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n. 187 gennaio 2015
Economia
Ascom: un anno di Parma Coupon
Spettacoli
Intervista a Noa Zatta
Eventi
Il Gran Carnevale di Busseto
navigare senza naufragare
CAMBIA L’INFORMAZIONE TRADIZIONALE: VOLTI, IDEE E PROGETTI DEGLI OTTO QUOTIDIANI ONLINE DI PARMA
e d l’editoriale itoriale
di SIMONE SIMONAZZI
Parma e un’informazione piccola piccola L’
SOMMARIO p.4 www... cercansi informazioni
sulla rete. Otto siti, otto interviste ai direttori e un nuovo nato p.12 E tu cosa leggi?
Come si informano i parmigiani p.15 Speciale evento:
Il gran Carnevale di Busseto p.18 Spettacoli: Intervista a Noa Zatta p.25 Tendenze e stili p.29 Economia: da Start Up fino a
... un fenomeno giovane, destinato a crescere
Parma Coupon p.34 Antibiotici: come e quando
usarli p.38 Sport: intervista a Francesco
Gabriele Frola
LA COPERTINA DE il MESE 187 Tutto quello che c’è da sapere sull’informazione online a Parma
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informazione locale su internet è cresciuta vertiginosamente negli ultimi mesi. Aumenta la domanda e l’offerta come risponde? Abbiamo cercato, in questo numero, di fare un sondaggio sul panorama informativo locale e abbiamo recensito otto giornali che si pongono, con alterni risultati, di pubblicare quotidianamente informazioni del nostro territorio. Si tratta di un fenomeno giovane, destinato a crescere che dimostra un fermento positivo. Purtroppo però il panorama dell’informazione di una città deve essere valutato nel suo complesso e a Parma si è tornati, dopo anni di proliferare di quotidiani, ad avere un unico giornale su carta, un depauperamento al quale è seguito un drastico ridimensionamento delle televisioni e in particolare delle loro testate giornalistiche. La nostra città deve accelerare per dotarsi di una comunicazione che sia autorevole e credibile, che non si appiattisca sull’essere solo strumentale alla gestione politica ed economica del territorio. Un processo che nell’era di internet è avviato e prosegue rapidamente. Molti degli otto siti che presentiamo in questo numero, magari in futuro si trasformeranno o non ci saranno più sono però dei pionieri dell’informazione locale e hanno il grande merito di farla crescere e condizionarla, forse più di quanto adesso essi stessi se ne rendano conto.
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n° 187 gennaio 2015 Aut. tribunale di Parma N.16 del 22.4.99 Edicta p.s.c.r.l. - via Torrente Termina, 3/b - PARMA N° iscrizione al ROC: 9980 - Registrazione ISSN: 1592-6230 Tel. 0521251848 - Fax 0521907857 - ilmese@edicta.net Direttore responsabile Simone Simonazzi - simonazzi@edicta.net Art director Pietro Spagnulo - spagnulo@edicta.net Coordinamento editoriale Giorgia Chicarella, Rosaria Frisina Redazione Fabrizio Furlotti, Daniele Paterlini Grafica e impaginazione Davide Pescini Collaboratori Eleonora Bellomi, Francesca Costi, Federica De Masi, Carlotta Ferrari, Fiorella Guerra, Daniela Lella, Cecilia Novembri, Matteo Sartini, Cristina Sgobio, Giulia Sorgente. Commerciale Lina Carollo Tiratura 12.000 copie Chiuso in tipografia il 08/01/2015
il ilmese/ 2013 mese/settembre gennaio 2015
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di Simone Simonazzi, Daniela Lella, Cristina Sgobio, Giorgia Chicarella
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Come e chi ci informa a Parma? Otto siti, otto direttori: una "navigazione" nell'informazione online per conoscere chi gestisce la rete del "sapere" sul web. E poi, il nuovo nato, Parma Report
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a qualche tempo leggi solo i giornali online e quindi sai tutto sui gattini e nulla su quello che sta accadendo nel mondo?». Non sembra fortunatamente questo quello che accade a Parma, dove sono presenti otto siti di informazione che possono definirsi strutturati come giornali online. Due navi ammiraglia come Gazzettadiparma.it e Parma. Repubblica.it, alcuni parte di netwoork nazionali (Parmaonline.info e ParmaToday.it), altri nati come spin off di siti preesistenti (Parmadaily.it da Alicenonlosa e Il Mattino di Parma.it da Parma Ok) e poi esperienze interessanti di outsider come quella di RossoParma.com o di settore come ParmaQuotidiano.info, che si definisce un mini Il Sole 24 Ore. Nella nostra città, come nel resto d’Italia, il modo di fare gioril mese/ gennaio 2015
nalismo ha subito mutamenti che nell’ultimo anno hanno avuto un’accelerazione equivalente al decennio precedente. I siti internet, grazie anche alla colpevole complicità della carta stampata (forse voluta?), hanno acquisito un’autorevolezza inaspettata, frutto anche di un’autoregolamentazione che sta iniziando a dare i propri frutti. Eppure il panorama informativo della città è in fermento, un materiale in gran parte ancora da plasmare, una prateria sconfinata che molti iniziano ad esplorare immaginando risultati ambiziosi e all’apparenza senza limiti. In questo Internet ha già vinto. Dare speranza e voglia di riuscire ad essere i primi e poter rivaleggiare con chiunque, a fronte di un mercato depresso come quello della carta stampata, decadente da anni in attesa di una inelut-
tabile fine che tarda ad arrivare. Poi, come trasformare tutto questo in un lavoro è una di quelle storie che – parafrasando Antonio Mascolo, direttore di Parma.Repubblica.it – i giornalisti devono imparare a raccontare a loro stessi. Ma iniziamo da qui il nostro viaggio.
quanto costa La gestione di un sito? Ma quanto costa creare un giornale sul web? Tutto e niente. Se realizzato con Open source, 70-80 euro (secondo Cristiano Antonino, direttore di RossoParma), o 160 euro all’anno (secondo Marco Perdetti, direttore di Parmaquotidiano). Dunque, alla portata di tutti. A questo contribuisce il fatto che, rispetto alle testate basate anche (o solo) sul cartaceo, quelle on-
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rmazioni sULLA RETE NOME: ParmaDaily.it DIRETTORE RESPONSABILE: Andrea Marsiletti (Proges) DATA D’INIZIO: 2007, nato dalla testata “Alice non lo sa” diventata attualmente una sezione all’interno di ParmaDaily.it L’IDEA: «La nostra voglia, nonché novità maggiore, quando siamo partiti è stata l’interazione dell’utente e lo spazio ad esso dedicato nel giornale» CHI SIAMO: un direttore, un giornalista che si occupa di comunicati e l’altro di costume e società LINEA EDITORIALE : «Cerchiamo di dar spazio a tutti e di rivolgerci a un pubblico vasto, diamo visibilità a eventi e notizie di tipo culturale e sociale» PUBBLICAZIONI: dai 30 ai 50 al giorno TARGET: giovani di Parma e del territorio VISUALIZZAZIONI: 55.000 al giorno
line non necessitano di una redazione fisica: il lavoro può essere svolto da casa, addirittura Antonino sovente lavora «anche dalla Civica». Parma.Repubblica.it, poi ha fatto un percorso inverso, passando dalla redazione fisica di via Bixio a quella virtuale. «Non ci serve una redazione, sono solo costi, ci sentiamo tutti i giorni e in continuazione, anche senza vederci» spiga il direttore Mascolo. Jacopo Dalla Porta, direttore di Parmaonline ha tra l’altro sottolineato che, a contenere i costi, sono
perfino le mancate spese di stampa e distribuzione, per cui «fare un buon sito può costare da alcune migliaia di euro a 40-50 mila»…cifra notevolmente diversa dai 70 euro di Antonino! Se il sito poi c’è già, come è capitato a ParmaToday, inserito nel preesistente network Citynews.it, allora le spese riguarderanno solo le varie forme di collaborazione, arrivando a spendere, su base mensile, poche mi-
gliaia di euro. Infine, c’è chi poi, ha dichiarato espressamente di spendere «120.000 euro, interamente pagati dal gruppo Proges» che gestisce Parmadaily e chi, invece, non ha voluto sbilanciarsi.
Giornalisti e redazioni reali e virtuali Chi è il giornalista online? È «uno scrittore mancato», «un fotografo», «un curioso». Una personalità eterogenea per un professionista della comunicazione catapultato nel mondo virtuale, costretto ad affannarsi per battere tutti sul tempo, solo ma allo stesso tempo in team. È sì perché la Redazione, tanto cara alla carta stampata, c’è anche nel web, magari ridotta all’osso, ma c’è. A Parma ci sono redazioni piccole piccole composte di un direttore, due o tre redattori, e nessun collaboratore. Pochi ma buoni, così si dice. In Gazzettadiparma.it sino a ieri erano quattro, adesso in cinque, a Parma.Repubblica. it sono in tre. Ma spesso un sito corrisponde anche a una sola persona che si potrebbe definire strutturata, come nel caso di RossoParma, ParmaToday e Parmaonline. Parmadaily ha invece un responsabile e due redattori partime
NOME: Parma.repubblica.it DIRETTORE RESPONSABILE: Antonio Mascolo DATA D’INIZIO: aprile 2008 L’IDEA: «L’edizione parmigiana nasce solo online, svincolata da una pubblicazione cartacea. Essere una redazione web ci ha portato a misurarci da subito con la “grammatica della rete” molto diversa dalla carta stampata. La nostra redazione è un’identità “total web” che gode dell’autonomia di non avere proprietari sul territorio» CHI SIAMO: un direttore responsabile, sei giornalisti LINEA EDITORIALE: « In questi anni abbiamo trovato un nostro linguaggio, fatto di suggestioni, punti di vista e, soprattutto, di storie, sfruttando le potenzialità dell’informazione multimediale, che unisce i testi a foto e video, e dell’interazione, legata ai blog e ai commenti» PUBBLICAZIONI: circa una decina al giorno TARGET: lettore totale web, interessato al locale, con un attenzione al nazionale VISUALIZZAZIONI: 800 mila utenti unici al mese
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che si occupano anche della comunicazione del gruppo Proges. Ma si sa, la rivoluzione digitale ha cambiato le nostre vite e, soprattutto, ha modificato la fisionomia del giornalista. Penna e taccuino non bastano più: serve la tecnologia, in tutte le sue forme. Saper scrivere non è quindi l’unico requisito per un aspirante giornalista: a questo bisogna aggiungere la capacità di scattare foto significative, di girare video interessanti, di inviare segnalazioni prima dei propri antagonisti, di raggiungere il pubblico governando accortamente i social network, di scalare la vetta di Google, di ottenere il maggior numero di visualizzazioni possibili. Essere al passo coi tempi, essere sempre - e dico sempre- connessi. Facile a dirsi difficile a farsi. E in un settore come questo, il rischio è sempre dietro l’angolo. Ovvero, quello di affollare l’informazione, di dare notizie di scarso appeal, dicendo tutto e niente e creando in un caos da cui il lettore non riesce a districarsi e quindi cambia sito e così bye bye engagement and reputation. E la colpa di chi è? «In linea di massima, tutte le nostre notizie hanno lo stesso numero di visualizzazioni: se un articolo non tira è perché qualcuno lo ha incanalato male, non l'ha “viralizzato” bene. Quando un pezzo non decolla la responsabilità ha un nome e cognome, Cristiano Antonino» spiega senza giri di parole il direttore di Rosso Parma.
NOME: Gazzettadiparma.it RESPONSABILE REDAZIONE ONLINE: Gabriele Balestrazzi DATA D’INIZIO: maggio 2008 L’IDEA: «Siamo nati per primi come giornale cartaceo ma siamo stati tra gli ultimi ad approdare al web, perché per molto tempo abbiamo pensato di non sovrapporci, il timore era quello di perdere lettori. Con l’arrivo di Parma.Repubblica.it era diventato impensabile lasciare scoperta quella che si stava configurando come una nuova fetta di mercato. È stato un salto nel buio, però siamo partiti e, anno dopo anno, continuiamo a crescere. Adesso appare chiara l’importanza dell’informazione online, anche se continuiamo a lavorare in stretta sinergia con giornale e Tv, utilizzandoli spesso come fonti» CHI SIAMO: un responsabile, una poligrafica e tre redattori. Non ci sono collaboratori fissi. LINEA EDITORIALE: «È la linea della Gazzetta di Parma; siamo un contenitore di news, sempre attenti però alla nostra identità. Vogliamo ricordarci chi siamo, ovvero un giornale legato al territorio» PUBBLICAZIONI: nessun numero prestabilito TARGET: la popolazione di Parma e provincia, con un’attenzione anche al nazionale VISUALIZZAZIONI: 20 mila al giorno
Pertanto, al di là delle parole “hashtag”, “SEO” e “cinguettare”, il buon giornalista dovrebbe conoscere il vero significato della parola “informare”. Per il resto, al lettore il compito di smistare, selezionare, captare, razionalizzare. Ad oggi il giornalista online e le redazioni
NOME: ParmaToday.it (network Citynews) DIRETTORE RESPONSABILE: Christian Donelli DATA D’INIZIO: maggio 2010 L’IDEA: «Per dare spazio ai cittadini, permettendo loro di inviarci segnalazioni, ma anche foto o video. Mettiamo in evidenza problematiche sia dei singoli quartieri, che dell’intera città» CHI SIAMO: un responsabile, un collaboratore che si occupa di sport e due che si occupano di cronaca. Il lavoro avviene da casa, attraverso una coordinazione giornaliera LINEA EDITORIALE: «Ci occupiamo principalmente di cronaca, soprattutto cronaca nera, ma anche cronaca di quartiere. Diamo spazio quindi a notizie che riguardano comitati, manifestazioni, proteste, disagi. Cerchiamo di rendere partecipe l’utente tramite una sezione apposita. Ci piacerebbe fare più approfondimenti» PUBBLICAZIONI: 13-14 articoli in home page aggiornati quotidianamente TARGET: la popolazione di Parma e provincia con attenzione alla vita di quartiere VISUALIZZAZIONI: circa 200.000 al mese
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sono più virtuali che reali. Un lavoro non sulla strada, ma al desk: Gazzettadiparma.it lavora con Parma.Repubblica.it aperta, Parma.Repubblica.it lavora con Gazzettadiparma.it sul monitor. “Spesso basta lanciare un fatto. Poi, la notizia la completano i lettori con i commenti”, spie-
la.copertina ga Gabriele Balestrazzi, responsabile della redazione online di Gazzettadiparma.it.
Non solo articoli Ma tutto questo impegno davanti al computer quali informazioni produce oltre alla tradizionale scrittura? «Quando apriamo i siti veniamo assaliti da video e foto? L’impatto è diventato molto forte, vive sul presente e con forme di comunicazione che sulla carta erano impensabili», il pensiero di Balestrazzi sul web. Ma è la sezione “ParmaTube” quella più interattiva in cui vi sono foto e video prodotti dalla Gazzetta di Parma oppure dai lettori stessi. Mentre, Andrea Marsiletti, direttore responsabile di ParmaDaily ha ammesso che un limite del suo sito è proprio la carenza di video, ma precisa: «nella sezione “Forum” c’è la possibilità di discutere e interagire su diversi argomenti». Anche Antonino di RossoParma ha riscontrato come tutti i video del suo giornale vengano guardati con attenzione, non a caso dichiara che «la nostra era è quella
del web 4.0 grazie all’interattività dei social». E se Parmaonline punta molto sull’uso delle fotografie (come è possibile notare dalla homepage) e sull’originalità dei temi trattati, Il Mattino di Parma per fornire un’informazione più innovativa cerca di utilizzare molto i video e le fotogallery sia nel sito che nei social perché «è importante in-
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NOME: Il Mattino di Parma.it DIRETTORE RESPONSABILE: Tullo Baroni DATA D’INIZIO: gennaio 2012 L’IDEA: «Fare informazione in modo immediato, in tempo reale. Il nostro obiettivo è essere molto vicini al lettore, pur utilizzando il web» CHI SIAMO: 2 interni, più un collaboratore fisso, stagisti e collaboratori esterni LINEA EDITORIALE: «Puntiamo su un’informazione capillare. Cerchiamo di dare spazio a tutti gli argomenti, dalla cronaca alla politica. Curiamo, in modo molto attento, anche la parte social del nostro sito, attraverso video e fotogallery, ma anche cercando di arricchire gli articoli con immagini valide. Le notizie più seguite dai nostri lettori sono cronaca nera e sport». PUBBLICAZIONI: dai 20 ai 30 al giorno TARGET: locale, Parma e Provincia VISUALIZZAZIONI: tra 3500 e 5000, con picchi durante gli orari d’ufficio
teragire e raggiungere un numero cospicuo di lettori» ammette Francesca Devincenzi, redattrice. All’opposto o quasi troviamo Parmaquotidiano che ha fatto del-
la newsletter il suo punto forza «perché - precisa Pedretti- tutte le mattine vengono inviate le notizie agli abbonati e in questa ma-
NOME: Parmaonline.info (all’interno di quotidianionline srl) CAPOREDATTORE: Jacopo Della Porta DATA D’INIZIO PUBBLICAZIONI: novembre 2012 L'IDEA: «I siti, soprattutto in passato, erano visti semplicemente come un’integrazione al giornalismo su carta e a quello televisivo. Noi abbiamo creato Parmaonline perché crediamo che l'informazione in rete sia qualcosa di completamente diverso, con una sua logica» LINEA EDITORIALE: «Privilegiamo la cronaca, i fatti, le notizie; non diamo molto spazio ai commenti. Spesso, viene premiata l’originalità di alcuni nostri articoli, o la realizzazione di articoli-inchieste che non sono presenti su altri giornali» COLLABORATORI: 3 fissi, più collaboratori e stagisti NUMERO ARTICOLI: Per la sezione relativa a Parma circa 15 al giorno, inclusi quelli di carattere nazionale, si arriva a pubblicarne circa una ventina TARGET: pubblico eterogeneo locale, ma non solo VISUALIZZAZIONI: 3000-3500 al giorno
niera è il giornale che raggiunge il lettore». E poi c’è ParmaToday, come spiega Christian Donelli, il responsabile editoriale, dove l’utente può iscriversi e inviare segnalazioni, video e foto scoprendo effettivamente il citizen journalism e grazie a un’App ha creato uno spazio ad hoc per sapere in diretta quanti lettori hanno ottenuto le proprie segnalazioni.
Cosa leggiamo nei giornali online di Parma: la fine della pagina dei morti Chi è quindi il lettore parmigiano orfano della pagina dei morti della Gazzetta di Parma? Quali sono le notizie che più lo attirano? La cronaca, soprattutto nera? Gli incidenti stradali, le proteste, le vicende di quartiere? «Spesso vengono premiati l’originalità, gli articoli innovativi, le inchieste», ricorda Dalla Porta. Inoltre, non è difficile che a catturare l’at-
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NOME: Parmaquotidiano.info AMMINISTRATORE DELEGATO: Marco Pedretti DATA D’INIZIO: marzo 2013 L’IDEA: «Il nostro gruppo, che collabora nello spirito open source, ha come scopo quello di contribuire alla diffusione attraverso il web di un’informazione libera, pluralista e indipendente; seguiamo quattro valori “i”: indipendenza, integrità, imparzialità, innovazione» CHI SIAMO: circa 20 soci, 5 nell’amministrazione, 3 giornalisti, 1 fotografo, più collaboratori saltuari LINEA EDITORIALE: «Trattiamo soprattutto argomenti di economia, finanza, politica, lavoro: è questa la nostra linea editoriale. Ciò non toglie che talvolta di occupiamo anche di società e cultura» PUBBLICAZIONI: circa una decina al giorno TARGHET: lettori di nicchia, dai professori, agli avvocati, ai professionisti in materia economica-finanziaria VISUALIZZAZIONI: 180.000 al mese
tenzione siano foto particolari o video interessanti, soprattutto quando l’utente raggiunge l’articolo tramite un rimando sui social. «Le storie. Si devono raccontare delle storie, è questo quello che vuole la gente», ribadisce Mascolo. Poi, non manca chi, come Parmadaily, mira a focalizzare l’attenzione sugli eventi, soprattutto quelli rivolti ai giovani. Non a caso per il direttore Marsiletti gli articoli meno letti sono quelli sulla politica: «Al massimo il nostro lettore guarda titolo e
sottotitolo e basta». Il Mattino di Parma invece, sceglie l’immediatezza e, con un’informazione capillare, cerca di dar spazio a tutti gli argomenti cercando di raggiungere un pubblico variopinto. Mentre, il lettore-tipo di ParmaToday nel corso del tempo ha subito un cambiamento: «se nei primi due anni aveva un’età media di 30 anni, ora ne ha tra i 30 e i 40, con un livello di istruzione medio-alto» racconta Donelli. Il target di riferimento di Parmaonline è invece molto eterogeneo, non
per giovanissimi, «locale ma anche molto trasversale». Da un pubblico variegato, si passa poi a uno più settoriale, come accade per RossoParma, diretto principalmente alla fascia di popolazione di centro-sinistra, non solo parmigiana, ma anche nazionale. Settoriale è anche il pubblico di Parmaquotidiano: professionisti, sindacati, avvocati, professori, «siamo un mini Il Sole 24 ore, non ci interessa raggiungere un numero spropositato di contatti» chiarisce Pedretti. Gazzettadiparma.it
ovviamente, si rivolge ai lettori fidelizzati, ma cerca di ampliare i propri confini, mirando a raggiungere un pubblico più vasto.
Ci sono lettori e lettori social... Gestire un giornale online è come guidare un aereo, la strumentazione di bordo sono i social network, ti possono portare in alto nel cielo, come farti sprofondare negli abissi dell’anonimato, ma sono differenti gli usi e le opinioni a riguardo. Infatti, Balestrazzi di Gazzettadiparma. it (oltre 56.000 fans su Facebook), ha confessato come proprio gra-
NOME: RossoParma.com RESPONSABILE REDAZIONE ONLINE: Cristiano Antonino DATA D’INIZIO: 31 ottobre 2013 L’IDEA: «Dopo essere stato a Londra e aver appreso tecniche che in Italia non erano ancora arrivate, mi sono reso conto che c’era un “buco” nell’informazione della città: Parma era ferma; nessuno usava il web in modo efficace, c’era una concezione del tutto passiva della rete» CHI SIAMO: Quattro, oltre a potenziali collaboratori e/o fonti LINEA EDITORIALE: «Puntiamo a dare rappresentanza narrativa al lettore di centro-sinistra. Del resto, lo stesso nome del giornale rimanda ad una precisa linea politica. Bisogna saper individuare le notizie giuste (anche a livello nazionale) e amplificarle in maniera ottimale, diramandole» PUBBLICAZIONI: 3 con rubriche settimanali, 2 con impegno continuativo, di cui uno fisso TARGET: lettore di centro-sinistra di Parma, con un occhio anche al nazionale VISUALIZZAZIONI: tra 4000 e 10000 al mese
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zie ai social sia possibile aprirsi a un pubblico più ampio. È lo stesso per ParmaDaily che oltre a condividere tutti i suoi articoli su Facebook (11.000 fans) utilizza anche Twitter (circa 16.400 followers). Anche per il direttore di RossoParma i social al giornalismo online servono, eccome se servono: la formula vincente è un preciso target di riferimento e un corretto uso degli hashtag, «sono concetti indispensabili per l'informazione sul web. Non a caso ci sono centinaia di condivisioni di articoli al giorno e non solo su Facebook e Twitter, ma anche su canali come Pienterest, Instagram, Google Plus. Quindi - precisa Antonino- se una notizia non viene letta è solo colpa mia, vuol dire che non ho lavorato bene con i social». Anche il direttore di Parmaonline riconosce che la gran parte dei lettori arriva proprio da i social: Facebook (oltre 7000 fans), e poi Twitter e anche Google Plus. Mentre, Il Mattino di Parma utilizza addirittura due profili su Facebook (un utente e una pagina) e Twitter cercando di diffondere informazioni più innovative. E poi c'è chi come ParmaToday ha creato da circa sei mesi un app per Iphone e Android così che il lettore possa interagire maggiormente. Infine, Predetti di Parmaquotidiano che utilizza sì Facebook, ma precisa: «Anche se i
social sono importanti per diffondere la notizia, a volte sono dannosi perché i lettori poi non aprono il sito e si basano sulle poche righe scritte su Facebook» chiosa Pedretti.
E se domani... La rete è il presente, ma anche e soprattutto il futuro dell’informazione. L’interattività,
NOME: Parmareport RESPONSABILE REDAZIONE ONLINE: Simone Simonazzi. DATA D’INIZIO: Fine Marzo 2015. L’IDEA: «Sarà un osservatorio sull'informazione locale, con una particolare attenzione agli eventi e agli appuntamenti per i bambini. Ma sarà anche l'occasione di sviluppare degli approfondimenti e delle inchieste sul territorio, utilizzando molto le opportunità offerte dai video». CHI SIAMO: Una redazione agile composta da otto responsabili di settore che produrranno approfondimenti e inchieste tematiche LINEA EDITORIALE: «Si tratta di un progetto sperimentale, che si pone l'obiettivo di spiegare fatti e progetti del territorio. Verrà dato molto spazio all'interattività e ai lettori. Metà delle inchieste saranno ideate dalla redazione e l'altra metà selezionate tra quelle proposte dalla gente». PUBBLICAZIONI: Verrà riproposta una selezione dei migliori cinque articoli del giorno commentati a cura della redazione e ogni settore produrrà aggiornamenti quotidiani TARGET: chi è intressato ad essere informato in modo agile e sintetico su fatti, avvenimenti e progetti della città. Poca cronaca nera e rosa.
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la condivisione sui social, la multimedialità, sono fattori imprescindibili per una testata online. I progetti e le speranze per il futuro di questo settore sono molteplici: dall’apertura all’estero, magari scrivendo articoli in inglese (RossoParma), alla speranza di poter investire in termini tecnologici e di poter risollevare le sorti dell’editoria (Parmaonline), all’auspicio di migliorarsi magari anche graficamente (Il Mattino di Parma), al desiderio di dedicare più tempo a inchieste e approfondimenti (ParmaToday), alla volontà di aprirsi alle novità senza mai dimenticare la propria identità (Gazzettadiparma.it), alla sicurezza che il futuro dell’informazione non esista se non sul web (Parmadaily), fino alla sensazione che bisognerebbe investire molto di più nel settore (ParmaQuotidiano). «Il futuro del web? Uno solo - conclude senza esitare Mascolo di Parma.Repubblica.it – il pay for view. Sopravvivranno solo i siti a pagamento».
Nasce Parma Report Un osservatorio che svolga un attento monitoraggio sull’informazione della città, ma anche inchieste e approfondimenti per capire meglio cosa succede a Parma. Interviste, video e opinioni: sarà questo Parma Report, il nuovo progetto che diventerà realtà alla fine di marzo, realizzato da Edicta grazie alla collaborazione delle testate on line della città. Non un giornale, ma un Network, costantemente aggiornato che non si affianca ai giornali esistenti, ma li raccoglie e li commenta.
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Mascolo: «Il futuro è sempre più online» Video, storie ed esclusive. I segreti per spopolare sul web secondo Parma Repubblica
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on 800 mila utenti unici al mese, un forte brand nazionale alle spalle, un’identità “total web”, www.parma.repubblica.it si posiziona oggi fra i siti di informazione più cliccati dai lettori parmigiani. Nato nell’aprile 2008, il portale avvia la sua attività in via Bixio, dove la redazione ha inizialmente la sede fisica, collocandosi nel panorama delle testate locali di Repubblica.it quasi come un progetto “sperimentale”. L’ edizione parmigiana, infatti, nasce solo online, svincolata da una pubblicazione cartacea, autonoma da proprietari sul territorio. «Essere una redazione web ci ha portato a misurarci da subito con
la “grammatica della rete”, molto diversa dalla carta stampata - spiega il direttore Antonio Mascolo -. Il web non è solo “breaking news”, abbiamo trovato un nostro linguaggio, fatto di suggestioni, punti di vista e, soprattutto, di storie, sfruttan-
Balestrazzi: «Tra tradizione e innovazione» "S
iamo arrivati un po’ tardi, ma adesso abbiamo un seguito che ogni giorno continua ad aumentare”. È incredibile il potenziale che ha l’informazione in rete”. Gabriele Balestrazzi è il volto storico del gruppo Segea, il fondatore di Tv Parma, che da qualche anno ha assunto la responsabilità di gestire il sito internet della Gazzetta. La sua è stata un’esperienza anomala, che ha dovuto confrontarsi con un’iniziale e inusuale inibizione del sito. “quando siamo partiti esisteva ancora l’idea che essere su internet era fondamentale, ma allo stesso tempo avevamo ancora il timore che un giornale online potesse svantaggiare quello su carta”. La storia del sito di GazzettadiParma.it ha così un primo inizio piuttosto “morigerato” il 5 maggio del 2008 e poi,
A Gazzettadiparma.it siamo in cinque, si lavora in stretta sinergia con giornale e i tg. Nessun collaboratore, molte segnalazioni alcuni anni fa, è stato completamente riorganizzato e potenziato. “Oggi il sito è uno dei pilastri della famiglia della Gazzetta, nel nostro modo di lavorare abbiamo attivato molte sinergie, realizziamo delle riunioni di redazione congiunte e pubblichiamo i video di Tv Parma”. Anche all’interno della redazione online, dove lavorano un poligrafico, lo stesso Balestrazzi e tre giornalisti, esiste una grande interscam-
do le potenzialità dell’informazione multimediale, che unisce i testi a foto e video, e dell’interazione, legata ai blog e ai commenti». Una community dove l’utente può segnalare notizie ed inviare contributi. «Il lettore sul web è onnivoro, mutevole - dice Mascolo -. Internet può spiazzare, non sai mai cosa veramente spopola tra gli utenti, ci sono rubriche che vanno da sé, come, ad esempio, “Perché ha parcheggiato li”, poi, sicuramente, le notizie in esclusiva, penso al caso Bonsu, e le storie, se ben raccontate, piacciono molto – continua-, l’intento è essere vicini al lettore, dal 2010 non abbiamo più neanche una sede, per scelte economiche del gruppo editoriale è stata pensata un’organizzazione meno costosa, più flessibile, sei giornalisti in tutto, che dialogano a distanza via mail e telefono, un’anomalia per chi è abituato al classico modello del giornale ma in realtà un vantaggio: i giornali-
sti sono sul posto con macchina fotografica e telecamera vivendo la città in diretta e non in poltrona al desk». E nel panorama della crisi del cartaceo, secondo Mascolo, il futuro per l’online si prospetta più roseo. «Non è stata ancora trovata la formula giusta per vendere la pubblicità sul web, ma una svolta, che si sta già prospettando a livello internazionale, sarà quella di fornire ai lettori servizi giornalistici a pagamento, magari inseriti in edizioni online gratuite, Repubblica.it lo fa già con Repubblica + – conclude -, chi ha un gruppo finanziariamente solido alle spalle ha più possibilità di resistere, ma l’informazione sarà sempre più online e multimediale. D’altronde, il boom di internet ha smentito le valutazioni scettiche che prevedevano che la fotografia sarebbe morta e che la rete fosse un posto sgrammaticato, incapace di contenuti di qualità» di Rosaria Frisina
biabilità dei ruoli. “A differenza del giornale, i ritmi e le modalità di lavoro di internet ci impongono una maggiore duttilità e una continua attenzione a quello che succede, capita così – conferma Balestrazzi - che tutti ci ritroviamo a fare tutto”. La Gazzetta si propone come “Un contenitore di news, sempre attento alla sua identità - continua Balestrazzi sottolineando come la linea editoriale del quotidiano sia sempre la stessa, sia nel formato cartaceo che in quello digitale. Quotidiano di informazione varia e generale, la Gazzetta cerca di essere un giornale interattivo in entrambi i formati, puntando sulle opinioni dei lettori e cercando di dare spazio ai loro commenti”. Una linea editoriale comunque messa alla prova e modificata dall’immediatezza di internet, che non per-
dona e chiede una reattività forte e continua e tende a mutare la natura del giornale. Nuovi lettori, nuovi tipi di notizia, nuove forme di aggregazione attraverso i social. Internet è il futuro, dove ci porterà lo vedremo. Per ora il rinnovamento si sviluppa in una linea di continuità. di Cristina Sgobio il mese/ gennaio 2015
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di Daniela Lella
E tu cosa leggi? come si informano i parmigiani… Monica, 45 anni, operaia
CELESTINA, 49 anni, operaia
. Legge: GazzettadiParma.it e Parma.Repubblica.it
. Legge: Gazzettadiparma.it
Preferisco leggere giornali cartacei, anche se l’online offre molti vantaggi, come la velocità dell'informazione. Leggo notizie legate ai miei interessi: ambiente e animali, a tal punto che tra le persone che vorrei più presenti sui giornali con proposte specifiche ci sono l'assessore Folli e Casa.
SALVATORE, 58 anni, pensionato . Legge: GazzettadiParma.it, Parma.Repubblica.it, Sport.Parma.com Grazie al web si spende meno e la divisione in sezioni è più immediata. Mi piacciono molto gli editoriali e si dovrebbe puntare di più su questi, a me personalmente piacciono molto gli interventi di Balestrazzi. Consigli: essere più duri e crudi per far sapere alla gente la verità.
MANUEL, 25 anni, studente . Legge: GazzettadiParma.it, Parma.Repubblica.it, Parmadaily, Parmatoday Leggo principalmente politica e attualità e, secondo me, le app e social agevolano l’informazione. Mi piacerebbe sapere molto di più in merito alle vicende e le decisioni che si prendono all’interno del Comune e che si parlasse in maggior misura dei giovani e degli studenti.
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I vantaggi dell’online sono numerosi: informazione a 360°. Io leggo molto le curiosità e temi rivolti al sociale. App e social agevolano le informazioni perché rendono le notizie più visibili. Mi piacerebbe ci fosse più informazione rivolta alla risoluzione dei problemi: intervistando degli esperti in materia oppure aprendo una rubrica.
FRANCESCO, 41 anni, commerciante . Legge: Gazzettadiparma.it
Il vantaggio in assoluto del web è l’immaterialità e il risparmio di carta, infatti si evita l’ingombro di decine di giornali e lo spreco di risorse. Leggo soprattutto notizie di sport e di politica. Secondo me, le app e i social in generale non sono indispensabili per fare una buona informazione.
FLAVIA, 28 anni, impiegata . Legge: Gazzettadiparma.it
Con l'informazione sul web c'è il vantaggio della velocità nell'aggiornamento delle notizie. I social network non sempre agevolano l’informazione perché siamo bombardati da troppe notizie e bisognerebbe puntare a raccontare la verità, piuttosto che veicolare le informazioni che, chi sta dietro le quinte, vuol far passare.
la.copertina FRANCESCO, 66 anni, pensionato
ANDREA, 23 anni, studente
. Legge: GazzettadiParma.it e Parma.Repubblica.it
. Legge: GazzettadiParma.it e Parma.Repubblica.it I vantaggi: la facilità d’uso per tutti e l’immediatezza. Leggo soprattutto scienza, politica, sport. App e social sono molto immediate e utili però non sempre sono attendibili. Sarebbe bello sapere qualcosa in più sulle vicende e decisioni prese all'interno del Comune e sul sindaco.
Sicuramente sono molti i vantaggi del web, ma non sempre le notizie sono veritiere. Le app e i social non sono utili per l’informazione, secondo me, e mi piacerebbe sentire parlare gente un po’ più onesta e leggere di tematiche più rivolte al sociale.
ALESSANDRO, 53 anni, libero professionista
ALESSIO, 31 anni, imprenditore . Legge: GazzettadiParma.it, Parma.Repubblica.it, Rossoparma, Parmadaily Direi che con il web ci sia molta più libertà di scelta, però anche tanti svantaggi perché bisogna essere più responsabili nel ricercare le news. Infatti, un consiglio che vorrei dare ai giornalisti è quello di mettere più in mostra le fonti, soprattutto nei social network.
. Legge: GazzettadiParma.it, Parma.Repubblica.it, Parmaquotidiano, Rossoparma I social agevolano l'informazione perché si rivolgono a un numero vastissimo di persone mettendole a contatto con le notizie. Mi piacerebbe che ci fosse meno gossip e più contenuti approfonditi, e inoltre i siti dovrebbero essere più semplici e belli.
ANTONINO, 62 anni, medico
Licia, 22 anni, stagista
. Legge: GazzettadiParma.it, Parma.Repubblica.it
. Legge: GazzettadiParma.it, Parma.Repubblica.it
Leggo soprattutto di sport e salute. Credo che i social ntwork potrebbero agevolare le informazioni, però sono un segno moderno di isolamento della gente. Un consiglio che darei ai giornali è di avere strategie di marketing più efficaci per coinvolgere più facilmente la gente.
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Per me i vantaggi di un’informazione sul web sono innumerevoli, ma il primo è sicuramente l’essere informati in ogni momento e in ogni luogo in cui ti trovi grazie all’utilizzo di smartphone e tablet; il secondo l’economicità. Migliorerei la sezione degli eventi che non viene aggiornata repentinamente.
Giorgia, 28 anni, studentessa
Alessandro, 24 anni, studente
. Legge: GazzettadiParma.it, Parmaonline, IlMeseParma, ParmaDaily
. Legge: GazzettadiParma.it, Parmaonline, Parmateneo, Parma.Repubblica.it
I social network agevolano l’informazione d’intrattenimento e poco approfondita. Si leggono solo i titoli o le prime righe di un post. Vorrei sentir parlare più spesso il sindaco e le grandi aziende locali e vorrei una pagina social in cui il cittadino possa esprimere i propri suggerimenti e miglioramenti per il territorio.
Il web ha il vantaggio/svantaggio della gestione personalizzata dei contenuti; i social, ad esempio, indirizzano e selezionano solo alcune notizie per gli utenti e l’informazione risulta parziale. Vorrei sentir parlare più spesso coloro che si occupano della gestione del settore energetico per conoscere servizi e tariffe.
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iconosciuto fra le feste più rinomate del parmense, il Grande Carnevale della Risata di Busseto è ormai entrato nel novero delle più apprezzate sfilate mascherate italiane (registrando oltre 15.000 persone) al pari dei tradizionali Carnevali di Venezia, Cento, Viareggio, Putignano. Una storia lunga più di un secolo, il Carnevale di Busseto, nato nel 1881, quest’anno festeggia la 134esima edizione. L'appuntamento è per le quattro domeniche di febbraio (1-8-15-22 febbraio) nel centro storico di Busseto, dove sfileranno i grandi carri umoristici in cartapesta, soggetti speciali, bande e gruppi folkloristici provenienti da diverse parti d’Italia. Ogni domenica il programma del grande Carnevale di Busseto prevede un carnet differente per soddisfare tutti i gusti. I temi dei variopinti carri portano la firma dei volontari degli “Amici della cartapesta”che di anno in anno, alla sera, danno vita alla loro fantasia lavorando assieme ognuno con le loro capacità artistiche. Carta, colla di farina, legno, chiodi, ferro, una vecchia saldatrice, ecco come nascono le maschere. Per la 134ma edizione, saranno cinque i temi principali dei carri grandi: i Pirati dei sette mari sul carro veliero fantasma, alla ricerca del tesoro sommerso; ”I Provoloni”, un tuffo nelle Americhe della fine dell’ottocento al tempo di Via col Vento, della raccolta del cotone e del caffè; un altro salto nel passato alla scoperta di antiche civiltà con il sovrano Maya, misteri, oro, danze e costumi arricchiranno questo bellissimo carro; “L’ultima spiaggia”, carro che affronta la grande crisi italiana con un pizzico di immancabile satira umoristica,
carnevale di busseto
info@carnevaledibusseto.it - www.carnevaledibusseto.it ilil mese/ mese/gennaio 2015
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Il grande carnevale dei Bambini Grandi giochi gonfiabili gratuiti in piazza, trucca bimbi, animazione. Tante le attrazioni per i bambini al Gran Carnevale di Busseto. L’ atteso e sempreverde trenino Carnival Express sarà a disposizione più lungo e colorato che mai per girare gratuitamente tra le vie del paese. Sul trenino i bambini potranno salire da soli o accompagnati dai genitori. Incontreranno un simpatico capotreno, un controllore matto e un macchinista tuttofare. Simpatici fotografi immortaleranno i bimbi accanto ai loro personaggi del cuore. Inoltre alle mascherine più belle verranno regalati i divertenti pupazzi.
sempre presente nelle maschere del carnevale. Poi musica. Un joker direttore d’orchestra ospiterà sul carro musicale giovani gruppi emergenti come: i Fuori Onda, Disastro ferroviario, Slide A, Yer Blues. Sfileranno per le vie del centro dalle 14.00 oltre ai carri allegorici
ra, la premiata società filarmonica ”A. del Bravo” con lemajorettes di Pisa,le “Maschere di Rataplan” da Bergamo, i musici e figuranti di Saletto Padova, ,gruppo folk “orobico” da Bergamo e “La Quadriglia di Alessano” da Lecce. Il 22 Febbraio, sarà la volta della banda spettacolo “La
MUSICA, STAND GASTRONOMICI, SFILATE, SPETTACOLI E ANIMAZIONE. CINQUE I TEMI PRINCIPALI DEI GRANDI CARRI di prima e seconda categoria i numerosi soggetti speciali ricchi di fantasia e umorismo, con la loro grande voglia di divertimento. Il primo febbraio, inoltre, saranno presenti: “La Banda di Felino” assieme ale Majorettes “Orchidee” di Langhirano; gli sbandieratori e musici “Alfieri di Castiglione d’Asti”; la banda folkloristica “Monviso”; la banda “Giuseppe Verdi“ di Busseto in versione cartoons, che sarà sempre presente in tutte le quattro domeniche di sfilata e la “Giuseppe Verdi Marching Band”di Milano. L' 8 febbraio, invece, si esibiranno: il complesso folkloristico musicale “La Ranocchia”di Arezzo; “Le fruste infuocate“ da Modena; il gruppo folkloristico Pavullese sempre da Modena; il gruppo Yanapakuna con danze e musiche boliviane e in ultimo gli sbandieratori e musici “Palio di Asti” Borgo San Pietro. Il 15 febbraio, sfileranno “La S.u.c.a. Band”di Oleggio Nova-
I carri di Busseto, un lavoro da artisti I carri mascherati di Busseto sono allestiti e curati dall’Associazione Amici della Cartapesta, fondata nel 1998: temi d’attualità sono sempre alla base delle sfilate, così come la satira ed i cartoons. I carri sono alti oltre 9 metri, larghi 6 metri e lunghi oltre 15. Vengono allestiti e decorati in un capannone, chiamato la «Casa dei Carristi». Un lavoro artigianale di grande valore stoico e culturale . L’Associazione Amici della Cartapesta impiega per allestire i carri: 10 quintali di farina per preparare la colla, migliaia di quotidiani locali e nazionali per realizzare la cartapesta, 100 quintali di ferro, 2 quintali di vernice e un numero incalcolabile da tempo di ore di lavoro.
Campagnola” con le brave majorettes di Lucca, il gruppo folkloristico “Arlecchini”da Bergamo, gli sbandieratori e musici Palio di Asti Rione Santa Caterina, i frustatori del Monferrato, la banda “La Cricca dei giovani”. Tutte le domeniche. già in tarda mattinata, per i più piccoli: Luna Park, gonfiabili e truccabimbi, mentre in piazza Verdi protagonista l'enogastronomia con “L’Angolo del Ghiottone”. Un attrezzato stand con profotti tipici, dalla torta fritta ai salumi innaffiati da Fortana del Taro e vini del territorio. In programma, anche eventi sportivi, mercatini, visite guidate dei luoghi Verdiani. Il Gran Carnevale è organizzato da Associazione Amici della Cartapesta, Pro Loco, Comune di Busseto e Provincia di Parma, con diversi sponsor. Per informazioni sul programma completo: www carnevale di busseto .it di Rosaria Frisina ilil mese/ mese/gennaio 2015
18 «MI RICORDERò PER SEMRE DI QUEL GIORNO, DEL MOMENTO IN CUI SALVATORES MI HA DETTO: SARAI TU AD INTERPRETARE IL RUOLO DI STELLA, MI SONO SENTITA PIETRIFICATA»
Noa
Zatta
«HO SEMPRE AMATO IL TEATRO, è UNA PASSIONE CHE HO EREDITATO DAI MIEI GENITORI, MIA MADRE è ATTRICE E REGISTA TEATRALE, MIO PADRE è CANTANTE LIRICO» il mese/ gennaio 2015
NELLA FOTO: Noa Zatta
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L'intervista
di Francesca Costi
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bene con Stella, siamo praticamente uguali caratterialon “Il ragazzo invisibile” Gabriele Salvatores è mente, lo stesso modo di vedere la realtà che ci circonrecentemente tornato sul grande schermo con da, anch’io vivo in una dimensione tutta mia ed ho un film di giovanissimi supereroi “made in avuto come lei un amico immaginario e poi abbiamo Italy”. Tre sono gli adolescenti protagonisti della saga: la stessa determinazione nel fare le cose. Solo il nostro Ludovico Girardello (è lui Michele il «ragazzo invisibivissuto è diverso, lei ha senz’altro viaggiato più di me, le»), Riccardo Gasparini e la parmigiana Noa Zatta, che io finora ho avuto decisamente meno occasioni per cointerpreta Stella, l’amica più vicina al protagonista. Con noscere altre culture e girare il mondo». loro nel cast Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino. Come è stato il rapporto con Gabriele SalvatoPrima del ruolo di Stella, la co-protagononista res e con gli altri membri del cast? de “Il ragazzo invisibile”, il mondo dello spetta«Gabriele Salvatores è una persona molto bella da conocolo aveva già fatto parte della tua vita? scere, è capace di far capire cosa pensano i personaggi. «Ho sempre amato il teatro, è una passione che ho ereCercava continuamente collegamenti tra noi e loro, ci ditato dai miei genitori, mia madre è attrice e regista tespingeva a riflettere e questa ricerca l’ho trovata bella e atrale e mio padre è cantante lirico. La prima volta che mi ha aiutata tanto. Con tutti i membri del cast mi sono sono salita su un palco avevo solo 3 anni, era un Riccartrovata a mio agio, persone simpatiche, che mi hanno do III in scena al Teatro delle Briciole, io impersonavo fatta sentire a casa». un fantasmino e dovevo attraversare il palcoscenico La situazione più difficile che ti sei trovata ad gattonando. È un ricordo flebile ma al contempo ben affrontare? E quello che invece ti è saldo nella mia memoria. Da allora non ho mai smesso di fare laboratori «Lo so potrebbe venuto più spontaneo? «Ho avuto momenti di sconforto, i teatrali con mia madre, dapprima riessere MOLTO ritmi erano serrati e a volte mi sentiempivo i buchi se mancava qualcuno stanca e non riuscivo ad interpredurante gli spettacoli, poi ho cominPERICOLOSO, ma vo tare anche delle piccolezze. ciato ad avere ruoli tutti miei. Oggi sono iscritta al conservatorio, studio se potessi avere Ci sono state prove impegnative, in una scena ad esempio ho scalato violino e un’altra mia passione è il un superpotere l’Ursus, una grande e antica gru che si canto, faccio parte di un coro lirico da trova nel Porto Vecchio di Trieste e quando avevo 7 anni». vorrei POTER sulla quale Stella è dovuta salire. Possiamo quindi dire che ti MATERIALIZZARE Mi sono arrampicata per una quaransei preparata da sempre a quetina di metri, di notte, a dicembre, insto evento e quando è arrivato I MIEI PENSIERI» dossando l’imbragatura, ma mi sentiti sentivi pronta? Come hai vo sicura e non ho mai avuto paura. reagito? La parte più difficile per me non era girare la scena di «La prima sensazione che ho provato è stata un’immenmovimento ma era proprio la preparazione, i lunghi sa euforia. Mi ricorderò per sempre di quel giorno, del allenamenti che si sono resi necessari con stuntman e momento in cui Salvatores mi ha detto: “Sarai tu ad l’insegnante di ginnastica artistica per realizzare la parinterpretare il ruolo di Stella”, mi sono sentita pietrifite tecnica. Le scene emotive che ho girato con Michele, cata, avevo quasi paura di mostrare la mia felicità, mia il ragazzo invisibile, invece, sono quelle che ho sentito madre ha dovuto chiedere se potevo saltare di gioia e più spontanee, più umane e meno teatralizzate». quando mi hanno detto di sì ho cominciato a correre Se Noa potesse avere un super potere quale e urlare per tutta Trieste. Non mi aspettavo di essere sarebbe? scelta ma non ho esitato un attimo». «Ce ne sarebbero tanti ma uno in particolare mi afRaccontaci una giornata tipo sul set. fascina, sebbene mi renda conto che potrebbe essere «Sveglia alle 6 per essere al trucco alle 7.30 e dopo molto pericoloso, ed è quello di materializzare i miei un’oretta di preparativi alle 9 iniziavamo a girare, pensieri». fino all’una, quando avevamo un’ora di pausa pranzo. Riprendevamo alle 14 fino alle 18, questo per le riprese diurne, ma avevamo anche da girare scene la sera e allora si iniziava alla 19 fino anche alle 2 di notte. Facevano eccezione le giornate di allenamento, il mio personaggio, Stella, è un’atleta di ginnastica artistica ed io mi sono dovuta esercitare molto, perché è una disciplina che non ho mai intrapreso. Tutto questo senza trascurare la scuola, ho avuto insegnanti privati che mi hanno aiutata a tenermi al pari con quanto fatto dai miei compagni di classe». Quali sono le somiglianze e le differenze che hai riscontrato in Stella, la ragazzina che impersoni nel film? «C’erano molti punti in comune, mi sono trovata molto
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LE VITE ‘DIVERSE’ DI GYULA E DEBORAH di FRANCESCA COSTI
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l nuovo anno a Teatro Due si apre con una piccola storia d’amore. Dall’8 al 18 gennaio va in scena “Gyula”, scritto e diretto da Fulvio Pepe, una favola immersa in un clima immaginifico, povero e puro. In un paese lontano, sospeso nel tempo e nello spazio, vive un ragazzo diverso, cresciuto e protetto da mamma Eliza. I personaggi di questa storia, divisi fra personalità pragmatiche, caratteri eterei e poetici, conducono una vita semplice: Bogdan e Adi sono operai, Messi è capo cantiere, Yury fa il tranviere, Viku il barista, Nina l’ubriacona, il Maestro Jani è un violinista con l’artrite alle mani, sposato con Tania. Complici una serie di prodigiose coincidenze, Gyula, riuscirà a incidere la grevità della realtà che lo circonda, divenendo l’artefice di un piccolo, gran-
IN SCENA fino al 18 gennaio una piccola storia d' amore con gyula. Il 20 ed il 21 Deborah sarà la protagonista di una Specie di Alaska
nessuna festa, non ci sono più né padre né madre, c’è solo una donna ‘vecchia’ di 45 anni, lei stessa. Essenziale, poetico, struggente, a tratti ironico, lo spettacolo di Valerio Binasco, che ne firma la regia, ci mostra “il destino degli uomini, cui il tempo perduto vivendo serve solo a prepararsi alla resa”.
de miracolo che convincerà tutti che è possibile librarsi in alto e credere che esista sempre un’altra possibilità. Il 20 e 21 è la volta di Deborah, protagonista di “Una specie di Alaska” di Harold Pinter, che dà corpo a un incubo struggente come un mélo. Deborah è una ragazzina rimasta ‘addormentata’ per quasi trent’anni e al suo risveglio è convinta di andare alla festa del suo compleanno, con il vestito che la mamma le ha preparato; ma non c’è
Torna Jesus Christ Superstar di CARLOTTA FERRARI
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l 2015 si apre con un grande appuntamento: arriva al Teatro Regio uno dei musical più famosi e amati della storia: “Jesus Christ Superstar” di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Lo spettacolo sta girando l’Europa con un interprete d’eccezione, protagonista del film di Norman Jewison, il successo cinematografico del 1973:
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Al regio si riparte con la programmazione 2015, dal Musical ai concerti aperitivo Ted Neely nel ruolo di Gesù. Insieme a lui anche vari nomi del musical italiano come Gloria Miele (Maria Maddalene), Emiliano Geppetti (Pilato), Paride Acacia (Hannas), Francesco Mastroianni (Caifa), Salvador Axel Torrisi (Erode) e, nel ruolo di Giuda, Feysal Bonciani. La rappresentazione torna in scena in occasione del ventesimo anniversario della versione italiana di Massimo Romeo Piparo, apprezzato anche all’estero per il suo stile innovativo. Presentato all’interno del progetto “Tutti a teatro”, lo spettacolo porta in scena anche l’or-
chestra diretta da Emanuele Friello e l’ensemble di ballerini e acrobati di Roberto Croce. Lo spettacolo si terrà nelle due sere consecutive dell’8 e del 9 gennaio alle ore 21.00 presso il Teatro Regio. Nel mese di gennaio continua anche la rassegna dei Concerti aperitivo che allieteranno le domeniche dell’11, del 25 gennaio e dell’8 febbraio, per poi continuare fino ad aprile. L’11 gennaio si esibirà il Trio della Filarmonica Arturo Toscanini, il 25 sarà la volta del Duo Violino-Arpa di Federica Vercalli e Davide Burani, mentre l’8 febbraio suonerà il Quintetto di fiati della Filarmonica Arturo Toscanini. I concerti si terranno al Ridotto del Teatro Regio alle 11.00 e saranno accompagnati da un aperitivo. Per informazioni: 0521 203999
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dal cubofuturismo a Boldini e fattori
a come arte LA COLLEZIONE DELLA FAMIGLIA BRUSON E UNA MOSTRA del pittore STEFANO SPAGNOLI
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ino al 31 gennaio l'ArtGallery di Borgo San Vitale a Parma in collaborazione con la Più Hotels (Castello di Felino – Astoria Hotel) ospiterà la mostra “Lo stile è un arcobaleno” per celebrare uno degli artisti più interessanti del nostro territorio: Stefano Spagnoli. Insieme a lui sarà affiancato lo scultore e pittore torinese Ugo Nespolo: nella mostra sarà messo in risalto la matrice cubofuturista di entrambi gli artisti e lo scopo del percorso è quello di mettere in luce i punti in comune tra i
due pittori: la poetica dello scomporre, la vivacità dei colori e in infine l'utilizzo dei materiali (legno segmentato e sovrapposto). La mostra sarà accompagnata da un catalogo realizzato a cura di ArtGallery con testo critico di Camilla Mineo. Orario: ArtGallery da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle
il 2015 si apre con l'Enigma
di FIORELLA GUERRA 19.30. Castello di Felino da sabato a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30. Infine la Fondazione Cariparma ospiterà fino al 25 gennaio 70 opere donate da Renato e Tita Bruson. La donazione comprende opere di importantissimi protagonisti del mondo dell'arte: Giovanni Boldini, Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani, Giovanni Fattori e tantissimi altri. La collezione di Renato e Tita Bruson infatti è il frutto di una precisa direzione di scelta nell’ambito dell’arte pittorica italiana a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00. Chiuso il 24-25-26 dicembre e 1° gennaio. Ingresso libero
tutti al cinema
di FEDERICA DE MASI
The imitation game Regia: Morten Tyldum Uscita: 1 gennaio 2015
Il 2014 si è appena concluso lasciandoci un anno cinematografico altalenante che però ha visto grandi ritorni e nuove conferme. Esattamente un anno fa apriva l'anno The wolf of wall street di Martin Scorsese e qualche mese dopo Mattew McConaughey sarebbe stato incoronato attore dell'anno grazie alla sua interpretazione in Dallas buyers club. Il 2014 sarà ricordato anche come l'anno dell'Oscar a La grande bellezza di Paolo Sorrentino, che ha oscurato qualsiasi altra produzione nostrana fra cui va ricordato almeno Il giovane favoloso di Mario Martone. Ma veniamo al 2015 che inizia a tutto gas con un film molto atteso: The imitation game racconta attraverso una serie di flashback la vita di Alan Turing, il mate-
la vita di Alan Turing il matematico, passato alla storia come l'eroe che decifrò il codice Enigma dei nazisti matico, criptoanalista considerato il pioniere della moderna informatica e passato alla storia come l'eroe che decifrò il codice Enigma dei nazisti. Da genio però Turing fu perseguitato per la sua omosessualità, causa per cui fu arrestato e per cui si tolse la vita a 41 anni. Costato 15 milioni di dollari questo film è entrato nella black list delle migliori sceneggiature non prodotte ad Hollywood nel 2011.
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Incontri.in.libreria
L'ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. La Feltrinelli Libri e Musica Strada Farini, 17 - tel 0521 237492 - parma@lafeltrinelli.it 16 gennaio, ORE 18.00 Io so e ho le prove Chiarelettere "Io so e ho le prove. Così le banche imbrogliano il correntista" un libro uscito dalla penna di Vincenzo Imperatore, manager veneto, un vincente del mondo bancario già a 28 anni che con la crisi ha detto basta, svelando in queste pagine le tecniche che danneggiano i correntisti. Alla presentazione intervengono anche Fabrizio Ghidini, Presidente di Federconsumatori Parma, Beppe Facchini ed Elena Tucci.
22 gennaio, ORE 18.00 L’APPENNINO PARMENSe idea Montagna Il primo volume dedicato all'Appennino ToscoEmiliano, Settore Ovest, un must per gli amanti delle escursioni. Andrea Greci, che vanta una profonda esperienza di questo territorio, racconta 2000 metri “reali”, percepiti effettivamente in tutta la loro portata, e forse anche oltre, dalla Pianura Padana a Nord fino al Mar Tirreno a Sud. Un testo che occupa uno spazio lasciato per troppo tempo libero.
23 gennaio ORE 18.00 LA SINDROME DI HUGH GRANT MONDADORI Daniele Cobianchi presenta La sindrome di Hugh Grant (Mondadori). attraverso la figura di Thomas Rimini, studente alla Bocconi, lavora nel marketing dei sughi pronti. Ha quarant'anni. Mezzo adulto e mezzo ragazzo, mezzo sognatore e mezzo disilluso, mezzo innamorato e mezzo in attesa di chissà chi. E quando la vita gli chiede da che parte intende stare, lui non risponde, si rifugia in un eterno presente.
19 gennaio, ORE 18.00 LA DOMENICA LASCIAMI Sola Baldini &Castoldi «Il settimo giorno Dio si riposò e Satana ne approfittò per creare il calcio. Lo diede in dono ai maschi e ordinò loro di santificarlo tutte le domeniche». Simonetta Sciandivasci presenta un manuale di sopravvivenza per donne, che per amore si ritrovano costrette a condividere la passione per il calcio del proprio uomo. Così, il calcio divenne il più temibile rivale d’amore di tutte le signorine made in Italy.
27 GENNAIO, ORE 18.00 A passo leggero Bompiani Cristina Gabetti presenta con il Prof. Giacomo Rizzolati un libro su Esercizi di introspezione e circospezione. Attraverso piccole storie, incontri, esperienze che toccano ogni aspetto del nostro vivere. L'autrice racconta di ecosostenibilità e di sprechi, seguendo il ritmo delle stagioni propone riflessioni, consigli per recuperare un rapporto equilibrato e sano con la natura che ci circonda.
29 gennaio, ore 18.00 QUESTO LO FACCIO IO! Gribaudo Avete mai pensato a tutti i prodotti che potreste smettere di comprare? Dal deodorante all’anticalcare, dai formaggi al dado, dai gessetti colorati alle spugnette abrasive, non avete che l’imbarazzo della scelta! Francesca Piccoletti ci propone ricette facili ed efficaci per realizzare ogni tipo di prodotto con ingredienti naturali o materiali di riciclo. Tutte tratte dal suo libro "Questo lo faccio io!".
LA NOTTE NON DORMO
All'app Colombofili è Funkylario! Una serata funky per celebrare Sant'Ilario con i Cinzano Five e Molly. Guest star: Joe Bowie & Italian Defunkt Movement. Il 12 gennaio alle 19.30.
Cantautorato folk-popolare allo Zerbini Emilia e Romagna per un calderone di atmosfere con l'intreccio musicale di Ugo Cattabiani e il Duo Mezza Pensione. Il 16 gennaio allo Zerbini ore 20.
Gianburrasta in concerto alla Giovane Siete pronti a ripercorrere la carriera del grande Bob Marley, partendo dalle radici del reggae? Al Circolo Giovane Italia il 16 gennaio dalle ore 22.
Indie folk con i Takoma al Lab Dal vivo suonano scanzonatissimi e liricamente agrodolci. Colpisce la potenza emotiva di armonie vocali e intrecci melodici. Il 23 gennaio alle 21.30.
La Jam Session di musica jazz è al Tosco Tre professionisti del campo: Leonardo Caligiuri, Stefano Carrara e Michele Morari, "improvviseranno" un'elegante jam session, il 28 gennaio alle 22.
Capodanno Universitario al MU con PCP e Dj-Set Dato che molti studenti il 31/12 lo passano lontano da amici universitari, arriva il Capodanno MUniversitario. PCP e dj-set anni'90. Il 29 gennaio alle 23.
Arriva il primo Pillow Fifht al Fuori Orario Per la prima volta arriva in città la battaglia dei cuscini di Trashick! Un'esplosione di piume, musica e baby doll! Il 7 febbraio alle 22.30. Tutto il resto è noia.
Live acustico dei Musicanti di Grema Belli, nostrani e amatissimi in città e non solo "senza rinunciare all'eterna fuoranza". I Musicanti di Grema sono al Lab il 12 febbraio, ore 21.30.
DI ELEONORA BELLOMI Shakespeare Café Sixties! Dal Rock al Soul Quei favolosi anni '60 dal rock delle origini al soul, fino ai brani più soffusi e jazzati senza dimenticare il rock'n'roll! Brand New Sixties, 28 gennaio, ore 22.
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Scelti.per.voi
a cura Giorgia Chicarella e DANIELA LELLA
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AMADEUS 21 gennaio, ore 21 Teatro Regio, Parma
Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell’avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Invidia, rabbia, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono le passioni che muovono ed animano i protagonisti. Info: www.vivaticket.it
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IO NON SONO QUELLO CHE SoNO 17-18-24 gennaio, Ore 21
Teatro del Cerchio, Parma
Opera tratta da uno dei classici di William Shakespeare: “Otello”. Con Mario Mascitelli, la regia di Maria Pia Pagliarecci e la nuova produzione del Teatro del Cerchio 2015, lo spettacolo si colloca nella stagione serale “O10”. La tragedia shakesperiana, scritta nel 1603, ha attraversato numerose polemiche e critiche, ma ancor’oggi viene rappresentata con passione e ardore. Info: 335 490376 info@teatrodelcerchio.it
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DIFESA PERSONALE 15 gennaio, ore 20.30
Museo delle Mura di Borgo Val di Taro
Con un ciclo di 10 incontri, il corso di difesa personale (completamente gratuito) si rivolge alle donne in un’altra prospettiva: non un’arte marziale e neanche uno sport, bensì l’Aikido Sensu, una
Via di Pace. Traendo spunto dall’Aikido, il corso si rivolge sia all’esperienza corporea sia a quella mentale per raggiungere alcuni obiettivi, quali: l’aumento della positività della propria im-
magine, gestire i conflitti, usare la moderazione e il giudizio, affrontare i cambiamenti. Il termine delle iscrizioni è il 10 gennaio: roberto.antonietti@ gmail.com oppure 3290149971
Al Due UNA SPECIE DI ALASKA 20 e 21 gennaio, ore 21.00 Teatro Due, Parma
IL MAIALE IN CATTEDRA Dal 16 gennaio al 21 febbraio Antica Corte Pallavicina, Polesine
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La famiglia Spigaroli ha deciso di svelare alcuni dei segreti tramandati e custoditi, attraverso Pig Full Immersion (un corso di 6 giorni) dedicato a bottegai, salumieri, banconisti semplici e curiosi. Info: anticacortepallavicinarelais.it
Una storia vera, struggente, a tratti ironica, di Harold Pinter, ispirata all’opera “Risvegli” di Oliver Sacks. Deborah, una ragazzina rimasta ‘addormentata’ per quasi trent’anni che al suo risveglio è convinta di andare alla festa del suo compleanno, con il vestito che la mamma le ha preparato; ma non c’è nessuna festa. C’è solo una donna di quarantacinque anni: lei stessa. Info: 0521230242; biglietteria@teatrodue.org
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Scelti.per.voi
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KEMP DANCES
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24 e 25 gennaio ore 21, ore 16 Teatro Due, Parma
Lindsay Kemp ritorna, dopo vent’anni, con lo spettacolo di invenzioni e reincarnazioni “Kemp Dances”. Tra nuove creazioni e rivisitazioni dei suoi pezzi classici, Lindsay Kemp, Daniela Maccari, David Haughton, Luciano Guerra e James Vanzo, dimostreranno che la danza è senza tempo e senza età. Info. 0521230242; biglietteria@teatrodue.org
Disastri 31 gennaio ore 21.00 Teatro del Cerchio, Parma
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In scena “Disastri”, tratto dal “Quaderno azzurro” di Daniil Charms. A settant’anni dalla sua morte approda sui palcoscenici un tributo al suo genio, alla sua arte, alla sua parola. Morto a soli 36 anni di stalinismo, di guerra e di fame nel manicomio in cui era stato rinchiuso; ma lui non scriveva per questo o per quello, lui scriveva solo quello che gli sembrava indispensabile, era il regime a considerarlo sovversivo. Per info e prenotazioni: 3495740360 info@teatrodelcerchio.it
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"LUCILLE" DaL DOCUMENTO TEATRALE 25 gennaio, ore 17.00 Teatro di Fontanellato
Il documento teatrale che l’associazione Zona Franca ha tratto dalle memorie di molte donne che hanno vissuto l’orrore dei campi di sterminio dall’interno consegnandole a lettere, quaderni e diari. Donne che hanno dato valore alla memoria, raccontando di un pudore violato dal grigio surreale della costrizione e della sottomissione alla follia umana. Info: teatrofontanellato@gmail.com
L’ISTRUTTORIA Dal 24 gennaio all’8 febbraio Teatro Due, Parma
In memoria dell’Olocausto, una testimonianza eccezionale per tenere vivo il ricordo tragico della Shoah: “L’Istruttoria” scritto da Peter Weiss nel 1965, messo in scena da Gigi Dall’Aglio nel 1984 e interpretato sempre dagli stessi attori dell’Ensemble Stabile di Teatro Due, in modo da rimanere intatto nella sua intensa drammaticità e nel suo allestimento. Un giudice, un difensore, un procuratore, diciotto accusati e nove testimoni anonimi sono i personaggi di quest’opera in undici canti. Per informazioni sugli orari degli spettacoli e sull’acquisto dei biglietti: 0521230242; biglietteria@teatrodue.org
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IL MALATO IMMAGINARIO 28 gennaio, ore 21.15 Arena del Sole, Ragazzola di Roccabianca Con un cast d'eccellenza (Gioele Dix, Anna Della Rosa e con Marco Balbi, Valentina Bartolo, Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Pietro Micci, Alessandro Quattro, Francesco Sferrazza Papa regia Andrée Ruth Shammah)
cavalcherà il palco del Teatro di Ragazzola, l’opera di Moliere “senza tempo e di tutti i tempi”. L’angoscia esistenziale, divertimento e satira delle nevrosi del nostro tempo. Prenotazioni: 3395612798 www.teatrodiragazzola.it
Te n d e n z e .e . st i l i
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QUEL TOCCO DI FANTASIA CHE CAMBIA GLI AMBIENTI DAl camino dipinto a mano ai pavimenti che si ILLUMINANO, ecco come decorare gli SPAZI Pavimenti in resina con effetti personalizzabili o a scacchi visibili solo con la luce accesa, pannelli retroilluminati in plexiglass, decorazioni, affreschi e dipinti che stravolgono l’aspetto delle stanze. Sono alcune delle creazioni che aiutano gli ambienti della casa o di un ufficio/negozio a cambiare totalmente, diventando quasi irriconoscibili nel confronto del prima e dopo. Una tendenza sempre più in voga quella della rivisitazione dell’estetica dell’abitare. «La creatività non ha limiti in questo ambito perché ogni spazio ha le sue particolarità e ogni persona le sue preferenze – H o m e
Decora il caminetto
Il prima e dopo di un caminetto. Il colore scelto ha ripreso quello di un quadro sulla parete di fronte, le decorazioni ispirate alle piastrelle di un pavimento stile mediterraneo.
Luce in camera
Una camera anonima riprende vigore con un affresco sulla parete. Un soggetto che ricorda un viaggio. A differenza della carta da parati, quando ci si stanca, basta una mano di bianco!
Alla sera tutto si illumina
Pavimento in resina realizzato per un salone da parrucchiera
Di giorno un semplice pavimento bianco, di sera la sorpresa: diventa a scacchi con la luce. Un effetto consentito dall’uso della resina e dei sistemi di retroilluminazione.
spiega Marco Botti decoratore di Parma -, è importante capire cosa si vuole fare e perché, mi trovo spesso a sfatare luoghi comuni come ad esempio che colorare una parete riduca lo spazio, giocando sulla profondità di una riproduzione artistica si possono invece ricreare atmosfere originali che regalano respiro e ampiezza alle stanze». Pareti ma anche mobili e pavimenti, tutto può essere rivisto, con l’aiuto dei nuovi materiali, come la resina, ed un tocco d’arte. «Un elemento che dà spazio alla fantasia è il camino – aggiunge Botti - spesso centrale nelle stanze, un punto focale che può diventare importante per dare luce e unicità all’ambiente». E fra le novità, anche i pavimenti o le pareti che si illuminano. «Sempre più di moda – conclude Botti – si tratta di creazioni sceniche adatte soprattutto a negozi e locali, anche se richieste spesso anche in ambienti casalinghi, come salotti o taverne». Infine, sempre più di moda le pavimentazioni in resina, monocromatiche o colorate.
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Riscaldamento, i vantaggi del termocamino Unisce il design alla sostenibilità energetica. A legna o a pellet, ha un rendimento che può arrivare fino al 70%
Architetto Elisabetta Quaranta STUDIO EQ info@elisabettaquaranta.it
rometeo rubò il fuoco agli Dei per farne dono agli uomini, favorendo loro molti agi e lo svilupparsi di numerose arti. Il fuoco, dunque, dono divino e prezioso merita una cornice adeguata, il camino. Nato con la funzione primaria di permettere la cottura dei cibi, il camino ha assunto pian piano nel tempo quelle di riscaldare gli ambienti e di creare atmosfera in casa. Infatti esso è un elemento che da solo trasforma una semplice stanza in un luogo ospitale, non solo rafforzandone il senso di intimità, ma anche ponendosi nello spazio da abitare come una sorta di centro simbolico. Al di là delle evoluzioni tecniche ed estetiche, che nel tempo hanno connotato l’aspetto del camino esso ha spesso determinato la forma stessa della casa. A cominciare da Frank Lloyd Wright che nelle Prairie Houses vi costruiva intorno un intero living, a Le Corbusier per il quale, in alcuni progetti, è il camino stesso a determinare dimensioni e distribuzione degli spazi nella progettazione
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di una casa. Attualmente con il bisogno crescente di sostenibilità e risparmio energetico il camino diventa spesso termocamino, il quale oltre a valorizzare gli ambienti può soddisfare il fabbisogno termico delle abitazioni. Il termocamino a legna o a pellet è un sistema di riscaldamento con un rendimento che può anche arrivare al 70%, mentre quello di un normale camino a legna non supera generalmente il 50%. Questi apparecchi sono in grado di riscaldare ambienti di grandi dimensioni anche in alloggi su più piani, sfruttando i tradizionali impianti di distribuzione del calore. I modelli di tipo idro sono adatti al riscaldamento dell’acqua dei radiatori e dell’acqua per il sistema idrico sanitario. I modelli ad aria distribuiscono l’aria calda umidificata tramite un sistema canalizzato a
bocchettoni disposti in tutta la casa. Esistono poi apparecchi ibridi che utilizzano entrambe le modalità di funzionamento. Una volta individuato l’apparecchio adeguato alle proprie esigenze è possibile concentrarsi sull’impatto che il camino deve avere all’interno dell’ambiente. I materiali utilizzati definiscono lo stile del camino. Il marmo è uno dei più utilizzati per ambienti classici, le pietre, quali l’ardesia, scura e sobria, e la piasentina, dall’effetto materico, caratterizzano ambienti più ricercati. I mattoni esaltano un rustico, mentre l’acciaio è utilizzato in ambienti moderni. In tutti i casi va ricordato che la posa in opera va effettuata solo da personale qualificato in grado di rilasciare, alla fine dei lavori, la certificazione di conformità alla normativa (Uni 10683).
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SAVE THE DATE, anticipa le tue nozze! «Non prendete impegni per quella data, noi ci sposiamo!» Magneti, cartoline, adesivi, brevi video sono ideali, informali, allegri e utili come promemoria per gli invitati
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ranquilli! Non vuol dire che dovete sposarvi prima della data scelta; il save the date è un modo simpatico e originale di anticipare l’annuncio delle vostre nozze ad amici e parenti. Solitamente si sceglie una ricorrenza speciale (Natale, Pasqua, compleanno, cena tra amici…) e si coglie l’occasione di distribuire agli invitati il “promemoria” sulle vostre nozze. In poche
parole significa “Non prendete impegni per quella data, noi ci sposiamo!”. Magneti, cartoline, adesivi, pins, brevi video sono ideali, informali e poco impegnativi per trasmettere il vostro messaggio. Se, come in tutte le compagnie, avete degli amici super impegnati o dei famigliari che vivono all’estero, questa
piccola attenzione permetterà loro di organizzarsi sufficientemente in anticipo per poter essere così presenti alle vostre nozze. Sono pacchetti che di solito il fotografo ed il video maker, in accordo la wedding planner, propongono alla coppia: si sceglie una location amata dagli sposi, si ascolta il racconto di come la loro storia è iniziata e si entra in questo mood d’amore che anticipa il loro giorno più importante. Lasciate dunque libero sfogo alla vostra creatività ed inizierete a sentire le prime vere emozioni, dalle parole ai fatti: vi sposerete sul serio!
Antonella Zamboni, wedding planner, blogger e graphic designer www.antonellazamboni.com Facebook/Lovemedo
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L’ inverno tra vini e prodotti tipici Insaporire la tavola con i frutti dei vigneti del nostro territorio: un vino antico, contadino nato i primi del ‘900 e poi diventato Doc. Andiamo a spasso per i Colli di Parma
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n piena atmosfera invernale, tra castagne, camini accesi e cene tra amici, protagonisti sono i menù che ripercorrono le orme della tradizione culinaria regionale. Elemento fondamentale per accompagnare tali menù sono i vini da abbinare a prodotti tipici inimitabili. Erano i primi del ‘900, fino ad allora nelle campagne si potevano scorgere sporadici filari di vite, Lambrusco, Barbera, Croatina, inframmezzati da gelsi che si alternavano alle colture foraggere. Si parla di un vino antico, ‘contadino’, che serviva a placare la sete e ad insaporire la tavola, zuppe comprese. Una più moderna coltivazione della vite prese piede soprattutto nei luoghi prediletti dal clima e dalla conformazione geologica: la collina parmense fra Val d’Enza e
Curiosità Nei libri di storia si ricorda che Antonio Bizzozero fu l’illuminato artefice e innovatore delle “cose di campagna”, dell’idea di qualificare in Provincia di Parma la coltivazione della vite. “…bacco ama il colle e sul colle rimanga il suo tempio e il suo culto…” frase da lui proclamata che ebbe subito numerosi seguaci!
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culatello, il salame e tutti gli altri magnifici insaccati della provincia di Parma e con i primi piatti tradizionali. Il Sauvignon, colore giallo paglierino, con sfumature vivaci verdeoro, un bouquet intenso, al gusto grande freschezza e sapidità con retrogusto amarognolo. Profumo persistente, fragrante, intenso, fruttato, servito fresco è un bianco che accompagna elegantemente il Prosciutto di Parma e poi il Rosso Colli di Parma colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, al naso persistente, intenso, fruttato si abbina invece meravigliosamente il Parmigiano-Reggiano e i bolliti tipici della cucina parmense. Ma il vino che viene da sempre proVal Stirane. L’opera sapiente dei dotto in maggior quantità nella viticoltori ha portato nel tempo provincia di Parma è il famoso a risultati sempre più entusiaLambrusco, vitigno autoctono smanti, accompagnati da una italiano, derivante dalla “labrucontinua selezione dei vitigni: sca” l’antichissima Vitis Silvestris nel 1978 i viticoltori danno vita spontanea degli Appennini. Il ad una ulteriore qualificazione Lambrusco prodotto qui deriva del prodotto, che ottiene poi la dal vitigno Lambrusco Maestri, meritata DOC: nascono i vini è un vino leggero e brioso, dal Rubrica a cura di Colli di Parma. La famosissima colore rosso rubino con riflesCecilia Novembri Malvasia, dall’omonimo vitigno si porpora, al naso è intenso, Giornalista e Sommelier Malvasia di Candia, colore gialvinoso con sentori di frutti di lo paglierino, profumo persistente, fragrante, bosco, ribes e mora selvatica, viola e ciliegia aromatico, intenso e fruttato, con sentori flomatura, mentre in bocca presenta una buona reali di campanule e violette selvatiche, è un freschezza e tannicità accompagnata da un vino bianco frizzante che si sposa benissimo ritorno fruttato in perfetta armonia con le con i salumi tipici parmensi, il prosciutto, il sensazioni olfattive.
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Start Up e Start Up Plus: sostegni e finanziamenti per le neo imprese I servizi di Ascom Parma per dare corpo ad idee imprenditoriali meritevoli e “tutelare la piccola imprenditoria locale di fronte alle difficoltà dell’attuale fase economica”. Intervista a Massimiliano Spaggiari, responsabile di Start Up
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tart Up e Start Up Plus: due progetti realizzati da Ascom Confcommercio Parma, che offrono assistenza completa per chi vuole aprire una nuova attività o rilevarne una già esistente, dalla valutazione del rischio di impresa tramite la stesura di un business plan alla formazione gratuita, fino alla garanzia economica nel caso di Start Up Plus. «Sono servizi innovati che mirano a sostenere in modo concreto le nuove idee imprenditoriali soprattutto del settore terziario, che dimostrano di possedere i requisiti di fattibilità, e così facendo porre un freno al tasso di “mortalità” delle neo imprese che, come emerge dai dati a nostra disposizione, è piuttosto elevato: più della metà chiude nei primi tre, quattro anni dall’avvio dall’attività» spiega Massimiliano Spaggiari, responsabile di Start Up. «Questo accade - precisa - perché l’apertura di una nuova attività d’impresa, soprattutto in un contesto economico come quello attuale, caratterizzato da velocità, innovazione e da una maggiore volatilità dei mercati, comporta una serie di problematiche.
Perché Ascom “Start Up”? • Riduzione dei rischi d’apertura a seguito di una buona pianificazione • Monitoraggio contabile periodico condivisibile con gli Istituti finanziatori • Unico interlocutore serio e affidabile per tutte le necessità pre e post apertura •Prezzi convenienti • Accordi privilegiati e pianificazione finanziaria con gli Istituti di Credito convenzionati • Prodotti assicurativi specifici • Formazione gratuita
Mentre in passato ci si poteva permettere di aprire un’impresa partendo da un’idea e costruendola passo per passo e senza una programmazione prestabilita, oggi è fondamentale pianificare e possedere tutte le conoscenze necessarie per partire al massimo delle potenzialità. Accade spesso che i diretti interessati siano sprovvisti delle conoscenze necessarie per avviare al meglio un’impresa. Anche gli altri soggetti coinvolti, come i prestatori di garanzie e gli Istituti finanziatori, scontano una notevole carenza informativa ed una scarsa possibilità di controllo. Il ruolo di Ascom con Start Up è proprio quello di dare forza e corpo alle idee, aiutando i neo imprenditori a camminare con le proprie gambe, colmando quel vuoto informativo e di controllo che spesso limita l’operatività delle parti per il pieno raggiungimento degli obiettivi attraverso azioni molto concrete: la pianificazione del progetto, la fornitura della necessaria assistenza tecnica proponendosi come coordinatore e certificatore dell’intero progetto e un corso gratuito per acquisire le necessarie conoscenze per gestire un’attività».
Ascom affianca infatti la neo impresa nella stesura di un “Business plan” iniziale, lo strumento in grado di verificare la fattibilità e la redditività del progetto, nel fornire le conoscenze necessarie per la gestione e nel controllo contabile dell’azienda nei primi cinque anni di vita, in modo da monitorarne l’andamento. »Avvalendosi di Start Up il neo imprenditore potrà inoltre godere di una serie di agevolazioni economiche sui servizi offerti, nonché di accordi privilegiati con gli Istituti di Credito convenzionati» chiarisce Spaggiari che illustra anche il nuovo progetto, Start-Up “Plus” realizzato da Ascom Parma in collaborazione con Cariparma Crédit Agricole. «Un’iniziativa che, come Star Up ha l’obiettivo di sostenere le migliori iniziative imprenditoriali del territorio e creare le condizioni per la loro permanenza sul mercato, ma che in più garantisce una linea di credito dedicata grazie all’accordo con Cariparma Crédit Agricole, sostenuta dalla garanzia della Cooperativa Commercianti e dal contributo straordinario di ulteriore garanzia da parte di Ascom». L’ accordo prevede infatti la possibilità di un finanziamento fino a 50mila euro erogato tramite la Cooperativa di Garanzia fra Commercianti, da rimborsare in 5 anni con una garanzia del 70�. «Il ruolo dell’istituto bancario nel processo di avvio di una nuova impresa è infatti centrale sia nella definizione degli strumenti finanziari da mettere a disposizione, sia per la tempistica e la modalità con cui questi vengono erogati» aggiunge Spaggiari. L’iniziativa mira così a facilitare la concessione del credito a quelle imprese che abbiano seguito il precorso Start-Up e dunque possiedono i requisiti patrimoniali e gli strumenti per avviare un progetto economico e finanziario realisticamente sostenibile, siano iscritti alla Cooperativa Commercianti, che fornisce la garanzia del finanziamento pari al 50%, oggi unita all’ulteriore garanzia messa a disposizione da Ascom e pari al 20%.
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Quando l’alta formazione ti mette subito all’opera Un 2015 con Iscom Parma per una programmazione attenta alle esigenze del mercato, tra stage, borse di studio e life long learning: da Garanzia Giovani ai corsi per Barman, ammministrazione, sicurezza...
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all’amministratore di condominio all’agente rappresentante di commercio, passando per la formazione professionale delle figure che operano nel campo del food & beverage fino alla sicurezza sul lavoro. Iscom Parma, Istituto di formazione promosso da Ascom e accreditato dalla regione Emilia Romagna, elabora ed eroga interventi formativi indirizzati alle imprese dei settori del commercio, del turismo e del terziario avanzato, offrendo da oltre trent’anni una gamma altamente diversificata di progetti didattici in grado di soddisfare al meglio le esigenze formative sia di coloro che già operano sul mercato, sia dei soggetti intenzionati ad acquisire le competenze settoriali “in ingresso”. «Il life long learning e la formazione professionale in entrata rappresentano un elemento fondamentale per garantire il
Realizza la tua idea Imprenditoriale Iscom Parma offre un percorso di accompagnamento per realizzare la tua idea imprenditoriale con un voucher messo a disposizione gratuitamente dal programma “Garanzia Giovani” (dgr 1166/2014 in attuazione della dgr 475/2014). I consulenti di Iscom effettueranno l’analisi di fattibilità dell’idea di impresa attraverso un percorso personalizzato, finanziato, da un minimo di 24 ad un massimo di 82 ore, che prevede le seguenti fasi - affiancamento tecnico/ coaching per la traduzione dell’idea di impresa in progetto di fattibilità. - accompagnamento all’acquisizione delle competenze necessarie e servizi specialistici - affiancamento alla costruzione del business plan - accompagnamento allo start up d’impresa. L’opportunità è rivolta a giovani tra i 18 e i 29 anni.
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buon funzionamento di un’attività imprenditoriale. La persona, la qualità della formazione e l’aggiornamento delle competenze di coloro che operano nei differenti contesti aziendali sono gli obbiettivi che da sempre persegue Iscom Parma e saranno al centro anche di tutta la programmazione didattica del 2015» spiega Cristina Mazza, direttore dell’Istituto, facendo il punto sull’anno che si è appena concluso. «Il 2014 è stato segnato da importanti novità nel campo della formazione sia nell’ambito della sicurezza del lavoro che nella formazione di figure professionali che operano in settori strategici come ad esempio l’alimentare, ma anche all’interno del piano europeo Garanzia Giovani finalizzato a contrastare la disoccupazione giovanile». Iscom si propone di offrire ogni anno sulla base di un’attenta analisi dei settori e dei trend di mercato una gamma diversificata di progetti didattici mettendo a calendario corsi fun-
zionali alle richieste del mercato e altamente qualificati anche grazie alla presenza di docenti ad elevata professionalità e all’utilizzo di supporti alla didattica innovativi e aggiornati. «Il nostro obiettivo è favorire l’apprendimento delle persone garantendo loro l’acquisizione delle conoscenze necessarie per essere sempre competitivi sul mercato presente e futuro» chiarisce la Mazza presentando uno dei corsi che hanno riscosso maggiore successo nel 2014 e che è inserito nella programmazione didattica del nuovo anno: il Corso Base di Barman, realizzato in collaborazione con AIBM Project (Associazione Italiana Bartender & Mixologist). Un iter formativo per bartender che per questa sua prima edizione ha avuto come materia principale l’apprendimento delle regole necessarie alla realizzazione corretta e professionale di drink internazionali. Il corso ha permesso infatti a tutti gli allievi di conoscere i principali metodi di lavoro per il corretto servizio delle bevande e della miscelazione (classico e free pouring), fino alle principali preparazioni di caffetteria. «I nostri complimenti vanno in particolare ai primi tre allievi che si sono aggiudicati una borsa di lavoro nel locale che li ha ospitati ed uno sconto sul corso avanzato, che si terrà quest’anno. Questo percorso didattico è una novità importante nel mondo della formazione perché ha permesso ai corsisti di avere fin da subito un contatto diretto con il mondo del lavoro, elemento fondamentale per la preparazione professionale». Formazione e preparazione sul campo quindi, attraverso stage, tirocini, borse di studio e apprendistato saranno gli ingredienti fondamentali della nuova organizzazione didattica, che insieme ai percorsi destinati all’aggiornamento professionale delle competenze del personale attraverso la collaborazione con imprese, enti e ordini professionali, completano il quadro formativo messo a calendario da Iscom per il 2015.
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ParmaCoupon: Ascom presenta i risultati dopo un anno di attività Stimolare le vendite e raggiungere nuovi clienti, grazie a un serivizio innovativo, veloce e affidabile: il progetto di Ascom Parma è un mondo che permette l’incontro tra acquirenti e commercianti e che unisce alla rete anche la formazione sul campo
Un nuovo anno e un nuovo modo di pensare
armaCoupon compie un anno e registra dodici mesi con più di 1300 utenti registrati, 1700 coupon scaricati per oltre 90.000 accessi complessivi. Il progetto promosso da Ascom Parma, gratuito e riservato a tutti gli associati che vogliono disporre di una vetrina online sfruttando il trend del couponing, è infatti un sistema d’acquisto, nuovo, pratico, veloce e attento alle esigenze di clienti e negozianti. Risponde sia alle richieste del consumatore sempre più interessato alle offerte e agli acquisti in rete, sia dei commercianti poichè portando l’acquirente all’interno del negozio ne stimola la frequentazione e ne rafforza l’alto valore del servizio. Ma ParmaCoupon non è solo una vetrina online, bensì un mondo che permette ai commercianti aderenti al progetto di potere sfruttare le diverse opportunità che l’Associazione mette a disposizione. Primi fra tutti, gli incontri di formazione tenuti da professori e professionisti del marketing che per tutto il 2014 hanno permesso a i partecipanti di conoscere punto per punto tutto quello che c’è da sapere sulla nuova comunicazione online. Si è parlato così di tecniche di couponing con il professor Davide Pellegrini, docente del Dipartimento di Economia dell’Università di Parma,
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di social media strategy con la dottoressa Francesca Negri, sempre del Dipartimento di Economia dell’ateneo parmigiano, fino all’approfondimento delle tecniche per una corretta gestione del tempo con la dottoressa Emanuela Montanari consulente aziendale. Con l’Università Ascom, attraverso ParmaCoupon, ha inoltre istituito il primo Premio di Studio Parma Coupon, un’iniziativa che ha visto collaborare studenti universitari e aziende per la definizione di precise e mirate strategie di marketing. «ParmaCoupon è un progetto che cerca di supportare i nostri associati in nuove tecniche di vendita. Anche il più piccolo può diventare visibile agli occhi delle migliaia di frequentatori della rete - spiega Cristina Mazza, direttore dell’Area organizzativa di Ascom - I vantaggi sono molteplici sia da una parte che dall’altra: per il negoziante si tratta di un investimento in pubblicità a costo zero con l’obiettivo di aumentare la visibilità, stimolare la corsa all’affare e all’acquisto nonché indurre alla prova di nuovi prodotti e alla vendita di beni complementari; per il consumatore c’è la convenienza a portata di click, la varietà dell’offerta in unico “posto” e la possibilità di una consultazione giornaliera». «Dopo un anno - conclude Mazza - contiamo quasi 400 negozi
ParmaCoupon non solo è un progetto gratuito a servizio di tutti gli associati, ma è anche un “nuovo” modo di pensare, di fare vendita e acquisti. «L’obiettivo è creare una rete sempre più ricca: è soprattutto la varietà e l’attrattività delle offerte a fare ParmaCoupon» spiega Mazza presentando le attività del nuovo anno. Per aiutare gli aderenti ad approcciarsi al marketing online anche nel 2015 verranno ripetute alcune esperienze formative e di collaborazione. A febbraio riprenderanno gli incontri con gli esperti, pomeriggi formativi per imparare ad utilizzare le tecniche online; così sarà ripetuto il Premio di Studio ParmaCoupon che vedrà gli studenti universitari affiancare le aziende nella realizzazione di piani di marketing.
iscritti a ParmaCoupon: ma l’obiettivo è una maggiore partecipazione alla pubblicazione di offerte per creare una rete sempre più ricca perché è soprattutto la varietà e l’attrattività delle offerte di ParmaCoupon ad attrarre nuovi visitatori». il mese/ gennaio 2015
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Anno nuovo, regole nuove: ecco cosa e come cambia per i contribuenti Dalla mini sanatoria di Equitalia alle nuove regole per il regime dei minimi introdotte dalla legge di stabilità fino al credito Iva a rischio perdita per le società in perdita sistematica. Tutto quello che c’è da sapere nella rubrica dei commercialisti Boldrocchi, Damini e Lovati
Rubrica curata da: Commercialisti Boldrocchi Pierluigi, Damini Elide, Lovati Roberto Tel. 0521 464711 - Fax 0521 464760 - e-mail: consulenza.bdl@gmail.com
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on l’arrivo del nuovo anno iniziano le novità e si cominciano a sentire gli effetti della nuova legge di stabilità: dalla gestione Equitalia delle cartelle fino alle nuove regole in merito ai regimi dei minimi per le partita Iva che vanno a sostituire i regimi precedenti, per non parlare del rischio concreto per le società di dover abbandonare definitivamente il credito IVA maturato al 31/12/2014 non utilizzabile per le liquidazioni periodiche 2015. Ma vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta. EQUITALIA, MINI SANATORIA PER LE CARTELLE SOTTO I 300 EURO Mini sanatoria delle cartelle esattoriale emesse dall’anno 2000 in poi e di importo inferiore ai 300 euro dovranno essere cancellate da Equitalia. Dovrebbe trattarsi del 70� delle cartelle giacenti e che riguardano multe e canoni. Non serve effettuare alcuna richiesta di condono in quanto le cartelle verranno azzerate d’ufficio senza richiedere il pagail mese/ gennaio 2015
mento. Il debito verso Equitalia rappresentato da più cartelle, ciascuna di importo inferiore a 300 euro rientra della mini sanatoria. REGIME DEI MINIMI – LE NUOVE REGOLE DAL 2015 La legge di stabilità 2015 ha introdotto un nuovo regime riservato ai soggetti di minori dimensioni in sostituzione dei precedenti regimi. Sarebbe riservato alle nuove iniziative ma riguarda anche le persone fisiche che hanno un’attività d’impresa o lavoro autonomo con i requisiti previsti per il nuovo regime forfettario. Sono abrogati i regimi agevolati delle nuove iniziative produttive (L. 388/2000 art. 13), quello di vantaggio (DL 98/2011 art. 27 c.1,2), il contabile agevolato (DL 98/2011 art. 27 c.3). Viene prevista una deroga, fino alla scadenza naturale, per tutti i soggetti che si trovavano nel regime fiscale di vantaggio nel 2014 fino al raggiungimento dei 35 anni di età ovvero al quinquennio.
CREDITO IVA A RISCHIO PERDITA PER LE SOCIETà IN PERDITA SISTEMATICA Non solo bilanci in rosso e disciplina delle società di comodo, con conseguente pagamento delle imposte sul reddito presunto, ora risulta un rischio concreto di dover abbandonare definitivamente il credito IVA maturato al 31/12/2014 non utilizzabile per le liquidazioni periodiche 2015. Il credito IVA per le società di comodo (non operative per insufficienza dei ricavi o in perdita sistematica) subiscono: 1) sono di comodo un solo esercizio - niente compensazioni in F24, rimborsi o cessioni a terzi del credito; 2) sono di comodo per tre esercizi consecutivi e volume d’affari almeno pari ai minimi presuntivi – perdita del credito riportabile. Possibile presentare istanza di interpello con la quale si chiede la disapplicazione della disciplina delle società in perdita anche ai fini dell’IVA nella quale è necessario dimostrare lo svolgimento di un’attività economica effettiva, al di là dei risultati negativi.
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Salute&Benessere
Antibiotici: vanno presi solo se necessari, gli abusi fanno male Campagna informativa della Regione Emilia-Romagna per favorire un uso corretto e appropriato degli antibiotici. L’uso eccessivo di antibiotici rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, l’efficacia di questi farmaci. Se si usano inutilmente potrebbero non funzionare più in caso di reale necessità. a Regione Emilia-Romagna ha lanciato una campagna informativa per favorire un uso corretto e appropriato degli antibiotici. La comunicazione del Servizio Sanitario Regionale parte dalla constatazione che l’uso eccessivo di questi farmaci rende i microbi resistenti e riduce, nel tempo, la loro efficacia. Il rischio è che se si usano inutilmente, potrebbero non funzionare più in caso di reale necessità. Come conferma il dottor Mario Scali, medico di famiglia: «La campagna per l’utilizzo corretto degli antibiotici è molto importante. C’è infatti un rischio molto grave all’orizzonte, se non si provvede a regolarne l’uso. Il rischio è quello di veder ridotta in futuro la capacità di azione dei farmaci antibiotici, a causa dell’evoluzione dei batteri in forme resistenti ai farmaci oggi esistenti. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha anche fissato una data di riferimento, in cui questo potrebbe accadere: il 2050. Tra soli 35 anni gli antibiotici oggi più diffusi potrebbero non essere più efficaci e l’industria farmaceutica sarà costretta a sintetizzarne di nuovi, con tempistiche e costi del tutto incogniti». La preoccupazione generale è che un uso scorretto possa anticipare questa data. Si dovrebbero quindi moltiplicare gli sforzi per poterla posticipare, introducendo alcune buone pratiche. «Innanzitutto occorre usare gli antibiotici il meno possibile e solo quando è strettamente necessario – spiega ancora il dottor Scali - ovviamente sempre e solo sotto controllo medico, quindi, un’altra cosa da evitare, è quella dell’autosomministrazione, che
ha il doppio rischio dell’inefficacia e degli effetti collaterali. I medici di base dovranno spendere qualche minuto in più con i pazienti, per spiegare questo processo e quindi non do-
La corretta informazione al paziente è centrale ed è affidata ai medici. «Sono due le azioni in corso – aggiunge Sergio Capobianco, pediatra e membro del comitato scientifico della cam-
vranno assecondare le ansie, ma al contrario procedere alla somministrazione solo quando veramente necessario, ricorrendo ad altri farmaci per contrastare i sintomi del malessere. Anche perché, va ricordato, l’antibiotico non è efficace contro le infezioni virali, per le quali il corpo deve reagire da solo producendo gli anticorpi, ma solo contro le infezioni batteriche».
pagna - la prima è indirizzata all’opinione pubblica, la seconda alla formazione dei medici e dei pediatri. Il percorso non è nuovo, è iniziato nel 2007, ma periodicamente viene aggiornato e riproposto. Entro pochi mesi i medici e, principalmente, i pediatri, avranno a disposizione un ulteriore strumento per migliorare la terapia antibiotica: Le Linee-Guida Regionali aggiornate sulla Otite media acuta
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Salute&Benessere
l’uso corretto degli antibiotici ne garantisce l’efficacia nel tempo e sulla Faringotonsillite in età pediatrica; in particolare, nelle forme non gravi di otite e faringotonsillite, la guarigione spontanea, senza l’utilizzo di antibiotici, è presente in circa la metà dei casi ed è possibile attendere per 24- 48 ore, sotto controllo medico, la naturale evoluzione favorevole della malattia. Se in questi casi l’organismo non riuscirà ad invertire il corso della malattia, il medico darà il via alla cura con antibiotici». L’invito rivolto ai cittadini è di lasciare che sia il medico a decidere se gli antibiotici servono oppure no. Se il medico prescrive l’antibiotico, bisogna seguire alcune regole: rispettare dosi e orari indicati; completare tutte le dosi anche se dopo un paio di giorni ci si sente meglio; contattare il medico se compaiono effetti indesiderati. L’uso sbagliato del farmaco, oltre ad incidere sulla futura resistenza per l’evoluzione dei batteri, è inefficace e non risparmia il paziente dagli effetti collaterali. Spesso gli antibiotici provocano eruzioni cutanee o problemi gastrointestinali, che non sono af-
fatto da sottovalutare. Anzi, una corretta informazione verso il paziente o il genitore del paziente in caso di bambini, deve tenere in considerazione anche questo aspetto. «È compito del medico saper distinguere i bisogni e le richieste: il rischio è che non solo la somministrazione risulti inutile ed inefficacie, ma abbia solo degli effetti collaterali, da affrontare poi con altre terapie» aggiunge Capobianco. Il consumo di antibiotici in Italia è ancora troppo alto, in Emilia Romagna lo è meno, ma il percorso è ancora lungo, prima di raggiungere gli obiettivi fissati dal Servizio Sanitario in merito al tasso di prescrizione per numero di abitanti. Quindi oltre all’informazione, verso medici e pazienti, occorre introdurre anche altre azioni. «Un esempio, se si vuole banale, ma molto efficace – spiega Capobianco - è quello del lavaggio delle mani. Un’attenta pulizia delle mani è in grado di ridurre del 30% il tasso di diffusione di infezioni, con una indiretta rilevanza sulla diminuzione dell’utilizzo degli antibiotici».
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Raffreddori, influenze & co.: quando non servono gli antibiotici La resistenza dei batteri agli antibiotici è un vero problema di sanità pubblica, come testimoniato dai dati epidemiologici a livello nazionale e internazionale, perché favorisce il diffondersi di germi ancora più resistenti agli antibiotici e sempre più difficili da contrastare. Per esempio, per alcune infezioni comuni come raffreddore e influenza, gli antibiotici non servono. In questi casi, la soluzione migliore è aspettare che l’infezione faccia il suo decorso naturale, usando solo rimedi per alleviare i sintomi. Meglio comunque attenersi sempre ad alcune regole: 1. Gli antibiotici vanno usati soltanto su prescrizione medica, per curare le infezioni causate da batteri (e non da virus). 2. Una volta iniziata, la terapia antibiotica va portata a termine come da prescrizione medica, se non si vogliono rischiare ricadute o complicazioni: il fatto che la febbre sia passata o si stia meglio non è un buon motivo per sospendere la cura. La sospensione precoce della cura uccide solo i batteri più deboli e seleziona quelli più forti. 3. Il dosaggio prescritto dal medico va rispettato rigorosamente e non si deve dimenticare o saltare una somministrazione, se non si vuole rischiare che la terapia si riveli inefficace. 4. Importante prendere il farmaco alla stessa ora. In caso si debbano ingerire più pastiglie al giorno, mai assumerle tutte nello stesso momento, ma rispettare una scansione oraria di 8 o 12 o 24 ore (anche in questo caso valgono prescrizione medica e bugiardino).
CAMPAGNA REGIONALE CON 96 MILA OPUSCOLI In tutta l’Emilia-Romagna sono in distribuzione 96.000 opuscoli negli ambulatori dei medici di famiglia rivolti ai cittadini, 20.000 opuscoli negli ambulatori dei pediatri specificatamente rivolti a mamme e papà, 6.300 locandine diffuse anche nelle sale di attesa e nelle sedi dei servizi delle Aziende Usl. In particolare, per promuovere l’igiene delle mani tra i bambini sono state realizzate 20.000 locandine per le scuole dell’infanzia e per le scuole primarie, con il messaggio “Battimani a chi si lava le mani”. Un video informativo viene diffuso in questi giorni nelle sale d’attesa e sui canali youtube delle Aziende sanitarie e della Regione. il mese/ gennaio 2015
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Educhiamo i bambini alla donazione con Avis “Rosso sorriso”: il progetto per educare i bambini alla donazione è cominciato con la fiaba creata da Avis Bergamo in collaborazione con Rai Yo Yo
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l progetto educativo di AVIS Comunale nelle scuole di Parma, quest’anno, è iniziato con un evento gioioso, ispirato a una fiaba creata da AVIS Provinciale Bergamo, con la collaborazione di Rai YO YO, dal titolo “Rosso Sorriso, la meraviglia del donare”. Si tratta di un percorso dedicato alle scuole dell’Infanzia e alle prime classi della scuola primaria. Con la mimica, la recitazione e l’animazione, i bambini sono trasportati in un mondo dove esiste la solidarietà, si dona agli altri e si vive una vita a colori. La Scuola dell’Infanzia di Beneceto è stata scelta come capofila per la realizzazione del Progetto. Le volontarie Stefania Bonfatti Sabbioni, responsabile dell’Area Scuola e Vicepresidente di Avis Comunale Parma e Marina Schianchi, Presidente di AVIS Felino, si sono improvvisate attrici nel Paese di Pallidonia in cui tutto è pallido e sbiadito perché gli abitanti restano chiusi nelle proprie case e successivamente hanno raccontato ai bambini della Valle del Riso, dove invece si trovano gioia, sole ed ogni porta è spalancata, così come sono spalancati i cuori.Accanto alla favola sono stati creati due percorsi ludico-didattici: il primo è un laboratorio manuale che, grazie all’ausilio di numerosi volontari, ha guidato i bambini alla costruzione degli elementi del racconto; il secondo, svolto con le docenti, ha proposto giochi teatrali che, tramite sguardi, abbracci e rispecchiamento, hanno favorito una grande empatia tra i bambini. “Rosso Sorriso è solo uno dei progetti che AVIS Comunale di Parma che si sta impegnando a portare nelle scuole di ogni ordine e grado.”, sottolinea la Vicepresidente Stefania Bonfatti Sabbioni, “Infatti, dopo l’importante esperienza di +Volontari-Bulli, promossa l’anno scorso, i nostri volontari, sotto la guida del Dott. Carosio, docente e formatore dell’Università Cattolica di Piacenza, stanno mettendo a punto nuovi moduli innovativi da proporre ai ragazzi. “Le attività svolte nella
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Scuola dell’Infanzia - conclude la Stefania Bonfatti - rappresentano un’importante pietra miliare nel cammino dell’AVIS, in quanto oltre a segnare l’ingresso dei rappresentanti dell’Area Giovani nel mondo della scuola, con la presenza di Luana Nigri nei laboratori creativi, dimostrano come già in età prescolare sia possibile contribuire alla diffusione della cultura della solidarietà associando l’atto del donare ad un momento di gioia condivisa.”
NATALE IN VETRINA CROCIATA In occasione del Natale l’Associazione “I Nostri Borghi”, con Gazzetta di Parma, Ascom Parma, Parma Football Club e il patrocinio del Comune di Parma ha organizzato il concorso “Natale in Vetrina Crociata”: una dodicesima edizione rivolta alle Scuole di ogni ordine e grado, Comunità e Istituti di Accoglienza di Parma e Provincia che si sono impegnate ad allestire, dall’8 dicembre al 6 gennaio, le vetrine dei negozi del centro storico, dei quartieri e dei centri commerciali a tema natalizio, personalizzato sulla Maglia Bianco Crociata del Parma Football Club e i colori ducali. Il fine è diffondere i valori dello sport, del sano agonismo, dello stare insieme, della solidarietà, dell’amicizia e del rispetto delle tradizioni sportive. AVIS Comunale Parma è stata Tutor della manifestazione per diffondere il concetto del “ dono “ insieme a FOP ITALIA Onlus sostenuta con una raccolta fondi per combattere una malattia rara come la Fibrodisplasia Ossificante Progressiva.
TOMBOLAVIS, la notte di Natale al Bar bistrò
La notte della Vigilia di Natale, presso il Bar Bistrò di piazza Garibaldi, si è svolta la tombolata a favore di AVIS Comunale Parma. Tre sono stati i giri di tombola durante i quali sono stati premiati quaterna, cinquina e tombola. Buona la presenza dei parmigiani che hanno partecipato all’evento e sono usciti soddisfatti per i ricchi premi messi a disposizione generosamente dai titolari del Bistrò. È stata una bella iniziativa, che AVIS auspica di poter ripetere annualmente. AVIS Comunale Parma ringrazia il bar Bistrò per la generosità e per avere offerto la possibilità di propagandare la donazione di sangue anche in questa occasione.
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Psicomotricità, fondamentale per lo sviluppo psico fisico dei bambini Esistono tecniche specifiche per ogni caso. Sono tante le patologie trattate, si va dal disturbo della lateralità a quello dell’apprendimento fino all’autismo
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timolare la percezione sensoriale legata all’aspetto corporeo nella sua globalità». Così Daniela Colla, psicomotricista del Centro Cardinal Ferrari, sintetizza l’attività che svolge presso la Casa di Cura di Fontanellato, dove, da ormai due anni, è attivo un reparto dedicato ai bambini con gravi cerebrolesioni, uno dei pochi in Emilia Romagna. La struttura ha studiato diversi percorsi terapeutico riabilitativi specifici per l’età evolutiva, avvalendosi di figure professionali specializzate nei vari ambiti, dalla fisioterapia alla logopedia fino, appunto, alla psicomotricità. Quello della psicomotricità è uno dei progetti che il Centro offre sia ai degenti sia agli esterni in via ambulatoriale, mettendo così a disposizione del territorio le proprie esperienze e competenze. Dottoressa Colla, perché è importante la psicomotricità? «La psicomotricità consente una presa di coscienza corporea del
Daniela Colla, psicomotricista del Centro Cardinal Ferrari
sé in relazione all’ambiente e allo spazio circostante, in età evolutiva è importante perché valorizza la sinergia tra corpo e mente, tra mondo interiore ed esterno, mettendo in gioco il bambino nell’interazione con gli altri, per
raggiungere uno sviluppo psicofisico armonioso». In cosa consistono i percorsi? «Esistono tecniche specifiche per ogni caso, entrare in relazione con il soggetto è indispensabile per poter applicare aspetti più teorici. Si parte da un progetto per rielaborare percorsi finalizzati, ad acquisire lo schema corporeo e la relazione di ciò che lo circonda, spazio, tempo in sperimentazioni globali, per passare e rielaborare attraverso attività più fini, azioni e gesti. Fondamentale la motivazione per stimolare più canali sensoriali che vanno al dì là del danno grave o meno grave». Come si interviene? «Indispensabile l’osservazione del soggetto che ho davanti e si interviene a secondo del bisogno, attraverso il massaggio di tutte le parti del corpo, alla stimolazione percettiva, accompagnata dalla modularità della voce. All’utilizzo degli aspetti
prassici di azioni, dalla manipolazione al gesto, all’azione con l’uso di oggetti fino alla rappresentazione grafica, scrittura, disegno». Fino a qual età è consigliabile la psicomotricità? «Solitamente seguo i bambini fino ai dieci anni, le sedute durano 45 minuti, al massimo un’ ora, che coincide con il tempo di attenzione. Si insegna a vivere il corpo in maniera diversa, a differenza che negli adulti, dove la memoria deve essere recuperata, nei bambini va modellata in un lavoro di educazione». Quali le patologie trattate? «Le problematiche sono molteplici, dal disturbo della lateralità a quelli dell’apprendimento, poi c’è l’autismo su cui la psicomotricità è molto applicata. Qui al Centro, arriviamo a casi gravissimi, bambini con compromissioni importanti sia motorie che cognitive ma anche su di loro i programmi di psicomotricità hanno effetti benefici con riscontri di miglioramento anche se pur minimi, nella capacità di risposta agli stimoli. Riequilibrare le proprie capacità crea i presupposti per una miglior qualità di vita». Per contattare il Centro Cardinal Ferrari e prenotare una visita: tel. 0521820211 il mese/ gennaio 2015
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di Giorgia Chicarella
Cuore + anima = danza Francesco Gabriele Frola, premiato come primo ballerino italiano all’estero, astro nascente nel panorma internazionale della danza
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iglio d’arte, enfant prodige, e oggi ballerino professionista che calca i palcoscenici di mezzo mondo interpretando ruoli che vanno da Swan Lake, The Sleeping Beauty, Romeo e Giulietta, a Don Chisciotte, Lo Schiaccianoci, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Di recente, ha debuttato come Manon Lescaut di Sir Kenneth MacMillan e nel ruolo del protagonista in Nijinsky da John Neumeier. Francesco Gabriele Frola, membro del Corpo di Ballo nazionale del Canada, è un astro in ascesa, un orgoglio nazionale come ribadisce il premio che si è aggiudicato nel 2014, Danza & Danza, categoria taliani all’estero, assegnato dai critici dell’omonima rivista diretta da Maria Luisa Buzzi. Figlio d’arte, hai intrapreso questa strada riportando enormi successi: come e quando hai scoperto la tua vocazione? «Penso che la vocazione ci sia sempre stata. Però se devo scegliere un momento che ha cambiato la mia vita è stato a 15/16 anni quando sono partito per continuare i miei studi all’estero». Da Parma al Canada, com’è cambiata la tua vita? «Non penso che la mia vita sia cambiata poi così tanto anche perché prima di arrivare in Canada sono passato dalla Germania, ad Amburgo, e in Messico a Cordoba Veracruz. Forse l’unica cosa che è cambiata è la maggior malinconia verso il mio paese, ma più che alla
IL PROFILO Francesco Gabriele Frola, nato ad Aosta, si è formato a La Scuola Professione Danza di Parma, e a seguire a La Scuola del Balletto di Amburgo in Germania e di Promozione Artistico Cordobés in Messico. Nel 2010 è entrato nel Balletto Nazionale del Canada come RBC apprendista, dove è diventato membro del Corpo di Ballo nel 2012, Nello stesso anno ha vinto la medaglia d’argento al Concorso Internazionale di Danza a Helsinki e nel 2010 la medaglia di bronzo al Concorso Internazionale di Danza a Cuba. È stato anche semifinalista del Prix de Lausanne nel 2008 e ha ricevuto il premio per il Best Male al Gran Premio Pavlova nel 2003 e nel 2006.
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Francesco Gabriele Frola. Photo by Aleksandar Antonijevic, courtesy of The National Ballet of Canada.
distanza penso sia dovuta al fatto che crescendo ho capito che per vari motivi non sarà facile tornarci, almeno non in un futuro vicino». I percorsi di formazione delle scuola italiane per diventare un ballerino differiscono da quelli americani? In che modo? «Non so se posso rispondere correttamente a questa domanda dato che in America ho solo lavorato quindi non ho provato veramente il loro percorso di studi, però per quello che vedo non penso sia molto diverso. Forse l’unica cosa che manca alle scuole italiane e’ la voglia vera dei ragazzi di diventare ballerini. Penso che siamo un po troppo viziati; a noi piace prendere le strade più facili piuttosto che lottare un po di più però purtroppo nell’arte queste strade non portano da nessuna parte». Arte e atletica, come si coniugano nella danza questi due aspetti? «Penso che il vero momento in cui le due cose si congiungono è quando si sale sul palco. È quello il momento in cui bisogna mettere in pratica tutte le ore di lezione e di prove, ma è anche il momento di liberare la mente e vivere emozioni.». La preparazione atletica per essere un buon ballerino è fondamentale, ma nella danza ci
Danza, Arte e atletica: «elementi che si congiungono quando si sale sul palco, si libera la mente e si vivono le emozioni» sono anche cuore e anima? «Cuore e anima sono le vere fondamenta della danza sono le due cose più importanti. Avere una preparazione perfetta non ti rende ballerino ma un atleta. Penso che il ballerino sia solo un poeta che non sa parlare ma ha talmente tante emozioni dentro che le deve raccontare per forza e l’unico modo per raccontarle è ballando, ed è qui dove penso che l’atleta diventi ballerino». c Ballerini con la B maiuscola lo si nasce o lo si diventa? «Penso che in fondo ci si nasca, ma se uno vuole diventarlo veramente e ha voglia di sacrificarsi diventa ballerino».
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ennaio, tempo di bilanci anche per le Zebre Rugby, la franchigia federale del NordOvest con sede a Parma, tra le compagini del Guinnes Pro12, il campionato celtico di rugby giunto ormai al giro di boa. Bilancio che si potrebbe definire in pareggio per quanto il XV del Nord-Ovest ha fatto vedere di buono per tutta la prima parte del torneo, contrapposto alle ultime gare. La squadra di Cavinato quasi a conclusione del girone d’andata si presentava agli scontri diretti per abbandonare definitivamente le ultime posizioni della classifica, a Newport contro i Dragons, penultimi, e con la prospettiva dei due match contro l’altra franchigia italiana, il Benetton Treviso, relegata all’ultimo posto, con un buon margine di pun-
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