigi Lilio? P.: chi?! G.: ci scusi, lei conosce Luigi Lilio? P.: ah io no, dovete chiedere ad uno più anziano. (ma come neanche i giovani lo conoscono? vediamo se qualcuno ci schiarisce le idee ) G.: Buonasera, lei ha mai sentito parlare di Luigi Lilio? P.: certo, io sono un membro della commissione di Luigi Lilio. (finalmente qualcuno che sa qualcosa) G.: benissimo! Quindi lei è al corrente che quest’anno ricorre il cinquecentenario? P.: si. G.: sa il motivo per cui è ricordato? P.: certamente, per la sua riforma del calendario. G.: è orgoglioso di avere come concittadino un personaggio così importante? P.: certo, ma sono cinquecento anni che è stato dimenticato. G.: perché non è ricordato? P.: la colpa è del Ministero che non l’ha inserito nei programmi scolastici. G.: Lei è stato presente nei convegni che ci sono stati in suo onore? P.: si, si certo. G.: molte persone non sono al corrente della tante iniziative fatte per ricordare Lilio... P.: eh..lo so, purtroppo è così, diciamo che lo sanno in pochi che quest’anno abbiamo fatto queste manifestazioni. Vediamo cos’ha da darci questo signore. G.: Salve, possiamo farle qualche domanda? P.: dipende a che proposito? G.: a proposito di Luigi Lilio. Lei conosce l’operato e sa anche perché è così importante? P.: si, lui è il riformatore del calendario Gregoriano. G: lei è al corrente che quest’anno in onore del suo cinquecentenario hanno organizzato dei convegni? E soddisfatto? P.: meglio di niente! G.: spesso questo personaggio viene dimenticato, sa perché? P.: sarebbe necessario una informazione molto più ampia, a livello internazionale, penso…Anche perché per quello che ha fatto non viene neanche insegnato nelle scuole… G.: lei ha fatto qualche ricerca? P.: si, io insegno ed a scuola abbiamo fatto un calendario con i ragazzi. G.: Cosa farebbe per far conosce-

re Lilio? P.: se potessi organizzerei con una trasmissione televisiva, ma non so se hanno mai fatto qualcosa del genere. G.: gli stessi abitanti di Cirò non lo ricordano come si dovrebbe. Sa dirci il perché? P.: non lo ricordano perché non è facile studiarlo, a parte le conoscenze per linee generali, dove è nato, cos’ha fatto, per il resto non è semplice far capire a tutti quei calcoli matematici, anch’io ho qualche difficoltà a comprendere i suoi studi. G.: insomma lei riconosce la sua importanza. P.: certo! E che importanza..che scoperta…

Intervista ad un passante

“Dom.: Salve signore, sa il motivo per cui Luigi Lilio è ricordato? Risp.: si, è un

Insomma, sembra proprio che la gente del paese non sia proprio al corrente dell’esistenza di un personaggio così illustre ed importante. Come ha detto qualcuno degli intervistati sarebbe forse necessario mettere in atto azioni utili a far conoscere l’operato di Lilio, con iniziative capaci di coinvolgere prima la gente del posto e poi allargare i confini ad un turismo culturale necessario alla crescita ed allo sviluppo del paese. L’iniziativa di indire una giornata dedicata a Lilio potrebbe essere un buon punto di partenza.

poeta ... uno che … un... personaggio che sapeva tante cose.”


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INTERVISTE

Intervista doppia: due liceali a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri.

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Fabio Siena V^C

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Patrizia Siciliani I^C

Fabio Siena Nessuno 10 11/2 Nessuno Non Cirò Marina Nessuna Angela Merkel Papà 12 anni 15 anni Di tutto Non ho incubi Di solito a carattere erotico Sinistra estrema Democrazia Non ne ho Me li devi dire tu Tanti Sono tante Tempus fugit È alquanto ridicolo

Patrizia Siciliani Nessuno 7 4 Pallavolo Roma Inter Cristian Mamma 12 Mai Nessuna Nessuno Nessuno Nessuno dei due Democrazia Nessuno Tanti Tanti Non lo so Nessuna Non penso niente

Mai Mai Andrea Bocelli Alessandro Gasman Si Un paio d’ore

Nome? Cognome? Soprannome? Voto più alto ricevuto? Voto più basso ricevuto? Sport preferito? Città preferita? Squadra del cuore? Uomo/Donna ideale? Persona più importante? Primo bacio? Prima sbornia? Pazzia fatta per amore? Incubo più ricorrente? Sogno più ricorrente? Destra o sinistra? Democrazia o dittatura? Scheletro nell’armadio? Pregi? Difetti? Figuraccia Peggiore? Una frase che la fotografa? Cosa pensa del rapporto tra il no‐ stro premier e le donne? Guarda il Grande Fratello? E x‐factor? Cantante preferito? Attore/attrice preferito/a? È iscritto su facebook? Quanto tempo passi su Facebook?

Si No Alessandra Amoroso Brad Pitt Si 4 o 5 ore

le ultime lettere di Jacopo Ortis

Ultimo libro letto?

Nessuno

In nome della rosa Le luci della ribalta Si

Libro preferito? Film preferito? Sei soddisfatto di quello che hai?

Nessuno Come tu mi vuoi Si

Una vita normale Luigi Marinello

Sogno nel cassetto? Il/la compagno/a più simpatico/a?

Nessuno Alessandra Parrilla

Sempre Luigi Marinello La Mazzitello e la Morrone Falvo Storia e filosofia Religione Si Si Ciccia Ciao ciao

E quello/a meno simpatico/a? Prof. Preferito? Prof. Meno preferito? Materia preferita? Materia odiata? Fidanzato/a? Ti piace qualcuno/a? Chi? Un saluto…

Nessuno Nessuno Nessuno Italiano Matematica Si Solo lui Cristian Ciao

LICEALE

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CIRÒ


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INTERVISTE

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Intervista doppia: due professori a confronto di Silvia Piscitelli, Oreste Sabatino, Roberta Siciliani, Ilaria Arcuri. Prof. De Luca

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Prof. Maltese

Michele De Luca Coniugato Laurea 36 20‐21 anni Matematica 2 3 Footing Mangio di tutto Non lo so Amo il calcio in generale

Nome? Cognome? Stato civile? Formazione? Voto di maturità? Da quanto tempo insegna in questa scuola? Cosa insegna? Voto più basso dato? Voto più basso ricevuto? Sport preferito? Piatto preferito? Viaggio ideale? Squadra del cuore?

Pasquale Maltese Coniugato Laurea 48 4 anni Storia e filosofia 3 4 Calcio e tennis Pasta Italia: Firenze Juventus

Una bionda La mia famiglia

Uomo/Donna ideale? Persona più importante?

Monica Bellucci Prima era mia madre, ora mia moglie e mia figlia

E chi si ricorda Quasi 20 anni Nessuna Non ho incubi

Primo bacio? Prima sbornia? Pazzia fatta per amore? Incubo più ricorrente?

17/18 anni Mai fatta Tantissimi chilometri La squadra dell’inter che vinceva sempre gli anni scorsi

Raramente sogno Destra In questo momento nessuno dei due

Sogno più ricorrente? Destra o sinistra? Berlusconi o Fini?

La salute Centro Nessuno dei due

Sono tutti e due filosofi validi Democrazia Nessuno Li deve definire un’altra persona

Hegel o Marx? Democrazia o dittatura? Scheletro nell’armadio? Pregi?

Forse Hegel Democrazia Nessuno Tanti

Idem Non ricordo Amore mio spesso ti amo

Difetti? Figuraccia Peggiore? Una frase che la fotografa?

Poca pazienza Tante L’uomo è un animale razionale

Sono delle chiacchiere

Sono problemi che non aiutano il paese

Sono cose personali, avrà avuto i suoi motivi

Cosa pensa del rapporto tra il nostro premier e le escort? E del caso Marrazzo?

No No Chi sono? Amo la musica in generale Un attore bravo No Niente

Guarda il Grande Fratello? E x‐factor? Chi sono i Tokio Hotel? Cantante preferito? Attore/attrice preferito/a? È iscritto su facebook? Cosa ne pensa dei social network?

No No, non mi piace Ma chi sono? La musica italiana Da Totò a Robert De Niro No Se usato correttamente è uno strumento utile

Non mi ricordo

Ultimo libro letto?

Il libro della vita di Martin Gray

Non ho un libro preferito Non ho un film preferito Bello Si certo

Libro preferito? Film preferito? Come si ricorda da giovane? È soddisfatto di quello che ha?

Un libro distensivo D’azione Beh..discreto Si

No

Cambierebbe qualcosa della sua vita?

No

Diventare Miliardario Tutti mi sono simpatici Non esiste

Sogno nel cassetto? Il/la collega più simpatico/a? E quello/a meno simpatico/a?

La serenità La prof. La Via Sono tutti simpatici

È una bravissima persona e un bravo insegnante

Giudizio sul collega?

È una persona efficiente che sa collegare tante situa‐ zioni in questa scuola

Uno scandalo serio per il paese


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SCUOLA

Si moltiplicano le proteste contro la riforma Gelmini.

Gli studenti gridano: basta! di Oreste Sabatino

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Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini

“Studenti sui binari a Termini, sulla A12 e prima sulla A14 e in tangenziale a Torino. Bossi: Hanno qualche ragione. Bersani: Governo responsabile della tensione. Berlusconi: Con la riforma si dà un colpo mortale a parentopoli. Gelmini: Riforma importante, spiace tensione.” Dal sito ANSA.it del 30-11-2010

ono ormai tante le manifestazioni di protesta nei confronti del ddl Gelmini. Il 24 novembre un gruppo di studenti fa irruzione nell'ingresso di palazzo Madama, al grido di ''Bloccheremo questa riforma''. Studenti medi e universitari hanno paralizzato le strade del centro di Roma manifestando in corteo contro i tagli all'istruzione. L’8 ottobre in 80 città d’Italia oltre 300 mila studenti sono scesi in piazza per dire un NO chiaro alla riforma tanto voluto dal Ministro Gelmini. Si è creato un fronte comune tra tutti coloro che sono stati colpiti dalle politiche disastrose dell’attuale Governo (studenti, ricercatori, precari, genitori ecc…). Nella protesta dell’8 ottobre il numero maggiore di studenti è sceso a Roma dove in 35 mila hanno protestato davanti al Miur paralizzando il traffico. È stata una protesta molto dura ma tranquilla, con momenti di

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urlano ''dimissioni, dimissioni''. La protesta è legittima, visto che si tratta di una riforma di tagli orizzontali che non eliminano gli sprechi per reinvestire in qualità, ma che impoveriscono il sistema dell’istruzione con una operazione di bilancio. Il Ministro almeno abbia la sincerità di dire: “Tremonti non sapeva dove tagliare e ha tagliato le risorse alla scuola, io non ho fatto nulla per evitare ciò”.

ROMA. Protesta degli studenti contro il decreto legge presentato dal Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini.

Promossi o bocciati? E’ legge il provvedimento anti-fannulloni di Oreste Sabatino

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta

tensione a Milano,Torino, Firenze e Verona. La risposta della Gelmini avviene attraverso una nota stampa nella quale afferma che:<<a qualcuno da fastidio che la scuola non sia più proprietà della sinistra. Bisogna avere il coraggio di cambiare. È indispensabile proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale>>. Gli studenti invece

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nche i professori saranno promossi o bocciati, come del resto tutti i dipendenti pubblici. Infatti con il decreto legge del 112/2008 il Ministro Renato Brunetta spera di risolvere i tanti problemi che persistono nella Pubblica Amministrazione. Con la nuoDI

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va riforma molte saranno le norme introdotte per migliorare la P.A. Tra le tante ricordiamo: la premiazione dei più meritevoli, con premi di produttività e sanzioni per i fannulloni che potranno anche essere licenziati (NDR credeteci poco); l’introduzione di nuove fasce orarie di reperibilità per il dipendente pubblico malato (non riguarderà i malati con patologie gravi); l’introduzione del sistema di invio dei certificati medici per via telematica (servizio ancora non piena-

mente attivato); la decurtazione sulla parte accessoria dello stipendio da 6 euro a 13 euro al giorno. Una riforma che intende mettersi in linea con le nuove tecnologie informatiche, in modo da ridurre i tempi di espletamento delle procedure amministrative. Vedremo quali saranno i frutti di questa riforma, così anche noi avremo la possibilità di fare la pagella al Ministro Brunetta. Voi che dite: sarà promosso o bocciato?


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CULTURA

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Interviste, sensazioni, vecchie storie nei vicoli del centro storico

Cirò: generazioni a confronto Di Anna Palmieri, Valeria Gangale, Giorgia Trifirò, Clara Siciliani.

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irò Superiore è un paese della cinta collinare costiera dell'alto Mar Jonio da cui domina la sottostante pianura di Cirò Marina, in provincia di Crotone. E’ caratterizzato dagli antichi insediamenti medievali, ne è testimonianza il castello di origine feudale che ha fatto la storia di tutti questi anni. Tutto il territorio che cir-

conda il paese è coltivato a vigneti, da cui si ricava l’ottimo vino Cirò, la cui produzione è fonte di ricchezza per i suoi abitanti. Passeggiando per le vie del borgo è facile incontrare anziani che sulla soglia della loro porta d’ingresso perdono il loro sguardo verso storie già vissute. La signora Mariangela è una di queste. Siamo rimasti attratti dal suo sguardo malinconico ed incuriositi non abbiamo potuto fare a meno di porle qualche domanda per comprendere il cambiamento generazionale. Cosa ne pensa della gioventù di oggi? << Io quando ero piccola vivevo con tre fratelli, mangiavamo nello stesso piatto e dormivamo nello stesso letto senza mai litigare; prima i figli aiutavano sempre i genitori, mentre ora arrivati ad una certa età non avendo più bisogno di loro li chiudono nelle case di riposo. >> Come si viveva ai vostri tempi un rapporto di coppia? << Quando mi sono sposata io avevo sedici anni, mio marito me ne passava nove, abbiamo fatto

una vita felice. Penso invece che al giorno d’oggi i giovani dicono di volersi bene, convivono, si sposano prematuramente e poi si lasciano. Oggi si sono persi la maggior parte dei valori che un tempo noi consideravamo fondamentali per il benessere quotidiano. >> Proseguendo la nostra passeggiata per dirigerci verso il centro storico, in un paesaggio misterioso avvolto da una leggera nebbia e

punteggiato dalla luce dei vecchi lampioni a forma di lanterne, abbiamo notato, seduti qua e la, piccoli gruppi di anziani signori che rispolveravano vecchi ricordi e dispute politiche ed economiche mai risolte; a loro abbiamo chiesto: com’è cambiato il paese rispetto ai vostri tempi? <<In peggio, stiamo affrontando un degrado enorme poiché qualunque sindaco del nostro paese non ha fatto nulla per poterlo migliorare, ad esempio sfruttandone le risorse che il territorio ci offre. >> Come avete affrontato il cambio lira-euro? << Non c’è stato verso di cambiare le cose, così dal primo giorno ci siamo dovuti adattare anche se penso che tutti quanti si siano sentiti a disagio. >> Visto che la criminalità è aumentata, vi sentivate più sicuri all’epoca o adesso? << Ci sentivamo molto più sicuri prima che oggi perché oggi non c’è criminalità, ma “miserabilità”. >> Lasciamo gli anziani alle loro animate discussioni, in materia politica ed economica relative al paese,

proseguiamo verso la via principale del centro storico. Vediamo una signora sui novant’anni circa affacciarsi dal suo antico balconcino per stendere i panni e ci viene in mente quanto il ruolo di una donna in famiglia sia cambiato nel corso degli anni. Chi meglio di lei, vissuta in entrambe le generazioni, avrebbe potuto mettere in evidenza le enormi differenze tra la famiglia di oggi e quella di una volta?! Così le abbiamo posto alcune domande, tra cui come sia cambiato nel corso degli anni il rapporto tra genitori e figli. L’anziana ha risposto: <<… adesso c’è più superficialità e meno dialogo in famiglia, mentre una volta ogni momento era perfetto per stare insieme, come quando si accendeva il fuoco e si stava tutti intorno ad esso a raccontare vicende quotidiane; però allo stesso tempo il rapporto di una volta era abbastanza forzato poiché l’autorità del padre si imponeva sui figli che dovevano accettare tutto senza batter ciglia. >> I genitori di oggi danno troppa libertà ai propri figli rispetto ad una volta ? << Secondo me la libertà concessa oggi ai giovani è troppa. La libertà è bella, anche a me è piaciuta, però bisogna saperla gestire, sempre nei limiti; anche perché non c’è più l’educazione ed il rispetto di una volta >> Finita la passeggiata ritorniamo a casa, con grande stupore ci accorgiamo che tutto ci sembra così diverso. La frenesia dei nostri giorni ci ha fatto dimenticare quanto fosse importante fermarsi e guardare con più attenzione chi ci sta vicino. Siamo così presi da mille cose, a volte futili, dal cellulare, dal computer, dalla TV, che riusciamo con grande destrezza a trascurare tutto quanto ci circonda. Passeggiare tra le vie di Cirò ci ha fatto riscoprire sensazioni ormai sopite. La risposta alle nostre domande è stata chiara: bisogna fermare il tempo e riscoprire quei vecchi valori legati al calore umano, perché mentre tutto scorre così velocemente l’indifferenza ci ruba quanto di più prezioso possa esserci, la vita.

“Passeggiando per le vie del borgo è facile incontrare anziani che sulla soglia della loro porta d’ingresso perdono il loro sguardo verso storie già vissute.”

Vicolo del centro storico di Cirò


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INCHIESTA

Sondaggio sull’uso del cellulare tra i ragazzi del Liceo di Cirò.

Il cellulare: utile compagno di vita o dipendenza esasperata? Di Piscitelli Silvia, Siciliani Roberta, Arcuri Ilaria, Sabatino Oreste

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alattia sociale, telefonino dipendenza, cellularomania, cellulare addiction, tutto questo è quanto sta provocando l’eccessivo uso del cellulare in particolar modo nei ragazzi. Come il computer, anche il telefonino rappresenta uno strumento tecnologico di crescente utilizzo ed un oggetto verso il quale si può sviluppare una vera e propria forma di dipendenza. Con l’incremento dei servizi offerti è aumentato in modo esagerato l’uso del cellulare, soprattutto nella scuola, ormai è diventato una vera MALATTIA SOCIALE.

“Il 60% degli intervistati lasciano il cellulare acceso anche di notte …”

mo effettuato un sondaggio tra i ragazzi del nostro liceo, che ha visto come protagonisti le classi prime (A,B,C,D) e quinte (A,B,C). Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che di solito sono i genitori a dare i soldi per la ricarica, i più grandi si finanziano anche in altri modi. Le ricariche che effettuano di solito sono di 10€. Il gestore preferito è la wind che propone molte offerte vantaggiose, dai 4000 messaggi al mese alle chiamate e alla navigazione sul web. Dicono di utilizzare raramente il cellulare in classe (NDR noi non ci crediamo….), comunque ammettono di utilizzarlo anche per fare scherzi ai compagni.

A questo proposito noi abbia-

Quanti cellulari hai? due cellulari 10%

più di due cellulari nessuno 1% 7%

Alla domanda su come viene utilizzato il cellulare in classe, sia i più giovani che i ragazzi delle quinte, hanno risposto di utilizzarlo maggiormente per inviare sms. La maggior parte dei ragazzi utilizza il cellulare per ascoltare la musica, molti per la fotocamera e alcuni per i giochi e il bluetooth. Il 60% degli intervistati lasciano il cellulare acceso anche di notte … chissà perché ?!? Se prima il cellulare era uno strumento essenziale, alla portata di pochi, ora è diventato un oggetto di tutti: piccoli e grandi. Tutti i ragazzi da noi intervistati avevano un cellulare, alcuni di loro (circa il 7%) ne possedevano anche più di uno…alla faccia della crisi!

Utilizzi il cellulare in classe? solo per inviare messaggi 18%

per fare scherzi ai compagni 4%

si sempre 18%

ogni tanto 60%

un cellulare 82%

Grafici di Silvia Piscitelli

a Lasci acceso anche volte di notte il cellulare? 17% si 60%

no 23% IL

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Usi il telefono più per messaggiare o per chiamare? chiam ata messa 28% ggio 72%

Q uali d i q uest e f unz i o ni foto/vid ut il iz z i d i p i ù? eocamer a 17%

bluet oot h 10% musica 67%

giochi 6%


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INCHIESTA

Confronto tra i ragazzi di prima e quinta classe Quante ricariche fai al mese?

Quante ricariche fai al mese? Prime classi

25 € 3%

più di 25 € 3%

5 € 39%

Quinte classi

10 € 55%

25 € 8%

più di 25 € 13%

5 € 36%

10 € 43%

Chi ti dà i soldi per fare la ricarica? parenti lavoro0% 0%

altro 1%

i genitori 99%

vodafone % 3% tim% 3%

Che gestore usi? altro 0%

Chi ti dà i soldi per fare la ricarica?

altro parenti 19% 0% lavoro 6%

i genitori 75%

Che gestore usi? vodafone tre 0% 11% tim 7%

tre 0% wind 94%

Iphone 4: Un cellulare da sogno

altro 3%

wind 79%

“Chi ha provato l’iPhone sembra che difficilmente in futuro possa farne a meno “

Di Silvia Piscitelli

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a molti anni avere un cellulare è diventata una moda. Ormai il cellulare non viene usato solo per chiamare, ma anche per scattare fotografie, ascoltare musica e altro. Da luglio 2010 è uscito iphone 4, l’ultima novità di apple. L’Iphone 4 offre veramente il meglio che si può trovare sul mercato oggi per quanto riguarda l’hardware ma soprattutto per la scelta dei materiali usati.

Rispetto al modello precedente, questo ha caratteristiche differenti: la scocca posteriore, essendo in vetro è molto meno delicata rispetto a quella in plastica, il processore A4 (Cortex A8 da 1ghz) associato a ben 512MB di ram e per finire la fotocamera da 5 megapixel che offre scatti ottimi, filmati a 720p e flash integrato. Tutto questo fanno dell’Iphon4 il cellulare che tutti vorrebbero avere.

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RELIGIONE

IL DIALOGO FRA LE VARIE RELIGIONI: Perché ci sono tante religione ?

La diversità come ricchezza non come ostacolo Scritto dalla classe terza C

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Visita del Papa Benedetto XVI in Israele

“La religione, secondo Democrito, deriva dal terrore e dallo sbigottimento degli uomini

ulla terra siamo 6,5 miliardi di persone. Oltre 3 miliardi e settecento milioni di persone professano una religione. Ciò sta ad indicare che è tipico dell‘uomo il desiderio di trovare un senso alla propria vita, alla propria esistenza, il bisogno di credere che essa non è ne accidentale, ne assurda. È uno spirito universale e soprannaturale. Nel mondo esistono diversi tipi di religione, generalmente suddivise in: monoteiste (dalle parole greche “monos” cioè “uno solo” e “ theos” cioè Dio) politeiste (dal greco”polys”cioè “molto” e “theos” cioè Dio) a secondo se l’oggetto del loro culto sia un solo Dio o tanti dei. Esse, fin dal primo sorgere,

primitivi davanti alle forze scatenate della natura.”

Assisi - 1986 Giornata mondiale di Preghiera per la Pace, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali. Foto tratta dal sito www.assisimuseodiocesano.com

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sono sempre state strettamente collegate a valori morali ed alle strutture della società. Poi in seguito esse sono diventate un culto reso alla divinità, un vincolo che unisce l’uomo con Dio. La religione dunque è un elemento essenziale nella vita dell’uomo che deriva da un bisogno dell’umanità. Alcuni culti sono delle vere e proprie filosofie di vita, altre sono invece un misto tra fede e mistero. La religione, secondo Democrito, deriva dal terrore e dallo sbigottimento degli uomini primitivi davanti alle forze scatenate della natura. I mortali credevano che tali fenomeni fossero causati dagli Dei, cui offrirono voti e preghiere affinchè non facessero loro del male. Le diversità sia di religioni che di qualsiasi altro aspetto devono rappresentare una ricchezza in quanto gli uomini possono fra loro condividere il proprio pensiero

per arricchire le conoscenze personali. Fino agli anni settanta le religioni lavorano insieme per la pace, anche se, nel corso dei secoli, furono causa di guerre civili e persecuzioni. Altro elemento che le religioni hanno in comune è la preghiera. Essa è un momento durante il quale diverse persone che professano diverse religioni, si riuniscono per trovare la pace nella fede in Dio, chiedendogli aiuto nei momenti più bisognosi e quando ci sentiamo disorientati. Perciò la preghiera rappresenta, per chi ci crede, un distacco unico dalla realtà di ogni giorno, che conduce gli uomini ad essere fratelli. Prova di ciò è stata data dalla storica giornata del 27 ottobre del 1986 ad Assisi in cui i capi di tutte le religioni del mondo hanno potuto pregare insieme ognuno il proprio Dio.


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VIAGGIO

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Stage in Emilia Romagna nell’ambito del Progetto PON: “Apprendere in azienda 2”

Finalmente si parte! Scritto dalla classe quinta A

19 settembre, finalmente si parte! Siamo orgogliosi di essere stati scelti tra gli alunni più meritevoli delle classi III e IV. Questo viaggio ci dimostra quanto sia importante,oltre che conveniente, studiare. Questo stage ci ha portati in una delle regioni a maggiore vocazione turistica : L’ EMILIA ROMAGNA. Proprio qui abbiamo avuto il primo approccio con il mondo del lavoro. Accompagnati dal preside e dai professori: Michele De Luca, Annamaria Lavia, Michele Rizzo abbiamo raggiunto dopo dodici lunghissime ore di viaggio la meta tanto attesa: Rimini! Grintosi e pieni di curiosità siamo stati collocati in diversi alberghi,tutti di gran lusso,situati sul lungomare la zona più cool di Rimini; il nostro compito era quello di occuparci delle pubbliche relazioni, front-office, back-office, checkin,check-out, assistenza reception, contabilità. La mattina ci presentavamo al lavoro tutti rigorosamente con le

divise, che ci erano state date in comodato dalla scuola per questo progetto PON : “Apprendere in azienda 2”. Siamo stati accolti davvero bene, abbiamo conosciuto gente nuova che si è mostrata molto disponibile ad insegnarci i vari trucchi del mestiere. Anche in questo caso l’utile si accompagnava al dilettevole, infatti ogni pomeriggio,dopo il lavoro,eravamo impegnati a visitare tanti bellissimi luoghi: Rimini con lo splendido arco di Augusto; l’Italia in miniatura, un parco stupendo che aiuta anche a capire quanto bello sia il nostro Paese e poi il ricchissimo acquario di cattolica; Ravenna, città antichissima e molto particolare per i suoi mosaici e per la tomba ove riposa Dante Alighieri: il più grande poeta italiano, il parco dei divertimenti di

Mirabilandia che ci ha fatto tornare bambini per una giornata; Urbino, città medievale e universitaria; la Rocca di Gradara che ci ha molto affascinati per la sua storia ricca di intrighi e passioni e per il tragico amore di Paolo e Francesca. Quest’esperienza è stata molto importante, ci ha dato tante possibilità, ma soprattutto ci ha fatto entrare in un mondo: quello del lavoro che fino a poco tempo fa ignoravamo; è stata formativa e allo stesso tempo divertente, abbiamo arricchito il nostro bagaglio culturale ed umano e stretti sinceri rapporti di amicizia tra noi. Insomma un’ esperienza indimenticabilmente fantastica. Hanno partecipato a questo progetto PON: ALOE MARIA; ALOISIO FRANCESCA; BENEVENTO MARIACARMELA; CILIDONIO ANNAMEDY; FERRARO GIUSY; FERRARO MARIAFRANCESCA; FRATTO GIUSEPPE; GIARDINO GIUSEPPE; IUELE NOEMI; LIONETTI NICODEMO; LUCA’ ANNA; MALENA ILARIA; MARINO ANNA; NIGRO TERESA; RIZZO ADELINA; SCULCO PASQUALE; SCULCO SARA; SEMINARA ALESSANDRA; SESTITO GIUSY.

Giornata al parco divertimento

Primo giorno di lavoro

“Siamo stati accolti davvero bene, abbiamo conosciuto gente nuova che si è mostrata molto disponibile ad insegnarci i vari trucchi del mestiere.”


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INTERNET

Internet, ed in particolare www.Studentville.it offre compiti pronti e gratuiti

Off limits for teachers! ni speciali,forum,interviste ad attori e cantanti e le news del momento sul mondo dei giovani. E’ un sito completamente gratuito, accessibile a tutti e conta sempre più visitatori… chissà perché!!

Di Anna Palmieri

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tudentville è la community dei teenagers, dove è possibile trovare: versioni di latino e di greco, recensioni di libri, approfondimenti, tesine, appunti di ogni materia, sezio-

E’ molto utile per i ragazzi che non hanno molta voglia di fare una versione, una recensione o che assenti a scuola non hanno potuto prendere appunti, anche se considerato anti-produttivo dai professori (ovviamente!) Fare i compiti per i giovani non è stato mai così semplice, sorge spontaneo dire: tutti coloro i quali fanno i compiti

utilizzando questo sito, come faranno alla maturità? Niente di più semplice su studentville troviamo anche una sezione “Maturità”, ma resta comunque il fatto che a scuola ci troveremo da soli con il foglio bianco e le nostre incertezze. Da teenager posso dire che spesso viene fatto un abuso di questo sito anche se non nego di averne usufruito anche io per qualche versione! Detto questo ora…tutti a studiare! A proposito….spegnete il computer e non distraetevi: gli appunti della lezione ed il libro, per ora, restano sempre la migliore soluzione.

Trampolino di lancio per personaggi sconosciuti

YouTube: è una community sicura? Di Giorgia Trifirò

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YouTube è la più famosa community di video online

l giorno d’oggi uno dei siti più famosi nel mondo di internet è YouTube. Fondata nel Febbraio del 2005, YouTube è la più famosa community di video online, che consente a milioni di persone di scoprire, guardare e condividere video originali. In pochissimo tempo di attività nel web, YouTube è cresciuto rapidamente e ha ricevuto molta attenzione. Un grande successo mediatico è stato ottenuto da Youtube in quanto il tradizionale dibattito tra i candidati alle primarie del Partito Democratico USA si è svolto in televisione in base a domande scelte tra quelle degli utenti di Youtube. Il suo immenso successo ha

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involontariamente influenzato gli affari di una società americana, la Universal Tube & Rollform Equipment Corp. Nel 2006 YouTube ha annunciato il suo YouTube Video Awards, premi dati come riconoscimento formale ai migliori video di YouTube dell'anno precedente, votati dalla comunità di YouTube. Si tratta di video riprodotti talmente tante volte da essere considerati "casi" degni di interesse per la comunità di internet, e a volte i personaggi anonimi che hanno messo in rete il loro video diventano vere e proprie icone sociali. La popolarità di YouTube ha portato alla creazione di molte "celebrità internettiane", individui famosi, i quali hanno attratto su di loro molta popolarità nei paesi di appartenenza grazie ai propri video, un numero imprecisato di

utenti hanno accresciuto la loro importanza e sono diventati fenomeni di Internet, grazie alle loro apparizioni nei video. Ma siamo cosi sicuri che YouTube possa essere una community davvero sicura? Molte volte è stata censurata perché vi erano video con contenuto violento, essendo una community dove tutti vi possono accedere (spesso la maggior parte dei navigatori non sono altro che bambini), può dare un messaggio non educativo. Quindi un appello va anche ai genitori:”Controllate i vostri figli quando navigano su Internet, è vero che è un mondo parallelo dove si può trovare ciò che si desidera, ma è anche vero che spesso ciò che si desidera cercare può essere pericoloso!”.


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INTERNET

Virtual community: ottimo mezzo di conversazione o fenomeno mediatico che limita le interazioni reali, chiudendo in un mondo prettamente virtuale chi ne fa uso eccessivo?

Social Network: attenzione alle trappole! Di Valeria Gangale

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anti ragazzi della mia età, come me, trascorrono la maggior parte del loro tempo libero frequentando le tante community on-line conosciute come “social network”. Ma ci siamo mai chiesti realmente cosa sono queste comunità virtuali? Cosa nascondono? Quali pericoli possono implicare? Si definiscono "social network sites" quei servizi web che permettono la creazione di un profilo pubblico attraverso la deposizione di foto e informazioni proprie, l’articolazione di una lista di contatti con cui è possibile comunicare tramite una chat e l’interazione con altre persone condividendo applicazioni e giochi. Tra i più frequentati abbiamo Facebook, fondato da Mark Zuckerberg il 4 Febbraio 2004; questo social network viene utilizzato spesso da adolescenti che creano il proprio account registrandosi e accedendo automaticamente ai molteplici servizi che esso offre: il caricamento di contenuti di interesse personale, la possibilità di ricevere ed inviare messaggi privati o pubblici, di mandare o ricevere

poke (applicazioni come inviti ad eventi, giochi, ecc) e di visualizzare informazione e foto gallery degli utenti appartenenti alla propria lista di amici. L’utilità dei social network è dovuta principalmente al fatto che ci offrono diverse funzioni, come ad esempio la possibilità di comunicare con persone lontane o quella di scambiare opinioni inerenti a pensieri o riflessioni condivise da ogni utente; d’altra parte però, nonostante la loro notevole funzionalità innovativa a livello sociale, i social network sono oggetto di critica sotto ogni genere di aspetto: sotto quello relazionale perché ritenuti ostacolo di una conversazione visiva, sotto quello linguistico riducendo l’espressione corretta grammaticalmente ma introducendo vocaboli nuovi o l’uso di abbreviazioni tipiche del linguaggio virtuale, e soprattutto sotto l’aspetto sociale in quanto un uso eccessivo può provocare una netta dipendenza dell’utilizzo del computer ed una non distinzione tra il mondo reale e quello virtuale; inoltre è sempre stato noto il fatto che ogni genere di sito contenente una chat è considerato poco sicuro, dato che l’identità può essere falsata, è più facile utilizzare questo stru-

mento per trattare argomenti poco adatti ad un pubblico minorile e per raggiungere scopi a sfondo sessuale con ragazzi che si immettono nella rete cadendo ingenuamente in queste trappole. Nonostante i molti aspetti negativi rimangono comunque i siti web più utilizzati da tutte le fasce di età e con un numero altissimo di visitatori, causando un aumento di soggetti affetti da una forma di dipendenza da internet detta “Internet Addiction Disorder”. Questa dipendenza, oggi spesso oggetto di diverse discussioni in ambito medico è, dopo accurati studi, considerata una vera e propria forma di patologia curabile solo attraverso diverse terapie psichiatriche e cure farmacologiche, tanto che l’anno scorso è sorto nel policlinico Gemelli di Roma un vero e proprio reparto specializzato nella disintossicazione da internet e dai social network nel quale sono stati curati fino a 150 casi. Allora è proprio vero che l’impiego di uno strumento così raffinato e potente come il “social network” ha cambiato radicalmente il modo di comunicare, e come per ogni innovazione è necessario essere in grado di porsi dei limiti nel suo utilizzo e cercare di essere prudenti per non incorrere nelle insidie che esso può nascondere.

“Facebook: uno dei social network più utilizzati in web, il cui numero degli iscritti aumenta a vista d’occhio ; per alcune fasce d’età l’accesso a questi siti si approssima al 90 % di utenti.”

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LIBRI

Ti sei mai chiesto perché siamo diventati “meridionali” e perché ci chiamano “terroni”?

Il libro “Terroni” di Pino Aprile a 150 anni dall’Unità d’Italia.

Riflessioni e documenti inediti che hanno riscritto la verità sulla questione meridionale Di Arianna Esposito

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l libro di Pino Aprile da una chiave di lettura nuova agli eventi successi agli albori dell’Unità d’Italia.

Pino Aprile Giornalista e scrittore, pugliese, residente ai Castelli Romani, anni di lavoro a Milano. È stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente; per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud” e al settimanale di approfondimento del Tg1, Tv7. Ha scritto: “Il trionfo dell’apparenza” , Elogio dell’imbecille, Elogio dell’errore. Tratto da: http://www.pinoaprile.it/

Contiene riflessioni e inediti documentati, tenuti nascosti persino dai libri di storia. Aprile parla dell’Unità d’Italia in modo molto coraggioso smascherando il male che gli italiani si fecero l’un l’altro dividendosi tra Nord e Sud. Questa divisione oggi si è accentuata maggiormente e le cause non vanno ricercate né in un fatto puramente geografico e né nella povertà e nell’arretratezza della popolazione meridionale. Nell’esprimersi Aprile usa un linguaggio professionale, ma allo stesso tempo provocatorio nei confronti di tutti quegli italiani che si dichiarano fratelli a parole ma, negli atteggiamenti, dimostrano tutt’altro. Infatti, il Sud viene conosciuto da sempre da tutti inferiore al Nord. Aprile, nel libro, ci racconta di come i piemontesi fecero al sud ciò che i nazisti fecero a Marzabotto: “…i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto….E cancellarono per sempre molti paesi”. Di come nelle rappresaglie si concesse libertà di stupro sulle donne meridionali. “Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero libertà di stupro sulle donne meridionali,

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come nei Balcani, durante il «mirabile organismo finanziario» conflitto etnico; o come i maroc- e propose di copiarla, in una chini delle truppe francesi, in relazione che è «una lode sinceCiociaria, nell’invasiora e continua». ne, da Sud, per redi- “Non sapevo ...Ignoravo che lo stato mere l’Italia dal fasci- che il Regno unitario tassò ferocesmo (ogni volta che delle Due Sici- mente i milioni di diviene liberato, il Mez- lie fosse, fino sperati meridionali che zogiorno ci rimette al momento emigravano in Ameriqualcosa)”. dell’aggressio- ca, per assistere econoDi come si incarcerarono i meridionali senza accusa e senza condanna.

ne, uno dei paesi più industrializzati del mondo”

“Si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come accaduto con gli islamici”. Di come l’Italia unificata impose tasse aggiuntive ai meridionali impoverendoli. “Io non sapevo che i fratelli d’Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati. E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera. Non sapevo che, a Italia cosa unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla. ...Non sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell’aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso)… E non c’era la “burocrazia borbonica”, intesa quale caotica e inefficiente: lo specialista inviato da Cavour nelle Due Sicilie, per rimettervi ordine, riferì di un

micamente gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano a “far la stagione”, per qualche mese in Svizzera. Non potevo immaginare che l’Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari delle ville sul lago di Como. Avevo già esperienza delle ferrovie peggiori al Sud che al Nord, ma non che, alle soglie del 2000, col resto d’Italia percorso da treni ad alta velocità, il Mezzogiorno avesse quasi mille chilometri di ferrovia in meno che prima della Seconda guerra mondiale (7.958 contro 8.871), quasi sempre ancora a binario unico e con gran parte della rete non elettrificata... Come potevo immaginare che stessimo così male, nell’inferno dei Borbone, che per obbligarci a entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi ci vollero orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d’assedio, lager?” Questi sono solo alcuni dei tantissimi inediti pubblicati da Aprile nel suo “terrone”, se volete scoprirne ancora vi invito a leggere il libro e, dopo averlo fatto, nessuno potrà dire “non lo sapevo”.


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MODA

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Moda e tendenze 2010

Uno stile caldo, colorato e sbarazzino. Di Principe Giuseppina, Esposito Arianna, Berardi Immacolata, Lettieri Elena, Iuzzolini Carmen.

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’abbigliamento di quest’anno è caldo ed avvolgente: tute, cappelli di lana, guanti soffici, maxi sciarpe, l’abbigliamento perfetto per le fredde giornate invernali. La maglieria torna alla ribalta e lo fa con fantasie tipiche dello stile norvegese: renne, fiocchi di neve e stelle polari. Riscaldarsi non è mai

stato così folk. Anche le pellicce tornano ad essere alla moda, però gli stilisti consigliano quelle ecologiche. Inoltre si preferisce usare strati sovrapposti, con stile e tanto disordine. La donna deve essere

affascinante, femminile e seducente, con abiti eleganti e raffinati. I colori dell’autunno/inverno 2010 sono il beige e ovviamente il nero. Il beige raffinato e femminile lo vedremo nei cappotti nelle giacche e nei pantaloni. Non mancheranno anche il grigio e il più classico e anche l’amato marrone. Lo stile savana entra nel guardaroba femminile e deve essere: zebrato, tigrato, leopardato, ghepardato. La moda animale diventa una seconda pelle. Anche se è inverno i fiori spuntano da tutte le parti: dalle rose alle margherite ai papaveri di ogni genere. Nelle notti d’inverno tutto brilla: pietre dure, paillettes e tessuti brillanti che vanno dall’oro all’argento. Il cappotto sarà il capo più gettonato per le fredde giornate invernali ma non mancheranno i cardigan in lana, le maglie e i giubbotti in pelle o tessuto stropicciato. Tanti pantaloni nei tessuti stretch fasciati e aderentissimi da abbinare alle decolté con tacco altissimo, alle zeppe oppure con gli amatissimi e adorati stivali. Le scarpe per le donne devono esse-

re molto simili a quelle da uomo con un po’ di leopardato. Per gli uomini invece le scarpe da tennis variano da alte a quasi raso terra. La collezione Autunno/Inverno 2010 è fatta di borse a mano, spalla, tracolla e pochette in nappa, scamosciato, tessuto. I capelli invece possono avere ogni tipo di taglio: dal corto sbarazzino al lungo con la frangia. Si ritrovano anche i tagli asimmetrici ed il modello a “coda di cavallo”, semplice è facile da fare. Molto di moda è anche l’effetto naturale, ovvero poco mossi. Scommettiamo che vi è venuta voglia di fare acquisti! Abbiate pazienza … comprate ai saldi! Così farete risparmiare qualche soldo a mamma e papà.

“La donna deve essere affascinante, femminile e seducente, con abiti eleganti e raffinati. “


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SPETTACOLO

Molti giovani cercano il successo facile: saranno tutti dei veri talenti?

Talent Show: il sogno di una vita Di Anna Palmieri

www.chiararanierifansclub.com/

In alto: Chiara Ranieri di Crotone Tra le finaliste di X-Factor

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l Talent show si afferma negli anni ‘90 attraverso la televisione. Letteralmente significa "esibizione del talento" ed indica lo spettacolo televisivo il cui format è basato sulla "scoperta di giovani talenti". Nel 2000 la televisione italiana, sia quella privata che quella pubblica, importa in Italia numerosi format statunitensi ed anglosassoni basati sulla ricerca di nuovi talenti dello spettacolo e della musica . Nascono così: Saranno Famosi, Beauty Farm, X factor, Ti lascio una canzone, Io canto, Italia’s got a talent, ecc.

A destra: Marta Rossi di Crotone Tra le finaliste di Amici

conservatori e le lezioni private costano molto e non tutti se lo possono permettere, ma, soprattutto, non danno notorietà.

strepitoso, con vendite da record del loro primo brano, ma dopo solo due anni sono scomparse dalla scena musicale.

Non mancano quelli che sentono il bisogno di mettersi in mostra e lo fanno partecipando a programmi televisivi di ogni genere: la sensazione è che per molti l’importante non sia essere bravi, ma apparire!

Non vanno però sottovalutati anche i risvolti positivi che questi programmi offrono. Molti bravi attori e cantanti sono cresciuti in un talent show e, grazie ad essi, hanno potuto raggiungere il successo nel campo teatrale, musicale, cinematografico.

Ma allora chi partecipa ai Talents lo fa per acquisire notorietà o per far accrescere le proprie capacità e realizzare il sogno della vita? Molti, infatti, passano da un talent show ad un reality solo ed esclusivamente per cercare di farsi conoscere, diventare un personaggio più che un artista, ed ottenere facili guadagni. Vi ricordate dei Lollipop? Si è trattato del primo girl group italiano formato interamente in modo mediatico, grazie al programma televisivo Popstars, prodotto e trasmesso da Italia 1 nel 2001. Un avvio

Giusy Ferreri, Marco Carta, Marco Mengoni, Walter Nudo, Pietro Taricone, Alessandra Amoroso, Emma Marrone sono solo alcuni dei talenti venuti alla ribalta grazie a queste opportunità. Ci sarà, tra questi, Lucio Battisti, Cocciante, Baglioni, artisti ormai “immortali” che hanno avuto il privilegio di superare le mode dei tempi? Noi non ne siamo proprio certe…ma i talent show continuano ad ottenere grandi consensi e per il momento questo è importante per la TV ed i suoi sponsor.

Molti di questi programmi, come “Amici” di Maria De Filippi, nascono per dare la possibilità ai ragazzi, dotati di grandi doti come il canto ed il ballo, di studiare e confrontarsi con professionisti del settore. Ma in realtà forse “sotto sotto” si nasconde un obiettivo più effimero: questi programmi “usano” i talenti come “scimmiette da circo” per il tornaconto televisivo. Molti ragazzi scelgono questa strada perché le accademie, i http://marta-rossi.forumcommunity.net/

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MUSICA

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La banda musicale di Cirò: Associazione Musicale”Euterpe”

Suonare nella banda musicale: un’esperienza fantastica! Di Berardi Immacolata, Pugliese Carmen, Principe Giusy, Esposito Arianna, Lettieri Elena.

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ue nostre amiche, Immacolata Berardi e Giovanna Frustillo, suonano nella banda musicale di Cirò: l’Associazione Musicale”Euterpe”, il cui Direttore Artistico e Musicale è il Prof. Vincenzo Salituri ed il Presidente è Luigi Dell’Aquila. Le abbiamo intervistate per conoscere più da vicino la banda musicale e capire le ragioni che stanno all’origine di questa loro passione. Da quanti anni frequentate il corso musicale? «Entrambe lo frequentiamo da sette anni». Da cosa nasce questa passione? «All’inizio siamo andate per gioco, ma poi con il passare degli anni, grazie al professore che ci ha dimostrato il suo amore per la musica, è diventata una vera e propria passione». Da cosa dipende la scelta dello strumento che suonate? «In realtà non abbiamo scelto noi, ma è stato il nostro maestro il quale per dare una fisionomia da orchestra alla banda ha dovuto abbinare ad ognuno di noi un determinato strumento, come: clarinetti, flauti, trombe e le varie percussioni». In questi ultimi anni avete vinto diversi concorsi; qual é stata la vostra reazione? Ve lo aspettavate? «Sicuramente non ci aspettavamo tutte queste vittorie. La più inaspettata è stata la prima, ovvero quella avvenuta a Filadelfia, e nelle successive avevamo posto più speranza». Perché la scelta del nome é caduta su “Euterpe”? «Perché è ispirato alla musa della lirica corale». Da quante persone è compo-

sta la banda? «Siamo circa quaranta persone, ma durante le trasferte il numero aumenta». Che genere di musica suonate? «Suoniamo vari generi, dal classico al moderno rivisitato, per esempio suoniamo Menhir». Oltre ad imparare la musica, la banda vi da anche lezioni di vita? «Si, perché ci ha portato a fare nuove esperienze e inoltre, ci sta insegnando a come essere più autonome». Per voi la musica, rappresenta solo qualcosa di superficiale, un mezzo per svagarvi, oppure rappresenta qualcosa di meditativo, ovvero ha un significato più profondo? «Per noi rappresenta sia un modo per svagarci che un modo per assaporare quelle belle sensazioni che solo la musica può darci». Siete appassionate ad altri generi musicali?

«Otterremo innanzitutto una grande soddisfazioni personale, poi, però per ottenere una licenza o un diploma, sarà necessario frequentare un conservatorio o un liceo musicale, alcuni di noi già lo fanno».

«Salvate il soldato Banda». È l'appello lanciato dal maestro Riccardo Muti in difesa delle bande

Se per voi é solo una passione, una volta terminati gli studi scolastici, continuerete ad inseguire questa passione, iscrivendovi a licei e conservatori? Oppure mollerete?

musicali che,

«Cercheremo di non mollare, ma non pensiamo che possa diventare il nostro lavoro, la musica resterà per noi comunque un hobby».

alla musica, ma anche

Che messaggio date agli altri ragazzi per invitarli ad unirsi a voi in questa passione? «Ragazzi è un’esperienza fantastica! Piena di grandi soddisfazioni, vale proprio la pena provare!».

soprattutto nei piccoli centri, rappresentano non solo un modo per avvicinare i giovani

strumenti di integrazione, socializzazione, formazione e crescita». Estratto dell’Articolo di Margherita Esposito, pubbl. sulla Gazzetta del Sud del 24.10.10.

Mosaico di

«Si, amiamo tutti i vari generi musicali».

Euterpe

Alla fine dei vostri studi otterrete un titolo?

lirica corale

musa della


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20 SPORT

Molti atleti locali sono costretti a giocare in società crotonesi

Hai mai vinto tornei? Si. Mi sono più volte classificato tra i primi quattro nei campionati regionali giovanili. Sono tanti gli atleti locali che partecipano alle attività agoni-

stiche regionali ed ottengono ottimi piazzamenti. Per esempio, negli ultimi tornei regionali giovanili, Giordano Vincenzo si è classificato al secondo posto nella categoria juniores, perdendo in finale contro Perri Eros (bravissimo pongista di Luzzi), nella categoria allievi Francesco Rota è arrivato in semifinale qualificandosi tra i primi quattro allievi calabresi. Oltre a Francesco Ferraro altri bravissimi atleti sono Giordano Martino e Marino Pasquale, i quali hanno sempre ottenuto ottimi risultati nelle competizioni regionali. Purtroppo nel circondario non sono presenti strutture appositamente attrezzate per praticarlo e molti preferiscono giocare nelle società crotonesi. Questo è uno sport considerato minore rispetto a calcio, pallavolo, nuoto… ma nonostante ciò è diffuso soprattutto tra i giovani perché è divertente, aggrega ed è aperto a tutte le età. In una collettività sempre più afflitta da tanti mali c’è sempre più bisogno di attività come queste, che fanno distogliere l’attenzione dei più giovani dalle cattive strade. Non bisogna dimenticare, infatti, che il tennistavolo è soprattutto uno sport sano, che trasmette ai ragazzi valori indubbiamente positivi.

10 calciatori più esuberanti, estroversi, ma allo stesso tempo talentuosi della storia del calcio.

guendo tali atteggiamenti e sono riusciti a cambiare stile di vita, molti altri invece sono finiti in un tunnel senza uscita.

Qualsiasi sia la causa i calciatori che compiono ragazzate sono sempre di più, e questo non è un bene per la loro carriera calcistica e tantomeno un esempio da seguire per i tanti giovani appassionati di calcio. Molti, infatti, sono rimasti senza squadra o hanno subito ammende molto pesanti.

Questo dimostra come riconoscere i propri errori in ritardo, soltanto quando ci si va a ”sbattere la testa”, porta a conseguenze negative così drastiche da non poter più ritornare indietro.

Il Tennistavolo: dall’oratorio a sport olimpico Di Palmieri Anna, Pugliese Carmen, Paletta Mariachiara, Bartolo Valentina

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ai mai giocato a Ping Pong? Al lido o nell’oratorio il ping pong è sempre stato il gioco più amato da tutti. Ma lo sapevi che il “Ping Pong” o meglio il “tennistavolo” è uno sport affermato in tutto il mondo? Il tennistavolo noto col nome “ping pong”, parola onomatopeica derivante dal suono della pallina sul tavolo, è in realtà uno degli sport di maggiore diffusione nel mondo ed è una specialità olimpica. Trae origini dall’antico gioco “Jeu de Pauvre o palla corta”, divenuto popolare in Inghilterra, Francia e Stati Uniti come Lawn Tennis (Toms da Prato). Può essere praticato a qualsiasi età e si può giocare in luoghi chiusi o all’aperto. L’atleta di tennistavolo esprime doti fisiche di coordinazione, rapidità di movimento e ottimi riflessi oltre ad una certa sensibilità nel tocco. Questo gioco richiede inoltre un’elevata concentrazione ed una opportuna preparazione psico-fisica. In zona ci sono diversi appassionati di questo sport: uno di questi è Francesco e a lui abbiamo fatto alcune domande.

Torneo giovanile a Cirò Marina Pratichi questo sport da tanto tempo? Pratico questo sport da circa quattro anni. Hai iniziato di tua spontanea volontà? No, veramente sono stato invogliato dal mio insegnante delle scuole medie. Aspiri a diventare un giocatore di alto livello o hai altre ambizioni per il tuo futuro? Si, sogno di diventare un giocatore affermato. Sei mai riuscito a giocare al di fuori della regione? Si. Ho partecipato al torneo Nazionale di Terni.

I calciatori più matti della storia del calcio

Giocatori nel pallone Di Pugliese Carmen, Paletta Mariachiara,

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assano ha fatto un’altra delle sue “cassanate” ed ora rischia di rimanere senza squadra. Nella classifica dei calciatori più matti è solo il quinto, ma se continua di questo passo ruberà lo scettro a Paul Gascoigne, il campione inglese che giocava con la Lazio. Per non parlare di Maradona!

IL

LICEALE

Quante ne ha combinate! Vi ricordate il suo goal realizzato con la mano nel campionato del mondo Messico ’86? La chiamarono “mano de Dios”. Ma cos’è che porta i calciatori più blasonati a ridursi in questo stato? Saranno i troppi soldi, l’indole o l’ambiente in cui sono vissuti prima di approdare negli stadi? Sul sito www.italianbloggers.it è stata stilata una classifica dei

DI

CIRÒ

Esiste in Italia una Federazione del tennistavolo? Si la FITeT, il sito è www.fitet.org; Come si disputano i campionati in Italia? I campionati maschili a squadre si dividono in seria A1,A2,B1,B2,C1,C2,D1,D2 e in alcune regioni anche D3. I tornei sono divisi in categorie, in base all’età, e danno la possibilità di entrare in una classifica individuale.

Ciò è servito loro da lezione. Molti calciatori hanno compreso le difficoltà incontrate se-

Per i professionisti il calcio è un mestiere che per essere di qualità deve poter restare un gioco capace di trasmettere emozioni positive.


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TRADIZIONI

I “Crustoli” Di Pugliese Carmen

Cosa serve per la ricetta: 1 Kg di farina di grano, 1/4 di Sambuca, 300 gr di zucchero, un bicchiere di olio extravergine d'oliva, 250 gr di mandorle frullate, un bicchiere di spremuta di arancia, cannella, chiodi di garofano, olio per friggere, miele. Come si preparare: impastare la farina con l'olio, la spremuta d’arancia, lo zucchero, le mandorle frullate, cannella, garofano e lavorarla finché sarà diventata

SPECIALITA’

DI

NATALE

tanto elastica da staccarsi facilmente dal tagliere. dividerla a pezzetti modellarla a forma di grissino; tagliare a pezzettini piccoli e friggerli, pochi per volta, in abbondante olio bollente. Fondere a bagnomaria in un recipiente il miele, passarvi pochi per volta i "crustuli" e accomodarli sul piatto da portata: essi, trattenuti dal miele, si attaccheranno gli uni agli altri formando una specie di mandorlato. Una variante di questa ricetta è l'uso di mosto cotto fatto restringere al fuoco, al posto del miele.

I “Tardiddi” Di Pugliese Carmen

Ingredienti per la pasta: 1 Kg di farina 00 250 gr. di zucchero 250 ml di Vermout Liquore 125 ml di Olio 4 uova 1 bustina di lievito Ingredienti per guarnire: 250 gr di Miele 0ppure 250 ml di Vincotto Come si preparare: Miscelare la farina con il lievito. Aggiungere le uova, lo zucchero, il

liquore e l'olio fino a far diventare omogeneo e morbido l'impasto. Si fanno quindi col palmo della mano dei bastoncini dello spessore di circa un dito e della lunghezza di circa 50 cm. Tagliare a pezzettini piccoli di circa 3 centimetri, questi bastoncini e dopo avergli dato la forma di gnocco, friggerli in olio abbondante con un contenitore abbastanza profondo. Dopo averli fritti sistemarli in un recipiente a raffreddare. Dopo aver adagiato gli gnocchetti in un recipiente, versare sopra il miele. Oppure in alternativa si può versare sopra del mosto cotto (per i più fortunati).

Proverbi calabresi Di Mancino Rossella e Bartolo Valentina

Quandu u diavulu t'accarizza tann' vo l'anima Quando il diavolo ti accarezza allora vuole l’anima A meglia parola è chidda ca 'un si dice La migliore delle parole è quella che non si dice Chi ti vo bene ti fa ciangere, chi ti vo male ti fa ridere Chi ti vuole bene ti fa piangere, che ti vuole male ti fa ridere

Duve c'è gustu, 'un c'è perdenza Dove c’è gusto non c’è perdenza Fimmina de ghiesa, diavulu de casa Donna di chiesa, diavolo di casa Gesù Cristu manda u pani a chini ’u teni i denti Gesù Cristo manda il pane a chi non ha denti Fa beni e scordati, fa mali e ricordati

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L’editoriale del Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo dispiegata con l’acquisizione da parte dei 20 studenti del Liceo

ta la fantasia e sviluppato il senso critico. Con le tecnologie a disposizione e la sapienza edito-

nostro augurio “ad maiora semper”. “Il Liceale” ha creato uno spazio di comunicazione per di-

Scientifico, nelle 50 ore di svolgimento progettuale, di nuovi e

riale dell’esperto, si è ottenuto un Giornale che non è solo carta-

vulgare e segnalare le esperienze più significative degli studenti,

diversi saperi: saper elaborare semplici prodotti editoriali con le

ceo ma multimediale, che può diventare di larga diffusione con

rendendo visibile e trasparente l'ottima azione educativa e didat-

tecnologie digitali, saper lavorare

la pubblicazione nei siti scolastici.

tica realizzata nell’Istituto e fa-

in gruppo, saper comprendere ed utilizzare il linguaggio giornalistico, saper osservare ed analizzare la realtà. La redazione del GIOR-

“IL LICEALE” è il risultato egregio del lavoro a più mani, di scrittura creativa e videoscrittura. Sono state attuate pratiche di scrittura

vorendo un dialogo attivo, reciproco e costruttivo fra tutte le componenti della comunità scolastica. “Il Liceale” è uno dei risul-

NALINO SCOLASTICO è stata

diverse: la descrizione, la narra-

tati eccellenti del Liceo Scientifi-

una esperienza fortemente formativa perché “IL LICEALE” è

zione, il racconto, la relazione di una gita o di un'esperienza scientifica, la poesia, le inchieste, reso-

co intitolato a Ilio Adorisio, che all'efficientismo dell'economia imperante contrapponeva l'idea

conti di attività, riflessioni su fatti

dell'ozio inteso come tempo del-

accaduti, storie fantastiche, recensioni letterarie, la corrispon-

l'uomo, come abbondanza di tempo in cui creare. Altri eccellenti

denza, la redazione di testi pubblicitari e altro. Acrostici, calli-

risultati si otterranno e con il protagonismo di tutti : studenti,

grammi, indovinelli in rima, limerick, non sense, giochi linguistici, hanno riempito il Giornalino Scolastico della voglia di produrre e costruire e di esserci e di fare gruppo degli studenti, cui va il plauso della intera Scuola e il

docenti, genitori, nella contezza che la Scuola deve contaminare positivamente e interagire proficuamente con la più vasta comunità civico-sociale.

(Continua da pagina 1)

stato uno strumento efficace per dar voce agli alunni, unificare molteplici interessi e attività, promuovere la creatività, favorire una partecipazione responsabile alla vita della scuola. E' stato anche un modo per sfruttare la potenzialità didattica precipua di questo tipo di attività: sono state incanalate diverse competenze (comunicative, grafiche, logiche, sociali, relazionali, operativo manuali, informatiche…), attiva-

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) - VIA SAN FRANCESCO - 88813 CIRÒ (KR) SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO - LICEO SCIENTIFICO

PROGETTO P.O.N. - 2009/2010 Obiettivo C Azione 1 - FSE-2009-4791 Gruppo Operativo di Progetto: Dirigente Scolastico: Prof. Gabriele Vincenzo Esperto: Tutor:

Arch. Sergio Marino Prof.ssa Assunta Madera Prof. Michele Rizzo Prof. Vincenzo Zucco Prof.ssa Rosa Rita Vizza

Ref. valutazione:

Prof. Michele De Luca

Facilitatore:

Prof. ssa Filomena Caruso

Corsisti: Anania Elisa Silvana

Marino Anna

Arcuri Ilaria

Paletta Mariachiara

Bartolo Valentina

Palmieri Anna

Berardi Immacolata

Piscitelli Silvia

Bevilacqua Giada

Principe Giuseppina

Esposito Arianna

Pugliese Carmen Anna

Gangale Valeria

Sabatino Oreste

Iuzzolini Carmela

Siciliani Roberta

Lettieri Elena

Trifiro' Giorgia

Mancino Rossella


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