PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 2 • nº 4 • SABATO 27 gennaio 2018
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
Da un’inchiesta emerge che gli italiani sono i più insoddisfatti al mondo: ben 4 su 10
Articolo a pagina 7
gli studenti bocciano l’universita’ scuola
fatemi capire... In Cina sono state clonate per la prima volta due scimmie e presto, si annuncia non nascondendo i timori di una simile svolta, toccherà al genere umano. Alcuni esperti hanno pronosticato che anche il primo uomo clonato nascerà in Oriente. Speriamo non in Corea del Nord.
il viaggio della memoria ad auschwitz
Vanni
Articolo a pagina 9
e l e z i o n i
Alle pagine 4-5
attilio fontana: «ascoltero’ l’intero territorio lombardo»
s e n a t o
Articolo a pagina 6
dalla legge un freno alle telefonate selvagge calcio
t r e
v i t t i m e
VOLLEY
pagina 23
INIZIANO GLI INCONTRI PER LA FUSIONE DI QUATTRO COMUNI
Articolo a pagina 13
elezioni del ’48 in esclusiva giorgio galli Alle pagine 10-11
pagina 24
Pomì, sfida decisiva per puntare ancora alla zona playoff
CA S ALA S CO
LA SFIDA TRA DC E PCI
c r e m o n a - m i l a n o
Articolo a pagina 3
la tragedia sul treno dei pendolari
Attilio Tesser torna oggi ad Avellino per stupire ancora
s t o r i a
s u l l a
Inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale
mercoledì L’almanacco del 2017 In distribuzione un’edizione speciale di 24 pagine, tutte a colori, sui fatti più importanti accaduti lo scorso anno a Cremona.
basket
pagina 25
Vanoli, serata da leoni domani contro Cantù
lA quartiere 1
CRONACA
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Incontro con la Polizia Postale sul corretto uso della rete
L’Oratorio S. Ambrogio in collaborazione con il Comitato del Quartiere 1 e la Polizia Postale, organizza, per venerdì 2 febbraio alle ore 17,30 presso la sala polivalente della Parrocchia di S. Ambrogio in via S. Francesco d’Assisi 5, un incontro aper-
to a tutti i genitori sul tema: “Uso dei media e degli strumenti tecnologici nel mondo dei ragazzi. Pericoli ed insidie della rete”. L’incontro sarà gestito e curato dagli Agenti della Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cremona.
CRONACA NERA• Tre morti e 50 feriti sul treno partito da Cremona giovedì mattina e deragliato a Pioltello
«Mamma, aiuto, cosa devo fare?»
N E L QUARTIERE Z AI S T
UCCIDE MOGLIE E BIMBO DI 3 ANNI A COLPI DI MANNAIA
di Enrico Galletti La morte all’alba, giovedì, sul treno dei pendolari. Sul convoglio partito alle 5:32 da Cremona e diretto a Milano. All’origine del deragliamento un buco nel tratto di Pioltello, alle porte di Milano. 23 centimetri scoperti su quella rotaia che veniva battuta ogni giorno, a più riprese, ininterrottamente. Ancora e ancora. E il pezzo di ricambio, la “pezza” per quella giuntura rotta era lì, pronta per mettere definitivamente a nuovo quel tratto di ferrovia. Il tratto della tragedia. L’ora del terrore scocca alle 6:57. Chi è a bordo comincia a sentire il treno tremare. Tanto che a parlare, in quegli attimi concitati, c’è anche una telefonata, quella di una vittima, Alessandra Giuseppina Pirri, 39 anni, originaria di Capralba, in provincia di Crema, che negli attimi di terrore che hanno preceduto la strage ha impugnato il cellulare e ha telefonato a casa. «Mamma, il treno è deragliato. Cosa devo fare?». Dall’altro capo, la mamma e il papà, Antonino e Laura Pirri, sconvolti. Su quel treno hanno perso la loro figlia. E la stessa, tragica, sconcertante sorte è toccata ad altre due donne, Ida Milanesi, 61 anni, e Pierangela Tadini, 51. Il treno che è uscito dai binari era molto frequentato. Qualcuno lo
L’ingresso dell’abitazione di via Fatebenefratelli 1/A
prendeva per andare al lavoro, ma a bordo c’erano anche tanti universitari. Era il regionale 10452. A staccarsi sono stati il secondo e il terzo vagone. Questo si è accartocciato nel giro di pochi
secondi. A bordo, in molti sono rimasti incastrati fra le lamiere. Il bilancio è disastroso. Tre morti e almeno cinquanta feriti. A strappare i passeggeri dalla morte è stato il minuzioso lavoro svolto
dai Vigili del Fuoco e dagli uomini della Protezione Civile, che si sono buttati tra le lamiere per salvare il salvabile. Quando l’ora della tragedia, però, era già scoccata. All’alba.
La follia dopo un litigio. Sarebbe questo il motivo che avrebbe spinto Wu Yongqin, 50enne cinese, a compiere un duplice omicidio poco dopo le 10 di mercoledì nei confronti della moglie Chen Aizhu, 46 anni, e di Wen Jun Ye, il bimbo di tre anni a cui la donna faceva da baby sitter mentre i genitori lavoravano (nel mercatone “Hao Mei” di via Giuseppina). La strage fra le mura di casa, al terzo piano di una palazzina Aler in via Fatebenefratelli, nel quartiere Zaist. Il 50enne ha massacrato la moglie e il bimbo con una mannaia (il piccolo è morto dopo il trasporto in ospedale). Wu Yongqin aveva problemi psicologici, in passato tentò di farla finita lanciandosi nel vuoto dal balcone. Ma non ci riuscì. Quel gesto, però, aveva lasciato il segno.
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Cronaca di Vanni Raineri
m ovi men to 5 stelle
si accende la polemica: perche’ burgazzi incontra gli studenti? La consigliera comunale Manfredi e i candidati regionali Balestreri, Degli Angeli, Sari e Zana del M5S hanno attaccato il consigliere e candidato Pd Luca Burgazzi per un incontro con gli studenti. Questo l’estratto del testo: “... Burgazzi... ha deciso che il suo trampolino di lancio nella professione di docente doveva essere in un Liceo cremonese... per dispensare conoscenze ai neo elettori diciottenni su come si debba votare alle prossime elezioni del 4 marzo... Luca Burgazzi è nel contempo candidato alle stesse elezioni per le quali vuol dispensare consigli, per il Pd. Se dunque si volesse applicare la par condicio, allora tutti coloro che si presentano candidati alle prossime elezioni regionali e nazionali, dovrebbero avere la stessa possibilità di avvicinare e farsi conoscere dai diciottenni cremonesi. Riteniamo sia inaccettabile che un Candidato del Pd organizzi un evento, anche al di fuori della struttura scolastica, passando l’invito attraverso i rappresentanti di classe. I Presidi delle scuole dovrebbero prendere provvedimenti. L’educazione politica nella scuola deve essere condotta al di sopra delle parti».
udc - noi c on l ’italia
«vogliamo rappresentare l’anima cattolica del centro-destra» «L’obiettivo che l’Udc si pone con il progetto “Udc–Noi con l’Italia” è principalmente quello di rappresentare l’anima cattolica nel centrodestra. Facendo parte del Partito Popolare Europeo, che è un’area politica e culturale di centrodestra, la nostra scelta di campo è stata quella in cui si ritrovano altre forze che hanno come riferimento il Ppe. Inoltre, l’aver inserito nel simbolo lo scudo crociato testimonia quell’insieme di valori che da troppo tempo la politica ha messo in disparte. La nostra è una sfida politica e culturale che si svolgerà a tutti i livelli compreso quello regionale. – commenta il Segretario Provinciale dell’Udc Giuseppe Trespidi –. Le nostre proposte su famiglia, lavoro e qualità della vita tendono a rendere strutturali interventi che negli ultimi tempi o non ci sono stati oppure sono stati solo degli spot... Siamo in un periodo storico dove ci si trova a fare i conti con gli effetti devastanti del relativismo nelle relazioni e nell’affettività. L’auspicio è che si torni presto a ragionare insieme sui “falsi miti di progresso”, a svegliarci dal sonno in cui questi falsi miti vogliono portare tutti noi».
Dopo Giorgio Gori, candidato per il centrosinistra, sentiamo quello che stando ai sondaggi è il principale avversario del sindaco di Bergamo, anzi viene dato in vantaggio di alcuni punti. E’ Attilio Fontana, leghista varesino proprio come Roberto Maroni che è stato chiamato a sostituire alla guida del centrodestra. Anche con lei parto con una domanda fatta al suo avversario Gori la scorsa settimana. Cremona, come altre province del sud, si sente poco considerata dalla Regione. Nell’area di Casalmaggiore poi la drammatica chiusura prolungata del ponte sul Po si somma a una linea ferroviaria (la Parma-Brescia) a dir poco carente. Perché dovremmo puntare su di lei che viene dalla parte opposta della Lombardia? «Perché per me l’unica appartenenza territoriale che prevarrebbe, se diventassi presidente della Regione, sarebbe quella lombarda: sono candidato a governare tutta la Regione, non solo una parte e intendo farlo con lo stesso metodo che sto attuando in campagna elettorale, quello dell’ascolto di tutto il territorio lombardo e della condivisione con tutto il territorio lombardo». Lei è stato proiettato in extremis in una campagna elettorale che doveva essere di Maroni. E’ stato complicato mettere in piedi la macchina organizzativa? Ed è vero che il suo staff è fatto interamente da volontari? «Il mio staff è composto di volontari appassionati di politica, di buon governo e, soprattutto della loro regione, che conoscono bene. Attivare una macchina organizzativa è sempre complesso, in questo caso forse qualche difficoltà ulteriore la crea il breve tempo a disposizione, ma abbiamo la fortuna di poter portare alle persone che incontriamo i grandi risultati, reali, di cinque anni di lavoro della Giunta Maroni: non a caso intendiamo proseguire in continuità con il tanto già realizzato». Gli elettori lombardi si sono espressi per l’autonomia, ma poi è calato il silenzio sulla trattativa con Roma. A che punto siamo, e come intende portarla avanti? «L’autonomia è uno dei punti principali del nostro programma di governo. Intendiamo concludere l’iter in tempi brevi, per poter gestire il prima possibile le nuove competenze,
COMUNE DI CREMONA Settore Centrale Unica Acquisti
AVVISO ESITO DI GARA
- Oggetto dell’appalto: “istruttoria pubblica per l’individuazione di un partner per la co-progettazione finalizzata alla realizzazione del progetto territoriale aderente al sistema SPRAR nel territorio dell’ambito sociale di Cremona 2017/2019” CIG: 7038787EC5 - Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Cremona, P. Comune 8, Cremona - Procedura: aperta - Criterio: requisiti tecnici, proposta progettuale e ribasso offerto - Aggiudicazione: Determina n. 2310 del 12/12/2017 - Numero di offerte ricevute: 1 - Numero di offerte escluse: 0 - Aggiudicata a A.T.I.: NAZARETH Soc. Coop. Sociale SENTIERO Soc. Coop. Sociale - SERVIZI PER L’ACCOGLIENZA Soc. Coop. Sociale. - Valore stimato: € 3.837.108,19= (IVA esclusa) - Importo di aggiudicazione: € 3.835.189,63= (IVA esclusa) - Responsabile Unico del Procedimento: Dott.ssa Eugenia Grossi Cremona, 09/01/2018 IL DIRETTORE DEL SETTORE Avv. Lamberto Ghilardi
VERSO IL VOTO • Intervista a Fontana. «La mi
«Governerò asc
Sabato 27 Gennaio 2018
a una frase sbagliata, ma la sostanza resta». Fava? Non faccio io le candidature»
coltando tutto il territorio» qui, sul nostro territorio, con le maggiori risorse che le accompagneranno. Vogliamo dare risposte concrete, ma soprattutto pertinenti, attraverso politiche mirate, decise con la consapevolezza di chi conosce davvero le esigenze dei nostri cittadini». L’assessore uscente all’Agricoltura Gianni Fava, maroniano e proveniente dall’Oglio Po, non è stato ricandidato. E’ un giudizio negativo sul suo operato o sconta la candidatura anti-Salvini per la segreteria nazionale? «Non mi occupo delle candidature, sono impegnato a occuparmi della Lombardia e totalmente concentrato nell’ascolto delle esigenze di chi incontro e nella messa a punto dei nuovi progetti».
li beri e ugua li
L’ultimo consiglio regionale ha deciso l’incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di consigliere. La sinistra ha criticato l’aumento di poltrone. Che ne pensa? «Penso che ciascuno dei due ruoli necessiti di un pieno coinvolgimento e di totale dedizione». Lei ha svolto per anni il ruolo di amministratore guadagnandosi in regione la fama di uomo pacato, poi è bastata una battuta mal riuscita che tutta Italia la conosce come un ultra dell’estremismo razzista. Ai maliziosi è sembrato un modo per sganciarsi dalla vecchia Lega bossiana per avvicinare i fans di Salvini. E’ così? «Respingo qualunque interpretazione arbitraria, a maggior ragione se basata su infondate dietrologie: ho già avuto
modo di chiarire e scusarmi per aver utilizzato un’espressione impropria, come però ho altresì ribadito, e ripeto, che, al netto di quei termini che non utilizzerò mai più, la sostanza del mio ragionamento resta eccome». Gori la accusa di evitare il confronto con lui. E’ la classica strategia di chi è in vantaggio nei sondaggi? «Io non uso strategie, io ho impostato e conduco la campagna elettorale come meglio ritengo e all’incontro con gli avversari preferisco di gran lunga l’incontro e il confronto con la gente, con le realtà produttive, con le forze sociali, con le associazioni culturali, con il volontariato e con i giovani. Tanto per citare solo alcune delle categorie cui sto dedicando la mia massima attenzione in questi giorni».
bordo: «non mi candido, al mio posto una donna» «Durante il lavoro che ho avuto l’onore di svolgere per la Repubblica italiana ho sempre profuso tutto il mio impegno; per questo non ho esitato a muovermi anche su terreni accidentati con la precisa volontà di perseguire il bene dei miei concittadini e del nostro Paese. Ho cercato, in tutte le occasioni che ho avuto, di essere al servizio del territorio»: così Franco Bordo, Deputato uscente di Liberi e Uguali. «I diritti di tutti sono stati pertanto la stella polare del mio operare e forse per questo ho sentito tanto calore e sostegno in questi anni», aggiunge il parlamentare. «Oggi, all’interno del gruppo dirigente nazionale di Liberi e Uguali, è maturata la
scelta di candidare come capolista una donna nel collegio elettorale di CremonaMantova: credo che sia un bel segno per quella che punta a essere una forza politica di sinistra nel senso pieno del termine», spiega il Deputato. «In virtù di queste considerazioni, ho deciso di mettermi a disposizione: un’occasione nuova e una sfida entusiasmante per mettere a frutto in altri ambiti l’esperienza che ho maturato in questi anni», conclude Franco Bordo. «Non mi candido, ma ciò non significa che abbandonerò il campo. Non potrei, per la passione civile, per la voglia di ribaltare le ingiustizie sociali e ristabilire un po’ di uguaglianza. Ciò per cui ho sempre lottato».
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fratelli d’italia
presentati i 4 candidati: bosa, pelizzoni, soldi e ventura
Si è svolta ieri, alla presenza dell’On. Paola Frassinetti, coordinatrice regionale del partito, la presentazione dei 4 candidati di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali del 4 marzo. Nella cornice della sede provinciale del movimento che fa capo a Giorgia Meloni, ha fatto una breve introduzione il coordinatore provinciale del partito Stefano Foggetti, il quale ha sottolineato come le persone scelte siano rappresentative di tutti i diversi territori della provincia, oltre che averle ringraziate per la disponibilità a portare la loro esperienza civile al servizio del bene comune. I candidati, rigorosamente presentati in ordine alfabetico, sono: Riccardo Bosa, 36 anni, ufficiale dell’Aeronautica in congedo, controllore del traffico aereo presso Enav, responsabile del circolo di Pandino di Fratelli d’Italia; Paola Pelizzoni, 39 anni, insegnante di scuola materna, educatrice, madre, moglie, attiva nell’associazionismo. Spende il suo attivismo politico nel circolo di Fdi di Piadena; Francesca Soldi, 43 anni, vicesindaco di Pieve d’Olmi, imprenditrice agricola e mamma; Marcello Ventura, 52 anni, assicuratore, consigliere comunale e provinciale per Fdi, membro dell’Assemblea Nazionale. Fortemente impegnato nell’associazionismo. Hanno toccato i punti principali che in rappresentanza di Cremona porteranno in Regione se eletti. Dal trasporto ferroviario a quello su gomma, dalla sanità ai nostri fiumi, al nostro tessuto industriale, le eccellenze agricole o il patrimonio culturale. Senza dimenticare temi di respiro più comune quali alloggi popolari, immigrazione, sicurezza e l’attuazione dell’autonomia lombarda sostenuta dal referendum dello scorso ottobre. Ha chiuso infine Paola Frassinetti, ricordando come Attilio Fontana seppur meno conosciuto del governatore uscente Maroni, sia un amministratore dalla comprovata esperienza che sicuramente bene potrebbe fare se eletto.
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Cronaca
Sabato 27 Gennaio 2018
nota congiunta
autovia, mantenere l’attuale occupazione “Gli Enti locali, Provincia di Cremona e Comune di Cremona unitamente alla Camera di Commercio di Cremona, evidenziano come porranno la massima attenzione affinché tutto il personale, attualmente in forza a Centropadane, venga assorbito da Autovia Padana, società subentrante alla stessa Centropadane, mantenendo gli attuali livelli occupazionali, nel rispetto degli accordi previsti dal bando, invitando nel frattempo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla completa vigilanza del rispetto dei relativi impegni sanciti. Tale attenzione e verifica sarà costante, soprattutto in questa fase di transizione, garantendo così i dipendenti della Società e la continuità operativa di un’eccellenza territoriale come è stata sino ad oggi Centropadane”. E’ il testo di un comunicato congiunto Provincia-Comune-Camera di Commercio.
scuola
all’informagiovani per l’iscrizione Anche quest’anno l’Informagiovani del Comune di Cremona è a disposizione per supportare le famiglie nell’iscrizione online alle classi prime delle scuole primarie, secondarie di I e II grado per l’anno scolastico 2018/2019 offrendo l’aiuto di personale specializzato e PC collegati in rete. La scadenza per tali iscrizioni, che va fatta attraverso il portale del Ministero dell’Istruzione, è il 6 febbraio prossimo. Il servizio è gratuito, ma è necessario prenotarsi contattando lo sportello Informagiovani nei seguenti orari: lunedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13.30, martedì dalle 10 alle 13.30 e dalle 16 alle 18, mercoledì dalle 10 alle 18 (orario continuato). È possibile anche prenotarsi al numero 0372.407950/955 oppure mandare una mail a orientamento@comune. cremona.it.
IL CASO • Il Senato approva una norma che finalmente limita le chiamate moleste
Un argine al telemarketing selvaggio di Simona Raboni
trollo e così anche i numeri protetti diventano bersaglio delle E’ l’ora della svolta contro le promozioni. Il registro ha tra chiamate indesiderate, il famil’altro visto ben poche iscrizioni gerato telemarketing che tutti finora. La nuova legge amplia odiano e che ormai quotidianaperò le possibilità, in quanto mente tartassa milioni di italiani: l’elenco, finora riservato alle nugestori della telefonia, pay tv, merazioni fisse contenute negli gestori dell’energia, e via di seelenchi telefonici, si apre ora anguito, hanno le ore contate. Inche ai cellulari e a tutti gli altri somma, le chiamate indesidenumeri di telefono, anche se rate vedranno finalmente non presenti negli elenchi, un freno, grazie alla per un bacino totale di nuova legge recente117 milioni di utenze. mente approvata dal Tra le novità anche una Senato. Un passo stretta sulle autorizzaIl bacino di utenza avanti non indifferenzioni all’uso del numein milioni cellulari ro telefonico per finalità te, volto ad arginare compresi commerciali: la nuova quello che ormai viene legge prevede infatti che considerato dalla associatali autorizzazioni decadano zioni dei consumatori “telenel momento in cui ci si iscrive al marketing aggressivo”. A questo registro. C’è, però, una deroga: si aggiungerà, dal 25 maggio, il l’inserimento nel registro non fa regolamento europeo che unidecadere i consensi dati nei trenformerà nella Ue le norme ta giorni precedenti l’iscrizione. sull’utilizzo dei dati personali, Viene, tuttavia, assicurata una rendendole più efficaci. facoltà di revoca semplificata. Le prime novità riguardano il reUn’altra novità è la previsione gistro delle opposizioni, che fidella corresponsabilità della sonora ha dimostrato di non funcietà di telemarketing sull’uso zionare. Gli operatori di teleirregolare di un numero: a quemarketing devono, prima di inisto proposito, gli operatori dei ziare una campagna pubblicitacall center devono indicare ria, verificare quali tra i recapiti all’utente come hanno ottenuto telefonici che intendono contati suoi dati personali. Infine, nei tare sono presenti nel registro prossimi mesi l’Autorità delle delle opposizioni e, in tal caso, comunicazioni dovrà individuare non utilizzarli. Spesso, però, i call due codici o prefissi che consencenter non fanno un simile con-
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tano all’utente di capire se il numero che lo sta chiamando proviene da un ente che sta svolgendo indagini statistiche o da un call center che sta compiendo una ricerca di mercato o sta promuovendo un prodotto. Gli operatori che continueranno a far squillare i numeri presenti nel registro delle opposizioni rischiano una sanzione da 10mila a 100mila euro e, se l’inadem-
pienza si ripete, si passa alla sospensione e poi alla revoca dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Grande soddisfazione da parte dell’Unione Nazionale Consumatori che ha sostenuto, negli ultimi mesi, la campagna “Stop alle chiamate indesiderate”, lanciando anche la petizione #nondisturbarmi per chiedere la riforma del sistema.
s pending re v ie w
provincia, quasi un milione risparmiato in 7 anni grazie all’utilizzo della pec 773.327 euro in sette anni: a tanto ammonta il risparmio ottenuto (calcolato per difetto) grazie ai processi di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi ed all’innovazione tecnologica applicata all’interno degli uffici. Il report al 31 dicembre 2017 per l’utilizzo della posta elettronica certificata PEC degli uffici della Provincia ha evidenziato un notevole risparmio economico nonché i numerosi vantaggi derivanti dalla digitalizzazione dei procedimenti amministrativi. Nello specifico, i dati più evidenti sono la somma risparmiata di euro 773.327 e la riduzione dell’invio delle raccomandate RR. In effetti, la somma risparmiata è un conteggio parziale perché è riferito al costo minimo di una raccomandata di euro 3,90, mentre i documenti spediti avendo una dimensione superiore corrispondono ad una spesa maggiore legata al peso della carta. Al risparmio derivante dalla riduzione delle spedizioni postali sono da aggiungere quelli derivanti dalla produzione di un documento analogico ovvero la carta, le stampanti, le manutenzioni di apparecchiature e la fornitura di toner ed inchiostri.
Nell’anno 2009 l’utilizzo della PEC era un adempimento ad un obbligo di legge nell’ambito dell’informatizzazione della PA, oggi è una scelta necessaria per il dialogo tra PP.AA. e nell’immediato con i cittadini, in quanto per questi ultimi la SPID ed il domicilio digitale sono ormai una concretezza. Il passaggio dal sistema analogico documentale a quello digitale non è stato semplice, ma si-
curamente necessario e vantaggioso in termini di reperimento delle informazioni e degli stessi documenti. Le implicazioni legate al nuovo sistema informatico sono quelle di riformulare i procedimenti amministrativi riducendo laddove è consentito la produzione dei documenti e garantendo la loro produzione in termini di autenticità (in particolare per l’utilizzo corretto delle firme) e la conservazione digitale.
Cronaca
Sabato 27 Gennaio 2018
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INCHIESTA • Lo sono 4 su 10. La metà è scontenta del percorso accademico, il 36% ha pensato di abbandonare
Università: gli studenti italiani sono i più insoddisfatti
L’Italia si configura triste fanalino di coda per quanto concerne la felicità dei propri giovani. Il dato è allarmante: quasi 4 universitari su 10 (il 38%) rivelano di non essere soddisfatti della propria vita, addirittura quasi uno su 2 (46%) non è contento del proprio percorso accademico. Le percentuali sono zione degli studenti italiaancora più impietose se ni rispetto a quello dei paraffrontate con i colleghi a ri età internazionali. livello internazionale: gli Andando nel dettaglio dei studenti di India (82%), motivi che rendono gli Cina (76%), Regno Unito studenti italiani i più in(75%), Stati Uniti (73%) e soddisfatti, salta Spagna (70%) risulall’occhio il dato tano essere decisarelativo al tempo mente più appadell’insegnagati dalla propria mento, che apvita studentesca. E’ preoccupato paga il 56% del Ma non è tutto: per l’eccessivo totale contro il ben il 36% degli 70% della media. italiani ha pensato carico di lavoro Un altro aspetto almeno una volta di con cui gli universitari abbandonare l’univeritaliani devono fare i conti sità, contro il 5% dei cineè quello economico: oltre 4 si e il 20% degli indiani, su 10 (43%) si dichiarano preceduti solo dai pari età preoccupati dalla gestione inglesi (37%). I motivi delle spese quotidiane, dadell’insoddisfazione? Sul to poco superiore alla mepodio delle preoccupaziodia sovranazionale (40%). ni, l’eccessivo carico di laInfine, più di un terzo degli voro (51%), la mancanza di studenti (37%) pensa di equilibrio tra studio, sociaaver ottenuto un buon lizzazione e lavoro (44%) e rapporto qualità-prezzo la possibilità di trovare ladai servizi offerti dal provoro dopo la laurea (43%). prio ateneo, valore inferioÈ quanto emerge dal rere a quelli di tutte le altre cente sondaggio a livello nazioni, fatta eccezione mondiale condotto da Soper il Regno Unito. Gli studexo intervistando oltre denti italiani sono anche 4000 studenti provenienti tra i più pessimisti nel rida Italia, Cina, Stati Uniti, tenere che l’università Spagna, Regno Unito e Inpossa aiutarli a risolvere i dia relativamente allo stile loro problemi, come quelli di vita universitario, per legati all’alloggio (53%), andare a scoprire, tra i dialla salute (47%), alla vita versi aspetti analizzati, sociale (46%) e alle finanqual è il livello di soddisfa-
51%
ze (44%), valori sopra la media. «Sorprende un poco la scarsa soddisfazione per il rapporto costi-benefici dell’istruzione universitaria. Le università pubbliche italiane, a dispetto di certi luoghi comuni, presentano costi di accesso fortemente contenuti a fronte di una qualità media elevata che ci viene internazionalmente riconosciuta» spiega Paolo Cherubini, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Per Loredana Garlati, Prorettore all’Orientamento e Job Placement dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, invece: «La preoccupazione del futuro in un società complessa come quella attuale e in un momento di crisi economica ma anche di valori sembra scoraggiare e condizionare la visione di un percorso universitario, come se si avvertisse una mancanza di proporzionalità tra l’impegno di studio e le possibilità di lavoro. Vista dal lato positivo, lo studente non vede più l’università come un “esamificio”, ma come una comunità da cui attendere non solo qualità didattica
ma anche supporto nella soluzione dei propri problemi attraverso servizi orientamento, counselling, alloggi, luoghi di aggregazione, sport, oltre a servizi efficienti, ma su questo le università italiane hanno ancora molto da fare». Infine Michele Rostan, Delegato al Benessere Studentesco presso l’Università degli Studi di Pavia, spiega che: «I risultati dell’indagine ci segnalano che ciò che facciamo, soprattutto nei primi mesi del percorso universitario degli studenti, non sembra sufficiente per rispondere positivamente alle loro domande. Occorre, quindi, un maggiore impegno nel contrastare la dispersione formativa, nell’accompagnare gli studenti nel loro percorso, una maggiore attenzione alla didattica e l’offerta di maggiori spazi dedicati allo studio, soprattutto insieme ad altri studenti». Ma quali sono le ragioni dell’insoddisfazione dei giovani dello Stivale? Se al primo posto della top 10 si piazza l’eccessivo carico di lavoro che devono sopportare (51%), ben il 44% lamenta la mancanza di
equilibrio tra il tempo da dedicare allo studio, alla socializzazione e al lavoro, mentre il terzo gradino del podio spetta alle scarse possibilità di trovare un’occupazione dopo la tanto sudata laurea (43%). Il 39% non crede di essere in grado di cercare il lavoro dopo il titolo di studio, mentre il 31% non crede di raggiungere una votazione che corrisponda alle proprie aspettative dopo aver discusso la tesi. Meno gettonate tra le motivazioni d’insoddisfazione completano la classifica le preoccupazioni economiche quotidiane (30%), il senso di solitudine (19%), la nostalgia di casa (10%) e i debiti accumulati durante il percorso di studio (8%). Per il 3% le motivazioni sono di altra natura, mentre solo il 2% ha dichiarato
ATENEI L’indagine è stata condotta in diversi Paesi del mondo
di non patire alcuna preoccupazione. Un discorso a parte è quello dei motivi che hanno spinto il 36% degli studenti italiani a considerare l’abbandono degli studi come soluzione ai propri problemi, un dato molto simile a Regno Unito (37%), Stati Uniti (35%), Spagna (33%), ma lontano da India (20%) e Cina (5%). Tra i giovani del Bel Paese che hanno pensato di abbandonare l’università il 57% l’ha fatto per problemi legati allo studio, il 28% per problemi economici, il 22% per problemi familiari, il 21% per l’insoddisfazione legata alla qualità dei servizi in relazione al rapporto qualità/ prezzo, il 16% per problemi di salute e il 12% per problematiche legate alla vita sociale.
Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com
elezioni
Anche con la cura dimagrante i partiti italiani spendono ancora troppi soldi Egregio direttore, al voto senza soldi. La fonte di finanziamento più importante è la legge del 2 per mille, che però ha costretto tutti a fare i conti con budget ridotti. Per le prossime elezioni del 4 marzo prossimo, contavano allora e contano adesso, i soldi e lo spazio assunto dai social - strumento low cost per definizione - non mitiga l’impatto economico di una competizione che nelle tasche dei partiti ha sempre pesato. Certo, non ci sono le preferenze che obbligano i candidati a costosissime lotte fratricide, ma la presenza dei collegi uninominali e le sfide che ne conseguono, un po’ il conto lo faranno impennare. Si spende quindi meno, ma si spende. Prendiamo ad esempio il Pd, partito reduce da una drastica cura dimagrante a cui è stato obbligato il tesoriere per ricondurre alla quasi normalità di gestione una struttura che nel tempo aveva corso il rischio di restare schiacciata sotto il peso della sua elefantiasi (si pensi che ancora adesso, dopo la stretta, i dipendenti Pd alla sede del Nazareno sono oltre 170: peggio di un ministero). Il Pd, dicevamo, avrà un esborso oltre i 3 milioni di euro. Il Carroccio sfodera un budget “centrale”, di un
milione circa, Fratelli d’Italia avrà a disposizione tra un milione e un milione e due. Poco distante Forza Italia, quasi niente trapela dai Cinquestelle. Le spese saranno indirizzate essenzialmente per la pubblicità e il materiale di propaganda (cartellonistica, su media di vario tipo), volantini, sondaggi, iniziative sul territorio, staff web e staff comunicazione dei candidati presidenti. Costi che non sono pochi. Vari tra loro i costi dei sondaggi, che dipendono dal tipo di contratto che la singola forza politica ha con l’istituto di ricerca. Per rendere l’idea, diciamo però che si va dai cinque ai diecimila euro, salvo “pacchetti” che finiscono per produrre sconti. Le risorse sono poche, perché la fonte del finanziamento pubblico si è giustamente stancata. Concludo, con una riflessione che mi sembra d’obbligo. Ormai è appurato, quasi ogni anno si va a votare, tutti soldi sprecati, che servirebbero per ben altro. Se poi come al solito non cambia assolutamente nulla... Andrea Delindati Cremona •••
denuncia
I ragazzini diventano sempre più violenti e nessuno si preoccupa Egregio direttore, il fenomeno delle baby-gang a Napoli e dintorni è preoccupante,
perché aumenta in modo esponenziale tra i giovanissimi. Probabilmente è anche un fatto di emulazione. Ragazzini dai dieci anni in su partecipano a questi raid da arancia meccanica. Violenza gratuita, frutto della nostra società multietnica, che le nostre istituzioni non hanno saputo e non sanno gestire. C’è chi dice che non serve abbassare l’età imputabile, ma bisogna sapere rieducare questi “ragazzini” violenti. Ma come è possibile rieducarli se le istituzioni stesse ci mettono del loro? Come è possibile rieducarli se poi nelle scuole viene abolito il voto in condotta, ultima perla del ministro Fedeli? E pensare che non sa nemmeno parlare italiano (più migliore!). Nei giorni scorsi qualcuno ha scritto nella sua rubrica: quando c’era lui queste cose non succedevano, come mai? Ora, anch’io sono presa dalla tentazione di dire: porca miseria, spero che qualcuno esca e con fare totalitario metta le cose a posto! Poi, riflettendo, mi rendo conto che non bisogna andare così indietro. Basta guardare agli anni sessanta e settanta, quando la mia generazione conosceva il sette in condotta che era motivo di bocciatura ed i genitori se ne preoccupavano, giustamente. Ma come è possibile rieducare questi giovani “coraggiosi” (quindici contro uno), se poi un professore viene insultato e picchiato dai genitori di un ragazzino perché rimproverato! Come è possibile rieducarli se non permettiamo alla scuola di svolgere il prin-
cipale compito al quale è preposta: l’educazione e l’istruzione dei nostri figli, nipoti e quant’altro. E tutto questo nell’indifferenza delle istituzioni. Gabriella Pasini Gussola •••
allarme
L’agropirateria internazionale sta mettendo in difficoltà l’eccellenza del Made in Italy Egregio direttore, bisogna fermare il proliferare di questi accordi capestro, che legalizzano l’agropirateria e che trattano il settore agroalimentare come semplice merce di scambio, in barba al pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale. Alla luce dell’accordo di libero scambio siglato tra Ue e Giappone, che autorizza per i prossimi anni la produzione e vendita di Asiago, Fontina e Gorgonzola Made in Japan ma anche di imitazioni locali con i nomi “grana”, “padano”, “romano”, “provolone”, “mortadella” e con il preoccupante via libera totale al Parmesan dagli occhi a mandorla. Le brutte copie di prodotti simbolo del Made in Italy, sono state esplicitamente autorizzate dall’Unione Europea negli accordi di libero scambio conclusi con il Canada e il Giappone e in dirittura di arrivo come quello con i Paesi del Mercosur, dove la produzione locale del falso è tra i
più fiorenti del mondo, dal Parmesao Carioca al Grana, dal Reggianito al Provolone, dal Romano al Sardo fino alla Mortadela. L’agropirateria internazionale, fattura oltre 60 miliardi di euro con i tarocchi dei prodotti alimentari Made in Italy. Così come sono pensati, questi accordi sono dei veri e propri cavalli di Troia per il nostro agroalimentare: nel caso del Ceta, ad esempio, rischia di non funzionare neppure il meccanismo delle quote di esportazione in Canada dei formaggi europei e italiani, visto che il sistema, ideato dagli stessi canadesi e accettato dall’Europa, sta portando i costi di “affitto” delle quote a valori stranamente simili a quelli dei dazi formalmente cancellati. Ed è stato proprio il Trattato di libero scambio con il Canada, dove sono falsi quasi nove formaggi di tipo italiano in vendita su dieci, ad aprire la strada alla legalizzazione dell’agropirateria, legittimando per la prima volta nella storia dell’Unione Europea le imitazioni del Made in Italy che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali. Accettare questo tipo di accordi, significa rischiare di svendere l’identità dei nostri territori che rappresentano un patrimonio di storia, cultura e lavoro conservato nel tempo da generazioni di agricoltori. Come Coldiretti lo abbiamo sempre detto e finalmente anche l’industria alimentare lo ha capito. Ettore Prandini Presidente Coldiretti Lombardia
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Cronaca
Sabato 27 Gennaio 2018
infrastrutture
colonnine enel per la ricarica, nove a cremona
TASSE E SPESE • Indagine Ivass: si pagano 358 euro contro i 412 di media nazionale. Il rischio truffa
Cremona, polizze auto a buon mercato di Vanni Raineri
Una delle nove colonnine da posizionare a Cremona
La Giunta ha accolto la proposta di Enel per la realizzazione di una rete di ricarica per i veicoli elettrici sul territorio comunale e ha approvato il relativo schema di protocollo d’intesa da stipulare tra il Comune di Cremona e il Gruppo Enel. In questo modo Cremona è tra le prime città in Lombardia ad aderire al Piano nazionale infrastrutturale di Enel per l’installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Sono nove le colonnine elettriche, tra quick e fast, che saranno installate grazie a questa intesa: la loro posa sarà effettuata e finanziata dal Gruppo Elettrico in punti strategici per la mobilità cittadina individuati dal Comune. In futuro vi saranno sul mercato sempre di più auto elettriche e ibride: da qui la necessità di dotare anche la nostra città di postazioni per la ricarica di questo nuovo tipo di veicoli. Un’iniziativa che, resa possibile grazie alla proficua collaborazione avviata col Gruppo Enel, rappresenta un ulteriore passo a favore della mobilità sostenibile e dell’energia pulita. Il tutto è volto a migliorare la qualità ambientale ed è in in linea con le azioni che l’Amministrazione sta portando avanti con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Nell’ambito del Gruppo Enel è nata Enel X, la società dedicata allo sviluppo della mobilità elettrica e dei servizi digitali per clienti, città, aziende e Pubblica amministrazione. Per favorire la diffusione della mobilità a emissioni zero in Italia, Enel ha lanciato un piano nazionale per l’installazione delle infrastrutture di ricarica: circa 7mila colonnine entro il 2020 per arrivare a 14mila nel 2022. Il programma prevede una copertura capillare in tutte le regioni italiane e prevede che già nel 2018 vengano installate oltre 2.500 infrastrutture di ricarica distribuite su tutto il territorio nazionale.
Il premio rc auto nella provincia di Cremona si conferma nettamente al di sotto della media nazionale. Ad effettuare l’indagine è Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, un’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore. L’indagine è basata sui dati del secondo trimestre del 2017, in quanto viene fatta a distanza di circa sei mesi. Il premio annuo nazionale è di 412 euro, cifra che a Cremona scende a 358 euro. Negli ultimi trimestri l’importo è diminuito costantemente, anche se il trend si sta stabilizzando. Soprattutto non si è mosso al nord, serta oltre la metà degli assicuramentre il calo è sensibile nel centi hanno scelto questa modalità tro-sud, dove però si partiva da per contenere il prezzo, mentre a cifre decisamente più elevate. Le Cremona la percentuale è molto province più care risultano al sud più bassa, e riguarda solo poco e in Toscana: Napoli (627) batpiù del 10%. Questo perché te tutti, poi Prato (599), la novità viene poco proCaserta (535), Pistoia mossa dalle agenzie e lo (517), Reggio Calabria sconto applicato, in (514), Firenze (510), rapporto al costo da soCrotone e Massa CarraIl costo per chi ha stenere, non è ancora ra (505) sono quelle al da 35 a 60 anni tale da indurre il condudi sopra della quota di a Cremona cente a scegliere tale mo500 euro. dalità. La rc auto è la polizza obTornando al prezzo medio di bligatoria che copre i danni auuna polizza rc auto, l’importo di tomobilistici sulla strada, e ovviaCremona si attesta sotto la media mente non comprende garanzie delle province limitrofe: la situasupplementari quali furto, atti zione è migliore solo a Mantova vandalici, eventi atmosferici e alcon 338 euro e a Bergamo con 351 tro. Viene calcolata su base proeuro, mentre prezzi più alti sono vinciale, valutando i risarcimenti a Brescia (368), Lodi (374), e aneffettuati. Vale a dire che laddove cor più a Piacenza (382), Parma la cifra è più alta si verifica il mag(388) e Milano (397). La media gior numero di incidenti, o perlolombarda è di 378 euro. Rispetto meno di risarcimenti (il fenomeno all’anno precedente il calo cremodella truffa non si è certo arrestanese è stato del 2,5%. La popolato). Un conteggio spesso contrazione è stata poi suddivisa in 5 castato dai parlamentari del Meritegorie in base all’età. Sempre a dione, che vorrebbero creare una Cremona, fino a 24 anni il prezzo base nazionale e non più suddivimedio è di 665 euro, dai 25 ai 34 sa per provincia: un tentativo per anni di 415 euro, dai 35 ai 44 anora respinto. ni di 355 euro, dai 45 ai 59 anni di A diminuire i prezzi ha contribui357 euro e dai 60 in su di 330 euto l’installazione della scatola nero. Ovviamente all’interno della ra, e non è un caso che ciò si sia categoria ci sono forti differenze verificato soprattutto dove il dovute soprattutto alla classe di prezzo da pagare è più salato. E merito: in prima classe si pagano dunque ecco che a Napoli e a Ca-
355€
Il prezzo della polizza rc auto viene calcolato su base provinciale, e nel nord è in media più basso. Non mancano gli sforzi per arrivare a una tariffa nazionale
327 euro, in 2ª e 3ª classe 408 euro, dalla 4ª alla 10ª classe 475 euro e dalla 11ª alla 18ª 708 euro. Un capitolo a parte merita il numero di auto circolanti non assicurate. Un fenomeno che resta ben presente anche se la tecnologia (leggi la possibilità delle forze dell’ordine di verificare con la sola lettura della targa il corretto pagamento di bollo, assicurazione e revisione) lo sta riducendo. Negli ultimi giorni sul fenomeno sono uscite statistiche su base provinciale e anche comunale, che però, come ci dice l’ufficio stampa di Ania (l’associazione che riunisce le imprese assicuratrici) da noi contattato, presentano forti limiti. Soprattutto quello di un sito web, ripreso dai media, che si basa sul numero di preventivi richiesti online, e quindi si basa su un campione non rappresentativo. Anche la recente inchiesta del Sole 24 Ore presenta carenze, in quanto confronta il numero di auto assicurate con quello delle targhe presenti sul sito della motorizzazione civile. Ma queste ultime spesso sono auto non assicurate in quanto non circolano, il che gonfia artificialmente il numero di auto pirata in circolazione. Più realistica l’indagine fatta dalla stessa Ania sulla base dei rilievi delle forze dell’ordine sul terri-
torio (anche se pure qui si può obiettare che dipende dall’efficacia dell’azione repressiva svolta), ma la pecca è che i dati sono divisi solo per macroregioni: nord, centro e sud. Un altro allarme all’ordine del giorno riguarda le polizze truffa: secondo alcune denunce, ci sono siti online che consentono il pagamento con un forte sconto, ma la copertura non esiste. Occhio dunque a verificare (si può farlo online proprio sul sito dell’Ivass) il corretto pagamento, soprattutto in caso di polizze temporanee (della durata promessa anche di pochi giorni). Infine, se è vero che c’è chi truffa e incassa denaro per incidenti fasulli, c’è anche chi non riscuote il pagamento dovuto. Proprio Ivass in settimana ha calcolato che esistono 15.789 polizze dormienti, che pur avendo maturato il pagamento non vengono riscosse in quanto gli aventi diritto non ne sono a conoscenza. Il tutto per circa un miliardo e mezzo di euro, che presto, promette Ivass, torneranno ai legittimi proprietari. E pensare che si tratta solo di una sperimentazione: a marzo verranno conteggiate tutte, e si profilano cifre davvero ingenti, che riguardano soprattutto anziani deceduto i cui eredi non sono a conoscenza del diritto maturato.
commerc i o
bando bemystore di coop lombardia: ecco i 9 negozi che apriranno nel centro storico Rivendita di prodotti locali e a filiera corta, esercizi commerciali a forte carattere artigianale, negozi specializzati e per amatori. Sono queste le principali tipologie di impresa selezionate dal Bando BEmySTORE e che proseguiranno il percorso di startup e business improvement che poi li porterà ad insediarsi nel centro storico di Cremona. «Abbiamo selezionato i progetti che non solo dimostravano una buona sostenibilità economica – afferma Marco Busetto, Presidente della Giuria – ma che esprimevano potenzialità di radicamento e impatto sul contesto». Qui i nomi dei 9 vincitori, che apriranno i battenti nel corso del 2018: 1. Be my Music: servizi turistici musicali, ovvero una proposta culturale e un programma di esperienze musicali per turisti e scuole di ogni ordine e grado; 2. Breakfast: un bar che non si occuperà solo di somministrazione ma che fornirà una serie di servizi come punto di ritrovo e accoglienza (ad esempio, con attività sul “bere consapevole” rivolte ai giovani); 3. Devil’s Sweet: american bakery Cafè, dove proporre dolci tipici della pop culture americana, come donuts, cupcakes, cookies e torte come NY Cheesecake;
4. La Coccinella: bar con cucina, nato per promuovere le tradizioni, l’artigianato e il turismo del territorio fornendo prodotti e servizi di elevata qualità, in un ambiente accogliente ed ecosostenibile (con arredi e oggetti di riuso); 5. Latteria Menin: concept store dedicato al mondo dei più piccoli e alle famiglie dove trovare abbigliamento, accessori, complementi di arredo, libri e giochi a forte carattere artigianale; 6. Open Nature Experience: gastronomia di alta qualità, con utilizzo di prodotti biologici, freschi e di stagione; 7. Pasticceria Biancaneve: pasticceria e caffetteria, con prodotti dolciari mai banali che interpretano la tradizione con un tocco per-
sonale e assolutamente al passo con i tempi; 8. Pensaci, Bio è logico: Attività di commercio al dettaglio di prodotti biologici con degustazioni, assaggi e dimostrazioni dal vero; 9. Sulla via dei fiori: negozio di fiori e piante cui obiettivo è esaltare la natura suscitando e trasmettendo emozioni. Il bando BEmySTORE è stato lanciato lo scorso luglio da COOP Lombardia, in collaborazione con il Comune di Cremona e Genera spa, con l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico di Cremona attraverso l’apertura di nuovi punti vendita. Tra i 14 progetti totali che si sono candidati al bando, 2 sono stati esclusi dalla valutazione per mancanza di requisiti, 3 sono stati valutati senza però raggiungere il punteggio minimo, 9 sono stati selezionati. L’elenco dei vincitori è adesso consultabile su www.bemystore.it. I progetti selezionati otterranno un supporto finanziario a fondo perduto (pari a 170.000 € che saranno divisi in parti uguali tra i vincitori), un affiancamento manageriale attraverso corsi di formazione per la buona gestione d’impresa (per un valore complessivo pari a 40.000 €) e attività di tutoring (per un valore totale pari a 30.000 €) che si svolgeranno nel corso del 2018.
Cronaca
Sabato 27 Gennaio 2018
SHOAH•L’iniziativa, di cui è referente Ilde Bottoli, sostenuta anche dai sindacati
In treno per la Memoria, a fine marzo gli studenti ad Auschwitz
di Enrico Galletti «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». Lo diceva Primo Levi, nel suo “Se questo è un uomo”, lo ripetono oggi gli studenti, tutti gli studenti, che proprio in questi giorni stanno definendo i dettagli del Viaggio della Memoria che li vedrà protagonisti dal 22 al 26 marzo. Un viaggio di istruzione che è diventato ormai un appuntamento fisso, che parte dalle scuole con uno scopo ben preciso: quello di non dimenticare. Di non dimenticare il passato - un passato non troppo lontano - e di provare ad andare oltre a quello che scrivono i libri e gli insegnanti raccontano. Capire una strage andando nel cuore dei fatti, camminando fra le vie del campo di sterminio di Auschwitz e di quello di Birkenau. Al Viaggio della Memoria che coinvolge decine di istituti superiori, due anni fa ha preso parte anche Francesco Guccini. L’esperienza si inserisce nel progetto scolastico “Essere cittadini europei. Percorsi per una memoria europea attiva”, che vede l’Istituto Torriani come scuola capofila. Il progetto, nato nel 2009, si fonda sull’organizzazione di iniziative per ricordare le vittime dell’Olocausto e coinvolge la Rete Scuole
I ragazzi cremonesi di fronte all’ex campo di sterminio di Auschwitz
Superiori di Cremona. La referente di questa iniziativa è Ilde Bottoli, che si occupa della parte storicoscientifica del progetto. Sono già numerose, a Cremona, le adesioni per il viaggio di fine marzo, che
anche quest’anno gode del patrocinio e della collaborazione di tutte le associazioni sindacali del territorio. Cgil, Cisl e Uil in campo anche a livello economico. Le associazioni sindacali del territorio,
infatti, copriranno a tutti i partecipanti metà della quota di partecipazione all’esperienza. Questo anche alla luce dell’alto valore formativo del viaggio. “In Treno per la Memoria”, infatti, ricorda l’importanza di diffondere, tra i giovani, la cultura della commemorazione. Far crescere la consapevolezza che della storia non basta essere spettatori. Per prepararsi all’esperienza di fine marzo è stato attivato un percorso formativo che si concretizzerà con una serie di incontri aperti al pubblico oltre che ai ragazzi che parteciperanno al viaggio. Il primo incontro formativo è stato martedì scorso a Palazzo comunale, e ha visto la presenza di Frediano Sessi, docente presso l’Università di Brescia e l’Università La Sapienza di Roma. Lo scrittore e studioso della deportazione e della Shoah, ha presentato "Auschwitz", guida alla visita dell’ex campo di concentramento e del sito memoriale, scritta dallo stesso Sessi in collaborazione con Carlo Saletti, ricercatore e scrittore. Ci si prepara, dunque, a vivere un’esperienza intensa, che in ogni caso lascerà il segno. Del resto, come disse Liliana Segre, nominata senatrice a vita il 19 gennaio scorso, “La Memoria è l’unico vaccino contro l’indifferenza”. Ci credono studenti, scuole e sindacati. Con l’obiettivo chiaro di non dimenticare il passato.
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ALLO STADIO ZINI
SCUOLE E AUTORITÀ INSIEME PER NON DIMENTICARE
Alla vigilia del “Giorno della Memoria”, momento commemorativo ieri mattina allo Stadio “G. Zini” organizzato dal Panathlon Club di Cremona in collaborazione con il Comune di Cremona, l’U.S. Cremonese e la Rete provinciale delle scuole superiori, proseguendo una tradizione iniziata nel 2015, quando venne collocata la targa che ricorda Vittorio Staccione, ex calciatore che ha giocato nel Torino, nella Cremonese e nella Fiorentina, morto nel campo di concentramento di Gusen-Mauhtausen il 4 marzo 1945. Il “Giorno della Memoria” ricorda la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Presenti alla commemorazione anche le autorità e gli studenti del “Torriani” e del musicale “Stradivari”.
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Cronaca
1948-2018 • A 70 anni dalle elezioni che decisero le sorti del nostro Paese, intervistiamo in
La vittoria del Pci nel ’48 non avr di Paolo A. Dossena Cade quest’anno il settantesimo anniversario delle elezioni del 18 aprile 1948. Giorgio Galli, il massimo politologo italiano, ha accettato di parlare di quell’evento in chiave internazionale, nella sua veste di ex consulente della Commissione stragi negli anni Novanta, ex insegnante di Storia delle Dottrine Politiche presso l’Università degli Studi di Milano, giornalista (ha scritto per numerosi periodici, quali «Panorama» e «Linus») ed autore di dozzine di saggi di politologia. La particolare situazione cremonese di quel periodo verrà analizzata nelle prossime puntate attraverso documenti e interviste di carattere locale (parte di questo materiale fu pubblicato 10 anni fa sul quotidiano “La Cronaca”). Professor Galli, cosa significarono le elezioni del 18 aprile 1948? Una scelta tra occidente democratico e oriente comunista? «In realtà le elezioni del 18 aprile 1948 furono una scelta tra est e ovest». Le forti posizioni neutraliste nel paese e nella Democrazia Cristiana (la posizione di Giuseppe Dossetti e di Giovanni Gronchi) sono state sottovalutate? E’ vero che il premier uscente (e
poi riconfermato), il democristiano Alcide De Gasperi, fece del suo meglio per non parlare di politica estera in campagna elettorale, conoscendo gli umori neutralisti di una parte del paese? E’ vero che queste prudenze suscitarono negli Stati Uniti riserve sul successivo ingresso italiano nella Nato? «E’ vero: Alcide De Gasperi fu molto cauto, per quanto riguarda la politica estera, e di politica estera non si parlava. Ma il clima del 1948 era quello del colpo di Stato di Praga (la repressione sovietica e la morte del primo ministro Jan Masaryk – in seguito ad assassinio o a suicidio – nel febbraio 1948, ndr). In realtà quello era il mondo degli equilibri di Jalta, la conferenza tenuta in Crimea da Stalin, Winston Churchill e Franklin Delano Roosevelt dal 4 all’11 febbraio 1945. E nel mondo degli equilibri di Jalta non c’era il pericolo che l’Italia cadesse nella sfera di influenza sovietica, ma l’elettorato quel pericolo lo percepì ugualmente». Il Partito comunista fu neutralista per servire Stalin? «Il Pci era completamente allineato alla politica estera sovietica. Ma sapeva che nella situazione di Jalta era impossibile che l’Italia finisse nella sfera d’influenza sovietica. La sua linea era
impedire che l’Italia entrasse nella sfera degli Stati Uniti fino al punto di entrare in un’alleanza militare antisovietica. Come già detto, in quel 1948 di politica estera non si parlava, e De Gasperi diceva di non voler stringere patti militari. Ma il pubblico credeva che le elezioni di quell’aprile fossero una scelta di campo, come infatti si verificò l’anno successivo, con il nuovo governo di De Gasperi, che aveva vinto le elezioni (nel 1949 nacque la Nato, l’alleanza militare stipulata il 4 aprile da Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Canada, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo e Stati Uniti, cui anche l’Italia aderì come membro fondatore, ndr). Lo ripeto: il clima delle elezioni del 1948 era quello del colpo di Stato di Praga, dell’arrivo dagli Stati Uniti di navi cariche di grano, e si diceva che se avesse vinto il Pci non sarebbero più arrivati gli aiuti dall’America». Possiamo parlare di un’ambiguità del capo dei socialisti Pietro Nenni? Ammiratore di Oriani, interventista in guerra nel 1914, collaboratore del “Popolo d’Italia” di Mussolini, fondatore del fascio di Bologna nel 1919, Nenni passò ai socialisti senza perdere una certa mentalità “giacobi-
na” Stato-nazionale (come scrisse già Piero Gobetti nel 1924). Nel 1947 resta fedele al giacobino mito nazionale opponendosi alla cessione delle colonie, e per le sue posizioni filo-comuniste e anti-europee è insignito del premio Stalin. «Non credo si possa parlare di un’ambiguità di Pietro Nenni. Era stato un repubblicano, e nel 1914 era stato un interventista democratico. I primi fasci che sorgevano qua e là, erano una derivazione dei fasci interventisti del 1914-1915. Quando si vide che il fascismo si stava allineando con gli agrari Nenni ne uscì immediatamente. Non c’è nessuna ambiguità di Nenni. E’ vero che prese il premio Stalin, ed è vero che nel 1948 accettò la linea del Pci e fece le stesse scelte sostanziali di politica estera, ovvero l’allineamento alla politica estera sovietica. Ed è vero che è per questo che ha preso il premio Stalin, che tuttavia restituì dopo il 1956». E’ vero che l’Italia entrò nella Nato nonostante le prevalenti correnti neutraliste Pci-Psi e sinistra Dc, grazie al fatto che il ministro degli esteri Carlo Scorza presentò l’adesione alla Nato come gradino necessario per la strada per l’Unione Europea? «No, non è vero. De Gasperi
credeva che l’ingresso nella Nato avrebbe fatto uscire l’Italia dallo stato di minorità nella quale essa era caduta a seguito del trattato di pace del 1947, che comportò la perdita delle colonie e rettifiche di confine con la Francia. E, soprattutto, la cessione alla Iugoslavia dell’Istria, Fiume, Zara, delle isole della Dalmazia e di parte della Venezia Giulia (mentre il destino di Trieste rimaneva in sospeso). Questa è la situazione: tutto il resto – l’integrazione euro-
pea – viene dopo». La concezione anti-occidentale del Pci e del Psi (e dei loro omonimi europei come Pcf e Pce), era ostile alla Ceca, alla Comunità europea di difesa, e quindi al trattato di Roma del 1957, da cui nacque la Cee, oggi Unione Europea. Ma l’odierno centro-sinistra sembra molto più europeista del centro-destra. Potrebbe fare un paragone tra l’europeismo di Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer (tutti e
Sabato 27 Gennaio 2018
esclusiva il politologo Giorgio Galli
A fianco Alcide De Gasperi, più a sinistra Palmiro Togliatti: i due grandi avversari nella contesa elettorale del 1948
rebbe inciso tre cresciuti in tribolate aree di confine, zona di conflitti etnici, e tutti e tre parlanti tedesco) e la posizione più scettica dell’attuale centrodestra italiano sull’Europa? E’ una posizione coerente con l’eredità di quei tre statisti? «Il 18 aprile 1951 fu firmato il Trattato di Parigi per la costituzione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio, Ceca, che non era solo un disegno economico (era un progetto economico al servizio di
un grande disegno politico: gli Stati Uniti d’Europa, ndr). Adenauer, cancelliere della nuova Germania, De Gasperi, presidente del consiglio italiano, e Schuman, ministro degli esteri francese, erano europeisti. Sì, De Gasperi fu un europeista convinto. Nell’attuale centro-destra ci sono molti scettici, verso l’Europa. Anche la posizione del leader del centro-destra, Silvio Berlusconi, sull’Europa è diversa dal convinto europeismo di Alcide De Gasperi. Tornando al 1948, il Pci di allora non voleva andare al governo perché l’Italia era nella sfera occidentale, e quindi lo stesso Pci non avrebbe potuto instaurare una democrazia popolare. Il Pci non poteva in nessun caso vincere le elezioni dell’aprile del 1948, era impossibile, non si può nemmeno fare della fantastoria, come ha tentato di fare Minoli, secondo il quale se nel 1948 il Pci avesse vinto, avrebbe probabilmente costituito un debole governo frontista, che sarebbe durato qualche mese, e che sarebbe stato poi rovesciato. In ogni caso questo evento non avrebbe modificato il corso della storia della democrazia in occidente». Vogliamo ricostruire questo “corso della storia della democrazia in occidente”,
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uscito vincitore nel 1948, e definirne i termini spaziotemporali? «La democrazia rappresentativa come la conosciamo è un prodotto molto raro e per certi aspetti eccezionale. Certo alcuni aspetti del pensiero politico occidentale sono nati nella Grecia classica, la democrazia assembleare della Polis, con qualche espansione nel Lazio. Ma la democrazia rappresentativa moderna è solo moderna, ed è ben distinta e diversa da quella della Polis. Essa ha limiti spazio-temporali molto precisi, e prima di poterla universalizzare bisogna riflettere sul perché è nata qui in Europa. La democrazia rappresentativa ha 3 secoli e mezzo di vita, perché comincia in Inghilterra con il Lungo Parlamento (16401653); ha quindi meno del 10% di 4000 anni di storia politico-umana conosciuta, e riguarda geograficamente un’area abbastanza limitata,
l’Europa centro-occidentale e i paesi di lingua inglese. Più o meno 650 milioni di persone, un decimo della popolazione attuale del pianeta. Per esempio l’India e il Giappone hanno adottato alcuni aspetti formali delle democrazie rappresentative. Ma l’India non è affatto, col suo miliardo e oltre di abitanti, la più grande democrazia del mondo, come si sostiene negli Stati Uniti, e come sostengono in Europa gli studi, peraltro ben documentati, di Federico Rampini. L’India ha un sistema formalmente elettorale, ma i partiti sono feudali o semi-feudali, e la legalità è scarsamente rispettata. Una democrazia rappresentativa ha bisogno di un capitale sociale che si accumula nei secoli, quindi l’America Latina, il Giappone e l’India sono solo in parte riferibili a questo modello politico. E per questi stessi motivi non sono emerse esperienze all’insegna della
liberaldemocrazia in Russia e in Cina. In questo ridotto ambito spazio/temporale, la democrazia rappresentativa è un unicum che è molto difficile da esportare. Perché la democrazia rappresentativa è nata con la rivoluzione scientifica occidentale (altro fenomeno che la distingue dalla democrazia assembleare della Polis). La quale rivoluzione scientifica, ha messo l’occidente in una situazione egemonica (la democrazia rappresentativa in 3 secoli e mezzo ha cambiato la faccia del pianeta come mai era accaduto prima). Una situazione egemonica che oggi è in discussione». Qual è lo stato attuale della democrazia rappresentativa? «La democrazia rappresentativa è ora in momento di difficoltà. La conoscenza diffusa dei cittadini – che era la base dell’illuminismo – la democrazia rappresentativa e il suo svi-
luppo culturale illuminista (il pensiero che comincia con John Locke e Thomas Hobbes) è basato sulla convinzione che il potere nasce dal consenso (anche se dapprima limitato, solo il 3% del “buon popolo inglese” di Oliver Cromwell). E il consenso si fonda sul mandato assegnato da cittadini informati. Come avvertiva Robert Dahl: non possiamo stare fermi su ciò che abbiamo. La sempre più scarsa partecipazione dei cittadini al voto è un segno di disaffezione. Pensiamo alla democrazia Svizzera, una delle più vecchie del mondo: qui la metà delle persone mediamente non vota, la partecipazione è ridotta. Quindi o miglioriamo il funzionamento della democrazia, o l’involuzione oligarchica è sempre possibile: la complessità del mondo di oggi scoraggia l’elettore, che teme di non poter influire, soprattutto sulle decisioni economiche».
“Storia del socialismo italiano”, di Giorgio Galli, varie edizioni, 555 pagine Un classico tra i classici, questo libro si ristampa ininterrottamente dal 1983 (dapprima presso Laterza, poi presso Baldini e Castoldi). Le edizioni sono continuamente aggiornate, con l’aggiunta di nuovi capitoli man mano che i decenni si susseguono. Come sempre accade con i numerosissimi lavori di Giorgio Galli, gli orizzonti sono di dimensioni continentali, con collegamenti storico-geografici di ogni genere. Galli è infatti autore di numerosi testi di storia europea (“I partiti europei”, “Hitler e il nazismo magico”, “Cromwell a Afrodite”, eccetera) e anche il suo “Manuale di storia delle dottrine
politiche” ha questo vasto respiro. Ecco un esempio dell’ottica continentale della sua “Storia del socialismo italiano”. Galli racconta che il partito nasce a Genova nel 1892, ma prima inquadra gli eventi italiani nella cornice europea: il neonato Partito socialista italiano tenta di legittimarsi nel sistema politico nazionale: «E’ un processo analogo a quello in corso in Germania, dove all’inizio degli anni Novanta del XIX secolo l’abolizione della legislazione antisocialista permette alla socialdemocrazia tedesca di agire nella piena legalità. Il parallelismo non è soltanto di situazioni, ma ri-
guarda anche le ideologie: l’impostazione teorica del partito che si costituisce a Genova nell’agosto 1892 è del tutto analoga a quella che il partito tedesco si dà con il congresso di Erfurt. Per collocare questo processo in un quadro europeo complessivo, si tenga presente che nell’ultimo decennio dell’Ottocento il socialismo francese è più diviso di quello italiano, mentre forte è l’influenza dell’anarchismo. Il movimento operaio inglese, unito nelle Trade Unions, costruirà il partito politico (laburista) solo dopo l’inizio del secolo. La socialdemocrazia dell’impero austriaco procede parallelamente a quella
tedesca. Il Partito socialista spagnolo, fondato da tempo da Pablo Iglesias (da non confondere con l’omonimo fondatore di Podemos, ndr), ha analogie con quello francese (influenza della letteratura marxista di Guesde; forte presenza dell’ideologia libertaria tra i lavoratori)». Uno dei temi di questo studio di Galli è il problema della democrazia rappresentativa all’interno degli Stati, che regola il conflitto tra opposte fazioni ed interessi. Purtroppo non esiste niente di simile sul piano internazionale, da qui caos e violenza nei rapporti tra gli Stati. Paolo A. Dossena
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casalmaggIore
Sabato 27 Gennaio 2018 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
solarolo rainerio
presentata l’edizione 2018 del ryla junior
SOLAROLO RAINERIO - Da ormai 5 anni il Ryla Junior è un appuntamento fisso del Rotary riservato alla crescita dei giovani che si avviano alla maggiore età. La nuova edizione è stata presentata mercoledì sera al ristorante La Clochette dal club Casalmaggiore Oglio Po, che condivide il progetto col Rotaract e gli eclub 2050, Victorinus Feltrensis e Nuove Frontiere. Oltre al club padrone di casa presieduto da Marzio Somenzi, erano presenti alla serata i dirigenti scolastici Mariateresa Barzoni di Viadana, Maria Luisa Spedini del Romani di Casalmaggiore, Mirko Bozzetti con la docente Laura Bozzetti di Santa Chiara (che anche quest’anno ospiterà l’iniziativa), e le professoresse Zanoni, Bellingeri e Pincella. Quindi il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, Raffaella Storti per la Pomì Volley, Carlo Stassano dell’Interflumina, Gianluca Farina della Canottieri Eridanea, e i tecnici Ulisse Gamboa e Roberto De Biase del Rugby Viadana. C’erano anche le statunitensi Millie e Nathalie, nel Casalasco nell’ambito del progetto scambio giovani. Il Ryla 2018 è stato presentato dal past president Daniel Damia: «Lo scopo principale del Rotary è quello di tramutare i progetti in realtà. Il Ryla è uno di questi: abbiamo reperito delle eccellenze del territorio e le abbiamo messe a disposizione dei ragazzi. Le finalità del progetto, che è un format internazionale, prevedono di far emergere le peculiarità dei ragazzi: saggezza, giustizia, resilienza». Quest’anno il Ryla si svolgerà il 13, 14 e 15 aprile e vedrà la presenza di 8 relatori. Coordinatore sarà ancora una volta lo psicologo Roberto Bondavalli. Nel corso della serata sono intervenuti gli ex rylisti Federico, Linda e Paola. Daniela Borella ha poi parlato dell’importante simposio tenutosi martedì a Roma al Senato al quale ha partecipato come psichiatra e rotaryana. Infine Pietro Sganzerla è intervenuto in qualità di membro della commissione distrettuale Rye e quindi dello scambio giovani: brevi, lunghi, camps e new generation.
ROMA • Sei ciascuno per Casalmaggiore e San Daniele, 7,5 per Cremona e 4 per Dosolo
Pioggia di milioni sui ponti del Po Sei milioni di euro, pari al 100% della stima delle opere, per il ponte sul Po di Casalmaggiore e Colorno; altrettanti per il ponte Verdi di San Daniele Po, pure in questo caso coprendo l’intero costo stimato per la riparazione. Ma anche, in aggiunta, 7 milioni e 571mila euro, su un totale richiesto di 10 milioni di euro, per il ponte di Castelvetro, che collega le province di Cremona e Piacenza. E, infine, per quanto concerne il comprensorio Oglio Po, arriveranno 3 milioni e 785mila euro per l’infrastruttura che collega, pure in questo caso solcando il Po, Lombardia ed Emilia Romagna e nel dettaglio Dosolo e Guastalla, su una stima complessiva di 5 milioni di euro. Queste le cifre, a questo punto ufficiali e per sbloccare le quali manca solo la firma del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che la Conferenza Unitaria Stato-Regione di via della Stamperia a Roma, nella seduta di mercoledì alle 14.30, ha stanziato per i ponti sul Po che interessano da vicino il nostro territorio. Era un passaggio atteso, tormentato dopo un primo rinvio e dopo le lunghe attese dei cittadini che da quattro mesi e mezzo hanno a che fare con un ponte chiuso e altri malandati e non pienamente funzionanti. Ma finalmente ci siamo. Roma ha assegnato, unici casi sui nove in totale presi in esame, dato che la destinazione dei 35 milioni di euro complessivi era riservata a opere d’emergenza, il 100% del contributo richiesto alle due opere che toccano da vicino il Casalasco: il ponte di Casalmaggiore, appunto, e quello di San Da-
L’accesso bloccato al ponte di Casalmaggiore: i fondi consentiranno la riapertura provvisoria niele, con la Provincia di Parma che, in entrambi i casi, dovendo bandire la gara d’appalto, riceverà da Roma il finanziamento. In pratica più di un terzo dei 35 milioni di euro disponibili arriveranno proprio nel Casalasco. La novità, per così dire, del ponte di Castelvetro, accontenta invece più i cremonesi di città, arrivando a una copertura del 75%, comunque importante. Tra i soggetti che più si sono mossi, per organizzare questa conferenza e per recuperare il ritardo dovuto a inghippi sulla prima richiesta da parte di Upi alle Province d’Italia potenzial-
mente interessate dalle opere, vi è senza dubbio il sottosegretario Luciano Pizzetti, chiaramente soddisfatto di questa prima tappa raggiunta. Ora, tra un mese esatto – e in mezzo arriverà la firma di Delrio per sbloccare i fondi ora assegnati puntualmente dopo il Decreto e già disponibili essendo riferiti al bilancio 2017 – il 24 febbraio si attende il progetto da parte dell’ingegner Fabio Scaroni, che la Provincia di Parma ha incaricato per lo studio dell’incerottamento del ponte di Casalmaggiore.
roma
il dottor minervino relatore al senato sulla salute mentale nell’adolescenza ROMA - Ha preso parte anche il dottor Antonino Minervino, primario di Psichiatria dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, all’importante convegno organizzato martedì in sala Zuccari di Palazzo Giustianiani a Roma, che ospita come sempre eventi e mostre promossi dal Senato della Repubblica. Minervino, da programma, ha parlato per una ventina di minuti a proposito di salute dei servizi di salute mentale, in una scaletta che ha previsto interventi di altri quindici esperti in materia a livello nazionale, tra cui dottori, professori e onorevoli. Minervino ha anche curato, attorno alle 13.15, le conclusioni del convegno. Erano presenti anche Daniela Borella, collega di Minervino, e Federica Sarzi, quali socie Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po. Non mancava la senatrice Francesca Puglisi, così come la
Antonino Minervino e altri relatori al Senato giornalista Adriana Pannitteri quale moderatrice della conferenza. Il focus dell’incontro di martedì mattina era posto sull’età adolescenziale: fra i tanti aspetti della questione “salute mentale”, infatti, un posto di rilievo per la drammaticità degli aspetti attuali e futuri, è assunto dalle problematiche dell’adolescenza. «Quella che è una naturale e delicata tappa dell’evoluzione e della crescita
di ogni persona – hanno spiegato i relatori – non riceve oggi la dovuta attenzione in tutti i contesti che attraversa: famiglia, società, scuola. In ognuno di questi contesti dovrebbe ricevere ascolto, attenzione alle sue caratteristiche, premura alle sue difficoltà, capacità di lettura e dunque sostegno. Ogni epoca ha certamente avuto caratteristiche di grande diversità rispetto alle precedenti facendo per questo guardare
con sospetto alle novità e ai cambiamenti. Ma la cultura e la società attuali sono davvero in grado di conoscere cosa è essere adolescenti oggi?». «Il problema si manifesta – è stato spiegato – nell’esperienza diffusa di genitori disorientati, insegnanti affannati, servizi per la salute mentale distratti a fronte di un disagio crescente fra gli adolescenti che spesso si trasforma in sofferenza e talvolta in malattia. Affinché si torni ad avere la giusta attenzione a tutto ciò è necessario che si riapra un dialogo fra operatori dei servizi, ricercatori, società scientifiche, famiglia, scuola e politica con l’obiettivo di far rinascere quella tensione civile che, fondata sulla responsabilità di ognuno, torni a dare alla salute mentale e all’adolescenza quella cura che, prima di essere tecnica, è coscienza collettiva».
Casalasco
PIADENA • Nascerà Piadenadrizzona, e Ca’ d’ Andrea si unirà a Torre di Enrico Galletti PIADENA - C’è una netta differenza tra l’unione e la fusione dei comuni. Lo confermano due casi concreti, che stanno prendendo forma proprio in queste settimane. Piadena, prossima alla fusione con Drizzona, e Torre de’ Picenardi, vicino all’accorpamento con Cà d’Andrea. In passato qualcuno aveva già provato a compiere questo passo, vuoi per salvare le sorti dei piccoli comuni, vuoi per cercare di uniformare al massimo il territorio. Fatto sta che il tentativo dell’Unione Municipia, che coinvolgeva Motta Baluffi, Cingia de’ Botti e Scandolara Ravara, si era concluso con un nulla di fatto. La situazione che mette in comune le quattro realtà del Casalasco, ad oggi, è molto simile, ma non identica. In entrambi i casi, sia a Piadena sia a Torre de’ Picenardi, si può già parlare di unione. Piadena e Drizzona e Torre de’ Picenardi e Cà d’Andrea sono già due realtà unite da qualche anno. Nel concreto, i comuni sono sempre rimasti attivi e distinti, e rispetto agli anni precedenti avevano limitato la loro indipendenza, condividendo risorse e servi-
Al via gli incontri pubblici 4 comuni verso la fusione Piazza Garibaldi ospita il Comune di Piadena
zi. Quando l’unione, insomma, fa la forza. Adesso, però, per entrambe le realtà si sta concretizzando un passo successivo. Il disegno della fusione. Il che, tradotto, significa che le due coppie di comuni si accorperanno in via definitiva, diventando una cosa sola. Torre de’ Picenardi comprenderà anche l’attuale comune di Cà d’Andrea e Piadena quello di Drizzona. Le ultime due realtà diventeranno un unicum sotto il nome (probabilmente) di
“Piadenadrizzona”, Torre de’ Picenardi, invece, manterrà il suo nome anche dopo la conclusione del processo di fusione. In entrambi i casi sono in corso gli studi di fattibilità. A Drizzona è prevista un’assemblea pubblica lunedì 29 gennaio alle 21 in sala consiliare. A Piadena l’incontro sarà il giorno seguente, martedì 30 alle 21 negli spazi del centro civico. Le due occasioni di dialogo con la cittadinanza nascono dalla volontà del sindaco, Ivana Cavazzini,
di «effettuare le operazioni di fusione a stretto contatto con gli abitanti, che saranno i protagonisti di questo importante cambiamento. E che avranno voce in capitolo su ogni aspetto dei lavori». Torre de’ Picenardi, invece, già parte dell’Unione “Terre di Pievi e di Castelli” con Ca’ d’Andrea, Pessina Cremonese e Isola Dovarese, attende l’ok dai consigli comunali di entrambi i comuni interessati dal processo di fusione. Le sedute saranno il 6 febbraio, alle 19 a Torre e alle 20 a Cà d’Andrea. Nel caso di questi due comuni, la fusione sarà per incorporazione. Dopo questa fase, si passerà direttamente al referendum del 2019, dove i cittadini saranno chiamati a esprimersi sul disegno della fusione, come assicura il sindaco torrigiano Mario Bazzani.
c a nne to sull’o glio
teatro mauro pagano esaurito per il 17° concerto dei patroni CANNETO SULL’OGLIO Tutto esaurito al Teatro Comunale “Mauro Pagano” per la 17ª edizione del Concerto dei Patroni svoltosi il 20 gennaio in occasione della ricorrenza della festa dei Santi Fabiano e Sebastiano, alla presenza delle Autorità civili, religiose e militari. Protagonista il Complesso Bandistico Cannetese, diretto dal simpatico ed eclettico Maestro Alfredo Cappellini che, come nel suo stile, ha scelto per la serata pezzi attuali e moderni, brani allegri ma mai scontati, sempre con un importante messaggio di
fondo. Il tutto arricchito da gradite sorprese: le bravissime ballerine Cristina Priori e Roberta Bianchi del Centro Formazione Danza di
Drizzona diretto da Leila Troletti e Marian Serbanescu, Vanni Pastorio sulle note di Occidentali’s Karma, Elena Favaretto in un brano
di Cindy Lauper. Altrettanto noti e significativi i brani eseguiti nell’intervallo da un nutrito gruppo di allievi della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo di Canneto che da anni accoglie l’invito a partecipare all’evento. Il tutto a dimostrazione del valore dell’arte della musica che ancora una volta ha unito la Comunità cannetese nel ricordo di un evento istituzionale che dal lontano 1836 ad oggi Canneto non ha mai dimenticato continuando a far memoria della liberazione dalla terribile pestilenza che lo colpì.
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torricella del pizzo
la festa dal pipén fa il pieno domani si chiude la rassegna
Pancette in bella vista alla Festa dal Pipén TORRICELLA DEL PIZZO – Complice il bel tempo, è andata oltre ogni rosea previsione la partecipazione al primo week end della 13ª Festa dal Pipén. Sabato sera diverse centinaia di spettatori hanno cenato prima di assistere allo spettacolo multiforme, fatto dall’esibizione dei ballerini della Pole Dance Style, della musica di dj Rocco, della voce di Vito Romanazzi e soprattutto degli applauditi comici volti noti di Zelig e Colorado, Alessandro Politi (Grande Mago) e Paolo Casiraghi (Suor Nausicaa), che hanno intrattenuto il pubblico per un’ora e mezza. Ricca anche la giornata di domenica, baciata dal sole. Protagonista della giornata è stato il noto conduttore Davide Mengacci, che ha visitato i musei ospitati in agriturismo Torretta, dove si è svolta anche la dimostrazione di norcineria, quindi ha affiancato Mara Viola nell’assaggio dei prodotti tipici locali, tra cui i tortellini, il piedino lessato (il pipén, appunto) e il pizzetto, il salame col filetto torricellese. Mengacci, entusiasta degli assaggi, ha quindi presieduto la giuria che quest’anno era chiamata ad eleggere la miglior pancetta. Ne facevano parte anche alcuni sponsor della manifestazione: per la Pomì era presente la giocatrice Valentina Zago. A trionfare sono state le pancette piacentine, che hanno occupato tutti e tre i primi posti, scalzando i detentori (spalla cotta e culatta) parmensi del Salumificio Ardenga di Diolo di Soragna. Ha vinto il Salumificio San Bono di Ponte dell’Olio, davanti a Salumi Grossetti di Strà di Nibbiano e al Salumificio Chiarore di Chiarore di Pianello. I produttori cremonesi, mantovani e parmensi cercheranno di rifarsi nella prossima edizione. La manifestazione prosegue stasera e domani, sempre grazie alla preziosa collaborazione della Scuola di Cucina Einaudi di Cremona con la coordinazione del docente Massimiliano Ruscelli. Questa sera è dedicata alla commedia dialettale proposta dalla Compagnia Dialettale Sissese, attiva da oltre mezzo secolo grazie al torricellese Mauro Adorni. Sul palco andrà in scena “Na bela vendicada”. Domani chiusura con apertura cucine alle ore 11 e polenta pasticciata gratis per tutti alle 16.
p rovincia
s c a n d o la r a
borse di studio per i comuni casalaschi e dell’asse del po
commedia dialettale
E’ stato emanato il bando per l’assegnazione delle cinque borse di studio istituite a seguito dell’accettazione della donazione modale del “Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po”. Il bando è riservato a studenti universitari, residenti da alme-
SCANDOLARA RAVARA - Prende il via domani la 5ª edizione di “Da sganasas dal rider”, rassegna di 6 commedie dialettali presso la Sala Polivalente di via Marconi. Ad esibirsi saranno “I bei putei” di Acquanegra sul Chiese con la commedia “I misteri de la cantina” di Bacco Grappoli. Organizza il Circolo ArciBassa.
no tre anni a decorrere dal termine della presentazione delle domande, nei Comuni di Bonemerse, Casteldidone, Cella Dati, Cingia de’ Botti, Gussola, Martignana di Po, Motta Baluffi, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara
Ravara, Solarolo Rainerio, Sospiro, Spineda, Stagno Lombardo e Torricella del Pizzo. La borsa in parola ammonta a complesssivi € 3.000. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 12 del giorno lunedì 28 maggio 2018.
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SPECIALE
MONTAGNA
Sono tantissime le località alpine in cui praticare lo sci, con splendidi impianti di risalita Lo sci è uno degli sport invernali più diffusi, praticato da tantissime persone anche a livello amatoriale. Ma dove andare a sciare? Nella scelta è possibile avere una particolare cura dell'ambiente, facendo le scelte più sostenibili. Come il territorio ai piedi delle Pale di San Martino, considerato tra le formazioni rocciose più spettacolari delle Dolomiti: esso è infatti stato dichiarato da Legambiente “100% rinnovabile”. Ma è anche una meta ambita: proprio qui si trova infatti la skiarea denominata San Martino di Castrozza-Passo Rolle, 60 chilometri di piste che rappresentano un paradiso per gli amanti degli sci e della montagna. Divertimento per tutti i gusti: dalle discese per lo sci alpinismo, ai tracciati per quello di fondo, dallo snowpark alle zone segnalate in cui ci si può avventurare nel fuoripista. Gli impianti di risalita del comprensorio sono alimentati a energia pulita grazie alle sette centrali idroelettriche in funzione sul territorio. Inoltre, grazie al progetto Green Way Primiero (una filosofia che mette al centro il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche), chi raggiunge la località con un’auto elettrica o ibrida può fare il pieno di energia gratuitamente presso le 16 colonnine di ricarica pubblica. In Alto Adige, tra le mete altoatesine più green c’è il Ghiacciaio della Val Senales che nel 2011 si è aggiudicata il premio pro natura-pro sky Award e il riconoscimento di Regione sciistica ecologica. A Plan, in Val Passiria, invece, vi sono due citybus e il Dorfexpress, una sorta di trenino su ruote, per raggiungere le piste da sci a piena ecologia. In Val d'Aosta è Cogne la meta sciistica ecologica per eccellenza. La valle di Cogne è infatti immersa nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso ed è una delle Alpine Pearls, una trentina di località su tutto l’arco alpino italiano ed estero che promuovo uno stile di vita sostenibile legato in particolare alla mobilità dolce. In tutto il territorio è attivo un servizio di trasporto pubblico gratuito per muoversi in libertà e inquinare di
In montagna alla ricerca del bianco
meno. Gli skibus portano i turisti dal parcheggio dell’auto ai piedi della montagna per camminare lungo le vie torrentizie, scendere con gli sci ai piedi lungo i 70 chilometri di piste o ancora per provare l’emozione di arrampicarsi su un ghiacciaio.Infine la Carinzia, altra regione molto ambita dagli sciatori sebbene già
in Austria, vanta una delle destinazioni più attente all’ambiente: stiamo parlando dell’Alpe Gerlitzen che ha organizzato una rete di skibus gratuiti che collegano tutte le località del lago di Ossiach (Ossiach, Steindorf, Bodensdorf, Sattendorf, Annenheim) e l’area urbana di Villach con la cabinovia Kanzelbahn. Sempre a
costo zero, lo skibus trasporta anche i turisti dal lago di Faak alla zona sciistica del Dreiländereck. Nella valle del Gail, Kötschach-Mauthen è un comune dove tutta l’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili. Qui d’inverno si scia e ovviamente anche gli impianti sono sostenibili.
Speciale Montagna
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Per chi non è particolarmente sportivo, le località di montagna offrono terme e spa Per chi ama la montagna ma non è particolarmente sportivo, le località delle nostre Alpi offrono anche una notevole parentesi di relax. Non mancano infatti zone termali e Spa, che consentono di trascorrere alcuni giorni all'insegna del riposo. In Trentino, ad esempio, sono numerose le destinazioni termali in cui rifugiarsi per una pausa di benessere: le terme Dolomia, le terme di Pejo, le terme di Rabbi, le terme di Garniga (piccolo paesino sulle pendici del Monte Bondone). Nella Val di Fassa, precisamente a Pozza di Fassa, si trova la sorgente di acqua sulfurea delle Terme Dolomia che si trovano a quota 1.325 metri nel cuore della valle e circondate dallo splendido scenario delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco. Nel Parco Naturale dello Stelvio, possiamo visitare le terme di Pejo, a 1.400 metri di quota, dominate dalle cime del gruppo dell’Ortles-Cevedale. Sempre in Trentino, oltre alle terme e a molti alberghi wellness ci sono anche delle oasi dedicate al benessere. A Canazei e Andalo si trovano due grandi centri attrezzati con piscine coperte che dispongono anche di aree dedicate al wellness. In particolare l’Acquain di Andalo è una struttura di nuova concezione, studiata per il divertimento in acqua insieme a tutta la famiglia.
Non solo sci, ma anche relax
Anche in Alto Adige i luoghi dedicati al benessere non mancano: a Merano, è d'obbligo una visita alle omonime terme, per accompagnare alla montagna momenti di relax e benessere. Le terme di Merano sono infatti un'oasi di benessere nella città del Passirio. Altra struttura caratteristica da segnalare in Alto Adige è l’Hotel Monika, in Val Pusteria, oltre a massaggi aromatici e alle erbe, offre camere arredate con
mobili di design e trattamenti per uomo e donna. In Val Gardena nei maggiori villaggi e resort sciistici non mancano le strutture wellness. A Ortisei, è famosa la Adler Spa Resorts con vari programmi tutti dedicati allo sport e controlli mirati alla salute (dal check up al nuoto in piscina). Sempre a Ortisei, c'è la possibilità di soggiornare all'albergo il Cavallino Bianco, conosciuto per avere una spa dedicata appositamente ai più pic-
coli. Unica nel suo genere è adatta a chi vuole condividere anche con i più piccoli della famiglia la cultura del benessere. In Val Gardena, spesso gli alberghi per famiglie offrono assistenza e cura per i più piccoli mentre i grandi si dedicano al relax, tutto è sempre pensato a misura di turista in Alto Adige. L’Alpin Garden Wellness Resort, sempre ad Ortisei, è un rifugio di lusso con 1.000 metri quadrati di trattamenti su due piani, si
possono trovare: sauna bio-aromatica, sauna finlandese, bagno al vapore Tutankamon, nuova sauna con sale dell’Himalaya, sauna panoramica, bagno orientale Rasul, sauna tirolese. Anche in Piemonte sono diverse le località termali per il relax. Non lontano dalle località sciistiche del cuneese, si trovano le conosciute terme di Lurisia. Nella piccola cittadina situata a 700 metri di altezza in Valle Pesio, ci sono
anche degli impianti di risalita. Il binomio sci-benessere da queste parti è un must. Le terme, attive dal 1940 grazie agli studi di Marie Curie, sono aperte tutto l'anno e offrono diversi trattamenti per la cura e la prevenzione di molte malattie. Non mancano, poco lontano dalla zone della terme, gli hotel benessere e le beauty farm: a Lurisia tutto gira intorno alla preziosa acqua con le sue grandi capacità terapeutiche. Nella ona della Val d'Ossola (San Domenico di Varzo e Alpe Devero), ci sono poi le terme di Premia, per crogiolarsi in un bagno d'acqua calda. Per chi non vuole fare troppa strada, c'è anche la Valtellina, dove, tra il parco nazionale svizzero e quello dello Stelvio, si trova Livigno, che offre una grande scelta nel settore benessere. Uno dei centri Charme & Relax, marchio di qualità che contraddistingue una serie di piccoli ma raffinati alberghi, si trova proprio a Livigno, a pochi passi dagli impianti. L'ambientazione è quella tipica dell’Engadina, seguendo i principi della bioclimatologia, con bagni caldi, calidarium di vapore aromatizzato, sauna tirolese e pioggia tropicale calda agli aromi con cromoterapia. Meritano una visita, sempre in Valtellina, anche le terme di Bormio, con lo stabilimento articolato su ampi spazi interni ed esterni.
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SPECIALE
SPOSI
Dalla location in stile industrial all’hashtag dedicato alle nozze: ecco le idee più cool del momento Chi sta pensando di sposarsi in questo 2018 avrà già iniziato a pensare l’impostazione del proprio matrimonio: dall’abito alla location, tutto dovrà essere accuratamente organizzato e curato in ogni dettaglio. Anche per questo può essere utile essere informati sulle più recenti novità in attivo da oltreoceano: gli Stati Uniti, infatti, sono sempre all’avanguardia in fatto di matrimoni e possono aiutare a trovare nuovi spunti. Partiamo dalla location in cui festeggiare il giorno più bello: basta a sfarzosi ristoranti e ville, perché la nuova tendenza è lo stile industriale. Grandi capannoni o fabbriche in disuso sono i luoghi perfetti per questo tipo di urban wedding, che con le giuste luci e decorazioni avranno un aspetto davvero chic. La caratteristica più importante della location è che lo spazio sia ampio e aperto, con soffitti molto alti. E le decorazioni? Le nuove tendenze richiamano al metallo, nei colori dell’argento e del cromo. Le decorazioni del 2018 avranno inoltre forme geometriche: cubi, rombi, triangoli e pentagoni dai contorni sottili. Vento di novità anche nelle composizioni floreali: disordine e vivacità saranno le nuove parole d’ordine. L’importante è abbondare con le foglie. Questa regola vale sia per il bouquet di fiori della sposa che per la decorazione della location. Si potranno distribuire i fiori sui tavoli, sulle pareti, sul soffitto e persino sul seating plan per un perfetto gioco di contrasti con gli elementi metallici. Ma anche per l’abito c’è vento di novità: è ora di dire addio al total white. La tendenza per il
Il giorno più bello: le nuove tendenze dagli Usa
prossimo anno è l’abito da sposa colorato. Non si tratta di colori forti né scuri, bensì tonalità chiare, soprattutto di rosa, con inserti floreali. Per quanto riguarda i materiali, tulle e veli con trasparenze la faranno da
protagonista. Più protagonismo anche agli invitati: secondo le nuove tendenze anche loro sono chiamati a essere parte attiva del matrimonio, con photo booth con fotocamera istantanea, flashmob
con le damigelle d’onore, gadget da indossare durante o dopo la cerimonia e via di seguito. E per gli sposi più social, non può mancare un hashtag per il giorno del matrimonio. Un’idea originale ma anche utile, che
permetterà agli amici di condividere le fotografie e i pensieri del giorno. Esso potrà essere comunicato agli invitati scrivendolo sulle partecipazioni, sui menù oppure sui segnaposto di matrimonio fai da te.
SPECIALE
18 Proteggere la propria abitazione dai furti è una priorità per chiunque, soprattutto in un’epoca in cui l’escalation dei fenomeni predatori è una triste realtà. Ma come fare per evitare di diventare vittime di questi malviventi? La prima cosa per tenere lontani i ladri è far sempre credere che in casa ci sia qualcuno. Un trucco che richiede solo qualche piccolo accorgimento: lasciare la televisione o la radio accesa, così come qualche luce nelle stanze più utilizzate, ad esempio, soggiorno e cucina. Attenzione però a quando si esce: bisogna sempre ricordare di chiudere le finestre a vetro e se ci sono anche le imposte, a meno che non siano installate delle inferriate. Inoltre può essere utile non seguire una routine con orari ben definiti, in modo da non agevolare i furti. Se si resta in casa, la regola sempre valida è quella di non aprire la porta a persone che non si conoscono; se un’abitazione è stata presa di mira, infatti, nella maggior parte dei casi verrà tenuta sotto controllo visivamente e, qualche volta, addirittura acusticamente tramite semplici microspie piazzate all’interno della casa. Per non correre questo rischio, è consigliabile non far introdurre in casa sconosciuti inattesi e diffidare di persone che si spacciano per qualcuno senza poterlo provare. In ogni caso bisogna avere sempre il telefono a portata di mano, così da poter contattare immediatamente le forze dell’ordine qualora ci si accorga di un’intrusione mentre ci si trova in casa. Nell’attesa del loro intervento, evitare lo scontro con i ladri, a maggior ragione se non si è in grado di garantire l’incolumità per se stessi e per i presenti in casa. Se si ha in programma di dover trascorrere un periodo di tempo
Per non diventare vittime dei malviventi esistono alcuni piccoli ma utili trucchi
Proteggere la casa dai ladri: quali accorgimenti adottare?
lontani da casa, è preferibile avvertire una persona fidata, ancor meglio se fosse un vicino, della nostra assenza e delegargli il ritiro della posta e gli spostamenti della nostra automobile. Ma bisogna evitare di diffondere
notizie su dove ci si reca, sulle varie date di partenze e arrivi o altri dati inerenti il viaggio e sugli oggetti preziosi che si lasciano in casa. Bisogna fare attenzione anche ai cancelli telecomandati poiché la
frequenza può essere scoperta o intercettata attraverso vari strumenti. Il consiglio è quello di aggiungere ulteriori blocchi come, ad esempio, spranghe, serrature, lucchetti.
Quali misure di sicurezza per difendere la casa? Per difendere casa dai furti occorre tenere a mente qualche semplice ma efficace regola di sicurezza, che non è mai troppo tardi da applicare.
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Naturalmente se si decide di cambiare o modificare la porta di casa bisogna tenere in considerazione anche i mezzi di sicurezza di cui già si gode, inoltre l’installazione di nuove porte dev’essere eseguita in maniera accurata e ben studiata. Infine, se l’abitazione è dotata di scantinati o mansarde è bene coprirne le eventuali aperture con delle griglie fissate da robusti rinforzi, altrimenti potrebbero venire rimosse facilmente. E le finestre? Per chi vive ai piani inferiori bisogna fare molta attenzione a questo aspetto. Meglio dunque dotare di inferriate e cancelli le finestre di casa: ciò consente di sentirsi più al sicuro; utili sono anche i sistemi per ridurre il rischio di sollevamento delle tapparelle. I sistemi d’allarme sono sempre un compendio molto utile per la protezione della casa,: è sempre però consigliabile collegare il proprio antifurto con un allarme esterno che avvisi direttamente la polizia. Si tratta di un servizio gratuito e molto utile, in quanto consente un intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Prima di tutto non bisogna lasciare beni di valore a portata di tutti: meglio utilizzare una cassaforte, da installare in un punto ben nascosto della propria abitazione. Altro suggerimento da non sot-
tovalutare, è quello di avere un elenco degli oggetti che si hanno in casa e, se possibile, archiviarli anche sotto forma di fotografie: rappresenta un valido espediente per identificare eventuali oggetti rubati e risulta un aiuto effica-
ce per avanzare possibili reclami all’assicurazione. La porta di casa naturalmente dev’essere robusta e a prova di scasso, per questo è sempre meglio installarne una blindata. La scelta di porte con catenelle
laterali e dotate di pratico e indispensabile spioncino si rivela sempre la migliore, così come quelle dalla serratura con il cilindretto sagomato, con stipiti robusti e protezioni nelle aree della cerniera.
L’assicurazione sui i furti Normalmente sarebbe meglio non lasciare in casa i propri oggetti di valore. Se tuttavia si preferisce averli sotto mano, è meglio pensare ad assicurarsi contro i furti. Sebbene le assicurazioni non arrivino a coprire l’intero danno, si ha almeno la possibilità di optare per la polizza dai massimali più alti. Inoltre, nella polizza assicurativa è possibile far rientrare anche i danni a porte, finestre e mobili. Ovviamente per poter ottenere il rimborso del furto, prima di tutto bisogna denunciare il tutto alla polizia, solo in questo modo l’assicurazione coprirà i danni immediati. In ogni caso, comunque, bisogna tener presente che la polizza non ricoprirà mai il valore totale dei beni rubati.
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Sabato 27 Gennaio 2018
gli orari
la dieta secondo le intolleranze alimentari
PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA
Mi da qualche consiglio per una bambina di 3 anni e mezzo che si ammala sempre ? come la nutro mentre va all'asilo? Teresa Gentile Teresa, purtroppo gli asili sono un ricettacolo di germi patogeni. I figli portano a casa qualsiasi tipo di virus o batterio e sono spesso ammalati. Possiamo sicuramente aiutarci con un’alimentazione bilanciata e con cibi che innalzano le difese immunitarie. Ecco una top 5 dei più diffusi del periodo: • Agrumi: ricchissimi di vitamina C con forte potere antiossidante • Crucifere: cavoli, broccoli, verze, poco gradite dai bambini ma ricchissimi di antiossidanti e di iodio che stimola il metabolismo. Potremmo mascherare i cavoli o broccoli in qualche minestrone di verdure per riuscire a proporli al figlio • Papaya: Nonostante la sua dolcezza, la papaya è ricchissima di vitamina C: 238 milligrammi di vitamina C per 100 grammi e 39 calorie. Della papaya si mangiano, foglie, frutto e anche semi. Ottima alternativa per lo spuntino di metà pomeriggio • Mango: è un ottimo alleato per la salute dato che contiene circa 122 milligrammi di vitamina C e 65 calorie per 100 g. • Kiwi: è uno degli alimenti più ricchi di vitamina C in assoluto con i suoi 137 milligrammi per sole 46 calorie. Ideale da consumare a merenda insieme ad uno yogurt
CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
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A Cremona i servizi che richiedono tempi più lunghi sono gli interventi per l’ernia e per la cataratta
Liste d’attesa, stanziamento per la riduzione di Giulia Sapelli Quello delle liste d'attesa negli ospedali è un problema sempre più pressante e che crea notevoli disagi alla popolazione. A Cremona, ad esempio, tra i servizi che richiedono maggiori tempi vi è l'intervento per l'ernia, per il quale bisogna aspettare ben 177 giorni (dati di dicembre). Attesa lunga anche per la cataratta (92 giorni), per il test cardiovascolare da sforzo (51 giorni) e per la protesi dell'anca (50 giorni). Proprio per ridurre i tempi di attesa, la Regione Lombardia ha fissato uno stanziamento di 11 milioni di euro. Esso riguarderà però sei prestazioni in particolare, i cui tempi verranno ridotti al massimo a 30 giorni. Si tratta di quelle che a livello regionale, per numerosità e tempo di attesa, rappresentano una parte predominante delle prestazioni erogate. Il progetto prevede l'individuazione di un unico responsabile aziendale dei tempi di attesa e dell'approntamento di un sito internet www.prenotasalute.regione.lombardia.it con indicate le disponibilità di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private regionali. Queste sono solo alcune delle
misure contenute nell'ultima delibera di Giunta. «Con questo importante provvedimento e l'attuazione della riforma sanitaria con la presa in carico dei pazienti cronici che sono quelli che usufruiscono del 70 per cento delle prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale, andiamo a imprimere una forte accelerazione sul contenimento delle liste d'attesa» ha detto l'assessore regionale Gallera. All'interno della delibera sono anche state previste apposite linee guida, elaborate coi professionisti, sull'appropriatezza prescrittiva, con particolare riferimento alla priorità di erogazio-
ne; l'obbligo di prenotazione dei controlli post ricovero già all'atto della dimissione ospedaliera. Prevista inoltre la prosecuzione del progetto 'Ambulatori aperti' per continuare a erogare prestazioni la sera e il sabato; e la programmazione delle assunzioni in relazione alle specialità che necessitano di interventi sui tempi di attesa. Le 6 prestazioni individuate, maggiormente richieste e con tempi d'attesa più lunghi sono: visita oculistica, ecodoppler cardiaco, ecografia della mammella, mammografia, ecografia dell'addome e colonscopia. Che paradossalmente presso le strutture sanitarie di Cremona
hanno invece tempi di attesa già piuttosto brevi. Per i prossimi anni saranno individuate ulteriori risorse in relazione ai dati delle prestazioni che meritano maggior attenzione. Grazie al lavoro svolto per far confluire su un unico flusso informativo, Mosa, le disponibilità di agenda per tutte le prestazioni ambulatoriali erogate in regime di Sssn di tutte le strutture pubbliche e private a è stato realizzato un unico sito regionale www.prenotasalute.regione. lombardia.it che viene aggiornato quotidianamente con le prime 5 disponibilità comunicate da tutte le strutture erogatrici, pubbliche e private, attraverso al quale i cittadini possono: conoscere tutte le informazioni e i canali di prenotazione (sia on line che non); disponibilità di agenda delle singole prestazioni nelle diverse strutture; procedere con la prenotazione se si è in possesso di prescrizione del medico. Entro i prossimi giorni sarà disponibile sugli store dei dispositivi mobili (android e ios) anche l'app 'Salutile Prenotazioni' che permetterà le stesse funzionalità del sito e consentirà di effettuare direttamente la prenotazione differita.
pillole di. . . salute • GLI OSPITALIERI PREMIATI DA REGIONE LOMBARDIA. Regione Lombardia, sabato 20 gennaio scorso, ha organizzato a Milano, presso l’Auditorium Testori, la prima edizione del “Premio Mai soli”, dedicata alle Associazioni di Volontariato che operano nell'ambito sociosanitario. Tra le 36 associazioni premiate, anche l’associazione cremonese de “Gli Ospitalieri”, per la categoria “Con chi ha bisogno”, riservata a chi si occupa di accoglienza e informazione per i cittadini.In particolare, nel corso del 2017 i volontari dell’Associazione cremonese si sono distinti per aver: collaborato in modo assiduo nell’accogliere e informare i cittadini all’ingresso dell’Ospedale di
Cremona; supportato – sotto il profilo organizzativo/accoglienza - l’Asst in diverse iniziative di prevenzione aperte al pubblico; interagito con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (presenza allo sportello, gestione informazioni telefoniche, raccolta questionari custode); partecipato in modo attivo a molte delle iniziative dell’Ufficio Comunicazione e agli eventi di Natale. Il premio, consistente nella riproduzione della 'Stele della solidarietà’ (opera ideata dall’artista Ilaria Beretta e simbolo del volontariato e della beneficenza), è stato consegnato al rappresentante de “Gli Ospitalieri”, Natale Giuliano Fattebene, dal Direttore Generale dell’Asst di Cremona, Camillo Rossi.
• strumenti tecnologici per disabili, il bando. Sono aperti i bandi a cura delle Ats per le richieste di contributo per l'acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati a favore di disabili o di persone con disturbi specifici dell'apprendimento. L’agevolazione di cui al presente avviso è un contributo riconosciuto, se dovuto, nella misura del 70% della spesa ammissibile, entro determinati valori di minimo e di massimo, per l’acquisto, il noleggio o il leasing di strumenti/ausili tecnologicamente avanzati acquisiti nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2015 e la data di scadenza dell’avviso.
LA in piazza del duomo
CULTURA
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Il “Grande piano” protagonista in un servizio della tv svizzera registrato a Cremona Il “Grande piano” è tornato nei giorni scorsi a Cremona. In piazza del Comune si sono svolte le riprese, a cura della Rsi Radiotelevisione Svizzera, per realizzare un servizio su questo particolare strumento
musicale che mette insieme musica, danza, didattica e gioco. Il “Grande piano” è nato a Cremona nel 2011 grazie alla compagnia Faber Teatro. Di ritorno da una tournée a Singapore, il stato protagonista
di spettacoli anche a Dubai, in Austria e in Croazia, oltre che in tutta Italia. E’ stato, inoltre, ospite fisso in un ciclo di programmi musicali condotti da Amadeus su Rai Uno lo scorso inverno.
m usica al museo
Un viaggio attraverso la musica e le testimonianze nell’Italia delle persecuzioni Un viaggio attraverso la musica e le testimonianze nell’Italia delle persecuzioni. E’ quanto propongono gli allievi della scuola secondaria di primo grado “A. Campi” (istituto comprensivo Cremona Uno) nel concerto che si terrà domani alle ore 11, nella sala Manfredini della Pinacoteca nell’ambito della rassegna “Musica al museo”. Il titolo scelto per questo appuntamento è, infatti, “La musica non dimentica - Musica perseguitata” a cura di Eleonora Carapella. Il programma prevede l’esecuzione dei brani Kol Dodi (tradizionale
ebraico), arrangiamento di L. Anzolin, Diospyros (G. Pastorelli), Schindler’s list (J. Williams) e Pavana (A. Finzi). Ad eseguirli saranno gli studenti dell’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado “A. Campi”, preparati dai docenti Maria Noemi Bertuzzi, Eleonora Carapella, Alessandro Cremonesi, Aldo Pini e Giuseppe Rozzi. Il concerto è stato pensato con la collaborazione delle classi I A e II D sempre della Campi, sotto la direzione delle insegnanti Laura Corona ed Eleonora Carapella. I ragazzi sono affiancati dall’En-
semble NoteInsieme (Achille Branca, Michelangelo Grignani, Valentina Ozzo, Silvia Andrea Russo) dell’associazione Paola Manfredini, ex allievi della scuola media “A. Campi”. La musica si intreccia con la biografa e i suoi stessi autori e con gli eventi storici che condussero alla tragedia della Shoah in un percorso che narra la storia del nostro Paese durante i terribili anni delle persecuzioni. Letture a cura di Annamaria Caporali ed Eleonora Carapella. Il concerto, come sempre, è ad ingresso libero e gratuito.
In provincia sono numerose le esposizioni che hanno l’obiettivo di non dimenticare una pagina nera del passato
Tante mostre per la Shoah dalla redazione
e propria tragedia. Si tratta di lberto Besson, Fulvio Fiorini, Rosa Sono in programma anche mostre Visini, Giancarlo Cutini, Guido e incontri di sicuro interesse, per Nolli, Luigi Dainesi, Isabella Ditaricordare la Shoah e lo sterminio ranto, Nicola Bertoglio, Paolo in Europa attuato dalla Germania Marchetti, Rosa Visini, Stefano nazista. «Si tratta - spiega il cuCozzaglio, Primo Paolo Mainardi, ratore Simone Fappanni - di Floriana Melzani, Osvaldo Crotti, esposizioni itineranti aperte Enzo Tinelli, Marco Spizzi, a tutti, sia a un pubblico Franco Mattanza, Marino semplicemente interesTorta Marisa Bellini, sato a conoscere questa Cornelia Calzavazza pagina di storia che Franzini, Antonella L’Aned ha iniziato non va assolutamente Agnello, Elio Nolli, Guia comporre dimenticata, sia a un do Nolli, Marisa Foresti, i propri pannelli pubblico specialistico, Primo Paolo Mainardi, che a gruppi e scolareGiorgio Carletti, Riccardo sche». La prima esposizione Bozuffi. L’esposizione sarà è “Illustrare la Shoah”, che si popresente all’Ex Chiesa delle Ditrà visitare presso la Sala Polifunmesse di Quinzano fino al 2 febzionale del Comune di Corte de’ braio, alla Sala Consigliare del CoFrati fino al 31 gennaio. In mostra mune di Stagno Lombardo fino ci sono i disegni del grafico creall’1º febbraio, alla Biblioteca di monese Giorgio Carletti, che riCingia de’ Botti, dal 27 al 30 genpercorrono le tappe dell’Olocaunaio. Presso la sala Consigliare di sto e, a rotazione, i dipinti degli Pozzaglio si tiene, invece, fino al artisti del progetto “Flumen Me31 gennaio, la rassegna “Per rimoria” che illustrano momenti ed cordare la Shoah e l’eccidio in Euepisodi significativi di questa vera ropa”. La mostra, che sarà inau-
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gurata sabato 27 alle ore 18, si compone di sezioni tematiche contraddistinte da uno specifico colore e nasce dal desiderio di rendere omaggio alle vittime di questo eccidio. Nello specifico, nel “percorso giallo” una serie di pannelli esplicativi ripercorre i momenti salienti di questa tragedia secondo un rigore storico-scientifico che mette in luce gli orrori di una delle pagine più terribili dell’umanità. Il “percorso rosso” presenta, invece, un’interessante e inedita lettura della figura di Anne Frank, il cui “Diario” costituisce una delle più eloquenti testimonianze della Shoah. Il “percorso blu” conduce alla scoperta della figura di Primo Levi, scrittore e poeta che ha vissuto in prima persona l’Olocausto, venendo internato in campi di concentramento. A Casaletto Vaprio, fino al 4 febbraio e presso il Municipio di Acquanegra, dal 27 gennaio (vernissage alle ore 11) fino al 5 febbraio, si potrà visitare la rassegna “Sterminio in Europa”. «L’allesti-
Da sinistra le opere di Guido Nolli e Marco Spizzi mento - spiega Fappanni - è composto da quaranta pannelli che l’Aned, l’Associazione nazionale degli ex deportati nei campo nazisti, ha iniziato a comporre negli anni Settanta e ha via via implementato a seguito di nuove ricerche, approfondimenti e acquisizioni. Abbiamo la possibilità di presentare una rassegna davvero importante, nella quale immagini e testi rievocano le tappe di un evento che non va assolutamente dimenticato». Alla Rocca di Monticelli si può visitare, infine, la rassegna “Oltre quel muro”. L’esposizione itinerante, promossa dall’Aned, si compone di 26
pannelli in cui vengono presentati numerosi documenti inediti che testimoniano efficacemente l’attività clandestina che coinvolse centinaia di persone dentro e fuori il Lager di Bolzano, ubicato in via Resia, in chiara sfida alle terribili SS. Scorrendo l’esposizione si possono osservare, fra l’altro: fotografie, lettere e documenti reperiti in diversi archivi italiani e carteggi fra i familiari e gli ex deportati nel Lager. In quest’ultimo furono forzatamente portati circa diecimila persone provenienti da ben 31 paesi diversi, fra cui la piccola Esther, ebrea di appena un anno, e l’anziana Clelia di 80.
nel casinò
n el ridotto del ponchielli
Una mostra dedicata all’intramontabile pinocchio
Il Sistema Cremona protagonista a venezia
Il 24 gennaio è stata inaugurata la mostra da titolo “Piccole storie dal naso lungo”, allestita nel Ridotto del Teatro Ponchielli fino al 4 febbraio. Ancora una volta il mondo immaginifico di Pinocchio è stato capace di fare incontrare due realtà che spesso vivono separate, la scuola e il teatro. Prendendo spunto dallo spettacolo “Pinocchio” di Antonio Latella in cartellone nella stagione di Prosa del Ponchielli e dalla favola classica di Collodi, è nata la collaborazione tra l’IIS Stradivari di Cremona (studenti dei corsi del Liceo Artistico, Moda, Arredo) e il Teatro Amilcare Ponchielli. Un incontro che è anche una prima volta per il nuovo “polo artistico” nato all’interno dell’IIS Stradivari, un primo progetto in cui le diverse anime della scuola si sono impegnate sullo stesso fronte per dar vita a installazioni che integrano diverse forme d’arte. La mostra presenta due sezioni una in sala Rosa a cura degli studenti della 4° e 5° A della sezione scenografia del
Lo Stradivari e il Sistema Cremona hanno incantato europei e cinesi al Casinò di Venezia. Successo della città all’inaugurazione dell’anno del Turismo Europa-Cina avvenuto nel capoluogo veneto alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, della Commissaria europa Elzbieta Bienkoeska e dei massimi operatori del turismo europei e cinesi. L’evento a Venezia è stato organizzato da European Travel Commission, Etoa, Welcome Chinese, ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Regione Veneto e Comune di Venezia. Il sindaco di Cremona, nei discorsi conclusivi della manifestazione, ha esaltato il Sistema Cremona, unico al mondo, sottolineando il lavoro che la città sta facendo per accogliere di più e meglio i turisti cinesi e per promuovere con ancora più intensità ed efficacia Cremona in Cina. «Solo la cultura con forti radici ci può salvare - ha affermato -. Solo la cultura può creare frutti nuovi anche nell’incontro con altre culture, cercando con linguaggi differenti di
Una delle opere realizzate dagli studenti esposte nella mostra Liceo Artistico Stradivari e una nel Ridotto realizzata dagli alunni delle classi 2ª B, 3ª e 4ª Moda e 5ª Arredo. Il progetto è stato possibile grazie all’impegno dei docenti Ferdinando Ardigò, Cristina Biondi, Dino Ferruzzi, Daniela Parrella, Ma-
riateresa Soldi, Ilaria Visioli, Giacomo Volpi. L’ingresso è libero e sarà possibile visitare la mostra nei giorni 30, 31 gennaio e 1º febbraio dalle 18.30 alle 21.30, il 29 gennaio dalle 15 alle 18, il 4 febbraio dalle ore 15 alle 19.
fare un’unica musica, una musica universale e di pace». Musica universale come quella dello Stradivari Lam, suonato dalla violinista Aurelia Macovei (nella foto) al termine dell’evento, eccezionalmente all’interno del museo di Wagner. Erano presenti all’iniziativa internazionale, l’assessore con delega al Turismo Barbara Manfredini, il presidente della Commissione Cultura Luca Burgazzi, la dirigente alla Cultura, Musei e City Branding del Comune Maurizia Quaglia, la responsabile dell’Ufficio Turistico Paola Milo, Ilaria Casadei della Camera di Commercio, Virginia Villa, Paolo Bodini e Fuasto Cacciatori del Museo del Violino ed Eva Lerner Lam, proprietaria dello strumento friends of Stradivari custodito presso il Museo del Violino. Insomma, un’altra grande occasione di visibilità e di promozione per la città che sta lavorando intensamente per incrementare i flussi turistici dalla Cina e le sinergie in ambito musicale e liutario, vera e propria eccellenza nel mondo.
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Cultura
Sabato 27 Gennaio 2018
Appuntamento martedì sera con artisti di fama internazionale come De Maria, Dindo, Rizzi e Carbonare
Una quartetto di valore in concerto al Ponchielli Grande appuntamento musicale, con quattro importantissimi solisti di fama internazionale. Si tratta di Pietro De Maria al pianoforte, Enrico Dindo al violoncello, Marco Rizzi al violino e Alessandro Carbonare al clarinetto, che sul palco del Teatro Ponchielli martedì 30 gennaio (alle ore 20.30), si esibitanno nelle opere più celebri di Claude Debussy dedicate ai propri strumenti, in una serata che rendere omaggio al compositore francese nel centenario della morte. Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il primo premio al Concorso internazionale Dino Ciani di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini,
Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda. Figlio d’arte, Enrico Dindo inizia a sei anni lo studio del violoncello. Si perfeziona con Antonio Janigro e nel 1997 conquista il primo premio al Concorso “Rostropovich” di Parigi. Mstislav Rostropovich scrisse di lui: «... è un violoncellista di straordinarie qualità, artista compiuto e musicista formato, possiede un suono eccezionale che fluisce come una splendida voce». Marco Rizzi, in Italia è considerato uno dei musicisti più apprezzati e la sua attività artistica viene seguita con entusiasmo. Regolarmente ospite delle sale più prestigiose come la Scala di Milano, la Salle Gaveau e la Salle Pleyel a Parigi, il Lincoln Center di New York, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Musikhalle di Ambur-
go, il Tivoli di Copenhagen, il Concertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus di Berlino, ha collaborato con direttori quali R. Chailly, H. Vonk, A. Ceccato, V. Jurowski, P. Eötvös, e con rinomate orchestre quali la Staatskapelle Dresden, la Indianapolis Symphony Orchestra. Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha invece vissuto a Parigi, dove per 15 anni ha occupato il posto di primo clarinetto solista all’Orchestre National de France. Su personale invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart con la quale, sotto la direzione del maestro Abbado, ha registrato per Deutsche Grammophon il concerto K622 al clarinetto di bassetto, lavoro che ha vinto il 49° Record Academy Awards 2013.
Il violoncellista Enrico Dindo
c oncerto
m e r c o le d ì s e r a
l’avvenente E BRAVa KSENIJA ha INCANTAto CREMONA
“Dialoghi” con il filosofo galimberti
di Vittorio Dotti Straordinario il concerto di sabato scorso all’Auditorium Arvedi, offerto a Cremona dalla generosità di Unomedia e dalla sapienza organizzativa del direttore artistico, Roberto Codazzi. Nella cavea della sala, attorniati da un pubblico attento e caloroso, due sfavillanti stelle del cosmo musicale contemporaneo: Avi Avital, vulcanico portavoce mondiale dell’harmonic pride del mandolino e Ksenija Sidorova, avvenente e prodigiously clever corifea internazionale della fisarmonica. Le due star hanno avvivato la gelida notte cremonese con i raggi armonici di brani densi di lirismo (Sonata n. 21 in mi minore K 304 di W.A. Mozart e Vocalise di S. Rachmaninov), di florilegi ritmici (Suite Italienne di I. Stravinskij e Concerto in la minore di N. Budashkin), di virtuosismo (Preludio e Allegro di F. Kreisler). I due brani che hanno evidenziato la strabiliante abilità tecnica e la inconsueta profondità interpretativa dei due artisti, restano tuttavia quelli in cui la Sidorova e Avital si sono esibiti da soli: la Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore di J. S. Bach e le Autumnal Sceneries di Anatoli Kusiakov. Nella versione mandolinistica del monumento sonoro bachiano, Avi Avital si è distinto per un’agogica insieme estrosa e rigorosa, che brilla degl’impulsi ritmici ispirati alle esecuzioni violinistiche di Gidon Kremer, ma che
Ksenija Sidorova durante il concerto mai svisa la straight line melodica riferibile alle ineguagliate interpretazioni di Henryk Szering e di Arthur Grumiaux. Dopo l’esecu-
zione in duo di “Vocalise” del romantico, ma mai edulcorato Rachmaninov, Ksenija Sidorova ha abbracciato la sua amata fisar-
monica (costruita per lei in una prestigiosa bottega di Castelfidardo) e ha eseguito la “Autumn Landscapes Suite”, composta nel 1989 dal suo conterraneo lettone Anatoli Kusiakov: un’esecuzione che non aveva nulla da invidiare a quella mitica di Alexey Mykitenko. Rispetto a quest’ultima, però, la performance di Ksenija conserva il valore aggiunto della folgorante avvenenza della musicista, che col suo strumento e con i suoi occhi sublimi riesce a evocare il riverbero del sole ottobrino sulle facciate medioevali della Melngalvju nams (nel centro antico di Riga, città natale di Ksenija e del compositore Kusiakov), per poi condurci a osservare un tramonto novembrino vicino alle foci del fiume Daugava, percependo la nenia lontana delle onde sommesse del Baltico. Incantato dal seducente connubio di maturità espressiva e di bellezza fisica, il pensiero non poteva non convolare all’equazione del “bello” e del “bene”, che la filosofia greca ha sintetizzato nel concetto di “kalokagathia” e che Immanuel Kant ha poi valorizzato nella “Critica del Giudizio” con l’asserzione che «il bello è il simbolo del bene morale». E nel crosciante applauso finale del pubblico in visibilio per Ksenija, a me è sembrato d’udire la recita corale dei versi di Rainis (pseudonimo del poeta lettone Janis Pliekšans): «In questa liquida dolce realtà / tutto quello che illumini / è bellezza che incanta».
Mercoledì 31 gennaio (alle ore 20.30) al Teatro Ponchielli, terzo appuntamento con “Dialoghi intorno al teatro”. Protagonista il filosofo Umberto Galimberti, che affronterà alcuni temi legati alla genitorialità, ai giovani e alla famiglia nel dialogo “Disagio giovanile nell’età del nichilismo”. Il filosofo Umberto Galimberti ha insegnato Filosofia della Storia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association for Analytical Psychology. Fra le sue opere più importanti, tradotte in molte lingue, “Il corpo” (Feltrinelli, 1983), “La terra senza il male. Jung dall’inconscio al simbolo” (Feltrinelli, 1984), “Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica” (Feltrinelli, 1999), “Orme del sacro” (Feltrinelli, 2000), “Il tramonto dell’Occidente” (Feltrinelli, 2005), “La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla consulenza filosofica” (Feltrinelli, 2006), “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani” (Feltrinelli, 2007) e tanti altri.
le canzoni della settimana
le canzoni di Sfera Ebbasta spopolano nella classifica di Spotify Sono tutte di Sfera Ebbasta (nella foto) le prime undici canzoni più ascoltate su Spotify nell’ultima settimana. E in fondo, basterebbe questo dato per render conto del successo di “Rockstar”, l’album del rapper lombardo che ha debuttato a inizio settimana scorsa. Un album che è tutto fuorché “politicamente corretto”. Il tono è provocatorio e il gergo più frivolo che realistico. Uno stile di nicchia che abbraccia la platea di giovani e che difficilmente va a braccetto con quella dei meno giovani, salvo casi di straordinaria passione di quel genere che è un po’ una via di mezzo tra il rap e l’hip-hop. Il
“trap”, un perfetto sconosciuto per buona parte del Belpaese, che negli ultimi mesi si è però rilevato un ottimo trampolino di lancio per gli artisti emergenti. “Rockstar” è un disco che spazia tra diverse basi e non annoia gli amanti del genere. Una fusione tra funk e R&B americano, dietro a scenari cupi e a un testo talvolta inquietante. Nei brani di Sfera (su tutti spiccano “Rockstar”, “Cupido”, “Serpenti a Sonagli”, “Ricchi per sempre” e “Uber”) si spazia dall’immagine di una modella fatta di Xanax che non sente più la faccia, a pusher sull’iPhone e puttane sull’iPad. Ci sono frasi che sono già ritor-
nelli impressi nella mente. “Quando s’è famosi, con le ragazze si arriva al dunque in due minuti, non si viaggia più in autobus ma con Uber, ci si guarda dalle malelingue e si beve Purple Drank”. A chi chiede come finirà, si risponde: “Saremo ricchi. Ricchi per sempre”. È lo stile di Sfera, bellezza. Inconfondibile anche in questo suo nuovo album, un po’ irriverente ma tutto sommato in linea con il genere, dove se si spazia da “droghe leggere” a “tasche pesanti” non c’è da scandalizzarsi. Perché il trap è così: il trap è il trap. Voto: 3/5. Enrico Galletti
lo
responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com
kick boxing
Per l’Abc successi a Bresso
Subito buoni risultati per l’Accademia Boxe Cremona nel primo impegno stagionale affrontato dagli atleti della Kick boxing sul ring di Bresso, ormai diventato il tempio delle arti marziali lombarde. Gigi Giandebiaggi, titolare del team che si dedica alla Kick, ha presentato due atleti sul quadrato in questa prima manifestazione del nuovo anno, entrambi imbattuti. Lorenzo
SPORT
Tellari si è cimentato nella light e, dopo aver vinto il suo incontro, ha voluto affrontare un altro match, stavolta di K1, vincendo in entrambi gli impegni, Debutto positivo, al femminile, per Veronica Formica nella Kick. Bloccata un poi dall’emozione, ha poi reagito molto bene, vincendo poi abbastanza chiaramente la ripresa conclusiva, aggiudicandosi così il match.
s e rie a
l’ascesa della lazio mette in difficoltà inter e roma in zona champions league Mentre Napoli e Juventus continuano a duellare per lo scudetto, la squadra del giorno è sicuramente la Lazio, che strapazzando anche una buona Udinese, si candida più che mai per un posto in Champions. Le quotazioni dei biancocelesti sono in continua in crescita, anche perché le dirette concorrenti Inter e Roma continuano ad arrancare. Dopo il pareggio di S. Siro, i giallorossi hanno rallentato anche nel recupero con la Samp, salvati da quel Dzeko che è
ancora in bilico tra Roma e Chelsea. Nella 22ª giornata, fari puntati su Milan-Lazio. 21ª giornata: Atalanta-Napoli 0-1, Bologna-Benevento 3-0, Cagliari-Milan 1-2, Hellas VeronaCrotone 0-3, Inter-Roma 1-1, Juventus-Genoa 1-0, Lazio-Chievo 5-1, Sampdoria-Fiorentina 3-1, Sassuolo-Torino 1-1, Udinese-Spal 1-1. Recuperi: Lazio-Udinese 3-0, Sampdoria-Roma 1-1. 22ª giornata (28-01 h 15): Chievo-Juventus (27-
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01 h 20.45), Crotone-Cagliari, Fiorentina-Verona, Genoa-Udinese, Milan-Lazio (h 18), Napoli-Bologna, Sassuolo-Atalanta (27-01 h 18), Spal-Inter (h 12.30), Roma-Sampdoria (h 20.45), TorinoBenevento. Classifica: Napoli 54; Juventus 53; Lazio 46; Inter 43; Roma 41; Sampdoria 34; Milan 31; Atalanta 30; Udinese, Torino 29; Fiorentina 28; Bologna 27; Chievo, Sassuolo 22; Genoa 21; Cagliari 20; Crotone 18; Spal 16; Hellas Verona 13; Benevento 7.
p r i mave ra 2
Oggi I grigiorossi ospitano l’empoli Dopo la sosta, è ripreso il campionato, ma la Cremonese ha osservato il turno di riposo. I grigiorossi torneranno in campo oggi ospitando l’Empoli, seconda in classifica con 7 punti in più della Cremo.
CALCIO SERIE B • Trasferta impegnativa per la Cremonese, che in Irpinia deve fare a meno di Claiton, Croce e Arini
Tesser sfida oggi ad Avellino il suo passato di Matteo Volpi
bardi”, andrà in scena la difficile sfida contro i biancoE adesso tocca a Flamini. Doverdi di mister Novellino, repo Denis e Gilardino, la “Gazduci da due vittorie consecuzetta della Sport” ha avvicitive contro Ternana e Brescia. nato nelle ultime ore l’ex meUna gara complessa, che la diano francese di Milan ed Cremonese affronterà con la Arsenal alla causa grigiorosconsapevolezza di meritare la sa. Una voce inattesa che, classifica e l’obiettivo di procome le altre tre, potrebbe seguire la striscia positiva che essere smentita nelle dura ormai da ben otto prossime ore, nelle giornate. Due tecnici quali si chiuderanno molto amici, Nole trattative relativellino e Tesser ve al mercato di (quest’ultimo anLa striscia gennaio. Anche cora amatissimo di risultati per cautelarsi nel ad Avellino), che caso arrivi davvero dovranno entrambi positivi la maxiofferta per far fronte ad alcune Cavion (uomo del moassenze di rilievo. In casa mento in casa grigiorossa), irpina non saranno della gara sul taccuino di Giammarioli, Molino e il bomber Ardematuttavia, sembrerebbe essergni (ancora out per infortuci un elemento più giovane nio), mentre rientrano tra i che possa puntellare il cenconvocati Rizzato e Di Tactrocampo come il 22enne chio. In casa grigiorossa, inCrecco, prodotto nelle giovavece, mancheranno all’apnili della Lazio e reduce dai pello Claiton dos Cantos, prestiti a Trapani ed Avellino. Croce ed Almici (quest’ultimo Già Avellino. Oggi alle 15, sul squalificato per un turno). campo del “Partenio LomTesser, pertanto, dovrebbe
22ª GIORNATA (20-01 h 15) Ascoli-Cittadella 1-2, Brescia-Avellino 2-3, Cesena-Bari 1-1, Cremonese-Parma 1-0, Empoli-Ternana 2-1, Foggia-Pescara 0-1, Frosinone-Pro Vercelli 4-0, Novara-Carpi 1-0, Perugia-Virtus Entella 2-0, SalernitanaVenezia 3-2, Spezia-Palermo 0-0.
CLASSIFICA Frosinone Palermo Empoli Cremonese Cittadella Bari Parma Spezia Pescara Venezia Salernitana
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Piccolo impegnato contro il Parma far esordire il giovane Cinaglia (che ben ha impressionato nelle gare amichevoli) come terzino destro, riaffidandosi a Marconi al centro della difesa e confermando per il resto l’undici uscito vit-
(foto @ Ivano Frittoli)
torioso sette giorni fa allo “Zini” con il Parma. Probabile formazione (43-1-2): Ujkani; Cinaglia, Canini, Marconi, Renzetti; Arini, Pesce, Cavion; Piccolo; Brighenti, Paulinho.
40 40 37 35 35 35 33 31 31 29 29
Carpi 29 Avellino 28 Perugia 27 Novara 27 Virtus Entella 24 Cesena 24 Brescia 23 Foggia 22 Ternana 21 Ascoli 20 Pro Vercelli 18
23ª GIORNATA (27-01 h 15) Avellino-Cremonese, Bari-Empoli, CarpiSpezia, Cittadella-Frosinone (28-01 h 17.30), Palermo-Brescia, Parma-Novara, PescaraPerugia (26-01 h 20.30), Pro Vercelli-Ascoli Ternana-Salernitana (29-01 h 20.30), Venezia-Cesena, Virtus Entella-Foggia.
SERIE D
Pergolettese e Crema, due successi importanti per raggiungere i propri obiettivi
I gialloblu i salutano i tifosi
E’ tornata a Crema con un rotondo 3-1 la Pergolettese, dalla battaglia sull’ostico e stretto campo di Scanzorosciate. Una vittoria voluta e maturata al termine di una gara combattuta, giocata con carattere e determinazione, condizionata dalle forti folate di vento che hanno disturbato le manovre e di cui hanno sofferto maggiormente i più tecnici giocatori cremaschi. Di Brero, Boschetti, Ferrario le reti gialloblu. «Dopo due pareggi, questi tre punti ci
permettono di accorciare un po’ le distanze dalle prime posizioni e ora testa a domenica, perché affronteremo una formazione come la Bustese, partita con le intenzioni di fare un campionato importante», ha affermato Brero sul sito della società gialloblu. Come da copione, anche il Crema ha incamerato tre punti preziosi, ai dannio del fanalino di coda Romanese (battuo 3-1 con le reti di Porcino, Pagano e Capuano). Un successo che permette ai ne-
robianchi di Lucchetti di guadagnare due punti sulla zona playout. E domani sul campo della Grumellese, il Crema più concedere il bis. Classifica (23ª giornata): Pro Patria 48; Rezzato 46; Darfo Boario, Pontisola 44; Pergolettese 40; Virtus Bergamo, Lecco 36; Levico Terme 31; Bustese, Ciliverghe, Crema, Caravaggio 29; Lumezzane 25; Trento 24; Scanzorosciate 22; Ciserano 19; Grumellese 15; Dro 14; Romanese 10.
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Sport
Sabato 27 Gennaio 2018
VOLLEY A1 • Solo con una vittoria stasera contro Firenze le rosa possono ancora puntare alla post season
Pomì, ultima chiamata per i playoff di Vanni Raineri
R I S U LT A T I 1 6 ª G I O R N A T A
I tifosi della Pomì sono entrati in una sorta di incantesimo da cui non sembra possibile uscire. Ad ogni segnale di riscossa della squadra, fa seguito puntualmente la caduta rovinosa. E ancora una volta si vince il primo set mostrando una indiscutibile superiorità tecnica sulle avversarie, e poi si perdono i tre successivi lasciando sul campo i tre punti. Il refrain si è ripetuto sabato sera a Pesaro sul campo della neopromossa MyCicero, tra le rivelazioni della stagione. Il primo set ha visto la Pomì recuperare in fretta lo svantaggio iniziale e vincere 2519, tra l’altro potendo mostrare una Drews in netto miglioramento rispetto al match d’esordio. Poi il crollo: il secondo set è stato perso di misura (23-25) e il terzo è rimasto equilibrato fino al 15 pari, poi il consueto blackout ha condotto fino al 25-16 finale per la squadra delle ex Olivotto e Cambi. Nel quarto set Pomì in vantaggio fino al 10-8, poi altro ko fino al 25-21 che ha regalato tre punti
Busto Arsizio-Monza 3-0, Conegliano-Bergamo 3-1, Filottrano-Scandicci 1-3, FirenzeLegnano 3-0, Novara-Modena 3-0, PesaroCasalmaggiore 3-1.
classi f ica Conegliano 44 Novara 39 36 Scandicci Busto Arsizio 32 Monza 25 Pesaro 25
Modena 24 Firenze 17 Casalmaggiore 14 Bergamo 13 Legnano 11 Filottrano 8
16ª GIORNATA (28-01 h 17)
La Pomì impegnata in Coppa Cev preziosi a Pesaro. E’ stata una delle peggiori prestazioni stagionali, e non si riesce davvero a capire come uscire dall’incantesimo. A metà settimana le rosa si sono rifatte sbancando Bekescsaba con un netto 3-0, ma va considerato che le ungheresi hanno mostrato un livello tecnico modesto. Sarà dai quarti in su che la vita in Cop-
(foto Manuel Bongiovanni)
Bergamo-Novara, Casalmaggiore-Firenze (27-01 h 20.30), Legnano-Busto Arsizio (27-01 h 20.30), Monza-Conegliano, Modena-Filottrano, Scandicci-Pesaro.
pa Cev si farà dura. Ai fini del campionato, e dell’obiettivo minimo di centrare l’ottavo posto, l’ultimo che vale i playoff, il match di stasera è davvero fondamentale: al PalaRadi (ore 20.30) scende Firenze, che occupa proprio l’8° posto con tre punti su Casalmaggiore, che quindi punta all’aggancio quando siamo ormai alla quintul-
tima giornata. Prepariamoci anche ad applaudire il capitano di tante battaglie, oggi col giglio sul petto: Valentina Tirozzi. Intanto, rischia la penalizzazione di un punto Legnano (oltre a una multa) «relativamente alla posizione del tesserato Andrea Pistola». Una buona notizia per le rosa in chiave salvezza.
h ock e y pista a 2
la Pieve prova a blindare la zona playoff Malgrado la sconfitta per 8-6, in trasferta a Sandrigo contro la capolista, la Pieve 010 ha fornito una buona prestazione, restando in partita praticamente fino all’epilogo della sfida. Sicuramente sarà più importante fare bottino pieno stasera nel match casalingo contro il Montecchio Precalcino, che è staccato di quattro punti e quindi in caso di sconfitta, si allontanerebbe sensibilmente dai rossoblu, che occupano al momento l’ultimo posto utile (il quinto) per accedere ai playoff. Classifica (15ª gior.): Sandrigo 39; Vercelli 32; Montebello 27; Bassano 26; Pieve 010 24; Montecchio Precalcino 20; Mirandola, Modena 19; Pordenone 17; Novara 14; Forte dei Marmi 9; Seregno 6.
volley b1
L’Abo continua a battere i propri record ed è a soli due punti dalla capolista Più forti anche dei record. Non finisce di stupire l’Abo Offanengo, corsara in Sardegna sul campo del Capo d’Orso Palau nell’ultima giornata del girone d’andata. Tre a zero per le cremasche nello scontro diretto per la zona playoff, con la squadra di Giorgio Nibbio che ha festeggiato meritatamente il bottino pieno, che permette di consolidare il secondo posto in zona spareggi-promozione. Così, al giro di boa le neroverdi virano a quota 31 punti, frutto di
11 vittorie e solo due sconfitte. «Bisogna dividere - ha affermato coach Nibbio a fine partita - il merito di questa vittoria con chi ha preparato questa trasferta nel migliore dei modi: dal preparatore atletico al fisioterapista agli scoutman, facendo un lavoro eccezionale per provare a venire qui e fare un’impresa». Dopo la sosta, il cammino dell’Abo Offanengo riprenderà sabato 3 febbraio con la trasferta di Torino a domicilio del Parella (inizio alle ore 21).
Classifica (13ª giornata): Pinerolo 33; Offanengo 31; Settimo Torinese 28; Palau 26; Trescore Balneario 27; Vigevano 24; Albese 22; Garlasco, Lurano 19; Acqui Terme 16; Torino 13; Brembo 8; Gorla 7; Cagliari 0. Serie B2 • Seconda vittoria consecutiva per l’Esperia Cremona, che battendo il Sanda a Brugherio (3-1), è fuori dalla zona retrocessione. Agevole 3-0 di Ostiano (sempre 3ª) al Cusano Milanino. Anche il campionato di B2 riprenderà dopo la sosta.
Giorgio Nibbio, tecnico dell’Abo
Sabato 27 Gennaio 2018
Sport
BASKET SERIE A • Domani la Vanoli di Johnsom-Odom ospita Cantù del temibile Culpepper
Sfida fra frombolieri al PalaRadi ris u lt a ti 1 6 ª G I O RN AT A
di Fabio Varesi Non ha portato punti in classifica, ma la prestazione della Vanoli a Milano può valere come una vittoria. Sì, perché recuperare 15 punti alla corazzata Armani, anche se un po’ appannata, è sempre un’impresa da sottolineare. Purtroppo, in un finale rocambolesco, la quadra di Pianigiani si è inventata una giocata da Nba ed ha festeggiato un successo non del tutto meritato. In casa Vanoli, comunque, quel che conta è la consapevolezza di potersela giocare con tutti e pur senza dimenticare che l’obiettivo primario resta la salvezza, si può cominciare a fare un pensierino ai playoff. Del resto, la sfida di lunedì sera ha confermato la crescita di Martin, mattatore del match, mentre Drake Diener ha dato confortanti segnali di risveglio. Le note dolenti riguardano, invece, Sims che spesso appare fuori dal gioco e in alcune partite non fa sentire la propria presenza sotto canestro. Ma siamo convinti che anche lui, grazie alla cura Sacchetti, migliorerà nel corso di questo girone di
Bologna-Trento 82-75, Brescia-Pesaro 8870, Cantù-Sassari 102-96, Milano-Cremona 82-80, Pistoia-Capo d’Orlando 91-69, Reggio Emilia-Avellino 89-86, Torino-Brindisi 6882, Venezia-Varese 63-75.
C LA S S I F I C A Brescia Milano Avellino Venezia Torino Cantù Bologna Cremona
24 24 24 22 20 18 18 16
Sassari Trento Reggio Emilia Pistoia Varese Brindisi Capo d’Orlando Pesaro
16 14 12 10 10 10 10 8
1 7ª G I O RN A T A ( 2 8 - 0 1 )
Darius Johnson-Odom in azione al PalaRadi (foto Silvia Cocchetti) ritorno, che domani sera propone al PalaRadi l’insidioso match contro Cantù. Malgrado i noti problemi economici, la formazione di coach Sodini è una delle rivelazioni del campionato, trascinata dall’imprendibile Culpepper e da
Avellino-Brescia, Brindisi-Pistoia, Capo d’Orlando-Bologna, Cremona-Cantù (h 20.45 in deretta di Rai Sport), Pesaro-Reggio Emilia, Sassari-Torino, Trento-Venezia, Varese-Milano.
un ritrovato Crosariol sotto canestro. Un avversario che gioca una pallacanestro molto veloce e che può mettere in difficoltà chiunque. Si annuncia, quindi, un match molto interessante, tra due squadre in salute e senza
grandi pressioni, che vogliono consolidare la propria posizione in zona playoff. Sfida nella sfida, il confronto tra due grandi marcatori come Randy Culpepper e Darius Johnson-Odom. Insomma, ci sarà da divertirsi.
S E RIE B
Crema difende il terzo posto domani contro Lecco
Crema in azione difensiva a Lugo
Crema è tornata. Dopo aver pagato lo scotto alla sfortuna, presentatasi sotto forma di infortuni che hanno drasticamente ridotto le possibilità di scelta di coach Salieri ed aumentato il minutaggio degli uomini migliori, i leoni cremaschi hanno saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo sbancando il parquet di Lugo (79-76), riuscendo ad essere più forti della malasorte. Ma è già tempo di pensare al match casalingo di domani (ore 18) contro la Gimar Lecco, con in palio il terzo posto della graduatoria. La squadra allenata da coach Meneguzzo è di valore e sotto canestro fa la voce grossa con Balanzoni, 15,9 punti e 7,5 rimbalzi a partita. In quintetto, a causa dei problemi fisici della guardia tuttofare Quartieri, da anni regolarmente in doppia cifra, gioca ultima-
mente Solazzi (classe ’97), prodotto del vivaio di Pesaro con cui ha esordito nella massima categoria e proveniente da Pistoia, con l’ala piccola Cacace, che viaggia ad oltre dodici punti di media. Chiude lo starting five il capitano Gaetano Spera, ala forte di 210 cm con esperienze anche nel campionato Ncaa. Per Crema si prospetta, insomma, un’altra domenica di sofferenza per i noti problemi di organico. Ma i ragazzi in rosanero hanno ancora voglia di stupire. Marco Cattaneo
Classifica (18ª giornata): Cento 34; Piacenza 30; Crema 26; Lecco 24; Vicenza, Faenza 22; Forlì 20; Padova 18; Desio, Lugo 16; Bernareggio, Rimini, Olginate 14; Reggio Emilia 8; Palermo 6; Costa Volpino 4.
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SERIE A2
Capoferri (21 punti) trascina le azzurre Missione compiuta. Con una super Capoferri (21 punti), la Tec-Mar Crema ha piegato un coriaceo Marghera (65-57), restando così nel gruppo delle quarte in classifica. Domani le azzurre sono impegnate ad Albino contro una squadra di bassa classifica. Un’occasione da non perdere. Classifica (16ª gior.): Sesto San Giovanni 30; Costa Masnaga 26; Villafranca 24; Vicenza, Castelnuovo Scrivia, Crema 22; Udine, Milano 20; Marghera 14; Selargius 12; Carugate, Cus Cagliari, Albino, Pordenone, Bolzano 8; San Martino 4.
S E R I E C G O LD
La JuVi è in fuga Sanse in crisi La JuVi ha preso il largo. Grazie ai successi contro Romano (63-53) e Agrate (86-65), la capolista ha accumulato 8 punti di vantaggio sulle seconde, una delle quali è Piadena, fermata a Milano (7766). Risale Pizzighettone, vittorioso con Manerbio e Sansebasket, quest’ultima sempre più in difficoltà. Stasera la JuVi ospita il Lissone, mentre Piadena va a Menerbio e Pizzighettone sfida Agrate. Turno di riposo salutare per la Sansebasket. Classifica (21ª gior.): JuVi 34; Iseo, Piadena 26; Cernusco 24; Lumezzane, Pizzighettone 22; Romano L. 20; Gardonese, Milano 18; Agrate; Sansebasket 14; Lissone 10; Manerbio 2.
r ugb y c 2
I neroverdi cremaschi hanno preso il largo prima della lunga sosta ll Crema Rugby ha vinto anche l’11ª partita di fila con bonus, portando a casa lo storico derby di Codogno con l’eloquente punteggio di 76-0. Partita mai in bilico per i cremaschi, che hanno ottenuto il bonus già dopo 24 minuti. Neroverdi troppo forti in tutti i reparti per poter essere impensieriti dalla formazione di casa, che si è arrensa dopo la metà del primo tempo, non riuscendo ad avere il controllo in nessuna fase, sia ordinata che di gioco. I ragazzi schierati da mister Ravazzolo e guidati dal capitano di giornata Samuele Salini hanno quindi dato risposte positive, nono-
stante alcuni siano stati impegnati poco nel corso delle precedenti partite. Ottimo ritorno di Andrea Crotti dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per parecchie partite, partenza dal primo minuto di Matteo Finardi, in cerca della condizione migliore ed esordio in questa stagione di Fabio Dovier, pilone d’esperienza che ha fatto ritorno alla casa neroverde. Ora sono previste tre settimane di pausa per il Sei Nazioni, che serviranno ai neroverdi per prepararsi al prossimo incontro, in programma il 18 febbraio (alle ore 14.30), che vedrà il XV cremasco ospitare la se-
conda in classifica, il temibile Calvisano, che si presenterà col dente avvelenato dopo la sconfitta patita dell’andata, per un big match imperdibile. Vittoria a tavolino (2-0), invece, per Casalmaggiore a causa del forfait del Cus Brescia cadetta, mentre i Lions Cremona sono stat inettamente battuti (42-23) sul campo del Rugby Franciacorta. Classifica (12ª giornata): Crema 55; Calvisano cadetta 47; Chiese 33; Casalmaggiore 32; Orobic 31; College Brescia 25; Franciacorta, Valle Camonica 20; Lions Cremona 17; Cus Brescia 13; Codogno 5.
Un attacco del Crema Rugby nel derby di Codogno
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Sport
Sabato 27 Gennaio 2018
a cremona
Convocata per giovedì prossimo la convention annuale delle società provinciali Il ciclismo giovanile continua a crescere e sempre di più evidenzia lo sforzo che lo staff dirigenziale compie annualmente per la sua valorizzazione della categoria Giovanissimi in particolare. Lo dimostrano gli ottimi risultati che i mini ciclisti cremonesi hanno conquistato nelle gare su strada e di ciclocross. L’esempio arriva dalla tredicenne cremonese di San Bassano che risponde al nome di Federica Venturelli del Gs Cicli Fiorin,
Antonio Pegoiani
campionessa italiana di ciclocross, titolo ottenuto nella maniera più suggestiva un questo inizio 2018. Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale di Cremona della Federazione Ciclistica Italiana, ha convocato la convention annuale delle società provinciali presso la sala riunioni del Palazzo Coni in via Fabio Filzi 35 a Cremona per giovedì 1º febbraio allr ore 20.30, nel corso della quale sarà presentato il calenda-
rio delle gare in programma nel 2018 e poi verranno affrontati i problemi relativi al progetto sul controllo di gestione delle società sportive, sulla necessità di una azione comune ancora più incisiva, in pieno spirito di collaborazione. Coloberti resta Gabriele Coloberti (classe 2002), giovane promessa del ciclismo di Romanengo, è stato confermato dal team Aspiratori Otelli Vtfm Carin Nacanco Baiocchi-Cadeo Carpaneto.
CICLISMO • Ancora un’altra grande prestazione della sambassanese nell’inseguimento a squadre a montichiari
Buon esordio della colpack
Inizia col piede giusto la stagione 2018 del Team Colpack, che ha esordito al velodromo Fassa Bortoli di Montechiari con due vittorie. Il vicentino Nicolas Dalla Valle ha onorato al meglio la sua maglia tricolore di campione italiano della specialità, vincendo la corsa a punti Elite, valida per il Gran premio Energy, superando il polacco Cezary Grodzicki della Palazzago e il compagno di squadra Andrea Toniatti, Amine Galduine (Delio Gallina) e il compagno Stefano Baffi. Vittoria per la Colpack, nell’occasione diretta dall’ex professionista e tecnico Ivan Quaranta (nella foto), anche nella prova dello scratch: successo per il veronese Enrico Zanoncello davanti a Dalla Valle, che si è aggiudicato anche la classifica della combinata finale.
Cavalli, argento prezioso in Coppa di Fortunato Chiodo L’Italia della pista è sempre più protagonista. Ha festeggiato, infatti, un oro e due d’argento in campo femminile nella prova di Coppa del mondo di Misk. Veloce come un missile, Marta Cavalli (20enne di San Bassano, in forza alla società bergamasca Valcar Pbm), con la maglia azzurra ha cinquistato l’argento nel quartetto. Il trenino dell’inseguimento a squadre ha disputato la finale per l’oro contro gli Stati Uniti, con quattro ragazze di grande talento: oltre a Marta, hanno gareggiato Elisa Balsamo, Simona Frapporti e Martina Alzini, quest’ultima ha sostituito la talentuosissima 18enne trentina Letizia Paternoster, che aveva preso parte al turno di qualificazione, e poi ha conquistato il quarto posto nell’Omnium. L’ Italia è stata superata dalle favorite campionesse del mondo americane, che schieravano un quartetto molto competitivo (Jennifer Valente, Chloe Dygert, Kelly Catlin e Kimberly Geist), che si è imposto in 4’15”673, con l’Italia che ha chiuso in 4’23”921. Le ragazze dell’inseguimento a squadre, nonostante gli avvicendamenti, hanno raggiunto una costanza di rendimento notevole, che frutta all’Italia il primato nella classifica finale di Coppa del mondo della specialità olimpica, con 3700 punti e dovrà farsi trovare a puntino al
Il quartetto femminile azzurro in gara a Minsk Mondiale di Apeldoorn (Olanda) che si svolgerà dal 28 febbraio al 4 marzo, dove dovrà vedersela con le campionesse del mondo in carica. la spedizione azzurra in Bielorussia ha conquistato anche la medaglia d’argento con Maria Giulia Confalonieri, 24enne brianzola della Valcar Pbm, nella corsa a punti chiusa con un bottino di 33 punti contro i 45 della favoritissima olandese Kirsten Wild. Sempre in chiave lombarda, da segnalare l’importante qualificazione delle due velociste cremonesi Miriam Vece (Valcar Pbm) ed Elena Bissolati (Speedy Women Team) al primo turno della velocità a squadre femminile. La coppia azzurra si è classificata al sesto posto nella qualificazione,
fermando il cronometro in 34”449. Miglior tempo delle tedesche Pauline Sophie Grabosch ed Emma Hinze in 33” 874, seconde le coreane Wongyeong Kim- Hyelin Lee in 33” 874, terze le cinesi Yufang Guo-Shanju Bao in 33”877. Ottimo sesto posto di Marco Coledan, nell’inseguimento individuale, in una gara impreziosita dall’exploit tecnico del britannico Charlie Tanfield, vincitore in 4’12”263. E dopo due argenti, è arrivati l’oro storico del Madison (Americana) femminile. E’ la prima medaglia d’oro per l’Italia in una Coppa del mondo in questa specialità del carosello su pista. A conquistarla sono state due ragazze di grande talento: la trentina Letizia Paternoster (18 anni)
dell’Astana Women’s Team e la brianzola Maria Giulia Confalonieri, 24enne portacolori della Valcar Pbm, nella prova più spettacolare inserita recentemente dall’Uci nel programma mondiale della pista femminile e quindi a Tokio 2020 entrerà nel programma olimpico. Un trionfo con una spettacolare prova di forza e di carattere del tandem azzurro, in una gara entusiasmante e incerta fino al termine della quale hanno precedendo di tre lunghezze le favoritissime e fortissime olandesi Kirsten Wild e Amy Pieters. Hanno completato il podio le russe Maria Novolodskaya e Olga Zabelinskaya, distanziate di quattro lunghezze dalle italiane. Grande soddisfazione naturalmente da parte del clan azzurro e del commissario tecnico Dino Salvoldi per questo incredibile risultato, soprattutto in chiave iridata. Ora l’attenzione si sposta a Gand (in Belgio), dove oggi e domani presso il Centro ciclistico fiammingo Eddy Merckx, va in scena l’International Belgian Trackmeeting, manifestazione su pista internazionale Uci classe 1. Tra i convocati anche Marta Cavalli. Ecco gli altri azzurri presenti: Chiara Consonni (Valcar Pbm), Letizia Paternoster (Astana Women’s Team), Francesco Ceci (Gs Fiamme Azzurre), Matteo Donegà (Ctfriuli), Francesco Lamon (Team Colpack), Michele Scartezzini (Sangemini Mg Kvis Olmo Vega).
e s ordio il 24 f ebb raio
la Zalf Euromobil Dèsirèe Fior si è rinnovata per aprire un nuovo ciclo E’ tempo di spingere sull’acceleratore per i ragazzi della Zalf Euromobil Dèsirèe Fior radunati dallo staff tecnico biancorossoverde presso il quartier generale dell’Hotel Fior di Castelfranco Veneto, per il collegiale invernale. Un ritiro programmato sulle strade della Marca trevigiana per i ragazzi diretti dai direttori sportivi Luciano Rui e Gianni Faresin, con l’obiettivo di forgiare il nuovo gruppo e prepararlo al meglio per il debutto stagionale su strada del prossimo 24 febbraio. Quest’anno, anche in considerazione della giovane età del gruppo, la società ha prefe-
rito allenare gli atleti sulle strade di casa, visti anche gli impegni scolastici dei ragazzi. A guidare il giovane gruppo degli Under 23, oltretutto con la maglia tricolore, è Gianluca Milani, alla sua nona stagione nella compagine sostenuta con passione e generosità dai patron Gasparre Lucchetta ed Egidio Fior: «Gianluca è un esempio e un punto di riferimento soprattutto per i nuovi arrivati. Con la sua tenacia e la sua grinta incarna al meglio lo spirito della nostra squadra». Sono stati confermati: Famule Battistella (classe 1998), Nicola Breda (’96), Edoardo Francesco
Faresin (’98), Luca Mozzato (’98) e Matteo Zurlo (’98). Ben undici i volti nuovi, tre dei quali provenienti dalla categoria Juniores: si tratta del bolognese Edoardo Ferri e dei trevigiani Riccardo Bobbo e Andrea Pietrobon, tutti nati nel 1999. A loro si aggiungono il padovano Alberto Dainese ( ’98 ), il veneziano Leonardo Marchiori (’98), i veronesi Mattia Cristoforetti (’97), e Giovanni Lonardi (’96), il bresciano Aldo Caiati ( ’98), il vicentino Lorenzo Fabrello (’97) e il bolognese Gregorio Ferri (’97). Una squadra rinnovata, che vuole aprire un nuovo ciclo.
Gli atleti in allenamento
Sabato 27 Gennaio 2018
Sport
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bocce • Nella seconda giornata dei Campionati italiani di società vincono anche Astra, Fadigati e Flora
Colpo grosso della Baldesio a Barlassina di Massimo Malfatto Seconda giornata del campionato di società da applausi per le bocciofile cremonesi: cinque successi in altrettanti incontri. Prima categoria Ottimo l’esordio del Flora che s’impone sull’Orobica Slega per 1-0. Determinante la vittoria della coppia MoroniDomaneschi per 8-5, 8-0. In pareggio gli incontri della terna Moroni-Rizzo-Trombini (3-8, 8-4), di Beppe nell’individuale (6-8, 8-3) e di Rizzo-Caccialanza (poi sostituito da Trombini) che perdono il primo set 1-8, ma si aggiudicano il successivo per 8-5. Smaltita la delusione della sconfitta all’esordio l’Astra si ritrova e supera Clusone per 2-1. Bravi Reghenzani e la coppia Boldura-Visconti, disco rosso per gli “astrali” Cremonesi-GeneraliClementi mentre pareggiano Cremonesi-Reghenzani. Una Mcl Capergnanica svogliata e troppo morbida subisce una severa lezione (3-0) dalla bocciofi-
La formazione della Canottieri Baldesio la Marino. Dalla debacle brianzola si salva Pedrignani che si aggiudica il primo set (8-0) per perdere il secondo per 6-8. Poi
prestazioni capergnanichesi al di sotto delle aspettative dalla terna Belli-Pezzetti-Venturelli (7-8, 4-8) e dalle coppie Pedrignani-
Venturelli (0-8, 4-8) e PezzettiBeccaria (1-8, 1-8). Seconda categoria Colpo grosso della canottieri Baldesio che
espugna Barlassina e centra il secondo successo consecutivo. Passeri impatta l’incontro (8-3, 5-8), altrettanto Castelli-Chittò-Manfredini (8-7, 6-8) e Chittò-Manfredini (8-3, 0-8). Il punto del successo rivierasco giunge da Castelli-Passeri che hanno la meglio sui brianzoli 8-5 e 8-7. Vittoria di slancio del Fadigati. Tutto si determina nella prima fase del match con i successi della terna Ghidetti-Brocchieri-Ripari (8-7, 8-0) e di Generali (8-3, 8-5). In equilibrio terminano le partite di Brocchieri-Generali e di Ripari-Ghidetti. Terza categoria Il risultato che non ti aspetti, dopo il ko di Codogno, arriva da Malnate dove sbanca il Flora. Ottima la prestazione del giovane Andrea Stoian che si esalta nell’individuale (83, 8-7), note positive anche per Ferrari-Ghirardi-Delfanti (8-1, 8-5) e per Ferrari-Ghirardi (8-3, 8-5). Perdono Ghirardi-Stoian ma il risultato finale recita 3-1 per i rivieraschi.
2 ª E 3ª c at egoria
B occ i o d r om o d i S o r esi n a
“Nuova Bar Bocciodromo”, un pari E un ko
Stasera finale del campionato provinciale
(M.M.) Bilancio più amarognolo che dolciastro delle due formazioni della “Nuova Bar Bocciodromo” nel campionato italiano di società: un pareggio ed un ko per la bocciofila di via Indipendenza. In seconda categoria torna a mani vuote da Carugate il team guidato da Giuseppe Mantovani sconfitto per 1-0. L’individualista Manuel Tagliaferri perde entrambi i set (6-8-4-8) mentre senza vincitori né vinti si concludono gli incontri delle coppie ParmigianiComanduli (5-8-8-2) e Defendenti-Tagliaferri (8-3-2-8). La terna TessadoriDefendenti-Comanduli, vince agevolmen-
(M.M.) Ieri sera l’epilogo del campionato provinciale individuale categoria C mentre questa sera, sempre sulle corsie del bocciodromo di Soresina, si assegnano i titoli nelle categorie A e B. Nella “A” note positive per Campanini, Domaneschi, Guerrini, Mantovani, Salvaderi, Guglieri, Roberto e Mattia Visconti mentre in “B” in evidenza Bellani, Bergamaschi, Gatti, Lanfredi, Leccese, Oirav, Pandolfi e “Bobo” Pedretti. Terna a Crema Lunedì prossimo inizia la gara regionale organizzata dalla “Nuova Bar Bocciodromo”. Quaranta le terne iscritte provenienti oltre che da Crema
te il primo set per 8-2 ma perde il successivo in malo modo 1-8. Nella 3ª categoria impatto casalingo (1-1) della bocciofila guidata da Enrico Fontana contro il Basso Verbano, ma i “pallini” sorridono al team della segreteria di Crema per 3-2. Pareggio ottenuto dalla terna formata da Branchi-Rossi-Cazzaniga che si aggiudicava entrambi i set (8-0-8-2) e dalla sconfitta della coppia CazzanigaDenti Tarsia (5-8-7-8) mentre in parita terminavano gli incontri dell’individualista Degli Agosti (2-8-8-7) e della coppia Rossi-Bianchi (8-1-7-8).
anche da Bergamo, Lodi e Codogno. E Cremona? Una sola formazione iscritta (canottieri Bissolati) mentre le altre bocciofile hanno pensato bene di ignorare la manifestazione. La finale è in programma venerdì 2 marzo sulle corsie del bocciodromo di via Indipendenza. Memorial Giana Podio tutto “straniero” nella festiva organizzata dalla “Nuova Bar Bocciodromo”. Successo degli orobici Tiziano Leoni e Paolo Rossoni che in finale hanno avuto la meglio sui parmensi Inzani e Parinti. Terzo posto per Di Monte-Rea e quarti Lorenzi e Mazzoleni.
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