IL MESE PARMA 178

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n. 178 marzo 2014

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L’Università

nell’era Borghi


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l ’ e l’editoriale ditoriale

di SIMONE SIMONAZZI

Grillo urla, Pizzarotti riflette N

ella tragicommedia della politica italiana, fa piacere sentire Pizzarotti prendere le distanze da Beppe Grillo: “Ci sono molti punti oscuri sui recenti avvenimenti, mi riservo di approfondire”. E fa bene, perché la sua forza è nella capacità di radicarsi sul territorio, affrancandosi dall’ambiguità di un movimento nato per sconfiggere l’esistente, più che per governare. Anche perché amministrare significa fare le regole, saperle fare bene e riuscire a farle rispettare. È questo che oggi i cittadini chiedono. Ma chiedono soprattutto che i primi a rispettare le regole siano coloro che le impongono. E il M5S ha problema di regole, nel senso che non le ha. O meglio, quelle che si è dato sono tutte derogabili, se necessario. Il fatto è che Grillo non dice bugie. Per lui, per il suo modo di intendere la politica e di costruire il consenso, i parlamentari sono un incidente di percorso, Possono solo essere potenzialmente un problema, mai una risorsa. Per il M5S non servono rappresentanti nelle istituzioni, senza maggioranza assoluta non si fanno rivoluzioni. Pizzarotti invece ha già vinto, e deve amministrare, perché è questo ciò che gli chiede la gente che l’ha votato.

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SOMMARIO p.4 La copertina

100 giorni da Magnifico Rettore p.6 Il Tema del Mese

Il parto indolore è un diritto p. 9 Speciale evento

Campigli. Il Novecento antico p.13 Tendenze p.17 Food & Wine p.25 Viviamo Sorbolo

Perché il Sindaco non può e non deve seguire il leader M5S

p.28 Economia p.35 Salute e Benessere p.42 Sport p.46 Speciale Motori

LA COPERTINA DEL MESE La foto è stata selezionata per il concorso del calendario accademico 2009/2010. L’autore è lo studente Francesco Muratore.

n° 178 marzo 2014 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Giorgia Chicarella, Rosaria Frisina Redazione Fabrizio Furlotti, Daniele Paterlini, Erika Varesi Collaboratori Tommaso Alberini, Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Silvia De Santis, Carlotta Ferrari, Cecilia Novembri, Alessandra Pradelli, Matteo Sartini, Giulia Sorgente Commerciale Lina Carollo Grafica: Davide Pescini Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 28/02/2014

il mese/ settembre 2013 il mese/ marzo 2014


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La.Copertina

di GIORGIA CHICARELLA

100 giorni da Magnifico Rettore Incontri settimanali, coinvolgimento diretto di imprese e istituzioni, concorsi, riqualificazioni: il neo Rettore dell’Ateneo di Parma, Loris Borghi, cambia la rotta

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Il Magnifico Rettore Loris Borghi

i respira aria di cambiamento all’Università di Parma. Basta entrare nelle stanze del Rettorato per capire che le novità sono tutte lì, pronte sul tavolo, alcune già attuate e altre ancora da realizzare per il biennio 2014-2016. Il motore della trasformazione in atto non è casuale, ma ha un nome e un cognome: il professore Loris Borghi, ordinario di Medicina interna al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale, proclamato Magnifico Rettore per il sessennio accademico 2013/2014 - 2018/2019. Un cambio di regia, dopo 13 anni di Rettorato del professore Gino Ferretti, che mette sul piatto della bilancia una serie di importanti novità, a cominciare dalla nuova governance e dalla riorganizzazione politico-strategica di tutto l’Ateneo. La mission del neo Rettore in fin dei conti era chiara fin dal giorno delle sua elezione. «Abbiamo bisogno di un progetto nuovo per questo Ateneo» aveva affermato nell’apertura del suo discorso il professore Borghi. «Come ho scritto nel mio programma credo fortemente nella valorizzazione delle persone, nel senso di appartenenza alla nostra antica istituzione, e nella necessità di guardare sempre in avanti, al futuro dell’Ateneo». Detto fatto, il neo Rettore nei suoi primi 100 giorni di mandato, si è messo al servizio dell’Ateneo e ha ingranato la marcia del cambiamento valorizzando il meglio, quello che già c’era, trasformando i punti deboli in punti di forza e mettendo nero su bianco politiche di rinnovamento che non

Verso uno stile americano L’Ateneo di Parma permette da quest’anno agli studenti iscritti a qualsiasi corso di laurea di contare su crediti formativi per attività sportive agonistiche. Parliamo di oltre 5 mila studenti interessati che ad oggi praticano attività sportiva. “La nostra Università è dotata di una quantità di strutture sportive e spazi attrezzati al Campus, gestiti dal Cus Parma, che permettono di svolgere quasi tutte le attività sportive. Questa innovazione è in linea, peraltro, con la necessità di svolgere attività finalizzate al benessere fisico e mentale degli studenti”.

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La.Copertina

si vedevano da anni. Rettore, il cambio di governance all’interno dell’Università in che cosa consiste? “Abbiamo cominciato con la nomina di sei Pro Rettori per sei aree dirigenziali differenti e abbiamo introdotto una settima posizione, il Prorettore con delega per la sanità: su circa 80 atenei italiani solo 40 hanno la Facoltà di Medicina e quindi questa carica è una novità importante, visti i rapporti molto stretti con l’Azienda Ospedaliera di Parma. Infine, 20 delegati con decreto elettorale indicati dai Pro Rettori. Ogni settimana, lo staff al completo, Rettore, Pro Rettore vicario, Pro Rettori e i sei Dirigenti si incontrano per affrontare tutte le tematiche inerenti all’Ateneo. Questo ci permette di avere una visione globale e integrata delle situazioni che interessano le diverse aree dirigenziali, evitando, com’è accaduto in passato, che i responsabili al di fuori del loro raggio di azione non avessero sentore delle problematiche interne alle diverse aree. In altre

parole, vuole dire fare sharing ”. Una strategia politica precisa fondata su condivisione e confronto “Il Rettore non è un capo o un monarca, è parte integrante dello staff dirigenziale. A queste riunioni settimanali invitiamo anche diversi rappresentanti delle istituzioni pubbliche, compreso il Sindaco, e delle imprese, perché possano farsi un’idea delle situazioni che interessano l’Università che, ricordiamolo, è una delle risorse più importanti della nostra città. Il nostro obiettivo è, e deve essere, unicamente quello di migliorare l’Ateneo offrendo agli studenti servizi utili e innovativi e strutture adeguate, così come ai professori e al personale interno condizioni lavorative ottimali. Si chiama democrazia, e anche se non è facile da esercitare, è una modalità di governance che può dare molti frutti”. Cento giorni di mandato, cento giorni di novità “In breve tempo abbiamo messo a punto e presentato Piani programmatici triennali richiesti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In questi documenti si prendono in considerazioni diverse voci: bilancio triennale, risorse umane, edilizia e infrastrutture, trasparenza, anti corruzione, performance e piano strategico dell’Ateneo, per citarne alcune. Ad esempio, nel settore dell’edilizia stiamo realizzando una serie di attività di razionalizzazione, manutenzione, messa in sicurezza e redistribuzione ottimale degli spazi. Non si tratta quindi di costruire altre strutture, ne abbiamo già molte, oltre 280.000

metri quadrati di superficie coperta, bensì di rendere più funzionali per tutti, in primis gli studenti, quello che già c’è. Compresa la messa in funzione di alcuni spazi che sono stati inaugurati ma che sono rimasti vuoti”. Poi ci sono le risorse umane? ”Nei limiti del bilancio, abbiamo già indetto 34 concorsi e ne istituiremo altri per quest’anno, l’obiettivo è far accedere oltre 130 ricercatori a tempo indeterminato al ruolo di professori associati. Un’operazione che permette all’Ateneo di aumentare il corpo docente stabile e quindi migliorare l’offerta formativa già presente”. E l’offerta formativa? ”Per il biennio 2014-2015 abbiamo mantenuto la medesima offerta formativa, anche se il problema economico non è semplice e nel 2016 ci troveremo in serie difficoltà se il Governo non metterà un freno ai tagli. Basti pensare che il Fondo di Finanziamento Ordinario delle università (FFO) dal 2008 a oggi è calato da 132 milioni di euro a 117. Siamo comunque soddisfatti dei risultati raggiunti in tutti questi anni dall’Ateneo perché, come testimoniano i test di valutazione sottoposti agli studenti e presenti sul sito dell’Università, oltre l’80�è soddisfatto dell’offerta formativa. Resta un 20� che dobbiamo assolutamente recuperare. Ma per fare questo non basta migliorare i corsi di laurea, serve che tutta la città diventi più attrattiva”.

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GOVERNANCE La Nuova Squadra di Governo Prof. Giovanni Franceschini Pro Rettore vicario con delega ai Sistemi informativi di Ateneo Prof. Furio Brighenti Pro Rettore con delega per l’Area Ricerca e sistema bibliotecario e museale (delega con firma) Prof.ssa Maria Cristina Ossiprandi Pro Rettrice con delega per l’Area Didattica e servizi agli studenti (delega con firma) Prof. Carlo Quintelli Pro Rettore con delega per l’Area Edilizia - infrastrutture ad eccezione degli atti amministrativi concernenti i Sistemi Informativi di Ateneo (delega con firma) Prof. Antonio Ubaldi Pro Rettore con delega per l’Area Risorse umane (delega con firma) Prof. Vincenzo Vincenti Pro Rettore con delega per la Sanità (delega con firma) Prof.ssa Francesca Zanella Pro Rettrice con delega per l’Area Affari generali e legali, con eccezione degli atti amministrativi inerenti la Sanità, e con delega al coordinamento delle attività di internazionalizzazione dell’Ateneo (delega con firma) Prof. Antonello Zangrandi Pro Rettore con delega per l’Area Amministrazione e finanza (delega con firma).

In che modo? ”La città dovrebbe offrire servizi e opportunità maggiori agli studenti, di fatto parliamo di una risorsa e di un valore aggiunto importante per Parma non solo in termini culturali ma anche economici. A questo fine, cerchiamo di coinvolgere e di farci coinvolgere nelle scelte di istituzioni e imprese, ognuno con le sue competenze. Ma anche con la Regione stiamo stringendo delle sinergie”.

I numeri Ventottomila è il numero degli iscritti che ogni anno interessa l’Ateneo di Parma. Il 70% arriva da fuori provincia, e sono equamente spalmati su tutti i corsi di laurea. Nell’ultimo anno è cresciuta l’attrazione dalla Lombardia e dalla Sicilia. Oltre 20 spinoff attivi, due aperti nel 2014.

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Tema.del.mese

di ROSARIA FRISINA

Il parto indolore è un diritto L’EPIDURALE è UNA LIBERA SCELTA CHE VA GARANTITA ALLA DONNA DAL 2012, L’ANALGESIA è DIVENTATA GRATUITA ANCHE A PARMA IL 32% DELLE PARTORIENTI AL MAGGIORE SCEGLIE DI NON SOFFRIRE

“F

ate a tutte l’epidurale”. Chi non ricorda il famoso tazebao con cui Nanni Moretti, in una scena di “Aprile”, tentava di tappezzare il Fatebene Fratelli, durante l’attesa del parto della moglie. Siamo nel 1998, ed il regista , aldilà della divertente gag ritratto dell’ansia “del quasi papà”, sapeva di dire qualcosa fuori dalle righe nel nostro Paese. Nonostante, infatti, in quasi tutta Europa sia riconosciuto da anni come un diritto della donna, in Italia solo dalla fine del 2012, dopo il decreto Balduzzi, l’epidurale è rientrata nei Livelli essenziali di assistenza come prestazione gratuita, a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Ciò significa che sul territorio nazionale tutte le donne potranno sottoporsi a questa tipologia di anestesia pre-parto. Così anche a Parma. “La prima regione ad applicare il parto con analgesia è stata la Lombardia, precedendo anche il decreto Turco del 2007 - afferma la prof.ssa Tiziana Frusca, l’attuale direttrice dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ Ospedale di Parma -. A Parma, già nel 2002 era possibile richiedere l’epidurale ma in regime di libera professione – continua -. Era poi ovviamente garantita ai casi sociali e complessi, il passaggio alla gratuità si è avuto alla fine del 2012”. Un passaggio im-

Nelle foto a fianco, immagini delle sale parto del Maggiore di Parma, del team e del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Maggiore. Nell’altra pagina, in alto, una foto della professoressa Tiziana Frusca, da un mese direttrice di reparto.

portante che ha consentito di garantire un diritto. “Il parto senza dolore è un’opportunità per la donna, la donna deve essere libera di scegliere di partorire con o senza analgesia - afferma Raffaella Troglio, dirigente medico dell’Unità Operativa di 2° Anestesia, rianimazione e terapia antalgica del Maggiore. A Parma, il numero di richieste di parto con epidurale è

come funziona l’epidurale L’epidurale è una tecnica anestesiologica che produce un’analgesia parziale del corpo, permettendo alla gestante di mantenere lo stato di coscienza, il contatto con l’ambiente circostante, una respirazione spontanea, può addirittura camminare (non per niente si parla di walking anestesia). Contrariamente a quanto molti pensano, l’analgesia nel parto toglie il dolore, ma la donna continua ad avvertire le contrazioni uterine. La somministrazione dell’analgesia avviene con la partoriente in posizione seduta o coricata sul fianco. Si fa una piccola anestesia locale nello spazio tra la terza e la quarta vertebra lombare, dove si inserisce un cateterino, attraverso il quale verranno somministrati i farmaci per il tempo necessario, per poi rimuoverlo alla conclusione del parto. Il tubicino non provoca alcun fastidio e non pregiudica in alcun modo i movimenti o la posizione a letto della gestante. Da non confondersi con l’anestesia spinale che, al contrario, viene praticata per effettuare un parto cesareo, l`epidurale è l`anestesia utilizzata durante il parto naturale, con effetto bloccante sulle terminazioni nervose che si originano dal midollo spinale, preposte alla conduzione del dolore, lasciando intatte le fibre per la sensibilità tattile, motoria, propriaccettiva.

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Tema.del.mese triplicato da quando l’analgesia è diventata gratuita, a conferma del fatto che il freno prima era più economico che culturale. “Siamo passati dal 10� al 32�” – conferma la Troglio- ma occorre ancora informare molto, ci accorgiamo durante i colloqui che ci sono molti luoghi comuni da sfatare sulle controindicazioni e gli effetti collaterali. C’è ignoranza sull’argomento, tanto che molte donne tocofobiche chiedono la possibilità del cesareo che, a differenza dell’epidurale, è un vero e proprio intervento chirurgico con molti più rischi di complicanze – e aggiunge –, uno dei prossimi progetti in campo sarà proprio l’organizzazione di incontri pubblici aperti a tutti, così come anche la traduzione dei materiali in diverse lingue, in modo da poter informare anche le tante donne straniere che vengono a partorire al Maggiore”. Il fatto che l’epidurale sia entrata di default nelle procedure assistenziali del reparto ha cambiato anche la modalità operative. “Quando era in regime di libera professione, la donna che voleva usufruire dell’epidurale doveva fare esplicita richiesta di presenza dell’anestesista in sala parto, la grande importanza di aver permesso l’introduzione dell’analgesia è proprio aver integrato nel team la figura dell’aneste-

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SI O NO? Tra dubbi e paure, in Italia si va a rilento

È uno dei nuovi primari nominati al Maggiore ad inizio 2014. Da circa un mese, è lei, Tiziana Frusca, il direttore dell’unità operativa complessa di Ostetrica e Ginecologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma. Classe 1954, la prof.ssa Frusca viene da Brescia, dove è stata responsabile della Unità Operativa di Medicina Materno-Fetale della Clinica Ostetrica e Ginecologica Spedali Civili e coordinatore dell’Area Ostetrica dal 2000 al 2013.

sista– spiega la Frusca -. Oggi qui a Parma il reparto ha quattro anestesisti che coprono 24 ore il servizio”. Una sicurezza in più. “La donna gravida non è una persona malata, ma possono intervenire complicanze che richiedono la presenza di un anestesista in sala parto, è una condizione di sicurezza per tutti, per la mamma e per il bambino”, sottolinea Guido Fanelli, direttore della struttura complessa 2a Anestesia, rianimazione e terapia antalgica. Il protocollo ora prevede che la partoriente faccia comunque una visita anestesiologica, per creare una cartel-

la dedicata. “Ciò consente di essere pronti al momento del parto – sottolinea la Troglio – se la donna decide di fare l’epidurale, sappiamo già se vi sono controindicazioni, così come in caso di complicanze, il reparto ha già anestesisti in servizio che possono intervenire”. E conclude la Frusca: “Meno punti nascita ma maggiore sicurezza era la filosofia del piano di riorganizzazione dei punti nascita del decreto Fazio che promuove procedure per il controllo del dolore durante il travaglio-parto con presenza di anestesista presso il punto nascita”.

Era il 2008 quando il Ministro della Sanità Livia Turco propose l’inserimento dell’epidurale nei Livelli Essenziali di Sussistenza per il controllo del dolore nel travaglio e nel parto naturale. Scelta che suscitò proteste sotto Montecitorio, da parte di associazioni femminili, di ostetriche e di accompagnamento alla gravidanza a sostegno del parto naturale. In Italia, rispetto ad altri paesi europei, per citarne alcuni Inghilterra, Francia ma anche la vicina Spagna, c’è sempre stata ostilità verso la pratica analgesica. Tra la concezione “biblica” che condanna la donna al «partorirai con dolore» e quella «naturalistica» contraria alla medicalizzazione della nascita, l’applicazione della partoanalgesia nel nostro Paese è andata a rilento. Ad incidere però anche l’impegno economico, per molte considerato un “lusso”. Solo, infatti, dal 2012 l’epidurale, grazie al decreto Balduzzi, è stata riconosciuta come gratuita da parte del Sistema Sanitario Nazionale. Un’opportunità offerta a tutte le future mamme, come libera scelta. Ciò significa che non dovrebbe più accadere che una donna non possa avere l’epidurale perchè non è prevista la presenza dell’anestesista. Secondo le direttive del decreto Fazio, tra l’altro, si dovrebbe andare sempre di più alla chiusura dei reparti di maternità dove si effettuano meno di 500 parti all’anno. Cifra minima, per l’Organizzazione mondiale della sanità, perché un punto nascita possa garantire sicurezza. Anche se, da un rapporto di Cittadinanza attiva relativo al 2012, dei 158 punti nascita con meno di 500 parti l’anno censiti nel 2009, a luglio 2012 solo 20 sono stati chiusi.

le controindicazioni Per sottoporsi all’epidurale è necessario che sia effettuata una visita anestesiologica per valutare se ci sono controindicazioni. Fra queste, rientrano: infiammazione della cute nella sede della puntura; casi di alterazione della coagulazione; donne che stanno facendo una terapia anti-coagulante o anti-aggregante piastrinica; future mamme che hanno una colonna vertebrale patologica. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, sono pochi, fra questi il più fastidioso, nel caso si presentasse, è la cefalea post puntura accidentale durale che costringe la donna a letto per qualche giorno. Alcuni studi rilevano, poi, un’incidenza dell’epidurale sull’uso della ventosa. Un recente studio pubblicato su Obstetrics and Gynaecology ha invece trovato una correlazione tra l’epidurale e una magigore durata del travaglio. Il risultato dello studio (42.268 donne esaminate) ha evidenziato che, per le donne che avevano già partorito uno o più figli, l’esecuzione dell’anestesia epidurale aveva determinato un allungamento dei tempi del travaglio di circa 3 ore. Nelle donne primipare, quindi in quelle che non avevano mai partorito prima, l’esecuzione dell’anestesia epidurale determinava un allungamento di 2 ore e 19 minuti.

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T uecm S c ead .e d. I ne. Pl r. ov m ien cs i ea

Vivere “Fidenza al centro” Con la Festa della donna ha inizio il calendario delle iniziative del ccn

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Fidenza tra peccati di gola e Festa della Donna. Un modo nuovo e originale per celebrare la ricorrenza dell’8 marzo. Dagli spiedini di frutta, ad un rivisitato cocktail “Mimosa”, dalle caramelle agli hamburger da passeggio, numerosi aperitivi tematici, laboratori di cake- design e tanto altro: è questa la proposta della cittadina borghigiana per sabato 8 marzo con un originale allestimento all’aperto per le vie del centro storico di vari punti di degustazione. Con la rassegna “Fidenza al centro del gusto” si alza il sipario sul cartellone delle iniziative promosse dal Centro Commerciale Naturale “Fidenza al Centro”, il progetto di valorizzazione e di sviluppo del centro storico fidentino che, dopo la messa on line di tutte le attività commerciali aderenti al CCN (www.fidenzaalcentro.it), dà il via ad un calendario di appuntamenti per valorizzare e insieme animare il centro città. Sabato 8 marzo si partirà con un’iniziativa all’insegna del gusto e della bellezza, una proposta per tutte le età e per tutte le ore della giornata, per uno spuntino, un aperitivo, un dopocena. Il sabato successivo, il 22 marzo, ci si ritroverà in via Gramsci: un omaggio ai papà in occasione della loro festa, promossa dalla via che

gli eventi di marzo sabato 8 marzo

FIDENZA AL CENTRO DEL GUSTO
 tutto il centro storico

Il punto di vista

sabato 22 marzo

FESTA DEL PAPÀ via Gramsci

sabato 29 marzo

FESTA DI PRIMAVERA

via Bacchini – piazza Garibaldi per vocazione ha fatto tradizione del negozio familiare. Dalla mattina una serie di attività coinvolgeranno bambini e papà con laboratori musicali e creativi, animazioni e giochi per tutta la famiglia, premi in palio e bancarelle di giocattoli con ricavato a scopo benefico. Il 29 marzo la seconda delle feste di via, questa volta a tema Primavera. Via Bacchini sarà protagonista della stagionale rinascita della natura con mercatini tematici di artigianato artistico e vintage, mostre fotografiche e pittoriche; una scuola di Capoeira completerà il quadro con spettaco-

«Il Centro Commerciale Naturale deve essere interpretato soprattutto come un’occasione di marketing e di promozione delle attività commerciali del centro storico - spiega Luca Talignani, assessore al Commercio del Comune di Fidenza - Per questo penso che la pubblicazione del nuovo sito sia un buon punto di partenza. Inoltre, con l’elezione del primo rappresentante di comparto, la signora Stefania Fieni, inizia un’importante fase di dialogo con la base associativa».

lari acrobazie dal sapore “surenho”. Per saperne di più e per il calendario completo www.fidenzaalcentro.it

COMMERCIO WEB 2.0 www.fidenzaalcentro.it un sito per lo shopping e il tempo libero I negozi, le loro promozioni, le offerte e le iniziative: www.fidenzaalcentro.it è il nuovo sito del Centro Commerciale Naturale di Fidenza al Centro, un luogo

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virtuale dove poter trovare tutte le informazioni per fare shopping e vivere Fidenza e il suo centro storico. Dal pc, da uno smartphone o da un tablet basterà collegarsi all’indirizzo per trovare la mappa dei negozi e sapere dove poter trovare quel servizio, quel prodotto, quell’acquisto.

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Massimo Campigli, Ritratto di Olga Capogrossi, 1959 o 1960, foto Lensini - Siena

L ’ e v e n t o

CAMPIGLI Il Novecento antico

22 marzo – 29 giugno 2014

Fondazione Magnani Rocca

Parma - Mamiano di Traversetolo La mostra è stata realizzata grazie a

www.magnanirocca.it In collaborazione con

Angeli Cornici, Aon Artscope Fine Art Insurance Brokers Gazzetta di Parma, Kreativehouse, Hotel Palace Maria Luigia il mese/ 2014 Pubblico SINA Fine Italian Hotels, TEP, Società per la Mobilità e ilmarzo Trasporto


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di STEFANO ROFFI

Campigli nella Villa dei Capolavori Dal 22 marzo al 29 giugno 2014, alla Fondazione Magnani Rocca

Oltre ottanta opere documentano il percorso dell’artista

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onne, infinite donne, elegantissime, ingioiellate, eppure prigioniere; il mistero, tutto legato al femminino, che si cela nell’arte di Massimo Campigli viene indagato in oltre ottanta opere, concesse da celebri musei e raccolte private, a documentare l’intero percorso dell’artista, dagli anni venti agli anni sessanta, quando le sue iconografie tipiche, figure femminili racchiuse in sagome arcaiche di grande suggestione simbolica, divengono esplicite meditazioni sull’archetipo femminile, sempre in equilibrio fra ingenuità e cultura, con una stilizzazione geometrica che rende personalissima la sua maniera. In concomitanza con la pub-

blicazione del Catalogo generale dell’artista, la mostra “Campigli. Il Novecento antico”, a cura di Stefano Roffi, presso la Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo dal 22 marzo al 29 giugno 2014, richiama così l’attenzione su uno dei pittori più significativi del Nove-

Il mito dell’antico

di questi anni. Ma anche altri particolari che ho sempre dipinto li trovo nella moda attuale: le gale, i cappelli piatti, i collari stretti a metà collo e non so che altro“. Nei suoi quadri compone un mondo di elegantissime, statuarie donne-totem dal busto stretto, a clessidra (come era lo stereotipo-donna della sua infanzia di bimbo del primo Novecento), fermate in un’espressione di stiloso stupore. Il grande fotografo di moda Richard Avedon possedeva un dipinto di Campigli. Nel 1957 realizzò un servizio fotografico a New York con Marilyn Monroe e Arthur Miller, lo scrittore terzo marito della diva; le foto mostrano Miller seduto mentre viene abbracciato da dietro da Marilyn, si vedono solo la testa e le braccia di lei. Avedon ricorre agli stessi mezzi di composizione di Campigli per mettere in evidenza la precarietà di quel matrimonio: sceglie esattamente lo stesso particolare del suo quadro e pone le due teste

Il 1928 è un anno cruciale per Campigli. A Roma visita il museo di Villa Giulia, restando affascinato dall’arte etrusca, e le Terme di Diocleziano, dove viene colpito dalla ritrattistica romana del basso impero. Dopo questo vero colpo di fulmine per l’antico, approccia le prime figure femminili dai grandi occhi senza sguardo inserite in raffinate trame architettoniche. La sua pittura mostra un mondo perfetto che affascina coi suoi colori fantasmatici, gli elementi geometrici di donne non toccate dal tempo. Alle reminiscenze etrusche si mescolano quelle egizie del Fayum, poi copte, romane; è tutta la millenaria arte mediterranea che lo ispira. Campigli, insomma, in sintonia col concetto di tempo assoluto espresso dal Ritorno all’ordine (“Tutte le età sono contemporanee”

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scrive Pound in questi anni) attinge a un passato complesso e stratificato. Sono peraltro gli anni in cui l’appello alle radici della civiltà antica, al “mito della romanità”, assume in Italia (dove l’artista torna a stabilirsi nel 1931, in pieno fascismo) anche un significato di celebrazione nazionalista. Quello che in realtà Campigli persegue è soprattutto sospendere il presente e raggiungere, attraverso l’emergere dell’antico, una dimensione di eternità dipinta.

La moda Nelle opere di Campigli rivestono un significato centrale abiti, pettinature e gioielli; egli registrava puntualmente gli sviluppi nella moda: “È curioso che con i miei vitini da vespa non solo ho rievocato anni passati, ma ho precorso la moda


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L’artista

Da sinistra a destra: Massimo Campigli, Giocoliere, 1945-46, olio su tela; Ritratto di Irene Brin, 1954, olio su tela; Femme assise, 1961, olio su tela; In alto, da sinistra: Donne in métro, 1951 o 1952, olio su tela; Danzatrice in giallo, 1960, olio su tela; Il tè, 1937, olio su tela, © MART - Archivio fotografico In forno a destra: Scalinata, 1954, olio su tela

cento italiano, presente nei maggiori musei del mondo ma pressoché assente dalla grande scena espositiva dopo la memorabile mostra che la Germania gli dedicò nel 2003. Cinque le sezioni: la stupenda ritrattistica, con le effigi di personalità del mondo della cultura, ma anche amici, signore belle e famose; la città delle donne, che accosta opere che rivelano l’ossessione per un

mondo che pare tutto al femminile; le figure in sé prive di identità ma caratterizzate da scene di gioco, spettacolo, lavoro, che l’artista osserva memore del proprio passato di reporter a Parigi; i dialoghi muti, coppie vicine spazialmente ma incapaci di comunicare, prigioniere del proprio mistero; gli idoli, presentati nell’evoluzione dalle figure idolatriche tratte da Carrà negli anni venti a

CINQUE LE SEZIONI. PER LA PRIMA VOLTA IN ESPOSIZIONE, LE QUATTRO ENORMI TELE DEL SUO ATELIER nell’identica posizione, l’una rivolta verso l’altra, in una classica struttura post freudiana.

Info Mostra e Catalogo a cura di Stefano Roffi. Il catalogo Silvana editoriale presenta interventi di Luca Massimo Barbero, Nicola Campigli, Mauro Carrera, Nicoletta Pallini, Paolo Piccione, Stefano Roffi, Rita Rozzi, Sileno Salvagnini, Eva e Marcus Weiss. Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dal 22 marzo al 29 giugno 2014. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto il lunedì di

Tedesco di nascita, italiano di formazione, parigino per cultura, egizio, etrusco, romano, mediterraneo per elezione, Campigli (Berlino 1895 – Saint-Tropez 1971) fu un personaggio colto ed europeo (parlava cinque lingue), inusuale nel nostro panorama artistico. Uomo solitario, nella sua pittura si intrecciano geometrie e magie, memorie e simboli (lesse Freud e Jung in lingua originale); fu anche scrittore raffinato e riservato. Per conoscere l’artista e la sua ossessione dell’immagine femminile bisogna entrare nella sua vita familiare: solo in tempi relativamente recenti si è scoperto che era nato a Berlino e che il suo vero nome era Max Ihlenfeld. La madre, tedesca di appena diciotto anni, non era sposata; per evitare lo scandalo, il bambino viene portato vicino a Firenze. La madre, che gli aveva dato il cognome, lo raggiunge saltuariamente; nel 1899 sposa un commerciante inglese e può prendere il bambino con sé, fingendo (per salvare le apparenze) di essere sua zia. A quattordici anni, Max scoprirà casualmente la verità. Questa vicenda familiare può spiegare, almeno da un punto di vista psicologico, il mondo espressivo dell’artista: il suo universo di donne quasi inconoscibili, immobili e insieme sfuggenti e distanti, è in definitiva una lunga meditazione sull’enigma femminino, sull’icona della Dea-Madre. Non uscirà più dalla dimensione infantile e permetterà alla sua immaginazione di prendere il sopravvento sulla realtà per rendergliela accettabile. Scrive infatti: “Non mi sono mai rifugiato nel sogno, nell’infantilismo, ci sono semplicemente rimasto, non ne sono mai uscito”. quelle di ispirazione primitiva che compaiono a partire dagli anni cinquanta. Ai suoi interrogativi, alle sue inquietudini, la cultura occidentale contemporanea, per lui improntata a una ricerca minimalista prossima al nulla, non offriva infatti risposta. Di particolare interesse l’accostamento, per la prima volta in un’esposizione, delle quattro enormi tele che Campigli teneva nel proprio atelier; qui il suo

fondamento tematico e stilistico viene ossessivamente riproposto: sempre la donna-idolo, espressione di quell’enigma tante volte accarezzato e rimasto insoluto, graziosa e intoccabile, libera da contaminazioni carnali, antica, pura, prigioniera di una frontalità che annulla la prospettiva nello spazio come nel tempo. “Nelle mie fantasticherie, le mie innamorate erano sempre prigioniere”.

Pasqua e il 2 giugno. Ingresso: € 9,00 valido anche per le raccolte permanenti - € 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Il martedì ore 15.30 e la domenica ore 16, visita alla mostra con guida specializzata; non occorre prenotare, basta presentarsi alla biglietteria; costo € 12,00 (ingresso e guida). Ristorante tel. 0521 848135. La mostra è realizzata grazie a: FONDAZIONE CARIPARMA, CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE. Sponsor tecnici: Angeli Cornici, Aon Artscope Fine Art Insurance Brokers, Gazzetta di Parma, Kreativehouse, Hotel Palace Maria Luigia, SINA Fine Italian Hotels, TEP, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.

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Te n d e n z e

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IL BOOM DEL NARCISISMO QUANDO L’AUTOSCATTO SPOPOLA, DAI SOCIAL

NETWORK AL MARKETING Clip

NARRATIVE CLIP

Una società svedese ha ideato “Narrative clip”: una piccola fotocamera, agganciabile ai vestiti, impostata per scattare due foto al minuto. Ha una risoluzione di 5 megapixel, una memoria di 8gb e un’autonomia di due giorni.

Tecnologia

“Selfie” è la parola del momento, non c’è dubbio. Gli Oxford Dictionaries ne danno questa definizione: “Fotografia fatta a se stessi, solitamente scattata con uno smartphone o una webcam e poi condivisa sui social network”. Quella che era, fino a poco tempo fa, un’ “attività” di nicchia, la cui pratica era bollata come forma digitale di narcisismo, è oggi una

Design

App

Lampade fotografiche

Le app gratuite per modificare le foto

Per i nostalgici delle vecchie reflex, Ystudio di Taiwan, ha ideato lampade con vecchie macchine fotografiche: al posto dell’obiettivo, con un intricato sistema di fili e collegamenti su una base metallica, c’è la lampadina.

Sbiancare denti, cancellare brufoli, applicare lenti a contatto colorate: tanti i modi di “falsare” le foto, grazie alle app. Eccone alcune gratuite: ModiFace, FPerfect 365, Pixtr e Visage Lab.

vera e propria mania. Uno o due autoscatti al giorno sono quasi d’obbligo, specie se si è fatto qualcosa di abbastanza figo da meritare valanghe di “like” sui social, la cui quantità è direttamente proporzionale alla web-popolarità di un individuo e quindi, in un certo senso, alla sua autostima. Viviamo ormai in un mondo bicefalo, che si è sdoppiato in una dimensione reale e in una digitale, con i rispettivi “noi” che abitano l’una e l’altra parte. La moda del “Selfie” sta davvero spopolando, arrivando a contagiare personaggi famosi e ad indurre grandi aziende a ragionare su come trarre profitto, da questa inarrestabile tendenza autocelebrativa. Di Tommaso Alberini

laura saporiti cake designer

Con questa torta ho vinto il concorso “A Cake Designer Like you” durante il Cake Design Italian estival di Milano 2013, che richiedeva di rappresentare con un dolce il proprio percorso personale verso il mondo della decorazione artistica.L’ispirazione per questa torta in stile gotico deriva dalle lavorazioni orafe a cloisonné, un’antichissima ed elaborata tecnica di decorazione artistica a smalto, nella quale sottili filigrane metalliche

arrotolate a mano disegnano alveoli entro cui viene colato un composto vetroso, successivamente cotto ad altissime temperature per fondere e saldare l’insieme. Il modello di riferimento è il mondo dei manoscritti miniati di ascendenza medievale. SugarLand Laura Saporiti fb: slsugarland sl.sugarland@libero.it 3391784315

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Viaggi

Arte culinaria ed emozione Due fine settimana tra bellezza, gusto, suspence e benessere dalla Toscana a Rimini

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rte culinaria ed emozione. Si avvicina la primavera e Landi Viaggi propone due itinerari fantastici legati a cultura, natura, divertimento, gusto e benessere. La prima data, il week end del 22 e 23 marzo con un soggiorno da paura per grandi e piccini che lega relax ed emozione grazie alla visita al bellissimo Castello di Montebello dove regna l’antica leggenda dell’apparizione della bimba fantasma. La seconda, il fine settimana del 12 e 13 aprile, legata all’arte culinaria, in un agriturismo, immerso in una cornice unica, nel cuore della campagna toscana... per preparare e gustare insieme una sublime cena. IL CASTELLO DI AZZURRINA... Sabato: partenza da Langhirano alle 14 con eventuale carico a Parma su richiesta (parcheggio scambiatore dell’autostrada). Sistemazione in hotel 4 stelle e utilizzo del centro benessere. Cena in Osteria tipica della zona. Visita emozionale in notturna del Castello di Azzurina. Rientro in hotel e pernottamento. Domenica: prima colazione e partenza con direzione Rimini. Visita libera della città, ritrovo per il pranzo a base di pesce in locale tipico del lungo mare Riminese. Rientro a Langhirano previsto per le 20 circa. Prenotazioni entro il 5 marzo La quota comprende: Soggiorno in camera doppia superior presso

hotel 4 stelle a Verucchio (Rimini); trattamento mezza pensione in hotel; ricca prima colazione a buffet e vista sulla Valmarecchia; utilizzo della Grotta del Benessere con Kit Relax; cena con menù degustazione al Ristorante Osteria al Mastin Vecchio (bevande a parte escluse); visita emozionale in notturna al Castello; viaggio in bus; pranzo a base di pesce della domenica; ass.ne medico e bagaglio Prezzo a persona: 180 e TOSCANA CON CORSO DI CUCINA Partenza Sabato alle 14 da Langhirano con eventuale carico a Parma. Arrivo a Cortona (Ar) alle 17 circa. Sistemazione nelle camere. Alle 18 inizio del corso di cucina (o in alter-

nativa una passeggiata con l’aperitivo). Cena con preparazioni fatte da voi. Pernottamento. Domenica prima colazione e passeggiata a Cortona. Pranzo in locale tipico. Partenza da Cortona e rientro a Parma per le 19 circa. Prenotazioni entro il 23 marzo. La quota comprende: Viaggio in Bus Gt Luxury, pacchetto corso di cucina toscana, pernottamento in Villa con colazione, cena con bevande, pranzo della domenica a Cortona, assicurazione medicobagaglio, accompagnatrice per il soggiorno. Prezzo 2 giorni/1 notte: Base 20 Pax : 280 E a persona; Per chi non fa il corso : 240 E a persona INFO: 3494585847 beatrice@landiviaggi.com

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Wedding

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Tutto sulle mode wedding del 2014 La tonalità più gettonata è il radiant orchid Blu per l’uomo, schiena scoperta per la sposa

S

e volete osare, oltre gli intramontabili bianco e rosa, quest’anno il Pantone designato è il radiant orchid: un connubbio armonioso tra viola e magenta, ispirante, sfaccettato, vibrante. Nel matrimonio può essere abbinato a tonalità di verde salvia, giallo canarino, bianco latte, azzurro pervinca. Un esempio floreale estivo potrebbe essere una composizione di orchidee e fiori di tiarè: l’effetto sarà tropicale e sofisticato. Puntate anche sui dettagli: cristalli colorati a decorare i centro tavola della mise

Antonella Zamboni, wedding planner, blogger e graphic designer www.antonellazamboni.com Facebook/Lovemedo

en place, segnaposti in stile shabby chic, nastri in raso, candele affusolate ma anche tante piccole tealight come lucciole in una calda serata di agosto. Novità anche per lo sposo: stanchi del classico mille righe in grigio fumo di Londra, gli stilisti puntano su completi fit in un blu intenso; giacca con taglio smoking, reverse in raso ton sur ton ed il tocco speciale con un fiore fresco. La sposa è romantica:

pizzo, schiena scoperta e decorata da perle e cuciture preziose. Per l’acconciatura: chiome morbide raccolte in cignon bassi o capelli sciolti che cadono sulle spalle. Poi il makeup: nuance macarons pastello, luminose come giardini fioriti. Invece per un wedding party serale il colore si focalizza sulle labbra: rosso carminio con una carnagione porcellana.

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Home

Il sogno in una stanza Dall’art déco allo stile liberty, dal trompe-l’œil alle foglie d’oro, argento e rame. Marco Botti cambia il volto degli spazi con decorazioni uniche per abitazioni, locali e negozi

di Giorgia Chicarella

“È

decorazione l’arte, è volontà di esprimersi” scriveva il drammaturgo italiano Carmelo Bene. Arte quindi come espressione della propria anima, del proprio gusto e delle proprie passioni, a cominciare dall’ambiente in cui viviamo giorno dopo giorno. Partendo da questo concetto, oltre dieci anni fa, Marco Botti ha cominciato a dare anima e corpo a pareti, oggetti, mobili, soffitti, pavimenti, porte, cornici, condomini, facciate, locali, negozi, luoghi privati e di incontro sociale e culturale, dipingendo, decorando e impreziosendo con l’immaginazione qualsiasi tipo di spazio e luogo. Dalle decorazioni classiche in stile 700, 800, liberty, art déco, come quelle che Marco ha realizzato perfino in Francia in un condominio ottocentesco a Bordeaux, fino alla tecnica del trompe-l’œil ovvero, “inganna l’occhio”, un genere pittorico che, attraverso l’uso maestrale della prospettiva e dei giochi di luce induce nell’osservatore l’illusione di osservare oggetti reali e tridimensionali, in realtà dipinti su una superficie bidimensionale. E ancora, decorazioni con

foglie d’oro, argento, bronzo per rendere più eleganti e raffinati gli spazi e street art. “Lo scopo della mia arte è rendere l’ambiente in cui le persone vivono, lavorano e interagiscono, diretta espressione del loro gusto e della loro anima: creare scenografie armoniche in stile con l’arredamento, le pareti, i tendaggi, gli oggetti di qualsiasi stanza” spiega Marco che con l’immaginazione e il pennello far rinascere luoghi, cambia volto, crea emozioni in qualsiasi stanza, regalando a tutti, bambini e adulti, l’ambiente dei loro sogni. Sul numero di Aprile non perdete lo speciale sull’arte della decorarazione moderna, per spazi interni ed esterni, curata da Marco.

per info e contatti: Botti Marco 3389527363 bottibiro@gmail.com il mese/ marzo 2014


Food.and.wine

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L’importanza del decanter Serve a far prendere aria al vino, ma il wine design oggi ne ha fatto un oggetto di culto. Sculture in cristallo come opere d’arte, firmate da artisti come Etienne Meneu

L

In alto, immagini di decanter di forme diverse, secondo le tendenze del wine design

Curiosità Nei vini bianchi ed in quelli rossi giovani, un’ossigenazione dovuta alla decantazione può risultare eccessiva, andando a far disperdere tutti i profumi rischiando di rovinare il vino. Può essere sufficiente, invece la decantazione nel bicchiere: un buon bicchiere ampio ed alto dove il vino possa sprigionare tutti suoi aromi prima di essere bevuto.

a degustazione di un giando il collo della bottiglia vino ha come moal decanter, la fiamma di una mento clou l’analicandela può aiutare ad indisi sensoriale, visiva, olfattiva e viduare l’arrivo di eventuagusto-olfattiva. Ma arrivare a li sedimenti e quindi il moquesto punto significa aver efmento in cui interrompere il fettuato un’operazione specifitravaso. E’ un contenitore di ca: la decantazione. La tecnica cristallo o vetro molto sotdel travaso ha due funzioni ben tile, con una forma panciuRubrica a cura di precise, la prima, necessaria per ta nella parte inferiore, dove Cecilia Novembri vini invecchiati per molti anni, andrà ad adagiarsi il vino, e Giornalista e Sommelier è quella di separare eventuaun collo piuttosto ampio e li depositi formati durante l’afallungato. Sebbene l’unico finamento del vino, la seconda, facoltativa obiettivo di questo strumento sia quelper vini molto strutturati, è quella di favolo di permettere al vino di prendere aria, rire l’ossigenazione del vino che, essendo riil mondo del wine design si è sbizzarrito masto a lungo in bottiglia, necessita di aria proponendo delle vere e proprie sculture per sprigionare tutto il suo bouquet e miin cristallo, opere d’arte da esibire. gliorare le caratteristiche organolettiche. Lo scultore francese Etienne Meneu si è Ma come procedere a tale delicata operaispirato al corpo umano per la sua opezione? Un decanter è lo strumento richiera Petit Coeur, decanter in cristallo che sto che deve esaltare una piccola quantiricorda un ramificato intreccio di vene, tà di buon vino, che da anni ha riposato l’azienda austriaca di Georg Riedel ha nel silenzio armonioso delle botti delle progettato una serie di originali prodotti, cantine prima ancora che nelle bottiglie. il Curly, il Black Tie Amadeo, lo Swan e il Il vino va versato delicatamente, appogBless fatto con il cuore. il mese/ marzo 2014


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Food.and.wine

L’Otello di Ceci, il re del lambrusco Una storia che risale agli anni Trenta. Amore per il vino, innovazione e cura del packaging, ecco i segreti del successo sul mercato ultimo riconoscimento se lo è aggiudicato l’Otello Nero di Lambrusco 2012 che ha conquistato i “5 Grappoli” per la sesta volta consecutiva nella guida “Bibenda Vini e Ristoranti d’Italia 2014”. Un’altra conferma per la storica Cantina Ceci, sempre più conosciuta sui mercati nazionali ed internazionali. Non solo qualità, ma anche attenzione al packaging, il segreto per distinguersi nel panorama enologico italiano. Come spiega Elisa: “Si tratta di una tradizione famigliare, che si trasforma e si evolve, pur nella continuità, e che ha fatto scoprire a noi fratelli Ceci l’amore per il vino – spiega – puntando sulla grande qualità di ciò che proponiamo sul mercato enologico, non trascurando l’innovazione dei nostri prodotti, sia dal punto di vista organolettico che del marketing, facendo arrivare a distribuire i nostri spumanti in una bottiglia quadrata, disegnata e brevettata, unica al mondo”. Una storia lunga quella delle Cantine Ceci che risale alla fine degli anni trenta.

L’

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Nelle immagini, in alto la famiglia Ceci, in pagina alcuni vini della Cantina

Era infatti il 1938, quando il nonno Otello, famoso oste della nebbiosa bassa parmense si accorse che nella sua piccola trattoria oltre a degustare ottimi culatelli e salami,la gente “impazziva” per lo scurissimo lambrusco servito nelle scodelle. Anno dopo anno, quel meraviglioso rito della pigiatura ad ottobre è divenuto il “mestiere” suo e dei suoi figli, tanto che i quasi 400 migliori viticultori della zona facevano a gara per vendergli il meglio del loro raccolto. Negli anni ’90, Cantine Ceci diventano in poco tempo una delle cantine di riferimento nel lambrusco di altissima qualità. In quegli anni infatti è nato il Lambrusco “Terre Verdiane”, fra i più apprezzati nella ristorazione italiana, mentre nel 2003,l’ “Otello Oro Nero di Lambrusco”. Un lambrusco “estremo” di colore scurissimo, con profumo intenso di viola e di fragola, che in poco tempo ha riscosso successo.

Cantine Ceci S.p.A. Via Provinciale, 99 Torrile (PR) 0521 810252 info@lambrusco.it www.lambrusco.it


Food.and.wine

Il 28 marzo, torna il Ponte dei Sapori A San Secondo, tre giorni di cene, laboratori, spettacoli Un week end da gustare nel regno della Spalla Cotta ustare i prodotti tipici del territorio unendo cultura ed enogastronomia. Dal 28 al 30 marzo, torna a San Secondo, il Ponte dei Sapori. Un week end intenso nella patria della Spalla Cotta, che pone al centro le eccellenze locali, tra i sapori di una volta, immersi nell’atmosfera affascinante del borgo e della Corte dei Rossi. “Il Ponte dei Sapori è un’occasione per promuovere i prodotti enogastronomici tipici del nostro territorio - afferma Ketty Pellegrini, assessore alla Cultura del Comune di San Secondo, ente promotore dell’evento -. Una manifestazione che arriva oggi alla nona edizione, un evento che vogliamo valorizzare, l’obiettivo è infatti ampliare sempre di più la portata della kermesse”. L’edizione 2014 prevede tre giorni di eventi, tra cene, degustazioni,

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laboratori di cucina, mercatini ed incontri culturali. “Si parte venerdì 28 marzo, alle 19.30, apriremo la manifestazione con la cena davanti alla Rocca dei Rossi, in piazza Mazzini, con l’allestimento di una apposita tensostruttura - continua la Pellegrini -. I visitatori potranno gustare un menu a base di prodotti tipici locali, fra questi immancabili la Spalla Cotta, la Fortanina e piatti tradizionali, come i tortelli”. Una prima serata che si concluderà con la musica rock anni 60/70 de I Beuti. Mercati, cooking show di pasticceria, degustazioni, animeranno i giorni successivi. “Ospiteremo il mercato di qualità del November Porc, fra le altre iniziative in programma, poi, un laboratorio di

pasticceria, aperto a tutti, a cura della Nuova Pasticceria Lady, segnalata dal Gambero Rosso, e la celebrazione della Spalla Cotta, con dimostrazioni di lavorazione da parte dei norcini del territorio” aggiunge la Pellegrini. Ma non solo gastronomia, l’edizione 2014 dà spazio anche alla cultura con visite guidate alla Rocca, rievocazioni storiche in costume, presentazioni di libri. Per informazioni: Ufficio Informazioni Turistiche tel.0521 873214 - turismo@comune.san-secondo-parmense.pr.it

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PROGRAMMA VENERDì 28 MARZO dalle 19.30 tensostruttura P.zza Mazzini cena con prodotti tipici locali a seguire musica con I BEUTI si balla col rock anni 60/70 Visite guidate alla ROCCA DEI ROSSI Sabato 15-16-17-18 Domenica 10-11 e 15-16-17-18 SABATO 29 MARZO 2014 P.zza Garibaldi 10.30-12.30 Laboratorio di pasticceria aperto a tutti con “NUOVA PASTICCERIA LADY” e SCUOLE Preparazione di un cioccolatino al tartufo d.o.c. Biblioteca G. Guareschi – Via Cavallotti 18 ,alle 17.00 Presentazione del libro “Il bambino, i cinque elementi e la sua dieta”:un’indagine sulla costituzione dei bambini e sull’alimentazione più adatta ad ognuno con gli autori Dott. Davide Angelucci e Dott.ssa Silvia Strozzi P.zza Mazzini dalle 19.30 cena con prodotti tipici locali a seguire Rocca dei Rossi ,alle 21.30 “Arte e suggestioni in Rocca” visita-spettacolo prenotazioni 338.2128809 DOMENICA 30 MARZO Visite guidate alla Pieve di S.Genesio e all’Oratorio del Serraglio per info :3383625900 P.zza Mazzini ore 9.30 Corsa podistica Fidal Pzza Mazzini ore 16.00 Celebrazione della Spalla cotta di S.Secondo a cura della “Corte dei Rossi” e dimostrazione di lavorazione della Spalla ad opera di E. Cavalli e norcini P.zza Mazzini Rocca dei Rossi Sala degli Stucchi alle ore 17.00 Doppio appuntamento con la cultura sansecondina: ore 17.00 Cesare Pezzarossa presenta i risultati delle sue preziose ricerche archivistiche raccolte nei due volumetti “Il teatro sociale di San Secondo Parmense ed altri locali d’intrattenimento” e “Cenni storici sul Ricovero pei vecchi di San Secondo, 19281981” ore 18.00 verrà inaugurato un nuovo fondo d’inestimabile valore donato da don Walter Dall’Aglio alla biblioteca G. Guareschi di San Secondo. Il Fondo Aristide Dieci verrà presentato da don Walter e dalla curatrice della raccolta documentaria Dott.ssa Enrica Poldi Allaj

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INVITATA DALLA SOPRINTENDENTE AI BENI STORICI E ARTISTICI DI PARMA, PRESENTERà ALLA CITTà UN PROGETTO DI OPERA COLLETTIVA

L'ARTE DI SABRINA

MEZZAQUI "I LIBRI SONO PROTAGONISTI DELLE MIE OPERE" il mese/ marzo 2014


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L'intervista

di Marta Santacatterina

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abrina Mezzaqui è un'artista che lavora con materiali leggeri, in particolare con le pagine dei libri più amati che, attraverso le sue idee e la sua sensibilità, diventano striscioline di carta ritagliate e ricomposte, assemblate in fili di perle o piegate in origami, o ancora che vengono ricopiate fedelmente a mano o ricamate, trasformandole in preziose tele. Invitata a Parma dalla Soprintendente ai Beni Storici e Artistici Mariella Utili per ideare un progetto di opera collettiva capace di rendere la cittadinanza partecipe delle attività culturali che si svolgono in Pilotta, ci spiega i punti principali della sua arte. Le tue opere comunicano a un primo sguardo leggerezza e semplicità. Come nasce questa esigenza? "Credo che la leggerezza sia insita nella mia indole caratteriale, in essa c’è qualcosa che mi corrisponde, ed è un aspetto estetico che nelle mie opere è sempre stato presente e riconosciuto da chi le guardava, fin dal periodo dei miei studi in Accademia. La stessa caratteristica hanno i materiali che uso, la carta, la stoffa; per questo sono stata spesso avvicinata allo stile dell’Arte Povera, in particolare ad Alighiero Boetti che effettivamente è uno degli artisti che ho guardato e guardo ancora con molta ammirazione".

da parte la responsabilità individuale dell'artista. Con più mani, con più teste, e con più cuori credo che l’opera acquisti un valore maggiore".

E il progetto Pilotta contemporaneo? "È stato un esperimento, è la prima volta che intraprendo un percorso di questo tipo. Io non sono di Parma e non avevo contatti in città… non sapendo a chi rivolgermi per costituire un insieme di persone che potessero lavorare su un progetto comune, ho fatto un appello ai “meditanti”, chiedendo loro di partecipare all'ideazio"IN PILOTTA, ne e alla realizzazione di un'opera da UN LAVORO esporre nella mostra che sarà allestita SU TEORIA E nei prossimi mesi in Galleria NazionaPRATICA DELLA le e nel Teatro Farnese.

I libri sono quasi sempre protagonisti dei tuoi lavori, ma lo sono solo in quanto oggetti o c’è un forte rapporto tra l’opera che ne deriva e il contenuto delle parole? "Il volume è uno strumento di lavoro nei due sensi: da un lato è il materiale NON VIOLENZA DI che costruisce l'opera, dall'altro è la Perchè ti sei rivolta a chi pratica mediGANDHI" mia principale sorgente di idee, di imtazione? magini e di visioni. Le opere nascono Perché è in sintonia con il mio lavoro: dall'attraversamento del contenuto del libro e spesso le pur non meditando regolarmente molti hanno asforme che ne scaturiscono rendono in modo immediato sociato le mie modalità operative a esercizi di meil significato delle parole e dei racconti. Per fare un esemditazione, talvolta addirittura alla realizzazione dei pio, tempo fa ho ritagliato tutte le righe dell'Odissea e le mandala. Pilotta contemporaneo ha un carattere speriho ritessute in un sistema di trama e ordito creando una mentale. Dopo una prima fase di confronto a parole, lunga striscia che non è più leggibile, ma che rimanda in per conoscere il gruppo e a stabilire dei legami, ho modo diretto e comprensibile a tutti alla storia di Penedeciso di proporre, anche a seguito di un mio viaglope, al suo tessere e disfare". gio in India, un lavoro corale sul libro Teoria e pratica della non violenza di Gandhi, un testo che si lega nel Tu utilizzi spesso il lavoro collettivo per realizzare profondo a chi pratica meditazione, che aiuta a "rile opere: è una necessità solo produttiva o risponde posizionarsi" nell’universo e che contiene una fora un tuo bisogno profondo? tissima tensione alla coerenza personale. Aprirsi al "Il lavoro collettivo è una questione molto complessa da mondo e aver cura del mondo sono due esigenze o analizzare: mi ripropongo di studiare e di ripercorrere la emerse chiaramente dalle parole delle persone che storia dell'arte dal punto di vista delle storia di botteghe, si riuniscono negli incontri in Galleria Nazionale. perché per secoli le grandi opere sono state realizzate Abbiamo quindi iniziato a ritagliare tutte le righe da un gruppo di persone che collaboravano con l’artidel libro, e con ogni riga facciamo una perlina, per sta; il mito attuale dell'artista come eroe solitario è un poi infilarle in ordine dalla prima all’ultima per reconcetto molto recente e culturalmente ci corrisponde alizzare un filo lunghissimo di perle di carta.Un filo tantissimo, soprattutto in Occidente. Tramite il contriche può dare una direzione, orientare ed essere visto buto materiale del gruppo – una decina di persone foresso stesso come un rosario laico o una rivisitazione matosi per una sorta di “autogerminazione spontanea” e di una frase della Bhagavad-Gita che mi ha sempre che partecipa con coinvolgimento e passione – cerco di colpita molto: “tutto questo universo è attraversato svelare il valore prezioso del lavoro di tutti, mettendo da me, come una collana di perle dal loro filo”. A sinistra, alcune opere di Sabrina Mezzaqui. Dall'alto, da sinistra: Odissea; Il giuoco delle perle di vetro; Le mille e una notte; I giusti. Courtesy: Galleria Minini, Brescia; Galleria continua, San Giminiano.

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Cultura.e.Spettacoli

IL SESSO DEBOLE è FORTE A TEATRO di francesca costi

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on un solo giorno, ma un intero mese per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, e al contempo riflettere sulle discriminazioni e le violenze, cui ancora oggi, in molte parti del mondo, sono sottoposte. Marzo porta in scena decine di storie. A Teatro Due, dal 12 al 16, Laura Cleri è Laura Seghettini, una coraggiosissima pontremolese,che all’età di soli vent’anni, nel '44, decide di salire sui monti per andare a combattere a fianco dei partigiani. Il 28 e il 29 al Teatro del Tempo risuona la "Sonata a Kreutzer (tra Beethoven e Tolstoj)", violino Marco Bronzi, pianoforte Davide Carmarino, voce recitante Rocco Antonio Buccarello. La sonata è il nodo centrale del romanzo breve

LA DONNA PROTAGONISTA SUL PALCO. GLI SPETTACOLI DA NON PERDERE

mino congiunto dell’associazione Vagamonde e Festina Lente Teatro, che negli anni ha visto il coinvolgimento di centinaia di donne da tutto il mondo.

di Lev Tolstoj del 1891, in cui un uomo, Pozdnjsev, narra del proprio matrimonio, segnato da una morbosa ossessione carnale: sempre più divorato dalla gelosia, una sera, mentre la moglie esegue al pianoforte la Sonata a Kreutzer con un violinista, Pozdnjsev la uccide, convinto di un tradimento forse mai avvenuto. Ancora un'ode alle donne il 29 e il 30. Nello storico palazzo delle Madri Orsoline in borgo Orsoline va in scena "Non un passo indietro”: un evento teatrale e una mostra fotografica per festeggiare i dieci anni del cam-

una primavera di armonie di CARLOTTA FERRARI

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arzo si riempie di dolci melodie con due importanti eventi musicali. Innanzitutto la rassegna di concerti “Suonando l’amore II”, all’interno dello Slow Flute Festival 2014, alla sua

AL CINEMA ASTRA, "MUSICEMOTION" PORTA SULLO SCHERMO GIANANDREA NOSEDA VII edizione. Il Festival è dedicato ai flautisti e si basa sulla ricerca di esperienze musicali di alta qualità. “Classica forever” è il secondo dei quattro concerti, che si terrà sabato 8 alle ore 21.00 a ingresso gratuito all’Auditorium Mosconi di Borgo val di Taro. Il Trio La Flûte Enchantée, composto da due flauti e il pianoforte accompagnerà gli spettatori in un viaggio alla scoperta delle qualità rilassanti e rigeneranti della musica classica. Da non perdere è anche la rassegna “MusicEmotion” che proietterà sullo schermo del Cinema Astra i maggiori concerti sinfoni-

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ci della Filarmonica della Scala di Milano. Quattro appuntamenti dedicati alla musica classica per apprezzare i maggiori direttori d’orchestra contemporanei e musicisti di fama internazionale. Il 19 marzo alle ore 17.00 e alle 21.00 si terrà il terzo appuntamento della rassegna: si potrà ammirare tutta la classe di Gianandrea Noseda, tra i più grandi direttori d’orchestra sulla scena internazionale, e di Enrico Dindo al violoncello. Il 25 marzo alle 20 al Teatro Regio, va in scena l'opera lirica in tre atti di Georges Bizet " LES PÊCHEURS DE PERLES". Una storia d’amore, dal gusto esotico in un immaginario Oriente, che andrà in scena anche il 31 marzo, alle 20.00, e poi tre date in aprile: il 2 ed il 4 (alle 20) ed il 6 alle 15.30.


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un mese di scatti a d'autore come arte

di alessandra pradelli

il 6 marzo, parte la rassegna "Autoritratto di artista"

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arzo, mese che promette tanti appuntamenti in città dedicati all’arte e, soprattutto, alla fotografia: inaugura il 6 marzo la sesta edizione di “Autoritratto d’artista”, la rassegna di incontri organizzati dall’associazione Remo Gaibazzi, quest’anno dedicata ai fotografi legati al territorio parmense. Ogni giovedì sera, a partire dalle 21 nella sede di borgo Scacchini 3/a, saranno i fotografi stessi a raccontarsi attraverso immagini e parole: inizi, idee, ispirazioni, pro-

getti. Primo appuntamento: giovedì 6 marzo sarà Sandro Capatti a guidare attraverso i suoi scatti all’interno delle scuole di teatro nelle carceri italiane, mentre il 13 Corrado Riccomini rac-

contarà le foto eteree che hanno contrassegnato la sua sfaccettata carriera. Il 20 marzo sarà il turno di Giovanni Amoretti, già famoso per gli intimi scorci dei viaggi della sua vita, seguito il 27 da Luigi Bussolati, fotografo di architetture e geometrie. Prosegue fino all’11 aprile la mostra fotografica allestita presso lo spazio Un_Type di strada San Nicolò: “Case sospese”, di Ettore Moni, stampe a colori che documentano le abitazioni lungo il fiume Po, dettagli al confine con le città immortalati con il banco ottico. Fino al 28 marzo, invece, sarà possibile visitare la mostra alla Libreria Fiaccadori che racchiude 10 anni di lavoro di Lorenzo Dalcò sul tema delle aree urbane.

tutti al cinema

DA LEGGERE

Il 13 marzo, Her

Non dirmi che hai paura

Regia: Steve McQueen Uscita: 13 marzo Cast: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Olivia Wilde, Micaela Ramazzotti, Rooney Mara, Amy Adams. In un futuro non troppo distante Theodore, uomo solitario in crisi coniugale, che si guadagna da vivere scrivendo lettere sentimentali per chi non riesce a manifestare emozioni, acquista un sistema informatico di ultima generazione. Il nome della voce dell'intelligenza artificiale è Samantha. Il rapporto tra T. e S. cresce e l’amicizia si trasforma in amore, ma … Jonze è al 4º film e si cimenta con una sceneggiatura originale ingegnosa, che ha conquistato la critica allo scorso Festival di Roma. Un cast stellare, tra cui la Johansson che nel film sarà la voce “Samantha”. di Federica De Masi

Autori: Giuseppe Catozzella Editore: Feltrinelli Metti le ali e vola veloce per fuggire dal vento. Il vento è quello della guerra e della lacerazione. A respirarlo è Samia, nativa di Mogadiscio, che profonde ogni energia per vincere l’immobilità e la ferita della sua terra, con la velocità di agili gambe da gazzella. Ostacolo dopo ostacolo, arrivano le Olimpiadi di Pechino, dove si qualifica ultima. Sembra la fine di tutto. Ma all’orizzonte ci sono la sua tenacia e le Olimpiadi di Londra 2012. Il libro di Catozzella è la storia vera di una ragazza che corre per il podio, la libertà, il sogno dell’Europa, il viaggio della speranza…da leggere. di Giulia Sorgente

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Sulla.strada.delle.arti

Pagina in collaborazione con

persone e volti, i ritratti di cecilia

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a fotografia come una finestra sul mondo. Cecilia Pratizzoli, giovane fotografa, è un vulcano di dee e progetti. Da fotografa per passione a giovane artista di BoulevArt, fino ai successi di Self Community e Frame Foto Festival.
 Come nasce la tua passione per la fotografia? "Si dice che le passioni sono innate: c'è sicuramente un fondo di verità, ma hanno sicuramente origine dalla formazione personale. 
Gli studi umanistici che ho compiuto fino alla laurea in Scienze della Formazione per gli adulti mi hanno portata ad appassionarmi alle persone e al loro modo di essere, alle dinamiche di relazione e alle loro interazioni nella società. 
La fotografia mi permette di entrare in contatto con tutto questo in modo naturale e di potervi interagire delicatamente. La fotografia per me è energia". Quanto conta la grinta per un giovane artista oggi? "Oggi va di moda chiamarsi artisti, incontro tante persone nel mio percorso ma noto le differenze tra ciascuna di loro, si sente da lontano quando hai davanti artisti che si percepiscono tali, senza nemmeno aver bisogno di dirlo.
La grinta e la

LA NOTTE NON DORMO

determinazione sono alla base, ma soprattutto la consapevolezza che non serve il consenso per determinare il successo di un'opera, quanto invece occorre che si tratti di espressioni artistiche sincere, genuine, spontanee, reali". Quali sono i tuoi soggetti preferiti? "Le persone.
Davanti all'obiettivo le persone si affidano a me reali, naturali e in quel momento mi danno la possibilità di ritrarle nel loro istante più sincero.
 Quanto la tua vita a Londra influisce sulla tua produzione fotografica?

Nelle immagini, Cecilia Pratizzoli e due sue opere fotografiche

Non è indispensabile andare a Londra per essere artisti, ma è fondamentale strutturare la propria attività di ricerca perchè alimenti costantemente la produzione artistica con ispirazioni, spunti e stimoli. Ho basato la mia ricerca a Londra perchè li ho trovato lo stile che mi esprime al meglio. Da lì trovo gli stimoli per evolvere continuamente nella mia produzione artistica".

wine vs... beer! Una cena con tre portate abbinate a tre vini, tre birre e un sottofondo musicale.Il match dell’eterna sfida è previsto al Labò Friendlyfoodshop il 4 marzo alle 19.30.

il rock dei “ratti” Il loro obiettivo è far rivivere lo spirito del rock e del southern rock anni ‘60 e ‘70... Sono i Guilty Rats! Venite ad ascoltarli alla Giovane Italia, il 7 marzo alle ore 22.30.

8 marzo allo zerbini Al Circolo Arci Zerbini la festa della donna si festeggia fra musica e ilarità. In concerto: DeDe & gli Humili e Divi di Hollywood. Cover italiane e melodica ironia dalle ore 21.30.

musicanti in concerto Musica fresca e mai banale con i parmigianissimi Musicanti di Grema. Il loro pop d’autore sarà protagonista sul palco dello Shakespeare Cafè il 13 marzo alle ore 22. Vietato mancare!

“Felpa” a teatro Aperitheatre torna al Teatro di Fontanellato con “Felpa”, il progetto solista di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax. A seguire: Lili Refrain. Il 22 marzo, ore 18.30.

TWIST AND SHOUT! Indossate il vostro vestito migliore, lucidate le scarpette, prendete sottobraccio il vostro partner e correte a godervi la notte anni ‘50 - ‘60 del Fuori Orario. Il 29 marzo alle 22.

la leggenda ska Band di culto per gli amanti dello ska giamaicano, gli Skatalites saranno ospiti al Mu! Inoltre: Ematoras, esposizione vespe, Souls djset e presentazione Positive. Il 30 marzo, dalle 18.

BALEARIC BASEMENT Al Bollicine Bistrot di piazzale San Bartolomeo ogni venerdì fatevi trasportare della magica atmosfera funky, nu-disco dei Mushrooms Project. Ore 22-2.

DI ELEONORA BELLOMI swingin’ taboo E’ uscito il nuovo album de Las Karne Murta! Si chiama Swingin’ Taboo e la masnada lo presenterà al Mu il 21 marzo, fra djset elecrtroswing e musica da baracca! Ore 22.30.

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Sorbolo Piscina, poli sportivi, scuole, ma anche la casa della salute, le piste ciclabili e gli spazi ricreativi da utilizzare in estate e in inverno. Sorbolo è un comune a misura d’uomo dove tutto è fatto per e con gli abitanti: famiglie, anziani, bambini e giovani.

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Viviamo

Sorbolo

In alto un’immagine della nuova pista ciclabile di Corte Godi; da sinstra un momento del taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova pista ciclabile. In basso a sinistra un rendering degli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici; la sistemazione dei locali sottotetto della scuola Primaria “Oreste Boni”; a destra il taglio del nastro per l’inaugurazione della fontana di Bogolese. In basso un’immagine di repertorio dei bambini in piscina.

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Sorbolo

Dall’alto: taglio del nastro della pista ciclabile di Corte Godi, con il Sindaco Angela Zanichelli. In basso, rendering dei locali del sottotetto della Scuola Primaria “Oreste Boni”.

Ambiente, sport, salute e tempo lbero: il sindaco di Sorbolo, Angela Zanichelli, mette in cantiere nuovi progetti di riqualificazione del centro cittadino offrendo a tutti, grandi e piccoli, spazi e strutture di aggregazione sociale e culturale di GIORGIA CHICARELLA orbolo capitale dello sport e della natura. Dalle piste ciclabili alla costruzione della nuova piscina, passando per l’ampliamento del complesso scolastico e la ristrutturazione delle strutture dedicate ai cittadini, giovani, giovanissimi, famiglie e anziani. Sorbolo è prima di tutto un comune a misura d’uomo dove i servizi per i suoi abitanti sono una priorità, a cominciare dal Polo Sportivo. La costruzione della piscina mira infatti a potenziare e riqualificare l’esistente centro di via IV Novembre e l’adiacente Centro Sportivo di via Gruppini, assicurando divertimento e svago per tutti, dai bambini agli anziani. La piscina prevede una vasca per i più piccoli con ingresso “a spiaggia”, una vasca per adulti costituita da 4 corsie per nuotatori, una zona ricreativa e una zona idromassaggio, un fabbricato spogliatoi e locali tecnici, una zona bar all’aperto e al chiuso e una serie di aree relax. “Quello della piscina è un progetto importante per il nostro paese che, al pari di altri di analoghe dimensioni, potrebbe avere uno spazio di aggregazione per i mesi estivi, in cui si incontrano e fanno sport giovani e famiglie intere”, afferma il sindaco Angela Zanichelli.

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“Un modo anche per tenerli in paese, in una realtà più sicura e controllata. Certo, siamo consapevoli che altri progetti (ampliamento scolastico o Casa della Salute) hanno carattere di priorità: nondimeno, se riusciremo ad individuare un partner privato che condivida con noi l’onere della realizzazione e poi se ne assuma la gestione, il progetto potrà finalmente essere realizzato. Oggi, infatti, disponiamo della piena proprietà della terra necessaria e di un progetto completo e accurato, realizzato all’interno degli uffici comunali. Avanti tutta, dunque, sperando che si realizzino le condizioni per avere anche a Sorbolo la nostra piscina!”. Questo progetto si integra con i già numerosi interventi realizzati dall’amministrazione comunale dedicati prima di tutto a sport, sostenibilità ambientale e socialità. Come la pista ciclabile che collega Sorbolo a Corte Godi inaugurata sabato 7 dicembre: 1028 metri di lunghezza

La Fontana di Bogolese La “Fontana del Sindaco” collocata dalla ditta Arquati, per conto del Comune, al parco Lucchesi, nella frazione di Bogolese, ha il duplice scopo di far risparmiare le famiglie e di tutelare l’ambiente. Il Sindaco spiega infatti,:“in questi due anni e mezzo di funzionamento abbiamo risparmiato più di 700.000 bottiglie di plastica e ridotto i transiti veicolari per il trasporto”. L’impianto è costato circa 24.000,00 di cui 12.000 di contributo di ATO. Alla fontana, affiancata da un parcheggio, si può accedere a piedi dal parco e, in auto, da via Quasimodo. Erogherà acqua microfiltrata, naturale a temperatura ambiente, naturale refrigerata e gassata refrigerata, al prezzo di 5 centesimi per litro e mezzo.

La Scuola La riqualificazione della Primaria “Oreste Boni” In primavera, in concomitanza con altri interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, la sistemazione dei locali sottotetto della scuola Primaria “Oreste Boni”, a completamento degli importanti lavori svolti nel 2012. Allo stato attuale i locali del sottotetto, in passato utilizzati come archivio, sono inutilizzati, in quanto ancora mancanti delle opere di finitura: opere che, una volta realizzate, consentiranno di allestire un atelier/deposito di opere d’arte, fruibile anche dalla scuola. Il progetto prevede numerosi interventi (tra cui nuovi infissi, nuove porte, il sistema antintrusione, la tinteggiatura e la realizzazione di nuovo impianto di illuminazione interno), oltre al graduale allestimento scenografico che consentirà di accogliere i numerosi calchi il mese/ marzo 2014

in gesso donati dalla moglie dello scultore Luigi Froni al comune. «Le scelte progettuali - afferma l’assessore ai lavori pubblici Sandro Fontanesi - sono state fatte proprio per rispettare le caratteristiche architettoniche del fabbricato, in piena sintonia con i materiali, i colori e le tipologie degli elementi preesistenti. Partendo dall’idea di valorizzare il recupero dei caratteri storico-testimoniali dell’edificio, abbiamo anche deciso - insieme al responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Valter Bertozzi e all’architetto Francesca Carluccio dello stesso ufficio - di mantenere la pavimentazione esistente in klinker, sulla quale verrà effettuata un’accurata pulitura meccanizzata». L’intervento, del costo complessivo di 100.000 euro, sarà


Dall’alto: foto area di Sorbolo, evidenziato in rosso lo spazio che mostra l’area destinata alla nuova piscina; a destra il percorso della pista ciclabile di Casaltone

con una larghezza di quasi tre metri, costata 380 mila euro, che ha ampliato l’offerta di percorsi ciclabili già presenti e che oggi comprende anche quelle di Bogolese, Casaltone, di via Giovanni XXIII e il primo tratto che corre sull’argine dell’Enza. Si tratta di percorsi molto utilizzati dai cittadini, che ne fruiscono sia per gli spostamenti quotidiani, che per il fitness e il tempo libero. Il punto di partenza della nuova pista ciclabile di Corte Godi è nel parcheggio di via Matteotti e il punto di arrivo è al centro della frazione a nord di Sorbolo. Il percorso ha rappresentato un importante passo in avanti in termini di sicurezza per quanti intendono spostarsi in bici o a piedi tra i due centri, così vicini. La separazione tra il flusso veicolare della strada provinciale 60 Sorbolo Coenzo

In basso a destra foto aera di Sorbolo, evidenziata in giallo l’area destinata alla Casa della Salute.

Sorbolo è diventato così effettivo, come effettiva la tutela di chi la percorre. “L’opera è stata realizzata per dare la possibilità ai residenti di recarsi a Sorbolo in tutta sicurezza e nel rispetto dell’ambiente e della salute”, spiega il sindaco Angela Zanichelli. Ma la pista ciclabile non ha migliorato solo la sicurezza stradale, ha permesso di separare le fognature delle acque bianche da quelle nere, realizzando per queste ultime un condotto dedicato per convogliare le acque nel depuratore di Sorbolo migliorando sensibilmente le condizioni ambientali della zona. Sono inoltre stati ripristinati e mantenuti tutti i passi carrai esistenti, realizzando anche un passaggio pedonale rialzato, adeguatamente segnalato, per la sicurezza di ciclisti e

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pedoni che attraversano la provinciale all’altezza dello stradello Dei Ferrari. La pista ciclabile è completamente illuminata, nella zona sarà inoltre installato uno speed check per limitare la velocità dei veicoli in transito.

PROGETTO Casa salute I nuovi ambulatori per medici e pediatri L’Ufficio Tecnico comunale, insieme all’Ufficio Tecnico dell’Azienda USL, ha redatto il progetto per la costruzione, sull’ampia area comunale posta in via XXIV Maggio, della Casa della Salute. Si tratta di un progetto importante, che prevede la realizzazione di un blocco di ambulatori per tutti i medici e i pediatri di famiglia, uno per tutti gli ambulatori dell’AUSL e per il servizio sociale comunale e appositi, ampi spazi per la guardia medica e la Croce Rossa, oltre che un’ampia dotazione di verde e di potenziali nuovi parcheggi. Un progetto che guarda al futuro, capace di dare una risposta definitiva e completa, in coeren-

za con le disposizioni normative nazionali e regionali, al bisogno di integrazione dei servizi sanitari e sociali, di stretta collaborazione tra tutti i professionisti della salute, oltre che di continuità e copertura del fabbisogno di assistenza sanitaria anche attraverso adeguati spazi per Guardia Medica e Croce Rossa. «Si tratta - afferma l’assessore alla Sanità Giuseppe Contento - di un progetto importante per la nostra comunità». «Un progetto il cui costo complessivo è di 1.700.000 euro, che potrà essere migliorato, col contributo di tutti i soggetti interessati in fase di stesura della versione esecutiva». «Un progetto - afferma

il sindaco Zanichelli - per la cui realizzazione siamo impegnati a trovare i finanziamenti, sapendo di poter contare su un contributo da parte della Regione e dell’Azienda Sanitaria Locale, e confidando anche nell’apporto di altri enti e fondazioni. Certo concludono - tutto è più difficile in questo periodo di crisi, ma occorre guardare con fiducia al futuro, con fermezza e decisione».

finanziato per circa 32.000 euro dalla Provincia di Parma, con fondi ministeriali, e per i restanti 68.000 euro dal comune di Sorbolo, per questo progetto ed altre migliorie alla scuola. «Con questi lavori - conclude il sindaco Angela Zanichelli - si completa l’importante intervento svolto sulla scuola primaria, partito con il consolidamento strutturale, ma proseguito poi con la sistemazione dei bagni, del cortile interno e con la tinteggiatura e il risanamento della facciata, compresi i serramenti esterni». «Questa è tuttavia la novità più bella: destinare un sottotetto, assai valorizzato dalla copertura in legno, in uno spazio-contenitore d’arte per i nostri bambini, in cui poter collocare le opere donate dall’artista, che ha vissuto a lungo a Sorbolo, paese a cui è rimasto molto legato. Dunque un regalo bellissimo per la scuola e per la nostra comunità, con tutta la riconoscenza che dobbiamo a lui ed alla sua compianta moglie, la signora Renata Fornelli Froni». il mese/ marzo 2014


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Economia

UN FOCUS SULLE OPPORTUNITà PER LE DONNE, PROMOSSE DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA

imprenditoria femminile

Le imprese rosa sfidano la crisi PERIODO DIFFICILE, MA LE DONNE REGGONO SUL MERCATO PIù DEGLI UOMINI. I SETTORI CHE PREDILIGONO: LA RISTORAZIONE E LE ATTIVITà ARTIGIANALI

di ROSARIA FRISINA

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are impresa in tempi di crisi. È una scelta che le donne tendono a prendere sempre di più, nonostante i rischi legati all’apertura di una nuova attività in periodi di congiuntura economica negativa. Cosa le spinge e su quali settori si orientano le scelte imprenditoriali rosa, ce lo spiega Elisabetta Bernardini del Comitato provinciale imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Parma che, dal 2004, anno di costituzione, offre consulenza alle donne che decidono di avviare un’impresa. Quale supporto offrite? “Lo sportello dà le informazioni per l’ apertura di un’attività, dalle procedure burocratiche ai corsi di formazione, ed un supporto nella valutazione della fattibilità dell’idea imprenditoriale, da un punto di vista economico. Capita spesso di incontrare persone che vogliono avviare un’impresa ma senza un progetto finanziario concreto. In questi casi, si cerca di “mettere i bastoni tra le ruote”, nel senso di far presente tutte le questioni pratiche che un business plan deve prevedere. Le donne che si il mese/ marzo 2014

rivolgono allo sportello sono tante. Nel 2012, abbiamo fatto 150 consulenze, con incontri in sede, e 146 via mail. Nel 2013 sono aumentate, i primi sei mesi eravamo già a 250, tra colloqui e contatti via posta elettronica“. Le domande più frequenti? “Richieste di contributi, informazioni operative, un consiglio sulla scelta migliore da fare, qual è il settore che va di più. Chiedono spesso dati sulla congiuntura economica o anche sull’andamento del mercato in base alle zone“. Alcuni consigli ricorrenti? “Iniziare con i piedi per terra, valutando tutto, dalle spese dell’Inps fino al biglietto dell’autobus. Tutto rientra in un business plan. Poi, partire dalle competenze, senza improvvisar-

si. Il mercato in tempi di crisi richiede più che mai: professionalità, preparazione e spirito di sacrificio. Una stessa attività in una stessa via può andare meglio dell’altra proprio perché ha saputo “inventarsi” e fare la differenza. L’importante è valutare bene, analizzare la concorrenza, oggi basta fare ricerche online per avere un quadro di cosa offre il mercato. Poi, consigliamo sempre di fare un giro sul posto, nel quartiere dove si vuole aprire, per vedere come sono organizzate le altre attività, valutare il flusso di gente e la presenza di competitor“. I tempi burocratici di apertura? “Per l’iscrizione in Camera di Commercio, servono cinque giorni, l’iscrizione avviene


Economia Nella foto a sinistra, il video guida per diventare imprenditrice, sul sito della Camera di Commercio. Al centro, i componenti del Comitato provinciale per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di cui presidente è Alessandra Siniscalchi

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online

Sul sito un kit gratuito di autoapprendimento Un aiuto viene dall’online. Collegandosi al sito della Camera di Commercio di Parma w w w.pr.camcom.it / promozione/imprenditoria-femminile è possibile scaricare un utile kit di autoapprendimento. Una guida di accompagnamento alla creazione d’impresa e di supporto alla fase di start-up.

LA CONVENZIONE

Il finanziamento per le imprese femminili Per agevolare l’accesso al credito delle imprenditrici, il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile di Parma ha promosso un’opportunità di finanziamento agevolato, grazie ad una Convenzione siglata tra Camera di Commercio, sei Istituti bancari, i Consorzi fidi e tutte le Associazioni imprenditoriali della provincia. Le imprese femminili del territorio possono così usufruire di prestiti agevolati, con un abbattimento del 2% del tasso di interesse, reso possibile dal contributo finanziario concesso dalla Camera di Commercio. Maggiori informazioni su www.pr.camcom.it

Quali le forme giuridiche più gettonate? “Tendenzialmente, si sceglie la ditta individuale, è la meno impegnativa. Anche la srl ad un euro è molto richiesta, ma bisogna stare attenti perché è vero che sia apre con un investimento iniziale minimo ma poi si è una srl a tutti gli effetti, con tutte le conseguenze amministrative e contabili che comporta“.

na, unendo alla sua formazione di designer competenze manuali da sarta. Ha saputo rinnovare un mestiere antico e rivederlo in un’ ottica di marketing vincente. Le competenze sono essenziali. Ci sono idee apparentemente brillanti che poi però vanno valutate e gestite. Faccio un altro esempio, un progetto di insalateria dove non era stato valutato l’impegno che richiede la garanzia quotidiana di servire insalata fresca. Nell’analisi concreta del piano finanziario l’idea, per quanto bella, non ha trovato seguito“.

Su cosa si investe di più, esempi di successo? “I settori preferiti dalle donne sono la ristorazione e le attività artigianali. In questo ultimo campo, posso fare l’esempio di una sartoria. Titolare una giovane donna che aveva studiato design e che non trovando lavoro ha aperto un laboratorio sartoriale in chiave moder-

Esistono al momento finanziamenti o bandi per supportare nuove imprese rosa? “La Camera di Commercio prevede un finanziamento per le imprese femminili che aprono o rilevano un’attività. Un massimo di 60000 euro, valido per 5 anni, con un abbattimento del 2% del tasso di interesse. Non tutte

online, tramite professionista. Ad aprire ci vuole poco, è restare sul mercato la vera impresa“.

le spese sono ammissibili, viene erogato tramite le cooperative di garanzia e se l’impresa chiude prima del tempo può essere estinto“. Qual è il trend attuale su natalità e mortalità? “La crisi ha acuito l’ingegno e indotto molte donne disoccupate ad inventarsi imprenditrici. Nel 2013, la crisi ha inciso con una riduzione rispetto al 2012, ma l’imprenditoria in rosa “tiene” , più degli uomini. La donna ha un’avversione naturale al rischio e quando prende una decisione è perché ha valutato molto. È un vantaggio per resistere su un mercato così selettivo come quello che si genera in tempi di crisi“. Per contattare il Comitato: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.00 tel. 0521 210257 imprenditoria.femminile@pr.camcom.it il mese/ marzo 2014


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Le imprese chiedono un cambio di passo In ottantamila a Roma per la manifestazione nazionale di Rete Imprese Italia lo scorso 18 febbraio. Numerosa la delegazione di Parma. Lavoro, tasse, burocrazia, credito i punti critici che la politica deve affrontare

«L

a manifestazione del 18 febbraio è stata molto importante. È la prima volta che a livello nazionale si sono mobilitati artigiani e commercianti per portare le priorità delle piccole e medie imprese all’attenzione del governo: è estremamente necessario che le esigenze del tessuto economico, diventino l’agenda del nuovo Governo e non rimangano inascoltate come è successo per mesi!» Non ha usato mezzi termini il presidente di CNA Parma Gualtiero Ghirardi, all’indomani della manifestazione generale organizzata da Rete Imprese Italia, che si è tenuta lo scorso 18 febbraio a Roma, in piazza del Popolo. Un concetto ribadito anche dai commercianti, che ha trovato voce nelle parole di Ugo Margini, presidente di Ascom Parma: «Il tessuto economico che ha manifestato a Roma è quello che garantisce l’occuapzione in Italia, stabilità nel paese, ma non riceve un’adeguata attenzione dal mondo politico e istituzionale. Troppe tasse e troppa burocrazia, stanno soffocando il tessuto imprenditoriale», ha sottolineato Margini. L’iniziativa nazionale ha avuto una grande adesione: sono stati 80 mila i partecipanti, provenienti da tutta Italia. La mobilitazione organizzata dalle associazioni di categoria del

la piccola e media impresa sono il tessuto economico del paese commercio, dell’artigianato e della piccola e media impresa ha funzionato, anche perché ha trovato un terreno fertile, un malcontento generale, causato dalla mancanza di risposte politiche a questa crisi economica che sta durando ormai da troppo tempo. «Eravamo a Roma per sottolineare con forza che non meritiamo questo disinteresse, che

la politica deve rilanciare i consumi e gli investimenti, deve allentare il patto di stabilità per realizzare i lavori, diminuire la fiscalità - hanno aggiunto Ghirardi e Margini- è necessario un cambio di passo, e rivedere il rapporto tra stato e imprese: non è possibile essere sanzionati quando si è debitori e ignorati quando si è creditori».

LAURA CHIARI COMMERCIANTE, PARMA CENTRO

BRUNA TANZI COMMERCIANTE, BERCETO

giuseppe de michele Ristoratore, noceto

«Il momento che stiamo vivendo è difficile e siamo tutti accomunati dalle stesse difficoltà, questo mi ha spinto a partire per Roma» esordisce così Laura Chiari commerciante del centro storico di Parma. «Questa manifestazione è stata soltanto l’inizio - continua Chiari - La parola d’ordine ora è perseverare per far sentire la nostra voce, ripetendo questo tipo di iniziative. Nelle difficoltà c’è stata una grandissima partecipazione. Serve più sensibilizzazione, perché le persone sono spaventate, ma non sono disposte a scendere in campo in prima persona»

«Siamo stanchi tutti di essere oppressi e non possiamo più andare avanti a lavorare senza avere la certezza di arrivare a fine mese, senza le risorse per pagare almeno le utenze». Sono queste le parole della Signora Tanzi Bruna, titolare di un negozio di elettrodomestici e di una orificeria di Berceto. «Dopo questa iniziativa mi aspetto che il governo e chi ne ha le competenze si impegni ad adeguare le imposte alla situazione Europea che è molto più favorevole di quella attuale nel nostro Paese».

«Abbiamo ritenuto giusto partecipare perché i tempi sono maturi per far capire che siamo ormai arrivati al limite della pressione fiscale sopportabile» sono queste le parole di Giuseppe De Michele ristoratore di Noceto, che continua «noi speriamo che Rete imprese Italia sia il collegamento giusto per non far cadere nel vuoto la nostra protesta, è importante che ora i provvedimenti siano adeguati alle richieste palesate con l’iniziativa del 18 febbraio, senza dover arrivare ad azioni più dure, per creare un disservizio maggiore».

Gli Interventi

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In queste pagine alcune immagini della manifestazione che si è tenuta a Roma, in piazza del Popolo, lo scorso 18 febbraio

GIANMARIA PACCHIANI VIDEOMAKER, PARMA

Roberto bianchi produzione macchinari, fidenza

Rosa curati estetista, parma

“Ho partecipato alla manifestazione per dimostrare solidarietà verso tutti i colleghi in difficoltà, per dimostrare la nostra unione e chiedere alle istituzioni provvedimenti in grado di risolvere i problemi che di fatto abbiamo”, ha dichiarato Gianmaria Pacchiani, videomaker parmiigiano. “La manifestazione è particolarmente riuscita - e aggiunge - è stato un segnale forte dato al nuovo governo, che ora deve mettersi all’opera con nuove politiche economiche e finanziarie per dare segnali concreti come la riduzione di almeno una tassa”.

Roberto Bianchi produttore di macchinari alimentari è andato fino a Roma per dimostrare le difficoltà della imprese. “Ormai era il momento di farsi sentire e vedere; siamo giunti ad un livello di oppressione che non possiamo più sopportare. Siamo noi che facciamo girare l’economia e creiamo il Pil del Paese, per questo il governo deve ascoltare anche il nostro punto di vista. Ora ci aspettiamo dei provvedimenti immediati in particolare sul cuneo fiscale e sulla semplificazione burocratica”.

“Vedo troppe aziende chiudere e l’accesso alle banche è diventato pressoché impossibile o difficoltoso”. Sono queste le parole di Rosa Curati, estetista che ha deciso di partecipare alla manifestazione con entusiasmo perché crede nell’importanza di far sentire la propria voce. La signora Curati continua “il governo deve attivarsi con nuove politiche, ma non è il solo che deve operare a favore delle piccole imprese, anche i mass media e la stampa devono interessarsi alle nostre problematiche per dare risalto alle nostre iniziative”.

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Piazza Ghiaia, sarà tutta un’altra storia? Dopo la chiusura del piano -1 si torna a discutere sul futuro della Ghiaia Tra errori passati e sviluppi futuri tornano in auge la possibilità di un mercato alimentare continuativo e l’ipotesi di rendere a rotazione almeno una parte dell’attuale parcheggio

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erve una svolta per rilanciare lo storico mercato. Quante volte lo abbiamo sentito negli ultimi anni. Il tempo passa, i consumi sono sempre più ridotti e intanto piazza Ghiaia cerca di resistere. L’argomento è tornato all’attenzione di tutti nelle ultime settimane: non è semplice, ma il futuro, e anche il presente di piazza Ghiaia, deve essere di nuovo reinventato. Dopo la chiusura del piano meno uno avvenuta alla fine del 2013, si è riacceso il dibattito sulla destinazione d’uso di una delle piazze storiche - per tradizione, valore e frequentazione - della nostra città. La sofferenza di piazza Ghiaia non è una questione recente, ma inizia ancor prima dei lavori di ristrutturazione. Già a fine anni Novanta, infatti, un’indagine commissionata da Ascom parlava di uno stato di crisi della piazza causato dalla difficoltà d’accesso, da problemi strutturali e architettonici e dalla necessità di un rilancio dei consumi e dell’immagine commerciale del comparto. Il continuo ritardare poi della sua riqualificazione ha allontanato piano piano i consumatori dalla sua frequentazione fino ad arrivare alla situazione di oggi, aggravata dalla crisi generalizzata dei consumi. Come rimediare lo stanno cercando di capire

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rilanciare i consumi ma anche la sua frequentazione Associazioni, commercianti, istituzioni. Lo abbiamo letto recentemente sui quotidiani, lo abbiamo visto in tv, lo ascoltiamo per strada passeggiando per il centro e entrando nei negozi sopravvissuti sulla piazza. C’è chi sostiene, come è stato ricordato durante una recente puntata di Parma Europa lo scorso febbraio, che fondamentale sarà mettere a rotazione

almeno una parte dell’attuale parcheggio e dare una continuità all’offerta mercatale della piazza. Se le difficoltà persistono, la speranza di tornare ad avere una Ghiaia propulsore dei consumi quotidiani in centro storico non è venuta meno. Insomma, il destino di piazza Ghiaia continua a far discutere, ma nuove


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la parola ad ASCOM

La voce dell’associazione Un mercato alimentare continuativo, di qualità e tipico; un parcheggio a servizio della piazza; iniziative strutturate e attrattive. Le associazioni di categoria da anni sostengono che il vero rilancio della Ghiaia, o almeno il tentativo di un nuovo decollo, non può non prescindere da questi tre elementi. La crisi sta colpendo tutto il comparto del commercio in generale, ma la Ghiaia è probabilmente stata penalizzata anche da un progetto di riqualificazione che fin dall’inizio non sembrava adattarsi alle reali esigenze del comparto. «La Ghiaia è aggravata da un progetto originario sbagliato - spiega Enzo Malanca, direttore generale Ascom Parma - in modo particolare il piano -1, sempre contestato dalla associazione, un errore di marketing commerciale preannunciato. Per quanto si sia cercato di trovare attività e spingere per il loro funzionamento, il piano -1 rimane commercialmente difficile. Contemporaneamente il mercato in generale ha dovuto fare i conti con una crisi che ha visto una significativa riduzione dei consumi». «Anche la questione parcheggi non è di minore importanza: la Ghiaia per funzionare ha le necessità di essere servita da un parcheggio a rotazione, che permetta ai consumatori di accedere agevolmente agli acquisti e ai

consumi» specifica Malanca. La situazione economica non è certo favorevole ad un nuovo rilancio del comparto, anche se «la Ghiaia continua ad avere in sé molte potenzialità tiene a sottolineare il direttore di Ascom - Serve un lavoro condiviso che porti malanca «in ad un miglioramento complessivo del- primis occorre la sua offerta. Anche perché dietro ad un parcheggio a ogni negozio abbiamo una famiglia». rotazione» E a chi sostiene che le difficoltà del commercio e quindi anche della Ghiaia siano dovute ad un nuovo modo di fare acquisti da parte dei consumatori, attraverso la rete e internet, Malanca risponde: «che la Ghiaia deve recuperare anche un gap di frequentazione, venutosi a creare negli anni d’attesa della riqualificazione. I parmigiani devono riabituarsi a frequentare la Ghiaia e ciò è possibile trovando solo proposte continuative affiancate da iniziative di qualità».

scelte devono subito essere messe in campo, adeguate a quelli che sono i reali consumi della nostra città, alle sue esigenze, alla sua vocazione. In queste pagine alcune fotod’archivio di eventi e iniziative realizzate negli ultimi anni in piazza Ghiaia

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Ecco le novità fiscali 2014 per le dichiarazioni annuali IVA Pochi ed irrilevanti i cambiamenti apportati al modello ministeriale, nuovi righi nel quadro E e nel quadro F per l’aumento dell’aliquota IVA. Per il calcolo del pro rata, nella compilazione occorre tenere distinte le operazioni indetraibili da quelle detraibili

E

lenchiamo le scadenze consuete, dal mese di marzo proseguono le tradizionali scadenze delle comunicazioni e dichiarazioni annuali per il 2013. Il 2014 porterà grosse novità in tema di rivalutazione beni d’impresa e quote societarie, redditometro e rientro dei capitali all’estero. Sono temi di grande impatto in particolar modo sul futuro risparmio di imposte o sanzioni che andranno a generare. Saranno temi approfonditi nei successivi numeri.

novità fiscali 2014 Le novità, oltre quelle sintetizzate nella tabella, sono le seguenti: -- Si conferma con la pubblicazione sulla G.U. del 24 febbraio 2014 l’ effettiva esclusione dalla lista dei pa-

scadenze SCADE IL

ADEMPIMENTO

17/03/2014 Liquidazione IVA mensile – ritenute d’acconto febbraio 2014 17/03/2014 Tassa bollatura registri 17/03/2014 Liquidazione IVA annuale 2013 (senza utilizzo della rateizzazione in UNICO) 17/03/2004 Dichiarazione di intento 25/03/2014 Intrastat 16/04/2014 Liquidazione IVA mensile – ritenute acconto marzo 2014-dichiarazioni di intento

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esi black list della Repubblica di San Marino; E ’ tempo di parlare delle dichiarazioni fiscali relative all’anno 2013. Il primo modello da compilare è la dichiarazione annuale IVA. Pochi e irrilevanti sono i cambiamenti ap-

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portati al modello ministeriale. Sono state introdotte sia nel quadro E che nel quadro F nuovi righi per effetto dell’aumento dell’aliquota IVA. Calcolo PRO RATA in dichiarazione annuale IVA: come già noto per chi effettua operazioni attive IVA in esenzione ai sensi di alcuni punti dell’art. 10 del DPR 633/72, è necessario il calcolo del pro rata, operazione mediante la quale viene limitata la detraibilità dell’iva assolta sugli acquisti, in sede di dichiarazione annuale pertanto chi effettua tali operazioni deve calcolare un pro rata relativamente al recupero dell’iva sulle operazioni passive. Quest’anno il modello annuale è stato implementato di un rigo nel quadro VF, ci troviamo pertanto a dover tenere distinte le operazioni indetraibili seguendo la sottoelencata distinzione: Rigo VF18 indetraibilità IVA oggettiva, Rigo VF19 indetraibilità IVA per pro rata;

Rubrica curata da Commercialisti Boldrocchi Pierluigi, Damini Elide, Lovati Roberto Tel: 0521 464711 FAX 0521 464760 e-mail: consulenza.bdl@gmail.com il mese/ marzo 2014


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Dott. FABRIZIO TORELLI Economia

specialista in:

FISIOTERAPIA POSTUROLOGIA NEUROFISIOLOGIA OMOTOSSICOLOGIA Valutazione approfondita e personalizzata: diagnosi specifica Proposte terapeutiche diversificate e prive di effetti collaterali Mantenimento del benessere psicofisico tramite idoneo stile di vita K^V AV\d HXjgd! , " )(&') EVgbV iZa# %*'& '*-*,& " 8Zaa# ((- (-'&'*+ " lll#[VWg^o^didgZaa^#^i Eda^VbWjaVidg^d ;^icZhh 8ZciZg BZY^X^cV YZaaV HVajiZ K^V <Va^aZ^! . " EVgbV " iZa# %*'& '-).(* il mese/

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Salute&Benessere

La salute vien mangiando! Poche regole, ma efficaci Una colazione ricca aiuta ad affrontare la giornata lavorativa. Un pranzo sobrio e leggero favorisce le attività pomeridiane, la cena, invece deve essere molto digeribile per favorire il sonno. n’alimentazione varia ed equilibrata è un requisito fondamentale per una vita in salute. Oltre a incidere sul benessere psico-fisico rappresenta uno dei principali strumenti a disposizione di tutti per contrastare l’insorgenza di alcune tra le più diffuse malattie cronico-degenerative. Colazione, pranzo e cena sono i tre pasti principali, che non vanno mai saltati e che possono essere intervallati da spuntini a base di frutta o yogurt magro. Ecco quindi alcune indicazioni per migliorare i comportamenti nutrizionali a tavola. Attenzione! Si tratta semplicemente di consigli per una buona pratica nutrizionale. Se invece si intende seguire una dieta per perdere peso è bene rivolgersi a professionisti (vedi box), che sapranno definire un regime alimentare personalizzato. In presenza di particolari malattie, è sempre bene chiedere al proprio medico.

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LA PRIMA COLAZIONE È un pasto importante che prevede un contributo calorico non inferiore al 20� del fabbisogno giornaliero. Una prima colazione “giusta”, infatti, migliora le prestazioni a scuola, al lavoro e nello sport. Non devono mancare: latte parzialmente scremato (1 bicchiere) o yogurt magro al naturale o alla frutta (un vasetto) con fette biscottate o biscotti secchi o cereali o pane comune, anche integrale; occasionalmente dolci da forno (es. ciambella, crostata). Attenzione! Caffé e tè non sostituiscono il latte. IL PRANZO Deve essere sobrio, vario e leggero, per favorire la ripresa delle attività pomeridiane. È importante scegliere porzioni non abbonil mese/ marzo 2014

danti e condite in modo semplice. È consigliato un primo piatto a scelta tra: pasta o riso; pastina in brodo di carne magra o vegetale; minestrone di verdura con pasta o riso; minestra di legumi senza pasta. Secondo piatto a scelta tra: carne (massimo 4 volte la settimana); pesce (2-3 volte la settimana); legumi (2-3 volte la settimana), uova (1-2 volte la settimana); formaggio (2 volte la

A colazione il latte

pasta fredda con verdura e, a scelta, prosciutI NUMERI CRISI: to cotto, uovo, DELLA formaggio o legumi, oppure un’insalata di verdure miste con formaggio magro tipo mozzarella o tonno sgocciolato. LA CENA Nell’ultimo pasto della giornata, per favorire una buona digestione e un sonno ristoratore, è bene mangiare alimenti leggeri, piatti

al mattino è meglio partire energici

settimana); salumi (1 volta la settimana). Contorno: verdure cotte o crude, meglio fresche e di stagione. Un panino di pane comune o integrale con poca mollica. Frutta fresca e di stagione. PER CHI PRANZA FUORI CASA Scegliere un locale che permetta di consumare il pasto seduti; limitare il consumo di panini, tramezzini, tranci di pizza. Se si consuma il cestino portato da casa bilanciare il pasto scegliendo un piatto unico come riso o

nutrienti, ma cotti in maniera salutare. Per il primo piatto si può scegliere tra pasta, riso o altri cereali, meglio se in brodo; minestrone di verdura con pasta o riso; minestra di legumi con poca pasta. Per il secondo piatto, variando rispetto al pranzo, scegliere tra: carne (meglio se bianca); pesce; legumi; uova, formaggio (meglio se non stagionato); salumi (meglio il prosciutto crudo o cotto sgrassati, la bresaola). Come per il pranzo, aggiungere, pane, verdura e frutta.


Salute&Benessere

consigli per una Alimentazione corretta. un buon comportamento a tavola è la premessa per prevenire numerose malattie cronico degenerative

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QUESTO Sì! ––olio extravergine di oliva, di mais, di arachide ––(max 3 cucchiai da minestra) ––erbe aromatiche, aceto e limone ––cottura al forno, alla piastra, alla griglia, al vapore

––sale iodato (solo per cucinare) ––zucchero (massimo un cucchiaino da caffè) ––bere 6 - 8 bicchieri di acqua al giorno ––mangiare lentamente ––fare la spesa a stomaco pieno

QUESTO NO! ––olio di semi vari ––grassi idrogenati (es. margarina) ––salse a base di uova ––insaporitori (es. dado) ––fritti ed intingoli ––cibi pronti, precotti e prefritti ––bibite gassate e zuccherate ––saltare i pasti

DOVE RIVOLGERSI Per ottenere tutte le informazioni relative alla nutrizione e valutare il proprio modello alimentare, occorre riferirsi all’ambulatorio di Dietetica e Counselling Nutrizionale dell’Azienda USL alla Casa della Salute Parma Centro, in largo Natale Palli n°1 (terzo piano). Per accedere al servizio è necessaria la ricetta con la richiesta di “visita dietologica” del medico di famiglia e la prenotazione, chiamando il numero verde 800.629.444, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, il sabato dalle 8 alle 12. Il servizio è rivolto alle persone di età compresa tra i 18 e i 50 anni.

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Salute&Benessere

Area giovani Avis: donare anche solo il proprio tempo libero Avis Comunale e Panthers in visita all’Ospedale dei bambini: la generosità dei donatori è decisiva per il recupero della salute dei piccoli pazienti

Le attività:

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asceva sette anni fa l’Area Giovani e Sport di AVIS Comunale Parma, un’idea che nel tempo si è trasformata in un vero e proprio progetto concreto all’interno del quale è cresciuto un gruppo di giovani volontari.Lo scopo è diffondere il messaggio di AVIS sensibilizzando i cittadini, in primis gli sportivi, non solo al dono del sangue, ma anche a dedicare un po’ del loro tempo libero al mondo del volontariato. L’area Giovani è aperta a tutti e non occorre donare sangue per farne parte, l’importante è avere voglia di dedicare con costanza e amore un po’ del proprio tempo libero per gli altri, perché c’è sempre bisogno di volontari, al pari dei donatori.

Sport: Tornei di calcio a 5, Trofei di calcio e pallavolo AVIS Parma, collaborazioni con UISP – CSI – CUS – Oltretorrente Baseball – Crociati Parma e partecipazione dei Panthers Parma testimonial AVIS. Eventi: Feste di Quartiere, Gazebi informativi, sfilate e concorsi, Concerti, Camminata delle Torri, Caccia al tesoro ecologica, Castagnata, Partecipazione a BefanAvis, Raccolta fondi per “un auto per AVIS”. Progetti Sociali: Torneo di calcio balilla con Assistenza Pubblica, Torneo di Boowling integrato e Sboccia l’amicizia con Libertas Sanseverina Parma, ParmaFacciamoSquadra con Forum Solidarietà e Comune di Parma, Visita all’Ospedale dei Bambini con GiocAmico. Comunicazione: profilo Facebook AVIS Parma con 5000 amici, Canale Youtube AVIS Parma, Creazione dei 2 QR code, un ufficio stampa. Progetti Futuri: AVIS manterrà i contatti e le partecipazioni con Panthers Parma, Tornei invernali ed estivi con CSI e Oltretorrente Baseball. Quest’anno gli eventi sono: la camminata delle Torri e la Castagnata nei

APPUNTAMENTI 31 maggio/2 giugno 2014 - AVIS Parma Cortile San Martino in collaborazione con AMICI DI CORTILE SAN MARTINO organizza la gita di tre giorni (due notti) in Provenza e Camargue. Visita alle città dii Avignon - Nimes - Aigues Mortes Saintes Maries de la Mer - Grasse. Il costo di partecipazione è di 175€ a persona in camera doppia, comprensivo di viaggio a/r in pulman G.T. pernottamenti e colazioni nell’Hotel IBIS Pont de l’Europe di Avignon, Ingresso e visite guidate al Palazzo dei Papi e Pont d’Avignon, Assicurazione infortunio. La gita è aperta a TUTTI la caparra di 100€ dovrà essere versata il 10 marzo, mentre il saldo entro il 2 maggio. Le prenotazioni possono giungere in facebook tramite messaggio privato a Massimo Popoli o Angelo Bonvissuto, oppure alla mail: avis_s.martino@libero.it o telefonando ai seguenti numeri: Angelo: 3483206361 - Massimo:3472430015 - AVIS C.S.Martino: 3491510946 16 marzo - Gazebo e Lotteria Avis in Via D’Azeglio in occasione della Fiera di San Giuseppe.

centri commerciali Torri e la partecipazione ad eventi in particolare nel centro storico a fianco di AVIS Ghiaia e I Nostri Borghi, oltre ai progetti a fianco dei bambini dell’oncologico pediatrico e ragazzi diversamente abili.

CONSEGNATE LE CHIAVI DI “UN’AUTO PER AVIS”

Il 2 febbraio 2014 è nata Via Laurinsich Su proposta dell’AVIS Comunale di Parma, il 2 Febbraio il Comune intitola ad Alessandro Laurinsich una pubblica via cittadina, onorando la memoria di un uomo straordinario, che lasciò alla nostra città un importante eredità culturale, scientifica e valoriale, di cui tutti gli Avisini sono estremamente riconoscenti ed orgogliosi. il mese/ marzo 2014

Sabato 8 febbraio i Presidenti di Euro e Centro Torri hanno consegnato ad AVIS Parma le chiavi di un mini-van, frutto della collaborazione tra il Parco Commerciale e l’Associazione di volontariato. L’auto, una Caddy Ecofuel Comfortline 5 posti a metano, acquistata presso la concessionaria Baistrocchi di Parma servirà per il trasferimento di sacche di sangue e plasma dal Centro Prelievi di Parma al Centro Trasfusionale dell’Ospedale Maggiore, oltre che per il trasporto delle équipe mediche. Insieme ai tantissimi giovani volontari dell’Associazione Avis di Parma erano presenti alla consegna il Presidente di AVIS Provinciale di Parma Giuseppe Scaltriti, Luigi Mazzini Presidente AVIS Comunale Parma, il presidente di Euro Torri Gianni Castaldini e il presidente di Centro Torri Giancarlo Fontana.


Salute&Benessere

Le dimensioni del nostro vivere quotidiano Dallo spazio mentale allo spazio dei cinque sensi

I

mmaginiamo di viaggiare su un binario che corre in una vallata congiungendo due città. Ora chiudiamo gli occhi ed annusiamo questa pagina. Mentre assaporiamo il suo odore stiamo dimorando nella prima città. Quando ci ritroviamo a pensare “non ci riesco, non lo faccio” oppure “dopo dovrò andare…” abbiamo attraversato la vallata e siamo giunti alla seconda città. Quest’ultima è il luogo della nostra mente. È lì dove fantastichiamo, elaboriamo concetti, ricordiamo. È lì dove ci preoccupiamo, ipotizziamo futuri incerti, ricostruiamo passati conosciuti e sconosciuti. È il luogo della risoluzione di problemi, della formulazione di giudizi. È lo spazio che ci porta lontano. È lo spazio dove siamo distanti. Vi è mai capitato di vivere un’esperienza nuova, magari che desideravate da tanto, e trovarvi poi immersi nelle vostre preoccupazioni? Oppure di avere accanto la persona che amate o un figlio avendo la sensazione di essere distanti? O ancora

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Appuntamenti I corsi si svolgono in cicli di quattro incontri a cadenza settimanale. MAGGIO: CONDURRE LE EMOZIONI Condurre le emozioni in direzione della vita che desideri per viverle senza esserne travolto. Conduttori: Dott.ssa Cristina Magni, Dott.ssa Jennifer Faietti Date: venerdì 9-16-2330 maggio 19.30-21.00 MINDFULNESS La meditazione nella cultura occidentaleCorso teorico-pratico Conduttori: Dott. Nicola Maffini, Dott. Enea Filimberti Date: sabato 10-17-2431 maggio 10.30-12.00 GIUGNO: Consapevolezza corporea Incontro singolo Condurre le emozioni Corso Avanzato Mindfulness Corso Avanzato

di non ricordarvi il sapore di ciò che avete mangiato durante l’ultimo pasto? Questo è ciò che ci accade viaggiando da una città all’altra: mentre siamo in un luogo, seppur incantevole, non possiamo essere contemporaneamente in un altro. Mentre siamo nella città della mente, non possiamo essere nella città delle esperienze sensoriali. E viceversa mentre siamo ancorati all’esperienza dei cinque sensi, ci distanziamo dai nostri pensieri, dalle preoccupazioni e dalle previsioni, dai giudizi e dai rimuginii. Mi capita ogni giorno di correre più volte su questo binario. Al lavoro agganciata da preoc-

cupazioni sulla relazione con i colleghi, sul fare bene, su ciò che sarà, e viaggiare poi verso il pieno ascolto dell’altro, l’espressione dei suoi occhi, il tono della mia voce mentre rispondo. A casa, finalmente accarezzata dall’acqua calda della doccia, dal profumo del bagnoschiuma, ritrovarmi poi persa nei sogni ad occhi aperti, nelle previsioni su un futuro incerto, nei giudizi sulla giornata. E ritrovarmi improvvisamente nel timore di essere una mamma sbagliata, nel rimuginio su ciò che è stato, per spostarmi poi alla sensazione sulla pelle di mio figlio che mi abbraccia, il profumo delle sue mani e dei

I conduttori dei corsi possono essere contattati attraverso il Poliambulatorio per colloqui di consulenza individuale.

suoi capelli. Vi siete mai accorti di vivere un’esperienza simile? Nessun luogo è sbagliato e nel viaggiare possiamo divenire consapevoli della dimensione in cui ci troviamo. Coltivare la consapevolezza delle esperienze che stiamo vivendo può consentirci di scegliere più liberamente dove dirigerci e di agganciarci al momento presente, dimorando nel contatto con l’esperienza sensoriale anche mentre la nostra mente è in preda alla tempesta. il mese/ marzo 2014


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Salute&Benessere L’esperto risponde

GNATOLOGO, quando andarci? Dal bruxismo al blocco mandibolare, come riconoscere i sintomi e ricorrere allo specialista

Nella foto, Giorgio Dalcò, gnatologo dello Studio Dalcò & Franchini di Parma. Nell’immagine in basso, applicazione di un bite

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isturbi delle articolazioni temporomandibolari, difficoltà all’apertura e chiusura della bocca, bruxismo. Sono alcuni dei disturbi più frequenti che necessitano della visita di un gnatologo. Ovvero uno specialista medico che ha competenze nella risoluzione di disordini occlusali, articolari e muscolari connessi ai denti, alle articolazioni temporo-mandibolari, ai muscoli della masticazione e al sistema nervoso. “ Gnatologia viene dal greco gnatos e logos, studio della mandibola. La visita gnatologica è fondamentale per risolvere alcuni problemi di cui spesso si tende ad ignorare l’origine – spiega Giorgio Dalcò, gnatologo dello Studio odontoiatrico Dalcò&Franchini di Parma -. Esiste tutta una serie di patologie legate alla masticazione, alla deglutizione, alla postura, che sono in stretta correlazione con le articolazioni temporo mandibolari, possono derivare da malocclusioni, da protesi, trattamenti odontoiatrici, ortodontici e traumi”. Come procede quindi il gnatologo? il mese/ marzo 2014

“La prima visita dallo gnatologo consiste nel raccogliere tutte informazioni cliniche generali sul paziente, si esegue una valutazione dello stato masticatorio e della struttura mandibolare, tutti quei dati che servono per stabilire una terapia che consenta di ripristinare una corretta funzionalità”. Tanti i problemi che possono richiedere una visita. “Si va dalle lussazioni mandibolari alle difficoltà di apertura della bocca fino al bruxismo, che è uno dei problemi più ricorrenti e anche conosciuti– continua Dalcò - il bruxismo consiste in un disturbo che porta al serramento dei denti, le cause variano da persona a persona, spesso ha origine da fattori di stress e da alterazione dell’occlusione dentale, quindi da problemi odontoiatrici – aggiunge - è un contatto insistente e prolungato tra i denti superiori ed inferiori, può essere diurno o soprattutto notturno e causa un’alterazione della struttura dei denti e di tutto l’apparato stomatognatico”. In questo caso, lo specialista dovrà intervenire per

indicare la cura necessaria per risolvere il problema, con soluzioni che vanno dal bite fino al ripristino corretto della occlusione in armonia con l’articolazione. Ma come riconoscere i sintomi e capire che si ha bisogno di una visita? “Spesso si sottovalutano i sintomi, che però sono facilmente riconoscibili – aggiunge Dalcò -. Oltre alle cefalee, dolori cervicali e altre sintomatologie, come fastidio all’orecchio, che non sempre il paziente capisce che sono associate ad un problema gnatologico, sicuramente segnali evidenti che non possono essere ignorati sono i rumori articolari all’interno dell’orecchio o schiocchi a livello dell’articolazione temporo mandibolare, il dolore nella masticazione, il fastidio nell’aprire la bocca, vertigini e perdita di equilibrio – conclude - si tende invece ad arrivare dal dentista solo in caso estremo di blocco articolare che richiederà poi l’intervento terapeutico e le manovre di sblocco e la succesiva terapia per ripristinare la corretta funzione dell’articolazione”. Seguendo la scuola del luminare Alfredo Modesti, gnatologo di fama mondiale, la terapia di queste disfunzioni è esclusivamente medica e assolutamente non chirurgica. Studio associato Dalcò e Franchini via Montanara 15 Parma tel: 0521255980


Salute&Benessere

Celebrate la “Festa della donna” con una buona postura: seguite questi semplici consigli posturali –– Quando portate la borsa, il peso di questa non dovrebbe superare il 10% del peso del proprio corpo. Accertarsi di cambiare spalla sulla quale portate la borsa per ridurre la tensione muscolare e distribuire equamente il peso della borsa. –– Se indossate scarpe con i tacchi, metteteli bassi e quadrati per supportare i piedi. –– Quando siete in piedi, spingete spalle e mento indietro e contraete gli addominali. –– Sedetevi dritte! Scegliete una sedia che vi permetta di tenere la schiena dritta e le spalle indietro.

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Un regalo per l’8 Marzo: La festa della Postura! Festeggiamo questa data dedicata a tutte le donne con un regalo per la loro salute: la Chiropratica Posturale BLV Chiropratica Srl Via Mazzini 1 - Parma 43121 - Tel. 0521 285 258 blv@blvchiropratica.it - Seguiteci su Facebook!

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onne, è tempo di raddrizzarvi! La vostra salute dipende da questo! Una corretta postura inizia con un corretto allineamento della colonna vertebrale. Se vi prendete cura di lei, la vostra spina dorsale si prenderà cura di voi. Una buona postura significherà molto nel mantenervi giovani col passare degli anni, vi farà sembrare più magre in un attimo e aumenterà la sicurezza nel vostro aspetto. I benefici di mantenere una postura sana sono molto più che semplicemente superficiali. Sebbene possa sembrare che una schiena incurvata vada di pari passo con l’avanzare dell’età, potete prevenire la caratteristica “gobba” e la degenerazione delle vertebre della spina dorsale, con delle corrette abitudini posturali e con trattamenti di Chiropratica

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corpo inizia a cambiare nuovamente forma. Il corretto allineamento della spina dorsale durante questo periodo assicura la corretta postura e funzionalità del corpo. Con l’età poi, il corpo della donna continua a cambiare dopo la menopausa. In questo periodo infatti le donne tendono ad avere muscoli più deboli attorno alla spina dorsale e una maggiore degenerazione delle vertebre rispetto a quanto accada agli uomini. Ricordate, la qualità della vostra salute dipende dall’allineamento posturale della spina dorsale. Potete prevenire problemi di salute e mantenere una buona postura durante tutto l’arco della vita. Per fare una valutazione della spina dorsale, prendete appuntamento per un’analisi posturale con i dottori di BLV Chiropratica Srl.

Posturale. La salute è data dall’insieme delle perfette curve...della spina dorsale. Una buona postura mantiene la naturale curva del collo, della spina dorsale e della zona lombare. Una curvatura accentuata o minore della spina dorsale possono causare anormalità posturali portando stress ai muscoli paraspinali e interferendo con le funzioni degli organi interni. Vi sono alcune speciali considerazioni posturali che le donne non dovrebbero sottovalutare. Durante la gravidanza per esempio, la curva della zona lombare si accentua e cambia la forma dei fianchi, permettendo di creare lo spazio per lo sviluppo del bambino. Le donne dovrebbero inoltre essere molto attente alla postura dopo il parto. Dopo la nascita infatti il il mese/ marzo 2014


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Sport

a cura di matteo sartini

Sport e disabili, Parma c’è Per la prima volta, un sito che raccoglie tutta l’attività sportiva per disabili tra Parma e Provincia

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i vedi andare a canestro. Li vedi correre, andare in bicicletta, nuotare. Li vedi praticare rugby, pallavolo, canotaggio. Con la stessa forza e passione di tutti. E come fai, dopo, a chiamarli disabili? A Parma, in questo settore, c’è una grande novità: per la prima volta, nasce una piattaforma che riunisce tutto il mondo dello sport per disabili. L’indirizzo è www.abiliallosport.it, e si tratta di un portale che raccogli tutte le specialità sportive per i diversamente abili, capace di offrire informazioni e novità a tutti coloro interessati all’argomento. News, risultati, appuntamenti in calendario nella nostra Provincia: uno strumento imprescindibile, ed un esperimento pilota che potrebbe, perché no, essere esportato in tutta Italia. Partito nello scorso ottobre, risulta ancora un “Work in Progress” per diverse sezioni, e alcuni sport non sono ancora praticati tra Parma e Provincia, ma le potenziali-

tà per un forte sviluppo della piattaforma ci sono tutte. I promotori del sito internet? Presto detto. In testa, la Provincia di Parma, in particolare con l’Agenzia provinciale per lo Sport, guidata da Walter Antonini. Poi, il Comitato Paralimpico di Parma, l’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) e l’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettive e/o Relazionali). Infine, lo Special Olympics, l’associazione sportiva inter-

nazionale fondata dalla famiglia Kennedy, che organizza, con cadenza quadriennale, i Giochi Olimpici Speciali (da non confondere con le Paraolimpiadi, organizzate dal CIO e dal CPI, Comitato Paralimpico Internazionale). A Parma, sono molte le società sportive che organizzano attività per i disabili, anche ad alto livello: in prima fila il basket in carrozzina, con la Gioco Basket in serie A2 e la Magik Basket, attivissima nel settore giovanile. Kyu Shin do Kai, Karate Shin nen Dojo A.S.D., Ju-jitsu Kobudo e Judo Center ASD organizzano corsi nelle arti marziali, mentre la collaborazione tra US Acli Parma, PGS Lauda e Polisportiva Gioco permette di praticare il Sitting Volley. A Parma c’è una solida realtà, che permette a tutti di praticare lo sport preferito. Basta connettersi, e scendere in campo.

Una piattaforma online che riunisce tutta l’attività sportiva per disabili del territorio

Calcio giovanile

Nuoto

Non basta il fenomeno Cerri: il Parma, nel prestigioso Torneo di Viareggio, disputato ogni anno dalle formazioni Primavera delle più importanti squadre del mondo, si ferma ai quarti di finale, battuto per 2 a 1 dalla Fiorentina, a sua volta poi eliminata dal Milan, campione del torneo, in semifinale. Il Parma si è comunque fatto onore eliminando Spezia, Desportivo Brasil e gli uzbeki del Pakhtakor nei gironi eliminatori, quindi il Torino per 4 a 1 negli ottavi di finale. Cerri è capocannoniere del torneo con 6 reti. Una curiosità: per la prima volta nella storia del Torneo, arrivato alla sessantaseiesima edizione, la finalissima vede di fronte le stesse squadre dell’anno precedente: Milan e Anderlecht.

Si sono disputati a febbraio i Campionati Regionali della Federazione Italiana Nuoto, e un’atleta parmigiana è balzata agli onori delle cronache: si tratta di Alessia Ferraguti, la giovanissima nuotatrice cresciuta nel Nuoto Club 91, come i più noti Scarica e Bocchia, e pronta a tuffarsi nell’avventura dei Campionati Nazionali, sia giovanili che seniores, che si disputeranno ad aprile a Milano. A Forlì, Alessia ha vinto 6 ori, due individuali e 2 nelle staffette, e un argento, tutti nella categoria junior 2: ha trionfato nei 50 e 200 rana, nei 200 stile e nei 200 misti, e nelle staffette 4 x 100 e 4 x 200. “Solo” un secondo posto invece nei 50 stile libero.

Torneo di Viareggio, il Parma si ferma ai quarti

il mese/ marzo 2014

Alessia Ferraguti sbanca i campionati regionali FIN


Sport Il libro

Tra autodistruzione e successo, Agassi è sempre il numero 1 “Open”, la biografia di Andrè Agassi, è un libro davvero imperdibile. Mostra l’odio atavico che il grande campione sviluppa, fin da bambino, proprio per il suo sport, insieme alla consapevolezza di avere doti tennistiche da fuoriclasse. Tra autodistruzione e successo, un viaggio incredibile dentro il tennis, dietro alle quinte, e agli aspetti più oscuri dei grandi campioni che Agassi ha conosciuto. “Open”, di Andre Agassi, 502 pagine, 20 euro, Einaudi editore.

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L’APPUNTAMENTO

I Panthers alla caccia del quinto titolo, domenica 16 marzo Il 16 marzo sarà l’ora dell’esordio casalingo dei Parma Panthers, alla caccia del quinto titolo nazionale consecutivo. L’appuntamento è fissato per le ore 15 allo stadio XXV Aprile di Moletolo del rugby. L’avversario non è banale: si gioca contro i Giants di Bolzano, gli ultimi a vincere un Italian Super Bowl prima della dittatura bianconera. Sarà quindi l’occasione per festeggiare il titolo dello scorso anno, affrontare i vecchi rivali, oppure, per chi è digiuno di questo sport, conoscerlo più da vicino e magari appassionarsi alle sue regole. Per i biglietti, basta recarsi alle biglietterie dello stadio XXV Aprile il giorno della partita.

“La mia avventura a Parma” Andrew Papoccia, dal 2005 allenatore della squadra di football della nostra città, punta al quinto titolo consecutivo. “Ho un gruppo fenomenale, ha capito che la squadra è tutto”

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na dittatura senza ombre di incrinature, una leadership che dura da quattro anni e punta a non mollare lo scettro del comando. Il binomio Parma Panthers/Andrew Papoccia sta diventando rapidamente sinonimo di successo, e si appresta ad affrontare una nuova stagione con entusiasmo e la solita voglia di vincere. “L’obiettivo è sempre quello, e lo è da sempre. Poi, fortunatamente, negli ultimi quattro anni lo abbiamo raggiunto”, sorride Papoccia, classe 1981, un tipo ben piantato ma dal viso affabile. L’accento è proprio quello di Dan Peterson: fenomenale! “La targa di campioni ce l’abbiamo ancora noi, e proveremo a mantenerla”. Il gruppo è buono? “Assolutamente si, è composto da ragazzi che non solo sanno vincere, ma sanno anche vivere da campioni, partendo dall’allenamento”. Il football è uno sport prettamente americano: a che livello hai trovato la preparazione del pub-

blico italiano in merito ad esso? “Mi piace parlare di Work in progress: ci sono dei veri appassionati di questo sport, competenti, e ancora mi chiedo come abbiano fatto ad appassionarsi così, visto che in Italia si vede e si parla molto raramente di football. Non c’è tradizione. Poi ci sono altri che vengono per vedere qualcosa di diverso e che apprezzano, perché arrivano ad amare l’atmosfera che si respira allo stadio”. Come faresti a spiegare il tuo sport, in poche parole, ad una

persona che non lo conosce? “Mi sono trovato in questa situazione un sacco di volte. Non è facile spiegare uno sport come il football a chi magari è abituato ad altre discipline come calcio e rugby. Queste ultime prevedono sempre del movimento, mentre il football ha un sacco di pause, e se non capisci perché avvengono questi stop, rischi di perderti. Nonostante le apparenze, bisogna capire che è uno sport molto veloce: hai 11 giocatori in campo che ogni volta cercano di mettere in

pratica uno schema: se anche uno solo sbaglia, o non ricorda bene lo schema, tutto salta, e il lavoro viene vanificato. La squadra è tutto”. A Parma dal 2005: come sei capitato nella nostra città? “Il coach che avevo al college, alla Illinois State, Blackwelder, venne ad allenare qui e mi chiamò: mi trovai subito bene. Ormai ho girato sia la città, sia l’Italia. Sono contento della scelta fatta allora. Piatto preferito? Salame, tortelli, lasagne, anche se sono bolognesi”. Qual è il compito più difficile di un allenatore? “Capire la diversa mentalità di ogni singolo giocatore. Alcuni rispondono bene ad alcuni richiami, per altri servono altre strategie. Diventa quindi importante conoscerli tutti, bene, ed è anche per questo che alla fine di ogni allenamento parlo con ognuno di loro. Non di football. Della loro vita, delle loro passioni. Devi stare attento a cosa utilizzi per spronarli a dare di più”. il mese/ marzo 2014


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S .c Il p am o r pione t .del . m ese

L’uomo che sfida il deserto giuliano PUGOLOTTI HA INIZIATO A CORRERE NEL 1992 22 ANNI DI MARATONE, DESERTI E VOGLIA DI SFIDARE SE STESSO

C’

è una scena, nel film “Forrest Gump”, in cui il protagonista, seduto sulla staccionata di casa, guarda nel vuoto. A un certo punto si alza, inizia a correre, e per tre anni va avanti e indietro per gli Stati Uniti, da Est a Ovest e viceversa, sempre di corsa. Mettendo insieme tutti i chilometri fatti in 22 anni, dopo 18 maratone “normali” e le ultra maratone nei deserti, senza contare gli allenamenti (“tutti i giorni, con qualsiasi clima”), possiamo tranquillamente affermare che il parmigiano Giuliano Pugolotti ha dato una bella paga a Tom Hanks. Ma quand’è che, seduto sulla sua staccionata, guardando l’orizzonte, ha deciso che era ora di andare per il mondo correndo? “E’ il 1992, per la precisione una domenica. Correvo solo per mantenermi in forma, nessun obiettivo particolare, e quella domenica vado ai Boschi di Carrega. Cerco qualcuno con cui chiacchierare, e trovo un altro corridore che poi scopro essere professionista. Mi dice che sono portato per la corsa. Quello stesso anno porto a termine la prima maratona della mia carriera, a Carpi”. Come matura l’idea di passare a qualcosa di estremo come le maratone nel deserto? “Dopo tanti anni e 18 maratone, mi ritrovo iscritto a quella di Reggio Emilia. La maratona è emozione, adrenalina, e la notte prima della gara fatichi ad addormentarti. Quella volta mi dimentico a letto. Capisco subito che non è più in grado di darmi le emozioni che voglio. Nel

chi È

Giuliano Pugolotti Runner del deserto Nasce a Parma 53 anni fa e vive a Barbiano di Felino. Sposato, ha un figlia e dal 1987 presiede e dirige l’Agenzia Pubblicitaria “Double P Italia”. Da atleta ha portato a termine 18 maratone classiche e ha sfidato innumerevoli volte deserti infuocati o ghiacciati.

il mese/ marzo 2014

2005 vedo su France Deux un servizio sulla Lybian Challenge, 190 km non stop nel deserto, e ritrovo tutta l’emozione che cerco. E riparto. Io vivo di motivazioni, se mancano mi scarico”. Passare dai 42 ai 200 km nel deserto è un bel salto. “Io il deserto non l’avevo mai visto neanche da turista! Non pensavo di farcela, e proprio per questo mi sono buttato. Vedi, io penso che l’uomo sia diviso tra istinto e ragione. Ma se ascolti solo la ragione, i risultati che ti poni spesso non arrivano. L’istinto è più forte, è qualcosa che ti spinge a fare cose che magari non faresti, e spesso ti porta a fare la scelta giusta. Ho affrontato il deserto buttandomi d’istinto, e ci sono arrivato in fondo”. Non sarà facile allenarsi tra lavoro e famiglia. “L’allenamento è la parte più difficile, perché devi incastrarlo nella vita di tutti i giorni. Ho tre spazi da sfruttare: le 5 del mattino, pausa pranzo, sera. Faccio in modo di non saltare mai. una volta sono in coda in autostrada, allora parcheggio in piazzola, mi cambio, salto il guardrail, vado a correre nei campi. Quando torno, la coda non c’è più. Devi considerare che l’allenamento non ti serve per andare a fare la corsa, ti serve per tornare, sano e salvo, da corse così massacranti”. La logistica è impegnativa in questi casi? “Il vestiario da corsa e uno zaino con cibo e

“IL DESERTO MI HA SMONTATO E RIMONTATO TUTTE LE VOLTE” acqua. Zero logistica. Non comprendo la logica della nostra società, per cui per fare qualcosa devi comprare qualcosa. La “roba”, per finire una corsa, la trovi dentro di te. Il valore aggiunto, lo trovi in te stesso, non negli oggetti di cui ti circondi. È un concetto che mi hanno insegnato i Tuaregh, il popolo nomade che vive nel Sahara.”. Lasciaci un immagine delle tue corse nel deserto. “Una notte, in Marocco. Costeggio le rive di un lago prosciugato. Non c’è luna, il cielo è basso come può esserlo solo nel deserto, e ti opprime, ti schiaccia, porta a galla le peggiori negatività. C’è chi abbandona, c’è chi si perde in una notte così. A me viene in mente il giorno in cui mia moglie mi annuncia che diventerò papà. E nella situazione peggiore, mi riempio di pensieri felici. Riemergo dal baratro, anche perché il deserto ti porta sull’orlo del precipizio, ma essere sull’orlo non significa essere caduti. Il deserto mi ha smontato e rimontato tante di quelle volte che ormai ho perso il conto”.


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RENAULT CAPTUR Il primo Urban Crossover secondo Renault stile ed eleganza La fluidità del design ne esalta le proporzioni: grandi ruote, altezza da terra rialzata, carreggiate allargate, parabrezza avanzato. Un mix di monovolume, SUV e berlina: la Captur è personalizzabile, con le tinte BE STYLE, bi-colori per la carrozzeria, diverse tonalità per i cerchi, ambienti interni, sellerie e temi grafici per riflettere

la personalità e i desideri di ciascuno. Compatto, ma spazioso, Captur ha il divano posteriore scorrevole che mette a proprio agio i passeggeri e lascia spazio ad un ampio vano bagagli, di 455 dm3 di capacità. Captur è l’“auto da vivere”, grazie al cassetto “Easy Life” in plancia (11 litri), e le sellerie “Zip Collection”, sfoderabili, lavabili in lavatrice e sostituibili.

Sobrietà delle Motorizzazioni Renault Captur riunisce piacere di guida e sobrietà nel cuore delle motorizzazioni “100% turbo”. La gamma benzina prevede il propulsore. Energy TCe 90 (3 cilindri con soli 898 cm3) e il TCe 120 EDC (4 cilindri da 1198 cm3), quest’ultimo proposto esclusivamente con trasmissione EDC (Efficient Dual Clutch) a doppia frizione, garanzia di un elevato comfort di guida. La motorizzazione Diesel Energy dCi 90, anch’essa disponibile in un secondo momento con trasmissione a doppia frizione EDC, batte un record nella categoria, con consumi di 3,6 l per 100 km* ed emissioni contenute a 95 g di CO2/km*. il mese/ marzo 2014

Le innovazioni A bordo, due pratiche innovazioni sottolineano il carattere di “auto da vivere” di Captur: il grande cassetto “Easy Life” in plancia (11 litri), dal contenuto facilmente accessibile per il conducente, e le sellerie “Zip Collection”, sfoderabili, lavabili in lavatrice e sostituibili. Il tablet multimediale imbarcato Renault R-Link dà accesso ad una connettività inedita e ad un catalogo di applicazioni dedicate all’automobile, evolutivo e ineguagliabile. ad un catalogo di applicazioni dedicate all’automobile, evolutivo e ineguagliabile. La posizione di guida alta ed ergonomica ha un effetto rassicurante, indotto anche dalla sicurezza passiva, la tenuta di strada e la frenata. Il comfort di guida è garantito dall’utilizzo della piattaforma B, condivisa con Nuova Clio.


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