il piccolo 08 del 22:02:2025

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Caso Saap: parlano gli operatori

Spesso la stampa accusa i social di deteriorare l’informazione, anche con la pubblicazione di notizie che hanno il solo scopo di eccitare gli animi per generare clickbait (le reazioni raccolte da contenuti creati appositamente per provocarle). Ma capita, anche ai migliori, di doversi fare un esame di coscienza. Qualche giorno fa è morto il rapinatore che con tre complici era entrato in una casa a Roma, sorpreso da una guardia giurata e ucciso da colpi di pistola. Il Corriere della Sera cartaceo ha riportato correttamente la notizia con precisi approfondimenti, senza mai citare la compagna del rapinatore, alla quale però ha dedicato un’ampia intervista sulla sua pagina Facebook (a firma degli stessi autori del testo pubblicato sul cartaceo) in cui la donna, già dal titolo, accusa la guardia giurata chiedendo vendetta, scatenando la reazione indignata di migliaia di lettori. Cos’è che disse Gesù alle persone che volevano lapidare quell’adultera?

Vanni Raine ri

fatemi capire... CALCIO

ASSOCIAZIONI/1

Mercoledì l’assemblea Gruppo Aido Cremona

Mercoledì 26 febbraio, alle 21, si terrà presso la sede di via Aporti 28 l’assemblea ordinaria intermedia del Gruppo intercomunale Aido di Cremona. Verranno discussi e approvati la relazione sull’attività svolta nel 2024, il bilancio consuntivo 2024 e il preventivo 2025 e sarà programmata l’attività del nuovo anno. Infine si procederà all’adozione del nuovo statuto e regolamento Aido.

ASSOCIAZIONI/2

Domani anche l’Avis Comunale in assemblea

Domani alle ore 9.30 si terrà presso l'Auditorium Osvaldo Goldani di via Massarotti 65 a Cremona, l'Assemblea Elettiva dei Soci di Avis Comunale di Cremona. Verranno premiati quattro donatori laureati nel 2024, con la consegna delle borse di studio Avis. Nella circostanza verranno consegnati ai donatori i distintivi di benemerenza per le donazioni effettuate al 31/12/2024.

ARRIVA ITALIA

Lunedì sciopero del trasporto pubblico locale

Arriva Italia rende noto che lunedì 24 febbraio è stato proclamato, da parte della sigla sindacale Usb Trasporti, uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale. Sarà quindi prevista l’astensione dal lavoro nell’ambito dei servizi di Cremona gestiti da Arriva Italia, fatta eccezione per i periodi di “fascia di garanzia” dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 11.30 alle ore 14.30.

Gli spargimenti avevano riguardato anche diversi comuni della nostra provincia. Mano pesante contro l’azienda Wte

Fanghi tossici nei campi: prime condanne

Prime condanne nell’ambito del processo per lo smaltimento di fanghi spacciati per fertilizzanti avvenuto anche nella nostra provincia. La sentenza di primo grado ha visto una condanna e alcune assoluzioni. A giudizio sono andati gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Il tribunale di Brescia ha condannato a un anno e 4 mesi Giuseppe Giustacch ini , titolare dell’azienda Wte, che ha diverse sedi nella Bassa Bresciana. L’accusa aveva chiesto per lui 4 anni. Pesanti le sanzioni per la Wte, condannata a versare 77mila euro, oltre a diverse altre somme a favore dei Comuni e dei comitati che si sono costituiti parte civile; inoltre sono stati disposti il sequestro dei conti correnti e la revoca dell’autorizzazione all’esercizio d’impresa. Inoltre, circostanza importante per i tanti Comuni coinvolti, la Wte dovrà provvedere al ripristino dei terreni nelle condizioni in cui si trovavano prima dei trattamenti.

Tutti in maschera Al Cremona Po arriva il Carnevale

PERIFERIE

Almeno questo, ovviamente, qualora la sentenza diverrà definitiva.

La condanna di 16 mesi a Giustacchini è stata comminata per traffico illecito di rifiuti, mentre lo stesso è stato assolto per traffico di influenze illecite e prosciolto

Il centro commerciale Cremona Po si prepara a celebrare il Carnevale con una serie di iniziative dall’1 al 4 marzo. Ecco il programma: sabato 1 marzo inizia la festa con una degustazione gratuita di chiacchiere,

(reato prescritto) dall’accusa di discarica abusiva ed esalazioni maleodoranti. Altri imputati processati col rito abbreviato sono stati invece assolti: è il caso di Giambattista Bonetti e la sua azienda, Agrifutu -

per un dolce benvenuto al Carnevale. Domenica 2 marzo Carnival Party con animazione, truccabimbi e laboratori creativi, perfetti per trascorrere una giornata speciale con i più piccoli. Martedì 4 marzo si potrà

ra, oltre alla sua segretaria Silvia Geroldi . Cinque i proscioglimenti, tra i quali il direttore di Aipo Luigi Mille

Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Teodoro Catananti , tra i 2018 e il 2019 dalla Wte sarebbero uscite 150mila tonnellate di materiale inquinato da metalli pesanti e idrocarburi usato come fertilizzante in 3mila ettari di terreni, situati in 78 comuni di 4 regioni del nord. Soddisfatti alla fine i rappresentanti dei comitati, delusi gli avvocati di Giustacchini, soprattutto per le pesanti decisioni a carico dell’azienda, pronti a proseguire la battaglia in appello. Diversi i Comuni della provincia di Cremona nei quali il prodotto tossico è stato sversato: Casalmorano, Castelleone, Castelvisconti, Derovere, Formigara, Gussola, Martignana di Po, Persico Dosimo, Piadena, Pieve d’Olmi, Pieve San Giacomo, Scandolara Ravara, Sospiro e Torricella del Pizzo.

sfoggiare il proprio costume e partecipare alla sfilata di mascherine, accompagnata da un conduttore a tema e dal truccabimbi per trasformare ogni bambino in un vero protagonista.

Iniziato il percorso con la presentazione da parte della vicesindaca Romagnoli. Candidature entro il 7 aprile

Sei Comitati di Quartiere verso il rinnovo

Con l’incontro, organizzato e presieduto dalla vicesindaco  Francesca Romagnoli , alla quale hanno partecipato i presidenti dei Comitati di Quartiere, è iniziato il percorso per il rinnovo di sei Comitati di Quartiere: Quartiere 2 Boschetto-Migliaro, Quartiere 5 Borgo Loreto-San Bernardo, Quartiere 9 Giordano-Cadore, Quartiere 14 San Felice-San Savino, Quartiere 16 Centro (tutti questi scaduti nel novembre 2024 e prorogati) e il Quartiere 15 Bagnara-BattaglioneGerre Borghi (da riattivare). Affiancata dallo staff del Centro Quartieri e Beni Comuni, la vicesinda -

co ha illustrato modalità, tempistica, e condiviso con i presenti l’attività di informazione e sensibilizzazione, in particolare la campagna di comunicazione che avverrà attraverso la distribuzione, tra l’altro, di locandine e volantini. «Dal 10 marzo sarà possibile per i cittadini candidarsi per entrare nel direttivo del Comitato di quartiere di residenza oppure dove sono titolari di una attività. Con la chiusura delle candidature, che è fissata al 7 aprile, saranno organizzati momenti di presentazione dei candidati ai residenti in modo che possano conoscersi. Le

elezioni si terranno nel mese di maggio» ha detto Francesca Romagnoli. Per par tecipare e votare è necessario aver compiuto 18 anni, essere residente nel quartiere e/o essere titolare e/o rappresentante di una attività commerciale, professionale, produttiva e/o associazionistica con sede nel quartiere e aderire all’assemblea. Per candidarsi ci si deve iscrivere all’assemblea e presentare la propria disponibilità allegando una copia del documento di identità dal 10 marzo ed entro il 7 aprile 2025 all’Ufficio Periferie all’indirizzo e-mail progetto. periferie@comune.cremona.it.

EVENTI

Da oggi la tre giorni del Bontà in Fiera

Si inaugura questa mattina alle ore 11 (ingresso padiglione 1 di CremonaFiere) “Il Bontà & Gusto Divino”. Tra gli eventi di oggi, “L’Aperitivo Vescovatino” alle 11, “Da Montefalco, vini autoctoni” alle 15, “Quattro passiti, quale sarà? Chi lo sa!” alle 16.30 e “Distillati e spiriti leggendari” alle 18. Domani “Turismo gastronomico: trend e scenari” alle 11, “Le sfumature del pinot nero” alle 12.30, “Un viaggio nei colli orientali del Friuli” alle 15.30 e “Dal filo al filare” alle 17.

Formaggi & Sorrisi dal 28 al 30 marzo

È stata presentata martedì la quinta edizione di “Formaggi & Sorrisi, cheese & friends festival”, l’evento dedicato alle eccellenze casearie italiane, in programma dal 28 al 30 marzo nel centro storico di Cremona. Presenti tra gli altri Roberto Mariani, Presidente della Provincia di Cremona, Andrea Virgilio, sindaco di Cremona, Stefano Pelliciardi, Responsabile SGP Grandi Eventi.

Ente irriguo e di bonifica

SELEZIONA

geometra, o perito agrario o agrotecnico per organico tecnico

Sede di Cremona

Inviare il cv a: selezione@dunas.it

CRONACA
L’arrivo dei carabinieri nel maggio del 2021 nell’azienda Wte

Con una doppia presentazione, la prima istituzionale la seconda pubblica, è iniziata giovedì la fase che prevede l’illustrazione alla città del nuovo ospedale di Cremona. Nel pomeriggio il direttore generale dell’Asst Ezio Belleri si è rivolto in Comune ai capigruppo, in serata è stato ospite dei Rotary Club del Gruppo Terre Padane al Juliette.

Nella sala quadri del Comune ad aprire i lavori è stato il presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti , prima che Belleri illustrasse l’organizzazione funzionale della struttura progettata dallo studio di architettura di Mario Cucinella . Presenti anche il sindaco Andrea Virgilio e per Regione Lombardia il direttore generale al Welfare Mario Melazzini e Attilio Superti

In serata, Belleri si è ripetuto davanti a un centinaio di soci rotariani e loro ospiti: «Questa è una sorta di “prima”» ha affermato, riferendosi al fatto che sarebbero seguiti altri incontri: coi dipendenti (il primo è stato ieri), con gli stakeholders, prima di incontrare i cittadini avvalendosi anche della presenza di operatori di ospedali realizzati recentemente in Lombardia come quello di Bergamo e il Policlinico di Milano. La serata del Juliette è stata ideata dal presidente del neonato Rotary e-club “Ambiente e Salute”, Nedo Brunelli , il quale ha poi coinvolto i club del territorio dell’Asst. Tra i presenti diversi dirigenti dell’Asst ( Luca Leggio , Giada Vignati , Valentina Brunelli ), il presidente dell’Ordine dei Medici di Cremona Andrea Morandi , il neopresidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio e il consigliere regionale Riccardo Vitari Ezio Belleri ha iniziato con la cro-

Ecco il futuro ospedale Al via il tour informativo

Il dg dell’Asst Belleri negli ultimi due giorni ha presentato il progetto in Comune, ai Rotary e ai dipendenti, poi toccherà ai cittadini. Tutte le migliorie. Fine lavori prevista nel 2031

nologia del progetto. Dopo l’avvio, alcune settimane fa, della Conferenza dei Servizi preliminare, si prevede per novembre la conclusione della progettazione, a gennaio 2026 l’approvazione del progetto da parte di tutti gli enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi, a febbraio 2026 la pubblicazione del bando di gara per la realizzazione dell’opera (la cui procedura durerà 5 mesi circa), quindi a luglio 2026 l’aggiudicazione, a ottobre 2026 la sottoscrizione del contratto e la consegna dell’area di cantiere, a novembre 2026 l’ini -

zio dei lavori con posa della prima pietra. Belleri, basandosi anche sulle proprie esperienze passate, ha indicato per l’anno 2031 la fine lavori.

Quindi è entrato nei dettagli partendo dallo scopo principale: «Migliorare l’organizzazione e l’assistenza, minimizzando le interferenze fra i percorsi di cura». E proprio la diversa organizzazione dei percorsi di cura appare evidente: questi saranno divisi per intensità (alta, media e bassa) e in cinque diverse aree: emergenza-urgenza, chirurgica, oncologica, medici-

A fianco la situazione degli accessi all’ospedale così come sono organizzati oggi e come lo saranno dopo la realizzazione della nuova struttura: accesso auto interrato da via Giuseppina e dei visitatori dall’area verde interna

na interna e materno-infantile. Al piano zero ad esempio ci saranno pronto soccorso, radiologia, degenza intensiva e blocco operatorio per trattare al meglio le urgenze. «Faremo le stesse cose cercando di farle meglio, con un approccio organizzativo più efficiente» ha sintetizzato Belleri. Un’altra delle tante cose che cambieranno è l’afflusso, che oggi avviene da diversi punti, mentre nella nuova struttura saranno solo due, riducendo i problemi relativi a furti, sicurezza e parcheggio (i posti aumenteranno del 44% rispetto

ad oggi e saranno interrati), cui si accederà da via Giuseppina 200 metri prima rispetto alla rotonda di accesso attuale. Gli ascensori saranno più comodi, rapidi e vicini, le sale operatorie aumenteranno da 9 a 15, due delle quali ibride, e saranno più grandi. Quanto ai posti letto, oggi sono 428 e saranno 486, con la possibilità di incrementarli di 154 (grazie alle 154 stanze di degenza a un posto strutturate per diventare doppie) oltre a 125 posti tecnici, per un totale di 765. Belleri si è poi soffermato sulle caratteristiche strutturali: l’ospedale sarà antisismico in grado di sopportare terremoti di intensità medio-alta e realizzato in Bim (una tecnica che facilita la gestione dei vari problemi della struttura). Il laghetto sarà una vasca di laminazione che avrà diverse funzioni, nell’ottica di gestire il ciclo dell’acqua in modo corretto, evitando l’emergenza accaduta recentemente, quando il 2° piano interrato si è allagato. Aspetto importante: la realizzazione con spostamento dei vari reparti avverrà in continuità con la demolizione della vecchia struttura, senza interferenze di cantiere. Alla fine, si auspica che sia più facile trovare chi voglia lavorare a Cremona («Siamo in contatto con l’Università di Brescia per aprire a Cremona la facoltà di Medicina per 300 studenti»), in una struttura che è a un passo dal riconoscimento di Dea di 2° livello, dopo il recente accreditamento della chirurgia vascolare e in attesa della toracica.

Una chiusura sull’ospedale Oglio Po, per il quale verranno spese risorse per 25 milioni per il potenziamento antisismico, rifacimento della facciata e di parte del tetto: «Stiamo ottenendo le autorizzazioni per dare il via all’intervento» ha concluso Belleri.

VANNI

AAA... cercasi lavoratori (o le conseguenze sarano tutt’altro che rassicuranti). Mentre l’Italia cresce si fa largo il rischio che la carenza di manodopera possa invertire la tendenza. È questo il paradosso che emerge dall’ultimo rapporto di Confcommercio, che evidenzia una situazione preoccupante: nel 2025 il settore del commercio, della ristorazione e dell’alloggio potrebbe trovarsi con 258mila posti di lavoro scoperti. Si tratta di un incremento del 4% rispetto allo scorso anno, segnale di una difficoltà crescente nel reperire forza lavoro adeguata alle necessità del mercato.

UNA CRISI SILENZIOSA

È la stessa associazione di categoria a sottolineare come questa non sia una problematica circoscritta solo alle imprese, ma che riguarda l’intero sistema economico del Paese. «Senza lavoratori – avverte Confcommercio – il settore rischia di perdere competitività e di rallentare la crescita del Pil». È una crisi silenziosa, che si estende trasversalmente su diverse categorie di lavoro, dai mestieri tradizionali alle professioni più specializzate, con ripercussioni non solo per le aziende, ma anche per i consumatori, che potrebbero trovarsi a fronteggiare un’offerta di servizi sempre più limitata e costosa.

DAI COMMESSI AI MACELLAI

È lungo l’elenco delle professioni per cui si fatica a trovare personale, ma soprattutto tocca settori chiave dell’economia italiana. Nel commercio, ad esempio, si registra una carenza di commessi qualificati, soprattutto quelli con esperienza nel settore moda e abbigliamento. La ristorazione è un altro comparto in difficoltà: mancano camerieri di sala, barCOMMERCIO

Nel 2025 introvabili 258mila lavoratori I motivi della crisi e il nodo stagionali

man, cuochi, pizzaioli e persino gelatai, figure tradizionalmente legate alla cultura gastronomica italiana. Anche nella grande distribuzione si segnalano problemi nel reperire macellai, gastronomi e addetti al banco pescheria, tutte professioni che richiedono competenze specifiche e che, sempre più spesso, restano scoper te. Ma il fenomeno non riguarda solo le professioni tecniche o specializzate: anche lavori considerati a bassa qualificazione, come gli addetti alle pulizie e il personale di servizio, sono sempre più difficili da reperire. Questa difficoltà sta mettendo in crisi aziende di ogni dimensione, dai piccoli negozi ai grandi gruppi della ristorazione e

dell’ospitalità.

LE CAUSE DELLA CRISI

La domanda che molti si pongono è: perché, in un Paese con un tasso di disoccupazione ancora significativo come il nostro, ci sono così tante posizioni vacanti? La risposta non è univoca e spesso genera dibattiti accesi tra imprenditori e lavoratori. Il copione è arcinoto. Da un lato, gli imprenditori lamentano la difficoltà di trovare personale disposto a lavorare con turni serali e nei fine settimana, condizioni considerate poco appetibili da molti. Dall’altro, i lavoratori sottolineano il problema degli stipendi troppo bassi, delle condizioni contrattuali precarie e degli

orari spesso eccessivi. Un altro fattore cruciale è la formazione: molte delle professioni richieste necessitano di competenze che non vengono insegnate nei percorsi scolastici tradizionali. La carenza di programmi di apprendistato e formazione mirata ha contribuito a creare un divario tra la domanda e l’offerta di lavoro, rendendo difficile per le imprese trovare personale qualificato.

IL NODO DEGLI STAGIONALI

A complicare ulteriormente la situazione c’è la stagionalità di molte delle professioni in difficoltà. Nel settore turistico, ad esempio, la richiesta di personale è altissima nei mesi estivi o durante le

L’allarme di Confcommercio: in difficoltà la ristorazione (mancano camerieri, cuochi, gelatai) ma anche la grande distribuzione e il settore moda

festività, ma la mancanza di stabilità e la difficoltà di trovare contratti a lungo termine spinge molti lavoratori a cercare alternative più sicure e continue. Questo problema è particolarmente evidente nelle località balneari e nelle città d’arte, dove l’occupazione è legata ai flussi turistici e quindi soggetta a oscillazioni. A ciò si aggiunge il fattore demografico: la popolazione italiana sta invecchiando e i giovani che entrano nel mercato del lavoro sono sempre meno. Se poi molti di coloro che potrebbero coprire le posizioni vacanti scelgono di andare all’estero, il fenomeno è presto spiegato. Ed è da lì che servirebbe partire per trovare le giuste soluzioni.

SERVIZIO IDRICO/2

Efficientamento rete: posa di 140 misuratori

L’installazione di 140 misuratori di portata, avviata dai tecnici dell’Esercizio Ingegneria di Padania Acque e che si svilupperà per i prossimi 5 mesi, rientra nel piano coordinato di azioni volte a migliorare l’efficienza e la resilienza di tutta la rete acquedottistica, pari a 2.242 km, a ridurre ulteriormente le perdite idriche e i consumi energetici, a incrementare la qualità dell’acqua erogata e a risparmiare la risorsa. Un investimento di oltre 1,5 milioni di euro per proseguire il processo di distrettualizzazione della rete, ovvero di suddivisione in aree più piccole, per migliorare la distribuzione dell’acqua e il servizio ai cittadini.

I lavori, che rientrano nel maxiprogetto E.A.S.I. Efficientamento reti Acquedottistiche tramite Sistema Integrato, per un ammontare totale di 23 milioni di euro, consistono nella posa di misuratori di portata elettromagnetici, sofisticati strumenti che consentono di disporre di dati precisi e accurati relativi alla velocità e alla portata volumetrica dell’acqua potabile che scorre negli acquedotti. Gli interventi sono in fase di esecuzione in diversi comuni del territorio cremonese, tra i quali Cremona, Crema, Casalmaggiore, Soresina, Soncino, Castelleone e Rivolta d’Adda.

SERVIZIO IDRICO

La

Padania Acque nel gotha europeo

Padania Acque in missione in Danimarca per offrire il proprio qualificato contributo all’interno della delegazione europea di alto livello sulla Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane.

Il gestore unico dell’idrico cremonese è stato invitato dall’Ambasciata Reale di Danimarca a partecipare ai lavori di implementazione della nuova normativa europea per esplorare opportunità, sfide e le migliori pratiche per l’attuazione della Direttiva presso i gestori idrici.

L’importante evento, che si terrà il 26 e 27 febbraio prossimi a Copenaghen, rappresenta un momento cruciale per delineare il futuro della depurazione delle acque in Europa e un’occasione preziosa per confrontarsi su temi di grande rilevanza strategica come il riuso e il recupero dei reflui e la neutralità climatica ed energetica.

L’iniziativa, sostenuta dalle massime istituzioni europee, mira a rafforzare le politiche ambientali e le strategie di gestione delle acque reflue, puntando su innovazione, efficienza e sostenibilità. La presenza di Padania Acque all’interno di questa delegazione evidenzia il ruolo di primo piano che l’azienda ha assunto nel panorama nazionale e internazionale del settore e, di conseguenza, il significativo contributo che può apportare nell’implementazione di nuove soluzioni e tecnologie per attuare la normativa europea.

L’invito, rivolto al Direttore Generale Stefano Ottolini , testimonia il valore dell’esperienza di Padania Acque e di alcuni suoi approcci in-

novativi nella gestione delle acque reflue.

La delegazione riunirà Direttori Esecutivi e manager delle principali utility idriche europee provenienti da Germania, Italia, Polonia, Por togallo, Spagna e Svezia, rappresentanti governativi, agenzie ambientali e stakeholder nel settore del trattamento delle acque urbane.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale svolgeranno un ruolo di rilievo nella conduzione del dibattito sulle strategie per rendere i sistemi di depurazione più efficienti e sostenibili.

Il programma della missione prevede l’analisi delle nuove normative europee per la depurazione delle acque reflue e il loro impatto sulla gestione degli impianti; l’adozione di tecnologie avanzate per il trattamento dei reflui, con particolare attenzione alla riduzione degli inquinanti emergenti; il migliora-

mento dell’efficienza energetica nei processi di depurazione, con l’introduzione di soluzioni a basso impatto ambientale; lo studio di casi di successo internazionali per promuovere best practices nella gestione delle acque reflue; visite tecniche a impianti danesi all’avanguardia. Padania Acque parteciperà attivamente ai lavori della delegazione, portando il proprio contributo derivante dall’esperienza maturata nella gestione degli impianti di depurazione della provincia di Cremona. Il dg Ottolini illustrerà le best practices adottate nel territorio nella gestione delle acque reflue, tra cui l’applicazione di tecnologie per la neutralità energetica, la gestione avanzata dei fanghi e il recupero di risorse. L’azienda, infatti, ha da tempo avviato un processo di innovazione che ha permesso di migliorare l’efficienza degli impianti di depurazione, ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare il consumo energetico.

Durante la delegazione, Padania Acque avrà l’opportunità di confrontarsi con esperti internazionali, consolidando il proprio ruolo di modello virtuoso nel settore idrico e ambientale.

«La partecipazione di Padania Acque alla delegazione - dichiara Stefano Ottolini - rappresenta un’impor tante occasione per contribuire attivamente alla definizione delle nuove politiche europee sulla depurazione delle acque reflue. La Società si conferma così un punto di riferimento nel settore, capace di portare innovazione e competenza in un contesto di alto livello e di dialogare in rete con i massimi esponenti europei. Con l’impegno delle istituzioni italiane e il coinvolgimento delle aziende più avanzate nella gestione del servizio idrico, questa delegazione segna un passo decisivo verso un futuro in cui la depurazione delle acque sarà sempre più sostenibile, efficiente e tecnologicamente avanzata».

PRIMA
DOPO
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Una veduta del depuratore di Cremona e il direttore generale di Padania Acque Stefano Ottolini

C’è un’accesa discussione a Cremona da qualche settimana in merito all’aggiudicazione del Saap (Servizio di Assistenza all’Autonomia Personale), la cui gara è stata vinta dalla cooperativa sociale ProgettoA. Le polemiche, che hanno invaso ovviamente anche la sfera politica, riguardano il fatto che l’assegnatario non è cremonese, come lo è il gestore attuale (una rete di cooperative locali), ma soprattutto che a rischio è la continuità del servizio i cui destinatari sono giovanissimi con fragilità, in quanto si interviene a stagione scolastica in corso.

Un gruppo di educatori che lavora nelle scuole cremonesi ha chiesto di inter venire per chiarire alcuni aspetti, partendo dal fatto che nessuna critica viene mossa alla cooperativa sociale Progetto A, che gestisce servizi collocati in diverse regioni italiane.

A seguito della gara di aggiudicazione del Saap il Comune afferma che laddove possibile saranno mantenuti gli operatori già presenti, e che in ogni caso verrà garantita libera scelta agli educatori tutt ’oggi in servizio. È così?

«Sì, ad ogni operatore è stata data la possibilità di scegliere se mantenere un rapporto di lavoro con la propria cooperativa oppure scegliere se passare a Progetto A, anche se le tempistiche lasciano molto a desiderare, considerando che la cooperativa entrante ci ha convocati solo in data 18 febbraio, con partenza del contratto il 1° marzo. Le situazioni degli operatori coinvolti sono molteplici, certo è che alcuni di noi potrebbero trovarsi a fare una scelta “obbligata” per esigenze famigliari e con poco tempo per riflettere serenamente. Molti operatori lavorano su altri servizi oltre al Saap e non dimentichiamoci che, oltre ad essere educatori, siamo persone che hanno

Saap: parlano gli operatori «Un cambio traumatico»

Un gruppo di educatori cremonesi interviene sul caso: «La nostra scelta va fatta in fretta, i ragazzi rischiano di perdere la figura di riferimento». Intanto interviene il Garante nazionale

figli, mutui e spese come tutti. La passione per il nostro lavoro è tanta ma dobbiamo fare i conti con la realtà».

Sempre il Comune sottolinea che il contratto aveva termine il 31 agosto 2025, e la risoluzione anticipata è stata motivata con la richiesta, fatta dalla rete delle cooperative locali che gestivano il servizio, di aumentare le risorse a fronte dell’aumentato costo degli operatori, a seguito dell’entrata in vigore del contratto collettivo nazionale. Essendo l’importo dell’affidamento superiore ai 3 milioni di euro per il biennio,

la gara è stata reputata lo strumento più idoneo e trasparente. Concordate con questa ricostruzione?

«La ricostruzione è corretta. Potrebbe essere discutibile la scelta di proporre un bando di gara piuttosto che scegliere altre soluzioni, ma non spetta a noi addentrarci in questa tematica, non avendo competenze specifiche.Rimane comunque il rammarico che un servizio così importante e delicato venga trattato con una certa superficialità, non prevedendo e non considerando le conseguenze di un’interruzione e di un cambia-

mento in questo periodo dell’anno». Quali sono le principali difficoltà cui rischiano di andare incontro i ragazzi seguiti dal Saap, che è l’aspetto più delicato della vicenda?

«Il cambio di gestione dovrebbe partire dal 1° marzo, ad anno scolastico ampiamente iniziato. Questo comporterebbe la perdita per i ragazzi della figura di riferimento con cui si è costruito un legame di fiducia e in alcuni casi anche affettivo, rapporto magari costruito con enorme fatica. Le disabilità non sono tutte uguali e non hanno la stessa gravità, motivo per il quale dietro ogni ragazzo c’è una progettazione condivisa con la scuola per il raggiungimento di determinati obiettivi, spesso individuati anche valutando le competenze dell’operatore e le sue peculiarità. Un’interruzione così drastica del servizio potrebbe compromettere il raggiungimento di tali obiettivi. La tempistica anche in questo caso non aiuta perchè non c’è il tempo necessario per accompagnare i ragazzi verso il cambio dell’educatore e nemmeno per fare un passaggio mirato di informazioni e strategie per ridurre il più possibile il rischio che si possa verificare una regressione nel raggiungimento degli obiettivi e delle piccole conquiste (pare che Progetto A comunicherà entro il

28 febbraio alle scuole chi ci sarà come operatore). Consideriamo, inoltre, che molti dei ragazzi si troveranno fra tre mesi ad affrontare un esame di Stato, senza la figura di riferimento che l’ha affiancato per anni, oppure non potranno partecipare alla gita di classe perchè la famiglia non se la sente di affidare il proprio figlio a una nuova figura. Il legame educatore-minore con disabilità non è indissolubile, ne siamo consapevoli, ma in che modo spiegare ai nostri ragazzi del cambio? Magari alcuni di loro si ritroveranno con una nuova figura e vedranno l’educatore con cui hanno lavorato fino al 28 febbraio tutti i giorni perchè nella stessa scuola. A livello emotivo come la vivranno?

Un cambiamento così importante incide notevolmente sull’organizzazione interna della scuola, dove noi educatori nella migliore delle ipotesi ci spostiamo di classe, ma spesso cambiamo plesso. Come si possono mantenere gli stessi orari se il tutto è a incastro con insegnanti di sostegno e curricolari?

Anche perché sappiamo che, ad oggi, gli operatori che si trovano ad affrontare una scelta non bastano a coprire le reali necessità».

SI MUOVE IL GARANTE

Il Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità ha inviato una nota al Comune condividendo le legittime preoccupazioni emerse da alcune segnalazioni ricevute, e per questo ha chiesto di individuare una soluzione più idonea per consentire la continuità didattica degli alunni, considerando ad esempio il differimento del contratto a fine annata.

Il Comune ha riposto ribadendo la possibilità degli operatori di proseguire l’attività col nuovo gestore, accogliendo l’invito a intensificare i tavoli di confronto con le famiglie, ma confermando i termini del contratto col nuovo affidatario.

CONCORSO LETTERARIO

Carissimo Einaudi... La migliore è Simrat

ASTRONOMIA

Trump e Musk vorrebbero piantare la bandiera Usa sul pianeta rosso.

“Carissimo Presidente, le scrivo”: con una lettera a Luigi Einaudi , Simrat Kaur - che frequenta la 4ª A Grafica e Comunicazione nell’istituto cremonese che porta il nome di colui che guidò il Paese dal 1948 al 1955 - ha vinto il concorso letterario nazionale promosso dal Comitato per la celebrazione del 150° anniversario della nascita del grande statista. L’iniziativa è stata realizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica italiana. Simrat Kaur è stata seguita dalla docente di Lettere Maria Chiara Panizza , che, al pari della dirigente Nicoletta Ferrari , esulta per il suo trionfo ed afferma con orgoglio: «L’impegno e la costanza danno buoni risultati: spero che tanti studenti prendano esempio». Simrat riceverà un premio in denaro. Nel suo elaborato, l’allieva ha spiegato perché Einaudi è ancora in grado di parlare ai giovani: lui è riuscito a mantenere un equilibrio tra idealismo e pragmatismo ed ha sempre posto l’accento sul futuro, perché “le cose si fanno non solo per ciò che sono, ma per quello che potranno diventare”. Simrat ha ammirato la parabola di un uomo, che, a dispetto delle sue umili origini, è diventato un economista ed un politico di livello internazionale. Da Luigi Einaudi l’alunna ha imparato a non temere il dissenso, ad effettuare un’analisi oggettiva della realtà, a verificare le fonti, a distinguere i fatti dalle opinioni.

Colonizzare Marte? Un’idea... marziana

FEDERICO PANI

Nel piano di rilancio degli Usa promesso da Donald Trump si inserisce anche una nuova corsa allo spazio. In questo, il Presidente è spalleggiato da Elon Musk , proprietario dell’azienda SpaceX che, proprio al governo federale, fornisce una gran quantità di satelliti (come gli Starlink, spesso visibili a occhio nudo). Ma colonizzare lo spazio più vicino alla Terra non basta più: l’obbiettivo, ora, è arrivare su Marte. Già: ma perché farlo e, qualora fosse possibile, quali sfide si dovrebbero superare?

I REPUBBLICANI USA ALLA CONQUISTA DI MARTE Musk, nel famigerato discorso di insediamento di Trump (sì, quello in cui tende il braccio in modo equivoco), dice questo: «Manderemo Doge (il dipartimento per l’efficienza del governo, ndr) su Marte. Ci pensate a quanto sarebbe bello se degli astronauti americani piantassero per la prima volta una bandiera su un altro pianeta?». Non che Trump sia stato da meno: «Perseguiremo il nostro destino manifesto tra le stelle, mandando in orbita astronauti americani per piantare la bandiera a stelle e strisce su Marte». Come ha scritto David Ariosto su “ Noema ” (l’articolo è comparso anche su “ Internazionale ”), Trump sembrerebbe più interessato al territorio marziano che a quello lunare; ciò nonostante la Nasa si sia data da fare, negli ultimi anni, proprio per approntare dei progetti riguardanti

la Luna, anche per contrastare l’agguerrita concorrenza cinese. I RISCHI DI UNA MISSIONE

UMANA SU MARTE

Ora: un conto è mandare delle sonde su Marte, come già è stato fatto; ben diverso sarebbe inviare sul pianeta rosso delle spedizioni di esseri umani. Come spiega l’astrofisico Amedeo Balbi sul suo canale YouTube, una missione umana sarebbe molto difficile e rischiosa, a cominciare dal viaggio. La rotazione dei due pianeti intorno al Sole, infatti, non è allineata. Nel momento di massima vicinanza, la Terra e Marte distano 54,6 milioni di chilometri, mentre la distanza massima è di 401 milioni di chilometri. Insomma, la durata del viaggio cambierebbe più che sensibilmente: se si decidesse di partire per sfruttare la vicinanza, il viaggio dure-

rebbe circa sei mesi; ma, dopo soli 30 giorni, il rientro durerebbe 1 anno e 2 mesi. Per sfruttare la vicinanza con la Terra, gli astronauti sarebbero costretti a restare su Marte 18 mesi prima di ripartire.

L’AMBIENTE INOSPITALE DEL PIANETA ROSSO

Ci sono poi delle difficoltà tecniche: gli equipaggiamenti, i rischi della rotta spaziale, la tenuta psicologica degli equipaggi, e altro ancora. Inoltre, vanno considerate: a) le condizioni climatiche del pianeta rosso, la cui temperatura media è di 60 gradi sotto zero; b) una gravità che è pari a un terzo di quella terrestre (Marte è più piccolo della Terra). Tuttavia, anche coprendosi molto bene, l’aria resterebbe irrespirabile: la densità dell’atmosfera marziana è l’1% di quella terrestre e l’aria

è composta principalmente da anidride carbonica. Servirebbe, dunque, un’atmosfera simile a quella terrestre; la quale ha un’ulteriore funzione fondamentale: protegge dalle radiazioni solari e cosmiche. Nondimeno, anche qualora si risolvesse il problema delle radiazioni su Marte - sottolinea Balbi - resterebbe il problema di come proteggere gli astronauti nel corso del loro viaggio, molto più lungo dei pochi giorni necessari, oggi, a raggiungere la Luna. BOMBE ATOMICHE SU MARTE? Quello che andrebbe fatto, per Musk, sarebbe innescare anche su Marte un fenomeno di riscaldamento globale in grado di creare un’atmosfera simile alla Terra; in altre parole, “terraformare” Marte, cioè riprodurre anche lì le condizioni terrestri che hanno permesso il proliferare della vita. Come? Un’idea venuta a Musk sarebbe quella di lanciare delle bombe atomiche contro le calotte polari marziane, dove si concentrano dei serbatoi di CO2, costituiti da ghiaccio secco. Come spiega sempre Balbi, le testate nucleari (se mai si trovasse il modo di farle arrivare fin laggiù) non sarebbero sufficienti, però, a sprigionare il gas contenuto nei ghiacciai; e comunque, quel gas non sarebbe sufficiente a fare crescere la temperatura nemmeno per fare sciogliere l’acqua. Insomma, più si osserva da vicino il progetto riguardante Marte, più si allontana il sogno di Trump e Musk di fare del pianeta rosso un terreno di colonizzazione terrestre.

22 Febbraio 1931: la Nave Scuola viene varata a Castellammare di Stabia

Amerigo Vespucci, un vanto italiano

Una suggestiva cerimonia “In nome di Dio, taglia!” Così, nello storico Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, si sente esclamare in quella fredda e piovosa mattina del 22 febbraio 1931. È il giorno dell’anniversario della morte del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci , scomparso nel 1522 (ovvero 409 anni prima). Cioè l’uomo dal quale sono denominate sia l’America sia la nave Amerigo Vespucci che sta per essere varata. Sentita la gran voce (“In nome di Dio, taglia!”) del direttore del Regio cantiere navale, colonnello Odoardo Giannelli , le autorità, concentrate sul palco, si scuotono. Anche Sua Eccellenza il vescovo Pasquale Ragosta , il comandante Oscar Cerio e una giovane e distinta signora diciannovenne, alta e dignitosa, sono infatti in attesa. L’elegante gentildonna, Elena Cerio (figlia del comandante Cerio e madrina dell’evento) lascia dunque cadere una bella bottiglia di spumante che si infrange sulla prua dello scafo dell’Amerigo Vespucci. La quale, posizionata sul piano di scorrimento ligneo, comincia a scivolare verso le acque del Golfo di Napoli, all’imbocco del “Mare Nostrum” (siamo nell’anno IX dell’era fascista).

Novantaquattro anni portati benissimo

Da quell’ormai storico varo sono passati ben novantaquattro anni, ma la Nave Scuola Amerigo Vespucci non sembra sentirli affatto. Oggi, questa imbarcazione, una nave a vela con motore, è descritta come “l’Unità più anziana in servizio nella Marina Militare” italiana. Consegnata alle autorità militari il 26 maggio 1931, la Amerigo Vespucci è entrata in servizio come Nave Scuola il 6 giugno 1931. Cristoforo Colombo

In quel 1931, esiste un’altra nave, la

Lo scatto della settimana

Cristoforo Colombo, denominata dallo scopritore dell’America del 1492. Anche la nave Cristoforo Colombo è stata costruita nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia, ma (il 4 aprile 1928) è stata varata quasi tre anni prima della Nave Scuola Amerigo Vespucci. La Cristoforo Colombo è entrata in servizio il primo luglio del 1928, venendo quindi associata alla gemella Amerigo Vespucci nella Divisione Navi Scuola. Dunque, le due imbarcazioni effettuano insieme nove campagne di istruzione nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale.

La triste fine della Cristoforo Colombo

La seconda guerra mondiale comincia il primo settembre 1939, e, il 10 giugno 1940, il Duce decide l’ingresso dell’Italia nel conflitto, quando questo sembra già vinto dalla Germania di Adolf Hitler . Allorché il Führer decide di invadere l’Unione Sovietica, le sorti del conflitto si rovesciano e nel 1945 Mussolini e Hitler vengono travolti, con i rispettivi Paesi, nella inevitabile catastrofe di chi si è messo contro tre imperi (Gran Bretagna, Unione Sovietica e Stati Uniti d’America)

Il ragazzo seduto ha da poco accoltellato a morte un 14enne a Villach, in Austria. Mentre una poliziotta gli punta la pistola lui, un rifugiato siriano, sorride. Un altro siriano l’aveva fermato, investendolo

in un colpo solo. Tra le vittime della guerra c’è anche la sfortunata nave Cristoforo Colombo. A seguito delle clausole del trattato di pace di Parigi del 1947, la gemella dell’Amerigo Vespucci è, nel 1949, ceduta all’Unione Sovietica di Stalin che, con il nome Dunay (cioé Danubio) la usa come nave scuola. Fino al 1959, alla Cristoforo Colombo viene attribuita questa funzione, venendo impiegata presso la scuola militare della base di Odessa. Da questo momento in poi le notizie sulla nave non sono più sicure al 100%. Si crede comunque che, nel 1961, la Cristoforo Colombo sia stata ceduta all’Istituto Nautico di Odessa, dove avrebbe dovuto sottoporsi a vaste operazioni di manutenzione. Le quali, tuttavia, non sarebbero state eseguite a causa di un grande falò, che avrebbe portato alla definitiva radiazione della nave nel 1963. E l’Amerigo Vespucci? È ancora oggi in piena funzione, non per niente il suo motto è: “Non chi comincia ma quel che persevera”. Non sorprende che il vecchio motto (“Per la Patria e per il Re”) sia finito in cantina. La guerra è stata persa nel peggiore dei modi, trasformandosi, dopo l’affannosa fuga del monarca, in un conflitto civile, alla fine del quale il Re è stato esiliato.

La tennista 22enne, vincitrice nel 2021 degli Us Open, mercoledì sta giocando il torneo di Dubai quando all’improvviso la paura la assale, tanto da rifugiarsi in lacrime dietro la sedia del giudice. La giovane, di nazionalità britannica ma nata in Canada da padre romeno e madre cinese, aveva visto in tribuna un uomo che da qualche giorno la stalkerizzava. L’uomo è stato identificato ed espulso: sarà bandito da tutti gli eventi della Wta.

«Ti racconto una novità: mi sono iscritto a un corso per fidanzati»

Cosa? Ma che razza di scherzo è?

«Sì. All’oratorio ho visto che organizzavano corsi per fidanzati e io mi sono iscritto. Cosa c’è di male?»

Ma hai la fidanzata?

«Cer to che no»

E dunque, ci andresti da solo, senza fidanzata?

«Ma scusa, se avessi la fidanzata cosa ci andrei a fare a un corso per fidanzati? Andresti a un corso per elettricista se tu fossi già elettricista?»

Ma quelli di cui parli tu sono corsi pre-matrimoniali. S ei solo ingenuo o sei un gran furbone?

«Io voglio solo avere la fidanzata, insomma diventare fidanzato. Tu conosci altre maniere?»

Pericle, hai solo 12 anni, forse dovresti aspettare ancora un poco, che ne dici?

«Mi dici sempre che sono più maturo di quelli della mia età… Vedo che tutti i personaggi famosi hanno la fidanzata. Anzi, ne hanno diverse perché le cambiano spesso» Lascia stare i personaggi pu bblici, ti assicuro che hai abbastanza tempo davanti per trovare la fidanzata

«Però gli attori, i cantanti e i calciatori devono essere molto innamorati delle loro fidanzate. Vedo che si fanno tante dediche romantiche sui social piene di cuoricini. I miei genitori invece non si dicono mai queste cose»

Impara a distinguere le parole dai sentimenti. Da quanto tempo sono sposati i tuoi genitori? Te lo dico io: più di 20 anni. È raro che un legame che riguarda i personaggi pubblici che hai citato duri così tanto. Diffida di smancerie e sdolcinature: non sempre il sentimento più è esternato più è grande, anzi chi lo proclama spesso, badaci bene, tende a farlo n ei confronti di persone diverse «Può succedere che ci si innamori di più persone, non è detto che si trovi subito quella giusta» Certo, ma se si cerca la persona di cui rimanere costantemente innamorati si è condannati alla ricerca perenne. L’amore attraversa varie fasi, di cui l’innamoramento è solo la prima. Come per ogni sbornia poi l’effetto passa, e si cambia. Se si è pronti ad affrontare assieme questo cambiamento si può diventare una coppia. Insomma, non vanno confusi innamoramento e amore: mi sembra che tanti siano innamorati dell’innamoramento «Non è il titolo di un libro, o di un film?»

Un libro di successo, di Francesco Alberoni. Lui diceva che le persone si innamorano nel momento in cui sono pronte a cambiare la propria vita, ma forse non è sempre così. Buonanotte, Pericle «Buonanotte»

Vanni Raineri

Emma Raducanu
PAOLO A. DOSSENA

IN BREVE

Vedute

di Casalmaggiore

in mostra alla Fondazione Busi

Da qualche giorno presso la Fondazione Busi, nella zona bar vicino al Salone Marinai, sono esposti quadri che rappresentano piazza Garibaldi e altri scorci della città di Casalmaggiore. Si tratta di opere di proprietà della Pro Loco che gentilmente le ha prestate alla Fondazione, dove rimarranno per circa un mese. “Questa iniziativa - affermano i dirigenti della Fondazione - ha l'obiettivo di permettere anche ai nonni e nonne che non possono uscire dalla struttura di godere della bellezza dei quadri. Alcuni nonni e nonne sono stati portati alla bellissima mostra su piazza Garibaldi di Casalmaggiore, con una visita guidata delle intere esposizioni del museo Diotti, ma tanti di loro, a causa di diverse problematiche, non sono in gradi di uscire dalla Casa di Riposo, quindi la collaborazione tra Pro loco e Fondazione Busi ha consentito di raggiungere un buon numero di persone che diversamente non avrebbe visto nulla. Ringraziamo dunque la Pro Loco di Casalmaggiore per la bellissima opportunità”.

Domani pomeriggio la festa di Carnevale all’oratorio Maffei

Domani alle 16 l’oratorio “G. Maffei” ospiterà la festa di Carnevale. Per tutti i bambini presenti ci saranno musica e giochi e verrà premiata la maschera più originale. Sono vietati i coriandoli.

CASALMAGGIORE

SOLIDARIETÀ

Il referente nazionale Paolo Bocchi ci illustra l’iniziativa: «Nel villaggio di Wasswa abbiamo già una

Con Amurt una biblioteca in Uganda

GUIDO

Una biblioteca in Uganda: è questo uno dei progetti più innovativi a cui sta lavorando Amurt International e che la popolazione locale può sostenere tramite Amurt Italia e la sede operativa di Casalmaggiore.

«Par tirò per l’Uganda il 20 marzo – ci dice Paolo Bocchi , storico referente di Amurt Italia –e rientrerò dieci giorni dopo. Mi recherò nel distretto di Lugazi e in particolare nel villaggio di Wasswa. Lì disponiamo di una scuola che è nata nel 1989 e ospita attualmente 330 ragazzi. Si trova in una zona collinare, immersa in una natura rigogliosa. In Uganda il clima è mite tutto l’anno, con una temperatura costante sui 27-28°, e le piogge si alternano al sole, ma nonostante ciò questo è un Paese povero che ha bisogno di aiuto. Amurt gestisce anche un’altra scuola nella capitale Kampala». Come mai la decisione di allestire una biblioteca? «Innanzitutto perché bisogna adeguarsi alla legislazione ugandese

LIBRI

“Il giorno immutabile” Oggi la presentazione in Biblioteca alle 17

che impone una biblioteca in ogni scuola. Noi l’abbiamo progettata volentieri anche perché crediamo che per aiutare in maniera proficua questi popoli bisogna puntare sull’educazione. Si tratta di popolazioni molto giovani e, se vogliamo che l’Africa si risollevi, dobbiamo formare i ragazzi con scuole di qualità. Una biblioteca, a nostro parere, va proprio in questa direzione. Fra l’altro la doteremo di computer per consentire agli studenti di imparare l’informatica, collegarsi a internet e restare connessi

col mondo esterno. Nella zona di Wasswa non c’è nemmeno l’energia elettrica e pertanto intendiamo montare un pannello fotovoltaico con un impianto idoneo a rifornire di energia elettrica la scuola». «Puntare sull’educazione - prosegue Bocchi - significa formare ragazzi che abbiano una buona preparazione, un’apertura mentale e le giuste ambizioni. I ragazzi che non vanno a scuola restano nel circolo vizioso della povertà. Chiaramente anche la salute è molto importante ed è per questo

La Biblioteca di Casalmaggiore ospiterà, oggi alle ore 17, la presentazione del romanzo “Il giorno immutabile” di Federico Centenari pubblicato da Affiori Editore. L'autore dialogherà con Vanni Raineri , direttore del Piccolo Cosa faresti se conoscessi la data

che abbiamo lì anche una clinica. Pure su questo fronte la zona era completamente scoperta. Vediamo che il progetto della biblioteca sta destando interesse e piace molto. La realizzazione è già finanziata, ma stiamo raccogliendo i soldi per acquistare i computer, il mobilio, l’impianto per produrre l’energia elettrica». Chi vuole contribuire all’iniziativa può fare riferimento all’Iban IT20V 05034 56746 000000 199983 intestato ad Amurt odv - Banco Popolare - agenzia di Casalmaggiore.

Per Bocchi questa è la terza trasferta in Uganda. La prima volta fu nel 2018 e in tale occasione il rappresentante di Amur t partecipò anche a un torneo internazionale di tennis Futures ritrovandosi ad affrontare in doppio il figlio Lorenzo Riportandoci ai progetti locali si ricorda che il recente carrello alimentare promosso presso il supermercato Conad ha fruttato 1.900 euro che tramite Amurt saranno devoluti alla San Vincenzo de’ Paoli per il sostegno delle famiglie bisognose del Casalasco.

e l’ora esatta della tua morte? E cosa accadrebbe nel mondo se tutti ci trovassimo in questa situazione? Come cambierebbero la società e i rapporti interpersonali? Questi sono i quesiti da cui prende spunto il romanzo. L’ingresso alla presentazione è libero.

SOLIDARIETÀ
La raccolta di occhiali usati del Lions fa centro

Sabato scorso, 15 febbraio, il Lions Club Casalmaggiore, presieduto da Cristiano Albertoni , è tornato in campo per la raccolta degli occhiali usati. Sui risultati di questa campagna, Alberto Bernini , esponente del club, ha gentilmente rilasciato queste dichiarazioni: «Il Lions Club Casalmaggiore ha cominciato la raccolta degli occhiali usati nel 2019, sei mesi prima della diffusione del Coronavirus. Da allora, mettiamo cinque contenitori presso le farmacie comunali e i negozi di ottica di Casalmaggiore, Casalbellotto e Vicobellignano. Quest’anno abbiamo unito gli sforzi con il Lions Club Sabbioneta Nova Civitas (anche se apparteniamo a due distretti diversi) che è presieduto da Fabio Guberti . Noi del Lions Club Casalmaggiore abbiamo collaborato con l’Ottica Busi di Casalmaggiore, l’Ottica Nuova Visione di Vicobellignano e con le farmacie comunali di Casalmaggiore, Vicobellignano e Casalbellotto. Invece, il Lions Club Sabbioneta Nova Civitas ha lavorato con la Farmacia Boschesi di Sabbioneta, con la Farmacia Zuliani di Rivarolo Mantovano e con la Farmacia Comunale di Bozzolo. Il Lions Club Casalmaggiore ha raccolto 627 paia di occhiali, il Lions Club Sabbioneta Nova Civitas ne ha raccolte 426, per un totale di 1053. La cosa più positiva è che quest’anno la raccolta ha quadruplicato i suoi frutti (in passato raccoglievamo in media 160 paia di occhiali all’anno). Non mi spiego il motivo di un tale improvviso successo. Comunque, gli occhiali sono stati spediti al Centro Italiano Lions Raccolta Occhiali Usati di Chivasso, presso Torino, dove gli stessi occhiali vengono puliti, smontati e rimontati con le lenti richieste, le quali vengono desunte dagli appositi codici utenti che riportano le diottrie necessarie. Gli occhiali così adattati vengono mandati ai più bisognosi residenti in Asia, Africa, Europa e Americhe. Ci tengo a ricordare che i Lions ritengono che la tutela della vista sia un diritto di ogni essere umano».

INIZIATIVE

“Magliavoglia”, un corso per lavorare ai ferri al Museo del Bijou “Lavorare a maglia è terapeutico: riduce l'ansia, rilassa, crea calma e benessere”: anche per questo è stato organizzato presso il Museo del Bijou “MagliaVoglia”, corso per imparare a lavorare ai ferri con Ornella Schiroli . “Figuriamoci quanto sia ulteriormente bello - aggiungono i promotori dell’iniziativa – lavorare a maglia fra i bijoux del museo e in compagnia”. Quattro gli incontri in programma nei quattro venerdì di marzo (7, 14, 21 e 28), dalle 16.30 alle 17.30. È richiesto un contributo di 4 euro ed è necessaria la prenotazione in quanto i posti sono limitati. Informazioni e prenotazioni: 0375-284424 e museodelbijou@gmail.com.

Chiuso da due anni: attività economiche e lavoratori in difficoltà. Chiesti ristori immediati

Ponte sull’Oglio, audizione in Regione

Si è svolta giovedì nella IV Commissione Attività Produttive della Regione Lombardia l’audizione sul tema del ponte tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese chiesta dai consiglieri regionali del Partito Democratico,  Marco Carra e Matteo Piloni «A due anni dalla chiusura del ponte - commentano i due esponenti del Pd - il calo di fatturato per le attività commerciali ha raggiunto picchi anche del 40-50%, ma non sono in sofferenza solo le attività commerciali e artigianali, anche i lavoratori dipendenti delle decine di aziende che insistono sulla zona, a ridosso di due province, sono costretti a una percorrenza giornaliera di circa 40 km tra andata e ritorno, contro i 5/6 km di attraversamento del ponte. Costi e tempi più che raddoppiati. E non per poco, perché serviranno altri due anni per la realizzazione del ponte provvisorio.

È necessario intervenire al più presto con misure di ristoro per le attività in difficoltà e per i lavoratori penalizzati da questa situazione».

Prosegue Piloni: «Abbiamo fatto bene a coinvolgere in questa audizione i rappresentanti del mondo dell’artigianato e del commercio. I dati emersi sono preoccupanti e questa audizione ci è servita per far comprendere in Regione la gravità della situazione. Esiste un precedente, quello della chiusura del ponte di Casalmaggiore, per cui la Regione ha già individuato modalità

di ristoro per il mondo produttivo con un accordo tra Comune e Regione».

Quanto alla realizzazione del ponte: «È emerso che l'individuazione della Zona logistica semplificata su Cremona e Mantova, seppur senza garantire risorse, potrebbe facilitare e accelerare le procedure. È un tema che dovrà essere approfondito con l’assessorato alle infrastrutture».

All’audizione erano presenti, oltre ai rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato, anche i consigliere regionali di

maggioranza Marcello Ventura di FdI (che ha presieduto i lavori della Commissione) e Riccardo Vitari della Lega, il quale afferma: «In audizione è emersa forte e chiara la richiesta del territorio di chiedere la massima celerità nell’esecuzione dei lavori. Eventuali lungaggini potrebbero avere ricadute negative sulle attività produttive, commerciali e turistiche dell’area. Da parte sua, Regione Lombardia c’è ed è sempre pronta ad ascoltare le richieste dei lombardi e delle Istituzioni che li rappresentano e ha ribadito che farà tutto quanto in suo potere perché quest’infrastruttura, indispensabile per i nostri concittadini, venga conclusa nel più breve tempo possibile, minimizzando i disagi agli automobilisti e alle attività commerciali della zona. Da parte mia, mi impegnerò affinché questa situazione possa risolversi celermente».

Domani a Gussola la premiazione del concorso fotografico Aido

Si terrà domani alle ore 16 presso il salone parrocchiale di Gussola la cerimonia di premiazione del 15° Concorso fotografico per soli dilettanti indetto dal Gruppo Comunale Aido Gussola Onlus, con il patrocinio della Biblioteca Comunale G. Assandri di Gussola. Ancora non è noto il nome dei vincitori, ma è stato comunicato l’elenco dei finalisti nelle due sezioni, ordinati in ordine

alfabetico: la graduatoria infatti sarà comunicata solo domani. Il titolo del concorso è “L’eccezionale quotidiano”, e la giuria era composta da: Luigi Briselli (fotografo professionista), Maurizio Lodi Rizzini (fotografo professionista), Giovanna Favagrossa (presidente Aido), Sabina Ghignatti e Laura Pasini (membri del consiglio direttivo Aido), Federica Copelli (membro della

Biblioteca Comunale G. Assandri). I finalisti nella sezione Ragazzi sono: Lavinia Santi , Diletta Stabili e Lorenzo Tenca . I finalisti della sezione Adulti sono: Cristiano Ghidotti , Vera Pagliari , Gianfranco Salsi , Tiziano Schiroli , Umberto Stirpe Tutte le opere saranno esposte presso il Salone Parrocchiale in Piazza Comaschi domani dalle ore 15 alle ore 18.

FORMAZIONE VOLONTARI

“Antenne del

territorio”

contro la ludopatia

Proseguono le azioni a contrasto del gioco d’azzardo patologico del progetto “Comunità in Gioco” messe in campo dall’Ambito Oglio Po per la quinta edizione del Piano Gap finanziato da Ats Val Padana con l’obiettivo di sensibilizzare contro la ludopatia. Dopo la presentazione e sperimentazione del gioco di ruolo “Guardie & Ladri” e la produzione di “Scommetto che Smetto”, il podcast realizzato dai ragazzi delle webradio dell’Ambito Oglio Po, ora le azioni si focalizzano sul rafforzamento della collaborazione con il Terzo Settore. È in partenza un percorso rivolto a cittadini volontari già attivi sul territorio Casalasco-Viadanese che intendano assumere un ruolo di riferimento informale per il contrasto alla ludopatia. I referenti del progetto “Comunità in Gioco” spiegano che “avere dei cittadini capaci di intercettare la varietà delle situazioni legate alle dipendenze da gioco d’azzardo, talvolta non conosciute dalla rete istituzionale, può diventare una leva importante per raggiungere il maggior numero di persone e familiari coinvolti nelle problematiche legate alla ludopatia”. Gli incontri sono gratuiti e si svolgeranno dalle 17.30 alle 19, nella sede dell’Associazione La Meridiana in via Ospedale Vecchio 10 Viadana. Si inizia lunedì 24 febbraio, con le prime informazioni utili per riconoscere quando il gioco d’azzardo diventa patologico. Lunedì 10 marzo saranno approfonditi gli atteggiamenti e comportamenti dei giocatori e delle loro famiglie. Lunedì 17 marzo il tema centrale sarà favorire la conoscenza dei servizi a contrasto delle dipendenze attivi sul territorio, con la presenza di referenti del Serd di Viadana e di Casalmaggiore, e degli operatori dello S.M.I. di Fondazione Arca Mantova. Mercoledì 26 marzo, l’appuntamento si terrà sempre alle ore 17.30 allo S.M.I. Gli Astronauti - via Longari Ponzone 21 Rivarolo del Re con i lavori di gruppo per definire le prospettive future. Capofila del progetto “Comunità in gioco” è l’Azienda Speciale Consortile Oglio Po. L’ambito territoriale sociale di riferimento è quello Casalasco-Viadanese a cui afferiscono 27 Comuni. Per informazioni e iscrizioni: info@arcaformazione.it, 349-8021787.

Orari di apertura: dal martedì al sabato 9.00/12.30 | 15.00/19.30 chiuso domenica e lunedì

Casalmaggiore (CR) Via A. Volta, 50 Tel 0375 201849 info@esteamobili.it

Quando si parla di assistenza agli anziani, due soluzioni emergono come fondamentali per garantire benessere e serenità: i centri diurni e le cure domiciliari. Entrambe offrono un valido supporto, permettendo agli anziani di vivere con dignità e alle famiglie di affrontare le difficoltà con maggiore serenità.

CENTRI DIURNI: SOCIALIZZAZIONE E STIMOLAZIONE

I centri diurni per anziani rappresentano un'importante risorsa per contrastare la solitudine e mantenere attiva la mente. Grazie ad attività ricreative, laboratori, momenti di aggregazione e stimolazione cognitiva, gli anziani trovano uno spazio sicuro dove trascorrere le giornate in compagnia, evitando il rischio di isolamento sociale e depressione.

UN AIUT O PER LE FAMIGLIE

I centri diurni non sono solo un beneficio per gli anziani, ma anche per i familiari che, spesso impegnati nel lavoro, possono affidare i propri cari a professionisti competenti senza preoccupazioni, sapendo che riceveranno attenzioni adeguate. Questo aiuto si traduce in un supporto concreto per chi si prende cura degli anziani, alleviando il carico emotivo e fisico dei caregiver.

CURE DOMICILI ARI: ASSISTENZA PERSONALIZZATA

Le cure domiciliari consentono agli anziani di restare nel proprio ambiente, ricevendo l'assistenza necessaria direttamente a casa. Infermieri, operatori sanitari e fisioterapisti si occupano di fornire cure personalizzate, rispettando le abitudini e i bisogni dell'assistito. Questo approccio permette di mantenere un alto livello di qualità della vita, riducendo il rischio di ospedalizzazioni non necessarie e favorendo la continuità delle cure.

UN LEGAME TRA PASSATO E PRESENTE

Mantenere un anziano nella propria casa significa rispettare la sua storia e le sue

Centri diurni Sostegno

radici. Le cure domiciliari permettono di preservare i ricordi e l'autonomia, garantendo al tempo stesso un monitoraggio costante della salute. Vivere in un ambiente familiare aiuta a ridurre lo stress e l'ansia, favorendo il benessere emotivo e fisico dell'anziano.

BENEFICI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

Sia i centri diurni che le cure domiciliari offrono vantaggi psicologici significativi. La socializzazione riduce il rischio di depressione e demenza, mentre la permanenza in casa assicura un senso di stabilità e sicurezza. Inoltre, la possibilità di avere un contatto regolare con personale specializzato garantisce agli anziani un

diurni e cure domiciliari prezioso per gli anziani

sostegno continuo e un monitoraggio attento del loro stato di salute.

SUPPORTO SANITARIO COMPLETO

Le cure domiciliari non si limitano all'assistenza di base, ma comprendono anche servizi sanitari avanzati, come fisioterapia, riabilitazione, somministrazione di terapie e monitoraggio di malattie croniche. Questa continuità assistenziale aiuta a prevenire complicazioni e migliora la gestione delle condizioni di salute a lungo termine.

UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO Investire in servizi di assistenza per gli anziani significa migliorare la qualità della vita di un’intera comunità. Le istituzioni e le fami-

glie dovrebbero valorizzare queste soluzioni per garantire dignità e benessere agli anziani. Un sistema di assistenza ben strutturato contribuisce anche a ridurre la pressione sugli ospedali e le strutture sanitarie, ottimizzando le risorse disponibili.

TECNOLOGIE E INNOVAZIONE

NELL'ASSISTENZA

L'uso della tecnologia sta rivoluzionando l'assistenza agli anziani. Dispositivi di monitoraggio remoto, telemedicina e app di supporto per la gestione delle cure consentono di migliorare l'efficienza e la tempestività degli interventi. Questi strumenti aiutano anche le famiglie a rimanere informate e coinvolte nel percorso di cura dei propri cari.

Paolo Spotti

Inaugurato come “Ospedale Elisabetta Germani” nel 1898, oggi la Fondazione “Elisabetta Germani” si presenta in una veste completamente trasformata. Tanti i mutamenti subìti nel corso dei decenni, ma sempre una missione chiara, a partire da una vocazione al territorio dichiarata anche nello Statuto e nella Carta dei Valori della fondazione. A parlare dell’attività della Fondazione, il presidente Enrico Marsella La vostra struttura si trova a metà strada fra Cremona e Casalmaggiore, quanto questo può incidere sulle sue logiche di sviluppo e che ruolo può giocare la Fondazione Germani nel panorama socio sanitario cremonese? «Siamo in un territorio poco denso, in una posizione centrale rispetto ad un territorio di circa 35.000 abitanti formato però da piccoli centri distanti tra loro e con un’alta percentuale di popolazione anziana. Ciò può rappresentare un punto di debolezza nella capacità di attrarre nuovi operatori, più propensi a lavorare nelle città di Cremona e Casalmaggiore dove trovano più opportunità. Per noi però la posizione geografica può rappresentare un importante punto di forza su cui fare leva per realizzare la visione di una Fondazione che sia sempre più presidio territoriale, un centro multiservizi di prossimità di riferimento per la popolazione, specialmente quella fragile». Non solo RSA quindi. Ci può descrivere meglio la Fondazione? Quali servizi fornite?

«Definire la nostra struttura una RSA è oltremodo riduttivo e certamente non rende giustizia a quanto oggi siamo in grado di offrire come servizi al cittadino. Attualmente Fondazione Germani dà lavoro a circa 280 dipendenti più una ventina di collaboratori in libera professione. Nei Nuclei di RSA abbiamo 256 posti letto di cui 241 accreditati a contratto con il Servizio Sanitario Regionale e 15 in solvenza, tra questi 34 posti di nucleo Alzheimer (2 di solvenza), un CDI per 40 posti a forte specializzazione per persone con fragilità cognitive e/o psicologi-

Fondazione Sempre più

che-comportamentali, un servizio di Rsa Aperta. Ci sono poi altre due aree, quella Disabili (40 posti) e quella riabilitativa (20 posti di Cure Intermedie); fi-

Fondazione Elisabetta Germani

“Centro multiservizi”

sioterapia per esterni. Proponiamo anche servizi territoriali e domiciliari che seguono circa un centinaio di famiglie. Abbiamo servizi ambulatoriali con numerosi specia-

listi, il Medico di Medicina Generale, il Pediatra di Libera Scelta, e un ambulatorio fisioterapico. Il giovedì è attivo un servizio prelievi». Che sviluppo immagina per la Fondazione Germani? «Il potenziamento come centro multiservizi di prossimità e il rafforzamento della vocazione e l’esperienza come centro specializzato nella presa in carico di persone con disturbi cognitivi e anche dei bisogni delle loro famiglie. Dal punto di vista energetico siamo partiti una decina di anni fa con un impianto fotovoltaico; inoltre un impianto di biogas della zona ci fornisce acqua calda a prezzo calmierato. Abbiamo realizzato un secondo impianto fotovoltaico, al quale ne seguiranno altri, ed abbiamo sostituito tutte le lampade della struttura con dispositivi a led. Siamo socio fondatore della CER Postumia di recente costituzione. Grazie al bonus 110% abbiamo avviato lavori di adeguamento antisismico ed efficientamento energetico, lavori che si concluderanno al termine del 2025. Abbiamo implementato un servizio di intelligenza artificiale, un sistema che ci permette di dare più sicurezza agli operatori, di personalizzare gli interventi aumentando la qualità di vita dei residenti. Abbiamo inoltre introdotto soluzioni tecnologiche, come l’armadio farmaceutico automatizzato, accompagnate da riprogettazioni organizzative, che valorizzano il professionista, aumentano la sicurezza delle cure e abbattono il rischio di errore. Un altro punto di forza sono le politiche per il personale: tanta formazione continua; retribuzioni; welfare aziendale; benessere organizzativo; buone relazioni sindacali».

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PUNTO PRELIEVI

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STRUMENTI

MUSICALI

Questa volta parliamo di… “EDITH PIAF”

“No ragazzi, non rimpiango un bel niente/ né il bene né il male/ me ne sbatto altamente e riparto da zero”.

Questa è la sintetica traduzione (un po’ libera in verità) di “Non, je ne regrette rien” cantata dall’usignolo di Francia, Edith Piaf, un mito che alberga tuttora nei cuori dei francesi, che a differenza di noi italiani, conservano memoria e orgoglio di queste, ma sì, diciamolo pure, canzonette, leggere sì, ma che rappresentano esattamente il mondo in cui sono cresciute.

Ascolti quelle note e ripiombi nelle taverne fumose del malaffare di Parigi di quegli anni, e te la immagini lì, piccola, sottile, quasi rachitica (scusa Edith) ma con quella voce gorgheggiante e calda, con lì vicino Jean Gabin con la sigaretta che pende dalle labbra, che tutto vede e controlla.

Edith nasce a Belleville (allora quartiere popolare e malfamato), cresce poco amata da genitori e nonni, e forse per questo trascorre la vita cercando e raccogliendo amori, tanto per citarne qualcuno Ives Montand, che deve a lei il successo, e Marcel Cerdan, campione del mondo di boxe che per lei lascia moglie e tre figli ma che ben presto lascia anche lei e il mondo dei vivi.

Accusata di collaborazionismo con i tedeschi invasori, ironia della sorte, è anche ricordata come eroina della resistenza. Cantautrice, dedica questa canzone alla Legione Straniera, impegnata al tempo nella guerra in Algeria, e gli stessi legionari canteranno i suoi versi come incoraggiamento e consolazione per le loro azioni, non sempre meritevoli.

Il suo messaggio è chiaro: dimentichiamo il passato, soprattutto le delusioni, quel che è stato è stato, inutile lagnarsi, bisogna ripartire e inventarsi qualcosa, credere sempre in un futuro migliore, magari in una nuova “Vie en rose”.

Il “Mischa Piastro 1739c.” di Bergonzi affidato al Museo del Violino

La Fondazione Arvedi Buschini affida il violino “Mischa Piastro 1739c.” di Carlo Bergonzi (1683-1747) al Museo del Violino. L’incontro di presentazione dello strumento è in programma mercoledì 26 febbraio alle ore 18 nell’Auditorium Giovanni Arvedi in Piazza Marconi 5 a Cremona. Interverranno Andrea Virgilio (sindaco di Cremona e presidente della Fondazione Museo del Violino), Mario Arvedi Caldonazzo (consigliere della Fondazione Arvedi Buschini), Virginia Villa (direttore generale della Fondazione Museo del Violino), Riccardo Angeloni (conservatore delle collezioni del Museo del Violino), Fausto Cacciatori (liutaio e storico della liuteria), Carlo Chiesa (liutaio e storico della liuteria) e il violinista Edoardo Zosi. Seguirà un breve recital solistico con musiche di Bach, Ysaÿe e Respighi.

INTERVISTA

Lo studioso ci parla del suo ultimo lavoro presentato presso la Biblioteca Statale

I nuovi studi di toponomastica di Ferrari

Celti, romani e germani rivivono nella toponomastica, cioè nello studio dei nomi, dei luoghi o toponimi. Lunedì 17 febbraio, presso la Biblioteca Statale di Cremona, è stato presentato l’importante lavoro curato da Valerio Ferrari (nella foto) , “Toponomastica di Pianengo”, ultimo volume dell’Atlante toponomastico della Provincia di Cremona, collana edita dalla Biblioteca Statale di Cremona. Valerio Ferrari (uno straordinario studioso che per raggiungere simili risultati unisce le competenze dello storico a quelle del dialettologo, del geologo e del paleografo) ci ha gentilmente concesso l’intervista che segue. Com’è cominciata questa colossale raccolta e classificazione di dati?

«“La Toponomastica di Pianengo” fa parte di una collana cominciata nel 1994. Allora lavoravo presso l’assessorato all’Ambiente della Provincia di Cremona, anche se studi come quelli che facevo io venivano normalmente pubblicati dall’assessorato alla cultura. Al tempo tenevo corsi agli insegnanti, i quali raccoglievano notizie sui toponimi dei vari comuni della provincia. Avevo allora pensato che fosse un peccato lasciare tutte queste informazioni nei cassetti e questo è uno dei modi in cui è par tito il mio lavoro. Ho cominciato nel 1994 e ora, nel 2025, sono arrivato al

CONSIGLI IN LIBRERIA

Il “mago delle parole” è un professore azzimato, coi capelli ingellati tirati all’indietro. Vi racconterà molte cose: che “parola” deriva da “parabola”; che la grammatica è glamour (cioè?!); che “allenare” e “anelare” hanno lo stesso progenitore; che, citando Rodari, “sbagliando si inventa”; che limone è una parola araba e Galeotto, un personaggio della saga arturiana. Vi spiegherà anche

diciottesimo volume». È da diversi anni che l’editore del suo lavoro è diventata la Biblioteca Statale di Cremona, retta dalla direttrice Raffaella Barbierato.

«La quale è una signora colta, preparata e piena di passione verso la storia e la cultura».

Siamo in ottime mani. Possiamo parlare della “Toponomastica di Pianengo”?

«Pianengo sorge storicamente lungo una strada d’origine romana, che ha contribuito alla localizzazione e alla fondazione di questo insediamento del quale sappiamo pochissimo. Per ora la ricerca archeologica non ha dato esito, mentre i documenti locali antichi sono molto pochi. La zona

del Cremasco ha, infatti, subito due catastrofi documentarie: l’archivio cittadino è stato dato alle fiamme nel 1449, all’arrivo dei veneziani, e nel 1799, a seguito dell’arrivo degli austriaci e delle truppe russe del generale Suvorov. Ma gli archivi non sono stati bruciati da veneziani e austriaci, bensì dai cremaschi».

I giacobini della municipalità della Repubblica Cisalpina (nobili locali) intascarono truffaldinamente oggetti preziosi per sovvenzionare le truppe francesi. Aizzarono il popolo che saccheggiò palazzo pretorio. «Il risultato, dopo i due incendi del 1499 e del 1799, è che la scarsità documentaria per la zona di Cre-

ma è dovuta ad eventi volontari più che a incuria nella conser vazione». Infatti, i giacobini assistettero placidamente a saccheggio e distruzione dell’archivio dai balconi di palazzo vescovile. «La situazione del Cremasco dal punto di vista della documentazione medievale è sconfortante. Quindi si sarebbe potuto in parte sopperire a questa mancanza di informazioni con l’archeologia, che per ora non ha interessato Pianengo. Questo è in contrasto con la vicina Sergnano, dove gli scavi per il metanodotto hanno portato alla luce importanti reperti, incluse molte tracce preromane di origine celtica». Celti, sì. Ma il toponimo “Pianengo” non è longobardo? «Attenzione. Pianengo è certamente un toponimo di origine germanica, ma se i longobardi sono tutti dei germani, non tutti i germani sono dei longobardi. I germani includevano infatti numerose tribù: longobardi (“quelli dalla lunga barba”), alemanni (“uomini di molte stirpi”) franchi (“gli audaci”), e tanti altri ancora. Quindi, finendo in “engo”, Pianengo è un toponimo germanico, ma, se restiamo alla documentazione, non longobardo, bensì probabilmente franco. Le prime attestazioni di Pianengo lo nominano come Piveningum, il quale a sua volta deriva da Pipinus, cioè Pipino, come il figlio di Carlo Magno sovrano dei franchi. Stiamo parlando dei franchi».

“Il mago delle parole” di Giuseppe Antonelli

che una lingua cambia in base al tempo, allo spazio e alle circostanze, sicché solo attraverso quelle coordinate può venire giudicata. La punteggiatura, vi preciserà, è più “per l’occhio” che “per l’orecchio” (“le pause della punteggiatura non sono scansioni ritmiche, ma logiche”); e le opinioni sulla lingua pullu -

lano di pregiudizi (proprio così “si spiega la distanza tra ciò che molte persone dicono a proposito della lingua e ciò che davvero fanno quando parlano e scrivono nella vita di tutti i giorni”). Con “Il mago delle parole”, edito da Einaudi, Giuseppe Antonelli – linguista e, a sua volta, artista e mago delle parole

– mette in scena, ambientandolo in una classe delle scuole superiori, un corso di linguistica, parlando di tutto ciò che sarebbe bello ragazzi e ragazze imparassero sull’italiano. Per gli insegnanti di italiano, valga come lettura al limite dell’obbligatorio: vi troveranno una montagna di curiosità e spunti per gio-

chi ed esercizi da portare in classe. Ah, cer to: ma in che senso la grammatica è glamour? Ce lo spiega il mago delle parole: dal latino “grammatica” si è passati al francese “grimoire”, con cui si appellavano i libri di stregoneria; da lì, “glamer”, parola scozzese che significava “incantesimo”; e infine l’inglese “glamour ” che “allude a un incanto misterioso, a un irresistibile fascino”.

di Federico Pani

Un’altra grande edizione del “Monteverdi”

Cresce già l’attesa per la 42ª edizione del Monteverdi Festival, presentata nei giorni scorsi presso il Ministero della Cultura, alla presenza del Sottosegretario di Stato Gianmarco Mazzi, del sindaco di Cremona Andrea Virgilio, dell’assessore alla Cultura di Regione Lombardia Francesca Caruso, del presidente del Comitato per la Salvaguardia dell'Arte del Canto Lirico Italiano Federico D.E. Sacchi, del direttore musicale principale del Festival Antonio Greco e del direttore artistico Andrea Cigni. La 42ª edizione è in programma dal 13 al 29 giugno con due nuove produzioni d’opera, una prima esecuzione mondiale, concerti, incontri e lezioni aperte, per un totale di più di 30 appuntamenti in cartellone: la città che ha dato i natali a Claudio Monteverdi omaggia il padre dell’opera lirica ospitando grandi stelle della scena musicale internazionale, come Cecilia Bartoli, Davide Livermore, Jordi Savall, Christophe Rousset, Ottavio Dantone, i Tallis Scholars e Maayan Licht. Culla anche della liuteria, riconosciuta insieme alla pratica del canto lirico italiano come Patrimonio Immateriale dell’Unesco, Cremona si conferma un centro vitale per il mondo della

IL CELEBRE FOTOGRAFO

Jürgen Teller sarà ospite a Sabbioneta

La stagione del Filo propone martedì alle 21 a Teatro Filodrammatici lo spettacolo dal titolo “L’Onorevole, il poeta e la signora” di Aldo De Benedetti con musiche di Pino Cangialosi, per la regia di Francesco Branchetti. Si tratta di una commedia esilarante del grande commediografo romano De Benedetti, molto conosciuta anche all’estero.

musica, accogliendo appassionati da tutto il mondo. «L’edizione di quest’anno è dedicata agli “Heroes”, gli eroi, figure emblematiche della tradizione musicale e teatrale che incarnano valori di coraggio, sacrificio e destino - afferma Andrea Cigni -. Attraverso due grandi produzioni d’opera, si mettono in dialogo Monteverdi e

A raccogliere lo scettro di Georg Baselitz, quale artista ospite a Sabbioneta nel 2025 sarà Jürgen Teller, celebre in tutto il mondo come uno dei più accla-

mati e ricercati fotografi di moda e non solo. La mostra, che vedrà nuovamente il Comune di Sabbioneta e la Fondazione Sabbioneta Heritage lavorare

il suo allievo Francesco Cavalli, a testimonianza della continuità e dell’evoluzione del linguaggio operistico. Da un lato, Il ritorno di Ulisse in patria monteverdiano, in cui l’eroe omerico affronta le sue ultime prove per riconquistare il regno e l’amore di Penelope; dall’altro, Ercole Amante di Cavalli, il titanico viaggio del semidio greco tra amore, potere e divinità. Due racconti mitologici che, attraverso la musica, restituiscono la complessità dell’animo umano». Tutti i concerti in programma offrono un’ampia panoramica sulle diverse anime della musica del Seicento e del Barocco, come la prima esecuzione mondiale della nuova edizione critica del Requiem di Giovanni Pierluigi da Palestrina, in occasione dei 500 anni dalla nascita del compositore, con i “Tallis Scholars” diretti da Peter Phillips, il 26 giugno nella Chiesa di San Marcellino.

fianco a fianco per la promozione del patrimonio della Città ideale di Vespasiano Gonzaga, inaugurerà alla metà d’aprile per protrarsi fino all’autunno.

Una commedia esilarante in scena al Filo

Una commedia grottesca attualissima: l’onorevole Leone è molto attratto da Paola, un’elegante e scaltra giornalista. Una sera l’onorevole riesce ad invitarla a casa ma non combinerà nulla, la donna lo provocherà ma lo metterà continuamente in imbarazzo. Andata via

la giornalista, Leone scopre che in casa sua si è introdotto un uomo, Piero, un poeta squattrinato che nascosto dietro la tenda, ha ascoltato le sue conversazioni. Da questo incontro casuale si determineranno una serie di eventi che cambieranno la vita dei due uomini ed è

un susseguirsi di qui pro quo, di equivoci esilaranti con scambio di persona che avranno imprevedibili conseguenze, non tutte piacevoli e di incontenibile ilarità. Una fitta trama di allusioni, riferimenti, scambi, dispetti e ricatti nella quale è l’intelligenza a mostrarsi nei suoi

aspetti più diver tenti. Insomma, una commedia dalla costruzione impeccabile che assicura quella teatralità cara a De Benedetti. Una rappresentazione dei salotti dell’Italia pieni di uomini di mezzo potere, girotondi di relazioni, svendita di talento vero o presunto, ambizioni, specchio di una società a noi ancora purtroppo molto attuale.

Dal 24 maggio al 2 giugno tornerà “Cremona Contemporanea | Art Week” con la direzione ar tistica di Rossella Farinotti. Dieci giorni dedicati alle ar ti visive che, attraverso installazioni, mostre, incontri ed eventi, trasformeranno Cremona in punto di riferimento per la sperimentazione e la cultura, promuovendo il dialogo tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico-artistico cittadino. Aspetto centrale della rassegna sarà l’interazione tra le opere realizzate dai 20 artisti selezionati (nomi importanti della scena internazionale, diversi tra loro per generazione e approccio) e i luoghi della città.

Marco Brano presenta il libro sul Medioevo

Quando si parla di oscurantismo e arretratezza, barbarie e intolleranza, sui media italiani è tutto un “ritorno al Medioevo”: a quei (dieci) secoli, definiti quasi sempre “bui”. Come se proprio quel periodo – a torto – catalizzasse tutti i mali della storia. Ne scrive il giornalista ed esperto di storia Marco Brano nel libro “Medi@evo. L’età di mezzo nei media italiani” (Salerno Editrice). L’autore presenterà il suo libro, dialogando col nostro giornalista, Federico Pani, alla Libreria “Il Convegno” di Cremona domani alle 17.

IN REGIONE LOMBARDIA

Giornalisti degli uffici stampa: un premio a Stefania Mattioli

Il Gruppo Giornalisti Uffici Stampa della Lombardia ha consegnato in Regione i premi annuali ai rappresentanti della categoria che si sono particolarmente contraddistinti nel proprio lavoro. I riconoscimenti sono andati a Stefania Mattioli dell’Asst di Cremona, Daria Nicoli del Monza Calcio, Eugenio Sorrentino della Sacbo-Aeroporto Orio al Serio e Alessandro Papini di Assolombarda. A fare gli onori di casa il vicepresidente della Regione Marco Alparone che ha consegnato il premio a Stefania Mattioli. Nella foto in alto, da sinistra: Furio Reggente presidente Gus; Vincenzo di Vincenzo , responsabile Ansa Lombardia; Stefania Mattioli, Asst Cremona e il vicepresidente della Regione Lombardia Marco Alparone.  «I giornalisti degli uffici stampa - ha dichiarato Alparone - sono una fonte ufficiale, garanti di una informazione e comunicazione completa e trasparente».

Questa la motivazione del Premio a Stefania Mattioli: “Come responsabile della Comunicazione della Asst di Cremona è riuscita a fornire ai media un ampio ventaglio di notizie, non limitandosi alla pur fondamentale comunicazione medica e di ricerca ma riuscendo a far percepire il coinvolgimento di ampie frange della società civile, professionale ed economica nella vita dell’Ospedale Maggiore. Ha reso così evidente non solo in Città e in Lombardia ma sulla scena internazionale, le competenze, la professionalità e il lavoro di contaminazione culturale e sociale che fa di un Ospedale un luogo di cura non solo delle patologie del corpo. Restano nella memoria collettiva della nazione, e non solo, le immagini degli anni terribili della pandemia raccontati in servizi scritti e video, in docufilm che oggi rappresentano un documento insostituibile».

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Di cosa mi occupo

La scelta va effettuata allo sportello, per e-mail, in farmacia o attraverso il fascicolo sanitario

Medici di famiglia: cessano Donatella Parentini e Riccardo Merli, arriva Veronica Ferri

Dal 1° marzo 2025, la dottoressa Donatella Parentini e il dottor Riccardo Merli cesseranno la propria attività di Medico di Famiglia convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Ultimo giorno lavorativo il 28 febbraio 2025. Si invitano, pertanto, gli assistiti dei due medici ad effettuare una nuova scelta

tra i Medici di Famiglia con disponibilità operanti nell’ambito territoriale di Cremona Centro attraverso le seguenti modalità: di persona agli sportelli di scelta/ revoca (via San Sebastiano 14, edificio B), per e-mail (scrivere a assintegrativa.cremona@asst-cremona.it), in una farmacia del territorio dell’Ats Val Padana o attraverso il fascicolo sanitario. Per informazioni telefonare allo 0372408635/408636, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30. Dal 3 marzo 2025, la dottoressa Veronica Ferri inizierà la propria attività di Medico di Famiglia con studio a Cremona (Via Bonomelli, 81).

Già attiva la struttura di Casteggio, altre due saranno realizzate. Investimento da 2,52 milioni

Dalla giustizia minorile alle nuove comunità

Nasce in Lombardia il primo modello di comunità sociorieducative per giovani con disagio psichico provenienti dal circuito della giustizia minorile. Saranno 36 i posti

Non sei in grado di gestire cambiamenti e situazioni conflittuali

SUPERA UN MOMENTO DI CRISI

ansia generalizzata, timori decisionali, fobie specifiche e panico, stress, disagio lavorativo, mobbing e burnout

bassa autostima, crisi personali, relazionali ed esistenziali

difficoltà in ambito scolastico, sostegno allo studio, orientamento alla presa di decisioni nei passaggi di vita

conflitti, blocchi individuali e relazionali

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Ecco i consigli per la 26ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).

Portieri - Meret , contro il Como, il Napoli deve dominare la partita, rendendo il clean sheet una possibilità concreta. Provedel Lazio in cerca di punti Champions, servono i tre punti col Venezia. Svilar , contro l’ultima in classifica, non ci sono scuse.

Dife nsori - Cambiaso , tornato dall’infortunio, anche se non al top, può fare la differenza. Rensch , vale lo stesso discorso di Svilar, partita da blocco Roma. Delprato , partita ideale per tornare al bonus. Centrocampisti - Orsolini , rientra anche lui

» calcio serie b

dall’infortunio, ci tiene ad essere decisivo. Vlasic , il Milan subisce spesso gol, lui è tornato in forma e sembra pronto a incidere. Samardzic , il suo talento stenta ad emergere, ma potrebbe esserela partita giusta. Attaccanti - Lukaku , poco da dire, partita da +3. Yildiz , dopo alcune panchine vorrà tornare protagonista. Noslin , pronto a prendere le redini dell’attacco biancoceleste dopo l’infortunio di Castellanos. Possibili sorprese - Zielinski , dando un po’ di riposo a Mkhitaryan, toccherà a lui guidare con l’esempio e la qualità il centrocampo nerazzurro. Chukwueze , un jolly da giocarsi in questa giornata. Suslov , campionato di gran lunga sotto le aspettative per lo slovacco del Verona, che trovi il tanto atteso primo bonus del campionato?

Il pari di Bari brucia ancora, ma i grigiorossi devono pensare solo a battere il Cesena per tenere sotto controllo il distacco dallo Spezia e soprattutto consolidare il 4º posto

Cremo, fatti una piadina romagnola da tre punti

MATTEO VOLPI

Una piada da tre punti? Dopo il rocambolesco e sfortunato pareggio di Bari, la Cremonese torna in campo oggi pomeriggio allo Zini ospitando un Cesena da non sottovalutare. In casa grigiorossa è forte la voglia di tornare a festeggiare i tre punti davanti al proprio pubblico, ma servirà una prova di carattere importante. Il Cesena (privo allo Zini dei suoi tifosi per motivi di sicurezza) è reduce da cinque risultati utili nelle ultime sei gare e rimane ancorato alla zona playoff, malgrado abbia dovuto rinunciare a lungo al suo bomber Cristian Shpendi, attaccante classe 2003 nato ad Ancona ma di nazionalità albanese (il fratello minore gioca nella Carrarese), ora rientrato. Nonostante Shpendi sia a digiuno da dicembre (salt ò anche la gara d’andata con la Cremonese per il brutto infortunio alla caviglia), rimane sempre un giocatore da dieci reti all’attivo (di cui cinque su rigore). Vedremo se scenderà in campo dall’inizio o a partita in corso lasciando spazio alla coppia La Gumina-Russo. Due i rientri importanti nello scacchiere bianconero, quello di Andrea Ciofi in difesa e di Giacomo Calò a centrocampo, en-

trambi assenti per squalifica nel pareggio contro il Pisa. Tra i pali invece troveremo Jonathan Lee Klinsmann, figlio di Jürgen, ex centravanti dell’Inter della Nazionale ted esca. In casa Cremonese, mister Stroppa dovrà rinunciare a Ravanelli e Collocolo per infortunio e soprattutto al “Mudo” Vazquez per squalifica. Al posto di quest’ultimo, c’è un Valoti in grande spolvero dopo il gran gol in sforbiciata di Bari, mentre al centro della difesa torna disponibile Ceccherini.

LE PAROLE DI STROPPA

«Affrontiamo una squadra che fa della verticalità una delle sue caratteristiche, si difendono e sanno ripartire bene, oltre ad essere pericolosi nelle palle inattive. Ma anche noi sappiamo sfruttare quella car atteristica, abbiamo visto quanto siamo forti nelle ripartenze e che qualità la squadra sa mettere in campo nel dominio della partita. È una partita bellissima, da affrontare con massima determinazione».

Gialloblu per ora fuori dalla bagarre

Contro il Novara si è interrotta la striscia vincente della Pergolettese, che sul terreno amico ha ceduto per 2-1. Una gara risolta a 2 minuti dal 90’ da una zampata del figlio d’arte Ganz e condizionata dall’espulsione di Tonoli (doppio giallo) al 18’ della rip resa che ha costretto i gialloblu a modificare l’atteggiamento in campo. Una decisione apparsa fin troppo esagerata per l’entità dell’intervento del difensore cremasco, in una giornata in cui alla squadra di Cuorini (nella foto) non ne è girata una giusta. Oltre all’importante assenza dello squalificato Parker, a un rigore subìto e a due gol mancat i per mancanza

di freddezza davanti alla porta, va aggiunto l’infortunio del difen sore centrale Stante, a una decina di minuti dal termine. Pazienza, per for tuna anche il Lecco ha perso e il vantaggio sulla zona playout resta di 4 punti, ma i gialloblu (impegnati ieri sera a Trento) devono continuare a far punti, per evitare di essere risucchiati nella zona calda della classifica.

Il Crema ci prova contro il forte

C lassifica (27ª giornata)

Padova 66

L.R. Vicenza 60

Feralpisalò 49 AlbinoLeffe 42 Trento 41

Atalanta Under 23 40

Vir tus Verona 39

Giana Erminio 39

Novara (-2) 38

Alcione Milano 37

Renate 37

Lumezzane 36

Arzignano 35

Pergolettese 33

Pro Vercelli 30

Lecco 29

Triestina (-1) 29

Pro Patria 21

Caldiero Terme 20

Union Clodiense 15

Pro Palazzolo

Un pareggio che può valere tre punti. Proprio così. Sul campo il Crema ha pareggiato 2-2 in trasferta contro il Sangiuliano City (nella foto) , ma un errore nei cambi della squadra milanese ha portato alla mancata omologazione del risultato e alla scontata vittoria a tavolino della squadra di Vullo, che così salirà a 35 punti, a +6 sulla zona playout. Una coincidenza fortunata, alla quale il Crema vuole aggiungere un successo sul campo domani alle 14.30 al Voltini contro il forte Pro Palazzolo. Classifica (28ª giornata): Ospitaletto 58; Folgore Caratese 51; Pro Palazzolo, Desenzano 50; Varesina, Casatese 49; Chievo 44; Pro Sesto, Sant’Angelo 38; Breno 36; Club Milano 33; Sangiuliano City*, Cre ma *, Vigasio 32; Sondrio, Castellanzese 29; Fanfulla 28; Ciliverghe, Magenta 23; Arconatese 22. *Una partita in meno.

R isultati 26 ª giornata

Bari-Cremonese 1-1, Carrarese-Salernitana 3-2, Catanzaro-Cittadella 1-0, Cesena-Pisa 1-1, Frosinone-Reggiana 1-1, Juve Stabia-Cosenza 3-0, Modena-Spezia 1-1, Palermo-Mantova 2-2, Sassuolo-Brescia 2-0, Südtirol-Sampdoria 2-1.

27 ª giornata (22-02 h 15)

Brescia-Südtirol (23-04 h 15), Cittadella-Modena, Cosenza-Palermo (23-04 h 15), Cremonese-Cesena (h 17.15), Mantova-Bari, Pisa-Juve Stabia, Reggiana-Carrarese, Salernitana-Frosinone (23-04 h 17-15), Sampdoria-Sassuolo (ieri sera), SpeziaCatanzaro (23-04 h 15).

PRIMAVERA 1 - Dopo due buoni pareggi (0-0 a Lecce e 1-1 a Sassuolo), la Cremo ospita domani alle 15 il Cagliari

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Azzi in azione a Bari (foto Us Cremonese)
SERIE D
di matteo saviotti

Per sperare nella salvezza sarà indispensabile fare punti contro Napoli al PalaRadi e nelle trasferte di Sassari e Varese. Sul fronte mercato piace il play-guardia Weber

» BASKET SERIE A Vanoli, vietato sbagliare gli scontri diretti

FABIO VARESI le prossime 8 giornate delLA lotta salvezza (in maiuscolo le partite in casa) Sassari 14 Scafati 12 Varese 12 Vanoli 10 Napoli 10Pistoia 8

Una lunga pausa salutare per ricaricarsi o nociva perché fa perdere il ritmo par tita e un po’ di entusiasmo dopo la vittoria con Trapani? Forse entrambe le cose, ma visto che la sosta riguarda tutte le squadre, è inutile filosofeggiare. La cosa importante è il ritrovato entusiasmo di un gruppo che con Brotto ha racimolato sei punti in altrettante partite e che è salito in corsa sul treno salvezza, sul quale viaggiano almeno sei squadre. Anche se nella bassa classifica i punti valgono tanto, la stessa Dinamo Sassari a quota 14 non può sentirsi al sicuro, soprattutto alla luce del rendimento delle ultime settimane. È chiaro che gli scontri diretti sono determinanti, ma per salvarsi è necessario vincere anche partite sulla carta difficili, come ha fatto

C

(28ª giornata)

32 Urania Milano* 32 Fortitudo Bologna 32 Verona 32

Brindisi 30 Torino 24

JuVi Cremona * 20 Cento 20 Orzinuovi* 18 Livorno 18

Vigevano* 16

Nardò* 14

Piacenza* 10

Reggio Emilia

VENEZIA Trapani Brescia PISTOIA Napoli

VENEZIA Trieste Tortona NAPOLI Vanoli BRESCIA

Treviso TORTONA REGGIO EMILIA Venezia VIRTUS BOLOGNATrento

VANOLI NAPOLI Treviso Sassari Scafati Tortona

TRAPANI Varese SCAFATI TREVISO MILANO TRIESTE

Pistoia Trento VANOLI Varese Trieste SASSARI

TORTONA REGGIO EMILIA Napoli

TRENTO VARESE Milano

Varese Brescia SASSARI Milano Reggio Emilia VIRTUS BOLOGNA

la Vanoli contro Trento e Trapani.

Ma è altrettanto vero che se dovesse andar male con la Germani Brescia del grande ex Peppe Poeta, i biancoblu sono obbligati a vincere al PalaRadi con Napoli, il che

permetterebbe di avere lo scontro diretto favorevole in caso di arrivo a pari merito. Lo stesso discorso vale per le trasferte di Sassari e Varese, ma siamo convinti che la nuova Vanoli di Brotto possa gio-

carsela con Treviso e perché no con Trento, fresca vincitrice a sorpresa della Coppa Italia. Una cosa è certa: si annuncia una dura battaglia per la permanenza, ma ora è lecito essere ottimisti. Nel frattem-

JuVi, sosta utile per ricaricare le batterie

La Ferraroni JuVi Cremona è uscita col morale basso dal PalaRadi dopo la sconfitta con la Tezenis Verona, impostasi per 75-64 in un match abulico degli oroamaranto, che non sono mai riusciti ad entrare in ritmopartita, sempre messi sotto da un avversario superiore. Davanti a un pubblico folto e appassionato, Verona è partita forte, sfruttando la maggiore fisicità sotto canestro. Polanco ha ricucito e tenuto la gara aperta con i suoi canestri, ma i veneti hanno chiuso il primo quarto nettamente avanti (12-21). Un

netto dominio, al quale la JuVi ha provato a rispondere con le triple, ma al riposo il punteggio recitava 31-43. Verona allungava ulteriormente fino al +19 nel terzo quarto e chiudeva sul 4360 al 30’. Nell’ultimo quarto la JuVi provava a restare in partita,

ma la Tezenis rimaneva sempre padrona del match, chiuso sul 64-75 senza tante discussioni. Alla squadra di Bechi non sono bastati i 20 punti di Polanco e i 19 di Almeida per sperare di ribaltare la situazione. La JuVi avrebbe dovuto giocare il turno infrasettimanale a Rimini, ma il match è stato rinviata al 3 aprile per gli impegni con la sua Nazionale di Ivan Almeida (nella foto Zenzolo) . Stesso discorso per la trasferta di Brindisi contro una Valtur in grande crescita, che si giocherà il 14 marzo alle 20.30. Alexandro Everet

po la società continua a sondare il mercato e rumors dicono che sia vicino l’arrivo del play-guardia americano Briante Weber, la scorsa stagione a Reggio Emilia. Chi gli farà posto: Davis o Jones?

La Logiman Crema ha calato il tris. Dopo aver piegato Ragusa, i cremaschi hanno sfruttato il secondo turno casalingo battendo Omegna (82-67), malgrado l’assenza dell’indisposto coach Sacco. E poi giovedì sera hanno sbancato il parquet dell’Andrea Costa Imola (90-79) grazie alla triple e avvicinandosi alla zona salvezza. Domani alle 17 al PalaCremonesi arriva Capo D’Orlando. CLASSIFICA (28ª giornata): Treviglio, Legnano 46; San Vendemiano 40; Capo d’Orlando 36; Faenza 34; Omegna 32; Agrigento*, Casale Monferrato, Mestre, Fidenza 30; Virtus Imola 28; Lumezzane*, Vicenza, Costa Imola 26; Desio 22; Crema 20; Piacenza* 18; Fiorenzuola 14; Saronno 12; Ragusa* 10. *Una partita in meno

SERIE A2
La Logiman cala il tris con Imola e si avvicina alla zona salvezza
SERIE B

Sara Gaspari gareggerà con la Nazionale a Metz

Sara Gaspari in azzurro. L’atleta di Piadena Drizzona in forza all’Interflumina èpiù Pomì e campionessa italiana indoor nel salto con l’asta Juniores, è stata convocata per il match internazionale Under 18 e Under 20 indoor in programma il 1º marzo a Metz contro Francia e Portogallo. L’Italia sarà in gara con 43 atleti (21 ragazzi e 22 ragazze).

L’Inter pesca il Feyenoord negli ottavi di Champions NYON - L’Inter negli ottavi di Champions League affronterà il Feyenoord. Andata in Olanda e ritorno a S. Siro e la vincente sfiderà la qualificata nel derby tedesco. Gli altri ottavi: Psg -Liverpool, Bruges-Aston Villa, Real Madrid-Atletico Madrid, Psv Eindhoven-Arsenal, Bayern Monaco-Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund-Lille, Benfica-Barcellona.

» volley serie a2

La Brignone domina il gigante e stacca la Gut

SESTRIERE - Federica Brignone più forte dell’influenza. La campionessa del mondo ha dominato il gigante con una grande seconda manche, nella quale ha rifilato sei decimi ad Alice Robinson, al comando dopo la prima manche. Con questi cento punti, la valdostana aumenta a 170 punti il vantaggio sulla svizzera Gut, uscita nella prima manche.

L’Esperia ha incassato due sconfitte in altrettante giornate e domani proverà a rompere il ghiaccio a Costa Volpino. La Vbc cerca punti salvezza a Concorezzo

Com’è dura l’avventura nella pool promozione

La pool promozione della serie

A2 femminile è dura e l’Esperia Cremona se ne è subito accorta. Le tigri gialloblu hanno iniziato il percorso nella seconda fase del campionato con due sconfitte nelle prime due giornate. Prima sono cadute 1-3 in casa contro la Millennium Brescia nel derby, poi hanno ceduto con lo stesso punteggio nella tana della forte Akademia Messina. Nella sfida con Brescia l’Esperia ha iniziato bene, vincendo il primo set prima di cedere nei restanti parziali, mentre in Sicilia ha perso i primi due set, ha vinto con fatica il terzo set e poi ha ceduto definitivamente al quarto. Il percorso si preannuncia duro per le ragazze in gialloblu. Domani pomeriggio in trasferta con il Costa Volpino ci si aspetta una reazione di orgoglio delle tigri cremonesi.

Nella pool salvezza, la Trasporti Bressan Offanengo gioca un po’ demotivata dopo la mancata qualificazione alla pool promozione, ma anche con tranquillità per il vantaggio in classifica che è rassicurante per la permanenza nella categoria. Non stupisce,

Risultati 2ª giornata

Brescia-Trento 1-3

Busto A.-San Giovann i 0-3

Macerata-Melendugno 3-1

Messina- Esperia 3-1

Padova-Costa Volpino 3-2

Classifica

San Giovanni 52; Messina 48; Macerata 47; Busto A. 46; Trento 42; Brescia 35; Padova 33; Esperia 32; Melendugno 31; Costa V. 30.

Sara Bellia: «Continuiamo a giocarcela»

«Siamo reduci da una partita difficile, perché Messina è una squadra molto forte che punta a fare bene in questa pool promozione. Sono contenta per come ha reagito la squadra, perché secondo me, dopo i primi due set era facile lasciare un po' la presa e perdere anche il terzo, invece abbiamo reagito bene, poi nel terzo set ci hanno di nuovo messo in difficoltà e in quel caso non siamo riuscite a rimanere in corsa. Mancano tre partite nel girone d’andata e tutto il ritorno, quindi noi continuiamo a giocarcela e a provarci in tutte le prossime partite, come abbiamo fatto finora», assicura Sara Bellia, schiacciatrice dell’Esperia Cremona.

quindi, un inizio con due sconfitte, entrambe maturate col punteggio di 3-2. A Imola le cremasche ave-

vano vinto il primo e il quarto set prima di arrendersi, contro Lecco sono addirittura volate sul 2-0,

2 piscine completamente ristru urate, una grande ed una per i bambini piccoli

1 vasca idromassaggio

2 campi da calcio in erba 4 campi da tennis, di cui 3 in erba sinte ca ed illumin

2 campi da bocce illumin

1 campo polivalente illuminato

1 campo da beach illuminato

vasta area verde per i bagnan vasta area verde con giochi per bambini

bar con ampio po cato

nuova area

Risultati 2ª giornata

Olbia-Imola 3-2

Pisa-Altino 0-3

Como- Vbc 3-1

Offanengo -Lecco 2-3

Mindovì- Concorezzo 3-0

Classifica

Offanengo 32; Olbia, Como 28; Imola 22; Pisa, Vbc Casalmaggiore 19; Lecco 18; Mondovì 15; Concorezzo 13; Altino 10.

poi cedere di schianto. Domani al PalaCoim contro Mondovì cercheranno la prima vittoria per regalare un sorriso ai propri tifosi.

La Vbc Casalmaggiore, invece, la salvezza se la deve ancora guadagnare e dopo aver iniziato benissimo con un netto 3-0 rifilato all’Olbia, a Como non è bastata una super Montano (30 punti) per evitare la sconfitta (3-1). Domani la Vbc sarà ospite nel palazzetto di Concorezzo: una partita importante per riprendere la marcia verso la salvezza.

3ª giornata (23-02 h 17): Costa Volpino-Esperia. Concorezzo-Vbc, Offanengo-Mondovì.

La Bissolati concede il bis e sale in classifica: è sesta

La Bissolati ci ha preso gusto e contro la Stilelibero Preganziol ha centrato la seconda vittoria casalinga di fila (9-7), salendo così al 6º posto in classifica con 7 punti, a -6 dalla vetta. E oggi alle 18 è in programma la trasferta padovana contro la Swim Project, ancora a quota zero. Una bella occasione...

ATLETICA INDOOR

Dester è costretto al ritiro agli Italiani nell’eptathlon

S fortunato Dario Dester ai Campionati Italiani di prove multiple indoor a Padova. Il cremonese dei Carabinieri, grande favorito e al comando dopo la prima giornata con 3134 punti, ha dovuto ritirarsi a scopo precauzionale per un risentimento muscolare accusato nel riscaldamento. A vincere l’eptathlon è stato Andrea Cerrato (Atletica Fossano ’75) con 5500 punti.

PALLANUOTO SERIE C
L’Esperia in azione a Messina (foto Nino Famà per Akademia Sant’Anna/Lvf)

» tennis in carrozzina Spettacolo alla Bissolati con il 1º Open Padus

È un appuntamento sportivo di rilievo il “1° Trofeo Open Padus” (nella foto gli organizzatori) , torneo internazionale di tennis in carrozzina maschile, in svolgimento alla Canottieri Bissolati. Alceste Bartoletti, membro del Comitato Organizzatore e Maurilio Segalini, presidente della Bissolati, si sono detti orgogliosi di poter organizzare questa manifestazione offrendo a tutti la possibilità di assistere ad un evento spettacolare per tecnica, agonismo e fair play, confermando l’impegno della Canottieri e di Cremona nel sociale. Walter Schmidinger, vice

Sabato: ore 9.30 semifinale consolation (campo 1), a seguire finale singolo consolation (campo 1); ore 13.30 semifinali singolo Christoph Wilke-Antonio Cippo (campo 1), Martin Legner-Anthony Dittmar (campo 2); nel pomeriggio finale doppio e a seguire la premiazione. Domenica: ore 10 finale singolare e a seguire la premiazione.

presidente del Comitato Regionale Fitp con delega al Wheelchair Tennis ha aggiunto: «Il torneo confer-

ma che Cremona da anni è diventata un punto di riferimento ed un’eccellenza per il movimento, come con -

Domani mattina è in programma la finale del singolare di un torneo internazionale. La Canottieri è aperta a tutti

fermato anche dall’attenzione dei vertici nazionali, che hanno scelto la città del Torrazzo come sede di incontri, convegni e raduni delle squadre nazionali, come in occasione di questo torneo internazionale». Riccardo Manfredi, delegato della Fitp di Cremona, ha aggiunto: «Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti dal tennis in tutta la provincia e ribadisco la volontà di una sempre più stretta collaborazione con la squadra di tennis in carrozzina della Baldesio, in un’ottica di continua crescita». Volontà confermata anche da Vittorio Rastelli, responsabile dell’area tec-

nica della Fitp regionale. Aldo Tozzi è il direttore del torneo che si conclude domani alle ore 10 con la finale di singolare che ha visto la presenza nei tabelloni dei più forti giocatori italiani (Marco Pincella, Antonio Cippo, Ivan Tratter) e di tennisti provenienti da Spagna, Svizzera, Croazia, Francia, Germania, Austria e Belgio. L’ingresso per assistere alle partite è libero e aperto a tutti gli appassionati di tennis e non solo. Oggi e domani è in programma anche un corso di alta specializzazione sul tennis in carrozzina, riservato ai maestri di tennis ed a numero chiuso.

Vittoria travolgente (8-0) contro la Bocciofila Possaccio. Oggi prende il via il campionato di società

Il Flora è un rullo compressore nel campionato Juniores

Oggi prende il via il campionato di società con solo tre, la metà dello scorso anno, società della delegazione di Cremona iscritte. Nella categoria A, Flora e Capergnanica sono in un girone che comprende anche Basso Verbano, Vip Credaro, Minopriese e Verdellese. Nella prima giornata subito il derby (ore 14.30) sulle corsie capergnanichesi. La formazione rivierasca guidata da Massimo Campanini si dovrebbe schierare con Caccialanza, Visconti, Zagheno ed i giovani Domaneschi, Massarini e Minoia.

ria l’unica partecipante è della Codognese. Siamo alla terza giornata di campionato, Passerini e compagni sono secondi in classifica dopo il successo (7-1) sulla bocciofila Olivieri.

CAMPIONATO JUNIORES

Tutto troppo facile l’esordio del Flora (nella foto) opposto alla Bocciofila Possaccio. Una pura formalità il match svoltosi sulle corsie del bocciodromo comunale, una superiorità netta mai in discussione quella della formazione rivierasca e il risultato finale di 8-0 non lascia

Minoia, senza storia l’incontro di terna, con Di Vita-Massarini-Mor che infliggevano una lezione agli avversari. Grande autorevolezza del Flora ed inesorabili sono arriva

CICLISMO SU PISTA

Europei di Zolder, bravi Moro e Vece

mentre Mombelli-Domaneschi riuscivano a far fare due punti. Prossimo impegno del Flora il 2 marzo contro la bocciofila Caccialanza e sarà un bel banco di prova. GP COMUNE DI ORZINUOVI Questo pomeriggio, inizio alle ore 14, finale della Regionale (riservata alle categorie B-C-D) organizzata dalla Bocciofila Orceano, società da quest’anno affiliata alla delegazione di Cremona. Pochi iscritti, tra gli altri in evidenza Mametti-Cironi, Ripari-Lupi, Grazioli-Mainardi e Taverna-Zafferoni. Direttore di gara ancesco Lanzi, finale in programma al Bocciodromo di Orzinuovi. Massimo Malfatto

Non sono saliti sul podio, ma i ciclisti cremonesi sono stati protagonisti agli Europei su pista di Zolder. Dopo l’ottimo quarto posto nella velocità, Miriam Vece (Centro Sportivo Esercito) ha chiuso 5ª la prova del Keirin, un risultato che le ha impedito di suggellare con una medaglia una giornata molto positiva. Dopo aver conquistato la semifinale tramite i ripescaggi, Miriam ha offer to una straordinaria performance, vincendo la sua batteria con autorità e mantenendo la testa della corsa fino all'ultimo giro. Quar to posto, invece, per Stefano Moro: l’azzurro dell’Arvedi Cycling si è qualificato per la finale chiudendo terzo grazie ad un’ottima azione, superando Yakovlev con un finto attacco all’esterno e costringendolo all'errore. In finale, Moro è rimasto chiuso proprio quando è partito lo sprint, non riuscendo a completare la rimonta. «L’Europeo dimostra che abbiamo qualità. Ma ora dobbiamo lavorare per acquisire, nei prossimi due o tre anni, quell’esperienza e quella resistenza necessarie per competere al massimo livello. Questo percorso passerà attraverso gare come queste e l’attività su strada, che contribuirà alla loro crescita», ha commentato il ct Marco Villa.

Soluzioni invisibili per l’udito

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