Il piccolo 03 del 18-01-2025

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La settimana nera dei

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La Società Sportiva Lazio ha licenziato il falconiere, colui che ogni domenica allo stadio Olimpico libera in volo l’aquila Olympia, simbolo del club romano di calcio. Lui si chiama Juan Bernabé, e si è sottoposto ad un intervento di protesi al pene, testimoniato da interviste e anche foto esplicite sul web. Bernabé aveva più volte affermato la sua ammirazione per Benito Mussolini (ribadita in questi giorni), facendosi riprendere allo stadio nel saluto romano. La società lo ha licenziato per la gravità del suo comportamento, ovviamente citando solo l’operazione. Vanni Raineri

Lo trovi fuori dallo Zini prima della partita
fatemi capire...
Fornasari a pagina

INTERNET

Connessione satellitare, pubblicato il bando Con un comunicato stampa diffuso sul proprio sito internet, Aria Spa comunica che è stata pubblicata oggi sulla piattaforma telematica Sintel la procedura per selezionare i fornitori ai quali affidare lo sviluppo della sperimentazione per usare, insieme alla fibra, le connessioni internet satellitari. L’iniziativa mira a integrare soluzioni di connettività satellitare e terrestre nelle aree della regione poco coperte.

In questi giorni sono usciti i dati del primo anno di “Bologna città 30”, dai quali emergono il forte calo degli incidenti stradali (-13%), dei feriti (-11%) così come degli incidenti più gravi (-31%). Per la prima volta dal 1991 zero pedoni deceduti ed il 16% in meno quelli investiti. La conseguenza indiretta è la diminuzione del traffico veicolare e il connesso inquinamento mentre si riscontra l'aumento degli spostamenti in bicicletta. Una statistica di un anno, sulla quale intervengono Piercarlo Bertolotti (Presidente FiabCremona) e Filippo Bonali (responsabile Area Tecnica FiabCremona). «La domanda che ci poniamo è: quanto vale la vita di una persona? È di questi giorni il secondo investimento sulle strisce pedonali in centro città e piena Ztl, in Via Cavour, dove 7 mesi fa venne ucciso un pedone. Soprattutto il centro città è sotto assedio, dove sembra vigere una diffusa impunità per tanti compor tamenti che sembrano

EVENTI

CRONACA

CANTIERI

Lavori sul ponte, si attende il cronoprogramma Dopo le dichiarazioni apparse sui media riguardanti l’inizio dei lavori sul ponte di Po, il Comune di Cremona conferma di essere ancora in attesa di conoscere il cronoprogramma dei lavori sull'infrastruttura che collega Cremona a Castelvetro Piacentino. Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale chiederà un incontro con tutti i soggetti coinvolti per coordinare i prossimi cantieri.

Bertolotti

IL PROGRAMMA

Nella ricorrenza di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, lunedì, alle 10, alla presenza delle autorità civili e militari, si terrà la Santa Messa nella chiesa di San Michele Vetere. Poi verrà deposta una corona d’alloro alla stele dedicata agli agenti defunti. Alle 15, nella sede del Comando della Polizia Locale di piazza Libertà, incontro con la stampa. San Sebastiano, giornata dedicata alla polizia

e Bonali (Fiab): «Dagli automobilisti troppe irregolarità e pochi controlli, il Comune intervenga»

«Cremona diventi città 30, come Bologna»

poco pericolosi (ad esempio la sosta in divieto per 5 minuti), ma contribuiscono ad aumentare il pensiero di poter piegare le regole del codice della strada alle proprie esigenze personali. Il centro di Cremona è già indicato come Zona 30, ma non lo è, di fatto, nella sua infrastruttura stradale che permette a qualche folle di correre ben più forte. Si riscontrano tante multe per mancato pagamento del ticket di parcheggio, ma pochissime per l'invasione dei marciapiedi con auto che tolgono spazio ai pedoni, tolgono spazi di reciproca visibilità tra auto e pedoni nei pressi degli incroci, sostano sulle piste ciclabili. A seguire, solo qualche esempio per dare riscontro, ma le foto potrebbero essere centinaia. A Milano, l'associazione Sai Che

Il salone delle eccellenze enogastronomiche

In alto le auto di fronte alla Galleria. Sotto il traffico di via Jacini (pedonale)

italiane scalda i motori per il ritorno a CremonaFiere

Il 22 febbraio torna il BonTà, online i biglietti scontati

Un unico salone che rappresenta le eccellenze enogastronomiche italiane, Il BonTà e Gusto Divino si propongono per l’edizione 2025 con un nuovo format dove la cultura culinaria si fonde con quella enologica per un’esperienza unica alla scoperta di oltre 100 produttori selezionati da ogni angolo d’Italia che porteranno in fiera le loro eccellenze e che valorizzeranno l’identità culturale e gastronomica di ogni regione, in programma dal 22 al 24 febbraio prossimi a CremonaFiere. Dalla mostarda cremonese al gorgonzola ma anche la tipica pasta ripiena emiliana senza dimenticare formaggi, salumi e olio tra le specialità dello stivale e spazio a nuove aree tematiche dedicate alla mixology e alle birre artigianali ma anche produttori di vino provenienti da tutte le regioni d’Italia. Un appuntamento imperdibile per riscoprire i sapori delle nostre

terre, che secondo i dati del Rapporto sul Turismo enogastronomico italiano 2024 attirano ad eventi e fiere nel nostro Paese migliaia di persone pronte a scoprire cibo, vino e prodotti tipici, con un incremento del 12% sul 2023 e +49% sul 2016.

Il BonTà e Gusto Divino rappresentano il tempio dei sapori di

alta qualità. Un’area food che si fonde con un una mostra mercato dei vini dove sommelier e operatori del settore faranno degustare, scoprire e acquistare direttamente dal produttore svariate tipologie di vini provenienti da tutta Italia.

Il BonTà, giunto alla sua 20esima edizione, è un punto di incon-

tro irrinunciabile per conoscere le eccellenze enogastronomiche del Belpaese. Tre giorni di eventi, presentazioni e assaggi dove conoscere nuove realtà e riscoprire le tradizioni enogastronomiche grazie alla presenza delle migliori produzioni artigianali ma anche attrezzature da cucina, dai forni alla coltelleria, ma anche pentole e robot, passando per arredi e abbigliamento adatto per diventare uno chef perfetto. Un luogo dove scoprire le eccellenze del nostro Paese. Sarà una vera e propria esperienza tra i prodotti di punta del made in Italy in una combinazione di storia, cultura e territorio, in esposizione a CremonaFiere per valorizzare le eccellenze e l'identità del patrimonio culturale ed enogastronomico delle diverse regioni italiane. Biglietti disponibili on line ad un prezzo scontato fino al 31 gennaio.

Puoi, ha censito con 2.000 volontari, il 16 maggio 2024 dalle 18 alle 21, oltre 60.000 auto in divieto di sosta. Chiediamo di estendere il limite dei 30 Km/h in città, in particolare nelle aree residenziali e nei punti critici con maggiore incidentalità, non solo con cartelli ma installando dissuasori di velocità e sensibilizzando i cittadini sui benefici di una velocità ridotta». Poi concludono: «Invitiamo l’Amministrazione ad una visione sistemica, combinando regolamentazioni, infrastrutture e sensibilizzazione, fondamentale per ottenere risultati simili a quelli di Bologna, usando, se possibile, un approccio par tecipativo che coinvolga cittadini ed associazioni, per rendere le politiche più efficaci e condivise».

SERVIZIO CIVILE

Nonsolonoi: la cooperativa sociale cerca 4 giovani

La cooperativa sociale Nonsolonoi partecipa al Bando di Servizio Civile Universale 2025/2026 con il progetto “Impronte” promosso dal Comune di Cremona, per inserire due ragazzi nella bottega di commercio equosolidale di Cremona (di cui un giovane con minori opportunità) e altri due presso le Botteghe di Casalmaggiore e Viadana. Questo permetterà a quattro giovani dai 18 ai 28 anni di svolgere un’esperienza formativa, educativa e professionale legata ai temi del commercio equo, della legalità, della sostenibilità sociale ed ambientale. I candidati ideali dovranno essere disponibili a gestire le attività quotidiane previste nei punti vendita della cooperativa, avere spirito di iniziativa e capacità di relazionarsi con gli altri volontari operativi in bottega e con i clienti. Le candidature dovranno pervenire entro il 18 febbraio alle ore 14.

Casalmorano e Soresina: un acquedotto unico

Padania Acque comunica l’apertura e la messa in esercizio dell’adduttrice lunga circa 2 km che collega l’acquedotto di Casalmorano a Soresina. Il Comune di Casalmorano è dunque servito direttamente dai due impianti di potabilizzazione di Soresina, situati in via Stadio e in via Bergamo e dotati complessivamente di tre pozzi di prelievo di acqua di falda. «Il gestore unico dell’idrico cremonese - spiega il presidente Cristian Chizzoli - prosegue il percorso di ottimizzazione ed efficientamento delle strutture idriche con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio reso agli utenti». «Un intervento significativo, commenta l’ad Alessandro Lanfranchi , finalizzato alla prossima dismissione del serbatoio pensile e del vetusto impianto di trattamento di Casalmorano, che contribuisce a razionalizzare le infrastrutture diffuse nel vasto territorio provinciale a servizio di 113 Comuni e di oltre 350 mila abitanti». Il sindaco di Casalmorano, Pietro Vezzini , si dichiara soddisfatto dell’intervento: «A nome dell’amministrazione comunale e dei cittadini ringrazio Padania Acque per aver migliorato la qualità dell’acqua a nostra disposizione, dando seguito a un impegno preso e mantenuto». «In un’ottica di collaborazione territoriale ritengo corretto e opportuno questo intervento, che permetterà ai cittadini di Casalmorano di beneficiare di una migliore qualità dell’acqua», dichiara Alessandro Tirloni , primo cittadino di Soresina.

AGRICOLTURA

Presentato il nuovo progetto destinato alle scuole sull’educazione alimentare. Il gestore idrico nuovo partner

Coldiretti-Padania: alleanza sostenibile

È stata presentata ieri nella sede provinciale Coldiretti di via Verdi la nuova edizione del progetto destinato alle scuole “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, che quest’anno si avvale del supporto di Padania Acque in uno dei 6 temi trattati: quello relativo all’acqua. Il progetto è rivolto alle Scuole primarie della Provincia di Cremona ed è realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale con l’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale. Alla conferenza stampa, convocata ieri in omaggio alla Festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, ha fatto da padrone di casa il direttore provinciale Coldiretti Giovanni Roncalli che ha presentato il progetto, sottolineando il valore di incontrare quotidianamente alunne e alunni, per parlare di cibo, stagionalità, difesa del made in Italy, cura degli animali e dell’ambiente. Accanto a Roncalli c’erano il presidente di Padania Acque Cristian Chizzoli , l’assessore all’Ambiente del Comune di Cremona Simona Pasqu ali e Riccardo Trioni , dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona. Dopo l’introduzione affidata a un video dedicato ai momenti salienti vissuti dagli alunni nell’ambito del progetto-scuola Coldiretti dello scorso anno, Roncalli ha affermato che al momento il progetto ha registrato l’adesione di oltre 120 classi, per un totale

di almeno 2500 studenti, e ha annunciato la festa finale per il 22 maggio presso le Colonie Padane. «Il tema - ha affermato - è quello dell’alimentazione, e il nostro impegno è il modo migliore per difendere le nostre imprese, che subiscono spesso attacchi ingiustificati nonostante l’agricoltura italiana sia la più sostenibile in Europa, e il modo migliore per comunicarlo è farlo ai bambini. Oggi conosciamo le malattie che derivano dal consumo di cibi ultra processati, coerenti con la vita moderna: per questo è importante raccontare ai ragazzi che c’è un modo diverso di alimentarsi». Il direttore di Coldiretti ha illustrato brevemente i contenuti del progetto, che si sviluppa in sei percorsi: “Il Km zero e la

stagionalità dei prodotti agricoli” (dedicato a frutta e verdura, con il laboratorio di orticoltura in fattoria);  “La nostra via lattea” (il percorso dedicato al latte, alimento genuino e fondamentale per la crescita); “AcquaVita” e “Acqua potabile, buona da bere e alimento di qualità” (il percorso che vede in prima linea anche gli esperti di Padania Acque); “Dolce come il miele” (un viaggio nel mondo della api, insetti fondamentali per l’ecosistema); “Gli animali della fattoria” (dedicato in particolare ai più piccoli) e “Viaggio alla scoperta del mercato di Campagna Amica” (proposta che prevede anche la visita degli alunni presso i mercati contadini del territorio). Proprio sul tema acqua è intervenuto il presidente di Padania

Acque Chizzoli: «L’acqua è anche un alimento, e noi siamo molto sensibili al rapporto con le nuove generazioni, che dovranno far fronte a periodi di scarsità di acqua più di quanto è capitato a noi. Faremo visitare ai ragazzi il nostro impianto di potabilizzazione oltre alle case dell’acqua». Chizzoli ha ricordato altresì che quanto a consumo di acqua potabile l’Italia è tristemente al secondo posto dietro alla sola Spagna. Simona Pasquali ha definito il progetto «molto qualificato perché crea consapevolezza. In questo mondo molto digitale è importante poter riscoprire i tempi dell’agricoltura, la maniera con cui il cibo viene prodotto. È fondamentale quello che fate ed è importante che siano gli adulti a spiegare ai più giovani il lavoro necessario». Il professor Trioni ha applaudito il progetto «volto a far acquisire consapevolezza dell’importanza di una alimentazione genuina per la salute. Di educazione alimentare oggi c’è molto bisogno, e anche questo fa par te dell’educazione civica». È intervenuta anche l’allevatrice Coldiretti Maria Paglioli : «Da anni portiamo avanti questo progetto nazionale con risultati crescenti. Io seguo la programmazione del progetto e mi confronto con le scuole: è una soddisfazione essere accolti a braccia aperte. I bambini sono molto curiosi. Ringrazio tutte le donne di Coldiretti che dedicano il loro tempo al progetto».

Da sinistra Trioni, Paglioli, Roncalli, Pasquali e Chizzoli
SERVIZIO IDRICO

Tra le storie di successo di giovani italiani emigrati all’estero c’è quella del cremonese Giovanni Zagni , 31enne chef privato originario di Sospiro e londinese d’adozione dal 2014, che sta girando il mondo per deliziare i palati raffinati ed esigenti di famiglie reali, celebrità, uomini e donne d’affari. Nel suo curriculum, infatti, può vantare di aver cucinato per la dinastia reale del Qatar e della Giordania, per una delle principesse dell’Arabia Saudita, per il produttore televisivo e discografico Simon Cowell , creatore dei format tv X Factor e America's got Talent, per la cantante Lady Gaga e molti altri personaggi famosi. Una clientela vip che lo ha portato a lavorare in Francia, in Giordania, negli Stati Uniti e, proprio in questi giorni, in Costa Rica dove si tratterrà fino alla fine di febbraio a servizio di una famiglia angloamericana che sta trascorrendo un periodo di vacanza.

A conclusione degli studi presso l’Istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme, e dopo le prime esperienze in alcuni ristoranti di Cremona, nel 2014, a soli 21 anni, Giovanni si è trasferito nella capitale del Regno Unito dove ha inaugurato la sua giovane carriera di chef di rinomati e lussuosi ristoranti situati nel cuore di Londra, nella zona finanziaria di Canary Wharf e nei quartieri Soho e May fair, per poi diventare il cuoco personale di una clientela elitaria internazionale.

«Terminata l’accademia di cucina di Gualtiero Marchesi ho declinato l’offerta lavorativa del celebre cuoco pluristellato Gordon Ramsey per ricoprire il ruolo di responsabile di cucina delle seconde portate e poi di primo chef di un paio di ristoranti londinesi di cucina raffinata moderna ed

Giovanni Zagni, chef privato da Cremona ai vip mondiali

europea (fine dining modern european cuisine) per poi approdare in un club privato frequentato da personaggi famosi, in ambito artistico, musicale e cinematografico, con il compito di cucinare per i soci del circolo e i loro ospiti».

La svolta, spiega Giovanni, è arrivata appena prima della pandemia Covid-19 e i conseguenti lockdown che hanno imposto la chiusura degli esercizi pubblici tra cui i ristoranti: «Appena prima dell’emergenza sanitaria sono stato chiamato come cuoco a domicilio e ho proseguito svolgendo anche alcune consulenze ma, nella mia testa e nel mio cuore, desideravo tornare ad essere uno chef privato e quindi mi sono messo in proprio e ho

iniziato a lavorare nelle case di famiglie facoltose, sia a chiamata, in occasione di feste ed eventi, sia in modo continuativo e stabile come cuoco di famiglia».

Lo chef privato non è un semplice cuoco professionista ma molto di più, racconta Giovanni. «È un lavoro estremamente soddisfacente ma anche molto stressante perché bisogna essere costantemente all’altezza delle aspettative della famiglia, non c’è margine di errore e se il piatto torna indietro o il cibo non viene gustato è un grosso problema, che potrebbe anche comportare l’interruzione del rapporto lavorativo. Mi occupo di fare la spesa, di scegliere i migliori prodotti sul mercato e materie prime selezionate, redigo

il menù in base alle indicazioni dei committenti, cucino e impiatto. In pratica le persone non vanno al ristorante perché lo chef privato porta il ristorante nelle loro case e ciò comporta rispettare eccellenti standard qualitativi, attenersi alle esigenze della famiglia e, in questo senso, mi definisco una specie di nutrizionista perché devo tenere conto di eventuali regimi alimentari, preferenze e gusti, quindi devo saper cucinare tutto ed essere specializzato in tutte le tipologie di cucina. Inoltre, ciò che distingue uno chef privato da un cuoco sono le competenze relazionali cioè la capacità di diventare a tutti gli effetti parte della famiglia, di coccolare e viziare la famiglia».

Insieme al rosmarino, che secondo Giovanni non può assolutamente mancare in cucina, la passione e la creatività sono gli ingredienti che compongono la sua ricetta esclusiva. «Mi sono innamorato di questo mestiere alla mia prima esperienza lavorativa, a due passi dal mio paese natale, e da quel giorno nella mente e con gli occhi creo piatti, invento ricette e sperimento, mi diverto e soprattutto posso dire di aver realizzato un sogno, il mio sogno, anche se non mi sento arrivato perché c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare ed è sempre possibile crescere e migliorare».

Un settore di nicchia, quello dello chef privato, in cui Giovanni è riuscito ad affermarsi grazie alle qualificate referenze dei suoi clienti, dei suoi colleghi, e al passaparola. «Molti chef privati ottengono lavori grazie alle videoricette pubblicate su Tik Tok o Instagram. Io uso poco i social network, anche se in qualità di brand ambassador di un’azienda toscana di prodotti di nicchia pubblico contenuti e intervengo anche a cene di gala e ad aperitivi all’italiana organizzati a Londra. Mi è capitato però di essere contattato dagli assistenti personali di alcuni clienti tramite LinkedIn». Non sono mancate richieste stravaganti, racconta Giovanni: «Tra gli ordini più insoliti mi è capitato di dover comporre una specie di mousse a bicchiere con strati di purea di patate, gelato alla vaniglia e caviale. Tra le ricette più apprezzate c’è la caponata perché è un ottimo contorno e incontra i gusti dei più, invece per i russi cucino la zuppa di pesce, di cui vanno veramente matti, mentre la suprema di pollo è il mio piatto vincente e, per dessert, propongo spesso la torta caprese perché piace davvero a tutti».

Che la situazione dei trasporti ferroviari in Italia sia problematica lo si vede sul piano sia nazionale sia locale. A livello nazionale, si possono menzionare due episodi eclatanti: a) il famigerato chiodo – benché la storia si sia rivelata più complessa di così – che ha bloccato le stazioni romane di Tiburtina e Termini; b) il guasto elettrico che ha paralizzato Milano Centrale. Del resto, la settimana che si avvia a chiudersi è stata scandita quasi ogni giorno da notizie di ritardi, interruzioni e cancellazioni. A livello locale, invece, si veda la copertura che la stampa locale dà ai disagi dei pendolari cremonesi.

IL PROBLEMA DELLE

FERROVIE IN ITALIA SONO

LE INFRASTRUTTURE

Sul Post , Isaia Invernizzi ha dedicato un approfondimento alla questione, mettendo in chiaro questo: treni ce ne sono sempre di più, come dimostra il numero crescente di passeggeri e di viaggi; stando all’Istat, infatti, nel 2023 i viaggi sono stati 800 milio -

ni, in crescita sull’anno precedente. Il problema è altrove: sta nella rete infrastrutturale e uno degli aspetti più critici sono proprio i binari; della rete di 16.800 km, oltre la metà è a binario unico. Non solo; un tecnico di Rfi (che ha preferito restare anonimo) ha spiegato a Invernizzi che ci sono casi di infrastrutture che, negli ultimi anni, sono state addirittura ridotte. Inoltre, dal punto di vista tecnologico, molte stazioni sono rimaste ferme: alcune, sembra, sono indietro di 40 anni, altre persino di 70 anni.

RITARDI ANCHE PER CHI

VIAGGIA CON L’ALTA VELOCITÀ

Ora, è vero – si legge su Openpolis – che “dal 1995 al 2019 la rete ferroviaria del nostro Paese

è cresciuta notevolmente”; tuttavia, l’aumento è stato dovuto soprattutto alla “costruzione e attivazione (…) delle linee ad alta velocità”. Veniamo dunque a un altro problema: la sovrapposizione delle linee regionali con quelle dell’alta velocità (Av), che rendono complicate le situazioni degli hub ferroviari di Roma e Milano. Un dossier a cura di Chiara Calore e pubblicato da Europa Radicale ha calcolato i ritardi delle vetture di Trenitalia sulla rete Av di Rfi: nell’ultimo trimestre del 2024 ben il 72% dei treni ha maturato ritardi.

QUANTO COSTANO ALL’ECONOMIA I RITARDI DEI TRENI?

Sulla Stampa , Sandra Riccio ha ripreso un’analisi di Centro studi

Appenaraccolti!

di Unimpresa che tenta di quantificare i danni economici legati ai ritardi: si parla di 3,6 miliardi ogni anno, considerando sia le persone sia le merci; questi ritardi, infatti, colpiscono l’industria (manifatturiera e agroalimentare), i servizi e il turismo (il 20% dei turisti si sposta in treno). Un costo notevole si abbatte anche sui fornitori del ser vizio: riprendendo il dossier pubblicato da Europa Radicale , si stima che i rimborsi di Trenitalia per la sola Av superino i 100 milioni di euro annui.

L’ESPOSTO DEL GRUPPO FS Nel frattempo, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha preparato “un esposto denuncia”, scrivono in una nota, “alla luce dell’ennesimo incidente anomalo sulla rete

e di un elenco di circostanze altamente sospette”. “In particolare –prosegue la nota – gli orari in cui si sono verificati alcuni problemi (non può essere un caso che si tratti di quelli più complicati per la circolazione ferroviaria, con ricadute pesanti su tutta la rete), il tipo di guasti e la loro frequenza stanno destando più di qualche interrogativo”.

LA QUOTA RIDOTTA DI ITALIANI CHE SI SPOSTANO OGNI GIORNO CON I MEZZI PUBBLICI

All’inizio del 2022, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si faceva notare come il trasporto ferroviario coinvolgesse una porzione ridotta degli spostamenti: il 6% nel caso dei passeggeri e l’11% nel caso delle merci, contro una media europea del 7,9% e del 18,7%. L’“Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (dati aggiornati al 1° semestre 2023) quantifica la quota del “Trasporto collettivo” all’8% sul totale (nel novero rientra tuttavia anche chi prende metropolitane, autobus, tram, pullman, traghetti, ecc).

FEDERICO PANI

WEB E DIGITALE ENRICO GALLETTI

Sull’onda delle scelte già fatte nei mesi scorsi da Elon Musk , proprietario di X (l’ex Twitter, per intenderci), il 7 gennaio anche Mark Zuckerberg , capo di Meta, ha annunciato che i contenuti pubblicati su Instagram e Facebook non saranno più soggetti al fact checking. Detto in altri termini: tutti potranno scrivere qualunque cosa, senza che vi siano controlli sulla veridicità del contenuto. E così, mentre crescono i timori che i social possano diventare “terra di nessuno”, se sparisce qualsiasi controllo, ci si chiede come abbia funzionato, fino ad ora, il fact checking.

Affidato a organizzazioni indipendenti, era stato introdotto poco dopo un passaggio chiave per il mondo e, dal canto loro, anche per i social media: la (prima) vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi. Era il 2016, e quello introdotto da Meta si presentava come un tentativo di limitare la diffusione di notizie false su Facebook, da molti considerate all’epoca uno strumento di propaganda politica e uno dei fattori del successo delle destre reazionarie. Il programma, ora cancellato con l’annuncio di Zuckerberg, prevedeva che foto, video o contenuti falsi venissero contrassegnati (con grande evidenza agli occhi degli utenti) con un avviso: “Questo contenuto, dopo una verifica, non è risultato veritiero”. Un servizio che veniva gestito da diverse organizzazioni, diverse a seconda del Paese, finanziate proprio da Meta con l’obiettivo di rendere i social un luogo civile e, soprattutto, di limitare il più possibile una disinformazione che già dilaga sul web.

FACT CHECKING

Lo stop di Zuckerberg trasformerà i social in una “terra di nessuno”?

Se tutto questo sia servito oppure no, è difficile dirlo. Non di rado ci si imbatte ancora in contenuti palesemente falsi, in fake news alle quali in molti fini-

Il capo di Meta ha annunciato che i contenuti pubblicati sui social network della sua società, Facebook e Instagram, non saranno più sottoposti a un controllo sulla loro veridicità. Una scelta già sposata da Elon Musk, capo di X (ex Twitter).

QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE?

scono per credere. Complicato dire perché quei contenuti non siano stati bloccati ed etichettati come falsi. «Quando è usato per verificare un contenuto

sulla Brexit nel Regno Unito o sulle elezioni negli Stati Uniti, è lì che il fact checking non funziona tanto bene», ha detto alla rivista “Nature” Jay Van Bavel ,

psicologo della New York University. Uno dei motivi, secondo lui, è che le persone che hanno un orientamento politico definito «non vogliono credere a cose che peggiorano l’immagine del loro partito». Zuckerberg, nel motivare la decisione, fa leva sui pregiudizi dei “controllori”. Ovvero su quelle affermazioni che vengono censurate perché considerate false e inopportune da fact checker che, per decidere, mettono in campo il loro orientamento politico. Il fondatore di Facebook manifesta senza mezzi termini l’idea che i fact checker siano stati in questi anni «politicamente troppo di parte» e abbiano «distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata». «Credo che non stessimo facendo niente con pregiudizio, in alcuna forma», ha detto al New York Times Neil Brown , presidente del Poynter Institute, uno storico ente statunitense che si occupa di giornalismo e che era tra i partner di Meta nel programma di fact checking. Altri studiosi del mondo digitale plaudono a questa svolta annunciata da Zuckerberg pur senza essere d’accordo con un orizzonte in cui tutti siano liberi di “postare” indistintamente verità e menzogne, ma facendo leva su un rischio, che senza il fact checking potrebbe venire meno: il cosiddetto “effetto Streisand” (in inglese “Streisand effect”). È quel fenomeno mediatico per il quale un tentativo di censurare o rimuovere un’informazione ne provoca, contrariamente alle attese, l’ampia pubblicizzazione. Insomma, il dibattito è aperto. E la domanda non può che guardare al futuro: cancellare i controllori migliorerà o peggiorerà il nostro micro mondo digitale?

Paolo Spotti

“Non per compiacere, ma per capire. Non per stare da una parte o dall’altra, ma per saper stare al mondo”. Questo è il claim che ogni mattina alle 7 abbondanti precede la rassegna stampa che Davide Giacalone conduce su Rtl 102.5. Ed è proprio sul concetto démodé di buonsenso che il noto giornalista ha basato il suo intervento di mercoledì sera al ristorante del Golf Club Torrazzo, ospite del Lions Club Cremona Host. Il presidente del Club Alberto Chiarvetto ha presentato Giacalone, che oltre che collaboratore fisso da decenni della prima radio nazionale è direttore editoriale del quotidiano La Ragione, editorialista di altri quotidiani nazionali e vice presidente della Fondazione Einaudi. Lo spunto della relazione era nel titolo del suo ultimo libro: “Colpevoli & vincenti. Gli occidentali contro se stessi”, edito da Rubbettino; un’analisi del senso di colpa che pervade gli occidentali che si sentono responsabili di ogni cosa aberrante accada nel mondo, che ha l’obiettivo di smontare la tesi partendo dal fatto che viviamo nell’area più ricca e libera del pianeta.

Proprio dall’inconsapevolezza del felice momento che stiamo vivendo è partito Giacalone: «Non tutti siamo consapevoli del tempo che stiamo vivendo. Ogni giorno si sente dire che siamo poveri, in declino eccetera. Ma noi europei siamo il 6% della popolazione mondiale e ogni anno produciamo il 25% della ricchezza globale. Viviamo nel punto più ricco, sano, longevo e libero della Terra nel momento migliore. In Italia non era così nella generazione dei nostri nonni e genitori. Capisco che i ricordi addolciscano la memoria, ma negli anni ’50 e ’60 tanto decantati si stava di gran lunga peggio. È un mondo di eterna la-

Davide Giacalone e il senso di colpa dell’Occidente

mentela. Sui giornali leggiamo che aumenta l’indice di povertà, ma il povero di oggi è un signore rispetto ad allora. La povertà relativa è l’incapacità di accedere al 60% dei beni e servizi della tua area, quella assoluta consiste nel non arrivare al 60% di un paniere essenziale, che comprende pure la settimana di vacanza. Quindi i dati vanno soppesati: questa continua rappresentazione di negatività inganna».

Quindi un’occhiata alla storia recente: «La stagione bella della nostra storia va dal 1989 al 2022, dal crollo dell’impero sovietico all’invasione russa dell’Ucraina. Dopo la divisione in due dell’Europa che ebbe un prezzo enorme, col crollo dell’impero sovietico si aprì

una stagione straordinaria, con una grande crescita di ricchezza e libertà nel mondo. Ricordo chi sosteneva che la globalizzazione avrebbe rubato posti di lavoro, ma in quel 1989 un miliardo e 600 milioni di persone morivano di fame, mentre oggi il numero si è ridotto a 700 milioni, e tutti concentrati nelle aree di guerra. La verità è che la globalizzazione ha portato grande ricchezza, creando, questo sì, problemi nelle fasce medie della parte più ricca, dove la forza lavoro non era competitiva con quella che si trovava altrove a più basso costo. La produzione a basso costo ha creato grande accessibilità».

E lo stop del febbraio 2022? «Una potenza ha voluto allargare i suoi

Noi europei viviamo nel punto più ricco, sano, longevo e libero della Terra nel momento migliore». «Il futuro dell’Italia deve partire dal talento

confini. Il mercato continuerà ad essere globale, ma la prudenza non consentirà la mera convenienza; spenderemo molto più in armamenti ed è una seccatura». Prima domanda dai presenti: dove può trovare l’Italia lo spazio per una visione futura? «Domandiamoci in cosa siamo forti: in cultura, innovazione e fantasia, ma abbiamo distrutto tutto questo negli ultimi anni. L’idea che alla maturità il 99,8% sia promosso induce a chiedersi chi sia lo 0,2% bocciato… lì c’è del genio. Si vogliono eliminare le differenze, che invece sono fondamentali: dobbiamo premiare chi sa fare non per umiliare gli altri, che messi di fronte alla realtà hanno il tempo per trovare la propria stra-

da. La meritocrazia è anche convenienza economica. Attenzione: è finita la stagione della crescita della ricchezza senza condizioni». Quindi gli abbiamo chiesto della tendenza crescente della stampa a valutare solo le notizie negative. E così ci sembra che aumentino omicidi, femminicidi compresi, e morti improvvise, eccetera, ma solo perché diamo molto più risalto ai casi, mentre i numeri ci dicono che si tratta di fenomeni in netto calo. «C’è il vecchio detto che afferma che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce, ma è questa che cambia la realtà. Il guaio è quando l’interpretazione finisce per essere ingannevole da sovvertire la capacità di comprendere. Sui cosiddetti femminicidi abbiamo il tasso più basso della Ue: vuol forse dire che in Svezia il patriarcato è più forte? Il motivo in verità è più ragionevole». Infine c’è stato spazio per svariare su vari fronti, dall’energia («Il futuro si gioca tutto sulla capacità delle batterie»), all’imminente insediamento di Trump fino allo scenario politico nostrano: «La ragionevolezza in fondo è maggioritaria, ma abbiamo creato un sistema nel quale, con alti e bassi, si confrontano due inesistenti coalizioni, ed essendo la gara a conquistare un voto in più hanno un ruolo trainante gli estremi, i meno ragionevoli. Si vota non “per” ma “contro” l’altro, ma così non si ottiene nulla, e lo vediamo montando e smontando fenomeni: dopo Renzi, Grillo e Salvini ora tocca a Meloni». L’ultimo invito: «Oggi la domanda da farsi è una: come faccio a mantenere il mio livello di benessere? È vero che oggi stiamo meglio, ma non abbiamo l’impressione che stiamo crescendo. Bisogna valorizzare il talento anche in politica: se quelli che ce l’hanno non si mettono in gioco lasciano spazio a chi di talento non ne ha».

Il trattato di pace che portò alla guerra

La conferenza della pace “Se la grande guerra fu una tragedia, il trattato di Versailles fu una farsa”. Così lo storico David Sinclair riassume gli effetti della conferenza della pace di Parigi (che si apre il 18 gennaio 1919) e del successivo, conseguente, trattato di Versailles, firmato nella Sala degli Specchi del castello di Versailles (Sinclair, “Hall of Mirrors”, Arrow Books, 2001). Cioè nel luogo dove esattamente quarantotto anni prima (18 gennaio 1871), era stata proclamata la fondazione del Reich tedesco.

Secondo Sinclair, “Lungi dal garantire, come preteso, pace, stabilità e prosperità di un mondo nuovo e migliore, il trattato assicurò che il resto del secolo avrebbe visto orrore, brutalità e sofferenze senza paragoni nella storia... Complessivamente i potenti del trattato di Versailles non risolsero niente e invece crearono una nuova serie di problemi, l’effetto dei quali - dall’Europa all’Africa, dal Medio Oriente ai Balcani - affligge ancora oggi il nuovo mondo”. Il principale prodotto della conferenza della pace di Parigi sarà il Trattato di Versailles. Sottoscritto il 18 giugno 1919 dalla Germania sconfitta, smembrata e umiliata, e dalle potenze vincitrici, il trattato porterà alla seconda guerra mondiale. I quattro grandi I “quattro grandi” della conferenza di Parigi sono descritti da Sinclair come piccoli uomini impegnati in intrighi miserabili, vendette e grotteschi bizantinismi. Il presidente degli Stati Uniti, Thomas Woodrow Wilson , vuole una “pace democratica”, la fondazione di un nuovo ordine internazionale con i famosi “quattordici punti” del gennaio 1918 e con la Società delle Nazioni. Ma intanto spera che gli Usa si proiettino in una nuova dimensione internazionale, sostituendosi

Lo scatto della settimana

alle dominazioni imperiali di Gran Bretagna e Francia. Invece il premier britannico Lloyd George vuole, scrive Sinclair, “mantenere l’impero britannico il più grande superpotere mondiale e prevenire una resurrezione della Germania che potesse sfidarlo, come aveva fatto con notevole successo prima della guerra”. Anche secondo un altro storico britannico, A.J.P. Taylor , “la pace di Versailles difettò da principio di validità morale”, Lloyd George la firmò benché la ritenesse “immorale e non necessaria” (Taylor, “The Origins of the Second World War”, Penguin Book, Penguin Books, 1964).

Il personaggio più sgradevole è il premier italiano Vittorio Emanuele Orlando , prigioniero di un sistema politico corrotto e allo sfascio. I rappresentanti francesi sono invece guidati dal duro premier Georges Clemenceau nome di battaglia “Tigre”, che, secondo Sinclair è il più dannoso. Clemenceau vuole “schiacciare la Germania e assicurare che in futuro non avrebbe potuto minacciare la Francia, come aveva fatto nel 1870 e ancora nel 1914… era un uomo fermamente ancorato al diciannovesimo secolo”.

L’annuncio del nuovo cessate il fuoco previsto per domani è accolto da feste nei territori di Gaza, anche se i raid israeliani non si fermano

Luca Zaia

Una pace che causa un’altra guerra A questo momento risale la leggenda secondo la quale le democrazie sarebbero pacifiche e un mondo democratico sarebbe assai meno bellicoso di un mondo dominato da regimi autoritari. Lo ha raccontato molto bene Sergio Romano : “Il nesso fra democrazia e pace risale alla filosofia di Woodrow Wilson e ai ’14 punti’ con cui il presidente degli Stati Uniti, nel gennaio 1918, spiegò al mondo che una diplomazia trasparente e democratica, condotta alla luce del sole sotto gli occhi della pubblica opinione, avrebbe risparmiato al mondo gli orrori della guerra… In realtà le democrazie, soprattutto dopo l’avvento della società di massa, sono state spesso più bellicose dei regimi autoritari. Nel 1898 gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Spagna e invasero Cuba… Nel 1914 le società democratiche della Francia e della Gran Bretagna salutarono la guerra… Nel 1956 la Francia e la Gran Bretagna, d’accordo con Israele, invasero l’Egitto. Negli anni Sessanta gli Stati Uniti mandarono mezzo milione di uomini a combattere in Vietnam. E più recentemente… l’invasione americana dell’Iraq è avvenuta sulla base di argomenti che si sono rivelati insussistenti”.

Mentre ancora si dibatte per il terzo mandato dei presidenti di Regione, senza il quale Zaia, Fedriga e De Luca non potrebbero ricandidarsi, il presidente del Veneto intende ripresentarsi, ottenendo l’appoggio di Salvini. Fratelli d’Italia vuole sfruttare i voti raccolti nelle ultime Europee, ma sa bene che anche un suo candidato appoggiato da tutto il centrodestra avrebbe poche chance contro una lista civica capeggiata da Luca Zaia. Una matassa da sbrogliare.

«Tra un po’ torna il Festival di Sanremo, sarai contento» Beh, sì, lo guarderò. Ma perché me lo chiedi?

«Hai detto che nonostante tu sia vecchio ti piace anche la musica moderna»

Piano, ho detto una cosa diversa. Ho detto che ognuno di noi rimane legato alla musica che ha conosciuto quando aveva tra i 15 e i 25 anni, e questo vale per tutti, e che quindi non è corretto dire che in senso assoluto sia meglio la musica di quando eravamo giovani rispetto a quella contemporanea. È una ruota che gira: sono discorsi che un giorno abbiamo subito da che era più vecchio di noi e oggi tendiamo a replicare ai giovani d’oggi. Ma il discorso affettivo vale anche per me: la musica che preferisco è quella che va dalla fine degli anni Settanta agli Ottanta, quando avevo proprio quell’età «Allora qual è la musica che preferisci?»

L’elenco sarebbe lungo. L’epicentro del mio gusto musicale è attorno al 1980, quindi parliamo di Queen, Pink Floyd, David Bowie, Police, U2, R.E.M., ma se devo mettere un nome avanti a tutti direi Dire Straits, e in Italia Vasco Rossi. Quindi musica soprattutto rock, poi verso la fine degli anni Ottanta ho amato il cosiddetto britpop

«Come gli Oasis?»

Vedo che te ne intendi

«Non tanto, ho solo sentito che si riuniscono»

Comunque anche loro, ma più la musica di gruppi che, come funzionava allora in Inghilterra, comparivano, facevano un paio di dischi e poi si scioglievano dopo aver influenzato pesantemente la musica successiva. Parlo soprattutto degli Housemartins e degli Stone Roses

«Qui per me parli arabo»

Gli Housemartins mischiavano il folk al rock e al pop, un po’ sullo stile degli Smiths, che pure adoravo ma che sono durati di più, anche se non di molto. Entrambi mischiavano accattivanti armonie vocali e musicali, con la chitarra in primo piano, a testi di una cer ta profondità «Ma perché la musica inglese ha avuto sempre più successo di quella italiana?»

È una questione culturale. Intanto chi iniziava a fare musica lo faceva all’interno di gruppi, mentre da noi erano soprattutto artisti singoli a proporsi. In Italia la musica è sempre stata più tradizionale, e le mode inglesi e d’oltreoceano venivano copiate. Per darti un’idea, ricordo che a Londra in quegli anni nei pub veniva proposta ovunque la musica di nuovi gruppi, la gente non voleva le cover, mentre da noi se non facevi musica già conosciuta non veniva nessuno ad ascoltarti, e credo che le cose da allora non siano granché cambiate. Buonanotte Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

I quattro grandi di Versailles: Lloyd George, Orlando, Clemenceau, Wilson
PAOLO A. DOSSENA

In attesa del Carnevale, i premi della lotteria natalizia PRO LOCO,

Gli organizzatori della lotteria al bar Centrale. Sotto Roberto Madesani col vincitore

Nei supermercati panettoni e pandori hanno già lasciato il posto alle chiacchiere e, almeno per i più piccoli, la prossima festa in arrivo è il Carnevale. In tale occasione Comune, Pro Loco e Botteghe di Casalmaggiore rinnoveranno la loro cooperazione e porteranno nel capoluogo casalasco, come da consuetudine, i carri allegorici di Roncadello e Cicognara. L’appuntamento è per martedì 4 marzo.

È stato festeggiato, intanto, il vincitore del primo premio (una bicicletta a pedalata assistita) della lotteria natalizia indetta dai commercianti locali insieme all’amministrazione comunale e alla Pro Loco. Si tratta di Fabian Gennari di San Giovanni in Croce grazie al biglietto n° 12857. L’estrazione dei numeri vincenti si è svolta domenica presso il bar Centrale e l’esito dell’iniziativa è stato giudicato molto positivo: 10050 biglietti distribuiti, 118 commercianti aderenti e 54 premi. «Grazie a tutti per aver contribuito concretamente acquistando i biglietti - affermano gli organizzatori - ma anche mettendo in palio bellissimi premi. Abbiamo avuto una partecipazione notevole. Crediamo che i commercianti uniti siano una risorsa per la città e in questo caso l’abbiamo dimostrato». Questi gli altri numeri vincenti (fino al decimo): 2) 3038 (complementi bagno con rubinetteria), 3) 3146 (collana con pietre di giada), 4) 2451 (collana), 5) 3351 (asciugatrice), 6) 3977 (occhiali), 7) 14436 (piumino da uomo), 8) 616 (televisore 43”), 9) 12938 (coppa in maiolica artistica), 10) 7072 (bottiglia di vino). Va ricordato che circa il 50% degli utili della lotteria natalizia è a favore dell’associazione S. Vincenzo de’ Paoli nell’ambito del carrello solidale che, in collaborazione con Amurt Italia, è finalizzato alla distribuzione, ogni mercoledì presso la parrocchia di San Leonardo, di pacchi alimentari alle famiglie bisognose. Guido Moreschi

CASALMAGGIORE

URBANISTICA

Dopo il flash-mob, lunedì appuntamento a Cremona in Prefettura e Provincia per chiedere la tangenziale

Asolana tra inquinamento e sicurezza

Nei giorni feriali chi si trova a percorrere il tratto della strada Asolana che interseca il centro abitato di Casalmaggiore si deve rassegnare ad andare molto piano e magari arrivare tardi al lavoro. Anno dopo anno il traffico su questa arteria lombardo-emiliana è aumentato in modo considerevole con crescenti problemi di inquinamento, rumore e sicurezza e il recente tragico investimento alla rotatoria di via Roma che è costato la vita a Claudia Grimaldi ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica la pericolosità dell’Asolana riaccendendo la richiesta di una tangenziale. Proprio in memoria delle vittime di questo asse viario è stata organizzata per lunedì 20 gennaio, a Cremona, una manifestazione pubblica. L’appuntamento è alle 10 davanti al palazzo della Provincia e della Prefettura. Il ritrovo per i casa-

laschi interessati a partecipare è fissato alle 8.45 al parcheggio del supermercato Conad. L’iniziativa è stata promossa da un gruppo di cittadini, ed è ovviamente aperta a tutti. L’intenzione è quella di sensibilizzare le autorità sulla problematicità dell’Asolana nel capoluogo casalasco confidando nel sostegno degli amministratori locali. Intanto sabato scorso il gruppo

Laboratorio Comune ha allestito un flash mob pro-tangenziale nei pressi delle rotatorie di via Roma, del Conad e del Penny. “Se dovessimo individuare un progetto riguardante un’opera pubblica che a Casalmaggiore potrebbe raccogliere un plebiscitario e trasversale consenso - hanno scritto i membri di Laboratorio Comune sul loro bollettino “Testimoni oculari”

- non potremmo che citare la tangenziale”. Quattro i parametri che, secondo il gruppo guidato da Pierluigi Pasotto , contribuiscono a suscitare grandi aspettative attorno a quest’opera pubblica: il pericolo, la situazione ambientale, la salute pubblica e la viabilità complessiva. «A maggio 2024 - hanno proseguito i nostri interlocutori - l’assessore regionale Claudia Maria Terzi , in visita elettorale a Casalmaggiore, ha dichiarato che la tangenziale di Casalmaggiore è sì una priorità per la Regione, da prendere in considerazione però solo dopo le olimpiadi di Milano-Cortina del 2026». Laboratorio Comune ci ha anticipato che nei prossimi mesi saranno promosse nuove iniziative per coinvolgere la popolazione e stimolare gli enti locali in modo che per vedere aperto il cantiere dell’ultimo tratto della cosiddetta “gronda nord” non si debba attendere la chiusura dei giochi olimpici.

L’editoria cremonese a confronto tra passato e innovazione

Un mestiere sfidante e creativo, che deve mettere al centro l’onestà intellettuale nei confronti del lettore. Fare, essere giornalista, nel contesto dell’editoria locale: questo il tema della conviviale di lunedì 13 gennaio del RC Casalmaggiore Viadana Sabbioneta guidato da Mauro Acquaroni in interclub con il RC Piadena Oglio Chiese presieduto da Maurizio Turrini e il RC Casalmaggiore Oglio Po. A raccontare di un tema così attuale ci hanno pensato tre rappresentanti della stampa del territorio, Vanni Raineri (che del COP è anche presidente), direttore del settimanale Il Piccolo , e una lunga carriera di giornalista alle spalle, Michele Uggeri , titolare della Uggeri Pubblicità ed editore, e Simone Arrighi , da pochi mesi direttore responsabile di Cremona1, CremonaOggi, CremaOggi, OgliopoNews e CremonaSport. Tra gli ospiti l’assistente del governatore Domenico Maschi , la presidente Rotaract Valeria Goi e Carlo Corbinelli , presidente del RC Firenze Nord. Raineri ha ripercorso la storia della stampa locale da metà anni ’90 ad oggi, ricordando testate ormai scomparse come Cronaca Padana o La Vita Cattolica, la sopravvivenza di alcune radio locali che informano sui fatti “di casa nostra” come Radio Circuito 29, la nascita di nuovi modi di informare grazie al web, sempre più fruiti da lettori a caccia di notizie “veloci” e ormai pochissimo inclini a recarsi in edicola (esistono

ancora?) con un calo spaventoso delle vendite, anche a livello nazionale. «Per non parlare - ha aggiunto Raineri - della modifica culturale-tecnologica che stiamo già vivendo: con l’Intelligenza Artificiale, si può già fare un giornale… senza giornalisti». Certo, ad affossare il sistema ci si è messa anche la progressiva riduzione dei contributi pubblici diretti ai giornali: «La difficoltà a reperire le risorse per tenere in vita pubblicazioni e giornali è deprimente, ma ce la mettiamo tutta, perché facciamo un lavoro bellissimo, che dà soddisfazione: approfondire argomenti, verificare le fonti, dare notizie certe… è qualcosa che davvero ci piace», le considerazioni di Michele Uggeri. Tutto più facile (forse) se diventi fruibile sugli smartphone, ormai unica fonte di “briciole” di notizie: «Video e foto sono ormai imprescindibili per chi cerca informazioni, e per forza di cose bisogna adeguarsi a questa tendenza, e pure con la dovuta velocità,

A fianco Simone Arrighi, direttore responsabile della tv CR1 e dei siti CremonaOggi, CremaOggi, OglioPoNews e CremonaSport, e Michele Uggeri, titolare della Uggeri Pubblicità ed editore del Piccolo

perché i lettori vogliono gli aggiornamenti subito. Tutto è cambiato: dobbiamo adattarci a questo senza però perdere la natura di servizio che costituisce il vero giornalismo», ha spiegato Simone Arrighi, che con la voce ed il cuore di tutti ha citato il prezioso collaboratore e splendida persona che è stato Nazzareno Condina , di cui tutto il territorio piange la recente scomparsa. Insieme a lui è stato citato anche il grande giornalista de La Provincia Marco Bazzani ricordato da Letizia Frigerio nel suo intervento conclusivo (dopo le domande anche di Maurizio Turrini, di Acquaroni e di Massimo Mori ), con l’amara considerazione che, nonostante sia uno splendido mestiere, nessuna nuova leva vi si affacci, si proponga alle diverse redazioni presenti in zona: «Sì, c’è bisogno di giovani - hanno ribadito i relatori - e siamo a disposizione per accogliere proposte, insegnare come si fa, per trasmettere una passione: fatevi avanti».

ROTARY

IN AUDITORIUM

PRIMO PIANO Cer Casalasco-Viadanese: mercoledì la presentazione

Il 9 novembre è stata costituita la “Fondazione Cer Casalasco-Viadanese Ets” per la gestione della Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) che si sviluppa sul territorio sovracomunale di Casalmaggiore, Viadana, Commessaggio. I soci fondatori del-

la Cer sono 16 enti. Mercoledì 22 alle 21 all’Auditorium Santa Croce a Casalmaggiore verrà presentata l’iniziativa e i suoi benefici ambientali, economici e sociali. Ne parleranno il sindaco Filippo Bongiovanni, Damiano Chiarini e Giuseppe Dasti.

Lunedì è stata presentata a Roma la corsa a tappe. Il 22 maggio arrivo a Viadana da Casalbellotto e Roncadello

VANNI RAINERI

La notizia circolava ormai da tempo, anche se la consegna del silenzio impediva di ufficializzarla fino alla presentazione ufficiale. Parliamo della tappa del prossimo Giro d’Italia che vedrà il suo arrivo a Viadana, un importante risultato favorito dalla partecipazione degli sponsor locali (ottenere una tappa del Giro è economicamente impegnativo). La presentazione della corsa rosa avvenuta lunedì presso l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma ha dunque svelato il percorso della 12ª tappa, che il 22 maggio porterà la corsa a tappe più importate d’Italia (la seconda nel mondo dopo il Tour de France) nel territorio dell’Oglio Po.

La tappa sarà lunga 172 km e partirà da Modena. Sarà ovviamente una frazione riservata ai velocisti, data la natura pianeggiante della seconda parte, mentre verso metà tappa i ciclisti transiteranno per i 5 castelli matildici del Reggiano, toccando i 664 metri di altitudine in località Felina. Si tratterà di una lunga volata tutta nell’Oglio Po, in quanto Viadana verrà già attraversata una trentina di km prima dell’arrivo. Il torpedone rosa arriverà infatti in città dal ponte sul Po, proveniente da Sorbolo e Brescello, quindi si dirigerà in via Convento, in viale Europa

L’Oglio Po in vetrina grazie al Giro d’Italia

(cioé la Castelnovese) e poi in viale Lombardia, di fianco alla ditta Sadepan. Successivamente la zona Fenilrosso e la Gronda Nord, attraverso cui verrà raggiunta Sabbioneta. Da qui ci si dirigerà verso la rotonda sulla Sabbionetana che consentirà di tagliare fuori l’abitato di Vicomoscano. Il territorio del Comune di Casalmaggiore verrà attraversato in località Casalbellotto e quindi

Roncadello. Qui potrà già iniziare la volata, che si concluderà, dopo aver attraversato le frazioni viadanesi di Cicognara e Cogozzo, nel già attraversato viale Lombardia davanti alla Sadepan. Anche quest’anno il Giro d’Italia partirà dall’estero, nello specifico da Durazzo, in Albania. Dopo tre giorni sulle strade dei Balcani, ci sarà il trasferimento in Italia. L’arrivo è

previsto a Roma (in omaggio al Giubileo) il 1° giugno. Tra le curiosità, i 30 km di sterrato a conclusione della tappa a Siena (arrivo in piazza del Campo) sulle celebri strade bianche delle crete senesi, quindi altri 8 km di sterrato sul Colle delle Finestre che sarà la Cima Coppi (il punto più alto toccato dal Giro), mentre la Montagna Pantani sarà il Passo del Mortirolo.

TORRE DE’ PICENARDI
“Call for artists”: al Soms mostre di artisti locali

La Soms (Società Operaia di Mutuo Soccorso) di Torre de’ Picenardi ha lanciato ieri le esposizioni dell’iniziativa “Call for Artists”, un evento dedicato alla valorizzazione di fotografi e artisti locali. L’obiettivo è offrire una vetrina per promuovere i loro talenti in un contesto culturale e di comunità.

Il programma, che si estenderà da gennaio a giugno 2025, prevede una serie di mostre personali che avranno luogo a Torre de’ Picenardi. Ognuno dei dieci artisti avrà la possibilità di esporre le proprie opere per un periodo di due settimane, durante il quale il pubblico potrà ammirare i lavori dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18, oppure su prenotazione durante il fine settimana.

“Call for Artists” si inserisce all’interno del programma di promozione artistica della Soms, che da anni si impegna a sostenere la cultura e i talenti emergenti del territorio. L’iniziativa rappresenta una piattaforma allo stesso tempo tradizionale e innovativa per creativi, dando loro la possibilità di incontrare il pubblico, avviare un dialogo con la comunità e presentare le proprie opere in un ambiente culturale accessibile.

Questo il programma delle esposizioni: da ieri all’1 febbraio: Andrea Bianchini – "Fotografare la felicità"; dall’8 al 22 febbraio: Giovanni Sartori (Pittura); dall’1 al 15 marzo: Gheorghi Pentchev (Fotografia); dal 5 al 19 aprile: Domenico Martinelli e Giovanni Ragazzi (Disegno e Pittura); dal 3 al 17 maggio: Alessandra Comaroli e Serena Superti (Collage e Disegno); dal 24 maggio al 7 giugno: Ivana Cremaschini e Renato (Pittura); dal 14 al 28 giugno: Mauro Maffezzoni (Fotografia).

Quanto all’esposizione inaugurata ieri, la mostra firmata da Bianchini è un viaggio fotografico che abbraccia un decennio (2015-2024) e tre diverse aree geografiche: Albania, Messico e Brasile. Il progetto nasce dal desiderio di trasformare il ricordo in memoria attiva, immortalando i momenti di svago e di animazione vissuti con le comunità locali, accanto a ritratti di adulti che hanno offerto ospitalità e testimonianze preziose. L'esposizione è un omaggio alle missioni zaccariane di volontariato.

Casa, permessi di costruire Le abitazioni aumentano

Nel terzo trimestre 2024, sulla base delle autorizzazioni riguardanti il comparto residenziale, si stima un aumento congiunturale sia del numero di abitazioni (+2,2%) sia della superficie utile abitabile (+2,4%), al netto dei fattori stagionali. L’edilizia non residenziale registra un calo del 6,3 % rispetto al trimestre precedente.

NUOVE ABITAZIONI E NUOVI FABBRICATI

Nel terzo trimestre dell’anno, la stima del numero di abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, è pari a 13.710 unità; la superficie utile abitabile, è di

circa 1,17 milioni di metri quadrati, mentre quella non residenziale si attesta poco al di sopra dei 2,56 milioni di metri quadrati.

I NUMERI

Nel trimestre in esame, il settore residenziale mostra un incremento sia del numero di abitazioni (+0,2%) sia della superficie utile abitabile (+1,3%), rispetto al terzo trimestre 2023.

NON RESIDENZIALI

La superficie dei fabbricati non residenziali, nel penultimo trimestre dell’anno, cresce del 10,2 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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IL COMMENTO DELL’ISTAT

«Nel terzo trimestre dell’annospiega l’Istat -, il settore residenziale registra, in termini congiunturali, un incremento che permette di recuperare solo in parte la flessione del trimestre precedente. Un andamento opposto, rispetto al secondo trimestre, caratterizza il settore non residenziale, in calo dopo un secondo trimestre positivo. Confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, il terzo trimestre 2024 evidenzia una crescita tendenziale di tutti i comparti dell’edilizia, particolarmente consistente per il settore non residenziale».

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Sempre più spesso sentiamo parlare di sprechi, risparmio ed efficienza energetica ma cosa si intende realmente per serramenti a risparmio energetico? Partiamo dal presupposto che un infisso moderno deve avere un elevata capacità termoisolante, ovvero riuscire ad imprigionare quanto più calore possibile evitando di disperderlo. Gli infissi a risparmio energetico grazie alle loro caratteristiche tecniche sono il miglior modo per avviare un percorso di rinnovamento dell’abitazione e migliorare l’isolamento termico della casa. Por te e finestre sono le cause principali di fenomeni di dispersione termica degli ambienti. Prodotti qualitativamente scarsi, o infissi vecchi e usurati agevolano tale fenomeno facendo gonfiare non poco la nostra bolletta, in quanto i sistemi di riscaldamento/ raffreddamento devono continuamente immettere aria calda/fredda senza la possibilità di arrestarsi.

COME SCEGLIERE GLI INFISSI?

Innanzitutto bisogna valutare insieme ai professionisti a cui vi affidate quali infissi rientrano secondo normativa, per usufruire dell’eco bonus. Questo perché i vecchi infissi e serramenti non devono superare i valori di trasmittanza termica finale e il requisito tassativo per accedere all’agevolazione è quello di raggiungere la massima classe energetica, ovvero la più alta o comunque indurre un salto energetico di almeno due classi rispetto a quella attuale. Dopo aver fatto le verifiche di cui sopra dobbiamo concentrarci sull’investimento che vogliamo fare. Gli infissi sono elementi di casa che non si cambiano molto frequentemente, un buon infisso deve essere di qualità per garantire longevità ed efficienza nel tempo.

I VANTAGGI

Gli infissi realizzati con i migliori materiali isolanti, garantiscono un rispar-

mio energetico sempre elevato, soddisfano tutti i requisiti di legge sulla termocoibentazione ed evitano gravose dispersioni di calore. Le capacità di termo isolamento variano da materiale a materiale e da modello a modello, anche se i migliori serramenti sono quelli realizzati con materiali che per loro natura hanno già proprietà isolanti, come il legno, il PVC e anche la combo alluminio/legno.

INFISSI IN PVC

Come accennato sopra, se valutiamo la natura e la composizione stessa dei materiali possiamo già avere un’idea chiara di quali materiali possono rendere meglio di altri in termini di isolamento del calore. Come ben sappiamo il PVC ha scarse capacità in termini di conduzione e questo significa per contro ottime capacità di

Geometra Guerini Arrigo PIANENGO (CR) - Via San Bernardino da Siena,

Gli infissi alleati per il risparmio energetico Quali scegliere?

isolamento termico. Ad oggi gli infissi in PVC sono tra i prodotti più venduti per lo straordinario rapporto qualità/prezzo. Resistono allo smog e agli agenti atmosferici, non vengono attaccati da elementi corrosivi, garantiscono un isolamento termico e anche acustico di alto livello. Possono essere la soluzione ideale per budget ridotti e ambienti non troppo ampi.

INFISSI IN LEGNO

Sono la prima alternativa agli infissi in PVC. Necessitano di un po’ di budget in più ma garantiscono un’efficienza termica di grandissimo valore. Il legno naturale è un isolante prezioso, la sua superfice adeguatamente trattata rende questa soluzione tra le migliori sul mercato.

INFISSI IN ALLUMINIO E LEGNO

Questa tipologia di infissi si posiziona su una fascia di mercato più alta rispetto ai precedenti. Possiamo considerarli come una soluzione per chi vuole il massimo con un budget non limitato. I serramenti in legno e alluminio sono l’unione perfetta tra design e resistenza. Porte e finestre di gran stile grazie all’utilizzo dell’alluminio, ma con la resistenza e la tenacia del legno vivo. Sono il miglior investimento per la nostra casa, hanno una longevità elevatissima che mantiene l’efficienza per decenni, permettendo di godere del giusto calore d’inverno e del fresco gradevole d’estate. Nessuna dispersione, l’isolamento termico sarà perfetto e di questo ne gioverà anche la bolletta.

L’open day rappresenta un'ottima occasione di incontro per vedere la scuola, visitare gli spazi e conoscere il corpo docente e, in alcuni casi, confrontarsi anche le famiglie e gli studenti iscritti. Se sfruttate nel modo giusto, queste giornate aperte permettono di capire molte cose di una scuola. Quindi, come sfruttare al meglio questi open day? Ecco dieci consigli utili per tornare a casa con le risposte giuste.

1. Non aspettare l'ultimo minuto. Scegliere una scuola è un passo importante per la famiglia, ma soprattutto per il bambino: fare ricerche sul web, contattare le scuole e prendere parte agli open day richiede tempo e per questo è impor tante organizzarsi e visitare le scuole anche con un anno di anticipo. Non ridursi all'ultimo minuto significa non rischiare di doversi accontentare per mancanza di tempo o di informazioni.

2. Informarsi prima. Prima di andare a un open day, è importante raccogliere informazioni sulla scuola: il sito istituzionale, i canali social e i portali ufficiali sull'educazione sono luoghi in cui è possibile reperire informazioni utili per arrivare preparati e ottenere risposte alle proprie domande.

3. Osservare attentamente. Queste giornate, da sole, non sono sufficienti per poter prendere una decisione consapevole e informata, infatti, è necessario visitare due o più scuole per poter fare un confronto. Quando si va a un open day, ricordarsi del fatto che si tratta di una giornata studiata ad hoc permette di fare subito alcune considerazioni importanti: se la scuola si presenta in modo disorganizzato, probabilmente lo è sempre.

4. Domandare sempre. Gli Open Day sono giornate pensate appositamente per creare momenti di condivisione con le famiglie e pertanto prevedono spazi dedicati alle domande. Informarsi prima permette di arrivare preparati, ma quali sono le domande giuste da fare? In realtà non esistono domande giuste o sbagliate, ciò che è importante è chiarire prima quali sono i propri bisogni, le proprie aspettative e le proprie priorità: se cercate una scuola capace di offrire opportunità future, chiedere cosa stanno facendo gli ex studenti è la domanda giusta da porre.

Open day e iscrizioni: 10 consigli per una decisione consapevole

5. Coinvolgere i ragazzi. Quando si parla di scuola primaria e secondaria, la scelta spetta ancora ai genitori, ma è comunque importante portare con sé il proprio ragazzo o la propria ragazza per vedere come reagisce al nuovo ambiente, osservarne le reazioni e mettere alla prova i futuri insegnanti: come si comportano? Sono le persone con cui vostro figlio passerà del tempo, le loro reazioni sono un aspetto di cui tenere conto.

6. Le esperienze dirette. Alcune scuole decidono di coinvolgere genitori e studenti per condividere la propria esperienza con le famiglie che ancora stanno scegliendo. È importante sfruttare queste occasioni per chiedere e farsi raccontare come funziona la scuola, come si sono trovati, il rapporto con gli inse-

tutto quello che desiderate e che solo una famiglia o uno studente iscritto può raccontarvi.

7. Studiate il corpo docente e lo staff. Sono le persone con cui dovrete interagire e che per molto tempo rappresenteranno delle figure di riferimento. Oltre alla passione con cui si presentano e parlano del proprio lavoro, è importante vedere come si rapportano ai ragazzi.

8. Ascoltate con attenzione. Durante queste giornate si creano molte occasioni per ascoltare quello che viene detto: commenti e conversazioni spontanee possono a volte dare risposte a domande a cui non avevate pensato e fornire spunti per eventuali domande più specifiche.

Stanga - Istituto Tecnico Agrario a Cremona

9. Le comunicazioni dopo l'open day. Durante l'open day la scuola si mette a completa disposizione delle famiglie, ma è sempre così? Un aspetto che pochi considerano riguarda anche i momenti immediatamente successivi: come prosegue la comunicazione con la scuola? Quanto è facile mettersi in contatto con il personale? Sono previste iniziative ulteriori?

10. Scegliete con la pancia. Anche la pancia a volte merita di essere ascoltata: il famoso primo impatto a volte permette di capire una situazione prima ancora del tempo. Qual è l'atmosfera della scuola? Si respira un clima sereno, accogliente o teso? Qual è la sensazione con cui siete usciti? Dare retta alle sensazioni a caldo, a volte aiuta a prendere la giusta decisione.

Produzioni e trasformazioni

Con questa scelta acquisirai delle competenze che riguardano l’agro-zootecnia, divenendo esperto della produzione di materie prime alimentari e di trasformazione dei prodotti. Studierai in maniera approfondita le coltivazioni erbacee ed arboree e apprenderai tutto ciò che riguarda l’allevamento zootecnico. Nuove tecnologie, sistemi di controllo e biotecnologie non mancheranno nel tuo percorso!

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Gestione dell’ambiente e territorio

La seconda articolazione ti fornirà solide basi per poter dirigere aziende agrarie e di allevamenti, con particolare attenzione alla gestione aziendale ed alla normativa che tutela l’ambiente. Argomenti quali le bioenergie e la sostenibilità saranno fulcro del corso. Ed ancora… progettazione e manutenzione di aree verdi, tecniche di produzione floro-vivaistica. Visita il sito dell’istituto per scoprirne di più! istitutostanga.edu.it

Giornata libera di Orientamento presso l’Azienda Abbadia, a Bettenesco, sabato 1 febbraio 2025 dalle ore 9.30 alle 12.00

gnanti,

Sono 33 gli ospedali lombardi che oggi nel corso di una cerimonia a Palazzo Pirelli a Milano, hanno ricevuto il 'Bollino Azzurro' dalla Fondazione Onda Ets. Un attestato che individua i centri virtuosi per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche. Complessivamente, a livello nazionale, sono 156 le strutture che hanno ottenuto questo riconoscimento.

L’Ospedale di Cremona è una fra le strutture ospedaliere italiane che l'altro ieri, giovedì 16 gennaio, hanno ricevuto il Bollino Azzurro.

FONDAZIONE ONDA: 33 OSPEDALI LOMBARDI PREMIATI PER LA QUALITÀ SERVIZI IN URO-ANDROLOGIA

Bollino azzurro per l’Urologia di Cremona

Si tratta di un riconoscimento che valorizza l’impegno dell’èquipe di urologia diretta da Fabrizio Verweij

Antinfluenzale, record Lombardia:

2 milioni di dosi somministrate

In Lombardia è stata superata la soglia record dei 2 milioni di cittadini vaccinati contro il virus influenzale. In particolare al 13 gennaio sono 2.000.184 i vaccinati, 133.900 in più rispetto allo scorso anno.

Un traguardo raggiunto che testimonia l’impegno congiunto delle istituzioni sanitarie, dei medici di famiglia, dei pediatri, delle farmacie e di tutti i professionisti coinvolti nella campagna vaccinale, nonché la consapevolezza dei cittadini sull’importanza della prevenzione.

“Un risultato importante - ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolasoma non possiamo abbassare la guardia. Il picco influenzale non è ancora stato raggiunto, e vaccinarsi resta il modo più efficace per proteggere sé stessi e i propri cari, soprattutto le persone più fragili. Invitiamo chi non l’ha ancora fatto a cogliere questa opportunità per tutelare la propria salute e contribuire a ridurre l’impatto sul sistema sanitario. Ringrazio tutti gli operatori che hanno fatto e stanno facendo un ottimo lavoro". La campagna vaccinale gratuita di Regione Lombardia prosegue, con dosi disponibili per tutte le fasce della popolazione e particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili come anziani, bambini e persone con patologie croniche. I cittadini possono effettuare la vaccinazione presso i centri vaccinali delle ASST, gli ambulatori dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e nelle farmacie aderenti

nella prevenzione, diagnosi, cura delle patologie uroandrologiche. L’iniziativa, promossa per il secondo

anno consecutivo da Fondazione Onda, ha messo al centro dell’attenzione il tumore della prostata e

le complicanze funzionali post-chirurgiche.

RICONOSCIMENTO

A TUTTO IL TEAM MULTIDISCIPLINARE

«Il Bollino Azzurro è un risultato che premia la prestazione quantitativa e qualitativa della nostra struttura, riconoscendo uno standard qualificato nella gestione del tumore della prostata» spiega Verweij (direttore Urologia di Asst Cremona). «Sono particolarmente soddisfatto e condivido la gratificazione con i colleghi oncologi, radioterapisti,

radiologi, anatomopatologi che hanno contribuito alla creazione di un team multidisciplinare il cui lavoro è stato la base per poter ottenere questo riconoscimento. Si tratta di un primo passo verso una riqualificazione specialistica con la moderna consapevolezza che non esiste più un approccio individualistico (singolo specialista) alla patologia oncologica. Il Bollino Azzurro all’Ospedale di Cremona costituisce una motivazione a pensare e progettare ulteriori miglioramenti dell’offerta clinica».

Azioni di comunità a contrasto del gioco d’azzardo patologico

Prevenire la ludopatia attraverso un gioco di ruolo: l’innovativa proposta è nata dalla collaborazione tra i giovani dell’associazione Auser “Un Po di Giochi” attivi a Dosolo da due anni e l’Azienda Speciale Consortile “Oglio Po” che, in partnership col Consorzio Casalasco Servizi Sociali, promuove il progetto "Giochi di Comunità" finanziato dal Piano Gap di Ats Val Padana. “Si tratta di un’iniziativa - spiegano Andrea Lupatelli e Mattia Lannunziata di Auser “Un Po di Giochi” - nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul tema del gioco d’azzardo e della ludopatia, promuovendo al contempo il valore del gioco sano come strumento di socializzazione, aggregazione e inclusività. Il nostro gruppo crede fermamente che il gioco possa essere un ponte che unisce le persone, stimola la creatività e offre opportunità di confronto e crescita.”

Dall’ideazione si è poi passati alla realizzazione vera e propria del gioco di ruolo Guardie & Ladri che è stata affidata a Officina Meningi. Fondamentale è stato il confronto tra gli sviluppatori del gioco e il team di professionisti che nell’Ambito Casalasco Viadanese si occupano di prevenzione al gioco d’azzardo patologico: le meccaniche scelte in questo

gioco di ruolo, infatti, permetteranno ad adolescenti e giovani di vivere le forti emozioni che provano coloro che sono affetti da dipendenza da gioco d’azzardo.

In pratica in questo gioco di ruolo i partecipanti vestiranno i panni di ladri degli anni Trenta e si immergeranno nel mondo della sfida e del rischio per tentare, a suon di carte da poker, il Grande Colpo, sperimentando in un contesto di fantasia da film Crime l’eccitazione dell'azzardo, il desiderio di "osare" di più e l’assenza di controllo. “Rispetto ad altri giochi di ruolo che utilizzano i dadi, il più famoso e conosciuto è senz’altro Dungeons & Dragons, - precisano spie -

Promosso da Auser "Un Po di Giochi” di Dosolo e realizzato da Officina Meningi grazie al finanziamento del Piano Gap-Ats Val Padana nell’ambito del progetto "Giochi di Comunità". Presentato in anteprima al concorso nazionale Play4change con varie sessioni di gioco per adolescenti e giovani

gano Andrea Lupatelli e Mattia Lannunziata di Auser “Un Po di Giochi” - qui abbiamo inserito le carte da cui dipenderà il Successo o il Fallimento della Banda di Ladri.”

Guardie & Ladri è stato presentato in anteprima al concorso nazionale Play4change e da metà gennaio 2025 verrà messo a disposizione dell’Ambito Casalasco Viadanese: i giovani di Auser “Un Po di GIochi” organizzeranno numerose sessioni di gioco (ciascuna per un massimo di 5 giocatori) presso luoghi di aggregazione come biblioteche, oratori, gruppi sportivi... Il progetto “Giochi di comunità” prevede numerose altre azioni sul territorio: attività di

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informazione e comunicazione con il coinvolgimento dei gestori e di A ssociazioni a tutela dei Consumatori, Azioni no slot- Sportelli “Family friendly”, A zioni di Formazione – “Antenne di territorio”, Azioni di comunicazione sociale coi giovani delle 3 webradio del territorio. L’ente promotore è l’Azienda Speciale Consortile “Oglio Po” in partnership con: Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Fondazione Arca Cms e Arca Formazione, Auser Dosolo, Asst Mantova - Serd Viadana, Asst Cremona - Serd Casalmaggiore, Centro Servizi Volontariato Lombardia Sud, New Tabor Odv, Micromacchina-comunicare la società Aps.

CAMPAGNA GRATUITA REGIONALE

Questa volta parliamo de… “VICTOR NOIR”

Due sono i luoghi che non mi stancherei mai di passeggiare a Parigi: il Louvre e il PèreLachaise. Luoghi pieni d’arte e di storie: oggi voglio ricordarne una del famoso cimitero, quella di Victor Noir (nom de plume, Yvan Salmon infatti suonava meno bene, sapeva troppo di pesce). Victor è un giovane giornalista (dell’allora sinistra) che viene inviato dal proprio direttore a chiedere ragione al focoso Pierre Napoleone (dell’allora destra), cugino dell’Imperatore Napoleone III, per suoi articoli molto offensivi. Ne nasce una discussione, mai del tutto chiarita, Napoleone spara e uccide il giovane Victor e la questione diventa tutta politica, il popolo (sinistra) contro l’impero (destra). Napoleone viene assolto da comprensivi giudici (dunque Biden può vantare illustri precedenti quando si tratta di parenti), ma l’impero ha i giorni contati. E il povero Victor? Caduto finalmente l’impero può essere celebrato il suo eroismo e dopo ventuno anni i suoi resti vengono portati al cimitero più prestigioso, il Pére-Lachaise e Jules Dalou, scultore nemico ma meno fortunato di Rodin, realizza il suo realistico monumento funebre, molto (troppo?) accurato nei dettagli, con una sospetta protuberanza all’altezza del pube (rigor mortis?).

Sta di fatto che nasce una leggenda: le giovani donne in cerca di marito potranno coronare il loro sogno se baceranno sulle labbra il bel Victor. Probabilmente, però, molte di loro in un eccesso di entusiasmo, si saranno spinte oltre, se, proprio in quella zona lì, il bronzo appare lucente, evidentemente abraso da mille e mille carezze voluttuose. Sarebbe davvero interessante chiedere a qualcuna di queste carezzatrici se… ne Vale(va)lapena.

MOSTRA MUSICA

“Impressioni ad acquerello” da oggi pomeriggio all’Adafa Rassegna pianistica al Castello Visconteo di Pandino

La nuova stagione espositiva dell’Adafa si apre oggi alle 17.30 con l’inaugurazione della personale di Aldo Barlassina, fra i più noti e apprezzati acquerellisti milanesi. L’esposizione, intitolata “Impressioni ad acquerello”, può essere visitata gratuitamente (in via Palestro 32 a Cremona) da martedì a domenica dalle 17 alle 19 fino al 30 gennaio.

MOSTRA

L’associazione Informamusica, in collaborazione con il comune di Pandino, propone la “Rassegna pianistica” presso il Castello Visconteo, per un fine settimana all’insegna della musica. Stasera alle 21 si esibisce Riccardo Dolci (pianoforte), mentre domani alle 15.30 sono protagonisti gli allievi delle classi di pianoforte dell’Istituto musicale Folcioni.

“Botticino per Cremona” valorizza il lavoro effettuato dagli allievi della Scuola Regionale

Vent’anni di restauri al Museo Ala Ponzone

FEDERICO PANI

Fino al 5 maggio è possibile visitare al Museo Civico Ala Ponzone di Cremona i frutti della collaborazione del Museo con la Scuola Regionale di Valorizzazione dei Beni Culturali di Botticino, che prende nome dal celebre marmo delle cave bresciane. La scuola, che un tempo affacciava proprio su quelle cave, ha oggi la sua sede nel Milano Innovation Distric. La mostra, dal titolo “Botticino per Cremona, venti anni di restauri (2004-2024)”, valorizza il lavoro degli allievi della scuola: manutenzione, riordino e restauro. Si aggiunga che la maggior parte delle opere non solo non era esposta al pubblico – era stoccata nei depositi del Museo – ma giaceva in uno stato di conservazione “problematico”. Ad accogliere i visitatori si trova, imponente, il dipinto “L’Immacolata” di Sigismondo Benini, opera che dovette subire una mutilazione per adattarsi alla sagoma di una pala: ora, invece, la si può apprezzare nella sua interezza, anche perché “la striscia perimetrale – si legge nella presentazione – non venne eliminata ed è stata rinvenuta nei depositi”. È un’occasione per ammirarla, prima che l’opera torni – conclusa la mostra – nei laboratori della Scuola Botticino per il completamento del restauro. Dal Medioevo alla contempora-

Stradivarifestival riparte a febbraio con Uri Caine

Meglio non “dare dell’insetto a un ragno”: se mai arrivasse a capirlo potrebbe offendersi, giacché il ramo evolutivo degli insetti, detti “esapodi”, cioè organismi con sei zampe (ragni, scorpioni e affini ne hanno otto), si è differenziato anticamente nella famiglia degli ar tropodi, di cui fanno parte anche gli aracnidi: 550 milioni di anni fa. Per la cronaca, 120 milioni di anni prima che i nostri remotissimi antenati cominciassero a differenziarsi dai pesci. Parlare di insetti significa

neità, la mostra si struttura in due gallerie e in un ambiente di passaggio dove si possono ammirare i restauri di manufatti artistici molto diversi tra loro: lapidi, iscrizioni, bassorilievi e affreschi stuccati medioevali, tardo medioevali e

La programmazione musicale del Museo del Violino presenta nel 2025 importanti novità. Se per i primi 10 anni il focus è stato Stradivarifestival, la rassegna dedicata al violino concentrata in autunno, a partire da

rinascimentali, formelle lignee e tele dipinte, dal XIV al XX secolo, una pregiata serie di mobili, compresi “stipi (mobili domestici che contenevano indumenti o provviste, ndr) in legno con intarsi in avorio e osso”. Compaiono altresì dei vestiti ottocenteschi di rappresentanza, risalenti al periodo della dominazione austriaca del Lombardo-Veneto. Tra gli oggetti più curiosi compare una draisina, antica bicicletta senza pedali ideata da Drais von Sauerbronn (17851851), da cui prese il nome. Come si legge nella didascalia, in seguito a degli incidenti verificatisi, la loro circolazione venne ridotta e persino vietata la notte. L’esemplare presente era stato fabbricato a Cremona, probabilmente in modo abusivo, cioè senza l’autorizzazione dell’imperialregio governo del Lombardo-Veneto.

quest’anno l'Auditorium Arvedi, la cui straordinaria acustica lo rende di per se uno strumento musicale, propone una vera e propria stagione di musica da camera sviluppata lungo tutto l'anno, che affianca le tante ed apprez-

La Stagione di musica del Teatro Ponchielli viene inaugurata domani sera alle 20.30 dalla Filarmonica della Scala, istituzione fondata da Claudio Abbado nel 1982, che per l’occasione sarà diretta dal maestro Lorenzo Viotti, tra i direttori più interssanti e ricercati del panorama internazionale. Una serata evento imperdibile con più di 100 musicisti sul palcoscenico, che faranno ascoltare una delle pagine più commoventi del compositore austriaco Gustav Mahler, la Sinfonia n. 6 detta “Tragica” (1903-1904)

zate audizioni degli strumenti della collezione. Si parte sabato 8 febbraio alle ore 21 con “Bach... and forth” e Uri Caine esibirsi al pianoforte con le musiche di Bach, Mozart, Beethoven, Verdi, Mahler e Paul Simon.

Alla scoperta degli insetti con Casiraghi

parlare della classe di viventi che dà il contributo maggiore alla biodiversità sul pianeta: circa l’80% di tutte le specie terrestri. Altro che pianeta delle scimmie, siamo sul pianeta degli insetti. Maurizio Casiraghi, zoologo e appassionato di insetti sin dalla tenera età, ha realizzato un saggio dal tono colloquiale, eppure ricchissimo di informazioni e curiosità: “Vite formidabili. Alla scoperta degli insetti”

(il Mulino). L’osservatorio offerto dal mondo degli insetti è un formidabile spaccato sull’azione dell’evoluzione e sui suoi esiti diversissimi: ci sono insetti pericolosi o innocui, fitofagi o carnivori, solitari o cooperativi, mimetici o dai colori sgargianti (di solito, i più velenosi). Ci sono degli insetti che sembrano usciti da un incubo: un gruppo di vespe depone le uova all’interno di altri insetti, spesso

bruchi, che vengono poi divorati dall’interno (la storia ispirò gli sceneggiatori di “Alien” di Ridley Scott). Ma c’è anche la straordinaria astuzia evolutiva degli ecosistemi: la stessa che ha portato i fiori a produrre il nettare, inutile alle piante se non per attirare gli insetti, renderli vettori del polline, e fecondare così altri fiori. In copertina campeggia una bella illustrazione di Giulia Ghisleni.

...PER MAURO ACQUARONI
Stagione al via con la “Tragica” MUSICA
CONSIGLI
di Federico Pani

Appuntamento

Reduci dal successo del loro spettacolo “Atti unici” che ha visto il Teatro Filodrammatici riempirsi di appassionati, la Compagnia di improvvisazione teatrale “TraAttori” torna in città con un nuovo spettacolo. “L’Uno”, questo il nome del format, sarà una lotta a colpi di improvvisazione, dove sette attori della compagnia si sfideranno tra loro per essere incoronati come... l’uno. A condurre la gara, due presentatori imprevedibili, corruttibili, istrionici che non mancheranno di creare difficoltà ai prodi concorrenti. Come sempre, sarà il pubblico in sala a fornire gli spunti per le improvvisazioni e giudicare chi sia meritevole di diventare l’uno e chi è destinato all’oblio. La colonna sonora di ogni sfida sarà affidata al maestro Gianni Azzali, da anni al fianco dei TraAttori sul palco.

Torna lunedì al Filo l’improvvisazione

Il suo accompagnamento improvvisato affonda le radici nel jazz e aggiunge-

Speriamo che le nuove generazioni facciano meglio dei nostri politici

Accendi la televisione, leggi i giornali, ascolti le dichiarazioni e poi, specie a distanza di tempo, osservi i comportamenti, le decisioni: una Babele politica totale, dove si può sentire e vedere tutto e il contrario di tutto. Sempre, ovviamente, nel nome della coerenza, mantra da spacciare a piene mani a chi ti ha votato per placare la sua ansia da disorientamento. Infatti, oggi orientarsi è un’impresa quasi impossibile: convinti e sto-

rà profondità e spessore ad ogni scena. Uno spettacolo leggero, brioso, di-

rici democratici che offrono comprensione e vicinanza a terroristi storici conclamati e a dittature sanguinarie rimanendo indifferenti al diritto alla libertà e all’indipendenza di tutte le nazioni, seguaci storici di teorie e dottrine assolutistiche che si ergono a campioni della democrazia e pretendono di spiegarti come garantirla nel futuro, impenitenti anti-italiani, nemici del tricolore, che ogni giorno sfruttano senza vergogna simboli della nostra identità italica… e via di questo passo. Tutti concordi nell’accusare l’Unione Europea dei mali passati, presenti e futuri che ci affliggono perché un ne-

vertente e spiazzante. Del resto, abbracciare l’inatteso è parte fondante della

mico esterno fa sempre comodo. Ma lassù, a Strasburgo e Bruxelles, chi ha mandato i nostri rappresentanti? E con quali risultati, a parte qualche miope battaglia di retroguardia a conservazione degli interessi dei soliti noti? I numeri ci dicono però che, in ogni campo, i nostri Paesi cugini sono migliori di noi e ci chiedono solamente di metterci al loro passo. In questa realtà politica che disorienta il corpo votante del Paese, diventa imperativo rifuggire e combattere questo “sincretismo democratico”, pernicioso ed asfittico che finisce per soffocare la democrazia, che invece è civile e

disciplina dell’improvvisazione teatrale. Gli attori non sanno cosa aspettarsi, perché non c’è un testo o una sceneggiatura. Solo un ascolto attento, accettazione e collaborazione. Un modo sorprendente di fare teatro. A lottare per il titolo de “L’Uno” si esibiranno Ivette Gaidolfi, Luca Favero, Paolo Strona, Paolo Gogni, Elia Orsi, Cesare Lazzarini e Stefano Guereschi, questi ultimi già insegnanti dei corsi di improvvisazione teatrale che i TraAttori tengono ogni settimana presso la Società Filodrammatica Cremonese. A condurre la serata sono Leonardo Cagnolati e Marcello Savi. L’appuntamento è per lunedì 20 gennaio alle ore 21 per regalarsi una esperienza a teatro nuova e letteralmente irripetibile. I biglietti sono già in vendita sul sito www.traattori.it (al costo di 12 euro).

lettereilpiccolo@gmail.com

civico confronto tra idee diverse e definite, come una informe melassa omnicomprensiva maleodorante (di dittatura), stagnante e antiprogressista che sta inghiottendo la politica italiana. Sarà un compito difficile, difficilissimo, visto il desolante panorama dei politici nostrani ed internazionali. Speriamo che le nuove generazioni sappiano fare meglio di noi: a ben vedere gli esempi a cui guardare e riferirsi non mancano, basterebbe proporli in alternativa al vuoto di inutili frivolezze che gli ultimi trent’anni sono riusciti a produrre. Senza vergogna. Anselmo Gusperti

“Semi per il futuro” proiettato martedì al Cinema Filo

Un documentario senza scopi di lucro, adatto a chiunque abbia interesse per la vita e per la natura dell’essere umano. È “Semi per il futuro”, della durata di 72 minuti, realizzato da Susana Tavares con la regia di Filippo Barbieri, che sarà proposto con ingresso gratuito martedì 21 gennaio alle ore 18 al Cinema Teatro Filo. “Semi per il futuro”, evento organizzato dagli “Amici della Pedagogia Waldorf Emil Malt” (Associazione di promozione sociale Ets Cremona), esplora “l’affascinante mondo di Rudolf Steiner”. Infatti, getta una nuova luce sulle idee e il lavoro di Steiner, considerato da alcuni come un visionario, da altri “l’ultimo filosofo” e da tanti ancora sconosciuto o incompreso. Nato in Austria nel 1861, Steiner ha lasciato all’umanità intuizioni e conoscenze inestimabili, alcune delle quali sono già alla base di iniziative in diversi ambiti. Un artista, un pedagogo, un antropologo, un uomo estremamente colto, profondo e misterioso che ha gettato preziosi semi in molte direzioni, tanti di questi ancora da germogliare. Partendo dalla realtà Ticinese, “Semi per il futuro” percorre brevemente la vita e gli ideali di Steiner, per poi approfondire le idee che sono alla base della medicina antroposofica, della socioterapia, dell’agricoltura biodinamica e principalmente della pedagogia Waldorf, un metodo educativo che Steiner stesso auspicava potesse essere accessibile a tutta l’umanità.

PUNTO DI VISTA
LETTERE & OPINIONI

» calcio serie b

Anche a Frosinone i grigiorossi hanno confermato la loro efficacia in trasferta, ma è ora di invertire la rotta anche nei turni casalinghi, già da oggi con il Cosenza

Cremo, devi espugnare lo Zini stanando i lupi

Riconquistare lo Zini. Dopo la bella e convincente vittoria di Frosinone, la Cremonese punta ora a tornare a gioire subito anche tra le mura amiche, dove ad attenderla ci saranno due impegni consecutivi: oggi con il Cosenza e domenica prossima contro il Modena. Sono solo 13, sui 30 complessivi, i punti maturati dai grigiorossi nelle gare casalinghe dove spesso tensioni e paure hanno preso il sopravvento, riservando cocenti delusioni ai tifosi. Gli stessi che non erano presenti allo Stirpe, essendo una trasferta vietata… ma sicuramente è solo casualità. L’obiettivo di mister Stroppa e dei suoi è sicuramente quello di tornare a festeggiare davanti alla Sud a fine partita, già oggi contro il Cosenza guidato dall’ex Alvini. I lupi calabresi non vincono da novembre (ultimo successo a Brescia) e stanno cercando di combattere a denti stretti per rimanere in corsa per una salvezza resa ancora difficile dalla penalizzazione di quattro punti inflitta durante la stagione. Nonostante il divario in classifica, infatti, le sta tistiche evidenziano come il Cosenza abbia perso solo una gara in più della Cremonese e che abbia numeri comunque da tenere ben in considerazione. A distrarre ci saranno, come logico, le tante voci di

C lassifica (22ª giornata)

Padova 58

L.R. Vicenza 50

Feralpisalò 42

Atalanta Under 23 37

Alcione Milano 35

Trento 34

Renate 34

Novara 32

AlbinoLeffe 32

Lumezzane 31

Vir tus Verona 27

Arzignano 27

Giana Erminio 24

Lecco 24

Pergolettese 24

Pro Vercelli 23

Triestina (-1) 19

Pro Patria 18

Caldiero Terme 16

Union Clodiense 11

mercato. Nelle ultime ore è trapelato il possibile arrivo di Lapadula dal Cagliari, del quale piace anche l’esterno Azzi (al posto di Quagliata, girato in prestito al Catanzaro). Probabile che cambi qualcosa in attacco, alla luce del bottino sin qui deludente di tutte le bocche da fuoco. Anche De Luca, in questo senso potrebbe essere in uscita così come Zanima cchia e Sernicola (assente oggi per infortunio). Cambio di portieri: Jungdal è passato ai belgi del Wes terlo, al suo posto è arrivato Giacomo Drago dal Südtirol, entrambi con la formula del prestito.

R isultati 21 ª giornata

Brescia-Sampdoria 1-1, Cesena-Cittadella 0-0, Cosenza-Mantova 2-2, Frosinone-Cremonese 0-3, PalermoModena 2-0, Pisa-Carrarese 2-1, Reggiana-Bari 0-0, Salernitana-Sassuolo 1-2, Spezia-Juve Stabia 1-1, Südtirol-Catanzaro 1-1.

Bari-Brescia (h 17.15), CarrareseSpezia (19-01 h 17.15), CatanzaroPisa (19-01 h 15), Cittadella-Mantova, Cremonese-Cosenza, Modena-Frosinone, Palermo-Juve Stabia (19-01 h 15), Salernitana-Reggiana, Sampdoria-Cesena (ieri sera), Sassuolo-Südtirol (19-01 h 15). 22 ª giornata (18-01 h 15)

Cosenza (-4) 18 Salernitana 18

PRIMAVERA 1 - Archiviata la netta sconfitta di Cagliari (3-0), i grigiorossi ospitano oggi alle 11 al Soldi la Lazio.

Dopo il successo con la Clodiense, cerca il bis domani contro l’AlbinoLeffe

La Pergolettese è una squadra di carattere

Non è vero che tutte le vittorie sono uguali. Quelle ottenute negli scontri diretti valgono oggettivamente di più. E grazie a un gran gol di Careccia, con una bordata da fuori area sotto la traversa dopo soli 4 minuti, la Pergolettese ha portato a casa tre punti di grande impor tanza contro la Clodiense. Un successo meritato e difeso con i denti e con grande determinazione, dopo che al 35’ (in pieno controllo della gara) una ingenuità di Stante (che si è

beccato due turni di squalifica) ha costretta i gialloblu a giocare per ben 63 minuti in inferiorità numerica. Fino a quel momento era stata la Pergolettese ad aver le migliori occasioni ancora con

Careccia che ha calciato alto da ottima posizione e con Parker la cui girata dal dischetto è stata deviata fortuitamente in angolo. La Clodiense ha tentato una reazione dopo il gol subìto, ma il suo peso offensivo è risultato troppo debole per impensierire la retroguardia cremasca. In attesa di rinforzi in attacco, la squadra di Curioni proverà a mantenersi fuori dalla zona playout vincendo domani alle 15 al Voltini contro la temibile AlbinoLeffe.

LE PAROLE DI STROPPA

«Pensiamo una partita alla volta, domani dobbiamo affrontarla come se fosse una finale. Non deve essere un pensiero esasperato, ma serve la voglia di portare a casa qualsiasi episodio per vincere la partita. Ora ci concentriamo sul Cosenza, poi penseremo alla prossima. Collocolo ancora sulla fascia? Di fronte ad una prestazione del genere… Già prima le cose più belle da mez zala le faceva sulla fascia, ha capacità organiche di motore e gamba che in serie B non ci sono e lì semplifica tutto quello che fa».

Il Crema ospita lunedì il Vigasio per il sorpasso

Il Crema fa centro sia in campo, sia in società. Dopo l’importante vittoria con il Fanfulla (3-1 con doppietta del solito Akammadu) e il prezioso pareggio di Castellanza (1-1), la squadra di Vullo ospita con fiducia lunedì alle 14.30 il Vigasio per il sorpasso. E in società c’è stato l’ingresso con il 10% di investitori finlandesi. Classifica (22ª giornata): Ospitaletto 50; Desenzano 44; Folgore Caratese 42; Pro Palazzolo, Varesina 38; Sant’Angelo, Casatese 35; Pro Sesto 32; Chievo, Breno 30; Sangiuliano 27; Club Milano 26; Castellanzese, Vigasio 23; Crema , Magenta 22; Sondrio 21; Fanfulla 19; Ciliverghe, Arconatese 16.

di matteo saviotti

Ecco i consigli per la 21ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).

Portieri - Sommer , scelta semplice, quasi scontata. Caprile , appena arrivato dal Napoli, ma già titolare, vuole mettersi in mostra. Sava , una novità delle ultime settimane, si è preso la porta dell’Udinese e non vuole lasciarla.

Dife nsori - Delprato , nonostante i due 5,5 di fila, rimane un difensore da bonus. De Vrij , perno centrale della difesa nerazzurra, partita da buon voto. Marusic , sembra aver trovato continuità, da sufficienza anche lui. Centrocampisti - Ferguson , tornato al gol,

deve farsi notare se vuole rimanere al centro delle rotazioni di Italiano. Felici , uscito quasi dal nulla, ma già 3 assist in 8 partite a voto, contro il Lecce merita una possibilità. Anguissa , momento di forma strepitosa, un cer tezza.

Attaccanti - Lucca , uno dei migliori bomber di provincia, 2 gol nelle ultime 3 giocate, non vuole abbassare la media. Bonny , poco da dire, si deve sbloccare. Kean , dopo due giornate a secco è pronto a tornare protagonista. Possibili sorprese - Karamoh , giocatore difficile da prevedere, può indirizzare la partita con una giocata. Fadera , il nome più esotico della lista, ma rimane una certezza per i fantallenatori. Mbangula , con Vlahovic non al top può trovare minuti e occasioni importanti nel big-match con il Milan.

SERIE D
SERIE C
L’esultanza al gol di Ceccherini a Frosinone (foto Us Cremonese)

» BASKET SERIE A

Trasferta proibitiva per i biancoblu, che devono dimenticare la delusione per il ko casalingo con Venezia. La speranza è che la Virtus accusi le fatiche di Eurolega

La Vanoli non ha nulla da perdere a Bologna

I NUMERI

12

le sconfitte dei biancoblu nel girone d’andata

1

sola vittoria al PalaRadi ottenuta contro Varese

10

i punti realizzati da Zampini con Venezia

9

i punti dalla Vanoli nel terzo quarto

La Vanoli è subito tornata alla dura realtà di questa stagione. All’exploit di Trento non ha fatto seguito l’affermazione contro la Reyer Venezia, che ha sfruttato al meglio la poca consistenza sotto canestro dei biancoblu. Eppure la squadra di Brotto ha approcciato molto bene il match, accumulando un buon vantaggio, ma quando Venezia ha alzato il livello difensivo, grazie alla maggiore fisicità, la Vanoli è andata in grande difficoltà e con soli 9 punti realizzati nel terzo quar to, è sprofondata a -16. Malgrado la sconfitta, Brotto prova a consolarsi con la reazione della squadra, che trascinata da Willis e dal miglior Zampini della stagione, è risalita addirittura a -1 ed ha sprecato un facile contropiede del possibile vantaggio. Ma

quando si affrontano squadre di talento, al minimo errore si viene subito puniti e malgrado un incredibile parziale di 15-0, la Vanoli è uscita dal campo con l’ennesima sconfitta stagionale al PalaRadi. Per fortuna anche le dirette concorrenti hanno perso, ma non si può sempre sperare nelle disgrazie altrui. E purtroppo il calendario

JuVi-Vigevano mette in palio punti d’oro

Settimana infelice per la Ferraroni JuVi Cremona, che incassa due sconfitte consecutive in pochi giorni, sia pure contro avversarie di grande prestigio. Sabato sera a Bologna la Fortitudo si è imposta nettamente 89-77 grazie allo strapotere sotto i tabelloni (52-24 a rimbalzo). La JuVi aveva anche iniziato bene, prendendo perfino il comando del match, grazie anche a un buon rendimento nel tiro da tre, ma la Fortitudo ha ricucito fino al 51 pari e poi se ne è andata a vincere in scioltezza controllando le battute finali del match. Percorso simile nella sfida infraset-

timanale con Cantù al PalaRadi.

Pure questa volta la JuVi è partita bene, martellando il canestro da tre con buon rendimento e accumulando un buon vantaggio, ma Cantù ha recuperato il gap e piano piano ha scavato il divario fino a vincere con un secco 72-

81, nonostante i tentativi finali di rientro degli oroamaranto. È stata una Gara maschia, in cui la fisicità di Cantù si è fatta sentire e sono fioccati anche i falli antisportivi. Non sono bastati i 16 punti di Brown e i 15 di Massone (nella foto) . Ora la squadra di Bechi deve cercare il riscatto, perché servono punti altrimenti la classifica potrebbe iniziare a farsi preoccupante. L’occasione arriva domani alle 18 con la sfida sentitissima contro l’Elachem Vigevano, un derby sempre caldissimo e che stavolta varrà anche di più. Alexandro Everet

Risultati 15 ª giornata

Brescia-Trento 83-77, Milano-Reggio Emilia 108-106, Tortona-Scafati 99-94, Trapani-Sassari 88-68, Trieste-Pistoia 80-75, Vanoli CremonaVenezia 78-86, Varese-Treviso 9289, Virtus Bologna-Napoli 86-75.

16 ª giornata (19-12)

Brescia-Tortona, Napoli-Sassari, Pistoia-Varese, Reggio Emilia-Trieste, Scafati-Trapani, Trento-Treviso, Venezia-Milano, Virtus BolognaVanoli (20-01 h 20).

propone per lunedì sera la trasferta a Bologna contro la Virtus, sulla carta proibitiva. « È una par tita che si presenta da sola contro una squadra che ha un roster profondissimo. Cercheremo di limitare il loro attacco, mentre offensivamente dovremo fare una partita arrembante. La prima cosa che i miei giocatori devono fare è avere

C lassifica (21ª giornata)

Rimini 34 Udine 32 Cantù 32 Cividale 28 Urania Milano 26 Verona 24 Rieti 24 Fortitudo Bologna 24

24

22 Pesaro 22 Torino 18 Orzinuovi 18

Brindisi 18

Livorno 14

JuVi Cremona 14

Vigevano 14

Cento 12

Nardò 12

Piacenza 6

libertà sia in attacco, sia in fase difensiva. A Bologna dovremo fare una partita perfetta, sperando che la Virtus accusi la fatica per gli impegni in Eurolega. Giochiamo per ultimi, ma non dobbiamo farci condizionare dagli altri risultati, cercando di vincere il più possibile. Rispetto per tutti, paura di nessuno», ha detto ieri coach Brotto.

La Logiman è in salute e stasera chiede strada alla Fulgor Fidenza

La Logiman Crema è in salute. Lo si è visto anche al cospetto della capolista Sae Scientifica Legnano, che si è imposta non senza fatica per 68-58. E la conferma è arrivata mercoledì a Piacenza, dove la squadra di Sacco ha colto il primo successo esterno contro la Bakery (80-69 con 22 punti di Murri), rilanciando le chance di salvezza. Ma stasera alle 21 al PalaBertecchi serve un altro guizzo contro la Fulgor Fidenza. CLASSIFICA (21ª giornata): Legnano 38; Treviglio 32; San Vendemiano, Faenza 28; Omegna 26; Capo d’Orlando 24; Mestre, Costa Imola, Casale Monferrato, Vicenza, Fidenza 22; Virtus Imola, Lumezzane, Agrigento 20; Desio 18; Piacenza 16; Crema 12; Saronno, Fiorenzuola 10; Ragusa 6.

FABIO VARESI
SERIE B
Zampini è stato molto positivo contro Venezia (foto Passamonti)

» volley serie a2

La sconfitta casalinga contro il Como è costata la panchina a Zanelli, sostituito da Mazzola. Prosegue il momento positivo di Offanengo, mentre la Vbc tentenna

L’Esperia cerca la scossa con un nuovo coach

Settimana ricca di novità per il volley cremonese di A2. Partiamo da Offanengo che ha ottenuto una vittoria di carattere e qualità contro l’Olbia fra le mura amiche: dopo aver perso il primo set, le cremasche hanno tirato fuori il meglio rimontando e vincendo secondo e terzo set, per poi aggiudicarsi in volata un combattutissimo quarto parziale. Ottimo il servizio con 10 ace, bene Elisa Bole determinante nella parte centrale del match. Oggi Offanengo sarà impegnata nella tana della capolista Futura Giovani Busto Arsizio. La Vbc Casalmaggiore, invece, ha incassato una pesante sconfitta a Costa Volpino (0-3). Ha giocato davvero maluccio nei primi due set, poi si è risvegliata nel terzo, ma troppo tardi per riaprire il match e Costa Volpino ha chiuso in bellezza, nonostante i soliti 21 punti di Montano. Per il riscatto appuntamento stasera alle 21 al PalaRadi per la sfida con San Giovanni in Marignano. La grande protagonista della settimana è però stata l’Esperia Cremona. Al PalaRadi non è andata bene: contro Como le gialloblu hanno vinto il primo set. ma poi

Risultati 15ª giornata

GIRONE A

Brescia-Macerata 1-3

Costa Volpino- Vbc 3-0

Imola-Pisa 0-3

Messina-Mondovì 3-1

S. Giovanni-Lecco 3-0

GIRONE B

Altino-Concorezzo 3-1

E speria -Como 2-3

Offane ngo -Olbia 3-1

Padova-Busto Arsizio 3-2

Trento-Melendugno 1-3

hanno perso il secondo e anche un terzo set giocato malissimo, ripresa con la vittoria del quarto e

sconfitta al tie-break nonostante i 16 punti della Taborelli. La notizia importante è però arrivata dopo la

Quatto italiani in campo in mattinata a Melbourne

MELBOURNE - Sabato mattina azzurro agli Australian Open. Sono quattro gli italiani approdati al terzo turno e tutti scendono in campo oggi per centrare gli ottavi del primo slam dell’anno. Il favorito Jannik Sinner, dopo essersi sbarazzato di Schoolkate, affronta alle ore 9 l’americano Giron. Cinque

ore prima è sceso in campo Lorenzo Sonego, che dopo l’impresa con il talento Fonseca, sfida l’ungherese Marozsan. Tra Sonego e Sinner, a giocare è Lorenzo Musetti (ore 7) con il pericoloso americano Shelton. Tra le donne, Jasmine Paolini deve vedersela alle ore 9 con la pericolosa ucraina Svitolina.

2 piscine completamente ristru urate, una grande ed una per i bambini piccoli

1 vasca idromassaggio

2 campi da calcio in erba 4 campi da tennis, di cui

3 in erba sinte ca ed illumin

2 campi da bocce illumin

1 campo polivalente illuminato

1 campo da beach illuminato vasta area verde per i bagnan vasta area verde con giochi per bambini bar con ampio po cato

nuova area fitness

Classifiche

GIRONE A: San Giovanni 40; Messina 36; Macerata 33; Brescia 25; Costa Volpino 23; Pisa 19; Imola 17; Vbc 14; Lecco 13; Mondovì 5.

ATLETICA LEGGERA

Appuntamento regionale indoor a Casalmaggiore

GIRONE B: Busto A. 34; Trento 32; Melendugno 30; Offanengo 27; Esperia 24; Padova 22; Olbia 20; Como 19; Concorezzo 9; Altino 5. Cresce l’attesa per l’appuntamento regionale indoor a Casalmaggiore, in programma questo fine settimana. Sono ben 502 gli atleti iscritti provenienti dal Nord Italia, che si sfideranno oggi pomeriggio e nell’intera giornata di domani. Si parte con il Campionato Regionale Assoluto maschile e femminile nel getto del peso, mentre domani saranno in gara i Cadetti (sempre nel peso) e le altre categorie giovanili impegnate nella riunione regionale nei 60 piani e 60 a ostacoli. È iscritto anche un atleta Fispes (paratleta) dell’Interflumina. Intanto, l’Atletica Interflumina Casalmaggiore sta definendo il programma per i 50 anni di costituzione della società (1975-2025), che come rivela il presidente Carlo Stassano, è già fitto di appuntamenti.

partita. La società ha ritenuto che fosse giunto il momento di dare una scossa e ha optato per l’esonero di coach Marco Zanelli, non soddisfatta evidentemente del rendimento attuale delle gialloblu. Al suo posto arriva Enrico Mazzola, allenatore esperto con un ricco curriculum fra serie A1 e A2 (fra le altre ha allenato Brescia e Monza). Farà il suo esordio oggi alle 17 al PalaRadi contro il fanalino di coda Altino senza l’opposto Sofia Felappi, che ha rescisso il contratto. 16ª giornata: Vbc CasalmaggioreSan Giovanni in Merignano (18-01 h 21), Esperia-Altino, Busto Arsizio-Offanengo (18-01 h 17).

Dominik Paris sfiora il podio nel SuperG di Wengen

WENGEM - Vittoria a sorpresa nel SuperG sulla celebre pista del Lauberhorn dello svizzero Franjo Von Allmen (23 anni), al primo successo in Coppa del Mondo. Solo settimo il dominatore del circo bianco, l’elvetico Marco Odermatt. Bene gli italiani: 5º Dominik Paris a soli 5 centesimi dal podio

e 6º Mattia Casse. Oggi alle 12.30 si replica in discesa libera, mentre domani mattina spazio agli slalomisti. Le donne, invece, sono impegnate oggi alle 11 nella libera di Cortina con Brignone e Goggia tra le favorite, mentre domani alle 11 sulla pista delle Tofane è in programma un SuperG.

PROMO 2025

EVERET
L’esultanza delle ragazze di Offanengo (foto Matteo Benelli)
Il nuovo allenatore Enrico Mazzola mentre si presenta all’Esperia
SCI ALPINO TENNIS

» bocce: il caso

L’obiettivo primario è evitare il commissariamento dopo le dimissioni di Ronda. Salvo colpi di scena, il nuovo delegato dovrebbe essere il cremasco Vannucchi

Il Comitato di Cremona prova a mettere ordine

Un inizio 2025 complicato per lo sport cremonese a livello dirigenziale: polemiche e commissariamento nell’atletica, difficoltà nel ciclismo e molte incertezze nelle bocce. Dal primo gennaio la delegazione provinciale della Fib è scoperta, senza delegato dopo le dimissioni rassegnate da Gabriele Ronda e senza segretario in quanto Francesco Serena ha cessato l’incarico. Momento cruciale per le bocce cremonesi e cremasche, quindi, con l’obiettivo primario di avere un governo stabile al più presto possibile per evitare il commissariamento.

Lo scenario che va deline-

CANOTTAGGIO

andosi è quello di ricercare una figura in grado di garantire la conduzione dell’attività sul territorio della nostra provincia e sembra che sia stata trovata: il nuovo delegato provinciale, salvo colpi di scena all’ultima ora, sarà il responsabile cremasco Antonio Vannucchi. L’incarico fiduciario dalla Fib Lombardia dovrebbe avvenire dopo la Consulta Regionale in programma il 22 gennaio. Nei giorni seguenti Vannucchi potrebbe incontrare le società bocciofile. Frattanto, nonostante le difficoltà, ha preso il via l’attività agonistica con il trofeo Paolo Severgnini organizzato dalla bocciofila Oratorio Pianengo con la collaborazione

delle società del territorio cremasco. Finale sabato 1° febbraio presso il bocciodromo di Capergnanica.

BOCCIODROMO DI CREMA

L’impianto di via Indipendenza è stato dichiarato inagibile dopo la grandinata che ha danneggiato la copertura e causato il crollo di par te della controsoffittatura. Dal 25 luglio 2023 (giorno di chiusura) i lavori di ristrutturazione che erano in corso non sono stati più ripresi e di conseguenza l’attività invernale cremasca è rimasta praticamente ferma. In questi giorni sono in corso delle verifiche in vista del ripristino del bocciodromo di cui il Comune è proprietario dell’immobile. Ad oggi

si deve sostituire il tetto (rifatto qualche mese prima), il riscaldamento, il banco del bar, verificare l’impianto elettrico, valutare la situazione delle sei corsie di gioco e fare due campi all’esterno. La situazione è in capo alla Fib che ha in gestione la struttura per quindici anni; sull’argomento abbiamo interpellato il neo presidente regionale Sergio Ripamonti: «La Federazione crede for temente nella riapertura e nel rilancio dell’attività boccistica all’interno del bocciodromo, una struttura strategica non solo per il territorio cremasco, ma complessivamente per tutta l’attività federale. In tal senso nell’ultimo Consiglio

Federale è stato stanziato un ulteriore contributo per riprendere i lavori di ripristino dell’impianto. Avuta l’autorizzazione da parte del Comune di Crema, attendiamo che i lavori abbiamo pertanto inizio tempestivamente e che il bocciodromo torni fruibile al più presto». CIRCUITO PRESTIGE

Domani in programma la prima delle sei tappe di questa manifestazione nazionale. Si disputa il 29° Trofeo Metaurense (comitato Pesaro Urbino) dove il Flora sarà presente con Luca Domaneschi, Alessandro Massarini, Alessandro Minoia e Letizia Mombelli. Tutti e quattro i boys rivieraschi saranno impegnati già questo pomeriggio a Colli al Metauro nella gara Nazionale di tiro di precisione.

Il cremonese ha ricevuto l’onorificenza insieme ai protagonisti del remo azzurro alle ultime Olimpiadi di Parigi

A Giacomo Gentili il diploma di Ufficiale della Repubblica

Nel corso della giornata d’apertura del primo raduno federale valutativo del 2025, presso il Centro Tecnico di Preparazione Olimpica di Piediluco, l’high performance and spor t director Rossano Galtarossa e il consigliere federale Michelangelo Crispi hanno consegnato i diplomi di Ufficiale della Repubblica, con la firma del presidente Sergio Mattarella, agli azzurri componenti gli equipaggi capaci di raggiungere i primi quattro

posti alle Olimpiadi di Parigi 2024. Un’Olimpiade che ha regalato all’Italremo due splendidi argenti firmati dal 4 di coppia di Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Giacomo Gentili (al centro nella foto) e dal doppio pesi leggeri di Stefano Oppo, Gabriel Soares) e il quarto posto del 4 senza di Matteo Lodo, Giovanni Abagnale, Giuseppe Vicino e Nicholas Kohl. In finale, per la prima volta nella storia del canottaggio azzurro

anche l’otto femminile con Giorgia Pelacchi, Linda De Filippis, Alice Gnatta, Aisha Rocek, Alice Codato, Silvia Terrazzi, Elisa Mondelli, Veronica Bumbaca e il timoniere Emanuele Capponi. A Piediluco, in occasione della riunione di inizio lavori del nuovo dt Antonio Colamonici è avvenuta l’informale consegna. Insieme agli olimpionici presenti, anche Stefania Buttignon che ha ricevuto il diploma di partecipazione ai Giochi di Parigi.

a Brescia

Sabato scorso a Brescia, si è svolta la seconda manifestazione provinciale riservata alla categoria Esordienti B. Impegnati nella prima gara del 2025 i giovani atleti della Canottieri Baldesio, accompagnati dal tecnico Stefano Fedeli, si sono contraddistinti per gli eccellenti risultati in tutte le specialità, sulla distanza dei 50 metri. Gabriel Badiello è risultato primo nel raggruppamento sia nei 50 stile libero con il tempo di 32”7 che nei 50 delfino in 37”7. Beatrice Barbotta ha primeggiato tra i 2016 nei 50 sl col tempo di 39”3 ed è giunta seconda nei 50 rana in 54”4. Ethan Fedeli primo tra i 2015 nei 50 delfino in 41”3 e quarto nei 50 sl in 38”3, mentre Marta Galli è giunta quarta nei 50 stile tra i 2015 in 40”8. Protagonisti Giulio Pampolini, Denis Dolciroli, Sofia Essakhi, Sofia Pastore, Raffaele Damaskin e Alessandro Corbari, molti dei quali si sono piazzati nei primi dieci nelle rispettive categorie.

ACQUE GELIDE

Soddisfazioni per la Baldesio anche ai Mondiali di nuoto in acque gelide, in corso a Molveno, dove Walter D’Angelo ha conquistato due ori nei 50 rana e nei 50 farfalla Master 6 e Alessandro Corsini il bronzo nei 50 dorso Master 55.

Bene la Baldesio in vasca
NUOTO
MASSIMO MALFATTO
Antonio Vannucchi
Sergio Ripamonti

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