PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 1 • n. 5 • Venerdì 8 DICEMBRE 2017
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
Le richieste riguardano ruoli creativi e conoscenza di strumenti tecnologici, calano le attività seriali
il lavoro che scompare e le nuove professioni
Articolo a pagina 3
c a s o
c a n i l e
c a c c i a
gli zoofili rinunciano al ricorso
pagina 6
spara vicino ai passanti e il giudice gli da’ ragione
Articolo a pagina 7
fatemi capire... E’ mille volte meglio essere costretti a sentire le idiozie, gli insulti, le farneticazioni, le recriminazioni inutili, le promesse vane, le giustificazioni fallaci, le scuse non richieste, le teorie strampalate, le previsioni sbagliate, le spiegazioni a conti fatti, financo le minacce, le offese, le discriminazioni, che sentire solo il silenzio perché qualcuno, con calci e pugni, ha fatto “pulizia”. Vanni
s a n g i o v a nn i
storia
sicardo e la santita’ di omobono
Articolo a pagina 8
tutti in love per cecilia Articolo a pagina 13
calcio
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pagina 23
Cremo a Novara per la vetta provvisoria
g o l
d ’ a u t o r e
i n
s e r i e
Articolo alle pagine 4-5
con paulinho i tifosi hanno un nuovo idolo volley
pagina 24
Pomì, i problemi non sono risolti E oggi c’è Busto
basket
pagina 25
Vanoli, basta regali domenica contro Avellino
l’editoriale
E’ ripartita la giostra delle promesse di Vanni Raineri
Quasi 100 anni fa i nostri governanti ebbero un’ottima idea: destinare una parte del salario dei lavoratori alla loro futura pensione. Ognuno versava i soldi in attesa di riprenderli a fine carriera con gli interessi maturati. Poi il governo pensò: tanti entrano, tanti escono, utilizziamo qualche denaro di quel pentolone per favorire qualcuno, che non cambia nulla. Poi un passo ulteriore: dato che i soldi che entrano sono circa pari a quelli che escono, perché non utilizzarli tutti per anticipare le pensioni e altri incentivi? Arriviamo ai giorni nostri e ci si accorge, col pentolone ormai vuoto, che i soldi che entrano sono meno di quelli che escono, perché i giovani sono meno e i lavoratori meno ancora. Il discorso del debito pubblico è simile: tanto i soldi i cittadini ce li prestano, ci penseranno i governanti di domani a restituirli. E il debito così superava pian piano il prodotto interno lordo. Siamo sempre stati così: incassiamo oggi, al domani ci pensi chi verrà dopo di noi. Purtroppo la musica non è cambiata. Si avvicina la scadenza elettorale e cosa fanno i politici? Mica promettono che aggiusteranno i conti come dei buoni padri di famiglia. Macché. Promettono risorse. Tutti, in un modo o nell’altro. Che ad aggiustare il bilancio ci pensino i successori. Il vero problema è che noi cittadini non premiamo i programmi seri, ma ascoltiamo ancora le promesse, difendendo i nostri piccoli privilegi e chiedendo con furia di annullare quelli degli altri. Quindi, a conti fatti, la colpa è nostra.