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Il Teatro Rossetti e la sua storia

Il Teatro Rossetti è la seconda istituzione pubblica d’Abruzzo in ordine di tempo rispetto alla data di fondazione (1818-1819). Ha una capienza di 156 posti a sedere, un palcoscenico con un’ampiezza di 9,50×8,50 metri, un’altezza di un metro dal pavimento e un proscenio di 8,00×1,00 metri. Tre i palchi presnti più la platea. Gode poi della miglior acustica d’Abruzzo. Il Teatro Rossetti inizialmente era chiamato Real Borbonico e venne edificato sull’area dove prima sorgeva il monastero di Santo Spirito. Venne inaugurato il 30 maggio 1819. L’opera, su disegno dell’ing. Taddeo Salvini di Orsogna, venne avviata sotto la sindacatura di Domenico Laccetti e i lavori si conclusero, dopo un periodo di interruzione, nel 1830 con la progettazione delle parti lignee dell’ing. Nicola Maria Pietrocola. Nel settembre 1832 venne inaugurato solennemente alla presenza del re Ferdinando II. Fu poi con l’Unità d’Italia che il Teatro Rossetti assunse l’attuale denominazione. Non ha sempre “vissuto” momenti “felici”. Negli anni ‘43-‘45, con l’occupazione militare di Vasto, il Teatro Rossetti venne ridotto a magazzino per poi essere riaperto nel 1987 con il concerto di Severino Gazzelloni. Importante e di grande effetto e partecipazione è la Stagione Concertistica e di Prosa che ogni anno richiama a sé molti appassionati.

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