il piccolo 42 del 10-11-2018

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PICCOLO

IL PUNTO, LA VIRGOLA E ANCHE I DUE PUNTI.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona êêó Ņ Ŝ êŤ ŇŅ Ŝ SABATO 10 NOVEMBRE 2018

Settimanale di informazione ś Non riceve alcun finanziamento pubblico

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Direttore responsabile: êϹṠy èªĖĄÏêÏ Ŗ pñ«Î¸Ď¢ ¸±ÎĎĂΫ¸ŗ G ÏĄóĈ ²Ģ ĈĄáŞ ĢÏ Q ²óÅáÏó ńńŴ óê¹è¹ĄĈ¹ Ű műŖ ççÎéÎĆĎĂ ĭÎñé¸ ¸ ±ÎÂÂĔĆÎñé¸ŗ ĢÏ q ê ¹Ąê Ą²ó ņŊ Ŵ Ą¹èóê Đ¹áŤ ņŅŋ ŃŇŌņŋŋŋ Ŵ à Ĩ ŃņŊŅ ňŌŊŋʼnŃ Ŗ ĔĎŞ ±¸à xĂΩĔé ภ±Î øçñé éƴ ņŤŃŁłň ±¸à ŃŇŤłŁŤŃŁłň ÎøĭÎñé¸ ¸ ø± ĭÎñé¸ŗ ĢÏ qŤ ¹Ąê Ą²ó ņŊŞ Ą¹èóê Ŵ Đ¹áŤ ŃņŊŅ ńŌŋŅňŌŃ Ŝ ÏáĀϬ¬óáó¬Ą¹èóê ƳÅè Ï፬óè Ŗ pĎ çþ ŗ 9Ť.Ť"ŤiŤ qĄá Ŵ 9ê²ĖĈĐĄÏ .Ą ÃϬ "²ÏĐóĄÏ á¹ iÏįįóĄêÏ Ŵ Ą¹èóê Ŗ hĔ©©àΫÎĎ¢ŗ G ÏĄóĈ ²Ģ ĈĄá Ŝ ŃņŊŅ ŇņňŇŊŇ Ŝ ņņň ŅŃŋʼnŌň Þ ÏĄóĈ ²ĢĈĄáƳÅè Ï፬óè

Commissionato da uno sloveno malato di Sla per girare il mondo. Fra dieci giorni il varo sul Po

Raineri alle pagine 4-5

CREMONESE LA BARCA DEI RECORD: E’ L’ULTIMO SOGNO DI UN MAGNATE , x"P8 h8l"ŞŞŞ

PENDOLARI

Durante il servizio militare, quando c’era, se i superiori non sapevano che farci fare ci facevano scavare buche, per poi riempirle e riempire con esse la nostra giornata. Sarebbe stato più logico, pensavo ingenuamente, farci fare qualcosa di più “costruttivo”. La stessa cosa, forse con la stessa ingenuità, penso oggi del dibattito politico, che tende ad osservare sempre il dito che indica e mai la luna. La giustizia italiana ha l’insopportabile difetto di richiedere tempi biblici. Tempo fa si aprì una grande battaglia civile sulla certezza della pena che portò alla prescrizione dei reati: è ingiusto che l’innocente attenda anni per la giusta sentenza. Oggi la battaglia civile tende ad assicurare i colpevoli alla giustizia senza la scorciatoia della prescrizione: e via un altro acceso dibattito per cancellarla. Alla fine, dopo quintali di chiacchiere, torneremo al punto di partenza, e nessuno che sappia intervenire davvero nel nocciolo del problema: la lunghezza della giustizia italiana. Ma la buca sarà riempita, e potremo osservarla con grande compiacimento. Vanni Raineri

LA VITA IN TRENO, IL VIDEO DI LORENZO E’ VIRALE SUL WEB Galletti a pagina 3

POLITICA

BERTUSI: IL NUOVO SINDACO DI CREMONA? LO DECIDERA’ LA LEGA Articolo a pagina 6

GARANTE

OBSOLESCENZA, MULTE AI COLOSSI

Galletti a pagina 9

BASKET

Varesi a pagina 25

Vanoli, domani non avere pietà di Cenerentola

CALCIO

Volpi a pagina 23

Contro il Livorno allo Zini inizia l’era di Rastelli

VOLLEY

Raineri a pagina 24

Pomì, due partite non impossibili per prendere il volo GUSSOLA

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ALLARME CINGHIALI: «NON ASPETTIAMO IL FATTO GRAVE»

Articolo a pagina 12

FESTA DEL TORRONE

C U L T U R A

EDIZIONE VISITE GUIDATE DEDICATA ALLA SCOPERTA A MINA DI BRAGADINI All’interno di Palazzo Raimondi

alle pagine 15-16-17

Articolo a pagina 21

CICLISMO

VENTURELLI, GIOVANE STAR DEL CICLOCROSS Chiodo a pagina 26



lA

CRONACA

Sabato 10 Novembre 2018

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inquadra il QR CODE e vedi il video sul tuo smartphone o tablet

IL VIDEO Lorenzo Ziliani, studente 23enne di Cremona e il suo racconto in treno che è diventato virale

«In un video racconto l’odissea dei pendolari» Lorenzo Ziliani ha 23 anni, studia Lettere alla Statale di Milano. E’ un pendolare della Cremona-Mantova, ogni giorno si sveglia e prende il treno della mattina per andare a lezione. Da un anno, smartphone alla mano, filma giorno dopo giorno la vita dei pendolari. In primis la sua, fatta di soppressioni, ritardi e di temperature improbabili nelle carrozze. Le avventure più divertenti e inconsuete che ha visto e vissuto le ha racchiuse in un video, pubblicato ieri sul suo profilo Facebook. Come sottofondo un brano musicale che alterna i diversi annunci di disa-

LA GIUNTA INCALZA: “GRAVI ERRORI DI CHI GOVERNAVA”

gi e le immagini in cui piove a bordo dei convogli e tutti aprono gli ombrelli, o quelle dei fi-

nestrini rotti e dei passeggeri che, dopo essersi tolti le scarpe, schiacciano un “pisolino” coricati sul sedile. Nel video, che in poco tempo è diventato virale ed è stato ripreso con grande evidenza anche dai giornali nazionali, tra cui il Corriere della Sera, anche i disagi “climatici” dei pendolari, spesso costretti a viaggiare con trenta gradi a bordo del treno in piena estate e a temperature appena al di sopra dello zero d’inverno. Il giovane cremonese, nel suo post che ha già raggiunto migliaia di views, mostra quanto sia difficile spesso “fare il pen-

dolare”. «Soprattutto – racvizi e non si stupisce più di nulconta – quando ti dicono di la». Molti, infatti, si ritrovano scendere dal treno, con borse e in quella storia di ordinaria ambagagli, e fanno attraversare ai ministrazione, non così distante passeggeri i binari, in bardalla realtà cremonese, ba alle regole sulla sicuche proprio in questi rezza». Qualcuno l’ha giorni è al centro delle definita la “tragicomcronache per la conmedia dei pendolari”. ferma, arrivata nelle I contatti Fatto sta che quel viscorse ore, del taglio del video deo, frutto di una atdi alcune corse. Al tera ieri sera tenta osservazione dumine del video di Ziliani, rata un anno, ha già conarriva la conclusione “povinto migliaia di persone per sitiva”: «Durante le ore di rila sua veridicità, «perché - si tardo e le cancellazioni ho letto legge nei commenti - affronta decine di libri». Un’amara, ma un tema spinoso con l’ironia di comunque alleviante, constatachi è quasi rassegnato ai disserzione.

Ieri, intanto, ancora disagi ai treni. E arriva la dura reazione della Giunta del Comune di Cremona per la proposta, annunciata dall’Amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, di sostituire i convogli delle linee meno

frequentate con pullman. Non si può infatti fronteggiare così un’emergenza che si protrae ormai da troppo tempo e che si manifesta attraverso gli ormai quotidiani e sempre più pesanti disservizi. «Il territorio cremonese - spiega la

giunta - non ha bisogno di meno treni sostituiti da autobus, ma di una mobilità efficiente e sostenibile. Ora e ancora vogliamo che si senta forte la voce del territorio. Tutto questo è il frutto dei gravissimi errori compiuti ormai da

25k

molti anni da parte di chi governa Regione Lombardia, ma questo non giustifica, semmai rende ancora più grave, la pseudo-soluzione proposta». La Giunta ha aderito alla mobilitazione che si terrà martedì al Pirellone.


PRIMO PIANO

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E’ nato in provincia di Cremona, a Salvirola, il catamarano più lungo d’Italia. Ad acquistarlo è uno sloveno malato

“Sulla barca da record, così si avvera il di Vanni Raineri

A

ncora pochi giorni e sarà calato nel fiume Po il più grande catamarano mai costruito in Italia. La firma è di un’azienda cremonese che, sulla base di una solida tradizione, in pochi anni si è ritagliata uno spazio importante nel mercato mondiale, la Ice Yachts di Salvirola. Dietro la costruzione di questo catamarano, dal nome Ice Cat 67, c’è una storia suggestiva. A commissionarlo infatti è un facoltoso imprenditore sloveno malato da tempo di Sla, che vuole togliersi uno sfizio: girare il mondo sugli oceani su un gioiello di tecnologia, e il fatto che abbia scelto proprio l’azienda cremonese ne testimonia l’appeal conquistato. Un appeal dimostrato anche dal fatto che Ice Yacht si è guadagnata la copertina della prestigiosa rivista internazionale di nautica Yachting World sul numero di settembre. Ma torniamo al catamarano che sta per essere ultimato a Cremona: verrà calato in Po il 21 o 22 novembre, quindi raggiungerà Ravenna, e poi Malta per le certificazioni necessarie prima di essere consegnato all’acquirente sloveno. Il catamarano è lungo ben 22 metri e largo 9,80. Possiamo dire che la seconda sede di Ice Yachts è stata fatta lo scorso anno a Cremona proprio per costruire l’Ice Cat 67.

ICE YACHTS, IN MEZZO ALLA PIANURA NASCONO I “GIOIELLI” DEL MARE Fu nel 1956 che Danilo Cattadori fondò a Fiesco il Cantiere Nautico Alpa, sperimentando l’uso delle resine. Fu lui che intuì per primo il potenziale della vetroresina sulle barche, tanto che la propose alla Nazionale azzurra che stava preparando le Olimpiadi di Roma del 1960. L’Italia rifiutò, quindi Cattadori si rivolse alla nazionale svedese, che disse sì. E fu proprio la Svezia a vincere quelle Olimpiadi, nella Classe Flying Dutchman,

nel mare di Napoli. Il successo fu enorme, e portò all’apertura di un secondo stabilimento a Offanengo e alla presenza di centinaia di dipendenti. Nel 1971 la società passò ad Adolfo Soldini, padre del celebre navigatore solitario Giovanni. Cattadori, in disaccordo, si ritira, e nel 1979 la società chiude i battenti. Nella vicina Salvirola nel 2000 nacque la CN Yacht 2000, fondata da un ex dipendente di

Alpa, e che pure ha vissuto stagioni illustri prima della crisi economica. Il milanese Marco Malgara è interessato a comprare una barca fatta nel cantiere cremonese, alla fine comprerà il cantiere, attraverso la cessione di ramo d’azienda. Nasce così, nel 2012, la Ice Yachts, che si avvale delle maestranze e del patrimonio di conoscenze tramandato ormai da decenni in quel territorio insospettabile, nel mezzo della pianura.


Sabato 16 Giugno 2018

di Sla, lo userà per girare il mondo sugli oceani

mio ultimo sogno” Per consegnare il precedente catamarano realizzato a Salvirola e ultimato lo scorso anno infatti si dovette abbattere un muro dello stabilimento e poi raggiungere Cremona e il Po con un carico eccezionale. Un’operazione che costò 40mila euro. Tra l’altro la larghezza di 9,80 non consente nemmeno il trasporto su strada. Il prezzo conclusivo non si dice, ma l’imprenditore sloveno malato ter-

minale di Sla lo ha pagato certamente alcuni milioni di euro. Ma avrà tra le mani un gioiello rosso Ferrari in carbonio con interni vintage in paglia di Vienna, un salotto con stufa in dinette e tante altre soluzioni ricercate. D’altra parte Ice Yacht coniuga al meglio tecnologia e artigianato, sicurezza e prestazioni, comodità e affidabilità, per fare crociere transoceaniche e anche regate competitive.

L'INTERVISTA

MARCO MALGARA: «DA CREMONA ESPORTIAMO IN TUTTO IL MONDO» Il titolare dell’azienda: produciamo i catamarani sul Po, poi li trasportiamo fino al mare Chi fa barche in Italia ha sede a Trieste, a Genova, a La Spezia, a Venezia, a Viareggio. Un solo cantiere non è al mare, ma nella piccola Salvirola. E’ qui che incontriamo Marco Malgara. Che ci fa qui cantiere in mezzo alla pianura? Non rappresenta un costo? «I catamarani li produciamo nello stabilimento di Cremona, il trasporto delle altre imbarcazioni in mare costa 4mila euro, poco in raffronto al loro valore». Quante barche preparate in un anno? «Diciamo 6 pezzi l’anno nei due stabilimenti. In genere sono necessari 6 mesi per un singolo pezzo, poi c’è l’Ice Cat 67 che ci ha richiesto due anni e mezzo e 7000 ore di lavoro. Tra pochi giorni lo metteremo in acqua, e a gennaio sarà presentato alla stampa nazionale». E non avete intenzione di fermarvi qui. «Realizziamo in media un modello l’anno. Nel 2018 siamo usciti con un Ice Cat 60,

nel 2019 l’Ice Cat 67 ma siamo già impegnati per il progetto dell’Ice Cat 70 del 2020». Quanto esportate? «Direi il 70% della produzione. Dopo il catamarano che andrà in Slovenia, il successivo andrà in Svezia, ma abbiamo lavorato per Hong Kong, Filippine e tanti altri paesi. Abbiamo anche vinto il premio per la miglior barca a vela». La qualità vi sta a cuore. «La nautica ha il problema dei costi, ma la qualità non è elevatissima, eppure è fondamentale: io vendo la mia faccia e i clienti lo riconoscono Si tratta di un investimento per chi acquista, che vuole anche sentirsi sicuro e tranquillo per lunghe percorrenze o per fare regate competitive. Che sono importanti per l’immagine e dove noi solitamente vinciamo. Realizziamo un prodotto esclusivo: diciamo che siamo la Aston Martin del settore. Il nostro cantiere è ai primi posti in Europa per qualità e immagine: pensi

che il presidente della priincipale scuola italiana di vela, la Caprera, ha una nostra barca». Mentre Malgara parla, il direttore tecnico (o capocantiere) Roberto Marchesi è impegnato nella lunga realizzazione degli interni. Quest’anno avete fatto nuove assunzioni. «Non le abbiamo ancora completate poiché non è facile reperire le persone qualificate: qui arrivano da Udine, Roma, Palermo. Oggi tra interni ed esterni comprendendo le aziende che lavorano in buona parte per noi abbiamo 60 lavoratori». Avete aperto a Cremona per la sempre maggiore importanza dei catamarani. Come si spiega il loro boom? «Ormai il 50% della nostra produzione è rivolta ai catamarani, che rappresentano una liaison tra motoscafo e barca a vela: è ecologico, con bassi costi di esercizio, e non si inclina». Anche osservando le esperienze passate,

con elevati successi commerciali ma poi alla fine un fallimento, sembra che il settore sia particolarmente difficile. Se si pensa poi che una singola ordinazione rappresenta una fetta importante del fatturato... «Infatti ora c’è un cliente italiano che sta ritardandoi il pagamento mettendoci in difficoltà. Gli stranieri solitamente sono più seri».


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Cronaca

Sabato 10 Novembre 2018

POLITICA ŗ , ªÏò ¹ăďĕćÏŘ Űqòêò ¬¹ăďò ¬Ì¹ Ïê²Ï¬Ì¹ă êêò áŹĕòèò Ïê Åă ²ò ²Ï ĕêÏă¹ Ïá ¬òêć¹êćò ²¹Ï ¬ă¹èòê¹ćÏű

«Il sindaco di Cremona lo deciderà la Lega» Le elezioni provinciali dello scorso 1 novembre sono state, di fatto, anche le primarie del centrodestra. Due liste distinte: il nuovo centrodestra formato dalla coalizione Lega, Fratelli d’Italia e Amministratori del centrodestra e la compagine composta da Forza Italia, Udc e Area Popolare. L’esito delle votazioni, che ha portato alla elezione di tre consiglieri per ciascuno dei due schieramenti, dimostra però, sia per voti ponderati (19.957 per Lega, FdI e Amministratori CDX contro 18.276 per Forza Italia, Area Popolare e Udc) sia per numero di elettori (243 contro 204), che parecchi amministratori del centrodestra hanno scelto di staccarsi dal vecchio progetto politico rappresentato e portato avanti dall’europarlamentare e attuale coordinatore provinciale di Forza Italia Massimiliano Salini. Abbiamo chiesto a Fabio Bertusi, Assessore e Vicesindaco del Comune di Soresina per due mandati, già consigliere provinciale, da anni al vertice del coordinamento provinciale prima del Pdl e poi di Forza Italia, ora rappresentante del nuovo centrodestra, di commentare il risultato delle urne. Come valuta l’esito delle elezioni provinciali? «Un risultato straordinario, come riconosciuto in modo trasversale. Un esito che, sia per voto ponderato che per numero di elettori fra tutti gli amministratori della provincia di Cremona, ha completamente stravolto gli equilibri di una specifica area di riferimento, quella del centrodestra. Il tutto, nonostante una pessima legge voluta dalla sinistra per tutelare e preservare negli anni se stessa». Cos’è cambiato rispetto a prima? «Il centrodestra come l’abbiamo sempre conosciuto, addirittura tra gli eletti di ben oltre 4 anni

PD A C ON GRESSO 9ê ġÏćď ²¹á ¬òêÅă¹ććò áò¬ á¹ ²¹á i ăďÏďò ¹èò¬ă ďϬòř ¬Ì¹ ćÏ ď¹ăă£ ²òè¹êϬ ŃŊ êòġ¹èªă¹ ¹ ¬Ì¹ ăÏÅĕ ă²¹ă£ ćÏ Ï ¬Ïă¬òáÏ ¬Ì¹ Ï áÏġ¹ááÏ ÿăòġÏê¬Ï á¹ ¹ ă¹ÅÏòê á¹ř ćÏ ćòêò ď¹êĕďÏ ÅÏòġ¹²Ö ²ĕ¹ Ïê¬òêďăÏ ūÏá ÿăÏèò ă¹è ÿă¹ććò á ć¹²¹ i Ïê ġÏ ¬¬Ì¹ďď ¹ř ćĕ¬¬¹ććÏġ è¹êď¹ř ă¹èòê áá¹ òă¹ ÿă¹ććò á q á êòêÏ Ïê ġÏ ²¹á ¹¬¬ÌÏò i ćć¹ÅÅÏò Ŭÿ¹ă ¬òêòć¬¹ă¹ ¹ Ïê¬òêďă ă¹ Ïá ¬ ê²Ï² ďò áá ć¹Åă¹ď¹ăÏ ÿăòġÏê¬Ï á¹ Ïďďòă¹ qòá²òř ¹ ĕêò ²¹Ï ²ĕ¹ ¬ ê²Ï² ďÏ áá ć¹Åă¹ď¹ăÏ ă¹ÅÏòê á¹ř ÏêϬÏò i¹áĕÃÃòş

fa, anche nella Provincia territorio che a livello lodi Cremona, non esiste cale non segue di certo le più. Esiste ora un nuovo indicazioni dell’imposto di progetto politico, un nuoturno da Roma o Bruxelvo metodo, supportato les. Essere amici del “podal riscontro della magtente” di turno, ti può dagioranza degli amminire un ruolo, ma non l’austratori del centro torevolezza nell’eserdestra, che vogliocitarlo e le recenti no abbandonare elezioni provindefinitivamente ciali ne sono pale logiche del lese esempio. passato ed es- I “grandi elettori” Dei 243 elettori sere protagoni- che hanno scelto il che hanno presti attivi del no- Cdx “leghista” miato la nostra stro territorio». lista, nello specifiCome giudica il voco 94 amministratori stro specifico risultato hanno espresso la loro quali “Amministratori preferenza per i candidati del centrodestra”? da noi proposti, 78 per «Credo che i numeri rapquelli della Lega, 10 per presentino al meglio l’esiquelli di Fratelli d’Italia. stenza di una rete forte e Numeri che hanno conrappresentativa di tutto il sentito l’elezione di ben

DAVANTI A PALAZZO MADAMA A fianco Fabio Bertusi (sulla destra) con il senatore leghista Simone Bossi davanti al Senato della Repubblica

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due nuovi consiglieri provinciali (Ferruccio Giovetti e Simone Beretta, oltre all’amico Mirco Poli) che sapranno rappresentare al meglio le istanze del nostro territorio. Credo però che il risultato sia

da valutare nel suo complesso. È stato un ottimo lavoro di squadra conseguito con persone corrette, credibili e capaci quali gli amici della “Lega” e di “Fratelli d’Italia”». E ora?

«Ora la giusta attenzione e il massimo impegno dovranno essere rivolti alle prossime scadenze, dove finalmente voteranno tutti i cittadini della nostra provincia per il rinnovo di circa 90 amministrazioni comunali. Sarà inoltre rivolta da tutti noi una importante attenzione alle elezioni Europee: questo territorio deve avere finalmente degli interlocutori seri e credibili che portino un reale valore aggiunto alla nostra realtà». Tra i circa 90 comuni che andranno al rinnovo ci sarà la città di Cremona, sulla quale si stanno concentrando le attenzioni e anche le ambizioni di molti, come procederete? «In tempi non sospetti la Lega ha già presentato dei punti chiari e condivisibili che rappresentano senza dubbio una ottima base di lavoro per un programma elettorale credibile e vincente e del quale la città ha realmente bisogno. Occorre, sin da subito, rafforzare un doveroso lavoro di condivisione con tutti i protagonisti della città e capire chi è disposto ad impegnarsi e spendersi per rappresentare e interpretare questa reale volontà di cambiamento». Salini pare stia spingendo per il nome di Carlo Malvezzi quale candidato Sindaco per la città di Cremona. Come la pensa in proposito? «Fare il Sindaco di una città importante come Cremona non deve essere il ripiego per nessuno ed inoltre non è più certo il tempo delle imposizioni. Abbiamo, purtroppo, già dato a Crema, perdendo una grande occasione. La principale caratteristica che deve avere un candidato vincente è quella di saper unire attorno a sé il massimo del consenso possibile; caratteristica indispensabile per vincere e non da tutti. Lo dico in modo chiaro e diretto, l’indicazione del candidato Sindaco della città di Cremona spetta inequivocabilmente alla Lega. Sono convinto che, essendo persone serie e radicate, presenteranno la giusta e autorevole figura che sia in grado di unire il consenso maggioritario dei cremonesi». Quindi porte aperte alla collaborazione di tutti, compresa Forza Italia? «Porte spalancate a chiunque, riconoscendosi nei valori e negli ideali della specifica area di riferimento del centrodestra, voglia dare un contributo vero in termini di idee e partecipazione».


Cronaca

Sabato 10 Novembre 2018

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ECONOMIA • Si è tenuta a Rimini la 7ª edizione di Ecomondo, col ministro Costa e gli ex Ronchi, Orlando e Gallone dall’inviata Benedetta Fornasari

Il rilancio del nostro Paese passa per la green economy

RIMINI - Dopo il taglio del nastro inaugurale, la Fiera dello sviluppo sostenibile “Ecomondo” di Rimini, si è aperta con gli “Stati Generali della Green Economy”, promossi dall’omonimo Consiglio Nazionale (66 organizzazioni di imprese eco-investimenti, la reache svolgono attività conlizzazione di un programvergenti con una green ma di rigenerazione urbae giunti economy) na, il potenziamento quest’anno alla 7ª ediziodell’agricoltura ecologica e ne. di qualità, la riqualificaAl centro della sessione zione profonda degli plenaria - con relatoedifici e del sisteri gli ex ministri ma idrico nazioEdo Ronchi e Annale, il rafforzadrea Orlando, mento della Maria AlessanL’abusivismo in prevenzione del dra Gallone Italia, il 50% rischio idrogeomembro della logico, la realizal sud e isole Commissione terzazione di target ritorio, ambiente e avanzati di riciclo verbeni ambientali del Seso l’economia circolare, il nato della Repubblica in completamento delle boquota a Forza Italia, il lenifiche dei siti contaminaghista e presidente della ti. La relazione si spinge Commissione ambiente di oltre, prevedendo che l’aRegione Lombardia Ricdozione delle suddette cardo Pase e l’attuale mimisure genererebbe nella nistro dell’Ambiente Sernostra penisola un incregio Costa - le politiche mento di 7-8 miliardi di nazionali ed europee e gli investimenti pubblici aninvestimenti pubblici e nui, che ne attiverebbero privati necessari per dare circa altri 21 privati; e porconsistenza, stabilità e terebbe un valore di prosostenibilità alla ripresa duzione pari a una media economica e all’aumento di 74 miliardi all’anno e un dell’occupazione. aumento annuo di circa Il futuro dell’Italia è “ver440 mila unità lavorative de”: eco-innovazione, che, tenendo conto dell’inagricoltura biologica, fondotto, diventerebbero olti rinnovabili, uso efficientre 660 mila. te delle risorse, prevenDal report emergono dati zione della produzione dei positivi e significativi: la rifiuti, mobilità sostenibinostra Nazione risulta virle, tutela e valorizzazione tuosa nel riciclo dei rifiuti del capitale naturale. Sespeciali, pari al 65% di condo il rapporto presenquelli prodotti, mentre per tato la green economy può quelli urbani si attesta al essere il motore delle scel45%, dietro solo alla Gerte del nostro Paese, promania (fonte Ispra 2016). muovendone il rilancio, a Siamo al secondo posto, patto che nei prossimi 5 fra i cinque principali Staanni vengano adottate ti europei, per tasso di ciruna serie di misure: il radcolarità (18,5%) e per doppio delle fonti energebuona produttività delle tiche rinnovabili e degli

19,4%

risorse; aumentano le produzioni agricole di qualità certificata, che alla fine del 2016 hanno raggiunto il valore di 15 miliardi. Buoni segnali, infine, anche dall’agricoltura biologica che ha raggiunto 1,8 milioni di ettari, con un incremento dal 2016 al 2017 del 20%. La relazione sullo stato della green economy 2018 evidenzia però anche molti problemi di natura ambientale. In diverse città italiane è ancora rilevante la piaga dell’abusivismo edilizio che a livello nazionale si aggira attorno al 19,4%, mentre nel Sud e nelle isole resta molto alto, raggiungendo circa il 50%. Il verde pubblico nelle città italiane presenta valori bassi e un consumo di suolo alto che nel 2017 è proseguito al ritmo di 5 ettari al giorno. L’Italia resta fanalino di coda per quanto riguarda la mobilità sostenibile perché è la Nazione europea con il più elevato numero di auto, 613 ogni 1.000 abitanti, e registra un costante incremento delle importazioni e un dimezzamento delle produzioni. Nel 2017 soltanto in 8 città capoluogo (Bolzano, Bologna, Ferrara, Firenze, Milano, Pisa, Torino e Venezia) gli spostamenti con il trasporto pubblico, a piedi e in bicicletta hanno superato il 50%. Roma è la città con la maggiore percentuale di spostamenti con mezzi privati (ben il 65%), a fronte del 15,80% di Parigi, del 26% di Madrid, del 30% di Berlino e del 37% di Londra. Non da ultimo, un dato molto allarmante per la salute della popolazione italiana: il drammatico primato europeo di decessi prematuri per l’inquinamento dell’aria. Nel 2016 il valore limite europeo per il PM10 è stato superato in 33 aree urba-

ne, per la gran parte localizzate al Nord. L’82% della popolazione risulta esposta a livelli medi annuali superiori al valore guida indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Destano molta preoccupazione la crisi climatica, il surriscaldamento globale e l’incremento delle emissioni di gas serra, cresciute nel 2017 dell’1,5% e con il trend di crescita che sembra confermarsi anche per l’anno in corso. Nel suo intervento, la senatrice Gallone ha espresso il suo impegno, innanzitutto personale, attraverso la proposta di tre disegni di legge che consistono nell’introduzione di ore di educazione ambientale e di gite di carattere ambientale come attività scolastiche con finalità didattico-educativa e per, quanto concerne la rigenerazione urbana, il sostegno statale mediante risorse destinate a piani di recupero di aree dismesse con destinazioni sociali rilevanti. Andrea Orlando ha indicato alcune priorità dell’agenda politica: innanzi-

tutto l’adesione alle politiche ambientali europee poi la coesione delle forze politiche e degli stakeholders e una attenta programmazione delle attività e delle misure da intraprendere nel campo della green economy. Riccardo Pase ha ricordato che in regione Lombardia sono attive 62mile eco-imprese ma è necessario rinnovare il sistema energetico e attuare urgenti cambiamenti nell’ambito della mobilità urbana. Il Ministro Costa, nell’intervento conclusivo, ha evidenziato che il 25%

IL GIUDICE Sotto Il Ministro Sergio Costa a Ecomondo Più in basso, a sinistra il pubblico presente alla sessione plenaria di apertura degli Stati Generali della Green Economy, a destra il tavolo di presidenza

delle imprese italiane investe nella ecosostenibilità e l’84% nella tutela dell’ambiente. Il Ministero dell’Ambiente sta lavorando al decreto per la gestione dell’End of waste ovvero quando il rifiuto cessa di essere tale attraverso operazioni di recupero e processi che consentono ai residui essere un prodotto. Costa ha dichiarato di aver interpellato Confindustria e gli imprenditori italiani per rendere omogena la gestione della fine dei rifiuti, competenza che, a suo avviso, dovrebbe essere affidata alle Regioni e alle Province.


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Rubrica

Sabato 10 Novembre 2018

F UORI DAL GUSCIO

USA TRA ELEZIONI, DISORDINI E LA “SOLITA” STRAGE (p.a.d.) Elezioni di metà mandato Usa: pacchi bomba, polarizzazione dei due partiti, disordini, inclusa una strage a Pittsburgh. Risultato: i democratici conquistano la Camera, i repubblicani conservano il Senato, il paese è sempre più spaccato. Nel suo “Trump e la fine dell’American Dream” (Longanesi, 2017), Sergio Romano lo aveva previsto: «Esistono due Americhe, di cui una liberale, ambiziosa e imperiale; e l’altra sovranista, protezionista, tendenzialmente isolazionista… la elezione di Trump ha allargato il fossato che le separa e creato nuove animosità… con la possibilità di una guerra civile». Ma Sergio Romano nota che in realtà sinistra e destra in America si assomigliano: il messianesimo liberale e imperiale dei democratici ha un contrappeso nell’isolazionismo, che può essere altrettanto aggressivo. L’isolazionismo «sarà un disimpegno interrotto da atti di forza ogni qualvolta Trump penserà che l’uso del “grosso bastone”» sia conforme ai suoi interessi. Quindi «Trump è una manifestazione diversa dell’imperialismo» della sinistra democratica Usa. Il caso Khashoggi ha portato a galla questa contraddizione: come già il democratico Obama, il repubblicano Trump fa affari d’oro con l’Arabia Saudita, già sostenitrice dell’Isis, che il 2 si è rifatto vivo massacrando una famiglia cristiana in Egitto. Trump e Obama hanno sanzioni per tutti tranne che per Riad. Aggiornamento sul caso Khashoggi: per Edward Snowden uno spyware israeliano avrebbe aiutato gli assassini.

LA NOSTRA STORIA • La memoria storica cremonese ricorda l’epoca dei comandanti partigiani stranieri di Paolo A. Dossena

Tentolini: incrociai l’Istriano a Parigi. Poi vennero le figlie

Francesco Tentolini è un pensionato cremonese che legge molto. Segue anche Il Piccolo, sul quale ha visto la recensione del libro “Comandanti partigiani giunti da lontano” (di Gian Luigi Cavanna e Romano Repetti, Edizioni Pontegobbo, 2018). Come testimone oculare degli eventi, Francesco Tentolini ha quindi contattato il giornale, rilasciando una lunga dichiarazione. Si ricorda ai lettori che “Comandanti partigiani giunti da lontano”, racconta la storia di ex prigionieri di guerra, internati in Italia, evasi a seguito degli eventi dell’8 settembre 1943 dai campi di prigionia delle province di Cremona, Parma, Piacenza e Pavia. Dato che spesso gli evasi erano ex ufficiali, essi divennero fin da subito dei capibanda dei primi gruppi partigiani in Italia grazie alla loro attitudine al comando. Gli ex prigionieri di guerra evasi, venivano soprattutto dai Balcani (Slovenia, Istria, Montenegro, Grecia). “Comandanti partigiani giunti da lontano” si sofferma in particolare sulle figure di “Istriano” (che veniva dall’Istria) e di “Montenegrino” (che veniva dal Montenegro), due capi-banda che operavano in Val Nure (Piacenza) dalle parti di BetA sinistra Montenegrino (vestito di bianco) con lo scozzese Mackenzie: erano i capi della banda comunista tola. E che, secondo il li“Stella Rossa”. A destra Il capobanda Giovanni lo Slavo, che litigò con Montenegrino bro di Gian Luigi Cavanna e Romano Repetti, entracome tecnico di radioloera ritirato a Rigolo insiedue. Il Montenegrino tito parlare in dialetto, rono in contrasto tra loro me a Rinaldo Landi, gia e fisioterapia. Noi aveva una banda di baninterviene uno che ci ha a causa del carattere difditi, scappati dalla priebreo, all’inizio di tutto. identificato come gente eravamo in zona partificile di Montenegrino. gione di Piacenza e si giana, non arrivavano Era un renitente. Quindi della Val Nure. Sarà stato Ecco la dichiarazione rierano aggregati lì. zucchero e sale e forerano un cattolico e un di lì anche lui, o almeno lasciata dal nostro lettomaggio grana. Bettola L’Istriano invece sembraebreo». sapeva molte cose. E ci re, che conferma queste era dei partigiani. va una persona molto a «L’anno preciso - prosedice: guardate che più circostanze: gue Tentolini - non me lo L’Istriano era uno modo, l’ho visto spesso. avanti c’è l’Istriano che «Sono Francesco ricordo, ma era prima del Montenegrino era un dei comandanti vende libri. Quindi Tentolini e ho 1970. C’era anche la fuori legge nel vero senso partigiani e non quell’uomo sapeva tutto letto l’articolo mamma dei fratelli Salidella parola. Però con lui andava d’acdella storia della Val Nusull’Istriano. Io cordo col Monre». ni, che hanno un ristoc’era anche brava gente, abitavo a BetL’evasione dai tenegrino. «L’anno scorso - conclurante a Groppallo. E c’era come Gian Maria Molitola, e sotto a campi di prigionia Istriano era un nari, vice comandante de Tentolini - sono vetutta la squadra sportiva me c’era il Codella Brigata di Monteex sottufficiale nute due donne a Bettola del Bettola per una tramando Unico degli stranieri negrino, che li moderava. della Marina. Era sferta a Bobigny, in un a chiedere documenti partigiano, Si era intrufolato lì per sull’Istriano, ma nessuno soprannominato sobborgo di Parigi. E lì nell’osteria della sitenerli a bada. Molinari c’era questo Figoni che sa più niente. Volevano l’Istriano per la terra di gnora Seghini. Mio papà era una gran brava perera un imprenditore edidelle notizie. Se l’avessi provenienza. Quando era arrivato a Bettola da sona, e a tenerli a bada ci le. Era uno considerato, saputo avrei potuto dare hanno cominciato a litiCremona, da Cà de Stefagare Istriano e Monteneriusciva. Era un ex semiera lui che ci aveva inviinformazioni. Si sono ni, nel 1920, e aveva grino (“qui comando io”, narista e studente unitato là. Quando siamo a qualificate come figlie aperto un emporio che “no, io”) Istriano si è ritiversitario. Cattolico e seParigi, andiamo a fare un dell’Istriano. Solo io mi serviva tutta la montarato verso Genova. Volegiro al mercato delle pulrio. E’ stato fucilato a ricordo le cose. Sono pasgna. Io sono tornato a sati settant’anni». vano comandare tutti e ci. Siccome ci hanno senRompeggio. Molinari si Cremona nel 1963-64,

1943


Cronaca

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ANTITRUST ŗ ÿÿá¹ ¹ q èćĕêÅ ăϬ¹ġòêò á¹ ÿăÏè¹ ć êĮÏòêÏ ÿ¹ă ġ¹ă ă áá¹êď ďò Ï ²ÏćÿòćÏďÏġÏ ¬òê ÅáÏ ÅÅÏòăê è¹êďÏ di Enrico Galletti

“Questo cellulare è una carriola!” Tutta colpa dell’obsolescenza...

Il 23 ottobre scorso c’è stata la prima sanzione dell’Antitrust, simbolo che qualche pedina, nella spinosa questione dell’obsolescenza programmata, comincia ad essere mossa. E’ di dieci milioni la multa assegnata dal Garante Italiano dei consumatori a Apple. E poi c’è Samsung, cato gravi disfunzioni e riche nello stesso giorno indotto in modo significativo cassa l’obbligo di pagarne degli le prestazioni” cinque. La colpa è di quelle smartphone inducendo le che fanno discutere i conpersone a metterli da parsumatori. I due colossi delte per comprare modelli la tecnologia sarebbero ancora più nuovi, ancora colpevoli di aver imposto ai più cari. Il raddoppio della consumatori di scaricare multa per la casa produtaggiornamenti software trice di iPad, iPhone e Mac responsabili di un signifiè dovuto al fatto che la cativo rallentamento delle stessa casa madre non abdegli prestazioni bia informato correttasmartphone. Aggiornamente gli utenti anche mento dopo aggiornadella deteriorabilità delle mento, secondo quanto pile al litio, una “mossa” spiega l’Antitrust, le che secondo l’Antidue aziende avrebtrust è scorretta bero rallentato i nei confronti dei dispositivi, spacclienti. Le due ciando l’upgrade aziende, dunmilioni per un passaggio que, hanno viodi multa necessario a milato gli articoli a Apple gliorare le funzio20, 21, 22 e 24 del nialità del cellulare. nostro Codice del L’obiettivo è presto detConsumo. to: se i modelli, anche Di obsolescenza programquelli più costosi ma datamata si era cominciato a ti anche solo di qualche parlare già nei mesi scorsi. mese, cominciano a rallenAd alzare la voce e puntare tarsi, i consumatori saranil dito contro le case di no più invogliati ad acquiproduzione erano stati gli stare nuovi dispositivi, arstessi consumatori, che ad rivando a cambiare il proogni aggiornamento dei prio smartphone con più propri dispositivi notavano frequenza. Dopo una lunga un sensibile rallentamento indagine, infatti, il Garante e “tempi di reazione” proha accertato che gli aglungati, tanto da chiedersi giornamenti del software se, in alcuni casi, fosse an(firmware) “hanno provocora conveniente “rincor-

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rere” gli aggiornamenti di sistema rilasciati periodicamente. Quella di fine ottobre, però, è la prima decisione al mondo che colpisce l’“obsolescenza programmata” per la quale Apple, ad esempio, dovrà rispondere anche davanti ai tribunali francesi. Dallo smartphone alla lavatrice, i consumatori, raggiunti da avvisi e notifiche periodiche contenenti l’invito a scaricare i software, privi di informazioni adeguate, si sono ritrovati con aggiornamenti di sistema che i loro smartphone non erano in grado di gestire, per capacità, prestazioni e specifiche. Tornare indietro, una volta installato un nuovo aggiornamento di sistema, è una missione impossibile. Negli smartphone, ad esempio, se una volta installata la settima versione di un sistema operativo ci si accorge che questa ha in qualche modo rallentato la “macchina”, non c’è alcun modo di tornare indietro e installare la sesta, ripristinando le condizioni del dispositivo prima dell’aggiornamento. Samsung, secondo l’Antitrust, realizzerebbe questa

pratica illegittima dal maggio 2016. Protagonista di questi aggiornamenti un po’ ingannevoli sarebbe, in particolare, il modello Note 4 (uscito nel settembre 2014). «I proprietari del Note 4 – si apprende dal Garante dei consumatori – sono indotti ad installare il nuovo firmware di Android denominato “Marshmallow”, predisposto per il nuovo modello di telefono Note 7, senza informare dei gravi malfunziona-

menti per il Note 4 dovuti alle maggiori sollecitazioni dell’hardware». Apple avrebbe commesso questa pratica illecita dal settembre 2016 con i nuovi modelli di iPhone (al tempo il 6, 6 Plus, 6s e 6s Plus e 6s/6sPlus, usciti nell’autunno del 2014 e del 2015). I proprietari, una volta uscito il nuovo modello di smartphone, l’iPhone 7, sono stati spinti a installare il sistema operativo iOS 10, quello montato di de-

LA PAROLA Per obsolescenza programmata si intende una strategia che limita la durata di un prodotto, per invogliare i consumatori a sostituirlo

fault sul nuovo dispositivo. L’azienda, però, non avrebbe informato i consumatori “delle maggiori richieste di energia del nuovo sistema operativo e dei possibili inconvenienti, tipo spegnimenti improvvisi, che tale installazione avrebbe potuto comportare”. E allora il copione si è ripetuto a raffica. Rilevate le anomalie, la corsa al negozio, una volta che il danno però è fatto. E dietro il danno si cela il tranello.


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Cronaca

Sabato 10 Novembre 2018

COLDIRETTI NAZIONALE

IL BRESCIANO ETTORE PRANDINI NUOVO PRESIDENTE

Ettore Prandini (nella foto sopra), 46 anni, lombardo con tre figli, è il nuovo Presidente nazionale di Coldiretti. E’ stato eletto all’unanimità dall’Assemblea dei delegati di tutte le regioni riunita presso Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della maggiore organizzazione di imprese agricole d’Italia con 1,6 milioni di associati. Laureato in giurisprudenza, Prandini guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell’Istituto Sperimentale Italiano “L. Spallanzani”. E’ stato eletto Presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice Presidente nazionale. La Coldiretti, fondata nel 1944, conta su 1,6 milioni di associati.

EVENTI • La Giornata Provinciale con la regia di Coldiretti: dopo la Messa, fino a sera in piazza Stradivari

Ringraziamento: agricoltura in festa

Domenica 11 novembre, nel giorno dedicato a San Martino Vescovo (la data che tradizionalmente segna la chiusura di un’annata di lavoro nelle campagne), l’agricoltura cremonese vivrà una giornata di festa grande. Con la celebrazione della Santa Messa, alle ore 11 nella Cattedrale di Cremona – alla presenza ±¸ÄàÎ Îçþøé±ÎĎñĂÎ ÄĂΫñàÎŘź ±¸Î rappresentanti delle Istituzioni e del tessuto produttivo della provincia di Cremona – si aprirà la 68ª Giornata Provinciale del Ringraziamento, da sempre uno dei momenti più attesi e preziosi per gli agricoltori e per le famiglie che vivono del lavoro dei campi. «E’ la festa in cui rendiamo grazie al Signore per i frutti della terra e del nostro lavoro – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. La terra ci è stata affidata per essere coltivata, in una pratica che genera lavoro, che produce cibo, benessere e sviluppo, contribuendo nel contempo a dare significato alle

I trattori in piazza del Comune nell’edizione 2017 della Giornata

esistenze dei tanti che vi sono coinvolti. E non è un caso se il nostro Paese vede una sempre rinnovata attenzione per la realtà dell’agricoltura, che anche per molti giovani appare come opportunità significativa in cui investire energie e competenze». Alla celebrazione della Santa

Messa seguirà la benedizione dei mezzi agricoli, che verranno raccolti ai piedi della Cattedrale. Una parata di trattori fiammanti, ma anche alcune “vecchie glorie”, per sottolineare il cammino compiuto dalla nostra agricoltura nel corso dei decenni. La festa proseguirà per l’intera

domenica in piazza Stradivari, dalle ore 8 alle 19, con un’uscita speciale del Mercato di Campagna Amica, con la possibilità per i buongustai di trovare in vendita diretta tutte le eccellenze dell’agricoltura lombarda. Ci saranno degustazioni, ma anche giochi e laboratori rivolti ai bambini, dedicati alla vita in fattoria. Ospiti speciali saranno alcuni amici agricoltori delle Marche, che operano e vivono nei territori colpiti dal sisma. Porteranno a Cremona i loro “tesori del gusto” salvati dal terremoto. Acquistare le eccellenze di queste aziende sarà un modo, immediato e concreto, per sostenere la ricostruzione. Sempre in piazza Stradivari, dalle ore 9 alle 19, la giornata di festa accoglierà anche la “Castagnata della solidarietà” promossa dalle associazioni Aido e Accd, con la presenza dei castagnari e dell’Associazione nazionale Alpini, sezione di Cremona, che porteranno castagne, canti e vin brulè.

F OOD

“PANE E OLIO”, UN CONVEGNO AL FILO CON GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO ALBERGHIERO “Pane ed olio” è titolo del convegno, cui hanno assistito, presso il cinema Filo, i ragazzi delle classi quarte dell’indirizzo alberghiero dell’istituto “Luigi Einaudi”. L’incontro “tra gusto e salute” è stato presentato dalla conduttrice e giornalista Nicoletta Tosato e si è concluso con una degustazione e la proposta di nuove modalità di assaggio, come il cosiddetto olive oil bread dip. In apertura, i saluti del presidente di Confcommercio Vittorio

Principe, di Andrea Badioni del gruppo provinciale panificatori e di Barbara Manfredini del Comune. I relatori Andrea Carrassi di Assitol, Palmiro Poli dell’associazione italiana Bakery Ingredients, Vincenzo Clasadonte dell’ Ats Valpadana, Silvio Bettinelli dell’ Asst di Crema e le nutrizioniste Mariella Amato e Francesca Mondini hanno illustrato la legislazione vigente in tema di sicurezza alimentare, per poi parlare di tracciabilità, promo-

zione e tutela della qualità del prodotto italiano, del suo utilizzo nei processi di panificazione e del valore nutrizionale insito nell’abbinamento dei due alimenti. Michele Quarantani (Consigliere nazionale della Federazione italiana panificatori) e Marina Morelli (chef e titolare dell’Hosteria ’700) hanno infine confrontato le loro esperienze. Numerose le domande degli studenti. All’iniziativa ha partecipato anche Latteria Soresina.



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Sabato 10 Novembre 2018 il piccolocasalmaggiore@gmail.com

TEATRO COMUNALE

GIOVEDI’ “KISS ME, KATE” COLE PORTER SECONDO ABBATI La stagione teatrale del Teatro Comunale di Casalmaggiore, dopo l’apertura del Fabio Frambati Quintet, torna giovedì 15 novembre con una prima assoluta fuori abbonamento. Alle 21 la Compagnia Corrado Abbati proporrà “Kiss me, Kate”, una nuova produzione in esclusiva nazionale su licenza Tams Witmark di New York. Un musical di Cole Porter con adattamento e regia di Corrado Abbati. Il giorno prima, mercoledì 14 alle ore 10, lo stesso spettacolo verrà proposto alle scuole secondarie di secondo grado.

DRIZZONA

LA DONNA PROTAGONISTA ALLA SAGRA DI S. OMOBONO DRIZZONA - Torna la Sagra di Sant’Omobono a Drizzona, con un ricco programma che è iniziato ieri e durerà fino al 18 novembre, con eventi di vario genere. Oggi, da metà pomeriggio, bar e intrrattenimento per bambini in piazza; alle ore 18 presso l’edificio ex scuole elementari inaugurazione con presentazione della mostra “La Donna: protagonista della storia” a cura di Mauro Poli e Giulia Volpi. Domani, domenica 11 novembre, alle ore 10 Santa Messa nella Chiesa di Sant’Eufemia. La mostra rimarrà aperta al pubblico dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 19. Per le vie del paese apertura degli stand enogastronomici, di hobbistica e artigianato. Intrattenimento per bambini in piazza, Musicanti e Cantori con Faber Teatro, nel cortile delle scuole. Si potrà giocare con i “Giochi di una volta” a cura di Energia Ludica. Alle ore 17 spettacolo finale con “Il Cantastorie Felice Fanfarone e il suo organetto”. La cucina, presso l’oratorio, rimarrà aperta dia a pranzo che a cena, con piatti della cucina tradizionale. La Sagra si concluderà domenica 18 novembre. La mostra riaprirà dalle 14 alle 19, mentre alle 16.30, il Gruppo Padano di Piadena e il Gruppo di canto popolare di Cremona proporranno “Canti e testimonianze della nostra storia”.

POLESINE PARMENSE

IL NOVEMBER PORC SI SPOSTA PER LA PIENA POLESINE PARMENSE – Dopo l’apertura a Sissa, questo week end il November Porc tocca Polesine Parmese, dove solitamente le bancarelle sono posizionate lungo la via alzaia del fiume Po. La piena di questi giorni ha però impedito di allestire in quell’area il PalaPo, con conseguente annullamento delle serate delò venerdì e del sabato. La manifestazione però non è stata cancellata: si terrà all’interno del centro abitato. Sono comunque attivi tutti i ristoranti della zona con menu a tema e tutti gli espositori del cibo da strada. La prossima settimana i November Porc sbarcherà a Zibello, poi chiuderà Roccabianca.

casalmaggIore GUSSOLA ŗ 9á ćÏê² ¬ò ¹ááÏ ,ă êĮÏêÏ Ïêď¹ăġÏ¹ê¹ ćĕááŹ¹è¹ăŹêĮ Ïê¬Ï²¹êďÏ ćďă ² áÏ ¬òê ¬ÏêÅÌÏ áÏ

«Non aspettiamo il fatto grave» di Vanni Raineri GUSSOLA - La presenza di cinghiali nel Basso Casalasco, anche per la desuetudine degli automobilisti a trovarseli davanti, rappresenta ormai un serio pericolo sulla strada, almeno nelle ore notturne. Un paio di settimane fa abbiamo raccontato come, solo nei dintorni di Gussola, in pochi giorni si siano verificati due incidenti che hanno coinvolto due ragazzi. Bilancio: 2 auto distrutte e 6 cinghiali uccisi. Ne parliamo con il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini. I due incidenti si sono verificati entrambi poco fuori i confini del suo Comune, dove tra l’altro altri casi recenti non mancano. Crede che si debba fare qualcosa prima che capiti una tragedia? E a chi compete agire? «Purtroppo sono anni che il problema persiste, concordo che non si debba attendere il fatto grave prima di intervenire, come purtroppo vediamo in alcuni casi. Facciamo chiarezza, il piano è Regionale, quindi la competenza è di Regione Lombardia, la quale si avvale della collaborazione della Polizia Provinciale, che a sua volta dopo appositi corsi ha incaricato ed individuato dei selecontrollori, i quali sono gli unici che hanno il mandato per fare abbattimenti, sempre su altane i volontari, svolgono il tutto senza compenso. Teniamo presente che se prima gli agenti della polizia provinciale erano 24, ora sono 12, e devono coprire il territorio della provincia, e non solo su

questa attività ma anche su tante altre problematiche ed incombenze. Il cinghiale in provincia di Cremona risulta specie non cacciabile, soprattutto per via della sua conformazione territoriale e paesaggistica. La caccia dell’animale quindi è vietata al di fuori del piano regionale, faccio presente che sino ad ora nella sola zona di Gussola secondo i dati della Polizia Provinciale ne sono stati abbattuti un centinaio, ma sono ancora molti quelli presenti, che sempre più spesso si spostano dall’appenino verso i nostri territori. E questo risulta un problema enorme, sia per i danni in agricoltura sia per il pericolo che recano sulla strade. Spiace molto per i danni subiti, Regione Lombardia deve prendere sul serio questa problematica, e cercare di porvi rimedio con un piano serio». Pensa che basti, pur apparendo necessario, posizionare cartelli che segnalano la presenza di cinghiali?

«Sicuramente la presenza dei cartelli non risolve il problema, per lo meno però si avvisano i conducenti delle vetture dell’eventuale pericolo, cosi come è già presente in strade di collina e montagna. Quindi reputo che questa sia una prima mossa che gli enti proprietari delle strade possono fare». Le aree in cui possono comparire improvvisamente i cinghiali sono note: l’incrocio tra Gussola, Torricella e Scandolara, la Stradella tra Gussola e Solarolo, il Fenilone tra Martignana e San Giovanni. Da qualche tempo anche Casteldidone e San Martino del Lago, dove è accaduto l’ultimo caso martedì scorso. E’ possibile intervenire solamente in quelle aree? «Le aree al momento di maggior presenza sono su Gussola, Torricella, Motta, Martignana, Solarolo, San Giovanni e Casteldidone. Intervenire solo in quelle zone è dovuto, ma non risolutivo, in quanto gli ungu-

lati si spostano, soprattutto di notte da un territorio all’altro, calcoli che gli avvistamenti vi sono già stati anche in città, per far capire come diventino imprevedibili. Come dicevo prima, a mio avviso bisogna intervenire con un piano serio, di contenimento, e ciò vuole dire risorse, e personale. Se cosi non sarà i danni saranno sempre maggiori. Intanto invito i concittadini e non solo, ad andare piano sui tratti che abbiamo elencato prima, soprattutto nelle ore serali». Anche gli agricoltori lamentano ingenti danno provocati soprattutto nei terreni golenali dai cinghiali. In questo caso ritiene che sia un “danno collaterale” ineluttabile? «Così come il pericolo sulle strade, anche il danno in agricoltura diventa sempre più importante, Regione è la responsabile del piano e della fauna selvatica, stanzino le cifre opportune per i risarcimenti, da danni come prevedono le norme. Anche se le associazioni di categoria si sono già fatte promotrici di diverse sollecitazioni, speriamo gli diano ascolto. Faccio presente che il problema è dei cinghiali, ma vi sono anche le nutrie che non sono da meno, entrambi danneggiano le rive dei corsi d’acqua, argini ecc... non sono cose da sottovalutare, al contrario sono problemi da affrontare, ognuno per le proprie competenze. E non si scarichi, come accade di solito, sul più basso, definendo magari una norma, ma non stanziando le risorse opportune. Altrimenti è troppo facile».

E V E NT I

TORNA L’OPEN INNOVATION CAMPUS. OGGI “COLAZIONE FINANZIARIA” A Casalmaggiore l’Open Innovation Campus si riaccende con nuovi eventi. «Durante l’estate – spiegano gli organizzatori – abbiamo staccato un attimo la spina ma al suo interno la vita ha continuato a proliferare. Da qualche mese molti ragazzi hanno capito e condiviso la nostra idea e utilizzano (in modalità del tutto gratuita) l’Open Innovation Campus per studiare, per incontrare e incontrarsi, per progettare e collaborare. Abbiamo pensato ad nuovo modo di “contaminare” che mette al centro le competenze; momenti formativi e incontri con esperti di vari settori saranno, con i cicli di eventi multidisciplinari, uno degli assi portanti del 2019; partiremo con un corso di Internet

of things con un evento preparatorio intitolato “IOT easy to learn… anche per te! Vieni a scoprire cos’è l’internet delle cose e come puoi usarlo”. L’evento si terrà mercoledì 14 novembre dalle ore 19». Il corso IOT easy to learn sarà gratuito, avrà una durata di 8 lezioni e verrà presentato ufficialmente giovedì 22 novembre alle ore 19. «Al corso abbiamo voluto dare un significato “concreto” – viene spiegato – unendo teoria ed azione; i partecipanti costruiranno con le loro mani un sistema funzionante. L’oggetto realizzato sarà poi donato ai Warriors Viadana, squadra di hockey in carrozzina, ma non vogliamo svelare troppi dettagli». Ritorna e prosegue “principio attivo”. Si

parte oggi, sabato 10 novembre, alle ore 10 per una “colazione finanziaria”: «Sorseggiando un caffè ascolteremo Massimo Zaffanella, consulente finanziario, che parlerà di spread e delle conseguenze reali che impattano la situazione del debito/ credito italiana. Stiamo progettando, per i primi mesi del 2019, altri eventi interessanti». E’ possibile accedere all’open innovation campus autonomamente scaricando un’app gratuita. Per informazioni e prenotazioni visite è possibile scrivere a info@openinnovationcampus.it, o rivolgersi alla pagina facebook Open Innovation Campus, Instagram e al sito www. openinnovationcampus.com.


Casalasco

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TORRE DE’ PICENARDI ŗ q¬ăÏďď Ńłń êêÏ Ã ²ĕă êď¹ á .ă ê²¹ .ĕ¹ăă ř ăÏďăòġ ď ¹ á¹ďď ² á ćÏê² ¬ò ĮĮ êÏ di Vanni Raineri TORRE DE’ PICENARDI - Tra le celebrazioni del Centenario della fine della Grande Guerra tenutesi nel Casalasco, c’è un episodio che ha catturato l’attenzione e l’emozione di tutti, anche per le modalità. Si tratta della lettera spedita oltre 100 anni fa da una caserma piemontese indirizzata ai famigliari da un tal Paolo, l’autore della missiva, che si rivolgeva al fratello Remo, che da una seconda missiva ritrovata era un parroco. Il paese cui si fa riferimento è Vidiceto, frazione di Cingia de’ Botti. Dicevamo delle curiose modalità. La data della lettera, che Paolo scrive dalla caserma di San Salvatore Monferrato, è quella del 6 ottobre 1916. Il 5 ottobre 2018 il sindaco di Torre de’ Picenardi Mario Bazzani si trova assieme ad un consigliere comunale presso la piazzola ecologica, richiamato dall’ennesimo atto di vandalismo. Nel corso dell’operazione di svuotamento di un cassone, come ha ricordato lo stesso sindaco, dei pezzi di carta sono volati al suolo. Bazzani nota subito una vecchia lettera ingiallita dal tempo, ma in ottimo stato di conservazione. La raccoglie, e con grande sorpresa nota

“Potessimo rivederci prima di morire”. La lettera commuove

che è la lettera inviata da un soldato oltre un secolo prima. Una seconda lettera indicava lo stesso destinatario, il parroco Remo appunto, che probabilmente le aveva conservate a lungo prima che qualcuno si disfacesse di uno di

quei cassoni di “roba vecchia” ereditati o contenuti in qualche casa che ha cambiato proprietario. Nella lettera, scritta in un italiano a tratti stentato, Paolo ringrazia Remo per la missiva appena ricevuta, cita una serie di persone, parenti e non, e alcuni passaggi sono veramente toccanti. Ad esempio: “Mio caro fratello Remo! Se potessimo rivederci ancora, e poter vedere ancora una volta i nostri genitori e sorelle, i miei cari bambini, prima di morire”. Paolo racconta del suo “cuore così addolorato in questo istante terribile”, il che dimostra come i soldati come lui avessero ben chiaro il destino che li attendeva: “Sì, terribile, perché ieri vi è stato un altro sorteggio, alla 3ª e 4ª compagnia, a destinazione ignota. E sono partiti 125 uomini per compagnia”. Tra costoro, racconta Paolo, era compreso un suo amico, San-

to Cavaglieri bergamino di Vidiceto. Paolo manifesta l’attesa per il destino terribile che lo attende nei successivi sorteggi. “E fra me dico; oh mondo vigliacco: chi ti ha messo in questo mondo?... ho una moglie e quattro bambini, che gli volevo bene molto, e avrei fatto qualunque sacrificio, per allevarli al bene, ma questa maledetta guerra, mi tocca abbandonare tutto, anche l’amore dei miei figli”. La lettera si chiude con la consapevolezza che la guerra è lungi dal terminare, e con i saluti ai parenti. Il sindaco Bazzani ha letto la lettera domenica in occasione della cerimonia del Centenario della fine della Grande Guerra, e la lettura ha reso certamente più concreto il ricordo di quei martiri. La stessa lettera l’ha letta anche il sindaco di Cingia de’ Botti Pierpaolo Vigolini nella stessa celebrazione fatta nel suo paese.

R OTA RY C LU B COP

MAMMA MALATA, POTRÀ VOLARE PER RIVEDERE I SUOI BAMBINI Non tutti i service si possono pianificare, capita a volte che si debba provvedere per far fronte a una situazione di emergenza. E’ quel che è capitato al Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, che nell’ultima conviviale tenutasi mercoledì sera alla Canottieri Eridanea ha illustrato un intervento a favore di una persona in grave difficoltà. Il service riguarda infatti il ricongiungimento famigliare di una giovane donna gravemente malata che vorrebbe andare a trovare i tre figli e i parenti che si trovano in Romania. Ed è il club che pagherà il viaggio aereo, mentre la presidente Daniela Borella si è offerta di accompagnare in aeroporto la

donna e di accoglierla poi al suo rientro. Anche il consorzio Cles, grazie al suo socio Cristian Carantini (che è anche socio del club), ha donato una somma di denaro, che servirà a rendere la permanen-

R OTA RY C LU B POC

I LUCCHINI RIEVOCANO IL CONFLITTO MONDIALE SOLAROLO RAINERIO – La Grande Guerra è stato argomento trattato anche nella conviviale di giovedì sera del Rotary Club Piadena Oglio Chiese presieduto da Gianmario Delvò. Paola e Alfio Lucchini (nella foto assieme a Delvò) hanno ripercorso quegli anni tragici fornendo dati interessanti che riguardano i nostri comuni. I primi monumenti ai caduti furono eressi già nel 1917 dai soldati al fron-

te, che avevano lo stesso riguardo nei confronti dei caduti nemici; oggi le nostre piazze sono occupate dai monumenti in onore dei Caduti. Tra le tante curiosità rivelate dai relatori, particolare attenzione è stata riservata alle vicende che hanno riguardato Piadena, e in generale alla realizzazione, in diverse fasi, delle opere monumentali a ricordo di quell’immane tragedia.

za della donna agevole e le consentirà di fare un regalo ai figli. Il tema delle cure palliative è stato trattato nella conviviale dai relatori dell’ospedale Poma di Mantova: il primario Laura Rigotti, il coordinatore infermieristico Andrea Ravelli, l’infermiera Irene Cortese, la fisioterapista Clotilde Somenzi e l’infermiera Barbara Bandera. La giovane mamma rumena è seguita proprio dal reparto Cure Palliative dell’ospedale Carlo Poma. In precedenza, alle ore 19, i soci hanno commemorato i defunti in una Santa Messa che si è celebrata presso la chiesa di San Francesco a Casalmaggiore.

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QUATTROCASE

“L’E’ FNIDA”. IL RICORDO DELL’INUTILE STRAGE QUATTROCASE - In una delle più prestigiose cascine seicentesche della zona, cascina Bonardi a Quattrocase, domani, domenica 11 novembre, si terrà una delle iniziative previste dal calendario proposto dalla Biblioteca Mortara di Casalmaggiore e dall’Amministrazione Comunale per il Centenario della Grande Guerra: “L’è fnida” (è finita); canti musiche, letture pe rcommemorare la fine della Prima Guerra Mondiale, a partire dalle ore 14 alle ore 18. L’organizzazione, curata dall’Associazione “Quattrocase è viva”, con questa giornata ha voluto chiudere un ciclo di iniziative partite dal 24 maggio del 2015 con la dedicazione del sacello di Quattrocase alla Pace, per ricordare nel 2017 l’anno più cruento di tutto il conflitto e rilasciando ai parenti dei caduti un piccolo riconoscimento dell’Amministrazione Comunale in ricordo di coloro che sono caduti di quella “inutile strage” così definita dall’allora Papa Benedetto XV. Oltre che un’inutile strage fu anche un incubo infinito. Morti, distruzioni, malattie, fame, tanta fame ed alla fine una pace talmente mal fatta che ha prodotto nazionalismi ed altra guerra e distruzione. E allora perché l’11 novembre di quest’anno, a Quattrocase si festeggia? Cosa c’è da festeggiare? Si festeggia proprio la fine di un incubo vero e proprio, per coloro che erano al fronte e per coloro che a casa aspettavano giorno dopo giorno notizie, che vedevano i messi comunali di tanto in tanto portare lettere ad altre famiglie, e poi ne sentivano le urla e i pianti e pur nel dolore, speravano di mai vedere tali messi davanti a casa propria. Si festeggia perché in cuor suo ognuno sapeva che la vita continuava, doveva continuare, che i campi dovevano essere coltivati, che si doveva tornare al lavoro. Si festeggia perchè pur nel ricordo di chi era morto per una terra mai vista, per gente mai conosciuta di guerre non se ne facciano mai più. Si festeggia perché la pace vinca su ogni incubo. Sarà presente il prestigioso coro “I Giorni Cantati” di Calvatone che si alternerà con la Banda Musicale “Santa Cecilia” di Bozzolo e con il Coro Alpino del Gruppo Storico “Il Torrione” di Casalmaggiore. Fra un canto e l’altro Miro Lanzoni proietterà suoi film d’epoca, fra cui quello dedicato al mulino di Quattrocase o quelli in cui vengono ripresi mestieri di un tempo legati al Po e le sue figure caratteristiche, e si leggeranno lettere di caduti della nostra zona recentemente rinvenute. Insomma una festa e un ricordo, a cui non potevano mancare i Bersaglieri del Gruppo Armi e Bandiere di Angelo Martani in divisa storica. Durante tutto l’evento si potranno ammirare i “gioielli” prodotti da Fulvia Cavalli e funzionerà un piccolo buffet.


Natale... è già iniziata l'attesa


SPECIALE

FESTA DEL TORRONE

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Durante la kermesse verrà consegnato anche il Torrone d’Oro, tradizionale e prestigioso riconoscimento

Il sindaco: «La festa premia le eccellenze» Nei nove giorni di grande festa che trasformeranno Cremona, dal 17 al 25 novembre, saranno tantissimi gli eventi e gli appuntamenti che animeranno il programma della kermesse più dolce d’Italia. L’evento clou sarà la celebre rievocazione storica del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, domenica 18 novembre, nella fascinosa cornice di Piazza del Comune, a seguito della sfilata per le vie del centro storico della città tra le acrobazie degli sbandieratori, musicisti e le splendide figure delle dame e dei cavalieri. Verranno esposte le costruzioni gigante in torrone Sperlari, delle precedenti edizioni, e confermatissimo è anche lo spettacolo finale, momento eccezionale e travolgente che esprimerà suggestive ambientazioni, grandi effetti scenografici e musiche coinvolgenti. Ovviamente, trattandosi della Festa più dolce d’Italia, imprescindibili saranno le degustazioni di torrone in mille varianti di abbinamento, per poter apprezzare e scoprire sempre nuovi modi per gustare al massimo lo squisito dolce cremonese. Come ogni anno, poi, la Festa avrà molti ospiti prestigiosi che interverranno durante la kermesse, e a due di loro sarà consegnato il tradizionale Torrone d’Oro, riconoscimento che premia chi rappresenta Cremona ed il suo territorio in Italia e nel mondo.

Tra le novità di quest’anno ci sarà il ritorno del “Torrone Live”, nella Loggia dei Militi nei due weekend di Festa. Un evento che prevede la produzione in piazza del torrone e la distribuzione al pubblico del dolce appena realizzato, creando un momento di degustazione spettacolare. Il sindaco di Cremona Gianluca

Galimberti ha scritto un messaggio per dare il via alla Festa del Torrone. «La Festa - ha scritto - torna puntuale come ogni anno ed è uno spettacolo di profumi, di sapori, di eventi e di persone. Insieme alle aziende del territorio e alla Camera di Commercio, con la collaborazione di tantissimi partner e grazie

alla professionalità di Sgp, Cremona riesce tutti gli anni in un’impresa davvero storica ed esemplare: mantenere, anzi incrementare i successi precedenti, puntando sulla qualità delle proposte e cercando sempre di rinnovarle. E’ un lavoro intenso e bellissimo di sistema che porta ai risultati, risultati veri, di

sostanza. Possibili perché dietro ci sono imprese dolciarie di qualità che investono, ci sono lavoratori, ci sono famiglie. Ci sono ristoratori e strutture ricettive che partecipano alla sfida, ci sono guide turistiche, ci sono progetti importanti che continuano e si consolidano come East Lombardy che unisce quattro territori (Cremona, Mantova, Brescia e Bergamo) in un lavoro di promozione turistica e culturale che esalta i nostri prodotti tipici come il torrone e i nostri imprenditori della produzione e della ristorazione. Ci sono proposte culturali ben programmate e sempre nuove. C’è la ricerca e ci sono le università con progetti ormai attivi che uniscono imprese e università e laboratori, da Cremona Food Lab, all'osservatorio Agrifood fino al nuovo campus universitario nel complesso di Santa Monica. C’è Cremona, una città in movimento, bellissima e vivace che sta davvero raccontando molto in Italia e nel mondo e che desidera continuare a lavorare per crescere e svilupparsi. La Festa del Torrone è tutto questo. Sono dieci giorni che non si esauriscono in dieci giorni. Una festa a cui si arriva e da cui si riparte ogni anno per proseguire a valorizzare come sistema le eccellenze e le professionalità che sono la ricchezza di questa città. Innovandole, affinché siano anche il suo futuro».


SPECIALE

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FESTA

Nove giorni di festa porteranno sapori e dolcezze a Cremona da sabato 17 a domenica 25 novembre, l’edizione di

La Festa del Torrone dedicata al ’900 L’edizione del 2018 della Festa del Torrone di Cremona si prepara ad essere all’insegna del Novecento. Da sabato 17 a domenica 25 novembre, ben 9 giorni di festa che trasformeranno Cremona nella capitale nazionale dell’intrattenimento e del dolce star bene. Questa edizione sarà interamente dedicata al Novecento, il “secolo breve” come spesso è stato chiamato, il secolo delle due guerre ma anche delle grandi scoperte, il secolo della Comunicazione e della Globalizzazione, il secolo che, nel bene e nel male, ha dato una grande accelerata alla storia, alla scienza, all’arte e ai cambiamenti sociali. Un focus tutto particolare sarà incentrato sulla più grande protagonista cremonese del ‘900: Mina. Mina sarà la regina assoluta di questa edizione della Festa del Torrone. La sua, nei 60 anni di palcoscenico, sarà una presenza solo evocata, ma egualmente pregnante. Perché Mina è orgoglio e simbolo di Cremona e la sua arte ha portato nel mondo il nome della città che le ha dato i natali. L’intero programma della Festa sarà meravigliosamente contaminato dal nome e dal fascino di Mina Mazzini. A lei, oltre che al torrone, saranno dedicati i laboratori per i più piccoli. A lei saranno riservati anche omaggi musicali, con dei concerti in piazza sul palco principale durante i 2 weekend della festa, dove risuoneranno i brani di Mina che sono stati la

colonna sonora dei nostri più recenti decenni. Ma anche spettacoli di danza e teatro. Ad uno dei suoi grandi successi, “Le mille bolle blu”, 37esimo singolo di Mina, pubblicato a gennaio del 1961 su vinile a 45 giri dall’etichetta Italdisc, sarà dedicato un originalissimo flash mob: da Piazza del Comune si innalzeranno migliaia e migliaia di bolle, rigorosamente blu, rendendo iridescente, al loro scoppio, il cielo sopra Cremona. Al flash mob parteciperanno i bambini e ragazzi dei laboratori ma l’azione è aperta a tutti coloro che – come dice Stefano Pelliciardi, che della Festa del Torrone è l’organizzatore e l’anima – “sanno esprimere la loro leggerezza con un sorriso, mettendosi in gioco e divertendosi”. Le immagini di un piazza traslucida di bolle sarà veicolata sui social per consentire a chiunque ami Mina e voglia reimmergersi nella musica e nel clima dei mitici anni Sessanta, di partecipare a questo strabiliante evento. Ma a vestirsi di Mina sarà tutto il centro storico, con le vetrine dei negozi che riporteranno i titoli e alcuni brani dei suoi indimenticabili successi. In Piazza del Comune, uno street artist le dedicherà un’opera d’arte che verrà realizzata al momento, sotto gli occhi di tutti i visitatori. Infine la scultura gigante in torrone Sperlari, che si ispirerà all’arte e al fascino eterno della Tigre di Cremona.

Obiettivo della SGP Events, la società che ormai da 11 anni organizza l’evento, è di superare se stessa e il grande successo degli ultimi anni. Nel 2017 sono state 300mila le presenze in 9 giorni,

80 tonnellate di torrone venduto, oltre 350 pullman arrivati in città, 400 camper da tutta Italia, ristoranti e locali della città assediati dai visitatori. E per farlo punterà su molte conferme ma

altrettante novità. Non mancheranno infatti le costruzioni giganti di torrone, la rievocazione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti e il Torrone d’oro, ad esempio,


DEL TORRONE quest’anno guarderà al “secolo breve”

e a Mina

ma entreranno anche iniziative di carattere storico, di animazione e intrattenimento. Dal 17 al 25 novembre, quindi, non perdete l’occasione di

venire a Cremona. Le soprese saranno molte, per scoprirle in anteprima basterà seguire La Festa del Torrone su tutti i suoi canali social, in continuo aggiornamento.

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IL GEMELLAGGIO

Cremona-Cervia, un grande sposalizio nel segno del gusto e della dolcezza Il sale dolce di Cervia incontra lo squisito torrone di Cremona in uno stand speciale Cervia e Cremona anche quest’anno unite, nel segno del gusto in tavola e della festa! Cervia, con il suo inconfondibile e pregiato sale dolce, incontra Cremona, la città più dolce d’Italia ed il suo squisito torrone, uno dei simboli nazionali delle feste invernali e della tradizione. Dove si incontreranno? A Cremona, il 24 e il 25 novembre in occasione della Festa del Torrone, dove la città romagnola sarà presente con uno stand in cui verranno realizzati e proposti laboratori per bambini su come fare la piadina, presentata in una versione dolce. A guidare i ragazzi saranno esperti artigiani della piadina romagnola, che insegneranno loro i giusti metodi e gli ingredienti per ottenere un prodotto sfizioso e delizioso. Inoltre, ci saranno dei momenti di degustazione di piadina artigianale romagnola e granella di torrone Sperlari per tutti i visitatori. Un'occasione da non perdere per scoprire i tanti impieghi del torrone in ricette sia dolci che salate. Il sodalizio fra Cervia e la Festa del Torrone di Cremona si sviluppa da una collaborazione iniziata nel 2013 con la partecipazione di Cervia a questa dolcissima festa cremonese. Da allora le iniziative si sono moltiplicate andando ad intrecciare il dolce e salato a partire dalla torta di torrone al sale “dolce“ di Cervia. La ridente località romagnola ha ospitato il torrone

sulla spiaggia: Torrone on the Beach, Torroncini Rosa per la Notte Rosa con assaggi e degustazioni di torrone Sperlari, la Torrone Photo Marathon che ha coinvolto in 2 tappe entrambe le città. L’anno scorso, invece, è stata realizzata una degustazione di piadina artiginale romagnola con granella di torrone Sperlari che è stata presentata a Cervia in esclusiva e riproposta a Cremona durante i giorni della festa. Anche quest’anno non manche-

ranno novità di abbinamento di dolce e salato, con ricette originali che utilizzano il torrone di Cremona Sperlari e il sale di Cervia. Per Cervia la Festa del Torrone è un’importante occasione per presentare in anteprima gli eventi natalizi e gli eventi principali della stagione successiva. Preziosa la collaborazione con gli operatori del territorio, fra i quali Cervia Turismo e le Associazioni CNA, Confartigianato, Assohotel e Federalberghi.


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SPECIALE

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Viaggi

Le proposte dell’agenzia The Crown Jewels: Una vacanza indimenticabile nell’arcipelago de Los Canarreos, per un viaggio all’insegna del relax

Cayo Largo tra sabbia bianca e mare cristallino …Cayo Largo del Sur, conosciuta semplicemente come Cayo Largo, è una piccola isola cubana che si trova a quasi 200 km a sud della capitale L’Avana. Prende il nome dalla sua forma allungata e fa parte di uno dei 300 isolotti dell’arcipelago de Los Canarreos nel Mar dei Caraibi. Fu scoperta da Cristoforo Colombo, in occasione del suo secondo viaggio nel 1494. Malgrado le sue ridotte dimensioni (è lunga poco meno di 25km per 3 di larghezza) ha ben 27 km litoranei di sabbia bianca e fine. Un’isola quasi inconta-

minata dalla presenza dell’uomo che fa parte non a caso dell’area soprannominata Los Jardines de la Reina. Si tratta infatti di un luogo dove regna ancora la fauna selvatica e dove facilmente si potranno vedere pellicani, aironi e pappagalli, ma anche iguane e tartarughe marine. Questa isola cubana ha origini calcaree in quanto è stato formata nel corso di milioni di anni dai resti di organismi marini, gli stessi che a soli 35 metri di profondità di fronte alla spiaggia hanno creato la barriera corallina lunga ben 19 miglia nautiche. Un paradiso

I L PROG RAM M A Giorno per giorno 1° giorno CREMONA/MILANO MALPENSA/CAYO LARGO Trasferimento da Cremona all’aeroporto di Milano Malpensa. Partenza per Cayo Largo (Cuba) con volo ITC Neos. Arrivo dopo circa 10 ore di volo (scalo all’Havana). Pasti a bordo. Disbrigo delle pratiche doganali e di frontiera. Incontro con l’assistente. Trasferimento in hotel. Sol Cayo Largo****. Consegna delle camere ed inizio del soggiorno con trattamento di “All inclusive”. Pernottamento 2° giorno/ 7° giorno CAYO LARGO Giornate da trascorrere in spiaggia o alla scoperta dell’Isola e isolotti. Formula “All inclusive” durante tutto il soggiorno. 8° Giorno: CAYO LARGO/ partenza per il ritorno Prima colazione. All’orario convenuto, trasferimento in aeroporto Partenza per il rientro in Italia con il volo Neos per Milano Malpensa. Pasti e pernottamento a bordo. 9° Giorno: MILANO MALPENSA/CREMONA Arrivo a Milano Malpensa. Ritiro dei bagagli. Trasferimento privato a Cremona. Fine dei servizi.

sommerso per gli amanti di diving e snorkeling che rimarranno ammaliati dai pesci tropicali, dalle spugne colorate e dalle grotte sommerse. L’acqua marina passa dal turchese nei pressi della costa al blu intenso nelle vicinanze della barriera. Le spiagge più conosciute sono la Playa Sirena e la Playa Paraiso. Si trovano nella parte occidentale dell’isola e sono caratterizzate da una sabbia bianca che malgrado le alte temperature rimane sempre fresca al tatto. In particolare la Playa Paraiso è stata inserita tra

le 10 più belle spiagge al Mondo nel 2015. La Playa Sirena è caratterizzata da un mare calmo tutto l’anno e dalla possibilità di avvistare le tartarughe marine giganti, le cosiddette “testuggini”. Di particolare interesse anche la Cueva de Punta del Este, conosciuta da alcuni come la “Cappella Sistina aborigena”, una grotta con pittogrammi storici. Raggiungere questo paradiso terrestre non è difficile perché è dotato di un aeroporto locale servito anche da voli internazionali. Rimane solo un inter-

rogativo, quando andare? Cuba e il Mar dei Caraibi offrono tutto l’anno temperature calde e mare cristallino, ma il periodo migliore per visitare Cayo Largo va da metà Novembre ad Aprile. Vi è una brezza marina che abbassa le temperatura (altrimenti troppo elevate) e l’acqua si mantiene tiepida (sui 25°C). Nel restante periodo è consigliabile non andare in quanto come molte mete tropicali vi è il periodo delle piogge: temporali frequenti, zanzare e un clima afoso. In particolare nel caso di Cuba anche possibili uragani.


SPECIALE

il bontà

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Da sabato 10 a lunedì 13 novembre a CremonaFiere la 15ª edizione della kermesse gastronomica

Torna il tradizionale appuntamento con il gusto Al giro di boa della sua 15esima edizione, il BonTà si appresta a mettere le tende a a CremonaFiere da sabato 10 a lunedì 13 novembre, con un programma ricco di novità. All’interno del salone principale, nel quale si raduneranno oltre 100 espositori provenienti da tutta Italia e oltre 2000 prodotti, non mancheranno momenti di intrattenimento, come showcooking, dimostrazioni, degustazioni guidate e gare. Degna di nota, in particolare, le competizioni per stabilire il top della pizza con il contest “Pizza che BonTà!”. Altri eventi particolarmente significatici sono “BonTà Tech” e “Special Beer Expo”. La prima è dedicata alla ristorazione e alle attrezzature professionali, un luogo dove le soluzioni più innovative nel campo delle attrezzature e degli accessori per la cucina e le proposte delle aziende di distribuzione del foodservice saranno i protagonisti sia all’interno degli spazi espositivi che delle aree dimostrative. Lo Special Beer Expo è invece un’area che coinvolge l’intera filiera della bevanda al luppolo: materie prime, produttori artigianali, impianti e nuove tecnologie

per la produzione. Dedicata agli amanti della birra e agli operatori (chef, pub, brew pub, beer shop, grossisti, distributori, gdo e wine bar). Questa nuova edizione del BonTà si avvale di un ricco programma culturale ideato e diretto dal giornalista Roberto Messina con Emanuele Zarcone: tanti incontri e conversazioni sul mondo della cucina e della saggistica enogastronomica. Da non perdere sabato 10 novembre alle ore 16.30, nell’Area eventi, “Eat Parade, venti anni di eccellenze in tv”,

incontro con Bruno Gambacorta. Poi un ciclo di presentazioni di libri per tutti i tre giorni di salone, fra cui Francesco Lochiatto e il suo “’Ndujario. 100 ricette piccanti con la ‘nduja” (Pontari editore); Domenico Monteforte Alberto Sacchetti con “L’arte in cucina. Gli artisti incontrano gli chef” (Mondadori); Roberto Messina con “Enzo Pettè. Una cucina dell’anima” (Rubbettino), Otello Fabris con “Introduzione all’arte dello spiedo” (ZeL). Nell’area eventi, da non perdere la tavola rotonda su “La via

italiana dello stoccafisso. Viaggio tra accademie, confraternite, associazioni dello stoccafisso e baccalà”, con uno showcooking dello chef Enzo Cannatà, affiancato da Otello Fabris e Gilberto Graziosi. Sempre nell’area taste appuntamento con “Mangiare con gli occhi. Cibo e fumetti”, incontro con Luigi Bona, direttore di “Wow, Spazio Fumetto” a Milano. Altro momento significativo, la consegna del “Premio Meraviglia italiana del gusto”, a cura dell’Associazione Meraviglia Italiana, con Carmelo Lentino e

Roberto Messina. Altra importante novità del BonTà di quest’anno, il salotto tv titolato “La buona televisione” allestito allo stand F 23, che sarà operativo per l’intera durata della fiera, dove si alterneranno per le interviste vari personaggi attesi alla kermesse, oltre a protagonisti dell’enogastronomia d’eccellenza. Finalità, raccontare davanti alle telecamere (ma anche nei canali social) quotidianamente e in tempo reale, le migliori cases history aziendali, e così tenere ben accessi i

riflettori su quanto di “buono” verrà presentato al BonTà. “Esportare negli USA: informazioni tecnico operative relative alla normativa doganale negli Stati Uniti” è invece il titolo dell’appuntamento per professionisti che mirano a conquistare i mercati americani, da sempre amanti del cibo “made in Italy” e dello stile italiano a tavola. Giuseppe De Marinis affronterà argomenti come le regole per esportare, le barriere tariffarie e non tariffarie nei processi di esportazione negli USA.


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GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

CAMILLO ROSSI INTERVIENE AL CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA’ ITALIANA MEDICI MANAGER nità, attraverso la condivisione di esperienze nazionali e internazionali di Value Based Healthcare e di come questo si dovrà integrare con tutti i servizi assistenziali, ospedalieri e del territorio. Il valore in sanità viene infatti rappresentato secondo tre diverse declinazioni: il valore allocativo, determinato dall’efficienza con cui le risorse della sanità sono distribuite nella popolazione a seconda dei bisogni; il valore tecnico, che rappresenta la misura vera e propria della prestazione offerta rapportata al costo netto pro-capite sostenu-

ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Ieri e oggi, a Riccione, i più importanti medici manager italiani e internazionali a confronto per parlare di “Sanità di valore e esiti clinici: nuove sfide per il Servizio Sanitario Nazionale”. Tra gli specialisti nazionali coinvolti all’11° Congresso Nazionale Simm (Società Italiana Medici Manager), è stato invitato a parlare anche il Direttore Generale dell’ASST di Cremona, Camillo Rossi. Tema peculiare della sessione a cui ha partecipato “La Sanità basata sul valore, una visione condivisa”. Obiettivo del congresso: raccontare una nuova visione di Sa-

Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

Apre a Cremona un club sportivo per sole donne. Catina Cecioni:«Voglio creare uno spazio inclusivo»

CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito:

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

to; il valore personale, che rappresenta quanto gli esiti correlino realmente con le necessità e le aspettative dell’individuo. La centralità del paziente è un aspetto cruciale e imprescindibile che coinvolge tanto il sistema pubblico quanto il sistema privato e che va riconosciuta a tutti gli effetti come dimensione di qualità della sanità, dove la persona non si affida passivamente alle indicazioni dei professionisti, ma è soggetto attivo e consapevole, posto in condizioni, quando possibile, di prendersi cura di sé.

La salute al femminile passa dalla forma fisica di Giulia Sapelli La salute femminile passa anche dalla forma fisica e da quella psicologica: una donna che si sente bene con il proprio corpo si sentirà bene anche con la propria mente. E qual è il modo migliore per farlo se non andando in palestra, in un ambiente tranquillo e tutto al femminile? Questa è l'idea di fondo di Catina Cecioni, che ha aperto a Cremona Mrs. Sporty, una club sportivo per sone donne che sorge vicino all'hotel Ibis. «Da tempo volevo trovare uno spazio dove stare comoda per allenarmi» racconta Catina, che ha scelto di venire a vivere a Cremona dalla campagna fiorentina proprio per dedicarsi a pieno a questo suo sogno. «Ho provato le palestre tradizionali, ma la presenza degli uomini, e spesso di un ambiente non confortevole, mi ha fatto cambiare spesso e senza soddisfazione. Ho provato tutti i corsi, dallo yoga al pilates, e sono tutti bellissimi, ma spesso gli orari dei corsi mal si conciliavano con le mie necessità di famiglia. Un giorno, parlando con un’amica olandese, ho saputo dell’esistenza di palestre al femminile. Perfette per me, ho pensato, e ne ho cercata subito una vicino a casa. E non c’era. Allora ho deciso di aprirne una io». Perché proprio a Cremona? «Si può dire per amore: qui abita la mia migliore amica, da quando avevamo dieci anni, Elena. Sentivo che solo con lei avrei trovato il coraggio per allontanarmi da casa per la realizzazione di questo nostro sogno». Che problemi e disagi può incontrare una donna che decide di andare in una palestra tradizionale? «Abbiamo parlato con tantissime donne in queste settima-

ne di prevendita (n.d.r. Mrs. Sporty aprirà per gli allenamenti il 26 di novembre: adesso la fase di abbonamenti scontati per premiare le prime iscritte). Le motivazioni che le hanno attratte al nostro club sono veramente varie. Il nostro è un servizio speciale; lavoriamo su obiettivi individuali, sempre con un personal trainer che segue le nostre clienti sia nella creazione di una scheda esercizi che vada a realizzare i loro desideri, che nell’esecuzione dell’esercizio stesso, che deve essere corretta. Offriremo presto anche dei consigli alimentari per chi desidera dimagrire, ma la cosa forse più innovativa è il modo in cui è stato concepito l’allenamento. Un circuito che dura solo mezz’ora, senza bisogno di appuntamento. Quindi credo che questa grande flessibilità sia stata importante. Ma Mrs.Sporty è anche un ambiente confortevole e protetto, lontano da sguardi indiscreti. Abbiamo sia ragazze giovani e bellissime che vogliono semplicemente allenarsi in pace senza essere importunate, sia signore più mature, che vogliono sentirsi a proprio agio». Quindi è una palestra adatta

a donne di ogni età?” «Esattamente. E le donne di età meno giovane sono forse quelle che mi stanno più a cuore. Mi immagino che abbiano la consapevolezza di quanto importante sia l’esercizio, in particolare per stare bene in età avanzata, e che non si sentano serene o seguite in una palestra tradizionale. Vorrei tanto che sapessero che le accogliamo a braccia aperte. Letteralmente! Mi piace anche l’idea di stabilire un contatto autentico, per un benessere reciproco e totale». Sembra quasi che ne faccia una questione morale... «Sì! È così! Ne faccio una questione di importanza vitale : vorrei creare un piccolo posto inclusivo, aperto, gentile, senza pregiudizi di alcuna sorta, dove le donne possano venire non solo per diventare più forti nel corpo, ma forse, con il sostegno e con l’interazione, anche nella realizzazione che sono più forti dentro». Come mai la scelta di questa zona? «Abbiamo avuto fortuna. La SMEG aveva appena chiuso e ci ha fatto l’onore di avere fiducia in questo progetto, decidendo di affittare il loro bellissimo

negozio a noi. Ci troviamo benissimo qui, proprio accanto a Tigotà e all’MD. Ci piacerebbe creare un rapporto di quartiere, sarebbe piacevole per tutti; moltissimi negozi nei dintorni si sono dimostrati amichevoli e hanno offerto degli sconti in esclusiva per le nostre clienti. E’ bello lavorare così». Cosa ha di diverso questo tipo di palestra rispetto a una palestra tradizionale? “Oltre a quello di cui abbiamo parlato prima, cioè solo donne, obiettivi personalizzati e orari flessibili, anche il tipo di allenamento è innovativo. Si tratta di un circuito nel quale proponiamo ginnastica funzionale. Esercizi efficaci, senza fronzoli, mirati agli obiettivi di ciascuna». Ma come fa a bastare mezz’ora? Sembrerebbe poco... «La natura del nostro circuito, premiato per efficacia, è nel non fermarsi mai, alternando postazioni di forza e resistenza, di minuto in minuto. E’ anche innovativo tecnologicamente, perché ci sono dei grandi schermi interattivi che suggeriscono gli esercizi. La trainer comunque è sempre presente. Provare per credere!».


LA A L C E NT R O C ULT UR ALE AG O R À

CULTURA

21

Stasera a Castelverde lo spettacolo di danza “New blood” di Tamara Fragale Stasera alle ore 21 a Castelverde, presso il Centro culturale Agorà in via Ferrari 17, si terrà lo spettacolo di danza dal titolo “New blood” coreografato e

danzato da Tamara Fragale su musiche di Peter Gabriel. Tamara ha iniziato giovanissima la sua carriera artistica e a 11 anni, nel 2001, entra nella Scuola Ar-

ti e Mestieri del Teatro alla Scala di Milano dove si diploma. Partecipa a numerosi balletti, danzando, oltre che alla Scala, all’Operà di Parigi, a Shangai e

in Portogallo. Ha danzato, tra gli altri, con Massimo Murru, Roberto Bolle, Khaterine Crocket, Thomas Johansen, Kevin Stea. L’ingresso è libero.

F I NO AL 17 N OVEM BRE

IN MOSTRA IL DIMENSIONISMO DEL PITTORE TOSCANO MARIANO PIERONI La galleria “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami a Cremona ha aperto la sua nuova stagione con un omaggio ad un artista apprezzato in Italia e all’estero, capofila di quella corrente artistica e culturale nota come “dimensionismo”. Toscano di nascita, Mariano Pieroni (nella foto) ha trascorso diverso tempo all’estero, prima di trasferirsi a Solbiate Arno nel Varesotto e porre le basi del “dimensionismo”. L’artista – come traspare dalle opere in mostra a Cremona

– diventa l’artefice di un percorso del tutto originale nel quale si fondono le diverse dimensioni dell’essere e dell’esistere, trasfuse nell’opera d’arte. Si tratta di un movimento – nato nel 1972 – che, in poco tempo, ha raccolto attorno a se artisti, critici d’arte e pensatori che lo hanno trasformato in una vera e propria corrente culturale dalle varie forme concrete. Pieroni vi ha ricavato un suo percorso originale nel quale diventa preponderante la denuncia dei misfatti pro-

vocati dall’uomo all’ambiente, con una particolare attenzione a quel rifiuto così ingombrante come la plastica. La prende e ne ricava opere ispirate anche alla cultura letteraria, alla fede religiosa ed alla propria concezione della realtà; attraverso queste opere l’artista intende ricapitolare l’intero universo. E’ quanto traspare dalle sue sculture, come il cavallo di Troia della tradizione culturale greca. La mostra resterà aperta al pubblico fino a sabato 17 novembre.

Sulla strada di CineChaplin le inchieste filmiche di Luigi Ghisleri, etnologo e fotografo cremonese

Il realismo empatico di un corsaro gentile di Vittorio Dotti «Alla mia città, Cremona, sede di tanta bellezza, perché ne ritrovi la via». Mutuando l’incipit del bel libro sulla bellezza del teologo Vito Mancuso, offerto al suo/nostro Paese, l’Italia, potrebbe esser questa la dedica con cui l’etnologo e fotografo cremonese Luigi Ghisleri porge idealmente il suo lascito artistico alla nostra campagna e alla nostra città, che tornerebbero a esser belle se i cittadini e chi li governa riscoprissero il gusto, etico ed estetico, della civiltà e se ritrovassero la via per opporsi al caos e alla degradazione. I quattro documentari presentati martedì scorso nel d’essai dell’infaticabile Giorgio Brugnoli aggiungono un tassello importante alla conoscenza dell’opera di Luigi Ghisleri, espressa in numerosi volumi fotografici, che sono allo stesso tempo pregevoli lavori di etnografia rurale e urbana. Il valore testimoniale di questi documenti – come osserva lo storico dell’architettura Enrico Maria Ferrari – consiste nel «farci riflettere sullo spreco di territorio attuato negli ultimi decenni a causa dello sviluppo urbano della città di Cremona, espansa disordinatamente verso la campagna, alla quale ha sottratto i terreni più fertili. Il fenomeno ha prodotto, in alcuni casi,

la saturazione dei terreni costruttibili e ha innescato la trasformazione delle cascine superstiti in pseudovillaggi residenziali o in alloggi popolari a schiera. Le antiche cascine si traducono così in anonimi agglomerati, prodotto spurio della nostra civiltà». Nel dopoguerra, com’è noto, masse di persone si trasferirono dai contadi nelle città, lasciandosi cooptare dal regime disumano di un’urbanistica pianificata dai “pionieri dell’inciviltà” (Leonardo Borgese), disperdendo in pochi decenni un «patrimonio incommensurabile di tradizioni e sentimenti che custodivano una sapienza antica» (Luigi Ghisleri). Questo dramma sociale, economico ed ecologico, estetico, esistenziale e umano, di cui noi siamo gli epigoni inconsapevoli, è affrontato da Ghisleri senza vagheggiamenti nostalgici né manierismi estetizzanti, bensì con un rigore nitido, pretto, essenziale. L’etnografo percorre con la mente e con il corpo i poderi e i sentieri, frequenta le vie del centro cittadino, si avventura nei quartieri della periferia per incontrare le persone che vivono o han vissuto nelle cascine. Fa questo al fine di conoscere, per poi rappresentare, la dialettica dell’uso e dell’abbandono dei luoghi a partire dall’esperienza di chi li ha abitati. «Incomincio pian

di Paolo A. Do ssena Le due rivoluzioni russe del 1917 e del 1991? Non furono rivoluzioni. E allora perché passarono alla storia come delle rivoluzioni? A causa, rispettivamente, delle manipolazioni dei giornalisti americani John Reed e della Cnn. Sulla rivoluzione russa dell’ottobre del 1917, Sergio Romano la pensa come Ernst Nolte, autore del celebrato “La guerra civile europea 1917-1945” (numerose riedizioni). I due storici sono d’accordo: la rivoluzione d’ottobre non fu una rivoluzione, bensì un putsch condotto da 3.000 uomini decisi e non dalla massa del popolo. Infatti, Lenin aveva già tentato di rovesciare il governo in luglio, e questo, scrive Sergio Romano, lo aveva convinto che “le grandi manifestazioni popolari” non sempre “bastavano a rovesciare un regime. Occorreva quindi una nuova strategia”. Sarebbe stato meglio affidarsi a “gruppi armati, più piccoli ma efficaci…Nacque così quella che uno scrittore italiano, Curzio Malaparte, in un libro apparso in Francia nel 1931, avreb-

piano a capire che tutte le cose della cascina sono fatte con un criterio, non per bellezza, tutte le cose hanno un perché; per questo sono venuto a parlare con voi che avete sempre vissuto in cascina e sapete le cose, per capire, se no fotografo senza conoscere le cose». Quale più esplicita dichiarazione d’una modalità espressiva che è insieme oggettiva ed emotivamente coinvolgente, e che mi piace definire realismo empatico? L’etnologo, ispirato da una partecipe sensibilità percettiva e istruito dai suoi maestri contadini, ha raggiunto livelli altissimi soprattutto nella rappresentazione fotografica delle cascine e dei lavoratori agricoli, innanzitutto per-

ché condivideva emozionalmente il loro mondo, in secondo luogo perché profonda era la sua cultura sociologica ed estetica. La fotografia è certamente l’ambito in cui Ghisleri eccelse di più, scegliendo come medium tecnico una meravigliosa fotocamera Plaubel 6x7, che purtroppo non l’ha potuto accompagnare nell’esperienza filmica, della quale non si può tacere qualche rimarchevole difetto tecnico-espressivo, che tuttavia non sottrae ai documentari la vis pasoliniana di coinvolgere, anzi costringere alla riflessione. E seppure in Luigi non allignava l’ardore polemico e intellettualmente sfrontato del regista corsaro, ha ragione E. M. Ferrari ad accostarglielo, perché sicuramente anche Ghisleri «aveva visto coi suoi sensi il comportamento coatto del potere dei consumi ricreare e deformare la coscienza del popolo italiano, fino a una irreversibile degradazione», e avrebbe reagito con indignazione, modulata però da un sorriso – da quel mite corsaro che era –, alle giuste parole di Borgese, di cui Luigi leggeva gl’interventi sul Corsera: «Con la cafonesca mania di correre in auto per comprare le sigarette lì all’angolo e di mal vivere pigiati dentro la cerchia delle antiche mura, non siete affatto moderni: siete medievali!».

A CASALETTO VAPRIO

POESIE TRASFORMATE IN ALTRETTANTI QUADRI Fino al 25 novembre, la sala Polifunzionale di Casaletto Vaprio ospita un’originale iniziativa promossa dal Comune e dalla Biblioteca. Si tratta di un’iniziativa aperta a tutti i poeti che scrivono in lingua italiana o in dialetto. Tanti autori hanno inviato i propri testi che, una volta selezionati da un apposito comitato di lettura, sono state interpretate da un gruppo di pittori contemporanei che si sono generosamente messi a disposizione per realizzare questa singolare manifestazione culturale. Gli organizzatori hanno stampato e ingrandito i testi poetici e li hanno esposti accanto ai quadri eseguiti con diverse tecniche: olio, acquerello, graffite, acrilico. Durante l’inaugurazione l’attrice Emi Mori ha letto i testi, mentre l’assessore Ilaria Panariello ha portato il saluto dell’amministrazione. L’iniziativa non è una proposta isolata, ma rientra nell’ampio programma culturale che vede alternarsi esposizioni d’arte a presentazioni di libri e film.

“IL GIORNO IN CUI FALLÌ LA RIVOLUZIONE” DI SERGIO ROMANO

be definito ‘la tecnica del colpo di Stato’”. Perché, allora, il colpo di Stato dell’ottobre 1917 passa alla storia come una “rivoluzione”? A causa del giornalista americano John Reed, testimone degli eventi e autore di “I dieci giorni che sconvolsero il mondo”, che secondo Sergio Romano è “un libro non sempre giustamente famoso”. Reed racconta che nella notte tra il 24 e il 25 ottobre, Lenin prese la parola per annunciare al mondo che “si era compiuta la prima grande rivoluzione socialista”. Era presente anche Trockij, che quando scrisse la sua storia della rivoluzione bolscevica ammise di non ricordare le parole di Lenin. Ma aggiunse che Reed, il cui libro era già apparso, le aveva udite, Lenin si era certamente espresso in quel modo. Per la verità Reed, come scrisse più tardi Nadezda Krupskaja, moglie di Lenin, non parlava e non capiva il russo. Passano i decenni e cade l’Unione Sovietica, dissoltasi nel dicembre del 1991. Tuttavia, pochi mesi prima di questo evento,

nell’agosto del 1991, c’è un tentativo di golpe da parte del vecchio apparato comunista. E di nuovo si assiste a una manipolazione americana: “In questo caso, la parte che nell’ottobre del 1917 fu di John Reed è stata recitata dalla Cnn. Sono le telecamere della grande rete televisiva americana l’occhio della storia che ha trasformato un putsch in un evento popolare, El’cin in un leader democratico e il popolo di Mosca nel protagonista di una grande battaglia per la libertà. Di quella vicenda abbiamo visto o immaginato ciò che la Cnn ci suggeriva di vedere o immaginare… Sono bastate poche ore nell’agosto del 1991 perché alcune icone rivoluzionarie diffuse dalla televisione americana – El’cin su un carro armato, El’cin dietro lo scudo dei pretoriani sui giardini della Casa Bianca, una donna in lacrime davanti ai soldati – annunciassero al mondo, come Lenin dalla tribuna dello Smol’nyj, che il popolo aveva sconfitto i putschisti e la Russia aveva fatto la sua rivoluzione democratica”.


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Cultura

Sabato 10 Novembre 2018

Quattro appuntamenti (il primo il 15 novembre) per ammirare le opere nelle sale storiche di Palazzo Raimondi

Visite guidate alla scoperta di Bragadini Intorno al 1930 il pittore presenti a Palazzo Raimoncremonese Guido Bragadini di e, a margine della mostra (1892-1950) realizzò alcu“Il Regime dell’Arte. Il Preni importanti affreschi nelmio Cremona 1939-1941”, la galleria del cinquecenteallestita a cura di Vittorio Sgarbi e Rodolfo Bona al sco Palazzo Raimondi su Museo Civico “Ala Ponzocommissione del propriene” di Cremona fino al 24 tario Tullio Bellomi. Si febbraio 2019, il Ditratta di scene di ambientazione antica, partimento di Murealizzate in stile sicologia e Beni neo-rinascimenCulturali, neltale che raffigul’ambito dell’iniAnno di realizzazione ziativa “Aperitivo rano, utilizzando di alcune opere con l’arte a Pai volti di impordi Bragadini tanti personalità lazzo Raimondi”, della politica, della offre alla cittadinanza l’opportunità di amcultura e dell’arte cremonese di epoca fascista, mirarli in un ciclo di quattro l’incontro tra la delegazione visite guidate. Le visite, cremonese e il Doge di Veprecedute da conversazioni nezia, Agostino Barbarigo su temi storico culturali per sollecitare l’annessione utili a comprendere la temperie, il clima e l’ambiente di Cremona alla Repubblica in cui gli affreschi sono di Venezia e il pittore Marco Marziale che presenta il stati realizzati, si svolgeranno da novembre a febdipinto con la Circoncisione di Gesù ad Eliseo Raimondi. braio secondo un calendaTali affreschi sono ancora rio che prevede quattro

appuntamenti. Il primo avrà luogo giovedì 15 novembre alle ore 17 nelle sale storiche di Palazzo Raimondi (in Corso Garibaldi, 178) e sarà concluso da un breve momento conviviale. Gli altri appuntamenti si terranno il 12 dicembre, il 24 gennaio e il 14 febbraio sempre alle ore 17. Il ciclo di visite agli affreschi di Guido Bragadini sarà anche l’occasione per conoscere un altro gioiello artistico del palazzo: la stupenda sala decorata da Giovanni Motta nel XVIII secolo. Per informazioni e prenotazioni di visite (per gruppi di almeno cinque persone e non più di venti) è possibile contattare direttamente gli incaricati del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali ai numeri 3394356195 (Andrea Fenocchio) o 334-7177392 (Giulia Bellagamba).

1930

E’ “Rinaldo” la nuova produzione barocca del Ponchielli, realizzata in coproduzione con Opera Lombardia e che debutterà sul palco del teatro cremonese il prossimo venerdì 23 novembre (alle ore 20.30), con replica due giorni dopo (domenica 25 alle 15.30). La rivisitazione dell’opera in tre atti di Georg Friedrich Händel, tratta da “Geru-

“RINALDO” DEBUTTERA’ IL 23 NOVEMBRE AL TEATRO PONCHIELLI salemme liberata” di Torquato Tasso, è affidata alla sapiente direzione del carismatico e colto Ottavio Dantone che con l’Accademia Bizantina da anni coltiva una prassi storicamente informata, assolutamente necessaria per veicolare il

repertorio barocco. L’esecuzione rigorosa dialogherà con la innovativa regia di Jacopo Spirei, regista di talento che per oltre 15 anni è stato assistente ed allievo del maestro Graham Vick. La scelta di Dantone è stata di riunire le due

versioni dello stesso Händel, la prima del 1711 e la seconda del 1731. Non una decisione arbitraria del maestro, ma il recupero di una usanza del tempo, ovvero rimaneggiare i manoscritti a distanza di anni come fece lo stesso Händel

M O STRA

DOMANI MATTINA

“EVOCAZIONI” DEL SONCINESE MANENTI A CORTE DE’ FRATI Fino al 10 dicembre la sala Polifunzionale di Corte de’ Frati, ospita la mostra “Evocazioni” del noto artista soncinese Massimiliano Manenti (nella foto). «Il titolo – spiega il curatore Simone Fappanni – fa riferimento alla venatura neo-pop dell’artista soncinese che ormai da anni conduce una ricerca espressiva dove il ritmo narrativo è reso attraverso immagini simboliche fortemente evocative. Ma, mentre nella Pop art “storica”, l’immagine diventava simbolo o ideale, si pensi a una parte cospicua della produzione di Andy Warhol, con le famose Marylin e i non meno celebri barattoli di Camp-bell’s soup, in quella di Manenti la figura rimanda a una situazione in cui la componente sociale diventa elemento su cui discutere. I have the dream, ad esempio, riporta immediatamente alle

per adeguarli ai cambiamenti dell’epoca. Domenica 18 novembre (alle 11 nel Ridotto del Teatro Ponchielli) durante l’appuntamento con “Aperitivo con l’opera”, il direttore Ottavio Dantone e il regista Jacopo Spirei racconteranno al pubblico i segreti che si celano dietro le note, le vicende e la storia di Rinaldo. L’ingresso è gratuito.

lotte contro la discriminazione raziale di Martin Luther King, di cui l’artista raffigura l’inconfondibile profilo servendosi di elementi lignei dipinti in monocromo ad acrilico, tratto essenziale del suo stile, che talvolta lo induce a comporre i quadri anche con l’inserimento di fiori o petali artificiali, ferro e

materiali di vario genere, anche di recupero.Lavoro nero è invece un quadro che riproduce in total black il cartello stradale che indica i “lavori in corso”, rimandando iperbolicamente a un discorso più ampio, quello del lavoro sommerso, che è una triste piaga sociale. Massimiliano riesce così a svol-

gere un percorso compositivo diretto, immediato, efficacissimo, nel quale l’accesso non è consentitolo solo agli specialisti, ma a chiunque». Autodidatta, sin da giovanissimo palesa una notevole propensione per il disegno che via via si affine accanto alla passione per il collezionismo e lo studio dei

maestri dell’arte contemporanea. Frequenta i corsi di fotografia del professor Innocenzo Pedretti a Coccaglio e prosegue per un decennio a fotografare, partecipando a concorsi nazionali, internazionali ed a mostre in istituzioni pubbliche. Successivamente si dedica ai primi lavori in campo artistico, privilegiando la dimensione materica. Perfezionando nel corso del tempo il suo stile unico, ha esposto in mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero. Numerose sono le pubblicazioni contenute in cataloghi d’arte, libri e riviste del settore. Vive ad Urago d’Oglio e realizza le sue opere presso lo studio situato a Gallignano di Soncino. L’esposizione, realizzata nell’ambito della rassegna “Arte a Corte”, vanta il patrocinio dell’Associazione Co.Libri e dell’amministrazione locale.

TORNA LES MATINÉES DEL MONTEVERDI Domani prosegue la rassegna “Musica al Museo”, realizzata in collaborazione con l’Istituto superiore di studi musicali Claudio Monteverdi di Cremona, il Liceo Musicale A. Stradivari di Cremona e la Scuola primaria “Trento Trieste” ad indirizzo musicale (Istituto Comprensivo di Cremona Uno). Il secondo appuntamento del mese è ancora con “Les matinées del Monteverdi”: alle 11, nella sala Manfredini del Museo Civico “Ala Ponzone”, il concerto è “Introversione/estroversione” con Damiano Babbini al violino, Costanza Pepini alla viola, Andrea Nocerino al violoncello. In programma, di Alfred Schnittke (1934 – 1998), Trio per violino, viola e violoncello (1985), Moderato, Adagio e di Ludwig van Beethoven (1770 – 1827) Trio Op. 9 n. 1 (Adagio - Allegro con brio, Adagio, ma non tanto e cantabile, Scherzo – Allegro, Presto). Tutti i concerti della rassegna sono ad ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento dei posti.

di Enrico Galletti

MU SI C A • I L BRANO DELLA SETTIM A NA

CHIARO DI LUNA NELLA CANZONE ITALIANA GRAZIE A JOVANOTTI, PRONTO A SPOPOLARE E’ arrivato ieri, in radio e nei digital store, “Chiaro di luna”, il nuovo brano di Jovanotti, un singolo attesissimo fin dal primo ascolto dell’album “Oh, vita!”, uscito quasi un anno fa e già triplo disco di platino. “Chiaro di luna” è una canzone preziosa, ispirata e a tratti un po’ magica. Quando Lorenzo fece ascoltare le versioni di prova delle canzoni a Rick Rubin, il grande produttore discografico gli rispose che quello era di gran lunga il pezzo forte del disco. Jovanotti decide quindi di realizzarla ottenendo il massimo dell’e-

mozione e riducendo al minimo essenziale l’arrangiamento così che la voce emergesse nuda, vulnerabile. «Quando ci sarà il black out gli innamorati potranno sempre contare su questa canzone, e sulla luce della luna», ha spiegato Lorenzo Cherubini. “Chiaro di luna”, che in poche ore ha riscosso migliaia di ascolti, si distingue per i suoi toni leggeri, melodici e romantici. Il brano, al centro delle 67 repliche di Lorenzo Live, pur non essendo singolo fino ad oggi, è già certificato oro, ed è uno dei brani che ha ottenuto più

streaming sulle piattaforme digitali macinando riproduzioni e conquistando le playlist degli utenti e nei giorni scorsi, senza che esista un video ufficiale, ha già totalizzato milioni di view e condivisioni in rete. Il 30 novembre uscirà invece il cofanetto Oh, Live!, contenente Oh, vita!, e l’inedito dvd del concerto dei record Lorenzo Live 2018. Nel frattempo Jovanotti ha scritto sul suo profilo Facebook che “Tante cose bollono in pentola”. Un nuovo progetto discografico? Un nuovo tour? Per ora un singolo che fa emozionare tutti.


lo

Responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

FUT S AL A 2 FE MMINILE • C O NT R O L’AUD AC E V E R O N A

WALCOR, BUON PARI IN COPPA

Dopo la sconfitta esterna nel turno infrasettimanale con il Tombolo (5-0), al PalaBosco pari ricco di gol tra Walcor Cremona e Audace Verona (7-7 con Dedè, Frigerio e Piccoli). Il match ha completato il triangolare del primo turno di Coppa Italia, che vale la qualificazione al turno successivo per le ospiti. Per le padroni di casa, una partita giocata in tranquillità,

SPORT

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utile per provare schemi e intesa, in vista del prosieguo della stagione. «al di là dei due gol, la cosa più importante è proseguire così, cercando di essere utile alle compagne, assicurando il mio contributo alla squadra», ha affermato Sara Piccoli. Le grigiorosse torneranno in campo nel campionato di A2 il 18 novembre contro la Torres.

SERIE A

JUVE A S. SIRO PER RISCATTARE LA CHAMPIONS

La rabbia della Juve si abbatterà sul Milan? Lo vedremo domani sera nel posticipo di S. Siro. La sconfitta in Champions sicuramente brucia ai bianconeri, che però non hanno compromesso la qualificazione, ma vogliono subito riscattarsi contro un avversario che anche in Europa League non ha convinto. Qualche insidia per il Napoli a Genova e per l’Inter a Bergamo.

11ª giornata: Bologna-Atalanta 1-2, ChievoSassuolo 0-2, Fiorentina-Roma 1-1, Inter-Genoa 5-0, Juventus-Cagliari 3-1, Lazio-Spal 4-1, Napoli-Empoli 5-1, Parma-Frosinone 0-0, Sampdoria-Torino 1-4, Udinese-Milan 0-1. 12ª giornata (11-11 h 15): Atalanta-Inter (h 12), Chievo-Bologna, Empoli-Udinese, FrosinoneFiorentina (ieri sera), Genoa-Napoli (10-11 h

20.30), Milan-Juventus (h 20.30), Roma-Sampdoria, Sassuolo-Lazio (h 18), Spal-Cagliari (10-11 h 18), Torino-Parma (10-11 h 15). Classifica: Juventus 31; Inter, Napoli 25; Milan, Lazio 21; Sassuolo 18; Torino 17; Fiorentina, Roma 16; Atalanta, Sampdoria 15; Parma, Genoa 14; Cagliari 13; Spal 12; Udinese, Bologna 9; Empoli, Frosinone 6; Chievo (-3) -1.

CALCIO SERIE B • Come avevamo anticipato sabato scorso, l’avvicendamento in panchina era nell’aria

Cremonese, altro giro altro allenatore di Matteo Volpi

RISULTATI 11ª GIORNATA

Sedici allenatori, battezzati da dieci esoneri, in dodici stagioni. Questi i numeri delle panchine bollenti dell’era Arvedi. Ora tocca a Massimo Rastelli vestire la maglia numero 16, dopo che nella serata di domenica la Cremonese ha deciso di ingaggiarlo come nuovo allenatore per sostituire Andrea Mandorlini. Al tecnico ravennate è stato fatale il buon pareggio di Verona, i pochi punti racimolati nelle ultime cinque gare e una serie di atteggiamenti (personali e tattici) che non erano più sopportabili per il patron grigiorosso ed i suoi consiglieri. Ecco allora l’ingaggio di Rastelli, allenatore giovane, con un noto passato da calciatore (anche con la maglia del Piacenza…), ma anche con una buona gavetta da tecnico anche in Lega Pro, in cerca di rilancio dopo l’esonero rimediato a Cagliari dodici mesi fa. Il nuovo tecnico, che è stato seguito dal suo staff, dovrà riportare entusiasmo e punti attraverso anche un cambiamento sul piano tattico. Società, tifosi ed appassionati vogliono una squadra più offensiva ed ecco quindi che un primo, graduale, cambiamento potrebbe essere il passaggio dal 4-5-1 (o 4-3-3) di Mandorlini a quel 4-3-1-2 (quando recupereranno le punte infortunate) con centrocampo a rombo tanto caro a Tesser. Scherzi del destino? No, scherzi del calcio… di questo tipo di calcio. Tra i giocatori, invece, il primo,forzato, cambiamento sarà tra i pali, dove il traballante Radunovic sarà fuori causa per sei mesi dopo l’intervento chirurgico ai lega-

Benevento-Ascoli 1-2, Crotone-Carpi 1-1, Foggia-Brescia 2-2, Hellas Verona-Cremonese 1-1, Livorno-Perugia 2-3 Padova-Cittadella 0-0, Palermo-Cosenza 2-1, Pescara-Lecce 4-2, Venezia-Salernitana 1-0. Riposa Spezia.

CLASSIFICA Pescara Palermo Verona Salernitana Benevento* Cittadella Lecce Brescia Ascoli Perugia

22 21 18 17 16 16 16 15 15 14

Spezia* 13 Cremonese 12 Venezia 12 Crotone 12 Cosenza 8 Padova 8 Foggia (-8) 7 Carpi 6 Livorno 5 *Una partito in meno

12ª GIORNATA (10-11 h 15) Ascoli-Padova, Brescia-Hellas Verona (11-11 h 15), Carpi-Benevento, Cittadella-Venezia (11-11 h 15), Cosenza-Lecce (h 18), Cremonese-Livorno, Palermo-Pescara (11-11 h 21), Perugia-Crotone (ieri sera), Salernitana-Spezia. Riposa Foggia. Massimo Rastelli durante il primo allenamento (foto © Ivano Frittoli) inesorabile punto di domanda. Al menti del ginocchio a cui è stato sotmomento, pertanto, due punte di toposto in settimana a Roma. Al ruolo non ci sono e tra gli acciacsuo posto, quindi, già nella difficile gara di oggi a Livorno dovremmo cati figura esserci anche Arini, polGli allenatori rivedere all’opera Nicola Ravaglia. mone costante del centrocampo. nell’era Poi bisognerà attendere il rientro di Fortuna vuole che a Livorno, dove Arvedi Montalto e far fronte all’ennesimo gioca l’ex Maiorino, la situazione è stop per infortunio di Paulinho, sulle cui forse peggio della nostra. In settimana, condizioni fisiche è tornato a pendere un infatti, Roberto Breda ha sostituito Cri-

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stiano Lucarelli in panchina e ha dato le dimissioni il patron Spinelli… Probabile formazione (4-3-2-1): Ravaglia; Mogos, Claiton, Terranova, Migliore; Croce, Castagnetti, Emmers; Perrulli, Castrovilli; Brighenti. All.: Rastelli. Recupero Spezia-Benevento, valevole per la 10ª giornata di serie B, verrà recuperato domenica 18 novembre alle ore 15.

S E R IE D

PERGOLETTESE, IL DOPO DEL PRATO INIZIA CON IL FANFULLA. CREMA A SAN MARINO I due punti sfumati in extremis a Voghera sono costati la panchina a Ivan Del Prato (nella foto), che di comune accordo con la società, ha deciso di interrompere la sua avventura sulla panchina della Pergolettese. Panchina affidatata temporeanamente a Matteo Contini, ex calciatore di Napoli, Parma, Real Saragozza, attuale

allenatore del settore giovanile e fresco reduce dal conseguimento del patentino di allenatore Uefa A conseguito a Coverciano. In attesa di novità, potrebbe essere lui a dirigere i gialloblu nell’impegnativa sfida contro il Fanfulla domani al “Voltini”. Giorni non facili anche al Crema, dopo lo 0-3 incassato dal Sasso Marconi. A San

Marino servirà una reazione. Classifica (8ª giornata): Modena 22; Fanfulla 16; Pavia 15; Vigor Carpaneto, Pergolettese, Crema 13; Reggio Audace 12; Sasso Marconi, Fiorenzuola 11; Mezzolara 10; Calvina Sport 9; Ciliverghe, Axys Zola 8; San Marino, Adrense, Classe7; OltrepoVoghera 6; Lentigione 5.


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Sport

Sabato 10 Novembre 2018

VOLLEY A1 • Per le rosa in crescita, match abbordabili con Cuneo (domani) e Filottrano (mercoledì)

V O LLE Y B 1

Due sfide per lanciare la Pomì

L’ABO RALLENTA OSTIANO INFILA LA TERZA VITTORIA

di Vanni Raineri

R I S U LT A T I 3 ª G I O R N A T A

Immensamente Giulia. Parafrasando una celebre canzone de Le Vibrazioni, lo scatto della Pomì Casalmaggiore viene dalle insospettabili: dopo l’ottima prova di Francesca Marcon contro Bergamo, a Firenze sono state Giulia Mio Bertolo e Giulia Pincerato a caratterizzare la rimonta. Fatto sta che la Pomì ha fatto seguire all’esordio disarmante con Conegliano, il doppio successo contro due squadre che, pur non forti come le venete, erano indicate tra le outsiders assieme a Casalmaggiore. I timori per i recuperi di alcune infortunate e l’inserimento di giocatrici straniere sono dunque stati fugati grazie alle prove delle tre insospettabili di cui sopra: Francesca Marcon ovvia all’impiego per ora col contagocce di Caterina Bosetti, sempre più vicina al pieno recupero, Giulia Mio Bertolo ha trovato spazio per l’indisponibilità di Valentina Arrighetti, Giulia Pincerato ha impresso la svolta schierata al posto di Danica Radenko-

Chieri-Scandicci 0-3, Club Italia-Brescia 1-3, Cuneo-Busto Arsizio 0-3, Firenze-Casalmaggiore 1-3, Monza-Conegliano 0-3, Novara-Bergamo 3-0. Riposa Filottrano.

HOCKEY PISTA A2

C LA S S I F I C A Novara Busto Arsizio Conegliano Scandicci Casalmaggiore Brescia Filottrano

9 9 6 6 6 6 3

Cuneo Firenze Monza Club Italia Chieri Bergamo

3 3 3 0 0 0

4 ª GI O R N A T A ( 1 1 - 1 1 h 1 7 )

La gioia delle rosa a Firenze

(foto Manuel Bongiovanni)

vic, non ancora addentro i meccanismi del team. Ad avvalersi della regia di Pincerato è stata soprattutto Polina Rahimova, che ha trascinato le rosa a suon di punti: lei, invece, era ampiamente attesa, ma quelle attese non le ha certo tradite, tanto che dopo tre

Bergamo-Firenze, Casalmaggiore-Cuneo, Conegliano-Novara (28-11 h 20.30), Filottrano-Brescia, Monza-Chieri, ScandicciClub Italia. Riposa Busto Arsizio.

giornate l’azera risulta top scorer del campionato di A1. Rahimova è stata anche mvp a Firenze, ma i 12 punti di Mio Bertolo (tra cui 5 muri) non sono passati inosservati, così come la grande crescita di Kenia Carcaces. Al Mandela Forum è piaciuta soprattutto la grande

reazione dopo il primo set, che non ha lasciato scampo al team dell’ex Caprara. Ora il calendario offre la chance per migliorare la già buona classifica: al PalaRadi arrivano domani alle 17 la San Bernardo Cuneo e mercoledì alle 20.30 la Lardini Filottrano.

CAN O T T AG G IO

LA PIEVE OSPITA IL TRISSINO

DOPO L’ULTIMO CONTROLLO LA SILVERSKIFF E’ STATA ANNULLATA

Nulla da fare per la Pieve 010 a Correggio. I rossoblu sono stati sconfitti nettamente 5-1 (di Pochettino il gol del momentaneo 1-2). Una prestazione da cancellare subito, perché stasera è in programma la sfida casalinga con il Trissino, formazione di bassa classifica. Con un successo, la Pieve (attualmente 7ª con 4 punti all’attivo) scalerebbe alcune posizioni in classifica, in attesa del recupero contro il Forte dei Marmi

Dopo un ulteriore controllo del campo regata, il comitato organizzativo del SilverSkiff ha deciso di annullare la gara di domani perché la corrente è, contrariamente a tutte le proiezioni e previsioni, ancora molto forte e ragionevolmente non migliorerà anche nelle prossime ore. Non è un fiume che possa essere praticabile per una gara condotta in totale sicurezza. La corrente, infatti, sta ancora ad

oggi,portando detriti e tronchi, che potrebbero mettere in difficoltà i partecipanti. La Cerea resterà aperta in questi giorni a disposizione degli atleti già arrivati a Torino. «Abbiamo sperato fino all’ultimo il fiume scendesse di livello con maggior rapidità. Sabato ci sarà una festa per i bambini e domenica mattina aspettiamo i nostri partecipanti in Cerea», fanno sapere gli organizzatori.

Dopo il ko di Busto Arsizio (3-1 contro la Futura), la Chromavis Abo ha incassato il secondo passo falso stagionale consecutivo, cedendo al tie break contro l’Acciaitubi Picco Lecco, alla vigilia una delle squadre invetta alla classifica a punteggio pieno. Una piccola crisi di risultati che la formazione cremasca (sesta in classifica con 7 punti) vuole interrompere stasera nella trasferta pavese a Vigevano al cospetto della Florens ReMarcello. «Rispetto a sabato precedente, c’è stata una reazione parziale, ma da questa squadra mi aspetto molto di più. Mi dispiace non essere riusciti a regalare una vittoria al pubblico che ha riempito il PalaCoim», ha affermato il ds Stefano Condina. Al contrario, il successo ottenuto ai danni della Scuola del Volley Varese (3-1 anche se con qualche patema di troppo) ha permesso alla Csv-Rama Ostiano di infilare la terza vittoria consecutiva e di salire a quota otto in classifica. Un buon bottino per la neopromossa, che stasera ospita il Lorano, altra Cenerentola del girone. Serie B2 • Seconda vittoria consecutiva in campionato e quarta gara a punti per l’Esperia contro la formazione reggiana del T&V Ciemme Campagnola. Domani alle 18 tarsferta con il Clai Imola.


Sport

Sabato 10 Novembre 2018

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BASKET SERIE A • La squadra di Sacchetti difende il prezioso 3º posto contro il fanalino di coda Pistoia

Vanoli, come si sta bene sul podio di Fabio Varesi

la trasferta sul parquet dell’ultima in classifica, solo all’apparenIl successo della maturità. Così si za può risultare agevole. Pistoia può definire l’affermazione condi coach Ramagli, infatti, scendetro la Dinamo Sassari, squadra di rà in campo con il coltello tra i talento che ha dovuto cedere alla denti, consapevole del pericolo di maggior freschezza della Vanoli, incassare la sesta sconfitta di fila. che ancora una volta ha costruito E sulle paure dei toscani, la Vanoil proprio successo nell’ultili deve far leva, grazie alla mo quarto (terminato 22leggerezza della mente e alla consapevolezza 14). La condizione atletica si sta rivelando un delle proprie qualità. fattore per il roster di Del resto, più che la La percentuale da tre desolante classifica, a Sacchetti, che soppericontro Sassari, unico preoccupare i tifosi pisce in questo modo alstoiesi è la fragilità del le difficoltà al tiro dalla neo della Vanoli roster, che ha incassato distanza, visto che anche sconfitte pesanti. La scelta di contro Sassari, i biancoblu hanno terminato con un delosanrinnovare completamente il rote 20%. Ma questo dato ingiganster non sta pagando e il coach, tisce maggiormente questo avvio anche lui nuovo, non sembra trovare soluzioni efficaci. In pratica, di campionato ed anche se è sea Pistoia è rimasto solo il giovane veramente vietato montarsi la play Della Rosa, mentre il quintesta, vedere la Vanoli sola al terzo posto, subito dietro Milano e tetto titolare tutto straniero sta Venezia, è motivo di soddisfaziodeludente profondamente: si tratta del play Kerron Johnson, ne. Ora però viene il bello, perché della guardia Dominique Johnson mantenersi in alta quota è sem(non confermato da Venezia), pre difficile per chi ha come obiettivo primario la salvezza. E delle ali Peak e Auda e del centro

R I S U LT A T I 5ª GI O R N A T A

NEWS

Avellino-Trento 110-72, Brescia-Pesaro 8481, Brindisi-Cantù 76-59, Cremona-Sassari 80-73, Reggio Emilia-Varese 74-68, TorinoMilano 71-93, Trieste-Pistoia 96-79, Venezia-Bologna 94-75.

Portannese va a Torino

C LA S S I F I C A 10 10 8 6 6 6 6 6

Venezia Milano Cremona Sassari Avellino Brindisi Varese Cantù

20

Torino Bologna Brescia Trieste Reggio Emilia Pesaro Trento Pistoia

4 4 4 4 4 2 0 0

6 ª GI O R N A T A ( 1 1 - 1 1 )

Ruzzier, protagonista contro Sassari (foto Studio Passamonti) Krubally. Completano il roster gli italiani Bolpin (play-guardia in prestito da Venezia), la guardia Martini (ex Legnano), le ali Severini (arrivato da Casale Monferra-

Bologna-Cantù, Milano-Reggio Emilia, Pesaro-Trieste, Pistoia-Cremona (h 20.45, diretta su Rai Sport), Sassari-Venezia, Torino-Brindisi, Trento-Brescia, Varese-Avellino.

to) e Di Pizzo (prelevato da Omegna). La sensazione è che in assenza di rinforzi, per la Pistoia sia dura centrare la salvezza, soprattutto in caso di una nuova scon-

La Vanoli ha risolto consensualmente il contratto in essere fino al 30 giugno 2019 con Marco Portannese, 3.4 punti in 9.3 minuti in 29 gare in biancoblu tra la scorsa stagione e quella attuale. Portannese si è poi accasato alla Fiat Torino.

fitta domani sera. Ma la Vanoli (in diretta anche su Rai Sport) non ha alcuna intenzione di arrestare la sua sfrenata corsa verso le parti nobili della classifica.

S E RI E B

LA JUVI PROVA A SFRUTTARE IL FATTORE PALARADI CREMA CERCA IL RILANCIO CONTRO L’URANIA MILANO Missione compiuta. Con irrisoria facilità, la JuVi Ferraroni Cremona ha travolto 95-59 il fanalino di coda Lugo, in un match che non ha mai avuto storia. Malgrado l’assenza dell’infortunato Valenti, la squadra di Brotto ha ipotecato la vittoria già nel primo tempo (+9), per poi dilagare negli ultimi 10 minuti (3016 il parziale). In evidenza Veronesi (nella foto Zenzolo), autore di 19 punti, Bona (18), Esposito (17), ma anche gli altri hanno fatto la loro parte per incamerare due punti, che proiettano la JuVi a centro classifica. E stasera alle 19 al PalaRadi arriva Reggio Emilia, penultima con soli due punti conquistati, ma che ha dimostrato contro Crema di non essere una squadra arrendevole. Un avversario, quindi, da non

sottovalutare, perché sarebbe importante incamerare un altro successo, per una neopromossa che si sta

ben comportando in un campionato competitivo come la serie B. Il match clou della 7ª giornata è quello tra la capolista Faenza e Desio, quest’ultima reduce dal successo sull’altra favorita Cesena. Classifica (6ª giornata): Faenza 12; Cesena, Vicenza 10; Ozzano 8; San Vendemiano, JuVi, Desio Orzinuovi, Milano, Bernareggio, Padova 6; Olginate, Lecco, Crema 4; Reggio Emilia 2, Lugo 0.

Dopo la fruttuosa campagna emiliana (81-78 a Reggio Emilia in rimonta), la Pallacanestro Crema torna tra le mura amiche alla ricerca dei primi punti casalinghi del torneo. Se l’infermeria non fornisce ancora notizie rassicuranti, per quanto riguarda la piena disponibilità di Pedrazzani, la classifica si è fatta decisamente più interessante, con i cremaschi ancora in zona playout, ma immediatamente alle spalle

di un gruppone di centroclassifica a quota sei, formato da addirittura sette avversarie. L'avversaria di

SERIE A2 FE MMINILE

PARKING GRAF CREMA A SAN MARTINO DI LUPARI PER CONTINUARE A CORRERE Sono state ancora Nori (19 punti) e Rizzi (10) le mattatrici nel match vinto dalla Parking Graf Crema per 52-40 contro il fanalino di coda Varese. Un successo che permette alle azzurre di restare a ridosso della vetta, in questo avvio di campionato de-

cisamente positivo. Ma la squadra di Sguaizer vuole continuare a correre, nella trasferta di domani pomeriggio (ore 18) a San Martino di Lupari, contro la squadra di casa che è reduce dalla vittoria di Marghera, a conferma del buon livello delle patavine.

Classifica (6ª giornata): Villafranca, Costa Masnaga 12; Moncalieri, Crema, Castelnuovo Scrivia 10; Itas Bolzano, Udine, San Martino di Lupari, Carugate 6; Vicenza, Milano, Marghera Ponzano 4; Acciaierie Bolzano 2; Albino, Varese 0.

domani alle 18 è però una delle due principali favorite per la vittoria del girone, la Super Flavor Milano, regina del mercato estivo ex equo con Cesena, resa ancora più pericolosa dalla battuta d'arresto casalinga contro Ozzano. L'Urania, smaltita la delusione dell’eliminazione in semifinale dello scorso anno contro Piacenza, è ripartita con un obiettivo chiaro: la promozione in A2. Confermato coach Villa, dal mercato estivo sono arrivate pedine di assoluto valore: il play Simoncelli, la guardia Toffali, la guardia-ala Scanzi e l’ala-pivot Piunti. Arginare lo strapotere fisico dei milanesi sarà una delle maggiori difficoltà dell’incontro, che vedrà anche i playmaker cremaschi alla prova contro un pacchetto esterni di gran pregio. Marco Cattaneo

S E RI E C G OLD • ALL’OT T AVA VITTOR IA D I FILA

NON SI FERMA LA MARCIA DI PIADENA

Neppure il Pizzighettone è riuscito a fermare la corsa di Piadena, che vincendo il derby 82-73 (Leone 18 e Lorenzetti 15), ha inanellato l’ottava vittoria consecutive. Sorride anche la Gilbertina Soresina, che ha sbancato Lumezzane 78-72 (Roljic 24 e Maghet 18). Ancora sconfitta, invece, la Sansebasket travolta 85-44 dal Milano

1958. Nel week end va in scena la 9ª giornata, con l’MG.Kvis Corona Platina che vuole allungare l’incredibile striscia di vittorie consecutive contro il Lissone (stasera alle 21). Domani alle 18 la Gilbertina Soresina ospita il Sustinente, mentre il Pizzighettone cerca i due punti nella facile trasferta di Bergamo, contro il fanalino di coda.

Infine, la Sansebasket prova ad uscire dalla crisi sul difficile parquet della Gardonese. Classifica (8ª giornata): Piadena 16; Pizzighettone, Lumezzane, Prevalle 12; Iseo, Gardonese 10; Lissone, Romano Lombardo, Cernusco, Soresina 8; Sustinente*, Milano 1958, Sansebasket 2; Bergamo* 0. *Una partita in meno.


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Sport

Sabato 10 Novembre 2018

CICLISMO • Premiazione ai protagonisti della stagione agonistica organizzata dal Comitato di Cremona della Fci

Parata di campioncini oggi a Offanengo di Fortunato Chiodo

IN MATTINATA

Il Comitato di Cremona della Federazione Ciclistica Italiana organizza la premiazione annuale dell’attività ciclistica provinciale 2018. Appuntamento nella aala dell’oratorio don Bosco di Offanengo, oggi pomeriggio alle ore 15.30. Nell’occasione verranno premiati tutti i ragazzi e ragazze che fanno parte delle società affiliate al Comitato presieduto da Antonio Pegoiani, vincitori di titoli provinciali, regionali e Nazionali. Riconoscimenti alle ragazze d’oro in passerella, così diverse eppure così simili per il modo di interpretare il ciclismo. La bici per loro è passione pura, ragazze che guardano già ai Giochi Olimpici di Tokio nel 2020, atlete cremonesi che stanno esaltando anche la Coppa del Mondo su pista. A colorare d’azzurro sono la cremasca Miriam Vece (2 ori contineltali nella velocità e nei 500 metri), la cremonese Marta Cavalli, campionessa d’Italia Elite e medaglia d’oro agli Europei nel quartetto inseguimento a squadre sempre Elite ed Elena Bissolati, anche le azzurra della Nazionale su pista. Sulla passerella delle premiazioni salirà anche l’azzurro Jalel Duranti, medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo e autore di cinque vittorie su strada tra gli Elite e Diego Bosini, campione regionale, vice campione d’Italia e quarto ai Mondiali Juniores. Premi spe-

DUE STAR DEL PASSATO PRESENZIANO DOMANI AL 40º PREMIO SPASETA

Il successo tricolore su strada tra le Elite di Marta Cavalli ciali saranno consegnati a Federica Venturelli, campionessa italiana Esordienti del 1° anno di ciclocross e nella prova in linea su strada e tante vittorie di primo piano in tutte le specialità (sotto l’articolo sulle ultime sue affermazioni) e agli Allievi Samuel Quaranta e Dulyn Erimo Chiappa ,tricolori della specialità a squadre su pista. I campioni provinciali 2018 che verranno premiati, sono Rocco Andrea Morandi (Allievi), Nicolas Storti (Esordienti 1° anno), Stefano Zipoli (2° anno), Rebecca Vezzosi (1° anno) e Irene Oneda. Tra i Giovanissimi, primi

classificati Marcello Barbaglio (G1), Andrea Carelli (G2), Umberto Vaselli (G3), Simone Invernizzi (G4), Stefano Ganini (anche campione lombardo nella G5), Giuseppe Smecca (G6). Attestati ai mini atleti che hanno partecipato al Trofeo Rosa: Martina Costemaro (campionessa regionale Mtb nella G2), Viola Invernizzi (G3), Emma Grimaldelli (G4), Elisabetta Fasson (G5), Marika Grasso (G6) del Team Serio; Claudia Margariti (G5) della Polisportiva Madignanese; Elsa Zipoli (G3) dell’Imbalplast; G5 Denise Filipponi (G1), Isabella Bolzoni (G3),

Melania Tenca (G4), Gloria Vezzosi (G5), Aurora Fanti e Tenca Camilla (G6 del Gioca In Bici Oglio Po; Elisa Ferrari, Sofia Di Stasio, Greta Dolera, Uggè Anita (G1) dell’ UC Cremasca e Nina Boldori del CC Cremonese 1891 Arvedi. Riconoscimenti e premi speciali a Gianni Rossoni, sindaco di Offanengo, a Luigi Malaggi “per la disponibilità e la collaborazione dimostrata nel confronto del Comitato provinciale di Cremona e per l’impegno e la fattiva collaborazione e a Zenobio Villa, Marco Grossi, Ugo Madesani, Giuseppe Galli, Mario Manfredi e Mario Pedretti.

E S ORDI EN TI

DOPPIA IMPRESA DI FEDERICA VENTURELLI NEL CICLOCROSS AD ACQUI TERME E NEL MANTOVANO Non si arresta l’ascesa di Federica Venturelli, 13 anni, cremonese di San Bassano. La campionessa italiana di ciclocross e su strada, si è imposta con la consueta bravura nel Trofeo Tda Compressori ad Acqui Terme, seconda prova della Coppa Piemonte di ciclocross, corsa in condizioni davvero toste, distanziando tutti (maschi e femmine). L’implacabile atleta del GS Cicli Fiorin ha preceduto le compagne di quadra Elettra Paganelli e Camilla Cerizza. Ma non è finita, perché nel Trofeo Lombardia di ciclocross, prima prova del circuito

Federica Venturelli vittoriosa nel Mantovano promosso dal Comitato Lombardo Fci e organizzato a Ospitaletto di Marcaria (nel Mantova-

no), la Venturelli si è imposta tra le Esordienti, chiudendo addirittura al sesto posto assoluto,

pur partendo 30 secondi dopo i colleghi maschietti. E infine, a Lignano Sabbiadoro nella 3ª tappa del Giro d’Italia Ciclocross, è arrivata seconda ed ha indossato la maglia rosa, che difenderà domani nella quarta frazione a Ferrantino, in provincia di Frosinone. Esulta anche il Velo Club Cremonese-Cicli Guerciotti, con tre atleti nella top ten nella gara Elite e Under 23 ad Acqui Terme: Luca Cibrario 2º alle spalle di Stefano Sala (Selle Italia-GuerciottI), Dario Garbantini (5º) e Simone Gambarelli (7º). Tra gli esordienti cremaschi, Lorenzo Ce-

lano (UC Cremasca) si è classificato 7º, mentre nello short track dei Giovanissimi, i portacolori del Team Serio Pianengo hanno colto il posto d’onore con Invernizzi Viola nella G3, il 5º con Simone Invernizzi nella G4 e il 6º con Marika Grasso nella G6. Premio Velo d’Or L’importante riconoscimento internazionale è stato assegnato al campione del mondo spagnolo Alejandro Valverde della Movistar. A consegnarle il premio sarà Miguel Indurain, vincitore nel 1992 e nel 1993. Lo scorso anno la vittoria fu Chris Froome.

Chiusa una stagione veramente eccezionale, per alcuni aspetti davvero esaltanti. A poche ore della cerimonia di premiazione del Comitato provinciale della Fci, domenica alle ore 10 al Centro Sportivo Stradivari di Cremona, sarà la volta della consegna dell’ambìto 40° Premio Spaseta Arredamenti, organizzato dalla famiglia Gagliardi. Presenterà Alberto Rigamonti, coadiuvato dalla miss Mara Gagliardi. Insigniti dell’Oscar del ciclismo 2018: Matteo Visioli (Gioca In Bici Oglio Po Casalmaggiore) esordiente del 1° anno, Manuel Mosconi (Polisportiva Madignanese), esordiente del 2° anno, Samuel Quaranta (Pedale Senaghese), campione italiano della velocità a squadre e campione regionale Allievi e cinque vittorie su strada conquistate dal figlio dell’ex professionista Ivan, Diego Bosini (Team Gavardo), campione lombardo, vice campione italiano, quarto ai Mondiali su pista nell’inseguimento a squadre Juniores e Jalel Duranti (Petroli Firenze Hopplà Maserati) medaglia d’ oro ai Giochi del Mediterraneo e cinque trionfi importanti su strada. Premi speciali a Marta Cavalli, Miriam Vece e Elena Bissolati. Riconoscimento all’emergente Federica Venturelli. Special guest dei Premi Spaseta due fuoriclasse mondiali: “Re Leone” Mario Cipollini (nella foto), professionista dal 1989 al 2005, campione del mondo su strada nel 2002 a Zolder (Belgio), vincitore di tre Gand Wevelgem (1992, 1993 e 2002), della Milano-Sanremo 2002 e Gianni Bugno, professionista dal 1985 al 1998, in carriera 72 vittorie (tra le quali nove tappe al Giro d’Italia e la corsa rosa del 1990, quattro tappe al Tour de France e due alla Vuelta di Spagna, una Milano-Sanremo, un Giro delle Fiandre, una Milano-Torino e un Giro dell'Emilia), campione del mondo su strada nel 1991 a Stoccarda e nel 1992 Benidorm.


Soirt

Sabato 10 Novembre 2018

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BOXE • Nel week end sono impegnati a Milano, Bouraoui, Rota e De Lorenzis

R UGB Y S E R I E C

In tre a caccia del pass tricolore

NEROVERDI AL PALO CON IL DESENZANO E’ VIETATO SBAGLIARE

Tre pugili cremonesi appartenenti alla categoria Elite affrontano oggi e domani a Milano i quarti di finale del torneo regionale di qualificazione ai Campionati Italiani Assoluti: si tratta di Amid Bouraoui e Max Rota dell’Abc e di Alessio De Lorenzis del Team Esposito. Bouraoui, nella categoria di peso sino a 75 kg dovrà vedersela con Simone Cajelli, 29enne portacolori della Heracles Gymnasium, un pugile dalle mani pesanti che vanta un curriculum di 39 incontri disputati di cui 23 vinti (5 prima del limite), 3 pareggi e 13 sconfitte contro i 27 (con 14 vittorie). Miglior tecnico il cremonese, non avrà

Il Crema Rugby non è riescito ad invertire la rotta nemmeno a Botticino, dove ha subìto un fin troppo pesante 32-0, che lo relega mestamente sul fondo della classifica ancora a zero punti. Si è visto qualcosa in più rispetto all’ultima uscita, ma la strada è ancora lunga e in salita per restare nella categoria. L’aspetto che però fa ben sperare, è la continua crescita degli Under 18, che gioco forza mister Ravazzolo sta inserendo sempre più in pianta stabile nel gruppo della prima squadra e che ha visto anche a Botticino il debutto di altri due ragazzi provenienti dal settore giovanile: il promettente mediano di apertura Enrico Caravaggio e l’altrettanto promettente mediano di mischia Riccardo Manclossi. Ma ora servono i punti, a partire dal match di domani alle 14.30 sul campo amico di via Toffetti contro il Desenzano, diretta concorrente alla salvezza.

Max Rota dell’Abc impegnato sul ring comunque vita facile contro un avversario coriaceo e abituato ad attaccare per tutta la durata del confronto. Al limite

dei 69 kg si presenta, invece, Massimiliano Rota che affronterà il bergamasco Gazment Halimi, un cognome che ricorda il

grande campione del mondo dei pesi gallo che negli anni ’50 tolse il titolo a Mario D’Agata. Fortunatamente l’allievo del maestro Caloi non dispone della stessa potenza del suoi omonimo, ma è pur sempre temibile vantando ben 16 incontri con esito positivo, contro 7 sole sconfitte. Infine, il peso leggero Alessio De Lorenzis che parte con il ruolo di favorito del torneo nonostante sia il più giovane tra gli iscritti nella categoria sino a 60 kg. Per lui il vogherese Luca Giordano, nettamente inferiore in quanto a classe ed esperienza di ring, ma che può contare su di una solidità fisica notevole. E’ finita, invece,

nel peggiore dei modi l'avventura tricolore dello Junior Alex Bindar, lo scorso anno campione d’Italia con i colori dell’Abc che in questa stagione è passato alla Boxe Piacenza. Pur qualificato come testa di serie numero 1 e nettamente favorito dal sorteggio che gli ha permesso di accedere direttamente alla semifinale, è visto sconfiggere nettamente dal pugliese Dovizioso che ha saputo sfruttare in modo magistrale la superiore altezza. Vittima di una tattica completamente errata, Bindar non ha fatto altro che attaccare affidandosi a colpi larghi e isolati nessuno dei quali è mai andato a segno.

BOCCE • Applausi per i neocampioni italiani Cristiano Manzoni e Nicolas Testa. Ok Domaneschi e Massarini

Annata da incorniciare per i giovani bocciofili

di Massimo Malfatto Un’altra annata da incorniciare per i nostri giovani bocciofili che continuano a stupire per la loro personalità, naturalezza, leggerezza svolazzante con cui affrontano le varie manifestazioni. Il futuro lo vedi dappertutto, nel sorriso di Testa e Manzoni campioni italiani under 18, negli occhi di Domaneschi e Massarini che si sono aggiudicati tre tappe a testa sulle sette in programma del circuito TOP10 o sulle facce dei tecnici, accompagnatori e familiari di un team che sta investendo tempo e passione in un mondo in cui i progetti sui giovani sono sempre un castello di carte. La perla del

2018 sono stati Nicolas Testa e Cristiano Manzoni che sulle corsie di Possaccio/Verbania si sono aggiudicati il titolo italiano a coppie, dopo due secondi posti consecutivi. In una finale a senso unico hanno inflitto una lezione ai toscani Mazzoni e Cechi. Qualche mese prima altro capolavoro di Testa che si era aggiudicato il campionato regionale under 18. Ha tirato fuori tutti gli artigli Luca Domaneschi: undici successi, due secondi e un terzo posto ma in particolare il titolo regionale under 15 in coppia con Massarini, la vittoria (per il terzo anno consecutivo) della TOP10 Interregionale a Venezia e l’exploit nella gara nazionale under 15 di Crema. Un 2018 significativo anche

per Alessandro Massarini: quattro primi posti (tra cui la gara regionale di Bardolino), tre secondi (rilevante quello nell’Elite di Bergamo) e ben cinque terzi posti. Promettenti risultati (vedasi la regionale di Pegognaga) per Alessandro Minoia che accresce di esperienza e di maturità giorno dopo giorno: complessivamente per lui due secondi e tre terzi posti. Andrea Stoian non ha avuto modo di fare risultati nella sua categoria anche se si è ben distinto nella squadra di categoria C. Infine Luca Ardemagni e Diego Zaniboni: hanno giocato poco e con ogni probabilità sembra siano intenzionati a mettere le bocce al chiodo. New entry l’under 18 Lorenzo Magnani che promette

Le giovani leve sempre più in evidenza già scintille: pronti via e subito un secondo posto (con Stoian) nella gara del Signorini. Viste le premesse ci sarà da divertirsi anche quest’anno con questi terribili boys!

Lettere & Opinioni

Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com PISCINA COMUNALE

Sport Management deve giustificare la tassazione nei confronti dei cittadini Egregio direttore, ho volutamente aspettato alcuni giorni prima di scrivere sulla piscina, una delle mie battaglie in questi anni di amministrazione Galimberti, perché le lamentele via mail o con richiesta di appuntamento sono arrivate a pioggia, come bombe d’acqua. Era tanto che non mi occupavo della questione e puntualmente noto che tutte le mie paure, tutti i problemi che avevo palesato, purtroppo si sono puntualmente verificati. L’amministrazione Galimberti, una volta riuscita nell’intento di dare in convenzione per 25 anni (una follia) l’impianto a Sport Management, si è puntualmente disinteressata di tutto e tutti. Tutti sta per cittadini e società sportive che frequentano l’impianto. Società che pur forti dei numeri di tesserati e soci, non hanno avuto il coraggio di seguirmi nella battaglia per paura di essere penalizzate una volta affidata la gestione. Bene, la penalizzazione è comunque avvenuta, soprattutto nel mancato totale rispetto, da parte di Sport Management, di quei regolamenti tecnici federali cha vanno ad agevolare anche e soprattutto gli atleti più forti e a volte anche nel giro della Nazionale.

Questo relativamente a tutte le discipline d’acqua, quindi nuoto in primis, nuoto sincronizzato, pallanuoto, ecc. Si scopre che viene imposto l’acquisto di un badget per entrare in piscina dal costo di 5 euro e una quota associativa di iscrizione di 23 euro. Ma a che cosa bisogna associarsi per entrare in piscina comunale? A Sport Management per finanziarla? La piscina comunale è un impianto pubblico e come tate va mantenuto! Sport Management deve giustificare questa tassazione nei confronti dei cittadini e l’amministrazione deve far rispettare le tariffe decise e deliberate in Consiglio comunale. Mi risulta che le tariffe siano aumentate rispetto a prima. Chi lo ha deciso che niente è passato in Consiglio? Perché l’am-

ministrazione lo ha permesso ugualmente? Deve assolutamente chiarire anche perché permette a Sport Management di applicare questa doppia tassa! Come mai per chi pratica nuoto libero vengono emessi scontrini con importi differenti a seconda che un utente sia residente o meno? Che aggravio di costi ha Sport Management sul non residente per pretendere 1,30 euro in più del residente? Perché gli utenti devono essere obbligati a sottoscrivere un abbonamento, con ulteriore aggravio di costi, per nuotare dalle 6.30 alle 8 con introiti certi per Sport Management e non possono pagare i singoli ingressi? Veramente un trucco deplorevole quello di non mettere nessun dipendente all’ingresso per risparmiare a scapito

dell’utenza. Potrei andare avanti ad oltranza parlando di umidità, mancata areazione, utilizzo a metà della vasca quando comunque per legge ci devono essere 2 bagnini, muffa sulle pareti, visita sportiva obbligatoria che casualmente Sport Management propone a prezzi agevolati (ma da quando esiste l’obbligo per il nuoto libero non agonistico?), personale dipendente che non controlla chi nuota e resta affacendato in affari personali con cellulari sempre in consultazione, pulizia del piano vasca assegnata ai bagnini. Mi fermo qui con l’elenco, ma potrei andare oltre. Preferisco porre altre questioni, come quella della manutenzione ordinaria assolutamente carente, se non assente. Ora mi chiedo: è possibile sapere quali

lavori sono stati eseguiti dall’affidamento ad oggi, visto che la convenzione prevedeva progetti edili di sviluppo per più di 1 milione di euro? Mi piacerebbe che l’amministrazione facesse chiarezza in merito, che chiedesse lumi sulla gestione amministrativa che mi dicono essere assolutamente poco trasparente, prima che qualche utente si rivolga ad uffici competenti. Vedo che è stato fatto un vertice di ben 3 ore in Comune per affrontare i problemi. Naturalmente nulla traspare, se non qualche banalissima notizia per tranquillizzare gli utenti. Come sempre del resto, nulla di concreto all’orizzonte. Per chiudere questo mio intervento, si è puntualmente riproposto tutto quello da me previsto, che l’amministrazione Galimberti aveva già a suo tempo ignorato facendo spallucce anche davanti a Canottieri o associazioni sportive, proseguendo lungo la propria strada, presentando questa scelta imposta alla cittadinanza come una svolta salvifica dalla quale tutti avrebbero tratto enormi benefici. Ancora una volta paghiamo le conseguenze di decisioni sbagliate, adottate con una protervia quasi dogmatica, alla quale, neppure di fronte alle conseguenze che ne sono derivate, Galimberti riesce a sottrarsi, almeno ammettendo l’errore. Marcello Ventura Consigliere comunale di Fratelli d’Italia


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