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Premessa Gioconda Cafiero, Nicola Flora, Paolo Giardiello

Premessa

Gioconda Cafiero, Nicola Flora, Paolo Giardiello

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La consuetudine del Convegno Nazionale degli Interni, con cadenza biennale, dopo la prima e la seconda edizione del 2005 e del 2007 tenute a Venezia, si interrompe con la scomparsa, nel 2009, di Adriano Cornoldi, artefice e primo ispiratore di quegli eventi. Dieci anni dopo, noi della allora generazione dei “giovani” che diedero vita ai comitati organizzatori dei primi due convegni, giunti al ruolo di docenti di tale disciplina, riprendiamo il testimone lasciato da docenti con cui ci siamo formati – Filippo Alison, Adriano Cornoldi, Gianni Ottolini, Giancarlo Rosa, Agostino Bossi, Arrigo Rudi, Gianni Accasto, solo per citarne alcuni – e riproponiamo, insieme a Luca Basso Peressut e Marco Vaudetti, la tradizione di un incontro in cui discutere e confrontarsi sulle materie oggetto del nostro insegnamento e sulle ricerche ad esse connesse. Il Terzo Convegno Nazionale di Architettura degli Interni, pertanto, non poteva che essere dedicato, nel decennale della scomparsa, ad Adriano Cornoldi, per molti di noi non solo un riferimento scientifico e culturale, ma anche un amico, una guida per intraprendere il cammino nella ricerca disciplinare; riproporre tale tradizione, dopo quindici anni dal primo evento, vuole essere anche un omaggio a quella generazione di docenti che, con il loro impegno costante, ha contribuito a definire i contenuti della disciplina degli Interni, l’ha saputa promuovere con convinzione e dedizione e l’ha lasciata nelle mani di chi da loro è stato attentamente formato, anche all’interno delle attività del dottorato di ricerca in Interni, dove si è elaborato, discusso e attualizzato lo statuto di teorie, conoscenze e metodi del settore. Con la stessa modalità dei primi due convegni di Venezia, questo terzo non è frutto solo del lavoro del gruppo di docenti ICAR 16 della sede napoletana ma di una proficua collaborazione tra i membri del nuovo comitato scientifico che vede l’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, la Sapienza Università di Roma, l’Università Iuav di Venezia uniti nel comune intento di incentivare il dibattito intorno alle discipline degli Interni. Un dibattito non esclusivo o interno al corpo docente del settore disciplinare ICAR 16, ad oggi composto da soli 33 docenti e ricercatori strutturati in Italia, oltre che da dottori di ricerca e studiosi della materia, ma che intende coinvolgere tutte quelle discipline che concorrono alla formazione di una figura intellettuale e professionale capace di promuovere il progetto – di architettura, di design – comunque destinato alla costruzione, definizione e significazione dei luoghi che l’uomo abiterà. Pertanto il convegno è aperto a tutti i protagonisti delle materie che concorrono a «costruire l’abitare contemporaneo», come recita il titolo dell’evento napoletano, e vede il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia oltre che di ProArch, Società scientifica nazionale dei docenti di Progettazione architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16; in perfetta analogia con quanto scriveva Adriano Cornoldi in apertura del catalogo del primo convegno veneziano del 2005:

[...] un convegno in tal senso appare l’iniziativa più naturale ed efficace, non tanto per documentare singoli interessi quanto per discutere e offrire risposte difronte a rilevanti problemi reali, dando visibilità alla presenza di questo settore disciplinare nel dibattito universitario e culturale. Si tratta di verificare il ruolo del progetto dell’interno architettonico come fonte di sviluppo del progetto di architettura tout court, scambiando esperienze di ricerca e didattiche in parte isolate, formulando proposte significative per alimentare la crescita della disciplina.

Premessa 13

La presenza dell’architetto Iñaki Ábalos vuole sottolineare, a vent’anni dalla prima edizione del suo libro La buena vida in cui descrive nuovi modelli archetipi dell’abitare, l’importanza di sistemi di valori culturali capaci di dare forma materiale a stili di vita e di interpretare bisogni e aspirazioni umane. Con la tavola rotonda “Esperienze didattiche a confronto, prospettive e obiettivi”, suddivisa in due momenti, “Il progetto della didattica” e “La didattica del progetto”, auspichiamo si possa tornare a parlare in termini costruttivi di formazione e di progetti culturali in cui le discipline dell’architettura e del design possano condividere strategie e obiettivi per rinnovare percorsi di studio non più attenti alle sollecitazioni dei cambiamenti in atto nella società odierna. Il presente libro raccoglie, unitamente agli interventi dei membri del comitato scientifico, i contributi degli ospiti invitati, quali Iñaki Ábalos, Edoardo Narne, Giacomo Borella e Massimo Bricocoli, oltre ai testi ricevuti, a seguito di call for paper, da autori italiani e stranieri che, in risposta alla richiesta di approfondimento dei “Temi e metodi del progetto”, hanno offerto uno spaccato attuale e profondo sui nuovi ambiti operativi del progetto di interni e sugli approcci metodologici rinnovati in relazione alle nuove tecnologie, abitudini e comportamenti. Esso si configura quindi come uno strumento utile per capire cosa sia accaduto alla disciplina degli Interni nel lasso di tempo intercorso dall’ultimo convegno del 2007 ad oggi e soprattutto come le materie accademiche del settore disciplinare possano contribuire alla formazione di un architetto o di un designer capace di operare nell’attualità con coerenza e consapevolezza al fine di soddisfare esigenze e aspettative degli uomini e delle donne nella contemporaneità.

14 Premessa

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