Meno omicidi ma più
LA PROSSIMA SETTIMANA IL PICCOLO SARÀ IN DISTRIBUZIONE
VENERDÌ 1 NOVEMBRE
fatemi capire...
Ci risiamo, stavolta tocca a Giulio Gallera. Ricorderemo tutti che all’inizio del 2021, bersagliato da critiche e derisioni, se non di una campagna d’odio, a seguito di un’indagine sulla condotta nei giorni della pandemia, fu sostituito nella carica di assessore alla Salute di Regione Lombardia da Letizia Moratti. Era accusato nientemeno che di epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, e rifiuto di atti d’ufficio. Il gip di Milano ha archiviato le accuse sottolineando come lui e l’altro indagato Luigi Cajazzo, ex direttore generale, si attivarono per fronteggiare un evento imprevedibile e di livello mondiale: per il gip la decisione di attivare il Piano Pandemico Nazionale per fronteggiare l’esplosione di casi a Bergamo istituendo la zona rossa “era rimessa alla valutazione discrezionale del Governo”. La notizia dell’archiviazione potete trovarla in rete o su qualche giornale, ma è minuscola, dovete cercarla bene. Lo spazio è occupato dalle richieste di dimissioni e allontanamento nei confronti di chi deve ancora essere giudicato in primo grado, con tanti saluti alla presunzione di innocenza.
Vanni Raineri
PER OGNI COSA C’È IL SUO MOMENTO
DANIELE TAMBURINI
C’è un tempo per tutto. “Per ogni cosa c'è il suo momento”: lo troviamo scritto in un grande testo, l’Ecclesiaste. Molto più modestamente, è venuto il tempo per me di lasciare la direzione de “Il Piccolo”. Per il grande filosofo Levinas, la dialettica del tempo è la dialettica stessa della relazione con gli altri. Sicuramente, questo è stato vero per il tempo che, negli anni, ho dedicato al “Piccolo” (li conto adesso gli anni: sono ventuno). Questo vale non solo per i colleghi e per i lettori, ma per le persone con cui ho potuto venire in contatto, che hanno arricchito il giornale con le loro parole, le loro riflessioni, i loro pensieri. Ho sempre pensato che la diversità dei punti di vista sia essenziale, sia un valore da proteggere, soprattutto nel mondo di oggi, in cui tutti dobbiamo fare i conti con u na estrema complessità.
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Stanotte ricordatevi di portare gli orologi indietro di un,ora
AMBIENTE
Domani torna l’iniziativa “Puliamo i quartieri”
Domani torna “Puliamo i quartieri”, l’appuntamento che vede coinvolti 7 quartieri della città e il Circolo VedoVerde Legambiente Cremona. Si tratta di un’iniziativa che mette al centro i cittadini e che non vuole sostituirsi al servizio fornito dal gestore, ma che ha lo scopo di sviluppare un senso civico e di partecipazione, di promuovere la cultura e l’importanza della gestione e della differenziazione dei rifiuti, per contribuire a mantenere la città sempre più pulita.
CRONACA
Sanzione
CRONACa
SERVIZI
Oggi la raccolta Raee e plastica dura allo Zaist Oggi, dalle 8.30 alle 13.30, al parco del Volontariato (quartiere Zaist), sarà presente l’Ecocar, la postazione mobile per la raccolta dei Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e degli oggetti in plastica che non sono imballaggi (plastica dura). Alla postazione possono recarsi tutti i cittadini, indipendentemente dalla zona di residenza, in base alle proprie esigenze logistiche e disponibilità.
amministrativa di 40mila euro a un’azienda agricola in cui erano occupati due immigrati già espulsi
Clandestini al lavoro: azienda sospesa
Nell’ambito dei controlli mirati al contrasto del lavoro irregolare ed al caporalato, la mattina di giovedì i Carabinieri della Compagnia di Crema e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cremona hanno controllato un’azienda agricola con sede nel Cremasco, denunciando all’Autorità Giudiziaria i due titolari. Quella mattina, i Carabinieri si sono presentati in forze presso l’azienda di interesse, operante nel settore dell’allevamento di bovini, e hanno subito capito che qualcosa non andava perché due uomini si sono dati alla fuga. Sono stati inseguiti, raggiunti e identificati, risultando essere lavoratori presso tale azienda. Sono stati identificati anche i titolari della società agricola e sono stati avviati gli accertamenti di specifica competenza da par te dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, che hanno appu -
ISTITUZIONI
rato che i due uomini che erano scappati erano due lavoratori “in nero”, sprovvisti oltretutto di regolare permesso di soggiorno. Infatti entrambi sono irregolari sul territorio italiano e uno di loro era già stato espulso nell’agosto del 2023 dal Questore di Brescia perché clandestino. Dal controllo è emerso anche che i due datori di lavoro stessero sfruttando il lavoro dei due stranieri che, senza contratto di lavoro, sono
risultati sottopagati rispetto alla retribuzione prevista dal Ccnl nello specifico settore: erano impiegati per 13 ore di lavoro al giorno, non potevano godere di giornate di riposo e uno dei due lavoratori era alloggiato e viveva in un container presente nell’azienda, in evidenti condizione igieniche precarie. Per tali motivi i titolari dell’azienda sono stati denunciati per sfruttamento del lavoro e impiego di
Il nuovo Prefetto in visita alla Questura
In occasione del suo recente insediamento, il neo Prefetto di Cremona Antonio Giannelli ha visitato la Questura di Cremona. Il Prefetto, accompagnato dal Questore Ottavio Aragona, è stato accolto dal Vicario del Questore, Adele Belluso, e dai funzionari della Questura e dalle specialità della Polizia di Stato della provincia.
AGRICOLTURA
Dopo aver reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, con un momento di raccoglimento e la deposizione di una corona d’alloro alla lapide dei caduti posta nel cortile interno alla Questura, il Prefetto ha ringraziato per la calorosa accoglienza ricevuta ed ha augurato un buon lavoro ed una proficua collaborazione.
lavoratori privi del permesso di soggiorno, mentre i due lavoratori sono stati denunciati per il loro stato di clandestinità.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno anche accertato numerose violazioni per un totale di circa 40mila euro di sanzioni amministrative pecuniarie e ammende: infatti, i lavoratori erano stati assunti senza preventiva comunicazione agli uffici preposti, non avevano ricevuto una adeguata formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e informazione sui rischi sul lavoro, non erano stati inviati a visita medica preassuntiva obbligatoria, era stata omessa la valutazione del rischio in materia di microclima ed il pagamento della retribuzione avveniva in contanti e non in maniera tracciabile. Per l’impresa è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
PER OGNI COSA C’È IL SUO MOMENTO
continua dalla prima pagina Un altro grande pensatore, Antonio Gramsci, sosteneva che il mondo sia grande e terribile. Compatibilmente con le nostre possibilità, abbiamo sempre cercato di dare conto di quanto la realtà sia multiforme e ricca di differenze, dalla dimensione locale a quella globale. Lo sforzo è stato quello di indurre al ragionamento, e non alla logica dello schierarsi a priori. Se, almeno in qualche misura, ci siamo riusciti lo valuteranno i lettori. Lascio tutto in buone mani. A Vanni le redini del giornale, che già da tempo e con grande professionalità conduce questo ancor Piccolo puledro. A Miche le, Fabio, Enrico, Alessandro, Davide, Gian e tutti gli innumerevoli collaboratori e ai preziosi amici con i quali ho avuto la fortuna di lavorare esprimo la mia gratitudine. Grazie, vi abbraccio tutti.
Daniele Tamburini
IL COMUNICATO DELL'EDITORE
Son passati cinque anni da quando ho rilevato il settimanale Il Piccolo giornale, cinque anni intensi, ricchi di tante soddisfazioni e di grandi difficoltà (Covid). Voglio sentitamente ringraziare il direttore Daniele Tamburini con cui ho condiviso questa bella avventura, come lui la definisce nel suo saluto a voi lettori e, al contempo, augurare al nuovo direttore Vanni Raineri e a tutta la redazione buon lavoro, spronandoli a continuare sulla strada tracciata fino ad oggi, con lo stesso entusiasmo e dedizione.
L’editore Michele Uggeri
La domanda in Regione motivata dal maltempo che ha colpito il territorio della Lombardia: i terreni sono zuppi d’acqua
Terreni allagati, raccolti al palo e semine autunnali bloccate. Nelle campagne lombarde gli agricoltori fanno i conti con gli effetti del maltempo che a più riprese ha interessato la Lombardia nell’ultimo periodo, con precipitazioni intense anche nei giorni scorsi. Lo rende noto la Coldiretti regionale sulla base di un monitoraggio sul territorio. Mentre nelle aree montane si assiste a fenomeni di dissesto e smottamenti – precisa la Coldiretti Lombardia – in pianura gli agricoltori non possono entrare nei campi zuppi d’acqua. Il risultato è che le operazioni sono bloccate o fortemente rallentate, paralizzando i lavori che andrebbero fatti in questo periodo. In particolare – spiega la Coldiret-
Coldiretti chiede
una deroga al divieto di spandimenti
ti Lombardia – non sono ancora terminate le raccolte di produzioni estive come quelle del riso, del mais di secondo raccolto e della soia. Seminate in ritardo a causa delle piogge primaverili, su queste coltivazioni ora si temono cali produttivi al momento stimati tra il 20% e il 30% in meno rispetto ad
annate normali. Ritardi si registrano anche negli sfalci dei prati. Con i terreni resi impraticabili dalla troppa pioggia non si può neppure procedere con le semine dei cereali autunno-vernini, come frumento e orzo, che andrebbero fatte in questo periodo. Non si può arare, non si può concimare e proprio
l’impossibilità di distribuire gli effluenti zootecnici sta mettendo in difficoltà gli agricoltori anche sul fronte della gestione aziendale. Da qui la richiesta, avanzata da Coldiretti Lombardia a Regione, della necessità di una deroga al divieto invernale degli spandimenti per permettere una gestione delle distribuzioni in campo coerente con le tempistiche produttive snaturate dagli eventi climatici in corso.
a mano armata
Ma dove andremo a finire? Che mondo è diventato? Come possiamo crescere figli in una società del genere? Quante volte sentiamo dire, quando non pronunciamo noi stessi, frasi di questo genere? Una cosa però è la percezione, un’altra la realtà, testimoniata dalle cifre nude e crude. Le abbiamo recuperate da varie fonti, in buona parte dai dati Istat ma anche dall’archivio del Ministero dell’Interno, e riguardano il numero di omicidi che si sono verificati in Italia a partire dal 1990, quindi negli ultimi 34 anni. Il primo confronto è choccante: gli omicidi erano stati 1916 nel 1991 e nel 2020, a distanza di trent’anni, sono scesi a 289. Strano, vero? Eppure è proprio così.
IL QUADRO
Nel ’91 il numero di casi era aumentato rispetto all’anno precedente, poi, come vediamo nella tabella a fianco, è costantemente diminuito fino al 2020. Nei tre anni successivi
Omicidi in Italia in costante
Il distacco tra percezione
effettivamente c’è stato un incremento: 303 nel 2021, 322 nel 2022 e 330 lo scorso anno. Un aumento che mantiene però il fenomeno ben lontano dalla realtà del passato.
Qual è allora la considerazione da fare? Semplice: nel 1991 in Italia ci furono in media oltre 5 omicidi al giorno, negli ultimi 4 sono sempre stati meno di uno all’anno. E pensare, ad esempio, che alcuni omicidi (ad esempio quello stradale) non erano considerati tali fino a pochi anni fa. Poi ci sono casi particolari, come la morte del calciatore Denis Bergamini , vitti-
ma 35 anni fa a Cosenza di un delitto d’onore ma al tempo considerato suicida: un nome che non è in quelle cifre.
I L PROBLEMA DELLA PERCEZIONE
Dunque la (grande) differenza la fa la percezione: sentendo spesso le notizie sui media relative ai casi di omicidio abbiamo la sensazione che il fenomeno si sia gonfiato, mentre è vero esattamente il contrario.
IL RUOLO DELL’INFORMAZIONE
Il motivo è semplice: oggi la notizia di un omicidio è riportato immediatamente da tutte le tv e dai siti
web, e il giorno dopo trova ampio spazio sui giornali. Nelle prime ore scatta di solito la polemica politica (un ladro ucciso durante una rapina, un passante colpito da un balordo di strada, una donna uccisa dall’ex compagno). Nei giorni successivi l’interesse attorno a questi casi si fa morboso, con approfondimenti in programmi televisivi. Come non collegare alcuni nomi di località ai casi più clamorosi? Basti pensare ad Avetrana, Cogne, Novi Ligure, Erba, Brembate di Sopra, Garlasco: sono i luoghi dell’orrore, di cui si è scritto e parlato moltissimo. In passato accadeva che solo per situazioni clamo-
In pagina 8 scene di omicidi verificatisi nelle ultime due settimane: da sinistra Diarra, ucciso da un agente, Silvia, trovata in un canale, Celeste e Patrizia, uccise entrambe dal marito; a destra Camelia, vittima del compagno. Sotto Eros, il ladro dei gratta e vinci. In alto da sinistra Emanuele ucciso in una sparatoria e l’omicida di Manuel nel caso delle cuffie
rose, ad esempio le stragi, lo spazio mediatico fosse ampio. Nelle altre situazioni la notizia rimaneva circoscritta nella provincia di riferimento. A fare la differenza oggi è anche la presenza dei social che aprono a discussioni infinite.
GLI ULTIMI CASI
L’11 ottobre Manuel , ucciso a coltellate da uno che voleva rubargli le cuffie che indossava. Il 12 anche Flavia è morta per una coltellata: il suo corpo è stato trovato giovedì in una cisterna, e un uomo è stato arrestato. Il 15 Silvia , accoltellata e trovata carbonizzata il cui corpo
è stato trovato in un canale. Sempre il 15 Celeste , uccisa a Foggia dal marito stalker col braccialetto elettronico. Il 16 Patrizia , uccisa a coltellate dal marito mentre dormiva. Il 17 Eros , ucciso con le forbici da commercianti cinesi mentre cercava di rubare gratta e
vinci. Il 19 Camelia , uccisa dalle botte dell’ex compagno come lei clochard, anche lui col braccialetto elettronico (a che serve, a questo punto?). Il 20 Diarra , maliano ucciso a colpi di pistola da un agente che aveva aggredito con un coltello. Il 24 Emanuele , ragazzo di 15
anni, rimasto ucciso “per caso” in una sparatoria. Sempre il 24 Marina , trovata morta nella vicina Medesano: il marito è stato fermato in Toscana.
Questi i casi degli ultimi 15 giorni: angoscianti, terribili, ma meno di uno al giorno.
PRIMA DEL 1990
Le cifre erano certamente più corpose prima del 1990. Si pensi alla sola città di Milano, dove nel 2022 ci sono stati 19 omicidi. Ebbene, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 gli omicidi a Milano erano nella media di 150 all’anno. Erano i tempi del terrorismo rosso e nero, della malavita con Francis Turatello , la banda Vallanzasca e il clan dei catanesi. Chi ha una certa età li ricorda certamente. Se andiamo più indietro, nei primi anni del dopoguerra la media annuale degli omicidi in Italia superava i 4.000 I N EUROPA
Nei fatti l’Italia è il Paese europeo più sicuro dopo la Norvegia e la Svizzera (lo dice un’indagine Eurostat). Nel 2022 a Roma ci sono stati 29 omicidi: si pensi che nello stesso anno a Parigi sono stati 100, e a Bruxelles 179. Prendendo in esame il numero di omicidi ogni 100 mila abitanti, in Italia il tasso è dello 0,6, in Germania dello 0,9, nel Regno Unito dell'1,2 e in Francia dell'1,4.
SULLA PAGINA DELL'IIS TORRIANI www.iistorriani.it/continuita-e-orientamento
ENOGASTRONOMIA
A Soncino la 58ª Sagra delle Radici
Da più di cinquant'anni, la prima fu organizzata nel 1966, a Soncino si svolge puntualmente, la quarta domenica di ottobre, la Sagra delle Radici giunta alla 58ª edizione. Organizzata dalla Pro Loco di Soncino, con il patrocinio del Comune, la manifestazione ha come protagonista una delle eccellenze gastronomiche del territorio: la “Radice Amara di Soncino”.
La radice amara è una gustosissima verdura invernale, un prodotto caratteristico del territorio circostante l'antico borgo di Soncino. Si consuma come una verdura ma fa bene come una medicina: è un depurativo eccezionale contenente inulina che produce benefici effetti sull'intestino e sul sangue. Ha la forma di una carota ed è raccolta in autunno-inverno.
La Pro Loco, che da tempo opera per conservare l'ambiente e le tradizioni del Borgo, organizza questa manifestazione allo scopo di divulgare la conoscenza e le proprietà organolettiche e gastronomiche di questo prodotto.
La manifestazione si svolge nel centro storico, dalle 10 si potrà passeggiare tra gli oltre 100 stand espositivi di prodotti della terra, eno-gastronomici, nonché artigianali e commerciali. In via Matteotti si potranno ammirare le opere di pittori ed artisti e saranno allestiti stand per la promozione delle attività delle associazioni culturali, di volontariato, degli hobbisti e delle scuole. Il programma è ricco di appuntamenti musicali e culturali. Sempre in Piazza Garibaldi ci sarà il Punto Ristoro.
SOCIETÀ
Una breve panoramica sulle regole che alimentano la discussione, dallo Ius Sanguinis allo Ius Scholae e allo Ius Soli
Cittadinanza, la certezza dello Ius Soldi
MAURO ACQUARONI
SIAMO UOMINI O CITTADINI?
Non vi è giorno che in televisione non passi un teatrino politico in cui ognuno declama a gran voce la formula esatta per riconoscere o meno la cittadinanza a stranieri. Al di là delle convinzioni personali di ognuno, l’impressione che se ne ha è di grande confusione; cerchiamo dunque di fare chiarezza sulle possibili regole per attribuire o meno l’onore allo straniero che vi ambisce.
IUS SANGUINIS : cioè il diritto di sangue, dunque se sei figlio di italiani è tuo diritto esserlo a tua volta. E se vai all’estero? Nessun problema, resti italiano, ci mancherebbe, e voti pure alle elezioni politiche, anche nel caso in cui nemmeno ti ricordi dove si trovi l’Italia. Il tuo diritto di voto, anche se non parli più una parola di italiano, è garantito. E alla cittadinanza hanno diritto anche i tuoi discendenti, senza limiti di grado, perché tanto anche una minima goccia di italico sangue nelle loro vene la trovi sempre. Faccio un esempio: abiti in Argentina da sempre, come già tuo papà e tuo nonno, ma ambisci alla cittadinanza? Bene, basta ripercorrere all’indietro l’albero genealogico, e con un poco di fortuna un qualche italiano prima o poi lo trovi (ah, questi italiani, impalmatori nel mondo).
Se poi sai giocare bene a calcio, sicuro che un parente italiano fra i tuoi avi lo trovi.
IUS SOLI : cioè il diritto di territorio. Ovunque tu nasca, assumi la
cittadinanza di quel paese. Alle estreme conseguenze, la regola potrebbe rendere italiano anche il figlio di una turista americana che partorisca inaspettatamente durante una visita al Colosseo ma anche il figlio di una narcotrafficante colombiana ingravidata da un amichevole secondino durante il suo forzato alloggio nelle patrie galere.
IUS SCHOLAE : cioè il diritto in base ai meriti scolastici. Se passi senza troppi demeriti qualche anno di scuola, e in sostanza dimostri di avere capito in linea di massima quelle che sono le regole del gioco, che so, lingua, geografia, rispetto dell’universo femminile, ti meriti l’inclusione fra i giocatori. Capisco che queste regole possano essere ignorate anche da chi già stava giocando,
e la cosa può non piacere a chi non ama i banchi di scuola e più in generale imparare le cose, ma certo ambire a fare parte di una comunità non può prescindere da una minima conoscenza dei suoi valori e del suo modus vivendi.
IUS SOLDI : cioè il diritto di chi i soldi ce li ha. Detta così, lo so, suona male, ma è indubbio che con un poco di fantasia e un portafoglio robusto, non c’è regola che tenga, ti vogliono tutti, le cittadinanze le puoi anche collezionare come le figurine. Ma vediamola da un diverso punto di vista: appartieni a una comunità? Godi dei privilegi e dei servizi di quella comunità?
Pare ragionevole ritenere che tu debba partecipare anche al suo sostentamento morale con la tua condotta ma anche economico con i tuoi soldi, possibilmente in
proporzione alle tue possibilità.
Poi magari puoi cantare a squarciagola l’inno del paese, metterti sull’attenti davanti alla bandiera, ergerti a nume tutelare della sacra sovranità, ma se poi ti dimentichi di questo principio…
Probabilmente nessuno di questi quattro Ius ci regala la formula migliore in assoluto, e la soluzione preferibile consiste in una saggia e ragionata miscela dei principi esposti.
Certo il sangue è importante, così come il suolo che assiste al tuo primo vagito, ma forse, ancor di più lo è l’amore e il desiderio di appartenere ad una comunità, possedendone le necessarie conoscenze.
È più cittadino chi in Italia ci vive o chi ci ha avuto solo un lontano parente? Chi dei due avrà maggior diritto ad esprimere il proprio voto alle elezioni politiche?
È più cittadino uno straniero lavoratore, onesto, che ama questo paese, ne condivide il destino e ci paga le tasse anche se non riesce ad esprimersi in un italiano fluente o un italiano dal sangue tricolore con residenza all’estero, dove paga (forse) le tasse e che raramente mette piede sull’italico suolo e quando lo fa lo fa di nascosto per evitare l’Agenzia delle Entrate?
È più utile e consapevole dare (o lasciare) la cittadinanza ai primi o ai secondi?
Vedi tu, ma ogni riferimento a sportivi, famiglie famose, imprenditori, attori ed artisti è... inevitabile.
L’operatività non è ancora piena, ma questa settimana è partita la sperimentazione del Sistema di portafoglio digitale italiano, il sistema IT-Wallet. In Italia sarà possibile digitalizzare i propri documenti, per averli sempre con sé e conservarli in maniera sicura. Così se verremo fermati a un posto di blocco stradale, potremo mostrare lo smartphone alle forze dell’ordine, oppure utilizzarlo negli uffici pubblici alla richiesta di un documento in corso di validità. Qualcuno indicò questa strada già alcuni anni fa, ma il cammino verso la digitalizzazione non è mai facile, perché deve necessariamente portare con sè test, sperimentazioni e controlli sulla sicurezza.
TORNA L’APP IO
Sull’app IO, l’app dei servizi pubblici (che imparammo a conoscere durante la pandemia, perché su quel terminale arrivava il tanto famoso quanto criticato Green pass) potremo caricare la versione digitale della Patente di guida, della Tessera Sanitaria - Tessera Europea di Assicurazione Malattia e della Carta Europea della Disabilità. “I tre documenti digitali - si legge nelle normative del portale - potranno essere utilizzati in sostituzione dei corrispettivi documenti fisici e nello specifico, in questa prima fase, solo per contesti di verifica dal vivo. Ad esempio la tessera sanitaria permetterà di accedere alle prestazioni fornite dal Servizio Sanitario Nazionale”.
PARTENZA A STEP
L’opportunità per i cittadini italiani è scattata mercoledì scorso. Ma non per tutti, perché il lancio del servizio prevede una serie di step. Il 23 ottobre ad essere interessati sono stati 50mila cittadini, dal 6 novembre lo saranno altri 250mila, dal 30 novembre un mi-
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Al via i documenti digitali
Il ritorno dell’app IO
lione e dal 4 dicembre il portafoglio digitale entrerà ufficialmente a regime per tutti gli utenti iscritti all’app IO. Non sono tuttavia noti i criteri con i quali sono stati selezionati i primi utenti abilitati al servizio.
TRANSIZIONE DIGITALE
«Dopo due anni di lavoro costante e discreto, il governo ha mosso il primo passo verso la realizzazione del Sistema IT-Wallet, una rivoluzione digitale che ho fortemente sostenuto fin dal mio insediamento e che andrà a regime nel 2025. Con l’introduzione dell’IT-Wallet,
e anticipando i tempi del regolamento europeo EIDAS 2, l’Italia intraprende un percorso ambizioso verso l’evoluzione dei servizi digitali. Questo strumento offrirà ai cittadini nuove opportunità per l’utilizzo della loro identità digitale, garantendo al tempo stesso
Patente e tessera sanitaria possono ora essere caricate sull’applicazione. Così, se verremo fermati a un posto di blocco, potremo mostrare lo smartphone
massima sicurezza e tutela dei dati personali» ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica Alessio Butti
IL “NODO” SICUREZZA
Digitalizzare il Paese comporta però anche il fatto di dover dare risposte a chi teme che rischi legati alla sicurezza o ai dati personali siano dietro l’angolo. Va detto che il portafoglio digitale su IO prevede che per accedervi si proceda alla verifica dell’identità, autenticandosi ogni volta con CIE o SPID, due sistemi sicuri e, come abbiamo potuto verificare con altri servizi, a prova di attacchi informatici. Inoltre, si tratta di uno strumento non obbligatorio; i cittadini sono liberi di continuare a usare esclusivamente i documenti fisici. Anche se viene da chiedersi se non sia davvero più sicuro conservare i documenti sul cellulare (protetto da codici, sottocodici Spid, impronta digitale, riconoscimento facciale...), sempre “bloccabile” in caso di furto, piuttosto che in un portafoglio che rischia di essere smarrito o rubato, con buona pace di documenti cartacei e carte fisiche.
VIABILITÀ
Da lunedì 28 e sino al 31 ottobre prossimo il ponte sul fiume Po che collega Cremona alla sponda piacentina sarà interessato da un’ispezione infrastrutturale. Pertanto, come disposto da un’ordinanza emessa dalla Struttura Territoriale dell’Anas, sul ponte nel periodo indicato verrà istituito il senso unico alternato regolato da semafori o da movieri che funzionerà alternativamente sulle due corsie di marcia nella fascia oraria che va dalle 9.30 alle 17.30. Ciò comporta il divieto di sorpasso, il limite massimo di velocità di 30 Km/h per tutti gli autoveicoli, nonché il divieto assoluto al transito di trasporti eccezionali. Sarà collocata apposita segnaletica con l’indicazione degli obblighi, dei divieti e e delle limitazioni, saranno inoltre presenti segnalatori luminosi nel rispetto di quanto previsto dal Codice della Strada. Gli addetti dell’impresa appaltatrice assicureranno, per tutta la durata dei lavori, le condizioni di sicurezza connesse alla circolazione stradale, garantendo i necessari presidi, anche in base all’evoluzione delle condizioni meteo, e mantenendo, tra l’altro, in efficienza gli sbarramenti di cantiere, il piano viabile e, in presenza di code e/o rallentamenti, pilotando il traffico veicolare e sospendendo l’intervento quando sia necessario. Tenuto conto dell'importanza dell’arteria stradale, sarà attivato per ogni evenienza un coordinamento con i Comandi della Polizia Stradale e Locale del territorio.
ECONOMIA
Sembra incredibile: l’Italia produce solo un quinto del suo fabbisogno di olio di oliva extra vergine
FEDERICO PANI
No, non è un’impressione: l’olio extravergine di oliva (Evo) di provenienza italiana costa sempre di più: la coltivazione del frutto che dà il condimento simbolo della dieta mediterranea soffre infatti di due notevoli problemi, le condizioni climatiche avverse e la concorrenza estera.
Un clima sempre più ostile alla coltivazione dell’ulivo
In un interessante approfondimento sul “Fatto Quotidiano”, Nicola Borzi ha ricapitolato le maggiori difficoltà legate oggi alla produzione di olio nostrano. In primo luogo, c’è la situazione climatica italiana, spaccata in due: un Nord piovosissimo, persino alluvionato, e un Sud vittima della siccità, temibile nemica delle piante; sicché, quando si tratta di coltivazione di ulivi, fa notare Anna Cane , presidente del gruppo “Olio d’oliva” di Assitol, a soffrire sono proprio, e soprattutto, quelle tre regioni da cui arriva ben oltre la metà dell’olio prodotto in Italia: la Puglia, la Sicilia e la Calabria. Nel caso della Puglia, poi, non bisogna dimenticare gli effetti tremendi del batterio Xylella, abbattutosi soprattutto nel leccese (e oggetto di un reportage letterario di Daniele Rielli dal titolo “Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale”, edito da Rizzoli e candidato allo Strega).
L’agguerrita concorrenza internazionale (Spagna in testa)
L’altro lato del problema riguarda la concorrenza internazionale e il ritardo dell’Italia, questione oggetto di una discussione tra “Il Sole 24 Ore” e Tiziana Starneri
Clima, Xylella e concorrenza Tutti i guai dell’olio Evo
dell’Istituto per il mercato agricolo del ministero (Ismea). L’Italia sconta infatti una frammentazione della produzione, che non riesce a sfruttare le economie di scala su cui, invece, sta facendo leva il maggiore esportatore d’olio oggi, ossia la Spagna: se ne è interessato anche il “Financial Times”, che ha messo in luce i vantaggi di una concentrazione della produzione nelle mani di attori sempre più grandi, e perciò in grado di investire nei macchinari necessari per una coltivazione estensiva.
I numeri del mercato, Italia quinta per produzione Veniamo ora ai numeri di questo mercato. La Spagna, si diceva, detiene la prima posizione, con una produzione di 1,3 milioni di tonnellate; segue la Tunisia con 320mila tonnellate, e poi ancora la Turchia e la Grecia con, rispettivamente, 250 e 230mila tonnellate. Arriviamo dunque all’Italia, con le sue 200mila tonnellate di olio, non lontana da un Paese come il Portogallo, 170mila tonnellate, ma con una popolazione quasi sei volte più piccola dell’Italia; un di -
scorso che vale a maggior ragione per la Tunisia, quasi 12 milioni di abitanti, ma con una produzione che è oltre un terzo di quella italiana. Il risultato è che l’Italia è un’impor tatrice netta di olio: il fabbisogno, infatti, è di 1 milione di tonnellate ogni anno, cioè cinque volte quanto è in grado di produrre. Gli effetti sono visibili: nei primi sei mesi di quest’anno, Ismea ha calcolato che le importazioni del condimento sono cresciute addirittura del 33%.
L’olio Evo italiano diventerà un bene di lusso?
Quale potrebbe essere lo scenario per il futuro? A prospettarne uno è stato nientemeno che il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida : è possibile ci si dovrà abituare, ha detto, a bottiglie d’olio extravergine di oliva (Evo) che arrivino a costare anche 30 euro al litro; un bene, se non di lusso, comunque sempre più esclusivo, che rischia così di vedere il proprio mercato restringersi a una nicchia di consumatori. Accanto a questa produzione costosa, inoltre, si aprirebbe ulteriormente lo spazio per l’olio a buon mercato, d’importazione oppure italiano ma miscelato con oli provenienti da altri Paesi, come del resto accade già oggi, per contenere i prezzi.
OGGI ALLE 18
Anche il Pd cremonese in piazza per la pace
LA LETTERA
Il Pd Cremona partecipa al presidio di oggi, sabato 26 ottobre, in piazza Stradivari dalle ore 18 indetto dalla Tavola della Pace. Conseguentemente al Pd Lombardia dunque anche quello della provincia di Cremona aderisce alla mobilitazione nazionale del 26 ottobre. “Il Pd Cremonese - af-
ferma il comunicato - scenderà ancora in piazza con tutte le organizzazioni aderenti per chiedere nuovamente il cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in tutti i conflitti armati nel mondo e negoziati per una pace giusta in Ucraina. Invitiamo i cittadini a partecipare al presidio”.
L'isolamento italiano e la necessità di una politica e una difesa comune per fronteggiare le crisi internazionali
Europa, l’unione federale nel destino
Ursula Von der Leyen è stata eletta dal Parlamento Europeo alla Presidenza della Commission Europea da un’ampia maggioranza che si ritrova e si identifica nelle posizioni relative ai temi di: sostegno all’Ucraina (Italia ultima se escludiamo l’Ungheria di Orban !), rispetto dello Stato di Diritto, interno ed internazionale, rafforzamento dell’Unione Europea (si può leggere anche minuscolo). Tutti argomenti che alla nostra Premier ed ai suoi amici di governo fanno venire l’orticaria.
Del resto in Europa le elezioni hanno espresso una netta volontà riformatrice ed europeista nonostante il rigurgito di forze nazionaliste e sovraniste (come in Italia). I Paesi Ue si sono coagulati attorno alla Presidente dandosi l’obiettivo, nel limite del possibile, di avanzare nel processo di unificazione verso un’unione sempre più stretta e profonda. Questo progetto ideale era stato chiaramente tracciato nelle sue linee principali nel discorso di insediamento della Presidente.
È significativo come tale passaggio sia stato ignorato e sottaciuto (quasi nascosto) dai media italiani, a testimonianza delle resistenze che si incontrano e si incontreranno per fare il necessario e indifferibile salto di qualità verso
un’Unione compiutamente Federale. Nei prossimi anni l’attuale Ue dovrà affrontare temi epocali quali l’allargamento dei propri confini (oggi ancora indefinibile), l’aumento della propria capacità difensiva, l’accrescimento del proprio peso politico, l’accrescimento della propria competitività economica a livello globale.
È altrettanto significativo che l’attuale Governo italiano (storicamente livoroso contro l’Occidente e l’Europa), contrario agli obiettivi europei e molto più vicino ad Orban che a Ursula, si sia impuntato per spedire a Bruxelles il suo onorevole Fitto : con quale compito? Forse di ostacolare e boicottare questo progetto
e ideale? Visto l’isolamento di cui godiamo” attualmente in Europa l’idea mi sembrerebbe coerente con la loro storia e con le loro idee ma poco efficace, dannosa per noi italiani e, soprattutto, antistorica. I due conflitti alle porte d’Europa involontariamente ci aiutano a capire: l’invasione di Putin in Ucraina, tragica e criminale, ha plasticamente reso evidente la necessità e l’urgenza di questo processo federativo dal lato della difesa comune, mentre la guerra mediorientale ci rimanda, come in uno specchio, l’immagine dell’impotenza diplomatica e politica dei singoli stati europei, per sottacere delle sempre più evidenti difficoltà competitive e mercantili dei singoli stati europei sugli scenari mondiali. Ben altro peso e considerazione avrebbe una Federazione Europea organica. Quindi si rassegnino gli untorelli orbaniani antieuropei: il processo è avviato, incontrerà difficoltà varie interne ed esterne, ma ormai è ineluttabile, inarrestabile. Difficilmente il sottoscritto riuscirà a vederlo concluso ma sono convinto che i miei nipoti vivranno in un’Europa Federale Unita, come aveva previsto un certo Giuseppe Mazzini . E pertanto, mi basta.
Anselmo Guspert i
EVENTI
Festa della Mostarda Nuove
iniziative
Sta riscuotendo un notevole successo di pubblico la 10ª edizione del Festival della Mostarda. Questo fine settimana si terranno numerose iniziative dedicate alla promozione e valorizzazione del patrimonio architettonico, artistico e culturale. Tra le esperienze proposte, l’itinerario “Cremona, città dell’arte e della musica”, con partenza ogni giorno alle 14.30 da Cremona Infopoint in Piazza del Comune: un itinerario a piedi nelle vie del centro che ripercorre i secoli della storia cremonese attraverso i principali monumenti della città. Si conferma inoltre tra i più apprezzati l’appuntamento alla scoperta della liuteria: attraverso il percorso “La bottega del liutaio” con partenza ogni giorno alle 16.15 da Cremona Infopoint in Piazza del Comune. Domenica 27 ottobre alle ore 15 e 16:30 sono previste le visite guidate a Palazzo Calciati Crotti, in via Palestro a Cremona. Questo splendido palazzo nobiliare, costruito nel 1763, è celebre per i suoi affreschi settecenteschi e gli appartamenti decorati con grande sfarzo. Durante la visita, i partecipanti potranno ammirare preziose opere d'arte e antichi arredi che si sono tramandati nel corso delle generazioni. Inoltre, domani alle ore 15 e 16.30, sarà possibile partecipare alla visita guidata del Castello Mina della Scala, a Casteldidone. Questo maniero, risalente al XVI secolo, mantiene intatta l'atmosfera di una residenza nobiliare, con interni decorati da meravigliosi affreschi. Info: cell. 379-1165691, mail “prenotazioni@targetturismo.com”.
«Sai, lunedì è iniziato un programma in tv che ho visto appena tornato da scuola. Si intitola “La porta magica”. C’è gente che decide di cambiare la propria vita» Non l’ho visto. Sarà una specie di “Sliding Doors” «Di cosa?»
“Sliding doors” fu un film di successo negli anni Novanta. Protagonista era Gwyneth Paltrow; la storia si sviluppa da un episodio che si verifica all’inizio del film. Lei sale sulla metropolitana di Londra e la sua vita prosegue. Poi il film presenta una dimensione parallela, ovvero la trama torna da lei che invece non riesce a prendere la metro e quel che le accade dopo trasforma completamente la sua vita per quello che si era visto fino a lì» «No, “La porta magica ” è un’altra cosa, però quel film mi sembra originale»
Mica tanto. Il tema è quello del destino che cambia di continuo le nostre vite a suo piacimento. Se ne era occupato in precedenza non solo il mondo del cinema ma la letteratura. Noi non lo possiamo sapere, ma migliaia di volte la nostra vita ha preso una certa piega solo perché quel giorno non abbiamo risposto al telefono, o all’ultimo momento abbiamo disdetto un appuntamento, o appunto abbiamo preso al volo o meno un treno o un autobus. La nostra vita è cambiata anche ogni volta che a qualcuno che conosciamo è accaduta una cosa simile «Insomma, ogni giorno il destino ci guida verso lo svolgimento della nostra vita in modo del tutto casuale»
Qualcuno ci vede il fato, altri la Provvidenza. Comunque è così, non solo nelle vicende personali: se l’attentato a Hitler fosse andato a buon fine che corso avrebbero avuto gli eventi? E se Napoleone non avesse avuto una mappa sbagliata avrebbe perso a Waterloo?
«Ma Napoleone non ha perso per la pioggia?»
E bravo Pericle, fa bene studiare la storia. Anche per quello, certo, come anche per la carica dell’artiglieria sbagliata da Ney. L’esito di una battaglia dipende dalla sommatoria di una serie di errori da una parte e dall’altra «E tu? Sai quando la tua vita avrebbe potuto cambiare?»
Anche per me un sacco di volte. Alcune di queste le conosco. Ad esempio quando ero militare una norma retroattiva del ministro Martinazzoli sul rinvio per motivi scolastici fece sì che la mia “carriera” durasse poco più di un mese. Ero già stato destinato ai campi esteri degli alpini come traduttore, invece, congedato, iniziai a scrivere per un giornale. Se oggi faccio il giornalista è per merito di Martinaz zoli «Per colpa vorrai dire» Buonanotte Pericle «Buonanotte»
Vanni Raineri
Lo scatto della settimana
Un attacco terroristico contro l’industria aerospaziale Tusas ad Ankara, in Turchia, ha provocato giovedì 5 morti, compresi i due attentatori
26 Ottobre 1945: si annuncia il ritorno della corsa rosa. Vincerà Bartali su Coppi
Col Giro l’Italia torna alla normalità
È vero che il calcio negli anni Quaranta del secolo scorso era già molto popolare, ma a scaldare gli animi, e a dividere i tifosi, era ancor più il ciclismo, in particolare grazie alla epica rivalità tra Fausto Coppi e Gino Bartali
La corsa più attesa assieme al Tour de France, il Giro d’Italia, non si correva ormai da 5 anni, fermato dalla Seconda Guerra Mondiale. L’ultima edizione, quella del 1940, si corse a conflitto ormai in corso. Il ciclismo sottostava a quei tempi ai dettami del regime fascista, tanto che Gino Bartali, che vinse la corsa rosa nel 1937, l’anno successivo subì pressioni dal Governo, assieme ad alcun colleghi, per saltare il Giro e risparmiarsi in vista del Tour de France, al fine di dare prestigio all’Italia. In quello stesso 1938 la nostra Nazionale di calcio vinse il Campionato Mondiale sempre in Francia, confermando l’impresa del 1934 in casa. In effetti Bartali in quel 1938 vinse il Tour de France, e nel ’39 tornò a correre il Giro arrivando secondo alle spalle di Valetti L’edizione citata del 1940 vide Bartali partire coi favori del pronostico, ma una rovinosa caduta causata da un cane che gli aveva tagliato la strada diede il via libera a un suo gregario della “Legnano”, un esordiente piemontese dal nome Fausto Coppi. Coppi approfittò del forte ritardo in classifica del suo capitano per puntare al trofeo, e riuscì a vincere il Giro d’Italia. In quell’estate Coppi aveva 20 anni, Bartali stava per compierne 26. Il 9 giugno 1940 Fausto Coppi trionfava dunque sul traguardo di Milano, e proprio il giorno dopo, il 10 giugno, il discorso di Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia annunciava l’entrata in guerra dell’Italia. Non c’era più spazio per lo sport, il nostro Paese doveva attendere 5 anni per tornare a vivere con una certa normalità.
Finito il conflitto, la Gazzetta dello Sport
Francesco Spano
Non c’è pace al Ministero della Cultura. Dopo il caso che ha costretto alle dimissioni il ministro Sangiuliano, a presentare le dimissioni è stato il capo di gabinetto Francesco Spano. Lo ha fatto precedendo la trasmissione Report in cui il conduttore Sigfrido Ranucci aveva annunciato un “caso Boccia al maschile”. Alla base il fatto che il marito di Spano fu confermato consulente alla direzione del Maxxi di Roma dal ministro Giuli, che allora ne era direttore.
(che organizzava e organizza tuttora il Giro) tornò in edicola il 2 luglio 1945, e il 26 ottobre arrivò l’attesa dichiarazione: gli organizzatori annunciavano il ritorno della corsa rosa nell’edizione 1946, annuncio che venne ufficializzato il 15 gennaio 1946. Il 15 giugno iniziava così con la Milano-Torino la nuova edizione del Giro d’Italia (era prevista inizialmente una tappa in Svizzera che invece non si fece), che sanciva la rivalità tra Bartali e Coppi, che si classificarono in quest’ordine (con soli 47 secondi di distacco) all’arrivo del 7 luglio dopo 17
giorni di gara e 3.049 chilometri. Gino e Fausto ovviamente non erano più compagni di squadra, e nell’edizione successiva fu Coppi a prevalere su Bartali. Quel Giro del ’46 fu tutt’altro che semplice. Valga ad esempio l’episodio che si verificò quando la carovana rosa giunse al confine con la Venezia Giulia: a Pieris alcuni dimostranti filo-jugoslavi, che si opponevano al ritorno di Trieste all’Italia, bloccarono il Giro ponendo grossi macigni al centro della strada. All’intervento della polizia i dimostranti risposero con colpi di arma da fuoco, costringendo gli organizzatori a concludere anzitempo la tappa. Quella successiva, per motivi di ordine pubblico, fu fatta partire da Udine. Questo era il clima che si viveva in quegli anni, e solo successivamente emerse il ruolo che Gino Bartali ebbe durante la guerra, quando rischiò la propria vita e quella della sua famiglia per salvare quella di centinaia di ebrei, soddisfando la richiesta del cardinale Dalla Costa : usando gli allenamenti come copertura, dal 1943 Bartali percorse migliaia di chilometri trasportando, nascosti nel telaio della sua bici, documenti che dovevano restare segreti; per questo nel 2013 gli fu assegnato il titolo di “giusto tra le Nazioni”.
CASALMAGGIORE
La denuncia di Carlo Stassano:
«Se ne va anche l’ultimo specialista, a marzo saremo costretti a chiudere»
A rischio il Centro Medicina dello Sport
Il Centro Medicina dello Sport in via Baslenga è attivo da oltre 20 anni, e rende un servizio prezioso alle nostre comunità, tanto che rilascia certificazioni per circa 3.500 visite all’anno. Rischia però di chiudere i battenti, e la beffa è che ciò non avviene a causa di difficoltà economiche o gestionali, o di mancanza di richieste, ma per la carenza di medici sportivi.
A lanciare l’allarme è Carlo Stassano , presidente dell’Atletica Interflumina che volle fortemente portare a Casalmaggiore questa attività che ha inaugurato nel 2003. «Ho mobilitato tutte le mie conoscenze, dalla Regione Lombardia sino a Maurizio Casasco presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, e poi le federazioni medico-spor tive, le Università dove si laureano i medici dello sport, ma niente». Il problema del reperimento di medici dello sport è oggi condiviso, ma nel vostro caso qual è la situazione?
«Noi abbiamo bisogno di 2 specialisti, almeno uno per
poter mantenere aperto il Centro. Il problema è che, dopo che una è andata a Milano in quanto assunta a tempo indeterminato, l’unica rimasta ci ha già annunciato che a marzo prossimo tornerà in Sicilia, regione di cui è originaria, in modo definitivo. È chiaro che in sua assenza sono costretto a chiudere il centro, che oggi, a causa appunto della presenza di un solo specialista, rimane aperto solo 2 giorni la settimana. La mia sensazione è che non ci siano ormai spiragli».
Il problema è che il Centro di
La giornata a Casa Giardino da suor Maria Buongiorno ha sempre un effetto benefico sullo spirito di chi partecipa alle iniziative di sostegno alla grande opera che lei, le sorelle e i volontari svolgono a favore dei “ragazzi”, ossia degli ospiti del centro di via delle Rotte. Un effetto benefico che supera largamente la disponibilità a partecipare a questi eventi. E così è avvenuto anche sabato scorso, in occasione del pranzo organizzato dai Rotary al fine di acquistare e consegnare un defibrillatore che verrà posizionato stabilmente all’interno del complesso.
La giornata non è stata purtroppo baciata dal meteo, tanto che sia la Messa delle ore 11 sia il pranzo successivo sono stati fatti nelle sale interne, e non nel bello spazio esterno sotto la tecnostruttura: troppo forte la pioggia che scendeva.
La Messa è stata celebrata da un parroco d’eccezione: si tratta di don Andrea Grillenzoni , primigenio di San Petronio, una sorta di rettore della Basilica di Bologna. Al pranzo hanno partecipato oltre 100 commensali, che grazie al versamento di 20 euro ciascuno hanno consentito un incasso lordo di 2.200 euro. Al netto delle spese per l’acquisto del cibo e delle bevande, che ammontavano a 900 euro, l’utile è stato di
Casalmaggiore non può essere competitivo con chi assume a tempo indeterminato. «I medici sportivi ci sono, ma i centri sono al limite delle loro possibilità. Noi non abbiamo la forza di assumere, chi lavora da noi è a partita Iva. A poter assumere a tempo indeterminato sono i poliambulatori, come potremmo noi che per tre mesi all’anno siamo chiusi, come avviene per gli altri centri del nostro tipo?». L’eventuale chiusura provocherà problemi al territorio. «Ma certo, i 3.500 che svolgevano da noi le visite dovranno
rivolgersi a Cremona o a Mantova, intasando gli altri centri che di suo sono già intasati e hanno già tempi lunghi di prenotazione. Ser virà prenotarsi con 4 mesi di anticipo». Sarebbe u na grave perdita anche per il Casalasco, dopo la dolorosa rinuncia dell’Università di Scienze Motorie, che Casalmaggiore ospitò dal 2006 al 2011. «Fu un’altra bellissima esperienza, che si chiuse perché vennero a mancare le condizioni economiche. Per il resto qui l’insegnamento era ideale, e tanti che vi uscirono sono rimasti nell’ambiente». Ricordiamo che i cittadini possono prenotare le visite al Centro in via Baslenga con una semplice telefonata per fissare il giorno gradito. Per gli atleti in età agonistica fino ai 18 anni la visita medico sportiva è gratuita, mentre i residenti nei Comuni aderenti alla società Interflumina godono di uno sconto sulla tariffa stabilita dalla Regione Lombardia. Le prestazioni sono effettuate da medici specialisti per l’ottenimento di certificazione d’idoneità medico sportiva sia agonistica che non agonistica.
A buon fine il pranzo benefico per l’acquisto di un defibrillatore a Casa Giardino
1.300 euro. Una cifra che consente l’acquisto del macchinario e anche la formazione del personale all’uso, anche se in questo caso si sta cercando di provvedere attraverso l’opera di qualche istruttore volontario. L’iniziativa è sor ta in seno al Rotary eClub
Distretto 2072 di Bologna, che ha coinvolto tre club della nostra zona: il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, l’eClub Nuove Frontiere e il Rotaract Piadena Casalmaggiore Asola. Il defibrillatore verrà consegnato a Casa Giardino nei prossimi giorni.
IN BREVE
Il percorso di prevenzione e cura della patologia mammaria
Oggi dalla ore 8.30 alle 13.30 l’Auditorium Giovanni Paolo II in piazza Monsignor Marini a Casalmaggiore ospiterà “Il percorso di prevenzione e cura della patologia mammaria-Il modello integrato interaziendale ospedaleterritorio”. L’evento è accreditato Ecm per il personale sanitario.
Oggi e domani a Villastrada la Fiera del Libro dell’Oglio Po
La Società Storica Viadanese, il Coordinamento Territoriale delle Pro Loco e l’Associazione Pro Loco di Villastrada organizzano, oggi e domani, la XIII edizione della Fiera del Libro del Territorio Oglio-Po presso la Chiesa di Sant’Agata a Villastrada.
Le Giornate della Salute al Poliambulatorio San Giuseppe
La teoria del filosofo Ludwig Feuerbach sostiene che “tutti noi siamo ciò che mangiamo” , concetto che aiuta a comprendere quanto siano importanti le scelte alimentari di ognuno di noi. L’alimentazione, infatti, dovrebbe seguire in modo dinamico le necessità di un corpo che nasce, cresce e si modifica durante le diverse fasi della propria esistenza, quelle legate al proprio stile di vita, senza dimenticare che anche il ciclo delle stagioni interviene a cambiare le esigenze nutritive nei vari periodi. In preparazione all’autunno-inverno, presso il Poliambulatorio San Giuseppe di Viadana, sarà possibile valutare il proprio stato nutrizionale attraverso un esame bioimpedenziometrico che serve a valutare la composizione del corpo umano ed è un test che permette di conoscere di quanta acqua, massa magra e massa grassa è composto il nostro corpo e il suo stato di idratazione. Lo staff dei nutrizionisti sarà quindi disponibile ad eseguire l’esame Bioimpedenziometrico o analisi della composizione corporea, gratuitamente nelle seguenti date: 30 ottobre (Dott.ssa Miriam Ottolini ), 12 novembre (Dott.ssa Federica Boni ), 11 dicembre (Dott. Matteo Riviera ). Per prenotazioni nelle date e fasce orarie disponibili telefonare al n. 0375-82703 (orario continuato dalle ore 8 alle ore 19.30 dal lunedì al venerdì, sabato escluso.
In
Santa Chiara “Usare l’intelligenza artificiale con... intelligenza”
“Usare l’intelligenza artificiale con intelligenza” è il tema dell’appuntamento in programma per lunedì alle 21 presso la Fondazione Santa Chiara che ha organizzato l’evento insieme alla libreria “Il Seme”. Nell’occasione verrà presentato il saggio “Persone intelligenti che usano sistemi di intelligenza artificiale” (Edizioni Len) a cura, fra gli altri, di Giulio Destri che converserà con Guido Moreschi
«Un appuntamento che va valorizzato al massimo, sicuro e apprezzato da tutti»
Cosa significa la Fiera di San Carlo per Casalmaggiore?
Credo che per ogni abitante della città rappresenti il momento più bello dell’anno. Anche io fin da bambino attendevo con trepidazione luna park, bancarelle, mostre ed esposizioni. I profumi, i sapori, i suoni, i colori che la fiera di San Carlo emana sono unici, un casalasco doc l'aria di festa la respira già nei giorni precedenti. Da Sindaco ora sento la responsabilità affinchè questo appuntamento sia valorizzato al massimo, sia sicuro e sia apprezzato da tutti.
Si sta confermando nel Casalasco il buon momento dell’economia? Tempo fa parlavamo dell’importante investimento an-
nunciato dalla So.Ca.Ge., l’ex Cogeme, per l’autunno. Ci sono già stati risultati concreti?
So.ca.ge sta quotidianamente lavorando e investendo sui tre capannoni che ha acquistato e che sta rimodernando e sta cercando personale. Padania Alimenti investirà su un nuovo ampliamento. Altre aziende storiche sono in discreta salute e cercano manodopera qualificata, non solo a Casalmaggiore, ma anche nel circondario.
Purtroppo tra le notizie di segno negativo c’è la vicenda della Nidec Fir. Per 53 dipendenti è una Fiera piena di preoccupazioni. Lei ha recentemente incontrato le rappresentanze sindacali, intravede qualche spiraglio positivo di questa vicenda?
Le preoccupazioni sono alte, la nuova dirigenza Nidec Fir ha deciso di spostare la produzione di motori elettrici del settore Food per accentrarla a Pordenone, inoltre ha anche deciso di cedere l’attività legata alle piattaforme aeree che occupa 13 persone. Penso che le attività della zona 53 operai specializzati li possano anche riassorbire, tuttavia quello che fa più male è che dietro Fir ci sono non solo 53 operai e le loro famiglie, ma la storia della città e di intere generazioni da un centinaio di anni. Ho incontrato anche i rappresentanti dell’azienda, ho spiegato cosa rappresenta lo stabilimento di via Roma, e quali problematiche ambientali sono emerse nel corso di questi decenni, da questo punto di vista l’azienda ha assicurato la conti-
FIERA
nuazione del progetto di MISO, già a suo tempo approvato Ad ogni grave incidente stradale sull’Asolana si torna a parlare della necessità della tangenziale. Un paradosso proseguito troppo a lungo in attesa dell’opera compensativa di una TiBre che tra una notizia positiva e una negativa rimane un’incognita da ormai oltre mezzo secolo. Ci sono concrete possibilità di procedere con finanziamenti alternativi?
L’incontro con l’assessore regionale Terzi dello scorso maggio ha chiarito vari aspetti e le possibilità di finanziamento da cui Regione Lombardia non si è tirata indietro, anche il nuovo presidente della Provincia Mariani ha subito manifestato la massima attenzione, un accordo di programma che possa prevedere la presenza molto con-
creta di questi due enti, oltre che del Comune, e che superi l’attesa TI.BRE è l’unica possibilità che abbiamo e che è sul tavolo. La tangenziale variante bassa, ossia diversa di quella legata alla compensazione Autostradale, costa oggi 40 milioni, questa è la soluzione migliore e la più credibile. Provincia di Cremona ha capacità tecniche e operative che possono far sì che si realizzi.
Anche quest’anno ci sarà una mostra di diversi artisti nel palazzo abbaziale, e anche quest’anno l’evento coincide con un importante recupero degli ambienti del palazzo di piazza Monsignor Marini. Un nuovo contenitore di prestigio per gli eventi di una città che già ne ha diversi di pregio. La città di Casalmaggiore è ricca di
Agenzia Generale di Casalmaggiore di Costa Andrea, Enrico & C.
Via Martelli n. 2 - Casalmaggiore (CR)
Tel: 037542079
Mail : casalmaggiore1@ageallianz.it
Sito: www.ageallianz.it/casalmaggiore105/
SAN CARLO
storia, bellezze artistiche e contenitori di pregio. Il lavoro dei vari parroci che dal 2009 si sono succeduti ha portato a questo stupendo recupero e risultato, la Parrocchia di Santo Stefano inoltre sta facendo impor tanti restauri al nostro Duomo. Come amministrazione stiamo recuperando il Torrione e l’area dell’ex macello. La soprintendenza si sta occupando della Chiesa di San Rocco, finanziata da Fondazione Cariplo. Tutti questi immobili sono vincolati sotto l’aspetto ar tistico e cercheremo di valorizzarli o quanto meno di fare in modo che la popolazione li possa vivere in futuro, ma non dimentichiamo due musei, il teatro comunale e la biblioteca sui quali abbiamo investito negli anni scorsi. Per Casa Zani stiamo approfondendo alcuni aspetti inerenti a future progettualità
«I
profumi, i sapori, i suoni, i colori che la Fiera di San Carlo emana sono unici, un casalasco doc l'aria di festa la respira già nei giorni precedenti»
A che punto sono i lavori per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport?
Siamo alle fondamenta concluse, a breve potremo vedere i muri in prefabbricato. I lavori sono certamente in ritardo rispetto alla tabella di marcia, sicuramente il maltempo dei mesi invernali e primaverili non ha aiutato nelle prime fasi in cui si costruiscono le fondamenta, speriamo di recuperare il tempo perduto in queste fasi successive meno legate alle bizze del tempo.
Lei è un tifoso della Vbc, spesso al seguito della squadra negli appuntamenti che hanno lanciato il volley rosa di Casalmaggiore ai più alti livelli mondiali. Quest’anno purtroppo la società ha dovuto ripartire dalla serie A2. Nutre
speranze di un pronto ritorno nella massima serie?
Sono un appassionato di sport in generale da quando sono nato e soprattutto sono molto realista e mi confronto con le dirigenze delle varie società abbastanza di frequente. L’obiettivo più serio è quello di fare un campionato tranquillo, la squadra è stata costruita per intraprendere un nuovo percorso di mediolungo termine valorizzando giovani atlete, quindi servono i tempi giusti per poter ripuntare in futuro ai più alti livelli. Tutti abbiamo in mente quello che è successo tra il 2015 e il 2016 e resterà un ricordo indelebile di cui andare fieri e orgogliosi come casalaschi, ma oggi questi tempi sono lontani ed è inutile aggrapparvisi.
«La città di Casalmaggiore è ricca di storia, bellezze artistiche e contenitori di pregio»
Lei è anche appassionato di atletica, società che di recente ha rieletto Carlo Stassano alla presidenza e che si accinge a festeggiare i suoi primi 50 anni nel nuovo contenitore dell’EcoOstello. Due tra
guardi che danno lustro alla città. Sono appassionatissimo, grazie a mio padre che è stato un ottimo mezzofondista tesserato con l’allora neonata società Interflumina che va a compiere mezzo secolo con la guida sicura di Carlo Stassano. Ho sempre seguito i risultati degli atleti locali, ma più che altro mi interessa che i nostri giovani crescano in ambienti sani, puliti, sicuri e in salute; come dirigenti e tecnici delle varie società sportive e come impianti, direi che siamo tra i migliori e i risultati anche a livello nazionale lo dimostrano. L’Eco Ostello è un progetto socio culturale ambientale, legato al mondo dello sport e della scuola, un traguardo ambizioso che fa fare un salto di qualità, anche oltre lo sport e che il mondo politico e socio economico deve credo conoscere e seguire in futuro con attenzione.
A livello politico, lei ha iniziato quest’anno il suo terzo mandato di primo cittadino, e quindi si confronta con un nuovo gruppo
di minoranza, che anche stavolta è profondamente cambiato. Come giudica, dopo questi primi mesi, i rapporti di collaborazione tra maggioranza e minoranza?
In realtà la minoranza deve essere sempre un pungolo e uno stimolo per l’amministrazione. Per far cogliere anche altri punti di vista. Mi pare che la collaborazione sia buona, noi li coinvolgiamo sulle questioni più rilevanti della città e loro ci propongono alcune sollecitazioni.
Come giudica i primi passi del presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, e in particolare la sua decisione di costituire un Tavolo permanente per le istanze del territorio di cui anche lei farà parte?
Li giudico ottimi, è partito con il piglio giusto. Serve un presidente a tempo pieno che conosca i territori e crei un rapporto privilegiato con le città più importanti, le quali devono svolgere prima un ruolo di catalizzatori con i Comuni più piccoli del circondario, e al tempo stesso occorre che crei rapporti con gli enti sovraordinati come Regione e con i Parlamentari del territorio per rappresentare al meglio le esigenze più impellenti. Nel tavolo il risultato finale deve essere quello di remare tutti dalla stessa parte per raggiungere gli obiettivi prefissati.
DALL’ 1 AL 4 NOVEMBRE
Il programma della
Sono sempre tanti i colori e i sapori della Fiera di San Carlo e ciascuno può scoprire e apprezzare quelli che preferisce. Pensando all’edizione che sta per aprirsi segnaliamo almeno due chiavi di lettura: il forte legame della manifestazione novembrina con la parrocchia di Santo Stefano e la nuova mostra ospitata dal Museo del Bijou che, semmai ce ne fosse bisogno, riporta all’attenzione dell’opinione pubblica locale il nome e la sorte dello storico “Fabbricone”. La fiera si svolgerà ufficialmente dal 1° al 4 novembre anche se ci saranno un prologo in questo fine settimana e appendici fino a febbraio 2025. Da sabato prossimo fino alla festa patronale di San Carlo piazza Garibaldi ospiterà, come di consueto, il luna-park. Sempre in piazza come pure nelle vie adiacenti ci sarà spazio per bancarelle e stand di prodotti per tutti i gusti, automobili e macchine agricole. L’oratorio “G. Maffei” farà da cornice alla “Sagra del cotechino e del blosgòn” e dunque in una tensostruttura riscaldata si potranno gustare i piatti tipici locali dalle 12 alle 14 e dalle 19.30 alle 22 (lunedì 4 solo a pranzo). Nel campo sportivo dell’oratorio di Santo Stefano sarà possibile parcheggiare la propria auto, con ingresso da via Guerrazzi. Quello dei parcheggi è un problema annoso per i frequentatori della Fiera di San Carlo e anche quest’anno lo sarà almeno nei primi tre giorni della manifestazione. Piazzole per la sosta difficili da trovare e
traffico a rilento sono il dazio da pagare per chi vuole raggiungere il listone. Oggi l’anteprima della kermesse coll’inaugurazione della mostra dedicata a Paride Bini al Museo del Bijou. Domani l’aper tura della “Mostra d’arte” nel palazzo abbaziale della parrocchia di Santo Stefano e di “Casalmaggiore comics & illustrations” nell’auditorium Giovanni Paolo II dell’oratorio “Maffei”. Sempre domani l’inaugurazione, al Museo Diotti, della mostra “La Piazza Grande di Casalmaggiore – Dagli slarghi medievali
NOVEMBRE della Fiera di San Carlo
all’attuale Piazza Garibaldi”. Venerdì prossimo alle 16 nell’auditorium Santa Croce si esibirà l’Ensemble Salieri (Società Musicale Estudiantina) diretto dal m° Favio Fava. Sabato prossimo dalle 9 alle 18 presso la Fondazione Santa Chiara sarà di scena “Impariamo al Santa Chiara”, progetto sugli sprechi alimentari in collaborazione con la Regione Lombardia ed Ersaf. Dal 1° al 3 novembre il centro sociale Primavera ospiterà, dalle 14.30 alle 19, la mostra “Bonsai tra arte e natura” a cura del bonsaista Gian Luca Allegretti. Alla Pro Loco, dal 1° al 4 no-
vembre, saranno esposte le opere di Giovanni Sartori nella mostra “I voli della mente” (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19). Dal 1° al 4 novembre l’auditorium di via Porzio accoglierà i dipinti a olio e i disegni a biro di Franco Vacchelli e, come sempre, gli allestimenti del Fotocine Casalasco 1966. Queste le mostre fotografiche in programma: “Totem & tabù” e “Forme, luci e colori” a cura dei soci del Fotocine; “5 anni in piazza: l’edicola liberty e il Fotocine Casalasco”; “Ricordo di Mario Zanacchi, un fotografo molto legato a Casalmaggiore e al Fotocine Casalasco” (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19). Confermata anche quest’anno, dal 1° al 10 novembre, l’esposizione nella cripta del duomo cittadino dove si parlerà di “Franz e Franziska: non c’è amore più grande – Quando la verità vince. Storia di resistenza al nazismo e di fedeltà a Cristo vissuta fino alla croce” (dall’ultimo Meeting di Rimini). Orari: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 (dal 5 al 9 novembre solo su prenotazione – 342/6220651).
Quest’anno il cartellone della fiera è particolarmente ricco e va apprezzato il lavoro della Pro Loco che da sempre coordina la preparazione dell’evento più affollato di Casalmaggiore. L’auspicio è che le condizioni meteo lo possano favorire senza fargli brutti scherzi.
Sebbene fuori programma, durante la kermesse novembrina si aprirà anche la nuova stagione del teatro Comunale con lo spettacolo “Delirio a due” con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase (sabato prossimo alle 21).
AL MUSEO DIOTTI
Il palazzo pubblico e le sue trasformazioni nel tempo, oltre che i temi del mercato e delle fiere. La piazza vista come sintesi di funzioni e attività urbane legate al settore terziario
Le proposte dei due musei cittadini per questa edizione della Fiera di San Carlo sono perfettamente in linea con lo spirito “casalasco” della manifestazione novembrina.
Cominciamo col Museo Diotti che nello Spazio Rossari ospiterà la mostra curata da Valter Rosa “La Piazza Grande di Casalmaggiore. Dagli slarghi medioevali all’attuale Piazza Garibaldi”. “Focalizzata sull’attuale piazza Garibaldi e sui principali edifici che vi si affacciano – spiegano gli organizzatori – la mostra intende esplorarne la storia e l’immagine. Attraverso documenti cartografici, calcografici e fotografie storiche viene illustrato l’aspetto delle prime piazze di Casalmaggiore fino all’intitolazione della Piazza Grande a Giuseppe Garibaldi. Ampio spazio è dedicato al palazzo pubblico e alle sue trasformazioni nel tempo oltre che ai temi del mercato e delle fiere. Più in generale la piazza viene vista come sintesi di funzioni e attività urbane legate al terziario e in particolare al commercio, all’istruzione, all’assistenza, al credito, alle comunicazioni e alla pubblica amministrazione, funzioni in buona parte presenti ancora oggi. Le storiche entrate principesche, le sfilate e i raduni del regime fascista fino alle manife-
Le esposizioni dei due musei in pieno “stile casalasco” SPECIALE FIERA SAN CARLO
stazioni più recenti vedono, inoltre, la piazza quale teatro di tutti i principali eventi pubblici della città. Una sezione della mostra è dedicata alla piazza come luogo dell’autorappresentazione della socialità, così come l’hanno interpretata, soprattutto nel ‘900, attenti fotografi e artisti come Tommaso Aroldi, Goliardo Padova, Aldo Mario Aroldi e soprattutto Mario Pozzan”. L’esposizione verrà inaugurata domani alle 17 e resterà aperta fino al 9 febbraio 2025. Dal 1° al 4 novembre il pubblico potrà accedervi dalle 15 alle 19. Negli altri periodi gli orari di visita sono i seguenti: dalle 8.30 alle 12 dal martedì al venerdì; dalle 15.30 alle 18.30 sabato, domenica e festivi. La mostra è chiusa tutti i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1° gennaio. Guido Moreschi
PARIDE BINI, INCISORE E MEDAGLISTA AL MUSEO DEL BIJOU
Presso il Museo del Bijou è prevista per oggi alle 15.30 l’inaugurazione della mostra curata da Marco Orlandi “Paride Bini, incisore e medaglista (1907-1959)”. “E’ poliedrica la figura di Paride Bini – affermano i promotori dell’iniziativa – e la mostra a lui dedicata nella sala Zaffanella cerca di metterne in luce i pregi artistici che, pur nella sua breve vita, seppe dimostrare in vari campi delle tecniche applicate. L’esposizione e il catalogo permettono di conoscere meglio uno dei più attivi collaboratori delle Fabbriche Riunite di Casalmaggiore, per le quali creò alcune delle più iconiche incisioni riprodotte su placchette religiose e medaglie di valore civile, in parte esposte in via permanente nelle sale del museo e in parte messe a disposizione per questa mostra dai nipoti Paolo e Carlo Beduschi e Paolo Zani che vedono finalmente concre-
tizzata un’idea che da anni urgeva”. Sono firmati da Bini anche gli sportelli di alcuni tabernacoli conservati nelle chiese di Casalmaggiore e sono attribuiti a lui numerosi gadget turistici esposti al museo, fra cui quello con l’effigie di Cortina. La mostra, che resterà aperta fino al 31 dicembre, con le sue opere è stata realizzata col contributo di Regione Lombardia e rientra nel programma delle Olimpiadi Culturali Milano Cortina 2026. Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal martedì al sabato; dalle 15 alle 19 domenica e festivi. Al di là dei suoi contenuti artistici, questa mostra rappresenta anche un modo, magari implicito, “per tenere ulteriormente desta l'attenzione in questo particolare momento sulle sorti dei dipendenti del Fabbricone”, come ci ha ricordato il conservatore del Museo del Bijou, Letizia Frigerio.
Appuntamento domani alle 16
Dai fumetti ai laboratori didattici di modellismo per i più giovani alla pesca di beneficenza
“Il 18 ottobre – si legge sul sito delle parrocchie di Casalmaggiore - si sono conclusi i restauri degli ultimi ambienti del Palazzo Abbaziale: il primo tratto del corridoio e la prima stanza collocata sulla sinistra del medesimo. L’intervento porta a compimento un gigantesco lavoro diretto da Stefano Busi e realizzato, per quanto riguarda la parte pittorica del Palazzo, da Fiorenza Ferrari e Daniel Simon dello Studio Blu, sempre in stretto contatto con la Soprintendenza del Ministero della Cultura”. Il pubblico potrà apprezzare l’esito di questa operazione grazie alla mostra d’arte che fa parte del programma della Fiera di San Carlo. Domani alle 16 l’inaugurazione nell’auditorium Giovanni Paolo II dell’oratorio “Maffei”. A seguire la visita della mostra che riunisce le opere di Cristina Annichini, Adriano Artoni, Silvio Bombarda, Enrica Cattabiani, Andrea Ghisoni, Ulisse Gualtieri, Mara Isolani, Massimiliano Pasotto, Paride Pasquali, Lorenza Pellini, Cinzia Quadri, Giovanni Sala
FIERA SAN CARLO
Museo abbaziale: conclusi i restauri
Inaugurazione e tante esposizioni
e Laura Tosi. L’esposizione resterà aperta fino al 10 novembre nei seguenti orari: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Sempre domani, alle 16 in auditorium Giovanni Paolo II, sarà inaugurata la mostra “Casalmaggiore Comics & Illustrations”, con opere di fumettisti e illustratori. Espongono: Silvia Beretta, Nicola Busi, Francesco Gilioli, Sara Raeli, Javier Quintana Sanchez, Federico Sarzi Sartori e Bianca Tassoni. La kermesse sarà impreziosita dalle tavole di Giorgio Montorio, maestro del fumetto e firma storica di “Diabolik”. Ci sarà, inoltre, la “Gumpla Builders Veneto” con laboratori didattici e gratuiti di modellismo per
bambini. Gli orari di apertura di questa esposizione coincidono con quelli della collettiva d’arte. Durante la fiera l’oratorio “Maffei” ospiterà anche una pesca di beneficenza a sostegno delle attività parrocchiali. Fra queste spiccano, come già accennato, gli interventi sul patrimonio architettonico, come potranno constatare quanti ammireranno di nuovo il Palazzo Abbaziale. “Il primo tratto del corridoio – si legge ancora sul sito della parrocchia – è emerso con tutta la sua luminosità settecentesca. Nonostante le perdite è leggibile la progettata scenografia: finte finestre sono speculari a quelle vere creando un gioco di spaziali-
tà. I risultati del restauro di questa prima parte del corridoio sono importanti perché permettono di leggere questo ambiente come spazio di attesa per essere introdotti nello spazio interno che, come testimonia la porta centrale successivamente murata, era un ampio salone costituito da due sale interne, poi modificate in epoca neoclassica: la “sala del Cupido” e la “sala rosa”, l’ultima scoperta”. In relazione agli interventi che negli ultimi mesi hanno interessato la parrocchia cittadina don Claudio Rubagotti allarga lo sguardo al duomo di Santo Stefano: “Nel mese di luglio si sono conclusi i lavori rivolti
e da poco sono state devolute le ultime offerte per completare la spesa pertinente alla parrocchia. A settembre sono iniziati i lavori del secondo lotto: il tamburo della cupola e il tetto e sottotetto della porzione che va dalla cappella dell’Ultima Cena all’abside. Il costo previsto è di 472 mila euro, di cui 329 mila finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana tramite l’8x1000 e 143 mila a carico della parrocchia. A novembre sarà organizzato un incontro pubblico di presentazione dei lavori”. Guido Moreschi
• Realizzazione pozzi civili e giardinaggio
Perforazione e posa di pozzi civili, industriali ed agricoli
Fornitura e installazione di pompe sommerse, autoclavi e impianti ad inverter
Realizzazione impianti d’irrigazione e scavi con macchina catenaria
Sabbioneta (MN) - Via A. De Gasperi, 14 cell: 347 330 83 43 tel: 0375 220159
• Realizzazione pozzi per Agricoltura, industriali e antincendio
• Ripristino pozzi idrici
• Installazione e vendita elettropompe sommerse
Breda Cisoni di Sabbioneta (MN) - Via XXV Aprile, 1
cell : 335.255.734 • 333.905.2178
fisso: 0375.220.159 • 0375.254.049
Sono gli imprenditori dell’Oglio Po, profondamente legati alle loro radici dalle quali hanno tratto la forza per partire alla conquista del mondo. Sono imprenditori ormai di terza generazione, ma a sentirli raccontare la storia delle loro aziende si capisce che il legame con la loro terra e la loro gente è vero, e si comprende perché mentre tante imprese si sfaldano quando sono alle prese col il passaggio generazionale, qui nell’Oglio Po questo non accade.
L’occasione per celebrare l’imprenditoria dell’Oglio Po è venuta da una serata organizzata dal Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, alla quale ha partecipato un centinaio tra soci e invitati e che ha visto protagonisti 5 imprenditori legati in particolare a Sabbioneta. Si tratta di Mathias Ghisini di Padania Alimenti, Nicoletta Azzi della ditta Panguaneta, Vincenzo Graepel dell’omonima azienda, Emiliano Anversa dell’Ortofrutticola Genovesi e Anversa e Roberto Rosa della Sarzi Lamiere. Ad introdurli il presidente del Club ospitante Mauro Acquaroni : «L’idea originale era quella di spiegare l’impatto sulla nostra società dell’anima imprenditoriale di Sabbioneta e dintorni. Sabbioneta ha valori artistici importanti ma anche un tessuto economico di rilievo. Questa serata vuole dare risalto a chi ha dato ricchezza a questo territorio e che non ha valutato di delocalizzare».
VINCENZO GRAE PEL - Fu nel 1889 che Ugo Graepel iniziò a produrre le prime lamiere forate a Budapest, poi arrivò ad avere 600 dipendenti in Germania. Nel 1913 arrivò il primo brevetto. «Il nonno aveva un gran carattere. Per non aver voluto fare il saluto al Führer finì in carcere. Nel ’44 i russi bombardarono la città e rasero
VINCENZO GRAEPEL, GRAEPEL ITALIANA SPA
al suolo la sua casa. Avevano perso tutto ma restava la volontà di ripartire. E così nel ’50 radunò i collaboratori nel frattempo dispersi e iniziò la nuova avventura. Poi chiamò i tre figli e disse loro che uno sarebbe rimasto in Germania, gli altri avrebbero messo radici in altri Paesi. Uno di loro andò in Irlanda, l’altro in Italia». È così che il padre di Vincenzo arrivò a Sabbioneta senza parlare una parola di italiano. «Il sindaco di allora era Angelo Ghizzardi e gli propose un terreno a buon prezzo, a patto che assumesse 30 dipendenti. Era il 1966 e mio padre iniziò con una pressa e alcuni stampi. Nel ’68 si sposa e l’anno dopo arrivo io, seguito da mia sorella. Oggi abbiamo 70 collaboratori, un centinaio di macchinari e una quota del 30% in Italia delle lamiere forate. I dipendenti del gruppo nel mondo sono 1.100, anche in Usa e in India. La crescita è dovuta alle capacità tecniche di mio padre e a quelle finanziarie di mia madre, che è stata anche sindaco di Sabbioneta, salvando le mura e recuperando palazzi importanti». Nel 1993 fu la Graepel, con i giornalisti Werther Gorni e Rino Burbarelli, a dar vita all’avventura editoriale della Voce di Mantova che continua anche oggi in ottima salute. Graepel oggi si distingue anche per il ruolo attivo nella transazione ecologica.
L’economia dell’Oglio
Cinque importanti aziende di Sabbioneta e dintorni si raccontano, tra tradizione,
EMILIANO ANVERSA - Molto appassionato il racconto della grande storia della Genovesi e Anversa, iniziata da un minuscolo negozio di frutta e verdura. «Ma era l’unico a Sabbioneta. Nel ’75 la decisione di aprire una sede più ampia in periferia, anche se mio nonno, non fidandosi troppo, mantenne aperto il negozietto. Oggi abbiamo 5 punti vendita e un commercio all’ingrosso. Io ho fatto la gavetta al mercato ortofrutticolo di Verona ho imparato a trattare con le persone. Cercai di convincere mio padre a vendere oltre Sabbioneta, e iniziai a servire alcuni bar della zona tra cui il Dolcevita di Quattrocase, che era molto frequentato. Preparavo il furgone e andavo a consegnare bancali di birre e bevande. Conobbi
EMILIANO ANVERSA, ORT. GENOVESI E ANVERSA
una persona che mi chiese di consegnargli bancali di liquori, fatto sta che dopo un anno e mezzo il magazzino divenne troppo piccolo. Il decollo avvenne quando in banca mi spiegarono che potevano antici-
parmi soldi a fronte di fatture da incassare. Setacciando i mercati mi concentrai sui prodotti con buono sconto, riuscendo a servire clienti prima irraggiungibili. Ad un certo punto mi accorgo che non posso vivere di espedienti. Nel 2010 entra in azienda mio fratello per seguire la logistica, io differenzio il business seguendo il mercato Horeca come grossista. Tra il 2015 e il 2016 acquisisco due aziende che fanno retail, poi apro il sito Cicalia con cui riesco a consegnare in tutto il Paese dal nostro magazzino, unici in Italia a consegnare il fresco». Insomma, l’azienda riesce ad ampliare costantemente il suo business. Poi arriva il Covid. «Un grande problema, soprattutto per l’Horeca: ero molto esposto e pensai che fosse
Po ha radici profonde
tradizione, innovazione e forte legame col territorio
finita. L’attivazione del servizio a domicilio però ha portato grandi risultati, tanto che arrivavano ben 14 spese al secondo. Durante la pandemia la decisione fu di fornire prima il nostro territorio». Anche qui la costante dell’attenzione alle radici. A chie parti mancò la carta igienica. «La trovammo e ci pr fornire anche i guanti. Invio un bo nifico di 760mila euro ma i guanti non arrivano. Vado a Stoccar i due fornitori mi dicono che non hanno abbastanza fondi per sod disfare gli ordini. A quel punto gli chiedo di acquisire il 51% della loro azienda e oggi sono miei soci: tr tiamo prodotti italiani in Germania, forse sarà il nostro business del futur
MATHIAS GHISINI, PADANIA ALIMENTI
piccole aziende del territorio altrimenti destinate a chiudere: non dobbiamo perdere di vista l’ar tigianalità locale». Entusiasmo, voglia di rischiare e legame col territorio: ecco la ricetta magica.
M ATHIAS GHISINI
L’Icla nasce nel 1952. Da lì nasce Padania Alimenti che tratta latte, panna e derivati freschi del latte. Oggi ha un fatturato di 250 milioni di euro con una raccolta di 182 milioni di kg l’anno. L’Icla era una centrale del latte privata quando tutte erano ormai pubbliche. «Negli anni ’70 le centrali del latte in Italia erano 178, oggi ne sono rimaste una ventina. Ci siamo specializzati nella panna fresca, poi l’azienda raddoppiò le sue dimensioni grazie agli investimenti sulla microfiltrazione, allora una tecnica rivoluzionaria. I pilastri dell’azienda sono la qualità, la flessibilità, l’innovazione e la tradizione: dagli anni ’70 raccogliamo latte dal territorio, il cui legame è fondamentale. Abbiamo 90 dipendenti, ma 500 famiglie
NICOLETTA AZZI, PANGUANETA
NICOLETTA AZZI «Panguaneta non ci sarebbe senza il fiume e il pioppo». Era la fine della guerra, nel 1960 sei giovanotti arrivarono a Sabbioneta con la famiglia provenienti dalle vicine Dosolo e Pomponesco. Il nome deriva da un piccolo borgo di quelle parti, dove già esisteva un’attività produttiva per utilizzare il pioppo per realizzare cassette per le verdure. Le famiglie Rosa, Azzi e Tenca pensarono a un’evoluzione: il compensato per realizzare porte, costruzioni, pavimenti. Sabbioneta era stata dichiarata zona depressa. Alcuni soci si ritirano e restano Giuliano Azzi e Antonio Tenca: iniziano gli anni dell’espansione e dell’esportazione, e nel contempo si cerca di incentivare la filiera a monte con la pioppicoltura. Diventa complicato
ROBERTO ROSA, SARZI LAMIERE
tiene l’indipendenza completa dal gas metano, e il riutilizzo di tutti gli scarti di lavorazione del legno. «In questi 20 anni abbiamo lavorato per le certificazioni sia per il processo che per il prodotto, e già nel 2025 dovremmo arrivare alla carbon neutrality». Panguaneta oggi occupa 300 persone più altre 100 nell’indotto. Negli ultimi anni ha investito 45 milioni sugli impianti, ed esporta l’80% del fatturato. «A fare la differenza in azienda sono le persone che ci lavorano. Dopo il Covid iniziamo ogni anno con un incontro con i dipendenti e le loro famiglie».
ROBERTO ROSA Sarzi Lamiere oggi ha 100 dipendenti. Sorse nei primi anni ’70 a Villa Pasquali nella casa di Franco
Consorzio Agrario protagonista: agricoltura e innovazione al centro
Il Consorzio Agrario di Cremona sarà presente alla 96a edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana (FAZI), che si terrà a Montichiari (BS) dal 25 al 27 ottobre 2024. La partecipazione alla FAZI rappresenta per il Consorzio un'importante occasione per presentare le ultime novità nei vari ambiti di azione:
Mangimificio: Il Consorzio metterà in evidenza soluzioni nutrizionali innovative per gli animali, illustrando linee di mangimi ad alta efficienza e formulazioni specifiche per migliorare la salute e la produttività degli allevamenti. Le ricerche recenti dimostrano l'importanza di una nutrizione precisa, efficiente e sostenibile.
Fertirrigazione: Saranno presentate tecniche avanzate di fertirrigazione, che combinano l'irrigazione con l'apporto di nutrienti, ottimizzando l'uso dell'acqua e dei fertilizzanti. Queste soluzioni mirano ad aumentare la produttività delle colture in modo
sostenibile, migliorando l'efficienza delle risorse.
Ser vizio Macchine: Gli stand del Consorzio esporranno le ultime innovazioni in macchinari e attrezzature per l'agricoltura, mirate a semplificare i processi produttivi, migliorare la sostenibilità e ridurre l’impatto ambientale.
L’azienda ha allestito due stand: uno dedicato al settore dei mangimi (Padiglione 5) e uno dedicato alle macchine e alla fer tirrigazione (Padiglione 7) Nel corso dei tre giorni di fiera, ci saranno momenti conviviali dedicati a soci e clienti per approfondire le novità più recenti. In particolare Venerdì 25, a partire dalle ore 17:00, presso lo stand dedicato alle macchine e alla fertirrigazione e, Sabato 26, allo stand dedicato al mangimificio a partire dalle 13. Ogni stand offrirà inoltre ai visitatori gadget personalizzati, rendendo l'esperienza ancora più coinvolgente.
COLDIRETTI CREMONA: “ACCOLTE
Contenimento fauna ok dalla Regione sul straordinario di gestione
“Con questo atto sono state accolte le nostre richieste per dare attuazione al piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, a cominciare dai cinghiali, la cui diffusione incontrollata provoca devastazioni nei campi, mette a rischio la vita dei cittadini nei centri urbani e sulle strade, oltre che essere veicolo di malattie come la peste suina africana che rappresenta ormai una vera e propria emergenza per gli allevamenti e la tenuta di un settore chiave come quello suinicolo, sia a livello lombardo che italiano. Ma la delibera riguarda tutta la fauna selvatica, includendo naturalmente anche le nutrie, animali che hanno proliferato in tutto il territorio provinciale, causando danni enormi alle colture, agli argini, all’economia delle aziende, oltre a rappresentare un evidente pericolo sulle strade, per la sicurezza dei cittadini”.
Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Cremona, commenta positivamente la delibera con cui la Giunta regionale ha approvato un adeguamento delle procedure per il controllo dei selvatici già in vigore, applicando così a livello locale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno, su richiesta di Coldiretti, per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna sel-
email: giovannirigolli70@gmail.com
vatica. Un ulteriore passo avanti, fortemente sollecitato dalla Coldiretti, per porre un argine alla presenza, ormai fuori controllo in campagna, della fauna selvatica, il cui proliferare costa all’agricoltura milioni di euro ogni anno tra danni diretti e indiretti. “Danni che non vengono rimborsati se non in minima parte e spesso dopo molti anni – prosegue Roncalli – con una situazione che ha portato molti agricoltori a non denunciare nemmeno gli attacchi subiti. Tra
ECONOMIA
selvatica, sul piano
l’altro, i pochi indennizzi che arrivano non coprono mai il reale valore del prodotto distrutto o dell’animale ucciso”. Ormai da numerosi anni il territorio casalasco, e più in generale cremonese, è funestato dalla presenza di selvatici, a cominciare da cinghiali e nutrie.
In tema di cinghiali, si stima che gli assalti di questi ungulati costino ogni anno all’agricoltura lombarda almeno sei milioni di euro tra raccolti, produzioni e pascoli distrutti,
costringendo gli agricoltori a intervenire per ripristinare quanto rovinato, adoperarsi periodicamente per fare manutenzione agli strumenti installati per cercare di fermare le incursioni, oltre che fronteggiare le perdite di produzione, di quote di mercato e redditività.
Ai danni alle coltivazioni – evidenzia Coldiretti Cremona – si è aggiunto l’allarme della peste suina africana, la malattia non trasmissibile all’uomo di cui i cinghiali rappresentano il primo veicolo di diffusione. La crisi scatenata dal propagarsi del virus negli allevamenti di suini sta por tando molte aziende agricole sull’orlo del collasso. “Per questo – rimarca il direttore di Coldiretti Cremona – è indispensabile garantire agli allevatori la certezza degli indennizzi per i danni subiti, magari anche attraverso dei fondi emergenziali, coprendo non solo le perdite dovute agli abbattimenti, ma anche i mancati guadagni legati al fermo aziendale forzato. Senza un adeguato sostegno economico, molte aziende rischiano di non sopravvivere, con gravi ripercussioni su tutta la filiera e sull'economia locale”. Per Coldiretti è inoltre importante monitorare in maniera costante i prezzi dei suini, per evitare speculazioni sui mercati, oltre che mettere in campo misure come la sospensione dei mutui e dei contributi per le aziende colpite.
Chi domina davvero i mercati è la Cina, la cui produzione, l’anno scorso, è stata pari a 1.019 milioni di tonnellate (54%)
Da circa tre anni, i prezzi dell’acciaio, tra alti e bassi, continuano a scendere. Naturalmente, è tutt’altro che una buona notizia per i produttori, che vedono decrescere i loro margini di guadagno. Una delle ragioni del calo dei prezzi è l’indebolimento della domanda, che rispecchia una condizione di deterioramento dell’economia; lo mostrano, tra le altre, le frenate della manifattura e del comparto industriale in Germania (che, da “locomotiva”, rischia di tornare a essere “il malato d’Europa”). Non stupisce che questa situazione stia mettendo particolarmente sotto pressione la produzione siderurgica europea.
A livello mondiale, la quota europea dell’acciaio prodotto ogni anno è davvero ridotta: nel 2023, contro una produzione globale di 1.892 milioni, è stata di 126 milioni di tonnellate (6,8%), in calo del 9% rispetto al 2022. Chi domina davvero i mercati è la Cina, la cui produzione, l’anno scorso, è stata pari a 1.019 milioni di tonnellate (54%). Il punto è che tutto questo acciaio si sta sempre di più riversando all’estero; e a prezzi sempre più ridotti. Ne risulta colpita la produzione europea, che fatica a tenere il passo con la concorrenza. Se si riavvolge il nastro di 50
il prezzo dell,acciaio è in continua discesa
anni, come fa sul sito di ISPI Alessandro Giraudo, Professore dell’INSEEC Grande école Paris, sembra di fare visita a un altro pianeta: nel 1970, la Cina produceva 18 milioni di tonnellate di acciaio, mentre l’Europa era arrivata a oltre 137 milioni; seguivano gli USA, 119 milioni, e l’URSS, quasi 118 milioni.
Oggi la Cina può contare su una produzione siderurgica senza precedenti. Ma ha un problema: il mercato interno fatica ad assorbire tutta questa quantità di acciaio; anche perché uno dei clienti migliori, il mercato immobiliare cinese, è ancora al tappeto dopo l’ultima gigantesca crisi. Per piazzare l’acciaio in eccesso, la Cina ha allora un solo modo: venderlo all’estero; o come
scrive Sissi Bellomo “svenderlo”. Non solo: nemmeno le imprese cinese siderurgiche se la starebbero passando poi così bene; anzi, sarebbero sull’orlo di una crisi. Certo, l’acciaio cinese non arriva solo, e nemmeno prevalentemente, in Europa. Ma tanto basta, dato il peso specifico del Paese, per mettere in crisi la produzioni europea. Sempre sul sito di ISPI, i ricercatori Alberto Prina Cerai e Alessandro Gilli ricordano che, in Europa, la maggiore fame di acciaio (70%) proviene da tre settori: costruzione, automotive e meccanica industriale. C’è però un un’altra attività che coinvolge l’acciaio, ed è la transizione energetica: il metallo viene impiegato non solo per le auto elettriche, ma anche per i pannelli solari e le pale eoliche.
E però anche qui c’è un problema: da un lato, la concorrenza internazionale; dall’altro, le regole dell’UE, che tassano la produzione di anidride carbonica. Ora, l’industria siderurgica produce il 5,7% del totale delle emissioni di gas serra dell’Unione; come precisano i due ricercatori, vale dunque quanto le emissioni dell’intera Francia.
La soluzione ci sarebbe: la produzione di un acciaio meno inquinante. Tuttavia, l’acciaio “green” costa mediamente di più. Come fare? La strada che il settore siderurgico europeo dovrebbe percorrere per continuare a sopravvivere – stando ancora allo studio di Prina Cerai e Gilli – sembra obbligata: in primo luogo, ottenere un sostegno prote-
zionistico da parte dell’Unione per fronteggiare la concorrenza internazionale (più inquinante); in secondo luogo, lasciare spazio alla creazione di campioni industriali, in grado di aumentare la loro capacità di spesa (grazie a delle economie di scala) negli investimenti “green”. Tutto risolto? Non proprio: i due ricercatori fanno notare che mettere dei dazi sull’acciaio non sarebbe indolore: si rischierebbe di “innescare una crisi di competitività delle industrie a valle”. Un equilibrio davvero complicato da raggiungere. Dunque, c’è da credere che dell’industria siderurgica si sentirà parlare ancora – forse al pari di quanto accade per il mercato dell’auto – nei prossimi mesi.
Federico Pani
Ares Energie e Naturway sono due aziende cremonesi che si occupano, rispettivamente, di sistemi ecologici di risparmio energetico e sistemi di depurazione acqua. L’apertura di un nuovo stabilimento condiviso tra le due realtà a Pieve San Giacomo, sabato 26 ottobre, è un’occasione per fare il punto della situazione insieme a Federico Zammarini, fondatore delle due società. Da oltre dieci anni Ares Energie si occupa di efficientamento energetico, installando pannelli solari, pompe di calore e accumulatori di energia domestica e industriale. A quest’attività si affianca, con Nayturway, l’assemblaggio e l’installazione di sistemi destinati alla depurazione dell’acqua a uso residenziale e industriale.
A Zammarini abbiamo chiesto, innanzitutto, qual è il percorso che lo ha portato a fondare Ares Energie e Naturway.
“Dopo un’esperienza di lavoro in Trentino, ho optato per tornare a operare sul mio territorio, deciso a proporre anche qui alcune soluzioni energetiche sostenibili trovate particolarmente interessanti durante l’esperienza trentina. Ne è nata, nel 2014, Ares Energie, con la sua prima sede a Casalmaggiore. Successivamente, dopo una stretta collaborazione con un’azienda specializzata nel settore della depurazione dell’acqua, e il proficuo contributo del Dott. Fabio Bussacchini – nutrizionista e tecnico alimentare – è stato ideato un sistema innovativo per la depurazione e la remineralizzazione dell’acqua unico nel suo genere. Da questo progetto, per volontà mia e del Dott. Bussacchini, è nata Naturway. La peculiarità delle due aziende è dare non solo un servizio di vendita e progettazione che soddisfi il cliente, ma anche un servizio di assistenza altrettanto attento alle esigenze di chi ci ha scelto. Penso che
Risparmio energetico e depurazione acqua Nuova realtà a Pieve San Giacomo
Federico Zammarini
(Fondatore di Ares Energie e Naturway):
«Il nostro obiettivo è quello di fornire al cliente un servizio completo: ci occupiamo dunque anche delle richieste per gli incentivi e ci interessiamo dell’aspetto normativo, compresi
permessi»
questo sia un valore aggiunto tutt’altro che trascurabile; uno dei difetti maggiori di questi settori, generalmente, è la mancanza di un’assistenza che segua la vendita del prodotto. Questo vale sia per gli impianti energetici, sia per i sistemi di depurazione dell’acqua. È un impegno, certo: ma possiamo dire che il ritorno da parte della clientela premia questo approccio.”
Fino a che punto accompagnate il cliente nella sua scelta d’acquisto?
Per dire, fornite consulenza anche in materia di normative verdi?
Il nostro obiettivo è quello di fornire al cliente un servizio completo: ci occupiamo dunque anche delle ri-
chieste per gli incentivi e ci interessiamo dell’aspetto normativo, compresi i permessi: allo stesso modo in cui ci occupiamo della fornitura dei materiali, della progettazione e dei sopralluoghi. Inoltre, nel caso della depurazione dell’acqua ci avvaliamo di analisi chimiche specifiche, al fine di offrire la soluzione migliore al cliente finale. L’approccio, insomma, è a partire dalle esigenze dei clienti, fino alla realizzazione del progetto: chiavi in mano, come si direbbe; ma anche realizzato su misura, e con una continuità nella gestione nel corso del tempo e dopo l’acquisto. Non solo. Ci possiamo anche occupare, se il cliente lo desidera, di alcuni aspetti finanziari. I nostri clienti,
peraltro, vale la pena ricordarlo, sono sia privati sia aziende.
Ci può dire qualcosa sulla nuova sede a Pieve San Giacomo?
La sede di Pieve San Giacomo ospita nuovi laboratori per l’assemblaggio dei sistemi di depurazione, ma non trascura nemmeno il compar to delle rinnovabili, a cui sono dedicati locali per la progettazione e la realizzazione. Ci sono, inoltre, delle sale corsi e sale di stoccaggio con funzione di magazzino.
La vostra attività riguarda solo il Casalasco?
Operiamo soprattutto nel Casalasco, sì, ma abbiamo numerosi
clienti anche nelle aree limitrofe: nella provincia di Cremona, di Brescia, di Parma, e così via. I clienti sono locali, dunque, anche per garantire quella continuità nel rapporto di cui ho parlato prima.
Qual è la situazione della vostra zona di attività dal punto di vista della sensibilità rispetto ai vostri settori? Direi nella media rispetto al Nord Italia; c’è da dire che è tangibile una crescente sensibilità verso scelte ecologiche, percepita soprattutto nell’immediato post-Covid. Noi operiamo sul territorio da oltre dieci anni e possiamo dire con orgoglio di avere all’incirca 2mila clienti tra Ares Energie e Naturway.
Macinazione | Compattazione | Vagliatura | Miscelazione Confezionamento di Sali Minerali e Fertilizzanti
Questa volta parliamo de… "…DI TERRA”
Dopo avere ingaggiato una lunga battaglia fino all’ultimo fan (persa peraltro) con la più famosa Pfm (Premiata Forneria Marconi), dopo avere innervosito il Vaticano con le sue teorie evoluzioniste (Darwin) e dopo avere innaffiato il mondo di buoni sentimenti progressisti (“Io sono nato libero”), il Banco del Mutuo Soccorso (acronimo Bms, che però ricorda più una banca che un complesso prog rock) nel 1978 fa uscire “…Di terra”, un lp nemmeno lontano parente di quelli che l’hanno preceduto e quelli che lo seguiranno, un unicum insomma.
I fratelli Nocenzi prendono in disparte il cantante, Francesco di Giacomo: “A’ Fra, il prossimo lo suonamo e basta, con l’orchestra, niente parole, niente cantante, te devi levà, al massimo te famo fa i titoli dei pezzi” (sì, so’ dde Roma).
Detto fatto, convocata l’Orchestra dell’Unione Musicisti di Roma, scritti i titoli da Francesco (dovrebbero, dico dovrebbero, essere letti di seguito come se fossero una poesia) esce un vinile che stordisce i fans (ferst riecscion scioc) che si aspettavano ben altro.
La copertina è un gigantesco pomodoro anellato come un pianeta su sfondo blu, il contenuto una vera e propria opera sinfonica, poi usata anche per sigle televisive, di assoluta originalità e qualità.
Inutile ricordare che il disco non ha avuto un grande successo, almeno non quanto i lavori precedenti, e anzi segna forse l’inizio del declino del gruppo, ma resta una importantissima testimonianza di come il Banco non fosse solo un gruppo di strimpellatori politicizzati (beh, sì, un po’ lo erano), ma pure un manipolo di musicisti e compositori capaci di andare oltre il genere (progressive) che ha dato loro (breve) gloria e che Valelapena riascoltare.
INCONTRI
“L’opera si rivela” approfondisce “Così fa tutte” di Mozart
LIBRI
Oggi la presentazione di “Syd Barrett - Scritto sui rovi” Domani mattina alle 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli, secondo appuntamento con “L’opera si rivela” (ingresso libero), che approfondirà “Così fan tutte” di W. A. Mozart, in scena al Ponchielli il 31 ottobre alle 20 e 3 novembre alle 15. Relatore Emanuele Senici, musicologo e professore di Storia della Musica all’Università la Sapienza di Roma.
Qual è la ragione della prematura scomparsa dalle scene di Syd Barrett, fondatore e frontman dei Pink Floyd? A questa domanda cerca di rispondere Luca Chino Ferrari nel libro “Syd Barrett - Scritto sui rovi” (ed. Zona Music Books), che sarà illustrato dall’autore oggi alle 17.30 presso la Libreria del Convegno (in corso Campi 72).
Presentate le tante iniziative culturali che animeranno Cremona dall’11 al 17 novembre
Un’edizione di BookCity per tutti i gusti
Conto alla rovescia per BookCity Milano, la manifestazione libraria ed editoriale che troverà spazio anche a Cremona. Tanti gli incontri che scandiranno la settimana dall’11 al 17 novembre, com’è stato anticipato nel corso della presentazione del programma, a cui hanno presenziato diverse autorità: il sindaco di Cremona Andrea Virgilio, il presidente dell’Associazione BookCity Milano di Milano, l’assessore con delega al Turismo Luca Burgazzi, l’assessore alla Cultura Rodolfo Bona e Marina Volonté del Settore cultura e turismo del Comune di Cremona, Conservatore del Museo Civico e del Museo Archeologico. A collaborare alla rassegna saranno anche il Porte Aperte Festival (Paf) e il Patto per la lettura del Comune di Cremona. Tanti gli incontri, si diceva, e tanti anche i luoghi che li ospiteranno: dal Polo museale e bibliotecario di via Ugolani Dati al Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, dal Teatro Monteverdi alla Fondazione Stauffer. Ma non solo: saranno coinvolti anche il Liceo “Daniele Manin”, la Libreria Feltrinelli, la Fondazione
Che nella storia della letteratura gli animali pensino e parlino non è una novità in assoluto (basta pensare a Esopo); nondimeno, resta una soluzione originalissima quella ideata e messa a punto dal nemmeno trentenne Bernardo Zannoni, nel suo libro “I miei stupidi intenti”, edito da Sellerio: si tratta di un romanzo sotto forma di favola, il cui protagonista
Città di Cremona, il Museo Archeologico San Lorenzo, l’Antica Osteria del Fico, il Palazzo comunale, il Museo del Violino e Palazzo Cavalcabò. Leggendo il programma, si può dire che le presentazioni verranno incontro ai gusti più diversi: gli appassionati di politica potranno ascoltare, ad esempio, Carlo Cottarelli parlare del suo libro “Dentro il palazzo. Che cosa succede davvero nelle stanze del potere” (Mondadori), gli appassionati di storia antica avranno invece l’occasione di incontrare la storica Eva Cantarella presentare il volume “Contro Antigone”; chi vorrà tenersi aggiornato sul tema della salute potrà assiste-
re al dialogo tra la giornalista Eliana Liotta e gli immunologi Angelo Pan e Giulia Marchetti, quest’ultima autrice del libro “Gli antibiotici e la più grande minaccia del secolo” (Sonzogno). Non solo: ci saranno anche incontri dedicati all’attualità, alla musica, al fumetto, alla narrativa, alla storia, all’arte e alla cucina. Libri, libri e ancora libri: spiace non citarli tutti, ma il solo elenco occuperebbe l’intera pagina. Non mancano, poi, incontri più curiosi o di altro formato. Un esempio, in questo senso, è l’evento inaugurale: “Piccolo atlante di storie cremonesi”; nel corso di quest’incontro, l’autore radiofonico e di podcast Mat-
teo Caccia dialogherà col pubblico “per tracciare una mappa articolata delle storie individuali che rivelano luoghi, abitudini, sentimenti e sensi dell’abitare e vivere a Cremona”. Martedì 12 novembre alle 11, invece, verrà proiettato al Teatro Monteverdi il documentario “Voyage à Gaza”, con la presenza del regista Piero Usberti. Inoltre, alla Libreria Feltrinelli sarà possibile visitare la mostra fotografica “Parallelismi. Simmetrie in luce” di Anna Domaneschi. Approssimandoci verso il finale, si può certo citare un ciclo di tre incontri “M’appare il mondo”, dietro cui si riconosce la firma di Stefano Bartezzaghi (già intervistato, peraltro, su queste stesse pagine, proprio per presentare BookCity a Cremona). Bartezzaghi parlerà dell’utilità delle mappe e di tutti quegli strumenti che, orientandoci nel mondo, ce lo fanno anche apparire. Seguirà dunque l’incontro con un cartografo, Luigi Farrauto, con l’analista e politologo Giovanni Diamanti e con Lina Bolzoni, storica della letteratura. La chiusura avverrà, invece, il 17 novembre al Museo Archeologico San Lorenzo con Nicoletta Verna e il suo romanzo edito da Einaudi “I giorni di vetro”.
Gli animali pensano e parlano in un romanzo
è la faina Archy, con la sua vita, tormentata e avventurosa. In queste pagine, gli animali pensano e parlano tra loro; costruiscono tane che sembrano case, allevano galline e coltivano verdura e tuttavia non deflettono dall’assecondare il loro istinto ferino: che sia l’attrazione amo-
rosa o la fame più feroce. Archy, però, scopre qualcosa che sembra appartenere soltanto agli esseri umani: scopre Dio, la paura della morte e la scrittura. Il libro tocca temi come l’amore e la solitudine, la felicità e la disperazione, provando a dare una risposta su quale sia, sulla
Terra, l’unica forma di trascendenza, o di salvezza. Ma davvero sorprendente è l’uso dell’espediente narrativo di adottare la prospettiva di un animale, doppiamente efficace. In primo luogo, perché offre un’angolatura inedita, mostrando la violenza della ferinità – a tratti quasi
Le prossime feste a teatro all’insegna della spensieratezza
Le proposte del Teatro Ponchielli per le feste 2024 saranno all’insegna della spensieratezza. Immancabile l’appuntamento a S. Stefano (alle ore 16) con la simpatia di Corrado Abbati e la sua Compagnia, che proporranno una delle operette più rappresen-
tate al mondo: “La vedova allegra” (nella foto) . Una serata speciale per il 31 dicembre (dalle 21.30): in attesa dell’anno nuovo si ballerà e canterà con “Flashdance il musical”, tanta musica dal vivo e canzoni intramontabili per rivivere una storia d’amore
coinvolgente e festeggiare l’arrivo del 2025 con il cast. Dedicato a tutti i bambini e non solo, infine, il giorno della Befana alle 16, con “Aladin” che ci farà sognare portandoci nelle calde atmosfere d’oriente. I biglietti saranno in vendita dal 4 novembre.
difficile da sostenere –, cruda ma non crudele (dacché incolpevole) e lo fa ben lungi dal cadere in un facile animalismo. In secondo luogo, perché mostra la potenza evocativa della parola scritta: e questo sia all’interno della storia, sia costruendo un mondo possibile che può esistere, e resistere nel tempo, solo grazie alle pagine di un libro.
Continua nel segno dell’arte figurativa il programma espositivo del Centro Pinoni. Il sodalizio di Largo Madre Agata Carelli propone la nuova per-
MUSICA
sonale dell’artista lodigiana Enrica Groppi dal titolo “Visioni d’incanto”. L’esposizione, che conta una trentina di opere, può essere visitata gra-
tuitamente dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 16.30 e durante gli eventi promossi dal Centro Pinoni in altri giorni e orari, fino al 30 ottobre.
Il tour che chiude la carriera di Umberto Tozzi farà tappa a Cremona il 9 aprile 2025
Dopo una carriera lunga 50 anni, costellata di successi, con più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti in tutto il mondo, Umberto Tozzi ha deciso di appendere la chitarra al chiodo, ma ha scelto di farlo in grande stile con “L’ultima notte rosa the final tour”. Dopo il grande successo del debutto a giugno alle Terme di Caracalla di Roma, dei concerti outdoor e dei palasport, il tour si arricchisce di un nuovo capitolo con 18 date nei teatri tra aprile e maggio 2025, tra cui il Teatro Ponchielli. L’atteso concerto è in programma a Cremona, grazie a Caos Organizzazione Spettacoli, mercoledì 9 aprile alle ore 21. I biglietti sono già in vendita online e dal 29 ottobre saranno disponibili presso la biglietteria del teatro. Sarà l’ultima occasione per il pubblico di godere del repertorio di uno dei cantau-
CREMONA
L’Ultima notte rosa anche al Ponchielli
tori italiani più apprezzati degli ultimi decenni. L’annuncio a sorpresa dell’addio alle scene è stato dato lo scorso 15 marzo al Teatro L’Olympia, la sala concerti più antica di Parigi, un auditorium tra i più prestigiosi del mondo, palco che l’ar tista ha calcato per tre volte e che sarà, l’11 maggio 2025, una delle immancabili tappe del tour. Cantautore e musicista carismatico e creativo, Umberto Tozzi grazie alle sue hit senza tempo è diventato un’icona della musica italiana e ha attraversato e appassionato intere generazioni, riem-
Manca un’analisi chiara e precisa sul progetto del nuovo ospedale
Egregio direttore, la questione circa l’opportunità di costruire un nuovo ospedale a Cremona, abbattendo l'attuale, torna spesso all'attenzione senza che sia fatta chiarezza. I favorevoli (più
o meno tutti quelli che ricoprono posizioni apicali nella pubblica amministrazione locale) accolgono l'investimento con grande enfasi, ansiosi di assistere ai risultati sulla sanità che porterà la nuova struttura, che pare sarà d’avanguardia. Ma tutti conosciamo le carenze della sanità attuale e il dubbio che si vada nella direzione sbagliata è diffuso. Oltretutto pare che i costi
della nuova struttura, rispetto alla ristrutturazione dell’attuale ospedale - che sembra fattibile - siano molto più onerosi. In questo scenario non possiamo ignorare il monito del ministro delle Finanze che auspica risparmi e intima tagli d’ufficio. Credo di avere capito che gran parte dell'investimento benefici di finanziamenti del Pnrr - cioè non si farà ricorso a fondi
pendo con i suoi concerti i più importanti spazi del mondo dedicati alla musica con il suo pubblico fedele e trasversale. Sono numerosi i suoi successi discografici, a partire da “Ti amo”, indimenticabile brano del 1977, capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi e di vincere l’edizione di quell’anno del Festivalbar. Poi la super hit mondiale “Gloria”, scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese
“The wolf of Wall Street”, ma anche per il film cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne, che porta il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione di Laura Branigan nel 1982, e ancora
“Si può dare di più”, “Gli altri siamo noi”, “Gente di mare” (cantata con Raf), “Dimmi di no”, “Stella stai” e “Donna amante mia”, a confermare la grandezza del cantante torinese.
statali, con relativo incremento del debito pubblico - ma ricordiamoci che andranno restituiti, quindi graveranno sulle casse dello Stato comunque. Persino i cosiddetti finanziamenti a ”fondo perduto” non saranno gratis, infatti lo Stato si troverà costretto ad aumentare la quota annuale che versa nel bilancio europeo. Si sente la mancanza di un'analisi chiara, precisa,
TEATRO
La Compagnia Qu.Em. porta in scena domani “La città e il desiderio”
La stagione 2024-25 della Compagnia Qu.Em. quintelemento di Cremona è già arrivata al terzo spettacolo. Dopo “Essere o non essere” e “Cremona Abstract”, domani andrà in scena “La città e il desiderio”, come di consueto nel Centro Culturale Next di Palazzo Schinchinelli-Martini in via Cadolini 20. La rappresentazione avrà inizio alle ore 18 e tutti i posti sono già esauriti; probabilmente verrà organizzata una replica, ma al momento non ci sono conferme. Seguendo il metodo di lavoro ormai tipico dello stile laboratoriale della compagnia Qu.Em., anche questa produzione ha avuto il suo spunto iniziale in un grande scrittore e nello specifico in una delle sue opere più rappresentative: Italo Calvino (di cui nel 2023 ricorreva il centenario della nascita) e “Le città invisibili”, uno dei testi più affascinanti della letteratura del Novecento.
puntuale ed approfondita sulle carenze dell'attuale nosocomio, sulle necessità sanitarie attuali e future, sui costi e benefici dell'investimento rispetto alla ristrutturazione dell'attuale. Diversamente prende corpo l'dea che si vogliano cogliere delle opportunità, in modo non articolato al sistema, scollegando la decisione dal contesto globale. Luciano Losi (Cremona)
Sono aperte le iscrizioni al corso di secondo livello della Lingua dei Segni Italiana (LIS), promosso dal Servizio Politiche del lavoro per i disabili della Provincia di Cremona in collaborazione con Ente Nazionale SordiENS, sezioni provinciali di Milano e di Cremona. Il corso, della durata di 160 ore, inizierà venerdì 15 novembre 2024 e si concluderà con l’esame finale sabato 6 dicembre 2025. Il corso si
La durata è di 160 ore, inizierà venerdì 15 novembre. Esame il 6 dicembre 2025
Al via il corso Lis (Lingua dei Segni Italiana) di secondo livello
terrà in modalità mista: prevalentemente a distanza, il venerdì nella fascia oraria 17:30 – 20:30; mentre 8 incontri saranno in presenza il sabato mattina, dalle 9:00 alle 13:00, presso Il Civico 81 in Via Bonomelli 81 a Cremona. Possono inviare la propria
IMMUNIZZAZIONE AL VIRUS SINCIZIALE
Un farmaco che evita i problemi respiratori, protezione per i neonati
Dal primo di novembre parte la campagna di immunizzazione per proteggere neonati e bambini sotto i due anni di vita dalle complicanze respiratorie legate al virus respiratorio sinciziale (VRS), una delle principali cause di bronchiolite e polmonite nei più piccoli. Il trattamento sarà offerto gratuitamente a tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025.
UN RISCHIO DA NON SOTTOVALUTARE PER I PIÙ PICCOLI
Più il bambino è piccolo, maggiore è il rischio di complicazioni serie. Bruno Drera, direttore della Patologia Neonatale dell’Ospedale di Cremona, spiega: «Questa campagna di immunizzazione ha l’obiettivo di rendere più sicuri i primi mesi di vita dei neonati. Il virus respiratorio sinciziale (VRS) può provocare gravi problemi respiratori nei più piccoli, come bronchiolite, polmonite o insufficienza respiratoria grave. Nel 2023 ci sono stati 15.000 ricoveri in Italia per bambini sotto i due anni, e in Lombardia sono stati contagiati 3.019 neonati di età inferiore ai sei mesi».
PROTEZIONE IMMEDIATA: NON È UN VACCINO
A fare la differenza, come spiega Antonella Laiolo, direttore del Centro Vaccinale dell’Ospedale di Cremona, è Nirsevimab, «un anticorpo monoclonale che protegge immediatamente il bambino dal virus, senza dover aspettare che il sistema immunitario sviluppi una risposta autonoma, come nel caso dei vaccini. La protezione dura fino a cinque mesi, coprendo così l’intero periodo di massima diffusione del VRS. Questo trattamento non è obbligatorio, ma è fortemente consigliato, in quanto rappresenta una grande opportunità».
COME FARE
· Per i nati tra novembre 2024 e marzo 2025, il trattamento può essere somministrato direttamente in ospedale subito dopo la nascita.
· I bambini nati prima di novembre 2024 potranno fare la profilassi dal pediatra di famiglia oppure al Centro Vaccinale dell’ASST nel momento della somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie (esavalente).
domanda di iscrizione le persone in possesso di un attestato di partecipazione ad un corso LIS di primo livello rilasciato dall’Ente Nazionale Sordi o da altri enti di formazione specifici. L’ammissione al corso è vincolata ad una valutazione del livello di conoscenza
della lingua che verrà effettuata dagli stessi esperti dell’ENS – sezione provinciale di Milano. Il modulo di iscrizione deve essere inviato all’ENS di Milano al seguente indirizzo e-mail: milano@ens.it entro e non oltre il 30 ottobre 2024. I richiedenti idonei saranno
ammessi al corso in base ai posti disponibili e secondo i requisiti di priorità indicati nel modulo di iscrizione. Il corso, finanziato attraverso il Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili nell’ambito del Piano Provinciale per l’inserimento lavorativo delle persone
con
L’esercizio fisico è fondamentale per costruire ossa più forti e rallentare la malattia
Si stima che l’osteoporosi colpisca in Italia circa 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa. La rottura del femore e altri incidenti tipici di questa malattia spaventano soprattutto gli anziani poiché le conseguenze sono spesso invalidanti e limitano d’un tratto le proprie capacità di mobilità e di indipendenza. Ma di osteoporosi soffre già il 23% delle donne oltre i 40 anni – anche il 14% degli uomini – e questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita (Ministero della Salute). L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) infatti negli ultimi anni ha più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di promuovere politiche di prevenzione presso la popolazione più a rischio allo scopo di contrastare l’insorgere della malattia e di ridurre l’impatto sanitario e sociale della fragilità scheletrica. E il consiglio di “bere molto latte” non è in cima alla lista delle soluzioni. «Nel mio lavoro quotidiano ho spesso delle conferme, non sempre positive, racconta la dottoressa Anna Bollati , Medico Specializzato in Medicina Termale, esperto in Fitoterapia, Omeopatia e Agopuntura e sostituto nella medicina di base, dal 2017 direttore sanitario a Figurella Milano Isola Centrale e dal 2022 direttore sanitario anche della nuova sede di Figurella Milano Duomo. Prescrivo molte Moc (Mineralometria Ossea Computerizzata, è un esame di cui ci si avvale per valutare lo stato di salute delle ossa. Serve a determinare se la densità minerale si è ridotta e se è già comparsa l’osteoporosi) e nell’80% dei casi ci sono dei segnali evidenti che qual-
cosa non va e in età sempre più giovane. Vedo un numero crescente di fratture ossee patologiche, ovvero causate da eventi che normalmente non ne avrebbero causato la rottura. Ad oggi l’osteoporosi è una patologia sottovalutata e sottodiagnosticata».
MENOPAUSA E OSTEOPOROSI: PERCHÉ SONO CORRELATE Nel corso della vita il massimo della densità ossea si raggiunge a circa 25 anni, da qui in poi il nostro capitale osseo può rimanere stabile sino all’ingresso della menopausa, oppure subire variazioni anche durante l’età fertile, che dipendono soprattutto dallo stile di vita, da malattie intercorrenti anche di tipo ereditario, e dall’assunzione di farmaci che possono impoverire la nostra massa ossea. Con l’arrivo della menopausa la carenza significativa di estrogeni condiziona il processo di rimodellamento osseo. Gli estrogeni, la cui diminuita produzione comincia ben prima della menopausa ed è graduale e progressiva, hanno la capacità di inibire il processo di riassorbimento dell’osso. Viene man mano a
mancare questa inibizione del riassorbimento dell’osso e la capacità fisiologica del nostro organismo di costruire osso mancante non è compensatoria e dunque il bilancio osseo è verso una maggior distruzione di tessuto osseo.
PREVENIRE CON UNO STILE DI VITA CORRETTO
Per occuparsi della salute delle proprie ossa si parla spesso di dieta. Il calcio, che aiuta a costruire le ossa, è effettivamente il macronutriente più importante nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi. Consumare i latticini insieme a ingredienti come spinaci, legumi, prezzemolo, pomodori, uva, caffè e tè ne riduce l’assorbimento, mentre cattive abitudini come l’uso eccessivo di sale, o una dieta ricca di proteine o di alcolici ne provocano la dispersione. Un ruolo importante è svolto anche dalla vitamina D, che aiuta il corpo ad assorbire il calcio e agisce nei processi di rimodellamento osseo. Stare all’aperto mezz’ora al giorno, con mani, braccia o viso scoperti, è sufficiente per una normale produzione di vitamina D.
Una malattia al femminile che bisogna imparare a prevenire. Bevendo tanto latte e mangiando tanto calcio? Non solo. Soprattutto andando oltre i falsi miti e agendo su più fronti. La prevenzione deve essere fatta a tutte le età e si basa sui seguenti pilastri: Adeguato apporto di calcio con la dieta (cibo e acque idonee che contengano calcio e silicio)
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Le raccomandazioni del mondo scientifico sono di esporsi al sole per mezz’ora al giorno quando possibile Movimento fisico regolare con alcune attenzioni.
La vitamina D è presente in piccole quantità nei seguenti alimenti: nel tuorlo d’uovo, una certa concentrazione nei pesci grassi (aringhe, tonno, sgombri), mentre ne è ricchissimo l’olio di fegato di merluzzo.
COMBATTERE L’OSTEOPOROSI CON IL MOVIMENTO… QUALE? «È utile una ginnastica completa, moderata di intensità e di durata, ma costante, cioè fatta più volte a settimana, afferma la dottoressa Bollati. Negli ultimi anni gli operatori medicosanitari si sono resi conto che uno dei modi migliori per sviluppare un’ossatura sana è fare un’attività fisica regolare. Il movimento fisico svolto nei centri Figurella è adatto ad aumentare la massa muscolare, che supporta l’apparato scheletrico perché un osso che è supportato dal muscolo sarà meno esposto a fratture». Attraverso esercizi mirati e controllati, attività aerobica e di resistenza, e grazie ad un supporto professionale per il programma alimentare bilanciato è possibile prevenire l’osteoporosi e migliorare la qualità di vita minimizzando i rischi.
Ecco i consigli per la 9ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).
Portieri - Carnesecchi , viene dalla prima rete inviolata del campionato, punta al bis contro il Verona. Devis Vasquez , la principale sorpresa in porta di questo inizio di cam-
pionato, come del resto l’Empoli, pronto ad un altro match da buon voto. Provedel , sottotono finora, in cerca del clean sheet tanto auspicato dai fantallenatori.
Dife nsori - Gila , viene da uno sfortunato autogol contro la Juve, deve portare solidità alla retroguardia biancoceleste. Coulibaly , stagione altalenante per l’esterno del Parma, è una buona partita in cui metterlo. Gosens , la Roma fa fatica sugli esterni, partita da bo -
nus per il laterale della Fiorentina. Centrocampisti - Barella sente molto il derby d’Italia, l’ha già deciso in passato, un suo colpo può indirizzare la partita verso i nerazzurri. McTominay è l’uomo in più per Conte, ottima partita con il Lecce in cui schierarlo. Pessina , il Monza ha bisogno del suo capitano per continuare a risalire, da schierare. Attaccanti - Castellanos , in casa contro il Genoa si mette senza se e senza ma. Dyba -
la , partita insidiosa per la Roma, che cercherà molto la sua luce, la sua Joya. Bonny , da confermare senza troppi dubbi. Possibili sorprese - De Gea , partita che potrebbe esaltare lo spagnolo, rischio gol subito, ma buon voto. Oristanio , Venezia in cerca di punti anche fuori casa, può deciderla con una giocata estemporanea. Colombo perché no? L’Empoli ha impressionato finora, serve il gol del suo attaccante.
» calcio serie b La Cremo prova oggi ad espugnare lo Zini
Chi ben comincia, nel caso di Corini, non sarà a metà dell’opera, ma ha dato comunque un’iniezione di fiducia a tutto l’ambiente. Anche se in sede di presentazione la trasferta di Castellammare non è stata caricata d i eccessiva importanza, classifica alla mano era chiaro che un’eventuale sconfitta avrebbe complicato molto il cammino dei grigiorossi, che invece hanno gettato in campo grinta e carattere, al cospetto di una matricola terribile. Un successo che ha messo in mostra alcune individualità, soprattutto nella ripresa, a conferma del valore di una rosa che offre molte soluzioni all’allenatore. Qualcuno storce il naso, perché la Cremo non avrebbe brillato particolarmente, ma in serie B è complicato vincere su quasi tutti i campi, come ha dimostrato la capolista Pisa a Bolzano o il Palermo a Modena. Ora però i grigiorossi devono battere un colpo anche allo Zini, dove è arrivata solo la striminzita vittoria con la Carrarese, oltre a due pareggi e una sconfitta. Oltretutto, da mesi la Cremo non coglie due successi di fila, a conferma delle difficoltà della gestione Stroppa. Per Corini sarebbe un bel colpo partire con due successi, ma la sfida di oggi pomeriggio con la Salernitana si annun -
C lassifica (10ª giornata)
Padova 26
L.R. Vicenza 21
Alcione Milano 19
Lumezzane 18
Renate 18
Atalanta Under 23 17
Trento 17
Feralpisalò 16
Lecco 15
Novara 15
AlbinoLeffe 13
Virtus Verona 13
Pro Patria 12
Giana Erminio 11
Pro Vercelli 11
Caldiero Terme 10
Union Clodiense 7
Pergole ttese 6
Triestina (-1) 4
Arzignano 4
Dopo una sconfitta e due pareggi, è arrivato il momento di tornare alla vittoria davanti ai propri tifosi contro la Salernitana per dare continuità al successo di Castellammare
Risultati 9 ª giornata
Bari-Catanzaro 1-1, Brescia-Sassuolo 2-5, Carrarese-Mantova 1-1, Cesena-Sampdoria 3-5 Cittadella-Cosenza 0-0, Juve Stabia-Cremonese 1-2, Modena-Palermo 2-2, ReggianaFrosinone 2-0, Salernitana-Spezia 0-2, Südtirol-Pisa 1-2.
10 ª giornata (26-10 h 15)
Carrarese-Cittadella (h 17.15), Catanzaro-Südtirol (27-10 h 17.15), Cesena-Brescia, Cosenza-Juve Stabia, Cremonese-Salernitana, Frosinone-Pisa (27-10 h 17.15), PalermoReggiana, Sampdoria-Mantova (2710 h 17.15), Sassuolo-Modena (h 17.15), Spezia-Bari (25-10 h 20.30).
cia impegnativa e per certi versi enigmatica, visto il rendimento altalenante dei campani. Per quanto
riguarda la formazione, molto dipenderà dall’impiego o meno di Johnsen, piename nte recuperato
C
PRIMAVERA 1 - Dopo aver espugnato 3-2 il campo del Milan, i grigiorossi trascinati da Gabbiani (capocannoniere con 11 gol) ospitano stamattina alle ore 11 il Lecce.
ma non ancora certo di partire titolare. Per il resto, è prevedibile il ritorno in mezzo al campo di Castagnetti e l’utilizzo di Nasti al posto di De Luca, deludente contro la Juve Stabia. Da Salerno, invece, arrivano voci di un attacco con Torregrossa al posto di Simy, sostenuto da Verde e Wlodarczyk, nomi indubbiamente di valore per la categoria, che impongono molta attenzione da parte dei difensori grigiorossi.
LE PAROLE DI CORINI Ricordiamo che la Cremo scenderà di nuovo in campo martedì sera a Modena nel turno infrasettimanale.
Oggi la Pergolettese cerca tre punti vitali con la Triestina di Pep Clotet
Scontro diretto da non sbagliare al Voltini
Anche a Lecco la Pergolettese non è riuscita a guarire dal mal di trasfer ta ed ha incassato la quinta sconfitta su cinque gare lontano dal Voltini. Una zuccata di Ionita al 22’ ha deciso una gara in cui i gialloblù, che non hanno demeritato sul piano dell’impegno e del coraggio, ma sono stati
sterili in fase offensiva, con il povero Parker (nella foto) a lottare su ogni pallone e a fare la guerra sempre contro due o tre difensori. La classifica resta deficitaria e la squadra di Curioni ha bisogno di una vittoria nello scontro diretto con la Triestina (oggi alle 15 al Voltini), contro una squadra in
difficoltà e che ha ufficializzato il nuovo allenatore spagnolo Pep Clotet (ex Spal, Brescia, Torpedo Mosca) al po-
sto dell’italo-olandese Michele Santoni. «Abbiamo tutti voglia di uscire al più presto da questa situazione e sabato dovremo essere bravi a cercare di capire, in base alle caratteristiche dei giocatori che hanno a disposizione, quale sarà il loro modo di stare in campo», ha detto Curioni.
SERIE D
Due sfide ravvicinate da affrontare in che modo? «Non mi piace usare il termine turnover. Ci sarà una rotazione, chi sceglierò sarà il più adeguato per partire e v aluterò eventuali cambi da fare. Poi penserò alle energie di chi non ha giocato e a costruire la seconda partita, poi la t erza. Facciamo una cosa alla volta, il nostro focus va alla partita con la Salernitana, da lì poi costruiremo la gara di Modena, per valutare le condizioni mentali e fisiche del gruppo. Solo Ceccherini è assente, mentre gli altri sono tutti recuperati, compresi Castagnetti e Johnsen».
Giorni difficili per il Crema Ora deve reagire col Chievo
Primo momento di difficoltà per il Crema, che prima ha ceduto al Sangiuliano (1-3 al Voltini) e poi è stato travolto 6-2 a Palazzolo nel turno infrasettimanale. In pochi giorni la posizione in classifica si è complicata e serve una reazione domani alle 14.30 al Voltini contro il Chievo. Classifica (10ª giornata): Ospitaletto 23; Desenzano, Varesina 20; Sant’Angelo 18; Pro Sesto, Pro Palazzolo 17; Casatese 15; Ciliverghe, Breno, Castellanzese 14; Sangiuliano, Folgore Caratese 13; Vigasio, Club Milano, Magenta 11; Crema Fanfulla 10; Sondrio, Chievo 9; Arconatese 5.
Bologna-Milan è stata rinviata tra le polemiche
BOLOGNA - La partita verrà rinviata, no forse si gioca ad Empoli e a porte chiuse. Quindi? No, alla fine Bologna-Milan non si gioca. Decisione che ha scontentato un po’ tutti e che ha suscitato numerose polemiche, anche perché con le due squadre impegnate in
Champions, trovare una data utile per il recupero non sarà facile. Decisiva l’ordinanza firmata da sindaco e prefetto che impediva il normale svolgimento della partita. «Decisione incomprensibile», è stato il commento di Paolo Scaroni, presidente del Milan.
» volley serie a2
Bagnaia attaccherà Martin domani in Thailandia
BURIRAM - Il Mondiale della MotoGp entra nella fase decisiva e fa tappa in Thailandia, a Buriram, per il terzultimo appuntamento stagionale. La lotta per il titolo tra Bagnaia e Martin è sempre più avvincente, con lo spagnolo che la scorsa settimana ha aumentato
il vantaggio a 20 punti. Pecco Bagnaia è però ottimista: «ll tracciato di Chang sulla carta dovrebbe essere più favorevole a me rispetto a Martin, ma devo fare qualcosina in più per accorciare su Jorge». La gara è in programma domani alle 9 (ora italiana).
Le due squadre vengono da periodi diametralmente opposti, ma il pronostico resta molto incerto. Continua la crescita di Casalmaggiore, impegnata a Imola
Cresce l’attesa per il derby Esperia-Offanengo
Due vittorie e una sconfitta è il bilancio, tutto sommato con il segno positivo, del weekend del volley cremonese in A2. La nota stonata arriva purtroppo dall’Esperia, piegata 3-1 a Padova dalla Nuvolì Altafratte. S i tratta del secondo ko consecutivo, a conferma di un momento di difficoltà. Perso il primo set, le gialloblu si sono imposte nel secondo, ma poi hanno ceduto alla distanza. Non sono bastati i 21 punti di capitan Taborelli e le giocate di Arciprete e Bellia, vanificati dal pessimo rendimento a muro e in battuta. Sorride, invece, la Trasporti Bressan Offanengo che ha piegato 3-1 la Tenaglia Abruzzo Volley al PalaCoim. Una bella vittoria che fa proseguire il momento positivo delle nerover-
Archiviata con soddisfazione l’Half Marathon di Cremona, che anche quest’anno ha confermato il suo status di evento sportivo di rilevanza nazionale e internazionale, con oltre 3200 gli atleti che hanno partecipato alle tre competizioni
de, frutto di una prova convincente. In evidenza Elisa Bole (17 punti a referto), bene anche Nardelli e Martinelli che hanno fornito un contributo importante alla causa.
Giornata di festa anche in casa Vbc Casalmaggiore, visto che le
3ª giornata (27-10 h 17)
GIRONE A
Brescia-Costa Volpino, Imola- Casalmaggiore , Macerata-San Giovanni in M., Mondovì-Lecco, Pisa-Messina.
GIRONE B
Altino-Melendugno, Concorezzo-Como, Esperia Cre mona -Offanengo, Olbia-Busto Arsizio, Trento-Padova.
rosa hanno ottenuto la prima agognata vittoria stagionale, attesa e voluta al PalaRadi. Un 3-1 netto contro la Bam Mondovì, alla quale le casalasche hanno ceduto solo il secondo set, dopo un’autentica maratona (28-30). La Vbc, recu-
ATLETICA LEGGERA
Dopo lo spettacolo a Cremona,
e che ha visto i successi di Shadrack Kipkirui Kenduiywo e Giulia Vettor, è tempo di pensare alla Maratonina Città di Crema, in programma il prossimo 10
novembre e che compie 18 anni. I primati della corsa dicono chiaramente che sulle strade di Crema si può correre forte e puntare al proprio record personale:.
tocca
PRESENTAZIONE DEI SEI PROGETTI STRUTTURALI EVENTUALMENTE DA REALIZZARE NEI PROSSIMI ANNI E VOTAZIONE DI QUALI, TRA QUESTI INTERVENTI L’ASSEMBLEA RITIENE PRIORITARI
Ricordiamo ai Soci che è indetta l’Assemblea Straordinaria dei Soci, in seconda convocazione per il giorno DOMENICA 27 OTTOBRE 2024 - ore 10.00 - Palazzetto Sociale con il seguente ordine del giorno:
1. Presentazione dei sei Progetti strutturali eventualmente da realizzare nei prossimi anni e votazione di quali, tra questi interventi, l’Assemblea ritiene prioritari.
• L’accreditamento dei Soci, e degli eventuali delegati, in Assemblea avrà inizio alle ore 09.30 e si chiuderà alle ore 10.00
• Ai sensi dell’art. 23 secondo comma dello Statuto possono votare tutti i Soci in regola con i pagamenti delle quote, maggiorenni e minorenni dagli 11 anni compiuti, questi ultimi solo tramite l’esercente la responsabilità genitoriale (specificatamente delegato/a anche dall’altro genitore).
• Il Socio, impossibilitato a partecipare, può farsi rappresentare da un altro Socio maggiorenne. Ogni Socio non può avere più di due deleghe. La delega deve essere rilasciata esclusivamente sul presente invito.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Classifiche
GIRONE A Macerata, San Giovanni 9; Messina 8; Brescia 6; Casalmaggiore 4; Imola, Lecco 3; Pisa 2; Costa Volpino 1; Mondovì 0.
GIRONE B Trento 8; Offanengo , Como, Padova, Melendugno 6; Busto Arsizio 4; Esperia , Concorezzo, Olbia 3; Altino 0.
perate tutte le infortunate, ha confermato la sua crescita, trascinata dalla solita Montano, autrice di 26 punti. Ma è già tempo di conferme per Casalmaggiore, che domani farà visita alla Clai Imola Volley. Il piatto forte è però in program-
ma al PalaRadi di Cremona dove, sempre domani alle 17, l’Esperia Cremona cerca il riscatto contro Offanengo per il primo derby provinciale della stagione. Una sfida molto attesa, che potrà dirci qualcosa di più sulle ambizioni delle due formazioni. «Cremona è una squadra forte, ma di formazioni di qualità ne abbiamo già affrontate, come per esempio Trento e Melendugno alle prime due giornate. Sappiamo che sarà difficile, considerato anche che si tratta di una sfida molto sentita sul territorio, ma allo stesso tempo siamo consapevoli di ciò che possiamo fare. È un campionato molto strano, non si può mai dar nulla per scontato, quindi sarà un match difficile, ma allo stesso tempo giocabile», ammonisce Elisa Bole, schiacciatrice di Offanengo.
alla Maratonina di Crema
I primati sono del kenyano Solomon Koech, stabilito nel 2019 in 1h03’10” e dell’azzurra Giovanna Epis in 1h10’15”. Lo scorso anno la vittoria ha premiato
Luca Magri in 1h04’52” e l’africana Emily Chepkemoi Cheroben in 1h15’14”, mentre nella 10 km, che come la mezza maratona è inserita nel calendario nazionale Fidal, la spuntarono Mohammed Morchind in 30’26” e Francesca Durante in 36’57”. Oltre alle due gare competitive, confermatissima è la Marian Ten, prova non agonistica sui 10 km. Appuntamento per tutti la mattina in Piazza Garibaldi.
BOCCE
I ragazzi del Flora si sono presi la scena nel 2024
Massimo Malfatto
Siamo alla conclusione dell’annata boccistica ed è tempo di bilanci. Il boccismo giovanile cremonese si è preso la scena con una lunga lista di successi ed emozioni firmati dai boys del Flora. Un crescendo di risultati strepitosi, culminato con il secondo posto ai Campionati Europei. È stato come passeggiare tra le nuvole per Luca Domaneschi ad Innsbruck, dove si è arreso solamente in finale allo sloveno Luca Sedmak nel tiro di precisione dopo un percorso fantastico. Per Luca il 2024 è caratterizzato anche da sei primi e quattro secondi posti in gare regionali. Da applausi anche l’annata di Alessandro Minoia con dieci successi (quasi tutti con Negri) ed un titolo regionale. Una stagione da incorniciare pure per Alessandro Massarini, vincitore di un titolo regionale oltre ad essere salito per ben nove volte sul gradino più alto del podio di cui quattro con l’amico Luca ed uno in coppia con Ciappei e l’altro con Pedretti. Del quartetto (nella foto) chi ha conquistato meno vittorie dei compagni è Lorenzo Bocchio, ma protagonista tra gli Juniores: un prestigioso secondo posto agli Italiani, un successo nel Circuito Prestige, terzo assoluto nella classifica generale ed alcuni piazzamenti. Non nasconde la soddisfazione Pierangelo Fabris presidente della Canottieri Flora: «Il settore bocce è senza dubbio un fiore all’occhiello della nostra società e lo confermano i risultati ottenuti, 24 primi posti (tra Seniores e Juniores), un vice campione europeo, uno italiano. Un gruppo di persone che lavorano con passione e collaborano in un ambiente sereno con ragazzi molto motivati». SCUOLA BOCCE È già tempo di pensare alla nuova annata e inserire altri giovani nel mondo delle bocce. È ripartita, infatti, la scuola rivolta a ragazzi dai 7 ai 18 anni, circa una decina e tra questi Letizia Mombelli, Under 15 e new entry femminile. Il corso, tenuto da Luca Bagnacani, Giuseppe Domaneschi ed Edoardo Massarini (istruttori con patentino Fib), si tiene due volte alla settimana (martedì e venerdì) dalle 17 alle 18.30 presso il bocciodromo comunale.
Stasera a Soresina la finale del 25º Trofeo Berlonghi
Stasera è in programma la finale del 28º Trofeo Gianpietro Berlonghi, gara regionale organizzata dalla bocciofila Tranquillo. Nella categoria A successi di
Marco Luraghi e Vincenzo Monico, mentre in categoria B note positive per Odoardo Ghisleri, Camillo Valcarenghi e Antonio Biscottelli. Nella categoria C in eviden-
za Maurizio Volpi, Ennio Coti Zelati, Paolo Gaddia, Luigi Merli e Fabrizio Volpi. Tutta la fase finale (inizio alle 17) sulle corsie del bocciodromo di Soresina.
» BASKET SERIE A La Vanoli ha molto da dire in questa stagione
Il fascino dello sport è che nulla è scontato. Prendiamo ad esempio Tajion Jones, il giocatore della Vanoli più criticato nelle prime tre giornate e per molti da “tagliare”. Ebbene, l’americano è sceso in campo a Napoli, in un match molto delicato per i biancoblu, senza alcuna pressione e ha segnato 8 tiri da tre su 11 tentativi e terminato la par tita con 29 punti, contribuendo in modo sostanzioso alla prima vittoria stagionale della squadra di Cavina. Ma non è tutto, perché anche l’altro osservato speciale Phil Booth ha dato segnali di crescita e mostrato a sprazzi il suo talento. Tutti gli stranieri hanno fatto quindi la loro parte, mentre tra gli italiani si sono distinti Zampini e Nikolic, in attesa di una crescita di Eboua, Conti e Pose, quest’ultimo fermato da un problema fisico. Insomma, la Vanoli ha cancellato in un
La prestazione di Napoli ha confermato che il roster biancoblu ha le qualità necessarie per puntare con successo alla salvezza. Stasera arriva al PalaRadi la Virtus Bologna
solo colpo le due dolorose sconfitte casalinghe e mostrato qualità necessarie per puntare alla salvezza. In attesa di match più alla portata dei biancoblu, stasera arriva al PalaRadi la corazzata Virtus Bologna, reduce dalla vittoria sul filo di lana di Belgrado in Eurolega. Una sfida sulla car ta proibitiva, che va comunque giocata, perché le energie spese contro il Partizan
Risultati 4 ª giornata
Brescia-Sassari 94-87, Napoli-Vanoli 81-87, Pistoia-Venezia 64-77, Scafati-Milano 78-83, Treviso-Trento 76-83, Trieste-Reggio Emilia 8597, Varese-Trapani 100-109, Virtus Bologna-Tortona rinviata.
5 ª giornata (27-10)
Milano-Napoli, Reggio Emilia-Brescia, Sassari-Trento, Trapani-Tortona, Treviso-Trieste, Vanoli-Virtus Bologna (26-10 h 19), Varese-Pistoia, Venezia-Scafati.
potrebbero togliere un po’ di lucidità alla squadra di Banchi, che dispone comunque di grandi giocatori come Shengelia, Belinelli e Cordinier, solo per citarne alcuni. «Penso che avere un test così probante dopo la vittoria di Napoli - ha affermato coach Cavina - ci dia ancora più motivazioni nell’approccio e nell’avere tutta l’energia necessaria per affrontare un avversario di
questo rango e di questa qualità. Il tema per noi fondamentale sarà l’aspetto difensivo: ovviamente per pareggiare il loro atletismo, servirà una prova perfetta da quel punto di vista. Il nostro margine di miglioramento più grande, invece, sarà sempre quello offensivo, cercando di velocizzare il nostro gioco perché ci troveremo di fronte una squadra che ha una struttura che lavora insieme da tanto tempo»
Ferraroni JuVi a Verona per stupire ancora
La Ferraroni JuVi è tornata a far sognare i propri tifosi. Nel derby con il Gruppo Mascio Orzinuovi giocato al PalaRadi, gli oroamaranto (nella foto di Zenzolo) si sono imposti con autorità per 84-77, con grinta e grazie alla coppia Tortù-Polanco sugli scudi (41 punti in due). La JuVi ha provato subito a scappare con una partenza bruciante, Orzinuovi ha resistito, ma Cremona è andata al riposo avanti di 12. Orzinuovi ha poi cercato di tornare sotto, ma la JuVi ha tenuto bene e si è presentata all’ultimo quarto con 10 punti di vantaggio. Eddy Polanco ha quindi ruba-
to la scena ed anche se Bertetti esce per cinque falli, la JuVi ha dominato sul piano mentale, portando alla fine un successo prezioso, con Polanco (21 punti e 27 di valutazione), Tortù, Brown e Barbante in doppia cifra. Una
vittoria convincente per un collettivo che ha già una forte identità di squadra e che coach Bechi sta gestendo con abilità durante le gare. Ora la JuVi è chiamata ad ulteriori conferme, a partire dalla difficile trasferta contro una squadra storica: domani alle 18, infatti, è impegnata a Verona con la Tezenis di coach Ramagli (reduce dal successo di Pesaro), da affrontare con la serenità di una buonissima classifica e potendo contare su un gruppo di giocatori che stanno dimostrando di saper stare bene insieme. Alexandro Everet
SERIE B
Logiman
in Sicilia per interrompere la striscia di ko
Un brutto primo quarto è costato la quinta sconfitta di fila alla Logiman Crema, superata in casa da Desio (66-76). Fazioli e compagni (nella foto) hanno provato la clamorosa rimonta nel secondo tempo, giocando alla pari con i titolati avversari, senza riuscire però a rimontare i 19 punti di svantaggio accumulati. «Devo sottolineare le 21 palle perse, è lì che dobbiamo migliorare», ha detto coach Lombardi, che spera in una reazione domani alle 18 nella complicata trasferta in Sicilia contro Capo d’Orlando. CLASSIFICA (6ª giornata ) Legnano, Lumezzane 10; Desio*, Mestre, Capo d‘Orlando, Faenza, Costa Imola, Omegna, Treviglio 8; Fidenza, Agrigento 6; Casale Monferrato*, Fiorenzuola, Virtus Imola, Vicenza, San Vendemiano, Piacenza 4; Crema , Ragusa, Saronno 2. * una partita in meno.
A 19 anni è stata tra le protagoniste nell’inseguimento individuale al cospetto delle migliori atlete del mondo e su di lei punta molto il ct Marco Villa per il quadriennio che culminerà con i Giochi del 2028
La Venturelli è il futuro della pista azzurra
La pista azzurra guarda già al futuro e precisamente alle Olimpiadi di Los Angeles del 2028. E tra i talenti su cui puntare c’è sicuramente Federica Venturelli (nella foto) , che dopo i trionfi tra le Under 23, ha fatto il suo esordio alla grande nel Mondiale Assoluto, gareggiando a Ballerup nell’inseguimento individuale, chiuso con un ottimo 5º posto, a un soffio dalle sfide per le medaglie. Con il tempo di 3’23”735, ha stabilito il primato personale, a conferma del suo talento. Oltretutto la 19enne cremonese rientrava alle gare dopo un lungo stop per infortunio, ma ha di -
mostrato di non soffrire al cospetto delle migliori del mondo. «Ho abbassato il mio personale, ma sono partita troppo for te e alla fine mi sono un po’ piantata. Mi servi -
rà questa esperienza per il futuro», ha affermato Federica. Da segnalare anche la prova nel keirin di Miriam Vece, che ha concluso il suo Mondiale con un 10º posto che
CANOTTAGGIO
non ha precedenti nella storia della pista azzurra in questa specialità al femminile e che fa ben sperare per il futuro. Soddisfatto il ct Marco Villa: «La stagione termina con un Mondiale di alta qualità. È vero, qualche nazione non è arrivata al completo, ma molte hanno presentato gli atleti in gara alle recenti Olimpiade. Noi ci siamo arrivati con ragazzi che hanno voluto onorare la manifestazione, ma che dopo Parigi hanno dovuto rispettare gli impegni con le squadre e quindi con poca preparazione. Mi ritengo soddisfatto dei bellissimi
risultati e altrettanto belle prestazioni e il bottino è di quattro medaglie, una d'oro con record del mondo, due d'argento e una di bronzo. Purtroppo una caduta a 350 metri dall'arrivo ci ha privato di un bel risultato anche nel quartetto maschile, forte di innesti nuovi e giovani. Ci sono stati anche dei quarti posti che prendiamo positivamente e con la voglia di migliorare ancora. Ringrazio tutti gli atleti i miei collaboratori e lo staff per l’impegno dimostrato e la Federazione che mi ha supportato per tutto l’anno, permettendomi di fare l’attività programmata».
Eridanea protagonista agli Italiani di gran fondo a Pisa
Eridanea protagonista sul Canale dei Navicelli a Pisa, dove sono stati assegnati i titoli italiani di gran fondo nelle specialità del doppio e del quattro senza nelle categorie Senior, Pesi Leggeri, Under 19 e Under 17 maschili e femminili. Erano 17 complessivamente i tricolori in palio e il sodalizio casalasco è stato tra i quattro a vincere due titoli, insieme a Monate (quattro senza Senior e quattro senza pesi leggeri maschili), Padova (doppio Under 23 e doppio Senior maschili) e Varese (doppio Under 23 e doppio pesi leggeri femminili). L’Eridanea ha primeggiato nel doppio Under
Lippi) e nel quattro di coppia Cadetti di Andrea Guido, Tommaso Grassi e
Niccolò Azzoni, che hanno gareggiato insieme ad Andrea Gugole (Germignaga). I restanti titoli italiani in palio se li sono aggiudicati
Bissolati in evidenza nell’Ocean Racing
Si è conclusa la stagione agonistica per le squadre giovanili della Bissolati, in gara a Sestri Levante, nella splendida Baia del Silenzio. Otto Cadetti (nella foto) hanno sperimentato per la prima volta l’Ocean Racing, cioè una gara in mare con canoe particolari. Il sabato sono andate in scena le prove per adattarsi alla nuova imbarcazione e alle caratteristiche del percorso, mentre la domenica ci sono state le gare. Tra i Cadetti A, in evidenza Leonardo De Camillo (primo) e Mattia
Tomasoni (terzo), entrambi saliti sul podio. Terzo anche Andrea Bonini nei Cadetti B e anche Giacomo Lottici ha conquistato la finale, ter -
minata al quinto posto. Nel settore femminile, assente l’influenzata Chiara Zapponi, si è ben difesa Clara Perini, 4ª tra le Cadette B.
Murcarolo (quattro senza Under 23 maschile), Arolo (doppio Under 19 maschile), Arno (doppio Senior femminile), Lario (quattro senza Under 17 femminile), Rowing Club Genovese (doppio pesi leggeri maschile), Tomei (quattro senza Under 17 maschile), Sampierdarenesi (quattro senza Under 19 maschile), Cus Bari (doppio Under 17 maschile), Caprera (quattro senza Under 19 femminile) e Menaggio (doppio Under 19 femminile). Il prossimo appuntamento per il remo azzurro sarà la Coupe de la Jeunesse di beach sprint, in programma dall’1 al 3 novembre a Los Alcazeres (Spagna).
IL PROSSIMO ANNO
Il 58º Circuito del Porto si correrà il 18 maggio
Il Club Ciclistico Cremonese 1891-Gruppo Arvedi guarda avanti e la macchina organizzativa della 58ª edizione del Circuito del Porto-Trofeo Arvedi è già in piena attività. La data da segnare con la matita rossa sul calendario in vista della prossima stagione è quella di domenica 18 maggio 2025. Un lieve ritocco nella collocazione in calendario da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, pur rimanendo nel favorevole mese di maggio. «La seconda vittoria personale di Jakub Mareczko nel 2024 (nella foto Rodella) ha ulteriormente incrementato il prestigio del Circuito del Porto - ha detto Rossano Grazioli, presidente del comitato organizzatore del CC Cremonese 1891-Gruppo Arvedi - che nella prossima stagione rilanceremo ulteriormente in una consolidata dimensione internazionale». Già al lavoro anche l’area tecnica guidata da Antonio Pegoiani, con la segreteria organizzativa impegnata nella stesura degli inviti alle formazioni ed agli atleti che saranno ai nastri di partenza il prossimo anno.
Domani Crema può ipotecare il primato
Seconda vittoria consecutiva per il Tennis Club Crema (nella foto) , che grazie al 5-1 casalingo rifilato ai campioni d’Italia del Ct Vela Messina, ha conquistato la vetta solitaria del girone 2 del campionato di A1 a squadre, grazie anche alla sconfitta interna del Sinalunga contro l’Ata Battisti. L’esito dei singolari ha incanalato la sfida a favore dei cremaschi: Riccardo Bonadio ha piegato Giorgio Tabacco, Andrea Arnaboldi ha battuto Franco Egea e Lorenzo Brescianini ha domi-
nato Fabio Varsalona. Solo l’austriaco Gerald Melzer, dopo due ore e mezza di gioco, ha avuto la meglio di Samuel Vincet Ruggeri. Poi
i due doppi hanno regalato il successo ai cremaschi, che domani sui campi del Tc Sinalunga possono già ipotecare il primo posto.
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