Gestazione per altri:
Articolo a pagina 10
fatemi capire...
Roberto Mariani, da poco eletto presidente della Provincia di Cremona, ha subito chiarito che il suo primo impegno sarà ricreare una coesione territoriale. Come primo atto ha sancito lo scioglimento dell’un ione tra il Comune di cui è sindaco, Stagno Lombardo, e quello di Gerre de’ Caprioli, che così si separano dopo 10 anni. Vanni Raineri
Approfondire con serietà e pure ironia il fondo
A partire da questo numero ho l’onore di firmare Il Piccolo nelle vesti di direttore responsabile. Raccolgo il testimone da Daniele Tamburini che lo fondò oltre vent’anni fa e a lungo l’ha diretto. Ringrazio lui, la sua tenacia, la passione giornalistica, quel che mi hanno lasciato anni di confronti, spesso vivaci e sempre costruttivi, nella condivisione del principio che lui stesso ha sottolineato nel suo fondo di sabato scorso: la diversità dei punti di vista è essenziale, un valore da proteggere soprattutto nel complesso mondo di oggi. Un valore che si manifesta anche su questo numero se si va al focus di pagina 4 e 5. Sì, il mondo di oggi è complesso e lo è in particolare nell’informazione.
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I carabinieri di Torre de’ Picenardi hanno arrestato un uomo ritenuto l’autore di un furto nella farmacia di Isola Dovarese. È stato anche denunciato perché presunto responsabile di un altro furto, alla farmacia di Casaloldo, in provincia di Mantova. Verso le 3, la centrale operativa dei carabinieri di Casalmaggiore ha ricevuto una richiesta di intervento perché sono stati sentiti dei forti rumori provenire dalla farmacia di Isola Dovarese che potevano far pensare a un furto in corso. La pattuglia di Torre de’ Picenardi è immediatamente giunta sul posto e ha visto a un incrocio, nei pressi della farmacia, un giovane che aveva un cappuccio in testa e uno zaino in spalla e trascinava una bicicletta e una cassettina metallica. Di fronte ai militari quest'ultimo ha lasciato bicicletta e cassettina ed è scappato di corsa, ma è stato raggiunto e bloccato dopo pochi metri. L’uomo era molto agitato ed è stato trattenuto sull’auto di servizio. L’uomo è stato perquisito ed è stata controllata anche la cassettina
Nei guai un 31enne, dopo gli ultimi due colpi messi a segno a Isola Dovarese e a Casaloldo
Arrestato il ladro delle farmacie
metallica che aveva abbandonato, che conteneva del denaro rubato nella farmacia, come verificato subito dopo dai carabinieri Infatti, i militari hanno accertato che la farmacia era stata chiusa regolarmente la sera precedente,
ma verso le 3 era scattato l’allarme. Anche la titolare aveva visto, attraverso il suo telefono collegato con le telecamere, che all’interno dei locali era presente un uomo che armeggiava vicino alla cassa automatica. Ha chiamato il nu-
mero di pronto intervento e, poco dopo, è giunta sul posto, notando, per la strada, il cassetto della cassa automatica della sua farmacia completamente divelta. Ha poi visto che la vetrata del locale era stata sfondata con l’utilizzo di un tombino in ghisa prelevato dalla strada. I militari hanno chiamato un’ambulanza che ha curato il 31enne per una leggera ferita a un dito, poi lo hanno accompagnato in caserma e hanno accertato che la somma di denaro nella cassettina ammontava a 700 euro, che è stata restituita alla titolare. Il 31enne è stato dichiarato in arresto per furto aggravato ed è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caser-
Dal 9 al 17 novembre torna la Festa del Torrone
SGP Grandi Eventi ha annunciato le nuove date della “Festa del Torrone”. Da sabato 9 a Domenica 17 novembre la città del Torrazzo aprirà il sipario su un ricco palinsesto di eventi con protagonista il torrone, per un viaggio attraverso i cinque sensi alla scoperta di questo dolce simbolo di questo territorio ma amato dappertutto, e alle ricchezze artistiche e culturali della città. Nel cuore di Cremona, le cui strade si riempiranno di stand ricchi di dolci prelibatezze, offrendo ai partecipanti l'opportunità di degustare diverse varianti di torrone, da quelle classiche a quelle innovative, i numerosi eventi culturali e spettacoli animeranno le piazze, portando arte, musica e tradizione, coniugati con il dolce morbido e croccante, a un pubblico
L’EDITORIALE
(...continua dalla prima pagina)
A partire da questo numero ho l’onore di firmare Il Piccolo nelle vesti di direttore responsabile. Raccolgo il testimone da Daniele Tamburini che lo fondò oltre vent’anni fa e a lungo l’ha diretto. Ringrazio lui, la sua tenacia, la passione giornalistica, quel che mi hanno lasciato anni di confronti, spesso vivaci e sempre costruttivi, nella condivisione del principio che lui stesso ha sottolineato nel suo fondo di sabato scorso: la diversità dei punti di vista è essenziale, un valore da proteggere soprattutto nel complesso mondo di oggi. Un valore che si manifesta anche su questo numero se si va al focus di pagina 4 e 5. Sì, il mondo di oggi è complesso e lo è in particolare nell’informazione.
di tutte le età. Tra le novità di questa edizione 2024, che ogni anno si arricchisce di appuntamenti inediti che accompagnano gli eventi storici della Festa, “Un dolce risveglio”: incontri con i maestri pasticceri, in aper tura al PalaTorrone di ogni giornata nei fine settimana. Occasioni imperdibili in cui verranno svelati i segreti della lavorazione artigianale dolciaria da parte dei veri detentori di questa preziosa arte. Altrettanto accattivanti e gustosi saranno gli appuntamenti serali a chiusura del palinsesto giornaliero nell’area eventi: “Lo spirito del torrone” è infatti il ciclo di 4 iniziative per scoprire in degustazione ogni volta uno spirito diverso, ma sempre derivato da uno degli ingredienti che creano il torrone. Avanguardia e innovazione sono l’anima
L’intelligenza artificiale consentirebbe di riempire le 32 pagine in pochi minuti (ma non ditelo al mio editore!), ma noi vogliamo percorrere la nostra strada, fatta anche di buone notizie e temi leggeri, e pure di ironia, di approfondimenti che consentano non di cavalcare gli allarmi ma spesso di smontarli, con uno sguardo che esca spesso dai confini provinciali per affrontare temi che comunque interessano tutti noi, cercando di non appiattirci sulle notizie preconfezionate da quello che chiamano mainstream. Ringrazio allo stesso modo il mio editore, Michele Uggeri, che ha voluto concedermi questo privilegio e che condivide lo spirito di questo Piccolo settimanale che gestisce ormai da 5 anni, e che essendo un editore puro ci
de “Il Torrone Destrutturato”, l’esperienza proposta dell’Istituto Alberghiero Luigi Einaudi, dove gli chef del futuro si cimenteranno insieme ai loro professori nella realizzazione di quattro piatti aventi per tema gli ingredienti di cui si compone il torrone. Appuntamento dal 9 novembre.
consente quella libertà di espressione che, vi garantisco, è tanto preziosa quanto rara: che gran soddisfazione poter scrivere quel che si pensa non pensando prima se faccia bene più alla destra che alla sinistra o viceversa, cercando solo dopo di motivare la scelta. Il Piccolo è a distribuzione gratuita, e non riceve alcun contributo pubblico, ma alla parola gratis non deve per forza associarsi una bassa qualità, e nemmeno siamo costretti a occupare spazi lasciati liberi da altri per ritagliarci un’audience. Ormai gran parte dell’informazione non si paga: si pensi alle televisioni, alle radio, non solo al web. È la pubblicità che consente a noi di lavorare e a voi di leggere, per questo è essenziale la presenza di Davide Di Odoardo e Alessandro Rigoli.
ma di Casalmaggiore fino a ieri mattina, quando è stato accompagnato all’udienza di convalida. L’arresto è stato convalidato e nei suoi confronti è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere ed il rinvio dell’udienza al prossimo 6 novembre. Durante il sopralluogo nella farmacia di Isola Dovarese i militari hanno anche accertato che l’uomo aveva perso un cellulare che è risultato rubato presso una farmacia di Casaloldo nella quale era stato commesso un furto poco dopo l’una di notte, anche in questo caso con l’utilizzo di un tombino per sfondare la vetrata. Di conseguenza, il 31enne è stato denunciato anche per questo furto.
Domani e domenica “spoiler” al CremonaPo
Il Centro Commerciale Cremona Po regala un’anteprima esclusiva della Festa del Torrone. Domani e domenica, la galleria si trasformerà in un mondo di giochi e dolci sorprese, per un’esperienza unica da vivere in famiglia e con gli amici. Domani sono previsti i giochi antichi in galleria dalle 15 alle 18:30, poi lecca lecca al cioccolato dalle 16 alle 18. Grandi e piccini si preparino per una dolce sorpresa. Stesso programma per il giorno seguente. I giochi in legno tornano per una seconda giornata di sfide e divertimento, quindi l’iconico torrone di Cremona si trasformerà in un lecca lecca. Tutti potranno venire a scoprire questo dolce omaggio speciale, distribuito gratuitamente fino a esaurimento scorte.
Faccio ormai parte di questo gruppo da quasi 13 anni, e ho la forza e la fortuna di essere affiancato da persone di grande valore. A partire da Fabio Varesi che è responsabile delle pagine di cultura e sport, che condivide con me lo spirito di questo giornale; e poi Enrico Galletti, 25enne ma già capo redattore della prima radio d’Italia (Rtl 102.5) e firma del Corriere della Sera, Federico Pani con la sua cultura multiforme, Benedetta Fornasari professionista esemplare, Paolo Dossena storico di rilievo, Guido Moreschi scrittore e conoscitore della realtà di Casalmaggiore, Mauro Acquaroni, anche lui scrittore intelligente e ironico, Alessandro Zontini, amante dell’arte e della storia, Matteo Volpi firma della prima realtà sportiva, la
Cremonese, Alexandro Everet profondo esperto dello sport locale, Massimo Malfatto che sa bene quanto non siano inferiori gli sport che non si chiamano calcio, basket e volley, Alessandro Passamonti e le sue foto di qualità. Essenziali i contributi di Gianluca Galli e Katuscha Ferrari per la parte grafica, di Stefania Demicheli nell’amministrazione e il supporto di Angioletta Uggeri che corregge i nostri tanti errori ortografici, oggi che il correttore di bozze è un lusso che non si permettono nemmeno i grandi quotidiani. E Massimo Zeglioli sempre puntuale nella distribuzione delle copie. Ultimo ma non ultimo, il contributo essenziale degli sponsor che ci supportano.
CHIARA PEDRONI - ARCIGAY LA ROCCA
«La Gpa è una clamorosa e gravissima negazione delle libertà individuali»
Chiara Pedroni , presidente del Comitato Territoriale Arcigay Cremona “La Rocca”: “Maternità surrogata” è un termine utilizzato maggiormente dai media ma può essere fuorviante, mentre “utero in affitto” è quello utilizzato dai nostri detrattori che puntano i riflettori sullo sfruttamento della donna e sulla mercificazione del e della minore. Il termine corretto è “GPA - gestazione per altre e per altri” ed è la sua regolamentazione che noi chiediamo. Esistono numerose ragioni per cui uno o entrambi gli aspiranti genitori potrebbero aver bisogno che qualcun altro conduca per loro una gravidanza: perché è impossibile biologicamente, controindicato dal punto di vista medico, a seguito di ripetuti fallimenti di impianto di fecondazione in vitro o aborti spontanei, perché la donna non ha un utero o presenta malformazioni uterine o semplicemente se la persona è single. L’Italia non può decidere in modo unilaterale che un reato diventi “universale” ponendo la GPA allo stesso piano del genocidio, mentre da anni è legale e regolamentata in altri Paesi. La legge, infatti, ignora i quadri giuridici stabiliti in altri Stati, minando la governance locale e portando potenzialmente a tensioni diplomatiche all’interno dell’Unione Europea. I partiti di governo che hanno costruito la loro propaganda, e il loro successo elettorale, sulla cancellazione delle accise e l’abbassamento delle tasse, promesse che non verranno mantenute ora che si avvicina la legge di bilancio, avevano bisogno di un piano B, per distrarre i cittadini e le cittadine dai problemi materiali che non sono in grado di risolvere, portando avanti una battaglia ideologica sulla pelle di una minoranza. L’approvazione del Disegno di Legge, ora Legge Varchi, è una clamorosa e gravissima negazione delle libertà
individuali. Ogni donna deve avere il diritto di decidere come, quando e se voler portare avanti una gravidanza. I figli e le figlie di famiglie che sono ricorse alla GPA (in 9 casi su 10 coppie eterosessuali), sono il frutto di un percorso fatto di amore, scelta, rispetto, autodeterminazione e questa Legge mette sulle loro esistenze uno stigma inaccettabile e indegno in un Paese civile. Dopo le impugnazioni dei certificati di nascita e la risoluzione Sasso contro l’educazione all’affettività, alla sessualità e al rispetto delle differenze nelle scuole, continua la crociata delle destre contro la comunità lgbtqi+, i diritti civili e il pluralismo delle forme familiari come nella peggiore tradizione fascista.
maternità surrogata REATO UNIVERSALE?
Silvia Maffezzoni, avvocato del foro di Cremona, già esistente alla luce del provvedimento recentemente
In Italia la maternità surrogata è diventata un “reato universale” ovvero punibile anche se effettuata all’estero.
Il Senato ha infatti dato il via libera a una nuova prescrizione che integra e amplia la Legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, vietandone la pratica anche al di fuori dei confini nazionali. Dall’Argentina giunge notizia di due cittadini italiani fermati all’aeroporto di Buenos Aires, in viaggio verso l’Italia, con una bambina nata il 10 ottobre da una gravidanza surrogata portata avanti da una donna di 28 anni originaria della città di Rosario. La coppia si è impegnata a non lasciare il Paese sudamericano, dove non esiste una legge in merito.
Silvia Maffezzoni , avvocato del foro di Cremona, illustra la norma già esistente alla luce del provvedimento recentemente approvato. «La gestazione per altri (Gpa), nota anche come maternità surrogata, è una forma di procreazione assistita in cui una donna (definita madre surrogata) provvede alla gestazione per conto di una o più persone, che acquisiranno la responsabilità genitoriale nei confronti del nascituro.
In Italia la surrogazione di maternità costituisce una pratica medica vie -
tata dalla legge 19 febbraio 2004, n. 40 (“norme in materia di procreazione medicalmente assistita”). In particolare l’art.12 della L. 40/2004 - al comma 6 - prevede i delitti relativi alla commercializzazione di gameti o di embrioni e alla surrogazione di maternità e recita: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. Il 16 ottobre 2024 il Senato ha appro -
E
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surrogata UNIVERSALE?
vato il D.d.l. 824/2024 (già approvato dalla Camera dei deputati) che, intervenendo sull’art.12 della L. n. 40/2004, aggiunge un nuovo periodo alla fine del comma 6 che rende la maternità surrogata un “reato universale”, estendendo l’applicazione del divieto di ricorrere a tale pratica anche fuori dai confini italiani e sottoporre alla giurisdizione italiana tali condotte. Nel nostro ordinamento l’art. 7 del codice penale prevede già una serie articolata di crimini che, anche se commessi all’estero da cittadini italiani o stranieri, vengono puniti secondo
LA LEGGE 40/2004
Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la c ommer cializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro.
la legge italiana, senza, cioè, che sia necessario che l’azione od omissione (o la conseguenza di queste) sia avvenuta in Italia.
Pertanto con il termine “reato universale” si intende un crimine che può essere perseguito da uno Stato anche se viene commesso al di fuori del proprio territorio (in questo caso dall’Italia).
Questo significa che un cittadino italiano che si reca all’estero per stipulare un contratto di maternità surrogata, anche in un Paese dove questa pratica è legale, può essere perseguito penalmente in Italia».
PAOLO EMILIANI - MOVIMENTO PER LA VITA CREMONA
«La vita umana non si può mercificare facendone oggetto di un contratto»
Paolo Emiliani, medico chirurgo e presidente del Movimento per la Vita Cremona: «Si può comprare la vita di un essere umano? Questa è la vera domanda che ognuno di noi dovrebbe porsi. È una questione etica, più che normativa o politica. La vita umana non si può mercificare facendone commercio, così come non si può usare il corpo di una donna, spesso in condizioni di povertà e fragilità, per generare una vita da cedere, in base a un contratto scritto, a un committente. Questo è il presupposto che ci porta ad essere contrari alla maternità surrogata, un tema che la Legge, mediante l’ampliamento della giurisprudenza, pone all’attenzione dell’opinione pubblica. Quello della maternità surrogata è un mercato fiorente e in continua crescita. La realtà è che esistono agenzie che regolamentano la Gestazione per altri mediante contratti onerosi che prevedono clausole e condizioni molto restrittive: per esempio le donne gestanti devono essere giovani e in salute e devono vivere, per tutta la durata della gravidanza, in cliniche della surrogazione presenti in molti Paesi (Pakistan, Libia, Canada ecc.) o in ambienti protetti per non esporre sé stesse e i nascituri a eventuali rischi. Oltre a ciò, le madri non possono reclamare alcun diritto sul figlio né, immediatamente dopo il parto, vedere il bambino. Esiste anche la cosiddetta maternità surrogata altruistica, che ritengo un’assoluta ipocrisia perché si tratta di casi estremamente marginali rispetto al grande mercato della surrogazione di maternità e, inoltre, le donne che si prestano volontariamente e gratuitamente a fare da incubatrice di una vita vengono remunerate in forma di rimborsi spese, pertanto la pratica viene eseguita celando un interesse economico. La ragione e lo sguardo sulla realtà ci dicono quindi che non si può trattare
la vita umana come merce, come un prodotto da acquistare, né è lecito comprare il corpo delle donne per poche migliaia di euro. Una posizione, peraltro, condivisa anche da diversi movimenti femministi che vedono in questa pratica una nuova forma di sfruttamento della donna. È lecito e legittimo il desiderio di avere figli anche laddove la biologia non lo consenta? Certo che sì! Pensiamo alle innumerevoli coppie sterili, ma sono percorribili altre strade che non prevedano la surrogazione della maternità. Ad esempio l’adozione, che è una forma di vero altruismo e di grande solidarietà oltre che un atto di amore nei confronti di un bambino. Il principio alla base dell’adozione è diametralmente opposto a quello della surrogazione della maternità: l’adozione non è dare un bambino ai genitori che non possono concepire e quindi procreare, bensì è donare dei genitori a un bambino senza famiglia.
ENRICO GALLETTI
Cara (vecchia) ricetta cartacea.
Dal 2025 cambia tutto. Le ricette mediche saranno solo in formato digitale, come stabilito dalla legge di bilancio. Una norma scritta nero su bianco nella bozza che circola in questi giorni, in attesa che la manovra venga approvata entro il 31 dicembre. La svolta al digitale, secondo alcuni obbligata da un progresso necessario, potrebbe però portare con sé non pochi disagi, soprattutto per gli anziani che, come è noto, costituiscono un’ampia fascia della popolazione italiana. Anche loro, dal prossimo anno, dovranno scaricare non solo le ricette "rosse" del Servizio Sanitario Nazionale ma anche quelle "bianche" che i cittadini devono pagarsi da soli. «L’idea di dematerializzare tutte le ricette, come previsto dalla Ma novra, è quanto meno prematura e potrebbe bloccar medici e impedire l'accesso dei pazienti a farmaci e prestazioni importanti», ha detto il segre tario della Federazio ne Italiana Medici di Medicina Gener Silvestro Scotti Come denuncia l’associazio ne, infatti, al cuni farmaci potrebbe ro essere non demateria lizzabili, come sonniferi e tran quillanti. Un passaggio che, tuttavia, sem brava già scritto, so prattutto dopo la spe rimentazione “forzata” messa in atto dur la pandemia da Covid e le numerose proroghe. La svolta, tuttavia, non introdurrà sanzioni, perché, come prevede
Cara vecchia ricetta... Dal 2025 sarà solo in forma digitale
l’articolo della legge di bilancio, "le regioni, nell'esercizio delle proprie funzioni di vigilanza e controllo, assicurano, per mezzo delle autorità competenti per territorio, l'attuazione" di questa misura. Questo significa che nessuno vieterà a medici e cittadini di continuare a stampare le ricette, quando richiesto. Ma c’è un’altra
ma arriva in un momento in cui vengono segnalati diversi malfunzionamenti alle piattaforme deputate al caricamento delle ricette elettroniche. Questo accade a macchia d’olio un po’ in tutta Italia: dal Veneto alle Marche, da Trentino alla Toscana, sono molti i cittadini che hanno riscontrato disagi nell’otteni -
proprio medico. Di conseguenza questi ultimi sono stati costretti a loro volta a dover riprendere in mano il loro vecchio ricettario rosso, per ovviare al problema. «Come dimostrano le difficoltà che stiamo riscontrando in questi giorni, qualcuno sta vendendo come soluzioni ai problemi attuali le potenzialità digitali e
La norma, contenuta in Manovra, non convince del tutto i medici: «Perplessità soprattutto per gli anziani»
dei farmacisti; tuttavia, la ricetta cartacea resta uno strumento indispensabile. A oggi la legge prevede che, con la ricetta in mano, il cittadino possa accedere ai farmaci e alle prestazioni che sono state prescritte dal suo medico». Funzionerà così: il medico dopo la visita dovrà registrare i dati del paziente e della prescrizione, per rilasciare poi il numero di ricetta elettronica, nonché un promemoria cartaceo con cui il cittadino potrà recarsi in farmacia per ritirare i farmaci prescritti. Da gennaio, insomma, si cambia, con tutte le incognite del caso. Peraltro negli stessi giorni in cui entrerà a regime un’altra svolta digitale: quella dei documenti. Sull’App IO sarà possibile conservare (per poi mostrarli anche in sedi ufficiali) patente e tessera sanitaria. Saremo sempre più legati a un filo rosso con i nostri dispositivi tecnologici, mentre sull’Italia “piove” una maxi inchiesta di dossieraggio, profilazione e furto di dati personali nelle banche dati online. Sarà la strada giusta?
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Il Patronato di Coldiretti, aperto a tutti i cittadini, offre oltre 60 anni d’esperienza, rispondendo ai bisogni in ambito previdenziale e assistenziale
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Da
YouTube a Netflix, da Disney+ a Prime Video, da Spotify a Dazn, addio allo zapping: il gesto che molti di noi oggi compiono più spesso, quando si tratta di mettersi comodi sul divano, sta nel toccare uno schermo o comandarlo attraverso un telecomando per poi scorrere, scorrere e scorrere; oppure, se si hanno le idee chiare, usare la funzione di ricerca e andare, si spera, a colpo sicuro. Vasto è l’universo delle piattaforme video, audio e di streaming on demand: ma anziché di pianeti e satelliti si parla di abbonamenti, account e piani tariffari. Già, perché per chi lo desidera esistono modi di fruire delle piattaforme anche senza la pubblicità; c’è poi anche la “business class” dello streaming, ossia la possibilità di aumentare il numero dei dispositivi su cui poter disporre del ser vizio, nonché la facoltà di moltiplicare il numero di pixel, tanti quasi quante sono le stelle in cielo. Ma andiamo un po’ con ordine, sperando di farne almeno un po’ e di non perderci (noi per primi) in questa selva di offerte, periodi di prova, prezzi mensili, annuali, rinnovi, disdette e sconti. Ultima avvertenza: dati gli spazi sarà impossibile di occuparci di tutti i servizi di streaming, e dunque prenderemo in considerazione solo alcuni dei più famosi e diffusi.
Netflix ha aggiornato le sue tariffe: 6,99 euro l’offerta standard con pubblicità, 13,99 euro senza pubblicità, entrambe con la possibilità di usare due dispositivi; la versione premium prevede invece di versare 19,99 euro al mese, ma oltre all’assenza di pubblicità è possibile usare fino a quattro dispositivi in simultanea. Molto simile, l’offerta di Disney Plus : 5,99 al mese, con pubblicità, 9,99 al mese e 99,9 all’anno senza; in
più diversificata
e numero dispositivi:
cinema e sport on demand. Rifiutare la pubblicità costa caro
entrambi i casi si possono usare non più di due dispositivi allo stesso tempo; con l’offerta premium, si può arrivare a fruire di quattro schermi, pagando mensilmente 13,99 euro, oppure 139,90 euro all’anno. La versione premium di entrambe le piattaforme permette una visione a 4K, cioè il massimo della risoluzione. Ma torniamo a Netflix: nel 2023 si è parlato molto della restrizione agli accessi: a ogni utente deve corrispondere un indirizzo Ip; ciò ha fatto sì che Netflix desse la possibilità sì di estendere l’uso del proprio abbonamento, ma al costo aggiuntivo di 4,99 euro al mese. Abbastanza discusso
in rete è stato anche il recente aumento dei prezzi di YouTube Premium; il canale un tempo senza pubblicità oggi prevede due tariffe: 13,99 euro al mese per l’account singolo, 25,99 per l’account che permette l’accesso fino a cinque membri diversi. Il motivo per cui farlo? Evitare le ormai onnipresenti pubblicità. La piattaforma di streaming Prime Video , invece, è inclusa nell’abbonamento di Amazon Prime: 4,99 euro al mese, 49,99 all’anno; l’azienda prevede uno sconto per gli studenti: 2,49 euro al mese, 24,95 all’anno.
A questo punto, ci si può provare ad avventurare nell’universo
Sky . Al momento, le offerte più pubblicizzate sono tre, tutte della durata di 18 mesi: 34,90 euro per Sky T V + Sky Sport + Sky Calcio; 14,90 euro per Serie e show di Sky; 19 euro per Sky & Netflix; 29 euro per Sky & Netflix + Sky Cinema, a cui si aggiungono anche i contenuti di Paramount+. Se si desidera abbonarsi al solo Paramount+ il prezzo è di 7,99 euro al mese. Passando invece a una delle piattaforme di audio più note, e che però ha incorporato anche un servizio video, Spotify offre tre tariffe: Individual, Student e Duo (due account fruibili in contemporanea, anziché uno come gli altri); il prezzo è, rispettivamente, 10,99 euro, 5,99 euro e 14,99. Ed eccoci arrivati alla piattaforma dedicata agli sportivi: Dazn . Davvero difficile riassumere l’intera articolazione tariffaria. La prima differenza è tra l’abbonamento mensile e quello annuale. Uno dopo l’altro riportiamo i prezzi mensili se la sottoscrizione dura 30 giorni o se essa dura un anno. La versione Start (14,90 e 11,90 euro) prevede un accesso da dispositivo, così come la possibilità di vedere diversi sport, ma non il calcio maschile. Per vedere il calcio maschile serve almeno Goal Pass (19,99 e 13,99 euro). Standard (44,99 e 34,99 euro) e Plus (69,99 e 59,99 euro) danno accesso a tutto lo sport presente sulla piattaforma, con l’unica differenza che Plus permette l’accesso da due dispositivi in contemporanea.
“Il giardino dei ciliegi” premiato in Regione
In occasione della quarta edizione della Fiera di Educazione alla Sostenibilità Ambientale, la Fondazione Italiana Ambiente ha ricevuto un prestigioso riconoscimento da Regione Lombardia per il progetto “Il Giardino dei Ciliegi”. Questo attestato, conferito come “Progetto di qualità per l’educazione ambientale e la sostenibilità”, rappresenta un importante traguardo per la Fondazione presieduta da Fabio Bertusi . Il progetto è molto più di un semplice spazio verde. Con oltre 220 alberi di ciliegio piantati, “Il Giardino dei Ciliegi” di Sospiro è un esempio concreto di sostenibilità sociale e ambientale.
La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali, tra cui l’Assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Giorgio Maione
Un ringraziamento speciale dalla Fondazione ai partner del progetto – Fondazione Sospiro, Comune di Sospiro, e l’Impresa Sociale Cascina San Marco – nonché al main sponsor, Tesori d’Oriente, e a tutte le aziende e cittadini che hanno contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto.
INVESTIMENTI
La Bissolati sceglie: vasca dei bimbi e tennis coperto
I soci della Bissolati nell’assemblea di domenica scorsa erano chiamati a scegliere quali progetti portare a termine dei 6 proposti. progetti ambiziosi da affrontare nei prossimi anni, in merito ai quali si sono espressi 708 soci. Sono stati 650 i voti validi, e ognuno aveva la possibilità di scegliere 2 di questi progetti. Il primo progetto premiato è quello che prevede il rifacimento e l’ampliamento della piscina rotonda dei bimbi, il rifacimento degli impianti tecnologici e il riscaldamento della nuova piscina dei bimbi. Questa opzione ha avuto la preferenza di 377 soci. Il secondo progetto, che ha avuto 232 voti favorevoli, prevede la copertura di 2 campi da tennis in terra rossa. Questi sono i due progetti che la Bissolati dunque affronterà, per un investimento complessivo che si aggira attorno al milione di euro, cifra che verrà garantita da un nuovo mutuo. Ma vediamo i 4 progetti bocciati: la copertura della piscina “R. Risari” ha ottenuto 185 preferenze, la realizzazione di 2 campi da padel 180 preferenze, la copertura di 2 campi da bocce 87 preferenze e la realizzazione di 2 campi da pickleball solo 9 preferenze.
Uno studio Eurostat conferma la nostra difficoltà a migliorare lo stato sociale. Peggio solo Bulgaria e Romania
VANNI RAINERI
Ci sono molti dati che ci fanno capire quanto sia difficile in Italia usare l’ascensore sociale, che altro non è che un neologismo che indica la possibilità di modificare il proprio stato sociale sfruttando le capacità che si hanno a disposizione. Il contrario è la condanna alla stagnazione: tu, ragazzo, puoi valere molto, ma la condizione di povertà della tua famiglia di origine ti rende complicatissimo farti largo nella vita. Nel mondo ci sono società che agevolano la scalata sociale, e altre che la frenano. Tra le prime è noto l’esempio degli Stati Uniti, che ne hanno fatto una bandiera (oggi probabilmente è meno frequente), tra le seconde purtroppo c’è l’Italia, ed è uscito di recente un nuovo studio che lo attesta.
A Bruxelles il fenomeno ha un nome più complicato: “trasmissione intergenerazionale degli svantaggi”, ma in fondo il significato non cambia. Ad analizzare questo fenomeno ha provveduto Eurostat che ha focalizzato la sua attenzione su un gruppo di uomini e donne tra i 25 e i 59 anni di età che si trovano (nell’anno 2023) a rischio di povertà, valutando quanti di loro provengano da un’infanzia vissuta in condizioni critiche di benessere o in una condizione agiata. Il primo risultato che emerge è che in Europa una persona su 5 di coloro che dichiarano di essere nati in una famiglia povera si trovano anche da adulti nella stessa condizione di difficoltà. Ci sono però tre Paesi che si distaccano in negativo, dove chi resta in povertà non è uno su 5 bensì almeno uno
Italia senza ascensore sociale Chi nasce povero resta povero
su 3, e sono Bulgaria, Romania e, purtroppo, Italia. Il grafico che mostriamo in pagina a tal proposito è impietoso: diciamo che in questi tre Paesi l’ascensore sociale andrebbe quanto meno riparato. In Italia emerge che il
34% di chi a meno di 14 anni viveva in condizioni di ristrettezza ha ereditato la stessa situazione dei genitori. In Romania la percentuale sale al 42,1%, in Bulgaria addirittura al 48,1%, avvicinandosi a quota uno su 2.
Lo studio dell’istituto di statistica europeo evidenzia l’incoerenza tutta italiana tra l’essere la terza economia dell’eurozona e seconda manifattura europea e nel contempo un Paese che condanna alla povertà buona parte di chi nasce povero. Ma perché, possiamo domandarci, questo triste record? Il fenomeno ovviamente è complesso e le risposte molteplici. Si parte dall’accesso all’istruzione, favorevole per chi ha genitori con un grado di istruzione superiore, per coinvolgere certe storture croniche come la corruzione o il nepotismo sia nel settore pubblico che in quello privato, fino ad arrivare alla tassazione, che non tocca (se non sfiorandoli) la trasmissione della ricchezza di padre in figlio, dato che le tasse sull’eredità nel nostro Paese sono basse e a volte aggirabili. Dall’altra parte del grafico troviamo in testa la Danimarca, dove gli adulti a rischio povertà non hanno subito influenze particolari rispetto al contesto familiare dell’adolescenza: tra gli adulti a rischio povertà solo l’8,5% proviene da famiglie in difficoltà economica, l’8,9% con una buona situazione finanziaria. Tornando alla condizioni italiana, va segnalato come questa sia peggiorata dopo il Covid.
ISTITUZIONI
Francesca La Chioma dirigente in Questura
SANITÀ
Lunedì si è insediato il nuovo Dirigente della Divisione Pasi della Questura di Cremona, il Primo Dirigente della Polizia di Stato Francesca La Chioma: per lei è un ritorno a Cremona, città in cui ha ricoperto l’incarico di Dirigente della
locale D.I.G.O.S. dal 2008 al 2010, prima di assumere l’incarico di vice Capo di Gabinetto alla Questura dell’Aquila. È stata poi Dirigente del Commissariato di P.S. di Sulmona e poi dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Brescia.
Si stima che solo in Italia 14 milioni di persone possano essere colpite. Il problema per chi ha figli in età scolare
In arrivo un’influenza insidiosa
Con l’arrivo dell’autunno e il calo delle temperature, torna puntualmente il tema dell’influenza stagionale, che ogni anno colpisce decine di milioni di persone in tutto il mondo (solo in Europa, ogni anno si registrano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza secondo il Centro Europeo per il controllo delle Malattie - Ecdc) causando sintomi che vanno da un semplice malessere a complicazioni più gravi, soprattutto tra le categorie di persone più fragili. In particolare, quest’anno si prevede un impatto significativo non solo sulla salute, ma anche sulla vita quotidiana delle famiglie italiane. Secondo i dati diffusi da Assosalute, si stima che solo in Italia oltre 14 milioni di persone potrebbero essere colpite da virus respiratori e altre infezioni stagionali. Questo dato preoccupa particolarmente le 6 milioni di famiglie italiane con figli a carico, poiché le assenze da scuola possono generare importanti problematiche economiche per i genitori. Quindi la prevenzione risulta cruciale non solo per ridurre la diffusione del virus e proteggere la propria salute, ma anche per limitare le possibili conseguenze sociali del dilagare del contagio. Come riportato
dall’istituto di ricerca dell’Humanitas, l'influenza stagionale ha un decorso di 5-7 giorni che, per i bambini colpiti, si tramutano in assenze scolastiche durante le quali molti genitori sono costretti a prendere giorni di congedo dal lavoro o a ricorrere a servizi di babysitting, comportando costi aggiuntivi non trascurabili.
In Italia si prevede, infatti, un inverno più impegnativo dal punto di vista influenzale rispetto all’anno scorso, anche perché oltre ai virus influenzali è attesa
una intensa co-circolazione di molte altre e diverse specie virali, mai da sottovalutare perché possono esitare in complicazioni, a volte serie e che possono condurre all’ospedalizzazione. La prevenzione è dunque uno strumento fondamentale per mantenere il benessere.
Adottare uno stile di vita sano, sostenere le proprie difese immunitarie e intervenire tempestivamente appena si presentano i primi sintomi, sono le tre regole fondamentali per proteggere la propria salute, secondo
Guna, azienda farmaceutica specializzata in farmaci low dose.
Ecco quindi le 7 regole fondamentali per prevenire i fastidiosi sintomi dell’influenza:
1 . Detergere le mani, spesso e accuratamente, con acqua e sapone.
2 . Riparare la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce. Subito dopo lavarsi le mani.
3 . Non toccare occhi, naso e bocca: sono facili vie di accesso per i virus.
4 . Evitare il fumo, sia attivo che passivo (soprattutto in presenza di bambini).
5 . Seguire sempre uno stile alimentare sano che preveda cibi ricchi, per esempio, di vitamina C, come kiwi, ananas, broccoli e, certamente, arance, o assumere opportuni integratori alimentari. È importante bere molto e spesso.
6 . Rimanere a casa quando si manifestano i primi sintomi dell’influenza ed evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi.
7 . Ricorrere a terapie preventive di immunoprotezione. Il medico - e il pediatra per i propri figli - è il professionista indicato a cui rivolgersi.
ISTRUZIONE
All’Einaudi l’inizio del serale alberghiero
La settimana scorsa, le lezioni sono partite per la seconda volta, all’I.I.s. “L. Einaudi”, con il primo giorno di scuola del corso serale di Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera. Le matricole sono venticinque. Gongola la referente Patrizia Cattani che osserva: «I numeri sono soddisfacenti: le nuove iscrizioni consentono di dare continuità all’esperienza riproposta con entusiasmo e tante incognite, nell’ottobre 2023, dopo la pausa dovuta alla pandemia. Abbiamo studenti d’età diversa: giovani ed adulti. È importante proseguire nella costruzione di un percorso, che offre l’opportunità di diplomarsi a chi, per le motivazioni più disparate, non è riuscito a completare gli studi o si è fermato alla terza media». Nella serata d’avvio, in una delle sale di informatica, dopo le presentazioni, la vicepreside Federica Gaboardi ha fornito delucidazioni tecniche sull’uso del registro e della mail d’istituto. Il compito di illustrare le peculiarità e le finalità dell’indirizzo è invece spettato al coordinatore di classe Massimiliano Ruscelli , che, in qualità di docente di cucina, non vede l’ora di aprire i laboratori didattici di via Borghetto 10, per mettere mano a pentole e fornelli ed entrare finalmente nel vivo della programmazione.
Cosa sia di destra e cosa di sinistra hanno provato a spiegarlo in tanti. Uno dei tentativi di maggiore successo è quello di Giorgio Gaber , che in una sua celebre canzone (“Destra-sinistra”) azzarda una serie di comportamenti che contraddistinguono le persone che votano da una parte piuttosto che dall’altra. E così è di destra fare il bagno nella vasca, mentre fare la doccia è di sinistra, la Marlboro è di destra mentre la sinistra preferisce il contrabbando, i blue-jeans sono di sinistra ma se abbinati a una giacca diventano di destra. “È evidente che la gente è poco seriaconclude il brano - quando parla di sinistra o destra”. Gaber si cimenta anche col cibo per giustificare le differenze politiche: la minestrina è di destra, il minestrone di sinistra; il culatello è di destra, la mortadella di sinistra; la cioccolata svizzera è di destra, la nutella di sinistra. Questo brano è stato pubblicato ormai 30 anni fa, e qualcuno ha provato ad attualizzare i differenti gusti politico-alimentari. Si tratta di due ricercatori di politica e comunicazione, Fe dra Negri e Gaetano Scaduto , che hanno prodotto un articolo tra il divertissement e una ricerca seria pubblicato da lavoce. info.
Anche ordinare un piatto al ristorante, affermano i due, può dire molto delle nostre preferenze politiche: lo stile di vita parla di noi anche dopo il tramontare delle grandi
LA CURIOSITÀ
E TU, MANGI DI DESTRA O DI SINISTRA?
ideologie. È vero che il tradizionale voto di classe si è affievolito, ma già una ricerca condotta nel 2015 nel nostro Paese aveva mostrato come le scelte di consumo predicessero il voto ancor più della classe sociale di appartenenza. Torniamo ad oggi: i due ricercatori affermano di aver sottoposto a un campione rappresentativo di 1.100 italiani maggiorenni un sondaggio sperimentale, chiedendo loro di im-
maginare di essere in un ristorante che offre 5 menu fissi allo stesso prezzo, e che il loro vicino di tavolo abbia ordinato uno di questi, assegnato in modo casuale. Questi i menu disponibili: menu base (pasta al pomodoro, platessa al forno e insalata mista), vegano (insalata di farro e quinoa, tufo alla griglia e cavolo nero saltato), di carne (tagliere di salumi, salsiccia alla griglia e patate al forno con
pancetta croccante), tradizionale (trenette al pesto ligure, parmigiana di melanzane e cicoria saltata con le fave) ed etnico (noodles in brodo, moussaka e frijoles con guacamole). Il 44% degli intervistati ha preferito non rispondere per i più svariati motivi, il 56% lo ha fatto. Vediamo quanto è emerso. Il menu base, che dà l’idea di scelte monocorde, è associato al centrismo e al Pd. Quello vegano alla
I ricercatori di politica e comunicazione
Negri e Scaduto: un'analisi tra ricerca e divertissement attualizzando i differenti gusti politico-alimentari
sinistra, quindi, individuando i partiti, ad Alleanza Verdi Sinistra, così come il menu etnico, questo associato anche al Pd. Nessun dubbio sulle preferenze del centrodestra: il menu di carne. D’altra parte le salsicce (un tempo simbolo delle feste di sinistra) mangiate pubblicamente da Salvini sono un must. Molto più variegate le risposte sul menu tradizionale: proprio perché tradizionale, è associato all’amore per la cucina italiana quindi oltrepassa le posizioni politiche. Interessanti anche le motivazioni raccolte: al menu vegano è associata la sinistra perché più attenta all’ambiente, ma anche perché i vegani sarebbero persone che amano “fare cose di facciata per darsi un atteggiamento”; a destra si preferirebbe la carne per amore della vita e dei piaceri della tavola. Il menu etnico di sinistra si giustifica con la maggiore apertura verso gli altri popoli, segnatamente gli immigrati.
1° Novembre 1503: dopo la delusione del 1492, viene eletto al soglio pontificio Giulio II
Il papa guerriero e la rivalità con Borgia
Vita difficile, quella del cardinale Giuliano Della Rovere : dopo l’elezione di Papa Ale ssandro VI al soglio pontifico, si è dovuto rinchiudere nella fortezza di Ostia. Da qui esce solo accompagnato da una banda armata. Le gato ad Avignone Eppure, prima dell’avvento di Alessandro VI, tutto era andato bene. Dopo l’elezione a papa di suo zio Sisto IV , nel 1471, Della Rovere aveva fatto una rapida carriera ecclesiastica, diventando quello stesso anno arcivescovo di Carpentras, cardinale, e, più tardi, legato di Avignone e tante altre cose ancora. Ricco e potente, nel 1474 aveva capeggiato una spedizione militare contro Todi e Spoleto, mentre progettava una crociata contro l’Islam. Infine, nel 1486, aveva assediato Osimo.
Papa Borgia La morte di Innocenzo III , nel 1492, richiede l’elezione di un nuovo pontefice. Che non sarà Della Rovere, come questi aveva creduto, bensì Rodrigo Borgia , che diventa Papa Alessandro VI grazie alla compravendita dei voti.
I rapporti tra il cardinale e il pontefice hanno un riflesso sulla storia dell’intera Europa a partire da un anno cruciale: il 1494. I l 1494
1492
INNOCENZO II MUORE: PREVALE ALESSANDRO VI
Della Rovere e Alessandro VI amano entrambi l’arte, ma il secondo è ben lontano dall’illuminato e largo mecenatismo del primo. Borgia è un uomo carnale, festaiolo, padre di una decina di figli e amante del lusso e del fasto.
La pace di Lodi del 1454 aveva messo fine ai disordini in Italia, gettando le basi di un periodo di stabilità e perfino di relativa pace tra gli stati italiani. Consapevole artefice della tenuta di questa situazione è Lorenzo de’ Medici , che tuttavia scompare nel 1492: con lui finisce una pace trentennale. Infatti, nel 1494, re Carlo VIII di Francia varca la frontiera con il cardinale Della Rovere al suo fianco. Si spalancano le porte dell’inferno: seguiranno 65 anni di guerra per il predominio sull’Italia, cui metterà fine solo la pace di Cateau-Cambrésis del 1559.
Lo scatto della settimana
Ha scatenato una bufera nell’evento elettorale a favore di Trump: è il comico Tony Hinchcliffe, che ha definito Porto Rico “un’isola di spazzatura”. Portoricani furibondi, provocazione calcolata?
Il re e il cardinale marciano alla testa degli eserciti francesi fino a Roma, nella quale entrano il 31 dicembre. Ma qui, grande delusione: Della Rovere si era augurato che Carlo VIII convocasse un concilio per deporre Alessandro VI, il quale non solo non è rimosso, ma ottiene anzi atto di obbedienza dal re. Se non altro, Della Rovere ottiene la restituzione della rocca di Ostia. Inoltre, sempre al fianco di Carlo VIII, entra a Napoli il 22 febbraio 1495, vedendosi ricompensato con l’assegnazione dell’abbazia di Montecassino. A questi eventi segue tuttavia la ritirata di Carlo VIII verso la Francia, durante la quale Della Rovere tenta di sottrarre Genova al dominio dei milanesi. Ristabilitosi ad Avignone, il cardinale soffre per la caduta della sua fortezza di Ostia (e di tutti i suoi possedimen -
Bucci
Su di lui ha puntato il centrodestra alle elezioni per il nuovo Consiglio regionale della Liguria. Nonostante l’inchiesta che ha azzoppato la precedente giunta guidata da Giovanni Toti, ha saputo prevalere sia pur di misura su Andrea Orlando, appoggiato da una sinistra con poco centro (a causa del veto su Renzi). Bucci, ex dirigente nel settore chimico e farmaceutico, decade da sindaco di Genova, che andrà al voto alla prima finestra utile.
ti nella campagna romana), presa in nome di Alessandro VI. In compenso, nel 1499 i francesi tornano in Italia e Della Rovere e il nuovo re di Francia, Luigi XII , entrano trionfalmente a Milano espugnata. Nel frattempo i contrasti con la famiglia Borgia non cessano. Cesare (detto il Valentino), figlio di Papa Alessandro, vuole fondare un forte stato nell’Italia centrale. Tra il 1499 e il 1501 occupa gran parte della Romagna e, nel 1502, prende con vile tradimento Urbino, difesa da Guidobaldo da Montefeltro , che è strettamente imparentato ai Della Rovere. E che dire del trasferimento dotale dei castelli di Cento e di Pieve di Cento per le nozze di Lucrezia , altra figlia del Papa? Ma il 18 agosto 1503 Alessandro VI muore per un’infezione di malaria e anche Valentino cade malato. 1° novembre 1503
Della Rovere partecipa allora al conclave che porta all’elezione di Pio III . Alla mor te del quale, poche settimane dopo, Della Rovere diventa papa con il titolo di Giulio II . È il 1° novembre 1503. Il nuovo pontefice fa catturare e rinchiudere Valentino a Castel S. Angelo. E Alessandro VI? Il suo cadavere è esposto per breve tempo a San Pietro, poi, in gran fretta e senza onore, è spostato a S. Maria delle Febbri e infine a S. Maria di Monserrato, dove solo nel 1889 avrà decoro di tomba.
«Sai, a scuola ci hanno spiegato qualcosa del latino»
Non sapevo si studiasse ancora latino alle medie
«Era un progetto sperimentale. Stamattina ci hanno spiegato che invece in alcune scuole superiori sarà obbligatorio. Ma scusa, a cosa serve imparare una lingua che non si parla più?»
Ti capisco, era la stessa cosa che pensavo io: non capivo perché mai dovessi imparare una lingua che non avrei mai parlato con nessuno
«Vedi che sei d’accordo con me?»
Il mio punto di vista è cambiato. Non sono così certo che sarebbe stato preferibile imparare il tedesco o lo spagnolo, ho capito che con il latino è possibile entrare in contatto con una grande civiltà, che ha fondato la nostra identità. Inoltre nel latino ci sono le radici non solo della lingua italiana, ma di diverse altre. Secondo alcuni il latino è esercizio del pensiero, consente di riconoscere desinenze e declinazioni, allena il senso critico
«Parole che non hanno senso»
Pensa solo alla lettura dei grandi classici latini
«Vabbè, ma non posso leggerli tradotti in italiano?»
Eh no, Pericle. Ti garantisco che leggere un’opera letteraria nella lingua originale, se sei in grado di maneggiarla, ti consente di cogliere sfumature che le traduzioni non posson o rendere allo stesso modo «Senti il sapientone, non dirmi che tu leggi i libri nelle lingue straniere»
Purtroppo non ne sono in grado. L’ho fatto una volta sola con un libro in spagnolo, con le altre lingue non saprei come fare se non con un dizionario sottomano «Lo vedi?»
Però non serve farlo per capirne l’importanza. Ad esempio pensa solo che ci sono termini che si possono tradurre in più modi. La frase “è importante per me” si traduce in spagnolo sia con “por mi” che con “para mi” con significati ben differenti. Pensa al termine “esperar”, che in italiano puoi tradurre sia con “sperare” che con “aspettare”. È questione di sfumature, l’originale spagnolo può a volte avere un significato che non puoi rendere con alcuna parola. Come traduci “simpatico” in inglese?
«Beh, ci sarà un termine»
Ce ne sono tanti, ma con sfumature diverse, nessuna rende l’idea originale. Vedi, se parli la sua lingua parli con l’autore. Prova a immaginare la bellezza dei versi di Dante tradotti in ungherese. Allo stesso modo, credi forse che noi siamo in grado di entrare nella profondità di Shakespeare leggendolo in italiano?
Ma io parlavo solo delle lezioni in latino. Buonanotte «Buonanotte Pericle»
Vanni Raineri
IN BREVE
Casalmaggiore piange
Gussoni, morto a 90 anni
Casalmaggiore ha perso lunedì un personaggio del mondo del calcio di primissimo piano: è mancato Cesare Gussoni , classe 1934, che proprio a Casalmaggiore era nato, prima di intraprendere una carriera di spessore quale arbitro, anche internazionale, e di spostarsi poi a Tradate, nel Varesotto, per avvicinarsi a Milano. Ma Cesare aveva mantenuto le amicizie nella sua Casalmaggiore, dove peraltro si trova anche la tomba di famiglia nella quale verrà tumulato al termine della cerimonia funebre che si svolgerà in forma strettamente privata. Arbitro dal 1966 al 1978, Gussoni è stato internazionale Uefa e Fifa negli ultimi due anni della carriera. Fu arbitro di un Milan-Inter finale di Coppa Italia nel 1977, poi è rimasto nel mondo del calcio, per la sua autorevolezza e per le riconosciute capacità anche dopo avere appeso il fischietto al chiodo. Dal 1985 al 1990, prima di Casarin, è stato designatore arbitrale per la serie A, mentre nel novembre 2006 è stato nominato presidente dell’Aia, in un momento difficilissimo per il calcio italiano, susseguente a Calciopoli.
Sempre in quell’anno, un mese dopo, tornò designatore degli arbitri di serie A, scegliendo Pierluigi Collina (che poi fu il suo successore) come consulente. È stato ospite del Panathlon Casalmaggiore circa 15 anni fa.
Lunedì 4 festa del patrono: chiusi i punti prelievo
Lunedì 4 novembre 2024, festa di San Carlo, patrono di Casalmaggiore, i punti prelievo dell’Ospedale Oglio Po, di via Sandor Petofi (Coop. Assistenza) e di Viadana sono chiusi al pubblico. Negli altri giorni non ci saranno variazioni di orario. Sul sito dell’Asst di Cremona (www.asst-cremona.it/punti-prelievo) l’elenco completo delle sedi e le rispettive modalità di accesso al servizio.
Comunale: rinviata la data con Nuzzo-Di Biase a teatro
È un inizio stagione travagliato quello che vive il Teatro Comunale di Casalmaggiore. Dopo la cancellazione dello spettacolo di Ron , sostituito da “Oliva Denaro” con Ambra Angiolini con cambio data di “Chi è io” con Francesco Pannofino , ecco un nuovo imprevisto, che porta al rinvio a data da destinarsi dello spettacolo che domani sera avrebbe dovuto inaugurare la stagione teatrale: “Delirio a due” con la coppia Nuzzo - Di Biase . Il motivo del rinvio è dovuto alle condizioni di salute di Corrado Nuzzo. Appena possibile gli organizzatori comunicheranno la nuova data dello spettacolo.
Grazie al progetto ANDOM ideato dal giornalista Condina uno strumento per l’ospedale
Un ecografo nel ricordo di Nazzareno
È stata consegnata mercoledì una nuova apparecchiatura Eco Venosa alla Pediatria e al Day Hospital Oncologico dell’ospedale Oglio Po, frutto delle donazioni raccolte attraverso il progetto ANDOM. L’iniziativa, nata da un’idea del giornalista Nazzareno Condina , scomparso l’11 settembre scorso, è stata sostenuta da una speciale raccolta fondi realizzata con la vendita di magliette colorate che ha visto una straordinaria partecipazione, non solo sul territorio del Comprensorio dell’Oglio Po, ma anche tra i casalaschi emigrati all’estero. La consegna dell’ecografo è avvenuta nella sala riunioni dell’ospedale, dove Cristina Magni , psicologa e moglie di Condina, ha consegnato l’apparecchiatura al direttore Generale dell’Asst di Cremona, Ezio Belleri . All’evento erano presenti, tra gli altri, il Direttore della Pediatria Claudio Cavalli e i referenti del Day Hospital Oncologico Matteo Brighenti Federico Pasin e Barbara Lunardini
OCCUPAZIONE Caso
“In quella foto di rito al termine della consegna”, aveva scritto Nazzareno sui social, “vorrei ci foste tutti. Ve lo siete meritati, ci avete creduto, avete camminato a fianco di chi, in un caldo pomeriggio di inizio luglio, ha avuto l’idea di stampare una maglietta per se stesso e per qualche altro suo amico. Quella scintilla che poi è diventata un fuoco; state donando voi all’ospedale senza chiedervi cosa l’ospedale fa per tutti noi ma cosa, nel nostro “strapiccolo”, possiamo fare noi per l’ospe -
dale”.
«Questo ecografo è molto più di un dono» ha dichiarato Belleri, «ma è una testimonianza di vita e malattia, soprattutto di speranza. Un gesto nobile, di cura, pensato in un momento di grande sofferenza da parte del giornalista Condina che ha saputo mettere gli altri davanti a sé».
L’apparecchiatura, come spiegato dalla coordinatrice Barbara Lunardini, verrà utilizzata principalmente dal personale infermieristico per la realizza -
zione degli accessi venosi periferici, «permettendo l’esecuzione della procedura al primo tentativo. Così si limitano gli interventi sui pazienti, in questo caso ai bambini e ai malati oncologici». Il personale riceverà una formazione specifica per l’utilizzo dello strumento. Cristina Magni ha raccontato come «Nazzareno ha affrontato la malattia con quello che chiamava il suo compagno di viaggio, con uno sguardo sempre centrato sulla vita, sulla bellezza delle piccole cose, raccontando questo cammino col sorriso di chi, con consapevolezza e vitalità, ha sempre puntato ad andare avanti. Non a caso la sua prospettiva è stata racchiusa in un’unica parola che è diventato un motto per la comunità: ANDOM». Il progetto ANDOM non si ferma qui: come annunciato da Magni, è già in corso una nuova iniziativa di solidarietà destinata al reparto di Cardiologia dell’Oglio Po, seguendo il percorso già tracciato da Nazzareno.
Nidec-Fir: “Casalmaggiore trovi la forza di indignarsi”
“Ci permettiamo di intervenire in merito alla vicenda dei lavoratori di quello stabilimento che chiamiamo, come molti casalaschi, ex fabbricone, e di cui varie volte ci siamo occupati nei decenni precedenti”: si apre così la lettera aperta del circolo Rive Gauche sulla delicata e preoccupante situazione della Nidec-Fir.
“Il Gruppo Nidec – prosegue il circolo locale -, considerando le sedi di Varano, Montebello, Creazzo e Casalmaggiore impiega circa 350 operatori. A Casalmaggiore, fra la storica sede di Via Roma e l’unità produttiva di via Vanoni, su tre tipologie di prodotti lavorano circa 125 persone, di cui 112 in via Roma e 13 in via Vanoni. Pare che negli ultimi 6 mesi del 2023 e nei primi sei mesi del 2024 l’utile del gruppo sia stato di 11.700.000 euro. Quindi parlare di crisi appare quantomeno strano. A 36 lavoratori è stato proposto il trasferimento nello stabilimento di Pordenone, con un contributo/ affitto per alcuni mesi. Chi non dovesse accettare entrerebbe direttamente in Naspi”. “Rive Gauche” punta l’indice sul vincolo di bonifica dell’area di via Roma su cui è insediata l’azienda: “Questo vincolo ha ’disincentivato’ le vecchie proprietà a delocalizzare, permutare, alienare l’area o magari a tentare di riclassificarla per altri scopi. Ci risulta che dal 2016 qualcosa sia stato
intrapreso per la sua bonifica, ma il tutto dovrà essere verificato con certezza e, secondo noi, questa potrebbe essere un’arma davvero decisiva perché i costi, per la proprietà, potrebbero essere molto elevati”. Secondo i nostri interlocutori pare che il vincolo di bonifica potrebbe rappresentare un concreto deterrente per un ripensamento del percorso intrapreso. L’attenzione del circolo casalasco si sposta, poi, sul futuro dei dipendenti che potrebbero perdere il lavoro: “Individueremmo le risorse in bilancio per affrontare le conseguenze della diminuzione di stipendio (25-30%) nei nuclei familiari, anche monoparentali. Mutui, bollette, affitti, spese mediche e rette scolastiche vanno
affrontati in modo concreto perché con la solidarietà a parole non si arriva a fine mese. Nel 2009, quando anche l’Italia fu investita da una profonda crisi che mise in ginocchio i bilanci di tante famiglie, fu costituito un fondo di 100.000 euro che, in collaborazione progettuale con le parti sociali, servì ad attutire le difficoltà di molti cittadini. In questo caso la cifra potrebbe essere sicuramente più contenuta, ma va messa a disposizione”. E infine: “Di fronte a dinamiche ’economiche‘ come queste, che considerano gli esseri umani semplici numeri di matricola, la comunità di Casalmaggiore deve trovare la forza d’indignarsi”.
Guido Moreschi
LA TRAGEDIA IN SPAGNA
I morti sono già oltre 150. Libero Passera: «Governo e Regione di rimpallano le colpe, ma quei canali andavano puliti»
VANNI RAINERI
Non è ancora tempo di fare la conta dei danni e nemmeno, purtroppo, dei morti (sono già oltre 150). Valencia è in lutto, e con lei l’intera Spagna, che ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale da ieri a domani.
Valencia in modo par ticolare è stata colpita da Dana, un fenomeno tipico di quella zona, che nasce dal contrasto tra una massa d’aria fredda e una di aria calda e umida a bassa quota, innescando temporali intensi. In quell’area sono scesi 500 litri d’acqua per mq in 8 ore, più o meno la pioggia di un anno, su una superficie in buona parte cementificata.
A Valencia vivono diversi italiani, alcuni dei quali provenienti dal nostro territorio, che per amore del clima o di altro hanno scelto di vivere nella città affacciata sul Mediterraneo. Tra di loro il casalasco Libero Passera , originario di Torricella del Pizzo dove ha vissuto la metà dei suoi 58 anni.
È lui che ci racconta l’esperienza terribile vissuta: «Io conduco pullman vip su richiesta, e mi trovavo a soli 5 km dal rientro alla base, ma mi sono ritrovato bloccato. Inutilmente ho cercato uscite alternative, sono rimasto fermo con altre migliaia di mezzi, e questo dalle 23 fino alle 8 del mattino successivo. Hanno anche aperto i bar alle 3 per assistere la tanta gente bloccata. Ho visto una serie di auto ribaltate che neanche nell’Inferno di Dante. Ancora in questo momento (ieri pomeriggio, ndr) ci sono superstrade bloccate». Tu hai vissuto in una cascina a ridosso dell’argine maestro tra
Un casalasco racconta il disastro di Valencia
Gussola e Torricella, e conosci bene quanto l’acqua possa essere un brutto cliente. «È una situazione diversa: vicino al Po sei avvisato con due giorni di anticipo del pericolo. Qui ci sono state alluvioni simili a quella che ha interessato più volte la Liguria. A Valencia città, e nel quartiere dove vivo io, è piovuto normalmente, il problema è accaduto nelle località a monte di Valencia attraversate da piccoli canali che sono secchi per buona parte dell’anno. Questi, sporchi
per la mancata manutenzione, si sono riempiti e hanno riversato l’acqua nelle vie». Leggiamo di furibonde polemiche sulle responsabilità. Il governo di Madrid afferma che l’allerta alla popolazione tramite sms sui cellulari spettava alla Regione, il cui Governatore risponde che l’allerta l’aveva lanciata già due giorni prima, ma farlo sui cellulari spettava alla protezione civile.
«Fatto sta che l’alert è arrivato alle 20, quando già l’alluvione era in corso, mentre si doveva
provvedere in prima mattinata. La Regione rimanda le accuse al governo perché dicono che la stazione meteo è statale. Insomma, come sempre le responsabilità si rimpallano da una par te all’altra».
Già nel 1957 Valencia fu teatro di un’alluvione terribile che provocò almeno 400 morti. A seguito di quella catastrofe il corso del fiume Turia fu deviato nella sua parte conclusiva, come ben sanno coloro che conoscono la città dove nel vecchio letto trovano oggi spazio giardini e monumenti, tra cui la celebre Ciutat de les Arts i les Ciències (il nome è in valenciano) progettata dal celebre architetto locale Santiago Calatrava.
È uscito il Turia dal nuovo corso, torniamo a chiedere a Passera?
«No, è accaduto tutto una trentina di km a monte, dove si erano costruiti anche argini di cemento. Stavolta il Turia in città non c’entra, certo se fosse transitato ancora per il vecchio corso non oso immaginare il disastro».
Gli spagnoli danno più colpa al cambiamento climatico o alla cattiva gestione del territorio? «Direi che non si parla troppo del clima, molto invece della mancata manutenzione, in particolare della pulizia non eseguita nei vari canali e torrenti».
ISTITUZIONI
Il comitato per l’ordine e la
sicurezza si riunisce
Si è riunito mercoledì mattina a Casalmaggiore il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Antonio Giannelli , cui hanno preso parte i vertici provinciali delle Forze di Polizia (il Questore Ottavio Aragona , il Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Paolo Sambataro , e quello della Guardia di Finanza, Colonnello Massimo Dell’Anna ), il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni , il Comandante della Compagnia Carabinieri di Casalmaggiore, Maggiore Fabrizio Liberati , il Vicecomandante del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cremona Andrea Piazza e il rappresentante della Provincia di Cremona Gabriella Locci Dopo essersi già tenuto a Cremona e a Crema, il consesso si è riunito anche a Casalmaggiore con lo scopo di dare un concreto segnale di vicinanza delle istituzioni statali rappresentative del sistema della sicurezza al territorio del Casalasco. Sono state esaminate le situazioni di maggiore interesse e come avvenuto già per Cremona e Crema, è stata in conseguenza fissata per la fine del prossimo mese di novembre una nuova riunione del Comitato nel corso della quale verificare l’efficacia delle iniziative coordinate e partecipate intanto realizzate nei punti e le zone individuate in sede tecnica. il sindaco di Casalmaggiore, a conferma di tale modo d’intendere la sicurezza e come già avvenuto in passato, ha illustrato gli aspetti salienti della tradizionale Fiera di San Carlo, che si svolgerà da oggi al 4 novembre, rappresentando quanto sia stata fondamentale la sinergia e la collaborazione tra le Forze di Polizia, statali e non.
INDAGINE SUI PREZZI DEI TRILOCALI QUADRILOCALI E SINGOLE
Milano è la città universitaria
più cara d’Italia per gli affitti
Milano è la città universitaria più costosa d’Italia per l’affitto di trilocali, quadrilocali e stanze singole. L’indagine, condotta da Maiora Solutions, ha rivelato un aumento significativo dei prezzi degli affitti nelle principali città universitarie italiane. A Roma, l’affitto medio di un monolocale è quasi raddoppiato in un anno, passando da 597 euro nel 2023 a 1078 euro nel 2024. Anche Napoli, Bologna, Torino e Milano hanno registrato un aumento del costo medio degli affitti tra ottobre 2023 e ottobre 2024. Il rapporto ha esaminato oltre 10.000 annunci di affitto, confrontando i prezzi di ottobre 2024 con quelli di ottobre 2023. A Roma, anche i bilocali hanno registrato un aumento, con un canone medio di 1223 euro (+25% a/a), così come i trilocali, il cui affitto è salito a 1981 euro (+43%), e i quadrilocali, con un costo medio d’affitto di 3111 euro al mese (+51%). A Milano, nonostante gli aumenti dei canoni d’affit-
to siano stati contenuti anno su anno, la città rimane la più costosa d’Italia per l’affitto di trilocali, quadrilocali e stanze singole. Il canone medio di un monolocale a Milano è di 1311 euro, quello di un bilocale si attesta sui 1278 euro, mentre occorrono 1767 euro e 2096 euro per l’affitto di un trilocale e di un quadrilocale rispettivamente. Una stanza singola a Milano costa mediamente 1201 euro, la cifra più alta tra le città esaminate.
PERCHÈ È IMPORTANTE
Questo aumento dei prezzi degli affitti nelle città universitarie italiane potrebbe avere un impatto significativo sulla vita degli studenti, rendendo più difficile per loro trovare alloggi a prezzi accessibili. Inoltre, potrebbe influenzare le decisioni dei giovani su dove studiare, con potenziali ripercussioni sulle economie locali e sul mercato immobiliare.
Il contratto di locazione a uso abitativo a canone concordato 3 + 2 rappresenta una formula di affitto regolamentata dalla Legge N. 431 del 1998, concepita per garantire un equilibrio tra le esigenze dei proprietari e quelle degli inquilini. L’art. 2 al comma 3 della predetta legge, stabilisce che, in alternativa ai contratti di locazione a canone libero (4+4), le parti possono stipulare contratti di locazione, definendo il valore del canone, la durata del contratto ed altre condizioni contrattuali sulla base di quanto stabilito in appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative. Gli accordi territoriali stabiliscono fasce di oscillazione del canone di locazione all’interno delle quali, secondo le caratteristiche dell’appartamento o porzione dell’unità immobiliare, è concordato, tra le parti il canone per i singoli contratti, nella definizione del canone effettivo, oltre all’area territoriale sulla quale è ubicato l’immobile e la tipologia dell’alloggio, si tiene conto anche di altri elementi, come lo stato manutentivo dell’appartamento e dell’intero stabile, le pertinenze dell’alloggio (posto auto, box, cantina ecc.) presenza di spazi comuni (cortili, aree a verde, ecc.) dotazione di servizi tecnici (ascensore, tipologia del riscaldamento, prestazione energetica, condizionamento d’aria ecc.) e se l’appartamento locato è arredato in ogni vano abitabile, il locatore potrà chiedere un incremento del canone di locazione nella misura massima del 15%.
I TEMPI DETTATI DAL CONTRATTO
La durata massima di questi contratti fissati dalla legge è di 3 + 2 anni e la durata iniziale del contratto può essere fissata in misura superiore a tre anni con corrispondente variazione di oscillazione in aumento del canone se previsto dall’accordo territoriale. Il D.M. 16 gennaio 2017 prevede altresì che i contratti di locazione di cui al presente articolo siano stipulati esclusivamente
Un equilibrio dei proprietari
utilizzando il tipo di contratto (allegato A) pena la sua nullità. Alla scadenza dei primi tre anni, le parti possono revocare il contratto e stipularne uno nuovo a condizioni differenti. Se non lo fanno, il che deve ovviamente avvenire di comune accordo, il contratto è prorogato automaticamente per altri
APPC, A DISPOSIZIONE PER L'ATTESTAZIONE DEI CONTRATTI
equilibrio garantito tra le esigenze proprietari e quelle degli inquilini
due anni. Sempre alla scadenza dei primi tre anni, la legge consente al locatore di dare disdetta solo per determinate ipotesi tassativamente indicate dalla legge tra cui la necessità di ristrutturare l’immobile o adibirlo ad abitazione propria o dei propri familiari stretti, se intende
vendere l’immobile o se l’inquilino ha un altro appartamento nella stessa città, ecc. Nel caso in cui il locatore abbia riacquistato la disponibilità dell’alloggio alla prima scadenza e non lo adibisca, nel termine di dodici mesi dalla data in cui ha riacquistato tale disponibilità, agli
usi per i quali ha esercitato la facoltà di disdetta, il conduttore ha diritto al ripristino del rappor to di locazione alle stesse condizioni di cui al contratto disdettato o, in alternativa, ad un risarcimento pari a trentasei mensilità dell’ultimo canone di locazione corrisposto.
I VANTAGGI FISCALI
Tra i contratti di locazione , quello a canone concordato è sicuramente il più conveniente sotto l’aspetto fiscale in quanto il locatore che opti per la cedolare secca, se ne ha i requisiti, è prevista l’aliquota del 10% ma questo è previsto solo per
L’ Associazione Piccoli Proprietari case (A.P.P.C.) della Sede Provinciale di Cremona in Galleria del Corso 3, previo appuntamento, mette a disposizione dei proprietari d’immobili il nuovo accordo territoriale della Città di Cremona e il fac-simile dei contratti di locazione ad uso abitativo 3 + 2 , il contratto di locazione ad uso transitorio e il contratto di locazione per studenti universitari. L’associazione rilascia l’attestazione di rispondenza ex art D.M. 16.01.2017 per i contratti di locazione ad uso transitorio.
Informazioni e appuntamenti: Telefono: 0372.458219 - mail: segreteria@appccremona.it
i Comuni rientranti ad alta densità abitativa e tra questi il Comune di Cremona il cui accordo territoriale è stato depositato presso il Comune di Cremona in data 27.12.2022 e dal 09.01.2023, per i contratti di locazione a canone concordato, è necessaria l'attestazione di conformità che deve essere rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo concluso su base locale per il riconoscimento delle agevolazioni fiscali previste dalla legge. Avv. Giulio Franzini
Presidente APPC Sede Provinciale di Cremona
Cosa significa bonificare un sito dall’amianto? A carico di chi sono gli oneri di bonifica negli edifici privati, che siano abitativi o produttivi? In questa guida scopriamo tutto quello che c’è da sapere.
AMIANTO O ASBESTO
Amianto e asbesto sono sinonimi: identificano un insieme di minerali asbestiformi, accomunati dalla caratteristica capacità di sfaldarsi in fibre longitudinali che riducendosi a fibre via via più sottili provocano esposizione ad asbesto. Una volta ingerite o inalate, queste fibre causano seri problemi alla salute come infiammazioni e cancro. Le infiammazioni provocano asbestosi, placche pleuriche.
Nel tempo, queste fibre possono sviluppare anche tumori, tra cui il mesotelioma, che vede nell’esposizione all’asbesto la sua unica causa possibile, tumore del polmone, alla laringe ed altre neoplasie. L’unico modo, però, per evitare il rischio di contrarre una malattia asbesto correlata, il cui esito è spesso purtroppo infausto, è quello di evitare l’esposizione ai minerali di asbesto. Come? La bonifica da amianto è l’unico modo per portare il rischio da esposizione all’amianto a zero.
METODI PER LE BONIFICHE
A seconda dello stato del manufatto o del sito in cui è presente l’asbesto è possibile valutare diverse tipologia di bonifica. Vediamo i possibili trattamenti: Bonifica tradizionale: è la modalità più costosa e rischiosa di bonificare amianto da un sito. Consiste nel rimuovere e conferire in discarica l’asbesto presente nell’edificio. Una volta depositato in discarica l’asbesto non potrà in effetti rappresentare più in alcun modo un danno per la nostra salute.
Bonifica amianto: normativa, costi e tutto ciò che c’è da
Incapsulamento: un altro metodo di bonifica è l’incapsulamento, di cui al D.M. 20/08/1999, in relazione al D.M. 06.09.1994. Consiste nell’utilizzo di un liquido aggrappante che va a ricoprire le superfici di materiali contenenti minerali di asbesto impedendo così il rilascio di fibre peri-
colose per la salute umana. Questo metodo riduce a zero il rischio di esposizione soltanto provvisoriamente. Il liquido, con il passare del tempo, perde infatti la sua capacità aggrappante e le fibre possono tornare a disperdersi negli ambienti, con il rischio di essere inalate. L’incap-
A seconda dello stato del manufatto o del sito in cui è presente l’asbesto è possibile valutare diverse tipologie di intervento, per mettere in sicurezza la salute di lavoratori e residenti
sulamento contempla però dei vantaggi. Per esempio i costi sono minori. Confinamento: il confinamento prevede l’installazione di una barriera di tenuta che separi i materiali di asbesto in modo più efficace e sicuro. Tuttavia è più costoso rispetto all’incapsula-
sapere
COME ACCEDERE ALLE DETRAZIONI
Sono stati resi disponibili una serie di incentivi per gli interventi di bonifica dall’amianto su singole unità immobiliari e parti comuni di edifici residenziali, per cui è possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per i lavori di bonifica, senza la necessità di un intervento più ampio di ristrutturazione edilizia. Inoltre, è possibile detrarre anche le spese sostenute per il trasporto dell’amianto in discarica effettuato da aziende specializzate. Attenzione, però, alle scadenze: l’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2024, salvo ulteriori proroghe. La detrazione è calcolata su un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare.
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che gli interventi di bonifica dell'amianto sono agevolabili indipendentemente dalla categoria edilizia dell'immobile. Per poter avanzare con la procedura è necessario conservare tutta la documentazione relativa ai lavori, con le fatture e le ricevute di pagamento effettuato tramite bonifico parlante, in cui deve essere indicata la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario e il codice fiscale o partita IVA del destinatario.
Le spese sostenute andranno inserite in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi. La detrazione sarà suddivisa in dieci rate annuali di pari importo, calcolata, come detto, su un massimo di 96.000 euro.
Dopo la data limite del 31 dicembre 2024, l'aliquota di detrazione scenderà al 36% con un limite di spesa di 48.000 euro.
mento. In questo caso il rischio di esposizione potrebbe ripresentarsi solo nel caso di eventi devastanti, come ad esempio un terremoto.
LA NORMATIVA
La legge 257 del 1992 ha bandito la produzione e commercializzazione dell’asbesto nel nostro Paese. Inoltre il Parlamento europeo, con la direttiva 2009/148/CE, si è pronunciato a tutela dei lavoratori esposti all’amianto. Il Senato ha, così, stabilito il termine entro il quale devono essere bonificati dall’amianto i luoghi di lavoro e i locali pubblici. Secondo il Ddl 778 l’intervento di bonifica dei tetti in eternit andava posto in atto in qualunque caso entro il 1 gennaio 2024. La violazione di tale obbligo è punita con la pena di reclusione non inferiore a un
anno. Recentemente il Parlamento europeo ha ulteriormente ridotto il limite di soglia di esposizione, adottando così lo strumento della prevenzione primaria. Ha così modificato la direttiva 148/2009/CE e indicato di “abbassare il livello a 0,002 fibre di amianto per cm³, escluse le fibre sottili, o a 0,01 fibre di amianto per cm³, incluse le fibre sottili“.
EDILIZIA ABITATIVA
L’amianto, largamente ultilizzato fino al 1992 nell’edilizia abitativa, potrebbe essere presente nelle nostre abitazioni private, che siano condomini, ville plurifamiliari o unità abitative singole, in diverse forme e in particolare in: - piastrelle per pavimenti, tegole tipo marsigliese;
LA PAROLA ASBESTO
Il nome asbesto, o amianto, è utilizzato per indicare sei diversi minerali della classe dei silicati. Se inalate, le polveri contenenti fibre di amianto causano il mesotelioma, un cancro relativamente raro delle membrane sottili che rivestono il torace e l'addome, tumori del polmone, della laringe e dell'ovaio.
- lastre ondulate o piane (utilizzate come elementi di copertura, pareti, tamponamenti e controsoffittature);
- serbatoi, cassoni per l’acqua, vasche, vasi di espansione per impianti di riscaldamento;
- tubazioni (scarichi, fognatura, acqua potabile);
- canne fumarie e comignoli;
- pannelli tipo “sandwich” in costruzioni prefabbricate e pareti divisorie; - gronde e discendenti;
- fioriere in cemento amianto;
- tettoie in Eternit (le classiche coperture in forma ondulata).
In particolare è diffusa la presenza di eternit in serbatoi di acqua. Questi sono molto pericolosi perchè espongono i proprietari delle abitazioni al rischio di ingerire acqua che contiene amianto.
Noi di Reale Mutua conosciamo bene le tue esigenze, perché siamo da sempre vicini a te. Per questo siamo in grado di trovare le soluzioni più adatte per proteggere ciò che ami, tutelare la tua salute e quella della tua famiglia, gestire i tuoi risparmi e pianificare il tuo futuro. Vieni a trovarci in Agenzia.
La proroga nel 2025 del bonus ristrutturazione al 50%, ma solo per la prima casa, era un’ipotesi presa in considerazione dal governo, poi confermata nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri n. 100 che ha approvato la bozza della legge di Bilancio. L’apertura in tal senso era arrivata dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, che in occasione del convegno di FdI a Milano venerdì 11 ottobre aveva detto: «Penso che potremo tornare a una detrazione del 50% sulle ristrutturazioni della prima casa, senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse disponibili, ma non prometto niente».
LE NOVITÀ
La possibilità di avere il bonus ristrutturazione nel 2025 al 50% per la prima casa era legata alla disponibilità delle risorse. Proprio per questa ragione, il viceministro all’Economia aveva sottolineato il fatto che non si trattasse di una promessa e che non avrebbe preso impegni. L’ipotesi che l’agevolazione fiscale con l’aliquota al 50% potesse proseguire anche l’anno prossimo aveva comunque fatto notizia. Adesso fa notizia il fatto che la misura è contenuta nella bozza della legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri. Rispetto al passato ci sarebbe però un vincolo: la possibilità di utilizzare il bonus solo per la prima casa.
SOLO PER LA PRIMA CASA
La proroga del bonus ristrutturazione, se confermata, prevede infatti la detrazione al 50 per cento solo per la prima casa, con un massimale di spesa di 96mila euro. Per le seconde case, dal 1° gennaio 2025, le regole cambieranno.
LA LINEA DEL GOVERNO
Parlando in generale dei bonus edilizi durante la conferenza stampa sulla manovra, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha detto: «Sulle detrazioni edilizie facciamo chiarezza e rientriamo nella normalità, che riteniamo comunque interessante».
Secondo la tabella di marcia, la detrazione Irpef al 50% deve scendere al 36% per il prossimo triennio 2025-2027 (inizialmente solo per le seconde abitazioni). Come previsto dal decreto Superbonus, da gennaio 2028 calerà ulteriormente al 30%
SECONDE CASE
In base alle ultime notizie, con il nuovo anno il bonus ristrutturazione vedrebbe dunque l’aliquota ridursi dal 50 al 36% per le seconde case, per le quali la detrazione scenderà a un massimale di spesa di 48mila euro.
FINO A FINE ANNO
Per chi intendesse invece beneficiare dell’agevolazione entro la fine di quest’anno, il riferimento resta quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 del 30 dicembre 2021), che ha proroga-
BONUS
Cosa cambia
to al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%) e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
IL QUADRO DEI PROSSIMI ANNI
È importante notare che questa modifica si inserisce in un quadro più ampio di revisione delle agevolazioni fiscali per l’edilizia. Per gli anni 2026 e 2027, è previsto il mantenimento dell’aliquota al 36% con limite di spe-
sa a 48.000 euro per tutti gli interventi, indipendentemente dalla tipologia di immobile. Successivamente, nel periodo compreso tra il 2028 e il 2033, l’aliquota della detrazione dovrebbe subire un’ulteriore riduzione, passando al 30%, come stabilito dall’art.
9-bis, c. 8 DL 39/2024, convertito nella L. 67/2024. Il DDL di Bilancio prevede anche la riconferma del bonus mobili ed elettrodomestici, strettamente collegato al bonus ristrutturazioni. Per questa agevolazione, l’aliquota della detrazione dovrebbe rimane-
re al 50%, con un limite di spesa che, con buona probabilità, sarà confermato a 5.000 euro. Questo significa che, ad esempio, se una famiglia acquista mobili per 6.000 euro in seguito a una ristrutturazione, potrà detrarre il 50% di 5.000 euro, ovvero 2.500 euro, sempre ripartiti in 10 anni. È fondamentale sottolineare che queste previsioni potrebbero subire modifiche durante l’iter parlamentare della Manovra, che dovrà concludersi entro il 31.12.2024. I contributori interessati ad effettuare lavori di ristrutturazione dovranno valutare attentamente queste novità per pianificare al meglio i propri interventi, considerando i diversi scenari fiscali che si prospettano per il 2025 e gli anni successivi.
I LAVORI AMMESSI
Nello specifico, tra i lavori di riqualificazione ammessi abbiamo: installazione di ascensori e scale di sicurezza; realizzazione e miglioramento di servizi igienici; sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande; rifacimento o costruzione di scale e rampe; interventi finalizzati al risparmio energetico; interventi di bonifica dall’amianto; opere per evitare infortuni domestici ed eliminazione delle barriere architettoniche; interventi finalizzati alla cablatura degli edifici; installazione di apparecchi di rilevazione di gas.
I DOCUMENTI DA CONSERVARE
Ai fini fiscali bisogna conservare una serie di documenti: domanda di accatastamento, ricevute di pagamento dell’imposta comunale Ici/Imu, delibera dell'assemblea per l'esecuzione dei lavori (per le parti comuni degli edifici residenziali) e tabella della ripartizione delle spese, dichiarazione di consenso all'esecuzione dei lavori. E ancora concessioni, autorizzazioni o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la data di inizio dei lavori e la compatibilità con le spese ammesse
...PER MAURO ACQUARONI
Questa volta parliamo de… “LA ZONA D’INTERESSE”
Non vado al cinema spesso, se poi è all’aperto, zanzare, caldo, rumori, scomodità… Non so come, ma mia moglie mi trascina a vedere questo film, mai sentito, “La zona d’interesse”, ma che razza di titolo del 2023, regista Jonathan Glazer. Chi? Due Oscar, però! Beh, mai visto una pellicola del genere. Siamo ad Auschwitz, dunque tu ti aspetti la tradizionale storia di imperdonabili orrori e atrocità che hanno sconvolto il mondo, ormai indissolubilmente legata a quel nome, e invece no. Sul grande schermo una tranquilla famiglia, tanti bambini felici, tate, un bel giardino, sorrisi a ripetizione, roba da Mulino Bianco, insomma, se non che siamo a pochi metri dal drammatico campo di concentramento. Nessuno pare accorgersene, le vite scorrono serene, i bimbi vanno a scuola, solo di tanto in tanto si sentono strani rumori, che però non disturbano un papà che esce puntuale tutte le mattine per svolgere il suo onesto lavoro, che poi sarebbe trucidare migliaia di uomini nel modo più economico ed efficiente possibile. Lo fa così, in piena serenità, come un tranquillo impiegato del Catasto. Solo qualche piccolo fastidio, le ceneri dei forni scaricate nel ruscello che disturba il bagnetto dei bimbi, la madre della padrona di casa un po’ a disagio in quel luogo di pace e che se ne va non appena possibile, ma non è importante, in quel giardino, dove non arrivano urla, odori e atrocità che si consumano a pochi metri di distanza. Questa è la vita, a pochi passi dall’Olocausto tutto scorre nell’assoluta normalità, indifferente, in quel luogo, quel Mulino Bianco dove a pochi passi “la disumanizzazione raggiunge il suo peggio” (parole del regista). Un diverso punto di vista del dramma che ci riporta a “La banalità del male” di Hanna Arendt. Un film, “La zona d’interesse”, che ti fa pensare, e ti fa male.
RASSEGNA MUSICALE MUSICA
“America perduta” domenica nel Ridotto del Ponchielli
Cristiano De André racconterà il padre a teatro Prosegue la rassegna “La musica del Monteverdi”, ciclo di concerti realizzati in collaborazione con il Conservatorio di Cremona. Il secondo appuntamento è per
INTERVISTA
domenica 3 novembre alle ore 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli, che propone “America perduta” con musiche di Wirth, Glass, Hindemith, Bacri e Nagao.
Con “De André canta De André tour teatrale”, Cristiano De André racconta il celebre padre attingendo dall'immenso repertorio di Fabrizio. La tappa cremonese è
in programma al Teatro Ponchielli giovedì 13 marzo 2025 alle ore 21. I biglietti sono già in vendita presso la biglietteria del teatro e nel circuito ticketone.
Marina Volonté ci presenta l’attesa rassegna libraria in programma dall’11 novembre
Mappe per orientarsi a BookCity Cremona
PAOLO A. DOSSENA
Che cosa è BookCity Milano? Dodici anni fa l’Assessorato alla Cultura di Milano e il Comitato promotore si sono riuniti con gli editori allo scopo di allestire degli eventi sui libri e la lettura che fossero diffusi sul territorio urbano. Poi, BookCity Milano è uscito dalla metropoli e ha “aperto” sedi anche in altre città lombarde come Como, Monza, Lodi, Pavia e Cremona. Ed è proprio all’ombra del Torrazzo che giovedì scorso Marina Volonté (nella foto) , conservatrice del Museo Archeologico di Cremona e coordinatrice del Sistema Museale Cremona Musei, ha presentato il programma di BookCity Milano a Cremona. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco Andrea Virgilio e gli assessori Luca Burgazzi e Rodolfo Bona. Sulla manifestazione, Marina Volonté ha gentilmente concesso l’intervista che segue. Di cosa avete parlato giovedì scorso?
«La conferenza stampa di BookCity a Cremona si è tenuta nel pomeriggio del 24 ottobre nella sala Manfredini del Museo Civico di Palazzo Affaitati. Nella mattinata, una cerimonia parallela ha presentato il programma di BookCity Milano nel capoluogo lombardo, dove è nata questa iniziativa libraria. La conferenza cremonese è stata ampia. Il sindaco Virgilio e gli assessori hanno spiegato che la manifestazione di BookCity a Cremona supporta il progetto “Giovani in centro” (strategie di sviluppo e rigenerazione urbana per il centro storico di Cremona), e si avvale della collaborazione del Porte Aperte Festival e del Patto per la lettura del Comune di Cremona. Dalla conferenza è emerso che
L’adagio “chi non muore si rivede” non solo suona un po’ macabro, ma per alcune culture popolari è falso: qualcuno che muore eccome se si rivede. Tra Halloween e la festa del 2 di novembre, pare opportuno parlare di alcuni dei protagonisti delle storie che capita di sentire in questi giorni: i non morti per eccellenza, cioè i vampiri. Per farlo con rigore scientifico, è utile
gli incontri e le sedi di BookCity Milano a Cremona sono entrambi raddoppiati».
Quando si tengono le manifestazioni?
«BookCity Milano a Cremona si sviluppa da lunedì 11 novembre a domenica 17 novembre. Il nucleo centrale degli incontri ruota intorno allo scrittore e docente universitario Stefano Bartezzaghi e al conduttore radiofonico e attore teatrale Matteo Caccia. L’anno scorso il tema di BookCity Cremona si intitolava “Cambiare, città. Abitare, abitudini, comunità”, quest’anno il tema riguarda invece le “Mappe”. In particolare, Stefano Bartezzaghi cura un ciclo di tre incontri dal titolo suggestivo “M’appare il mondo”. Nel primo
incontro Bartezzaghi introdurrà il cartografo Luigi Farrauto, che si occupa di mappe fisiche; nel secondo incontro parlerà di mappe sociali Giovanni Diamanti, socio fondatore di YouTrend e di Quorum; nel terzo incontro la critica letteraria e storica della letteratura Lina Bolzoni si occuperà di mappe letterarie». Gli incontri saranno oltre 30. Può ricordarne ancora qualcuno? «Certamente. Un incontro molto interessante sarà tenuto il 14 novembre al Liceo Manin dalla giurista e classicista Eva Cantarella, già docente di istituzioni di diritto romano e di diritto greco all’Università di Milano. In questa occasione sarà presentato il suo ultimo libro “Contro Antigone o dell’egoismo sociale”, edito quest’anno da Einaudi. Il 13 novembre l’economista Carlo Cottarelli presenterà invece “Dentro il Palazzo. Che cosa davvero accade nelle stanze del potere”, pubblicato da Mondadori. Il 15 novembre, infine, la professoressa Giulia Marchetti (docente di Malattie infettive all’Università degli Studi di Milano e autrice di “Gli antibiotici e la più grande minaccia del secolo”, Sonzogno), dialogherà con Eliana Liotta, l’immunologo Angelo Pan e Gigliola Reboani». Cosa succederà al Museo Archeologico? «È il luogo in cui, domenica 17 novembre, BookCity Milano chiude il proprio ciclo del 2024. Al Museo Archeologico Nicoletta Verna presenterà il suo romanzo “I giorni di vetro”, edito quest’anno da Einaudi. È un libro che raccomando caldamente: ambientato in epoca fascista, racconta la storia di una donna invalida cresciuta e vissuta in un mondo di radicale violenza».
“Vampyr”, storie raccontate da de Ceglia
leggere “Vampyr. Storia naturale della resurrezione”, scritto da Francesco Paolo de Ceglia, docente di Storia della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, volume edito da Einaudi. Ora, è chiaro che per la scienza le storie di resurrezione sono il frutto dell’immaginazione, fatti
Anche quest’anno torna l’ormai tradizionale appuntamento con il festival denominato “Dal vecchio al nuovo mondo”, promosso dall’Associazione Latinoamericana di Cremona. Una rassegna, giunta alla sua nona edizione, che mira a ricostruire, attraverso una serie di concerti e attività culturali, lo scambio storico tra il vecchio e il nuovo mondo, tra l’America Latina e l’Europa. Cinque concerti, ambientati nella splendida location del Museo Archeologico di San Lorenzo di Cremona, durante i quali verranno proposti brani antichi, ma anche improvvisazioni contemporanee, esplorando epoche e stili musicali diversi. «Cremona, città della musica, della liuteria e di grandi compositori come Claudio Monteverdi, capace di cogliere il legame con il proprio passato e di riproporlo con grande forza contemporanea, è il luogo ideale per ospitare questo progetto, nel quale, attraverso la musica, si intrecciano, dialogano e comunicano culture differenti», spiegano gli organizzatori. I cinque concerti sono l'asse portante del festival, con programmi che vanno da un violino solo a grandi ensemble vocali-strumentali, passando per un quartetto di chitarre e un sestetto vocale di polifonia rinascimentale. Primo appuntamento domenica 3
MUSICA
salvi e nemmeno per tutti, i miracoli religiosi: ma questa è un’altra storia. E però si tratta di storie affascinanti, che ricalcano alcune delle nostre paure più recondite; e che, non a caso, trovano spesso diffusione in zone periferiche, magari a cavallo tra culture, come nei Balcani, incrocio di civil-
tà e religioni. Queste storie prendono avvio, di solito, da osservazioni apparentemente inspiegabili, eppure (ma solo in seguito) spiegabilissime; ma tant’è, e così il rigonfiamento dei corpi ben conservati (fenomeno dovuto al freddo, conservante naturale) viene associato alla capacità
“Dal vecchio al nuovo mondo” in cinque concerti
novembre (ore 17) con “Poesia in musica nel Siglo de Oro spagnolo”, eseguito dall’Ensemble Voz Latina, che offrirà un viaggio musicale attraverso la polifonia vocale e strumentale di quell’epoca. Per questa occasione l’ensemble sarà composto da 4 cantanti, viola da gamba e chitarra. Si proseguirà sabato 9 novembre (ore 18) con “Il violino fantastico”, eseguito da Margherita Pupulin (violino) e Juan José Francione (arciliuto e chitarra barocca), che guideranno gli spettatori attraverso un percorso musicale che segue l'evoluzione del violino, dagli albori ai
suoi frutti più maturi. Domenica 17 novembre (ore 17) sarà la volta di “Lamentazioni - Voci da una Terra desolata”, con Fabercantus, sestetto vocale che esplorerà un percorso musicale di narrazioni trasversali, tratte da salmi e racconti biblici. Nel quarto appuntamento, mercoledì 20 novembre (ore 19), “Minotauri”, la violinista Anais Drago esplorerà la solitudine attraverso il violino acustico ed elettrico, arricchito da manipolazioni elettroniche, mentre la voce dell'artista funge da narratore, sia impersonale che in prima persona. Infine, sabato 23 novembre
MOSTRA
“Sfumature d’inverno” a Pescarolo
Sono una settantina le opere che compongono la collettiva intitolata “Sfumature d’inverno” allestita, dal 3 novembre (inaugurazione alle ore 15) al 15 dicembre presso la sala del Rattoppo del Museo del Lino, all’interno del Centro culturale di via Mazzini a Pescarolo. Com’è noto, l'inverno è una stagione che ha affascinato e ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli. La luce fredda e diafana dell'inverno può creare a volte un’atmosfera tetra e malinconica, ma anche suggestiva e affascinante. La neve viene spesso usata per creare contrasto con il cielo grigio e per indicare il silenzio e la solitudine dell'inverno. Tutte queste e tante altre suggestioni sono presenti nelle opere in mostra eseguite da pittori provenienti dal cremonese, ma anche da diverse altre province. L’esposizione è visitabile il 3 e 17 novembre e l’1 e 15 dicembre dalle 15 alle 18, in altri giorni e orari su appuntamento per gruppi e scolaresche.
di questi non-morti di succhiare il sangue dei vivi; tra l’altro, quest’azione cruenta si pensava avvenisse a distanza: i denti acuminati e i segni dei morsi sono mitologie ottocentesche. Per non parlare di meraviglie come i vampiri succhiagrasso e altre straordinarie storie, raccontate da de Ceglia nel libro con rigore accademico e sapienza narrativa.
(ore 18) toccherà a “Volver”, con il quartetto di giovani chitarristi napoletani Fairy Guitar Quartet. Un viaggio emozionale attraverso il folklore e il tango argentino, celebrando le opere di icone come Carlos Gardel e Astor Piazzolla. La rassegna sarà impreziosita da una serie di visite guidate al Museo Archeologico di San Lorenzo, location del festival. Ma non mancheranno anche una serie di attività pedagogiche, dal titolo “La musica va a scuola”, che si propone di promuovere la cultura e la pratica musicale avvicinando gli alunni attraverso percorsi che coinvolgano eccellenze in un percorso articolato di azioni ed attività pratiche, nonché progressive.
A Casalmaggiore viene ripercorsa la vita eroica di Franz Jägerstätter e di sua moglie
Perché sacrificare tutto per seguire la propria coscienza? A che serve il gesto di uno solo di fronte al male che sembra pervadere tutto? Cosa rende davvero liberi? Sono solo alcune delle domande suscitate dalla mostra “Frank e Franziska - Non c’è amore più grande” sulla vita di Franz Jägerstätter e di sua moglie, contadini austriaci durante il periodo del nazismo. Una vita semplice la loro, scandita dal lavoro nei campi e dall’educazione delle figlie, ma che viene completamente sconvolta dopo l’annessione dell’Austria da parte di Hitler, quando Franz riceve la convocazione per arruolarsi nell’esercito nazista. Nonostante la poca istruzione, comprende che accettare di combattere sarebbe incompatibile con la propria fede cattolica, oltre che ingiusto dal punto di vista politico e morale. Viene quindi incarcerato e dopo vari tentativi di farlo desistere dal suo proposito, processato e condannato a morte il 9 agosto 1943. Commoventi le lettere che si scambia con la moglie durante la prigionia, dalle quali emerge una lucida consapevolezza del male che ha di fronte, un intenso amore per la famiglia e una profonda fede in Cristo, che lo sostiene nella sua scelta, assolutamente non cercata, ma abbracciata fino in fondo. Una scelta criticata e osteggiata prima di tutto dai compaesani, che lo accusano di non voler fare il proprio dovere di cittadino e soprattutto di lasciare sole la moglie e le figlie per compiere un gesto che non avreb-
ASSEMBLEA DEI FONDATORI
Eletto il nuovo cda del Teatro Ponchielli
Frank e Franziska, storia di due persone speciali
be cambiato nulla del corso della storia. La mostra racconta anche del calvario subito da Franziska dopo la morte di Franz, abbandonata e disprezzata dagli abitanti del paese, per aver appoggiato la decisione del marito. Ma è davvero così? Davvero il sacrificio di Franz non ha cambiato nulla?
Ripercorrendo la sua storia grazie alla mostra, scopriamo che il suo “no” al nazismo è stato prima di tutto un “si” a Cristo, che parlava alla sua mente mostrandogli che quelle idee erano contrarie al suo Vangelo e al suo cuore infonden-
dogli coraggio e pace interiore. La famiglia di Franz racconta che dopo quel giorno il caro papà è sempre rimasto presente per loro, anche se non fisicamente e il suo gesto ha cambiato la vita di molte persone anche negli anni a venire. Solo nel 1997, dopo un lungo dibattito storico durato decenni, la Procura di Stato del Tribunale di Berlino annulla la sentenza e riabilita la figura di Franz, riconoscendo il valore del suo gesto. Nel 2007 papa Benedetto X VI proclama Franz Jägerstätter beato per la Chiesa Cattolica, alla presenza
L’assemblea dei Fondatori del Teatro Ponchielli si è riunita nei giorni scorsi per nominare il nuovo cda per gli esercizi 2024, 2025 e 2026. Sono stati eletti nel Consiglio d’amministrazione Sarah Triboldi, Laura Zatti e
Tributo a Pink Floyd a Cremona l’8 marzo 2025 grazie ai Big One
Sono passati 40 anni dall’uscita dell’album “The division bell” ed il conseguente tour, record d’incasso nella storia della musica rock, suonato davanti a oltre 5 milioni di persone in 68 città. Ha segnanto l’epico finale e l’ultima pagina scritta da una delle rock band più influenti della storia - i Pink Floyd - poi diventato il magnifico disco live “Pulse”. I Big One, una delle maggiori realtà musicali europee nel far rivivere la musica dei Pink Floyd, hanno preparato uno spettacolare show per celebrare tutto ciò nel loro “Pulse Tour” che partirà nel 2025 e che farà tappa sabato 8 marzo alle 21 al Teatro Ponchielli (i biglietti sono già in vendita).
della moglie, unica donna nella storia ad aver assistito alla beatificazione del marito. La sezione della mostra dedicata alla vita di Franz e Franziska prima e dopo essersi sposati offre anche un limpido esempio della bellezza del matrimonio cristiano, vissuto nella preghiera, nell’amore reciproco e nel lavoro. Le foto, le lettere e le testimonianze dirette della loro esperienza hanno ispirato anche il grande regista Terrence Malick, che nel 2019 ha diretto il film “A hidden life” (Una vita nascosta). L’esposizione è organizzata dall’Associazione
Famiglie di Santo Stefano, che ogni anno offre ai visitatori della fiera di San Carlo la possibilità di un approfondimento culturale speciale. La mostra, già presentata l’estate scorsa al Meeting di Rimini per l’amicizia tra i popoli, è allestita a Casalmaggiore nella cripta del Duomo di Santo Stefano, con ingresso da via Formis 2, visitabile nei giorni 1, 2, 3, 4 e 10 novembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19, mentre dal 5 al 9 novembre solo su prenotazione telefonando al numero 342 6220651. L’ingresso è libero ed è consigliabile approfittare della visita guidata gratuita.
Franco Mazzini. I tre membri effettivi del Collegio dei revisori sono, invece, Renzo Rebecchi, Barbara Zanasi e Luigi Foresti, mentre i membri supplenti sono Alberto Ori e Beatrice Allevi.
Sguardi
sulla natura grazie alla fotografia a Palazzo Affaitati
“Sguardi sulla natura - Ambiente naturale e ambiente antropico a confronto” è il titolo del nuovo ciclo di serate organizzate dal Museo di Storia Naturale e dal Gruppo Naturalisti Cremonesi, grazie alla preziosa collaborazione del Gruppo Fotografico Cremonese Bfi-Adafa, iniziato ieri sera nella sala Puerari di Palazzo Affaitati (in via Ugolani Dati, 4). Strumento di conoscenza, documentazione e divulgazione, la proiezione delle fotografie proposte dal Gruppo Fotografico Cremonese farà da guida alla scoperta del mondo naturale di diversi luoghi, vicini e lontani, per coglierne la bellezza e le peculiarità. Il secondo appuntamento, dedicato al tema “Poesia e bellezza dietro casa”, è in programma giovedì 21 novembre alle 20.45 con le fotografie di Mariangela Braga, Alber to Bruschi, Germano Coelli, Alessandro Chiusa, Vito Gerevini e Davide Volpi. Terza ed ultima serata, infine, giovedì 5 dicembre alle 20.45 con le foto di Fabio De Gennaro e Enrico Madini: in questo caso il tema è “Fotografare viaggiando”. Anche grazie a questa rassegna, il Museo di Storia Naturale prosegue il suo compito di sensibilizzare la cittadinanza perché diventi sempre più consapevole della tutela dell’ambiente naturale non solo più vicino a noi, ma anche quello lontano.
Liberamente ispirata al libro “Benedetto sia il padre”, lo spettacolo andrà in scena il 4 novembre a scopo benefico
“Il resto è ruggine” porta sul palco una storia di violenza
S’intitola “Il resto è ruggine” il nuovo spettacolo promosso dalla compagnia teatrale “La Casta D.” (nella foto) , che andrà in scena a Cremona il 4 novembre al Teatro Filo (in replica il 15 novembre al Teatro Monteverdi). La storia è liberamente ispirata al libro “Benedetto sia il padre”, della scrittrice di fama internazionale Rosa Ventrella, dai cui libri sono state tratte due serie tv, andate in onda su Mediaset. Lo spettacolo, scritto e diretto da Denise Valentino, è pensato soprattutto a scopo benefico: parte del ricavato andrà, infatti, devoluto all’Associazione “I Care We Care”, che si occupa del contrasto alla violenza e del sostegno alle vittime. L’ingresso è ad offerta libera. La storia è ambientata a Bari e racconta di una famiglia
come tante. Una famiglia del Sud, apparentemente normale, tra le cui pieghe si cela però uno scenario di violenza domestica, vissuta e assistita. Giuseppe è il padre e padrone, Agata è la moglie e madre, sua vittima, debole ma anche forte, raccontati dalla voce di Rosa, la figlia, che assiste impotente a dinamiche che non riesce a capire, ma che poi nel tempo proverà anche sulla sua pelle. La loro storia che si snoda nella cornice di una Puglia ancora arretrata e ancorata alle proprie tradizioni, tra personaggi caratteristici e musiche tipiche. Ma quello che si vuole lanciare, è anche un messaggio di speranza. Quello che le cose possono cambiare, che la vita può tornare a sorridere. Che in mezzo al buio, c’è sempre una luce.
Museo Ferroviario aperto domenica Domenica 3 novembre il Museo Ricordi Ferroviari Cremonesi (situato nel Piazzale della Stazione 12 a Cremona) sarà aperto dalle 15 alle 18 con ingresso gratuito.
LA RICETTA: IL PAN DEI MORTI
INGREDIENTI
• 250 g di biscotti
• 100 g di farina 00
• 130 g di zucchero semolato
• 1 cucchiaino di lievito vanigliato
• 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
• 50 g di mandorle spellate e tritate
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• Per realizzare il pan dei morti cominciate a mettere l'uvetta a bagno in acqua tiepida per una quindicina di minuti. Quando sarà rinvenuta e diventata morbida, scolatela, strizzatela bene e infarinatela leggermente. Riunite in una larga ciotola i biscotti finemente sbriciolati, la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, il cacao, i fichi, le mandorle, l'uvetta e la cannella. Mescolate bene e quindi aggiungete gli albumi e il vino bianco.
2
• Aggiungete tanto vino quanto serve a ottenere un impasto morbido, ma non troppo appiccicoso. Lavorate bene il composto
• 50 g di fichi secchi tritati
• 100 g di uvetta
• 3 albumi
• vino bianco
• cannella
• zucchero a velo
• fogli di ostia alimentare
poi suddividetelo in tanti pezzetti grossi quanto un uovo. Date a ognuno una forma ovale e schiacciata appoggiandoli su una cialda di ostia appositamente ritagliata. Potete trovare le ostie online o nei negozi specializzati in prodotti dolciari.
3 • Trasferite i panetti così ottenuti sulla placca del forno ricoperta con l'apposita carta. Fate cuocere in forno preriscaldato a 190° per 30 minuti circa.
4
• Sfornate i dolcetti di pan dei morti e cospargeteli (appena si raffreddano) con zucchero a velo setacciato. Fateli riposare per un paio di giorni prima di gustarli.
2 novembre, alle in cui la Chiesa
Il 2 novembre è il giorno che la Chiesa dedica alla commemorazione dei fedeli defunti, che dal popolo viene chiamato semplicemente anche “festa dei defunti”. Ma anche nella messa quotidiana, la liturgia riserva sempre un piccolo spazio, detto Memento, Domine, che vuol dire “ricordati, Signore…” e propone preghiere universali di suffragio alle anime di tutti i defunti in Purgatorio.
IL SIGNIFICATO
DELLA RICORRENZA
La commemorazione dei fedeli defunti appare già nel secolo IX, in continuità con l’uso monastico del secolo VII di consacrare un giorno completo alla preghiera per tutti i defunti. Amalario, nel secolo IX, poneva già la memoria di tutti i defunti successivamente a quelli dei santi che erano già in cielo. È solo con l’abate benedettino sant’Odilone di Cluny che questa data del 2 novembre fu dedicata alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, per i quali già sant’Agostino lodava la consuetudine di pregare anche al di fuori dei loro anniversari, proprio perché non fossero trascurati quelli senza suffragio.
La Chiesa è stata sempre particolarmente fedele al ricordo dei defunti. La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata
È solo con l’abate benedettino sant’Odilone di Cluny che la data del 2 novembre fu dedicata alla commemorazione di tutti i defunti
vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio. Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto.
alle origini della data
ricorda i defunti
Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi agli eletti nella lode della gloria di Dio.
I DOLCI DEI MORTI
È tradizione in Europa e soprattutto in
Italia preparare dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre, che spesso ricordano nel nome questa ri-
LA NAVETTA PER IL CIMITERO
Oggi e domenica 3 novembre, in occasione della commemorazione dei defunti, i cittadini che si recano al Civico Cimitero potranno usufruire del trasporto gratuito grazie al potenziamento delle linea M con bus identificati dalla scritta "Servizio Cimitero".
Il servizio, messo a disposizione dal Comune di Cremona in accordo con Arriva Italia, sarà attivo dalle 8,55 alle ore 16,25 con partenza ogni ora da piazza della Libertà, lato Comando Polizia Locale, e dalla stazione ferroviaria, e avrà come destinazione entrambe le entrate del Civico Cimitero, quella da via dei Cipressi e quella principale in via Cimitero.
Negli altri giorni, compreso domani, il servizio di trasporto al Civico Cimitero sarà garantito dalle linee circolari F e M con frequenza di mezz'ora come da orario feriale.
Da lunedì 4 novembre al 31 dicembre l'orario di apertura del Civico Cimitero sarà il seguente: nei giorni feriali dalle 8 alle 17, la domenica e i festivi dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17. Mercoledì 13 novembre, ricorrenza di S. Omobono, patrono cittadino, sarà osservato l'orario festivo (dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17), così come per tutte le festività infrasettimanali.
correnza o nella forma e consistenza quella di un osso. Altro riferimento ricorrente è alle dita delle mani, mentre il dolce a forma di cavallo è probabilmente legato alla leggenda di Proserpina.
Ancora oggi in alcuni paesi d'Italia, la notte tra l'1 e il 2 novembre, si pongono questi dolci su tavole imbandite, sicuri che verranno frequentate dai propri defunti. I dolci dei morti contengono in-
gredienti semplici come farina, uova, zucchero ed aromatizzanti; spesso sono presenti mandorle finemente triturate o talvolta anche cioccolato, marmellata e frutta candita.
Tali dolci sono presenti, con poche varianti, come preparazioni casalinghe, artigianali o di pasticceria quasi ovunque nella penisola italiana ed i nomi attribuiti sono similari da Nord a Sud, tralasciando le forme dialettali.
IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI A CREMONA
La Segreteria vescovile ha comunicato le celebrazioni che monsignor Antonio Napolioni presiederà in occasione della solennità di Tutti i Santi e nella commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Oggi il vescovo presiederà la solenne Eucaristia della solennità di Tutti i Santi alle 11 in Cattedrale. La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva su CR1 (canale 19) e in streaming sui canali web e social della Diocesi. Sabato 2 novembre, commemorazione di tutti i fedeli defunti, saranno due gli appuntamenti in programma: alle 15 monsignor Napolioni presiederà come consueto la preghiera in suffragio dei defunti al Cimitero di Cremona (diretta sui canali web e social della Diocesi); mentre alle 18 presiederà l’Eucaristia in Cattedrale.
Sarà invece il vescovo emerito Dante Lafranconi a presiedere, come tradizione nel pomeriggio del 3 novembre alle 18 in Cattedrale, la Messa in ricordo dei vescovi defunti.
Libera professione: da lunedì nuovo numero per prenotare
Da lunedì 4 novembre è possibile prenotare visite ed esami in regime di Libera Professione negli ambulatori di Asst Cremona al numero 0372 408899. Il numero sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16. Si ricorda che le prenotazioni con il Sistema Sanitario Nazionale possono essere effettuate tramite Contact Center Regionale: 800 638 638 da telefono fisso (gratis) o 02 999599 (a pagamento) dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20. Online sul sito prenotasalute.regione.lombardia. it oppure dall'App “Salutile” Prenotazioni Di persona invece agli sportelli del Cup dell'Asst di Cremona o Farmacie aderenti al servizio.
COLLABORAZIONE FADOI E ARMA CARABINIERI
L’ospedale di Cremona ha due “Alberi per la Salute”
Si è svolta lo scorso martedì la cerimonia inaugurale del progetto un “Albero per la Salute” con la piantumazione di due nuovi alberi (un acero campestre e un cerro), nell’aiuola di fronte alla direzione generale dell’Asst di Cremona. L’iniziativa è promossa da Fadoi, la Società scientifica della Medicina Interna, in collaborazione con i Carabinieri del Comando Tutela per la Biodiversità, che ha previsto la donazione e messa a dimora di giovani alberi contemporaneamente in 32 ospedali italiani, dislocati in 18 regioni. Ogni pianta è dotata di un cartellino e potrà essere geolocalizzata per seguirne la crescita dal sito web unalberoperilfuturo.rgpbio.it monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica (CO 2 ).
Matteo Giorgi Pierfranceschi, Direttore di Medicina Interna Asst di Cremona ed esponente dell’Associazione Fadoi dichiara: «Collaborare con i Carabinieri per la tutela della biodiversità, rappresenta un passo fondamentale per la salvaguardia del nostro patrimonio naturale. In un’epoca in cui i cambiamenti climatici e l’impatto dell’attività umana mettono a dura prova i nostri ecosistemi, è essenziale unire le forze e condividere le competenze. Fadoi riconosce quanto sia importante estendere la nostra attenzione anche alla salute del pianeta. Il concetto di ‘One Health’, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ci ricorda che la salute umana, quella animale e la salute degli ecosistemi sono strettamente interconnesse.
UN ALBERO PER IL FUTURO L’iniziativa rientra nel progetto “Un albero per il futuro” realizzato dal Comando dei Carabinieri per la Tutela della Biodiversità in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che prevede la messa a dimora di giovani piante presso edifici scolastici e sedi di vari enti con lo scopo di realizzare un bosco diffuso in tutta Italia.
Per Omar, 53 anni, impiegato tecnico, l’ictus era l’ultimo pensiero. «È strano come nella vita tutto possa cambiare in un attimo, un normale venerdì mattina», spiega commosso. Da quel giorno è trascorso appena un mese e ripercorrere l’accaduto non è semplice. «Ricordo che erano le dieci, ero in ufficio, come sempre seduto alla mia scrivania, tranquillo. Ho allungato un braccio per prendere un documento e sono caduto dalla sedia». Il tonfo improvviso ha allarmato i colleghi: capiscono subito che si tratta di qualcosa di grave e chiamano il 112, «sentivo le loro voci ma non riuscivo a muovermi e a parlare».
LA CONSAPEVOLEZZA
DELLA VITA SALVATA
La memoria di Omar si interrompe per qualche ora; alle tredici si sveglia in un letto della Stroke Unit della Neurologia di Cremona, ma non sa perché. I sanitari gli dicono di provare a non chiudere mai gli occhi e lui ci prova. La consapevolezza arriva il giorno successivo quando chiede a un’infermiera cosa è successo? «Ha avuto un Ictus. Se la sente di alzarsi»? «Ho contato sino a dieci e mi sono ritrovato in piedi». «Oggi posso dire di stare bene. Non smetterò mai di ringraziare i miei colleghi, i volontari della Croce Rossa, i medici e gli infermieri dell’ospedale di Cremona: ho capito che la somma delle azioni di tutti mi ha salvato la vita». Essere di nuovo in reparto nella Giornata mondiale contro l’Ictus, vuole essere un gesto di riconoscenza e speranza, «ho molto apprezzato la capacità dei sanitari di
A un mese dall’ictus, Omar torna in reparto per ringraziare i sanitari
intervenire, spiegarmi cosa stava succedendo e di stare accanto a me e a mia moglie Mariagrazia in un momento così difficile, non era scontato» - conclude Omar.
SI PERDONO QUASI DUEMILA NEURONI AL MINUTO «Ogni minuto che passa dal momento dell’evento acuto si perdono 1.900mila neuroni – spiega Alessia Giossi (neurologa referente della Stroke Unit di Cremona). Il fattore tempo è fondamentale e la storia di Omar lo dimostra». Il paziente è arrivato in ospedale da un paese del lodigiano con sintomi riconoscibili: bocca storta, non parlava e non muoveva la parte sinistra del corpo. «Le sue condizioni erano molto serie. La Tac ha evidenziato subito la complessità: due vasi chiusi, una dissecazione alla carotide e un embolo nell’arteria cerebrale media destra. L’équipe di neuroradiologia - diretta da Claudia Ambrosi - ha pra-
ticato una trombectomia, disostruendo i vasi e inserendo uno stent carotideo per ripristinare il flusso del sangue.
PAROLA D’ORDINE:
«CODICE ICTUS»
Il Codice Ictus è una specie di parola d’ordine, una chiave che apre le porte al paziente e garantisce l’attivazione a catena di una corsia preferenziale dentro l’ospedale: «quello che si deve fare lo si fa subito – aggiunge Giossi. I sanitari di Areu inviano dal territorio una pre-notifica in ospedale, così anche il tempo di trasporto in ambulanza serve a prepararsi per agire in fretta».
È vero, insieme siamo più forti dell’Ictus perché a mettere in pratica il Codice Ictus sono diversi specialisti e infermieri: «dal personale del 112 (Areu) e del pronto soccorso, agli operatori di neurologia, neuroradiologia, anestesia e di fisioterapia». Un percorso multidisciplinare consolidato che
I colleghi di lavoro e l’attivazione del Codice Ictus all’ospedale di Cremona gli hanno salvato la vita. «Non pensavo potesse accadere a me, non dimenticherò mai la vostra umanità»
vede la Neurologia diretta da Stefano Gipponi centro di riferimento per il sud della Lombardia. «Non sempre è necessario ricorrere all’intervento di trombectomia – aggiunge Giossi. In genere, appena il paziente arriva in ospedale, si procede con la trombolisi, ossia con l’iniezione in vena di un farmaco che scioglie il trombo. Ogni anno i pazienti trattati a Cremona con questa metodica sono circa 60».
IN ITALIA COLPISCE 185MILA PERSONE OGNI ANNO L’ictus è un evento improvviso, si può prevenire attraverso un corretto stile di vita, alimentazione, movimento. Ipertensione, obesità, diabete, fumo e abuso di alcool sono fra i principali fattori di rischio, ma ci può essere anche una predisposizione genetica. Ogni anno in Italia oltre 185 mila persone vengono colpite da ictus, l'80% sono nuovi casi mentre il resto è costituito da recidive.
Proteggersi dall’infezione virale e dalle eventuali complicanze. È necessaria la prenotazione
Campagna antinfluenzale:
La campagna vaccinale antinfluenzale continua: sabato 9 novembre 2024, dalle 8.30 alle 12.30, l’Asst di Cremona organizza un nuovo vax day presso il Polo sanitario di via Dante 134 a Cremona.
Lo stesso giorno, negli stessi orari, tutti i cittadini che lo desiderano potranno ricevere anche la vaccinazione anti-Covid 19. Per par tecipare è necessaria la prenotazione.
PROTE GGERE SÉ E GLI ALTRI
Come sottolinea Antonella Laiolo, direttore della struttura Vaccinazioni e sorveglianza malattie Infettive, «La vaccinazione antinfluenzale è un'importante
nuovo
appuntamento con i vax day il 9 novembre
opportunità di protezione per tutta la popolazione. La malattia influenzale non è solo una seccatura; è una infezione virale generalizzata, che oltre a manifestazioni respiratorie delle alte vie aeree, con gravità variabile, può complicarsi con situazioni critiche come polmonite, encefalite, ictus, miocardite, infarto e anomalie elettrocardiografiche significative. Queste complicanze possono manifestarsi anche negli adulti o nei giovani adulti in buona salute. Anzi, proprio chi ha una vita sociale più attiva rischia di essere più esposto al virus, con maggiori probabilità di veicolarlo anche alle persone con fragilità. Le complicanze e il rischio di morte
per infezione influenzale sono maggiori per i soggetti con malattie croniche, i bambini, le donne in gravidanza o puerpere e gli over 60. Vaccinarsi è un gesto di responsabilità, che interessa tutti».
Ecco i consigli per la 11ª giornata di serie A (tre nomi per ruolo e tre possibili sorprese).
Portieri - Sommer , partita da vincere e in cui convincere per l’Inter, a partire dal portiere svizzero. Suzuki , dopo la trasferta proibitiva contro la Juventus, si può tornare a schierar -
lo senza troppa paura. Skorupski , buona occasione col Lecce per il portiere del Bologna. Dife nsori - Bastoni , vale lo stesso discorso di Sommer, partita da buon voto per il ragazzo originario di Piadena. Tavares , stagione da incorniciare finora, ottima occasione per continuare il momento d’oro. Cabal , serve una prestazione autorevole per convincere Motta e vincere il ballottaggio con Savona. Centrocampisti - Ndoye , buon periodo di
» calcio serie b
forma per lo svizzero, da schierare anche questo weekend. Conceição , sempre uno dei più positivi nelle ultime uscite, le sue giocate saranno decisive. Strefezza , Como in cerca di punti lunedì sera ad Empoli, la salvezza passa anche dai suoi piedi. Attaccanti - Morata , forse il migliore dei suoi nella sconfitta con il Napoli, fiducia all’ex Atletico. Mihaila , manca ancora il gol all’attaccante del Parma, che sia questa la partita
giusta? Castro , parso appannato nelle ultime uscite, deve ritrovare la via del gol. Possibili sorprese - Krstovic , match impegnativo a Bologna per il suo Lecce, ma un suo gol non è da escludere. Guendouzi , partita da buon voto per il centrocampista biancoceleste, può sorprendere. Anguissa , partita tra le due squadre più in forma del campionato nel lunch match domenicale, battaglia fisica in cui il camerunense deve dominare.
Dopo aver incamerato sette punti in tre partite, Corini affronta domenica la sfida con la capolista, reduce da due pareggi senza reti, ma squadra solida e pericolosa
Prova del nove per la Cremo contro il Pisa
Dopo aver ottenuto sette punti in tre gare dall’avvento di mister Corini, la Cremonese si presenta al big match di giornata contro il Pisa come una squadra che pare tornata sui binari giusti. Il tecnico bresciano ha confermato la sua attitudine pratica e senza fronzoli, basata su difesa e centrocampo ordinati al servizio di un attacco tornato a segnare con regolarità, anche e soprattutto grazie ai suoi importanti piedi mancini. Federico Bonazzoli, in primis, è passato in poche settimane da oggetto misterioso a pericolo costante. A Modena, in modo par ticolare, il gol di opportunismo dell’attaccante di Manerbio con quel controllo e tocco sotto mancini che sono un suo marchio di fabbrica. L’altra nota positiva è il “Mudo” Vazquez, anche lui autore di due reti in tre gare e galvanizzato dalla cura Corini che propone un gioco più semplice e maggiormente verticale, pronto a ribaltare l’azione ed a sfruttare episodi e calci piazza ti. La traversa, invece, per il momento è stata nemica di un Dennis Johnsen che piace anche e soprattutto come trequartista offensivo di sinistra in attesa (ancora…) de l miglior Vandeputte. Ma attenzione, la prova del nove ci sarà domenica. Allo Zini arriverà il Pisa di
C lassifica (12ª giornata)
Padova 32
L.R. Vicenza 25
Alcione Milano 22
Feralpisalò 22
Atalanta Under 23 20
Trento 19
Renate 19
Lecco 18
Lumezzane 18
Vir tus Verona 17
Novara 17
Caldiero Terme 14
AlbinoLeffe 14
Pro Patria 13
Giana Erminio 12
Pergolettese 12
Pro Vercelli 11
Arzignano 10
Union Clodiense 7
Triestina (-1) 5
Pippo Inz aghi, saldamente al comando della classifica da inizio stagione. I nerazzurri toscani sono reduci dal deludente pareggio a reti inviolate contro il Catanzaro maturato mercoledì sera all’Arena Garibaldi. Al tecnico piacentino sarà riser vata un’accoglienza tutt’altro che amichevole, in un ambiente che si preannuncia piuttosto caldo.
MAGLIA CELEBRATIVA
Presentato il kit gara “110 Anni in Grigiorosso” (per ricordare lo storico passaggio dal biancolilla ai colori attuali), che la squadra indosserà domenica e in vendita per i tifosi.
Risultati 11 ª giornata
Bari-Carrarese 0-0, Brescia-Spezia 1-1, Cittadella-Sampdoria 0-0, Juve Stabia-Sassuolo 2-2, Mantova-Palermo 0-0, Modena-Cremonese 2-2, Pisa-Catanzaro 0-0, Reggiana-Cosenza 0-1, Salernitana-Cesena 1-1, Südtirol-Frosinone 1-1.
Bari-Reggiana (02-11 h 15), Carrarese-Juve Stabia (02-11 h 15), Catanzaro-Frosinone, Cesena- Südtirol, Cosenza-Salernitana, CremonesePisa, Palermo-Cittadella Sampdoria-Brescia (h 17.15), SassuoloMantova (h 17.15), Spezia-Modena (02-11 h 15). 12 ª giornata (03-11 h 15)
Rinfrancati da due successi di fila i gialloblu ospitano domenica il Padova
La rinata Pergolettese ci prova con la capolista
Una rinascita improvvisa, ma salutare per la classifica. In pochi giorni la Pergolettese ha conquistato sei punti, che hanno rasserenato l’ambiente e caricato la squadra. Prima è arrivato il prezioso successo nello scontro diretto con la Triestina deciso da una zampata dell’intramontabile Arini nel finale, poi la squadra di Curioni è andata ad espugnare un campo difficile come quello di Lumezzane (nella foto) con le
reti di Jaouhari su rigore e Parker, in due minuti sul finire della prima frazione. Come ha sottolineato Curioni a fine gara, una vittoria ottenuta con una grande
prestazione di squadra, grazie alla precisione di Lambrughi al centro della difesa, alla sapienza in cabina di regia di capitan Arini a centrocampo e ad un indomito Parker che ha fatto reparto da solo, facendo la guerra su ogni palla e realizzando un pregevole gol dopo una corsa di 50 metri. Insomma, il modo migliore per tentare di impensierire la capolista Padova, domenica alle 17.30 al Voltini.
Sassuolo 22 Spezia
PRIMAVERA 1 - Dopo il 2-2 con il Lecce, i grigiorossi hanno eliminato il Napoli in Coppa Italia (2-1 e ora trovano il Genoa). Domenica alle 13 al Soldi arriva la Fiorentina.
IL CALENDARIO GRIGIOROSSO
13ª Mantova-Cremonese (09-11 h 17.15), 14ª Cremonese-Frosinone (24-11 h 15), 15ª Südtirol-Cremonese (30-11 h 15), 16ª Cremonese-Reggiana (08-12 h 15), 17ª Cittadella-Cremonese (15-12 h 15), 18ª Cremonese-Sampdoria (2212 h 17.15), 19ª Cesena-Cremonese (26-12 h 15), 20ª Cremonese-Brescia (29-12 h 12.30), 21ª Fr osinone-Cremonese (12-01 h 15), 22ª Cremonese-Cosenza (1801 h 15), 23ª Cremonese-Modena (26-01 h 17.15), 24ª SalernitanaCremonese (02-02 h 15).
SERIE D C lassifica Pisa 24
Crema, vittoria di carattere Ora le conferme col Breno
Il Crema ha carattere e dopo il tracollo di Palazzolo, si risolleva vincendo la sfida di bassa classifica con il Chievo, grazie alla rete del solito Akammadu ad inizio partita. Unica nota negativa l’infortunio di Tomella. Domenica alle 14.30 servono conferme sul campo del Breno. Classifica (11ª giornata): Ospitaletto 26; Varesina 23; Desenzano, Sant’Angelo, Pro Palazzolo 20; Pro Sesto 18; Casatese, Breno 17; Folgore Caratese 16; Ciliverghe, Vigasio, Castellanzese 14; Sangiuliano, Crema 13; Magenta 12; Club Milano 11; Sondrio 10; Chievo 9; Fanfulla 8; Arconatese 6.
TENNIS
La Paolini cerca gloria nelle Wta Finals a Riad
RIAD - Ultimi colpi di racchetta di una stagione indimenticabile per l’Italtennis, che si attende molto dalle finali e dall’atto conclusivo della Coppa Davis. Si parte con le Wta Finals in Arabia Saudita, dove Jasmine Paolini (salita al 4º posto del ranking e in
gara anche nel doppio con la Errani) cerca gloria in un girone difficile che comprende Sabalenka, Rybakina e Zheng. Primo impegno per la toscana è in programma domani pomeriggio alle 17.30 (ora italiana) contro la Rybakina, al rientro dopo un lungo stop.
» volley serie a2
MOTOGP
Il duello Bagnaia-Martin si infiamma in Malesia
SEPANG - Penultimo appuntamento della MotoGp nel weekend a Sepang, che Pecco Bagnaia spera non sia decisivo. Malgrado il successo in Thailandia, il campione del mondo è staccato di 17 punti da Martin e non può far altro che cercare di stare davanti al rivele sia nella sprint (domani alle 7.55 ora italiana), ma soprattutto nella gara (domenica alle 8) sul circuito di Sepang in Malesia. In questo modo tutto verrà deciso a Valencia il 17 novembre, dove però l’alluvione di questi giorni mette a rischio il Gp.
Gialloblu e casalasche hanno solo 4 punti in classifica e non stanno rendendo come previsto, ma possono riscattarsi. Sorride Offanengo dopo il derby vinto
Esperia e Vbc, momenti difficili. Devono reagire
ALEXANDRO EVERET
Una sconfitta chiara, senza discussioni o recriminazioni. La Vbc Casalmaggiore è stata battuta 3-0 sul parquet della frizzante Clai Imola, che ha dettato i ritmi del gioco per l’intera gara. la Vbc, con Marku per la prima volta titolare, è riuscita a dare filo da torcere alle emiliane solo nel secondo set, con l’inerzia sempre comunque in mano alla squadra di casa. Guidata da una Stival con la mano caldissima, Imola ha sfruttato gli errori di una Casalmaggiore imprecisa, non consistente in battuta e in difficoltà nella ricezione. Le rosa devono crescere, perché serve più qualità per essere competitivi in modo adeguato. Ora nuova trasferta, in programma domenica alle 17 in casa della Orocash Picco Lecco: servirebbe un colpaccio, anche per alzare il morale di tutto l’ambiente. La partita più attesa dello scorso weekend era però quella del PalaRadi, nel derby provinciale fra Esperia Cremona e Trasporti Bressan Offanengo, una sfida tutta da gustare. È stata battaglia vera, punto a punto e alla fine le cremonesi si sono dovute arrendere 3-2, terza sconfitta consecutiva che inizia a suscitare un po’ di preoccupazione. Esulta invece Offanengo, lanciatissima nelle zone alte della classifica.
5ª giornata (03-11 h 17)
GIRONE A Brescia-Imola, Costa Volpino-Pisa, Lecco-Vbc Casalmaggiore , Messina-Macerata, San Giovanni in M.-Mondovì.
GIRONE B Como-Futura Busto Arsizio, Esperia -Melendugno (h 16), Offanengo-Concorezzo, Padova-Olbia, Trento-Altino.
Classifiche
GIRONE A San Giovanni 12; Messina 11; Macerata, Brescia 9; Imola, Lecco 6; Casalmaggiore 4 ; Pisa 2; Costa V. 1; Mondovì 0.
GIRONE B Trento 10; Melendugno 9; Offanengo , Como 8; Padova, Busto Arsizio 7; Esperia , Concorezzo 4; Olbia 3; Altino 0.
Eppure l’Esperia era partita bene, vince 25-23 un combattuto primo set ma le cremasche hanno reagito e vinto la seconda e la terza frazione lasciando l’Esperia a 21 e a 23 punti, che si è poi aggiudicata il quarto set ma nel tiebreak
ha ceduto 13-15 nonostante le magie di capitan Taborelli. Su tutte ha brillato Anna Caneva, mvp del derby, vinto da Offanengo malgrado gli acciacchi di Bole e grazie ai soliti punti firmati Martinelli. Per le neroverdi cremasche
Short marathon, Baldesio protagonista a Pavia
Gli atleti della Baldesio hanno ottenuto buoni risultati nella trasferta a Pavia, dove si è svolta una gara di short marathon, organizzata su un circuito di 4 km, con due trasbordi lungo il fiume Ticino. Una novità entusiasmante che ha messo a dura prova gli atleti, costretti a confrontarsi con la corrente e le condizioni mutevoli del fiume, ma che hanno comunque regalato una stimolante esperienza, visto che la gara si è svolta in una giornata perfetta per
questo tipo di competizione, offrendo ai partecipanti una splendida esperienza.
Risultati: nel K1 Juniores successo di Chiara Carpini, davanti a Bianca Aldovini e Maria Boiciuc (le tre nella foto) ; nel K1 Ragazzi, 4° posto di Pietro Persico, 6° Tommaso Zanotti e 10° di posto di Marco Cabrini; nel K1 Juniores, 3° posto di Michele Caponi. Terminati gli impegni agonistici, gli allenamenti proseguiranno con la preparazione invernale.
il momento è davvero felice ed ora puntano a proseguire sull’onda positiva nella sfida casalinga di domenica alle 17 al PalaCoim contro Concorezzo. «Alleno un gruppo che sta lavorando tanto in palestra e mi sta
seguendo, stiamo andando sulla stessa strada e questo è positivo dal punto di vista dell’atteggiamento e della tecnica», rivela il tecnico Giorgio Bolzoni. L’Esperia Cremona, alla quale non sono bastati i 39 punti realizzati Taborelli e Arciprete, due giocatrici fondamentali della squadra, cercherà di risollevare il morale e una posizione in classifica deficitaria, domani ancora al PalaRadi (alle ore 16) ospitando il Melendugno. Si tratta di una gara difficile: la Narconon, infatti, è seconda in classifica, un osso duro ma proprio per questo rappresenta un banco di prova ideale per rilanciarsi alla grande. «Il derby stata una partita tirata, come lo saranno tutte le partite di questo girone», avverte il tecnico gialloblu Marco Zanelli.
Prima esperienza azzurra per Gabriele Gerevini
Prima convocazione della sua giovane carriera per Gabriele Gerevini (nella foto) atleta di paracanoa in forza alla Bissolati. Accompagnato dal tecnico Pippo Ceretti, Gerevini ha gareggiato a Castel Gandolfo sotto l’attenta osservazione del direttore tecnico Stefano Porcu e del tecnico federale Andrea Dante. Il raduno denominato “Stage giovani” ha visto il quindicenne Gabriele come il più giovane dei convocati. L’augurio è che sia stato solo il
primo di tanti appuntamenti azzurri per il bissolatino, che vorrà sicuramente emulare le gesta del compagno di società Esteban Farias, da anni tra gli alfieri della paracanoa azzurra e reduce dall’avventura paralimpica a Parigi, che ha rappresentato il coronamento del sogno cinque cerchi, dopo il doloroso forfait tre anni fa a Tokyo. Di sicuro l’impegno e la passione di Farias sono da sprone per tanti giovani atleti paralimpici che amano la canoa.
» BASKET SERIE A Un altro scontro diretto campano per la Vanoli
Se Scafati piange, la Vanoli non ride. Prendiamo a prestito questo vecchio modo di dire per fotografare l’inizio di stagione deficitario delle due squadre che domenica pomeriggio si sfidano al PalaMangano, con in palio punti già molto importanti. Anche contro la Virtus Bologna, la squadra di Cavina ha sprecato un’altra grande occasione per incamerare una vittoria pesante, tradita di nuovo da Booth, troppo falloso nei momenti decisivi del match. Purtroppo non è la prima volta che la Vanoli esce dal campo sconfitta con molti rimpianti e la classifica continua ad essere negativa, malgrado la squadra mostri di avere dei valori, sufficienti per puntare con successo alla salvezza. «Oggi
C lassifica (7ª giornata)
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Dopo quello di Napoli, i biancoblu affrontano domenica un nuovo match delicato al PalaMangano di Scafati, che mette in palio punti pesanti per la bassa classifica
ci siamo allenati al completo - ha detto ieri Cavina - e questa è una notizia importante, che ci ha dato un'energia ulteriore. Domenica sfideremo una squadra di talento e in settimana siamo ripartiti dalla difesa, cercando poi di colmare quel poco che ci manca in attacco, provando soluzioni diverse per trovare quella
Risultati 5 ª giornata
Milano-Napoli 89-82, Reggio Emilia-Brescia 68-80, Sassari-Trento 81-84, Trapani-Tortona 78-84, Treviso-Trieste 95-100, Vanoli-Virtus Bologna 69-74, Varese-Pistoia 10295, Venezia-Scafati 75-69.
6 ª giornata (03-11)
Brescia-Trapani, Napoli-Venezia, Pistoia-Reggio Emilia, Scafati-Vanoli (h 16.30), Tortona-Sassari, Trento-Milano, Trieste-Varese, Virtus Bologna-Treviso.
scintilla che ci serve. Come valuto l’Inizio di campionato? Sono realista e cerco di trasferire questo sentimento ai giocatori, ai quali chiedo una reazione emotiva. Sarà un campionato durissimo, ma abbiamo le qualità per vincere le partite. Ai giocatori che hanno più responsabilità voglio che tolgano le castagne dal fuoco, per aiutare
C lassifica
Trento 10 Virtus Bologna* 8
8
8 Brescia 8 Tor
6 Trapani 6
Reggio Emilia 6
Venezia 4
Pistoia 4
Scafati 2
Vanoli Cremona 2
Varese 2 Treviso 2 Sassari 2 Napoli 0
i più giovani. A Scafati c'è tanta passione e quindi anche per l'ambiente che troveremo, non sarà una partita facile». Dal canto suo, la Givova Scafati allenata dall’argentino Marcelo Nicola è reduce da quattro sconfitte consecutive, dopo l’esordio vincente a Sassari.Un rendimento che ha spinto la dirigenza campana a tornare sul
La JuVi prova a rifarsi contro il fanalino
Niente da fare per la Ferraroni JuVi Cremona, tornata sconfitta dall’ostica trasferta di Verona. La Tezenis si è imposta con merito 85-71, tenendo sempre saldamente in pugno la sfida. I veneti hanno piazzato subito un parziale di 8-0, vantaggio poi amministrato anche se la JuVi ha prodotto uno sforzo nel secondo periodo per rientrare, arrivando anche a -2. Ma Verona ha sempre tenuto la testa avanti, dominando a rimbalzo, fattore chiave della sua vittoria. I due americani Brown e Polanco (nella foto) e Tortù hanno tenuto a galla gli oroamaranto
fino al 61-60, ma nell’ultimo quarto la stanchezza si è fatta sentire e Verona ha avuto rotazioni migliori, grazie alle quali è scappata via definitivamente fino all’85-71, chiudendo con tanta accademia nelle ultimissime battute di
partita. Una sconfitta arrivata comunque contro un’avversaria di valore e oltretutto gli oroamaranto hanno lottato e confermato di avere delle certezze, a partire dagli americani e Tortù (ormai una T in più di Cremona). Il calendario offre subito la possibilità di un pronto riscatto: domani alle 20.30 al PalaRadi arriva l’Assigeco Piacenza, avversaria di mille battaglie (amichevoli comprese), ma desolatamente ancora a zero punti dopo sette giornate. Un’ottima occasione per tenere lontana la zona “calda” della classifica. Alexandro Everet
mercato e ingaggiare lo statunitense Jordan Tyler McRae, ala classe 1991 con oltre 100 presenze in Nba, il cui esordio è previsto proprio domenica pomeriggio. La Vanoli dovrà fare attenzione anche all’eterno play Andrea Cinciarini, che a 38 anni è ancora un fattore in campo, oltre a Rob Gray, Elijah Stewart e Kruize Pinkins, che hanno tutti molti punti nella mani. Per la verità Gray è uscito malconcio a fine terzo quarto per un colpo alla caviglia durante il match di Venezia, ma dovrebbe recuperare per domenica, vista la sua importanza nel roster campano. Insomma, per entrambe le squadre i punti in palio al PalaMangano sono davvero importanti, come lo erano due settimane fa a Napoli e la speranza è che i biancoblu ripetano la prestazione messa in campo nella trasferta partenopea.
Logiman, dopo sei ko il coach lascia E sabato arriva la capolista Legnano
Ci sono voluti ben 7’15” prima di vedere il primo canestro della Logiman Crema a Capo d’Orlando, sul 20-0 per i siciliani. Basta questo per inquadrare il sesto ko di fila dei cremaschi (81-52), che hanno costretto il coach Lombardi a rassegnare le dimissioni. In attesa del nuovo tecnico e senza Wiltshire e Fazioli, sabato alle 21 al PalaBertocchi arriva la capolista Legnano. CLASSIFICA (7ª giornata): Legnano 12; Lumezzane*, Mestre, Costa Imola, Capo d‘Orlando, Faenza, Omegna, Desio, Treviglio 10; Fidenza, Virtus Imola, San Vendemiano, Agrigento 6; Piacenza, Casale Monferrato, Fiorenzuola, Vicenza, 4; Crema , Ragusa, Saronno 2.
NOVEMBRE
VENERDÌ 1 NOVEMBRE
AUTUNNO 2024 Programma
• Fagiolini con le cotiche per tutti!!! (offerti dal Classico)
DOMENICA 3 NOVEMBRE
• Dalle ore 12:30 PRANZO D’AUTUNNO € 25,00 (è gradita la prenotazione)
• Dalle ore 15:30 Castagnata e vin brulé
• Aperitivo 2 x 1
SABATO 16 NOVEMBRE
• Dalle ore 19:30 serata benefica: CENA con la BARABÀ BAND € 35,00 (è gradita la prenotazione)
Seguici e partecipa
» bocce: il personaggio
Il talento del Flora ripercorre un’ottima stagione, impreziosita dell’argento europeo a Innsbruck
Luca, il ragazzo d’oro del tiro di precisione
Chiedere a Luca Domaneschi, studente al 4º anno all’Istituto Ghisleri (sistemi informatici aziendali), quale sia lo stato d’animo al termine di una stagione così esaltante, significa indurlo ad una risposta quasi scontata: « È stato bellissimo a dir poco e poi indossare la maglia azzurra, è stata una esperienza unica».
Secondo posto ai Campionati Europei di Innsbruck: un cammino splendido quello del 17enne por tacolori del Flora sulle corsie austriache, sconfitto solo in finale dallo sloveno Luka Sedmak all’ultima bocciata. «Mi capita di ripensarci parecchio - dice Luca - con un po’ di rimpianti, ma non posso più farci nulla. Si trattava di una delle bocciate più difficili che valevano ben sei punti in quanto si trattava di dover colpire la boc-
cia bianca pulita in mezzo alle due bocce rosse. Considerando l’incontro così combattuto (20-20), può capitare che si aggiunga un po’ di tensione nervosa nonostante la determinazione e purtroppo ho sbagliato. Quindi dovrò lavorare di più anche sotto questo aspetto. Non nascondo che un po’ di rammarico c’è per come
si è conclusa l’avventura europea, però di sicuro questa medaglia d’argento mi porta a non mollare, a continuare e cercare di migliorarmi giorno per giorno con tanta determinazione e soprattutto diver tendomi sul campo». Sei stato convocato in Nazionale per i tiri di precisione che sono ancora poco conosciuti e pratica -
ti, un qualcosa di diverso. Come hai vissuto questa esperienza? « È stata una bella sfida praticare questa specialità, quasi un’incognita, molto difficile che necessita di un allenamento costante e mirato sia a livello fisico che mentale, ma soprattutto di assoluta precisione. Ero molto motivato ed ho dato tutto me stesso per cercare di conquistare questo titolo che l’Italia Juniores maschile non ha mai vinto in questa specialità. Un bel percorso, non facile ma che mi ha aiutato tanto a crescere e a non dare nulla per scontato, in par ticolare in questa specialità dove bisogna restare sempre concentrati perché ogni tiro è importante e alla fine l’obiettivo è di fare almeno un punto in più dell’avversario».
Luca, tifoso della Juventus, adora la Formula 1 (ovvio la Ferrari) e che
prima della medaglia continentale, aveva conquistato il titolo mondiale ad Orano con Ginevra Cannuli, un altro grande exploit, ma Luca resta umile, semplice e spontaneo, mai sopra le righe: «Vivo questa notorietà, se così si può asserire, con grande serenità. Ricevere messaggi di complimenti fa sempre molto piacere, sono soprattutto messaggi belli in quanto mettono in luce il mio comportamento in campo sia nel saper vincere, che nel saper perdere. Prossimi obiettivi? Sicuramente quello di migliorarmi giorno per giorno con umiltà, sacrificio ed impegno. Nell’ultimo anno sono cresciuto molto in altezza, quindi sono consapevole che dovrò modificare il mio modo di giocare, per ritrovare stabilità ed equilibrio. Sarà un lavoro continuo su me stesso e posso promettere che ce la metterò tutta».
Spettacolo nel fango a Salvirola per il Gp Cicli Francesconi
Le sfide con il Tennis Club Sinalunga verranno archiviate sotto la voce occasioni mancate per il Tennis Club Crema (nella foto) All’andata i cremaschi si erano fatti rimontare da 3-0 a 3-3 e nella sfida di ritorno sono volati subito sul 2-0, ma poi hanno ceduto di schianto 2-4. In provincia di Siena è arrivata, quindi, la prima sconfitta stagionale nel campionato di serie A1 per i ragazzi di capitan Armando Zanotti, che sono stati così raggiunti in vetta alla classifica proprio dai toscani, ma al momento primi grazie al maggior numero di incontri vinti (15-14). Peccato, perché anche
Le gare sul fango lombardo hanno certificato la forza di Gioele Bertolini e Carlotta Borello (nella foto) . Dopo il successo nell’Internazionale di Brugherio, i due atleti si sono ripetuti a Salvirola nel Gp Cicli Francesconi, classico appuntamento autunnale del ciclocross in provincia di Cremona. Tra gli Elite e Under 23, il valtellinese Bertolini (nella foto di Flaviano Ossola) si è imposto in rimonta su Stefa-
no Viezzi, raggiunto e superato nell’ultimo giro. In campo femminile, pokerissimo stagionale della piemontese Carlotta Borello. Ad impensierirla ci ha provato Rebecca Gariboldi, che si è però dovuta accontentare del secondo posto a ben 39” dalla vincitrice. Nelle due categorie Juniores si sono imposti Giorgia Pellizotti, autrice di una cavalcata solitaria e al traguardo con 1’32” di vantaggio sulla cam-
pionessa italiana Elisa Ferri e Mattia Agostinacchio, quarto il giorni prima a Brugherio e che si è rifatto con gli interessi precedendo Ettore Fabbro e il campione austriaco Valentin Hofer. Insomma, malgrado il maltempo, anche in questa edizione in terra cremasca, lo spettacolo non è mancato. Ora spazio ai Campionati Europei, in programma domenica a Pontevedra (Spagna), cittadina della Galizia.
Crema sfida l’Ata Battisti per puntare al primato
con un pareggio Crema avrebbe ipotecato le semifinali ed invece tutto è ora apertissimo. Nel dettaglio, i punti dei cremaschi sono arrivati dal nuovo acquisto Riccardo Bonadio (6-1, 6-3 a Marcello Serafini) e da Andrea Arnaboldi (6-3, 7-6 a Fabio De Michele), mentre hanno ceduto in due set Samuel Vincent Ruggeri e Lorenzo Bresciani. Decisivi i due doppi: ma se Bresciani-Haase sono stati piegati nettamente, ci sono grandi rimpianti per il ko di Arnaboldi-Vincent Ruggeri con -
“Team
Un premio a tutta l’atletica italiana. Motivazione? Per lo spirito di squadra mostrato agli Europei organizzati a Roma dopo cinquant’anni e dominati con il bottino record di 24 medaglie, di cui 11 ori. L’importante riconoscimento alla Fidal è arrivato durante la cerimonia dei Golden Tracks che si è tenuta a Skopje in Macedonia del Nord, il classico appuntamento con gli Oscar dell’atletica europea. A ricevere il Team Spirit Award sono stati i campioni d’Europa Antonella Palmisano e Leonardo Fabbri, ma a questo premio hanno contribuito anche i cremonesi Sveva Gerevini (nella foto) , Dario Dester, Fausto Desalu e Riccardo Orsoni. «È un premio che esalta il valore del nostro gruppo, formato da tanti campioni, uomini e donne che unendo le forze stanno riportando ai vertici mondiali l’atletica italiana. La stagione che sta terminando è la chiusura di un quadriennio straordinario per i colori azzurri e questo riconoscimento ci riempie d’orgoglio», ha detto Stefano Mei, presidente della Fidal.
tro Vanni-Gigante, arrivato solo al long tie-break decisivo (11-9) e che ha visto sfumare un prezioso punto in classifica per il Tc Crema, che tornerà a giocare domenica mattina dalle ore 10 sui campi casalinghi contro il fanalino di coda Ata Battisti Trento nel penultimo turno del girone 2, sperando che il Sinalunga perda punti contro i campioni d’Italia del Ct Vela Messina in ripresa e tornati in corsa nel primo posto. Classifica Girone 2: Tennis Club Sinalunga 7 punti (15-9), Tennis Club Crema 7 (14-10), Ct Vela Messina 6 (11-13), Ata Battisti Trento 3 (8-16).