il piccolo 39 del 19-10-2024

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Dall’Unità il boom della Lombardia

Raineri a pagina 7

ACCADDE IL...

“Believe” di Cher lancia l’autotune

Articolo a pagina 9

fatemi capire...

Questa cosa delle giornate mondiali sta un po’ sfuggendo di mano. Ieri era la giornata mondiale della menopausa, e il mio datore di lavoro mi ha chiesto di ridurre la pausa pranzo a soli 15 minuti.

Vanni Raineri

CULTURA

Il fascino dei vampiri in mostra a Crema

Zontini a pagina 16

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PIAZZA VIDA

Da lunedì una serie di asfaltature

Via Bergamo, nel tratto compreso tra piazza Risorgimento e il sottopasso ferroviario, sarà interessata lunedì e martedì da lavori di asfaltatura. Sempre da lunedì, per una settimana, sono previsti altri interventi in due tratti di via Castelleone, in via Sesto (tra via Artigiani e via Picenengo), via S. Francesco d’Assisi (tra via Fabio Filzi e via Boschetto e via dei Comizi Agrari.

CRONACa

GIARDINO DELLE RIMEMBRANZE

Lunedì prima dispersione delle ceneri

Lunedì 21 ottobre, alle ore 10, si terrà la prima dispersione delle ceneri nel Giardino delle Rimembranze del Civico Cimitero (ingresso da via dei Cipressi). Interverranno nell’occasione l’assessore Paolo Carletti , i dirigenti del Comune Paolo Viani e Rachele Donati De Conti , la presidente di So.Crem. Rosangela Locatelli e Carlo Mancini di Aem.

SOLIDARIETÀ

Al Centro del Riuso c’è “Ri-giochiamo”

A partire da oggi e fino alla fine del mese il Centro del Riuso di Cremona (Via dell'Annona, 11) ospita “Ri-giochiamo”, una vendita speciale solidale di bambole, giochi in scatola, oggetti da collezione, pupazzi, ecc. Tutto il ricavato verrà destinato alla Comunità Emmaus di Canove de' Biazzi. Il Centro del Riuso sarà aperto il sabato e il mercoledì dalle ore 9 alle 12. Info: 0375-94167; emmaus.piadena@libero.it.

Il sostegno da Regione Lombardia. Per Cremona 744mila euro a 49 imprese commerciali e artigianali

Oltre 11 milioni alle attività storiche

Nella giornata di giovedì, Regione Lombardia ha annunciato il sostegno a 620 attività storiche lombarde attraverso uno stanziamento di 11,3 milioni di euro. Si tratta di negozi, botteghe e locali, attivi ininterrottamente da almeno 40 anni, che hanno partecipato al bando “Imprese storiche verso il futuro 2024” voluto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi Nel dettaglio, gli 11.381.819 euro di contributi complessivi supporteranno 522 imprese commerciali per 9.633.704 euro e 98 imprese dell’artigianato per 1.748.115 euro. Per la provincia di Cremona si tratta di 49 attività per un contributo totale di 743.894 euro. Di queste, 22 imprese nella nostra provincia hanno ottenuto contributi per un totale di 255.705 euro, grazie al supporto di Confcommercio.

La misura sostiene e cofinanzia i seguenti interventi: Restauro e conservazione di beni immobiliari, insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati all’attività storica; Sviluppo,

SERVIZI

innovazione e miglioramento della qualità dei servizi; Maggiore attrattività dei centri urbani e dei luoghi storici del commercio, valorizzazione di vie storiche e itinerari turistici e commerciali; Passaggio generazionale e trasmissione di impresa.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al massimo del 50% delle spese considerate ammissibili. Il contributo è concesso nel limite massimo di 30.000 euro e l’investimento minimo è fissato in 5.000 euro.

I contributi si affiancano ad altre iniziative messe in campo dalla Regione per valorizzare i negozi, i locali e le botteghe storiche, a cominciare dalla premiazione itinerante sui territori per la consegna del marchio identificativo, in collaborazione con le Camere di Commercio. Per il riconoscimento conferito nel 2024, sono già state effettuate tappe a Brescia, Varese, Pavia, Bergamo, Mantova, Como. I prossimi eventi sono in programma lunedì 21 ottobre a Cremona e mercoledì 23 ottobre a Lodi,

per poi concludere il “tour” in tutti i capoluoghi di provincia entro la fine di novembre. Questo il commento di Andrea Badioni , presidente Confcommercio Provincia di Cremona: «Grazie al bando di Regione Lombardia voluto dall’assessore Guidesi, 22 nostre aziende associate hanno ottenuto un anno fa l’importante riconoscimento di attività storica ed in questo anno hanno partecipato al bando effettuando interventi di riqualificazione, efficientamento energetico, restauro e conservazione degli arredi, per affrontare due tra le più importanti sfide delle imprese: il passaggio generazionale e la digitalizzazione». «Una vittoria – prosegue Badioni - per molte micro e piccole imprese cremonesi che vedono riconosciuto il loro valore economico e culturale». «L’impegno verso queste attività – conclude Badioni – andrà riconfermato anche nella prossima manovra di bilancio regionale, per tutelare un patrimonio collettivo e per contrastare l’impoverimento commerciale di molti centri».

Commemorazione defunti: le modalità di accesso al cimitero

Come ogni anno, tenuto conto che nei giorni dedicati alla commemorazione dei defunti si verifica un’elevata affluenza di visitatori al Civico Cimitero, l’Amministrazione comunale ha definito alcune modalità di accesso per salvaguardare il patrimonio pubblico, garantire la sicurezza dei cittadini e il mantenimento del decoro che tale luogo richiede.

In preparazione dei giorni in cui si ricordano i defunti, da lunedì 21 sino a venerdì 25 ottobre è ammessa la circolazione dei veicoli all’interno del Cimitero solo dalle ore 13 alle ore 17.30 per deporre, nei

pressi delle sepolture, ricordi e addobbi floreali di un certo peso e ingombro e per accompagnare persone disabili o con difficoltà a deambulare.

A garanzia della sicurezza dei visitatori, da sabato 26 ottobre sino a domenica 3 novembre ogni spazio cimiteriale dovrà essere sgomberato da qualsiasi materiale, ogni cantiere o lavoro di manutenzione dovrà essere sospeso e gli spazi interessati dalle opere in corso d’esecuzione dovranno essere ben recintati e non accessibili all’utenza. Da domenica 27 ottobre sino a domeni-

ca 3 novembre, il Civico Cimitero resterà aperto dalle ore 8 alle ore 18 e l’Ufficio amministrativo cimiteriale sarà aperto al pubblico nella stessa fascia oraria i giorni di venerdì 1 e sabato 2 novembre. Nella settimana che va da lunedì 28 ottobre sino a sabato 2 novembre non sarà possibile circolare all’interno del Civico Cimitero con i mezzi privati, comprese le biciclette, ad eccezione dei mezzi, muniti di permesso, adibiti al trasporto di persone disabili o con difficoltà a deambulare che potranno accedere dalle 15 alle 17.30.

Controlli

dei vigili

Chiuse due attività

Dal periodo estivo sono stati intensificati i controlli della Polizia Locale in ambito commerciale al fine di garantire e tutelare non solo il libero commercio ma anche di integrare le attività di prevenzione mirate a contrastare il degrado urbano. Le attività svolte dal personale della Polizia Locale sono state spesso il frutto di un lavoro capillare e integrato con le altre agenzie pubbliche competenti. Sono state effettuate circa ottanta ispezioni in attività commerciali di varia natura, elevate novanta sanzioni relative a plateatici abusivi, verificato il rispetto delle regole fissate nel regolamento per il trasporto di persone su taxi. I controlli hanno riguardato inoltre la corretta esposizione dei prezzi sui prodotti, la verifica delle attività prive di titolo autorizzatorio, la conformità dei locali alle regole, nonché il rispetto delle norme sulle slot machine. Inoltre, per avere maggiore incisività, sono stati effettuati una decina di controlli serali in borghese dai quali è emerso la necessità di chiusura di due pubblici esercizi per irregolarità dei titoli abilitativi. A seguito dei controlli specifici effettuati, è stato riscontrato il fenomeno della vendita di alcolici a minori di 18 anni in un esercizio di vicinato del centro storico. Gli ufficiali e gli agenti dedicati a questo servizio, dopo una meticolosa opera di osservazione, hanno sanzionato il responsabile.

I controlli da par te della Polizia Locale proseguiranno anche nei prossimi mesi, mantenendo alta l’attenzione sul rispetto della normativa sulle varie materie.

Differenziata: prosegue la consegna mastelli

Prosegue la distribuzione dei nuovi mastelli per la raccolta del secco indifferenziato a Cremona. Nelle prime due settimane di attività, sono stati ritirati complessivamente 5.575 contenitori da 40 litri, 45 contenitori da 240 litri e 653 tessere elettroniche per l’apertura dei cassonetti condominiali: un totale di 6.273 consegne, risultati in linea con le previsioni. Per informazioni contattare il numero verde 800 173803, consultare il sito apricaspa.it e l’app rifiutiAMO, oppure recarsi presso gli sportelli Aprica di via Postumia, 102 e di via Geromini, 7.

L’Istat ha da poco pubblicato il report relativo al 2023 che riguarda le spese per i consumi delle famiglie, ed è interessante ovviamente valutare le differenze rispetto all’anno precedente. Ma la ricerca spazia ben oltre: ad esempio verifica i divari territoriali (la ripartizione geografica ma anche la grandezza dei Comuni di residenza) e analizza i dati a seconda della formazione delle famiglie: il numero di componenti, la cittadinanza, il titolo di studio, la condizione professionale.

Diciamo subito che la spesa media mensile per consumi delle famiglie nel 2023 è stata pari a 2.738 euro, in aumento (+4,3%) rispetto al 2022, ma in diminuzione se consideriamo, come è giusto, il peso dell’inflazione, che è stata del 5,9%. Quindi la spesa in termini reali è diminuita, sia per le famiglie meno abbienti (-1,6%) che per quelle più abbienti (-1,7%).

Risultano in lieve flessione i divari territoriali: la differenza tra la spesa massima del nord-ovest e quella minima del sud scende dal 36,9% del 2022 al 35,2% del 2023. Alquanto stabile la differenza in termini relativi dei livelli di spesa tra le famiglie composte solo da italiani e quelle con stranieri.

IL PESO DELL’INFLAZIONE

Come abbiamo visto, le famiglie italiane lo scorso anno hanno speso 113 euro in più al mese rispetto all’anno precedente (2.738 invece di 2.625), ma il dato non deve trarre in inganno, in quanto va soppesato col potere d’acquisto, che è sceso fortemente a causa dell’inflazione che ha sfiorato il 6%.

Come dire che abbiamo speso di più per acquistare di meno. Il forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato il 2023, seppure in maniera più contenuta rispetto al 2022, è stato fronteggiato dalle famiglie

La spesa in termini nominali è aumentata nel 2023 del 4,3%, ma considerando il 5,9% di inflazione, il dato reale è in calo. Diminuisce anche se poco la differenza territoriale

Consumi: sale l’inflazione, le famiglie spendono meno

I DIVARI TERRITORIALI

pari a 1.972 euro, cioè il 70% circa di quella delle famiglie di due componenti e il 60% circa di quella delle famiglie di tre componenti. Come a dire: la famiglia composta da una sola persona spende meno, ma la persona che vive sola spende più di una che vive con altri. La spesa cresce in misura significativa nel 2023 per le coppie senza figli.

LAVORATORI IN PROPRIO

risparmiando meno o attingendo ai risparmi, ma anche modificando le proprie abitudini di consumo. Inoltre anche nel 2023 le famiglie hanno modificato le scelte di acquisto, in particolare nell’alimentare: il 31,5% delle famiglie intervistate nel 2023 dichiara, infatti, di aver provato a limitare, rispetto a un anno prima, la quantità e/o la qualità del cibo acquistato (erano il 29,5% nel 2022). Proprio gli alimentari e le bevande analcoliche hanno fatto segnare aumenti sostanziosi: +10,2%.

LA SPE SA NON ALIMENTARE

La spesa non alimentare cresce del 3,2% rispetto al 2022 (in media 2.212 euro mensili, che rappresentano l’80,8% della spesa totale). Aumentano soprattutto le spese per servizi di ristorazione e di alloggio (+16,5%, 156 euro mensili),

per beni e ser vizi per la cura della persona, servizi di protezione sociale e altri beni e servizi (+14,5%, 138 euro), quelle per ser vizi assicurativi e finanziari (+14,1%, 76 euro) e le spese per ricreazione, sport e cultura (+10,8%, 102 euro). A seguire, aumentano le spese per trasporti (+9,2%, 291 euro mensili), istruzione (+8,7%, 16 euro mensili) e salute (+3,8%, 118 euro). Per i servizi di ristorazione e di alloggio, gli aumenti più forti si osservano nel Sud, sebbene la spesa media più elevata per questo settore rimanga, come nel 2022, quella del Nord-ovest. L’unico settore a far registrare un segno negativo è quella relativa ad abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili (985 euro mensili, pari al 36% della spesa totale), in calo del 2,5% rispetto al 2022, a causa dell’evoluzione dei prezzi dei beni energetici.

Nel 2023 l’incremento delle spese delle famiglie è particolarmente intenso nel Centro. I livelli di spesa più elevati continuano a registrarsi nel Nord-ovest (2.979 euro), nel Nord-est (2.969 euro) e nel Centro (2.964 euro); molto più basso il dato delle Isole (2.321 euro) e del Sud (2.203 euro). Scendendo a livello regionale, nel 2023 le regioni con la spesa media mensile più elevata sono TrentinoAlto Adige (3.478 euro) e Lombardia (3.189 euro), mentre Puglia e Calabria sono quelle con la spesa più contenuta, rispettivamente 2.060 e 2.008 euro mensili. La spesa varia anche a seconda della tipologia del Comune di residenza. Come in passato, nel 2023 le famiglie spendono di più nei Comuni centro di area metropolitana: 2.976 euro mensili, contro i 2.800 euro dei Comuni periferici delle aree metropolitane e di quelli con almeno 50mila abitanti e i 2.626 euro dei Comuni più piccoli che non appartengono alla cerchia periferica delle aree metropolitane.

I SI NGLES SPENDONO DI PIÙ

La spesa media mensile aumenta al crescere dell’ampiezza familiare, ma l’incremento è meno che proporzionale rispetto all’aumentare del numero di componenti. Nel 2023 la spesa media mensile per una famiglia di una sola persona è

Non è una sorpresa che al crescere del livello di istruzione della persona di riferimento della famiglia migliori la condizione economica e, di conseguenza, il livello di spesa mensile. La differenza è ampia: si va dai 1.784 euro mensili di chi ha al massimo la licenza elementare ai 3.722 euro dei laureati. Quanto al tipo di lavoro, è l’imprenditore o libero professionista a spendere di più (4.140 euro mensili), mentre per chi è in cerca di occupazione la spesa media scende sotto i 2.000 euro.

GLI STRANIERI

Nel 2023 le famiglie di soli italiani spendono in media, ogni mese, 2.797 euro, a fronte dei 2.119 delle famiglie con almeno uno straniero. La differenza però, sia pure di poco, si assottiglia. La voce alimentari e bevande analcoliche assorbe il 22,9% del totale (413 euro) se in famiglia sono tutti stranieri, mentre si ferma al 19,0% in quelle di soli italiani (532 euro al mese).

CHI VIVE IN AFFITTO

In Italia, nel 2023 paga un affitto per l’abitazione in cui vive il 18,1% delle famiglie (meno di 4,8 milioni). Tale percentuale varia dal minimo delle Isole (14,6%) al massimo del Nordovest (19,9%), dove inoltre si spende sensibilmente di più nonostante le case siano in media più piccole. Paga un mutuo il 19,8% delle famiglie che vivono in abitazioni di proprietà (3,8 milioni). Anche questa quota è maggiore al Nord.

VANNI RAINERI

L'AZIENDA DI ALBA CELEBRA IL COMPLEANNO DI UNO DEI PRODOTTI PIÙ ICONICI,

ENRICO GALLETTI

Quando Michele Ferrero lo creò, nel 1974, partì da un’idea chiara: far vivere a tutti i bambini italiani l’emozione della Pasqua tutto l’anno. Il resto della storia è pressoché noto: quella visionaria intuizione sarebbe poi diventata un vero e proprio successo. All’inizio non fu una passeggiata: nulla era scontato. Il marchio Kinder era appena nato, aveva debuttato sul mercato solo sei anni prima.

L’”ovetto” Kinder (per dirla nel modo corretto, Kinder Sorpresa), presente oggi in ottanta Paesi nel mondo, fu una scommessa. Festeggia i suoi primi cinquant’anni, oggi che è diventato un prodotto iconico perché racchiude tre elementi in uno: l’emozione di “scartare”, la gioia di assaporare un

L'idea di Michele Ferrero era di far vivere ai bambini

l'emozione della Pasqua tutti i giorni

ovetto dal gusto e dalla qualità inconfondibili e la magia della sorpresa, che suscita sempre grandi emozioni, nonostante il formato sorprendentemente piccolo. A proposito di sorprese. All’inizio erano stampate e dipinte a mano. Ora ogni anno Ferrero, attraverso una divisione dedicata, ne crea circa 300, affinché non manchino le novità: tutte sviluppate con il supporto di esperti e dopo lunghe fasi di studio, ricerca e rigorosi controlli di sicurezza. All’interno della fabbrica pie montese esiste una vera e

DISTRIBUITO IN 80 PAESI NEL MONDO

In origine ogni sorpresa era stampata e dipinta a mano, con 100 giochi diversi prodotti ogni anno

propria Fabbrica delle sorprese, che dà lavoro a numerosi ingegneri. Dagli anni Settanta, sono infatti tantissime le tipologie di sorprese presenti all’interno dell’iconico barilotto giallo, oltre a vere e proprie collezioni sviluppate internamente o tramite contratti di licenza. Dalle figurine in metallo degli anni Settanta, alle serie speciali dipinte a mano degli anni Novanta, “Tartallegre”, “Happypotami”, “Coccodritti” e tante altre, fino agli animali “Natoons” e agli amati supereroi contemporanei per la gioia dei bambini, ma anche dei collezionisti: più di un milione in tutto il mondo. Certo, anche qui a un certo punto è arrivata la tecnologia. E nel 2020 è nata Applaydu, la piattaforma digitale con contenuti ludo-educativi per tut un QR code presente all’interno del barilotto, permette di aprire un mondo magico dove le sorprese prendono vita grazie alla realtà aumentata. Insomma, una tradizione che continua. E poco importa se sull’ovetto Kinder si dicono le cose più disparate. Una su tutte: “Una volta, le sorprese, erano più belle…”. Perché alla fine l’ap

Ok per la posa in città di altre 13 telecamere

Si è riunito martedì presso il Prefetto Antonio Giannelli il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per decidere in merito alla posa di nuove telecamere a Cremona ed esaminare la situazione generale della sicurezza sul territorio cremonese. Al vertice hanno preso parte il Questore Ottavio Aragona , il Comandante provinciale dei Carabinieri Paolo Sambataro e quello della Guardia di Finanza, Massimo De ll’Anna , il sindaco Andrea Virgilio , l’assessore alla Sicurezza Santo Canale e il Comandante della Polizia Locale Luca Iubini Il sistema di videosorveglianza cittadino è oggi composto da 93 telecamere, le cui immagini sono gestite dalla Polizia Locale (a questo impianto sono collegate anche le sale operative delle Forze di Polizia), e si è deciso di posizionare altre 13 telecamere previste nell’ambito del “Progetto periferie”. Un percorso che si è convenuto di continuare anche in previsione della attivazione di altre 4 telecamere coi fondi che si auspica possano rendersi disponibili in seguito al passaggio positivo in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. La condivisione dell’importante funzione di tali strumentazioni nell’ottica dell’accrescimento della sicurezza in città ha costituito occasione per una disamina puntuale sugli ultimi fatti che hanno interessato il centro cittadino, talune zone ben individuate e alcuni altri punti di maggior ritrovo (i centri commerciali e le strutture di vendita).

EVENTI

Tavola della Pace: sabato 26 un corteo cittadino

ECONOMIA

Di fronte alla drammaticità della situazione internazionale, alle guerre in corso, alle vittime che aumentano di giorno in giorno, sabato 26 ottobre la Tavola della pace promuove a Cremona una manifestazione straordinaria per la pace con corteo (ore 17.30-19.30) che si con-

cluderà in piazza Stradivari. Il tutto in sintonia con le iniziative e la piattaforma nazionale di Europe For Peace, Rete Pace Disarmo, Fondazione PerugiAssisi. Nei prossimi giorni verranno comunicati il punto di ritrovo e l’itinerario del corteo.

Il sottosegretario Durigon aveva proposto l’obbligo, nella Legge di Bilancio è previsto il silenzio-assenso. Chi ci guadagna? Lo Stato

Un quarto del Tfr nei fondi previdenziali

VANNI RAINERI

Tra le pieghe della Legge di Bilancio 2025 che il Parlamento si appresta ad approvare, ce n’è una che riguarda tutti i lavoratori passata sin qui sotto traccia. Riguarda la volontà di forzare la destinazione di parte del Tfr nella previdenza integrativa.

La manovra illustrata nella giornata di mercoledì, in attesa del passaggio alla Camera, prevede la conferma di quota 103 in versione contributiva, di Ape sociale e di Opzione Donna selettiva. Saranno rafforzate le misure per favorire la permanenza al lavoro dei dipendenti che abbiano raggiunto i requisiti per il pensionamento (anche nel pubblico impiego), e, qui veniamo al punto, si prevede un piano per rafforzare la previdenza integrativa.

L’adesione a un fondo pensionistico integrativo è un vantaggio per chi intende garantirsi una pensione dignitosa dopo aver raggiunto l’età della pensione, ed è un’esigenza che si manifesta soprattutto per le giovani generazioni, sia per i tanti che hanno uno stipendio limitato sia per coloro che hanno intervalli di tempo in cui non versano i contributi, ipotesi che di questi tempi è frequente. L’accesso al fondo integrativo consente infatti

va al momento della cessazione dell’attività lavorativa. Da tempo i Governi che si sono succeduti hanno incoraggiato l’adesione dei lavoratori a tali fondi, ad esempio introducendo detrazioni fiscali sui contributi destinati ai fondi pensione. Ma nonostante questi sforzi l’operazione ha avuto scarso successo: infatti gli iscritti ai piani di previdenza integrativa in Italia sono meno di 10 milioni. A poco è servito garantire il trasferimento del Tfr maturato in fondi pensione invece di lasciarlo nella propria azienda. Per spingere ulteriormente in questa direzione, qualche settimana

Claudio Durigon aveva suggerito di destinare obbligatoriamente il 25% del Tfr ai fondi previdenziali integrativi. Il Ministero del Lavoro ha valutato la proposta per inserirla appunto nella Legge di Bilancio. Poi però si è pensato di evitare l’obbligo diretto, tanto che la ministra Marina Calderone ha optato per una forma di silenzioassenso. Attualmente il Tfr viene trattenuto dall’azienda (nel caso questa abbia oltre 50 dipendenti al fondo di tesoreria Inps), a meno che il lavoratore non decida di destinarlo a un fondo. La nuova normativa, in attesa di conoscere i dettagli, modificherebbe la

procedura: nel caso il dipendente non comunichi la volontà di mantenere il Tfr in azienda, le somme maturate verranno automaticamente trasferite a un fondo pensionistico. Ciò accadrà qualora nel periodo di 6 mesi il lavoratore non esprimesse la sua decisione. Ecco perché si parla di silenzioassenso. Tale proposta ha incontrato il favore degli altri ministri anche perché non avrebbe conseguenze sulle finanze pubbliche. Tutto ok? Non per tutti. Innanzitutto è probabile che le imprese fino ai 50 dipendenti non si mostrino d’accordo, in quanto la quota di Tfr trattenuto rappresenta spesso per loro una preziosa risorsa.

Questo piano è destinato soprattutto ai giovani, appunto per consentire loro di avere in futuro una pensione dignitosa. Si calcola che per i giovani che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro la decurtazione del 25% del Tfr aumenterebbe del 5% la normale pensione.

Non manca chi fa notare che la parte sottratta alle imprese porterebbe liquidità ai fondi pensione, che investono largamente in titoli di stato italiani, contribuendo quindi al finanziamento della spesa pubblica. Dunque lo Stato sarebbe il vero beneficiario di questa manovra.

etario al Lavoro
La ministra Marina Calderone e il sottosegretario Claudio Durigon
SICUREZZA

1861 2.759868293.160------2.0831.9204429093568583552.4021.3355091.1552.40960926.328

Oggi che si discute tanto di autonomia regionale, cosa sappiamo della storia delle nostre 20 regioni a partire dall’Unità d’Italia ad oggi? L’evoluzione della popolazione distribuita in tutto lo Stivale, il numero di emigrati e di immigrati consentono di farsi un’idea di come gli eventi abbiano condizionato lo sviluppo delle diverse parti d’Italia.

GLI ANNI DELL’UNITÀ

Abbiamo considerato nella tabella che pubblichiamo in pagina gli abitanti delle varie regioni ogni 50 anni, a partire dall’Unità (1861), quindi 1911, 1961 e 2011, aggiungendo l’ultimo dato disponibile, la popolazione odierna. Subito un chiarimento sul dato del 1861, che vede il numero degli abitanti dell’Italia superiore alla somma delle cifre regionali: in quell’anno diverse regioni e comuni ancora non facevano parte del nostro Paese, quindi il dato dell’Italia considera anche quegli abitanti del Lazio (in quell’anno erano solo 356mila sotto i Savoia, gran parte erano nello Stato Pontificio fino al 1870), oltre che Veneto, Trentino-Alto Adige e Venezia-Giulia. La stessa Lombardia non comprendeva ancora buona parte della provincia di Mantova. Tra l’altro l’arrivo dei virgiliani costò alla provincia di Cremona la perdita di parte dell’Oglio Po (Viadana, Sabbioneta, pure Isola Dovarese), terre date in omaggio agli ultimi arrivati (in segno di benve -

POPOLAZIONE

Dalla piccola Roma al boom della Lombardia: Italia in cifre

nuto, ma si trattava di un ritorno) con la compensazione di Ostiano e Volongo, in arrivo da Brescia.

LA CAPITALE Ma torniamo ai nostri numeri. Il dato più eclatante, che molti oggi non considerano, è che la capitale, Roma, nel 1861 contava meno di 200mila abitanti. Nel 1871, l’anno successivo a Porta Pia e quello in cui i Savoia spostarono la capitale da Firenze, Roma aveva ancora 212mila abitanti mentre il Lazio era a un milione 173mila. Roma aveva superato quota un milione e mezzo di abi-

tanti attorno al 150 d.C., per poi scendere per divenire un piccolo centro di 40mila attorno al 550 d.C. e addirittura 30mila nell’anno Mille. Per un secolo e mezzo Roma ha vissuto del ricordo della grande città che fu, poi, divenuta Capitale del Regno d’Italia, ha iniziato a crescere, soprattutto nel dopoguerra, passando dal milione 650mila abitanti del 1951 ai 2 milioni 781mila del 1971, per poi stabilizzarsi.

ABITANTI NELLE REGIONI

È interessante la composizione percentuale della popolazio-

LA CITTÀ ETERNA

Dal milione e mezzo di abitanti nel 550 d.C. ai soli 30mila nel Mille. L’esplosione da capitale

ne. Nel Nord è calato, rispetto all’Unità, il peso di Piemonte, Val d’Aosta e Liguria, a favore della Lombardia. In calo percentuale al Centro Emilia-Romagna, Umbria, Marche e soprattutto Toscana, mentre come detto il Lazio ha avuto una crescita enorme. Tutto il Sud vede numeri in calo, con la sola eccezione della Puglia, mentre la Sardegna è stabile.

LA LOMBARDIA

Nel 1861 nella nostra regione viveva il 14,2% degli italiani, percentuale scesa sotto il 13% nei due decenni successivi (quando la

crisi portò tanti lombardi a emigrare), mentre oggi siamo poco sotto il 17%. L’unica regione italiana ad aver perso abitanti è il Molise, passato dai 335mila del 1861 ai 289mila del 2024. Nel 1861 c’era un molisano ogni 9 lombardi, oggi c’è un molisano ogni 35 lombardi.

EMIGRAZIONI

Tra le varie voci che è possibile reperire sul sito Istat è interessante quella dei nostri migranti. Nei primi 25 anni dell’Unità sono espatriati oltre 100mila italiani l’anno, poi saliti costantemente fino a superare oltre mezzo milione l’anno attorno al 1900. È proprio in questi anni che emigrano tanti cremonesi e mantovani soprattutto diretti in Brasile. All’inizio del secolo scorso l’emigrazione è soprattutto dal Sud, con la cifra record di 873mila nel 1913. Poi il numero resta basso sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando torna a una media di 300mila fino al 1966. Il boom economico frena le cifre, che scendono fino ai 36mila del 2007 per poi risollevarsi negli anni recenti.

STRANIERI IN ITALIA

In questo caso gli stranieri residenti in Italia sono noti solo dal 1981, ma fino a quell’anno erano pochissimi. Nell’81 sono infatti meno di 100mila (un quinto in Lombardia). Nel 1991 sono 188mila, nel 2001 661mila, nel 2011 un milione 881mila e oggi siamo ad oltre 5 milioni, oltre un quinto nella nostra regione.

FEDERICO PANI

Prove tecniche di invasione o un lento logorio ai fianchi? L’ultima “beffa” dell’esercito cinese nei confronti dell’isola di Taiwan – eseguita tramite i suoi pattugliatori aerei – è stata descrivere una traiettoria a forma di cuore attorno all’isola. Ma il messaggio è tutt’altro che d’amore. Certo, i taiwanesi ci sono abituati (per quanto lo si possa essere): la Cina esegue ormai regolarmente delle esercitazioni militari nelle prossimità dell’isola. Questa volta, però, la scala dell’esercitazione ha fatto temere il peggio. Ci si prepara dunque a una nuova guerra, nelle acque del Pacifico? Già: ma come si è arrivati a questo punto? E com’è che le sorti del mondo dipendono da un’isola di circa 23 milioni di abitanti, giusto un po più grande della Sicilia?

DA BASE PER I PORTOGHESI A RIFUGIO DEL PARTITO NAZIONALISTA CINESE

Taiwan, già oggetto delle attenzioni portoghesi (che la chiamarono Formosa) entrò nella sfera di influenza cinese a partire dal XVII secolo. Nel Novecento fu occupata dai giapponesi, che vi lasciarono un’impronta urbanistica indelebile. Nel 1949 diventò il rifugio del Partito nazionalista cinese, il Guomindang di Chiang Kai-shek , sconfitto nel continente dal Par tito comunista di Mao Tse-tung . Da allora, Taiwan è rimasta un’isola-Paese separata dalla Cina, di fatto ma non di diritto, un’isola-nazione che non c’è: Pechino non la riconosce come indipendente, e tantomeno fanno gli altri Paesi, fatta salva una sparuta minoranza di nazioni, tra le quali spicca la Città del Vaticano.

IL CENTRO NEVRALGICO

DI PRODUZIONE

DEI SEMICONDUTTORI

Oggi Taiwan è uno dei gangli cruciali dell’innovazione tecnologica: proprio da lì proviene infatti il 60% di tutti i semiconduttori, o microchip. Se poi si considerano i microchip più avanzati, fa notare “Il Post”, questa percentuale sale addirittura all’80-90%. L’azienda più grande –una delle diverse presenti sull’isola – è la Tsmc, che rifornisce alcuni colossi Usa come Nvidia e Apple, e altri ancora. I semiconduttori sono componenti essenziali per il funzionamento di apparecchiature elettroniche come gli smartphone e i personal computer. È chiaro che alla Cina non dispiacerebbe sicuramente mettere le mani su tutto quel ben di dio.

TAIWAN E L’ALLEANZA

CON GLI STATI UNITI

Come spiegano alcuni analisti geopolitici, le ragioni dietro le prove di forza della Cina potrebbero non essere soltanto economiche. Bisogna considerare che Taiwan è un’isola che sta a circa 150 km dalla costa cinese; che è vicina alle regioni costiere più produttive del Paese (quelle che ospitano i centri della manifattura), nonché ai porti da cui dipartono le rotte commerciali più importanti; e non da ultimo che il loro alleato principale è nientemeno che il rivale più temibile per la Cina, oggi: gli Stati Uniti. Il timore di una guerra mondiale deriva proprio dal fatto che gli Stati Uniti si troverebbero a dovere decidere che fare: abbandonare Taiwan o intervenire in suo soccorso, con tutto quello che potrebbe seguire?

ANNESSIONE?

INEVITABILE, PER PECHINO

Non solo: alle questioni strategiche si affianca una ragione politica e di identità: Taiwan rappre-

GEOPOLITICA

Un nuovo fronte delicato Le mire della Cina su Taiwan

senta l’unico territorio abitato da cinesi non controllato da Pechino; il governo di Taipei (nome della capitale) si fregia altresì del titolo di Repubblica di Cina (quella che mise fine al millenario impero cinese, all’inizio del Novecento). Ecco: la Cina non accetta

nulla di tutto ciò, tanto che quel titolo è impronunciabile nei consessi internazionali. Non bastasse, persino il fatto che la bandiera taiwanese comparisse sul giubbotto Maverick indossato da Tom Cruise nel nuovo “Top Gun” ha creato tensioni tra la Cina, da

un lato, e Taiwan e Hollywood, dall’altro. Detto questo, le parole di Xi Jinping , il Presidente della Repubblica popolare cinese, così come degli alti funzionari cinesi, sono difficilmente equivocabili: l’annessione di Taiwan, per loro, è solo una questione di tempo.

CONTRO LE TRUFFE

Padania e Carabinieri in soccorso agli anziani Opuscolo con la bolletta

Padania Acque a fianco dell’Arma dei Carabinieri contro le truffe agli anziani. Il gestore unico dell’idrico cremonese pone grande attenzione ai temi della legalità per questo motivo sostiene la campagna di comunicazione per prevenire le truffe dirette, in modo particolare, alla popolazione anziana. La partnership, che prevede la diffusione di un opuscolo informativo allegato alla bolletta cartacea e digitale di tutti gli utenti e la diffusione di materiale informativo mediante tutti i canali di comunicazione aziendale, è stata annunciata nel corso della conferenza stampa durante la quale sono intervenuti il Colonnello Paolo Sambataro , comandante provinciale dei Carabinieri, il Maggiore Gabriele Schiaffini , comandante della Compagnia Carabinieri di Cremona, Cristian Chizzoli , Alessandro Lanfranchi e Stefano Ottolini , rispettivamente presidente, amministratore delegato e direttore generale di Padania Acque. «È importante sostenere la campagna promossa a livello nazionale dai Carabinieri - ha dichiarato Chizzoli -. Padania Acque riscontra con frequenza tentativi di truffa perpetrati da finti addetti e tecnici dell’acqua che tentano di accedere alle abitazioni con diverse scuse. Invitiamo alla massima prudenza e ad allertare le Forze dell'ordine per segnalare eventuali individui sospetti». Ha spiegato il Colonnello Sambataro: «L’iniziativa prevede la diffusione di una locandina da affiggere in tutte le caserme, nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo degli anziani, un opuscolo pieghevole destinato alla cittadinanza e uno spot televisivo che ha per testimonial il celebre attore Lino Banfi , “nonno d’Italia”». Tra i consigli dei Carabinieri per tutelarsi e per contrastare questi reati: 1) diffidare dalle apparenze: un sorriso, un abbraccio o un portamento distinto potrebbero essere un modo per carpire la fiducia; 2) non aprire la porta agli sconosciuti; 3) Il tesserino di riconoscimento non basta: finti impiegati potrebbero falsificarli; 4) limitare la confidenza al telefono: prendere tempo e chiamare il numero di emergenza 112 o un parente; 5) limitare la confidenza su Internet: non diffondere sui social e per e-mail dati e informazioni personali, come password o dati bancari; 6) negli ambienti affollati, sui mezzi pubblici di trasporto, al mercato è facile distrarre una persona con una spinta, all'apparenza involontaria, o una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. In caso di necessità, la popolazione è invitata a contattare il numero 112.

19 Ottobre 1998: arriva sul mercato “Believe”, e la novità inventata l’anno prima spicca il volo

Cher, la “mamma” dell’autotune

“I cantanti di oggi? Tutti con l’autotune, non sanno nemmeno cantare”. Quante volte abbiamo sentito frasi come questa, ad esempio alcuni giorni fa con un video che ha girato sui social che immortala Fedez che stona e ferma un suo concerto in quanto l’effetto autotune non era partito?

Ma cos’è questo autotune, chi l’ha inventato e perché viene usato nella musica pop?

Innanzitutto, come è facile leggere sul web, si tratta di un software creato nel 1997 per modificare l’audio, dando la possibilità sia di correggere l’intonazione che di creare effetti sonori particolari. Chi poteva crearlo se non un ingegnere elettronico/musicista? Si tratta di Andy Hildebrand , che si rese conto che un metodo utilizzato per rilevazioni sismiche poteva essere utilizzato in musica. Il primo artista ad utilizzare l’autotune per creare un effetto distorsivo fu la cantante Cher , l’anno successivo, registrando quello che sarà il suo maggiore successo, “Believe”. Cher fa il suo esordio nel mondo della musica nel 1963, a soli 17 anni, come corista per diversi brani a partire da “Be my baby”, grandissimo successo delle Ronettes. L’anno dopo incide il suo primo disco e in breve diventa un’icona per gli hippies degli anni Sessanta. Celeberrimo il brano del

1966 “Bang bang (my baby shot me down)”, scritto dal compagno Sonny Bono (con cui fa anche coppia musicale) che lei per prima portò al successo. Dopo una serie di alti e bassi, Cher si rilancia facendo anche l’attrice televisiva e poi cinematografica. Dalla metà degli anni Settanta, separatasi da Sonny Bono, come cantante non appassiona più il pubblico, fino al 1989, quando il rilancio avviene col brano “If I could turn back time”. Nel 1998 muore in un incidente Sonny Bono, ed è lei a leggere l’elogio funebre per l’ex marito a cui è rimasta sempre legata. Dopo qualche mese, il 19 ottobre 1998, all’età di 52 anni, in piena fase discendente di carriera, incide quello che appunto sarà il suo maggio-

Lo scatto della settimana

Dalla siccità alle esondazioni. È quanto accaduto nelle scorse ore nell’area tra Piemonte e Liguria. In particolare hanno rotto gli argini i torrenti Ferrania e Bormida di Spigno (nella foto)

Sopra Andy Hildebrand, l’inventore dell’autotune A fianco la copertina di “Believe” di Cher

re successo, “Believe”. Come dimenticare quella voce bassa che intona “Do you believe in life after love?”. E qui siamo all’appuntamento odierno e al lancio del nuovo sistema di registrazione, che grazie al successo planetario di “Believe” avrà grande successo. L’album vende 20 milioni di copie (11 il singolo, che vince un Grammy Award) e riporta Cher ai vertici quando ormai non se l’aspettava più. L’uso ben calibrato del nuovo effetto sonoro dà il suo contributo a una canzone che da 6 anni qualcuno cercava inutilmente di portare al successo. Il ritornello era accattivante, mancava il resto. E il resto a quel brano (non un capolavo-

20

ro secondo chi scrive) lo dà proprio l’autotune, strumento che era stato ideato per correggere in studio le imperfezioni vocali ma che da qui trova un nuovo utilizzo. La moda si fa imperante, tanto che solo un anno dopo gli italiani Eiffel 65 conquistano il mondo con la celebre “Blue (da ba dee)”. Negli ultimi anni anche (e forse soprattutto) in Italia l’autotune diventa quasi un genere: ne fanno largo utilizzo tra gli altri Blanco, Sfera Ebbasta, Rose Villain, Achille Lauro, Mahmood, Ghali, Tha Supreme, Anna, Madame e Lazza, ovvero i nomi che vanno per la maggiore nell’ultima generazione.

Giancarlo Giorgetti

Martedì sera il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge di Bilancio 2025, che vale circa 30 miliardi di euro. Protagonista il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che aveva avvertito i colleghi della necessità di prepararsi a sacrifici a causa di una situazione dei conti pubblici come sempre problematica. Alla fine nessuna rivoluzione, anche se le minoranze contestano soprattutto i fondi scarsi destinati alla sanità pubblica.

«L’ultima volta che abbiamo parlato della Costituzione mi spiegavi i colori della bandiera»

Esatto. Intendi l’articolo 12, che è l’ultimo dei principi fondamentali «Gli altri articoli sono meno importanti?»

Dal punto di vista formale hanno tutti la stessa importanza: assieme compongono la Costituzione che è la legge più importante, al di sopra di tutte le altre. Chiaro che i 12 principi fondamentali costituiscono l’ossatura della Carta, disegnano il modello del nostro Stato sociale e di diritto, e vengono spesso richiamati dalla stessa «Ma dal 13 in poi mancano tanti altri ar ticoli?»

In totale gli articoli sono 139. Dopo i principi fondamentali, dal 13 al 54 si parla dei diritti e doveri dei cittadini, dal 55 al 139 dell’ordinamento della Repubblica, suddivisi a loro volta in titoli a seconda degli argomenti «Incredibile che in tanti anni la Costituzione sia rimasta la stessa»

E infatti non è così. Ad esempio il titolo V è stato modificato con la riforma costituzionale che ha esteso i poteri delle Regioni, consentendo la legge Calderoli che sta suscitando tante discussioni. Alcuni articoli sono stati cancellati, per la precisione 5, proprio a seguito della riforma citata. L’art. 115 definiva le Regioni semplici enti autonomi, l’art. 124 prevedeva la figura del Commissario del Governo in ogni capoluogo regionale, l’art. 128 definiva Province e Comuni, l’art. 129 disciplinava ulteriormente Province e Comuni, e l’art. 130 consentiva alle Regioni di esercitare il controllo sugli atti degli altri enti locali. Fino all’alba di questo secolo Comuni e Province dovevano inviare gli atti al Co.re.co. (comitato regionale di controllo) che esercitava il controllo di legittimità «Ho capito. Praticamente la riforma del 2001 ha rivoluzionato i rapporti tra lo Stato e gli enti locali costringendo a modificare o anche cancellare alcuni articoli esistenti»

Bravissimo

«Dunque la riforma del 2001 è stata la più importante mai fatta per cambiare la Costituzione. E perché oggi tanti si oppongono a quello che ha previsto?» La risposta è complicata. La sinistra fece quella riforma pensando di contrastare le mire secessioniste di alcune regioni del nord, ma non ci ha mai veramente creduto, così come buona parte della destra è nazionalista e teme che una maggiore autonomia delle regioni rappresenti un pericolo per l’unità del Paese. Buonanotte Pericle «Buonanotte»

MILIONI DI DISCHI VENDUTI DALL’ALBUM

IN BREVE

I Comuni di Gussola e di Torricella del Pizzo, oltre al Consiglio dell’Unione, hanno deliberato martedì in Consiglio comunale formalmente lo scioglimento dell’Unione “Terrae Fluminis”, che sarà effettivo a partire dal prossimo 1° gennaio. Nominato il liquidatore Maurizio Pellizzer di Mantova.

“Il cammino della Postumia”

Venerdì 25 ottobre presso l’EcoOstello Interflumina verrà proiettato il docufilm “Il cammino della Postumia”. Alle ore 19 incontro con il regista Alessandro Scilitani con l’intervento di Andrea Devicenzi , alle 20 apericena a buffet e alle 21 la proiezione. Prenotazioni obbligatorie entro il 22 ottobre al 347-4523295 o alla mail piccola.atene@gmail.com.

Stagione Teatrale, posti liberi

Ci sono ancora alcuni giorni di tempo per abbonarsi alla nuova stagione del Teatro Comunale di Casalmaggiore e accaparrarsi gli ultimissimi posti in platea, nei palchi e loggione ancora disponibili. Ci si può abbonare recandosi al Csc Centro Servizi al Cittadino del Comune (Piazza Garibaldi, 26 - tel. 0375-284496) nei seguenti giorni e orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10 alle 12.30, martedì, giovedì e sabato dalle ore 8.30 alle 12.30. Abbonamento intero palchi, platea e loggione 150 euro, ridotto (under 18 e over 65) 130 euro.

Bondioli su Lodi e don Milani

Giovedì alle 21 a Piadena Drizzona, presso il centro civico di via Aldo Moro, si terrà la conferenza su “Mario Lodi e don Lorenzo Milani, maestri di libertà”. Massimo Bondioli dialogherà con Paolo Landi , allievo di don Milani e autore del libro “La Repubblica di Barbiana”.

Oggi alle 17 presso la biblioteca civica “Mortara” Franco Giuseppe Bolsi presenterà “Fiore-Libro di Libri-Sguardi, incontri, memoria” (Sometti Editore). Interverranno Katia Bernuzzi Massimo Negri , Stefano Prandini , Alessia Rovina e Nicola Sometti Franco Bolsi in Biblioteca

In Auditorium il libro di Sassi

La Fondazione Santa Chiara e la libreria “Il Seme” hanno allestito per lunedì alle 21 presso la struttura di via Formis la presentazione del libro di Frediano Sessi “Oltre Auschwitz-Europa orientale, l’Olocausto rimosso” (Marsilio). L’autore dialogherà con Stefano Prandini

CASALMAGGIORE

AMBIENTE E TURISMO

In corso i lavori in città per la pista ciclabile sul bancone dell’argine. Urge intervenire nel Parco

Tra VenTo e Golena abbandonata

GUIDO MORESCHI

Qualcuno lo ha scrutato con aria sorpresa, qualcun altro lo ha già percorso a piedi o in bicicletta: ci riferiamo allo stradello asfaltato realizzato fra l’argine maestro e la riva del Grande Fiume nel tratto compreso fra la Canottieri Eridanea e la zona Lido Po. L’intervento rientra nel lotto funzionale della ciclovia turistica nazionale “VenTo” (Venezia-Torino) relativamente al tratto Stagno LombardoViadana, come recita il car tello posto nei pressi della rampa che scende proprio al Lido Po. Questo lotto int eressa anche i Comuni di Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Motta Baluffi, Torricella del Pizzo, Gussola e Martignana di Po ed è parzialmente finanziato dall’Unione Europea tramite i fondi del Pnrr-Next Generation Eu. Si tratta di circa 50 km che si sviluppano principalmente sull’argine maestro. L’impor to dell’appalto, al netto dei ribassi d’asta, è di circa 5,5

Chiusura

(Agenzia Interregionale per il fiume Po). Il nuovo percorso asfaltato del capoluogo casalasco mira a non congestionare l’argine soprattutto nei giorni festivi, allorché sono numerosi coloro che vogliono farsi una passeggiata tranquilla godendosi il panorama del Po. Questo tratto cittadino della ciclovia ha suscitato apprezzamenti e qualche perplessità, ma è bene

presenti un forte stimolo per il turismo sull’asse del Grande Fiume. D’altra parte il paesaggio fluviale, come ben sanno casalaschi e cremonesi, è ricco quanto ancora poco conosciuto. Merita, a tal proposito di essere maggiormente valorizzato il cosiddetto “Parco Golena del Po” con la sistemazione dei sentieri che lo attraversano, una migliore cartello -

mozionali. Oggi, ad esempio, arrivano all’EcoOstello dell’Atletica Interflumina trenta podisti dell’associazione “Brescia in cammino”: «Avrebbero desiderato percorrere anche l’anello all’interno del bosco Golena del Po – ha commentato il presidente Carlo Stassano – che partendo dall’argine comprensoriale consente di giungere presso la polispor tiva Amici del Po, ma purtroppo le con-

Nuovo incontro giovedì scorso tra l’azienda Nidec Fir e i sindacati sulla grave crisi aziendale dell’ex Fabbricone di via Roma a Casalmaggiore. Dopo il precedente incontro dell’8 ottobre e in attesa del successivo programmato per martedì prossimo, si è cercato di fare luce sui motivi della decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento casalese e porre rimedio alla situazione dei 53 dipendenti. A 40 di questi dipendenti la Nidec Fir ha proposto lo spostamento nello stabilimento di Pordenone, mentre il rapporto di lavoro sarà senz’altro chiuso con gli altri 13, a seguito della decisione di cedere la produzione dello stabilimento di via Vanoni (dove quindi non potranno essere trasferiti)

I fronti dunque sono due: sostenere la situazione di questi 13, cercando di valutare in primis un dietrofront dell’azienda oppure una riassunzione da parte dell’acquirente, e dei 40 che al momento possono valutare solo il trasferimento in Friuli. Casalmaggiore e Pordenone distano oltre 3 ore di autostrada, e sarebbe complicato per una persona pensare a un trasferimento. Consideriamo anche che gran parte dei lavoratori sono donne non lontane dalla pensione,

il che significa grande professionalità maturata ma anche difficoltà di riqualificarsi in altri settori. Da qui la grande, e comprensibile preoccupazione per un futuro nebuloso.

I sindacati nella giornata di ieri sono stati accolti anche dal nuovo Prefetto Antonio Giannelli , dopo aver incontrato il sindaco Filippo Bongiovanni

La storia della Fir a Casalmaggiore è di lunga data, tanto che proprio la sua posizione in centro è uno dei problemi che hanno penalizzato l’azienda. Nacque nel 1926 con la fusione di tre aziende precedenti e per quasi mezzo secolo ha prodotto bijou, la bigiot-

teria in placcato oro, “l’oro di Casalmaggiore” oggi celebrato in un bellissimo museo. Tutti lo conoscevano come il “Fabbricone”, e così lo chiamano ancora oggi. Riconvertito nel 1972, conserva come allora una grande percentuale di donne, nonostante il settore sia quello metalmeccanico.

I 40 che hanno la scelta di andare a Pordenone sono 15 uomini e 25 donne. In caso di diniego, avrebbero davanti un anno a stipendio pieno e il secondo al 75% grazie alla Naspi. In buona parte sono sposati e sono tante le mamme: si può immaginare la difficoltà di prendere in considerazione un’ipotesi del genere.

CRISI AZIENDALI
Sopra la recente asfaltatura della VenTo, a lato uno squarcio del Parco Golena del Po
Terrae Fluminis sciolta

Il parco delle Pianure d’Europa in via Dossi, il parco Vainer Lombardi, il fotovoltaico sul tetto delle scuole elementari A. Mina, la pista ciclabile per Mar tignana di Po: sono tante le opere in fase di conclusione che Gussola si appresta ad inaugurare nei prossimi giorni. E non mancano novità in vista di un futuro prossimo.

PARCO PIANURE D’EUROPA

Ne parliamo col sindaco Stefano Belli Franzini , partendo proprio dal parco Pianure d’Europa, finanziato con 850mila euro in gran parte giunti al Comune a fondo perduto parte dei quali destinati alla completa recinzione della scuola dell’infanzia e del nido e di tutta l’area esterna. Il progetto del parco è opera del professor Riccardo Groppali ed è frutto della collaborazione con il Rotar y Club Casalmaggiore Oglio Po. «Il parco - afferma il sindaco - è ormai in dirittura di arrivo. Speravamo di poterlo inaugurare nei giorni scorsi ma i lavori hanno avuto un leggero ritardo. Comunque siamo alle rifiniture esteticoedilizie e tecnologiche, e certamente entro la fine dell’anno lo inaugureremo».

SCUOLA MATERNA E NIDO

Quanto all’opera collegata delle scuole: «Stiamo concludendo la parte esterna della materna: la recinzione è ultimata e ora si trat ta di provvedere alla parte interna per dividere il nido dalla materna e di concludere la pavimentazio ne colorata antitrauma. I tempi di conclusione si accompagnano a quelli del parco, che hanno rice vuto lo stesso finanziamento dal Pnrr».

CICL ABILE PER MARTIGNANA

Un’opera che invece ha avuto di versi intoppi, ma che pure sta per concludersi, è la pista ciclabile: «In questo caso l’appalto è ge stito dalla Provincia. Sono stati posati i cordoli divisori, mancano il fissaggio e la segnaletica. Di fatto però già da qualche mese i cittadini la percorrono. Si tratta di un collegamento importante, lun go oltre 700 metri. Con la Provin cia presto ci sarà l’inaugurazione. Nei prossimi mesi poi provvede remo all’illuminazione, che sarà a carico del Comune ma che riten go essenziale».

NOVITÀ: CICLABILE A OVEST

La ciclabile inizia da piazza Co maschi: proseguire verso ovest non sarà possibile a causa della via stretta. Ma qui arriva la novi tà che il sindaco ha in serbo per i suoi concittadini: «Abbiamo progettato una nuova pista ciclo pedonale che partirà da piazza piccola (piazza Pezzali, ndr) e ar riverà fino all’ingresso di Gussola, all’altezza di via Sabbie dove si trovano le ultime case del paese. Una pista su entrambi i lati. Il pro getto è fatto e ha già avuto il via libera in Provincia, ora cerchiamo finanziamenti». E dati i preceden ti, c’è da essere ottimisti.

Sul lato destro uscendo da Gus sola ci sono alcune piante, verran no tolte? «Ce ne sono di ammalo rate e vanno messe in sicurezza le abitazioni, ma posso dire che alla fine ci saranno più alberi, e in entrambi i lati della strada». Alla fine sull’asse principale del paese mancherà solo il tratto ciclabile tra piazza Comaschi e piazza Pezzali. «È così, ma stia mo facendo uno studio generale che preveda un riordino com plessivo della viabilità del centro abitato, cui seguiranno dei focus sulle varie zone: si tratta di una

PRESTO UNA SERIE DI INAUGURAZIONI

Gussola cambia volto In arrivo altre novità

programmazione di lungo respiro».

FOTOVOLTAICO ELEMENTARI

Cambiamo fronte. Il mese scorso sono iniziati i lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico da 13 kw sul tetto della scuola elementare, altra opera (del valore di 50mila euro) finanziata interamente dallo Stato. «Con quest’opera proseguiamo il piano di sostenibilità energetica del Comune, un progetto complessivo per rendere il più possibile autosufficienti dal punto di vista energetico gli edifici pubblici (mancano per il momento la scuola primaria e il Municipio che ha certi vincoli). Il piano complessivo cui abbiamo aderito è il protocollo ComuneClima con l’obiettivo di tenere monitorati gli investimenti fatti e quelli futuri. L’impianto delle elementari verrà inserito nel progetto più ampio della comunità energetica, la cui sede sarà qui a Gussola. Sottolineo che anche il cantiere delle scuole medie è importante: una volta concluso sarà all’avanguardia nel risparmio energetico. Qui l’opera dovrebbe essere ultimata entro la prossima primavera: consideriamo che i lavori vengono svolti alla presenza degli studenti».

ARCO VAINER LOMBARDI Dopo l’abbattimento della torre dell’acquedotto avete potuto finalmente valutare la riqualificazione del parco Lombardi, a due passi dalla piazza principale. «Abbiamo un progetto di rigenerazione che stiamo definendo con uno studio di Parma. L’idea è dare nuova vita al parco per renderlo un punto di attrazione per eventi ma anche riqualificarlo nella parte scolastica, quindi realizzare una sorta di salotto verde, il tutto per collegare piazza Comaschi con l’area del centro sportivo. Anche lì vogliamo creare un percorso ciclopedonale, per una fruibilità in chiave moderna. Credo che la chicca sarà lo spazio-laboratorio nel verde come estensione dell’attività della biblioteca e altre iniziative. Ci sarà una pavimentazione drenante, verrà potenziata la parte dedicata alla cucina per le feste, ci sarà un chiosco-bar, un playground chiuso per attività sportive e un palco fisso, che senza gli eventi sarà utilizzato come una grande panca, poi un’area giochi nella parte sud».

PARCHEGGIO DELLE POSTE È dunque una Gussola che continua a trasformarsi, e che promette di farlo in più direzioni. «Stiamo anche pensando - conclude infatti Belli Franzini - alla riqualificazione del parcheggio delle Poste con la posa di una pensilina coperta».

Sopra un primo piano del sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini. A sinistra una veduta dall’alto dei lavori in corso, e quasi ultimati, di realizzazione tra via Dossi
via Berlinguer del Parco delle Pianure d’Europa

La direttiva europea 2024/1275, entrata in vigore a maggio, fissa obiettivi importanti per quanto riguarda il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici: richiede infatti di ridurre di un quinto, nei prossimi dieci anni, le emissioni degli edifici esistenti e di costruire a partire dal 2030 soltanto edifici a zero emissioni. Spetta ora agli stati membri attuarla. Naturalmente, non tutti i Paesi si dicono d’accordo con lo scenario prospettato.

LO SCENARIO ATTUALE

Gli obblighi, in particolare quelli che riguardano il patrimonio abitativo esistente, si inseriscono in una situazione che in Italia è problematica: su 36 milioni di immobili residenziali, oltre la metà è inefficiente da un punto di vista energetico in base ai dati contenuti nell’archivio Siape di Enea. Si tratta peraltro di una stima per difetto, perché il campione Siape include solo edifici ristrutturati, messi in vendita o offerti in affitto negli ultimi anni. Se si considera il complesso delle unità immobiliari, la quota di edifici inefficienti sale a circa l’80 per cento.

I VANTAGGI

DELL’EFFICIENZA ENERGETICA

L’obiettivo di riqualificare diversi milioni di edifici nei prossimi dieci anni è quindi una notevole sfida. Va considerato il possibile ruolo dell’intervento pubblico volto a coniugare efficienza, equità e vincoli di finanza pubblica, traendo lezioni dal passato e dalle esperienze degli altri paesi. Innanzitutto, investire nell’efficientamento delle abitazioni offre ai proprietari un rendimento positivo: i prezzi delle abitazioni, infatti, incorporano i benefici di una maggiore efficienza energetica poiché scontano i minori consumi futuri, e questo costituisce di per sé un incentivo all’investimento dei privati. In Italia un’abitazione nelle fasce A4-A1 ha in media un prezzo di circa il 25 per cento superiore rispetto a una in fascia G,

a parità di altre caratteristiche. Il differenziale è variabile sul territorio, anche all’interno di una stessa regione; è maggiore nelle zone climatiche più fredde, dove gli interventi necessari ad aumentare la classe energetica sono più complessi e verosimilmente più costosi e i risparmi energetici sono più elevati.

I DESTINATARI DEI FONDI

Per coniugare equità ed efficienza, i fondi dovrebbero essere indirizzati prevalentemente alle famiglie meno abbienti e, a parità di condizioni familiari, alle abitazioni meno efficienti in termini energetici, limitatamente a quelle occupate per la maggior parte del tempo (escludendo quindi, ad esempio, le seconde case).

Efficienza energetica: investimento per pubblico e privato

“CASE GREEN”: IL PROVVEDIMENTO EUROPEO

Se si parla di efficientamento energetico, non si può non parlare del provvedimento avanzato dalla Commissione europea per migliorare le performance energetiche degli edifici inserito nel pacchetto di riforme Fit for 55. L’obiettivo del provvedimento è di agire in modo prioritario sul 15% degli edifici più energivori per ogni stato membro, collocati nella classe energetica G (la più bassa). In Italia si tratta di circa 1,8 milioni di edifici residenziali (sul totale di 12 milioni, secondo l’Istat).

Con il provvedimento Casa Green l’Unione Europea intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Come? Il testo prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033. Per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.

Una costante da sempre, nella scelta dei nuovi infissi, è dare la giusta importanza all'efficienza energetica. Da diversi anni, per fortuna, questa priorità viene sostenuta dalle detrazioni fiscali disponibili per chi decide di sostituire le finestre: il cosiddetto Ecobonus Infissi. Vediamo come funziona e perché scegliere un fornitore affidabile fa la differenza in ogni fase: acquisto, montaggio e agevolazione fiscale.

Cos'è l'Ecobonus Infissi? Questo tipo di agevolazione fiscale prevede un'aliquota del 50% per la sostituzione di porte e finestre. Avviene tramite la riduzione dell'imponibile IRPEF, calcolata sulla metà delle spese sostenute per migliorare l'efficienza energetica della propria casa. La sostituzione delle finestre rientra in un'azione di miglioramento, detta anche efficientamento energetico, che prevede così un “Bonus” del 50% – ripartito in 10 rate uguali per 10 anni. Per chi vuole rinnovare gli infissi con modelli che aumentano le prestazioni termiche e acustiche, è previsto quindi uno sconto fiscale decisamente utile.

Sottolineiamo che i nuovi serramenti dovranno avere prestazioni migliori di quelle precedenti. Ad esempio, nel caso in cui si cambino vecchi infissi a vetro singolo con finestre in PVC ad alta efficienza termo-acustica.

Vantaggi della sostituzione degli infissi Oltre a ridurre i consumi e i costi in bolletta, il cambio infissi porta benefici per l'ambiente e per le tasche dei contribuenti. Potremmo riassumere tutti questi benefici in quattro punti chiave.

- Risparmio energetico. Assicura il miglior isolamento termico del tuo edificio, con una casa che si mantiene calda in inverno e fresca in estate senza costi stratosferici.

Ecobonus e infissi: risparmia sostituendo porte e finestre

- Comfort abitativo. Aumenta l'isolamento acustico dai rumori esterni: infissi più efficienti favoriscono relax e concentrazione in casa.

- Valore immobiliare. Puoi mantenere o aumentare il valore dell'abitazione, grazie ad una dotazione di infissi ad alta efficienza.

- Detrazioni fiscali. Recuperi il 50% dell'investimento, grazie alla detrazione fiscale sull'imponibile IRPEF.

Perché scegliere infissi in PVC I vantaggi delle finestre in PVC sono molteplici, ma alcuni motivi sono quelli decisivi per farli considerare come priorità se cambi i serramenti in casa.

- Isolamento superiore, inoltre possiedono ottime prestazioni. Eviterete perdite di calore bloccando gli spifferi, i punti freddi tramite telai in PVC e finestre con doppi vetri.

- Resistenza alle intemperie. Un valore-chiave è la resistenza agli agenti atmosferici. Possono contrastare al meglio l'umidità e l'inquinamento, garantendo la protezione degli interni.

- Durata nel tempo. Gli infissi in PVC durano più a lungo rispetto ad altri materiali. Pioggia battente, sole cocente e gelo non avranno effetto sulle finestre: non si deformano né si deteriorano.

Tutti i vantaggi dell’agevolazione fiscale al 50% e i benefici del pvc, che migliora il valore immobiliare e il comfort abitativo

- Manutenzione facile. Uno dei maggiori vantaggi del PVC è che non richiede cure speciali. Basta pulirlo con acqua e sapone di tanto in tanto, per mantenerlo al meglio, senza vernici né legno screpolato.

- Eco-Friendly. Il PVC è un materiale riciclabile e sostenibile. Inoltre, aiuta a ridurre l'impronta di carbonio riducendo la bolletta del riscaldamento.

Intervista al Prof. Generali «Aumentano il tasso di sopravvivenza e la probabilità di guarigione»

BENEDETTA FORNASARI

Ottobre è il mese “rosa” dedicato alla prevenzione dei tumori femminili, in particolare del carcinoma del collo dell’utero e del cancro al seno. Con oltre 56mila nuove diagnosi registrate nel 2023, il tumore al seno è in vetta alla classifica italiana delle neoplasie che colpiscono le donne e, purtroppo, ne è anche la prima causa di decesso nella fascia d’età compresa tra i 35 e i 50 anni. La malattia oncologica al seno rappresenta quasi il 30% dei tumori femminili e, negli ultimi decenni, il numero ha subìto un’impennata: a livello nazionale 7 donne ogni 100 si ammalano di cancro alla mammella, mentre in provincia di Cremona il dato sale addirittura a 8/9 donne ogni 100. Numeri preoccupanti che devono spingere a sottoporsi con regolarità a tutti quei controlli fondamentali per individuare precocemente lo sviluppo della malattia, garantendo così una maggiore efficacia del trattamento terapeutico e una riduzione della mortalità. Prevenire è meglio che curare. Un paradigma che, numeri alla mano, come spiega il professor Daniele Generali, direttore della unità operativa multidisciplinare di Patologia Mammaria (meglio nota come Area Donna) dell’ospedale di Cremona, risulta particolarmente efficace soprattutto in tema di patologie oncologiche rosa. «L’attenzione riservata alla prevenzione è l’effetto di una realtà: i tumori femminili presentano un’elevata incidenza di nuovi casi soprattutto nei Paesi industrializzati, a causa del benessere sociale che si manifesta attraverso abitudini

Tumori femminili, ottobre mese rosa della prevenzione

voluttuarie, tra cui un’alimentazione ricca di grassi e il consumo di alcolici. Si è quindi proceduto a sviluppare e ad affinare sia la capacità diagnostica con nuove metodiche che le strategie terapeutiche, cambiando così il volto della patologia perché si cura maggiormente, si cura meglio e pertanto aumentano il tasso di sopravvivenza, pari al 90% dopo 5 anni dalla diagnosi, e la probabilità di guarigione. Favorire i percorsi di screening significa avere una maggiore possibilità di individuare tumori piccoli e questo vale sia per le malattie oncologiche alla mammella che all’utero». La Asst di Cremona è all’avanguardia nella diagnosi e nella cura grazie alla presenza di un team multidisciplinare di specialisti che ogni anno, tra il presidio di Cremona

Area Donna rispetta i criteri di qualità richiesti da Regione Lombardia; è l’unica nel territorio a vantare una certificazione europea (Eusoma)

Il Professor Daniele Generali, Direttore dell'Unità Operativa Multidisciplinare di Patologia Mammaria (Area Donna) dell'Ospedale di Cremona

e di Casalmaggiore, prende in carico circa 250 donne in prima diagnosi provenienti non solo dal Cremonese ma anche dall’Italia centromeridionale e dall’area milanese. «Area Donna – spiega il professor Generali - rispetta i criteri di qualità richiesti da Regione Lombardia per la cura del tumore al seno; inoltre è l’unica nel territorio provinciale a vantare una certificazione europea (Eusoma) che attesta la competenza degli operatori e quindi la qualità delle cure offerte. La nostra unità collabora con tanti altri reparti (Radiologia, Chirurgia, Ginecologia, Anatomia Patologica, Genetica, Radioterapia) garantendo un lavoro di équipe in cui tutte le diverse specializzazioni offrono il proprio contributo e una valutazione a 360 gradi della donna e della pato-

logia. Questa tipologia di sistema organizzativo rispecchia il modello anglosassone definito “Breast Unit”, ove la donna è al centro, dei diversi specialisti, delle cure. Ma c’è di più: Area Donna collabora con alcuni istituti milanesi per sviluppare programmi di ricerca con farmaci di nuova generazione e può contare su importanti e prestigiose relazioni internazionali che mettono l’unità in una posizione di vantaggio e di riferimento». Per affrontare e sconfiggere il tumore al seno, la ricerca, la prevenzione e la terapia medica indirizzata a nuovi farmaci si confermano un imprescindibile investimento scientifico. «Negli ultimi anni la ricerca ha compiuto grandi passi in avanti in ambito di diagnostica molecolare per quanto riguarda l’anatomia patologica e la genetica, calibrando farmaci specifici in base alle caratteristiche delle singole pazienti. Una rivoluzione che ha permesso di incrementare la sopravvivenza delle malate, cambiando così la prospettiva di vita delle donne, e di sviluppare la chirurgia oncoplastica sempre più attenta ai bisogni femminili anche da un punto di vista estetico. La nuova frontiera in ambito di prevenzione è l’Intelligenza Artificiale, che permetterà una maggiore precisione nell’individuazione dei tumori. Uno strumento di cui si avvarrà nel prossimo futuro anche l’ospedale di Cremona».

Paziente di 101 anni trattato per ictus ischemico, sta bene

Sessanta minuti che salvano la vita. Questa è la storia di Alberto, 101 anni compiuti, che qualche giorno fa è stato colpito da un malore improvviso, un Ictus ischemico, mentre pranzava a casa con la moglie novantatreenne. Arrivato in codice rosso al Pronto soccorso di Cremona da un paese del Cremasco, afasico e con emiplegia destra, è stato trattato tempestivamente dai sanitari che hanno evitato il peggio.

PERCORSO SALVAVITA, IL TEMPO È FONDAMENTALE

Il Signor Alberto è stato gestito con tempestività dal personale del 112, trasportato in ambulanza e trattato nell’immediato dall’équipe di pronto soccorso di Cremona, in particolare dalla dottoressa di turno Patrizia Arisi che ha allertato neurologi, neuroradiologi e rianimatori. Il paziente è stato trasferito tempestivamente in Neuroradiologia per la valutazione diagnostica. Subito dopo è entrato nella sala di angiografia per l’intervento di Trombectomia meccanica eseguito da Emilio Giazzi (neuroradiologo) in collaborazione con l’anestesista Ajour Ahmed. Poi il ricovero nella Stroke Unit della Neurologia. Tutto questo è accaduto in sessanta minuti. L’EMOZIONE IN UNA FOTO RICORDO Grazie alla collaborazione di specialisti e infermieri, il signor Alberto ha avuto una quasi completa restitutio ad integrum, ossia è tornato quasi completamente alla condizione di salute originaria (prima dell’Ictus). Quando ha lasciato la Neurologia, per un periodo di riabilitazione al Robbiani di Soresina, aveva ripreso a parlare e a camminare. La foto ricordo racconta un momento emozionante, non capita tutti i giorni di dimettere un paziente ultra centenario».

CULTURA

Questa volta parliamo de…

“H & H”

Cosa è “arte”? Un dipinto, una scultura, una architettura, una musica, un balletto alla Scala, una performace di Marina Abramovic (qui qualche dubbio l’avrei) o una insulsaggine qualsiasi di Maurizio Cattelan (qui invece ho una cer tezza)? Ma se, indipendentemente da come siano abituati a rappresentarcela, consideriamo arte qualcosa che evochi in noi sentimento, emozione, piacere, riflessioni o soddisfazioni estetiche, beh, ecco, per me è arte quanto è accaduto il 15 aprile 1985 fra le quattro corde del ring del Caesars Palace di Las Vegas. Due titani, Marvin Hagler e Thomas Hearns, iniziano la loro danza furiosa, una danza che i giornalisti sportivi battezzeranno nei secoli futuri con l’appellativo di “the war”. Nel primo dei dodici atti previsti il roccioso Hagler attacca a testa bassa senza nemmeno un amichevole jab di contatto, ma l’elastico Hearns risponde colpo su colpo e dà inizio al balletto più feroce mai visto, violenza? Forse, ma soprattutto forza, astuzia, resistenza, potenza, tecnica, coraggio. Comunque la quintessenza della boxe. Quello che accade sul tappeto non è solo un match, è un vero e proprio romanzo, due vite, due storie, due modi di affrontare la vita, una metafora dell’eterna e crudele battaglia che è la vita. Un ampio squarcio apre la fronte di Hagler, ma si continua. Secondo atto: capito che non poteva chiuderla a breve Hearns rallenta, Hagler no. Terzo atto: dallo squarcio sgorga sangue in abbondanza, l’arbitro può interrompere la rappresentazione da un momento all’altro, Hagler non può permetterlo e con una azione terrificante abbatte un ormai esausto Hearns, che cade in avanti (e quando cadi in avanti, è finita davvero). L’eleganza di Hearns non è forse pari a quella del miglior Nureyev? E la potenza di Hagler non colpisce forse come una macchia di colore di Pollock? E allora come negare che sia arte, anzi… Noble Art?

Tre serate a dicembre al Ponchielli con Claudio Baglioni

Dopo il successo dei tour “Solo” e “Solobis”, Claudio Baglioni riprende a novembre il suo percorso concertistico con “Piano di volo solotris”, il terzo, nuovo e perfezionato capitolo dell’esperienza musicale dal vivo nei teatri lirici, che farà tappa al Ponchielli il 6, 7 e 8 dicembre ore 21. I biglietti sono già in vendita presso il teatro e sui circuiti vivaticket e ticketone.

MOSTRA

Domani riparte la rassegna “La musica del Monteverdi”

Riparte la rassegna “La musica del Monteverdi”, ciclo di concerti realizzati in collaborazione con il Conservatorio di Cremona. Il primo appuntamento è per domani alle ore 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli: sarà l’occasione per passare una mattinata in musica, con i giovani e talentuosi musicisti del “Conservatorio Claudio Monteverdi”.

L’esposizione mira ad approfondire il fenomeno da archetipo storico-letterario ad icona pop

Il fascino eterno dei vampiri a Crema

ALESSANDRO ZONTINI

Apre i battenti oggi alle ore 17.30 - con termine, salvo auspicabili proroghe dato il fascino del tema, fissato al 12 gennaio 2025 - la mostra “Vampiri - Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte” curata da Edoardo Fontana, Lidia Gallanti e Silvia Scaravaggi, allestita presso il Museo Civico di Crema e del Cremasco. L’esposizione mira ad approfondire il fenomeno del vampiro da archetipo storico-letterario ad icona pop in tutte le sue infinite sfaccettature. Secondo alcune risalenti ma, almeno parzialmente, valide teorie mediche la promiscuità genetica delle popolazioni dei villaggi nelle più remote zone dei Carpazi in Transilvania, villaggi che, a causa della morfologia di questa regione, non avevano che sporadici contatti con il resto del mondo e ove, quindi, soggetti consanguinei si sposavano spessissimo tra di loro, acutizzava il diffondersi di malattie ereditarie del sangue come la porfiria. I soggetti preda del morbo manifestavano pallore, grande fastidio per la luce del sole prediligendo la vita notturna, grande esigenza di assumere

carne cruda - e anche sangue - per sopperire alle disfunzioni dell’organismo ed alla carenza di ferro, assottigliamento delle gengive con conseguente emersione dei denti, in particolar modo dei canini. L’humus su cui poggia il mito del vampiro è, così, individuato. È pur vero che il mito del vampiro risale, con molteplici specificità, addirittura a culture lontanissime nel tempo, ma solo con il contributo della scienza medica è stato possibile individuare compiutamente le origini della leggenda cui la mostra è dedicata.

Il mito del vampiro, dall’antichità, ha percorso - immortale, è il caso di rimarcarlo - i secoli seducendo intere generazioni, ispirando letterati, registi, artisti di ogni epoca e rango e conservando immutato il proprio fascino. Tra le opere letterarie impossibili da non citare i volumi “De masticatione mortuorum in tumulis” di Michael Ranfft (1725) e “Disser tazioni” di Don Augustin Calmet (1728) che non possono, per rilevanza storica, essere omessi da qualsiasi percorso vampiresco e che, si sa già, impreziosiranno l’esposizione cremasca, “Il vampiro” di John Polidori (1819) e “Dracula” di Bram Stoker (1897). Accanto ai predetti titoli, capolavori indiscussi, patrimonio della cultura dell’intera umanità, piace fare qualche richiamo ad espressioni culturali meno blasonate ma non per questo meno rilevanti nell’immaginario popolare e nella cultura contemporanea. I vampiri hanno sistematicamente, e prepotentemente, fatto capolino sulle pagine di moltissime pubblicazioni a fumetti da Zagor, a Martin Mystère a Dylan Dog e, trasformatosi in pipistrelli, sono planati sulle pagine di Alan Ford, di Satanik e su quelle di Corto Maltese che ha pub-

blicato l’onirico “Dracula” di Guido Crepax. Con i vampiri si sono battuti sia Batman che l’Uomo Ragno e la Marvel ha dedicato più di una serie al principe delle tenebre per eccellenza, il conte Dracula. Vampirella è la più celebre vampira dei comics e, per restare in ambito sexy, negli anni ’70 frugando le edicole italiane, era possibile acquistare sia i fumetti porno-horror Sukia, Jacula e Zora, tre seducenti e disinibite vampire, protagoniste delle omonime testate, che qualche volume della collana “I racconti di Dracula”, longeva serie di brevi romanzi di sconosciuti e, talvolta, improvvisati autori italiani, spesso con i vampiri come protagonisti. Sempre nel fecondo periodo degli anni ’70 era possibile imbattersi nella bizzarra pubblicazione “Wampir”, serie di fotoromanzi sexy-horror, oggi difficilmente proponibili e che, in questi tempi connotati dal ridicolo politically correct, susciterebbero un sentimento misto tra la sorpresa, il raccapriccio e l’orrore (nella foto il n. 5 di “Wampir”, collezione Zontini). Considerato, però, l’insieme delle emozioni che suscita l’apparizione del vampiro, il fotoromanzo pare abbia proprio colto nel segno.

CONSIGLI IN LIBRERIA di

Il recente film “Limonov” (2024, regia di Kirill Serebrennikov) ha forse dato l’occasione a chi non lo aveva ancora fatto di leggere l’omonimo romanzo di Emmanuel Carrère, edito in Italia da Adelphi. Già qui, però, bisogna ricordare come l’etichetta di romanzo sia inadeguata a descrivere quello che Wikipedia definisce come “biografia

LA LETTERA

CASO TAIWAN

“Limonov”, non-fiction novel di Carrère

romanzata”. Resta il dubbio sul genere: un romanzo-verità o un giornalismo romanzato? Fatto sta che questa pietra miliare della cosiddetta “non-fiction novel” ripercorre la vita di Eduard Limonov (19432020), letterato, vagabondo e attivista russo, figura

È la solita storia: l’imperialismo conosce solo la via dell’aggressione

Egregio direttore, la Cina (alleata di Putin, di Kim e degli ayatollah di Teheran) prepara un”aggressione a Taiwan (Formosa) per “liberare” i suoi abitanti e

controvera, avventurosa, romanzesca, velleitaria, scandalosa e, a tratti, persino ripugnante. Se la scelta del soggetto resta controversa, lo è molto meno il risultato di Carrère: oltre a seguire una linea narrativa cronologica precisa – le avventure dell’eroe-an-

annetterli al suo “paradiso”. Esattamente come la Russia con l’Ucraina due anni fa. Vera esigenza patriottica o piuttosto spostare e nascondere gli enormi problemi e l’attenzione che gli sta creando l’alleanza con la Russia? Oppure, strategicamente, aprire un altro fronte di confronto con l’Occidente per allentare le difficoltà sui

tieroe Limonov –, l’autore francese combina il passo romanzesco con una prosa che pesca dal giornalismo quando si tratta di accelerare il ritmo; così come dalla saggistica nella ricostruzione delle cornici storiche attraversate: dalla Russia sovietica post-bellica al go-

fronti di Ucraina e Palestina (i soldati e le armi nordcoreane sono già in Ucraina al servizio di Putin e in Palestina a quello di Hezbollah e Hamas insieme all’Iran)? È la solita storia, la solita strategia: l’imperialismo non conosce altra via che l’aggressione (noi italiani lo sappiamo bene...). Ma ci sarebbe un modo molto più semplice, velo-

verno di Putin. Si viaggia, dunque, dall’Ucraina sovietica (della sua infanzia) alla Mosca brezneviana (la formazione letteraria), dalla New York degli anni ‘70-’80 (il vagabondaggio e i mille mestieri) a Parigi (la consacrazione letteraria), dai Balcani in fiamme degli anni ’90 (in sostegno alla “causa” serba), alle prigioni russe del dopo Urss.

ce, incruento e meno dispendioso da tanti punti di vista: chiedere il parere dei diretti interessati (di Taiwan, Ucraina, Israele e Palestina) e tirarne le debite conseguenze. Ma bisognerebbe credere nella Democrazia ed essere democratici. Termini sconosciuti e rinnegati dai sovranisti-imperialisti.

Anselmo Gusperti (Cremona)

Federico Pani
MUSICA

MOSTRA A CASA SPERLARI

Le opere di Bedani da oggi all’Adafa

FEDERICO PANI MOSTRE

S’intitola “Riverberi” la nuova mostra di Roberto Bedani che si apre oggi alle 17.30 all’Adafa, con l’introduzione di Giusy Asnicar e Fulvio Stumpo. L’esposizione è visitabile gratuitamente nelle sale

di Casa Sperlari, in via Palestro 32, da martedì a domenica dalle 17 alle 19, fino al 30 ottobre. «Nell’era del virtuale e “dell’artificiale” – spiega l’artista - non smetto di lasciarmi colpire ed emozio -

nare dalla realtà (la natura, le persone, i luoghi, gli avvenimenti) per ciò che racchiude in sé e che mi comunica. Alle tela e alle tavole affido, da sempre, i riverberi che il reale suscita nel mio animo».

Fino al 26 gennaio è possibile ammirare a Milano il genio del pittore norvegese

MILANO - Fino al 26 gennaio sarà possibile visitare al Palazzo Reale di Milano la mostra dal titolo “Munch. Il grido interiore”. L’artista norvegese, si sa, è stato reso immortale dal quadro “L’urlo” (ripreso, per dire, persino da un’emoji). Il suo capolavoro riecheggia anche nel titolo dell’esposizione, anche se a Palazzo Reale ne si può ammirare una xilografia, mentre l’originale resta al Museo Munch di Oslo, che ha collaborato alla realizzazione della mostra, prodotta dalla sede ospitante e da Arthemisia. La curatrice è l’esperta di Munch, Patricia G. Berman, affiancata dallo storico dell’arte Costantino D’Orazio. Non la realtà fotografica, ma il vissuto emotivo, non il realismo ma l’espressionismo: fu questo il centro della ricerca artistica di Edvard Munch (1863-1944), che nei suoi quadri deformò le figure umane e snaturò i colori per evocare i sentimenti e le emozioni. In questo senso, l’autore scandinavo fu molto chiaro: “Non dipingo la natura: la uso come ispirazio -

L’Urlo e non solo: le opere di Munch a Palazzo Reale

ne, mi servo dal ricco piatto che offre. Non dipingo cosa vedo, ma cosa ho visto”. Non stupisce, dun -

incontri gioiosi ed episodi luttuosi (soprattutto familiari). Accanto alle deformazioni dei visi, ai colori improbabili e alle campiture incur vate, marchio di fabbrica dell’angoscia fisica ed esistenziale, nella mostra si possono però ammirare anche dei quadri più sereni: nei dipinti dedicati ai baci, ad esempio, i volti degli innamorati si fondono l’uno nell’altro, simboleggiando l’abbandono reciproco nell’amore. Allo stesso modo, con il dipinto a illustrazione della mostra, “Le ragazze sul ponte”, l’artista si congeda idealmente dal visitatore (l’opera è posta alla fine della mostra, dopo alcuni autoritratti e una rasserenante “Notte stellata”) con un’immagine di placidità interiore.

“Crossing the North” è stato premiato al Basilicata Film Festival

“Crossing the North”, il docufilm che racconta l’avventura in Scandinavia di Andrea Devicenzi, ha ricevuto il premio “Cinema e Sport” al Basilicata International Film Festival (nella foto) . «Essere ospite di una rassegna così impor tante, nel comune di San Fele, è stata un’esperienza straordinaria - ha rivelato l’atleta paralimpico Devicenzi -. Mi sono immerso in un mondo per me nuovo, quello del cinema e ho avuto l’opportunità di conoscere professionisti esperti e giovani talenti, tutti accomunati da una grande passione per quello che fanno. Oltre a “Crossing the North”, anche il mio precedente docufilm, “La mia Islanda su un pedale”. continua a ricevere segnalazioni prestigiose. Il fatto che il nostro lavoro sia stato così apprezzato e che il racconto di questa esperienza abbia vinto un premio così importante, mi dà ancora più fiducia nel percorso che stiamo portando avanti insieme alla mia squadra».

LIBRI

“Il giorno immutabile” è il romanzo d’esordio di Federico Centenari

Cosa faresti se conoscessi la data e l’ora esatta della tua morte? E cosa accadrebbe nel mondo se tutti ci trovassimo in questa situazione? Come cambierebbero la società e i rapporti interpersonali? Questo, in estrema sintesi, il fulcro narrativo de “Il giorno immutabile”, romanzo d'esordio di Federico Centenari, giornalista e scrittore cremonese. Il romanzo, del genere thriller-noir, è stato pubblicato dal marchio Affiori, del Gruppo Giulio Perrone Editore. Appassionato di musica, scrittura, letteratura e botanica, Centenari da sempre scrive racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati su riviste online e dalla casa editrice Fuoco Fuochino (una buona parte di essi si trova sul sito dell'autore: www. federicocentenari.it ). Per il libro esordio, ha scelto una storia cupa (sebbene non manchino passaggi ironici, vicende d'amore e di malaffare) che parte da un pretesto narrativo surreale: l'arrivo a fasi alternate di anonime lettere in tutto il mondo con la data e l'ora di morte del destinatario. La prima presentazione è in programma stasera alle ore 21 presso il Castello Pallavicino-Casali, Monticelli d’Ongina.

que, che nelle cento opere esposte emerga molto del vissuto dell’autore, tra felicità e dolori, tra
Il quadro “L’assassinio” di Munch (photo © Munchmuseet)

Per il secondo anno consecutivo, Renato Neviani torna in Sardegna al campionato italiano Moto Rally Raid TT in sella all'Aprilia Tuareg 660 ufficiale del team Corse. Anche quest'anno il Sandalion 2024, ultima tappa del calendario tricolore che si disputerà dal 17 al 20 ottobre, partirà dall'Olbia Arena con l'ormai celebre paddock, per addentrarsi nel territorio dell'isola lungo percorsi off-road mozzafiato che metteranno a dura prova piloti e team in quattro giornate di grande competizione e adrenalina.

La manifestazione raccoglie i migliori della specialità, impegnati nel campionato italiano e nei rally internazionali e annovera molti dakariani alle ultime battute continentali prima della partenza per i raid tropicali. Anche quest'anno ci sarà il prologo del giovedì dove si testeranno percorso e moto, prima di entrare nel vivo della corsa con la tappa di venerdì dove sarà protagonista la categoria Raid TT. Da sabato sarà la volta della classe Motorally che si concluderà nella giornata di domenica 20.

300 saranno i chilometri di speciale da affrontare attraverso strade e sentieri tra sfide di ogni tipo. Un percorso impegnativo anche per il rallista più consumato in cui occorrerà far ricorso a ogni risorsa tecnica e personale per portare a termine le varie tappe in programma. A rendere ancor più difficile questo raid, potrebbe essere la pioggia prevista per il weekend e se dovessero verificarsi precipitazioni, ci sarà da fare i conti con le insidie della terra bagnata.

Pur essendo un veterano della disciplina, il pilota casalese Renato Neviani torna in moto dopo una stagione senza gare, riprendendo da dove aveva terminato nel 2023. La moto e il rally sono gli stessi, pertanto le attese sono di migliorare i precedenti risultati e concludere con il massimo punteggio possibile.

MOTORI

Il casalasco Renato Neviani torna in sella all’Aprilia

L'iniziativa benefica “Andom” a favore dell'ospedale Oglio Po

In occasione del Sandalion 2024, Renato Neviani promuove l'iniziativa “Andom” creata dal giornalista e concittadino Nazzareno Condina recentemente scomparso, che sostiene l'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Per farlo scenderà in gara portandone i colori sulla maglia e il messaggio per le strade della meravigliosa Sardegna.

"Sono contento dell'opportunità che mi è stata data e di essere ancora nel team ufficiale Aprilia» - afferma Renato Neviani -. «è vero che non guido la moto da un anno per motivi professionali, ma cercheremo di fare subito lo step necessario per essere

competitivi e avere i parametri per iniziare bene. Il moto rally è una gara difficile e soprattutto imprevedibile e non si sa mai cosa può succedere. È prevista pioggia e la speranza è che se sarà una gara bagnata, sia anche una gara fortunata».

Per aggiornamenti, commenti e notizie potete sfogliare i canali ufficiali www.insolitasardegna.com, www.federmoto.it/specialita/motorally/ e i profili social @rena9215 (instagram), o Renato Neviani

» calcio serie b Cremo, è scoccata l’ora di iniziare a correre

Una sfida tanto delicata quanto romantica tra campo sintetico, arbitro in gonnella e un ex inatteso. A fare da con torno all’esordio di Eugenio Corini sulla panchina grigiorossa, domani pomeriggio alle ore 15, c’è infatti uno Juve Stabia-Cremonese che offre diversi spunti di interesse e curiosità. In primis la classifica: al momento, contro ogni pronostico della vigilia, la neopromossa formazione campana precede i grigiorossi in classifica con 3 lunghezze di vantaggio. Buona parte del merito va senza dubbio a Guido Pagliuca, tecnico toscano classe ’76, alla guida dei campani dal 2023 e protagonista della promozione in serie B ottenuta nella passata stagione con tre giornate di anticipo. Pagliuca è anche ex di turno visto che nel 2019 vestì la tuta grigiorossa in qualità di vice di mister Marco Baroni sino all'esonero di q uest'ultimo. Il cuore pulsante della favola Juve Stabia è però il vulcanico presidente Langella, che rimane tra i pochi presidenti a spendersi in prima persona per la squadra di cui è primo tifoso, in antitesi alle politiche di un calcio che portano sempre di più le società nelle mani di proprietà straniere o fondi di investimento. Chiudiamo con il teatro della sfida: i grigiorossi scen-

C lassifica (9ª giornata)

Padova 25

L.R. Vicenza 18

Renate 18

Alcione Milano 16

Lumezzane 15

Feralpisalò 15

Atalanta Under 23 14

Trento 14

AlbinoLeffe 13

Lecco 12

Novara 12

Giana Erminio 11

Pro Patria 11

Pro Vercelli 11

Vir tus Verona 10

Caldiero Terme 9

Union Clodiense 7

Pe rgolettese 6

Triestina 5

Arzignano 4

deranno in campo nello stadio intitolato a Romeo Menti, ovvero uno dei tre impianti di calcio italiani dedicati all’attaccante del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga: gli altri due sono quelli di Vicenza e di Montichiari. In poche settimane l’impianto sportivo che si trova nelle vie centrali di Castellammare di Stabia è stato rimesso a nuovo, per avere l’omologazione ad ospitare le gare di serie B. Il campo di gioco, inoltre, ha un manto in erba sintetica di ultima generazione. Infine, l’arbitro in gonnella: a dirigera la gara è stata designata Maria

SERIE C

Con l’arrivo di Corini al posto di Stroppa la squadra non ha più alibi e deve finalmente confermare il suo reale valore, a partire dall’impegnativa trasferta di Castellammare

9 ª giornata (19-10 h 15)

Bari-Catanzaro (ieri sera), BresciaSassuolo (h 17.15), Carrarese-Mantova (20-10 h 15), Cesena-Sampdoria (20-10 h 17.15), Cittadella-Cosenza, Juve Stabia-Cremonese (2010 h 15), Modena-Palermo, Reggiana-Frosinone (20-10 h 15), Salernitana-Spezia, Südtirol-Pisa.

10 ª giornata (26-10 h 15)

Carrarese-Cittadella (h 17.15), Catanzaro-Südtirol (27-10 h 17.15), Cesena-Brescia, Cosenza-Juve Stabia, Cremonese-Salernitana, Frosinone-Pisa (27-10 h 17.15), PalermoReggiana, Sampdoria-Mantova (2710 h 17.15), Sassuolo-Modena (h 17.15), Spezia-Bari (25-10 h 20.30).

C lassifica

Pisa 19

Spezia 16

Sassuolo 15

Juve Stabia 14

Brescia 13

Südtirol 12

Cremonese 11

Cesena 11

Palermo 11

Salernitana 11

Mantova 11

Bari 10

Modena 9

Reggiana 9

Sampdoria 8

Catanzaro

PRIMAVERA 1 - Oggi alle 15 i grigiorossi sono ospiti del Milan, 5º in classifica con 13 punti (+5 sulla Cremo).

Sole Ferrieri Caputi di Livorno (internazionale dal 2019 e che nell’aprile scorso fu a capo, per la prima volta nella storia della serie A, di una terna arbitrale tutta al femminile in Inter-Torino). Quanto alla Cremonese, è davvero difficile ipotizzare la prima formazione proposta da mister Corini per quello che sarà l’ennesimo nuovo corso grigiorosso. Probabile un primo cambio radicale con il ritorno alla difesa a quattro ed un tridente offensivo con il qua le ribaltare in fretta il gioco, aspetto che spesso in serie B consente di fare la differenza.

Trasferta insidiosa domani all’ora di pranzo dopo lo 0-0 con il Trento

Pergolettese a Lecco per continuare a risalire

«Un buon punto contro un’ottima squadra e finalmente non abbiamo subìto gol». Giacomo Curioni, alla prima sulla panchina della Pergolettese, cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno dopo lo 0-0 casalingo con il Trento (nella foto) . La scelta del 4-3-2-1 con l’ingresso di Lambrughi e Stante al centro della difesa, Tonoli e Capoferri sugli esterni, Arini che si alza a fare il play affiancato da Jaouhari e Careccia, poi Scar-

Ecco i consigli per la 8ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese). Portieri - Skorupski , il polacco rientrerà tra i pali contro il Genoa, si può schierare. Milinkovic-Savic , buona partita in cui puntare sul portiere serbo, che mira al clean sheet.

sella e Anelli alle spalle di Parker dà l’impressione di garantire più coper tura alla difesa, ma la squadra deve fare qualcosa in più per sperare di vincere le par-

Montipò , contro il Monza in casa, ispira particolarmente fiducia.

Dife nsori - Bellanova , con l’Atalanta in cerca di altri gol e punti per dare continuità, Raoul è pronto a spingere. Di Lorenzo , galvanizzato dalla doppietta con la Nazionale è pronto ad un’altra grande prestazione in campionato. Gabbia , dovrebbe partire lui titolare nella difesa rossonera, di cui vuole diventare leader. In fiducia.

tite. Ma vista la situazione che si è creata, muovere la classifica era indispensabile, sperando in tempi migliori. Domani i gialloblu saranno impegnati all’ora di pranzo al Rigamonti di Lecco contro una squadra partita bene, ma reduce da tre sconfitte consecutive (l’ultima sul campo della Pro Patria), che hanno minato la serenità del tecnico Francesco Baldini. Sarà, quindi, una sfida ad alta tensione.

Centrocampisti - Colpani , uno di quelli che ha deluso di più finora in viola, ma è in cerca di riscatto. Mkhitaryan , ex nel big match Roma-Inter, è pronto a lasciare il segno. Douglas Luiz , può sembrare strano consigliarlo, visto che viene da due rigori causati di fila, ma non può piovere per sempre. Attaccanti - Sanabria , con l’infortunio di Zapata ha il posto da titolare e dopo la doppietta in Nazionale punta a ripetersi con una

Ciofani è entrato a far parte dell’organico del settore giovanile grigiorosso guidato da Stefano Pasquinelli. Con il suo inserimento il vivaio avrà un valore aggiunto.

Il Crema è solido e domani ci prova con il Sangiuliano

Il Crema è tornato da Sondrio con un punto prezioso, anche se ha dato la sensazione di poter vincere. Comunque la squadra di Vullo è fuori dalla zona playout e domani cercherà la vittoria al Voltini con il Sangiuliano City, mentre il 23 ottobre sarà impegnata a Palazzolo. Classifica (8ª giornata): Desenzano 18; Ospitaletto, Varesina, Sant’Angelo 17; Pro Sesto, Pro Palazzolo, Breno 14; Casatese 12; Castellanzese 11; Ciliverghe, Crema , Folgore Caratese 10; Vigasio 9; Sondrio, Club Milano, Magenta 8; Sangiuliano 7; Chievo, Fanfulla 6; Arconatese 0.

grande par tita. Morata , ritrovata la forma migliore, deve guidare la macchina offensiva del Milan. Dia , in stato di grazia, è da schierare anche all’Allianz Stadium. Possibili sorprese - Lazaro potrebbe essere l’arma in più del Torino. Anguissa , sempre titolare finora, in Empoli-Napoli ha la sfida giusta per conquistare il bonus. Djuric altro ex di giornata, vuole far bene per trovare punti cruciali per il Monza.

SOCIETÀ
Daniel
Ciofani lavorerà con i giovani
SERIE D
Grigiorossi in allenamento (foto Us Cremonese)
EUGENIO CORINI 4-3-3
ROMEO MENTI ORE 15
STABIA
ARBITRO: MARIA SOLE FERRIERI CAPUTI DI LIVORNO

Le Ferrari cercano gloria domani nel Gp di Austin

AUSTIN - Dopo la pausa autunnale, la Formula 1 torna in pista non senza polemiche, relative alla presunta investigazione della Fia per l’utilizzo del T-tray da parte della Red Bull, un sistema per modificare l’altezza delle vetture. A parte questo, il Gp statunitense

(al via domani alle 21 ora italiana) può essere il crocevia della lotta per il titolo, che vede Lando Norris in grande rimonta su Max Verstappen, che vanta però ancora 52 punti di vantaggio. La Ferrari? Si presenta con grandi aspettative, riposte soprattutto su Leclerc.

» volley serie a2

Il duello Bagnaia-Martin infiammma Phillip Island

PHILLIP ISLAND - La sfida per il titolo entra nella fase decisiva e Francesco Bagnaia è carico per il Gp d’Australia sul circuito di Phillip Island (in programma domani alle 5 ora italiana): «Non ho mai vinto su questo circuito, proverò a farlo senza correre rischi eccessivi. Abbiamo il potenziale per arrivare primi». In ogni caso l’italiano e Martin si giocheranno il titolo fino a Valencia. Nelle prove di ieri, il migliore è stato Marc Marquez.

La sconfitta di misura in Toscana conferma la crescita di Casalmaggiore, mentre Offanengo dimostra la sua solidità. L’Esperia deve subito cancellare il ko di Olbia

La Vbc lancia segnali positivi al campionato

ALEXANDRO EVERET

Una vittoria e due sconfitte è il bilancio del weekend pallavolistico di serie A2. Unica a sorridere è stata Offanengo, sospinta dal pubblico amico e vittoriosa per 3-0 su Melendugno. Ottima la prestazione offensiva della Trasporti Bressan, con molti ace, Rodic e Nardelli sugli scudi, ma tutta la squadra ha giocato un volley di buon livello. Insomma, una prova sicuramente convincente per le neroverdi. «Siamo una squadra di qualità, con buone giocatrici in ogni ruolo», ha confermato la schiacciatrice serba Isidora Rodic. In Sardegna nella tana dell’Olbia, invece, è stata sconfitta una deludente Esperia. Le gialloblu non hanno convinto neppure nel primo set, vinto 20-25, mentre le

Domani mattina (dalle 9-30) il cuore di Cremona ospita la 23ª edizione della Half Marathon, che dal 2016 si corre lungo un percorso nuovo e avvincente, con il traguardo posto ai piedi del Torrazzo. La gara competitiva prevede i canonici

3ª giornata (20-10 h 17)

GIRONE A : Casalmaggiore -Mondovì (19-10 h 20.30), Costa VolpinoImola, Lecco-Macerata, Messina-Brescia, San Giovanni in M.-Pisa.

GIRONE B: Altino- Offanengo , Futura Giovani Busto Arsizio-Trento, Como-Olbia, Melendugno-Concorezzo, Padova- Esperia Cremona

sarde hanno giocato con qualità e si sono imposte con chiarezza per 3-1. Per una volta Taborelli, da sempre il punto di forza delle gialloblu, non è stata letale nei suoi attacchi, ma in generale tutta l’Esperia non ha giocato

una buona gara, che non ha soddisfatto il tecnico Zanelli. Infine, turno dolceamaro per la Vbc Casalmaggiore. Le casalasche hanno ceduto solo 22-20 al tie break nel palazzetto di Santa Croce sull’Arno, mostrando comunque

Classifiche

GIRONE A Macerata, San Giovanni, Brescia 6; Messina 5; Lecco 3 ; Pisa 2; Imola, Casalmaggiore , Costa Volpino 1; Mondovì 0. GIRONE B Trento 6; Esperia , Offanengo , Concorezzo, Como, Padova, Futura Busto Arsizio, Olbia, Melendugno 3; Altino 0.

dei progressi, malgrado la pesante assenza di Mika Grbavica (giocatrice fondamentale, ma non ancora a posto fisicamente). Oltretutto la Dalla Rosa non era al meglio, ma ha comunque dato il suo contributo, facendo

intuire che in futuro potrà essere determinante. Inoltre, la Montano ha confermato tutto il suo valore (ben noto), mettendo a referto addirittura 32 punti: la leader designata della squadra è già lei, visto che è in grado di far male a tutte le avversarie. Non è arrivata la vittoria, ma è una sconfitta che tutto sommato lascia sperare per il futuro e che muove la classifica. Del resto, Casalmaggiore può solo migliorare, tenendo conto dei ritardi estivi che giustificano un avvio lento. Nel prossimo turno la Vbc torna al PalaRadi, stasera 20.30 contro Mondovì. Domenica alle 17, invece, sarà impegnata a Vasto ospite della Tenaglia Abruzzo Volley, mentre l’Esperia Cremona farà visita alla Nuvolì Altafratte Padova, in trasferta sicuramente impegnativa.

Domani mattina si corre la 23ª Half Marathon di Cremona

21.097 km, mentre la CR10 (competitiva e non) si conclude dopo 10 km. Come sempre sono attesi i grandi specialisti del podismo internazionale e italiano.

Intanto, la pista e le pedane del Campo Scuola “Cio Italia” di Cremona hanno ospitato la 21ª edizione del Meeting dei Memorial organizzato dalla Cremona Sportiva-

Atletica Arvedi con la collaborazione del Panathlon Club Cremona. Oltre 400 gli atleti in gara, provenienti da tutta l’alta Italia e la miglior prestazione tecnica l’ha fir-

mata l’atleta di casa Leonardo Pini, che si è aggiudicato la prova del salto in lungo con 7,29 metri, precedendo Lorenzo Pulcini (7 metri) e Andrea Furlan Pavesi (6,92).

Quattro finali, un quarto posto di prestigio e due record cremonesi migliorati è il bilancio, infine, della Cremona Sportiva-Atletica Arvedi ai Campionati Italiani Cadetti di Caorle. Il miglior piazzamento è di Giulia Pillitteri nei 3 km di marcia.

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Casalmaggiore (foto Liana Cenni)
ATLETICA LEGGERA
Offanengo (foto Matteo Benelli)

» BASKET SERIE A La Vanoli è già sulla graticola stasera a Napoli

“Se qualcosa può andare storto, lo farà”. La celebre Legge di Murphy ben si adatta a raccontare quanto è accaduto negli ultimi secondi del match casalingo della Vanoli contro Pistoia, praticamente vinto, ma clamorosamente gettato al vento da un’inspiegabile giocata di Eboua. Vincere domenica scorsa al PalaRadi avrebbe fatto tutta la differenza del mondo per i biancoblu, che già contro Reggio Emilia hanno sprecato più di un’occasione per muovere la classifica. Invece, la squadra di Cavina deve affrontare il peggior avvio in serie A dalla stagione 2013-14 e in quell’occasione la squadra riuscì a salvarsi, ma va ricordato che all’epoca c’era una sola retrocessione. Comunque la regular season è solo agli inizi e il tempo per recuperare non manca, ma a preoccupare so-

Partita ad alta tensione tra due formazioni ancora senza vittorie, con i biancoblu che devono dimenticare i due match “regalati” al PalaRadi. Cavina ha fiducia nella squadra

cietà e tifosi è il rendimento di Booth e Jones, assolutamente deficitario contro Reggio e Pistoia. Una squadra che si deve salvare, non può permettersi di regalare due americani agli avversari, che nelle prossime partite saranno sotto osservazione. Del resto, è chiaro a tutti che la Vanoli la scorsa stagione ha centrato la salvezza grazie all’innesto di Corey Davis al posto di Zegarowski,

JuVi

Risultati 3 ª giornata

Sassari-Napoli 94-76, Tortona-Trieste 82-85, Trento-Varese 106-100, Milano-Brescia 88-85, Trapani-Scafati 101-87, Venezia-Virtus Bologna 68-76, Reggio Emilia-Treviso 88-64, Vanoli-Pistoia 65-66.

4 ª giornata (20-10)

Brescia-Sassari, Scafati-Milano, Napoli-Vanoli (19-10 h 19.30), Treviso-Trento, Varese-Trapani, Trieste-Reggio Emilia, Pistoia-Venezia, Virtus Bologna-Tortona.

che dopo un buon inizio, si era completamente perso. L’ambiente è comunque compatto e carico in vista della delicata trasferta di stasera a Napoli contro un’altra formazione ferma a zero punti e reduce dalla pesante sconfitta di Sassari. «Al di là di qualsiasi discorso - ha affermato coach Cavina - quello che ci preme di più è l’aspetto “squadra” e il nostro è quello di un gruppo molto concentrato e determinato. Dal

punto di vista emotivo penso che la determinazione e la voglia di provarci insieme non manchino e che questo si trasformi sul parquet nella metà campo difensiva, in quelle che sono state comunque prestazioni concrete. Poi c’è l’aspetto offensivo: stiamo litigando con il ferro». Infatti, l’attacco della Vanoli è il peggiore della serie A con 69 punti di media realizzati. Del resto mancano i canestri di Booth e Jones...

contro Orzinuovi per tornare a sorridere

Due sfide affascinanti, ma purtroppo 0 punti in classifica. La Ferraroni JuVi ha perso due partite in pochi giorni, prima 79-70 con la Fortitudo Bologna al PalaRadi e poi 79-62 a Livorno contro la Libertas. Match di prestigio contro squadre gloriose e dalle tifoserie caldissime, che resteranno comunque nella mente dei sostenitori oroamaranto. Contro la Fortitudo Bologna, la JuVi ha lottato punto a punto per poi cedere nel finale, con i bolognesi che hanno confermato la propria forza e una saldezza di nervi negli ultimi minuti. Totalmente differente la trasferta di

Livorno: la squadra di Bechi (nella foto Zenzolo) ha fatto molta fatica, non è riuscita ad entrare bene in gara e Livorno ha condotto dall’inizio alla fine, mostrando una superiorità netta, forse inattesa alla vigilia. Una sconfitta che

però non deve abbattere il morale della JuVi, esattamente come non deve farlo il ko con la Fortitudo: la squadra ha iniziato bene la stagione, ha dei valori che sono ormai già chiari e può giocarsi le sue carte in questo campionato. Per farlo, però, si è capito che deve sempre essere concentrata al massimo e non può permettersi distrazioni mentali. Coach Bechi lo sa bene e lavorerà su questo punto, sperando di tornare a sorridere oggi alle 18 al PalaRadi contro Orzinuovi di coach Ciani, reduce dal netto ko interno con Rimini. Alexandro Everet

Dopo

quattro ko la Logiman deve invertire la rotta

La Logiman Crema sta scoprendo la durezza del campionato di serie B nazionale. Contro Casale Monferrato, la truppa di Lombardi ha pagato a caro prezzo ogni errore commesso di fronte ad avversari molto più esperti, che si sono imposti 92-85. Poi a metà settimana c’è stata la trasferta di Fiorenzuola, ma la Logiman non si è riscattata ed ha incassato il quarto ko di fila (92-85), malgrado i 23 punti di Murri. Ora è importante mantenere la calma e cercare di invertire la rotta stasera alle 21 al PalaBer tocchi contro Desio. CLASSIFICA (5ª giornata ) Mestre, Lumezzane Capo d‘Orlando, Legnano, Faenza 8; Desio*, Treviglio, Agrigento, Omegna, Costa Imola 6; Casale Monferrato*, Fidenza, Virtus Imola, Fiorenzuola 4; Ragusa, Saronno, Cre ma , San Vendemiano, Piacenza, Vicenza 2. * una partita in mano.

FABIO VARESI
SERIE A2
SERIE B
Tajion Jones in azione al PalaRadi (foto Passamonti)

» ciclismo

Sfortunati Lamon e Galli nell’inseguimento a squadre, mentre Stefano Moro è stato protagonista nella prova del keirin. Miriam Vece ha ceduto d’un soffio negli ottavi della velocità a un’avversaria molto forte

Sei in azzurro confermano la nostra vitalità

La presenza di sei atleti e del ct Marco Villa ai Mondiali su pista 2024 è sicuramente motivo di soddisfazione per il ciclismo cremonese, in gara a Ballerup in Danimarca con Francesco Lamon, Stefano Moro, Michele Scartezzini e Niccolò Galli dell’Arvedi Cycling (in primi tre anche in forza alle Fiamme Azzurre), Miriam Vece (Fiamme Oro) e Federica Venturelli (Uae Development Team). Senza Filippo Ganna, Lamon e Galli hanno gareggiato nell’inseguimento a squa-

INTERFLUMINA

Stassano rieletto alla presidenza

dre con un quartetto sperimentale che stava pedalando bene, ma la caduta

L’assemblea di sabato scorso all’EcoOstello, alla quale hanno partecipato 58 soci, ha rieletto Carlo Stassano presidente dell’Asd Atletica Interflumina èpiù Pomì, che si accinge il prossimo anno a celebrare il suo 50° anniversario. Eletti in consiglio

di Favero ha costretto gli azzurri a ripetere subito dopo la prova e hanno fallito l’accesso alle sfide per le medaglie. Dopo il bronzo olimpico, la squadra pensa al futuro e gli incidenti di percorso fanno par te della crescita. Poca gloria, come a Parigi, per Miriam Vece che nella velocità si è fermata agli ottavi. Dopo aver fatto segnare l’11º tempo in qualificazione, nei sedicesimi ha superato agevolmente

la messicana Yili Paola Verdugo, ma poi ha ceduto alla forte olandese Hetty Van de Wouw per soli 69 millesimi. Bene Stefano Moro nel keirin (nella foto) : il bronzo europeo ha centrato con autorità le semifinali, dove è giunto 5º con qualche rimpianto e il medesimo piazzamento nella finale B è valso il 10º posto conclusivo, comunque positivo. Scartezzini, invece, cerca gloria nella corsa a punti.

Mauro Sar tori, Teodolinda Baroni, Filippo Bertolotti, Alberto Bernini, Davide Barosi, Sebastiano Fortugno, Federico Tontodonati e Alfio Giomi, già presidente Fidal per 8 anni. Revisori dei conti Gianni Mantovani, Roberto Asinari e Andrea Schiroli.

Weekend trionfale per la Bissolati nel Milanese e a Casteggio

Splendida impennata di Germana Cantarini e Massimo Sonzogni (nella foto) , che si aggiudicano l’ultima tappa del campionato regionale lombardo “Lui e Lei”. Vittoria importante quello della coppia bissolatina che ottiene ciò che voleva: successo, primato in classifica (della Cantarini perché vale solo per le donne) e il passaggio diretto alla semifinale. I rivieraschi, oltre alla consapevolezza di una grande solidità, hanno dimostrato determinazione, continuità ed un grande potenziale. Sulle corsie della bocciofila La Vigna (nel Milanese) inizio complicato per i bissolatini, che trovano disco

rosso opposti a Bramati-Petrera (11-12), ma si riscattano infliggendo una severa lezione (12-2) a Fasoli-Mauri. Ai “pallini” passa la coppia cremonese. Qualche difficoltà anche alla terza partita per imporsi su Mambretti-Varè (12-10), mentre in semifinale superano Altieri-Perego per 12-1. Finale disputata ad alto livello da Cantarini-Sonzogni che, dopo un inizio in salita (1-4), impongono la loro qualità ed hanno la meglio sui milanesi Stefano Gianola e Fulvia Bonato per 12-4. Domani la finale a Sondrio.

TROFEO ME.GA.

Parla cremonese la gara regiona-

le organizzata dalla G.B. Casteggio. Sulle corsie pavesi Roberto Bassi ha fatto felice la sua società per la quinta volta in questa stagione (quattro successi nell’individuale ed uno in coppia con Guerrini). Il por tacolori della Bissolati estrometteva negli ot-

tavi Giorgio Franchini, nei quarti Stefano Uccellatori, in semifinale s’imponeva su Luca Castellazzi ed in finale aveva la meglio su Valerio Legnaro per 12-5.

CATEGORIA UNDER 12 Sulle corsie del Bocciodromo comunale si è svolta la fase finale del Campionato regionale a squadre organizzato dal Comitato lombardo in collaborazione con le Commissioni Primi Passi e Giovanile. Dominio delle formazioni bresciane e successo della Amatori Bocce 2 che in finale si è imposta sulla Amatori Bocce 1. Terze classificate Caccialanza e Zognese. Massimo Malfatto

CANOTTAGGIO

Gli Italiani di gran fondo di doppio e quattro senza

Sono 320 gli atleti di 41 società da tutto lo Stivale (anche cremonesi) impegnati domani nei Campionati Italiani di gran fondo in doppio e quattro senza sulle acque del Canale dei Navicelli a Pisa. Conclusa sostanzialmente la stagione legata al canottaggio olimpico e al coastal rowing, la gara di Pisa è la prima degli ultimi grandi eventi di fondo della stagione, che prevedono anche la disputa delle ultime due tappe del circuito valido per i titoli italiani (San Giorgio a novembre in singolo e due senza, Sabaudia a dicembre in quattro di coppia e otto), oltre alla tradizionale classicissima Silver Skiff a Torino.

TENNIS SERIE A1

Tc Crema a gonfie vele Domani sfida il Messina

Dopo il pareggio all’esordio, il Tc Crema ha colto il primo successo grazie al 4-2 rifilato in trasferta all’Ata Battisti Trento, con i successi di Samuel Vincent Ruggeri, Riccardo Bonadio e Lorenzo Bresciani in singolare e il punto in doppio colto dalla coppia Vincent Ruggeri-Arnaboldi. In classifica, i cremaschi sono al comando del girone 2 con 4 punti insieme al Tc Sinalunga Siena, che ha inflitto un sorprendente 6-0 ai campioni in carica del Vela Messina, nella rivincita della finale 2023 e senza perdere nemmeno un set. Domani dalle 10 il Tc Crema ospita proprio il Vela Messina.

ASSEMBLEA STRAORDINARIA

PRESENTAZIONE DEI SEI PROGETTI STRUTTURALI EVENTUALMENTE DA REALIZZARE NEI PROSSIMI ANNI E VOTAZIONE DI QUALI, TRA QUESTI INTERVENTI L’ASSEMBLEA RITIENE PRIORITARI

Ricordiamo ai Soci che è indetta l’Assemblea Straordinaria dei Soci, in seconda convocazione per il giorno DOMENICA 27 OTTOBRE 2024 - ore 10.00 - Palazzetto Sociale con il seguente ordine del giorno:

1. Presentazione dei sei Progetti strutturali eventualmente da realizzare nei prossimi anni e votazione di quali, tra questi interventi, l’Assemblea ritiene prioritari.

• L’accreditamento dei Soci, e degli eventuali delegati, in Assemblea avrà inizio alle ore 09.30 e si chiuderà alle ore 10.00

• Ai sensi dell’art. 23 secondo comma dello Statuto possono votare tutti i Soci in regola con i pagamenti delle quote, maggiorenni e minorenni dagli 11 anni compiuti, questi ultimi solo tramite l’esercente la responsabilità genitoriale (specificatamente delegato/a anche dall’altro genitore).

• Il Socio, impossibilitato a partecipare, può farsi rappresentare da un altro Socio maggiorenne. Ogni Socio non può avere più di due deleghe. La delega deve essere rilasciata esclusivamente sul presente invito.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

BOCCE

Soluzioni invisibili per l’udito

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