UCCELTROVATO
Una storia dei fratelli
Grimm
Illustrata da
Valentina Paolucci
Ucceltrovato
A Sara, mia sorella: “Se tu non mi lasci, neppur io ti lascerò”.
C’era una volta un guardaboschi, che andò a caccia nella foresta e, appena vi entrò, gli parve di sentir strillare un bambino piccolo. Seguì la direzione degli strilli e giunse infine a un grande albero; e lassù c’era un piccino. La madre s’era addormentata sotto l’albero con il bambino in grembo, e un uccello rapace l’aveva visto, era accorso a volo, l’aveva preso col becco e portato sull’albero.
Il guardaboschi salì a prenderlo e pensò: “Te lo porterai a casa e l’alleverai insieme alla tua Lena”. Lo portò a casa e i due bimbi crebbero insieme. Ma quello che avevan trovato sull’albero e che era stato rapito da un uccello, lo chiamarono Uccetroltrovato. Ucceltrovato e Lena si amavano tanto, ma tanto, che a separarli diventavano tristi.
Ma il guardaboschi aveva una vecchia cuoca, che una sera prese due secchi e cominciò a portar acqua; e non una volta sola, ma più volte andò alla sorgente. Lena se ne accorse e disse: - Senti, vecchia, perché porti tant’acqua? - Se non lo dici a nessuno, te lo dirò. -
E quando Lena promise che non l’avrebbe detto a nessuno, allora la cuoca rispose: - Domattina presto, quando il guardaboschi sarà a caccia, scalderò l’acqua; e quando bollirà, ci butterò dentro Ucceltrovato e lo farò lesso. -
La mattina dopo il guardaboschi si alzò di buon’ora e andò a caccia; era già uscito, che i bambini erano ancora a letto. Lena disse a Ucceltrovato: - Se non mi lasci, neppur io ti lascerò. Disse Ucceltrovato: - Né ora né mai. Allora disse Lena: - Voglio dirti soltanto che ieri sera la vecchia portava in casa tanti secchi d’acqua e allora io le chiesi perché; e lei rispose che me l’avrebbe detto se non l’avessi ripetuto a nessuno; dissi che non l’avrei ripetuto a nessuno; allora disse che il giorno dopo, quando il babbo fosse a caccia, voleva far bollire il paiolo, buttarti dentro e cuocerti. Alziamoci, presto, vestiamoci e scappiamo insieme. -
CosĂŹ i due bambini si alzarono, si vestirono in fretta e scapparono.
Appena l’acqua levò il bollore, la cuoca andò nella camera da letto, per prendere Ucceltrovato e buttarlo nel paiolo. Ma quando entrò e s’accostò ai letti, i bimbi non c’erano più; allora le venne una gran paura e disse fra sé: “Cosa dirò, se torna il guardaboschi e vede che non ci son più i bambini? Presto! Bisogna rincorrerli e richiapparli!”
La cuoca mandò tre servi a inseguir di corsa i bambini. Ma i bimbi eran seduti al margine del bosco, e quando videro i tre servi accorrer di lontano, Lena disse a Ucceltrovato: - Se tu non mi lasci, neppur io ti lascerò. Disse Ucceltrovato: - Né ora né mai! Allora disse Lena: - Diventa un rosario e io una rosellina! E quando i tre servi giunsero davanti al bosco, non c’era che un rosario con una rosellina: di bambini, neppure l’ombra. Allora dissero: - Qui non c’è niente da fare. Tornarono a casa e dissero alla cuoca che avevan visto soltanto un piccolo rosario con una rosellina. La vecchia cuoca li sgridò: - Semplicioni, avreste dovuto spezzare il rosario, coglier la rosellina e portarla a casa; su, sbrigatevi! -
E per la seconda volta dovettero andarli a cercare. Ma i bimbi li videro venir da lontano e Lena disse: - Ucceltrovato, se non mi lasci, neppur io ti lascerò. Disse Ucceltrovato: - Né ora né mai! Disse Lena: - Diventa una chiesa e io una lumiera. E quando i tre servi arrivarono, non c’era che una chiesa e, dentro, una lumiera. Dissero fra di loro: - Che fare? torniamo a casa. E quando furono a casa, la cuoca domandò se non avessero trovato nulla; risposero che no, nient’altro che una chiesa e dentro una lumiera. – Sciocchi - gridò la cuoca: - perché non avete abbattuto la chiesa e portato qui la lumiera? -
Ora la vecchia cuoca si mise lei stessa in cammino e andò in cerca dei bimbi coi tre servi. Ma i bimbi videro i servi venir di lontano, e dietro barcollava la cuoca. Allora disse Lena: - Ucceltrovato, se non mi lasci, neppur io ti lascerò. Disse Ucceltrovato: - Né ora né mai. Disse Lena: - Diventa uno stagno e io l’anitra nello stagno. La cuoca arrivò, vide lo stagno e, distesa sulla riva, voleva berlo tutto. Ma l’anitra accorse a nuoto, con il becco la prese per la testa e la tirò dentro l’acqua: e la vecchia strega dovette affogare.
E i bimbi tornarono a casa tutti contenti, e se non sono morti, sono ancora viventi.
Valentina Paolucci Accademia di Belle Arti di Urbino Anno accademico 2015/2016 Corso di Illustrazione Professoressa Serena Riglietti.
Lena disse a Ucceltrovato: - Se tu non mi lasci, neppur io ti lascerò. Disse Ucceltrovato: - Né ora né mai! -