PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 2 • nº 2 • SABATO 13 gennaio 2018
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
Elezioni regionali del 4 marzo. Salvini su tutte le furie, vertice di Cinisello senza esito
MARONI OUT, LEGA SPIAZZATA SINISTRA, SALTA L’ACCORDO
Articolo a pagina 9
l a v o r o
LICENZIATO PER UNA LETTERA FARA’ RICORSO Articolo a pagina 3
fatemi capire... Perché mai lo Stato si ostina a punire i comportamenti virtuosi? L’ultima beffa è per i comuni previdenti che avevano stipulato polizze per coprire il rischio terremoto. Un’ordinanza della commissaria piacentina Paola De Micheli ha stabilito che i contributi statali in caso di sisma saranno decurtati del risarcimento dell’assicurazione. In pratica, che tu ti sia assicurato o no, la cifra che ricevi come indennizzo è la stessa, sia che tu non abbia sottoscritto polizze sia che tu lo abbia fatto, nel qual caso l’hai pagata per nulla. Altro che polizze antisismiche obbligatorie. Vanni
BASKET
ECO N O M IA
OK L’EXPORT CREMONESE IN EUROPA Articolo a pagina 8
ELETTRO N ICA
ALLO
APPARECCHI A SCADENZA PROGRAMMATA Articolo a pagina 4
pagina 25
Vanoli in Sicilia sognando il pass per la final eight
S CALO
M ERCI
Articolo a pagina 7
COLLAUDATO A CREMONA IL SUPERCAMION ANTINCENDIO VOLLEY
pagina 24
Pomì a caccia del tris domani contro Bergamo casalasco
Tesser: qui sto bene Paolo Rossi: decide la proprietà
Articolo a pagina 12
s c u o l a
Ieri sera dalle ore 18 alle 24
la notte bianca dei licei classici al vida e manin Articolo a pagina 10
ciclismo
pagina 26
Federica è salita sul trono tricolore nel ciclocross Inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale
l’editoriale
I politici e la letterina a Babbo Natale di Daniele Tamburini
Tempo di campagna elettorale, e quasi tutti fanno a chi la spara più grossa. Forse si pensa che questo paghi a livello di consenso, che convinca a cambiare bandiera, che convinca gli indecisi e i delusi a votare? Noi abbiamo grossi dubbi. Da anni sentiamo parlare di scollamento tra istituzioni e cittadini, tra politica e cittadini. Eppure, la politica dovrebbe essere aderente ai cittadini: dovrebbe coincidere, in un certo senso, con i cittadini. I partiti come soggetti mediatori per interpretare, raccogliere le istanze dei cittadini e farne una proposta di governo. Quella che convince di più vince le elezioni. Ma una proposta di governo non può essere la letterina a Babbo Natale! A chi non piacerebbe, per esempio, non dover pagare le tasse, ma avere, comunque, scuola e sanità pubblica? È evidente: non si può. Sarebbe come il famoso proverbio della botte piena e della moglie ubriaca. Qualcuno deve dirlo. E invece… Ricordiamo, in modo random: “Mille euro al mese per tutti i pensionati”, “Università gratis”, “Reddito minimo garantito”, “Abolizione canone tv”, “Abolizione bollo auto”, “Reddito di dignità” e chi più ne ha, più ne metta. Pare una serie di sketch tipo “La sai l’ultima?”. Ma come si fa? È evidente che la classe politica si trova di fronte ad un Paese impoverito, che arranca, che fa una grande fatica, dove un lavoro dignitoso è ancora un miraggio per troppi, dove il futuro fa paura a molti, dove ci si attacca, spesso, anche solo alla speranza di un miglioramento. Ma è questa la strada? Ci chiediamo: chi di questi che propongono la lettera a Babbo Natale, ha fatto i conti con la capienza del portafoglio? E soprattutto: in genere, la letterina a Babbo Natale viene scritta dai bambini, e poi è compito degli adulti capire che cosa si possa e che cosa non si possa fare. Allora, la domanda viene spontanea: nella nostra classe politica, c’è qualche adulto?