Arte moderna e contemporanea | Asta 29 novembre 2022

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ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Milano, 29 novembre 2022

ASTA

La partecipazione all'asta sarà possibile esclusivamente tramite offerte scritte, via telefono e via web

29 novembre 2022 ore 15:00 dal lotto 1 al lotto 109

ESPOSIZIONE

25, 26, 27 novembre 2022 (ore 10-13 /14-18)

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22, 23, 24 novembre 2022 ore 10-13 /14-18

Arte moderna e contemporanea

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Fillia

(Revello 1904 - Torino 1936) "Paesaggio" 1931 olio su cartoncino applicato su tela cm 46x33,5

Provenienza

Collezione privata, Pistoia

Esposizioni

"Tableaux Futuristes Italiens" Galerie Lerrière, Lione, 1984, n. 21

Bibliografia

S. Evangelisti "Fillia e l'avanguardia futurista negli anni del fascismo" Milano, Mondadori-Daverio, 1986, p. 209 n. XXV ill. a colori, p. 269 n. 150 ill.

€ 6.000 - 8.000

Ed ecco Fillia, maestro anche nell'esegesi de' suoi dipinti. Con lui Diulgheroff e Oriani costituiscono la pattuglia che meno aderisce alla formula decorativa ed assurge alle zone nettamente spirituali. Qui l'ardimento è di natura tutta spiralica. Si direbbe che, veramente, muscoli e sensi sfondino per non morire. Sono dei magi, degli astrologi, degli alchimisti, questi pittori? Certo la loro tendenza plastica è di una meccanicità e di un dinamismo trascendentali. La loro pittura è il balzo da un trampolino che li porta a sorpassare la crosta del globo. E ciò che essi modellano pare risenta della pasta elementare del caos: sembra essi vogliano (Fillia primo fra tutti per magnificenza di impostazione lirica e di apporti speculativi) scolpire la nuova Sfinge nel marmo incandescente del cielo bucandone gli occhi perché più abbiano a rivelare il fondo mistico dell'Eternità. Da questa sovrumanità pittorica, piena di metamorfosi meteoriche e di itinerari di costellazioni nuove e da inventarsi per i planetari imprevedibili del futuro, dove il talento di Fillia prende veramente delle altissime quote di ideazione e di rendimento, arriviamo alle conquiste fisiche di Tato. Egli canta la vera canzone della macchina in movimento, lo strazio degli azzurri violentati dal vortice dell'elica, le grandi capricciose realtà dei panorami visti dall'alto, nel brivido della carlinga e nel rombo del motore, le sensazioni ed illusioni e, forse, allucinazioni dell'uomo che vola in altezza e in solitudine, a cavallo di tutte le vertigini.

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Enrico Prampolini

(Modena 1894 - Roma 1956)

"In volo" 1942 olio su tela cm 39,5x30,4 Siglato, titolato e datato XX in basso a sinistra

L'opera è riferita al mosaico del Palazzo delle Poste di La Spezia

Provenienza Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Massimo Prampolini, Roma

€ 4.000 - 6.000

Enrico Prampolini affronta la comunicazione delle vie del cielo: in un pannello rende la dilazione della percezione data dal volo aereo con l'occhio che si alza fino a penetrare le profondità cosmiche (una dimensione del Futurismo), nell'altro i messaggi per radio e telegrafo.

Copertina per la mostra Enrico Prampolini e gli aeropittori futuristi italiani, Galerie de la Renaissance, Parigi, 1932

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Fortunato Depero

(Malosco 1892 - Rovereto 1960)

"Guerra! Italia! (opera interventista)" 1915 collage di carte colorate, matite colorate e ritagli di giornali su cartoncino cm 43x50

Firmato in alto a sinistra, datato al centro Firmato, inscritto e datato 1915 al retro

Provenienza Collezione privata, Trento

Esposizioni

"Depero artista globale" Studio 53 Arte, Rovereto, 31 ottobre 2015 - 9 gennaio 2016, pp. 18-19 ill. in catalogo "Depero futurista e artista global" MAC, Museu de Arte Contemporanea, San Paolo, 30 gennaio - 27 marzo 2016, p. 14 ill. a colori in catalogo "Depero futurista y artista global" Galeria del Centro Cultural de La Pontificia Universidad Catolica del Perù, Lima, 18 maggio - 2 luglio 2016, p. 14 ill. a colori in catalogo

"Fortunato Depero. Futurismo e Pubblicità" MUST, Museo del Territorio, Vimercate, 15 dicembre 2018 - 31 marzo 2019, p. 41 ill. in catalogo

"Fortunato Depero. Dal sogno futurista al segno pubblicitario" Lu.C.C.A, Lucca Center for Contemporary Art, Lucca, 10 maggio - 25 agosto 2019, p. 24 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-0057-COL € 8.000 - 12.000

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Il 15 aprile 1915 partecipa, assieme agli altri futuristi, alla manifestazione interventista in piazza Venezia a Roma e, dopo l'ingresso in guerra dell'Italia, si arruola nel 52º reggimento fanteria "Alpi". Le due lettere alla moglie Rosetta esposte al Museo della Guerra, risalgono al 23 e 24 luglio 1915, giorni nei quali l'artista è impegnato negli scontri sul Col di Lana. Il 23 luglio Depero descrive la difficile condizione dei soldati in prima linea e la tensione nell'attesa dell'assalto: "momento di calma – 2 giorni accampati sul ripidissimo pendio – franato – fra morti seppelliti e da seppellire – puzza – roba abbandonata – protetti in buche scavate alla meglio, nel terreno durissimo sassoso. […] Immagina freddo intenso io tremato tutto dall'umidità rigidissima – scoppio improvviso di 4-5 granate – tuffo rapido della testa nella migliore protezione – una granata scoppia vicino a me e mi seppellisce mezzo di terra". Non mancano immagini che richiamano le onomatopee delle composizioni futuriste ("lumi fantastici si spengono e torna l'oscurità profondissima – fucilate – sscsccssssspov – una granata pumm pumm due cannonate pof pof pof fucilate più intense"). La lettera del 24 luglio sembra una dichiarazione di poetica futurista: "Caporali chiamano – Sergenti ordinano tenenti comandano – Soldati brontolano – Anch'io soldato! Che strano- Io poeta. Io pittore. Io scultore. Artista rivoluzionario soldato – Però sono coerente coi miei proclami futuristi –Complessità artistica = genio moderno".

Mario Albano

(Torino 1896 - 1968)

"Senza titolo (Aeropittura)" 1938 olio su masonite cm 121,3x150,5 Firmato e datato XVI in basso a destra

Provenienza

Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Milano

€ 4.000 - 6.000

La grande composizione ruota intorno alla metamorfosi introspettiva di un titano futurista, le cui fattezze umane sembrano sul punto di lasciare il passo a una completa robotizzazione [...]. La tavolozza di Albano è pulita e luminosissima ed esclude in partenza qualsiasi risvolto drammatico. Anzi, mentre abbraccia con entusiasmo la sua nuova personalità meccanica, l'automa biomorfico – il cui cranio a forma di casco d'acciaio riecheggia l'iconografia mussoliniana sviluppata da Thayaht – sembra indotto in un'estasi mistica, che mentre brandisce un enorme fascio littorio quasi lo porta a danzare.

Enrico Barbieri

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La personalità di Mario Albano – attivo a Milano negli anni Trenta – emerge con forza nel '34, quando insieme a una manciata di artisti e scrittori lancia il Movimento nuovofuturista. Tale "eresia" (nata nell'ambito del giornale Nuovo Futurismo) esprimeva un punto di vista critico nei confronti del Futurismo "ufficiale", e in particolare verso il centro di potere romano (facente capo a Somenzi). Il tentativo di scisma alla fine non si realizzò ed ecco nel '36 Albano abbandona la fronda per aderire al mainstream. Allo stato attuale delle conoscenze, la sua attività pittorica di stretta osservanza marinettiana inizia in questo momento e dura poco più di un triennio, idealmente conclusa tra la II Mostra di Plastica Murale, del '36 appunto, e la III Quadriennale di Roma del '39. La sua attività artistica – non solo ipotizzata, ma certificata da precise menzioni nei cataloghi d'epoca – era rimasta fino ad oggi ignota, a causa di una completa dispersione del suo lavoro. Solo oggi, grazie ad uno straordinario e inatteso ritrovamento, è finalmente possibile svelare chi fu Albano pittore e, soprattutto, tentare una sua sistemazione almeno provvisoria all'interno delle tendenze del Secondo Futurismo. Le opere ritrovate sono addirittura due: una raffinata tecnica mista su cartone rigido e un olio su masonite di grandissima forza comunicativa (forse pensato per uno spazio pubblico). Entrambe dipinte nel 1938 e provenienti dalla prestigiosa Galleria del Milione, dove proprio in quello stesso anno fu ordinata la celebre mostra Aeropittori futuristi. Entrambe collegate a chiare premesse di ordine cosmico, anche se nei loro svolgimenti si distinguono nettamente, confermando che a questa altezza cronologica il campo d'indagine di Albano è ancora largo e la sua ricerca in pieno svolgimento. In Senza titolo (Aeropittura) il principale referente sembra essere Prampolini. Anche se appare evidente una certa decantazione critica rispetto alle suggestioni dell'idealismo cosmico, qui immediatamente trasgredito in chiave monumentale. La grande composizione ruota intorno alla metamorfosi introspettiva di un titano futurista, le cui fattezze umane sembrano sul punto di lasciare il passo a una completa robotizzazione. La tavolozza di Albano

Lotto 4

è pulita e luminosissima ed esclude in partenza qualsiasi risvolto drammatico. Anzi, mentre abbraccia con entusiasmo la sua nuova personalità meccanica, l'automa biomorfico – il cui cranio a forma di casco d'acciaio riecheggia l'iconografia mussoliniana sviluppata da Thayaht – sembra indotto in un'estasi mistica, che mentre brandisce un enorme fascio littorio quasi lo porta a danzare Nel frattempo, il suo spazio mentale (che poi in definitiva è il nostro, perché in fondo Albano auspica una immedesimazione completa nei valori del suo superuomo) si dilata all'infinito e dà vita a una complessa concatenazione di immagini simultanee, cui frammenti di cosmo e natura si mescolano ad apparizioni geologiche ribollenti d'energia primordiale. In Senza titolo, Albano architetta una raffinata costruzione scenica in cui appaiono elementi plastici e disegnativi di differente allusività. Lo sforzo sintetico di concettualizzazione grafica (affine a certe soluzioni coeve di Munari e Andreoni) è evidente soprattutto negli omini filiformi che abitano quel drappo purpureo sospeso a mezz'aria, in un contesto di rarefazione spaziale dominata dal silenzio. Ma il dato saliente dell'opera è l'assoluta dimestichezza con cui l'artista preleva e decontestualizza oggetti, figure e frammenti naturali. Il tutto risolvendosi in un tenue spazialismo, vagamente onirico. Ulteriore eccellente riscontro – quest'inedito di Albano – di certi umori surreali circolanti liberamente in ambito milanese già a metà anni Trenta. Per concludere, due opere molto differenti tra di loro, di sicuro interesse storico e artistico. Senza titolo (Aeropittura), certamente più complessa e rappresentativa si inserisce a pieno titolo nel filone dell'aeropittura "cosmica e biochimica", in cui complesse successioni d'episodi sono espresse con grande pulizia ed efficacia plastica. Senza titolo, efficace nel suo minimalismo, perfettamente in linea con la koinè futurista milanese (in quota Munari).

Lotto
Enrico Barbieri
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Mario Albano

(Torino 1896 - 1968) "Senza titolo" 1938 tempera e tecnica mista su cartoncino cm 50x70 Firmato e datato XVI in basso a destra

Provenienza Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Milano

€ 600 - 1.000

In Senza titolo, Albano architetta una raffinata costruzione scenica in cui appaiono elementi plastici e disegnativi di differente allusività. Lo sforzo sintetico di concettualizzazione grafica (affine a certe soluzioni coeve di Munari e Andreoni) è evidente soprattutto negli omini filiformi che abitano quel drappo purpureo sospeso a mezz'aria, in un contesto di rarefazione spaziale dominata dal silenzio.

Enrico Barbieri

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Enrico Prampolini

(Modena 1894 - Roma 1956)

"Velocissimo" 1943 olio su carta applicata su cartone pressato cm 28,3x43,5 Siglato, titolato e datato XXI in basso a sinistra

L'opera è riferita al mosaico del Palazzo delle Poste di La Spezia

Provenienza Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Massimo Prampolini, Roma

€ 4.000 - 6.000

Vedo nell'aeropittura il mezzo per superare le frontiere della realtà terrestre "le forze occulte dell'idealismo cosmico".

Enrico Prampolini

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Fortunato Depero

(Malosco 1892 - Rovereto 1960)

"Ballerina" 1917 circa olio su cartone cm 54x49

Firmato in basso a destra Firmato e dedicato "Per l'amico Luigi Gaspari - simpaticamente - Fortunato Depero 1955" al retro

Provenienza

Collezione G. Clavel

Collezione F. Azari (1922) Collezione Depero (1946) Collezione Luigi Gaspari (1955) Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Esposizione futurista del pittore e scultore Depero" Sala Morgano, Capri, 8 - 15 settembre 1917

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-0585-DIP

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Nel 1917 Depero è a Capri, ospite del poeta svizzero Gilbert Clavel. «Qui si vive solo di poesia – scrive l'artista - l'unica voce è la canzone, l'unico scopo di abitarvi è il sogno. Dimenticare, amare, sognare e ridere apertamente in balia dell'onda. La pelle si dilata, tutto l'essere vibra di sensazioni visive, la realtà appare translucida».

Grazie al clima di Capri, ma soprattutto ai suoi tramonti – in cui si possono osservare tutte le possibili gradazioni dal giallo al viola – e alla luce diffusa del cielo e riflessa dal mare, Depero scopre tonalità nuove, prima sconosciute. È così che prende forma un nuovo, e per certi versi inedito, approccio cromatico alla realtà, che si traduce in una tavolozza più decisa e allargata nello spettro cromatico. Depero è reduce dall'esperienza delle figurazioni costruttive, sintetiche ed essenziali, ideate per i costumi de Le Chant du Rossignol, realizzate in carte colorate: una scelta dettata soprattutto da motivi economici e di rapidità di realizzazione. Infatti l'artista non le considerava vere opere, ma semplici bozzetti che servivano a dare un'idea dell'aspetto finale dei costumi di scena. Ora, però, Depero vuole superare definitivamente l'esperienza de Le Chant du Rossignol elaborando l'idea di una entità scenica che sia gioiosamente ludica ma al tempo stesso freddamente meccanica. Le ricerche porteranno all'individuazione della marionetta come sostituto del ballerino tradizionale, e si concluderanno con l'ideazione dello spettacolo I Balli Plastici, andato in scena nell'aprile del 1918 al Teatro dei Piccoli di Roma. E dunque tra questi due poli, Le Chant du Rossignol, da una parte ed I Balli Plastici, dall'altra, tra l'estate e l'autunno del 1917 si è delineato uno spazio sperimentale entro il quale Depero esperimenta nuove sintetiche, dinamiche e coloratissime invenzioni di Ballerine, a volte propedeutiche a costruzioni in cartone, uno sviluppo creativo che Depero ama portare avanti in quel periodo anche perché - come scrive nel 1921 nel catalogo della sua grande personale a Palazzo Cova di Milano – "la mia pittura è un'architettura complessa di valori interni emotivi espressi in visioni organiche…". Ecco allora vari disegni, e acquerelli, che nell'estate del 1917 esplorano l'idea della costruzione, dell'artifizio, che parte dal disegno, transita per il colore ed approda alla realizzazione plastica in cartone: opere, quest'ultime, in gran parte distrutte. Venendo alla "nostra" Ballerina, il riferimento più immediato è l'Architettura di ballerine, un disegno datato "giugno 1917" con l'ulteriore specificazione di essere "per costruzione in cartone". In ambedue (il disegno e la presente Ballerina) troviamo le stesse sinteticità, gli stessi diagonalismi che suggeriscono il movimento della danza, ma in questa Ballerina il plus-valore è quello della sua tavolozza solare, con i gialli, gli arancio ed i marroni dei prati sovrastati, in alto, da uno spicchio azzurro di cielo. Opera dinamica, forse preludio ad un dipinto su tela, ma già così affascinante e tra le più belle del periodo caprese di Depero.

Fortunato Depero, Casa Depero: 'meccanica di ballerini', 1917

Bruno Munari

(Milano 1907 - 1998)

"Auto in corsa" 1930-1935 circa olio su tavola di cartone pressato con preparazione in gesso cm 17,5x69,5 Firmato in basso a sinistra

Provenienza Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Omaggio a Bruno Munari" Fondazione Bandera per l'Arte, Busto Arsizio, Varese, 24 ottobre 1999 - 13 febbraio 2000, pp. 54-55 n. 6 ill. in catalogo

"Milano Anni Trenta. L'arte e la Città" Spazio Oberdan, Milano, 2 dicembre 2004 - 27 febbraio 2005, p. 168 n. 73 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 18-10-85

€ 30.000 - 40.000

In quest'opera molto significativa, che sembra plausibile collocare oggetto in movimento). L'auto lanciata in velocità – spogliata d'ogni progressivamente perde ogni contatto con la realtà. Il senso di dispersione da un'effimera accensione cromatica, cui fa da contraltare la neutralità

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collocare a cavallo del '30, Munari indaga il tema della rappresentazione visuale del movimento (e non, viceversa, di un d'ogni dettaglio narrativo – tende a dilatarsi in una massa amorfa e nebulosa, trasformandosi in un "corpo dinamico" che dispersione energetica e di sfilacciamento è enfatizzato dal formato dell'opera – schiacciata in senso anti-prospettico – e neutralità del fondale.

Nei primi anni di militanza in seno al movimento futurista Munari esprime un punto di vista originale rispetto all'ortodossia meccanica degli anni Venti, che in molti casi si risolveva in una solidificazione del dinamismo in geometrie e forme pure di derivazione post-cubista. Quest'autentico genio dell'arte italiana (ancora molto sottovalutato rispetto alla sua effettiva statura) intendeva la velocità alla stregua di una metamorfosi nello spazio, impossibile da rappresentare se non mediante la "percezione" dei suoi tratti essenziali, colti in un fluire istantaneo. Auto in corsa è un esempio perfetto di questa tesi, che Munari ebbe modo di formulare assai precocemente – nel '28, con Aligi Sassu, in una Milano ribollente di nuove energie giovanili – nel suo malnoto "Manifesto della Pittura Dinamismo e Riforma Muscolare". In quest'opera molto significativa, che sembra plausibile collocare a cavallo del '30, Munari indaga il tema della rappresentazione visuale del movimento (e non, viceversa, di un oggetto in movimento). L'auto lanciata in velocità – spogliata d'ogni dettaglio narrativo – tende a dilatarsi in una massa amorfa e nebulosa, trasformandosi in un "corpo dinamico" che progressivamente perde ogni contatto con la realtà. Il senso di dispersione energetica e di sfilacciamento è enfatizzato dal formato dell'opera – schiacciata in senso anti-prospettico – e da un'effimera accensione cromatica, cui fa da contraltare la neutralità del fondale. Già altri futuristi di primissimo piano, come Balla negli anni eroici, si erano cimentati in una rappresentazione "cronofotografica" del movimento. Munari si ricollega idealmente a quella ricerca ma giunge a risultati molto differenti (e personali). Nella sua pittura non vi è alcun intento analitico, nessuna oggettività. E neppure un fondo di positivismo pseudo-scientifico. Le sue linee dinamiche –rivoli di materia filiformi e fluidi che si staccano dalle ruote e dal retro dell'auto e galleggiano in uno spazio astratto (e in un tempo sospeso) – sono lì a dirci che un medium statico come la pittura, ancorché spinto al limite delle sue possibilità fisiche, non è il più adatto a rappresentare il fluire ottico-cinetico. Per questa ragione Auto in corsa, oltre ad avere un indubitabile valore estetico, ha anche un fondamentale valore storico: è uno dei primi passi fatti da Munari nella sua lunga e fruttuosa ricerca nel campo del dinamismo. Il momento successivo sarà un ulteriore semplificazione delle forme; un concettualismo grafico votato all'illusorietà, destinato a sfociare nell'astrazione. E lo stadio finale di quest'originalissima ricerca – che all'interno del Secondo Futurismo non ha eguali, e che nel dopoguerra lo porterà ad essere annoverato tra i pionieri dell'arte cinetica – è la costruzione di oggetti mobili liberi di muoversi nello spazio circostante (naturalmente o per induzione); liberi di interagire con la luce, con la mutazione degli elementi e perfino con lo spettatore: le famose macchine inutili, le cui premesse ideologiche risiedono in opere pionieristiche come Auto in corsa.

Enrico Barbieri
s.r.l.
Bruno Munari, Autoritratto, xerografia © Bruno Munari - Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini

Lorenzo Viani (Viareggio 1882 - Lido Di Ostia 1936) "Figura Futurista" 1919 gesso h cm 57

Firmato e datato 1919 in basso a destra e "Studio per monumento celebrativo I° Guerra mondiale" 1919 colonna in legno dipinto h cm 98 Firmata e datata 1919 Provenienza Collezione privata, Prato

Opere accompagnate da certificati di autenticità su fotografia rilasciati da Enrico Dei e registrati nell'Archivio Opere Lorenzo Viani, Viareggio

€ 10.000 - 15.000

Lorenzo Viani nel periodo che lo vede sposo e residente a Montecatini Terme (PT), elabora una serie di gessi, alcuni rappresentano soldati italiani, quello [...] descritto è un volto di donna. La caratterizzazione del manufatto è una sorta di lezioni provenienti dal futurismo in essere, ma anche reminiscenze del carattere dello scultore Leonardo Bistolfi, uno dei più qualificati artisti della disciplina scultorea italiana e mentore del Maestro viareggino. Tutte le sculture vianesche di mia conoscenza possiedono la cifra della ricerca interiore, ma la sopra detta è concepita con una filigrana che attesta la bontà del manufatto in maniera tale che si può ritenere, senza dubbio, il suo capolavoro di questa sua ricerca poco conosciuta e pubblicizzata, in quanto le sculture sono rimaste nell'oblio per moltissimi anni e collezionate da un unico proprietario.

Il volto del reduce è locato, in nero, nella parte in basso a destra nella colonna di sostegno della scultura di gesso […]. La figura del vecchio è di repertorio, e ispira Viani per riprodurla in alto a sinistra della sopra citata colonna. Si presuppone che sia uno studio per un eventuale monumento celebrativo della Prima Guerra mondiale. Il 2 agosto del 1919 fu allestita nelle sale del Teatro Casino di Bagni di Montecatini, la Mostra Personale del Pittore Lorenzo Viani. Le opere esposte riportate in catalogo erano n.60, ma dai documenti in nostro possesso non si rileva la presenza del citato studio per monumento. Le ricerche in merito all'opera statuaria, al momento, non si esauriscono, anzi, proseguano presso la Biblioteca Comunale della città termale. Si certifica che la colonna basamento […] è autentica di Lorenzo Viani, inoltre si fa presente che al centro della colonna stessa è presente in esteso la firma dell'autore e l'anno dell'esecuzione.

Enrico Dei

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Particolare dei due vecchi, 1911 circa

Il volto del reduce è locato, in nero, nella parte in basso a destra nella colonna di sostegno della scultura di gesso […].

La figura del vecchio è di repertorio, e ispira Viani per riprodurla in alto a sinistra della sopra citata colonna. Si presuppone che sia uno studio per un eventuale monumento celebrativo della Prima Guerra mondiale.

Particolare del reduce, 1919 circa

Roberto Marcello Baldessari

(Innsbruck 1894 - Roma 1965)

"Donna + Caffè Parigi" 1918-19 olio su cartone cm 49,5x63 Firmato in basso a sinistra

Provenienza

Esterina Marchesini, Padova Onorato Cattai, Treviso Collezione privata, Trento

Esposizioni "R.M. Baldessari. Mostra del centenario" in contemporanea nelle seguenti gallerie: Galleria Dusatti, Rovereto - Galleria Spazio Arte, Rovereto - Galleria Il Cenacolo, Trento, dicembre 1996 "Roberto Marcello "Iras" Baldessari pittore e incisore" Palazzo Trentini, Trento, 4 - 30 marzo 2002, p. 42 ill. a colori in catalogo

Bibliografia

M. Scudiero "R. M. Baldessari. Catalogo Generale Ragionato delle Opere Futuriste. Volume II 1914 - 1937" Trento, La Grafica, 1996, pp. 148 - 149 n. 103 ill. a colori

€ 25.000 - 35.000

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Donna + Caffè Parigi è certamente un ritrovamento di estrema importanza. Innanzitutto perché proveniente da quel nucleo di opere del fondo Marchesini [...], per la gran parte di stile «atipico», nonostante la presenza di Lucienne e Il Glicine, e che dunque quest'opera va a qualificare ulteriormente. In secondo luogo perché qui si ritrova un tema caro all'artista [...] e se ne preannuncia un altro [...]. Donna + Caffè Parigi può dunque essere considerata un'opera di collegamento, un raccordo, che meglio ci aiuta a capire l'evoluzione dello stile di questo enigmatico e poliedrico artista. L'impianto dell'opera vive su questa espansione luminosa che piove dall'alto proprio sopra alla donna, ed i cui raggi, come lame, scandiscono obliquamente, a destra e sinistra, tutta la composizione. La tavolozza, pur governata al centro da questa luminosità diffusa, sulle tinte pastello, è per il resto già quella delle sue opere più mature, appunto con una predominanza del verde e del marrone. Le foglie della pianta, in alto a sinistra, sembrano in rotazione, e ricordano Donna + Pesci Rossi, del 1918. Il gioco prospettico è di per sé un capolavoro: profondo nell'infilata delle figure al Bar, in alto a destra, e «cubista», cioè quasi appiattito, nel bicchiere in primo piano. Notevole la scomposizione «in movimento» [si noti il braccio] della figura che assume un movimento ulteriore nel confronto con le statiche figure sul fondo.

Ottone Rosai

(Firenze 1895 - Ivrea 1957)

"Ristorante" 1920 olio su tela cm 52,9x33,5 Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione Emilio Jesi, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Ottone Rosai" Palazzo Strozzi, Firenze, maggio - giugno 1960, n. 40 tav. 20 ill. in catalogo

Bibliografia

F. Arcangeli "La Peinture Italienne" in "Cahiers d'Art" 1950, p. 216 P.C. Santini "Espressione e vitalità di Rosai" in "Comunità" Anno XI, n. 51, luglio 1957, p. 61 "Arte Club" giugno - agosto 1960 P.C. Santini "Rosai" Firenze, Vallecchi Editore, 1960, p. 155 n. 82 ill.

€ 10.000 - 15.000

Il dipinto è retto dagli stessi principi che ritroviamo nel Caffè (lotto 18), ma rivela astrazioni di stile ancora maggiori: si veda come, ad esempio, l'artista abbia abolito tutte le mani delle figure, cercando quasi ossessivamente la forma chiusa che, appunto, le mani avrebbero complicato e in parte dissolto. Da questo punto di vista, ci sembra che sia questo l'esempio più univoco e conseguente. Le figure sono poste su varie distanze e tra di esse si stabilisce un gioco differenziato di relazioni, sì che lo spazio è tutto circolante ma contenuto entro precisi limiti. Manifeste, alcune allitterazioni che sottolineano la equivalenza attrattiva delle forme. Nella prima figura, quasi di spalle, ed anche, sebbene in misura minore, nelle altre, l'artista riprende la consuetudine pittorica a strette pennellate parallele e cadenti, che avevamo già visto caratterizzare alcune delle nature morte dell'anno precedente. E sarebbe da aggiungere che anche alcuni dei disegni mostrano una condotta analoga. Questo quadro si può forse identificare con l'Interno di trattoria esposto nella personale del 1920 a Palazzo Capponi [...]. Ed in questo caso si avrebbe una conferma della data proposta.

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Pier Carlo Santini Ottone Rosai, Al caffè (Caffè Paszkowsky), 1922, lotto 18

Mario Sironi

(Sassari 1885 - Milano 1961)

"Periferia con figura" 1929 circa tempera e matita grassa su carta applicata su tela cm 25,8x27,2

Provenienza Collezione privata, Padova

Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il n. 149/21 RA

€ 10.000 - 15.000

"La qualità dei suoi grigi è di una novità acuta, e insieme morbida ed equilibrata nel valore dei toni, che non esito a definire classico". La tavolozza di questa periferia, come della maggior parte dei paesaggi urbani, è silenziosa, fatta di grigi e di bruni. Il paesaggio della periferia diventa così metafora stessa dell'uomo, una presenza tragica, dura e silenziosa, piena di solitudine ma allo stesso tempo grandiosa.

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La malinconia moderna non è tanto lo stato di una coscienza priva del senso della realtà quanto una coscienza sommersa e inghiottita dalla realtà stessa. La coscienza malinconica è quella che volge le spalle alla vita, al mondo dei vivi, per lasciarsi sprofondare nell'inerte, nel mondo delle cose. Al limite è una coscienza che, nella sua ossessione della morte, finisce per diventare cosa essa stessa, per considerarsi oggetto pietrificato, come se la realtà inerte delle cose fosse diventata l'unico rifugio, la sola consolazione di fronte alla minaccia della sua stessa scomparsa. Così, se si analizza l'evoluzione del tema della malinconia nell'opera di Sironi, si può dire che il suo termine ultimo è la rappresentazione di queste figure umane, allegorie del Lavoro, della Sofferenza, della Legge, effigi appena staccate dalla ganga della roccia che le porta, ancora pietrificate nel fango da cui sono state tratte. Sono ancora figure del Sapere, che hanno creduto di imporre un ordine al mondo attraverso il potere tecnologico, ma che non sono altro che figure della disperazione. Sono gli avatar di quei Viandanti che si immobilizzano, paralizzati, pietrificati nelle strade di un universo deserto e minerale, quello della polis moderna. Cubi di cemento, camini, gasometri si delineano come parafrasi disperate dei volumi ideali del Timeo platonico. Il mondo della tecnica è quel mondo che, consacrando la potenza dell'uomo, ne consacra contemporaneamente la sconfitta. Jean Clair

Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) "Linea di velocità + luce" 1925 olio su tela cm 70x80

Firmato in basso a destra Firmato, titolato, dedicato "Al carissimo Carlini con stima e riconoscenza Balla" e datato 1925 al retro

Provenienza Studio dell'artista Collezione Carlini, Roma - Todi (1926-1950 circa)

Eredi Carlini, Todi Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma, con il n. 1060

€ 150.000 - 200.000

Se esaminiamo questo dipinto, esso è perfettamente in linea con le premesse teoriche di una pittura puramente déco, in grado di assimilare i temi dell'avanguardia futurista alle esigenze decorative di un arredamento moderno [...]. La linea di velocità è rappresentata dagli elementi curvilinei, per lo più campiti di rosso, che invece di tendersi in orizzontale, come nelle opere del 1913-14, si avvita quasi su sé stessa a mo' di vortice richiamando un altro celebre tema futurista del 1914. La luce, altro tema fondamentale delle prime composizioni futuriste, entra nel dipinto nella consueta forma di raggi che dall'alto si espandono verso il basso che caratterizza i dipinti e i disegni di velocità d'automobile. Con la differenza che in questo caso le forme radiali triangolari bianche sono interamente campite à plat, come d'altronde tutto il resto del quadro, e si compenetrano con stesure gialle più calde. Infine, mediante l'intersecarsi delle campiture colorate, Balla fa entrare nella composizione anche il tema piramidale dei blocchi di edifici sul fondo smaterializzati dalla luce e resi obliqui dall'effetto di movimento rapido.

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1) Balla con la moglie Elisa e la figlia Luce sul balcone di via Parioli (poi via Paisiello), 1911. Courtesy Archivio Gigli

Il 1925 è un anno di svolta per Balla. È l'ultimo che egli passa con la famiglia nel grande appartamento e studio che occupava dal 1904 al secondo piano di via Paisiello 37 (ex via Parioli), angolo via Nicolò Porpora 2, a cento metri dal parco di Villa Borghese. Tutta una geografia di luoghi e di riferimenti visivi che avevano accompagnato per oltre vent'anni lo sviluppo della sua arte stava per abbandonarlo: dalle statue del parco dei daini alla palizzata del galoppatoio, dai tronchi secolari alle fontane della villa in controluce, fino al lungo balcone di ringhiera con le aste metalliche e le grondaie che avevano scandito la corsa della piccola Luce e incastonato il volo delle rondini, o aperto il cielo notturno alla sua osservazione dei pianeti e dei moti celesti. (Figura 1) Nella lunga teoria di stanze e stanzoni s'erano accumulate centinaia di opere, disegni, quadri e costruzioni di ogni tipo, e Balla incominciava a guardare al passato, quasi presago della lettera di sfratto che gli sarebbe arrivata di lì a poco 1 e che lo avrebbe costretto a disperdere o addirittura lasciar distruggere tanta parte delle sue invenzioni che non avrebbero trovato posto nei nuovi e più ridotti spazi in cui lo avrebbe condotto la ristrettezza estrema in cui viveva 2. Ma come sempre il suo guardare al già fatto aveva un occhio nel futuro. Egli riprende infatti alcuni temi sviluppati nei primi anni dieci e li rielabora sotto una luce nuova: quella dell'Art Déco, per usare una voce francese in voga in quegli anni, cioè nient'altro che l'applicazione agli oggetti della vita comune della casa e degli ambienti di lavoro, pittura e scultura comprese, delle conquiste estetiche delle avanguardie, con uno stile semplificato che entrava a far parte di un linguaggio ormai diffuso nelle società più avanzate. Il 1925 è infatti anche l'anno ufficiale del battesimo del Déco nella grande mostra delle arti applicate apertasi il 28 aprile a Parigi ( Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes ), dove Balla, Depero e Prampolini rappresentavano l'Italia in tre sale inaugurate in giugno. Se esaminiamo questo dipinto, esso è perfettamente in linea con le premesse teoriche di una pittura puramente déco, in grado di assimilare i temi dell'avanguardia futurista alle esigenze decorative di un arredamento moderno, e anticipa di quattro o cinque anni i famosi dipinti quadrati (cm 77x77) del corridoio di via Oslavia e le altre incredibili decorazioni di quell'ultima abitazione, tuttora esistente, in cui Balla si trasferì con la famiglia nel 1929. La linea di velocità è rappresentata dagli elementi curvilinei, per lo più campiti di rosso, che invece di tendersi in orizzontale, come nelle opere del 1913-14 (Figura 2, a/b/c/d), si avvita quasi su sé stessa a mo' di vortice richiamando un altro celebre tema futurista del 1914. La luce, altro tema fondamentale delle prime composizioni futuriste, entra nel dipinto nella consueta forma di raggi che dall'alto si espandono verso il basso che caratterizza i

1 Elisa Balla, Con Balla, Edizioni Multhipla, Milano 1986, Vol. II, p. 226

2 Ibid., p. 227. Elisa ricorda che a causa del trasloco molte opere si dovettero abbandonare o addirittura "eliminare", e che l'artista si riprometteva di rifarle.

2) Da sinistra a destra in senso orario: a) Balla, Linea di velocità + forme rumore, 1914 (le forme rumore sono quelle spigolose in giallo), collezione privata; b) Balla, Studio per Velocità di automobile + luci, 1912-1913, particolare, Milano, Museo del Novecento; c/d) Balla, i raggi di luce triangolari in due dettagli di disegni sul tema "velocità / dinamismo di automobile", 1912-1913, collezione privata.

dipinti e i disegni di velocità d'automobile. Con la differenza che in questo caso le forme radiali triangolari bianche sono interamente campite à plat , come d'altronde tutto il resto del quadro, e si compenetrano con stesure gialle più calde. Infine, mediante l'intersecarsi delle campiture colorate, Balla fa entrare nella composizione anche il tema piramidale dei blocchi di edifici sul fondo smaterializzati dalla luce e resi obliqui dall'effetto di movimento rapido, come nel dipinto Espansione x velocità , 1913-14 delle Civiche raccolte d'arte di Milano (Raccolta Grassi), Museo del Novecento, Milano. Diversi temi del primo futurismo riaffiorano dunque in questa paradigmatica e perfettamente equilibrata composizione del 1925, a riprova di come nel percorso di Balla vi sia sempre un filo conduttore precisamente individuabile. Il dipinto, come risulta dalla dedica sul retro e dalla testimonianza di Elica Balla (nota 2), fu dato dall'artista, insieme ad altre opere ancora da individuare, al trasportatore Carlini, in cambio del lavoro da questi fatto per il trasloco dello studio e degli arredi di casa da via Paisiello a Villa Ambron nell'estate del 1926.

3) G. Balla, Espansione x velocità, 19131914, olio su cartone, Milano Museo del Novecento.

Paolo Baldacci

Nel 1910, sottoscrivendo il manifesto della pittura futurista, Giacomo Balla indica che la sua ricerca di verità "non può non essere appagata dalla Forma né dal Colore tradizionali! Il gesto, per noi, non sarà più un momento fermato del dinamismo universale; sarà, decisamente, la sensazione dinamica eternata come tale". Partendo da piccoli e veloci studi nei taccuini, l'artista approda nel 1913 alla cosiddetta linea della velocità, da lui stesso definita base fondamentale delle mie forme pensiero. Sulla rivista siciliana "La Balza" (in copertina e a fianco del testo Macchina di Luciano Folgore), viene pubblicato nel 1915 il disegno Velocità astratta (automobile) riferibile alla fine del 1913 dove il pittore rappresenta il passaggio dell'automobile nel paesaggio sintetizzato nel segno della "linea di velocità". Giacomo Balla si è sempre proposto la ricerca di una sintesi, ma vuole raggiungerla dopo innumerevoli analisi: scientificamente. Attraverso molti studi particolari, vedi il moto relativo, il volo, le compenetrazioni della luce, il dinamismo, egli arriva alla "linea di velocità": una forma sintetica, esatta e scientifica come la dimostrazione d'un manuale d'ingegneria, ma poetica come una frustata liberty, tale da definirla lui stesso "base fondamentale delle mie forme pensiero". In seguito, Balla la coniuga con altri fattori naturali o psicologici (in un alternarsi tra il paesaggio, cielo, vortice) arrivando a un'alternanza tra dinamismo e stasi, soggettivo e oggettivo, pensare ed esistere. Nasce e si sviluppa dal confronto con l'automobile in corsa, dal roteare delle ruote verso la disgregazione della luce: la tematica della linea di velocità appare come una linea, tesa e compressa come una molla per poi arrivare alla vera e propria "velocità astratta". La compenetrazione – anche dopo l'esperienza parigina dell'Art Decò, dove Balla fu tra i massimi interpreti - della linea di velocità sommata al motivo della luce, in una compenetrazione di forme a campiture cromatiche piatte che conservano il primitivo dinamismo sviluppato nel ciclo delle linee di paesaggio del 1917-1920 trova in quest'opera del 1925 la sua completa risoluzione. Questa tela – intitolata, datata e firmata sul retro LINEA DI VELOCITA'\ + LUCE \ 1925

\

FUTUR BALLA viene regalata AL CARISSIMO \ CARLINI CON STIMA \ E RICONOSCENZA direttamente da Balla nel 1926, per sdebitarsi dell'aiuto offertogli durante il trasloco da via Paisiello alla Villa Ambron in via Aldrovandi. Sul trasportatore Carlini, che effettuò nel 1926 il trasloco dello studio e abitazione di Balla da via Paisiello al Villino Ambron, si veda Elica Balla, Con Balla, Milano 1986, vol. II, p. 227: "Ricordo mio padre, affaccendatissimo in quei giorni, nell'ammonticchiare in mezzo allo studio una quantità di cose da eliminare: modelli di cappelli, complessi plastici, paralumi, mobili, ecc. bisognava snellire il carico delle cose da trasportare, i quadri erano molti, il resto si sarebbe rifatto, diceva mio padre, avrebbe tutto ricominciato ancora una volta. Venne il buon Carlini per il trasloco, era questi un uomo grossissimo e cordiale al quale mio padre diede molte cose".

Mario Sironi

(Sassari 1885 - Milano 1961)

"Composizione" 1944 circa olio su tela cm 39,6x47,8

Provenienza

Galleria del Milione, Milano Galleria Blu, Milano Collezione privata

Esposizioni

"Mario Sironi. Mostra omaggio al Maestro" Galleria Blu, Milano, 1957

Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il n. 175/22 RA

€ 15.000 - 25.000

Solitudine è disumanazione, non già nata da misantropia ma da una ostinazione a negare della vita umana ogni contingente, a rintracciarla all'infuori d'ogni sostegno temporale.

Mario Sironi

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Scipione (Gino Bonichi)

(Macerata 1904 - Arco 1933)

"Contemplazione (Tramonto)" 1928 circa olio su tela cm 47,5x59 Firmato in basso a sinistra

Provenienza

Collezione A. Della Ragione, Genova (1939) Collezione Costantino Marino, Milano (1967) Galleria del Milione, Milano Vittorio Barbaroux, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Bandinelli, Ceracchini, Di Cocco, Frateili, Mafai, Scipione, Spadini, Vanuccini, Fondi" Circolo di Roma, Palazzo Doria, Roma, gennaio 1929

"I Mostra del Sindacato Laziale Fascista degli Artisti" Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1 marzo - 30 maggio 1929, n. 23 in catalogo

"Quattro artisti" Galleria Barbaroux, Milano, ottobre 1938, tav. XVI ill. in catalogo

"Scipione" Centro di azione per le arti, Regia Pinacoteca di Brera, Milano, 8 - 23 marzo 1941, n. 1 in catalogo "Arte Moderna in Italia 1915-1935" Palazzo Strozzi, Firenze, 26 febbraio - 28 maggio 1967, p. 410 n. 2083 ill. in catalogo

"Scipione 1904-1933" Palazzo Ricci, Macerata, 6 luglio - 15 settembre 1985, n. 5 ill. a colori in catalogo

Bibliografia

L. Sinisgalli "Arti plastiche: Scipione" in "L'Ambrosiano" Milano, 1938

L. Sinisgalli "Scipione" in "Quattro artisti" Milano, Edizioni della Colomba - presso la Galleria Barbaroux, 1938, pp. 29-34 tav. XVI ill. G. Marchiori "Scipione" Milano, Ed. U. Hoepli, 1939, tav. II G. Marchiori "Arte Moderna Italiana n. 31. Scipione" Milano, Ulrico Hoepli, 1939, p. 28 ill. V. E. Barbaroux, G. Giani "Arte italiana contemporanea" Milano, Edizioni Grafico S. A., 1940, tav. 119 ill. A. M. "L'arte del pittore Scipione" in "Rivista dei Laghi" Como, 1946 M. Fagiolo dell'Arco, V. Rivosecchi "Scipione. Vita e opere" Torino, Umberto Allemandi & C., 1988, n. 8 ill.

€ 25.000 - 35.000

Scipione, La Musa, 1928. Milano, Civiche Raccolte d'Arte Copyright Comune di Milano. Tutti i diritti riservati, Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano

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Contemplazione, talvolta datato 1927 ma meglio attribuibile al 1928, è, se si escludono due autoritratti di quegli anni, il primo quadro importante e realmente significativo di Scipione, esempio calzante della fulminea rivoluzione artistica che a cavallo tra gli anni Venti e Trenta avrebbe scosso l'arte italiana ed europea. Il 1929, anno dell'esordio di Scipione alla Prima Sindacale romana, dove figurava anche questo quadro, è infatti una data importante nella storia non solo artistica dell'Italia e del mondo. Con la grande crisi americana di ottobre si chiudeva un'età di illusioni e di miti e se ne apriva una di duro confronto con la realtà, che nella pittura italiana ed europea si tradusse in radicali trasformazioni di cui Scipione, consumatosi come una meteora nell'arco di quattro anni d'attività discontinua, fu interprete singolare e profondo. La consapevolezza che "l'uomo nuovo", riformulato nella morale e nelle attitudini dalla "religione rivoluzionaria" dei regimi totalitari, non sarebbe mai nato si accompagnava al crollo dell'illusione che le società liberal democratiche potessero scongiurare lo spettro della recessione e della povertà. Nel panorama artistico italiano tutto ciò andava di pari passo con la fine di una sorta di nazionalismo pittorico che dalla fine della grande guerra aveva alimentato per un decennio i più disparati tentativi di formulare un linguaggio plastico uniforme capace di definire lo spirito italiano moderno nelle arti figurative. Sforzo che si era di fatto accompagnato, prima con gli epigoni del futurismo, poi con la ricerca di un denominatore comune tra i più svariati modelli delle tradizioni italiche, e infine con le ibride teorie novecentiste, alla pretesa di dare un'adeguata espressione artistica alla completa affermazione a livello nazionale del regime fascista. Ma fu, paradossalmente, proprio dalla formulazione teorica di "Strapaese", cioè dell'anima più conservatrice, rurale e antimoderna del fascismo, che scaturì quella carica di contestazione antiretorica che finì per minare nel profondo le tendenze più uniformatrici e monolitiche della cultura di regime. Un effetto liberatorio che preparò la strada a forme d'arte meno intellettualistiche, più aderenti alle realtà e alle culture locali, dalle quali appunto prende il via l'esperienza artistica di Scipione. Il rapporto più autentico tra soggetto e oggetto che così si instaurava aveva l'effetto di sfogare gli istinti più profondi e di liberare un mondo interiore

Bue Apis, Templio di Nectanebo, Memphis, circa 370 a. C. Parigi, Museo del Louvre

simbolico capace di conferire una dimensione mitica autentica agli emblemi più quotidiani e comuni dell'esperienza, della vita e della cultura di un popolo. Abbiamo detto che si tratta di un fenomeno non solo italiano ma anche europeo e mondiale, non perché Scipione, morto nel '33 a soli ventinove anni, avesse avuto il tempo di farsi conoscere al di là della ristretta cerchia italiana, ma perché esso si accompagna –con differenze oltre che analogie – all'affermazione dell'American Regionalism, con artisti come Thomas Hart Benton (1889-1975) e Edward Hopper (18821967), e della Neue Sachlichkeit tedesca. Le differenze consistono nel fatto che la corrente italiana di questo particolare neo espressionismo ha profonde radici metafisiche e surreali, non estranee ai legami etnici e culturali, diretti o solo ereditari, che i suoi principali protagonisti – Antonietta Raphaël (18951975) e Gino Bonichi – avevano con le feconde e travagliate pianure dell'Europa nord-orientale. Non molti ricordano infatti che Bonichi, nato da padre marchigiano e da madre polacca, pur avendo scelto col suo nome d'arte di marcare in modo indelebile la sua "romanità" e di conseguenza anche una cattolicità incoerente e tormentata, racchiudeva in sé quel quid di follia visionaria che nei villaggi ebraici della Polonia e della Bielorussia fino alle gelide pianure della Lituania, sapeva racchiudere in poche immagini simboliche un sentimento di appartenenza culturale ed estetica che si imponeva con la forza del mito. Kaunas, la città Lituana che aveva dato i natali alla Raphaël nel '95 distava 300 km da Vitebsk, Shtetl ebraico da sempre conteso tra Lituania, Polonia e Russia, dove otto anni prima era nato Chagall, primo e massimo esponente di questo espressionismo surreale. Sia Chagall, fin dal 1912-14, sia la Raphaël, arrivata a Roma nel 1925, dimostrarono che un lessico locale, se in rapporto di concretezza con la realtà, può comporre

Scipione, Studio per Contemplazione, 1928 Scipione, Studio per La Musa, 1928 circa

una poesia universale. Proprio perché aveva aspirato fin dagli esordi ad una dimensione di racconto insieme mitica e umana, Scipione seppe raccogliere questo messaggio trasfigurandolo in opere di sicura grandezza, di cui Contemplazione è certamente la prima portata ad un completo e convincente risultato espressivo. Da un disegno del 1927 (Appella1, n. 9) ispirato al vero che ritraeva un bue e un vitello, egli trasse due quadri di soggetto simile e i relativi studi (Appella, n. 10 e Appella, n. 14 e n. 15): La Musa e il più incisivo Contemplazione. Ma è solo nel secondo che il rapporto tra la figura e l'animale, dal possente e misterioso aspetto di un'antica pietra egizia o assira, si può cogliere nei suoi significati profondi. Un giovane nudo si appoggia al corpo villoso dell'animale come se fosse una roccia o un tronco d'albero e guarda verso l'orizzonte. È l'ora calda della sera d'estate, verso l'imbrunire, quando il cielo si colora di rosa, e sembra quasi di sentire l'odore del fieno e i peli ispidi del dorso bovino. Sul fondo, contro il rosa del cielo, vola una colomba. Nulla potrebbe essere più assurdo o apparentemente privo di significato. Ma rispetto al primo disegno, la testa e il corpo dell'animale hanno subìto una profonda metamorfosi che li allontana dalla sembianza naturalistica avvicinandoli a una parvenza simbolica nella quale si fondono le forze insondabili e magiche della terra, che i Greci chiamavano ctonie e assimilavano a forze divine, e i benefici poteri magici che gli antichi Assiri attribuivano ai loro tori alati dalle barbute teste umane, i Lamassu che proteggevano le entrate dei palazzi, o gli Egizi al bue Apis che fungeva da forza intermedia tra l'uomo e gli dei. D'improvviso, in pieno Novecento artistico, Scipione accantona i modelli letterari e aulici e l'illusione di una lingua pittorica intellettualisticamente costruita, simbolo di una cultura oratoria e distante, e ricrea il miracolo della poesia attraverso l'esempio tangibile di una metarealtà quotidiana ed eterna che affonda le sue radici nel concreto dell'esperienza: una calda campagna estiva, un giovane nudo e sognante, una colomba, e un bue che funge da metafora della salda e tranquilla forza terrestre e ci collega alle energie ignote del cosmo.

Paolo Baldacci

N.B. le date iscritte sui disegni e sui dipinti sono spesso posteriori e apocrife. Le date indicate nel testo e nelle didascalie sono quelle accertate dagli studi.

1 Giuseppe Appella, Scipione – 306 disegni, Edizioni della Cometa, Roma 1984.

Armando Spadini

(Firenze 1883 - Poggio a Caiano 1925) "Musica al Pincio" 1913 olio su cartoncino intelato cm 58,5x99,5 Firmato e datato 1913 in basso a destra

Provenienza

Collezione Signorelli, Roma Galleria Narciso, Torino Collezione privata, Biella Esposizioni Associazione Artistica "Secessione" Roma, 1916 "Omaggio a Spadini" Galleria di Roma, Roma, 1930, n. 7 "Pittori Italiani dell'800 nelle collezioni biellesi" Vercelli, 1952 "Armando Spadini" Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 24 novembre 1983 - 22 gennaio 1984, p. 48 n. 28 ill. in catalogo

Bibliografia

A. Lancellotti "La IV mostra internazionale della Secessione a Roma" Emporium, fascicolo 268, 1917, p. 291 ill. E. Checchi, L. Venturi "Armando Spadini" Milano, Mondadori, 1927, n. 168 tav. LXIX A. M. Comanducci "Dizionario dei Pittori Italiani 1800 - 1900" Milano, 1945, tav. 64 M. Borgiotti "Genio dei Macchiaioli" Milano, Alfieri Lacroix, 1964, tav. 338 € 5.000 - 7.000

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Felice Carena

(Cumiana 1879 - Venezia 1966) "Amanti al crepuscolo dinanzi a un'edicola sacra" 1905 circa olio su tela cm 200,5x111

Provenienza Collezione privata, Treviso

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Fabio Benzi

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luigi Cavallo in data 17-10-22

€ 10.000 - 15.000

Il dipinto si può riferire a una prima, giovanile fase del pittore (intorno al 1900) per le molteplici ed eclettiche suggestioni che presenta: dal divisionismo segantiniano al preraffaellismo inglese, alla materia ricca e corposa del suo maestro Giacomo Grosso. Queste caratteristiche sono tutte riscontrabili nelle opere di Carena risalenti ai primissimi anni del XX secolo […]. Alcuni caratteri della sua pittura più matura sono altresì presagiti in alcuni dettagli, in maniera molto chiara: ad esempio il volto femminile, della fisionomia così caratteristica e dalla risoluzione tecnica perfettamente calzante con le opere careniane del primo lustro del XX secolo.

G. Previati, Penombre, "Il Divisionismo", Pinacoteca Fondazione C.R. Tortona, Credits fotografici: Carlo Baroni, Rovereto (TN)

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Ottone Rosai (Firenze 1895 - Ivrea 1957) "Al caffè (Caffè Paszkowsky)" 1920 olio su tela cm 48,2x34,6 Firmato in basso a destra

Provenienza

Collezione Emilio Jesi, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"XXVI Biennale Internazionale d'Arte" Sala X, Venezia, 1952, n. 24 in catalogo "Ottone Rosai" Palazzo Strozzi, Firenze, maggio - giugno 1960, n. 43 tav. 23 ill. in catalogo

Bibliografia

F. Arcangeli "La Peinture Italienne" in "Cahiers d'Art" 1950, p. 214 P.C. Santini "Espressione e vitalità di Rosai" in "Comunità" anno XI, n. 51, Luglio 1957, pp. 62-63 P.C. Santini "Rosai" Firenze, Vallecchi Editore, 1960, p. 156 n. 80 ill. (datato 1920 - 1921)

€ 10.000 - 15.000

Sia questo che il Ristorante (lotto 11) [...] si riferiscono facilmente al tempo della Serenata, della Stornellata e della Partita a briscola [...] più note, e databili anche documentariamente al 1920. Si ritrova qui la stessa misura compositiva, la stessa accentuazione dei caratteri stilistici, la stessa capacità di sintesi riduttiva in tutti i termini impiegati. Per questo Caffè, che non è possibile identificare con alcuno dei titoli dei cataloghi delle prime mostre, Rosai può aver preso l'idea da un disegno che anche più oltre ricordiamo, e che rivela un chiaro rapporto con l'attuale dipinto. Ogni possibile considerazione sulla "narratività" dell'opera, il cui significato per altro, da questo punto di vista, può essere quanto mai opinabile, deve necessariamente seguire una pausata lettura dei valori propriamente figurativi. Rosai ha posto la scena sotto un possente barcone che la inquadra e la conclude, come già aveva fatto in due dei casi citati, ed anche nel Biliardo. Qui però l'arco è portato avanti e si pone sul piano di affioramento del dipinto, coinvolgendo tutto un grande spazio che si avvalora dell'impicciolimento delle figure e della dilatazione di tutta la parete sul fondo per circa la metà del formato. Contro questa parete sull'alto della quale si va raccogliendo un'ombra azzurra, ma che è per il resto corsa da una luce calda che ne esalta i toni di vecchio avorio, si pongono nel consueto effetto di controluce le piccole figure, distanziate variamente, e variamente raggruppate, tanto che il piano poi disteso e incontaminato si anima qui di tutte queste ineguali presenze. Solo sulla destra, il grande uomo in piedi domina e sembra perfino potente come l'arco, mentre appoggia la mano su quel tavolino semirovesciato che ci aggredisce con uno dei suoi vertici e che crea poi un complesso movimento all'interno del quadro, di penetrazione, e al tempo stesso di alterazione di quel primo impulso. Tutto infatti finisce per franare sul corpo possente dell'uomo in piedi che è un po' la chiave di tutta la situazione compositiva. Il quadro è realizzato con quella condotta controllatissima, con quell'incisività, con quella preziosità di colore che Rosai non abbandona mai nei quadri del tempo. Il dipinto reca a tergo l'etichetta della XXVI Biennale di Venezia.

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Pier Carlo Santini Ottone Rosai, Partita a briscola, 1920

Fausto Pirandello

(Roma 1899 - 1975)

"Bagnanti" 1939 olio su tavola cm 150x224,5 Firmato in basso a sinistra

Provenienza

Galleria Il Gabbiano, Roma Studio d'Arte Palma, Roma Casa d'Arte La Gradiva, Roma Collezione Vera Bosi e Carlo Zaila, Roma

Esposizioni

"XXII Esposizione Internazionale Biennale di Venezia" Venezia, 1940, n. 36 "Fausto Pirandello 1899-1975" Palazzo Ricci, Macerata, 2 giugno - 16 settembre 1990, p. 180 ill. in catalogo "Fausto Pirandello. Bagnanti 1928 - 1972" ex Convento del Carmine, Marsala, 4 aprile - 7 giugno 1998, ill. in catalogo

Bibliografia

Nebbia "Emporium" 1940, p. 16 R. Carrieri "Pittura Scultura d'Avanguardia" 1950, p. 232 tav. 280 ill. C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello" Roma, De Luca Editori, 1991, p. 119 n. 148 ill. C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello. Catalogo Generale" Milano, Electa, 2009, p. 124 n. 187 ill. € 50.000 - 70.000

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Proporre una lettura del percorso e della ricerca di un artista attraverso un tema, peraltro centrale, della sua opera, consente di analizzare nel profondo la poetica che si dipana nel confrontarsi ricorrente con il medesimo soggetto, di indagarne le ragioni della scelta, di esaminare e scandagliare le evoluzioni, i ritorni e gli allontanamenti. [...] La personalità di Fausto Pirandello è certamente uscita da un isolamento di conoscenza, la cui causa andava ricercata da una parte nel non facile carattere dell'uomo, che alle relazioni interpersonali con il mondo dell'arte, della critica e delle istituzioni, preferiva il silenzio del suo studio e il confrontarsi con le angosce della sua anima; e dall'altra dalla difficoltà di collocare la sua opera all'interno di un gruppo, di un movimento, di un'appartenza culturale. È stato ormai chiarito dai recenti studi come il considerare Pirandello nell'ambito della cosiddetta Scuola Romana, sia stato più una scelta di comodo che non il risultato di un'analisi stilistica. La sua ricerca presenta molti punti di contatto o di dialettico confronto con il lavoro di molti artisti italiani e stranieri, ma sempre con una base di profonda autonomia, che la rende difficilmente assimilabile a gruppi o movimenti. Il tema delle bagnanti […] rappresenta un motivo costante nella sua pittura dalla fine degli anni Venti fino agli anni estremi. I corpi, di uomini e donne, quasi sempre nudi, sotto un cielo raramente blu, più spesso annunciante tempesta, sullo sfondo, a volte, di una striscia di mare, ammucchiati sulla sabbia, che ha lo stesso colore della carne, e con questa sembra confondersi quasi a sottolineare una perdita d'identità dei personaggi, sono le tracce forti dell'inquietudine espressiva di Pirandello. La carnalità è l'elemento fondante di questa tematica dei bagnanti sulla spiaggia. Carnalità intesa come fisicità un po' animalesca, con un forte senso di impudicizia. Carnalità che vuole manifestare il sentimento della colpa, del peccato, del negativo che c'è in noi, senza riscatto, senza redenzione. È il disfacimento della carne, il sentore della putrefazione, e quindi la negazione della bellezza, della perfezione, che non è di questo mondo, ma un ideale non percorribile e non raggiungibile, inutile da rappresentare, un'illusione da rigettare. E in tutto il suo percorso pittorico, in tutto l'ambito del suo linguaggio figurativo, Pirandello eserciterà con accanimento il compito di esemplificare questo suo credo, rifiutando di rappresentare la bellezza, nella figura umana, nel ritratto, nel paesaggio di natura o di città, o nelle descrizioni di natura morta, attratto da una visione anticlassica interessata alla lettura della realtà nelle sue espressioni più crude e drammatiche, più veristica che realistica, preferendo il paradosso quale costante del proprio lessico. Anche nella scrittura, che ha accompagnato come un sottofondo il suo fare pittura, Pirandello mostra sovente questa sua attenzione per quanto di negativo, di opposto all'ideale classico, di contrario agli schemi asettici che non hanno riscontro nella realtà di tutti i giorni, si propone ai nostri occhi. Così scrive: "La bruttezza sconcia e sconcertante di certa persona che passa a foggia di forma dimessa e forse grottesca, povera carne deforme, eppure fatta una volta per tutte - o forse divenuta - che non può trovare considerazione, così com'è, da rinvenirci una donna di forma attendibile e vera; eppure ha un bellissimo paio di calze d'azzurro cielo. Significa allora come un mobile sulle zampe adipose e contorte, un colorito specioso rococò, che a un divano s'addicono bene, e si trascina su due bastoni proprio come si trascinerebbe un mobile per assestarlo a dovere; e la veste cortissima di dietro, in rialzo, è come una fodera di un divano, da assestare anch'essa, che sappia ancora di scomposto sedere, di seduto, sdraiato, rigata bianco e blu del celeste più tenero; divano di foggia antica strana, per incubi e malesseri passeggeri." È una scrittura complessa, che presenta difficoltà di lettura e interpretazione, dalla quale tuttavia emerge chiara l'intenzione di narrare e raffigurare gli aspetti più comuni, anche più brutali che la realtà pone sotto i nostri occhi, senza nessuna velleità di trasfigurazione, ma esattamente in tutta la loro tangibile crudezza. Il concetto di bello è per Pirandello una categoria che non appartiene al mondo, che non appartiene all'uomo, è un'illusione formale non riscontrabile nella realtà che percorre i suoi dipinti, che invece sono animati da personaggi emblematici, mai idealizzati, ma piuttosto presi dal contesto della cronaca, la più quotidiana, la più banale. Non è artista attratto dalla storia, dagli eventi che intorno alla sua vita costruiscono il panorama politico e sociale: il fascismo, la guerra, le leggi razziali, cambiano profondamente

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lo scenario culturale e storico, ma Pirandello conduce la sua ricerca di immagini lontano da questi drammatici accadimenti, preferendo indagare nell'ambito di una sottile inquietudine psicologica, e mettendo in scena personaggi anonimi, che provengono dalla quotidianità, chiamati a interpretare le sue stesse angosce, i turbamenti esistenziali, estraniamenti e trasfigurazioni assunti a nuovi miti e nuovi riti di ogni giorno. E in tutto questo le figure delle bagnanti che si agitano nei suoi dipinti svolgono un ruolo allusivo e fortemente espressivo, attraverso il significato che Pirandello attribuisce al corpo, al concetto di carnalità, impudico fino all'indecenza. Pirandello assume attraverso il tema delle bagnanti una scelta trasgressiva, nella quale il concerto dionisiaco dei corpi nudi, il disfacimento delle forme, l'ammassarsi della carne, che spesso si confonde con la sabbia, esprime la colpa, la colpa primigenia e ineluttabile, quella dell'essere uomo, e quindi corruttibile e peccatore. Sono bolge infernali queste ammucchiate sgraziate, straordinariamente forti nell'impatto psicologico di lettura. Nessun compiacimento, nessun abbandono, ma solo un violento presagio e una potente carica emotiva. Nei suoi scritti spesso ritroviamo descrizioni di spiagge, di sole accecante, di sabbia, con un uso della parola, come si è detto, inusuale, ma proprio per questo coinvolgente: "Le gradinate del vento sulla sabbia che sono a regola dell'essere del vento sull'essere della sabbia, o certe altre forme occasionali di astrazione perfetta e vale a dire di conformazione per causa casuale e certo per noi indecifrabile, di difficile o impossibile accertamento, implica forse conoscenza come su quella stessa sabbia farebbe l'impronta di un piede, di una mano, che dell'essere grande o piccola, avventata o posata o adagiata ci dà a conoscere istruzioni di significati diversi, ecc?". E in un altro passo: "I banchi di rena sono come un libro aperto. Conservano le impronte come in un registro le indicazioni. Gli uomini, e quali uomini, sono passati, se l'orma piccola o di grandi e grevi piedi hanno stampato e come calzati e come conformati di piedi. Le donne i bambini. I tacchi, le punte dei sandali. Le fibbie slacciate, le stringhe pendenti. Le impronte dei cani e i cagnolini." Parole, significati, descrizioni, analisi quasi ossessive, usate da Pirandello con la stessa forza e audacia che ritroviamo nella sua pittura. Lo schema costruttivo delle composizioni delle bagnanti è impostato su di un impianto di totale frontalità, aggressivo, senza fondi, anche quando lo sfondo in apparenza c'è, sia esso di cielo o di mare. È un'angoscia sottolineata da una atmosfera di vento caldo di scirocco, di afa, di canicola. Ma in questa frontalità non manca la sintesi compositiva, spesso azzardata, con scorci prospettici impossibili, di grande effetto, ma al tempo stesso rigorosa nella struttura, lontana dalla inconsistenza e dalla fragilità ricercata per esempio da Scipione, dalla Raphaël o da Mafai, in un linearismo, il loro, che dà la voce a una fantasia visionaria e una tematica che si può definire onirica. Nel panorama italiano la ricerca pirandelliana si caratterizza per una costante tensione, che lo conduce in dialettico incontro con le proposizioni e le investigazioni dei nuovi linguaggi. E mentre nel dopoguerra molti artisti della sua generazione entrano in crisi, rispetto alle ricerche formali e ideologiche delle più recenti generazioni, Pirandello si confronta coraggiosamente con un rinnovato e ricco terreno di indagine, che lo porta a raggiungimenti assolutamente straordinari, attraverso una rilettura della lezione subita, interpretata come analisi dell'oggetto fra tensione costruttiva e sintesi dei volumi. [...] Pirandello prosegue l'indagine del tema delle bagnanti, con esiti di estrema suggestione, portando i corpi in primo piano, limitando fortemente lo sfondo, rendendo più aggressive le forme, e più intensa e a volte violenta l'intonazione cromatica, arrivando infine ad usare la carta stagnola per rendere l'effetto dell'acqua nella quale i corpi si muovono. È una teoria quasi ossessiva di figure in movimento, un diario per immagini che ritroviamo nella pittura e nei pastelli, sempre con un'attenzione esasperata al soggetto, visto nella dimensione realistica, svuotato di interpretazioni allusive, o trasfigurazioni metamorfiche, solo pretesti formali per svolgere con accanimento la sua costante e autonoma ricerca, dal suo luogo dell'anima, appartato ma non isolato, attento al dibattito, ma conscio delle proprie personali scelte, figlie di un travaglio interiore che lo accompagnerà tutta la vita.

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Claudia Gian Ferrari

Arturo Martini

(Treviso 1889 - Milano 1947) "Il sonno o La dormiente" (1931) 1989 bronzo cm 34x211x68 circa Numerata 6/6, marchio della Fonderia Tesconi di Pietrasanta, punzone PHD della tiratura del centenario. Unica fusione in bronzo tratta dall'originale in pietra e autorizzata dagli Eredi Martini, in 6 esemplari numerati, più tre prove numerate, eseguita nel 1989 a cura di Philippe Daverio e dell'architetto Giovanni Quadrio Curzio, presso la Fonderia Tesconi, Pietrasanta, in occasione del Centenario della nascita dell'artista

Provenienza Collezione privata, Milano

Esposizioni "Arturo Martini" Philippe Daverio Gallery, New York, 2 maggio - 15 giugno 1991, pp. 61-64 in catalogo

Bibliografia G. Vianello, N. Stringa, C. Gian Ferrari "Arturo Martini. Catalogo Ragionato delle Sculture" Vicenza, Neri Pozza Editore, 1998, p. 211 n. 312

€ 20.000 - 30.000

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L'esemplare in bronzo n. 6/6 qui illustrato (l. cm. 211) proviene dall'unica fusione esistente tratta dall'originale in pietra di Finale, scolpito tra maggio e novembre del 1931 per la villa di Monterosso dei Conti Ottolenghi-Wedekind. La tiratura, con diritti concessi dagli eredi, è stata eseguita in bronzo dalla Fonderia Tesconi di Pietrasanta in occasione del centenario della nascita di Martini (1889-1989) in sei esemplari numerati 1/6 – 6/6, e tre prove numerate 0/0 – 000/0, a cura di Philippe Daverio e dell'architetto Giovanni Quadrio Curzio.

La pietra, intitolata Il sonno o La dormiente, realizzata a Vado Ligure avendo come modella la moglie Brigida Pessano, si colloca senza dubbio tra le venti opere capitali di Martini realizzate dal 1928 al 1931. Dopo una complessa trattativa con i Conti Ottolenghi e una divergenza sulla collocazione, che doveva essere nella villa di Monterosso ad Acqui Terme dentro un'apposita nicchia della stessa pietra, l'opera fu trattenuta per sé dall'artista ed esposta alla Quadriennale Romana del 1935 (cat. n. 3). Rimasta in proprietà di Martini fino alla morte (1947), e poi degli eredi, la scultura in pietra fu ceduta nel 1989 alla collezione di Gerolamo e Roberta Etro (Milano) e sostituita nell'atelier – museo di Vado Ligure con la prova 0/0 della tiratura in bronzo.

Esposizioni

Pietra

1935, Roma. II Quadriennale d'Arte Nazionale, Palazzo delle Esposizioni. 5 febbraio- 31 luglio (cat. n. 3) 1937, Torino. Sculture di Arturo Martini. Salone della "Stampa", marzo – aprile (cat. n. 24)

1942, Venezia. XXIII Biennale Internazionale d'Arte, Giardini di Castello, 31 maggio – 31 ottobre (Sala 29, n. 15) 1967, Treviso. Arturo Martini, ex Tempio di Santa Caterina, 10 settembre – 12 novembre (cat. n. 96) 1985, Milano. Arturo Martini, Palazzo Reale, febbraio – aprile (cat. n. 45)

Bronzo

1991, New York. Arturo Martini, Philippe Daverio Gallery, New York. 2 maggio – 15 giugno. Catalogo a cura di Gianni Vianello, con scritti di Paolo Baldacci e Gianni Vianello, pp. 61-64.

NOTA. Nel volume Arturo Martini. Catalogo ragionato delle sculture, a cura di Gianni Vianello, Nico Stringa e Claudia Gian Ferrari, con testo introduttivo di Paolo Baldacci, l'opera è pubblicata due volte, col numero 312, Il sonno (La dormiente), 1931, a p. 211 (con riferimento anche alla tiratura in bronzo), e col n. 396, Il sonno (con data errata 1933 c.), a p. 266. Si tratta di un grave errore redazionale che mescola due schede diverse e incomplete ma senza sostanziali errori (salvo la data della seconda scheda).

Paolo Baldacci

Achille Funi

(Ferrara 1890 - Appiano Gentile 1972) "La poesia" 1946-1948 circa pastello e carboncino su carta intelata cm 173,5x128,5

Firmato e datato 1950 in basso a sinistra L'artista ha firmato e datato l'opera a posteriori, con riferimento alla fine della realizzazione degli affreschi del Teatro Manzoni, Milano, 1950

Cartone preparatorio per l'affresco "La Commedia Antica" del Teatro Manzoni, Milano

Provenienza

Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Achille Funi, Milano, a cura di Nicoletta Colombo, con il n. P.96-I.43

€ 8.000 - 10.000

Achille Funi, La poesia (particolare della Commedia Antica), Teatro Manzoni, Milano

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Cagnaccio di San Pietro

(Desenzano Del Garda 1897 - Venezia 1946) "Bambino" 1923 olio su masonite cm 25x35 Firmato in alto a sinistra

Provenienza

Galleria Gian Ferrari, Milano Collezione privata, Genova

Esposizioni

"Cagnaccio di San Pietro" Galleria Gian Ferrari, Milano, 24 maggio - 22 luglio 1989, p. 25 n. 5 ill. in catalogo

€ 12.000 - 15.000

A Cagnaccio interessa la realtà, sempre mediata, attraversata da una portata emozionale che, attraverso l'arte, può rivelarsi. Suoi temi preferiti sono le nature morte, il quotidiano, [...] i bambini, soggetti che esprimono infanzia e maturità, ambedue irrisolte, restituiti però in chiave straniata e talvolta drammatica, con il rigore di una ricerca sempre tesa a un' esasperata attenzione per il dettaglio.

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Alberto Martini

(Oderzo 1876 – Milano 1954)

"Il figliuol prodigo" 1939 olio su tela cm 85,5x50 Firmato in basso a destra Inscritto al retro

Provenienza Collezione privata, Milano

Bibliografia

M. Milani "Alberto Martini" Sadel, Milano, 1944, ill. a colori

€ 6.000 - 8.000

La mia vita è un sogno a occhi aperti. Il sonno è un sogno a occhi chiusi falsato dall'incubo della realtà.

Copertina del catalogo Alberto Martini, 1944

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Massimo Campigli

(Berlino 1895 - St. Tropez 1971)

"Autoritratto di profilo" 1927 olio su tela cm 35x27,5

Provenienza

Galleria Milano, Milano Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Mostra del Poligono. Rivista Internazionale d'Arte" Galleria Milano, Milano, giugno 1931 "Massimo Campigli" Galleria del Milione, Milano, 16 - 30 maggio 1931

Bibliografia

P. Courthion "Massimo Campigli" in "Colosseo" n. 7, marzo 1934, p. 337 ill. (datato 1930)

"Massimo Campigli. Catalogue Raisonné - Volume II" a cura degli Archives Campigli, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2013, p. 417 n. 27-009 ill.

€ 8.000 - 12.000

Grazie al contatto con l'arte etrusca, Campigli torna ad una purezza primordiale espressa attraverso quei colori tenui propri degli affreschi che dal passato sono giunti fino a noi. Le sue forme seguiranno il profilo di statue votive o di anfore, [...] che diventano quasi immagini atemporali.

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Giorgio de Chirico

(Volos 1888 - Roma 1978)

"I bagni misteriosi" 1960 circa olio su cartone telato cm 49,8x40,1 Firmato in basso a destra

Provenienza

Galleria Medea, Cortina D'Ampezzo

Collezione Rimoldi, Cortina D'Ampezzo Galleria d'Arte Zanini, Roma Galleria d'Arte Santa Croce, Firenze Galleria d'Arte Falsetti, Prato Galleria La Navicella, Viareggio Collezione privata, Milano Collezione privata

Esposizioni

"Giorgio de Chirico. L'immagine dell'infinito" Galleria d'Arte Medea, Cortina d'Ampezzo, 5 agosto - 3 settembre 1972, p. 69 n. 7 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma, con il n. 011/04/22

€ 80.000 - 120.000

Nei dipinti, il mondo dei Bagni apre nella gamma di colori della terra: marrone, nocciola, giallo e qualche pallido grigio-azzurro. Nel paesaggio disteso e omogeneo, un meandro di vasche tonde sormontate da cabine balneari si congiungono a percorsi di vasche a forme longilinee. […] Ogni tanto il cielo si fa più azzurro o il terreno più giallo, ma il tema ha un colorito particolare e un'aura tutta sua, quella di una giornata tiepida e nuvolosa. […] È una terra neutra, sia per il colore che per l'ampio spazio prestato al sinuoso dispiegamento del tema che ospita i suoi personaggi: dei bagnanti semi-immersi nell'acqua-parquet e dei giovani in borghese in piedi o seduti ai lati delle vasche, figure che sembrano appartenere a dimensioni separate che si congiungono in questa terra di confine aperto.

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Nei dipinti, il mondo dei Bagni apre nella gamma di colori della terra: marrone, nocciola, giallo e qualche pallido grigio-azzurro. Nel paesaggio disteso e omogeneo, un meandro di vasche tonde sormontate da cabine balneari si congiungono a percorsi di vasche a forme longilinee. […] Ogni tanto il cielo si fa più azzurro o il terreno più giallo, ma il tema ha un colorito particolare e un'aura tutta sua, quella di una giornata tiepida e nuvolosa. […] È una terra neutra, sia per il colore che per l'ampio spazio prestato al sinuoso dispiegamento del tema che ospita i suoi personaggi: dei bagnanti semi-immersi nell'acquaparquet e dei giovani in borghese in piedi o seduti ai lati delle vasche, figure che sembrano appartenere a dimensioni separate che si congiungono in questa terra di confine aperto. […] In queste composizioni dall'orizzonte abbassato, i personaggi e gli elementi architettonici si presentano raggruppati al centro dove sono orientati frontalmente, in posa e in relazione diretta con lo spettatore. L'uomo vestito e il bagnante stanno uno a fianco all'altro, pari di misura e di atteggiamento. Il bagnante, reggendosi in piedi nella sua vasca su misura, diventa una nuova specie di centauro metà-uomo e metà-architettura. Assume le sembianze di una figura mitica per entrare nel mondo degli uomini insieme al suo elemento d'origine dal quale risulta inseparabile. […] Le cornici-templi nel retroscena corrispondono in qualche modo al piedistallo-vasca: demarcando l'elemento aria nella nobile forma di un tempio, rendono partecipe, se non addirittura solida, la trasparenza dell'aria. […] Sia le impressioni sull'aspetto misterioso dei bagni e dei bagnanti, sia la scintilla che attiva il meccanismo per creare l'immagine di tale mistero, risalgono ai tempi lontani, all'infanzia dell'artista in Grecia. Considerando che il Maestro realizza La fontana dei bagni misteriosi nel parco Sempione a Milano nel 1973 all'età di ottantacinque anni, ci rendiamo conto che questo tema lo ha accompagnato per l'intero arco della sua vita, dalle prime percezioni del mistero alla grande, solida e colorata chiarezza che sfoggia nel verde dell'erba e degli alberi del parco. […] Il tema dei Bagni misteriosi, che nasce dall'enigma e dalla luce e si sviluppa nel tempo attraverso la materia, sostenuto dall'aneddoto leggero e brillante, dà l'impressione che sotto la superficie ci sia molto di più. […] L'impressione ha stimolato un riassestamento delle leggi fisiche della realtà nell'immaginazione dell'artista, che ha cominciato a fondere luce e materia insieme. […] Durante gli anni Venti con il "ritorno al mestiere" si dedica alla solidità e alla materia fisica della realtà, la bella materia pittorica nella quale trova il mezzo metafisico dell'immagine. I Bagni misteriosi possono [...] essere considerati come la parabola del mistero della solidità e la materia fisica della realtà. [...] I Bagni sono l'evento di una Metafisica dechirichiana di concetto, della traduzione dei fenomeni e della comunicazione. La grandezza della pittura in de Chirico, nelle diverse forme che egli ha creato, è la profondità di scopo e di echi che vibrano nella mente e nell'anima di chi osserva. Uno strano connubio esiste, negli spazi, nelle luci e nelle ombre della prima Metafisica che genera una visione nella quale linee dell'infinito e dell'eternità sono rese captabili. Di fronte a questa breccia nella realtà – nella forma d'immagine – l'osservatore rimane in bilico tra un'intuizione folgorante e il riverbero di ricordi primordiali della realtà. De Chirico si è proteso al di là del mondo conosciuto tracciando una prospettiva diversa all'interno della nostra percezione abituale. […] Nel tema dei Bagni de Chirico svincola il mistero dall'impostazione spaziale esemplificato nella prima Metafisica: il mistero non risiede più oltre l'angolo, oltre l'orizzonte, ma è definito come elemento naturale attorno al quale gira il tema pittorico in un'atmosfera dolce e sospesa.

Katherine Robinson
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(Oederan
"Torso alato" 1985 bronzo h cm 184 (torso h cm 83; base h cm 101) Firmato e numerato E.A. II/III Timbro Fonderia Tesconi, Pietrasanta Provenienza Collezione privata, Milano Opera registrata presso l'Archivio Mitoraj, Pietrasanta € 50.000 - 70.000
Igor Mitoraj
1944 - Parigi 2014)

Massimo Campigli

(Berlino 1895 - St. Tropez 1971)

"Le scale" 1956 olio su tela cm 44x65 Firmato e datato 56 in basso a destra

Provenienza

Galleria del Naviglio, Milano Galleria Blu, Milano Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archiv Weiss, a cura di Eva e Marcus Weiss, Monaco, con il n. 20221025 exp 0033

L'opera sarà inclusa nel futuro supplemento al Catalogo Ragionato del maestro a cura di Eva e Marcus Weiss

€ 25.000 - 30.000

Il dipinto è chiaramente ispirato alla Scalinata di Spagna di Roma.

Eva e Marcus Weiss

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In tutti i suoi aspetti tematici, stilistici, pittorici e compositivi esso si inserisce bene nell'ambito dell'opera di Campigli della metà degli anni Cinquanta. In questi anni l'artista sperimentava, in svariate composizioni con numerosi elementi, il tema delle donne radunate in piazze o collocate in gruppo su scale. Qualche dipinto della serie dedicata a questo tema, eseguita fra il 1954 e il 1956, è chiaramente ispirato dalla Scalinata di Spagna di Roma [...]. Altri invece raffigurano solo parti della Scalinata romana, come nell'opera in esame, in cui risalta il motivo della scala curva a sinistra, che conferisce alla composizione un certo dinamismo e fa da contrappunto alla scala rettilinea nella parte destra del dipinto. Anche in questo caso, come spesso accade non solo nelle opere dedicate al citato tema, una figura femminile domina il dipinto [...]: qui è la donna più grande delle sette rappresentate a figura intera il cui vestito a strisce, inoltre, è più elaborato rispetto del vestito delle altre figure, che sono dipinte in modo ancor più abbozzato. La donna funge da sostegno per l'intera composizione occupando tutta l'altezza del fondale architettonico, mentre le altre figure – raggruppate, tranne due, a coppie –, sono di misure decisamente minori oppure frammentate, ovvero presentate a mezza figura o addirittura solo come busti. Questi ultimi con il loro inserimento irreale e alogico nella scena conferiscono alla composizione un tratto surrealista, elemento anch'esso tipico dell'arte di Campigli. Dal punto di vista compositivo è caratteristico dell'artista il fatto di offrire allo spettatore due possibilità di percepire la composizione, in quanto le figure sono collocate in modo tale che ne risultano due combinazioni diverse. O si vede una divisione del quadro in tre parti, come un trittico, con al centro un gruppo compatto di sei donne affiancato a sinistra dalla figurina singola sulla scala curva e a destra dalle due coppie sulla scala dritta; oppure si vede la composizione divisa in due metà, come un dittico, una con la figura grande e le due piccole sulla sinistra e l'altra con le quattro coppie alla destra. L'oscillazione fra queste due "costellazioni" – a dittico o a trittico – è una strategia compositiva rincorrente in Campigli che conferisce vivacità all'immagine. Anche stilisticamente si tratta di un'opera tipica di quegli anni in cui la gamma cromatica diventò più ricca rispetto quella dei colori a base di terre prediletta dall'artista negli anni Quaranta. Caratteristici sono poi la densa materia pittorica con pennellate ben visibili e con incisioni profonde (p. es. le strisce del vestito nero), l'uso della spatola nel biancastro del fondo, ma anche l'applicazione del colore in modo più sottile in alcune parti, che lascia intravedere la struttura della preparazione a mestica della tela.

La Scalinata di Trinità dei Monti, Piazza di Spagna, Roma

Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Il giardino del Louvre" 1947 olio su tela cm 72,9x91,8 Firmato e datato 47 in basso a destra

Provenienza Jayme de Barros, Parigi Collezione privata, Milano Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 02994

€ 10.000 - 15.000

Foto d'epoca di Filippo de Pisis con il presente lotto e dedica al collezionista Jayme de Barros

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Filippo De Pisis

(Ferrara 1896 - Milano 1956)

"Bologna - Via Fossalta" 1940 olio su cartone telato cm 70x50

Provenienza

Galleria d'Arte Sianesi, Milano Galleria del Milione, Milano Collezione Gnudi, Bologna Collezione privata, Milano Bibliografia

S. Solmi "Arte Moderna Italiana - De Pisis" Milano, Ed. Hoepli, 1946, tav. XXXI

G. Briganti "De Pisis - Catalogo Generale. Tomo Secondo. Opere 1939-1953" Milano, Electa, 1991, p. 481 n. 1940-20 ill.

Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 05573

€ 8.000 - 12.000

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Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956)

"Fiori" fine anni '40 olio su cartone cm 50,8x41,5 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria Codebò, Torino Collezione privata, Parma

Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 00745 € 6.000 - 8.000

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Giorgio Morandi

(Bologna 1890 - 1964)

"Natura morta" 1940 matita su carta cm 18,9x26,3 Firmato e datato 1940 in basso al centro

Provenienza

Collezione G. Mattioli, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Giorgio Morandi Artista d'Europa" Le Botanique, Bruxelles, 12 giugno9 agosto 1992, p. 134 n. 97 ill. in catalogo "Giorgio Morandi" Museo d'Arte della Città di Lugano, Lugano, 10 marzo - 1 luglio 2012

Bibliografia

M. Pasquali, E. Tavoni "Morandi Disegni. Catalogo Generale" Milano, Electa, 1994, p. 65 n. 1940 7, ill. con il n. 1940 3

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista, in data 29 aprile 1959 e archiviata dall'artista con il n. 70

€ 20.000 - 30.000

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Egon Schiele

(Tulln an der Donau 1890 - Vienna 1918) "Male Nude (Self-Portrait) I" 1912 litografia cm 44,8x40

Firmata e datata 1912 in basso a destra. Firmata e datata anche in lastra, timbro dell'editore Sema-Vereinigung Edizione di 200 dal portfolio "SEMA 15 Original-Steinzeichnungen" edito da Delphin-Verlag, Monaco Provenienza

Collezione privata, Milano

Bibliografia

Bolliger, Hans, E.W. Kornfeld "Verzeichnis des graphischen Werkes" Egon Schiele: Bilder, Aquarelle, Zeichnungen, Graphik (Lagerkatalog 57). Bern, Gutekunst & Klipstein, 1956, n. I Schwarz, Heinrich "Die Graphischen Werke von Egon Schiele" Philobiblon, vol. 5, n. 1 (marzo 1961), e vol. 6, n. 2 (giugno 1962), n. 1 Kallir, 1 b2

€ 8.000 - 10.000

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Gustav Klimt

(Baumgarten 1862 - Vienna 1918) "Standing Nude" 1902 gessetto nero su carta cm 45x31,6 Iscrizione in basso a sinistra di Hermine Klimt che attesta l'autenticità dell'opera Provenienza Collezione privata, Milano Studio per l'opera "Hope I" (1903) La Dott.ssa

Marian Bisanz-Prakken (Albertina Museum, Vienna) includerà l'opera nell'appendice del Catalogue Raisonné of Gustav Klimt's drawings di Alice Strobl Opera accompagnata da dichiarazione rilasciata dalla Dott.ssa Bisanz-Prakken, Albertina Vienna, in data 18-09-2001

8.000 - 12.000

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Lyonel Feininger (New York 1871 - 1956)

"Lübecker Bucht" 1931-1936 acquerello e inchiostro su carta cm 30x42,5 Firmato, titolato e datato 29.7.31-36 in basso

Provenienza Opera proveniente dalla famiglia dell'artista Collezione privata, Trento

Esposizioni

"Lyonel Feininger. Opere dalle collezioni private italiane" Mart, Rovereto, 19 maggio - 29 luglio 2007, p. 118 n. 3.9 ill. a colori in catalogo

"Lyonel Feininger (1871-1956)" Fundación Juan March (con la collaborazione di Achim MoellerThe Lyonel Feininger Project), Madrid, 17 febbraio - 28 maggio 2017, p. 177 n. 335 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Achim Moeller, Managing Principal of The Lyonel Feininger Project LLC, New York – Berlino con il n. 1816-11-04-22

€ 25.000 - 30.000

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Giacomo Manzù

(Bergamo 1908 - Ardea 1991) "Cardinale" 1964-70 bronzo

cm 38x21x19,5 Marchio con la firma sulla base Tiratura in 5 esemplari

Provenienza Collezione privata, Como

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione Giacomo Manzù, Aprilia

€ 15.000 - 20.000

La prima volta che vidi i cardinali fu in San Pietro nel 1934: mi impressionarono per le loro masse rigide, immobili, eppure vibranti di spiritualità compressa. Li vedevo come tante statue, una serie di cubi allineati e l'impulso a creare nella scultura una mia versione di quella realtà ineffabile, fu irresistibile.

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Lucian Freud

(Berlino 1922 - Londra 2011) "Girl writing (Jacquetta Eliot)" 1976 matita su carta cm 23x17

Provenienza James Kirkman, Londra Christie's, Post-War and Contemporary Art Day Sale, 07-02-2008, Londra, lotto 159

Collezione Giovanni Testori, Milano

Collezione Toubas, Milano

Collezione privata, Milano

Conferma di autenticità rilasciata via e-mail da David Dawson in data 26 novembre 2014

€ 10.000 - 15.000

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37 Antony Gormley (Londra 1950) "Untitled" 1984 sangue e carboncino su carta cm 39x31,5

Provenienza

Galleria Salvatore Ala, Milano Collezione privata, Milano

€ 2.500 - 3.500

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Renato Guttuso

(Bagheria 1912 - Roma 1987)

"Pugilatori e pubblico" 1961 olio, tempera, acrilici, tecnica mista e collage su carta applicata su tela cm 164x194

Firmato in basso a destra

Bibliografia

E. Crispolti "Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso. Volume secondo" Milano, Mondadori, 1984, p. 211 n. 61/26 ill.

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dagli Archivi Guttuso, Roma, con il n. 1815412632

€ 12.000 - 18.000

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Una particolare attenzione ha portato Guttuso, da metà degli anni Quaranta, al tema di situazioni emblematiche della vita sociale collettiva. Sia proprio nel loro aspetto di moltitudine, sia nel riflesso di rapporti rispetto al singolo. Questa vita sociale è naturalmente popolare e corrisponde ad una condizione di alienante inurbamento dei contadini […]. Ed aspetti emblematici della vitalità di questa nuova realtà collettiva costituiscono una proiezione di mitografia popolare e appunto, s'è detto, di epos dell'uomo contemporaneo, in una società di massa. Naturalmente […] gli sport, quali spettacoli tipici di massa. Al gioco del calcio Guttuso ha dedicato qualche attenzione nel tempo […] sia in anni di sintesi postcubista […] sia di "realismo esistenziale" […], sia, e soprattutto - tentando anche di figurare la partita di calcio […] quando i modi del suo nuovo più disteso e distaccato racconto si cominciavano ad affermare, nel 1965 […]. Mentre al pugilato Guttuso si è interessato più raramente, nel 1957 […] e nel '61 […] in modi di "realismo esistenziale". E poi ancora nel 1970 […]. Mentre nel 1967 si interessa periodicamente dei lottatori […]. Un tema ricorrente nella pittura di Guttuso, e che si può verificare attraverso diverse caratterizzazioni particolari, è quello dell'immagine della folla. […] La folla (che si contrappone idealmente nell'iconografia guttusiana al singolo, e nella quale tuttavia sai riconoscere anche il singoloattraverso l'identificazione a ritratto) è un ricorrente luogo dell'immaginazione guttusiana, permettendo l'accentuazione e la coralità del dramma e comunque della presenza e della partecipazione. Sia contemporanea sia storica. Osservava Moravia, in quell'acuto testo del 1962, […] che proprio nel grande respiro competitivo sul tema della folla si rendeva particolarmente esplicita la tensione di Guttuso alla "violenza": «perché il cemento delle composizioni guttusiane è proprio la violenza. Violenza tra le figure del quadro, violenza del pittore sulle figure». […] E concludeva: «il moto nei quadri di Guttuso parte dall'esterno verso l'interno e non dall'interno verso l'esterno. Di qui il carattere delle folle guttusiane come di oggetti scompigliati e travolti da un uragano oppure lanciati in ogni direzione da un'esplosione […]». Riferendosi al rinnovamento della ricerca pittorica di Guttuso lungo la seconda metà degli anni Cinquanta, scrive Russoli […]: «Ora Guttuso, fuori dai confini di una polemica tra figurativo e astratto - o meglio tra rappresentazione e decorazione - poteva riconoscere il peso storico e morale di altre, ben diverse, esplorazioni del vero contemporaneo […]. Poteva avvicinare, con la necessaria distinzione del suo temperamentale e razionale storicismo, la propria opera alla loro. […]». E di questa subito cerca di definire le caratteristiche linguistiche: «Fu intanto, subito la rottura dello schema bidimensionale dello spazio: l'oggetto, con tutto il suo peso e la sua realtà, era posto in un rapporto di apparizione improvvisa, di rivelazione, nell'ambiente. Il valore della realtà si arricchiva di implicazioni temporali e fantastiche - le cose viste, i fatti narrati, non si disponevano più in mesi convenzionali, ma si enucleavano, spietatamente veri, da un fondo unitario di materia-luce, da un cumulo di impressioni, di atti - veramente dal gorgo dell'esistenza. Ma il senso di "illuminazione", di "occasione", dell'incontro con l'oggetto, non assumeva mai toni metafisici, né onirici: anzi accresceva la sua carica di vitalità storica, la sua presenza nel corso dell'esperienza conoscitiva e sentimentale dell'artista. Era un'immersione totale nella corrente del vero, ma non per lasciarsi travolgere, macerato, sino al lago sotterraneo dell'informel, bensì per recuperare alla coscienza e alla vita le "immagini della realtà", gettate a mare […]. Nel 1959 la pittura di Guttuso sviluppa questa fiducia nell'immediatezza della partecipazione sensuosa al contatto con la fisicità dell'immagine della cosa, del corpo, del paesaggio.

(Oederan 1944 - Parigi 2014)

"Iniziazione" 1987 bronzo

cm 185x45x50

Firmato, dedicato "Per Giovanni Testori" e datato 87

Provenienza

Collezione Giovanni Testori, Milano

Collezione Toubas, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Igor Mitoraj. Sculture e disegni" Rocca Malatestiana, Cesena, 8 luglio24 settembre 1989, ill. in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Atelier Mitoraj, Pietrasanta, in data 27-06-2019

€ 50.000 - 70.000

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L'arcata che Mitoraj va stendendo sull'arte contemporanea, un'arcata che sembra assorbire e superare tutte le impervietà e, insieme, la facilità, sta dando solo in questi ultimi tempi la misura di dolente partecipazione al destino dell'uomo che, prima, una lettura troppo edonistica poteva, se non nascondere, certo limitare. Pel vero il senso d'una bellezza suprema, il bisogno e la volontà di vincere le scorie della morte, ricuperando o facendo risorgere dai sepolcri del tempo e della storia una filosofia o, quantomeno, un'etica dell'armonia, avrebbe dovuto avvisarci che tutto veniva tentato perché l'uomo, dopo tante deformazioni, potesse ancora essere "formato"; potesse ancora trovare per sé, e per tutti, i canoni del suo essere e vivere come "creatura". Mitoraj s'è sempre mosso per consegnare al nostro tempo le truppe di resistenza e d'assalto di ciò che il nostro tempo soprattutto desidera pur mostrando di non saperlo poi raggiungere: cioè, il valore morale, etico, religioso, se non addirittura teologico, della bellezza. È stato proprio continuando a battere su questo bisogno, e a battere con la paziente e pervicace costanza con cui gli antichi fabbri percuotevano il ferro, che Mitoraj ha, per dir così, scoperto più da vicino di che dolore, di che "lagrime e sangue" tale bellezza non può non "grondare". È così che, piano, piano egli si è assunto dentro l'uomo trionfante e, comunque, risorgente, l'uomo crocefisso; l'uomo, cioè, dei dolori. […] Essa non demorde d'un centimetro dalla sua fascinazione a essere bellezza, ma morde ora, e senza pace, il nostro cuore e il nostro intelletto dicendoci che la bellezza non può essere tale se non a patto d'accettare tutte le ferite che, per esistere, gli è d'obbligo ricevere e, forse, in una fiammata quasi distica, più che accettare, desiderare. Per quale profonda ragione gli "inserti" dell'ultimo Mitoraj ci sembrano ferire o, addirittura, scomporre le figure e nello stesso tempo "restaurarle"? Qual è il punto in cui le due azioni si sovrappongono e s'arrestano nella tribolata pienezza d'un nuovo risultato e, in definitiva, d'una nuova immagine di splendore? Rispondere a queste domande significa cogliere il processo per cui la bellezza smonta se stessa per mostrare a sé e ad altri di resistere anche assediata, anche smangiata, anche ferita e, talvolta, sconciata.

Giovanni Testori

Ritratto di Riccardo

Jucker © Lamberto Vitali. Civico Archivio Fotografico, Comune di Milano

JOAN MIRÒ E AMEDEO MODIGLIANI, LOTTI

GIÀ COLLEZIONE RICCARDO E MAGDA JUCKER

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40 -

Joan

(Barcellona 1893 - Palma Di Maiorca 1983)

"L'oiseau s'envole vers la zone où pousse le duvet sur les collines encerclées d'or" 1952 gouache e inchiostro su carta cm 32,5x24,5

Firmato, titolato, dedicato "à Saint-Lazzaro" e datato 28/XI/52 al retro

Provenienza

Collezione Riccardo e Magda Jucker, Milano Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da ADOM, Parigi, in data 5-10-2022

€ 35.000 - 50.000

"Ho bisogno di un punto di partenza, che si tratti di un granello di polvere o di un'esplosione di luce", ha spiegato Miró in un'intervista a Yvon Taillandier. "Questo dà vita a una serie di cose, una cosa tira l'altra. E quando gli do un titolo, diventa ancora più vivo. Trovo i miei titoli nel processo di lavoro... Quando ho trovato il mio titolo, vivo nella sua atmosfera. Il titolo allora diventa per me del tutto reale, allo stesso modo in cui una modella, una donna sdraiata, per esempio, può diventare reale per un altro pittore. Per me il titolo è una realtà ben precisa".

Etichetta presente al retro

40

Amedeo Modigliani

(Livorno 1884 - Parigi 1920)

"Nudo virile semisdraiato verso destra" 1914 circa matita azzurra su carta applicata su cartoncino cm 43,8x54,9

Provenienza

Sorella di Amedeo Modigliani

Giovanni Scheiwiller (ivi acquisito)

Vittorio Barbaroux, Milano (acquisito da Giovanni Scheiwiller nel 1940, come da lettera in accompagnamento all'opera) Collezione Riccardo e Magda Jucker, Milano Collezione privata

Esposizioni

"Mostra di Modigliani" Associazione fra gli amatori e i cultori delle arti figurative contemporanee, Casa della cultura, Milano, aprile - maggio 1946, n. 18 (a cura di Lamberto Vitali)

€ 30.000 - 50.000

Etichetta presente al retro

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Giorgio Morandi

(Bologna 1890 - 1964)

"Natura morta" 1960 matita su carta cm 23,8x32,8 Firmato in basso al centro

Provenienza

Collezione privata, Faenza Collezione privata, Milano

Bibliografia

E. Tavoni "Morandi - Disegni. Vol I" Sasso Marconi, La Casa dell'Arte, 1981, n. 226 ill. M. Pasquali, E. Tavoni "Morandi Disegni. Catalogo Generale" Milano, Electa, 1994, p. 65 n. 1960 43 ill.

€ 20.000 - 30.000

Il minimo segno basta a trasformare la luminosità fluida e diffusa del foglio di carta in uno spazio saturo che ha la stessa gravità delle cose ma [sorpresa] neppure la minima illusività.

Giulio Carlo Argan

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Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Pesce" 1958 circa ceramica smaltata policroma e vetro cm 20,7x30x4

Provenienza Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Fausto Melotti, Milano con il n. BE 186

€ 2.000 - 3.000

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Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Coppa" 1955 circa ceramica smaltata policroma h cm 11,5, diam. cm 25,1 Firmata con i sette punti sotto la base

Provenienza Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Fausto Melotti, Milano con il n. CO 101

€ 3.500 - 4.000

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Giulio Turcato

(Mantova 1912 - Roma 1995) "Labirintico" 1957 olio su tela cm 50x60 Firmato in basso a destra

Provenienza

Studio Gariboldi, Milano Collezione Adriano Vendramelli, Fondazione Luigi Bon, Colugna di Tavagnacco

Opera registrata presso l'Archivio Giulio Turcato, Roma, con il n. EP60226BM0899

€ 6.000 - 8.000

Mi si chiede qual è la mia pittura in questo momento? Spiegarlo non è facile. Se un uccello è nato bianco, ma con qualche penna grigia, può sembrare che una sua speranza o una piccola aspirazione fosse di essere stato tutto grigio. Nella mia pittura attualmente appare qualche segno o macchia o punto, che può far diventare il quadro diverso dal colore del fondo — grigio, rosso, bianco che sia. Tale metamorfosi è il principio di un qualcosa che nasce, e non più in modo formalistico, ma in maniera più profonda e intrinseca. Un modo di agire psicologico e non didattico. Un modo addirittura terapeutico, basato direi quasi sull'alienazione. Ci si fa strada sugli altri (quelli di prima e di sempre) con una distensione apparente. Quali sono gli altri: sono quelli che vorrebbero ancora una società con la sua educazione ricattatoria, che va da Dante a Michelangelo. Mia madre mi diceva da piccolo, stai buono perché i fanti stanno combattendo! Così altre società cosidette civili, c'implorano altri Miti. Il guaio è che per i più ha ancora ragione Michelangelo con il Cristo Giudicante o il Christo Pantocrator. Per questo penso che questi segni, punti o macchie hanno la loro importanza. Il fardello di una storia antica o più o meno recente non si porterà più. È il momento di fare tutta la trasmissione all'indietro o in altro senso! Di rovesciare il nastro! Non è facile: ma abbiamo il vantaggio che si può provare e riprovare tante volte, perché non siamo ammalati di pedagogismo. Le libertà espressive, sono di chi se le prende. Quando non c'è lo spazio se ne può inventare un altro. Il metodo per inventarlo è già quasi il nuovo spazio. Così adagio adagio, pazientemente per cambiare l'espressione e il tempo! L'apporto di questa forma esistenziale, non può essere in alcun modo negato, perché per lo meno ha generato un equilibrio di fronte ai patetismi e ai fanatismi di facile uso. Vedremo in futuro cosa potrà succedere su questa strada e quale potrà essere la vicenda nel suo svolgimento.

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Ennio Morlotti

(Lecco 1910 - Milano 1992) "Riviera" 1961 olio su tela cm 131x111 Firmato e datato 61 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1961 al retro

Provenienza

Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Biella Opera in corso di archiviazione presso l'Archivio Opere Ennio Morlotti, Milano

€ 10.000 - 15.000

Davanti alla pittura di Morlotti subito si impone l'idea della Natura e si pensa al rapporto che l'artista ha avuto con questo concetto, di come l'abbia indagato, maturato e via via con originalità nel tempo elaborato. Morlotti sa che la pittura è un processo autonomo e la Natura la sente non come un riferimento formale, ma in ciò che ne costituisce l'essenza più intima. Una Natura materna e carnale e al contempo dura, aspra, tormentata, seducente e scabra, luminosa e oscura, comunque vivida, in cui l'uomo è parte intrinseca perché prima di tutto è terra. Il desiderio di conoscere fino a immedesimarsi nella Natura per Morlotti è tale che potremmo dire che anche la pittura è profondamente essa stessa Natura. Entrambe hanno forme germinanti e cangianti, stratificazioni, risultato di un incessante mutamento e di sedimentazioni nel tempo di quella creazione continua. Ed è la materia pittorica nel suo corrucciarsi, con i suoi grumi e le sue stesure, che anima lo spazio e crea la dimensione emotiva e poetica fortemente evocativa. Una pittura metamorfica, senza formalismi, che esprime il sentimento di una Natura che è seduttiva al contempo nella sua solennità e nella sua drammaticità. Una Natura che può essere colta profondamente dalla pittura attraverso un processo emozionale, intuitivo: da qui la sua materia pittorica così ricca di sentimenti di compartecipazione. La nota incontentabilità creativa di Morlotti segue il processo ciclico della Natura che si rinnova perennemente mutando aspetto, ma governata dalle leggi di sempre, restando tuttavia inafferrabile. Per Morlotti, quindi, la pittura ha la stessa fenomenologia della Natura; e in questo connubio inscindibile l'uomo/ l'artista, con autentica umiltà, pur con i propri limiti ma consapevole anche dei propri valori, è compartecipe e protagonista di un'unica immensa opera nella grande creazione.

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Ennio Morlotti

(Lecco 1910 - Milano 1992) "Lavandaie sull'Adda" 1952 olio su tela cm 87,5x69,5 Firmato in basso a destra Firmato e datato 52 al retro Provenienza Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Associazione Archivio Opere Ennio Morlotti, Milano, con il n. 2239

€ 5.000 - 7.000

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Renato Birolli

(Verona 1905 - Milano 1959)

"Senza titolo (Aprile verde e viola)" 1957 olio su tela cm 27x45

Firmato e datato 57 in basso a destra Firmato e datato Sett. 1957 al retro

Provenienza

Studio Luca Palazzoli, Milano Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Renato Birolli, Milano, con il n. 1957-86, in data 3-11-2022

€ 2.500 - 3.500

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Piero Manzoni

(Soncino 1933 - Milano 1963) "Senza titolo" 1957 catrame su tavola cm 49x34 Firmato e datato 57 in basso a destra

Provenienza

Collezione Gianluigi Turconi, Milano Collezione privata, Pavia

Bibliografia

F. Battino, L. Palazzoli "Piero Manzoni. Catalogue Raisonné" Milano, Edizioni Vanni Scheiwiller, 1991, p. 237 n. 206 BM ill. G. Celant "Piero Manzoni. Catalogo Generale" Milano, Skirà, 2004, p. 411 n. 119 ill.

Opera registrata presso la Fondazione Piero Manzoni, Milano, con il n. 0206BM

€ 20.000 - 30.000

Manifesto Teorico della Pittura Organica redatto da Piero Manzoni, 1957

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Sofu Teshigahara

(Tokyo 1900 - 1979)

"Senza titolo" legno e metallo h cm 251

Provenienza

Collezione Palma Bucarelli, Roma Collezione privata, Avellino

€ 4.000 - 6.000

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Nobuo Sekine

(Saitama 1942 - Los Angeles 2019) "Phase of Nothingness" 1970 pietra e acciaio cm 40x37x24 Firmata, datata 70 e numerata 6/10 sotto la base

Bozzetto per la scultura "Phase of Nothingness" esposta alla 35° Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, 1970 Provenienza Collezione privata, Milano

€ 3.500 - 5.000

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Li Yuan-chia

(Guangxi 1929 - Carlisle 1994) "Senza titolo" tempera, olio e tecnica mista su tela cm 67,5x67,5 Firmato al centro

Provenienza Collezione privata, Milano

7.000 - 9.000

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Hsiao Chin (Shanghai 1935) "Senza titolo" 1961 inchiostro su carta applicata su tela cm 69x135 Firmato e datato 1961 in basso a sinistra

Provenienza Collezione privata, Arezzo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Hsiao Chin Art Foundation, Taiwan, con il n. 109012

€ 6.000 - 8.000

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Emilio Vedova

(Venezia 1919 - 2006) "Senza titolo" 1959 idropittura su carta incollata su cartone cm 34,2x25 Firmato e datato 1959 in basso al centro Firmato e datato 59 al retro Provenienza Collezione privata, Biella

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia, con il n. FV245

€ 4.000 - 6.000

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55 Emilio Scanavino

(Genova 1922 - Milano 1986)

"Forma acquatica" 1961 olio su tela cm 81x99,5 Firmato e datato 1961 in basso a destra Provenienza Galleria del Naviglio, Milano Collezione privata, Parma Esposizioni

"Scanavino opere recenti" Galerie Internationale d'Art Contemporain, Parigi, 1 - 3 marzo 1962, n. 4 in catalogo

Bibliografia

A. Martini "Il mondo fantastico di Scanavino" in "Panorama delle Arti" Roma, n. 7, gennaio - febbraio 1963, p. 22 ill.

G. Scanavino, C. Pirovano "Scanavino. Catalogo Generale. Volume primo" Milano, Electa, 2000, p. 188 n. 1961 31 ill.

€ 12.000 - 15.000

149

Ho Kan

(Nanchino 1932)

"Senza titolo" 1964 olio e tecnica mista su tela cm 59,5x120 Firmato e datato 64 in alto a sinistra Firmato e datato 64 al retro

Provenienza Collezione privata, Milano

€ 4.000 - 6.000

56

57

Enrico Baj

(Milano 1924 - Vergiate 2003)

"Bisogna guardarsi attorno" 1954 olio e smalto su tela cm 60x80

Firmato, titolato e datato 54 al retro

Provenienza

Galleria Schettini, Milano

Collezione privata, Milano

Bibliografia

E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj" Torino, Bolaffi, 1973, p. 38 n. 131 ill. € 6.000 - 8.000

152

58

Pietro Consagra

(Mazara Del Vallo 1920 - Milano 2005) "Bronzo" 1966 bronzo cm 36x22,5x0,9 base cm 0,2x14,6x7,7 Firmato, datato 66 e numerato 1/3 sulla base Provenienza Collezione privata, Bologna

La scultura è un primo abbozzo non compiuto di una scultura a cui Pietro Consagra non ha dato seguito di realizzazione Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Pietro Consagra, Milano

€ 6.000 - 8.000

153

59

Mario Deluigi

(Treviso 1901 - Venezia 1978)

"Grattage marrone" 1958 olio e grattage su tela cm 92x72

Provenienza

Galleria del Naviglio, Venezia Collezione privata, Milano

Bibliografia

C. De Luigi, G. Bianchi "Catalogo Generale Ragionato delle opere pittoriche di Mario Deluigi" (www.catalogogenerale.mariodeluigi.it), n. 0186

€ 10.000 - 15.000

154

60

Giulio Turcato

(Mantova 1912 - Roma 1995)

"La pelle" 1963 olio, tecnica mista e collage su tela applicata su masonite cm 111x129,5

Firmato in basso a sinistra Provenienza

Galleria Milano, Milano

Square Gallery Arte Contemporanea Internazionale, Milano Studio Mirabello, Milano Esposizioni

"Giulio Turcato" Square Gallery Arte

Contemporanea Internazionale, Milano, 23 maggio - 30 giugno 1972 Bibliografia

F. Gualdoni "Giulio Turcato" Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001, p. 58 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Giulio Turcato, Roma, con il n. EZ241808SP04YA

€ 10.000 - 15.000

155

Piero Manzoni

(Soncino 1933 - Milano 1963) "Senza titolo" 1956 tempera e olio su carta applicata su tela cm 50x70 Firmato e datato 56 in basso a destra

Provenienza

Collezione Gianluigi Turconi, Milano Collezione privata, Pavia

Bibliografia

F. Battino, L. Palazzoli "Piero Manzoni. Catalogue Raisonné" Milano, Edizioni Vanni Scheiwiller, 1991, p. 211 n. 100 B ill. G. Celant "Piero Manzoni. Catalogo Generale" Milano, Skirà, 2004, p. 568 n. cas 1 ill.

L'opera è stata visionata dalla Fondazione Piero Manzoni, Milano, registrata con il n. 0100BM e sarà pubblicata sul prossimo catalogo generale come dichiarato in data 31 ottobre 2022

€ 20.000 - 30.000

61
Piero Manzoni, Milano, 1956

62

Herman Nitsch

(Vienna 1938 - Mistelbach 2022)

"K- Gertraud" 2007 tecnica mista su tela cm 100x80

Firmato, titolato e datato 07 al retro

Provenienza

Giuseppe Morra, Napoli Collezione privata, Cremona

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dal Museo Archivio Laboratorio per le Arti Contemporanee Hermann Nitsch, Napoli, con il n. NTSCH - AI1000-009

€ 15.000 - 20.000

158

63

Shozo Shimamoto

(Osaka 1928 - 2013)

"Helicopter performance Work 11" 2005 tecnica mista su tela cm 91x89

Firmato in basso a destra Opera eseguita facendo cadere da un elicottero bicchieri di plastica contenenti acquerelli e inchiostro giapponese durante la performance avvenuta a Trevi il 26 maggio 2005

Provenienza

Opera acquisita direttamente dell'artista dall'attuale proprietario Collezione privata, Padova

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'artista

€ 12.000 - 15.000

159

Giulio Turcato

(Mantova 1912 - Roma 1995) "Composizione" 1957 olio su tela cm 100x70 Firmato in basso a destra

Provenienza Collezione privata, Pistoia

Bibliografia

T. Sauvage "Pittura italiana del dopoguerra (1945-1957)" Milano, Schwarz, 1957, p. 65 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Giulio Turcato, Roma, con il n. BM171223ML03GA

€ 12.000 - 15.000

Copertina del catalogo Pittura italiana del dopoguerra (1945-1957), Milano, 1957

Composizione si colloca nel particolare momento in cui la ricerca pittorica dell'artista raggiunge "una cultura dove dunque il futurismo si mescola e si corregge con i Picasso e i Kandinsky […] dove del messaggio futurista sopravvivono, più che le forme, le proiezioni verso il nuovo e il futuribile". [...] Alla rimeditazione sul passato Turcato aggiunge più o meno consciamente i ricordi orientaleggianti di Venezia, dove egli ha trascorso gli anni della sua formazione. L'ordito segnico diviene un sistema strutturato spazialmente, ma già nelle opere di questo periodo l'artista privilegia la potenza espressiva del colore.

I germi della decantazione coloristica sono visibili nelle varie opere databili fra il 1956 e 1957. […] Lo spazio si dissolve fra gli ideogrammi, chiara reminiscenza del viaggio compiuto dall'artista nel 1956 in Estremo Oriente, ora le linee s'ispessiscono e si contraggono, la tela diviene un racconto ancestrale nella quale lo sciame dei segni svela un universo ispirato a Matisse e alle iridescenze balliane, in un percorso astratto di sapore antico, ma contemporaneamente innovativo.

In Composizione come nelle opere coeve, Turcato adotta un reticolo nel quale la gestualità originaria si concretizza in un gioco dove "affrancate dalla geometria come dalla gravità, le sue forme in costante trasformazione galleggiano in una dimensione di luce e colori intensi e cangianti".

Le vibrazioni emanate dai segni-colore creano una scrittura armonica, una sintesi costituita da una disarmante semplicità. Il colore nella propria corposità, delimita un tracciato irregolare memore della gestualità dell'artista.

64

Carla Accardi

(Trapani 1924 - Roma 2014) "Composizione" 1956

tempera alla caseina su carta intelata cm 30x40 Firmato e datato 56 in basso a destra

Provenienza

Galleria Pogliani, Roma Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dallo Studio Accardi, Roma, con il n. 81/08 e firmato dall'artista in data 30/04/08

€ 12.000 - 15.000

Manifesto del Gruppo Forma 1

65

Fulvia Levi Bianchi

(Trieste 1935 - Milano 2006) "Vortice" anni '80 bronzo parzialmente lucidato h cm 55 circa (base in ferro cm 23x27x27)

Provenienza Collezione privata, Milano

Opera registrata presso l'Archivio Generale Fulvia Levi Bianchi, Milano, con il n. S.1122

€ 7.000 - 9.000

In principio era l'uovo. Una forma chiusa, compatta, perfetta. Contenitore di ogni divenire e di ogni evoluzione. Esiodo ne parla fra i primi: l'uovo è anche espressione del caos primordiale perché è un luogo dove gli opposti e le differenze convivono ancora. La luce, per esempio, e le tenebre. Il silenzio e il rumore. Il pieno e il vuoto. L'uovo rappresenta quindi anche uno stadio evolutivo della catena dell'essere: il momento, la fase in cui il tempo prende forma, assume consistenza, al confine fra la dimensione dell'assoluto (quella in cui non accade nulla) e quella delle relazioni, del groviglio delle cose e della loro forma. Ecco l'uovo. La meravigliosa successione dell'essere e degli esseri viventi è tutta implicita al suo interno; la crescita e la diversificazione così come l'entropia e la morte. Il pensiero mitico pone l'uovo a monte del giorno e della notte, prima della materia e dell'energia.

66
Fulvia Levi Bianchi e Lucio Fontana

Antonio Sanfilippo

(Partanna 1923 - Roma 1980) "Senza fine" 1954 olio su tela cm 54x76 Firmato in basso a destra

Provenienza

L. Moretti, Roma Collezione privata, Roma

Esposizioni

"Sanfilippo" Galleria Schneider, Roma, 25 marzo - 1 aprile 1954, n. 5 ill.

Bibliografia

E. Villa "Indicazioni" in "Arti Visiverivista della fondazione 'origine' - n. 1" Roma, 1954, p. 7 ill. G. Appella, F. D'Amico "Antonio Sanfilippo. Catalogo Generale dei dipinti dal 1942 al 1977" Roma, De Luca Editori d'Arte, 2007, p. 146 n. 139 ill. (illustrato capovolto)

€ 15.000 - 20.000

Copertina del catalogo Arti Visive, n.1, Roma, 1954

67

Carla Accardi

(Trapani 1924 - Roma 2014)

"Violarosso" 1963 caseina su tela cm 97x146

Firmato e datato 63 lungo il margine sinistro

Firmato, titolato e datato 1963 al retro Provenienza

Collezione Battista Lena, Gaiole in Chianti Collezione privata, Genova

Esposizioni

"45. Biennale Internazionale d'Arte. Punti cardinali dell'arte" Giardini di Castello, Venezia, 14 giugno - 10 ottobre 1993, p. 46 ill. in catalogo

Bibliografia

G. Celant "Carla Accardi" Milano, Edizioni Charta, 1999, pp. 284-285 n. 1963 8 ill.

€ 100.000 - 150.000

Opera Italiana - Transiti (Carla Accardi) 45. Esposizione Internazionale d'Arte: Punti cardinali dell'arte, 1993. Fotografia: Giorgio Zucchiatti. Courtesy Archivio Storico della Biennale di Venezia, ASAC

68

69

Sol LeWitt

(Hartford 1928 - New York 2007)

"Squares within Squares" 1989 gouache su carta cm 55,5x56,5 Firmato e datato 89 in basso a destra Provenienza Galleria Studio G7, Bologna Collezione privata, Empoli

Esposizioni

"Sol LeWitt: Sculture/Acquarelli" Studio G7, Ginevra Grigolo, Bologna, novembre 1989 - gennaio 1990

L'autenticità dell'opera è stata confermata via email da Sofia LeWitt

€ 8.000 - 12.000

172

70

Sol LeWitt

(Hartford 1928 - New York 2007)

"Tilted form" 1987 gouache su carta cm 37,8x58 Firmato e datato 87 in basso a destra Provenienza Galleria Studio G7, Bologna Collezione privata, Empoli

Esposizioni

"Sol LeWitt: Sculture/Acquarelli" Studio G7, Ginevra Grigolo, Bologna, novembre 1989 - gennaio 1990

L'autenticità dell'opera è stata confermata via email da Sofia LeWitt

€ 6.000 - 8.000

173

Josef Albers

(Bottrop 1888 - New Haven 1976) "Homage to the Square" 1964 olio su masonite in cornice originale cm 40,6x40,6 Siglato e datato 64 in basso a destra Iscritto dall'artista al retro Provenienza Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano

Opera registrata con il numero 1976.1.36 nel Catalogo Ragionato dei dipinti di Josef Albers in corso di preparazione a cura della Josef and Anni Albers Foundation

€ 100.000 - 150.000

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Josef Albers © Yousuf Karsh/Camera Press/Contrasto

È però il ciclo Homage to the Square – definitivo schema elaborato in funzione del colore e della sua azione – a convogliare su di sé le energie creative di Albers senza soluzione di continuità, dal primo dipinto datato 1950 fino alla morte nel marzo 1976. L'adozione di un'unica forma geometrica è perfettamente coerente con il percorso artistico fin qui compiuto e introduce un'ulteriore semplificazione anche rispetto alla struttura degli Adobe. La perfetta funzionalità rispetto agli scopi perseguiti deve essere intesa come la motivazione che ha orientato la scelta in direzione del quadrato; intervistato in proposito Albers ammette soltanto che la forma gli piace e che non è facile trovarne in natura. [...] I quadrati che compongono la figura sono disposti asimmetricamente, in modo che il minore, che occupa la posizione centrale, sia collocato nella parte inferiore della composizione conferendole una sorta di tensione, di movimento che la simmetria assoluta avrebbe impedito. Quattro sono le combinazioni possibili degli Homage to the Square: una si articola in quattro figure, le altre in tre e, data la coincidenza del quadrato esterno con i limiti del supporto, queste ultime si distinguono per le dimensioni del quadrato centrale e di quello intermedio. Il quadrato interno, in uno degli schemi, è più grande, negli altri due è di dimensioni ridotte ma circondato in un caso da un quadrato grande, nell'altro da uno più piccolo. La distanza, infine, tra la base di ogni quadrato e quella del quadrato in cui si inscrive funge da unità di misura: raddoppia tra i lati di sinistra e destra e triplica in alto. Il valore meramente strumentale dello schema, ricorrendo di nuovo a una metafora di carattere culinario, è ribadito dallo stesso Albers, per il quale gli Homage to the Square altro non sono che «vassoi per servire i colori». Il procedimento impiegato dall'artista è accuratamente descritto – con il frequente ricorso a osservazioni, avvertimenti, aneddoti, dichiarazioni dello stesso Albers – in un articolo apparso nel novembre 1950 su «Art News» a firma di di Elaine de Kooning. L'autrice ha la ventura di assistere all'esecuzione del primo Homage to the Square mai realizzato, segnato infatti come ‘A' nel titolo, e registra in prima battuta le rinunce del pittore, la dieta sempre più stretta cui si assoggetta: «no smock, no skylight, no studio, no palette, no easel, no brushes, no medium, no canvas». Di tutte le fasi in cui il lavoro di Albers si articola Elaine de Kooning coglie perfettamente quella, assai complessa, di selezione delle tinte destinate a dar forma al quadro. Se, infatti, l'adozione dello schema del quadrato offre all'artista quattro griglie già pronte, adatte e perfettamente funzionali, la scelta dei colori è ogni volta una scoperta, una ricerca di cui si conosce il percorso ma non il punto d'arrivo.

Nanda Vigo

(Milano 1936 - 2020) "Cronotopo" 1964 telaio in alluminio satinato, vetri stampati e specchio cm 60x60x7

Provenienza Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Nanda Vigo, Milano, con il n. 041114-C061

€ 12.000 - 15.000

Nanda Vigo e Piero Manzoni, 1962 Courtesy Archivio Nanda Vigo

72
179

Paolo Scheggi

(Firenze 1940 - Roma 1971)

"Intersuperficie curva nera" 1969 acrilico su tre tele sovrapposte cm 120x120x7

Provenienza

Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Scheggi. La breve e intensa stagione di Paolo Scheggi" Galleria d'Arte Niccoli, Parma, 23 novembre 2002 - 22 febbraio 2003, p. 220 n. PS110 ill. in catalogo

Bibliografia

"Tecno. Collezione uffici - design di Osvaldo Borsani" Milano, Grafiche A. Nava, inizio anni '70, ill. L. M. Barbero "Paolo Scheggi. Catalogo Ragionato" Milano, Skira, 2015, p. 284 n. 69T9 ill.

€ 80.000 - 100.000

La presente opera riprodotta nel catalogo Tecno. Collezione uffici - design di Osvaldo Borsani, Milano, inizio anni '70

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Il nero assoluto non esiste, scriveva Vincent van Gogh a suo fratello. Il nero, egli diceva, forma l'infinita varietà dei grigi, tra loro diversi per tono e per forza. In che modo, allora, distinguere la nerezza del nero secondo una scala di gradazioni all'interno di questa "infinita varietà dei grigi"? Perfino un grigio chiaro può apparire quasi nero o decisamente nero se accostato ad un bianco abbagliante. Nessun colore infatti vive in un regime di solitudine. E tuttavia, anche se lo considerassimo in uno stato di isolamento ideale, come le monocromie radicali in pittura o gli esperimenti di laboratorio, il nero [...] è un complesso di configurazioni variabili. [...] L'esperienza del nero, del nero colto nelle sue varie manifestazioni e supporti materici, lo configura [...] come un processo. Come un'ininterrotta oscillazione tra colore e incolore, tra il buio più impenetrabile o le tenebre, e l'ombra o la penombra, quest'ultime invece già creature della luce [...]. Il nero inteso come processo di intensificazione e attenuazione, [...] di scolorimento e trascoloramento, è [...] un divenire attraverso gradualità di transizioni. [...] Innanzitutto il nero, in quanto evocatore simbolico del buio, permette una formidabile manipolazione dello spazio. [...] Nel buio, non sappiamo più dove siamo, non possiamo determinare la nostra posizione, la nostra strada, ci sentiamo "perduti". [...] Questo disorientamento evocato dal nero (e che il mondo animale conosce sia come strategia di attacco che di difesa) riguarda, anche il design e l'architettura. Queste ultime, infatti, lavorando cromaticamente sulle superfici delle cose o delle case, producono, con il nero e le sue declinazioni, effetti di intervallo o di scansione ritmica negli edifici, ma anche nei paesaggi urbani. Nell'arte si tratta invece di vedere come le pitture monocrome radicali si presentino come "immagini perfette": ora rappresentazione della negazione stessa della rappresentazione, del Vuoto e del Nulla, ora, al contrario, evocazione dell'assoluto, rappresentazione dell'irrappresentabile, del "sublime senza mediazioni", di una Verità immanente, sottratta alle ingannevoli apparenze del figurativo.

Patrizia Magli

Pablo Atchugarry

(Montevideo 1954)

"Senza titolo" 2016 marmo bianco di Carrara cm 63,5x24,5x9,5 Firmato in basso

Provenienza Collezione privata, Asti

Bibliografia

C. Pirovano "Atchugarry. Catalogo generale della scultura, volume terzo 2013 - 2018" Milano, Mondadori Electa, 2012, p. 217 n. 2016-46 ill.

€ 30.000 - 40.000

Sono tanti i segreti. Una volta avevo scritto che il marmo ha una voce sottile e delicata, però se noi siamo attenti e abbiamo la pazienza di ascoltarla, essa ci racconta diversi segreti che potrebbero essere dei suggerimenti su come lavorarlo, o fino dove poter arrivare e quali sono i suoi limiti…Quindi in questa lettura, uno ha il compito veramente di ascoltare, per sapere che parte di superficie sceglierà, se veramente potrà togliere o lasciare, prima di poterlo fare concretamente. Quindi questi segreti significano entrare veramente nell'interiorità della materia ed è allora, che si respira, quasi all'unisono, con il ritmo segnato dal marmo. Quindi questo è un universo.

184 74
Pablo

Turi Simeti (Alcamo 1929 - Milano 2021) "Un tondo grigio" 1989 acrilico su tela sagomata cm 140x120

Firmato e datato 1989 al retro

Provenienza Opera acquisita direttamente dall'artista dall'attuale proprietario Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Archivio Turi Simeti, Milano, con il n. 1989-GR1401

€ 15.000 - 20.000

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Paul Jenkins

(Kansas City 1923- 2012)

"Phenomena Saturn's Jirdle" 1984 acrilico su tela cm 162,5x122

Firmato in basso a destra Firmato, titolato e datato "1984 ParisNew York" al retro

Provenienza

Galleria d'arte moderna e contemporanea Soave, Alessandria Collezione privata, Torino

€ 15.000 - 20.000

76

Sam Francis

(San Mateo 1923 - Santa Monica 1994) "Black, Blue and Yellow (Blue Gouache)" 1956-1958 acquerello, gouache e tempera su carta cm 35,8x47,3 Firmato e datato 56-58 al retro

Provenienza

Arthur Tooth and Sons, Londra Galleria Blu, Milano Collezione privata, Parigi Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Apollo e Dionisio: Una riconciliazione possibile" Galleria Blu, Milano, 6 febbraio - 29 aprile 2006

"Morphologie autre - Un omaggio a Michel Tapié (1909 - 1987)" Galleria Blu, Milano, 10 febbraio - 3 aprile 2009

Opera registrata presso la Sam Francis Foundation, Glendale, California e pubblicata sul Sam Francis Online Catalogue Raisonné Project con il numero n. SFF5.416 (Francis Archive SF56-094)

€ 50.000 - 70.000

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Bruno Lorenzelli, Eligio Cusi e Alda Bariatti (sullo sfondo il presente lotto)

Nella realizzazione delle sue opere predominano un andamento e un'esperienza di vita singolari che costituiscono il fermento di un lavoro originale, segnato dalla rivelazione intima del colore e della luce; questa gli s'impone in occasione di un incidente che determinerà le sue scelte in pittura. Nel 1944, infatti, mentre è arruolato nell'esercito come aviatore, il suo aereo precipita nel deserto. Un lungo ricovero in ospedale lo spinge verso una sorta di passatempo che presto diventerà una passione: l'iniziazione al disegno e alla pittura, di cui riconosce la capacità salvatrice che gli permette di ritrovare l'equilibrio e la salute. L'esperienza del deserto segnerà per sempre il suo immaginario e diverrà la principale fonte d'ispirazione del suo lavoro. La luminosità accecante di quelle distese sabbiose a perdita d'occhio genera spazi infiniti di cui è impossibile scorgere i confini. Questo sentimento di totale dissoluzione delle forme e delle tonalità nell'uniformità mutevole del colore della sabbia, che cattura le minime sfumature di un cielo torrido, crea la forma specifica della sua arte. Questa è basata sulla predominanza di uno sfondo pittorico spesso bianco oppure beige chiaro, sospinto ai confini dell'opera da schegge di colori luminosi. L'infinita grandezza dello spazio cattura alle sue estremità la natura incandescente di un'aria schizzata di luci vibranti. […] È questa stessa vibrazione che Sam Francis ricerca: luci e colori devono emergere dalla tela producendo una sensazione esplosiva che rappresenti la respirazione del mondo. […] L'immensità dello spazio, lo spessore dell'aria assorbita dalla luminosità violenta del sole che irradia il cielo onnipresente, diventano fonte d'ispirazione e portano a una costruzione pittorica che nasce dallo spazio e dall'infinitamente bianco... L'uniformità della tela bianca, dove il color sabbia si confonde con il cielo, lo induce a dipingere partendo dallo sfondo, luogo dell'infinito in pittura. Da lì nasce il seguito del suo percorso: se l'infinito viene dallo sfondo, allora non c'è bisogno di dipingere figure, perché ciò che interessa è "lo spazio tra le cose". Sopprimendo le figure Sam Francis sopprime il finito per conservare solo l'infinito; le sue opere allora non sono altro che un frammento d'infinito che prosegue ben al di là della tela. […] Il coinvolgimento fisico dell'artista nella sua opera, così come lo spazio creato, libero e aperto, intrinseco alla tecnica dell'all-over, appaiono come altrettanti elementi che rimandano alla pittura americana successiva alla seconda guerra mondiale. Sam Francis adotta un'astrazione lirica e gestuale senza tuttavia accordare un primato al dinamismo del gesto. Il suo spazio, attraversato dal colore, diventa esso stesso colore: "Lo spazio è colore" scrive l'artista. Per lui il colore è la vera sostanza, il punto di partenza, che non è né il disegno né la linea. […] Le macchie di colore appaiono allora come schegge attraversate dalla luce e rivelano una delle preoccupazioni maggiori dell'artista, "meno interessato al gioco della luce che alla sostanza di cui è fatta". Spesso relegate al margine dell'opera, queste proiezioni di colore assumono l'aspetto di una cornice e interrogano i limiti della superficie, negata virtualmente dalla pratica dell'all-over. Costituiscono anche indici, segni che permettono di circoscrivere la superficie interna dell'opera. Lo stesso Sam Francis ha spiegato che egli considerava "questa zona centrale non come uno spazio vuoto ma come una forma monumentale, definita da brani di colore stretti e frammentati ai bordi". Lungi dal giocare il ruolo passivo di sfondo, dunque, questo spazio appare come il soggetto stesso del dipinto. Garante dell'ordine e della disciplina della composizione, la distesa bianca (o biancosabbia), né vuota, né sterile, è un luogo di tensione e di dinamismo che affascina lo spettatore.

Dominique Stella

Hans Hartung

(Lipsia 1904 - Antibes 1989)

"T1952-41" 1952 olio su tela cm 55x46 Firmato e datato 52 in basso a sinistra

Provenienza

Galerie Beyeler, Basilea (dal 1961) Collezione privata, Castellanza Collezione privata, Varese

Esposizioni

"Tendances actuelles de l'école de Paris" Kunsthalle Bern, Berna, 6 febbraio7 marzo 1954

Bibliografia

J. R. Arnaud "Cimaise. Revue de l'art actuel - numero 8" Parigi, luglioagosto 1954, ill. in copertina

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 8 dicembre 1974

Opera registrata presso la Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes, con il n. T1952-41 e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes

€ 150.000 - 200.000

Segni neri come fendenti e sciabolate... una scarica di energia psichica e fisica.

Copertina della rivista Cimaise, Parigi, 1954

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Hartung, per gli esiti raggiunti dalla sua indagine formale e dunque spaziale e cosmica, come per la spregiudicatezza dimostrata nello sperimentare impiegandoli per la prima volta materiali e tecniche assolutamente innovativi, può essere definito un unicum, un caso isolato nella storia dell'arte contemporanea. Fu disegnatore, pittore, incisore, fotografo e ceramista. Si avvalse per la sua produzione artistica di materiali e medium espressivi eterogenei come la grafite e il carboncino, il pastello, la sanguigna, l'olio e l'inchiostro. E ancora l'incisione, all'acquaforte e all'acquatinta, la litografia, l'acrilico e il vinilico. [...] Hartung considerava l'arte astratta come il momento più autentico e genuino di tutta la storia dell'arte moderna. Il momento più semplice e immediato ma carico di significati, suggestioni anche arcaiche e lontanissime nel tempo, e valenze simboliche. L'ambito più denso ed evocativo, libero dalle pastoie spesso letali della mimesi e dell'arte cosiddetta mimetica, dai suoi dettami divenuti ormai logori e vuoti. Un momento di massima energia, insomma, energia allo stato puro. Nel segno che contraddistingue il suo stile rendendolo immediatamente riconoscibile, Hartung trovò la sua personale cifra stilistica. Un tratto nero e incisivo, forte, concentrato eppure libero, eminentemente spirituale e ascensionale, che il pittore di Lipsia non abbandonò mai. Una scarica di energia psichica e fisica come la scarica elettrica di un fulmine in un cielo grigio d'inizio primavera, e il bagliore ancora crepitante della stufa nello studio. Ma anche la deflagrazione terribile di una granata in un campo di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Quei segni neri come fendenti e sciabolate, come ferite nella terra che salta e schizza via da tutte le parti, e striature di sangue nella carne umana, ricordano i colpi inferti con violenza dalle lame delle baionette negli scontri corpo a corpo dei soldati. Come lampi nella notte evocano esplosioni e massacri, la paura delle bombe e degli attacchi aerei, il terrore di non farcela, di non sopravvivere e non tornare mai più a casa. Segni neri come lingue di fumo sui roghi di guerra, come eccidi, sembrano uscire dalle ciminiere delle fornaci e degli apparati industriali al culmine della produzione di armi e macchine al servizio della Morte. Rappresentano e condensano in sé la rabbia, la disperazione e l'angoscia che tornano come ossessioni, come incubi di una vita. Sono fragori assordanti che martellano i timpani. E fugaci visioni di guerra come alla luce elettrica dei lampi, bianchissima e fredda, intermittente. Hartung fu capace di trasferire tutto questo, tutte queste emozioni che probabilmente lo laceravano, in quei gesti che vanno a costituire l'alfabeto primario del mestiere del pittore. Egli li caricò e li sostanziò delle sue memorie e degli stati d'animo, rendendoli veicoli visivi di un momento tragico e irripetibile della Storia contemporanea. A loro volta quei gesti, e i segni neri che ne scaturirono, si tradussero in elementi grafici visibili sulla superficie piana e neutra, com'è la Storia un attimo prima di essere scritta, della tela e della carta intelata. Da qui le definizioni di Pittura Gestuale e Pittura Segnica, come anche per certi aspetti di Action Painting per quanto riguarda la contemporanea pittura d'Oltreoceano, oltre che di Pittura Informale, come già accennato sopra. Dietro queste griglie di segni, questi intrecci grafici che evocano i grovigli metallici di filo spinato nelle trincee di guerra, ma anche l'erba verde e fresca delle colline o il grano cresciuto in primavera sui sepolcri, s'intravede uno sfondo apparentemente neutro e compatto. In realtà esso è sorgente di vita, carico com'è di luce nelle sue diverse gradazioni, ed energia allo stato puro. Avanza e indietreggia ininterrottamente, si dilata e si contrae come un muscolo cardiaco e forse esprime, stando a quanto ne diceva l'autore stesso, la pulsazione vitale dell'Universo. Rappresenta l'energia cosmica che si riaddensa e sempre rigenera, che si riorganizza per ricominciare, anche dietro alla più sanguinaria ed efferata delle tragedie umane, la guerra.

Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1960-65 ceramica colorata e riflessata (pezzo unico) cm 16,5x29x17,5 Firmata

Provenienza Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Lucio Fontana. Stasera inauguro la mia mostra da Palazzoli" Galleria Blu, Milano, 1999, pp. 88-89 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 2849/1

€ 50.000 - 70.000

Passati vari millenni del suo sviluppo artistico analitico, arriva il momento della sintesi.

Lucio Fontana

Barbara Hepworth, Spring (Plaster), 1966. Gesso con corde, 76.8 x 58.7 x 54.2 cm. Barbara Hepworth © Bowness. Photography Jerry Hardman-Jones

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Alberto Burri

(Città di Castello 1915 - Nizza 1995)

"Combustione plastica" 1961 plastica, acrilico, combustione su cartoncino cm 32x31

Provenienza

Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Legàmi: ascendenze elettive" Galleria Blu, Milano, 16 novembre 2004 - 15 febbraio 2005, ill. a colori in catalogo "20 anni" Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Roma, 16 aprile31 maggio 2012, ill. a colori in catalogo

Bibliografia

B. Corà "Alberto Burri. Catalogo Generale Pittura 1958 - 1978" Città di Castello, Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, 2015, tomo II p. 108 tav. 900 ill. a colori; tomo VI p. 143 n. i.6130 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Palazzo Albizzini "Collezione Burri", Città di Castello, in data 31-05-1993

Opera accompagnata da autocertificazione per l'esportazione

€ 250.000 - 350.000

Nella combustione, tutto vive e muore per fare un'unità perfetta. Alberto Burri

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"Era un godimento bruciare tutto. Era un godimento speciale vedere le cose mangiate, annerite e trasformate". Ed era il 1953 quando il folgorante incipit di Fahrenheit 451 apparve nelle librerie americane mostrando fin da subito lo stigma dei libri destinati a durare. A distanza di pochi mesi, al di qua dell'oceano, un italiano cominciò a fare altrettanto: bruciare per puro godimento estetico. Era un artista, non un miliziano del fuoco al servizio di un governo dispotico. Ma bruciava carta anche lui. Almeno da principio. Nel giro di poco, infatti, diresse la fiamma altrove. Oggetto delle sue combustioni divennero prima il legno e poi la plastica, che in quegli anni era il simbolo di una nuova civiltà fondata sul consumo, di un accesso al benessere aperto – cosa mai accaduta prima – alle masse. [...] La pubblicità garantiva anche che la plastica era indeformabile ma il nostro artista bruciatore era di altro avviso. Nelle sue opere, la nuova materia della vita quotidiana appariva esattamente come viene detto nell'incipit di Fahrenheit 451: mangiata, annerita e trasformata. Qualche studioso d'arte troverà forse improprio vedere accostate le combustioni di Alberto Burri alla distopia di Ray Bradbury. Eppure i due mondi collimano. In entrambi è ancora forte il ricordo della tragedia bellica e dei totalitarismi che l'hanno determinata, e se da un lato il rogo dei libri consumato sotto il nazismo riecheggia fin troppo chiaramente nei pompieri armati di lanciafiamme immaginati dallo scrittore, dall'altro è impossibile comprendere il percorso dell'artista senza partire dalla fede fascista che lo spinse, fresco della laurea in medicina, ad arruolarsi volontario. Burri prestò servizio in Nord Africa fino al 1943 quando venne catturato dagli alleati e spedito in un campo di prigionia in Texas perché ritenuto un soggetto coriaceo. Al rientro, trovò un Paese straniero e distrutto, povero e umiliato. A differenza della maggioranza degli italiani non aveva vissuto l'armistizio, l'occupazione tedesca, la resistenza. Essendo uomo dalla natura orgogliosa, in lui il senso della disfatta dovette prevalere su quello della liberazione che si respirava nelle strade. In che misura prevalse però, non lo sapremo mai. Burri andava famoso per i suoi silenzi. Strappargli parole di bocca era un'impresa. Chi lo ha frequentato in quegli anni, ritiene che il suo mutismo fosse ancora quello del prigioniero che non collabora. Del resto proprio in Texas aveva scoperto nella pittura un modo a lui molto più congeniale di esprimersi. Finita la guerra rinunciò così al camice da medico e prese uno studio in via Margutta, la strada degli artisti. Roma era una città provata ma vogliosa di rinascere, perfino irrequieta, molto distante dallo stereotipo che la vuole sempre indifferente e sonnacchiosa. I fermenti maggiori si registravano naturalmente al cinema, con il neorealismo, i film di De Sica, Visconti

Rossellini. Ma anche le gallerie d'arte erano movimentate. Ci si accapigliava tra figurativi e astrattisti, si sfogliavano riviste in cui si raccontava di quel che avveniva a New York, dei grandi quadri che Jackson Pollock realizzava camminando sulla tela e schizzandoci sopra il colore con gestualità turbinosa. Burri ne era al contempo coinvolto ed estraneo. La natura schiva e l'essersi formato lontano dalle scuole d'arte lo condussero in direzioni perfino più estreme. A tele e pennelli preferì la materia bruta, in particolare i sacchi sporchi e malridotti coi quali arrivavano dall'America i generi di prima necessità e che lui ricomponeva a furia di strappi, cuciture e altri interventi. Qualcosa del medico sopravviveva, per quanto di un tipo strano, un chirurgo alla Frankenstein che assembla brandelli avviati al disfacimento per creare mostri. E difatti la prima mostra dei sacchi fu per alcuni uno scandalo. Un po' come Caravaggio, si ritrovò bollato come il pittore degli stracci, di materiali ributtanti "che non si possono dire con parole educate". Qualcuno invocò perfino l'intervento dell'ufficio di igiene. Fu tuttavia un'ostilità circoscritta e di breve durata. Nel 1962, quando espone per la prima volta le sue plastiche combuste, Burri è già un artista dalla solida reputazione, benché alla confusione romana preferisca adesso starsene appartato a Grottarossa, in un punto in cui il Tevere si piega in una dolce ansa tra le colline prima di entrare nella capitale. Da allora raramente le porte del suo studio si sono aperte a occhi indiscreti, tanto meno a quello meccanico degli obiettivi. In due occasioni però, prima al grande Ugo Mulas e in seguito ad Aurelio Amendola, l'artista ha concesso di essere fotografato mentre era al lavoro. [...] È un'immersione profonda nel mondo di un artista che ha rimodellato un materiale nuovo servendosi di un elemento antichissimo, il fuoco. Le foto dove appare intento a bruciare, saldare e soffiare, lo confermano chirurgo della materia. Sotto le sue mani e il suo alito, la plastica perde la sua rassicurante liscezza industriale per assumere la bellezza inquietante di un organismo vivente osservato nelle sue cavità più riposte, nel rimescolio di secrezioni, cellule, tessuti. Il mondo oscuro dentro di noi dove vita e tumescenza appaiono inestricabilmente avvinghiati. A guardare queste opere con gli occhi di oggi, con la plastica che inquina i mari e penetra nel ciclo alimentare, viene però da ripensare a chi accusava Burri di usare materiali deperibili, destinati a sparire presto. Lui reagiva irritato, prendendo a pugni le sue plastiche per dimostrare il contrario; che la sua arte e la plastica avrebbero sfidato il tempo. Quanto aveva ragione.

Jean Fautrier

(Parigi 1898 - Chatenay-Malabry 1964)

"Croisillons, Tableau à 4 côtés" 1957 olio su carta applicata su tela cm 38x46 Siglato e datato 57 ai 4 angoli

Provenienza

Collezione Louis Sée, Parigi Collezione privata, Milano

Bibliografia

P. Bucarelli "Jean Fautrier. Pittura e materia" Milano, Il Sagittario, 1960, p. 354-355 n. 360 ill. (con misure errate)

€ 80.000 - 120.000

La pittura di Fautrier è come un autoritratto: la sua individualità, e l'altrui, gli appaiono come brandelli, la cui insopprimibile vitalità consiste nella tendenza a ricomporsi, a ricongiungere i margini dolenti e sul punto di corrompersi, già sapendo che la cicatrice sarà imperfetta, seguiterà a bruciare.

Palma Bucarelli

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L'«informale» di Fautrier ha una genesi storica: nasce dal frammento, dall'identità esistenziale di frammento di realtà e frammento di pittura. È dunque subito esclusa la rappresentazione, che implica la distinzione, la nonidentità di oggetto e soggetto. Ma l'identità è sopraffazione, non esiste senza un brutale invertirsi, compenetrarsi, escludersi, infine dei due termini: il frammento-pittura scaccia il frammento di realtà dal suo frammento di spazio e di tempo e prende, di prepotenza, il suo posto. Questo è il fondo della moralità della pittura di Fautrier: deve giustificare, ogni volta, quella violenza inevitabile. Esistiamo, infatti, in un mondo senza armonia, dove ogni atto è atto di violenza; non si tratta di decidere a priori che cosa sia bene e che cosa sia male, ma di realizzare anche nella tensione della violenza un'esperienza positiva, la piena coscienza della propria umanità. Così si arriva al frammento solo per un atto di violenza, una storia di dolore e di sangue. C'è sempre uno strappo alle origini del frammento. È facile contrapporre sé agli altri, al mondo, come l'uno al tutto, come due entità fra le quali si può supporre un equilibrio; è facile anche mettersi nella condizione opposta, sentirsi nulla nel nulla, passando da una concezione classica ad una concezione esasperatamente romantica. Il caso di Fautrier è diverso: non può sentirsi vivere come individuo se non stralciandosi dal mondo, natura e società, e riducendosi a dolorante, sanguinante frammento; ma anche ciò che rimane di là, è, senza di lui, frammento. La reciproca tendenza a riunirsi, a fondersi, è il fondo drammatico di questa pittura: giacché si tratta, fisicamente, di far combaciare orli di ferite brucianti, riannodare vene, ricucire tessuti dolenti. Non c'è, non ci più essere metafisica in questa pittura; non c'è la lotta, il dilemma di essere e non-essere che fa girare tutta, o quasi, la pittura «informale» nella vertigine dell'esistenzialismo: in Fautrier l'oscillazione non arriva mai ai poli, ma non conosce l'arresto nei punti opposti, è tutta un fluire e un ritornare, un continuo passare dall'angoscia del non-più alla speranza del non-ancora. Non sembri dunque assurdo cercare nella sua pittura un senso umano di cui tanta parte della pittura moderna, inconsapevolmente (o eroicamente: chi può dirlo?) si priva: il dilemma c'è, non si può non prenderne atto, ma c'è anche, e ha un peso anche più grave, la coscienza e la disperazione di provare, e di non poter provare altro, di fronte al dilemma, che smarrimento ed angoscia. Non ci si racconti che Fautrier ha scoperto, beato, nell'informe, nella materia, il mondo delle infinite possibilità: questo è l'«informale» di coloro che credono di poter entrare nell'intonaco scrostato di un vecchio muro come Alice nel paese delle meraviglie. I suoi quadri sono la scoperta di «qualcosa» che essendo realtà non è né potrà mai essere rappresentazione della realtà: perché la separazione dal reale di quel frammento che noi siamo non è distinzione, è rottura, e i due tronconi sono uniti soltanto dallo strazio della lacerazione. C'è tuttavia un aspetto che non si può trascurare: questi quadri, che testimoniano di una condizione umana, si dànno tutti nella percezione, non contengono nulla che l'occhio non veda, nulla che l'occhio veda prima, a preferenza di altro; e sono, oggettivamente, belli, d'una bellezza piena e spiegata, tutta visibile; e sono dipinti con un'eleganza ineccepibile, con un'abilità scaltrita ed acrobatica, da grande virtuoso.

Afro

(Udine 1912 - Zurigo 1976)

"Per Colorado" 1967 olio, tempera e tecnica mista su tavola cm 31,2x48 Firmato in basso a destra

Provenienza

Galleria Philippe Daverio, Milano Sotheby's, Modern & Contemporary Art, 27-05-2008, Milano, lotto 298 Collezione privata

Esposizioni

"Afro opere dal 1939 al 1969" Galleria Philippe Daverio, Milano, 19 marzo20 aprile 1986

Bibliografia

M. Graziani "Catalogo Generale Ragionato dai Documenti dell'Archivio Afro" Roma, Dataars, 1997, p. 284 n. 643 ill. a colori

€ 50.000 - 70.000

Io spero che nelle mie pitture circoli un presentimento, una speranza, come di un'alba. Vorrei che la mia pittura recasse un'allusione sempre più chiara a un mondo percorso da passioni, e cominciasse a rivelare il profilo sempre più nitido di un territorio apertoingenuamente – alle corse, ai dolori, e alle feste umane. Penso di contribuire così all'idea di una pittura ove nella certezza della pura forma le sensazioni delle cose, i simboli della realtà che mai vennero meno, tornino a scaldarsi di un sentimento dimenticato.

Afro

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Roberto Matta

(Santiago del Cile 1911 - Civitavecchia 2002)

"L'homme objet" 1958 olio su tela su masonite cm 71x52

Provenienza

Galleria San Luca, Bologna Collezione privata, Bologna Collezione privata Bibliografia

"Matta. Opere dal 1938 al 1976" Bologna,

Galleria San Luca - Grafiche Zanini, 1976, p. 15 n. 4 ill.

Opera registrata presso Matta Archives, Tarquinia

€ 25.000 - 30.000

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Wifredo Lam

(Sagua La Grande 1902 - Parigi 1982)

"Composizione totemica" 1964 tecnica mista su carta cm 50,3x70,2

Firmato e datato 1964 in basso a destra

Provenienza

Galleria Schwarz, Milano Collezione privata, Firenze

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 30-1-1974

€ 4.000 - 6.000

215

Karel Appel

(Amsterdam 1921 - Zurigo 2006)

"Tombé" 1967 olio su tela cm 65x81 Firmato in basso a destra

Provenienza

Galerie Ariel, Parigi Collezione privata, Massa

Esposizioni

"Cobra Group of 4 exhibition: Appel, Jorn, Corneille and Alechinsky" Pisa Gallery, Tokyo, 3 - 22 maggio 1968, n. 3 ill. in catalogo

€ 35.000 - 40.000

Copertina del catalogo della mostra Cobra Group of 4 exhibition: Appel, Jorn, Corneille and Alechinsky, Pisa Gallery, Tokyo, 1968

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Chris Ofili

(Manchester 1968)

"Senza titolo" 1999 acquerello su carta cm 24x15,5 Firmato, dedicato e datato Milano 27-5-99 al retro della cornice

Provenienza Collezione privata, Milano

€ 6.000
- 8.000

87

Michelangelo Pistoletto (Biella 1933) "Girasoli" serigrafia su acciaio lucidato a specchio cm 100x70

Firmata e numerata al retro 114/450

Provenienza Collezione privata, Torino € 7.000 - 9.000

88 Salvo

(Leonforte 1947 - Torino 2015)

"La valle" 2006 olio su tela cm 40x50

Firmato e titolato al retro Provenienza Collezione privata, Torino Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S2006-127, in data 24-10-22

€ 12.000 - 15.000

220

89

Salvo

(Leonforte 1947 - Torino 2015)

"Bosnia Erzegovina" 2007 olio su tela cm 50x40

Firmato e titolato al retro Provenienza Collezione privata, Torino Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Salvo, Torino, con il n. S2007-97, in data 24-10-22

€ 10.000 - 12.000

221

Alain Jacquet

(Neuilly-sur-Seine 1939 - New York 2008) "Feu de Bengale" 1966 serigrafia su tela vinilica (pezzo unico) cm 166x118 Firmato e datato 66 in basso a sinistra Firmato e datato 66 al retro Provenienza Galleria Apollinaire, Milano Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Alain Jacquet Comity, Parigi, a cura di Sophie Matisse e Gaia Jacquet-Matisse, con il n. AJ-FB-V-66-9

€ 5.000 - 7.000

90

Andy Warhol

(Pittsburgh 1928 - New York 1987) "Flowers" 1964

offset litografia a colori cm 58,5x58,5 Firmata e datata 64 in basso a destra Edita da Leo Castelli Gallery, New York, in occasione della mostra di Andy Warhol tenutasi dal 21 novembre al 17 dicembre 1964 Edizione in 300 esemplari

Provenienza

Collezione Emilio Scanavino, Calice Ligure Collezione privata

Bibliografia

Feldman & Shellmann, II.6

€ 15.000 - 25.000

Warhol era attratto dall'affinità tra la serigrafia e l'estetica della grafica consumistica dei mass-media e dalla sua produzione lussuosamente anonima, che annullava la mano stessa dell'artista. Rimuovendo se stesso dal gesto creativo, Warhol cercò di comunicare più direttamente con l'espressione popolare consolidata che mescolava immagini della cultura di alto e basso livello.

Catalogo dell mostra Andy Warhol, Leo Castelli Gallery, New York, 1964

91

Mario Ceroli (Castel Frentano 1938) "Cavallo" 1967 legno (pezzo unico) cm 127x180x50 circa

Provenienza

Collezione Emilio Scanavino, Calice Ligure Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista €

92
20.000 - 30.000
Mario Ceroli

Arman

(Nizza 1928 - New York 2005) "Underlined" 1996 acrilico, sedia rotta e pennelli su tela cm 152x122x16

Firmato

Provenienza Collezione privata

Opera accompagnata da certificato su fotografia rilasciato dalla Fondation A.R.M.A.N, Ginevra, in data 16 marzo 2015, con il n. 124638

Opera pubblicata sul Catalogue Général - Brush strokes - online (www.arman-studio.com), con il n. ARM 004520

€ 15.000 - 20.000

93
Arman, Le Plein, Galerie Iris Clert, 1960

94

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994)

"Calendario" 1980 collage di fogli di calendario su carta cm 17,3x25,5

Firmato in basso al centro

Provenienza

Opera donata direttamente dall'artista all'attuale proprietario Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 9541 € 6.000 - 8.000

232

95

Mimmo Rotella

(Catanzaro 1918 - Milano 2006) "Forme" 1957 decollage su tela cm 33x41

Firmato, titolato e datato 1957 al retro Provenienza

Collezione Emilio Scanavino, Calice Ligure Collezione privata Bibliografia

G. Celant "Mimmo Rotella. Catalogo Ragionato, Volume primo 1944-1961

Tomo II" Milano, Skira Editore, 2016, p. 585 n. 1957 008 ill. a colori

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Mimmo Rotella, con il n. 1431 DC 957/000

€ 4.000 - 6.000

233

Mario Schifano

(Homs 1934 - Roma 1998)

"Senza titolo" 1973 smalto su carta applicata su tela cm 200x180

Firmato al retro Provenienza Galleria Mazzoli, Modena Collezione privata

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 03503170624 €

96
50.000 - 70.000

Christo

(Gabrovo 1935 - New York 2020)

"Wrapped portrait of Guido Le Noci" 1963-1974 olio su tela impachettato in polietilene, graffette metalliche e corda cm 88x71x10

Firmato e datato Christo Javacheff 1963 in basso a destra sulla tela Firmato e datato Christo 1974 in basso a destra sul polietilene Datato e dedicato "To Guido "Porta Pinciana" Roma 1974" al retro

Provenienza

Opera donata direttamente dall'artista a Guido Le Noci Galleria Apollinaire, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni "Christo" Galleria Apollinaire, Milano, 1963 "Il Nouveau Réalisme dal 1970 ad oggi. Omaggio a Pierre Restany" PAC Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano, 6 novembre 2008 - 1 febbraio 2009, p. 68 ill. a colori in catalogo

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista

€ 35.000 - 50.000

97
Christo, Galleria Apollinaire, Milano, 1963 Fontana, Christo e Guido Le Noci, Galleria Apollinaire, Milano Guido Le Noci e Christo, Galleria Apollinaire, Milano

Salvatore Scarpitta

(New York 1919 - 2007) "Never More Pizza" 1992 tela, legno, catene di rame zincate, paglietta di ferro, tecnica mista cm 231x136x66 Firmato, titolato, dedicato e datato 1992

Provenienza Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Sal Scarpitta" Annina Nosei Gallery, New York, 7 febbraio - 7 marzo 1992

Bibliografia

S. Perri "Salvatore Scarpitta - Arte come Vita" in "Carte d'Arte" n. 4, dicembre 1993, ill. in copertina L. Sansone "Salvatore Scarpitta. Catalogue raisonné" Milano, Mazzotta, 2005, pp. 226, 403, n. 501 ill. a colori

€ 10.000 - 15.000

Salvatore Scarpitta è un artista straordinariamente indipendente, di grande importanza per la cultura americana. È uno dei pochi artisti che non hanno mai abbracciato l'estetica consumistica della sensazione e del desiderio. Piuttosto, Scarpitta cerca di coinvolgere il suo pubblico a un livello profondo, trattando i temi della vita, della morte e della sopravvivenza. L'arte di Scarpitta rivela un'estetica originale, al tempo stesso sciamanica e cosmopolita, in netto contrasto con lo sfrenato materialismo che ha dominato gran parte dell'arte americana. Le sue caratteristiche principali sono la purezza di strutture e superfici e l'uso di materiali non tradizionali, presentati attraverso un orientamento concettuale unico. Le principali influenze sul suo lavoro sono la generale frontalità dell'espressionismo astratto, la grande abilità artistica dei nativi americani, e specialmente l'intensità emotiva delle corse su pista sterrata. Una volta interiorizzate queste influenze come parti della sua pratica artistica, egli è stato in grado di creare un approccio originale all'arte. Da un lato, i lavori di Scarpitta trasudano del machismo di un combattente della seconda guerra mondiale. Visti da un altro, e più profondo, livello, essi sono teneri e profondamente umani. Il suo atto di avvolgere rappresenta il fasciare. L'apertura in molte delle sue tele deriva dai teli per il parto e simboleggia le potenzialità umane di rinnovamento spirituale e di rinascita attraverso l'arte. [...] L'artista sfrutta certe abilità del proletario o dell'immigrato - capacità di adattamento, imballaggio, saldatura, cucito, carpenteria - così come metalli industriali e materiali naturali, quali legno o macchie di caffè, per creare le sue opere d'arte. Il suo colore è monocromatico - il colore di un'officina meccanica, e della terra macchiata dalla presenza umana, così come la pigmentazione grigiastra della guerra. Le sue trame sono misurate e naturali in modo unico. L'aspetto del suo lavoro in se stesso fornisce un livello di significato tale da collocare direttamente la sua arte in quest'epoca di ecologia modificata dalle macchine e di guerra perpetua. Le opere di Scarpitta sono senza dubbio archetipi dell'epoca moderna. Sono senza tempo come la kore greca o la stella Maya. Comunicano l'immediatezza della presente epoca storica tramite la loro attinenza all'esperienza contemporanea.

98

Wim Delvoye (Wervik 1965)

"Cement Truck China" 1990-1998 legno intagliato cm 33x63x22

Provenienza

Guy Pieters Gallery, Knokke-Le-Zoute Collezione privata Sotheby's, Contemporary Art Day Auction, 11-02-2010, Londra, lotto 183 Collezione privata, Milano

€ 10.000 - 15.000

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Jan Fabre

(Anversa 1958)

"Pen van God" "Series: Metamorfosen" 1992 acquerello e penna biro su carta cm 232x149 con cornice cm 248x161,5

Provenienza

Le Jeune Collection, Kapellenbos Ruth Bloom Gallery, Los Angeles Collezione privata, Lussemburgo

Bibliografia

G. Di Pietrantonio "Jan Fabre / Homo Faber: Drawings, Performances, Photoworks, Films, Sculptures and Installations" Bruxelles, 2006, p. 82 ill. a colori

L'autenticità dell'opera è stata confermata da Angelos BV / Jan Fabre, Anversa

€ 25.000 - 30.000

100
ALIGHIERO
S E I O P E R E P R O V E
D
R O M A N A
N I E N T I
A U N I M P O R T A N T E C O L L E Z I O N E
BOETTI

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994) "La metà e il doppio" 1979 penna biro su carta cm 100x140 (due elementi cm 100x70 ciascuno) Firmato, titolato e datato 1979 al retro

Provenienza Opera acquisita dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10181

€ 100.000 - 150.000

Tu vedi del disordine nel cielo stellato. Mentre per un astronomo tutto ciò è molto chiaro. Per lui è un ordine. Ogni cosa al posto giusto, secondo la stagione, l'ora e il luogo.

Alighiero Boetti

101

Giocavamo molto spesso a battaglia navale. Aveva conservato alcune delle nostre battaglie nella mia scatola. Alighiero aveva sempre con sé della carta quadrettata, ovunque fosse, in viaggio, in casa o in aereo. In questo gioco c'erano delle lettere, dei numeri, dei codici segreti, della carta quadrettata e del tempo da trascorrere insieme. Era perfetto per noi due. Per noi le lettere erano sempre fonte di possibili giochi. "In Italia abbiamo imparato a scrivere da sinistra a destra con delle lettere. Per noi è una cosa normale. In Afghanistan, scrivono da destra a sinistra con un altro tipo di lettere. In Cina, con degli ideogrammi. Gli egiziani con dei disegni e spesso in verticale. Appena si impara a scrivere, nel nostro cervello scegliamo immediatamente le lettere necessarie per comporre una parola. Perché non fare in modo inverso: mettere tutte le lettere e scegliere dopo?" È così che mi spiegò il suo approccio alle Biro. Era ancora un altro gioco. Delle nuove regole del gioco. Con criteri diversi. Un nuovo alfabeto. Gli faceva pensare alla battaglia navale, dove ci si sposta di casella in casella. Era stupito che la gente non riuscisse a leggere rapidamente la frase nella sua opera. Si consolava osservando che "Il loro cervello non è abituato a fare questo tipo di sforzo appena si allontana dai meccanismi abituali e correnti". [...] Finita la scuola, andavo direttamente al suo studio. Cercavo a volte di fare i miei compiti lì, almeno quelli di matematica. Gli altri li mettevo da parte per farli a casa, dove l'atmosfera era sicuramente più propizia per i compiti scolastici e la presenza di mia madre nettamente più costruttiva ed efficace. Sapevo per certo che le materie scientifiche avrebbero assunto tutta un'altra dimensione con mio padre. Le tabelle di moltiplicazione o di divisione avevano un altro sapore con lui, diventavano ludiche, spesso cosmiche. Per le divisioni ci allontanavamo velocemente dall'esempio scolastico della torta tagliata a fette. La torta diventava quadrata, apparivano le lettere. Non tagliavamo più la torta ma le parole. Non qualunque parola, ma quelle che rinviavano a questo taglio. Numeri e parole diventavano la stessa cosa e rientravano nello stesso meccanismo. Se provavo a fare i compiti, lui ne approfittava per immaginare nuovi giochi, nuove frasi da quadrare, nuovi sistemi che avrebbero potuto in seguito trasformarsi in opere... "La vita è solo divisione, moltiplicazione, addizione e sottrazione! La vita comincia con la somma di due esseri poi con la divisione di cellule per formare un essere umano, si moltiplicano i bambini, poi la vita ci sottrae gli esseri a noi cari...". Non è un modo molto poetico e delicato per spiegare a una bambina queste operazioni matematiche? [...] La metà e il doppio, la moltiplicazione e la divisione. Poteva vederli dappertutto e declinarli in tante versioni diverse fino all'esaurimento delle possibilità e anche fino al suo esaurimento personale...

Agata Boetti

Alighiero Boetti

(Torino 1940 - Roma 1994) "Storia naturale della moltiplicazione" 1975

inchiostro su carta quadrettata cm 70x100 Firmato, titolato e datato 1975 in basso a sinistra

Provenienza Opera acquisita dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10182

€ 10.000 - 15.000

254 102

Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Senza titolo (Pensando a tutto)" 1978 tecnica mista su carta cm 37x30 Firmato in basso al centro

Provenienza Opera acquisita dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10178

€ 4.000 - 6.000

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Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994)

"Mano aperta pugno chiuso" 1979 inchiostro su carta cm 35x50 ciascuno cm 35x100 totali Firmato, dedicato e datato 1979 in alto

Provenienza

Opera acquisita dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista Collezione privata, Roma

Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10180

€ 5.000 - 7.000

La mano destra ha le dita aperte come i raggi del sole. La sinistra è chiusa in un pugno, ha il buio dentro, è la mano che contiene e che trattiene.

Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Senza titolo (Inseguire, seguire...)" 1990 tecnica mista su carta intelata cm 100x69 Firmato in basso al centro

Provenienza Opera acquisita dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10177

€ 10.000 - 15.000

Alighiero mi raccontò che sua madre gli concedeva quasi tutto, anche le sue folli ricerche da bambino: voleva capire la moltiplicazione delle rane, dallo stadio di girino a rana. Così, per giorni, Alighiero aveva sistemato diverse bacinelle in cucina con tanti girini. Appena diventavano rane, le cambiava di bacinella per poter studiare l'evoluzione e la riproduzione, dunque la moltiplicazione di centinaia di animaletti. Già le rane e la moltiplicazione...

260 105

Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Millenove100ottantacinque" 1985 acquerello e matita su carta cm 70x50 Firmato al centro

Provenienza Opera acquisita dalla famiglia dell'attuale proprietario direttamente dall'artista Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10179

€ 4.000 - 6.000

262 106

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Irma Blank

(Celle 1934)

"Global Writings B" 2000-2008 scrittura digitale serigrafata su acciaio specchiante cm 183x125

Firmato, titolato e datato 2000/2008 al retro

Provenienza

Galleria Michela Rizzo, Venezia Collezione privata, Milano

Opera accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista

€ 20.000 - 30.000

Piero Manzoni (Soncino 1933 - Milano 1963) "Linea m 4,89" ottobre 1959 inchiostro su carta, tubo di cartone h cm 19,5, diam. cm 6 Datata 10/59

Provenienza

Cenobio Visualità, Milano Collezione privata, Cremona Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano

Esposizioni

"Le linee di Piero Manzoni" Galleria Azimut, Milano, 4 - 24 dicembre 1959, catalogo (non ill.) "Piero Manzoni" MADRE Museo di Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli, 20 maggio - 24 settembre 2007, p. 388 n. 143, pp. 187, 189 ill. a colori in catalogo, "Azimut I H Continuità e nuovo" Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, 20 settembre 2014 - 19 gennaio 2015, p. 242 ill. a colori in catalogo "Piero Manzoni. Lines" Hauser & Wirth, New York, 26 aprile - 26 luglio 2019, p. 105 ill. in catalogo, p. 146

Bibliografia

G. Celant "Piero Manzoni. Catalogo Generale" Milano, Skirà, 2004, p. 468 n. 512, p. 144 ill. a colori G. Celant "Manzoni" Ginevra-Milano, Skira, 2009, p. 168 ill.

Opera registrata presso la Fondazione Piero Manzoni, Milano, con il n. 1240C/02

€ 80.000 - 120.000

La scoperta più importante - direi eccezionaledi Piero Manzoni è la linea: che io ritengo una innovazione artistica di portata internazionale.

Lucio Fontana

Estratto dell'intervista a Lucio Fontana trasmesso dalla RAI, Gazzettino Padano, Milano, 8 febbraio 1963

266 108

Il verificarsi di nuove condizioni, il proporsi di nuovi problemi, comportano, colla necessità di nuove soluzioni, nuovi metodi, nuove misure: non ci si stacca dalla terra correndo o saltando; occorrono le ali; le modificazioni non bastano: la trasformazione dev'essere integrale. Per questo io non riesco a capire i pittori che, pur dicendosi interessati ai problemi moderni, si pongono a tutt'oggi di fronte al quadro come se questo fosse una superficie da riempire di colori e di forme, secondo un gusto più o meno apprezzabile, più o meno orecchiato. Tracciano un segno, indietreggiano, guardano il loro operato inclinando il capo e socchiudendo un occhio, poi balzano di nuovo avanti, aggiungono un altro segno, un altro colore della tavolozza, e continuano in questa ginnastica finché non hanno riempito il quadro, coperta la tela: il quadro è finito: una superficie d'illimitate possibilità è ora ridotta ad una specie di recipiente in cui sono forzati e compressi colori innaturali, significati artificiali. Perché invece non vuotare questo recipiente? Perché non liberare questa superficie? Perché non cercare di scoprire il significato illimitato di uno spazio totale, di una luce pura ed assoluta? Alludere, esprimere, rappresentare, sono oggi problemi inesistenti (e di questo ho già scritto alcuni anni fa), sia che si tratti di rappresentazione di un oggetto, di un fatto, di una idea, di un fenomeno dinamico o no: un quadro vale solo in quanto è, essere totale: non bisogna dir nulla: essere soltanto; due colori intonati o due tonalità di uno stesso colore sono già un rapporto estraneo al significato della superficie, unica, illimitata, assolutamente dinamica: l'infinibilità è rigorosamente monocroma, o meglio ancora di nessun colore (e in fondo una monocromia, mancando ogni rapporto di colore, non diventa anch'essa incolore?). La problematica artistica che si avvale della composizione, della forma perde qui ogni valore: nello spazio totale forma, colore, dimensioni non hanno senso; l'artista ha conquistato la sua integrale libertà: la materia pura diventa pura energia; gli ostacoli dello spazio, le schiavitù del vizio soggettivo sono rotti: tutta la problematica artistica è superata. È per me quindi oggi incomprensibile l'artista che stabilisce rigorosamente i limiti di una superficie su cui collocare in rapporto esatto, in rigoroso equilibrio forme e colori: perché preoccuparsi di come collocare una linea in uno spazio? Perché stabilire uno spazio, perché queste limitazioni? Composizione di forma, forme nello spazio, profondità spaziale, tutti questi problemi ci sono estranei: una linea si può solo tracciarla, lunghissima, all'infinito, al di fuori di ogni problema di composizione o di dimensione: nello spazio totale non esistono dimensioni. Inutili sono anche qui tutti i problemi di colore, ogni questione di rapporto cromatico (anche se si tratta solo di modulazioni di tono). Possiamo solo stendere un unico colore, o piuttosto ancora tendere un'unica superficie ininterrotta e continua (da cui sia escluso ogni intervento del superfluo, ogni possibilità interpretativa): non si tratta di «dipingere» blu nel blu o bianco su bianco (sia nel senso di comporre, sia nel senso di esprimersi): esattamente il contrario: la questione per me è dare una superficie integralmente bianca (anzi integralmente incolore, neutra) al di fuori di ogni fenomeno pittorico, di ogni intervento estraneo al valore di superficie: un bianco che non è un paesaggio polare, una materia evocatrice o una bella materia, una sensazione o un simbolo o altro ancora: una superficie bianca che è una superficie bianca e basta (una superficie incolore che è una superficie incolore) anzi, meglio ancora, che è e basta: essere (e essere totale è puro divenire). Questa superficie indefinita (unicamente viva), se nella contingenza materiale dell'opera non può essere infinita, è però senz'altro infinibile, ripetibile all'infinito, senza soluzione di continuità; e ciò appare ancora più chiaramente nelle «linee»: qui non esiste più nemmeno il possibile equivoco del quadro: la linea si sviluppa solo in lunghezza, corre all'infinito: l'unica dimensione è il tempo. Va da sé che una «linea» non è un orizzonte né un simbolo, e non vale in quanto più o meno bella, ma in quanto più o meno linea: in quanto è (come del resto una macchia vale quanto più o meno macchia, e non in quanto più o meno bella o evocatrice; ma in questo caso la superficie ha ancora solo valore di medium). Lo stesso si può ripetere per i «corpi d'aria» (sculture pneumatiche) riducibili ed estensibili, da un minimo ad un massimo (da niente all'infinito), sferoidi assolutamente indeterminati, perché ogni intervento inteso a dare una forma (anche informe) è illegittimo e illogico. Non si tratta di formare, non si tratta di articolar messaggi (né si può ricorrere a interventi estranei, quali macchinosità parascientifiche, intimismi da psicanalisi, composizioni da grafica, fantasie etnografiche ecc:... ogni disciplina ha in sé i suoi elementi di soluzione); non sono forse espressione, fantasismo, astrazione, vuote finzioni? Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere.

Uliano Lucas e Piero Manzoni, Galleria Azimut, Milano, 1959

Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Cinque x cinque venticinque" 1988 ricamo su tessuto cm 21x22,8 Firmato al retro

Provenienza Studio d'arte Raffaelli, Trento Galleria Astuni, Bologna Collezione privata, Jesi Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10195

€ 25.000 - 35.000

109

Accardi, Carla 65 68

Afro 82 Albano, Mario 4 5

Albers, Josef 71 Appel, Karel 85 Arman 93 Atchugarry, Pablo 74 Baj, Enrico 57 Baldessari, Roberto Marcello 10 Balla, Giacomo 13 Birolli, Renato 48 Blank, Irma 107 Boetti, Alighiero 94 101 102 103 104 105 106 109

Burri, Alberto 80 Cagnaccio di San Pietro 22 Campigli, Massimo 24 27

Carena, Felice 17 Ceroli, Mario 92 Christo 97 Consagra, Pietro 58 De Chirico, Giorgio 25 Depero, Fortunato 3 7

De Pisis, Filippo 28 29 30

Deluigi, Mario 59 Delvoye, Wim 99 Fabre, Jan 100 Fautrier, Jean 81 Feininger, Lyonel 34 Fillia 1

Fontana, Lucio 79 Francis, Sam 77 Freud, Lucian 36 Funi, Achille 21 Gormley, Antony 37 Guttuso, Renato 38 Hartung, Hans 78

Ho Kan 56 Hsiao Chin 53 Jacquet, Alain 90 Jenkins, Paul 76 Klimt, Gustav 33 Lam, Wifredo 84

Levi Bianchi, Fulvia 66 LeWitt, Sol 69 70

Li Yuan-chia 52 Manzoni, Piero 49 61 108

Manzù, Giacomo 35 Martini, Alberto 23 Martini, Arturo 20 Matta, Roberto 83 Melotti, Fausto 43 44

Mirò, Joan 40 Mitoraj, Igor 26 39

Modigliani, Amedeo 41 Morandi, Giorgio 31 42

Morlotti, Ennio 46 47

Munari, Bruno 8 Nitsch, Hermann 62 Ofili, Chris 86 Pirandello, Fausto 19 Pistoletto, Michelangelo 87 Prampolini, Enrico 2 6

Rosai, Ottone 11 18

Rotella, Mimmo 95 Salvo 88 89

Sanfilippo, Antonio 67 Scanavino, Emilio 55 Scarpitta, Salvatore 98 Scheggi, Paolo 73 Schiele, Egon 32 Schifano, Mario 96 Scipione 15 Sekine, Nobuo 51 Shimamoto, Shozo 63 Simeti, Turi 75 Sironi, Mario 12 14

Spadini, Armando 16 Teshigahara, Sofu 50 Turcato, Giulio 45 60 64

Vedova, Emilio 54 Viani, Lorenzo 9 Vigo, Nanda 72 Warhol, Andy 91

INDICE DEGLI
AUTORI

1

P. Buzzi in "Giornale di Genova" Genova, ottobre 1931 [in: https://www. munart.org/doc/bruno-munari-pbuzzi-1931.pdf]

2

M. L. Simoncelli "I mosaici futuristi del palazzo delle Poste alla Spezia" in "Il Corriere Apuano" 28 febbraio 2018 [in: https://www.ilcorriereapuano. it/2018/02/mosaici-futuristi-delpalazzo-delle-poste-alla-spezia/]

3

"Depero soldato. Opere e documenti dell'artista al Museo della Guerra" Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, 4 novembre 2021 - 6 gennaio 2022 [in: https://www.cultura.trentino.it/ Approfondimenti/Depero-soldato]

6

M. Tazartes "Me ne frego vado in su. La seduzione del volo in arte" in "Ilgiornale Off" 6 giugno 2017 [in: https://www. ilgiorn "aleoff.it/2017/06/06/349613mene-frego-vado-in-su/]

10

M. Scudiero "R. M. Baldessari. Catalogo Generale Ragionato delle Opere Futuriste. Volume II 1914 - 1937" Trento, La Grafica, 1996

11

P.C. Santini "Rosai. Opere dal 1911 al 1957" Firenze, Vallecchi, 1983

12

"Sironi. 1885 1961" Palazzo Reale, Milano, 4 ottobre - 8 dicembre 1985

14

M. Bontempelli "12 tempere di Mario Sironi" Edizione del Milione, Milano, 1943 18

P.C. Santini "Rosai. Opere dal 1911 al 1957" Firenze, Vallecchi, 1983 19

S. Tosi, C. Gian Ferrari "Fausto Pirandello. Bagnanti 1928-1972" Milano, Charta, 1998 22

M. P. Forlani "Cagnaccio di San Pietro - Il richiamo della nuova oggettività" in "Arte senza confini" 16 luglio 2015 [in: http://mariapaolaforlani.blogspot. com/2015/07/cagnaccio-di-san-pietroil-richiamo.html]

23

A. Martini,"Vita d'artista" 1939-1940 24

G. Chellini "Una pagana felicità: Massimo Capigli e gli Etruschi" in "The Ducker Magazine" 29 marzo 2021 [in:https://www.theducker.com/art-devivre/massimo-campigli-gli-etruschi/]

25 K. Robinson "Bagni Misteriosi. Vasi Comunicanti" in "Metafisica 2008" n. 7 - 8 [in: https://fondazionedechirico. org/wp-content/uploads/2019/06/139153-Metafisica-78-K.-Robinson-Bagnimisteriosi-IT.pdf]

35

"Giacomo Manzù. Esposizione per le celebrazioni del suo settantesimo anno" Galleria dell'Accademia, Firenze, 23 giugno - 31 luglio 1979

38

E. Crispolti "Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso. Volume Primo, Volume Secondo" Milano, Mondadori, 1983

39

D. Kuspit, G. Testori "Igor Mitoraj" Milano, Fabbri Editori, 1991

40

J. Miró, 'Lavoro come un giardiniere', in "XXe Siècle" Parigi, 15 febbraio 1959

42

G. Vaccher " Tra luce e ombra. I disegni di Giorgio Morandi" in "Collezione da Tiffany" 30 agosto 2018 [in: https:// collezionedatiffany.com/tra-luce-eombra-i-disegni-di-giorgio-morandi/]

45

Giulio Turcato "Metamorfosi" 1965

46

A. Sciacca "Tredicesima Edizione Premio Morlotti" Comune di Imbersago, 2011

64

"Capolavori ritrovati dell'arte italiana 1947-1967" Arte del XX Secolo Galleria d'Arte, Montecatini Terme, giugno 2003

66

M. Corgnati "Fulvia Levi Bianchi. Ab Ovo" Ginevra-Milano, Skira, 2004-2016

71

G. Damasceno "Ogni immagine è rivelatrice e dimostratrice di ciò che è nascosto" Galleria Civica, Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini, Modena, 08 ottobre 201108 gennaio 2012

73

P. Magli "Back to black. La nerezza del nero" in "Maurizio Galluzzo" 30 aprile 2011 [in: https://www.mauriziogalluzzo. it/back-to-black-la-nerezza-del-nero]

74

M. Meneguzzo "Pablo Atchugarry. Vita della materia" Palazzo Reale, Milano, 27 ottobre 2021 - 30 gennaio 2022 [in: https://www.continiarte.com/wpcontent/uploads/2022/02/Atchugarry_ Milano_LOW_Ita.pdf]

77 D. Stella, R. Agnellini "Sam Francis" Galleria Agnellini Arte Moderna, Brescia, 21 aprile - 14 luglio 2012 [in: http://www.agnelliniartemoderna. it/uploads/pubblicazioni/SAM_ FRANCIS.pdf]

78 G. Marchis " Un lampo nella tufa" in "Dwali Rivista contaminata" n. 16, marzo 2017 [in:http://www. rivistadiwali.it/download/rivista_ diwali_pdf/Abito_Oscuro.pdf]

80

T. Pincio "Alberto Burri alla prova del fuoco" in "La Repubblica" 19 giugno 2018 [in: https://www. repubblica.it/venerdi/2018/06/19/ news/alberto_burri_alla_prova_del_ fuoco-300768590/#:~:text="Era%20 un%20godimento%20bruciare%20 tutto,dei%20libri%20destinati%20a%20 durare.]

81 P. Bucarelli "Jean Fautrier. Pittura e materia" Milano, Il Sagittario, 1960

82 M. Graziani "Afro Catalogo Generale Ragionato Dai documenti dell'Archivio Afro" Roma, 1997

98

L. Sansone "Salvatore Scarpitta. Catalogue Raisonné" Milano, Mazzotta, 2005

101, 104, 105

A.Boetti "Il gioco dell'arte. Con mio padre, Alighiero" Milano, Electa, 2016

108

P. Manzoni "Libera dimensione" in "Azimuth" n. 2, gennaio 1960

273
BIBLIOGRAFIA E NOTE DI RIFERIMENTO
274

Condizioni Generali di Vendita

1. Informazioni importanti per

i potenziali acquirenti

1.1. I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente.

1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalo go e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta.

1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsi asi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La man canza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate.

1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile.

1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto.

1.6 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo.

1.7 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto.

1.8 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso.

1.9 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiu dica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente. 1.10 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero am montare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le even tuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni).

2. Offerte per l’asta

2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala du rante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta).

2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata prima dell’inizio (o nel corso) dell’asta.

2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in consi derazione solo l’offerta ricevuta per prima.

2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in ven

dita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione).

2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acqui renti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte.

2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto).

2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta.

2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordi nare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituirà una volta conclusa l’asta.

3 Offerte in sala

3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identi tà del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata.

3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acqui rente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta.

3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione.

3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata.

3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sotto scritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.

3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”.

4. Offerte scritte

4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal sito www. ponteonline.com (Sito).

4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferi mento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata.

4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 228,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 220,00).

4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudica zione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. Il Ponte non terrà conto di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo.

4.5 Il Ponte non è responsabile di eventuali errori compiuti dal potenziale acquirente nella compilazione del Modulo. Prima di inviare il Modulo a Il Ponte, il potenziale acquirente è tenuto a verificare che la descrizione del lotto indicata nel Modulo corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare il potenziale acquirente è tenuto a verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta dell’opera e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte formulerà l’offerta per conto del potenziale acquirente con esclusivo riferimento al primo.

4.6 Al termine dell’asta, l’Acquirente sarà informato da Il Ponte via email dell’avvenuta aggiudicazione del lotto; in ogni caso, ciascun potenziale acquirente è invitato a contat tare Il Ponte ai numeri indicati all’art. 15 per verificare se la propria offerta sia risultata la più alta.

4.7 Nel caso di una offerta scritta e di una offerta in sala, di una offerta telefonica oppure online di pari importo, queste ultime prevarranno rispetto alla offerta scritta.

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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5 Offerte telefoniche

5.1 Mediante la compilazione ed invio del Modulo, un potenziale acquirente può parteci pare all’asta formulando offerte telefoniche.

5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la docu mentazione richiesta nel Modulo.

5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte prov vederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoni che sia offerto in vendita all’asta.

5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte tele foniche ad oggetto il lotto.

5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contat tare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto.

5.6 Il Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica.

5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese

6 Offerte online

6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi.

6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno. 6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito.

6.4 n caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live , sarà applicata e dovuta , ove prevista (si rinvia per ogni altra informazione al sito www.ponteonline.com), una ulteriore commis sione pari al 5% sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita.

7 Pagamento

7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto,oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pontaccio 12) oppure al 35% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pitteri 8/10) del Prezzo di aggiudicazione (in entrambi i casi IVA inclusa se dovuta) e oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto).

7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione.

7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commis sioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente.

7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, banco mat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge.

7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia).

7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e Ma sterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito.

7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il PonteCasa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero di lotto e asta.

7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente.

7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno ri spetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente.

8 Consegna e ritiro del lotto

8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero paga mento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti

condizioni).

8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammon tare dovuto.

8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità.

8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato.

8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazio ne e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquiren te, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi.

8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secon do le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria..

9 Passaggio del rischio

9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smar rimento del lotto stesso (totale o parziale).

9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta.

9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da inter venti sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di tratta mento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimi che o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte.

10 Contraffazione

10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudi cazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acqui rente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione.

10.2 Il Ponte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese.

10.3 Il Ponte non effettuerà il rimborso se: (i) la descrizione nel catalogo era confor me all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o indicava come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o (ii) alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare o altrimenti comportare una diminuzione di valore del lotto.

Ai sensi del presente articolo, per contraffazione si intende, secondo la ragionevole opi nione de Il Ponte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo, che alla data delle vendita aveva un valore inferiore a quello che avrebbe avuto se il lotto fosse stato corrispondente alla descrizione del catalogo d’asta. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovra pitturazione).

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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11 Esportazione dal territorio della Repubblica italiana. Dichiarazione di interesse culturale 11.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.

11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto.

11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denun cia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o la licenza di esportazione, a condizio ne che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente.

11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di paga mento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto. 11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche. 11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica.

12 Diritto di seguito

12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/CE) sarà corrispo sto dal Venditore

13 Specie protette

13.1 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazio ne ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, avorio, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali ac quirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte

14 Garanzia legale di conformità

14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Le gale), se applicabili.

14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I com ma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’at tività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta).

14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di confor mità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consu matore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire in

nanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto.

14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di ap plicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso.

14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione pre cedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore.

14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, mani festi un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 16. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del pre sunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire.

15 Contatti E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità: - per email: all’indirizzo info@ponteonline.com; - per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Pitteri 8/10 (20134); - per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Pitteri 8/10) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Pitteri 8/10, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia); - per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Pitteri 8/10); Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi.

16 Foro e legge applicabile

16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarran no e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera.

16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio.

16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un re clamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle con troversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa.

16.4 Il Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattafor ma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/con sumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una proce dura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto.

Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice or dinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale delle con troversie relative ai rapporti di consumo mediante ricorso alle procedure di cui alla Parte V, Titolo II-bis Codice del Consumo.

16.5 L’Acquirente che risiede in uno stato membro dell’Unione Europea diverso dall’I talia, può, inoltre, accedere, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita, al procedimento europeo istituito per le controversie di modesta entità, dal Regolamento (CE) n. 861/2007 del Consiglio, dell’11 luglio 2007, a condizione che il valore della controversia non ecceda, esclusi gli interessi, i diritti e le spese, Euro 2.000,00. Il testo del regolamento è reperibile sul sito www.eur-lex.europa.eu.

II. Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online Queste Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online (Condizioni) si applicano alle aste per le quali Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), consenta la for mulazione di offerte online tramite il sito www.ponteonline.com (Sito) ovvero siti di terzi

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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(Piattaforme).

Ciascun lotto è offerto in vendita da Il Ponte. I contratti di vendita all’asta conclusi online mediante il Sito e/o le Piattaforme sono esclusi dalla disciplina del Capo I, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206.in quanto conclusi in occasione di una vendita all’asta.

Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate.  Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vin colato alle Condizioni Generali di Vendita applicabili alla vendita ed a queste ulteriori Condizioni.

1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online.

Eccezione al diritto di recesso Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in cor so di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piatta forma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma accettate che l’offerta sia finale e che non sia in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito.

2. Modalità di pagamento e di consegna

Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita.

3. Offerte incrementali

Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma.  Il ban ditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro.

4. Responsabilità dell’offerente

Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’a sta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraver so il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita.

5. Esonero di responsabilità de Il Ponte

Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazio ne delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare.

INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che:

1. Titolare e altri soggetti designati

Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione. generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com.

Il DPO nominato è Programmastudio Spa, nella persona del Dott. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.

2. Trattamenti effettuati e base giuridica

I dati di natura personale, liberamente forniti dal Cliente alla società in ragione dell’at tività svolta in virtù di apposita regolamentazione contrattuale saranno trattati in modo lecito, secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento, per la

finalità di:

- espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma;

- per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche).

Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espleta re l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato.

I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri.

Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee.

L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda.

3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, com pleti, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento.

I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attra verso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conserva zione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati.

I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e col laboratori autorizzati al trattamento medesimo.

I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunica zioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a pro fessionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto.

Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano. Non è presente alcun processo decisionale automatizzato. Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione.

4. Periodo di conservazione dei dati I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati: - per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale; - 5 anni dalla revoca del consenso per i trattamenti aventi base consensuale - non oltre le 72 ore, relativamente al trattamento delle immagini della videosorveglianza.

5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto: - di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limita zione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici; - potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale;

- ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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Terms and Conditions of Sale

1. Important information for potential buyers

1.1. The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with regi stered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/or online auctions included) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal.

1.2 These Terms and Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the auction room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www.ponteonline.com (Website) to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible diffe rent condition of sales for the specific auction.

1.3 Il Ponte acts as agent of the Seller and is exempt from any responsibility in regard to origin, condition and description of the lots included in catalogues, brochures and any other illustrative material. The aforementioned descriptions, as any other indication or illustration, is to be considered as purely indicative and shall not under any circumstances induce trust and/or expectation of any sort in the potential buyers. The lack of explicit references concerning the lot conditions in the catalogue shall not imply that the asset is without imperfections. Any written or verbal representation provided by Il Ponte, including the ones in catalogues, reports, comments or evaluations concerning any characteristic of a lot - such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, cultural origin or source, its quality, including its price or its value or valuation – merely reflect non-binding opinions and can be re-examined by Il Ponte and possibly modified before the lot is offered for sale. Il Ponte, its administrators, employees, collaborators or consul tants, shall not be held responsible for mistakes or omissions included in the aforemen tioned descriptions and/or representations. The estimates published in the catalogue are expressed in Euro: the starting price for the auction and the Hammer Price (i.e. the price at which a lot is sold at an auction by the auctioneer) can be higher or lower than the evaluations indicated.

1.4 All potential buyers are required to examine in advance the conditions of each lot du ring the exhibition of the lots organized by Il Ponte before the auction in order to carry out (also with their own experts) a prior in-depth examination concerning the authenticity, preservation, condition, provenance, typology and quality of the lots, on which potential buyers – and the final buyer – shall assume any sort of risk and responsibility. During the exhibition, the staff of Il Ponte will be available to potential buyers to provide – at their own request - an updated illustration of the objects in question, if available.

1.5 To supplement the descriptions contained in the catalogue, Il Ponte makes available, upon request, condition reports on the status of each lot.

1.6 All objects of an electrical or mechanical nature are to be considered solely on the basis of their artistic and decorative value and are not to be considered functional. Before using any such object of a sold lot, it is best to have any electrical system therein certified by a qualified electrician, as Il Ponte shall not assume any responsibility in these regards.

1.7 Neither Il Ponte nor its directors, employees, contractors or consultants shall be liable for acts or omissions relating to the preparation or conduct of an auction or for any other matter relating to the sale of the lot.

1.8 Following the adjudication, Il Ponte shall not be held responsible for any fault or de fect of the lots, including but not limited to those related to state of preservation, wrong attribution, authenticity, provenance, weight or lack of quality. Potential buyers and suc cessful bidders expressly waive the benefit of all warranties pursuant to Articles 1490 and 1497 of the Italian Civil Code, exempting Il Ponte from any responsibility. Neither Il Ponte or any member of its staff will be able to issue any sort of valid guarantee.

1.9 At all events any different l liability of Il Ponte vis-à-vis the Buyer (the individual or company who makes the highest bid in the auction accepted by the auctioneer and is awarded the lot) in connection with the purchase of a lot is limited to the Hammer Price and the buyer’s premium paid to Il Ponte by the Buyer.

1.10 The fall of the auctioneer’s hammer determines the acceptance of the highest bid and the price at which a lot is sold by the auctioneer to the Buyer. The fall of the auctio neer’s hammer also determines the conclusion of the purchase contract between the Seller and the Buyer and in particular it indicates the obligation of the Buyer to pay to Il Ponte the entire amount due for the purchased lot, including its price and commission. It is expressly provided that the purchase shall be considered finalized, and the ownership of the lot shall be passed to the Buyer, only pursuant to full payment from the Buyer to Il Ponte of the entire amount due (with the exception of different provisions referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale).

2. Bids

2.1 Bids for the purchase of lots may be submitted in person in the room during the auction, in a written offer before the auction begins, by phone or via the internet (in the latter case only if the specific auction admits this possibility).

2.2 Bids are increased by 10% (compared to the previous bid) unless otherwise determi ned by the auctioneer and communicated before the auction begins or during its course.

2.3 In the event bids of an equal amount are submitted through the same method (that is presented in the auction room, by telephone, in writing or online), Il Ponte will take into consideration only the bid received first.

2.4 Where a dispute arises concerning the successful bid, the lot may be withdrawn from the auction - at the sole discretion of the auctioneer - or relisted for auction on the same day (in this case, the bids relating to the lot made previously will no longer be taken into account).

2.5 At its own discretion, Il Ponte has the right to exclude anyone from participating in the auctions; in particular, Il Ponte may refuse to allow any potential buyer who has not previously fulfilled his obligations to Il Ponte, even by way of compensation, to participate in the auction.

2.6 The auctioneer conducts the auction starting from the bid he considers suitable. The auctioneer can put consecutive bids or respond to other bids in the interest of the Seller up to the Reserve Price (the minimum price agreed confidentially between Il Ponte and the Seller, below which the lot will not be sold).

2.7 At any time Il Ponte has the right to withdraw any lot offered for sale. The auctioneer has the right, at his sole discretion, to combine or separate lots and to vary the order of sale from the one indicated in the catalogue, provided that the lot is not offered for sale any day prior to the one indicated in the auction catalogue.

2.8 In regard to each potential buyer, Il Ponte reserves the right to subordinate participa tion in the auction to the presentation of a letter of bank references or the deposit of a sum that guarantees the proper fulfilment of the obligations laid down in these Terms and Conditions of Sale, which will be returned once the auction has ended.

3 Bids in the auction room

3.1 To participate in the auction in person, it is necessary to have the appropriate numbe red paddle, which is issued by the staff of Il Ponte at the registration desk, upon filling in the auction registration form and upon exhibiting the identity document of the potential buyer. Bidders shall place their bids by raising the numbered paddle.

3.2 Il Ponte invites potential buyers to pick up their numbered paddle ahead of time and informs them that they can also register for the auction during the exhibition period held prior to the auction. The loss of a numbered paddle must be reported immediately to Il Ponte, who will give the potential buyer a new numbered paddle. The numbered paddle must be returned to Il Ponte at the end of the auction.

3.3 Immediately after the successful bid, the Buyer shall sign a sale report.

3.4 Each lot sold in the auction room will be invoiced on the basis of the personal infor mation and address provided when the numbered paddle is issued.

3.5 It is possible to participate in the auction on behalf of a third person. The agent, when registering for the auction, must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the identity document and tax code of both the principal and the agent; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with power of attorney, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte reserves its right to prevent the agent from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of attor ney has not been sufficiently demonstrated.

3.6 Under no circumstances shall bids be accepted “without limits” or “upon examina tion”.

4. Bids submitted in writing

4.1 Written bids may be submitted by filling in the “Written telephone bid” form (Form) annexed to the auction catalogue or available for download from www.ponteonline.com (Website).

4.2 The Form shall be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction: either i) by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or ii) to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or iii) by sending an email in pdf format to info@ponte online.com (or the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases the required documentation specified in the Form must be enclosed; in case of failure to provide the required documentation, Il Ponte guarantees neither the participation of the potential Buyer in the auction nor that it will accept the bids indicated in the Form. Il Ponte will accept only bids equal to or higher than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue with respect to the lot for which the bid is submitted.

4.3 Written bids will only be accepted if rounded to a multiple of ten; otherwise, Il Ponte will consider the offer as being rounded down to the nearest multiple of ten (for example, a written offer of € 228.00 will be considered by Il Ponte as a bid of € 220.00).

4.4 Il Ponte, in allowing potential buyers to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to sell the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. The amounts specified in the Form shall be meant as maximum amounts. Il Ponte will not take into consideration bids for unlimited amounts or bids for an unspecified amount.

4.5 Il Ponte is not responsible for any errors made by the potential buyer in completing the Form. Before sending the Form to Il Ponte, the potential buyer is required to verify that the lot description indicated in the Form corresponds to the good that he intends to buy; in particular, the potential buyer is required to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte will make the bid on behalf of the potential buyer by referring exclusively to the lot number.

4.6 At the end of the auction, the Buyer will be informed by Il Ponte via email that his bid was successful; in any case, each potential buyer is invited to contact Il Ponte at the contact details indicated in Article 15 in order to check if his bid was successful.

4.7 In case a written bid and a bid made in person in the auction room, by telephone or online are placed for the same amount, the latters shall prevail with respect to the written bid.

5 Bids submitted by telephone

5.1 By filling in and submitting the Form, a potential buyer can participate in the auction and make telephone bids.

5.2 The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction - by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pon taccio 12) or to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the au ction catalogue), in all cases enclosing the required documentation specified in the Form.

5.3 Following the receipt of the duly completed Form, Il Ponte will contact the potential buyer at the phone number indicated in the Form before the sale of the lot for which the potential buyer intends to make telephone bids.

5.4 The minimum estimate indicated in the catalogue in reference to each lot for which potential buyers intend to make telephone bids must be at least € 100,00; otherwise, Il Ponte will not contact the potential buyer nor will he be able to make telephone bids for the lot.

5.5 If, for any reason, including technical reasons, Il Ponte is not able to telephone the potential buyer, Il Ponte will have the right to bid on behalf of the potential buyer, in regard to each lot specified in the Form, up to a Hammer Price equal to the maximum bid listed by the potential buyer in the Form, or if that maximum bid is not reached, up to the starting price referred to that lot.

5.6 Il Ponte is not liable in any way for any delay in or failure to make telephone bids arising from the malfunction of the telephone line.

5.7 Telephone conversations during the auction will be recorded. The staff of Il Ponte is able to make phone calls in Italian, English, French, Chinese, Spanish and Portuguese.

6 Bids submitted online

6.1 Il Ponte will give notice on its Website (at least 24 hours before the auction starts) and/or in the auction catalogue if bids can be made online, via the Website or sites operated by third parties.

6.2 Online bids are regulated both by these Terms and Conditions of Sale and by the “Additional conditions for the submission of online bids” available on the Website or on request. In the event of inconsistency between these Terms and Conditions of Sale and the “Additional conditions for the submission of online bids”, the latter shall prevail.

6.3 For information about registering for the auction and submitting online bids, please refer to the Website.

6.4 In case of participation in the auction and bid submissions carried out through pla tforms and/or websites other than Il Ponte Live platform (for further information please refer to the website www.ponteonline.com) an additional commission corresponding to 5% of the Hammer Price will be added, where it applies, as well as the commissions and expenses provided for by the present Terms and Conditions of Sale.

7 Payment

7.1 In the event of a successful bid, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte, in addition to a buyer’s premium of 25% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pontaccio 12) or 35% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pitteri 8/10) of the Hammer Price (in both cases VAT shall be inclu ded if applicable) in addition, to the payment of any other amount due to Il Ponte under these General Terms and Conditions (see also § 6.4) related to the lot sold (Amount Due).

7.2 The Buyer undertakes to pay the Amount Due no later than ten days from the day following the date of the sale.

7.3In the event of failure to pay or delay in payment by the Buyer, in whole or in part, of the Amount Due within the aforementioned imperative time-limit Il Ponte has the right to terminate the sale contract pursuant to Article 1456 of the Italian Civil Code, by giving simple written notice. In this event, Il Ponte shall have in any case the right to receive the payment of a penalty corresponding to the double of the purchase commissions that the defaulting Buyer should have paid, as well as to possible further compensation for grea ter damages. Il Ponte shall be entitled to retain any advanced payment made by the Buyer.

7.4 Each lot can be paid by cashier’s check, credit card, debit card, bank transfer or cash, within the limits of the law.

7.5 Payment of the lot can be made in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (according to where the auction was held) during the following office hours: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm (excluding public holidays in Italy).

7.6 The following credit cards are accepted: American Express, Diners, Visa and Master Card. Payment can be made exclusively by the owner of the credit card.

7.7 The bank details for wire transfers are the following: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code no. ICRAITRR950; Beneficiary: Il PonteCasa d’Aste Srl. In the space for “reason for payment” (causale), please provide your full name and the invoice number.

7.8 Il Ponte has the right to control the source of the payments it receives and to refuse payments from people other than the Buyer.

7.9 Pursuant to the Italian Legislative Decree no.231/07 and subsequent amendments and additions and in full compliance with the provisions of the Italian Legislative Decree 196/2003 (Privacy Code) and EU Regulation 2016/679, Il Ponte will require from all cu stomers the data necessary to the fulfilment of the obligations of adequate verification of the Customer and of the beneficial owner. In the event of formal request from Authorities and Public Administration, and in any other circumstances provided for by law, Il Ponte shall be entitled to provide the name and contact details of the Buyer.

8 Delivery and collection of the lot

8.1 The lot will be delivered by Il Ponte to the Buyer only after receiving full payment of the Amount Due (unless otherwise specified as referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale).

8.2 Il Ponte does not undertake the obligation to arrange for shipment of the lot sold, which must be collected by the Buyer in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (depending on where the auction was held), within 10 days following the day the Amount Due is paid.

8.3 If the buyer does not promptly collect the lot he has paid for within 10 days of pay ment or the issue of the certificate or the export license, Il Ponte will have the right to proceed to the elimination of the lot, subject to prior notification by registered mail with return receipt. The buyer acknowledges and accepts that in the event of elimination of the

lot, he will not be entitled to proceed to legal actions or promote any complaint before the authorities, against il Ponte, which is therefore free of any liability.

8.4 In the event that the Buyer entrusts the collection of the lot to a third party, said party must be provided with a written authorization of the Buyer as well as a copy of the identity document of both the represented party and his agent.

8.5 At the express request of the Buyer, Il Ponte can arrange, at the Buyer’s expenses and risk, for the packaging, transport and insurance of the lot, subject to prior notice and written acceptance of the Buyer in relation to the relevant expenses. The shipping may be carried out by a carrier hired by Il Ponte, in accordance with the instructions of the Buyer, or hired directly by the Buyer, depending on the agreement between the parties.

8.6 In the event of death, disqualification, incapacitation or termination, for any reason, of the Buyer, duly notified to Il Ponte, it is agreed that Il Ponte will deliver the lot on the basis of an agreement between all the assignees of the Buyer or in compliance with the procedures established by the judicial authority.

9 Transfer of risk

9.1 A purchased lot is entirely at the risk of the Buyer starting on the earliest of the following: (i) the date the Buyer receives the lot purchased, or (ii) the date the Buyer pays the Amount Due for the lot; if none of these events takes place, the transfer of risk will in any case have effect after the ten (10) day-period of the sale has elapsed. The transfer of risk to the Buyer expressly exonerates Il Ponte from any liability regarding the fate of the adjudicated lot as well as in the event of damages, theft, fire, destruction of loss of the lot itself (partial or total).

9.2 The Buyer will be compensated for any loss of or damage to the lot that occurs after the adjudication but before the transfer of risk, but the compensation may not exceed the Hammer Price of the lot plus the buyer’s premium received by Il Ponte. In no event will Il Ponte be responsible for the loss or damage of glass/frames containing or covering prints, paintings or other works unless the frame and/or the glass is part of the auctioned lot.

9.3 In no event will Il Ponte be liable for any loss or damage (partial or total) of the adju dicated lot: (i) that occurs as a result of any action (including restoration or cleaning of the work or the frame) carried out by third parties appointed by anyone; (ii) arising, directly or indirectly, from: (a) changes in humidity or temperature; (b) normal wear and tear or gradual deterioration resulting from interventions on the object and/or other events (in cluding woodworms and wood parasites); (c) errors in treatment; (d) war, nuclear fission, radioactive contamination, chemical, biochemical or electromagnetic weapons; (e) acts of terrorism; (f) in case of lockdowns or similar situations, Authority regulations and any other reason of force majeure outside the control of Il Ponte.

10 Counterfeiting

10.1 If, after the sale, a lot turns out to be a counterfeit, Il Ponte will reimburse any Buyer who has requested termination of the sale contract - upon the return of the lot to Il Ponte - in an amount equal to the Hammer Price and the buyer’s premium paid, in both cases in the currency in which these amounts were paid by the Buyer. The obligation of Il Ponte is subject to the condition that, no later than five (5) years from the date of adjudication, the Buyer: (i) gives Il Ponte written notice, within ninety (90) days from the date on whi ch he received information causing him to believe that the lot is counterfeit, of the lot number, the date of the auction where the lot was purchased and the reasons why the Buyer believes that the lot is counterfeit; (ii) is able to return the lot to Il Ponte free from any demands or claims by third parties made after the date of sale, and the lot is in the same condition as at the date of sale; (iii) provides Il Ponte with the reports of at least two scholars or independent experts of internationally recognized competence, in which they explain the reasons why the lot is to be considered a counterfeit.

10.2 Il Ponte will not be bound by the opinions provided by the Buyer, and reserves the right to request additional expert advice at its own expense.

10.3 Il Ponte will not make a refund if: (i) the description in the catalogue was in accor dance with the generally accepted opinion of scholars and experts on the date of the sale or indicated that the authenticity or attribution of the lot was controversial; or (ii) on the date of publication of the catalogue the counterfeit nature of the lot could be ascertai ned only by carrying out analyses generally considered inadequate for that purpose or otherwise not feasible, whose cost was unreasonable or which might reasonably have damaged or otherwise resulted in a decrease in the value of the lot.

Under this Article, counterfeit means, in the reasonable opinion of Il Ponte, the imitation of a lot offered for sale, not described as such in the auction catalogue, created for the purpose of deception in regard to the authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, source, date, age, period of the lot, which on the date of the sale had a value lower than it would have had if the lot had corresponded to the description in the auction catalogue.. A lot that has been restored or modified in any way (including repainting or painting over) does not constitute a counterfeit.

11 Export from the territory of the Italian Republic. Declaration of cultural interest

11.1 The export of a lot from the territory of the Italian Republic may be subject to the issuance of a certificate of free circulation or of an export license, in accordance with the requirements of Article 68 et seq. of the Italian Legislative Decree 22 January 2004 no. 42 (Urbani Code). In the event that lots are subjected to the process of declaration of cultural interest (the so-called “notification”) pursuant to article 13 and the following Italian Legislative Decree no. 42/2004, the Buyer shall be responsible for the compliance to all the provision of law and of any other applicable special regulation, including cu stoms matter, tax matters, currency regulations and protected species regulations. The responsibility of verifying possible restrictions on movements and/or on export of the lot of interest or the adjudicated lot, that is any licence or certificate provided for by law in Italy and in the country of destination, shall be borne solely by the participants to the auction and the Buyers, as well as any formality and legal requirements provided for by law in the matters of movement and/or export of the adjudicated lot, and Il Ponte shall be expressly exempted from any obligation and/or responsibility.

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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11.2 The failure to grant or the delay in issuing the certificate of free circulation and/or the export license shall not give rise to the termination or annulment of the sale, nor shall it justify the non-payment or delay in payment of the Amount Due by the Buyer.

11.3 At the Buyer’s request and expenses, Il Ponte may accept to apply for the issuance of the certificate of free circulation and/or the export license, provided that the Buyer has already paid the Amount Due. Il Ponte charges to the Buyer a fee of € 150.00 (plus VAT - as per law if due - and any transportation cost) for each work for which an application is filed. In any case, Il Ponte shall not be held responsible for any obligation or guarantee regarding the good outcome of the pertaining application.

11.4 Each lot offered for sale at auction could already be the subject of a declaration of cultural interest by the Ministry of Culture and Heritage and Tourism in accordance with Article 13 of the Urbani Code. In that case - or if, in relation to the lot, the procee ding of declaration of its cultural interest pursuant to Article 14 of the Urbani Code has commenced - Il Ponte will communicate as much in the catalogue and/or through an announcement made by the auctioneer before the lot is offered for sale. In the event the lot has been the subject of a declaration of cultural interest prior to its sale, the Seller will report the sale to the competent Ministry pursuant to Article 59 of the Urbani Code. The sale is subject to the condition precedent that the relevant Ministry exercises the right of pre-emption within sixty days of receipt of such report, or within a period greater than one hundred and eighty days, pursuant to Article 61 paragraph II of the Urbani Code. During the period provided for the exercise of the right of pre-emption, the lot cannot be delivered to the Buyer, pursuant to Article 61 of the Urbani Code. In any event, it is understood that any declaration of cultural interest (or even just the commencement of the related procedure) that should occur subsequently to the adjudication of a lot shall not invalidate or nullify neither the adjudication nor the obligation of payment of the total amount due and, in general, the purchase of the lot.

11.5 Please note that the lot marked with“§”symbol has been imported under a tempo rary customs licence. The hammer price for the lot will be subject to VAT (as per law if due) for EU residents only. The cost of € 300 regarding the final importation will be at the buyer’s expense. Il Ponte will not be responsible for the delays in paperwork procedures. 11.6 Please note that the lot marked with “#”symbol has been imported under a tem porary artistic importation licence.

12 Resale right

12.1 If due, the payment of the so-called “resale right” (introduced by the Italian Legi slative Decree 13 February 2006, no. 118, implementing Directive 2001/84/EC) will be paid by the Seller

13 Protected species

13.1 Regardless of the issue of a certificate or an export license under Article 68 et seq. of the Urbani Code, all lots consisting of or containing parts of plants or animals (e.g.: whalebone, crocodile, ivory, coral, turtle), regardless of their age or value, may require a permit or certificate before export, and/or additional licenses and/or certificates for im portation into non-EU countries. The granting of a license or a certificate for import does not guarantee the issuing of a license or certificate for export, and vice versa. Il Ponte recommends that potential buyers check their own specific national legislation regarding requirements for the imports of goods made of or containing protected species into their country. It is the Buyer’s responsibility to obtain these import or export licenses/certifi cates, as well as any other required supporting document, before making any bid and Il Ponte shall be expressly exempted from any responsibility and/or obligation.

14 Legal Guarantee of Conformity

14.1When required by law, lots sold through Il Ponte are covered by the legal guarantee of conformity provided for in Articles 128-135 of the Italian Consumer Code (Legal Gua rantee), if applicable.

14.2 The Legal Guarantee is given to the consumer (who, pursuant to Article 3, paragraph I, letter a) of the Consumer Code, is an individual who acts for purposes unrelated to his business, commercial, craft or professional activities).

14.3 The Seller is liable to the consumer for any lack of conformity existing at the time of delivery of the product and that becomes apparent within two years of that delivery. The lack of conformity must be reported to the Seller within two months of the date on which it was discovered, otherwise the guarantee is voided. Unless proved otherwise, it is assumed that any lack of conformity which becomes apparent within six months of delivery of the product already existed on the delivery date, unless this assumption is incompatible with the nature of the product or with the nature of the lack of conformity. From the seventh month following the delivery of the lot, it becomes the consumer’s burden to prove that the defect existed at the time of delivery. In order to avail himself of the Legal Guarantee, therefore, the consumer shall first give proof of the date of the sale and of the delivery of the lot. The consumer, in order to be able to provide this proof, should therefore keep all documentation suitable to demonstrate the sale (for example, the purchase invoice) and the date of delivery or collection of the lot.

14.4 With reference to the definition of “lack of conformity”, please refer to the provi sions of Article 129, paragraph II, of the Consumer Code. Excluded from the scope of the Legal Guarantee are defects caused by accidental events or by responsibilities of the consumer, or by any use of the lot that is incompatible to its intended use.

14.5 In the event of a lack of conformity duly reported in the appropriate terms, the con sumer is entitled: (i) first of all, to the repair or replacement of the lot, at his choice, free of charge, unless the solution requested is impossible or excessively expensive compared to the other; (ii) second, (in cases where repair or replacement is impossible or prohibitively expensive or the repair or replacement did not take place within a reasonable time or the repair or replacement made previously caused significant inconvenience to the consumer) to a reduction in the Hammer Price or the termination of the contract, at his choice. The remedy requested is overly burdensome if it imposes unreasonable costs on the Seller with respect to alternative remedies that may be exercised, taking intoaccount: (i) the value the object would have if there were no lack of conformity; (ii) the nature of the

lack of conformity; (iii) the possibility that the alternative remedy could be implemented without significant inconvenience to the consumer.

14.6 If, during the period of validity of the Legal Guarantee, the lot manifests a lack of conformity, the consumer may inform Il Ponte of this fact at the contacts provided in Ar ticle 16. Il Ponte will reply promptly to communications of any alleged lack of conformity and indicate to the consumer the specific procedure to be followed.

15 Contacts

It is possible to ask questions, send information, request assistance or file complaints to Il Ponte: - by email: info@ponteonline.com; - by mail: Il Ponte - Casa d’Aste srl, Milan, Via Pontaccio 12 (20121) or Via Pitteri 8/10 (20134);

- by phone: +39 02.863141 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.8631472 (offices in Via Pitteri 8/10) (phone numbers are not free of charge and operate at the following times: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 6 pm, for the offices in Via Pontaccio 12; 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm for the offices in Via Pitteri 8/10, in both cases excluding public holidays in Italy);

- by fax: +39 02.72022083 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.36633096 (offices in Via Pitteri 8/10);

Il Ponte will reply to complaints within five working days of their receipt.

16 Jurisdiction and applicable law

16.1 The contractual relationship between Il Ponte and the Buyer is governed by the Italian Law. These Terms and Conditions of Sale may be translated into other languages, should any conflict arise between the Italian original version and any foreign language translation, the conditions of sale included in the Italian version shall prevail and shall remain valid and binding.

16.2 In the case of consumer Buyers, for any dispute concerning the application, imple mentation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, the jurisdiction shall be the location where the consumer resides or is domiciled.

16.3 Under Article 141-sexies, paragraph 3 of the Consumer Code, when applicable, Il Ponte informs the consumer Buyer that, in the event he has filed a complaint directly with Il Ponte, after which however it has not been possible to resolve the dispute, Il Ponte will provide information about the Alternative Dispute Resolution entity or entities for the extra-judicial settlement of disputes relating to the obligations arising from any contract concluded under these Terms and Conditions of Sale (so-called ADR entities, as specified in Articles 141-bis et seq. of the Consumer Code), specifying whether or not it intends to make use of such entities to resolve such dispute.

16.4 Il Ponte also informs the consumer Buyer that a European platform for online dispu te resolution of consumer disputes has been established (the so-called ODR platform). The ODR platform is available at http://ec.europa.eu/consumers/odr/; through the ODR platform, the consumer Buyer may consult the list of ADR entities, find the link to the website of each of them and start an online dispute resolution procedure for the dispute in which he is involved.

This is without prejudice of the consumer Buyer’s right to appeal to a competent ordinary court for settlement of the dispute arising from these Terms and Conditions of Sale, re gardless the outcome of the out-of-court dispute settlement procedure pursuant to Part V, Title II-bis of the Consumer Code.

16.5 The Buyer who is resident in an EU member state other than Italy may also have access, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, to the minor disputes procedure established by Regu lation (EC) No. 861/2007 of 11 July 2007, provided that the value of the dispute does not exceed, excluding interest, fees and expenses, Euro 2,000.00. The text of the regulation is available on the website www.eur-lex.europa.eu.

II. Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding

The following Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding  (Terms) apply to online auctions where Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l., based in Milan, via Pontaccio 12 (20121), VAT no. 01481220133, fully paid-up share capital of Euros 34,320.00 (Il Ponte) allows online bids through the web site www.ponteonline.com (Web Site) and/or web sites of third parties (Platforms).

Each lot is offered for sale by Il Ponte. All auction sale contracts concluded via online bid ding through the Web Site and/or the Platform are are excluded from the rules of Chapter I, Title III of the Italian Legislative Decree no.206 of 6 September 2005 for the reason that the aforementioned contracts have been concluded at an auction sale.

These Terms are in addition to (and do not replace) the above reproduced Terms and Conditions of Sale, whose definitions will be referred to in these Terms.

By participating in an auction via the Web Site and/or the Platform, the bidder agrees to be bound by the Terms and Conditions of Sale applicable to the sale and these Terms.

1. One-Step Process and Irrevocability of an Online Bid.

Exception to the Right of Withdrawal

In order to register for an auction, a copy of a valid ID must be sent to info@ponteonline. com. Failure to do so, will make the registration impossible.  Il Ponte reserves the right to refuse or to revoke registration for an auction at its sole discretion. The process for making a bid through the Web Site and/or the Platform is a one-step process; the bid is sent as soon as the bidder clicks the relevant button and it is final. By placing an online bid via the Web Site and/or the Platform, you accept and agree that bids are final and that you are not  allowed in any way to amend or revoke it. Moreover, under Article 59, paragraph 1, letter m) of the Consumer Code, if the auction sale contract is concluded with a bidder who made an online bid through the Web Site and/or the Platform and who may be qualified as a consumer pursuant to Article 3, paragraph 1, lett. a) of the Consumer Code, the buyer will not be entitled to a right of withdraw, as the contract is concluded through a public auction, as defined by Article 45, paragraph 1, letter o) of the Consumer Code.

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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If your bid is a successful bid, the Buyer irrevocably agrees to pay the full purchase price including buyer’s premium and all applicable taxes and other applicable charges.

2. Payment and Delivery

Payment: please refer to Clause 7 of the Terms and Conditions of Sale. Delivery: please refer to Clause 8 of the Terms and Conditions of Sale.

3. Competing Bids

If you have the leading bid this will be indicated on the Web Site and/or the Platform. The auctioneer has discretion to vary bidding increments for bidders in the auction room and on the telephones, but bidders via the Web Site and/or the Platform may not be able to place a bid in an amount other than a whole bidding increment. All bidding for this sale will be in euros.will be in euros.

4. Bidder’s responsibility

Bidders on the Web Site and/or the Platform are responsible for making themselves aware of all sale room notices and announcements. All sale room notices will be read by the auctioneer at the beginning, where appropriate, or during the sale prior to a relevant lot being offered for sale. Il Ponte recommends that bidders on the Web Site and/or the Platform log on at least ten minutes before the scheduled start of the auction to ensure that you have heard all announcements made by the auctioneer at the beginning of the sale. All sale room notices and announcements form part of these Terms and the Terms and Conditions of Sale.

Il Ponte reserves the right to refuse or revoke permission to bid online via the Web Site and/or the Platform and to remove bidding privileges during a sale. Successful bidders will be notified about the adjudication and receive the bank statement related to their purchase after the sale.

5. Il Ponte’s responsibility

Il Ponte will not be responsible for any errors or failures to execute bids placed via the Web Site and/or the Platform, including, without limitation, errors or failures caused by (i) a loss of connection to the internet or to the Web Site and/or the Platform software by either Il Ponte or the client; (ii) a breakdown or problem with the Web Site and/or the Pla tform software; or (iii) a breakdown or problem with a client’s internet connection, mobile network or computer. Il Ponte is not responsible for any failure to execute an online bid or for any errors or omissions in connection therewith. When participating to the auction by means of the Website and/or the Platform, bidders and potential buyers exclusively and expressly assume any risk and/or responsibility for the receiving and good outcome of the bids placed and/or to be placed.

INFORMATION on ART 13 of the G.D.P.R

Pursuant to and for the effects of art. 13 of the New Data Protection Regulation (GDPR 2016/679), we inform the Customer (so-called interested party) that:

1. Owner and other designated persons

The data controller is Il Ponte - Casa D’Aste S.r.l. , with registered office in Milan, Via Pon taccio n. 12, in the person of the director, Dr. Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ ponteonline.com. For the purpose of replying to the interested party in case of exercise of rights by the latter, it is possible to contact Francesca Conte, mail: francesca.conte@ ponteonline.com.

The appointed DPO is Programmastudio Spa, in the person of the Dr. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.

2. Treatment and legal basis

Personal data, freely provided by the Customer to the company on the basis of the activity carried out by virtue of specific contractual regulations, will be treated in a lawful manner, according to correctness, and in accordance with the provisions of the Regulations, for the purpose of: - fulfilling the mandate to sell and / or participating in the scheduled auctions; - for the purposes established by the current anti-money laundering legislation (the Italian Legislative Decree 231/07 and subsequent amendments).

The provision of the above data is mandatory for the holder to be able to carry out the task assigned to him. In case of refusal to provide the requested data, the holder will find it impossible to perform the contractually provided services, due to fact and fault of the Customer concerned.

Personal data such as e-mail address, provided optionally by the Customer to the com pany on the basis of a specific consent issued by the same, will be processed in a lawful and correct manner, as well as in accordance with the Regulation for the purposes of forwarding information, updates and news regarding new auctions and / or future events. For this purpose the company will collect the consent with electronic and /or written modalities.

The image will be recorded, by means of a video recording system and as per reported information, in the legitimate interest of the Owner, or in order to protect the safety of persons and the protection of the company’s assets.

3. Processing tools and data storage methods

The data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, relevant and not excessive with respect to the aforementioned purposes of processing.

The same data will be processed, in compliance with the security and confidentiality required through the following procedures: collection of data from the interested party, registration and storage of the same for predetermined, explicit and legitimate purposes.

The same data will be processed using both paper and electronic and automated means.

Personal data will be processed by the Data Controller as well as by employees and collaborators authorized to process the data. The data may be communicated, to the public bodies recipients of the communications /

declarations object of the present contract, as well as to the appointed inspection per sons, where required, during the verification and control phases related to the regularity of the fulfilments.

The same data, object of this information, can be communicated to professionals and / or collaborators of the holder for the accomplishment of the assigned task and for the same purposes. Moreover, the data in question will not be disseminated beyond the limits specified therein, unless otherwise indicated by the interested party, provided in writing.

It is not the intention of the Data Controller to transfer the data object of this letter to a third country or to an international organization. It should be noted that the external backup is also performed by an Italian company, therefore also required to comply with the privacy legislation in question, through the use of server sites on Italian territory. There is no automated decision making process. Finally, the interested party is informed that the Data Controller has set up a great variety of security measures to protect data against the risk of loss, misuse or alteration.

4. Data retention period

The data, subject of this information, will be kept: - for 10 years (ten years) from the conclusion of the contractual relationship, for treatment with a contractual legal basis; - 5 years from the withdrawl of consent for treatment with a consensual basis; - no more than 72 hours, relative to the treatment of images of the video surveillance.

5. Rights of the interested party

The interested party has the right: - to ask the Data Controller to confirm or not the possession of personal data concerning himself, even if not yet registered, and their communication in an intelligible form, as well as access to personal data, its possible updating or integration, correction or the cancel lation of the same, the transformation of the same in anonymous form or the blocking of those treated in violation of the law, the limitation of the processing that concerns himself or to oppose its treatment, in addition to the right to data portability. The interested party also has the right to obtain an indication of the origin of personal data, its purpose and the methods of treatment, as well as the logic applied in case of treatment carried out with the aid of electronic instruments; - he may also object in whole or in part to the processing of data concerning him for the purpose of sending advertising material, direct sales or market research or commercial communications;

- he has the right to withdraw the consent at any time, without prejudice to the lawful ness of the processing performed on the basis of the consent given prior to the revoca tion, as well as the right to place a complaint with a supervisory authority.

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

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MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE

MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE

Io sottoscritto/a

Io sottoscritto/a Nome Cognome

Asta n.

Nome Cognome

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il

con la sottoscrizione del presente modulo dichiaro di aver letto e di accettare incondizionatamente e senza riserve le Condizioni Generali di Vendita ricevute da Il Ponte Casa d’Aste (con la sottoscrizione della presente il sottoscritto ne rilascia ricevuta) e pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. e riferite all’asta n. __________ del ___________, nonché dichiaro (segnare l’opzione rilevante)

(A) che, non potendo essere presente all’asta, desidero formulare le seguenti offerte massime per l’acquisto dei lotti qui sotto elencati.

(B) di voler essere contattato da Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. - ai numeri di telefono da me sopraindicati – nel momento in cui i lotti qui di seguito descritti verranno offerti in vendita al fine di poter partecipare con una o più offerte telefoniche e per i quali formulo fin da subito l’offerta sulla base d’asta di cui dichiaro essere stato informato. Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non riuscisse a contattarmi telefonicamente, la casa d’aste avrà facoltà di effettuare offerta per mio conto sulla base d’asta garantita e sino ad un prezzo di aggiudicazione pari all’offerta massima eventualmente indicata nella colonna specifica. Riconosco e accetto di poter formulare offerte telefoniche solo per lotti per i quali la stima minima indicata in catalogo è pari o superiore ad euro 100,00. Riconosco e accetto che la telefonata sarà registrata da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l.

LOTTO N. DESCRIZIONE

LOTTO N. DESCRIZIONE

OFFERTA MASSIMA

OFFERTA MASSIMA

(in caso di opzione B – commissione telefonica – si intende implicitamente formulata l’offerta sulla base d’asta)

Firma Data

Firma Data

Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email dipartimentale di riferimento).

Qualora il partecipante all’asta intenda formulare una o più offerte scritte in qualità di rappresentante di una terza persona è pregato di allegare al presente modulo una delega sottoscritta dal rappresentato unitamente a copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega deve essere sottoscritta dal legale rappresentate o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresen tante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.

In caso di aggiudicazione del lotto, l’acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. il prezzo di aggiudicazione del lotto, vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (IVA inclusa) del prezzo di aggiudicazione, oltre ogni eventuale ulteriore importo previsto dalle Condizioni Generali di Vendita. In relazione ad offerte scritte, non vengono accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”; oppure con importi illimitati o prive di importo. Le offerte sono accettate solo se arrotondate alla decina. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., nel dare luogo ai rilanci per conto del partecipante, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al prezzo di aggiudicazione più basso. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non è responsabile di eventuali errori nella compilazione del presente modulo. Prima di inviare il modulo è necessario verificare che la descrizione del lotto ivi indicata corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare, è necessario verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta del bene e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. formulerà l’offerta con esclusivo riferimento al primo.

Accetto e approvo specificatamente, anche ai sensi dell’art. 1341 e 1342 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte: 1.3 (esclusione di responsabilità per errori o omissioni); 1.7 (esclusione di responsabilità per atti o omissioni); 1.8 (esclusione di responsabilità per vizi); 1.9 (limitazione di responsabilità); 2.8 (referenze bancarie e deposito); 5.5 e 5.6 (esonero responsabilità offerte telefoniche); 7.3 (termine essenziale, clausola risolutiva espressa, penale); 8.3 (conseguenze del mancato ritiro del lotto); 9.1 (passaggio del rischio); 9.2 (limitazioni al risarcimento del danno); 9.3 (limitazione di responsabilità); 10.1 (conseguenze nel caso di una contraffazione); 10.3 (limitazioni al rimborso nel caso di contraffazione); 11.1 (esonero responsabilità in materia di esportazione e dichiarazione di interesse culturale); 11.3 (esonero responsabilità per pratiche di libera circolazione e/o esportazione); 11.4 (validità dell’aggiudicazione); 13.1 (esonero responsabilità in materia di specie protette); 16 (legge e foro); II-4 (esonero responsabilità offerte online).

Firma Data

Firma Data

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del G.D.P.R., Regolamento UE 679/16, il sottoscritto interessato dichiara di aver ricevuto adeguata informativa in merito ai dati forniti che risultano necessari ed indispensabili al fine della corretta esecuzione dell’intesa contrattuale, del loro trattamento, della sua durata, delle indicazioni del Titolare, dell’eventuale Responsabile del Trattamento, del D.P.O., nonché delle modalità concrete di esercizio dei diritti che mi sono riconosciuti dalla normativa in discorso. Dichiaro altresì di avere piena conoscenza della pubblicazione dell’informativa in discorso sul sito http://www.ponteonline.com/ , nella sezione G.D.P.R.

Firma Data

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Ai fini e per gli effetti del trattamento dei dati personali per la ulteriore finalità d’inoltro d’ iniziative pubblicitarie e/o informative, mediante mail o mezzi equivalenti, relative esclusivamente alle aste e/o iniziative organizzate da Il Ponte

□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

autorizzo non autorizzo

□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

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IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476

290
Asta
n.
590

MODULO

OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE

Io sottoscritto/a

I, the undersigned, Name

MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE

Nome Cognome

Io sottoscritto/a Nome Cognome

Surname

Io sottoscritto/a Nome Cognome

Asta n.

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il

Email Postal Code Street

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il

Tax code Fax Mobile Issued by Birthplace

City Telephone Identity card/Passport n.

Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il

ENCLOSED: COPY OF AN IDENTITY DOCUMENT OR PASSPORT

Date of issue

by signing this form, I hereby declare that I have read and that I accept unconditionally and unreservedly the Terms and Conditions of Sale received from Il Ponte Casa d’Aste (by signing this form the undersigned acknowledges receipt of the aforementioned Terms and Conditions of Sale) and published in the auction catalogue of Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l. and related to auction no. __________ to be held on___________, and I request (mark the relevant option)

(A) to place the following maximum bids for the purchase of the lots listed below, as I am unable to be present at the auction

LOTTO N. DESCRIZIONE

LOTTO N. DESCRIZIONE

OFFERTA MASSIMA

(B) I wish to be contacted by Il Ponte Casa d’Aste at the numbers I have provided above - at the moment in which the lots described hereunder will be offered for sale - so that I may participate with one or more telephone bids for which I am hereby placing a written bid for the starting price of which I have been informed. Should Il Ponte for any reason, including technical difficulties, be unable to contact me on the telephone it is understood that Il Ponte will have the faculty to consider my bid as a written bid and therefore confirm on my behalf the aforementioned starting price or if specified, up to the amount equal to the maximum offer indicated in the specific column. I acknowledge and agree to make telephone bids only for lots for which the minimum estimate indicated in the catalogue is greater than or equal to € 100.00. I acknowledge and agree that the telephone call will be recorded by Il Ponte - Casa d’Aste Srl.

OFFERTA MASSIMA

LOTTO N. DESCRIZIONE

OFFERTA MASSIMA

LOT NO. DESCRIPTION MAXIMUM BID (if option B- telephone bid – the reserve price implicitly implies a written bid on the starting price)

Firma Data

Firma Data

Signature

The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the auction starts - by fax to +39 02.72022083 or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the email address of the relevant department).

Firma Data

If a bidder wishes to submit one or more bids in writing as the representative of a third party, he must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the principal’s identity document and tax code; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with signing authority, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte - Casa d’Aste Srl has the right to prevent the representative from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of representation has not sufficiently been demonstrated. In the event a lot is awarded, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte - Casa d’Aste Srl, which is to say the price at which a lot is awarded at an auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium of 25% (including VAT) of the Hammer Price and any other additional amount required by the Terms and Conditions of Sale. No written bids will be accepted for an unspecified or unlimited amount for a given lot, nor bids subject “to inspection” as an attached condition, nor bids for unlimited amounts, nor bids without a specified amount. Bids are accepted only in amounts rounded to the nearest ten. Il Ponte - Casa d’Aste Srl will give effect only to bids equal to or greater than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue for the lot being sold. Il Ponte - Casa d’Aste Srl, in allowing participants to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to award the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price.

Il Ponte - Casa d’Aste Srl is not responsible for any errors made in filling out this form. Before sending the Form to Il Ponte, it is necessary to verify that the lot description indicated therein corresponds to the object desired for purchase; in particular, it is necessary to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte - Casa d’Aste Srl will make the bid by referring exclusively to the lot number.

I specifically accept and approve, also pursuant to Articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, the following clauses of the General Terms Conditions of Sale published in the auction catalogue of Il Ponte: 1.3 (exclusion of liability for errors or omissions); 1.7(exclusion of liability for acts or omissions); 1.8 (exclusion of liability for faults or defects) 1.9 (limitation of liability); 2.8(bank references and deposit); 5.5and 5.6(exclusion of liability for bids submitted by telephone); 7.3 ) imperative time limit, immediate termination clause, penalty); 8.3 (consequences of failure to collect the lot); 9.1 (transfer of risk); 9.2 (limits to damage compensation); 9.3 (limitation of liability); 10.1 (consequences in the case of a counterfeit); 10.3 (limits to refunds in the case of counterfeiting); 11.1(exclusion of liability for matters related to export and declaration of cultural interest); 11.3(exclusion of liability for free circulation related procedures and documents); 11.4 (validity of the adjudication); 13.1(exclusion of liability for protected species related matters); 16 (Jurisdiction and applicable law); II-4(exclusion of liability for online offers).

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Pursuant to and for the effects of art. 13 of the G.D.P.R., EU Regulation 679/16, the undersigned declares that he/she has received adequate information regarding the data provided that is necessary and indispen sable for the correct execution of the contractual agreement, its duration, the handling of the data, the indications of Il Ponte, where applicable the manager of the handling, of the D.P.O., as well as of the concrete modalities allowing me to exercise my rights as specified by the law in question. I also declare to have full knowledge of the information note specified and printed ,on the website http://www.ponteonline.com/, in the section G.D.P.R.

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Firma Data

For the purposes and effects of the processing of personal data for the further purpose of sending advertising and / or information initiatives, by email or equivalent means, related exclusively to auctions and / or initiatives organized by Il Ponte

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□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

I consent

In my full conscience to the processing of the data I don’t consent

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Firma Data

□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.

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IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199

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Asta
n.
□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.
Firma Data Firma Data
MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE
Asta n.
Signature Signature Signature Date Date Date Date FORM FOR BIDS SUBMITTED IN WRITING AND BY TELEPHONE
Sale n. 590

Il Ponte Casa d'aste S.r.l. nonostante le ricerche effettuate non è stato in grado di rintracciare alcuni degli aventi diritto delle immagini riprodotte. Si dichiara, pertanto, disponibile ad assolvere ai suoi obblighi.

SALES NOTE

Nella scheda delle opere non è specificato lo stato di conservazione. I Clienti sono pertanto invitati a richiedere i condition report delle stesse, a visionarle direttamente o a mandare una persona di fiducia per l'analisi del lotto. I condition report rilasciati dalla Casa d'aste, per quanto accurati, non vengono eseguiti in un contesto di laboratorio di restauro e comunque rimangono una mera rilevazione soggettiva. Dopo l'aggiudicazione pertanto Il Ponte Casa d'Aste non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali difetti non rilevabili ed evidenti, inesattezze o imprecisioni.

Fotografie Pietro Scapin, Maria Teresa Furnari e Valentina Petrucci

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2. Compilate il modulo ed allegate tutti i documenti richiesti

3. Riceverete una mail per confermare la registrazione. Se siete nuovi clienti sarà necessario fornire eventuali garanzie o referenze per essere accreditati

4. Con le vostre credenziali potrete effettuare il LOGIN per: - lasciare offerte nei giorni che precedono l’asta - partecipare all’asta in diretta streaming.

5. In alternativa, potrete seguire l’asta senza effettuare la registrazione cliccando sul link VISUALIZZA SOLO COME SPETTATORE

Per informazioni ed assistenza si prega di contattare Federica Matera - +39 02 8631415 - asta.live@ponteonline.com

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SEMPLICE:
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