Mandatario elettorale: Emanuele Giunipero
dariocostisindaco dariocostiora
Parma
Leggi il nostro programma elettorale su: www.dariocostisindaco.it
2022
SICUREZZA
MOBILITÀ
Baby gang, la soluzione nelle reti sociali. Un’agenzia per dar voce ai quartieri
Una tranvia per collegare il centro città con la stazione Tav e l’area delle Fiere
CULTURA
Il Regio una risorsa della da tutelare. I musei in rete, più spazio per i giovani
Un nuovo progetto di comunità LE 5 ECCELLENZE DI PARMA
PARMA CITTÀ INCLUSIVA
INTERVISTA A DARIO COSTI
2 | Ora. con Dario Costi Sindaco
Rilanciare Parma: un progetto di rigenerazione urbana e digitale, per unire centro e periferia e dar spazio ai giovani e alle comunità. La proposta di Dario Costi, candidato sindaco civico
I
l nostro programma si snoda su sei tematiche principali che in questi mesi sono state discusse e approfondite direttamente con i cittadini con due premesse fondamentali: la partecipazione come regola e la qualità e l’efficienza nell’Amministrazione. La Partecipazione sarà la regola della convivenza civile basata sui principi della Democrazia deliberativa. Ogni scelta rilevante verrà condivisa sistematicamente con i cittadini attraverso passaggi codificati: porre i temi, ascoltare la gente, sviluppare ipotesi, elaborare strategie e affinare progetti con continue verifiche di allineamento. Verranno strutturati spazi di discussione pubblica sull’esempio europeo delle Agenzie urbane e degli Urban Center aperti in tutto il mondo, sia in forma fisica che virtuale. Questo nuovo metodo di coinvolgimento della popolazione consentirà di attivare il senso di una sfida collettiva e di rendere efficiente la rigenerazione urbana, garantendo una reale praticabilità dell’attuazione delle idee che verranno condivise. Ripensare l’Amministrazione comunale non significa stravolgere e smantellare l’esistente, ma co-progettare interventi concreti per garantire un’organizzazione più funzionale alle esigenze dei cittadini. La Pubblica amministrazione sarà indirizzata al recupero della centralità delle persone e dalla loro valorizzazione umana e professionale grazie ad una ridefinizione culturale e di metodo degli uffici. Sarà ripensata, con il diretto coinvolgimento dei dirigenti e dei dipendenti, con l’obiettivo di rendere l’istituzione adeguata alle opportunità di innovazione e trasformazione digitale dei servizi e alle sfide contemporanee a partire dal PNRR. Si procederà alla scelta di un Direttore Generale con attitudini manageriali di eccellenza, alla riorganizzazione dell’assetto per aree tematiche, alla ridefinizione di ruolo del Comune come regia, programmazione e controllo, alla reintroduzione e alla regolazione dei meccanismi di incentivazione dell’impegno.
Dario Costi ha cinquant’anni e vive a Moletolo, in un pezzo di campagna circondato dalla città, con la sua famiglia, la moglie Simona, i ragazzi Alessandro, Antonio e Andrea e il cane Pepe. È cresciuto nello sport prima giocando a calcio nella squadra della parrocchia e poi a football nei Panthers che continua a frequentare per dare una mano agli allenatori e stare con i figli. È architetto: progetta pezzi di città, spazi ed edifici pubblici, housing sociale sostenibile. Insegna all’Università: fa ricerca sul futuro delle città disegnando progetti urbani strategici collettivi attraverso la partecipazione. Studia le città europee: progetta gli scenari di rigenerazione urbana per le città italiane. È da poco uscita la sua pubblicazione sulle Linee guida di intervento per la Scuola Nazionale di Amministrazione. Dirige il Laboratorio di ricerca sulla Smart City e la Serie The City Project per l’editore di Nature, la casa editrice Springer Berlin. Ha passato gli ultimi anni a studiare e a ripensare la nostra città. Ama la politica, quella nobile, e vuole portare Parma nel futuro, con un nuovo progetto di comunità. Da immaginare e realizzare insieme. Ora. con Dario Costi Sindaco | 3
MOBILITÀ E TRAFFICO: LA TAV RISOLVE TUTTO? L’accordo in Regione porterà davvero in zona Fiera l’Alta Velocità? Troppe contraddizioni dai politici e comunque la stazione andrà connessa alla città
A
partire dalla scorsa estate si è riaperto il dibattito attorno alla realizzazione di una stazione per i treni Alta Velocità a Parma. L’area prescelta, indicata nell’accordo siglato in Regione, è quella di Baganzola, connessa alle Fiere. Una scelta strategica e funzionale, negli intenti della Regione, al rafforzamento del complesso fieristico, che potrà così consolidare il proprio ruolo internazionale nel settore, a beneficio di tutta Parma. Si tratta di un’opera attesa da lungo tempo dalla città. La stazione Mediopadana di Reggio Emilia infatti non si è mai rivelata adatta alle esigenze di Parma, i dati del bacino di utenza lo confermano, solo il 5% degli utenti ha come meta Parma, mentre la costosa interconnessione realizzata anni fa non è mai entrata realmente in funzione e oggi risulta superata. Tuttavia ad oggi le contraddizioni di politici locali e delle città confinanti non hanno permesso di ratificare il progetto, che non dovrà nascere zoppo. Come tutte le grandi opere, se la futura stazione non sarà sostenuta da importanti infrastrutture in grado di collegarla con il territorio, non potrà garantite positive ripercussioni sul traffico e la mobilità locale. Allo stato attuale il problema del traffico a Parma è pesante, manca un collegamento diretto con la Lombardia e paga, come tutta la Regione, la pressione sulla via Emilia e l’Autostrada A1, visto che
4 | Ora. con Dario Costi Sindaco
opere come la via Emilia Bis o la Cispadana restano incompiute o addirittura sulla carta. Un traffico congestionato ha gravi ripercussioni sulla salute pubblica, sull’ambiente, sulle relazioni, sull’econo-
mia e perfino sulla percezione e l’immagine della città verso l’esterno: tre fattori di negatività che Parma, capitale della gastronomia e città leader della Food Valley emiliana, non si può permettere.
Dario Costi: “Un eco-district per il quartiere SPIP” “Il principale quartiere industriale della città, lo SPIP, conta 110 aziende. Ogni giorno è raggiunto da diecimila automobili, molte monoutente. C’è bisogno di una mobilità integrata, ecologica e alternativa all’auto”. Così Dario Costi, sintetizza la sua proposta di sostenibilità e vivibilità per il quartiere Nord. “un piano di mobilità collettiva e individuale ecologico per collegare il polo industriale alla
città e alla provincia a nord (Torrile, Colorno, Casalmaggiore). L’obiettivo? Decongestionare l’Asolana, via Burla e migliorare la vivibilità e quindi l’attrattività, anche insediativa, dell’insediamento. Una riqualificazione non solo logistica ma anche ambientale e sociale con la creazione di nuovi servizi alberature e percorsi salute da collegare con il limitrofo KilometroVerdeParma.
Idee per il nuovo stadio e il palazzetto dello sport “Realizzare questo progetto di nuovo Stadio nell’area Ex Macello in Via Mercati, integrandolo nel disegno di rigenerazione urbana innescato dalla nuova tramvia – così Dario Costi, candidato civico, si esprime su uno degli argomenti topici della campagna elettorale – l’impianto sarà servito dalle tangenziali e da una fermata della nuova tranvia diretta alla TAV e alla stazione. Il vecchio Tardini dovrà essere oggetto di un intervento di rigenerazione ambientale in collegamento tra centro storico e Parco Ferrari”. Ci sono idee anche per un nuovo palazzetto dello sport da realizzare in una
logica multifunzionale (centro per eventi). “Va integrato nelle infrastrutture sportive esistenti di Moletolo in un punto di massima accessibilità liberando l’area attuale che potrà essere rigenerata dal punto di vista ambientale e insediativo”, conclude Costi. Le due soluzioni vanno anche nella direzione di privilegiare la vivibilità della città, che potrà così basarsi sulla valorizzazione della bicicletta: “Attraverso i parchi, gli argini, rivedendo gli assi stradali, si potrà connettere il centro e la periferia, come già avviene in tante città europee” spiega Dario Costi.
Costi: “TAV progetto necessario” E per il collegamento con la città il candidato sindaco propone una tranvia ecologica, che dalla nuova stazione arrivi in centro
S
passando dall’ex scalo merci di via Reggio, la tranvia di superficie potrà unire le aree a nord della città, fino alla futura fermata Alta Velocità. Si risolverebbero le criticità di collegamento delle due fra le più importanti infrastrutture del nostro territorio, e, per i parmigiani e i visitatori, arrivare in città, sarebbe veloce ed ecologico. Considerando il raddoppio della Pontremolese il nuovo sistema porterebbe fiera e aeroporto a un livello di
competitività con pochi uguali in Italia. Lo sviluppo del sistema ferroviario locale è un altro tema che sta a cuore a Costi. Realizzando una stazione intermedia sulla Parma Brescia, dotata di bike sharing elettrico, si potrebbe permettere a tantissimi lavoratori dell’Area Nord di raggiungere le proprie aziende senza dover far uso dell’auto personale, con un notevole rispario di tempo e denaro per le famiglie e rispettando l’ambiente.
ostenibilità ambientale e competitività del nostro territorio. Sono questi due concetti a ispirare l’idea di mobilità collettiva, e alternativa all’auto, presentata dal candidato sindaco civico Dario Costi. Il progetto prevede che si possa collegare tramite rotaia la stazione dei treni con la zona Pablo, via dei Mercati/università, aeroporto, Baganzola/fiera e la futura fermata dell’Alta Velocità: la tranvia leggera in pochi minuti porterebbe così alle mete più importanti della città e permetterebbe di rigenerare un’area oggi dimenticata come l’ex Macello. Partendo dal binario 8 della stazione di Parma, oggi abbandonato, e utilizzando parte dell’infrastruttura ferroviaria esistente, Ora. con Dario Costi Sindaco | 5
TEATRO REGIO UNA RISORSA PER LA CITTÀ L’estromissione dal Verdi Festival del Coro del Regio non va bene: impoverisce la Parma musicale
S
e esiste un simbolo della parmigianità, questo è il Regio. Il teatro cittadino però è stato oggetto negli ultimi anni di diverse ‘interferenze’, che hanno suscitato non pochi disappunti in città. Oggetto del contendere è il
rapporto con le strutture bolognesi, coro e teatro, che periodicamente riemerge e viene proposto da Bologna a Parma. Ultima in ordine di tempo è stata la proposta di partecipazione del Coro del Comunale di Bologna al Verdi Festival.
I luoghi della cultura in città, una rete di musei Il candidato sindaco Dario Costi, insieme ai tavoli che avviato nei mesi scorsi, ha mappato circa 80 edifici della città, che ne costituiscono un patrimonio e per i quali va individuata una destinazione, coerente con l’impianto. Per i musei invece è necessario 6 | Ora. con Dario Costi Sindaco
attivare un coordinamento per giungere ad una effettiva rete e, allo stesso tempo, va realizzato un servizio digitale continuamente aggiornato sulle iniziative, integrato nel portale della città Parma App, per essere puntuali e al servizio dei visitatori.
Dalla conferenza stampa di presentazione del Festival 2022 si è infatti saputo che al Comunale di Bologna, partner istituzionale, era stata affidata l’opera inaugurale, con organico e prove assai maggiori di tutte le altre produzioni. Al contrario, il Coro del Teatro Regio è previsto esclusivamente in due produzioni minori dal punto di vista sia dell’organico che delle prove, che si traduce in una contrazione lavorativa per i coristi. Infine nessuna produzione lirica è prevista al Teatro Verdi di Busseto, Comune che ha dato i natali al Maestro e che da sempre ha ospitato una produzione. Il tema in discussione e sollevato da più parti non è quello della collaborazione tra le realtà artistiche della Regione, idea pregevole, quanto il rischio che si depauperi il patrimonio culturale di Parma, che si disperdano esperienze e talenti, la cui stessa presenza è garanzia di ricambio generazionale e continuità di una tradizione che ci invidia tutto il mondo. Inoltre, svuotandolo di contenuti e significati, si rischia di trasformare il Regio in una scatola vuota, con grave danno alla storia della città.
Green e Smart City. Neutralità carbonica entro il 2030 Una strategia di rinaturazione della città collegata all’innovazione tecnologica. È questo il messaggio che lancia Dario Costi, candidato civico, per il futuro della città. Un impegno preciso sui grandi temi della sostenibilità, quindi, che prevede una programmazione strategica e progressiva: economia circolare nel supporto alle imprese, qualità biologica per l’agricoltura verde, neutralità carbonica entro il 2030, messa in sicurezza dai rischi del cambiamento climatico, messa in valore di aria, acqua, biodiversità come beni
comuni. Tante le proposte sul tavolo, da una raccolta differenziata porta a porta integrata da cassonetti interrati, alla realizzazione di un anello verde attorno al centro città, dalla realizzazione di una smart grid urbana, all’applicazione di sensori di controllo per ridurre i consumi delle utenze. Tra le proposte innovative si segnala anche quella dell’istituzione di un’Agenzia per l’Agricoltura, l’Acqua e il Capitale Naturale, al fine di monitore l’ambiente e mettere al riparo dai rischi del cambiamento climatico.
Parma: una città, cinque eccellenze Dario Costi: “Parma può essere riferimento nel contesto internazionale per cinque vocazioni: musica, arte, cibo, grafica, scienza”
“S
ono cinque le vocazioni della città attorno cui costruire una proposta significativa per molti preziosi soggetti che la potranno così rendere davvero una capitale europea della cultura e del turismo con evidenti effetti positivi su commercio e sicurezza”, così Dario Costi, candidato civico e libero, esprime la sua visione sul rilancio della città che dovrà avvenire nei prossimi anni. Accanto alle riconosciute eccellenze del cibo, dell’arte, della musica vanno considerate la tradizione letteraria, grafica ed editoriale e la storia vetraria, farmaceutica e profumiera ancora non valorizzate, ma già riconosciute a livello internazionale.. Parma città della musica È un ruolo che a Parma è stato assegnato dalla storia. Per tornare ai vertici occorre riportare in città le maestranze allonta-
nate nel corso dell’ultimo decennio e nominare un Direttore artistico musicale di levatura internazionale per il Teatro Regio. Vanno resi stabili Orchestra e Coro e vanno sviluppate relazioni con altre città, per inserire Parma al centro delle reti internazionali della grande musica. Infine non c’è solo la lirica: occorre dar spazio e favorire le condizioni perché si possano esprimere gli oltre 300 gruppi presenti sul territorio. Parma città del cibo Parma è centrale nella Food Valley italiana. Deve diventare il riferimento nazionale di un’agricoltura più sostenibile, con lo sviluppo multifunzionale delle cinture verdi urbane, la valorizzazione delle tipicità enogastronomiche locali e lo sviluppo dell’economia rurale. Servono più iniziative di qualità e va creato il Museo Nazionale della Gastronomia. Parma città dell’arte La città ha una grande storia artistica alle spalle. I miti del Correggio e del
Parmigianino vanno rilanciati, ma allo stesso tempo occorre sviluppare uno sguardo sull’arte contemporanea per consolidare la città nei circuiti internazionali. Parma città della letteratura, grafica, editoria
La città vanta un’officina letteraria che va assolutamente valorizzata. L’Oltretorrente ha tutte le caratteristiche per diventare il quartiere letterario, con l’Ospedale Vecchio sede dei luoghi del libro al suo centro. Da evidenziare assolutamente la figura di Bodoni. Parma città del vetro e dell’identità chimico farmaceutica
La promozione della cultura scientifica passa per una rivalutazione della cultura industriale della città, destinandole sedi opportune, come la Palazzina Borsari, la storica Vetreria Bormioli. In questo modo Parma potrà diventare anche sede di un centro internazionale di cultura e comunicazione scientifica. Ora. con Dario Costi Sindaco | 7
BABY GANG PARMA MAGLIA NERA, PERCHÈ? La città è quarta in Italia per furti negli esercizi commerciali. Servono soluzioni: ricongiungere centro e periferia, più spazi e progetti per i giovani
R
issa in stazione, sette giovani denunciati. Bullizzavano e minacciavano per estorcere denaro. Baby Gang occupano Piazza Ghiaia. Sono questi alcuni dei titoli che con sempre maggior frequenza si possono trovare sugli organi di informazione locale. Non si tratta di sensazionalismo, ma di un dato di fatto che fa emergere un problema di sicurezza in città. Parma, complice gli effetti della pandemia sugli adolescenti, ha velocemente scalato la classifica delle città italiane nelle quali il problema delle baby gang è più evidente. Questo determina un generale senso di insicurezza nella cittadinanza, visto che il rischio di assistere o ad essere vittima di episodi di violenza è maggiore rispetto ad altre città. Non solo, gli indicatori annuali de Il Sole24Ore pongono Parma al quarto posto per furti negli esercizi commerciali (dati relativi all’anno 2021), que-
sto significa che in alcuni casi o per alcuni gruppi è già avvenuto il salto di qualità, con il passaggio ad azioni criminali di maggior spessore. Occorrono soluzioni, i residenti di alcune zone hanno già manifestato il proprio disagio, ma c’è anche un discorso di immagine, perché la ripresa del turismo internazionale è già iniziata e numerosi gruppi da questa primavera 8 | Ora. con Dario Costi Sindaco
stanno arrivando in città. Le risposte ancora latitano, l’Amministrazione uscente non è riuscita a eradicare il fenomeno delle baby gang, mentre altre forze politiche hanno proposto una militarizzazione del centro che, probabilmente acuirebbe l’evidenza del problema. Forse servono riflessioni più profonde e il coraggio di percorrere la strada sociale.
Un’agenzia per i giovani L’istituzione di un’Agenzia dedicata ai giovani, gestita da giovani e coadiuvata da esponenti dell’associazionismo e della scuola è una delle novità proposte da Dario Costi. L’Agenzia si prefigura come un laboratorio di ascolto, confronto e progettazione, per attivare nuove esperienze di gestione di spazi di quartiere, attività sportive e culturali. Importante è anche avvicinare i giovani alla politica.
Un ambiente sano e socialità per la salute dei cittadini Sullo sfondo di una spending review permanente, anche a Parma il tema del benessere, non si è evoluto secondo il cambio di paradigma da “Sanità” a “Salute”. La salute dei cittadini è un concetto che integra la complessità delle interazioni tra ambiente, salute fisica e psichica, benessere, e socialità, è una visione trasversale che deve ispirare l’azione dell’Amministrazione Pubblica. Questo diverso approccio al tema della salute implica che il
cittadino, ancor prima di essere curato bene quando presenta un problema di carattere medico, possa vivere in un ambiente idoneo e sano, in cui coltivare un corretto stile di vita, effettuare attività fisica, e sviluppare interazioni sociali, per ridurre, nel corso della propria esistenza, la necessità di assistenza, sia medica che sociale. Ammalarsi meno e, quando è necessario, essere curati meglio. Oggi a Parma purtroppo non è così.
Costi: “Parma città inclusiva” Le reti sociali sono la chiave per fermare le baby gang. Ricreare le comunità nei quartieri, attraverso un diverso rapporto con il centro
“D
ai luoghi della formazione a quelli dell’attività sportiva e della cura è necessario ripensare le forme di accessibilità e di partecipazione degli adolescenti e dei giovani - spiega Dario Costi, illustrando il suo programma elettorale in tema di inclusività giovanile - ragazzi e ragazze della città potranno valorizzare spazi e presidi aperti nei quartieri. Indispensabile è una regia più unitaria, integrata e innovativa delle occasioni e delle esperienze che possono essere offerte alle nuove generazioni. In ambito lavorativo, sull’esempio di alcune realtà presenti di giovanissimi imprenditori che competono con analoghe realtà nelle grandi città europee, Parma potrà
supportare la creazione dell’infrastruttura culturale, tecnologica ed economica per le startup e per le attività che potranno essere liberamente immaginate”. Oggi molte realtà nei quartieri svolgono un ruolo prezioso di supporto alle famiglie e di accoglienza per i bambini e i ragazzi offrendo luoghi per stare insieme e supporto ai compiti. “Scuole, parrocchie, sedi di associazioni, società sportive, in futuro Case di Comunità, potranno costituire le reti sociali nei quartieri. Sarà il primo ma fondamentale passo per arrestare il fenomeno delle baby gang e ricreare le comunità nei quartieri partendo dai ragazzi e dai giovani”, aggiunge Costi.
A monte di questo sta un diverso rapporto tra centro e periferia, “che vanno ricucite attraverso un sistema di spazi e parchi pubblici, da attrezzare per accogliere le fasce fragili e i soggetti con diverse disabilità”. spiega Costi. Infine la costituzione di un’agenzia per i quartieri consentirà di dare una risposta efficiente e coordinata al tema del decentramento e alle esigenze delle varie comunità. Tavoli di riunione delle associazioni, delle società sportive e delle parrocchie insediate potranno esprimere un rappresentante, che lavorerà direttamente con il responsabile dell’Agenzia mettendo in evidenza e condividendo questioni, problematiche e idee. Ora. con Dario Costi Sindaco | 9
UNDICI DOMANDE A DARIO COSTI Il candidato sindaco si racconta e illustra le sue proposte per rilanciare Parma e la sua comunità
1
Costi, lei è architetto, professore all’Università di Parma di progettazione e direttore del laboratorio di ricerca internazionale sulla Smart City della Regione, curatore della mostra Parma Città d’oro dove ha presentato un progetto completo per la città. Cosa si può fare per rilanciare Parma? Da architetto ho sempre studiato Parma per progettarla. L’ho sempre amata con una passione interessata a migliorarla e renderla più accogliente per chi la abita pensandola come un luogo per le persone. I latini dicevano che la città era composta di due parti: Civitas ‘città delle animÈ e Urbs ‘città di pietra’, l’una è complementare all’altra. Come cambia una, cambia l’altra. Lavorare su questo rapporto è il nostro compito, questa è la nostra responsabilità: modificare la città di pietra per farla aderire meglio a quella delle anime, per aiutare la comunità a ritrovarsi. Oggi pensare alla città contemporanea vuole dire immaginare la città del futuro, significa innovare l’urbe con le nuove tecnologie digitali e produrre grandi benefici per tutti in termini di ecologia, socialità e sicurezza. Tutto è pronto, tutto è ormai praticabile: ci sono anche le risorse del PNRR messe a disposizione dall’Europa che bisogna andare a prendere con progettualità strategiche competenti e mirate. In questo modo è possibile portare Parma verso un futuro accessibile al servizio delle persone. Il mondo è cambiato e la pandemia è sta10 | Ora. con Dario Costi Sindaco
to un acceleratore di questo mutamento: tutti noi abbiamo accelerato la nostra consapevolezza digitale, abbiamo anticipato i tempi. La città intanto è rimasta indietro e deve essere adeguata alle dinamiche che stiamo vivendo. Dobbiamo portare Parma nel futuro. Lo dobbiamo fare con l’idea chiara di metterla al servizio di una comunità nuova che va riaggregata è fatta ritrovare nei parchi e nelle piazze: la tecnologia va messo al servizio di questo nuovo progetto di comunità.
2
Nel 2007 fonda a Parma l’Urban Center come luogo di discussione sui temi della città. Partecipazione, però, è anche la parola principale della sua campagna elettorale… La partecipazione è lo strumento di coesione sociale e di attuazione dei progetti. Nel 2004 ho passato il viaggio di nozze negli Stati Uniti attraverso le città per visitare gli urban center, luoghi obbligati per il confronto pubblico sulle scelte della città e spazio fondamentale di sensibilizzazione sui temi dell’architettura, della cultura e dell’ambiente. Nel 2007 con alcuni colleghi docenti dell’università abbiamo fondato un’associazione per fare anche a Parma un Urban Center, esperienza che ha portato fra gli altri progetti, ad allestire nel 2010 con studenti e alcuni partner la chiesa di San Quirino riaprendola alla città.
Da allora fino al 2017 abbiamo portato avanti un’intensa attività, a costo zero per il pubblico, con 23 mostre e oltre 180 eventi. Questa Amministrazione ci ha tolto la sede per lasciarla praticamente chiusa negli ultimi cinque anni. Un vero peccato. Abbiamo capito poi che non è stato un caso, ma al contrario una dimostrazione di come la partecipazione non fosse negli intenti del loro programma di governo. Non stupirà quindi scoprire che tutti i progetti proposti in questi anni non sono stati per nulla condivisi e che sono sorti in ogni occasione comitati che legittimamente si sono preoccupati, anzi allarmati, di fronte a interventi inadeguati, troppo invasivi e poco rispettosi per chi vive la città. Stadio, cittadella e aeroporto sono la dimostrazione di come questa Amministrazione ha deciso tutto nelle stanze della politica senza un confronto aperto. Non è credibile oggi sentire parlare di partecipazione da parte di coloro che fino a ora l’hanno negata assumendosi la responsabilità di questo conflitto fra scelte ed esigenze: Parma è diventata la città dei comitati che giustamente hanno reagito nell’interesse della città. C osì si blocca tutto. Questo clima conflittuale dimostra che se non si coinvolge la popolazione e se non si attiva la “Sfida collettiva” necessaria non si riece a intervenire e non si rinnova la città mettendola al servizio delle persone.
3
Scout e cattolico, lei è particolarmente impegnato con la sua famiglia in parrocchia. I luoghi della formazione cattolica sono un’educazione fondamentale all’ascolto e all’accettazione dell’altro. Don Mauro, della parrocchia di San Leonardo, dice che il compito della fede è insegnare ad amare. Sono felice di essere cresciuto in una famiglia cattolica e che la mia sia ancora praticante. Penso che l’unico pensiero davvero forte rimasto sia la Dottrina sociale della Chiesa e che le parole di Papa Francesco indichino una prospettiva anche politica di grande importanza. L’amministrazione Pizzarotti ha mancato di rispetto alle parrocchie non ascoltando le loro segnalazioni e soprattutto non rivalutandole dal punto di vista sociale, criticando anche l’accoglienza e il lavoro della Caritas, evitando piccole opere che potevano aiutare a crescere. A San Leonardo, ad esempio, la chiesa con il cortile e la Casa della Comunità sono separate da una piccola strada che in origine era l’ingresso all’area parrocchiale. Da dieci anni la parrocchia chiede di poterla chiudere, almeno il week end per evitare rischi ai bambini dei lupetti, dell’Azione cattolica e a tutti coloro che frequentano l’area correndo da un punto all’altro. Mai avuta risposta. Ecco dobbiamo ripartire da un approccio opposto di apertura ma anche da queste piccole cose per poter dare grandi risposte, è necessario Ora. con Dario Costi Sindaco | 11
ripartire da un rapporto di collaborazione strategica per la città.
4
Da qui anche una vostra personale disponibilità verso gli altri a casa vostra… Non penso sia una prerogativa cattolica, la solidarietà, ma grazie a mia sorella sono con noi da alcune settimane due rifugiati ucraini e stiamo scoprendo tanti riflessi positivi di questa esperienza. Consiglio a tutti questa bellissima occasione di apertura. Straordinaria per i grandi e per i piccoli. Nelle famiglie dare l’esempio di accoglienza e generosità significa abituare i bambini e i ragazzi a confrontarsi con gli altri, dialogare con culture diverse, parlare tutti i giorni in inglese. Una grande occasione di crescita e un bell’allenamento alla solidarietà.
5
Lei è anche sportivo e lo sono anche i suoi figli. Cosa le ha insegnato da atleta e da padre la sua esperienza nel football americano con i Panthers? Ho iniziato a giocare a calcio nella parrocchia di San Bernardo poi ho trovato il mio sport nel football americano. I Panthers sono diventati la mia famiglia, uno straordinario gruppo che accoglie tutti, un modello di società sportiva che svolge una straordinaria azione di integrazione e servizio alle
persone. Ogni giorno il campo è aperto a tutti, dove durante la pandemia i bambini delle scuole praticavano le ore di educazione fisica. Quando un bene pubblico viene affidato ad una società sportiva va ricordato a chi lo gestisce che deve essere offerto a chi lo vuole usare e non solo ai tesserati, ovviamente quando è possibile. Lo sport è una straordinaria occasione di socialità e di condivisione, dobbiamo dare valore a chi si impegna per i nostri ragazzi e li fa crescere come gruppo. Oggi l’abbandono allo sport inizia a 8 anni e diventa grave a 13. Questo significa per tanti ragazzi rimanere a casa, isolarsi o frequentare cattive compagnie. Dobbiamo incentivare le realtà attive che si dispongono ad essere luoghi di formazione e partecipazione.
6
I partiti oggi sono in difficoltà, per questo ha scelto un progetto trasversale? Parma è ancora forte e può facilmente rianimarsi dopo anni di declino. Dico grazie a Civiltà parmigiana e a Carlo Calenda con Azione. Su questa base politica di sono aggregate tante persone, che ogni giorno incontro o vengono nella sede di piazzale Boito. Eravamo partiti per fare una lista civica, poi sono diventate due, quindi tre e adesso quattro di cui una tutta di giovani! Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, il
gruppo civico si allarga, la gente si avvicina e altri movimenti si aggregano. Un’entusiasmante esperienza, una grande dimostrazione di vitalità della società civile. La cosa bella di tutto questo è che se riusciremo ad avere successo potremo portare ad un rinnovamento completo della classe dirigente della città e spingere avanti un altro modo di occuparsi della comunità. Mentre gli altri hanno già battezzato le poltrone e dovranno riconoscere ai partiti delle coalizioni posti e posizioni noi potremo scegliere i futuri amministratori tra le persone più competenti, appassionate ed eticamente ineccepibili. Intorno a noi la cronaca descrive chiaramente scenari alternativi disegnati da lontano, legati o a patti di potere contro natura come quello tra Pizzarotti e Bonaccini, o a rivincite personali come quella concordata tra Berlusconi e Salvini per riabilitare un candidato che ha già fallito dieci anni fa come amministratore. Il rimpasto della Giunta Pizzarotti con l’innesto dell’ala sinistra del PD o l’impresentabile ritorno di una situazione di crisi che Parma ha pagato in questi anni non possono essere accettati. Siamo davvero felici di offrire alla città uno scenario libero, indipendente e aperto al contributo di tutti.
7
Uno scenario politico quindi condizionato a scelte prese lontano da Parma. È così? La nostra candidatura è stata pensata, decisa e organizzata da Parma e per Parma. Siamo orgogliosi di questa nostra unicità rispetto alle scelte di Bologna e di Arcore. La grande mobilitazione civica che abbiamo visto in queste settimane estendersi a vista d’occhio dimostra che la città è viva, vuole riprendersi il ruolo che merita e la propria necessaria autonomia senza essere ostaggio di scelte altrui che la danneggiano.
8
Come immagina la Parma futura? È possibile creare una città verde e digitale? Fare di Parma una green e smart city è un’opportunità concreta. Sapendo come fare, Parma può essere portata in un futuro accessibile al servizio delle persone. Viviamo un momento storico cruciale, quello della transi-
12 | Ora. con Dario Costi Sindaco
zione verso la città intelligente e sostenibile, una città che non va vissuta a pezzi ma tutta insieme cogliendone le opportunità. Ricollegare la città parchi urbani con le periferie e il centro storico attraverso percorsi verdi protetti e piacevoli, rendendo funzionali gli argini dei corsi d’acqua su cui stimolare gli spostamenti quotidiani dei parmigiani. La mia sarà la città digitale a servizio delle persone con un insieme di reti di informazioni per garantire sicurezza e di reti di distribuzione dell’energia elettrica, smart grid, pali intelligenti, controlli ambientali, energie rinnovabili, riduzione dei consumi e dello smog.
9
Entrando in città dobbiamo poi affrontare il grande problema del Commercio in crisi. Che fare? Una figura manageriale, sulla stessa stregua delle città europee e italiane, un Town City Manager per compiere quattro mosse collegate e avere una città frequentata da parmigiani e turisti: accessibilità, incentivi, eventi, presidi e decoro. Accessibilità: mobilità sostenibile collettiva e individuale per tornare a usare la città con un riordino delle righe blu e una navetta elettrica che penetri nel centro storico raccogliendo le persone nelle zone di sosta. Incentivi: annullare il costo del plateatico nei quartieri e ridurlo in centro per chi tiene aperto in orari non abitudinali, portando un servizio pubblico e un presidio di sicurezza. Eventi: Programmazione di eventi culturali e gastronomici diffusi in tutta la città integrate alle politiche per il commercio e le grandi occasioni fieristiche e teatrali. Presidio e decoro: Presidi di sicurezza e controlli delle situazioni meno qualificate che pregiudicano decoro, pulizia e tranquillità. Ma non c’è una formula magica e tutto si ottiene curando i luoghi della città, piazze, vie, diventa necessario per far vivere più piacevolmente la città e aiutare il commercio. Un esempio l’abbiamo trovato davanti alla nostra sede, in piazzale Boito, un luogo ricco di frequentazioni per la presenza del Conservatorio, del Tribunale, di due ottimi bar e alcune attività, ma che è completamente lasciato andare con un’aiuola secca e con i tubi per l’irrigazione scoperti e non funzionanti.
10
Lei è stato protagonista di un tour nei quartieri per incontrare i cittadini. Cosa chiede la gente? Dobbiamo riportare i servizi di prossimità
nei quartieri vicino alle persone. Vigili di quartiere, operatori ecologici di quartiere, giardinieri, ma anche infermieri di quartiere. Ricreare il senso di fiducia nella gente e di rapporto con l’Amministrazione anche attraverso chi presta l’opera dei servizi. Chi cura la città deve essere conosciuto da chi la abita; oggi Associazioni, Società sportive e singoli cittadini non hanno ascolto e hanno perso la centralità e il riferimento di molti abitanti che non sanno con chi parlare e non hanno risposte alle segnalazioni . È necessario un dialogo permanente, una reciprocità di rapporto, la conoscenza di chi lavora per il bene comune attivando uno stimolo in chi vive quei quartieri. In questo modo la gente si sente coinvolta nella cura dei luoghi che abita, una sorta di principio di sussidiarietà che è anche una forma di risparmio per l’Amministrazione.
11
E i giovani? Cosa hanno chiesto nei tavoli di lavoro che sono stati organizzati in piazzale Boito? Due azioni collegate: ricostruire una rete sociale per i più piccoli e attivare un incubatore delle idee per i più “grandi”. La prima prevede di connettere le reti di valenza pubblica nelle periferie supportando sistemi che mettano in filiera scuole (aperte
tutto il giorno) parrocchie, centro giovani e società sportive. ‘Lo sport nello zaino’ del Circolo Inzani è un bellissimo esempio da moltiplicare anche altrove, o la società Audace con un progetto di multiattività scolastico e sportivo oltre che ricreativo. Si attiva in questo modo un dialogo tra le generazioni più e meno giovani, si offre un’alternativa ai ragazzi rispetto ai videogiochi, lì si può portare all’aperto a fare mille attività prima dell’allenamento oltre a offrire un servizio alle famiglie. Sono progetti che le associazioni private offrono senza una regia e un supporto pubblico che sarebbe essenziale per rendere queste iniziative una strategia di radicamento di reti sociali nei quartieri. Quindi gli acceleratori di idee: il futuro di Parma vive nelle idee dei suoi giovani, nelle loro teste c’è già bene in mente come potrà essere la Parma di domani. Diamo loro voce, ci dicano cosa vogliono e lavoriamo con loro per avere indicazioni su divertimento, creatività, professione. Metteremo un giovane a lavorare, nell’Amministrazione con e per i giovani con una delega mirata. Costituiremo un’Agenzia dedicata ai giovani. Solo mettendo in campo un programma specifico da loro immaginato potremo sconfiggere il disagio di molti ragazzi e proiettare Parma nel futuro. Ora. con Dario Costi Sindaco | 13
Candidati lista ORA CON DARIO COSTI
Candidati lista CIVILTÀ PARMIGIANA
Serena Brandini Luca Farinotti Emilio Restori Alessandro Castilletti Matteo Curti Cesare Giunipero Giuseppe Dallara Leonardo Benazzi Giovanni Di Benedetto Matteo Ferroni Renzo Rizzo Alessandra Tovaglieri Alessandro Mollicone Luciana Pini Marcello Pioli Angela Sebastianelli Stefano Delendati Francesca Mercadanti Matteo Sacchi Fabrizio Fabbri Concita Natola Michele Polinelli Emanuele Ortolan Maria Monopoli Orazio Caruso Sebastiano Porta Emilia Pedrelli Alessandro Gainotti Inga Dall’Aglio Arianna Saccani Sara Mingolla Pietro Colombo
Maria Federica Ubaldi Camillo Antonucci Cataldo Baratta Vincenzo Cosi Maurizio Dallatana Margherita Delfrate Martina Delfrate Stefano Esserairi Gloria Ferrari Ambra Fontanesi Roberto Gaiani Enrico Gallarati Federico Giordani Cristina Grossi Stefano Imbrò Enrico Maghenzani Giovanni Luca Mascari Alessandro Milioli Francesca Montresor Paolo Mora Elena Paluan Vincenzo Panno Giovanni Pini Paolo Poletti Valentina Pugnana Giuseppina Rubano Paolo Somacher Dimitri Stocchi Maria Antonella Tammuzzo Marta Torelli Pierluigi Toti Aldo Usberti
14 | Ora. con Dario Costi Sindaco
Candidati lista PROGETTO DI COMUNITÀ CON DARIO COSTI SINDACO Clio Bigaro Alain Gennari Emanuel Rigoni Monia Zanlari Fabio Vanni Alessio Alberini Corrado Contini Katia Ponzini Massimo Rollo Marco De Rossi Piera Ferrini Gianluca Lucchini Ivan Cocconi Michele Trimarchi Ornella Accetta Giuseppe De Filippis Achille Bessou Gnaly Edwige Kossougro Chiara Molinari Stefano Frungillo Lorenzo Torelli Vincenzo Violi Monica Malpeli Janet Paja Michele Fedi Tommaso Monardi Vanni Belli Daniela Barbieri Maria Della Rovere Arianna Saccani Stefano Guida
Candidati lista GENERAZIONE PARMA Lucio Rossi Simona Mora Marco Bernardini Luca Vezzani Edgardo Riccobene Mattia Cantarelli Caterina Bocchi Alice Ringozzi Lorenzo Faroldi Sara Saidana Tommaso Baratta Paolo Bocchi Jessica Pistis Marco Godi Carlotta Rossi Fabio Cavazzini Giorgia Ubaldi Nicola Bonardi Michele Rossi Laura Vezzani Andrea Mavilla Sara Stevano Diego Zanetti Tommaso Mora Silvia Ferraroni
Ora. con Dario Costi Sindaco | 15
16 | Ora. con Dario Costi Sindaco