Il Piccolo 07 del 17 02 2018

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PICCOLO

il punto, la virgola e anche i due punti.

IL

CREMONA

www.issuu.com/ilpiccolocremona

Settimanale di informazione • Non riceve alcun finanziamento pubblico

Anno 1 • n. 7 • SABATO 17 febbraio 2017

Periodico • € 0,02 copia omaggio

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: Kairos adv srl, via Madoglio 11- Bonemerse (CR)• Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860 • Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Direzione e redazione: via S. Bernardo 37, Cremona - tel. 0372 435474 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • Pubblicità: Kairos adv srl • 0372 435474 • 335 208695 kairosadvsrl@gmail.com

Lascia il presidente del collegio sindacale. E dopo anni non si individua il deposito unico nazionale

scorie nucleari a caorso nuovi rinvii e dimissioni

Articolo a pagina 3

m o b i l i t a ’

bike sharing in crisi, ma non a cremona

Articolo a pagina 9

fatemi capire... Accusereste pubblicamente una associazione i cui soci hanno tutti promesso di fare un atto di beneficenza, scoprendo che alcuni di loro non vi hanno dato seguito? E ben sapendo che voi tale atto non avete intenzione di farlo? Ecco, in questa accusa al Movimento 5 Stelle di non aver “rimborsato” parte del loro stipendio noto una certa dose di ipocrisia.

politica

malvezzi: piu’ vicini a milano

Articolo a pagina 4

politica

Vanni

b as k e t c o p p a i t a l i a

liberi e uguali dai trasporti all’istruzione

Inquadra il QR CODE e leggi su smartphone e tablet la versione digitale e gratuita del giornale

Articolo a pagina 5

calcio

La vanoli punta alla finale oggi puo’ superare la fiat volley

pagina 23

Articolo a pagina 23

ciclismo

pagina 24

Colpo in pista del promettente Davide Donesana

Pomì sull’altalena ora si concentra sulla Coppa Cev

La Cremo ha iniziato a programmare la prossima stagione casalmaggiore

storia

bongiovanni: porto le istanze casalasche in regione lombardia

Articolo a pagina 12

c u lt ur a allestita presso l’itis torriani

Il 1948 raccontato da Lorenzo Magarini Articolo a pagina 8

pagina 25

Un’esposizione per conoscere lo sport in rosa Articolo a pagina 21

l’editoriale

Le quote rosa nel nostro sport di Fabio Varesi

Dai un'occhiata al medagliere olimpico invernale e vedi con soddisfazione che la casella degli ori segna il numero due. Quattro anni fa è rimasto lo zero per tutta la durata dei Giochi e dopo quattro anni è arrivato il riscatto. E con soddisfazione di tutti, ma soprattutto di chi da anni difende le quote rosa, perché entrambi i trionfi sono al femminile, a conferma che le donne italiane da alcuni anni hanno una marcia in più e non solo nello sport. Oltretutto, le Olimpiadi non sono ancora finite e con Fontana e Goggia abbiamo ancora molte carte da giocare. Finalmente anche le donne in Italia si approcciano allo sport come fanno in molte altre nazioni, nelle quali un successo non viene mai discriminato. Eppure non è sempre stato così. Basti pensare che fino al 1980, gli ori al femminile ai Giochi estivi sono stati solo 3 e uno solo a quelli invernali. Poi, con l'avvento di Sara Simeoni, molte cose sono cambiate e il suo successo ha convinto molte ragazze del nostro Paese a praticare sport a livello agonistico. Negli ultimi decenni sono tante le campionesse azzurre che hanno dato lustro al nostro sport ed ora a Pyeongchang sono loro a trascinare la spedizione azzurra, che giustamente ha scelto Arianna Fontana come portabandiera. Ora però serve un altro passo avanti: quello di non ricordarsi di loro solo ogni quattro anni e di sostenerle economicamente, perché anche da noi non esiste più solo il calcio.



lA co m u n e di cr e mo n a

CRONACA

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Polizia Locale, lunedì in commissione le modifiche al Regolamento

Si riunisce lunedì alle 17 la Commissione Consiliare Permanente attinente il commercio, il turismo, la sicurezza e la Polizia Municipale, su invito del presidente, l’avvocato Paolo Giuseppe Andrea Carletti. All’ordine del giorno la modifica al

Regolamento Comunale di Polizia Locale e per la Convivenza Civile del Comune di Cremona e la modifica del Regolamento Speciale del Corpo di Polizia Locale, oltre naturalmente a varie ed eventuali.

IL CASO • In partenza da Caorso i primi fusti per essere trattati in Slovacchia, intanto ritardi e dimissioni

Deposito unico rifiuti nucleari, continui rinvii di Vanni Raineri Ma insomma, che fine faranno le scorie degli impianti nucleari italiani, compresa Caorso, così vicina a Cremona? Questa è una storia infinita, la cui soluzione è costantemente rimandata per l’incapacità di assumere decisioni che ovviamente provocano la reazione dei cittadini “colpiti” direttamente. Una storia che ultimamente si è arricchita di nuove promesse e dimissioni a sorpresa. Partiamo dall’inizio. La società pubblica Sogin è stata chiamata anni fa ad individuare il sito idoneo ad ospitare il deposito unico nazionale dei rifiuti nucleari, considerata la natura speciale di tali rifiuti. Tempo fa filtrò la notizia che la scelta riguardasse la miniera salina di Scanzano Jonico, in Basilicata, dove la reazione dei cittadini fu feroce e portò alla smentita. Quello sarebbe stato un deposito sotterraneo, mentre successivamente è prevalsa l’idea di realizzarlo in superficie, con annesso

parco tecnologico di ricerIl problema, come facilca. Qui troveranno apmente immaginabile, è punto definitiva sistemache si tratta di una patata zione le scorie degli imdecisamente bollente, pianti nucleari che furono tanto che i ricorsi “prespenti a seguito del refeventivi” si susseguono in rendum del 1987, tra i parecchie regioni d’Italia, quali la vicina Caorso. e gli scomodi materiali Sembra scartata l’ipotesi sono depositati temporache sia proprio Caorso neamente in alcuni siti, l’area individuata, per la tra i quali appunto Caorso. vicinanza al fiume Po e Va segnalato che le scorie affluenti e la conformanucleari non sono solo zione geologica del terrequelle delle ex centrali, no. Ma dove allora? All’inima nel nostro paese i cenzio del 2015 sembrava si tri che producono e defosse sul punto di sceglietengono rifiuti radioattivi re, poi ci fu un rinvio mosono centinaia, comprentivato dall’imminente vodendo la gestione di rifiuto amministrativo. Per rati industriali e di servizio gioni di trasparenza si è integrato, oltre ai centri di realizzato un sito web medicina nucleare. Tra le (depositonazionale.it), principali strutture vicine ma basta visitarlo a Cremona, da seper scoprire che gnalare anche siamo bloccati l’Alfa Acciai di alla fase 2 da olBrescia. Ma solo tre tre anni. negli 8 siti Sogin I metri cubi di L’Ispra ha detersono presenti minato i 28 cri- rifiuti radioattivi circa 15mila a Caorso teri per l’indivimetri cubi di riduazione del sito, e fiuti radioattivi, dei Sogin avrebbe dovuto quali quasi 2.500 a comunicare l’elenco dei Caorso. Il costo complessiti potenzialmente idonei sivo stimato per la realizin pochi mesi, invece sono zazione del deposito unico trascorsi inutilmente tre nazionale si aggira sul anni. miliardo e mezzo di euro,

2500

La centrale nucleare di Caorso, utilizzata dalla fine del 1981 e chiusa da quasi 30 anni finanziato dalle bollette elettriche, di cui 650 milioni per localizzazione, progettazione e costruzione, 700 milioni in infrastrutture, 150 milioni per il parco tecnologico. Prima di essere “sepolti”, i rifiuti radioattivi devono però subire un trattamento all’estero. E’ di pochi giorni fa la notizia che nel prossimo mese di maggio partiranno i primi container diretti da Caorso in Slovacchia, avanguardia di ben 5.500 fusti di resine a scambio ionico. Sempre nei giorni scorsi il ministro Antonio Calenda ha affermato che l’elenco dei

siti idonei ad ospitare il deposito nazionale saranno resi noti prima delle elezioni politiche. Eventualità che pare remota, per ovvi motivi di consenso. Una volta individuati i siti, inizierà un percorso partecipativo, che comprenderà benefici a chi risiede vicino all’area prescelta. In tutto questo, si inserisce la notizia, della scorsa settimana, delle dimissioni da parte proprio del presidente del collegio sindacale di Sogin, Pietro Voci. Ufficialmente per “motivi personali”, ma sono note le posizioni cri-

tiche espresse da tempo nei confronti della gestione della società controllata dal governo. Le prime critiche risalgono a due anni fa, e ancora poche settimane fa Voci aveva fatto presente ai ministri Padoan e Calenda i ritardi nelle attività di smantellamento. Va ricordato che solo per far funzionare l’azienda servono 130 milioni di euro l’anno. Anche il caso del trattamento delle resine e dei fanghi radioattivi di Caorso, rinviato da due anni, fa parte dei rilievi espressi dall’ormai ex presidente dei sindaci.


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Cronaca

Sabato 17 Febbraio 2018

partito democratico

alessia mosca e i candidati giovedì in citta’

VERSO IL VOTO • Si ricandida con Forza Italia a sostegno di Fontana: «Il nostro territorio è considerato»

Malvezzi: «Milano mai così vicina» di Vanni Raineri

Giovedì 22 febbraio alle ore 18 la parlamentare europea Alessia Mosca (nella foto sopra) sarà a Cremona in Sala Zanoni, in via del Vecchio Passeggio 1, assieme ai candidati Pd del territorio al Senato e alla Camera e alla Regione Lombardia. Il titolo dell'incontro è “Lombardia. Italia.Europa”.

casa pound italia

angela de rosa a confartigianato

Angela De Rosa, candidata di CasaPound alla presidenza della Regione, ha incontrato i rappresentanti di Confartigianato. Con ei Gianluca Galli, Francesca Ghidoni e Diego Ratti.

Carlo Malvezzi si ricandida al Pirellone con Forza Italia a sostegno di Attilio Fontana. Malvezzi, Fontana come Maroni è varesino. Cremona e provincia si sentono da tempo territorio di periferia, poco considerato a Milano. Crede sia un sentimento fondato, o è solo opera dei detrattori politici? «Credo che mai come in questa legislatura il nostro territorio sia stato considerato da Regione Lombardia. Prendiamo le risorse investite. Sulla nostra provincia sono arrivati, in cinque anni, 87 milioni di euro, di cui 45 per le infrastrutture, 20,3 per lo sviluppo economico, 17 per la sanità, e 4,7 per il commercio e il turismo. Guardiamo a quello che è successo per i nostri ospedali: quello di Crema è stato integralmente ristrutturato (ultimi, in ordine di tempo, i lavori al reparto di Pediatria). All’Ospedale di Cremona si sta progettando un polo oncologico con un investimento regionale di 7,4 milioni di euro. E se non fosse stato per Regione Lombardia, il punto nascite dell’Ospedale Oglio Po sarebbe già chiuso da un anno. L’operazione di acquisto del monastero di

Santa Monica di Cremona ove sarà trasferita la sede dell’Università Cattolica, è avvenuto perché Regione ha stanziato 1,7 milioni di euro e se oggi si può guardare al recupero urbanistico degli Stalloni di Crema è perché sempre Regione ha stanziato 3 milioni e vincolato i proventi di un vendita immobiliare a quello scopo. Mi fermo qui ma ci sarebbero tante altre cose da elencare. Certo, non possiamo accontentarci. Si può e si deve fare ancora tanto per il nostro territorio». Lei ha scritto il libro “La mia terra”, presentato in alcuni recenti incontri. Negli anni ha visitato centinaia di aziende del territorio, e le va riconosciuto che la sua presenza sul territorio è stata costante. Non si sente un po’ a disagio per la presenza, certo non solo nella sua lista, di candidati come ogni tornata elettorale, “paracadutati”? «Il legame con il territorio è fondamentale, soprattutto in politica. Per rappresentare istanze e provare a rispondervi è necessario conoscere, informarsi, ascoltare. Laddove questo legame è assente in partenza, lo si può realizzare strada facendo. È fondamentale che, in caso

di elezione, qualunque politico, espressione del territorio oppure no, mantenga o costruisca una relazione con chi vive e lavora su quel territorio. È inaccettabile che chi ottiene la fiducia dei cittadini poi scompaia. In questi cinque anni di mandato in Regione, ho dedicato sempre un giorno alla settimana per la visita delle realtà provinciali e ho scelto di aprire un ufficio a Cremona dove le persone potessero incontrami in orari precisi. Oggi ci illudiamo che tutto si risolva con la comunicazione sui social e sui media. Non è più sufficiente. La gente ha bisogno di essere guardata in faccia e di guardarti in faccia. Nell’incontro personale c’è possibilità di una conoscenza vera, reale». L’incidente ferroviario di Pioltello, ma anche le disastrate linee ferroviarie che attraversano il nostro territorio, ha messo in risalto la difficoltà di azione di Trenord su strutture che sono di competenza di Rfi. Come crede se ne possa uscire per dare un servizio adeguato ai cittadini? «Il trasporto ferroviario è un punto su cui la prossima giunta si concentrerà di più. Lo abbiamo già evidenziato nel bilancio regionale, con un investi-

mento pluriennale straordinario di 1,6 miliardi di euro per l’acquisto di almeno 160 nuovi treni. Sono risorse divise tra Regione (1 miliardo di euro) e lo Stato e il gestore del servizio per acquistare direttamente materiale rotabile e sostituire il 50% della flotta attuale. Una soluzione radicale che punta a risolvere la problematica della qualità dei treni. È il più grande investimento degli ultimi 15 anni sul sistema ferroviario e dimostra come Regione Lombardia voglia rispondere ai tanti cittadini che utilizzano il trasporto ferroviario. Tanto è anche stato fatto sin qui. Facciamo l’esempio della Mantova-Cremona-Milano. Dal 2014 ad

oggi la puntualità è passata da una media del 65% a una dell’89% e la flotta dei treni è stata integralmente sostituita con mezzi più moderni. Non possiamo accontentarci. Su due punti continuano a evidenziarsi problemi: il binario unico per un tratto di linea e i passaggi a livello ancora funzionanti. Su entrambi non c’è competenza regionale, ma anche grazie ad un accordo con Regione Lombardia, in questi anni Rfi ha stanziato di 10 milioni di euro per migliorare la linea. E anche sul raddoppio dei binari esistono risorse a livello nazionale da poter investire. Lavoreremo perché ciò si traduca in fatti il prima possibile».


Cronaca

Sabato 17 Febbraio 2018

VERSO IL VOTO • Lapo Pasquetti e Roberta Mozzi si candidano al Consiglio regionale di Vanni Raineri L’avvocato Lapo Pasquetti, capolista provinciale, e la dirigente scolastica Roberta Mozzi, sono candidati al Consiglio regionale della Lombardia per Liberi e Uguali. Partiamo da Pasquetti. Il caso dei ponti cremonesi, chiusi o comunque vittime della lunga incuria, ha evidenziato anche i problemi di linee ferroviarie totalmente inadeguate. La nostra provincia lamenta da sempre una scarsa considerazione in Regione. Siamo condannati ad essere periferia dell’impero? «L’intero comparto dei trasporti nel sud della Lombardia è in evidente sofferenza. Le merci continuano a viaggiare su gomma in un Regione ad elevata industrializzazione con la conseguenza che si registrano quasi costantemente tassi di inquinamento altissimo producendo danni sia sulla salute dei cittadini che sulla tenuta delle infrastrutture. Ne sono la prova più evidente il dissesto del ponte di Casalmaggiore, le criticità del ponte Verdi a San Daniele Po, il pessimo stato di manutenzione delle strade, il prevedibile ormai prossimo intervento di consolidamento del ponte autostradale sul Po e del ponte ferroviario tra Castelvetro e Cremona. La Lombardia, per la propria posizione centrale tra Nord Europa e Italia centro-meridionale, deve puntare al

Le ricette di Liberi e Uguali potenziamento del trasporto merci su rotaia in tutta la Regione, come nei Paesi nord-europei. La Regione e lo Stato devono al più presto mettere a disposizione le risorse, sino ad oggi solo promesse, per il rifacimento del Ponte di Casalmaggiore, per risolvere un’emergenza che sta mettendo in crisi il sistema produttivo di un’intera area. Ma tutto questo rischia di essere inutile se non si inizia ad investire seriamente sul trasporto ferroviario di merci e di persone e sulla manutenzione e messa in sicurezza del territorio. Vogliamo cambiare il modello di sviluppo per affrontare seriamente la sfida dei cambiamenti climatici e diminuire se non eliminare la cappa di smog che soffoca la pianura padana». Il tema immigrazione e sicurezza è il cavallo di battaglia della coalizione di centrodestra. Liberi e Uguali come risponde a queste istanze? «La visione politica di LeU è incentrata principalmente sui temi del lavoro, dell’istruzione, della salute, dell’ambiente, dell’integrazione e dell’uguaglianza tra tutti gli individui quali condizioni per garantire la civile convivenza. Gli squilibri economici tra cittadini sono la causa della conflittualità

sociale e della criminalità. Per garantire sicurezza e condizioni di vita migliori per tutti, occorre investire risorse per ridurre le disuguaglianze economiche, culturali e sociali; l’emigrazione va governata, non criminalizzata; erigere muri, alimentare la paura, promettere deportazioni dei migranti, serve solo per ingannare i cittadini e spingere ad una guerra tra poveri. Il fiume di denaro sperperato dal Centrodestra in Lombardia in grandi opere inutili doveva essere indirizzato per riqualificare il patrimonio Aler oggi in pessime condizioni e così garantire la casa ad un maggior numero di cittadini. E’ ora di iniziare a cambiare: in Lombardia, in Italia e in Europa. E noi siamo l’inizio di questo cambiamento». Ed ora Roberta Mozzi. Quali sono le motivazioni che la portano a candidarsi? «Liberi e Uguali è una forza giovane che unisce soggetti ed esperienze diverse: Sinistra Italiana di Fratoianni, Possibile di Civati, Articolo1-Mdp di Speranza e Bersani, personalità come Laura Boldrini e Anna Falcone! E’ un tentativo serio di ricostruire finalmente una Sinistra in Italia che si misuri con le sfide globali di oggi: carenza e precarietà dei posti

A sinistra Lapo Pasquetti, a destra Roberta Mozzi di LeU

di lavoro, disuguaglianze crescenti, finanziarizzazione dell’economia, cambiamenti climatici. Considero sbagliato ritenere che il potere o il governo sia l’unico fine». Come vive un dirigente scolastico come lei il rapporto tra la scuola e una società in perenne cambiamento e quali proposte si sente di avanzare per tenere la scuola al passo coi tempi? «La scuola è parte integrante della società e vive e soffre nello stesso contesto. Ma la scuola deve mantenere una propria autonomia e una propria missione che non può essere quella di ridursi ad una costola del mercato. L’ idea forte di LeU é di mettere l’istruzione, la scuola e l’universitá al centro nell’agenda degli impegni, anche in termini di investimenti. A partire dai nidi: sono questi che le mamme vogliono, non il “bonus mamma”! Una scuola che

torni ad essere riconosciuta come “comunità educante”. La scuola della Costituzione, quella degli art.33 e 34: una scuola per i molti e non per i pochi!». Ci sono proposte significative che si sente di avanzare in ambito nazionale e regionale? «Per tutte le Università italiane l’accesso deve essere libero e senza il peso delle tasse, che vanno commisurate al reddito e agevolate per i meritevoli senza mezzi. Ho una figlia all’ Università e so quanto costa! In un Paese che é agli ultimi posti per il numero di laureati, é necessaria una svolta. A livello regionale bisogna superare la politica dei “buoni scuola” perseguita dal centrodestra lombardo in questi ultimi 20 anni. Siamo di fronte a un uso distorto del denaro pubblico a fini privati. Bisogna rilanciare la scuola pubblica a ogni livello. Diritto allo studio per tutti, non per pochi!».

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li b e r i e u g u a li

sono in arrivo laura boldrini, civati e vendola A Cremona Laura Boldrini, presidente della Camera e Antonio Panzeri, europarlamentare, sono le due presenze più significative della settimana, mentre Crema ospiterà prima Pippo Civati e poi Nichi Vendola. La settimana inizia lunedì 19 febbraio, alle ore 21, al Teatro Monteverdi a Cremona con la manifestazione pubblica di Liberi e Uguali e l’intervento di Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati. Mercoledì 21 febbraio alle ore 18 a Crema iniziativa pubblica con Pippo Civati, presso la Sala dei Ricevimenti, piazza Duomo, Comune di Crema. Giovedì 22 febbraio a Cremona alle 17, presso la saletta di palazzo Cittanova, la capolista per il Senato Roberta Valmachino incontra le associazioni ambientaliste sul tema dei cambiamenti climatici, del risparmio di suolo e per un Piano verde per l’economia Sabato 24 febbraio a Cremona alle ore 10,30 incontro con Antonio Panzeri, parlamentare europeo del Gruppo Socialisti e Democratici, sul tema “ La Sinistra in Europa”. Sabato 21 a Crema incontro con Nichi Vendola sulla situazione sociale e politica dell’Italia e le alternative da costruire.


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Cronaca

Sabato 17 Febbraio 2018

il SEMINARIO

SCUOLA-LAVORO, SFIDE E OCCASIONI CONVEGNO AL CRIT

IL CASO • A San Valentino i fioristi hanno portato le rose nelle scuole. Un bel segnale contro le molestie

Rose per le compagne, botte per i prof di Enrico Galletti

"Alternanza scuola lavoro, una risorsa per le aziende" è il titolo del seminario che si è svolto martedì al CRIT - Polo per l'Innovazione digitale di Cremona. L'iniziativa si inserisce nel progetto pilota avviato dal Comune di Cremona, in collaborazione con Wonder, Green Oleo, l’Istituto di Istruzione Superiore “Janello Torriani”, il Center for European Trainees (CET) e la Camera di Commercio di Cremona, con l'intento di raggiungere le aziende del territorio che hanno già forme di collaborazione con le scuole su questo tema, oppure intendono avviarle. L'iniziativa si svolge in sinergia con l'Ufficio Scolastico Territoriale. Una giornata formativa destinata ai tutor aziendali, pensata per fornire spunti di riflessione, competenze e strumenti utili al miglioramento e all'ottimizzazione dei percorsi di alternanza, stage e tirocini, perché diventino una risorsa per l'azienda e per i ragazzi coinvolti.

Una contraddizione che corre su due binari paralleli. I professori e gli studenti, la scuola a fare da sfondo. Un titolo volutamente provocatorio, come provocatoria è stata la contraddizione del giorno di San Valentino. Un periodo, quello di inizio febbraio, minato da una violenza che ha varcato le porte della scuola, delle classi, che si è insidiata a più riprese tra i banchi di scuola. A parlare, più di mille altre parole, ci sono i casi emblematici più recenti: quello del piacentino, dove un ragazzo di prima media ha mandato al pronto soccorso la professoressa a suon di botte, quello di Foggia, dove i genitori di uno studente hanno rotto il naso al vicepreside dopo che quest'ultimo aveva rimproverato il loro figlio. E ancora nel Comasco, con l'episodio delle bestemmie contro il docente racchiuso anche in un videoclip di qualche minuto che ha fatto il giro del web. Episodi di violenza che mettono sempre più a rischio la figura dei docenti, le "colonne portanti" della scuola che si fanno un po' più piccole per far fronte all'ondata di violenza e di scarso rispetto nei confronti delle figure degli educatori. Per qualcuno, la colpa è delle nuove generazioni: sempre meno "ortodosse" e più che mai diversificate. Per altri la colpa è da imputare ai tempi che sono cambiati: non ci sono più gli

orizzonti paralleli di una scuola che ti mandava dritto dritto in presidenza e che puniva - all'occorrenza e forse con metodi anche eccessivamente duri - chi sbagliava. Insomma, chi sbaglia paga, verrebbe da dire. Ma spesso non è così. E in questo clima, a tratti desolante, resta un parallelo un po' più gratificante: quello che si è delineato nel giorno di San Valentino nelle scuole. Il 14 febbraio scorso, alcuni istituti superiori (a Cremona ma ci sono alcune segnalazioni che parlano anche del territorio cremasco) sono stati "invasi" dai fioristi che hanno consegnato i mazzi di rose alle ragazze direttamente in classe. Un gesto scontato, penseranno in molti. Non del tutto. Far recapitare i fiori, in un'occasione diventata più commerciale che altro, può essere anche un'abitudine consolidata e scandita dagli anni che passano. Ma farli mandare a scuola - con il fiorista che bussa alla porta della classe e lascia professori e studenti a bocca aperta - è tutt'altra cosa. E' un gesto particolare, fuori dagli schemi, sopra le righe. Il gesto che tutti vorrebbero e, perché no, che qualcuno considererà pur imbarazzante. Metti anche che qualche volto, sulle prime, si dipinga di rosso. Ma come si dice, ciò che conta è il pensiero, e in questo caso anche la forma è sostanza. Un gesto d'amore giovanile che entra in classe proprio nei giorni in cui si parla

di violenza, di molestie, di maltrattamenti. Gli stessi giovani che, - vuoi per colpa dei crescenti episodi di violenza nei confronti dei professori, vuoi perché i tempi sono davvero cambiati - vengono etichettati nelle maniere più negative, si rendono partecipi di un gesto che dovrebbe ripetersi ogni an-

no. Un gesto di speranza ancor prima che d'amore, che rivaluta i giovani e continua a dar fiducia nel loro mondo. Forse la lotta alla violenza dovrebbe partire proprio da qui: dalla considerazione forse banale che come in tutti i mondi paralleli, anche nella scuola non tutte le mele sono davvero marce.


Cronaca

Sabato 17 Febbraio 2018

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PRIMO PIANO • Oltre 100 miliardi di euro di valore aggiunto, oltre 400 milioni di presenze

Il turismo italiano è in buona salute di Vanni Raineri La recente Bit (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano è stata l’occasione per presentare, martedì 13 febbraio, la 21ª edizione del Rapporto sul Turismo Italiano, curato dal Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il più grande ente pubblico di ricerca italiano. E’ stata quindi l’occasione per fare il punto su un settore trainante della nostra economia, che mostra una sensibile crescita ma che ha potenzialità in gran parte inespresse. I dati analizzati sono quelli definitivi del 2016 e per il 2017 da gennaio sino a fine ottobre, quindi soli 10 mesi. Nel 2016 gli arrivi sono stati 117 milioni, con una crescita di 3,5 milioni sul 2015, e le presenze 403 milioni (10 milioni in più, con un +2,6%). Il trend favorevole è proseguito anche nel 2017: considerati i soli primi 10 mesi, la crescita rispetto all’anno prima è stata rispettivamente

del 5,5% e del 7%. La ricagoverno deve considerare duta sull’economia è stata il turismo per quello che è: rilevante, con 93,9 miliaruna risorsa fondamentale di di euro di valore aggiunper il Paese con grandi to generato dal turismo nel margini di crescita. 2016, dei quali il 38,7% Margini che sono comgenerato da stranieri. Il prensibili solo osservalore aggiunto dal vando che l’Italia, turismo è di 103,6 grazie ai suoi 53 miliardi di euro, siti Unesco (ben vale a dire il 10 dei quali in 6,9% del valore Lombardia), è il La quota dei aggiunto geneprimo paese al turisti tedeschi rato totale: si mondo per diin Italia pensi che è 3 volte sponibilità di paquello del settore trimonio artisticoagro-alimentare e 4 volte culturale. quello del tessile-abbiConsiderevole l’apporto gliamento. Gli occupati nel degli stranieri, in particosettore sono 3,2 milioni, il lare i tedeschi, che copro13,2% dell’occupazione no una quota del 28,4%, nazionale. Non solo: la seguiti a grande distanza previsione per il 2018 indida francesi (6,7%) e brica un’ulteriore crescita del tannici (6,5%). Sorprende 4%. che il 70% delle presenze Il direttore del Cnr Alfonso straniere si concentri in 6 Morvillo ha evidenziato regioni: Veneto (22%), anche le principali carenze, Toscana (12%), Lombardia che riguardano la compe(11,2%), Provincia di Boltitività turistica, oltre alla zano (10,8%), Lazio (9,8%) sicurezza, alla priorità ated Emilia Romagna (5%). tribuita al settore, alla Assenti le regioni del sud, competitività dei prezzi e e già qui si capisce quali alla formazione universisiano le potenzialità ancotaria. In poche parole: il ra da esplorare, anche se

28%

IL BIT A fianco una veduta del Bit 2018 che si è tenuto dall’11 al 13 febbraio a Milano

Puglia e Sardegna evidenziano una crescita sostenuta. La 21ª edizione del Rapporto sul Turismo Italiano raccoglie 51 contributi alla cui redazione hanno partecipato una settantina di autori, tutti tra i maggiori esperti di turismo. Atri dati emersi: a dominare è il turismo nelle città d’arte, grandi e piccole (26% degli arrivi), e nelle località marine (30%), mentre quelle a maggiore crescita sono i laghi (+6,8%) e le colline (+4,2%). Quanto alla ricezione, aumenta l’indice di occupazione dei letti, e migliora anche la qualità complessiva degli alberghi italiani, tanto che negli ultimi 15 anni i posti letto negli alberghi di categoria superiore sono più che raddoppiati, con un saldo di crescita di oltre 200mila posti letto. E’ migliorato anche il settore extra-alberghiero: sempre negli ultimi 15 anni sono nate oltre 10mila strutture agrituristiche, per non

parlare degli appartamenti per gli affitti brevi. Da questo punto di vista è in atto una rivoluzione dell’offerta: meno del 30% dell’ospitalità in Italia è costituito dal settore alberghiero, mentre il 70% è extra: home sharing, case vacanze, Airbnb (per numero di appartamenti siamo terzi nel mondo dopo Usa e Francia) e agriturismi. Complessivamente l’Italia è tra le prime 5 potenze del turismo mondiale, col 13,4% del turismo europeo. Ma per competitività dei prezzi siano al 122° posto nel mondo. Fondamentale la presenza di rotte aeree low cost. Al Bit che si è appena chiuso si è parlato anche del Gay Wedding, che vede l’Italia meta ideale anche

grazie alla recente approvazione della legge sulle unioni civili. Ciò ha migliorato la percezione del nostro paese tra i viaggiatori Lgbt, e si sa che la meta di nozze presuppone una spesa mediamente superiore. Per quanto riguarda Cremona, ha concluso il trittico di degustazioni organizzate in collaborazione con TuttoFood e Confcommercio per promuovere l’enogastronomia in uno dei territori meno battuti dal turismo internazionale. Si è così assaporato il Salame Cremona Igp accompagnato dal Provolone Igp e dall’Aceto Balsamico, per concludere col torrone. Cremona era presente alla Bit anche con uno stand dedicato ad East Lombardy.

e dili z ia

Ance: ecco il Manifesto politico della filiera per rilanciare il settore delle costruzioni Mettere le costruzioni al centro delle politiche per la crescita significa creare occupazione, recuperando i 600 mila posti di lavoro persi negli anni di crisi, e accelerare la ripresa economica. A chiederlo sono le sigle datoriali della filiera delle costruzioni insieme ai professionisti e alle società di ingegneria che hanno firmato il Manifesto per le elezioni politiche del 2018. Ance, Legacoop produzione e servizi, Anaepa Confartigianato edilizia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai, Aniem, Confapi Aniem, Oice e al Consiglio nazionale degli ingegneri, hanno stilato un elenco di priorità e di interventi necessari per ridare slancio a un settore in grado di far crescere l’Italia di un mezzo punto percentuale in più all’an-

no. Dieci i temi strategici che la politica deve affrontare per far ripartire il settore. Si parte dal rilancio delle infrastrutture, con l’eliminazione di tutti gli ostacoli che bloccano la trasformazione degli stanziamenti in cantieri con un focus sui tanti, troppi oneri burocratici che impediscono alle imprese di operare. Forte, poi è l’appello a rivedere il Codice degli appalti, che dopo quasi due anni dall’entrata in vigore non è riuscito a imprimere il tanto atteso cambio di passo e sembra anzi aver tradito lo spirito della legge delega frenando un settore che era già in grandi difficoltà a causa della crisi del mercato. Un ampio capitolo è dedicato anche al tema della sostenibili-

tà, dell’economia circolare e della rigenerazione urbana, considerate le vere sfide per il futuro del Paese. Diversi sono, in particolare, gli interventi necessari per favorire il recupero delle aree degradate e incentivare la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, ormai vecchio e insicuro. Obiettivo, quest’ultimo, che può essere raggiunto solo attraverso un uso intelligente della leva fiscale. Centrale anche il tema del lavoro, il cui costo per l’edilizia è più alto di tutti gli altri settori industriali a parità di prestazioni, e quello della sicurezza dei lavoratori nei cantieri. Quello che la filiera chiede è di dare avvio a una vera e propria politica industriale di settore con misure che favoriscano l’accesso al credito

delle imprese di costruzione, qualifichino gli operatori e consentano al settore di innovarsi sfruttando al meglio i nuovi strumenti messi in campo. Non senza un richiamo al rispetto della legalità, che deve avvenire nei fatti e non solo sulla carta. «Se il Paese vuole veramente tornare a crescere e si vuole creare occupazione sul territorio in modo stabile, la politica e chi sarà chiamato a governare nei prossimi anni ci deve ascoltare e tradurre in provvedimenti operativi le nostre proposte», conclude il presidente nazionale dell’Ance, Gabriele Buia. Si unisce a quanto dichiarato dal presidente Buia anche il Presidente di Ance Cremona, Carlo Beltrami, il quale, accogliendo con favore la conferma dei Bo-

Il presidente di Ance Cremona Carlo Beltrami

nus Edilizia presenti nella Legge di Bilancio 2018 (sismabonus, proroga bonus mobili, detrazioni, ecobonus, bonus verde) che costituiscono un’importante volano per il lavoro delle imprese edili, auspica che il tema della rigenerazione urbana, sul quale si giocheranno le sfide del futuro, sia al centro di un’azione pubblica che favorisca le trasformazioni delle nostre città.


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Rubrica

Sabato 17 Febbraio 2018

m ed io oriente

l’iraq post-isis da ricostruire siria rovente (p.a.d.) La ricostruzione dell’Iraq, dopo tre anni di guerra con l’Isis, costerà 88 bilioni di dollari. Tra le aree più colpite è Mosul (la cui caduta, il 17 ottobre 2017, segnò la sconfitta dell’Isis), con più di 5 milioni di profughi. Il 13 febbraio la stampa ha diffuso la notizia di due iniziative per la ricostruzione. Una conferenza internazionale in Kuwait si è impegnata a devolvere 100 milioni di dollari per l’Iraq. Una conferenza parallela di organizzazioni non governative ha promesso 330 milioni di dollari in aiuti. Intanto, l’8 febbraio, il premier turco Erdogan ha minacciato le forze Usa in Siria: Vi daremo un ceffone ottomano» se continuerete a finanziare le milizie curde dello Ypg (estensione del Pkk, Partito dei lavoratori del Kurdistan, che da 30 anni guida un’insurrezione in Turchia). Il mese scorso Ankara ha lanciato un’incursione militare (“Operazione ramo d’ulivo”) nella zona curda della Siria per spazzare via lo Ypg dal proprio confine meridionale, minacciando poi di attaccare la città siriana di Manbij. Dal 9 febbraio, nel Sinai, le forze armate egiziane sono impegnate in una battaglia senza precedenti contro “organizzazioni terroristiche”. L’insurrezione islamica del Sinai dura da anni. Il 13 febbraio i media russi hanno riportato che un bombardamento Usa della base governativa siriana di Deir el-Zor ha ucciso un numero imprecisato (forse fino a 200) di contractor russi. Se confermata, la notizia accrescerà le tensioni tra Russia e Usa. Il 14 un alto funzionario dello spionaggio americano ha messo in guardia contro una nuova, imminente ondata di attacchi cirbernetici russi contro gli Usa. In compenso a Mosul, per la prima volta in tre anni, si è celebrato San Valentino.

1948-2018 • Autore di libri di storia locale, l’ex insegnante ricordava così gli anni della guerra di Paolo A. Dossena

Magarini: «Il mio no a Salò e i timori della guerra civile»

Nelle prime due puntate di questa serie, Giorgio Galli e Franco Cardini hanno introdotto il lettore nel clima nazionale e internazionale delle storiche elezioni del 18 aprile 1948. Dieci anni fa Gianfranco Taglietti e Lorenzo Magarini (purtroppo entrambi scomparsi) rilasciarono a chi scrive interviste che ricostruivano il 1948 in chiave locale. Magarini fu autore di libri di storia locale e fu premiato con la targa “Zanoni 2008 per le numerose e qualificate ricerche storiche realizzate nell’ambito dell’Università della terza età”. Era un uomo franco e aperto, che non ebbe alcuna reticenza nel raccontarsi, e che non risparmiò critiche a nessuno, inclusi i suoi compagni socialisti. «Io le cose le ho sempre fatte con passione», disse Magarini. «Nella scuola ci sono stato 43 anni, prima come insegnante dal 1940, poi come direttore didattico dal 1959. Sono nato nel 1921, e ho «Io ero socialista, ma nenniano, cominciato a insegnare nel mio e quindi ho votato per la Costipaese d’origine, San Bassano, tuente nel 1946 i candidati sociaperché tutti i giovani erano al listi. fronte, e quindi anche i maestri Nel 1948 ho votato di nuovo per i non di ruolo trovavano lavoro. Nel socialisti, che allora erano alleati 1942 ho vinto il concorso (che fu nel Fronte popolare con i comul’ultimo dell’era fascista), per dinisti e i cattolici dissidenti di Miventare maestro di ruolo. glioli. Guido Miglioli fu messo in Ai primi di febbraio del 1943 sono lista qui, nel collegio Cremonastato arruolato militare di leva e Mantova, ma non fu eletto. L’atdivenni sergente allievo ufficiale mosfera era molto tesa, però nel di complemento. Ero tra Lecce e Cremonese fatti gravi non sono Taranto, che era zona d’immai accaduti. E’ stata accetpiego, e si dovevano fertata la sconfitta, non solo mare gli anglo-americaa Cremona, ma in tutta ni che stavano risalendo Italia. Chi aveva votato l’Italia. Ci bombardavail Fronte capì che la vitno, e sono morti degli toria della Dc era avveMagarini entra amici. Ho avuto la linuta in modo regolare. nella scuola cenza un giorno prima Anzi, aggiungerei che De da insegnante dell’armistizio: era arriGasperi – capo dei devato un telegramma che dimocristiani – e Togliatti – ceva che stava male mio papà. capo dei comunisti – sono stati Arrivo a San Bassano il 13 settemmolto intelligenti, politicamente, bre. Mio padre era già morto. Coperché hanno evitato lo scoppio munque per caso mi sono trovato delle guerra civile. da questa parte della linea del La Dc prese 13 milioni di voti (il fronte, che si spostava a nord do48,5%), contro gli 8 milioni (il po i fatti del settembre 1943: ero 31%), del fronte popolare. Con De sotto la Repubblica Sociale di Gasperi c’erano i liberali, i repubMussolini. Sono cominciati i blicani e i socialisti-democratici bandi di arruolamento, e io non di Saragat, che raggiunsero inho aderito, allora nel gennaio del sieme il 10% dei voti e che gover1944 mi arrestano e mi portano narono insieme alla Dc. E quel alla caserma Manfredini di Cregoverno ebbe 300 milioni di dolmona. Il comandante voleva farlari dagli Stati Uniti per l’emermi firmare l’adesione alla Repubgenza alimentare e sanitaria. E’ blica Sociale. Mi sono rifiutato e naturale, le elezioni del 1948 ci ho invece scritto che non volevo avevano portato sotto l’ombrello combattere per i fascisti perché i degli americani. Era un premio miei amici dell’unità allievi uffiper non essersi messi sotto l’omciali in quel momento stavano brello dell’Urss. combattendo a Montelungo e Con l’approvazione della CostituMontecassino dalla parte degli zione entrata in vigore il primo alleati: non volevo la guerra civile. gennaio 1948 il Pci aveva già coSono finito in galera». minciato a collaborare. Anche Qual è il suo ricordo delle eledopo le elezioni dell’aprile 1948, zioni del 18 aprile 1948? benché all’opposizione i comuni-

1940

Sopra i due libri di Magarini pubblicati da Cremonabooks nel 2004 e nel 2009 A fianco Lorenzo Magarini (a sinistra) con Gianezio Dolfini

sti accettarono di collaborare, in questo senso ho parlato di intelligenza politica». Cosa accadde a Cremona? «Nel 1947 ci fu la scissione di Palazzo Barberini, quando Saragat (ostile all’alleanza con i comunisti), uscì dal Psi per formare il partito socialdemocratico. Dopo le elezioni del 1948 anche il sindacato si frantumò: il Psi e il Pci rimasero nella Cgil, i socialdemocratici formarono la Uil e la Dc formò la Cisl. Io ho seguito Nenni con la maggioranza dei socialisti. Invece il mio caro vecchio amico Ernesto Caporali andò con Saragat. Io allora avevo 24 anni, non sapevo molte cose. Caporali fu perseguitato proprio dai suoi compagni socialisti. Dicevano che era l’“onorevole staffetta”, che beveva. Invece morì di miocardio sclerosi, e non di mal di fegato, malattia dei bevitori. Sulla cartella clinica di Caporali – che è in mio possesso – si legge: “modesto bevitore” e “modesto fumatore”. Ho cambiato idea su Saragat: aveva ragione. E oggi tutti siamo per l’Europa, anche se Nenni e tutto il Psi furono ostili. Ma poi cambiò. Dopo l’invasione dell’Ungheria nel 1956, Nenni restituì i

20 milioni (20 milioni di lire di allora!) del premio Stalin. Prima si seguiva la politica russa. Nel 1948 si credeva che con la conquista del potere la sinistra potesse cambiare le cose: non era sete di potere. Oggi i comunisti sono tutti socialdemocratici, e ne sono contento. Però una volta i comunisti ci chiamavano “socialtraditori”. Oggi in Italia e in Europa non c’è più né il comunismo bolscevico né il fascismo né il nazismo. Ormai la gente ha capito che le dittature non hanno senso. Su questo oggi tutti sono d’accordo». Come visse gli scandali di Tangentopoli del 1992? «Ho sofferto per Tangentopoli. Gli italiani non hanno sottovalutato il fatto che tutti hanno rubato, ma non hanno potuto giustificare sotto nessun aspetto i socialisti, perché quelli rappresentavano in Italia la morale, dei frati laici. E un frate scalzo – l’aspetto più puro della cristianità – che va in giro a cercare la carità per gli altri non può rubare! Se ruba sbaglia più degli altri! Sono contento di aver insegnato e di aver fatto politica solamente per hobby, perché la mia professione preferita fu quella di maestro.


Cronaca

Sabato 17 Febbraio 2018

IL SERVIZIO • Cremona in controtendenza rispetto all’Italia: bici confermate anche in primavera

Le Mobike superano il test A Cremona bike sharing ok L'idea del bike sharing nasce da una missione nobile: ridurre il numero di automobili in circolazione. Ma in Italia, il servizio che da anni ha preso piede all'estero, deve fare i conti con due problemi seri: i furti e gli atti vandalici. L'allarme è scattato qualche giorno fa, quando le società che gestiscono il servizio hanno alzato il livello di guardia, tracciando un bilancio tutt'altro che roseo: ogni giorno parecchie biciclette non tornano nelle loro postazioni, a dispetto del localizzatore gps che le più "intelligenti" hanno in dotazione. In alcuni casi si perde ogni traccia dei mezzi a due ruote, a volte vengono addirittura smontate e poi rivendute. In altri casi si parla di semplici atti vandalici: biciclette rotte, fatte a pezzi, abbandonate in canali, campi, fossati e luoghi appartati. Un fenomeno triste e desolante. Il bike sharing è approdato anche a Cremona diversi anni fa, con l'installazione delle postazioni in giro per la città. Più recente è invece l'arrivo delle "Mobike", le piccole biciclette che non necessitano di alcuna base di appoggio e, dopo l'utilizzo, possono essere lasciate in qualunque punto della città. Dopo tre mesi di sperimentazione, Mobike ha chiesto al Comune di Cre-

padania acque Nel pomeriggio di martedì, Padania Acque S.p.A. ha approvato all’unanimità il budget economico 2018 che prevede ricavi per oltre 52 milioni di euro, costi operativi in diminuzione dell’1,0% e un Margine Operativo Lordo in forte crescita. L’assemblea dei soci, svoltasi presso CremonaFiere e partecipata da molti dei sindaci della provincia di Cremona, pari al 78,51% del suo capitale sociale, è stata introdotta dalla relazione del presidente Claudio Bodini il quale, dopo aver sottolineato che il budget 2018 è assolutamente in linea con il piano economicofinanziario (PEF) e il Piano d’Ambito, approvato il 27 luglio 2017, tanto da prevedere un incremento dei ricavi dello 0,3%, ha annunciato il prossimo importante traguardo della società: «Nei prossimi mesi otterremo la certificazione ISO 22000 sulla qualità dell’acqua, ciò significa che la buona acqua da bere dei nostri acquedotti verrà garantita secondo uno Standard internazionale per la sua sicurezza e qualità».

mona di prorogare la spebiciclette a disposizione rimentazione dei mezzi a sono stati percorsi oltre due ruote per altri altri tre 10.000 chilometri, con un mesi. tragitto medio di 1,5 km. «Visto il positivo andaGli utenti registrati all'inmento di questi mesi novativo servizio sono fanno sapere dal Co4055 e grazie all'utimune - la richiesta lizzo delle biciè stata accolta, clette sono stati anche per testare calcolati 3.328 l'appetibilità di kg di Co2 riquesto nuovo sparmiata, kg di co2 servizio a flusso contribuendo a risparmiati con libero, il cosidridurre l'inquiil bike sharing detto il bike shanamento e il ring 2.0, durante la traffico in città. Nustagione primaverile». meri che sono destinati a In questi mesi lo staff che crescere sicuramente con ha seguito questa speril'arrivo della bella stagiomentazione, formato da ne. tecnici del Comune e della Molto gradite dagli utenti Società, ha analizzato le promozioni attivate dul'utilizzo delle bici Mobike rante il periodo natalizio e in città. Con le trecento quella di San Valentino.

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solidarieta’

oggi riapre la caffetteria del museo civico

3.328

Proseguono intanto le azioni messe in campo da Comune e Aem per agevolare e promuovere la mobilità sostenibile: pros-

simamente saranno posizionate nuove rastrelliere per le biciclette in prossimità dei parchi e dei plessi scolastici.

Arte, cucina e solidarietà. Oggi, alle ore 11, inaugura la nuova “Caffetteria del Museo Civico” gestita dalla Cooperativa sociale Varietà (Consorzio Sol.Co) in sinergia con il Comune di Cremona. Un progetto davvero innovativo che coniuga il valore artistico-culturale, inteso come bene comune da condividere e diffondere, e il valore sociale con il coinvolgimento di persone fragili che proprio nella bellezza e nella storia possono trovare opportunità di promozione e integrazione sociale. Il personale impiegato nella Caffetteria del Museo sarà infatti composto anche da persone con fragilità che, attraverso il loro lavoro, potranno svolgere un ruolo attivo e produttivo in un contesto in grado di valorizzarne le loro capacità. Il progetto è frutto della partnership tra Comune di Cremona, Gruppo Varietà (Cooperative sociali Varietà, Gruppo Gamma, Nazareth e Borea), Museo Civico, Consorzio Sol.Co Cremona, Anffas Cremona e alcuni istituti scolastici professionali del settore ristorazione. Saranno presenti all'inaugurazione il Sindaco Gianluca Galimberti, Barbara Manfredini, Assessore alla Città vivibile e Rigenerazione urbana, Rosita Viola, Assessore alla Trasparenza e Vivibilità sociale, Maurizia Quaglia, Dirigente del Settore Cultura, Musei e City Branding, Lara Guereschi, Responsabile settore ristorazione Cooperativa Varietà, e Giusi Biaggi, Presidente del Consorzio Sol.co Cremona. L'evento inaugurale di stamattina è aperto a tutta la cittadinanza. Il lato innovativo e inedito di questa riapertura è la componente solidale fortemente voluta dai gestori del locale. Un valore aggiunto che verrà spiegato nel dettaglio oggi alle 11. Quelli della caffetteria, tra l'altro, sono spazi particolarmente apprezzati dagli studenti, situati proprio al di sotto della biblioteca civica.


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Cronaca

Sabato 17 Febbraio 2018

c r o t t a d ’ a dd a

ARTE • In mostra a Piacenza due quadri della nostra città. Ne parliamo col curatore Angelo Loda

San Vincenzo de’ Paoli Cremonesi da scoprire

di Vanni Raineri La mostra iconografica dedicata a San Vincenzo de’ Paoli, che si chiuderà a Piacenza il 25 febbraio, è anche l’occasione per i cremonesi di ammirare in un contesto che le valorizza degnamente alcune opere cremonesi. Ne parliamo con il curatore Angelo Loda, storico dell’arte e funzionario della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Brescia, Cremona e Mantova. La mostra “I colori della carità San Vincenzo de’ Paoli nei capolavori dell’arte italia-

na tra ’700 e ’900” è la muro. E’ stato ripulito per prima in assoluto che vala mostra, ma andrebbe lorizza il santo francese. fatto un restauro più «In realtà - afferma Loda energico, e dovrà essere - in Francia ci furono alstudiato. Il tema è quello cune iniziative negli anni della Gloria di San VinSessanta, e così anche in cenzo Martire, tema America, ma erano picspesso scelto come elecole cose rispetto a mento riconoscibile, questa grande come in opere mostra, allestita che si trovano a in occasione del Napoli, Fermo, 4° centenario Ferrara e altri La nascita di dei vincenzialuoghi». ni». Il secondo San Vincenzo Veniamo a due quadro è di lide’ Paoli quadri cremonesi, vello artistico supartendo da una periore: «Anche “quasi” scoperta: «Il questo in un certo qual quadro, di metà Settesenso è “ritrovato”: si cento, era un tempo neltratta di un quadro di la chiesa dedicata a San Giovanni Bergamaschi Gioacchino, nel Settedi metà Ottocento, era cento gestita dai preti noto ma mai riprodotto e della missione. All’inizio studiato. Era conservato dell’800 si trasferirono nell’asilo Sant’Angelo, nella chiesa di San Vinuna sorta di ospizio per cenzo e Jacopo. In quel giovani ragazze di strada, luogo sino a metà dell’Otgestito un tempo dalle tocento il quadro è semsuore di Santa Maria pre nominato, pur di auBambina e oggi di diverso tore ignoto. Poi il silenzio, ordine. Si tratta di un tanto che credevo fosse quadro bellissimo, che in andato perduto, anche mostra ha avuto molti perché quella chiesa è elogi. Anche questo anpraticamente chiusa. A drebbe restaurato. Abquel punto sono andato biamo semplicemente di persona e l’ho trovato pulito il quadro e messo a in una cappella, appeso al posto la cornice. Le suore

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Sopra il quadro dell’Ottocento di Giovanni Bergamaschi A sinistra quella del Settecento di autore ignoto

lo tengono appeso in un corridoio dell’asilo dove non può vederlo nessuno. E’ davvero interessante, tanto che aveva ricevuto elogi anche a Brera, e lo stesso Bergamaschi è un autore molto interessante». La mostra è esposta al Collegio Alberoni, nella Sala degli Arazzi, ed è stata inaugurata lo scorso 16 dicembre. Sono 34 i quadri in mostra, ma per arrivare all’esposizione è

stato necessario un lungo lavoro di ricerca. A parte i dipinti, i visitatori trovano anche opere particolari, come il film “Monsieur Vincent” che vinse l’Oscar nel 1949 quale miglior film straniero, e la riproduzione di un affresco con protagonista il santo francese di Aurelio Galeppini (il primo autore di Tex), il quale nel 1947 fu ospite delle Figlie della Carità di Cagliari e affrescò la loro chiesa.

impianto sovea visite guidate col comitato CROTTA D’ADDA - Fa ancora discutere il caso dell’impianto di compostaggio che la ditta Sovea intende realizzare sul territorio comunale. Il comitato “Tuteliamo il nostro ambiente e la nostra salute”, in riferimento alla volontà di procedere con tale progetto, invita a partecipare a una visita guidata del territorio crottese. “Vedere le cose direttamente sul campo - annunciano i componenti offre alle persone di buona volontà la possibilità di conoscerle con gli stessi occhi di chi le subisce. Lo sguardo di chi sta lontano nei luoghi di decisione non è lo stesso dei cittadini condannati a convivere con le conseguenze di quelle decisioni”. Quindi l’invito: “Se vuoi capire il nostro punto di vista, ti invitiamo a vedere il luogo dove vuole costruire l’impianto la ditta Sovea”. Le visite si svolgeranno in tre occasioni per poter dare a tutti la possibilità di partecipare: sabato 24 febbraio alle ore 10 e alle ore 15, domenica 25 febbraio alle ore 11. Il punto di incontro è il parcheggio in località Fornace, di fronte al civico 10. Per informazioni contattare Cristiano Magnani (347/9725670), Costantino Gentile (338/2375598) o Cristina Cavalli (338/8342785).


Lettere & Opinioni

Sabato 17 Febbraio 2018

Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com

segnalazione

Incrocio pericoloso, se accade un’altra tragedia, qualcuno si dovrà assumere le conseguenze

Egregio direttore, all’incrocio via Sesto-via Milano, a febbraio 2012 una ciclista venne travolta e perse la vita. Ora a febbraio 2018 forse qualcuno vuole fare il bis con un altro ciclista o un pedone? Vorrà dire che ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Superfluo descrivere la situazione, la si vede bene dalla foto. Francesco Badalotti Cremona

FOCUS

quella ciclabile deve essere completata

Signor direttore, alla realizzazione della ciclabile Madignano-Crema si iniziò a lavorare nel 2005. Sindaco del Comune limitrofo a Crema era Ferruccio Bellani. La questione venne ripresa dal sindaco di Madignano che gli subentrò, Virginio Venturelli, il quale - intrattenuta una puntuale corrispondenza con il Comune di Crema (sindaco era Bruno Bruttomesso) - procedette e realizzò, a fine 2011, il tratto di ciclopedonale inesistente sul territorio di sua competenza, quello appunto di Madignano. Ma a Crema, nel 2017, cambiò amministrazione: sindaco fu eletta Stefania Bonaldi, che nominò Fabio Bergamaschi assessore ai Lavori Pubblici e non se ne fece più nulla per cinque anni. Riconfermata la Bonaldi nel 2017, Bergamaschi riottiene la delega ai Lavoro Pubblici. Presento un’interrogazione in Consiglio comunale, chiedendo che Crema sani la propria inadempienza e completi il tratto di ciclopedonale mancante, quello sul territorio del Comune di Crema. Mi si risponde che altre ciclabili sono prioritarie; invano obietto che, a mio giudizio, un’in-

compiuta sarebbe la prima da ultimare. Dalle fotografie che mi sono dato la pena di andare a scattare oggi penso risulti chiaro il motivo: ho visto ciclisti arrivare da Madignano e passare dalla ciclopedonale alla... sede stradale, con tutti

i rischi facilmente immaginabili, in prossimità per altro del rondò di Ca’ delle Mosche. Bonaldi e Bergamaschi ripensateci! Antonio Agazzi Consigliere di Forza Italia in Comune a Crema

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protesta

Inaccettabile trovarsi in bolletta l’aumento per i consumatori morosi Sognor direttore, l’Arera (Autorita’ per l’energia) ha stabilito come ripartire fra tutti gli utenti del servizio elettrico gli oneri generali di sistema, una parte parafiscale della fattura elettrica, non pagati dai consumatori morosi. Si tratta delle imposte che le imprese elettriche - in qualita’ di sostituto d’imposta - fino ad oggi pagavano allo Stato anche per quei loro clienti che non le avevano versate. Situazione che aveva portato alla chiusura di alcune azien-

de (Esperia e Gala fra le più note). Lo Stato aveva a suo tempo fatto una riforma sugli oneri di sistema e l’Arera ha provveduto di conseguenza. “Una socializzazione di una fetta degli insoluti”, scrive il quotidiano di Confindustria. La vicenda è preoccupante e sintomatica nello stesso tempo. Preoccupante perché ogni utente non ha certezza su quelli che sono i costi del servizio che acquista. Quanti sono gli oneri fiscali dei morosi che gli verranno caricati sulla bolletta? Per quanto tempo? E, visti gli andazzi diffusi dello Stato in materia, si ricorderanno di levarli o farli diminuire quando avranno soddisfatto lo specifico prelievo fiscale, oppure semplicemente li lasce-

ranno lì o li trasformeranno in qualcos’altro? Sintomatica, perché lo Stato dimostra per l’ennesima volta la sua arroganza nei confronti dei cittadini. Perché un utente che paga le proprie utenze deve farsi carico della fiscalità di chi non paga la stessa e i consumi? Perché lo Stato è incapace - attraverso la giustizia e la sua applicazione - di avere leggi che consentano, facilmente e con burocrazia e costi minimi per i creditori, di far pagare i morosi. Non solo, ma questa situazione diventa un esempio che sempre più utenti seguono: “tanto non mi fanno nulla”. Per l’ennesima volta la Giustizia dimostra di essere uno dei punti più deboli del nostro sistema, debolez-

za che come conseguenza porta a situazioni come questa. E intanto gli utenti e i consumatori pagano. Vincenzo Donvito Presidente Aduc •••

riso e pasta

L’etichetta d’origine obbligatoria mette fine all’inganno dei prodotti importati Egregio direttore, sono circa 650mila le tonnellate di riso prodotte in Lombardia, che rappresenta più del 40% di tutte le risaie italiane e si conferma regina del Carnaroli con il 70% della produzione nazionale di questa pregiata varietà. E’

quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione dell’entrata in vigore dei due decreti interministeriali sull’indicazione dell’origine obbligatoria in etichetta del riso e del grano per la pasta, dopo 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che è caduto esattamente il 13 febbraio per il riso e il 14 febbraio per la pasta. L’etichetta di origine obbligatoria, mette fine all’inganno dei prodotti importati, spacciati per nazionali, in una situazione in cui un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero, come pure un pacco di riso su quattro senza che questo fosse fino ad ora indicato in etichetta. Una scelta applaudita dal 96% dei consumatori, che chiede venga scritta sull’etichetta in modo chiaro e leggibile l’origine di tutti gli alimenti e confermata in Italia anche dal Tar del Lazio che ha precisato come sia “prevalente l’interesse pubblico ad informare i consumatori considerato anche l’esito delle consultazioni pubbliche circa l’importanza attribuita dai consumatori italiani alla conoscenza del Paese di origine e/o del luogo di provenienza dell’alimento e dell’ingrediente primario”. Escono finalmente dall’anonimato e saranno riconoscibili nelle etichette della pasta 4,3 miliardi di chili di grano duro italiano che insieme ai 1,5 miliardi di chili di riso garantiscono all’Italia il primato in Europa. In Lombardia, la coltivazione del riso si concentra soprattutto nella provincia di Pavia, primo territorio risicolo d’Europa con oltre 81mila ettari seminati nel 2017, seguita dalle province di Milano (quasi 14mila ettari), Lodi (2.500) e Mantova (1.300). Secondo quanto previsto dal decreto, le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno d’ora in poi avere obbligatoriamente indicato in etichetta il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e quello di molitura [...] Coldiretti Lombardia

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Sabato 17 Febbraio 2018 casalmaggiore@ilpiccologiornale.it

verso il voto

leu: onofrio rosati oggi a casalmaggiore Oggi, sabato 17 febbraio, alle 14,30 in piazza Garibaldi di fronte al Municipio di Casalmaggiore sarà presente Onorio Rosati, candidato Presidente alla Regione Lombardia per “Liberi e Uguali”. Accompagnato da Luigi Lottardi, candidato nel collegio Suzzara-Casalmaggiore per la Camera, e da Fabrizio Aroldi, candidato al Consiglio regionale della Lombardia, incontra associazioni impegnate a risolvere l’emergenza ponte sul Po e ad accelerare la costruzione del nuovo ponte. In particolare Liberi e Uguali richiama l’attenzione di tutti ad affrontare subito il rilancio della stazione ferroviaria di Casalmaggiore e l’adozione di un numero di corse e di orari adeguati all’emergenza. Sempre riguardo a LeU, giovedì 22 alle 21 a Gussola ci sarà un incontro con Lapo Pasquetti su truffe telefoniche e tutela dei cittadini.

scandolara ravara

domani commedia alla polivalente SCANDOLARA RAVARA – Quarto appuntamento con le commedie della rassegna “Da sganasas dal rider” proposta da ArciBassa. Presso la Sala Polivalente di Scandolara domani, domenica 18 febbraio, alle ore 17 la compagnia “Twentieth century bosch” di Bosco ex Parmigiano presenta “Il vedovo allegro”, di Moreno Burattini.

torricella del pizzo

gita a bologna con la biblioteca TORRICELLA DEL PIZZO – La Biblioteca Comunale organizza per domenica 11 marzo una gita a Bologna. Il programma prevede la partenza alle 7,30 dalla piazza di Torricella; quindi la visita alla città, il pranzo libero e la partenza da Bologna alle 17. Per informazioni contattare entro il 3 marzo Astrid (335/7019807).

casalmaggIore

ELEZIONI • Il sindaco di Casalmaggiore candidato al Pirellone: «La mia eventuale assenza non creerà problemi»

«Porto le istanze del Casalasco in Regione» di Vanni Raineri Non è una candidatura come le altre quella di Filippo Bongiovanni. Il sindaco di Casalmaggiore ha infatti deciso di presentarsi con la Lega Nord in appoggio al candidato presidente della Regione Attilio Fontana. Come è nata l’idea, gli chiediamo? «Il partito mi ha chiesto di mettermi a disposizione, credo per una forma di riconoscimento per il lavoro svolto da amministratore prima in Provincia poi in Comune. Ho avuto pochi giorni di tempo ma ci ho riflettuto molto, e a fine gennaio ho detto sì, in quanto penso sia una grossa opportunità per dare voce al nostro territorio, che ne ha particolarmente bisogno». Si presenta in un collegio che coincide con la provincia di Cremona, cosa che penalizza chi è conosciuto nell’Oglio Po, e cerca voti a Rivolta d’Adda ma non può farlo a Viadana. «Sono stato vice presidente e assessore provinciale, quindi mi sono fatto conoscere anche nel Cremasco. Ne conosco le esigenze, che in fondo sono simili a quelle del Casalasco». Nel caso fosse eletto, qual è la prima cosa da fare per il Casalasco? «Assolutamente un focus diretto sulle infrastrutture stradali e ferroviarie nelle sedi com-

Bongiovanni vicepresidente della Provincia, prima di diventare sindaco petenti e opportune, comprendendo quindi Rfi e Trenord». E in quale settore si sentirebbe di assumere deleghe? «Sia da amministratore provinciale che da sindaco ho toccato con mano vari settori, non sarebbe quindi un problema la commissione. Certo io sono un legale, quindi abbastanza esperto in affari istituzionali, ma ho esperienza anche in infrastrutture, attività produttive, sanità e welfare, agricoltura e territorio». Da gennaio la carica di assessore regionale è incompatibile con quella di consigliere, ma non risulta lo sia per il sindaco. Perché non assessore, dove

l’Oglio Po ha perso una figura come Fava, e sindaco assieme? «A parte che credo sia incompatibile, parlare di assessorati in questo momento è fuori luogo. Non c’è nulla sul tavolo, arriviamo prima al 5 marzo, vedremo dallo scrutinio chi ha vinto e chi sarà eletto, poi si parlerà di assessorati. Io personalmente non ci ho mai pensato». Nel caso fosse eletto, dovrebbe comunque dimettersi da sindaco a poco più di un anno dalle elezioni. Sarà un problema per la città? «Nel corso di questi 4 anni abbiamo portato avanti e approvato tutti i progetti prefissati, quindi il passaggio di consegne,

nel caso fossi eletto, sarà sereno. Ad andare avanti saranno il vicesindaco e gli uffici. Con tutti i progetti esecutivi già approvati, ci aspettano mesi di inaugurazioni». Il che si tradurrebbe in un favore a chi magari dovrà presentarsi tra un anno... «Chi si candiderà al mio posto potrà sfruttare l’opportunità. La nostra squadra è molto coesa». Se invece non fosse eletto? Si ricandiderebbe a sindaco? «Sarei a disposizione, a decidere sarebbero i gruppi che mi sostengono». Ha avuto resistenze alla decisione di candidarsi al Pirellone? «Polemiche interne no, diciamo che in diversi si sono mostrati dispiaciuti, ben sapendo quanto bene abbiamo lavorato assieme, ma tutti hanno capito la grande opportunità per il territorio». A prescindere dai giudizi sul suo operato, tutti le riconoscono il grande impegno profuso. «Ci sono sempre, 24 ore su 24. I risultati si stanno vedendo. Coi tempi di una pubblica amministrazione non è che schiocchi le dita e si aggiusta una strada, però ora emerge il lavoro svolto a monte. Mentre i miei competitors sono in campagna elettorale sul territorio, io sono sempre qui, anche adesso, a fare cose per la mia città».

rotary

antonio galoforo e i benefici dell’ozono-terapia SOLAROLO RAINERIO - Combatte batteri e virus, migliora la circolazione e il metabolismo, ha azioni antinfiammatorie, antidolorifiche, cicatrizzanti… e non ha alcun effetto collaterale. Le proprietà benefiche dell’ozono-terapia sono davvero sorprendenti, e purtroppo - non ancora messe a disposizione dal servizio sanitario nazionale. Ha illustrato questo rimedio il prof. Antonio Galoforo, giovane medico rotariano, direttore scientifico del Pio Albergo Trivulzio di Milano, urologo e ozonoterapeuta presso numerosi ospedali e cliniche di Brescia e della provincia di Mantova: l’ozono (il gas che protegge il nostro pianeta dai raggi solari, composto da 3 atomi di ossigeno) fu scoperto nel 1832, generato per la prima volta nel 1857 e già durante la Prima Guerra Mondiale fu utilizzato per trattare le ferite dei soldati. Da lì in poi fu un fiorire di applicazioni e di scoperte: «Ci sono molti modi di curare senza farmaci: questo è un modo. L’ozono-

terapia ha molteplici campi di applicazione, perché una maggiore cessione di ossigeno alle cellule e ai tessuti comporta miglioramenti in tantissimi ambiti, dai problemi reumatici alle ernie, dalle ulcere alle malattie dell’invecchiamento, dall’estetica alla stanchezza cronica. Non si tratta di un antidolorifico, attenzione: con le dosi e la somministrazione corrette, e seguendo precisi Protocolli, si cura la causa, non solo il dolore; e senza alcuna controindicazione. Inoltre è una terapia molto più economica di quelle convenzionali». L’auspicio del prof. Galoforo, e della Società Scientifica Internazionale di OssigenoOzono Terapia (http://www.ossigenoozono.it) di cui fa parte, è che «sia presto consentito a tutti - e quindi mutuabile – l’accesso a terapie come queste, utili a migliorare la qualità della vita, bene preziosissimo ed inestimabile», come peraltro già accade in Germania e in Svizzera. La serata è stata organizzata dal Rotary Club

Morini, Gozzi, Galoforo, Maffezzoni, Gnaccarini Casalmaggiore Viadana Sabbioneta in interclub col Piadena Oglio Chiese: insieme ai due presidenti, Alessandro Gnaccarini ed Elisa Gozzi, erano presenti l’assistente del governatore Antonio Morini, Clara Maffezzoli del Rotaract e il Capitano dei Carabinieri di Viadana Gabriele Schiaffini. Sono intervenuti nel dibattito Rossella Bodini, Giovanni Bovis, Chiara Acquaroni, Silvano Bellini, Giuseppe Mattioli e Gianfranco Tripodi.


Casalasco

Sabato 17 Febbraio 2018

SOLIDARIETA’ • In vista dell’assemblea il presidente Mazzini illustra i risultati raggiunti Sabato prossimo, 24 febbraio alle ore 15 presso la sede di via Bixio (ex Casa del Mutilato) a Casalmaggiore, si terrà l’assemblea annuale dei soci del Gruppo Comunale Aido di Casalmaggiore, San Giovanni in Croce e Solarolo Rainerio. All’ordine del giorno, la nomina del presidente e del segretario dell’assemblea, la relazione del Bilancio 2017 e preventivo 2018. Il presidente del Gruppo Ambrogio Mazzini approfitta dell’occasione per elencare gli importanti obiettivi raggiunti: «Con l’ausilio di parecchi soci in questo anno appena trascorso abbiamo raggiunto di gran lunga gli obbiettivi che ci eravamo prefissi in ordine ad una crescita di visibilità e di presenza nella società civile attraverso le molteplici attività svolte nelle scuole, nelle piazze con iniziative di proselitismo, divulgazione del valore della donazione e trapianti, di raccolta fondi e di collaborazione con le istituzioni (Comune di Casalmaggiore e San Giovanni in Croce) ed Associazioni (Rotaract Club, Casalbellotto Insieme, Gruppo Emergenti di Quattrocase, Quattrocase è viva) del territorio in cui operiamo, che ci hanno permesso al momento attuale di traguardare n° 700 soci, così com-

Il boom dell’Aido è anche casalasco

Il presidente Ambrogio Mazzini posti : dai 18 ai 30 anni n° 47, dai 30 ai 40 anni n° 38, dai 40 ai 50 anni n° 99, dai 50 ai 60 anni n° 211, dai 60 ai 70 anni n° 185, dai 70 agli 80 anni n° 90 ed oltre gli 80 anni n°30, elenco aggiornato depurato dai soci che purtroppo sono deceduti e degli iscritti che per motivi vari si sono trasferiti in altre località». Iscriversi all’Aido e dichiarare in vita la propria disponibilità a donare gli organi post

mortem è importante ma non basta: «Bisogna che risvegliamo in noi tutti il senso di appartenenza. Serve una maggior partecipazione alla vita dell’associazione, dedicando un po’ del nostro tempo libero agli appuntamenti importanti. Il nostro compito di soci si estrinseca nell’essere propositivi nel propagandare il valore della donazione e trapianti in ogni momento nell’ambito famigliare, fra le nostre conoscenze ed amicizie, sul lavoro ed in ogni luogo». Anche a livello nazionale, il 2017 ha rappresentato un passo avanti importante per l’Aido: ci sono stati 1741 donatori, con un incremento del 9% rispetto al 2016, che sale al 29% considerando gli ultimi 5 anni. Aumentati anche gli accertamenti di morte eseguiti (45 per milione di popolazione, rispetto ai 40,8 del 2016) e i donatori utilizzati +10,5%). Di conseguen-

za aumentano i trapianti: gli interventi totali sono stati 3921 (+6%, +27% in 5 anni); aumentano i trapianti di rene e fegato, stabili quelli di cuore e polmone. I pazienti in lista di attesa a fine 2017 erano 8743, contro i 9026 di un anno prima, un calo spiegato quasi interamente dalla diminuzione dei pazienti in attesa di un rene. Infine, prosegue il percorso di attivazione nei comuni italiani del servizio della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti in occasione del rilascio/rinnovo della carta di identità: all’11 gennaio scorso 2217 comuni hanno avviato tale procedura, contro i 1374 del 2016. Ciò grazie anche all’adozione, sempre più estesa, della carta di identità elettronica. Si consideri che l’81,7% delle manifestazioni di volontà sono positive, dal che si comprende quali siano le potenzialità di crescita.

sa bb i on e ta

le citta’ ideali dei gonzaga protagoniste domani nel teatro all’antica SABBIONETA - Domenica 18 febbraio, alle ore 16 nel Teatro all’Antica di Sabbioneta, sarà presentata la mostra “Sabbioneta e Charleville, Città Ideali dei Gonzaga - costruire, abitare, pensare” in corso a Mantova nel Palazzo Ducale - Castello di San Giorgio. La conferenza, introdotta dal sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi e coordinata da Alberto Sarzi Madidini, prevede l’intervento di Peter Assmann, direttore del complesso museale del Palazzo Ducale di Mantova. Il curatore, lo storico dell’arte Paolo Bertelli, approfondirà il concetto della mostra, come è nata e come si è sviluppata, quali sono i temi che sono affrontati e quali le sezioni nelle quali si divide. Particolare attenzione sarà data all’idea di storia locale e storia universale: perché con i Gonzaga si può narrare la storia moderna nel suo complesso, l’importanza dello storico o dello storico dell’arte come riferimento scientifico e preparato (perché spesso i cosiddetti “storici locali”, senza preparazione specifica, fanno più danno che ricerca) e quali sono i miti da sfatare sui Gonzaga che questa mostra contri-

buisce (finalmente) a demolire. Gianfranco Ferlisi, storico dell’arte e cocuratore della mostra, indagherà le caratteristiche, i progetti e le finalità di una serie di capisaldi della storia dell’urbanistica e del Rinascimento italiano. Lo farà raccontando le meraviglie dell’“officina di Vespasiano” ma anche cercando di interpretare lo spazio urbano, inteso nel suo complesso di opera d’arte, dalle emergenze architettoniche all’arredo di piazze e strade, alla poetica della rinascita dell’Antico. Seguirà l’intervento di Giovanni Sartori, storico dell’arte e grande conoscitore della storia di Sabbioneta, che

calvatone

il musical dei ragazzi riempie la sala civica

CALVATONE - Si chiamano “C Youth Project”, hanno tra i 14 e i 27 anni. Lo scorso sabato, a Calvatone, hanno portato a compimento un progetto a cui lavorano da tempo: un musical che si snoda fra recitazione e canto, musica e coreografie. Otto forze unite per mettere in scena una pièce ambientata tra i giorni nostri e gli anni ’50. «La soddisfazione di vedere la Sala civica di Calvatone gremita di spettatori – commentano gli organizzatori della rappresentazione – ripaga ogni sforzo e ci spinge a continuare il nostro piccolo grande progetto teatrale». I giovani protagonisti, sul palco, rendono vera una trama avvincente. Chiara, una ragazza giovane con la passione per la scrittura, di colpo si trova a dover mettere in scena un musical. A lei viene affidato il compito di scrivere il copione. Comincia a stenderlo ma poi, stremata, prende sonno. Da quel momento si snodano le scene che compongono il musical, che a tratti lasciano con il fiato sospeso. «È una storia come tante altre, lo sappiamo – dicono con modestia i giovani attori e artisti Sandro Barosi, Giulia Belicchi, Andrea Priori, Arianna Malcisi, Federica Malinverno, Francesco Viscomi, Marianna Malinverno, Corinna Romani, Christian Perego e Caterina Viscomi (regista) -. Una storia come altre che però non fa male, e ci ha portato a lavorare come una vera squadra». La prima di sabato scorso, a Calvatone, ha “incassato” il tutto esaurito. E gli applausi del pubblico, interminabili, hanno ripagato ogni sforzo. Enrico Galletti

al termine della presentazione condurrà i presenti alla visita dei palazzi gonzagheschi. La conferenza è organizzata in collaborazione con il Comune di Sabbioneta e CoopCulture e gode del patrocinio della Associazione Pro Loco; l’accesso è libero e gratuito. Sono aperte le iscrizioni per la visita guidata alla mostra che si terrà sabato 3 marzo, alle ore 16 presso Palazzo Ducale - Castello di san Giorgio a Mantova. Guida d’eccezione sarà lo stesso curatore Paolo Bertelli. Per la prenotazione, obbligatoria, contattare la Pro Loco (0375/52039) oppure 348/4901552.

TORR I ce ll a de l p iZZO

l’antichissima tradizione dei falo’ non si interrompe TORRICELLA DEL PIZZO E’ sempre più difficile mantenere vive le antiche tradizioni, anche quelle che si risalgono alla notte dei tempi. I falò nel nostro territorio si fanno sin dal

tempo della peste del 1630, e stando ai ricordi dei più anziani la tradizione si è sempre mantenuta. Con le nuove regole è sempre più difficile, ma si prosegue. E così anche a

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Torricella, dove il martedì grasso diverse persone si sono radunate ai piedi dell’argine maestro. Con i volontari a distribuire vin brulé, gradito data la temperatura.


SPECIALE

14 L'inverno ancora non è finito e c'è ancora tempo per organizzare splendide vacanze in montagna, con la formula della settimana bianca, approfittando anche delle numerose perturbazioni nevose che si stanno verificando in questi giorni alle quote più alte. Ma dove andare? La Lombardia è senza dubbio una meta molto ambita. Ad esempio in Valtellina, rinomata località famosa anche per i vini. Tra le mete più gettonate c'è senza dubbio Bormio, dove si può abbinare alle vacanze sulla neve, il relax delle terme. Anche le piste di Foppolo sono molto amate da chi pratica sport invernali. Oltre agli impianti di risalita si possono provare anche le camminate con le ciaspole o le gite con la slitta trainata da cani. Le soste per riposarsi saranno rese ancora più gustose dai piatti tipici proposti nelle baite. La Valtellina offre 400 km di piste per lo sci alpino, 200 km per lo sci nordico, snowpark, numerosi sentieri da percorrere con le ciaspole e pendii da godere in freeride: questi sono alcuni dei numeri delle ski area della Valtellina, meta ideale per tutte le attività invernali. Ci sono tante ski-area attrezzate per tutti i gusti e per tutte le esigenze sportive: da Livigno a Bormio, da Santa Caterina Valfurva a Madesimo; e ancora Cima Piazzi - San Colombano, fino a Chiesa in Valmalenco, Aprica, Teglio e Valgerola. Complessivamente la Lombardia conta oltre 70 stazioni sciistiche, tra cui alcune delle più rinomate in Italia, 100 vette sopra i 3.000 m, 390 impianti di risalita, 12.300 km di piste. Ma le attività possibili non sono solo lo sci. In molte valli della Lombardia durante l'inverno vengono organizzate ciaspolate di gruppo, sia di giorno sia in not-

VACANZE

Le attività sulla neve non si limitano allo sci, sono molte le alternative

Settimana Bianca in Lombardia: tantissime le proposte allettanti

turna, più o meno impegnative, ma adatte anche a famiglie con bambini. Durante le ciaspolate vengono messe a disposizione le ciaspole per chi ne è sprovvisto e vengono organizzati ristori e degustazioni lungo i percorsi. Alle racchette da neve sono dedicate diverse manifestazioni specialmente in concomitanza con le notti di luna piena, come la "Caspolada al chiaro di luna" che si tiene ogni anno a Vezza d'Oglio,

nel comprensorio Adamello Ski. Sempre sulle piste lombarde è possibile cimentarsi con lo sled dog, cioè fare escursioni su slitte trainate da cani siberiani, ed essere "musher", conduttori di slitte, per un giorno è possibile in Lombardia. L'Husky Village di Valdidentro, in Valtellina, e la Scuola Italiana Sled Dog, a Ponte di Legno-Tonale, organizzano escursioni per tutti, sia grandi sia bambini, alla guida di una slit-

ta trainata da una muta di cani (da 2 a 4), accompagnati da un istruttore. Per chi vuole c'è anche la possibilità di frequentare dei corsi specifici per imparare il mestiere del musher. Non può poi mancare il tradizionale pattinaggio sul ghiaccio, un'altra divertente attività invernale che piace a tutti, grandi e piccoli. In Lombardia, oltre ai numerosi palaghiaccio, è possibile pattinare sul ghiaccio anche

all'aperto, in luoghi suggestivi come ad esempio quello offerto da Montecampione, in Valcamonica. Nel centro del paese, tra boschi di abeti e splendidi panorami che spaziano fino al Lago di Iseo, ogni anno un laghetto viene trasformato in grande pista di pattinaggio, con la possibilità di noleggiare i pattini sul posto. C'è un'altra attività molto divertente che si può fare anche in Lombardia in inverno: si tratta


SULLA NEVE

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Tantissime le possibilità di divertimento per gli amanti delle settimane bianche

Sulla neve in Trentino: dallo sci allo snowboard

dello snow tubing, anche detto "rafting sulla neve". Consiste nello scivolare su un gommine rotondo chiamato "snow-tube" lungo una pista apposita con paraboliche e salti, stando seduti o sdraiati a pancia in giù. Pendenza quanto basta, si deve solo posizionarsi sul gommone e lasciarsi andare: il divertimento è assicurato. Esiste anche la variante del baby-snow tubing, aperto anche ai bambini dai 3 anni in su. In

Lombardia è possibile cimentarsi nello snow-tubing nel comprensorio Adamello Ski e in Valtellina. Ma la Lombardia offre anche la possibilità di volare. Si chiama volo a fune e si tratta di un'attività adrenalinica che regala la bellissima emozione di volare sospesi. Imbragati e assicurati a un carrello in tutta sicurezza, si scorre lungo una fune di acciaio raggiungendo anche i 100 km/h, attraversando i boschi e ruscelli

della Valle del Bitto. In Lombardia lo si può sperimentare presso il centro Fly Emotion di Albaredo per San Marco, in Valtellina. E per chi non si sente particolarmente sportivo o semplicemente vuole ritagliarsi qualche momento di relax, non mancano le terme. In Lombardia ci sono diverse località termali, i cui benefici erano noti e apprezzati già ai tempi dei Romani, tra cui le Terme di Bormio in Valtellina.

In inverno anche il Trentino offre davvero tante possibilità per gli amanti della neve e degli sport invernali, tra Dolomiti Superski e Skirama Dolomiti Adamello Brenta. Ma è anche possibile fare lunghe passeggiate ed escursioni nel paesaggio innevato. Il Dolomiti Superski, ad esempio, è il carosello sciistico più grande e moderno del pianeta, oltre a trovarsi tra le montagne più bizzarre e suggestive dell’arco alpino, che già da sole rappresentano uno spettacolo naturale davvero impressionante. Con un unico Skipass è possibile godersi le piste di questa vasta e particolare area. È il paradiso degli sport invernali per tutti, dai principianti ai campioni, comprendendo oltre 1.220 km di piste. Ben quattro delle dodici aree sciistiche si trovano sul versante trentino: Val di Fassa Carezza, Val di Fiemme Obereggen, Tre Valli e San Martino di Castrozza Passo Rolle. Con 140 impianti e 360 km di piste lo Skirama Dolomiti Adamello Brenta è uno dei caroselli sciistici più importanti al sud dell’arco alpino. Tra le stazioni sciistiche dello Skirama si trovano nomi di fama come Madonna di Campiglio e Pinzolo in Val Rendena, Folgarida-Marilleva, Pejo e Passo del Tonale in Val di Sole, Ponte di Legno, Monte Bondone, Andalo-Fai della Paganella e Folgaria Lavarone. Lo Skirama garantisce la sciabilità

da Novembre ad Aprile grazie all’elevata altitudine delle piste (fino a 2500 m a Madonna di Campiglio e 3000 m al Tonale) e per gli ottimi impianti di innevamento programmato. Invece per chi ama lo sci da fondo si trovano centri atrezzati, piste battute e accuratamente preparate, la possibilità di sciare in notturna e scuole di sci, condizioni perfette per dedicarsi a questo splendido sport. Inoltre con il SuperNordicSkipass si ha l’accesso con un unico skipass a oltre mille km di piste. Anche per gli snowboarder il Trentino è un vero e proprio eldorado: vari snowpark attrezzati con kicker, funbox, spine, halfpipe e piste boardercross che garantiscono divertimento invernale per coloro che amano lo snowboard. Altri snowpark si possono trovare per esempio a Canazei (Val di Fassa), Madonna di Campiglio e Pinzolo (Val Rendena), Monte Bondone (Trento) e Lagorai (Valsugana).


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SPECIALE

Sposi

Dal tulle alle lunghezze più strane, dalla stola al velo: ecco le novità per essere alla moda nel giorno più bello Per chi sta programmando il proprio matrimonio nel 2018, è ora di iniziare a pensare al vestito, una delle principali tappe per la preparazione del giorno più bello. La sposa in quel giorno sarà la vera protagonista e per questo è importante avere ben presente cosa offre il mercato. Le principali passerelle della moda per questo 2018 dicono addio al classico pizzo, mentre torna il romanticissimo velo, così come il tulle. Via libera ad abiti romantici e sognanti, con le maniche a sbuffo, ampie, voluminose e a volte anche molto anni 80: sono il nuovo "accessorio" couture degli abiti da sposa 2018. Spazio anche a lunghezze midi: né corto, né lungo, ma a metà polpaccio, la lunghezza rétro per definizione è la scelta più snob e sofisticata per le bride di quest'anno. Impalpabile, regale e scenografica, la maxi mantella è l'accessorio must have per la sposa 2018, proposta da tantissimi stilisti. Stop anche al bianco o comunque al tinta unita monotono: nelle ultime collezioni arriva infatti la moda delle maxi stampe floreali, anche coloratissime, per le eterne romantiche. Stop invece al déjà vu di bolerini in mikado e stole di seta: ora sopra l'abito da sposa tutto è concesso: dal chiodo in pelle bianca al maxi cardigan in lana tricot. Originalità e revival sono le parole d'ordine. Il vestito tradizionale lascia sempre più posto all'originalità, con le maniche a campana o a pipistrello, ampie, vaporose, dall'allure seventies. Spazio anche al tulle, in formato maxi, con un tripudio di ricami e dettagli luminosi si alternano a linee essenziali e tessuti minimal. Gli abiti da sposa per il 2018 premiano i corpetti in pizzo effetto see-through, i dettagli eccentrici come fiocchi over sul retro, le gonne ampie che sembrano appena uscite dalle fiabe, i cristalli all over. Del resto il tulle sa avvolgere le sue spose come nessun altro, tra trasparenze e volumi impalpabili. Gli abiti a cui riesce a dare vita questo tessuto meraviglioso, davvero unico nel suo

Abiti da sposa, le tendenze del 2018

genere, sono di vario tipo e possono vestire spose, certamente romantiche, ma dalle personalità con sfumature differenti. Dai vestiti ampi ed evanescenti per le vere sognatrici, dalle linee scivolate e morbide per tocchi dal sapore hippie chic oppure preziosi ma dal temperamento più deciso e moderno per le principesse di oggi.

Le ultime interpretazioni lo vogliono più ricco e prezioso che mai: trasparenze bon ton, contrasti materici e di volumi, trame in pizzo e applicazioni floreali ci restituiscono un tulle sontuoso e a tratti originale, che però non perde mai quell'animo intriso di poesia che lo contraddistingue. Ma c’è tanto spazio anche per la sempli-

cità. Non mancano infatti tra i modelli più cool dell’anno versioni dritte, pulite e senza troppi fronzoli. Per un risultato soft da impreziosire con un paio di pumps ultra luminose e un gioiello importante. Via libera anche al corto: un abito al ginocchio stile Fifties senza maniche che scende svasato.


Speciale Sposi

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Scarpe coloratissime, torte artistiche, chiome raccolte e location all'aria aperta

Originalità e colore i must del matrimonio 2018 Nel 2018 le tendenze per il matrimonio non lasciano nulla al caso. A partire dalle scarpe: le nuove tendenze che stanno spopolando nell’universo del wedding vedono il cambiamento più radicale nelle scarpe: scegliere un modello originale, comodo da indossare tutto il giorno si è trasformato in un argomento chiave. Sono sempre di più le donne che scelgono delle scarpe da sposa colorate: sofisticate e con stile che potranno essere indossate anche in altre occasioni ed eventi speciali. Che siano scarpe di velluto, sandali con il tacco grosso, con le borchie, di vernice o scamosciate, le scarpe di colore sono la tendenza definitiva. Nel comparto delle acconciature, approda lo stile romantico che già caratterizza l'abito. Via libera quindi alla chioma raccolta, ma molto naturale: eleganti e comode, si può scegliere tra trecce morbide o code ondulate che possono essere decorate con coroncine floreali o accessori brillanti. Passando alle attività accessorie, le partecipazioni più alla moda in questo periodo sono i disegni moderni, alternativi al biglietto classico, originali e

più freschi. Di tendenza le pitture ed i disegni ad acquarello. Ma dove si festeggia? La scelta della location è fondamentale e nel 2018 il trend sarà quello delle

cerimonie e dei banchetti all’aperto, dove la la natura sarà protagonista. Poche decorazioni che serviranno solo ad esaltare la naturale bellezza dei luoghi, per rendere l’at-

mosfera ancora più romantica ed accogliente. L’arredamento di angoli magici in un matrimonio, fa la differenza e per questo è fondamentale pensare bene allo stile della

celebrazione e rifletterlo in ogni dettaglio. Dopo un anno caratterizzato da una forte influenza di stili ispirati alle forme geometriche, alla foresta e al romanticisimo tipico delle

favole, il 2018 sarà un anno in cui si cercherà di sperimentare ancora di più, sopratutto dal punto di vista dei materiali nonché una grande attenzione per i dettagli. Niente più torte monumentali e gigantesche, ma vi sarà un ritorno alla ricerca del piccolo ma prezioso, bello e di impatto in grado di stupire e di colpire gli invitati non per la sua mole me per la sua ricercatezza. Anche i fiori giocano un ruolo fondamentale: sono sinonimo di allegria, colore, vita e celebrazione, per questo, continueranno ad essere sempre di tendenza. L’utilizzo di verdi cipriati e fiori ricercati continua a essere un must, così come i fiori piccoli e d’effetto campestre accostati a fiori grandi e imponenti e infine bacche colorate. Per quanto riguarda i colori, le sposine 2018 preferiscono una palette di sfumature e non un colore unico, composizioni e bouquet morbidi dall’effetto spettinato ma comunque studiato. Infine da non dimenticare le wedding cake, vere e proprie opere d’arte. Le torte di matrimonio si trasformano in autentiche tele su cui dipingere fiori e paesaggi.


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Sabato 17 Febbraio 2018

SPECIALE

fitness

Per chi ama lo sport all’aria aperta, il running è un’ottima scelta per mantenersi in buona forma Febbraio continua a correre velocemente verso la sua conclusione, e con l'arrivo della bella stagione, ormai prossima, è ora di pensare all'attività all'aria aperta. Correre è senza dubbio uno degli sport più gettonati della bella stagione. Ma come farlo in maniera ottimale? È importantissimo, prima di iniziare a correre, avere la benedizione del medico. Dunque una visita in un centro di medicina sportiva è sempre consigliata. Qui controlleranno la funzionalità polmonare e quella cardiaca sotto sforzo. E quando si scende in pista, la cosa migliore è seguire delle piccole regole. Innanzitutto quella di accorciare la falcata, aumentando la frequenza dei passi (il ritmo ideale è di 180 al minuto): ciò porterà due benefici grandissimi: correre in modo più efficiente e spostare l’appoggio verso l’avanpiede riducendo il rischio di infortuni. Mentre si corre, bisogna mantenere lo sguardo focalizzato di fronte a sé: ciò aiuta ad avere una minore percezione della distanza. Infatti darsi degli obiettivi da raggiungere continui farà sembrare le distanze più corte e si sentirà meno la fatica. Inoltre è importante dividere sempre le distanze in settori (per esempio, chi corre 20 km può spezzettarli in settori da 5 km): questo aiuterà ad affrontare meglio la strada ancora da percorrere. Altro consiglio utile è farsi aiutare dalla forza di gravità sfruttando lo sbilanciamento in avanti. Esso deve iniziare dalle caviglie e non dai fianchi. La parte alta del corpo deve invece restare rilassata durante la corsa: tendere i muscoli di braccia e spalle fa consumare energie che sarebbe meglio utilizzare per le gambe. Una postura ben eretta (per favorire la respirazione) e rilassata porta benefici notevoli. Fondamentale, prima di iniziare, il riscaldamento, così come lo sono il defaticamento e lo stretching alla fine: così la corsa e l'allenamento saranno migliori, e si eviterà quella fastidiosa sensazione di “Gambe legnose” che può arrivare al termine di una corsa.

Di corsa verso la primavera

Attenzione all'abbigliamento. Le scarpe troppo usurate ad esempio possono ridurre notevolmente le proprie doti elastiche, con chiare ripercussioni anche su falcata e appoggio. Indossare abbigliamento tecnico permette lo smaltimento e l’evaporazione del sudore in eccesso, lasciando sempre la pelle nella condizione

ideale per il bilanciamento termico. Attenzione alla disidratazione: correndo si può perdere fino al 2% del proprio peso corporeo con inevitabili effetti nella qualità ed efficacia dell'allenamento. Allo stesso modo, una corretta alimentazione, bilanciata e sana permette di avere tutta la “benzina” che serve: bisogna immette-

re nell'organismo proteine, carboidrati, grassi, vitamine. Può essere utile tenere un piccolo diario degli allenamenti dove, ogni volta che si termina una corsa, si scrive com’è andata, le tue sensazioni, il tempo, la distanza, ecc. Questo aiuterà tantissimo a trovare la motivazione per le volte successive.


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Sabato 17 Febbraio 2018

gli orari PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato, il sabato dalle 8.00 alle 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell’Asl 800 318 999. Prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l’Ufficio Informazioni nell’atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orari: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. centro prelievi - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all’ingresso dell’ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Test di tolleranza al lattosio e patch test Accesso con impegnativa del medico curante. Le prenotazioni si effettuano telefonicamente al numero 0372/408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 12; oppure di persona presso l’Ambulatorio di Allergologia (Padiglione 10) da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: settimo piano a sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

pillole di. . . salute Depressione post-partum, a caccia di progetti dedicati alla donna. Un progetto aiuta l’altro: è nata così l’idea di Confartigianato Cremona che, proprio in questi giorni, ha dato concreta attuazione al sostegno dell’Area Donna presso l’Ospedale Maggiore di Cremona. Come? Attraverso la donazione di 15 quadri fotografici, realizzati da Studio Immagine di Cristian Chiodelli,

che andranno ad abbellire la zona dedicata all’attesa delle pazienti in cura. L’idea – come ha spiegato il presidente di Confartigianato Cremona Massimo Rivoltini – è nata da un progetto realizzato lo scorso anno chiamato “Manteniamo il passo”, che aveva come scopo promuovere e sostenere corretti stili di vita fra i bambini e i ragazzi, attraverso la diffusione di informazioni e con-

sigli sulle abitudini alimentari più adeguate e lo sviluppo dei valori educativi dello sport e del movimento in generale. Legata a quello studio è nata la collaborazione con Arco Onlus, che, grazie ad una lotteria benefica promossa sempre da Confartigianato, ha consentito di raccogliere fondi destinati appunto al nuovo reparto “Area Donna” dell’Ospedale di Cremona.

Verranno allestite biblioteche itineranti gestite da persone con problematiche di tipo psichico

Salute mentale: al via il progetto Book station di Giulia Sapelli Piccole biblioteche per una migliore gestione della salute mentale, ma soprattutto per promuovere l’inclusione sociale. Il progetto “Book station”, promosso dal Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell’Asst di Cremona, nasce dall’esigenza di coordinare altre progettualità e attività già avviate (o in fase di sviluppo). L’intento è quello di creare un “polo centrale” - una Book station all’interno dell’Asst di Cremona e diversi “poli periferici” in vari luoghi della città, dedicati ai libri e alla lettura. L’allestimento e la manutenzione di questi poli, concretamente biblioteche itineranti e statiche, è affidato a persone con problematiche legate allo spettro autistico, alla salute mentale e a disabilità intellettive. L’obiettivo è promuovere una cultura inclusiva e partecipata, sviluppare spazi di lettura espressiva per adulti e bambini, creare mo-

menti di integrazione sociale. Il valore aggiunto di tutto questo è la rete di collaborazioni che si è venuta a creare tra enti pubblici (Asst di Cremona e Comune di Cremona) e enti del privato Sociale (Coop Società Dolce, Anffas, Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro, “Accendi il buio” - Associazione di genitori promotori di cultura sociale). Il progetto “Book station” raccorderà quindi i progetti “BookCrossing” (a cura

degli utenti del Centro Diurno di Cremona, dei volontari e familiari), “Youngle” (servizio di ascolto online peer-to-peer rivolto a giovani e adolescenti tra i 14 e i 24 anni), “Nati per leggere” (progetto nazionale promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche, dall’Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la salute del bambino) e il progetto in fase di sviluppo “BookBox” (iniziativa sperimentale d’inclusione sociale per

le persone affette da disturbi dello spettro autistico e da disabilità intellettiva). Primo passo di questo ambizioso progetto è un corso specifico rivolto a tutti i professionisti sanitari del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze, nonché ai collaboratori afferenti alla Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro che hanno aderito all’iniziativa. L’evento formativo “Start up progetto book box” è partito il 14 febbraio con l’obiettivo di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie alla strutturazione e alla gestione degli spazi di lavoro, nonché per apprendere le strategie per articolare il lavoro di rete. La necessità di co-progettazione intorno al tema, sempre più attuale, della cultura partecipata si pone nell’ottica di una prossimità dei Servizi territoriali alla cittadinanza che diviene, con la conoscenza reciproca, prima di ogni istanza, relazione. Il corso sarà tenuto da Marilena Zacchini (educatore professionale).

G LI I N T E G R A T O R I P E R R A F F O R Z A R E I L S I S T E M A I M M U N I T A R I O a cura della Dottoressa Claudia Telli della farmacia Zamboni La parola d’ordine è prevenzione! Il miglior modo per affrontare la stagione invernale è quello di seguire, già a partire da settembreottobre, un “programma” che preveda l’assunzione di integratori naturali per rafforzare il sistema immunitario e migliorare la risposta dell’organismo alle “minacce” esterne. Pur non trattandosi di soluzioni miracolose, possono senz’altro risultare d’aiuto; se talvolta è impossibile evitare di prendere l’influenza, con difese più forti i sintomi sono meno intensi ed è minore il rischio di sovrainfezioni e complicanze che ritardano la guarigione. Esistono diversi estratti vegetali utili per rinforzare le difese immunitarie. Uno dei più conosciuti è senza dubbio l’echinacea. Sempre più studi confermano l’efficacia come immunostimolante dell’echinacea, una pianta erbacea originaria del nord america, oggi presente in molte preparazioni da banco. Il grosso interesse per le proprietà di questa pianta deriva dalla sua capacità di potenziare l’attività dei fagociti, le cellule del sistema immunitario deputate all’aggressione degli agenti patogeni, e rinforzare il sistema immunitario specifico, di adulti e bambini. La pianta inoltre contiene flavonoidi che svolgono azione antibiotica e batteriostatica, in

grado di inibire la replicazione di batteri, conferendo alla pianta proprietà antinfiammatoria cortison-simile. Infine la presenza di acidi organici attribuiscono all’echinacea azione antivirale, tale da ostacolare la penetrazione del virus nelle cellule sane. Un’assunzione regolare permette quindi di prevenire (specialmente nei periodi in cui il nostro organismo è soggetto a maggiori stress) e curare i sintomi delle malattie da raffreddamento come febbre, infezioni del sistema respiratorio (raffreddore, tosse) e di quello urinario (cistite). Tra gli immunostimolanti naturali è il caso di segnalare anche l’acerola. L’attività farmacologica di questo rimedio è quella caratteristica della vitamina C e delle altre sostanze antiossidanti presenti nel frutto. E’ particolarmente indicata per prevenire e combattere le sindromi influenzali, le malattie da raffreddamento e le infezioni del tratto respiratorio, oltre che per stimolare le difese immunitari e a risultare utile in tutti i casi di astenia, convalescenza e carenze vitaminiche. Anche l’uncaria tomentosa presenta un’attività immunomodulante e può agire sia come antivirale sia come antinfiammatorio e antidolori-

fico, aiutando a prevenire le malattie da raffreddamento. È importante però non superare le dosi consigliate ,può dare infatti disturbi intestinali, ed evitare di somministrarlo a bambini o donne in gravidanza. Può però capitare che sia troppo tardi per la prevenzione: quando arrivano naso chiuso, dolori osteoarticolari, mal di gola, febbre, mal di testa, spossatezza, non è più tempo di prevenire. Bisogna quindi passare alla fase 2, ovvero quella di “attacco”. La propoli è il prodotto più utilizzato come sintomatico in caso di disturbi delle prime vie aeree. Tra le proprietà più interessanti della propoli vi è indubbiamente l’effetto antibatterico e antibiotico confermato da ricerche scientifiche che hanno visto come i principi attivi in essa contenuti siano in grado di inibire lo sviluppo di diversi tipi di batteri. La propoli ha poi un effetto antinfiammatorio e analgesico sulle mucose: se spruzzata ad esempio sulla gola irritata tende a smorzare il fastidio ma soprattutto, dato che si tratta di una sostanza resinosa, crea uno schermo antibatterico. Ricca di flavonoidi e polifenoli, la propoli presenta anche un elevato contenuto di sali minerali, tra cui ferro, calcio, rame, manganese, e di vitamine del gruppo B.


LA C o r p o B a n d i s t ic o “ G i u s e p p e V e r d i ”

CULTURA

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Un grande concerto al Ponchielli per ricordare Antonio Zaninelli, scomparso lunedì scorso Lunedì scorso è venuto a mancare Antonio Zaninelli che, in più di 18 anni di presidenza del Corpo Bandistico, ha saputo, con encomiabile impegno e determinazione, raggiungere traguardi sempre più ambiziosi e

prestigiosi, come quello di sabato 3 marzo, alle ore 21 presso il Teatro Ponchielli di Cremona quando avrà luogo il concerto del Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi” di Ombriano (quest’anno celebra i 170 anni dalla

sua fondazione), con la collaborazione del Coro Ponchielli Vertova diretto dal maestro Patrizia Bernelich. Insomma, lo storico presidente ha aperto ai suoi musicisti le porte del Ponchielli per un concerto straordinario.

r asse gna

Musica al Museo dedicata domani mattina ai concerti per chitarra La terza domenica del mese, per la rassegna Musica al Museo, è dedicata ai concerti per chitarra. Domani alle ore 11, nella sala Manfredini del Museo civico “Ala Ponzone” sarà la volta dei solisti ed ensemble “Un pizzico di corda” del Liceo Musicale “A. Stradivari” di Cremona diretto dal maestro Francesco Molmenti. Ad esibirsi saranno Marco Zagni, Davide Moneta (nella foto),

Riccardo Invernizzi, Beatrice Perini e Fabiola Miglietti. Il programma prevede l’esecuzione di Studio op. 6 n. 9 di Fernando Sor (Barcellona 1778-Parigi 1839), Sonatina di Federico Moreno Torroba (Madrid 1891-1982), Tiento di Maurice Ohana (Casablanca 1913-Parigi 1992), Oberek, Kolisanka e Reverie da Suite in modo Polonico di Alexandre Tansman (Lodz 1897-Parigi 1986), in-

fine il Concerto per liuto RV93 di Antonio Lucio Vivaldi (Venezia 1678-1741). Prima del concerto che, come sempre, è ad ingresso libero e gratuito, il maestro Riccardo Invernizzi presenterà la chitarra “Louis Panormo (Londra, 1833)” conservata ne “Le Stanze per la Musica” del Museo civico “Ala Ponzone” che raccoglie la collezione di strumenti storici di Carlo Alberto Carutti.

Inaugurata il giorno di San Valentino presso l’Itis di Cremona, è stata curata dai giornalisti della Gazzetta

Una mostra sulle campionesse azzurre dello sport dalla redazione

prese delle nostre atlete più rappresentative. La rassegna comMercoledì scorso, proprio il giorprende, infatti, dati interessanti no di San Valentino, è stata inausu carriere, risultati fondamengurata ufficialmente presso l’Itis tali, statistiche, curiosità relative di Cremona la mostra dal titolo a un gruppo di altissimo livello: “Donna è sport”, nell’ambito Ondina Valla, Sara Simeoni e delle iniziative sull’asse “Sport e Fiona May (atletica leggera), cultura”, che culmineranno Mabel Bocchi (basket), Noil 24 febbraio con l’assevella Calligaris e Federica gnazione del premio Pellegrini (nuoto), MaMimosa 2018 (la Bisnuela Di Centa e Stefasolati segnala che sonia Belmondo (sci di I profili di donne no in lizza Giulia Fiofondo), Josefa Idem che hanno dato rani e Emma Fanfoni (canoa), Antonella Bellustro all’Italia del nuoto e la pluri melutti (ciclismo), Alesdagliata Valentina Rodini sandra Sensini (windsurf), del vanottaggio. la mostra Deborah Compagnoni e (sci propone 18 profili di donne che alpino), Giovanna Trillini, Elisa Di hanno fatto la storia dello sport Francisca e Valentina Vezzali italiano negli ultimi cento anni (scherma), Francesca Schiavone ed è stata curata da giornalisti (tennis), Tania Cagnotto (tuffi), della Gazzetta dello Sport e della Carolina Kostner (pattinaggio Fondazione Candido Cannavò in artistico), donne e discipline che memoria dello storico direttore, hanno fatto la storia dello sport che per primo ha esaltato le imitaliano al femminile. L’iniziativa

è stata curata e organizzata dall’Uisp di Cremona con il Patrocinio di Comune, Coni e Panathlon. Preziosa la collabora-

zione e l’ospitalità dell'istituto J. Torriani attraverso la dirigenza, gli insegnanti e il personale tecnico e di segreteria.

La mostra è allestita nell’atrio d’ingresso dell’Istituto, quindi è visitabile durante l’orario di apertura della scuola.

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Ondina Valla, la prima donna italiana a vincere una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici

Associazione Culturale Eridano

Il ritratto e lo studio delle figure nella mostra di gabriella bais Fino al 28 febbraio nello spazio espositivo permanente dell’Associazione Culturale Eridano (situata in via Tribunali 8 a Cremona) è allestita la mostra della pittrice Gabriella Bais (nella foto) dal titolo “Figure”. L’artista, dopo avere dedicato diversi anni all’ insegnamento, l’ interesse per l’arte visiva e la sua ricerca ricreativa l’hanno portata a frequentare i corsi dell’Union Centrale des Arts Decoratifs di Parigi, città dove ha abitato per alcuni anni. Ritornata a Cremona, ha perfezionato la sua tecnica frequentando i corsi d’arte organizzati dal

Gruppo Artistico Leonardo, in particolare il corso di figure tenuto dal prof. Giorgio Mori. Questo percorso di maturazione artistica ha portato Gabriella ad assumere incarichi di responsabilità nell’organizzazione dei corsi d’arte avviati da diversi gruppi di artisti. Espone da lungo tempo le sue opere in personali e collettive in Italia ed all’estero, solo per citarne alcune: nel 1998 personale “Mostra antologica” presso il Gruppo Artistico Leonardo, nel 2002 personale alla Adafa, nel 2009 collettiva “Donna: emozioni a colori” presso la sala Ala-

bardieri del Comune di Cremona, nel 2010 “1958-2008, 50 anni dell’Associazione Artsitica Cremonesi” presso Santa Maria della Pietà a Cremona. La Bais si sofferma con maggior simpatia sul ritratto e sullo studio della figura, due generi tradizionali ma immortali, su cui dispiega la sua variegata tavolozza e cala una luce sempre mutevole. La mostra è stata inaugurata e presentata dal prof. Gianluigi Guarneri e sarà visitabile, come detto, fino al 28 febbraio dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e il mercoledì dalle 16 alle 18.

“L’arte della diplomazia” di Henry Kissinger • Sperling (varie edizioni cartacee e e-book) x Henry Kissinger è stato il controverso segretario di Stato (ministro degli esteri) americano dal 1973 al 1977, il periodo del colpo di Stato in Cile e dell’invasione da parte dell’Indonesia di Timor Est; ma è anche l’uomo che pose fine alla guerra del Vietnam, e l’architetto della pace tra Israele ed Egitto del 1973. Anche se il suo libro sulla diplomazia viene ristampato quasi ogni anno in varie lingue del mondo, c’è da chiedersi se Henry Kissinger sia quel genio della diplomazia quale viene spesso descritto. Avendo appoggiato l’invasione dell’Iraq nel 2003, è tra coloro che hanno impantanato gli Stati Uniti e il medioriente in quindici anni consecutivi di disastri. Comunque, nel suo libro, Kissinger ripercorre la storia dell’Europa a partire dall’ordine interstatale originato dalla pace di Westfalia (1648); a

quello “internazionale” (prima del 1792 non si parlava di “nazioni”), di Vienna del 1815; a quello di Versailles (1919); a quello di Jalta (1945). Lo Stato-nazione, nato con la rivoluzione francese, non è un fattore grave di instabilità (come credono invece i federalisti europei): Kissinger parla di questo “organismo” come di “un quadro ideale per la sicurezza”. Arrivando a dire che “la nazione ha preceduto lo Stato e non viceversa”. Secondo l’autore, per la terza volta, nell’attuale momento storico, l’America “ha proclamato l’intenzione di costruire un nuovo mondo applicando i propri valori”. La prima volta avvenne a Versailles nel 1919 con il presidente Wilson, la seconda volta nel 1945 con il presidente Roosevelt. Oggi, sconfitto il comunismo, si assiste al terzo “mandato” degli Sta-

ti Uniti, ultima superpotenza rimasta al mondo (definito quindi “mondo unipolare”). Forse da qui la sopravvalutazione che ha portato l’autore ad appoggiare l’invasione dell’Iraq, senza poi escludere la possibilità di un’azione militare anche contro l’Iran. Come sarà questo nuovo ordine americano? Kissinger mette in guardia sui due precedenti ordini americani (1919 e 1945-1991), criticando i cosiddetti “ideali wilsoniani”. Cioè un’“associazione di nazioni basata su consultazione e azione collettiva”. Kissinger non rigetta questi valori, ma “nel labirinto di complessità” del mondo “unipolare”, dice che tutto questo non basta. Occorre ora valutare attentamente anche le “priorità americane essenziali”, cioè “sicurezza nazionale” e “equilibrio geopolitico complessivo”. Paolo A. Dossena


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Cultura

Sabato 17 Febbraio 2018

Stasera al Teatro Ponchielli si esibiscono gli allievi della Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala

Giovani della danza interpretano Cenerentola Appuntamento con la danza stasera (alle 20.30) sul palco del Ponchielli. Gli allievi della Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala interpreteranno infatti Cenerentola, balletto commissionato dalla Fondazione Bracco con la coreografia di Frédéric Olivieri su musiche di Sergej Prokof’ev. Realizzato nel 2015, il balletto giunge nel Teatro cremonese dopo aver riscosso un grandissimo successo in Italia e all’estero. Per Diana Bracco, presidente della Fondazione Bracco che dal 2012 è al fianco dell’Accademia Teatro alla Scala come socio fondatore, «favorire la crescita culturale e, al contempo, offrire ai giovani l’opportunità di sviluppare i propri talenti, risponde appieno alla mission della Fondazione che nasce per formare, promuovere e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte anche quali mezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale». Il balletto è il frutto di un lavoro corale di allievi ed ex allievi dell’Accademia, chiamati a misurarsi chi sul palcoscenico, chi nella realizzazione di scenografie, costumi, trucco e acconciatura. Uno spettacolo in cui si traduce in concreto l’impegno di giovani che stu-

diano duramente per diventare quegli artisti e quei professionisti che animeranno il teatro di domani. In scena oltre 100 allievi della Scuola di ballo e, dietro le quinte, 60 ragazzi fra scenografi, sarti, truccatori e parrucchieri, parruccai, fotografi. E un titolo come Cenerentola, sull’articolata partitura di Prokof’ev, in cui dominano danze classiche e popolari, danze di corte e danze esotiche, passi a due, variazioni, valzer, mazurche, pavane e gavotte, risulta particolarmente adatto per dei giovani interpreti, entusiasti di poter dimostrare le proprie doti tecniche e interpretative. Il maestro Olivieri, attraverso una lettura coreografica in cui prevale lo stile fiabesco e romantico, mette alla prova il virtuosismo e le qualità espressive degli allievi in diversi momenti dei due atti di cui si compone il balletto: nel primo atto la danza delle fate delle quattro stagioni, chiamate dalla Fata Madrina per trasformare il sogno di Cenerentola in realtà e condurla al ballo, e nel secondo atto, il ballo a corte, la danza delle tre arance, dono del Principe che le sorellastre si contendono, le danze spagnola e araba, le variazioni e i passi a due di Cenerentola e del Principe. Il carattere di

Un momento di Cenerentola, balletto in programma al Ponchielli ciascun personaggio è tratteggiato attraverso Leitmotive e temi musicali che seguono le vicende narrate nella storia: così Cenerentola è caratterizzata da tre diversi temi, il pri-

(foto Francesco Bondi)

mo che sottolinea il senso di oppressione e solitudine, il secondo la speranza in un futuro più roseo e il terzo l’innamoramento e la gioia della serenità raggiunta.

a rocc ab i an ca

mostra

Gia’ tutto esaurito per lo spettacolo di bergonzoni

I paesaggi e le figure di rossetti

Biglietti già esauriti per l’anteprima del nuovo spettacolo “Sii” di Alessandro Bergonzoni, in scena sabato stasera alle 21.15 al Teatro Arena del Sole. Bergonzoni torna a Roccabianca dopo essere stato il protagonista in “Nel”, spettacolo inaugurale dell’Arena del Sole nel 2009 e la messa in scena di “Nessi” nel 2014. Se indovinare prima del debutto i temi e la struttura di un nuovo spettacolo di Bergonzoni è sempre stata impresa ardua, in seguito allo spettacolo “Urge” e a “L’amorte”, il suo primo libro di poesie, edito nel settembre 2013 da Garzanti, la previsione è diventata impossibile considerata la vastità di tematiche e la complessità di pensiero che circonda questo artista. La visione “stereoscopica” di Bergonzoni è evoluta in questi anni in materia sempre più complessa, poeticamente e comicamente eccedente, fortemente intrecciata tra creazione, osservazione e deduzione. La qualità delle sue visioni e la conseguente messa in scena portano lo spettatore ad un originalissimo disvelamento, di fatto la vera cifra stilistica di questo artista, che conduce, molte volte anche grazie ad una risata, dallo stupore alla rivelazione. Bolognese, classe ’58, Alessandro Bergonzoni è uno dei più eclettici artisti di teatro in Italia, con il suo spigliato umorismo che gli hanno permesso di guadagnare tanto l’apprezzamento del pubblico quanto quello della critica. Nella stagione 2004-2005 ha vinto il

Alessandro Bergonzoni è protagonista stasera sul palco dell’ Arena del Sole Premio della critica dell’associazione nazionale critici di teatro, nel 2008 il Premio Hystrio-Teatro Festival di Mantova e poi il Premio Ubu 2009 per la migliore interpretazione maschile del teatro italiano. Quella da lui condotta negli anni è una ricerca di un continuo confronto sui temi della comicità, da lui sentita come prodotto arti-

stico primario e fondamentale. Su questa scia ha avviato una serie di incontri-seminari, che ancora oggi continuano, con studenti universitari e liceali in tutta Italia. Oltre che attore comico e vero e proprio artista, è scrittore di libri e su diverse testate e riviste, dal Corriere della Sera a Sette e Panorama, senza dimenticare le collaborazio-

M USIC A • la c an zone della sett im a n a di Enrico Galletti

ni radio televisive tra cui Tele+1 e Radio2. Impegnato anche nel sociale con la “Casa dei risvegli - Luca De Nigris” per cui cura alcuni spot, divenendone testimonial e tenendo diversi incontri in ospedali e università. Nel cinema è ricordato nel ruolo del direttore del circo nel “Pinocchio”di Roberto Benigni (2001).

Presso la sala Polifunzionale di Casaletto Vaprio, viene inaugurata oggi alle 17 la mostra personale di Dario Rossetti dedicata al paesaggio e alla figura (aperta fino al 25 febbraio). Noto e apprezzato artista residente a Vaiano Cremasco, presente in parecchie pubblicazioni d’arte, ha tenuto numerose esposizioni, allestite in spazi spesso molto prestigiosi sia in Italia che all’estero, sin dagli anni Settanta, conseguendo importanti premi e riconoscimenti. Nato a Monte Cremasco, si dedica alla pittura sin da giovanissimo. Esegue i suoi quadri servendosi di diverse tecniche, dall’olio all’acrilico, dall’acquerello al pastello, sino al carboncino e ai gessetti. «Attraverso un tocco morbido e preciso - scrive Simone Fappanni - Rossetti è riuscito a tradurre, con bella apertura immaginativa, scenari d’intensa profondità lirica e composizioni eseguite “in punta di pennello”, alternate ad altre, dalla coloristica intensa e pastosa, quasi si posassero su di un fondo preparato con la sabbia, come si faceva un tempo».

Quattro milioni di contatti certificano il successo di “Leave a light on” Una premessa: se non avete mai ascoltato “Leave a light on” di Tom Walker (nella foto), fatelo adesso. Non solo perché siete ancora in tempo, ma perché di certo ne varrà la pena. E’ uno dei brani migliori degli ultimi tempi, scelto, tra l’altro, per il trailer de “L’ultima discesa”, la pellicola con Josh Hartnett, Mira Sorvino e Sarah Dumont, al cinema dall’8 febbraio scorso. Così, a un primo sommario ascolto, sembra di avere davanti il nuovo Ed Sheeran, o forse il suo erede. E’ fuori da ogni dubbio che il brano, una volta ascoltato, lasci una luce accesa in chi lo ascolta. I

quattro milioni di contatti su YouTube, del resto, non mentono. E dietro “Leave a light on” si nasconde una storia emblematica, quella di un artista fortemente legato a una passione che diventa lavoro. Tom Walker, ai microfoni di Rolling Stones, di recente ha detto: «Per me scrivere canzoni è come andare in terapia: se un mio amico mi fa incazzare, se ho litigato con la mia ragazza, se mi innamoro, la prima cosa che faccio è prendere la chitarra. Sono sentimenti veri quelli che canto». Dietro “Leave a light on” si celano due storie diverse e ugualmente affa-

scinanti. La prima, quella di un amico che si trova in pericolo di notte e chiede a gran voce aiuto a Tom Walker. La seconda, invece, è quella della morte della zia, che capita nella stessa mattina in cui si svolge la prima. Il brano, in effetti, non parla d’amore ma irrompe sul tema della droga: quella dipendenza che spinge molti «sull’orlo del baratro». Una melodia dolce e il pianoforte che si alterna a suoni elettronici. Ah, il 12 febbraio “Leave a light on” si è aggiudicato il disco di platino. Ma che fosse un successo, in fondo, lo si sapeva già. Voto: 5/5


lo

responsabile Fabio Varesi • lettereilpiccolo@gmail.com

ore di educazione fisica sul ring

pugilato a scuola con l’Abc

Grande novità nel mondo pugilistico cremonese con l’introduzione della boxe nei programmi scolastici. E’ stato possibile grazie alla collaborazione tra lo Ial e l’Accademia Boxe Cremona. Due classi dell’Istituto frequenteranno, fine di maggio la palestra del sodalizio cremonese nelle ore destinate all’educazione fisica. Entusiasti mol-

SPORT

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ti partecipanti che hanno provato per la prima volta l’ebbrezza di indossare un paio di guantoni e di scagliare qualche colpo contro i sacchi. Tra i ragazzi, anche Daniel Renati, allievo di una delle due classi che partecipano all’iniziativa e che è già uno dei punti di forza dell’Abc e che ha fattivamente collaborato con gli insegnanti.

BASKET coppa Italia • Dopo l’exploit con Avellino, i biancoblu ci provano oggi contro Torino in semifinale

Una super Vanoli ora sogna la finale r i su lt a t i 1 9 ª GIORNATA

di Fabio Varesi Contro Venezia in campionato e Avellino nei quarti di Coppa Italia, l’obiettivo minimo era fare bella figura, ma la Vanoli è andata ben oltre, sfiorando la vittoria con l’Umana, ma soprattutto eliminando l’ambiziosa Sidigas nella final eight di Firenze. Quest’ultimo match ha sicuramente emozionato tutti gli appassionati di basket, non solo di fede biancoblu, perché i ragazzi di Sacchetti sono stati davvero bravi nel non abbattarsi mai, quando l’altalenante andamento della sfida, sembrava premiare gli irpini. Pronti via e la Sidigas è scappata sul +12 e forse ha pensato di aver già messo in discesa il quarto di finale, ma con un mostruoso parziale di 20-2, la Vanoli è addirittura andata sul +6. Quando il grande ex Rich si è svegliato (per lui 30 punti alla fine), la Sidigas è di nuovo scappata, anche perché sotto le plance il gigante ucraino Fesenko era immarcabile (poi però contenuto da un ottimo Ricci). Ma a quel punto è emersa tutta la

Avellino-Pistoia 101-71, Brindisi-Milano 7284, Capo d’Orlando-Reggio Emilia 70-81, Cremona-Venezia 83-85, Pesaro-Trento 90-95, Sassari-Bologna 82-74, Trento-Cantù 87-76, Varese-Brescia 100-72.

SERIE A 2

Azzurre in salute sfidano Carugate

CLASSI F ICA Avellino Venezia Milano Brescia Bologna Torino Sassari Trento

28 28 28 26 22 22 20 18

Reggio Emilia Cantù Cremona Varese Brindisi Pistoia Capo d’Orlando Pesaro

Con una prestazione di spessore, la Tec-Mar Crema ha espugnato Udine 59-50 (Capoferri 14) e domani alle 18 ospita il modesto Carugate. Classifica (19ª gior.): Sesto San Giovanni 34; Costa Masnaga 32; Villafranca 28; Crema, Castelnuovo Scrivia, Milano 26; Vicenza 22; Udine 20; Marghera 18; Selargius 12; Cus Cagliari, Bolzano, Albino, Pordenone 10; Carugate 8; San Martino 6.

18 18 18 16 12 12 10 8

2 0 ª GIORNATA ( 0 4 - 0 3 )

Drake Diener contro Filloy di Avellino (foto Silvia Cocchetti) classe dell’eterno Drake Diener (19 punti), che ben spalleggiato dal solito Johnson-Odom (18) e dal redivivo Sims (16), ha trascinato la Vanoli quasi al successo. In un finale rocambolesco, Avellino

Brescia-Brindisi, Cantù-Avellino, CremonaPesaro, Milano-Sassari, Pistoia-Varese, Reggio Emilia-Trento, Torino-Capo d’Orlando, Venezia-Bologna.

ha acciuffato l’overtime (grazie anche a una discutibile decisione arbitrale), ma nei successivi 5 minuti, la maggiore freschezza della Vanoli e la crescita di Martin (11), hanno piegato la resistenza degli

irpini. Anche se con i piedi per terra, è lecito sognare, perché oggi alle 18 in semifinale c’è la non irresistibile Fiat Torino, che al termine di un brutto match, ha eliminato a sorpresa Venezia.

SERIE C GOLD

SERIE B

Crema vuole Stupire anche contro la temibile Bakery Piacenza Non smette di stupire la Pallacanestro Crema. I ragazzi di Salieri hanno infatti decidono di spostare po’ più in là i limiti dell’impossibile, sbancano il PalaAhrcos di Cento (67-64 con un super Peroni)) e infliggendo alla Baltur prima in classifica la prima sconfitta casalinga ed interrompendo la striscia positiva dei locali che durava da dieci incontri. ma non c’è tempo per gioire troppo, perché domani è in programma un altro big match, contro la terza in classifica. «La Bakery Piacenza è squadra di alto profilo e la qualità del loro roster non si discute - commenta coach Salieri - hanno talento ed esperienza in quantità, sono profondi e fisici. E’ una partita difficilissima e affascinante, che

prima ver a 2

Grigiorossi oggi contro il Cesena Dopo il pareggio casalingo con lo Spezia (1-1, rete grigiorossa di Spaviero), la Cremonese è impegnata oggi sul campo del Cesena. In classifica i grigiorossi sono terzultimi, insieme alla Virtus Entella, con 17 punti.

affrontiamo con tanta umiltà ed entusiasmo. Dovremo scendere in campo con il solo obiettivo di dare come sempre il massimo e fare un grande match, senza risparmiarsi un attimo. In questo momento è importante avere continuità di prestazioni. Purtroppo arriviamo da una settimana difficile, con anche Paolin fermo da domenica e in dubbio per sabato per una botta al polpaccio. Ancora assente invece Molteni». Marco Cattaneo Classifica (22ª giornata): Cento 40; Crema 34; Piacenza 32; Lecco 30; Vicenza, Faenza 28; Forlì 24; Padova, Desio 20; Rimini 18; Lugo, Bernareggio, Olginate 16; Reggio Emilia 12; Palermo 10; Costa Volpino 8.

Michele Peroni in azione a Cento

JuVi senza ostacoli Piadena sempre 2ª Cremonesi tutte vittoriose nel 24º turno: la capolista JuVi con la Gardonese (7762), Piadena con Lumezzane (82-71), Pizzighettone a Cernusco (66-64) e Sansebasket con Agrate (74-59). Oggi si giocano Agrate-Piadena (h 18.30), JuVi-Milano (h 20.30) e Lissone-Sansebasket (21). Classifica (24ª gior.): JuVi 38; Piadena 32; Iseo, Cernusco 28; Pizzighettone 26; Lumezzane 24; Milano, Romano L. 22; Gardonese 20; Agrate 18; Sansebasket 16; Lissone 12; Manerbio 2.

calcio se r i e a

Milan-samp, sfida importante per la zona europa league. L’inter rischia a genova (M.F.) Sabato ricco con ben anticipi. Si parte con un interessante Udinese-Roma (ore 15), seguito alle 18 dal delicato Chievo-Cagliari (soprattutto per i veronesi) e alle 20.45 da Genoa-Inter. La domenica calcistica si aprirà alle 12.30 con il derby della Mole, Toro-Juve, mentre alle 15 il Napoli, reduce dalla batosta in coppa, sarà impegnato nel match casalingo con la Spal. Il posticipo delle 18 sarà Atalanta-Fiorentina, mentre quello serale andrà in scena a San Siro: alle

18), Benevento-Crotone, Bologna-Sassuolo, Chievo-Cagliari (17-02 h 18), Genoa-Inter (17-02 h 20.45), Lazio-Hellas Verona (19-02 h 20.45), Milan-Sampdoria (h 20.45), Napoli-Spal, TorinoJuventus (h 12.30), Udinese-Roma (17-02 h 15). Classifica: Napoli 63; Juventus 62; Inter 48; Roma 47; Lazio 46; Sampdoria 41; Milan 38; Atalanta 37; Torino 36; Udinese 33; Fiorentina 31; Genoa, Bologna 27; Cagliari 25; Sassuolo 23; Chievo 22; Crotone 21; Spal 17; Hellas Verona 16; Benevento 7.

20.45 c’è Milan-Samp, match molto importante per il futuro europeo di entrambe le squadre. Chiude il turno, la sfida serale dell’Olimpico di lunedì tra una Lazio in crisi e l’Hellas Verona. 24ª giornata: Chievo-Genoa 0-1, Crotone-Atalanta 1-1, Fiorentina-Juventus 0-2, Inter-Bologna 2-1, Napoli-Lazio 4-1, Roma-Benevento 5-2, Sampdoria-Hellas Verona 2-0, Sassuolo-Cagliari 0-0, Spal-Milan 0-4, Torino-Udinese 2-0. 25ª giornata (18-02 h 15): Atalanta-Fiorentina (h

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Sport

Sabato 17 Febbraio 2018

VOLLEY A1 • Dal tracollo nelle Marche al successo contro Novara. Ora la testa ai quarti di Coppa Cev

Pomì sempre sulle montagne russe di Vanni Raineri

R I S U LT A T I 1 9 ª G I O R N A T A

E’ davvero singolare commentare settimanalmente le prestazioni di una squadra che sistematicamente smentisce sul campo quanto mostrato la volta prima. Anche stavolta la Pomì si è smentita, stavolta per fortuna in meglio, passando dal rovescio più bruciante della stagione (tre punti lasciati al fanalino di coda Filottrano) a una vittoria da 3 punti contro la seconda forza, Novara, che torna quindi a far sorridere Casalmaggiore, a distanza ormai di quasi 3 anni dal fantastico scudetto. Una Novara che schierava illustri ex quali Skorupa, Piccinini e soprattutto (per la lunga permanenza in Baslenga) Gibbemeyer, oltre al coach della Champions, Barbolini. Coach Lucchi lanciava Grothues nel sestetto iniziale e veniva ripagato, ma a far la differenza è stato il muro centrale composto da Stevanovic e Guiggi, con la regia illuminata di Lo Bianco. Molto bene anche la statunitense Drews, ma tutta la squadra nel suo complesso si è espressa su ottimi livelli, soprattutto nella feroce determinazione che spesso è mancata in passato. La Pomì partiva bene, poi il primo set proseguiva in equilibrio sino al termine, quando un muro di Drews siglava il 25-23. Ancor più sul filo dell’equilibrio il secondo parziale, che sembrava in saccoccia sul 24-22 di Drews, ma poi serviva un suo ace per chiudere sul 30-28. Dopo due set che hanno scaldato i cuori dei quasi

Bergamo-Pesaro 3-0, Busto Arsizio-Firenze 3-1, Casalmaggiore-Novara 3-1, ModenaConegliano 2-3, Monza-Filottrano 3-1, Scandicci-Legnano 3-0.

c lassi f i c a Conegliano 49 Novara 43 42 Scandicci Busto Arsizio 35 Monza 33 Modena 30

Pesaro 26 Firenze 20 Casalmaggiore 20 Bergamo 18 Legnano 15 Filottrano 11

20ª GIORNATA (25-02 h 17)

La grinta di Drews e Stavanovic (foto Giuseppe Storti) 3mila del PalaRadi, il terzo vedeva la netta supremazia delle ospiti, che se lo aggiudicavano con un emblematico 25-15. Qualcuno vedeva i sorci verdi, pensando alle tante rimonte subite in stagione dalle rosa, ma Sirressi e compagne non volevano ripetere le brutte esperienze passate e mantenevano sino al termine del set il vantaggio di 3-4 punti, nonostante lo spavento del 23-22 firmato Egonu. Ed è giusto che sia un muro del capitano Jovana Stevanovic a chiu-

Casalmaggiore-Legnano, Conegliano-Scandicci, Filottrano-Bergamo, Firenze-Modena, Novara-Monza (24-02 h 20.30), PesaroBusto Arsizio. dere sul 25-22. Pesante il referto arbitrale, che è costato un turno di squalifica a coach Lucchi e 150 euro di multa per le offese del pubblico alla coppia arbitrale. I tre punti riportano il sereno anche in chiave playoff. Mancano tre sole giornate, questo week end il campionato riposa e la Pomì prepara l’andata dei quarti di Coppa Cev, che mercoledì 21 la vedranno opposta al PalaRadi alle tedesche dello Schwerin.

h o c k e y p ista a 2

un’ottima Pieve ha blindato la zona playoff Ottima prestazione della Pieve 010, che battendo 5-3 il quotato Roller Bassano (terzo in classifica) ha consolidato la proprio posizione in zona playoff. Il vantaggio dei rossoblu, infatti, è salito a sette punti e visto lo stato di forma della squadra di Silva, l’obiettivo minimo della stagione è ampiamente alla portata. Stasera la Pieve è impegnata a Forte dei Marmi, contro al seconda squadra della corazzata versiliese, che è terzultima ed è quindi non dovrebbe spaventare più di tanto i pievesi. Classifica (18ª gior.): Sandrigo 46; Vercelli 36; Bassano 32; Pieve 010, Montebello 30; Montecchio Precalcino 23; Mirandola, Modena 22; Pordenone 20; Forte dei Marmi 18; Novara 17; Seregno 6.

volley b1

L’abo ha fatto tredici e oggi difende il secondo posto a trescore balneario Con una prestazione impeccabile, l’Abo Offanengo ha liquidato 3-0 l’Arredo Frigo Makhymo Acqui ed ha così festeggiato la 13ª vittoria stagionale, difendendo il secondo posto solitario a -2 dalla capolista Pinerolo. ma soprattutto, l’Abo mantiene sette punti di vantaggio sul quarto posto, occupato dal Don Colleoni, prossimo avversario delle cremasche nel match di stasera a Trescore Balneario. «Abbiamo giocato bene - ha commentato il tecnico

dell’Abo Giorgio Nibbio - forzando la battuta e sono arrivati 14 ace. In attacco abbiamo sbagliato poco (solo 7 errori) e le ragazze hanno avuto nel complesso una buona risposta mentale. Complimenti a tutte le giocatrici, si vede che sono consapevoli dei propri mezzi e lo metteno in campo in partita». Classifica (15ª giornata): Pinerolo 39; Offanengo 37; Settimo Torinese 34; Trescore Balneario 30; Vigevano 29; Palau 26; Garla-

sco 25; Albese 24; Lurano 21; Acqui Terme 19; Torino 16; Brembo 8; Gorla 7; Cagliari 0. Serie B2 • Si è interrorra con la capolista Gussolengo la striscia positiva dell’Esperia, che ha comunque reso la vita dura alle quotate avversario, perdendo 3-1 dopo quattro set combattuti. Vittoria sudata (3-2), invece, per Ostiano a Gorgonzola contro un’ostica Delta. Oggi sono in programma Olginate-Esperia (h 17.45) e Ostiano-Lecco (h 20.45).

Martina Ginelli in azione a muro

(FotoGeo)


Sabato 17 Febbraio 2018

Sport

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CALCIO SERIE B • Anche se mancano tante partite, in società si pensa già al futuro. Tesser sempre in bilico

Cremo, prime bozze di programmazione di Matteo Volpi Mentre sul campo la squadra continua a mantenere una posizione sufficientemente tranquilla di classifica (ieri sera ha giocato con il Bari mentre il Piccolo era in rotativa), iniziano già le prime bozze di programmazione (forse strampalate…) in vista della prossima stagione. Salvo clamorosi ribaltoni o inattese scalate, la Cremonese dovrebbe ritrovarsi in serie B, con la voglia magari di alzare ulteriormente l’asticella verso ambizioni di ritorno in serie A, naturalmente con la priorità di far quadrare i conti. E il primo quesito da porsi rimane ancora quello di qualche settimana fa: quale sarà il destino di Tesser e Giammarioli? Il tecnico ha ovviamente la piena fiducia da parte della società, mostrando esperienza ed equilibrio fondamentali per gestire al meglio un gruppo in grado di mantenere la categoria con la

I nuovi distinti con la scritta Us Cremonese politica del perdere il meno possibile. Un dato importante che da qui sino a fine stagione sarà fondamentale per mantenere alto l’entusiasmo, ricreato dopo tanti anni in tutto l’ambiente. I tifosi sono tornati finalmente ad andare volentieri allo “Zini” per far risuonare il ritornello “dai Cremo, dai Cremo” che ormai

hanno imparato anche i bambini; peraltro in una location che in pochi mesi ha cambiato faccia, mettendosi il vestito importante di chi a certi livelli vuole restare e non è lì per caso. Dati alla mano, tuttavia, mister Tesser non ha ancora rinnovato ed il suo contratto ci risulta vada in scadenza alla fine di mag-

gio. A lui, stando a qualche voce di corridoio, sembra essere interessato qualche club ambizioso, come ad esempio il Verona, qualora Pecchia non riesca a centrare la salvezza nella massima serie (come probabile) e si ritrovi a dover ripartire dalla B. Parallelamente o quasi si valuterà la posizione del diesse Giammarioli che, quatto quatto, il suo lavoro lo ha sin qui svolto egregiamente accontentando le richieste del tecnico e fornendogli alternative giovani da sperimentare o scommesse a costo zero come Juanito Gomez. Poi toccherà ai giocatori, ma quella è un’altra storia. Perché sul campo, prima di tutto, c’è da continuare ad essere protagonisti e a cavalcare l’onda buona che sin qui ha contraddistinto prestazioni e risultati. Senza fare drammi o avere ansie particolari. Nuovo anticipo PerugiaCremonese verrà anticipata a venerdì 30 marzo alle ore 21.

RISULTATI 25ª GIORNATA Ascoli-Empoli 1-2, Avellino-Cesena 1-1, Bari -Frosinone 1-0, Carpi-Cremonese 1-1, Cittadella-Novara 1-3, Palermo-Foggia 1-2, Parma-Perugia 1-1, Pescara-Salernitana 1-0, Pro Vercelli-Brescia 0-0, Spezia-Venezia 1-1, Ternana-Virtus Entella 0-1.

CLASSIFICA Empoli Frosinone Palermo Cittadella Bari Parma Cremonese Venezia Carpi Spezia Pescara

46 46 43 38 38 37 37 36 36 35 34

Perugia 31 Foggia 31 Novara 30 Salernitana 30 Avellino 30 Cesena 28 Brescia 27 Virtus Entella 27 Pro Vercelli 25 Ascoli 23 Ternana 22

26ª GIORNATA (17-02 h 15) Brescia-Ternana (18-02 h 17.30), CesenaCittadella, Cremonese-Bari (ieri sera), Empoli-Parma, Foggia-Carpi, Frosinone-Ascoli (18-02 h 15), Novara-Spezia, Perugia-Palermo, Salernitana-Pro Vercelli, Venezia-Avellino, Virtus Entella-Pescara.

SERIE D

Pergolettese sempre più autoritaria. sfida salvezza delicata per il Crema

Una presa aerea di Leoni (Pergolettese)

«E’ stata la nostra miglior prestazione in trasferta - commenta così il tecnico De Paola la straripante affermazione a Trento (4-0) - da quando sono arrivato alla guida della Pergolettese. Abbiamo sofferto solo nei primi 20 minuti, quando giocavamo a basso ritmo, concedendo spazi e senza la giusta aggressività, favorendo la manovra del Trento. Poi quando abbiamo alzato i tempi di gioco, mettendo in campo la nostra qualità nel palleggio, cosa che facciamo normalmente durante la settimana di allena-

menti, abbiamo incanalato la gara secondo i nostri canoni calcistici e i 4 gol sono stati il premio per la determinazione e la volontà dei ragazzi. Devo solamente ringraziare questo gruppo straordinario, che si applica con una voglia encomiabile e con serietà negli allenamenti e i risultati della domenica sono il frutto di questo lavoro straordinario che stiamo facendo». Oggi pomeriggio al “Voltini” i gialloblu cercano conferme contro il Levico Terme, mentre il Crema (dopo il turno di riposo), si gioca punti

pesantissimi a Dro. Il vantaggio dei nerobianchi sulla zona playout, infatti, è di soli due punti e quindi diventa indispensabile fare punti contro la penultima in classifica. Classifica (26ª giornata): Rezzato 55; Pro Patria 54; Pontisola 50; Darfo Boario 48; Pergolettese 46; Virtus Bergamo 42; Lecco 36; Bustese, Caravaggio 35; Levico Terme 34; Lumezzane 32; Ciliverghe 30; Crema 29; Trento 27; Scanzorosciate 26; Ciserano 22; Grumellese 19; Dro 18; Romanese 10.

BOCCE • In evidenza Bar Bocciodromo e Fadigati nel Campionato italiano di società

Successi importanti per Flora e Achille Grandi di Massimo Malfatto Soddisfazioni per le nostre bocciofile nel campionato italiano di società. Oggi l’ultima giornata. Seconda categoria Tutte vincenti le formazioni cremonesi. Una “Nuova Bar Bocciodromo” determinata supera Carugate per 3-1. In evidenza le coppie ComandulliParmigiani (8-6, 8-0), Cerioli-Tagliaferri (8-4, 8-4) e la terna Cerioli-DefendentiTagliaferri (8-3, 8-1). Ininfluente la sconfitta di Comandulli (7-8, 2-8) nell'indivi-

duale. Oggi la formazione di Mantovani gioca in trasferta a Varese: un pareggio è sufficiente per qualificarsi. Netto il successo della Achille Grandi sulla bocciofila Raumini Alta Valle, un 3-0 e passaggio (quasi certo) ai quarti di finale della formazione di Testa. Dettano legge le coppie Manclozzi-Gatti (8-0, 8-1), Oirav-Testa (8-4, 8-4) e la terna Bellani-Bettinelli-Testa (8-7, 8-5) mentre Samuele Oirav, dopo aver vinto il primo set (8-2) si deconcentra e perde il secondo per 7-8. Bella quanto infruttosa la vittoria del Fadigati ormai

già eliminato dalla manifestazione. A Vergiate affermazioni di Generali e della coppia Ripari-Lazzaretti, in parità di set gli incontri della terna Ripari-Brocchieri-Lazzaretti e di Brocchieri-Generali. La Baldesio vince per forfait della “Borghettese”. Terza categoria Piacevoli notizie anche dalla categoria C. Il Flora s'impone sulla Malnatese per 2-0 grazie ai successi di Ghirardi-Luccini (coppia) ed in terna con Ferrari. Importante il pareggio (0-0) della Nuova Bar Bocciodromo contro il Basso Verbano ma i “pallini sorridono alla for-

La formazione del Fadigati (categoria B) mazione guidata da Denti Tarsia per 4-2. Oggi match casalingo contro la Bassa Valtellina.


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Sport

Sabato 17 Febbraio 2018

g i ovanissimi

L’uc cremasca rilancia la sfida nel 2018 e si presenta il 25 marzo

Gli atleti dalla Uc Cremasca impegnati lo scorso anno

L’Unione Ciclistica Cremasca è sulla breccia dal lontano 1932 (anno di fondazione) ed è accuratamente gestita dalla presidenza orchestrata da Fausto Petrarelli, dal vice Antonio Casini, dal segretario Marco Grossi, dai consiglieri e direttore sportivi Antonio Moretti (strada) e Barbara Mussa (responsabile provinciale Off Road Mtb),

dal direttore di corsa Mario Leofreddi e dalla commissione tecnica formata da Adriano Baffi (l’ex professionista e direttore sportivo Trek- Segafredo) e Giancarlo Moretti. Un cast di gare in calendario, toccasana per il settore giovanile e tante novità per il sodalizio, che schiera un agguerrito numero di “mini ciclisti” (strada e mtb), se-

guiti con tanta passione ed entusiasmo dai responsabili del settore. La “vecchia signora” del ciclismo, sarà presentata ad autorità, sponsor, stampa e pubblico nell’ormai tradizionale scenario della boutique CicloSportMarket in via Martiri delle Foibe, 81/2 Vaiano Cremasco, nella mattinata del 25 marzo.

CICLISMO • Grande vittoria nella corsa a punti Open a Montichiari. Lutto: si è spento Corbellini professionisti

super viviani, re di dubai Elia Viviani è lo sceicco del Dubai. Il veronese della Quick Step Floors è in stato di grazia e ha vinto l’ultima tappa del Dubai Tour conquistando anche il successo finale nella corsa emiratina, la prima volta di un italiano. Straordinario il lavoro di Fabio Sabatini sul lunghissimo rettilineo finale a Dubai, con sullo sfondo l’infinito Bury Khalifa, il grattacielo più alto al mondo ( 829,8 metri): ha chiuso un buco che si era creato a causa di una scivolata di alcuni corridori, tra i quali il britannico Mark Cavendisch, portando Viviani in posizione di lancio a coronare la quarta vittoria stagionale, la 53ª della carriera dell’olimpionico su pista a Rio 2018 nella specialità dell’omnium. Elia ha preceduto Haller, Blythe, Drucker, Zabel, Kittel e Sonny Colbrelli. Ma prima del successio finale, ricordiamo che Viviani aveva festeggia i 29 anni vincendo la seconda tappa, nella quale aveva preceduto l’olandese Groewegen (vincitore il giorno prima) e il giovane Riccardo Minali (Astana).

Donesana, che exploit in pista di Fortunato Chiodo E’ Davide Donesana di Vailate il re della corsa a punti Open al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari. Il cremonese della Viris L&L Sisal Marchpoint, diretto da Simone Bertoletti, ha lasciato il segno e messo il sigillo, vincendo alla grande davanti ai compagni di squadra Francesco Castegnaro e Federico Begnoni. Lo stesso Castegnaro, tornato al successo con la nuova maglia della Viris L&L Sisal Matchpoint, ha centrato il bersaglio nel Gran Premio Dietro Derny Open, nel quale si è imposto sul compagno di squadra Begnoni, che grazie al secondo posto ha permesso alla squadra di Leonardo Pirro di stracciare la concorrenza e soprattutto di rilancia un pistard di talento come Castegnaro. Lo Junior toscano Tommaso Nencini (Bessi Calenzano), ha messo il proprio sigillo nella prova dimostrativa Derny e nella corsa a punti. Alle piazze d’onore l’orobico Davide Cattaneo (Team Giorgi) e Mattia Pinazzi (Aspiratori Otelli-Cadeo Carpaneto). Francesco Calì, neo acquisto della formazione brescianopiacentina Aspiratori Otelli è riuscito nell’impresa a salire sul gradino più alto del podio della corsa a punti Allievi. Ha preceduto Andrea D’Amato (Team Giorgi) e Andrea Piras (Sco Cavenago). Tra

Davide Donesana (al centro) è stato protagonista in pista le ragazze, che si sono misurate nell’omnium Donne Open, Silvia Zanardi (Vo2 Team Pink) ha avuto la meglio su Mattia Sperotto (Bepink) e Alzbeta Backova (Slovacchia). Successi anche per Giulia Affaticati (Vo2 Team Pink) tra le Allieve e Giulia Raimondi (Vo2 Team Pink) tra le Esordienti. Coppa San Geo Presentata la 94ª edizione della prima classica monumento della stagione dilettantistica lombarda che si disputerà sabato 24 febbraio con partenza e arrivo a Prevalle (Bs). L’evento, targato Coppa San Geo e abbina-

to al 48º Trofeo Caduti di Soprazocco - Memorial Italo Ragnoli, è stato presentato dalla “voce del Giro d’Italia”, il lodigiano Stefano Bertolotti. Punzonatura presso la ditta Ivan e partenza alle 12.30, mentre l’arrivo (16.30 circa) sarà davanti all’azienda di Delio Gallina. Il percorso non è cambiato rispetto alle ultime edizioni: primi tre giri sostanzialmente pianeggianti, poi 4 giri con la scalata a Passo Cavallino nei pressi di Muscoline. Finale all’insù con lo strappo di Brago da ripetersi due volte per un totale di 149 chilo-

metri. Dalla dalla cima mancheranno solamente due chilometri alla conclusione. Lutto E’ mancato all’affetto dei suoi cari Giovanni Corbellini (nella foto), 81 anni, nato a Crespiatica (Lodi) e storica figura del ciclismo lodigiano e lombardo, presidente e fondatore del Gruppo Sportivo Corbellini Ortofrutta. Come un angelo discreto è volato lassù in punta di piedi ed ora vive in noi nel dolcissimo ricordo che sempre ci sosterrà, del suo impegno nel ciclismo giovanile, cullato negli anni con la sua trentennale società, della quale andava fiero. Il suo sorriso, la sua dolcezza, la sua umanità, resteranno indelebile nei nostri cuori. Società, presidenti e tutte le persone che l’hanno conosciuto e stimato gli dedicano un immenso applauso, se lo merita, per l’uomo che è stato e per quello che ha rappresentato nella vita e nello sport del ciclismo cremasco e lodigiano. La redazione sportiva de il Piccolo,si unisce al dolore dei figli Maddalena e Pietro, porgendo loro le più sentite condoglianze.

g i ovanissimi

Stilato il calendario di tutte le corse nazionali e regionali Per seguire la stagione corsa dopo corsa, avere sottomano le località dei più importanti appuntamenti delle competizioni regionali e nazionali nel 2018 del settore giovanissimi, Alessandro Rossi, responsabile tecnico del Comitato provinciale Fci di Cremona, ha stilato la locandina, nella quale confluiscono le prove del Campionato Lombardo, maschile e femminile affidate al Club Ciclistico Cremonese 1891 Gruppo Arvedi di Cremona, programmato il 17 giugno, meeting giovanile di spessore

con cinquecento mini ciclisti. Sommario: 1º maggio, Campionato Regionale Gimkana a Gessate (Mi), 2 giugno, Campionato Regionale Sprint maschile e femminile a Cassano Magnano (Va), 17 giugno, Campionato Regionale su strada a Cremona maschile e femminile, 8 luglio, Trofeo Lombardia per Province a Cene (Bg). Trofeo Rosa: 22 aprile, prova su strada a Villongo (Bg) e prova su strada Finale a Cene (Bg). Calendario prove sprint in provincia di Cremona: 17 luglio a

Calvatone (Gs Amatori Piadena), 30 agosto a Soncino (SC Imbalplast). Calendario regionali fuoristrada: 10 giugno, Trofeo Lombardia Team Relay a Cantù (Co), 15 luglio, Campionato Regionale Cross Country a Barni (Co), 9 settembre, Trofeo Lombardia Cross Contry a Pavia, 14 ottobre, Campionato Regionale team relay a Volta Mantovana. Per la categoria G6 è possibile utilizzare ruote con diametro massimo 27,5, nella G1 il diametro è 24”, nelle G2, G3, G4, G5 il diametro è 26”.

Giovanissimi al via prima di una corsa



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