n’illusione durata soltanto due turni. Lo Stroppa bis è partito alla grande, con due vittorie che hanno fatto sperare nella svolta, ma la Cremo è subito tornata nella mediocrità con un punto in due partite, sulla carta più che abbordabili. A preoccupare ulteriormente i tifosi sono le prestazioni, molto lontane dalle aspettative estive, vanificate da un cammino che già a dicembre ha in pratica fatto sfumare le ambizioni di promozione diretta. Qualcuno può obiettare che la stagione è ancora lunga, ma senza un crollo di Sassuolo e Pisa, al momento difficilmente ipotizzabile, i grigiorossi possono solo sperare di agguantare i playoff con il miglior piazzamento possibile. Ora però l’esigenza è ritrovare un gioco più efficace e soprattutto maggiore concretezza in area avversaria, a partire della sfida di oggi con la Sampdoria, una dalle più grandi delusioni della stagione. Inutile ribadire l’importanza di un successo che consenta di trascorrere un Natale sereno e dia un po’ di speranza a una tifoseria sfiduciata.
La Sampdoria è prigioniera dell’ansia da prestazione
Una nobile decaduta. Affermazione che ben fotografa la situazione attuale della Sampdoria, una delle società italiane che si sono fregiate del tricolore sulla maglia (tra le più belle e originali del mondo), oltre ad aver primeggiato in Europa (un successo e una finale di Coppa delle Coppe e una finale di Coppa dei Campioni). Tempi che sembrano lontanissimi, più dei 33 anni trascorsi dallo storico scudetto targato Mancini, Vialli e Boskov. Tra crisi finanziarie e scelte sbagliate, la Samp si trova a un solo punto dalla zona playout, scenario impensabile la scorsa estate. Malgrado l’ingaggio di due attaccanti del calibro di
tre allenatori
In questa stagione si sono alternati alla guida della Samp Pirlo, Sottil ed ora Leonardo Semplici
Coda (sempre rimpianto a Cremona) e Tutino, i blucerchiati faticano a segnare e soprattutto a vincere le partite. A farne le spese sono stati gli allenatori Pirlo e Sottil, ma anche con Leonardo Semplici la squadra non ha dato segnali di ripresa, come ha confermato la sfida di Coppa Italia. Eppure i buoni giocatori non mancano in tutti i reparti, ma probabilmente non sono facili da amalgamare e la situazione ambientale, unita all’obbligo di risalire in serie
AMARCORD
Se la prima sfida fra Cremonese e Sampdoria risale al campionato di serie B 197778, non possiamo dimenticare che nel corso della storia i grigiorossi abbiano affrontato prima la Andrea Doria e poi la Sampierdarenese, squadre che nel 1946 hanno poi dato vita alla attuale squadra blucerchiata. Il primo confronto avvenne allo Zini il 27 gennaio 1924 e vinto dalla Cremonese per 2-0 con una doppietta di Albertoni. I grigiorossi di Angeleri vinsero anche la prima sfida in casa contro la Samp il 19 febbraio 1978 (serie B) per 1-0 con un gol di Frediani dopo soli 5 minuti. Per ritrovare un altro successo della Cremonese si deve arrivare al 6 novembre 1994, campionato di serie A con Gigi Simoni alla guida dei grigiorossi. Fu un netto 2-0, con gol di Tentoni alla fine del primo tempo e raddoppio di Florjancic a 6 minuti dal 90’. A Marassi, invece, la Cremonese ha vinto solo due volte: l’8 aprile 2023 per 3-2 e il
Cremo-Samp, una storia iniziata nel 1977-78 in B
27 febbraio 2024 per 2-1. Nella prima gara i grigiorossi di Ballardini andarono sotto dopo un quarto d’ora (gol di Leris), pareggiarono con Ghiglione al 35’, tornarono sotto di un gol al 19’ della ripresa (rete di Lammers), ma nel finale prima Lochoshvili e poi
Sernicola (al 95’) chiusero la gara. Quest’anno, con Stroppa in panchina, non ci fu storia. Gol di Johnsen e Falletti, in mezzo la rete di Ghilardi. Il rapporto fra Cremonese e Sampdoria va anche al di fuori del calcio giocato. I due presidenti Domenico Luzzara e
Paolo Mantovani (nella foto) sono stati buoni amici, insieme hanno collaborato nel calcio e nelle attività imprenditoriali. Molte sono state le commesse che Mantovani ha passato alla ditta di Luzzara per lavori in Unione Sovietica e in altre parti del mondo. Non è un caso che Luzzara abbia favorito il trasferimento di Vialli alla Samp, nonostante le richieste della Juventus. In quel giro arrivò a Cremona Alviero Chiorri, il “Magico” giocatore che tutti abbiamo conosciuto e ammirato. La Sampdoria ha anche giocato allo ZIni due volte nel 1988 in Coppa delle Coppe, prima con gli svedesi del Norrköping e poi con la Dinamo Bucarest. Il 28 giugno 1989 la Sampdoria di Boskov vinse con un rotondo 4-0 la finale di Coppa Italia contro il Napoli sotto il cielo di Cremona. Le reti di Vialli, Cerezo, Vierchowod e Mancini mandarono al tappeto il Napoli di mister Bianchi, con Diego Armando Maradona in campo.