Il liceale di Cirò n. 8

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Il Liceale di Cirò Giornalino scolastico del Liceo Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò (KR) ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) SCUOLA ELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO SCIENTIFICO VIA SAN FRANCESCO 88813 CIRÒ (KR)

L’EDITORIALE

www.illicealediciro.altervista.org A N N O

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ioliliociro.it 2 0

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Numero speciale “Viaggi in Europa”

Il Liceo di Cirò in Europa

Progetti POR C1 e C5: una possibilità per varcare i confini dell’Italia

“Camminando all’Estero…”: i liceali per l’apprendimento della lingua straniera e per sviluppare spirito di iniziativa e di imprenditorialità .

LE ALTRE NOTIZIE

VIAGGI Santa Susanna

Walking Abroad

di Antonio Luigi Ruggiero

Hide Park

In risposta ai fabbisogni del territorio che ancora drammaticamente permangono, il

attuando il Piano di Azione Coesione comunitario, con il finanziamento dei progetti “Walking Abroad 1-2-3” compresi nel codice C1FSE04_POR_CALABRIA 2012-60 e dei progetti “Dalla Scuola all’azienda 12-3” compresi nel codice C5-FSE04_POR_CALABRIA

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Praga

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Franco Laratta

di Michela Greco con la collaborazione di Filomena Pellegrino e Giuseppe Bonessi

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el periodo compreso tra Settembre e Novembre 2012, gli studenti del Liceo Scientifico Ilio Adorisio di Cirò, hanno avuto la possibilità, grazie ai progetti POR C1 e C5 finanziati con fondi strutturali europei, di trascorrere un periodo di quattro settimane in tre delle città più belle d’Europa: Santa

2012-50 ha offerto ai liceali di Cirò l’opportunità di rafforzare le azioni finalizzate al miglioramento delle competenze dei giovani e al con-

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Susanna (frazione di Barcellona, capitale della Catalogna), Londra e Praga. Con questo numero abbiamo cercato di raccogliere e registrare le impressioni dei protagonisti e i momenti indimenticabili passati in queste stupende città. Un ringraziamento va a tutti quelli che hanno lavorato per noi, affinché questa meravigliosa esperienza possa ora restare impressa in modo indelebile nei nostri cuori.

"Vedendo Londra, ho visto tutta la vita che il mondo può presentare"

trasto alla dispersione scolastica, garantendo maggiore

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LIBRI

to dell’Ufficio di Direzione e di coordinamento in sede,

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Londra

Dirigente Scolastico Prof. Gabriele Vincenzo, coadiuva-

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di Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi. Londra, Londra, Londra! Una città che non stancherà mai di appassionare ed incuriosire. In

questa grande città, sempre in fermento e dal cielo spesso plumbeo, ci ritrovammo noi ragazzi a trascorrere una delle vacanze studio più entusiasmanti che ci potessero mai offrire. (Continua a pagina n. 18)

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MUSICA Beatles

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INTERVISTE Intervista doppia

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SPORT Premier League

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CUCINA Londra: mille sapori

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Progetto C5: viaggio in Spagna

Dalla scuola all’azienda: Santa Susanna Obiettivi e protagonisti del viaggio in Costa Brava

- Acquisire forme di comportamento che consentano di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, favorendo lo sviluppo di nuove capacità tecniche, professionali e di organizzazione, unendo quelli che sono i due ambienti formativi più importanti, la scuola e il lavoro.

In alto alcuni ragazzi con il Prof. Michele De Luca

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di Michela Greco con la collaborazione di Filomena Pellegrino e Giuseppe Bonessi.

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l primo di questi soggiorni, iniziato l’11 Settembre 2012 e conclusosi il 9 Ottobre 2012, ha come sfondo la Spagna, terra cosmopolita che affianca moderne infrastrutture a un grande patrimonio culturale e artistico, retaggio di secoli di storia in città che hanno ereditato il ricco patrimonio arabo o che racchiudono all'interno del tracciato urbano resti romani, quartieri medievali, gioielli architettonici del Rinascimento e le più belle espressioni del Modernismo e delle avanguardie del XX secolo. Non è la prima volta che il nostro Istituto si reca a Santa Susanna per uno stage: già nell’Aprile / Maggio 2011 alcuni studenti delle

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classi III dell’epoca hanno avuto la possibilità di recarsi in Spagna. La proposta di partecipare a questo progetto del C5 viene estesa non solo alla classi V come inizialmente previsto, ma bensì a tutto il triennio dell’Istituto. Gli obiettivi posti nel progetto sono: - Sviluppare le competenze dei ragazzi, non solo in ambito culturale, facendo scoprire nuovi territori e nuovi orizzonti, ma anche e soprattutto in ambito lavorativo creare delle basi solide per un ipotetico futuro in questo campo, con un conseguente arricchimento delle formazione degli studenti. Tutto ciò consente di inserire l’apprendimento scolastico in una nuova ottica, diversa, sicuramente più divertente e gradevole per i giovani.

- Favorire l'orientamento dei giovani per valorizzare le proprie vocazioni personali e prepararli alle importanti scelte future, sviluppando gli interessi e gli stili di apprendimento di ogni ragazzo, mettendolo a contatto con le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo). In seguito al bando il progetto ha avuto subito inizio e 30 ragazzi della nostra scuola iniziavano la loro esperienza, preceduta però da una formazione a scuola (10 ore) coordinata da esperti nel settore che hanno presentato agli studenti i cosiddetti “trucchi del mestiere”, attraverso lezioni, simulazioni e risoluzione dei problemi. I ragazzi, nel loro periodo a scuola e all’estero, sono stati sempre accompagnati dai docenti tutor della scuola: i professori Michele De Luca, Michele Rizzo, e le professoresse Assunta Madera e Rosa Rita Vizza. Assieme a loro, gli studenti sono partiti l’11 Set(Continua a pagina 3)


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tembre, alle ore 2.00, in pullman fino a Napoli, dove un volo diretto li ha condotti direttamente nella metropoli di Barcellona. Arrivati li in mattinata, hanno avuto il primo pomeriggio libero, per conoscere meglio il luogo che li avrebbe ospitati per un mese. Hanno avuto quindi inizio le attività lavorative, negli hotel di Santa Susanna AquaMarina, Onabrava e Montagout, all’interno del quale gli studenti erano divisi in gruppi lavorativi. Tutti i ragazzi e i docenti hanno alloggiato all’hotel Aquamarina , struttura tre stelle molto grande, di 600 stanze con due piscine esterne. Le mansioni dei ragazzi erano le più disparate. Sul “posto di lavoro” i ragazzi hanno anche conosciuto nuove persone, come per esempio la signora Marina, un’addetta del ristorante, poi il direttore della reception dell’Aquamarina, il signor Juan Antonio, e infine una ragazza della stessa età dei nostri studenti, la giovane Moana, apprendista nell’hotel. Non sono mancate le occasioni di divertimento, con i week end trascorsi nella stupenda Barcellona: la bellissima “Sagrada Familia”, le opere dell’artista Salvador Dalì, la possibilità di partecipare ad una cena medioevale a tema, la Font màgica de Montjuïc , la cosiddetta “fontana magica”(giochi di luce e acqua spettacolari), e il famoso stadio catalano Camp Nou, lo stadio più capiente d’Europa, in cui disputa le partite casalinghe il Barcellona. Trascorse queste quattro settimane in un mondo diverso da quello a cui erano abituati, per i ragazzi è arrivato il giorno della partenza, avvenuta il 9 di Ottobre, volo diretto Barcellona – Roma, e Roma – Cirò in pullman. Inutile menzionare, oltre la felicità di rivedere i propri affetti dopo un mese, anche la tristezza degli studenti, dopo aver passato un periodo così lungo fuori casa, che, volendo o nolenti, ti segna profondamente.

In alto: l’Hotel Aqua Al centro e sotto : i ragazzi a lavoro

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Progetto C1: viaggio in Inghilterra

Walking Abroad: Londra Obiettivi e protagonisti all’interno del contesto europeo sotto tutti gli ambiti. Specificatamente, gli obiettivi della conoscenza della lingua sono stati: -comprendere frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad aspetti comuni della vita; -comunicare in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni; -descrivere in termini semplici aspetti del proprio background, dell'ambiente circostante,ed esprimere bisogni immediati;

In alto l’intero gruppo davanti all’Hotel Premier Inn a Londra

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di Michela Greco con la collaborazione di Filomena Pellegrino e Giuseppe Bonessi.

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opo un progetto finalizzato soprattutto all’ambito lavorativo, come quello spagnolo, ne arriva uno attinente invece a un ambito più prettamente “scolastico”: il progetto C1 “Walking Abroad”, letteralmente “camminare all’estero”. I 42 studenti dell’Istituto, che hanno partecipato al progetto, hanno passando quattro settimane nella capitale inglese e città tra le più importanti del mondo: Londra. Lo definiamo un progetto “scolastico” perché stavolta l’obiettivo non è un’esperienza lavorativa, ma bensì l’apprendimento appro-

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fondito di una lingua, l’inglese, che ormai è la chiave per un futuro lavorativo di successo in tutti gli ambiti della vita. Al progetto hanno partecipato principalmente ragazzi delle III e IV classi dell’anno scolastico appena finito, dati gli impegni universitari degli studenti appena diplomati. Anche questo progetto di è prefissato degli obiettivi ben precisi, come per esempio aumentare i livelli di competenze in lingua inglese, che, come già detto, è la futura “lingua del mondo”: la sua padronanza linguistica è ritenuta di fondamentale importanza per lo sviluppo individuale e l'inserimento nel mercato del lavoro, oltre che per garantire e favorire l’inclusione sociale di noi, giovani cittadini d’Europa,

- muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre si viaggia, -produrre un testo semplice relativo ad argomenti familiari o di interesse personale. Gli altri sono:

obiettivi

preposti

- promuovere la conoscenza, creare un contatto con l’ambiente estero, rafforzare i legami transnazionali, intensificando l'educazione interculturale e la sensibilità alla cittadinanza europea; - integrarsi in una città cosmopolita come Londra, potenziare altre competenze, non solo scolastiche: la competenza digitale, “imparare ad imparare”, competenze sociali e civiche, anche in campo culturale. L'esperienza di apprendi(Continua a pagina 5)


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mento della lingua all'estero, non solo ha consolidato le conoscenze linguistiche, ma ha rinforzato l'abilità comunicativa-relazionale degli adolescenti in una cosiddetta full immersion in contesti culturali e situazionali nuovi, stimolanti ed autentici in cui esprimersi. E' stato necessario e gratificante e ha significato anche misurarsi con modi di pensare, di fare e di essere, differenti da quelli d'origine. Prima della partenza, si è cercato, con l’aiuto di docenti esterni, di rendere equo il livello d’inglese dei partecipanti al progetto, attraverso un periodo di 16 ore a scuola. Dopo un test d’ingresso infatti i ragazzi sono stati suddivisi in 3 gruppi studio, gruppi che sarebbero rimasti tali, come vedremo, nell’organizzazione del viaggio. Questi gruppi sono stati affidati ai docenti tutor che hanno accompagnato i ragazzi in Inghilterra: le professoresse Anna Maria Lavia, Maria Rotundo, Mariella Apa, e il professore Sergio Marino, accompagnati dalla professoressa d’inglese Carmela Padula, ex docente del Liceo Scientifico e figura importantissima all’interno del viaggio grazie alla sua conoscenza della lingua che ha favorito l’integrazione del gruppo insegnanti/alunni nel contesto inglese. La partenza ha avuto luogo il 26 Settembre 2012, alle ore 15,00, da Cirò Marina verso Crotone in bus, e poi Crotone Londra con scalo all’Aeroporto di Roma/ Fiumicino. Dopo due ore di volo, finalmente l’atterraggio all’Aeroporto Heathrow di Londra, uno dei più grandi del mondo, con un successivo giro turistico notturno della città, incantevole e suggestiva anche sotto le vesti del buio della notte. In seguito, gli studenti hanno alloggiato per circa una settimana all’Hotel “Premier Inn” del quartiere di Docklands, nel sud est di Londra, per essere poi trasferiti al Premier Inn di Greenwich e, l’ultima notte, al Premier Inn vicino l'aeroporto da

cui sarebbe stata effettuata la partenza per il ritorno, che porta appunto il nome Heathrow. Fin dal primo giorno, assieme alle accompagnatrici dell’agenzia Milon Tours, Paola e Stefania, due ragazze simpaticissime e di grande disponibilità (che sono riuscite, per quanto sia stato possibile, a gestire un gruppo di quasi 50 persone in una megalopoli) gli studenti hanno iniziato la loro vita londinese, che, per il resto del soggiorno, è stata così composta : mattinata dedicata alle escursioni in città, pranzo al ristorante “Garfunkel’s” e pomeriggio a scuola, presso il “London Learning Centre”. La sera, volontariamente, con l’accompagnamento dei docenti, si poteva fare un giro per le vie illuminate di Piccadilly, una delle piazze principali, e da lì estendersi alle vie dello shopping, Oxford e Regent Street, passando per la China Town e per Leicester Square, il quartiere delle première del cinema internazionale. Parliamo ora della scuola che è stato teatro di molti momenti dei ragazzi, e cioè il London Learning Centre,abbreviato LLC. Ubicata accanto al British Museum, nella zona Bloomsbury, all’incrocio di O-

xford Street e Regent Street, il LLC è quindi in una zona centralissima londinese: il che è stato una grande possibilità per gli studenti, avendo la scuola a quattro passi da uno dei musei più belli del mondo e soprattutto nel cuore pulsante di Londra. Il primo giorno,oltre alla conoscenza della struttura, del simpaticissimo direttore e degli “addetti ai lavori” , è stato il giorno del test d’ingresso, che avrebbe diviso gli studenti per livello di studio: elementary, preintermediate e intermediate. Sono stati così assegnati i docenti di madrelingua per ogni singola classe, rispettivamente Alice, Jason e Sabrina, preparatissimi, simpaticissimi, molto disponibili e gentili con i ragazzi. Se all’inizio la comprensione era un po’ difficile, alla fine del corso gli studenti capivano perfettamente i loro insegnanti, instaurando anche rapporti di amicizia con loro. Alla fine del corso studi, nei giorni 22 e 23 si sono tenuti gli esami, che hanno conferito alle vari classi i vari livelli di certificazione, A2 livello 3, A2 livello 4, B1 livello 5, B1 livello 6, e B2 livello 7, ottenuto da una sola studentessa, Valeria De Luca. Una grande soddisfazione per il Dirigente Scolastico, arrivato a Londra

In alto i Docenti Tutor: Sergio Marino, Carmelina Padula, Mariella Apa, Maria Rotundo, Anna Maria Lavia.


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Progetto C1: viaggio in Inghilterra

Walking Abroad: Londra (Continua da pagina 5)

per l’ultimo week end di soggiorno. In questi ultimi giorni, è stata concessa ai ragazzi l'opportunità di girare da soli per la città, dimostrando una grande autogestione e grande senso di responsabilità, assodando che ormai "Londra era nelle loro mani". Non dimentichiamo però di parlare delle uscite fuori città effettuate nei week end: Oxford, città che ospita l'importantissima e prestigiosa Università; Winchester, che conserva la leggendaria Tavola Rotonda di Re Artù e che possiede una maestosa cattedrale, all'interno del quale è sepolta la scrittrice Jane Austen, autrice del romanzo "Orgoglio e Pregiudizio" (Pride and Prejudice); Stonehenge, sito archeologico di fama internazionale con i suoi megaliti preistorici; Brighton, considerata la capitale dei gay d'Inghilterra, città alternativa con molte possibilità di divertimento (giostre, la ruota panoramica e il Brighton Pier, un lungo molo sul mare panorama della movida notturna) ; Portsmouth e il suo Outlet, uno dei più grandi del Regno Unito; e infine Windsor col suo magnifico Castello, residenza dei sovrani d'Inghilterra nei fine settimana con oltre 1000 anni di storia. Dopo quattro settimane, il 24 Ottobre è arrivato anche per loro il momento della partenza, che è avvenuta con le stesse modalità dell'andata, e cioè Londra – Crotone con scalo a Roma, e ritorno a Cirò Marina nella serata. IL

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Castello di Windsor

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Il punto di vista di Michela

I segreti di Hyde Park Cronaca di una passeggiata nel polmone di Londra Di Michela Greco

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’è un posto, a Londra, che ogni turista non può non visitare. E non stiamo parlando del Big Ben, del London Eye o di Piccadilly Circus. Stiamo parlando di una delle più grandi aree verdi urbane d’Europa, Hyde Park. Un parco che è più di un semplice insieme di alberi, foglie, un grande lago (artificiale, il Serpentine, chiamato così per la forma caratteristica) e animali. Hyde Park è lo spazio in cui i Londinesi passano quell’attimo libero durante una giornata caotica, come sono le giornate di quasi tutti gli abitanti della Grande Mela d’Europa. Arriviamo ad Hyde Park dopo un sacco di cambi alla celeberrima London Underground, affollatissima come sempre. Dopo un po’ di confusione (Hyde Park è vicinissimo a Green Park, parco in cui si trova l’umile dimora di The Queen , Buckingham Palace) entriamo in quella che sembra una foresta nella città. Fortunatamente è disseminato di mappe: se non ci fossero, dubito che un qualsiasi turista ne sarebbe uscito facilmente. E’ ormai autunno, i colori lo dimostrano perfettamente, in un tripudio di rosso, arancio, giallo, verde. Dopo aver camminato un pochino, giusto il tempo di dare un’occhiata, ci troviamo davanti il Serpentine, grande distesa d’acqua artificiale, che la Vigilia di Natale ospita una singolare gara di nuoto tra ultrasessantenni. Camminando sulle sue rive, troviamo una grandissima varietà di pennuti ad aspettarci: oche, anatre, cigni, e altri non so quante specie di volatili, attirati dai versetti di felicità dei bambini che porgono

loro briciole, sorvegliati dai loro genitori. Ma soprattutto, non dimenticate di salutare il padrone di casa non solo di Hyde Park, ma di tutta Londra: lo scoiattolo. Ne troverete ovunque, su ogni albero, a mangiare una ghianda o a scorrazzare li intorno. E fidatevi che sono anche molto socievoli, basta avere del cibo e ve li farete subito amici. Li accanto, bar, ristoranti, c’è persino la Stazione di Polizia. Decidiamo di continuare il percorso ( il Parco è enorme, per percorrerlo tutto si ci impiegano circa 4 ore) e ci addentriamo nel cuore degli alberi. È una giornata uggiosa, il cielo è scuro: Hyde Park è silenzioso, un mondo a parte, sembra quasi di essere nelle campagne country inglesi. Basta camminare a passo veloce per non annoiarsi, tanto vedrete alberi, alberi, e ancora alberi che vi guardano, vi scrutano in silenzio. In una giornata ventosa sentirete questi alti arbusti parlarvi dolcemente. Dopo aver attraversato il perimetro del Serpentine, attraversiamo un

ponte, e arriviamo a quello che è il confine con i Kensington Gardens, che alcuni considerano parte di Hyde Park e che invece ne sono ufficialmente separati da ben 300 anni, grazie alla Regina Carolina, trisavola della Regina Vittoria. E’ li che arriviamo al “Princess of Diana Memorial Fountain”, la fontana anulare in memoria di Diana Principessa del Galles, una costruzione semi ellittica in pietra e marmo. Quando arriverete in quel luogo, ricordate queste parole: li sentirete davvero lo spirito della principessa, il suo sorriso e la sua tristezza contemporaneamente, come se l’acqua pura e limpida che scorre circolarmente simboleggiasse la rassegnazione ma nel contempo la bontà e il cuore della principessa triste. Continuiamo la nostra passeggiata – intanto il tempo non promette nulla di buono – fino ad arrivare alla prima tappa del “Princess Diana Memorial Walk” , e cioè in alcune piastrelle sul terreno di

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forma circolare, che unite (ne troverete tantissimi in giro per i parchi londinesi) formano un percorso di circa 11km dedicato a Lady Diana. Decidiamo di seguirlo, e questo ci porta a Kensington Palace, residenza di molti membri della famiglia reale, e famoso per aver ospitato la Regina Vittoria dall’infanzia fino alla notte in cui divenne Regina. Li il parco è quasi finito, intravediamo già gli alti palazzi delle zone residenziali di Notting Hill e Kensington, quartieri di ricconi e gente d’alto rango. Decidiamo di uscire, anche perché ci aspetta un’altra ora nell’Underground prima di rientrare in hotel. E’ un piccolo sentierino che ci porta fuori da Hyde Park, molto diverso dal mastodontico ingresso a mo’ di arco romano. All’uscita ci voltiamo per l’ultima volta, salutiamo gli alberi, le foglie, il silenzio, i respiri di Hyde Park, dove anche le radici ti parlano, ti raccontano delle storie .

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Il punto di vista di Elvira

Benvenuti nella sfavillante Londra! Un'esperienza unica Di Elvira Liotti

A destra: Piccadilly Circus Sotto: Tower Bridge“

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Il 26 settembre 2012 è cominciato, per un gruppo di studenti del Liceo Scientifico "Ilio Adorisio" di Cirò (KR), un entusiasmante viaggio-studio in una splendida città: Londra. E' stata un'esperienza unica. Londra è una metropoli della Gran Bretagna, la patria di un'infinità di attrazioni storiche e moderne, caratterizzata dalla sua tipica architettura di stile Vittoriano, da splendidi monumenti come il Big Ban, il Tower Bridge, Westminster Abbey. la London Eye, la National Gallery, Buckingham palace, la favolosa Piccadilly Circus, la Torre di Londra,etc. L'ingresso a molte delle attrazioni più note è gratuito, quindi non c'è luogo migliore di londra per immergersi in un po' di cultura. la National Gallery e il British Museum ospitano una delle più grandi collezioni di dipinti europei del mondo: Botticelli, Leonardo Da Vinci, Cezanne, Van Gogh, etc e resti del Partenone...sembra di stare a spasso nel tempo; continuando con il Science Museum che è il più grande museo del mondo di questo

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genere. Offre la possibilità di vedere, toccare, provare le più grandi scoperte scientifiche degli ultimi 300 anni. Per molti, Piccadilly Circus rimane il simbolo di Londra, vi posso assicurare che vista di sera ha un fascino indescrivibile. Essa non è altro che una piccola piazzetta, incrocio di famose strade resa ancora più famosa dalle insegne pubblicitarie a led...insomma è il cuore di Londra, il suo centro pulsante. Per non parlare dei magazzini Harrods e lo shopping sfrenato nei negozi più alla moda. Abbiamo visitato molte altre città tra cui Oxford, Stonehenge, Bri-

ghton e Bath alternando situazioni positive ad altre un po' meno, forse attribuibile all'organizzazione; il cibo è stato scarso, a volte era nullo, il sapore non era dei migliori, le gite stressanti, andare a scuola fino alle 19 era pesante ma con il passare delle giornate abbiamo imparato a condividere gli spazi, il tempo e tutto quello che ci circondava, ad apprezzare e sorridere anche sulle negatività. Stavamo fino a tarda sera nelle stanze a scherzare e a divertirci organizzando delle piccole festicciole; di tanto in tanto uscivamo anche di nascosto dall'albergo in tarda serata ma si rientrava in fretta. Abbiamo imparato a dialogare in lingua inglese ed a confrontarci con un'altra cultura. Grazie al supporto dei nostri favolosi accompagnatori come il prof. Marino, le prof.sse Apa, Padula, Lavia e Rotundo, che hanno sempre accolto ogni nostra richiesta, lamentela e birichinata, ci siamo divertiti fino al giorno della nostra partenza per l'Italia dopo 24 giorni di vacanza. Concludo dicendo: "When a man is tired of London, he is tired of life, for there is in London all that life can afford!" (Samuel Johnson).


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Il punto di vista di Luciano

Impazienti di partire per Londra Il corso a Londra “...non solo un pezzo di carta” di Luciano Tassone

Giorno 26 Settembre 2012 una delegazione di alunni delle classi 4a, 4b, 5a , 5b e 5c è partita dall’aeroporto Sant’Anna di Crotone, facendo scalo a Roma con direzione Londra, per concludere il progetto POR Calabria intrapreso all’incirca un mese prima. Le lezioni d’inglese che abbiamo frequentato prima di partire per Londra, tenute dagli esperti prof.ssa Rosita Cataldi e prof.ssa Giuseppina Malena, sono state molto interessanti e ci hanno abituato a ciò che avremmo dovuto affrontare nella scuola londinese. Pur essendo state lezioni sicuramente stimolanti dentro di noi non vedevamo l’ora di partire. Per alcuni è stato il primo viaggio all’estero, la voglia sfrenata di partire ci ha proiettato direttamente al di là della Manica, in terra londinese. La nostra prima impressione, sembrerà strano, non è stata delle migliori poiché abbiamo dovuto affrontare diverse “peripezie”, dal triplice cambio d’albergo ad inconsueti problemi “diplomatici”, ecc.

ioso, cosi monotono ma poi grazie all’aiuto ed alla simpatia di Sabrina, Alice e Jason (i nostri prof inglesi) ci siamo sentiti a casa, accolti da una nuova cultura, da una società molto diversa dalla nostra. Le lezioni diventarono un gioco e i Professori non solo rigide figure educative ma i nostri migliori amici. Era proprio questo lo scopo del viaggio, non solo il voler portare a casa un “foglio di carta”, ma riuscire ad instaurare rapporti con persone diverse da noi per cultura, abitudini e modi

di fare, il riuscire a fare incontrare e coesistere due realtà prima molto lontane ed adesso, almeno per noi, un pizzico più vicine. Auguro a qualunque altro alunno di qualsiasi scuola di poter fare una simile esperienza perché aiuta ad essere più autonomi, a cavarsela da soli e ad essere un po’ più responsabile. Un sentito e particolare ringraziamento va al Preside ed a tutti i professori che hanno lavorato a questo progetto…ALLA PROSSIMA!

Ad accompagnarci sono stati la Prof Lavia, il Prof Marino, la Prof.ssa Apa, la Prof.ssa Rotundo e la fantastica Prof.ssa Carmelina Padula. La mattina era dedicata alla visita della città mentre il pomeriggio ci toccava andare a scuola. Inizialmente l’impatto con la nuova scuola e soprattutto con le nuove lezioni non è stato dei migliori, tutto ci pareva cosi noIL

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In alto: foto di gruppo con il Direttore della scuola di Londra Sotto: Emanuel, Franco, Simone e Luciano


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Progetto C5: stage nella Repubblica Ceca

Praga: una grande esperienza di vita

Obiettivi e protagonisti del viaggio nella capitale ceca.

In alto: La chiesa di Santa Maria di Tyn a Praga A destra: le ragazze in divisa

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di Michela Greco con la collaborazione di Filomena Pellegrino e Giuseppe Bonessi.

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a capitale ceca, Praga, come Santa Susanna, era stata già visitata da alcuni studenti per uno stage nel Marzo 2012. Città dai mille volti, così quieta di giorno e affascinante di notte, Praga è la tipica città nordica che si inserisce in un contesto tipicamente occidentale. La stupenda Piazza della Città Vecchia, (Staré Město in lingua ceca), con il famoso Orologio Astronomico, il Ponte Carlo (Karlův Most) sul fiume Moldava, il bellissimo castello con la Cattedrale di San Vito. Molto simile all’esperienza spagnola di Santa Susanna, lo stage di Praga ha avuto i suoi stessi obiettivi formativi, con la differenza che ora non ci si trova sulle calde spiagge mediterranee, e quindi un luogo ai ragazzi familiare, bensì in una città continen-

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tale e così diversa dalla nostra, dalle tante sfumature. Accompagnati dalle docenti Angela Costa e Costanza Berardi, i 9 fortunati ragazzi che si sono aggiudicati il bando sono partiti nella notte del 6 Ottobre da Cirò Marina, arrivando a Bari in mattinata e imbarcandosi su volo diretto per Praga. Gli hotel in cui hanno alloggiato e lavorato i ragazzi sono tra i più chic e importanti della capitale ceca : situati nel distretto di Praga 1 (la zona storica e più centrale) l’ Hotel Caruso e il Deminka Palace, di cui il primo gestito da italiani, hanno dato la possibilità agli studenti di passare 4 settimane nel migliore dei modi. Divisi tra i due hotel, con orari a volte uguali e a volte diversi, i ragazzi sono stati messi davanti al mondo del lavoro, con i suoi pro e i suoi contro, aiutandoli e definire la loro personalità e le loro scelte future. Varie le escursioni anche in Repubblica Ceca. Oltre all’ambito lavorativo, vi sono stati

anche momenti di grande valore affettivo, e cioè l’incontro con un gruppo di ragazzi di Lecce, coi quali i ragazzi hanno passato momenti indimenticabili. C’è chi si fatto nuove importanti amicizie, e chi ha trovato l’amore. E’ anche a questo che servono questi viaggi. E di questo dobbiamo ringraziare molte persone, che hanno fatto di tutto per darci questa possibilità: dagli istitutori dei fondi – da cui parte tutto il progetto POR – a chi, a scuola, ha coordinato tutto, bandi, domandine, miliardi di carte, fogli, documenti, passando per i docenti, che hanno saputo gestire, capire e aiutare i ragazzi, arrivando anche agli alunni, che hanno saputo compiere perfettamente la missione che era stata loro assegnata. Perché la scuola non è solo un istituto, un banco, una sedia e una lavagna. La scuola è il ponte di lancio verso la vita, il corridoio in cui si aprono le porte del domani, porte che ci è stato permesso di conoscere anticipatamente, grazie a questi viaggi scolastici.. anzi scusatemi, viaggi di vita.


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Praga: una città mille emozioni “…in questa città abbiamo lasciato un pezzo di cuore” Di Arianna Esposito, Giovanna Frustillo, Giusy Principe, Francesca Leo, Veronica Facente.

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raga: una città mille emozioni, questa potrebbe definirsi una celebre frase custodita nella mente e nel cuore di chi in ventotto giorni e stato il protagonista di questa meravigliosa città. Tutto è iniziato a settembre quanto ci è stato comunicato che se avessimo voluto avremmo potuto partecipare al progetto C5 e partire per Praga. Diverse sono state le reazioni, c’è chi senza pensarci due volte ha accolto la proposta con entusiasmo, chi invece ha tentennato ma poi si è deciso. Con un gruppo di nove alunni: Arianna Esposito, Giovanna Frustillo, Giusy Principe, Alfonso Mazza, Francesca Leo, Veronica Facente, Gaetano Rajani, Giuseppe Bonessi e Francesco Ferraro, due magnifiche prof.sse come tutor: Angela Costa e Costanza Berardi, e il nostro Preside Vincenzo Gabriele, il 6 ottobre 2012 alle ore 2:00 siamo saliti sul pullman per l’aeroporto di Bari. Da Bari abbiamo preso l’aereo con volo diretto verso Praga, assieme ad un gruppo di ragazzi di un liceo di Lecce, scopo del progetto era quello di partecipare a uno stage, ossia farci conoscere il mondo del lavoro. L’arrivo nella città è stato entusiasmante, ci siamo diretti all’hotel Caruso, gestito da italiani, e ci siamo sistemati nelle camere. I primi due giorni la guida, messa a disposizione dall’agenzia, ci ha portato in giro per una lunga visita in città. Abbiamo percorso le strade di Praga tra cui Via Parigi, la più bella e ricca della città, dove abbiamo potuto ammirare palazzi storici straordinariamente belli e decorati. Il centro della città è così bello da togliere il fiato. Abbiamo visitato anche la piazza della Città Vecchia, dove un enorme orologio, posto su una torre, suona ogni ora. Dopo un sabato e una domenica rilassanti inizia il lunedì, il nostro primo giorno di lavoro. Dopo esserci preparati accuratamente e aver indossato le divise siamo scesi nella reception dove ad a-

spettarci c’erano le Prof.sse e il nostro Preside, impazienti e pronti ad accoglierci con un smagliante sorriso. Ad aspettarci fuori c’era una macchina con l’autista per accompagnarci a lavoro. I nostri luoghi lavorativi erano: l’Hotel Caruso dove alloggiavamo e l’Hotel Deminka Palace. L’accoglienza negli hotel è stata delle migliori, il personale era professionale e gentile, ma allo stesso tempo amichevole, l’hotel Deminka era favoloso. Presso l’hotel Caruso lavoravano a turni di tre o quattro persone: Alfonso Mazza, Gaetano Rajani, Francesco Ferrari e una parte del gruppo di Lecce, all’hotel Deminka Palace lavoravano: Arianna Esposito, Giovanna Frustillo. Giusy Principe, Giuseppe Bonessi, Francesca Leo e Veronica Facente. Le mansioni, per chi svolgeva il turno mattutino, erano: servire la colazione e accogliere i clienti; il pomeriggio invece trascorrevamo la maggior parte del tempo alla reception ad accogliere i clienti, a fare le prenotazioni al computer, ad assegnare le chiavi delle stanze ai clienti e a fare il check-in o il check-out. Spesso facevamo le ore piccole, la notte ci piaceva stare svegli a chiacchierare, il giorno poi ne subivamo le conseguenze, soprattutto per chi a lavoro aveva il turno di mattina, la sveglia suonava, suonava e risuonava ma per fortuna avevamo la nostra sveglia umana, la prof.ssa Costa. A Praga sono nate bellissime amicizie, soprattutto con alcuni membri del gruppo di Lecce con cui siamo usciti insieme e abbiamo trascorso momenti indimenticabili e divertenti. Non sono mancate piacevoli serate passate con le Prof.sse a fare lunghi discorsi. Varie sere le abbiamo trascorse all’Hard Rock a ballare e a divertirci tutti insieme. Durante tutto il mese abbiamo fatto varie escursioni. Nella fabbrica della birra, la Pilser Urquell, seconda in tutto il mondo, abbiamo potuto vedere i vari processi che portano alla formazione della birra, l’abbiamo anche degustata e abbiamo concluso la visita con un pranzo tipico.

Un altro giorno abbiamo visitato il castello, ma tra le escursioni più belle c’è quella sul fiume Moldava che abbiamo attraversato con il traghetto, da lì siamo riusciti a vedere i vari monumenti, tra cui il ponte Carlo che attraversava il fiume, il più antico di Praga. In una città come Praga era impossibile non darci allo shopping, l’albergo in cui alloggiavamo era vicinissimo al centro città e ad un grandissimo centro-commerciale, il Palladium, verso la quale ci dirigevamo tutti i giorni. Le strade erano ricche di negozietti in cui poter comprare diversi souvenir. Nella città non mancava il lusso e lo sfarzo, in via Parigi era possibile ammirare auto bellissime e magnifiche vetrine. L’ultima sera, poi, abbiamo cenato in un ristorante tipico tra i migliori, U Fleku, dove abbiamo potuto degustare la zuppa, non gradita dalla maggioranza e il kulash. Ben presto però è arrivato il momento della partenza, sabato 3 novembre alle 3:00 di notte abbiamo lasciato l’hotel, un po’ felici e un po’ rammaricati, e ci siamo diretti con le nostre valigie e un panino del McDonald’s, verso l’aeroporto dove alle 6:30 abbiamo preso il volo che ci ha riportato in Italia. L’arrivo in Italia è stato traumatico, ancora non ci siamo ripresi del tutto, la maggior parte di noi ha lasciato in quella meravigliosa città un pezzo del proprio cuore e della propria vita, lì sono nati profondi legami d’amicizia e d’amore e la promessa di ognuno è quella di ritornarci presto e riprendersi quel pezzo di cuore.

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In alto: Arianna Esposito, Giovanna Frustillo, Giusy Principe, Francesca Leo, Veronica Facente


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LIBRI

Una politica in decadenza Recensione del libro “Cronache di Fine Impero” di Franco Laratta “Ogni giorno una tegola … La seconda Repubblica, nata dalle ceneri della prima, muore come quest’ultima. Da uno scandalo all’altro … Corrotta la politica, corrotti i partiti, corrotti i magistrati, le Istituzioni. E niente e nessuno sembra salvarsi … E nemmeno la Chiesa… L’Italia è una Repubblica fondata sulla corruzione. O meglio: affonda nella corruzione! … In Italia chi si salva? Il barista che non rilascia lo scontrino. L’impresa che fa i lavori a nero con personale impiegato a nero. Il primario che … passi dal mio studio privato. Il gioielliere che dichiara quanto il bidello. L’impiegato che fa il secondo I commenti lavoro … a nero”. Di Michela Greco

Ecco un’opera che narra di una situazione di cui purtroppo sentiamo parlare quotidianamente. Una situazione che sta facendo cadere il nostro Paese nel precipizio più profondo, un mostro, che ha sede nei palazzi di Roma e dintorni, chiamato politica. Una politica che ha avuto come protagonisti in questi ultimi anni Silvio Berlusconi, e, da un anno a questa parte, Mario Monti. E’ da qui che il giornalista, scrittore e politico italiano Francesco “Franco” Laratta parte per descrivere, in “Cronache di Fine Impero”, la politica peggiore di sempre come viene da lui definita. Un sistema sempre più in crisi, tra scandali e corruzioni.

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dell’autore sono i commenti di una persona a stretto contatto con questo ambiente, che usa un linguaggio pungente e ironico. Viene descritta la situazione italiana dagli anni del Berlusconismo alla crisi del sistema, passando dalla drammatica recessione e il conseguente fallimento della politica, il tutto in 106 pagine che ci mostrano di come l’Italia sia in bilico tra il cadere nella breccia della politica e il liberarsi definitivamente del lato oscuro di essa. Si parte con una domanda di fondo che accomuna, secondo Laratta, il popolo italiano: la politica è finita? Prosegue asserendo che molte responsabilità sono state riversate sul governo Monti, ed arriva a prendere come esempio l’ascesa alla politica di Beppe Grillo, per dimostrare che serve una riforma all’interno del sistema

italiano, che dia più spazio alle minoranze interne. Procedendo nella lettura troviamo le pagine dedicate a quelli che sono gli scandali che hanno coinvolto il Cavaliere, tra i quali i festini di Arcore e tutto ciò che gli è connesso (vedi il caso delle escort). Perché non avviene un rinnovamento? Perché siamo ancora fermi nel buco nero dell’ostinazione che sta portando il paese ad un passo dal baratro? Queste e altre domande, in un libro consigliato non solo a chi di politica se ne intende, bensì a chi è ai primi contatti con questo mondo, ai giovani che hanno bisogno di una politica più responsabile, che si allontani da quella parte di politica demagogica che ha generato una classe politica spesso guardata con diffidenza e disprezzo.

Il libro può essere scaricato gratuitamente dal sito: http://www.francolaratta.it


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MUSICA

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THE BEATLES: “Love me do” compie 50 anni Nell’aria di Londra, in questo periodo, vibra una musica su tutte: i Beatles Di Pietro Sculco uando guardo il mio plettro per chitarra, con inciso “Let it be”, la mia mente scivola nei ricordi del mio ultimo viaggiostudio a Londra. Londra la rivedo pullulare di luci, colori e suoni. Le strade sono colme di auto, bus e gente multietnica che sfrecciano in tutte le direzioni. Io che vivo in una realtà in cui il tempo sembra scorrere lento, mi trovo ora proiettato in un mondo frenetico che mi affascina da subito ma che mi infonde una sensazione di disagio, di distacco, l’unica cosa che mi da sicurezza resta la mia grande passione: la musica. La musica dei grandi non tramonta mai, la trovi in ogni angolo della city, nei megastore, nella metropolitana (underground o tube come viene chiamata a Londra) dove giovani e meno giovani ascoltano musica con gli auricolari e leggono e-book su i-pad, nei tanti teatri del centro che celebrano le star del rock internazionale come i Queen e Michael Jackson. Ma nell’aria di Londra, in questo periodo, vibra una musica su tutte: è quella dei mitici Beatles che per più di cinquant’anni hanno lasciato il segno su un lungo pentagramma che arriva ai giorni nostri e continuerà per sempre! E’ il 5 ottobre 1962 quando in Inghilterra la Parlophone pubblicò "Love me do", il primo 45 giri dei Beatles. E’ l’inizio di un incredibile successo. Fu proprio questa giovane band, nata a Liverpool, composta da: John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr che in meno di otto anni riuscì a segnare un’epoca nella musica, nel costume e nella moda provocando un’enorme scossa d’innovazione che portò la gente al puro fermento! Il brano venne inciso per la prima volta il 6 giugno del 1962 negli Abbey Road Studios di Londra. Alla batteria c'era Pete Best, che a partire da settembre venne rim-

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piazzato da Ringo Starr. La versione di Love me do sul 45 giri è, infatti, quella registrata con Ringo l'11 settembre del 1962. “Love me do” segnò la grande svolta sul fronte pop/rock, ma il singolo non ottenne subito il successo sperato anzi finì al 17° posto nella classifica londinese. Fu con “Please Please Me”, il loro secondo 45 giri, che i Beatles raggiunsero il primo posto della Hit parade inglese. Da allora i loro brani scalarono le classifiche di tutto il mondo. Insomma, una bella rivincita sul direttore artistico della Decca Records che li rifiutò dicendo: “Non potranno mai avere successo, usano la chitarra elettrica e tutte le band che la usano non hanno successo”. Al contrario si presentarono come gli artisti con il maggior numero di vendite nella storia della musica con oltre un miliardo di dischi venduti. Non mancarono per loro diversi record, premi e riconoscimenti tra cui il conferimento della medaglia da parte della regina entrando nell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1965. La loro discografia comprende circa 200 canzoni scritte fra il 1962 e il 1970 e la loro filmografia comprende ben 5 film “A Hard

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Day’s Night”, “Help!”, lo stesso “Magical Mystery Tour”, il film d’animazione “Yellow Submarine” e “Let It Be”. Tante le celebrazioni tra Roma, Milano e Londra per ricordare le prime cinquanta candeline della band. L’esperienza a Londra mi ha permesso di ripercorrere i passi dei grandi Beatles, e per un’amante della musica è stato fantastico! Nella stessa Londra ho avuto la fortuna di partecipare alla celebrazione di questo rito musicale assistendo al concerto, nel bellissimo teatro “ Princes of Wales”, di una valida cover-band. Io ed il Prof. Marino eravamo in prima fila ad assaporare un vortice musicale che ha ripercorso i momenti più intensi e significativi dei favolosi baronetti della musica. La fine del concerto si concluse con il lancio dei plettri da parte dei musicisti. Riuscii ad afferrarne uno. Quel plettro che ora ho tra le dita sembra aprire una porta verso quel momento magico vissuto così intensamente. Apro il fodero della mia Martin, poso il plettro dentro come in uno scrigno prezioso e richiudo delicatamente. Grazie Beatles. Grazie Musica.

In alto: La CoverBand dei BEATLES al Prince of Walles Theatre di Londra

Londra la rivedo pullulare di luci, colori e suoni. Le strade sono colme di auto, bus e gente multietnica che sfrecciano in tutte le direzioni.


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INTERVISTE

Intervista doppia: due liceali a confronto di Michela Greco, Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi. Antonio

Rossella

Sessa

Nome? Cognome?

Calabretta

nessuno 19

Soprannome? Età?

nessuno 18

Cirò Cirò

Dove vivI? Dove vorresti vivere?

Cirò Marina Non saprei

Impegnato 8

Situazione sentimentale? Voto più alto ricevuto?

Impegnata 8

2

Voto più basso ricevuto?

3

Calcio Rosso

Sport preferito? Colore preferito?

nessuno Blu

14 anni Cirò

Prima sbornia? Città preferita?

15 anni Parigi

Juventus Bionda E occhi chiari

Squadra del cuore? Uomo/donna ideale?

Juventus Il mio ragazzo

La mia famiglia

Persona più importante?

La mia famiglia

13 anni Bello

Primo bacio? Cosa pensI dell’amore?

15 anni Sorprendente

Amicizia No

Amore o amicizia? CredI all’oroscopo?

Amicizia No

nessuno nessuno

Incubo più ricorrente? Sogno più ricorrente?

Nessuno Nessuno

sinistra

Destra o sinistra?

Destra

cattolico rimpianto

Orientamento religioso? Rimorsi o rimpianti?

Cattolico Rimorsi

si Tanti

Fumi? Pregi?

Si Tanti

Pochi 1 Gennaio

Difetti? Il giorno più bello?

mmm.. diciamo pochi 1 gennaio

21 dicembre 2012 Campa cavallo che l’erba cresce ☺

Il giorno più brutto? Il tuo motto?

Nessuno Vivi e lascia vivere

Michelle Hunziker

Attore/attrice preferito/a?

Raoul Bova

Ballarò Il codice da vinci

Programma TV preferito? Libro preferito?

Claudia mori Si

Cantante preferito/a? E’ iscritto/a a facebook?

Affari tuoi Rossa come il sangue bianca come il latte..N.S Baglioni Si

Saw Bahamas

Film preferito? Viaggio ideale?

Ghost Grecia

Tantissimo

Sei soddisfatto/a della propria vita?

Diciamo…

Continuare gli studi e lavorare Sogno

Progetti per il fututo? Sogno o ambizione?

Continuare a studiare poi si vedrà… Ambizione

Cataldo Palmieri Marino,Iannetti,Vizza,Berardi,Morrone,Apa, Costa, Cerchiara e Lavia Geografia astronomica Religione

Il/la compagno/a più simpatico/a? Prof. Preferito/a?

Francesco Pucci Filomena Caruso

Materia preferita? Materia odiata?

Filosofia Matematica

Ciao pupi campa cavallo che l’erba cresce…

Un saluto…

Baci baci…


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INTERVISTE

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Intervista doppia: due professori a confronto di Michela Greco, Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi. Mariella Apa Separata magistrale

Nome? Cognome? Stato civile? Formazione?

Antonio Dionigi Gugliotta Sposato Laurea in Ingegneria Civile

Diploma magistrale Catanzaro

Quale diploma ha conseguito? In quale città ha studiato dopo il diploma?

Geometra Arcavacata di Rende, Cosenza

Due anni

4 mesi

Scienze motorie

Da quanto tempo insegna in questa scuola? Cosa insegna?

6

Voto più basso dato?

3

9 Pallavolo

Voto più alto dato? Sport preferito?

10 Tennis e Ping Pong

Linguine allo scoglio New york

Piatto preferito? Viaggio preferito?

Linguine allo scoglio Londra

Non esiste!! 17 anni

Uomo/donna ideale? Primo bacio?

Mia moglie 9 anni, Roma, ricordo anche chi era!

Alla laurea

Prima sbornia?

Mai

Si, quasi un braccio rotto.

Pazzia fatta per amore?

No

Cadere nel vuoto

Incubo più ricorrente?

Non poter accontentare la mia famiglia

La mia famiglia Sinistra

Sogno più ricorrente? Destra o Sinistra?

Riuscire a mettere 3 a Zucco Centro Sinistra

Cattolica Schopenhauer

Orientamento religioso? Schopenhauer o Nietzsche?

Cattolico Mah. Nessuno.

La lealtà

Pregi?

Essere sincero

Impulsività

Difetti?

Dare fiducia alla gente

Ciò che avviene, conviene

Il suo motto?

Tale e Quale show

Programma preferito?

Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te Non saprei

Vasco Rossi

Cantante preferito/a?

Francesco De Gregori

Richard Gere I libri di Sveva Casati Modignani

Attore/attrice preferito/a? Libro preferito?

Monica Vitti e Dustin Hoffman Guerra e pace

Pretty Woman

Film preferito?

Kramer contro Kramer

No ma lo leggo

Crede nell’oroscopo?

No

Spensierata

Come si ricorda da giovane?

Si molto

E’ soddisfatto/a della propria vita?

Matematica e Fisica

Tranquillo La vissuta si, la presente no

Un viaggio o una crociera

Progetti per il futuro?

No

no

Cambierebbe qualcosa della sua vita?

No

La nascita dei miei figli

Il giorno più bello?

La nascita dei miei figli

E’ un’incognita

Cosa pensa dell’amore?

Meno Male che cè!

Nessuna, assolutamente

Situazione sentimentale?

Innamorato

Amicizia

Amore o amicizia?

Amore

Matematica Qualche rimpianto

Materia odiata a scuola? Rimorsi o rimpianti?

Nessuna Nessuno

Un altro nipotino

Sogno nel cassetto?

Non saprei

Un augurio di buon Natale alle Iene che mi hanno intervistata!!

Un saluto…

Ciao a tutti, con la speranza che l’Italia possa uscire da questa situazione!!


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SPORT

Londra: cinque squadre in Premier League 13 squadre professionali in tutto di Emanuel Amodeo

A destra: Lo stadio dell’Arsenal Sotto: Lo stadio Stanford Bridge

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Il calcio è lo sport più popolare di Londra, il più seguito e il più praticato. Il rito di una partita al pub, tra i tifosi con maglia della loro squadra addosso e pinte di birra in mano è irrinunciabile. Londra conta 13 squadre professionali, seconda al mondo solo ad Istanbul. Nonostante questo però solo una squadra londinese è riuscita a vincere la Champions League. Proprio un anno fa il Chelsea battendo il Bayern di Monaco raggiunse il "tetto" d'Europa trascinato da una fantastico giocatore come Didier Drogba. Cinque squadre di Londra sono attualmente in Premier League, la serie A inglese.

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Arsenal Stadio: Emirates Stadium, (Capacita’: 60.355) Drayton Park Metropolitana: Holloway Road Box Office: 020 7704 4040 Colori: rosso e bianco Sito web:www.arsenal.com A Londra l’Arsenal e’ il club con il maggior numero di tifosi, anche per la sua storia che lo colloca tra le squadre di maggior successo del calcio inglese. Fondato nel 1886, ha vinto 13 First Division e

Premier League e 10 FA Cups. Per questo e’ anche uno dei club piu’ odiati in assoluto. Dopo alcuni anni grigi l’attuale allentatore Arsene Wenger ha riportato la squadra ai livelli di un tempo. Thierry Henry che ha giocato nell’Arsenal dal 1999– 2007 detiene il record di goal segnati: 226. Il soprannome della squadra e’ Gunners o Gooners. Famosa e’ la rivalita’ con l’altra squadra londinese Tottenham Hotspur.

Chelsea Stadio: Stamford Bridge, (Capacita’: 42,500) Fulham Road Metropolitana: Fulham Broadway Box Office: 0870 300 2322 Colori: blu Sito web:www.chelseafc.com Il Chelsea ha sede nell’omonimo quartiere, tra i piu’ eleganti di Londra, e anche per questo detiene il titolo del club piu’ glamour della citta’. Fondato nel 1905, ha vinto 3 volte la Premier League, 4 volte la FA Cup, 4 la League Cup e 2 la coppa UEFA. Gianfranco Zola e’ stato tra i suoi giocatori piu’ amati di sempre. Ruud Gullit e’ stato sia giocatore del Chelsea che allenatore tra il 1996 e il 1998. La squadra e’ stata allenata anche da Gianluca Vialli e ha avuto i

maggiori succesi con José Mourinho. Fulham Stadio: Craven Cottage (Capacita’: 26,000) Stevenage Road Metropolitana: Putney Bridge Box office: 0870 442 1234 Colori: bianco e nero Sito web:www.fulhamfc.com Il Fulham, fondato nel 1879, e’ il piu’ antico club professionale di Londra, ma non ha una tradizione particolarmente vittoriosa. Comprato dal patron di Harrods, Mohamed Al Fayed nel 1997, e’ stato promosso in Premier League nel 2001, dove negli ultimo anni e’ andato via via consolidando la propria posizione. Il soprannome della squadra e’ Cottagers e deriva dallo stadio Craven Cottage, lungo il Tamigi.

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SPORT

Tottenham Hotspur Stadio: White Hart Lane (Capacita’: 36,310) 748 High Road, Haringey Box Office: 0870 420 5000 Colori: bianco e blu Sito web:www.tottenhamhotspur.com Il Tottenham Hotspur vanta un passato glorioso e il record di una vittoria in uno dei maggiori trofei inglesi o europei per ognuno degli ultimi sei decenni, un successo pari solo al Manchester United. Nel 1963 fu il primo club inglese a vincere un trofeo europeo, l’ European Cup Winners' Cup e fu il primo a vincere la coppa UEFA nel 1972 e conquistata anche nel 1983 3 nel 1984. Negli anni Novanta ha vintola FA Cup e la Football League Cup e nel 2008 ancora la Football League Cup, sconfiggendo il Chelsea. Questo club del Nord di Londra e’ accanito nemico dell’Arsenal.

West Ham United Stadio: Boleyn Ground, Upton Park Green Street Box Office: 0870 112 2700 Colori: bianco, rosso, blu Sito web:www.whufc.com Il club e’ conosciuto come “The Academy” per l’abilita’ nel coltivare nuovi talenti. Hanno cominciato la loro carriera nel West Ham United Paulo Di Canio, Joe Cole, Rio Ferdinand e Frank Lampard. Attualmente la squadra e’ allenata da Gianfranco Zola. La sua e’ una storia di vittorie discontinue, ha vinto la FA Cup tre volte, nel 1964, nel 1975 e nel 1980. In 1965, ha vinto la European Cup Winners Cup, e nel 1999 l’Intertoto Cup. La miglior posizione mai raggiunta nel campionato inglese e’ stato il terzo posto nella stagione 1986-86.

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"Vedendo Londra, ho visto tutta la vita che il mondo può presentare" [cit.S.J.] Londra dai mille colori e dai mille sapori

di Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi.

Breakfast al Premier Inn di Londra

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ondra, Londra, Londra! Una città che non stancherà mai di appassionare ed incuriosire. In questa grande città, sempre in fermento e dal cielo spesso plumbeo, ci ritrovammo noi ragazzi a trascorrere una delle vacanze studio più entusiasmanti che ci potessero mai offrire. Londra dai mille colori e dai mille sapori: in questi ventotto giorni abbiamo avuto la possibilità di assaporare una varietà di cibi multietnici, ma in modo particolare la cucina inglese. La gastronomia britannica è sempre stata motivo di discussione, ma negli ultimi anni ha fatto passi da gigante poiché si sa che sapori e profumi sono in continua evoluzione. Londra è ormai da tanto tempo un centro culinario internazionale, dove è possibile mangiare ogni genere di cucina ad ogni ora della giornata: italiana, indiana, cinese, giapponese, nigeriana,

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messicana e molto altro ancora; ogni paese del mondo sembra essere rappresentato. Inoltre, c'è la possibilità di imbattersi in molteplici ristoranti inglesi o meglio ancora in pub, più economici e g e n u i n i . La base dei prodotti tipici sono sempre stati manzo, agnello, maiale, pollo e pesce accompagnati da patate, verdure, salse alla menta, ai frutti di bosco o marmellate. Il momento della colazione, o meglio Breakfast, era quello più entusiasmante dove, anche solo per curiosità, abbiamo assaggiato queste salse dolci sentendoci anche noi un po ‘inglesi. C‘è chi la ama e c‘è chi invece non la sopporta, ma in ogni caso bisogna provarla. In genere è costituita da pancetta, uova, salsicce, toast, funghi, pomodori fritti, fagioli, frittelle, ma questo è uno dei tanti modi di fare colazione: c'erano anche una grande varietà di The, cappuccino, latte freddo o caldo, caffè, succhi di frutta, cereali di tutti tipi, burro, miele, frutta fresca, cornetti e muffin a volontà. Più che una semplice colazione sembra un vero e

proprio pranzo. Quest‘ultimo, invece, è consumato sempre fuori casa poiché è la tradizione dei grandi lavoratori. A causa dei nostri vari impegni ci siamo comportati come dei veri e propri inglesi mangiando cibi Fast (veloce). Chicken wrap, cheeseburger, hamburger, pizza, fish and chips, omelette with bacon and cheese accompagnati sempre da patatine fritte questo era il nostro pranzetto fast food. Il pomeriggio si trascorreva tra lezioni in madre lingua e pause in cui si era soliti consumare the e cioccolate caldi con biscotti prettamente inglesi, come la tipica merenda inglese, o semplicemente una familiare tazza di caffè. Ci rimaneva che saltare da un t r e n o a l l‘a l t r o dell‘opprimente e divertente undergroud amata da tutti noi turisti ma odiata dai pendolari londinesi e farci poi un giro nel treno senza autista della DLR e ritornare in albergo dove ne abbiamo combinati di...mangiate. Portavano molto spesso filetto di pesce, pollo alla salsa di pomodori e cipolle, riso, chili, "ravioli" di petto d'anatra e marmellata,l 'immancabile insalata che ti salvava la giornata, purea di patate che impreziosivamo con una valanga di salse... con l'onnipresenza di patatine fritte e ketchup. Ebbene si, Londra dai mille colori pastello e dai mille sapori, dai grandi giardini ai luoghi reali, metropoli uggiosa incantata da leggende secolari. Viaggiate con la fantasia e trasportatevi nell‘atmosfera inglese fatta di ricette ed intrugli magici riportati nella pagina seguente . Ci rimane da dirvi solo una cosa: Enjoy your meal, anzi scusate buon appetito.


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Fish and Chips di Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi. Il Fish and Chips (pesce e patatine) è il piatto nazionale Inglese e la ricetta anglosassone più conosciuta nel mondo: il pesce, in genere merluzzo, viene immerso in una pastella molto densa e successivamente fritto...Il Fish and Chips viene generalmente consumato come pasto take away avvolto nella tipica carta assorbi-grasso e mangiato dalle popolazioni anglosassoni passeggiando per le strade. INGREDIENTI: -Merluzzo fresco in filetti deliscati -1 kg di patate -olio per friggere -sale Per la pastella: -200 g di farina 00 -2 uova -1 cucchiaio raso di zucchero -1/2 cucchiaino di sale -6 cucchiai di acqua minerale gassata -6 cucchiai di birra -6 cucchiai di latte

Preparazione Preparate la pastella sbattendo in una ciotola i tuorli con la birra, lo zucchero e il sale. Aggiungete l'acqua, il latte e incorporate la farina poca alla volta continuando a mescolare fino a ottenere un impasto morbido, liscio e omogeneo che lascerete riposare per 30 minuti. Montate le chiare delle uova a neve e incorporatele alla pastella.

Lavate il pesce, asciugatelo bene con carta da cucina e immergetelo in questa salsa per qualche minuto. Scolate i filetti di pesce dalla salsa, passateli nella farina, poi nella pastella e friggeteli all’onda in abbondante olio fino a quando saranno dorati. Salate dopo la frittura. Il pesce va servito con patate fritte tagliate a bastoncino Gli inglesi adoperano olio di semi.

Chicken Wrap I Chicken Wrap sono una rivisitazione delle fajitas di pollo: sono una preparazione molto saporita e veloce da fare, in quanto i tempi di cottura non sono lunghissimi e gli ingredienti sono davvero pochi. Se avete in mente una cena tex mex ma avete degli amici non troppo avvezzi al piccante, questa è la soluzione che fa per voi!! Abbinati a delle tortillas in modo da servirli in wrap diventano comodi da mangiare anche sul divano per una serata di stuzzichini davanti a un bel film. Preparatene tanti, avvolgeteli belli stretti con l’alluminio e siete pronti per un pic nic super, tempo permettendo… (anche da voi sembra novembre?) Oltre a questa farcitura potete portare in tavola qualche ciotolina contenente insalata, pomodori a fette, formaggio a dadini, salsa piccante o salsa allo yogurt, per personalizzare la farcitura e rendere più leggero l’involtino. Ecco allora la preparazione base…

Ingredienti: 2 cucchiai di olio extravergine di oliva 1 grossa cipolla 1 peperone giallo 1 peperone rosso (volendo potete mettere anche un peperone verde ma tende a lasciare un retrogusto un po’ amaro e piccante, che non a tutti piace) 2 cucchiai di salsa di soia 1 petto di pollo disossato 2 cucchiai di farina 1 cucchiaio di paprika dolce Preparazione: In una padella antiaderente scaldate l’olio e tuffateci le cipolle tagliate a rondelle e i peperoni lavati, privati dei semi interni e tagliati a striscioline. Lasciate stufare un po’ a fuoco basso, aggiungete una bicchiere di acqua e lasciate cuocere una decina di minuti, fino al completo assorbimento dell’acqua. Nel frattempo pulite il pollo, tagliate anche questo a striscioline e passatelo nella farina a cui avrete mescolato la paprika.

Buttate il tutto nella padella (anche la farina in eccesso che non si è appiccicata al pollo) e fate cuocere a fuoco vivace per pochi minuti (il pollo ha una cottura veloce). Sfumate con la salsa di soia, lasciate insaporire ancora qualche minuto et voilà, pronti per essere arrotolati con tutto quello che vi viene in mente (quelli della foto sono con insalata, pomodori, salsa piccante, salsa allo yogurt e scamorza affumicata…gustosissimi!!!)

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L’editoriale di Antonio Luigi Ruggiero

ossia:

scono ad un’attività sociale o

(Continua da pagina 1)

- Competenza in lingue stranie-

commerciale.

incisività all’azione della politi-

re in cui la comunicazione nelle

Le classi terze quarte e quinte

ca aggiuntiva sostenuta con i

lingue straniere condivide es-

dell’anno scolastico 2011/12

Fondi Strutturali. Grazie alla

senzialmente le principali abili-

partecipanti al Progetto Wal-

focalizzazione delle strategie

tà richieste per la comunicazio-

king Abroad 1-2-3 ovvero a

decisa con il Piano d’Azione

ne nella madrelingua, basandosi

“Camminando all’Estero”, dal

Coesione è stato possibile desti-

sulla capacità di comprendere,

26 settembre al 24 ottobre

nare parte delle risorse dei P.O.

esprimere e interpretare con-

2012, usufruendo dei servizi

regionali alla realizzazione di

cetti, pensieri, sentimenti, fatti

appaltati alla Milotours di Cro-

interventi rispondenti ai fabbi-

e opinioni in forma sia orale sia

tone, sono stati ospitati dalla

sogni dei territori dell’Area

scritta

catena alberghiera Premier Inn

Convergenza e perfettamente

- Spirito di iniziativa e impren-

di Londra e hanno ampliato per

coerenti con la Programmazio-

ditorialità, che concernono la

80 ore, le loro conoscenze in

ne 2007-2013.

capacità dei giovani di tradurre

lingua inglese, conseguendo la

In particolare, coerentemente

le idee in azione: una compe-

certificazione linguistica Trinity,

con le proposte nell’ambito

tenza che aiuta gli individui,

livello da A1 a B2.

dell'iniziativa faro "Youth on

non solo nella loro vita quoti-

Un altro gruppo di liceali, par-

the move" con i progetti PON

diana, nella sfera domestica e

tecipanti al progetto “Dalla

finanziati per complessivi 497

nella società, ma anche nel

scuola all’Azienda 2 e 3” è stato

mila euro ha offerto

posto di lavoro, ad avere consa-

invece ospitato dal 11 settem-

l’opportunità di studiare e di

pevolezza del contesto in cui

bre al 9 ottobre 2012 in Spa-

fare una esperienza lavorativa

operano e a poter cogliere le

gna dalla struttura alberghiera

in uno dei Paesi europei agli

opportunità che si offrono ed è

Aqua Hotel di S.Susanna ed

allievi del Liceo, per la defini-

un punto di partenza per le

usufruendo dei servizi forniti

zione delle competenze presen-

abilità e le conoscenze più spe-

dalla Thuriana Viaggi di Spez-

tate nella Raccomandazione

cifiche di cui hanno bisogno

zano Albanese, ha conseguito

Europea del dicembre 2006,

coloro che avviano o contribui-

“certificado de frequencia al Programma de practicas de 160

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “L. LILIO” CIRÒ (KR) - VIA SAN FRANCESCO - 88813 CIRÒ (KR) SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA DI PRIMO GRADO - LICEO SCIENTIFICO

oras”. 15 liceali di classe quinta aderenti al Progetto “Dalla scuola all’Azienda1” accompagnati dai tutors Angela Costa e Costanza Berardi, hanno invece

Redattori:

Il liceale di Cirò Giornalino scolastico

Michela Greco, Alessandra Mancuso, Sara Grillo, Sara Dell’Aquila, Raffaella Grisafi ,Luciano Tassone, Emanuel Amodeo, Elvira Liotti, Filomena Pellegrino e

Coordinatore : Prof. Sergio Marino

Giuseppe Bonessi, Arianna Esposito, Giovanna Frustillo, Giusy Principe, Francesca Leo, Veronica Facente, Pietro Sculco

effettuato lo stage a Praga, presso l’Hotel de Minka Palace, dal 8 ottobre al 2 novembre 2012. L’esperienza ha arricchito e preparato gli studenti nel mondo del lavoro, favorendo la conoscenza e l’approccio di cultu-

Ufficio di redazione: Direttore Responsabile: Michela Greco

Si ringraziano per la collaborazione: Il Dirigente Prof. Gabriele Vincenzo, Il D.S.G.A. Luigi Ruggiero, l’A.T. Michele Sirianni, il C.S. Pino Durante, i Docenti tutor dei Progetti POR, gli Stagisti di Praga e Santa Susanna.

re diverse dalla propria.


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