PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 2 • n. 29 • sabato 21 Luglio 2018
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 328 0493888 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 1982590 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
I dipendenti Ryanair proclamano due giorni di sciopero. Tanti cremonesi già bloccati in aeroporto
finalmente le vacanze... ma forse l’aereo non va
Articolo a pagina 6
focus
telecamere all’ingresso e la privacy? Articolo a pagina 4-5
cronaca nera
lo spaccio nei campi arrestati Articolo a pagina 3
f at e m i cap i r e . . . Un ragazzo tunisino di 26 anni è stato arrestato lunedì sera dalla Polizia per aver rubato una catenina d'oro durante il concerto in piazza Duomo di Fabri Fibra. Evidentemente il ladro non era un fan del rapper marchigiano. Se lo fosse stato, avrebbe ricordato il testo del suo brano “Andiamo”: “Raduna le tue cose, amico, e scappa via, prima che venga a prenderti la polizia”. Vanni
servizi
gli sportelli chiudono. i soldi in tabaccheria Articolo a pagina 10
basket
pagina 23
Dopo Tre Demps la Vanoli va a caccia di un lungo e un’ala
l ’ i m p r e s a
d i
a n d r e a
Articolo a pagina 15
ritorno definitivo da londra 1500 km in bici fino a gussola calcio
pagine 25
Cremo, con Paulinho l’attacco è a posto Domani test col Pisa
volley
pagina 26
La Pomì del beach cerca gloria anche e Riccione commercio
inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale
ceta si o ceta no? coldiretti-libera nuovo scontro
Articolo a pagina 9
c u l t u r a
La prima è programmata per mercoledì 25 luglio
Tre serate Le vostre al Trecchi fotografie per mina a pagina 13
Articolo a pagina 21
l’editoriale
C’era una volta il far west di Daniele Tamburini
Mi sono ricordato un vecchio film. Immaginate un villaggio, in una grande pianura assolta e riarsa. Il viaggiatore che vi si avventuri troverà tanta polvere, un emporio, un locale uso bar, medicheria, con dietro la stalla, alcune case e poche persone. Sospettose di tutto quanto giunga dall’esterno. Il visitatore si sentirà osservato, se non con ostilità, diffidenza: “da dove vieni, straniero?”. Ha già visto situazioni simili, ma qui il clima gli pare particolarmente pesante. Ne intuisce, dopo un po’, i motivi: una banda di gangster minaccia il villaggio da sud. Sono ladri di cavalli e di bestiame. Da ovest, le popolazioni pellerossa presidiano il loro territorio e vorrebbero cacciare da quelle che furono le loro terre coloro che considerano invasori. C’è stato un brutto scontro a fuoco, qualche notte fa: da allora, si è presa la decisione di armare ognuno degli abitanti, che siano uomini, donne o bambini. Armi adatte per ciascuna mano e per ciascun braccio. Lo sceriffo tace: perdinci, avrà ben diritto di difendersi, questa gente, visto che l’avamposto di civiltà più vicino, Forte Mailand, è a due giorni di cavallo. Lezioni di tiro, ecco per cosa può offrirsi lo straniero. Prima o poi serviranno. Ne è certo. Il nostro villaggio ai nostri abitanti, onesti lavoratori, ecco qual è il pensiero condiviso. Non ne abbiamo i mezzi, ma, se potessimo, tireremmo su mura e barriere con cavalli di frisia. Possiamo solo sperare di sparare bene. E pazienza se, nel mucchio, si uccide chi non c’entra, o se, vista la massa delle armi, accadono incidenti, o se qualcuno, fuori di testa, ne prende una e compie il massacro. È un film, sul vecchio west. Un paio di secoli fa. Noi viviamo in un mondo globalizzato, interconnesso, liquido. In ciascun paese, in ciascuna città ci sono poliziotti, carabinieri, guardie di finanza, vigili urbani. Siamo in mezzo a relazioni, scambi, intrecci; in pochissime ore si arriva in Paesi lontani, la capacità di muoversi è amplissima, telefoni e computer ci mettono in contatto con chiunque. Dai, quello è un film, a me piacciono molto i western, sono belli, ma è un film: perché dovremmo armarci, con tutti i rischi connessi? Mica siamo al cinema! Già, perché? L’idea che quel mio vicino che, come dice mia mamma: “Non batte più pari”, possa girare armato, confesso, non mi piace per niente. E, state certi, saranno quelli che “non battono più pari” i primi a cercare di armarsi.