ECONOMIA
TURISMO
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È IL CENTRO-NORD L’AREA PIÙ COLPITA DALLA CRISI COVID
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VACANZE PIÙ BREVI 15 MLN DI ITALIANI PRONTI A PARTIRE
Anno V • n° 26 • SABATO 3 LUGLIO 2021
Periodico • € 0,02 copia omaggio
ISSN 2724-4385
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it
LAVORO • La morte di Camara riaccende i riflettori su un problema che non si vuole risolvere
Raineri a pagina 4
BRACCIANTI: NON CHIAMATELI INVISIBILI SCUOLA
IL PROVVEDITORE È GALLO L’AMAREZZA DI MOLINARI Articolo a pagina 3
LA PROPOSTA
PO, UN MERCATO TRA LE SPONDE Panni a pagina 8 IL PROGETTO
A 100 ANNI DALLA NASCITA
IL MUSICISTA E LO PSICOLOGO PER CRESCERE I CAMPIONI
IL MONDO ANTICO DI ETTORE GUATELLI FU LUI A PRESENTARCI IL SUO MUSEO
Raineri a pagina 5
SPORT
CULTURA
LA NOTTE DEI MUSEI ACCENDE IL SABATO DELLA CITTÀ
Articolo a pagina 19
FATEMI CAPIRE...
VBC, CONTINUA L’AVVENTURA IN SERIE A1: TUTTE LE NOVITÀ Varesi a pagina 20
di Vanni Raineri
Il Conte Tacchia e il Marchese del Grillo sono due personaggi resi celebri da film interpretati negli anni ’80 da Montesano e Sordi. Il Conte Tacchia (1982) era figlio del popolo, che sognava da sempre di far parte dell’aristocrazia. Un giorno il Sovrano lo incarica di difendere i colori italiani in una disfida, e alla sua morte gli lascia l’eredità, debiti compresi. Ma la nobiltà romana, ormai decadente, non accetta il parvenu. Il Marchese del Grillo (1981) era dotato di grande umorismo, amava fare scherzi e beffarsi degli altri. Celebre la sua battuta “Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un c…o”. Il Conte Tacchia e il Marchese del Grillo… il Conte e il Grillo, mi ricorda qualcosa, a voi no?
Raineri a pagina 7
ALLA CREMONESE È INIZIATA L’ERA DEL DS GIACCHETTA Volpi a pagina 21
ANCHE NELLE CRONOMETRO LA VENTURELLI È IMBATTIBILE Chiodo a pagina 22
MILANO
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CRONACa Passaggio di consegne al Rotary Club Cremona Monteverdi. A Maria Cristina Coppola succede Luciano Pozzi, che guiderà il club nel 2021-22. La cerimonia del cambio di testimone si è tenuta a cascina Lago Scuro alla presenza del Governatore del Distretto 2050, Ugo Nichetti, che ha espresso parole di stima
CREMONA
ROTARY CLUB MONTEVERDI, PASSAGGIO DI TESTIMONE POZZI NUOVO PRESIDENTE
Sabato 3 Luglio 2021
nei confronti del Club, ultimo nato tra i cremonesi, per l’attività svolta e i service realizzati legati in particolare al momento pandemico. Luciano Pozzi ha presentato la squadra che lo affiancherà e dato appuntamento alla prima conviviale dell’anno nel mese di luglio per presentare il suo programma.
UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE • Il cambio al vertice dopo due anni: «Nonostante tutto, viva la scuola»
Gallo nuovo provveditore, Molinari saluta «con amarezza» Fabio Molinari non è più il direttore dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona. Ad assumere questo incarico è Franco Gallo. E proprio ieri, Molinari ha diffuso una lettera nella quale non nasconde la sua amarezza per la scelta, dopo che lui stesso si era candidato apertamente a ricoprire il doppio incarico, a Sondrio e Cremona. «Si chiude una fase della mia vita umana e professionale che ho vissuto con grande gioia e che termino con non
poca amarezza - scrive Molinari -. Non è mia abitudine discutere le scelte dei miei superiori per cui non inizierò certo oggi (...). Ringrazio di vero cuore il personale
dell’Ufficio Scolastico (...), le Istituzioni per la vicinanza e la grande sensibilità manifestata in ogni occasione, le Associazioni, il mondo del Volontariato, le Organizzazioni Sindacali e, in modo particolare, i Dirigenti Scolastici a cui sono debitore per il grande atto di fiducia che hanno compiuto accogliendomi senza conoscermi. Grazie alla Comunità del Seminario che mi ha accolto come una famiglia ed a tutti quanti mi hanno donato parte del lo-
ro tempo. (...) Continuerò a ricordare i ragazzi ed i docenti che il Signore ha chiamato a sé in momenti improvvisi della loro vita ed i loro famigliari che ho avuto la gioia di incontrare (...) Vi prego di ricordarvi ogni tanto anche di me e di farvi sentire anche solo per un saluto. Ne sarò sempre felice. Buon lavoro al collega ed amico Franco Gallo e, nonostante tutto, viva la scuola! E viva la scuola della Provincia di Cremona».
COVID • Il report sulla diffusione delle varianti in Italia: la Delta al 22,7%, riscontrata in 16 regioni
Lombardia: zero morti, non accadeva da ottobre Per la prima volta dal 6 ottobre, in Lombardia, non si registrano morti per Covid (in Italia 28). Ad annunciarlo con un post su Twitter è stata la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione, Letizia Moratti. Guardando a ottobre scorso, lo scenario è cambiato. «Allora l’autunno e le varianti ci fecero ripiombare nell’incubo. Adesso possiamo guardare al futuro con speranza, ma resta l’importanza di conservare comportamenti prudenti e aderire alla campagna vaccinale», spiega Moratti. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, parla di «un’altra ottima notizia: la più bella» e aggiunge che «a diminuire continuamente è anche il numero dei ricoveri in ospedale». Poi il governatore
invita «chi ancora non l’avesse fatto a vaccinarsi e a mantenere i comportamenti virtuosi che conosciamo». LA VARIANTE DELTA In Italia al 22 giugno la variante Delta del virus aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 Regioni/Province autonome, con un range tra lo 0 e il 70,6%. La stima arriva dalla nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. «È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che, come
confermato anche ieri dall’Ema, questo garantisce la migliore protezione», spiega il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro. LA CAMPAGNA VACCINALE «Le dosi sono assolutamente sufficienti per mantenere il ritmo di 500mila dosi al giorno, medie che ci porteranno a fine settem-
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bre a raggiungere il traguardo dell'80% degli italiani, vaccinabili, vaccinati. Voglio rassicurare, le dosi ci sono e con queste saremo in grado di assicurare il raggiungimento degli obiettivi». Rassicurazioni che arrivano dal commissario per la campagna vaccinale anti-Covid, Francesco Paolo Figliuolo.
SONCINO
VIOLENZA E MINACCE, DUE GIOVANI NEI GUAI
Al termine di un’attività di indagine, i carabinieri della Stazione di Soncino hanno deferito in stato di libertà un cittadino kosovaro classe 1992, ed un cittadino albanese, classe 1997, per lesioni personali aggravate, danneggiamento e minaccia. I due giovani, operai edili e residenti nella provincia di Brescia, lo scorso 25 giugno avevano fermato l’auto a bordo della quale viaggiava un cittadino albanese classe 1988, operaio edile anch’esso e, dopo aver danneggiato il mezzo sul quale viaggiava, avevano aggredito l’uomo colpendolo ripetutamente con calci, pugni e bastoni fino a procurargli la rottura di tibia, perone e di due costole. La “spedizione punitiva” messa in atto dai due aggressori, uno dei quali ex datore di lavoro della vittima, aveva lo scopo di intimare all’uomo di non esigere ancora il pagamento di un credito di lavoro maturato da quest’ultimo. I carabinieri, dopo aver soccorso il 33enne, che ha riportato una prognosi di 35 giorni, hanno avviato un’attività di indagine che li ha portati ad identificare e deferire alla Procura della Repubblica di Cremona i due aggressori.
LA PROTESTA • Giovedì prossimo la manifestazione a Montecitorio e in contemporanea nelle città italiane
Cinghiali e rischi per la sicurezza: Coldiretti scende in piazza Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali in Italia che con l’emergenza Covid hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini. «Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove
razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone», spiega Coldiretti. E infatti gli agricoltori giovedì 8 luglio dalle 9.00 a Roma in piazza Montecitorio si ritroveranno nella più grande protesta mai realizzata nella Capitale e con le mobilitazioni in tutte le Regioni: in Lombardia l’appuntamento è a Milano in piazza Città di Lombardia, con il coinvolgimento di agricoltori, allevatori e cittadini e le dolorose testi-
monianze di chi è stato personalmente colpito. Appuntamenti anche da Torino a Bologna, da Palermo a Cagliari, fino a Napoli. In piazza Montecitorio a Roma saranno presenti insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini i rappresentanti delle istituzioni e della politica a livello nazionale. Per l’occasione sarà diffuso l’esclusivo Dossier Coldiretti su “Covid e l’assedio dei cinghiali in Italia”.
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Cronaca
Sabato 3 Luglio 2021
LA L ET TER A Egregio direttore, l'ennesimo schiavo di colore è morto, di sfruttamento. Si chiamava Camara e aveva 27 anni, originario del Mali. È morto lavorando sotto il sole (la temperatura era arrivata a 40 gradi) in quel di Puglia per 6 euro l'ora. Camara stava tornando a casa in bicicletta da suo fratello che lo ospitava dopo aver interrotto il lavoro per un forte mal di testa. Ma durante il tragitto (doveva percorrere 10 Km in bicicletta) è stato colto da un malore ed è morto. Questa purtroppo non è la prima
VANNI RAINERI
Solo una settimana fa ci siamo occupati dei lavoratori, spesso stranieri, intrappolati in una rete di cooperative che si succedono, e spesso che subappaltano ad altre cooperative, lasciando lavoratori già di per sé poco tutelati con stipendi arretrati non riscossi. Una situazione che di tanto in tanto viene a galla ogni qualvolta si registra il fatto di cronaca, come nel caso del sindacalista dei Cobas travolto e ucciso da un mezzo pesante nel corso di un picchetto di protesta. Una situazione che si verifica anche nei servizi pubblici, come il caso di cui ci occupammo dei lavoratori impegnati nella raccolta rifiuti per il Comune di Cremona. Lo sfruttamento dei più deboli per emergere ha bisogno ogni tanto di una tragedia, che provoca indignazione che però poi si spegne con la stessa rapidità con cui si era prodotta. Fino alla tragedia successiva. È questo anche il succo di una lettera che abbiamo ricevuto da Gabriele Cervi da Castelverde, ex rappresentante regionale CislCgil scuola, attualmente iscritto a Cisl scuola, lettera che riportiamo nel box in alto.
morte causata dallo sfruttamento lavorativo nel nostro bel paese. E sempre vengono colpiti gli ultimi, gli invisibili, i fragili e per questo sfruttati da persone senza scrupoli. Anche questa volta per un paio di giorni se ne parlerà, faranno dibattiti, chiameranno i soliti tuttologi, vip in disarmo, e politici di sempre, strapagati e inefficienti a dire ovvietà e stronzate. Poi ce ne dimenticheremo fino a parlarne ancora alla prossima vittima. È tutto cosi tremendamente squallido! Nemmeno la pandemia ha fatto tabula rasa
delle baraccopoli dove vivono migliaia di immigrati senza luce e acqua, fra immondizia a cielo aperto. Tutto questo sfruttamento succede da decenni in Italia, senza che nessuna autorità istituzionale seriamente, oltre ai bla bla strapagati, vi ponga seriamente rimedio. Senza fare di tutta l'erba un fascio si può dire, che in Italia le leggi non vengono rispettate e i controlli sono un optional, quindi sta di fatto che ci si può ancora arricchire sulla pelle dei lavoratori. Gabriele Cervi
La morte del ragazzo del Mali Camara per troppo caldo nella campagna pugliese
Gli invisibili? No, li vediamo e accettiamo lo sfruttamento
Il riferimento in questo caso è alla triste vicenda del maliano Camara Fantamadi, morto dopo una durissima giornata di lavoro sotto il sole del Brindisino. A se-
guito di questo decesso, la Regione Puglia ha emanato un’ordinanza con efficacia immediata che vieta di lavorare nei campi dalle ore 12 alle 16 per tutta la
stagione estiva. Ma si può risolvere un problema intriso di illegalità con una nuova legge? No, ovvio che non cambierà nulla, e lavoratori sottopagati, ben distante da quanto prevedono i contratti nazionali, continueranno a lavorare per pochi euro l’ora in serre che nel primo pomeriggio toccano i 50 gradi. Il problema come noto non sono le norme, ma il loro rispetto, in assenza di controlli efficaci. E pensare che basterebbe la volontà di cambiare le cose. Ma allora perché manca questa volontà? Perché al di là della facciata si sa bene che le aziende agricole, soprattutto al sud, riescono a mantenere prezzi competitivi risparmiando sulla manodopera. Accade anche dalle nostre parti, per
carità, ma in Puglia il fenomeno, cui si accompagna quello del caporalato, è più accentuato. E a poco serve che ogni tanto qualche troupe televisiva vada a documentare quanto accade sotto la luce del sole intervistando i braccianti: si sa benissimo dove questi reati vengono compiuti, e d’altro canto non si possono nascondere, ma di fatto, fatta eccezione per qualche sporadico intervento, il fenomeno non si ferma. Ammesso anche che il taglio sul costo consenta un prezzo concorrenziale, è altrettanto vero che in questo modo vengono svantaggiate le aziende che si comportano correttamente. Ma per agire basterebbe il rifiuto di accettare comportamenti disumani. Camara è morto di caldo, e soprattutto di sfruttamento. Nessun italiano avrebbe accettato di lavorare a quelle condizioni, anche perché probabilmente il “salario” mensile non si stacca molto dal reddito di cittadinanza. A rendere ancora più complicato alzare la voce è il timore spesso di dover abbandonare il nostro Paese perché irregolari. E se l’irregolarità è di per sé una stortura, può questo giustificare uno sfruttamento del genere?
Cronaca
Sabato 3 Luglio 2021
EMPOWERMENT • Il progetto innovativo di Federico Pedrabissi e Pierpaolo Vigolini rivolto allo sport
Crescere i campioni con musica e psicologia VANNI RAINERI
Cosa hanno a che fare un musicista-insegnante e uno psicologo con lo sport? Molto, in realtà. Parte proprio dalla sinergia tra i due approcci un progetto innovativo che si mette a disposizione degli atleti. Ma per spiegarlo meglio abbiamo incontrato i due protagonisti: lo psicologo è Federico Pedrabissi, il musicista e musicoterapeuta è Pierpaolo Vigolini. «Abbiamo un approccio interdisciplinare integrato - esordisce Vigolini - per il quale serve grande specializzazione. Questo avviene già oggi nel mondo del calcio ma non a 360 gradi. Riguarda l’approccio atletico, tattico, nutrizionista, ma per chiudere il cerchio va considerato l’aspetto mentale, cognitivo, emozionale». Un profilo che nel nostro Paese, al contrario di quanto avviene in altre parti del mondo, è ancora all’inizio del percorso. «Il mio versante - prosegue Vigolini - che utilizza la musica si basa su migliaia di ricerche e studi scientifici, che hanno acclarato l’impatto della musica sul cervello delle persone durante l’attività motoria, che si tratti di hobby o piuttosto di agonismo. In particolare Kostas Karageorgis dell’Università di Londra compie ricerche sugli atleti usando gli stimoli musicali: sono studi sull’attivazione estensiva del cervello con l’ascolto musicale, sia stando fermi che in movimento». L’ascolto musicale ovviamente è personalizzato. «È individualizzato perché va rispettata la sog-
A sinistra Federico Pedrabissi, a destra Pierpaolo Vigolini gettività dell’atleta. Va fatta un’anamnesi sonoro-musicale, considerando la presenza di suoni e rumori graditi e sgraditi che hanno caratterizzato l’evoluzione psicofisica della persona, per individuare i parametri delle musiche gradite e da agganciare agli obiettivi che ci si prefigge». Il target è il singolo atleta? «L’atleta sceglie di avvalersi del progetto, ma lo stimolo arriva spesso dal tecnico. Quando si pongono degli obiettivi è importante distinguere tra quello del team e quello personale: siamo noi a doverli integrare, armonizzando le parti. Alla società - entrando nello specifico - offriamo un progetto, che può riguardare il singolo atleta. Diciamo che il target ideale è formato da giovani atleti talentuosi che si apprestano a fare il salto di categoria e si aggregano alla prima squadra, dove ci sono molteplici attenzioni da curare. Il secondo target sono gli atleti che devono recuperare da un infortunio: qui l’approccio della musicoterapia è la neurologic music therapy utilizzata dopo interventi o
incidenti, col suono che si inserisce nel movimento». L’impressione è che l’atleta parli apertamente del preparatore atletico, del tattico, mentre l’assistenza psicologica rappresenti ancora un tabù. «Dipende anche dal livello di prestigio: alcune discipline sono più strutturate. In sport individuali come il tennis da anni c’è la figura del preparatore mentale, uno psicologo. Nel calcio questa figura è parte integrante dello staff tecnico ma solo per chi se lo può permettere. In altre realtà dipende dalla cultura della società, ma è vero che ancora esiste una sorta di resistenza, inferiore nella dimensione sociale rispetto a quella sportiva. Anche se va detto che lavoro parecchio in alcune società del Cremonese». Federico Pedrabissi da diversi anni di occupa di biofeedback (un trattamento non farmacologico che consente di imparare a controllare funzioni corporee normalmente involontarie), da poco più di 4 anche nel mondo dello sport, dove collabora con realtà note quali Canottieri Baldesio e
Basket Team Pizzighettone: «Abbiamo integrato nel progetto di musicoterapia questo intervento che rileva i parametri fisiologici dell’atleta per misurare la variazione nel percorso nel progetto. Il biofeedback è uno strumento che registra la risposta allo stress per regolare e potenziare le risorse psicologiche (ad esempio gli stati d’ansia prima della gara, il rilassamento o la risposta di attivazione pre-gara). In caso di infortunio subentrano ansia e paura: l’assistenza facilita e accelera il percorso di rientro». In cosa consiste l’innovazione del progetto? «Ognuna delle due discipline adottate ha alla base una solida bibliografia: noi le integriamo per monitorare le risposte fisiologiche e far sì che si crei un percorso per potenziarle e meglio regolarle». Al progetto di empowerment, Vigolini e Pedrabissi stanno lavorando da mesi ed ora sono pronti a farlo decollare. Ognuno di loro ha alle spalle esperienze con atleti che gareggiano anche a livello internazionale ed ora possiamo unire le loro menti, in un’ottica sinergica nella quale il prodotto dei fattori è superiore alla loro somma. Sorprende che l’aspetto psicologico sia ancora sottovalutato. «Ma soprattutto al tempo dei social network sempre più le società dovranno aiutare gli atleti ad usare in modo consapevole questi strumenti. Tante scelte sono mediate dal popolo dei social, il che può far perdere di vista l’obiettivo. La parola d’ordine è “solidità dei valori e flessibilità dei comportamenti”».
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SPI CGIL
MOSTRA-CONCORSO DI ARTI FIGURATIVE
Si è svolta nelle il 26 e il 27 giugno la Mostra Concorso “Arti figurative” organizzata dallo Spi Cgil-Sindacato Pensionati Cremona, nell’ambito della 27ª edizione dei “Giochi di Liberetà”. Giunta alla sua 6ª edizione, la si è potuta realizzare grazie alla disponibilità dei locali del Centro Anziani Cascinetto e alla fattiva collaborazione con il Nuovo Gruppo Artistico “Il Cascinetto” avviato da anni prima con Franca Zucchetti (ora vice presidente), con il Direttore artistico e docente di disegno e pittura Marco Serfogli e l’attuale Presidente Anna Agazzi. Rivolto ad artisti non professionisti la mostra (circa 60 le opere esposte) rientra nelle attività di coesione sociale che lo Spi attiva da anni in vari settori: artistico, culturale, ricreativo sportivo e altro. Un momento di incontro e valorizzazione dei talenti e delle capacità artistiche di persone non più giovani che, nel tempo lasciato libero dal lavoro, si dedicano al disegno e alla pittura condividendone con altri passioni e confronti. Premiate le opere di Maria Rosa Nicoletti, Silvia Mineri e Marco Spizzi; segnalati i lavori di Luciana Cipelletti e Mauro Gagliardi.
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Cronaca
Sabato 3 Luglio 2021
A G R ICOL T URA
TV, SU MELAVERDE DOMANI IL CCDP
TURISMO • Polizia Postale, Altroconsumo e Airbnb danno consigli su come evitare le trappole del web
Voglia di vacanze: occhio alle truffe BENEDETTA FORNASARI
La troupe di Melaverde, storica trasmissione dedicata all’agroalimentare in onda ogni domenica su Canale 5 e condotta da Ellen Hidding e Vincenzo Venuto, è stata al Consorzio Casalasco, prima nei campi in provincia di Cremona e poi nello stabilimento di Gariga (PC), per documentare la filiera del pisello a campagna appena conclusa. Il servizio, che andrà in onda domani, domenica 4 luglio dalle 11,55, racconterà la filiera del pisello De Rica, 100% Made in Italy, dal campo al prodotto finito. La presentatrice Ellen Hidding, insieme ai responsabili aziendali del Consorzio (nella foto in alto è con il direttore generale Costantino Vaia), illustrerà le varie fasi della raccolta e della trasformazione in stabilimento. Durante la trasmissione, spazio anche a ricette a base di piselli e si discuterà dei valori nutrizionali e delle proprietà di questo antico legume.
Estate, tempo di vacanze ma occhio alla truffa! Tra vaccini e Green Pass è bene prestare attenzione anche alla sicurezza delle prenotazioni delle ferie tanto attese, onde evitare spiacevoli sorprese. Secondo l’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano e Nielsen le frodi virtuali sono in aumento. In base alla ricerca quasi 7 utenti su 10 (il 65%) acquista una vacanza esclusivamente online oppure alternando online e offline. Un dato allarmante emerge dalle segnalazioni per reati informatici al Commissariatodips.it della Polizia Postale e delle Comunicazioni che nel 2020, a causa della pandemia, sono cresciute del 142% rispetto all’anno precedente. «Complice la necessità di distanziamento sociale – spiega Giacomo Trovato Country Manager della piattaforma di viaggio Airbnb Italia - il 62% degli italiani opterà per soluzioni completamente indipendenti, come case singole, ville e bungalow, mentre la richiesta di appartamenti rappresenta solo il 7% delle richieste contro il 17% dell’anno scorso». Diventa quindi fondamentale assistere gli utenti e promuovere una campagna informativa a tutela dei cittadini. La truffa come spesso accade corre sul web, per questo motivo Altroconsumo, la più importante organizzazione di consumatori italiana, Polizia Postale e Airbnb mettono in guardia i vacanzieri fornendo consigli anti-raggiro e tracciando l’identikit del truffatore digitale. La guida “In vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza”
è un vademecum destinato in modo particolare ai vacanzieri meno esperti ma contiene comunque raccomandazioni valide per tutti coloro che intendono prenotare una casa vacanza online. La guida, disponibile per chi si registra al sito Altroconsumo e ai guest Airbnb, descrive il profilo dei malintenzionati e la casa vacanza a prova di truffa. Il truffatore è sempre all’estero. Che sia italiano o straniero, il proprietario che propone l’immobile immancabilmente non vive nei paraggi. Per fugare eventuali dubbi, fornirà spiegazioni non richieste sulle ragioni di lavoro che lo hanno portato a trasferirsi. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di un bonifico internazionale. Il truffatore è molto (troppo) professionale. Avete appena chiesto alcune informazioni ed eccolo già a inviarvi la bozza di contratto compilato. Vi domanda carta di identità e codice fiscale, meglio se in foto. Quello che appare come un modo di fare serio è in realtà l’anticamera di un furto di identità. Il truffatore vi mette fretta. Cercherà di farvi accettare entro 24 ore. Spacciandosi per professioni-
A,P E R T I
sta impegnato, lascerà intendere che non ha tempo da perdere, perché questo sarebbe il tempo previsto dalle piattaforme digitali su cui si appoggia per concludere la transazione. I suoi messaggi si faranno insistenti. Il truffatore dice di fare affari con Airbnb. Airbnb non è un’agenzia immobiliare, tuttavia per rassicurare la vittima utilizzerà frasi come: “Ecco qui la fattura di Airbnb”, “ho dato incarico ad Airbnb che le mostrerà l’appartamento”, “Presenterò io ad Airbnb i suoi documenti”. Si tratta di indizi, se non prove, del tentativo di raggiro. Il truffatore richiede una congrua caparra. La trattativa si perfeziona con la richiesta di invio di denaro a titolo di acconto attraverso un servizio di money transfer oppure un bonifico a un conto personale presso una banca estera, con la promessa di restituire la somma se l’affare non andasse in porto. Ecco i principali consigli da seguire per scongiurare eventuali frodi. 1 Non pagate mai direttamente con bonifico, non inviate la caparra e pagate esclusivamente attraverso il sito Airbnb, che generalmente trattiene l’intera somma dalla vostra carta di credito e la
d E S Tat e sempre con voi
inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di entrare in casa e di verificare che tutto sia come pubblicizzato. 2 Mai comunicare fuori dal sito. Diffidate da chi vi propone di lasciare Airbnb per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto: è la premessa di una richiesta di bonifico. Inoltre, non sarete più tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione, potrete segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti. 3 Attenzione ai link condivisi via e-mail o da altri siti. Diffidate da chi vi contatta tramite un sito di annunci dell’usato o un portale immobiliare generico dicendo di affidarsi ad Airbnb. C’è il rischio che venga condiviso un link ad un sito fasullo. 4 Leggete l’annuncio con attenzione. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettere in allarme, per esempio, un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni. 5 Attenzione agli alloggi “esca”. Se una volta arrivati a destinazione vi viene chiesto un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.
Sabato 3 Luglio 2021
Cronaca
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TRADIZIONI • Il ricordo della visita alla cascina in cui Ettore (che compirebbe 100 anni) collezionò di tutto
Museo Guatelli, un tuffo nel passato
VANNI RAINERI
Avrebbe compiuto 100 anni in questo 2021 Ettore Guatelli, personaggio singolare, eccentrico e affascinante cui si deve un unicum come il Museo Guatelli di Ozzano al Taro, presso Fornovo sulle prime rampe dell’Appennino Parmense. Ed è giusto che lo si celebri, come sta facendo la sua Provincia, per quell’eredità che ogni anno viene scoperta da tantissimi visitatori. Ho avuto la fortuna di conoscere Ettore Guatelli che mi fece scoprire gli angoli della cascina prima della sua scomparsa, quando aveva circa 80 anni ma era vitale, stimolante, persino visionario. Ettore ha patito da giovane problemi di salute che gli hanno impedito di frequentare la scuola con costanza e poi di condurre l’azienda agricola che gestiva la sua famiglia di mezzadri a Ozzano Taro. Per prepararsi all’esame magistrale lo aiutò Attilio
Sopra la grande stanza degli attrezzi con pareti decorate attraverso gli oggetti. A destra Ettore in cascina e l’insegna che accoglieva il visitatore Bertolucci: in cambio lui scriveva a macchina i testi che il poeta parmense gli dettava. Ma soprattutto Ettore iniziò in fretta a collezionare: all’osservatore distratto poteva apparire un raccoglitore compulsivo, ma la sua volontà era quella di salvare il mondo antico dei piccoli paesi,
dalle cascine ai laboratori degli artigiani. Si è calcolato che gli oggetti da lui collezionati sarebbero oltre 60mila. Nonostante la malattia fu arruolato nel ’42 nell’esercito, ma dopo l’8 settembre del ’43 disertò per unirsi agli antifascisti, e fu in quegli anni che conobbe Attilio Bertolucci, padre dei registi Giuseppe e Bernardo, che segnò la sua crescita culturale. La malattia lo accompagnò per sempre, lui insegnò alle elementari fino alla pensione nel ’77. E intanto la massa di oggetti accumulati nella sua pur grande cascina cresceva a vista d’occhio, si iniziò a scrivere qualche articolo su questa stravaganza, qualche studioso di storia locale si interessò di questa persona che procedeva controcorrente rispetto alla cultura materialista degli anni Ottanta che buttava tutto ciò che era vecchio. Ettore Guatelli morì nel 2000, dopo poco dal nostro incontro, e aveva allestito il suo museo per-
sonale, tanto che parecchie stanze sono rimaste come lui le ha concepite, con oggetti accumulati in ogni parete che non lasciano un centimetro all’intonaco. Tre anni dopo, nel 2003, nacque la Fondazione Guatelli che oggi gestisce il museo. Arrivai alla cascina di Ettore verso sera con amici e amiche, verso le quali lui subito dimostrò grande interesse, in modo cortese ma sanguigno. Collezionava roba vecchia ma non voleva certo sentirsi lui un vecchio arnese, un oggetto da ammirare vivente solo per luce riflessa di quel che fu in un lontano passato. Amava profondamente la vita, e le sue riflessioni sapevano essere profonde. Se tu avevi un hobby qualsiasi non potevi non condividerlo con lui, e così un mio amico che si disse oplofilo (amante delle armi) scoprì all’istante le radici greche di quella parola. Ettore Guatelli mi diede l’impressione di discorrere alla stessa maniera col contadino e
col professore, e collezionava davvero di tutto, con gran cumuli di materiale esposti alle bizze del meteo, ché al coperto non ci stava più nulla. Non badava neanche ai doppioni: se una cosa lo interessava ne portava a casa copie finché ne trovava, e il problema è che gli interessava tutto ciò che aveva un passato. Ricordo le insegne pubblicitarie dei vecchi negozi a centinaia, spesso all’aria aperta, e poi l’incredibile stanza delle sveglie, e quella dei giochini che si davano prima della guerra ai bambini: credo abbiano tolto i topolini secchi, che oggi schiferebbero i visitatori, non certo lui. Sul sito del museo ci sono alcune sue riflessioni che ben descrivono la personalità e il pensiero che lo spingeva: “Io vorrei un museo dall’estremo ieri all’estremo domani”; e ancora: “Tutti sono capaci di fare un museo con le cose belle, più difficile è crearne uno bello con le cose umili come le mie”.
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Le 4 stagioni di Cremona 2021
LE STRADE DEL GUSTO DELLA
LOMBARDIA Mercato prodotti tipici con eventi collaterali
CREMONA Piazza Stradivari 2021
4 Luglio PROGRAMMA LE STRADE DEI GOLOSI DEGUSTAZIONI E VENDITA prodotti tipici lombardi
LE STRADE DEL CUORE RACCOLTA FONDI a favore di Associazioni ONLUS locali
LE STRADE DEL GIOCO
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Cronaca
Sabato 3 Luglio 2021
TURISMO • La avanza Paolo Panni, l’eremita del Po. Oltre la retorica delle frasi fatte dei politici, serve costruire alleanze dal basso VANNI RAINERI
Finché si tratta di condividere progetti ambiziosi sulla carta conditi da una bella foto di gruppo il territorio c’è anche, il problema nasce quando si tratta di andare sul concreto, allora lì ci si perde in mille cavilli. L’ultima grave sconfitta è la chiusura, già annunciata dai gestori, dell’Acquario del Po di Motta Baluffi, unico esempio del genere in Italia. È facilmente raggiungibile, è a due passi dall’attracco del Ronchetto, ma è costretto a chiudere i battenti. Quell’attracco che da tempo non è raggiungibile da imbarcazioni di una certa dimensione solo perché è necessario dragare il fondo del canale che lo congiunge al fiume Po, ma di manutenzione, si sa, non siamo pratici. Costa dragare, quindi fruizione ridotta, e costa in elettricità l’acquario, quindi meglio chiuderlo. Stesso destino che accomuna l’unico maneggio in quell’area, nella vicina Torricella. Un nuovo acquario si farà, ma ovviamente sula sponda destra, a Mezzani, dove è più probabile che resista: per prepararlo hanno chiesto consigli a Vitaliano Daolio, che ha dato forfait a Motta. E mentre si celebra (giustamente) il Mab Unesco per il Medio Po, mentre si fanno incontri al vertice, comunicati congiunti, protocolli d’intesa, contratti di fiume, conferenze stampa e le solite foto di gruppo celebrative, un luogo unico deve dare forfait perché serve elettricità per mantenerlo aperto. Il tutto condito dal solito spettacolo di politici che si rimpallano le responsabilità. Chi scommette sulle indubbie attrattività della nostra golena è costretto, prima a poi, a fare i conti con la realtà, che è questa: affollamenti nelle sale affrescate, nessun’anima viva nei pressi del fiume, dove si pesca di frodo, si gettano veleni nei campi, si arano tratti della via Alzaia, si fanno gare sui quad sulle spiagge, proprio perché non c’è nessuno che dia fastidio. E quei pochi, di fatto devono levare le tende. È per questo che pubblichiamo ben volentieri una riflessione di Paolo Panni, che si autodefinisce l’eremita del Po, proprio perché chi sta davvero sul Po ha la stessa compagnia di un eremita. Ci sono amministratori pubblici che si danno da fare, ce ne sono altri che pensano più alle scartoffie e alle foto, ma quel che è certo è che quando se ne andranno, e a manovrare scartoffie saranno i loro successori, l’eremita del Po sarà ancora al suo posto, su una delle due sponde. Perdoniamogli qualche passaggio colorito, fa parte del suo stile, ed è frutto dell’insofferenza crescente nel constatare che le continue denunce hanno meno successo di un mio tiro nella porta di Buffon.
Una proposta concreta di rilancio: il mercato della terra e del Po Se è vero che la pandemia, purtroppo ancora in corso, ha messo in ginocchio tante piccole e medie aziende dei nostri territori, è altrettanto vero che, specie nei momenti più bui, la gente del Po ha sempre saputo tirar fuori il meglio, rimboccandosi senza sosta le maniche, non accettando in nessun modo l’ipotesi di doversi arrendere. Ce lo hanno insegnato i nostri padri e i nostri nonni, che hanno avuto a che fare con pandemie, carestie e guerre mondiali. I loro saperi, i loro esempi, la loro forza sono ancora tra noi e rappresentano non solo un patrimonio inossidabile ma, ancora di più, devono essere quella vera e speciale eredità, lasciata a tutti, per realizzare, da subito, un domani, che è immediato, migliore. Ma Emilia e Lombardia devono sapere fare e realizzare di più, insieme e subito. Si è sempre detto che il Grande Fiume unisce, ed è vero. Ma, fino ad ora, non ha unito a sufficienza e le due rive non hanno saputo dialogare e creare abbastanza insieme. Spesso ci siamo fermati sotto ai nostri campanili, guardando magari con un filo d’invidia l’erba forse più verde del vicino, dando vita più a inutili antagonismi che a reali progetti in grado di dare benefici a tutti. Lasciamo che i campanili, quelli veri, continuino con i loro rintocchi a scandire la vita, le giornate, i momenti lieti e quelli purtroppo funesti delle nostre comunità. Per il resto non occorrono campanili ma ponti, non servono barriere ma distese di verde e di grano, quelle che in questi giorni dipingono le campagne dell’una e dell’altra riva, per creare reali e immediati (basta volerlo) progetti di sviluppo comune. Il recente riconoscimento di Riserve MaB Po Grande Unesco per il tratto mediano del Po, che ha già delineato ed avviato il suo piano d’azione, ed ha finalmente unito le due rive, sia un motivo, reale e concreto in più, per un paio di progetti attuabili da subito. In questi anni abbiamo spesso sentito tanti incravattati dal deretano piatto e pelato (leggasi politici), delle varie fazioni, riempirsi la bocca con frasi tipo “fare rete”, “creare sinergie”,
Paolo Panni, o meglio l’eremita del Po “fare sistema”, frasi fatte, piene di retorica e scontate uscite magari da qualche inutile (sì assolutamente inutile… forse utile alle tasche di qualcuno e dei soliti noti) scuola o corso di politica (tempo perso, avrebbero fatto meglio a dedicarlo a cose vere e a lavorare invece di dare aria alla bocca). Non servono frasi fatte, non servono paroloni, non servono incravattati che facciano a gara, tra di loro, per dimostrare a tutti chi possiede un vocabolario più ricco e variegato, magari infarcito di inutili e vomitevoli inglesaggini. In attesa che qualcuno di questi incravattati vada a vivere (meglio se con biglietto di sola andata) oltre Manica tra le nebbie londinesi, le nostre terre, forti proprio dei saperi e degli esempi dei padri e dei nonni che ci hanno preceduto, possono scommettere su ciò che abbiamo, mettendolo in campo, ora e subito. Anni fa, in quel di Polesine Parmense (divenuto poi Polesine Zibello con una “spoliticata”che portò ad unire due comunelli per crearne uno nuovo di tremila abitanti a contarli tutti, con vantaggi che ancora oggi si devono vedere) si fece una iniziativa, denominata “Mercato della terra e del Po”, del tutto locale, voluta giustamente per creare una “vetrina” domenicale dei prodotti del territorio.
Purtroppo, a sua volta, dopo un po’ di edizioni, tristemente tramontata. Partendo proprio da quella esperienza, con l’aiuto e il supporto fondamentale delle associazioni di categoria dell’una e dell’altra sponda, perché non creare un vero e proprio “Mercato della terra e del Po” che unisca Parma, Piacenza e Cremona, ed i loro prodotti? Abbiamo prodotti che ci invidiano in tutto il mondo, si pensi soltanto alla salumeria (con Culatello di Zibello, Coppa Piacentina, Salame Cremonese ma anche ai vari strolghino, pancetta, fiocco, salami di vari “ordini e gradi”), ai formaggi con Parmigiano Reggiano e Grana Padano che non hanno bisogno di presentazioni (le merita invece un “nuovo arrivato” il Cacio del Po, assolutamente meritevole) ma anche ad alcune specialità di nicchia come il Pizzetto di Torricella del Pizzo e il Tortel Dols di Colorno per proseguire con altre ghiottonerie come il torrone e la mostarda di Cremona, la frutta della Val d’Arda, l’Aglio di Monticelli d’Ongina, i tanti prodotti dell’artigianato del fiume. Con un po’ di buona volontà, lasciando da parte i campanili e credendo invece, coi fatti, in queste potenzialità, si può creare, stavolta sì, un vero e proprio Mercato della Terra e del Po, che sia itinerante e porti le
nostre aziende, le nostre specialità e la nostra cultura ovunque ci verrà richiesto. Sarebbe anche un modo per creare, facilmente, nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per i giovani e per coloro che intendono fare impresa. Non abbiamo solo prodotti e specialità ma anche tanti gioielli della cultura fluviale, si pensi in particolare ai musei del Po. Nel giro di pochi chilometri, tra Parma, Piacenza e Cremona, possiamo vantare l’Acquario e il Museo Etnografico di Monticelli d’Ongina, i musei della città di Cremona, il Museo Palenoantropologico del Po di San Daniele Po, il Museo della civiltà contadina e dei reperti bellici di Zibello, il Cinematografo – Museo del Cinema di Zibello, il Museo del Culatello e del Masalèn di Polesine, il Museo del Mondo Piccolo di Roccabianca, il Museo Amarcord degli strumenti musicali Meccanici insieme a quello di storia naturale di Torricella del Pizzo, il Museo del Bijou e il Museo Diotti di Casalmaggiore e il Museo Etnografico (Mupac) di Colorno. Perché, prendendo spunto da altre esperienze analoghe già avviate (leggasi ad esempio quella dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli), non dare vita a una associazione dei Musei del Po di Parma, Piacenza e Cremona, prevedendo per esempio una scontistica sui biglietti d’ingresso, un sito in grado di farli conoscere tutti insieme e un percorso (con tanto di cartina) che li unisca? Anche questo sarebbe un modo rapido e semplice per far conoscere di più, e meglio, quello che abbiamo, creando opportunità turistiche e, perché no, dando l’occasione, attraverso quello che potrebbe diventare un vero e proprio Ecomuseo del Po, di nuove opportunità lavorative, per i nostri giovani, evitando che cerchino in altri lidi gli sbocchi per la loro vita, tenendo sul territorio potenzialità, cervelli e capacità. Non servono progetti straordinari, bastano piccole, semplici e attuabili cose, lasciando da parte i campanili, per il domani immediato di queste terre di mezzo. Paolo Panni, Eremita del Po
casalmaggIore
Sabato 3 Luglio 2021 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
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AMBIENTE • Alla presenza del Governatore Rotary e dell’Autorità di Bacino. Col marchio Mab Unesco
Bosco Rotary, inaugurazione in pompa magna È stato inaugurato mercoledì alle ore 19 il Bosco Rotary, l’intervento effettuato da 6 Rotary Club e dai 2 Rotaract del Gruppo Po che ha visto la piantumazione di oltre 500 piante tra il Bosco della Colombaia di Martignana di Po e il tunnel degli olmi tra Martignana e Casalmaggiore. L’occasione è stata data dalla posa dei cartelli segnaletici lungo il percorso (che costituisce un’alternativa ciclo-pedonale alla VenTo) e dei due pannelli esplicativi dell’intervento effettuato. Nell’occasione erano presenti il Governatore del Distretto 2050 Ugo Nichetti, Ludovica Ramella in rappresentanza dell’Autorità di Bacino, i due sindaci Alessandro Gozzi e Filippo Bongiovanni e i rappresentanti degli 8
club: per il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta il presidente Vincenzo Corbisiero, per il Piadena Oglio Chiese il presidente Francesco Fabozzi, per il Casalmaggiore Oglio Po il presidente Vanni Raineri e il successore Luigi Borghesi, per l’e-club 2050 il presidente Cesara Pasini, per l’e-club Nuove Frontiere il presidente Nedda Brunelli, per l’e-club Millenials Filippo Ridani, per il Rotaract Piadena Asola Casalmaggiore il presidente Alessandro Toninelli e il tesoriere Michele Bruni. Mancava per impegni il coordinatore scientifico Riccardo Groppali, ma la Commissione Distrettuale Azione Pubblica (di cui fa parte l’Ambiente) era rappresentata dal coordinatore Paolo Franchi. Cesara Pasini, capofila del pro-
L’inaugurazione al Lido Po di Casalmaggiore e il pannello getto, ha illustrato i suoi contenuti, mentre Bongiovanni si è complimentato per l’opera di valorizzazione di uno scenario molto suggestivo. Il Governatore Nichetti ha sottolineato l’importanza che il tema dell’Ambiente ha nel Rotary, considerando che da quest’anno proprio
l’Ambiente costituisce la settima focus area rotariana, e il Bosco Rotary ha fatto da precursore. Ludovica Ramella ha rimarcato come si tratti del primo intervento che mostra nei due pannelli l’insegna del Po Grande Mab Unesco, dopo il recente prestigioso riconoscimento del-
la Media Valle del Po: è la prima volta che il logo fa bella mostra di sé sul nostro territorio, e uno dei primi in assoluto. Tra i Rotary e l’Autorità di Bacino l’auspicio reciproco di futuri incontri per la definizione di nuovi progetti naturalmente sempre legati alla valorizzazione ambientale.
R OT ARY COP
ROT ARY C V S
R O TA R A CT PA C
DA VANNI RAINERI A LUIGI BORGHESI
CONFERMATO VINCENZO CORBISIERO
ANCHE TONINELLI REPLICA L’ANNO
SOLAROLO RAINERIO Il passaggio del collare al nuovo presidente Luigi Borghesi ha sancito il termine dell’esperienza presidenziale di Vanni Raineri. Il tutto nella tenutasi conviviale presso il ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio, alla presenza di gran parte dei protagonisti dell’inaugurazione del Bosco Rotary (leggi sopra), tra cui Ugo Nichetti, anche lui all'ultimo giorno da Governatore (il passaggio del collare si è svolto in questo caso domenica a Crema). Ad allietare la serata il maestro Pierpaolo Vigolini, che ha eseguito brani dei due grandi artisti da poco mancati Ennio Morricone e Franco Battiato, e l’attore e regista Jim Graziano Maglia, che ha recitato alcuni testi molto profondi.
SABBIONETA - Lunedì al Ristorante I Cappuccini prima conviviale post-Covid in presenza per il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. Vincenzo Corbisiero rimarrà presidente anche nel 2021-22. Assegnati i massimi riconoscimenti rotariani (Paul Harris Fellow) a Massimiliano Barosi regista del cortometraggio “Il coraggio di vivere” (erano presenti parecchi dei protagonisti del video realizzato dalla Globalpix) che porta la firma di Rotary e Rotaract, il presidente Rotaract Christian Soldi che interpreta il protagonista principale, e il socio Mauro Acquaroni. Presentato un nuovo socio: Emanuele Poli, presentato da Giorgio Penazzi. Corbisiero ha elencato i numerosi service fatti dal club
CICOGNOLO - Anche il Rotaract Piadena Asola Casalmaggiore si è ritrovato, presso l’Osteria de l'Umbreleèr. Il presidente Alessandro Toninelli prolungherà il suo mandato, anche a causa dell'impegno ridotto dal Covid, che non ha impedito però di fare una serie di service interessanti. Nel corso della serata sono stati “spillati” due nuovi soci (nella foto al fianco di Toninelli): sono Antonio Buonaiuto (presentato da Matteo Sinelli) e Michela Bastoni (presentata da Marco Lancini). Il presdente ha annunciato anche il nuovo Consiglio Direttivo, composto da Luca Bastoni (vice), Michele Bruni (tesoriere), Marco Lancini (prefetto), Paola Rossi (segretaria), Linda Compagnoni e Alessandro Stringhini (consiglieri).
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dall italia & dal mondo
Sabato 3 Luglio 2021
in collaborazione con:
POLITICA
WEB
M5S, RENZI: «CONTE E GRILLO SI INVENTERANNO UNA FRAGILE TREGUA»
GARANTE PRIVACY: «NO AL CAPORALATO DIGITALE»
«Il mondo politico italiano sta conoscendo una rivoluzione. Il Movimento Cinque Stelle che abbiamo visto finora non esiste più. Conte e Grillo se le stanno dando di santa ragione. Si inventeranno una fragile tregua e poi ripartiranno a litigare». Lo scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua e-News. «Spero che chi fino a qualche settimana fa ci spiegava che i Cinque Stelle erano il futuro e
«Il digitale ha dimostrato di poter essere al servizio dell’uomo, ma non senza un prezzo di cui bisogna avere consapevolezza: l’accentramento progressivo, in capo alle piattaforme, di un potere che non è più soltanto economico, ma anche – e sempre più – performativo, sociale, persino decisionale. Un potere che si innerva nelle strutture economico-sociali, fino a permeare quel “caporalato digitale” rispetto ai lavoratori della gig economy, protagonisti del primo sciopero contro l’algoritmo: gli invisi-
le – aggiunge -. Mi accontenterei di vedere chi ha fatto la morale in questi mesi riconoscere, semplicemente, di avere sbagliato tattica e strategia. Lo slogan “o Conte o niente” ce lo ricordiamo? Io sono semplicemente molto orgoglioso del fatto che ci sia Draghi a Palazzo Chigi e non più Conte. Piano piano sarà chiaro a tutti che la crisi di gennaio ha salvato il Paese: sui vaccini, sui posti di lavoro».
che Conte era il riferimento del mondo progressista possa quantomeno smettere di fare certe affermazioni: non dico chiederci scusa e darci ragione, questo sarebbe impossibi-
T URI SM O
ESTATE 2021, 15 MILIONI CON LE VALIGIE VACANZE PIÙ BREVI E NON PER TUTTI
Oltre 15 milioni i connazionali già pronti a partire ma 10 milioni restano ancora indecisi. Aumenta tuttavia la propensione a ridurre la lunghezza della vacanza principale rispetto a quanto si rilevava solo un mese fa: la percentuale di coloro che staranno via per non più di una settimana passa infatti dal 51% al 60% degli intervistati e si riducono da 17% al 12% quelli che faranno vacanze di 11-14 giorni. In generale, secondo la rilevazione di giugno dell’Indice del Viaggiatore di Confturismo-Confcommercio, 3 intervistati su 10 faranno quest’estate meno giorni di vacanza che nel 2019 e 5 su 10 si attesteranno sullo stesso numero di giorni. Resta poi alta – al 38%, addirittura più del 29% registrato a maggio – la quota di coloro che preferiscono non fare vacanze per il rischio pandemico. Sul versante della spesa il dato sembra essere ormai abbastanza stabilizzato rispetto a quanto già risultava a maggio: per le vacanze estive gli italiani spenderanno in media 1.015 euro a persona, incluse spese di trasporto, alloggio, pasti e varie. Cresce però dal 16% al 25% tra maggio e giugno la quota di coloro che dichiarano che spenderanno più di 1.200 euro a testa. Sale ulteriormente la quota di coloro che scelgono il mare mentre restano stabili le altre tipologie di destinazione.
bili digitali, come da alcuni sono stati definiti». Lo ha detto Pasquale Stanzione, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, nel corso della Relazione 2020. «La pandemia ha dimostrato l’indispensabilità dei servizi da loro forniti ma, al contempo, anche l’esigenza di una strategia rispetto al loro pervasivo “pedinamento digitale”, alla supremazia contrattuale, alla stessa egemonia “sovrastrutturale”, dunque culturale, informativa, realizzata con pubblicità mirata», ha aggiunto.
ECONOMIA • I settori più penalizzati sono commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni
Covid, il Centro-Nord l’area più colpita dalla crisi Nel 2020 la crisi ha colpito più le aree del Nord-ovest e del Nord-est, dove il Prodotto interno lordo è diminuito in volume del 9,1%. La contrazione è stata meno accentuata al Centro (-8,8%) mentre il Sud ha subito la perdita più contenuta (-8,4%). E’ quanto emerge da un report dell’Istat. Il settore più penalizzato dall’emergenza sanitaria è stato quello del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni che al Nord-est e nel Mezzogiorno ha perso il 14,5% del valore aggiunto. L’occupazione è diminuita in modo più omogeneo a livello territoriale: -2,1% nel Nord-ovest e nel Mezzogiorno, -2% nel Nord-est e n l ntro. Nel 2020 il Prodotto interno lordo, misurato in volume, è diminuito a livello nazionale
dell’8,9%. Le stime preliminari indicano che gli effetti della crisi sanitaria da Covid-19 hanno colpito in misura relativamente più accentuata le regioni del Centro-nord rispetto a quelle del Mezzogiorno. Le regioni del Nord-est e del
resto del Paese si riscontra nel Mezzogiorno, dove il calo d l il d ll . L’occupazione (misurata in termini di numero di occupati) è diminuita del 2,1% a livello nazionale. Nel Nordovest e nel Mezzogiorno si osserva una flessione pari alla media nazionale; solo lievemente migliore appare il risultato del Nord-est (-2,0%) e del Centro (-1,9%). La rilevante contrazione dell’occupazione nel Commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni ha interessato tutte le aree in misura vicina alla media nazionale (-4,3%), con un picco negativo al Nord-est (-4,8%). I Servizi finanziari, immobiliari e professionali sono stati particolarmente colpiti al Nordovest (-2,5%) e gli Altri servizi nel Mezzogiorno (-2,3%).
Nord-ovest hanno subito una contrazione lievemente superiore rispetto alla media nazionale (con un calo pari al 9,1% in entrambe le aree), mentre nelle regioni del Centro la flessione è stata dell’8,8%. Una riduzione meno marcata rispetto al
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7GIORNI
Sabato 3 Luglio 2021
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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO Pericle, cosa fai lì inginocchiato? «Sto manifestando contro il razzismo» Ma dai, non fare lo sciocco. Se non ti vede nessuno che manifestazione è? «Perché l'Italia agli Europei a volte non si inginocchia?» A volte si inginocchia, a volte non lo fa, a volte lo fanno alcuni giocatori e altri no «Ma perché?» All'inizio, colti alla sprovvista, i nostri calciatori sono andati in ordine sparso, poi hanno deciso di usare lo stesso comportamento degli avversari: se questi si inginocchiano lo fanno anche loro, in caso contrario no «Mah, non capisco» Nemmeno io. Dovrebbero avere il coraggio di prendere una decisione e mantenerla. Detto questo, non capisco nemmeno la grande attenzione mediatica sul tema «È giusto combattere il razzismo»
E ci mancherebbe altro. Ma prima di tutto inginocchiarsi è stata una comprensibile reazione degli afroamericani dopo il caso di George Floyd, morto soffocato da un poliziotto che gli ha tenuto premuto il ginocchio sul collo per quasi 9 minuti. Però da quel giorno è trascorso oltre un anno, e la ripetizione costante di quel gesto non dovrebbe essere dovuta, per non diventare banale come lo sono le “scelte obbligate”. Chi vuol farlo lo faccia pure, ma chi non lo fa non può essere tacciato di razzismo con superficialità «Non sono d'accordo» Fatti tuoi «Anche i detenuti in un carcere italiano hanno scelto di inginocchiarsi per protesta» Pericle, credo che tu stia facendo molta confusione. Se ti riferisci ai detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, quelli si sono inginocchiati perché obbligati da agen-
ti della Polizia Penitenziaria. Sono stati anche picchiati e umiliati, e fortunatamente le telecamere di sorveglianza hanno ripreso tutto. Le immagini sono state importanti perché l'indignazione si alimenta solo di fronte alle prove visibili. Quando uscì il caso non se ne parlò più di tanto, ma da quando il quotidiano Domani ha pubblicato video e foto le cose sono cambiate. Bene ha fatto tutta la politica a condannare l'episodio, che speriamo sia isolato, anche se sono arrivate altre segnalazioni preoccupanti. Mi auguro che serva per porre fine a queste aberrazioni. Comunque ti assicuro che la protesta contro il razzismo qui non c'entra niente. Ma non è ora di andare a dormire? «Domani non ho scuola, poi tra pochi minuti inizia Italia-Belgio» Ok, buona partita, sappimi dire se si inginocchiano. Buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri
LO SCATTO DELLA SETTIMANA Al G20 di Matera, alla presenza dei big in giacca e cravatta, a prendersi la scena è lui: l'uomo al balcone. Un professore di inglese, a torso nudo e in tenuta da casa, che scruta i partecipanti al summit. La foto è diventata subito virale sui social.
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA MALIKA CHALHY I suoi genitori, di fede islamica, dopo aver scoperto che è lesbica, l’avevano cacciata di casa. Per Malika, 20 anni, rimasta senza un soldo e senza nemmeno un cambio di biancheria, era partita una gara di solidarietà che aveva raccolto 140 mila euro. Le cose si sono complicate quando si è scoperto, in settimana, che la ragazza di Castelfiorentino ha usato parte dei soldi per comprarsi una Mercedes Classe A a 17mila euro e un French Bulldog a 2.500. «La gogna me la prendo tutta, ma chi mi ci mette non è migliore di me. A 22 anni nessuno ha fatto uno sbaglio? Ho fatto una scelta affrettata. Magari dovevo trovarmi prima un lavoro», ha risposto lei.
SPECIALE
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Negli spazi sotterranei possono nascere fresche taverne, autorimesse, lavanderie, stanze da gioco DI ANSELMO GUSPERTI Sviluppate le funzioni principali della casa e gli ambienti ad esse dedicati ci occuperemo ora dei locali, e delle loro funzioni, che troviamo in modo particolare nelle case unifamiliari quando lo spazio e i volumi lo consentano e in misura più o meno importante. Un tempo l’insieme di questi spazi o volumi costituivano il “comodo” cioè le comodità che completavano la casa e la rendevano ancora più vivibile e godibile. Si tratta di solito di funzioni e dei relativi ambienti ricavati nei locali seminterrati o cantinati oppure nei locali di sottotetto. Qui ci occuperemo dei locali cantinati. Nel significato corrente del termine la cantina rappresenta un’estensione della dispensa di casa con possibili e auspicabili interpretazioni di questi spazi come luogo di conservazione dei vini (“cave” alla francese) o di salumi e/o formaggi (in questi casi meglio che i due settori siano divisi per evitare che le spore e le muffe di stagionatura dei salumi interferiscano o danneggino i vini, specie se in maturazione in botticelle o conservati in bottiglie con tappi non protetti). Potranno essere sufficienti dai 5 ai 10 mq per ogni tipologia, salvo esigenze o passioni particolari. Per estensione però troviamo che per cantinato si intenda pure tutta la parte più o meno interrata o seminterrata che, in relazione alla distribuzione planimetrica e altimetrica della casa ci ritroviamo a disposizione. Sicuramente una delle funzioni più usate è l’autorimessa, singola o doppia, in base alle esigenze famigliari. Va da sé che questo spazio dovrà essere posizionato in modo tale da avere un accesso facile per
Le regole per la casa ideale: direzione e pendenza con l’esterno del lotto. La norma urbanistica prevede che a questa funzione sia destinata (preferibilmente tutta al coperto) un’area pari ad 1/20 della volumetria dell’edificio; per esempio: se una casa cuba 300 mc (un piano da 100 mq per 3 metri di altezza) dovremo destinarvi 15 mq (300 /20) che, guarda caso, corrispondono allo spazio medio sufficiente (stallo) per parcheggiare un’automobile. In genere però sarà meglio abbondare con uno spazio maggiore in quanto, anche non disponendo di due auto, è sempre ipotizzabile l’arrivo di qualche attrezzatura ingombrante. Nel caso che si debbano parcheggiare due o più auto è sempre preferibile che ogni posto auto abbia la sua apertura e le manovre di entrata/uscita non interferiscano con le altre. Per l’accessibilità dei mezzi conviene pure tener presente il trasbordo di cose o persone; sarà pure da considerare uno spazio per un banco da lavoro a parete: 60 cm per la profondità del banco e 90 cm per lo spazio di passaggio/d’uso. L’illuminazione naturale potrà essere garantita da una finestra alta a nastro posta di fronte o a lato delle porte d’accesso, ma la norma non ne prevede l’obbligatorietà mentre per l’aerazione il dm 01/02/1986 circa le autorimesse aventi capacità di parcamento non superiore a 9 autoveicoli dice che la superficie di aerazione naturale complessiva deve essere non inferiore a 1/30 della superficie in pianta del locale eventualmente
anche utilizzando fessure realizzate nei serramenti di chiusura dell’autorimessa. Un tempo, nemmeno troppo lontano, si considerava la sola presenza della caldaia e, al massimo, la presenza di un quadro elettrico di comando; oggi i tempi sono decisamente cambiati : il locale dovrà prevedere la presenza di diverse “macchine”, dalla caldaia o pompa di calore, ai quadri elettrici sempre più grandi ed importanti per comandare tutta l’impiantistica sempre più numerosa, articolata e sofisticata: ovviamente impianto elettrico ed idrico sanitario (con eventuali pompe, vasi di espansione, autoclavi, ecc.) ma anche impianto di vmc (ricambio d’aria per immissione/ espulsione con riscaldamento/ raffrescamento e deumidificazione di tutti i vani) magari asservito a pompa di calore a sua volta alimentato tutto o in parte da impianto fotovoltaico e impianto solare termico, impianto di aspirazione polveri ai vari piani/vani, impianto di allarme per interno ed esterni, impianto di domotica, impianto rilevamento fumi o gas (per la cucina ma non solo). Ovviamente ogni impianto andrà realizzato secondo le vigenti norme antincendio, di sicurezza e su consiglio dei vari tecnici di competenza. Come si capisce chiaramente, se ad ogni macchina si aggiungono gli spazi per accessibilità, gestione e manutenzione, le dimensioni dello “sgabuzzino” che potevano bastare qualche de-
cennio fa oggi vanno riconsiderate in base alle esigenze dell’impiantistica di ogni singola casa. E poi c’è il deposito: sicuramente uno spazio che, per caratteristiche e utilità assume una grande importanza nella classificazione della casa come “comoda”: lì verranno ricoverati gli attrezzi da giardino, gli hobbies e le attrezzature sportive più ingombranti (es. sci, slittini, telescopi, tavoli e seggiole da giardino in inverno, ecc.); molto spesso viene completato con una zona “da lavoro” magari prevedendo un banco officina o falegnameria; insomma è il classico spazio di cui “non ce n’è mai abbastanza”, quindi mi pare inutile cercare di dimensionarlo: tutto il possibile consentito dalle circostanze (tra l’altro si possono usare tutti gli angoli e gli anfratti che la planimetria ci riserva). La stanza giochi per i ragazzi è un’altra destinazione classica per gli spazi seminterrati, tenendo però presente che dovrebbe essere ampia, ben arieggiata e illuminata e ben attrezzata, considerando che, col passare degli anni potrà diventare una sala per piccoli party, per ascoltare musica (magari ballare…) ecc. Come giochi mobili (anche se un po' caduti in disuso) si potrebbero prevedere il tavolo da ping pong (che con gli spazi laterali occupa uno spazio di mt 4,00 x 2,50) oppure giochi/hobbies come plastici per trenini o piste per automobili… Ovviamente risulterà il regalo più gradito per i figli (e loro amici…).
Vi potrebbero trovare posto anche attrezzi per ginnastica (ovviamente non quelli richiedenti una maggiore altezza del locale). A questo proposito non bisogna dimenticare che, per i locali interrati completamente o seminterrati ma con destinazioni che pre-
edilizia
Sabato 3 Luglio 2021
per i ragazzi, ma anche saune da progettare su misura
cantina e seminterrato
vedano permanenza prolungata di persone, valgono le stesse regole igieniche dei locali di abitazione: il regolamento comunale stabilirà l’altezza minima mentre da regolamento d’igiene andrà garantita una aerazione con superficie apribile su aree libere di
almeno 1/8 della superficie di pavimento. In questi casi saranno molto utili finestrature a nastro estese su tutta la lunghezza dei muri esterni per i seminterrati, mentre per gli interrati bisognerà ricorrere alle così dette “bocche di lupo” aperte su intercapedini
completamente aerate con grigliati o similari (ma la capacità di ricambio verrà considerata ridotta, quindi, a parità di superficie bisognerà considerare un maggior numero di finestre). Un’altra destinazione classica che troviamo spesso nel piano seminterrato è
una cosiddetta lavanderia supplementare: sarà indispensabile un vano per lavatrice di cm 60 x60 x 90 di altezza o 180 se con asciugatrice soprastante; un lavandino/lavello, un piano di lavoro attrezzato con prese elettriche a cm 90 da terra per stirare e lavorare, piani di appoggio e/o armadiature alle pareti che, buona norma, dovranno essere piastrellate o rese perfettamente lavabili mediante l’uso di rivestimenti plastici a smalto. Di solito la lavanderia è accompagnata da un bagnetto di servizio minimo (lavabo e wc). Va da sé che è molto sconsigliata l’asciugatura naturale, specialmente se il locale è di altezza modesta e/o con aerazione insufficiente. Risulta ovvio, salvo particolari situazioni di fognature molto profonde o dislivelli favorevoli (molto rari nelle situazioni di pianura), che gli scarichi di questi locali interrati o seminterrati dovranno superare le differenze di quota per conferire le acque (nere, bianche, di lavaggio , di pulizia locali, ecc.) alle pubbliche fognature o alle acque superficiali dove ammesso; ciò significa che tali scarichi dovranno essere dotati di pompe sommerse ( o altro tipo) dalla prevalenza adeguata , dotate dei relativi pozzetti e di prudenziali se non indispensabili valvole di ritegno in controspinta per evitare sgradevoli e pesanti riflussi. Ma la destinazione più gettonata dei seminterrati nostrani è sicuramente la così detta “taverna” o “soggiorno taverna” o “soggiorno estivo” Questo locale, nella casa singola, ha ragion d’essere solo se si differenzia dal soggiorno superiore o nelle funzioni, o nelle dimensioni che giustifichino un diverso utilizzo dei due locali. Una delle caratteristiche potrebbe essere, per esempio, la possibilità di collegamenti con l’esterno (giardino, portico, cortile…) magari per godere della comoda vicinan-
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za di un barbecue (quando il soggiorno/pranzo è posto al piano rialzato); un’altra potrebbe essere quella di poter riunire in un unico locale zone per conversazioni “informali” con divani, tavolo, caminetto, barbecue… per dar vita ad un ambiente composito in cui possano coesistere più nuclei di persone. Quindi avremo una zona cottura (piastra/griglia/ barbecue…) da cm 100 servita da una zona lavaggio (cm 60), una zona preparazione (cm 120); la zona pranzo può consistere in un tavolo per 8/12 persone anche con panca ad angolo (mt 3,00/4,00 x 2,50), una zona per conversazione (magari con camino) con panche o sedili da 3,00 x 3,00/4,00 mt. Nulla vieta che questo locale possa essere usato al mattino o al pomeriggio dai bambini e alla sera dagli adulti per poter usufruire di una supplementare zona giuochi per i più piccoli utilizzando in particolar modo la zona conversazione. Altri utilizzi, anche se un poco fuori dall’usuale, potrebbero essere: la camera oscura, nel caso di un utente con una particolare passione per la fotografia, la piscina coperta , ma servirebbero spazi nella casa e su queste pagine talmente rilevanti che ci impongono di soprassedere. Un utilizzo invece che va diffondendosi sempre più è la sauna. Si tratta di un’attrezzatura che può avere un minimo ingombro: una cabina minima può occupare appena 1,20 x 1,20 mt di base ma i modelli più usati arrivano sui 2,00 x 2,00 mt circa. Nelle immediate vicinanze è bene prevedere una doccia (0,90 x0,90 mt.) e lo spazio di passaggio per ottemperare alle indicazioni del vero bagno sudorifero finlandese. Il tutto, quindi, non dovrebbe occupare più di 4/6 metri quadrati. (continua sul numero del Piccolo del 4 settembre 2021)
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Un vademecum che riassume le regole di tutte le agevolazioni fiscali riguardanti l’abitazione per orientare i
Casa, la guida: dal Superbonus 110% al Dal Superbonus 110% al bonus facciate. Il Consiglio Nazionale del Notariato e dalle associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione Nazionale Consumatori), per fare chiarezza su questi temi, hanno stilato un vademecum alle agevolazioni fiscali per interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare, focalizzato sui bonus fiscali riguardanti la casa, per orientare i cittadini nella “giungla” normativa. BONUS EDILIZIO Il bonus edilizio riguarda manutenzione ordinaria e straordinaria di un edificio residenziale; ricostruzione o ripristino di immobile danneggiato da eventi calamitosi; realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali; eliminazione delle barriere architettoniche; installazione o rafforzamento strutture di sicurezza (inferriate, porte blindate ecc.); bonifica dell’amianto; opere volte a prevenire infortuni domestici; cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico; sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione. Per accedere al bonus gli interventi devo-
no essere eseguiti su edifici esistenti e non devono dar vita a una nuova costruzione (con la sola eccezione della realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali). ECOBONUS Rientrano nell’Ecobonus quegli interventi relativi alla realizzazio-
ne di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Rientra tra i lavori agevolabili, ad esempio, l’installazione di un impianto fotovoltaico (peraltro per usufruire della detrazione è necessario che l’im-
pianto sia installato per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione, cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici...). Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti) già esistenti.
SUPERBONUS 110% Si applica a interventi di efficientamento energetico, di riduzione del rischio sismico o volti all’eliminazione di barriere architettoniche, al ricorrere di ben determinati requisiti soggettivi e oggettivi. Ne possono beneficiare: i condomini; le persone fisiche; gli Iacp comunque denominati nonchè gli
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cittadini nella “giungla” normativa
bonus facciate te). Sono escluse le abitazioni di categoria catastale A1, A8 e A9. Sono inoltre escluse le unità in corso di costruzione. Per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico ammessi al Superbonus 110% gli stessi si distinguono in interventi trainanti (isolamento termico dell’edificio, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale) che accedono direttamente alla detrazione fiscale del 110% e interventi trainati (es. sostituzione degli infissi, impianti fotovoltaici, installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici...) che possono accedere al Superbonus 110% solo se realizzati congiuntamente ad un intervento trainante. Per fruire della detrazione del 110% l’intervento “trainante” (anche unitamente a taluno degli interventi “trainati”) deve garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche e, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.
enti aventi le stesse finalità sociali; le cooperative di abitazione; le Onlus, le Organizzazioni di volontariato e le Associazioni di promozione sociale; le associazioni e società sportive dilettantistiche (per immobili adibiti a spogliatoi). Il Superbonus riguarda i soli immobili residenziali (per interpretazione dell’Agenzia delle Entra-
LA CUMULABILITÀ DEL BONUS Nel caso in cui sullo stesso immobile siano effettuati più interventi agevolabili, il limite massimo di spesa detraibile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati. Peraltro, ogni situazione va valutata caso per caso ed il cumulo delle agevolazioni è applicabile solo a determinate condizioni. Rimane il principio che per la stessa spesa è possibile fruire di una sola agevolazione.
LO SCONTO IN FATTURA O LA CESSIONE DEL CREDITO I soggetti che hanno sostenuto o che sostengono, negli anni 2020, 2021 e 2022 spese per alcuni degli interventi che fruiscono dei bonus fiscali possono optare, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente per lo sconto in fattura da parte dei fornitori che hanno effettuato gli interventi fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso o per la cessione di un credito d’imposta, di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti,
compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. BONUS FACCIATE Il Bonus Facciate consiste in una detrazione nella misura del 90% delle spese documentate e sostenute per interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti purchè ubicati in centri urbani in zone classificate A (centro storico) o B (zone di completamento). Sono ammessi esclusivamente interventi realizzati su edifici esistenti.
BONUS ACQUISTI Si tratta di detrazioni previste in occasione dell’acquisto di immobili. Il bonus acquisti edifici ristrutturati spetta a condizione che: l’unità immobiliare ceduta o assegnata faccia parte di un edificio sul quale sono stati eseguiti interventi di restauro e di risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia eseguiti dall’impresa o dalla cooperativa edilizia (i lavori devono riguardare l’intero fabbricato e non la singola unità che viene trasferita); l’acquisto o l’assegnazione dell’unità abitativa avvenga entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori.
SPECIALE
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Chi sostituisce l’impianto di raffreddamento può beneficiare non solo dell’ecobonus, ma anche del superbonus
Bonus condizionatori, quali sono Chi acquista e installa un nuovo condizionatore a casa ha la possibilità di beneficiare non solo dell’ecobonus, ma anche del Superbonus 110%. Potranno approfittarne tutti coloro che intendono trovare un modo per raffreddare casa in questa stagione così calda. Serve però, come sempre in questi casi, che siano soddisfatti alcuni requisiti precisi, che includono fra l’altro il tipo di lavori e i limiti di spesa. Ecco cosa c’è da sapere sull’agevolazione fiscale legata all’acquisto di questi elettrodomestici.
IL BONUS CONDIZIONATORI Il bonus condizionatori dà diritto a una detrazione del 110% - con la modalità credito d’imposta o cessione del credito - solo se l’acquisto del condizionatore e la sua installazione vengono eseguiti all’interno di quei lavori di efficientamento energetico che si qualificano come trainanti (si veda l’approfondimento sul Superbonus 110% e la distinzione tra interventi trainanti e trainati, proposti nelle pagine precedenti). GLI INTERVENTI TRAINANTI Uno degli interventi trainanti è l’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali relative all’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie (cappotto termico), con un limite di 60mila euro moltiplicato per le unità abitative
presenti. Un altro, invece, è quello della sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione, per un massimo di 30mila euro che va moltiplicato per ogni singola unità abitativa. Sono da considerare come trainanti anche i lavori per le unità unifamiliari, in seguito a sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore a 30mila euro, compresi gli importi per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito. Tutti i lavori eseguiti, in ogni caso, devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il raggiungimento della classe più alta, che va dimostrata con l’Ape (ovvero l’attestato di prestazione energetica). I LIMITI DI SPESA Guardando poi ai limiti di spesa, si può partire dai 20mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per quanto riguarda gli edifici composti fino a otto unità immobiliari. Da considerare, invece, 15mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per quanto riguarda gli edifici composti da più di otto unità immobiliari. Il bonus, come detto, è inoltre riconosciuto per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito. Per gli interventi sugli edifici unifamiliari (come le villette a schiera), il limite di spesa è invece 30mila euro
I LAVORI NON STRUTTURALI I lavori non strutturali che influenzano comunque l’efficienza energetica rientrano nell’ecobonus già esistente, con una detrazione che va dal 50 al 65% in base ai singoli lavori effettuati: al 50% sull’ac-
quisto di un condizionatore per ristrutturazione di tipo ordinario; sempre al 50% sull’acquisto di un climatizzatore per una ristrutturazione straordinaria con almeno la classe energetica A+; al 65% sull’acquisto di un nuovo condi-
zionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituire un modello vecchio, con classe energetica inferiore. LA DOMANDA Va presentata l’intera documenta-
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110%. Ecco tutti i requisiti e limiti di spesa
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LE CARTE
le detrazioni? Accedere al Superbonus è più facile Meno burocrazia, basta la Cila
zione che attesti l’acquisto oppure la sostituzione di un nuovo impianto di raffreddamento al momento della dichiarazione dei redditi. Le voci di spesa saranno riportate nel 730 e Unico e permetteranno di ottenere la detrazione spettante. La documenta-
zione da presentare in sede di dichiarazione dei redditi, nello specifico, prevede: la dichiarazione effettuata da un tecnico abilitato; l’attestato di prestazione energetica (Ape); la scheda informativa sugli interventi realizzati; i versamenti tracciabili.
Con il decreto Semplificazioni, accedere al Superbonus 110% è molto più semplice e risulterà meno impegnativo fare i conti con le lungaggini della burocrazia. Il risparmio stimato nelle procedure, in termini temporali, è di almeno tre mesi. Un obiettivo raggiunto grazie alla cancellazione del requisito della doppia conformità. Adesso, infatti, per accedere al Superbonus 110% serve solo la Cila, ovvero la comunicazione di inizio lavori asseverata, proprio come avviene per gli altri bonus fiscali. Una novità che riduce le lungaggini burocratiche e permette di evitare di dover accedere alla documentazione degli archivi edilizi del comune di riferimento. Con la sola necessità di presentare la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) si evitano code e rallentamenti
nelle procedure. Rimangono esclusi dal provvedimento solo gli interventi di demolizione e ricostruzione. Ma c’è chi grida allo scandalo, perché vede in questa manovra un modo per incentivare gli abusi edilizi. In realtà, anche se il Governo ha concesso la possibilità di ottenere l’Ecobonus 110% senza dover attendere le lunghe tempistiche per il rilascio dei documenti che attestano la doppia conformità dell’immobile, questo non significa che gli edifici abusivi potranno accedere al maxiincentivo. Secondo quanto prevedono le nuove disposizioni, proprio all’ultimo comma, “resta impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità dell’immobile oggetto di intervento”. Questo significa che sebbene si conceda di non dover più dimostrare la confor-
mità dell’edificio, comunque sarà obbligatorio per quest’ultimo avere la doppia conformità. Le autorità infatti saranno autorizzate a svolgere tutti i dovuti controlli, e nel caso in cui l’immobile che accede al Superbonus 110% dovesse risultare abusivo (non avendo mai ottenuto la doppia conformità), allora il beneficio decadrebbe. Non solo. Si prevede infatti che ci saranno anche delle pesanti sanzioni in questi casi, proprio per scongiurare ogni dubbio sul fatto che si vogliano agevolare gli immobili abusivi. La sintesi, dunque, è che si riducono i tempi, ma le regole per ottenere l’Ecobonus 110% rimangono sostanzialmente le stesse, per cui gli abusi edilizi non possono in alcun modo beneficiare dell’incentivo, come è sempre stato fino ad oggi.
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IN BREVE
PUNTO PRELIEVI: NUOVO ORARIO DI APERTURA
WELFARE REGIONE: NESSUN NUOVO CONTAGIO NELLE 18 CARCERI LOMBARDE
“Grazie ai protocolli di sicurezza e alla vaccinazione non si sono registrati casi di positivi al Covid nelle 18 carceri lombarde”. Lo comunica la Direzione generale Welfare di Regione Lombardia, sottolineando come, da inizio anno, non ci siano stati decessi dovuti al Covid. I contagiati, da gennaio, sono stati circa il 7% tra i reclusi e poco più del 6% tra il personale penitenziario.
“La vaccinazione nelle carceri – prosegue la nota – ha raggiunto l’80% del personale penitenziario e dei detenuti vaccinati con prima dose. Ha messo inoltre in sicurezza più del 70% di chi ha completato il ciclo vaccinale con la somministrazione della seconda dose di vaccino. Il protocollo per l’ingresso in carcere dei detenuti – conclude la nota della DG Welfare – è da sempre
osservato scrupolosamente. Prevede, tra l’altro, immediatamente una visita medica e un tampone. È prevista inoltre la messa in osservazione per 10 giorni. Successivamente, un secondo tampone di controllo accerta la definitiva negatività al Covid. Un ringraziamento speciale infine ai 130 medici e ai 170 infermieri che si sono adoperati nelle somministrazioni”.
Asst Cremona: primo giorno di lavoro per il dottor Tiberio Oggionni, nuovo direttore di Pneumologia Il Punto Prelievi dell'Ospedale di Cremona (Padiglione n. 15, ingresso ospedale) da giovedì 1 luglio rispetterà il seguente orario di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 10:30.
TUTTE LE VARIANTI COPERTE DA CICLO VACCINALE COMPLETO
Da inizio anno eseguite 18.038 genotipizzazioni, in media l’87,2% degli infettati non risultava vaccinato. “Tutte le varianti Covid sono coperte efficacemente dopo il completamento del ciclo vaccinale”. È quanto emerge da una analisi della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. “Da gennaio a mercoledì 30 giugno – spiega la Direzione – in Lombardia sono state eseguite 18.038 genotipizzazioni per 16.231 pazienti. Le persone a cui è stata identificata la variante Delta sono state complessivamente 228, pari all’1,4% di quelli sottoposti a genotipizzazione”. “Nel solo mese di giugno – prosegue la nota – la percentuale di casi con variante Delta è stata del 10% sul totale dei tamponi positivi mensili. Una percentuale cresciuta molto negli ultimi giorni del mese, pur nel contesto di una costante diminuzione dei positivi al Covid, poiché stiamo assistendo allo switch tra le varianti Alpha e Delta”. “La situazione – si legge ancora – appare, nel complesso, sotto controllo, soprattutto grazie alla totale genotipizzazione dei tamponi positivi operata da Regione Lombardia. Questa permette infatti una mappatura in tempo reale della diffusione del contagio e delle sue varianti. In media per tutte le varianti Covid identificate, l’87,2% degli infettati non risultava vaccinato. In particolare, era vaccinato con prima dose l’8,1% e vaccinato dopo ciclo completo il 4,7%”. “La copertura vaccinale – conclude la nota – in ogni caso abbatte drasticamente il rischio di contagio e comunque l’eventuale sviluppo della malattia in forma grave. Dopo il completamento del ciclo vaccinale, trascorsi 14 giorni dalla seconda e ultima somministrazione, la risposta al vaccino risulta pressoché uguale per tutte le varianti”.
Il nuovo primario di Pneumologia Tiberio Oggionni punta al lavoro in team per una pneumologia sempre più specialistica, caratterizzata da alta tecnologia, ricerca clinica e lavoro in rete con gli altri centri. L’obiettivo? Rispondere ai bisogni del territorio e diventare, in alcuni ambiti, un punto di riferimento extraprovinciale. Il Direttore Generale Giuseppe Rossi: «Il dottor Oggionni ha competenze specifiche nell’ambito delle patologie respiratorie rare e nel trattamento dei pazienti che necessitano di trapianto polmonare e persone trapiantate. La sua presenza nella Pneumologia di Cremona porta nuova linfa all’interno di un reparto già altamente specializzato, la cui equipe, durante l’emergenza, ha dato prova di grandi abilità cliniche, tenacia e capacità di reinventarsi anche davanti ad una malattia sconosciuta come l’infezione da Covid-19». Primo giorno di lavoro all’Ospedale di Cremona, con quale stato d’animo si accinge al nuovo incarico? In questo momento il mio è uno stato d’animo di attesa; di attesa curiosa verso un ambito di lavoro come quello dell’Asst di Cremona, diverso da un Irccs (San Matteo di Pavia) dove ho sempre lavorato. Sono desideroso di conoscere i nuovi colleghi, sia pneumologi che delle altre specialità, e tutte le persone che in un ospedale, con ruoli diversi, cercano di rispondere al bisogno di cura del singolo paziente. Urge poi il desiderio di mettere tutto me stesso, dal punto di vista umano e professionale, in questo nuovo compito che mi è stato affidato. Quali sono per lei le tre caratteristiche essenziali di una “pneumologia” ideale? Una pneumologia ideale deve essere “completa”, nel senso che deve essere in grado di poter diagnosticare e curare tendenzialmente tutte le diverse malattie polmonari, comuni o rare, in collaborazione con gli altri specialisti dell’ospedale. Deve avere a disposizione - e progressivamente aggiornare
«Obiettivo: rispondere ai bisogni locali e divenire riferimento extraprovinciale» dell’ospedale coinvolte nella cura dei malati, sia dal punto di vista clinico sia organizzativo. Se guardo alla mia esperienza in questi anni nel programma di trapianto polmonare o nel team multidisciplinare nelle malattie fibrotiche del polmone (di cui ero il responsabile), un lavoro al di fuori di un contesto multidisciplinare sarebbe inimmaginabile.
Il dottor Tiberio Oggionni e parte dell'equipe della Pneumologia - tutti gli strumenti tecnologici più avanzati per la migliore cura del malato. Penso ad esempio alla strumentazione endoscopica, a tutto l’ambito di presa in carico dell’insufficienza respiratoria acuta. Deve sapere rispondere al bisogno del malato in tempi rapidi e organizzare una rete efficace di collaborazione esterna all’ospedale, cui affidare i pazienti che hanno bisogno di proseguire un percorso di cura dopo la fase più acuta della malattia. Quali aspettative e propositi per la Pneumologia di Cremona? Ovviamente che sia il più possibile una pneumologia ideale. Il lavoro da fare sarà rafforzare ciò che in questi anni è stato validamente costruito e orientarsi, quindi, verso una pneumologia ancora più “specialistica”, capace di affrontare la complessità della patologia respiratoria. Il desiderio è iniziare un graduale lavoro di ricerca clinica, che aiuti a migliorare le capacità professionali di ciascuna delle persone che lavoreranno con me. Il proposito è costruire una pneumologia che serva fino in fondo il proprio territorio, ma che tenda anche, perlomeno in alcuni ambiti, ad essere punto di riferimento al di fuori dei confini provinciali.
Cosa significa iniziare un nuovo percorso professionale, in un reparto come la Pneumologia in questo momento storico? Dal febbraio 2020 tutte le pneumologie - o meglio, tutti gli ospedali - hanno dovuto fare i conti, in modo imprevisto, improvviso e drammatico, con una malattia nuova: l’infezione da SARS-CoV2. Iniziare oggi un nuovo percorso professionale per me significa sapere, come è successo negli ultimi mesi, che alcune persone (speriamo il minor numero possibile) potranno avere bisogno delle cure di pneumologi, infettivologi e intensivisti. Occorre quindi essere pronti, dal punto di vista organizzativo e clinico, con la speranza di aver a disposizione un miglioramento delle possibilità terapeutiche, oggi ancora limitate. Inoltre, sarà fondamentale seguire quei pazienti che possono avere conseguenze cliniche significative dopo l’infezione. Il suo approccio al lavoro in team? La cura di ciascun paziente nel senso di “risposta”alla persona - è responsabilità del singolo medico. Questa risposta, però, deve sempre essere una presa in carico condivisa, con i colleghi, con gli altri specialisti e con tutte le persone
In che misura la relazione con il paziente è importante nel percorso di cura e perché? Il prendersi cura è sempre rivolto al singolo paziente, per cui la relazione con la persona che si ha di fronte, di fatto unica, fa parte della cura stessa. Personalmente, in questi anni, ho deciso di fare un percorso di formazione sulla relazione medico-paziente, imparando ad applicare specifiche tecniche di comunicazione. Resta fermo il fatto che l’efficacia di qualsiasi tecnica è strettamente correlata all’atteggiamento e all’umanità del medico. L’emergenza sanitaria ha cambiato il suo modo di essere e sentirsi medico? L’emergenza sanitaria, come già detto prima, in modo imprevisto, improvviso e drammatico mi ha fatto rivivere l’esperienza del limite. È stato doloroso, soprattutto nelle prime settimane della pandemia, non sapere come curare i pazienti e non avere a disposizione quegli strumenti terapeutici che avrei desiderato. È stato però anche un momento professionale in cui con umiltà ci si è messi in gioco per comprendere ciò che non conoscevamo, per dare ai pazienti le cure che ritenevamo migliori, sempre disposti a mettere in discussione le scelte fatte. Questo spero possa essere uno sguardo ed un metodo da rinnovare ogni giorno nel mio lavoro di medico.
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CULTURA
Sabato 3 Luglio 2021 lettereilpiccolo@gmail.com
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CINEMA • L’ATTRICE È PROTAGONISTA DEL FILM “HALLOWEEN KILLS”
TELEVISIONE • «HO DECISO DI PRENDERMI UN MOMENTO PER ME»
LEONE D’ORO ALLA CARRIERA A J.L. CURTIS
ALESSIA MARCUZZI LASCIA MEDIASET
della mostra Alberto Barbera. La consegna avrà luogo mercoledì 8 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), prima della proiezione (fuori concorso) di “Halloween kills”, diretto da David Gordon Green e interpretato proprio da Jamie Lee Curtis. (Fonte Italpress)
MILANO - Alessia Marcuzzi lascia Mediaset. Lo ha annunciato la conduttrice, con un post pubblicato su Instagram: «Voglio essere io a dirvelo, prima che lo leggiate su qualche blog in maniera distorta. Dopo 25 anni in Mediaset ho deciso di prendermi un momento per me, perché non riesco più a immaginarmi nei programmi che mi venivano proposti. E’ per questo motivo che ho deciso di comunicare all’editore e all’azienda di voler andare via, salutandoli con stima e affetto e ringraziandoli». (Fonte Italpress)
VENEZIA - E’ stato attribuito all’attrice statunitense Jamie Lee Curtis il Leone d’oro alla carriera della 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia (1-11 settembre 2021). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore
Stasera, a partire dalle 21, apertura straordinaria delle sedi museali cremonesi con numerose iniziative
Notte dei Musei per tutti i gusti culturali
I musei di Cremona sono pronti a vivere la “Notte dei Musei”, in programma il 3 luglio. Una serata importante con ingresso gratuito alle collezioni di Palazzo Affaitati, al Museo Archeologico San Lorenzo, mentre l’ingresso al Museo del Violino è di un solo euro. Il programma si arricchisce anche di eventi musicali, letture teatrali, anteprime di mostre e visite guidate. «Un bel segno della ripartenza di tutto il comparto museale», ha dichiarato l’assessore Luca Burgazzi. Una notte tutta da vivere, così come in tante altre città europee, con l’apertura straordinaria e serale, a partire dalle 21, del Museo Civico “Ala Ponzone”, del Museo Archeologico S. Lorenzo, del Museo di Storia Naturale e del Museo del Violino con numerose proposte pensate per stimolare curiosità e interesse verso la ricchezza del patrimonio e il valore culturale delle sedi museali cittadine. Si inizia alle 17.30 con “Prima della notte” nel cortile di Palazzo Affaitati (via Ugolani Dati 4) con la presentazione del volume “Libere scintille della mia voce, pagine scelte della scrittrice ucraina Lesja Ucrajinka” (edizioni Mimesis), a cura del Comitato Mara Soldi Maretti. Alle 21, alla Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”, si apriranno le por-
te della collezione permanente ma con una novità: nella Sala del ’400 è stata allestita la mostra sulla Donazione Luigi Faber Ferrari. Un’esposizione di dipinti e opere grafiche legate alla famiglia Ferrari e un nucleo di stampe antiche suddivisa in tre sezioni. Non mancherà la musica, che dalle 21.30 risuonerà nelle sale del Museo grazie alla collaborazione del Liceo musicale “Antonio Stradivari”. Sono previste, inoltre, tre visite guidate in pillole: “Genovesino Vanitas”, “La caduta della manna” e “Arcimboldo alchemico” a cura di Crart, alle 21.45, 22.15 e 22.45 (vanno prenotate inviando una mail a museoalaponzone.biglietteria@comune.cremona.it). Sempre nel cortile di Pa-
lazzo Affaitati, alle 21.30, andrà in scena “Raccontando Sofonisba”, uno spettacolo dedicato a Sofonisba Anguissola. Il conservatore della Pinacoteca Mario Marubbi intervisterà Luciana Benotto autrice del libro “Sofonisba. La turbinosa giovinezza di una pittrice”. A seguire, alle 22.30, spazio al concerto del Duo Diamanti (nella foto). Porte aperte, dalle 21 alle 24, anche al Museo Archeologico San Lorenzo dove è in programma “Appuntamenti davanti all’opera”: alle 21.30 “Il mosaico del Labirinto”, alle ore 22 “La stanza di Arianna”, alle 22.30 “La testa di Afrodite” e alle 23 “Il ninfeo della Domus del Ninfeo”. L’ingresso è libero, ma con prenotazione delle visite a tema a
Target Turismo, telefonando ai numeri 0372-407081, oppure 347 6098163 e 366 6673881. Al Museo di Storia Naturale si potrà visitare la collezione permanente alla quale si affianca l’anteprima della mostra fotografica “Natura. La mostra Natura - Premio Roberto Bonali”, legata al concorso fotografico organizzato dal Gruppo Fotografico Cremonese che i genitori di Roberto, Giordana e Romano hanno voluto dedicare al figlio scomparso nel marzo 2020. Infine, la Piccola Biblioteca, con la collaborazione dell’assessorato alle Politiche Sociali (Ufficio Pari Opportunità), il Consultorio Familiare Asst Cremona e l’Associazione di volontariato Mammalia, alle 21 dedicherà uno spazio lettura dal titolo “All’alba della vita”. Sarà raccontato, attraverso libri per bambini (sia di saggistica che di narrativa), la nascita dell’Universo, l’origine del mondo e della vita, passando dal macrocosmo al microcosmo: dall’Universo all’attesa della vita nei mesi della gravidanza. Per l’intera serata la nascita dell’essere umano verrà presentata anche attraverso una visione poetica, un video tratto dal libro Crescendo illustrato da Alessandro Sanna con le musiche di accompagnamento curate da Paolo Fresu.
LA RASSEGNA “DIPINGERE D’ESTATE” TORNA A PALAZZO DUEMIGLIA Torna a Palazzo Duemiglia (in Largo Madre Agata Carelli 4) la rassegna “Dipingere d’estate”, giunta alla terza edizione. Promossa dal Centro Pinoni, propone sino a fine agosto un centinaio di opere fra dipinti, grafiche, fotografie e sculture a tema libero. «Con rinnovato entusiasmo spiega il presidente del sodalizio cremonese, Giorgio Denti - abbiamo l’opportunità di riproporre una collettiva estiva con artisti del nostro territorio, ma anche di altre province: Milano, Verona, Parma, Piacenza e Lodi». «C’è l’errata convinzione - aggiunge il curatore Simone Fappanni - che durante i mesi estivi tutti siano in vacanza. Pertanto gli spazi espositivi tendono a chiudere o ridurre all’essenziale la propria attività. Nelle sale di Palazzo Duemiglia si cerca di fare esattamente l’opposto, ovvero di
presentare un’esposizione che riesca a incontrare l’interesse non solo degli appassionati, ma anche di coloro che semplicemente desiderano visitare un’esposizione d’arte “in presenza” dopo che l’arte, non solo quella plastica, è stata fruita per tanti mesi soltanto online. Diverse sono le sezioni in cui è suddiviso l’allestimento: olio, acrilico, grafite, pastello, acquerello, sbalzo, scultura, encausto e digital art. Questa rassegna offre pertanto l’opportunità di apprezzare lo stile e la ricerca di artisti che, con grande impegno si dedicano alle cosiddette Beaux-Arts. Scorrendo i lavori in esposizione non mancano paesaggi padani, sia reali che immaginari, ma anche figure dai tratti somatici molto diversi, quasi fossero stati eseguiti durante viaggi in terre lontane, composizioni, fiori e nature morte».
PRESENTATA “MARTA E L’ELEFANTE”, SCULTURA DI STEFANO BOMBARDIERI
Ieri pomeriggio in Cortile Federico II di Palazzo Comunale è stata presentata alla città la scultura monumentale “Marta e l’elefante” di Stefano Bombardieri.
CONCERTO
L'ANIMA DI CREMONA HA SUONATO A MILANO
Ed è stata subito magia. Una serata bellissima, una emozione speciale tanto quanto la musica della città di Cremona che ha animato il cuore di Milano. Un breve concerto, ricco di sfumature e significati, suonato dalla finestra dell’hotel Galleria Vik Milano, ubicato nel “salotto della città”. L’albergo, che è anche galleria d'arte, ma soprattutto luogo di contaminazione culturale e innovazione, ha fatto da sfondo alla musicista Lena Yokoyama (nella foto) che ha diffuso le note dello splendido violino Stradivari Lam - ex Scotland University 1734 dalla finestra di una delle stanze più prestigiose dell'hotel, dedicata al famoso artista Schifano. Nel cuore della Galleria Vittorio Emanuele ha risuonato l'anima di Cremona e tutti, visitatori, turisti e cittadini di Milano hanno potuto goderne. Inoltre, grazie alla collaborazione con ProCremona, sponsor tecnico dell'evento, le immagini della performance sono state incluse in un breve video che diventerà strumento di promozione della città e del Museo del Violino.
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Sabato 3 Luglio 2021
lettereilpiccolo@gmail.com
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SPORT
Responsabile Fabio Varesi
CICLISMO • DOPO LA CADUTA, GUARNIERI SI È RIPRESO
TENNIS • BERRETTINI E SONEGO CERCANO GLI OTTAVI
NIBALI IN EVIDENZA IN UNA SUPER TAPPA
AZZURRI PROTAGONISTI A WIMBLEDON
LE CREUSOT - Anche se ha ceduto un po’ nelle ultime battute, Nibali è stato protagonista nella 7ª tappa del Tour de France vinta dallo sloveno Mohoric. Van der Poel è in maglia gialla. Nel finale della tappa di giovedì, brutta caduta per Jacopo Guarnieri (nella foto), per fortuna senza conseguenze. Il velocista cresciuto nel CC Cremonese, ora in forza a GroupamaFdj, ha tranquillizzato tutti all’arrivo: «Sono tutto intero».
LONDRA - Brillano gli azzurri a Wimbledon. In tre sono arrivati al 3º turno con Matteo Berrettini (nella foto) e Lorenzo Sonego che hanno raggiunto Fabio Fognini, poi ieri eliminato da Rublev (6-3 5-7 6-4 6-2). Berrettini ha battuto 6-3 6-4 7-6 l’olandese Van De Zandschulp e oggi sfida lo sloveno Bedene, Sonego ha piegato 4-6 6-3 7-6 6-1 il colombiano Riveros e oggi affronta l’australiano Duckworth. (Fonte Italpress)
» volley serie a1
, prosegue l avventura nella massima serie e ancora al palaradi
La società rosa ha ufficializzato la partecipazione al prossimo campionato di A1, che affronterà con il nuovo allenatore Martino Volpini e una squadra giovane
La Vbc rompe il silenzio e rilancia la sfida
FABIO VARESI
Dopo settimane di silenzio, la Vbc Casalmaggiore torna a farsi sentire, garantendo un altro capitolo della favola rosa in serie A. «Abbiamo ricaricato le pile - ha affermato il presidente Massimo Boselli Botturi - ed ora siamo pronti per ripartire. È stata una pausa di profonda riflessione, che ci ha portato alla decisione di iscriverci il 13 luglio alla prossima stagione in A1 e di sottoscrivere una convenzione con il Comune di Cremona per utilizzare ancora il PalaRadi. Abbiamo valutato altre proposte, anche allettanti, ma senza quelle certezze che volevamo. Chi c’è vicino ha rafforzato la sua vicinanza e per questo li ringrazio. In questo periodo abbiamo anche allestito la squadra, completa per 9 giocatrici su 13. Mancano due pedine importanti e due giovani di valore su cui puntare con contratto pluriennale. La squadra, per concludere, sarà in ritiro nei camp a Forte dei
I volti nuovi della Vbc presentati giovedì
Marmi dal 22 agosto al 1º settembre». È stato poi presentato il nuovo allenatore Martino Volpini, alla prima panchina da head coach. «Per me è un onore e ringrazio
BASKET SERIE B
JUVI: BARBALICH È IL NUOVO DS AL POSTO DI ZAGNI
la società per la fiducia che mi ha dimostrato», sono state le sue prime parole. Già assistente con Gaspari a Casalmaggiore, è stato anche nello staff tecnico di Conegliano. «Stiamo costruen-
Addio e arrivo eccellenti alla Ferraroni JuVi Cremona. La società di serie B comunica di aver ricevuto ed accettato le dimissioni del proprio direttore sportivo Andrea Zagni. Al suo posto ha scelto Alessandro Barba-
do un sestetto base che va dai 27 ai 32 anni, che ci permetterà di divertirci, ma soprattutto spero che faccia divertire anche i tifosi».Volpini sarà coadiuvato dal nuovo scoutman Alessandro Bianciardi. Sono state presentate anche le prime quattro nuove giocatrici: la palleggiatrice Marta Bechis (ex Brescia e Conegliano), che ha inviato un saluto video, perché giovedì si è laureata, l’altra regista Erica di Maulo, classe 1997 ma con tanta esperienza in Usa e Finlandia, l’esperta centrale Ludovica Guidi e il libero Luna Carocci. In serie B1, invece, l’Esperia ha confermato il tecnico Valeria Magri e il suo staff, mentre a Offanengo torna dopo sei anni la centrale Marina Cattaneo.
lich, che in carriera è stato agente di basket internazionale, team manager e ds alla Scavolini-Spar Pesaro ed ha lavorato molto all’estero (in Russia e in Spagna), contribuendo alla ristrutturazione di varie società.
BASKET SERIE A • NUOVO ARRIVO
VANOLI: PEREGO ENTRA NELLO STAFF TECNICO La Vanoli Cremona ha un nuovo assistant coach: è Federico Perego, nato a Lissone il 29 settembre 1984. Dopo l’esperienza nelle serie minori, ha seguito Andrea Trinchieri al Brose Bamberg, vincendo il campionato tedesco per tre stagioni consecutive, oltre a una Supercoppa tedesca e a una Coppa di Germania. Dopo le dimissioni di Trinchieri e l’esonero di Ainars Bagatskis, è stato promosso capo allenatore ed ha conquistato un’altra Coppa di Germania. Nella stagione 2019-2020 è tornato in Italia per guidare Pesaro, ma è stato esonerato dopo le prime dieci partite. «Sono molto contento e carico per questa nuova avventura», ha affermato. Intanto, nel Preolimpico di Belgrado, l’Italia ha battuto 90-83 Portorico e oggi alle 13 affronta in semifinale la Repubblica Dominicana.
BOCCE
Tra sette giorni torna la magia della Notturna
BISSOLATI OGGI A MADIGNANO PER IL PASS ALLA FASE FINALE
Federazione». In settimana è stato effettuato il sorteggio. A contendersi il trofeo ed il ricco montepremi saranno 131 coppie provenienti da tutta Italia, isole comprese. Si inizierà alle ore 17 con i gironi eliminatori in programma sugli impianti coperti di Cremona (Comunale, Baldesio, Flora, Palabosco, Signorini, Stradivari), Crema, Madignano, Cicognolo, Pieve d’Olmi e Casalpusterlengo e Bissolati dove si concluderà la manifestazione. Direttore di gara Giovanni Amos Muscheri di Oristano, assistente Gabriele Ceriati. Massimo Malfatto
(M.M.) Si avvia alla conclusione la prima fase del campionato di società. Oggi sono in programma gli incontri della penultima giornata che potrebbero risultare decisivi sopratutto in seconda categoria dove siamo in particolare coinvolti. Nel girone 1 riflettori puntati a Madignano, si gioca Madignanese-Bissolati: in caso di successo la formazione rivierasca sarebbe matematicamente qualificata per la seconda fase. Più complicata è la situazione nel girone 6 dove l’Arci Crema Nuova (prima in classifica) riposa e deve tifare affinchè gli “amici” della Nuova Bar Bocciodromo fermino l’Amatori seconda in classifica ma con una partita in meno. Il Fadigati giocherà a Milano contro la Virtus e spera. Frattanto si è disputato il recupero Madignanese-Canonichese ininfluente per la classifica. Grande equilibrio, un set ciascuno vinto da entrambe le formazioni e risultato 4-4.
Il countdown è iniziato. Tra sette giorni va in scena l’ottava edizione della “Notturna di Cremona”, gara nazionale a coppie organizzata dalla Canottieri Bissolati. Da anni non si chiama più “Fanino Alquati”, ma il richiamo per questa manifestazione “sotto le stelle” (unica di questo genere in Italia) è ancora rilevante: un vero piatto da gourmet che spingerà tanti appassionati della sfera sintetica ad imboccare i viali della bocciofila rivierasca. Soddisfatto il presidente della Bissolati, Maurilio Segalini: «Nel centenario della nascita della nostra associazione, nonostante le gravi difficoltà do-
L’edizione di due anni fa
vute alla pandemia, non potevamo stare senza questa gara, la nostra Notturna, perché a Cremona il mondo delle bocce si identifica con questa straordinaria competizione e la tiene stretta come una delle tradizioni più rappresentative del territorio. Siamo consapevoli
che ogni anno il lavoro è tanto (e questa volta anche di più) e senza quel grande gruppo di dirigenti e volontari, non riusciremmo a farla brillare come sempre. Voglio quindi ringraziare calorosamente tutto lo staff che ha contribuito alla sua organizzazione, il nostro direttivo ed in particolare il consigliere delle bocce Davide Pompini, i nostri dirigenti con in testa il coordinatore Gabriele Ronda, i nostri accompagnatori, i nostri dipendenti guidati dal direttore Zambelli e tutta la nostra meravigliosa segreteria amministrativa. Infine, un grazie agli sponsor, all’agenzia pubblicitaria ed alla
Sport CANOA • TRE GIOVANI DELLA BISSOLATI IN GARA AD AURONZO DI CADORE
Giulia Bentivoglio, Cecilia Chiesa e Enrico Laudati della Bissolati faranno parte della Nazionale giovanile in gara ad Auronzo di Cado-
Sabato 3 Luglio 2021
re. La convocazione è arrivata dopo le gare selettive di inizio giugno, nelle quali Bentivoglio e Chiesa hanno vinto rispettiva-
» CALCIO SERIE B
mente il K1 200 e il K1 500, mentre Laudati si è classificato quinto sia nel K1 500 che nel K1 1000. Risultati di rilievo, considerato il
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livello delle gare e che fanno ben sperare in prospettiva degli Olympic Hopes che si svolgeranno a settembre a Racice.
presentato il nuovo ds che ritiene validi i giocatori in rosa L’ex dirigente dell’AlbinoLeffe ha le idee chiare su quello che serve ai grigiorossi per essere protagonisti nella prossima stagione, al via il 12 luglio con il preritiro
Giacchetta dà fiducia alla Cremo MATTEO VOLPI
Nella mattinata di ieri è arrivato il momento della presentazione ufficiale del nuovo direttore sportivo Simone Giacchetta, con il quale la Cremonese vuole aprire un nuovo ciclo. Spalleggiato dal presidente Paolo Rossi e del consulente speciale Ariedo Braida, il 52enne ex attaccante di Napoli (alcune presenze con Maradona e Careca), Taranto, Reggina, Genoa e Torino e reduce da ottime stagioni all’AlbinoLeffe, ha voluto da subito ringraziare la proprietà: «Essere stato chiamato a ricoprire questo incarico rappresenta per me una grande opportunità, ma nello stesso tempo è anche un’enorme responsabilità». Riguardo al rapporto con Ariedo Braida, ha aggiunto: «È
La presentazione di Giacchetta, al centro (foto © Ivano Frittoli)
Un vero piacere poter lavorare con un professionista con la sua esperienza». Sulla squadra ha precisato: «Qui ci sono tanti buoni giocatori anche se non tutti hanno espresso il proprio valore sul campo.
Eventuali partenze sono già state individuate, ma ci vorrà tempo anche perché statisticamente ogni allenatore punta su 17-18 giocatori. Vogliamo essere vincenti non nell’immediato, ma costruendo».
Intanto, rumors di mercato danno sempre più imminente la conferma del prestito del portiere Carnesecchi, ma anche il difensore Ravanelli potrebbe restare, mentre resta calda la pista che porta all’attaccante Vido, di proprietà dell’Atalanta, come il difensore Okoli, reduce dall’esperienza alla Spal e anche lui nel mirino della dirigenza grigiorossa. Intanto, la nuova stagione della Cremonese inizierà con il preritiro in programma da lunedì 12 luglio, quando i grigiorossi si raduneranno per i test di controllo e le visite mediche. Nei giorni successivi al via i primi allenamenti, in calendario al Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”. La squadra lavorerà in città sino al 25 luglio e il giorno successivo partirà per il ritiro di Pinzolo,che durerà sino al 6 agosto.
SERIE C • PERGOLETTESE: LUCCHINI C’È, LA ROSA NO (M.M.) Come previsto Stefano Lucchini è il nuovo tecnico della Pergolettese. Per il 40enne codognese si tratta della prima esperienza professionistica in panchina. Ora priorità al mercato, dove c’è parecchio lavoro per Fogliazza & C. A poco più di una settimana dal raduno, sono molte le incognite di una squadra quasi tutta da rifare. Senza dubbio precedenza alla ricerca di attaccanti: nei giorni scorsi ha rinnovato il contratto Davide Bariti, mentre ha salutato Salvatore Longo. Da valutare la posizione di Morello, pezzo pregiato della formazione cannibale. Il reparto più in difficoltà sembra la difesa, dove hanno preso altre destinazioni Bakayoko e Candela, Ceccarelli sembra intenzionato a lasciare il calcio, mentre Lucenti e Villa hanno richieste e sono sul piede di partenza.
EURO 2020 FABIO VARESI
Ora non ci sono più dubbi sulla candidatura dell’Italia al trono europeo. Se i precedenti quattro avversari potevano non essere di grande caratura, ieri sera gli azzurri hanno mandato al tappeto la Nazionale numero 1 del ranking Fifa e grande favorita per la vittoria finale. E lo hanno fatto dominando per lunghi tratti gli avversari, tramortiti da due prodezze balistiche di Barella e Insigne. Solo un rigore generoso, trasformato da Lukaku, ha ridato qualche chance al Belgio, che nella ripresa ha veramente spaventato l’Italia solo una volta, con il solito Lukaku che però davanti alla porta ha calciato debolmente addosso a Spinazzola. Proprio il laterale della Roma è l’unica nota triste della serata, perché si è seriamente infortunati e per l’Europeo è finito. Ora la formazione di Mancini deve recuperare le forze, per affrontare in semifi-
ITALIA TRA LE MIGLIORI QUATTRO. E IL SOGNO CONTINUA 27-6 h 21 26-6 h 21 28-6 h 21 28-6 h 18 29-6 h 21 29-6 h 18 27-6 h 18 26-6 h 18
OTTAVI DI FINALE Siviglia BELGIO-Portogallo Londra ITALIA-Austria Bucarest Francia-SVIZZERA Copenaghen Croazia-SPAGNA Glasgow Svezia-UCRAINA Londra INGHILTERRA-Germania Budapest Olanda-REP. CECA Amsterdam Galles-DANIMARCA
02-07 h 18 02-07 h 21 03-07 h 18 03-07 h 21
QUARTI DI FINALE San Pietroburgo Svizzera-Spagna 2-3 dcr Monaco Belgio-Italia 1-2 Baku Danimarca-Rep. Ceca (C) Roma Ucraina-Inghilterra (D)
06-07 h 21 07-07 h 21
Londra Londra
1-0 2-1 dts 7-8 dcr 3-5 dts 1-2 dts 2-0 0-2 0-4
SEMIFINALI Italia-Spagna Vincente C-Vincente C D
nale la Spagna, che si è salvata con la Svizzera solo ai rigori, oltretutto calciati male dalla due squadre. Un avversario comunque temibile, in una sorte di bella dopo il trionfo in finale degli iberici nel 2012 e la rivincita degli azzurri,
che hanno eliminato la Spagna negli ottavi di Euro 2016. Il Belgio, invece, si conferma un’eterna incompiuta e malgrado una rosa a detta di tutti fortissima, resta ancora una volta con un pugno di mosche in mano.
La gioia degli azzurri dopo il gol di Barella
BELGIO-ITALIA 1-2 (1-2) RETI: 31’ Barella, 44’ Insigne, 45’+2’ Lukaku ( rig.). BELGIO (3-4-2-1): Courtois 6; Alderweireld 5,5, Vermaelen 6,5, Vertonghen 6; Meunier 5 (70’ Chadli sv, 73’ Praet 5,5), Tielemans 5,5 (70’ Mertens 5), Witsel 6, T. Hazard 5,5; De Bruyne 6,5, Doku 7; Lukaku 6. Ct: Roberto Martinez 5. ITALIA (4-3-3): Donnarumma 7,5; Di Lorenzo 6, Bonucci 6,5, Chiellini 7, Spinazzola 7 (80’ Emerson sv); Barella 7, Jorginho 6,5, Verratti 6 (74’ Cristante 6); Chiesa 6,5 (90’+1’ Toloi sv), Immobile 5 (74’ Belotti 5,5), Insigne 7 (80’ Berardi sv). All. Roberto Mancini 8. ARBITRO: Slavko Vincic (Slovenia) 6,5. AMMONITI: Verratti e Tielemans.
SERIE A • IN ARRIVO IL NUOVO CALENDARIO MILANO - Grande novità per la serie A 202122. Il Consiglio di Lega, svoltosi ieri mattina, ha stabilito all’unanimità che “il calendario della Serie A Tim avrà un girone di ritorno asimmetrico nella sequenza delle giornate rispetto al girone di andata. Il nuovo format, già in vigore in altri campionati come Premier League, Liga e Ligue 1, avrà una particolare novità rispetto alle altre nazioni che lo hanno adottato, con le partite del ritorno totalmente diverse da quelle di andata, sia come ordine, sia come composizione all’interno dello stesso turno. L’unico criterio imposto al sorteggio sarà che una partita non avrà il proprio ritorno prima che siano stati disputati altri 8 incontri”. (Fonte Italpress).
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Sport
Sabato 3 Luglio 2021
GINNASTICA ARTISTICA
CANOTTAGGIO
L’ITALREMO È PRONTA ALLA CONQUISTA DI TOKYO
VANESSA FERRARI AGGUANTA LA 4ª OLIMPIADE
L’Italremo alla conquista di Tokyo. Nel tardo pomeriggio di giovedì sul lungomare di Sabaudia, il presidente federale Giuseppe Abbagnale ha presentato i 9 equipaggi che gareggeranno alle Olimpiadi e tutto lo staff tecnico azzurro. Nella foto, il nutrito gruppo dei cremonesi (gli atleti Gentili, Montesano e Rodini e i tecnici Arrigoni e i fratelli Romagnoli) si è fatto immortalare per l’occasione. Intanto, è iniziata ieri sul bacino della Schiranna di Varese la 32ª edizione del Festival dei Giovani, che si conclude domani. Elena Sali della Bissolati, infine, è stata convocata per i Mondiali Under 23 a Recice.
Vanessa Ferrari ce l’ha fatta. Grazie all’oro conquistato in Coppa del Mondo a Doha nel corpo libero (che si aggiunge al bronzo europeo dello scorso aprile), la ginnasta originaria di Genivolta ha staccato il pass per la sua quarta olimpiade. Malgrado i tanti infortuni, a 29 anni Vanessa è ancora tra le migliori del mondo e ha una gran voglia di conquistare quella medaglia olimpica, che le è sfuggita d’un soffio sia a Londra 2012, sia a Rio 2016.
» CICLISMO
ATLETICA • DARIO DESTER AGLI EUROPEI UNDER 23 Dario Dester, ex della Cremona Sportiva-Atletica Arvedi, gareggerà nel decathlon agli Europei Under 23 di Tallin (8-11 luglio).
grande spettacolo agli italiani e ai regionali a cronometro di Romanengo Anche nella corsa contro il tempo l Allieva Federica Venturelli stata eccezionale, ri lando un secondo alle avversarie. Ora il talento di San Bassano punta sulle prove che metteranno in palio i titoli italiani
Venturelli, show anche a cronometro Federica Venturelli in corsa e a lato sul podio. Sotto il podio Under 23
FORTUNATO CHIODO
Spettacolo a Romanengo. Un altro successo importante di Gianluigi Ferrari, presidente del Pedale Romanenghese e di Attilio Pola, sindaco e vicepresidente della società ciclistica locale. In una lunga giornata sotto il sole cocente, sono stati assegnati i titoli italiani e regionali a cronometro. Tra gli Under 23, impegnati nel “Gp Zema Memorial Maurizio Bissa”, trionfo di Filippo Baroncini, che alla media di 51,67, ha preceduto Marco Frigo e Davide Piganzoli. «Niente male - ci ha spiegato Baroncini - su un percorso tecnico. È la mia seconda vittoria stagionale, che dedico alla squadra, ai familiari e alla mia ragazza Alessia». Per quanto riguarda gli Juniores, impegnati nel “2° Gp Zema Famiglia Ferrari”, il titolo tricolore è andato al trevigiano Samuele Bonetto, che ha preceduto di 5” Tommaso Bessega della Bustese Olonia Bike Tartaggia, che ha così conqui-
stato il titolo lombardo. Alice Gasparini (Isolmant Premac Vittoria), ha vinto l’8° Gp Bmg e conquistato il titolo regionale tra le Elite, classificandosi seconda dietro a Vittoria Bussi (Open Cycling Tea). Nella corsa dedicata alle Junior e valida per il “Gp Bermac”, successo di Carlotta Cipressi (V02 Team Pink), che ha preceduto Beatrice Caudera (Gs Cicli Fiorin Cycling Team). Doppio colpo per Federica Venturelli. Tra le Allieve nell’8° Gp Ballarini Giovanni, la 16enne di San Bassano e portacolori del Gruppo Spor-
tivo Cicli Fiorin ha confermato le proprie doti a cronometro mettendo a segno una prestazione di grande valore, che fanno ben sperare in prospettiva del Campionato italiano di specialità che si disputerà ad agosto. Federica ha rispettato il pronostico, dominando la crono di 12,600 km, che assegnava il titolo regionale lombardo in 17’ 56” (media 42,156), distanziando di ben 1’ Valentina Zanzi e Aurora Cappelletti. «Ci tenevo particolarmente a ben figurare qui a Romanengo - ha rivelato Federica - perché correvo
davanti a parecchi conoscenti e amici della provincia. Sicuramente la pressione era più alta del solito, ma con l’aiuto del ds, che mi ha seguito dall’ammiraglia, sono riuscita a gestire al meglio un percorso che non è sicuramente semplice. Nella vita e nella scuola, come nello sport mi piace essere precisa e impegnarmi sempre al massimo. Gli obiettivi a breve termine sono i tricolori su strada, pista e a cronometro che si svolgeranno nei mesi di luglio e agosto. Gli obbiettivi a lungo termine sono riuscire a non accusare il salto tra le Junior e cercare di raggiungere qualche soddisfazione già nel primo anno. Non temo alcuna avversaria in particolare, ma molte sono competitive, perciò il risultato dei prossimi impegni sarà incerto». In campo maschile successo di Renato Favero nel 2° Gp Scuderia Rossa. Premi speciali allo Junior Stefano Zipoli (Uc Cremasca) e a Marco Dadda (Madignanese) tra gli Allievi di casa.
IERI IL VIA
CAVALLI AL GIRO IN VISTA DI TOKYO Con una cronometro a squadre ha preso il via ieri il Giro d’Italia femminile. Dieci tappe che attraversano quattro Regioni nel Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia) con due tappe a cronometro, tre arrivi in salita ed altrettante tappe favorevoli ad attaccanti o velociste. Al via anche la cremonese Marta Cavalli del Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope, che al momento risulta tra le convicate per la prova su strada olimpica a Tokyo.
SUCCESSI DI BOSINI-PINAZZI E DI BERTONCELLI IL TEAM SERIO VINCE A COSTA SANT’ABRAMO Il cremonese Diego Bosini e il parmense Mattia Pinazzi della Biesse-Arvedi hanno trionfato nella gara Open della Tre Sere di Busto Garolfo, superando di misura (48 a 46) Alessandro Mariani e Facundo Lezica. Davide Maifredi della Madignanese e Cristian Bonini (Ronco Maurigi) sono saliti sul podio al posto d’onore nella corsa degli Allievi vinta da Giuseppe Bungaro e Milo Marcolli della locale Busto Garolfo. Soddisfazioni anche per il portacolori della Madignanese, Kevin Bertoncelli (classe 2007) che con un’azione da finisseur ai 3mila metri ha colto in solitaria, a Cernusco Sul Naviglio nel 24°
Bosini e Pinazzi sul podio
Trofeo Daniele Biffi, la sua quarta affermazione stagionale, che vale anche la maglia di campione lombardo tra gli Esordienti. Alle spalle del cremasco di Offanengo, hanno chiuso il mantovano Sergio Ferrari (Mincio Chiese) e Matteo Turconi (Bustese Olonia). Sulla pista “Attilio Pavesi”
Il successo di Kevin Bertoncelli
di Fiorenzuola d’Arda, invece, si sta correndo la 24ª edizione della Sei Giorni Internazionale delle Rose, che si concluderà il 5 luglio. In gara i 4 azzurri della Biesse-Arvedi: FrancescoLamon, Stefano Moro, Davide Plebani e Michele Scartezzini, diretti dal ct cremasco Marco Villa.
Grande festa, riservata ai Giovanissimi, a Costa Sant’Abramo per il “7° Gran Premio Oma-Memorial Roberto Martinelli-Memorial Luciano e Dina Lupi-40° Gp Tricolore, 3° Memorial Cav Uff. Mario Vicini- 1° Memorial Teresa Froina”, con la regia del Pedale Cremonese, presieduto da Alfredo Este. La classifica finale a punti per società è stata vinta dal Team Serio di Pianengo (32 punti). che ha preceduto l’Uc Pessano (30) e la Uc Cremasca (24). Vincitori • G1: 1) Aurora Moretti (Team Serio Pianengo). Donne: 1) Aurora Nichetti (Team Serio). G2: 1) Martino Belloni (Uc Cremasca). Donne: 1) Noah Bianca Masi (Nuvolera). G3: 1) Thomas Motta (Uc Pessano). Donne: 1) Anastasia Carminati (Team Serio). G4: 1) Jonathan Toti (Gieffe Fulgor). Donne: Martina Pianta (Uc Pessano).
G5: 1) Riccardo Longo (Team Serio). G6: 1) Umberto Vaselli (CC Cremonese-Arvedi). Donne: 1) Viola Invernizzi (Team Serio Pianengo). Intanto, il team Gioca In Bici Oglio Po di Casalmaggiore organizza per oggi la “Cremona Circuit” a San Martino del Lago, con inizio della prima delle sei gare dei Giovanissimi alle 18.30. Rastelli sfortunato • Il romagnolo Filippo Baroncini del Team Colpack-Ballan si è ripetuto a 24 ore dal tricolore a cronometro di Romanengo ed ha centrato la terza vittoria stagionale nella classica PessanoRoncola (Trofeo MP Filtri). Brutta caduta per il cremonese Luca Rastelli: ormai avviato verso il successo, con cinque secondi di vantaggio a poco meno di un chilometro, è scivolato. Per lui un trauma facciale e varie contusioni.
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