Il Piccolo Cremona - Almanacco 2018

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PICCOLO

IL PUNTO, LA VIRGOLA E ANCHE I DUE PUNTI.

IL

CREMONA

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Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Anno 3 • allegato al n. 3 • 30 GENNAIO 2018

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 454931 • redazioneilpiccolo@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Inquinamento e aria irrespirabile: salute a rischio

CRONACA

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redini del Pae ndere in mano le

POLITICA

Toninelli, un cremonese sugli scranni del Govern o

se

Colle l a ta a m ia h c a ll e u q Cottarelli e

Sono preoccup anti posizionano Cre i dati del 2018 di Legambiente mo che polveri sottili; seg na al primo posto per la presen za di uono Pavia, Mi lano, Lodi e Ma nto va volte dall’

Il cremonese non

ENRICO GALL ETTI

inizi n I dati sono nonostante o di ottobre, pur a debi in quel peri inequivota distanza, cabili, rilev do i risca ocon un indicato ati ldamenti giorno. Il doss re che segn giorno dalle giorno dopo delle case siano ier si muove quota 101, a ancora spen centraline anche su poi Milano ARPA pres tutto quelli Ma è stat un ti. con enti in tutt 97 e di segu diesel». Anch a Cremona, quello dell altro fronte, i i caito Lodi, Man poluoghi per l’ozono, e nel 2018, a regi ’ozono. «Si superamento di tova, Mon tende a cons dell’ozono za e Bres racchiusi in provincia, e polveri, esist come per le stra re il record quelli dell’ e cia. un dossier e quinamento iderare l’inoltre Un’aria irres che mette in media mob un valore di di smog polveri sott soglia delle pifila, città ile e di ozono un prob estivo da ili si realizza dopo rabile, dun città, il livel non deve esse diurna che superam che, in un lema minoque, lo di salubrità e re superato n t re o anno, gli rispetto a nell a dell’aria. Il e una tolle , dei limiti. abinost ra tanti delle quello dello num ranza mas La Inqu smo città g città sima è 35: la quan ero fatidico e inve lombard tassativa, , com’era città del inamento rnale – avev hanno resp di 25 giorni , Torspiegato irato aria insa e a già stato in cui la fin tità di giorni supe Crem di razz Barb ram ona lubr o, rileara Megha regis ento . bella e e e fuorilegg troppo gene getto, pres L’es tate vato nei rosa norm e un gior2018, tra inquinata, il record di smog trato iden no su due. mes ativa l’altro, ha con da di Legambi te lombarIl scorsi. Con i regi concentrazio tollera una strato da un livello e di superame mante, non dato, allarente –. Ma sola un reco ne di polv di sbagliato nto è ha dati di Lega i sottili sopr eri mai visto: Pm10 di sia per gli Europa. «Di paragoni in mil valore limit rd a 105 dei limiti, impatti sulla fronte a quebiente, diffu 50 microgra la soglia dei stato supe e punti regi salute, che sti numeri con la soglia rato in tutt è mmi/mc. stra sono amplificati – aveva consuperiore nel mese di si livello abbo Un capoluoghi i i to nell’inve - di dal clus oto mag ndantemente lom Meg tutta la Lomb rno gior bardi, con tempo pass gett tobre, è arriv superato nel valori mol ardia del 2017 lancio - è chia o nel suo biato alti anch corso dell’an, ha aperta rispe ato all’aria ta la dimostr ro che per no, in alcu e a Cremona. presentato tto alle staLombardia, la ni aA Brescia, gioni fredde, e addizione del piato opp casi raddoprittura, i gior gran lunga di regioni del in generale le peso ure triplicato ni di superala due inquinamsia perché i bacino pada spec ifico come a Mila mento della riore di tutt soglia supeno, le misure enti condidei troppi veic no per ben , soglia di 120 a vidono la di oli a mot tre microgramm Seguono Pavi la regione. stessa orig delle emission limitazione ore, soprattutto i ine: di mici a, tenendo i ozon diali NOx sono stati diesel, che si a partire da i inquinanti, circolano a 101 nell’arco o cipali fonti , le cui prinquel tutte le ore del sem le dovute estre estiv emissive sono ai diesel, devo del o 2018. motori dei poi si valu veicoli, sopr i una assoluta no diventare tano, in una Se atpriorità, e visione glob non più per ale, i dati i soli mesi del invernali».

ha saputo dire di

no all’ appello di

Mattarella per pre

inding review, nese per la spen parCarletti, che tervistammo e Celeste Cotta tecipò col padr che nella: “Cegiunta Zaffa stato un anno è alla 2018 relli (ovIl n Carera assessore il cremonese lo” Cottarelli Beppe ha proiettato meal bilancio, all’attenzione per viamente) lo Cottarelli lici. Chiaa Pubb prim ri ata, Lavo ai ralizz ioCarletti diatica gene Staentare la decis io del Capo dello rno mato a comm la chiamata figlio del vecch il nuovo gove , ne di Renzi sul proto per formare urne tti commentò emerso dalle è amico, Carle dato lo stallo rlo Cottarelli cipazione come prio così: «Ca o valida, ma poi per la parte issioni tv di molt na trasm in perso r», una ospite fisso ante el bàc del pulèe mezzo, l’eleg gli fanno fare su cui successo. Nel cui il il bastone cioé momento in ire le congedo nel dorm a o vann arelressiopresidente Matt l’esigalline. L’imp Carletti la ha verificato ne è che accordo giusto: stenza di un avesse visto dare un perpoliticoi di premier Cottarelli è una a, e avesse Il quasi governo che o valid elezioni le molt Dopo sone Parla scrit to l’appoggio del com e ha italiani, del 4 marzo scorso Gli to. decisaato men qualcuno, è o che Mattarella ha chiam per ato anche color sprec nese mente o il nabalneaavevano stort pro- il cremo la naun “governo aver favorito Cottarelli al Colle Carlo possa che per sia in so davanti alla Cottare”. Colui nuovo per le consultazioni governo che glia. “Celo” erto un scita di un spettiva di un no del io stino di fami anni ha ricop evare il desti onsafu commissar to quan grado di risoll trattamento. pungoverno “resp ezro relli infatti ruolo oscu Non è che si negli anni riterebbe altro saputo dire no appr o MoCremonese nostro Paese. di 50 ha bile”, hanno .S. Fond il non caso o dell’U ento di relli nel rità Cotta Paese, il sfiorò il fallim autorevole press nale si è scoti in alto come e che il nuovo zato la since ata del suo bui in cui si ento in cui orosnazio chiam grigi rebb mom alla Inter prenel io te baste calcio di di netar anni fa, soCottarelli rapidamen da quedella società della capacità quella era la favorì l’inche ne stava trascini fuori prima che ci lui rno più larità perto dotato rio re gove popo affermava che per il Paese, e rio non la ”. Semp sa. Fu prop rito sembra prop giudicando ore tà di Domenico “bucare il video in talk show a sta crisi che luzione migli la vicinanza. indietro favo gresso in socie ne presidente sto consapevolezz del passo ini. diven spesso richie il suo sorriso finire mai. Nella isse, una nuova ringraziava per fanno fare “el Di Maio-Salv Luzzara, che Gli dall’accordo ” ha gli anni più lucen televisivi, per che, non ci riusc Coten«Cottarelli? un antico o per il Colle la firmando poi a. sul volto di Colle a Carlo L’uomo “pres r”». Probabilm io oross dal pato dopo ata grigi pulèe a stam iano, del parte chiam bàc da probabile. hollywood ti della stori è che lunga un vecch potuto farsi nza di tutti li sarebbe assai ricordato ai eroe western argo ha spera tarel di te l’aveva vista politica e della la che , a il Ecco la vogli pachiamata, to caso il figlio l’equilibrio, care, ppe marpione della vicenda di suo anche in ques a che di attac onese Giuse più anziani la e mentare prim una in un devita, il crem anni prima, in la politica anch tro dre, che li accom il rispetto per meCarletti. Quat ico di turno benservito dato quando il polit occasione del issario cremoda Renzi al comm

Originario di Soresina,

ERI VANNI RAIN

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la poliziotta «Così, non in servizio, ho placcato un ladro»

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7 POLITICA

SOCiet soc IETàÀ

Un anno ricco di fatt i curiosi per il terr territor itorio, io, che che in in mo molti lti cas casii son sonoosta statiti ripr ripresi esidal dallalacro cronac nacaanaz nazion ionale ale

le migliori s torie dell 220 , 018 l avventura 18

VANNI RAINER I

è stato nominato Ministro

dei Trasporti nel governo

Conte

Conte gli affida uno dei dicasteri più potenti: il Minist Da semisconosc la conseguenza ero delle Infrast iuto, almeno a per il M5S di rappre livello nazionale, rutture e dei Traspo sentare bacini di a personaggio rti. consenso partico di punta del panor a che fare con alcuneIn breve si trova lari, Toninelli rispos ama politico. E’ patate decisae: «La capacità la parabola che ha mente bollenti, di un Movimento come la chiusura riguardato nel che si propone dei 2018 appena chiuso porti alle ong e il come forza di Governo crollo del ponte Danilo nazionale è quella ToMorandi di Genova. ninelli, nato a Soresi di comporre questi La chiusura dei na nel 1974, interessi. I goverporti è messa in atto residente a Ticeng ni che si sono susseguiti in linea con il minio. negli ultimi stro Salvini per si in Giurispruden Laureato15 anni non sono fermare i flussi za nel 1999 riusciti a sfrutta migratori dal Nord a Brescia, divent re il regionalismo Africa a Ufficia differenziato garanve fermata è l’Aqua . La prima naComplemento dell’Ar le di tito dalla Costit rius, con a bordo uzione, che è uno ma dei oltre 600 migra dei Carabinieri. Poi punti del nostro nti, che dopo un programma basato è dipenlungo stallo sbarch sul dente di una ricono scimen erà in Spagna. Il poncompa to a te Morandi invece rio delle sue specifi ciascun territoassicurativa prima gnia crolla alla vigilia cità». di esL’autonodi Ferragosto e le mia regionale che sere eletto in Parlam immag sta creando forti enzano tutti. A fronte ini traumatizpruriti in gran parte to, alla Camera dei Dedei parlamentae oltre 600 sfollat di quei 43 morti ri a 5 Stelle sarà putati, nel 2013, i, Toninelli annun un primo terren nelle cia di voler revoca o di confronto. Altra file del Movimento re la concessione domanda fatta 5 autostradale ad prima del voto: in Stelle (cui aderì Autostrade per caso di manca nel l’Italia, chiedendo le to accordo, un possib 2009). Nei tre dimissioni dei vertiile scenario vede anci e manifestand voi e la Lega unite ni precedenti non o l’inten al solo scopo di gli zionalizzare la compa zione di nafare una legge eletto era riuscita la nomin rale a parsi di infrastruttur gnia. Ma occuvoto. E’ realistico? per poi andare al a consigliere provin «La maggiorana prendere posizio e lo porta anche za – rispose ciale di Cremona ne sulla Tav, chieci sarà e avrà il ea dendo M5S come il parere ad una pilastro portan consigliere comun commissione ale incaricata di analiz appello a tutti i partitite. Noi facciamo di Crema. Rielett zare il rapporto di trovare cono in tra costi e benefici, vergenze progra Parlamento nel parere che giunge mmatiche. Se si 2018, rà nel gennaio 2019. negheranno a questo stavolta al Senato Riportiamo stralci appello sacrosan, si di un’intervista to se ne assumeranno erge a personaggio che facemmo a politile responsabiToninelli alla vigilia delle co di spicco quand lità di fronte agli italiani e la o elezioni del marconsepogruppo al Senato diventa cazo 2018. Sul rischio guenza sarà che e soprattutto di il merid caos che avrann ionalizquando, tre mesi zazione del movim creato farà cresce o dopo, il governo ento (stante i sonre ancora di daggi poi confer più il M5S». Un quadro mati dal voto), che con to abbastanza realist si è dimostraico.

n

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CRONACA

Tre giovani, 1500 km a piedi senza un euro

n E’ il mese di giugn o, sono i primi Nadia Verga, 33 giorni di caldo. anni, una polizi otta fuori serviz sta passeggian do per il centro io, di Cremona insiem alla sorella e alla nipote di venti e mesi. «Ad un certo punto – ha spiega to –, una donna li vicino ha iniziat seduta in un bar o a gridare “La la stanno ruban mia bicicletta, me do” e io ho capito accadendo». A subito cosa stesse quel punto Nadia dro, si è posizi ha raggiunto il laonata di fronte alla quale era appen a salito e ha imped bicicletta sulla Si è trovata davan ito che partisse. ti un ex pugile particolarmente rumeno, un uomo aggressivo, che ha tentato di fuggire spintonando l’agente. Ma la Verga è riuscita coraggiosa Nadia a bloccarlo e a chiamare in socco i colleghi della Volan rso alcune lesioni alla te. Il ladro, dopo aver procu rato poliziotta, è stato stura, dove ha portato in quedato provocando danni nuovamente in escandesce nze, all’interno della to un vetro, ndr). struttura (ha rotL’uomo ha poi dei reati di furto, dovuto rispondere resistenza, minac menti e lesioni ce, danneggiaa pubblico ufficia le. Il gesto della liziotta in serviz poio a Cremona, ma senza divisa, è stato apprezzato in quel momento da anche ripreso con grande eviden tutti, ed è stato nazionali. za dalle crona che

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n Per una settim ana soli in una europea senza metropoli un euro in tasca: niente cellulare, niente soldi e percorrere. E’ l’impr quasi 1500 chilometri da esa in cui si sono giati nel mese di aprile Andrea Tessa destregnando Di Lillo dori, Fere Davide Vivian i, 21 anni, di Crema, universitari e amanti dell’av Con la loro “miss ventura. ione” coraggiosa luto dimostrare hanno voche smartphone, hotel, si può vivere anche senza taxi e comodità di tutti i giorni. della vita La sveglia all’alb a per raggiungere Stoccolma, uno zaino con qualche vestito e nient’altro. E poi ver, Take Me Home la canzone di John Denno cantato fischie , Country Roads, che hanttando, senza cuffie list, raccattando e playpassaggi e ostell i in sare le notti. Lì, in Svezia, hanno cui pasl’avventura che stavano preparandoaffrontato percorrere 1450 da mesi: chilometri, fino dam, con le tasche ad Amsterno di lattine. «La vuote e un sacchetto piedifficoltà magg vano spiegato – iore – avesarà cui dormire. Prove quella di trovare posti in remo ad arrang baratto. Chied eremo un tranci iarci con il o cambio di una lattina. E poi dovredi pizza in cela con i traspo mo vederrti». Una settim ana di tempo per percorrere 1450 chilometri. Prima di partire i tre giovan i hanno rassicurato ro genitori. «Li anche i losaluteremo e raccom mo loro di non anderestare in pensie ro per noi – spiegano –. Partir emo per provare re più responsabil a diventai. tendere». E alla Tutto il resto, qui, può atfine, i tre giovan ce l’hanno fatta. i cremaschi

TTACOLI CULTURA & SPE

nome: «Un erro di Chiamami con il tuo

re clamoroso girare

A inizio anno un convoglio diretto a Milano è deragliato a Pioltello, causando tre

La strage sul treno partito da Cremona

barca da record «C osì

n

in questa città»

ma, addio Guadagnino ferreo: Cre

IL FATTO Il regista

INF LUE NCE

sogno»

E’ stato calato a fine novembre, fiume Po, il più nel Sla, che ha voluto grand togliersi uno sfizio costruito in Italia. e catamarano mai girare il mond : La firma è di certificazioni neces o sugli zienda cremo un’asarie prima di iello di tecnologia, oceani su un gionese che, sulla re consegnato essee il fatto che abbia base una solida tradiz all’acq scelto proprio ione, in pochi anni di catamarano è lungo uirente sloveno. Il l’azien ritagliata uno ben 22 metri e testimonia l’appe da cremonese ne spazio importante si è go 9,80. Il prezz mercato mond nel o conclusivo non larappeal dimostrato al conquistato. Un iale, la Ice Yacht ce, ma l’imprendito si dianche s di Salvirola. Dietro dal fatto che re sloveno malat Ice Yacht si è la costruzione terminale di Sla guadagnata la o di questo catamarano, dal lo coper ha della pagato certatina prestigiosa rivista nome Ice Cat mente alcuni milion 67, stata una storia internazionale i di euro. Ma adesdi nautica Yacht particolare. A comm c’è so avrà tra le ing World sul sionarlo infatti mani un gioiel isnumero di settembre. Il è stato un facolt lo rosso Ferrari in carbo catamarano è oso imprenditore sloven nio stato calato nel Po il o malato da temp in paglia di Vienn con interni vintage 22 novembre, o di a, quind un raggiunto Raven salotto con i ha fa in dinette e na, e poi Malta tante altre soluzi stuper le oni ricercate. Un bel record per Crem ona.

R

CHIARA FERRAGNI TORNA A CREMONA PER IL DOCUFILM

da. Una Nuova Zelan sando per la eri: lo ata dai num unto spesa ripag la città ha raggi di scorso luglio rco ha turisti nell’a o a Crema e quota 7.000 E’ stato girat “sua” per tto a catena 2018 l’effe r E . Osca io n E’ tornata nella soli sette mesi contivinto il prem settembre destinato a ura non origiè ggiat arrivi Cremona a metà e popolascene . degli Migliore er per alcuni mesi rio oscimento monla fashion blogg Chiara nuare almeno prop nale. Ma il ricon l’unico premio ncer ore, però, stato rissima influe A destare clam , è stata un’ine è stata diale non è Chiadi asion ce L’occ 2018 corni i Ferragni. sul finire del apper Crema, vera alcune scene ta di “Chiamam nome, il film quella di girare tervista del regisLuca Guadagnimami con il tuo il mondo. Tant’è ario che po” del document con il tuo nome del sito Badtaste. prezzato in tutto di Moscazzano e già nel 2019. o trebbe uscire no, ai microfoni parlato mentre a notizie il piccolo centr sono stati invasi ancor o ha o a Non si hann Creit. Guadagnin dola stessa Crem buzione del la sua casa di nienti da ogni certe sulla distri i stava lasciando o a Milano. «Ho i che da turisti prove secondo alcun o visitato i luogh di docufilm, che ix. ma per fare ritorn oroso di girare ve, che hann titoli di Netfl clam o alla pellicola figurerà fra i ” a fatto l’errore , la nome fanno da sfond Albergoni, cironese tuo il con Villa Nella parte crem orso di “Chiamami regista i di successo. Da detto. «Un suoi otto ettar di Ferragni ha riperc e Crema», ha suo condata dai deve mai girar o, cornice telecamere il non alle e Duom a front piazz a dove parco, ger, ha giun film nel luogonuato a Duomo immagini passato da teena al liceo una delle agnino in piazz abita – ha conti tative del film di Guad rato alcune scene la città, –. Crema più rappresen dove nella ISTI · Una scena per Guadagnino a I PROTAGON Guadagnino, diManin e in giro sempre del film, quell Hamterritorio. E piazza Stradiper me era che ha fatto ie ad esempio in rtante, lo è stato di solia CreOliver (Arm e di sua intervista (Ti- La polemica stato un luogo imato un successo impoa che ha visto il La sua presenza parlato anch se Elio vari. ha ed re, anon mer) scute è accaduto a tudine e di anche per Crem aumentare del met), i Il regista del film sto chiedendo (i mona, come o , un por mothée Chala questo: «Mi anni scorsi, soche a me piace tasso di turism ti, sie- Premio Oscar olo Elio e Olive più riprese negli E perché in tanti o e nebdue protagonis di un nel nuovo capit del film) devo inosservata. sto compassat mille percento, i delle ti ini detto di essersi non è passata abbiato da vedere i luogh utdono ai tavol lunga ha due protagonis Crema. Ma non profilo, segui bioso. Quando girare no venuti a di aver suo distr da o una sul ha re , pentit dopo però passa a a o to, bar farli buon ne da tutto il si mo cominciat riprese. Ques corsa a girato le scene si svolgerà in milioni di perso una storia imato, qui non o sconioni pedalata. La credo. Il film rsa il film, ci siam to il mio anon Proprio negli uli». Dichiaraz città ha nel territorio Cremasco mondo, è appa visitare la parte a Parig zato tutti. Come l’ostilità brustudenti del stare». con gli più si locon trati può io rete, Loco propr ina, nno, in portato la Pro che hanno spiaz sereno su Crellotti. Poi, al VARESIcittad FABIO della tale timi giorni dell’ael di “Chiamami venire ciel liceo di via Cava coni cale a inter un fulmine a riprese, un sono molto parlava del sequ E in molti speta di “Chiamam dispositermine delle perché loro qui del fare. Quando Indubbiae”. mettendo a ma, che nel regis oltre a tanta le sorelle da da ricordare. i Un anno con il tuo nom e”, i una nuova audiodi ittura già tramezzino con creti, sono quell ere la della mett zione dei turist con il tuo nom a trovato pure il Va-o, o davano addir per dei migliori mente cittàuno ravan zio di noleggio “Ugo Grill”. il set tornasse tu blocchi la ti ti diguida, un servi m e altri servizi popolarità, avev ercian ne ha 1999 per lontano che dal scontato, che di Crema e a noli, i comm , o. grafia tande e agnin sceno i e sol- nel 2017 pare la città lia, biciclette clientEppure suo Guad di strada. o perso fatta ad occu città. Oltre all’Ita di gloria al Poi cono che hann ali. mesi i per scoprire la nienza dei turisti giorn sui ridimensionato, tutto sembrava donare nuov stato di , e si lamentanouscito ed èretrocessione i luoghi di prove sia all’Australia, in è dolorosa con la quando il film spaziavano dall’AStati Uniti, pasA2, cancellata però dal ripescagdall’Europa agli gio. Il colpo della società biancoblu è stato l’ingaggio di coach Meo di successi i dopo che Sacchetti, Sassari e l’esperienza di Brindisi, voleva ripartire dal Nord. Malgrado il poco tempo a disposizione, è Vanoli in festa stato allestito un buon roster, in per l’accesso ai playoff (foto Zenzolo) grado di centrare la salvezza. La squadra ha però fatto molto meglio, iniziando l’anno con il successo a Montichiari contro la lanciatissima Germani e centrando il pass per la final eight di Coppa Italia, tra l’altro giocata da protagonista. Trascinata da JohnsonOdom e Martin, la Vanoli ha eliminato a sorpresa Avellino nei quarti e perso di misura e con tanti rimpianti la semifinale contro Torino, che ha poi alzato la coppa. Le soddisfazioni sono arrivate anche in campionato, con l’accesso ai playoff, traguardo raggiunto all’ultima giornata contro Capo d’Orlando, che proprio al PalaRadi ha perso la serie A. Dopo i doverosi festeggiamenti, la squadra è apparsa scarica e contro Venezia nei quarti, è stata subito Drew Crawford, eliminata, ma senza recriminagrande protagonista in questa stagione zioni. Anzi, gara 3 al PalaRadi si è (foto Studio Passamonti) trasformata in una grande festa, per una stagione andata ben oltre le più rosee aspettative. Per la cronaca, il campionato è stato su sei e l’uvolte cinque vinto ha molgiocatori arrivati sono posto minutaggio, mentre Fontecchio è vinto da Milano in finale contro nica sconfitta è arrivata proprio to interessanti come Saunders, tornato a Milano dopo il prestito Trento. In estate, la Vanoli è ricon l’Olimpia, ma solo sul filo di Mathiang, Demps, Crawford, Aldi sei mesi. Sono rimasti, quindi, partita ovviamente da coach Saclana. E l’anno, iniziato alla grande dridge (e a stagione in corso Ruzzier, Gazzotti, Ricci (in grande con il chetti, che nel frattempo è divenchiuso è si Montichiari, a mohanno Stojanovic) che subito crescita, tanto da arrivare in Natato anche ct della Nazionale, a successo casalingo contro Torino, strato di saperci fare. Il successo zionale) e Travis Diener (americaconferma del valore del tecnico. che è valso l’accesso matematico di Trento all’esordio, ha alimentano di passaporto italiano), mentre Sotto la sua guida, gli azzurri si alla final eight di Coppa Italia. Con to l’entusiasmo dei tifosi, che è stata completamente rinnovata sono rilanciati e sono vicinissimi sull’ultivantaggio di punti dodici hanno spesso ammirato un’ottila pattuglia straniera. Non potenalla qualificazione al Mondiale, in ma in classifica, il traguardo della ma Vanoli. Peccato per le evitabido trattenere, per vari motivi, programma quest’anno in Cina. salvezza sembra già archiviato ed li sconfitte al PalaRadi contro Johnson-Odom e Martin, la soAlla luce dell’ottima stagione, la anche se coach Meo preferisce Cantù, Varese e Brescia, altrimencietà ha salutato Drake Diener Vanoli ha confermato il blocco gli mantenere un profilo basso, queti la squadra di Sacchetti avrebbe (che ha lasciato il basket giocato) italiani, anche se a campionato in sta Vanoli può legittimamente classifica in prima l’anno chiuso e non ha confermato i poco concorso Portannese è approdato a puntare a qualificarsi ai playoff. Milano, visto che in trasferta con loro Al Milbourne. e Sims vincenti Torino, per avere un maggiore

si avvera il mio ultimo

E’ senza ombra di dubbio la pagina più tragica del 2018. Il 25 gennaio scorso, all’alba, il treno regionale 10452 di Trenord, carico di pendolari, è deragliato alla stazione di Pioltello-Limito, in direzione Milano, causando tre morti e 46 feriti. Il convoglio era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi. E’ la linea dei pendolari che, per lavoro o studio, gravitano su Milano, sul treno delle 5:32. Il 25 gennaio era un giovedì, le prime agenzie che rendevano conto del deragliamento sono arrivate in mattinata. Poi, i telegiornali di tutta Italia hanno cominciato a trasmettere il grido disperato di chi da ore era alla ricerca dei propri familiari, fra le macerie del convoglio uscito dai binari per 23 centimetri scoperti. Il pezzo di ricambio, la “pezza” per quella giuntura rotta era lì, pronta per mettere definitivamente a nuovo quel tratto di ferrovia. Il tratto della tragedia. E’ iniziato tutto alle 6:57. Chi si trovava a bordo ha cominciato a sentire il treno tremare. Tanto

che a parlare, in quegli attimi concitati, c’è stata anche una telefonata, quella di una vittima, Alessandra Giuseppina Pirri, 39 anni, originaria di Capralba, in provincia di Crema, che negli attimi di terrore che hanno preceduto la strage ha impugnato il cellulare e ha telefonato a casa. «Mamma, il treno è deragliato. Cosa devo fare?». Dall’altro capo, come spieghiamo nell’intervista a fianco, c’erano la mamma e il papà, Antonino e Laura Pirri, sconvolti. Su quel treno hanno perso la loro figlia. E la stessa tragica, sconcertante sorte è toccata ad altre due donne, Ida Milanesi, 61 anni, e Pierangela Tadini, 51. Il treno che è uscito dai binari era molto frequentato. Qualcuno lo prendeva per andare al lavoro, ma quel giorno c’erano anche tanti universitari. A staccarsi sono stati il secondo e il terzo vagone. Questo si è accartocciato nel giro di pochi secondi. A bordo, in molti sono rimasti incastrati fra le lamiere. Il bilancio è stato disastroso. Tre morti e cinquanta feriti.

LA TESTIMONIANZA

«Mi ha chiesto aiuto al telefono, poi il buio» Nei momenti concitati che hanno preceduto la strage di Pioltello Alessandra, 39 anni, di Capralba (Crema) ha fatto quello che faceva ogni giorno: ha chiamato sua madre, Laura Pirri, che ha parlato con il nostro giornale per chiedere giustizia. «Mi ha detto poche parole al telefono: “Mamma aiuto, il treno va fuori dai binari”. Poi il silenzio. Io e mio marito siamo

corsi subito sul luogo dell’impatto sperando di aver capito male». Mamma Laura, seduta su una poltrona in soggiorno, sospira. «L’ho rivista all’obitorio, mia figlia. Nessuno me la restituirà. L’unica speranza che mi resta è che venga fatta giustizia, che tutto quello che è successo quel giorno venga approfondito, studiato, che non si lasci niente al caso».

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TTI ENRICO GALLE

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vittime e diversi feriti

SPORT

Vanoli, è stato un anno super per consolidarsi tra le grandi

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Per quanto riguarda le “minors”, infine, il 2018 ha salutato il ritorno in serie B della JuVi Ferraroni Cremona, che con quattro promozioni consecutive, è passata dalla Promozione alla serie cadetta, dove ha raggiunto la Pallacanestro Crema. Soddisfazioni anche per il basket Team Crema (serie A2 femminile), che ha trionfato nella Coppa Italia di categoria, battendo il finale Bologna. Per le azzurre si è trattato del primo trofeo conquistato in 29 anni di storia del club.

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ro. glia d’o mi a meda é splendid azio, perch re le gr Li rin fatto rivive mia lla hanno emozioni de un pic i grand , compreso non escarriera marico di dell’ulcolo ramil capovoga ia vinsere più attro di copp ue fetimo qu no comunq io di So si è passagg voga cente. o) e questo po (second , piomun ca lice di cia Rione a recuperio in finale testim stra provin ando o, dopo superat l traguard in teno cere, qu dalla su della o pia RESI pre n nd VA co iri ba sem FABIO lo stato cordo travo ai rit e carustralia u per , essere 1”20 sull’A on clo a craina lo inc le: io ero fin gion nto solo, un sta, co a) e sull’U a na Il mome ciale e non otUn era zio ci. Na e vin l can Giacomo (second dai pronosti ivapivo ch sport prol’exploit ne ntili (a arr riera e nottiere. Ca mirafavorita a d’oro che è ll’oro è stato Giacomo Ge sul povane ca ava con am deva tti da dagli di ra esa ren me ard ia ist gio sin anni tag mi gu questo mi Colon i si mo da to alla e ta a 20 ndiale di i occh ssu ne i Ale lato il pri to festeggia o tizio n ne mo ergetic sot 98 (co lioso e dio e ). Un fantas nel 19 rtori, Rosorgog la voglia di em zurri az sio Sa ltarossa, Bissolati ndiale Assoluvedeva Plovdiv, gli gliere, Ga sano Cotolo mo amento di il meda lessire». A ndro vinto Alessa tino to, corongione fahanno tando comp e: tre o rona e Agos a dagli un ed nquis ll’ultim una sta Prima del me ) co da o ale ni ott e an ti e perché Abbagn olimpivolosa. iridato a Gli ato vament ro argen i alle ro forse att titolo irid lo ti dalla ccato, 18 dall’o ey 2000 trionfo (in Bulori, qu mettendos ro di no ste ti attanaglia dover rup , lib Sydn ri, di Plovdiv infatti, il bronzo zioni del ca ia. o un co di nel quad e Raine i sono sta , sapendo na per lor ha Simon no ne stici. Po garia), di coppia spalle iti e German revedo o– (firmato rtori, Rossa tensio ai prono creFORTUNA pia. «P go e radios sono quattro li aveva vinto del Stati Un TO CHIODO o Sa Agostino Ab er fede olti e in un lun ssi ten a cre a uro ri Ale nti un e stagione delle fut ne sci to Copp ttiere ra redi Ge to Ria ti diversi tra ltarossa evo anco si sono hanno vin corse più l cano i ha emopa di e il titolo eu ela Ga o de tap più importa riv a est «D belle en sa o, la ). qu tal e o all pre e solat nti Tirando le a Linz scend conferbagnale di aver vinto o viSimon alla Bis Vincenzo Niba si è aperta con quattro e si integran hanmondo Glasgow, a o raggli sciuto soprattutto uno dei gran somme del 2018, ria a alizzare ndiale. Vo più a di pasBahrain-Mer li, lo Squalo della loro, ch ne. In batte ropeo grande livell dopo Mo zionato in una sorta stato il vene di protagonisti è ida, che ha mento uno i, l titolo tra ca to Milano-Sanr perfezio vinto la è ma de Ai Mondial esto mo te Raineri, consegne Step Floors), Elia Viviani (Quickemo, men bardo del luden vere qu ssibile, oggi lla mia di di copclassiche del tre nelle che ha cent keiri giunto. tteria de sto), il po saggio del quattro vittorie su lli de ntili azzurra arge n e con la mag lungo strada (cam rato 18 lia a ba (Quick-Step Nord, Niky Terpstra to po ga più be un vo Ge nto ses rni ato po pione d’Iagli al talia, 4 tapp Floors) è anda Europei pista ad Aigl dei gio ermato L’ime sua azzurro (form elli, segno nel (conclus to a ha aff ciclamino dellaal Giro e la maglia Fian lo nd suo talento e, dando provaaddel trionfo. vita», (Bora-Hansg dre, Peter Sagan classifica a nell’inseguimqu rupda Filippo Mo Luca dopo il oltre all’oro rohe) nella punti), squadre con e ento subito europeo in Bob Jungels chea Roubaix, an nizza tato nei il quartetto pista con (Quick-Step Davide Bosc Tommaso Nencini, a Pa . Viviani ha si è preso Floors) Andre i) si è riscat aro nella graduato la superato fredi (oro nell’ e Samuele Man Giro di Lom Liegi. E alla fine, al - ald inseguimento Ramb qui la landese Dyla ria dei successi l’obardia è arriv vidu indiale). Bosi ze. Da uafucilata di n e lo spag Alejandro Thibaut Pino ata la a sq sofferen nolo cresciuto nel ni, classe 2000, Belmonte pama-Fdj) t senza estiva e un sizioValverde, campione del che ha pieg (Groupo monese 1891 Club Ciclistico Crelvezza ne cenzo Niba ato Vin, una sa a rivoluzio vestro in 5ª scere in e primo nel mondo a Innsbruck li, mentre vardo e torn lascia il Team Galet ni) ranking dell’ Trentin, tren e l’inMatteo San Sil va di cre ritorno. a nella sua comp a tar ngiovan golare stati ta Uci. Sinuis tino tti per indossar iva Cremona nq di di Borgo Vals no stica quella gana della (foto Bo prospe del girone cati dra arr e uro di co . Ma nessu si il Belgio vinc che vede Mitc zpunto ta Cavalli ed n la rossa del team la maglia grigiono gio rmise 15 di Ma e laureato cam helton-Scott si è ere la class a dopo un ne, co a nel corsotobre si so quali l’Iche pe tto del 20 o del 2018 si: Nazioni, pur team ifica per sa Balsamo Martina Alzini, Elich pion i nuova socie “Arvedi Academy”, Le rosa am de quelle cri prova in linea e europeo nella , Letizia Pate tiva al la Serbia al titolo di suo tà di Elite e re e ot pponesi, ne amalg podann ile scu sì in successi di avendo la metà dei Vittoria Guaz che rnos ro italiana della no il consen ttemb Under 23. E che dire credib a che il Ca a Pomì co aggio su Francia e Italia azzurra è Aru, . La dolente nota Elite al mag zini. Ma Mar ter e di Federica velocità finale vare per l’odi un match era. Tra se Mondiali gia nteggio pie one delnt mi av protagonisti un valli va se . ns ico ta CaTra i Vent che anco i 13 anni, Esor su (classe 1998 l’o pe ritro ne l gir o di a int a pu riuscito a relli Antonio velodromo Vigoanche diente di San urelli, nti di ncasse n un punt arrivavano sodella Valc vinto osi anche ne fase si quaanche Simo dell’anno troviamo riemergere ra non è al termi video l’Itali RI Pbm za ne ala 2 no Mas ) ha INE sp ha Bass filo che ar 3pes co , a brill ia n al adal limbo difende i colo crudele nel I RA a Milano. nd ato anche za Miriam Vece ne tal nnaio ma esto hues flop al Giro Yates, che dopo il quale è da su vinceva a incollata cogliendo ripete lla ter ri della Cicli VANN è Giappo salFiorin. Per terzulti o. Il 2 e 3 ge stein Grot o. Su qu , si tem il titolo italia strada, ut duto. In cam e l’Usa leta italiana anche la prima atgirone, nda fase. Ne tie break il Serbia di lei il 2018 scend lla Pomì Ca rola Vuelta. Poi è rifatto vincendo ha ten Elite (in alto po femmin po cano tra le ad entrare è stato un anno mag Bergam Maret Balke unlei Zeng nadese de a rit no in cre gazze guid ile, le ranel Centro Mondiale ico: la seco battendo al 3 contro la Cina in se Un an ato il 2018 una squadr e nei primo brita c’è Chris Froome, il ate Miriam Vece a destra). E poi c’è dell’Uci ad ese Ch io della ca iva, col liana di ciclo campionessa italande nnico padr nt an voldi, hann dal ct Eugenio Salla cin Svizzera, in (classe 1997 lificava perdere 1- Il 3-2 sulla Aigle in con mb cros sit one ro d’Italia, in o manengo), tatame i si è dip e, iniziato stra) e nella s (in alto a sinistituire Drews in ca ima era po ssaggio ma poi batt del Gidaglie su pistaconquistato 9 meche straordi di Rodella pista, pratica l’università per po Stevanovic. inaspet a fine anno . ior pa pr connazionale uto dal mente stim con l’obiettiv big magg a lottare , sei titoli euro a nariaiva il strada, mag prova in linea su si Annie stan. La an lle gu rta la va il se Gera de olat bron quis Jov o pe i Pa rò di lia pei a int Thomas tare un post zo su strad conrosa al Giro dalla conc Tour de Fran osso del renza, ha conq vatasi ndi e risco a tappe di Sarah Scandicci cu Cev. Poi pe asi con a con la tren e al o per l’Olimpia ord’Italia ce. Insomm Letizia Pate del 2020 a re a rid ello tecnico e ciclo tina de tre le gran a, tutte e rnoster. Di glie d’oro (nel uistato due medach Toky bassifo compete Coppa a, pur chius de di vittorie cross e una miria3-1 su il liv di valore, l’oro su pista di tanto et no per il ciclis o. Un grande anim tavi di (ci vorrebbe andate alla corse a tappe sono agli Europei metri, foto la velocità e nei 500 grado no che passa si eleva, dg mo cremones agli ot rnava anon lottoliere per un palnell’inseguimento Gran Bret sopra), oltre un bu zie anche no to e graagna. La a squadre, gento nella a Jalel Dura Ogni an ato italia dre hanno creall’argione discipline). contarle nelle varie grazie alla cremonese nti, 5 sucrosa, ion cessi su strad Un premio di San Bass con Martina velocità a squadre camp recchie squa al team petto a a, oltre a 5 assegno io finale, lo ano, Martto ris posti e alla pa ai Fida seco pe letto gi nza ndi ve ris ri og Manzoni, agli e agli appa medaglia d’oro e Gloria sionati che oibiti rtata schi del Med Europei Und seguono il ai Gioori po ndizioni pr fu iterraneo. er 23 e ciclis in un’e mo e co poca bislacca, Bravo anche Diego Bosi ando un posto tra i nostri cam ni, campion pioni lo mer e lomitano anche loro.

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Italia BASKET · Nel 2018 centrati grandi obiettivi: l’accesso ai playoff e a due final eight di Coppa

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el novembre dello scorso cremazione anno la So.C di Cremon rem, la soc a, ha compiut fondazione. ietà di dell o i 140 ann La società a cremazio i dalla sua di infatti, il 24 ne, dà la sicu febbraio 187 cremazione a Cremon della propria rezza di otte a nac 8, con lo sco principio dell salma senza nere la crem a cremazio po di “promuo que, impedire l’ese possibilità azione ne” e di “far che, terminat da parte di cuzione di vere il il costruire un tali volontà. alcuno di o nell’anno socio è que Crematorio 1881, entrò Un altro van cessivo. llo di poter ” in funzione taggio per l’anno suc- di iscrizione, che le prop decidere, e specificare Le celebraz nel modulo ioni sono avve rie ceneri ven tomba o locu gurazione dell nute anche gano, colloca lo in occasione siano disperse del cimitero, affidate te in una a sede del della inauad un familiare tero monume vecchio forn e in quale luog o cremator ntale di Cre , oppure o. Senza que io nel cimi- lontà scritta le ceneri mona, face per la realizza sta specific non posson nte parte di disperse. Non zione di un a voo essere ne’ un museo dei storico artis tutti san reperti cimiteri progetto non iscr affidate, ne’ tico. itte alla So.C no che per la cremazio ali di valore La cremazio rem. le vige ne di persone ne è una sce coniuge, o nti norm in lta di Iscriversi alla sua assenza e prescrivono prossimi (figl ognuno dei So.Crem. com civiltà. Iscriviti alla So.C che il pare i, risolvere tutte o fratelli ecc porta dei van rem cordemente .) si presenti nti di pari grado ai le formalità taggi: perm di vole no a burocratiche ette relative al prob di dissenziente, opp r far cremare il congiun dichiarare conto, basta solo ure un asse lema crem nte, per rend azione. un ere imposs ibile la

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CRONACA

Inquinamento e aria irrespirabile: salute a rischio Sono preoccupanti i dati del 2018 di Legambiente che posizionano Cremona al primo posto per la presenza di polveri sottili; seguono Pavia, Milano, Lodi e Mantova ENRICO GALLETTI

n I dati sono inequivocabili, rilevati giorno dopo giorno dalle centraline ARPA presenti in tutti i capoluoghi di provincia, e racchiusi in un dossier che mette in fila, città dopo città, il livello di salubrità dell’aria. Il numero fatidico è 35: la quantità di giorni in cui la fin troppo generosa normativa tollera una concentrazione di polveri sottili sopra la soglia dei 50 microgrammi/mc. Un livello abbondantemente superato nel corso dell’anno, in alcuni casi raddoppiato oppure triplicato, come a Milano per ben tre

volte dall’inizio di ottobre, pur a debita distanza, con nonostante in quel perioun indicatore che segna do i riscaldamenti delle quota 101, poi Milano con case siano ancora spenti. 97 e di seguito Lodi, ManMa è stata Cremona, nel tova, Monza e Brescia. 2018, a regiUn’aria irrespistrare il record rabile, dunque, di smog e di nella nostra superamento città, com’era dei limiti. La Inquinamento già stato rilecittà del Tor- Cremona ha registrato vato nei mesi razzo, bella e il record di smog scorsi. Con i inquinata, con e di superamento dati di Legamun livello di dei limiti, biente, diffusi Pm10 di 105 nel mese di otcon la soglia superiore punti registratobre, è arrivato nell’inverno di tutta la Lombardia ta la dimostradel 2017, ha zione del peso presentato di specifico dei troppi veicoli a motore, gran lunga la soglia supesoprattutto diesel, che riore di tutta la regione. circolano a tutte le ore del Seguono Pavia, tenendosi

giorno. Il dossier si muove anche su un altro fronte, quello dell’ozono. «Si tende a considerare l’inquinamento estivo da ozono un problema minore rispetto a quello dello smog invernale – aveva spiegato Barbara Meggetto, presidente lombarda di Legambiente –. Ma è sbagliato sia per gli impatti sulla salute, che sono amplificati dal maggior tempo passato all’aria aperta rispetto alle stagioni fredde, sia perché i due inquinamenti condividono la stessa origine: i micidiali NOx, le cui principali fonti emissive sono i motori dei veicoli, soprat-

tutto quelli diesel». Anche per l’ozono, come per le polveri, esiste un valore di media mobile diurna che non deve essere superato, e una tolleranza massima, e tassativa, di 25 giorni di superamento. L’estate 2018, tra l’altro, ha registrato da sola un record mai visto: il valore limite è stato superato in tutti i capoluoghi lombardi, con valori molto alti anche a Cremona. A Brescia, addirittura, i giorni di superamento della soglia di 120 microgrammi di ozono sono stati 101 nell’arco del semestre estivo 2018. Se poi si valutano, in una visione globale, i dati del

superamento dell’ozono e quelli dell’oltresoglia delle polveri sottili si realizza che, in un anno, gli abitanti delle città lombarde hanno respirato aria insalubre e fuorilegge un giorno su due. Il dato, allarmante, non ha paragoni in Europa. «Di fronte a questi numeri – aveva concluso Meggetto nel suo bilancio - è chiaro che per la Lombardia, e in generale le regioni del bacino padano, le misure di limitazione delle emissioni inquinanti, a partire da quelle dovute ai diesel, devono diventare una assoluta priorità, e non più per i soli mesi invernali».


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CRONACA

A inizio anno un convoglio diretto a Milano è deragliato a Pioltello, causando tre vittime e diversi feriti

La strage sul treno partito da Cremona E’ senza ombra di dubbio la pagina più tragica del 2018. Il 25 gennaio scorso, all’alba, il treno regionale 10452 di Trenord, carico di pendolari, è deragliato alla stazione di Pioltello-Limito, in direzione Milano, causando tre morti e 46 feriti. Il convoglio era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi. E’ la linea dei pendolari che, per lavoro o studio, gravitano su Milano, sul treno delle 5:32. Il 25 gennaio era un giovedì, le prime agenzie che rendevano conto del deragliamento sono arrivate in mattinata. Poi, i telegiornali di tutta Italia hanno cominciato a trasmettere il grido disperato di chi da ore era alla ricerca dei propri familiari, fra le macerie del convoglio uscito dai binari per 23 centimetri scoperti. Il pezzo di ricambio, la “pezza” per quella giuntura rotta era lì, pronta per mettere definitivamente a nuovo quel tratto di ferrovia. Il tratto della tragedia. E’ iniziato tutto alle 6:57. Chi si trovava a bordo ha cominciato a sentire il treno tremare. Tanto

che a parlare, in quegli attimi concitati, c’è stata anche una telefonata, quella di una vittima, Alessandra Giuseppina Pirri, 39 anni, originaria di Capralba, in provincia di Crema, che negli attimi di terrore che hanno preceduto la strage ha impugnato il cellulare e ha telefonato a casa. «Mamma, il treno è deragliato. Cosa devo fare?». Dall’altro capo, come spieghiamo nell’intervista a fianco, c’erano la mamma e il papà, Antonino e Laura Pirri, sconvolti. Su quel treno hanno perso la loro figlia. E la stessa tragica, sconcertante sorte è toccata ad altre due donne, Ida Milanesi, 61 anni, e Pierangela Tadini, 51. Il treno che è uscito dai binari era molto frequentato. Qualcuno lo prendeva per andare al lavoro, ma quel giorno c’erano anche tanti universitari. A staccarsi sono stati il secondo e il terzo vagone. Questo si è accartocciato nel giro di pochi secondi. A bordo, in molti sono rimasti incastrati fra le lamiere. Il bilancio è stato disastroso. Tre morti e cinquanta feriti.

L A T ES T I M ON I A N Z A

«Mi ha chiesto aiuto al telefono, poi il buio» Nei momenti concitati che hanno preceduto la strage di Pioltello Alessandra, 39 anni, di Capralba (Crema) ha fatto quello che faceva ogni giorno: ha chiamato sua madre, Laura Pirri, che ha parlato con il nostro giornale per chiedere giustizia. «Mi ha detto poche parole al telefono: “Mamma aiuto, il treno va fuori dai binari”. Poi il silenzio. Io e mio marito siamo

corsi subito sul luogo dell’impatto sperando di aver capito male». Mamma Laura, seduta su una poltrona in soggiorno, sospira. «L’ho rivista all’obitorio, mia figlia. Nessuno me la restituirà. L’unica speranza che mi resta è che venga fatta giustizia, che tutto quello che è successo quel giorno venga approfondito, studiato, che non si lasci niente al caso».


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CRONACA

I PERSONAGGI LORENZO ZILIANI «In un video narro l’odissea dei pendolari» Il post dello studente cremonese ha fatto il giro del web: mostra i disagi di chi viaggia in treno n Lorenzo Ziliani ha 23 anni, studia Lettere alla Statale di Milano. E’ un pendolare della Cremona-Mantova, ogni giorno si sveglia e prende il treno della mattina per andare a lezione. Da un anno, smartphone alla mano, filma giorno dopo giorno la vita dei pendolari. In primis la sua, fatta di soppressioni, ritardi e di temperature improbabili nelle carrozze. Le avventure più divertenti e inconsuete che ha vissuto le ha racchiuse in un video, pubblicato a inizio novembre sul suo profilo Facebook. Come sottofondo un brano musicale

che alterna i diversi annunci di disagi alle immagini in cui piove a bordo dei convogli e tutti aprono gli ombrelli, o quelle dei finestrini rotti e dei passeggeri che, dopo essersi tolti le scarpe, schiacciano un “pisolino” coricati sul sedile. Nel video, che in poco tempo è diventato virale ed è stato ripreso dai giornali nazionali, ci sono anche i disagi “climatici” dei pendolari, spesso costretti a viaggiare con trenta gradi a bordo del treno in piena estate e a temperature appena al di sopra dello zero d’inverno. Il giovane cremonese, nel suo

post visto da milioni di persone, mostra quanto sia difficile spesso “fare il pendolare”. «Soprattutto – ha raccontato al nostro giornale – quando ti dicono di scendere dal treno, con borse e bagagli, e fanno attraversare ai passeggeri i binari, in barba alle regole sulla sicurezza». Qualcuno l’ha definita la “tragicommedia dei pendolari”. Fatto sta che quel video, frutto di una attenta osservazione, ha già convinto migliaia di persone per la sua veridicità, «perché - si legge nei commenti - affronta un tema spinoso con l’ironia giusta».

RAFFAELE ARIANO «Ho denunciato l’annuncio razzista» Il ricercatore cremonese è diventato bersaglio di insulti e offese sui social network n Un caso cremonese che per diversi giorni ha riempito le pagine dei giornali nazionali. Raffaele Ariano, 32 anni, ricercatore di Filosofia all’Università San Raffaele, si trovava a bordo di un treno sulla linea Milano-Cremona, al centro delle polemiche per tutto il 2018 per i ritardi e i disservizi che si sono accumulati giorno dopo giorno. All’altoparlante del convoglio di Trenord, durante il viaggio di Ariano, una voce femminile pronunciava le seguenti parole: «I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. E agli zingari: scende-

te alla prossima fermata, perché avete rotto i c...ni». Raffaele Ariano, sceso dal treno e rientrato a casa, a Cremona, ha deciso di segnalare l’accaduto, che nel giro di poche ore è diventato un vero e proprio caso. Trenord ha annunciato provvedimenti nei confronti della dipendente che ha pronunciato l’annuncio ai microfoni del convoglio. In un’intervista al Corriere, però, Ariano ha raccontato come il suo gesto di denuncia l’abbia trasformato in poco tempo nel bersaglio dei peggiori insulti della rete: «Sulla pagina di Noi con Salvini è stato

indicato il link al mio profilo Facebook - ha detto - con la domanda: siete con la capotreno o con il denunciatore?». Il 32enne ha denunciato alla polizia le minacce e le ingiurie ricevute: sotto il suo post, in cui racconta la vicenda, ci sono più di 42mila commenti, quasi tutti offensivi. «Raffaele Ariano ecco il tuo trenino, destinazione Polonia, biglietto solo andata», si legge nel commento di un utente che al suo pensiero accosta la foto del cremonese a quella di un vecchio treno usato per le deportazioni nei lager.



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POLITICA

Il cremonese non ha saputo dire di no all’ appello di Mattarella per prendere in mano le redini del Paese

Cottarelli e quella chiamata al Colle

nese per la spending review, intervistammo Carletti, che parn Il 2018 è stato un anno che tecipò col padre Celeste Cottaha proiettato il cremonese Carrelli alla giunta Zaffanella: “Celo Cottarelli all’attenzione melo” Cottarelli era assessore (ovdiatica generalizzata, prima per viamente) al bilancio, Beppe la chiamata del Capo dello StaCarletti ai Lavori Pubblici. Chiato per formare il nuovo governo mato a commentare la decisiodato lo stallo emerso dalle urne, ne di Renzi sul figlio del vecchio poi per la partecipazione come amico, Carletti commentò proospite fisso in trasmissioni tv di prio così: «Carlo Cottarelli è successo. Nel mezzo, l’elegante una persona molto valida, ma congedo nel momento in cui il gli fanno fare el bàc del pulèer», presidente Mattarelil bastone cioé su cui la ha verificato l’esivanno a dormire le stenza di un accordo galline. L’impressiopoliticoi di dare un ne è che Carletti governo che avesse Il quasi premier avesse visto giusto: l’appoggio del Parla- Dopo le elezioni Cottarelli è una permento. Gli italiani, del 4 marzo scorso sone molto valida, e anche coloro che Mattarella ha chiamato come ha scritto avevano storto il naqualcuno, è decisail cremonese so davanti alla promente sprecato per spettiva di un nuovo Cottarelli al Colle un “governo balneagoverno “responsa- per le consultazioni re”. Colui che per bile”, hanno apprezanni ha ricoperto un zato la sincerità di ruolo oscuro quanto Cottarelli nel momento in cui autorevole presso il Fondo Moaffermava che quella era la sonetario Internazionale si è scoluzione migliore per il Paese, e perto dotato della capacità di ringraziava per la vicinanza. “bucare il video”. Sempre più «Cottarelli? Gli fanno fare “el spesso richiesto in talk show bàc del pulèer”». Probabilmentelevisivi, per il suo sorriso te l’aveva vista lunga un vecchio stampato sul volto di un antico marpione della politica e della eroe western hollywoodiano, vita, il cremonese Giuseppe l’equilibrio, la voglia di argoCarletti. Quattro anni prima, in mentare prima che di attaccare, occasione del benservito dato il rispetto per la politica anche da Renzi al commissario cremoquando il politico di turno meVANNI RAINERI

riterebbe altro trattamento. Cottarelli non ha saputo dire no alla chiamata del suo Paese, il che ne stava rapidamente pregiudicando la popolarità prima del passo indietro favorito dall’accordo Di Maio-Salvini. L’uomo “preso per il Colle” ha potuto farsi da parte dopo la chiamata, il che ha ricordato ai più anziani la vicenda di suo padre, che li accomuna in un de-

stino di famiglia. “Celo” Cottarelli infatti fu commissario dell’U.S. Cremonese negli anni bui in cui si sfiorò il fallimento della società di calcio grigiorossa. Fu proprio lui che favorì l’ingresso in società di Domenico Luzzara, che divenne presidente firmando poi gli anni più lucenti della storia grigiorossa. Ecco, la speranza di tutti è che anche in questo caso il figlio

Carlo possa aver favorito la nascita di un governo che sia in grado di risollevare il destino del nostro Paese. Non è che si punti in alto come nel caso di 50 anni fa, basterebbe che il nuovo governo ci trascini fuori da questa crisi che sembra proprio non finire mai. Nella consapevolezza che, non ci riuscisse, una nuova chiamata dal Colle a Carlo Cottarelli sarebbe assai probabile.


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POLITICA

Toninelli, un cremonese sugli scranni del Governo Originario di Soresina, è stato nominato Ministro dei Trasporti nel governo Conte VANNI RAINERI

n

Da semisconosciuto, almeno a livello nazionale, a personaggio di punta del panorama politico. E’ la parabola che ha riguardato nel 2018 appena chiuso Danilo Toninelli, nato a Soresina nel 1974, residente a Ticengo. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1999 a Brescia, diventa Ufficiale di Complemento dell’Arma dei Carabinieri. Poi è dipendente di una compagnia assicurativa prima di essere eletto in Parlamento, alla Camera dei Deputati, nel 2013, nelle file del Movimento 5 Stelle (cui aderì nel 2009). Nei tre anni precedenti non gli era riuscita la nomina a consigliere provinciale di Cremona e a consigliere comunale di Crema. Rieletto in Parlamento nel 2018, stavolta al Senato, si erge a personaggio politico di spicco quando diventa capogruppo al Senato e soprattutto quando, tre mesi dopo, il governo

Conte gli affida uno dei dicasteri più potenti: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In breve si trova a che fare con alcune patate decisamente bollenti, come la chiusura dei porti alle ong e il crollo del ponte Morandi di Genova. La chiusura dei porti è messa in atto in linea con il ministro Salvini per fermare i flussi migratori dal Nord Africa. La prima nave fermata è l’Aquarius, con a bordo oltre 600 migranti, che dopo un lungo stallo sbarcherà in Spagna. Il ponte Morandi invece crolla alla vigilia di Ferragosto e le immagini traumatizzano tutti. A fronte di quei 43 morti e oltre 600 sfollati, Toninelli annuncia di voler revocare la concessione autostradale ad Autostrade per l’Italia, chiedendo le dimissioni dei vertici e manifestando l’intenzione di nazionalizzare la compagnia. Ma occuparsi di infrastrutture lo porta anche a prendere posizione sulla Tav, chiedendo il parere ad una commissione incaricata di analizzare il rapporto tra costi e benefici, parere che giungerà nel gennaio 2019. Riportiamo stralci di un’intervista che facemmo a Toninelli alla vigilia delle elezioni del marzo 2018. Sul rischio di meridionalizzazione del movimento (stante i sondaggi poi confermati dal voto), con

la conseguenza per il M5S di rappresentare bacini di consenso particolari, Toninelli rispose: «La capacità di un Movimento che si propone come forza di Governo nazionale è quella di comporre questi interessi. I governi che si sono susseguiti negli ultimi 15 anni non sono riusciti a sfruttare il regionalismo differenziato garantito dalla Costituzione, che è uno dei punti del nostro programma basato sul riconoscimento a ciascun territorio delle sue specificità». L’autonomia regionale che sta creando forti pruriti in gran parte dei parlamentari a 5 Stelle sarà un primo terreno di confronto. Altra domanda fatta prima del voto: in caso di mancato accordo, un possibile scenario vede voi e la Lega unite al solo scopo di fare una legge elettorale per poi andare al voto. E’ realistico? «La maggioranza – rispose - ci sarà e avrà il M5S come pilastro portante. Noi facciamo appello a tutti i partiti di trovare convergenze programmatiche. Se si negheranno a questo appello sacrosanto se ne assumeranno le responsabilità di fronte agli italiani e la conseguenza sarà che il caos che avranno creato farà crescere ancora di più il M5S». Un quadro che si è dimostrato abbastanza realistico.



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la poliziotta «Così, non in servizio, ho placcato un ladro»

SOCIETÀ

Un anno ricco di fatti curiosi per il territorio, che in molti casi sono stati

le migliori storie , l avventura Tre giovani, 1500 km a piedi senza un euro

n

E’ il mese di giugno, sono i primi giorni di caldo. Nadia Verga, 33 anni, una poliziotta fuori servizio, sta passeggiando per il centro di Cremona insieme alla sorella e alla nipote di venti mesi. «Ad un certo punto – ha spiegato –, una donna seduta in un bar li vicino ha iniziato a gridare “La mia bicicletta, me la stanno rubando” e io ho capito subito cosa stesse accadendo». A quel punto Nadia ha raggiunto il ladro, si è posizionata di fronte alla bicicletta sulla quale era appena salito e ha impedito che partisse. Si è trovata davanti un ex pugile rumeno, un uomo particolarmente aggressivo, che ha tentato di fuggire spintonando l’agente. Ma la coraggiosa Nadia Verga è riuscita a bloccarlo e a chiamare in soccorso i colleghi della Volante. Il ladro, dopo aver procurato alcune lesioni alla poliziotta, è stato portato in questura, dove ha dato nuovamente in escandescenze, provocando danni all’interno della struttura (ha rotto un vetro, ndr). L’uomo ha poi dovuto rispondere dei reati di furto, resistenza, minacce, danneggiamenti e lesioni a pubblico ufficiale. Il gesto della poliziotta in servizio a Cremona, ma in quel momento senza divisa, è stato apprezzato da tutti, ed è stato anche ripreso con grande evidenza dalle cronache nazionali.

n Per una settimana soli in una metropoli europea senza un euro in tasca: niente cellulare, niente soldi e quasi 1500 chilometri da percorrere. E’ l’impresa in cui si sono destreggiati nel mese di aprile Andrea Tessadori, Fernando Di Lillo e Davide Viviani, 21 anni, di Crema, universitari e amanti dell’avventura. Con la loro “missione” coraggiosa hanno voluto dimostrare che si può vivere anche senza smartphone, hotel, taxi e comodità della vita di tutti i giorni. La sveglia all’alba per raggiungere Stoccolma, uno zaino con qualche vestito e nient’altro. E poi la canzone di John Denver, Take Me Home, Country Roads, che hanno cantato fischiettando, senza cuffie e playlist, raccattando passaggi e ostelli in cui passare le notti. Lì, in Svezia, hanno affrontato l’avventura che stavano preparando da mesi: percorrere 1450 chilometri, fino ad Amsterdam, con le tasche vuote e un sacchetto pieno di lattine. «La difficoltà maggiore – avevano spiegato – sarà quella di trovare posti in cui dormire. Proveremo ad arrangiarci con il baratto. Chiederemo un trancio di pizza in cambio di una lattina. E poi dovremo vedercela con i trasporti». Una settimana di tempo per percorrere 1450 chilometri. Prima di partire i tre giovani hanno rassicurato anche i loro genitori. «Li saluteremo e raccomanderemo loro di non stare in pensiero per noi – spiegano –. Partiremo per provare a diventare più responsabili. Tutto il resto, qui, può attendere». E alla fine, i tre giovani cremaschi ce l’hanno fatta.


11 ripresi dalla cronaca nazionale

del 2018

barca da record «Così si avvera il mio ultimo sogno» n E’ stato calato a fine novembre, nel fiume Po, il più grande catamarano mai costruito in Italia. La firma è di un’azienda cremonese che, sulla base di una solida tradizione, in pochi anni si è ritagliata uno spazio importante nel mercato mondiale, la Ice Yachts di Salvirola. Dietro la costruzione di questo catamarano, dal nome Ice Cat 67, c’è stata una storia particolare. A commissionarlo infatti è stato un facoltoso imprenditore sloveno malato da tempo di

Sla, che ha voluto togliersi uno sfizio: girare il mondo sugli oceani su un gioiello di tecnologia, e il fatto che abbia scelto proprio l’azienda cremonese ne testimonia l’appeal conquistato. Un appeal dimostrato anche dal fatto che Ice Yacht si è guadagnata la copertina della prestigiosa rivista internazionale di nautica Yachting World sul numero di settembre. Il catamarano è stato calato nel Po il 22 novembre, quindi ha raggiunto Ravenna, e poi Malta per le

certificazioni necessarie prima di essere consegnato all’acquirente sloveno. Il catamarano è lungo ben 22 metri e largo 9,80. Il prezzo conclusivo non si dice, ma l’imprenditore sloveno malato terminale di Sla lo ha pagato certamente alcuni milioni di euro. Ma adesso avrà tra le mani un gioiello rosso Ferrari in carbonio con interni vintage in paglia di Vienna, un salotto con stufa in dinette e tante altre soluzioni ricercate. Un bel record per Cremona.



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CASALASCO - OGLIO PO

CASALMAGGIORE • Dopo l’allarme di un agricoltore sono partiti i lavori, con disagi alla circolazione

Le lungaggini del ponte da rifare

VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE)

I NUMERI SONO TROPPO BASSI E IL PUNTO NASCITE CHIUDE

VANNI RAINERI

n

Il 2018

sarà ricordato nel Casalasco come l’anno senza ponte. L’allarme lanciato da un agricoltore di sponda parmense portò alla chiusura deliberata il 7 settembre 2017, a causa dell’evidenza di lesioni ad elementi strutturali. Sono bastate poche settimane per rendersi conto dei danni che il territorio avrebbe dovuto sopportare. Nel corso dell’anno tra l’altro il traffico smistato sui due ponti di Viadana e San Daniele Po hanno messo in crisi strutture di per sé tutt’altro che in condizioni ottimali: nel primo caso si è reso necessaria la riapertura del doppio senso di circolazione e si è assistito ad un raddoppio del numero di vetture in transito, nel secondo è stato mantenuto il senso alternato con la posa di un semaforo, ma la presenza di auto che sfrecciavano a velocità non consentite

n e di furbetti del semaforo che passavano tranquillamente anche con il rosso ha portato alla posa di telecamere e al divieto di superare i 30 all’ora. Il che ha prodotto lunghe code e attese che hanno provocato diverse proteste, oltre ad una lunga serie di sanzioni amministrative. Problemi anche agli esercizi commerciali e alle

N E L PI ADEN ESE

L’ANNO DELLE FUSIONI, COSI’ CAMBIA IL TERRITORIO n

Nel 2018 si sono create le prime fusioni, entrambe nel territorio piadenese. Piadena e Drizzona si sono unite, mentre Torre de’ Picenardi ha inglobato Ca’ d’Andrea. In entrambi i casi i cittadini hanno detto sì alla fusione. Questo mentre in altri territori limitrofi il percorso dell’unione ha vacil-

lato e sta vacillando, con Comuni che escono o cambiano “gemellaggi”, vedi Terre dell’Oglio, Foedus e altri. La prima in ordine di tempo, Scandolara RavaraMotta Baluffi-Cingia de’ Botti (che aveva perso per strada anche San Martino del Lago), al momento cruciale ha rinviato la fusione.

industrie, per la difficoltà di oltrepassare il fiume Po di clienti e dipendenti. Lo stato della linea ferroviaria ParmaBrescia ha fatto il resto, rendendo difficoltose anche le ipotesi alternative. Del nuovo ponte non si sa nulla, i lavori di restauro iniziati consentiranno probabilmente la riapertura ad inizio estate 2019.

Messo in difficoltà dalla chiusura del ponte (molti utenti dell’ospedale Oglio Po provenivano dal Parmense), il 2018 è risultato un anno nero per il nosocomio di Vicomoscano, per la perdita graduale di una serie di servizi con la mazzata, a fine ottobre, della chiusura del punto nascite. Stavolta non è arrivata l’attesa deroga, e a niente sono serviti i ricorsi al Tar: non si arrivava alla quota di 500 nascite l’anno (erano 400), e questo nonostante nel territorio dell’Oglio Po le nascite siano circa 800, il che chiama in causa il ruolo di diversi attori. La lontananza da Cremona e Mantova non è bastata alla concessione di una nuova deroga (concessa invece da Regione Lombardia ad alcuni territori montani), in attesa di rientrare nei parametri con interventi annunciati e mai davvero eseguiti. Il territorio non è nemmeno stato in grado di attuare una strategia comune: il punto nascite di Asola si è salvato, ma quel che conta è che il sogno di chi all’inizio degli anni Novanta creò un ospedale che superasse i confini burocratici tra due province è stato demolito dalle stesse pastoie burocratiche, e da un territorio che al momento cruciale non ha saputo agire in modo coeso.



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CULTURA & SPETTACOLI

IL LUTTO • Aveva 104 anni, fu presidente Anpi, di Centropadane e vice sindaco. Pochi giorni prima aveva scritto al Piccolo

Addio al grande maestro Mario Coppetti VANNI RAINERI

Ci sono esistenze che possono durare oltre cent’anni senza lasciare tracce del proprio passaggio. Ce ne sono altre che tracciano solchi profondi in diverse direzioni. Come quella di Mario Coppetti, che se ne è andato giovedì 26 aprile alle 10 mentre stava programmando la sua ennesima giornata di impegno e lavoro. Stavolta il cuore gli ha detto che non ce la faceva più a supportarne l’estro e il dinamismo. Non possiamo dire che la scomparsa di un uomo che si accingeva a compiere 105 anni sia una sorpresa, ma il cordoglio sincero che lascia fa capire quanto la comunità cremonese sia rimasta colpita dalla notizia. Mario Coppetti era un punto di riferimento preciso. Per l’arte, in quanto dopo il diploma all’Istituto Toschi di Parma ha contribuito a creare l’Adafa nel ’46, ha poi insegnato alla scuola internazionale di liuteria e al liceo

Aselli, e soprattutto è stato un grande scultore. E’ stato esule in Francia, clandestino durante la guerra nel Partito Socialista in cui ha ricoperto ruoli importanti dopo il conflitto, e negli anni più recenti presidente dell’Anpi, di cui è sempre stato iscritto. Nella politica locale si è impegnato come vice sindaco e assessore comunale a Cremona, e anche da presidente dell’Autostrada ora A21. Da sportivo è sempre stato un grande tifoso della Cremonese, di cui grazie all’età era ormai l’unico a poter conservare ricordi lontani: ha realizzato lui l’opera in ricordo di Vittorio Staccione, calciatore grigiorosso morto in un campo di concentramento, che si trova allo Zini. Insomma, si direbbe che Mario Coppetti abbia avuto tante vite in una. Ne ha avuta invece una, ricca e densa di impegno civile che si è manifestato in varie forme, e che per Cremona ha rappresentato una ricchezza inestimabile. E’ stato

uomo di sinistra ma spesso critico nei confronti della stessa sinistra, e capace anche a 100 anni suonati di non allinearsi, come in occasione del referendum del 4 dicembre 2016, quando si schierò per il sì contro l’indicazione della “sua” Anpi.

Coppetti stava concludendo l’ennesimo lavoro, a dimostrazione di una vitalità che non è mai venuta meno: un medaglione con l’effigie di Leonida Bissolati, come a chiudere un cerchio, dato che suo padre ne era un fervente sostenitore politico,

e per lo stesso Mario ha sempre rappresentato un importante riferimento. Noi del Piccolo siamo orgogliosi in particolare di una circostanza. Mario Coppetti ci ha voluto riservare una lettera, che ci ha spedito solo pochi giorni prima della sua morte. Ecco il testo: “Preg. Direttore, dopo l’interessante articolo di Paolo Dossena le allego un mio scritto sugli avvenimenti del 1947 molto importanti per l’avvenire del nostro paese. Seguo sempre il suo giornale voce libera nell’attuale marasma politico. Con viva cordialità, Mario Coppetti. Cremona, 14/4/2018”. Nella busta c’era il suo libro sulla Scissione di Palazzo Barberini. Avremmo voluto raccogliere la sua ennesima testimonianza, ci accontentiamo di esserci appuntati al petto quella che per noi vale ben più di una medaglia d’oro: l’attestato di un vero partigiano di rappresentare una “voce libera nell’attuale marasma politico”.

Magica Musica, trionfo in tv, poi al Quirinale da Mattarella Trionfo assoluto, a settembre sugli schermi di ‘Tu si que vales’ su Canale 5, per l’orchestra Magica Musica di Castelleone. I ragazzi, diretti da Piero Lombardi, si sono esibiti sul palco del talent di Mediaset sulle note di “Albachiara” di Vasco Rossi. La loro esibizione ha ottenuto una lunga standing ovation ed ha emozionato tutta Italia. Gerry Scotti, al termine del brano, ha detto: «Da tanti anni noi ascoltiamo artisti di ta-

lento, ma solo in due, tre casi ci restano nel cuore e questo è uno di quelli”. Iva Zanicchi ha proposto di organizzare un concerto insieme a loro. I ragazzi di Magica Musica sono arrivati in finale e hanno ottenuto il secondo posto. Dopo la prova sugli schermi nazionali, a inizio dicembre il gruppo cremonese si è esibito al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


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CULTURA & SPETTACOLI

IL FATTO Il regista di Chiamami con il tuo nome: «Un errore clamoroso girare in questa città»

Guadagnino ferreo: Crema, addio sando per la Nuova Zelanda. Una spesa ripagata dai numeri: lo n E’ stato girato a Crema e ha scorso luglio la città ha raggiunto vinto il premio Oscar 2018 per quota 7.000 turisti nell’arco di Migliore sceneggiatura non origisoli sette mesi. E l’effetto a catena nale. Ma il riconoscimento mondegli arrivi è destinato a contidiale non è stato l’unico premio nuare almeno per alcuni mesi. per Crema, vera cornice di ChiaA destare clamore, però, proprio mami con il tuo nome, il film apsul finire del 2018, è stata un’inprezzato in tutto il mondo. Tant’è tervista del regista di “Chiamami il piccolo centro di Moscazzano e con il tuo nome” Luca Guadagnila stessa Crema sono stati invasi no, ai microfoni del sito Badtaste. da turisti provenienti da ogni doit. Guadagnino ha parlato mentre ve, che hanno visitato i luoghi che stava lasciando la sua casa di Crefanno da sfondo alla pellicola di ma per fare ritorno a Milano. «Ho successo. Da Villa Albergoni, cirfatto l’errore clamoroso di girare condata dai suoi otto ettari di “Chiamami con il tuo nome” a parco, a piazza Duomo, cornice di Crema», ha detto. «Un regista una delle immagini non deve mai girare più rappresentative un film nel luogo dove del film, quella dove abita – ha continuato Oliver (Armie HamGuadagnino –. Crema mer) ed Elio (Ti- La polemica per me era sempre mothée Chalamet), i Il regista del film stato un luogo di solidue protagonisti, sietudine e di anonimato Premio Oscar dono ai tavolini di un che a me piace, un poha detto di essersi bar dopo una lunga sto compassato e nebpedalata. La corsa a pentito di aver bioso. Quando abbiavisitare la città ha girato le scene mo cominciato a girare portato la Pro Loco lo- nel territorio Cremasco il film, ci siamo sconcale a intervenire trati con l’ostilità brumettendo a dispositale della cittadina, zione dei turisti una nuova audioperché loro qui sono molto conguida, un servizio di noleggio di creti, sono quelli del fare. Quando biciclette e tandem e altri servizi tu blocchi la città per mettere la per scoprire la città. Oltre all’Italia, scenografia, i commercianti ti dii luoghi di provenienza dei turisti cono che hanno perso clienti e solspaziavano dall’Asia all’Australia, di , e si lamentano sui giornali. Poi dall’Europa agli Stati Uniti, pasquando il film è uscito ed è stato

I N FL U EN C ER

CHIARA FERRAGNI TORNA A CREMONA PER IL DOCUFILM

ENRICO GALLETTI

n

I PROTAGONISTI · Una scena del film di Guadagnino in piazza Duomo

un successo importante, lo è stato anche per Crema che ha visto il tasso di turismo aumentare del mille percento, perché in tanti sono venuti a vedere i luoghi delle riprese. Questo, però, ha distrutto il mio anonimato, qui non si può più stare». Proprio negli ultimi giorni dell’anno, in rete, si parlava del sequel di “Chiamami con il tuo nome”. E in molti speravano, o davano addirittura già per scontato, che il set tornasse ad occupare la città di Crema e a donare nuovi mesi di gloria al

territorio. E Guadagnino, nella sua intervista che ha fatto discutere, ha parlato anche di questo: «Mi sto chiedendo se nel nuovo capitolo Elio e Oliver (i due protagonisti del film) devo farli passare da Crema. Ma non credo. Il film si svolgerà in buona parte a Parigi». Dichiarazioni che hanno spiazzato tutti. Come un fulmine a ciel sereno su Crema, che nel regista di “Chiamami con il tuo nome”, oltre a tanta popolarità, aveva trovato pure il suo Guadagnino.

E’ tornata nella “sua” Cremona a metà settembre la fashion blogger e popolarissima influencer Chiara Ferragni. L’occasione è stata quella di girare alcune scene del documentario che potrebbe uscire già nel 2019. Non si hanno ancora notizie certe sulla distribuzione del docufilm, che secondo alcuni figurerà fra i titoli di Netflix. Nella parte cremonese, la Ferragni ha ripercorso di fronte alle telecamere il suo passato da teenager, ha girato alcune scene al liceo Manin e in giro per la città, ad esempio in piazza Stradivari. La sua presenza a Cremona, come è accaduto a più riprese negli anni scorsi, non è passata inosservata. E sul suo profilo, seguito da milioni di persone da tutto il mondo, è apparsa una storia proprio con gli studenti del liceo di via Cavallotti. Poi, al termine delle riprese, un tramezzino con le sorelle da “Ugo Grill”.



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CULTURA & SPETTACOLI

LIUTERIA • Dopo l’ondata di maltempo, gli alberi devastati della Val di Fiemme sono diventati strumenti a Cremona

Suonano i violini nella foresta distrutta n Una grande ondata di mal- liuteria. A partire dal protocollo, FederlegnoArredo ha acquistatempo, a novembre, ha distrutto dalla Magnifica Comunità to numerosi alberi in Val di Fidella Val di Fiemme una parte emme. Ma per gli abeti di Stradel legname abbattuto dagli divari c’è stato un risvolto poeventi atmosferici dei primi sitivo, che passa proprio da giorni di novembre, legname di Cremona. Gli alberi abbattuti, infatti, sono stati portati proadeguata stagionatura e lo ha prio nella città del Torrazzo, donato alla Scuola Internazionale di Liuteria. In parte la dove diventeranno violini coScuola ha provveduto a conserstruiti dagli studenti e dai Mavarlo per utilizzi futuri, in parte estri della Scuola di Liuteria. E’ lo sta adoperando per costruire stata questa una delle azioni frutto dell’importante protodue nuovi violini che andranno collo, approvato dalla Giunta a costituire il primo nucleo di comunale, tra Comune di Creuna vera e propria collezione, la mona e FederlegnoArredo (Fe“Collezione Tempesta”. Gli derazione italiana delle industrumenti verranno realizzati strie del legno, del sughero, del dagli studenti della scuola e dai mobile, dell'arredaloro maestri. L’obiettivo comune è mento e dell'illumistato, da subito, nazione), nell’ambiquello di organizzare to del Distretto culun evento in collaturale della liuteria. Emozionante borazione con il MuL’accordo è stato fir- Il video del concerto mato a dicembre di violini seo del Violino in cui nella Sala Giunta di nella foresta distrutta far esibire questi Palazzo Comunale di Paneveggio strumenti per raccodal Sindaco e Assesgliere fondi a favore ha avuto migliaia sore alla Cultura delle progettualità di views sui social del Trentino Alto Gianluca Galimberti e dal Direttore GeAdige, Veneto e nerale di FederleFriuli Venezia Giulia gnoArredo Sebastiano Cerullo. e di esporre questa simbolica e Presenti alla sottoscrizione Dapreziosa collezione in maniera niele Pitturelli, Direttore della permanente in città. Non solo, Scuola Internazionale di Liuteil protocollo tra Comune e FederlegnoArredo ha avviato la ria, Angelo Sperzaga, Vice Dicollaborazione tra Distretto rettore della Scuola, e i referenti del Distretto culturale della della Liuteria e il Salone inter-

nazionale del Mobile a Milano e all’estero, vetrina straordinaria per la città e il sistema Cremona. Inoltre, il Comune di Cremona, in qualità di capofila del Distretto culturale della liuteria, ha detto di voler sostenere la co-partecipazione della Federazione e delle università in progetti di ricerca finanziati a livello nazionale e internazionale con tematiche legate a

manufatti lignei (materiali innovativi, sistemi di misure acustiche, trattamenti e sviluppo di performance dei supporti). Un’iniziativa che ha restituito respiro, dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio molte zone e ha causato anche diversi morti. Un momento molto emozionante è stato quello dell’11 novembre, dove un gruppo di musicisti - dodici violoncellisti

dell’Orchestra Villa Lobos - ha suonato fra i tronchi divelti della Foresta di Paneveggio, in Trentino. Proprio dagli abeti rossi di questo polmone verde si ricava infatti il legno prezioso dei violini e violoncelli cremonesi, i più straordinari al mondo, ovvero gli Stradivari. Il concerto è stato filmato e pubblicato sui social, dove nel giro di poco tempo è diventato virale.


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SPORT

CALCIO • Tre allenatori si sono alternati alla guida dei grigiorossi per non spiccare mai il volo

Cremo, un anno di contraddizioni MATTEO VOLPI

“L’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va”. Così finiva, quarant’anni fa, la seconda strofa di uno dei più grandi successi di Lucio Dalla (intitolato “L’anno che verrà”, meglio conosciuta come “Caro amico ti scrivo…”). Parole che, dal 1978 ad oggi, hanno descritto tante storie banali e meno banali e si addicono perfettamente a comporre la scialbo ritratto della Cremonese attuale. I grigiorossi hanno salutato un 2018 ricco di ribaltoni e inguaribili non sensi. Tre allenatori diversi in soli dodici mesi, un nuovo direttore sportivo, una

giorossi in perfetta media ventina di volti nuovi in punti per ottenere quella rosa, considerando il mercato di gennaio dello scorsalvezza, venutasi a consacrare solo sotto la guida so anno e quello estivo, ma di Mandorlini. Un alleil risultato non cambia: si gioca sempre per natore diverso da restare in serie B. Tesser, nel credo tattico e nei La nostra giusta comportamenti: dimensione, per prima ingiustail momento. Gli anni di attesa mente osannato Quella ottenuta per tornare per aver ottenucome una manna in serie B to una salvezza dal cielo nel memorabile anno 2017, non sua, poi ingiustamente criticato nei grazie a Tesser e al suo più recenti mesi autunnali gruppo, mantenuto come per il suo eccessivo difenspina dorsale per l’ottimo sivismo. Esonerato pure inizio del primo anno di lui, a inizio novembre, con serie B. Poi il terribile inizio la squadra ai piedi della di 2018, con la crisi di risultati che ha portato zona playoff, la miglior diall’esonero del tecnico fesa e il solo Brighenti cofriulano, che lasciò i grime attaccante di ruolo di-

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L’esultanza dei grigiorossi nell’ultimo match dell’anno contro il Perugia e vinto per 4-0

sponibile. Già il capitano. Lui e Marconi, ad inizio 2019 hanno salutato per tornare a fare la differenza in Lega Pro con la maglia del Monza. Altre due firme importanti, che con il loro addio fanno ulteriormente sbiadire il ricordo di quel ritorno in serie B aspettato per undici lunghissimi anni (dal 2006 al 2017 è durato il purgatorio in terza serie). Ora non resta che sperare nel 2019, iniziato con Rastelli in panchina e Rinaudo alla scrivania... e quell’immancabile sensazione di vivere alla giornata che ormai è parte integrante del mondo grigiorosso e di gran parte del calcio moderno.

(foto © Ivano Frittoli)

Dall’Italia e dal mondo

Francia iridata, Juve sempre più forte Mentre la Juventus continua ad essere padrona del calcio italiano, visto che anche nel 2018 ha vinto sia il campionato (il 7° di fila, malgrado la strenua resistenza del Napoli), sia la Coppa Italia, travolgendo il Milan in finale, a livello internazionale il Real Madrid ha stabilito un nuovo record, aggiudicarsi la terza Champions di fila (la quarta in cinque anni), battendo in finale il Liverpool, grazie soprattutto agli errori del portiere Karius. Brava la Roma, arrivata in semifinale dopo aver eliminato il Barcellona, mentre la Juventus è stata fermata proprio dal Real già agli ottavi, ma tra le polemiche per quel discusso rigore fischiato a tempo scaduto al Bernabeu e decisivo per il passaggio del turno degli spagnoli. Il trionfo di Madrid è stato completo, grazie al successo dell’Atletico in Europa League. In estate, la Francia di Griezmann e Mbappé ha vinto in Russia un Mondiale non troppo spettacolare, battendo in finale la sorprendente Croazia di

Modric (nuovo Pallone d’oro). Terzo il Belgio e quarta l’Inghilterra, mentre hanno deluso Brasile (eliminato nei quarti dai belgi) e Argentina (fuori già agli ottavi per mano dei francesi). Dopo una partenza sprint, Cristiano Ronaldo e il suo Portogallo sono stati mandati a casa dall’Uruguay negli ottavi di finale. CR7 (nella foto) è stato poi il grande colpo di mercato della Juve, che con lui spera di tornare a vincere la Champions dopo 23 anni, mentre in campionato ha fatto ancora una volta il vuoto (17 vittorie e due pareggi nel girone d’andata). Nelle coppe europee, bilancio in chiaroscuro: Juve e Roma agli ottavi in Champions, mentre Napoli e Inter sono state “retrocesse” (con tanti rimpianti) in Europa League, dove la Lazio ha dominato il suo girone, mentre il Milan è stato malamente eliminato. Proprio i rossoneri sono stati la grande delusione del 2018, malgrado il cambio di proprietà e l’ingaggio di Higuain. F.V.


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SPORT

LUTTI • Il 29 marzo si è spento a 71 anni un grande personaggio del calcio italiano, con la Cremonese nel cuore

“Mondo”, un uomo mai banale FABIO VARESI

E X GR I GI O R O S S I

«Anche quando giocavo a guardie e ladri, io facevo il ladro. Sono gli altri che devono rincorrermi». Anche il tumore ha avuto il suo bel daffare prima di metterlo ko. Amava le metafore il “Mondo”, che da sempre era abituato a combattere contro avversari più forti. Questo però era troppo forte, e lui ha resistito con determinazione, ma le soluzioni ingegnose in questo caso era costretto a demandarle. Emiliano Mondonico è morto giovedì mattina del 29 marzo 2018 in un letto di ospedale a Milano all’età di 71 anni (era nato a Rivolta d’Adda il 9 marzo 1947). Un uomo mai banale. Meglio di così non si può definirlo, che senza esagerazioni, sta alla Cremonese come Totti alla Roma. Eppure è stato capace di diventare una bandiera anche all’Atalanta e al Torino e questa è stata la sua grandezza. Personalmente ho avuto la fortuna di conoscerlo da vicino, quando giocavo nelle giovanili della Cremonese e “Mondo” iniziava la carriera da allenatore. Era l’estate del 1979 e da pochi mesi Emiliano aveva deciso di appendere le scarpe al chiodo. Noi calciatori in erba avevamo un po’ di soggezione nei confronti di un idolo della curva grigiorossa e con un passato in serie A. Eppure sin dai primi giorni di preparazione atletica, si

ADDIO ANCHE A DAVIDE ASTORI E A GIAGNONI

è proposto come un fratello maggiore, rompendo gli schemi rigidi del rapporto tra giocatori e tecnico. Ma già dai primi giorni, si percepiva che aveva grandi capacità, votate ad un calcio moderno. Sin dal suo primo anno, alla guida dei Giovanissimi, ha introdotto la zona nella fase difensiva, che per quei tempi sembrava un tabù. Sotto la sua guida mi sono divertito, giocando un calcio offensivo, che non sempre ha potuto adottare nella sua lunga carriera, specialmente quando lottava per la salvezza. Ma il “Mondo” è stato

davvero bravo a bruciare le tappe, perché in tre anni è passato dai campetti spelacchiati del settore giovanile, alla serie B, chiamato al capezzale di una Cremonese praticamente retrocessa, che ha salvato conquistando 12 punti in sette partire. In quella squadra giocava un certo Gianluca Vialli, che grazie anche ai suoi consigli, è arrivato fino alla Juve e alla Nazionale. Per le sue capacità, Mondonico avrebbe meritato di allenare una big del nostro campionato, ma il suo carattere schietto e poco incline ai compromessi, lo

ha portato in piazze che lo hanno apprezzato tantissimo e che soprattutto non lo hanno mai dimenticato. L’ho incontrato per l’ultima volta a Bergamo, ci siamo salutati e mi è sembrato in forma. Poi però la sua assenza dagli stadi ed anche dagli studi televisivi, mi ha preoccupato, fino alla triste notizia di quel giovedì mattina. Ricordo di aver letto la frase “quando il mio corpo sarà cenere il mio nome sarà leggenda” di Jim Morrison. Ebbene, è così anche per il nostro indimenticabile “Mondo”.

A distanza di quasi un anno, il mondo del calcio continua a ricordare con affetto Davide Astori, a conferma delle qualità umana del capitano della Fiorentina, morto a 31 anni in un albergo di Udine che ospitava la Fiorentina, prima della partita contro l'Udinese valida per il 27º turno di serie A, a causa di problemi cardiaci. Anche i tifosi della Cremonese lo ricordano con affetto, perché ha indossato la maglia grigiorossa (dopo quella del Pizzighettone) nella stagione 2007-2008, collezionando 31 presenze, prima di spiccare il volo verso la massima serie (giocando per Cagliari, Roma e Fiorentina) e la Nazionale. E nel 2018 si è spento, a 86 anni (a Folgaria dove era in vacanza con la moglie) il mitico Gustavo Giagnoni, che a fine carriera da allenatore giudò la Cremonese alla promozione in serie A nella stagione 199091, mentre il campionato successivo non riuscì a mantenere la massima serie A.

OLI MPI ADI ED EUROPEI Oltre ai Mondiali di calcio, l’altro appuntamento clou del 2018 sono stati i Giochi Olimpici invernali, organizzati a Pyeongchang in Corea del Sud. Dopo il magro bottino di Sochi nel 2014 (niente ori come non accadeva da Lake Placid 1980), la pattugli azzurra si è fatta valere e il successo più prestigioso è stato quello di Sofia Goggia nella discesa libera. Trionfo anche per Michela Moioli nel-

TRE ORI PREZIOSI A PYEONGCHANG, OTTO A GLASGOW lo snowboardcross e per la portabandiera azzurra, Arianna Fontana nei 500 metri di short track (anche argento in staffetta e bronzo nei 1000 metri). Insomma, l’Italia deve ringraziare le donne per il bel medagliere (in totale 10 podi). Agli Europei di nuo-

to, stavolta la regina non è stata la solita Federica Pellegrini, bensì Simona Quadarella, tre ori nello stile libero (400, 800 e 1500) nella piscina di Glasgow. Italia terza nel medagliere con 8 ori, 12 argenti e 19 bronzi in tutte le discipline acquatiche. Meno soddi-

sfazioni, ma era prevedibile, nella rassegna continentale di atletica leggera andata in scena a Berlino. Oltre all’oro (maschile) e all’argento (femminile) nella maratona a squadre, azzurri sul podio solo altre quattro volte (tutti bronzi). Solo 5º l’attesissimo Filippo Tortu, che prima degli Europei, ha battuto con 9”99 lo storico record di Piatro Mennea sui 100 metri (10”01), che durava


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SPORT

CANOTTAGGIO • L’atleta della Bissolati ha emulato le imprese di Simone Raineri, in una sorta di passaggio del testimone

Giacomo Gentili sul tetto del mondo recuperi (secondo) e si è superato in finale, piomIl momento clou per lo bando sul traguardo, dopo sport provinciale e non solo, essere stato sempre in teè stato l’exploit nel canotsta, con 1”20 sull’Australia taggio di Giacomo Gentili (a (seconda) e sull’Ucraina, lato il primo da sinistra sul pofavorita dai pronostici. Una dio e sotto festeggiato alla medaglia d’oro che è arrivata a 20 anni esatti dall’oro Bissolati). Un fantastico titolo mondiale Assolumondiale di Colonia nel 1998 (con Alesto, coronamento di sio Sartori, Rosuna stagione fasano Galtarossa, volosa. Prima del trionfo iridato a Gli anni dall’ultimo Alessandro CoPlovdiv (in Bulrona e Agostino titolo iridato garia), infatti, il Abbagnale) ed a nel quadruplo quattro di coppia 18 dall’oro olimpico di Sydney 2000 di Gentili aveva vinto (firmato Simone Raineri, la tappa di Coppa del Alessio Sartori, Rossano mondo a Linz e il titolo europeo a Glasgow, a conferGaltarossa e Agostino Abma del grande livello ragbagnale). «Devo ancora regiunto. Ai Mondiali, dopo alizzare di aver vinto questo una batteria deludente titolo Mondiale. Voglio vi(conclusa al sesto posto), il vere questo momento più a quadruplo azzurro (formato lungo possibile, oggi è uno dei giorni più belli della mia anche da Filippo Mondelli, vita», ha affermato Gentili Andrea Panizza e Luca subito dopo il trionfo. L’imRambaldi) si è riscattato nei

FABIO VARESI

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presa del canottiere cresciuto alla Bissolati ha emozionato soprattutto Simone Raineri, in una sorta di passaggio di consegne tra capovoga del quattro di cop-

pia. «Prevedo per loro un futuro lungo e radioso – ha rivelato Rianeri - sono quattro talenti diversi tra loro, che si integrano alla perfezione. In batteria han-

no steccato, forse perché sono stati attanagliati dalla tensione, sapendo di dover tener fede ai pronostici. Poi si sono sciolti e in un crescendo, hanno vinto una

splendida medaglia d’oro. Li ringrazio, perché mi hanno fatto rivivere le grandi emozioni della mia carriera, compreso un piccolo rammarico di non essere più il capovoga dell’ultimo quattro di coppia vincente. Sono comunque felice di questo passaggio di testimone a un capovoga della nostra provincia Ricordo con piacere, quando lo incontravo ai ritiri dalla Nazionale: io ero a fine carriera e Giacomo era un giovane canottiere. Capivo che mi guardava con ammirazione e questo mi rendeva orgoglioso e nei sui occhi si vedeva la voglia di emergere». A Plovdiv, gli azzurri hanno vinto il medagliere, conquistando complessivamente otto medaglie: tre ori, quattro argenti e un bronzo, mettendosi alle spalle nazioni del calibro di Stati Uniti e Germania.

VOLLEY • Dopo un inizio nei bassifondi della classifica, le rosa hanno chiuso il 2018 a ridosso delle big

Pomì, un anno in crescendo ma senza acuti VANNI RAINERI

Un anno in crescendo. Su questo filone si è dipanato il 2018 della Pomì Casalmaggiore, iniziato con una squadra ritrovatasi a lottare inaspettatamente nei bassifondi e riscopertasi a fine anno in grado di competere a ridosso delle big. Ogni anno che passa il livello tecnico del campionato italiano si eleva, tanto che oggi parecchie squadre hanno un budget fuori portata rispetto al team rosa, creando condizioni proibitive rispetto a

quelle che permisero di conquistare l’incredibile scudetto del 2015. Ma nessuno pensava che il Capodanno del 2018 si spalancasse su una Pomì così in crisi: terzultima con un punto di vantaggio su Bergamo. Il 2 e 3 gennaio arrivavano l’olandese Maret Balkestein Grothues a sostituire la cinese Chunlei Zeng e l’Usa Annie Drews in cambio della canadese Sarah Pavan. La prima era positiva, col 3-1 su Scandicci cui seguiva il passaggio agli ottavi di Coppa Cev. Poi però la stagione tornava anonima, pur chiusasi con

una salvezza senza sofferenze. Da qui la completa rivoluzione estiva e una squadra arrivata a San Silvestro in 5ª posizione, con la prospettiva di crescere in amalgama nel corso del girone di ritorno. Tra settembre e ottobre si sono giocati anche i Mondiali giapponesi, nei quali l’Italia ha vinto a punteggio pieno il suo girone, ripetendosi anche nel girone della seconda fase. Nella terza fase si qualificava battendo al tie break il Giappone, per poi perdere 1-3 contro la Serbia di Jovana Stevanovic. Il 3-2 sulla Cina in

Le rosa dopo un punto (foto Bongiovanni) semifinale consentiva al team di Mazzanti di ritrovare per l’oro la Serbia che vinceva 3-2 al termine di un match che ha tenuta incollata al video l’Italia intera.


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SPORT

BASKET · Nel 2018 centrati grandi obiettivi: l’accesso ai playoff e a due final eight di Coppa Italia FABIO VARESI

Un anno da ricordare. Indubbiamente uno dei migliori della Vanoli, che dal lontano 1999 ne ha fatta di strada. Eppure nel 2017 tutto sembrava ridimensionato, con la dolorosa retrocessione in A2, cancellata però dal ripescaggio. Il colpo della società biancoblu è stato l’ingaggio di coach Meo Sacchetti, che dopo i successi di Sassari e l’esperienza di Brindisi, voleva ripartire dal Nord. Malgrado il poco tempo a disposizione, è stato allestito un buon roster, in grado di centrare la salvezza. La squadra ha però fatto molto meglio, iniziando l’anno con il successo a Montichiari contro la lanciatissima Germani e centrando il pass per la final eight di Coppa Italia, tra l’altro giocata da protagonista. Trascinata da JohnsonOdom e Martin, la Vanoli ha eliminato a sorpresa Avellino nei quarti e perso di misura e con tanti rimpianti la semifinale contro Torino, che ha poi alzato la coppa. Le soddisfazioni sono arrivate anche in campionato, con l’accesso ai playoff, traguardo raggiunto all’ultima giornata contro Capo d’Orlando, che proprio al PalaRadi ha perso la serie A. Dopo i doverosi festeggiamenti, la squadra è apparsa scarica e contro Venezia nei quarti, è stata subito eliminata, ma senza recriminazioni. Anzi, gara 3 al PalaRadi si è trasformata in una grande festa, per una stagione andata ben oltre le più rosee aspettative. Per la cronaca, il campionato è stato vinto da Milano in finale contro Trento. In estate, la Vanoli è ripartita ovviamente da coach Sacchetti, che nel frattempo è diventato anche ct della Nazionale, a conferma del valore del tecnico. Sotto la sua guida, gli azzurri si sono rilanciati e sono vicinissimi alla qualificazione al Mondiale, in programma quest’anno in Cina. Alla luce dell’ottima stagione, la Vanoli ha confermato il blocco gli italiani, anche se a campionato in corso Portannese è approdato a Torino, per avere un maggiore

Vanoli, è stato un anno super per consolidarsi tra le grandi Vanoli in festa per l’accesso ai playoff (foto Zenzolo)

Drew Crawford, grande protagonista in questa stagione (foto Studio Passamonti)

minutaggio, mentre Fontecchio è tornato a Milano dopo il prestito di sei mesi. Sono rimasti, quindi, Ruzzier, Gazzotti, Ricci (in grande crescita, tanto da arrivare in Nazionale) e Travis Diener (americano di passaporto italiano), mentre è stata completamente rinnovata la pattuglia straniera. Non potendo trattenere, per vari motivi, Johnson-Odom e Martin, la società ha salutato Drake Diener (che ha lasciato il basket giocato) e non ha confermato i poco convincenti Sims e Milbourne. Al loro

posto sono arrivati giocatori molto interessanti come Saunders, Mathiang, Demps, Crawford, Aldridge (e a stagione in corso Stojanovic) che subito hanno mostrato di saperci fare. Il successo di Trento all’esordio, ha alimentato l’entusiasmo dei tifosi, che hanno spesso ammirato un’ottima Vanoli. Peccato per le evitabili sconfitte al PalaRadi contro Cantù, Varese e Brescia, altrimenti la squadra di Sacchetti avrebbe chiuso l’anno prima in classifica con Milano, visto che in trasferta

ha vinto cinque volte su sei e l’unica sconfitta è arrivata proprio con l’Olimpia, ma solo sul filo di lana. E l’anno, iniziato alla grande a Montichiari, si è chiuso con il successo casalingo contro Torino, che è valso l’accesso matematico alla final eight di Coppa Italia. Con dodici punti di vantaggio sull’ultima in classifica, il traguardo della salvezza sembra già archiviato ed anche se coach Meo preferisce mantenere un profilo basso, questa Vanoli può legittimamente puntare a qualificarsi ai playoff.

Per quanto riguarda le “minors”, infine, il 2018 ha salutato il ritorno in serie B della JuVi Ferraroni Cremona, che con quattro promozioni consecutive, è passata dalla Promozione alla serie cadetta, dove ha raggiunto la Pallacanestro Crema. Soddisfazioni anche per il basket Team Crema (serie A2 femminile), che ha trionfato nella Coppa Italia di categoria, battendo il finale Bologna. Per le azzurre si è trattato del primo trofeo conquistato in 29 anni di storia del club.


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SPORT

CICLISMO • Sugli scudi i giovani Marta Cavalli, Miriam Vece, Federica Venturelli, Jalel Duranti e Diego Bosini

Stagione magica per i cremonesi FORTUNATO CHIODO

Tirando le somme del 2018, uno dei grandi protagonisti è stato il veneto Elia Viviani (QuickStep Floors), che ha centrato 18 vittorie su strada (campione d’Italia, 4 tappe al Giro e la maglia ciclamino della classifica a punti), oltre all’oro europeo in pista con il quartetto. Viviani ha superato nella graduatoria dei successi l’olandese Dylan e lo spagnolo Alejandro Belmonte Valverde, campione del mondo a Innsbruck e primo nel ranking dell’Uci. Singolare statistica quella che vede il Belgio vincere la classifica per Nazioni, pur avendo la metà dei successi di Francia e Italia. Tra i protagonisti dell’anno troviamo anche Simon Yates, che dopo il flop al Giro, si è rifatto vincendo la Vuelta. Poi c’è Chris Froome, il primo britannico padrone del Giro d’Italia, ma poi battuto dal connazionale Geraint Thomas al Tour de France. Insomma, tutte e tre le grandi corse a tappe sono andate alla Gran Bretagna. La

stagione delle corse più belle e più importanti si è aperta con Vincenzo Nibali, lo Squalo della Bahrain-Merida, che ha vinto la Milano-Sanremo, mentre nelle classiche del Nord, Niky Terpstra (Quick-Step Floors) è andato a segno nel Fiandre, Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) nella Roubaix, Bob Jungels (Quick-Step Floors) si è preso la Liegi. E alla fine, al Giro di Lombardia è arrivata la fucilata di Thibaut Pinot (Groupama-Fdj) che ha piegato Vincenzo Nibali, mentre Matteo Trentin, trentino di Borgo Valsugana della Mitchelton-Scott si è laureato campione europeo nella prova in linea. La dolente nota azzurra è Aru, che ancora non è riuscito a riemergere dal limbo crudele nel quale è da tempo caduto. In campo femminile, le ragazze guidate dal ct Eugenio Salvoldi, hanno conquistato 9 medaglie su pista, sei titoli europei e il bronzo su strada con la trentina Letizia Paternoster. Di valore, l’oro su pista agli Europei nell’inseguimento a squadre, grazie alla cremonese di San Bassano, Mar-

ta Cavalli ed a Martina Alzini, Elisa Balsamo, Letizia Paternoster e Vittoria Guazzini. Ma Marta Cavalli (classe 1998 della Valcar Pbm) ha brillato anche su strada, cogliendo il titolo italiano tra le Elite (in alto a destra). E poi c’è Miriam Vece (classe 1997 di Romanengo), che straordinariamente stimolata dalla concorrenza, ha conquistato due medaglie d’oro (nella velocità e nei 500 metri, foto sopra), oltre all’argento nella velocità a squadre con Martina Fidanza e Gloria Manzoni, agli Europei Under 23 e

Nel novembre dello scorso anno la So.Crem, la società di

cremazione di Cremona, ha compiuto i 140 anni dalla sua fondazione. La società di cremazione a Cremona nacque, infatti, il 24 febbraio 1878, con lo scopo di “promuovere il principio della cremazione” e di “far costruire un Crematorio” che, terminato nell’anno 1881, entrò in funzione l’anno successivo. Le celebrazioni sono avvenute anche in occasione della inaugurazione della sede del vecchio forno crematorio nel cimitero monumentale di Cremona, facente parte di un progetto per la realizzazione di un museo dei reperti cimiteriali di valore storico artistico. La cremazione è una scelta di civiltà. Iscriviti alla So.Crem Iscriversi alla So.Crem. comporta dei vantaggi: permette di risolvere tutte le formalità burocratiche relative al problema

al titolo di italiana della velocità Elite al magico velodromo Vigorelli Antonio Maspes a Milano. Miriam Vece è anche la prima atleta italiana ad entrare nel Centro Mondiale dell’Uci ad Aigle in Svizzera, in pratica l’università della pista, con l’obiettivo di conquistare un posto per l’Olimpiade del 2020 a Tokyo. Un grande anno per il ciclismo cremonese grazie anche a Jalel Duranti, 5 successi su strada, oltre a 5 secondi posti e alla medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo. Bravo anche Diego Bosini, campione lom-

bardo del keirin e con la maglia azzurra argento agli Europei su pista ad Aigle, dando prova del suo talento nell’inseguimento a squadre con Tommaso Nencini, Davide Boscaro e Samuele Manfredi (oro nell’inseguimento individuale). Bosini, classe 2000, cresciuto nel Club Ciclistico Cremonese 1891, lascia il Team Gavardo e torna nella sua Cremona per indossare la maglia grigiorossa del team “Arvedi Academy”, nuova società di Elite e Under 23. E che dire di Federica Venturelli, 13 anni, Esordiente di San Bassano che difende i colori della Cicli Fiorin. Per lei il 2018 è stato un anno magico: campionessa italiana di ciclocross (in alto a sinistra) e nella prova in linea su strada, maglia rosa al Giro d’Italia a tappe di ciclocross e una miriade di vittorie (ci vorrebbe un pallottoliere per contarle nelle varie discipline). Un premio finale, lo assegno io ai lettori e agli appassionati che seguono il ciclismo e in un’epoca bislacca, un posto tra i nostri campioni lo meritano anche loro.

della cremazione, dà la sicurezza di ottenere la cremazione della propria salma senza possibilità da parte di alcuno di impedire l’esecuzione di tali volontà. Un altro vantaggio per il socio è quello di poter decidere, e specificare nel modulo di iscrizione, che le proprie ceneri vengano, collocate in una tomba o loculo del cimitero, affidate ad un familiare, oppure siano disperse e in quale luogo. Senza questa specifica volontà scritta le ceneri non possono essere ne’ affidate, ne’ disperse. Non tutti sanno che per la cremazione di persone non iscritte alla So.Crem. le vigenti norme prescrivono che il coniuge, o in sua assenza ognuno dei parenti di pari grado ai prossimi (figli, o fratelli ecc.) si presentino a dichiarare concordemente di voler far cremare il congiunto, basta solo un dissenziente, oppure un assente, per rendere impossibile la cremazione.



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