Il piccolo n26 del 30 06 2018

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PICCOLO

il punto, la virgola e anche i due punti.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Anno 2 • n. 26 • sabato 30 GIUGNO 2018

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Per l’Istat la nostra Provincia è tra quelle con meno delitti. E siamo al 5° posto in Italia per basso numero di sinistri stradali mortali

allarme sicurezza? macche’ cremona oasi di serenita’

Alle pagine 4-5

alimentazione

l’editoriale

etichettatura l’italia crea, l’ue distrugge

Il campione serve anche quando manca

Articolo a pagina 6

di Vanni Raineri

turismo

nuovo portale turistico per cremona e provincia Articolo a pagina 11

rubrica

montagna del lugo che mistero

inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

Articolo a pagina 12

basket

pagina 23

Per Andrea Conti un addio alla Vanoli non certo indolore

parla il produttore villa

Articolo a pagina 9

cannabis light: dall’exploit al crollo. «serve chiarezza» canottaggio

volley

pagine 23

Pomì, ultimi tre innesti per chiudere il nuovo roster

Dopo l’exploit a Linz la Rodini cerca il bis oggi a Tarragona f at e m i cap i r e . . .

casalmaggiore

Erano gli anni Ottanta, avevo 20 anni e andava di moda il revival anni ’50. Negli anni Novanta ero trentenne e tornò in voga la musica degli anni ’60. Poi da quarantenne ho assistito al revival degli anni ’70 e oggi, da cinquantenne, mi rigodo la musica degli anni ’80. Ragazzini sfrontati, sappiatelo: fra 30 anni sarete solo revival.

Vanni

Le vostre fotografie pubblicate A pagina 13

pagina 24

punto nascite se ne vanno le ultime speranze Articolo a pagina 14

c u l t u r a

lunedì 2 luglio prende il via la nona edizione

Cremona summer festival sempre più internazionale Anticolo a pagina 21

Senza campioni non si vince, si dice in genere. Ma a volte i campioni servono soprattutto quando mancano. Zlatan Ibrahimovic decise, dopo l’ultimo posto nel girone agli Europei 2016, di ritirarsi dalla nazionale svedese, troppo scarsa per uno del suo rango. Senza di lui però la Svezia ha eliminato prima l’Olanda poi, ahimè, l’Italia, qualificandosi ai Mondiali, e poi ha respinto orgogliosamente il tentativo di Ibra di rientrare in squadra. La sua assenza ha moltiplicato le energie della Svezia che ha vinto il girone mondiale eliminando anche la Germania. Nel 1978 in Argentina ci furono molte polemiche per la decisione di lasciare a casa Maradona, allora 18enne ma già capocannoniere in campionato, per i Mondiali casalinghi. Senza di lui l’Argentina conquistò il titolo. L’assenza di Pelé, infortunatosi dopo la prima partita, non impedì al Brasile di vincere il Mondiale del 1962, anche in suo onore, ma quella non fu una scelta tecnica, e poi quel Brasile era comunque fortissimo. Ma che dire della Danimarca 1992? Non si qualificò agli Europei, ma fu ripescata al posto della Jugoslavia in guerra. Aveva un solo campione, Michael Laudrup, che però era in rotta con l’allenatore e non fu convocato. La squadra, trascinata dal fratellino Brian, vinse addirittura gli Europei in quella che forse è l’impresa calcistica più stupefacente della storia. A volte l’orgoglio di dimostrare che si vale anche senza l’uomo-copertina fa fare miracoli. E l’Italia? Non abbiamo mai lasciato a casa volontariamente campioni, forse potremmo provarci anche noi, se almeno ne avessimo uno… Parafrasando una vecchia pubblicità: “Potremmo stupirvi con effetti speciali, ma noi siamo senza”.



lA comuni

CRONACA

3

Domani cittadini al voto per la fusione tra Castelleone e Fiesco

Dopo Torre de’ Picenardi-Cà d’Andrea e Piadena-Drizzona, entrambe nel Casalasco, ci si prepara alla terza fusione in Provincia, che coinvolge i Comuni di Castelleone e Fiesco (che se vincerà il sì verrà incorporato). In questi due paesi si va al voto domani, ma

le resistenze non mancano, soprattutto nella più piccola comunità di Fiesco, che teme di essere fagocitata. Il nome dovrebbe rimanere Castelleone: difficile infatti che i castelleonesi votino per e alternative “Castelleone e Fiesco” e “Castelleone-Fiesco”.

CRONACA • In un mobiletto aveva 100 grammi di stupefacenti: arrestato 40enne

La “tana” dell’hashish era il bagno di Enrico Galletti

perquisizione della casa, a Soresina, ed è scattato l’arresto per il reato di deAvevano monitorato i suoi spostatenzione ai fini di spaccio di sostanza menti per giorni, prima di agire: lo stupefacente. La perquisizione effetavevano visto in azione e avevano tuata dagli inquirenti ha permesraccolto informazioni su di lui. so di individuare un panetto di Poi, giovedì sera, è scattata la hashish del peso di 100 grammatematica certezza dell’atmi occultato ad hoc in una tività di spaccio di un indiacredenza, cinque stecche da l’età dell’uomo no, 40 anni, residente a So11 grammi nascoste nel mofinito in manette resina. Incensurato, ma colto biletto del bagno e un bilanper spaccio in flagranza mentre rientrava cino di precisione utilizzato a casa e fermato dagli investiper confezionare le “dosi”. Imgatori. Il suo nervosismo di fronte mediato il sequestro del materiale alle domande degli uomini della squarinvenuto da parte degli agenti. Poi, dra mobile di Cremona è stato il primo appunto, l’arresto. campanello d’allarme. Poi c’è stata la E dalla questura arriva la linea dura

40

contro i responsabili di attività di spaccio: “L’efficace attività di polizia giudiziaria, che ha portato all’arresto dell’indiano è frutto di una strategia di sicurezza che coinvolge oltre al centro cittadino anche tutti i paesi della Provincia”. Alcuni mesi fa tre equipaggi del reparto prevenzione crimine di Milano avevano affiancato la Questura di Cremona nell’identificazione di numerose persone dedite all’attività di spaccio. Massima attenzione al reato di detenzione e spaccio di stupefacenti anche da parte dei Carabinieri. Nei prossimi mesi si continuerà su questa linea. Tolleranza zero e controlli a tappeto sul territorio.

Hashish, contanti, un cellulare e il bilancino dell’arrestato

Evasione fiscale Più di 65 milioni non dichiarati La Finanza di Crema “incastra” undici cooperative

Frode Compensava debiti erariali generando falsi crediti di imposta: custodia cautelare per un 46enne

I Finanzieri di Crema, coordinati da Maurizio Ascione, hanno concluso le indagini nei confronti di undici società cooperative risultate evasori totali situate tra Milano, Brescia e Roma - e dei relativi rappresentanti legali, indagati in concorso con il commercialista F.P. con studio a Milano, per aver occultato al Fisco ricavi non dichiarati per circa 65

I finanzieri di Cremona coordinati da Marco Imperato hanno smascherato una frode relativa a compensazioni tributarie effettuate con la cessione di crediti inesistenti. L’autore della frode, B.G.M., 46 anni di Corigliano Calabro, per il tramite di alcune società di logistica ha generato falsi crediti di imposta utilizzati successivamente per compensare debiti erariali. Le indagini, inizialmente partite

milioni di euro e non aver versato ritenute Irpef per oltre 1 milione di euro. L’indagine ha inizio nella preliminare analisi della

situazione fiscale di alcune società cooperative del cremasco; successivi approfondimenti nei confronti del commercialista milanese hanno consentito di scoprire un vero e proprio metodo evasivo. Il meccanismo consisteva nell’omissione delle dichiarazioni fiscali in maniera da occultare i ricavi conseguiti dalle società cooperative coinvolte.

da Cremona, hanno individuato cento contribuenti che hanno beneficiato dei falsi crediti, ubicati in Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Campania e Calabria. Per 13 di questi soggetti, è scattata la denuncia in quanto le illecite compensazioni hanno superato la soglia dei € 50.000 per anno. Nei confronti dell’ideatore della frode è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.


PRIMO PIANO

4

I dati dell’Istat smentiscono le grida di allarme sul fronte della sicurezza.

di Vanni Raineri

S

abato scorso abbiamo analizzato l’interessante ricerca Istat sul Benessere equo e sostenibile basato sui dati del 2016 focalizzando la nostra attenzione sulla sanità. I dati emersi e pubblicati dal sito Istat a metà giugno hanno mostrato indicatori preoccupanti per la nostra provincia. Questa settimana concentriamo la nostra attenzione sul tema della sicurezza, e vediamo che in questo caso i cremonesi, nonostante i continui timori espressi, possono considerarsi fortunati a vivere in un territorio che non è certo un paradiso ma che è ben lontano da parametri che si registrano in Italia e anche nelle province vicine. Anche stavolta infatti abbiamo voluto analizzare i nostri dati in stretto rapporto con quelli delle province che confinano con Cremona, aggiungendo, nella tabella che pubblichiamo a fianco, il dato regionale e quello nazionale. Si tratta di dati che l’Istat ha elaborato sulla base dei delitti denunciati all’autorità giudiziaria da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Se in campo sanitario la differenza tra nord e sud Italia emergeva nettamente, a scapito delle regioni meridionali, nel campo della sicurezza la differenza la fanno altri parametri, come ad esempio la densità di popolazione, come vedremo nell’analisi dettagliata. OMICIDI Il dato consiste nel numero di omicidi commessi ogni 100mila abitanti. L’indice cremonese (0,6) è di poco inferiore ala media nazionale e appena superiore a quella regionale, ma in questo caso, dati i numeri risicati, rende più l’idea l’andamento storico, che nella ricerca va dal 2004 al 2016. La media cremonese si è mantenuta costante, mentre quella lombarda è sempre stata più elevata, e solo nel 2016 si è abbassata. Anche la media nazio-

Cremona, un’oasi di

GLI INDICATORI ISTAT DELLA SICUREZZA - dati 2016 Province

Omicidi Ogni 100.000 abitanti

Altri delitti violenti Delitti diffusi Mortalità stradale ambito extraurbano denunciati denunciati Ogni 10.000 abitanti

Valori percentuali

Cremona

0,6

14,7

149,7

1,8

Milano

0,5

26,0

454,9

2,8

Bergamo

0,3

16,1

213,5

4,2

Brescia

0,2

15,3

202,7

3,0

Pavia

0,4

15,4

234,6

4,0

Mantova

0,2*

13,1

176,5

7,8

Lodi

0,4

12,4

153,1

6,3

Piacenza

1,1

15,0

200,2

4,1

Parma

1,1

18,0

253,7

3,1

LOMBARDIA

0,4

17,8

274,8

3,1

ITALIA

0,7

17,2

222,5

4,4

nale si è abbassata costantemente dall’1,2 del 2004 allo 0,7 del 2016. Quanto alle diverse province, chi si aspetta che il record sia al sud rimarrà deluso: al vertice c’è Rovigo con 2,9, anche se alle spalle ci sono tutte province meridionali: Foggia, Napoli, Nuoro, Vibo Valentia, Trapani e Reggio Calabria. Situazione ideale nelle Marche, con un tasso dello 0,1. ALTRI DELITTI VIOLENTI DENUNCIATI Si tratta del numero di delitti violenti denunciati (strage, omicidio preterintenzionale, infanticidio, tentato omicidio, lesioni dolose, sequestro di persona, violenza sessuale, rapina, attentato) su un totale di 10mila abitanti. In Regione Lombardia solo Mantova e Lodi stanno meglio di noi, che abbiamo un indice di 14,7, a fronte del 17,8 lombardo e del 17,2 nazionale. Il quadro provinciale è tornato simile a quel

che era nel 2004, quindi era seguito un aumento fino al 18 del 2007, per poi scendere progressivamente. Diciamo che il quadro regionale e nazionale, seppur più elevato, ha goduto di un ridimensionamento del fenomeno. Certo ci sono province in cui la situazione è ben più preoccupante: sul podio c’è, staccata, Napoli con 34,7, a seguire Rimini (26,2) e Milano (26). Le isole felici sono a nord-est, con Treviso, Pordenone e Udine nella top 5, anche se il record positivo è di Rieti (7,7). DELITTI DIFFUSI DENUNCIATI Si tratta dei delitti non lievi ma meno gravi dei precedenti: furti di ogni tipo e rapine in abitazioni sempre su un totale di 10mila abitanti. Qui il livello di criminalità è molto più accettabile che altrove, tanto che il nostro 149,7 (in pratica l’1,5% della popolazione ha subito uno di questi delitti)

si scontra con il 454,9 milanese, il 274,8 lombardo e il 222,5 nazionale. Peggio di Milano in Italia fa solo la solita Rimini (484,6),

dal 3° posto in giù grandi città quali Bologna, Firenze, Roma e Torino. C’è però chi sta molto meglio di noi: vince Potenza con


Sabato 30 Giugno 2018

Pochi delitti, in forte calo pure gli incidenti

tranquillità

63,2, seconda Sondrio. La circostanza che il fenomeno misurato riguardi solo i delitti denunciati può far pensare che la situazione

reale possa essere diversa. Quanto all’andamento negli anni, i dati sono disponibili solo dal 2008. Anche in questo caso Cremona ha visto arrestarsi bruscamente un pericoloso incremento che l’aveva portata nel 2013 a quota 215,5. Il calo è anche nazionale, e sembra smentire le grida d’allarme che denunciano un fenomeno in crescita. MORTALITA’ STRADALE IN AMBITO EXTRAURBANO E’ il rapporto percentuale tra il numero dei morti a seguito di incidenti stradali avvenuti su strade extraurbane (statali, regionali, provinciali e comunali) e il numero di incidenti accaduti sulle stesse strade nell’anno. Attenzione quindi: il dato non indica direttamente la quantità di incidenti mortali, ma la percentuale di questi rispetto agli incidenti totali nei quali si siano registrate lesioni alle persone. Un sospiro di sollievo: Cremona si trova al 5° posto nazionale tra le province in cui la percentuale è più bassa, dietro solo a Varese, Monza Brianza, Massa Carrara e Rimini. La situazione più allarmante si registra in Sardegna, considerando il primo posto di Nuoro (11,9) e il secondo del Medio Campidano. Terza Vercelli. Il miglioramento cremonese è stato nettissimo, se si pensa che solo nel 2015 il dato era 4,8, e tra il 2006 e il 2008 ha raggiunto e superato quota 10. La nostra media era sensibilmente più alta rispetto a quelle regionale e nazionali, oggi il quadro è cambiato, soprattutto se si guarda al 7,8 di Mantova e al 6,3 di Lodi.

il commento

5

Parla il Questore di Cremona Gaetano Bonaccorso

«Lavoriamo sulla percezione di sicurezza» (v.r.) I dati pubblicati dall’Istat non possono certo prendere in contropiede il Questore di Cremona Gaetano Bonaccorso. Prima di tutto perché si tratta di dati che, pur in altre forme, sono in suo possesso, e poi perché sappiamo che un suo cavallo di battaglia è la distinzione tra sicurezza di fatto e sicurezza percepita. Questi dati che pubblichiamo in pagina sembrano confermare che a Cremona la situazione è molto meno problematica che altrove, e in progressivo miglioramento Incontriamo il Questore nel suo ufficio e subito gli chiediamo quanto siano indicativi i dati Istat «Certo che lo sono. Le analisi statistiche richiedono sempre un perfezionamento, e questo si ottiene nel tempo: i miglioramenti sono sempre possibili. Ci sono situazioni che non possono essere comprese nell’indagine. Faccio un di sicurezza e va fatto un lavoro di esempio: i dati sulle truffe agli anprevenzione, con incontri, ascolto ziani, una situazione che ci vede delle esigenze dei cittadini. Un lamolto attivi per l’opera di prevenvoro che stiamo già facendo: l’inzione, non risultano dalle statisticontro con le forze di polizia inciche poiché si ricavano solo da de, la vicinanza con la comunità e un’analisi cartacea documentale. l’orientamento della nostra azione Quando accade, come abbiamo verso le sue esigenze aiuta a suverificato, che all’aumento dei perare la percezione di questo tentativi corrisponde la didato virtuale. Abbiamo minuzione dei reati consvolto un’operazione imsumati, il dato è conforponente nel settore tante. Ma lo ricaviamo delle espulsioni, e quesolo dal dato documensto porta benefici Tasso di mortalità enormi in termini di tale». stradale. L’anno percezione, perché si Possiamo dire che questi prima era 4,8 dati coincidono con quelinterviene su soggetti li in vostro possesso? che non sono compresi «Assolutamente si, anzi noi nell’elenco dei delitti, ma che lavoriamo su dati che non possono alterano la sicurezza. Non si tratessere ufficializzati, che sono in ta di un fenomeno criminale, le corso di evoluzione, e il trend ci loro erano più che altro azioni di conferma che la situazione è podegrado urbano, ma un soggetto sitiva. Si tratta di dati che servono che altera in questo modo la pera noi per lavorare e orientare la cezione di sicurezza va colpito da nostra azione. Mi ripeterò, ma qui un provvedimento amministratiesiste un problema di percezione vo».

1,8

Fatto sta che sui media si parla e si scrive spesso di una situazione di criminalità incontrollabile tanto che il dibattito si è spostato sull’approvazione di una legge che consenta l’utilizzo più ampio delle armi da parte dei cittadini. In realtà anche i dati nazionali non sembrano confermare l’allarmismo dilagante. Ma questo è un approccio di tipo politico e non possiamo chiedere al Questore di intervenire. «Dal mio osservatorio - si limita a dire - ci possiamo dire soddisfatti, il che non significa che tutto va bene, anzi tanto lavoro va fatto, e va fatto in tutto il territorio della Provincia di Cremona, per non creare condizioni fertili per l’insicurezza, per questo dobbiamo monitorare il territorio nella sua completezza. D’altra parte l’arresto fatto ieri a Soresina (ne scriviamo a pagina 3, ndr) lo conferma. Sappiamo che si sono aree più in sofferenza di altre».


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Cronaca

Sabato 30 Giugno 2018

a utodifesa

progetto famiglia sicura sabato coi papa’ separati

di Federico Pani

IL CASO • L’Italia spinge per l’etichettatura, il regolamento di Bruxelles la frena

Trasparenza alimentare, che fa l’Europa? di Benedetta Fornasari

Sabato 7 luglio alle 16, presso SpazioComune in Piazza Stradivari a Cremona, l’associazione Papà Separati presenterà il progetto Famiglia Sicura, in collaborazione con Security Force Academy. l progetto tratterà la sicurezza domestica, una ricognizione fuori porta per l’associazione: «Oltre alle fragilità emotive famigliari, ci sono aspetti oggettivi legati alla tutela e alla difesa della famiglia e della casa; soprattutto in un momento storico come quello attuale» ha detto il presidente di Papà Separati, Andrea Guarneri. Il progetto illustrerà alcune delle tecniche più semplici ed efficaci per difendere sé stessi e la propria abitazione, nel rispetto naturalmente – si premurano di precisare gli organizzatori – delle normative vigenti in materia. Oltre al presidente Guarneri, sarà presente anche Alex Guarneri di Security Force Academy, che darà un assaggio di alcune tecniche di difesa personali e domestiche. Nel frattempo, l’attività dell’associazione continua. In evidenza, Go Family Go, progetto terapeutico, testato anche dall’Università Cattolica di Milano. «Non da ultimo – ha detto Guarneri – ringraziamo l’On. Daniela Santanchè, che in una visita a Cremona (nella foto sopra) ci ha accolto, esprimendo tutto l’impegno per migliorare la condizione dei genitori separati e dei bambini più sfortunati».

Nessun pesce d’aprile per l’industria agroalimentare italiana e per i suoi consumatori che, a partire dal 1° aprile 2020, dovranno fare i conti con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo, approvato lo scorso 28 maggio, relativo all’aggiornamento dell’etichettatura alimentare nell’Unione. Facciamo un passo indietro per capire le evoluzioni normative degli ultimi 7 anni. Tra le principali prescrizioni del Regolamento europeo 1169/2011 compaiono: la maggiore leggibilità delle informazioni fornite nelle etichette; stata prodotta nel nostro Paese l’obbligo di esposizione dei vaoppure se proviene dal mercalori nutrizionali e degli allergeto interno europeo o da quello ni (ingredienti o coadiuvanti extracomunitario. La legge itache possono provocare allerliana tutela così sia i produttogie); l’indicazione dei nanomari sia i consumatori e i cittadini: teriali impiegati; la provenienda una parte a sostegno del za delle carni fresche suine, reddito delle imprese che posovine, caprine e di volatili sono essere maggiormen(obbligatoria a partire te competitive sul merdall’aprile 2015); la cato facendo leva sul segnalazione della “Made in Italy”; specifica tipologia di dall’altra, a garanzia I favorevoli oli e grassi utilizzati della trasparenza e e anche l’individuaa indicare la tracciabilità della fizione del soggetto reliera alimentare, provenienza sponsabile (operatore o nell’ottica di un acquisto importatore) della preconsapevole, sicuro e sosenza e della correttezza delle prattutto a salvaguardia della informazioni sugli alimenti. salute. In Italia, a partire dal 2018, i In Italia, chi acquista il latte ministeri dell’Agricoltura e deltrova indicato sia il Paese di lo Sviluppo economico hanno mungitura sia quello di traimposto, ai produttori degli sformazione; per il pomodoro è alimenti base più comprati, di obbligatorio precisare la Naindicare se la materia prima è zione di coltivazione e di tra-

96%

sformazione e così per il grano (coltivazione e molitura, cioè dove è stato macinato), mentre per il riso, oltre a identificare il Paese di coltivazione e lavorazione, occorre specificare anche l’origine del confezionamento. Il nuovo Regolamento europeo annulla il decreto nazionale perché rende obbligatorio indicare sulla confezione da dove viene l’ingrediente principale solo quando “il Paese di origine è indicato attraverso illustrazioni, simboli o termini che si riferiscono a luoghi o zone geografiche”; se invece l’imballaggio non riporta riferimenti o legami a un territorio sarà sufficiente scrivere “Ue” oppure “non Ue” o “Ue e non Ue” o addirittura niente. Eppure per i consumatori l’origine della materia prima è sinonimo di qualità, tanto che le indagini

del ministero dell’Agricoltura (fonte: Dataroom – “La battaglia delle etichette”, inchiesta di Milena Gabanelli pubblicata dal Corriere della Sera) dicono che il 96% degli intervistati considera importante che l’etichetta precisi chiaramente la provenienza dell’alimento base. A quanto pare, a dispetto delle decisioni prese a Bruxelles, anche i cittadini europei la pensano come noi italiani, dato che, secondo le fonti dell’Europarlamento, il 90% vuole un’etichettatura più trasparente e l’84% ritiene necessario indicare l’origine del latte. La sensazione è che le etichette dei prodotti alimentari cambieranno ancora. A farlo intendere sono innanzitutto le aziende che manifestano la volontà, nell’interesse di tutti, di continuare a riportare l’origine dell’alimento.


Cronaca

Sabato 30 Giugno 2018

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PRIMO PIANO • Lunedì l’Assemblea ha nominato il cda a maggioranza Coldiretti. Tra due giorni il Direttivo

Parte il nuovo triennio del Consorzio Agrario

di Vanni Raineri

Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio Agrario riflette gli equilibri emersi dal voto nelle assemblee parziali, che hanno amplificato il divario tra Coldiretti e Libera Associazione Agricoltori. Come riportato sul numero di sabato scorso, dì 2 luglio presso la sede di l’associazione guidata da via Monteverdi per procePaolo Voltini ha raccolto dere alla nomina di presi1597 voti a fronte degli dente (con ogni probabili892 totalizzati dalla Libetà sarà confermato Voltira, che sino al 2015 (quanni), vice e Comitato diretdo si verificò l’inatteso tivo. Per quel che risorpasso, ma in miguarda il Collegio sura ben più risicaSindacale è stato ta) aveva guidato eletto per la lista per oltre un sedella “Libera colo il Consorzio I ricavi 2017 Associazione Agrario. per vendite in Agricoltori” DoIl nuovo Cda rimenico Sorrenflette il consoli- milioni di euro tino, per quella di damento degli “Coldiretti è viva” Roequilibri: ne fanno berto Frosi e Andrea Biparte gli 8 candidati della gnami, con quest’ultimo lista “Coldiretti è viva” che è stato riconfermato (Paolo Voltini, Ottorino Presidente dell’organo. Arisi, Gianfranco Festini, Nel corso dell’assemblea, Luigi Pinotti, Giannenrioltre al rinnovo degli orco Spoldi, Raffaele Leni, gani sociali, si è proceduto Mauro Berticelli e Fabriall’approvazione del bilanzio Bocchi) e 4 della Libecio d’esercizio 2017 e alla ra (Giovanni Luca Rinaldi, nomina della società di reAntonella Ferri, Cesare visione. Soldi e Mario Bislenghi). L’attività del Consorzio E’ stato eletto nel corso Agrario di Cremona del dell’Assemblea generale 2017, come afferma il codei delegati che si è tenumunicato dell’ente, è stata ta lunedì scorso presso la caratterizzata da un andasede del Servizio Macchine mento di grande valore. I in via delle Vigne a Crericavi per vendite e premona, in un clima finalstazioni di servizi hanno mente di distensione dopo sfiorato quota 190 milioni le tensioni del voto. La pridi euro, con un incremenma convocazione del nuoto del 4,85%. La fusione vo Cda è prevista per lune-

190

per incorporazione della Società Agricoltori Società Cooperativa di Asola produrrà effetti di rilievo sul fatturato 2018 in considerazione dell’ampio progetto commerciale avviato su un territorio che riserva ampie potenzialità. Sempre nel 2017 numerosi gli investimenti strategici avviati e tuttora in corso che si sono concentrati sul completamento dei siti di Ca’ d’Andrea, di Malagnino, di Castelponzone, del Porto Canale e del Servizio Macchine con l’inaugurazione della nuova concessionaria Case IH. Le vendite nel settore mangimi, prosegue la nota, hanno mantenuto un ottimo trend, sono salite infatti a oltre 3 milioni di quintali facendo registrare un +3,25% rispetto all’anno precedente. Motivo di orgoglio è rappresentato poi dal Piano Integrato di Filiera: nel 2016 il Consorzio Agrario di Cremona ha partecipato, come capofila, ad un Bando della Regione Lombardia per il finanziamento agevolato nell’ambito del Piano di Sviluppo Ru-

rale 2014-2020, a sostegno dell’agricoltura di precisione. Di tutte le filiere che complessivamente hanno fatto richiesta di finanziamento ne sono state accolte solo 5, tra cui appunto quella del Consorzio. Il settore agronomico registra un significativo incremento rispetto al 2016, sia in quantità sia in valore (+9%), attestandosi oltre i 15 milioni di euro. Per ciò che concerne il comparto macchine, in provincia di Cremona il mercato ha chiuso con 193 trattori immatricolati (+17,7%).

«La rotta intrapresa in questi tre anni è sicuramente proficua – ha commentato il presidente Paolo Voltini a margine dell’Assemblea di lunedì – anche se molto c’è ancora da fare. Merito della squadra coesa che si è formata e del lavoro svolto dal Consiglio uscente al quale va il mio personale ringraziamento e che ha lavorato in sintonia con il Presidente, con il Collegio sindacale e con tutti. La strada da compiere nei prossimi tre anni è sicuramente impegnativa ma decisamente appassionante». Soddisfazione è stata

IL NUOVO CDA Sotto l’assemblea generale dei delegati del Consorzio Agrario di Cremona che si è tenuta il 25 giugno

espressa anche per il bilancio 2017: «Manteniamo un trend positivo. 30 milioni di euro in più da quando abbiamo preso in mano il Consorzio tre anni fa e sicuramente in questo primo semestre del 2018 un 11% in più di fatturato. Sono sicuramente dati confortanti. Vogliamo fare ancora meglio, anche perché le potenzialità ci sono. Abbiamo investito parecchio su tutti i fronti. E’ ovvio che i tre anni futuri saranno determinanti non solo per consolidare gli investimenti fatti ma anche per entrare nel merito di tanti nuovi progetti».

b ando regi on ale

ok della giunta per implementare la videosorveglianza Migliorare il controllo del territorio urbano. Mentre si stanno svolgendo le operazioni per il concorso pubblico finalizzato all’assunzione di 10 agenti di Polizia Locale di Cremona, prosegue l’impegno per intensificare l’attività di vigilanza attraverso tecnologie innovative. Su proposta dell’assessore alla Sicurezza Barbara Manfredini, la Giunta ha approvato il progetto denominato “Nuove tecnologie e sicurezza urbana: implementazione della rete di videosorveglianza a Cremona” così da presentare istanza di contributo nell’ambito dell’apposito bando di Regione Lombardia per l’assegnazione di cofinanziamenti a

favore dei Comuni per tutte le funzioni di Polizia Locale. Il valore complessivo del progetto è di 39.223 euro. Il Comando della Polizia Locale di Cremona è attualmente dotato di un sistema di videosorveglianza caratterizzato da una rete di 48 km di fibra ottica che sfrutta al meglio le potenzialità tecniche di una serie di 73 videocamere tipo “dome” ad altissima definizione. Presso la centrale operativa della Polizia Locale sono installati il sistema di gestione delle immagini la cui registrazione e visualizzazione consente una visione multipla dei punti ripresa. Il sistema dispone di un collegamento punto

punto con le centrali operative di Carabinieri e Questura che permette, oltre alla visione in tempo reale di reati, anche la possibilità di coordinare al meglio gli interventi sul territorio. L’implementazione del sistema, in caso di vittoria del bando, contribuirà a dare una risposta in termini di maggiore sicurezza e prevenzione a partire dalle periferie. Il nuovo progetto prevede, infatti, l’acquisizione di un sistema di videocamere per lettura targhe e di contesto articolate in tre punti di controllo dislocati su importanti arterie stradali interessate da flussi di traffico diretto in città: via Mantova, via Milano (con co-

pertura della corsia verso il centro), e via Giuseppina (con copertura in direzione dell’Ospedale). Dati interessanti per rintracciare veicoli rubati o collegati a reati che verranno trattati in sinergia con il Ministero dell’Interno, la Questura, i Carabinieri e la Polizia di Stato. In ognuno dei tre punti di rilevazione, oltre al sistema di let-

tura delle targhe saranno installati due punti di ripresa fissi delle immagini di contesto in entrambi i sensi di marcia. Le immagini saranno gestite “in parallelo” anche dalla centrale operativa della Polizia Locale (visionabili quindi anche dalle centrali operative di Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri).


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Rubrica

Sabato 30 Giugno 2018

f uori dal guscio

torna la minaccia terroristica Ue, l’uk ci ripensa? (p.a.d.) 21 giugno: minaccia terroristica in aumento per l’Ue (incremento del 45% nel 2017). L’Ue combatterà la minaccia con la riforma di Europol, di Eurojust e con un futuro pubblico ministero Ue. La moglie del primo ministro israeliano imputata di frode su fondi pubblici e abuso di fiducia. Nethanyahu nega ogni illecito, ma in febbraio fu a sua volta accusato di corruzione e frode. I cittadini Ue dovranno pagare per rimanere in Uk. Merkel in Giordania e Libano per colossali aiuti economici. I 3 paesi ospitano un enorme numero di profughi dalla Siria. 22: la posizione di Merkel in grave pericolo a causa della sua accoglienza verso i migranti. Da anni dice che l’Italia è stata lasciata sola. 23: grandi gruppi (Bmw, Airbus ecc.) forse lasceranno l’Uk dopo Brexit. A rischio decine di migliaia di posti di lavoro. Enorme manifestazione pro-Ue a Londra. 24: Bruxelles: dopo polemiche, disteso mini-vertice Ue sui migranti. Merkel si distingue per moderazione e buon senso. Assente il gruppo di Visegrad, euroscettico e proUsa. Trionfo elettorale di Erdogan in Turchia, l’ungherese Orban si congratula con il Sultano, già sostenitore dell’Isis. Trump si vendica delle contro-sanzioni Ue annunciando dazi sulle auto europee. Possibile contro-rappresaglia Ue, molti dei cui stabilimenti sono negli Usa. A rischio milioni di lavoratori americani. Colpita dai contro-dazi Ue, la HarleyDavidson sta trasferendo la sua produzione (e posti di lavoro) per i suoi fondamentali mercati europei fuori dagli Usa. 25: folle in piazza in Iran, scatenate da aumento dei prezzi e caduta della valuta. 28: comincia il vertice UE sull’immigrazione, argomento che continua a spaccare il blocco. L’infinita tragedia dei migranti sta causandone un’altra: la spaccatura dell’Europa.

LA NOSTRA STORIA • Ultima puntata dei fatti del luglio 1944, con immagini inedite dagli archivi Usa di Paolo A. Dossena

I ponti sul Po distrutti, ma l’operazione fu inutile

L’operazione Mallory Major durò dal 12 al 15 luglio 1944. Il suo obiettivo era la distruzione di tutti i ponti e ponti di barche sul Po e sui suoi affluenti, soprattutto quelli della Val Trebbia (Piacenza). La zona più bombardata fu quella di Piacenza e aree limitrofe Cremona-Mantova (Cremona, Casalmaggiore, Bozzolo, Mantova, Revere, Ostiglia, Sermide), Guastalla e Ferrara. Risultati Nel corso di tre giorni, le bombe grandinarono sui bersagli che William Mallory aveva selezionato. Il 15 luglio, quando la polvere si depositò, dodici ponti erano o completamente distrutti o mostravano lunghi squarci, mentre altri otto erano interrotti, bloccati o danneggiati al punto da essere chiusi al traffico. E’ un dato di fatto che diversi altri piccoli centri in riva al Po (Ficarolo, Polesella) così come molti altri centri a nord (Villafranca, ecc.) o a sud (Chiavari, Filattiera, ecc.) del fiume, erano stati bombardati. Tuttavia, nonostante quattro attacchi, il ponte Ostiglia-Revere (tenuto dai cechi), era ancora aperto, anche se la linea ferroviaria Bologna-Verona era interrotta ad un secondo ponte appena a sud del Po. Di conseguenza, da Piacenza in poi, procedendo verso est, tutto il traffico nord-sud era bloccato. Era stato un vero inferno, ma non era finita. Il programma di interdizione (1 luglio – 4 agosto) Contemporaneamente a Mallory Major, fu lanciata un’azione d’interdizione che durò dal primo luglio al quattro agosto. Molto più di mille aerei attaccarono e colpirono impianti petroliferi, le acciaierie di Bergamo, gli scali ferroviari di Verona, il ponte ferroviario di Casarsa delEffettivamente, l’Operazione la Delizia (Pordenone), e le ferMallory Major fu limitata ai rovie di Venezia. Nello stesso quattro giorni dal dodici al quinperiodo, altre incursioni colpirodici luglio, ma i suoi scopi furono gli scali ferroviari, i ponti e i no espansi nel tentativo di importi di Genova, Milano-Lampedire completamente il traffico brate, Brescia, Mantova, nord-sud, distruggendo i Verona, Ora/Auer (Bolponti sul Po a ovest di zano/Bozen/Balsan), Piacenza. Un altro scoMestre (Venezia), e po era quello di paraPinzano al Tagliamenlizzare il traffico estluglio ’44, ultimo to (Pordenone). ovest demolendo i giorno di pesante Espansione degli ponti chiave da un capo scopi di Mallory Major bombardamento all’altro della valle del (16-27 luglio) Po. Finora, gli aerei di Mallory La nuova ondata di attacchi Major avevano bombardato i dicominciò il 16 luglio, quando i ciannove ponti tra Piacenza e, ponti di Bressana Bottarone, verso est, il Mare Adriatico. Ora Torre Beretti (Pavia) e Casale si rivolsero verso ovest, per Monferrato (Alessandria) furono bombardare i ponti fino a Torre colpiti e danneggiati. Nel fratBeretti (Pavia) a circa ottanta tempo, seguendo la politica di chilometri a ovest di Piacenza. tornare dopo pochi giorni su

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A fianco il ponte di Cremona centrato (13 luglio 1944) e sopra le Colonie Padane, che, di fianco al ponte, erano diventate la caserma dei soldati tedeschi che dovevano difenderlo

bersagli già colpiti, i ponti distrutti di Piacenza e Cremona furono nuovamente attaccati, mentre Mantova e i suoi ponti e le sue dighe furono colpiti pesantemente. Piacenza fu bombardata due volte. Il giorno successivo, i ponti di Alba (Cuneo), Asti, Casale Monferrato e Alessandria furono resi inservibili. La grandine di bombe proseguì sistematicamente fino al 27 luglio (poi proseguì fino alla fine della guerra con minore intensità e coordinazione). Una vittoria tedesca (agosto) Per allora, gli alleati avrebbero dovuto essere in grado di attraversare il fiume Arno in Italia centrale e costringere i tedeschi a ritirarsi sulla Linea Gotica. Invece, la decisione del generale

Clark di indugiare lungo l’Arno durante la seconda metà di luglio, avrebbe fatto perdere i temporanei vantaggi forniti da Mallory Major. Effettivamente, dopo il compimento di Mallory Major, gli alleati rimasero a sud dell’Arno per quasi un mese. Di conseguenza, Albert Kesselring guadagnò tempo per rafforzare le difese tedesche negli Appennini settentrionali e per ristabilire le linee di comunicazione attraverso il Po. Usando ponti di barche, traghetti, linee “pneumatiche” e linee di fili aerei, i genieri tedeschi resero possibile mantenere gli esistenti e sufficienti livelli di rifornimenti attraverso il Po. Per la fine di luglio, erano in funzione diciannove traghetti, dieci dei quali erano in grado di trasportare ventiquattro tonnellate di carico ciascuno. In diversi casi i soldati cechi erano di guarnigione presso le stazioni dei traghetti. Il 3 agosto il traffico ricominciò a funzionare attraverso diversi ponti che erano stati messi fuori uso in luglio. Per il 6 agosto, anche la ferrovia del Brennero era di nuovo operativa. Quattro giorni dopo la principale linea di comunicazione dalle Alpi austriache alla costa ligure era nuovamente aperta, e la ferrovia per Torino era stata ristabilita. Il giorno seguente, la ferrovia da Genova alla Francia meridionale era a sua volta praticabile. A dispetto del fatto che Mallory Major avesse distrutto i ponti sul Po, la mancanza di coordinazione con l’attacco contro la Linea Gotica trasformò l’operazione in un fallimento e in una vittoria tedesca.


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LA NOVITA’ • Il Consiglio superiore di sanità ha consigliato lo stop. Manuele Villa: «Il fatturato volava, ora è la metà» di Vanni Raineri

Cannabis light, dopo il boom la frenata delle istituzioni

Dopo i primi tempi di disorientamento legislativo, che ha consentito al mercato interno di esplodere, una sentenza ha messo in discussione il boom della vendita di canapa light, quella che contiene una percentuale massima dello 0,2% di thc, la sostanza legge può arrivare allo che provoca lo “sballo”. 0,6% di thc, cioé tetraiSolo 6 mesi fa abbiamo drocannabinolo), ha “racraccontato su queste cocomandato” di interromlonne l’avventura imprenpere la vendita del proditoriale di Manuele Villa, dotto. Non tanto sulla ex operatore televisivo a base di studi che dimoCremona e che da anni strino che il prodotto gestisce l’azienda agricola nuoce alla salute, ma in di famiglia appena al di là assenza di questi. In pradel Po, a Fogarole, fraziotica, non ci sono studi che ne di Monticelli d’Ongina, mostrino l’eventuale peridecidendo improvvisacolosità per certi sogmente di destinare pargetti, quindi sarebte della sua attività be auspicabile alla coltivazione vietarne la vendella canapa dita per un light, la cosidprincipio di predetta cannabis Ettari coltivati cauzione. La leggera. da Manuele Villa palla è passata al Il disorientaa Fogarole ministro della Samento di cui sopra lute, la grillina Giusi rivela dal fatto che lia Grillo, che ha spola canapa light può essestato l’attenzione sull’Avre assunta come tisana vocatura dello Stato, inma non fumata (non per vestita della questione. problemi di salute, ma per Come al solito la politica si la presenza nel settore del è divisa, con la destra che Monopolio di Stato). rispolvera il proibizioniQuindi la si può vendere smo e la sinistra che parla tacendo quello che è l’uso di allarmismo inutile. generalizzato e promuoTutto ciò nel momento in vendone invece quello cui sono parecchi i negozi meno abituale. che commerciano il proMa che è accaduto negli dotto: in Italia sono circa ultimi giorni? Che il Con500, numero che raddopsiglio superiore di sanità, pia se si considerano i nenonostante una legge regozi online. cente, del 2017, consenta L’impressione è che le il commercio di marijuana istituzioni siano rimaste sotto il limite consentito spiazzate dal fenomeno, di principio attivo (che per

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che ha raggiunto cifre da vero mercato in pochi mesi, promettendo di non arrestare la crescita impetuosa. Quel che non è vietato produrre e commercializzare sono le infiorescenze della “cannabis sativa” (per le quali vige il limite dello 0,2% di thc, che però può arrivare allo 0,6% senza ripercussioni penali), che non sono considerate stupefacente. Effettivamente studi specifici non ne sono mai stati fatti, quel che emerge è però che gli effetti stupefacenti sono minimi rispetto alla classica cannabis, e non si sono mai registrati casi di intossicazione. Manuele Villa nel corso dell’intervista ci raccontava della sua azienda, la Tenuta Modesti, che stava rifiorendo grazie al nuovo commercio, proponendosi di quintuplicare la produzione nel 2018 del marchio Real Hempt. «Rispetto al dicembre scorso, il tempo dell’intervista - afferma oggi Villa -, abbiamo fatturato circa 30mila euro al mese. Siamo passati dalla produzione su un ettaro a 80 ettari, arrivando a 250 punti vendita, per oltre

10mila confezioni vendute in 6 mesi. Cifre che continuavano ad aumentare, fino a che, in attesa che si faccia chiarezza, le tabaccherie hanno in gran parte bloccato gli acquisti. Dal centinaio di tabaccherie la cifra si è quasi azzerata, tanto che abbiamo subito un calo immediato del 40%. Ora stiamo risalendo grazie ad una diversificazione dell’attività. Purtroppo dobbiamo competere con prodotti che non sono fattibili in Italia». E qui sta il nocciolo del problema: «Dall’inizio dell’anno c’è stato un aumento esponenziale delle imprese anche piccole che vendono col loro marchio. C’è gente che faceva la partita iva, poi andava in Svizzera a comprare infiorescenze ora vietate e tornava in Italia, dove questo tipo di prodotto non si poteva piantumare, sfruttando la tolleranza fino a 0,6 di thc. Tutta colpa di una legislazione incompleta, fino a che il ministro della Sanità uscente ha vietato l’importazione dalla Svizzera, che oggi continua in modo clandestino, con fatture fittizie e apposizione di nomi di

prodotti legali. Sul mercato arrivano prodotti di ogni tipo, come mostra il recente sequestro a Macerata di droga vera. Il mancato controllo crea carte manipolate, solventi e diserbanti vietati. Per questo se il Consiglio superiore di sanità ha fatto questo ragionamento, mi trova d’accordo: purtroppo manca il controllo su chi commercializza». Magari finirà come per le sigarette elettroniche, per le quali lo Stato ha stabilito il divieto ai minorenni. Ma lei, per pura precauzione, ha già indicato sui pacchetti la vendita vietata a chi non ha 18 anni. «Esatto, la mia era una

VIA LIBERA, ANZI NO Sotto l’infiorescenza della canapa light (la canapa sativa), che è possibile coltivare poiché contiene una quantità minima di sostanza “stupefacente”

forma di scrupolo». La speranza è che questo polverone alla fine possa fare pulizia sul mercato. «Bisognerebbe iniziare a valorizzare le produzioni italiane e a fare sequestri: la differenza col prodotto svizzero si vede al primo controllo». Se consideriamo la vera cannabis leggera, il vino altera certamente di più l’equilibrio mentale, ma è giustamente un nostro vanto. Un po’ di canapa light è molto più light di un piccolissimo sorso di fortana del Taro, che a malapena arriva a 7 gradi alcolici tanto che non può nemmeno fregiarsi del titolo di vino.



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TURISMO • Presentato giovedì in sinergia con Explora e Regione Lombardia, racconta tutto il territorio

Ecco il nuovo portale turistico di Cremona È online il nuovo portale dedicato al turismo del Comune di Cremona (www.turismocremona.it), presentato giovedì mattina a SpazioComune presenti il sindaco e assessore alla Cultura Gianluca Galimberti, l’Assessore alla Città Vivibile e Rigenerazione urbana Barbara Manfredini, il Direttore Generale di Explora Giorgio Kindinis, Ilaria Casadei in rappresentanza della Camera di Commercio di Cremona, e Paola Milo, responsabile del Servizio Promozione, Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Cremona. Aspetto accattivante e di facile consultazione, il portale del turismo di Cremona, che racconta il capoluogo e tutto il territorio, è sviluppato all’interno dell’ecosistema digitale turistico regionale curato da Explora e Regione Lombardia. Lo strumento mette in connessione tutta la rete regionale degli Infopoint, delle realtà territoriali e degli operatori, per facilitare lo scambio reciproco di informazioni e aumentarne la diffusione e la visibilità, sia su scala locale che regionale, attraverso i canali di inLombardia. L’iniziativa del nuovo sito del turismo, che sostituisce quello precedente ormai obsoleto, è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale che ha assunto la gestione dell’Infopoint nel giugno 2016 e fa parte di una serie di azioni, in atto e in programma, per potenziare i servizi turistici. Il portale infatti si aggiunge ad altri interventi come l’estensione dell’orario di apertura dell’Ufficio Informazioni. Come ha dichiarato l’Assessore Barbara Manfredini nel suo intervento introduttivo, quanto realizzato è frutto di un lavoro davvero impegnativo che ha visto la collaborazione e il contributo di numerosi Settori e Servizi del Comune, ad iniziare dal Servizio Itc-Agenda Digitale, nonché della Camera di Commercio. «Il nuovo portale – ha dichiarato tra l’altro l’assessore – rappresenta per il nostro territorio una svolta che si può a giusta ragione definire epocale non solo perché dinamico, aperto al contributo di altri soggetti, ma per l’approccio decisamente innovativo sia per quanto riguarda i turisti, sia per tutti gli operatori del settore che, finalmente, hanno a disposizione uno strumento adeguato ad esigenze che sono mutate e che muteranno, un sito che si arricchirà sempre più di conte-

nuti ed informazioni». rali in cartellone nei teatri, L’assessore ha sottolineanelle piazze, nei musei, nei to il lavoro di squadra ristoranti cremonesi. La compiuto e che ha perfunzione “Pianifica”, inolmesso all’Infopoint di Cretre, permette al turista mona di essere il primo in desideroso di visitare CreLombardia a poter essere mona e provincia di pianisviluppato da Explora in ficare il suo viaggio in baarmonia con quello della se ai propri interessi, di Regione. prenotare un hotel, Raggruppate in l’ingresso a una quattro filoni mostra, a una viprincipali – Luosita guidata o a ghi, Momenti, un concerto. Eventi e Pianifi- Passa al Comune Gli amanti del la gestione ca – le informaturismo attivo e di Infopoint zioni raccolte green trovano nell’ecosistema spunti per assapospaziano dalla carrelrare una natura ancolata di luoghi da visitare ad ra incontaminata in perattività che facilmente si corsi a piedi, in bicicletta o possono organizzare sul a cavallo. Gli appassionati territorio, all’elenco dei più di cultura troveranno un interessanti eventi cultupatrimonio straordinario

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Da sinistra Ilaria Casadei, Barbara Manfredini, Gianluca Galimberti, Paola Milo e Giorgio Kindinis

di storia e tradizione in palazzi, cinte murarie, musei. Agli estimatori della buona tavola sono dedicate le gustose proposte della tradizione locale declinate per stagione, e per tutti, invece, sono le proposte del lifestyle cremonese, fatto di shopping, vita quieta, aperitivi sul fiume, buona musica, sport e arte. Ma il nuovo portale si propone come straordinario strumento di lavoro anche

per gli operatori del settore, sempre desiderosi di intercettare potenziali turisti in modo strategico. «L’ecosistema digitale turistico di Regione Lombardia, in cui si inserisce il portale del territorio cremonese, rappresenta per la filiera uno strumento di raccolta dati e informazioni sui propri utilizzatori, visitatori e operatori e un supporto nell’attività di customer care», parola di Giorgio Kindinis, che con il

suo staff ha affiancato quello dell’Infopoint di Cremona nelle varie tappe per la messa online del sito. «Con la creazione di un unico repository dove confluiscono le informazioni provenienti da Explora, Infopoint, operatori turistici, Dmo e istituzioni, gli operatori e i territori potranno accedere a dati qualificati e ampliare di conseguenza la loro offerta di servizi turistici, diventando sempre più competitive». «Questo sito racconta ciò che siamo, ciò che sono Cremona e il territorio. In questo sito ci sono non solo le nostre eccellenze, ma le nostre offerte e le nostre imprese. È tutto nella rete regionale. È un bellissimo lavoro di sistema che si inserisce nelle azioni che stiamo portando avanti a favore del turismo e che stanno dando ottimi risultati, i numeri dei turisti in città e i riscontri degli operatori li certificano. È uno strumento che può essere arricchito dagli enti pubblici e dai privati. Anche questo vuol dire migliorare la presentazione della città per continuare ad attrarre visitatori e turisti, dall’Italia e dall’estero, a beneficio dell’economia e delle imprese locali», ha commentato infine il sindaco Galimberti. Grazie al nuovo sito gli operatori dotati di credenziali potranno inoltre inserire le loro proposte, che verranno poi moderate dall’Infopoint: sarà così possibile elaborare, condividere e comunicare informazioni sul prodotto turistico in modo più efficiente, attività di marketing efficaci e ridurre i costi per la produzione di materiale informativo. Un nuovo modo coordinato e sempre più al passo con i tempi dell’era digitale di presentare la città e il territorio, con l’obiettivo di accrescere l’attrattività e l’appetibilità di Cremona e del suo territorio, a vantaggio dell’economia locale.


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Te ricòordet?

I figli del Villaggio Po • Terza puntata del racconto inedito di Giorgio Barbieri

I misteri della montagna del Lugo di Giorgio Barbieri Nell’intervallo si formano vari gruppi a discutere della partita, noi parliamo d’altro. L’argomento principale riguarda le nostre compagne di classe. Si fa una specie di classifica per decidere quale sia la più bella. Come sempre la racchia è la secchiona, quella che in classe sa sempre tutto ed è la prima a fare la spia alla maestra su quello che succede. Alla fine siamo tutti d’accordo: meglio una ‘soca’ bella che una intelligente brutta. Nessuno però scopre le carte perché a me potrebbe piacere la stessa che piace a qualcun altro. E quindi si mantengono i segreti, la fantasia vola al modo per fare il primo passo. Se già non lo si è fatto... Tornano le squadre in

campo, al nostro fianco c’è chi urla ‘Forza ragazzi’ e chi dice ‘se perdum ancaa chesta vegni poeu’. La squadra sembra avere un altro piglio, corre e spinge sulle fasce, finalmente libere dalle pozzanghere. Il pareggio arriva dopo una decina di minuti, su un cross alto dalla destra è il numero 9 ad incornare di testa. Un gol da antologia diremmo oggi. I nostri attaccano, spingono, mollano calcioni che solo a vederli mi sembra di sentire il dolore sulle gambe. Ma la palla non vuole entrare, il palo respinge un tiro dalla distanza, la traversa una rovesciata dall’area. E’ battaglia vera, ai grigiorossi occorrono i due punti per non restare invischiati nei bassifondi della classifica. Arriva il gol ma l’arbitro annulla per una

spinta che ha visto solo lui. Si ripetono le scene del primo tempo, stavolta sono io a scattare verso la recinzione seguito da quattro o cinque tifosi inferociti. La rete ondeggia, sembra quasi sul punto di piegarsi dall’altra parte e di crollare. Ma resiste e da quel momento l’arbitro cerca di girare alla larga da quella zona del campo. E’ un ragazzino, avrà sette o otto anni più di me. E’ bagnato da capo a piedi, il fischietto butta fuori prima l’acqua del suono. Un po’ mi fa pena, prendere decisioni importanti in pochi secondi non deve essere facile. E anche lui a casa avrà dei genitori che lo aspettano, magari il padre è quel tipo solo nell’angolo che non apre bocca. Ma la giustizia del calcio prima o poi arriva e quando le lancette del cronometro stanno per segnare il novantesimo la Cremo segna il gol della vittoria con un tiro da lontano. Stavolta ci siamo, nessuno può riprenderci. Ci abbracciamo, condividiamo attimi di sana follia, diamo il cinque a tutti quelli che ci sono di fianco. E al fischio finale ci sentiamo orgogliosi di fare parte della festa collettiva. A casa potremo raccontare che c’eravamo anche noi, eroi fradici di una partita di calcio. I giocatori vengono

Sopra la Cremonese che vinse una partita di serie D nel campionato 1967/68 (foto Wikipedia). Sotto l’inaugurazione dell’oratorio di Cristo Re inaugurato il 13 ottobre del 1968 dal vescovo Bolognini e dal sindaco di Cremona Vernaschi (foto cristorecremona.it)

sotto il nostro settore, salutano gli amici (erano quasi tutti cremonesi), manca solo una bottiglia di vino per festeggiare la vittoria. Gente che di giorno lavora e di sera si allena, in campo alla domenica per una manciata di lire. Gente che però dentro ha la passione per uno sport che era riuscito nel dopoguerra ad unire la gente dopo uno dei periodi più neri (nel vero senso della parola) attraversato dall’Italia. Noi ragazzi di allora di politica parlavamo poco ma sapevamo che da una parte c’erano i democristiani e

dall’altra i comunisti. Ne sentivamo discutere in casa, dai vicini, in strada. Sì, perché noi passavamo intere giornate a giocare in cortile, sulla strada (le automobili erano poche) e nei campi dietro casa nostra sino alla ferrovia. In mezzo c’era la montagna del Lugo, un posto che faceva paura perché si narravano storie spaventose. Sotto la montagna, che a noi sembrava il Monte Bianco ma era alta più o meno una trentina di metri, c’erano una serie di strette e buie gallerie che l’attraversavano tutta. C’è

chi diceva che fosse stato un nascondiglio dei tedeschi e che lì sotto ci fossero ancora i cadaveri dei soldati nazisti uccisi dagli americani. Probabilmente non era vero nulla ma quasi nessuno che io sappia tentò di entrare lì dentro. E quando qualcuno lo fece si disse che sparì per sempre. Oggi ci ridiamo su, ma noi poco più che bambini restammo per anni terrorizzati da queste storie. (fine della 3ª puntata, la quarta sarà pubblicata sabato 7 luglio)


le foto dei

RICORDI

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Sono arrivati in redazione i primi scatti dei lettori

IL TRENINO DI PIAZZA ROMA CARNEVALE Asilo Agazzi di via Ticino, 1971 Nessuno vestito da Zorro...

“CèCI” Ceci, gallette, lupini... Rigorosamente nella carta da giornale

Don Angelo Scaglioni apre i cancelli di Cristo Re. Un momento magico!!!

Emanuele Tresoldi, anno 1973 - Cremona. Il trenino lo gestiva mia mamma, lo guidavo io quando avevo 17 anni, ora ne ho 62...

Le Giovanili del Corona, anno 1980-81 - Cremona

SCUOLA MONTEVERDI La classe 2ª A del 1975-76

CORONA bASkET La squadra del campionato Promozione 1972


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Sabato 30 Giugno 2018 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

rotary cop

millie saluta e ringrazia per l’accoglienza

casalmaggIore

SANITA’ • Approvata la delibera regionale che impone lo stop. Legge giusta, ma si poteva fare molto di più

Gallera implacabile: chiuso il punto nascite di Vanni Raineri

Millie e Marzio Somenzi mercoledì sera alla Clochette di Solarolo SOLAROLO RAINERIO Più che una vera conviviale, un saluto di gruppo dopo un anno di permanenza in Italia nell’ambito del programma rotariano di scambio giovani. Mercoledì sera il Rotary club Casalmaggiore Oglio Po ha dedicato la conviviale alla Clochette a Millie, la ragazza americana che si appresta a concludere la sua ricca esperienza italiana, e che nell’occasione era accompagnata dai genitori e dal fratello che l’hanno raggiunta dagli States. Si trattava anche dell’ultimo appuntamento del presidente Marzio Somenzi, che formalmente da domani sarà sostituito da Daniela Borella, la quale mercoledì prossimo presenterà il suo programma annuale. Millie, con la proiezione di parecchie foto scattate in giro per l’Italia e per l’Europa, ha raccontato in termini entusiastici l’accoglienza riservatagli dal Rotary, ringraziando in particolare il presidente Somenzi, e l’esperienza vissuta nel nostro Paese. «Ho fatto amicizie - ha raccontato in un buon italiano -, sono cresciuta e oggi sono una persona migliore». Alla serata erano presenti anche un’altra ragazza statunitense di 15 anni, ospite per un mese nel Casalasco nell’ambito del programma breve.

Penalizzato da una penuria cronica di servizi, che si fa sempre più profonda, messo in ginocchio da un ponte sul Po essenziale ma del quale a breve si “festeggerà” il primo anno di chiusura, il territorio Oglio Po ha appena salutato anche il punto nascite dell’ospedale che porta il suo nome, nato da quello che sembrava un atto di lungimiranza dei nostri politici (il gestire il territorio non per confini burocratici ma per esigenze dei cittadini) ma che si è rivelato, in considerazione delle consuetudini che vigono in questo Paese, un errore madornale. Non ci sono più speranze per il mantenimento del punto nascite: la parola fine è stata scritta giovedì da una delibera della Regione Lombardia che prevede la chiusura entro i 31 dicembre prossimo, anche se operativamente dovrebbe essere anticipata di un paio di mesi. La legge dello Stato che prefigura la chiusura dei punti nascita che non arrivano a 500 parti l’anno (e l’accorpamento per chi è sotto quota 1000) ha ormai 8 anni, e dopo tante resistenze la maggior parte dei piccoli ospedali, da nord a sud, ha ceduto. E’ una legge che ha un fondo di buonsenso e segue un criterio di razionalizzazione, che, si sa, va sempre bene quando il taglio non investe noi. Già, ma c’è un però. Anzi, ci sono non pochi però. Intanto sono previste deroghe per gli ospedali situati in territori poco abitati, che

Sindacati e amministratori giovedì a Milano hanno alternative poco praticabili. E’ il caso di due deroghe concesse da Regione Lombardia a località montane. I residenti a Casalmaggiore distano 40 km sia da Cremona che da Mantova, a meno di non rivolgersi ad Asola, salva per un pelo (520 parti l’anno). Ma salva come? E qui veniamo a un altro “però”. Se è vero che l’ospedale Oglio Po si è fermato a 400 parti in un anno, lo è altrettanto che nell’Oglio Po i nati nello stesso periodo sono stati circa il doppio. Solo che l’altra metà, per diversi motivi (ma il ruolo di medici, pediatri e ginecologi non può essere considerato ininfluente) si è rivolto ad altri ospedali. Per tacere della chiusura del ponte, che ha isolato ulteriormente l’ospedale privandolo di clienti in arrivo dalla Bassa Parmense, e riducendo ulteriormente i numeri già scarni. E intanto inizia il rimpallo delle responsabilità. L’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera giustifica la scelta con la legge dello Stato,

il Pd incolpa la giunta leghista di aver abbandonato il territorio, la minoranza a Viadana chiede la convocazione di un Consiglio comunale aperto, il Movimento 5 Stelle si unisce nella protesta: il consigliere regionale Marco Degli Angeli ha detto di aver sentito Gallera giustificare la decisione col fatto che mantenere aperto il turno di notte all’Oglio Po costa 30mila euro al mese; questo anche perché si sono esternalizzati servizi invece che coprire ruoli rimasti scoperti. I consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Antonella Forattini terranno questa mattina alle ore 10 una conferenza stampa sulla situazione del presidio ospedaliero di Casalmaggiore. Durissima la presa di posizione dei sindacati, che erano presenti a Milano giovedì. Qualcuno ancora non si vuole arrendere all’evidenza, e punta sugli incontri già fissati: il 9 luglio ci sarà l’audizione del Comitato presso la II Commissione Sanità, il 20 luglio l’assessore Gallera sarà a Cremona. La chiusura del punto nascite ha un valore anche simbolico: come sottolineato dal presidente dell’Interflumina Carlo Stassano, quel “nato a Casalmaggiore” sulla carta d’identità di Fausto Desalu, che ha dovuto attendere il compimento del 18° compleanno per diventare italiano e ieri sera ha gareggiato nella finale dei 200 metri ai Giochi del Mediterraneo (servizio a pagina 23), ha un significato che va al di là della razionalizzazione dei servizi.

rotary CASALMAGGIORE VIADANA SABBIONETA

da gnaccarini il testimone a gianluca bocchi SAN LORENZO DE’ PICENARDI – Nel 1958 si disintegrava lo Sputnik 1 a contatto con l’atmosfera. In Italia si approvava la Legge Merlin, “Nel blu dipinto di blu” vinceva il Festival di Sanremo, Adone Zoli era presidente del Consiglio. Il papa era ancora Pio XII quando venne fondato il Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta. 1958-2018. Sessant’anni di intensa attività riassunti da Ulisse Bocchi nella serata a castello che, domenica sera, ha sancito il passaggio di testimone alla presidenza tra Alessandro Gnaccarini e Gianluca Bocchi, figlio di Ulisse. «Non ci sono più soci fondatori – ha affermato Ulisse Bocchi – ma solo decani: io rappresento quasi mezzo secolo di vita rotariana». Quindi una rivendicazione di orgoglio territoriale: «Il nostro è forse il primo club interprovinciale nato in Italia.

La nostra gente è casalasco-viadanese prima che cremonese o mantovana. Il nostro club, che non ha mai nascosto di essere selettivo scegliendo i migliori, si è rafforzato nel tempo fino ad essere oggi il più numeroso del distretto». Bocchi ha poi ricordato le prime iniziative, dalla la crociera del Po Casalmaggiore-Venezia del ’69 cui parteciparono in 1500 giunti da tutta Italia, alla caccia alla volpe incruenta: la volpe vera non c’era, ma in compenso c’erano centinaia di rotariani. Tutti eventi con fini benefici. Bocchi ha poi ricordato tre soci che hanno dato un grande contributo al territorio: Carlo Ballarini, Mauro Saviola e Gino Monici, cui si deve interamente il restauro della chiesa dell’Incoronata di Sabbioneta durante il quale fu rinvenuto il Toson d’Oro. Grazie a ciò il ministero riconobbe al club la

possibilità di assegnare un riconoscimento nazionale che, col premio recentemente consegnato a Carla Fracci, è giunto alla 5ª edizione. Prima, il presidente Gnaccarini aveva presentato tre nuovi soci: l’assessore ai Servizi Sociali di Viadana Alessia Minotti, presentata da Luca Gardani, il medico chirurgo Mario Palazzo, dirigente a Desenzano e autore di molti articoli scientifici, presentato da Gianluca Bocchi, e Stefano Bozzetti, logistic manager del Consorzio Casalasco del Pomodoro presentato da Mario Fazzi. Gnaccarini ha poi assegnato tre Paul Harris Fellow ai presidenti uscenti dell’Inner Wheel Casalmaggiore Anna Maria Poli Sarzi Sartori e del Rotary Club Piadena Oglio Chiese Elisa Gozzi, oltre che al socio del Cvs Vincenzo Corbisiero. Nel suo saluto Gnaccarini

Da sinistra Gianluca Bocchi e Alessandro Gnaccarini ha ricordato le azioni svolte e ringraziato chi l’ha sostenuto, augurando al successore di portare avanti i service. Quindi il passaggio simbolico del collare e il primo intervento di Gianluca Bocchi, che presenterà il programma lunedì 2 luglio a Villa Medici del Vascello. Ha anticipato di voler onorare il decennale della proclamazione di Mantova e Sabbioneta Bene Patrimonio Mondiale Unesco (operazione che gli è valsa una phf assegnata dai governatori distrettuali Dordoni e Rizzini). Bocchi ha anche ricordato

l’importante intervento del club che, lo scorso lunedì 30 aprile, consentì attraverso sponsorizzazioni l’apertura di Palazzo Ducale a Mantova che altrimenti sarebbe rimasto chiuso. «Sono onorato di dirigere il club - ha annunciato Bocchi - e lo farò con grande serenità, ben sapendo che esiste un gruppo molto forte che ha sempre sostenuto i presidenti». La serata è stata allietata dalla Jazz Band Scuola di Musica di Viadana con 18 musicisti diretti dal Maestro Cristiano Maramotti.


Casalasco

AVVENTURA • Erano partiti 27 mesi fa per Göteborg (e ritorno) con due asini di Enrico Galletti Erano partiti da Albiano Magra, in Toscana, l’11 marzo 2016. Oggi, dopo ventisette mesi, sono ancora lì, a casa loro, e a parlare adesso è l’esperienza di quei cinquemila chilometri percorsi dall’Italia a Göteborg, in Svezia. Un’avventura per Helena e Carlo, pellegrini partiti a piedi due anni fa con Toni e AuroraAlba, due asinelli che li hanno accompagnati per tutto il viaggio. I due avventurieri sono passati anche da Cremona e dal Casalasco, e per qualche giorno sono stati sotto gli occhi di tutti, a Casalmaggiore hanno attraversato il ponte chiuso per i lavori, a Torre de’ Picenardi hanno dormito nel campo sportivo. Un’esperienza che significa molto, per loro, che la progettavano da anni. Alla base di quella che per molti è una “follia” c’è la volontà di staccare la spina, di mettersi a stretto contatto con la natura senza fare progetti, prendendo la vita un po’ come viene, senza comfort e garanzie. Bussare alle porte per chiedere ospitalità, passare la notte a guardare le stelle accampati nel cortile di una cascina. In una parola: mettersi alla prova. E adesso che il viaggio è finito, e restano le immagini di quell’esperienza pubblicate su un diario virtuale, sul profilo Instagram @unattimostoarrivando che raccoglie tutte le tappe della grande “traver-

Helena e Carlo, terminata l’impresa: «Grazie a tutti» Helena e Carlo attraversano il ponte chiuso coi due asini sata”, Helena e Carlo hanno affidato a una lettera inviata ai giornalisti i loro sentimenti. «Stiamo bene tutti e 4 e siamo felici – scrivono – . Con questa lettera vogliamo salutare tutti voi che abbiamo conosciuto, e ringraziarvi per averci accolto nelle vostre case e nella terra in cui abitate, dalla Svezia alla Danimarca alla Germania alla Svizzera e infine in Italia. Prima di partire, fra di noi ci dicevamo che questo cammino sarebbe stato la nostra Università e di fatto è stato un viaggio bellissimo durante il quale abbiamo imparato tanto e che ci ha arricchito sotto tanti punti di vista». Helena e Carlo, du-

rante il loro tragitto, hanno messo a dimora più di quattrocento alberi. Lo hanno fatto per lasciare un segnale concreto in tanti dei luoghi che hanno visitato. Una scuola, per loro, questa esperienza che difficilmente dimenticheranno. «Dove non siamo riusciti ad arrivare noi sono arrivati gli asini – scrivono –, la loro presenza è stata fondamentale ed è tutt’ora perno del nostro incedere quotidiano. Da loro abbiamo appreso tanto, confrontando la loro pazienza, la loro lentezza, la loro attitudine di non sprecare energie oltre quelle necessarie, soprattutto quando la strada è in ascesa, il loro

muto scambio di informazioni e il rispetto di tutto il mondo, grande e piccolo, vicino e lontano. Loro ci hanno costretto ad osservarli e osservando loro abbiamo appreso un po’ di più di ciò che è il pianeta in cui conviviamo. La nostra scuola in viaggio è partita da loro, dalla relazione e la convivenza con questi due individui d’altra specie animale ma di fatto sono tanti i temi che abbiamo confrontato durante questi mesi e si sono amalgamati con i nostri passi, a partire dalla poliedricità delle relazioni fra individui umani, per arrivare a tematiche più enigmatiche e di difficile comprensione come per esempio la concezione del tempo o la percezione dello spazio quantico ed emotivo». Nel Casalasco Helena e Carlo avevano fatto tappa a Torre de’ Picenardi, a Gussola (al Centro Natura Amica) e a Casalmaggiore. E adesso che il viaggio è finito l’immagine di quel caravan a dodici zampe che è passato anche qui resterà il ricordo di un successo “semplice” ma per nulla scontato.

san lorenzo picenardi

corsi di musica di torre, gran finale al castello Castello di San Lorenzo gremito, giovedì sera, per l’ultimo atto dei corsi di musica attivati nel corso dell’anno dal Comune di Torre de’ Picenardi. Gli spazi delle scuole, durante la settimana, hanno ospitato corsi di batteria, chitarra, pianoforte, violino e canto. Quaranta circa gli iscritti che si sono cimentati con le lezioni di strumenti musicali tenute da numerosi maestri professionisti, dieci in più rispetto allo

scorso anno. Giovedì sera, in Castello, il saggio dei ragazzi. Si sono esibiti anche alcuni adulti. A presentare la serata e i brani che si sono susseguiti è stata Chiara Ghilotti, coordinatrice dei corsi, che ha sottolineato l’impegno e la volontà di potenziare i corsi introducendo, dal prossimo anno, un corso di musica d’insieme. Un progetto confermato anche dal sindaco di Torre Mario Bazzani che nelle battute

finali del saggio ha assicurato la massima presenza dell’amministrazione comunale a fianco dei progetti pensati su misura per i giovani.

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a bonemerse

inner wheel, cambio al vertice presidenza a marina troletti Nella bellissima cornice della cascina Farisengo di Bonemerse si è concluso l’anno sociale 2018 dell’Inner Wheel Casalmaggiore. Un video suggestivo, proiettato per tutto il tempo della serata e predisposto dalla presidente Anna Maria Marina Scomparin Poli Sarzi Sartori, ha ripercorso gli eventi più Troletti e Anna Maria importanti della vita di Poli Sarzi Sartori Club; le socie si sono riviste con piacere e le immagini hanno permesso di ricordare momenti trascorsi e condivisi insieme, ancora vivi nei ricordi. La presidente Anna Maria Poli Sarzi Sartori, durante la conviviale, ha ricordato le tappe di questo vivace e proficuo anno, ricco di grande impegno nel sociale e di numerosi services. La sua infaticabile energia e la sua generosa disponibilità hanno reso più visibile il Club sul territorio, sia per la collaborazione con le associazioni locali sia per gli interventi di sostegno elargiti con vero spirito di servizio. Ospite della serata il videoanalista Mattia Formis che, a Rovereto, il 17 marzo, è stato presentato al premio “Quando la volontà vince ogni ostacolo” e a cui è stato riconosciuto un “Attestato di Merito” per il suo impegno costante nel superare ostacoli e difficoltà. La serata è stata poi l’occasione per la consegna degli ultimi due services. Il primo ad Angelo Porzani, Presidente dell’Associazione “Amici del Casalmaggiore International Music Festival”: service “borsa di studio” per studenti provenienti da ogni parte del mondo e ospitati ogni anno alla Fondazione Santa Chiara. La manifestazione intende promuovere e divulgare la musica classica fra i giovani. Il secondo invece è stato conferito a Claudia Taddei, presidente di Pubblica Assistenza “Padana Soccorso”. Anna Maria ha concluso il suo discorso ringraziando tutti coloro che con assidua collaborazione hanno reso possibili le manifestazioni svolte. Al termine della conviviale, è avvenuto il passaggio del collare alla nuova presidente Marina Scomparin Troletti fra applausi di merito per chi lascia la presidenza e di incoraggiamento per chi inizia il nuovo percorso. Marina è intervenuta evidenziando come si senta onorata dall’incarico e come l’esperienza nell’Inner Wheel l’abbia arricchita e aperta ad un nuovo mondo coinvolgente e stimolante; con entusiasmo e ottimismo si accinge a svolgere questo nuovo compito.

SAN G I O V A N N I I N C R O C E

UN MIGLIAIO DI RAGAZZI ALLA FESTA ZONALE DEL GREST A VILLA MEDICI DEL VASCELLO SAN GIOVANNI IN CROCE - Lo splendido parco di Villa Medici del Vascello ha ospitato, martedì 26 giugno, i ragazzi che hanno partecipato alla festa zonale del Grest, ultimo appuntamento tra quelli programmati nella nostra provincia, dopo

Crotta d’Adda, Castelverde, Oratorio della Beata Vergine a Cremona, Castelleone e Campo Scuola di Cremona. Erano un migliaio i ragazzi provenienti dalle parrocchie e dalle unità pastorali cremonesi che hanno preso parte, dalle 10 alle 14, ad una

giornata di giochi in un contesto d’eccezione. La festa ha visto la collaborazione del Comune di San Giovanni in Croce e di Padania Acque, che ha fornito l’acqua e ha posto l’attenzione sul tema dell’ecosostenibilità in compagnia della sua mascotte.


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piazza spagna

Da domani fino al 9 luglio l’appuntamento più atteso dell’estate casalasca con un programma ricco di eventi

La Fiera di Piazza Spagna infiamma Casalmaggiore Torna come da tradizione l’appuntamento più atteso dell’estate di Casalmaggiore: la Fiera di Piazza Spagna, edizione 2018, come sempre con un programma ricco di eventi: musica, spettacoli e sport. Per tutta la durata della manifestazione, spazio anche ai più piccoli con il Luna park allestito presso il Lido Po. Ma si parte mercoledì 4 luglio, quando in piazza Garibaldi si terrà la Grande Festa Dell'Atletica Leggera, a cura di Atletica Interflumina (a partire dalla 21). Un momento dedicato allo sport e all'attività fisica. Il 5 appuntamento con I Giovedì d'Estate, a partire dalle 19, mentre alle 21 si esibirà in concerto il gruppo Spingi gonzales. Si passa poi al 6 luglio, stavolta nella location di Piazza Turati, dove si terrà il PiazzaSpagna Sound, mini Festival, di musica indipendente e intraprendente, che quest'anno è alla sua seconda edizione, che proporrà tanta musica dal vivo. Non mancheranno poi i momenti culturali, come quello previsto per il 7 luglio, stavolta di nuovo in piazza Garibaldi (ore 19), quando si terrà una conferenza sul tema “Utilizzo della cannabis in terapia del dolore” tenuta dal dottor Claudio Reverberi, medico anestesista dell'Ospedale Oglio Po in collaborazione con Afm. Nella stessa serata spazio

PROGRAMMA

poi allo svago a partire dalle ore 20, quando si terrà il Summer Night Group Cycling Special Class, un evento sportivo benefico pensato per la raccolta fondi a favore dell’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po. Ancora sport il giorno successivo, sabato 8 luglio, quando in in zona Lido Po si svolgerà il

decimo Triathlon del Po, a cura di Canottieri Eridanea e Polisportiva Amici del Po. La partenza è prevista per le 9.30. La sera in piazza Marini (ore 21.30) spazio all'iniziativa “Novella Bella, parole e musica di e con… Nino Frassica e Blanco Notes Band, per la rassegna Musica in Castello (XVI Edizione). Alle ore 23 appuntamento

con il tradizionale Incendio del Grande Fiume, mentre la serata si chiuderà alle 23.30 con un grande spettacolo pirotecnico. Strascico della manifestazione, il 9 luglio, presso il Cortile Santa Chiara appuntamento alle 21.15 con il Concerto inaugurale del “Casalmaggiore International Festival”.

• 04/07/2018 - Piazza Garibaldi ore 21.00: GRANDE FESTA DELL’ATLETICA LEGGERA a cura di Atletica Interflumina. • 05/07/2018 -Piazza Garibaldi dalle 19.00 Giovedì d’Estate. - Dalle 21.30 SPINGI GONZALES in concerto • 06/07/2018 - Piazza Turati ore 21.30: PIAZZASPAGNA SOUND Mini Festival di musica indipendente e intraprendente (seconda edizione). • 07/07/2018 -Piazza Garibaldi alle ore 19.00 Conferenza sul tema “Utilizzo della cannabis in terapia del dolore” tenuta dal Dott. Claudio Reverberi, medico anestesista Ospedale Oglio Po in collaborazione con AFM. -Dalle ore 20.00: SUMMER NIGHT, Group Cycling Special Class, evento sportivo benefico per l’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po. • 08/07/2018 - Ore 9.30 in zona Lido Po il decimo Triathlon del Po a cura di Canottieri Eridanea e Polisportiva Amici del Po - Piazza Marini ore 21.30: NOVELLA BELLA, parole e musica di e con… NINO FRASSICA e BLANCO NOTES BAND per la rassegna MUSICA IN CASTELLO (XVI Edizione). - Alle ore 23.00 Incendio del Grande Fiume - Ore 23.30 Grande spettacolo pirotecnico di chiusura. • 09/07/2018 - Cortile Santa Chiara ore 21:15 Concerto inaugurale del “Casalmaggiore International Festival”.


Fiera di Piazza Spagna

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La Fiera è sempre stata sin dalle origini un momento di svago e divertimento per tutti

Una storia che affonda le sue radici nel passato Per ritrovare le radici della fiera di Piazza Spagna bisogna fare un salto indietro nel tempo, in un passato remoto e non definito. Negli anni questa manifestazione ha cambiato volto diverse volte, evolvendosi sempre in qualcosa di nuovo e al passo con i tempi. Già nell’ottocento, la Fiera si svolgeva dopo la mietitura, ossia nel periodo tra la fine del mese di giugno e la prima decade di Luglio, quando iniziavano a maturare le angurie. Questa fiera si distingueva da quella autunnale di S. Carlo perchè non si configurava come una fiera mercato, bensì era dedicata esclusivamente al divertimento. In una società prevalentemente agricola, questa manifestazione di richiamo era sostanzialmente una gioiosa pausa dopo il primo raccolto. Fino agli anni ’30, quando a Casalmaggiore ancora esistevano gli Archi Trionfali, il quartiere in cui si svolgeva la Fiera interessava le attuali Piazza Marini, Via Formis e Via Romani, il cui incrocio era denominato Piazza Spagna: proprio questo aveva dato il nome alla manifestazione. Vi sorgevano bancarelle modeste degli

agricoltori locali, dislocate lungo la via fino alla chiesa di S.Sebastiano, che vendevano, oltre ai tradizionali dolci, anche fette d’anguria e sciroppose granite grattugiate a mano al momento da sbarre di ghiaccio. Immancabile era il banchetto dei subiòi, ocarine fatte di terracotta a forma di uccel-

lino o di pulcino con alcuni fori per il passaggio dell’aria. E per chi voleva scatenarsi con le danze, nei pressi del “Fabbricone” era allestita una balera. I “Cantoni”, famoso gruppo parmense ospite anche della fiera di S.Carlo, per molti anni ha animato le serate di Piazza Spagna.

Oggi le cose sono cambiate, a partire dalla location: ora si svolge infatti tra il Lido Po di Casalmaggiore e la Piazza Garibaldi, luoghi ospitanti rispettivamente giostre da una parte, concerti o grandi eventi dall’altra. Ogni anno il programma è ricco di manifestazioni sempre diverse e per ogni

tipo di pubblico. Si va dalla prosa alla danza, dal teatro comico a quello impegnato. Non mancano i grandi nomi di richiamo nazionale ed internazionale a calcare il palcoscenico della Fiera. Tradizione vuole che la Pro Loco organizzi il famoso “incendio del grande fiume”, con

centinaia di lumini che vengono fatti trasportare dalla corrente lungo il corso del Po ed un grandioso e coreografico spettacolo pirotecnico per chiudere in bellezza la più importante ed attesa manifestazione estiva della città e per il quale ogni anno accorrono migliaia di persone.


Fiera di Piazza Spagna

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Casalmaggiore da scoprire: i luoghi d’ La Fiera di Piazza Spagna è l’occasione per conoscere meglio questa cittadina in riva al La Fiera di Piazza di Spagna non è solo un'occasione di divertimento e svago, ma anche un momento in cui conoscere meglio la città di Casalmaggiore e soprattutto farla conoscere ai turisti che ogni anno si recano nella Bassa per prendere parte agli eventi organizzati nel corso delle kermesse. E per conoscere Casalmaggiore non si può prescindere dal Parco Golena del Po, ricco di una vasta vegetazione e con lembi residui di formazioni boschive con prevalenza di salice bianco, ontano nero e olmo, mentre le fasce più esterne sono caratterizzate da coltivazione estensive e da pioppeti. Entrando in città, non si può trascurare piazza Garibaldi, oggi cuore della Fiera di Piazza di Spagna, con i suoi palazzi. Le principali strade del centro storico convergono proprio in questa piazza, tradizionale posto d’incontro per gli abitanti di Casalmaggiore. Essa fu creata nel XVII secolo e risistemata nel XIX secolo e vi sorgono i principali palazzi di Casalmaggiore. In primis, Palazzo della Congregazione di Carità: un corpo di fabbrica quadrato, con cortile interno a cui si accede da due ampi ed alti portoni, uno sulla piazza e l'altro su via Cavour. L'edificio, in mattoni a vista, è il risultato della trasformazione del complesso seicentesco che era formato in origine dalla chiesa della SS. Trinità e dall'annesso Orfanotrofio Maschile, effettuata dall'architetto Carlo Visioli nel 1872. Sull'altro lato sorge Palazzo Comunale, inaugurato il 24 novembre 1895. Al suo interno si custodiscono armature antiche nel corridoio del piano nobile, dove spicca la Sala del Consiglio, con soffitto a cassettoni in legno e la grande tela del Giuramento di Pontida del Diotti.

In via Saffi sorge il Palazzo Ex Pretura: iniziato nel 1754 per ospitare un presidio di frontiera del Ducato di Milano, fu in seguito sede degli uffici giudiziari della Pretura Mandamentale di Casalmaggiore, che funzionò fino agli anni '80 del Novecento, quando venne soppressa ed aggregata alla Pretura del capoluogo provinciale in seguito alla legge di riforma della amministrazione giudiziaria. In via Cairoli è possibile ammirare Palazzo Martinelli, una preziosa costruzione Quattrocentesca con facciata in mattoni a vista, che mostra una semplice porta bramantesca bellissima; alle finestre invece terracotte assai ricche di ornamenti. Anche all'interno conserva nella scala, nei soffitti e nelle porte le caratteristiche degli edifici di quell'epoca. Sempre lungo la stessa via, sorge il Teatro Comunale: elegante e grazioso esempio di teatro settecentesco, con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi e loggione, fu costruito fra il 1782 e il 1783, in un periodo particolarmente fiorente per Casalmaggiore, allora soggetta al dominio austriaco, su progetto di G.A. Mones, a cui deve anche la decorazione del soffitto della platea. Spostandosi invece verso via Baldesio, si incontra Palazzo Manganelli, che fu dei Gonzaga nel XV e nel XVI secolo. Fino a metà del secolo scorso era conosciuto anche come casa del Cristo per una modesta raffigurazione del Calvario (ora completamente scomparsa) affrescata sotto i portici, sorretti da pilastri in laterizi sferici. La facciata è notevolissima per le finestre adorne di terrecotte (purtroppo molto deteriorate) e per un fregio pure in

terracotta con putti sostenenti una coroncina attorno ad uno stemma. La tradizione vuole che nel palazzo abbia dormito San Carlo Borromeo, ora patrono della città, durante una sua visita. In via Marconi sorge Palazzo dei Barnabiti, che ospita la Biblioteca Civica. L’edificio, già collegio dei padri Barnabiti fino al 1810 e poi sede scolastica, custodisce il patrimonio librario comunale di oltre 40.000 volumi, di cui più di settemila dal XV al XIX secolo, una ricca emeroteca ed oltre 4.000 fotografie che offrono un’ampia documentazione della vita e della storia locale dalla fine dell’ottocento ad oggi, senza contare i più efficenti e innovativi servizi multimediali moderni quale l’accesso a internet.


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interesse

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Grande ricchezza di luoghi sacri E CENTRI ESPOSITIVI Iniziamo dalla Chiesa della Santissima Annunciata, che sorge in via Cairoli. Addossata al vasto complesso edilizio dell'ex Ospedale, ora dismesso dopo l'apertura del nuovo nosocomio interprovinciale Oglio Po, in frazione Vicomoscano, che ha riunito i precedenti ospedali di Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo, la chiesa intitolata ufficialmente alla Santissima Annunciata non viene mai chiamata così ma appunto Chiesa dell'Ospedale, o al massimo Santa Maria del Popolo, dalla titolazione del suo altare maggiore che viene estesa a tutto l'edificio. Importante anche il santuario Madonna della Fontana, in viale del Santuario: centro di spiritualità e di devozione mariana tra i tanti della terra lombarda, ha origini oscure che si perdono nei tempi. Sappiamo con sufficiente certezza che l'erezione del Santuario attuale, nelle sue forme belle e dignitose, risale al 1463. Ma già tempo prima, sul luogo esisteva almeno una cappella o un piccolo oratorio, in cui si venerava un'immagine della Beata Vergine, detta dei Bagni.

Grande Fiume

In fondo a via Favagrossa, si trova invece una incantevole piazza, esattamente piazza Marini, incorniciata fra edifici religiosi e civili di grande pregio architettonico. Introdotto da un bel cannocchiale prospettico costituito dai palazzi neoclassici Camozzi e Mina Tentolini, sorge imponente il Duomo di Santo Stefano, neoclassico, costruito verso la metà del XIX secolo su progetto di Fermo Zuccari.

Da non dimenticare il Torrione Estense, ubicato in via Vaghi. La cinta muraria che si ergeva a difesa della città fu demolita tra il XVI e il XVII secolo. Del complesso militare rimane solo il Torrione. Esso rappresentava la porta d’accesso e il nucleo del castello, alloggio della guarnigione locale. Il Torrione, resto dell’antica fortificazione risalente al secolo XI, quando Casalmaggiore era dominio degli Estensi.

E ancora, merita di essere menzionato Palazzo Mina, situato in via Favagrossa: già appartenuto nella seconda metà del ’700 alla nobile famiglia Fadigati, fu trasformato in stile neoclassico con timpano, fregi e bassorilievi allegorici su disegno dell’architetto cremonese Luigi Bianziani. Sulla facciata della casa si può leggere l’iscrizione che ricorda l’ospitalità data a Giuseppe Garibaldi nel 1862.

Infine da non dimenticare gli importanti centri espositivi di Casalmaggiore. C'è il Museo del Bijou, che per la sua particolare tipologia è stato inserito nella categoria dei musei specializzati di archeologia industriale; un “unicum” a livello nazionale che raccoglie, conserva e valorizza più di 20.000 oggetti prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell’Ottocento e gli anni 70 del Novecento. E naturalmente c'è il Museo Diotti, sito nell'omonimo palazzo, che valorizza uno dei momenti culturali più fecondi della storia cittadina.


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gli orari

la dieta secondo le intolleranze alimentari

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Siamo una famiglia con due ragazzi adolescenti, in vacanza amiamo le escursioni, come organizzare i pasti giornalieri? Colazione abbondante e cena o meglio fermarsi nei rifugi? Stefania

CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

Capita spesso in montagna di non saper cosa mangiare durante la giornata perché spesso il pranzo è al “sacco”. Il mio consiglio sarebbe quello di iniziare la giornata con una super colazione. Spesso in albergo possiamo scegliere tra dolce e salato. L’idea potrebbe essere iniziare la giornata con una colazione salata, per esempio a base di uova sbattute oppure di toast con salumi e formaggi biologici della zona. Questa colazione diventa il vero e proprio “pranzo” e ci fornisce tutte le calorie utili per l’escursione. Per chi non gradisce il salato possiamo optare per una colazione dolce ma sostanziosa. Yogurt, frutta di stagione e frutta secca. Inoltre concludere il tutto con caffè o cappuccino. In tal molto il pranzo al “sacco” risulta frugale ( ad esempio frutta oppure un piccolo toast). Poi alla sera si puo’ consumare pasta o minestroni e qualche prelibatezza nostrana in previsione dell’escursione del giorno seguente.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

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Istituita dall’Ats una task force per attivare il Piano per la gestione delle emergenze

Ondate di calore: a rischio anziani e malati di Giulia Sapelli Le ondate di calore, che proprio in questi giorni stanno interessando il territorio cremonese, rappresentano un rischio per la salute della popolazione, in quanto alterano il sistema di regolazione della temperatura corporea e provocano disturbi di minore o maggiore gravità, secondo le condizioni del soggetto. A questo proposito l'Ats Valpadana ha approvato nei giorni scorsi il ‘Piano 2018 per la gestione delle emergenze in caso di elevate temperature ambientali’, con l’istituzione di una vera e propria task force che comprende i vari dipartimenti preposti a gestire questo tipo di emergenze. Gli anziani sono le persone più a rischio di complicanze, soprattutto se affetti da malattie croniche o qualora si trovino in uno stato di ridotta mobilità, quand’anche di non autosufficienza. Ulteriori categorie a rischio sono i neonati e i bambini, le donne in gravidanza, le persone con disturbi psichici, le persone, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un

lavoro intenso all’aria aperta, le persone con condizioni socioeconomiche disagiate. Coerentemente con le indicazioni e disposizioni che annualmente provengono da Regione Lombardia, già da diversi anni nei territori delle provincie di Mantova e Cremona si sono attuati, a cura delle ora disciolte ASL, programmi di prevenzione e gestione delle emergenze provocate dalle ondate di calore. Il Piano prevede iniziative da attuare nel periodo estivo, in modo tale che l'Ats possa: essere punto di riferimento per l’invio delle previsioni d’allar-

me delle condizioni climatiche a tutti gli utenti locali; dare informazione e diffusione di consigli utili per evitare danni alla salute derivanti dall’esposizione ad elevate temperature, in particolare a categorie a rischio; assicurare informazioni telefoniche sui servizi e percorsi d’accesso; per gli anziani creare rete tra le istituzioni, monitorare le persone a domicilio, individuare i soggetti con più alto livello di rischio. Il protocollo prevede un sistema di previsione e allerta delle condizioni climatiche con la condivisione delle informazioni con tutti gli operatori su una

mailing list dedicata. In caso di previsione di una persistente situazione di disagio forte, la raccomandazione sarà di innalzare il livello di attenzione sulle persone note come fragili o più esposte agli effetti negativi delle ondate di calore, attivando utili misure di protezione. Si parla soprattutto dei malati e degli anziani over 74 anni. A questo proposito, è stata firmata una convenzione con l’Auser per l’attivazione di un servizio di telefonia sociale per la verifica, in situazioni climatiche critiche, delle condizioni dei cittadini più a rischio, anche attuando eventuali azioni di supporto. Il servizio di telefonia sociale prevede anche una risposta telefonica H24 per richieste di informazione e orientamento ai servizi. Infine, fondamentale sarà anche l’informazione alla popolazione, con la diffusione capillare di informazioni utili alla prevenzione dei rischi connessi alle ondate di calore, con la possibilità di scaricare opuscoli informativi su diverse tematiche, riferite a comportamenti da adottare in caso di elevate temperature.

pillole di. . . salute • nuova MINIBIBLIOTECA nel reparto PEDIATRIA DONATA DALL’AVIS DI PESCAROLO. Donata dall’Avis di Pescarolo ed Uniti alla Pediatria dell’Ospedale di Cremona una minibiblioteca Giunti contenente circa 100 libri per bambini di tutte le età. A consegnare il prezioso dono, nelle mani di Norma Bergonzi (Coordinatrice UO Pediatria di Cremona) e Claudio Cavalli (Direttore UO Pediatria Aziendale), il Presidente dell'AVIS di Pescarolo ed Uniti Umberto Bodini, i Consiglieri Franco Caprini e Gianpietro Masseroni ed il Segretario Angelo Ferrari. Un bellissimo gesto di solidarietà rivolto agli ospiti più piccoli dell’ospedale, che potranno giovarne durante il soggiorno in reparto o durante l’attesa per le visite agli ambulatori pediatrici. Nelle scorse settimane, altre due minibiblioteche sono state donate al reparto da Confartigianato e Sperlari.

• donazione al reparto Oncologia in ricordo di Lorenzo Massa. Due divani e un quadro per il piccolo salotto dell’UO di Oncologia di Cremona. Questi gli arredamenti donati dal presidente del club “Round Table 45” di Cremona insieme ad altri amici ed ai genitori di Lorenzo Massa scomparso, dopo una lunga malattia, nel dicembre 2016. Un gesto di solidarietà, quello in memoria di Lorenzo, che non solo rende più gradevole il soggiorno del reparto, ma migliorerà anche il comfort dei pazienti. A ricevere la donazione, Camillo Rossi (Direttore Generale), Rosario Canino (Direttore Sanitario), Rodolfo Passalacqua (Direttore UO Oncologia) e Morena Nazzari (Coordinatrice UO Oncologia).


LA lu n e d ì s e r a a l p o n c h i e lli

CULTURA

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Cremona Danza si chiude con un omaggio allo storico programma “Milleluci” Cremona Danza 2018 si chiude stasera con un doppio appuntamento: la prima scuola che salirà sul palco del Teatro Ponchielli sarà Danz’Arte di Ezio e Mariangela (alle ore 20) con lo spettacolo “Schiavi di noi

(ma luce sarà)” e a seguire le allieve di Maris Team in Danza di Raffaella Scarinzi proporranno “Milleluci”, omaggio alla celebre trasmissione tv con Mina e Raffaella Carrà. Milleluci, storico programma serale,

andò in onda nel 1974, ultima presenza televisiva di Mina prima di dare l’addio alle scene. Il saggio rievoca lo stile di Milleluci mettendo in scena quattro delle otto puntate che composero il programma.

Lunedì inizia la 9ª edizione che propone concerti e masterclass a Cremona, Crema e Casalmaggiore

Summer Festival sempre più internazionale dalla redazione

rassegna

Ci siamo. Da lunedì 2 luglio, fino all’11 agosto, si terrà a Cremona, Crema e Casalmaggiore la 9ª edizione del Cremona Summer Festival, una kermesse estiva che funge da contenitore per attività didattiche connesse alla liuteria, con un programma ricco di concorsi, masterclass e concerti. Il Cremona Summer Festival è organizzato dalla Camera di Commercio di Cremona con l’Istituto di studi musicali “Claudio Monteverdi”, con il patrocinio e la collaborazione dei Comuni di Cremona, di Crema e di Casalmaggiore, del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” Cremona, della Cremona International Music Academy con il direttore artistico Mark Lakirovich, del Casalmaggiore International Music Festival con il direttore artistico Anne Dopra la Northwest Indiana Youth Symphony Orchestra, sotto Mark e Misha Lakirovich Shih e dell’Accademia Internaorganizzato dalla Camera di lunedì con la Northwest Indiana sto effetto volano. Cremona, zionale delle Arti con il direttore Commercio di Cremona – dichiaYouth Symphony Orchestra inoltre, è tra le prime 20 provinartistico Dirk Verelst. Studenti, ra il presidente Gian Domenico (Usa), in concerto alle 16.30 ce italiane per incidenza delle accompagnatori e insegnanti di Auricchio – nell’ambito del propresso la Fondazione La Pace Onimprese del Sistema Produttivo strumenti ad arco, di pianoforte e getto Masterclass. Nel 2018 lus – Casa di Riposo Giovanni e Culturale e Creativo con una perdi strumenti a fiato arrivesaranno oltre 2.100 le Luciana Arvedi, in via Massarotti, centuale del 4,9% sul totale delranno in città per suonare persone tra studenti, 49 a Cremona. le imprese provinciali». Si parte nella terra di Stradivari, musicisti, insegnanti e provenienti dalle naaccompagnatori, che zioni di tutto mondo, verranno a Cremona, in particolare oltre che Le persone Crema e Casalmaggiore dall’Italia, da Armenia, in arrivo per la manifestazione, Australia, Austria, Azerper il Festival di cui circa 1.500 nella baijan, Belgio, Bielorusrassegna estiva. La Camera sia, Brasile, Bulgaria, Canadi Commercio ha promosso con da, Cecoslovacchia, Cina, Colomconvinzione il progetto a partire bia, Corea del Sud, Danimarca, dal 2009, con la consapevolezza Finlandia, Francia, Germania, che la musica rappresenti per Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Cremona e il suo territorio una riHonduras, Hong Kong, India, Insorsa da valorizzare anche dal donesia, Irlanda, Israele, Kazakipunto di vista turistico. Secondo stan, Lettonia, Lituania, Macao, il rapporto 2018 “Io sono cultuMessico, Norvergia, Nuova Zera”, un’indagine commissionata landa, Olanda, Polonia, Portogalda Unioncamere e dalla Fondalo, Repubblica Ceca, Romania, zione Symbola, la capacità molRussia, Singapore, Slovacchia, tiplicativa delle attività culturali e Slovenia, Spagna, Stati Uniti creative è di assoluto rilievo: per d’America, Sudafrica, Svezia, ogni euro di valore aggiunto proSvizzera, Tailandia, Taiwan, Turdotto da questo segmento, se ne chia, Ucraina, Ungheria, Uzbekiattivano, mediamente, 1,8 nel restan. I concerti della rassegna sosto dell’economia, con il turismo no ad ingresso libero e gratuito. come primo beneficiario di que«Il Cremona Summer Festival è

“Ciclismo & arte” ha presentato due nuovi libri

1500

di

Paolo A. Do ssena

«13 luglio. Si giunse a questa triste giornata in quanto forze anglo-americane modificano l’operazione ’Mallory’…Così Brescia, nel secondo giorno dell’attuazione del piano, viene tragicamente colpita». Comincia così il libro di Lodovico Galli, che racconta: «Nelle prime ore e nella mattinata, la città è oggetto di due bombardamenti. Brescia entra in allarme improvvisamente all’1,40’, e dopo pochi minuti una formazione sorvola la città lanciando numerosi bengala che illuminano la zona». Poco dopo, 181 bombe sono sganciate su Brescia, e il centro della città è sconvolto. Non è finita. Più tardi, sempre quella mattina, cinque nuove ondate di bombardieri appaiono sopra Brescia e Verona. Alle 11:10, 126 aerei distruggono la cupola della cattedrale di Brescia, parte della Biblioteca Queriniana (che ospitava antichi manoscritti), parte del Convento delle Suore del Buon Pastore, l’ospedale, e tanti edifici storici, oltreché 300 abitazioni civili (altre 400 furono danneggiate). Il 13 luglio a Brescia sono morte circa 200 persone, quasi tutti civili, la cui età va da 1 a 82 anni. Ma sarebbe potuta

Nell’ambito della mostra itinerante “Ciclismo & arte”, allestita fino al 30 agosto nella sala Polifunzionale di Coprte de’ Frati, sono stati presentati, nei giorni scorsi, due libri d’arte curati da Simone Fappanni, dedicati a due maestri contemporanei. Il primo, intitolato “La leggerezza della forma”, è dedicato all’astrattista Domenico Barbati. Dopo alcune esperienze giovanili, il pittore prosegue in maniera autonoma la sua ricerca: negli anni Settanta realizza figure stilizzate e fiori “scomposti”, quasi di braquiana memoria, che definisce “fiori decadenti”, mentre il progressivo abbandono di questi soggetti costituirà la creazione del suo stile prevalentemente orientato verso un personale astrattismo geometrico. Una fra le sue più importanti partecipazioni è proprio con una tela articolata secondo questa cifra stilistica. Suoi lavori, presenti in numerose collezioni e raccolte. La seconda monografia, “La luce dei neri”, riguarda invece Francesco Tersini. Noto e apprezzato anche come light designer, innamorato della pittura, inizia ad esporre a Milano verso la fine degli anni ’70 connotando la sua pittura per uno studio coloristico attento e perspicace che lo porta a definire uno stile in cui il nero diventa sinonimo di energia vitale e vitalistica. Quanto alla mostra in corso, si possono apprezzare i lavori di una ventina di artisti che hanno utilizzato diverse tecniche esecutive: dall’olio all’acquerello, dalla grafite alla biro.

Lodovico Galli, “Incursioni aeree su Brescia e provincia 1944-1945”

andare molto peggio. Racconta Lodovico Galli: durante la prima incursione, «L’albergo Gambero è raggiunto dalle bombe: muoiono numerose persone che si trovano nel rifugio. E’ doveroso segnalare il comportamento veramente eroico tenuto dal tenente germanico Gaebel Werner durante il ciclopico attacco notturno: dentro e davanti al rifugio del grattacielo scoppia il panico tra la folla; donne e bambini vengono calpestati senza riguardo. L’intervento di Gaebel fa sì che si ristabilisca l’ordine, e aiutato validamente dal capo del rifugio egli porta in salvo donne e bambini rimasti senza aiuto, noncurante del fatto che le bombe esplodono ancora nelle immediate vicinanze. Su indicazione di testimoni oculari (tra i quali Don Bosio della parrocchia di S. Agata), è impedito in questo modo che il numero delle vittime aumenti. Mediante il suo personale intervento ed aiuto sono salve 122 persone. Il Gabel continua l’opera di salvataggio fino all’arrivo dei soccorsi. Poi si accascia sotto l’effetto di un avvelenamento prodotto da gas illuminanti». Questo libro risulta interessante in quanto confer-

ma la presenza a Brescia dei soldati cechi di cui si parla nella rubrica «La nostra storia». In due dei numerosi, successivi bombardamenti (17 settembre e 18 novembre) vengono infatti uccisi Alois Parutka e un altro ceco che «muore stritolato sotto un albero violentemente sradicato dallo spostamento d’aria». Il nome di questo secondo soldato non viene indicato, ma altre fonti ne riportano il nome: era l’appuntato Pilný, che «Fu sepolto vivo». Quel giorno morirono numerosi civili bresciani, incluso la signora Elisa Andreoli che fu uccisa dallo spavento causato dai boati. Da ricordare infine “Pippo”, il famoso areoplano isolato che, nella terrorizzata fantasia popolare, era pilotato da un singolo individuo. In realtà si trattava di numerosi aerei che agivano in modo solitario, mitragliando notte e giorno tutto quello che si muoveva, perfino i cortei dei funerali. Il padre di chi scrive, che portava la sorellina sulla canna della bicicletta, fu a sua volta mitragliato a bassa quota da “Pippo” su una strada di campagna. Salvò se stesso e la bambina gettandosi in un fosso.


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Cultura

Sabato 30 Giugno 2018

Sarà “Tosca” di Puccini ad aprire il 5 ottobre la kermesse del Ponchielli. Oggi al via la campagna abbonamenti

Opere immortali per la nuova stagione Oggi parte la campagna abbonaemozionare e attrarre il pubblico. menti per la stagione d’opera 2018 TOSCA del Teatro Ponchielli. Fino al 14 luConsiderata l’opera più drammatiglio e dal 27 agosto al 14 settembre ca di Puccini, Tosca è ricca di colpi sarà possibile per gli ex abbonati di scena e di trovate che tengono alla stagione d’opera 2017 esercilo spettatore in costante tensione. tare il diritto di prelazione al posto, Il discorso musicale si evolve in mentre i nuovi abbonamenti pomodo altrettanto rapido, carattetranno essere sottoscritti dall’8 al rizzato da incisi tematici brevi e 14 settembre. I biglietti per le sintaglienti, spesso costruiti su armogole recite, infine, andranno nie dissonanti, come quella in vendita dal 15 settemprodotta dalla successione bre. La nuova stagione degli accordi del tema di d’opera del Ponchielli Scarpia che apre l’opera. propone ben sei titoli (di IL VIAGGIO A REIMS I titoli in programma Si tratta di un dramma cui due in abbinamento all’interno dello stesso del grande repertorio in unico atto basato sul operistico italiano libretto di Luigi Balocchi spettacolo) del grande ispirato da Corinne ou l’Itarepertorio operistico del lie di Madame de Stael. Opera nostro Paese. Completa il carcomposta come omaggio celebratellone un’opera in lingua francese tivo per l’incoronazione di Carlo X, che testimonia l’attenzione posta fu per la prima volta rappresentadal teatro al principale repertorio to a Parigi nel 1825. In sostanza straniero. Vengono proposte Tosca però l’opera non è un inno al Re, di Giacomo Puccini, uno dei titoli ma piuttosto un malinconico adpiù amati del compositore toscano dio all’opera italiana. I ruoli sar(prima il 5 ottobre alle 20.30), Il ranno affidati ai vincitori del Conviaggio a Reims di Gioachino Roscorso As.Li.Co 2018. sini, capolavoro mai eseguito al RINALDO Ponchielli, Rinaldo di Händel, opeCon questa prima rappresentara barocca in continua riscoperta, zione e le repliche successive, GeFalstaff di Giuseppe Verdi, ultima org Friedrich Händel raccolse un opera del massimo autore del mesuccesso artistico e sociale strepilodramma italiano. Infine, ci satoso. A fare da capofila di questo ranno due opere in abbinamento: titolo barocco sarà il Teatro PonLa voix humaine di Francis Pouchielli, con una nuova produzione lenc, tragédie lyrique in atto unico affidata alle sapienti mani del ree Cavalleria rusticana di Pietro gista Jacopo Spirei e alla bacchetMascagni, prima opera dell’autore ta di Ottavio Dantone che dirigerà che ancora oggi non smette mai di

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“Tosca” diretta da Andrea Cigni aprirà la nuova stagione d’opera del Ponchielli l’Accademia Bizantina. FALSTAFF Cos’è che rende Falstaff di Verdi un’opera d’arte straordinaria? Probabilmente la circostanza che l’ultima opera verdiana resuscita un genere, quello comico, che era se non morto almeno in agonia. Ovviamente Verdi non è Rossini, ma rivisita e reinventa il genere come artista del suo tempo e, soprattutto, come uomo giunto ormai quasi alla fine della parabola terrena. Ritorna così sul palcoscenico del Ponchielli, dopo dieci anni dall’ultima messa in scena, l’opera di Giuseppe Verdi, titolo che già dalla prima rappresentazione ebbe

un successo straordinario. LA VOIX HUMAINE Una donna è sola nella sua stanza. Squilla il telefono: è lui. Il colloquio telefonico, spesso interrotto, ma sempre ripreso perché nessuno dei due amanti trova il coraggio di dire la parola fine. La drammatica conclusione è scontata: stringendo fra le braccia il telefono, esiguo filo che la lega all’amato, la donna esausta si butta sul letto scongiurando l’amante di troncare il disperato colloquio: «Forza, taglia svelto! Ti amo, ti amo...». E su queste parole cala il sipario. Questa è La Voix Humaine, definita dal suo autore tragédie lyrique, opera

in atto unico del compositore francese Francis Poulenc. La voce umana, Elle per eccellenza, sarà Anna Caterina Antonacci. CAVALLERIA RUSTICANA Il 17 maggio del 1890 il Teatro Costanzi di Roma registra il grandissimo successo di quet’opera in atto unico, nonché debutto assoluto del compositore livornese Pietro Mascagni. La regia sarà affidata a Emma Dante che riprenderà il lavoro svolto al Comunale di Bologna nella scorsa stagione lirica, riportando l’allestimento bianco/nero che ha tanto caratterizzato questi due titoli, apparentemente molto diversi fra loro.

m ostra

“dipingere d’estate” e’ protagonista a stagno lombardo L’arte non va in vacanza. Nemmeno in provincia. Infatti, fino al 30 agosto, presso la sala Consigliare di Stagno Lombardo, è possibile visitare la rassegna dal titolo “Dipingere d’estate”. L’esposizione nasce dal desiderio di offrire una mostra di qualità in grado di valorizzare l’estro e la creatività di pittori provenienti dal Cremonese e dai centri vicini ed è alla terza edizione, fortemente voluta dopo il successo ottenuto negli anni precedenti. «Si possono ammirare – spiega Simone Fappanni nella presentazione - i dipinti di Riccardo Bozuffi, autore di incantevoli acquerelli a tema paesaggistico, gli intensi lavori astratto-informali del casalino Ermanno Peviani, le creazioni di Daniela Piccinelli, autrice di opere connotate da precise scelte di inediti supporti, i colori e le atmosfere di Giovanni Steduto, l’estro e la creatività dei quadri di Maria Camilla Rita Rap, le de-

MUSICA • la canzone della sett i m a n a di Enrico Galletti

licate figure, cariche di connotazioni evocative di Emanuela Terragnoli, le tinte succose e ben calibrate delle tele del soresiense Roberto Dellanoce, l’elegante segno pittorico di Aldo Antonini, gli scorci urbani, modernissimi e avvolgenti, di Claudio Pezzini. E ancora: i raffinati acquerelli di Isa Scaccabarozzi, definiti attraverso tocchi preziosi e audaci che generano emozioni profonde, le carte ad acqua di Nicoletta Reinach Astori, capace di una sintesi pigmentale notevole, i paesaggi di Mirella Valenti, connotati da un’infinita dolcezza, quelli di Marinella Ferrero, eseguiti con notevole partecipazione empatica rispetto al soggetto dipinto quasi en plein air, la robusta consistenza materica dei lavori di Franca De Ponti (nella foto una sua opera), le vibrazioni cromatiche, sempre attente e perspicaci, di Katia Sellini. Parimenti interessanti, nella seconda

parte dell’allestimento, sono gli scorci del quinzanese Francesco Merzoni, le atmosfere tattili e sensoriali di Federica Zanetti , quelli del lodigiano Giuseppe Torresani, ammantati di luce, protagonista di un realismo evocativo dalle brillanti accentazioni melodiche, Domenico Barbati, eccellente ricercatore di posture e espressioni che raccontano nel profondo i suoi soggetti, Marina Cerudi, autrice di quadri di morbida delicatezza, Terry Mangiatordi, autentica sperimentatrice, in grado di conferire al quadro un dinamismo centripeto, Silvana Testa, che si muove agilmente sul confine fra realismo e surrealité, Luigi Dainesi, capace di esprimersi attraverso una pennellata di tocco forte ed evocativa, Franco Soresina, capace di contrappunti coloristici palpitanti ed Ernesto Roversi, attento cultore del paesaggio ma non indifferente a una ritrattistica moderna».

il brano di baby K, da tormentone degli spot a colonna sonora dell’estate Le prime indiscrezioni erano arrivate nelle scorse settimane, quando nello spot pubblicitario della campagna Vodafone Unlimited si intuiva il timbro inconfondibile di Baby K (nella foto). Ma la conferma è arrivata questa settimana, con l’uscita di “Da zero a cento”, un brano insolito per Baby K, ma solo se confrontato con la sua prima produzione. Perché poi il tempo ha portato “Roma-Bangkok” e ha insegnato che la strategia giusta per colpire, soprattutto d’estate, è proprio questa. Metti una campagna promozionale che passa in tv a ore alterne, nei mesi più caldi, quando l’at-

tenzione alle colonne sonore è massima. Il successo è assicurato, soprattutto se a restare impresse nella mente sono le frasi brevi ed incisive che compongono il ritornello: “Portami giù dove non si tocca / Dove la vida è loca / Andiamo a ruota /Questa notte è nostra / Faremo come il vento / Da zero a cento (zero a cento)”. E i numeri degli ascolti di queste ore del brano – più di trecentomila su YouTube – confermano il successo di “Da zero a cento”, che potrebbe addirittura diventare il nuovo tormentone estivo, quando si pensava che all’uscita di “Italiana” di J-Ax e Fedez tutto

fosse già scritto. Del resto Baby K, a soli trentacinque anni, è già una donna da record. E’ la prima e unica cantante in Italia ad aver superato quota duecento milioni di visualizzazioni in un brano, grazie all’asse con Giusy Ferreri sulle note di “Roma-Bangkok”. Non male per un’artista che ha debuttato da solista solo nel 2008, facendo le prime mosse sulla scena hip hop con l’EP Sos, sei brani prodotti in collaborazione con la Quadraro Basement che hanno dato inizio al successo. Quello vero, però, che ora è una colonna sonora estiva che non passa inosservata. Voto: 4/5

lunedì 7 luglio

marco ambrosi presenta il libro Marco Ambrosi, autore di “Camera 317”, sarà presente sabato 7 luglio alle ore 17 presso la Feltrinelli Cremona di corso Mazzini per incontrare i lettori e firmare le copie del suo nuovo romanzo intitolato “Le amichevoli imperfezioni”. Il libro è ambientato a Cremona a fine estate, nella consueta e noiosa cittadina di provincia. In una tiepida serata di settembre al solito pub, cinque amici si ritrovano coinvolti, quasi per caso, a organizzare un viaggio in bicicletta dal sapore goliardico e ai confini della fantasia. Ognuno di loro è mosso da ragioni diverse e da aspettative più o meno virtuose. E all’epilogo del romanzo, in un noir psicologico, le amichevoli imperfezioni dei singoli si riveleranno un valore trasversale e quantomai democratico sulle sorti del gruppo.


lo

Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

a t le lt i c a le g g e r a • n e l m e e t i n g d i s a lò

Bentivoglio, primato nell’asta

Ancora in evidenza gli atlelti della Cremona Sportiva - Atletica Arvedi. Stavolta a salire alla ribalta sono stati i saltatori con l’asta, impegnati nel meeting di Salò. Partiamo da Giantommaso Bentivoglio, che ha raggiunto la quota 4,85, nuovo primato cremonese assoluto oltre che per la categoria Juniores, che rappresenta anche il minimo per par-

SPORT

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tecipare ai Campionati Italiani Assoluti in programma a Pescara ad inizio settembre. Misura superata alla prima prova, per poi tentare di superare la barriera dei 5 metri. Primato personale anche per lo Junior Dario Dester (4,20), per l’allievo Paolo Brighenti (3,20), per l’allieva Benedetta Cosulich (personale eguagliato a 3,10).

c a nottaggio

Rodini e gentili dominatori in coppa del mondo. e vale cerca il bis a tarragona E’ un momento magico per gli atleti azzurri cresciuti alla Bissolati. Partiamo da Valentina Rodini, che dopo l’exploit in Coppa del Mondo a Linz (nel doppio PL con Federica Cesarini, nella foto), ha vinto la batteria nel singolo PL ai Giochi del Mediterraneo a Tarragona e oggi va a caccia di un altro oro. Tornando al successo di Linz, Valentina ha affermato: «Gara bellissima. Merito del tipo di allenamento che abbiamo fatto nell’ultimo periodo. Prima di partire ci siamo dette di considerare

la gara con un time trial, ovvero una gara da sole col cronometro, perché non potevamo permetterci di fare il gioco delle avversarie. Dovevamo fare la nostra gara e dare il massimo. E credo davvero che ci siamo riuscite. Queste sono prove di Coppa del Mondo e dicono già tanto. Per arrivare ai Mondiali pronte, questa è stata una tappa fondamentale, come lo sarà l’Europeo. Non so se questa sarà la barca per la prova iridata, ma sicuramente non ci faremo spodestare facilmente dal

doppio. Noi ci crederemo sempre». Grande anche Giacomo Gentili, capovoga del quattro di coppia, tornano al successo dopo tanto tempo. «Vale e Giacomo davvero ottimi - ha affermato Gigi Arrigoni - su due equipaggi giovanissimi e il doppio femminile può migliorare ancora, così come il quattro di coppia. Bene anche Andrea Cattaneo (5º in semifinale nel doppio Senior). Mi ha stupito per quanto ha dato come capovoga. Sicuramente lo abbiamo ritrovato».

BASKET SERIE A • La bandiera biancoblu approda a Varese. Una partenza poco gradita dalla società di Aldo Vanoli

Stavolta è ufficiale l’addio di Andrea Conti di Fabio Varesi

mento è andato a buon fine. Se ne va, quindi, un’autentica «La Guerino Vanoli Basket cobandiera biancoblu, prima da munica che, in data odierna giocatore (segnando quasi (giovedì 28 giugno), il signor 2000 punti) e poi da general Andrea Conti ha manifestato la manager. Era l’estate del volontà di interrompere il rap2001, quando l'allora 27enne porto di pluriennale collaboraAndrea Conti arrivava a Sorezione con la nostra società, acsina per giocare nel Gruppo cettando la proposta ricevuta Triboldi (griffato Tamoil) nedalla Pallacanestro Vareopromosso in B d’Eccelse. Amareggiati per le lenza. Subito protamodalità e i tempi con gonista con la cacui si è giunti a quenotta biancoblu, sta conclusione, la l’ala di Rho ha priI punti segnati Vanoli Basket Crema sfiorato la promona augura ad Anmozione nel 2003 da Andrea Conti drea le migliori soddi(ko in finale con con i biancoblu sfazioni nel proseguiMontecatini), poi mento della sua carriera». centrata nel 2006. Dopo Un comunicato che non nale esperienze con Warriors e sconde il malumore della soJuVi, è poi tornato alla Vanoli cietà biancoblu, che giustain due occasioni, prima mente vede interrotto il rapdell'addio al basket giocato. porto con un dirigente ancora Da alcune stagioni è stato un sotto contratto (in scadenza apprezzato general manager, nel 2019). Non è la prima volcontribuendo con le sue scelta che Varese offre un incarite di mercato a raggiungere lo co a Conti (società nella quastorico quarto posto nel 2016. le ha militato ad inizio carrieA Varese prenderà il posto del ra), ma stavolta il corteggiapartente Coldebella (appro-

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Crema con Grassia e iuliano ha completato il roster

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Il giorno dell’addio al basket giocato di Andrea Conti dato ai russi dell’Unics Kazan), ma resterà sempre una bandiera biancoblu, anche se l’epilogo del lungo rapporto poteva essere diverso. Smaltito il disappunto, Aldo Vanoli e il suo staff cercheranno un sostituto, che avrà il non facile compito di allestire la squadra per il prossimo campionato. Tra i giocatori segui-

ti ci sono sempre il centro Moses Kingsley e Jamarr Sanders, ma è presto per ufficializzare gli americani. Nazionale Primo ko per gli azzurri di Meo Sacchetti. Sconfitta comunque indolore (78-72 con la Croazia), perché l’Italia è già qualificata al secondo turno delle qualificazioni mondiali.

ATLETICA LEGGERA • Giochi del m e d i t e r r a n e o

Desalu, argento dopo il grande tempo in batteria La stagione dell’atletica leggera sta entrando nel vivo e Eseosa Fausto Desalu (nella foto) appare in grande forma. Ieri sera è giunto secondo nella finale dei 200 metri piani ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, con il tempo di 20”77 dietro al turco Ramil Guliyev (20”17). Nelle batterie, però, l’atleta delle Fiamme Gialle (nato a Casalmaggiore nel 1994 e cresciuto sotto la guida di Giangiacomo Contini), è volato in 20”25, purtroppo

però con vento oltre il limite (+2.6), che gli ha negato il record personale. In ogni caso, soltanto il mitico Pietro Mennea ha corso più forte tra gli azzurri sulla distanza, in ogni condizione. «Sto diventando l’uomo del vento», ha scherzato Desalu, che poi ha aggiunto: «Mi sento pronto per un crono del genere anche in condizioni normali». Oggi Desalu ci riprova nella 4x100 insieme al fenomeno del momento Tortu.

Il nuovo Basket Team Crema è praticamente fatto. Dopo la conferma di coach Diego Sguaizer e dei suoi collaboratori Paolo Maccarana e Daniela Doldi, ci sono stati i rinnovi di Caccialanza, Cerri, Capoferri, Nori, Rizzi e Parmesani, protagoniste di una buona stagione. Poi è stata la volta degli innesti: le prime sono state Blazevic e Melchiori, quindi hanno completato il roster Valeria Grassia, ala-centro del 1998 e la play Luna Sara Iuliano (classe 2002). La prima è di scuola Geas Valentina (con le sestesi ha esordito in A1), lo scorso in prestito al Sanga Milano, mentre la seconda è proveniente dalla Fortitudo Brescia.

serie b

la juvi ingaggia valenti La JuVi ha ingaggiato per le prossime due stagioni l’ala-pivot Rodolfo Junior Valenti, nato a Fabriano nel 1980. In passato in forza alla Vanoli a Cantù in serie A, è reduce dalla stagione in A2 a Orzinuovi (14 presenze, 273 minuti, 111 punti, 58 rimbalzi, 9 stoppate date e 10 assist il suo score).

L’ala legnini per lepore E’ l’ala Marco Legnini, protagonista lo scorso anno al PalaCremonesi in maglia Reggio Emilia, il secondo innesto nel roster della Pallacanestro Crema. Nato a Roma 22 anni fa, Legnini ha iniziato la carriera cestistica nella Sam Roma, esordendo in C nella stessa stagione nella quale conquistava le finali Under 19. Ha iniziato la scorsa stagione a Patti, per poi passare a campionato in corso a Reggio Emilia e contribuendo con ottime prestazioni alla salvezza allo sprint degli emiliani. Entusiasta del suo arrivo è coach Lepore: «E’ un tassello importante nella costruzione del roster».


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Sport

Sabato 30 Giugno 2018

VOLLEY A1 • Presentati gli ultimi arrivi: Francesca Marcon, Silvia Lussana e Danielle Cuttino (via skype)

volley b1

Pomì, un tris per completare la rosa

Ostiano, preso il libero paris Minati all’abo

di Vanni Raineri

Primo colpo di mercato della Csv-Rama Ostiano, neopromossa in B1: si tratta del libero Sara Paris. La giocatrice di Verbania ha un curriculum impressionante fatto di quattordici stagioni in serie A, quattro delle quali da libero titolare in serie A1, tre promozioni (due dalla A2, una dalla B1), ha sfiorato il pallone d’oro per la ricezione perfetta nella stagione 2015-2016 con la maglia di Bolzano (seconda con 247 ricezioni perfette) ed ha conquistato un titolo europeo Under 18, nel quale ha portato a casa la palma di miglior libero e di miglior difesa. Nata a Verbania il 19 luglio 1985, sposata con il cremonese Paolo Scotti, arbitro nazionale, la Paris approda a Ostiano dopo aver vestito molte maglie prestigiose (Busto Arsizio, Novara, Modena e Villa Cortese, oltre che Casalmaggiore nel 2011-2012 e Crema l’anno successivo sino a gennaio). E’ reduce da un anno passato alla Teodora Ravenna in A2. L’Abo Offanengo, invece, ha chiuso il mercato con il botto: Veronica Minati. L’opposta piemontese (classe 1983 e con esperienze tra B1 e serie A) completa il sestetto base. «Le ambizioni della società si sposano con la mia voglia di vincere», ha dichiarato.

Ci si attendeva un altro paio di nuove giocatrici, ne sono arrivate ben tre nel corso della presentazione avvenuta giovedì verso sera nella sede della Pomì in Baslenga a Casalmaggiore. Due (Francesca Marcon e Silvia Lussana) erano presenti fisicamente, la terza era l’annunciata (in realtà l’annuncio l’aveva dato lei con entusiasmo sui social) americana Danielle Cuttino. Quella che nasce è dunque una squadra nuova di zecca: nessuna giocatrice confermata dopo la deludente stagione scorsa e nessun ritorno eccellente. Si riparte con un tecnico nuovo e un roster di atlete che rappresentano una novità assoluta in Baslenga. Evidentemente, anche oltre le dichiarazioni premercato, la dirigenza ha voluto dare una svolta nettissima, abbassando nel contempo l’età media, e il giudizio tecnico non può che essere molto positivo considerato il

Le nuove arrivate Silvia Lussana e Francesca Marcon (a destra) potenziale a disposizione di Marco Gaspari. Ma torniamo alle tre presentazioni. Schiacciatrice di 180 centimetri, Francesca Marcon è nota agli appassionati di volley nazionale: già dieci anni fa vestiva l’azzurro, lo scorso anno ha militato nella Foppapedretti Bergamo, prima era a Modena, Piacenza, Busto

Arsizio e Conegliano, dove è nata nel 1983 e cresciuta sportivamente. Silvia Lussana è invece nata a Bergamo nel 1988. Libero, sarà l’alternativa di Ilaria Spirito nel ruolo. Dopo due promozioni consecutive dalla A2 con Scandicci e Monza, lo scorso anno ha militato in A1 a Legnano. Entrambe le nuove gioca-

trici rosa si sono dette entusiaste della nuova destinazione e convinte che questo possa essere per Casalmaggiore l’anno del riscatto. La terza presentazione è avvenuta via skype e riguardava dunque Danielle Cuttino. Se le prime due portano in dote una buona dose di esperienza, Danielle porta invece un grande potenziale fisico: l’opposto classe 1996 è alta 194 centimetri ed è stata inserita nella Hall of Fame delle giocatrici studentesche americane. In attacco raggiunge i 325 cm, mentre a muro tocca i 306 cm. Intanto alla scadenza dei termini sono giunte 11 domande di iscrizione alla serie A1. Manca all’appello Pesaro, mentre Cuneo ha acquisito i diritto di ModenaPiacenza. Il posto di Pesaro andrà ai corregionali di Filottrano, che si è iscritta nelle liste di riserva per il ripescaggio. Inoltre la Lega ha confermato la partecipazione del Club Italia nella prossima A1, che sale dunque (per ora?) a quota 13.

b oxe • tro feo caff è gr eco

L’abc si gode gli ottimi successi di pubblico e di paolo paletti

Paletti (in blu) durante il suo match

L’Accademia Boxe Cremona ha archiviato con un successo di pubblico la manifestazione allestita in corso Campi che poneva in palio il Trofeo Caffè Greco, assegnato al mediomassimo Paolo Paletti, designato dalla giuria come miglior pugile della serata. In effetti Paletti, al suo sesta match in carrera, ha messo in mostra una buona impostazione tecnica, colpi potenti e precisi che lo hanno portato ad aggiudicarsi l’incontro con il piacentino Francesco Gallo in poco più di un round. Purtroppo, non sono riusciti ad aver la meglio dei rispettivi avversari i due Elite, Bouraoui e Rota, che tornavano sul ring dopo due anni di assoluta inattività. Nella loro categoria l’inattività è purtroppo difficile da smaltire, specie contro avversari che sono regolarmente sul ring un paio di volte al mese. C’è co-

munque da dire che Rota meritava probabilmente qualcosa di più per quanto fatto vedere e che Bouraoui ha trovato davanti a sé un avversario molto più pesante e potente arrivato in sostituzione del piacentino Ollomu all’ultimo momento. Nota positiva i due giovanissimi Renati e Yosil, rispettivamente peso mosca e massimo. Renati ha perso d’un soffio con Vasile Ciumak, un avversario sfuggente e più esperto, ma lo ha tenuto sulla corda siano all’ultimo momento così come ha fatto Yosil, possente e volitivo e con un grosso margine di miglioramento. Benissimo gli altri due seniores, i superwelter Manzini e Bukhara. Manzini ha colto la sua prima vittoria dominando il coraggioso pavese Asaro, mentre Boukhara non ha lasciato scampo al pur possente ed aggressivo Saracca.


Sport

Sabato 30 Giugno 2018

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calcio serie B • Altro addio dopo quelli di Scappini e Almici. Praticamente certo l’arrivo di Castagnetti

Canini ai saluti. Al suo posto Oikonomou? di Matteo Volpi

nale. Poi arriva il momento degli scioglilingua. Sempre dalla Spal, Gabriel Strefezza, cognome quasi E’ tempo di addii in casa Cremoneimpronunciabile quello del centrose. Dopo Stefano Scappini e Albercampista italo-brasiliano classe to Almici (passato un po’ a sorpre’97, 168 centimetri e piede destro sa al Verona, proprio nel giorno del dotato di buona tecnica, potrebbe suo matrimonio), anche Michele essere ufficializzato nelle prossime Canini dice addio alla maglia griore. Il sogno di mister Mandorlini, giorossa dopo un anno e mezzo tuttavia, rimane la conferma comunque importante. di Gaetano Castrovilli la L’esperto difensore era arcui permanenza in gririvato a gennaio 2017 ed giorosso sarebbe un veè stato protagonista ro colpaccio anche se dell’entusiasmante finaL’anno di nascita sembra esserci una le di stagione, culminato buona lista di pretencon la promozione in sedel difensore greco denti per il trequartistarie B. Quest’anno si è conOikonomou ballerino di proprietà della fermato tra le colonne porFiorentina. Per la difesa, vista tanti della squadra, ora sarà tra la partenza di Canini, giusto per gli svincolati. Il prossimo grande restare in vena di nomi quasi imaddio potrebbe essere quello di Sipronunciabili, la voce nuova è mone Pesce, tra gli assoluti protaquella che porterebbe a Marios Oigonisti delle ultime due stagioni, konomou, coriaceo difensore greco per il quale sembra esserci l’inteclasse ’92, con all’attivo già qualressamento del Lecce. Si volta pache stagione in serie A. Un centragina dunque. E il primo nome nuole non certo di buone maniere ma vo è quello di Michele Castagnetti. efficace, in perfetta sintonia con la Regista esperto (classe ’89) dal tempra ellenica, che potrebbe arpiede mancino educato e dotato di rivare in prestito dal Bologna, dopo un gran tiro da fuori, in grado all’occorrenza anche di adoperarsi l’ultima stagione a Bari, a far copcome mezz’ala. Per lui, dovrebbe pia con Claiton dos Santos. Altra essere pronto un contratto triensuggestione, sempre dallo spelling

news

Cesena vicino al fallimento

1992

Il difensore Marios Oikonomou interessa alla Cremonese difficile, è quella del centrale finlandese classe ’94 Sauli Vaisanen, sempre di proprietà della Spal (con cui quest’anno in A ha giocato pochissimo e club dal quale sono arrivati sia Castagnetti e Strefezza) ma con mercato anche all’estero.

Date prossima stagione Mercoledì 11 luglio si parte. Visite mediche, primi allenamenti e test atletici, per poi partire sabato 14 luglio alla volta di Spiazzo dove ad attendere i grigiorossi ci saranno due settimane di ritiro.

s e rie d

la pergolettese rinforza la difesa con il centrale matteo lucenti

Il difensore Matteo Lucenti

Prosegue la campagna di rafforzamento della Pergolettese (reduce dalla sconfitta per 4-0 contro lo Jangsu Suning, squadra della serie A cinese). L’ulltino arrivato è il centrale difensivo Matteo Lucenti. Tra i difensori più ambiti e ricercati sul mercato da parte di molte società, nonostante le numerose richieste ricevute, ha accettato senza nessun ombra di dubbio l’offerta fattagli dalla società gialloblu. Soddisfazione da ambo le parti per l’accordo

concluso: da parte della dirigenza per aver inserito nel suo organico un elemento di indubbio spessore calcistico e da parte del giocatore per aver ritrovato sia l’allenatore Del Prato, già avuto a Darfo Boario, sia il suo compagno di reparto Bakayoko, con il quale ha formato una coppia tra le più rocciose ed ermetiche del girone. Nato a Cremona il 4 agosto 1992, ha indossato nella sua carriera calcistica le maglie della Cremonese in C1 e in serie D quelle

di Carpenedolo, Verbano, Darfo Boario, Mapellobonate, Pontisola, Vigasio e ancora Darfo Boario, perun totale di 172 presenze. Nuovo anche il responsabile del settore giovanile: è Christian Oneda. Già da 4 anni alla direzione dell’attivita’ dell’Accademia Pergolettese, visti i brillanti risultati ottenuti, la società gialloblu lo ha individuato come la persona più idonea ad affidargli l’incarico di organizzare e dirigere tutta l’attività agonistica giovanile.

Se in serie A tiene banco l’esclusione del Milan dal-l’Europa Luegue (che dovrà però essere confermata dal Tas di Losanna), nella cadetteria si è fatta critica la situazione del Cesena, sempre più a rischio fallimento e quindi vicino all’esclusione dal campionato. Dopo il rifiuto dell’ultima proposta di transazione economica all’Erario, le chance di salvezza sono pochissime. A rischio anche il Foggia, ma nelle ultime ore sembra che i pugliesi si possano iscrivere.

serie D

Crema, sfumato il sogno della C Saltata la fusione con il Pro Piacenza (società di serie C, che ha però cambiato idea), il Crema ha confermato Matteo Marenco, una delle pedine fondamentale nell’ultima stagione. Il giovane portiere cremino commenta così la sua conferma: «Ho deciso di restare perché Crema è una società che mi ha consentito di crescere. Ho trovato un ambiente molto professionale e pronto ad ascoltare».

RUSSIA 2018 • Da oggi si fa sul serio con due ottavi affascinanti: Francia-Argentina e Uruguay-Portogallo

Africa e Germania le delusioni di un Mondiale incerto di Fabio Varesi La maledizione dei campioni e il disastro africano. Sono questi gli spunti salienti della fase a gironi di un Mondiale senza padroni. Molte favorite non hanno convinto, ma l’unica a lasciarci le penne è stata una Germania irriconoscibile, arrivata in Russia con una precaria condizione atletica e con molti giocatori sul viale del tramonto. In più ci sono state le scelte discutibili del commissario tecnico, criticatissimo in patria. E’ la prima volta che i tedeschi non passano i gironi, ma soprattutto è la terza volta di fila

(la quarta in cinque edizioni) che i detentori della coppa sono subito eliminati. Il motivo? Il debito di riconoscenza dei ct nei confronti dei campioni del mondo, che evidentemente non paga. Pensate che è successo anche al Brasile di Pelè nel 1966. Fa scalpore anche l’eliminazione di tutte le Nazionali africane, che ancora una volta hanno palesato carenze tattiche, soprattutto nella gestione del risultato. Nigeria e Senegal avevano la possibilità di qualificarsi agli ottavi, ma sono crollate proprio sul filo di lana. Ora si inizia a fare sul serio, con gli ottavi di finale che propongono alcuni incroci

affascinanti. Su tutti Francia-Argentina dall’esito indecifrabile. La squadra di Messi ha stentato in tutte e tre le partite, mentre la Francia è passata in scioltezza, ma senza brillare. Un’incertezza che rende la partita ancora più interessante. Da seguire anche Uruguay-Portogallo, con Cristiano Ronaldo obbligato a compiere un’altra impresa contro la solidissima selezione di Tabarez, l’unica a non aver ancora incassato reti. La sensazione è che in questa edizione ci siano almeno otto squadre in grado di alzare la coppa e questo è sicuramente motivo di interesse.

Leo Messi, capitano dell’Argentina Ottavi di finale: Francia-Argentina (oggi h 16), Uruguay-Portogallo (oggi h 20), Spagna-Russia (01-07 h 16), Croazia-Danimarca (01-07 h 20), Brasile-Messico (0207 h 16), Belgio-Giappone (02-07 h 20), Svezia-Svizzera (03-07 h 16), Colombia-


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Sport

Sabato 30 Giugno 2018

g i ovanissi m i

Stefano ganini (madignanese) vince anche a costa sant’abramo Grande festa a Costa Sant’Abramo, con 107 baby ciclisti della categoria Giovanissimi impegnati nel Memorial Dina e Luciano Lupi, patrocinato dal Pedale Cremonese. Moriggia e Smecca dell’Imbalplast sfiorano il primato, mentre Stefano Ganini, campione lombardo della G5 della Madignanese compie un capolavoro nella sua categoria. La mantovana Mincio Chiese trionfa nel tor-

neo a punti, davanti ai bresciani della Vallecamonica e all’Imbalplast di Soncino. ORDINI D’ARRIVO G1: 1) Marti Giuseppe (Raschiani), 2) Belli Nicolò (Mincio Chiese), 3) Berberi Klaidi (Vallecamonica). G2: 1) Fioretti Mattia (Mincio Chiese), 2) Moriggia Alessandro (Imbalplast Soncino); 3) Miglioli Pietro (Sprint Ghedi). G3: 1) Rezzahi Federico (Mincio Chiese), 2) Berberi Angelo

(Vallecamonica), 3) Falvo Marco (Sprnt Ghedi). G4: 1) Torri Michele (Vallecamonica), 2) Reccagni Nicolas (Ronco Maurigi), 3) Mazza Luca (Sangiulianese). G5: 1) Stefano Ganini (Madignanese), 2) Marocchi Filippo (Mincio Chiese), 3) Alberini Pietro (Mincio Chiese). G6: 1) Magazzù Giovanni (Cernuschese), 2) Gadizzi Andrea (Mincio Chiese), 3) Smecca Giuseppe (Imbalplast Soncino).

CICLISMO • Cavalli vince il tricolore Elite, Duranti s’impone nella prova ai Giochi del Maditerraneo

Marta e Jalel, due exploit colorati d’oro di Fortunato Chiodo Una donna sola al comando, la sua maglia è blu-fucsia, il suo nome è Marta Cavalli, 20 anni, cremonese di Formigara, che è la nuova campionessa italiana della categoria Elite, in forzaalla società orobica Valcar Pbm, presieduta da Valentino Villa. Dopo chilometri e chilometri di una corsa combattuta e impegnativa, ha scompaginato tutto e qualcosa che ti induce a dire “ma dove va?” e ti incanti di fronte a cotanta grandezza. La Cavalli mette in mostra il suo talento, anticipando la veneta Sofia Bertizzolo dell’Astana Women’ s Team, ad Agliè nel Torinese. Ha completato il podio la piacentina Giorgia Bronzini, del Cylance Pro Cycling. Un trionfo che rilancia a 360 gradi la cremonese, diplomata al liceo tecnologico di Crema e tornata ad altissimi livelli dopo un brutto incidente capitato l’11 maggio 2016, patito in allenamento con la Nazionale al velodromo di Montechiari, che le causò una lesione renale che ha rischiato di comprometterle la carriera. Marta Cavalli ha sa-

Sopra Marta Cavalli e sotto (al centro) Jalel Duranti

lutato sulla rampa del Castello ducale Sofia Bertizzolo e tagliato il traguardo a braccia al cielo, per la rinascita dopo la grande paura.

Ordine d’arrivo: 1) Marta Cavalli (Valcar Pbm) 117 Km in 3h07’29”, media/h 37,443, 2) Sofia Bertizzolo (GS Fiamme Oro) a 2”, 3) Giorgia Bronzini

(Cylance Pro Cycling), 4) Marta Bastianelli (Gs Fiamme Azzurre), 5) Silvia Persico (Valcar Pbm), 6) Nadia Quagliotto (Top Girls Fassa Borolo), 7) Debora Silvestri (Eurotarget Bianchi Vitasana), 8) Greta Marturano (SC Michela Fanini), 9) Elena Franchi (Conceria Zabri Fanini ), 10) Katia Ragusa (Bepink). Jalel d’oro Con un’azione prepotente Jalel Duranti ha fatto sua la prova in linea della 18ª edizione dei Giochi del Mediterraneo a Tarragona (Spagna) lungo un percorso di 143 km. L’atleta della Petroli Firenze Hopplà Maserati, al ventesimo centro stagionale, ha confermato il suo talento in una prova dominata dagli azzurri. Felicissimo al traguardo il giovane di Genivolta: «Sono al settimo cielo per questa vittoria in maglia azzurra. Dopo aver corso settimana la scorsa l’Adriatica Ionica Race sempre con la Nazionale, sentivo di avere un’ottima condizione». Odine d’arrivo: 1) Jalel Duranti (Italia) 143 km in 3h43’50”, 2) Filippo Tagliani (Italia), 3) Rafael Silva (Portogallo), 4) Rok Korosec (Slovenia), 5) Mario Gonzalez (Spagna).

su pista

Stefano baffi ha fatto sua la tre sere di busto garolfo Il cremasco Stefano Baffi e il neozelandese (cremasca d’adozione) Meo Felix James del Team Colpack (nella foto), guidati dal tecnico ed ex professionista Ivan Quaranta, hanno vinto la Tre Sere su pista di Busto Garolfo (Mi). Sono balzati al comando nella prima serata e si sono confermati leader sino alle ultime battute. Allo loro spalle i compagni Carloalberto Giordani e Davide Plebani, davanti a Enrico Zanoncello e Stefano Oldani, che hanno monopolizzato l’interno podio nella competizione Open. Campionati Italiani Professionisti Tempo di Campionati nazionali di ciclismo su strada, mentre le cronometro uomini e donne sono state rinviate dopo la rinuncia della candidatura del Veneto, per mancanza di organizzatori. Si fa avanti Romanengo? News Jacopo Guarnieri della Groupana Fdj Team disputerà il Tour de France, per pilotare Arnaud Dèmare, che con lui può correre a occhi chiusi. Sempre in terra transalpina, il bergamasco Stefano Moro (Biesse Carrera Gavardo) ha vinto sulla pista di Saint-Denis l’Omnium internazionale in quattro prova, con la squadra azzurra diretta dal ct Marco Villa.

b occ e

Trionfano Pedrignani e Galantini. Stasera finali a Madignano e del trofeo Soms di Massimo Malfatto

La premiazione di Pedrignani e Galantini

Aggiudicandosi il 32° trofeo “Cral” Alberto Pedrignani e Giuliano Galantini hanno mandato un segnale chiaro: nonostante la non più giovane età (133 anni in due!) ci sono ancora e sono competitivi, quarto successo stagionale, nel nostro mediocre panorama boccistico. Dopo aver eliminato i parmensi Nizzoli-Paglioli (12-7), Pedrignani-Galantini superavano Carmine-Gaudenzi (12-3), Mereni-Lupi (12-7) ed in finale avevano la meglio su Bedani e Montagna per 12-2. Direttore di gara Vanni Capelli Ricordando gli Amici I bresciani Alessandro Saiani e Marco Bonomi hanno vinto la gara

notturna organizzata dalla bocciofila Arci Crema Nuova. I portacolori della “Rinascita Passirana” hanno eliminato i bissolatini Venturini-Guglieri (12-11) nei quarti di finale ed Erba-Comizzoli (12-9) in semifinale. Finale a senso unico e vittoria dei bresciani (12-1) su Vinicio Papa e Luigi Lacca. Quarto posto per Guido Patrini e Domenico Rossoni sconfitti in semifinale dai capergnanichesi sul filo di lana. Ha diretto la gara Francesco Lanzi. Targa Gian Luigi Freri La famiglia Visconti ancora protagonista ma questa volta l’acuto è di papà Roberto che è salito sul gradino più alto del podio della gara organizzata dalla bocciofila Arci Crema Nuova in ricordo

di “Fitaulet”. Il portacolori della “Achille Grandi” eliminava Teresio Sangiovanni (126), in semifinale si sbarazzava di Franco Zanelli (12-1) ed in finale aveva la meglio su Mauro Zalada per 12-9. Quarto posto per il soresinese Walter Pietrobelli sconfitto dal lodigiano (9-12). Trofeo Amici Scomparsi Iscritte 62 formazioni alla gara notturna organizzata dalla bocciofila Madignanese. Nove batterie (inizio ore 19) in programma al bocciodromo cremasco, Achille Grandi, Arci Crema, San Bernardino, Castelnuovo, Cremosano, A.Doria , Sergnano e Madignano dove si concluderà la gara. Sempre questa sera a Torre de' Picenardi l'epilogo del 15° trofeo “Soms”.



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