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potrebbero cambiare

plessi, e cioè andare a toccare ad esempio la produzione di energia rinnovabile. Il governo punterebbe comunque a un grande riordino del panorama dei bonus, con l'idea di privilegiare un unico grande incentivo invece che lasciare attivi molti aiuti differenti.

Questa ipotesi dovrebbe però tener conto che al momento diversi incentivi sono già stati programmati per durare almeno fino al 2024, tra cui Ecobonus, Sismabonus e Bonus facciate. Il Superbonus, nella sua ultima versione, è stato prorogato fino al 2025

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Tra i provvedimenti previsti nell’ambito di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato incluso anche l’Ecobonus sociale. Trattasi di una delle novità previste dalle modifiche del PNRR. A sostegno della misura sono stati stanziati 4 miliardi di euro, fondi rivolti a incentivare l’efficientamento energetico. L’Ecobonus sociale è un provvedimento destinato ai giovani e ai percettori di bassi redditi. La nuova misura è basata anch’essa sulle detrazioni fiscali, ma con vincoli più restrittivi poiché rivolta alle categorie a basso reddito. Il nuovo incentivo, rivisto, modificato e potenziato è focalizzato sulle abitazioni private e prevede un accesso più inclusivo ed equo. Dalle indiscrezioni degli ultimi giorni emerge che l’Ecobonus sociale riproporrà i benefici fiscali del tradizionale Ecobonus in versione più sostenibile economicamente. L’attenzione è rivolta dunque alle famiglie più svantaggiate, con lo sguardo esclusivamente verso i redditi bassi. Un concreto impegno del Governo che mira così ad assicurare un migliore efficientamento energetico per tutti. Promotore di tali finalità, l’Ecobonus sociale contribuisce alla decantata transizione ecologica. Il nuovo provvedimento, presentato nel corso della cabina di regia del 27 luglio 2023, è comunque ancora da definire, anche se fa già molto discutere per i possibili risvolti dopo il depotenziamento del Superbonus edilizio.

Uno dei principali punti interrogativi da chiarire interessa la soglia reddituale, oltre la quale le famiglie perderanno il diritto a svolgere gli interventi con la fruizione dell’Ecobonus sociale. L’idea più accreditata porta all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, con l’oppor tunità di beneficiare della misura con un ISEE non superiore ai 15.000,00 euro.

Da questo punto di vista siamo, però, ancora soltanto nel campo delle ipotesi e molto c’è ancora da fare. Almeno per il prossimo anno (2024), la nuova misura coesisterà con il tradizionale Ecobonus, che prevede detrazioni IRES e IRPEF per il miglioramento dell’efficientamento energetico delle abitazioni e di altre tipologie di immobili. Il provvedimento dunque dovrebbe essere strutturato sotto forma di detrazione fiscale, con il Governo che ha il compito di definire i tempi di rimborso e l’aliquota.

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