IL MESE PARMA 176

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Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma

n. 176 gennaio 2014

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l’editoriale

di SIMONE SIMONAZZI

A metà del cammino I

nizia il 2014 e quando sarà finito quest’amministrazione avrà compiuto la metà del suo cammino. Sarà allora che forse, anche simbolicamente, ci si renderà conto come sia difficile realizzare un vero cambiamento. Occorrono idee, forza e determinazione. Occorre sapere perché si vuole cambiare e dove si vuole arrivare e soprattutto perchè. E quando, come nella vita, si ha davanti un tempo minore di quello che ci siamo lasciati alle spalle cambia anche la prospettiva con cui si osservano le cose. Si ha una storia e si viene giudicati per ciò che si è fatto e non per ciò che si vuole fare e questo credo sia un elemento che non possa che fare bene alla nostra città. Per troppo tempo, infatti, sono state affrontate con troppo fervore ideologico tutte le scelte, da una parte rinfacciando un mancato rispetto di un presunto e forse eccessivo rigore sbandierato in campagna elettorale e dall’altra opponendo troppo spesso un’ideologica contrapposizione ad ogni critica. Tra un anno, l’Amministrazione sarà giudicata dalla sua storia. Buon lavoro e buona fortuna.

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SOMMARIO p.6 La copertina

Rat Man 100 p.9 Speciale evento

Alchimia = Vita p.12 Il tema del Mese

La parola al Coworking p.14 Food & Wine p.18 Viaggi

Occorre sapere perchè si vuole cambiare e dove si vuole arrivare

p.19 Home & Design p.24 Cultura e Spettacoli p.28 Salute e Benessere p.35 Tutti in pista a Schia p.38 Economia p.46 Motori

LA COPERTINA DEL MESE In copertina, l’immagine esclusiva disegnata da Leo Ortolani, copertina dell’Albo speciale che verrà distribuito insieme al numero 100 di Rat Man, durante il raduno nazionale dell’11 gennaio a Parma.

n° 176 gennaio 2014 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Giorgia Chicarella, Rosaria Frisina Redazione Fabrizio Furlotti, Daniele Paterlini, Erika Varesi Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Silvia De Santis, Cecilia Novembri, Matteo Sartini, Giulia Sorgente Commerciale Lina Carollo Grafica: Davide Pescini Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 07/01/2014

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Foto Francesca Tommasini

di ROSARIA FRISINA

Foto Francesca Tommasini

rat man 100 A gennaio si festeggia In basso, la copertina della ristampa Rat-Man Gigante in uscita a marzo 2014

A PARMA, IL PRIMO RAT-CON, un raduno NAZIONALE PER IL CENTESIMO NUMERO E ALLA CASA DELLA MUSICA UNA MOSTRA o nemmeno lo farei, il 100…passerei direttamente al 101”, ha dichiarato qualche tempo fa, scherzando seriamente, come fa sempre lui, nello stile schietto di chi le cose le pensa e le dice. Leo Ortolani presenta ai suoi fan il centesimo numero di Rat - Man. E lo fa a Parma, sua città di adozione, l’11 gennaio, in un raduno nazionale di appassionati e con una mostra di tavole che raccontano la storia del più celebre “supereroe” del fumetto italiano. Quota 100. Tempo fa, avevi dichiarato di volerti fermare al centesimo numero, poi hai cambiato idea, cosa ti aveva spinto a dirlo e poi cosa a continuare? “Tempo fa, significa tanto tempo fa. Si parla del ‘97. Le prime fiere del fumetto. Le prime interviste, le prime cose da dire, magari senza pensarci troppo che tanto, anche pensandoci troppo, non è che poi mi vengano delle cose più intelligenti da dire. E allora ecco la frase “farò una serie di cento numeri e poi chiuderò!”. Nella scala “frasi intelligenti”, si collocava subito dopo “ora che ho man-

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LA STORIA DI RAT-MAN

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per fare danni e complicare ulteriormente le cose. In certe situazioni tuttavia è capace di slanci di saggezza e di compiere gesti e imprese eroiche. Derivando il suo costume e la sua identità segreta da un topo, nutre un odio inconscio nei confronti dei gatti. Possiede un peluche a forma di orso di nome Piccettino al quale è molto legato. Grazie alla sua comicità e simpatia, in breve tempo è diventato uno dei personaggi più amati del panorama fumettistico italiano. Il fumetto oggi vende 40.000 copie a uscita, è diventato anche una serie animata trasmessa nel 2006 dalla RAI. La copertina del primo numero

Rat-Man, il cui vero nome è Deboroh La Roccia, è un personaggio dei fumetti creato da Leo Ortolani nel 1989. Nasce come parodia dei supereroi americani (il nome stesso ricorda Batman), è un personaggio maldestro e imbranato che decide di diventare supereroe anche se non possiede nessun superpotere e finisce spesso per combinare solo guai. Nonostante la sua professione di supereroe, ha sempre preferito mangiare, oziare o dedicarsi ad attività stupide piuttosto che allenarsi, di conseguenza ha una scarsa forma fisica: è di bassa statura, sgraziato, spesso definito “nano gobbo” dalle altre persone. La sua determinazione a voler diventare un supereroe gli deriva dal fatto di essere stato abbandonato dai genitori da piccolo e di essere quindi cresciuto con un’ammirazione verso i supereroi. Inoltre pur senza qualità di rilievo ha una bontà di fondo che lo porta istintivamente ad aiutare il prossimo, finendo però spesso


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giato tutte queste amarene, voglio berci dietro un bel bicchierone di acqua diaccia!”. Era più che altro una speranza. Un augurio. Ma soprattutto una promessa. Di non portare avanti una serie all’infinito, come è abitudine per la maggior parte dei personaggi a fumetti, protagonisti di albi che continuano a uscire dopo più di 50, 60, 80 anni. Perché dopo un Sotto, la prima versione di Rat Man del 1989; in alto, la foto dell’albetto che verrà allegato al numero 100: immagine di Cinzia che augura buon compleanno a Rat Man per i 100 numeri

CHI è LEO Leonardo Ortolani, Leo, di origini pisane, vive a Parma dal 1967. Sin da giovane, scopre la grande passione per i fumetti. Durante il periodo universitario, disegna i suoi primi personaggi, e nel 1989, dopo aver sottoposto i suoi lavori alla casa editrice Comic Art, Rinaldo Traini pubblica la storia comica sul secondo Spot (supplemento de L’ Eternauta dedicato agli esordienti), segnando la nascita di Rat-Man. Le sconvolgenti origini del Rat-Man valse a Leo il premio come migliore sceneggiatore esordiente al Lucca Comics del 1990. Oggi, è uno dei fumettisti italiani più seguiti. è presente online con un blog leortola.wordpress.com (20.000 contatti a post) ed una pagina facebook (più di 6000 fan in 4 mesi). Foto Francesca Tommasini

po’, a mio discutibile parere, ogni personaggio, per quanto possa eventualmente essere ripreso anche da altri autori diversi, dai e dai, esaurisce la sua carica. Continuarne le avventure è sempre un rischio. Il rischio di ripetere vecchie strade, di riproporre le solite cose. Magari mutate dal tempo, ma comunque sempre le stesse. Ho visto molti personaggi fare questa t triste fine e non volevo che anche Rat-Man la facesse. Del resto, la vita stessa assume valore proprio in prospettiva della morte. Si vede, che faccio fumetti umoristici. Fatto sta che da alcuni anni sto portando la saga di RatMan verso la sua naturale conclusione. Ma avendo aperto diverse e intricatissime sottotrame, non si tratta di un lavoro facile. Potrei farlo cadere da cavallo e alè. Finita. Ma siccome mi piace raccontare delle storie, sono impegnato a riannodare fila e personaggi seminati lungo tutti questi anni. Un’operazione che mi porterà a realizzare altri albi, dopo il numero cento. Non so quanti, ma sicu-

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ramente non altri cento!”. Come hai vissuto la genesi di questo numero…hai sentito la pressione dei tuoi fan? Cosa combina Rat Man stavolta? “La pressione non la sento mai, visto che me le scrivo e me le disegno tutte da solo, nel silenzio della mia stanzetta. Tuttavia, in questo caso, un po’ di aspettative le ho avvertite pure io, provenienti da ogni parte. Dai lettori, dall’editore, dal numero stesso… Quel numero cento, così importante per i bambini delle elementari, che quando imparano a

contare, arrivare al numero cento è un’impresa eroica. Cento. Dopo così tanti anni, pensare al numero cento ha messo addosso ansia anche a me. E dal momento che Rat-Man era impegnato in una intricatissima storia, non ho voluto disturbarlo troppo. Alla fine, nel numero cento si racconterà proprio questa cosa. Di un autore di fumetti che deve chiudere la sua serie al numero cento e non sa come fare”. Una mostra alla Casa della Musica, per ripercorrere la storia di Rat Man, torniamo

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indietro, come è nata l’idea? Raccontaci il primo numero… “L’idea nasce nel 1989. C’è una rivista che indice un concorso per autori esordienti e decido di partecipare con una storia seria. Poi, prima di spedirla, ne realizzo un’altra, perché a me piace scrivere soprattutto storie comiche e realizzo la parodia del film più famoso del momento, quel Batman di Tim Burton che riportava gli eroi del fumetto al cinema, dopo i passati successi di Superman. E nasce “Rat-Man”. La storia breve vince come migliore sceneggiatura e da lì in poi, sudando e faticando, inizio a percorrere la strada dell’editoria, passando anche per la Gazzetta di Parma, con le strisce “Quelli di Parma”. Alla fine, nel 1995, esce la prima storia di Rat-Man: “Rat-Man contro il Ragno!”. Quella storia verrà ripubblicata a marzo, all’interno della nuova ristampa della serie: Rat-Man Gigante. Una ristampa per fare conoscere Rat-Man anche ai lettori che sono nati, durante la serie stessa e che adesso non hanno la possibilità di recuperare gli inizi delle avventure del personaggio. Oltre alle storie a fumetti, all’interno dell’albo ci saranno redazionali e immagini che racconteranno la genesi di Rat-Man e di ogni singola storia, con dietro le quinte e strisce inedite. Una specie di “bonus” per gli appassionati e una lezione di fumetto per i più curiosi”.

LA MOSTRA

Qual è stato il numero di Rat Man che hai ritenuto perfetto e quello al quale invece sei più affezionato? “è sempre tutto relativo. Relativo alle capacità mie, alle mie conoscenze del momento, alle mie capacità tecniche. Per questo, le opere che amo ricordare sono tante e ognuna di esse “sposta” l’asticella sempre più in alto. Sicuramente la rilettura del film/fumetto 300, di Frank Miller, diventato, nella mia versione “299+1”, dove quell’Uno è proprio un antenato del nostro Rat-Man di adesso. Oppure “La Storia Finita”, una riflessione sul mestiere del fumettista e sulla fatica di trovare sempre cose nuove e interessanti da raccontare. Ma anche il numero 100 della serie Rat-Man, intitolato “E venne il giorno” offre una particolare lettura del mondo interiore di chi i fumetti li fa e li vive, a volte a scapito della vita reale”. Se dovessi raccontare in tre parole Rat-Man a chi non lo conosce? “Rat-Man è una persona come me o come tanti, una persona mediocre, non molto intelligente, non molto alta, non molto bella, non molto magra, non molto simpatica, che però crede di essere capace di fare grandi cose perché indossa un costume da supereroe. E se uno crede, può fare qualunque cosa”. Ogni supereroe ha le sue paure, Batman dei pipistrelli, quali sono le paure di Rat Man?

L’11 gennaio, alla Casa della Musica, Leo Ortolani inaugura la prima mostra nazionale sulla storia di Rat Man, per due settimane, con tutte le copertine del celebre fumetto. L’inaugurazione si terrà alle 11.30, momento di apertura del compleanno di Rat Man. La giornata, infatti, vedrà il suo clou alle 16.00, all’Auditorium Paganini, quando Ortolani presenterà il numero 100, insieme alla casa editrice Panini, organizzatrice dell’evento, con il patrocinio ed il sostegno del Comune di Parma e grazie alla collaborazione di Marcello Cavalli e del Fan Club di Ortolani. Il 10 gennaio, dalle 20, sul Palazzo del Governatore verrà proiettato il “Rat segnale”, installazione luminosa di Paolino Ferrari offerta da Panini Comics e da Il Pagnotto.

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Foto della copertina del numero 100 di Rat Man

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la maglietta ideata per il radunodi Parma

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“Rat-Man ha solo paura di restare da solo con Cinzia, il transessuale platinato perdutamente innamorata di lui. Ecco, Rat-Man ha paura del suo amore. Quello lungo”. Il tuo fumetto preferito, oltre Rat-Man ovviamente ... “Non finirei più di fare una lista. Ieri ho letto la raccolta di racconti disegnati da Jiro Taniguchi, “K”, basati sulla vita di questo scalatore giapponese, alle prese con le cime più famigerate della catena himalayana. Bellissimo”. Sei papà di due bambine… viene da immaginare una casa piena di schizzi e bozzetti per loro… “All’inizio mi facevano disegnare cavalli con cavallini, cani, con cagnolini, pecore, con pecorini e via dicendo. Ora, siccome sono uno che ha poca pazienza, ho interrotto la catena “gufo-gufini” abbastanza alla svelta, lasciando a loro stessi l’onere e l’onore di disegnare. Abbondano quindi tanti alberi dal fusto grande, tipo baobab, e tanti cuori. Tralascio i commenti sulla sequenza numerica scritta sul muro della camera. Una sequenza che ne ha generata un’ altra, verbale”. Qual è il tuo rifugio ideale per disegnare e creare? “Ho un monolocale. Una tana dove non voglio essere disturba-

to. Dove devo potermi perdere a fissare il muro, per ore, anche se in realtà sto guardando cosa sta facendo Rat-Man”. Il tuo rapporto con Parma? Il giallo di Rat-Man è casuale? “Parma mi ha accolto che non avevo nemmeno due anni. Ci siamo trovati bene. Mi piace la sua dimensione biciclettabile. E ormai ho tanti posti in cui ho lasciato pezzi di cuore. Posti che, soprattutto anni fa, a volte mi trovavo a ripercorrere, come in pellegrinaggio, per riassaporare certi momenti. Poi è arrivato l’anello della tangenziale, che ha asfaltato un sacco di quei posti. E adesso, quando li ripercorro, mi becco sempre l’autovelox e ci lascio dei pezzi di portafoglio. Ma il giallo di Rat-Man, quello è casuale. è solo un’informazione in più sull’intelligenza del personaggio, che si veste di un colore sgargiante per muoversi nella notte”. Se oggi Rat-Man fosse sindaco di Parma, quale guaio combinerebbe per salvare la città? “Direi che rispetto a quello che è stato fatto, nemmeno lui potrebbe fare di peggio. Ma se potesse fare una cosa bella, invece di trovare tante buche piccole per la città, gliene chiederei una sola, enorme. Al posto dello stadio”.


Speciale.Evento

lisoladoro.it

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Con il patrocinio di Col patrocinio del il mese/ gennaio 2014


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Speciale.Evento

ALCHIMIA uguale VITA: il desiderio e la scelta Dal 16 gennaio un ciclo di 6 conferenze

gratuite sull’alimentazione promosse dall’azienda L’Isola D’Oro

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elicità e benessere per uno stile di vita consapevole e responsabile. Sarà questo il tema delle sei conferenze previste a gennaio nella nostra città e promosse da L’Isola D’Oro, azienda alimentare di conserve e semiconserve ittiche in vaso di vetro operante sul mercato nazionale ed all’estero tramite i maggiori operatori del trade e le insegne dei supermercati. Gli incontri saranno focalizzati sul tema dell’alchimia, come processo di trasformazione di se stessi e del cibo per crescere sani e felici, contribuendo così ad una visione olistica di benessere relazionale e collettivo. “Si tratta di conferenze aperte e gratuite che si terranno all’Auditorium del Carmine a

Parma – afferma Donatella Zarotti, Responsabile relazioni esterne L’Isola d’Oro – un impegno legato alla nostra mission aziendale,. Siamo da sempre attenti ad iniziative di taglio sociale e culturale, per citarne alcune: il progetto “no al bullismo” nelle scuole medie inferiori di Parma o il sostegno all’Emporio solidale di Parma”.

Gli Interventi Renato Giordano Dal Dolce incanto degli dei

Antonio Bertoli maschile e femminile

Ylenia Cericola Alimentazione intuitiva

“Racconto la cena di Trimalcione, identificandola con l’ultima a Cuma del suo creatore Petronio. Intento a scrivere mentre Nerone decreta la sua fine. Molti altri autori ci hanno raccontato cosa avveniva e cosa si mangiava nelle cene tardo repubblicane o imperiali. Il cibo con significato sociale, politico e rituale, ma anche il cibo come senso sommo dell’incontrarsi e stare assieme”.

“La vita si basa sull’incontro del maschile e del femminile da circa 540 milioni di anni, e sull’invenzione dell’uomo e della donna, Il modello genealogico familiare che ereditiamo spesso si scosta dai due archetipi primari. Recuperare il senso del maschile e del femminile e del loro equilibrio archetipico è da sempre lo sfondo simbolico su cui si è mossa l’alchimia, è la grande opera dove gli opposti si toccano pur restando separati”.

“Alimentazione Intuitiva è una via di trasformazione fisica, emotiva, mentale e spirituale il cui scopo è quello di favorire il recupero di un rapporto spontaneo ed equilibrato con il cibo: portando alla luce i significati simbolici che proiettiamo sul cibo, liberiamo tale rapporto da forzate prescrizioni dietetiche e comportamentali, riuscendo così a godere pienamente del cibo senza sensi di colpa e altri conflitti interiori” .

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Speciale.Evento

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Gli appuntamenti in calendario

L’ISOLA D’ORO, SALDI SUL MERCATO

16 gennaio 2014

L’Isola D’Oro è una società tradizionalmente concentrata nel settore delle conserve e semiconserve ittiche. L’azienda, organizzata con uffici e logistica a Parma, capitale della Food Valley e sede di Efsa, si occupa prevalentemente di creatività, sviluppo, comunicazione e vendita del prodotto finito in Italia e all’estero. Il core business è rappresentato dai filetti di tonno e dai filetti di alici in vaso di vetro (famosi il Tonnotto e l’Aliciotto), prodotti e confezionati in Italia, anche se punto di forza dell’azienda è la vasta gamma di conserve di mare, dai sughi pronti ai prodotti gourmet, adatte a soddisfare gusti ed esigenze di un ventaglio di clienti, italiani e stranieri, molto dinamico ed esigente.

Renato Giordano

Endocrinologo Ospedale Santo Spirito di Roma. Presidente AMD Lazio. Padre del metodo Theatrical Based Medicine “Dal dolce incanto degli dei alla cena di Trimalcione: mitologia, dietologia e letteratura” 23 gennaio 2014

Antonio Bertoli Poeta, scrittore, filosofo “Biologia, antropologia e genealogia - L’equilibrio del maschile e del femminile come Grande Opera alchemica” 30 gennaio 2014

Ylenia Cericola

Naturopata, dietista,educatrice in ambito alimentare,ricercatrice indipendente, ideatrice della “Alimentazione Intuitiva”. “Alimentazione Intuitiva - Nutrire Corpo, Mente, Spirito” 6 febbraio 2014

Con il ciclo di conferenze di gennaio, infatti, L’Isola d’Oro intende offrire alla città un’occasione per ampliare la ricerca culturale e filo-

consapevolezza dei punti di forza e dei limiti per poterli superare nell’ottica di una visione di crescita condivisa”. Il ciclo di con-

“Trasformati che il cibo ti trasforma”: impariamo a conoscere noi stessi attraverso l’ alimentazione sofica sul tema alimentazione contemporanea, in un territorio con la vocazione per la trasformazione dei prodotti agro –alimentari. “Riteniamo che in un momento di profondo e grave cambiamento dal punto di vista sociale, politico, culturale come quello attuale la mission dell’azienda debba far risaltare elementi quali la ricerca innovativa, la qualità del prodotto e del servizio – continua Donatella Zarotti - ed una maggiore

ferenze coinvolgerà esperti da tutta Italia che affronteranno diverse tematiche. Medici, filosofi, antroposofi, naturopati, scrittori, mental coach, psicoterapeuti, figure diverse che offriranno al pubblico informazioni e spunti di grande interesse, passando dalla biologia alla mitologia, dall’alimentazione intuitiva al cibo come medicina fino ad approfondire patologie come la bulimia nervosa e anoressia.

Lucia Camporese

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale presso APC di Roma. Socia fondatrice e responsabile AIDAP di Padova. “Le trappole del corpo: anoressia e bulimia, cosa sono e chi colpiscono” 13 febbraio 2014

Vincenzo Puntillo

Medico Chirurgo. Dirigente Nefrologia e Dialisi Asp di Siracusa “Il cibo come medicina” 20 febbraio 2014

Serena Mercadante

Formatrice,docente, councelor, consulente aziendale,costellatrice, ipnologa. “Cibo oltre la nutrizione: nella trasformazione la magia d’anima”.

Il blog

Punto di riferimento telematico delle sei conferenze de L’Isola D’Oro a Parma, un blog dedicato www.lisoladoro.it/ alchimiaugualevita che sarà il contenitore aggiornato dei contributi dei relatori integrati dai commenti di coloro che vorranno esprimere constatazioni, intuizioni ed emozioni circa gli incontri a cui avranno assistito o a corollario della iniziativa.

Lucia Camporese Le trappole del corpo

Vincenzo Puntillo il cibo come medicina

Serena Mercadante Cibo oltre la nutrizione

“Gli adolescenti i più colpiti. Ma bulimia e anoressia sono, in larga parte, una prerogativa tutta femminile. Viviamo in un epoca in cui la società da grande importanza all’aspetto fisico. Per decenni l’industria della moda, dello spettacolo e della pubblicità hanno sollecitato le donne con dei modelli di bellezza magra che non rappresentano alcuna donna reale”.

“Negli ultimi anni si è affermata una branca della biologia molecolare: EPIGENETICA cioè “qualunque fenomeno o modificazione , altro alla sequenza del DNA, che influenza lo sviluppo di un’organismo”. Fattori inquinanti e pesticidi, nutrizionali,metalli pesanti, possono influire sulle alterazioni del pattern epigenetico che porta ad una alterazione dell’espressione genica ed alla patologia”.

“Il cibo è un piacere e un bisogno, ma anche un atto di accettazione e fiducia, di trasformazione, tuttavia è sottovalutato, automatizzato in quanto non si riflette mai sul suo significato profondo , che inizia molto prima di mordere e masticare. Inizia dalla scelta. Questa se spinta da un’idea, un ricordo, un’emozione potrebbe anche non essere una scelta libera; ci abbiamo mai riflettuto davvero?”. il mese/ gennaio 2014


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Tema.del.mese

di GIORGIA CHICARELLA

La parola al coworking Non cosa, ma chi è? Uno spazio composto da individui che condividono professionalità, valori, idee e progetti Parla Riccardo Valentino, autore di coworking progress

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a quasi vent’anni coworking è espressione di uso comune: è la condivisione di spazi, di valori, di idee, di progetti. «Il termine è costituito da “co”, dal latino cum, e dalla parola inglese “working», afferma Riccardo Valentino autore del libro Coworking Progress, il primo saggio italiano scritto su questo tema. Cos’è il coworking? «Non bisogna chiedere “Cosa è un coworking?”, ma “Chi è coworking?”. Non è un luogo fisico, ma una identità. E questa la danno le persone, non i luoghi. Coworking è apparso su una rivista californiana nel 1996, fu usato per la prima volta nel 2005 da Brad Neuberg che prese un locale all’801 di Minnesota Street a San Francisco, lo riempì di mobili Ikea e disse “ecco le postazioni, qui c’è quello che occorre per un ufficio, chi vuole lo può affittare. Questo posto si chiama Hat Factory”. Quello che spinse il giovane americano ad intraprendere questa strada fu la voglia di porre in vicinanza persone che condividessero la passione per l’attività che svolgevano e per l’innovazione. Lui non voleva affittare solo una scrivania. Alla base, c’è un concetto in continua maturazione: è un luogo dinamico in cui diversi gruppi di persone lavorano condividendo lo spazio e le risorse di un normale uf-

ficio, dalle attrezzature alla connessione ad internet». Esiste un modello organizzativo? «Alcuni lavorano da soli, altri in gruppo stabilendo, comunque, rapporti personali molto stretti che possono generare benefici per tutti dall’incrocio delle differenti esperienze e specializzazioni. Coworking è, dunque, un nuovo modo di lavorare. Altra definizione come arte della collaborazione online o meglio del lavorare insieme in modo eguale, la collaborazione tra menti creative. Nessun tipo di rivalità, nessuna competizione, nessuno sgambetto tra colleghi per ricevere le attenzioni del capo, niente raccomandazioni. I progetti si sviluppano per affinità e grazie alla cooperazione, che ha come prerogativa la meritocrazia, concetto sconosciuto nelle realtà lavorative aziendali classiche, soprattutto italiane. Il coworking non è un progetto di business, è un progetto di network. Quello che conta sono le persone, i risultati economici sono indipendenti da questa dimensione e vengono da sé». È espressione di un nuovo modello di società? «Il coworking rappresenta un’innovazione così radicale che non meraviglia che essa attiri l’in-

CoWo CNA: socialità, condivisione, informalità e sostenibilità CNA Parma ha attivato all’interno della propria sede provinciale uno spazio aperto di lavoro condiviso che, con il sostegno della rete CoWo, entra a far parte di un network di oltre 90 realtà aderenti al progetto, distribuite in tutto il territorio nazionale. « Il nostro coworking – afferma Andrea Mareschi, Responsabile Comunicazione CNA - vuole rappresentare il terreno fertile per startup e nuovi imprenditori, fornisce loro l’accesso a preziosi strumenti e unisce risorse e servizi specifici che il gruppo CNA può fornire a ogni coworker. Gli ingredienti principali del CoWo CNA sono: socialità, condivisione, informalità e sostenibilità». «Il coworking rende il lavoro un’esperienza migliore, grazie alla condivisione quotidiana di spazi e conoscenze rappresenta sempre l’inizio di qualcosa. Inoltre

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gode della migliore strategia di marketing che si possa immaginare: la felicità» spiega Massimo Carraro, fondatore della rete CoWo. «L’esperienza – continua Carraro - è una modalità di lavoro che si riferisce in particolare a quei professionisti con un’attività che non prevede necessariamente la presenza in una sede fissa, che si spostano lavorando in mobilità con le nuove tecnologie e che spesso si trovano a lavorare nella solitudine di una stanza d’albergo o a ricevere un cliente nel tavolino di qualche anonimo bar. Il Coworking, allora, diventa una sorta di ritrovo sociale: continueranno a lavorare in modo indipendente, ma operanti in un ambiente dove possono “contaminarsi” a vicenda, scambiandosi le esperienze, in un ambiente che rappresenta una condivisione di valori».


Tema.del.mese

Nella foto grande, Riccardo Valentino

un_type: una co-creative nel centro di parma Sei amici free-lance convinti che per affrontare meglio il mercato del lavoro, la collaborazione potesse funzionare meglio che la competizione. Così nasce l’esperienza di Un_type un anno e mezzo fa. Non è un co-working ma è una co-creative. Uno spazio di co-working può essere occupato da liberi professionisti provenienti dai più disparati settori. Una co-creative invece è una realtà che affianca professionalità nel campo della creatività e della comunicazione. “Condividiamo anche noi uno spazio fisico, nel centro storico di Parma, ma con esso anche idee, progetti, competenze e professionalità che si affiancano e si completano - spiega Nicola Gatti di Un_type. “Designer, grafici, fotografi, programmatori, scrittori, illustratori, architetti… queste sono le professionalità ammesse - e aggiunge - il concetto di co-creative si estende anche ai nostri clienti dando loro la possibilità di “sedersi” a fianco dei creativi in fase di progettazione e realizzazione dei progetti” La storia dello spazio è interessante. Si trattava di una vec-

teresse di un numero ristretto di osservatori e sia ancora largamente incompresa e vista anche con scetticismo». È effettivamente questo il futuro del mercato del lavoro? «Credo sia difficile fare previsioni, ma stiamo parlando di uno dei dieci cantieri – per dirla con Jacques Attali – già aperti nei quali si gettano le fondamenta per “governare domani il mondo”. Cito alcuni dati. Da quando è nato

chia Tipografia degli anni 40 dismessa ma ancora funzionante. “Abbiamo progettato ed eseguito la ristrutturazione cercando di tenere traccia del suo passato di “bottega artigianale” - continua Gatti -, realizzando non solo uno spazio di lavoro ma anche una sede espositiva che potesse dare l’opportunità ai giovani artisti della zona di esporre le proprie opere e farsi conoscere”. Una galleria d’arte aperta al pubblico nel centro storico della città accompagnata da canali di comunicazione che vanno dal sito alla newsletter fino ai social network. Posto di lavoro condiviso ma anche sede espositiva per mostre, eventi o temporary store. “Crediamo che la nostra visione sia tanto semplice quanto innovativa - conclude Gatti - la condivisone delle idee può essere potenziata dalla condivisione degli spazi. Il tutto al servizio della creatività. Siamo sempre alla ricerca di nuovi spunti, di nuove collaborazioni, di nuove idee da realizzare. Se avete una partita iva, fatevi sotto, da Un_type c’è ancora spazio”.

a giugno 2013 si contavano oltre 2.300 spazi, numero già superato. Oltre 900 sono situati in Nord America, 150 in Sud America, oltre 90 in Australia, in Africa siamo a quota 40. L’Europa supera di oltre 100 unità il Nord America. La capitale europea del coworking è Berlino». In quali ambiti professionali si adatta questo modello? «Nel coworking non ha cittadinanza il mito dell’eroe solita-

rio perché non esiste il progetto come qualcosa di separato dal team che lo realizzerà. Il valore fondante è la fiducia reciproca nelle capacità condivise». Qual è l’identikit del coworker? «Giovane (oltre il 70% è tra i 20 e i 40 anni), libero professionista, In prevalenza, freelance che gravitano nel mondo del web, ma la tipologia si sta ampliando arrivando a coinvolgere sia professionalità “classiche”, come avvo-

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cos’È ... il coworking - è software, tutto dipende dalle persone e dalla loro energia e dalla loro iniziativa - è come un bosco, una foresta in cui moltissime specie diverse fra loro prosperano, coesistono e si adattano in modo spontaneo - è stare assieme nella libertà, l’innovazione portata dai nomadworker, trova nel coworking, nelle sue radici, l’ospitalità, l’innovazione e la condivisione - è un luogo, ideato per abbattere la spirale dell’isolamento - è uno strumento, molto potente per creare sinergie lavorative che vanno oltre il mero risparmio dei costi - è un’opportunità, per sperimentare un modello organizzativo fondato sulla community - è un network, considerare il coworking un business significa snaturare la sua essenza - è rivoluzione, della mente perchè è uno stato mentale, gli abitatori sono dei surfisti - è organizzazione anarchica - è multiculturalismo e biodiversità del pensiero

cati, commercialisti, psicologi, consulenti del lavoro, sia creativi puri come artisti e fotografi. La maggior parte sono in possesso di una laurea». Quali sono i ritmi di lavoro? «La maggior parte dei coworker occupano la postazione almeno 3-4 volte a settimana. Un terzo lavora ogni giorno. Una richiesta diffusa è la possibilità di accesso 24 ore su 24. Quasi nessuno utilizza tradizionali orari di ufficio».

ON/OFF : lo spazio aperto per l’occupabilità giovanile Un progetto innovativo che promuove e incentiva lo spirito di comunità, promosso dell’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Parma e gestito dalla coop. soc. Gruppo Scuola in collaborazione con l’Associazione ON/OFF con la finalità di offrire sostegno all’occupabilità e all’imprenditività giovanile. All’interno degli spazi del Centro Giovani Casa nel Parco questa officina di coworking vuole essere un’opportunità per sperimentare politiche giovanili innovative capaci di rispondere ai nuovi bisogni e generare risorse. Gli ambienti consistono in: Spazi di coworking -ambiente di lavoro condiviso; Expo space - una sala polifunzionale con spazio espositivo; Art workshop-un laboratorio delle arti e della creatività; Digital lab – laboratorio di progettazione e

fabbricazione digitale; Meeting room – sala attrezzata per incontri e riunioni; B-Vakko – zona relax e ristoro. A gennaio saranno attivi anche gli spazi di Cohousing – alloggio temporaneo destinato ai giovani, Music room – sala prove e project studio. L’obbietivo di ON/OFF è di riconoscere e valorizzare competenze utili per l’occupabilità, valorizzando l’educazione non formale. Ogni giovane ha la possibilità di realizzare esperienze concrete all’interno di spazi attrezzati, mettendo alla prova le proprie capacità e sviluppandole attraverso un percorso costruito e monitorato da tutor. L’dea che si possa creare un circuito virtuoso che metta in connessione giovani e comunità per un sostegno reciproco e offrire a tutto il territorio opportunità di crescita e innovazione.

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FOOD AND WINE

Etichette, spazio al design L’abito non fa il monaco, ma serve. Sempre di più sul mercato spuntano bottiglie con grafiche accattivanti. Anche il vino ha bisogno di essere “vestito” alla moda l mondo del vino ting enogastronomico e da è variegato e offre una generazione più giovaspunti e sfaccettatune di produttori. Le idee sul re inaspettate. Possiamo apmercato sono già tante e acprofondire la conoscenza di un cattivanti. Un esempio povino con un’analisi sensoriale trebbero essere le etichette professionale, oppure girovagagenerazionali, dove la botre per cantine scoprendo protiglia presenta i primi piaduttori e vignaioli con i quali ni di nonno, padre, nipote Cecilia Novembri chiacchierare per ore, oppure oppure le etichette bording Giornalista e somellier si può affrontare il mondo cirpass ispirate alle carte d’imcostante il vino toccando cambarco degli aerei, sul retro pi che abbracciano la moda, il si possono vedere le istrugusto, la storia, la musica, il design, la geograzioni per l’uso del vino, mentre la capfia e altro ancora. Per poter dare un giudisula è fatta come l’adesivo che si utilizza zio obiettivo il vino deve essere sicuramenper identificare le valigie! Un appassiote degustato, ma il primo sguardo, quando nato di auto ha concepito un vino da scafacciamo la nostra scelta in enoteca, va lare che, oltre ad avere un’etichetta che sicuramente all’etichetta. Negli ultimi fa pensare alla copertina di un gioco di anni, la tendenza creativa in tema di etiauto della Playstation, ha come caratterichette sta crescendo, sempre più sollestica distintiva il tappo che ricorda inequicitata dalle nuove strtategie di markevocabilmente il cambio di un’automobile.

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In alto, immagini di etichette: generazionali, ispirate alle carte d’imbarco, ai giochi di auto della Playstation

Curiosità Il design dell’etichetta è diventato il punto di forza nella commercializzazione del vino, infatti potrebbe sembrare superficiale, ma molti consumatori sono attratti maggiormente dalle bottiglie che presentano un aspetto estetico più originale o alla “moda”, un bel vestito, devono essere accattivanti e originali.

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FOOD AND WINE

In viaggio tra i vini di Sting Sister Moon e When We Dance le bottiglie prodotte dal cantante in Toscana, nella sua elegante tenuta “Il Palagio” l “Chiantishire”, così viene chiamato dagli inglesi la terra magica del Chianti così tanto amata dal principe Carlo d’Inghilterra, dall’ex primo ministro Tony Blair e da altri personaggi britannici, come Sting. Ed è proprio il cantante degli storici Police ad avere instaurato con l’Italia, ed in particolare con la Toscana, una lunga love story. Proprio in questa regione l’artista inglese ha acquistato anni fa una estesissima tenuta, ”Il Palagio” nei pressi del borgo medievale di Figline Valdarno ed ha dedicato buona parte del terreno a vigneto. La produzione di vino di Sting e della moglie Trudie è coadiuvata da enologi di fama mondiale. Il frutto di queste collaborazioni ha portato alla luce vini eccellenti con nomi altrettanto particolari. Il “Sister Moon” è stato il primo vino prodotto seguendo i principi biodinamici e si tratta di un vino Igt Toscano, un blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, con un aroma di

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pepe nero, liquirizia nera e more, è molto corposo, con tannini morbidi e rotondi. Sull’etichetta è riprodotta una parte dello spartito dell’omonima canzone. L’altro prodotto, vanto e orgoglio del cantante inglese, è il “When We Dance” la cui produzione ricalca la tradizione più antica di un suadente Chianti a base di Sangiovese, Colorino e Canaiolo. Questo vino è di un nobile colore rosso rubino e al palato

rivela un grande equilibrio, perfetto per accompagnare i piatti della cucina tradizionale italiana. Anche per questa produzione non poteva mancare sulla bottiglia un riferimento alla sua musica! (Cecilia Novembri)


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Mens sana in corpore sano Arriva a Parma il cibo Bio che pensa alla tua salute

FOOD AND WINE

Il takeaway fa rima con nutraceutica L

a nutraceutica CIAOCHILI vuole garantire qualità e salute al consumatore selezionando con scrupolo alimenti sani dalla coltivazione, non geneticamente manipolati e con un alto contenuto biologico nutrizionale per garantire qualità dalla terra alla tavola” commenta il dott. Vito Traversa, direttore del Centro CIAOCHILI di Parma “Dai risultati ottenuti dagli studi condotti, abbiamo creato la prima linea di prodotti alimentari firmata CiaoChili, ma non possiamo pensare di migliorare il nostro corpo senza depurare i nostri organi e apparati, soprattutto se stiamo seguendo un regime alimentare nella fase del dimagrimento. Per questo motivo, abbiamo studiato anche due bevande, che in sinergia con il monococco Shebar CiaoChili aumentano l’effetto di questo particolare frumento rivestito che viene

coltivato solo ed esclusivamente a Cigole, Brescia”. Da questa premessa, nasce l’unione tra CiaoChili, Noi da Parma, gruppo di Silvano Romani, ed Elibiologica, azienda produttrice di olio extravergine d’oliva bio a marchio ERA. Da quest’anno è possibile prenotare il proprio menù Takeaway.

“…alla natura si comanda solo ubbidendole…”

Francis Bacon

Il menu Takeaway di CIAOCHILI comprende: Primo Primo con contorno Secondo con contorno Primo e secondo Piatto unico Contorno Pizza o focaccia monococco 100%

Penne monococco, rucola, ubriaco del piave e pomodorini 400 gr. di Penne monococco shebar; 1 mazzetto di rucola; 300/400 gr pomodorini; 75 gr di formaggio ubriaco del piave; poco sale; pepe in grani; olio EVO ERA; aglio orsino in pesto. Rosolate in olio ERA mezzo cucchiaino di pesto d’aglio orsino ed aggiungete i pomodorini freschi tagliati a metà. Cuocete a fiamma media sino ad ottenere una leggera cottura; aggiungete poco sale e una macinata di pepe. Cuocete a parte le penne Monococco Shebar (cottura ideale circa 3 minuti). Scolate e spadellate nella pentola con i pomodorini. Aggiungete il formaggio, mescolate, aggiungete la rucola tritata con un goccio di olio Era a crudo. Aromatizzate aggiungendo l’alloro o la noce moscata.

Traversante San Leonardo 13/a, 43125 Parma Tel. 0521 1812597

Dott. Vito Traversa

Nutrizionista, Chinesiologo Terapista della riabilitazione Direttore del centro CiaoChili

È possibile prenotare il menu quotidiano dal pomeriggio precedente alle 10.45 del giorno di consegna. email ordini@ciaochili.com tel 0521.1812597 tel 0521785407 Pagamento in contanti al corriere È possibile richiedere fattura all’atto della prenotazione.

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V i a g g i

Alla scoperta dell’Umbria Tour enogastronomico Da Assisi a Gubbio passando per Perugia 22 e 23 Febbraio 2014

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coprire il fascino dell’Umbria in un tour guidato tra arte ed enogastronomia. è l’imperdibile viaggio in programma il 22 e 23 febbraio 2014 proposto da Landi Viaggi. L’agenzia è nota per i suoi tour in grado di unire avventura, relax, cultura, enograstronomia, divertimento. Segue questa filosofia anche il viaggio in Umbria che prevede accanto alle visite dei borghi e dei monumenti suggestive pause in ristoranti tipici, degustazioni in cantine e antichi frantoi. “Il nostro obiettivo è trovare soluzioni che sposino alla perfezione le esigenze di viaggio dei nostri clienti - afferma Beatrice Pasotti responsabile dell’Agenzia -. Puntualità, professionalità, disponibilità sono i nostri ingredienti distintivi per un servìzio di qualità”. Landi Viaggi, che si avvale di personale qualificato e collabora con la migliore azienda di pullman del parmense, la Landi Bus, rende possibile l’organizzazione di tour per numerosi CRAL, scolaresche e associazioni offrendo ottimi servizi, anche grazie ad accompagnatrici e hostess. Accanto alle offerte turistiche per viaggi di gruppo e al noleggio pullman, l’agenzia promuove crociere, soggiorni completi e proposte di viaggio in aereo con le migliori compagnie internazionali.

Un programma che comprende:

Viaggio in Bus GT a/r / Visita guidata di ASSISI con la Basilica di San Francesco e Santa Chiara. Pranzo in un Antico FRANTOIO a base di prodotti della stessa Azienda. Pomeriggio passeggiata in due borghi con visita ad una Cantina con degustazione. Visita guidata di PERUGIA e GUBBIO con pranzo in ristorante caratteristico a Gubbio. Soggiorno in HOTEL 4 stelle. Pensione completa con bevande ai pasti. QUOTA a persona (Base 30 Pax) Supp.to singola a notte a persona

Euro 210,00 Euro 25,00

TERMINE ISCRIZIONI 25 GENNAIO 2014

La quota di cui sopra comprende: –– Bus GT da Parma a/r - pedaggi autostradali e permessi per i parcheggi per entrare a Perugia ed Assisi –– Soggiorno in Hotel cat. **** dotato di tutti i confort a Perugia, in camere doppie con servizi –– Trattamento di Mezza pensione in Hotel. Pranzo in un Antico FRANTOIO, Pranzo a Gubbio in Ristorante caratteristico - Bevande alla cena in Hotel e nei Ristoranti ad Assisi e Gubbio –– Guide: giornata intera ad Assisi e Borghi – Giornata intera fra Perugia e Gubbio –– Soggiorno dell’autista in camera singola Assicurazione Medico per tutta la durata del soggiorno La quota non comprende: –– assicurazione annullamento, mance, ingressi ove previsti durante le visite. Extra di carattere personale, tutto quanto non indicato nella voce “La quota comprende”

landibus Servizio 24h – Tel +39 0521 887197 / Fax +39 0521 922354 info@landibus.it / www.landibus.it / Mobile +39 335 8381682 il mese/ gennaio 2014


Home&Design l’architetto consiglia

Il bello delle case in legno L’innovazione in edilizia va nella direzione della sostenibilità ambientale. Aumenta l’interesse per le soluzioni prefabbricate abbinate alle tecnologie più moderne questo è essenziale il ruolo che il legno può e deve avere nel costruire e vivere l’abitazione. Esso grazie alle sue proprietà fisiche innovazione in edilizia va nella diree meccaniche e a un vasto lavoro di ricerca zione della sostenibilità. I nuovi edie sviluppo, viene utilizzato sia fici bio-compatibili, per gli elementi strutturali sia sono progettati con particolare per le finiture. attenzione agli aspetti energeNegli ultimi anni le case pretici e sono costituiti da matefabbricate hanno rivoluzioriali “sani” che non emettano nato l’edilizia, e rappresensostanze potenzialmente dantano il modo di costruire più nose per la salute dall’uomo e innovativo e moderno. E’ in dell’ambiente di cui questo è costante aumento l’interesse parte integrante. Materiale per eccellenza bio- Architetto Elisabetta Quaranta ai molteplici vantaggi della STUDIO EQ prefabbricazione in legno, in compatibile è il legno, del resto il legame tra uomo e albero ri- info@elisabettaquaranta.it termini di sicurezza, certezza sale alla notte dei tempi e si intreccia con aspetti magici, con il mito e con la razionalità. L’albero è archetipo dell’umanità nell’antico Oriente, lo si trova al centro del Paradiso, come albero della vita, della conoscenza e del destino dell’uomo. È provato che vivere in un ambiente dove buona parte degli elementi sono costruiti con il legno migliora le capacità fisiche, regalandoci un benessere diffuso che aiuta a contrastare il nostro vivere movimentato: recuperare il piacere della distensione, del respiro profondo, dell’intensità dei ritmi. Per

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dei costi, eco-sostenibilità ambientale, e ancor di più sostenibilità economica, visto l’enorme divario che esiste in favore del sistema di prefabbricazione nel risparmio e nell’efficienza energetica degli edifici. Elasticità, leggerezza e capacità di deformazione anche sotto l’azione di terremoti di forte intensità sono le prerogative affinché il legno sia la materia prima cui progettisti e amministrazioni pubbliche facciano riferimento per la ricostruzione in zone a rischio sismico. La simbiosi tra la tecnologia più moderna e il materiale più antico ricongiunge l’uomo alla natura e gli permette di vivere in armonia con essa.

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Home&Design

Sandro Cattabiani, di CM Arredamenti: “è utile adottare soluzioni che sfruttino lo spazio verticale. il fascino degli ambienti aperti è quello di poter personalizzare la casa secondo il proprio gusto e stile di vita”

Loft: il segreto è sapere come arredare gli spazi I

l Loft come stile e scelta di vita. Spesso sentiamo parlare di Loft, nell’immaginario comune è un ambiente affascinante. Ma non sempre facile da gestire. Abbiamo parlato dell’arredamento ideale per un loft con Sandro Cattabiani, di CM Arredamenti: “Il loft si può gestire sostanzialmente in due modi: come ambiente aperto nel vero senso della parola, e in questo facciamo affidamento alle origini più classiche del loft, visto che è nato prendendo dei capannoni dismessi e trasformandoli in ambienti abitativi - spiega -. Tutto aperto è una soluzione molto in voga negli Stati Uniti, oppure abbiamo la soluzione adottata in Italia, per la quale interveniamo per creare degli spazi, allora gli ambienti più intimi, come bagno e camere da letto, vengono “nascosti” rispetto alla zona giorno, che però rimane sempre ampia e open”. Quali sono le origini del Loft? “Le origini del loft risalgono alla New York degli anni ’50: in quel tempo artisti e bohemien in cerca di un posto economico dove vivere e lavorare iniziano

open space Negli Stati Uniti è molto in voga il loft inteso come Open Space a tutto tondo: nulla viene nascosto alla vista, se non le parti più intime del bagno.

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a trasferirsi in edifici industriali del secolo precedente, ormai caduti in disuso. Queste costruzioni con strutture in acciaio avevano ospitato in passato negozi di vestiti, ditte di mobili, tipografie, magazzini, depositi e

fabbriche. Quando le industrie avevano lasciato Manhattan in cerca di spazi meno costosi, gli edifici che le avevano ospitate erano stati abbandonati. Gli artisti, desiderosi di cogliere un’opportunità vantaggiosa

le soluzioni In Italia si usa creare degli ambienti separati, nascondendo le camere da letto. Ma è tutto soggetto all’inventiva. Arredi studiati ad hoc sono fondamentali per dare identità agli spazi.

dal punto di vista economico, si spostarono in questi spazi e diedero vita ad una versione americana dell’atelier parigino. Così, inventarono inconsapevolmente ciò che oggi chiamiamo loft”.


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PERCEZIONI D’ARREDO

“se non si ama il tutto open, si possono dividere gli spazi con l’aiuto di armadi, pannelli mobili, librerie, porte”

Una tendenza che si è diffusa ovunque come modello abitativo... “Sì, la tendenza a convertire magazzini e fabbriche in abitazioni si è ormai diffusa ampiamente, dando vita ad uno stile che si adatta ad ogni tipo di spazio e inquilino”. Quali sono gli elementi caratteristici di un loft? Quali i vantaggi? “Gli elementi che caratterizzano un loft sono gli ambienti ampi e aperti senza muri divisori. Le finestre a tutta altezza sono sceniche e hanno anche il vantaggio di regalare una quantità straordinaria di luce naturale. Per quanto riguarda altri punti di forza, basti pensare al costo per metro quadro, inferiore a quello delle abitazioni ad uso esclusivamente civile, e al tetto ampio, adattissimo per l’installazione di pannelli solari, una soluzione energetica ideale”. Perchè il Loft affascina? “L’aspetto più appassionante nell’arredare un loft è l’inventiva. Siamo completa-

mente liberi. Personalmente, io preferisco creare delle stanze con l’aiuto di armadi, di pannelli mobili, di librerie, di porte. Questo perchè ritengo che arredi e pannelli mobili siano fondamentali per dare forma a questo tipo di ambienti. Ma è tutto soggetto alla nostra creatività ”. A chi si adatta questo tipo di soluzione abitativa? “A tutti, single, famiglie, per i bambini il loft è un ambiente favoloso, hanno spazio fantasioso e dinamico dove sfogarsi e divertirsi”. Quali consigli dare per per arredare al meglio? “è utile adottare delle soluzioni che sfruttino l’immenso spazio verticale che spesso si ha a disposizione, avendo a che fare con vecchi capannoni dismessi. Per esempio, può essere utile pensare ad un soppalco, con la zona notte al piano di sopra e la zona giorno in basso”.

Arredi su misura per ogni spazio, seguendo sempre un unico dettame, quello della qualità dei materiali e del design, che si traduce in durevolezza ed economicità..

CM Arredamenti Via Cremonese, 216/A 43610 Viarolo - PR Telefono: 0521.605124 Fax: 0521.1812004 www.cmarredamentiparma.com il mese/ gennaio 2014 E-mail: cmarredamenti@libero.it


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Cultura e Spettacoli L'intervista

di GIORGIA CHICARELLA

Walter Le Moli

La sua ultima produzione “Gioventù senza Dio”, dall' opera di Horváth

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arlare di teatro, interpreti, pubblico, ma poi si muovono in branco come la società. In anche di società e senso della vita con un ogni opera di Horváth c’è infatti la distruzione regista partendo dal teatro stesso, o medell’individuo perché una società dittatoriale glio dalla sua produzione artistica, che è poi la si fonda sulla massa, appunto sui pesci. Le sue sua stessa anima, il suo cuore e la sua testa. L’inopere sono così: colme di atmosfera, pungenti terlocutore è Walter Le Moli, regista e direttoma mai disperate anche se le ha scritte con il re della laurea magistrale in Scienze e Tecniche nazismo alle porte. Horváth mette in scena la del Teatro all'Università Iuav di Venezia. Il suo corruzione dei valori, vicende atroci con una Il trittico progetto è “Gioventù senza Dio”, un trittico leggerezza spaventosa che fa ridere con imbaandrà in scena razzo, ma fa ridere. Interpretarlo e non banalizstraordinario composto dagli spettacoli “Fiabe del bosco viennese, Gioventù senza Dio e Fede, al teatro due zarlo è un'operazione difficile sia per il regista speranza, carità”, realizzato insieme L'Ensemdal 9 gennaio che per gli attori”. ble di Attori del Teatro Due, dove sarà in scena dal 9 gennaio al 2 marzo. L’opera è quella del Così semplice che è difficile da rendere sulla drammaturgo e scrittore austriaco Ödön von scena? Horváth (Fiume 1901 - Parigi 1938), esponente brillante del tea“Nelle opere di Horváth, nei suoi drammi al tempo stesso potro popolare musicale che ha segnato la storia della commedia polari e raffinati c’è tutto, linguaggio e idee, concetti, sentimenviennese del 900. Gli spettatori siamo noi, tutti, protagonisti di ti, dolori, metafore e allegorie che fanno parte di un mondo che un percorso a tappe, tre per la precisione, compiuto da Le Moli però, attenzione, non esiste più, è il mondo di cento anni fa. Noi per portare in scena la società e la sua decadenza con un linoggi usiamo questo stesso vocabolario in modo inconsapevole, guaggio, quello di Horváth, semplice semplice, privo di celate automatico, basiamo la nostra vita sociale su concetti che non intenzioni psicologiche o raggiri metafisici, ma così saturo di hanno più radici. Ecco perché è così difficile da rendere sulla significato da lasciare interdetto lo spettatore. Naturale senza scena. Gli attori del Teatro Due sono stati capaci di lavorare essere naturalista, vero senza essere realista. fianco a fianco, complici nel tentativo di dare voce e spessore a questa semplicità. E non è facile perché la lingua che parlano, Portare in scena un’opera di Ödön von Horváth, cosa che parliamo non ha più mondo”. significa? “Ödön von Horváth è stato un drammaturgo straordinario, viIl teatro resta uno spazio di espressione sociale e cultucino nelle intenzioni e nelle premesse a Brecht, ma ben distante rale privilegiato? nel linguaggio. Un autore apolide che si è descritto e ha scritto “Il nostro mondo, proprio per tutto quello che abbiamo detto finoin modo eccezionale, con uno stile semplice, leggero, ma colmo ra, anche con l’opera di Horváth, vive di immagini. Ovvero, ha ridi senso. Nelle sue opere parla dei mali del mondo, dei sui temnunciato alle parole per partire solo dalle immagini che sono però pi, ma anche dei nostri e lo fa in punta di piedi, in modo delicato già riproduzioni del mondo, ma la creatività applicata su una creama allo stesso tempo così profondo da avvolgere e travolgere lo tività indotta, come le immagini, non ci fa produrre più nulla. Quespettatore. Uno sguardo dall’alto che è allo stesso tempo fratersto è il male del teatro, se non si analizzano testi, parole, concetti… no e estremamente scientifico, amaro e lucido, ironico e strugnon si crea più nulla. Ed è un peccato perché è un luogo, adesso più gente. In Europa è un autore già molto conosciuto e le sue opere che mai, per tutti, di incontri tra generazioni differenti”. sono rappresentate ovunque. In Italia ne stiamo scoprendo il valore solo in questo periodo”. Fare teatro vuol dire? “Studiare, applicarsi, lavorare e studiare ancora. Senza cadere La sua opera parla di decadenza, anche delle nostra? nello sperimentalismo esasperato, nella volgarità e nella totale “Parla di tutti noi, e il suo linguaggio è così familiare che qualimprovvisazione. Nel teatro così come nella vita: bisogna scrisiasi persona lo può capire. Nello spettacolo “Gioventù senza vere per lo spettatore. Il lavoro di ricerca teatrale è importante Dio” la definisce l’era dei pesci. Perché i pesci ti guardano e ma deve sempre essere applicabile, non fine a se stesso, astratto, non esprimono nulla, fissano lo sguardo e sono inquietanti. E ma per il pubblico”.

A sinistra, foto di scena de L'Ensemble di Attori del Teatro Due.In bassoa destra Walter Le Moli. (foto Michele Lamanna)

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di FRANCESCA COSTI

in scena

Eros e Thanatos inscindibili a teatro

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DALL' ISTRUTTORIA ALLA STORIA DI VAN GOGH, ALCUNI SPETTACOLI DI GENNAIO DA METTERE IN AGENDA

ra le tante occasioni che il teatro offre allo spettatore c'è quella di dare un senso a un disagio o ad una sofferenza esistenziale; la scena permette di "rinascere altro", ricomponendo quei dualismi che nella vita quotidiana confliggono. Dal 1984 Fondazione Teatro Due ripropone "L'istruttoria" di Peter Weiss (18-1920-25-26-27 gennaio) un rito collettivo che fa rivivere con lucido orrore una delle pagine più buie della storia dell'uomo, racchiuse nel processo di Francoforte (1963-'65) contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz. Uno spettacolo che ha la sua forza nell'essere senza tempo, un "istante eterno" cui assistere almeno una volta, per conferire senso all'esistenza di chi resta ed è venu-

to dopo. Morte e vita, dunque, il binomio di pulsioni tra le più rappresentate dall'arte e indagate dalla psicanalisi, eccezionalmente portate in scena da Gianluca Foglia "Fogliazza" - sotto forma di narrazione e disegno dal vivo - in "Ribelli come il sole", a Teatro Europa il 31 gennaio. Il sogno innocente di un ragazzino di 14 anni che si trasforma nella consapevolezza di una partita, quella per la vita, molto più importante del suo desiderio di diventare un calciatore. Gino, detto Soghèt, vive

musica maestro

Siamo tutti invitati ad accomodarci sulle eleganti poltrone rosse per l’inaugurazione degli spettacoli domenica 12 gennaio alle 20,00. Il fascino di questi straordinari capolavori ci terrà compagnia anche sabato 18, martedì 21, venerdì 24, sempre alle 20,00, per calare il sipario domenica 26 gennaio, con appuntamento pomeridiano alle 15,30. La regia è di Federico Grazzini. Si può? La domanda che tutti poniamo apre la scena di Pagliacci nella voce di un prologo che vuole rappresentare una reale verità. La finzione per cogliere nel segno, un pagliaccio che veste la giubba e si muove in tutti noi, il prezzo del tradimento, il conto da saldare con noi

Al Regio si riparte! Ci attendono Pagliacci e Gianni Schicchi

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ra tragedia e commedia, ingredienti costanti di ogni cammino, si apre la Stagione Lirica 2014 al Regio di Parma con due accattivanti, avvincenti ed emozionanti spettacoli, Pagliacci di Leoncavalli e Gianni Schicchi di Puccini.

LA NOTTE NON DORMO

Elettrizzati al Fuori Orario Elettronica, rock e sperimentazione musicale... Al Fuori Orario con i Motel Connection preparatevi ad una serata di pura energia. Ore 22 Info:

Las Karne Murta Live Quel loro mix di ska, swing e rock non ci ha mai deluso. Quindi perchè perdersi un assaggio del loro nuovo album? Alla Giovane Italia, Ore 22

info:

DI ELEONORA BELLOMI

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Fuori Orario www.arcifuori.it

le Barricate del 1922 e la straordinaria ribellione di un popolo nel popolo - quello dell’Oltretorrente - che nel 1922 diviene protagonista di un fatto unico in Italia: uno scontro impari, come fosse una partita di pallone undici contro uno, diecimila fascisti contro trecento "Arditi del Popolo". Con “Vincent vita, colori e morte di una follia” di e con Leonardo Losavio, il Teatro del Cerchio il 25 gennaio porta in scena la storia di un uomo folle, Van Gogh,

stessi e con gli altri. La catarsi arriva con il riso amaro e beffardo di Gianni Schicchi che muove la ruota di una famiglia attanagliata da un testamento. Gioia o dolore, incredulità o rassegnazione? Alla fine, ad averla vinta il birbante ed astuto Gianni Schicchi che Dante rilega all’Inferno. Info: 0521.203969; mail: stampa@teatroregioparma.org di Giulia Sorgente

SUL PALCO tra tragedia e commedia. Il via, il 12 gennaio, repliche il 18, 21, 24, si chiude il 26 Aperitivo con i Divi L' atmosfera dei caffèconcerto parigini al Teatro di Fontanellato con Aperithetre. Sul palco: la follia travolgente dei Divi di Hollywood. Ore 18.30

info:

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Facebook/Circolo Giovane Italia

La notte di... Endenocte Al Mu con il ritmo sinth pop dei Cineteca Meccanica, seguiti da un tris d'assi in consolle: Marco Pipitone, Aldo Piazza e Dkz. Ore 23. Parma

info:

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Fontanellato

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info:

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Mu

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Cultura e Spettacoli

A TU PER TU CON L' arte

In viaggio tra natura e fiaba per le vie della città alla scoperta degli artisti

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una persona che ha "barattato la sua vita per l'arte, di un genio che ha lottato contro il suo mondo" attraverso la solitudine. Per chi invece la vita vuole indagarla nei sui risvolti agrodolci, Franca Tragni veste i panni di Tecla il 18 e 19 gennaio al Teatro del Tempo, dando forma all'esistenza di una donna fragile, immersa nei suoi ricordi, che non trascura nessuno dei massimi sistemi della vita, seppur filtrandoli con la sua singolare esperienza.

l colore è la nostra anima, la nostra musica, il nostro corpo, continua scoperta e intrigante comunicazione. Così potremmo definire l’atmosfera che si respira camminando per le vie della città che si tingono di arte e creatività. Largo spazio ai giovani con Alberi, mostra di Andrea Bovaia all’Hub Cafè di Piazzale Bertozzi, con ingresso libero, visitabile fino al 19 gennaio, negli orari di apertura del locale. Pelli di tamburo usate, forgiate a tele di un unico soggetto, l’albero. L’albero, il disegno, il segno i punti cardine dell’esperienza dell’artista che così si esprime: «L’albero è l’individuo, il disegno un gioco. Il segno è una dipendenza cui obbedire». Info: Lune Nuove tel. 0521 941878 Archivio Giovani Artisti tel. 0521.218434

Da Ki Ragaz con i Dù Plè Alla consolle del rinnovato bar del Botteghino "Ki Ragaz" il sound scatenato anni '70, '80 e non solo dei Dù Plè. Divertimento assicurato. Ore 21.

Musica zigana allo Zerbini Una serata raffinata con le trascinanti sonorità gypsy-jazz, swing e anni '30 in stile Django Reinhardt dei Django's fingers. Ore 21.

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Ki Ragaz 338 3462208

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Circolo Zerbini 320 8575259

La tavolozza sprigiona tutta la sua forza e vivace significatività nei quadri di Claudio Spattini, che è stato uno dei più rappresentativi artisti del Novecento Emiliano,

all' art gallery, i quadri di claudio spattini

Infanzia Acrilico su pelle di tamburo naturale. Diametro 50 cm circa

esposti presso ArtGallery di B.go San Vitale 3, dal lunedì al sabato, 10-13/16-19.30 (giovedì e festivi su appuntamento). E il colore, declinato in miriadi di sfumature dall’abile mano dell’artista, è indiscusso padrone di casa di opere importanti e non ancora pubblicate. Info: ArtGallery tel. 0521.1601128

Una miscellanea da fiaba incanta i nostri occhi con Christmas Art Collettiva degli Artisti, le singolari ed intense realizzazioni di nove diversi artisti, in esposizione presso Spazio Audiomedica di Via Repubblica 49/A, fino al 30 gennaio. Un racconto di terre, paesaggi, reale e virtuale, eterei acquerelli, femminilità, e il fortunato incontro di pittura e scultura, pittura ricami e stoffe, ad ingresso libero, ci aspetta dal lunedì al venerdì, 9-12,30/1519, ed il sabato 9-12.30. Info: Spazio Audiomedica tel. 0521.207097

di Giulia Sorgente

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Salute&Benessere

Ictus, ecco come prevenire e riconoscere i sintomi C

ontrariamente a quanto a volte si pensa, l’ictus non è una malattia incurabile; le sue conseguenze possono essere prevenute o migliorate attraverso interventi precoci che riguardano sia la gestione ottimale da parte dei servizi sanitari, sia la capacità dei cittadini di riconoscere i sintomi, non sottovalutarli e cercare tempestivamente aiuto. Per questo è nato il progetto EROI, finanziato dalla Regione Emilia Romagna e coordinato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, che intende istruire i cittadini su come riconoscere un episodio di ictus e sui comportamenti da tenere. Il progetto, il cui responsabile scientifico è Licia Denti, medico della Clinica Geriatrica, vede la collaborazione del dottor Umberto Scoditti, responsabile del programma “Stroke Care”, del dottor Adriano Furlan direttore della Centrale Operativa e 118 e la consulenza di uno dei massimi esperti del settore della comunicazione della salute, il prof. Peter Schulz, direttore dell’Institute of Communication and Health dell’Università di Lugano. Le varie fasi dello sviluppo della campagna vengono seguite dalla Struttura Complessa di Ricerca e Innovazione dell’Ospedale di Parma, diretta dalla dott.ssa Caterina Caminiti, responsabile della metodologia dello

IL PROGETTO “EROI”

Le terapie funzionano se tempestive. La prima cosa da fare è telefonare al 118 il mese/ gennaio 2014

INFORMA IL CITTADINO SU COME COMPORTARSI

L

attivazione tempestiva del 118 è fondamentale, soprattutto considerando che, in patologie come l’ictus, la rapidità d’azione è vita. Infatti la trombolisi, il trattamento che consente di sciogliere il trombo che blocca l’afflusso di sangue al cervello, si dimostra efficace solo se eseguita entro poche ore dall’esordio dei sintomi. Per questo motivo, accade che una terapia efficace spesso non

può venire effettuata ai pazienti a causa del ritardo con cui arrivano in ospedale. Vi sono diverse componenti che causano il ritardo tra esordio della malattia e sommministrazione del trattamento in pazienti con ictus. Tuttavia, secondo gli studi, il tempo che intercorre tra l’insorgenza dei sintomi e la decisione del malato di agire rappresenta il fattore che più di ogni altro lo determina. Le terapie per

malattie un tempo considerate incurabili, come l’ictus, esistono e il loro utilizzo dipende da noi. Le probabilità di sopravvivere ad un attacco e di ridurre la disabilità conseguenti, è soprattutto nelle mani del paziente (o di chi lo assiste). La bravura dei medici e la disponibilità di tecniche innovative sono fattori importanti, ma il primo passo dipende dal cittadino: chiamare il 118 non costa nulla e può salvare la vita.


Salute&Benessere

LE PROBABILITà DI SOPRAVVIVERE AD UN ATTACCO DIPENDONO DAL PAZIENTE. OCCORRE SEGUIRE IL PERCORSO CORRETTO FIN DA SUBITO. DOPO I PRIMI SINTOMI, VANNO ATTIVATI GLI ESPERTI SENZA PERDERE TEMPO PREZIOSO

studio e dell’analisi statistica dei dati. “Il fine ultimo del progetto è velocizzare al massimo l’arrivo del paziente in ospedale, dove riceverà tutte le cure necessarie afferma la Denti -. Sebbene sia stato dimostrato che iniziative di informazione sui media riescono a migliorare il grado di conoscenza dei cittadini, più difficile è modificare i comportamenti e far comprendere cosa si debba realmente fare se si sospetta la malattia”. In casi come l’ictus e l’infarto miocardico acuto, il tipo di risposta ai sintomi può essere il fattore decisivo. “Per poter ricevere in ospedale le giuste terapie, che fortunatamente esistono e possono essere estremamente efficaci, occorre seguire il percorso corretto fin da subito - spiega la Caminiti - cioè dal momento dell’esordio dei sintomi. E’ un errore aspettare che il problema passi, magari interpellando un parente, un amico, o cercando di rintracciare il medico di famiglia. E’ però sbagliato anche recarsi in ospedale da soli, con la propria auto, o accompagnati da un conoscente. In entrambi i casi, non vengono attivati fin da subito gli esperti necessari, e tempo prezioso viene perduto”. Cosa fare, allora, in caso di sospetto di ictus? La prima cosa da fare è telefonare al 118. Nel caso di ictus cerebrale ischemico, spesso i sintomi non insorgono improvvisamente; è perciò possibile che il paziente stesso se ne renda conto e possa chiamare in prima persona, diversamente potrà farlo chi assiste all’evento. “Non è solo la richiesta di un’ambulanza - sottolinea Furlan-, il compito degli operatori del 118 va ben oltre, sono esperti che con poche domande sapranno valutare la gravità del problema, se il sospetto di ictus sia fondato. Potrebbe accadere che, in realtà, non si ravvisi la necessità di un ricovero urgente in ospedale - conclude -. Se invece la situazione è potenzialmente grave, il paziente verrà trasportato in ospedale in ambulanza, dotata delle strumentazioni per il primo intervento e di professionisti, che avvertiranno in ospedale dell’arrivo di un sospetto ictus, permettendo così la tempestiva esecuzione della terapia”. Tabella 1 - Percentuali di risposta corretta relativa ai sintomi legati allo stroke “Se questo accadesse a lei o ad amico/ familiare adulto cosa farebbe?”

% risposta “Chiamerei immediatamente il 118”

Perdita di forza al braccio o alla gamba Difficoltà a parlare o comprendere Bocca storta Intorpidimento di una parte del corpo Difficoltà a vedere in una parte del campo visivo Cefalea intensa e insolita Vertigini intense con perdita dell’equilibrio

95% 81% 83% 64% 45% 67% 43%

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UNO STUDIO SU COSA FARE IN CASO DI ICTUS In sanità, per costruire un messaggio adeguato ed efficace è necessario prima di tutto conoscere le caratteristiche della popolazione a cui il messaggio sarà destinato e comprendere i problemi e le potenzialità che sono proprie del contesto su cui si vuole intervenire. Lo staff del Progetto Eroi Per questo, il progetto EROI è iniziato attuando due indagini distinte svolte nelle città che partecipano al progetto (Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena): una rivolta ai cittadini e l’altra attuata intervistando i pazienti (o loro familiari nel caso in cui il paziente non era in grado di rispondere) pochi giorni dopo l’episodio di ictus. La prima indagine, condotta somministrando un questionario ai cittadini, era volta a misurare il grado di conoscenza della gravità dei sintomi di ictus e delle azioni che si sarebbero intraprese in caso di un attacco. In tabella 1 sono riportate le risposte come rilevate dall’intervista a un campione casuale di 42 parmigiani. La seconda indagine, attuata su un campione di pazienti 153 ricoverati per ictus negli ospedali della provincia di Parma, era volta a ricostruire quanto accaduto dal momento dell’insorgenza dei sintomi e i comportamenti tenuti in risposta ad essi. La ricerca ha evidenziato alcuni problemi importanti. In primo luogo, solo il 12% delle persone con sospetto di ictus (o di chi era presente al manifestarsi dei sintomi) ha scelto, come prima azione, di chiamare subito il 118. Il 56% ha ritenuto opportuno prima di tutto chiedere aiuto a un parente, il 12% al medico curante, e il 20% ha adottato comportamenti vari. Anche le modalità di trasporto utilizzate per recarsi in ospedale hanno rivelato comportamenti errati. Infatti, il 28% non ha utilizzato l’ambulanza ma l’auto personale o altri mezzi. Questi comportamenti errati si riflettono nell’entità dei ritardi nell’accesso in ospedale. Infatti, l’85% delle persone che hanno chiamato un’ambulanza è potuto giungere tempestivamente in ospedale. I risultati delle due indagini pertanto mostrano che, ad un buon livello di conoscenza dei sintomi e delle azioni adeguate da compiere quando si sospetta un ictus tra i cittadini, non corrisponde un comportamento corretto in un contesto reale, quando cioè i sintomi si verificano davvero. Sulla base di queste osservazioni, gli esperti della comunicazione hanno pianificato la campagna informativa, con un messaggio inteso non solo ad istruire sulla manifestazione di un ictus, ma piuttosto a convincere della necessità di chiamare tempestivamente il 118.

SOLO IL 12% DEI PARMIGIANI HA CHIAMATO SUBITO IL 118

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Salute&Benessere

Lunga vita alle signore con il pap-test e la mammografia Fare diagnosi precoce dei tumori femminili oggi si può. Basta seguire il “Programma di screening” dell’Azienda USL di Parma. Rimandare perché non si trova il tempo, per paura dei risultati o pensare di non averne bisogno, sono tutte scuse.

non è riconoscibile con una normale visita ginecologica. Non dà segno della sua presenza per molto tempo, ma diventa pericoloso se non viene individuato e curato precocemente. Il “Programma” prevede l’effettuazione del pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 64 anni per la diagnosi precoce dei tumori al collo dell’utero, la mammografia ogni anno per le donne dai 45 ai 49 anni e ogni due per

le donne dai 50 ai 74 anni per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori al seno. Oltre questi esami, sono gratuiti anche tutti gli approfondimenti diagnostici e terapeutici eventualmente necessari. A questo punto diventa ineluttabile la considerazione che l’unica scelta giusta è rispondere con fiducia all’invito dell’Azienda USL ad effettuare i controlli.

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l “programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori femminili”, comprende il pap-test e la mammografia. Due esami che l’Azienda USL offre gratuitamente e a cadenza periodica alle donne di Parma e provincia che hanno un’età in cui è più alto il rischio di ammalarsi di tumore al collo dell’utero e alla mammella. L’invito con la proposta di appuntamento arriva a casa di ognuna, così come anche la risposta con l’esito degli esami. Perché è importante fare questi controlli? Perché la diagnosi precoce è la strada più efficace per curare i tumori. Alcuni esempi. La diagnosi di un carcinoma al seno, più piccolo di un centimetro, consente alla donna la completa guarigione in oltre 90 casi su 100 e permette di eseguire interventi conservativi, cioè che non provocano sensibili danni estetici a beneficio dell’integrità e della femminilità. Ancora. Il tumore al collo dell’utero si sviluppa molto lentamente e

Pap-test: un esame rapido e indolore per il quale occorre solo un minimo di preparazione il mese/ gennaio 2014

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sottoporsi agli esami

hi riceve l’invito Le donne residenti e domiciliate a Parma e provincia assistite da un medico di famiglia convenzionato con l’A zienda USL, di età compresa tra i 25 e i 64 anni, ogni tre anni, ricevono dall’A zienda sanitaria una lettera al proprio domicilio dove è proposto un appuntamento per sottoporsi all’esame. Cos’è il pap-test

è la scelta giusta per sé e per chi si ama

è un esame rapido ed indolore, che consiste nella delicata raccolta di cellule dal collo dell’utero con una spatola e uno spazzolino. Il materiale viene “strisciato” su un vetrino ed analizzato al microscopio. La preparazione all’esame Come indicato nella lettera di invito, prima di fare il pap-test, è necessario far trascorrere almeno 3-4 giorni dalla fine del

flusso mestruale, 7 giorni dalla fine di una terapia locale (ovuli o creme vaginali), 2 giorni da una visita ginecologica, 48 ore da un rapporto sessuale o da una ecografia transvaginale. L’esito Se il risultato dell’esame è “negativo”, cioè normale, viene comunicato dall’A zienda USL con lettera spedita al domicilio della donna entro circa un mese dall’esecuzione del


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esami gratuiti per la diagnosi precoce dei tumori femminili grazie al programma di screening che l’azienda usl di parma offre alle donne di parma e provincia

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Mammografia: l’esame che può salvare la vita Chi riceve l’invito Le donne residenti e domiciliate a Parma e provincia assistite da un medico di famiglia convenzionato con l’Azienda USL, di età compresa tra i 45 e 49 anni, ricevono ogni anno dall’Azienda sanitaria una lettera al proprio domicilio dove è proposto un appuntamento per effettuare la mammografia. Alle signore dai 50 ai 74 anni l’invito è rivolto ogni 2 anni. Cos’è la mammografia è un esame radiologico della mammella. Non è doloroso: per eseguire bene l’esame bisogna comprimere le mammelle, alcune donne provano un certo fastidio, che però dura pochi attimi. è sicuro: la quantità di raggi X utilizzata è molto bassa, grazie ad apparecchiature moderne, controllate costantemente. Non è necessaria una particolare preparazione. L’esito La mammografia viene valutata separatamente da due medici radiologi eventualmente anche da un terzo in caso di discordanza, a garanzia di una maggiore accuratezza nella diagnosi. Per questo motivo, se l’esito è negativo, se cioè la mammografia non evidenzia elementi di sospetto, la risposta viene comunicata dall’Azienda USL tramite lettera, entro circa due-tre settimane dall’esame. Se la mammografia dà un esito positivo o dubbio, la donna viene contattata telefonicamente per eseguire gli accertamenti diagnostici necessari entro 24 ore (visita, ecografia, agoaspirato, risonanza magnetica) e per programmare eventuali cure, il tutto, sempre gratuitamente. Da sapere è raro (1 caso su 1500) che, dopo una mammografia dall’esito negativo e prima del controllo successivo, si possa sviluppare un tumore. è dunque importante, per ogni donna, effettuare l’auto-palpazione, prestare attenzione ad eventuali cambiamenti del seno e riferirli tempestivamente al proprio medico di fiducia o da un medico del Centro senologico “Vincenzo Bagnasco” dell’Azienda USL, situato nei locali dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (entrata n. 9).

la valutazione viene fatta da due medici radiologi

pap-test. In caso di dubbi o di alterazioni cellulari, la donna viene contattata e invitata a fare ulteriori accertamenti, sempre gratuiti, come l’esame colposcopico e eventualmente la biopsia. Attenzione: le alterazioni cellulari non sono necessariamente di origine tumorale. Le lesioni pre-tumorali, in una vasta percentuale di casi, non evolvono in lesioni più avanzate e addirittura pos-

sono regredire. Da sapere Se si è in età di screening, fare il pap-test tutti gli anni o comunque con una frequenza maggiore rispetto ai tre anni è inutile. Va ricordato che il pap-test non sostituisce la visita ginecologica. Per info: colloutero@ausl.pr.it o chiamare il numero verde del servizio sanitario regionale 800.033.033.

Per info Chiamare il numero verde del servizio sanitario regionale 800.033.033.

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Salute&Benessere

BLV Chiropratica vuole diffondere una nuova cultura del benessere con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita attraverso la Chiropratica Posturale

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tare rigida in posizioni anomale (per esempio una curvatura laterale anomala, o scoliosi). Previene la stanchezza perché i muscoli vengono utilizzati in modo più efficiente, permettendo al corpo di utilizzare meno energia. Migliora la funzione degli organi. Previene problemi di deformazione. Previene mal di schiena, dolore al collo, e il presentarsi di dolori muscolari.

LE 4 COSE CHE NON SAPEVI SULLA POSTURA 1. 2.

Nuovo Anno … Nuova Postura! Qualsiasi siano gli obiettivi per il 2014 non dimenticate la vostra salute! BLV Chiropratica Srl Via Mazzini 1 - Parma 43121 - Tel. 0521 285 258 blv@blvchiropratica.it - Seguiteci su Facebook!

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ue settimane per una migliore postura è un programma di benessere posturale a 360° finalizzato al riallineamento strutturale, al miglioramento dell’equilibrio e della mobilità del corpo. Nello specifico, il programma si basa sulla correzione dell’allineamento della struttura vertebrale e muscolare attraverso: • aggiustamenti chiropratici di riallineamento vertebrale • esercizi posturali finalizzati alla rieducazione e al mantenimento muscolare • correzione delle abitudini posturali quotidiane scorrette. il mese/ gennaio 2014

I BENEFICI DI UNA CORRETTA POSTURA • Mantiene le ossa e le articolazioni nel corretto allineamento in modo che i muscoli vengano utilizzati correttamente e in modo efficiente. • Aiuta a diminuire l’anormale uso di superfici articolari che potrebbero causare l’artrite. • Diminuisce lo stress sui legamenti che tengono le articolazioni della colonna vertebrale insieme. • Ottimizza la respirazione e la circolazione. • Impedisce alla spina dorsale di diven-

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L’obesità provoca cattiva postura forzando la spina dorsale. La cattiva postura può aumentare la pressione sanguigna, a causa di un collegamento tra muscoli del collo e la parte del tronco cerebrale responsabile della regolazione della pressione sanguigna. La scoliosi non è causata da cattiva postura. Una postura corretta migliora la funzionalità fisiologica di tutto il corpo.


Salute&Benessere

Fermarsi, continuando a procedere L’arte di dedicarsi ad ogni singolo momento, focalizzando l’attenzione a ciò che vogliamo essere al di là di ogni fare

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onciliare le diverse esigenze familiari e lavorative è spesso un’operazione assai complessa. La quotidianità sembra ripeterci costantemente che il tempo non è mai sufficiente: che non abbiamo abbastanza tempo per fare tutto ciò che vorremmo con i nostri figli, per dedicarci a tutte le attività richieste dalla gestione della casa, per realizzare ogni nuova idea che abbiamo per il nostro lavoro. Le giornate possono trasformarsi in una rincorsa, accompagnata da sensazioni di irrequietezza, insoddisfazione, ansia. In queste circostanze, può accadere che le prorompenti richieste di attenzione da parte di nostro figlio ci appaiano come un problema da risolvere. Perché in ogni istante percepiamo la pressione dell’instante successivo e il peso dell’istante precedente. Al lavoro la distanza che ci separa dal ritorno a casa, in famiglia la necessità di fare tutto il necessario entro il rientro al lavoro. Un flusso temporale frenetico che non rusciamo a gestire e che spesso finisce per travolgerci. E se a un certo punto de-

poliambulatorio 0521 682500 fax 0521 657180 poli@villamarialuigia.net

Villa Maria Luigia S.p.A Psichiatria e Riabilitazione Direttore Sanitario Prof. Giuliano Turrini Poliambulatorio con aut. all'esercizio n°1/2011 del Comune di Montechiarugolo e atti successivi. via Montepelato Nord, 41 43022 Monticelli Terme (PR)

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Il ciclo d’incontri CHE RABBIA! Lunedì 20-27 gennaio e 3-10 febbraio 2014 Ore 19.30-21.00 Vivere la rabbia senza agire l’aggressività. Conduttori: Dott. Enea Filimberti, Dott. Giovanni Zucchi

IN CONTATTO COI PROPRI BAMBINI Mercoledì 12-19-26 marzo 2014 Ore 19.30-21.00 Vivere con i bambini abbandonando la lotta quotidiana. Incontri per genitori e per chiunque si prenda cura di un bambino. Conduttori: Dott.ssa Cristina Magni, Dott.ssa Jennifer Faietti

CONDURRE LE EMOZIONI Lunedì 5-12-19-26 maggio 2014 Ore 19.30-21.00 Condurre le emozioni in direzione della vita che desideri per viverle senza esserne travolto. Conduttori: Dott.ssa Cristina Magni, Dott.ssa Jennifer Faietti

cidessimo di fermarci? Ma cosa significa davvero fermarsi? Focalizzare l’attenzione a ciò che vogliamo essere, al di là di ogni fare, momento dopo momento. Perché continuare a dedicare tempo all’idea che vorremmo avere più tempo per fare più cose? Non potremmo invece iniziare ad essere nel tempo che ci resta? Il dono di ogni singolo momento, come opportunità, come l’unica vera vita che possiamo vivere. Da qui ripartire: aumentando la nostra disponibilità a stare con il fastidio che proviamo, per esempio, se la casa non è in ordine, o l’urgenza

di dover terminare tutti i nostri programmi, per portare invece, l’attenzione a noi, seduti con nostro figlio ad ascoltarlo raccontarsi dopo una giornata di impegni da parte di entrambe. Dedicare la nostra completa attenzione, attiva, partecipe a chi vive insieme a noi, è come innaffiare i fiori. E non è solo questione di quantità tempo, o per lo meno, non solo. Ma quando il tempo è poco e non dipende da noi, possiamo iniziare a cogliere il massimo da quello di cui disponiamo. E su questo abbiamo in ogni momento la massima libertà di

scelta. I cicli di 4 incontri che nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e maggio 2014 lo studio Leaves organizza hanno proprio questo obiettivo: aiutarci a comprendere come vivere bene e meglio il tempo, considerandolo non un nemico da combattare ma un alleato che ci permette di trascorre momenti unici con noi stessi e con i nostri figli. Gli psicoterapeuti che operano all’interno dello studio e sono conduttori dei corsi possono essere contattati attraverso il Poliambulatorio per colloqui di consulenza individuale. il mese/ gennaio 2014


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Salute&Benessere

Rimettersi in forma dopo le feste consigli per i donatori Il dottor Vescovi: “Il sangue è uno splendido dono. Se si dona sangue buono, il regalo sarà ancora più grande per chi lo riceve”

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NEWS UN’AUTO PER L’AVIS Un grazie a tutti coloro che hanno dato il loro contributo alle iniziative messe in campo dall’Avis durante il periodo natalizio. Ha riscosso un grande successo la castagnata, che ha visto l’unione di un prodotto tipico della nostra zona montana, la castagna, e un ottimo bicchiere di Lambrusco, per quello che è stato il primo vero “assaggio d’autunno”. All’Euro Torri, invece, durante il periodo natalizio, sono stati venduti i panettoncini AVIS. Si tratta di un ulteriore step nel raggiungimento d e l l ’o b i e t t i v o del progetto “Un’auto per AVIS”, portato avanti insieme al Parco Torri e che vede, oltre alla donazione ad AVIS di un’auto, l’acquisto di un frigorifero per il trasporto delle sacche di sangue.

Cercare di consumare duopo le libagioni, i rante la settimana pesce che lunghi pranzi e le contiene i preziosi Omega 3. cene nel periodo Concedersi un bicchiere di di festività, occorre seguire vino rosso, se non ci sono alcuni semplici consigli per controindicazioni, ottimo ritornare in forma e soprateupeptico, che contiene antutto per rimanere in salute. che antiossidanti. Si tratta di suggerimenti riDivertirsi e stare in armovolti ai donatori e più in genia a tavola con i propri cari: nerale a tutti i cittadini! quando ci sediamo a tavola e Il dottor Maurizio Vescovi, proviamo piacere aumentano Medico di famiglia e psicoi neurotrasmettitori cerebraterapeuta, medico AVIS da li, che davvero ci fanno stare decenni e esperto di malattie Il dottor Maurizio Vescovi meglio. psicosomatiche di fama na“Il sangue è uno splendido dono - conclude il zionale, propone i seguenti accorgimenti. dottor Vescovi - se si dona sangue buono, il Non consumare cibi riscaldati più volte o regalo sarà ancora più grande per chi lo ricemantenuti a lungo tempo ad alte temperature. verà”. Eliminare grassi animali, a partire da quelli visibili nel piatto a termine pasto quindi: NO alla scarpetta, tramite cui si introducono calorie esagerate nell’organismo. Ridurre l’introito calorico evitando sughi, L’appello di Pizzarotti: “In questo momento fritti e intingoli. Ricordate che tutti i grassi di crisi, è fondamentale collaborare” portati ad alte temperature-con la trasformazione dei grassi insaturi in grassi saturi- di“La donazione, che sia di sangue, di organi o di midollo osseo rappresenta ventano dannosi per il nostro organismo. un gesto importantissimo, un valore profondo per ogni membro della nostra Limitare, se non evitare, burro e margarine, comunità.” Spiega il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, donatore AVIS, preferendo l’olio extravergine di oliva crudo facendo un appello a tutte le associazioni del nostro territorio nel difficile e non più di due cucchiai da tavola per tutto periodo di crisi che stiamo attraversando: “la collaborazione è fondamentale, il pasto. le associazioni di volontariato devono stare insieme e fare quadrato in questo Consumare verdura e frutta fresche, preferimomento di crisi, non solo economica, ma anche di volontà umana. Ci bilmente di stagione e a Km0. Sì a verdura e sono numerosi ambiti in cui occorre creare rilancio e soddisfare le volontà di frutta cotta, ricordando che i prodotti freschi riscatto. Questo si avvertiva meno in passato, c’era una maggiore disponibilità contengono più vitamine e sali minerali. Per di risorse per tutti ma è questo il momento in la frutta ricordarsi di non superare i tre frutti cui non bisogna lasciarsi sfuggire occasioni al giorno, da consumare lontano dai pasti. per lavorare insieme e sfruttare la possibilità 2 o 3 volte a settimana sostituire la normale di progredire nel segno del volontariato colazione con un centrifugato di verdura free del mutuo aiuto. La Festa della befana sca tra cui il finocchio, perfetto per questa staAVIS, ad esempio, è un’ottima opportunità gione di recupero. per ritrovarsi insieme alle altre associazioni Bere più acqua. che partecipano all’evento, è un momento Non esagerare con le carni ed evitare quella in cui si fa squadra per donare alla città proveniente da allevamenti intensivi. Per una grande festa dedicata ai bambini e alla esse, preferire cotture alla piastra o comunque solidarietà.” evitare di aggiungere grassi. il mese/ gennaio 2014


R e p o r t a g e / S C H IA

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Tutti in pista a

Schia

Perla turistica di Tizzano Val Parma, Schia si trova alle pendici del Monte Caio, una delle più belle cime dell’Appenino parmense. Oggi, è punto di riferimento per chi in Emilia, e non solo, vuole trascorrere una vacanza in montagna senza allontanarsi troppo da casa. Una stazione per imparare a sciare con quattro impianti di risalita e dieci piste che si snodano per oltre 15 km.

In alto: vista sull’Alpe di Succiso dal Crinale San Giovanni, Monte Caio; al centro a sinistra il cartello di Schia, a destra, immagini dellea baita “Pian delle Guide”. In basso, un giovanissimo rider durante la gara di Coppa Italia FISI Snowboard Slopestyle, evento nazionale che si è svolto a Schia nel marzo 2013 e che replicherà anche quest’anno, il 23 febbraio al ParKaio Snowpark.

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R e p o r t a g e / S C H IA

Dall’alto: immagini delle piste; della stazione di Schia in estate; del centro benessere; del Monte Caio

A 45 minuti da Parma, Stazione sciistica d’inverno, meta di escursioni naturalistiche d’estate, Schia è una località vivibile in tutte le stagioni. Un week end ideale tra natura, benessere e sport di SILVIA DE SANTIS 45 minuti da Parma, Schia è una delle più storiche stazioni sciistiche di riferimento per chi in Emilia, e non solo, abbia voglia di paesaggi innevati senza allontanarsi da casa. Perla turistica di Tizzano Val Parma, si trova alle pendici del Monte Caio (tra i 1.200 e i 1.500 metri), uno dei più belli fra tutti i monti dell’Appennino Parmense. Ricca di boschi e panorami suggestivi, Schia è vivibile in tutte le stagioni. In inverno, l’area sciistica, dotata di un moderno impianto di innevamento programmato, oltre che per sci alpino e snowboard, è particolarmente indicata per lo sci escursionistico e per il fuoripista, con alcuni percorsi di sci nordico. “Ci sono molte piste battute e semplici, adatte a tutti, con percorsi per i bambini – racconta Mariangela Groppi, che vive a Schia da oltre 30 anni, oggi presidente del Consorzio Bianco Verde del Monte Caio -. Schia non è solo un luogo per la settimana bianca, ma è soprattutto un posto per imparare a sciare”. E’ infatti a disposizione una qualificata Scuola di Sci e Snowboard con oltre 10 maestri. Gli impianti di risalita sono quattro: 2 skilift, 1 tapis roulant e 1 seggiovia biposto, inaugurata nel 2008 e capace di trasportare 1.200 persone all’ora. Le 10 piste da sci sono collocate in un’area ricca di punti di ristoro e si snodano per 15 Km. “Schia

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è la nostra palestra – spiega il presidente del Comitato Provinciale F.I.S.I. Parma Michele Bellino -. Con le sue particolari pendenze, permette degli allenamenti completi, senza il bisogno di doversi spostare sulle Alpi”. Chi conosce Schia la porta nel cuore, come il neo presidente dell’Associazione Pro Schia-Monte Caio Camillo Fiorini, di Reggio Emilia, già da piccolo qui passava le sue vacanze insieme a

mamma e papà. Tante le escursioni che vengono organizzate. “Sono suggestive le ciaspolate notturne – consiglia Gabriel Rossi Guida Ambientale Escursionistica - grazie alla presenza di astrofili, in grado di raccontare le stelle che brillano sul monte Caio”. Un occhio anche al glamour, gli aperitivi sono di moda, quelli “in vetta” per due venerdì ogni mese sono un appuntamento da non perdere. “Schia non è

NOVITà SKIA SNOWBOARD SCHOOL Novità 2014 è la “Skia Snowboard School”, promossa dai Caio Riders, il club di appassionati di snowboard attivo dal 2003. La scuola, con maestri qualificati ed ex atleti, si propone di trasmettere la passione per lo snowboarding attraverso lezioni individuali, collettive, corsi di avviamento e di perfezionamento. La scuola dà particolare attenzione ai bambini ed ai ragazzi, offrendo la possibilità di avviarsi anche all’attività agonistica. Per informazioni: 348.7044633 - skiasnowboardschool@gmail.com; Facebook: “Skia Snowboard School”; www.schiamontecaio.it/scuola-snowboard.html


Dall’alto: vista sull’Eremo di San Matteo (Monte Caio); Alessandro Fattori; l’arrivo a Schia della traversata Balla coi lupi

DA SAPERE volo libero Sul Monte Caio c’è un’area attrezzata per deltaplano e parapendio, giudicata dagli appassionati come una delle migliori a livello nazionale, sia come posizione di lancio sia come punto di osservazione.

solo una meta turistica invernale, è un luogo da scoprire anche d’estate – afferma Daniel Bocchi responsabile comunicazione di Schia -. Il Monte Caio offre aree pic-nic attrezzate, percorsi accessibili a tutta la famiglia, a piedi, in mountain bike o a cavallo”. Questo territorio fa parte del Parco dei Cento Laghi: un ambiente di media montagna ospitale e accessibile, dove la natura fa da cornice a dolci paesaggi agricoli e testimonianze storiche e culturali. I più piccoli possono divertirsi a “Skialand”, con tappeti elastici, gonfiabili e parco giochi. Il funzionamento estivo della seggiovia, permette a tutti di raggiungere il crinale, per mete come: il grande faggio, la vetta Bocchialini, il Corno di Caneto, l’eremo di San Matteo e la Croce de La Latta. La seggiovia viene utilizzata anche per il trasporto delle Mountain Bike: per chi cerca emozioni forti, è a disposizione una pista da Downhill e percorsi freeride immersi nel verde. Inoltre, le guide ambientali organizzano per grandi e piccoli passeggiate alla scoperta del Monte Caio, con i suoi splendidi paesaggi e l’eccezionale varietà di flora e fauna presente. I servizi in questa località non mancano: un albergo, un residence, un centro benessere, tre ristoranti, un negozio articoli sportivi e noleggio attrezzatura, baite, bar, pizzeria/campeggio con bungalows, campi da beach volley, tennis e calcetto, maneggio.

appuntamenti da non perdere ... BALLA COI LUPI La prima settimana di febbraio, torna “Balla coi lupi” la traversata dell’Appennino tosco-emiliano, con stazione finale: Schia. Una delle più importanti manifestazioni di sleddog, con possibilità di prove gratuite per bambini oltre a tante iniziative collegate alla manifestazione.

CIASPOLENTA 9 febbraio 2014, è Ciaspolenta! La ciaspolata organizzata dalle guide ambientali, con buffet finale offerto dagli alpini della sezione di Tizzano.

R e p o r t a g e / S C H IA

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Curiosità Nessuno nel lontano settembre del 1976, pensava di fondare una Società che sarebbe diventata tra le piu’ importanti tra quelle appenniniche, spesso la migliore per attività giovanile e sempre tra i primissimi posti a livello nazionale. I fondatori dello storico Sci club Schia Monte Caio certamente non pensavano nemmeno di avere nel proprio vivaio un atleta (allora aveva 4 anni) che sarebbe diventato uno degli sciatori più importanti nella storia dello sci azzurro e mondiale: Alessandro Fattori, grande talento, nato e cresciuto sulle nevi di Schia.

IL “PARKAIO SNOWPARK” A Pian delle Guide, si trova lo Snowpark “ParKaio” per gli appassionati di freestyle, con salti, box, rail. Illuminato a giorno, impianto stereo e punto ristoro nella baita. Nuove strutture sono state posizionate dai Caio Riders per la Stagione 13/14, per permettere ai ragazzi l’evoluzione del proprio livello tecnico in totale sicurezza. Apertura serale: giovedì dalle 21 alle 24. Info: 340.6807642; dan@caioriders. com; www.caioriders ;Facebook: “ParKaio Snowpark” o “Caio Riders Snowboard Club”

Ufficio informazioni turistiche Per informazioni su Schia e su come arrivare: www.schiamontecaio.it Schia ha anche una pagina facebook www.facebook.com/Schiamontecaio

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Economia

Innovazione

Innovare per esserci, non solo oggi ma anche domani Valli: «Viviamo in un clima di paura che disincentiva il fare impresa: L’innovazione è figlia non della paura ma del coraggio»

di giorgia chicarella

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nnovazione, una delle parole più abusate del nostro millennio, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Ma cosa vuol dire? è un processo lineare o è un processo creativo che, al di là dei numeri, punta su idee e interdisciplinarietà? Ce lo siamo chiesti in occasione della presentazione, alla Camera di Commercio di Parma, del Rapporto Innovazione sull’ Emilia Romagna commissionato dalla CCIAA al CISE, Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico. A rispondere è l’ingegnere Luca Valli, direttore del Centro, Che cosa si intende per innovazione?

“è un momento trasformativo, un processo creativo che porta alla nascita di qualcosa che prima non c’era. Il processo non è però lineare, non c’è una formula magica da seguire, l’innovazione è l’insieme di una pluralità di fattori differenti. Da questo punto di vista, più si cerca di decodificare l’innovazione più si soffoca il processo creativo da cui essa stessa scaturisce.

L’innovazione esce dagli schemi, non rispetta le regole ed è frutto dell’interdisciplinarietà”. Spesso si equipara l’innovazione alla tecnologia, è corretto? “Posso avere tanta tecnologia e nessuna inno-

Rapporto sull’Innovazione: a parma, il 50% delle pmi non innova più da 3 anni

Gli ostacoli rilevati: troppa burocrazia e pressione fiscale Il 54,6% delle aziende intervistate a Parma dichiara di non aver introdotto alcuna innovazione nell’ultimo triennio. Un dato preoccupante: è solo un sintomo, figlio della crisi? “Certamente il perdurare della crisi ha influenzato questi risultati, riducendo in particolare la capacità di investimento da parte delle stesse - afferma Valerio Vanelli, vicepresidente della Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e autore del Rapporto 2013 sull’Innovazione in Emilia Romagna -. Però non è solo la sfavorevole congiuntura economica. Infatti, il dato rilevato quest’anno non è tanto distante da quello registrato negli anni precedenti e al 53,0% di imprese parmensi non innovative rilevato nel 2009”. In che settori si innova? ”Le imprese che investono lo fanno principalmente nell’acquisto di macchinari e attrezzature, nell’informa-

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fare export aiuta ma serve capacità innovativa

tica (hardware, software, servizi). Ma gli investimenti sono inferiori a quelli degli anni passati”. Poi ci sono le difficoltà burocratiche ”Non solo. Le imprese evidenziano: l’eccesso di pressione fiscale; la difficoltà a comprendere un mercato sempre più complesso e in rapido mutamento; un rischio d’impresa percepito come troppo elevato di fronte alla crisi economica”. Innovazione e mercato internazionale ”L’allargamento al mercato globale sembra essere sempre più una necessità per le imprese. In questi anni di stagnazione della domanda interna, l’export ha rappresentato il vero traino dell’economia locale e regionale. L’impresa maggiormente internazionalizzata è quella che riesce meglio a far fronte all’attuale crisi. Ma l’internazionalizzazione dell’impresa è strettamente legata alla sua capacità innovativa”.


Economia

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i vincitori del premio innovazione cciaa di parma perchè un premio all’innovazione

Andrea Zanlari, Presidente CCIAA Parma : “Parola chiave: lungimiranza” “La decisione di istituire il Premio per l’innovazione vuole essere un riconoscimento della Camera di Commercio verso quelle aziende che hanno imboccato la strada corretta per affrontare un futuro pieno di incertezze ma anche di opportunità. Investire nell’innovazione significa da una parte, scommettere sul futuro e creare le premesse per sostenere nel lungo periodo l’economia di questo territorio, ma in un contesto competitivo feroce ed esteso a livello globale quale quello del XXI secolo, significa anche stare al passo coi tempi per non ritrovarsi vinti o peggio distrutti dalla concorrenza. Ringrazio quindi tutti gli imprenditori premiati che hanno avuto la determinazione e la capacità di scommettere sull’innovazione. In un periodo in cui ottenere risorse per fare ricerca e sviluppo è quanto mai complesso, sono riusciti ad avere la freddezza di compiere scelte di lungo periodo, chiaramente nella speranza di recuperare nel breve gli investimenti, ma probabilmente sapendo anche che costruire il futuro significa agire con lungimiranza e coraggio nel presente”. vazione. Proprio, da un recente rapporto dell’Ocse è emerso che il 50� delle innovazioni realizzate negli Usa non erano di tipo tecnologico”. Per innovare cosa serve? “Coraggio, trasgressione, mente aperta e una formazione interdisciplinare che permetta di unire diverse competenze, perché oggi non abbiamo più e soltanto bisogno di persone con un’alta specializzazione, ma di persone creative capaci di uscire dagli schemi”. L’innovazione è giovane? “Non è detto, anzi. Viviamo in un mondo permeato da una ridondanza di informazioni che poi non riescono a tradursi in conoscenza. Una cultura dell’omologazione che è soporifera per la creatività dei giovani. Il sistema educativo e formativo può fare molto”. Imprese, crisi e innovazione... “Chi è sopravvissuto alla crisi è anche e soprattutto grazie alla sua capacità di trasformarsi, guardare al domani, in una parola innovare. Quando si parla di crisi entrano però in gioco anche molti altri fattori: inabilità a contenere i costi, valori macroeconomici, sottocapitalizzazione e sottodimensiona-

mento. La recessione in un certo senso può spingere all’innovazione, ma dall’altro rende tutto più complesso soprattutto se le forze sociali ed economiche nazionali non investono nelle nuove idee”. Freni contabili e legislativi che arrestano gli investimenti? “Abbiamo leggi che hanno costretto i nostri ricercatori a scappare. Poi, ci sono le banche che investono o poco o nulla. Per un giovane che voglia fare impresa è un calvario. Ma credo che l’innovazione sia figlia non della paura, bensì del coraggio e del diverso, elementi che servono al paese”. Può citare un macrotrend? “Ce ne sono molti, ma l’Ecodesign credo sia quello che offra maggiori opportunità, afferisce alla sostenibilità e chiama in causa tutta la filiera produttiva: dalla riprogettazione ai processi produttivi fino allo smaltimento dei rifiuti”.

Parma Vivai Apertura di una Bottega Campagna Amica per la vendita di prodotti “food” di origine agricola e di provenienza solo italiana.

Progetto Ed Insieme all’Università, coinvolge gli studenti in progetti di business per essere veri consulenti creativi e innovativi.

Terra dei Colori “Snowglobe editions” ha prodotto una APP Book interattiva per bambini tradotta in 7 lingue dal titolo “APP graphic Novel”.

Riva Egisto e Giuliano Soc Agr ha brevettato un sistema anti schiacciamento per prodotti ortofruttioli per la raccolta nei vasconi.

Nonno Fereoli Costruire un magazzino per il Parmigiano Reggiano che permetta una stagionatura completamente naturale.

A Due Tecnologia che minimizza il danno termico e meccanico dei pezzi di frutta per bevande a base di succo con pezzi di frutta o agrumi.

Metal Meccanica Spaggiari “Master/Shuttle” un sistema per garantire grandi volumi di stoccaggio in aree ristrette unitamente ad un numero alto di movimentazioni/ ora.

Open Field Ha messo a punto una filiera corta di peperoncino da industria tracciata e controllata, meccanizzata in tutte le frasi produttive.

Spencer Italia L’esclusivo fermacapo “Tango Fix” è studiato per assicurare un’ottimale immobilizzazione del capo di pazienti traumatizzati.

Cabiria “Fattore X” un service per la stampa digitale per la produzione e la consegna dei lavori in tempi rapidi, ottima qualità e prezzi competitivi.

Nella pagina a destra, in alto le vignette del Rapporto sull’Innovazione realizzate dal fumettista Gianluca Fogliazza; in basso Valerio Vanelli, autore del Rapporto e Vicepresidente della Scuola di Scienze dell’Università di Bologna. Nella pagina a sinistra in basso a destra un momento della premiazione

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Economia

Ristorazione e territorio: al via un nuovo corso di sala-banqueting La proposta di Iscom Parma è orientata a rispondere ad una nuova richiesta di servizi riletti in chiave moderna. Il percorso gratuito in partenza nel 2014 si rivolge a dodici persone disoccupate o occupate già in possesso di conoscenze nel settore

di Enrica valenti

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a provincia di Parma si caratterizza da sempre per l’eccellenza di tutto il comparto enogastronomico e per la forte connotazione culturale del suo turismo. In generale la proposta parmense enogastronomica e ristorativa continua a posizionarsi su un livello medio alto, con alcune punte di eccellenza riconosciute a livello internazionale. In questo contesto, rappresentato anche da eventi come il Festival Verdi e da Istituti come Alma, il livello dei servizi legati agli eventi e alla ristorazione deve tendere necessariamente ad elevarsi. Per rispondere a questa esigenza Iscom Parma propone per l’anno 2014 un nuovo corso in partenza a fine febbraio, gratuito e finanziato dal Fondo Sociale Europeo, dedicato all’approfondimento e al miglioramento del servizio di sala-banqueting. Rivolto a 12 persone disoccupate o occupate già in possesso di conoscenze e capacità nel settore, il corso ha l’obiettivo di portare tutti i partecipanti ad un’alta qualità del servizio. Le figure che operano nel banqueting devono

professionalità e qualità

Formazione

Il web 2.0 per il settore ricettivo Sempre per cercare di elevare le competenze e la professionalità nel settore del turismo e della ricezione, Iscom proseguirà anche nel prossimo anno il percorso di formazione gratuito dedicato alla comunicazione e all’utilizzo del digitale e del web nella professione, rivolto agli imprenditori o dipendenti della Val Taro e della Val Ceno. Per i lavoratori provenienti dal settore turistico e del commercio sono in programma corsi di lingua inglese, di green economy e di sviluppo del business attraverso il web 2.0. I corsi saranno svolti entro marzo 2014 con doppia sede, a Borgotaro e a Fornovo. Per avere maggiori informazioni sui corsi di New Unconventional Marketing e il relativo calendario contattare sempre Iscom (chiedendo della dott.ssa Laura Borea).

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corsi gratuiti di marketing e comunicazione in val taro e val ceno

oggi garantire una professionalità che non può prescindere da una capacità di relazionarsi con tutti i clienti che sia sopra la media; da una qualità globale del servizio offerto che non lascia spazio a dubbi e che quindi passa anche dagli aspetti ormai essenziali della sicurezza, dei luoghi di lavoro e anche alimentare; dalla capacità di rapportarsi ad un mercato internazionale; senza ovviamente tralasciare, innovando, gli aspetti più tipicamente classici della professione. Una necessità tanto più impellente se si valuta la ricerca sempre più intensa di clienti stranieri che mediamente richiedano un servizio di accoglienza medio alto. Diventa pertanto essenziale rispondere a questa domanda del mercato del lavoro con la formazione di figure altamente professionalizzate che sappiano interpretare in chiave moderna la figura del tecnico dei servizi sala-banqueting. Per avere maggiori informazioni sul progetto formativo contattare Iscom Parma 0521 298584 iscom@ascom.pr.it.


Economia Natura e relax, gastronomia e sport sono alcuni dei motivi per cui i turisti scelgono l’Alta Val Taro

pubblicità su web tv, radio e stampa

Promozione e turismo: bene i risultati dell’Appennino

Con la campagna di promo commercializzazione promossa da Ascom in Alta Val Taro le presenze estive sono cresciute del 14%

I

l turismo in Appennino sta vivendo una discreta ripresa. È questo il trend a cui sembra aver dato inizio la campagna di promocommercializzazione promossa da Ascom Parma negli ultimi 24 mesi nell’area montana dell’Alta Val Taro, un’iniziativa partita nel 2012 in collaborazione con la

Provincia di Parma e i Comuni di Albareto, Bedonia, Berceto, Borgo Val di Taro, Compiano e Tornolo, che ha avuto proprio l’obiettivo di promuovere al di fuori dei confini provinciali il territorio montano per attrarre quei potenziali bacini di utenti localizzati soprattutto nel nord Italia e incrementarli. Un inve-

stimento orientato soprattutto verso la regione Lombardia, l’area che conta il maggior numero di arrivi turistici. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Ufficio Statistica della Provincia di Parma gli arrivi in Alta Val Taro sono aumentati nel 2012 del 3,4% , con un maggiore numero di presenze

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rispetto al 2011 del 13,7% . Negli anni in cui è stata fatta pubblicità - sul web, alla radio, in tv e sulla stampa - si è verificato un aumento del flusso turistico estivo pari al 14% rispetto al 2012 (dati provvisori) e del 32% rispetto al 2011. Per cercare di comprendere in modo approfondito le dinamiche turistiche e le motivazioni che spingono i visitatori a frequentare il nostro territorio è stata realizzata quest’anno una seconda indagine che ha permesso di portare in evidenza l’attrattività dell’Alta Val Taro. I motivi del soggiorno sono diversi: per il 64,9% si è trattato di una vacanza di riposo e relax; il 24,7% ha scelto invece l’Alta Val Taro quale meta per sport e attività ricreative, il 6,5% ha fatto visita ad amici e parenti, il 2,6% ha indicato ancora motivi di lavoro e l’1,3% motivi religiosi. Dai dati raccolti è inoltre emerso che: il 29,4% dei turisti ha meno di 40 anni, il 49% dai 40 ai 60 e il 21,6% oltre 60 anni. I turisti conoscono l’Alta Val Taro soprattutto tramite pubblicità e internet (il 46,7%), quindi attraverso amici e conoscenti (il 30,8% ), mostre e fiere (il 15% ), giornali, tv e radio (il 13,1%). Per quanto riguarda la provenienza la Lombardia si conferma la regione con più arrivi, ben il 48,1% , seguita dall’Emilia Romagna con il 17,3%, dalla Liguria con l’11,1% quindi dalla Toscana con il 3,7% di presenze, e infine per il 13,6% da altre parti d’Italia e uno 1,2% di stranieri.

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I Panettoni della solidarietà ai piccoli ospiti dell’Ospedale dei Bambini L’iniziativa si ripete da quattro anni grazie alla volontà del Gruppo Panificatori di Parma, aderente ad Ascom. Quest’anno l’incontro è stato inoltre l’occasione per donare quasi 5mila euro all’assocazione Noi Per Loro e alla struttura di Oncologia Medica

di carlotta ferrari

L

a mattina dello scorso 18 dicembre al reparto di Oncologia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini di Parma sono arrivati tanti Babbo Natale vestiti di bianco. Di stanza in stanza hanno portato ai bambini deliziosi panettoni artigianali e bellissimi biscotti a forma di alberello. Erano i Panificatori di Parma che, come da tradizione, offrono in dono i loro prodotti natalizi ai piccoli ospiti dell’Ospedale dei Bambini. Ad accoglierli c’era il Professor Giancarlo Izzi, direttore del reparto di Pediatria e di Oncoematologia, Francesco Leonardi, responsabile del day hospital di Oncologia Medica e Nella Capretti, presidente dell’associazione Noi per loro, impegnata nel migliorare la cura e la qualità della vita dei bambini ricoverati e delle loro famiglie. L’incontro è stato anche l’occasione per consegnare ufficialmente all’associazione Noi per loro e alla struttura di Oncologia Medica il ricavato, che ammonta a 4.800 euro, raccolto dai Panificatori durante la manifestazione del November Porc. Quest’anno, nello specifico, il contri-

buto a Oncologia Medica verrà impiegato per acquistare attrezzature e materiale necessari alla struttura. Mauro Alinovi, presidente del gruppo Panificatori di Parma, ha dichiarato:«Anche questo Natale, come da tre anni a questa parte, il gruppo Panificatori di Parma rinnova la tradizione dei doni natalizi ai bambini del reparto di Oncologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini. Lo scopo non è solo quello di un’iniziativa solidale, ma anche e soprattutto di mantenere un contatto diretto con questi bambini e le loro

famiglie». Alinovi ha poi sottolineato come questa iniziativa si accosti a una serie di dimostrazioni che durante l’anno i Panificatori di Parma organizzano all’interno di alcune manifestazioni, come per esempio il November Porc e Cibus, appositamente pensate per la raccolta fondi. La consegna dei dolcetti natalizi è un gesto concreto che vuole dimostrare ai bambini e alle loro famiglie, costretti a convivere con gravi malattie, la vicinanza del gruppo Panificatori e regalare un po’ di serenità in questo periodo di festa.

c r i s i . e . te r r i t o r i o

Piattaforma Parma: un aiuto anche dal commercio Negli ultimi anni la crisi ha colpito sempre più famiglie nel nostro territorio; si calcola siano 2500 quelle bisognose. è in quest’ottica che Ascom ha pensato ad un’iniziativa di solidarietà che potesse coinvolgere il mondo del commercio e portasse un messaggio di speranza a coloro che soffrono e ai più bisognosi. L’invito che Ascom rivolge alle aziende è quindi quello di unirsi e fare rete donando ciò che si può, per un’emergenza sempre più accentuata anche nel nostro territorio. In quest’ottica Ascom ha aderito e patrocinato il progetto “Piattaforma Parma”, frutto di un accordo stipulato tra diverse istituzioni di Parma, che ha l’obiettivo di ricerca e raccolta di generi sia alimentari che non alimentari da ridistribuire alle re-

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altà caritative di Parma e provincia impegnate nella lotta alla povertà. Piattaforma Parma garantisce un servizio logistico di ritiro, stoccaggio e distribuzione dei generi donati dalle aziende grazie ad una struttura composta da una segreteria dedicata alla gestione dei rapporti con le aziende donatrici, mezzi di trasporto anche refrigerati, un magazzino per lo stoccaggio delle merci e personale volontario per il servizio di trasporto e magazzinaggio. Per aderire contattare la segreteria al numero 0521 228330 oppure scrivere all’indirizzo info@piattaformaparma.it. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere anche ad Ascom allo 0521 298760 - 298836.


Economia

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Economia

La storia infinita dell’Imu, tutti allo sportello per nuovi conteggi e modelli Dalla Mini Imu alle comunicazioni annuali dei dati sull’Iva fino allo spesometro. E ancora, rata contributi fissi IVS artigiani e commercianti. Tra scadenze e novità 2014, cosa cambia per le tasche dei contribuenti? Ne parliamo con i commercialisti Boldrocchi, Damini e Lovati

L

e scadenze elencate sono quelle consuete mensili oltre a quelle prorogate di dicembre. Ancora dubbia la MINI IMU figlia del pasticcio aliquota base con facoltà da parte dei comuni di maggiorarla. Lo stato ha riconosciuto ai comuni il rimborso dell’aliquota base ma non la maggiorazione che, se nulla cambia, sarà dovuta ai comuni dai proprietari degli immobili adibiti ad abitazione principale entro il 24 gennaio 2014. Quindi altro conteggio, altro modello di pagamento ed altra coda allo sportello.

scadenze

novità fiscali 2014

compratore, al notaio incaricato dell’atto di compravendita il quale provvederà a saldare il venditore solo dopo l’iscrizione dell’atto nei pubblici registri evitando così interposizioni di eventuali ipoteche per debiti pregressi del venditore, introduzione nel primo semestre del 2014. .. Mini sanatoria cartelle per debiti affidati ad EQUITALIA fino al 31/10/2013, pagando il saldo entro il 28/02/2014 vengono scontati gli interessi. .. Esclusione dai benefici della prima casa degli immobili classificati al catasto A/1, A/8, A/9. .. Reintroduzione dal 2013 dell’imposta IRPEF sul 50% della rendita catastale rivalutata, soppressa con introduzione dell’IMU, sugli immobili sfitti o in comodato gratuito, ubicati nella stessa provincia di residenza del proprietario, pertanto dovrebbero essere esclusi la casa al mare o in montagna.

Risultano sostanzialmente confermate tutte le aliquote indicate nello scorso numero di dicembre 2013 per gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio, agevolati con detrazione Irpef del 36, 40, 50 e 65%. Le novità, oltre quelle sintetizzate nella tabella, sono le seguenti: .. Pagamento, di qualunque importo, delle locazioni, solo con mezzi tracciabili, sono esclusi solo gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. .. Installazione di POS ed utilizzo per incassi superiori ad € 30,00 presso le imprese e professionisti che nel 2013 abbiano conseguito ricavi oltre € 200.000,00, la norma con decorrenza 01/01/2014 sarà prorogata non sappiamo a quale data. .. Pagamento degli immobili e delle aziende effettuato direttamente, da parte del

SCADE IL

ADEMPIMENTO

16/01/2014

Liquidazione IVA mensile – ritenute d’acconto dicembre 2013 Saldo mini IMU 2013 sulla prima casa nei comuni con aliquota maggiorata rispetto a quella base Comunicazione spesometro 2012 Comunicazione beni ai soci e familiari e finanziamenti ricevuti Liquidazione IVA mensile – ritenute d’acconto gennaio 2014 Rata contributi fissi 2013 IVS artigiani e commercianti Comunicazione annuale dati IVA

24/01/2014 31/01/2014 31/01/2014 17/02/2014 17/02/2014 28/02/2014

.. Nuovo bonus sul 50% dell’incremento delle spese di ricerca e sviluppo con un minimo di € 50.000. .. Contributi SSN pagati da privati sono deducibili nel limite di € 40 per l’esercizio 2013, ad oggi risulta che anche per le imprese e professionisti siano indeducibili sia dal reddito ires/irpef che irap, con un salasso non indifferente per le imprese con consistenti parchi veicolari. Confidiamo, anche se lo facciamo ogni inizio anno nuovo, che il 2014 sia meno prospero di novità fiscali sia per la nostra professione che per i cittadini che giornalmente sono alle prese con calcoli e scadenze. Rubrica curata da Commercialisti Boldrocchi Pierluigi, Damini Elide, Lovati Roberto Tel: 0521 464711 – FAX 0521 464760 e-mail: consulenza.bdl@gmail.com

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Descrizione

5% € 1.291,14 Max € 40 Dal 19 al 18% 19% 30% 4% 2,5% 21,75% 27,72% 13,75% € 516.000

5% € 630,00 €0 17% 19% 20% 10% 1% 22,20% 27,72% 14,20% € 700.000

5% € 630,00 €0 17% 19% 20% 10% 1% 22,65% 30,72% 14,65% € 700.000

Abbattimento del canone di locazione per spese forfetarie di manutenzione Premi di assicurazione vita e infortuni limite massimo di deducibilità Contributi SSN pagati sui premi di assicurazioni non più deducibili Oneri spese mediche ecc. ipotesi riduzione dell’aliquota detraibile Bonus libri con tetto di € 2.000,00 annui, testi scolastici interi altri al 50% Deducibilità dell’IMU pagata dalle imprese e professionisti Iva su snack e bevande erogate da distributori automatici Saggio legale degli interessi Contributi INPS IVS artigiani-commercianti aumento 0,45% annuo Contributi INPS Gest. Separata blocco aumento previsto nel 2014 Contributi ENASARCO variazione programmata delle aliquote Compensazioni crediti d’imposta con conformità aumento limite

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Economia

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