PICCOLO
il punto, la virgola e anche i due punti.
IL
CREMONA
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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico
Anno 1 • n. 6 • SABATO 16 DICEMBRE 2017
Periodico • € 0,02 copia omaggio
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com
Domani gli extraUe di Cremona votano per eleggere i propri rappresentanti. Destra polemica
gli stranieri a palazzo nasce la prima consulta
Articolo a pagina 3
f i n a n z a
g i o v a n i
il bitcoin tra affare e bufala
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i pericoli del web, l’allarme arriva dal rapporto unicef
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fatemi capire... Come riconoscere il radical chic a Natale? E’ colui che non scende a fare gli acquisti nel negozio in segno di protesta contro lo sfruttamento dei dipendenti costretti a lavorare nei giorni di festa. E poi, nel pieno della notte, ordina online i regali su Amazon, che gli verranno recapitati in gran fretta da ogni parte del mondo da fattorini sottopagati, ma che lui, pantofolato sotto l’albero riccamente addobbato, ha il gran vantaggio di non vedere in faccia. Vanni
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politica estera
anche a cremona i superstiti isis?
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bordo: possibile riaprire bagni e bar in stazione Articolo a pagina 13
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Cremo, un altro esame di laurea contro l’Empoli
l a
d i s c u ss i o n e
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il natale si illumina a seconda della piazza volley
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Pomì, chiudi l’anno con un successo per risollevarti
basket
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Vanoli, scalare le Dolomiti non sarà facile
l’editoriale
Libero arbitrio
di Daniele Tamburini
Finalmente, una buona notizia - almeno così la ritengo - : dopo anni di tentativi, di battaglie, di scontri sui media e nei palazzi della politica, l’Italia ha una legge sul cosiddetto "testamento biologico". Tutti ricorderanno le polemiche feroci in casi come quelli di Eluana Englaro, di Piergiorgio Welby, e, più recentemente, di DJ Fabo: polemiche che, talvolta, hanno oscurato in modo poco rispettoso la stessa dignità, la stessa sofferenza delle persone coinvolte, compresi i familiari. Che cosa affermavano i pazienti, se ne erano in grado, o, come nel caso di Eluana, il padre? Che vivere in certe condizioni non è dignitoso. Che la sofferenza non ha senso, se non ci sono speranze di una vita dignitosa. Che, come dice anche la nostra Costituzione, ognuno ha diritto di decidere della propria vita. Che, quindi, si deve avere il diritto di rifiutare l’accanimento terapeutico: cure invasive, pesanti, dolorose e senza speranza. Insomma, un principio di civiltà. Il mondo cattolico è in allarme e i politici ad esso più vicini hanno tentato di tutto per ostacolare il percorso della legge: ma non tutti i cattolici si sono comportati nello stesso modo. Sono temi che impegnano a fondo le coscienze: questo è chiaro. Però è anche chiaro il principio di autodeterminazione umana, che è alla base della civiltà moderna. Leggi di questo tipo non sono coercitive: aprono possibilità a chi vuole avvalersene. Chi, per motivi di fede e di coscienza, non le ritiene giuste, non se ne avvalga. Chi non vuole, non le utilizzerà e si comporterà nella propria vita come ritiene più giusto. Ma non si potrà più impedire a chi voglia decidere in autonomia e libertà della propria vita, compreso il fine vita, di farlo. Se la morte è la maturità della vita...