La partecipazione all’asta potrà avvenire esclusivamente tramite offerte scritte, via telefono e via web
20 dicembre 2022
mercoledì 21 giugno 2023 ore 15.00
dal lotto 1 al lotto 152
16, 17, 18 giugno 2023 (ore 10-13 /14-18)
Dipinti e Sculture del XIX e XX Secolo
Per questa Asta: 621
I nostri Dipartimenti
1 Pompeo Mariani (Monza 1857 - Bordighera 1927)
"Coppia a Venezia"
tecnica mista su cartolina (cm 8x12,5)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: studio di figure a matita; a chiusura del telaio; iscrizione e cartiglio
In cornice
Parere verbale di autenticità rilasciato dall'Archivio Pompeo Mariani, Milano
€ 300/350
2 Giuseppe De Nittis (Barletta 1846 Saint Germain en Laye 1884) (Attribuito)
"Fiore"
tecnica mista su carta (cm 12x8,5)
Al retro: cachet "Atelier De Nittis"
In cornice (difetti)
€ 250/300
3
Pieretto Bianco (Trieste 1875 Bologna 1937)
"Scenografia per Coppelia Atto I" 1 ottobre 1936, Milano
tecnica mista su carta applicata a tela (cm 50x70)
Firmato, locato e datato in basso a sinistra
Titolato in basso a destra
In cornice
€ 400/500
4 Pompeo Mariani (Monza 1857 Bordighera 1927)
Coppia di disegni raffiguranti "Pescatori" e "Figure femminili lungo il lago"carboncino su carta (cm 7,5x11,5) Monogrammati in basso a destra
Al retro: timbro dell'Atelier e timbro del pittore; a chiusura del telaio: cartiglio In cornice (difetti)
Parere verbale di autenticità rilasciato dall'Archivio Pompeo Mariani, Milano
€ 300/350
5 Raffaele Grisolia (Attivo a Napoli nella seconda metà del XIX Secolo)
"Studio di mano" 1878
Scultura in marmo bianco (cm 11x28)
Firmata e datata alla base
€ 300/350
6 Pieretto Bianco (Trieste 1875 Bologna 1937)
"Scenografia per Coppelia Atto I Scena
I" ottobre 1936, Milano
tecnica mista su carta applicata a tela (cm 38x64,5)
Firmato, locato e datato in basso a sinistra
Titolato in basso a destra
In cornice
€ 400/500
7 Achille Vertunni (Napoli 1826 Roma 1897)
"Scorcio fluviale con lavandaie"
olio su tela (cm 64x90)
Firmato in basso a sinistra
Al retro sul telaio: cartiglio
In cornice (difetti)
€ 300/400
8 Riccardo Pellegrini (Milano 1863 Crescenzago 1934)
"La raccolta del miele"
1892
olio su tela (cm 20x30)
Firmato e datato in basso a destra
In cornice
€ 350/400
9
Scuola del secolo XIX
"Davos innevata"
olio su tavola (cm 25,5x35,5)
Reca firma indecifrata in basso a sinistra
Al retro: cartigli e iscrizione
In cornice (difetti)
€ 350/400
10 Pompeo Mariani (Monza 1857 Bordighera 1927)
"Scorcio boschivo" tecnica mista su carta applicata a cartoncino (cm 9,5x15,5)
Firmato in basso a sinistra Al retro: timbro dell'Atelier e timbro del pittore; a chiusura del telaio: cartiglio In cornice
Provenienza Pompeo Mariani Studio Bordighera; Galleria Cocorocchia, Milano
Parere verbale di autenticità rilasciato dall'Archivio Pompeo Mariani, Milano
€ 300/350
11 Arturo Ferrari (Milano 1861 Milano 1932)
"La vecchia Stazione Centrale" olio su carta applicata a cartone (cm 11x25)
Firmato in basso a sinistra In cornice
€ 450/500
12 Ercole Gigante (Napoli 1815 1860)
"Santuario dell'Avvocatella, Cava de' Tirreni" olio su tela (cm 31x37,5)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 300/400
13
Francesco Didioni (Milano 1839 Stresa 1895)
"Ritratto femminile"
olio su tela (cm 32,5x24)
Firmato in basso a sinistra
Al retro sul telaio: iscrizione e cartiglio In cornice
Provenienza
Collezione Giovanni Bolognesi, n. 1057, Milano
€ 450/500
14
Théodore
Bozzetto per "L'esodo degli ebrei da Gerusalemme"
olio su cartone (cm 26x31)
Tracce di firma in basso a destra
Al retro: iscritto
In cornice (difetti)
€ 300/350
15
"Ritratto di signora a teatro"
olio su tela (cm 74,5x62)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 350/450
17 Pompeo Mariani (Monza 1857 Bordighera 1927)
"Ninfe nel bosco" carboncino su carta (cm 15x22,5)
Firmato in basso a destra
Al retro: timbro dell'Atelier e timbro del pittore; a chiusura del telaio: cartiglio In cornice (difetti)
Provenienza
Pompeo Mariani Studio Bordighera; Galleria Cocorocchia, Milano
Parere verbale di autenticità rilasciato dall'Archivio Pompeo Mariani, Milano
€ 300/350
16
Sebastiano De Albertis (Milano 1828 1897)
"Artiglieria a cavallo" olio su cartone applicato a tavola (cm 51x40)
Firmato in basso sinistra Al retro: cartigli In cornice (difetti)
€ 450/500
18 Michele Cammarano (Napoli 1835 1920) (Attribuito)
Due studi di "Soldati" olio su tela (cm 12 x 9,5 ciascuno) Uno dei quali reca firma non coeva in basso a destra Al retro: iscrizione In cornice (difetti)
Provenienza Finarte Semenzato, Milano, 17 novembre 2009, Asta 1455, lotto n. 3
€ 350/400
19
Eugenio Spreafico (Monza 1856 Magreglio 1919)
Bozzetto per "I predestinati" carboncino su diversi fogli di carta applicata a cartone (cm 29x58)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: cartiglio
In cornice (difetti)
Esposizioni Esposizione delle opere di Eugenio Spreafico, Arengario, Monza, maggiogiugno 1932, n. 21
Bibliografia Esposizione delle opere di Eugenio Spreafico, Tipografia Sociale, Monza, 1932, n. 21
€ 450/500
20 Felice Giardano (Napoli 1880 Capri 1964)
"Notturno a Capri" olio su tela (cm 60x40)
Firmato in basso a destra
Al retro sul telaio: cartiglio e timbro
In cornice (difetti)
€ 450/550
21 Edoardo Togni (Brescia 1884 Vestone 1962)
"Paesaggio invernale"
olio su cartone (cm 33x47,5)
Al retro: firmato
In cornice (difetti)
€ 450/500
22
Bruto Mazzolani (Ferrara 1880 - Milano 1949)
"Onno, Pino solitario" Lago di Lecco olio su tavola (cm 30x40)
Firmato in basso a destra
Al retro: titolato e locato In cornice (difetti)
€ 250/300
23 Luigi Mantovani (Milano 1880 - 1957)
"Vaso di fiori" olio su tela (cm 50x60)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: firmato In cornice
€ 350/400
24 Cristoforo De Amicis (Alessandria 1902 - Milano 1987)
"Composizione"
olio su tela (cm 30x40)
Firmato in basso a destra
Al retro: firmato In cornice (difetti)
€ 450/500
25 Enrico Sorio (Verona 1862 - Milano 1907)
"Fuori dalla chiesa" olio su tela (cm 60x80)
Firmato in basso a destra
Al retro sul telaio: cartiglio In cornice (difetti)
€ 350/400
26
Maestro del secolo XIX
"Ritratto femminile"
1877
olio su tela (cm 70x60)
Reca firma indecifrata e data in basso a sinistra In cornice in legno intagliato, traforato e dorato (difetti)
€ 350/400
27
Amos Cassioli (Asciano 1832 Firenze 1891)
"Odalisca"
olio su tela (cm 50x39)
Firmato a destra In cornice (difetti)
€ 500/600
28
Vittorio Gussoni (Milano 1893 Sanremo 1968)
"La modella"
olio su compensato (cm 54,5x49,5)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 350/450
29
Giuseppe Bertini (Milano 1825 1898)
"Ritratto di fanciullo" olio su tela ovale (cm 82x62)
Firmato in basso a destra In cornice ovale dorata in pastiglia (lievi difetti)
€ 700/800
30 Anselmo Bucci (Fossombrone 1887 Monza 1955)
"La donna fatale"
1934 olio su compensato (cm 26x21)
Firmato e datato in basso a destra Al retro: firmato, titolato e datato In cornice
€ 350/400
31
Raffaele Pontremoli (Chieri 1832 Milano 1905)
"Fuga in Egitto"
olio su tela (cm 80x60)
Firmato in basso a destra
In cornice in legno intagliato e dorato
€ 750/800
32
Lodovico Pogliaghi (Milano 1857 Varese 1950)
"Bozzetto per la scenografia di Nerone di Arrigo Boito"
olio su tela (cm 56x112) In cornice
€ 600/700
33 Carlo Mancini (Milano 1829 1910)
"Scorcio montano" olio su tela (cm 65x100)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 550/600
34 Leonardo Bazzaro (Milano 1853 1937)
"Tramonto a Chioggia" olio su compensato (cm 43,5x60)
Firmato in basso a destra
Al retro: titolato e firmato In cornice (difetti)
€ 700/800
35 Michele Cammarano (Napoli 1835 1920)
"Paesaggio roccioso con figura femminile" olio su tela (cm 35,5x72,5)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 600/700
36 Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria 1851 Francavilla al Mare 1929)
"Paesaggio" 1881
tecnica mista su carta applicata a cartoncino (cm 27,5x41)
Firmato in basso a sinistra
Datato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 700/800
37 Albert Goodwin (Regno Unito 1845 - 1932)
"Scorcio del Lago Maggiore visto da Locarno" 1889, Locarno. Lago Maggiore. acquerello su cartoncino (cm 28x41)
Monogrammato e datato in basso a destra Locato in basso a sinistra (difetti)
€ 550/650
38 Angelo Pavan (Vicenza 1893 - Venezia 1945)
"Ponte Caneva Chioggia" olio su compensato (cm 31,5x38)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: titolato, locato e firmato In cornice (difetti)
€ 550/600
39 Lèon Carrè (Granville 1878 - Algeri 1942)
"Porto orientale"
olio su tela (cm 38x46)
Al retro: firmato In cornice (difetti)
€ 650/700
40 Luigi Michelacci (Meldola 1879 - Firenze 1959)
"Gli zingari" olio su compensato (cm 26x44)
Firmato in basso a destra
Al retro: cartigli, timbri e iscrizione per dedica In cornice (difetti)
Esposizioni
Mostra antologica del pittore Luigi Michelacci, Società delle Belle Arti Circolo degli Artisti. Casa di Dante, Firenze; 17 maggio 10 giugno 1980
€ 600/700
41 Luigi Gioli (San Frediano a Settimio 1854 - Firenze 1947)
"Canale con barche" 1902 olio su tela (cm 32x45)
Firmato e datato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 450/500
Annibale Scaroni (Brescia 1891 1983)
"Ritratto di Liliana"
1949 olio su tela (cm 150x120)
Firmato e datato in basso a destra Al retro: firmato, titolato e datato In cornice (difetti)
Provenienza
Eredi Scaroni
€ 600/700
“Il giovane pittore bresciano manifesta notevole istinto plastico e doni disegnativi e costruttivi di non dubbio avvenire. (...) Questa esposizione è nel complesso, improntata ad un sano realismo, ed è questo un fatto bastevole per distinguerla dalle consuete e punto simpatiche accozzaglie pittoriche”
Carlo Carrà, “L’Ambrosiano”, Milano, 6 gennaio 1927
Nell'ottica della rivalutazione di artisti poco noti e da riscoprire, presentiamo in catalogo quattro opere di grande formato di Annibale Scaroni. Nato a Brescia nel 1891, fu studente della Scuola d'Arte Moretto da Brescia e poi, dal 1919 al 1923, allievo di Francesco Paolo Michetti. Suona strano che un bresciano abbia avuto come maestro l’abruzzese Michetti, in effetti le circostanze di questo alunnato sono del tutto particolari e risalgono alla Prima Guerra Mondiale: quando Scaroni conobbe al fronte il figlio di Michetti, all’epoca sottotenente dell'aeronautica militare.
Durante la sua carriera Scaroni sviluppò e tenne fede a una pittura di carattere figurativo, ancorata alla tradizione degli insegnamenti ricevuti e che, in particolare durante gli anni Trenta, incontrò il favore del collezionismo lombardo; risale al 1937 l’acquisto da parte del Comune di Milano del Cavallo all’aratro, destinato alla Galleria d’Arte Moderna.
Durante gli anni Trenta l’attività di Scaroni raggiunse i suoi vertici, nel 1929 si tenne la sua prima personale presso Bottega di Poesia, nel 1930 una mostra monografica alla Gian Ferrari e l’anno successivo alla Galleria Scopinich, risalgono rispettivamente al 1935 e al 1937 le mostre alla Galleria Pesaro e alla Galleria Dedalo.
L’attività espositiva di Scaroni continuò fino alla fine degli anni Sessanta, ma fatto salvo alcune sporadiche partecipazioni milanesi - alla Galleria Cordusio nel 1955 -, dopo la Seconda Guerra Mondiale la sua attività divenne periferica e si svolse tra Como, Bergamo e nella sua Brescia, in coincidenza con netti cambiamenti del gusto collezionistico.
Presentiamo qui quattro opere di grande formato di Scaroni che ci giungono dagli eredi del pittore, altrettanti pezzi pregiati della sua produzione. Per ragioni cronologiche il primo dipinto oggetto di questa analisi è il lotto 56, La veste orientale, opera realizzata nel 1924, alla fine quindi dell’alunnato presso Francesco Paolo Michetti. Il dipinto ritrae all’interno di un salotto borghese una giovane donna con indosso un kimono giapponese e i capelli raccolti secondo l’immagine che si aveva delle donne di quel Paese. Lungo le decorazioni della veste si spiegano tutte le capacità di disegno e di “istinto plastico” che saranno oggetto delle lodi di Carrà qualche anno dopo. All’interno della composizione si nota oltre a un quadro di paesaggio una fotografia d’epoca che mostra a bordo di un velivolo militare il Generale Silvio Scaroni, secondo nella graduatoria degli Assi italiani dopo Francesco Baracca e compagno d’armi del figlio di Michetti.
Il secondo dipinto proposto è il bel ritratto della danzatrice russa Jia Ruskaja (lotto 45), artista che dalla Russia riparò in Italia nel 1921. La Ruskaja fu una celebrità della Milano degli anni Trenta, apparve nel film Giuditta e Oloferne di Baldassarre Negroni e fondò una scuola di danza al Teatro dal Verme. L’opera fu esposta nel 1937 presso la Galleria Dedalo. Un altro grande ritratto femminile è quello dedicato alla moglie Liliana (lotto 42), raffigurata seduta su di una poltrona, vestita con un elegante e vistoso abito da sera con un fiocco sul petto. L’ultimo dipinto di Scaroni proposto in questo incanto è sorprendentemente un tema iconografico derivante dall’Antico Testamento, ovvero Susanna e i vecchi (lotto 78). Non sono mancate nel solido realismo e attaccamento alla figurazione di Scaroni delle evasioni verso temi religiosi o mitologici, e ci piace concludere con le parole dell’artista, che spiegano le ragioni pittoriche di questa scelta, esposte nel 1955 in un’intervista alla Rai:
“Il soggetto che io preferisco è la composizione, cioè il quadro che ha il compito di svolgere un tema di due o più figure. È un genere di pittura oggi quasi del tutto trascurato. A me piace perché propone delle difficoltà che l’artista moderno preferisce evitare”.
43 Vittorio Gussoni (Milano 1893 Sanremo 1968)
"Maternità" 1946, Milano
olio su compensato (cm 60x50) Firmato, locato e datato in alto a sinistra In cornice (difetti)
€ 550/600
44 Ambrogio Antonio Alciati (Vercelli 1878 Milano 1929)
"Nudo femminile" olio su tela (cm 70x55) Firmato in basso a destra Al retro sul telaio: cartigli In cornice (difetti)
€ 700/900
45 Annibale Scaroni (Brescia 1891 1983)
"Ritratto di Jia Ruskaja" 1936
olio su tela (cm 160x110)
Firmato e datato in basso a sinistra Al retro: iscrizioni; sul telaio: iscrizioni (difetti)
Provenienza Eredi Scaroni
Esposizioni
"Mostra personale del pittore Annibale Scaroni", Galleria Dedalo, Milano, 13 marzo 1937; "Annibale Scaroni", Bottega d'Arte, Brescia, sabato 11 novembre 1939 28 novembre 1939
Bibliografia
"Mostra personale del pittore Annibale Scaroni", Galleria Dedalo, Milano, 13 marzo 1937, n.1; "Annibale Scaroni", Bottega d'Arte, Brescia, 1939, n. 1
€ 600/700
46
Ercole Garavaglia (Attivo tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo)
"Pascoli a Champoluc"
1938
olio su tela (cm 118x170)
Firmato e datato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 800/1.000
47
Attilio Pratella (Lugo 1856 Napoli 1949)
"Paesaggio di campagna"
olio su compensato (cm 14x24,5)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: timbri In cornice (difetti)
Provenienza Collezione Casella, Napoli
€ 800/1.000
48 Fiorenzo Tomea (Zoppè di Cadore 1910 Milano 1960)
"Paesaggio con case" olio su compensato (cm 27x34)
Firmato in basso a sinistra
In cornice
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato dal dott. Paolo Tomea in data 24.05.2022
€ 550/600
50
Vincenzo Gemito (Napoli 1852 1929)
"Testa di fanciullo" scultura in bronzo (h cm 35)
Poggiante su base in marmo (h cm 12)
Firma e timbro in basso a destra; timbro Fonderia Gemito Napoli (difetti)
€ 750/850
49 Enrico Astorri (San Lazzaro Alberoni 1859 Milano 1921)
"Il gioco delle biglie" scultura in bronzo (h cm 58) Firmata alla base e poggiante su basamento in marmo verde Alpi (h cm 79)
€ 900/1.000
52
Mario Bettinelli (Treviglio 1880 Milano 1953)
"La casta Susanna"
1937
olio su tela (cm 109x85)
Firmato e datato in basso a destra
Al retro: firmato, datato e titolato
Al retro sulla cornice: cartigli In cornice
Provenienza
Galleria d'Arte Geri, Milano
€ 800/900
51 Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria 1851 Francavilla al Mare 1929)
"Ritratto di popolana" tecnica mista su carta applicata a cartone (cm 55x50)
Firmato in alto a destra In cornice
€ 900/1.000
53 Pio Semeghini (Quistello 1878 Verona 1964)
"Composizione con fiori, frutta e clessidra"
olio magro su compensato (cm 40x50)
Firmato in basso a destra
Al retro: bozzetto preparatorio firmato in basso In cornice (difetti)
€ 900/1.000
54 Franco Bargiggia (Milano 1889 Sanremo 1966)
"Il monello"
scultura in bronzo su base in legno (cm 43)
Sulla base: firma e timbro "Fonderia artistica Battaglia & C" (difetti)
€ 1.000/1.200
55 Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 Parigi 1917)
"Studio di nudo"
sanguigna su carta (cm 30x18)
Reca timbro dell'Atelier Zandomeneghi in basso a destra In cornice (difetti)
€ 750/800
56 Annibale Scaroni (Brescia 1891 1983)
"La veste orientale"
1924 olio su tela (cm 200x120)
Firmato e datato in basso a sinistra
Al retro: iscrizioni (difetti)
Provenienza Eredi Scaroni
€ 1.000/1.200
57
Francesco Arata (Castelleone 1890 1956)
"Paesaggio autunnale" olio su tela (cm 70x90) Firmato in basso a destra Al retro: dipinto ad olio raffigurante "Paesaggio fluviale" firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 800/900
58
Nino Galizzi (Bergamo 1891 1975) (Attribuito)
"Nudo con aquila" scultura in bronzo (h cm 70) al retro: timbro
€ 1.000/1.200
59 Mario De Maria (Bologna 1852 1924)
"Salizada de la Chiesa Venezia" olio su tela (cm 42x55) Firmato in basso a sinistra Al retro sul telaio: iscrizione per autentica del figlio Astolfo De Maria, iscritto, timbro In cornice (difetti)
Provenienza Famiglia De Maria Galleria Cordusio, Milano; € 900/1.000
60
Vincenzo Gemito (Napoli 1852 1929)
"Testa di filosofo" scultura in bronzo (h cm 50) al retro: firma e timbro “Fonderia Gemito Napoli” (difetti)
€ 1.000/1.200
61
Cesare Tallone (Savona 1853 - Milano 1919)
"Veduta di Pegli"
olio su tela (cm 43x65)
Firmato in basso a destra Al retro: iscrizione per autentica del figlio Guido Tallone; sul telaio: cartiglio In cornice (difetti)
Provenienza
Galleria L'esame, Milano
€ 750/800
62
Franco Bargiggia (Milano 1889 - Sanremo 1966)
"Profugo"
scultura in bronzo su base in legno (cm 49)
Firmata alla base. Titolata sul fronte (difetti)
€ 1.000/1.200
"Scena mitologica"
1875
olio su tela (cm 70x100)
Firmato e datato in basso a destra In cornice
€ 1.000/1.200
"Giorno afoso"
Lago a Chilham, 1928
olio su compensato (cm 37x50)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: titolato, locato, datato e cartiglio In cornice (difetti)
€ 900/1.000
65 Licinio Barzanti (Forlì 1857 - Como 1944)
"Paesaggio invernale" olio su tela (cm 91x140)
Reca firma non coeva in basso a destra
Al retro sul telaio: cartiglio In cornice (difetti)
€ 900/1.000
66 Paolo Punzo (Bergamo 1906 - Bergamo 1979)
"Portofino - Paraggi" 1954 Portofino, Paraggi olio su tela (cm 70x100)
Firmato in basso a destra
Al retro: firmato e titolato In cornice
€ 1.000/1.200
68 Niccolò Cannicci (Firenze 1846 - 1906) (Attribuito)
"Gregge al pascolo" olio su tela (cm 68x42) Firmato al retro Al retro sul telaio: iscrizioni; sulla cornice: cartiglio In cornice (difetti)
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato su base fotografica da Antonio Parronchi, 14 gennaio 2023
€ 900/1.000
(Attribuito)
"Il servo di Abramo" olio su cartone (cm 17x22) In cornice (difetti)
€ 800/900
69
Massimiliano Gallelli (Cremona 1863 - San Remo 1956)
"Ritratto femminile" olio su tela (cm 83x68) Firmato in alto a sinistra In cornice (difetti)
€ 1.000/1.300
70
Nino Galizzi (Bergamo 1891 - Bergamo 1975) (Attribuito)
"Figura femminile" scultura in bronzo (h cm 70) al retro: timbro
€ 1.000/1.200
"Ritratto
73
Adolfo Tommasi
(Livorno 1851 Firenze 1933)
"Villaggio apuano"
olio su tela (cm 51x70)
Reca firma non coeva in basso a sinistra
Al retro al telaio: cartiglio In cornice (difetti)
Provenienza
Collezione Arcangeli, Livorno
€ 1.200/1.300
74
Bruto Mazzolani (Ferrara 1880 Milano 1949)
"Bellagio"
olio su tela (cm 60x80)
Firmato in basso a destra
Al retro sul telaio: timbro In cornice
Provenienza
Galleria d'Arte E. Rizzini, Milano
€ 1.200/1.400
75 Domenico Morelli
(Napoli 1823 - 1901)
"Incredulità di S. Tommaso"
olio su tela (cm 40x54)
Reca firma non coeva in basso a destra; In alto a destra timbro in ceralacca
Al retro: timbro e iscrizione In cornice (difetti)
€ 1.400/1.800
76 Umberto Lilloni (Milano 1898 - 1980)
"Paesaggio ticinese"
1970
olio su tela (cm 30x40)
Firmato in basso a destra
Al retro: titolato, datato e firmato; iscrizione per autentica del pittore e timbro dell'Archivio Fotografico
Generale "Umberto Lilloni", Milano
In cornice
€ 1.200/1.500
77 Adriano Spilimbergo (Buenos Aires 1908 - Milano 1975)
"Vicolo di campagna"
olio su tela (cm 50x60)
Firmato in basso
In cornice
€ 1.200/1.300
79
Eugenio Pellini (Marchirolo 1869 - Milano 1934)
"Testa di donna" scultura in bronzo poggiante su base in marmo (h cm 34,5) Firmata in basso a sinistra (difetti)
€ 1.500/2.000
78
Annibale Scaroni (Brescia 1891 - 1983)
"Susanna e i vecchi" 5 settembre 1946 olio su tela (cm 150x130) Firmato e datato in basso a destra Al retro sul telaio: firmato, titolato, datato e iscritto (difetti)
Provenienza Eredi Scaroni
€ 1.200/1.300
81 Ugo Celada da Virgilio (Virgilio 1895 - Varese 1995)
"Composizione con vaso, uovo e cacciagione" olio su tela (cm 46x34)
Reca firma non coeva in basso a sinistra (difetti)
€ 1.300/1.400
80 Fiorenzo Tomea (Zoppè di Cadore 1910 - Milano 1960)
"Le candele"
olio su tela (cm 60x30)
Firmato in basso a destra
In cornice
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato su base fotografica da Paolo Tomea
€ 1.400/1.600
82 Umberto Lilloni (Milano 1898 - 1980)
"Case di periferia"
1930
olio su tela (cm 70x60)
Firmato e datato in basso a destra
Al retro: titolato, datato e firmato; iscrizione per autentica del pittore in data 1974 e cartiglio. In cornice
Provenienza
Galleria dell'Annunciata, Milano
€ 1.300/1.500
83 Alessio Issupoff (Vjatka 1889 - Roma 1957)
"Lavoro nei campi"
olio su tela (cm 75x100)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: cartiglio In cornice
Provenienza
Galleria Guglielmi, Milano
€ 1.400/1.600
84
Oreste Albertini (Torre Del Mangano (PV) 1887 - Besano 1953)
"Lago di Lugano, Brusino Arsizio"
olio su tela (cm 60x80)
Firmato in basso destra
Al retro sul telaio: titolato In cornice (difetti)
€ 1.500/1.700
85
Umberto Lilloni (Milano 1898 - 1980)
"Paesino sul lago di Costanza" 1972
olio su tela (cm 38x55)
Firmato in basso a destra
Al retro: titolato, firmato e datato; iscrizione per autentica del pittore in data 1973 e timbro dell’archivio
Fotografico Generale
"Umberto Lilloni", Milano In cornice
€ 1.000/1.200
86
Francesco Lojacono (Palermo 1838 - 1915)
"Campagna catanese con l'Etna innevato" olio su tela (cm 57x80) Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 1.300/1.400
87
Francesco Vinea (Forlì 1845 - Firenze 1902)
"Moschettiere galante" olio su tavola (cm 40x30) Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
Provenienza Raccolta Baroni Paino; "Grandiosa vendita all'asta" Galleria Italiana d'Arte, Milano, 1947
Bibliografia "Grandiosa vendita all'asta" Galleria Italiana d'Arte, Milano, 1947, p. 20, n. 214
€ 1.400/1.600
"Paesaggio
Monogrammato in
In cornice (difetti)
€ 1.200/1.400
"Lo
Firma
In cornice (difetti)
€ 1.400/1.600
90
90
Domenico Morelli (Napoli 1823 - 1901) (Attribuito)
"Testa virile" olio su tela (cm 50x36) Reca firma apocrifa in alto a sinistra In cornice (difetti)
Opera accompagnata da expertise rilasciata da Ugo Galetti Canal, Milano
€ 1.200/1.400
91
Giovanni Carnovali (Montegrino Valtravaglia 1804 - Coltaro 1873) (Attribuito)
"Riposo durante la fuga in Egitto" olio su tela applicata a cartone (cm 22x17) In cornice (difetti)
€ 1.200/1.300
92
Maestro del secolo XIX
"Ritratto di Gentiluomo" olio su tela (cm 131,5x97,5) In cornice in legno intagliato e dorato (difetti)
93 Michele Cascella (Ortona 1892 Milano 1989)
"Parigi"
olio su cartone (cm 34x48)
Firmato in basso a destra Al retro: iscrizione per dedica dell'artista In cornice
€ 1.400/1.500
94 Emilio Borsa (Milano 1857 Monza 1931)
"Lago di Pusiano" olio su tavola (cm 33,5x62) Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
Esposizioni "Emilio Borsa 1857 1931" , Galleria Civica, Monza, 27 novembre 1982 2 gennaio 1983, n. 18
Bibliografia
L. Caramel, "Emilio Borsa 1857 1931", Grafica Salesiana, Milano, 1982, n. 18 € 1.100/1.200
95 Cesare Viazzi (Alessandria 1857 - Predosa 1943)
"Case vecchie a Gavarolo" olio su tela (cm 48x67) Firmato in basso a destra Al retro: cartigli In cornice
€ 1.400/1.600
Esposizioni
"Esposizione della Società Promotrice di Genova, 1889, n. 80 pag.13
Bibliografia
"Esposizione della Società Promotrice di Genova", Catalogo degli oggetti d’arte, Genova 1889, p.13, n. 80
M.L. Caffarelli "Cesare Viazzi e il verismo" Ed. dell'Orso 1991;
G. Costa, F. Dioli "Liguria. Pittori tra 800 e 900" GGallery Ed., Genova, 2003, pp.303 306, 333;
F. Dioli "Repertorio illustrato dei pittori, degli scultori e dei ceramisti liguri tra '800 e '900, De Ferrari Ed., Genova, 2014, pag.245
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dall' Archivio Liguria. Pittori tra '800 e '900, n. 450 datato 27 marzo 2022
96 Bruto Mazzolani (Ferrara 1880 - Milano 1949)
"Lago lombardo"
olio su tela (cm 60x80)
Firmato in basso a destra
Al retro al telaio: timbri In cornice
Provenienza
Galleria d'Arte Rizzini, Milano
€ 1.200/1.400
97 Alessio Issupoff (Vjatka 1889 - Roma 1957)
"Scena di lavoro contadino" olio su compensato (cm 38x65,5)
Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 1.100/1.200
98 Umberto Lilloni (Milano 1898 - 1980)
"Paesaggio ligure" olio su tela (cm 50x64)
Firmato in basso a destra
Al retro sul telaio: cartiglio. In cornice
Esposizioni "Mostra collettiva di Casorati, Del Bon, Lilloni, Menzio, Paulucci, Spilimbergo", 14 - 30 Marzo 1942, Galleria B. Grossetti Dell'Annunciata, Milano.
€ 1.500/1.700
99
Ludovico Cavaleri (Milano1867 - Cuvio 1942)
"Ganna sotto la neve"
1918
olio su tela (cm 90x110)
Firmato e datato in basso a destra
Al retro: titolo, firma, data e cartiglio
In cornice
Provenienza
Galleria Pesaro, Milano
€ 1.200/1.400
100 Raffaele De Grada (Milano 1885 - 1957)
"Paesaggio"
olio su tela (cm 50x60)
Firmato in basso a destra
Al retro: timbri
In cornice
Provenienza
Galleria Gian Ferrari, Milano
€ 1.200/1.400
101 Umberto Lilloni (Milano 1898 - 1980)
"Casetta ad Alassio"
1941
olio su tela (cm 50x65)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: titolato, datato e firmato; iscrizione per autentica del pittore in data 1974; timbro e cartiglio. Sul telaio: iscrizione, cartiglio e timbri.
In cornice
Provenienza
Galleria dell'Annunciata, Milano
Esposizioni
“Mostra del pittore Umberto Lilloni”, 19 Giugno - 2 Luglio 1943, Galleria Micheli, Lecco
€ 1.500/1.700
103 Bassano Danielli (Crema 1854 - Milano 1923)
"Mezzobusto femminile"
1909 scultura in marmo di Candoglia (h cm 65) Firmata e datata in basso a sinistra (difetti)
€ 2.000/2.500
102 Felice Zennaro (Milano 1833 - 1926)
"Primi passi" olio su tela (cm 103x78) Reca firma apocrifa in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 1.600/1.800
105
Guido Gonin (Torino 1833 - Aix les Bains 1906)
"Rinaldo e Armida" olio su tela (cm 91x73)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 1.800/2.200
104 Giovanni Migliara (Alessandria 1785 - Milano 1837)
"Chiostro" 1834
olio su tela (cm 28x23,5)
Firmato in basso a destra Al retro sul telaio: firma, data, cartigli e iscrizioni In cornice (difetti)
Provenienza Galleria Guglielmi, Milano
€ 1.600/2.000
106
Vittorio Avanzi (Verona 1850 - Campofontana 1913)
"Pesco in fiore"
olio su tela (cm 63x108)
Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 1.600/2.000
107
Carlo Fornara (Prestinone 1871 - 1968)
"Collegio S. Carlo"
olio su compensato (cm 38x45)
Firmato in basso a destra
Al retro: titolo ed iscrizione per autentica In cornice
€ 2.000/2.200
"Attesa"
olio su compensato (cm 36x43)
Firmato in basso a destra
Al retro: titolato e iscritto In cornice (difetti)
€ 2.000/2.200
"Veduta di Castel dell'Ovo a Napoli con mare in burrasca" acquerello su carta applicata a cartone (cm 26,5x35) Firmato in basso
Al retro: timbri In cornice (difetti)
Provenienza Galleria Carini, Milano
€ 1.200/1.600
110 Michele Cascella (Ortona 1892 - Milano 1989)
"Collegio Reale"
1926 pastelli colorati su carta (cm 69x98)
Firmato e datato in basso a destra In cornice
Parere verbale di autenticità rilasciato dall'Archivio Michele Cascella
€ 2.000/2.500
111 Achille Tominetti (Milano 1848 - Miazzina 1917)
"Castagneto in autunno" olio su tela (cm 70x106)
Firmato in basso a sinistra Al retro sulla cornice: iscrizione In cornice
€ 1.800/2.000
"Fuori dalla chiesa" olio su tela (cm 50x48)
Firmato in basso a sinistra Al retro sul telaio: iscrizioni In cornice (difetti)
€ 1.800/2.000
"Ritratto della signora Angioli"
1870 olio su tavola (cm 6x11,5)
Iscritto al retro: "ai coniugi Angioli - G. Fattori in segno di amicizia
1870 Aprile 7"
In cornice (difetti)
Bibliografia A. D'Amico, "Poesia d'interni, angoli di vita nell'arte dell'800 italiano", ed. Bocca, Milano 2010
€ 2.200/2.500
114 Guido Ricci (Casorate Primo 1836 - Milano 1897)
"Prima aratura" olio su tela (cm 62x118)
Firmato in basso a destra Al retro al telaio: cartiglio In cornice
Provenienza Società Belle Arti Permanente, Milano
€ 1.600/1.800
115 Niccolò Cannicci (Firenze 1846 - 1906)
"La raccolta dei fiori" 1890
olio su tela (cm 39x30)
Firmato e datato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 1.600/1.700
116
Anselmo Bucci (Fossombrone 1887 - Monza 1955)
"Bouquinistes Quai Voltaire"
1929 olio con ritocchi a tempera su tela (cm 64x76) Firmato, locato e datato in basso a destra Al retro: firmato, titolato, datato e iscritto In cornice
€ 2.000/2.200
117
Adriano di Spilimbergo (Buenos Aires 1908 - Spilimbergo 1975)
"Paesaggio"
1942 olio su carta incollata su tela (cm 55x65) Tracce di firma in basso a sinistra Al retro: cartiglio In cornice
Esposizioni
"Mostra collettiva di Casorati, Del Bon, Lilloni, Menzio, Paulucci, Spilimbergo", 14 - 30 Marzo 1942, Galleria B. Grossetti Dell'Annunciata, Milano
€ 1.800/2.000
119
Achille Funi (Ferrara 1890 - Appiano Gentile 1972)
"Ritratto femminile" olio su compensato (cm 40x37) Firmato in basso a sinistra Al retro: timbro In cornice (difetti)
Provenienza Galleria Pace, Milano
Bibliografia
N. Colombo, “Catalogo Ragionato dei Dipinti”, Leonardo arte, II, 325, pag. 210
Opera accompagnata da certificato di autenticità su fotografia rilasciato da Raffaele De Grada in data 5 marzo 1991
€ 1.800/2.000
118
Ugo Celada da Virgilio (Virgilio 1895 - Varese 1995)
"Composizione con vaso, frutta e uovo" olio su compensato (cm 64,5x50) Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 2.000/2.200
120 Carlo Brioschi (Milano 1826 - Vienna 1895)
"Cortina d'Ampezzo con il Monte Cristallo"
olio su tela (cm 64x110)
Firmato in basso a sinistra
al retro: timbro sulla tela; sul telaio: titolato In cornice (difetti)
Eredi Brioschi
€ 2.800/3.000
"Paesaggio veneto"
olio su tela (cm 45,5x75,5)
Firmato in basso a destra In cornice
€ 2.600/3.000
122 Carlo Fornara (Prestinone 1871 - 1968)
"L'orto di casa - Prestinone" olio su cartone telato (cm 30x39,5) Firmato in basso a sinistra Al retro: titolato e firmato In cornice
€ 2.200/2.400
123 Antonio Pandiani (Milano 1838 - 1928)
"Rigoletto" scultura in bronzo (cm 110x100) Firmata e locata “Milano” alla base (difetti)
€ 3.000/3.500
124 Pompeo Mariani (Monza 1857 Bordighera 1927)
"Al Casinò" olio su cartone (cm 34,5x24,5)
Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 1.600/2.000
L'olio su cartone in oggetto (cm 34,5 x 24,5) che propone un interno del Casinò di Monte Carlo, uno dei caratteristici temi di Pompeo Mariani, appare, nella pur piccola dimensione, costruito con grande sicurezza: l'artista giustappone le figure femminili, in primo e secondo piano, precisate da alcuni tratti sinuosi, tracciati in punta di pennello, ai due gruppi sullo sfondo, quello a sinistra in penombra, quello a destra in netto controluce, mentre, in uno spazio intermedio, una figura maschile accenna un gesto incerto, una fulminea notazione psicologica.
L'ambiente architettonico, appena delineato, risulta tuttavia incisivo. Sul fondo le zone illuminate dalle luci artificiali vedono espandersi le tonalità aranciate che contrastano con sagome e zone di penombra, in cui prevalgono i grigi, mentre le figure tendono a confondersi.
Proprio la capacità di controllare e coordinare questi molteplici elementi con gesti pittorici essenziali induce a considerare autografo il piccolo dipinto.
Archivio Pompeo Mariani, Milano
125 Alberto Pasini (Busseto 1826 - Cavoretto 1899)
"Casa presso Brussa" 1874 olio su tela (cm 32x53) Firma e data non coeve in basso a destra In cornice (difetti)
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato su base fotografica da Giuseppe Luigi Marini, Torino, 25 settembre 2020
€ 2.500/3.500
126
Julio Romero De Torres (Cordova 1880 - 1930)
"Donna con anfora"
olio su tela (cm 62x47) Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 2.500/3.000
€ 2.500/3.000
128 Medardo Rosso (Torino 1858 - Milano 1928)
Coppia di ritratti raffiguranti "Coniugi Trolli" carboncino su carta (cm 75x59) Firmati in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 2.200/2.400
129 Giacomo Grosso (Cambiano 1860 Torino 1938)
"Ritratto femminile"
1915
olio su compensato (cm 70x50)
Firmato e datato in basso a destra
Al retro: studio a matita
In cornice (difetti)
€ 2.500/3.000
Particolare
130
Michele Cascella
(Ortona 1892 Milano 1989)
"Portofino"
1942
olio su tela (cm 50x70)
Firmato in basso a sinistra
Al retro sul telaio: siglato e datato In cornice
Dipinto accompagnato da certificato di autenticità rilasciato dall'artista in data 1942
€ 2.500/3.000
131
Galileo Chini
(Firenze 1873 1956)
"Veduta dell'Arno da Pontassieve" olio su compensato (cm 62x92) Reca firma non coeva in basso a sinistra In cornice (difetti)
Parere verbale positivo rilasciato dalla dott.ssa Paola Chini. L'opera sarà inserita nell'Archivio: https://www.galileochini.it/
€ 2.500/3.000
"Composizione con cacciagione"
olio su tela applicata a cartone (cm 70x90)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: studio di figura
In cornice (difetti)
€ 2.400/2.600
"Composizione con brocche"
olio su cartone (cm 63x79)
Firmato in basso a sinistra
Al retro: iscrizione e cartiglio
In cornice (difetti)
Esposizioni I Mostra Interregionale dei Sindacati
fascisti, Belle Arti, Firenze, 1933
€ 2.200/2.400
134
Eugenio Spreafico (Monza 1856 - Magreglio 1919)
"Le due primavere" olio su tela (cm 53,5x72,5) Firmato in basso a sinistra Al retro al telaio: cartiglio In cornice (difetti)
Esposizioni
Prima Triennale di Brera, Milano, 1891, n. 87; "Eugenio Spreafico 1856-1919", Musei Civici, Monza, 1989, n. 34
Bibliografia
"Catalogo della I Esposizione Triennale di Brera", Milano, 1891, p. 15, n.87; S. Rebora, "Eugenio Spreafico", Fabbri Editore, Milano, 1898. pp. 141-142, n. 34, tav. 44; G. Anzani, "Eugenio Spreafico", Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2005, p. 174, n. 67
€ 3.000/3.500
135
Sirio Tofanari
(Firenze 1886 - Milano 1969)
"Cicogna con piccoli" bronzo su base in marmo (h cm 55) Firmata alla base
€ 3.000/3.500
136
Oreste Albertini (Torre Del Mangano (PV) 1887 Besano 1953)
"Ritratto femminile con scorcio del Lago di Lugano" olio su tela (cm 90x80) Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 3.000/3.500
137
Silvio Poma (Trescore Balneario 1840 Turate 1932)
"Lago Maggiore, veduta di Baveno" olio su tela (cm 65x100) Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 5.000/5.500
138
Eugenio Spreafico (Monza 1856 Magreglio 1919)
"I predestinati"
olio su tela (cm 44,5x60)
Firmato in basso a sinistra
Al retro al telaio: cartigli e timbro In cornice (difetti)
Esposizioni
“Esposizione delle opere di Eugenio Spreafico”, Arengario, Monza, maggio giugno 1932, n. 34;
"Eugenio Spreafico", Galleria Civica, Monza, 1969, n. 1; "Eugenio Spreafico 1856 1918" Musei Civici, Monza, 1989, n. 54
Bibliografia
“Esposizione delle opere di Eugenio Spreafico”, Tipografia Sociale, Monza, 1932, p. 27, n. 44;
S. Rebora, "Eugenio Spreafico 1856 1919" Fabbri Editore, Monza, 1989, p. 146, n. 54, tav. 54;
G. Anzani, "Eugenio Spreafico" Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2005, p. 210, n. 114
€ 3.300/3.500
139 Albert Hertel (Berlino 1943 Berlino 1912)
"Veduta di Nervi"
1894
olio su tela (cm 125x184)
Firmato e datato in basso a sinistra In cornice
€ 3.500/4.000
140 Angelo Morbelli (Alessandria 1853 Milano 1919)
"Marina ligure"
olio su tavoletta applicata a compensato (cm 14x22,5)
Firmato in basso a sinistra Al retro sul compensato: iscrizioni In cornice (difetti)
Il dipinto, preso in esame dal comitato scientifico dell’Archivio Angelo Morbelli, è stato inserito tra le opere dell'autore e verrà pubblicato sul Catalogo ragionato di Angelo Morbelli a cura di Giovanni Anzani e Elisabetta Chiodini.
€ 3.500/4.000
141 Pompeo Mariani (Monza 1857 Bordighera 1927)
"Marina"
1915
olio su tela (cm 80x117)
Firmato e datato in basso a sinistra In cornice
€ 4.000/5.000
Quest'opera presenta uno dei temi più tipici e giustamente famosi di Pompeo Mariani, una "marina" che mostra barche di pescatori impegnati nel mare agitato da onde frequenti e spumose in cui si riflettono con molteplici effetti, gli sprazzi di luce e d'azzurro che animano un cielo che sta virando verso i colori del tramonto mentre avanza una vasta formazione di nubi scure. La capacità di descrivere le onde con i bruni e i grigi, suggerendo la trasparenza dell'acqua con i verdi più luminosi, la scioltezza nel disporre pennellate corpose, che si ricompongono nella visione d'insieme e la sicurezza nel descrivere le barche in controluce appartengono senza alcun dubbio alla più soggettiva produzione di Pompeo Mariani. L'opera è stata rintracciata nell'inventario autografo (conservato presso l'Archivio Pompeo Mariani) dove il pittore ha catalogato tutta la sua produzione. Sotto l'anno 1915 e al n° 5210 si legge: "Sig.ra Banfi = Burrasca a Bordighera - Venduto".
142
Giuseppe Palizzi (Lanciano 1812 Passy (Francia) 1888)
"Un cavallo e degli asini attendono la raccolta delle fascine" olio su tela (cm 110x137)
Firmato in basso a destra Al retro: iscrizioni In cornice (difetti)
Provenienza
19th Century European Paintings, drawings and sculptures, 21 novembre 1989, Sotheby’s London, lotto 45/b
€ 6.000/8.000
143 Mosè Bianchi (Monza 1840 1904)
"La barca delle oche"
olio su compensato (cm 75x49,5)
Monogrammato in basso a sinistra
Al retro: iscrizione per autentica di Pompeo Mariani, Milano, 1 luglio 1915; cartigli e iscrizioni, al telaio cartigli In cornice (difetti)
Provenienza
Raccolta Giuseppe Chierichetti, Milano opera n. 25 indicato con il titolo "Le oche bianche"
Esposizioni
"Mostra commemorativa di Mosè Bianchi", Villa Reale, Monza, maggio ottobre 1924;
"Mosè Bianchi e il suo tempo", Villa Reale, Monza 18 marzo ‑ 18 maggio 1987, La Rinascente, Monza 18 marzo 18 aprile 1987;
"Il lavoro dell'uomo nella pittura da Goya a Kandinskij" Musei Vaticani, Roma, 1991 1992
Bibliografia
G. Marangoni, "Mosè Bianchi", Bergamo, Istituto Italiano di Arti Grafiche, 1923, p. 260
G. Marangoni (a cura di) "Catalogo della Mostra commemorativa di Mosè Bianchi", Bergamo, Istituto Italiano di Arti Grafiche, p. 67, n. 14, ill. tav. LIV. Talvolta erroneamente indicato come "acquerello".
P. Biscottini (a cura di), "Mosè Bianchi e il suo tempo" Milano, Fabbri Editori, 1987, p. 142, n. 95, erroneamente indicato come "olio su tela".
G. Morello (a cura di) "Il lavoro dell'uomo nella pittura da Goya a Kandinskij", Milano, Fabbri Editore, 1991
€ 3.500/4.500
Particolare
144
Giuseppe Biasi da Teulada (Sassari 1885 Andorno Micca (BI) 1945)
"Processione"
olio su tela (cm 70x56)
Firmato in basso a destra
Al retro: cartiglio; sul telaio: cartigli e timbri
In cornice in legno intagliata e dorata
Provenienza
Collezione Giuseppe Noferini, Busto; Galleria Pesaro, Milano
Bibliografia
“Catalogo della vendita all'asta della Raccolta Noferini”, Galleria Pesaro, Milano, 1934, p. 6, n.13
€ 6.000/7.000
146
Cesare Maggi (Roma 1881 Torino 1961)
"Contadini"
1939 olio su tela (cm 175x210)
Firmato in basso a destra Al retro: cartiglio
Esposizioni
XXII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte, 18 mag/20 ottobre 1940, Venezia, sala 13, n.28
Galleria d'Arte Fogliato, 15 febbraio - 4 marzo 1969, Torino, n.29
Bibliografia
Catalogo della XXII Esposizione Biennale, Venezia, 1940, p.89
Catalogo Galleria d'Arte Fogliato, Torino 1969, p.37, n.29
G.L. Marini, "Cesare Maggi", Cuneo, 1983, p.84, scheda n.93, p.370
€ 9.000/10.000
La sala personale alla XXII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, dove fu esposto il dipinto qui presentato, ci restituisce il momento magico vissuto da Maggi nel biennio 1939-40. La partecipazione al Premio Bergamo e soprattutto al Premio Cremona, con un'opera monumentale in sintonia con i Contadini, vale a dire Ascoltando alla radio il discorso del Duce, dimostra l'assorbimento del realismo magico per un pittore che in quel momento avrebbe potuto adagiarsi sulla facile figurazione delle montagne, a lui congeniale sin dall'Ottocento. Ed invece, Maggi sceglie una pittura in linea con i raggiungimenti del gruppo Novecento, vissuta come totale continuità al naturalismo ottocentesco piemontese: "In questi anni lo stile del Maggi subì l'inevitabile influenza della corrente Novecento, anche se ciò non comportò una vera adesione al movimento. In realtà la confluenza verso lo stile novecentista sembrò l'approdo naturale della sua ricerca, in termini sia di soggetto sia di stile, laddove la sua pittura, chiusa la fase divisionista, si era indirizzata sempre più verso una maggiore solidità nell'impianto compositivo" (G. Grosso, Maggi, Cesare, in "Dizionario Biografico degli Italiani", 2006, vol. 67). Contadini fu accolto sulle pagine de "Le Tre Venezie", in occasione della Biennale come "vasta composizione, che occupa il centro della sua mostra" come a sottolineare una monumentalità non di esclusivo intendimento retorico. Il superamento delle istanze segantinianeancora percepibile nel paesaggio sullo sfondo a sinistra - in favore di un recupero neo-rinascimentale, è plastico nelle figure in primo piano che giganteggiano al pari di affreschi masacceschi.
147
Silvio Bicchi (Livorno 1874 Firenze 1948)
"Tabarin"
olio su tela (cm 50x60)
Firmato in basso a destra
Al retro: cartiglio
Provenienza
Galleria Dedalo, Milano
€ 7.000/8.000
Dopo gli studi all’Accademia di Firenze, dove fu allievo di Giovanni Fattori, Silvio Bicchi intraprese viaggi a Londra, a Parigi e negli Stati Uniti d’America. Il dipinto qui proposto risale al suo periodo parigino: il Bar Tabarin nacque infatti nel 1904 a Parigi al 36, rue Victor-Massé, ed era un locale di cabaret adibito a spettacoli di arte varia e al ballo. Da buon allievo di Giovanni Fattori, Bicchi fu un attento osservatore della realtà, sia che si trattasse della vita dei campi che della modernità cittadina. È noto, e pubblicato, uno bozzetto a pastelli colorati su carta del Tabarin che funse da studio preparatorio per l’opera qui proposta.1
Il dipinto rappresenta una scena di ballo che si svolge in prossimità del bancone del bar, si nota in primo piano una coppia di giovani abbracciati, poco dietro spicca una figura femminile solitaria con un ventaglio in mano, e in secondo piano un'altra coppia; sullo sfondo principalmente composto da figure femminili, si nota un'apertura sull'esterno, dove brilla la fiamma di un lampione a gas.
Lo stile pittorico del disegno rivela un influsso della pittura espressionista, alcune figure femminili fanno pensare a Kees van Dongen, più in generale all'internazionalismo della Scuola di Parigi, ma di certo, la linea robusta del disegno non è dimentica dei precedenti fattoriani. Inoltre risulta d’interesse l'alternanza tra pennellate veloci e altri passaggi più meditati. Ulteriore aspetto da notare è la caratterizzazione psicologica dei personaggi, i giochi di sguardi, i movimenti e i gesti che trasmettono le diverse emozioni e i sentimenti, che Silvio Bicchi è riuscito con capacità magistrale a imprimere alle figure ritratte.
1 “Ottocento, Catalogo dell’arte italiana dell’ottocento”, n. 33, Edizioni dell’Ottocento, Scheiwiller, Milano, 2004, p. 87.
148
Carlo Grubacs (Perasto (Dalmazia) 1801 - Attivo a Venezia fino al 1864)
"Venezia" olio su tela (cm 33x47) Firmato in basso a destra In cornice (difetti)
€ 7.500/8.000
Carlo Grubacs nacque nei Balcani, verosimilmente in Dalmazia, all'inizio dell’Ottocento e giunse a Venezia all'età di diciassette anni per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Assecondando il gusto locale si specializzò nella produzione di vedute veneziane di impronta settecentesca e ottenne nel corso della sua carriera il favore dei principali collezionisti e dei viaggiatori del Grand Tour. La luminosa veduta qui proposta raffigura il Bacino di San Marco di scorcio, verosimilmente rappresentato da Punta della Dogana, anche se con un punto di osservazione più ravvicinato rispetto al reale. In primo piano spiccano una gondola, una piccola imbarcazione a remi e un mercantile a vela, mentre sullo sfondo sembrano muoversi al ritmo delle onde numerose imbarcazioni. Sull’acqua del Canal Grande si rispecchiano i bagliori dorati del tramonto insieme ai verdi delle fronde degli alberi dei Giardini Reali, ma anche le silhouette delle architetture della Biblioteca Marciana e di Palazzo Ducale. La veduta restituisce con sapienza topografica ma al contempo spiccato romanticismo, il campanile di San Marco e le cupole della Basilica; lo sguardo scorre in diagonale sulle figurine che percorrono Riva degli Schiavoni fino al ponte della Paglia, che mette in comunicazione la piazzetta di San Marco, segnando il passaggio al Sestiere di Castello.
Per la sapienza del disegno, delle cromie e il senso dell’atmosfera impressa, questo dipinto rappresenta un saggio delle qualità pittoriche di Carlo Grubacs in uno dei suoi più emblematici soggetti.
Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 - Torino 1882)
"Ritratto di Arpalice (o Elisa?) Ferrari"
1871
olio su tavola (cm 53x44,5)
Firmato in alto a destra
Al retro: dedicato, locato e datato In cornice (difetti)
Esposizioni
"Da Bagetti a Reycend. Capolavori d'arte e pittura dell'Ottocento piemontese in collezioni d'arte italiane", Torino, giugno-luglio
1986
"Antonio Fontanesi 1818-1882", Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 24 giugno - 2 novembre 1997
Bibliografia
A. Dragone, "Antonio Fontanesi, Un centenario e un ritratto", in Studi Piemontesi, Vol XI, fasc. 1, marzo 1982, pp. 54-62
A. Dragone "Da Bagetti a Reycend. Capolavori d'arte e pittura dell'Ottocento piemontese in collezioni d'arte italiane", Torino
1986, tav. 19, p. 79
R. Maggioserra, "Antonio Fontanesi 1818-1882", Umberto Allemandi, Torino, 1997, n. 85, p. 200
€ 10.000/12.000
Presentiamo qui un raro dipinto della produzione di Antonio Fontanesi, un delicato ritratto femminile, ma prima di scendere nel dettaglio di quest’opera, giova ricordare che nel 1868 Fontanesi fu nominato Professore di Figura all’Accademia di Lucca. L’esperienza non durò a lungo perché l’anno successivo i registri dell’Accademia Albertina di Torino lo testimoniano in carica della neonata cattedra di Paesaggio, ciò nondimeno sono da tenere presenti le meditazioni del pittore emiliano circa le differenze e le analogie che caratterizzano lo studio della figura e quello del paesaggio:
“Lo stesso amore del vero, lo stesso culto del bello, le stesse regole generali, gli stessi precetti guidano tanto il paesista quanto il figurista (...) Il paesista fa quindi principale suo studio la Prospettiva aerea, l’altro la forma umana e le diverse espressioni dell’animo umano, ma l’uno e l’altro hanno per scopo un infinito nel quale tutto è compreso. È per ciò che oggi mi son trovato tutto ad un tratto ad aver fatto un’Accademia dipinta dal vero, come se la figura fosse stata sempre la mia specialità”1
Nelle parole di Fontanesi sembra che questi due insegnamenti e pratiche artistiche tanto distanti da loro siano unite dall’ “l’amore del vero” e dal “culto del bello”, canoni che certamente rispecchiano le opere maestro di Reggio Emilia proposte in questo incanto, siano esse paesaggi o figure. Facciamo riferimento al bel paesaggio, verosimilmente degli Settanta, al lotto: 89
Il dipinto qui proposto, Ritratto di Arpalice (o Elisa?) Ferrari, è considerato dalla critica tra i capolavori fontanesiani, tiene il passo per qualità e originalità l’inedito, raffigurante una Contadina, proposto con il numero di lotto n°145, ulteriore testimonianza della personale e innovativa interpretazione del corpo umano di Fontanesi. Ciò che emerge da queste opere, al di là della fedeltà al vero è anche la personale interpretazione fontanesiana della figura, caratterizzata da un disegno morbido ma da pennellate incisive, talvolta persino “incise”, come nei suoi migliori paesaggi. Ciononostante, Il ritratto della Ferrari conserva qualcosa di classico e pare occhieggiare alla pittura antica per intonazione cromatica e per i sentimenti espressi.
Secondo le ricerche svolte da Angelo Dragone, il personaggio femminile ritratto sarebbe Elisa Ferrari, figlia del modenese Vincenzo
Ferrari e di Arpalice Ferrari, gentildonna di origine veneziana2. Nel 1871 Arpalice aveva infatti compiuto quarant’anni, mentre la figlia undici o dodici. Risulta quindi più che probabile che la protagonista del dipinto sia la figlia. L’iscrizione di Fontanesi andrebbe quindi considerata come una dedica alla madre, committente del dipinto.
1 Marco Calderini, “Mostra retrospettiva di Antonio Fontanesi”, in Quarta Esposizione Internazionale, 1901.
2 “Antonio Fontanesi 1818-1882”, a cura di Rosanna Maggio Serra, Umberto Allemandi, Torino, 1997, p. 200
“Alla Signora Arpalice Ferrari, amichevole rispettoso ricordo dell’ Autore Torino 1871”
150
Angelo Morbelli
(Alessandria 1853 - Milano 1919)
"Angolo di giardino"
1909
olio su tela (cm 24,5x41,5)
Firmato e datato in basso a sinistra
In cornice (difetti)
Il dipinto, preso in esame dal comitato scientifico dell’Archivio Angelo Morbelli, è stato inserito tra le opere dell'autore e verrà pubblicato sul Catalogo ragionato di Angelo Morbelli a cura di Giovanni Anzani e Elisabetta Chiodini.
€ 8.000/12.000
Viene qui proposta un’opera inedita del maestro divisionista, Angelo Morbelli, Angolo di giardino. Lo scorcio paesaggistico è certamente identificabile nel giardino della Villa Maria alla Colma di Rosignano Monferrato, residenza di villeggiatura d’elezione per l’estate della famiglia Morbelli.
L’opera si presenta come risultato esemplare di un esercizio tecnico sul quale il pittore alessandrino si cimenta per anni. Le vedute dalla Colma sono infatti un soggetto ricorrente nella produzione dell’artista, le cui prime prove risalgono al decennio 1880-1890, per poi intensificarsi particolarmente a partire dal 1909, anno di realizzazione del dipinto qui esposto.
La serie sul tema degli angoli di giardino costituisce “una specie di diario intimo, visivo ed emozionale, che lega in uno stretto rapporto i singoli episodi”1
Seppur differenti per la scelta di angolazione, per le varie condizioni climatiche e quindi luministiche e cromatiche, e per la presenza di diversi elementi in primo piano, il dato reale è spesso risolto ricorrendo ad una consueta modalità calcolata e geometrica. Nella quasi totalità dei casi, il pittore alessandrino si serve di un primo piano con il fine di accentuare la scansione dei piani spaziali.
Le siepi fiorite e il sentiero centrale che sparisce all’orizzonte, permettono all’occhio dell’osservatore di allontanare visivamente il secondo piano. Il digradare morbido dei colli, risolto in una stesura di molteplici filamenti di colori puri, restituisce una luminosità tale per cui il confine tra terra e cielo quasi si confonde. La pittura di paesaggio diventa a questa altezza cronologica uno dei campi di sperimentazione e innovazione tecnica di cui il pittore alessandrino più si serve. Morbelli riesce a slegarsi dal “naturalismo” lombardo e dalla resa veristica, raggiungendo l’apice della sperimentazione sul colore. Tra i grandi maestri del Divisionismo, si è sempre distinto, fin dal concludersi degli anni ottanta dell’Ottocento, per il rigore scientifico con cui indaga la realtà. “La tanto derisa teoria dei puntini altro non è che un esercizio pratico, come le scale del pianoforte, dal momento che permette di ottenere risultati maggiori: aria, luce, illusione dei piani e toni!!”
Il giardino del pittore (1910), cm 33,5x45, "Dipinti del XIX Secolo", 10 giugno 2003, Sotheby's Milano, lotto 35, Hammer price € 93,600 1 L. Caramel, “Angelo Morbelli”, Mazzotta, Milano, 1982, p. 19Emilio Longoni (Barlassina 1859 - Milano 1932)
"Mattino. Primavera"
1899
olio su tela incollata su cartone (cm 32x44,5) In cornice (difetti)
Bibliografia
L. Caramel, "Longoni. Asnago. Vago. Tre pittori di Barlassina", Mazzotta, Milano, 1987, fig. 31, p. 55 ("Donna alla finestra")
G. Ginex, "Emilio Longoni. Catalogo ragionato", Federico Motta Editore, Milano, 1995, fig. 231, p. 235.
G. Ginex, "Emilio Longoni. Opere scelte e inediti", Federico Motta Editore, Milano, 2002, fig. 80, p. 116.
€ 22.000/23.000
Il dipinto di Emilio Longoni qui proposto testimonia uno snodo fondamentale all’interno di una delle migliori elaborazioni del pittore. L’opera costituisce infatti il secondo studio per Mattino. Primavera (1899). Il concepimento del soggetto della fanciulla alla finestra, rappresentazione dell’attesa, della sospensione del tempo, risale al 1891, anno in cui Longoni realizza, appunto, L’attesa All’altezza dell’anno della Prima Triennale, il soggetto è espresso tramite campiture di colore larghe e materiche, in una tecnica ancora legata al verismo ma intrinsecamente portatrice di quelle sperimentazioni coloristiche che porteranno Longoni ad affermarsi tra i principali maestri del Divisionismo. Non si dimentichi infatti che allo stesso anno appartengono i capolavori L’oratore dello sciopero e La venditrice di frutta. Otto anni più tardi, riprendendo il medesimo tema, il pittore elabora il primo bozzetto a pastello per Mattino Primavera (oggi conosciuto attraverso una lastra del 1940 di Emilio Sommariva conservata presso la Biblioteca Nazionale Braidense). Già dalla riproduzione del pastello, ma ancor meglio dall’olio del medesimo anno qui esposto, è evidente come il soggetto si sia fatto carico di accenti simbolisti. Seppur conosciuto come uno tra i più grandi interpreti del socialismo in pittura, Longoni non rimane marginale agli influssi simbolisti, o meglio ideisti, che a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento prendono piede anche in Italia. È il critico d’arte Gustavo Macchi ad avvicinare il pittore barlassino alla letteratura scapigliata, al simbolismo internazionale e al Gesamtkunstwerk wagneriano. Alla necessità di comunicare nuovi contenuti corrisponde e viene in soccorso un cambiamento lessicale, quello della divisione del colore, che fa di Longoni un “ricercatore di grande onestà completata da un fine sentimento personale e da una solida tecnica”1
La resa cromatica, ricca di luminosità, è ora data dall’accostamento di lunghi filamenti di colore puro. Di incredibile efficacia l’inserimento dei toni complementari di verde e blu nella chioma scarlatta della fanciulla. Rispetto alla classica tecnica ad impasto, il risultato restituisce una composizione di vibrante luminosità. Nel medesimo anno viene maturata la versione finita, che si manifesta in un’enorme olio su tela (allora cm. 170x240), successivamente dimezzato probabilmente per mano dello stesso artista. È indicativo dell’adesione ad un clima culturale in fermento, che l’opera, di cui oggi resta solo la metà di destra raffigurante l’affaccio sul balcone che inonda di luce l’interno, fosse stata proposta, seppur con un ritardo burocratico che sarà fatale al Longoni, alla Biennale di Venezia del 1899. Ancora più rilevante il fatto che l’opera fosse sostenuta dalla voce di Grubicy e di Pica. Proprio quest’ultimo, scrivendo a Fradeletto, segretario generale della Biennale, si esprime chiaramente: “è opera ardita e bella, che farebbe assai buona figura in questa esposizione”2
La tela qui esposta dunque non brilla solo di luce propria ma anche perché ci offre la possibilità di immaginare e ricostruire mentalmente un’opera ormai perduta. Ci lasciamo affascinare da ciò che non
possiamo conoscere e al contempo riconosciamo la portata estetica e storica di un dipinto che segna il faticoso cammino del modernismo. Nel 1943 Carrà definisce il soggetto “croce e delizia al cuore del Longoni”3 che infatti nel 1906 tornerà ad indagare il tema tramite Primavera della vita, opera presentata nel medesimo anno all’Esposizione del Sempione.
1 G. Macchi, “Alla famiglia artistica II”, La Lombardia: giornale politico (1891), p.3.
2 Venezia, Archivio Storico Biennale - ASAC, Scatola Nera 12, fasc. “L”.
3 C. Carrà, Artisti moderni, Le Monnier, Firenze (cit. 1943)
Primavera della vita, le rose (1899), "Arredi dipinti e gioielli dalle collezioni di una Signora Milanese", Sotheby's Milano, 21 ottobre 2003, lotto 393, hammer price € 78.000
Medardo Rosso
(Torino 1858 - Milano 1928)
"Ritratto di bambino" scultura in terracotta (h cm 24) (difetti)
Bibliografia
P. Mola, F. Vitucci, "Medardo Rosso. Catalogo ragionato della scultura", Skira, Milano, 2009, III, 22, p. 358
Opera accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla dott.ssa Paola Mola in data 24.7.2009
€ 55.000/60.000
“L’argilla con le sue superfici levigate, concave, con la sua malleabilità, nella quale con un colpo di dita si può dare un tono e subito cancellarlo, ha veramente tutte le qualità per esprimere i diversi valori pittorici e la prospettiva. Essa può rendere l’emozione che noi abbiamo ricevuto da colore, spazio e luce.1”
Medardo Rosso
Ritratto di bambino è un’opera unica, non se ne conoscono disegni preparatori, ulteriori prove né tanto meno traduzioni bronzee; questa unicità deriva non solo da un soggetto inedito nella lunga e meditata produzione di Rosso, ma anche per la sua materia: la terracotta, materiale che più di ogni altro significa scultura, proprio per il diretto contatto delle mani dell’artefice con la sostanza che prende forma. La parte superiore della testa porta i segni di una futura progettualità, un foro necessario al cast per una scultura che, come detto, non ha mai visto realizzazione. Quest’opera risulta quindi unica per la sua essenza materiale, Ritratto di bambino è infatti uno dei rarissimi esempi di originale in terracotta uscita dallo studio di Medardo Rosso e conservatesi fino ad oggi2 Nel Catalogo Ragionato di Rosso, Paola Mola propone per Ritratto di bambino una datazione tra il 1884 e il 1888, anni che corrispondono ad una fase matura della prima attività dello scultore. Il nostro discorso prende quindi le mosse dalla iniziazione all’arte di Medardo in una Milano industriale e degradata, raccontata in presa diretta dallo scrittore verista comasco Paolo Valera nella sua “Milano sconosciuta”.
In un articolo del 1961 Luciano Caramel analizzava la questione relativa alla formazione di Medardo Rosso. Ricostruendo i burrascosi anni della prima attività poneva l’attenzione sui debiti contratti da Medardo verso la Scapigliatura e nella fattispecie da Giuseppe Grandi. Secondo Caramel la prima questione estetica affrontata da Medardo Rosso era squisitamente pittorica e certamente lombarda, ovvero la rappresentazione della luce. Medardo iniziava a scolpire già nel 1880, opere celebri come Gavroche (1882), La ruffiana (1882) e El locch (1883), appartengono agli esordi di un artista praticamente autodidatta, ricordiamo infatti che Medardo fu cacciato dopo pochi mesi dall’Accademia di Brera per le sue intemperanze. In queste prime opere lo scultore prende a prestito il “cauto pittoricismo grandiano”, traducendolo già secondo una vena verista fortemente caratterizzata e prossima a una più personale e spericolata sperimentazione. Secondo Luciano Caramel il vero scarto nella scultura di Medardo Rosso avviene prima dei soggiorni parigini, ancora nello studio milanese di via Appiani, nella fattispecie con Carne altrui (1883) e soprattutto la Portinaia (1883), sculture che vedevano il giovane artista sperimentare una modernità di interpretazione nella relazione tra corpo e spazio, in maniera del tutto autonoma rispetto a esempi coevi della scultura italiana e dovremmo dire anche francese. Ritratto di bambino si collocherebbe quindi in questa fase di prima maturità, negli stessi anni di capolavori come Impressione d’omnibus (1884), L’età dell’oro (1886) e il Monumento funebre a Carlo Carabelli (1886) al Cimitero Monumentale di Milano.
La scultura qui presentata raffigura la testa di un bambino, forse uno studente con indosso un grembiule, colto in un’espressione di sorpresa, a dire il vero un poco contrita, un’istantanea emotiva e morale del vero che evoca espressioni scultoree del periodo milanese, come il ghigno furbesco del Gavroche o la sfacciata risata de la Rieuse Il bambino sembra essere stato colto di sorpresa, come colto nell’atto di compiere una marachella dalla madre o dalla maestra, così la sua aria sbarazzina con lo splendido ciuffo all’insù trasfigurano nella preoccupata sorpresa e nel senso di colpa che prorompe dallo sguardo e dalla bocca aperta, incapace di formulare ogni possibile giustificazione.
Secondo Medardo, l’argilla, con la sua malleabilità può rendere effetti di luce, per non dire valori pittorici: Ritratto di bambino ha per gli inattesi scatti e gli stratificati piani di modellato un’orchestrazione luministica studiata pari a quella di un dipinto.
Come giustamente notato da Paola Mola, le forme di questa terracotta sembrano ottenute per pennellate di materia sovrapposta, una materia tattile, si direbbe epidermica, si notino per esempio le forme visibilmente schiacciate che compongono le gote e i capelli, oppure gli occhi e il naso, tanto sapientemente calibrati. Forme
che assicura Paola Mola già preludono a quelle de Il bambino ebreo. Di grande interesse per la sua carica sperimentale e l’effetto di non finito è poi il colletto della camicia, lavorato per stratificazione di materia e che supera per bellezza e sperimentazione le medesime forme del Gavroche, poiché appare qui come se il colletto straripi nello spazio circostante. A tal proposito, tornano alla mente le parole di Rosso:
“Quando io faccio un ritratto, non posso limitarlo alle linee della testa, perché questa testa si trova in un ambiente che esercita un’influenza su di lui, fa parte di un tutto che non posso sopprimere”3
A differenza di altre sculture di Medardo, come il già citato Gavroche, per Ritratto di bambino non si conosce l’identità del modello, tuttavia riteniamo possibile proporre un’ipotesi dal momento che sono in parte note le circostanze collezionistiche di quest’opera, che dopo più di cento anni si affaccia per la prima volta sul mercato dell’arte. Si tratta di una storia lombarda, di successo imprenditoriale e tradizione famigliare, che ha avuto luogo a Varese e che porta il cognome della famiglia Trolli. Fu molto probabilmente Luigi Trolli a conoscere Medardo Rosso negli anni Ottanta, i due condividevano di certo una personalità e un’audacia fuori dal comune. Luigi Trolli è stato l’inventore della scarpa in cuoio in Lombardia e in Italia. Figlio di un giuntaio di pelle, Santino Trolli, Luigi ebbe l'intuizione di importare dagli Stati Uniti d'America una innovativa cucitrice per cuoio che trasformò la produzione delle scarpe da artigianale ad industriale. "La premiata Manifattura Tomaie Giunte", con sede in via Milano a Varese, nel 1899 acquisì il nome ben conosciuto di "Calzaturificio di Varese"; nel 1901 si inaugurava il primo negozio di Milano in via Mercanti.
Non è dato sapere dove avvenne l’incontro tra Luigi Trolli e Medardo Rosso, forse a Milano, oppure a Pavia durante i lunghi mesi di servizio militare dello scultore. A ulteriore testimonianza del legame di Rosso con la famiglia Trolli, presentiamo anche due ritratti a carboncino Lotto n. 128. In realtà sono noti ben quattro ritratti dei Trolli, ma quelli di Luigi e suo padre Santino risultano dispersi anche se pubblicati nel volume "Calzaturificio di Varese". Si tratta di opere che testimoniano lo stretto legame di Rosso con la famiglia Trolli, un legame del quale però non restano oggi altre testimonianze. Riteniamo quindi verosimile proporre che il bambino ritratto nella terracotta possa essere Ermenegildo Trolli (1882-1969), in seguito direttore del calzaturificio.
El Locch, 1881-1881, Fondo Paolo Monti di proprietà BEIC e collocato presso il Civico Archivio Fotografico di Milano.
Barry X Ball, "Sick Child" after Medardo Rosso "Enfant Malade" 1893 - 1895 della Galleria d'Arte Moderna di Milano, scultura in onice traslucido messicano, h cm 27. Diritti fotografici e d'autore di Barry X Ball. Si ringrazia l'autore.
Si può dire che dopo cento anni di studi tutto ma ancora troppo poco si sappia su Rosso, poiché ancora oggi la sua fortuna è annacquata da equivoci, per non dire falsi storici - uno su tutti il presunto rapporto di derivazione dall’impressionismo -, tesi a semplificare la limpida complessità dello scultore italiano più innovativo tra Ottocento e Novecento. Forse tale situazione è da addebitarsi al fatto che nel corso della vita di Rosso raramente la critica sia stata capace di comprendere la sua personale, si direbbe indipendente, modernità. Anche per questo motivo nel corso del secondo Novecento gli studi storico-artistici hanno faticosamente ricostruito, e non senza incomprensioni, il suo profilo artistico4. Chi meglio e per primo aveva intuito le innovazioni della scultura proposte da Medardo Rosso sono stati gli artisti, in particolar modo gli innovatori: a partire da Auguste Rodin, suo grande ammiratore, passando per l’inventore del romanzo naturalista, Emile Zola; in Italia Ardengo Soffici5 e poi i futuristi Carlo Carrà e Umberto Boccioni, il quale nel “Manifesto della scultura futurista” dichiarava:
«Alludo al genio di Medardo Rosso, a un Italiano, al solo grande scultore moderno che abbia tentato di aprire alla scultura un campo più vasto, di rendere con la plastica le influenze d’un ambiente e i legami atmosferici che lo avvincono al soggetto.»6
Dopo i fondamentali studi di Luciano Caramel7, la ricostruzione storico artistica del profilo di Medardo Rosso è culminata con la pubblicazione del Catalogo Ragionato nel 2009 a cura di Paola Mola8. Oggi si può affermare che Medardo abbia riacquistato un’adeguata posizione tra i grandi maestri di fine Ottocento, anche grazie alla costante attività di studio e promozione realizzata dal Museo Medardo Rosso di Barzio, diretto dalle eredi dello scultore, alle quali si deve il contributo per l’organizzazione della prima grande mostra monografica di Rosso negli Stati Uniti, organizzata nel 2016-2017 presso la Pulitzer Arts Foundation di Saint-Louis, dove i bronzi e le cere dello scultore italiano hanno brillato alla luce degli spazi progettati da Tadao Ando; ulteriore momento della più recente consacrazione di Rosso oltreoceano è stata l’acquisizione nel 2020 de la Femme à la voilette da parte del MoMA di New York, opera oggi esposta nella sala intitolata a 19th-Century Innovators, quindi in compagnia di dipinti di Vincent Van Gogh, Paul Gauguin, Georgres Seurat e Edvard Munch. Ci piace concludere affermando che più di cento anni dopo le parole di Umberto Boccioni, Medardo Rosso continua ancora oggi ad essere motivo d’ispirazione per artisti innovatori, dal 2012 l’artista statunitense Barry X Ball (Pasadena, 1955) si confronta con le opere di Rosso replicandole con scansioni 3D e realizzanole in vari materiali quali calcite e onice. Un lavoro decennale consacrato dalla mostra Catalogue Raisonné alla Ca’ Pesaro a Venezia nel 2017.
1 Mino Borghi, Medardo Rosso, Edizioni del Milione, Milano, 1950, p. 56
2 A tal proposito si veda il recente studio: Sharon Hecker, Finding lost wax : the disappearance and recovery of an ancient casting technique and the experiments of Medardo Rosso, Leiden, Boston Brill, 2021
3 Ardengo Soffici, Medardo Rosso, 1929, Vallecchi, Firenze, p. 42
4 Ulteriori cartina tornasole dell’incomprensione è il fatto che solo nel 1914 fu destinata a Rosso una sala personale alla Biennale di Venezia, in quell’occasione il Comune di Milano acquista la prima opera di Medardo, L’enfant malade, destinata alle collezioni civiche.
5 Ardengo Soffici, Il caso Medardo Rosso, Seeber, Firenze, 1909
6 Umberto Boccioni, Manifesto tecnico della scultura futurista, 11 Aprile 1912.
7 Studi culminati nell’esposizione a cura di Luciano Caramel: Mostra di Medardo Rosso, 1858-1928, Palazzo della Permanente, Milano, gennaio-marzo 1979.
8 Medardo Rosso. Catalogo ragionato della scultura, a cura di Paola Mola e Fabio Vitucci, Skira, Milano, 2009
Autoren.dicatalogo
Albertini, Oreste84 - 136
Alciati, Ambrogio Antonio44
Aldine, Marc127
Arata, Francesco57
Astorri, Enrico49
Avanzi, Vittorio106
Bargiggia, Franco54-62
Barzanti, Licinio65
Bazzaro, Leonardo34
Bertini, Giuseppe29
Bettinelli, Mario15 - 52
Bianchi, Mosè143
Bianco, Pieretto3 - 6
Biasi da Teulada, Giuseppe144
Bicchi, Silvio147
Borsa, Emilio94
Brioschi, Carlo120
Bucci, Anselmo30 - 116
Calderini, Marco63
Cammarano, Michele18 - 35 - 88
Cannicci, Niccolò68 - 115
Carnovali, Giovanni67 - 91
Carrè, Lèon39
Cascella, Michele93 - 110 - 130
Cassioli, Amos27
Cavaleri, Ludovico99
Celada da Virgilio, Ugo81 - 118 - 132 - 133
Cesare Viazzi95
Chasseriau, Théodore14
Chini, Galileo131
Ciardi, Emma64 - 108
Ciardi, Guglielmo121
Danielli, Bassano103
De Albertis, Sebastiano16
De Amicis, Cristoforo24
Indicedegliautori
De Grada, Raffaele100
De Maria, Mario59
De Nittis, Giuseppe2
Didioni, Francesco13 di Spilimbergo, Adriano117
Fattori, Giovanni113
Ferrari, Arturo11
Fontanesi, Antonio89 - 145 - 149
Fornara, Carlo107 - 122
Funi, Achille119
Galizzi, Nino58 - 70
Gallelli, Massimiliano69
Garavaglia, Ercole46
Gemito, Vincenzo50 - 60 - 72
Giardano, Felice20
Gigante, Ercole12
Gonin, Guido105
Goodwin, Albert37
Grisolia, Raffaele5
Grosso, Giacomo129
Grubacs, Carlo148
Gussoni, Vittorio28 - 43
Hertel, Albert139
Irolli, Vincenzo112
Issupoff, Alessio83 - 97
Lilloni, Umberto76 - 82 - 85 - 98 - 101
Lojacono, Francesco86
Longoni, Emilio151
Maggi, Cesare146
Mancini, Carlo33
Mantovani, Luigi23
Mariani, Pompeo1 - 4 - 10 - 17 - 124 - 141
Mazzolani, Bruto22 - 74 - 96
Michelacci, Luigi40
Michetti, Francesco Paolo36 - 51
Migliara, Giovanni104 - 109
Miralles, Francisco71
Morbelli, Angelo140 - 150
Morelli, Domenico75 - 90
Palizzi, Giuseppe142
Pandiani, Antonio123
Pasini, Alberto125
Pavan, Angelo38
Pellegrini, Riccardo8
Pellini, Eugenio79
Pogliaghi, Lodovico32
Poma, Silvio137
Pontremoli, Raffaele31
Pratella, Attilio47
Punzo, Paolo66
Ricci, Guido114
Romero De Torres, Julio126
Rosso, Medardo128 - 152
Scaroni, Annibale42 - 45 - 56 - 78
Semeghini, Pio53
Sorio, Enrico25
Spreafico, Eugenio19 - 134 - 138
Tallone, Cesare61
Tofanari, Sirio135
Togni, Edoardo21
Tomea, Fiorenzo41 - 48 - 80
Tominetti, Achille111
Tommasi, Adolfo73
Vertunni, Achille7
Vinea, Francesco87
Zandomeneghi, Federico55
Zennaro, Felice102
TERMINOLOGIE
Ogni asserzione riguardante autore, attribuzione, origine, data, età, provenienza e condizione dei lotti in catalogo, è da ritenersi un dato d’opinione e non un dato di fatto. Il Ponte si riserva il diritto nell’esprimere la propria opinione, di dare piena fiducia agli esperti ed autorità che ritenga opportuno consultare.
1. POMPEO MARIANI
(con luogo e data di nascita o secolo di appartenenza) a nostro parere opera dell’artista.
2. POMPEO MARIANI (ATTRIBUITO)
è nostra opinione che sia probabilmente opera dell’artista, ma con meno sicurezza della categoria precedente.
3. Stile di...; seguace di POMPEO MARIANI
A nostro parere opera di un pittore che lavora nello stile dell’artista, contemporaneo o quasi contemporaneo, ma non necessariamente suo allievo.
4. Maniera di POMPEO MARIANI
A nostro parere nello stile dell’artista di epoca più tarda.
5. Da POMPEO MARIANI
A nostro parere copia di un dipinto conosciuto dell’artista.
6. Il termine firmato e/o datato significa che, a nostro parere la firma e/o la data sono di mano dell’artista.
7. Il termine “firma non coeva” significa che, a nostro parere, questa sembra aggiunta in epoca successiva all’opera.
8. Le dimensioni indicano prima l’altezza e poi la base, senza l’ingombro della cornice.
(*). Lotto proveniente da impresa, l’IVA verrà esposta in fattura.
Fotografie:Pietro Scapin
Maria Teresa Furnari
Condizioni Generali di Vendita
1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti
1.1 I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente.
1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta.
1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La mancanza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate.
1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile.
1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto.
1.6 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo.
1.7 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto.
1.8 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso.
1.9 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiudica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente.
1.10 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero ammontare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni).
2. Offerte per l’asta
2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta).
2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata prima dell’inizio (o nel corso) dell’asta.
2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in considerazione solo l’offerta ricevuta per prima.
2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in ven-
dita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione).
2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acquirenti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte.
2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto).
2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta.
2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordinare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituirà una volta conclusa l’asta.
3 Offerte in sala
3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identità del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata.
3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acquirente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta.
3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione.
3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata.
3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sottoscritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.
3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”.
4. Offerte scritte
4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal sito www. ponteonline.com (Sito).
4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata.
4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 228,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 220,00).
4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. IIl Ponte non terrà conto di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo.
4.5 Il Ponte non è responsabile di eventuali errori compiuti dal potenziale acquirente nella compilazione del Modulo. Prima di inviare il Modulo a Il Ponte, il potenziale acquirente è tenuto a verificare che la descrizione del lotto indicata nel Modulo corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare il potenziale acquirente è tenuto a verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta dell’opera e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte formulerà l’offerta per conto del potenziale acquirente con esclusivo riferimento al primo.
4.6 Al termine dell’asta, l’Acquirente sarà informato da Il Ponte via email dell’avvenuta aggiudicazione del lotto; in ogni caso, ciascun potenziale acquirente è invitato a contattare Il Ponte ai numeri indicati all’art. 15 per verificare se la propria offerta sia risultata la più alta.
4.7 Nel caso di una offerta scritta e di una offerta in sala, di una offerta telefonica oppure online di pari importo, queste ultime prevarranno rispetto alla offerta scritta.
5 Offerte telefoniche
5.1 Mediante la compilazione ed invio del Modulo, un potenziale acquirente può partecipare all’asta formulando offerte telefoniche.
5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo.
5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte provvederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoniche sia offerto in vendita all’asta.
5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte telefoniche ad oggetto il lotto.
5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contattare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto.
5.6 Il Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica.
5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese.
6 Offerte online
6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi.
6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno.
6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito.
6.4 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live , sarà applicata e dovuta , ove prevista (si rinvia per ogni altra informazione al sito www.ponteonline.com), una ulteriore commissione pari al 5% sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita.
7 Pagamento
7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto pari al 26% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pontaccio 12) oppure al 35% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pitteri 8/10) del Prezzo di aggiudicazione (in entrambi i casi IVA inclusa se dovuta) e oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto).
7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione.
7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commissioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente.
7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, bancomat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge.
7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia).
7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e MasterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito.
7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il PonteCasa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero di lotto e asta.
7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente.
7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente.
8 Consegna e ritiro del lotto
8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero pagamento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti
condizioni).
8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammontare dovuto.
8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità.
8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato.
8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazione e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquirente, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi.
8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria.
9 Passaggio del rischio
9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smarrimento del lotto stesso (totale o parziale).
9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta.
9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte.
10 Contraffazione
10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudicazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acquirente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione.
10.2 Il Ponte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese.
10.3 Il Ponte non effettuerà il rimborso se: (i) la descrizione nel catalogo era conforme all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o indicava come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o (ii) alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare o altrimenti comportare una diminuzione di valore del lotto.
Ai sensi del presente articolo, per contraffazione si intende, secondo la ragionevole opinione de Il Ponte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo, che alla data delle vendita aveva un valore inferiore a quello che avrebbe avuto se il lotto fosse stato corrispondente alla descrizione del catalogo d’asta. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovrapitturazione).
11 Esportazione dal territorio della Repubblica italiana. Dichiarazione di interesse culturale
11.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.
11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto.
11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denuncia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o la licenza di esportazione, a condizione che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente.
11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di pagamento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto.
11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche.
11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica.
12 Diritto di seguito
12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/CE) sarà corrisposto dal Venditore
13 Specie protette
13.1 I certificati Cites sono validi solo sul territorio dell’Unione Europea.
I beni in avorio, per quanto muniti del suddetto certificato, non possono essere esportati al di fuori del territorio dell’Unione Europea.
13.2 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazione ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente accertarsi di poter ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.
14
Garanzia legale di conformità
14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Legale), se applicabili.
14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I comma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta).
14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A
partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consumatore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire innanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto.
14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di applicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso.
14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione precedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore.
14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, manifesti un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 16. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del presunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire.
15 Contatti
E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità:
- per email: all’indirizzo info@ponteonline.com;
- per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Pitteri 8/10 (20134);
- per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Pitteri 8/10) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Pitteri 8/10, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia);
- per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Pitteri 8/10);
Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi.
16 Foro e legge applicabile
16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarranno e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera.
16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio.
16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un reclamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa.
16.4 Il Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattaforma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/consumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una procedura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto.
Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice ordinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale delle controversie relative ai rapporti di consumo mediante ricorso alle procedure di cui alla Parte V, Titolo II-bis Codice del Consumo.
16.5 L’Acquirente che risiede in uno stato membro dell’Unione Europea diverso dall’Italia, può, inoltre, accedere, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita, al procedimento europeo istituito per le controversie di modesta entità, dal Regolamento (CE) n. 861/2007 del Consiglio, dell’11 luglio 2007, a condizione che il valore della controversia non ecceda, esclusi gli interessi, i diritti e le spese, Euro 2.000,00. Il testo del regolamento è reperibile sul sito www.eur-lex.europa.eu.
II. Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online Queste Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online (Condizioni) si applicano alle aste per le quali Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via
Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), consenta la formulazione di offerte online tramite il sito www.ponteonline.com (Sito) ovvero siti di terzi (Piattaforme).
Ciascun lotto è offerto in vendita da Il Ponte. I contratti di vendita all’asta conclusi online mediante il Sito e/o le Piattaforme sono esclusi dalla disciplina del Capo I, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206.in quanto conclusi in occasione di una vendita all’asta.
Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate.
Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vincolato alle Condizioni Generali di Vendita applicabili alla vendita ed a queste ulteriori Condizioni.
1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online.
Eccezione al diritto di recesso
Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in corso di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma accettate che l’offerta sia finale e che non sia in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito.
2. Modalità di pagamento e di consegna
Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita.
3. Offerte incrementali
Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma. Il banditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro.
4. Responsabilità dell’offerente
Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’asta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraverso il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita.
5. Esonero di responsabilità de Il Ponte
Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazione delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare.
INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che:
1. Titolare e altri soggetti designati
Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione. generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com.
Il DPO nominato è Programmastudio Spa, nella persona del Dott. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.
2. Trattamenti effettuati e base giuridica
I dati di natura personale, liberamente forniti dal Cliente alla società in ragione dell’attività svolta in virtù di apposita regolamentazione contrattuale saranno trattati in modo lecito, secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento, per la finalità di:
- espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma; - per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche).
Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espletare l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato.
I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri.
Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee.
L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda.
3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati
I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, completi, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento.
I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attraverso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conservazione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati.
I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e collaboratori autorizzati al trattamento medesimo.
I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunicazioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a professionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto.
Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano.
Non è presente alcun processo decisionale automatizzato.
Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione.
4. Periodo di conservazione dei dati
I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati:
- per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale;
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5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto:
- di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
- potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale;
- ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.