PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 2 • n. 22 • VENERDì 1 GIUGNO 2018
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
Ieri sera ha rimesso il mandato nelle mani di Mattarella. Ai tempi della Spending Review Carletti lo definì “El bàc del pulèer”
l’uomo preso per il colle Cottarelli ha rinunciato
Alle pagine 4-5
cronaca
arrestato stalker di 40 anni
Articolo a pagina 3
economia
esplode il caso cremonafiere attacchi a sindaco e libera Articolo a pagina 7
fenomeno
vendere casa e restarci per monetizzare
inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale
Articolo a pagina 6
basket
pagina 23
La Vanoli è vicina al primo ingaggio: la guardia Martini
s t o r i a
Articolo a pagina 8
dagli archivi usa le immagini inedite del bombardamento del ponte sul po calcio
pagine 25
Le strade di Cremo e Giammarioli si sono separate
ciclismo
pagina 26
Marta Cavalli tra le migliori a Romanengo
impossibile pescare buttarelli e boles nel canale una grande finestra navigabile per tramonti sul po casalmaggiore
Articolo a pagina 12
f at e m i cap i r e . . . Accorrete, venite a vedere il grande gioco di magia, siore e siori. La moneta è nella mano sinistra, poi passa in quella destra, poi… e voilà: dal governo di cambiamento al cambiamento di governo. E la moneta è scomparsa.
Vanni
c u l t u r a
stasera il primo appuntamento
danza cremona con dedica alla grande Mina Anticolo a pagina 21
Articolo a pagina 10
lA d a l c o m un e
CRONACA
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Da lunedì 11 cambiano gli orari di apertura degli uffici comunali
Variazioni in vista per gli orari di apertura di alcuni uffici comunali a Cremona. Da lunedì 11 giugno sino a sabato 8 settembre l’Ufficio anagrafe, l’Ufficio di stato civile, l’Ufficio elettorale e statistica dei Servizi Demografici del Comune saranno aper-
ti al pubblico nei seguenti giorni: lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 8,30 alle 13,30 e il mercoledì dalle 8,30 alle 16,30 con orario continuato. Il sabato, invece, gli uffici rimarranno chiusi al pubblico.
CRONACA • Dopo continui appostamenti è stato individuato. La sua ex costretta a trasferirsi per rendersi irreperibile
40 anni, morboso e stalker: arrestato “Morbosa gelosia, morbosa percezione che l’uomo ha del rapporto con la persona offesa”. E’ ciò che emerge dalle righe dell’ordinanza di misura cautelare del carcere nei confronti di un 40enne cremonese, disoccupato, autore di atti persecutori. Numerose e reiterate condotte persecutorie commesse tra il mese di febbraio ed il mese di aprile nei confronti dell’ex coniuge, una 32enne di Cremona, in particolare molestandola telefonicamente, numerosissime volte al giorno, chiedendo ossessivamente a lei e ai tre figli minorenni, informazioni sulla sua vita privata, su eventuali sue relazioni sentimentali, molestandola sessualmente, minacciandola con volgarità e offese. L’uomo avrebbe perseguitato la ex con continui appostamenti. Nel mese di aprile la donna ha presentato denuncia, facendo emergere episodi di maltrattamenti in famiglia che si sarebbero consumati alcune setti-
ANN I CCO
Scontro pauroso Una 79enne perde la vita
mane prima. Dopo la scadenza della misura che era stata applicata nei suoi confronti, l’uomo è stato autorizzato a incontrare i tre figli. Il 40enne, però, che non si rassegnava alla fine della relazione con la donna, ha ricomin-
ciato a seguirla e a molestarla, tanto da costringerla a cambiare casa per rendersi irreperibile. L’escalation delle condotte moleste e minacciose ha fatto pensare al peggio. L’uomo, rintracciato in città, è stato arrestato e ac-
Uno scontro pauroso ieri mattina, al bivio per Barzaniga e Grontorto sulla strada provinciale 47, costato la vita a una donna. Si sono scontrate due auto e a perdere la vita è stata Maria Pia Ardigò, 79 anni, originaria di Annicco. A bordo, con lei, il marito Luigi Mutti, 86 anni, che ha riportato ferite
compagnato in carcere. «Siamo soddisfatti - spiega il maggiore dei Carabinieri Rocco Papaleo -, dell’azione ormai quotidiana che i Carabinieri della Compagnia di Cremona, riescono a svolgere a tutela della fasce più deboli ed in
lievi e non si trova in pericolo di vita. Tra i feriti risulterebbe anche un uomo di 61 anni. Ad intervenire sul posto sono stati i vigili del fuoco e gli agenti della polizia stradale che hanno regolato il traffico in attesa dell'arrivo dei soccorsi. Le condizioni della donna 86enne che ha perso la vita sono
particolare delle donne, degli anziani e dei bambini. Per quanto concerne la violenza sulle donne è sconvolgente constatare come quando “esplode” qualcosa all’interno della coppia, sia il segnale chiaro che l’amore è finito, palesando che quella relazione non era fondata sulla cura l’uno dell’altra e sulla serenità, ma piuttosto sulla costante pretesa di assimilazione e di possesso da parte dell’uomo sulla donna». La violenza domestica, in particolare, è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 40 anni: più degli incidenti stradali e delle malattie. «In alcuni casi continua Papaleo - la violenza si spinge fino all’omicidio, definito peraltro per la prima volta “femminicidio” da una sentenza del 2009». L'invito delle autorità è quello di non sottovalutare qualunque segnale di violenza e continuare a lavorare ponendo la necessaria attenzione perché tali episodi non accadano più.
apparse subito critiche. Il 118 è intervenuto con tre mezzi dell'ambulanza e con un’automedica, poi ripartite con il codice di massima urgenza alla volta dell'Ospedale Maggiore di Cremona e di Crema. Gli altri coinvolti nell'incidente di ieri mattina se la sono cavata con alcune ferite lievi.
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Cronaca
PRIMO PIANO • L’economista cremonese ieri sera ha rimesso il mandato dopo che Di Maio e Salvini hanno chiuso
IL FOCUS
Pronto alle “missioni impossibili”, all’inerzia. Carlo Cottarelli, l’uomo
di Vanni Raineri
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ottarelli? Gli fanno fare “el bàc del pulèer”». Probabilmente l’aveva vista lunga un vecchio marpione della politica e della vita, il cremonese Giuseppe Carletti. Quattro anni fa, in occasione del benservito dato da Renzi al commissario cremonese per la spending review, intervistammo Carletti, che partecipò col padre Celeste Cottarelli alla giunta Zaffanella: “Celo” Cottarelli era assessore (ovviamente) al bilancio, Beppe Carletti ai Lavori Pubblici. Chiamato a commentare la decisione di Renzi sul figlio del vecchio amico, Carletti commentò proprio così: «Carlo Cottarelli è una persona molto valida, ma gli fanno fare el bàc del pulèer», il bastone cioé su cui vanno a dormire le galline. L’impressione è che Carletti avesse visto giusto: Cottarelli è una persone molto valida, e come ha scritto qualcuno, è decisamente sprecato per un “governo balneare”. Colui che per anni ha ricoperto un ruolo oscuro quanto autorevole presso il Fondo Monetario Internazionale si è scoperto dotato della capacità di “bucare il video”. Sempre più spesso richiesto in talk show televisivi, per il suo sorriso stampato sul volto di un antico eroe western hollywoodiano, l’equilibrio, la voglia di argomentare prima che di attaccare, il rispetto per la politica anche quando il politico di turno avrebbe meritato altro trattamento. Cottarelli non ha saputo dire no alla chiamata del suo Paese, il che ne stava rapidamente pregiudicando la popolarità prima della rinuncia di ieri sera. La bufera era iniziata dalle urne, proseguita con l’accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle, alimentata dallo stop imposto dal presidente Mattarella e spostatasi poi negli ultimi giorni sui mercati, che hanno visto la nostra economia fortemente penalizza-
ta dai timori di una tenuta sempre più barcollante. Tutto nasce da una norma che, nel pieno della tradizione italiana, è controversa, in modo da essere intesa in più modi. L’articolo 92 della Costituzione prevede che il Presidente della Repubblica nomini i ministri su proposta del Presidente del Consiglio. Nessuno li sceglie: uno li propone, l’altro li nomina. Essendo il ruolo del primo di garanzia, mentre il secondo è espresso dalla maggioranza in Parlamento, è spontaneo pensare che i rilievi possano essere di natura tecnica e non politica. Ma gli stessi costituzionalisti non sono allineati, e il popolo, come è solito fare, si divide per posizioni di campo, argomentando al contrario di come farebbe se si trovasse nel campo opposto. Il punto è: “salvaguardare i risparmi degli italiani” è un motivo sufficiente per bocciare un ministro? O si entra nelle scelte politiche discrezionali che un capo dello Stato non dovrebbe fare? Partiamo dal fatto che il debito pubblico è colpa nostra. Negli anni Ottanta ci avvertivano che avvicinare il rapporto debito/pil all’80% ci avrebbe esposto ai ricatti della finanza internazionale, ma noi niente: ai politici serviva per gestire e comprare il consenso, a noi bastava la mancetta. A saldare ci avrebbe pensato un giorno qualcuno. E il giorno è arrivato. Da qui a spiegare agli italiani che la loro scelta è stata sbagliata, ed è meglio per i loro interessi un governo di minoranza, ce ne passa. Diciamo che si tratta di una scelta quanto meno pericolosa. Chi può stabilire quali siano gli interessi degli italiani, oltre le indicazioni degli italiani stessi? O abbiamo perso per strada il nostro diritto alla sovranità? In questo marasma, dopo che il nuovo accordo Di Maio-Salvini ha portato Cottarelli al passo indietro, si è mosso il nostro economista, l’uomo “preso per il Colle”.
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Venerdì 1 Giugno 2018
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o il nuovo accordo. Carletti lo definì “el bàc del pulèer”
ma costretto “preso per il Colle” LA CITTA’, la scuola, gli amici
La Cremona del Premier “incaricato” CARLO COTTARELLI
* Nato a Cremona nel 1954 Diplomato al liceo Manin con 59/60 * Studi all’Università di Siena
* Permanenza nel Fondo Monetario Internazionale per diversi anni * Nel 2013 nominato revisore della Spending Review
Le origini di Cottarelli: il liceo classico Manin, la maturità d’eccellenza e la passione per la Storia di Enrico Galletti A Cremona torna ogni fine settimana Carlo Cottarelli, e continuerà a farlo ora che ha rimesso il mandato al presidente Sergio Mattarella, che lo aveva incaricato di provare a formare il governo dal presidente. La “sua” Cremona era in fibrillazione, tra ricordi e aneddoti del passato che ne fanno una persona profondamente legata alle origini. I suoi compagni dicono che Carlo era «tra i più bravi della classe, uno studente diligente e preparato». Cinque anni al Classico Manin, poi la Maturità con un sessanta sfiorato (ha preso 59/60). A sedici anni aveva già una grande passione per lo sport, l’Inter e la Cremonese nel cuore e i suoi inseparabili libri di Storia, letture che riempivano tutti i momenti liberi. Una carriera scolastica brillante e un destino già scritto. Lo confermano gli ex compagni di scuola (classe 1954), che con lui hanno frequentato la sezione C del liceo di via Cavallotti. «Di Carlo – raccontano – è impossibile dimenticarsi». Con il 59/60 totalizzato all’esame di Maturità del 1973 si era aggiudicato il premio «Banca del Monte», con la votazione più alta della sua scuola. Poi, dopo gli studi al liceo, la scelta di intraprendere la strada dell’economia, di diventare uno che conta. Gli studi in Scienze Economiche e Bancarie
all’Università di Siena e il master in Economia alla London School of Economics gli hanno permesso di essere ciò che è oggi: l’ex commissario straordinario della spending review (durante il governo Letta e Renzi) e il neo-premier incaricato dal Capo dello Stato. Due martedì fa, a palazzo Cittanova, Cottarelli ha tenuto un incontro con i ragazzi delle scuole superiori. «Ha parlato di economia in modo chiaro, ci ha trattati da adulti nonostante la nostra età e ha fatto leva sui sette peccati capitali dell’economia italiana (che è anche il titolo di un suo libro, ndr)», spiegano gli studenti. Durante la conferenza ha risposto al cellulare a sua moglie che si trovava in giro per il mondo e sorridendo le ha detto, in viva voce: «Sei in diretta con gli studenti». A parlare, adesso, c’è una curiosa analogia. Nel 2013 a Carlo viene affidata la Spending Review, oggi le sorti del Governo. Nel 1967, la Cremonese tocca il punto più basso della sua storia sportiva. Le difficoltà economiche avevano costretto il presidente Maffezzoni a lasciare e la squadra era piombata in serie D. Una crisi senza precedenti: la società fu commissariata, tra gli altri, a Celo Cottarelli, il padre di Carlo. Insieme a Domenico Luzzara fece rinascere la Cremo, che nel giro di poco approdò in A. Adesso ha sfiorato la prova più dura: dai tempi del liceo a quelli di Palazzo Chigi. Ma davvero potrà starsene tranquillo?
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Cronaca
Venerdì 1 Giugno 2018
m altempo
grossi nubifragi nella parte est della provincia Grosso nubifragio nel pomeriggio di ieri nella parte est della Provincia, da San Daniele Po sino al Piadenese. Ci sono state anche grandinate, che hanno prodotto gravissimi danni alle colture in parecchi punti del vasto territorio colpito. Tra i primi danni evidenti, ad esempio a Torre de’ Picenardi sono crollati alcuni grossi alberi, sulla ex Statale e anche nel castello di San Lorenzo, mentre è andata in frantumi una vetrata della chiesa parrocchiale. Il sindaco di Torre Mario Bazzani ha definito quelli di ieri veri e propri momenti di paura. Sotto alcune immagini.
Dall’alto un albero caduto a San Lorenzo, una casa vicino col muretto crollato e la vista dal Comune di Torre
MERCATO IMMOBILIARE • La crisi accentua il fenomeno della vendita della nuda proprietà
Quasi quasi vendo la casa e ci resto dentro di Benedetta Fornasari
Il trasferimento completo della proprietà si verifica in caso di deIl mercato del mattone, in Italia, cesso dell’usufruttuario, di scanon sembra aver superato la crisi denza del termine di usufrutto e, seppur ancora in calo, registra (usufrutto a termine), di mancato la leggera crescita di una tipologia utilizzo dell’immobile da parte di compravendita: la nuda prodell’usufruttuario per oltre 20 anprietà, che nel 2017 segnala un ni, di deterioramento del bene lieve incremento del 1,3%, immobile che ne impedisce mentre nel Mezzogiorno l’uso. un aumento del 7%. È una opzione di investiL’Ufficio Studi del Grupmento a lungo termine po Tecnocasa ha recene non vincolata da esiL’incremento temente pubblicato i genze abitative o di imin un anno nel dati di un’indagine finamediata redditività, ma lizzata al mercato imoffre diversi vantaggi inMezzogiorno mobiliare in nuda proprienanzitutto perché presentà. Questa formula di comta rendimenti migliori rispetpravendita implica per l’acquirento alla piena proprietà e perché te l’ottenimento della proprietà meno rischiosa rispetto ad altri con diritto limitato poiché non investimenti finanziari. può godere dell’immobile che reDall’analisi è emerso che il 72,7% sta nelle disponibilità del venditodegli acquisti con questa formula re (definito usufruttuario) fino alè finalizzato all’investimento a la scadenza dell’usufrutto o fino lungo termine e il 27,3% riguarda alla sua morte. Vendere la nuda l’abitazione principale. Il 56,9% proprietà, in poche parole, signidegli acquirenti ha un’età comfica cedere il proprio immobile, presa tra 35 e 54 anni, mentre il guadagnando il compenso della 73,8% dei proprietari ha un’età relativa vendita, ma mantenendo superiore a 64 anni. il diritto di viverci per tutta la vita I benefici di questa operazione o darlo anche in locazione a terzi. consistono nei prezzi di acquisto
7%
convenienti, con la possibilità di sconti importanti che sono legati all’aspettativa di vita del proprietario e con l’opportunità di rivendere in futuro a un prezzo più alto in quanto il valore della nuda proprietà aumenta con l’aumentare dell’età dell’usufruttuario. Tra le motivazioni che spingono alla vendita, come emerso dall’80% del campione esaminato, spiccano la possibilità di reperire liquidità oppure di mantenere o migliorare il proprio stile di vita ma anche di far fronte a diverse esigenze quali, ad esempio, aiutare i figli nell’acquisto di una casa. Soltanto nel 16,9% dei casi la scelta deriva dal desiderio di cambiare, in me-
glio, la propria qualità abitativa. Per quanto concerne le imposte, il pagamento di Imu e Tasi è a carico dell’usufruttuario, con esenzione per la prima casa. La Tari spetta all’usufruttuario ma, se l’immobile è in affitto, il pagamento della tassa sui rifiuti sarà onere del conduttore. A livello dei costi di gestione, la manutenzione ordinaria e le spese condominiali sono a carico dell’usufruttuario, mentre la manutenzione straordinaria è a carico del nudo proprietario. Le tipologie abitative maggiormente scambiate in nuda proprietà sono i trilocali con il 37,7% delle preferenze, seguiti dai bilocali con il 34,4% ma le transazioni riguardano anche appartamenti con quattro locali oppure soluzioni indipendenti quali ville o porzioni di ville. La nuda proprietà ha tutta l’aria di una risposta del mercato immobiliare all’attuale contesto economico e sociale caratterizzato da difficoltà economiche, dal crollo demografico e dal contestuale processo di invecchiamento della popolazione.
Cronaca
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CASO FIERA • La Libera mantiene il controllo, ma la maggioranza degli azionisti non ha partecipato al voto di Vanni Raineri Il Sistema Cremona si sgretola. Attaccato da Coldiretti, difeso da Libera, consiste in un equilibrio di poteri che ha tenuto per decenni ma che oggi presenta crepe evidenti. Non è stato difficile prevedere che il rinnovo di CremonaFiere si sarebbe rivelato il campo di battaglia ideale per far esplodere le divergenze, ed è quel che è avvenuto. “Una spaccatura che non ha eguali nella storia della Fiera” hanno affermato in conferenza stampa 4 categorie economiche salite sull’Aventino. Ma riavvolgiamo il nastro. Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso si è svolta l’assemblea chiamata a nominare il nuovo cda. In Fiera convergono gli interessi dei principali soggetti economici cittadini, le cui azioni sono divise in quote che vanno dal 5% al 15%. Paolo Voltini, che con Coldoretti (5%) ha compiuto la scalata a Consorzio Agrario (5%) e Apa (10%) strappandole alla Libera (5%), controlla il 20% della Fiera ma si è messo in disparte contestando apertamente il cambio dello statuto. Non ha quindi mai partecipato al rinnovo della governance ritenendo i lavori strumentali al mantenimento del potere dei suoi avversari. Gli Industriali (5%) hanno proposto quale nuovo presidente, in grado di succedere ad Antonio Piva (Libera), l’avvocato Roberto Zanchi, ex presidente della Banca Popolare di Cremona. La proposta del nuovo cda, che coagulava il 45% delle azioni (a Libera, Industriali, Banco Popolare e Confcooperative, tutte in possesso del 5%, si aggiungono il Comune di Cremona col 15% e la Provincia di Cremona col 10%), metteva di fatto in minoranza il restante 35% presente in assemblea, che si è sentito tagliato fuori dalla decisione. Cinque azionisti, ciascuno col 5% (Confcommercio, Credito Padano, Confimi Apindustria, Confartigianato e Cna), hanno allora chiesto un rinvio, e ricevuto il niet hanno deciso di abbandonare la sala prima del voto in segno di protesta, seguiti dall’ultimo attore, la Camera di Commercio (10%), il cui rappresentante aveva ricevuto
Il Sistema Cremona si sgretola chiare indicazioni a proposito. Sperando che la ricostruzione risulti chiara ai non addetti, emerge che il nuovo vertice della Fiera è stato eletto dal 45% degli azionisti, con la maggioranza fuori a protestare. Una situazione potenzialmente esplosiva, come ben si comprende. Mentre Paolo Voltini se ne sta in disparte col quel sorriso sornione a dire “io vi avevo avvisato”, 4 delle associazioni che venerdì si sono astenute, mercoledì hanno indetto una conferenza stampa per esprimere la propria posizione. E non sono stati certo teneri i toni usati da Vittorio Principe (Confcommercio), Alberto Griffini (Confimi Apindustria), Massimo Rivoltini (Confartigianato) e
I CONTESTATARI i 4 rappresentanti in conferenza stampa: da sinistra Vittorio Principe, Alberto Griffini, Massimo Rivoltini e Giovanni Bozzini
Giovanni Bozzini (Cna), che parlano di «un gravissimo atto di violenza democratica e prevaricazione». Quindi la ricostruzione: sul candidato alla presidenza Zanchi si era ormai raggiunto un accordo, e tutti l’avrebbero votato. Senonché... «Con un colpo di mano, che ha visto artefici i rappresentanti della Pubblica Amministrazione capeggiati dal sindaco con la complicità del rappresen-
tante dell’Associazione industriali, non solo non hanno concesso alcuna proroga, pur in presenza di una garanzia di voto nei confronti del candidato proposto dagli industriali, ma dopo aver votato una riduzione dei componenti del cda da 7 a 6 hanno sottoposto all’Assemblea la composizione della compagine di governo senza alcuna condivisione. Tutto era già stato concordato!». Poi c’è stata la disponibilità ad ag-
giungere un settimo componente della governance scelto dai contestatori, i quali hanno rispedito al mittente l’invito. A questo punto: «Il risultato è sotto gli occhi di tutti: con il 45% del capitale sociale si è nominato un presidente, che avrebbe potuto beneficiare dell’80% del consenso dei soci ed un cda composta da ben 2 membri della Libera Agricoltori, nonostante contino il 5% del capitale sociale. Con un at-
to di forza sono state estromettesse la stragrande maggioranza delle categorie economiche... Definire tutto ciò vergognoso ed inaudito è dir poco. L’estromissione della maggioranza del sistema economico cremonese, l’astensione della Camera di Commercio Cremonese e la riflessione del rappresentante del Sistema Bancario che finanzia la Fiera (Credito Padano, ndr), dovrebbero far pensare l’Amministrazione Comunale e la Provincia di Cremona che forse hanno condotto in modo arrogante e poco prudenziale le trattativa... Come mai il sindaco e il presidente della Provincia si sono prestati a questo colpo di mano?». E in conclusione: «Questa grave azione complicherà indubbiamente lo scenario Associativo cremonese, con ricadute che, certamente, comprometteranno i rapporti futuri non solo in Fiera di Cremona ma in altri tavoli di confronto».
Bozzini attacca il sindaco e i “motivi di bottega” di Nolli Giovanni Bozzini, presidente Cna Cremona, ha sempre mantenuto una posizione di equilibrio. Nel recente passato ha anche criticato Voltini per non aver voluto partecipare ad un passo necessario (lo statuto) per garantire il futuro dell’ente Fiera. Oggi si trova non tanto al suo fianco, ma anche lui sulle barricate, a protestare per l’arroganza con cui i poteri dominanti hanno tagliato fuori la sua e altre associazioni dalle decisioni importanti. Alcune settimane fa, gli chiediamo, Zanchi sembrava tagliato fuori. Che è accaduto? «Dopo un tentativo del sindaco di far dialogare Libera e Coldiretti, Galimberti in Comune ci ha annunciato l’impossibilità del dialogo e la candidatura a presidente di Agostino Bolli (Libera, ndr). Non ho condiviso la candidatura in quanto frutto di una sola espressione del mondo agricolo. Successivamente è riemersa la figura di Zanchi come soggetto super partes, ma sino a quel punto non si era mai discusso di governance: non ci hanno consentito di trattare». Zanchi è stato scelto dagli industriali, dopo un lungo dominio Libera, che saluta oltre al presidente Piva il direttore Massimo Bianchedi. Per il colpo di coda della Libera Bozzini accusa soprattutto il sindaco Galimberti: «Lui disse che Zanchi era il candidato ideale e che non avrebbe fatto un passo indietro sul suo nome, per poi cambiare idea su Bolli e poi cambiare ancora quando noi abbiamo chiesto la proroga. Il nome di Quaini (nel cda) è stato tirato fuori all’ultimo momento da Renzo Nolli (presidente Libera, ndr), che vuole illudere la gente grazie alla presenza di tre suoi uomini in Fiera». In effetti, tenuto conto dei gravi problemi che
si ritrova in Libera, ha fatto un capolavoro. «Certo, ma con il 45% del consenso». Ad uscire per protesta dalla sala eravate in 5, a parte la Camera di Commercio. Come mai alla conferenza stampa non partecipa il Credito Padano? «Perché è stata indetta a seguito di un incontro delle categorie economiche (di cui non fa parte Credito Padano) con Gian Domenico Auricchio, presidente della Camera di Commercio di Cremona ed espressione delle categorie economiche: la sua indicazione era per il non voto in assenza di concessione della proroga, e infatti la rappresentante di CamCom si è astenuta». Fuori dalla stanza dei bottoni per protesta c’è il 55% delle azioni. Ritiene che questa maggioranza assoluta si possa coalizzare? «Tutto è possibile, noi stiamo nelle coalizioni nell’interesse della Fiera, non per motivi di bottega come quelli che invece hanno fatto agire Nolli. Non dobbiamo salvare poltrone, serve progettualità perché la Fiera offra prodotti di qualità». Giriamo la frittata. Non crede che la vostra contrarietà possa allontanare possibili partner che farebbero accordi con una minoranza, e quindi nuocere alla Fiera nel momento di affrontare sfide importanti? «No, perché qualora ci fossero accordi in vista ci schiereremmo a favore di quegli accordi. Ma oggi teniamo molto alla gestione ordinaria e al rilancio della Fiera del Bovino, e questa governance non ci dà sicurezza». Rivaluta la posizione di chiusura sempre espressa da Voltini, che l’ha vista in passato critico? «Voltini ha sempre mantenuto la sua linea di
principio, non ha accettato il cambio di statuto e quindi la governance, e non ha condiviso il bilancio della Fiera, quindi non poteva che astenersi. Ha mantenuto coerentemente la sua posizione». C’è lo spazio per una collaborazione? «Bisogna chiederlo a lui. Di certo ora c’è un presidente che col lavoro che fa difficilmente troverà il tempo che serve per assolvere agli impegni, e non può avere deleghe. Da parte nostra siamo pronti ad essere sia critici che costruttivi». Lei ha affermato ancora recentemente che la Fiera rischia di chiudere i battenti. «E’ sufficiente che la Fiera del Bovino diventi biennale che il rischio serio esiste. C’è però la possibilità di rilanciare la Fiera, ma in questo cda c’è qualcuno in grado di farlo? Ad oggi non c’è nemmeno un direttore». Colpisce la figura di Auricchio, che presiede la Fiera di Parma, tra i possibili partner. Difficile immaginare che si sieda al tavolo per dialogare con un cda che non riconosce per stabilire un’alleanza. «In effetti è uno scenario complesso che non abbiamo voluto noi. E’ evidente che chi ha portato a termine questo scenario ha pensato ad un altro tipo di equilibri». Oltre al partner privato è necessario accordarsi con enti fieristici di livello per non rimanere marginali. A parte Parma, già alleata con la potente Verona, in passato si è parlato della possibile alleanza con Rimini-Vicenza, che tra l’altro ha da poco nominato un cremonese amministratore delegato. «Questa nomina è casuale, però qualche bozza di trattativa c’è già stata, ma si tratta solo di uno scambio di opinioni».
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Rubrica
Venerdì 1 Giugno 2018
f uori dal gusc io
la russia esce dall’isolamento grazie a macron (p.a.d.) 24-27 maggio: Merkel dice alla Cina: l’Ue sostiene l’accordo nucleare coreano. Seul vuole continuare i colloqui di pace. Trump (aveva cancellato il summit) cambia idea: incontrerà Kim. Incontro a San Pietroburgo Macron-Putin per salvare l’accordo nucleare iraniano. E’ la fine dell’isolamento russo: uomini d’affari francesi e russi fan patti commerciali; l’Ue non multerà Gazprom (colosso russo fornitore di 1/3 del gas Ue). L’economia Ue cresce al passo più veloce dell’ultima decade, quella Usa è in ribasso (export, consumi). Presto tariffe di Trump (25%) su importazioni Ue: sarà destabilizzante guerra commerciale. Londra fuori dall’Euro: livelli storici di tassazione necessari per la sanità, rischio per l’economia e rischio espulsione dal sistema Ue di navigazione Gps Galileo. Crolla la lira turca. Israele uccide 3 jihadisti. Funerale di soldato israeliano ucciso durante l’incursione nel campo profughi cisgiordano. 28: riunione dei ministri esteri Ue per frenare la violenza mediorientale: unanimità nel riconoscere Gerusalemme come capitale di 2 futuri stati (cioé non è riconosciuta capitale israeliana) e sostegno all’accordo nucleare iraniano. Raid israeliano su campo profughi dei territori occupati. 29-30: Israele intercetta razzi lanciati da Hamas e bombarda Gaza. Parigi: colloqui di pace per la Libia, nel caos del postGheddafi. Belgio e Germania: brutali attacchi (terroristici?) con vittime (dinamica da chiarire). Israele arresta civili disarmati su barche (portavano malati a Cipro per cure urgenti causa il blocco totale di Gaza cominciato 17 anni fa). Il movimento internazionale Freedoom Flottilla Coalition condanna il fatto come “brutale, piratesco”. Tregua Hamas-Israele. Attacco terroristico ISIS al ministero interni afgano.
LA NOSTRA STORIA • Prima puntata dei fatti del luglio 1944, con immagini inedite dagli archivi Usa di Paolo A. Dossena
Operazione aerea Mallory Major, e le bombe piovono su Cremona
Il 12 luglio 1944 scatta l’operazione area alleata Mallory Major, la distruzione di tutti i ponti e ponti di barche sul fiume Po. Piacenza (che era stata pesantemente attaccata e semi-distrutta in maggio), i suoi due ponti e la sua Val Trebbia sarebbero stati il punto chiave dell’attacco. Durante Mallory Major (12-15 luglio), Piacenza e l’area limitrofa CremonaMantova (Cremona, Casalmaggiore, Bozzolo, Mantova, Revere, Ostiglia, Sermide) sarebbe stata la zona più bombardata. Si voleva isolare ogni centro, quindi sarebbero state colpite anche le linee Cremona-Brescia e Cremona-Treviglio. In quel periodo questa zona è sotto il controllo di soldati cechi arrivati in Italia dal Protettorato di Boemia e Moravia. Partiamo dunque dall’inizio di questa storia, che comincia due mesi prima del lancio di Mallory Major. gli alleati avevano preso Maggio 1944 Monte Cassino, e la Linea Sotto le spinte secessioGustav era stata infranta niste di ruteni, slovacchi, dalla lungamente attesa ungheresi, polacchi, offensiva di primavera. A ucraini, tedeschi dei Suquesto punto, come scrideti e altri ancora, la Ceve uno storico, «L’equicoslovacchia si era disvalente di tre divisioni solta nel 1939, ed era tedesche era stato annistata spartita tra Germachilito durante la ritirata nia, Polonia e Ungheria. da Anzio e Cassino. HitIl Terzo Reich aveva istiler inviò a Kesselring tuito il Protettorato quattro nuove didi Boemia e Movisioni e gli proravia, costimise quattro tuendo un locaulteriori divile Esercito Gosioni integrate vernativo di Il giorno di luglio da divisioni ce7.000 uomini, 1944 in cui scatta che e italiane l’operazione che nel maggio per compiti di del 1944 era stato guardia e difesa inviato nella Valle del costiera, liberando Po. quindi ulteriori forze teIl Feldmaresciallo Albert desche. Kesselring aveva Kesselring, comandate bisogno di tempo per codelle truppe tedesche in struire e presidiare la LiItalia, aveva chiesto rinnea Gotica”. (William forzi al Führer. La Linea Wolf, American FighterGustav (sui fiumi Sangro Bombers in World War II: e Garigliano, con Monte USAAF Jabos in the MTO Cassino come caposaldo) and ETO (Schiffer Militaera stata sotto attacco ry History, 2003), p. dal 17 gennaio 1944, 229). mentre il 22 gennaio gli Queste forze ceche e itaalleati erano sbarcati ad liane includevano l’EserAnzio e Nettuno. cito Governativo e le Il 18 maggio, solo pochi quattro divisioni della giorni prima dell’arrivo Repubblica Sociale che dell’Esercito Governativo erano in addestramento nell’Italia settentrionale, in Germania, e che sa-
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A sinistra una delle immagini inedite uscite dagli archivi statunitensi e che riguardano il bombardamento del ponte di Cremona il 13 luglio 1944. Sopra il maggiore William Mallory
rebbero tornate in Italia tra il giugno e il dicembre del 1944. I soldati cechi sarebbero stati usati per compiti di guardia, soprattutto sui ponti e sulle ferrovie del Po, dove in luglio sarebbero stati massacrati dall’operazione di bombardamento Mallory Major. Giugno 1944 Nel giugno del 1944, il Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, Nono e Decimo Battaglioni dell’Esercito Governativo erano di guardia alle ferrovie che si irradiano da Bologna e Verona (che erano bombardate quasi ogni giorno e ogni notte) così come ai ponti sul Po. I soldati cechi poterono constatare che i bombardamenti avevano spopolato la campagna circostante, come racconta Padre Veselý il cappellano miliare dell’esercito governativo. (Jirí Maria Veselý, Frantisek Staudek, La resistenza cecoslovacca in Italia 1944/45, Editoriale Jaca Book, 1975). Luglio 1944 In luglio i battaglioni dell’Esercito Governativo erano dislocati nella Valle del Po a difesa di pol-
veriere, depositi, caserme e, soprattutto, ponti e ferrovie. In particolare, il Terzo Battaglione presidiava ponti e ferrovie della zona Piacenza-Parma; il Quarto Battaglione presidiava ponti e ferrovie della zona OstigliaCremona, il Quinto Battaglione presidiava ponti e ferrovie della zona Parma-Bologna e l’11° Battaglione presidiava i ponti e le ferrovie della zona Treviglio-Brescia e l’area tra Cassano d’Adda e Peschiera del Garda. Attacco ai ponti e alle ferrovie Quindi, già prima di Mallory Major, un’importante parte dell’Esercito Governativo era posizionato tra Piacenza, Cremona, Parma e Ostiglia. I battaglioni cechi schierati lungo il Po erano di guardia ai ponti, cosa che li rendeva il bersaglio di diversi attacchi aerei alleati. Il fiume era attaccato quotidianamente, ma l’Esercito Governativo deve aver cominciato a sentirsi decisamente sotto pressione a partire dal 2 luglio, col bombardamento del deposito
carburanti presso uno dei ponti di Mantova sul Mincio. Infatti la seconda compagnia del quarto battaglione ceco era responsabile della sorveglianza del ponte Ostiglia-Revere (Mantova), sul quale si trovava un doppio tubo di benzina. Ecco perché Revere tra il 2 e il 26 luglio fu colpita 24 volte, anche per tre volte in un giorno. Inoltre, il 5 luglio gli aerei alleati bombardarno un convoglio sul ponte di Borgoforte (Mantova) uccidendo l’appuntato Sikora e ferendo il sergente Losták del Quarto Battaglione dell’Esercito Governativo. Il 6 luglio Piacenza e il Terzo Battaglione ceco furono attaccati. L’8 luglio, i ripetuti bombardamenti dei ponti di Campolungo (Lodi), Piacenza, Viadana (Mantova), Guastalla (Reggio Emilia), Pianoro (Bologna) Pontelungo (Ferrara) così come di altri ponti e luoghi (come Belfiore, Mantova) non causarono vittime ceche. Cremona fu pesantemente bombardata il 10 luglio. L’attacco fu eseguito da Fortezze Volanti statunitensi B17. E’ stimato che 119 civili (tra i quali diversi donne e bambini) e 13 soldati tedeschi perirono a causa del bombardamento, il cui bersaglio era la stazione ferroviaria. Tra i morti c’era anche il sergente Fr Vojta (che scomparve polverizzato), mentre il soldato Dufek fu ferito: appartenevano entrambi al Quarto Battaglione dell’Esercito Governativo. L’11 luglio un attacco sulla ferrovia di Desenzano del Garda (Brescia) ferì tredici soldati dell’undicesimo battaglione Ceco. Dopo questi assaggi, comincia il massacro legato ai bombardamenti sistematici di Mallory Major.
Cronaca
Venerdì 1 Giugno 2018
BENI ARTISTICI • Nella nona edizione una novità che ci interessa: i luoghi d’acqua
“I luoghi del cuore” Fondi alle perle italiane “Luoghi del cuore” è un modo di dire entrato ormai nel lessico comune e utilizzato abitualmente per indicare luoghi unici, una mappa variegata e sorprendente formata da siti per noi speciali perché legati alla nostra identità e alla nostra memoria. Piccoli o grandi, famosi o sconosciuti, questi luoghi ci emozionano e raccontano la nostra storia personale: un sogno, una scoperta, una gioia, un rifugio. Vederli in stato di degrado o di abbandono, senza la cura necessaria a proteggerli o un’adeguata valorizzazione per farli conoscere, ci rattrista, ci ferisce ma ci fa anche impegnare e lottare per offrirgli un futuro. Ora torna l’opportunità che tanti italiani aspettano per dare concretezza a questo impegno e dare voce alle loro richieste e ai loro desideri. Grazie alla 9ª edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare promosso dal Fai - Fondo Ambiente Italiano - in collaborazione con Intesa Sanpaolo il cui svolgimento è iniziato il 30 maggio per concludersi il 30 novembre, sarà nuovamente possibile partecipare a salvare e a far conoscere ciò che amiamo. I risultati ottenuti in sedici anni di progetto sono straordinari, a dimostrazione della sua valenza sociale e di come il Fai venga percepito come un interlocutore, a volte l’unico, a cui rivolgersi con fiducia e speranza per chiedere azioni concrete. Dal 2003 – anno della prima edizione - a oggi grazie alla partnership con Intesa Sanpaolo il Fai ha sostenuto e promosso progetti di recupero e valorizzazione a favore di 92 luoghi d’arte e di natura in 17 regioni. Oltre 5 milioni (di cui 1,5 milioni nell’ultima edizione del 2016) i voti ricevuti dalla Fondazione per più di 35.000 luoghi dalle tipologie più varie in circa 6.000 comuni in tutta Italia (il 75% del totale), alcuni segnalati da una sola persona, altri riconosciuti importanti a tal punto da spingere decine di migliaia di cittadini a “unire le forze” per regalargli la possibilità di una nuova “vita”. Solo nel 2016 si sono attivati 316 comitati spontanei e 209 luoghi hanno ottenuto oltre 1.000 segnalazioni. E sono già oltre 100 i comitati e i Comuni che nei primi mesi di quest’anno hanno preso contatto con il Fai per prepararsi a raccogliere voti. Nel 2018 il bene che avrà ottenuto più segnalazioni riceverà un contributo di 50.000 euro, il secondo
classificato 40.000 euro e un bando per la selezione il terzo 30.000 euro. È degli interventi in base al previsto anche lo stanziaquale i referenti dei “luomento aggiuntivo di 5.000 ghi del cuore” che riceveeuro per i luoghi che suranno almeno 2.000 voti pereranno i 50.000 voti, potranno presentare alla mentre il luogo che Fondazione una riraccoglierà più voti chiesta di restauro, nelle filiali Intesa valorizzazione o Sanpaolo e avrà istruttoria sulla raggiunto almebase di specifici no 2.000 seprogetti d’azioL’anno in cui si gnalazioni benene. svolse la prima ficerà di un conQuest’anno il edizione tributo di 5.000 progetto vedrà euro. In tutti i casi, alcune importanti per poter attingere ai fonnovità. Particolare attendi, gli enti proprietari dei zione sarà riservata ai beni dovranno sottoporre “luoghi d’acqua”, in acal Fai un progetto specificordo con la campagna co. #salvalacqua che il Fai sta Fai e Intesa Sanpaolo, dopromuovendo attraverso po la pubblicazione dei riuna serie di iniziative volsultati, lanceranno inoltre te ad aumentare la sensi-
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bilità dei cittadini sul valore di questa preziosa ma sempre più scarsa risorsa. Verrà creata una classifica dedicata, con un premio fino a 20.000 euro per il bene vincitore, che riunirà i luoghi quali cisterne storiche, dighe, mulini e canali.
IL FAI Sopra la copertina del libro edito da Rizzoli che raccoglie un’ampia selezione dei siti più amati e votati dagli italiani
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istituto einaudi
il saluto ai colleghi in pensione
Sono stati salutati con una cena, presso il “Club Golf Il Torrazzo”, i docenti ed il personale Ata dell’istituto “Luigi Einaudi”, che, col prossimo settembre, andranno in pensione. Si tratta di Antonella Annecchino, Pina Bifulco, Antonina Castagna, Gabriella Castellini, Maria Rosaria Daniele, Giuliana Graniero, Maria Teresa Dragoni, Rosa Isabella Valenzi, Carla Mirri, Pergildo Monti, Maria Luisa Ungari e Cristina Vignaroli. La serata si è aperta con l’intervento dell’organizzatrice Maria Luisa D’Ambrosio, che ha rimarcato l’importanza di recuperare l’aspetto relazionale, in un mondo, quello scolastico, sempre più appesantito da scadenze e da impegni burocratici. L’atmosfera conviviale è stata resa piacevole e persino divertente dagli interventi del prof show man Federico Benna, che, supportato dalla “spalla” Filippo Viviano per l’intermezzo musicale, ha fatto sorridere i commensali, prendendo bonariamente in giro i tic e le caratteristiche peculiari dei festeggiati. Laddove Franco Verdi, il preside “storico” della scuola, presente all’appuntamento, al pari di alcuni insegnanti in quiescenza, ha elogiato le capacità professionali dei professori a breve in congedo, ricordando simpatici aneddoti del passato.
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tuteliamo l’ambiente e la salute Questa sera, alle ore 21 in sala Eventi a SpazioComune a Cremona, Legambiente e Acli provinciali, in collaborazione con il Comitato di Crotta d’Adda “Tuteliamo il nostro ambiente e la nostra salute”, promuovono l’incontro pubblico “La partecipazione dei cittadini per un territorio sostenibile e inclusivo”. L’incontro aperto a tutti propone la discussione di un Documento già sottoscritto da oltre 30 associazioni e gruppi locali per sottoporre alla sostenibilità sociale e ambientale ogni rilevante attività umana prevista sul nostro territorio. Ricordiamo che la Sala Polivalente di Crotta ospita tra domani (dalle 10 alle 20) e domenica (dalle 10 alle 19) la mostra fotografica “Quale futuro”, con immagini di Giuseppe Boiocchi e Giuseppe Bragalini.
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Cronaca
Venerdì 1 Giugno 2018
la voro
smart city
Comune di Cremona, indetta selezione di mobilità volontaria
in arrivo altre 10 colonnine per la ricarica
Il Comune di Cremona ha indetto una selezione per mobilità volontaria tra enti per l’assunzione di figure professionali di categoria D o C con competenze/esperienza in ambito amministrativo-contabile. Gli inte-
ressati devono presentare la domanda di partecipazione entro il termine perentorio di giovedì 28 giugno. L’avviso integrale contenente requisiti, termini e modalità di espletamento della procedura è consultabile
all’Albo Pretorio e sul sito del Comune nella sezione Bandi e concorsi. Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi all’Ufficio concorsi e assunzioni (ingresso da piazza Stradivari, 7), tel. 0372.407281.
AMBIENTE • L’Arci Pesca Fisa lancia l’allarme sulla situazione al canale navigabile
Impossibile pescare lì di Vanni Raineri
ghe sottostanti». Ma di che si tratta? «Non La segnalazione viene dai sappiamo. Provvede la vertici di Arci Pesca Fisa Fips, che ha la concessioCremona, associazione che ne e che si deve occupare nella nostra provincia condi mantenere pulita ta 700-800 pescatori l’area». iscritti: la situazione nel Già da qui emerge la fricanale navigabile è inzione tra le due assosostenibile. E portaciazioni, evidenno, a suffragare ziata dal fatto l’allarme, alcune che una non sa foto che testicome si muova moniano con l’altra. Gli iscritti evidenza la siE voi che avete (circa) all’Arci tuazione. fatto? «AbbiaPesca Fisa Sono Giovanni mo segnalato la Piacentini e Mario situazione ai conBagni, rispettivamente sorzi di bonifica e agli altri presidente e vice presienti interessati». dente di Arci Pesca Fisa In quell’area si fanno anCremona, che segnalano la che gare di pesca. «Certo. situazione. «La situazione Quelle le organizza la Fips già critica – afferma Bagni che ha l’area in conces– è peggiorata da quando sione, i nostri soci vanno a è stato gettato in acqua pescare quando non ci somateriale per disfare le alno gare, che sono conten-
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to, sia chiaro, che si facciano. Sono stati i nostri iscritti e segnalarci la presenza di tutto quel materiale che affiora, dicendoci che da tempo ormai non si prende più pesce. Anche alla Regione Lombardia e ad altri enti abbiamo richiesto un’analisi delle acque. Dobbiamo pensare che la gente paga una tessera per poter andare a pescare. Credo ci sia troppa pastura sotto la superficie, quando ci sono gare
non si può eccedere nel pasturare». Le recriminazioni espresse da Bagni non finiscono qui: «Secondo noi tutti i canali devono essere liberi perché le acque sono pubbliche, invece noi non possiamo pescare in tanti canali cremonesi». Ma cosa avviene nella altre province vicine? «Lì le acque sono tutte libere, non capisco perché la stessa cosa non avvenga da noi».
LA CHIAZZA Sopra una delle immagini che sono state scattate dai pescatori della Fisa al canale navigabile: si vede a sinistra una chiazza che non permette di vedere l’acqua
Prende forma a Cremona il progetto di mobilità elettrica messo a punto dal Comune in collaborazione con il Gruppo Lgh nell’ambito della nascita del Polo Smart & Green. Mercoledì la Giunta comunale ha approvato la convenzione che porterà all’installazione, entro il 2018, di altre 10 colonnine che contribuiranno a creare una rete capillare in ambito urbano per la ricarica delle auto elettriche. «Un segnale importante - commenta il sindaco Gianluca Galimberti - e la dimostrazione che con Lgh stiamo lavorando per sviluppare servizi che rendano la città più sostenibile e intelligente e migliorino la qualità della vita delle persone». La mobilità sostenibile è uno dei tasselli fondamentali di Cremona Smart City e l’incentivo all’utilizzo dei mezzi elettrici uno dei principali strumenti per ridurre l’inquinamento urbano. Insieme alle colonnine di ricarica, Lgh ha messo a punto tramite Linea Più un accordo con A2A Energy Solutions e i suoi partner per una proposta di mobilità elettrica rivolta ai cremonesi che sarà presentata ufficialmente nell’ambito della Tech Night sabato 9 giugno alle ore 19 in piazza Stradivari.
Lettere & Opinioni
Venerdì 1 Giugno 2018
Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com punto di vista
Giusto chiedere il rafforzamento politico dell‘Europa, ma è difficile adesso essere ascoltati Signor direttore, c’è qualcuno, che personalmente stimo, che ha detto che la nomina di Carlo Cottarelli è uno “schiaffo in faccia” ai vincitori delle elezioni. Posto che si riferisca a un manesco Mattarella, a mio modo di vedere questo schiaffo è stato dato, invece, al proprio elettorato da chi quelle elezioni le ha vinte disinteressato al fatto che esso meritava un governo nella pienezza delle sue funzioni. Tutto invece per volere imporre un nome al presidente della Repubblica che è anche “Garante” della Costituzione. Costituzione che all’Art. 92 così recita: «… Il presidente della Repubblica nomina il presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.». Il presidente del Consiglio quindi “propone” una nomina, non la “impone” e quindi la responsabilità è di chi nomina, il presidente della Repubblica. Delle due l’una, o il nome di Paolo Savona, che con il famoso “piano B” rappresentava quella politica muscolare che sembra montante un po’ ovunque (Trump), oppure è stato solo lo strumentale “casus belli” per andare a incassare il consenso che i sondaggi assicurano alla Lega in maniera vistosa (8 punti - più 47% - in soli 90 giorni), infinocchiando l’ingenuo Di Maio. La prova palmare sta, clamorosamente, nel rifiuto di Salvini di accettare la proposta di Mattarella: fuori Savona, dentro Giorgetti, il suo vice. Una stravagante interpretazione della Costituzione è poi quella che il voto popolare possa svuotare i poteri riconosciuti al suo Garante. Ma parliamo anche di costi. E qui è impossibile eludere in tema del nostro debito pubblico che non si vuole ridurre con determinazione, benché sia un quarto di quello di tutti i Paesi dell’Eurozona messi insieme e il terzo più alto del mondo (prima ci sono il Giappone e la Grecia). Parliamo ora dei costi di una uscita dalla Ue. Il travaglio della Brexit è un buon riferimento. Anzitutto, a differenza di quanto pensano Salvini e Di Maio, va ricordato che questa decisione non è stata del Governo, né del Parla-
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saro’ sempre un tifoso della cremonese
Lettera aperta Ho completato a Cremona un percorso umano e professionale caratterizzato da numerosi e intensi rapporti umani, un impegno forte e grandi soddisfazioni. Sono trascorsi quattro anni intensi e bellissimi, che hanno animato l’entusiasmo nella città, tra i tifosi e in tutte le componenti societarie e tecniche. E’ stato un ciclo collettivo e personale esaltante, che mi ha fatto sentire uno di voi e consentito di vivere un’esperienza dai contenuti forti in un ambiente straordinariamente appassionato e professionale. Tutti insieme e con unità d’intenti abbiamo raggiunto risultati che hanno contribuito ad arricchire la storia di questo glorioso sodalizio, con la squadra tornata in serie B dopo undici anni. E’ stato un cammino lungo, faticoso e importante, a cui ognuno ha contribuito per la propria parte. All’interno ho sempre cercato un legame profondo e sinmento inglese, ma il risultato di un referendum popolare. Dopo di ciò, è inevitabile informarsi sui costi di questa scelta che, mentre per il Paese si prevede un perdita dal 5 all’8% del Pil, per la Banca d’Inghilterra la cifra si aggira sui 65-70 miliardi. Da qui la domanda: quanto costerebbe invece all’Italia, tenendo anche conto della sua appartenenza anche all’Eurozona? Per l’Ue, la Banca d’Italia dovrebbe rifondere in lingotti d’oro circa 85 miliardi e per l’uscita dall’Eurozone sarebbero 344 miliardi da restituire alla Bce; totale circa 430 miliardi. E veniamo al Savona alfiere di un progetto nel quale io stesso spererei: il rafforzamento politico dell’Europa, addirittura gli Stati Uniti d’Europa. Ma dopo questo quadro di difficoltà, con quale forza contrattuale l’Italia potrebbe chiedere così tanto? Un ultima nota per giustificare l’accusa di incoscienza ai due partiti che senza serie giustificazioni (fino a ieri) non hanno voluto dare un governo a questo povero Paese e, come aggravante, in un momento della politica globale di grande delicatezza: un italiano che un mese fa avesse investito 10 mila euro in Btp, oggi, rivendendoli, potrebbe incassare
Stefano Giammarioli cero che andasse al di là del ruolo. Ho messo tutto me stesso in questa avventura sportiva, agevolato da una società forte, seria e organizzata come poche. Sarò sempre grato al cavalier Giovanni Arvedi. E’ molto più di un patron, è una persona speciale che ho sempre visto come una risorsa unica e straordinaria per la città di Cremona. Ho condiviso con lui un cammino che mi ha reso un uomo più completo 9,4 mila euro, ovvero avrebbe già perso il 6%. Benito Fiori Cremona ••• regione lombardia
Il tema dell’anticorruzione, trattato con troppa superficialità da Maroni va totalmente ripensato Egregio direttore, attendiamo di valutare attentamente il progetto di legge della Giunta regionale. Il tema dell’anticorruzione è stato trattato con enorme superficialità da Maroni e il sistema che aveva messo in piedi non ha portato a nessun risultato apprezzabile e va totalmente ripensato. Ci auguriamo, che in fase emendativa, ci sia la massima disponibilità di tutte le forze politiche a lavorare seriamente per dotare la Lombardia di strumenti di prevenzione reale della corruzione. Ci aspettiamo un coinvolgimento diretto della Commissione regionale antimafia e anticorruzione nell’analisi del progetto. Ci preoccupa la fretta con cui questa nuova agenzia è stata proposta. Riteniamo che Fontana non abbia avuto il tempo
e un professionista più responsabile. Lo ringrazio pubblicamente per la fiducia che ha riposto in me, per avermi dato la possibilità di mettere al servizio della società l’impegno e la dedizione per la causa grigiorossa. La Cremonese deve molto al patron Arvedi, che ha investito risorse economiche e umane puntando sempre al massimo obiettivo possibile, raggiunto l’anno scorso suscitando una gioia e orgoglio d’appartenenza difficile da descrivere. Ringrazio il presidente Paolo Rossi, i dirigenti, i collaboratori, i tecnici, lo staff di tutti i settorie la stampa locale, che in questi quattro anni hanno contribuito a rendere possibile tutto ciò. Sono una parte di me. Il centro Arvedi, lo “Zini” e gli impianti sportivi sono stati una seconda casa. Non tutti hanno condiviso con noi integralmente gli obiettivi, forse non comprendendo a pieno la portata di quanto si stava facendo: forse il tempo e la serenità nella valutazione aiute-
sufficiente per aver piena consapevolezza del sistema attuale e per fare con tranquillità delle valutazioni di merito in un’ottica migliorativa. Va anche valutata la fase di transizione tra la chiusura degli enti operativi e il nuovo organismo. Ci auguriamo che non produca un vuoto in controlli già di per se lacunosi. Monica Forte Consigliera regionale di M5S ••• trasporti
L’assenza di risposte di Trenord rendono ancor più critica una situazione insostenibile Signor direttore, ho partecipato in veste di uditore al tavolo del servizio ferroviario del quadrante est (Cremona, Brescia, Bergamo, Milano) che si è tenuto martedì scorso in Regione, alla presenza dell’assessore Terzi, di Trenord e Rfi. Il primo dato emerso rende l’idea più di ogni altra cosa della situazione critica in cui il servizio si trova: una media di 112 soppressioni al giorno nel primo trimestre dell’anno. Ovviamente ha pesato il tragico incidente di Pioltello e Tre-
LAVORI STRADALI • Via del Sale Lavori stradali per la realizzazione della pista ciclabile, tratto tra via del Giordano e l'argine confinante con le Colonie Padane Fino al 28 giugno 2018
Via Del Sale Fine lavori: 28 Giugno
ranno a comprendere il valore di questo ciclo positivo e vincente. Ciò detto sicuramente non porto rancore a nessuno e non ho rimpianti. Ho dato il massimo, ogni giorno, commettendo anche errori in cui può incappare soltanto chi lavora e si impegna al meglio delle proprie possibilità, ma pronto a risponderne in prima persona. Sarò sempre uno di voi, un tifoso della Cremonese. Porterò nel cuore e nella vita di ogni giorno questa esperienza. Penso che la missione non sia ancora completata. Dopo aver consolidato la serie B, al termine di una stagione non facile anche per i contrattempi che l’hanno condizionata, c’è un sogno che si chiama serie A. La città e la società possono raggiungere insieme un altro obiettivo, puntando su adeguate professionalità e mantenendo la stessa passione. Grazie per avermi accolto e fatto vivere tutto questo. Stefano Giammarioli ex ds della Cremonese nord ha dichiarato che, ad oggi, la situazione non è ancora tornata alla completa normalità e non è dato sapere quando succederà. Ad aggiungersi ai disservizi quotidiani, la notizia della mancata messa in servizio dei due treni “estivi” diretti durante l’interruzione del servizio previsto per il mese di agosto (ridotta a tre settimane) che erano invece stati promessi e che avrebbero alleggerito il nodo di Treviglio. E’ evidente che, data la situazione, solleciterò quanto prima l’assessore Terzi, auspicando una diversa attenzione in Regione rispetto a chi l’ha preceduta. Sul fronte delle poche buone notizie Rfi ha confermato, anche con la lettera inviata ai sindaci, la volontà di intervenire con una serie di interventi strutturali sulle direttrici cremonesi e sulle stazioni di Crema e Cremona, sul raddoppio della linea Cremona-Olmeneta inserendo il progetto negli interventi previsti. Le questioni sul tavolo rimangono comunque ancora troppe e l’assenza di risposte certe da parte di Trenord non fanno altro che rendere più critica una situazione da troppo tempo insostenibile. Matteo Piloni Consigliere regionale del Pd
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casalmaggIore
Venerdì 1 Giugno 2018 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
san giovanni in croce
gita con la biblioteca a possagno e asolo SAN GIOVANNI IN CROCE - La Biblioteca comunale di San Giovanni in Croce organizza per domenica 17 giugno una gita tematica: Da Possagno ad Asolo sulle tracce di Antonio Canova ed Eleonora Duse. La gita propone tematiche culturali, artistiche e storiche in un contesto di svago e socializzazione. Il programma prevede la visita guidata alla Gypsotheca di Antonio Canova, e successivamente la visita libera nel borgo di Asolo. Info e prenotazioni 0375/310279, biblioteca@comune.sangiovanniincroce.cr.it.
isola dovarese
domani in piazza 19ª festa del luartìs ISOLA DOVARESE – Sabato 2 giugno in piazza Matteotti si tiene la “19ª Festa del Luartìs, cultura e gastronomia sulle rive dell’Oglio”, organizzata dalla Pro Loco e dal Parco Regionale Oglio Sud col patrocinio del Comune, dedicato al germoglio del luppolo selvatico. Si parte alle 19,15 con l’Aperiluartìs, alle 19,30 cena con il luartìs (senza prenotazioni), alle 21,30 musica dal vivo con “I notevoli”. Nel corso della giornata i ristoratori isolani proporranno piatti realizzati con erbe spontanee locali.
a cremona
il festival boari chiude in cattedrale Si conclude domenica 3 giugno nella Cattedrale di Cremona la 6ª edizione del Festival Luciano Boari. Alle ore 16 l’Ensemble Vocale e Consort Strumentale Lux Animae diretto da Alberto Pozzaglio proporrà “Musiche per la Cattedrale di Cremona” di Ruggero Manna. Si tratta di un progetto di incisione di cd con musiche inedite. Gli spartiti di Ruggero Manna, compositore cremonese di grande rilievo, sono stati recuperati negli ultimi anni e stanno ritornando alla luce pian piano, con una grossa opera di studio. L’idea del Comune di Scandolara Ravara, con il supporto dell’Associazione Luciano Boari, è quella di incidere alcune musiche nella splendida cornice della Chiesa Vecchia e di “lanciare” la promozione del cd.
INIZIATIVE • Mentre si conclude con successo la mostra a Piacenza, lo scultore lavora con Boles al progetto
Brunivo: una grande finestra sul Po di Vanni Raineri Le opere di Brunivo Buttarelli sono entrate nel cuore di Piacenza e piano piano hanno saputo coinvolgere gli abitanti della città emiliana. Rimangono pochi giorni per visitare la mostra “Trasformatori di mondi”, che ha inaugurato a Palazzo Farnese il 14 aprile e rimarrà aperta al pubblico fino al 20 giugno. Le ultime opere di Brunivo Buttarelli, una serie di antichi tronchi di diverse piante che abbinano il legno col metallo, nella piena tradizione dello scultore, sono posizionati nell’ampio cortile di Palazzo Farnese, che è uno dei principali monumenti piacentini e ospita i Musei civici. Salita la scalinata, le stanze e i loggiati del palazzo ospitano altre opere tra le più note dello scultore di Vicobellignano. Già il prossimo 6 giugno però saranno tolte le altre opere che Buttarelli ha esposto in piazza Sant’Antonino, una delle più centrali ed importanti di Piacenza. Erano state posizionate per anticipare la personale in Palazzo Farnese, e si tratta di tre grandi gusci di conchiglia corrosi dal tempo che sono un omaggio ai fossili del territorio padano. La posa dei tre gusci inizialmente scioccò i piacentini, che commentarono subito sui social la strana ed evidente presenza. Poi le cose sono cambiate. «In effetti – afferma Buttarelli – sono rimasti scioccati per un giorno solo. Quelle opere erano state esposte a lungo e necessitavano anche di essere ripulite. Alla fine dell’operazione ho registrato solo un grande rispetto». Si dice che l’indifferenza sia la cosa peggiore: passare dallo stupore all’apprezzamento è il massimo. «Sono d’accordo. Complessivamente posso dirmi molto soddisfatto dell’esperienza piacentina: non è facile spo-
Sopra le opere a Palazzo Farnese. Sotto Buttarelli lavora alla grande finestra stare opere di quelle dimensioni, ed ho incontrato burocrazie che mi hanno imbestialito, ma siamo in Italia. La mostra sta registrando una grande presenza di pubblico». Oltre alle due esposizioni in Palazzo Farnese e piazza Sant’Agostino, 18 piccole opere sono esposte dal 19 maggio, in occasione della “notte dei musei”, presso la Galleria “Il Lepre” di via Felice Frasi, che in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Piacenza ha organizzato la mostra. A Casalmaggiore Brunivo Buttarelli ha da poco completato il restauro del monumento del bijou che si trova sulla rotonda Diotti, grazie al contributo del Lions. In prima persona, col contributo di due operai del Comune di Casalmaggiore, ha rinforzato alcuni punti con saldature, e agito su parti che si erano ossidate. «Abbiamo ripulito il monumento – afferma l’artista – perché si stava ossidando troppo. Ci sono voluti 4 anni per riuscire a mettere il ponteggio e poche ore per fare pulizia. E’ stata applicata una sostanza idrorepellente, che chiude i pori, e che spero tenga nel corso degli anni». Mentre sulla necessità di intervenire sull’opera di piazza Turati ancora tutto tace, Buttarelli ha già in cantiere alcuni impegni,
ma preferisce mantenere il riserbo: «Ci sono proposte da confermare, sono in attesa in particolare di una opportunità importante, ma per ora è meglio non parlarne: “non dico gatto finche non l’ho nel sacco”». Per ultimo, una novità che si profila molto interessante per Casalmaggiore. «Sto lavorando su una finestra in ferro di grandi dimensioni, altezza di 390 centimetri, che riproduce in modo schematico la finestra del palazzo municipale di Casalmaggiore. Sarà posizionata sull’argine maestro che costeggia il Lido Po: uno spunto romantico per i passanti che potranno ammirare i meravigliosi tramonti da quell’angolo che guarda la curca del fiume». Un nuovo regalo alla città cui Buttarelli sta lavorando al fianco dell’eclettico Giuseppe Boles, al quale si deve l’originale ed interessantissima idea.
pr og e t t i
il gal terre del po presenta il programma ai cittadini. presto i primi bandi Il 24 maggio e il 28 maggio rispettivamente presso l’Hub di Quistello e la sala civica di Rivarolo Mantovano, si sono tenuti i preannunciati incontri pubblici di presentazione del programma di attività del Gal Terre del Po per il prossimo biennio. Alla presenza di un buon numero di persone, il Presidente Francesco Meneghetti ha illustrato le finalità e gli obiettivi che caratterizzano i Gal in Regione Lombardia, soffermandosi poi sulle peculiarità del Gal Terre del Po. Inoltre, ha evidenziato che dal prossimo mese di settembre cominceranno ad essere emanati i primi bandi di finanziamento. Meneghetti si è pertanto rac-
Sopra un momento dell’incontro pubblico a Rivarolo Mantovano comandato con tutti i presenti affinchè ci sia attenzione verso le attività del Gal nel prossimo futuro e, fin da ora, ha dato la propria disponibilità e quella del Direttore Fabio Araldi per
instaurare un rapporto di proficua collaborazione in vista dell’obiettivo comune di poter collocare con successo le risorse rese disponibili dall’Unione Europea.
Il percorso partecipativo iniziato proseguirà anche nel prossimo futuro, al fine di informare tutti i possibili soggetti interessati circa le opportunità offerte dai Bandi del Gal. Quanto sopra, anche per il tramite delle due persone che saranno assunte (a breve si riunirà la commissione di valutazione delle candidature pervenute) e che avranno sede presso la biblioteca di Quistello e il palazzo comunale di Rivarolo Mantovano. Nel corso degli incontri, sono poi stati illustrati da parte del Direttore Araldi i dettagli tecnico-operativi del Documento di programmazione recentemente approvato da Regione Lombardia su cui si basa la stesura dei Bandi di finanziamento.
Casalasco
Venerdì 1 Giugno 2018
IL CONVEGNO • Le 4x100 maschile e femminile in vista dei Giochi del Mediterraneo a Tarragona Casalmaggiore capitale italiana della staffetta. Stiamo esagerando, è vero, ma è stata accolta con la giustificata soddisfazione la decisione della Fidal, Federazione Italiana di Atletica Leggera, di organizzare proprio a Casalmaggiore, presso l’Associazione Atletica Interflumina E’Più Pomì (già Centro di Sviluppo Tecnico Federale della Velocità nel biennio 2014-2016), il Raduno Tecnico Nazionale delle Staffette 4x100 maschili e femminili in vista della partecipazione ai XVIII Giochi del Mediterraneo che si terranno a Tarragona, in Spagna, dal 27 giugno al 1° luglio. La Fidal ha invitato la società sportiva presieduta da Carlo Stassano ad organizzare il raduno, che si terrà da martedì 12 a sabato 16 giugno. «Siamo onorati – afferma Stassano annunciando l’evento - di ospitare 6 atleti uomini, 6 atlete donne, 5 tecnici ed un fisioterapista. Ovviamente tra questi figurano i nostri Fausto Desalu ed il Professor Gian Giacomo Contini. Il nostro Fisioterapista Cristiano Carnevali è invitato a presenziare-collaborare». Stassano ha subito condiviso la notizia con il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che ha immediatamente offerto la sua disponibilità ad accogliere, presso la Sala Consiliare del Comune, l’intera Delegazione Federale guidata dal Responsabile Tecnico Nazionale della Velocità Professor Filippo Di Mulo
In Baslenga il raduno azzurro di staffetta
Fausto Desalu in azzurro nella staffetta azzurra 4x100 dei Campionati Europei di Zurigo 2014. L’atleta di Casalmaggiore ha iniziato con ottimi risultati la nuova stagione agonistica proveniente da Catania. Per illustrare l’evento, giovedì 14 giugno si terrà una conferenza stampa alle 12,30 presso la Sala Consiliare di Casalmaggiore alla presenza delle massime autorità cittadine e dell’intero territorio. «Abbiamo colto anche l’occasione – prosegue Stassano - per
la creazione di un evento “collaterale”, grazie all’interessamento del Professor Pierluigi Torresani, docente presso l’Università Cattolica di Mlano e vice presidente del Panathlon di Cremona, ossia la presentazione del libro “Storia agonistica, sociale e politica dell’Atletica Leggera
Italiana”, che vedrà la partecipazione dello stesso autore, Sergio Giuntini, dirigente scolastico presso l’Istituto Superiore di Novate (MI)». La presentazione del libro, che verrà donato alla Delegazione Federale presente, avverrà giovedì 14 giugno alle ore 21 presso il Centro di Medicina dello Sport dell’Interflumina. Ucco una brevissima descrizione del libro. “Una storia che traccia un affresco sociale e politico dell’atletica italiana, senza rinunciare alla sua cifra agonistica. Le grandi epopee di Pietri, Frigerio, Beccali, Valla, Consolini, Dordoni, Berruti, Pamich, Mennea, Simeoni, Damilano, May, ecc. scorrono affianco al ruolo strategico giocato dalla Fidal nel formare la classe dirigente dello sport nazionale durante il fascismo e nel secondo dopoguerra (Zauli, Saini, Stassano) e offrono una diversa chiave di lettura dell’“atletica-spettacolo” inventata da Primo Nebiolo e del caso doping di Alex Schwazer”. Il libro è stato edito da Aracne nel 2017.
s p ineda
cantine caleffi: inaugurato il primo vino tutto cremonese con un grande ricevimento Anche Cremona può vantare il suo vino: è stata inaugurata domenica, con un evento che ha coinvolto i partecipanti per l’intera giornata, la Cantina Caleffi, di proprietà del sindaco di Spineda Davide Caleffi e del fratello Emanuele, che hanno intrapreso questa avventura, lanciando la produzione di cinque diverse tipologie di vino. All’evento erano
presenti centinaia di degustatori (500 le prenotazioni giunte) e molti esponenti anche del mondo politico locale e non solo: per esempio non mancavano diversi sindaci della zona comprensoriale dell’Oglio Po così come l’europarlamentare Massimiliano Salini, il deputato Luciano Pizzetti e l’ex consigliere regionale Carlo Malvezzi.
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solarolo rainerio
portera racconta i grandi casi criminali
Il tavolo di presidenza SOLAROLO RAINERIO - E’ il professionista che con le sue indagini e le sue eccellenti capacità ed intuizioni ha saputo risolvere casi criminosi come quello di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa nel novembre 2010 nella Bergamasca, il cui corpo fu ritrovato alcuni mesi dopo e per il cui omicidio è in carcere Massimo Bossetti, in quella che viene considerata una delle indagini più sconcertanti della storia criminale italiana: Giorgio Portera è stato il prestigioso ospite della conviviale di lunedì alla Clochette di Solarolo, grazie alla stretta collaborazione di tutti i club di servizio del territorio. C’erano i soci e il presidente del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta Alessandro Gnaccarini, del Rc Casalmaggiore Oglio Po Marzio Somenzi, del Rc Piadena Oglio Chiese Elisa Gozzi, dell’Inner Wheel Casalmaggiore Anna Maria Poli Sarzi Sartori, del Rotaract Cvs Clara Maffezzoli e del Lions Club Viadana Oglio Po Maela Rossi, con il segretario del Lions Sabbioneta Nova Civitas Gabriele Pezzini e l’assistente del Governatore Rotary 2050 Antonio Morini. Il dottor Portera, genetista, ufficiale in congedo dei Carabinieri del Ris di Parma (in servizio dal 2005 al 2009) vanta un bagaglio di indagini, consulenze e perizie svolte per omicidi, rapine, violenze sessuali e furti che lo rendono uno dei migliori tecnici forensi a livello nazionale; la sua esperienza ha permesso di risolvere alcuni dei più eclatanti casi criminali degli ultimi anni della storia nazionale, compreso quello perpetrato a Olmeneta (nel 2005 Balwinder Singh, indiano, uccise il fratello Sukwinder perché scoperto amante della moglie).
SAN GIOVANNI IN CROCE
dagli amatori del club ’94 un tablet per lo staff di villa medici
La consegna del tablet
L’Asd Club ’94 ha incontrato le ragazze dello staff di Villa Medici del Vascello per consegnare in dono, a fine campionato, un tablet di ultima generazione, da poter utilizzare nelle attività di incoming turistico. L’incontro, che si è svolto nella nuova biglietteria situata nell’ingresso est della Villa, giunge al termine di una stagione calcistica davvero ricca di soddisfazioni per la squadra, che si è aggiudicata la Coppa Uisp e la Coppa Primavera Uisp, in attesa di disputare la Uispino Cup i prossimi 9 e 10
giugno a Cesenatico. Così il Presidente Diego Ferrari: «La nostra società vuole attraverso questo dono, che abbiamo deciso di offrire allo staff di Villa Medici, ringraziare il Comune di San Giovanni in Croce e gli altri Comuni dell’Unione per il grande rapporto di collaborazione che ci ha permesso di poter apportare miglioramenti alle strutture sportive, sapendo che le risorse economiche che vengono investite negli impianti sportivi sono ingenti. In questo modo vogliamo
sottolineare come il nostro club sia attivo sul territorio e siamo riconoscenti per l’attenzione che ci viene data». Aggiunge la responsabile attività di Villa Medici del Vascello Laura Nardi: «Ringrazio l’Asd Club ’94, che ha già dimostrato in più occasioni sensibilità verso le diverse iniziative che si svolgono in paese. Il tablet donato sarà un utile strumento a disposizione del nostro staff e ci consentirà di lavorare in modo sempre più efficiente anche dal punto di vista tecnologico».
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SPECIALE
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MONDIALI
LA STORIA • Dopo lo stop per la guerra, il Brasile ha patito la prima grande delusione
La prima doppietta è dell’Italia di Pozzo a cura di Fabio Varesi
mente i francesi per 3-1. In semifinale i pronostici erano però per il blasonaL’affascinante storia dei Mondiali di to e presuntuoso Brasile, convinto di calcio (a lato l’albo d’oro) è iniziata nel fare un sol boccone della squadra di 1930, quando Jules Rimet (allora prePozzo, che invece s’impose 2-1 grazie sidente della Fifa) decise di organiza un rigore di Peppino Meazza, realizzare la prima rassegna iridata in Uruzato con la mano che reggeva i pantaguay. Allora il calcio non era certo ricloncini che si erano rotti. La finale non co come ai giorni nostri e non tutte le ebbe storia, con l’Italia che dominò Federazioni si sobbarcarono la costosa l’Ungheria (4-2) e fece il bis mondiale. trasferta in Sudamerica. Assenti Italia, La guerra non risparmiò neppure lo Germania e soprattutto Inghilterra sport e i Mondali di calcio non si gio(che fino al 1950 si riteneva troppo carono per dodici anni. Si ricominciò forte per partecipare alla Coppa Rinel 1950 in Brasile, con un’edizione in met), per la nazionale di casa e l’Artono minore. Le ferite provocate dal gentina fu facile raggiungere la finale, conflitto mondiale portarono a molti vinta dagli uruguaiani per 4-2. Dopo forfait, anche se per la prima volta la prima edizione un po’ sperimenprese parte l’Inghilterra, a sorpresa tale, nel 1934 la partecipazioni subito eliminata dalla Spagna e fu più massiccia e per l’Italia addirittura sconfitta dai di(Paese organizzatore) non lettanti statunitensi. Fuori al fu facile regalare a Mussoprimo turno anche l’Italia lini la vittoria mondiale. campione del mondo in caAnno della prima Soprattutto le nazionali eurica, che raggiunse il Brasile edizione giocata ropee misero alla frusta gli in nave, dopo la tragedia che in Uruguay azzurri di Vittorio Pozzo: nei aveva distrutto il grande Toquarti con la Spagna del mitico rino. Senza i granata e sopratportiere Zamora, l’Italia dovette ritutto dopo un viaggio estenuante, gli correre alla ripetizione per avere la azzurri vennero superati dagli svedesi meglio (non senza polemiche) dei fore subito rispediti a casa (stavolta in ti iberici. Fu battaglia anche in semiaereo). Visto l’esiguo numero di naziofinale con l’Austria, ai quei tempi molnali partecipanti (12), venne organizto forte, piegata da un gol contestato zato un girone finale a quattro squadre per presunto fallo sul portiere. Nella e la vincente si sarebbe fregiata del tifinale di Roma, la Cecoslovacchia tolo iridato. Il Brasile travolse tutti gli sembrò prendere il sopravvento, ma avversari e contro l’Uruguay bastava una volta in vantaggio, pensò di aver anche un pareggio per il trionfo. Ma già vinto e subì la rimonta degli azdavanti a 200mila tifosi stipati nel mizurri, che si imposero nei supplementico Maracanà, i carioca giocarono tari grazie alla rete di Schiavio. sempre all’attacco, anche quando eraQuattro anni dopo, in Francia nel 1938, no in vantaggio e vennero puniti per il successo dell’Italia fu molto più netben due volte da Schiaffino e Ghiggia to, anche se negli ottavi la sconosciu(poi protagonisti in serie A). In Brasile ta Norvegia mise i brividi agli azzurri, ci fu lutto nazionale e più di un suicidio salvati da Piola. Nei quarti l’Italia si per una sconfitta che in molti ritenesciolse e a Parigi mise sotto nettavano impossibile.
1930
Speciale Mondiali
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Nel 1954 i tedeschi piegarono a sorpresa i favoriti magiari. Nel ’58 Italia va ko nelle qualificazioni
Ungheria, una sconfitta ingiusta Azzurri per la prima volta a casa
Nel 1954 il Mondiale tornò in Europa e precisamente in Svizzera. Per la seconda volta consecutiva l’Italia venne eliminata subito dalla squadra di casa, mentre l’attenzione degli sportivi si focalizzò sull’Ungheria di Puskas, che giocava un calcio fantastico. Sconfitto agevolmente il Brasile, i magiari si sbarazzarono sensazione di andare segno anche dell’Uruguay in sequando lo volesse. Cannomifinale e nella finalissima niere principe fu però il di Berna ritrovarono la Gerfrancese Just Fontaine (13 mania, già battuta nettacentri, record assoluto in mente nella fase a gironi. una sola edizione). Ma stavolta i tedeschi non Delusioni azzurre anfurono remissivi, nepche quattro anni pure sullo 0-2. Tradopo in Cile nel scinati da Rahan e 1962. Stavolta Fritz Walter, riuperò il disastro scirono a ribaltaI titoli di fila azzurro ha molte re il risultato, faconquistati attenuanti: nel voriti anche dalmatch decisivo dal Brasile l’infortunio che licon la nazionale di mitò il mitico Pucasa, l’arbitro inglese skas. Per molti la sconAston ne combinò di tutti i fitta dell’Ungheria fu una colori e favorì il successo grande ingiustizia. cileno. Quella del 1962 fu In Svezia (nel 1958) non ci un’edizione in tono minore. fu la partecipazione delPerso Pelè per infortunio, il l’Italia, per la prima (e purBrasile trovò in Amarildo troppo non più unica) volta (successivamente campioeliminata nelle qualificane d’Italia con la Fiorentina) zioni dall’Irlanda del Nord. il condottiero per bissare il Il Mondiale scandinavo fu successo svedese. Troppo dominato dall’inizio alla fiforti i sudamericani dell’imne dal Brasile, al suo primo prendibile Garrincha per alloro mondiale. Solo con il Inghilterra (3-1 nei quarti), Galles nei quarti (1-0) i Cile (4-2 in semifinale) e verdeoro ebbero qualche Cecoslovacchia (3-1 finale difficoltà, poi grazie all’inmalgrado il vantaggio di nesto di un certo Pelè (al Masopust). posto di Josè Altafini), traDopo aver snobbato le privolsero la Francia in semime tre edizioni, l’Inghilterfinale (5-2) e la Svezia di ra organizzò la Coppa RiNils Liedholm in finale (anmet nel 1966, con l’obietcora 5-2). tivo di conquistare il primo L’attacco atomico formato titolo iridato. Il compito fu da Garrincha, Didì, Vavà, più agevole, grazie all’eliPelè e Zagalo mise a segno minazione al primo turno 16 gol in sei gare e diede la
il miracolo di berna La Germania 1954 ha sovvertito il pronostico battendo in finale la favorita Ungheria di Puskas
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del Brasile, che lamentò però le rudezze dei difensori nei confronti di Pelè. Gli inglesi avevano una buona squadra, impreziosita da due fuoriclasse come Bobby Charlton e Moore, ma faticarono a superare Argentina e Portogallo della “pantera nera” Eusebio (capocannoniere con nove
reti). In finale arrivò anche l’ostica Germania Ovest del capitano Seeler e del giovane talento Beckenbauer, che allora giocava a centrocampo. La finale fu molto combattuta, con i tedeschi che pareggiano in extremis. Nei supplementari ci fu poi il famosissimo “gol fantasma” di Hurst: a distanza di
48 non si è ancora capito se la palla abbia varcato o meno la linea di porta (ora con la tecnologia se saprebbe…). Nel dubbio, la terna arbitrale decise di assegnare il gol che spianò la strada al successo inglese tra le polemiche. E l’Italia? La spedizione in Inghilterra si concluse con il lancio di
ortaggi dei tifosi nei confronti di una nazionale molto forte (che vantava Rivera. Mazzola, Facchetti, Bulgarelli e tanti altri), ma capace di farsi eliminare dai dilettanti della Corea del Nord. Sconfitta che costò la panchina a Edmondo Fabbri, sostituito da Ferruccio Valcareggi.
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Speciale Mondiali
Italia-Germania Ovest 4-3, semifinale dell’edizione 1970, è la sfida più famosa della storia del calcio
In Messico si gioca la partita del secolo gol di Rivera, che divenne eroe naIl Mondiale del 1970 si giocò il alzionale. In finale gli stremati aztura e precisamente in Messico. Gli zurri vennero travolti dal Brasile azzurri, campioni d’Europa in cari(4-1), che era comunque più forte ca, partirono tra le polemiche. e che conquistò definitivamente la Perso Anastasi per un banale Coppa Rimet. La delusione dei tischerzo negli spogliatoi prima delfosi fu enorme e visto che Rivera la partenza, Valcareggi convocò venne messo in campo a 6 minuti Boninsegna, che però non si trodalla fine, al rientro in Italia la spevava perché in viaggio di nozze. dizione azzurra venne duramente Per cautelarsi, il commissario teccontestata, malgrado il secondo nico chiamò anche Prati. Dopo esposto. Se nel ’70 gli azzurri sere stato rintracciato, Boerano partiti tra lo scetticininsegna si presentò resmo generale, nel 1974 in golarmente a Coverciano Germania Ovest la squainsieme a Prati, ma i dra di Ferruccio Valcaconvocati diventarono Italia subito reggi era tra le favorite. così 23. Dovendone laeliminata Da quasi due anni non sciare uno a casa, la scelta ricadde su Lodetti, tra le polemiche perdeva e non subiva gol, Zoff era il recordman di imche non la prese bene. In battibilità e Riva aveva stabiliMessico scoppiò poi la “grana to il primato di reti in Nazionale Rivera”. Il capitano del Milan, dopo (35). Tutti indizi che provavano la due partite trascorse in panchina, forza dell’Italia, capace di battere voleva tornare a casa, ma alla fine le migliori squadre del mondo, anfu convinto a restare. Sul campo gli che se in amichevole. Poi però, il azzurri non brillarono, ma con un magic moment si è interrotto prosolo gol (alla Svezia) vinsero il giprio a ridosso della Coppa del rone. Nei quarti trovarono ancora Mondo e le polemiche non sono una volta la nazionale di casa, ma mancate sin dal ritiro. La Lazio dopo due eliminazioni cocenti, si campione d’Italia si sentiva poco presero la rivincita travolgendo rappresentata e Juliano ha rinca4-1 il Messico, malgrado lo svanrato la dose, criticando le scelte di taggio iniziale. Arriviamo alla seValcareggi, che avrebbero penalizmifinale, ovvero alla partita del zato le squadre del Sud. Sta di fatsecolo. Tutti conoscono Italiato che i favoriti si sono subito ridiGermania 4-3, entrata di diritto mensionati, battendo a fatica e in nella storia del nostro Paese. Una rimonta il modesto Haiti (poi tragara epica, forse per caso. A pochi volto dalla Polonia). Dopo che Sasecondi dalla fine, gli azzurri vinnon aveva interrotto il record di cevano 1-0 (gol di Boninsegna) e Zoff (a 1142 minuti), Chinaglia ha malgrado l’assedio tedesco, riuscimandato a quel paese il ct nel morono a resistere. A tempo scaduto mento della sostituzione. Un gesto il difensore Kal Heinz Schnellinger ritenuto imperdonabile, anche se (in forza al Milan), che non segnapoi il centravanti della Lazio si è va mai, decise di avvicinarsi agli scusato ed è stato reintegrato. Pospogliatoi ed invece si trovò tutto lemiche a parte, la squadra è apsolo in area e mise in rete. Nei supparsa sin da subito logora e dopo plementari ci fu un’incredibile giaver pareggiato fortunosamente randola di emozioni, con il decisivo
1974
Italia-Germania 4-3 nel 1970: la rete decisiva siglata da Gianni Rivera con l’Argentina, è stata battuta e surclassata dalla Polonia. Una sconfitta fatale, anche se all’Italia sarebbe bastato un pareggio per andare avanti. La delusione degli immigrati fu enorme, ma verrà vendicata 32 anni dopo… Il Mondiale tedesco fu davvero interessante, con Olanda, Germania Ovest e Polonia sopra tutti. Gli olandesi
di Cruijff, mai protagonisti, proposero un calcio rivoluzionario e arrivarono in finale dopo aver dominato il Brasile. I tedeschi di Muller e Beckenbauer (sconfitti nel primo turno a gironi dalla Ddr!) riuscirono a sbarazzarsi dei polacchi grazie anche al terreno pesante, che penalizzò il palleggio della squadra di Gorski. Nell’atto conclusivo sul
terreno di Monaco, l’Olanda sognò al primo minuto e pensò di avercela fatta, ma il carattere proverbiale dei tedeschi e la furbizia di Gerd Muller in zona gol punirono la presunzione olandese, così come era accaduto vent’anni prima all’Ungheria. Malgrado la sconfitta, il calcio totale degli “orange” fece scuola ed entrò nella storia.
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Dopo aver fatto le prove generali in Argentina, nel 1982 gli azzurri di Bearzot alzano l’ambita coppa
A Madrid la notte magica del terzo titolo Uscita dal Mondiale teutonico con le ossa rotte, l’Italia faticò a tornare competitiva, ma ci riuscì nel 1976, quando nelle qualificazioni gli azzurri di Bearzot (sostituto di Valcareggi, del quale era assistente) ebbero la meglio sull’Inghilterra di Keagan. In Argentina nel 1978, la squadra degli esordienti Rossi e Cabrini giocò il calcio più bello e solo due tiri da lontano (un po’ fortunosi) degli olandesi impedirono agli azzurri di centrare la finale, negata invece al Brasile da più di un sospetto. A Buenos Aires gli argentini trascinati da Kempes (e privi del giovane Maratona, lasciato a casa) ebbero la meglio sulla modesta Olanda, anche se il palo colpito da Rensenbrink a tempo scaduto sull’1-1, fece tremate una nazione intera. Ciò che è svanito un po’ immeritatamente, l’Italia (solo quarta nell’Europeo casalingo, giocato in pieno scandalo “calcioscommesse”) se lo è ripreso con gli interessi quattro anni dopo in Spagna nel 1982. L’inizio è stato certamente meno brillante di quello del 1978 (tre pareggi in altrettante partite), ma dai quarti gli azzurri e Paolo Rossi (reduce da una lunga squalifica) sono esplosi: 2-1 all’Argentina di Maradona, 3-2 al favorito e fortissimo Brasile di Zico (punito da 3 gol d Rossi), 2-0 alla Polonia di Boniek (assente in semifinale per squalifica) e 3-1 in finale alla Germania Ovest, dominata nel secondo tempo: titolo mondiale e Paolo Rossi capocannoniere (con 6 gol) sotto gli occhi entusiasti di Sandro Pertini. Una metamorfosi inattesa, che è concisa con la scelta della nazionale di Bearzot di non parlare più con la stampa,
Madrid 1982: il capitano Dino Zoff alza la coppa appena conquistata dopo le feroci critiche ricevute per il pareggio con il Camerun. Solo Zoff parlava ai giornalisti, ma si sa, il portiere friulano è sempre stato di poche parole… La bella favola azzurra è però durata poco. Eliminata malamente nelle qualificazioni agli Europei francesi del 1984, la squadra campione del mondo si è presentata in Messico nel 1986 con poche speranze. Qualificata d’ufficio come detentrice del titolo, l’Italia ha deciso di puntare ancora sui veterani ed ha pagato dazio (la squadra è uscita senza
lottare negli ottavi). I Mondiali avrebbero dovuto andare in scena negli Stati Uniti, che si sono però tirati indietro e la Fifa ha accettato la candidatura messicana, dopo solo 16 anni dalla rassegna in altura. Favorita era la Francia di Platini (sul tetto d’Europa due anni prima), mentre il Brasile non convinceva. I transalpini, battuta l’Italia, hanno avuto la meglio sui brasiliani solo ai rigori e pensavano che il più fosse fatto. Invece, in semifinale la cinica Germania Ovest ha sorpreso una Francia sottotono.
Nell’altra parte del tabellone sono sopravvissute la sorpresa Belgio e la modesta Argentina, che però schierava un Maratona stratosferico. Piegata l’Inghilterra grazie anche a un gol di mano convalidato, il “Pibe de oro” ha eliminato il Belgio in semifinale con una doppietta e in finale ha servito l’assist a Burrichaga per il gol del definitivo 3-2, dopo che i tedeschi avevano recuperato due gol di svantaggio. Argentina sul tetto del mondo grazie a Maradona, senza il quale il successo per la squadra di Bilardo sarebbe
stato praticamente impossibile. Con Azelio Vicini al timone al posto di Enzo Bearzot, l’Italia si è preparata al meglio per il Mondiale di casa, dopo aver raggiunto le semifinale nell’Europeo del’88. Ad Italia 1990 tutto sembrava presagire a un successo azzurro, soprattutto dopo l’esplosione di Schillaci e Roberto Baggio, che avevano soffiato il posto a Vialli e Carnevale. L’Italia ha fatto il percorso netto fino alla semifinale, senza incassare gol. Ma Vicini fece forse l’errore di far partire Baggio dalla panchina contro l’Argentina che, sotto di un gol, riuscì a pareggiare con Caniggia. Ai rigori i sudamericani furono molto più precisi e raggiunsero la finale senza grandi meriti. Eliminato il Brasile (proprio dagli argentini), fecero strada la Germania di Matthaus e l’Inghilterra di Gascoigne (brava a rimontare nei quarti la sorpresa Camerun), che in semifinale diedero vita a una sfida avvincente, terminata ai rigori. I tedeschi furono più “freddi” dal dischetto e si giocarono la rivincita con Maradona (che era lontano parente di quello dell’86). A Roma, durante gli inni nazionali, l’Argentina venne fischiata e Maradona la prese molto male. Sul campo fu una delle più brutte finali della storia, che l’albiceleste impegnata a difendersi ad oltranza, magari per giocarsela ai rigori, come le era accaduto nei quarti e in semifinale. Ma a una manciata di minuti dalla fine, un presunto fallo in area su Voeller, fruttò ai tedeschi il rigore che Brehme trasformò (di destro, lui mancino…) in modo impeccabile: Germania sul tetto del mondo per la terza volta.
SPECIALE
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Dall’errore decisivo di Roby Baggio nel ’94 a quello vincente di Grosso nel 2006 in Germania Dopo il rifiuto del 1986, gli Stati Uniti orgnizzarono la rassegna iridata del 1994 in un’estate torrida e con partite giocate a orari impossibili. La nazionale italiana (eliminata nelle qualificazioni a Euro 1992) era stata affidata ad Arrigo Sacchi, reduce dai trionfi con il Milan. Non un tecnico federale, che per la prima volta proponeva la zona nella selezione azzurra. L’inizio fu traumatico: sconfitta con l’Eire. E quando tutto sembrava perduto (espulsione di Pagliuca e sostituzione di Roberto Baggio con la Norvegia), gli azzurri uscirono dal baratro con un gol dell’altro Baggio (Dino). Passato il turno per il rotto della cuffia (grazie al pari con il Messico), gli ottavi di finale sembravano il capolinea dell’avventura azzurra: sotto di un gol e con un uomo in meno (espulso ingiustamente Zola) contro la Nigeria, ancora una volta l’Italia seppe risorgere con una doppietta di Roby Baggio. Nei quarti un contropiede di Signori e Baggio (sempre Roby) piegò la Spagna e in semifinale un super Baggio stese la Bulgaria di Stoichkov (che aveva eliminato la Germania!). Finale contro il Brasile di Romario e Bebeto, che nell’ordine aveva eliminato Usa, Olanda (a fatica) e Svezia, tutte e tre con un solo gol di scarto. Anche l’atto conclusivo del Mondiale fu molto equilibrato: in 120 minuti le occasioni da rete furono pochissime e tutto si decise ai rigori, ancora una volta fatali agli azzurri, che sbagliarono con Baresi, Massaro e soprattutto Roby Baggio (sceso però in campo acciaccato). Le lacrime di Franco Baresi al termine della finale fecero il giro del mondo ed emozionarono molto di più della scialba partita. Dopo il fallimentare Europeo del 1996 (eliminazione al primo turno), Sacchi venne sostituito da Cesare Maldini, che in Francia nel 1998 presentò una squadra tosta, penalizzata ancora una volta dalla
Dai rigori amari negli Usa a quelli vincenti di Berlino
Italia in trionfo nel 2006
roulette dei calci di rigore. Superato in scioltezza il primo turno (due vittorie e un pareggio), l’Italia riuscì a battere la Norvegia negli ottavi (1-0), ma nei quarti venne eliminata dalla Francia. Dopo 120 minuti di battaglia (con Baggio che sfio-
rò un eurogol), l’errore dal dischetto di Di Biagio face andare avanti i transalpini e penalizzò una buona Italia. In quel Mondiale il favorito era il Brasile di Ronaldo, che però in semifinale rischiò tantissimo con l’Olanda e la spuntò solo ai rigori.
Nell’altra semifinale la Francia sfidò la Croazia (che si era sbarazzata dalla Germania) e se la vide brutta. Sotto di un gol, i blues ribaltarono il risultato con due prodezze del difensore Thuram, una che segnava poco… In finale il pronostico era
tutto per i brasiliani, che però non poterono disporre del miglior Ronaldo e caddero sotto i colpi di Zidane, autore di due dei tre gol che valsero il titolo. Nel 2002 il Mondiale sbarcò per la prima volta in Asia e precisamente in Giappone e Corea del Sud. Gli azzurri (sfiorato il titolo europeo due anni prima) erano molto attesi perché in panchina c’era il vincente Giovanni Trapattoni, ma le cose non andarono bene, non solo per colpa della squadra. Sin dal primo turno, però, l’Italia fece fatica, anche perché non era illuminata dal talento di Totti e Del Piero. Il solo Vieri giocava ai suoi livelli e questo sembrò bastare per arrivare ai quarti. Avanti di un gol con i coreani (che avevano fallito un penalty), gli azzurri s’incartarono e iniziarono a litigare con l’arbitro Moreno, che andò in confusione e penalizzò la squadra del Trap. Alla fine segnò Ahn il golden gol (epilogo atroce, che fortunatamente non c’è più…) ed Italia eliminata tra le polemiche. Il Mondiale nippo-coreano offrì poco spettacolo. Una delle due squadre di casa - la Corea del Sud - fece strada con molta fortuna (diciamo così) e approdò in semifinale, ma la solida Germania (poco talento, ma tanta sostanza) le sbarrò la strada. Nell’edizione delle sorprese, arrivò in semifinale anche la Turchia, che non potè nulla contro favorito Bra-
mondiali sile, trascinato da un ritrovato Ronaldo. Dopo tanti infortuni, il “Fenomeno” è stato decisivo in quasi tutte le partite, ben spalleggiato da Rivaldo e Ronaldinho. La finale non ebbe storia: i tedeschi si batterono con coraggio, ma un clamorose errore di Kahn diede via libera a Ronaldo, che poi chiuse i conti, vincendo anche la classifica dei cannonieri. Per il Brasile è stato il quinto titolo della storia. La gestione Trapattoni, nata con tante speranze, si chiuse amaramente agli Europei in Portogallo dove l’Italia uscì al primo turno, dopo il chiacchierato pareggio tra Svezia e Danimarca. Al suo posto arrivò un altro tecnico che aveva vinto tanto con la Juventus: Marcello Lippi. Il commissario tecnico si qualificò per Germania 2006 senza problemi, ma a pochi mesi dal Mondiale perse Totti per infortunio. Lippi però non si rassegnò e aspettò il capitano della Roma, che a tempo di record fu recuperato. Tra i giocatori di talento, mancava solo Cassano, che si era perso a Madrid, ma la rosa propose tanti gregari e come sempre regnava il pessimismo, accresciuto dallo scandalo “Calciopoli”. Ma come nel 1982, il clima teso fece bene alla nazionale, che in Gemania non sbagliò un colpo e pareggiò solo con gli Usa, perché Zaccardo fece gol nella sua porta. Gli ottavi con l’Australia sembrarono abbordabili, ma
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Usa ’94: Baresi affranto consolato da Pagliuca
l’espulsione di Materazzi complicò le cose. I canguri di Hiddink presero coraggio e spaventarono Buffon più volte. Quando i supplementari sembravano inevitabili, Grosso cadde in area e si procurò un rigore molto dubbio. Sul dischetto si presentò Totti (che aveva sostituito Del Piero) e non sbagliò. Sulle ali dell’entusiasmo, gli azzurri hanno
travolto l’Ucraina di Shevchenko con le reti di Zambrotta e Luca Toni (doppietta). La semifinale sembra però improponibile, contro la Germania che davanti ai propri tifosi faceva paura. I tedeschi spinsero a testa bassa, ma non segnarono e nel finale dei supplementari vennero puniti da Grosso e Del Piero. Come spesso accade ai Mondiali, il Brasile partiva con i favori del pronostico, ma inciampò nei quarti con la Francia di Zidane, che continuava a rimandare la sua ultima partita da calciatore. In semifinale bastòa un rigore a Zizou per battere il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che come agli Europei steccò la partita decisiva. La finale era inattesa e la Francia la iniziò nel migliore dei modi: Zidane non sbagliò dal dischetto. Ma l’Italia ricordava quella del 1982 e la sorpresa Materazzi (che aveva preso il posto durante il Mondiale dell’infortunato Nesta) pareggiò di testa. Con il passare dei minuti la Francia sembrò prendere il sopravvento, anche se a Toni venne annullato un gol forse valido. Buffon fu strepitoso su Zidane, che poi perse la testa e colpì Materazzi. La sua espulsione cambiò la finale, che si decise ai rigore, come nel 1994. L’Italia volle riscattare quell’amaro epilogo e ci riescì. Tutti gli azzurri furono impeccabili, mentre Trezeguet sbagliò e l’Italia fu campione del mondo per la quarta volta.
q u a ttro anni fa in brasile
Italia ancora deludente. fa festa la germania
Germania in festa nel 2014
Quattro anni (2014) fa il Brasile sognava la vittoria casalinga, che cancellasse l’onta della sconfitta patita nel 1950 per mano dell’Uruguay. Ma stavolta le cose sono andate ancora peggio, con l’umiliante eliminazione in semifinale contro la Germania, che ha travolto 7-1 i brasiliani, facendo piangere ancora una volta un’intera nazione. Tedeschi che hanno poi alzato la coppa, battendo in finale l’Argentina con un gol nei supplementari di Goetze. Argentini che avevano avuto la meglio dell’Olanda (poi terza) solo grazie ai calci di rigore. Nella seconda parte del Mondiale, l’Argentina non ha
potuto disporre del miglior Messi e alla fine ha dovuto cedere il passo alla solida Germania. E l’Italia? Un disastro come quattro anni prima. Battuta brillantemente l’Inghilterra, la squadra di Prandelli è poi inciampata con la sorprendente Costarica e quindi si è fatta eliminare dall’Uruguay. Era dal 1966 che l’Italia non veniva eliminata al primo turno in due Mondiali consecutivi, ma visto che al peggio non vi è limite, stavolta gli azzurri guidati da Ventura (dopo il buon Europeo con Conte) hanno mancato la qualificazione alla fase finale, perdendo lo spareggio con la modesta Svezia.
nell’edizione
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Tracollo sudafricano per gli azzurri di lippi Spagna, primo titolo Tra l’apoteosi di Berlino e il tracollo sudafricano (nel 2010) il passo è breve. In mezzo c’è stata l’avventura di Donadoni, che ha sostituito Lippi e nell’Europeo è uscito ai rigori nei quarti con la Spagna (poi campione). La Federazione richiamò Lippi, che era convinto di difendere con onore il titolo, ma si sbagliò. Senza Totti e Del Piero e con Pirlo infortunato, la squadra mancava di talento e non bastarono le giocate di Quagliarella e Di Natale. Salvata da De Rossi con il Paraguay e incapace di battere la Nuova Zelanda, l’Italia perse con la Slovacchia di Hamsik (non certo uno squadrone) e venne eliminata come ultima del girone. Era dal 1974 che gli azzurri non venivano eliminati al primo turno… Tutte le favorite andarono avanti, ma il Brasile incappò in una giornataccia e si fece rimontare dall’Olanda di Sneijder e Robben. Strappò applausi l’Uruguay del tridente Suarez-Cavani-Forlan, che nei quarti riesci ad eliminare la sorpresa Ghana con un po’ Lippi deluso nel 2010 di fortuna: Suarez respinse con le mani un tiro destinato in rete e si fece espellere, scelta azzeccata perché gli africani sbagliarono il penalty. Ai rigori i sudamericani furono più precisi e volarono in semifinale, che resta un tabù per l’Africa. Come sempre non tradì le attese la Germania, che travolse nei quarti l’Argentina di Maradona. In semifinale, però, i tedeschi sbagliarono la grande occasione con Kroos (sostituto dello squalificato Thomas Muller) e vennero puniti da una zuccata di Puyol. In finale arrivò anche l’Olanda, che con un po’ di fortuna piegò l’Uruguay. Atto conclusivo per cuori forti: Robben si involò tutto solo davanti a Casillas, ma sprcò la grande occasione, mentre Iniesta mise a segno il gol vittoria poco prima dei rigori. La Spagna fece così l’accoppiata Europeo-Mondiale come la Germania Ovest nel 1972-1974 e la Francia (1998-2000). Poi gli iberici hanno poi calato il tris nell’Europeo del 2012, fallendo però Brasile 2014, venendo eliminati al primo turno. Stessa sorte capitata ai campioni del mondo in carica altre quattro volte in passato: Italia nel 1950, Brasile nel 1966, Francia nel 2002 e ancora Italia nel 2010.
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gli orari PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.
pillole di. . . salute QUANDO HANNO SETE LE ZANZARE PUNGONO DI PIU' Le zanzare hanno più probabilità di pungere quando sono assetate. La disidratazione ha infatti un impatto significativo sul modo in cui si nutrono: in caso di sete, fino al 30 per cento di questi insetti femmina ricorre al sangue, rispetto a un normale 5-10%. Lo rileva una ricerca dell'Università di Cincinnati, pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Lo studio ha dimostrato che è necessario poco tempo perché le zanzare si disidratino abbastanza da cercare un 'pasto' a base di sangue.
• apnee ostruttive nel sonno: al via la campagna promossa dall'aci. Dodici milioni di italiani soffrono di Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (Osas), ma solo il 20% ne è consapevole. Secondo un recente studio, i colpi di sonno alla guida dovuti a questo disturbo sono responsabili del 7 per cento dei circa 176mila incidenti stradali registrati ogni anno in Italia. Sapere di soffrire di apnee notturne significa potersi curare, quindi salvare la vita propria e altrui. Da qui la campagna di prevenzione e screening "Dormi meglio, guida sveglio", promossa dall'Automobile Club d’Italia (Aci) e dalla Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (Fisar) per sensibilizzare chi si mette al volante sui rischi delle apnee notturne per la sicurezza stradale. Basterà andare in una delle 1500 delegazioni Aci sparse sul territorio e compilare un questionario per capire se si è affetti da Osas. Le apnee notturne sono una patologia sommersa, nonostante siano 12.300 i sinistri attribuibili a Osas che causano ogni anno 250 morti e oltre 12mila feriti.
Martedì scorso al “Torriani” un incontro informativo sui rischi e i danni del tabacco
Prevenzione del fumo tra i giovani di Giulia Sapelli E' tempo di sensibilizzazione contro il fumo, nell'ambito della Giornata Mondiale senza Tabacco, il 31 maggio, la sanità cremonese ha fatto il punto della situazione, con una serie di eventi volti a ricordare l'importanza di smettere di fumare, con colloqui, test di Fagerstrom e divulgazione di materiale informativo a tema. Il problema è ancora molto sentito: nonostante la diminuzione del numero dei fumatori nei paesi industrializzati, resta comunque preoccupante la percentuale dei fumatori giovani. Per quanto riguarda il fumo tra i minori, i dati sono forniti da due rilevazioni: Gyts (Global Youth Tobacco Survey - Indagine sull’Uso del Tabacco nei Giovani), indagine promossa dall’Oms e dal Centro di controllo delle malattie di Atlanta (Usa), che coinvolge dal 2010 gli studenti dagli 11 ai 15 anni; Hbsc (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), uno studio internazionale svolto ogni 4 anni, in collaborazione
con l’Ufficio Regionale dell’Oms per l’Europa. L'indagine coinvolge i ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Secondo i dati della rilevazione Hbsc del 2014 (ultima indagine condotta, attualmente è in corso la raccolta dati per il 2018) la percentuale degli studenti 15enni che dichiarano di aver fumato almeno una volta nella vita è il 42,1% tra i ragazzi e sfiora il 50% tra le ragazze. Valori più bassi si rilevano tra i 13enni (19,7% le ragazze e 18,5% i ragazzi) e tra gli 11enni (3,7% i ragazzi e 2,5% le ragazze). E' importante notare che, a parte tra gli 11enni, le ragazze sperimentano il fumo più dei ragazzi e sono in aumento.
Nel 2014 gli studenti 15enni che dichiarano di fumare tutti i giorni sono il 13,8% dei ragazzi e il 13,3% delle ragazze. L’andamento è in crescita rispetto al 2010. In particolare, tra i maschi la quota più elevata si raggiunge tra i 25 e i 34 anni e si attesta al 33,5%, mentre tra le femmine si raggiunge tra i 55-59 anni (20,4%). L'iniziazione e lo sviluppo dell'abitudine al fumo tra i giovani progredisce secondo una sequenza solitamente composta di 5 fasi: sviluppo di credenze e attitudini relative al tabacco; sperimentazione con finalità di prova; adozione del comportamento a breve termine; uso regolare; disturbi da uso di
tabacco. In questo periodo sono in corso anche momenti di sensibilizzazione collettiva, come quello svoltosi martedì 29 maggio, presso l’Aula Magna dell’Istituto Torriani di Cremona: un incontro informativo sui rischi e sui danni da fumo di tabacco rivolto agli studenti e agli insegnanti. Uno dei contesti privilegiati dove poter sviluppare programmi di prevenzione efficaci è, infatti, quello scolastico. Attraverso interventi partecipativi, realizzati da operatori specializzati con il supporto di testimonial e peer educator, è possibile facilitare lo sviluppo nei giovani di competenze utili ad attivare scelte consapevoli.
ARRIVA L'ESTATE: alcuni dei trattamenti estetici più amati dalle donne a cura della Dottoressa Claudia Telli della farmacia Zamboni Arriva l'estate!! Tolti stivali ed abiti pesanti, le donne sanno cosa vogliono quando entrano in un centro benessere. Il desiderio di vivere bene la propria età, preservando un aspetto piacevole ed armonioso, le spinge ad informarsi sia in campo estetico che cosmetico. Ecco perchè è importante rivolgersi a professioniste competenti e capaci di rispondere adeguatamente ad un mercato attento come quello della bellezza 2.0. Vediamo alcuni dei trattamenti estetici più amati dal pubblico femminile.
MANICURE, PEDICURE, DEPILAZIONE Richiesti tutto l'anno, diventano in questi mesi indispensabili per sfoggiare gambe lisce sotto abiti estivi e unghie alla moda anche in vacanza. Le novità sono molte, soprattutto legate alla qualità degli smalti semipermanenti che non danneggiano più come un tempo il letto ungueale. Laser al diodo per la depilazione permanente rispondono con efficacia a chi desidera liberarsi in modo definitivo dei peli superflui. LA CELLULITE. I trattamenti corpo diventano la proposta MUST di stagione!Per vincere la prova costume, una sinergia di trattamenti che spa-
ziano fra massaggi con olii essenziali, talassoterapia, bendaggi con fucus , caffeina e persino il veleno delle api.La scelta dei cosmetici professionali si rivolge ad aziende ecosostenibili e leader nel settore così come le apparecchiature che mixano elettrolipolisi e radiofrequenza con effetti snellenti e tonificanti. PROTOCOLLO PELLE AL SOLE. Per la pelle del viso: scrub, massaggi idratanti e maschere a base di principi attivi rimineralizzanti sono ideali per prepararla ad affrontare i bagni di sole e di mare dopo un lungo inverno. Concedersi del tempo per prendersi cura di sè, è il vero segreto della bellezza.
LA aperta fino al 3 giugno
CULTURA
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Inaugurazione in musica per la mostra di Achille Meazzi, che propone 43 opere E’ stata inauguata con successo, presso l’Ex Borsino della Camera di Commercio, la mostra dal titolo “Notturni di lune e città di mare, paesaggi antropici e altre amenità” del cremonese Achille Meazzi. Dopo
un preludio musicale, eseguito dallo stesso artista, dal figlio Eduardo Meazzi e da Nicola Mantovani, con brani composti da questa inedita formazione, il critico Simone Fappanni ha presentato i quarantatre
quadri esposti, a cui si aggiunge una coloratissima installazione. La rassegna si può visitare gratuitamente tutti i giorni, tranne lunedì mattina, fino al 3 giugno, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.
m usica
Oggi il festival monteverdi salpa per una nuova crociera musicale Sull’onda del successo delle precedenti edizioni, il Monteverdi Festival salpa per una nuova crociera musicale sul Po (nella foto un’esibizione musicale), consolidando il trait d’union tra le tre città monteverdiane (Cremona, Mantova e Venezia). La novità di quest’anno è che verrà raggiunta Venezia attraverso la Riviera del Brenta, considerata dai veneziani il prolungamento ideale del Canal Grande. Uno sfarzoso percorso caro alla nobiltà veneziana, ma anche a famosi artisti. Un viaggio
scandito dal lento scorrere dell’acqua con concerti in battello, ma anche nelle città in cui si approda, per rivivere il viaggio del divino Claudio e scoprire paesaggi ricchi di cultura, storia, arte alla scoperta anche della meravigliosa Villa Pisani. Il programma Concerto in crociera, oggi alle ore 11 sulla Motonave Stradivari: Corde sull’acqua con musiche di G.F. Händel, G.B. Pergolesi, G.B. Sammartini, A. Vivaldi, con l’Ensemble Cameristico
De La Barocca diretta da Gianfranco Ricci. Concerti a Mantova e Venezia, stasera alle 19a Palazzo Ducale (sala di Manto) a Mantova: Lamento della ninfa, musiche di C. Monteverdi con la Vox musica, diretta da Michael Berman, in collaborazione con Trame sonore. Sabato 2 giugno alle 18.30 nella Chiesa S. Rocco a Venezia: Beatus vir con musiche di C. Monteverdi e S. Rossi, con l’Ensemble Costanzo Porta & Cremona Antiqua e Antonio Greco, maestro concertatore.
Stasera sul palco del Ponchielli inizia la rassegna con due balletti dal titolo “C’è il cielo in una stanza” e “Arts”
Cremona Danza dedicata alla grande Mina di Vanni Raineri
iniziativa
Si parte. “Cremona Danza” inaugura, infatti, il suo fitto calendario di appuntamenti, stasera alle 20 con il Centro Danza Sporting Life di Rossana Bettoli e Monica Salvoldi. Il tema affidato dal Teatro Ponchielli alle scuole di danza quest’anno è “Cremona Danza Mina” e gli allievi di centro Danza Sporting Life propongono “C’è Il cielo in una stanza” e “Arts”, coreografie di Rossana Bettoli, Monica Salvoldi, Stefania Brianzi, Olga Ribera, Davide Manico, Alessandro Cascone, Federica Sangalli, musiche di autori vari, scenografie di Olga Ribera. Interpreti gli allievi del Centro Danza Sporting Life. Partiamo da “C’è il cielo in una stanza”, con musiche di autori vari, regia e coreografia di Davide Manico. L’amore ha il potere di fermare o dilatare la percezione del tempo, permette di attraversare distanze incolmabili, fa sorridere e arrossire al passaggio di un pensiero. Lo spettacolo prende il titolo dalla nota canzone “Il cielo in una stanza” del 1960 di Gino Paoli, brano che è un inno all’amore. Tra la folla di una piazza, una donna cerca gli occhi del suo amore… poi tutto si blocca, uno sguardo le toglierà il respiro e l’immaginazione le farà fare un viaggio attraverso le più belle
il 16 giugno al cisvol corso di doppiaggio aperto a tutti
di
Le allieve Centro Danza Sporting Life di Rossana Bettoli e Monica Salvoldi sul palco bera e coreografie di Roscanzoni d’amore interpresana Bettoli, Monica Saltate da Mina “la Tigre di voldi, Olga Ribera, SteCremona”. La coreofania Brianzi, Alessangrafia fonde il linguagdro Cascone, Federica gio della modern conAnno di uscita Sangalli, l’arte è un lintemporary dance con della canzone guaggio universale che richiami e citazioni dei di Gino Paoli sa suscitare emozioni grandi show del sabato nell’animo di grandi e piccisera degli anni sessanta. Un ni. Questo è il messaggio, che tributo alla più bella voce femmiparte dagli occhi di una bambina, nile italiana. Per quanto riguarda affascinata dai meravigliosi qua“Arts”, per la regia di Rossana dri che il suo sguardo cattura all’ Bettoli, Monica Salvoldi, Olga Ri-
1960
Paolo A. Do ssena
Il dragone e l’elefante della Cindia saranno presto affiancati da due cavalli alati, emblema di una terza potenza in piena ascesa: il Kazakhstan. Il futuro, dal 2050, si giocherà anche in quello che è il nono paese più grande del mondo, teatro del piano “Terra immortale”, una serie di colossali programmi economici e politici kazaki di lungo periodo. Tutto comincia nel 1991, quando le cinque repubbliche sovietiche centro-asiatiche (Kazakhstan, Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan) diventano involontariamente indipendenti. L’Asia centrale esce allora dalle consuete politiche sovietiche di collettivizzazione forzata, persecuzione politico-religiosa ed ingegneria etnico-territoriale. Tra i disastri ecologici provocati dall’Urss c’è il progressivo prosciugamento del lago d’Aral, il più grande specchio d’acqua salata al mondo prima che le politiche sovietiche ne provocassero la desertificazione, con conseguente esodo dei nativi. Inoltre, le etnie invise al potere comunista sono state deportate in massa in Asia centrale, per questo, ci sono oggi in Kazakhstan ben 140 diversi
interno di un museo. Una “gita” si trasforma in un’avventura di colori, fantasia, immaginazione ed emozioni…tutto diventa danza, una “giostra” di creatività da condividere con il pubblico. Per allievi e coreografi è il percorso artistico e professionale di un anno, che ci rispecchia nell’ anima e che esprime la nostra energia e i nostri sorrisi. Insomma, “Arts” è lo spettacolo per chi ama sintonizzarsi con noi, si legge in una nota.
L’associazione teatrale “Il Canovaccio” di Cremona, in collaborazione con la Scuola Doppiaggio Brescia, organizza un laboratorio di doppiaggio aperto a tutti, aspiranti professionisti o semplici appassionati desiderosi di mettersi in gioco. Lo scopo dell’incontro è mostrare come si svolge un turno di doppiaggio professionale, permettendo di cimentarsi in prove pratiche al leggio, riascoltando e analizzando di volta in volta quanto appena eseguito. Il laboratorio sarà tenuto da Luca Gatta, attore e vincitore del premio Rome Web Awards 2018 Eccellence Nominations, come miglior attore professionista, doppiatore e direttore didattico dei corsi della Scuola Doppiaggio Brescia. L’evento si svolgerà sabato 16 giugno dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 presso Cisvol, in via San Bernardo 2 a Cremona (costo 60 euro). Info: 328-3762946.
“Kazakhstan” di Fabio Indeo (edizione Sandro Teti)
gruppi etnici. Insieme ai gruppi etnici deportati, sono arrivate anche le scorie atomiche, depositate nella repubblica kazaka con tragici risultati per i neonati dei nativi. Chi sono i nativi dell’Asia centrale? Originariamente insediata da popolazioni iraniche, la regione fu completamente assorbita, con l’eccezione del Tagikistan, rimasto persiano, da etnie turcofone. Islamizzato a partire dall’XI-XII secolo, questo complesso etnico turco è culturalmente sopravvissuto alla conquista, cominciata nel XVII secolo, all’annessione, nella seconda metà del XIX secolo, e alla dominazione russa. Il periodo più difficile del controllo russo è quello sovietico, quando il Kazakhstan diventa la pattumiera etnica e atomica di Mosca. Il paese, già tappa fondamentale sulla via della seta, emerge dopo l’indipendenza come un vero e proprio gigante economico grazie alle immense ricchezze energetiche, sfruttate anche da Turkemistan e Uzbekistan. Il rapido sviluppo economico kazako è esemplificato in maniera impressionante dalla nuova, straordinaria capitale, Astana, vertice di una complessa trama
diplomatica tra Russia, Cina, Eu e Usa. Astana ha infatti mantenuto ottimi rapporti con la Federazione russa, aderendo alla Csi, che ha sostituito l’Urss, e imponendo a Mosca una vantaggiosa politica di cooperazione economica e strategica. I rapporti con Pechino, l’altra superpotenza confinante, sono buoni sia per la comune adesione all’Organizzazione di Shangai per la cooperazione, sia per la proficua collaborazione energetica e i massicci investimenti cinesi in Kazakhstan. Membro dell’Onu e della Nato, Astana si è altresì avvicinata all’Ue, con la quale intrattiene buoni rapporti politico-commerciali. Per Bruxelles, l’ascesa del paese dei cavalli alati può essere un’opportunità: i programmi kazaki sono colorati di verde, ispirati ad una visione fortemente ecologista, che si spiega con il passato sovietico dell’Asia centrale. Alla puntuale ricostruzione di Fabio Indeo si può aggiungere che l’ecologismo kazako ricorda gli autonomismi baltici del ’91, altrettanto verdi a casa del disastro ecologico in Estonia, Lettonia e Lituania, provocato dal mito sovietico dell’industria pensante.
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Cultura
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Un’applicazione consentirà ai visitatori del Museo Archeologico di visualizzare la ricreazione di alcune stanze
Aggirarsi nella domus del Ninfeo con un’app La domus del Ninfeo di piazza Marconi diventa ancor più protagonista dell’archeologia di Cremona. Un’applicazione tecnologica consentirà, infatti, ai visitatori del Museo Archeologico di visualizzare e vivere, tramite un apposito visore, la ricreazione virtuale di alcune stanze della domus. Lo strumento sarà presentato oggi pomeriggio alle 17.30 al Museo Archeologico: interverranno il sindaco Galimberti, Marina Volontè (coservatrice del Museo Archeologico), l’archeologa Lynn Arslan Pitcher e Filippo Mondini dell’associazione Pro Cremona. L’Oculus sarà poi utilizzato nel week end durante i percorsi guidati nella Cremona romana, a cura di CrArT e
slan Pitcher, Chiara BianPro Cremona, in collaborachi, Elena Mariani e dei zione con il Dipartimento tecnici di Pro Cremona, con di Musicologia dell’Univeril coordinamento della sità degli Studi di Pavia e conservatrice del Museo Confcommercio, sezione Marina Volonté. UtilizzanPanificatori. I percorsi pardo il dispositivo Samsung tiranno dal Museo ArcheoGear denominato Oculus, logico sabato 2 giugno alle sarà dunque possiore 15.30 e domenica bile calarsi intera3 giugno alle ore 10 mente in tre (per info e preambienti partinotazioni 338colarmente in8071208 - inIl giorno di giugno teressanti sia fo@crart.it). in cui sarà dal punto di viL’Oculus sarà a disponibile sta della planidisposizione dei metria, sia della visitatori del museo quantità e qualità degli da martedì 5 giugno. oggetti presenti: il peristiQuesta “visita guidata” lio, la dispensa e la camera immersiva è stata resa da letto denominata, per i possibile dall’impegno del soggetti dipinti sulle pareComune, con il contributo ti, “stanza di Arianna”. La di Regione Lombardia e di UniCredit ed è stata realiznavigazione all’interno dei zata attraverso il lavoro tre ambienti, per favorire delle archeologhe Lynn Arl’accessibilità del disposi-
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tivo, è stata predisposta con il semplice puntamento dello sguardo in una determinata direzione. Per realizzare l’applicazione, sono state dapprima acquisite le immagini e le ricostruzioni grafiche realizzate per la pubblicazione “Amoenissimis aedificiis” . Esse sono state poi revisionate ai fini dell’utilizzo del nuovo strumento e sono stati redatti i testi a corredo. Tutti i particolari rappresentati, come già tutti gli aspetti inerenti la planimetria, la struttura generale e gli apparati decorativi della casa, hanno come modello di riferimento quanto trovato nello scavo di piazza Marconi e le interpretazioni derivate dagli studi più recenti.
Uno screen domus romana
m ostra
musica al museo
“evento tre”, collettiva di pittori della figurazione a “Immagini Spazio Arte” “Evento tre” è il terzo degli appuntamenti collettivi di 30 artisti che, in questi anni di transizione, hanno sperimentato nuove tematiche ideative confrontandosi con il panorama europeo della figurazione. «Stiamo vivendo un periodo di evoluzione, attesa, decollo verso nuovi parametri
artistici che cercano di interpretare i tempi rivoluzionari e in continuo ed improvviso sussulto», ha affermato il prof. Gianluigi Guarneri, che domenica presenterà la mostra allestita a “Immagini Spazio Arte” (in via Beltrami 9 a Cremona). Protagonisti dell’esposizione (aperta fino al 16
giugno) sono: Marie Helene Allemandou, Rosa Pamela Clot, Ornella De Rosa, Daniela Danova, Lorenzo Fiorentini, Ciro Di Fiore, Massimo Nuvoli, Paola Leonardi, Anna Maggio, Georges Maestroni, Massimo Nuvoli, Mara Morolli, Antonietta Nori, Maurizio Orsolini e Maria Gaia Sindoni.
f i no al 10 giugno
LA RESISTENZA IN UNA MOSTRA ICONOGRAFICA A CASALETTO VAPRIO Continua senza sosta l’attività culturale presso la sala Polifunzionale (Ex Chiesa Vecchia) di Casaletto Vaprio. Grazie alla sinergica collaborazione fra il Gruppo Biblioteca e l’amministrazione è, infatti, possibile visitare mostre d’arte e su temi di notevole interesse sociale. «L’esposizione - spiega l’assessore Ilaria Panariello - rientra nell’ampio ventaglio di proposte culturali che si vogliono offrire a chiunque sia interessato. Si tratta non solo di mostre d’arte, ma anche di rassegne come questa e quella allestita a gennaio riguardante la Shoah, che hanno un taglio storico pur essendo di facile accesso a tutti». La presentazione è in programma oggi alle ore 17.30. « La rassegna spiega il curatore Simone Fappanni, che durante il vernissage terrà una conferenza su questo argomento storico - ha scopi
didattici e informativi, si propone di ripercorrere le tappe essenziale della lotta di liberazione partigiana attraverso pannelli esplicativi e si avvale di
fotografie storiche tratte dalle pagine della rivista “Patria Indipendente”, messe generosamente a disposizione dal periodico romano. La mostra prende
MUSICA • la canzone della sett i m a n a di Enrico Galletti
le mosse dalla caduta del Fascismo, a seguito dell’approvazione dell’ordine del giorno redatto dal ministro Dino Grandi con cui viene sfiduciato Mussolini
e dall’armistizio di Cassibile, all’indomani del quale nasce il movimento partigiano e si conclude con i giorni della Liberazione, soffermandosi su di una scelta dei più significativi episodi che hanno segnato questa pagina di storia. Pur non avendo l’ambizione di affrontare per intero un argomento complesso, articolato e tuttora al centro di numerosi dibattiti e confronti qual è la Resistenza italiana, si ha almeno la presunzione di cercare di rendere il giusto merito a quanti, mettendo a repentaglio la propria vita e spesso perdendola, hanno combattuto per la Patria». La mostra itinerante è visitabile gratuitamente, fino al 10 giugno, lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17 alle 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, per gruppi e scolaresche anche in altri orari previo appuntamento.
Un omaggio a Fritz Kreisler Nuovo appuntamento domenica 3 giugno con Les Matinées del Monteverdi, ciclo di incontri musicali ideata dall’Istituto superiore di studi musicali “Claudio Monteverdi” con la collaborazione del Comune di Cremona e del Sistema Museale di Cremona. “Omaggio a Fritz Kreisler, il poeta del violino” è il titolo del concerto che si terrà alle ore 11 nella sala Manfredini del Museo civico “Ala Ponzone”. Protagonisti saranno Maddalena Adamoli, Chankyu Lee, Stefan Stancic, Silvia Vendrame, Giulia Volcan, Ann-Sophie Volz e Sara Zeneli al violino, accompagnati al pianoforte da Yevheniya Lysohor , con la partecipazione straordinaria dei maestri Laura Gorna e Francesco Fiore. In programma musiche di Fritz Kreisler (18751962), Corelli/Kreisler e Pablo de Sarasate (1844-1908). Il concerto si inserisce nella rassegna “Musica al museo” che, sino al 17 giugno prossimo, prevede, per ogni domenica, un concerto in Pinacoteca ad ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti disponibili.
“Pem Pem” di Elettra lamborghini si candida a colonna sonora dell’estate Un singolo a ritmo di reggaeton. Elettra Lamborghini debutta con “Pem Pem”, sfoderando una rappresentanza di quell’ecosistema trash ancora un po’ di nicchia. Classe 1994, Elettra nasce il 17 maggio a Bologna, l’adolescenza che oscilla tra corsi di equitazione e serate in discoteca. Una ragazza qualunque, all’inizio. Poi arriva la popolarità che non cade dal cielo, ma viene da “Riccanza”, il format tv che si propone come un documentario ma è nient’altro che un reality che mostra, giorno dopo giorno, la vita di adolescenti ultramilionari. Lamborghini si svela lì, dove
comincia ad apparire in tv finendo a distanza di qualche mese sugli schermi del Grande Fratello Vip. A quel punto i numeri, su Instagram (dove l’artista ha superato i due milioni di followers), hanno cominciato a farla da padrona. Apprezzata soprattutto dal pubblico giovanile, con i suoi quarantadue piercing, Elettra Lamborghini ha collaborato con Guè Pequeno e Sfera Ebbasta alla realizzazione del remix che porta il suo cognome. Poi la decisione di “mettersi in proprio”, con questo “Pem Pem” interamente in spagnolo, uno dei tanti brani candidati a diventare la co-
lonna sonora di questa calda estate. C’è un messaggio, alla base di un brano che sta registrando milioni di views. Ce lo spiega in un ritornello che fa così: “Io so che è così/ so che lui non mi ama/ mi chiama solo di notte/ mi invita a casa sua/ vuole fumare marijuanavuole portarmi a letto/vuole fare pem pem pem”. Forse non proprio il massimo, in un periodo (a detta di molti) di profonda crisi dei valori. Dopo un successo (in termini di views) forse un po’ immeritato adesso viene ancora da chiedersi: “Ma Elettra Lamborghini, alla fine, chi è?”. Voto: 1.5
lo
Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com
a t le tic a le g g e r a
In undici agli italiani juniores
C’è grande attesa all’Atletica Arvedi per la partecipazione agli Italiani Juniores, in programma nel week end ad Agropoli (Salerno). Sono ben 11 i cremonesi che hanno conseguito il minimo per partecipare a ben 17 gare: Emma De Gennaro (400 piani e 400 ostacoli), Chiara Okereke e Nicolas Brighenti (lancio del martello e getto del peso), Dario Dester (salto con
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l’asta e 400 ostacoli), Luca Masseroni (lancio del disco e getto del peso), Sveva Gerevini (getto del peso e lancio del giavellotto), che però dovrebbe dare forfait per infortunio, Princilla Nyarko (100 ostacoli), Giantommaso Bentivoglio (salto con l’asta), Yassin Tka (lancio del martello), Virginia Fiameni (getto del peso) e Fabio Leggeri (lancio del disco Promesse).
V OLLEY
la prossima stagione la pomi’ avra’ piu’... spirito Dopo settimane di silenzio, sta prendendo forma la squadra che verrà affidata al nuovo tecnico rosa Marco Gaspari. La scorsa settimana abbiamo riferito dell’interessamento alla giovane schiacciatrice canadese Alexa Gray. Ma la prima nuova giocatrice, per la quale la trattativa dovrebbe essersi conclusa, è Ilaria Spirito, libero in arrivo da Busto Arsizio e chiamata al difficile compito di non far rimpian-
gere Imma Sirressi. E’ lei probabilmente la giocatrice di cui la Pomì ha annunciato la presentazione domenica in Baslenga. In regia resta in pole Danica Radenkovic, mentre al centro il nome più gettonato è quello di Valentina Arrighetti. Come opposto si fa largo il nome di Polina Rahimova, fortissima giocatrice azera (ma di origine ucraina) del Fenerbahce Istanbul. V.R.
l’Esperia smentisce voci di acquisto del titolo di B1 L’Abo Offanengo, dopo una stagione esaltante in B1, sta già pianificando il futuro. Nei giorni hanno dato l’addio Valentina Marchesetti, libero classe ’95, Martina Ginelli, laterale classe ’91 e la palleggiatrice Giorgia Angelini del ’99, che hanno disputato le ultime due stagioni in neroverde. Per quanto riguarda la B2, l’Esperia Cremona ha smentito le voci circolate in questi giorni di un possibile in-
teressamento per l’acquisizione di un titolo di B1 per la stagione 2018-19. «Sono notizie assolutamente prive di fondamento e molto indisponenti», ha precisato il direttore generale Silvio Sassano. Intanto, La Ra.Ma. Ostiano è approdata in finale dei playoff (contro la Virtus Biella, domani gara 1 in Piemonte). Dopo il successo casalingo per 3-2, è arrivato il netto e decisivo 3-0 ad Arco.
BASKET SERIE A • La società biancoblu sarebbe sulle tracce della guardia reduce dall’ottima stagione a Legnano
Martini sarà il primo rinforzo della Vanoli? di Fabio Varesi
un’intervista rilasciata a Rai Sport, Fontecchio ha ribadito Spunta il primo nome per la la volontà di giocare con un prossima stagione della Vamaggiore minutaggio, rinoli. Negli ultimi giorni, inspetto a quello concessogli fatti, rumors di mercato da Pianigiani nella prima danno per concreta la trattaparte di stagione, ma sembra tiva con Legnano per l’ingagdavvero difficile che l’Olimgio della guardia Matteo pia lo lasci un’altra stagione Martini, classe ’92, reduce a a Cremona. Voci di mercato un’ottima stagione in darebbero Portannese A2, conclusa però in in partenza, ma Conanticipo a causa di ti ci ha ribadito la un intervento chivolontà di conferrurgico in artromare tutti gli itaL’anno di nascita scopia (perfettaliani (naturalmenmente riuscito) del giocatore seguito te eccetto Fontecalla caviglia destra. chio), ma nulla apdalla Vanoli Con una media di 11.2 pare scontato. Molto punti e 3.2 rimbalzi a dipenderà dal destino di partita, si è messo in mostra Johnson-Odom e Martin, che tanto da attirare le attenzionel corso dell’estate avranno ni di Andrea Conti e dello sicuramente offerte imporstaff tecnico della Vanoli. La tanti e che difficilmente retrattativa sarebbe ben avviasteranno a Cremona. Ma la ta e Martini potrebbe essere scelta degli americani, come il primo rinforzo per coach insegna il mercato, deve esSacchetti, che dovrà rinunsere fatta con attenzione e ciare a Simone Fontecchio, soprattutto senza fretta. Di pronto a tornare all’Olimpia sicuro la Vanoli dovrà rinforMilano. A dire il vero, in zarsi sotto le plance, dove
quest’anno ha avuto qualche problema, al quale ha sopperito con un’ottima percentuale nel tiro dalla distanza. Il desiderio sarebbe quello di ingaggiare un lungo italiano (è spuntato il nome di Fran-
a 2 fe mmi ni le
p la y off C GOLD
Spareggio per l’A1: beffata Faenza
La juvi in finale trova iseo e non piadena
Alla fine di un playoff lungo e massacrante, a gioire è stata una squadra di A1, la Vigarano Mainarda che dopo aver perso i playout della massima serie, si è aggiudicata lo spareggio contro la InfinityBio Faenza, beffata 85-82. Le faentine erano arrivate all’atto conclusivo dei playoff, dopo aver battuto l’Alpo Bk Villafranca (61-57), che a sua volta aveva estromesso Costa Masnaga, giustiziere della Tec-Mar Crema. Le azzurre, comunque, sono state protagoniste di una buona stagione e la dirigenza è già al lavoro per pianificare il prossimo campionato, con l’intento di vedere la squadra ancora una volta ai vertici.
E’ sfumato il derby. Nalla serie che mette in palio un posto nello spareggio per la serie B, non ci sarà il Corona Platina a sfidare la JuVi. In gara 3 contro Iseo, infatti, Piadena non è riscita a sfruttare il fattore campo e si è fatta piegare dal Basket Iseo con il punteggio di 90-68. Dopo aver condotto per lunghi tratti il match, i piadenesi sono letteralmente crollati
s e mifin a l i p la y o ff
Brescia osannata dai tifosi malgrado il ko con Milano
1992
Matteo Martini a canestro con la maglia di Legnano cesco Candussi, reduce dalla stagione a Mantova), ma non sarà facile trovare la soluzione adatta ai biancoblu. Comunque c’è tempo per fare le giuste valutazioni, come più volte è stato ribadito.
Alla fine ha vinto il più forte, ma l’entusiasmo dei tifosi di Brescia ha certificato l’ottima stagione della Germani. La stessa cosa accaduta alla Vanoli, malgrado la sconfitta contro Venezia. Ma la squadra di Diana ha però messo paura a Milano, vincendo gara 1 in trasferta e giocando punto a punto i due match di Montichiari. Alla fine è mancata un po’ di lucidità, ma è normale quando si possono disporre di poche rotazioni. Brescia è comunque una realtà della nostra pallacanestro e con il nuovo palazzotto, pronto per la prossima stagione, promette di restare la vertice, dopo aver raggiunto la finale in Coppa Italia e la semifinale nei playoff. Complimenti ai fratelli Vitali, che in terra bresciana si sono rilanciati alla grande e soprattutto Michele diventerà un uomo mercato, sicuramente corteggiato dalla grandi. E Milano? Raggiungendo la finale ha fatto solo il suo dovere, ma appare troppo legata alle giocate individuali, per poter crescere sul palcoscenico europeo, che resta un tabù per la gloriosa Olimpia. Ieri sera, mentre il Piccolo era già in rotativa, si è giocata gara 4 tra Trento e Venezia, con i trentini in vantaggio 2-1.
negli ultimi 10 monuti, incassando un parziale di 32-11, che non ammette repliche. Peccato, perché il traguardo era alla portata del Corona Platina. La finale scatta domani (ore 21) alla Spettacolo, dove è in programma gara 1, mentre le due squadre si sfideranno ad Iseo mercoledì 6 giugno. L’eventuale “bella” è fissata per sabato 9 giugno alla Spettacolo.
Bozzetti (JuVi) in azione
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Venerdì 1 Giugno 2018
NUOTO • La squadra di casa si è ben comportata classificandosi seconda alle spalle della Leosport
Spettacolo nel 7º Trofeo Bissolati Edizione straordinaria (la 7ª) del Trofeo Bissolati. A parte i numeri da record (3150 atleti gara, rappresentanti di più di 40 squadre), da evidenziare è stato l’elevato livello tecnico in vasca: una ventina di atleti campioni italiani e medagliati nazionali, accompagnati dal duo della Leosport Giorgia BiondaniThomas Ceccon, nuotatori di livello Internazionale (peccato per le defezioni di Vergani e Martinenghi, che per motivi personali e di infortuni non hanno potuto partecipare). «Tanti atleti della Bissolati ha affermato il tecnico Massimiliano Regonelli - che hanno contribuito all’ottimo piazzamento della squadra, seconda dietro all’imbattibile Leosport, compagine vicentina di grande spessore). In evidenza Nicolò Fedeli (5 ori), Pietro Fanfoni (4), Andrea Pollenghi (3), Emma Fanfoni (3), Riccardo Pennini, Ni-
Foto di gruppo per gli atlelti della Bissolati cola Riboldi, Pietro Lazzari, Gianmarco Villa, Giacomo Riboldi, Loredana Radu, Giulia Fiorani, Leo-
nardo Bottaioli, Thomas Lampugnani (1) e poi sul podio sono sono saliti Pietro Bianca Regonelli, Coc-
chetti Vigoni, Martina Pinardi, Emma Masseroli, Cesare Piermaria Luca e Federico Rivioli. Terza la staffetta mista mix Fedeli-Fanfoni-Fiorani-Pennini. Spettacolare come sempre ed elemento caratterizzante del trofeo, l’Australiana mista, gara ad eliminazione sui 50 per ogni stile ad estrazione, alla quale hanno partecipato i migliori 2 cinquantisti assoluti di ogni specialità. Molto bene il solito Fedeli, sempre protagonista in questa gara e la baldesina Alice Marini, interpreti di un’avvincente performance, ma che ovviamente hanno dovuto lasciare il passo proprio all’ultimo 50 ai big Ceccon e Biondani che si sono aggiudicati la gara. Lo staff Bissolati si ritiene più che soddisfatto dell’organizzazione che mette al centro dell’evento le squadre e i loro atleti considerati veri e propri ospiti».
c a nottaggio: giovani della bis s o la t i o k a P e s c a t e
Cattaneo, Gentili e Rodini in azzurro per preparare Linz Continua il programma di avvicinamento al Campionato del mondo Assoluto di Plovdiv (Bulgaria). Terminato l’ultimo collegiale di Piediluco, ora il gruppo olimpico si sposterà a Varese dove, dal 4 al 15 giugno completerà la preparazione in vista della partecipazione alla 2ª prova di Coppa del mondo programmata a Linz (Austria) dal 22 al 24 giugno. Gli atleti e le atlete (tra i quali Andrea Cattaneo, Giacomo Gentili e Valentina Rodini), al termine del raduno si fermeranno a Varese per partecipare, con i colori sociali, ai Campionati italiani Senior, Junior, Pesi Leggeri e Pararowing. Per quanto riguarda i giovani, sul Lago di Pescate, alle porte di Lecco, si è svolto il trofeo Città di Pescate, con regate sprint sulla distanza di 500 metri. Presente la Bissolati che, come affrerma il tecnico Gigi Arrgoni «nel percorsi di crescita e socializzazione del gruppo dei
e l’impatto è stato molto positivo. Quasi tutti sono andati in medaglia, ma la maggior vittoria è stata vedere un gruppo che giorno dopo giorno o gara dopo gara sta crescendo grazie al lavoro dei tecnici del settore giovanile Francesca Fava, Mauro Cavallieri e Pietronicola Bonetta, coordinati da Giorgio Rigoni». Tra i vari podi, vi è stato anche il successo di Edoardo Nasi nel singolo 7,20 Allievi B2.
I giovani della Bissolati in gara a Pescate giovanissimi. abbiamo partecipato alla manifestazione anche perché l è inserita in un circuito di 4 gare sprint organizzate dal Comitato Lombardo. Alcuni giovani erano alla loro prima gara
CANOA • COPPA DEL MONDO L’Italia della canoa velocità è tornata sul podio in Coppa del mondo, grazie all’argento conquistato nel K1 200 (disciplina olimpica) da Andrea Domenico Di Liberto sulle acque tedesche di Duisburg. Piazzamenti per Matteo Miglioli (Bissolati) nel K1 200 e per Riccardo Spotti (Baldesio) nel K4 500, quarti in finale B (13º posto totale).
pallanuoto
la bissolati ora pensa ai playoff La Bissolati ha chiuso in bellezza. Nel campionato di Promozione, i biancazzurri hanno vinto anche il derby a Crema per 7-4, mantennendo così il primo posto da imbattuti per tutto il corso del campionato. Ora il pensiero va ai playoff che si disputeranno sabato 9 giugno (gara 1 nella piscina sociale), mentre a Vimercate il 16 giugno si giocherà il ritorno, con eventuale “bella” il 23 giugno ancora in casa.
tennis
Giovani atleti in evidenza nel week end
Buoni risultati per i giovani della Bissolati. Sara Brunelli ha trionfato a Casalmaggiore al Rodeo Under 12, Filippo Rossetti e Federica Santaniello si sono imposti nel Trofeo Kinder Under 12 a Palazzolo, mentre nel Campionato Under 10 misto Jacopo Nerotti e Giulia Aresi hanno battuto 2-1 il Tc Goito.
Sport
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calcio serie B • Dopo l’addio di Giammarioli, si attende la nomina del suo sostituto, che dovrebbe essere Rinaudo
Cremo, torna d’attualità il portiere Audero di Matteo Volpi Taccuini pieni, idee chiare e la giusta fretta. Ecco cosa dovrà avere il nuovo direttore sportivo della Cremonese, visto che, sebbene ci siano gli spareggi ancora da giocare per sancire i verdetti definitivi, il tempo inizia ad essere tiranno per chi deve fare mercato in serie B. Archiviata la gestione di Giammarioli (a pagina 11 la sua lettera di commiato), ormai separato in casa da mesi e ufficialmente libero da ieri, nelle ultime ore si attende l’annuncio del suo sostituto . Potrebbe essere Leandro Rinaudo, in uscita da un Venezia che si appresta a disputare i playoff di serie B con l’allenatore (Pippo Inzaghi) già promesso al Bologna dove sostituirà Donadoni, il direttore spor-
tivo in scadenza di contratto e qualche giocatore già certo di non rimanere in laguna. Tra questi dovrebbe esserci anche il portiere Emilio Audero, che alla Cremonese piace già dalla passata stagione e che potrebbe prendere il posto di Ujkani, tra i probabili partenti. Audero, classe 1997, quest’anno è stato protagonista di una grande stagione a Venezia, ma il suo eventuale prestito andrà discusso con la Juventus, che ha messo sotto contratto il giocatore sino al 2021. L’altro nome rimane quello di Andrea Caracciolo, per il quale tuttavia la priorità rimarrebbe rinnovare il contratto a Brescia con la cui maglia l’Airone vorrebbe finire la carriera. E considerata l’età anagrafica si valuterà se davvero investire su un giocatore, senza dubbio in
Il portiere Emilio Audero, attualmente al Venezia grado di garantire un adeguato numero di reti, ma senza dubbio non esageratamente di prospettiva. L’altro nome nuovo, tor-
nando alla dirigenza, dovrebbe essere quello di Paolo Armenia nelle vesti di direttore generale. I suoi trascorsi e le sue origini pia-
p rima vera
Cresce l’attesa per la 42ª edizione del “Dossena” Cresce l’attesa per il 42º Trofeo Dossena. Le otto squadre partecipanti sono state, come sempre, divise in due gironi: Cremonese (nella foto), Framengo, Rappresentativa Cremasca, Genoa (girone A), Atalanta. Chievo, Maribor, Rappresentativa Lnd Under 18. IL PROGRAMMA Lunedì 11 giugno: Rappresentativa Cremasca-Flamengo (Crema h 21), Cremonese-Genoa (Sergnano h 21), Rappresentativa Lnd Under 18-Maribor (Dello h 21), Atalanta-Chievo (Asola h 21). Martedì 12 giugno: Rappresenta-
tiva Cremasca-Cremonese (Casale Cremasco h 21), Flamengo-Genoa (Orzinuovi h 21), Rappresentativa Lnd Under 18-Atalanta (Fiorenzuola h 21), MariborChievo (h 21). Mercoledì 13 giugno: Rappresentativa Cremasca-Genoa (Capergnanica h 21), Flamengo-Cremonese (Cremona h 21), Rappresentativa Lnd Under 18-Chievo (Orzinuovi h 21), MariborAtalanta (Caravaggio h 21). Semifinali: venerdì 15 giugno Stadio Voltini, h 20 e 22. Finalissima: sabato 16 giugno h 21 Stadio Voltini.
s e rie D
un premio speciale per il Crema
E’ stata una stagione vissuta tra alti e bassi, ma alla fine il Crema ha centrato l’obiettivo: la permanenza in serie D. Nell’attesa di pianificare la nuova stagione (che ripartirà con il tecnico Bressan), la gloriosa società nerobianca si è tolta la soddisfazione di ricevere un premio speciale per i 110
anni di storia, durante il Galà di presentazione del 42º Trofeo Dossena. «Una passato denso, ricco di vittorie e di sconfitte, di momenti difficili e di immense gioie. Ricordi indelebili dal 1908 ad oggi, emozioni che rafforzano la società ogni giorno di più!», si legger sul sito ufficiale della società.
Durante la serata è stato proiettato un video-resoconto del presidente Enrico Zucchi, che non ha potuto presenziare alla serata, in cui ha ripercorso le recenti vittorie e soddisfazioni della squadra. Hanno ritirato il premio il direttore sportivo Giulio Rossi e il past president Walter Fornaroli.
centine non saranno un meraviglioso biglietto da visita, ma a livello amministrativo la sua figura potrebbe avere un’importanza cruciale per chiarire certe gerarchie all’interno della società di via Persico. Saranno ore frenetiche, vedi cambiamenti dunque. La nuova Cremonese sta per essere svelata nelle sue fondamenta, poi si avvieranno i colloqui con i giocatori ed i loro agenti. Tra questi Piccolo, al quale le offerte non mancano, mentre Paulinho, ora in viaggio di nozze, dovrebbe accasarsi al Livorno e Castrovilli farà ritorno alla Fiorentina. Insomma, un’altra rivoluzione prenderà corpo. Playoff Domenica finalmente si giocano i turni preliminari (gara secca): Cittadella-Bari (h 18.30), Venezia-Perugia (h 21).
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Pergo, difficile il ripescaggio La soddisfazione per la vittoria dei playoff è mitigata dall’ufficializzazione delle graduatorie di ripescaggio, che vede la Pergolettese al settimo posto. Ciò significa che sarà molto dura riuscire ad ottenere il salto di categoria per i gialloblu, protagonisti comunque di un’ottima stagione. In attesa di sviluppi, la dirigenza sta lavorando per la conferma del tecnico Luciano De Paola, che alla luce del buon lavoro svolto a Crema, ha molti estimatori anche in categorie superiori.
BOCCE • Domani quadrangolare giovanile a Castelvetro Piacentino. Domenica la gara festiva alle Querce
“Stradivari” a un Mattia Visconti senza limiti di Massimo Malfatto Una serata (finalmente) estiva, buon livello di gioco, bella l'atmosfera e ampiamente ripagati gli sforzi degli organizzatori della bocciofila Stradivari. Ha riscosso successo la Regionale giunta alla 23esima edizione dove c'è stato spazio per il ventiduesimo successo stagionale di Mattia Visconti. Il portacolori della Achille Grandi eliminava nel recupero Giuseppe Domaneschi (12-5), a seguire Pierantonio Comizzoli (12-6), Odoardo Ghisleri (12-1) mentre in semifinale s'imponeva su un ritrovato Maurizio Ama-
rossi per 12-8. Dall'altra parte del tabellone applausi per Francesco Manfredi. Il beniamino di casa esordiva superando Franco Cesena, successivamente estrometteva Bruno Milanesi (12-4), Guido Biolchi (12-6) ed in semifinale aveva la meglio sul sorprendente Angelo Lussignoli per 12-3. Finale rapida e senza storia (complimenti alla Federazione per questa formula!) che si è dipanata per sole sei tornate: vittoria di Visconti su Manfredi 12-1. Ha diretto la gara Gabriele Ceriati arbitri di finale Giancarlo Bongiorni e Giancarlo Tosi, gli onori di casa sono stati fatti da Maddalena Azzini,
presidente settore bocce Stradivari e Luigi Spelta consigliere della società. Memorial Giulio Arcari Domani è in programma il quadrangolare giovanile organizzato dalla Coop Castelvetro che vedrà la partecipazione dei comitati di Bergamo, Cremona, Milano e Pavia. La formazione grigiorossa, guidata da Massimo Testa, sarà formata da N.Testa, Stoian, Domaneschi, Massarini e Minoia. Primi incontri alle ore 9, finali nel pomeriggio. Trofeo Paolo Grassi Domenica in calendario l'individuale regionale festiva giunta alla terza edizione. Le batterie (inizio ore 9)
Mattia Visconti premiato da Maddalena Azzini si svolgeranno sulle corsie della Baldesio Bissolati, Flora, Coop Castelvetro, Astra, Cral, Amica, S.Zeno, Signorini, Azzurra, Fadigati, comunale di Cremona, Soresina e Le Querce dove si concluderà la gara in memoria dell'amico Paolo.
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Sport
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Nel trofeo Comune di Pianengo fa festa il team Serio, profeta in patria Tanti applausi ai giovani corridori impegnati nel Trofeo Comune di Pianengo, valido anche come Memorial Oreste Denti, che ha visto prevalere il Team Serio Pianengo in entrambe le classifiche. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Bruno Braghini (Ronco Mauigi Delio Gallina), 2) Marcello Barbaglio (Team Serio Pianengo), Paolo Grimaldelli (Team Serio). G2: 1) Federico Bruzzisi (Imbalplast
Soncino), 2) Elia Noto (Imbalplast), 3) Riccardo Longo (Team Serio). G3: 1) Alexandr Cortez Zambrano, 2) Umberto Vaselli (CC Cremonese-Gruppo Arvedi), 3) Martina De Vecchi (Caravaggio). G4: 1) Simone Invernizzi (Team Serio), 2) Jacopo Merli (Madignanese), 3) Paolo Ferraina (CC Cremonese-Gruppo Arvedi). G5: 1) Stefano Ganini (Madignanese), 2) Federico Saccani (Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore),
3) Simone Fusar Bassini (Corbellini Ortofrutta). G6: 1) Luca Braghini (Ronco Maurigi Delio Gallina), 2) Giuseppe Smecca (Imbalplast), 3) Camilla Tenza (Gioca in Bici Oglio Po). Trofeo Avis Aido-2º Memorial Giacomo Grimaldelli Appuntamento domenica a Romanengo, nella prova riservata ai Giovanissimi e organizzata dall’Imbalplast di Soncino. Partenza alle 14.30.
CICLISMO • Ottimo piazzamento nella cronometro a Romanengo, d’un soffio alle spalle della Valsecchi
Marta Cavalli sempre tra le migliori elite e under 23
Amici secondo nel “matteotti” I colori bresciano della Biesse Carrera Gavardo hanno fatto doppietta nel 65º Trofeo Matteotti, per Elite e Under 23. A Marciallo (Fi), ha vinto l’orobico Simone Ravanelli, al suo primo successo, davanti al compagno cremonese Alberto Amici. Giro d’Italia Tra le buche di Roma (non una bella figura in Eurovisione), è stata celebrato il trionfo di Chris Froome, che ha completato in dominio britannico. Per giorni sulle spalle di Simon Yates, la maglia rosa è poi stata indossata definitivamente da Froome, che ha resistito all’assalto di Domoulin (2º a 46”). Male l’attesissimo Aru, mai in gara e poi ritiratosi, mentre ha brillato Viviani negli sprint. Buono il 5º posto di Pozzovivo.
di Fortunato Chiodo Spettacolo ed emozioi ai Regionali Lombardi Crono 2018 a Romanengo. Tra le Elite, la lecchese Silvia Valsecchi ha superato la nostra Marta Cavalli di una manciata di secondi, malgrado il caldo tropicale e il vento contrario alla marcia. «Ce l’ho messa tutta per ottenere un ottimo risultato», ha detto la Cavalli, due prove due podi per lei, a conferma delle sue qualità. Tra le Junior, Federica Damiana Piergiovanni è giunta quarta e tra le Allieve, Cristina Tonetti (Bike Cadorago), è stata quinta. Più veloce del “freccia rossa” Andrea Piccolo, Junior 17enne di Magenta, che ha fatto registrare il miglior tempo (23’ 51”) a oltre 47 chilometri orari. Un atleta completo, a quota sei vittorie stagionali (5 su strada e una a cronometro). Diego Bosini, cremonese che gareggia con il Team Gavardo, ha colto un buon sesto posto. Tra gli allievi la palma è andata ad Andrea Piras, della Sco Cavenago, che ha fermato le lancette con il tempo a 17’48”. Primo dei corridori cremonesi Gabriele Coloberti di Romanengo, portacolori della Aspiratori Otelli. Un manifestazione con ben 176 parteci-
Il podio con Marta Cavalli (a destra vicino a Claudia Cretti) panti, organizzata dal Pedale Romanenghese, presieduto da Gianluigi Ferrari, dal sindaco di Romanengo Attilio Polla, vice della società, che tra una gara e l’altra
hanno affiancato il presidente della Fci Antonio Pegoiani, i delegati del Comitato Regionale Lombardo Stefano Pedrinazzi e Alfredo Zini alle premiazioni.
ORDINI D’ARRIVO Donne Elite: 1) Silvia Valsecchi (Bepink) km 19 in 25’47, media/h 44,20, 2) Marta Cavalli (Valcar Pbm) 25’54”, 3) Debora Silvestri (Eurotarget Bianchi-Vitasana) 26’21”, 4) Alice Gasparini (EuroTarget Bianchi Vitasana) 26’35”, 5) Lisa Morzenti (Bepink ) 26’36”. Donne Junior: 1) Bariani Giorgia (Team Wilier Breganze) km 12,6 in 18’ 09”, media/h 41,64, 2) Matilde Vitillo (Racconigi) in 18’15”, 3) Sofia Collinelli (Vo2 Team Pink) 18’29, 4) Federica Damiana Piergiovanni (Valcar Pbm), campionessa lombarda. Donne Allieve: 1) Giulia Affaticati (Vo2 Team Pink) km 12,6 in 18’42”, media/h 40,41, 2) Francesca Barale (Ossolano) 18’55”, 3) Camilla Gasparrini Eleonora (Rodman) 18’58”, 4) Elisa Tonelli (Trentino) 19’12”, 5) Cristina Tonetti (Bike Cadorago) in 19’28”, campionessa lombarda. Juniores: 1) Andrea Piccolo (Team Lvf) km 19 in 23’51” media/h 47,78, 2) Pasquale Lamanna (Feralpi Monteclarense) 24’34”, 3) Lorenzo Zega (Team Unicash) 24’41”, 4) Christian Proserpio (Energy Team)24’49”, 5) Tomas Trainini (Team Lvf) 25’03”), 6) Diego Bosini (Team Gavardo) 25’ 08”.
Rugby • Il doppio successo contro i Mastini di Opera ha suggellato una stagione praticamente perfetta
Neroverdi promossi in serie C1 con merito
L’esultanza dei neroverdi per la promozione
Il Crema Rugby ha conquistato meritatamente la promozione in serie C1 nazionale. La larga vittoria ottenuta ai danni di un pur ottimo Opera col punteggio di 48-25, ha ribadito la superiorità cremasca in questo turno di playoff, che non lascia nessun dubbio su chi abbia meritato di passare. La stagione neroverde ha rasentato la perfezione, con con 21 vittorie su 22 incontri ed un solo pareggio, quello ottenuto contro la seconde squadra del Calvisano(finalista nel massimo campionato) e con ben
20 ottenute con bonus, ovvero segnando almeno 4 mete. Una stagione ed una cavalcata straordinaria che ha visto la squadra di Ravazzolo dominare le gare dal primo all’ultimo minuto, come la finale coi Mastini, nella quale la superiorità è stata netta in ogni fase di gioco. Insomma, la promozione ottenuta davanti al tantissimo pubblico accorso all’impianto di Via Toffetti e che i ragazzi hanno stra meritato per quanto fatto vedere in campo, è anche il frutto del tanto lavoro che la
società capitanata da Siniscalchi sta facendo ed ha fatto nel corso degli anni. I giocatori, infatti, provengono tutti o quasi dal settore giovanile neroverde, cresciuti anno dopo anno nelle varie Under per poi approdare in prima squadra. A questo gruppo talentuoso, poi il tecnico Ravazzolo ha saputo dare una mentalità, facendolo crescere ulteriormente, portandolo al livello di oggi che non è un punto di arrivo, ma un ulteriore punto di partenza per il Crema che verrà.
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