ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Milano, maggio2022 2022 Milano, 2424 maggio
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Arte moderna e contemporanea
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1 Mario Sironi (Sassari 1885 - Milano 1961) "Figure e lampione" 1914 circa matita grassa su carta applicata su tela cm 28,3x21,3 Provenienza Galleria La Bussola, Torino Galleria Cadario, Milano Collezione privata, Milano 16
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Francesco Meloni Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il n. 53/22 RA € 1.500 - 2.000
2 Fortunato Depero (Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Idea di un nuovo autoritratto" 1923-24 circa matita, china e china diluita su carta cm 25,5x20 Firmato in basso a destra Titolato in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Trento Galleria Pinacoteca, Roma Galerie Pic-Pus, Firenze
Studio Mirabello, Milano Collezione privata Esposizioni "Depero" Studio Steffanoni, Milano, 1990, n. 15 ill. in catalogo (con data errata) Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-4472-DIS € 1.000 - 1.500 17
3 Adolfo Wildt (Milano 1868 - 1931) "Ladro d'anime" inchiostro e oro su carta lucida cm 19,3x23 Provenienza Collezione Giovanni Scheiwiller, Milano Sotheby's New York, 8 gennaio 1998 (lotto 562) Ivi acquistato dall'attuale proprietario Esposizioni "Sezession Europäische Kunst um die Jahrhundertwende" Haus der Kunst, Monaco, 1964, p. 83 n. 661 "Adolfo Wildt, 1986-1931, Drawings and Sculpture" The Piccadilly Gallery, Londra, 8 ottobre - 2 novembre 1974, n. 15 ill. in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato da Paola Mola in data 19.4.2022 € 12.000 - 15.000
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Ladro d'Anime è un disegno del 1915, molto vicino all'Idolo da cui deriva. L'opera su pergamena fu presentata alla Biennale di Venezia del 1922 (cfr. Catalogo illustrato della XIII Esposizione Internazionale d'Arte della città di Venezia, Venezia 1922, p. 73, "n. 33 Il ladro d'anime disegno a penna e oro su pergamena"). Nel 1926 lo stesso disegno compare in Wildt, raccolta di tavole a cura dell'artista, edizioni Bestetti e Tumminelli, Milano-Roma, n. 103. Questa pergamena (19,3 x 23,4 cm) ora a Milano in collezione privata, è l'unica attualmente nota. Nel medesimo anno 1926 della pubblicazione sul Wildt sopra citato, una pergamena fu esposta al Whitney Studio di New York alla prima mostra della grafica italiana a cura di Arduino Colasanti, cfr. Elisabeth L. Cary, Modern Italian Artist at Whitney Studio, "The New York Times", 14 novembre 1926. Allo stato attuale degli studi non è possibile stabilire se questo disegno sia quell'unico attualmente noto o se sia un secondo esemplare. Wildt vivente il Ladro d'Anime non risulta avere altra menzione bibliografica. Premessa È noto che Wildt, nella produzione grafica, oltre le preziose pergamene, eseguì per ciascuna opera - o titolo che dir si voglia - uno, e in alcuni casi due o tre, esemplari su carta lucida. Erano disegni riprodotti a ricalco, quindi sovrapponibili nelle linee al disegno originale salvo le lievi ma percettibili differenze inevitabili in ogni ricalco a mano. Questi disegni presentano in alcuni casi rari elementi aggiunti e differenze nelle dorature che potevano campire, distinguendo un esemplare dall'altro, parti diverse: qui la doratura era su un nimbo, là piuttosto su qualche piccolo frutto rotondo o sulla fiammella di una candela, altrove ancora poteva segnare un fascio di raggi che nell'originale era a penna. Questi disegni, a matita grafite o a inchiostro, lumeggiati d'oro o no, erano in alcuni casi eseguiti a richiesta di committenti ma per la maggior parte erano doni dell'artista ad amici o parenti. Su questo esemplare Questo esemplare del Ladro d'anime, a inchiostro su carta lucida, differisce dall'originale su pergamena per l'aggiunta della barba al volto del dio (tra un Apollo e un Dioniso), una barba assente anche nella testa della divinità analoga che campeggia nell'Idolo (1915), di poco precedente. Il disegno si qualifica inoltre per numerose dorature in più rispetto alla pergamena dove l'oro è steso solo sull'arpa. Qui oltre l'arpa sono dorati i capelli, la corona di foglie del dio, la barba, l'intera sua veste, e il fondo dietro il gruppo delle donne alla sua sinistra. Lo spazio tra il dio e le donne è occupato da stelline d'oro esse pure assenti nella pergamena, mentre un'altra stella d'oro è aggiunta sul capo della defunta nella cerimonia funebre in basso a destra. Osservando il disegno dal retro in trasparenza si nota come la veste del dio fosse originariamente già campita in grigio, al modo del cavallo sotto. Altresì originariamente risultano in grigio la capigliatura coronata del dio, la barba e parte del fondo dietro il gruppo di donne, così che la doratura in queste zone appare sovrapposta ad una stesura a inchiostro. Solo l'arpa (e una piccola parte del fondo dietro le figure) nella prima fase di questo disegno era stata lasciata libera per la dipintura in oro, come nella pergamena. Precisiamo che Wildt di regola sottolinea con l'oro significativi elementi simbolici nella visionarietà iconografica che gli è propria, mentre in questo caso la doratura viene stesa anche come fondo al gruppo delle donne: è questo un unicum nella produzione grafica wildtiana. Il titolo, al centro sotto il ventre del cavallo, è scritto in una grafia corrente, autografa, ma che non corrisponde all'esattezza geometrica delle scritte di Wildt sulle opere finite. Questo foglio manca inoltre della firma sempre presente nei disegni finiti. Per le motivazioni sopra esposte, pur senza dubitare dell'autenticità del foglio, riteniamo che questo disegno abbia una sostanza sperimentale per cui Wildt lo accantonò nello studio senza porvi la firma e trascurando l'usuale precisione nella calligrafia del titolo, propria dei disegni finiti. Sulle fonti Dato quanto sopra cerchiamo conferma nelle fonti archivistiche e bibliografiche dove troviamo effettivamente attestata la permanenza di questo foglio nello studio di Wildt. Ne diamo elenco qui a seguito. 20
Si conserva nell'archivio di chi scrive, in copia fotostatica, un elenco manoscritto di Francesco, figlio e indispensabile collaboratore di Wildt, dove sono elencati tutti i disegni che provenivano dallo studio del padre con tecnica, misure e attuale collocazione in famiglia. L'elenco è senza data ma si può facilmente ascrivere alla seconda metà degli anni Quaranta (lo studio di Wildt in via Vivaio andò distrutto sotto i bombardamenti su Milano dell'agosto 1943). Al numero 113 della lista si legge "Ladro d'anime - disegno a penna e oro su carta 23 ½ per 19 ½ - 1915 - presso Scheiwiller". Giovanni Scheiwiller, intimo amico di Wildt ne aveva sposato la figlia primogenita, Artemia. Artemia morì prematuramente di parto nel 1937 e Scheiwiller (forse il più straordinario degli Adolfo Wildt, Ladro d'Anime, pergamena, 1915 editori) viveva con i figli Mia, Vanni e Silvano nella casa di via Melzi d'Eril 6 a Milano. Nel 1964 questo disegno risulta esposto alla Sezession Europäische Kunst um die Jahrhundertwende, Haus der Kunst, München 1964, p. 83 n. 661, con la collocazione: "Milano Collezione Silvano Scheiwiller". Deduciamo quindi che nella suddivisione ereditaria di Artemia, questo disegno sia stato assegnato al terzogenito Silvano Scheiwiller. La collocazione del foglio risulta quindi in pieno accordo con l'elenco sopracitato di Francesco che indica il disegno "presso Scheiwiller". Nel 1974 questo disegno risulta esposto alla mostra Adolfo Wildt, 1868-1931, Drawings and Sculpture, catalogo della mostra, The Piccadilly Gallery, 8 ottobre - 2 novembre 1974, Londra, con introduzione di Godfried Pilkington, n. 15, illustrato. È da notare che questa fu la prima significativa mostra di Wildt in Inghilterra allestita con la supervisione di Vanni Scheiwiller divenuto negli anni editore famoso quanto il padre e assiduo promotore dell'opera del nonno. La mostra fu allestita con opere, sculture e disegni, quasi interamente di proprietà della famiglia. Sul catalogo questo disegno, illustrato al n. 15 è chiaramente identificabile anche nel materiale e nelle dimensioni in didascalia: "Il Ladro d'Anime 1915/ ink and gold paint 19,3 x 23". Alla Piccadilly Gallery il disegno andò presumibilmente venduto poiché Vanni Scheiwiller non lo pubblica in occasione delle mostre, libri, articoli, interventi critici che dedica al nonno negli anni successivi. Nel gennaio 1998 ritroviamo il foglio all'asta di Sotheby's a New York dove viene acquistato dall'attuale proprietario. Conclusione In base alle considerazioni esposte, alle fonti e alla bibliografia ritengo questo disegno opera autentica di Adolfo Wildt, documentata presso i diretti eredi fino al 1974. Allo stato attuale degli studi non siamo a conoscenza di altre riproduzioni su carta del Ladro d'anime. Paola Mola
Adolfo Wildt, Ladro d'Anime, lotto n. 3 21
4 Umberto Boccioni (Reggio Calabria 1882 - Verona 1916) "Paesaggio con alberi" 1908 olio su tela cm 27x16 Firmato in basso a destra Provenienza Collezione Mario Nicotra, Catania Collezione privata, Catania Collezione privata, Milano Esposizioni "Boccioni prefuturista" Museo Nazionale, Reggio Calabria, 5 luglio - 30 settembre 1983; Appartamento Cybo, Palazzo Venezia, Roma, 18 ottobre - 27 novembre 1983, n. 148 p. 120 ill. in catalogo Bibliografia M. Calvesi, E. Coen "Boccioni. L'opera completa" Milano, Electa Mondadori, 1989, p. 252 n. 338 G. Verzotti "Boccioni. Catalogo completo dei dipinti" Firenze, Cantini, 1989, pp. 54-56 n. 47 M. Calvesi, A. D'Ambruoso "Boccioni. Catalogo Generale" Torino, Allemandi, 2016, p. 233 n. 43 ill.
Il piccolo olio divisionista qui proposto appartenne all'amico d'infanzia di Umberto Boccioni, Mario Nicotra, conosciuto durante la sua permanenza catanese. Per vicende familiari l'artista trascorse molti anni nella cittadina siciliana dove tornò saltuariamente anche una volta trasferitosi altrove. Il legame e la stima tra i due si mantenne vivo nel corso degli anni attraverso scambi epistolari e doni. Boccioni inviò a Nicotra oltre a disegni e dipinti, come "Paesaggio con alberi", anche un suo testo giovanile, "Pene dell'anima" del 1900 e una copia del libro "Pittura Scultura Futurista" del 1914 con una dedica fraterna. Le loro vite seguirono un filo parallelo: entrambi arruolati, morirono a pochi giorni di distanza al fronte per la stessa causa. Da allora "Paesaggio con alberi" fu custodito gelosamente dagli eredi del capitano di fanteria e per la prima volta viene proposto all'incanto.
€ 10.000 - 15.000
Giacomo Balla, Paesaggio, 1900 "Il Divisionismo" Pinacoteca Fondazione C.R. Tortona Credits fotografici Carlo Baroni 22
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«Ho portato il mio paesaggio da Balla e gli piacque molto. Gli domandai perché diceva che i nostri lavori vanno sempre bene e lui mi rispose che, non essendovi il vero da confrontare, non può fare tutte quelle osservazioni che vi sarebbero da fare. Se dice bene!… bene!… avanti!… avanti!… lo fa perché vede il progresso nella scelta delle linee, nel colorito e nella tonalità generale». [...] Per Boccioni non si può parlare di una totale adesione al divisionismo, non certo in forma ufficiale e organica, ma sicuramente di uno studio ed un utilizzo della tecnica divisionista per esplicitare il proprio modo di vedere la realtà che lo ha condotto alle conquiste più importanti ed innovative della sua pittura e cioè della sua fase futurista. Tanto che, nel Manifesto Tecnico della Pittura Futurista, teorizzerà che «non può sussistere pittura senza divisionismo. Il divisionismo, tuttavia, non è, nel nostro concetto, un mezzo tecnico che si possa metodicamente imparare ed applicare. Il divisionismo, nel pittore moderno, deve essere un complementarismo congenito». Dunque una tecnica che spalanca le porte ad uno dei principi cardine del futurismo, utilizzata per molti anni come linguaggio di rappresentazione della realtà in evoluzione […]. Le opere dipinte durante il periodo Padova-Venezia portano il segno di una nuova ricerca «soprattutto sul colore, che l'artista esaspera giocando su giustapposizioni tonali […] ritornando alle ricerche divisioniste, forse mai abbandonate, frantumando il colore in piccole tessere di toni puri […]». Il distacco dalla visione naturalistica avviene, anche se seguendo in parte ancora l'insegnamento di Balla, coscientemente negli anni 1907-1908, che vedono anche un cambiamento nei temi delle opere. Si passerà dalle quiete campagne padovane e lombarde alle prime visioni dei caseggiati popolari e fabbriche della periferia milanese. […] La ricerca post-impressionista di Boccioni, a questo punto, si muove fra il divisionismo di Balla che soddisfa il suo lato percettivo, l'idealismo naturalista di Segantini e il simbolismo di Previati che porta all'espressionismo.
Luca Fracassi 24
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5 Fortunato Depero (Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Angolo di cortile rustico" 1943-44 circa china e china diluita su carta intelata cm 65,5x60,5 Provenienza Arco d'Alibert, Roma Galleria Pinacoteca, Roma Galleria d'Arte Fovea, Salerno Galleria Il Diagramma 32, Napoli Galerie Pic-Pus, Firenze Galleria Comunità S. Carlo, Milano 26
Studio Mirabello, Milano Collezione privata Esposizioni "Depero" Studio Steffanoni, Milano, 1990, n. 28 ill. in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-4470-DIS € 3.500 - 5.000
6 Fortunato Depero (Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Chiesa di Noriglio" 1944-45 circa china e china diluita su carta cm 69,5x61 Provenienza Studio Mirabello, Milano Collezione privata Esposizioni "Depero" Studio Steffanoni, Milano, 1990, n. 37 ill. in catalogo (con data errata)
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-4471-DIS € 4.000 - 6.000 27
7 Fortunato Depero (Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Civetta e pappagalli" 1917 circa olio su tela cm 56x46,4 Firmato in basso a sinistra (Firma apposta nel 1922/24 circa) Provenienza Famiglia Checcucci, Firenze Galleria Michelangelo, Firenze Collezione privata, Viareggio Collezione privata, Genova Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-601-DIP € 20.000 - 30.000
Rientra nel gruppo dei dipinti con invenzioni "tropicali" che Depero realizza durante il soggiorno caprese. I "pappagalli e la civetta" non è altro che la virtualizzazione del "giocattolo futurista" che Depero teorizza insieme a Balla nel manifesto teorico "Ricostruzione futurista dell'Universo", del 1915. E il giocattolo futurista doveva servire a fare ridere "apertissimamente" anche gli adulti, oltre che i bambini. Qui gli uccelli sono posti al centro di una composizione fortemente simbolica (per Depero), che vede il contrasto tra il decorativismo secessionista, che gli ricorda la sua terra nordica (il Trentino) ed i colori solari e mediterranei che vive quotidianamente durante il suo soggiorno nell'isola di Capri. Nel 1917/18 Depero realizzò varie opere sul tema degli uccelli tropicali perchè il soggetto esotico era la diretta conseguenza del suo avvicinamento all'oriente grazie all'impegno teatrale per "Le Chant du Rossignol". Inoltre il tema era funzionale per decorare, appunto con un'aura di esotismo, la sua nuova invenzione dei "quadri in stoffa", ovvero quelli che poi diverranno i famosi arazzi Depero. Maurizio Scudiero
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8 Renato Di Bosso (Verona 1905 - Arbizzano Di Policella 1982) "Balilla" 1934 legno dipinto h cm 98 Provenienza Galleria Fonte d'Abisso, Milano Collezione privata Esposizioni "Mostra dei quarant'anni della Biennale" Venezia, 1935, Sale XLII-XLIII, n. 17, tav. 48 ill. in catalogo "XX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte" Padiglione del Futurismo italiano, Venezia, 1936, n. 37a "IV Mostra provinciale Sindacale d'arte" Palazzo della Gran Guardia, Verona, 8 maggio - 8 giugno 1937, n. 67 (NAF p. 671 n. 1937/3) "III Mostra del Sindacato nazionale fascista belle arti" Palazzo dell'Arte, Milano, maggio - luglio 1941, p. 104 in catalogo (NAF pp. 760-761 n. 1941/9) "Di Bosso futurista" Galleria Fonte d'Abisso, Modena - Milano, 1988 - 89, n. 69 ill. in catalogo "Futurismo veneto" Palazzo del Monte, Padova, 24 novembre - 31 dicembre 1990, p. 110 n. 72 ill. in catalogo "Ritratto di un'idea" Palazzo Valentini, Roma, 11 maggio - 21 luglio 2002, p. 193 n. 145 in catalogo "Futurismi a Verona. Il gruppo futurista veronese U. Boccioni" Cortenova, Officina d'Arte, Verona, 23 novembre 2002 - 30 marzo 2003, n. 10 in catalogo Bibliografia F. T. Marinetti "Una pagina dell'Accademico Marinetti sullo scultore Di Bosso" in "Il Gazzettino", 24 settembre 1941 F. T. Marinetti "Renato Di Bosso aeroscultore, aeropittore e aerosilografo
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futurista" Verona, Albarelli e Marchesetti, 1941 M. Scudiero "Di Bosso futurista" Modena Milano, Galleria Fonte d'Abisso, 1988-89, n. 69 ill. M. Verdone "Archivi Futuristi" Modena - Milano, Galleria Fonte d'Abisso, 1990, p. 90 n. 57 ill. B. Buscaroli Fabbri "Futurismo. I gruppi Boccioni e Savarè" Vicenza, LAMEC della Basilica Palladiana, 1999, p. 97 ill. E. Crispolti "Nuovi Archivi del Futurismo" Roma, De Luca Editori d'Arte, 2010 € 8.000 - 12.000
Il suo "Balilla" capolavoro della scultura futurista col semplice gioco delle linee di drappeggio del piccolo mantello glorifica plasticamente i principi morali della nuova infanzia italiana orgoglio guerriero disciplina coraggio instancabile e precoce intelligenza militare. Filippo Tommaso Marinetti
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La scultura del Secondo Futurismo si presta ad una generica bipartizione. Da un lato i fautori di una linea leggera, aperta alla sperimentazione materica (di ascendenza balliana). Dall'altro, i prosecutori di una ricerca di un forte impianto plastico-dinamico, interessati a indagare il problema dei corpi in movimento (in continuità con Boccioni). L'aeroscultore Renato Righetti, alias Di Bosso, appartiene a questa seconda tendenza, con qualche sporadica digressione nella prima. Quando, intorno al '30, comincia a cimentarsi col futurismo, Di Bosso è ancora legato ad un immaginario tardo-simbolista. In questa delicatissima fase di transizione (dal fare artigianale ad una dimensione compiutamente artistica, per di più d'avanguardia) il suo riferimento sembra essere Wildt, molto più di Boccioni. Intorno al '33, Di Bosso è finalmente pronto ad esprimersi in maniera matura e personale. Un linguaggio, Copertina del catalogo di F. T. Marinetti il suo, a tal punto caratteristico da renderlo immediatamente Renato Di Bosso aeroscultore, aeropittore e aerosilografo futurista, 1941 riconoscibile tra tutti i futuristi del quarto decennio. Pur ponendosi nel solco ideale del dinamismo plastico, Di Bosso non mette l'accento sulla componente drammatica che è insita nella contesa tra spazio e materia. In lui non si riscontra alcuna pulsione irrazionale. Sotto questo aspetto, lo scultore veronese si dimostra pienamente inserito nel clima culturale degli anni Trenta. È un futurista, certo, ma pur sempre operativo in un clima di normalizzazione politica e sociale. Un contesto creativo pieno di insidie e contraddizioni, che Enrico Crispolti ha efficacemente sintetizzato nel concetto di "realtà sopravvenuta". Una testimonianza notevole di questa temperie culturale è senza dubbio l'iconico Balilla, realizzato nel 1934 ed esposto l'anno successivo alla Mostra dei Quarant'anni della Biennale di Venezia. In quest'opera ad altezza quasi naturale (98 cm) – che lo stesso Marinetti nel '41 avrà modo di definire "capolavoro della scultura futurista" – si riconoscono tutte le caratteristiche salienti dello stile maturo di Renato Di Bosso. In primo luogo, una spiccata tendenza sintetica, finalizzata a ricomporre armonicamente i frammenti del moto, fino ad azzerare ogni residuo di quella violenza dinamica che invece fu propria della poetica boccioniana. A questo riguardo vanno sottolineati gli apporti del cubismo sintetico alla cultura figurativa del Secondo Futurismo. Ma anche l'influsso dell'art déco, riconoscibile nei tratti sinuosi e vagamente aerodinamici del Balilla. Ma ciò che maggiormente colpisce in questo capolavoro è la sicurezza con cui Di Bosso "intuisce" le linee-forza essenziali. Le braccia e il drappeggio del mantello si dispongono musicalmente intorno all'asse verticale del moschetto, che funge da perno ideale della composizione. Dopo averla catturata con pochi ed essenziali tratti, Di Bosso fa sì che l 'energia del moto non si sprigioni nello spazio circostante, ma volutamente resti compressa nei volumi corporei, che sotto la patina del legno sembrano vibrare, fino a dilatarsi impercettibilmente. E in fin dei conti, la forza di quest 'opera straordinaria sta proprio in questa tensione, così intima e segreta. E grazie alla sua mancata "deflagrazione", la mistica marzialità del Balilla resta come sospesa, in un altrove silenzioso, lontano anni luce dalla retorica muscolare dell'arte di propaganda. Enrico Barbieri 32
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9 Enrico Prampolini (Modena 1894 - Roma 1956) "Sottobosco" 1923 olio su tavola cm 62x88 Firmato in basso a destra Provenienza Asta Finarte, lotto 16, tav. VIII, marzo 1967 Collezione privata Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Massimo Prampolini, Roma € 30.000 - 50.000
Prampolini affronta e risolve il soggetto naturalistico con piglio da grande scenografo futurista. Getta lo sguardo su un particolare di sottobosco e ce lo restituisce attraverso le analogie formali che l'estetica della macchina gli suggerisce, perseguendo una marcata stilizzazione delle forme. Anche la giustapposizione dei piani cromatici, la compenetrazione, e la stesura piatta dei colori – tre caratteristiche salienti dell'arte meccanica futurista – sono ben visibili nella sintassi pittorica di quest'opera, in cui si notano pure gli echi e le suggestioni del manifesto "La Flora futurista" di Fedele Azari (uscito a novembre 1924). 36
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Enrico Prampolini, in opposizione al clima di ritorno all'ordine che caratterizza la cultura italiana negli anni Venti, fa appello ad un nuovo orientamento spirituale di respiro europeo. La pietra angolare di questa nuova tendenza è una franca e fideistica accettazione del mondo della macchina, che entra di prepotenza nel dominio estetico e crea un'irripetibile zona franca in cui le principali avanguardie europee condividono suggestioni e reciprocità. Prampolini, che nel 1922 è cofirmatario della seconda ed accresciuta redazione La flora futurista ed equivalenti plastici di odori artificiali. Manifesto futurista, 1924
del manifesto "L'arte meccanica", non è interessato alla rappresentazione della macchina come soggetto.
Nelle sue opere non vi è traccia alcuna di automobili in corsa. Non vi è spazio neppure per l'esibizione di bulloni scintillanti e ruote dentate. Per Prampolini la macchina è in primo luogo un filtro spirituale, che consente all'artista di raggiungere un maggior grado di oggettività (anche nella sua attività legata al teatro), evitando altresì le incognite dello scavo psicologico. L'estetica meccanica aspira quindi alla semplificazione delle forme e si inserisce nella corrente di Ozenfant e Jeanneret, che in questi anni auspicano una purificazione formale dell'universo, in armonia con le nuove esigenze determinate dal progresso tecnologico e industriale. L'opera qui presentata (Sottobosco, collocabile intorno al 1923) si innesta precisamente in questo quadro di relazioni europee. Prampolini affronta e risolve il soggetto naturalistico con piglio da grande scenografo futurista. Getta lo sguardo su un particolare di sottobosco e ce lo restituisce attraverso le analogie formali che l'estetica della macchina gli suggerisce, perseguendo una marcata stilizzazione delle forme. Anche la giustapposizione dei piani cromatici, la compenetrazione, e la stesura piatta dei colori – tre caratteristiche salienti dell'arte meccanica futurista – sono ben visibili nella sintassi pittorica di quest'opera, in cui si notano pure gli echi e le suggestioni 38
del manifesto "La Flora futurista" di Fedele Azari (uscito a novembre 1924). E se la creazione di una flora futurista plastica in senso stretto non rientra tra gli interessi di Prampolini, l'analogia fioremacchina è ben presente anche in quest'opera. Nel tentativo di emanciparsi dalla natura, Prampolini indugia sui rapporti di forze e sui ritmi essenziali che reggono la composizione. Riduce il sottobosco ad un congegno meccanico perfetto, governato dalle leggi della geometria, e lo appoggia in un contenitore cromatico-spaziale che ha le sembianze di una quinta teatrale. Siamo di fronte ad un'opera molto rara nel catalogo di Prampolini, in cui si ravvisano limitate tangenze con certi fiori fantastici dipinti negli stessi
Enrico Prampolini, La foresta dei serpenti per Il tamburo di fuoco di Marinetti, in Noi - Rivista d'arte Futurista, aprile 1923
anni da Depero. Nulla a che vedere con il chiasso e la sfacciataggine della flora plastica di quei futuristi che alla suggestione preferiscono l'ostentazione, in un processo di progressiva (per certi versi alienante) sostituzione del dato reale con il suo equivalente meccanico. Ma a Prampolini indagare questa esteriorità non interessa particolarmente. Per lui la macchina è e resta un imprescindibile modello di purezza, perfezione e disciplina. Non solo un canone normativo in grado di orientare la ricerca dell'artista moderno in termini estetici, verso soluzioni formali – e lo si vede bene in Sottobosco – di stampo costruttivista; ma perfino un'opzione ideologica e concettuale. E non è un caso se nel 1928 Prampolini aderisce al sodalizio futurista "Per una società di Protezione delle macchine", in cui la macchina viene celebrata come entità dotata di una propria personalità autonoma, embrione di ogni istinto creativo, avente la primaria funzione sociale di redimere l'uomo. Enrico Barbieri 39
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10 Giacomo Balla (Torino 1871 - Roma 1958) "Motivo decorativo floreale" 1920-1925 tempera e tecnica mista su carta intelata cm 60x31 Firmato in basso al centro Provenienza Casa Balla, Roma Renato Cardazzo, Milano Collezione Paolo Marinotti, Lugano Galleria Tega, Milano Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Elena Gigli, Roma € 10.000 - 15.000
Giacomo Balla, 1927 Foto Archivio E. Gigli, Roma 42
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11 Fortunato Depero (Malosco 1892 - Rovereto 1960) "Soldato (L'amico Arturo Feller)" 1920-21 circa olio su tavola cm 50,5x43,5 Dedicato al retro "Rovereto - febbraio 1956 - all'architetto Francesco Rovetta con molta simpatia - Fortunato Depero" Provenienza Collezione privata Esposizioni "Le stagioni del Futurismo dall'Atelier Balla ai Luoghi del Futurismo" Arte Centro, Milano, 1998, n. 62 ill. in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, a cura di Maurizio Scudiero, con il n. FD-603-DIP € 8.000 - 12.000
Ai primi del 1918 Depero è a Roma e incontra un vecchio amico, Arturo Feller, pure lui roveretano, fuoriuscito dall'Austria (dove si trovava Rovereto all'epoca) per arruolarsi con l'esercito italiano e in quel periodo di stanza a Roma. Grande rimpatriata e... Depero gli racconta dello spettacolo dei "Balli Plastici" che sta preparando per aprile al Teatro dei Piccoli... ma per le cui spese ha grossi problemi... Arturo non era solamente amico di Depero ma era pure... ricco, e quindi decide di contribuire al finanziamento dello spettacolo. Così, Depero, come ringraziamento, nell'estate del 1918 edita una serie di tre cartoline, con disegni in bianconero futur-espressionisti, titolate semplicemente "Arturo", ed è ovvio che Arturo è proprio lui, l'amico di Rovereto, la cui fisionomia sintetica stesa in bianco nero da Depero per le cartoline riprende pari pari quella che si può vedere in una foto a casa Depero, a Roma, ritratti tutti e tre: Depero, Arturo e la moglie di Depero, Rosetta, assieme anche a Clavel. Nelle cartoline, la prima è un ritratto a mezzo-busto che poi ispirerà il presente dipinto (rovesciato di 180° orizzontalmente); la seconda è la posa ripresa dalla foto a casa Depero ed è accostato ad una marionetta sullo sfondo (l'Uomo coi baffi); e la terza, la più artisticamente interessante, vede Arturo e Depero in primo piano e, sullo sfondo, il Clavel 'sintetico' così come appare nel dipinto 'Clavel nella funicolare'. Così, a distanza di pochi anni Depero realizza il presente olio e, in contemporanea, anche un collage. Bisogna dire che dell'aiuto di Arturo si è proprio ricordato. Maurizio Scudiero
Fortunato Depero, Arturo, disegno Courtesy immagini Archivio Depero 44
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12 Achille Funi (Ferrara 1890 - Appiano Gentile 1972) "Il trionfo di Cesare" 1940 tecnica mista su cartone applicato su tela cm 75x105 Firmato e datato in basso a destra Firmato, titolato e iscritto al retro Provenienza Collezione privata Esposizioni "Achille Funi" Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 29 giugno - 19 ottobre 1976, cat. n. 57 ill. in catalogo "Die Axt hat geblüht. Europäische Konflikte der 30e Jahre in Erinnerung an die frühe Avantgarde" Städtische Kunsthalle, Düsseldorf, 1987 Bibliografia R. De Grada "Achille Funi" Milano, Galleria Carini e Centro d'Arte, 1974, p. 323 n. 225 ill. M. Calvesi, S. Lux, E. Guidoni "E. 42. Utopia e Scenario del Regime" Roma, Marsilio, aprile - maggio 1987, p. 332 ill. in catalogo R. Bossaglia, D. Mazzarella "Achille Funi: itinerario di un affrescatore 1930-1943" Roma, Galleria de' Serpenti, dicembre 1988, p. 90 M. Pignatti Morano, N. Di Santo, P. Refice "E42. L'immagine ritrovata. Catalogo dei cartoni e degli studi per la decorazione" Roma, Fratelli Palombi Editori, 1990, pp. 18-19 N. Colombo "Achille Funi. Catalogo Ragionato dei cartoni" Venezia, Leonardo Arte, 1996, p. 133 n. I.109 ill. € 10.000 - 15.000
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"L'eroe greco Achille risorse dalle pagine di Omero per porgere la propria corazza a Virgilio Socrate Funi e gli affidò, per farne rivivere i miti, non le armi ma la matita e il pennello; il tempo aggiunge il nome Achille - quasi non fossero sufficientemente indicativi gli altri due che il padre e la Sorte gli avevano in combutta destinato. E Funi seguì con ossessiva, puntigliosa precisione la "grande" missione di un totale ritorno all'antico. L'antico costituì per lui l'unico modo di vivere il presente e lo portò alla scelta di regole rigorose che seguì per tutta la vita con coerenza. Testimone e partecipe di eventi storici e artistici, celò con apparente impassibilità ogni sentimento ed emozione, inseguendo l'ideale di un mondo "classico", di un'arte eterna, ripetuta su un unico modello assoluto, immutabile"1. Achille Funi è considerato "il più convinto difensore della poetica del ritorno alla pittura murale"2, un artista "fuori tempo", di un'epoca antica e desueta. Celebre per le sue capacità artistiche eclettiche, che riprendono l'estetica dell'antica Roma (o pompeiana), che vive in un contesto estetico contrastante con il suo contemporaneo, dove le avanguardie si allontanano da ciò che era tradizione. Il ferrarese, sente il ritorno all'antico come un ideale o come un realismo utopico artistico attraverso il quale potersi esprimere, e rifugiarsi: "[…] ricercò il suo ideale di «arte pura»3 presso i greci, dove la bellezza aveva predominato come «forma essenziale di ogni contenuto […]». Funi si era illuso per la verità che anche i contenuti religiosi e di vita civile dell'epoca classica fossero rinati tra noi. Fu evidente una costruzione teorica artificiale, che gli lasciò il solo scampo dell'arte «libera e pura»". Senza timore, sceglie un percorso che lo porta verso il classicismo, allontanandosi dai temi e dagli elementi che, in quegli anni, si riferivano ai costumi contemporanei e avvicinandosi sempre di più alle rappresentazioni umanistiche. "Il trionfo di Cesare" è uno studio preparatorio per l'affresco del Palazzo dei Congressi di Roma, uno dei progetti approvati nel 1938 dallo stesso Benito Mussolini per l'Esposizione Universale di Roma, che prende il nome di EUR e che ritroviamo indicato erroneamente al retro dell'opera come "E.R.U. di Roma". L'avvio effettivo della costruzione avviene nel 1939. Dunque, nel 1940, l'artista dà vita al disegno preparatorio con la scopo tematico di risaltare la "Grande Roma". Così, Achille Funi, seguendo le sue ispirazioni classiche, si dedica ai lavori per l'affresco di uno di quei palazzi romani che diventerà emblematico per la sua storia e architettura: "Nel dicembre del 1939 Funi viene invitato da Oppo, di cui era amico, a partecipare al concorso per il mosaico del salone centrale del palazzo, ma non accetta; risponde invece alla proposta della stesso Oppo per l'affidamento della decorazione ad affresco dell'atrio dei ricevimenti"4. L'opera presentata in asta, è uno studio per la lavorazione a parete in tre grandi pannelli di tre rappresentazioni: al centro "Tutte le strade conducono a Roma", a destra "Il trionfo di Augusto" e a sinistra "Il trionfo di Cesare". L'affresco però non viene realizzato in quanto l'artista, aiutato da Ennio Morlotti, riesce a realizzare solo 20 dei 74 metri previsti che, durante il dopoguerra, vengono coperti dai pannelli di Gino Severini, eseguiti in occasione della Mostra dell'Agricoltura del 1953. Il trionfo, celebrazione delle virtù militari, ripropone la pittura trionfale romana ispirata ai "grandi" dell'antichità, considerato il massimo onore e tributato nell'antica Roma con una cerimonia solenne dedicata al generale che avesse conseguito un'importante vittoria. L'opera ci coinvolge in un rituale politico-militare e religioso dove possiamo osservare il carro triumphalis seguito da un corteo di cavalieri, uomini e donne in primo piano. Simboli emblematici della forza e della grandiosità sono rappresentati dal carro trainato da cavalli bianchi al centro della scena, ove troviamo la figura del trionfatore, assimilato a Giove per abito, la statua della Vittoria e un corteo festivo. L'artista innonda il secondo piano dell'opera con un insieme di elementi architettonici, emblematici dell'architettura classica, riportati attraverso una struttura utopica, idealizzando una "città eterna" che ci coinvolge e ci trasporta verso la realtà romana vittoriosa del passato. Il capriccio di Funi, il suo ricorrere alla "classicità" come idea di creazione aurea, non fa riferimento al vero, ma ripete la sua idea fondamentale: "ossessione per l'ideale di bellezza, che vede […] «nella plastica greca e negli affreschi pompeiani», lungamente «studiati e amati»"5. 48
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13 Marino Marini (Pistoia 1901 - Viareggio 1980) "Cavallo e Cavaliere" 1947 gouache e inchiostro su carta cm 32,2x21,7 Firmato e datato 1947 in basso a sinistra 52
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Marino Marini, Pistoia, con il n. 523 € 8.000 - 12.000
14 Mario Sironi (Sassari 1885 - Milano 1961) "Composizione con figure e cavallo" 1940 circa tempera su carta applicata su tela cm 40x54 Provenienza Collezione privata, Torino
Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 78/22 RA € 6.000 - 8.000 53
15 Giorgio Morandi (Bologna 1890 - 1964) "Paesaggio" 1961 matita su carta cm 23x32 Firmato in basso a destra Provenienza Collezione L. Balboni, Venezia Collezione privata, Milano Bibliografia E. Tavoni "Morandi - Disegni. Vol. II" Sasso Marconi, La Casa dell'Arte, 1984, p. 152 n. 449 ill. M. Pasquali, E. Tavoni "Morandi Disegni. Catalogo Generale" Milano, Electa, 1994, p. 201 n. 1961 40 ill. € 7.000 - 10.000
Esprimere ciò che è nella natura, cioè nel mondo visibile, è la cosa che più mi interessa, per altro ritengo che non ci sia nulla di più surreale e astratto del reale. Giorgio Morandi
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16 Mario Sironi (Sassari 1885 - Milano 1961) "Composizione" 1954 circa olio su tela cm 50,4x60,3 Firmato in basso a sinistra Provenienza Galleria d'Arte Torbandena, Trieste Galleria Gissi, Torino Collezione Dott. Musso Collezione privata, Milano Esposizioni "Maestri del '900" Galleria Gissi, Torino, luglio 1966 Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell'Opera di Mario Sironi, Milano, con il n. 229/21 RA € 8.000 - 12.000
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17 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Natura morta" 1924 olio su carta intelata cm 57,9x68,9 Firmato in basso a sinistra Esposizioni "Italian Nykytaidetta" Taidehalli, Helsinki, 14 - 27 marzo 1951, n. 22 ill. in catalogo Bibliografia G. Briganti "De Pisis - Catalogo Generale. Tomo primo. Opere 1908-1938" Milano, Electa, 1991, p. 60 n. 1924-45 ill. Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 05579 € 15.000 - 20.000
Furosaki con ventagli nel fiume, dettaglio. Pigmenti e inchiostro su foglia d'argento, XIX secolo © Giuseppe Piva Japanese Art 58
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18 Giorgio de Chirico (Volos 1888 - Roma 1978) "L'incontro" 1955 olio su cartone telato cm 39,8x49,6 Firmato in basso a sinistra Provenienza Galleria Morosini, Roma Galleria Sianesi, Milano Collezione privata, Milano Collezione privata Bibliografia C. Bruni Sakraischik "Catalogo Generale Giorgio de Chirico. Volume secondo. Opere dal 1951 al 1971" Milano, Electa, 1972, tav. 175 ill. € 28.000 - 30.000
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19 Massimo Campigli (Berlino 1895 - St. Tropez 1971) "Attesa" 1956 olio su cartone telato cm 64,5x49,5 Firmato e datato 56 in basso a destra Provenienza Galleria d'Arte Rotta, Genova Collezione Spada-Villa, Genova Collezione privata, Genova Esposizioni "Massimo Campigli, personale" Galleria d'Arte Rotta, Genova, 28 settembre 9 ottobre 1957, n. 17 in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista, in data 27-10-1957 Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archiv Weiss, a cura di Eva e Marcus Weiss, Monaco, con il n. 20220321exp0026, l'opera sarà inclusa nel futuro supplemento al Catalogo Ragionato del maestro a cura di Eva e Marcus Weiss € 30.000 - 35.000
In tutti i suoi aspetti tematici, stilistici, pittorici e compositivi il dipinto si inserisce bene nell'ambito dell'opera di Campigli alla metà degli anni Cinquanta. Il tema del quadro è uno dei temi principali dell'artista di questi anni: una scalinata, affollata di donne, chiaramente ispirata dalla Scalinata di Trinità dei Monti di Roma. Alcuni dipinti di questa serie eseguita fra il 1954 e 1956, rappresentano l'intera Scalinata romana con tante figure grandi e piccole (p. e. nn. 54-051, 55-0471). Altri invece, come il dipinto in esame, sembrano quasi un ritaglio di tale grande composizione, di cui mostrano solo una parte con poche figure, e pertanto non risultano più strettamente legati al modello reale. Qui si vedono la prima curva della scalinata a sinistra, le lastre dell'area centrale e quattro figure femminili. In primo piano è raffigurato un grande busto frontale con ampia scollatura, doppia collana e un'acconciatura con frangia e piccolo ciuffo (paragonabile al busto molto simile n. 57-014 o n. 57-071), mentre ai suoi lati, più in fondo, si trovano due figure intere di dimensioni medie, la sinistra vista da dietro con un ombrellino, la destra vista di fronte con un cappello; la terza figura piccola in alto, accennata con pochi tratti, è un tipico «idolo». La scena viene completata da una sedia, anch'essa come l'ombrellino e il cappello un motivo molto ricorrente nell'opera omnia di Campigli. Anche stilisticamente si tratta di un'opera tipica di quegli anni, in cui la scala di colori diventò più ricca e vivace rispetto alla predilezione dell'artista per i colori a base di terre negli anni Quaranta. Caratteristici sono poi la densa materia pittorica con pennellate ben visibili (il vestito della figura sinistra dove le larghe pennellate orizzontali creano il pattern della stoffa) e con incisioni profonde (la frangia della donna principale), l'uso della spatola nel biancastro del fondo, ma anche le parti dove il colore è applicato in modo più sottile lasciando intravvedere la struttura della tela. Eva Weiss
Frammento di mosaico bizantino 62
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20 Cagnaccio di San Pietro (Desenzano Del Garda 1897 - Venezia 1946) "Leggendo" 1926 olio su tavola cm 38,5x29,5 Firmato e datato 1926 in basso a sinistra Firmato, titolato e iscritto al retro Provenienza Collezione privata, Torino
L'immaginazione non è il fiorire dell'arbitrario, e molto meno dell'impreciso. Precisione realistica di contorni, solidità di materia ben poggiata sul suolo e intorno come un'atmosfera di magia che faccia sentire, traverso un'inquietudine intensa, quasi un'altra dimensione in cui la nostra vita si proietta. Massimo Bontempelli
€ 10.000 - 15.000
Cagnaccio di San Pietro, Donna con bambino (Maternità), 1927-29 Palazzo Reale, Milano 64
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21 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Tombone di San Marco Milano" 1939 olio su tela cm 50,4x70,2 Firmato in basso a destra Provenienza Collezione Raffaele Carrieri Collezione V. Costantini Galleria d'Arte Sianesi, Milano Collezione privata, Milano Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 05576 € 8.000 - 12.000
Tombone di San Marco, Milano 66
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22 Carlo Carrà (Quargnento 1881 - Milano 1966) "Marina a Forte dei Marmi" 1955 olio su tela cm 50x60,5 Firmato e datato 955 in basso a sinistra Provenienza Galleria d'Arte Rotta, Genova Collezione Spada-Villa, Genova Collezione privata, Genova Bibliografia M. Carrà "Carrà. Tutta l'opera pittorica. Volume III. Dal 1951 al 1966" Milano, Edizioni dell'Annunciata, 1968, p. 202 n. 10/55 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista € 15.000 - 20.000
Carrà, come era sua abitudine, imposta il dipinto nello studio di Forte dei Marmi. In quest'opera sembra avvertirsi il respiro di certa malinconia dettata da una solitudine che si riassume anche nel verso dell'abbandono. L'assenza dell'umano, peraltro, assume in questa fase un significato a suo modo lacerante. Ed è ancora il concetto di spazio evocato e quasi infinito.
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23 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Natura morta marina con tartarughe (Il cappello di Napoleone)" 1930 olio su tela cm 80x100 Firmato e datato 30 in basso a destra Provenienza Collezione Maria Duckett Pospisil, Venezia Collezione privata Esposizioni "De Pisis" Castello Estense, Ferrara, giugno - luglio 1951, n. 57 ill. in catalogo "Nutida Italiensk Konst" Liljevalchs Konsthall, Stoccolma, 6 marzo - 12 aprile 1953, n. 78 ill. in catalogo "Arte Moderna in Italia 1915-1935" Palazzo Strozzi, Firenze, 26 febbraio 28 maggio 1967, n. 1006 ill. in catalogo "Omaggio a De Pisis nella Mostra del Trentesimo" Galleria Annunciata, Milano, 22 novembre 1969 - 16 gennaio 1970 Bibliografia G. Raimondi "Filippo De Pisis" Firenze, Vallecchi Editore, 1952, tav. 36 ill. G. Briganti "De Pisis - Catalogo Generale. Tomo Primo. Opere 1908 -1938" Milano, Electa, 1991, p. 224 n. 1930 20 ill. € 20.000 - 25.000
A Napoleone già nel 1924 de Pisis dedicava Natura morta con gli occhi, enigmatica natura morta in un interno in cui l'imperatore dei francesi appare dipinto su un piccolo quadro dentro al quadro. Il senso del grottesco depisisiano, rivelatorio anche della maladresse, quel "male di vivere" che lo affliggeva, emerge nel dualismo evidente tra senso della storia (il cappello di Napoleone) e senso del quotidiano (il panno steso al vento), introdotti dall'immagine dominante delle tartarughe, allegorie della resilienza al tempo di tutte le contraddizioni intrinseche alle umane sorti. 70
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Il 1930 rappresenta per de Pisis un anno di grazia per la fortunata produzione di nature morte e in particolare, di nature morte marine, molto apprezzate dal collezionismo del tempo. Si tratta di opere caratterizzate da sovrapposizioni di oggetti e di elementi collocati su uno sfondo marino e accostati secondo una combinazione non tanto illogica, quanto spiazzante. L'artista cala in uno spazio di luce estatico, stemperato tra sabbia e mare, gli elementi naturali della personale ironia metafisica. In tal senso, opposto al cerebralismo tipico di de Chirico, il ferrarese sceglie la via della demitizzazione del mistero e smorza la tensione metafisica fluidificando il congelamento degli oggetti. Il 1930 coincide con il clou del soggiorno parigino dell'artista, durato quattordici anni (1925-1939), probabilmente il più felice per la sua produzione aggiornata su quella bonne peinture riferita agli impressionisti e a Utrillo, Matisse, Vlaminck, Monet, Pissarro. All'inizio del 1930 de Pisis si trasferisce in Rue Servadoni; nella Ville Lumière conduce una vita movimentata da incontri con il bel mondo e con gli intellettuali, ritrovi immersi in un clima proustiano a lui particolarmente caro (i proverbiali dîners de beauté). La sua fama si diffonde al punto da consentirgli di vendere quasi un quadro ogni giorno; dopo Picasso e de Chirico, a Parigi è l'artista più famoso della nuova École de Paris. La sua pittura scruta il mistero ma intende restituire vita e palpito alle cose. Il marchesino-pittore con segno inquieto incontra l'anima degli elementi più che gli elementi in sé, esplorandoli in quelle immersioni nella luce marina dove gli oggetti ingigantiti nei primi piani, conchiglie, ortaggi, tartarughe, frutti, fondono nel simbolo la loro realtà, mentre in lontananza figurette enigmatiche stagliate en solitaire sul litorale deserto, rilasciano ombre arcane. Gli accade così, come nel dipinto qui in esame, di accostare emblemi di una storia gloriosa come il cappello di Napoleone adagiato su un umile cassettone simbolicamente collocato sulla spiaggia, con un povero lenzuolo su uno stenditoio, memoria demitizzata del tema analogo svolto con giottesca solennità da Carlo Carrà nel noto Il pino sul mare (1921), ora da de Pisis ironicamente ricondotto nei termini di più umana modestia. La metafisica depisisiana, che anche in questo saggio sfiora il surreale senza varcarne la soglia, rispecchia l'ambizione dell'artista di entrare nel movimento surrealista francese, desiderio che non si sarebbe attuato. A Napoleone già nel 1924 de Pisis dedicava Natura morta con gli occhi, enigmatica natura morta in un interno in cui l'imperatore dei francesi appare dipinto su un piccolo quadro dentro al quadro. Il senso del grottesco depisisiano, rivelatorio anche della maladresse, quel "male di vivere" che lo affliggeva, emerge nel dualismo evidente tra senso della storia (il cappello di Napoleone) e senso del quotidiano (il panno steso al vento), introdotti dall'immagine dominante delle tartarughe, allegorie della resilienza al tempo di tutte le contraddizioni intrinseche alle umane sorti. A proposito del titolo Il cappello di Napoleone, con questa univoca denominazione l'opera compariva almeno fino al 1967 nei cataloghi e nelle pubblicazioni. L'attuale schedatura offre l'occasione per portare alla luce un evento espositivo ignorato dalla critica: si tratta di un'esposizione di arte italiana in Svezia, la Nutida Italiensk konst, organizzata tra marzo e aprile 1953 dal Comitato della Biennale di Venezia presso la Liljevalchs Konsthall di Stoccolma. Già poco noto in Italia al suo tempo, l'evento riscuoteva grande successo tra il pubblico svedese, coronando l'intento degli organizzatori di diffondere all'estero l'immagine di un'arte italiana moderna. Di difficile reperibilità, il catalogo, presentato da Umbro Apollonio e suddiviso in sezioni di pittura, scultura, architettura e arte decorativa, testimonia per la pittura la presenza di Boccioni, Balla, Carrà, Severini, Modigliani, Casorati, Campigli, Morandi e altri maestri. De Pisis è presente con nove opere, tra cui Il cappello di Napoleone (n. 78) reca come indicazione di proprietà Maria Duckett Pospisil, prestigiosa collezionista di arte moderna veneziana, ritratta nel 1952 da Massimo Campigli. La stessa proprietà è riportata nel prezioso volume monografico dedicato al marchesino-pittore da Giuseppe Raimondi, testo uscito a Firenze nel 1952. Nel 1967 infine, Carlo Ludovico Ragghianti inseriva il dipinto qui in esame nella mostra più complessa e ambiziosa da lui ideata, comprendente più di duemila opere di arte contemporanea: si trattava di Arte moderna in Italia 1915-1935, ospitata a Palazzo Strozzi di Firenze. De Pisis vi figurava con Cappello di Napoleone (n. 1006) e con altri quarantasei saggi. Nicoletta Colombo 72
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24 Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno 1879 - Vittoria Apuana 1964) "Marina a Forte" 1956 olio su cartone telato cm 40x49,5 Firmato in basso a sinistra Provenienza Collezione Arch. Poggi La Loggia Galleria d'arte, Bologna Il Torchio di Via Piacenza, Milano Collezione P. Nicoletta, Bologna 74
Galleria d'Arte Maggiore, Bologna Collezione privata, Parma Bibliografia G. Raimondi, L. Cavallo "Ardengo Soffici" Firenze, Nuovedizioni Enrico Vallecchi, 1967, p. CCLXXXII n. 517 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Luigi Cavallo e datato 9 settembre 1997 € 5.000 - 7.000
25 Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno 1879 - Vittoria Apuana 1964) "Paesaggio toscano" 1950 circa olio su cartone cm 49,9x69,9 Firmato in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Biella
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciata da Luigi Cavallo, in data 25-02-2022 € 6.000 - 8.000 75
26 Filippo De Pisis (Ferrara 1896 - Milano 1956) "Hommage à Hogart" 1935 olio su compensato cm 61x61 Firmato e datato 35 in basso a destra Provenienza The Zwemmer Gallery, Londra Collezione privata, Milano Opera registrata presso l'Associazione per Filippo De Pisis, Milano, con il n. 05574 € 12.000 - 15.000
La tecnica, cioè la materia espressiva di De Pisis, è all'incirca quella nota: tocchi lievi, e segni fondi, dove il colore incupisce; un disegno sfuggente ma fermo, un tratto aereo, volante, ventoso; questa è la materia onde s'intesse il soggetto già di per sé impalpabile e trasparente, come del vetro. Tutto è terso, impazzito di luce. […] Forme che la luce crea e dissolve, private di ogni personalità, sentite come terra, cencio, carta, da trasformare in una sostanza preziosa e durevole, non solo viste nella loro qualità materiale, ma meditate, pensate ed evocate nella loro più pura essenza; restituite alla vita in un momento di perfezione che trascende i confini pratici dell'arte figurativa, per assumere quella particolare e inesprimibile completezza che è la poesia realizzata. È negli anni fra il '30 e il '35 che l'arte di De Pisis, cioè la sua vasta capacità di espressione figurativa sembra espandersi, e abbracciare un orizzonte più largo di sentimenti, che egli si dispone a manifestare, senza sosta, con linee e colori. Ogni forma e aspetto del reale, ogni più effimero momento dell'osservazione umana, si organizzano, naturalmente, sul registro sempre più profondo della sua «passione». Le proposte della memoria, come le immagini della realtà, sono accolte dalla sua mente pittorica, che, con gesto di felicità e di libertà, le ferma, riassunte e fatte essenziali, sulla tela, sulla carta. [...] Il suo colore corre e trapassa, rapidissimo, dalla tavolozza alla tela, realizzando il miracolo nuovo, di esprimere intensamente la forma, con la traccia più allusiva del colore. La stesura, il tocco, il fregio di colore recano in sé qualcosa dell'aggressiva felicità, della lucida furia trasmesse dall'animo alla mano del pittore. E sono paesaggi, vedute, fiori, nature morte, ritratti, figure e scene, tutta una storia e una vita di cose e di passioni umane, raccolte e narrate, in un ordine vasto e complicato, quasi a comporre la biografia lirica di chi le esprime. Giuseppe Raimondi
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27 Renato Guttuso (Bagheria 1912 - Roma 1987) "Spadole e ricci" 1950 olio su tela cm 89x115,5 Firmato in basso a sinistra Firmato, intitolato e datato "1950 - Scilla" al retro Provenienza Collezione Zorzoli, Roma Collezione privata, Roma Esposizioni "Italienische Kunst der Gegenwart" Monaco, Mannheim, Amburgo, Brema, Berlino, 1950-1951, n. 115 ill. in catalogo "Guttuso. La forza delle cose" Castello Visconteo, Pavia, 16 settembre - 18 dicembre 2016, p. 73 n. 17 ill. in catalogo "Dialoghi a Sutri" Palazzo Doebbing, Sutri, 2019 Bibliografia E. Crispolti "Catalogo Ragionato Generale dei dipinti di Renato Guttuso. Volume Primo" Milano, Mondadori, 1983, p. 221 n. 50/41 ill. € 35.000 - 50.000
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Negli anni Cinquanta in riva allo Stretto nacque un gruppo artistico con capofila il pittore siciliano al quale si aggregò Stefano d'Arrigo che in quel periodo trovò l'ispirazione per il romanzo "Horcynus Orca". D'estate, a cominciare dall'anno 1949, quando in Italia, finita la guerra, c'era un grande fervore negli ambienti artistici e culturali, abitavano tutti insieme, a Scilla, in una casa di due piani dai colori tenui, mediterranei, affacciata sulla Marina Grande, proprio sotto il Castello dei Ruffo incastonato nella mitica rocca descritta da Omero. Erano Guttuso, Omiccioli, Mazzullo, Mirabella, Marino, un gruppo di pittori già famosi, ai quali si aggiungevano spesso lo scrittore messinese Stefano D'Arrigo che già lavorava al progetto di "Horcynus Orca", il poeta Vann'Antò e altri intellettuali italiani, tutti stregati dalle magie dello Stretto. Fu allora che nacque la "scuola pittorica di Scilla", movimento artistico ispirato da Renato Guttuso che, sebbene abbia avuto vita breve rispetto ad altre correnti artistiche di quel periodo molto fecondo per la pittura europea, diffuse il gusto - come spiegarono allora i critici dell'arte - per un particolare realismo pittorico popolare che ebbe in Renato Guttuso, "realista e meridionalista", il capofila, dando origine ad una vasta produzione di opere dedicate ai pescatori di Scilla, alla scene mitiche di caccia, al pescespada, ai paesaggi dello Stretto, in particolare di Scilla e Bagnara, al mare, alla sua gente. Fino ad allora, prima di sbarcare a Scilla, e soggiornarvi ogni estate per parecchi anni di seguito, Guttuso si era assunto, con la sua pittura, il compito sociale, oltre che artistico, di diffondere l'immagine realistica della vita dei lavoratori con una serie di mostre in Italia e all'estero (famosa quella di Mosca) in cui impose la fase definita dagli storici dell'arte del realismo esistenziale, in cui i protagonisti dei quadri dipinti erano l'operaio o il contadino, nella loro specificità sociale. Guttuso aveva dipinto nel 1947 "L'occupazione delle terre incolte in Sicilia", "Carrettieri di notte" e l'anno successivo "Contadino che zappa" e altri quadri sul tema della condizione dell'uomo lavoratore. Fu proprio sulle rive dello Stretto, a Scilla, che avvenne il cambio di passo nella sua pittura, con la raffigurazione dei lavoratori del mare (i pescatori) che dettero il via al "ciclo di Scilla". "Pesca del pescespada" del 1949, esposto in mostre a Roma, Hannover, Londra, ha un "grado inconsueto di intensità espressiva", scriverà il critico Giuseppe Marchiori in una monografia del 1952 sul pittore di Bagheria. Altre tele come "Uscita per la pesca", "Rematore notturno" e "Pescatore addormentato", appartengono a quel ciclo. La sera Guttuso e compagnia andavano a mangiare da "Glauco", da don Santo Puntillo. Dal balcone del ristorante, affacciato sulla Chianalea, Guttuso dipinse un singolare panorama notturno, in lontananza, di Bagnara, con piccole luci che illuminavano la notte del paese noto per la sua marineria e la caccia al pescespada. Da Glauco, i pittori "di Scilla", erano di casa. Gli eredi di don Santo, ricordano che Mimise, 80
moglie di Guttuso, regalò un paio di orecchini ad una delle figlie del ristoratore per la festa della sua prima comunione. Quando la "banda Guttuso" lasciò Scilla, dopo alcuni anni trascorsi puntualmente d'estate, un pescatore, Rocco Catalano, che era diventato l'uomo di fiducia del pittore, lo seguì a Roma, restando un collaboratore della famiglia fino alla fine dei giorni dell'artista. Di Catalano, come
Renato Guttuso, La pesca del pesce spada, 1949
singolare figura di devoto collaboratore, ne parla lo storico e archeologo Salvatore Settis (calabrese d'origine) rievocando un incontro nell'abitazione romana del pittore in occasione della pubblicazione di un suo libro: "In casa Guttuso conobbi Rocco Catalano, un pescatore che Guttuso aveva incontrato a Scilla intorno al 1950 e che lo aveva seguito a Roma come uomo di fiducia. Non sapevo nulla di questa storia, ma ricordo quanto Guttuso si divertisse quando gli dissi che in quello stesso 1950 io, bambino, abitavo proprio a Scilla, e quando scoprimmo che Catalano vi aveva conosciuto mio padre (anche mio padre si chiamava Rocco). Così si tinse per un momento di un effimero, anzi ingannevole, incrocio di biografie, quello che era stato l'incontro di due sguardi su un quadro di Giorgione: quasi a rendere più "vera" quella sua lettura del mio libro, quel suo desiderio di leggere in esso (e nella Tempesta) un invito a vedere in ogni pittore (anche in Giorgione) una pittura di significati, una pittura di realtà". Ma a Scilla non ci furono solo le tele a rianimare i miti dello Stretto. Probabilmente è quell'epoca scillese che ha ispirato il romanzo di Stefano d'Arrigo "Horcynus Orca". Lo scrittore messinese Sergio Palumbo, profondo conoscitore dei fatti letterari dell'area dello Stretto, recentemente ha fatto conoscere alcuni scritti, di Guttuso e D'Arrigo, frutto di sue ricerche, che confermano il sodalizio tra i due e il patto di rivisitare miti, leggende e racconti popolari legati al piccolo mondo dello Stretto, che poi sarà il mondo di "Horcynus Orca". Ecco cosa scrive Guttuso negli scritti riscoperti da Palumbo: "Non si può vedere questo paesaggio mitologico senza legarlo al popolo che vive insieme. I miti se ne vanno in frantumi e resta questo contrasto inesorabile nei volti cupi e rassegnati, ma tuttavia pronti alla ribellione. Qua ci sono gli uomini con le loro lotte".
Roberta Nunnari 81
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28 Giorgio de Chirico (Volos 1888 - Roma 1978) "Cavalli scalpitanti con cane" 1949 olio su tela cm 50x70 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria d'Arte Rotta, Genova Collezione Spada-Villa, Genova Collezione privata, Genova Bibliografia C. Bruni Sakraischik "Catalogo Generale Giorgio de Chirico. Volume sesto. Opere dal 1931 al 1950" Milano, Electa, 1976, tav. 503 ill. € 35.000 - 40.000
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29 Igor Mitoraj (Oederan 1944 - Parigi 2014) "Centauro" 1987 bronzo cm 139x70x25,5 Firmato e numerato 2/6 Timbro Fonderia Mariani, Pietrasanta
Opera in corso di archiviazione presso l'Archivio Mitoraj, Pietrasanta
Mitoraj s'è sempre mosso per consegnare al nostro tempo le truppe di resistenza e d'assalto di ciò che il nostro tempo soprattutto desidera pur mostrando di non saperlo poi raggiungere: cioè, il valore morale, etico, religioso, se non addirittura teologico, della bellezza. È stato proprio continuando a battere su questo bisogno, e a battere con la paziente e pervicace costanza con cui gli antichi fabbri percuotevano il ferro, che Mitoraj ha, per dir così, scoperto più da vicino di che dolore, di che "lagrime e sangue" tale bellezza non può non "grondare".
€ 40.000 - 60.000
Giovanni Testori
Provenienza Collezione privata, Milano
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C'è una bellezza, una completezza classica, una soave ermetica coerenza nelle sculture figurali di Igor Mitoraj, ma esse sono anche frammenti di malinconia: pezzi dei loro corpi mancano e quanto resta è spesso sfregiato e contuso, memorabile reliquia di una trascendente integrità. La violenza esteriore le fa apparire tanto più interiormente contemplative, consapevoli di sé, come se meditassero sulla loro integrità, perduta ma ancora vividamente nella memoria […]. Sono figure eterne ma devastate, antichi dei sacrificati e messi da parte dal passare del tempo. [...] Perché appaiono così intimamente contraddittorie, così enigmatiche? Perché rappresentano il ritorno dell'interezza - il senso della perfezione possibile dell'essere - che la modernità ha rimosso. L'interezza e la perfezione tanto dell'opera d'arte quanto della vita umana. Nell'antichità esse convergevano nella figura, ed è questa somma, divina figura che Mitoraj vuole recuperare. Ma è stata devastata, non solo dalla storia e dell'incredulità, anche dal perverso amore eterno per la frammentazione: la perversa convinzione moderna che l'antica figura, nel suo stato frammentario, di rovina, sia esteticamente più eloquente e significativa di quando era completa e intatta. […] Con la modernità il frammento è divenuto esteticamente significativo, addirittura una forma in sé, indicando che l'idea stessa della possibile interezza dell'essere umano, su cui si fonda la forma classica integra, è inconcepibile, radicalmente estranea al discorso moderno. Apparentemente la modernità preferisce il frammento all'intero perché quest'ultimo sembra esente da rischi, troppo finito e chiuso dal punto di vista della moderna apertura, del senso moderno della potenzialità senza limiti. In realtà tale estetizzazione del frammento oscura quello che di interrogativo e angoscioso è intrinseco alla sua condizione: è il rifiuto di riconoscere la disintegrazione. Se la forma arbitraria sembra spesso conferire al frammento una peculiare vitalità, esso è in realtà un segno doloroso della morte e della irrecuperabilità dell'intero. Concependo il frammento positivamente, come fine estetico in sé, se ne ignora la parzialità, il carattere "negativo" di rovina, e la funzione di segno di un'interezza perduta. La modernità è spesso archeologicamente fortunata, e trova frammenti che giungono a formare un intero, ma non è persuasa dalla validità di tale interezza. […] Mitoraj, per quanto la sua scultura abbia l'apparenza, dia la sensazione di una ricostruzione, non è un archeologo. Non è legato, in impotente nostalgia, a una gloria svanita che vuole riaffermare in tutta la sua aristocrazia. Né si aggrappa ai frammenti di quell'antica gloria, indifferente ai mutamenti che il mondo moderno ha operato. Partecipa, anzi, alla moderna, apoteosi del frammento classico: ma non ci fa mai dimenticare che esso è il segno di un possibile intero. Tramite segni rivelatori quali l'inserimento di leitmotiv geometrici nella conformazione della sua figura, non lascia dubbi sul fatto che essa, piuttosto che essere un'illusione di organicità ferita, è strutturata, e in quanto tale si può farne un intero. In un certo senso le "tracce" geometriche trasmettono il loro carattere assiomatico alla figura. Non può più essere visibilmente un intero. Ma lo è assiomaticamente. […] Tramite il frammento, che esiste di più per il suo potere di suggestione che per il suo portato estetico, Mitoraj porta allucinatoriamente in vita l'interezza integrale. Si potrebbe dire che il frammento diviene per lui - piuttosto che un segno modernista e sperimentale di artisticità e assunzione del rischio - ciò che gli psicanalisti chiamano un ricordo di copertura: di un'interezza che un tempo era, ed è ancora miticamente possibile. In superficie la modernità si rifiuta di credere all'interezza giudicandola una futile illusione, ma sotto ne conservo intenso come sempre il bisogno psichico. Per usare il termine di George Steiner, le sculture di Mitoraj ne simboleggiano subliminalmente la necessaria possibilità; ma nello stesso tempo riconoscono apertamente, nella loro frammentarietà, il moderno dubbio intellettuale sull'interezza, reificazione del dubbio sul sé. Donald Kuspit 88
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30 Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Ombre vaganti" 1975 ottone cm 68x60x31 Provenienza Galleria Morone 6, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Melotti. Sculture e grafica" Galleria Editalia QUI arte contemporanea, Roma, 18 febbraio - 13 marzo 1976 "Fausto Melotti" Galleria Rotta, Genova, 20 ottobre - 14 novembre 1976, ill. in catalogo "Fausto Melotti" Graphica Club d'Arte Contemporanea, Milano, 17 febbraio 17 marzo 1977 "Fausto Melotti" Galleria Morone 6, Milano, marzo 1978, ill. in catalogo "Fausto Melotti 1901 - 1986" Aichi Prefectural Museum of Art, Nagoya, 23 aprile - 13 giugno 1999, pp. 128-129 n. 89 ill. a colori in catalogo "Klee - Melotti" Museo d'Arte Città di Lugano, Lugano, 17 marzo - 30 giugno 2013, p. 291 n. 130 ill. a colori in catalogo Bibliografia G. Celant "Melotti. Catalogo Generale. Tomo secondo. Sculture 1973-1986 e Bassorilievi" Milano, Electa, 1994, p. 423 n. 1975 39 ill. Opera registrata presso la Fondazione Fausto Melotti, Milano, con il n. 1975 39 € 80.000 - 120.000
Seguendo un'ombra sarai l'ombra di un'ombra. Fausto Melotti 90
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Dal 1960, Melotti torna alla scultura. Inizia ad utilizzare un nuovo linguaggio costruito su fili delicati e sottili fogli di ottone, ferro, oro per esprimere una sensibilità più "stabile" e nettamente umanistica. Le opere di questo periodo spaziano da temi quali morte e crudeltà fino ai festeggiamenti fugaci e ai bei momenti degli attimi quotidiani. [...] Atmosfera lieve e poetica, intima e delicata. Qualsiasi siano i materiali, le forme e le idee delle opere di Melotti, ci si imbatte in un ritmo visivo che invoca solitudine, spiritualità, sacralità, in una successione di presenze filiformi e vuoti che rimandano ad una processione rituale. Le malinconiche e assottigliate figure rinviano ad antiche divinità e le esili architetture, sfere e lame metalliche raccontano di luoghi invisibili all'occhio umano in cui non può che far inebriare lo spettatore di poesia e musica. Le figure precarie di Fausto Melotti ricordano quelle di Giacometti. Come i suoi contemporanei, in un periodo in cui al centro vi era l'uomo – insoddisfatto e fragile – con le sue continue e angosciose indagini sul mondo e sé stesso, a riempire la scena non è più il volume dell'opera stessa ma bensì quel vuoto che si forma attorno ad essa, come se fosse aria rarefatta che si tramuta in tela. Cristina Morgese
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31 Joan Miró (Barcellona 1893 - Palma Di Maiorca 1983) "Senza titolo VII" 1973 carboncino, gouache e matita su carta cm 45x58 Firmato in basso a destra Titolato e datato 22/1/73 al retro Provenienza Galerie Maeght, Parigi Collezione privata, Vicenza Bibliografia J. Dupin, A. Lelong-Mainaud "Joan Miró: Catalogue Raisonné. Drawings. Volume IV 1973-1976" Parigi, Polígrafa/Lelong, n. 2494 ill. W. Schmalenbach "Mirò. Ultimi disegni" Berlino, Propyläen, 1982, p. 68 n. 25 ill. a colori € 8.000 - 12.000
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32 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Nature morte à la bouteille" 1962 linocut su carta Arches foglio 75,2x62; immagine 64x52,8 Firmata e numerata 37/50 in basso Edita da Galerie Louise Leiris, Parigi 96
Provenienza Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Milano Bibliografia Bloch 1099 Baer 1315 € 8.000 - 12.000
33 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Autoportrait à la canne, avec comédien, amour replet et femmes (da Séries 347)" 1968 acquaforte foglio 61x50; lastra 42x34,5 Firmata e numerata 37/50 in basso Edita da Galerie Louise Leiris, Parigi
Provenienza Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Milano Bibliografia Bloch 1488 Baer 1503 € 4.000 - 6.000 97
34 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Peintre et Modèle" 1964 acquatinta foglio 54,4x41,1; immagine 38,7x27,4 Firmata e numerata 37/50 in basso Edita da Galerie Louise Leiris, Parigi 98
Provenienza Galleria del Milione, Milano Collezione privata, Milano Bibliografia Bloch 1163 Baer 1162 € 5.000 - 7.000
35 Pablo Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973) "Visage n. 30" 1963 terracotta dipinta parzialmente smaltata diam. cm 25,5 Inscritto "N. 30, Edition Picasso Madoura, 34/150" al retro
Bibliografia A. Ramié, n. 464 € 2.500 - 3.500 99
36 Wifredo Lam (Sagua La Grande 1902 - Parigi 1982) "Composition" 1957 circa matita e pastello su carta applicata su tela cm 68x99 Firmato in basso a destra Provenienza Falchi Arte Moderna, Milano Collezione privata, Vicenza Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Eskil Lam, Parigi, con il n. 22-04 € 12.000 - 15.000
La giungla di Lam è il luogo dell'immaginario, popolato di misteri, sinonimo di paure ancestrali, fuori dal tempo e dallo spazio, incontaminato ed intatto nella sua magicità originaria.
Vilma Torselli
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37 Agustín Cárdenas (Matanzas 1927 - 2001) "Composition horizontale" 1959 legno cm 14x51x11,5 Siglata e inscritta Provenienza Galleria Schwarz, Milano Collezione privata, Reggio Emilia Bibliografia J. Pierre "La Sculpture de Cárdenas" Bruxelles, La Connaissance, 1971, p. 115 n. 72 ill. € 20.000 - 25.000
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Sotto le mani di Cárdenas, il marmo, il bronzo e il legno, i materiali da lui più spesso utilizzati, assumono forme sinuose, voluttuose, che rimandano a un'arte arcaica: lo scultore cubano si formò nella Parigi dei surrealisti, dove si trasferì nel 1955 e dove trovò ancora in attività l'artista che sarebbe diventato il punto di riferimento principale della sua arte, Constantin Brancusi (1876 - 1957). Da Brancusi, Cárdenas ricaverà, sostanzialmente, il procedimento artistico: gli elementi del mondo naturale vengono spogliati del superfluo, per arrivare, procedendo per astrazioni geometriche, a una forma compiuta ed essenziale, pur non del tutto astratta, onde elevare il soggetto a una sorta di perfezione che gli conferisce sacralità. Ma la differenza sostanziale tra Brancusi e Cárdenas risiede nel fatto che lo scultore rumeno prediligeva forme simbolo di virilità (colonne, falli) mentre Cárdenas è decisamente più affascinato dall'universo femminile. E rispetto a Brancusi, Cárdenas è uno scultore meno "mistico", potremmo dire: i riferimenti dello scultore cubano non sono da cercare nella religione o nella mitologia, i riferimenti di Cárdenas appartengono al mondo terreno. Si spiega anche così la viva sensualità delle sue forme. Anche se questi suoi elementi terreni sono pregni di quell'animismo primitivo colmo di riferimenti alla nascita, alla maternità, alla forza genitrice della femmina e della natura in senso lato. Da qui discende il vivo erotismo dell'arte di Cárdenas: la vita nasce dall'amore, che a sua volta si traduce in un atto fisico. [...] E se per i surrealisti l'interesse per un'arte dal sapore ancestrale come quella africana era un modo per esplorare nuove possibilità artistiche, per Cárdenas era una sorta di ritorno alle origini: nato a Matanzas, importante centro di cultura afroamericana nel nord di Cuba, Cárdenas era discendente di schiavi africani deportati a Cuba al tempo della colonizzazione spagnola. "Sono un negro di origine africana, sono nato a Cuba e sono stato adottato a Montparnasse", avrebbe detto Cárdenas in un'intervista a un giornale venezuelano. La sua arte non può che avere, pertanto, un carattere universale, che rifiuta di essere catalogata sotto schemi locali: prende spunti dall'arte occidentale, non dimentica il passato americano, e si rivolge all'arte africana. Cárdenas, tuttavia, dette prova di imprimere alle sue sculture un'anima fortemente contraddistinta da questa ricerca delle proprie origini africane. E il tutto avveniva in un'epoca in cui Parigi era particolarmente attenta ai temi di cui la negritudine, il movimento culturale nato proprio a Parigi verso la fine degli anni Quaranta, si faceva portatrice: l'emancipazione di africani e afroamericani, la rivendicazione delle proprie identità e origini culturali, la volontà di stabilire una parità tra i bianchi e i neri [...]. Le forme si combinano, si accoppiano e alla fine, come in un sogno, creano una profonda armonia. E sono sempre pervase da una notevole forza vitale. Un'armonia che, comunque, ha sempre una valenza universale: s'è detto di come l'arte di Cárdenas non possa essere ridotta a schemi locali, ed è pertanto un'arte con la quale ognuno può entrare in diretto contatto, interpretandola anche a seconda del proprio modo di vedere, della propria sensibilità. E non poteva essere altrimenti per uno scultore legato a tre continenti: nato in America, originario dell'Africa, trasferitosi in Europa. "Io creo le forme in modo inconsapevole", diceva Cárdenas sempre nell'intervista di cui sopra, "come facessero parte di un esercizio o di una ricerca costante. Possono dunque a volte risultare ambigue, per qualcuno possono essere figurative, per qualcun altro astratte. Ognuno può vedere nella mia scultura quello che vuole". Federico Giannini 104
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38 Wifredo Lam (Sagua La Grande 1902 - Parigi 1982) "Senza titolo" 1974 circa tecnica mista su carta applicata su tela cm 63x48 Provenienza Collezione privata, Milano 106
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Lau Laurin Lam, Parigi, in data 27-05-1992 e confermata da Eskil Lam € 7.000 - 9.000
39 Asger Jorn (Vejrum 1914 - Arhus 1973) "Senza titolo" 1953 tempera e tecnica mista su carta cm 50x69,5 Firmato e datato "1953 Silkeborg" in basso a destra Provenienza Collezione privata, Milano
Opera registrata presso gli archivi del Museum Jorn, Silkeborg € 5.000 - 7.000 107
40 David Alfaro Siqueiros (Camargo 1896 - Cuernavaca 1974) "Senza titolo" olio su tavola cm 54x65,5 Firmato in alto a destra Provenienza Collezione privata, Roma Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data ottobre 1971 € 15.000 - 20.000
David Alfaro Siqueiros Courtesy Archivio dell'Arte Contemporanea dell'Aref, Brescia 108
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41 Alejandro Xul Solar (San Fernando 1887 – Tigre 1963) "Danza" 1925 acquerello e tempera su carta cm 25x30,6 Siglato e datato 1925 in basso a destra Provenienza Studio dell'artista Fundacion Pan Klub, Argentina Rachel Adler Gallery, New York Collezione privata, Milano Esposizioni "Alejandro Xul Solar" Rachel Adler Gallery, New York, 2 maggio - 8 giugno 1991, n. 16 ill. in catalogo € 15.000 - 20.000
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42 Alejandro Xul Solar (San Fernando 1887 – Tigre 1963) "Barco de Isis" 1922 acquerello e tecnica mista su carta cm 15x21 Siglato e datato 1922 in basso a sinistra Provenienza Rachel Adler Gallery, New York Collezione privata, Milano 112
Esposizioni "Xul Solar. A Collector's Vision" Rachel Adler Gallery, New York, 1 maggio - 30 giugno 1993, n. 4 ill. a colori in catalogo € 8.000 - 12.000
43 Alejandro Xul Solar (San Fernando 1887 – Tigre 1963) "Tres Ruas" 1922 acquerello e tecnica mista su carta cm 13,7x18,5 Firmato e datato 1922 in basso a sinistra
Provenienza Studio dell'artista Fundacion Pan Klub, Argentina Rachel Adler Gallery, New York Collezione privata, Milano € 6.000 - 8.000 113
44 Fernando Botero (Medellin 1932) "Senza titolo" 1962 tempera su carta cm 49,3x64,3 Firmato e datato 62 in basso a destra Provenienza Collezione privata, Sud America Virginia Miller Galleries, Coral Gables (Miami) Collezione privata, Milano Esposizioni "Latin American Selections" Virginia Miller Galleries, Coral Gables (Miami), dicembre 1992 - gennaio 1993 € 8.000 - 12.000
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45 Francis Bacon (Dublino 1909 - Madrid 1992) "L'Homme au lavabo (Figure at a Washbasin), from Requiem pour la Fin des Temps" 1977 acquaforte acquatinta su carta Arches foglio cm 67,5x52; lastra cm 47,5x36,4 Firmata e numerata 50/100 in basso Pubblicata da Georges Visat, Parigi, con il timbro a secco 116
Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia B. Sabatier "Francis Bacon. Oeuvre graphique - Graphic work, Catalogue Raisonné" Parigi, Ed. Bruno Sabatier, 2012, pp. 38-39 n. 3 ill. a colori € 5.000 - 7.000
46 Francis Bacon (Dublino 1909 - Madrid 1992) "Portrait de Michel Leiris, from Requiem pour la Fin des Temps" 1977 acquaforte acquatinta su carta Arches foglio cm 67,5x52; lastra cm 29,8x25 Firmata e numerata 50/100 in basso Pubblicata da Georges Visat, Parigi, con il timbro a secco
Provenienza Collezione privata, Milano Bibliografia B. Sabatier "Francis Bacon. Oeuvre graphique - Graphic work, Catalogue Raisonné" Parigi, Ed. Bruno Sabatier, 2012, pp. 36-37 n. 2 ill. a colori € 7.000 - 9.000 117
47 René Portocarrero (L'Avana 1912 – L'Avana 1985) "Flores" 1968 olio su tela cm 50x39,5 Firmato e datato 68 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1968 al retro 118
Provenienza Gary Nader, Miami Collezione privata, Milano € 5.000 - 7.000
48 Amelia Pelaez (Yaguajay 1896 – L'Avana 1968) "Senza titolo" 1965 acquerello e tecnica mista su carta cm 71x53,5 Siglato e datato 65 in basso a destra
Provenienza Gary Nader, Miami Collezione privata, Milano € 5.000 - 7.000 119
49 Man Ray (Philadelphia 1890 - Parigi 1976) "Lever du soleil" 1963 acrilico su masonite cm 24x33 Firmato in basso a destra Provenienza Studio Marconi, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Man Ray" Studio Marconi, Milano, aprile - maggio 1969 ill. in catalogo € 15.000 - 20.000
Invito alla mostra Man Ray Studio Marconi, Milano, aprile - maggio 1969
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50 Enrico Baj (Milano 1924 - Vergiate 2003) "Personaggio" 1957 olio su tela cm 79,5x70 Firmato al retro Provenienza Galleria Schwarz, Milano Collezione Renato Chiavacci Collezione privata, Lodi Esposizioni "Alternative attuali 2. Rassegna 122
Internazionale di Pittura, Scultura e Grafica" Castello Spagnolo, L'Aquila, luglio - settembre 1965 "Baj" Palazzo Grassi, Venezia, 25 giugno 30 settembre 1971, n. 22 ill. in catalogo Bibliografia E. Crispolti "Catalogo Generale dell'opera di Enrico Baj" Bolaffi, Torino, 1973, p. 57 n. 322 ill. € 8.000 - 10.000
51 Roberto Crippa (Monza 1921 - Bresso 1972) "Senza titolo" 1958 tecnica mista e sughero su tavola cm 74,5x84,5 Firmato e datato 1958 al retro Provenienza Collezione privata, Svizzera Collezione privata, Milano Collezione privata Esposizioni "Roberto Crippa" Palais des Beaux-
Arts, Charleroi, 3 - 14 ottobre 1959; Concertgebouw, Bruges, 28 novembre - 10 dicembre 1959; Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, 12 - 27 dicembre 1959 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Roberto Crippa, a cura di Gimmi Stefanini, Milano con il n. 1474 € 6.000 - 8.000 123
52 Alain Jacquet (Neuilly-sur-Seine 1939 - New York 2008) "The Tub" 1965 serigrafia su tela cm 130,5x81 Firmato e datato 65 in basso a sinistra Firmato e titolato al retro Provenienza Kunsthandlung Goyert, Colonia Collezione privata € 8.000 - 12.000
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53 Gaston Chaissac (Avallon 1910 - La Roche-sur-Yon 1964) "Un viaggio nelle regioni della ragione" 1960 circa olio su masonite cm 100x62,5 Firmato in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Thomas Le Guillou, Parigi, con il n. TLG N. 1169 € 18.000 - 20.000
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Dietro all'apparenza sommaria dei tratti dubuffettiani, si vede invece come si celi un'acuta raffinatezza intellettiva nei lavori brut di Gaston Chaissac, soprattutto attraverso le sue forme di écriture sauvage. Martina Gracis
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54 Niki de Saint Phalle (Neuilly-sur-Seine 1930 - San Diego 2002) "Poisson vase" 1992 resina poliestere dipinta su base in ferro e vaso in ceramica cm 54x82,5x20 Firmata e numerata 34/50 sulla placca in metallo all'interno del vaso e timbro dell'editore "R. Haligon" Provenienza Galerie Schönberger, Kirchberg Collezione privata Si ringrazia la Niki Charitable Art Foundation per la catalogazione dell'opera € 8.000 - 10.000
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55 Enrico Baj (Milano 1924 - Vergiate 2003) "Figura" 1975 olio, stoffa, passamaneria e assemblage di materiali vari su tavola cm 55x46,5 Firmato in basso al centro Provenienza Collezione privata, Piacenza 130
Opera archiviata da Roberta Cerini Baj con il n. 1865.A € 6.000 - 8.000
56 Gaston Chaissac (Avallon 1910 - La Roche-sur-Yon 1964) "Senza titolo" 1950 olio su carta intelata cm 63x48 Firmato e datato "Mars 1950" in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Thomas Le Guillou, Parigi, con il n. TLG N. 1168 € 8.000 - 10.000 131
57 Arnaldo Pomodoro (Morciano Di Romagna 1926) "Disco con sfera, Studio II" 1997 bronzo diam. cm 32x10; base cm 4,5x28,5x28,5 Firmato, datato 1997 e numerato 08 p.a. sulla base Provenienza Opera acquisita direttamente dall'artista dall'attuale proprietario Esposizioni "Arnaldo Pomodoro" Venice Design Art Gallery, Venezia, 12 settembre - 30 novembre 1998 "Arnaldo Pomodoro. Sculpture" Stephen Wirtz Gallery, San Francisco, 1 - 30 maggio 1998 "Arnaldo Pomodoro. Sculture dal 1963 al 2011" Imago Art Gallery, Lugano, 19 aprile - 16 luglio 2012 Bibliografia G. Ballo "Il mistero del segno" in "Arte In" Venezia-Mestre, n. 55, XI, maggio giugno 1998, p. 36 ill. L. Caprile "Sculture nello spazio" in "Arte in" Venezia-Mestre, n. 94, XVII, dicembre 2004 - gennaio 2005, p. 76. ill. F. Gualdoni "Arnaldo Pomodoro. Catalogo Ragionato della scultura. Tomo II" Milano, Skira, 2007, p. 735 n. 967 ill.
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data aprile 1999 Opera pubblicata sul Catalogue Raisonné online di Arnaldo Pomodoro con il n. 967 € 50.000 - 70.000
Nel corso della sua lunga carriera, Pomodoro si è concentrato su precisi concetti di fondo e forme base, alla ricerca dell'universale attraverso una geometricità che gli osservatori, in ogni luogo e tempo, hanno intuitivamente sempre capito. Microcosmiche nelle loro subliminali qualità di purezza e tuttavia macroscopiche per forma e implicazioni, raggiunte attraverso evanescenti contrasti di forma, luce e ombra nello splendore delle superfici lucide come nel loro contenuto segreto, come antichi testi corrosi o stele consunte, i dischi, le sfere, le colonne e le altre forme geometriche che Pomodoro ha modificato facendole proprie costituiscono un repertorio ricchissimo. Limitando la sua misura all'essenzialità, circoscrivendo il suo scopo finale, Pomodoro è riuscito paradossalmente ad aprire la sua opera al mondo, liberando se stesso per cercare ed esplorare un genere sorprendentemente ricco. Sam Hunter
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"La più insistente metafora di Arnaldo Pomodoro è stata quella di rompere l'involucro o la pelle delle cose allo scopo di raggiungere un fragile e vulnerabile midollo", scrive Sam Hunter nel 1974, cogliendo appieno l'essenza di un'indagine artistica iniziata dallo scultore già negli anni Sessanta. E in effetti, "scoprire cosa c'è dentro una forma che in superficie sembra tanto perfetta e assoluta" è la dichiarazione di intenti che Pomodoro rende al critico statunitense in un'intervista dello stesso anno. Tutta l'essenza dell'arte di Arnaldo Pomodoro sta nell'immagine spaccata di una forma perfetta e coerente; la sua metafora personale nel dialogo tra esterno e interno, quasi sempre presente nelle sue opere. A questa dialettica corrispondono molteplici significati. Distruggendo le forme tradizionali, Arnaldo Pomodoro esprime la libertà da ogni costrizione; portare a galla l'energia della materia significa privare la forma geometrica della sua staticità fisica e metterne in dubbio la stabilità ideologica, ipotizzando così un nuovo tipo di monumento. Infine, liberare la scultura dalla ponderalità gravitazionale, fa in modo che essa acquisisca una sua dinamica e la trasformi in "scultura in movimento". "Le erosioni e le esplosioni nelle sue forme non sono mai già accadute e concluse: ma sono viste in un momento del loro inarrestabile divenire. La scultura di Pomodoro è sempre processo in movimento". (D. Porzio, 1976) "Sento oggi un enorme e maestoso movimento di crollo". Nel breve testo in cui declina la sua poetica, sostiene di aver ormai raggiunto la massima consapevolezza delle sue operazioni mentali su sferoidi e cilindri e che la sua ricerca si appresta ora a far prevalere l'elemento del significato su quello del movimento delle masse scultoree. Precisa che non si tratta di un significato semantico o letterario ma di una sorta di visione ironica e controcorrente, in grado di accentuare il disequilibrio tra natura e visione, ordine prestabilito e imprevedibile invenzione. In ciò consiste il "movimento di crollo", enorme e maestoso, che si sprigiona dalle colonne recise e in bilico raffigurate nei grandi disegni, o eseguite in lucido bronzo riflettente. Da un lato, la rottura delle forme permette all'artista di scoprirne le fermentazioni interne, "misteriose e pure", rispondendo a un bisogno di scoperta altrimenti insoddisfatto. Dall'altro, la superficie specchiante delle opere permette di restituire la percezione di tutto ciò che è intorno alla scultura facendola diventare parte integrante della stessa. "Credo che i riflessi della luce abbiano molta importanza. Durante il giorno, alla luce del sole, o all'ombra, le sculture davvero cambiano. Gli effetti specchianti includono ciò che vi sta attorno, lo spettatore… Questo rende la scultura viva, una parte di noi, della natura, in qualsiasi luogo si trovi". Così Marco Valsecchi, all'indomani dell'inaugurazione della mostra, descrive le opere esposte in un articolo apparso sul "Giorno" del 17 giugno 1971: "… colonne corrose e quindi spaccate: per la lunghezza, quasi le avesse colpite il fulmine, che le ha divise in due rivelando gli incastri e le giunture interne. Un'altra invece è tagliata a metà per largo ed è sul punto di crollare con metà del cilindro già fuori asse". E prosegue "dinanzi a questa colonna dimezzata dal taglio netto, si prova lo shock del crollo imminente, che la parte superiore scivoli a terra e vada in frantumi con grande fracasso, e noi la si sorprenda nell'attimo, estremo, un centesimo di secondo appunto, prima della sua corsa rovinosa. Che invece non avviene". A quarantacinque anni di distanza, quel "movimento di crollo", colto per un centesimo di secondo nel volume "monumentalmente fermo" della massa scultorea, è ancora sotto i nostri occhi. 134
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58 Atanasio Soldati (Parma 1896 - 1953) "Paese" 1942-1943 olio su tela cm 55x45,5 Firmato in basso a sinistra
Bibliografia C. Dini "Come l'acqua e il fuoco. Le colorate geometrie di Atanasio Soldati" Parma, Monte Università Parma Editore, 2009, p. 19 e p. 109 ill. a colori (pubblicato con il titolo "Paesaggio con castello" 1942) L. Cavadini "Atanasio Soldati, Catalogo Generale dei dipinti" Bologna, BorArte, 2019, p. 139 n. 1942-43 5 ill. a colori
Provenienza Galleria Bergamini, Milano Collezione Davide Cugini, Bergamo Collezione privata, Parma Esposizioni "Atanasio Soldati" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 6 novembre 1969 6 gennaio 1970, p. 41 n. 113 fig. IV ill. in catalogo (Pubblicato con il titolo "Paesaggio", 1943, cm 58x46) "Retrospettiva di Atanasio Soldati" Galleria del Teatro, Salone delle scuderie, Palazzo della Pilotta, Parma, 1 marzo - 30 marzo 1970, n. IV ill in catalogo, n. 113 "Atanasio Soldati. Mostra antologica nel centenario della nascita" Galleria d'Arte Niccoli, Parma, 14 dicembre 1996 2 marzo 1997; Chiostri di S. Caterina - Oratorio de' Disciplinanti, Finale Ligure, aprile - giugno 1997, p. 89 tav. 49 ill. a colori in catalogo; p. 171 n. 49 (pubblicato con il titolo "Paesaggio con castello" 1942)
€ 8.000 - 12.000
Il superamento dell'antitesi tra figurativo e astratto (se per comodità vogliamo ancora adoperare questo termine) lo avvicina forse al più avanzato dei pittori europei, a Paul Klee. Anche per una costante simbolica che fino ad ora è stata poco messa in evidenza, ma sulla quale varrebbe la pena di portare maggiore attenzione. La geometria, sia essa assunta come pura forma e puri rapporti sul piano, sia essa impiegata per dimensionare il cosiddetto spazio metafisico di Soldati che accoglie oggetti verosimiglianti, non ha la funzione di stabilire una costante di realismo (come in Mondrian), ma piuttosto quella di accentuare significati simbolici (non simbolisti), comunque aperti, non obbligati. Nello Ponente
Copertina del Bollettino della Galleria Milione, A. Atanasio Soldati, Milano 136
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59 Giulio Turcato (Mantova 1912 - Roma 1995) "Composizione" 1955-56 olio su tela cm 65,5x81 Firmato in basso a destra Provenienza Galleria Anna D'Ascanio, Roma Studio Mirabello, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Giulio Turcato - Opere inedite e rare" Galleria Anna D'Ascanio, Roma, 29 febbraio - 7 aprile 2000, ill. a colori in catalogo (con datazione 1956-57) "Giulio Turcato" La Permanente, Milano, gennaio 2002 Bibliografia F. Gualdoni "Giulio Turcato" Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001, p. 41 ill. a colori (col titolo "Giardino di Miciurin" e datata 1953) Opera registrata presso l'Archivio Giulio Turcato, Roma, con il n. EZ241508SP04YA € 20.000 - 30.000
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La composizione si frammenta su tutta la superficie senza riserve mentali, senza cioè che i contorni, che definiscono le forme, segnino le linee di una scomposizione spaziale di tipo neocubista; è piuttosto una partitura in cui si ripetono, in un incastro continuo, forme libere ed elementari (ma lontane da ogni limite sintattico del repertorio geometrico) risolvendo certi attriti tra segno, immagine e spazio che si potevano rilevare in opere precedenti.
Giorgio De Marchis
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60 Giuseppe Capogrossi (Roma 1900 - 1972) "Senza titolo" 1953 tempera su carta applicata su cartoncino cm 49,7x34,7 Firmato e datato 1953 in basso a destra Provenienza Galleria del Naviglio, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni Art Gallery of Toronto, Toronto, 20 luglio 1965
Una sintesi linguistica fondata su segni essenziali tracciati sul fondo della tela. Ridisegna gli spazi pittorici e la composizione strutturale, detta la nascita di un nuovo alfabeto segnico, preferibilmente sulle note del nero, fatto di lettere dentate e curve spezzate, disposte in un gioco tra positivo e negativo, nella costante ricerca di equilibrio tra pieni e vuoti. Luca Massimo Barbero
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Capogrossi, Roma € 8.000 - 12.000
Giuseppe Capogrossi Courtesy Fondazione Archivio Capogrossi, Roma 142
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61 Carla Accardi (Trapani 1924 - Roma 2014) "Grandi segni" 1984 acrilico su tela cm 70x90 Firmato e datato 84 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1984 al retro Provenienza Collezione privata, Torino Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dallo Studio Accardi, Roma, con il n. 77/03 e firmato dall'artista in data 28/07/03 € 20.000 - 25.000
Ovunque si volga lo sguardo o si scorrano le pagine della complessa grammatica pittorica di Carla Accardi, non si può non imbattersi nell'imponente presenza del segno. Un protagonismo profondamente consapevole, lucido, puntigliosamente deciso a ribadire la forza di una voce chiara e sicura. È il frutto di un'urgenza storica che percepiva la necessità di un nuovo linguaggio che, pur mantenendo un forte ancoraggio alla tradizione pittorica, accettasse l'avventura dei nuovi codici espressivi che si stavano affermando. Vi era la necessità di sperimentare nuovi alfabeti segnici, nuovi modelli compositivi, nuove libertà espressive, nuove opportunità tecniche. In questo contesto, l'analisi del segno, inteso come elemento primario, cellula staminale di un'origine pittorica ancora indefinita, è il frutto di un processo pauperistico di spoliazione che riduce l'intera narrazione artistica agli elementi costitutivi, ai dati primigeni. Allora lo stesso colore si annulla nella semplice riproposizione del contrasto fra luce, come somma epifanica di comunione coloristica, e buio, come impossibilità percettiva di ogni accensione cromatica. Il bianco e il nero, l'avvio di ogni percezione, la purezza formale di un'energia incontaminata. È in questo orizzonte di rarefatta sospensione che il segno definisce il proprio volto che non può essere descrittivo ma, anch'esso, sofisticatamente puro, mentale, dunque astratto. L'origine del segno di Carla Accardi risiede quindi in un complesso terreno di coltura che non rinuncia all'irruenza istintiva ma che, soprattutto, ricerca una formulazione logica di un nuovo linguaggio dove si possono raccogliere le fantasie del mondo. Quasi asettico, distaccato, freddo e inospitale, il luogo originale del segno si illumina e si anima gradualmente lungo le tracce di un sussurrato racconto che sembra scombinare un ordine dato e generare un'insubordinazione inattesa. Il monacale ascetismo segnico, in cui si poteva solo intuire la vivace gioia narrativa nelle sorprendenti volute e nelle improvvise contorsioni del tratto, si dissolve e svapora nel vortice irriverente di un soffio fantastico che agita e scombina lo spazio scenico. Danilo Eccher
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62 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale - Teatrino (rosso)" 1968 quattro fogli di cartone sagomato cm 70x70x1 Firmato e numerato 48/75 al retro Edition Plus, Baden-Baden 146
Bibliografia H. Ruhé, C. Rigo "Lucio Fontana, incisioni, grafica, multipli, pubblicazioni..." Trento, Reverdito Edizioni, 2007, n. M-7 ill. a colori un altro esemplare € 8.000 - 12.000
63 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto Spaziale - Teatrino (nero)" 1968 quattro fogli di cartone sagomato cm 70x70x1 Firmato e numerato XV/XX al retro Edition Plus, Baden-Baden
Bibliografia H. Ruhé, C. Rigo "Lucio Fontana, incisioni, grafica, multipli, pubblicazioni..." Trento, Reverdito Edizioni, 2007, n. M-8 ill. a colori un altro esemplare € 8.000 - 12.000 147
64 Victor Pasmore (Chelsham 1908 - Gudja 1998) "Black Development" 1973 olio e collage di legni su tavola cm 41x41x1,4 Siglato in basso a destra Provenienza Marlborough Gallery, Roma Galleria Blu, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Victor Pasmore" Marlborough Gallery, Roma, marzo 1974, n. 12 ill. in catalogo Bibliografia A. Bowness, L. Lambertini "Victor Pasmore. Catalogo Ragionato di pittura, architettura e grafica" Milano, 2RC Editrice, 1980, cat. 531 ill. € 10.000 - 15.000
Ben Nicholson, Aug 1960 (Milan), 1960 148
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65 Piero Dorazio (Roma 1927 - Perugia 2005) "Spogie I" 1999 olio su tela cm 30x30 Firmato, titolato e datato 1999 al retro Provenienza Collezione privata, Como 150
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista Opera registrata presso l'Archivio Piero Dorazio, Milano, come da certificato su fotografia, in data 17 febbraio 2022 € 4.000 - 6.000
66 Turi Simeti (Alcamo 1929 - Milano 2021) "5 ovali blu" 2005 acrilico su tela sagomata cm 100x100 Firmato e datato 05 al retro Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni "Turi Simeti. Ombre nello spazio" Spazio ARTantide, Lugano, 2005, p. 15 ill. in catalogo "Turi Simeti. Opere recenti" Galleria BIM, Lugano, 2006, p. 21 ill. in catalogo
Bibliografia AA.VV. "Turi Simeti. Catalogo Generale, volume I" Falciano, Christian Maretti Editore, 2007, p. 173 A. Addamiano, F. Sardella "Turi Simeti. Catalogo Ragionato, tomo secondo" Milano, Skira, 2017, p. 724 n. 937 ill. a colori Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista € 7.000 - 9.000 151
67 Hans Hartung (Lipsia 1904 - Antibes 1989) "T1966-E45" 1966 pittura vinilica su tela cm 19x24 Firmato e datato 66 in basso a sinistra Provenienza Collezione privata, Barcellona (1966) George Dahlberg, Stoccolma Collezione privata, La Spezia Esposizioni "Arte Internacional en las Colecciones Canarias" Centro Atlántico de Arte Moderno Cabildo Insular de Gran Canaria, Las Palmas de Gran Canaria, 16 febbraio - 31 marzo 1990, p. 41 ill. a colori in catalogo Opera registrata presso la Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes, con il n. T1966-E45 e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes € 15.000 - 20.000
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68 Giuseppe Capogrossi (Roma 1900 - 1972) "Superficie CP/277" 1958-1959 tempera e collage su cartoncino cm 17x11,2 Provenienza Famiglia Capogrossi Galleria L'Isola, Trento Carla Panicali, Roma Collezione privata, Torino Collezione privata, Milano 154
Esposizioni "Giuseppe Capogrossi. 61 Opere inedite" L'Isola Galleria d'Arte, Trento, 2002 Bibliografia G. Capogrossi "Giuseppe Capogrossi. 61 opere inedite" Trento, L'Isola Galleria d'arte, 2002, p. 65 ill. a colori € 2.500 - 3.500
69 Carla Accardi (Trapani 1924 - Roma 2014) "Movenze rosse" 2007 vinilico su tela cm 60x80 Firmato, titolato e datato 2007 al retro Provenienza Galleria Tonelli, Milano Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dallo Studio Accardi, Roma, con il n. 143/07 e firmato dall'artista in data Roma 6/12/07 (arch. n. 974A) € 10.000 - 12.000 155
70 Piero Dorazio (Roma 1927 - Perugia 2005) "A meno II" 1973 olio su tela cm 50x100 Firmato, titolato e datato 1973 al retro Provenienza Collezione Paolo Seno, Milano Marlborough Galleria d'arte, Roma Galleria Tega, Milano Collezione privata, Milano Bibliografia G. Crisafi, J. Lassaigne, M. Volpi Orlandini "Dorazio" Venezia, Alfieri, 1977, n. 1395 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Piero Dorazio, Milano, con il n. 1973-001395-EF22 € 25.000 - 30.000
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71 Andrea Cascella (Pescara 1919 - Milano 1990) "Dedalo" 1985 marmo bianco cm 49x46,5x31 Provenienza Studio dell'artista Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Andrea Cascella, Milano, con il n. ACSC0254 € 10.000 - 15.000
La scultura a Milano Linate © Studio Tartaglia 158
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72 Pierre Soulages (Rodez 1919) "Eau-forte XIV" 1961 acquaforte e acquatinta a colori su carta Arches cm 76,1x56,6 Firmata e numerata 53/100 in basso Timbro Atelier Lacourière Paris 160
Provenienza Collezione privata Bibliografia Rivière 14 € 6.000 - 8.000
73 Georges Mathieu (Boulogne-Sur-Mer 1921 - BoulogneBillancourt 2012) "Gerbert" 1965 tecnica mista e collage su cartoncino cm 56x77 Firmato e datato 65 in basso a destra Titolato al retro
Provenienza Collezione Agrati, Veduggio Collezione privata € 6.000 - 8.000 161
74 Georges Mathieu (Boulogne-Sur-Mer 1921 - BoulogneBillancourt 2012) "Memoire superposée" 1990 olio su tela cm 100x81 Firmato in basso a destra Provenienza Opera Gallery, Parigi Collezione privata, La Spezia
Si tratta di creare lo stato di vuoto più completo che si possa immaginare. Poi succede una cosa molto strana: da uno stato quasi di trance, che possiamo definire estasi, nasce improvvisamente, come un grido, la pittura. L'astrazione lirica è quasi una morale che pone il rischio al centro dell'uomo… Bisogna dimenticarsi; per essere. Georges Mathieu
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 21-03-2006 € 60.000 - 80.000
Georges Mathieu 162
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75 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale, Natura" 1959-1960 bronzo cm 39x50x45 Siglato e numerato E.A. sotto la base Tiratura postuma in bronzo di tre esemplari Provenienza Collezione privata, Torino Collezione privata, Verona Skulpturen-museum Glaskasten, Marl Collezione privata, Londra Collezione privata, Milano
Generale" Milano, Electa, Vol. I, 1986, p. 353 n. 59-60 N 12 ill. E. Crispolti "Lucio Fontana. Catalogo Ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni. Tomo I" Milano, Skira, 2015, p. 532 n. 59-60 N 12 ill. Opera registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4069/2 € 500.000 - 700.000
Esposizioni "Standing Sculpture" Castello di Rivoli, Rivoli, 17 dicembre 1987 - 30 aprile 1988, p. 208 n. 95 "Lucio Fontana" Palazzo delle Esposizioni, Roma, 3 aprile - 22 giugno 1998, p. 307 n. 4/S/8 ill. a colori Bibliografia E. Crispolti "Lucio Fontana. Catalogue Raisonné" Bruxelles, 1974, Vol. II, pp. 104-105 n. 59-60 N 12 ill. E. Crispolti "Lucio Fontana. Catalogo
Pensavo a quei mondi, alla luna con questi [...] buchi, questo silenzio atroce che ci angoscia [...], e gli astronauti in un mondo nuovo. E, allora, queste... in una fantasia d'artisti... queste immense cose da miliardi di anni sono lì... arriva l'uomo, in un silenzio mortale, in questa angoscia, e lascia un segno vitale del suo arrivo... erano queste forme ferme con un segno di voler far vivere la materia inerte, no? Lucio Fontana 166
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76 Mark Tobey (Centerville 1890 - Basilea 1976) "Senza titolo" 1953 tecnica mista su carta riportata su tavola cm 36x70,5 Firmato e datato 1953 in basso a destra Provenienza Brook Street Gallery, Londra Galerie Rudolf Zwirner, Colonia Paolo Sprovieri, Roma Galleria Milano, Milano Collezione Gianni Manzo, Milano Christie's, Parigi, Art d'Après-Guerre et Contemporain, 9 - 10 dicembre 2008, lotto 136 Collezione privata, Milano Esposizioni "Mark Tobey" Galleria Blu, Milano, 12 maggio - 17 luglio 2009, pp. 36-37 ill. in catalogo € 100.000 - 120.000
Tutta l'umanità, che si tratti di Oriente o Occidente, è collegata attraverso un legame di affetto divino, poiché siamo tutti onde di uno stesso mare. Mark Tobey
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«Il tratto prevale sulla massa, ma io provo a compenetrarlo con un'esistenza spaziale. «Scrivere» la pittura, sia essa colorata o in toni neutri, diventa una necessità. Spesso ho pensato che il mio modo di lavorare fosse una performance, nel senso che il mio quadro doveva essere realizzato tutto in una volta o non essere realizzato affatto. Era esattamente il contrario del «costruire», principio al quale mi ero attenuto tempo addietro». [...] Mark Tobey è un artista totalmente a parte nel panorama dell'arte americana del XX secolo. La sua pittura ci offre una visione di una grande sensibilità e, al pari di artisti come Masson in Francia o Pollock suo compatriota, ci propone un'opera che si concentra nello sviluppo del segno, al di là della sua interpretazione o perfino della sua lettura. [...] Il mondo di Tobey è soggettivo e la sua arte è essenzialmente legata a un atteggiamento mentale che presiede alla costruzione della sua pittura, forma manifesta di una contemplazione interiore e di un'esperienza di vita. Domina nella sua opera il concetto di unicità, in riferimento alla sua credenza che auspica l'unione di tutti i popoli e di tutte le religioni. Anche i suoi viaggi, soprattutto in Cina e in Giappone, dove trascorse diversi mesi in un monastero zen, conferirono al suo lavoro un respiro particolare ben lontano dalle forme espressioniste di un'arte americana già segnata dall'agitazione del mondo artistico. Il raccoglimento costituisce il principio fondamentale della sua arte e, questo stato d'animo, che guida il gesto e l'azione, è molto lontano dalle irrequietudini mediatiche coltivate dai suoi compatrioti, i quali fecero dello spettacolo un principio di creazione. Come Kandinsky, Klee o Mondrian, anche Tobey trae ispirazione da una realtà più spirituale che fisica, e i suoi riferimenti sono teologici quanto estetici. [...] «La fede di Tobey traspare dalla densità, intensità e luminosità delle sue tele», sostiene M. Ottenbrite. «I suoi quadri sono estremamente umani». Lo stesso Mark Tobey è stato esplicito riguardo all'influenza della sua fede sulla sua opera. [...] Attorno al 1920 Tobey intraprende le sue prime realizzazioni di ritmo nello spazio, la cui ispirazione gli derivò dalla riflessione sul volo di una mosca, e che alcuni anni dopo Max Ernst, senza saperlo, avrebbe ripreso nel suo quadro Jeune homme intrigué par le vol d'une mouche non euclidienne (1942-47). È la base di un concetto che, molto più avanti, avrebbe portato al dripping. Vi è, in queste due ricerche, un tentativo di liberarsi dell'ascendente razionale e di appropriarsi dei territori inesplorati legati alla conquista dello spazio, che diviene elemento inconscio del quadro ma anche elemento di costruzione e di riferimento. Questa riflessione è evocata dall'artista: «Una notte ero nel mio atelier e stavo facendo il mio autoritratto. Sul soffitto era accesa una luce. A un tratto mi sono detto: supponiamo che io sia una mosca; potrei volare sul cavalletto, volteggiare tutto intorno, camminare sottosopra, arrivare fino al muro etc… In quello spazio chiuso, proiettavo il percorso compiuto dalla mosca: non vi era più alcuna cornice, non vi era più alcun Rinascimento». Tobey scopre in quel momento la via del suo «spazio multiplo, in cui la profondità è un elemento più sensibile che visivo». Qui risiede il fondamento della sua riflessione e questo pensiero racchiude il preludio di un'arte che egli svilupperà realmente dopo il suo soggiorno in Cina e in Giappone nel 1934. L'arte e gli oggetti artigianali del mondo orientale lo affascinano. Tobey studia la calligrafica e la tecnica del pennello praticata in Cina. L'attenzione al dettaglio e la concentrazione dello spirito che egli apprende, influenzano la sua opera. Il suo lavoro acquisisce un dinamismo e una capacità di ricostruzione fuggevole ed espressiva di scene di vita, personaggi, natura; il suo tratto diventa più rapido, probabilmente per influenza della pratica dell'arte calligrafica, della quale acquisisce le basi in Oriente. Il suo lavoro contiene anche le caratteristiche di un'intensa meditazione, alla quale si avvicinò in Giappone in occasione di un soggiorno di un mese in un monastero zen. A seguito di una lunga conversazione con un monaco, pittore che gli insegna l'alfabeto giapponese, Tobey scrive: «Un giorno mi trovavo sulla terrazza della mia camera, che dava su un piccolo giardino, un angolino intimo, pieno di boccioli in fiore sui quali planavano danzando le libellule, e ho sentito che questo piccolo mondo, quasi al di sotto dei nostri piedi, ha il proprio valore e che noi dobbiamo realizzarlo e apprezzarlo al suo livello nello spazio. D'un tratto ho sentito che troppo a lungo 172
non avevo fatto altro che rimanere al di sopra dei miei piedi». Da questa rivelazione nasce in Tobey la coscienza di un mondo sensibile. Egli scopre la linea che si dispiega nello spazio, senza confine, che esclude ogni carattere di costruzione e di razionalità. Contano solo l'immaginario, l'infinito dello spazio e l'energia necessaria a catturarlo. In Asia orientale il tratto è fondamentale. Esso rappresenta la struttura dell'espressione umana. Laddove, nella cultura occidentale, il «verbo» caratterizza l'espressione fondamentale del nostro essere e del nostro sentire, incorniciato da una struttura di parole e di frasi necessarie all'espressione concettuale, i paesi orientali hanno adottato un universo di caratteri complessi, in grado di esprimere concetti astratti, realtà materiali o mondi immaginari. La scrittura e la lettura di questi Mark Tobey nel suo studio, 1957 segni comporta un fatto d'interpretazione soggettiva, una necessità di trasposizione visiva attraverso tracciati figurativi, chiamati pittogrammi, o segni più astratti, come gli ideogrammi. Questa necessità trascende ogni idea, concetto o oggetto in una forma astratta, che s'identifica con un tratto il cui sviluppo costituisce l'espressione. Il tratto, così, è il veicolo principale della conoscenza e della trasmissione, ecco perché in Estremo Oriente la calligrafia fu considerata l'arte più riuscita di tutti i tempi. L'Europa e gli Stati Uniti hanno da tempo riconosciuto l'importanza dell'influenza della calligrafia sull'arte occidentale, in particolare sull'action painting negli Stati Uniti e sull'astrazione lirica in Francia, benché concettualmente l'approccio occidentale e quello orientale siano completamente diversi. Infatti, l'estetica del gesto occidentale dipende da un movimento in cui il corpo occupa uno spazio fisico, determinando un segno la cui espressione risulta più dal caso che dalla conoscenza. Lo spirito si disperde nell'azione. [...] Tobey fa riferimento agli artisti americani dell'action painting. Certe forme della sua arte possono suggerire una similitudine con alcune opere di Pollock ma, come egli stesso sottolinea, lo spirito che guida la creazione è completamente diverso, addirittura antinomico. I drippings di Pollock sono costruiti a partire da proiezioni di pittura sulla tela. I quadri prendono la forma di arabeschi colorati, realizzati su una tela posta direttamente per terra, in cui non prevale alcun senso di lettura. Jackson Pollock è uno dei rappresentanti di ciò che il critico Harold Rosenberg ha definito action painting, una pittura gestuale che richiede un coinvolgimento fisico dell'artista con la superficie dell'opera. E, come sottolinea Tobey, la pace interiore e la meditazione non presiedono alla creazione; al contrario, alla base dell'azione creatrice vi è un'irrequietudine corporea e un'esaltazione mentale lontane dai precetti ai quali Tobey aderisce. In Europa, alcuni rappresentanti dell'astrazione lirica mostrano parallelismi più evidenti con i suoi concetti fondamentali. Georges Mathieu, in particolare, ha arricchito la sua opera con la conoscenza della calligrafia e dell'arte giapponese. Tramite i suoi amici Imaï e Teshigahara, egli si era avvicinato a questa filosofia di cui comprendeva l'interesse superiore, definendo sé stesso un «calligrafo intuitivo». [...] Il riconoscimento delle astrazioni occidentali da parte degli artisti giapponesi ha contribuito a determinare un'influenza reciproca. Del resto, nel 1937 Saburō Hasegawa pubblicò un libro intitolato l' "Arte Astratta", nel quale sottolineava già i legami fra l'arte astratta e la calligrafia. Nel 1951, in una rivista specializzata della regione di Kyoto Bokubi (estetica dell'inchiostro) - presentò alcuni artisti occidentali fra cui Franz Kline, Pierre Tal Coat e Mark Tobey, preconizzando futuri progetti condivisi. Fu così che, nella prima metà degli anni '50, nacque in Giappone una calligrafia non figurativa, che non rappresentava un carattere avente un 173
significato letterale. [...] Sottolineiamo anche il ruolo svolto da Michel Tapié, critico francese autore di «Un art autre» («Un'arte altra») e promotore dell'arte Informale attraverso l'accostamento di artisti europei, americani e giapponesi quali Tobey, Kline, Francis, Dubuffet, Fautrier, Mathieu, Wols, Hartung, Capogrossi, Fontana, Burri, Accardi, i Lettristi francesi, Domoto, Arai, Imai, Onishi, Suzuki, Teshigahara e il gruppo Gutaï. Nel corso degli anni 1950-1960, Michel Tapié si dedica essenzialmente alla promozione culturale di questa art autre, corrente identificata nel 1952 all'interno del movimento Informale, della quale assicurerà la diffusione nell'ambiente artistico e dei collezionisti durante tutto il decennio. A partire dal 1946, egli sostiene questi giovani artisti informali, che altri non sono che Dubuffet, Hartung, Mathieu, Wols, Michaux, Riopelle, Bryen, Pollock e gli italiani Capogrossi e Burri. Si reca a Torino per organizzare la mostra internazionale "Arte Nuova" nel 1956 e presentare per la prima volta, nel 1959 al Circolo degli Artisti, l'action painting americana, la Scuola del Pacifico e il gruppo giapponese Gutaï. [...] Tobey spiega: « Striature di luce: i movimenti delle linee bianche simboleggiano la luce come concetto unificante che scorre attraverso unità vitali separate, restituendo agli intelletti umani una dinamica che espande continuamente la loro energia verso una relatività più grande». In linea generale, queste linee bianche sono applicate su uno sfondo scuro che fa risaltare la moltiplicazione delle linee, suggerendo una struttura che può richiamare alla mente l'immagine di un'architettura, una natura morta, un paesaggio... Queste opere sono eseguite su carta, a pastello o a tempera; alcune fra esse mescolano la sottigliezza della linea allo spessore del tratto realizzato con il pennello, che di conseguenza è più largo e modulato. Presto Tobey rinuncia alla scrittura bianca per adottare una nuova maniera, scura, che egli approfondirà fino al 1953, anno in cui il bianco riappare come elemento dominante. Se egli si ispira sempre alla sua osservazione della natura e rifiuta l'«astratto», che non avrebbe alcuna affinità con la vita, predilige differenziare i mezzi e gli stili della sua scrittura pittorica per scoprire le più recondite corrispondenze fra i suoi impulsi interiorizzati e i ritmi dell'universo. L'arte di Mark Tobey cerca di abolire i confini spaziali e temporali dell'opera. Lo spazio è un concetto visivo che Tobey può suggerire attraverso la densità dei fili intrecciati, ma anche attraverso il vuoto. Perché l'arte di Tobey rinuncia alla terza dimensione e all'illusione della prospettiva che l'umanesimo del Rinascimento - ancorato ad un materialismo che Tobey intende evitare - ci insegna. L'arte di Tobey supera la vocazione visiva dell'opera per raggiungere l'immaterialità e il vuoto che ha appreso dai calligrafi cinesi e giapponesi, i quali nel vuoto vedono il grado più elevato della forza creativa. Lo spazio è un concetto che supera il visivo e che lo interessa più della sfera materiale della tela. Al di là della rappresentazione tridimensionale, egli ricerca ciò che «potrebbe davvero toccare». In questo, è molto vicino alle idee sviluppate in Europa, in particolare da Fontana nella sua teoria dello Spazialismo. La ricerca di una quarta dimensione, di un'energia immateriale, più suggerita che tangibile, deriva dal desiderio di raggiungere tutti i sensi al di là della visione analitica e razionale. [...] Dopo il 1950, i quadri di Mark Tobey evolvono. Egli abbandona «la scrittura bianca» a vantaggio della tonalità scura. La sua pittura fluttua tra una «rappresentazione» relativa (il suo attaccamento all'elemento umano che egli esprime in alcuni ritratti, autoritratti e scene religiose) e opere più informali nelle quali i paesaggi sono trattati con tecniche lineari secondo un disegno tattile e percepibile. La sua tecnica è basata su piccoli gesti ben controllati della mano e del polso; egli dipinge, disegna o graffia la superficie della carta e della tela. Nel 1952 Tobey s'immerge nella maniera scura, poi, nel 1953, il bianco torna ad essere dominante. Le composizioni diventano verticali e si ordinano attorno all'elemento unico che suggerisce una sagoma, un elemento naturale, un totem. Dancer (1954), [...] è alquanto caratteristico di questo periodo.[...] Nel 1958 riceve il Gran Premio della Biennale di Venezia.
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77 Hans Hartung (Lipsia 1904 - Antibes 1989) "P1967-57" 1967 acrilico e pastello su cartone baryté cm 49,5x72 Firmato e datato 67 in basso a destra Provenienza Galleria Morone 6, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Hans Hartung - Lucio Fontana" Galleria Morone 6, Milano, 12 febbraio - 5 marzo 1969 Opera registrata presso la Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes, con il n. P1967-57 e di prossima pubblicazione nel Catalogue Raisonné a cura della Fondation Hans Hartung et Anna-Eva Bergman, Antibes € 18.000 - 25.000
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78 Carmelo Cappello (Ragusa 1912 - Milano 1996) "Traiettorie dal piano allo spazio II" 1967 bronzo dorato e solfato nero cm 196x123x30 Firmato e datato 1967 numerato 1/3 Provenienza Collezione privata, Milano Esposizioni "Carmelo Cappello" Galleria Narciso, Torino, 3 - 20 ottobre 1968, n. 26 ill. in catalogo "Carmelo Cappello" Museo Español de Arte Contemporaneo, Madrid, dicembre 1972, n. 37 in catalogo "Carmelo Cappello. Mostra antologica" Rotonda di Via Besana, Milano, aprile maggio 1973, n. 77 ill. in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Carmelo Cappello, presso Galleria Spaziotemporaneo, Milano, con il n. B67-180 € 15.000 - 20.000
Carmelo Cappello, Museo Español de Arte Contemporaneo, Madrid, 1972 178
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79 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Adda" 1956 olio su tela cm 68x90 Firmato e datato 56 in basso a destra Firmato e datato 56 al retro Provenienza Collezione privata, Busto Arsizio Esposizioni "Burri, Cagli, Fontana, Guttuso, Moreni, Morlotti. Sei pittori italiani dagli anni Quaranta ad oggi" Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Arezzo, 6 maggio - 11 giugno 1967; Istituto Italo-LatinoAmericano, Roma, giugno - luglio 1967, tav. CXLI in catalogo "Il paesaggio di Morlotti" Casa Rusca, Locarno, 30 maggio - 19 luglio 1987, p. 71 ill. in catalogo "Ennio Morlotti. Mostra antologica" Palazzo Reale, Milano, 9 ottobre - 29 novembre 1987, tav. 46 p. 82 in catalogo "Memoria del futuro. Arte Italiano desde las primeras vanguardias a la posguerra" Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, 31 ottobre 1990 - 15 gennaio 1991, p. 400 ill. in catalogo "Pittura e realtà" Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 28 febbraio - 30 maggio 1993, tav. 141 p. 199 in catalogo "Morlotti. Opere 1936 - 1991" Galleria Comunale d'Arte, Palazzo Sarcinelli, Conegliano, 10 novembre 1996 6 gennaio 1997, p. 123 ill. in catalogo
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Bibliografia F. Biamonti, R. Modesti "Ennio Morlotti" Milano, Club Amici dell'Arte Editore, 1972, p. 75 tav. 20 A. C. Quintavalle "Tracce" in "L'opera dipinta. 1960 - 1980" Università di Parma, 1982, tav. 56 P. G. Castagnoli "Ennio Morlotti" Ravenna, Agenzia Editoriale Essegi, 1983, p. 26 cat. 7 ill. P. Levi, "Morlotti disperazione e natura" in "Arte" n. 52, 1985, pp. 38-39 M. De Stasio, in "Arte in" VI, n. 25, 1993, p. 52 ill. R. Tassi, C. Pirovano "Morlotti" MIlano, Electa, 1993, p. 116 tav. 82 R. Pasini "L'Informale. Stati Uniti Europa Italia" Bologna, CLUEB, 1995, tav. 117 A. Riva "Il Maestro lombardo ricordato con una vasta antologica. Rivela un passato nascosto. Da Picasso ai Nudi degli ultimi anni" in "Arte" dicembre 1996, p. 28 ill. G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000, p. 161 n. 344; p. 181 ill. a colori € 15.000 - 25.000
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Con Morlotti l'arte pittorica è arrivata a proiettare il nome di Imbersago e dell'Adda nel panorama italiano, in Europa e nel mondo. […] Lo accompagnavano in quel momento le passioni di sempre: i silenziosi e rigogliosi boschi di castagno, lo splendido panorama dei morbidi colli della valle dell'Adda, del Resegone e delle Grigne, il lento scorrere delle acque del nostro fiume, il cielo di quell'azzurro di Lombardia… […] Tra quelle case e quei panorami affacciati sull'Adda, accanto al vivere degli abitanti, al trascorrere delle ore del giorno e dei colori delle stagioni, tra i campi, le bacche e il declinare delle colline, l'artista aveva evidentemente trovato un'interiore, vivissima simmetria con la sua terrestrità lombarda […] e con la sostanza più profonda della sua sensibilità, umori più sorgivi della sua vocazione. Proprio Valsecchi riassume in quegli anni il senso del rapporto tra l'artista e il paese brianzolo. "Imbersago ha riempito un lungo periodo del suo lavoro col verde dei granturchi e il giallo argilloso della costa che precipita corrosa sull'acqua dell'Adda. Un'acqua pigra ma chiara, che risente ancora della vastità del lago e del grigio freddo del Resegone, che ancora s'intravvede in fondo alla valle. A Imbersago lo studio era in una vecchia torre, e per asciugare i dipinti li metteva in uno stanzone buio, con le feritoie alte e strette, senza vetri. Da quegli spacchi dentro le pareti si scorgeva una riga di campagna soleggiata, le strade che scendono dalla Brianza verso Milano tra ville settecentesche. Ci stette mesi e mesi. D'estate il traghetto, legato alla fune d'acciaio, passava sul filo della corrente, da sponda a sponda con un ritmo eguale che risale lungo l'antica vena del tempo. Gli piaceva immaginare che su quelle rive si erano mossi i personaggi manzoniani e le scorribande dei lanzichenecchi. L'autunno si riconosceva per il colore bruno, terroso e verde marcio dei fiori secchi, degli steli senza pannocchie, che apparivano nei suoi dipinti. Disse una volta di essere tornato qui per ritrovarsi nel cuore della sua terra. Lecco difatti è a breve distanza; vi aveva fatto le scuole, vi si era impiegato, vi stava ancora la sua famiglia paterna. Aveva fatto un lungo giro per terre e genti e culture prima di accorgersi che le sue radici sono affondate qui, tra queste rive silenziose, in mezzo alle pannocchie con le foglie che sembrano braccia ripiegate…". E dunque quei soggiorni non sono stati solo lo spazio per l'individuazione di soggetti ispirativi o la ricerca di una dimensione di tempo pacato, fuori dai ritmi convulsi e dalla spersonalizzazione della grande città. Sono stati, di più, la concretezza di una coincidenza profonda d'animo e d'immaginario, il culmine di una inverazione che ha indotto e accompagnato il delinearsi della sua personalità e la sua riflessione operosa sul problema del dipingere, sul rovello mai sedato della poetica. Giovanni Ghislandi, Giorgio Seveso 182
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80 Carlo Mattioli (Modena 1911 - Parma 1994) "Spiaggia d'estate" 1972 olio su tela cm 120x100 Firmato in basso al centro Firmato, titolato e datato 1972 al retro Provenienza Collezione privata, Parma Bibliografia V. Sgarbi, M. Vallora, M. Dall'Acqua 184
"Carlo Mattioli. Catalogo generale dei dipinti" Fontanellato, Edizione Franco Maria Ricci, 2016 ed edizione digitale Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista e registrata presso la Fondazione Carlo Mattioli, Parma, con il n. 4639 € 8.000 - 12.000
81 Emilio Scanavino (Genova 1922 - Milano 1986) "Personaggio n. 2" 1957 olio su tela cm 100x81 Firmato e datato 1957 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1957 al retro Provenienza Galleria Bertesca, Genova Galleria Bergamo, Bergamo Collezione privata, Lodi Esposizioni "Scanavino" Galleria La Bertesca, Genova, maggio 1968
Bibliografia G. Scanavino, C. Pirovano "Scanavino. Catalogo Generale. Volume primo" Milano, Electa, 2000, p. 93 n. 1957 2 ill. G. Di Natale "Scanavino e Jaguer. Il segno poetico e la poetica del segno. Carteggio 1954 - 1969" Silvana Editoriale, Milano, 2009, ill. (senza pagina) L'opera è stata visionata ed archiviata presso l'Archivio Emilio Scanavino, Milano € 7.000 - 9.000 185
82 Tancredi (Feltre 1927 - Roma 1964) "Senza titolo" 1959 tecnica mista su compensato cm 70x100 Firmato, dedicato e datato 59 in basso a destra Provenienza Carlina Galleria d'Arte, Torino Collezione privata, Milano Bibliografia M. Dalai Emiliani "Tancredi. I dipinti e gli scritti" Torino, Umberto Allemandi & C., 1996, p. 267 n. 805 ill. € 40.000 - 60.000
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83 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Motivo di cactus" 1961 olio su tela cm 160x109,5 Firmato e datato 61 in basso a sinistra Firmato, titolato e datato 61 al retro Provenienza Collezione privata, Monza Esposizioni "I Mostra mercato nazionale d'arte contemporanea" Palazzo Strozzi, Firenze, 1963, p. 169 ill. in catalogo "Morlotti" Ente Premi, Palazzo Barberini, Roma, gennaio 1966, tav. 61 in catalogo "Ennio Morlotti" Kunsthalle, Darmstadt, 10 dicembre 1966 - 19 gennaio 1967, tav. 36 in catalogo "Ennio Morlotti" Kunsthalle, Basilea, 28 gennaio - 5 marzo 1967, cat. 54 in catalogo Bibliografia G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000, p. 270 n. 622 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 24-2-1991 € 10.000 - 15.000
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La fine degli anni Cinquanta vede progressivamente esaurirsi la spinta propulsiva dell'esperienza informale; Morlotti è tra i primi ad avvertire, sulla soglia del nuovo decennio, il rischio di una prosecuzione destituita di necessità storica. Così, quando nel 1959 decide di affittare uno studio a Bordighera, attratto dal richiamo di nuovi motivi scoperti nell'entroterra: uliveti, alberi di arance e limoni, siepi di cactus; quando insomma inizia ad avvertire, lui così intimamente e irrimediabilmente lombardo, il richiamo della natura e della luce della riviera, la stagione del suo naturalismo sta ormai volgendo al termine. I nuovi quadri, che fin dal 1960 inizia a dipingere, già registrano l'inizio di una trasformazione che si farà col tempo tanto più netta ed evidente. In essi, Morlotti comincia infatti a sostituire all'immersione della visione entro la materia, che caratterizza le opere dipinte nei sei anni precedenti, nuovamente un punto di distanza dell'osservazione che ritorna a situarla al di qua della soglia della rappresentazione. In tal modo il paesaggio viene a riassumere gradualmente nettezza di contorni e il profilo della parete vegetale riprende a stagliarsi, poco alla volta ma sempre più chiaramente, contro la superficie del cielo. […] Figure e paesaggi emergono ora, dunque, nella loro distinta identità e, come i paesaggi, anche le figure vengono investite da un analogo processo di oggettivazione che le porta a liberarsi, lentamente, progressivamente, dall'abbraccio assorbente della materia, rilevandone i profili, staccandoli dal piano d'appoggio, accertandone le anatomie, circoscrivendone col disegno le forme. Pier Giovanni Castagnoli
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84 Alfredo Chighine (Milano 1914 - Pisa 1974) "Senza titolo" 1955 olio su tela cm 70x50 Firmato e datato 55 in basso a destra Firmato e datato 3-1955 al retro Provenienza Collezione Gae Aulenti, Milano Collezione privata, Milano 192
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dal Comitato promotore Archivio e Catalogo Ragionato delle opere Alfredo Chighine, con il n. 130 € 4.000 - 6.000
85 Alfredo Chighine (Milano 1914 - Pisa 1974) "Forma bianca su fondo grigio scuro" 1963 olio su tela cm 131x97 Firmato, titolato e datato 9 - 1963 al retro Provenienza Galleria del Milione, Milano Collezione Gae Aulenti, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Mostra retrospettiva di Alfredo Chighine" Società
per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, dicembre 1977 - gennaio 1978 "Rassegna" Comune di Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, 19 febbraio - 16 aprile 1978 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dal Comitato promotore Archivio e Catalogo Ragionato delle opere Alfredo Chighine, con il n. 129 € 8.000 - 10.000 193
86 Renato Birolli (Verona 1905 - Milano 1959) "Trebbia sul pagliaio (La trebbiatrice)" 1953 olio su tela cm 89x104,5 Firmato e datato 1953 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1953 al retro Provenienza Galleria d'Arte Vienna, Milano Collezione R. di Pasquantonio, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "Colore nella vita d'oggi. I Mostra d'arte moderna e trame contemporanee" Palazzo della Permanente, Milano, 23 febbraio - 12 marzo 1967 Bibliografia AA.VV. "Renato Birolli" Milano, Feltrinelli, 1978, p. 279 n. 1953.26 (575) ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Renato Birolli, Milano, con il n. 1953/7, in data 7/2/2015 € 15.000 - 20.000
Cavellini ha scritto che «con l'estate del '50 Birolli diede inizio ad una sua nuova visione della realtà», e l'occhio di Cavellini era veloce e sensibilissimo. Ma su cosa fondava il giudizio di novità? Innanzitutto sulla libertà della fantasia; sulla sintesi fantastica e festosa. In ultimo sulla «magica visione di realtà, più efficace della realtà stessa, a causa di una sorprendente allusione che soltanto con i mezzi astratti è possibile conseguire». Mauro Panzera 194
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87 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Imbersago" 1956 olio su tela cm 60x55 Firmato in basso a destra Firmato e datato 56 al retro Provenienza Collezione privata, Padova Bibliografia G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000, p. 177 n. 379 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio delle Opere di Ennio Morlotti, Milano, in data 23/09/1997, con il n. 79563 € 15.000 - 25.000
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Nel 1954 il critico Francesco Arcangeli pubblica su "Paragone", mensile di arte e letteratura diretto da Roberto Longhi, un articolo intitolato Gli ultimi naturalisti, nel quale viene individuato, in ambito informale, l'estremo sussulto della pittura di natura, seppure con linguaggio indiretto e allusivo. "Natura è la cosa immensa che non vi dà tregua, perché la sentite vivere tremando fuori, entro di voi", è uno "strato profondo di passione e di sensi" in cui, secondo il critico bolognese, si trovano all'unisono "felicità" e "tormento". Questa condizione "traboccante, inquieta, eppure ancora terribilmente amorosa" è al centro dell'indagine pittorica, fra gli altri, di Ennio Morlotti, Pompilio Mandelli, Mattia Moreni. Gli "ultimi naturalisti" cui fa riferimento il titolo del saggio sono in un qualche modo gli eredi di una tradizione tutta italiana, specificatamente padana, che ha in Wiligelmo, Foppa, Caravaggio, Crespi e Fontanesi i suoi capisaldi. A differenza dei maestri del passato, i pittori informali citati da Arcangeli vivono la natura come una situazione "profondamente e amorosamente angosciata, quasi medianicamente intuita". L'incubo della catastrofe nucleare, così acutamente sentito nel dopoguerra e negli anni Cinquanta, e un latente "mal di vivere", li spingono verso una deriva esistenzialistica che si riverbera nelle loro opere. Per "ultimo naturalismo" Arcangeli intende dunque un'arte che pone la natura al centro della visione, non come forma o idea, ma come impasto fisico di vita e morte, come "ciclo di stagione, di rigenerazione", una natura "che si guarda, si respira, si sente, si soffre, ancor prima che la si dica in parole".
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88 Tancredi (Feltre 1927 - Roma 1964) "Senza titolo" 1951 tecnica mista su carta intelata cm 70x100 Provenienza Galleria d'Arte Contini, Venezia Collezione privata, Padova Esposizioni "Tancredi - 92 opere inedite 1950-1955" Palazzo Forti, Verona, 14 marzo 16 maggio 1987, p. 49 in catalogo 198
"Tancredi - Barbarigo. Due artisti a confronto 1950-1960" Galleria d'Arte Contini, Asiago, 26 dicembre - 3 gennaio 1989-1990, p. 17 in catalogo Bibliografia M. Dalai Emiliani "Tancredi. I dipinti e gli scritti" Torino, Umberto Allemandi & C., 1996, p. 210 n. 175 ill. € 8.000 - 10.000
89 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1957 tempera e pastello su carta cm 49,8x64 Firmato e datato 51 in basso a destra Come indicato in catalogo, benchè datato dall'autore 1951, è tipologicamente ascrivibile al 1957 Provenienza Collezione privata, Milano
Bibliografia L. M. Barbero "Lucio Fontana. Catalogo Ragionato delle opere su carta Tomo III" Milano, Skira, 2013, p. 808 n. 57 DSP 117 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 3123/1 € 18.000 - 20.000 199
90 Hsiao Chin (Shanghai 1935) "Senza titolo" 1965 acrilico e inchiostro su tela cm 81x100 Firmato e datato 65 in basso al centro Timbro al retro dell'artista Provenienza Collezione privata, Milano 200
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Hsiao Chin Art Foundation, Taiwan, con il n. 111006 € 10.000 - 15.000
91 Tiger Tateishi (Fukuoka 1941 - Gifu 1998) "Il pianeta organico" 1974 acrilico su tela cm 166x120 Firmato, titolato e datato 1974 in basso a destra Firmato, titolato e datato 1974 al retro
Provenienza Collezione privata, Milano € 6.000 - 8.000 201
92 Mark Tobey (Centerville 1890 - Basilea 1976) "Blue Fragments" 1964 tempera su cartone cm 63,5x30,5 Firmato e datato 64 in basso a sinistra Provenienza Collezione privata Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da CMT Committee Mark Tobey, Münster, a cura di Dr. Heiner Hachmeister, con il n. 24/03/214.32 L'opera sarà inclusa nel catalogo ragionato in preparazione € 25.000 - 30.000
Dopo aver visitato Hong Kong e Shanghai, in Giappone trascorre un mese in un monastero zen a Kyoto, qui dialoga con i monaci e gli adepti, pratica la meditazione, la calligrafia e la pittura ad inchiostro di china sumi [...]. Queste esperienze fanno nascere in Tobey l'idea che le forme artistiche possano migrare da Oriente a Occidente e lo portano a sviluppare una particolare sensibilità e uno stile pittorico nuovo chiamato "white writing": una sovrapposizione di simboli calligrafici bianchi, su un campo astratto composto da migliaia di piccole pennellate. Tobey giunge a utilizzare questi segni calligrafici isolandoli dai loro contenuti poetici tradizionali, rendendoli significativi anche al di fuori del loro sistema linguistico originario, volgendoli dal positivo al negativo, dalla china nera alla tempera bianca. Svuotati dai loro significati, quest'ultimi sono infinitamente ripetibili; la "luce filante" che si dirama sulla superficie della tela diventa un simbolo di illuminazione spirituale, della comunicazione umana, della migrazione nello spazio, delle forme naturali, dei loro processi, e dei movimenti tra i livelli della coscienza. Dennis Ercole
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93 Ennio Morlotti (Lecco 1910 - Milano 1992) "Paesaggio" 1957 olio su tela cm 65x65 Firmato e datato 57 in basso a destra Firmato e datato 57 al retro
Io credo che la grande felicità di Morlotti, nei momenti in cui è felice, sarebbe sentirsi pianta, albero, erba. Giovanni Testori
Provenienza Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista in data 27-4-70 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Opere Ennio Morlotti, Milano, con il n. 2274 € 15.000 - 25.000
Il gruppo degli Otto (manca solo Turcato) all'inaugurazione della Galleria di Guglielmo Achille Cavellini a Brescia nel 1953. Da sinistra a destra in piedi: Birolli, Moreni, Corpora, Vedova, Morlotti. Da sinistra a destra seduti: Cavellini, Afro, Santomaso. Foto Cisventi Milano. Courtesy: Archivio Cavellini Brescia www.cavellini.org 204
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94 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1958 terracotta ingobbiata dipinta e graffiti diam. cm 28,5 Firmata e datata 58 Provenienza Collezione privata, Milano 206
Opera registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 370/4 € 15.000 - 20.000
95 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Concetto spaziale" 1959 penna a sfera e buchi su carta stagnola blu cm 9,5x12 Firmato e datato 59 in basso Da C. Laszlo "La Lune en Rodage 1" Basilea, Editions Panderma, 1960 Provenienza Collezione privata
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 4364/1 € 8.000 - 12.000 207
96 Rodolfo Aricò (Milano 1930 - 2002) "Senza titolo" 1970 acrilico su tela applicata su tavola, dittico cm 125,5x282 Firmato e datato 70 al retro Provenienza Collezione privata, Milano Il materiale relativo all'opera è stato consegnato presso l'Archivio Rodolfo Aricò, Milano € 20.000 - 30.000
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97 Andrea Cascella (Pescara 1919 - Milano 1990) "Studio per Piazza Leonardo da Vinci" 1985 marmo rosso cm 29x42x29 Provenienza Studio dell'artista Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Andrea Cascella, Milano, con il n. ACSC0255 € 5.000 - 7.000
Monumento in Piazza Leonardo da Vinci, Milano © Studio Tartaglia 212
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98 Agostino Bonalumi (Vimercate 1935 - Desio 2013) "Bianco" 1985 tela estroflessa e tempera cm 70x70 Firmato e datato 85 al retro Provenienza Collezione privata, Milano 214
Bibliografia F. Bonalumi, M. Meneguzzo "Agostino Bonalumi. Catalogo Ragionato - Tomo II" Milano, Skira, 2015, p. 563 n. 1055 ill. € 15.000 - 20.000
99 Turi Simeti (Alcamo 1929 - Milano 2021) "Omaggio al movimento studentesco" 1968 acrilico su tela sagomata cm 100x70 Firmato, titolato e datato 68 al retro Provenienza Collezione Mario Cadalora, Modena
Galleria La Sfera, Modena Collezione privata, Modena Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Archivio Turi Simeti, Milano, con il n. 1968-G1001 € 10.000 - 15.000 215
100 Rodolfo Aricò (Milano 1930 - 2002) "Poligonale, Splash" 1990 acrilico e collage su tela applicata su tavola cm 136x160 Firmato e datato 90 al retro sul risvolto della tela Etichetta dell'artista con numero di catalogo 19/90 al retro Provenienza Plurima Galleria d'Arte, Udine Collezione privata, Milano Il materiale relativo all'opera è stato consegnato presso l'Archivio Rodolfo Aricò, Milano € 15.000 - 20.000
Rodolfo Aricò, Milano, 1984 Courtesty Archivio Aricò 216
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101 Fausto Melotti (Rovereto 1901 - Milano 1986) "Arte del contrappunto plastico n. 1" 1969 acciaio cm 40,5x160x17,7 Firmato in basso a destra, firmato in alto sul fianco destro Esemplare di una tiratura di 3 + 1 p.a. Provenienza Marlborough Gallery, Roma Collezione privata, Milano Esposizioni "Fausto Melotti" Galleria Galatea, Torino, 2 - 29 marzo 1971, n. 3 in catalogo "Fausto Melotti" Museum am Ostwall, Dortmund, 31 ottobre - 19 dicembre 1971 "Melotti" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 26 maggio - 23 luglio 1972, n. 62 tav. 47 ill. in catalogo "Fausto Melotti" Sala delle Scuderie in Pilotta, Università di Parma, Parma, 8 giugno - 11 luglio 1976, tav. 187 ill. in catalogo "Melotti" Palazzo Reale, Milano, 16 maggio - 17 giugno 1979, pp. 38-39 n. 35 ill. in catalogo "Melotti" Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 28 aprile - 30 giugno 1983, p. 46 n. 26 ill. in catalogo "Melotti" Gallerie dell'Accademia, Venezia, giugno - settembre 1985, p. 32 n. 12 ill. in catalogo "Fausto Melotti. L'acrobata invisibile" PAC, Milano, 12 marzo - 27 aprile 1987, p. 35 n. 13 ill. in catalogo "Fausto Melotti 1901-1986" Aichi Prefectural Museum of Art, Nagoya, 23 aprile - 13 giugno 1999, pp. 110-111 n. 63 ill. in catalogo "Klee - Melotti" Museo d'Arte, Lugano, 17 marzo - 30 giugno 2013, p. 193 n. 36 ill. in catalogo
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Bibliografia P. Fossati "Lo spazio inquieto / Fausto Melotti" Milano, 1971, n. 46 ill. A. M. Hammacher, F. Melotti "Fausto Melotti" Zurigo, Marlborough Galerie AG; Roma, Marlborough Galleria d'Arte, 1973 A. M. Hammacher "Melotti" Milano, Mondadori Electa, 1975, p. 136 ill. G. Bolaffi "Bolaffi. Catalogo della scultura italiana, Vol. V" Torino, 1980, p. 130 ill. Janus, Ed. "Guida all'Opera di Fausto Melotti" in "Bolaffi. Catalogo della Scultura Italiana", n. 5, Milano, 1981, p. 130 ill. I. Mussa "Fausto Melotti. L'armonia dello spazio" in "Le Arti News", n. 2, Milano, 1983, ill. G. Celant "Melotti. Catalogo Generale - Vol. I" Milano, 1994, p. 220 n. 1969 11 ill. "Fausto Melotti. Anti-Sculpture" New York, Paolo Baldacci Gallery, 1994, p. 24 n. 20 ill. Opera registrata presso la Fondazione Fausto Melotti, Milano, con il n. 1969 11 € 100.000 - 150.000
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102 Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Per nuovi desideri" 1977 ricamo su tessuto cm 28,5x29 Firmato e numerato 37/45 Provenienza Galleria L'Ariete, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "ALIGHIEROEBOETTI" Galleria L'Ariete, Milano, marzo - aprile 1977 Bibliografia J. C. Ammann "Alighiero Boetti. Catalogo Generale. Tomo secondo" Milano, Electa, 2012, pp. 280-281 n. 938 Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10108 Nel 1977 con la frase "Per nuovi desideri", Alighiero Boetti realizza un'edizione per la Galleria L'Ariete. I quarantacinque esemplari, "multiplisingoli" come gli altri e dunque differenti l'uno dall'altro, sono numerati e firmati da Alighiero Boetti. € 20.000 - 25.000
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103 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Senza titolo" 1980 smalto e pastello su carta su tela, dittico 140x200 cm (140x100 cm cad.) Firmato in centro verso l'alto Provenienza Galleria De Foscherari, Bologna Collezione privata, Padova Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 05037220305 € 15.000 - 20.000
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104 Michelangelo Pistoletto (Biella 1933) "La gabbia" 1970 serigrafia su acciaio lucidato a specchio cm 100x70 Firmata e numerata 118/450 al retro 230
Provenienza Collezione privata, Torino € 6.000 - 8.000
105 Emilio Tadini (Milano 1927 - 2002) "Vita di Voltaire - Ritratto di Rohan" 1967 acrilico su tela cm 75x62 Firmato, titolato e datato "marzo 1967" al retro Provenienza Galleria del Minotauro, Brescia Collezione privata, Brescia
Esposizioni "Tadini" Galleria del Minotauro, Brescia, 14 novembre - 28 novembre 1967 Bibliografia Rivista D'Ars, n. 36/37 anno VIII 1967, n. 2 ill. Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall'Archivio Emilio Tadini, Milano, con il n. T 2022-3 € 5.000 - 7.000 231
106 Robert Indiana (New Castle 1928) "Love" (1966) arazzo in feltro cm 141x144,5 Firmato e numerato 18/20 sull'etichetta al retro Edito da the Betsy Ross Flag and Banner Co., Inc., New York 232
Provenienza Collezione privata, Milano € 5.000 - 7.000
107 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Futurismo rivisitato" 1974 smalto e spray su tela cm 94,5x94,5 Firmato in basso al centro Provenienza Collezione privata, Milano
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 03717180428 € 8.000 - 10.000 233
108 Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Senza titolo (pesci spada)" 1988 tecnica mista su carta cm 99,5x66 Firmato in basso al centro Provenienza Collezione privata, Trento Esposizioni "Affinità elettive" Arte Boccanera 234
Contemporanea, Trento, 8 aprile - 30 maggio 2011, ill. a colori in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 4056 € 10.000 - 12.000
109 Gianfranco Baruchello (Livorno 1924) "Gli anonimi compagni interstiziali" 1965 smalto su plexiglass e tavola in cassetta originale cm 23x30 Firmato, titolato e datato 1965 aprile al retro
Provenienza Galleria Schwarz, Milano Collezione privata, Milano € 10.000 - 15.000 235
110 Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto 1937) "Libro cancellato" 1970 libro cancellato, inchiostro su carta applicata su tavola in teca di plexiglass cm 40x60 Firmato, titolato e datato 1970 al retro Provenienza Collezione Gae Aulenti, Milano Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista e rilasciato dall'Archivio Emilio Isgrò, Milano, con il n. 0185 € 15.000 - 20.000
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Isgrò non cancella per censurare, il suo non è un gesto distruttivo, bensì creativo. La cancellatura serve a rivelare la parola non cancellata, a farla germogliare, a farla entrare in contatto con altre parole lontane nel testo, sprigionando così nuovi significati. La cancellatura, come tutte le altre operazioni sulla lingua e sull'immagine che Isgrò realizza negli anni '60 e '70 (le frasi tradotte in varie lingue, l'uso del latino per descrivere situazioni contemporanee, le forme dilatate fino a risultare irriconoscibili) è un processo rigenerativo della parola e della comunicazione, è un tentativo, riuscito, di attaccare e decostruire la pretesa di univocità e di veridicità dei messaggi, di svelarne i limiti, di denunciarne l'illusione di inconfutabilità, di liberare il segno da una relazione "automatica" con il significato. Isgrò dilata attraverso la cancellatura il potere evocativo della parola e dell'immagine, creando legami imprevisti e spiazzanti che a distanza di decenni, in un mondo ormai completamente saturo di informazioni, ci chiedono di soffermarci a cercare il senso meno ovvio delle parole. [...] "Io non lavoro sulla clonazione planetaria", scrive Isgrò. "Non ingrandisco ciò che di per sé è fin troppo vistoso, e dunque non ha bisogno di ingrandimenti ulteriori. Io, più modestamente, ingrandisco l'invisibile. Il seme che non si vede. Ma c'è."
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111 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "N. 2" 1960 smalto su carta cm 69x100 Firmato e datato 60 in basso a destra Firmato e datato 1960 al retro Provenienza Galleria Galliata, Alassio Collezione privata Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 04867211016 € 10.000 - 15.000
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112 Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Languidi sguardi assassini" 1989 circa ricamo su tessuto cm 29x30,5 Provenienza Santo Ficara Arte Moderna e Contemporanea, Firenze Daniele Ugolini Contemporary, Firenze Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 2846 € 35.000 - 40.000
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113 Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 - Milano 2006) "L'automobile italiana" 1965 décollage su tela cm 79,5x99,5 Firmato e datato 65 in basso a sinistra Firmato, titolato e datato 1965 al retro Provenienza Galleria Penelope, Roma Collezione privata, Milano Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia firmato dall'artista Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Mimmo Rotella, Milano, con il n. 0254 DC 965/000 € 25.000 - 30.000
Strappare i manifesti dai muri è l'unica rivalsa, l'unica protesta contro una società che ha perduto il gusto dei mutamenti e delle trasformazioni strabilianti. Io incollo i manifesti, poi li strappo: nascono forme nuove, imprevedibili. Ho abbandonato la pittura da cavalletto per questa protesta. Se avessi la forza di Sansone, incollerei Piazza di Spagna, con certe sue tinte autunnali, morbide e tenere, sui piazzali rossi al tramonto del Gianicolo… Mimmo Rotella
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Sono
gli
anni
che
segnano
irreversibilmente
lo
spostamento del baricentro artistico verso l'America, prima con la Scuola di New York e poi con l'avvento sulla scena internazionale della Pop Art. Un vero e proprio spartiacque, infatti, è costituito da quel 1964 in cui alla BiennalediVeneziacontemporaneamenteemergonogli artisti Pop mentre Mimmo Rotella viene ufficialmente 'consacrato'
con
una
sala
personale.
Dall'astrazione
all'informale, dal New Dada al Pop, al Nouveau Realisme, giungendo attraversa
all'elaborazione questi
decenni
della
Mec
Art,
affermandosi
Rotella
con
i
suoi
celebri decollages: esito ultimo delle sperimentazioni delle prime avanguardie, essi rappresentano il gesto di ribellione verso una società che consuma avidamente le
immagini
che
produce
e
al
contempo
stanno
a
stigmatizzare un'ironica appropriazione della realtà urbana
e
metropolitana,
dell'oggetto
o
del
rifiuto,
dell'immaginario dai
cartelloni
attraverso
giocata
visivo,
ma
sua
sulla
costituito
cinematografici
questa
non
e
sul
prelievo
decostruzione principalmente
pubblicitari.
operazione
di
Rotella
decostruzione
stratigrafica dell'affiche propone un personale modo di ripensare l'arte, un rinnovamento del linguaggio visivo che parte non già dall'elaborazione e dalla creazione sulla tela bianca, ma dallo strappo, dalla lacerazione che fa emergere lacerti e brandelli di una rinnovata ed inedita visione popolare. «Nel contesto dinamico della lacerazione anonima, il subitaneo bagliore di un sorriso, l'emergere di un volto, il fulgore di un corpo prendono un rilievo inaspettato: sono elementi che stimolano la visione e il cui potere espressivo è portato al suo estremo parossismo». grande
Con
teorico
queste
del
parole
Nouveau
Pierre
Realisme,
Restany, presentava
il i
lavori dell'artista calabrese alla galleria "J" di Parigi nel febbraio del 1962 e non a caso Rotella attinge da quell'immaginario cinematografico che proprio negli anni Cinquanta e Sessanta ha rappresentato il vero mito italiano, l'emblema più immediato di quella "Dolce Vita" affermatasi sulle sponde del Tevere, il contributo più
apertamente
l'affermazione
internazionale
della
cultura
Pop.
che
abbia
"Around
segnato Rotella",
perciò, gioca ironicamente sul significato del termine inglese e del cognome dell'artista, in piena analogia con quella dissacrazione dada che spesso ha caratterizzato i lavori del maestro. Bruno Corà e Tonino Sicoli 244
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114 Mario Schifano (Homs 1934 - Roma 1998) "Un pittore che si affaccia" 1979 smalto su tela con cornice dipinta cm 193x172 Titolato al fronte Firmato e datato 79 al retro Provenienza Opera acquisita direttamente dall'artista Collezione privata, Milano Esposizioni "Mario Schifano" Ex Chiesa Anglicana, Alassio, maggio - luglio 2008, p. 21 in catalogo Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, Roma, con il n. 02117120305 € 25.000 - 30.000
Non vi è dubbio che l'occhio di Mario Schifano vuole essere un "régard" impassibile, simile a quello di un reporter o di una macchina fotografica, alla Robbe-Grillet per intenderci, cioè lo sguardo del "voyeur", la cui umanità, scrive il Barilli, in «Marcatrè» del dicembre 1966, «non vive "dentro", non sciorina drammi psicologici, propositi drammatici, preferisce vivere fuori [...] e ricoprire di una lucida resina adesiva vetrificante [...] la scena in cui è chiamata a vivere», cioè il reale, la vita. Un occhio avido, è stato detto, che guarda ad una realtà già "inquadrata", "angolata" già "schermata" [...]. Spesso scompone il campo percettivo in molteplici "finestre", cercando poi di far interagire i diversi apporti della coscienza (del fruitore?) provenienti dalle facoltà della coscienza (memoria, immaginazione, ecc.) per una rivitalizzazione dell'immagine in senso estetico. Ma tutto ciò resta solo proposto e accennato e non effettivamente esperito da parte del suo io. È indubbio che crede in una percezione di tipo combinatorio, anzi in una nuova «retorica fondata sulla combinazione», intesa a rivitalizzare stereotipi deprivati del loro significato originario [...]. Andrea Bonanno
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115 Alighiero Boetti (Torino 1940 - Roma 1994) "Per nuovi desideri" 1977 ricamo su tessuto cm 28,6x29 Firmato e numerato 45/45 Provenienza Galleria L'Ariete, Milano Collezione privata, Milano Esposizioni "ALIGHIEROEBOETTI" Galleria L'Ariete, Milano, marzo - aprile 1977 Bibliografia J. C. Ammann "Alighiero Boetti. Catalogo Generale. Tomo secondo" Milano, Electa, 2012, pp. 280-281 n. 938 (illustrati altri esemplari) Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dall'Archivio Alighiero Boetti, Roma, con il n. 10109 Nel 1977 con la frase "Per nuovi desideri", Alighiero Boetti realizza un'edizione per la Galleria L'Ariete. I quarantacinque esemplari, "multiplisingoli" come gli altri e dunque differenti l'uno dall'altro, sono numerati e firmati da Alighiero Boetti. € 20.000 - 25.000
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116 Lucio Fontana (Rosario 1899 - Comabbio 1968) "Crocifissione" 1954 terracotta dipinta cm 40,5x31,5x7,5 Firmata e datata 54 in basso a destra Provenienza Collezione privata Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dalla Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 1785/69 Per questo lotto è disponibile l'Attestato di Avvenuta Spedizione € 100.000 - 150.000
La Crocifissione di Fontana è un'immagine di preghiera che non si limita ad un modello, perché l'artista usa la materia per renderla conforme al tormento di quel drammatico momento. Una materia che quindi non può conservare un ordine, ma si dilata nello spazio, una materia resa impetuosa dalla partecipazione emotiva al soggetto rappresentato. Davanti a questo piccolo capolavoro si vede come Fontana riesca a modellare un corpo pieno, facendolo però quasi esplodere nello spazio che lo accoglie. In quest'opera, si creano effetti di luce e ombra attraverso i solchi nella materia, una materia impetuosa, espressiva e drammatica che prima si contorce e poi si divincola nello spazio. Il corpo di Gesù, riconoscibile nell'incarnato bianco e nero, compie la torsione dell'attimo finale, coinvolgendo nel suo dolore, non solo la croce, ma anche tutto il mondo attorno. Questo Crocifisso è la via allo spazialismo di Fontana.
"Cristo sulla croce", particolare della pala d'altare di Isenheim c. 1512-1515 Museo Unterlinden, Colmar 252
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I Crocefissi e le Crocifissioni […] sono al cospetto di cotanto fervore imaginifico come piccole, ma vivissime, fiammelle di materia. Le loro dimensioni, infatti, sono sempre contenute, espressioni di un straordinaria raffinatezza dell'afflato poetico e di una dimensione spirituale che non necessita affatto di costruzioni articolate e retoricamente sovrabbondanti per manifestarsi. In più momenti la tematica sacra è entrata nel lavoro di Fontana scultore […]. C'è qualcosa però di meravigliosamente nuovo nelle figure che lo scultore crea, e, in particolare modo, in questi Cristi che, aerei, si distaccano dal legno della croce a cui la tradizione figurativa li aveva sempre inchiodati. Liberati da ogni tratto descrittivo, i corpi sono volumi fisionomicamente riconoscibili - la struttura anatomica è mantenuta - animati da una vibrazione interiore che li rende vivissimi. La materia è sfaldata, e si trasforma in un merletto di luci e di ombre. È come se le infinite sfaccettature di cui è costituita la superficie auscultassero l'intimo respiro dello spazio. Proprio in rapporto a quest'ultima questione, i Crocefissi realizzano un ulteriore miracolo della forma. Quando non diviene un tutt'uno con il legno […], il corpo di Cristo si libra leggerissimo, abitando lo spazio che esso stesso crea. […] Le pieghe barocche che costellano e che orlano queste ceramiche non tendono mai a ripetersi o insistere sull'identico; al contrario, governate da una sapiente mano creatrice, sono prova di elegante raffinatezza. Il virtuosismo non cede mai all'autocompiacimento, ma arricchisce la moderazione della materia. […] Queste opere sono nate dall'argilla: un materiale povero, anche se dotato di qualità intrinseche favorevolissime alla plastica. Ecco, questo materiale è stato come trasfigurato da Fontana: pur mantenendo la sua concretezza - la resa del volume ne è la più chiara espressione [...]. La sofferenza del Cristo acquisisce allora un'altissima bellezza: è, forse, la dolcezza di uno scultore che, modellando con le sue dita l'immagine del Dio fattosi uomo, sente profondamente l'amore per la vita. Stefano Agresti
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INDICE DEGLI AUTORI Accardi, Carla Aricò, Rodolfo Bacon, Francis Baj, Enrico Balla, Giacomo Baruchello, Gianfranco Birolli, Renato Boccioni, Umberto Boetti, Alighiero
Bonalumi, Agostino Botero, Fernando Cagnaccio di San Pietro Campigli, Massimo Capogrossi, Giuseppe Cappello, Carmelo Cardenas, Augustìn Carrà, Carlo Cascella, Andrea Chaissac, Gaston Chighine, Alfredo Crippa, Roberto De Chirico, Giorgio Depero, Fortunato
De Pisis, Filippo
De Saint Phalle, Niki Di Bosso, Renato Dorazio, Piero Fontana, Lucio
Funi, Achille Guttuso, Renato Hartung, Hans Hsiao Chin 258
61 69 96 100 45 46 50 55 10 109 86 4 102 108 112 115 98 44 20 19 60 68 78 37 22 71 97 53 56 84 85 51 18 28 2 5 6 7 11 17 21 23 26 54 8 65 70 62 63 75 89 94 95 116 12 27 67 77 90
Indiana, Robert Isgrò, Emilio Jacquet, Alain Jorn, Asger Lam, Wifredo Man Ray Marini, Marino Mathieu, Georges Mattioli, Carlo Melotti, Fausto Mirò, Joan Mitoraj, Igor Morandi, Giorgio Morlotti, Ennio
Pasmore, Victor Pelaez, Amelia Picasso, Pablo
Pistoletto, Michelangelo Pomodoro, Arnaldo Portocarrero, René Prampolini, Enrico Rotella, Mimmo Scanavino, Emilio Schifano, Mario
Simeti, Turi Siqueiros, David Alfaro Sironi, Mario Soffici, Ardengo Soldati, Atanasio Soulages, Pierre Tadini, Emilio Tancredi Tateishi, Tiger Tobey, Mark Turcato, Giulio Wildt, Adolfo Xul Solar, Alejandro
106 110 52 39 36 38 49 13 73 74 80 30 101 31 29 15 79 83 87 93 64 48 32 33 34 35 104 57 47 9 113 81 103 107 111 114 66 99 40 1 14 16 24 25 58 72 105 82 88 91 76 92 59 3 41 42 43
BIBLIOGRAFIA E NOTE DI RIFERIMENTO 4 L. Fracassi "Boccioni Prefuturista" [in: https://www.academia.edu/26896220/ BOCCIONI_PREFUTURISTA] 8 F. T. Marinetti "Renato Di Bosso aeroscultore, aeropittore e aerosilografo futurista" Verona, Albarelli Marchesetti, 1941 12 Note 1 N. Colombo "Achille Funi. Catalogo Ragionato dei cartoni" Venezia, Leonardo Arte, 1996, p. 21 2 N. Colombo, S. Redaelli "Achille Funi (1890-1972). E gli amici pittori di "Novecento". Opere storiche, ritrovamenti e inediti" Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 2018, p. 106 3 R. De Grada "Achille Funi" Milano, Galleria Carini e Centro d'Arte, 1974, p. 14 4 M. Pignatti Morano, N. Di Santo, P. Refice "E42. L'immagine ritrovata. Catalogo dei cartoni e degli studi per la decorazione" Roma, Fratelli Palombi Editore, 1990, p. 18 5 M. Calvesi, S. Lux, E. Guidoni "E. 42. Utopia e Scenario del Regime" Roma, aprile - maggio 1987, p. 333 26 Giuseppe Raimondi "Filippo De Pisis" Firenze, Vallecchi Editore, 1952 27 R. Nunnari "Quando Guttuso dipingeva i pescatori di Scilla" in "CalabriaOnWeb", 25 maggio 2017 [in: https://www. calabriaonweb.it/news3/cultura/4874guttuso-dipingeva-pescatori-scilla] 29 D. Kuspit, G. Testori "Appunti sulle ultime opere di Mitoraj" in "Igor Mitoraj" Fabbri Editori, 1991 30 C. Morgese "L'insostenibile leggerezza di Fausto Melotti avvolge New York" in "ArtsLife" 2016 [in: https://artslife. com/2016/06/06/linsostenibileleggerezza-di-fausto-melotti-avvolge-newyork/] 36 V. Torselli "Wilfredo Lam. The Jungle" in "Artonweb" 2007 [in: https://www. artonweb.it/artemoderna/quadri/ articolo123.htm] 37 F. Giannini "L'erotismo arcaico di Agustín Cárdenas" in "Finestre sull'Arte" 2015 [in: https://www.finestresullarte.info/ opere-e-artisti/agustin-cardenas-erotismoarcaico] 53 "M. Gracis "Jean Dubuffet, peintre-philosophe che dà forma al pensiero. Una riflessione estetica tra Natura e Cultura" 2015-2016
[in: http://dspace.unive.it/bitstream/ handle/10579/8488/832794-1189350. pdf?sequence=2] 57 F. Gualdoni "Arnaldo Pomodoro. Catalogo Ragionato della scultura. Tomo I" Milano, Skira, 2007, p. 64 "Arnaldo Pomodoro - Un centesimo di secondo" [in: https://www. itinerarinellarte.it/it/mostre/ arnaldo-pomodoro-un-centesimo-disecondo-0163] 58 N. Ponente "Atanasio Soldati" Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 1969 59 G. De Marchi "Turcato" Milano, Gianpaolo Prearo Editore, 1971 61 D. Eccher "Carla Accardi" Roma, MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma, 19 settembre 2004 – 9 gennaio 2005, Mondadori Electa, Milano, 2004 [in: http://archivioaccardisanfilippo.it/ site/?page_id=920] 74 M. Corgnati "Mathieu, la pittura in un gesto" in "La Repubblica" 2003 [in: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/ archivio/repubblica/2003/09/11/ mathieu-la-pittura-in-un-gesto.html] 75 C. Lonzi "Autoritratto" Edizioni Milano, Milano, 2010 [in: https:// elephantandcastle.unibg.it/web/uploads/ saggi/ 76 D. Ercole "Mark Tobey – L'arte di "lasciare libero il passaggio". Luce filante: una nuova retrospettiva" su "Il mistico del Northwest" alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia" [in: https:// finnegans.it/mark-tobey-larte-di-lasciarelibero-il-passaggio-di-dennis-ercole/] P. Daverio, D. Stella "Mark Tobey poeticamente astratto. Al di là della forma e dell'essere" Brescia, Agnellini Arte Moderna, 2009 [in: http://www. agnelliniartemoderna.it/uploads/ pubblicazioni/Testo_Stella.pdf ] 79 G. Seveso, A. Mari "Ennio Morlotti a Imbersago. Un pittore e una comunità tra gli anni '50 e gli anni '60" Fondazione Corrente, Milano, 2013 [in: http://www.premiomorlotti.it/ wp-content/uploads/2020/04/Ennio_ Morlotti_a_Imbersago_1.pdf ]
stagioni di Birolli in "Renato Birolli nelle collezioni bresciane" Galleria aab, Brescia, 22 settembre - 17 ottobre 2001 [in: http://www.aab.bs.it/wp-content/ uploads/2013/07/Catalogo-084RENATO-BIROLLI.pdf ] 87 "Morlotti Mandelli Moreni. Viaggio al termine della natura" Fondazione Magnani Rocca, Parma, 25 aprile – 04 luglio 2010 [in: https://www. magnanirocca.it/morlotti-mandellimoreni-viaggio-al-termine-della-natura/] 92 D. Ercole "Mark Tobey – L'arte di "lasciare libero il passaggio". Luce filante: una nuova retrospettiva" su "Il mistico del Northwest" alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia" [in: https://finnegans.it/mark-tobey-lartedi-lasciare-libero-il-passaggio-di-dennisercole/] 110 "Emilio Isgrò: La cancellatura e altri particolari" Studio Guastalla Arte, Milano, 2012 [in: https://wsimag. com/it/cultura/1393-emilio-isgro-lacancellatura-e-altri-particolari] 113 B. Corà, T. Sicoli Around Rotella. L'artista e il suo tempo, MAON Museo d'Arte dell'Otto e Novecento, Rende, 18 dicembre 2008 – 28 febbraio 2009 114 "Andrea Bonanno, La pittura di Mario Schifano e lo sguardo del voyeur" 2018, [in: http://frequenzepoetiche.altervista. org/andrea-bonanno-la-pittura-dimario-schifano-e-lo-sguardo-delvoyeur/?doing_wp_cron=1643876298.7 589790821075439453125] 116 "Stefano Agresti, Il soffio gentile della materia - I Crocifissi e le Crocifissioni di Lucio Fontana alla Galleria Borghese di Roma - Lucio Fontana terra e oro, in "Thema", 30 luglio 2019 [in: https://www.themaprogetto. it/il-soffio-gentile-della-materia-icrocifissi-e-le-crocifissioni-di-luciofontana-alla-galleria-borghese-di-romalucio-fontana-terra-e-oro/]
83 G. Bruno, P.G. Castagnoli, D. Biasin "Ennio Morlotti: Catalogo Ragionato dei dipinti - Tomo I" Milano, Skira, 2000 86 M. Panzera "Tra natura e cultura: le 259
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Condizioni Generali di Vendita 1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti 1.1. I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente. 1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta. 1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La mancanza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate. 1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile. 1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto. 1.6 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo. 1.7 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto. 1.8 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso. 1.9 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiudica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente. 1.10 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero ammontare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni). 2. Offerte per l’asta 2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta). 2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata prima dell’inizio (o nel corso) dell’asta. 2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in considerazione solo l’offerta ricevuta per prima. 2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in ven-
dita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione). 2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acquirenti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte. 2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto). 2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta. 2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordinare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituirà una volta conclusa l’asta. 3 Offerte in sala 3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identità del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata. 3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acquirente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta. 3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione. 3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata. 3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sottoscritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. 3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”. 4. Offerte scritte 4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal sito www. ponteonline.com (Sito). 4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. 4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 238,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 230,00). 4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. Il Ponte non terrà conto di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo. 4.5 Il Ponte non è responsabile di eventuali errori compiuti dal potenziale acquirente nella compilazione del Modulo. Prima di inviare il Modulo a Il Ponte, il potenziale acquirente è tenuto a verificare che la descrizione del lotto indicata nel Modulo corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare il potenziale acquirente è tenuto a verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta dell’opera e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte formulerà l’offerta per conto del potenziale acquirente con esclusivo riferimento al primo. 4.6 Al termine dell’asta, l’Acquirente sarà informato da Il Ponte via email dell’avvenuta aggiudicazione del lotto; in ogni caso, ciascun potenziale acquirente è invitato a contattare Il Ponte ai numeri indicati all’art. 15 per verificare se la propria offerta sia risultata la più alta. 4.7 Nel caso di una offerta scritta e di una offerta in sala, di una offerta telefonica oppure online di pari importo, queste ultime prevarranno rispetto alla offerta scritta.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 265 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
5 Offerte telefoniche 5.1 Mediante la compilazione ed invio del Modulo, un potenziale acquirente può partecipare all’asta formulando offerte telefoniche. 5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo. 5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte provvederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoniche sia offerto in vendita all’asta. 5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte telefoniche ad oggetto il lotto. 5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contattare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto. 5.6 l Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica. 5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese. 6 Offerte online 6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi. 6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno. 6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito. 6.4 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live , sarà applicata e dovuta , ove prevista (si rinvia per ogni altra informazione al sito www.ponteonline.com), una ulteriore commissione pari al 5% sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita. 7 Pagamento 7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pontaccio 12) oppure al 35% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pitteri 8/10) del Prezzo di aggiudicazione (in entrambi i casi IVA inclusa se dovuta) e oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto). 7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione. 7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commissioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente. 7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, bancomat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge. 7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia). 7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e MasterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito. 7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero di lotto e asta. 7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente. 7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente. 8 Consegna e ritiro del lotto 8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero pagamento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti
condizioni). 8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammontare dovuto. 8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità. 8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato. 8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazione e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquirente, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi. 8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria. 9 Passaggio del rischio 9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smarrimento del lotto stesso (totale o parziale). 9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta. 9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte. 10 Contraffazione 10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudicazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acquirente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione. 10.2 Il Ponte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese. 10.3 l Ponte non effettuerà il rimborso se: (i) la descrizione nel catalogo era conforme all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o indicava come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o (ii) alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare o altrimenti comportare una diminuzione di valore del lotto. Ai sensi del presente articolo, per contraffazione si intende, secondo la ragionevole opinione de Il Ponte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo, che alla data delle vendita aveva un valore inferiore a quello che avrebbe avuto se il lotto fosse stato corrispondente alla descrizione del catalogo d’asta. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovrapitturazione).
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 266 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
11 Esportazione dal territorio della Repubblica italiana. Dichiarazione di interesse culturale 11.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte. 11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto. 11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denuncia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o la licenza di esportazione, a condizione che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente. 11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di pagamento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto. 11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche. 11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica. 12 Diritto di seguito 12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/CE) sarà corrisposto dal Venditore. 13 Specie protette 13.1 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazione ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, avorio, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte. 14 Garanzia legale di conformità 14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Legale), se applicabili. 14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I comma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta). 14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consumatore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello
stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire innanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto. 14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di applicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso. 14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione precedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore. 14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, manifesti un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 16. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del presunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire. 15 Contatti E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità: - per email: all’indirizzo info@ponteonline.com; - per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Pitteri 8/10 (20134); - per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Pitteri 8/10) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Pitteri 8/10, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia); - per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Pitteri 8/10); Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi. 16 Foro e legge applicabile 16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarranno e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera. 16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio. 16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un reclamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa. 16.4 IIl Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattaforma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/consumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una procedura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto. Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice ordinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale delle controversie relative ai rapporti di consumo mediante ricorso alle procedure di cui alla Parte V, Titolo II-bis Codice del Consumo. 16.5 L’Acquirente che risiede in uno stato membro dell’Unione Europea diverso dall’Italia, può, inoltre, accedere, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita, al procedimento europeo istituito per le controversie di modesta entità, dal Regolamento (CE) n. 861/2007 del Consiglio, dell’11 luglio 2007, a condizione che il valore della controversia non ecceda, esclusi gli interessi, i diritti e le spese, Euro 2.000,00. Il testo del regolamento è reperibile sul sito www.eur-lex.europa.eu. II. Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online Queste Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online (Condizioni) si applicano alle aste per le quali Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), consenta la for-
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 267 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
mulazione di offerte online tramite il sito www.ponteonline.com (Sito) ovvero siti di terzi (Piattaforme). Ciascun lotto è offerto in vendita da Il Ponte. I contratti di vendita all’asta conclusi online mediante il Sito e/o le Piattaforme sono esclusi dalla disciplina del Capo I, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206.in quanto conclusi in occasione di una vendita all’asta. Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate. Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vincolato alle Condizioni Generali di Vendita applicabili alla vendita ed a queste ulteriori Condizioni. 1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online. Eccezione al diritto di recesso Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in corso di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma accettate che l’offerta sia finale e che non sia in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito. 2. Modalità di pagamento e di consegna Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita. 3. Offerte incrementali Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma. Il banditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro. 4. Responsabilità dell’offerente Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’asta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraverso il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita. 5. Esonero di responsabilità de Il Ponte Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazione delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare. INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che:
lecito, secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento, per la finalità di: - espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma; - per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche). Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espletare l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato. I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri. Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee. L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda. 3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, completi, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento. I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attraverso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conservazione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati. I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e collaboratori autorizzati al trattamento medesimo. I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunicazioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a professionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto. Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano. Non è presente alcun processo decisionale automatizzato. Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione. 4. Periodo di conservazione dei dati I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati: - per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale; - 5 anni dalla revoca del consenso per i trattamenti aventi base consensuale - non oltre le 72 ore, relativamente al trattamento delle immagini della videosorveglianza. 5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto: - di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici; - potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale; - ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.
1. Titolare e altri soggetti designati Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione. generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com. Il DPO nominato è Programmastudio Spa, nella persona del Dott. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it. 2. Trattamenti effettuati e base giuridica I dati di natura personale, liberamente forniti dal Cliente alla società in ragione dell’attività svolta in virtù di apposita regolamentazione contrattuale saranno trattati in modo
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Terms and Conditions of Sale 1. Important information for potential buyers 1.1. The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with registered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/or online auctions included) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal, 1.2 These Terms and Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the auction room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www.ponteonline.com (Website) to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible different condition of sales for the specific auction. 1.3 Il Ponte acts as agent of the Seller and is exempt from any responsibility in regard to origin, condition and description of the lots included in catalogues, brochures and any other illustrative material. The aforementioned descriptions, as any other indication or illustration, is to be considered as purely indicative and shall not under any circumstances induce trust and/or expectation of any sort in the potential buyers. The lack of explicit references concerning the lot conditions in the catalogue shall not imply that the asset is without imperfections. Any written or verbal representation provided by Il Ponte, including the ones in catalogues, reports, comments or evaluations concerning any characteristic of a lot - such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, cultural origin or source, its quality, including its price or its value or valuation – merely reflect non-binding opinions and can be re-examined by Il Ponte and possibly modified before the lot is offered for sale. Il Ponte, its administrators, employees, collaborators or consultants, shall not be held responsible for mistakes or omissions included in the aforementioned descriptions and/or representations. The estimates published in the catalogue are expressed in Euro: the starting price for the auction and the Hammer Price (i.e. the price at which a lot is sold at an auction by the auctioneer) can be higher or lower than the evaluations indicated. 1.4 All potential buyers are required to examine in advance the conditions of each lot during the exhibition of the lots organized by Il Ponte before the auction in order to carry out (also with their own experts) a prior in-depth examination concerning the authenticity, preservation, condition, provenance, typology and quality of the lots, on which potential buyers – and the final buyer – shall assume any sort of risk and responsibility. During the exhibition, the staff of Il Ponte will be available to potential buyers to provide – at their own request - an updated illustration of the objects in question, if available. 1.5 To supplement the descriptions contained in the catalogue, Il Ponte makes available, upon request, condition reports on the status of each lot. 1.6 All objects of an electrical or mechanical nature are to be considered solely on the basis of their artistic and decorative value and are not to be considered functional. Before using any such object of a sold lot, it is best to have any electrical system therein certified by a qualified electrician, as Il Ponte shall not assume any responsibility in these regards. 1.7 Neither Il Ponte nor its directors, employees, contractors or consultants shall be liable for acts or omissions relating to the preparation or conduct of an auction or for any other matter relating to the sale of the lot. 1.8 Following the adjudication, Il Ponte shall not be held responsible for any fault or defect of the lots, including but not limited to those related to state of preservation, wrong attribution, authenticity, provenance, weight or lack of quality. Potential buyers and successful bidders expressly waive the benefit of all warranties pursuant to Articles 1490 and 1497 of the Italian Civil Code, exempting Il Ponte from any responsibility. Neither Il Ponte or any member of its staff will be able to issue any sort of valid guarantee. 1.9 At all events any different l liability of Il Ponte vis-à-vis the Buyer (the individual or company who makes the highest bid in the auction accepted by the auctioneer and is awarded the lot) in connection with the purchase of a lot is limited to the Hammer Price and the buyer’s premium paid to Il Ponte by the Buyer. 1.10 The fall of the auctioneer’s hammer determines the acceptance of the highest bid and the price at which a lot is sold by the auctioneer to the Buyer. The fall of the auctioneer’s hammer also determines the conclusion of the purchase contract between the Seller and the Buyer and in particular it indicates the obligation of the Buyer to pay to Il Ponte the entire amount due for the purchased lot, including its price and commission. It is expressly provided that the purchase shall be considered finalized, and the ownership of the lot shall be passed to the Buyer, only pursuant to full payment from the Buyer to Il Ponte of the entire amount due (with the exception of different provisions referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale). 2. Bids 2.1 Bids for the purchase of lots may be submitted in person in the room during the auction, in a written offer before the auction begins, by phone or via the internet (in the latter case only if the specific auction admits this possibility). 2.2 Bids are increased by 10% (compared to the previous bid) unless otherwise determined by the auctioneer and communicated before the auction begins or during its course. 2.3 In the event bids of an equal amount are submitted through the same method (that is presented in the auction room, by telephone, in writing or online), Il Ponte will take into consideration only the bid received first. 2.4 Where a dispute arises concerning the successful bid, the lot may be withdrawn from the auction - at the sole discretion of the auctioneer - or relisted for auction on the same day (in this case, the bids relating to the lot made previously will no longer be taken into account).
2.5 At its own discretion, Il Ponte has the right to exclude anyone from participating in the auctions; in particular, Il Ponte may refuse to allow any potential buyer who has not previously fulfilled his obligations to Il Ponte, even by way of compensation, to participate in the auction. 2.6 The auctioneer conducts the auction starting from the bid he considers suitable. The auctioneer can put consecutive bids or respond to other bids in the interest of the Seller up to the Reserve Price (the minimum price agreed confidentially between Il Ponte and the Seller, below which the lot will not be sold). 2.7 At any time Il Ponte has the right to withdraw any lot offered for sale. The auctioneer has the right, at his sole discretion, to combine or separate lots and to vary the order of sale from the one indicated in the catalogue, provided that the lot is not offered for sale any day prior to the one indicated in the auction catalogue. 2.8 In regard to each potential buyer, Il Ponte reserves the right to subordinate participation in the auction to the presentation of a letter of bank references or the deposit of a sum that guarantees the proper fulfilment of the obligations laid down in these Terms and Conditions of Sale, which will be returned once the auction has ended. 3 Bids in the auction room 3.1 To participate in the auction in person, it is necessary to have the appropriate numbered paddle, which is issued by the staff of Il Ponte at the registration desk, upon filling in the auction registration form and upon exhibiting the identity document of the potential buyer. Bidders shall place their bids by raising the numbered paddle. 3.2 Il Ponte invites potential buyers to pick up their numbered paddle ahead of time and informs them that they can also register for the auction during the exhibition period held prior to the auction. The loss of a numbered paddle must be reported immediately to Il Ponte, who will give the potential buyer a new numbered paddle. The numbered paddle must be returned to Il Ponte at the end of the auction. 3.3 Immediately after the successful bid, the Buyer shall sign a sale report. 3.4 Each lot sold in the auction room will be invoiced on the basis of the personal information and address provided when the numbered paddle is issued. 3.5 It is possible to participate in the auction on behalf of a third person. The agent, when registering for the auction, must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the identity document and tax code of both the principal and the agent; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with power of attorney, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte reserves its right to prevent the agent from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of attorney has not been sufficiently demonstrated. 3.6 Under no circumstances shall bids be accepted “without limits” or “upon examination”. 4. Bids submitted in writing 4.1 Written bids may be submitted by filling in the “Written telephone bid” form (Form) annexed to the auction catalogue or available for download from www.ponteonline.com (Website). 4.2 The Form shall be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction: either i) by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or ii) to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or iii) by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases the required documentation specified in the Form must be enclosed; in case of failure to provide the required documentation, Il Ponte guarantees neither the participation of the potential Buyer in the auction nor that it will accept the bids indicated in the Form. Il Ponte will accept only bids equal to or higher than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue with respect to the lot for which the bid is submitted. 4.3 Written bids will only be accepted if rounded to a multiple of ten; otherwise, Il Ponte will consider the offer as being rounded down to the nearest multiple of ten (for example, a written offer of € 238.00 will be considered by Il Ponte as a bid of € 230.00). 4.4 Il Ponte, in allowing potential buyers to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to sell the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. The amounts specified in the Form shall be meant as maximum amounts. Il Ponte will not take into consideration bids for unlimited amounts or bids for an unspecified amount. 4.5 Il Ponte is not responsible for any errors made by the potential buyer in completing the Form. Before sending the Form to Il Ponte, the potential buyer is required to verify that the lot description indicated in the Form corresponds to the good that he intends to buy; in particular, the potential buyer is required to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte will make the bid on behalf of the potential buyer by referring exclusively to the lot number. 4.6 At the end of the auction, the Buyer will be informed by Il Ponte via email that his bid was successful; in any case, each potential buyer is invited to contact Il Ponte at the contact details indicated in Article 15 in order to check if his bid was successful. 4.7 In case a written bid and a bid made in person in the auction room, by telephone or online are placed for the same amount, the latters shall prevail with respect to the written bid. 5 Bids submitted by telephone 5.1 By filling in and submitting the Form, a potential buyer can participate in the auction and make telephone bids. 5.2 The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction - by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 270 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases enclosing the required documentation specified in the Form. 5.3 Following the receipt of the duly completed Form, Il Ponte will contact the potential buyer at the phone number indicated in the Form before the sale of the lot for which the potential buyer intends to make telephone bids. 5.4 The minimum estimate indicated in the catalogue in reference to each lot for which potential buyers intend to make telephone bids must be at least € 100,00; otherwise, Il Ponte will not contact the potential buyer nor will he be able to make telephone bids for the lot. 5.5 If, for any reason, including technical reasons, Il Ponte is not able to telephone the potential buyer, Il Ponte will have the right to bid on behalf of the potential buyer, in regard to each lot specified in the Form, up to a Hammer Price equal to the maximum bid listed by the potential buyer in the Form, or if that maximum bid is not reached, up to the starting price referred to that lot. 5.6 Il Ponte is not liable in any way for any delay in or failure to make telephone bids arising from the malfunction of the telephone line. 5.7 Telephone conversations during the auction will be recorded. The staff of Il Ponte is able to make phone calls in Italian, English, French, Chinese, Spanish and Portuguese. 6 Bids submitted online 6.1 Il Ponte will give notice on its Website (at least 24 hours before the auction starts) and/or in the auction catalogue if bids can be made online, via the Website or sites operated by third parties. 6.2 Online bids are regulated both by these Terms and Conditions of Sale and by the “Additional conditions for the submission of online bids” available on the Website or on request. In the event of inconsistency between these Terms and Conditions of Sale and the “Additional conditions for the submission of online bids”, the latter shall prevail. 6.3 For information about registering for the auction and submitting online bids, please refer to the Website. 6.4 In case of participation in the auction and bid submissions carried out through platforms and/or websites other than Il Ponte Live platform (for further information please refer to the website www.ponteonline.com) an additional commission corresponding to 5% of the Hammer Price will be added, where it applies, as well as the commissions and expenses provided for by the present Terms and Conditions of Sale. 7 Payment 7.1 In the event of a successful bid, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte, in addition to a buyer’s premium of 25% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pontaccio 12) or 35% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pitteri 8/10) of the Hammer Price (in both cases VAT shall be included if applicable) in addition, to the payment of any other amount due to Il Ponte under these General Terms and Conditions (see also § 6.4) related to the lot sold (Amount Due). 7.2 The Buyer undertakes to pay the Amount Due no later than ten days from the day following the date of the sale. 7.3 In the event of failure to pay or delay in payment by the Buyer, in whole or in part, of the Amount Due within the aforementioned imperative time-limit Il Ponte has the right to terminate the sale contract pursuant to Article 1456 of the Italian Civil Code, by giving simple written notice. In this event, Il Ponte shall have in any case the right to receive the payment of a penalty corresponding to the double of the purchase commissions that the defaulting Buyer should have paid, as well as to possible further compensation for greater damages. Il Ponte shall be entitled to retain any advanced payment made by the Buyer. 7.4 Each lot can be paid by cashier’s check, credit card, debit card, bank transfer or cash, within the limits of the law. 7.5 Payment of the lot can be made in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (according to where the auction was held) during the following office hours: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm (excluding public holidays in Italy). 7.6 The following credit cards are accepted: American Express, Diners, Visa and MasterCard. Payment can be made exclusively by the owner of the credit card. 7.7 The bank details for wire transfers are the following: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code no. ICRAITRR950; Beneficiary: Il Ponte Casa d’Aste Srl. In the space for “reason for payment” (causale), please provide your full name and the invoice number. 7.8 Il Ponte has the right to control the source of the payments it receives and to refuse payments from people other than the Buyer. 7.9 Pursuant to the Italian Legislative Decree no.231/07 and subsequent amendments and additions and in full compliance with the provisions of the Italian Legislative Decree 196/2003 (Privacy Code) and EU Regulation 2016/679, Il Ponte will require from all customers the data necessary to the fulfilment of the obligations of adequate verification of the Customer and of the beneficial owner. In the event of formal request from Authorities and Public Administration, and in any other circumstances provided for by law, Il Ponte shall be entitled to provide the name and contact details of the Buyer. 8 Delivery and collection of the lot 8.1 The lot will be delivered by Il Ponte to the Buyer only after receiving full payment of the Amount Due (unless otherwise specified as referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale). 8.2 Il Ponte does not undertake the obligation to arrange for shipment of the lot sold, which must be collected by the Buyer in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (depending on where the auction was held), within 10 days following the day the Amount Due is paid. 8.3 If the buyer does not promptly collect the lot he has paid for within 10 days of payment or the issue of the certificate or the export license, Il Ponte will have the right to proceed to the elimination of the lot, subject to prior notification by registered mail with return receipt. The buyer acknowledges and accepts that in the event of elimination of the
lot, he will not be entitled to proceed to legal actions or promote any complaint before the authorities, against il Ponte, which is therefore free of any liability. 8.4 In the event that the Buyer entrusts the collection of the lot to a third party, said party must be provided with a written authorization of the Buyer as well as a copy of the identity document of both the represented party and his agent. 8.5 At the express request of the Buyer, Il Ponte can arrange, at the Buyer’s expenses and risk, for the packaging, transport and insurance of the lot, subject to prior notice and written acceptance of the Buyer in relation to the relevant expenses. The shipping may be carried out by a carrier hired by Il Ponte, in accordance with the instructions of the Buyer, or hired directly by the Buyer, depending on the agreement between the parties. 8.6 In the event of death, disqualification, incapacitation or termination, for any reason, of the Buyer, duly notified to Il Ponte, it is agreed that Il Ponte will deliver the lot on the basis of an agreement between all the assignees of the Buyer or in compliance with the procedures established by the judicial authority. 9 Transfer of risk 9.1 A purchased lot is entirely at the risk of the Buyer starting on the earliest of the following: (i) the date the Buyer receives the lot purchased, or (ii) the date the Buyer pays the Amount Due for the lot; if none of these events takes place, the transfer of risk will in any case have effect after the ten (10) day-period of the sale has elapsed. The transfer of risk to the Buyer expressly exonerates Il Ponte from any liability regarding the fate of the adjudicated lot as well as in the event of damages, theft, fire, destruction of loss of the lot itself (partial or total). 9.2 The Buyer will be compensated for any loss of or damage to the lot that occurs after the adjudication but before the transfer of risk, but the compensation may not exceed the Hammer Price of the lot plus the buyer’s premium received by Il Ponte. In no event will Il Ponte be responsible for the loss or damage of glass/frames containing or covering prints, paintings or other works unless the frame and/or the glass is part of the auctioned lot. 9.3 In no event will Il Ponte be liable for any loss or damage (partial or total) of the adjudicated lot: (i) that occurs as a result of any action (including restoration or cleaning of the work or the frame) carried out by third parties appointed by anyone; (ii) arising, directly or indirectly, from: (a) changes in humidity or temperature; (b) normal wear and tear or gradual deterioration resulting from interventions on the object and/or other events (including woodworms and wood parasites); (c) errors in treatment; (d) war, nuclear fission, radioactive contamination, chemical, biochemical or electromagnetic weapons; (e) acts of terrorism; (f) in case of lockdowns or similar situations, Authority regulations and any other reason of force majeure outside the control of Il Ponte. 10 Counterfeiting 10.1 If, after the sale, a lot turns out to be a counterfeit, Il Ponte will reimburse any Buyer who has requested termination of the sale contract - upon the return of the lot to Il Ponte - in an amount equal to the Hammer Price and the buyer’s premium paid, in both cases in the currency in which these amounts were paid by the Buyer. The obligation of Il Ponte is subject to the condition that, no later than five (5) years from the date of adjudication, the Buyer: (i) gives Il Ponte written notice, within ninety (90) days from the date on which he received information causing him to believe that the lot is counterfeit, of the lot number, the date of the auction where the lot was purchased and the reasons why the Buyer believes that the lot is counterfeit; (ii) is able to return the lot to Il Ponte free from any demands or claims by third parties made after the date of sale, and the lot is in the same condition as at the date of sale; (iii) provides Il Ponte with the reports of at least two scholars or independent experts of internationally recognized competence, in which they explain the reasons why the lot is to be considered a counterfeit. 10.2 Il Ponte will not be bound by the opinions provided by the Buyer, and reserves the right to request additional expert advice at its own expense. 10.3 Il Ponte will not make a refund if: (i) the description in the catalogue was in accordance with the generally accepted opinion of scholars and experts on the date of the sale or indicated that the authenticity or attribution of the lot was controversial; or (ii) on the date of publication of the catalogue the counterfeit nature of the lot could be ascertained only by carrying out analyses generally considered inadequate for that purpose or otherwise not feasible, whose cost was unreasonable or which might reasonably have damaged or otherwise resulted in a decrease in the value of the lot. Under this Article, counterfeit means, in the reasonable opinion of Il Ponte, the imitation of a lot offered for sale, not described as such in the auction catalogue, created for the purpose of deception in regard to the authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, source, date, age, period of the lot, which on the date of the sale had a value lower than it would have had if the lot had corresponded to the description in the auction catalogue. A lot that has been restored or modified in any way (including repainting or painting over) does not constitute a counterfeit. 11 Export from the territory of the Italian Republic. Declaration of cultural interest 11.1 The export of a lot from the territory of the Italian Republic may be subject to the issuance of a certificate of free circulation or of an export license, in accordance with the requirements of Article 68 et seq. of the Italian Legislative Decree 22 January 2004 no. 42 (Urbani Code). In the event that lots are subjected to the process of declaration of cultural interest (the so-called “notification”) pursuant to article 13 and the following Italian Legislative Decree no. 42/2004, the Buyer shall be responsible for the compliance to all the provision of law and of any other applicable special regulation, including customs matter, tax matters, currency regulations and protected species regulations. The responsibility of verifying possible restrictions on movements and/or on export of the lot of interest or the adjudicated lot, that is any licence or certificate provided for by law in Italy and in the country of destination, shall be borne solely by the participants to the auction and the Buyers, as well as any formality and legal requirements provided for by law in the matters of movement and/or export of the adjudicated lot, and Il Ponte shall be expressly exempted from any obligation and/or responsibility.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 271 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
11.2 The failure to grant or the delay in issuing the certificate of free circulation and/or the export license shall not give rise to the termination or annulment of the sale, nor shall it justify the non-payment or delay in payment of the Amount Due by the Buyer. 11.3 At the Buyer’s request and expenses, Il Ponte may accept to apply for the issuance of the certificate of free circulation and/or the export license, provided that the Buyer has already paid the Amount Due. Il Ponte charges to the Buyer a fee of € 150.00 (plus VAT - as per law if due - and any transportation cost) for each work for which an application is filed. In any case, Il Ponte shall not be held responsible for any obligation or guarantee regarding the good outcome of the pertaining application. 11.4 Each lot offered for sale at auction could already be the subject of a declaration of cultural interest by the Ministry of Culture and Heritage and Tourism in accordance with Article 13 of the Urbani Code. In that case - or if, in relation to the lot, the proceeding of declaration of its cultural interest pursuant to Article 14 of the Urbani Code has commenced - Il Ponte will communicate as much in the catalogue and/or through an announcement made by the auctioneer before the lot is offered for sale. In the event the lot has been the subject of a declaration of cultural interest prior to its sale, the Seller will report the sale to the competent Ministry pursuant to Article 59 of the Urbani Code. The sale is subject to the condition precedent that the relevant Ministry exercises the right of pre-emption within sixty days of receipt of such report, or within a period greater than one hundred and eighty days, pursuant to Article 61 paragraph II of the Urbani Code. During the period provided for the exercise of the right of pre-emption, the lot cannot be delivered to the Buyer, pursuant to Article 61 of the Urbani Code. In any event, it is understood that any declaration of cultural interest (or even just the commencement of the related procedure) that should occur subsequently to the adjudication of a lot shall not invalidate or nullify neither the adjudication nor the obligation of payment of the total amount due and, in general, the purchase of the lot. 11.5 Please note that the lot marked with“§”symbol has been imported under a temporary customs licence. The hammer price for the lot will be subject to VAT (as per law if due) for EU residents only. The cost of € 300 regarding the final importation will be at the buyer’s expense. Il Ponte will not be responsible for the delays in paperwork procedures 11.6 Please note that the lot marked with “#”symbol has been imported under a temporary artistic importation licence. 12 Resale right 12.1 If due, the payment of the so-called “resale right” (introduced by the Italian Legislative Decree 13 February 2006, no. 118, implementing Directive 2001/84/EC) will be paid by the Seller. 13 Protected species 13.1 Regardless of the issue of a certificate or an export license under Article 68 et seq. of the Urbani Code, all lots consisting of or containing parts of plants or animals (e.g.: whalebone, crocodile, ivory, coral, turtle), regardless of their age or value, may require a permit or certificate before export, and/or additional licenses and/or certificates for importation into non-EU countries. The granting of a license or a certificate for import does not guarantee the issuing of a license or certificate for export, and vice versa. Il Ponte recommends that potential buyers check their own specific national legislation regarding requirements for the imports of goods made of or containing protected species into their country. It is the Buyer’s responsibility to obtain these import or export licenses/certificates, as well as any other required supporting document, before making any bid and Il Ponte shall be expressly exempted from any responsibility and/or obligation. 14 Legal Guarantee of Conformity 14.1 When required by law, lots sold through Il Ponte are covered by the legal guarantee of conformity provided for in Articles 128-135 of the Italian Consumer Code (Legal Guarantee), if applicable. 14.2 The Legal Guarantee is given to the consumer (who, pursuant to Article 3, paragraph I, letter a) of the Consumer Code, is an individual who acts for purposes unrelated to his business, commercial, craft or professional activities). 14.3 The Seller is liable to the consumer for any lack of conformity existing at the time of delivery of the product and that becomes apparent within two years of that delivery. The lack of conformity must be reported to the Seller within two months of the date on which it was discovered, otherwise the guarantee is voided. Unless proved otherwise, it is assumed that any lack of conformity which becomes apparent within six months of delivery of the product already existed on the delivery date, unless this assumption is incompatible with the nature of the product or with the nature of the lack of conformity. From the seventh month following the delivery of the lot, it becomes the consumer’s burden to prove that the defect existed at the time of delivery. In order to avail himself of the Legal Guarantee, therefore, the consumer shall first give proof of the date of the sale and of the delivery of the lot. The consumer, in order to be able to provide this proof, should therefore keep all documentation suitable to demonstrate the sale (for example, the purchase invoice) and the date of delivery or collection of the lot. 14.4 With reference to the definition of “lack of conformity”, please refer to the provisions of Article 129, paragraph II, of the Consumer Code. Excluded from the scope of the Legal Guarantee are defects caused by accidental events or by responsibilities of the consumer, or by any use of the lot that is incompatible to its intended use. In the event of a lack of conformity duly reported in the appropriate terms, the consumer is entitled: (i) first of all, to the repair or replacement of the lot, at his choice, free of charge, unless the solution requested is impossible or excessively expensive compared to the other; (ii) second, (in cases where repair or replacement is impossible or prohibitively expensive or the repair or replacement did not take place within a reasonable time or the repair or replacement made previously caused significant inconvenience to the consumer) to a reduction in the Hammer Price or the termination of the contract, at his choice. The remedy requested is overly burdensome if it imposes unreasonable costs on the Seller with respect to alternative remedies that may be exercised, taking intoaccount: (i) the value the object would have if there were no lack of conformity; (ii) the nature of the
lack of conformity; (iii) the possibility that the alternative remedy could be implemented without significant inconvenience to the consumer.. 14.6 If, during the period of validity of the Legal Guarantee, the lot manifests a lack of conformity, the consumer may inform Il Ponte of this fact at the contacts provided in Article 16. Il Ponte will reply promptly to communications of any alleged lack of conformity and indicate to the consumer the specific procedure to be followed. 15 Contacts It is possible to ask questions, send information, request assistance or file complaints to Il Ponte: - by email: info@ponteonline.com; - by mail: Il Ponte - Casa d’Aste srl, Milan, Via Pontaccio 12 (20121) or Via Pitteri 8/10 (20134); - by phone: +39 02.863141 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.8631472 (offices in Via Pitteri 8/10) (phone numbers are not free of charge and operate at the following times: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 6 pm, for the offices in Via Pontaccio 12; 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm for the offices in Via Pitteri 8/10, in both cases excluding public holidays in Italy); - by fax: +39 02.72022083 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.36633096 (offices in Via Pitteri 8/10); Il Ponte will reply to complaints within five working days of their receipt. 16 Jurisdiction and applicable law 16.1 The contractual relationship between Il Ponte and the Buyer is governed by the Italian Law. These Terms and Conditions of Sale may be translated into other languages, should any conflict arise between the Italian original version and any foreign language translation, the conditions of sale included in the Italian version shall prevail and shall remain valid and binding. 16.2 In the case of consumer Buyers, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, the jurisdiction shall be the location where the consumer resides or is domiciled. 16.3 Under Article 141-sexies, paragraph 3 of the Consumer Code, when applicable, Il Ponte informs the consumer Buyer that, in the event he has filed a complaint directly with Il Ponte, after which however it has not been possible to resolve the dispute, Il Ponte will provide information about the Alternative Dispute Resolution entity or entities for the extra-judicial settlement of disputes relating to the obligations arising from any contract concluded under these Terms and Conditions of Sale (so-called ADR entities, as specified in Articles 141-bis et seq. of the Consumer Code), specifying whether or not it intends to make use of such entities to resolve such dispute. 16.4 Il Ponte also informs the consumer Buyer that a European platform for online dispute resolution of consumer disputes has been established (the so-called ODR platform). The ODR platform is available at http://ec.europa.eu/consumers/odr/; through the ODR platform, the consumer Buyer may consult the list of ADR entities, find the link to the website of each of them and start an online dispute resolution procedure for the dispute in which he is involved. This is without prejudice of the consumer Buyer’s right to appeal to a competent ordinary court for settlement of the dispute arising from these Terms and Conditions of Sale, regardless the outcome of the out-of-court dispute settlement procedure pursuant to Part V, Title II-bis of the Consumer Code. 16.5 The Buyer who is resident in an EU member state other than Italy may also have access, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, to the minor disputes procedure established by Regulation (EC) No. 861/2007 of 11 July 2007, provided that the value of the dispute does not exceed, excluding interest, fees and expenses, Euro 2,000.00. The text of the regulation is available on the website www.eur-lex.europa.eu. II. Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding The following Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding (Terms) apply to online auctions where Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l., based in Milan, via Pontaccio 12 (20121), VAT no. 01481220133, fully paid-up share capital of Euros 34,320.00 (Il Ponte) allows online bids through the web site www.ponteonline.com (Web Site) and/or web sites of third parties (Platforms). Each lot is offered for sale by Il Ponte. All auction sale contracts concluded via online bidding through the Web Site and/or the Platform are are excluded from the rules of Chapter I, Title III of the Italian Legislative Decree no.206 of 6 September 2005 for the reason that the aforementioned contracts have been concluded at an auction sale. These Terms are in addition to (and do not replace) the above reproduced Terms and Conditions of Sale, whose definitions will be referred to in these Terms. By participating in an auction via the Web Site and/or the Platform, the bidder agrees to be bound by the Terms and Conditions of Sale applicable to the sale and these Terms. 1. One-Step Process and Irrevocability of an Online Bid. Exception to the Right of Withdrawal In order to register for an auction, a copy of a valid ID must be sent to info@ponteonline. com. Failure to do so, will make the registration impossible. Il Ponte reserves the right to refuse or to revoke registration for an auction at its sole discretion. The process for making a bid through the Web Site and/or the Platform is a one-step process; the bid is sent as soon as the bidder clicks the relevant button and it is final. By placing an online bid via the Web Site and/or the Platform, you accept and agree that bids are final and that you are not allowed in any way to amend or revoke it. Moreover, under Article 59, paragraph 1, letter m) of the Consumer Code, if the auction sale contract is concluded with a bidder who made an online bid through the Web Site and/or the Platform and who may be qualified as a consumer pursuant to Article 3, paragraph 1, lett. a) of the Consumer Code, the buyer will not be entitled to a right of withdraw, as the contract is concluded through a public auction, as defined by Article 45, paragraph 1, letter o) of the Consumer Code.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 272 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
If your bid is a successful bid, the Buyer irrevocably agrees to pay the full purchase price including buyer’s premium and all applicable taxes and other applicable charges. 2. Payment and Delivery Payment: please refer to Clause 7 of the Terms and Conditions of Sale. Delivery: please refer to Clause 8 of the Terms and Conditions of Sale. 3. Competing Bids If you have the leading bid this will be indicated on the Web Site and/or the Platform. The auctioneer has discretion to vary bidding increments for bidders in the auction room and on the telephones, but bidders via the Web Site and/or the Platform may not be able to place a bid in an amount other than a whole bidding increment. All bidding for this sale will be in euros. 4. Bidder’s responsibility Bidders on the Web Site and/or the Platform are responsible for making themselves aware of all sale room notices and announcements. All sale room notices will be read by the auctioneer at the beginning, where appropriate, or during the sale prior to a relevant lot being offered for sale. Il Ponte recommends that bidders on the Web Site and/or the Platform log on at least ten minutes before the scheduled start of the auction to ensure that you have heard all announcements made by the auctioneer at the beginning of the sale. All sale room notices and announcements form part of these Terms and the Terms and Conditions of Sale. Il Ponte reserves the right to refuse or revoke permission to bid online via the Web Site and/or the Platform and to remove bidding privileges during a sale. Successful bidders will be notified about the adjudication and receive the bank statement related to their purchase after the sale. 5. Il Ponte’s responsibility Il Ponte will not be responsible for any errors or failures to execute bids placed via the Web Site and/or the Platform, including, without limitation, errors or failures caused by (i) a loss of connection to the internet or to the Web Site and/or the Platform software by either Il Ponte or the client; (ii) a breakdown or problem with the Web Site and/or the Platform software; or (iii) a breakdown or problem with a client’s internet connection, mobile network or computer. Il Ponte is not responsible for any failure to execute an online bid or for any errors or omissions in connection therewith. When participating to the auction by means of the Website and/or the Platform, bidders and potential buyers exclusively and expressly assume any risk and/or responsibility for the receiving and good outcome of the bids placed and/or to be placed. INFORMATION on ART 13 of the G.D.P.R Pursuant to and for the effects of art. 13 of the New Data Protection Regulation (GDPR 2016/679), we inform the Customer (so-called interested party) that:
collaborators authorized to process the data. The data may be communicated, to the public bodies recipients of the communications / declarations object of the present contract, as well as to the appointed inspection persons, where required, during the verification and control phases related to the regularity of the fulfilments. The same data, object of this information, can be communicated to professionals and / or collaborators of the holder for the accomplishment of the assigned task and for the same purposes. Moreover, the data in question will not be disseminated beyond the limits specified therein, unless otherwise indicated by the interested party, provided in writing. It is not the intention of the Data Controller to transfer the data object of this letter to a third country or to an international organization. It should be noted that the external backup is also performed by an Italian company, therefore also required to comply with the privacy legislation in question, through the use of server sites on Italian territory. There is no automated decision making process. Finally, the interested party is informed that the Data Controller has set up a great variety of security measures to protect data against the risk of loss, misuse or alteration. 4. Data retention period The data, subject of this information, will be kept: - for 10 years (ten years) from the conclusion of the contractual relationship, for treatment with a contractual legal basis; - 5 years from the withdrawl of consent for treatment with a consensual basis; - no more than 72 hours, relative to the treatment of images of the video surveillance. 5. Rights of the interested party The interested party has the right: - to ask the Data Controller to confirm or not the possession of personal data concerning himself, even if not yet registered, and their communication in an intelligible form, as well as access to personal data, its possible updating or integration, correction or the cancellation of the same, the transformation of the same in anonymous form or the blocking of those treated in violation of the law, the limitation of the processing that concerns himself or to oppose its treatment, in addition to the right to data portability. The interested party also has the right to obtain an indication of the origin of personal data, its purpose and the methods of treatment, as well as the logic applied in case of treatment carried out with the aid of electronic instruments; - he may also object in whole or in part to the processing of data concerning him for the purpose of sending advertising material, direct sales or market research or commercial communications; - he has the right to withdraw the consent at any time, without prejudice to the lawfulness of the processing performed on the basis of the consent given prior to the revocation, as well as the right to place a complaint with a supervisory authority.
1. Owner and other designated persons The data controller is Il Ponte - Casa D’Aste S.r.l. , with registered office in Milan, Via Pontaccio n. 12, in the person of the director, Dr. Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ ponteonline.com. For the purpose of replying to the interested party in case of exercise of rights by the latter, it is possible to contact Francesca Conte, mail: francesca.conte@ ponteonline.com. The appointed DPO is Programmastudio Spa, in the person of the Dr. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it. 2. Treatment and legal basis Personal data, freely provided by the Customer to the company on the basis of the activity carried out by virtue of specific contractual regulations, will be treated in a lawful manner, according to correctness, and in accordance with the provisions of the Regulations, for the purpose of: - fulfilling the mandate to sell and / or participating in the scheduled auctions; - for the purposes established by the current anti-money laundering legislation (the Italian Legislative Decree 231/07 and subsequent amendments). The provision of the above data is mandatory for the holder to be able to carry out the task assigned to him. In case of refusal to provide the requested data, the holder will find it impossible to perform the contractually provided services, due to fact and fault of the Customer concerned. Personal data such as e-mail address, provided optionally by the Customer to the company on the basis of a specific consent issued by the same, will be processed in a lawful and correct manner, as well as in accordance with the Regulation for the purposes of forwarding information, updates and news regarding new auctions and / or future events. For this purpose the company will collect the consent with electronic and /or written modalities. The image will be recorded, by means of a video recording system and as per reported information, in the legitimate interest of the Owner, or in order to protect the safety of persons and the protection of the company’s assets. 3. Processing tools and data storage methods The data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, rThe data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, relevant and not excessive with respect to the aforementioned purposes of processing. The same data will be processed, in compliance with the security and confidentiality required through the following procedures: collection of data from the interested party, registration and storage of the same for predetermined, explicit and legitimate purposes. The same data will be processed using both paper and electronic and automated means. Personal data will be processed by the Data Controller as well as by employees and
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 273 C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE Io sottoscritto/a Io sottoscritto/a Nome Nome Residente a Residente a Telefono Telefono Codice fiscale Codice fiscale
Fax Fax
ALLEGATI: COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITA’ O DEL PASSAPORTO
Asta n. 559 Asta n.
Cognome Cognome Cap Cap Cell. Cell. Nato a Nato a
Via Via E-mail E-mail
il il
con la sottoscrizione del presente modulo dichiaro di aver letto e di accettare incondizionatamente e senza riserve le Condizioni Generali di Vendita ricevute da Il Ponte Casa d’Aste (con la sottoscrizione della presente il sottoscritto ne rilascia ricevuta) e pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. e riferite all’asta n. __________ del ___________, nonché dichiaro (segnare l’opzione rilevante) (A) che, non potendo essere presente all’asta, desidero formulare le seguenti offerte massime per l’acquisto dei lotti qui sotto elencati. (B) di voler essere contattato da Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. - ai numeri di telefono da me sopraindicati – nel momento in cui i lotti qui di seguito descritti verranno offerti in vendita al fine di poter partecipare con una o più offerte telefoniche e per i quali formulo fin da subito l’offerta scritta sulla base d’asta di cui dichiaro essere stato informato. Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non riuscisse a contattarmi telefonicamente, la casa d’aste terrà conto dell’offerta scritta da me formulata sulla base d’asta e/o dell’offerta eventualmente indicata nella colonna specifica. Riconosco e accetto di poter formulare offerte telefoniche solo per lotti per i quali la stima minima indicata in catalogo è pari o superiore ad euro 100,00. Riconosco e accetto che la telefonata sarà registrata da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l.
LOTTO N. LOTTO N.
DESCRIZIONE DESCRIZIONE
OFFERTA MASSIMA OFFERTA MASSIMA
(in caso di opzione B – commissione telefonica – si intende implicitamente formulata l’offerta scritta sulla base d’asta)
Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email dipartimentale di riferimento). Qualora il partecipante all’asta intenda formulare una o più offerte scritte in qualità di rappresentante di una terza persona è pregato di allegare al presente modulo una delega sottoscritta dal rappresentato unitamente a copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega deve essere sottoscritta dal legale rappresentate o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. In caso di aggiudicazione del lotto, l’acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. il prezzo di aggiudicazione del lotto, vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore, oltre alle commissioni di acquisto pari al 25% (IVA inclusa) del prezzo di aggiudicazione, oltre ogni eventuale ulteriore importo previsto dalle Condizioni Generali di Vendita. In relazione ad offerte scritte, non vengono accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”; oppure con importi illimitati o prive di importo. Le offerte sono accettate solo se arrotondate alla decina. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., nel dare luogo ai rilanci per conto del partecipante, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al prezzo di aggiudicazione più basso. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non è responsabile di eventuali errori nella compilazione del presente modulo. Prima di inviare il modulo è necessario verificare che la descrizione del lotto ivi indicata corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare, è necessario verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta del bene e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. formulerà l’offerta con esclusivo riferimento al primo. Accetto e approvo specificatamente, anche ai sensi dell’art. 1341 e 1342 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte: 1.3 (esclusione di responsabilità per errori o omissioni); 1.7 (esclusione di responsabilità per atti o omissioni); 1.8 (esclusione di responsabilità per vizi); 1.9 (limitazione di responsabilità); 2.8 (referenze bancarie e deposito); 5.5 e 5.6 (esonero responsabilità offerte telefoniche); 7.3 (termine essenziale, clausola risolutiva espressa, penale); 8.3 (conseguenze del mancato ritiro del lotto); 9.1 (passaggio del rischio); 9.2 (limitazioni al risarcimento del danno); 9.3 (limitazione di responsabilità); 10.1 (conseguenze nel caso di una contraffazione); 10.3 (limitazioni al rimborso nel caso di contraffazione); 11.1 (esonero responsabilità in materia di esportazione e dichiarazione di interesse culturale); 11.3 (esonero responsabilità per pratiche di libera circolazione e/o esportazione); 11.4 (validità dell’aggiudicazione); 13.1 (esonero responsabilità in materia di specie protette); 16 (legge e foro); II-4 (esonero responsabilità offerte online).
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Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del G.D.P.R., Regolamento UE 679/16, il sottoscritto interessato dichiara di aver ricevuto adeguata informativa in merito ai dati forniti che risultano necessari ed indispensabili al fine della corretta esecuzione dell’intesa contrattuale, del loro trattamento, della sua durata, delle indicazioni del Titolare, dell’eventuale Responsabile del Trattamento, del D.P.O., nonché delle modalità concrete di esercizio dei diritti che mi sono riconosciuti dalla normativa in discorso. Dichiaro altresì di avere piena conoscenza della pubblicazione dell’informativa in discorso sul sito http://www.ponteonline.com/ , nella sezione G.D.P.R.
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Ai fini e per gli effetti del trattamento dei dati personali per la ulteriore finalità d’inoltro d’ iniziative pubblicitarie e/o informative, mediante mail o mezzi equivalenti, relative esclusivamente alle aste e/o iniziative organizzate da Il Ponte
□ acconsento □ non acconsento autorizzo □ acconsento □ non non autorizzo acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso. coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.
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IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano IL CASA CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel.PONTE +39 02 -86 31 41D’ASTE Fax +39S.R.L. 02 72 PALAZZO 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com - Casa d’Aste S.r.l. Tel. +39C.F., 02 86P. 31 Fax +39Il02Ponte 72Trib. 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com IVA4101481220133 di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199 P. IVAMilano 01481220133 16882 C.C.I.A.A. 193199 Palazzo Crivelli Via Pontaccio,C.F., 12 20121 Tel. +39Trib. 02 86di31Milano 41 Fax +39 02 72 02 20 Como 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
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FORM FOROFFERTE BIDS SUBMITTED WRITING AND BY TELEPHONE MODULO SCRITTE E IN TELEFONICHE MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE I,Iothe undersigned, sottoscritto/a Io sottoscritto/a MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE Name Nome Nome Io Citysottoscritto/a Residente a Residente a Nome Telephone Telefono Telefono Residente a Tax codefiscale Codice Codice fiscale Telefono Identity card/Passport n.
Surname Cognome Cognome
Postal Cap Code Fax Fax Fax Fax
Codice fiscale ENCLOSED: COPY OF AN IDENTITY DOCUMENT OR PASSPORT
Astan. n.559 Sale Asta n.
Cap Cognome Mobile Cell. Cell. Cap Birthplace Nato a Nato a Cell. by Issued
Asta n.
Street Via
Via Email E-mail E-mail Via E-mail
Nato a
il il
Date of issue il
by signing this form, I hereby declare that I have read and that I accept unconditionally and unreservedly the Terms and Conditions of Sale received from Il Ponte Casa d’Aste (by signing this form the undersigned acknowledges receipt of the aforementioned Terms and Conditions of Sale) and published in the auction catalogue of Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l. and related to auction no. __________ to be held on___________, and I request (mark the relevant option) (A) to place the following maximum bids for the purchase of the lots listed below, as I am unable to be present at the auction (B) I wish to be contacted by Il Ponte Casa d’Aste at the numbers I have provided above - at the moment in which the lots described hereunder will be offered for sale - so that I may participate with one or more telephone bids for which I am hereby placing a written bid for the starting price of which I have been informed. Should Il Ponte for any reason, including technical difficulties, be unable to contact me on the telephone it is understood that Il Ponte will have the faculty to consider my bid as a written bid and therefore confirm on my behalf the aforementioned starting price or if specified, up to the amount equal to the maximum offer indicated in the specific column. I acknowledge and agree to make telephone OFFERTA MASSIMA LOTTO DESCRIZIONE bids only N. for lots for which the minimum estimate indicated in the catalogue is greater than or equal to € 100.00. I acknowledge and agree that the telephone call will be recorded by Il OFFERTA MASSIMA LOTTO N. d’Aste Srl. DESCRIZIONE Ponte - Casa
LOT NO.N. LOTTO
DESCRIPTION DESCRIZIONE
MAXIMUM BID OFFERTA MASSIMA
(if option B- telephone bid – the reserve price implicitly implies a written bid on the starting price)
Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Firma ...................................................................................................... Date Data ................................................................................... Signature The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the auction starts - by fax to +39 02.72022083 or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the email address of the relevant department).
Firma If a bidder...................................................................................................... wishes to submit one or more bids in writing as the representative of a third party, he mustData present................................................................................... a proxy signed by the principal with an attached copy of the principal’s identity document and tax code;
if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with signing authority, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte - Casa d’Aste Srl has the right to prevent the representative from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of representation has not sufficiently been demonstrated. In the event a lot is awarded, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte - Casa d’Aste Srl, which is to say the price at which a lot is awarded at an auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium of 25% (including VAT) of the Hammer Price and any other additional amount required by the Terms and Conditions of Sale. No written bids will be accepted for an unspecified or unlimited amount for a given lot, nor bids subject “to inspection” as an attached condition, nor bids for unlimited amounts, nor bids without a specified amount. Bids are accepted only in amounts rounded to the nearest ten. Il Ponte - Casa d’Aste Srl will give effect only to bids equal to or greater than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue for the lot being sold. Il Ponte - Casa d’Aste Srl, in allowing participants to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to award the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. Il Ponte - Casa d’Aste Srl is not responsible for any errors made in filling out this form. Before sending the Form to Il Ponte, it is necessary to verify that the lot description indicated therein corresponds to the object desired for purchase; in particular, it is necessary to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte - Casa d’Aste Srl will make the bid by referring exclusively to the lot number. I specifically accept and approve, also pursuant to Articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, the following clauses of the General Terms Conditions of Sale published in the auction catalogue of Il Ponte: 1.3 (exclusion of liability for errors or omissions); 1.7(exclusion of liability for acts or omissions); 1.8 (exclusion of liability for faults or defects) 1.9 (limitation of liability); 2.8(bank references and deposit); 5.5and 5.6(exclusion of liability for bids submitted by telephone); 7.3 ) imperative time limit, immediate termination clause, penalty); 8.3 (consequences of failure to collect the lot); 9.1 (transfer of risk); 9.2 (limits to damage compensation); 9.3 (limitation of liability); 10.1 (consequences in the case of a counterfeit); 10.3 (limits to refunds in the case of counterfeiting); 11.1(exclusion of liability for matters related to export and declaration of cultural interest); 11.3(exclusion of liability for free circulation related procedures and documents); 11.4 (validity of the adjudication); 13.1(exclusion of liability for protected species related matters); 16 (Jurisdiction and applicable law); II-4(exclusion of liability for online offers).
Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Signature Firma ...................................................................................................... Date Data ...................................................................................
Pursuant to and for the effects of art. 13 of the G.D.P.R., EU Regulation 679/16, the undersigned declares that he/she has received adequate information regarding the data provided that is necessary and indispensable for the correct execution of the contractual agreement, its duration, the handling of the data, the indications of Il Ponte, where applicable the manager of the handling, of the D.P.O., as well as of the concrete
Firma Data ................................................................................... modalities...................................................................................................... allowing me to exercise my rights as specified by the law in question. I also declare to have full knowledge of the information note specified and printed ,on the website http://www.ponteonline.com/, in the section G.D.P.R.
Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... Firma ...................................................................................................... Date Data ................................................................................... Signature For the purposes and effects of the processing of personal data for the further purpose of sending advertising and / or information initiatives, by email or equivalent means, related exclusively to auctions and / or initiatives organized by Il Ponte
□ acconsento □ non acconsento Firma ...................................................................................................... consent don’t consent □ Iacconsento □ Inon acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso. coscientemente il Titolare trattamento In my full conscience to thealprocessing of in thediscorso. data
Data ...................................................................................
Firma ...................................................................................................... Data ................................................................................... □ acconsento □ non acconsento Signature Firma ...................................................................................................... Date Data ................................................................................... coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.
IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano IL CASA CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel.PONTE +39 02 -86 31 41D’ASTE Fax +39S.R.L. 02 72 PALAZZO 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com Firma ...................................................................................................... ................................................................................... - Data Casa d’Aste S.r.l. Tel. +39C.F., 02 86P. 31 Fax +39Il02Ponte 72Trib. 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com IVA4101481220133 di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199 C.F., P. IVA 01481220133 16882 C.C.I.A.A. 193199 Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 -20121 +39Trib. 02 86di31Milano 41CRIVELLI Fax +39 02 72Pontaccio, 02 20 Como 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com IL PONTE CASAMilano D’ASTETel. S.R.L. PALAZZO Via 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31C.F., 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476 C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199
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Fotografie Pietro Scapin e Maria Teresa Furnari Il Ponte Casa d'aste S.r.l. nonostante le ricerche effettuate non è stato in grado di rintracciare alcuni degli aventi diritto delle immagini riprodotte. Si dichiara, pertanto, disponibile ad assolvere ai suoi obblighi.
SALES NOTE Nella scheda delle opere non è specificato lo stato di conservazione. I Clienti sono pertanto invitati a richiedere i condition report delle stesse, a visionarle direttamente o a mandare una persona di fiducia per l'analisi del lotto. I condition report rilasciati dalla Casa d'aste, per quanto accurati, non vengono eseguiti in un contesto di laboratorio di restauro e comunque rimangono una mera rilevazione soggettiva. Dopo l'aggiudicazione pertanto Il Ponte Casa d'Aste non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali difetti non rilevabili ed evidenti, inesattezze o imprecisioni. 278
ASTA LIVE.
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IL PONTE CASA D'ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12 - 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com 280