IL MESE PARMA 201

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Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50

n. 201 estate 2016

Spettacoli Musica, food, arte, sport... gli eventi “scelti per voi”

Fuori città Turismo verde, tra i Parchi del Ducato e agriturismi fiabeschi

Speciale Salute Dal centro antifumo al donatore che viaggia

PARMA ESTATE D0660616

Concerti e spettacoli, in Pilotta un mese di appuntamenti Focus Cultura “Parma e il cinema, tra d’essai e multisala”


AREA ATTREZZATA AREA RISTORO ANIMAZIONE DOMENICALE PAINT BALL

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e d l’editoriale itoriale

di SIMONE SIMONAZZI

Gola Gola, una manifestazione creata dai parmigiani

SOMMARIO p. 4

Parma Estate. Un mese di appuntamenti nel cortile della Pilotta

p. 9

Fuori città. Dai Parchi del Ducato all’agriturismo in montagna, alcuni consigli per i turisti “verdi”

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Focus Cinema. Qual è oggi il rapporto della città con la settima arte?

p. 18

Speciale Museo Pier Maria Rossi: a Berceto, tre mostre da non perdere tra storia e antropologia

p. 20

Agenda Estate. Alcuni eventi scelti per voi

p. 23

Salute: dal centro antifumo al pap test, dal care-giver all’app per superare le paure. L’appello di Avis: donare prima di partire

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GOLA GOLA HA SEGNATO UN CAMBIAMENTO POSITIVO NELLE MODALITÀ DI PROMUOVERE GLI EVENTI

Poste Italiane spedizione in abb. postale DL 353/2003 (conv. in L il 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Parma - prezzo di copertina €0,50

E ORGANIZZARE

n. 201 estate 2016

Spettacoli Musica, food, arte, sport... gli eventi “scelti per voi”

Fuori città Turismo verde, tra i Parchi del Ducato e agriturismi fiabeschi

Speciale Salute Dal centro antifumo al donatore che viaggia

PARMA ESTATE

Concerti e spettacoli, in Pilotta un mese di appuntamenti

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i può essere critici, auspicarci che migliori il programma con un passo indietro dei soliti relatori parmigiani, si può ritenere che giugno non sia il periodo migliore (quest’anno il tempo e l’arsura sono stati clementi), si può dire che un weekend lungo non fa un Festival e soprattutto che viviamo il paradosso di una delle poche città che promuove una manifestazione sul buon cibo tra le macchine che attraversano il centro storico (tranne qualche ora di chiusura totale su tre giorni). Eppure Gola Gola, tanto attesa, ha segnato un cambiamento positivo nelle modalità di promuovere e organizzare gli eventi. Si può dire che gran parte del successo della manifestazione sia dovuto ad un passo indietro del Comune, che non ha voluto imporre agenzie esterne catapultate sul territorio, e senza alcun legame con esso. Al di la della valenza turistica, ci sarà tempo per analizzare i dati, ma per la prima volta si è respirata un’aria di entusiasmo e condivisione, tutti hanno mantenuto alta una tensione rivolta ad ottenere il miglior risultato e per la prima volta chi è abituato solo a paracadutare dall’alto realtà estranee, spesso con poca conoscenza del territorio, è stato messo, suo malgrado, in disparte, salvo presenziare sul palco al momento opportuno, ma c’è spazio per tutti. E questo deve essere lo spirito giusto, per migliorare il programma c’è ancora tempo.

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Focus Cultura “Parma ed il cinema, tra d’essai e multisala”

n° 201 estate 2016 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521.251848 - Fax 0521.907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Rosaria Frisina Grafica e impaginazione Davide Pescini Redazione Daniele Paterlini Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Cristina Sgobio Commerciale Lina Carollo Tiratura 10.000 copie Chiuso in tipografia il 15/06/2016

il mese/ dicembre il mese estate 2015 2016


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a cura di Rosaria Frisina

foto Ilia Chkolnik

SUL PALCO DELLA PILOTTA Al via ParmaEstate. Un mese di appuntamenti, 14 serate che vedranno concerti e spettacoli, dai Berliner Philharmoniker a Notre Dame de Paris. Tra gli ospiti, anche Ezio Bosso, Gianna Nannini e Morgan

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a musica e la danza tornano ad animare nei mesi estivi il Cortile della Pilotta di Parma con ParmaEstate: la rassegna realizzata da Fondazione Teatro Regio di Parma con Comune di Parma e Polo Museale dell’Emilia-Romagna, che dal 21 giugno al 20 luglio, in uno dei luoghi simbolo nel cuore della città, trasforma lo storico cortile in un grande “teatro all’aperto” che accoglierà 2800 spettatori per sette appuntamenti e 14 serate. «Nell’ambito del suo percorso di rilancio, Il Teatro Regio ha accettato l’impegno e la responsabilità di essere capofila di questa rassegna – spiega Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio di Parma –, assumendo il ruolo di connettore nei confronti del tessuto musicale cittadino e rafforzando così la collaborazione con istituzioni e associazioni con le quali la rassegna è realizzata: Fondazione Arturo Toscanini, Società dei Concerti di Parma, Puzzle Puzzle s.r.l.. Un grande sforzo organizzativo che il Teatro può sostenere grazie alla sua struttura e alle competenze dei suoi lavoratori».

L’aspettativa è ovviamente alta, per un teatro all’aperto così grande e nel cuore della città è essenziale la qualità artistica degli spettacoli proposti. «Sono particolarmente orgogliosa dei tre appuntamenti programmati dal Teatro Regio di Parma, ciascuno dei quali rappresenta un’eccellenza nel proprio ambito: la musica dei Berliner Philharmoniker, per la prima volta a Parma e nel corso di una tournée europea che vede due sole date italiane, una delle quali onora la nostra città; la danza di una delle compagnie che ne rappresenta la storia,

IL PROGRAMMA Ad inaugurare la rassegna martedì 21 giugno sarà Béjart Ballet Lausanne, compagnia di danza tra le più acclamate del panorama internazionale diretta da Gil Roman (vedi a pagina 7). Ezio Bosso, pianista e direttore

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d’orchestra di fama internazionale, sarà protagonista il 25 giugno insieme a un ottetto di violoncelli, di Six Breaths. Sei brani per sei tipi di respiro - dal primo di un neonato all’ultimo di chi scompare - che percorrono la vita di ciascun uomo. Per la prima volta a Parma, i Berliner Philharmoniker saranno protagonisti, l’1 luglio, di un concerto interamente dedicato alla musica ceca, guidati dal canadese Yannick Nézet– Séguin (vedi a pagina 8). Notre Dame de Paris, l’opera di Riccardo Cocciante che ha raccolto successi in tutto il mondo,

torna a Parma dal 3 al 9 luglio, a cura di Puzzle Puzzle s.r.l. In scena i protagonisti della prima edizione: Lola Ponce, Gio’ Di Tonno, Vittorio Matteucci, Leonardo Di Minno, Matteo Setti, Graziano Galatone e Tania Tuccinardi faranno rivivere, a distanza di 14 anni dal debutto assoluto, l’emozione di un successo senza fine. Farà tappa a ParmaEstate, il 13 luglio, Gianna Nannini HitStory Tour 2016, la tournée dell’artista che segue l’uscita del suo più recente album, prossimo a conquistare il disco di platino. Un concerto-spettacolo in grado di coniugare il rock più acceso con le armonie classiche dell’ottetto


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foto Marco Borggreve

ricco, con gli appuntamenti di Notre Dame de Paris, Gianna Nannini, Igudesman e Joo, Morgan e la Filarmonica Arturo Toscanini. «Un programma di grande livello che esplora generi e linguaggi artistici diversi, pensato per un pubblico ampio, trasversale per interessi ed età, è stato possibile grazie all’impegno del Comune di Parma e alla disponibilità del Polo Museale dell’Emilia-

Romagna - aggiunge la Meo -. ParmaEstate è un’importante occasione di condivisione per coloro che vivranno i primi mesi estivi in città e una preziosa opportunità turistica in un periodo dell’anno nel quale l’offerta culturale è meno ricca. Spero che la rassegna possa avere effetti positivi anche sul territorio, in termini non solo economici, ma sociali e umani, prima di tutto».

il Béjart Ballet Lausanne, con un programma di vere perle coreografiche che culmineranno nel travolgente e attesissimo Bolero; il talento e l’emozione di un autentico interprete della musica contemporanea che ha saputo comunicare al grande pubblico tutta la gioia e la passione della musica, Ezio Bosso. Tre appuntamenti per un ponte ideale tra la stagione, appena conclusa, di musica e danza del Teatro Regio e il Festival Verdi che debutterà in autunno». Il cartellone di ParmaEstate si presenta

d’archi Red Rock Strings. Musica classica e cultura popolare si incontrano in A little nightmare music, il divertente spettacolo che, il 16 luglio, porterà per la prima volta a Parma il celebre duo Igudesman e Joo che con il loro virtuosismo e l’irriverente umorismo che li hanno resi celebri saranno

protagonisti di un insolito concerto, a cura di Società dei Concerti di Parma, rivolto “agli appassionati di musica classica e a coloro che corrono ai ripari alla sola menzione di Mozart”. Un viaggio nella musica abbattendo i confini tra generi e stili: il 20 luglio, in Morgan e il Paese dei balocchi, Marco Castoldi, in arte Morgan - poeta, maître à penser, polistrumentista, cantautore, interprete e tra gli artisti più eclettici nel panorama artistico italiano - con la Filarmonica Arturo Toscanini, sperimenterà, inventerà e, porterà il pubblico in un luogo in cui alla fantasia non c’è confine e, con incondizionata libertà e divertimento è possibile passare da Bach a David Bowie nel tempo di un accordo.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 biglietteria@teatroregioparma.it www.teatroregioparma.it il mese estate 2016


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al 1998 il Ristorante Il Trovatore é situato nel centro di Parma: città della cultura musicale Verdiana, il prosciutto crudo, il parmigiano reggiano, e la grande consuetudine della gastronomia parmense. La nostra é una cucina di classe. É un insieme di tradizione familiare di due generazioni con tutte le capacità di sperimentare ingredienti, piatti e gusti nuovi che, fin dall’inizio e augurandoci molti anni ancora, portiamo avanti con grande orgoglio facendo del nostro savoir faire, una passione nonché un’arte. Venire a mangiare da noi significa fare una visita culinaria con ingredienti di ottima qualità e una vasta selezione di vini, degustare la più particolare delle ricette e sentire anche i sapori di Parma e del parmense. Il locale, climatizzato, dispone di 50 coperti, salette riservate, ed è in grado di soddisfare i palati più esigenti, prestando servizio per: - pranzi di lavoro - cene romantiche - dopo-teatro - qualsiasi altra situazione Puoi trovarci a pochi passi dal celebre Teatro Regio, dietro il Palazzo della Pilotta e ad una manciata di metri dalla piazza Duomo, invitanti e suggestivi appuntamenti da apprezzare con una passeggiata dopo un buon pranzo.

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PARMA ESTATE INAUGURA CON BÉJART BALLET LAUSANNE Da Suite Barocco, con i costumi di Gianni Versace, a Bolero, il titolo più atteso, la compagnia di danza tra le più famose del panorama internazionale aprirà la rassegna in Pilotta il 21 giugno

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éjart Ballet Lausanne, compagnia di danza tra le più acclamate del panorama internazionale, torna a Parma dopo dieci anni dalla sua ultima apparizione al Teatro Regio e inaugura ParmaEstate martedì 21 e mercoledì 22 giugno, alle 21.30, interpretando i balletti che l’hanno resa celebre. A partire da Boléro, titolo tra tutti più atteso, che al suo folgorante apparire nel 1960 rivelò il senso del teatro e l’animo dionisiaco del coreografo, accompagnandolo nei decenni, lungo tutta la sua carriera e oltre, allora come oggi, a ogni latitudine raggiunta dal Béjart Ballet Lausanne. Boléro chiuderà la serata in un crescendo coreografico dopo Suite Barocco, con i costumi di Gianni Versace, Etude pour une Dame aux camélias, Bhakti III e Impromptu…, creazione in prima nazionale di Gil Roman, direttore artistico della compagnia, successore designato da Maurice Béjart, che preserva l’eccellenza artistica della compagnia dalla scomparsa del suo fondatore nel 2007. All’inizio degli anni ’50, a Parigi, Maurice Béjart crea le prime coreografie per la sua compagnia, Les Ballets de l’Etoile. Nel 1960 fonda a Bruxelles il Ballet du XXe Siècle. Venticinque anni più tardi sposta la sua compagnia a Losanna, nasce così il Béjart Ballet Lausanne. L’intento di Maurice Béjart

SuiteBarocco - foto Gregory Batardon

Bolero - foto Ilia Chkolnik

L’INTENTO DI MAURICE BÉJART È SEMPRE STATO QUELLO DI APRIRE IL MONDO DELLA DANZA A UN PUBBLICO VASTO. CON QUESTO STESSO SPIRITO, GIL ROMAN E I SUOI 39 DANZATORI SI ESIBISCONO IN TUTTO IL MONDO è sempre stato quello di aprire il mondo della danza a un pubblico vasto. Con questo stesso spirito, Gil Roman e i suoi 39 danza-

tori si esibiscono in tutto il mondo in occasione di grandi eventi o di gala più intimi a scopo di beneficenza. Gil Roman porta avanti il suo lavoro di ricerca e di creazione sviluppando il repertorio della compagnia, il cui fulcro è rappresentato dall’opera di Béjart, presentando al pubblico coreografie emblematiche come quelle in programma a ParmaEstate che Gil Roman fa scoprire oggi al grande pubblico. Coreografo da vent’anni, il direttore artistico nutre il repertorio della compagnia con le sue creazioni e su suo invito coreografi come Alonzo King, Julio Arozarena, Tony Fabre e Christophe Garcia hanno contribuito allo sviluppo creativo del Béjart Ballet Lausanne. La compagnia, fedele alla sua vocazione, mantiene viva l’opera di Maurice Béjart rimanendo un luogo di creazione. il mese estate 2016


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PER LA PRIMA VOLTA A PARMA, I BERLINER PHILHARMONIKER L’1 luglio, sul podio il direttore musicale della Metropolitan Opera di New York, Yannick Nézet-Séguin

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Berliner Philharmoniker, per la prima volta a Parma, guidati da Yannick Nézet-Séguin rendono omaggio alla musica ceca con le celebri composizioni dei due musicisti divenuti simbolo di questa nazione, Bedrich Smetana e Antonin Dvorák. Venerdì 1 luglio 2016, ore 21.30, nel Cortile della Pilotta, sul podio dell’atteso concerto che vede protagonista una delle orchestre più celebri al mondo, il quarantunenne maestro canadese, vera stella della nuova generazione di bacchette, recentemente nominato direttore musicale della Metropolitan Opera di New York, che succede a James Levine in carica per quarant’anni fino alla stagione appena conclusa. Nel ciclo di sinfonico Má vlast (La mia Patria), Bedrich Smetana disegna un ritratto della sua terra e celebra la bellezza del fiume Moldava, protagonista della prima parte del concerto, che, dalla sorgente, passando per allegre feste di paese, avvincenti battute di caccia, pericolose rapide, entra nella città di Praga per svanire all’orizzonte dopo aver superato il castello di Vyšehrad. Una musica fortemente evocativa e poetica, protagonista di alcune tra le più suggestive scene del film Tree of Life di Terrence Malick.

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foto Marco Borggreve

FRA LE COMPOSIZIONI, LA MUSICA POETICA DI SMETANA, PROTAGONISTA DI ALCUNE TRA LE PIÙ SUGGESTIVE SCENE DEL FILM TREE OF LIFE DI TERRENCE MALICK Fondendo ritmo e melodie del folklore ceco con il linguaggio della musica sinfonica occidentale, Smetana pone le basi per una musica di carattere nazionale. Ciò che avviene anche con Dvorák (di cui saranno eseguite la Serenata per archi in mi maggiore op. 22 e la Sinfonia n.6 in re maggiore op. 60), affascinato dal lirismo e dalla struggente malinconia del canto popolare boemo e da quel gusto tutto slavo per le danze contadine e zingaresche, che trasfonde nelle sue composizioni con l’ac-

cesa e fervida fantasia romantica. Nell’ambito dell’attenzione rivolta al pubblico dei più giovani, il Teatro Regio ha coinvolto i più famosi musicisti al mondo nelle sue attività educative: i Berliner Philharmoniker incontreranno i bambini di Giocampus, con i quali saranno impegnati in laboratori per far vivere ai più piccoli la gioia dell’ascolto alla scoperta della musica. In caso di maltempo, il concerto dei Berliner Philarmoniker avrà luogo al Teatro Regio di Parma. Il pubblico ha la possibilità di garantire il proprio posto anche al Teatro Regio acquistando il relativo biglietto “posto certo”, fino ad esaurimento posti, presso la biglietteria del Teatro Regio (lo spettatore potrà sceglierlo) e online su teatroregioparma.it e in questo caso il posto sarà incontestabilmente assegnato dalla Biglietteria secondo la disponibilità al momento dell’acquisto e verrà quindi comunicato via email allo spettatore.


di Cristina Sgobio

Fuori

Città

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FUGA NEI PARCHI

Dal Trebbia al Taro fino ai Cento Laghi, un viaggio nelle meraviglie naturali del parmense. Il presidente Maggiali: «Un’opportunità per il territorio, il turismo verde aumenta, esistono sempre più visitatori in cerca di esperienze ed emozioni»

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cappare dalla città per rifugiarsi nella natura. Soprattutto nel periodo estivo, cresce la voglia di abbandonare ‘l’asfalto cittadino’ e calarsi nel silenzio di luoghi verdi. Nel parmense, questa opportunità è offerta dai Parchi del Ducato, che forse non tutti conoscono, come spesso succede per i luoghi che abbiamo dietro l’angolo. Cinque parchi (Trebbia, Stirone e Piacenziano, Taro, Boschi di Carrega, Cento Laghi) e quattro Riserve (Ghirardi, Torrile, Prinzera e Parma Morta), i Parchi del Ducato permettono magnifiche escursioni, attività sportive e per le famiglie, eventi da vivere tutto l’anno. Come conferma Agostino Maggiali, presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale: «I Parchi sono luoghi da vivere, con intensità e senza troppi timori – afferma-, ma con il rispetto e la consapevolezza che ci si sta muovendo in contesti delicati, con elevato tasso di naturalità». Vivere i parchi in estate quali consigli? «Il consiglio è quello di informarsi bene, prima di partire per il viaggio, sulle mete di destinazio-

foto di A. Lizzani

Agostino Maggiali Presidente dell'Ente Parchi dell'Emilia Occidentale

ne per conoscerne le peculiarità e le eventuali regole specifiche di fruizione. Il modo migliore è consultare il sito www. parchidelducato.it o la pagina facebook e chiamare o scrivere una mail agli uffici per consigli e suggerimenti. Un’opportunità per godere appieno delle potenzialità attrattive dei nostri Parchi è senza dubbio quella di partecipare alle nostre tante iniziative, eventi e attività che organizziamo in tutte le stagioni, per tutte le fasce di età, e spesso in modo gratuito, passeggiate, conceril mese estate 2016


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Fuori Città Tanti gli appuntamenti per vivere i parchi tutto l'anno

ti, laboratori per famiglie, ludoteche, esperienze di educazione ambientale e scoperta naturalistica e tanto altro» Quali i punti di forza? «I punti di forza sono rappresentati dai valori ambientali, paesaggistici e storico-culturali dei territori che gestiamo e che sono tanto diversi quanto ricchi. I corridoi ecologici fluviali del medio Taro, dello Stirone e del basso Trebbia sono importanti e fragili quanto le zone umide rinaturalizzate della Riserva di Torrile-Trecasali o le aree golenali della Parma Morta. Le aree montuose del Parco dei Cento Laghi e della Riserva dei Ghirardi ospitano habitat ricchi di biodiversità, al pari del più piccolo e collinare Parco dei Boschi di Carrega. La dispersione geografica delle aree che tuteliamo (estese su due province) rappresenta una ricchezza in termini ambientali e di opportunità di fruizione, ma al contempo è anche una fragilità che deriva dalla complessità di gestione di territori frammentati e lontani».

Passiamo alle criticità... «Quella che potrebbe sembrare, e che sicuramente lo è stata in passato, una delle criticità maggiori del nostro operare sono i pregiudizi e i luoghi comuni che vogliono i Parchi come una palla al piede per i territori. Questa idea dei Parchi che “ingessano” i territori e bloccano il suo sviluppo è ormai sempre più un vecchio ricordo e il fattivo coinvolgimento delle amministrazioni locali (Comuni e Province) nella gestione dell’Ente Parchi, testimoniano la piena consapevolezza che uno sviluppo socio-economico equilibrato e duraturo non può prescindere dalla dimensione ambientale». Parchi come volano per il turismo, possibile? «Nonostante la crisi economica globale e la contrazione dei consumi, il turismo verde, di cui i Parchi sono la punta di diamante, in Italia tiene, anzi aumenta. Segno questo che i turisti sono sempre più “ecoturisti”, ovvero persone che nell’esperienza del viaggio cercano sempre più un contatto diretto con

PARCO FLUVIALE DEL TARO

PARCO FLUVIALE DEL TREBBIA

Una realtà in movimento quella dei Parchi del Ducato. «Durante l’estate e il primo autunno abbiamo organizzato due importanti rassegne. La prima legata alle celebrazioni del bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia nel Ducato di Parma - spiega Marco Rossi, responsabile dell'area cultura, turismo e comunicazione dei Parchi del Ducato - . I paesaggi e le emergenze storicoarchitettoniche del Parco Regionale Boschi di Carrega sono fortemente legati alla Duchessa che per la prima volta 200 anni fa visitò la tenuta del Casino dei Boschi a Sala Baganza ed iniziò ad immaginare grandi trasformazioni per la Villa e il suo giardino. L’altra rassegna si chiama i Parchi della Musica (ndr vedi box). Un ricco calendario di concerti e performance, prenderanno vita in location meravigliose: castelli, aree verdi e boschi, centri visita, piazze. Ciò grazie all’impegno economico dei Parchi del Ducato, con il contributo dei Comuni di Collecchio, Corniglio e Calestano, sotto la Direzione Artistica di Francesca Rossi Del Monte, fondatrice e presidente dell’ Associazione "I Parchi della Musica" e ideatrice della rassegna».

PARCO DEI BOSCHI DI CARREGA

foto di A. Arnann

A pochi chilometri da Parma, è l’ambiente perfetto per escursioni facili, percorsi di cicloturismo e mountain bike, per il birdwatching e per la vicinanza a luoghi di interesse storico e paesaggistico, dal Museo Ettore Guatelli al Parco Boschi di Carrega. Ai sentieri pedonali si affiancano i due itinerari di ciclovia, ma è anche possibile andare a cavallo. Inoltre, si può vivere il Parco pescando o raccogliendo funghi.

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Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia tutela una trentina di chilometri del corso d'acqua omonimo, da Rivergaro sino alla confluenza nel Po. A caratterizzare le aree limitrofe spicca la presenza dei diversi castelli. Alcune fortificazioni, come nel caso del castello di Rivalta, si ergono quasi a ridosso del greto, conferendo al paesaggio un particolare fascino. Sono già presenti semplici itinerari consigliati per passeggiate.

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Istituito nel 1982, è stato il primo Parco della Regione Emilia Romagna. Si estende fra il fiume Taro e il torrente Baganza. L’elegante paesaggio mostra un’alternarsi di boschi, prati stabili e seminativi solcati da numerosi ruscelli e piccoli specchi d'acqua artificiali. Per gli amanti della storia e dell'arte il Parco custodisce anche alcuni preziosi gioielli architettonici, come il Casino de’ Boschi, residenza della duchessa Maria Luigia D'Austria.


Fuori la natura e le comunità locali, un soggiorno con emozioni autentiche e un buon ricordo da portare a casa. È per questo che le bellezze naturalistiche dei nostri Parchi, arricchite da infrastrutture e servizi per la loro fruizione (sentieri, centri visite, strutture ricettive, servizi e attività didattiche e ludico-ricreative) sono un forte richiamo per tutti coloro che non cercano il lusso, ma esperienze ed emozioni». Sono previsti nuovi investimenti? Quali sono gli obbiettivi dei Parchi? «L’obiettivo è di rafforzare il ruolo dei Parchi come motore di sviluppo sostenibile e di tutela della biodiversità, in un quadro di relazioni istituzionali sempre più “inclusive”. Fra gli investimenti, faccio solo qualche esempio, insieme al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano abbiamo candidato un progetto per un importo complessivo di 2.900.000,00 euro, di cui 550.000,00 per “Interventi di valorizzazione a Schia-Monte Caio” nel nostro Parco Regionale dei Cento Laghi. E fra le inaugurazioni recenti, abbiamo dato il via al nuovo Museo/Centro Visite del Parco Fluviale del Trebbia a Borgotrebbia, una struttura moderna e multimediale, con un allestimento per un pubblico di ogni d'età, capace di comunicare informazioni con un approccio multisensoriale, in modo stimolante». Per maggiori info sulle attività e gli eventi dei Parchi del Ducato www.parchidelducato.it

PARCO DEI CENTO LAGHI

Città

Domenica 14 Agosto - ore 21.00 PARCO REGIONALE DEI CENTO LAGHI Corniglio (PR), Piazza Castello “Estate” Alchimia Duo Venerdì 19 Agosto - ore 18.30 PARCO PROVINCIALE MONTE FUSO Parco Monte Fuso, Neviano degli Arduini (PR), Campo Tiro con l’Arco “Nature classic & rock” Khora Quartet

Una serie di Concerti gratuiti nei Parchi e Riserve di Parma e Piacenza in programma fino al 4 settembre. Domenica 24 Luglio - ore 21.00 PARCO REGIONALE DEI CENTO LAGHI Loc. Bosco, Corniglio (PR), Piazza Ghirardini “Canto para seguir” Tango Spleen Orquesta Sabato 30 Luglio - ore 21.00 PARCO REGIONALE DEL TREBBIA Loc. Rivalta (PC), Cortile del Castello “Inclinato salice su candido rivo” Sabato 6 Agosto - ore 18.30 RISERVA REGIONALE DEI GHIRARDI Loc. Pradelle di Porcigatone, Borgotaro (PR), Prato del Centro Visite “Selve amiche” Alchimia Duo Venerdì 12 Agosto - ore 18.30 RISERVA REGIONALE MONTE PRINZERA Loc. Piantonia, Fornovo Taro (PR), Portico del Centro Visite “D’amore e di stelle”

PARCO DELLO STIRONE

Sabato 20 Agosto - ore 21.00 PARCO REGIONALE STIRONE Gropparello (PC), Corte interna del Castello “L’Aura Soave” Domenica 21 Agosto - ore 15.00 PARCO REGIONALE DEI CENTO LAGHI Loc. Schia, Tizzano Val Parma (PR), Boschetto del Campo Scuola. “Atmosfere dal mondo” Duo Habanera Martedì 23 Agosto - ore 21.00 CORNIGLIO (PR), Chiesa dell'Assunzione Concerto Docenti MASTER RAPSODY 25/26/27 Agosto - ore 21.00 LOC. BEDUZZO Chiesa San Prospero LOC. SESTA INF. Chiesa San Rocco LOC. SAUNA Chiesa San Biagio Concerti Allievi MASTER RAPSODY Domenica 28 Agosto - ore 18.00 CORNIGLIO (PR), Chiesa dell'Assunzione Concerto conclusivo MASTER RAPSODY Domenica 4 Settembre - ore 21.00 PARCO REGIONALE DEL TARO Corte di Giarola, Collecchio (PR) Cortile interno Portico Teatro A. Vivaldi “Le quattro stagioni”

RISERVE NATURALI REGIONALI

foto di A. Arnann

Il Parco tutela una porzione di circa 26000 ettari dell'Appennino parmense orientale in prossimità con le province di Reggio-Emilia e Massa-Carrara. Un angolo di natura che offre straordinarie opportunità di svago: dalle semplici passeggiate alle lunghe escursioni, passando per lo sci, le ciaspole, la Mountain Bike, il cavallo, la pesca sportiva e la raccolta di funghi. In più, sono presenti tante aree attrezzate per pic nic e giochi per i più piccoli.

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Il Parco riveste una straordinaria importanza dal punto di vista paleontologico, per la presenza di reperti fossiliferi dell'era Terziaria e Quaternaria, che lo hanno reso noto al mondo scientifico internazionale. Flora e fauna variano con il mutare del paesaggio che passa dall’alveo fluviale al paesaggio agricolo, fino ai primi rilievi appenninici, con splendide aree calanchive. Numerose le aree attrezzate con tavoli, panche e barbecue.

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Interessanti dal punto di vista naturalistico anche le Riserve naturali regionali: La Riserva Naturale Monte Prinzera, lungo il tracciato della Via Francigena; La Riserva Naturale dei “Ghirardi”, suddivisa tra i comuni di Albareto e Borgo Val di Taro (all’interno della più ampia Oasi del WWF); la Riserva Naturale Parma Morta; La Riserva Naturale Torrile Trecasali, nei Comuni di Torrile e Trecasali, che interessa una porzione dell’Oasi Lipu.

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Fuori Città

AGRITURISMO CA’BIANCA, UN LUOGO INCANTATO IN VAL TARO

Immerso nel paesaggio fiabesco di Ostia Parmense, un rifugio dal caldo estivo, dove sentire il profumo della natura e rilassarsi nel silenzio, lontano dai rumori della città

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ra il Taro e il Cogena, immerso nel fiabesco paesaggio di Ostia Parmense, nel Comune di Borgotaro e sul dorsale dell’Appennino Tosco-Emiliano è situato l’Agriturismo Cà Bianca. La location perfetta per chi cerca un’alternativa alla routine quotidiana, una soluzione per il torrido caldo estivo in città o semplicemente un vero relax nel contesto magico offerto dalla natura incontaminata. E senza dover percorrere interminabili ore di viaggio, non lontano dall’uscita autostradale di Borgotaro ma completamente al di fuori di ogni possibile fattore di disturbo. La Val Taro offre al visitatore una smisurata ricchezza storico-culturale ed eno-gastronomica, oltre ad una strategica vicinanza con le Cinque Terre delle Liguria e con la Lunigiana Toscana. L’agriturismo, gestito con amore e curato in ogni dettaglio da Mauro e Graziella, è a pochi chilometri dal piccolo borgo storico di Tiedoli, dal casale si può godere di una vista meravigliosa sui paesaggi della montagna parmense e dell’armonico scorrere del Cogena. La struttura è stata sapientemente ristrutturata, nel rispetto rigoroso di tutti i caratteri architettonici ed ambientali; l'agriturismo è formato da un casale in pietra, dagli annessi, da orto e frutteto in un agglomerato d’insieme splendido ed affascinante. Il tutto è poi impreziosito dalla presenza di un’incantevole piscina, dalla quale è possibile

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ammirare la vallata e concedersi quel fresco, meritato riposo che forse state desiderando. «L'agriturismo Cà Bianca è aperto tutto l'anno e offre alla clientela una moltitudine di servizi e possibilità ricreative, con particolarità diverse a seconda della stagione – spiega il titolare Mauro -. L’ideale per chi è appassionato di trekking e può così districarsi tra i tantissimi percorsi della Val Taro, così come per chi amante della Storia può recarsi in visita ai vicini Castelli del Ducato e ai pregiati Borghi storici circostanti. Al contempo, parliamo anche di una soluzione su misura per chi cerca “solo” il me-


Fuori ritato relax». Le mani sapienti della conduzione familiare assicurano sempre la presenza di buonissimi piatti tipici, impreziositi dall’utilizzo dei prodotti dell’orto e del frutteto dell’agriturismo. Alimenti dal sapore autentico, confezionato soltanto dalla natura e privi di ogni qualsivoglia fertilizzante o agente chimico. La sala del ristorante è stata ricavata dalla vecchia stalla, presenta un suggestivo arredamento composto dalle pietre murarie e da oggetti in legno tipici della civiltà contadina e valligiana. In cucina non manca mai la delicata torta fritta parmense, abbinata con salumi "nostrani", gustosi tortelli fatti a mano e carni di primissima scelta. Gli ospiti che non soggiornano possono comunque usufruire del servizio di ristorazione la domenica a mezzogiorno. La ricchezza di Cà Bianca non finisce qua e può essere compresa soltanto dopo una visita. Questo Agriturismo è anche la soluzio-

ne perfetta per chi è stanco di doversi separare dal proprio cane ogni qual volta c’è la possibilità di andare in vacanza. «Offria-

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mo la vacanza da sogno anche per il fedele amico a quattro zampe che non solo potrà scorrazzare felice nei sentieri della Val Taro ma potrà anche usufruire del Campo di Agility Dog messo a disposizione degli ospiti dell’Agriturismo» continua Mauro. Un vero e proprio utile parco-giochi educativo per il cane che potrà così divertirsi liberamente. E, se si fa apposita richiesta, si può usufruire anche del supporto di esperti educatori/istruttori cinofili con proposte allettanti. «Questa è la soluzione su misura per i clienti che possono voler alternare i momenti di riposo tipici del periodo di vacanza a momenti di formazione cinofila ed attività ludico-istruttive con protagonisti i loro amici a quattro zampe – conclude Mauro -. L’Agriturismo offre la possibilità di una vacanza ristoratrice in Val Taro, coccolati dalle ricchezze di questa terra e immersi nel nostro contesto paesaggistico che non ha niente da invidiare ad altri molto più distanti. È un luogo incantato dove ammirare la bellezza, sentire il profumo della natura e ascoltare la voce preziosa del silenzio».

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Focus Cinema

di Federica De Masi e Rosaria Frisina

UNA PASSIONE CHIAMATA CINEMA A Parma esistono 22 schermi, tre sono d’essai. Una rarità rispetto al trend nazionale. Ma qual è oggi il rapporto della città con la settima arte? Secondo Guerra: «grazie ai monosala, l'offerta è multistrato e completa» arma e il cinema, unione indissolubile, connubio di sperimentazione e amore. Dalla fucina che negli anni '60 fu Parma a livello cinematografico ad oggi, l’era del digitale e delle multisale, come è cambiato il legame della città ducale con la settima arte? Si può dire sempre vivo, e vivace, come un tempo? Ripercorrendo i luoghi del cinema parmigiani, negli

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DAL 2001 AL 2014, 888 SALE CHIUSE Dal 2001 a dicembre 2014 in Italia è sceso il buio su 888 sale, perlopiù monosale (per un totale di 1.083 schermi). L’Emilia Romagna risulta la regione con il maggior numero di chiusure (134 cinema, 158 schermi). Questo il trend in base ai dati Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema). Una vera e proria resistenza culturale, fatta di tante storie che spesso fanno notizia, come quella del cinema America a Trastevere, diventato un esempio di ribellione culturale che ha smosso registi e produttori. In questo contesto, emergono “casi” come quello di Guidonia, dove Carlo Verdone ha aperto una sala d’essai all'interno del liceo scientifico Majorana; oppure quello del titolare del cinema Mexico a Milano (uno dei 4 cinema con una sola sala rimasti in città) che ha ricevuto dall’Anac il premio come «esercente coraggioso»: da 35 anni ospita, ogni venerdì, il Rocky Horror Picture Show e con una sola sala, resiste. E proprio per questa situazione allarmante, è nato nel 2012 un progetto nazionale: www.oldcinema.net, con l’idea di censire le sale abbandonate e promuovere azioni di recupero o di riapertura.

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anni molte sale sono state chiuse, rimpiazzate in alcuni casi da condomini, negozi o banche. Chiudono le porte l''Ariston in via Petrarca, l'Orfeo, il Centrale, il Ducale. Tra gli anni novanta e duemila, spariscono sale storiche, viene demolito il Roma, chiudono il Lux, il Verdi, il Trento ed il Piccolo Teatro. Una vera e propria moria di “edifici” che hanno fatto la storia del cinema di Parma. E poi, l’arrivo della prima multisala. Il Capitol Multiplex a San Pancrazio, negli anni novanta, si propone come novità con più proiezioni contemporaneamente, bar, parcheggio. Al Capitol, seguono due grandi colossi: The Space Cinema al Barilla Center e al Campus. Ad oggi, tra le multisale ed i cinematografi più storici, Parma ha 22 schermi. Se ne contano infatti: 7 al Barilla Center, 12 al Campus e, poi,


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FILM ED EMOZIONI, L'EMPATIA DEL GRANDE SCHERMO È parmigiano il miglior libro italiano sul cinema 2015. Ce lo racconta Michele Guerra

le tre sale storiche cittadine che conservano lo stile e le produzioni d’essai, Astra, D’Azeglio ed Edison. Tre monosala con un’attività appassionata, “luoghi resistenti” guidati dall’amore per il cinema, che scava anche nei titoli meno conosciuti e fuori dal giro della grande distribuzione. Un privilegio, in un panorama nazionale che vede sempre di più la chiusura dei piccoli cinema (si registrano ormai solo

Le emozioni che proviamo quando guardiamo i film. È questo il tema al centro del libro "Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze", scritto dai due docenti dell’Università di Parma Vittorio Gallese (Dipartimento di Neuroscienze) e Michele Guerra (Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società LASS) vincitore del Premio Limina 2016 come "Miglior libro italiano di studi sul cinema del 2015". Prof. Guerra, di cosa parla questo libro? «Leggendo in chiave filosofica ed estetica la teoria dei “neuroni specchio” mi sono reso conto che c'erano parole chiave in comune con la teoria del cinema e ho concluso che la teoria della "simulazione incarnata" di Gallese é adatta a descrivere l'esperienza filmica. Il tema vero, però, è il movimento. Ci siamo chiesti qual è il ruolo della cognizione motoria dello spettatore davanti a un film, al suo linguaggio e ai suoi mezzi espressivi, come il montaggio. Il libro spiega come sia possibile essere catapultati in un mondo di finzione pur restando fermi su una poltrona». Oggi dov'è arrivato il cinema? «Godard negli anni '70 disse che avrebbe assistito alla morte del cinema, già allora in crisi e in concorrenza con la tv. Il cinema oggi è sempre più ibrido: dopo la sala viene fruito su supporti diversi perdendo la sua specificità. La grande scommessa è capire, in questo mondo di digitale, web, tv series e fruizione sui new media, come il cinema possa rimanere in piedi». Come vede a Parma il rapporto multiplex e monosala? «Non bisogna essere schizzinosi, frequento i multisala, da qui passa tanta cultura cinematografica, media, medio-bassa, ma che fa parte di un'arte industriale che si deve confrontare con il mercato. I monosala, invece, svolgono un ruolo molto importante proponendo film di qualità, ricercati, che altrimenti non sarebbero nemmeno distribuiti. Oltre a promuovere rassegne che rispolverano classici della storia del cinema, capolavori restaurati indimenticabili. I tre monosala sono fondamentali, sono tre sale importanti che assieme ai multisala rendono Parma una città cinematograficamente multistrato e completa».

500 monosala in Italia), spesso (ma non l’unica causa) perché travolti dai multisala. La comodità degli "arredi" moderni, l’alta tecnologia, l’hinterland commerciale che fiancheggia le biglietterie, i multisala si presentano con una formula diversa dai vecchi cinematografi che, pur digitalizzati e modernizzati, rimangono legati all'idea romantica del “cinema di una volta”. Eppure, l’esercizio d’essai rappresenta il 15% circa delle presenze dell’intero mercato sala, in particolare per i risultati dei film d’autore: “Hungry Hearts”, “Lousiana”, “Sacro Gra” (Leone d’Oro a Venezia nel 2014), “Il regno d’in-

verno” (Palma d’oro a Cannes nel 2014), sono pellicole che hanno registrato più dell’80% del proprio incasso nelle sale d’essai (dati Fice). Come oggi possano resistere i piccoli cinema, lo abbiamo chiesto ai gestori dei tre monosala parmigiani, per capire anche come pensano la programmazione e come risponde il pubblico alla loro offerta cinematografica. Nella pagina a fianco: dall'alto, l'ingresso del Cinema Cavour, la sala del Piccolo Teatro e l'ingresso del Cinema Lux (foto storiche tratte dal libro di G. Calzolari "I cinematografi di Parma"; nel box: l’esterno del cinema Ducale. In questa pagina dall'alto: il Cinema Astra, Il Cinema D'Azeglio e la sala del Cinema Edison; a fianco la multisala "The Space cinema."

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Focus Cinema

Astra, il segreto è nella convivialità Ivan De Pietri: “I 19 schermi del The Space sono forse troppi, ma l'apertura dei multisala ha fatto emergere un pubblico che prima non consumava il cinema ed ha dato maggiore identità ai tre monoschermi”

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a aperto nel 1970 ed è lo schermo con più storia alle spalle in città. Con le sue 420 poltrone, interne ed esterne, l'Astra d'essai è, però, prima di tutto luogo d'incontro per i cittadini e le associazioni parmigiane, «dove si proietta cinema di qualità», spiega Ivan De Pietri, gestore della sala. «Inoltre, qui le associazioni culturali cittadine possono trovare spazio per costruire insieme rassegne ed incontri cinematografici». Quello che lo differenzia dai multisala è la convivialità: «Qui si vede un film in modo meno anonimo: ci si ritrova con gli amici prima dell'inizio ma ci ci si intrattiene anche alla fine per dibattere sulla storia appena vista». I multisala, secondo De Pietri, non fanno concorrenza sleale, ma «se in città ci fosse un solo multiplex il rapporto sarebbe ideale, 19 scher-

mi dei The Space sono forse troppi, di buono c'è che l'apertura dei multisala ha fatto emergere un pubblico che prima non consumava il cinema ed inoltre ha dato maggiore identità ai tre monoschermi, rendendo l'offerta per gli spettatori più chiara». Come tutti i monosala, anche l'Astra fa i conti con un bilancio spesso in negativo (lo scorso anno il cinema, che non conta sull'aiuto di sponsor, non ha ricevuto il contributo comunale): «L'Astra ha contato sempre sulle proprie forze e nonostante sia una sala molto frequentata rispetto ad altre, il rendiconto economico è in negativo». A questo proposito, il gestore sottolinea quanto l'intervento della pubblica amministrazione sia necessario per permettere a strutture che propongono intrattenimento culturale di qualità di rimanere aperte. Con questo sco-

po, le tre monosala hanno stretto una dichiarazione d'intenti con l'amministrazione cittadina per permettere un equo sostegno a tutti i monoschermi della città. «Spero che questa convenzione si attivi il prima possibile - dice De Pietri -. Se le presenze nazionali di spettatori al cinema portano un +16%, le sale d'essai sono positive ma si aggirano intorno al 2\3%. La stagione del 2016 non è stata eccellente a parte qualche titolo: la sorpresa è stato "Il condominio dei cuori infranti" e "Il caso spotlight" che è rimasto in cartellone per ben 4 settimane».

E per quanto riguarda l'arena estiva? Il programma completo sarà presto sul sito, ma fra le anticipazioni figura uno dei titoli più chiacchierati: “Lo chiamavao Jeeg robot”. Come di consueto l'Astra proporrà anche incontri con registi e attori: il 20 giugno, sarà ospite Ivan Cotroneo, che presenterà il suo ultimo film “Un bacio”; il 29, invece, dopo la proiezione di “Fiore” saranno attesi il regista Claudio Giovannesi e l'interprete Daphne Scoccia; ed, infine, il primo luglio, Matteo Rovere presenterà “Veloce come il vento”.

Edison d'essai, dove vedere quei film Michele Zanlari: «Spesso consideriamo la nostra come una città culturalmente all'avanguardia, ma a volte ci piace più l'idea di avere un bel panorama culturale che frequentarlo»

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il più giovane fra i monosala della città, con le sue 110 poltrone l'Edison è attivo dal 1994 con una sola missione: «Proiettare film non presenti in multisala che conquistino ed emozionino anche senza la certezza di profitto», come spiega Michele Zanlari, responsabile della programmazione. «All'inizio volevamo portare a Parma quello che mancava, oggi è una ricerca di film che

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non hanno una distribuzione in Italia. A volte bisogna fare compromessi, cerchiamo di farne il meno possibile». Se si parla di compromessi il pensiero corre ai due multiplex cittadini, ma la rivalità fra cinema d'autore e quello commerciale non è scontata: «I 19 schermi dei multiplex hanno aperto in un periodo in cui Parma aveva perso molte sale, ma grazie a loro ora abbiamo più proiezioni e più spettatori. Avere

un “nemico” così forte permette di differenziarsi», ha aggiunto Zanlari, che pone l'attenzione sui meccanismi distributivi dei multiplex, vera politica da contrastare. La forza di Parma però sta nell'essere la decima città italiana per numero di biglietti venduti e nel legame storico con il cinema: «Possiamo migliorare nella considerazione che abbiamo di noi stessi come spettatori. Spesso consideriamo la nostra come una


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Cinema D'Azeglio, quell’angolo di magia nel cuore dell’Oltretorrente Luigi Lagrasta: «la nostra forza sta nelle rassegne tematiche». La speranza: la riapertura dell'arena estiva nel 2017

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l'unico cinema rimasto nelle mura cittadine, con 220 posti a sedere e un variegato ventaglio di rassegne. Il Cinema D'Azeglio è uno “schermo speciale”, come piace definirlo Luigi Lagrasta, anima del d'essai fondato nel 1975. «Il caso di Parma è particolare, in ambito regionale nessuna altra città ha una così alta concentrazione di schermi- afferma il gestore della sala -. Parma ha una forte tradizione cinematografica, che passa dalla nascita della critica con Pietro Bianchi e arriva fino alla realizzazione di importanti pellicole, da “La ragazza con la valigia” a “Prima della rivoluzione”». Il D'Azeglio in questi anni ha tenuto banco all'apertura dei due multiplex, ma parlare di sopravvivenza sarebbe sbagliato perché la sala di Via D'Azeglio 33 lavora tutto l'anno per accontentare pubblici etero-

genei. «Ogni cinema d'essai ha un pubblico proprio, spettatori dal palato fine, e fare confronti con i multisala non ha senso, perché questi ultimi non hanno la missione di proiettare film d'autore e quando lo fanno soffrono», spiega Lagrasta. «I dati di presenze sono differenti ma è anche giusto così - commenta il gestore -. Oggi il cinema lo si può vedere in ogni momento e ovunque, a casa, in aereo, su più dispositivi. La nostra forza sta nell'aver inventato pubblici che si differenziano». Oltre la programmazione classica, il cinema punta sulle rassegne tematiche: “The original ones”, che dal 1990 offre cinema in lingua sottotitolato; “Ex ragazzi al cinema”, gratuita e dedicata agli over 55; Il “Cineclub dei bambini”, riservato ai bambini dai 6 ai 14 anni che accedono gratis con l'opportunità di portare con sé un adulto che paga ridotto. Infine

ci sono le proiezioni per le scuole e le leggendarie rassegne di storia del cinema in collaborazione con l'Università. «Sono progetti costosi, possibili grazie ai nostri sponsor, Barilla e Chiesi, e al contributo comunale, l'ultimo erogato è di 20.000€». Lagrasta non nasconde che i costi di gestione sono proibitivi e ci si arrangia, ma il pubblico c'è: «Giovani e affezionati vengono in sala, anche se il tessuto urbano è cambiato, a partire dai posti auto - e aggiunge - la nostra missione è garantire ad un vasto pubblico aggregazione sociale abbinata ad intrattenimento piacevole e di contenuto culturale. È da folli pensare che film ombelicali facciano la fortuna della sala». Purtroppo, per il secondo anno di fila, l'arena estiva del D'Azeglio resterà chiusa. Nelle adiacenze si trovano alcune palazzine abitate da famiglie bisognose che risentirebbero dell'attività del cinema all'aperto: «Per me viene prima la gente è ovvio, ma certo non nascondo il dispiacere di tenere chiuso un luogo di ag-

gregazione estivo che negli anni ha avuto successo», ha concluso il gestore rassicurando che nel 2017, come dichiarato dall'amministrazione comunale, l'arena estiva del D'Azeglio potrà riaprire.

m che non hanno distribuzione in Italia città culturalmente all'avanguardia e in effetti per il cinema ci sono proposte impegnative che però hanno un riscontro inferiore rispetto ad altre città. A volte ci piace più l'idea di avere un bel panorama culturale che frequentarlo». Sulle presenze della prima metà del 2016, Zanlari si ritiene soddisfatto, il bilancio è in pareggio e il contributo ricevuto lo scorso anno dal Comune è di 50.000 €: «Edison è una piccola sala in un quartiere di periferia in cui la sera si spengono tutte le luci, eppure è in costante crescita sia per spettatori che nel peso dei titoli proposti. In un decennio in

cui in Emilia Romagna chiudono le sale, è un risultato sorprendente». Fra i film proiettati: “Il sale della terra” di Wim Wenders, di cui Solares delle arti (Fondazione di cui la monosala fa parte) è anche co-produttore, è quello che ha avuto più successo: «La proiezione di questo documentario ha cambiato le dimensioni della sala e ora fare il tutto esaurito con film importanti è diventato più consueto». Fra gli altri titoli dal successo inaspettato c'è “Weekend” di Andrew Haigh, film sconsigliato dalla CEI per la tematica omosessuale, uscito in sole 10 sale in Italia fra cui

l'Edison: «In due settimane ha richiamato centinaia di spettatori anche da fuori: la scommessa l'avevamo fatta, ma pensavamo di incassare poco». La programmazione dell'Edison continuerà sotto le stelle nell'arena estiva che proporrà film inediti e poche repliche della stagione invernale, i film restaurati di Jacques Tati, documentari internazionali, qualche serata “extra” dei “Giardini della Paura” e una selezione di film italiani inediti per la rassegna “Accadde Domani” della FICE che ospiterà anche quattro registi italiani. Il programma su www.solaresonline.it il mese estate 2016


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Speciale Museo Piermaria Rossi - Berceto

STORIE DI VITE USATE - la Dal 23 luglio, al Museo Pier Maria Rossi di Berceto, un’esposizione etnologica che, pur richiamando gli antichi zoo umani, ripropone in chiave moderna la necessità di considerare “l’altro” non più come un nemico o un diverso n commerciante di Amburgo, Carl Hagenbeck, riforniva di animali selvaggi i giardini zoologici di mezza europa. Intorno al 1874 ebbe l’idea di esporre anche alcuni indigeni dell’isola di Samoa presentandoli come individui “puramente naturali”. Si rese presto conto di quanto potesse essere lucroso

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esporre uomini di etnie differenti da quella europea e inventò di fatto “gli zoo umani” che divennero presto una delle maggiori attrazioni delle prime Esposizioni Universali. Dalla metà dell'Ottocento fino agli anni '30 del Novecento, gli zoo umani si diffusero in tutta Europa, venendo a costituire una sorta di rappresentazione del razzismo propagandato dalle teorie scientifiche dell'epoca. Il fenomeno fu assecondato dal periodo coloniale che le nazioni stavano vivendo, e mostrare le altre etnie provenienti dai territori occupati in questi termini non faceva altro che rafforzare l’idea della superiorità dell’uomo bianco. Anche la scienza europea assunse verso gli altri gruppi etnici, in particolare quelli africani, l'atteggiamento di chi vuol trovare l'elemento strano o diversità biologiche tali da indurre a relegarli all'interno di una

ARTE SIGNIFICA: DENTRO AD OGNI COSA SCOPRIRE IL DIO NASCOSTO 70 opere di 29 artisti, in mostra fino al 10 luglio Dopo la prima esposizione a Villa Soragna di Collecchio, terminata il 10 giugno, il Museo PMR ospita fino al 10 luglio la collettiva curata da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e Marzio Dall’Acqua con oltre 70 opere in mostra e la partecipazione di 29 artisti. Tutte le opere sono state realizzate appositamente per l’evento e affrontano il tema del divino, ripercorrendo il pensiero ricorrente del panteismo.

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categoria assai lontana dalla "razza" bianca e, se possibile, anche dalla stessa umanità, intesa come protagonista della Storia e della civiltà. Gli scienziati dell'epoca erano convinti che l'Antropologia e l'Etnologia avessero un ruolo fondamentale nel fissare in maniera precisa e chiara la gerarchia fra le razze. Da qui, prende il via l’idea della mostra “Storie di vite usate – la diversità in mostra” che inaugurerà il 23 luglio alle 16.30 al Museo Pier Maria Rossi di Berceto e proseguirà poi fino al 25 settembre. «Al Museo Pier Maria Rossi ripercorreremo la vita di uomini e intere famiglie alle quale sono state tolte le radici, portandole lontano dai loro paesi considerandoli “diversamente umani - afferma il responsabile Giuseppe Bigliardi – e addirittura in alcuni casi spacciandoli al mondo scientifico come anelli mancanti tra l’uomo e la scim-


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diversità in mostra mia in una logica di darwinismo sociale». Nonostante siano trascorsi molti anni dalle ultime grandi esposizioni etnologiche, la globalizzazione nel bene o nel male mette continuamente a confronto realtà e radici differenti, a volte con scambi culturali di grande respiro che portano ad una crescita individuale e ad una nuova consapevolezza collettiva, a volte con risultati disastrosi di intolleranza, fino ad arrivare al deprecabile fenomeno del razzismo. «Ancora oggi il “diverso” incute paura, disagio e pregiudizio – conclude -. L’obiettivo della mostra è di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di considerare “l’Altro” non più come nemico in base alla sua appartenenza etnica, sociale, religiosa, politica». La struttura della mostra prevede: esposizione di ma-

teriale storico del fenomeno relativo alle esposizioni etnologiche del secolo scorso; conferenze di antropologi, scrittori, sociologi, per sviluppare il tema nei diversi

INFORMAZIONI MUSEO PIERMARIA ROSSI Strada Romea, 5 43042 BERCETO Gli eventi sono a cura dell'associazione culturale "Sentieri dell'Arte" www.museopiermariarossi.it

ambiti; proiezioni di documentari e film inerenti all’argormento. A supporto, sarà allestita all'esterno del Museo l'esposizione della mostra "Razza umana" di Oliviero Toscani. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Berceto, della Regione Emilia Romagna, dell’Associazione Borghi Autentici e la collaborazione di Survival Italia e della Collezione privata Radauer di Vienna.

“Maria Luigia d’Asburgo nelle sue stanze” al via il concorso per acquarellisti Le opere dovranno pervenire entro il 20 settembre 2016, resteranno in mostra a Berceto dal 2 al 30 ottobre e successivamente ospitate nelle sale del Museo Glauco Lombardi

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mmaginiamo di passeggiare per Parma liberamente assorti nei nostri pensieri, in un'afosa giornata di luglio e all'improvviso, con nostro notevole sbigottimento, notiamo in lontananza Maria Luigia d'Asburgo camminare tranquilla. Frastornati e increduli ci lasciamo guidare dalla curiosità, proviamo a seguire le tracce di quella visione e ci accorgiamo ben presto che a stimolare la nostra fantasia sono le immagini di un'esposizione d'arte visitata qualche giorno prima. Suscitare fantasia e suggestione, nell'era della tecnologia e dei social, quando tutto è immediato ed effimero, significa aver centrato l'obiettivo. L'associazione "Sentieri dell'Arte" negli spazi del Museo Pier Maria Rossi di Berceto stimola il nostro immaginario con un concorso per acquerellisti avente come tema

"Maria Luigia d'Asburgo nelle sue stanze". E per "Stanze", non significa solo le stanze delle sue dimore ma anche le sue "stanze dell' anima" e dei suoi viaggi, viste dall'artista anche in chiave contemporanea. Molti elementi conferiscono importanza all'iniziativa, non per ultimo l'intenzione di far conoscere Maria Luigia attraverso le sue passioni: lei stessa amava dipingere e prediligeva la tecnica dell'acquerello, ritraendo paesaggi. Arricchiranno la mostra immagini e documenti, nonché conferenze che testimoniano i passaggi e le soste di Maria Luigia a Berceto. Le opere degli acquerellisti dovranno pervenire al Museo entro il 20 settembre 2016, l’inaugurazione della mostra è prevista per il 2 ottobre alle 11. Le opere resteranno in mostra a Berceto dal 4 al 30 ottobre ed una

qualificata giuria premierà le tre più meritevoli. L'intera mostra sarà successivamente ospitata nelle sale dell'autorevole Museo Glauco Lombardi che da sempre si prodiga per dare onore alla Duchessa d'Asburgo. Arricchiranno la mostra immagini e documenti, nonché conferenze che testimoniano i passaggi e le soste di Maria Luigia a Berceto.

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a cura di Carlotta Ferrari

È spettacolo con MUSI Venticinque appuntamenti a ingresso libero con grandi nomi, dai Tiromancino a Caputo, da Stefano Benni a Erri De Luca

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arà "un viaggio incredibile nel respiro del mondo" la rassegna estiva Musica in Castello, che si estende tra Emilia e Lombardia portando sul palcoscenico tante pagine: quelle magiche degli spartiti, quelle profonde della vita narrata in musica, e per la prima volta quelle intense dei libri. La prima novità della quattordicesima edizione sono proprio gli scrittori che si raccontano in "LibrInCastello" in serate speciali “felici coincidenze” tra musica e voce. Nomi di spicco in carnet, fra questi: Erri De Luca, Mariapia Veladiano, Sara Rattaro e Raffaella Romagnoli. Come in un salotto estivo, grandi nomi della letteratura contemporanea, accompagnati con la musica dei Blanco Notes. La seconda novità è Dynamo Camp, il primo centro di terapia ricreativa in Italia a cui verranno devolute le offerte benefiche del progetto di raccolta fondi omonimo che, liberamente, il pubblico potrà sostenere (la rassegna si conferma anche quest'anno gratuita per gli spettatori). La terza novità, il cartellone: quattro quinti degli appuntamenti della rassegna sono "prime volte" a Musica in Castello ed i graditissimi ritorni propongono spettacoli e concerti nuovi. Musica in Castello, che si estende da Piacenza a Parma, da Cremona a Reggio Emilia attraversando le Terre di Ver-

di, regala al pubblico 25 magiche notti d'estate fino al 30 agosto. Quest'anno, con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, sono tanti gli artisti attesi: Antonella Ruggiero, Tiromancino, Francesco Baccini, Sergio Caputo, Fabio Concato, Enrico Ruggeri, Leo Nucci, Orchestra Sinfonica Toscanini dell'Emilia-Romagna, Trio Johannes, Amalia Ruocco, Imperfect Dancers-Compagnia Balletto90, Mé, Pék e Barba, Neri Marcorè, Ale e Franz, Stefano Benni, Erri de Luca, Canzoniere Grecanico Salentino, Le Scemette, Maurizio Lastrico, Armando Quaranta, Mariapia Veladiano, Uccio De Santis, Sara Rattaro, Raffaella Roma-

gnolo, Blanco Notes Band, Claudio Lauretta, Marco Gerboni, Simone Zanchini, Sarah Jane Ranieri e Sofia Maleffo per Dynamo Camp. Si esibiscono in piccole corti di magici castelli, giardini di antichi casolari in campagna, sotto portici d'onore di nobili rocche: artisti abituati a teatri importanti in grandi città, palasport e stadi, salotti tv, tornano ad una dimensione più intima. Più acustica, per cantanti e cantautori. Emozionale per il contatto ravvicinato con gli spettatori. Per informazioni: Piccola Orchestra Italiana cell 380.3340574 info@piccolaorchestraitaliana.it - www.musicaincastello.it

INSOLITO FESTIVAL

FESTIVAL BEAT

Dal 27 giugno al 3 agosto al Parco Ducale Arriva la terza edizione dell’Insolito Festival, la rassegna estiva di teatro all’aperto che ripensa il Parco Ducale come luogo in cui la comunità può condividere l’emozione del teatro, occasione per scoprire una relazione nuova tra natura, architettura e spettacolo. Incontri inediti, esplorazioni urbane per adulti e bambini che si terranno, oltre che al Parco Ducale, in vari luoghi dell’Oltretorrente e del centro di Parma www.insolitofestival.org.

Dal 29 giugno al 3 luglio a Salsomaggiore Terme Appuntamento fisso dell'estate, quest'anno con le leggende del garage-punk come Nomads, Sick Rose e Strollers, pezzi da novanta come Kid Congo Powers (chitarrista di Cramps, Gun Club e Bad Seeds) e superbi astri in ascesa come gli Allah-Las, dritti dritti da Los Angeles al Festival Beat per la loro unica data italiana. È la XXIV edizione del Festival Beat, manifestazione che spazierà a 360° con appuntamenti per tutti i gusti: dalla musica al costume, dall’arte alla cultura. Oltre ai concerti, sia in città che nell’area live di Ponte Ghiara, nei cinque giorni si susseguiranno presentazioni di libri a tema, mostre, infuocate feste in piscina,

gare “sportive” (come l’esilarante corsa con i beatle boots), serate in club salsesi e aperitivi con dj set per ballare a ritmo di vinile. Non mancherà neppure il vintage expo: la variopinta esposizione, nel cuore dell’area live di Ponte Ghiara, che, sin dalle prime edizioni, propone una selezione di oggetti di modernariato che spazia dai vinili agli abiti, sino al mobilio. Tra gli eventi collaterali al Festival ci saranno: “Hat Passion”, la mostra di circa 100 cappelli ed accessori da donna, pezzi unici, da artigianato milanese, prodotti dagli anni ‘30 agli ’80; il 2 e il 3 luglio si terrà inoltre il Meeting annuale Ford organizzato dal Taunus devil drivers club e aperto a tutte le Ford fino al 1982. Per informazioni: www.festivalbeat.net.

SCELTI PER VOI

il mese estate 2016

SQUINTERNO FESTIVAL Dall’8 al 10 luglio a Berceto Una tre giorni di eventi culturali, artistici, mercatino e stand gastronomici: anche quest’anno a Berceto (PR), arriva lo Squinterno


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CA IN CASTELLO 2016 Programma

GIOVEDÌ 7 LUGLIO, ore 21,30 FIDENZA, Corte delle Feste di Palazzo Orsoline ARMANDO QUARANTA R. Ulino, chitarra Adesso è notte MARTEDÌ 12 LUGLIO, ore 21,30 BUSSETO, cortile delle Scuderie di Villa Pallavicino SERGIO CAPUTO – FRANCESCO BACCINI The Swing Brothers – Parole e musica di e con…

MARTEDÌ 28 GIUGNO, ore 21,30 FONTANELLATO, parco Piscina Fonta Beach ALE e FRANZ - Bagdad Café Domandiadi – Parole e Musica di e con... MERCOLEDÌ 29 GIUGNO, ore 21,30 CASTELL’ARQUATO (PC), Piazza del Municipio LE SCEMETTE F. Rossi, cajon - R. Didoni, chitarra Ci vuole un fisico intelligente VENERDÌ 1 LUGLIO, ore 21,30, CASALMAGGIORE (CR), Piazza Garibaldi MAURIZIO LASTRICO - Mé, Pék e Barba Nel Mezzo del Casin di Nostra Vita... – Parole e musica di e con… SABATO 2 LUGLIO, ore 21,30 CAMPAGNOLA (RE), parco di Villa Cottafavi MARCO GERBONI, sassofoni SIMONE ZANCHINI, fisarmonica Viaggio – Musiche di J. S. Bach, P. Iturralde, A. Piazzolla, Pixinguinha MERCOLEDÌ 6 LUGLIO, ore 21,30 ALSENO (PC), Fraz. Castelnuovo Fogliani, Villa Sforza Fogliani TRIO JOHANNES – F. Manara, violino – M. Polidori, violoncello – C. Voghera, pianoforte Cent’anni di Romanticismo – Musiche di F. Schubert e J. Brahms

VENERDÌ 15 LUGLIO, ore 21,30 FONTANELLATO, Piazza G. Garibaldi TIROMANCINO – F. Zampaglione, voce e chitarra – F. Verdini, tastiere Nel respiro del mondo – Unplugged GIOVEDÌ 21 LUGLIO, ore 21,30 FONTANELLATO, cortile Rocca Sanvitale MARIAPIA VELADIANO Blanco Notes band Una storia quasi perfetta – LibrInCastello VENERDÌ 22 LUGLIO, ore 21,30 PELLEGRINO P.SE, Castello Pallavicino ORCHESTRA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA A. Nidi, direttore – R. Recchia, attore Facciamola a Pezzi – Musiche di J. S. Bach, W. A. Mozart, L. Beethoven, G. Gershwin, F. De André e G. Rossini MERCOLEDÌ 27 LUGLIO, ore 21,30 SISSA-TRECASALI, parco Rocca dei Terzi UCCIO DE SANTIS – Daniela Desideri, voce – Aquilino De Luca, tastiera È da una vita che faccio questa vita Parole e musica di e con… GIOVEDÌ 28 LUGLIO, ore 21,30 FONTANELLATO, cortile Rocca Sanvitale SARA RATTARO – Blanco Notes band Splendi più che puoi – LibrInCastello

Festival. Come da tradizione lo Squinterno, arrivato ormai alla XI edizione, porterà a Berceto migliaia di persone per un weekend pieno di appuntamenti che si terranno nelle vie del centro storico, che per l’occasione sarà decorato con tantissime bandierine colorate. Teatro, concerti, esposizioni e bancarelle. Non mancherà naturalmente il chiosco che serve birre e bibite dentro la tazza di alluminio con il simbolo dello Squinterno, ormai noto gadget del festival. Per informazioni: info@squinternofestival.it www.squinternofestival.it

YESTERDAY, STORIA DELL’UOMO CHE UCCISE I BEATLES 14 luglio all’Auditorium Paganini Alessandro Haber nel ruolo di Mark David Chapman, l’assassino di John Lennon. Sogni ed

incubi si intrecciano nella mente di Chapman. Era un bambino quando i Beatles volarono negli States. Si invaghì di John, del suo stile così alternativo e di canzoni all’apparenza innocue, ma capaci di scalfirgli l’anima. Lo spettacolo si terrà alle 21.30 ma all'esterno dell'Auditorium Paganini, dal tardo pomeriggio, verrà allestito un bar con musiche dal vivo. Info su www.fondazionetoscanini.it .

I GIARDINI DELLA PAURA Dal 13 luglio, ai Giardini di San Paolo Grandi classici del cinema horror, regie che hanno segnato la storia e “chicche d’autore”. Tornano, dal 13 luglio al 17 agosto, ogni mercoledì alle 21, i "Giardini della Paura", ai Giardini di San Paolo. Il format, sarà sempre lo stesso: proiezione dei film all’aperto, con

VENERDÌ 29 LUGLIO, ore 21,30 SAN SECONDO P.SE, parco Piscina Acquablu ORCHESTRA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA – A. Chauhan, direttore L’Ottocento sinfonico – Musiche di G. Verdi, G. Rossini, J. Brahms e L. Beethoven MERCOLEDÌ 3 AGOSTO, ore 21,30 SORBOLO, piazzetta Centro Civico FABIO CONCATO – O. D’urbano, pianoforte – L. Tomassini, chitarra Unplugged GIOVEDÌ 4 AGOSTO, ore 21,30 FONTANELLATO, cortile Rocca Sanvitale RAFFAELLA ROMAGNOLO - Blanco Notes band La figlia sbagliata – LibrInCastello VENERDÌ 5 AGOSTO, ore 21,30 POLESINE - ZIBELLO, Convento Padri Domenicani CLADIO LAURETTA – S. Picollo, chitarra Mister Voice #oltrelimitazione Parole e musica di e con… SABATO 20 AGOSTO, ore 21,30 FONTEVIVO, chiostro Collegio dei Nobili AMALIA RUOCCO Something about happiness La magia della danza aerea e acrobatica. VENERDÌ 26 AGOSTO, ore 21,30 FONTEVIVO, parco Ex Convento dei Cappuccinii ENRICO RUGGERI – L. Schiavone, chitarra – F. Luppi, tastiere Un viaggio incredibile – Unplugged MARTEDÌ 30 AGOSTO, ore 21,30 POLESINE ZIBELLO, Antica Corte Pallavicina LEO NUCCI – Italian Chamber Opera Ensemble Una vita per l’opera - Parole e musica di e con…

ingresso gratuito (alcune proiezioni extra sono previste all’arena estiva dell’Edison il martedì). La visione dei film è consigliata a un pubblico adulto. www.facebook.com/giardinidellapaura

TORNEO INTERNAZIONALE GIOVANILE DI BASEBALL Dal 3 al 7 agosto a Sala Baganza Attesa la XXXII edizione del Torneo, uno dei più importanti a livello mondiale. Partite di giorno, festa alla sera aperta a tutti al Centro Sportivo con cene tematiche e musica. www.salabaganzabc.com

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Cultura e Spettacoli

A TUTTO FOOD!

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state tempo di cene all’aperto e occasioni per stare in compagnia degustando. Ad aprire le danze, da tradizione, saranno le grandi tortellate di San Giovanni che in città ed in provincia invadono ogni anno ristoranti, feste e sagre di paese, dalla bassa parmense alla montagna. Ecco alcuni appuntamenti imperdibili. Per assaporare le cucine del mondo, immancabile una visita alla Festa Multiculturale di Collecchio (24-26 giugno e 1-3 luglio a Collecchio). Il Parco Nevicati accoglierà il tradizionale appuntamento con le cucine e le culture del mondo festeggiando venti

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edizioni. I colorati stand di associazioni e delle circa 30 comunità di migranti che partecipano alla Festa invaderanno il Parco per festeggiare con musica, balli etnici, incontri, giochi per bambini e naturalmente una ricca proposta di menù provenienti dai vari paesi (www.multiculturale.org). Sapori forti a Sala Baganza con la Festa della Cipolla (30 luglio, dalle 19 al Centro Sportivo). La serata gastronomica, ad ingresso gratuito, già alla VI edizione, vedrà come protagonista la regina dei sapori in una serie di ricette uniche, dalla focaccia gigante alla crostata con marmellata di cipolle, che affiancheranno i prodotti tipici della gastronomia parmense (per informazioni: 0521 331342). Festeggia quest’anno i 60 anni la Fiera della Fortanina e della Spalla di San Secondo (dal 25 al 30 agosto alla Rocca dei Rossi). Una manifestazione offre la possibilità di degustare, tra un bicchiere di Fortanina e un boccone di Spalla Cotta, i più tipici prodotti del territorio, in abbinamento con diversi piatti e ricette. Gli stand gastronomici saranno accompagnati da spettacoli di musica, mercatini, mostre e bancarelle (per informazioni 0521 873214 - www.comune.san-secondo-parmense.pr.it). Arriviamo a settembre, dall’1 al 5, torna il Festival del Prosciut-

to di Parma, quest’anno alla XIX edizione. Un'occasione per visitare gli stabilimenti di produzione con Finestre aperte e scoprire come nasce il prodotto. Il Festival del Prosciutto proporrà un ricco calendario di iniziative e appuntamenti all'insegna della gastronomia, dello spettacolo e della cultura (www.festivaldelprosciuttodiparma.com). Per gli amanti della biodiversità, c’è il Rural Festival (3 e 4 settembre, Fattoria di Rivalta a Lesignano de’ Bagni). Allevatori e agricoltori custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole faranno gustare la biodiversità con stand gastronomici che offriranno assaggi di salumi di maiale nero, pane di grano del Miracolo, pappa al pomodoro Riccio di Parma, maltagliati all’uovo di gallina Romagnola, tortel dols e tanto altro. Una mostra-mercato ma soprattutto un’esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi di una stalla contemporanea, all’interno della riserva naturale del parco Barboj (www. rural.it). Da piccola sagra di paese che era, la Fiera del fungo di Borgotaro Igp (17-18 e 24-25 settembre) di strada ne ha fatta parecchia, fino a diventare una manifestazione gastronomica di attrazione nazionale. La Fiera porta in scena un lungo serpente gastronomico, dove si può trovare il meglio delle produzioni locali e nazionali, dal Trentino alla Sicilia, dal vino del Piemonte al Pane Cara-

Dalle tortellate di San Giovanni al Festival del Prosciutto, gli eventi enogastronomici da non perdere

sau. Principe della manifestazione, ovviamente, il “re” porcino, con diversi stand di vendita, dal fresco al secco al sott’olio, e declinato poi in mille ricette nei tanti ristoranti del centro e dei dintorni (www.sagradelfungodiborgotaro.it)


Salute&Benessere

di Suhail Ferrara

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“BRIAN’S TRAVEL”, l’App per superare la paura degli ospedali Un modo per aiutare i bambini e i loro genitori a capire le cure, i controlli e gli esami ai quali si dovranno sottoporre

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hi di noi almeno una volta nella vita da bambino non ha avuto paura di andare in ospedale anche solo per un controllo? Questa è stata la domanda principale che si sono posti Corrado Vecchi, presidente dell’associazione Giocamico e i suoi colleghi, che dal 1991 operano nei reparti intrattenendo piccoli pazienti con attività ludiche e insegnando loro a gestire la paura degli ospedali. Da questo lavoro nasce l’idea di creare un’applicazione, che articolata come il racconto di un viaggio emozionale, aiuta

i bambini e i loro genitori a capire il mondo che gira intorno all’ospedale, le cure, i controlli e gli esami ai quali si dovranno sottoporre. L’applicazione per ora disponibile solo su piattaforma Apple, è gratuita è si chiama “Brian’s Travel”. Il progetto nato nel 2013 è stato presentato ufficialmente a maggio e si augura di rendere meno traumatico il passaggio negli ospedali da parte dei piccoli. Andare in ospedale capita a tanti bambini anche per cose banali, non ultimo andare a fare un prelievo che è proprio la storia che racconta

il piccolo Brian. «Il nostro obiettivo è raggiugere i più piccoli attraverso un racconto, ben ideato, semplice da comprendere e ben fatto dal punto di vista grafico – racconta Corrado Vecchi - con una storia intrigante che presenta però al suo interno anche delle spiegazioni sia per loro che per i genitori, in modo che si possa andare in ospedale, ma vivendo l’esperienza in maniera positiva». L’idea ha visto la luce grazie al contributo finanziario della Fondazione Cariparma, «ma la sua realizzazione pratica è stata molto faticosa -continua Vecchi - in primis il dover mixare la visione che avevamo noi con quella del grafico. Un importate contributo poi è arrivato da Angelo Pintus, la voce narrante, comico molto amato dai bambi-

ni, che si è reso disponibilissimo quando gli abbiamo presentato il progetto». L’obiettivo adesso è quello di rendere l’App internazionale. «Abbiamo scelto il nome Brian anche per questo, perché è un nome che ogni bambino può riconoscere - aggiunge -. Il prossimo passo è quello di pubblicare la traduzione in inglese, che è già pronta e registrata, ma abbiamo intenzione di ampliarci e tradurre anche in lingue come lo spagnolo, l’arabo e addirittura il cinese». Il progetto è ancora in fase di lancio, ma le prospettive sembrano incoraggianti. I primi bambini a contatto con l’applicazione sono rimasti affascinati, ma soprattutto curiosi di sapere come va a finire la storia. Ce la farà il nostro eroe a superare le sue paure? il mese estate 2016


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Nei centri antifumo si vince la dipendenza dal tabacco Sono sei milioni le persone che all’anno, nel mondo, muoiono a causa del fumo di tabacco e potrebbero diventare otto milioni nel 2030. Una strage che può essere evitata. Infatti, smettere di fumare è possibile con volontà, motivazione e, se occorre, con l’aiuto dei centri antifumo.

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l fumo da sigaretta e i danni ad esso connessi, compresi quelli da fumo passivo, assumono quasi i tratti di un’epidemia sanitaria. Sono infatti milioni le persone nel mondo che muoiono ogni anno per cause direttamente riconducibili al tabacco. Sono numeri impressionanti, destinati ad aumentare in futuro, per la continua diffusione della pratica del fumo nei paesi in via di sviluppo. Occorre mettere un freno e l’unico modo è quello dell’intervento culturale. Da anni nei paesi occidentali esiste il divieto di pubblicizzare le sigarette, in modo diretto e indiretto: certamente questo ha aiutato a limitare la diffusione di un modello comportamentale che vede il fumatore come un vincente. Ma non è sufficiente. La continua crescita della pressione fiscale, ha fatto schizzare in alto il prezzo del pacchetto di sigarette, tuttavia il dissuasore economico, ha fatto sicuramente incamerare di più allo Stato, ma non ha particolarmente inciso sulle vendite, che sono sì in calo, ma non quanto si vorrebbe. Esiste infatti tutta una categoria di fumatori incalliti, difficile da scalfire e un’ampia fetta di giovani e giovanissimi che ogni anno, per prova, emulazione o affermazione iniziano a fumare. Per loro l’assenza di pubblicità o il costo alto del pacchetto non sono fattori che li possono far rinunciare al fumo. Al contrario, con il tempo, quello che viene interpretato inizialmente come un piacere, finisce con il diventare a volte un dramma, con costi sanitari e umani altissimi. Per queste persone le Aziende Sanitarie Locali hanno aperto specifici servizi: i Centri Antifumo. A Parma sono due i centri attivi, quello dell’Azienda Usl, alla Casa della Salute Molinetto, in via Pintor e quello il mese estate 2016

dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria al padiglione Rasori. In provincia, è attivo il Centro di Fidenza, all’Ospedale di Vaio. Cosa offrono i Centri Antifumo? Una prima visita medica, in cui vengono valutati il grado di dipendenza da tabacco, la motivazione a smettere e misurato il monossido di carbonio (CO) nell’aria espirata. Prese queste informazioni viene impostato il programma terapeutico personalizzato, che può prevedere anche una terapia farmacologica (con vareniclina o sostitutivi nicotinici). Prende così il via il percorso che porterà il fumatore a liberarsi della propria dipendenza. I passi successivi prevedono due settimane dopo l’inizio del percorso, una visita di controllo. Questa coincide con la prima giornata di totale astensione dal fumo e prevede

un colloquio clinico orientato a valutare gli effetti della terapia farmacologica impostata, la eventuale insorgenza di effetti collaterali, l’andamento del comportamento di abitudine tabagica nell’intervallo considerato e l’effettivo rispetto della prescrizione delle ventiquattro ore di astensione. Viene eseguita la misurazione quantitativa del CO esalato e valutata la presenza e intensità dei sintomi di astinenza da nicotina. La prima visita di controllo si conclude con il rinforzo motivazionale e con consigli pratici di natura comportamentale per sostenere la determinazione nel proseguire il percorso di cambiamento e la relativa astensione da fumo. Successivamente sono previste, dopo ulteriori due settimane (dunque a distanza di un mese dal primo accesso), altre visite, che


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TRE I CENTRI ATTIVI: UNO AL RASORI, L’ALTRO IN VIA PINTOR E INFINE IL TERZO A FIDENZA ALL’OSPEDALE DI VAIO si replicano poi al secondo, terzo, sesto, nono e dodicesimo mese. La valutazione oggettiva dell’astinenza è basata sulla misurazione quantitativa del CO esalato. Alla scadenza del periodo di trattamento (a un anno dal primo accesso) il paziente astinente viene considerato “clinicamente guarito” e dimesso dall’ambulatorio. Notevoli i vantaggi per chi smette! Dopo 24 ore il battito cardiaco si regolarizza e diminuiscono i rischi di aritmie cardiache. Dopo qualche giorno la pressione arteriosa tende ad abbassarsi, olfatto e gusto migliorano. Dopo 2 mesi diminuiscono tosse ed espettorato, la pelle diviene più rosea ed elastica. Dopo 6 mesi aumenta il vigore sessuale e diminuisce il rischio di attacco cardiaco. Il rischio di tumore diminuisce in modo proporzionale al perdurare dell’astinenza da fumo.

COME ACCEDERE AI CENTRI ANTIFUMO Per accedere ai Centri Antifumo occorre la richiesta del medico di famiglia di “visita per tabagismo”. Per prenotare l’appuntamento ai Centri dell’AUSL di via Pintor e di Vaio chiamare il numero verde 800.629.444 (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 18 e il sabato dalle 7.30 alle 13.30). Per il Centro del Maggiore chiamare i numeri 0521.703485 e 0521.703642.

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MISURA LA DIPENDENZA Dopo quanto tempo dal risveglio accendi la prima sigaretta? - entro 5 minuti (3) - da 6 a 30 minuti (2) - da 31 a 60 minuti (1) - più di 60 minuti (0) Quante sigarette fumi in un giorno? - 31 o più (3) - da 21 a 30 (2) - da 11 a 20 (1) - 10 o meno (0) punteggio: 0-3 punti bassa dipendenza 4-6 punti alta dipendenza

MISURA LA MOTIVAZIONE Ti piacerebbe smettere di fumare se potessi riuscirci facilmente? - no (0) - si (1) Quanto ti interessa smettere di fumare? - per niente (0) - un po’ (1) - abbastanza (2) - molto (3) Intendi provare a smettere di fumare nelle prossime due settimane? - sicuramente no (0) - forse sì (1) - sì (2) - sicuramente sì (3) Esiste la possibilità che nei prossimi sei mesi tu non sia più un fumatore? - sicuramente no (0) - forse sì (1) - sì (2) - sicuramente sì (3) punteggio: 0-5 punti bassa dipendenza 6-10 punti alta dipendenza

DIPENDENZA ALTA - MOTIVAZIONE ALTA, Sei motivato a smettere e questo è importante. Prenota subito la visita presso il Centro Antifumo. Con un supporto medico e motivazionale puoi liberarti dalla dipendenza da tabacco. DIPENDENZA BASSA - MOTIVAZIONE ALTA È la migliore combinazione se vuoi smettere. provaci subito e aiutati bevendo molta acqua, facendo un po’ più di moto e mangiando più frutta e verdura. Se ne senti il bisogno, chiama il Centro Antifumo. DIPENDENZA BASSA - MOTIVAZIONE BASSA Anche piccole dosi di fumo fanno male: nonostante la bassa dipendenza, chiama il Centro antifumo. DIPENDENZA ALTA - MOTIVAZIONE BASSA Rifletti! Smettere di fumare porterà vantaggi alla tua salute e a quella di coloro che vivono insieme a te.

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Tumori femminili: le novità del programma di screening Novità in arrivo nel campo della diagnosi precoce dei tumori femminili, in particolare di quelli al collo dell’utero. A introdurla è la Regione Emilia-Romagna che, tramite le Aziende sanitarie, propone una nuova modalità di screening per favorire diagnosi più accurate.

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ovità in vista per uno dei servizi di diagnosi precoce più importanti del sistema sanitario: lo screening contro i tumori femminili. Ecco cosa cambia: le donne di età tra i 30 e 64 anni sono invitate dall’Azienda USL, tramite lettera, a fare l’HPV test ogni 5 anni come test primario, e non più il Pap-test. Mentre continuano a fare quest’ultimo esame le donne tra i 25 e i 29 anni. Il passaggio dal Pap-test al test HPV sarà graduale: si inizia quest’anno con le signore tra i 50 e i 64 anni. Invariata la modalità di chiamata per la mammografia, che è proposta ogni anno alle donne di età tra i 45 e i 49 anni e ogni 2 alle donne dai 50 ai 74 anni. Lo screening è gratuito, così come anche eventuali approfondimenti diagnostici e terapeutici, compreso i controlli dopo eventuali trattamenti.

spazzolino, il materiale prelevato viene esaminato in laboratorio per la ricerca del papilloma virus umano (HPV). Come per il Pap-test, si tratta di un esame semplice, non doloroso e che si svolge in pochi minuti.

PERCHÉ IL TEST HPV? Perché la ricerca scientifica ha dimostrato che questo esame per le donne tra i 30 e i 64 anni di età è ancora più efficace del Paptest. E le donne dai 25 ai 29 anni? Continuano a fare il Pap-test, su invito dell’AUSL. In questa fascia d’età rimane il test principale e più efficace, poiché l’infezione da HPV è molto frequente, cosa che potrebbe indurre inutili approfondimenti diagnostici, ma scompare spontaneamente nell’80% delle donne negli anni successivi. L’esito dell’esame è spedito con lettera. Se è positivo, la donna è contattata telefonicamente per concordare ulteriori accertamenti diagnostici.

SE IL TEST HPV È NEGATIVO? La donna riceve a casa una lettera dall’AUSL con la risposta e viene invitata a ripetere l’esame dopo 5 anni, un intervallo di tempo ritenuto efficace dalla ricerca scientifica.

COS’È IL TEST HPV? Consiste in una delicata raccolta di cellule dal collo dell’utero con una spatola e uno

IL MODELLO ORGANIZZATIVO Nel Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna il modello organizzativo degli

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E SE IL TEST HPV È POSITIVO? Con il materiale cellulare già raccolto si esegue anche il Pap-test. Se il Pap-test è negativo, la donna è invitata dall’AUSL dopo un anno a ripetere il test HPV. Se il Pap-test mostra alterazioni, la donna è invitata con lettera per eseguire ulteriori accertamenti diagnostici (esame colposcopico ed eventuale biopsia). Tutto il percorso di diagnosi e cura è gratuito.

screening è basato su una rete di servizi gestita in modo integrato da ciascuna Azienda USL, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di riferimento. Il programma si caratterizza per la costituzione di un percorso diagnostico-terapeutico integrato, totalmente gratuito, che accompagna la donna dall’effettuazione del test di screening fino agli eventuali approfondimenti e, se necessario, ai successivi trattamenti di cura e follow-up. Fin dall’impostazione dei programmi di screening è stata organizzata una intensa attività di supporto e sviluppo all’intera gestione dei percorsi, coordinata a livello regionale, comprendente: piani di formazione e aggiornamento, la costituzione di specifici gruppi di lavoro, un sistema per il monitoraggio dei risultati e della qualità raggiunti attraverso indicatori e standard di riferimento riconosciuti, la definizione e la promozione di progetti di ricerca, il coinvolgimento dei Registri tumori di popolazione e di patologia operanti sul territorio della regione per le necessarie valutazioni di impatto dei programmi stessi sulla salute


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IN ARRIVO IL TEST HPV PER LE DONNE DAI 30 AI 64 ANNI. CONTINUA IL PAP-TEST PER QUELLE DI ETÀ COMPRESA TRA I 25 E I 29 ANNI della popolazione femminile emiliano-romagnola. Infine c’è un aspetto culturale da tenere in considerazione. Lo screening è offerto a una popolazione femminile composita per valori, cultura e interessi; di ciò bisogna tenere conto nella relazione che si va a costruire con le donne interessate. Secondo le indicazioni regionali, sono quindi assicurati in tutte le fasi l’informazione, l’azione di supporto e la massima riservatezza. L’alta qualità è assicurata e verificata in ogni fase del programma permette che siano contenuti il più possibile il numero di “falsi positivi” (risposte preoccupanti che si rivelano inesatte) e di “falsi negativi” (risultati rassicuranti che si rivelano ingannevoli). La qualità delle diverse attività e i benefici ottenuti negli screening attivi in Emilia-Romagna viene valutata sia dal livello regionale che da quello nazionale (Osservatorio Nazionale Screening del Centro coordinamento e prevenzione malattie del Ministero della Salute): il confronto sui risultati ottenuti pone la Regione ai primi posti per la qualità dei programmi.

PER INFORMARSI SUL PROGRAMMA DI SCREENING Sul programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori femminili è possibile consultare il sito internet regionale: salute.regione.emilia-romagna.it o chiamare il numero verde 800.033.033.

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LA CAMPAGNA INFORMATIVA A sostegno del nuovo test di screening, il Servizio sanitario regionale ha realizzato una campagna informativa. “Lunga vita alle signore!” è il messaggio: manifesti nelle sedi dei servizi sanitari, il depliant informativo che accompagna la lettera di invito, una campagna informativa apposita sul web, attraverso il motore di ricerca Google e il canale di video Youtube. Uno spot video sarà visibile sui siti web del Servizio sanitario regionale (ER Salute) e delle Aziende sanitarie.

I RISULTATI REGIONALI DELLO SCREENING I risultati disponibili sono relativi all’anno 2014 e alle donne di 25-64 anni che hanno partecipato allo screening. L’adesione all’invito è risultata del 60%, contro una media nazionale del 41%. Sono state quasi 250.000 le donne che hanno eseguito il pap-test in ambito di screening e di queste il 2.5% è stata inviata ad approfondimento tramite colposcopia per pap-test anormale. La maggior parte dei pap-test “positivi” non sono per anormalità di alto grado, questi infatti riguardano soltanto lo 0.3% di tutte le donne screenate. L’adesione all’esame colposcopico è stata del 92% (a livello nazionale 85%). Tra le 5.675 donne che hanno eseguito la colposcopia, il 17% (942) risulta avere una effettiva lesione istologica di interesse, sono comunque nella quasi totalità lesioni precancerose ben curabili. La probabilità di avere una lesione è più elevata per le donne che sono al loro primo pap-test nel programma (7.3 ogni mille), rispetto a quelle che ne hanno già eseguito almeno uno (3.1 ogni mille). Proprio perché la maggior parte delle donne esegue regolarmente il pap-test, le lesioni identificate sono ora soprattutto nelle donne delle prime fasce di età, ma si tratta appunto di lesione precancerose, che, specialmente nelle donne giovani, possono regredire spontaneamente. Nel 2014, infatti, i tumori invasivi del collo dell’utero identificati con lo screening sono stati solo 44, che significa circa una diagnosi ogni 5.500 donne che hanno eseguito il pap-test e di questi oltre il 30% era microinvasivo. Sono state invece identificate 887 donne con lesioni precancerose.

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Il CARE-GIVER, il suo ruolo nell’ Vivono dietro le quinte ma in realtà il loro aiuto incide molto nel percorso di cura. Al Centro Cardinal Ferrari, una convention con esperti nazionali ha fatto il punto su una figura che oggi più che mai è al centro dei programmi riabilitativi

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a cura e l’assistenza di una persona disabile non è un percorso predefinito, perché ogni individuo è diverso, come lo sono le storie personali e le famiglie che affiancano queste persone fragili. In particolare è ormai evidente che il caregiver, cioè il familiare di riferimento che più si prende cura del malato, è in grado di influenzare anche la fase di riabilitazione. Il ruolo di questi adulti con responsabilità di assistenza verso il proprio familiare è stato discusso nel corso del convegno “Il caregiver nel percorso riabilitativo di una grave cerebrolesione”, promosso dal Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, la struttura specializzata nella riabilitazione di persone con cerebrolesione congenita o acquisita, del grup-

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po Santo Stefano Riabilitazione. «Il caregiver ha un ruolo fondamentale nell’evoluzione del percorso riabilitativo – ha detto il direttore del Centro Simona Lombardi –. Il suo equilibrio psicofisico influenza la prognosi che, in generale, migliora in funzione dello “stato di salute” della famiglia». Questo è vero quanto più il caregiver è informato, motivato, coinvolto e adeguatamente formato. «Solo così si ottiene quell’alleanza terapeutica con gli operatori sanitari e il familiare di riferimento può diventare un vero un “rinforzo” al team riabilitativo multidisciplinare», spiega il direttore clinico del Centro Antonio De Tanti. Ma il rapporto tra operatori e parenti del paziente non è sempre rose e fiori, soprattutto all’inizio, quando ancora non si

è instaurato un rapporto di fiducia. Sui tempi e modi della relazione, strettamente connessa all’apertura ai familiari dei reparti (anche quelli per acuti), si è parlato nella seconda parte del convegno, individuando come possibile soluzione la definizione di momenti di colloquio e scambio tra operatori e familiari, che disciplinino la compresenza lasciando agli operatori

gli spazi di concentrazione necessari per svolgere al meglio il proprio lavoro. Per il caregiver, nelle strutture più evolute come il Cardinal Ferrari, è inoltre a disposizione un servizio di supporto psicologico, assistenziale sociale e anche un aiuto strutturato per le prime incombenze legali e burocratiche, legate al nuovo stato di salute del proprio caro. Quest’attenzione va di pari


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assistenza del malato passo con la nuova sensibilità legislativa che si è sviluppata da alcuni anni, volta a riconoscere l’assistenza a un familiare malato alla stregua di un “lavoro” e non più come un dovere, in particolare per le donne di famiglia, che ancora rappresentano l’80% dei caregiver. L’Emilia Romagna è oggi l’unica regione in Italia ad aver varato un’apposita legge, la nr. 2 del 28 marzo 2014 “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”. Non ci sono ancora i decreti attuativi e neppure una legge nazionale di riferimento, ma la strada per un riconoscimento di alcune agevolazioni sembra essere aperta.

Sani da legare, quando sul palco salgono le storie di vita Uno spettacolo che ha incantato il pubblico, tra comicità e tragedia. Protagonisti i pazienti del Centro Cardinal Ferrari

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ai presente i reality che invadono il piccolo schermo? Mettili insieme, mischia l’isola, la casa, le coppie, i capricci e le inezie, frulla tutto con fantasia e otterrai una parata di matti da legare, pronti a tutto pur di apparire, che nei tre minuti di provino sono convinti di giocarsi il futuro. A rappresentare questa varia umanità, ci ha pensato il Laboratorio artistico del Centro Cardinal Ferrari, la struttura specializzata nella cura delle cerebrolesioni del gruppo Santo Stefano Riabilitazione, con sede a Fontanellato, in provincia di Parma. Tra le terapie proposte dal Centro c’è anche il teatro, «esso stesso luogo di riabilitazione e, in quanto laboratorio, anche di fabbricazione e riparazione di ciò che ad un certo punto è venuto a mancare o si è rotto», spiega Carlo Ferrari di Progetti&Teatro, che insieme al responsabile dell’arte terapia Matteo Corati, ha condotto il laboratorio teatrale, guidando i pazienti e i familiari (attori per caso) verso spettacolo annuale. “Sani da legare” è il ti-

tolo della piece complessa scritta da Corati, un continuo contrasto tra commedia e tragedia, tenuto insieme da una semplice trama: le storie personali di un gruppo di aspiranti protagonisti di talent, in trepida attesa del provino. Persone fragili, malate, che nonostante tutto raccontano le loro storie drammatiche e divertenti e alla fine parlano all’unisono disordinatamente, per tornare uniti nel grido “Siamo troppo normali per un talent show!”. Così, giunti al termine, tutti ringraziano e salutano, rivolgendo un pensiero speciale agli operatori del Centro che hanno accompagnato, affiancato e sostenuto i pazienti, dentro e fuori dal palco.

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Il bisogno di sangue NON VA IN VACANZA In estate, si registra sempre un calo di donazioni. Appello di AVIS prima delle ferie a recarsi al Centro Prelievi: bastano pochi minuti prima di fare le valigie!

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l bisogno di sangue non va in vacanza, per questo AVIS fa un appello a tutti i donatori: prima di fare le valigie e partire è molto importante recarsi al Centro prelievi per effettuare la donazione. Durante il mese di luglio, infatti, si registra un calo delle donazioni, ma la richiesta rimane come per tutti i mesi dell’anno. Un’altra cosa molto importante è informarsi sulle sospensioni e i tempi di attesa prima di riprendere a donare se si è trascorso un periodo in paesi particolari.

In questi casi il periodo di sospensione dalla donazione può variare, come si vede nella cartina: 1 mese (nel caso di soggiorni in paesi come il Marocco o gli Stati Uniti), 3 mesi (come nel caso di Egitto e Algeria per esempio), fino a 6 mesi (per quanto riguarda i paesi più a rischi, come Cina, India, tanti stati africani e l’America centro-meridionale).

Buon sangue… fa rete Continua la propaganda nelle aziende partner del progetto “Buon Sangue.. fa rete”. Si tratta di un progetto sperimentale di sviluppo promosso da Avis Provinciale e Avis Comunale Parma con lo scopo di aumentare il numero dei donatori Avis, accrescere la presenza di Avis nel mondo del lavoro e della società, valorizzare i gruppi aziendali organizzati di donatori Avis, sensibilizzare le aziende, le istituzioni e la società civile sulla utilità della donazione.

il mese estate 2016

È anche per questo che AVIS consiglia di effettuare la donazione prima di andare in ferie. Sul sito della società Italiana di medicina trasfusionale www.simti.it/where, nella sezione “Paesi del mondo”, i donatori possono trovare tutte le informazioni che riguardano il periodo di sospensione al rientro, le aree endemiche e le epidemie in atto.



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il mese aprile/maggio 2016


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