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OROLOGI DA POLSO E DA TASCA
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martedì 28 marzo 2023 ore 15.00
dal lotto 1 al lotto al 155
1° TORNATA
particolare del lotto 142
1
Coppia di specchiere in legno intagliato e dorato con inserti in vetro verde. Venezia, secolo XVIII (cm 60x90) (difetti e rotture)
€ 850/900
2
Scuola fiamminga della fine del secolo XVII
Diana e Atteone
Olio su rame, cm 24x38 In cornice (difetti e restauri)
€ 1.800/2.000
3
Specchiera di forma sagomata in legno intagliato e dorato con inserti in vetro verde. Venezia, secolo XVIII (cm 104x58) (difetti e mancanze)
€ 550/600
4
particolare del lotto 5
Specchiera a doppio ordine con cornice e cimasa decorata da specchi incisi e bordure a ovoli in bronzo e metallo dorato. Cimasa sagomata a volute contrapposte centrata da medaglione ovale e sormontata da vasi fioriti. Da un modello di Gustav Precht. Svezia, secolo XIX (cm 73x132,5)
€ 900/1.000
5
Lanterna a sezione esagonale cuspidata con riserve a giorno sagomate, interamente lastronata in bois de violette, applicazioni in argento sbalzato a volute a rocaille e fiori. Genova, secolo XVIII (h. tot cm 226) Elettrificata in epoca posteriore (difetti e restauri)
€ 1.200/1.600
6
Francesco Cairo (Milano 1607 ‑ 1665) (attr.)
Santa martire
Olio su tela, cm 40x30
In cornice (lievi difetti)
€ 3.500/4.000
€
€ 1.400/1.600
7
Cerchia di Giovanni Lanfranco Rebecca e Eliezer al pozzo Olio su tela, cm 146,5x197
In cornice (difetti e restauri)
2.200/2.600
8 Seguace di Brustolon, Venezia, secolo XVIII. Poltrona in legno di pero con braccioli intagliati a finto ramo terminanti con moretti con tamburello e sonaglio, sorretti da montanti a figure di mori a tutto tondo poggianti su gambe e traverse scolpite da rami fogliacei (difetti e restauri)
9
Michele
San Giovanni Battista
Olio su rame, cm 49x38
In cornice (difetti)
Questo dipinto inedito costituisce un nuovo contributo al catalogo di Michele Rocca e, più precisamente, all’esigua produzione sacra dell’artista emiliano. È riconoscibile in quest'opera la cifra stilistica del «Parmegiano», evidente nell’inconfondibile fisionomia del san to giovinetto – atteggiata a un sorriso – che trova conferma nell’ esame del brillante tessuto pittorico. Il rame, supporto che Rocca utilizza con una certa frequenza nei suoi dipinti, concorre ad esal tarne la vibrazione luministica che penetra la veste cromatica nelle sue larghe e decise stesure del panneggiamento e dei tocchi di pennello nella resa delle foglie, cui fanno da contrasto le luci del crepuscolo.
Arrivato nell'Urbe nel 1682, quando era appena sedicenne, come ci informa la sua biografia redatta nel 1726 da Nicola Pio, Rocca esplicò a Roma praticamente tutta la sua attività, almeno quella sino ad ora nota, e qui svolse la sua decisiva maturazione. Dopo un esordio come autore di pale d'altare, all'età di circa trent'an ni1, abbandonò poi quasi sicuramente per sua scelta personale le grandi commissioni pubbliche per specializzarsi in raffinate tele di medio formato per una qualificata cerchia privata, dove riscosse un lusinghiero credito2. La produzione conta prevalentemente delicate
€ 3.000/3.300
scene mitologiche e arcadiche, ma dipinse anche soggetti sacri a piccole figure, trattati quasi sempre con un medesimo spirito mon dano. Seppure Rocca viene considerato un pittore romano d'adoz ione, restano determinanti per la sua maturazione certi ascendenti di una cultura emiliana parmense, risalente sino al Cinquecento. Nel San Giovanni Battista qui alla vendita all’incanto questo è par ticolarmente evidente per la resa anatomica della schiena nuda in cui si può appunto avvertire un’eco della sua formazione culturale emiliana. A conferma di questa tesi, al tergo del rame compare la scritta «Annibal Carracciolo», che per quanto erronea non è del tutto fuori luogo. Proprio questa cifra stilistica, e il fatto che non sia ancora del tutto immerso nella cultura romana, porta a ritenere il dipinto opera giovanile, eseguito nell'Urbe, ma ben antecedente ai suoi esordi romani documentati.
1G. Sestieri, Michele Rocca e la pittura rococò a Roma, Firenze 2004, p. 41
2G. Sestieri, Michele Rocca e la pittura rococò a Roma, Firenze 2004, p. 7
Rocca (Parma 1671 ‑ Venezia 1751)
Coppia di servomuti in legno intagliato, laccato, dipinto e dorato a forma di scimmie antropomorfe, poggianti su basi ottagonali. Seconda metà del secolo XIX (h. cm 136) (difetti e restauri)
Provenienza: Collezione Bonomi. Etichetta cartacea
€ 2.000/2.200
10
uno di due
11
Scuola del secolo XVIII
Coppia di oli su tela applicata su tavola con figure classiche pompeiane raffiguranti Mercurio che riceve il caduceo e Ercole, Nesso e Deianira, cm 133x144 ciascuno (difetti e mancanze)
€ 2.000/2.200 12
Coppia di versatoi in argento con corpo baccellato e piede mistilineo, manico a doppia voluta contrapposta e coperchio cimato da presa a rametto fiorito, ghiere in osso. Dedica datata e incisa a lato. Londra, 1836. Argentiere Benjamin Smith (h. cm 28) (g 2100) (difetti)
€ 1.300/1.500
Caminiera in legno intagliato e dorato con cornice lastronata in marmo decorata al centro da mascherone intagliato a testa di Mercurio. Montanti terminanti a volti leonini. Secolo XVIII (cm 170x125) (lievi mancanze)
€ 1.700/2.000
Coppa in argento biansata a doppia voluta, da un modello di coppa di Paul de Lamerie. Presa del coperchio a trottola, decori a rilievo con motivi stilizzati, volute e palmette. Bordure incise e base gradinata, interno in vermeil. Londra, 1888. Argentieri Walter & John Barnard (h. cm 38) (g 3000) (lievi difetti)
€ 1.700/2.000
13
14
15
16
Arazzo Aubusson, Francia, secolo XVIII. Raffigurante giocatori di carte in un giardino con vegetazione e architetture (cm 330x229) (difetti)
€ 2.400/2.800
Maestro romano del secolo XVII San Giuseppe entro una ghirlanda Olio su lavagna, cm 25x20,5 In cornice (lievi difetti)
€ 3.300/3.500
17
18
Le due raffinatissime statue (lotti 17 e 18), dai corpi e dalle sot tili vesti aderenti di sofisticata eleganza, ritraggono due divinità femminili, sicuramente Giunone, come certifica la presenza del pavone e la postura del braccio sinistro mutilo, ma in origine pre sumibilmente sollevato ad impugnare uno scettro, e forse Vene re, come suggerirebbe la presenza del pomo impugnato nella mano destra, leggibile come richiamo al passo mitologico del ‘giudizio di Paride’, di cui la Dea fu protagonista. La qualità molto alta delle sculture, registrabile nell’abito, nel corpo sinuoso e sensuale di Venere, ma anche in quella di Giunone, nonostante il degrado della pietra dilavata, così come nella sofisticata articolazione delle vesti aderenti al corpo, sostenute da fusciacche allentate intorno ai fianchi e da leggerissimi cor dini sul petto che non riescono a reggere il peso delle vesti las ciando scoperti i seni, sono elementi che possiamo ritrovare nelle statue della Fede e della Carità del Museo diocesano di Venezia, proveniente da San Clemente in Isola, attribuite alla mano del lo scultore berniniano di origini francesi Claude Perreau (Bacchi 2000, n. 562), e nel San Giovanni Battista appartenente al ciclo di sculture dell’Altare del Beato Lorenzo Giustiniani in San Pietro in Castello a Venezia, opera che vide la progettazione di Baldas sarre Longhena e la partecipazione di artisti come Clemente Mol li, Francesco Cravioli, Barthel Melchior, Giusto Le Court ed anche Claude Perreau (Vio 1981; Bacchi 2000, pp. 693, 723, 733, 742, 764, 774).
Per confronto si veda:
G. Vio, L’altare di San Lorenzo Giustiniani in San Pietro di Castello, in Arte Veneta, XXXV, 1981, pp. 209 217.
A. Bacchi (a cura di), La scultura a Venezia da Sansovino a Canova, 2000, pp. 693, 723, 733, 742, 764, 774.
Scultore veneto, 1700 ca. Giunone Statua in pietra (h. cm 190) (restauri)
€ 2.600/2.800
Scultore veneto, 1700 ca. Venere (?) Statua in pietra (h. cm 180) (difetti)
€ 1.800/2.000
18
Artista attivo a Roma tra la fine del secolo XVIII ‑ inizio del secolo XIX
Coppia di paesaggi con figure
Oli su tela, cm 53x73
In cornici intagliate, dipinte e dorate (lievi difetti)
€ 2.400/2.800
19
di due
uno
Coppia di candelieri a tre fiamme in bronzo con reggicandele decorati a fiori sorretti da figure femminili a tutto tondo con vasi fioriti. Base in marmo bianco con ghiere e fregi in bronzo dorato. Secolo XVIII (h. cm 67) (difetti)
€ 2.400/2.600 21
Eugenio Avolio (Napoli 1876 ‑ 1929)
Trionfo di Tritone
Scultura in argento firmata; iscritta e datata "Real Club Canottieri
Italia Napoli 5‑11‑1927" nella base in bronzo (h. cm 52) (difetti)
€ 2.400/2.600
20
Gelfino Calegari (Brescia 1737 1793) (attr.) metà del secolo XVIII Fanciulla nuda con libro (La Verità) Statua in pietra (h. cm 183) (difetti)
€ 1.800/2.000
La coppia di figure (lotti 22 e 23) raffiguranti un vecchio barbato in atteggiamento interrogativo, personificazione della Saggezza, che si rivolge ad una giovane fanciulla, dal corpo semi scoperto, intenta a esporre un libro aperto, allusiva alla Nuda Verità, potrebbero rap presentare un’allegoria dello Studio come ricerca del vero. La posa composta e impettita, il morbido panneggio classicista, i volti compassati dai tratti concisi, le anatomie scattanti con una leg gera sproporzione tra la monumentale torsione del busto e la ferma compattezza delle gambe richiamo opere dello scultore bresciano Gelfino Calegari, figlio del più celebre Alessandro e nipote di Sante il Vecchio (G. Sava, in I Calegari 2012, nn. 173, 175), come documen tano le tangenze con opere quali il Sant’Ambrogio e Sant’Agostino per la chiesa di San Giovanni Battista a Stezzano (1787) o le statue
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Gelfino Calegari (Brescia 1737 1793) (attr.) metà del secolo XVIII Vecchio barbato in atteggiamento interrogativo (La Saggezza) Statua in pietra (h. cm 190) (difetti)
€ 5.500/6.000
di Marte e Minerva, forse realizzate insieme al Giuseppe Alessandro nell’ultimo decennio del secolo per palazzo Lechi a Brescia (Ibidem).
Per confronto si veda:
G. Sava (a cura di ), I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, Cinisello Balsamo 2012.
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Coppia di candelabri in argento con fusto a putto reggente cornucopia su base quadrata zavorrata, cinque fiamme su braccia a volute fogliate. Titolo 800. Napoli, punzoni del fascio. Argentiere Luigi Avolio, 1940 ca. (g netti 8000) (h. cm 64) (lievi difetti)
€ 4.500/5.000
Artista attivo in Italia nel secolo XVIII Coppia di capricci architettonici con figure Oli su tavola, cm 38x30
In cornice (difetti)
€ 2.800/3.000
24
25
uno di due
26
Tappeto Kirman, Persia, inizio secolo XX. Decoro con grande medaglione ornato da quattro combattimenti tra fiere, un drago ed un leone, su fondo nocciola. Il medaglione poggia su un campo color bianco decorato da rami fioriti e volatili con due puntali componenti una coppia di lapin. Angolari a fondo color ciclamino raffiguranti lotta tra leopardo ed ungulato. Ad una testata cartiglio con iscrizione in persiano antico e datazione (cm 375x198) (difetti)
€ 3.500/5.000
27
Coppia di candelabri in bronzo dorato e brunito, sostegni a vestali che sorreggono corone a cinque luci poggianti su semisfera con basamento a colonna in granito verde. Base squadrata. Francia, secolo XIX (h. cm 86) (difetti e restauri)
€ 3.300/3.500
28
Coppia di mori reggitorcia in legno intagliato ed ebanizzato con portacandele in forma di cornucopia argentata, vesti policrome, basi a plinto. Secolo XVIII (h. cm 157) (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
26 27
29
Buccellati
Don Chisciotte a cavallo di Ronzinante
Figura in argento a tutto tondo. Firmata sulla gualdrappa (cm 31x27x14) Su base in legno (difetti)
Don Chisciotte della Mancia è qui raffigurato a cavallo di Ronzinante, un ronzino a cui diede tale nome prima di partire per diventare un cavaliere errante. Nonostante Ronzinante fosse un cavallo di scarsa qualità, il suo padrone lo considerava alla pari dei più grandi cavalli mai esistiti e proprio col suffisso " ante" lo identificava come il primo dei cavalli
€ 2.200/2.400
particolare della firma
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Buccellati (attr.)
Sancho Panza sull'asino
Figura in argento a tutto tondo (cm 20x21x15) Su base in legno (difetti)
Nel celebre romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra pubblicato nel 1605 e 1615 Sancho Panza è un contadino nominato da Don Chisciotte quale suo scudiero ed in sella ad un asino accompagna l'hidalgo spagnolo durante i suoi viaggi con la promessa del governo di un'isola
€ 2.200/2.400
31
Buccellati
Don Chisciotte a cavallo di Ronzinante
Figura in argento a tutto tondo. Firmata sulla gualdrappa (cm 28x26x14) Su base in legno (difetti)
€ 2.200/2.400
particolare della firma
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Luigi Baldassarre Reviglio (Torino, 1785 1844)
Tenute di Casa Savoia
Gruppo di quattro gouache su carta (cm 24x33)
Una firmata al retro In cornice (difetti)
€ 2.200/2.400
L’attività di Luigi Baldassare Reviglio (Torino, 1785 1844) è docu mentata in Piemonte tra il 1808 e il 1835, sebbene ancora oggi poco nota al grande pubblico, è stata oggetto di recenti ricer che accademiche che ne hanno sancito la posizione di rilievo nell’evoluzione della pittura di paesaggio di primo Ottocento, nella fattispecie nel superamento del rilievo topografico a fa vore dell’elezione di una poetica romantica1. La serie di quattro vedute di Residenze della Casa Savoia qui proposta è un nuovo inedito tassello utile alla ricomposizione del corpus pittorico di questo autore. Si tratta di paesaggi che instaurano un dialogo serrato con la serie di nove gouache di formato circolare conser vata presso gli Archivi della Manifattura di Sèvres, realizzata nel 1811 come modello per la decorazione di un tavolo con piano in porcellana, e recentemente esposta a la Venaria Reale2. Nel 1811 Luigi Baldassarre Reviglio era celebrato dalla locale pub blicistica come maestro del «dessin à la gouache» per la sua capacità di dare a questa tecnica i passaggi di tono e le mez zetinte della pittura ad olio, ma è proprio la sperimentazione della tecnica maestra della pittura che diede fama al Reviglio: nel 1822 era nominato dal Re Carlo Felice “Regio pittore paesista”, con il compito di dipingere tele di grande formato raffiguranti
le residenze di Casa Savoia3. Si ricollegano a questa fase della sua attività la Veduta del castello di Govone, (1822 circa), con servata presso il Castello Ducale di Agliè e la Veduta del castello di Racconigi dal parco all’ allontanarsi di una tempesta (1825)
1 Si vedano a tal proposito i contributi di: M. Caldera, in Pittori dell’Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1800 –1830, a cura di P. Dragone, Genova 2002, p. 361; S. Padovani, in Dizionario dei pittori piemontesi dell’Ottocento, a cura di G. L. Marini, Torino 2013, p. 550 551.
2 Viaggio nei Giardini d’Europa Da Le Nôtre a Henry James, V. Cazzato, P. Cornaglia, M. Reggi, P. Pejrone, (a cura di), Reggia di Venaria Sale delle Arti, 5 luglio 10 novembre 2019; A. González Palacios, Un tavolo di Sèvres per il re di Napoli, in A. González Palacios, Il tempio del gusto. Le arti decorative in Italia fra classicismo e barocco. Roma e il Regno delle Due Sicilie, Mi lano 1984, pp. 391 395 e fig. 643 659.
3 M. Paroletti, Turin a la portée de l’etranger, Torino 1819, p. 307
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Agostino Cornacchini (Pescia, 1686 ‑ Roma, 1754) (attr.) Cherubini due sculture in legno intagliato e dorato (h. cm 53) poggianti su base in pietra di epoca successiva (difetti)
Provenienza: Galleria Carlo Orsi Milano
Trasferitosi undicenne a Firenze, entrò nel 1697 nello studio di Giovanni Battista Foggini. In seguito, nel 1709, fu impegnato, per incarico del collezionista e antiquario inglese John Talman, nel disegnare le più importanti sculture italiane. A questo momento risale la sua prima opera documentata, una statua di Clemente XIV Albani, firmata e datata 1710, e collocata nella crociera del duomo di Urbino. Sempre in questi anni realizzò a Firenze apparati effimeri in occasione delle esequie dell’imperatore Giuseppe (1711) e della canonizzazione di papa Pio V (1712) e disegnò costumi per gli spet tacoli del teatro della Pergola. Entrato in contatto con Francesco Maria Niccolò Gabburri, suo biografo, ne decorò la casa (palazzo Giuntini) con stucchi ora in parte distrutti e lo accompagnò a Roma nel 1712 dove, per interessamento del suo importante mecenate, gli fu possibile stabilirsi presso il cardinale Agostino Fabroni. A Roma eseguì due gruppi scultrorei: una Natività e una Deposizione ora nella biblioteca Fabroniana di Pistoia, e un Endimione dormiente in marmo del quale il cavalier Gabburri possedeva due varianti, una in bronzo e una in terracotta: un altro esemplare in bronzo era di proprietà del marchese Gino Capponi e fu esposto alla Santissima Annunziata nel 1724. Per la chiesa romana di San Celso al Cor so eseguì verso la fine del secondo decennio i busti marmorei del Cardinale Luigi Omodei e del Cardinale Ferdinando d’Adda e per la cappella del Monte di Pietà scolpì una statua rappresentante la Speranza (1721 1724). A questo momento risale anche il bronzetto della Giuditta con la testa di Oloferne (Birmingham, City Muse um and Art Gallery) eseguito per Maria Luisa de’ Medici. La felice ispirazione che caratterizza queste opere sembra cadere al momen
€ 1.800/2.000
to della realizzazione del colossale Carlo Magno a cavallo per il nar tece di San Pietro (1720 1725). Per San Pietro eseguì anche uno dei putti giganteschi a sostegno delle acquasantiere della navata e la grande statua di Elia, sempre nella navata. Alcune importanti commissioni in altre città testimoniano il diffondersi della sua fama al di là dei confini della capitale: per il Duomo di Orvieto scolpì in marmo un Arcangelo Michele (1727) e un Angelo custode (1729) a grandezza naturale di cui sono noti i bozzetti in terracotta e per la basilica di Superga di Torino un enorme rilievo con la Natività della Vergine (1730) e una Pietà per la cappella reale sotterranea, entrambi su disegno di Filippo Juvarra. Nel 1731 per il cardinale boemo Michele Federico d’Altham scolpì un San Giovanni Nepomuceno collocato sul ponte Milvio a Roma dove tuttora si trova. La carriera dello scultore fu favorita dall’elezione del papa fiorentino Clemente XII Corsini, che gli commissionò una Prudenza marmorea per la cappella Corsini in San Giovanni in Laterano e un rilievo con Sant’Andrea Corsini che interviene alla battaglia di Anghiari. Tra il 1735 e il 1737 scolpì una statua di Clemente XII per la città di Ancona e per la terrazza del colonnato di San Pietro eseguì una Sant’Orsola in travertino. Non è documentata l’attività dell’artista tra il 1737 e il 1754, anno della morte. Saltuariamente si cimentò in ambiti artistici diversi dalla scultura, progettando una fontana mai eseguita e una doppia scalinata per la chiesa dei Santi Stefano e Nicolò, entrambi per la sua città natale.
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Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVIII Composizioni floreali Coppia di oli su tela, cm 56x67 In cornice (lievi difetti)
uno di due
€ 2.200/2.400
Tavolo da parete in legno e pastiglia decorata a volute fogliate e grembiale traforato, gambe scanalate e piano in marmo bardiglio. Secolo XVIII (cm 115x85x52) (difetti)
€ 4.000/4.500
36 MUSSON
Orologio da mensola con cassa in legno e tartaruga guarnita da bronzi dorati e marqueterie del tipo Boulle. Quadrante in smalto bianco a cifre romane per le ore e arabe per i minuti. Francia, metà XVIII Secolo (cm 37x73) Poggiante su mensola di analogo decoro (cm 44x32) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da perizia per la tartaruga e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
€ 3.300/3.500
35
sei di ventidue
Gruppo di ventidue sedie lastronate in mogano con schienali sagomati e decorati con dettagli intagliati e dorati. Fascia con fregi. Gambe anteriori a zampa leonina dorata. Portogallo, secolo XIX (difetti e mancanze)
€ 4.500/5.000
Coppia di candelabri biansati a tre fiamme in bronzo dorato con decoro a fiori e grappoli d'uva, corpo in marmo bardiglio, base con bordo perlinato. Secolo XIX (h. cm 67) (lievi difetti)
€ 2.200/2.400
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38
39
Artista attivo a Roma nel secolo XVII
Scena bambocciante Olio su tela, cm 74x88,5 In cornice (difetti)
€ 3.000/4.000
40
Antico comò di forma mossa a due cassetti lastronato e filettato, maniglie e fregi a volute e mascheroni in bronzo dorato. Piano in marmo rosso (cm 110x81x50) (difetti)
€ 3.800/4.000
41
Coppia di alzate con coppa circolare in porfido, sostegno in bronzo dorato con base baccellata e perlinata, piedi a volute fogliate. Secolo XIX (h. cm 29,5; d. cm 25,5) (difetti)
€ 5.000/6.000
Giuseppe Bottani (Cremona 1717 ‑ Mantova 1784)
Madonna con Bambino, Sant'Anna, San Liborio e angeli Olio su rame, cm 49,5x38,5 In cornice (difetti)
Inciso al verso "D. G. B. 1771"
Inciso al verso "D. G. B. 1771", questo elegante rame, di chiaro uso devozionale per la scelta iconografica e le ridotte dimensioni, è opera del pittore cremonese Giuseppe Bottani.
Il dipinto raffigura la Madonna con il Bambino, affiancata da Sant’Anna, madre della Vergine, San Liborio di Le Mans, il quale reca l’attributo dell’abito talare e delle pietre appoggiate sul mes sale, circondati da cherubini in uno spazio effimero di nuvole. La scelta compositiva del santo vescovo sembra prendere forma dalla figura di San Leonardo del disegno preparatorio per la pala della chiesa livornese della S.S Trinità dei Cappuccini raffigurante la Madonna con San Giuseppe da Leonessa e San Leonardo1
L’influenza dei modelli classicisti, come Raffaello o Reni, in cui il pittore affonda le radici della propria formazione nel periodo ro mano, è evidente nei suoi modi rigorosi e nella sua realizzazione di paramenti liturgici, ricorrenti nella sua attività2
Come in altre composizioni dell’artista è presente l’angelo in basso al centro che regge la tiara del santo, si veda la Sacra Famiglia e Santi3 del 1779 della chiesa di Sant’Apollonia di Mantova o nel disegno preparatorio dell’Assunta con San Gregorio Magno e Santa Silvia per la chiesa di San Gregorio a Roma4
Il pittore crea tra i personaggi un gioco di dolci sguardi che danno
€ 3.500/3.800
vita a un’armoniosa circolarità nella composizione. L’unico a rivol gere lo sguardo al fruitore è l’angelo al centro, il quale ci invita delicatamente a prendere parte a questa intima apparizione.
Il dipinto sintetizza chiaramente le qualità della pittura matura dell’artista: il timbro cromatico, i panneggi studiati per una ricercata resa dei tessuti, come nel pizzo della manica del vescovo, nel suo abito talare o nel velo che copre il capo della Sant’Anna, costituis cono la cifra stilistica stessa del pittore.
1G. Piombanti, Guida Storica ed Artistica della città e dei dintorni di Livorno, Livorno 1873, p. 346; C. T. Perina, Giuseppe Bottani (Cremona 1717 - Mantova 1784) : Catalogo delle opere, Ricci, Milano 2000, p. 89, n. 20.1 (Studio dall’album di “Pensieri originali”)
2C. T. Perina, Giuseppe Bottani (Cremona 1717 - Mantova 1784) : Catalogo delle opere, Ricci, Milano 2000, p. 77
3G. Susani, Nuovo prospetto delle Pitture, Sculture ed Architetture della città di Mantova e de’ suoi contorni, Mantova 1818, p. 57
4 S. Susinno, Gli Scritti in memoria di Maria Cionini Visani ed un contributo a Giuseppe Bottani, pittore di storia, in “Antologia di Belle Arti” 1978, 2, p. 312; C. T. Perina, Giuseppe Bottani (Cremona 1717 - Mantova 1784) : Catalogo delle opere, Ricci, Milano 2000, p. 75, n. 3.1 (Studio dall’album di “Pensieri originali”)
42
43
Comò bombato, lastronato in piuma, radica di noce e filettato in bois de rose con fronte a due cassetti e mezzo. Lombardia, secolo XVIII (cm 131x87x59) (difetti)
€ 6.000/8.000
44
Julius Rappoport per Fabergé (Kovno 1851 ‑ San Pietroburgo 1917) Cornice portafoto in argento di forma ovale cesellata a rose, foglie e volute e monogramma "A" (Imperatrice Alexandra Feodorovna?) (cm 27x22) (g 700)
€ 5.000/6.000
Comò di forma bombata, lastronato in radica e filettato in bois de rose e bosso con tre cassetti sotto uno a mezza lunghezza sul fronte. Lombardia, secolo XVIII (cm 130x88x60) (restauri)
€ 5.000/6.000
Coppia di vasi in porfido e bronzo dorato, anse a teste muliebri e festoni fioriti con nastro, sormontati da candelabro a tre fiamme con rami fioriti e fogliati. Secolo XIX (h. cm 56) (lievi difetti)
€ 3.300/3.500
45
46
47
Artista francese del secolo XVIII Trionfo di Bacco Olio su tela, cm 65x81,5 In cornice (difetti)
€ 2.800/3.000
48
Antica specchiera in legno intagliato e dorato a motivi fogliati, fiori e volute, fregi laterali intagliati a fiori di diversa epoca. Cimasa scolpita a tutto tondo raffigurante Zeus con aquila e putti del secolo XVII. Doratura di epoca posteriore (cm 168x116) (restauri)
€ 3.800/4.000
49
Artista francese del secolo XVIII
Offerta a Venere
Olio su tela, cm 65x81,5 In cornice (difetti)
€ 2.800/3.000
50
Due mori reggitorcia in legno scolpito, laccato e dorato poggianti su cuscini. Veneto, secolo XVIII. Recanti due girandolle in bronzo e cristallo a tre fiamme non coeve (h. tot cm 220) (difetti e restauri)
€ 4.500/5.000
51 Buccellati (attr.)
Soldato in armatura da torneo medievale Figura in argento a tutto tondo con elmo piumato tipo barbuta senza visiera, guardiagoletta sullo spallaccio, spada con impugnatura a gabbia nella manopola destra, falda a quattro lame e ginocchietto con ala (h. cm 33,5)
Su base in legno ebanizzato (difetti)
€ 2.200/2.400
52 Buccellati (attr.)
Soldato in armatura da torneo medievale Figura in argento a tutto tondo con elmo piumato e visiera alzata, spalletto, spada con decoro stilizzato nella manopola destra e falda a quattro lame (h. cm 34)
Su base in legno ebanizzato (difetti)
€ 2.200/2.400
53 Charles Cumberworth (Verdun 1811 ‑ Parigi 1852) ‑ Due candelabri a nove fiamme in bronzo dorato, corpo con figura a tutto tondo in bronzo brunito. Firmati alla base (h. tot cm 97) (lievi difetti)
€ 3.300/3.500
54
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII
Inverno
Statua in pietra (h. cm 183) (difetti)
€ 3.300/3.500
Il personaggio barbuto, dal volto smagrito su cui risaltano gli in tensi occhi scavati, dalla postura sofisticata e serpentina, avvolto in una veste dal panneggiare vigoroso e roteante, è una personi ficazione dell’Inverno, come desumibile dall’aspetto senile e pen soso, dalla folta barba e dallo scaldino, il pentolone forato per contenere i carboni, adagiato ai piedi.
Avvicinabile, per le forme affusolate e la fluenza della barba, all’Inverno nel giardino di Palazzo Bonaguro a Bassano del Grap pa attribuito a Paolo Callalo (Venezia 1655 1725) (De Vincenti 2014, p. 73), questa sofisticata scultura si allinea perfettamente al virtuosismo plastico ed espressivo della statuaria veneziana dei primi anni del Settecento, con riferimenti anche alle opere di Giovanni Bonazza (La Sera, San Pietroburgo, giardino d’estate; Semenzato 1958 1959, p. 298), Francesco Bonazza (San Simeone, Venezia, chiesa di San Trovaso; Guerriero 2009, p. 223) e Antonio Bonazza.
Per confronto si veda:
C. Semenzato, Giovanni Bonazza, in “Saggi e Memorie di storia dell'arte”, 2, 1958 1959, pp. 283 314.
Simone Guerriero, Per un repertorio della scultura veneta del Sei e Settecento. I, in “Saggi e Memorie di storia dell'arte”, 33, 2009, pp. 205 292.
M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete, Venezia 2014.
55
Tappeto Tabriz, Persia, inizio secolo XX. Decorazione ad ampio respiro con motivi floreali che si legano a formare riserve a fondo blu, nocciola, camoscio, beige, bianco e rosa su campo color crema. Bordura Herati realizzata con medesimo decoro. Piccola bordura esterna Medacyl nei toni del beige e blu (cm 528x303) (difetti e lievi rapature)
€ 6.000/8.000
56
Buccellati (attr.)
Cavaliere in armatura da torneo con lancia
Figura in argento a tutto tondo con elmo piumato e visiera sollevata, lancia nella manopola destra e spadino accostato al cosciale, su cavallo con pettiera (cm 32x41x13)
Su base in legno ebanizzato (difetti)
57
Buccellati (attr.)
Cavaliere in armatura da torneo con bandiera
€ 2.200/2.400
Figura in argento a tutto tondo con elmo piumato tipo barbuta senza visiera, nella manopola destra bandiera svettante e redini nella sinistra, su cavallo con bardatura, coprinuca, collo e groppiera corazzata (cm 31x42x13)
Su base in legno ebanizzato (difetti)
58
€ 2.200/2.400
Parte di servizio in vermeille con presa decorata a volute fogliate, Parigi, inizio XX secolo, argentiere Henin & Cie. Composto da dodici cucchiai, undici forchette, dodici coltelli, dodici cucchiai da dessert, dodici forchette da frutta, dodici coltelli da frutta, dodici forchette e dodici coltelli da pesce, dodici cucchiaini da tè, dodici cucchiaini da gelato, dodici forchettine da ostriche, dodici coltelli da burro, quindici posate a servire. Unito a diciassette forchette, due cucchiai, due coltelli, due forchette e due coltelli da frutta, due cucchiai da dessert e due da te di decoro similare e di epoca posteriore (g netti tot. 9550) (lievi difetti)
€ 6.000/7.000
59
Joseph Ignace François Parrocel (Avignone 1704 Parigi 1781)
Putti e amorini attorno a un vaso
Olio su tela applicata su tavola, cm 298x158
Firmato e datato 1764 in basso a destra (difetti e mancanze)
€ 3.800/4.000
60
Joseph Ignace François Parrocel (Avignone 1704 Parigi 1781)
Gioco di putti e amorini con colombe e ceste di fiori
Olio su tela applicata su tavola, cm 298x158
Firmato e datato 1764 in basso a destra (difetti e mancanze)
€ 3.800/4.000
61
Due grandi vasi da esterno di forma medicea in ghisa con basi squadrate. Prima metà del secolo XX (h. max cm 159) (difetti)
€ 6.500/7.000
62
Due grandi vasi da esterno di forma medicea in ghisa con basi squadrate. Prima metà del secolo XX (h. max cm 159) (difetti)
€ 6.500/7.000
63
Monetiere in legno ebanizzato e intagliato di struttura architettonica. Parte superiore a sei cassetti centrati da cartelle circolari con verre peint raffiguranti scene di vita tra quattro montanti a tutto tondo, anta centrale riquadrata che rivela tre tiretti centrata da dipinto su vetro con scena allegorica. Sostegno a due cassetti, gambe a colonna sfaccettata riunite da ripiano (cm 144x180,5x44,5) (difetti)
€ 7.500/8.000
61
62
due
uno di due uno di
Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova 1762 ‑ Milano 1844) Composizione con vaso di fiori e volatili Tempera su tela, cm 187x61
In cornice (difetti)
€ 5.500/6.000
Giuseppe Bernardino Bison è stato uno degli ultimi grandi espo nenti del vedutismo veneziano. Seguendo le precedenti generazio ni di maestri come Guardi, Carlevarijs, Marieschi e Canaletto, Bi son, abile sia come pittore che come colorista, portò l'arte del vedutismo nel XIX secolo. Ricordato anche come “disegnatore nato”1“quando non stava con i pennelli in mano, quest’uomo instancabile e insaziabile disegnava senza posa”2
Il dipinto qui presentato alla vendita all’incanto mostra forti simili tudini con il ciclo di affreschi firmati e datati 17923 nella Villa dal Vesco (ex Spineda) a Breda di Piave.
Con molta probabilità, quest’opera era un motivo da inserire in uno schema decorativo murale.
Gli affreschi della villa presentano come elemento caratterizzante una serie di vasi «d’invenzione», accostati a volatili, con la stes sa condotta pittorica, pur nel differente supporto, caratterizzata dalla “liquidità di stesura” e dal “gusto di macchiare a forti ombre”4 tipica del pittore e presente nel dipinto qui raffigurato.
1 A. Rizzi, Disegni del Bison, Udine 1976, p. 16
2 Idem
3 E. Bassi, Bison Giuseppe Bernardino, Dizionario Biografico degli Italiani Volume 10 (1968) ad vocem
4 G. Pavanello, Bison decoratore, in Giuseppe Bernardino Bison pittore e disegnatore, catalogo della mostra a cura di G. Bergami ni, F. Magani, G. Pavanello, Skira, Milano 1997, p. 74
64
65
Arazzo Aubusson, Francia, secolo XVIII. Annodato in lana e seta, decoro "Verdure" con volatili tra vegetazione e architetture sullo sfondo. Bordura decorata a motivo floreale (cm 426x274) (difetti e restauri)
€ 5.000/6.000
66
Scuola tedesca del secolo XVI Presentazione al Tempio Olio su tavola, cm 48x38 In cornice (difetti)
€ 4.500/5.000
67
Coppia di grandi vasi di forma medicea in marmo rosso di Verona con basi a plinto inquadrate e lastronate con pannelli in marmo fior di pesco. Seconda metà del secolo XVIII. Vasca portafiori in metallo di epoca posteriore (h. cm 260 ca.) (difetti)
€ 18.000/20.000
68
Grande vaso di forma medicea in marmo rosso di Verona con base a plinto inquadrata e lastronata con pannelli in marmo fior di pesco. Seconda metà del secolo XVIII. Vasca portafiori in metallo di epoca posteriore (h. cm 260 ca.) (difetti)
€ 10.000/12.000
67 uno di due
69 Da un modello di Joseph STOCKEL et Guillaume BENNEMAN. Due credenze con fianchi scantonati, due ante sotto due cassetti tra colonne scanalate. Fronte centrato da stemma e riccamente decorato da fregi in metallo dorato. Piedi a zampa ferina su sfera. Piani in marmi differenti (cm 158,5x96x54; cm158x100x54) (difetti e restauri)
€ 12.000/14.000
70
Gruppo di sei poltroncine in legno laccato e decorato in policromia a vasi, ghirlande floreali ed elementi stilizzati, gambe tornite. Toscana, seconda metà del secolo XVIII (restauri)
€ 3.300/3.500
71 Gruppo di quattro applique a tre fiamme in bronzo dorato. Portacandele sagomati sorretti da teste caprine e volto femminile sormontati da vasi fioriti con fiocchi. Decorati alla base a motivi vegetali e foglie con ghiande. Secolo XIX (h. cm 97) (difetti)
€ 4.500/5.000 due di quattro
72
Scuola napoletana del secolo XVIII
Resurrezione di Lazzaro
Olio su tela, cm 58x72
In cornice (difetti)
€ 5.000/6.000
73
Fonderia Chiurazzi (attr.) Fioriera in bronzo brunito e dorato con vasca superiore sorretta da cigni con ali spiegate a tutto tondo, fascia traforata e cesellata a volute e unghiature, montanti a teste di satiri con fregi dorati e piedi ferini. Napoli, fine secolo XIX (h. cm 130; d. cm 105) (difetti)
€ 3.300/3.500
Le due statue (lotti 74 e 75) ritraggono un Villano in abiti moderni che sorregge in braccio un fagiano, animale simbolo di rinascita e dei cicli lunari, e una baccante, come percepibile dall’estasi dioni siaca del volto, dalla corona di foglie di vite e dal grappolo d’uva sorretto nella mano sinistra, da identificare presumibilmente con Arianna, la figlia di Minosse fuggita da Creta con Teseo e poi finita in sposa di Bacco. Nonostante lo scarto dimensionale, le due figure sono accostabili per la tematica da giardino e per lo stile, pertanto è da credere che in origine facessero parte di due diversi gruppi usciti dalla bottega del medesimo scultore. Le fattezze un po’ grevi, le fisionomie squadrate e lineari, la gestu alità vigorosa e serpentina, il panneggiare nervoso, increspato e denso, trovano puntuali riscontri con le statue in pietra, raffiguranti il Valore e la Virtù eroica, di Villa Capra a Sarcedo (Vicenza), che sappiamo esser state pagate allo scultore veneto Francesco Leoni nel 1766 (De Vincenti 2014 p. 255)
Altre tangenze possono registrarsi con alcune statue, il San Giorgio e il San Giovanni Evangelista, originariamente sulla facciata della chiesa di Santa Maria in Foro a Vicenza, databili al primo decen nio del Settecento e riferite dubitativamente allo scultore vicentino Giovanni Calvi (Semenzato 1966, pp. 99, 101), ma anche con opere di Angelo Marinali, scultore di Bassano e fratello del più celebre Orazio, come il San Matteo Evangelista nella chiesa di San Nicolò a Venezia.
Per confronto si veda:
C. Semenzato C., La scultura veneta del Seicento e del Settecento, Venezia 1966.
M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete, Venezia 2014.
74
Scultore veneto, metà del secolo XVIII Baccante (Arianna ?) Scultura in pietra (h. cm 188) (difetti)
€ 3.300/3.500
75
Scultore veneto, metà del secolo XVIII Villano cuciniere Statua in in pietra (h. cm 173) (difetti)
€ 3.300/3.500
76
Sourtout de table tripartito in bronzo dorato con fondo a specchio, ringhiera traforata con decoro a volti di Bacco intervallate da foglie di vite e tralci d'uva, base con piedi ferini. Francia, secolo XIX (cm tot 159x68) (difetti)
€ 8.000/10.000
77
Giovan Domenico Ferretti (Firenze 1692 ‑ 1768) Arlecchino pittore 1760 circa Olio su tela, cm 98x76 (difetti alla cornice)
Bibliografia
A. Morandotti, scheda in I luoghi dell'arte a cura di A. Morandotti, R. Etro, Electa, Milano 1989, pp. 18‑19
€ 6.000/7.000
78
Coppia di grandi mori reggitorcia in legno intagliato, laccato e dorato con vesti e turbanti decorati in policromia su basi a finta roccia laccate a finto marmo con fregi dorati. Reggi candele con palmette in metallo. Veneto, secolo XVIII (h. cm 227) (difetti e mancanze)
€ 6.500/7.000
79
Antonio Calegari (Brescia 1699 1777) (attr.) metà del secolo XVIII
L'Umiltà
Statua in pietra
(h. cm 195 circa) (difetti e restauri)
La scultura in esame è una personificazione dell’Umiltà, virtù raffi gurata nell’Iconologia di Cesare Ripa e descritta come una “Donna con le braccia in croce al petto, tenendo con l’una delle mani una palla et una cinta al collo, la testa china, et sotto il piè destro haverà una corona d’oro” (Ripa 1625, pp. 302 303).
La figura femminile avvolta in una lunga veste setosa e in un man tello dal corposo svolazzo mosso da una corrente turbinosa e as cendente, spicca per l’eleganza della posa roteante, per la sottile modellazione del panneggio fatto di sottili stoffe increspate ade renti al corpo, per i tratti delicati del volto e l’espressione di pacata sensualità; caratteri degni delle sculture realizzate da Antonio Cale gari nella sua fase ormai matura tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Settecento, come suggeriscono i confronti con le figure della chiesa di San Leonardo a Bergamo (Ester, Giuditta con la testa di Oloferne), con le statue in stucco di Santa Lucia e Santa Apollonia nella chiesa dei santi Faustino e Giovita a Quinzano d'Oglio, con la
€ 2.400/2.600
Fede del Duomo di Brescia, o con le statue più tarde raffiguranti Ester e Giuditta con la testa di Oloferne del Duomo di Cremona, ma anche con la Fede e la Carità dei Santi Pietro e Paolo a Travagliato (G. Sava, in I Calegari 2012, pp. 206 207, nn. 70 71; pp. 216 217, n. 78; pp. 232 233, nn. 86 87).
Per confronto si veda:
G. Sava (a cura di), I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, Cinisello Balsamo 2012.
80
Ribalta ad urna lastronata in noce e radica di noce con fronte bombato a due cassetti e mezzo. Anta ribaltabile con scarabattolo a quattro tiretti, piedi terminanti a ricciolo. Lombardia, secolo XVIII (cm 127x120,5x61) (difetti e restauri)
€ 6.500/7.000
81
Pendola da camino in bronzo dorato raffigurante il Carro di Artemide su base ottagonale decorata da bassorilievi raffiguranti scena di caccia al cinghiale e poggiante su piedi ferini. Quadrante a rosone finemente smaltato sui toni del blu e del bianco a cifre romane. Movimento a due treni con platina anteriore traforata. Suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, fine secolo XVIII (cm 53x48) (difetti e sostituzioni al meccanismo)
€ 6.000/7.000
Scuola napoletana del secolo XVIII
Giuditta e Oloferne
Olio su tela, cm 120x146
In cornice (difetti)
€ 4.500/5.000
83
Tappeto passatoia Tibet, fine secolo XIX. Decoro composto da numerosi medaglioni a forma di mandala policromi su fondo blu Cina, completa la decorazione del campo una serie di nuvole policrome di differenti dimensioni, due piccole bordure interne a fiorellini a fondo azzurro, bordura principale a draghi stilizzati e motivi floreali su fondo bordeaux (cm 550x65) (difetti)
€ 5.500/6.000
82
84
Scuola napoletana del secolo XVIII
Davide e Golia
Olio su tela, cm 120x146
In cornice (difetti)
€ 4.500/5.000
85
Coppia di grandi applique in cristallo a sedici luci disposte su tre file decorate da pendagli con fiori e perlinature. Fine secolo XIX ‑ inizio XX (h. cm 190x90x64) (diverse mancanze e rifacimenti)
€ 7.000/8.000
86
Alessandro Calegari (Brescia 1699 ‑ 1765) (attr.) prima metà del secolo XVIII Prodigalità Statua in pietra arenaria (pietra di Vicenza ?) (h. cm 190) (difetti)
€ 1.800/2.000
Le quattro figure allegoriche (lotti 86, 87, 88, 89), accomunate da un abbigliamento prezioso e sofisticato, sono personificazioni dell’Abbondanza, agevolmente identificabile per la consueta cor nucopia, dell’Umiltà, per la corona tenuta a terra, e forse della Prodigalità, come suggerisce il gesto in atto di elargire dei beni tenuti nel grembo (Ripa 1625, pp. 1, 302 303, 531). Ad esse si associa per ragioni stilistiche la figura di un Villano pastore con bisaccia e violino, soggetto comune nella statuaria da giardino del tempo in quanto allusione alla musica e alla poesia bucolica. Nelle statue possiamo notare un panneggiare solcato da profon de pieghe angolose alternato a drappi dal modellato più morbido e modulato, un andamento incedente dal ritmo cadenzato degli arti e della testa in leggero contrapposto rispetto alla torsione del busto, e fattezze comuni nei volti caratterizzati da occhi spalancati ma inespressivi e la bocca dischiusa. Questi elementi ne suggerisco no il riferimento allo scultore bresciano Alessandro Calegari, figlio di Sante il Vecchio e fratello del più noto Antonio, ben documen tato anche nella statuaria da giardino in pietra tenera di Vicenza
(G. Sava, in I Calegari 2012, n. 136). Le opere in esame trovano efficaci riscontri stilistici nelle prime opere attestate di Alessandro, quali il San Giovanni Nepomuceno di Limone sul Garda, datato 1728, e in quello nel porto di Riva del Garda, del 1733, le allegorie della Liberalità e Disinteresse nel Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia, databili verso il 1740, o le statue di divinità in collezione privata, in particolare la Diana, della fase matura dell’artista, simili anche nell’ornamentazione preziosa dei corsetti (G. Sava, in I Calegari 2012, nn. 111, 114, 120; G. Fusari, in Ivi, n. 136).
Per confronto si veda: G. Sava (a cura di), I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, Cinisello Balsamo 2012.
87
Alessandro Calegari (Brescia 1699 ‑ 1765) (attr.) prima metà del secolo XVIII
L'Umiltà
Statua in pietra arenaria (pietra di Vicenza ?) (h. cm 175) (difetti)
€ 3.300/3.500
88
Alessandro Calegari (Brescia 1699 ‑ 1765) (attr.) prima metà del secolo XVIII
Villano Musico
Statua in pietra arenaria (pietra di Vicenza ?) (h. cm 172) (difetti)
€ 4.500/5.000
89
Alessandro Calegari (Brescia 1699 ‑ 1765) (attr.) prima metà del secolo XVIII
L'Abbondanza
Statua in pietra arenaria (pietra di Vicenza ?) (h. cm 173) (difetti)
€ 2.800/3.000
87 88 89
90
Angelo Crescimbeni (Bologna 1734 ‑ 1781)
Allegorie dell'Estate e dell'Autunno
Coppia di pastelli cm 71,6x54 In cornici bolognesi intagliate e dorate
€ 6.500/7.000
91
Angelo Crescimbeni (Bologna 1734 ‑ 1781)
Allegorie dell'Inverno e della Primavera Coppia di pastelli cm 71,5x54 In cornici bolognesi intagliate e dorate € 6.500/7.000
Trumeau a tre corpi, lastronato, filettato e intarsiato in legni vari con decoro a vasi di fiori e volatili entro riserve. Parte inferiore con fronte mosso a sei cassetti di varie misure, calatoia con all'interno vari cassetti mossi, anta centrale tra lesene con segreti interni. Parte superiore a due ante riccamente intarsiata a vasi con fiori e soggetti ornitologici, all'interno ripiano. Cimasa mistilinea centrata da elemento intagliato. Olanda, fine secolo XVIII (cm 112x230x70) (difetti e restauri)
€ 10.000/12.000
93
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Flora
Statua in pietra arenaria (h. cm 164) (difetti)
€ 3.000/4.000
La donna seminuda, dalla folta capigliatura raccolta, coperta da un sottile svolazzo sorretto da una cinghia in precaria tensione, può identificarsi con Flora, protettrice dei raccolti e della fioritura, talora concepita anche come personificazione della Primavera, e pertanto raffigurata di consueto con corona e cesto strabordante di fiori.
Per la posa ancheggiante, in accentuato contrapposto, la folta capigliatura sciolta lungo schiena, e la soluzione del panno sor retto da una cinghia, troviamo significativi riscontri nella figura allegorica della Villa Giusti del Giardino a Bassano del Grappa e nella statua della Liberalità di Villa Sale di San Damiano a Sovizzo, entrambe riferite in modo interrogativo a Giovanni Calvi (doc. Vicenza 1710 1747 ca.), scultore vicentino seguace di Orazio Marinali attivo nei territori veneziani d’entroterra (De Vincenti, 2014 pp. 81, 264).
Per confronto si veda:
M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete, Venezia 2014.
92
94
Giuseppe Ruoppolo (Napoli 1631 ‑ Napoli 1710) Composizione con frutta all'aperto Olio su tela, cm 70x95 In cornice (difetti)
€ 6.500/7.000
95
Gruppo di quattro applique a cinque fiamme in bronzo dorato in foggia di cornucopia con decoro a volute fogliate, frutti e fiori, 1830 ca. (h. cm 42,5) (lievi difetti)
€ 6.500/7.000
95 due di quattro
una di due
96
Coppia di panche in pietra in forma di divano a tre posti con schienale e braccioli sagomati e scolpiti a valva di conchiglia e riccioli, gambe mosse. Secolo XIX (cm 78x93) (difetti e restauri) € 5.000/6.000
97
Scrivania da centro lastronata in radica di noce e radica d'ulivo, filettata in legno chiaro. Piano di forma mossa. Tre cassetti nella fascia sotto tre tiretti estraibili. Due ante rivelano due cassetti, gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm 113x73x64) (restauri)
€ 10.000/11.000
Pierre Garnier (Parigi, 1726 1800) Diplomatica da centro di forma mossa lastronata in bois de rose e bois de violette e filettata, tre cassetti nella fascia frontale e altri tre finti sul lato opposto, applicazioni in bronzo dorato e cesellato, piano in pelle con bordo impresso in oro. Stampigliata "P. GARNIER JME" sotto la fascia. Secolo XVIII (cm 161x78x79) (difetti e restauri)
Provenienza:
Collezione privata, Milano; Christie's, Important French Furniture, asta 5900, 2 dicembre 1997, lotto 73;
Sotheby's Londra, 24 Novembre 1988, lotto 11
Per confronto si veda:
P. Kjellberg, Le mobilier français du XVIIIe siècle, Paris, 2002, pp. 383 391
€ 10.000/12.000
Scuola del secolo XVI (Cerchia di Federico Barocci)
Ritratto di erudito con sfera armillare Olio su tela, cm 103x87,5 In cornice (difetti)
€ 6.000/8.000
98
99
stampigliatura
100
Scultore lombardo, metà del secolo XVIII
Bacco
Statua in pietra (h. cm 193) (difetti)
Poggiante su base a plinto (h. cm 101) (difetti)
€ 2.400/2.600
101
Scultore lombardo, metà del secolo XVIII
Baccante con pantera
Statua in pietra (h. cm 189) (difetti)
Poggiante su base a plinto (h. cm 101) (difetti)
€ 3.300/3.500
Le due statue raffiguranti rispettivamente il Dio Bacco, seminudo e coperto da tralci di vite e grappoli, e una baccante con pantera, dalla postura incedente, dovevano far parte in origine di un più affollato corteo dionisiaco. Le fisionomie delle due sculture, tra loro pressoché identiche, dagli occhi sgranati e con l’accenno di un sorriso beffardo, la conduzione un po’ sommaria dei panneggi e la roteante, ampia postura impressa dal corpo e dall’avanzamento di una delle braccia, rimandano alle sculture bresciane eseguite da Antonio Ferretti (Castiglione d’Intelvi, doc. a Brescia 1747), come l’Angelo con la Santa Casa (Santa Maria della Carità), e le figure allegoriche della Biblioteca Queriniana, del 1746 ca. (Terraroli 2010 pp. 192 193).
Per confronto si veda: V. Terraroli (a cura di), Scultura in Lombardia. Arti plastiche a Brescia e nel Bresciano dal XV al XX secolo, Milano 2010.
102
Ribalta bombata lastronata in radica e filettata in bois de rose. Fronte a tre cassetti e anta ribaltabile con scarabattolo interno e nove tiretti. Alzatina superiore con due cassetti segreti laterali. Lombardia, secolo XVIII (cm 130x121x57) (restauri)
€ 10.000/12.000
103
Maestro napoletano del secolo XVII San Girolamo Olio su tela, cm 125x93,5 In cornice (difetti)
€ 7.500/8.000
104
Sante Calegari il Vecchio (Brescia 1662 ‑ 1717) e Antonio Calegari (Brescia 1699 ‑ 1777) (attr.) inizi del secolo XVIII Guerriero (Marte ?)
Statua in pietra arenaria (h. cm 172) (difetti)
€ 2.800/3.000
Ad essere qui raffigurato è una divinità guerriera, probabilmente il Dio Marte come suggeriscono i consueti attributi dell’elmo piumato, dello scudo e della spada, probabile allusione alle virtù guerriere e alla potenza della famiglia committente del ciclo figurativo a cui apparteneva in origine la statua. Per la fisionomia del volto baffuto dai tratti allungati, per la foggia dell’elmo con visiera appuntita, fornito del con sueto lóphos (pennacchio o criniera) e di lunghe paragnatidi a scaglie, per la tipologia dei calzari cuoiati aperti in due lembi tibiali, per la tipologia di lorica aderente e accollata, dalla superficie omogenea che segue delicatamente le forme anatomiche, l’opera in esame trova suggestivi riscontri in statue eseguite da Sante Calegari il Vecchio insieme al figlio Antonio Calegari, membro più noto e rappresentativo della famiglia e personaggio chiave del barocco bresciano. Ne confermano l’attribuzione il confronto con la statua del Marte in marmo di Botticino per il parco di villa Gambara, oggi palazzo comunale di Verolanuova, riferito a Sante ma con la probabile collaborazione del figlio Antonio e una datazione al 1717 19 ca. (G. Sava, in I Calegari 2012, p. 171, n. 42), e la Brescia Armata nei Civici Musei di Brescia, opera riferita ad Antonio sul 1722 (ivi pp. 56 57, fig. 28, p. 178, n. 51). Quest’ultima, insieme alla statua di Minerva scolpita contemporaneamente al Marte per Verolanuova, si contraddistinguono analogamente all’opera in esame per la posa educata, in elegante ondeggiamento e in ponderata torsione, per le fisionomie asciutte e aristocratiche, per le corporature esili e affusolate, per gli abiti all’antica rivisitati secondo la moda cortese del tempo. Tali caratteristiche fanno propendere per un’opera giovanile di Antonio, presumibilmente eseguita ancora sotto la supervisione di Sante.
Per confronto si veda:
G. Sava (a cura di), I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, Cinisello Balsamo 2012.
105
JULIEN BELIARD
Pendola in marmo bianco, bronzi dorati e patinati modello ''Les Maréchaux'' o "L'Étude". Quadrante in smalto bianco decorato a ghirlande floreali con cifre arabe, calendario mensile e lancetta dei secondi al centro. Movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Scappamento a caviglie. Francia, ultimo quarto del secolo XVIII. Con chiave (cm 66x56x15) (difetti)
Per confronto si veda:
Sotheby's, Style Paris: Mobilier, 19 November 2021, lot 90
€ 12.000/14.000
106
Sebastiano Bombelli (Udine 1635 ‑ Venezia 1719) (attr.)
Ritratto di Giovanni Battista Imperiali-Tartaro
Olio su tela, cm 119,5x98
In cornice (difetti e restauri)
Iscritto al retro "Ioannes Bap./ Imperialis De Tartaro/ Francisci F. a Sebastiano/ Bombello depictus/ Natus Genue 1642/ obiit mutine 1711"
€ 3.800/4.000
107
Maestro del nord Europa della fine del secolo XVI San Paolo e San Barnaba a Listra Olio su tavola, cm 99x143 (difetti e restauri)
€ 10.000/12.000
108
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Venere Statua in pietra (h. cm 188) (difetti)
I caratteri iconografici distintivi ne permettono l'identificazione con la dea Venere, giovane pura e perfetta che si erge su una valva di conchiglia
Per confronto si veda:
‑ S. Guerriero, Giovanni e Antonio Bonazza, eredita` e invenzione, in Antonio Bonazza e la scultura veneta del Settecento, a cura di C. Cavalli e A. Nante, Verona 2015, pp. 15‑42.
€ 4.500/5.000
Cassettone lastronato in palissandro, bois de rose e bois de violette, filettato e intarsiato in legno chiaro. Fronte a due cassetti sotto uno a mezza lunghezza tra montanti con candelabra. Decoro a volute fogliate e grifoni, fianchi e fronte centrati da cartelle con architettura e figure classiche. Piedi a obelisco rovesciato. Applicazioni in bronzo dorato. Piano in marmo verde Alpi con bordure in broccatello di Siena. Lombardia, secolo XVIII (cm 123x89x59) (lievi difetti)
Per confronto si veda:
Morazzoni G. (note di) Il Mobile Neoclassico Italiano, Gorlich, Milano, 1955, Tav. CCCXX.
€ 10.000/12.000
Tav. CCCXX
109
Le due monumentali statue (lotti 110 e 111), dall’estroso portamento e dal rigoglioso panneggiare, sono due personificazioni dell’Estate e dell’Autunno, come scorgiamo dai rispettivi attributi: un fascio di grano e frutti per l’Estate, un cespo d’uva per l’Autunno. La raffinata qualità delle due sculture, la postura superba e leggermente inarcata, la fattura spumeggiante delle teste in aristocratico profilo, imprezio site da creste sollevate, le vesti voluminose e ridondanti solcate da fitte pieghe allungate e percorse da tremule creste affilate, la gestualità elegante, sono tratti stilistici ricorrenti nelle opere dello scultore veneziano Giuseppe Torretti. Lo confermano le tangenze con il Sant’Osvaldo sulla facciata della chiesa di San Stae, l'Umiltà sull’Altare della Scuola dei Carmini, la Fortezza in Santa Maria del Rosario e l’Innocenza in Santa Maria dei Carmini, così come il rilievo della Presentazione di Gesù al tempio in Santa Maria dell’Umiltà a Udine, ma anche la statua di Sant’Andrea in San Giorgio Maggiore e il San Simone in San Simeon piccolo.
Per confronto si veda:
C. Semenzato C., La scultura veneta del Seicento e del Settecento, 1966, pp. 38 40, 106 108.
T. Sherman, voce Torretti, Giuseppe, in La scultura a Venezia da Sansovino a Canova, a cura di A. Bacchi, Milano 2000, pp. 795 799. M. Clemente, voce Torretti, Giuseppe, in “Dizionario biografico degli italiani“, 96, 2019.
110
Giuseppe Torretti (Pagnano 1664 ‑ Venezia 1743) (attr.) prima metà del secolo XVIII Estate Statua in pietra (h. cm 226) (difetti)
€ 3.500/4.000
111
Giuseppe Torretti (Pagnano 1664 ‑ Venezia 1743) (attr.) prima metà del secolo XVIII Autunno Statua in pietra (h. cm 225) (difetti)
€ 3.500/4.000
112
Coppia di servitori mori in legno scolpito e laccato in policromia e oro, che reggono due vassoi sagomati, poggianti su basi squadrate. Veneto, prima metà del secolo XVIII (h. cm 167) (mancanze)
€ 3.500/4.000
113
Pietro Paltronieri, detto "Il Mirandolese" (Mirandola 1673 ‑ Bologna 1741) (attr.)
Capriccio architettonico con rovine gotiche e figure
Tempera su tela, cm 53,6x46 In cornice
Al verso etichetta ottocentesca che reca iscrizione "12/Veduta/Il Mirandolese"
€ 7.500/8.000
114
Pietro Paltronieri, detto "Il Mirandolese" (Mirandola 1673 ‑ Bologna 1741) (attr.)
Capriccio architettonico con rovine classiche e figure
Tempera su tela, cm 53,5x46 In cornice
Al verso etichetta ottocentesca che reca iscrizione "14/Veduta/Il Mirandolese"
€ 7.500/8.000
Pietro Paltronieri, detto “il Mirandolese” dal nome della città natia, fu un eccelso pittore di prospettive.
Poco sappiamo della sua formazione, dalle fonti apprendiamo che fu allievo di Giovanni Francesco Cassana e, successivamente, pittore alla corte dei Pico.
“Stabilì la sua stanza”1 a Bologna dove apprese l’arte della quadra tura (genere artistico strettamente legato alla scenografia)2 attra verso Marcantonio Chiarini e fu avviato alla tematica rovinistica dal pittore emiliano Giovanni Gioseffo Santi.
Paltronieri introdusse, infatti, nelle proprie tempere virtuosismi prospettici3, dove la composizione dal taglio obliquo e aperto sullo sfondo domina la scena.
Tappe di fondamentale importanza per la sua formazione furono Vienna e Roma, dove, a detta del Lanzi, “..stette assai tempo” e dove “vidde, notò e dissegnò, quanto evvi di antico, e di moderno in quegli almi contorni; che però si fece una maniera propria, facile, diligente e teneva con dipingere a tempera tele, e a fresco su i muri, vaghe prospettive, coll’introdurci colonnati, architetture, archi, e marmi venati dei loro colori naturali, il tutto disposto in bellissimi siti, con vedute, e lontananze, che sommamente dilettano”4
In queste magnifiche e inedite tempere qui all’incanto (lotto n. 113 e lotto n. 114) il Mirandolese dipinse “grandiosi monumenti classici, posti di lato a mo’ di quinta e resi con una sensibilità materica atten ta a registrare variegature e irridescenze dei materiali costruttivi”5
L’accento è chiaramente posto sulla struttura architettonica, pros petticamente protagonista, la quale crea e condiziona lo spazio decorato da edifici medievali o da rovine classiche, le quali si fondo no alle figure tramite luce e colore6
Per quanto riguarda la datazione di questo pendant sarei propenso
a collocare le tele tra la fine del secondo decennio e l’inizio del terzo decennio del Settecento, vicine stilisticamente a quelle eseguite per palazzo Caprara7
Per quanto riguarda le eleganti e agili figure che vivificano le scene, dipinte con tocco rapido (come nelle tempere di Caprara), potreb bero riconoscersi nella raffinata mano del Bigari, soprattutto se si confrontano con quelle nella Prospettiva con la Colonna Traiana e il Pantheon8 di collezione privata bolognese o nella Prospettiva con interno di Biblioteca9, sempre di collezione privata bolognese. La collaborazione tra i due artisti è cosa nota, e sarà così intensa da raggiungere livelli di omogeneità altissimi, tanto da rendere talora arduo stabilire la paternità per alcune tempere10
1 P. A. Orlandi, Abecedario pittorico, 2 ed., Bologna 1719, p. 367
2 M. C. Bandera, Pietro Paltronieri, il Mirandolese, Cassa di rispar mio di Mirandola, Mirandola 1990, p. 11
3 M. C. Bandera, Pietro Paltronieri, il Mirandolese, Cassa di rispar mio di Mirandola, Mirandola 1990, p. 22
4 L. Lanzi, Storia pittorica dell’Italia, II, Bassano 1795, p. 204
5 M. C. Bandera, Pietro Paltronieri, il Mirandolese, Cassa di rispar mio di Mirandola, Mirandola 1990, p. 29
6 Ivi, p. 23
7 E. Noè, Avvio al Mirandolese, in “Strenna Storica Bolognese”, XXIV, 1974, p. 227
8 M. C. Bandera, Pietro Paltronieri, il Mirandolese, Cassa di rispar mio di Mirandola, Mirandola 1990, p. 44
9 Ivi, p. 45
10 Ivi, p. 37
113 114
115
Antonio Carra (Bissone, seconda metà del XVI secolo ‑ Brescia, 1632) (attr.) inizi del secolo XVII
Minerva Statua in pietra (h. cm 198) (difetti)
Le tre statue (lotti 115, 116, 117) potevano in origine far parte di un gruppo più esteso oppure rappresentare individualmente le tematiche profane corrispondenti. La figura di Cerere, Dea della fer tilità, qui raffigurata come di consueto con una corona di spighe, in questo caso di miglio, con il corno della Dovizia ricolmo dei frutti e con un serto vegetale che ne cinge il capo, era una chiara allusione alla floridezza e alla produttività del terreno. La figura di donna, adagiata a un plinto, coperta fugacemente solo da un panno, sem brerebbe una rivisitazione della Venere al bagno, quindi simbolo di purezza e nascita, e anche in questo caso un soggetto affine a complessi figurativi da giardino, in particolare ninfei o fontane. Il terzo personaggio è senza dubbio riconoscibile nella Dea Minerva, vestita da guerriera con elmo crestato, una possente corazza, scu do e spada, oggi perduta, ma in origine impugnata con la mano destra. Nella sua duplice accezione di guerriera e protettrice delle arti, era uno dei soggetti prediletti nella statuaria da giardino per la celebrazione delle virtù di una stirpe. Da un punto di vista stilistico le tre opere recano significative affinità
€ 2.800/3.000
con la produzione dello scultore Antonio Carra, di origini luganesi ma attivo principalmente a Brescia dal 1592, membro di una pro lifica stirpe di scultori rimasti in auge fino alla metà del Seicento e all’affermazione della dei Calegari. Lo documentano i confronti con la Brescia armata, statua collocata al vertice della Fontana della Torre Pallata (1596 1598), con la statua di Venere con amorino del palazzo Uggeri Fenaroli (1607) (Terraroli 2010, pp. 158 159), e con le statue di San Faustino e San Giovita all’esterno del Duomo Nuovo di Brescia (1604 1605) (Vezzoli 1964).
Per confronto si veda:
G. Vezzoli, La scultura a Brescia nei secc. XVII e XVIII, in Storia di Brescia, III, Brescia 1964, pp.401 407.
V. Terraroli (a cura di), Scultura in Lombardia. Arti plastiche a Brescia e nel Bresciano dal XV al XX secolo, Milano 2010.
116
Venere
Statua in pietra (h. cm 175) (difetti)
€ 2.500/3.000
117
€ 1.800/2.000
Antonio Carra (Bissone, seconda metà del XVI secolo ‑ Brescia, 1632) (attr.) inizi del secolo XVII
Antonio Carra (Bissone, seconda metà del XVI secolo ‑ Brescia, 1632) (attr.) inizi del secolo XVII Cerere
Statua in pietra (h. cm 188) (difetti)
118
Pelagio Palagi (Bologna, 25 maggio 1775 Torino, 6 marzo 1860) Camino in scagliola con decoro a palmette e figure allegoriche su marmo nero (cm 138x102x21) (mancanze e restauri)
€ 10.000/12.000
Il camino è una replica coeva dell’esemplare realizzato nel 1834 per il Gabinetto Etrusco del Castello di Racconigi. I lavori di riammo dernamento degli ambienti in quell’edificio vennero commissiona ti nel 1832 dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia Carignano poco dopo la sua ascesa al trono avvenuta nel 1831. Il cantiere fu affidato al pittore e architetto Pelagio Palagi (1775 1860) che fu responsabile dei decori fissi e mobili degli ambienti fra i quali spicca il Gabinetto Etrusco destinato a studio del Re e sala di ricezione1 L’ambiente, uno dei massimi esempi dell’eclettismo di Palagi e del gusto storicista della prima metà dell’Ottocento, presenta una de corazione dipinta sulla volta e sulle pareti, realizzata da Giovanbatti sta Airaghi (1803 1855) ispirata alle pitture della Tomba del Cavalie re, scoperta nel 1827 a Tarquinia, e a reperti vascolari apuli desunti da raccolte come le Antiquités étrusques, grecques et romaines du cabinet de M Hamilton, del d’Hancarville (edita a Napoli, 1766 67). Arredata con mobili approntati dal celebre ebanista di corte Gabriele Capello, detto il Moncalvo, la stanza è interamente basata sulle cromie del bruno, dell’ocra, del bianco e del nero seguendo il modello della antica pittura vascolare. A centrare questa elaborata
scenografia il camino dispiega la contrapposizione degli intarsi in scagliola ocra sul fondo di marmo nero sotto forma di palmette –che corrono lungo il profilo e di figure di fanciulle alate che versano acqua da vasi, poste negli spicchi dell’arco, e di personaggi stanti sugli zoccoli. Nella Biblioteca Civica dell’ Archiginnasio di Bologna si conservano alcuni studi preparatori di mano del Palagi per questo caminetto (de Royere, figg. 157 8). Esecutori di questa composizio ne furono lo scultore Pietro Barbieri e per i lavori di “marmorino”, come si scrive in un pagamento, Francesco Gussoni che dovette essere dunque colui che realizzò le figure e i motivi ornamentali; il tutto fu rifinito e lucidato da Pietro Brusa (de Royere, p.234)
1Bertrand de Royere, Pelagio Palagi. Décorateur des Palais Royaux de Turin et di Piémont, Parigi, 2017, pp.101 2, 234 240
Gabinetto Etrusco del Castello di Racconigi - Photo Credit: Beppe© 2015
119
Francesco L'Ange (1675 ‑ 1757)
Frati certosini in un paesaggio Olio su tela, cm 41x60
In cornice (difetti)
Bibliografia
R. Roli, Paesaggisti e figuristi del settecento bolognese: nuove aggiunte, in "Paragone" n. 457, 1988, pp. 66‑67, tav. 48
€ 4.500/5.000
Pubblicato per la prima volta da Roli1 nel 1988 su Paragone, il dipinto è opera del pittore savoiardo Francesco L’Ange. Nato ad Annecy da padre pittore, ebbe qui una prima formazione artistica, per spostarsi poi verso la fine del Seicento a Torino, presso la corte sei Savoia, divenendo maestro di disegno. La sua biografia, redatta nel 1769 dal ritrattista Luigi Crespi, dà poi notizia di un succes sivo trasferimento a Bologna nel 1706, dove prese ad “imitare il fare dell’Albani”2. Tale informazione è confermata anche dalla presenza dell’Ange nella bottega di Giovan Gioseffo Dal Sole, essendo il suo nome segnalato nel lungo elenco dei suoi allievi3
Il dipinto monocromo proposto all’incanto raffigura un episodio della vita di San Bruno di Colonia (1130 1101), fondatore dei Certosini (ordine contraddistinto da uno scapolare bianco che si piega sui due lati), mentre prega in compagnia dei confratelli nella Grande Char treuse, desolata regione montuosa nei pressi di Grenoble, sede del futuro monastero4
Considerata la scarsa quantità di dipinti a noi pervenuti di mano certa di Francesco l’Ange, quest’opera permette di cogliere la sorpren dente maestria del pittore nella resa del paesaggio, a cui è dedicata un’ampia porzione della tela, insieme all’alta qualità pittorica mostrata nella resa minuziosa degli elementi naturalistici che sconfinano in un orizzonte lontano e luminoso. Qui la predilezione per l’Albani, di cui parla il suo biografo, si riscontra nel modo di delineare la veduta paesistica, intesa come propensione ad un classicismo arcaizzante, praticato dall'Ange e imperante nella cultura pittorica bolognese.
Secondo Roli, la tela andrebbe considerata come uno studio preparatorio per un dipinto su rame, leggermente più piccolo, firmato e oggi in collezione privata. Inoltre, lo studioso ritiene che quest’ultimo possa essere identificato con il rame che Marcello Oretti menziona in casa del mercante Antonio Buratti, presso la chiesa di S. Martino, per il quale l’artista lavora, come segnala lo stesso Oretti, a partire dal 17135 Questo rappresenta, dunque, il terminus post quem per l’esecuzione sia del rame che del suo monocromo preparatorio, che sarebbe co munque da collocare non oltre il 1719, data in cui, come rende noto il Crespi nella sua biografia, il pittore passò al servizio di casa Lucatelli6 Qui l’Ange si fermò per ben sedici anni per divenire poi membro della Congregazione dei Filippini presso la chiesa di S. Maria di Galliera.
1 R. Roli, Paesaggisti e figuristi del settecento bolognese: nuove aggiunte, in “Paragone” n. 457, 1988, pp. 66 67, tav. 48
2 L. Crespi, Felsina Pittrice, Tomo terzo, Roma 1769, p. 271
3 R. Roli, La bottega di San Luca, Primavera 1991, p. 28
4 J. Hall, Dictionary of subjects and symbols in art, Westview Press, Boulder Colorado 2008, pp. 80 81
5 R. Roli, La bottega di San Luca, Primavera 1991, p. 28
6 L. Crespi, Felsina Pittrice, Tomo terzo, Roma 1769, p. 272
120
Tommaso Bonazza (Venezia 1696 ‑ 1775) (attr.) metà del secolo XVIII
Minerva Statua in pietra
(h. cm 190) (difetti)
121
€ 6.500/7.000
Tommaso Bonazza (Venezia 1696 ‑ 1775) (attr.) metà del secolo XVIII
Mercurio Statua in pietra
(h. cm 205) (difetti)
€ 6.500/7.000
Le due imponenti statue ( lotti 120 e 121) appartenenti ad un me desimo complesso scultoreo da giardino e presumibilmente in orig ine poste in dialogo iconografico e gestuale tra loro, rappresentano Minerva e Mercurio. La Dea della sapienza, simbolo dell'ingegno e dell'intelligenza, e guida delle attività intellettuali, è qui presentata nella sua accezione di divinità guerriera, abbigliata in vesti sette centesche, con ricco farsetto cinto alla vita da una spessa fusciacca, con un sofisticato elmo piumato, lancia e scudo. Il Dio Mercurio, il messaggero degli Dei, è invece identificabile per i consueti attributi del petaso alato, cappello a larghe falde dell’antica Grecia tipico dei viaggiatori, i calzari anche loro con ali, il gallo, annunciatore del nuovo giorno, un corno da richiamo impugnato con la mano des tra, allusivo al ruolo di araldo, e una piccola saccoccia, per il ruolo di protettore degli scambi commerciali. L’estrosa ricchezza dell’abbigliamento delle due statue dalle pecu liari pieghe a sacca alternate a ricadute verticali, la sofisticata in venzione del copricapo di Mercurio in precario equilibrio e quella del moderno elmo di Minerva coordinato alla fattura dello scudo dai lembi scartocciati, rimandano ai modi eccentrici della scultura veneta da giardino del Settecento, seppur qui tradotta in posture più compassate in sentore di Neoclassicismo. Possiamo trovare significative tangenze in particolare con le ope re di Tommaso Bonazza (Semenzato 1966), figlio e collaboratore
del più noto Giovanni, protagonisti entrambi della statuaria in villa nell’entroterra veneto, come la Fede e la Speranza in Santa Maria del Carmine a Padova (scolpite insieme al fratello Michelangelo nel 1734), il San Sebastiano nel santuario della Madonna del Pilastrel lo a Lendinara (Rovigo), e soprattutto, considerando la tematica affine, la Notte di Villa Duodo a Monselice attribuita a Tommaso intorno al 1730 1740 (Zanuso 2019 p. 181), e le due statue del Mezzogiorno, una sempre a Villa Duodo, l’altra a Villa Carlotta a Tramezzina (Ivi, pp. 182 183).
Per confronto si veda:
C. Semenzato, La scultura veneta del Seicento e del Settecento, Venezia 1966
S. Zanuso, La scultura del Settecento a Villa Clerici, in Splendori del Settecento sul Lago di Como, a cura di M.A. Previtera, Milano, 2019, pp. 169 191.
121 120
122
Carlo Francesco Nuvolone (Milano 1609 ‑ 1661)
Madonna con Bambino
Olio su tavola, cm 47,5x35,5 In cornice
€ 4.500/5.000
123
Giuseppe Gricci (Firenze, 1719 ‑ Madrid, 1771)
Puttini con capra
Gruppo in porcellana dipinta in policromia, marcato alla base in azzurro (cm 15x11x8) (difetti)
Il nostro gruppo risale al periodo settembre‑ottobre 1744, si tratta quindi di uno dei primi lavori del Gricci presso la Real Fabbrica di Capodimonte, dove iniziò a lavorare nel 1743. Possiamo considerarlo una perfetta sintesi dei tratti caratteristici della mano del Gricci, la sua predilezione per i giovani e le giovinette i cui volti esprimono stupefazione e dolcezza si combina al talento, ribadito dal Morazzoni, nel modellare figure animali.
Citato in:
F. Stazzi, L'arte della ceramica : Capodimonte, Gorlich editore, Milano, 1972, p. 167‑168 dove si dice: "Fra i primi lavori sono annotati due puttini che scherzano con una capra (settembre‑ottobre 1744) modello ripetuto con quattro puttini e successivamente con un solo puttino"
Per confronto si veda:
G.Morazzoni, Le Porcellane italiane, Tumminelli & C. ‑ Editori, Milano‑Roma, 1935, pp. 87‑88
€ 13.000/14.000
124
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Saturno Statua in pietra (h. cm 190) (difetti)
I caratteri iconografici distintivi, come l'aspetto senile e la barba lunga, ne consentono l'identificazione in Saturno, a cui l’uomo doveva la conoscenza dell’arte agricola, ritratto in atteggiamento pensoso e con in mano una monumentale falce
Per confronto si veda:
‑ S. Guerriero, Giovanni e Antonio Bonazza, eredita` e invenzione, in Antonio Bonazza e la scultura veneta del Settecento, a cura di C. Cavalli e A. Nante, Verona 2015, pp. 15‑42.
€ 4.500/5.000
126
125
Vaso in marmo a cratere biansato, parte inferiore della vasca a baccellature e corpo scolpito a bassorilievo da corteo di vestali con sacerdote, anse con mascherone all'attacco, orlo estroflesso e ornato a baccellature, base quadrata su cui poggia il piede svasato. Roma, secolo XIX (h. cm 84) Montato su colonna in marmo (h. cm 106) (difetti)
€ 8.000/10.000
126
Vaso in marmo a cratere biansato, parte inferiore della vasca decorata a ramages vegetali e foglie, anse con all'attacco due volti barbuti, corpo scolpito a bassorilievo con figure classiche, orlo estroflesso e ornato a baccellature, base quadrata su cui poggia il piede svasato. Roma, secolo XIX (h. cm 84) Montato su colonna in marmo (h. cm 106) (difetti)
€ 10.000/12.000
127
Pietro Longhi (Milano 1701 ‑ 1785)
La consegna del pacco
Olio su tela, cm 49x59
Iscritto al retro
In cornice (lievi difetti)
Provenienza
Christie's Londra, 04/24/1981, lotto n. 135 come Pietro Longhi
L'opera è presente con questa attribuzione nell'Archivio della Fototeca Zeri (scheda n. 66632, INVN 127409)
€ 11.000/12.000
128
Pietro Longhi (Milano 1701 ‑ 1785)
La trattativa
Olio su tela, cm 49x59
Iscritto al retro
In cornice (lievi difetti)
€ 11.000/12.000
Artista prediletto dall’aristocrazia della Serenissima, tra la quale egli esercitò sempre la sua maggiore attività, Pietro Longhi è il pittore di scene di interni di maggior successo nella Venezia del XVIII secolo. Catturando la vivacità e il colore della città in tele di piccolo forma to, estremamente popolari tra i mecenati e i collezionisti dei suoi quadri, Longhi mostra una Venezia del tutto diversa da quella di Guardi e Canaletto: al posto di grandi cerimonie e sfarzi, il pittore invita lo spettatore dentro spazi intimi e mostra la città come luogo di seduzione e piacere, dove le sue figure mascherate suscitano in trighi e un senso giocoso dell'inganno.
Le inedite tele raffiguranti La consegna del pacco (lotto n.127) e La trattativa (lotto n.128), qui alla vendita all’incanto, incarnano per fettamente questa vivace visione degli scorci di vita dell'alta borghe sia veneziana, comprendendo tutti gli elementi che conferiscono alle opere di Pietro Longhi il loro fascino duraturo: ambienti elegan ti, un tocco di umorismo e, soprattutto, un soggetto suggestivo e divertente.
L'aria di lusso e svago è ne La consegna del pacco rafforzata dalla figura della ragazza alla spinetta intenta a suonare nella stanza illu minata da una grande finestra.
La collocazione della seduta della giovane musicista, a chiusura di un lato del dipinto, è una pura caratteristica longhiana ricorrente in molteplici composizioni del pittore, come ne La lezione di geografia1 della Pinacoteca Querini Stampalia di Venezia, ne Il gioco della pentola2 della National Gallery of Arts di Washington o ne La Lezione di ballo3 delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Anche il domestico con vassoio e tazza de La trattativa è un altro motivo molto presente nell’iconografia delle scene di genere del pittore, come ne La cioccolata del mattino4 e La visita in bautta5 , entrambe di Ca’ Rezzonico, o nella Lezione di musica6 del Walters
Art Gallery di Baltimora.
Alle pareti di entrambi i dipinti, ad arredare le stanze, sono appese svariate tele e il mobilio che circonda i personaggi mostra chiara mente il gusto dell’epoca.
L’arrivo del domestico, che solo le filatrici e il cagnolino sembrano notare, interrompe un momento intimo e anima la composizione con un attimalità classica di Longhi; anche ne La trattativa lo scam bio di merce dei due protagonisti muove la scena, mentre la servitù incuriosita aspetta un verdetto. L’accentuato carattere naturalistico di queste scene qui a catalogo porterebbe a datarle ai primi anni ’40 del XVIII secolo.
Longhi porse uno specchio ai suoi contemporanei, mostrando un cast di adulatori, giocatori d'azzardo e pettegolezzi; tutti argomenti che sostennero la sua popolarità.
La meravigliosa amabilità di questi episodi è contrassegnata da un tocco attento, spesso anche delicatamente satirico, per questo il drammaturgo Carlo Goldoni definì Longhi un "uomo che cerca la verità”.
1 T. Pignatti, L’opera completa di Pietro Longhi, Alfieri, Milano 1974, p. 93
2 L. Venturi, Italian Paintings in America, Milano New York 1933, vol. III, n. 600 (collezione Kress, K. 147)
3 A. Ravà, Pietro Longhi, Bergamo 1909, p. 66
4 Ivi, tav. 5
5 Ivi, tav. 53
6 F. Zeri, The Italian Pictures: Discoveries and Problems, in “Apollo”, 84, 1966, p .444, fig. 10
127 128
129
Scultore lombardo, primo quarto del secolo XVIII Atena Statua in pietra (h. cm 207) (difetti)
€ 5.000/6.000
130
Scultore lombardo, primo quarto del secolo XVIII Eris Statua in pietra (h. cm 215) (difetti)
€ 3.500/4.000
Questo gruppo di sculture (lotti 129, 130 e 131) nacque per lo spa zio scenografico di un giardino, come un’esedra di verzura, un nin feo o forse un complesso figurativo da fontana, dedicato al celebre racconto del Giudizio di Paride. La dea Eris, indispettita del man cato invito al banchetto organizzato da Zeus in onore delle nozze tra Peleo e Teti, arrivò ugualmente all’evento portando con se una mela dalla scritta provocatoria “alla più bella”, scatenando così una disputa furibonda tra le dee Era, Atena e Afrodite. A sedare gli animi provvide il più bello tra i mortali, Paride, figlio di Priamo Re di Troia e prediletto del Dio Ares. Ognuna delle tre divinità presenta tesi al cospetto del principe troiano gli chiese la mela in cambio di ricompense, ma Paride scelse di consegnarla a Afrodite in cambio dell’amore della donna più bella del mondo (Elena). Il gruppo prin cipale rappresenta proprio Paride, il quale, adagiato su uno sprone è rivolto verso Afrodite, in posizione prominente e accompagnata da un puttino, che stringe in mano il pomo appena consegnatogli. Una delle altre due statue ritrae invece la Dea Atena, riconoscibile per l’elmo con il simbolo a lei associato, la civetta, mentre l’altra
difficilmente identificabile per l’assenza di attributi precipui potreb be essere Eris, in quanto in mano sembra stringere qualcosa, ora perduto, forse proprio il pomo portato al banchetto di Zeus. A livello stilistico le statue sono accostabili alle statue in pietra di Villa Clerici a Niguarda (Milano), opere riferite a uno scultore lom bardo attivo intorno al 1700 1730. Come nel nostro caso le forme opulente del tardo barocco lombardo sono stemperate con esiti prossimi a Carlo Francesco Mellone (Milano 1670 ante 1756), in questi anni protostatuario del Duomo milanese (Zanuso 2019 pp. 176 177).
Per confronto si veda: S. Zanuso, La scultura del Settecento a Villa Clerici, in Splendori del Settecento sul Lago di Como, a cura di M.A. Previtera, Milano, 2019, pp. 169 191.
131 Scultore lombardo, primo quarto del secolo XVIII Paride, Afrodite e un amorino Gruppo statuario in pietra (h. max cm 225) (difetti)
€ 10.000/12.000
particolare del lotto
132
Antonio Mascarone e scagliolista romano, 1790 ca. Tavolo da centro filettato e intarsiato in legno di noce e abete impiallacciato in bois de violette, bois de rose, palissandro, acero; noce intagliato e dorato con piano in scagliola incassato centrato da scacchiera, bordura a greca con riserve decorate da scene pompeiane. Lombardia, fine secolo XVIII (cm 106x77x71) (difetti)
€ 12.000/14.000
La scacchiera inserita al centro del piano, ispirata ai repertori dell’Antico, è opera di un bravo scagliolista romano. La composita incornicia tura trae ispirazione dai quattro volumi della Collection of Etruscan, Greek and Roman Antiquities from the Cabinet of William Hamilton, stampati da Pierre Francois Huges d’Hancarville nel 1766. Sono liberamente derivate dalle tavole di quest’opera, che grande diffusione ebbe nelle arti decorative dell’ultimo Settecento, le quattro raffigurazioni nelle riserve ovali e il fregio su fondo nero della cornice della scacchiera. D’invenzione squisitamente neoclassica è invece la decorazione degli angoli, con l’esile greca intrecciata a delicate foglioline azzurre. Di fattura lombarda è il tavolo, appositamente costruito da un bravo ebanista per accogliere la scacchiera. Ne conosciamo l’artefice, si tratta di Antonio Mascarone, seguace di Giuseppe Maggiolini, forse suo diretto allievo, provetto intarsiatore come dimostra un tavolo già noto agli studi, molto simile a quello di cui si scrive, e altre opere note alla storiografia. Scarse le notizie che si hanno su di lui, sappiamo che fu attivo a Cesano Maderno, in provincia di Milano, tra l’ultimo decennio del Settecento e il primo ventennio del secolo successivo. Le opere conosciute ce lo mostrano eccellente ebanista versato anche nell’arte dell’intarsio. La vicinanza di alcune tarsie su suoi mobili a disegni di Giuseppe Maggiolini, unita alla qualità delle stesse, hanno fatto supporre che possa essere stato diretto allievo del maestro di Parabiago. Certamente fu un ebanista che dovette godere nella Lombardia a cavallo tra Settecento e Ottocento, di una solida reputazione. Lavorò anche per i palazzi della corte napoleonica, come dimostra il tavolo ricordato, già parte dell’arredamento della villa reale di Monza. Il tavolo da centro in questione, finemente impiallacciato con una scelta di bei legni, non presenta intarsi, ma un raffinato gioco di impial lacciature di bois de rose, bois de violette e palissandro, disposte in modo da creare giochi di venature contrapposte. Le due riserve laterali del piano sono incorniciate da un finissimo fregio che ripete quello della scagliola, del tutto particolare perché realizzato con una tecnica simile alla scagliola.
Tornite secondo un bel disegno, impiallacciate, scanalate e rudentate sono le gambe, illuminate da una bella doratura all’interno delle scanalature.
Una collocazione cronologica nel corso dell’ultimo decennio del Settecento appare la più verosimile.
Bibliografia:
A. Gonzàlez Palacios, Il tempio del gusto, Milano, 1986, Tomo I, p. 274, Tomo II, p. 300
Giuseppe Beretti
G. Villani, Civiltà del legno, mobili delle collezioni di palazzo Bianco e del Museo degli ospedali di San Martino, Genova, 1985, p. 85 e sgg.
G. Beretti, Laboratorio, 2005, p. 120 e sgg.
Antonio Mascarone, scrittoio. 1804 ca. Milano, Soprintendenza ai Beni Artistici e storici per la Lombardia (già Monza, Villa Reale)
133
Maestro del secolo XVIII San Giovanni Battista Olio su tela, cm 133x95,5 In cornice (lievi difetti) € 10.000/12.000
Trumeau in legno laccato interamente decorato ad arte povera con incisioni policrome applicate alla Remondini e stampe acquerellate raffiguranti ghirlande, scene galanti entro paesaggi, motivi vegetali e animali. Parte superiore sormontata da fascia con allegorie dei mesi, di cui gennaio firmato S. Muller, due ante a vetro, interno con stampe decorate a chinoiserie, cimasa sagomata centrata da cartella. Parte inferiore a tre cassetti con calatoia che rivela tiretti. Piemonte, secolo XVIII (cm 100x241x53) (difetti)
€ 22.000/24.000
134
aperto
135
Alfredo Ravasco (Genova 1873 Ghiffa 1958)
Coppetta in malachite con anse in foggia di arpia, vaso contenente fiori e frutti in corallo frammisti di piccole perle, bordi profilati in oro, perline e strass. Supporto cesellato a mascheroni alternati a filo di perle, firmato alla base (cm 5x3) (difetti)
Per confronto si veda: P. Venturelli (a cura di) Alfredo Ravasco: l'orafo dei principi, il principe degli orafi, Skira, Ginevra ‑ Milano, 2015, pp. 50, 135, fig. 112.
Il presente lotto è accompagnato da perizia potrebbe essere soggetto a restrizioni di importazione ed esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni paesi extra UE
€ 3.300/3.500
136
Alfredo Ravasco (Genova 1873 ‑ Ghiffa 1958)
Portaoggetti in agata con orso polare in argento e smalti che osserva una perla (cm 19x13)
Per confronto si veda: Paola Venturelli (a cura di), Alfredo Ravasco. L'orafo dei Principi. Il Principe degli orafi, Skira, Ginevra Milano, 2015, p. 92, fig. 56
€ 2.800/3.000
137
Alfredo Ravasco (Genova 1873 ‑ Ghiffa 1958)
Coppetta in malachite con decoro in oro, onice, coralli e perle, 1940 ca. (d. cm 5; h. cm 2) Base rettangolare in avorio firmata "A. RAVASCO" (cm 3x1x4) (difetti)
Per confronto si veda: P. Venturelli, Alfredo Ravasco, Skira, Ginevra Milano, 2003, pag. 45, fig. 34
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES per l'avorio IT/CE/2023/MI/00219.
Il presente lotto è accompagnato da perizia per il corallo e potrebbe essere soggetto a restrizioni di importazione ed esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni paesi extra UE
€ 3.300/3.500
particolare della firma
particolare della firma
Alfredo Ravasco (Genova 1873 ‑ Ghiffa 1958) Coppa in agata con prese decorate da zaffiri cabochon, piedi a rullo in zaffiri pavè, firmata alla base. Poggiante su base rettangolare lastronata in lapislazzuli (cm 25x8,5x18; base: cm 14,5x2x9,3)
Per confronto si veda: P. Venturelli (a cura di) Alfredo Ravasco: l'orafo dei principi, il principe degli orafi, Skira, Ginevra ‑ Milano, 2015, pp. 68‑69.
€ 20.000/22.000
138
139
Alessandro Tomba (Faenza, 1825 Firenze, 1864)
Una giovane fiorentina che fa il giuoco della Margherita, mi vuol bene, non me ne vuole
Firenze, 1864
Scultura in marmo su base ottagonale con ciglio fogliato (h. tot cm 136)
Firmata, locata e datata al retro sulla base. Titolata al fronte (difetti)
€ 18.000/20.000
La pregevole scultura qui proposta è opera dell’artista faentino Alessandro Tomba (Faenza, 1825 Firenze, 1864), il quale nel 1864 ricavò da un unico blocco di marmo un’elegante figura femminile seduta, colta nell’atto di sfogliare delle margherite. Il modellato definito dallo scalpello dell’artista rivela, nel perfetto stato di con servazione, forme e volumi tattili, attraverso le quali anche i più minuti dettagli sono in grado di restituire una materia palpitante, viva. Il proposito dell’artista di rappresentare “Una giovane fiorenti na” contrasta con un trattamento della materia e linee compositive che occhieggiano al purismo: ne risulta un’opera in delicato equi librio tra apertura al reale e purismo, in coincidenza con il dibatti to estetico sulla scultura nell’Italia post unitaria e, in particolare, a Firenze.
Il confronto con altre opere di Tomba rivela il picco qualitativo rag giunto dal marmo “Mi vuol bene, non me ne vuole”, in particolare rapportandolo ad altri modelli di figura seduta, quindi con il celebre monumento allo scienziato Evangelista Torricelli scultura premiata con la medaglia d’argento in occasione dell’Esposizione Nazionale italiana di Firenze del 1861 , ma anche con il gesso, meno noto, raffigurante “Bice al castello di Rosate”, oggi conservato presso la Pinacoteca di Faenza.
Come si è accennato, l’opera in esame fu realizzata nel 1864, anno della prematura scomparsa dello scultore, ma il termine ante quem per lo studio e l’elaborazione della scultura è da ricondursi al 1862, quando Alessandro Tomba presentò all’annuale Esposizione della Società Promotrice di Firenze un modello in gesso, specificamente indicato nel catalogo come: “Una giovane fiorentina che fa il giuo co della Margherita, mi vuol bene, non me ne vuole. (Per l’esecuzio ne in marmo)”1. Oltre a tale dato, fondamentale per la ricostru zione della biografia artistica del Tomba, è interessante notare il suo coinvolgimento nell’esposizione della Promotrice di Firenze del ‘62, vera e propria pietra miliare per l’Ottocento italiano: si tratta infatti dell’esposizione che segnò la nascita del movimento dei Macchia ioli. Ma se per i Macchiaioli la rottura con l’estetica purista fu sin ceramente rivoluzionaria, per la scultorea fiorentina il distacco fu di certo più graduale e caratterizzato da diverse oscillazioni. Queste meditazioni riguardarono in prima persona la figura più rappre sentativa della scultura nel panorama toscano, il senese Giovanni
Duprè (Siena, 1817 – Firenze, 1882), il quale fu anche maestro di Alessandro Tomba.
Prima di trasferirsi a Firenze, Tomba ricevette i primi rudimenti ar tistici dal padre, l’architetto e disegnatore Pietro Tomba (Faenza, 1774 – Faenza, 1846), in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Firenze, avvenne l’incontro fondamentale con Giovanni Dupré, di solo otto anni più anziano, ma già artista affermato, forte anche dei compositi insegnamenti ricevuti da Lorenzo Bartolini e Tommaso Minardi, oltre che dalla conoscenza di prima mano della scultorea francese e inglese.
Riteniamo sia possibile cogliere un diretto riferimento tra l’opera in analisi e una del Duprè, ci riferiamo alla “neogreca” “Saffo ab bandonata”, scultura conservata presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma: oltre che per ragioni squisitamente contenutis tiche, legate a turbate vicende erotiche, esistono correlazioni tra le due opere dal punto di vista compositivo a esempio la scelta della figura seduta e le gambe accavallate ma anche per la tecnica di trattamento delle superfici, tale da definire un’estrema politezza della materia marmorea.2
È dunque probabile che il Tomba abbia desunto dalla “Saffo” (1857–1861) di Duprè la forte tensione sentimentale del soggetto storico mitologico e abbia deciso di competere con questi, dappri ma scolpendo il romanzesco amore della “Bice al castello di Rosate” e in seguito, per l’insorgere di un più forte desiderio di realtà, tra sponendo affini sentimenti nella “giovane fiorentina”, che ancora oggi ai nostri occhi appare del tutto “reale”3. Da un punto di vista stilistico e qualitativo “Mi vuol bene, non me ne vuole” si delinea quale capolavoro ritrovato della scultorea post unitaria italiana, in quanto opera in grado di riassumere il meglio delle tensioni naturali ste e il retaggio per le ricercate esattezze puriste.
1 Catalogo delle opere ammesse alla esposizione solenne della Società Promotrice delle Belle Arti in Firenze, Tipografia Mariani, Firen ze, 1862, pag. 11, n. 209.
2 Ettore Spalletti, Giovanni Dupré, Electa, Milano, 2002, p. 121.
3 Tommaso Grossi, Marco Visconti. Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel secolo, Borroni e Scotti, Milano, 1840
140
Sante Calegari il Vecchio (Brescia 1662 ‑ 1717) (attr.) inizi del secolo XVIII
Cavaliere Cristiano dell’Ordine del Santo Sepolcro
Statua in pietra arenaria (pietra di Vicenza?) (h. cm 215) (difetti)
€ 5.500/6.000
141
Sante Calegari il Vecchio (Brescia 1662 ‑ 1717) (attr.) inizi del secolo XVIII
Guerriero turco
Statua in pietra arenaria (pietra di Vicenza?) (h. cm 180) (difetti)
€ 3.800/4.000
Nella figura di guerriero con più nobili tratti occidentali (lotto 140), dall’atteggiamento fiero e la salda postura, vestito con un’armatura ‘alla romana’ ornata sull’elmo pennato e sugli spallacci con ma schere grottesche, possiamo riconoscere un combattente cristiano. Sul suo scudo, inquartata con leoni rampanti, è infatti raffigurata la Croce di Gerusalemme (‘croce potenziata, accantonata da quattro crocette’) che contraddistingue il blasone dei Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro, sodalizio religioso militare di antica istituzione preposto a tutelare la presenza cristiana in Terra Santa. L’altra statua (lotto 141), caratterizzata da una ferina fisionomia mediorientale, da un moto impulsivo e scorbutico – chiara allusione al contrasto tra sapienza e barbarie – vestito in maniera esotica con la corazza sfrangiata e il berretto piumato, ritrae un guerriero infedele. Sem bra dunque che la coppia richiami a imprese militari legate alla fa miglia del committente o più semplicemente al popolare poema di Torquato Tasso “La Gerusalemme liberata” (1580), che nel corso del Seicento aveva ispirato innumerevoli cicli pittorici e scultorei a sfondo esotico cavalleresco destinati alla decorazione di dimore e giardini gentilizi.
Le due statue trovano puntuali riscontri, per le fisionomie asciutte e nitide in contrasto con le vivaci e folte chiome ricciute, per l’abbiglia mento e le posture aitanti, i gonnellini increspati svolazzanti, con varie statue realizzate dal bresciano Sante Calegari il Vecchio, capostipite di una prolifica famiglia di scultori attivi nei territori della Repubbli ca di Venezia e specializzati anche nella statuaria monumentale da giardino (I Calegari 2012). Nello specifico, trovano precisi riscontri con il San Faustino e il San Giovita in marmo di Botticino scolpiti da Sante Calegari nel 1702 per la facciata della chiesa bresciana ad essi dedicata (G. Sava, in I Calegari 2012, nn. 15, 32), ma soprattutto con il Marte e la Minerva firmati dal maestro e realizzati tra il 1711 e il 1715 per il fastigio di palazzo Martinengo Palatini a Brescia (Ivi, n. 32, p. 163).
Per confronto si veda: G. Sava (a cura di), I Calegari. Una dinastia di scultori nell’entroterra della Serenissima, Cinisello Balsamo 2012.
142
Manifattura di Meissen, secolo XVIII. Coppia di candelabri a cinque fiamme in porcellana con montatura in bronzo dorato. Due gruppi al centro in porcellana a tutto tondo decorata in policromia a foggia di ghiandaie appollaiate su tronco d'albero con foglie e insetti a rilievo da un modello di J.J.Kandler. Base a motivo rocaille e bracci a volute fogliate in bronzo dorato di epoca posteriore (h. cm 63) (difetti, restauri e mancanze)
€ 10.000/12.000
Coppia di importanti console neoclassiche a mezzaluna con piano in broccatello di Siena. Fascia con specchiature in marmo sorrette da elementi architettonici scolpiti a fiori, gambe a colonna rastremata sormontate da capitelli decorati a volute, piedi torniti. Inizio secolo XIX (cm 140x99x72) (difetti e mancanze)
€ 25.000/30.000
143
Cassettone di forma mossa in legno intagliato, dipinto e dorato. Fronte a due cassetti decorati a volute fogliate e volatili a rilievo. Montanti decorati agli attacchi con teste leonine e di ariete, gambe terminanti a ricciolo. Piano in breccia sagomato. Marche, secolo XVIII (cm 103x93x60) (difetti e mancanze al piano)
€ 22.000/24.000
144
145
Maestro tedesco della fine del secolo XV
Visitazione
Olio su tavola a fondo oro, cm 68,5x50,7 (difetti e restauri)
€ 9.000/10.000
Questo dipinto raffigurante la Visitazione si pone stilisticamente nel giro stretto di Martin Schongauer (in Italia chiamato Martino d’Anversa)1 e dell'Hausbuch Meister (Maestro del Libro di casa o del Gabinetto di Amsterdam); i panneggi presuppongono già quel linguaggio che, successivamente, influenzerà plurimi artisti di tutta Europa, lo stesso mondo da cui nascerà Dürer. La tavola dovrebbe stilisticamente collocarsi tra gli anni ’80 e ’90 del 1400.
L'iconografia dei due bambini che, prendendo la forma di una piccola effige all’interno di una mandorla, appaiono sul ventre, contro le pieghe del panneggio, e si salutano nei rispettivi grembi è attestata in ambito fiammingo e tedesco nel tardo Medioevo. Questa immagine, chiamata “Platytera”, fece la sua prima com parsa nell’arte bizantina dei secoli V e VI e si diffuse successiva mente anche in Occidente2
1 L. Lanzi, Storia pittorica della Italia. Dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine del XVIII secolo, Bassano, 1809, p. 49
2 J. Hall, Dictionary of subjects and symbols in art, Westview Press, Boulder Colorado 2008, p. 423
146
Elia Vincenzo Buzzi (Viggiù 1708 ‑ 1780) (attr.) metà del secolo XVIII Leda e il cigno Gruppo statuario in pietra arenaria (pietra di Viggiù ?)
(h. cm 137) (difetti)
Poggiante su basamento originario (h. cm 87) (difetti)
€ 5.000/6.000
147
Elia Vincenzo Buzzi (Viggiù 1708 ‑ 1780) (attr.) metà del secolo XVIII Adone col cinghiale Gruppo statuario in pietra arenaria (pietra di Viggiù ?)
(h. cm 134) (difetti)
Poggiante su basamento originario (h. cm 85)
€ 5.000/6.000
Le due sculture (lotti 146 e 147), tematicamente affini, presentano nel personaggio femminile della mitologia greca Leda, figlia di Tes tio ed Euritemi, regina di Sparta, madre di Elena, Polluce, Castore e Clitennestra, qui ritratta in vesti regali discinte seduta sensualmente su uno sprone roccioso lungo le rive del fiume Eurota, mentre viene corteggiata da Zeus, manifestatosi sotto forma di Cigno per sedur la, sorretto da un amorino. L’altro personaggio, anch’egli seduto su uno sprone, è Adone, frut to dell’amore incestuoso del re di Siria, Teia, e di sua figlia Mirra che, trasformata in albero, lo partorì dalla corteccia. Si tratta di una figu ra mitologica di origine siriaca che simboleggiava il ciclo stagionale di morte e resurrezione della natura, e pertanto insieme a Leda, emblema di fecondità, si adattava perfettamente alla statuaria da giardino chiamata a raffigurare il rigoglio culturale ed economi co della famiglia, a sua volta connesso alla ricchezza della natu ra. Adone è qui raffigurato nella duplice accezione di personaggio della poesia bucolica, ovvero nelle forme di un bellissimo, giovane pastore (con corona di tirso e zampogna), e nelle vesti di cacciatore, come desumiamo dalla veste ricavata da una pelle d’animale, forse un’antilope. È accompagnato da un cinghiale, quale prefigurazione della morte che Adone raggiunse per la ferita causata dall’animale inviatogli contro da Ares durante una caccia sul monte Libano, ma anche come allusione al ridestarsi vigoroso della natura dopo i rigori invernali (rappresentati dal cinghiale). Le due figure, di grande eleganza, dalle proporzioni allungate dei corpi, dalle posture animate e di sapore ‘rococò’, percepibile nella profusione di dettagli d’ambiente, richiamano, anche per i tratti af filati dei volti, i panneggi tesi e taglienti, e l’articolazione artificiosa in accentuato ‘contrapposto’, la statuaria di Elia Vincenzo Buzzi, scultore nativo di Viggiù, piccolo paese in provincia di Varese, ope roso per il cantiere del Duomo di Milano forse già nel corso del
la metà del terzo decennio del Settecento sotto l’ala protettrice di Carlo Francesco Mellone e Carlo Beretta (Ferri Piccaluga 1972; Cap rio 1997). Possiamo intuirlo confrontando le nostre due sculture con le Sibille del Museo del Duomo (Tesoro e Museo 1978, nn. 266, 267), con il gruppo in terracotta raffigurante il Sogno di Endimione, presentato nel 1729 come saggio d’ammissione a quel cantiere (Tesoro e Museo 1978, n. 261) o con il gruppo statuario in mar mo raffigurante l’Angelo custode del Duomo di Milano del 1763 (Zanuso 1997, p. 194), opera che più delle altre, per le pose sciolte e diagonali, la fluidità delle vesti rispetto alle rigidità dei decenni precedenti, la ricca ambientazione sperticata, si accosta a Leda e Adone, per i quali, pertanto, sembrerebbe plausibile una datazione almeno alla metà del XVIII secolo.
Per confronto si veda:
G. Ferri Piccaluga, voce Buzzi, Giovanni Battista, detto il Viggiù, in "Dizionario Biografico" degli Italiani, 15, 1972;
R. Bossaglia e M. Cinotti, Tesoro e Museo del Duomo, 2 voll., Milano 1978;
L. Caprio, Aggiornamenti sull'attività di Elia Vincenzo Buzzi, in “Arte lombarda”, 119, 1997, pp. 91 10.
S. Zanuso, Elia Vincenzo Buzzi a Canzo, in “Nuovi Studi”, 4, 1997, pp. 193 201.
146 147
148
Alessandro Gherardini (Firenze 1655 ‑ Livorno 1723)
Parnaso
Olio su tela, cm 264x128,5 In cornice
Provenienza
Collezione Ginori, Firenze Salocchi, Firenze, Collezione privata L'opera è presente con questa attribuzione (nota autografa di F. Zeri sul verso della fotografia) nell'archivio della fototeca Zeri (scheda n. 65037, invn 125182) € 10.000/12.000
Definito come spirito estroso, ribelle e anticonformista dal Baldinucci1 nella sua biografia sul pittore, Alessandro Gherardini è una delle maggiori personalità nel panorama tardo Barocco italiano ed è considerato dalla Gregori come “il vero erede di Luca Giordano a Firenze”2 Durante i suoi pellegrinaggi per i maggiori centri culturali dell’Italia settentrionale, negli anni Ottanta del Seicento, il Gherardini fu in grado di assorbire l’esempio delle grandi personalità artistiche del secolo precedente, rivolgendosi in particolare alla tradizione veneto emiliana e guardando a maestri come il Veronese e il Correggio. Seppur formato in giovane età dal pittore Alessandro Rosi, un tardo epigono della maniera di Pietro Berrettini da Cortona, il Gherardini sembra non essersi lasciato suggestionare dagli indirizzi artistici cortoneschi imposti dalla corte Medicea3
Il dipinto qui alla vendita all’incanto, nato con ogni probabilità su commissione privata, viste le dimensioni e la rappresentazione mitolog ica, si presenta libero e arioso nella composizione, realizzato con un cromatismo brillante, proprio come nei cicli di affreschi di soggetto mitologico dipinti da Gherardini per le ville e i palazzi fiorentini4
L’iconografia del dipinto raffigura il Parnaso5, massiccio montuoso della Grecia alle cui pendici si ergeva il famoso tempio di Delfi. Sacro ad Apollo e alle muse e perciò santuario della musica e della poesia, il Parnaso è qui raffigurato come un vero e proprio monte su cui il dio del sole e le dee delle arti siedono con i propri attributi.
Apollo al centro della composizione domina la scena sedendo compiaciuto con la sua lira accanto ad una pianta di alloro, suo personale attributo che, con i suoi rami intrecciati, cinge la cima del monte mentre putti svolazzanti ne colgono rami per farne corone. Sullo sfondo si scorge la figura rampante di Pegaso, il cavallo alato che simboleggia la fama.
Questo potente e maestoso dipinto mostra in toto l’alto grado di originalità artistica del pittore, il quale coglie appieno le novità apportate da Luca Giordano a Firenze, rielaborandole con la propria sensibilità settecentesca. Dal pittore napoletano, infatti, Gherardini deriva il “moto turbinoso delle figure, il loro fluttuare in ogni direzione dello spazio, la tavolozza illuminata da colpi di luce improvvisi, la luce tersa e trasparente e quelle pieghe strizzate e sgualcite fio a diventare filanti e sfrangiate6.”
1 F. S. Baldinucci, Vite di artisti dei secoli XVII-XVIII, a cura di A. Matteoli, Roma 1975, p. 401
2 M. Gregori, La pittura a Firenze nel Seicento, in La pittura in Italia. Il Seicento, Milano 1989, I, p. 294
3 M. Chiarini, La Pittura del Settecento in Toscana, in La Pittura in Italia: Il Settecento, Electa, Milano 1990, p. 312
4 Villa di Poggio Imperiale, villa Le Corti a san Casciano, villa medicea di Poggio a Caiano, Palazzo Orlandini e Palazzo Corsini a Firenze
5 J. Hall, Dictionary of subjects and symbols in art, Westview Press, Boulder Colorado 2008, p.
323
6 M. Gregori, Fasto privato: la decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, Edifir, Firenze 2012, I, p. 29
Domenico Bissone (?) (Bissone, prima del 1574 Genova, 1637) Cristo crocifisso, del tipo Cristo vivo Scultura in avorio (cm 58 x 57)
1600 1615 ca.
(difetti e piccoli restauri)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/ CE/2023/MI/00208
€ 24.000/26.000
Il Crocifisso eburneo qui presentato, di elevato impatto emozionale e virtuosismo tecnico, nacque in origine come prezioso oggetto devozionale destinato alla venerazione privata, forse, considerate le dimensioni, di una cappella di un palazzo gentilizio. L’immagine del Cristo crocifisso è presentata secondo la tipologia del Cristo vivo, un’icona d’ispirazione post tridentina sviluppata nella bottega di Giambologna a partire dall’ottavo decennio del Cinquecento e poi adottata estesamente nel corso del Seicento, in cui il Redentore, dal corpo atletico, slanciato e in forte tensione muscolare sulla croce, veniva rappresentato con la testa protratta all’indietro e lo sguardo semi spirante rivolto al cielo (Negri Arnoldi 1974).
Rispetto alle immagini del Crocifisso uscite da botteghe di artisti peninsulari, il nostro risalta per lo spiccato accento drammatico di gusto transalpino, come risulta dal potente corrucciamento delle ar cate sopraccigliari, dal dolore trasmesso attraverso lo spasmo della bocca aperta e la scenografica lacrimazione, dalla sensibilità a dalla nervosa tensione delle dita, dalla meticolosa lavorazione di barba e capelli, e dall’iperrealismo del cordone che stringe la stoffa del peri zoma, mosso da una miriade di sfaccettature cartacee che accentu ano il contrasto chiaroscurale con l’omogeneità perlacea del corpo.
L’intaglio dell’avorio, e nello specifico di crocifissi, fu infatti una dis ciplina che nel periodo della Controriforma e della ricca stagione del Barocco coinvolse nella nostra Penisola principalmente maestri di origine transalpina o iberica. Non mancarono, tuttavia, esempi di particolare rilievo, come quello del veneto Francesco Terilli, di Clau dio Beissonat tra Napoli e la Spagna, del toscano Pietro da Barga e di Giovanni Antonio Gualterio da Gaeta, attivo principalmente a Roma sulla scia della produzione in bronzo di Guglielmo della Porta e Giambologna (Schmidt 2013).
Tra i centri italiani dove l’intaglio dell’avorio ebbe particolare risalto tra XVI e XVII secolo vi fu senza dubbio Genova, dove per il finale del Cinquecento è nota la produzione dell’urbinate Filippo Santacroce e, ad apertura del secolo successivo, si distinsero Domenico Bissone, artista originario della Valle d’Intelvi specializzato nella statuaria in legno policromo, e il bavarese Georg Petel, approdato in città nel 1622 dopo un soggiorno romano (Sanguineti 2013, pp. 138 142).
Raffaello Soprani all’interno delle Vite di artisti genovesi e forestieri attivi nella Superba celebrava il Bissone per il Crocifisso eburneo, oggi perduto, “opera veramente rara” realizzata per la villa in Al baro di Giacomo Saluzzo, Principe di Corigliano (Soprani 1674, p. 330). Il secondo, invece, è ricordato da Soprani per due Crocifissi commissionatigli da Francesco Zoagli, che per “squisitezza” erano superiori a quanti ne potesse ostentare al tempo l’Italia e l’Europa intera (Soprani 1674, p. 320).
Di quel fecondo contesto culturale rimangono oggi solo il Crocifisso in collezione privata (cm 59x56), attribuito a Domenico Bissone (A. Bacchi, in A Taste for Sculpture 2014, pp.14 19) per via delle tan genze significative con il Crocifisso ligneo a dimensioni naturali in Santa Marta a Genova (Sanguineti 2013, p. 139), e quello conser vato nelle collezioni di Palazzo Pallavicino, recante il monogramma “GB” e per tal motivo riferito a Georg Petel, chiamato a Genova “Giorgio Bethel”(cm 53x45) (Ivi, p. 141).
L’opera in esame, non solo costituisce un’inedita e rilevante testi
monianza del contesto culturale genovese, ma risulta del tutto af fine, con caratteri che sfiorano l’identicità – anche nelle dimensioni – , proprio al Cristo del Bissone in collezione privata. I due crocifissi presentano infatti la medesima concezione anatomica, posturale ed espressiva, recando leggerissime varianti solo nell’inclinazione del capo, nella lavorazione di barbe e capelli, nel nostro caso più incisiva, profonda e drammatica, e nel disegno del perizoma, ugual mente sofisticato e vibrante. Per tale asciuttezza formale e meticolosità descrittiva, il nostro Crocifisso sembra da porre in anticipo rispetto al Cristo di collezione privata, che presenta una lavorazione meno incisiva e vaporosa della capigliatura. Ne costituisce quindi il precedente diretto ed ap pare inoltre strettamente imparentato al Crocifisso di Santa Marta a Genova, generalmente datato entro il primo quarto del Seicento, di cui ripete la silhouette spasmodica e allungata, l’articolazione delle complesse muscolature del torso e delle braccia distese sulla croce, l’intonazione emozionale del capo protratto all’indietro e spirante. Considerando l’assenza di attestazioni documentarie sul Bissone in avorio, fatta eccezione per le parole di Soprani, e la scarsità di testimonianze artistiche rispetto alle molte notizie biografiche sullo scultore (Sanguineti 2013, pp. 136 142; Id. 2019), l’opera in esa me rappresenta un inedito e fondamentale tassello per ricostruire la produzione eburnea del maestro, ma anche per comprenderne l’importanza in relazione alla produzione di Petel, «raro maestro nelle figure d’avorio» (Soprani 1674, p. 320) per cui fondamentale fu proprio l’incontro con Domenico Bissone a Genova nel 1622.
David Lucidi
Per confronto si veda:
R. Soprani, Le vite de’ Pittori, Scoltori et Architetti Genovesi, e de’ Forastieri, che in Genova operarono, Genova 1674.
F. Negri Arnoldi, Origine e diffusione del Crocifisso barocco con l'immagine del Cristo vivente, in “Storia dell'Arte”, 20, 1974 pp. 57 80.
D. Sanguineti, Scultura genovese in legno policromo dal secondo Cinquecento al Settecento, Torino 2013.
E. D. Schmidt, Un ponte d’avorio tra l’Italia e l’Europa, in Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti, 16 luglio – 3 novembre 2013), a cura di E.D. Schmidt, M. Sframeli, Firenze 2013, pp. 15 30. A taste for sculpture. Marble, terracotta and ivory (16th to 20th centuries), a cura di A. Bacchi, Trento 2014, pp. 14 19 cat. 3.
D. Sanguineti, Domenico Bissoni e la Madonna del Rosario in San Domenico a Genova: una proposta di identificazione, in “Arte cristiana”, 107, 2019, pp. 274 281.
149
150
Jacob Ferdinand Voet (Anversa 1639 ‑ Parigi 1689)
Ritratto di Clelia Cesarini Colonna, principessa di Sonnino Olio su tela ovale, cm 80x65 In cornice (difetti)
€ 9.000/10.000
Pubblicato per la prima volta da Isnardo Prada nel 1917 con l'attribuzione a Pierre Mignard1 e, successivamente, riassegnato alla mano di Jacob Ferdinand Voet da Francesco Petrucci nella sua monografia del 2005 dedicata all’artista2, questo meraviglioso dipinto, con l'effigie di Clelia Cesarini Colonna, principessa di Sonnino, proviene dalla “Sarie delle Belle” della Collezione Odescalchi e costituisce un pendant con il Ritratto di Ortensia Mancini (lotto n. 151)
La serie originaria delle “Belle” fu eseguita da Voet, su commissione del cardinale Flavio Chigi, tra il 1671 e il 1672 e fu destinata al Palazzo di Ariccia; successivamente alla straordinaria fama raggiunta dal pittore, seguirono altre serie per le principali famiglie dell’epoca, come i Colonna, gli Altieri, gli Odescalchi e i Savoia3
La serie Odescalchi, composta da almeno quattordici ritratti, era un tempo conservata nel Castel Carnasino sul lago di Como e molti dei dipinti che la compongono riportano in alto a destra una didascalia in caratteri corsivi il nome della dama raffigurata, forse trascrizione otto novecentesca da una scritta originale sul retro tela, e così il presente dipinto reca dei frammenti di un’iscrizione al recto della tela: CESAR(ini) PRINCIPE(ssa di Sonnino).
Per quanto riguarda la provenienza, questo splendido ritratto insieme ad altri quattro della collezione Odescalchi e perciò, con molta probabilità anche il suo pendant (lotto n.151) venne acquistato nel 1923 dal senatore Giovanni Agnelli4
Secondo la pubblicazione di Petrucci5, il dipinto qui presentato nasceva con un formato della tela originariamente rettangolare. Sempre dall’autore della monografia apprendiamo che nel 1928 dieci dipinti della serie Odescalchi furono acquistati dai Casati del Mayno e ridotti in formato ovale.
La fama delle “serie” di Voet è universalmente confermata dalle numerose repliche e copie comparse sul mercato, proposte nelle vendite all’incanto e presenti in varie collezione pubbliche e private.
Introspezione psicologica, sguardo intrigante, un accennato sorriso malizioso e abiti in voga sono alcuni dei marchi di fabbrica di questo straordinario pittore.
Jacob Ferdinand Voet è stato per eccellenza il ritrattista più alla moda della Roma del Seicento “affermandosi poi come specialista di spicco nell’Europa del Grand Siécle per la sua produzione internazionale”6
L’artista fu il perfetto interprete del proprio tempo, naturalmente dal solo punto di vista delle classi dominanti e della minoranza di sangue blu, ed ebbe una superba capacità mimetica di manipolazione della realtà.
Alternando la verità delle fisionomie dei suoi modelli, specialmente quelli femminili, le migliorava e adulava. Questa formula idealizzante che perfezionava le qualità estetiche dei modelli, stemperandone i difetti, attenta alla puntuale descrizione dell’abbigliamento, fu una delle ragioni del suo enorme successo e ne fece il maggior documentarista di nobili fisionomie della seconda metà del Seicento.
1 I. Prada, La collezione di ritratti Odescalchi Coopmans de Yoldi – San Pietro in Castel Carnesino, 1917
2 F. Petrucci, Ferdinand Voet (1639 – 1689) de Ferdinando de' Ritratti, Ugo Bozzi Editore, Roma 2005, p. 255, fig. 237.
3 Ivi, p. 108
4 Ivi, p. 255
5 Ivi, p. 255, fig. 237
6 Petrucci, Pittura di ritratto a Roma: Il Seicento, II, Budai, Roma 2008, p. 392; Chiamato perciò "Ferdinando de’ Ritratti”
7 Ivi, p. 67
151
Jacob Ferdinand Voet (Anversa 1639 ‑ Parigi 1689)
Ritratto di Ortensia Mancini
Olio su tela ovale, cm 80x65 In cornice (difetti)
€ 9.000/10.000
La straordinaria qualità d’esecuzione di questo ritratto di Ortensia Mancini dissipa qualsiasi dubbio sull’attribuzione alla mano del pittore fiammingo Jacob Ferdinand Voet.
A differenza del suo pendant (lotto n. 150), in questo dipinto la figura è inserita in un inconsueto sfondo di cielo al tramonto, indossa un déshabillé con un’ampia e sfacciata scollatura, mentre uno scialle marrone le cinge le spalle. Questo sfondo è presente in pochissimi altri ritratti di Voet, se non in quelli che ritraggono, appunto, Ortensia Mancini: la più avvenente1 tra le nipoti del cardinale Mazzarino e vera ispiratrice della “Serie delle Belle”. La “mazzarinetta”, chiamata così alla corte di Francia, ebbe una vita travagliata e piena di stravaganze; dedita al gioco e alla mondanità, fu amante degli uomini più potenti d’Europa e rappresentò un emblema di emancipazione e libertà. Del dipinto qui proposto alla vendita all’incanto esiste una replica di bottega2, leggermente più piccola e oggi smarrita3 Quest’ultima viene pubblicata per la prima volta nel 1917 da Isnardo Prada4, che la attribuisce insieme al resto della serie alla mano di Pierre Mignard. Tale ipotesi viene in seguito ripresa anche da Lada Nikolenko5. Entrambi gli studiosi, inoltre, ritengono che il dipinto sia stato commissionato dal principe Lorenzo Onofrio Colonna per ornare la sua “Galleria delle Belle Nobildonne Romane”. Secondo lo studioso Francesco Petrucci6, le ipotesi avanzate da Prada e Nikolenko vanno invece respinte dal momento che Pierre Mignard lasciò Roma nel 1658, ovvero prima dell'arrivo di Ortensia Mancini e di sua sorella Maria Mancini, sposa del Connestabile Lorenzo Onofrio Colonna. È inoltre da tenere in considerazione che negli anni Cinquanta gran parte delle “belle” che ispirarono la serie erano talmente giovani da rendere del tutto irragionevole una seppur marginale partecipazione di Mignard.
L’intima radice fiamminga, la cultura romana e l’influsso francese convivono nei ritratti di Voet in un’armonia e una fusione tali da aver disorientato molti studiosi in merito alle questioni attributive
1 Jacques de Belbeuf la definì “la più bella del mondo” mentre lo scrittore Saint Evremond la descrisse come “più bella di tutto quanto ci sia in Inghilterra”; F. Petrucci, Ferdinand Voet (1639 – 1689) de Ferdinando de' Ritratti, Ugo Bozzi Editore, Roma 2005, p. 190
2 F. Petrucci, Ferdinand Voet (1639 – 1689) de Ferdinando de' Ritratti, Ugo Bozzi Editore, Roma 2005, p. 256
3 Ivi, p. 256, fig. 239
4 I. Prada, La collezione di ritratti Odescalchi Coopmans de Yoldi – San Pietro in Castel Carnesino, 1917
5 L.Nikolenko, The Beauties Galleries, in: «Gazette des Beaux Arts», 67/108, 1966, p. 21, fig. 2
6 F. Petrucci, Ferdinand Voet (1639 – 1689) de Ferdinando de' Ritratti, Ugo Bozzi Editore, Roma 2005, p. 256
7 Ivi, p. 66
152
Scultore lombardo, fine del secolo XVIII Coppia di giovani amanti (?)
Gruppo scultoreo in pietra (h. cm 225) (restauri) Poggiante su base circolare decorata da festoni intervallati da teste leonine (h. cm 112) (difetti)
€ 4.500/5.000
153
Santi di Tito (Sansepolcro 1536 ‑ Firenze 1603)
Madonna con Bambino e San Giovannino Olio su tavola, cm 78x56 (difetti)
Timbro in ceralacca e iscrizione a fuoco al verso
Provenienza
Christie's, New York, 19/01/1982, lotto n. 115 come Santi di Tito
L'opera è presente con questa attribuzione nell'Archivio della Fototeca Zeri (scheda n. 34729, INVN 83918) € 35.000/40.000
“Universalissimo” e “tanto intelligente nella composizione delle storie, che forse si lasciò in dietro molti pittori di primo grido di quel sec olo”1 è la descrizione che riporta il famoso biografo Baldinucci su Santi di Tito; una delle personalità più influenti e di spicco nella Firenze (e in tutta la Toscana) del XVI secolo.
Chi conosce il suo corpus pittorico e il suo stile non faticherà a ricondurre al suo catalogo l’opera presentata qui alla vendita all’incanto raffigurante una Madonna con Bambino e San Giovannino Questa stupenda tavola di carattere devozionale, dallo stile sobrio e contenuto, in contrasto con la tendenza manierista dell’epoca, raf figura un’iconografia molto cara al pittore, come attesta il Baldinucci quando scrive: “I quadri poi da sala e da camera che si veggono in Firenze per le case dei cittadini fatti di sua mano particolarmente immagini di Maria Vergine con Gesù Bambino, San Giovanni Battista e altri santi, sono per così dire innumerabili, fra’ quali bellissimi sono alcuni”2
La scelta di inserire San Giovanni Battista in una iconografia così intima come la Madonna con il Bambino era molto comune tra i pittori fiorentini. Egli è infatti il patrono della città e protettore della famiglia de Medici insieme agli altri santi come San Zanobi, Cosma e Damiano e Giuliano l’Ospitaliere. Precursore di Cristo, dipinto secondo i dettami dell’agiografia cristiana, San Giovanni è qui rappresentato fanciullo ma con il già consueto abbigliamento discinto in rozza pelliccia di cammello che indosserà durante la sua vita ascetica nel deserto, con la croce di canna, allusiva al martirio di Gesù3, in una mano e nell’altra la ciotola del battesimo.
In questa famigliare composizione la fisionomia classica dei personaggi proietta il dipinto in una dimensione di rarefatta spiritualità dove è forte la rappresentazione del legame affettivo che coinvolge i tre personaggi in un’atmosfera di pacata tenerezza.
1 F. Baldinucci, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua, Firenze 1681 1728, stamperia Pietro Matini, Firenze 1688, p.118
2 F. Baldinucci, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua, 5 voll. Firenze 1681 1728, II, ed. a cura di F. Raballi, Firenze 1846, p. 539
3 J. Hall, Dictionary of subjects and symbols in art, Westview Press, Boulder Colorado 2008, p. 204
Giovanni Battista Buzzi, detto il Viggiù (Viggiù 1580/81 ‑ Milano 1648) (attr.)
Ratto di Proserpina
Gruppo statuario in pietra arenaria a grana fine (pietra di Viggiù?) (h. cm 222) (difetti)
€ 25.000/30.000
Lo spettacolare gruppo scultoreo raffigura Plutone, dio dell’Ade, accompagnato da Cerbero, il cane a tre teste custode della porta infernale, nell’atto di rapire Proserpina (la greca Persefone), figlia di Giove e Cerere, della quale si era invaghito vedendola mentre raccoglieva fiori sulle rive del lago Pergusa in Sicilia: uno dei miti più noti del mondo antico, allusivo all’alternarsi della stagione estiva a quella invernale e pertanto un soggetto particolarmente adatto alla statuaria da giardino. Nella postura dinamica e nella gestualità espansa delle figure l’opera suggerisce una conoscenza del celebre gruppo marmoreo scolpito nel 1621 22 dal giovane Gian Loren zo Bernini per il cardinale Scipione Borghese (Roma, Galleria Bor ghese), ma reinterpretato con grande autonomia e secondo i modi del tardo manierismo lombardo. La saldezza, il turgore plastico e il vigore muscolare dei corpi, la caratterizzazione fisionomica e la patetica intensità espressiva dei volti, la complessità del panneggio, intricato e increspato, così come le pose scorciate e l’andamento in diagonale della narrazione sono infatti elementi che richiamano i protagonisti di questa feconda stagione, sia in scultura che in pittu ra, quali Annibale Fontana, Pellegrino Tibaldi, Giulio Cesare Procac cini, Giovan Battista Crespi detto il Cerano, con riscontri puntuali ravvisabili soprattutto nelle opere di Francesco Brambilla il giovane (1530 1599), dal 1572 ‘protostatuario’ del Duomo di Milano, e dei suoi numerosi allievi e seguaci attivi in questo cantiere tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento (Bossaglia 1973, II, pp. 108 119), come Pietro Antonio Daverio (1564 1622), i Prestinari, Cristoforo (1573 1623) e Marcantonio (1570 1621), Gianandrea Biffi il Vecchio (1580/81 1630/31), Giovanni Battista Buzzi detto il Viggiù (1580/81 1648), Gaspare Vismara (1588 1651), Giovan Pie tro Lasagna (doc. 1610 1658). Infatti, il volto barbuto di Plutone, dalla fisionomia concentrata e magniloquente, esaltato dalla barba articolata in ciocche dense e fluenti, e il panneggio dai lembi intri cati e schiacciati al corpo, sono agevolmente confrontabili con il Profeta con turbante, il Giosuè o l’Apostolo barbato con libro del Tesoro e Museo del Duomo, che si ritiene scolpiti verso la fine del secolo in base a modelli del Brambilla (Tesoro e Museo 1978, nn. 175, 176, 178, figg. 187, 188, 190).
Mancando ancora esaurienti studi d’insieme su questo prolifico am biente, che oggi sappiamo impegnato con esiti ragguardevoli anche sul fronte della scultura profana e nell’arredo degli scenografici giar dini lombardi dell’età dei Borromeo (Morandotti 2005), non è facile avanzare proposte attributive, ma in considerazione dell’assonanza col Ratto di Bernini è plausibile propendere per una datazione del gruppo in esame non prima degli anni Venti del Seicento. Possono confermarlo anche le spiccate tangenze con alcune opere di Marco Antonio Prestinari, come i tre Profeti seduti in terracotta della Pi nacoteca Ambrosiana di Milano modellati intorno al 1618 (Zanuso 1998), quasi sovrapponibili al Plutone nei volti accigliati, nella rigo gliosa fluenza delle barbe e del panneggio, nella posa inclinata in contrapposto, oppure con l’Apollo in bronzo (Londra, Trinity Fine Arts), originariamente nella Villa Arconati Visconti a Bollate, riferito a uno scultore lombardo prossimo al Prestinari attivo all’inizio del Seicento (Zikos 2019). Del resto, pur condividendo con i molti lavori del Prestinari l’equilibrata e omogenea espansione volumetrica del le anatomie, possenti ma al contempo raffinate, i tratti fisionomici turgidi e seriosi, le acconciature complicate ma fluide, nel Ratto di Proserpina non ne ritroviamo le tipiche posture scattanti e angolose di estrazione giambolognesca, quali contraddistinguono il colossale
Adone marmoreo del Louvre scolpito nel 1604 6 per la Villa Viscon ti Borromeo a Lainate, e pertanto sembra più convincente proporre il nome di Giovan Battista Buzzi, come suggeriscono le forti conso nanze col Sansone e il leone pagatogli dagli Operai del Duomo di Milano nel 1633 36 (Tesoro e Museo 1978, n. 189, fig. 201, recen temente restaurato). L’eroe biblico condivide con il nostro Plutone la posa protesa in avanti e in torsione leggermente instabile, la mu scolatura possente e la fisionomia arcigna, la lavorazione lievitante dei capelli e l’andamento del panneggio che ricade insinuandosi tra le gambe della figura. Peraltro, è fondato ritenere che il Buzzi, detto Il Viggiù dal paese originario in provincia di Varese (Ferri Piccaluga 1972), fosse un artista assai pratico nella lavorazione della pietra arenaria estratta dalle locali cave della Val Ceresio, nota appunto come ‘pietra di Viggiù’, identificabile plausibilmente con quella uti lizzata nell’opera in esame.
Per la realizzazione in questi anni in Lombardia di simili statue da giardino in pietra possiamo infatti ricordare il cosiddetto “Custode dell’orto” in pietra di Viggiù, monumentale statua di cultura ar cimboldesca proveniente dalla villa Aliprandi a Casletto (Monza), oggi presso la Galleria Canesso di Milano, riferita ad un anonimo scultore lombardo attivo tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo (Zanuso 2022). Oppure, con esiti formali più pertinenti, l’Ercole che squarcia il leone di Marco Antonio Prestinari in pietra ‘di ceppo’ (ceppo di Gré, pietra arenaria a grana porosa estratta nella località omonima alle pendici del Monte Clemo, sulla sponda nord occiden tale del lago d’Iseo) nel giardino di Villa Arconati a Bollate, tratto da un modello in terracotta presso la Galleria Walter Padovani di Milano (Zanuso 2013), opera riecheggiata in modo puntuale dal citato Sansone di Giovan Battista Buzzi.
Giancarlo
Gentilini e David Lucidi
Per confronto si veda:
G. Ferri Piccaluga, voce Buzzi, Giovanni Battista, detto il Viggiù, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, 15, 1972;
R. Bossaglia, Il Duomo di Milano, Milano 1973;
R. Bossaglia e M. Cinotti, Tesoro e Museo del Duomo, 2 voll., Milano 1978;
S. Zanuso, Marco Antonio Prestinari scultore di Federico Borromeo, in “Nuovi Studi”, 3, 1998, pp. 85 109;
A. Morandotti, Milano profana nell’età dei Borromeo, Milano 2005;
S. Zanuso, Marco Antonio Prestinari (1570-1621). Hercole che squarcia il Leone, Milano 2013;
D. Zikos, The Arconati Visconti Apollo, Londra 2019;
S. Zanuso, Arcimboldi e gli scultori nel Ducato di Milano: il Custode dell’orto, in Custode dell’orto, Milano 2022, pp. 15 34.
154
155
Hubert Robert (Parigi 1733 ‑ Parigi 1808) Paesaggio con lavandaie presso un ponte Olio su tela, cm 51x116 In cornice
Pittore paesaggista francese, esecutore di numerose rappresentazi oni romantiche di rovine romane ambientate in uno spazio ideal izzato, le quali gli valsero lo pseudonimo di "Robert des Ruines”1, Hubert Robert è considerato uno dei più importanti e prolifici pittori che hanno lasciato la loro impronta decisiva nell'arte degli ultimi anni dell'Ancien Régime
Robert riceve un’educazione classica dai gesuiti al prestigioso Collège de Navarre2 (1745 1751) in virtù della protezione del conte de Stainville (in seguito duca di Choiseul), datore di lavoro del pa dre. La sua formazione artistica inizia con lo scultore Michel Ange Slodtz, il quale gli insegna i rudimenti della prospettiva introducen dolo a un interesse per la scultura che avrà un posto di rilievo nel la sua produzione artistica per tutta la vita; tuttavia, presto rivolge tutte le sue energie alla pittura e nel 1754 si reca in Italia al seguito del suo potente protettore, il conte de Stainville3 Durante i suoi undici anni a Roma, dove studia fianco a fianco con i pensionnaires dell'Accademia di Francia, Robert conosce importanti collezionisti e artisti, tra cui Fragonard, Piranesi e Giovanni Paolo Panini4, insegnante di prospettiva dell'Accademia, il quale ha la maggiore influenza sullo stile dei suoi primi anni. Questi incontri hanno un effetto determinante sullo sviluppo dell'arte della sua maturità. Nel luglio 1766, poco dopo il suo ritorno dall’Italia, Robert viene ammesso all'Académie Royale de Peinture et de Sculpture e la sua carriera inizia a decollare. Specializzato nei generi del pae saggio e del capriccio, espone regolarmente al Salon du Louvre fino al 1897 e ben presto attrae una vasta e facoltosa clientela che gli affida numerose commissioni. Il successo non lo abbandona mai, almeno fino alla Rivoluzione francese, quando perde molti dei suoi mecenati.
Hubert Robert è inoltre disegnatore e decoratore di giardini e riceve l’incarico di conservatore della collezione del museo reale e prende parte alla sistemazione del primo nucleo del Louvre.
Maestro delle variazioni sul tema, è abile in tutti i formati, dai pic coli pannelli alle grandi tele decorative, e dedica gran parte del suo lavoro ai panorami e agli edifici che ha incontrato durante i suoi lunghi viaggi. Tuttavia, raramente raffigura tali vedute esattamente come appaiono, preferendo inventare i propri paesaggi combinan do elementi riconoscibili della topografia del luogo, con elementi d’invenzione5
Questo processo non solo gli ha permesso una maggiore libertà artistica e una ricca produzione6, ma gli ha anche fornito una mag giore flessibilità per adattare le sue composizioni a qualsiasi for mato. Robert si specializza in fantasie architettoniche dipinte con pennellate sciolte e un ricco impasto, di cui il presente lotto è un esempio caratteristico.
€ 35.000/40.000
Il dipinto qui proposto presenta il familiare motivo delle lavandaie intente a lavare presso una fonte, la quale permette all'artista di giocare con le vibrazioni con cui l'acqua riverbera i raggi del sole e, vent'anni dopo il suo ritorno dall'Italia, Hubert Robert ricorda an cora la luce e l'atmosfera del paese che dipingeva nei suoi preziosi taccuini.
In quest’opera il pittore dimostra un'impressionante padronanza della composizione; l’equilibrio è perfettamente controllato, la dis tribuzione degli elementi è attentamente studiata, il rapporto tra le figure, il paesaggio e l'architettura che le circonda è naturale. In questo dipinto Robert utilizza un punto di vista ribassato, come nella maggior parte delle sue opere; il pastore con il suo bastone, molto simile allo stesso soggetto dell’opera conservata al Metro politan Museum of Art di New York Aqueduct in Ruins, o al pas tore del disegno The Triumphal Arch della National Gallery of Art di Washington, qui con la mantella rossa, crea un punto di colore iconico della sua produzione, come nel dipinto The Statue del mu seo Newfields di Indianapolis o nel Washerwomen in the Ruins of the Colosseum del Brooklyn Museum di New York.
Nell’iconografia dell’acquerello Architectural Capriccio with Roman Monuments and Washerwomen del Metropolitan di New York sono raffigurati insieme gli stessi soggetti del dipinto qui presen tato: le lavandaie intente nel proprio lavoro e il pastore con il suo mantello rossastro, il cappello e il bastone, intento ad osservare il loro operato.
È sicuramente a causa della profonda atemporalità dei paesaggi e delle rovine che l’arte di Hubert Robert ci tocca ancora oggi, nonos tante il passare dei secoli.
1 J. De Cayeux, Hubert Robert, Fayard, Parigi 1989, p. 319
2 N. L. Dubin, Futures & ruins : eighteenth-century Paris and the art of Hubert Robert, Getty Research Institute, Los Angeles 2010, p. 16
3 J. De Cayeux, Hubert Robert, Fayard, Parigi 1989, p. 29
4 Ivi, p. 37
5 D. Ribouillault, Jean-Honoré Fragonard e Hubert Robert: viaggio nei giardini d’Italia, in “Viaggio nei giardini d’Europa” a cura di V. Cazzato e P. Cornaglia, Venaria Reale 2019, p. 120
6 Robert utilizza in maniera massiccia la tecnica della controprova. Tale tecnica consiste nel posizionare un foglio leggermente umido su un disegno realizzato “à la pierre noire” o a sanguigna. Quest’ul timo viene quindi posto sotto una pressa per ottenere una stampa o controprova della composizione, che risulta in ultimo invertita e leggermente sbiadita. Grazie a questo processo, gli artisti conser vano memoria delle loro composizioni, da riutilizzare per le opere realizzate in atelier.
2° TORNATA
mercoledì 29 marzo 2023 ore 15.00 dal lotto 156 al lotto 305
lotto 278
156
Set da toilette in argento e malachite composto da tre spazzole, specchio, por tacipria e bottiglia portaprofumo. Titolo 925. Milano, argentiere Fratelli Cacchio ne (difetti e restauri)
€ 350/400
162
Arte emiliana del secolo XVII. Edicola in legno ebanizzato in forma di tempio con cupola, centrata da scultura in avorio raffigurante Madonna della Ghiara tra colonne a torchon, ai lati decori a cande labra applicati su legno intagliato, base centrata da placca in avorio "QUEM GE NUIT ADORAVIT" (cm 18x30x10) (difetti e mancanze)
169
Coppia di applique a due fiamme in me tallo e vetro a forma di lesena sormonta ta da pappagallo tra rami di foglie e fiori (h. tot cm 59) (difetti)
€ 700/800
157
Manifattura Ginori, Doccia, fine secolo XVIII. Lotto composto da una caffettiera con coperchio e beccuccio zoomorfo, tre tazze e quattro piattini in porcellana de corata in porpora a fiori sparsi (h. max cm 24) (difetti, coperchio con restauro)
€ 550/600
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00115
€ 650/700
170
158
Secrétaire impiallacciato in piuma di mo gano con fronte a due ante e due casset ti di cui uno sottopiano. Calatoia celante scarabattolo specchiato con sei diversi ti retti e due segreti. Sostegni e montanti a colonna, fregi e capitelli in bronzo dora to, piano in marmo bianco. Inizio secolo XIX (cm 94x141,5x43,5) (difetti)
€ 700/800
163
Arte russa, fine secolo XIX. French bul ldog, scultura in quarzo fumè con collare in oro 18K (cm 8x6x3,5) (lievi mancanze)
€ 350/400
Manifattura Napoletana, secolo XIX. Gruppo di tre piatti in porcellana, nel cavetto dipinti in policromia con vedute, 'Veduta di Procida', 'Veduta di Cotrona in Calabria' ed 'Entrata della Darsena dal Molo'. La fascia a girali di foglie e fiori in oro. Titolati al retro. (d. cm 24) (usure)
€ 550/600
164
Antica console in legno intagliato laccato e dorato, fascia decorata a teste mulie bri, tralci d'uva e foglie di vite, gambe rastremate e piano in onice. Lombardia (cm 120x90x60) (difetti e restauri)
€ 600/700
171
Cornice votiva in argento sbalzato e de corato a volute e fiori centrata da placca ovale raffigurante Madonna Addolorata tra angeli (cm 32x45) su pannello sago mato rivestito in velluto rosso (difetti)
Provenienza: P. Fournier Antichità, Mila no
€ 1.000/1.200
159
Scuola emiliana del secolo XVIII Riposo durante la fuga in Egitto Olio su tela, cm 18,5x24,5 (difetti)
€ 650/700
165
Scuola del nord Europa del secolo XVIII Ritratto di nobiluomo Olio su tela, cm 88x71 In cornice in legno intagliato (difetti e restauri)
€ 900/1.000
172
Tavolo in noce di forma sagomata con due cassettini sottopiano, fascia e gam be mosse intagliate e traforate a motivi stilizzati. Secolo XVIII (cm 88x78x70)
160
Coppia di poltrone in ciliegio con gambe anteriori e schienale a "X". Terminali a teste zoomorfe e attaccature a foglie do rate. Secolo XIX (difetti e restauri)
€ 500/600
166
Coppia di vasi in bronzo dorato su so stegni a colonna e base quadrata, decori incisi a piccole rosette. Secolo XIX (h. cm 31,5) (lievi difetti)
€ 500/600
€ 1.000/1.200
167
Bartolomeo Pedon (Venezia 1665 ‑ Ve nezia 1732)
Veduta costiera con barche e figure Olio su tela, cm 89x67 In cornice (difetti) € 1.200/1.300
173
Artista napoletano, secolo XVIII. Ma donna con bambino, scultura in legno intagliato e dipinto con base sagomata e dorata, occhi in vetro (h. cm 62) (difetti e restauri)
€ 900/1.000
161
Lucerna in argento con fusto liscio su base a profilo mistilineo e gradinata. Contenitore porta olio a tre fiamme, accessori appesi alle catenelle e presa a volute contrapposte. Secolo XVIII/XIX (h. cm 65) (g lordi 1400) (difetti)
€ 550/600
168
Specchiera in legno intagliato e dorato con cornice circolare bordata da perli nature. Grembiale e cimasa a volute sor montata da rapace. Specchio convesso. Inghilterra, secolo XIX (cm 76,5x123) (difetti)
€ 800/900
174
Scuola romana del secolo XVII San Giovanni Battista Olio su tela, cm 105x77 In cornice (difetti e restauri)
€ 1.500/2.000
175
Tavolino di forma circolare lastronato in radica di acero con tre sostegni rastre mati e sormontati da busto di erma alata in bronzo dorato, raccordo tripode alla base centrato da rosone, fregi a rami e palmette, piano in marmo giallo. Secolo
XIX (d. cm 80; h. cm 75,5) (difetti)
€ 700/800
182
Arte del secolo XVIII. Vergine assunta, scultura in legno dipinto in policromia, intagliato, laccato e dorato (h. cm 63) poggiante su base a finto marmo di epo ca posteriore (difetti e restauri)
€ 550/600
188
Frammento di arazzo Aubusson, Francia, secolo XVIII. Annodato in lana e seta, de coro "Verdure" con volatili entro vegeta zione e architettura sullo sfondo. Siglato "C.W.L." con giglio di Francia su scudo rosso e "F" (cm 207x193) (difetti e re stauri)
€ 800/1.000
176
Scuola emiliana del secolo XVII
San Francesco
Olio su rame, cm 26x20,5
In cornice antica in legno intagliato e do rato
€ 1.200/1.500
183
Manifattura francese, secolo XIX. Coppia di vasi in porcellana dipinta in policromia a vestali entro paesaggi con rami fioriti, basi ed anse dorate, ghiere in bronzo. Firmati C. Budgnicourt (h. cm 65) (lievi difetti)
€ 650/700
189
Tavolo da gioco di forma mossa lastrona to e filettato in legni vari, fascia a quattro cassettini, gambe munite di scarpette in bronzo. Secolo XVIII (cm 85x73x85) (lievi difetti)
€ 1.000/1.200
177
Specchiera in legno intagliato traforato e dorato a volute fogliate. Emilia, secolo XVII (cm 179x133) (difetti e mancanze; doratura di epoca posteriore)
€ 550/600
184
Scultore del secolo XVIII
Putto reggi faretra Statua in pietra (cm 75x65) (difetti)
190
178
Artista veneto del secolo XVI
Immacolata concezione con Gesù Bambino e putti
Olio su rame, cm 36x29
In cornice
€ 1.500/1.800
185
€ 700/800
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVIII
San Gerolamo
Olio su tela applicata su tavola ovale, cm 32,5x25
In cornice (difetti e restauri) € 550/600
179
Comoncino di forma bombata, lastrona to in palissandro e bois de rose, filettato in ebano e bosso, a due cassetti sul fron te, scarpette in bronzo e piano in brec cia. Napoli, secolo XVIII (cm 70x87x39) (restauri)
€ 1.000/1.200
Due tecniche miste su carta, una centra ta da Pegaso con scene di sacrificio nelle due sezioni laterali, l'altra da Ercole e il Leone di Nemea. Italia, inizio secolo XIX. Montate sotto vetro su tavolini in legno di epoca posteriore con piani con cornice dorata retti da fusto a colonna e piede tripode (cm 54x64x54) (difetti)
€ 900/1.000
191
Marquise in noce con schienale centra to da rose intagliate, gambe e braccioli mossi, fascia scolpita a fiori. Venezia, se colo XVIII (lievi difetti) € 550/600
180
Frammento di arazzo Aubusson, Francia, secolo XVIII. Decoro "Verdure" con un bosco, aironi lungo un ruscello e pae saggio sullo sfondo. Bordura a meandro con trionfo di frutta e fiori (cm 293x215) (difetti e restauri)
€ 900/1.200
186
Arte spagnola, fine secolo XVII. Cristo crocifisso, scultura in avorio intagliato (h. cm 29) montata su pannello in velluto entro cornice in legno intagliato e dorato non coeva (cm 56,5x38) (lievi difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00217
€ 800/900
192
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVIII
San Francesco d'Assisi
Olio su tela applicata su tavola ovale, cm 32,5x25
In cornice (difetti) € 550/600
181
Scuola del nord Europa del secolo XVIII
Vaso di fiori istoriato Olio su tela, cm 91x68
In cornice (difetti)
€ 1.500/2.000
187
Coppia di tavolini in legno intagliato e dorato a mecca con gambe mosse ter minanti a ricciolo e crociera di raccordo. Italia Meridionale, secolo XVIII. Piano sa gomato lastronato in pietra dura di epo ca successiva (cm 40x58,5x39) (difetti)
€ 650/700
193
Scultore del secolo XVIII
Putto con gamba destra distesa Statua in pietra (cm 70x55) (difetti) € 700/800
175 178 181 176 179 182 177 180 183
194
Cerchia di Rosa da Tivoli Pastore con armenti Olio su tela, cm 48,5x64 In cornice (difetti)
€ 1.100/1.200
195
Tavolo da parete in rovere riccamente intagliato a volute e fiori, decorato al centro della fascia a medaglione traforato. Montanti anteriori di for ma mossa scolpiti a teste muliebri con dragoni at torcigliati, traverse raccordate al centro da fregio con libro e strumento musicale, piedi ferini, piano in marmo. Francia, secolo XVIII (cm 132x83x69) (difetti)
€ 1.800/2.000
196
Manifattura del secolo XVIII. Calamaio in porcellana bianca raffi gurante putto su tartaruga con reggicandele in bronzo dorato e cesellato a ramo fiorito con fiori in porcellana, porta inchiostro a forma di fiore poggiante su base laccata a cineserie con volatili in paesaggi, ghiera in bronzo dorato e traforato a festoni e faretra (cm 36x29x30) (difetti e restauri)
€ 1.400/1.500
197
Cerchia di Rosa da Tivoli Pastore con armenti Olio su tela, cm 48,5x64,5 In cornice (difetti)
€ 1.100/1.200
198
Marquise in noce con schienale e braccioli mossi ed intagliati a fiori e foglie. Fascia e gambe mosse intagliate a elementi vegetali. Venezia, secolo XVIII (difetti)
€ 1.200/1.400
199
Comò a tre cassetti mossi interamente la stronata in noce e bois de rose e filettato in legni vari, piano in marmo grigio. Italia meri dionale, secolo XVIII (cm 120x95x58) (difetti e restauri)
€ 1.300/1.400
200
Specchiera in legno scolpito, traforato e argentato a mecca con decoro a volute fo gliate, cimasa specchiata a struttura archi tettonica. Italia meridionale, secolo XVIII (cm 137x140) (difetti e restauri)
€ 1.000/1.200
201
Gruppo di cinque poltroncine a pozzetto, schienale e braccioli sagomati con fascia e gambe di forma mossa intagliate e dorate a volute. Napoli, secolo XVIII (difetti)
€ 1.200/1.400
197 199 200
202
Scuola lombarda del secolo XVIII
Capriccio architettonico con Trionfo di David Olio su tela, cm 92x113 In cornice (difetti)
€ 1.100/1.200
203
Panchetto in noce con montanti sagomati e intagliati a figure di faunetti a tutto tondo poggianti su gambe mosse. Fasce scol pite a motivi vegetali. Veneto, fine secolo XVIII ‑ inizio XIX (cm 70x60x70) (lievi difetti)
€ 1.000/1.200
204
Coppia di alari in bronzo dorato con drago, decoro a volute fo gliate e testa di putto. Francia, secolo XIX (h. cm 60) (difetti)
€ 1.200/1.400
205 Arte del secolo XVIII. Quattro verre peint raffiguranti volatili eso tici (cm 21x26) In cornice (lievi difetti, uno rotto)
€ 600/700
206
Scultore del secolo XVIII
Putto appoggiato ad un tronco Statua in pietra (h. cm 120) (difetti)
€ 1.200/1.400
212
Scultore del secolo XVIII
Putto reggi pera Statua in pietra (cm 93x62) (difetti)
€ 700/800
218
Samovar in argento con corpo ovoidale biansato e bordure godronate, soste gno con base quadrata e traforata, piedi ad artiglio su sfera, rubinetto in avorio. Stemma araldico inciso sul fronte. Lon dra, 1769 (h. cm 48) Contenitore cilindri co interno recante punzoni vittoriani di epoca posteriore (g 2130) (difetti)
207
Candelabro in argento a nove fiamme con sostegno a balaustro riccamente de corato a rilievo, fronte con scena galante entro riserva, animali fantastici entro vo lute su tutta la fascia che si ripete nelle bobeches, bordi baccellati e a fiori, bracci a volute. Titolo 800. Punzoni visibili solo sulla chiusura del fondo (h. cm 80) (g 6500) (lievi difetti)
€ 2.800/3.000
213
Scuola dell'Italia centrale del secolo XVIII Matrimonio tra Santa Cecilia e San Valeriano Olio su tela, cm 30,5x50 (difetti e restauri)
€ 900/1.000
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00166
€ 1.200/1.300
208
Manifattura di Ginori, Doccia, secolo XIX. Lotto composto da due piatti in porcella na con bordo profilato in blu e oro, ca vetto centrato da medaglione tondo e di pinto in policromia, uno con lo scorcio di Ponte Quattro Capi, l'altro con la veduta di Salerno, al retro con iscrizione, vassoio centrato da veduta di porto, tazzina con piattino e zuppiera biansata con vedute romane poggiante su gambe a obelischi scanalati sormontati da teste di fauni (d. max cm 30) (difetti e lievi restauri)
€ 850/900
214
Scultore del secolo XVIII
Putto reggilibro disteso Statua in pietra cm 78x56) (difetti)
€ 700/800
219
Giovanni Migliara (Alessandria 1785 ‑ Milano 1837) (attr.)
Interno con lavandaie e Paesaggio con figure e architetture Coppia di fixè tondi (d. cm 9) In cornici ebanizzate
€ 1.200/1.400
209
Vaso biansato in argento cesellato de corato nel corpo da auriga con carro e mascheroni in rilievo. Anse zoomorfe con catenelle di raccordo. Titolo 925. Punzo nato "ETRURIA ARTE" (h. cm 33,5) (g 1400) (lievi difetti)
€ 850/900
215
Samovar in argento sbalzato con corpo decorato da volute fiorite e motivi rocail le a formare riserve, manico basculante in parte incannucciato. Sostegno con fornelletto su tre piedi a conchiglie e bor dure fiorite. Londra, 1757 (h. cm 41) (g lordi 2400) (difetti)
€ 1.300/1.500
220
Coppia di candelabri a due fiamme in argento con bracci a collo di cigno e so stegno centrato da rosoni con presa ad anello. Base sagomata con bordo a pal mette. Titolo 800, Flli. Veneziani (g 1730) (cm 28x21)
€ 750/800
210
MUHAMMAD ASHRAF
Piccolo globo celeste in legno con base in ottone a quattro colonne.
Ambito Islamico, fine secolo XVIII inizio secolo XIX (h. cm 11; d. cm 10) (difetti)
€ 1.000/1.500
216
Scultore del secolo XVIII
Putto con volatile Statua in pietra (h. cm 120) (difetti e rotture)
€ 700/800
221
Arte romana, secolo XIX. Micromosaico raffigurante i Fori Imperiali, montato su marmo nero e filettato in malachite (cm 30x23) In cornice in legno dorato
Micromosaici come il nostro modello rappresentarono nel corso del XVIII e XIX secolo un oggetto di lusso irrinunciabile per i nobili che si dedicavano al "Grand Tour" facendo obbligatoriamente tappa a Roma
€ 1.600/1.800
211
Gruppo di sei sedie con schienale sa gomato e scanalato, gambe e traverse tornite. Schienale e seduta imbottiti e rivestiti con frammenti di tessuto Gobe lin con decoro "Verdure" borchiato. Fine secolo XVIII (difetti)
€ 1.400/1.600
217
Specchiera in legno intagliato e dorato con cimasa traforata decorata a volu te fogliate. Piemonte, secolo XVIII (cm 116x180) (difetti)
€ 1.400/1.600
222
Tavolo circolare in bronzo dorato decora to a perlinature con doppio piano in mar mo. Sostegno tripode sormontato all'at tacco da teste d'ariete. Gambe unite da traverse centrate da fiore, piedi a zoccolo (h. cm 69,5; d. cm 71) (difetti)
€ 1.400/1.500
223
Scuola
€ 1.200/1.300
224
€
lombarda del secolo XVII Cristo davanti a Caifa Olio su tela, cm 73x115,5 (difetti)
Coppia di torciere in legno intagliato a volute e laccato a fondo rosso e dorato, base in ferro battuto decorato a riccioli. Veneto, secolo XVIII (h. cm 186) (difetti e restauri)
1.800/2.000
225
Scuola francese del secolo XVIII
Scena bucolica e La caccia di Diana Coppia di oli su tela sagomata
cm 75x130
In cornici laccate (difetti)
€ 2.000/2.200
Specchiera ovale in legno laccato a fondo rosso con cimasa a fiocco dorata, riserve ebanizzate con intarsi floreali in madreperla. Venezia, secolo XVIII (cm 136x124) (difetti)
€ 2.200/2.400
€ 1.200/1.400
226
227 Artista francese del secolo XVIII Ritratto di dama
Pastello su carta applicata su tela, cm 46x38 In cornice (difetti e restauri)
228
Gruppo di quattro poltrone in noce con schienale traforato e in tagliato a volute e valva di conchiglia, braccioli mossi terminanti a riccioli, gambe e fasce sagomate intagliate e decorate a motivi vegetali. Veneto, fine secolo XVIII ‑ inizio secolo XIX (difetti)
En suite con il lotto 233
€ 1.800/2.000
229
Divano da portego in noce a sei posti con schienale intagliato e traforato decorato a volute, gambe e braccioli mossi, fascia sago mata. Veneto, secolo XIX (L. cm 274) (difetti)
En suite con il lotto 234
€ 1.200/1.400
230
Maestro emiliano del secolo XVIII Mosè salvato dalle acque e Rebecca al pozzo Coppia di oli su tela, cm 74x100 In cornice (difetti)
€ 1.500/2.000
uno di due
231
Coppia di candelieri a quattro fiamme a forma di vaso in marmo con portacandele in bronzo cesellato a fiori e foglie, corpo de corato a volti femminili che sorreggono ghirlande floreali. Fine secolo XVIII (h. cm 65) (lievi difetti)
€ 1.200/1.400
232
Scuola toscana del secolo XVII
Ritratto di Leopoldo de' Medici Olio su tavola, cm 35x24,5 In cornice (difetti e restauri)
€ 1.400/1.600
233
Gruppo di quattro poltrone in noce con schienale a cartella tra forata decorata al centro a valva di conchiglia. Gambe e braccioli mossi, fascia scolpita. Veneto, fine secolo XVIII ‑ inizio XIX (difetti)
En suite con il lotto 228
€ 2.200/2.400
234
Due divani da portego a tre posti in noce con schienale a cartelle traforate, la centrale decorata da elemento intagliato, gambe e braccioli mossi. Veneto, secolo XVIII e seguenti (L. cm 189) (difetti)
En suite con il lotto 229
€ 1.600/1.800
231 232
235
Artista del nord Europa della fine del secolo XVI
Figura virile che si abbevera presso una fonte
Olio su tavola, cm 64,5x55
In cornice (difetti)
€ 1.800/2.000
236
Manifattura di Meissen, secolo XIX. Teiera in porcellana a fondo blu decorata a dorature e in policromia con veduta di Dresda, fiori, foglie e farfalle entro riserve con profili in oro. Presa del coperchio a melograno a tutto tondo, ansa in metallo dorato ba sculante traforato a foglie. Marcata e con iscrizione alla base (cm 22x15x15) (mancanze)
€ 1.200/1.400
Pendola in bronzo dorato con cassa decorata a soggetto allegori co. Quadrante in smalto bianco a cifre romane. Movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, fine secolo XVIII (cm 40x51x15 ca.) (lievi difetti)
€ 1.800/2.000
238
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVIII
Ritratto di gentiluomo con guanti
Olio su tela ovale, cm 98x76
In cornice (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
237
SAUVAGE À PARIS
235 236 237
239
Scultore del secolo XVIII
Schiavo inginocchiato Gruppo scultoreo in pietra montato a tavolo con piano ottagona le in marmo rosso di Verona (h. cm 97; d. cm 118) (difetti, restauri al piano)
€ 1.200/1.300
240
Artista dell'Italia settentrionale del secolo XVIII
Cristo risorto tra gli apostoli Olio su tela, cm 178x156
In cornice (difetti ed estesi restauri)
€ 1.800/2.000
241
Poltrona in noce con schienale sagomato, riccamente traforato ed intagliato a volute fogliate e fiori. Braccioli mossi terminanti a riccioli, gambe e fascia decorati a mazzi fioriti e foglie. Venezia, secolo XVIII (lievi difetti) € 1.800/2.000
239
241
240
242 Maestro del secolo XVIII Gruppo di quattro grisaille su tela applicate su tavola raffiguranti scene allegoriche cm 100x74 In cornici coeve in legno laccato (difetti e restauri) € 4.500/5.000
243
LE ROY À PARIS
Trittico composto da due vasi in vetro opalescente con basi e in serti in bronzo dorato e una pendola in foggia di vaso biansato. Quadrante argentato a decoro guilloché a numeri romani, lan cette "breguet". Movimento a due treni con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, secondo quarto del secolo XIX (h. max cm 37,5) (difetti e restauri)
€ 1.200/1.400
244
Artista attivo in Italia nella prima metà del secolo XIX
La resurrezione di Lazzaro
Olio su tela, cm 74x92,5 In cornice (difetti alla cornice)
€ 1.600/1.700
245
Coppia di comodini di forma mossa e sagomata con fronte a due cassetti lastronati e filettati in legni di varie essenze, gambe mos se munite di scarpette e piano in marmo fior di pesco incassato. Sicilia, secolo XVIII (cm 52,5x80x30) (difetti e restauri)
€ 1.400/1.600
246
Niccolò Cassana (Venezia 1659 ‑ Londra 1714) (attr.)
Ritratto di Andrea Romagnano
Olio su tela, cm 81x64 (difetti)
Iscritto al retro "Andreas Romagnanus i obiit die 13 mart ii 1705 etatis ann 80
Bernardini filius ac Petrinille
Capris Maritus"
€ 1.600/1.700
243 244 245
247
Scuola veneta del secolo XVII
Maddalena penitente Olio su tela, cm 130x97
In cornice (difetti)
€ 2.200/2.400
248
Orologio e barometro da muro di grandi dimensioni del tipo cartel d'applique, riccamente decorati a motivi rocailles. Orologio con quadrante in smalto bianco a cifre romane per le ore e arabe per i minuti. Movimento a due treni con suoneria del le ore e mezze. Francia, ultimo quarto del secolo XIX (cm 60x116; cm 54x115) (difetti)
€ 3.300/3.500
249
Arte veneta, fine secolo XVII. Due sculture in legno dipinto raffi guranti leoni (cm 23x70x37) (difetti e restauri)
€ 1.800/2.000
250
Piano in marmo lastronato decorato in policromia in commesso di marmi, pietre dure e madreperla centrato da cartelle con volatili e fiori. Base in legno intagliato, laccato e dorato con gambe riunite da traverse (cm 119x54x75) (difetti)
€ 1.500/1.800
251
Scuola veneta della fine del secolo XVI ‑ inizio del secolo XVII
Sacra Famiglia e Santa Caterina Olio su tavola, cm 59x75
In cornice in stile Sansovino in legno intagliato e dorato a volute e cherubini (difetti e restauri)
€ 2.800/3.000
252
Console in noce di forma mossa con fascia intagliata e traforata a fiori, riccioli e valve di conchiglia, gambe mosse. Veneto, secolo XVIII (cm 140x82x70) (difetti e restauri)
€ 1.200/1.400
253
Scultore del secolo XVIII
Putto
Statua in pietra (h. cm 125) (difetti)
€ 1.200/1.400
251 252
250
Scuola lombarda del secolo XVII
La Strage degli Innocenti Olio su tela, cm 113x164 (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
255 Coppia di gru in bronzo. Giappone, inizio secolo XX (h. cm 207) (difetti)
€ 1.600/1.800
256
Scultore del secolo XVIII
Putti
Coppia di statue in pietra (cm 78x60) (difetti)
€ 1.200/1.400
254 255
254
259
Coppia di portavasi in legno finto ebano parzialmente dorato e intagliato a tendaggi con mori scolpiti decorati da applicazioni in madreperla, piano e base in marmo broccatello di Siena sagoma to. Veneto, inizio secolo XIX (cm 53x49x33) (lievi difetti e restauri al piano)
€ 2.200/2.400
257
Charles‑Guillaume Diehl (1811‑1885) Tavolo da centro di forma mossa in legno ebanizzato, filettato e intarsiato in ottone su fon do tartaruga, un cassetto nella fascia, piano con ciglio in bronzo dorato, cordonato e baccellato. Fasce centrate da volti muliebri a rilievo in bronzo. Gambe mosse sormontate all'attacco da busti femminili. La serratura incisa "DIEHL.19 R. Michel Le Comte. PA RIS". Francia (cm 151x77x93) (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da perizia per la tartaruga e potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Espor tazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE.
€ 2.000/2.200
258
Carlo Bonavia (Documentato A Napoli Dal 1755 Al 1788) Erminia tra i pastori Olio su tela, cm 39x54 Siglato "C.B" in basso a sinistra Etichetta al verso
€ 4.500/5.000
particolare della firma lotto 257
260
Ranieri del Pace (Pisa 1681 ‑ Firenze 1738)
Miracolo di San Giacinto Olio su tela, cm 87x72,5 In cornice (difetti)
€ 2.200/2.400
261
Tavolo in legno intagliato e dorato con gamba a colonna scana lata a delfini avviluppati, base poggiante su piedi ferini, piano lastronato in malachite. Secolo XIX (h. cm 66; d. cm 93) (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
262
Orologio in bronzo dorato del tipo a Cercles Tournants in foggia di vaso biansato. Quadranti ad anello a cifre romane per le ore e arabe per i minuti. Movimento a bilanciere con suoneria delle ore e mezze su campanello. Francia, terzo quarto del secolo XIX (cm 19x46x19) (lievi difetti)
€ 1.800/2.000
263
Grande scrivania lastronata in noce e legni vari, decorata sul pia no a volute. Fascia a cinque cassetti di cui uno grande sottopiano, gambe mosse. Liguria, secolo XVIII (cm 216x81x115) (difetti)
€ 2.200/2.400
265
Svuotatasche e portaombrelli in legno intagliato in foggia di orso reggi anello. Foresta Nera, secolo XIX (cm 37x102x42) (difetti)
€ 1.800/2.000
264
Carlo Saraceni (Venezia 1585 ‑ 1625)
La predica del Battista Olio su tela, cm 54,5x70 In cornice (difetti)
Bibliografia
A. Ottani Cavina, On the Theme of Landscape: Addition to Saraceni, in "The Burlington Magazine", febbraio 1976, vol. 118, n. 875, pp. 83 e 84, figg. 28, 30, 32, 35.
€ 9.000/10.000
266 Grande specchiera in legno intagliato, traforato e laccato. Cimasa con decoro a volute fogliate e fiori. Veneto, fine secolo XVIII ‑ inizio XIX (cm 138x233) (restauri) € 2.000/2.400
una di due
267
Coppia di specchiere in legno intagliato traforato e dorato a vo lute, motivi vegetali, fiori e frutti, recante etichette cartacee al retro. Italia settentrionale, prima metà secolo XIX (cm 177x132) (restauri)
€ 2.400/2.600
268
Ambito di Bernardo Strozzi, secolo XVII Assunzione della Vergine Olio su tela (bozzetto), cm 102,5x62,5 In cornice (difetti e restauri)
€ 3.000/3.300
269
Coppia di elementi decorativi a forma di vasi biansati in marmo verde Alpi, anse decorate a foglie e prese del coperchio cesellate in bronzo, base squadrata. Secolo XIX (h. cm 66) (difetti)
€ 1.200/1.400
270
Scuola del secolo XVIII
Paesaggio fluviale con figure e armenti Olio su tela, cm 124x163,5 In cornice (difetti)
€ 2.400/2.800
271
Trumeau lastronato in noce e radica di noce, parte inferiore con fianchi e fronte mossi a tre cassetti e calatoia celante scarabattolo a quattro tiretti, antina e piano con segreto. Parte superiore a due ante con specchi e cimasa a timpano spezzato. Piedi ad artiglio su sfera. Emilia, secolo XVIII (cm 125x246x60) (rifacimenti e restauri)
€ 3.300/3.500
273
Mattheus Molanus (Frankenthal 1591 ‑ Middelburg 1645) (attr.) Paesaggio boschivo con scena di caccia Olio su tavola, cm 46x56,5 (restauri)
Provenienza
Sotheby's Londra, 18 Aprile 2000 (come seguace di M. Ryckaert)
€ 1.800/2.000
272
Console in legno intagliato e dorato a volute e fiori, gambe ri unite da traverse. Piano in marmo fior di pesco. Secolo XIX (cm 122x90x59) (difetti e restauri)
€ 1.800/2.000
274
Tavolo da centro lastronato in palissandro e legni esotici, filettato ed intarsiato in bois de rose e decorato da intarsi in bosso, nella fascia da cornucopie ed aquile ad ali spiegate tra girali di foglie. Piano apribile centrato da cartella con riserva decorata da volatili, fasce estraibili, gambe rastremate. Lombardia, fine secolo XVIII (chiuso: cm 74x82x37) (difetti)
€ 2.400/2.600
275 Scuola genovese della seconda metà del secolo XVII Incontro di David e Abigail Olio su tela, cm 83,5x120 In cornice (difetti e restauri)
€ 1.700/1.800
Gruppo di sei poltrone in noce con gambe, montanti e braccioli intagliati terminanti a ric ciolo, traverse sagomate decorate all'attacco da motivo vegetale. Seduta e schienale rive stiti in tessuto Aubusson. Liguria, secolo XVIII (difetti; aggiunte di epoca posteriore)
€ 2.200/2.400
276 Manifattura di Meissen, secolo XIX. Coppia di candelabri in for ma di albero in bronzo dorato e decori in porcellana dipinta in policromia con girotondo di bambini, base a rocailles (h. cm 54) (difetti)
€ 2.800/3.000
277
278
Grande specchiera in legno intagliato dorato e traforato, con de coro a grandi volute fogliate e cimasa traforata centrata da valva di conchiglia e fiori. Secolo XIX (cm 180x280) (difetti)
€ 3.300/3.500
279
RAINGO
Barometro in bronzo dorato riccamente decorato su modello di Jacques Caffieri. Quadrante in smalto bianco. Francia, terzo quarto del secolo XIX (cm 100x50) (difetti)
€ 1.800/2.000
280
Coppia di antichi vasi in argento a coppa baccellata e scanalata, anse a volute con teste muliebri (g 2000) (cm 24x27) (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
281
Scuola romana del secolo XIX
Sibilla Olio su masonite, cm 49x40 In cornice (lievi difetti)
€ 1.600/1.700
278
279
282
Specchiera in legno intagliato e dorato con decoro a volute fo gliate, cimasa traforata. Fregi fogliati dorati a mecca. Veneto, secolo XVIII (cm 102x163) (difetti)
€ 2.400/2.600
283
Scuola della fine del secolo XVII, da Padovanino Venere, Amore e un satiro Olio su tela, cm 117,5x110
In cornice (difetti)
€ 3.300/3.500
284
Zuppiera con coperchio biansata in argento, corpo baccellato nel la fascia e nella parte inferiore, base squadrata poggiante su piedi leonini, anse a rocaille e presa del coperchio in foggia di pigna a tutto tondo in osso. Titolo 800. Argenteria Messulam, Milano (cm 48x36x28) (g netti 5350) (difetti)
€ 4.000/4.500
285
Gruppo di quattro poltrone con schienale a scudo in legno lac cato e decorato in policromia a motivi fogliacei e fiori. Gambe anteriori rastremate e posteriori a sciabola, seduta incannucciata. Secolo XVIII (difetti e mancanze)
€ 1.800/2.000
282 283
287
Commode a due cassetti di forma bombata, lastronata in bois de rose e noce, filettata in bosso a decori geometrici. Piano, fronte e fianchi centrati da stemmi intarsiati in legni vari. Napoli, secolo XVIII (cm 143x92x63) (difetti e mancanze)
€ 1.400/1.600
286
Scuola genovese della seconda metà del secolo XVII
Martirio di Santa Giustina
Olio su tela, cm 83,5x120
In cornice (difetti e restauri)
€ 2.200/2.400
287
288
Tappeto Tabriz, Persia, inizio secolo XX. Decoro di ispirazione Sa favide con medaglione quadrilobato color camoscio su di un fon do verde reseda contornato da un campo rosa, angolari sinuosi con volute. Grande bordura con Medacyl (cm 287x208) (difetti e rapature)
€ 3.500/5.000
289
Scuola del secolo XVII
Paesaggio con pastore e armenti
Olio su tavola, cm 37x54
In cornice in legno intagliato e dorato (restauri)
€ 2.200/2.400
286
288
290
Coppia di caminiere in legno intagliato, laccato e dorato decorate nella parte superiore a volute, motivi vegetali e floreali, cesti di frutta. Specchio con profilo a palmette e perlinatura. Liguria, secolo XVIII (cm 153x223) (difetti e restauri alla lacca)
€ 2.400/2.800
291
Giuseppe Recco (Napoli 1634 ‑ Napoli 1695)
Composizione con pesci e seppia all'aperto
Olio su tela, cm 71x96 In cornice
€ 7.000/8.000
292
Mobile da centro a due corpi interamente intarsiato a figure e paesaggi entro riserve a motivi floreali stilizzati e filettato in legni di varie essenze. Parte superiore di forma mossa ad un’anta celante diversi vani e cas setti interni, decorata da raffigurazioni con soggetto napoleonico, veduta del castello estense di Ferrara e ritratti di Ludovico Ario sto e Torquato Tasso. Parte inferiore a cinque cassetti sul fronte e sette al retro. Recante l'i scrizione "Inventò il mobile Cesare Segala e lo eseguì" e datato 1842 internamente (cm 146x176x76) (difetti e mancanze)
€ 2.800/3.000
€ 3.300/3.500
€ 1.900/2.000
293
Seguace di Cecco del Caravaggio Composizione con canestra di frutta e verdure Olio su tela, cm 99x131 In cornice (difetti e restauri)
Opera accompagnata da comunicazione privata scritta da Mina Gregori al proprietario che attesta la probabile assegnazione a Cecco del Cara vaggio
294
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVIII Paesaggio con figure Olio su tela, cm 82x121 In cornice (difetti)
295
Carlo Antonio Grue (1655‑1723) "Nettuno" piattino in maiolica dipinta in policromia (d. cm 18,5) in cornice in legno intagliato e dorato (estesi restauri)
Pubblicato in: L. Arbace, Carlo Antonio Grue : il trionfo della pit tura. Fondazione Raffaele Paparella Treccia. Andromeda Editrice, Colledara (TE) 2002, pag. 35
€ 2.200/2.400 296
Bartolomeo Guidobono (Savona 1654 ‑ Torino 1709) Sacra Famiglia con San Giovannino Olio su rame, cm 27x21,5 In cornice barocca dell'epoca riccamente intagliata e dorata (difetti)
Bibliografia
P. Pagano e M. C. Galassi, La pittura del '600 a Genova, Longanesi & c., Milano, 1988, fig. 379; M. Newcome, Bartolomeo e Domenico Guidobono, Torino, Artema, 2002, pp. 100‑ 101, fig. P18
€ 8.000/9.000
297 Artista inglese del secolo XVIII Ritratto di gentiluomo Olio su tela, cm 128x105 In cornice (difetti) € 5.500/6.000
298
Rara console neoclassica con sostegno a for ma di anfora greco romana biansata dipinta a figure rosse su fondo giallo. Piano con fa scia decorata a foglie di alloro e bacche (cm 86x110x53,5) (difetti)
€ 2.500/3.500
299
Michelangelo Pace (Roma 1610 ‑ Roma 1670)
Composizione con uva, anguria, melone e zucche all'aperto Olio su tela, cm 97x134 In cornice (difetti)
Expertise
Ferdinando Bologna, 2 febbraio 1972 (con attribuzione a Miche langelo Pace)
€ 5.000/6.000
300 Scuola romana del secolo XVII Sacra Famiglia con Sant'Anna e angeli Olio su tela, cm 97x72 In cornice barocca (difetti e restauri)
€ 5.500/6.000
301
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Ercole
Statua in pietra (h. cm 200) (difetti)
€ 2.800/3.000
I caratteri iconografici distintivi della figura ne permettono l’i dentificazione in Ercole, personaggio dalle possenti muscolature accompagnato dal cane a tre teste Cerbero, e in origine forse intento ad impugnare una clava con la mano sinistra, oggi mutila, altro suo attributo distintivo.
La possente anatomia espansa e sintetica, le posture innaturali contraddistinte da forzati ed espressivi ingobbimenti, i tratti sin tetici e concisi caratterizzati dalla peculiare forma ad ‘elle’ delle arcate sopraccigliari contratte, richiamano le figure in pietra di Antonio Bonazza, Ercole e Davide, oggi conservate nel ninfeo di Palazzo Brancaccio a Roma (Guerriero 2015, pp. 36‑37)
Per confronto si veda:
‑ S. Guerriero, Giovanni e Antonio Bonazza, eredita` e invenzione, in Antonio Bonazza e la scultura veneta del Settecento, a cura di C. Cavalli e A. Nante, Verona 2015, pp. 15‑42
302
Scultore veneto, prima metà secolo XVIII Estate ?
Statua in pietra (h. cm 188) (difetti)
€ 2.800/3.000
In
Expertise
Opere
303
Marco Antonio Rizzi (Pralboino 1649 ‑ Montemartino in Val Tidone 1723) (attr.) Composizioni con frutta e funghi Coppia di dipinti a olio su tela cm 47x64
cornici (lievi difetti)
accompagnate da expertise del dott. Alberto Crispo € 9.000/10.000
uno di due
304
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Bacco con satirello Statua in pietra (h. cm 183) (difetti)
€ 3.300/3.500
305
Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Satiressa con satirello Statua in pietra (h. cm 185) (difetti)
Le due sculture (lotti 304 e 305) nacquero in coppia e forse in origi ne costituivano parte di un Baccanale, festa in onore del dio Bacco propiziatoria per la raccolta delle messi e simbolo quindi di prospe rità.
I personaggi rappresentano il Dio ebbro e dalla corporatura possen te, avvolto da spessi tralci di vite dai frutti prosperosi e accompagna to da un dinoccolato satiretto con in mano una coppa, mentre la figura femminile è identificabile in una satiressa ebbra, con la mano destra, oggi mutila, in origine posta a coprire uno dei seni, accom pagnata anch’essa da un piccolo satiro in posizione sperticata su uno sprone roccioso.
Le due opere sono uscite dalla bottega di un maestro attivo nei domini veneti d’entroterra influenzato dalla statuaria di Orazio Ma
€ 6.000/8.000
rinali, come documentano i confronti con alcune sculture all’interno del parco di Villa Cornaro Revedin, oggi Bolasco, a Castelfranco Veneto (Barea Toscan 2002), o con altre statue da giardino, come quella di Vertumno, presso Villa Seriman Foscari Widmann Rezzo nico a Mira (Venezia)
Per confronto si veda: F. Barea Toscan, I Marinali e le statue del giardino di villa Cornaro «al Paradiso» di Castelfranco, in La scultura veneta del Seicento e del Settecento. Nuovi studi, a cura di G. Pavanello, Venezia 2002, pp. 151 219.
304 305
giovedì 30 marzo 2023 ore 10.00 dal lotto 306 al lotto 447
306
Parte di una gorgiera con interessanti incisioni di armi e motivi vegetali, proba bilmente di una fornitura “alla pisana”. Italia del Nord, metà del secolo XVI. Uni ta ad un attacco di spallaccio di braccio di armatura inciso a motivi vegetali con leggere tracce di doratura d’origine. Italia del Nord, seconda metà del secolo XVI (L. max cm 27) (difetti)
€ 120/140
313
Pesante schiena di armatura con tracce di incisioni lineari. Inizio del secolo XVI (h. cm 33) all’interno pesante traversa in metallo con attacco per essere esposta a muro (difetti)
€ 450/500
320
Poltrona a "grotto" in legno intagliato con schienale, seduta e gambe a con chiglia, braccioli scolpiti a mostri marini. Venezia, secolo XIX. Recante etichetta cartacea sotto la base (difetti)
314
Taschetto o elmo a gambero del secolo XVII. Coppo in un sol pezzo, visiera a becco con nasale mobile fermato da far falla a vite. Gronda mobile composta da quattro elementi rivettati. Attacco delle paragnatidi danneggiato ma entrambe presenti (h. cm 27) (difetti) Si tratta di un elmo utilizzato nella mag gior parte delle nazioni europee da parte dei reggimenti di cavalleria nel XVII secolo
€ 700/800
Per confronto si veda: B.M. Newman ‑ A. Duncan, Mobili di fantasia, Rizzoli, Milano, 1989, pag. 57
€ 200/300
307
Coppia di pesanti Bazu Band, copri avam braccio con eleganti dorature, completi dei loro attacchi. Regno Moghul, prima metà secolo XVIII (h. cm 32) (difetti)
€ 220/240
315
Portabicchiere in vermeil decorato a smal ti policromi. Città di Mosca, 1880‑1890 ca. Recante etichetta di collezione G. F. Mazzoleni, Milano, Montenapoleone. Unito a un cucchiaino di simil decoro (difetti)
€ 180/200
308
Coppia di scarselle di armatura (cosciali) da piede del secolo XVI. Composte da tre lame mobili unite da nervatura centrale sbalzata a tortiglione e rivettate. Le varie parti presentano in tutta la loro estensio ne incisioni a volute fogliate. Molto rara è la presenza delle tre fibbie per ciascuna scarsella (cm 16x20) (difetti)
€ 330/350
316 Gianmaria Buccellati. Lotto composto da un centrotavola con piedini e due saliere a valva di conchiglia. Titolo 925 (d. max cm 16,5x15,5) (g 185) (lievi difetti)
€ 120/140
321
Coppia di applique a cinque luci in bron zo dorato con sostegno a cigno con ali spiegate e palmette. Fine secolo XIX/ini zio secolo XX (h. cm 63,5) Elettrificate in epoca posteriore (difetti)
€ 180/200
322
Coppia di vasi a balaustro in vetro opali ne su base quadrata in argento dorato, bordura del collo in metallo dorato. Se colo XIX (h. cm 23) (lievi difetti)
€ 350/400
309
Pesante corsaletto con nervatura centra le, tracce di antiche incisioni compreso di falda con attacchi per le scarselle. Nella parte di sinistra è presenta una “prova di botta”. Inizio del secolo XVII (h. cm 37) (difetti)
€ 700/800
317
Ignoto della fine del secolo XVI Apollo e le Muse Placca in creta (d. cm 14) Entro custodia in pelle (difetti)
€ 240/260
323
Teiera in argento con corpo ad ogiva e presa a pigna, manico e versatoio a fo glie, riccamente decorato a motivo flore ale e fogliato. Londra, 1781 (h. cm 24) (g 720) (difetti)
€ 350/400
310
Pesante schiena di armatura comprensiva degli attacchi anteriori “a bretella”. Trac ce di incisioni lineari. Germania? Secolo XVII (h. cm 47) (lievi difetti)
€ 350/400
318
Maestro del secolo XIX. Ritratto del Con te Filippo Grimaldi nell'età di anni 45, miniatura tonda su avorio (d. cm 7,5) Iscritto al retro. In cornice (cm 13,7x13,7) (difetti)
324
Arte del secolo XVIII. Coppia di silhouette raffiguranti evangelisti in legno intaglia to, traforato e dipinto a grisaille (h. cm 120) (difetti)
€ 250/300
311
Pesante pettorale da spalto con prova di botta ed altri segni lasciati da colpi di ar chibugio ricevuti. Secolo XVII (h. cm 35) (difetti)
€ 350/400
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00104
€ 250/300
325
Due carteglorie in legno intagliato, tra forato e dorato a volute, cimasa centrata da cherubini. Secolo XVIII (cm 60x56; cm 55x50) (difetti e restauri)
€ 400/500
312
Schiena di armatura in parte danneg giata con resti di incisioni “alla pisana”. Germania? secolo XVI (h. cm 37) (difetti)
€ 350/400
319
Coppia di vasi biansati in porcellana di pinta in policromia con scene di caccia entro riserva e chinoiserie, anse a guisa di teste leonine, collo e base dorati, piedi ferini. Secolo XIX (h. cm 27,5) (lievi di fetti)
€ 170/190
326
Tankard in argento con corpo piriforme liscio ad un'ansa a doppia voluta, coper chio bombato e bordure incise. Londra, 1777 (h. cm 20,5) (g 750) (difetti)
€ 500/550
3° TORNATA
327
Figura in porcellana policroma raffigu rante gentiluomo con fiasca e bicchiere poggiante su base mossa (h. cm 20) (di fetti)
€ 500/600
334 Zuccheriera biansata con coperchio sbal zato a volute, interno in vermeille e un calamaio in argento a doppia coppa con coperchio e vasetto biansato su piedi a sfera. Milano, secolo XIX. Argentiere Francesco Ceppi (zuccheriera L. cm 23; calamaio L. cm 18) (g 690) (lievi difetti)
€ 180/200
340
Coppia di elementi decorativi a forma di vaso in porcellana bianca, decorati nel coperchio a foglie, nel corpo a putti che sorreggono ghirlande in rilievo. Base baccellata poggiante su supporto in le gno dorato. Fine secolo XVIII (h. cm 45) (difetti e restauri)
€ 250/300
328
Poltrona in legno laccato con schienale reclinabile, gambe e montanti scanalati, fascia e cimasa intagliate a fiori. Francia, secolo XVIII (difetti)
€ 400/500
335
329
Coppia di antichi pannelli a vetri policro mi dipinti e piombati entro teche lumi nose in plexiglass (cm 105x55,5) (lievi difetti)
€ 600/700
Arte russa, fine secolo XIX. Riccio Scultura in quarzo tormalinato con rubini sintetici per gli occhi (cm 11x5x9) (difetti)
€ 200/250
341
Teca in legno intagliato e dorato con cornice frontale centinata e cimasa cen trata da teste d'angelo su nuvola e rag giera, bordure a motivi floreali, interno sagomato con specchi. Secolo XVIII (cm 38x62x18) (difetti e restauri)
€ 450/500
330
Arte del secolo XIX
Due miniature su avorio raffiguranti bambino e gentildonna, in cornici diffe renti (h. max cm 11) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00101
€ 400/500
336
Artista del secolo XIX Ritratto virile Mezzo busto in marmo bianco (h. cm 51) (lievi difetti)
€ 200/300
342
Scultore del secolo XIX. Apollo e Diana, due busti in bronzo brunito su base a co lonna in marmo nero e bordure in bronzo dorato (h. cm 50) (difetti)
€ 350/400
343
Manifattura giapponese, secolo XX. Leone, ricamo in seta. In cornice (cm 76x88,5)
€ 330/350
337
Coppia di grandi potiches con coperchi in legno dipinto in policromia con deco ro a chinoiserie (cm tot 50x95) (difetti, mancanze e restauri)
€ 220/240
331
Tankard in argento con corpo piriforme liscio ad un'ansa a doppia voluta, coper chio bombato e bordure incise. Fronte con monogramma entro riserva a rocail le. Londra, 1764. Argentiere F. White (h. cm 19) (g 700) (lievi difetti)
€ 500/550
338
Davenport in legno intagliato, ebanizzato e dorato con decoro a volute fogliate e applicazioni in madreperla. Gambe a lira riunite da traversa, piedi ferini (cm 53x93x47,5) (difetti)
€ 350/400
332
Coppia di vasi medicei in terracotta de corati a motivi vegetali, figure classiche e mitologiche in rilievo, baccellature e per line (h cm 48) (difetti e restauri)
€ 250/300
339
333
Coppia di panchetti con gambe e tra verse a rocchetto. Inizio secolo XVIII (cm 70x50x46) (difetti)
€ 450/500
Caffettiera in argento a balaustro con collo traforato a foglie, versatoio zo omorfo, decoro inciso a volute e fiori stilizzati, manico in ebano e coperchio con presa a sfera. Budapest, 1822. Ar gentiere A. Giergl. Etichetta di collezione sul fondo (h. cm 25,5) (g lordi 810) (lievi difetti)
€ 350/400
344
Maestro dell'inizio del secolo XIX. Ritratto della Contessa Fucila Grimaldi Miniatura tonda su avorio (d. cm 7) Iscritta al retro. In cornice (cm 13,4x13,8) (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00102
€ 450/500
345
Manifattura di Samson, secolo XIX. Gruppo in porcellana policroma profilata in oro raffigurante cacciatore con corno e cani (cm 32x38) (difetti e restauri)
€ 250/300
346
Vaso in argento biansato con corpo bac cellato decorato e inciso a volute e maz zi fioriti. Titolo 800 (h. cm 35) (g 1200) (difetti)
€ 550/600
347
Scuola italiana del secolo XVII
Ratto delle Sabine
Placca in fusione di bronzo con sfondo a patina nera (d. cm 21,5 ca.) (difetti)
€ 350/380
354
Manifattura francese del secolo XVIII. Tabacchiera in smalti decorata a riserve policrome con personaggi in paesaggi fluviali entro cornici con fregi e trionfi dorati, ghiere in bronzo cesellato (cm 8x4x4) (difetti)
€ 250/300
360
Manifattura dell'Italia centrale, seco lo XVIII. Albarello in maiolica a fondo berrettino inscritto in un cartiglio con il contenuto ''DIA PRUNIS SEP'', recante stemma araldico (h. cm 22) (difetti, rot tura alla base)
€ 350/400
348
Gianmaria Buccellati. Lotto composto da sei diversi centrotavola in argento, di cui uno a foglia, uno a frutto e i restanti a corolle di fiori. Uniti a sei cucchiaini de corati a foglie, frutti e fiori. Titolo 925. Marcati (d. max cm 18,5) (g 1080)
€ 600/650
355
Manifattura del secolo XVII. Grande piat to nuziale in maiolica bianca decorato nella tesa con stemmi araldici familiari dipinti in policromia nello stile compen diario, iscritto e datato 1645 (d. cm 40) (restauri)
€ 450/500
361
Cestino in vermeil di forma circolare con galleria traforata, piedini ferini. Titolo 800 (d. cm 22) (g 400) (lievi difetti)
€ 350/400
349
Manifattura di Meissen, secolo XIX. Can delabro a quattro fiamme in porcellana decorato in policromia e dorature a fiori e foglie in rilievo. Base con figura popo lare con colomba a tutto tondo su soste gno a rocaille circolare (h. cm 47) (difetti e restauri)
€ 350/400
356
Coppia di basi portavaso in legno scol pito e dorato a ghirlande fogliate e pi gne. Poggianti su quattro piedi a ricciolo su sfera. Fine secolo XIX (h. cm 43x65) (difetti)
€ 500/600
362
Federico Buccellati. Due figure in argen to titolo 800 in foggia di ippopotamo e rinoceronte, marcati alla base (L. max cm 6,5) (g 240) (difetti)
€ 180/200
350
Arte del secolo XVIII
Coppia di lesene in legno intagliato di pinto e dorato a busto femminile, ma scherone e frutti (h. cm 122) (difetti e restauri)
€ 350/400
357
Manifattura di Samson, coppia di poti ches in porcellana dipinta in policromia con decoro floreale. Marcati alla base, re canti tracce di etichetta cartacea "Domi nici Giuseppe ‑ Venise" (h. cm 45) Pog gianti su basi in legno (lievi difetti)
€ 220/240
363
Scuola del XVII secolo
Ecce Homo
Olio su tela, cm 35x25
In cornice (difetti)
€ 330/350
351
Buccellati. Saliera e pepiera in argento Sterling in foggia di fiori su base con foglie. Marcati (h. cm 19) (g 270) (lievi difetti)
€ 280/300
358
352
Ambito degli Lencker (Augsburg)
Baccanale Placca in fusione di bronzo (d. cm 19,5)
€ 450/500
Mario Buccellati (Ancona, 1891 ‑ Milano, 1965) Cinque figure in argento in fog gia di volatili, tartaruga e lucertola. Titolo 800. Marcate alla base (L. max cm 5,5) (g 150) (difetti)
€ 250/300
364
Scatola con coperchio in argento a guisa di fragola con foglie alla sommità, inter no in vermeille. Titolo 800 (h. cm 13) (g 290) (lievi difetti)
€ 110/120
365
Manifattura di Milano, secolo XIX. Fio riera in maiolica con bordura a volute e conchiglie, decoro a mazzetti floreali e insetti (L. cm 22,5) (restauri) € 120/140
353
Arte veneziana. Specchiera con cornice in vetro policromo, parte interna in legno dorato e cordonato. Specchio inciso con scena di vendemmia entro cartella sago mata (cm 62x52) (difetti)
€ 330/350
359
Arazzo composto da frammenti di tessu to lampasso da parati a doppio corpo in damasco di raso di seta rosso sostenuto da trama e ordito in cotone, bordura a meandro in blu della medesima tessitura. Decorazione con vaso di fiori e corone. Genova, secolo XVI (cm 293 x 190) (gravi difetti)
€ 330/350
366
Caffettiera in argento con corpo pirifor me e bordure godronate, coperchio con presa a trottola. Londra, 1912 (h. cm 20) (g 420)
€ 130/150
367
Giacomo Ravasco gioielliere. Piccolo vaso globulare in argento con quattro appli cazioni cabochon in agata calcedonio (h. cm 11) (g 220) (lievi difetti)
€ 180/200
373 Arte tedesca, secolo XIX. Figura femmini le, scultura in avorio (h. cm 10,5) Su base in argento titolo 800 (h. tot cm 12,5) (di fetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00117
€ 120/140
379
Coppia di tabouret di forma ovale con seduta sagomata a finto tendaggio pog gianti su montanti a rocchetto riuniti da traversa, datati sul fondo. Secolo XVIII (difetti)
€ 350/400
368
Arte russa del secolo XIX
San Nicola
Tempera all'uovo su tavola in parte dora ta. Riza in argento e vermeil sbalzato con tracce di iscrizione sul fianco (cm 34x27) (difetti e restauri)
€ 350/400
374
Candelabro da terra in bronzo e metallo dorato con cinque bracci a volute e cima tura a corolla, fusto a colonna su piede tripode sormontato da amorino con libro (h. cm 168) (difetti e mancanze)
€ 400/500
380
Console con specchiera impiallacciata in radica di noce con montanti a balaustro e foglie a rilievo dorate, piano a casset ta rivestito in marmi. Secolo XIX (cm 110x223x55) (difetti)
€ 800/1.000
369
Buccellati. Cervo, figura in argento titolo 800. Marcato alla base (L. cm 5x7) (g 75) (lievi difetti)
€ 120/140
375
Scuola della fine del secolo XVII ‑ inizio del secolo XVIII
Composizione con volatili e fiaschi all'aperto Olio su tela, cm 113x88 In cornice (difetti)
€ 850/900
381
Pittore attivo in Italia nel secolo XVII Madonna con Bambino e San Giovannino Olio su tela, cm 117,5x90
In cornice in legno laccato e dorato
€ 1.000/1.200
370
Manifattura del secolo XVIII. Albarello in maiolica a rocchetto con decorazione a baccelli in monocromia turchina su smal to bianco, iscritto al centro con il conte nuto in lettere gotiche brune (h. cm 19) (difetti e mancanze)
€ 80/100
376
Manifattura Ferniani, Faenza, secolo XIX. Piatto in maiolica decorata in policro mia raffigurante la Madonna del Divino Amore da Raffaello (d. cm 25) Marcata al retro "F. Ferniani F. A. B (Fabbrica Fer niani Faenza Adriano Baldini)" Entro teca (lievi difetti)
€ 220/240
382
Gaetano Pecheux (1772 1852)
Ritratto del Signor Cavaliere Benedetto Incisa nell'anno 1812 nell'età di 48 anni Miniatura su avorio. Firmata a destra (d. cm 8) Iscritta al retro. In cornice (cm 13,5x13,8) (lievi difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2023/ MI/00103
€ 450/500
371
Mario Buccellati (Ancona, 1891 ‑ Milano, 1965) Figure in argento in foggia di cane e asinello. T itolo 800. Marcati alla base (L. max cm 6) (g 120) (lievi difetti)
€ 180/200
377
Cornice in legno con applicazioni in pa pier maché contenente un acquerello raffigurante aragosta su composizione di fogli antichi (cm 60x75,5) (restauri)
Provenienza: L'oro dei farlocchi, Milano
383
Scuola del secolo XVIII
Martirio di Sant'Andrea
Olio su tela, cm 65x53
In cornice (difetti)
€ 1.200/1.300
372 Gijsbertus Johannes Van Den Berg (Rot terdam 1769 ‑ 1817)
Ritratto di gentiluomo Miniatura ovale su avorio (cm 6,3x4,8) firmata e datata a destra "G V D Berg f 1801". In cornice rivestita in metallo do rato (difetti)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2022/ MI/00658
€ 350/400
378
€ 450/500
Mario Buccellati (Ancona, 1891 ‑ Mila no, 1965) Figura di cagnolini in argen to. T itolo 800. Marcati alla base (L. cm 3,5x4x2,5) (g 100) (lievi difetti)
€ 240/260
384
Coppia di applique in bronzo dorato a due luci decorate a finto tendaggio con fiocchi, pigne e volute fogliate. Mono gramma DP impresso al retro (h. cm 69) (lievi difetti)
€ 800/1.000
405
Cofanetto in argento di forma sagoma ta e bordura decorata a corteccia incisa. Titolo 925 (cm 19,5x13) (g 870) (difetti)
€ 330/350
411 Coppia di vasi a balaustro con coperchio in argento sbalzato a volute di foglie e putti. Chester, 1911 (h. cm 24) (g 1200) (lievi difetti)
€ 500/550
418
Scuola fiamminga del secolo XVII
Adorazione dei Magi
Olio su tavola, cm 47x38 (difetti e restauri)
€ 1.100/1.200
406
Seguace di Jan Brueghel I
Paesaggio con figure e villaggio sullo sfondo
Olio su rame ovale, cm 15x17
Al verso etichetta relativa alla provenien za e all'attribuzione
In cornice
€ 800/1.000
412 Scuola fiamminga del XVII secolo Composizione con frutta e scimmia Olio su tela, cm 119x85
In cornice (difetti)
€ 1.400/1.600
419
Scultore del secolo XVII. Coppia di angeli portacero in legno intagliato, dipinto e dorato. Poggianti su basi di epoca poste riore (h. tot cm 44) (difetti e restauri)
€ 650/700
407
Arte del secolo XVIII. Coppia di rilievi in argento raffiguranti scene di cattura e di tortura (cm max 11x9) In cornici in metal lo dorato (lievi difetti)
€ 400/450
413
Cavallo in bronzo con coda svitabile pog giante su base rettangolare lastronata in malachite (cm tot 30x33x10) (mancanze)
€ 350/400
420
Manifattura Ginori, Doccia, fine secolo XVIII. Lotto composto da due piatti in porcellana profilata in oro e marescialla con bordura color prugna. Uniti a piat to, marescialla, vassoietto e alzatina con bordura a nastro (misure diverse) (difetti)
€ 550/600
414
Scuola romana del secolo XVII, da model li di Giulio Romano
Madonna con Bambino e San Giovannino Olio su tavola, cm 93x74 In cornice (difetti e restauri)
€ 1.500/2.000
421
408
Scuola del secolo XVII, da Correggio Madonna del Latte Olio su tavola, cm 37x29
In cornice a cassetta in legno intagliato e dorato (difetti e restauri)
€ 1.300/1.400
415
Manifattura Ginori, Doccia, secolo XIX. Zuppiera biansata con coperchio con presa a tutto tondo in porcellana decora ta in policromia a fiori (L. cm 32,5), uni ta a un piatto a bordo mistilineo di simil decoro (cm 21x21) (difetti e felatura alla zuppiera)
€ 350/400
Drageoir in argento a coppa biansata con coperchio sormontato da cigno su base circolare con piedi a sfera e fascia traforata con figure allegoriche. Francia, inizio secolo XIX. Unito a dodici cucchia ini di stessa epoca ma con punzoni dif ferenti (g 935) Interno in vetro di epoca successiva (h. cm 26) (difetti)
€ 380/400
409
Manifattura Felice Clerici, Milano, secolo XVIII. Alzata in maiolica con decoro po licromo a "chinesi coloretti" entro pae saggio e fiori. Unita a un piatto di simil decoro di epoca successiva (d. cm 26,5; d. cm 23,5) (difetti)
€ 240/260
416
Antonio Pandiani (Milano 1838‑1928)
Musici e Merry Family
Due rilievi in bronzo firmati e locati Mi lano (cm 25,5x19,5; cm 26x19) montati su pannelli in legno (cm 36,5x31; cm 36x29) (difetti)
€ 650/700
422
Manifattura Ginori, Doccia, secolo XVIII. Zuppiera biansata con coperchio in por cellana decorata in blu a mazzetti di fiori. Presa del coperchio a tutto tondo (L. cm 30; h. cm 21) (difetti e restauri)
€ 350/400
423
Scuola fiamminga dell'inizio del secolo
XVII
Crocifissione
Olio su tavola, cm 26,5x20,5 In cornice (lievi difetti)
€ 1.200/1.300
410
Busto di Psiche, scultura in marmi diversi su base circolare. Da un modello classico. (h. tot cm 64,5) (difetti)
€ 600/700
417
Gruppo di dodici vassoietti rettangolari in vermeil con profilo mistilineo perlina to. Bologna, 1940 ca., punzoni del fascio Titolo 800 (cm 15x11) (g 1080) (lievi di fetti)
€ 700/800
424
Ignoto del secolo XIX. Vedute del Lago di Lugano e del Lago Maggiore, coppia di tecniche miste su carta (cm 86x22) in cornici (difetti)
€ 450/500
425
Seguace dei Bassano
Allegoria dell'Inverno
Olio su tela, cm 83x136,5 In cornice in legno e pastiglia dorati (di fetti)
€ 1.800/2.200
433
Caffettiera in argento con corpo liscio e coperchio cimato da presa a trottola, ma nico in legno. Londra, 1936. Unita a una caffettiera in argento con doppio serba toio, corpo liscio e bordo dentellato, co perchio con presa a trottola e manico in cannucciato. Punzoni di fantasia (h. max cm 21,5) (g lordi 1100) (difetti)
426
Manifattura di Ginori, Doccia, inizio se colo XIX. Lotto composto da due caf fettiere, sette tazze e una zuccheriera (mancante di coperchio) in porcellana decorata in policromia a volatili entro paesaggio, profili in oro (h. max cm 20) (difetti, due coperchi non pertinenti, una tazza mancante dell'ansa)
€ 450/500
434
€ 280/300
440
Scatola ottagonale in argento con coper chio incernierato centrato da figure a ri lievo e bordure a placche in malachite. Ti tolo 800 (cm 13x13) (g lordi 460) (difetti)
€ 150/200
427
Manifattura mediorientale. Lampada da moschea in vetro soffiato con decori sti lizzati e tre anse (h. cm 20) (lievi difetti)
€ 220/240
Coppia di torciere in latta laccata e de corata in rilievo in dorature a foglie d'a canto, bastone in legno laccato e dorato. Secolo XVIII. Basi con capitelli in marmo di epoche diverse (h. cm 240) (difetti e mancanze)
€ 500/600
441
Dodici cucchiaini da cocktail in argento a forma di mazza da golf. Titolo 800 (L. cm 20) (g 360) (lievi difetti)
€ 140/150
428
Manifattura del secolo XVIII. Albarello in maiolica dipinta in monocromia blu con decoro a foglia, inscritto con il contenuto '' V. D. MUCILAG '' e monogramma (h. cm 22) (difetti)
€ 120/140
435
Mug in argento con corpo piriforme sbalzato a motivi floreali e volute for manti una riserva sul fronte. Manico a doppia voluta contrapposta e interno in vermeil. Londra, 1873 (h. cm 17) (g 600) (lievi difetti)
€ 280/300
442
Manifattura francese del secolo XIX. Taz za con piatto in porcellana decorata in policromia con stilemi e figure egizie su fascia e bordure in oro e verde. Marcata alla base (tazza h. cm 11; piatto d. cm 14,8) (restauro alla base della tazza)
€ 120/140
429
Coppia di angoliere lastronate in noce e radica con fronte a un'anta a finti casset ti, piedi mossi. Veneto, secolo XVIII (cm 73x77x51) (lievi difetti)
€ 800/1.000
436
Arte del secolo XIX. Quattro miniature di verse di cui una raffigurante Carlo Porta firmata Solza, una con ritratto di ufficiale firmata N. Pianta e due anonime (misure differenti) (difetti) In cornici
443
Caffettiera e lattiera in argento con cor po piriforme e coperchio cimato da pi gna, manico in parte incannucciato con attaccatura a volto muliebre e grappoli d'uva. Londra, 1914 (h. cm 19,5) (g 750) (difetti)
€ 240/260
430
Caffettiera e lattiera in argento con cor po liscio e coperchio a cupoletta cimata da pigna, manici in legno. Londra, 1871 (h. cm 20,5) (g lordi 920) (lievi difetti)
€ 280/300
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/CE/2022/ MI/00496
€ 450/500
444
Manifattura dell'Italia centrale, secolo XVIII. Albarello in maiolica con decoro in blu a foglie, scritta del contenuto e figura di santa entro riserva (h. cm 22) (difetti e restauri)
€ 120/140
431
Antica console in legno intagliato, do rato e laccato con fascia riccamente de corata a tralci di vite con uva, gambe a colonna scanalata con capitelli intaglia ti a foglie d'acanto. Piano lastronato in marmo giallo di Siena (cm 172x91x37) (difetti e restauri)
€ 550/600
437
Mug in argento liscio ad un'ansa con bordi scanalati. Londra, secolo XIX (h. cm 15) (g 560) (difetti)
€ 280/300
445 Ignoto di inizio secolo XIX
Imbarcazioni inglesi sul Nilo Tempera su carta (cm 34x44) In cornice (difetti)
€ 60/80
432
Arte russa del secolo XX Orsi che pescano salmoni Scultura in rubino‑zoisite, una pietra originaria della Tanzania, combinazione naturale di rubino (in venature) e zoisite. Gli occhi e la lingua dei tre orsi maggiori sono rubini, di cui uno sostituito con pa sta vitrea (cm 20x13) (lievi difetti)
€ 450/500
438
Scuola del secolo XIX
Maria Luigia d'Austria Olio su tela, cm 80x54
In cornice (estesi difetti e restauri)
Reca cartiglio al retro
€ 600/650
446
Vaso in argento a balaustro costolato con quattro anse a valva di conchiglia. Titolo 800. Milano, inizio secolo XX (h. cm 20) (g 500) (difetti)
€ 120/140
439
Zuccheriera biansata con coperchio e piatto in argento sbalzato, presa a fiore, bordi godronati. Torino, secolo XIX. Ar gentiere Innocenzo Lupo (g 530) (h. tot cm 15,5) (difetti)
€ 280/300
447
Mario Buccellati (Ancona, 1891 ‑ Mila no, 1965) (attr.) Coppia di passerotti in argento con lavorazione a pelo in sottili fili (h. cm 8) (g 70) (lievi difetti)
€ 80/100
4° TORNATA giovedì 30 marzo 2023 ore 15.30 dal lotto 448 al lotto 610 particolare del lotto 506
471
Mosè Bianchi (Monza 1840 - 1904)
Chierichetto
acquaforte rifinita a puntasecca mm 125x95
Firmata in lastra
In cornice (lievi difetti)
€ 150/200
477
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 - Roma 1778)
Lotto composto da quattro acqueforti tratte da serie differenti con misure diverse misura massima mm 405x548 (lievi difetti)
€ 300/400
482
Maria Gianni (1873 - 1956)
Notturno Gouache su carta (cm 20x30 ca.) In cornice
€ 180/200
472
Maria Gianni (1873 - 1956)
Veduta con Vesuvio Gouache su carta (cm 20x30 circa) In cornice
€ 180/200
478
Scuola napoletana del secolo XIX Marina con pescatori Gouache su carta (cm 40x50 circa) In cornice
€ 240/260
483
Artista della fine del XVII secolo
Al recto disegno raffigurante divinità marine a matita rossa; al verso studio di figura seduta panneggiata a carboncino e due schizzi di figure a penna e inchiostro nero mm 258x403
Iscritto "Leonardo" in basso a destra In cornice (difetti e restauri)
473
Giuseppe Latini detto "Il Maestro del Ricciolo" (1903 - 1972)
Veduta di Piazza Fontana penna, inchiostro bruno, acquerello bruno mm 160x238
In cornice (difetti)
€ 150/200
479
Scuola napoletana del XVIII secolo Studio di figure mitologiche penna, inchiostro bruno, acquerello bruno mm 273x157 (difetti)
€ 250/300
484
€ 200/250
474
Giuseppe Latini detto "Il Maestro del Ricciolo" (1903 - 1972)
Lotto composto da due disegni raffiguranti vedute di città penna, inchiostro bruno, acquerello bruno mm 160x238 ciascuno
In cornice (difetti)
€ 150/200
480
Scuola napoletana del secolo XX Golfo di Napoli" Due gouache su carta (cm 15x20 ca.) In cornici
€ 120/150
Emmanuel Meuris (1894 - 1969)
Le grotte di Posillipo Gouache su carta (cm 20x30 ca.) In cornice
€ 240/280
475
Scuola napoletana del secolo XIX
Golfo di Napoli
Gouache su carta (L. cm 30 ca.) In cornice
€ 180/200
481
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 - Roma 1778)
485
Scuola napoletana del XVIII secolo Veduta del Vesuvio dalla costa del mare penna, inchiostro nero acquerello grigio e verde mm 355x518 circa In cornice (lievi difetti)
€ 200/300
476
Guglielmo Ciardi (Venezia 1842 - 1917)
Pale di San Martino
carboncino e rialzi a gesso bianco su cartoncino bruno mm 192x285
Firmato in basso a sinistra
In passepartout (lievi difetti)
€ 250/300
Lotto composto da tre acqueforti: Foro Romano (dalla serie Opere Varie del Foro Romano), mm 261x369
Scenographia Panthei (dalla serie Architettura del Campo Marzio), mm 239x351 Teatro Marcello (dalla serie Architettura del Campo Marzio), mm 267x352 (difetti)
€ 600/700
486
Scuola napoletana del secolo XVIII
Casino di caccia sul lago di Lucrino Gouache su carta (cm 15x20 ca.) In cornice
€ 180/200
488
Scuola napoletana del XVIII secolo Veduta della cima del Monte Gauro penna, inchiostro bruno, acquerello grigio mm 305x455 circa
In cornice (lievi difetti)
€ 150/200
492
Artista italiano della fine del XVII secolo Allegorie della Primavera e dell'Estate disegni a penna e inchiostro bruno con tocchi ad acquarello bruno e grigio mm 133x190 e mm 120x190
In cornici (difetti)
€ 150/200
487
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 - Roma 1778)
Lotto composto da quattro acqueforti in tirature coeve:
Arco di Tito (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 405x619
Terme di Caracalla (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 444x694
Terme di Tito (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 492x710
Grotta di Egeria (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 405x686 (difetti)
€ 1.000/1.100
489
Scuola napoletana del secolo XIX - XX Marina napoletana con barche e Vesuvio Gouache su carta (cm 40x50 ca.) In cornice
€ 180/200
493
Domenico Bernardo Zilotti (Borso Del Grappa 1730 - Bassano Del Grappa 1780)
Pastori con armenti acquaforte mm 210x292 all'impronta
In cornice (difetti)
€ 100/150
495
Giovanni Migliara (Alessandria 1785Milano 1837) (attr.)
Due studi per figure femminili penna su carta mm 250x210 e 110x150
Firmati in basso
In cornice (gravi difetti)
€ 150/180
496
Francisco Josè Goya y Lucientes (Fuendetodos 1746 - Bordeaux 1828)
Tauromachia acquaforte mm 240x345 all'impronta (difetti)
€ 140/160
490
Scuola napoletana del XVIII secolo Veduta del lago d'Averno
penna, inchiostro nero, acquerello grigio mm 340x475 circa
In cornice (lievi difetti)
€ 150/200
494
Scuola napoletana del XVIII secolo Entrata nella grotta di Posillipo penna, inchiostro nero, acquerello grigio mm 340x508 circa
In cornice (lievi difetti)
€ 150/200
491
Scuola del Nord Europa degli inizi del XVIII secolo
Coppia di disegni raffiguranti studi di bovini
penna, inchiostro bruno e matita nera mm 105x135 ciascuno
In cornice (difetti)
€ 150/200
487
497
Giovanni Battista Piranesi (Mestre 1720 - Roma 1778)
Lotto composto da quattro acqueforti: Tempio di Giano (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 476x712, tiratura coeva; Colosseo (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 445x705, tiratura postuma; Interno del Colosseo (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 460x690, tiratura coeva;
Villa di Mecenate (dalla serie delle Vedute di Roma), mm 454x670, tiratura coeva (difetti)
€ 900/1.000
498
Giovanni Benedetto Castiglione (Genova 1609 - Mantova 1663)
Tobia fa seppellire i morti acquaforte mm 196x290 all'impronta
In cornice (difetti)
€ 150/200
500
Lotto composto da quattro diverse incisioni del XIX secolo a soggetto napoleonico misura massima mm 460x366
In cornice (difetti)
€ 150/200
503
Scuola napoletana del secolo XVIII
L'invenzione della Vera Croce penna e inchiostro bruno, acquerello grigio mm 420x110
(difetti)
€ 300/350
499
Acquaforte di Jean De Saulx da un'invenzione di Bertaux Duplessi
Entrée des Français dans Naples, le 4 Pluviôse an 7e mm 240x310 all'impronta
In cornice (difetti)
€ 100/150
501 Litografia su carta a soggetto napoleonico mm 665x830
In cornice coeva (difetti)
€ 150/200
504
Benigno Bossi (Arcisate 1727 - Parma 1792)
Undici acqueforti tratte dalla serie intitolata Fisionomie possibili, 1775-1776 mm 310x210 ciascuna (lievi difetti)
€ 600/700
502
Bartolomeo Biscaino (Genova 1632 - Genova 1657)
Natività con angeli acquaforte rifilata all'interno dell'impronta mm 385x278
In cornice (lievi difetti)
€ 200/300
505
Cooper Willyams (1762 - 1816)
Acquerello su carta raffigurante il Palazzo di Acqua Viva presso Laco Ameno di Ischia, titolato "Palazzo di Acquaviva near Laco" mm 240x350 circa
Firmato e datato a penna in basso a destra "CW. fecit. May 19.1799"
(lievi difetti)
€ 400/500
506
Lotto composto da sette incisioni a bulino su carta del secolo XIX da sculture di Antonio Canova, incise da Pietro Fontana, Domenico Marchetti e altri cm 69x49 circa
In cornici (difetti)
€ 750/800
497
507
507
Seguace di Giovanni Battista Tiepolo Disegno caricaturale di uomo con parrucca penna e acquerello bruno su carta mm 210x160
In cornice (difetti)
508
€ 400/500
508
Seguace di Giovanni Battista Tiepolo Disegno caricaturale di uomo con cappello penna e acquerello bruno e grigio su carta mm 210x160
In cornice (difetti)
509
Seguace di Giovanni Battista Tiepolo
Figura barbuta stante penna e acquerello su tracce a matita mm 310x220
In cornice (lievi difetti)
€ 400/500
€ 300/350
509
510
Raffaello Morghen (Portici 1758 - Firenze 1833)
Serie completa di 12 incisioni all'acquaforte in bella coloritura coeva dal titolo "Celebre mascherata fatta nella splendidissima città di Napoli in campagna felice nel carnovale dell'anno 1778: rappresentante nella verità della Sua Maestosa comparsa il viaggio del gran signore alla Mecca opera ripartita in undici divisioni, ed esemplarizzata in dodici rami".
Originariamente in foglio oblungo, le stampe sono montate in due grandi cornici.
cm 45,9x115,7 ciascuna cornice (difetti)
€ 2.000/3.000
511
Francesco Solimena (Canale di Serino 1657 - Barra 1747) (attr.)
Studi di figure di santi e angeli penna, inchiostro bruno, acquerello bruno mm 383x490 (gravi difetti)
€ 350/400
512
Francesco Guardi (Venezia 1712 - Venezia 1793) (attr.)
Capriccio con figure e rovine penna e inchiostro bruno mm 209x298 (difetti)
Opera accompagnata da autentica firmata dal dott. Elvio Mich
Provenienza
Parigi, Collezione Jean Thesmar (Lugt 1544a).
€ 3.000/4.000
513
Francesco Salviati (Firenze 1510 - Roma 1563)
Annunciazione
penna, inchiostro bruno e acquerello bruno su carta mm 267x386 In cornice (difetti)
Bibliografia
L. Mortari, Intorno a Francesco Salviati, brevi note su tre disegni, in Per Luigi Grassi, Disegno e disegni, a cura di A. Forlani Tempesti e S. Prosperi Valenti Rodinò, Galleria Editrice, Rimini, 1998, p. 133, p. 136 fig. 1
€ 15.000/18.000
514
Paul César Helleu (Vannes 1859 - Parigi 1927) Studi per volto femminile Tecnica mista su carta cm 46x58,5 Firmato in basso a sinistra In cornice (difetti)
€ 2.200/2.500
515 Alphonse Mucha (Ivancice 1860 - Praga 1939) (attr.) Job serigrafia su seta cm 68x45,5 Edizione F. Champenois, Paris. In cornice (difetti)
€ 700/800
516
Tavolo scrittoio da centro lastronato in noce e filettato in legni vari, due cassetti nella fascia, gambe mosse decorate da applicazioni in metallo dorato. Seconda metà del secolo XIX (cm 116x70x71) (difetti)
€ 2.200/2.400
517
Vaso in porcellana Satsuma decorato con guerrieri in un paesaggio con montagne sullo sfondo, anse leonine con fiocco passante, (h. cm 126) poggiante su colonna in legno chiaro moderno (h. cm 49)
Giappone, periodo Meiji (1868-1912) (difetti e restauri)
€ 1.800/2.000
518 Cerchia di Frans Francken II Quattro dipinti ad olio su tavola raffiguranti la Flagellazione, l'Incoronazione di spine e la Salita al Calvario cm 33x26 In cornici (difetti)
€ 4.500/5.000
519
519
Servizio da tè in argento composto da due teiere, versatoio, samovar, lattiera, zuccheriera, porta tè e vassoio biansato, decori a rilievo con festoni di fiori retti da nastri su fondo inciso a volute, piedi mossi. Titolo 800. Inizio del secolo XX (vassoio cm 65x43) (g lordi 6700) (difetti)
€ 2.800/3.000
520
Scuola di Bernardo Strozzi, secolo XVII
Fuga in Egitto
Olio su tela, cm 147x98,5 In cornice (difetti ed estesi restauri)
L'opera riprende un'invenzione di Giovanni Andrea Ansaldo
€ 1.800/2.000
521
Ambito di Pietro Della Valle, secolo XIX. Piano circolare in scagliola decorata in policromia a vaso con fiori e lucertola. Bordura a foglie e nocciole nei toni del giallo su fondo nero (d. cm 88) Poggiante su sostegno in legno con fusto a balaustro e piede tripode (difetti)
€ 1.100/1.200
520
522
Scuola fiamminga del secolo XVII
Adorazione dei Magi Olio su tela, cm 93x118
In cornice (difetti e restauri)
€ 2.800/3.000
523
Lucerna in argento con base circolare decorata da foglie e baccellature radiali, vaschetta incisa a foglie lanceolate e quattro beccucci a teste di baccanti, sostegno con presa a lira e ventola sagomata a teste di rapace. Completa di quattro utensili pendenti con catenelle. Recante punzoni di Roma, secolo XIX (h. cm 97) (g lordi 2800) (difetti)
€ 1.600/1.800
524
Caminiera in legno intagliato, traforato e dorato riccamente decorata a volute fogliate e fiori (cm 193x195) (difetti e rotture)
€ 1.100/1.200
522 523
526
525
Manifattura di Samson, secolo XIX. Elefante, scultura in porcellana bianca con sella decorata a pendagli e in policromia a fiori (cm 69x50) (difetti)
€ 1.600/1.800
526
Scuola del secolo XVII Ritratto di cardinale Olio su tela, cm 104x83 In cornice intagliata e dorata (gravi difetti e restauri)
Cartiglio al retro con iscrizione "Alessandro Cardinale 1599"
€ 1.400/1.600
527
Coppia di divanetti a due posti in noce, con braccioli mossi. Montanti, traverse e gambe a rocchetto. Seconda metà del secolo XVIII (L. cm 122) (difetti)
€ 2.200/2.400
525
528
Scuola del secolo XVIII Composizioni di fiori e frutti Coppia di dipinti a olio su tela, cm 58x69 In cornici (difetti) € 2.800/3.000
529
529
Manifattura tedesca, inizio secolo XX. Coppia di vasi a balaustro biansati con basi e coperchio in porcellana dipinta in policromia, fiori e frutti a rilievo. Corpo con scene classiche, anse a teste muliebri. Marcate con spade incrociate sopra smalto (cm 29x73) (difetti)
€ 1.800/2.000
530
Arte del secolo XVIII. Coppia di silhouette in legno sagomato e dipinto in policromia raffiguranti due santi. Poggianti su base di epoca posteriore (h. max cm 157) (difetti)
€ 1.400/1.600
531
Scuola dell'Italia settentrionale del secolo XVII
La Visitazione
Olio su tela cm 117x85,5
In cornice (difetti)
€ 1.300/1.400
530
€ 1.800/2.000
Manifattura tedesca. Vaso biansato con base e coperchio in porcellana dipinta in policromia, corpo a balaustro con putti a tutto tondo e fiori a rilievo, scene galanti entro riserve (cm 50x110) (difetti)
€ 1.800/2.000
532 Scuola del secolo XVII San Girolamo e San Gregorio Magno Coppia di dipinti a olio su tavola cm 44x18,5 (difetti)
533
534
Scultore del secolo XVIII. Deposizione, gruppo in terracotta policroma (cm 35x34x16) (restauri e mancante della croce)
€ 1.000/1.200
539
Manifattura di fine secolo XIX - inizio secolo XX. Vaso biansato in maiolica bianca, corpo centrato da rosone a rilievo e collo con bordo orlato, doppia ansa a volute con attacco a mascheroni, corolle floreali in policromia ai lati (cm 25x35) (sbeccature)
€ 900/1.000
544
Servizio da tè e caffè in argento con anse in bachelite ebanizzata composto da: due teiere, caffettiera, lattiera e cremiera. Titolo 925. Birmingham, 1979, argentiere Bishton's Ltd (g lordi 1380) (lievi difetti)
€ 1.500/1.600
535
JACQUES DROZ. Orologio da appoggio con cassa in legno dipinto, quadrante in smalto bianco a fascia con numeri romani per le ore, arabi per i minuti. Meccanismo firmato sulla platina posteriore a due treni con suoneria delle ore e mezze, suoneria a chiamata e sveglia. Svizzera, metà secolo XVIII (cm 24x41x15) (difetti)
€ 1.000/1.200
540
Scultore della fine del secolo XVIII. Profili di gentiluomo e gentildonna coppia di rilievi in cera (cm 8,5x5 ) In cornici ebanizzate con porta anelli in metallo a ghianda e foglie (lievi difetti)
€ 1.000/1.200
545
Specchiera in legno intagliato e dorato con decoro a volute fogliate e cimasa traforata. Secolo XIX (cm 104x185) (restauri)
€ 1.800/2.000
536
Manifattura del secolo XIX. Allegoria dal tempo, gruppo in porcellana recante marchio di Capodimonte sotto la base (h. cm 41) (difetti)
€ 1.200/1.400
541
Scuola veneta del secolo XVIII
Paesaggio con villaggio e figure e Paesaggio fluviale con pescatore Coppia di dipinti a olio su tela ovale cm 48x36 In cornici (difetti)
€ 1.100/1.200
546
Coppia di candeabri a quattro fiamme in argento, decorati a motivi floreali, vegetali e baccellature. Napoli, secolo XIX (h. cm 43) (g 3650) (difetti)
€ 1.700/1.800
547
Zuppiera con coperchio e présentoir in argento a coppa baccellata e biansata a volute. Bordure a foglie lanceolate e perlinate. Titolo 800. Flli. Veneziani (L. cm 51; h. cm 26) (g 4100) (difetti)
€ 1.800/2.000
537
Scuola veneta del secolo XVIII Paesaggio con rovine e Notturno Coppia di dipinti a olio su tela ovale cm 48x36 In cornici (difetti)
€ 1.100/1.200
542
Manifattura Ginori, Doccia, secolo XIX. Tre legumiere di forma mossa con coperchio e un vassoio ovale in porcellana decorata in porpora e oro a mazzetti floreali, prese a rami fioriti (d. max cm 30) (difetti e restauri)
€ 1.200/1.300
548
Tappeto Soumak a draghi, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro "a draghi" derivante dai tre motivi principali che si ispirano ai tappeti draghi armeni dei secoli precedenti (cm 337x245) (difetti e restauri)
€ 1.800/2.000
538
Tavolo da centro di forma mossa filettato e intarsiato, piano a marquetterie centrato da intarsio con strumenti musicali, fasce a motivi fogliati entro cartelle a volute, fregi e guarnizioni in bronzo. Francia, secolo XIX (cm 100x74x64) (difetti)
€ 1.000/1.200
543
Centrotavola in argento con coppa in cristallo molato sorretta da sirena con figure alate, vasche decorate da figure allegoriche e fiori, anse a finti rami (L. cm 75; h. cm 38) (g 2900) (difetti e restauri alla coppa)
€ 1.300/1.500
549
Scuola veneta del secolo XVIII
Paesaggio invernale e Paesaggio con viandante e rovine
Coppia di dipinti a olio su tela ovale cm 48x36
In cornici (difetti)
€ 1.100/1.200
550
Arazzo dell'Impero Ottomano, secolo XVIII. Ricamato su fondo di raso di seta color rosso cardinale. Decoro ispirato ai motivi persiani di epoca Safavide in fili di rame dorato imbottiti a formare volute e rami fioriti con numerosi gigli di differenti dimensioni e colori: dall'azzurro al rosa, blu e verde. Al centro due piccoli medaglioni a forma di lancia con puntale (cm 160x110) (difetti e déchirure)
€ 1.200/1.400
551
Scuola della fine del secolo XVIII - inizio del secolo XIX
Apollo e Dafne
Olio su tela, cm 90,5x68,5 (difetti e restauri)
Iscritto al retro "Angiolo Ricci Pin. 1787"
€ 1.300/1.400
552
Coppia di cestini biansati in argento e argento dorato, falda a greca traforata, incisi a decori geometrici e riccioli. Titolo 800. Austria, secolo XIX. Recanti tracce di etichetta cartacea sotto la base (cm 36x6x24) (g 1200) (difetti)
€ 2.200/2.400
550 551
553
Ribalta lastronata in radica di noce con profili e cornici ebanizzate, fronte mosso a tre cassetti e uno in linea sottopiano. Parte superiore sagomata con calatoia celante sei tiretti, pianetto superiore incernierato. Lombardia, inizio secolo XVIII (difetti e rotture)
€ 1.400/1.600
554
Scuola genovese del secolo XVII Ritratto di gentiluomo Olio su tela, cm 81x54 In cornice (difetti)
€ 1.300/1.400
555
Coppia di candelieri in argento a colonna scanalata decorata a palmette e foglie, base squadrata su piedi a rocailles. Austria, fine secolo XIX - inizio secolo XX (h. cm 42) (g 1250) (lievi difetti)
€ 1.800/2.000
Scuola
Scena di villaggio
Olio su tela, cm 38x55
In cornice (lievi difetti)
Etichetta al retro che attribuisce l'opera a Simon van der Does
€ 1.800/2.000
Specchiera a doppio ordine in legno intagliato e dorato con decoro a volute fogliate, fiori e valve di conchiglia. Secolo XIX (cm 130x210) (difetti e rotture)
€ 900/1.000
Antico
€ 1.200/1.400
556
556
olandese del secolo XVIII
557
558
busto in marmo dell'imperatore Marco Aurelio su base tornita (h. cm 44) (difetti)
557
559
Antica coppia di leoni in bronzo poggianti su base rettangolare modanata (L. cm 51; h. cm 34x19) (difetti e restauri)
€ 1.300/1.500
565
Comò in noce a tre cassetti con fronte intagliato a volute e frutti stilizzati, piedi e montanti di simil decoro. Brescia, secolo XVII (cm 136,5x92x59) (restauri)
€ 1.300/1.400
571
Cassettone lastronato in bois de violette a tre cassetti con piano in marmo, fronte e fianchi mossi intarsiati al quadrifoglio. Genova, fine secolo XVIII (cm 129x90x60) (difetti e sostituzioni)
€ 900/1.000
560
Gruppo di tre poltrone in legno intagliato e dorato a motivo concatenato a foglie e conchiglia, gambe scanalate. Roma, secolo XVIII (difetti e mancanze)
€ 650/700
566
Sei sottopiatti in argento ottagonale con bordo godronato. Milano, argentiere I. Pradella per Faraone. Titolo 925 (d. cm 27,5) (g 3800)
€ 1.300/1.400
572
Tappeto passatoia Schirwan, Caucaso, fine secolo XIX. Decoro con sei medaglioni a croce greca su fondo azzurro cosparso con tipici motivi della provenienza e stilizzazione di origine animale e vegetale. Bordura principale a granchi (cm 300x122) (difetti)
€ 850/900
561
Biscottiera in argento a tripla valva di conchiglia incernierata con presa ad anello, sostegno tripode, sommità a volute contrapposte e volti muliebri. Interno con coperture traforate. Titolo 925 (h. cm 24) (g 1640) (lievi difetti)
€ 750/800
567
Manifatture differenti. Due antichi candelieri in porcellana dipinta in policromia con corpo in foggia di figure femminili reggicornucopia, di cui uno recante marchio con ancora in rosso (h. cm 20) (difetti)
€ 700/800
573
Sei piatti in argento ottagonale con bordo godronato. Milano, Argentiere I. Pradella per Faraone. Titolo 925 (d. cm 21,5) (g 2100)
€ 750/800
562
Tavolo scrittoio da centro in legno lastronato e intarsiato in varie essenze a mazzi fioriti nel piano e nelle fasce, cassetto sottopiano, gambe mosse decorate da fregi dorati con volti femminili e motivi vegetali. Inghilterra, secolo XIX. Stampigliato Gillow nella fascia del cassetto (cm 120x73x65) (difetti)
€ 1.200/1.400
568
Specchiera ovale in legno intagliato e dorato a foglie e bordo perlinato. Secolo XVII (cm 67x84) (difetti)
€ 850/900
574
Da Raffaello
Sacra Famiglia con Santa Elisabetta, San Giovannino e angeli Olio su tela, cm 103,5x77,5 In cornice (difetti)
€ 1.200/1.500
563
Coppia di candelabri in bronzo dorato a sei luci con bracci decorati a volute fogliate e fiori. Sostegno a putto alato su sfera e base a balaustro con foglie e parte inferiore squadrata. Secolo XIX (h. tot cm 79) (difetti e mancanze)
€ 900/1.000
569
Da Giuliano Bugiardini Madonna con Bambino e San Giovannino Olio su tela, cm 100x80 In cornice del secolo XIX in legno intagliato e dorato
€ 1.800/2.200
575
Coppia di antichi candelieri in porcellana dipinta in policromia con corpo in foggia di figure orientali con copricapo reggicornucopia, recanti marchio con ancora in rosso (h. cm 23) (difetti)
€ 700/800
564
Coppia di grandi vasi biansati in ceramica decorati in policromia e dorature a scene di vita, samurai ed elementi vegetali Giappone, secoli XIX - XX (h. cm 93) (difetti)
€ 1.200/1.500
570
Servizio da tè e caffè in argento composto da: caffettiera, teiera, lattiera e zuccheriera con corpi e coperchi baccellati e cimatura a trottola. Manici a mascheroni con attaccatura a teste di delfino. Titolo 800 (g 4000) (mancanze)
€ 1.800/2.000
576
Arte veneta, secolo XVIII. Due figure di "pitochi" in legno intagliato (h. max cm 27) (difetti)
€ 700/800
577
Stipo monetiere in legno ebanizzato e intarsiato in avorio a motivi geometrici e volute. Fronte a due ante celanti otto cassetti profilati da cornici guilloché e uno sportello centrale, coperchio apribile con specchio e vano. Cassetto nella fascia, piedi a cipolla. Secolo XIX (cm 58x53x31) (difetti e mancanze)
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/ CE/2023/MI/00209
€ 1.800/2.000
578
Ignoto caravaggesco
San Giovanni Battista
Olio su tela, cm 166x91,5 (difetti)
€ 1.000/1.200
579
579
Manifattura di Herend Hungary, secolo XX. Parte di servizio da tavola in porcellana profilata in oro e decorata in policromia a motivo floreale detto "mazzo con tulipano" composto da: trentacinque piatti piani, dodici piatti fondi, dodici piatti da dessert, zuppiera con coperchio, cinque piatti da portata, due alzate, salsiera con mestolo, due antipastiere, dodici tazze da brodo con piatto (un'ansa rotta), dieci tazzine da caffè con piatto, caffettiera, lattiera e zuccheriera (lievi difetti)
€ 700/800
580
580
Scuola della fine del secolo XVII
Diana e Callisto
Olio su tela, cm 73,5x57 (difetti e restauri)
€ 850/900
581
Dodici sottopiatti in argento con bordo sbalzato a foglie. Titolo 800, probabilmente argentiere Messulam (d. cm 28,5) (g 8700) (lievi difetti)
€ 3.800/4.000
582
Manifattura tedesca, secolo XX. Parte di servizio di piatti "Napoleon à Josephine" in porcellana decorati nel cavetto da stemma nobiliare dipinto in policromia e oro, la falda polilobata con figure in rilievo e bordure dorate. Iscritti e marcati al retro. Composto da dodici piatti piani, sei piatti fondi, sei sottopiatti, dodici piatti da dessert, otto sottotazze, otto piattini da pane e quattro diversi piatti da portata (cm max 42x33) (lievi difetti)
€ 1.100/1.200
583
Scuola napoletana del secolo XVIII
Maddalena
Olio su tela, cm 74,5x51 (difetti)
€ 1.100/1.200
584
Coppia di piatti in vermeil con falda sagomata decorata da placche in lapislazzuli intervallate da volute di foglie e fiori stilizzati in rilievo. Titolo 800. Milano (d. cm 32) (g lordi 2000) (difetti)
€ 550/600
582 583
607
Manifattura di Meissen. Gruppo in porcellana policroma con profili in oro raffigurante l'imperatrice Elisabetta di Russia a cavallo con paggio moro su zolla fiorita. Marcato alla base (h. cm 24) (difetti e restauri)
€ 450/500
608
Marietta Bassi. Modestia e Vanità da Bernardino Luini, placca in avorio dipinto (cm 10,5x12,5) Firmata M. Bassi e datata 1839 in basso a destra. Entro cornice coeva in bronzo dorato. In teca
Il presente lotto è accompagnato da documentazione CITES IT/ CE/2023/MI/00118
€ 600/700
609
Centrotavola in argento a coppa sbalzata con baccellature, motivi floreali e monogramma inciso entro riserva, bordo gradinato. Londra, 1904 (d. cm 26; h. cm 17,5) (g 900)
€ 350/400
610
Scuola veneta del secolo XVIII Paesaggio con ponte e figure e Paesaggio con contadina alla fonte Coppia di dipinti a olio su tela ovale cm 48x36
In cornici (difetti)
€ 1.100/1.200
607 608
Indice degli autori
Autore n. di catalogo ashraf, Muhammad 210 Avolio Eugenio 21 Bassi, Marietta 608 Bianchi, Mosè 471 Billmark, Carl Johan 466 Biscaino, Bartolomeo 502 Bison, Giuseppe Bernardino 64 Bissone, Domenico 149 Bombelli, Sebastiano (attr.) 106 Bonavia, Carlo 258 Bonazza, Tommaso (attr.) 120, 121 Bossi, Benigno 504 Bottani, Giuseppe 42 Brugnoli, Emanuele 463 Buccellati, Federico 362 Buccellati, Gianmaria 316, 348 Buccellati, Mario 358, 371, 378, 447 Buzzi, Elia Vincenzo (attr.) 146, 147 Buzzi, Giovanni Battista detto il Viggiù (attr.) 154 Cairo, Francesco (attr.) 6 Calegari, Alessandro (attr.) 86, 87, 88, 89 Calegari, Antonio (attr.) 79 Calegari, Gelfino (attr.) 22, 23 Calegari, Sante detto il Vecchio (attr.) 104, 140, 141 Carra, Antonio (attr.) 115, 116, 117 Cassana, Niccolò (attr.) 246 Castiglione, Giovanni Benedetto detto “Il Grechetto” 455; 498 Celada da Virgilio, Ugo 464 Ciardi, Guglielmo 476 Cornacchini, Agostino (attr.) 33 Crescimbeni, Angelo 90, 91 Cumberworth, Charles 53 del Pace, Ranieri 260 di Tito, Santi 153 Diehl, Charles-Guillaume 257 Droz, Jacques 535 Ferretti, Giovan Domenico 77 Fletcher, Henry 448 Funi, Achille 469 Galle, Philippe; Heemskerck, Marten 450 Gherardini, Alessandro 148 Gianni, Maria 472, 482 Gola, Emilio 467 Goya y Lucientes, Francisco Josè 496 Gricci, Giuseppe 123 Guardi, Francesco (attr.) 512 Guidobono, Bartolomeo 296 Helleu, Paul César 514 L'Ange, Francesco 119 Latini, Giuseppe detto “Il Maestro del Ricciolo” 473, 474 Longanesi, Leo 461 Longhi, Pietro 127, 128 Mascarone, Antonio 132 Masnada, Giulio 594 Mentessi, Giuseppe 470 Meuris, Emmanuel 457, 484 Meyer, Émile 458 Migliara, Giovanni (attr.) 219, 495 Molanus, Mattheus (attr.) 273 Morghen, Raffaello 510 Mucha, Alphonse (attr.) 515 Nuvolone, Carlo Francesco 122 Pace, Michelangelo 299 Palagi, Pelagio 118 Paltronieri, Pietro detto “Il Mirandolese” 113, 114 Parrocel, Joseph Ignace François 59, 60 Pecheux, Gaetano 382 Pedon, Bartolomeo 167 Piranesi, Giovanni Battista 477, 481, 487, 497 Ravasco, Alfredo 135, 136, 137, 138 Ravasco, Giacomo 367 Rappoport, Julius 44 Recco, Giuseppe 291 REVIGLIO, LUIGI BALDASSARRE 32 Rizzi, Marco Antonio (attr.) 303 Robert, Hubert 155 Rocca, Michele 9 Ruoppolo, Giuseppe 94 Sacchetti, Enrico 460 Salviati, Francesco 513 Saraceni, Carlo 264 Solimena, Francesco (attr.) 511 Tomba, Alessandro 139 Torretti, Giuseppe (attr.) 10, 11 Van Den Berg, Gijsbertus Johannes 372 Viani, Lorenzo 456 Voet, Jacob Ferdinand 150, 151 Willyams, Cooper 505 Zilotti, Domenico Bernardo 493 A B C D F G H L M N P R S T V W Z
IMPORTANTE AVVISO PER GLI ACQUIRENTI DI LOTTI VOLUMINOSI ED INGOMBRANTI
Il ritiro dei lotti acquistati potrà essere effettuato in Via Pontaccio 12 a partire dal 31/03 fino al 06/04.
Il giorno 11 aprile i lotti ingombranti e voluminosi saranno trasferiti presso il nostro magazzino di Via Riccardo Pitteri 8, dove potranno essere ritirati a partire dal 12 aprile.
Chi volesse verificare la logistica del proprio acquisto prima di procedere al ritiro può contattare:
Graziella Ferrara 02-8631424 - graziella.ferrara@ponteonline.com o Beatrice Rapetti 02-8631435 - magazzino.pontaccio@ponteonline.com
Ricordiamo che il ritiro potrà avvenire solo a pagamento avvenuto.
Ricordiamo altresì che ai lotti che risultassero ancora giacenti alla data del 28 aprile, saranno addebitate agli acquirenti le spese di magazzinaggio, pari a € 30 al giorno.
TERMINOLOGIE
Ogni asserzione riguardante autore, attribuzione, origine, data, età, provenienza e condizione dei lotti in catalogo, è da ritenersi un dato d’opinione e non un dato di fatto. Il Ponte si riserva il diritto nell’esprimere la propria opinione, di dare piena fiducia agli esperti ed autorità che ritenga opportuno consultare.
1. GIOVANNI PAOLO PANINI
(con luogo e data di nascita o secolo di appartenenza) a nostro parere opera dell’artista.
2. GIOVANNI PAOLO PANINI (ATTR.)
è nostra opinione che sia probabilmente opera dell’artista, ma con meno sicurezza della categoria precedente.
3. Stile di...; seguace di...; scuola di...; ambito di...; cerchia di GIOVANNI PAOLO PANINI
A nostro parere opera di un pittore che lavora nello stile dell’artista, contemporaneo o quasi contemporaneo, ma non necessariamente suo allievo.
4. Maniera di GIOVANNI PAOLO PANINI
A nostro parere nello stile dell’artista di epoca più tarda.
5. Da GIOVANNI PAOLO PANINI
A nostro parere copia di un dipinto conosciuto dell’artista.
6. Il termine firmato e/o datato significa che, a nostro parere la firma e/o la data sono di mano dell’artista.
7. Il termine “firma non coeva” significa che, a nostro parere, questa sembra aggiunta in epoca successiva all’opera.
8. Le dimensioni dei dipinti indicano prima l’altezza e poi la base, senza l’ingombro della cornice. Le dimensioni di oggetti e arredi indicano prima la lunghezza, poi l’altezza, poi la profondità.
(*). Lotto proveniente da impresa, l’IVA verrà esposta in fattura.
9. Il termine DIFETTI nell’ambito del settore TAPPETI segnala che le condizioni del tappeto possono avere una o più delle seguenti caratteristiche: sfrangiature delle testate e bordi, rapature, mancanza dei nodi e conseguente evidenza della trama, mancanza totale di parti più o meno estese, macchie, tagli e strappi, viraggio dei colori del tappeto rispetto al suo rovescio, macchie di ingiallimento, indebolimento della struttura di fondazione, indebolimento delle fibre di filati che lo compongono.
Fotografie: Maria Teresa Furnari Pietro Scapin Nicola Colia Valentina Petrucci Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476
Condizioni Generali di Vendita
1. Informazioni importanti per i potenziali acquirenti
1.1 I lotti sono offerti in vendita da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), che agisce in nome e per conto del Venditore in qualità di mandataria con rappresentanza dello stesso, ad eccezione dei casi in cui il Ponte è proprietaria del lotto. Per Venditore si intende la persona fisica o giuridica proprietaria del lotto offerto in vendita in asta da Il Ponte. In ogni caso (anche per le eventuali offerte telefoniche e/o via internet, e/o per le eventuali aste online) la vendita si intende eseguita nell’ambito di una asta pubblica, senza diritto di recesso in favore l’acquirente.
1.2 Le presenti Condizioni Generali di Vendita possono essere modificate mediante un avviso affisso nella sala d’asta o tramite un annuncio fatto dal banditore prima dell’inizio dell’asta. I potenziali acquirenti sono pregati di consultare il sito www.ponteonline.com (Sito) per prendere visione della catalogazione più aggiornata dei lotti presenti in catalogo e delle eventuali diverse condizioni di vendita per la specifica asta.
1.3 La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza, stato e descrizione dei lotti nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non possono generare affidamento e/o aspettativa di alcun genere nei potenziali acquirenti. La mancanza di riferimenti espliciti nel catalogo d’asta in merito alle condizioni del lotto non implica che il bene sia senza imperfezioni. Ogni rappresentazione scritta o verbale fornita da Il Ponte, incluse quelle contenute nel catalogo, in relazioni, commenti o valutazioni concernenti qualsiasi caratteristica di un lotto - quale paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, data, età, periodo, origine culturale ovvero fonte, la sua qualità, ivi compreso il prezzo o il valore, la stima - riflettono esclusivamente opinioni non vincolanti e possono essere riesaminate da Il Ponte ed, eventualmente, modificate prima che il lotto sia offerto in vendita. Il Ponte, i suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti, non possono ritenersi responsabili degli errori o delle omissioni contenuti nelle suddette descrizioni e/o rappresentazioni. Le stime pubblicate in catalogo sono espresse in euro: il prezzo base d’asta e il Prezzo di aggiudicazione (vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore) possono essere superiori o inferiori alle valutazioni indicate.
1.4 Ogni potenziale acquirente è tenuto a esaminare preventivamente lo stato di ciascun lotto nella esposizione dei lotti organizzata da Il Ponte prima dell’asta, allo scopo di eseguire (anche con propri esperti) un preventivo esame approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione e le condizioni, la provenienza, il tipo e la qualità dei lotti, su cui esclusivamente i potenziali acquirenti – e l’acquirente finale - assumono ogni rischio e responsabilità. Durante l’esposizione il personale de Il Ponte sarà a disposizione dei potenziali acquirenti per fornire – su richiesta degli stessi - una illustrazione aggiornata dei beni stessi, ove disponibile.
1.5 Ad integrazione delle descrizioni contenute nel catalogo, Il Ponte rende disponibili, a richiesta, condition report sullo stato di ciascun lotto.
1.6 Tutti i beni di natura elettrica o meccanica sono da considerarsi solamente sulla base del loro valore artistico e decorativo e non sono da considerarsi funzionanti. E’ importante prima dell’uso del lotto oggetto di aggiudicazione che il sistema elettrico eventualmente in esso presente sia certificato da un elettricista qualificato, non assumendo Il Ponte alcuna responsabilità al riguardo.
1.7 Né Il Ponte, né suoi amministratori, dipendenti, collaboratori o consulenti saranno responsabili per atti od omissioni relativi alla preparazione o alla conduzione dell’asta o per qualsiasi altra questione relativa alla vendita del lotto.
1.8 Dopo l’aggiudicazione Il Ponte non potrà essere ritenuta responsabile per eventuali vizi dei lotti, relativi tra l’altro anche allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei lotti. I potenziali acquirenti e l’aggiudicatario rinunciano espressamente alla garanzia di cui agli artt. 1490 e 1497 c.c., liberando Il Ponte da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né Il Ponte né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso.
1.9 In ogni caso, l’eventuale diversa responsabilità de Il Ponte nei confronti dell’Acquirente (la persona fisica o giuridica che fa in asta l’offerta più alta accetta dal banditore e si aggiudica il lotto) in relazione all’acquisto di un lotto da parte di quest’ultimo è limitata al Prezzo di aggiudicazione e alla commissione d’acquisto pagata a Il Ponte dall’Acquirente.
1.10 Il colpo di martello del banditore determina l’accettazione dell’offerta più alta ed il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato dal banditore all’Acquirente. Il colpo di martello del banditore determina inoltre la conclusione del contratto di vendita tra il Venditore e l’Acquirente e in particolare dell’obbligo dell’Acquirente di pagare a Il Ponte l’intero ammontare dovuto per l’aggiudicazione del lotto, incluso il prezzo e la commissione; resta espressamente previsto che solo a seguito dell’integrale pagamento a Il Ponte di tutto quanto dovuto dall’Acquirente la compravendita si intenderà perfezionata e la proprietà e il possesso del lotto aggiudicato potranno passare in capo all’Acquirente (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti condizioni).
2. Offerte per l’asta
2.1 Le offerte per l’acquisto dei lotti possono essere presentate personalmente in sala durante l’asta, mediante un’offerta scritta prima dell’asta, per telefono oppure via internet (in quest’ultimo caso solo se possibile in relazione alla specifica asta).
2.2 L’incremento delle offerte è del 10% rispetto a quella precedente, salvo diversa scelta del banditore comunicata prima dell’inizio (o nel corso) dell’asta.
2.3 Nell’ipotesi di offerte di pari importo e presentate attraverso la stessa modalità (vale a dire presentate in sala, per telefono, per iscritto oppure online), Il Ponte terrà in considerazione solo l’offerta ricevuta per prima.
2.4 Ove sorga contestazione in merito all’aggiudicazione di un lotto, quest’ultimo, ad insindacabile giudizio del banditore, potrà essere ritirato dall’asta oppure rimesso in ven-
dita all’asta nello stesso giorno (in questa ultima ipotesi le offerte aventi ad oggetto il lotto in precedenza formulate non saranno più tenute in considerazione).
2.5 A sua completa discrezione, Il Ponte ha il diritto di rifiutare a chiunque di partecipare alle aste; in particolare, Il Ponte può rifiutare la partecipazione all’asta di potenziali acquirenti che in precedenza non abbiano puntualmente adempiuto alle proprie obbligazioni, anche a titolo risarcitorio, nei confronti de Il Ponte.
2.6 Il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata. Il banditore può fare offerte consecutive o in risposta ad altre offerte nell’interesse del Venditore, fino al raggiungimento del Prezzo di riserva (il prezzo minimo concordato in via riservata tra Il Ponte e il Venditore al di sotto del quale il lotto non verrà venduto).
2.7 In qualsiasi momento Il Ponte ha facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto offerto in vendita. Il banditore ha la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di abbinare o separare i lotti e di variarne l’ordine di vendita rispetto a quanto indicato in catalogo, purché il lotto non sia offerto in asta in una giornata anteriore rispetto a quella indicato nel catalogo d’asta.
2.8 Nei confronti di ciascun potenziale acquirente, Il Ponte si riserva il diritto di subordinare la partecipazione all’asta alla esibizione di una lettera di referenze bancarie, oppure al deposito di un somma a garanzia dell’esatto adempimento delle obbligazioni previste dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, la quale verrà restituirà una volta conclusa l’asta.
3 Offerte in sala
3.1 Per partecipare all’asta in sala è necessario munirsi dell’apposita paletta numerata, che viene consegnata al banco di registrazione dal personale de Il Ponte in seguito alla compilazione del modulo di iscrizione all’asta e alla esibizione di un documento di identità del potenziale acquirente. L’offerta per aggiudicarsi il lotto è espressa mediante alzata della paletta numerata.
3.2 Il Ponte invita i potenziali acquirenti a munirsi per tempo della paletta numerata e informa che è possibile effettuare l’iscrizione all’asta anche nei giorni nei quali si svolge l’esposizione che precede l’asta. Lo smarrimento della paletta numerata dovrà essere immediatamente comunicato a Il Ponte, che provvederà ad attribuire al potenziale acquirente una nuova paletta numerata. La paletta numerata dovrà essere restituita a Il Ponte al termine dell’asta.
3.3 Subito dopo l’aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà sottoscrivere un verbale di aggiudicazione.
3.4 Ciascun lotto aggiudicato in sala sarà fatturato in base alle generalità e indirizzo rilasciati al momento dell’assegnazione della paletta numerata.
3.5 E’ possibile partecipare all’asta in qualità di rappresentante di una terza persona. Il rappresentante, in occasione della registrazione all’asta dovrà esibire una delega sottoscritta dal rappresentato con allegati copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato e del rappresentante; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza.
3.6 In nessun caso verranno accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”.
4. Offerte scritte
4.1 E’ possibile presentare offerte scritte mediante la compilazione del “Modulo offerte scritte e telefoniche” (Modulo) allegato al catalogo d’asta o scaricabile dal sito www. ponteonline.com (Sito).
4.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte come risultante dal Sito ovvero dal catalogo dell’asta) in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo; in difetto Il Ponte non garantisce la partecipazione del potenziale acquirente all’asta, né che darà esecuzione alle offerte indicate nel Modulo. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata.
4.3 Le offerte scritte verranno accettate solo se arrotondate alla decina; in caso contrario, Il Ponte considererà l’offerta come fosse arrotondata alla decina per difetto (ad esempio, una offerta scritta pari ad euro 228,00 verrà considerata da Il Ponte come formulata per euro 220,00).
4.4 Il Ponte, nel dare luogo ai rilanci per conto del potenziale acquirente, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al Prezzo di aggiudicazione più basso. Gli importi indicati nel Modulo verranno intesi come importi massimi. IIl Ponte non terrà conto di offerte con importi illimitati ovvero prive di importo.
4.5 Il Ponte non è responsabile di eventuali errori compiuti dal potenziale acquirente nella compilazione del Modulo. Prima di inviare il Modulo a Il Ponte, il potenziale acquirente è tenuto a verificare che la descrizione del lotto indicata nel Modulo corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare il potenziale acquirente è tenuto a verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta dell’opera e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte formulerà l’offerta per conto del potenziale acquirente con esclusivo riferimento al primo.
4.6 Al termine dell’asta, l’Acquirente sarà informato da Il Ponte via email dell’avvenuta aggiudicazione del lotto; in ogni caso, ciascun potenziale acquirente è invitato a contattare Il Ponte ai numeri indicati all’art. 15 per verificare se la propria offerta sia risultata la più alta.
4.7 Nel caso di una offerta scritta e di una offerta in sala, di una offerta telefonica oppure online di pari importo, queste ultime prevarranno rispetto alla offerta scritta.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
5 Offerte telefoniche
5.1 Mediante la compilazione ed invio del Modulo, un potenziale acquirente può partecipare all’asta formulando offerte telefoniche.
5.2 Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta via fax al numero +39 02.72022083 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pontaccio 12) oppure al numero +39 02.36633096 (per le aste organizzate presso la sede de Il Ponte di Milano via Pitteri 8/10), oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (o all’indirizzo email del dipartimento di riferimento de Il Ponte risultante dal Sito o dal catalogo dell’asta), in ogni caso allegando la documentazione richiesta nel Modulo.
5.3 A seguito della ricezione del Modulo e della sua corretta compilazione, Il Ponte provvederà a contattare il potenziale acquirente al numero di telefono indicato nel Modulo prima che il lotto per il quale il potenziale acquirente intende formulare offerte telefoniche sia offerto in vendita all’asta.
5.4 La stima minima indicata in catalogo riferita a ciascun lotto per il quale si intende formulare offerte telefoniche deve essere pari ad almeno euro 100,00; in difetto, Il Ponte non ricontatterà il potenziale acquirente e quest’ultimo non potrà formulare offerte telefoniche ad oggetto il lotto.
5.5 Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte non riuscisse a contattare telefonicamente il potenziale acquirente, Il Ponte, in relazione a ciascun lotto indicato nel Modulo, avrà facoltà di effettuare offerte per conto del potenziale acquirente sino ad un Prezzo di aggiudicazione pari alla offerta massima indicata dal potenziale acquirente nel Modulo o, in mancanza di questa offerta massima, alla base d’asta riferita al lotto.
5.6 Il Ponte non risponde in alcun modo per il ritardo o mancata esecuzione di ordini telefonici derivanti dal malfunzionamento della linea telefonica.
5.7 I collegamenti telefonici durante l’asta saranno registrati. Il personale de Il Ponte è in grado di effettuare telefonate in italiano, inglese, francese, cinese, spagnolo e portoghese.
6 Offerte online
6.1 Il Ponte comunicherà sul Sito (almeno 24 ore prima l’inizio dell’asta) e/o sul catalogo d’asta se è possibile formulare offerte anche online, tramite il Sito o siti gestiti da terzi.
6.2 Le offerte online sono disciplinate sia dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, sia dalle “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online” disponibili sul Sito o su richiesta. In caso di difformità tra le presenti Condizioni Generali di Vendita e le “Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online”, queste ultime prevarranno.
6.3 Per informazioni in merito alla registrazione all’asta e alla presentazione di offerte online si prega di far riferimento al Sito.
6.4 In caso di partecipazione all’asta e offerte formulate attraverso piattaforme e/o siti internet diversi dalla piattaforma Il Ponte Live , sarà applicata e dovuta , ove prevista (si rinvia per ogni altra informazione al sito www.ponteonline.com), una ulteriore commissione pari al 5% sul Prezzo di aggiudicazione oltre le commissioni e spese già esposte nelle Condizioni Generali di Vendita.
7 Pagamento
7.1 In caso di aggiudicazione del lotto, l’Acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alle commissioni di acquisto pari al 26% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pontaccio 12) oppure al 35% (qualora l’asta si sia tenuta presso la sede de Il Ponte sita a Milano in via Pitteri 8/10) del Prezzo di aggiudicazione (in entrambi i casi IVA inclusa se dovuta) e oltre al pagamento di qualsiasi altro importo eventualmente dovuto a Il Ponte ai sensi delle presenti Condizioni Generali di Vendita (v. anche § 6.4) e connesso alla aggiudicazione del lotto (Ammontare dovuto).
7.2 L’Acquirente è obbligato a versare l’Ammontare dovuto entro e non oltre dieci giorni, decorrenti dal giorno successivo a quello della aggiudicazione.
7.3 In caso di mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente, in tutto o in parte, dell’Ammontare dovuto entro il predetto termine essenziale, Il Ponte potrà risolvere la vendita ex art. 1456 c.c. mediante semplice comunicazione scritta. In questo caso, Il Ponte avrà comunque diritto al pagamento di una penale pari al doppio delle commissioni di acquisto che l’Acquirente inadempiente avrebbe dovuto pagare, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente.
7.4 Ciascun lotto può essere pagato a mezzo assegno circolare, carta di credito, bancomat, bonifico e contanti, nel rispetto dei limiti di legge.
7.5 Il pagamento del lotto può essere effettuato a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo in cui si è svolta l’asta) ai seguenti orari di ufficio: Lun.-Ven. 9:00-13:00; 14:00-17:30 (esclusi i giorni di festività nazionale in Italia).
7.6 Le carte di credito accettate sono le seguenti: American Express, Diners, Visa e MasterCard. Il pagamento può essere disposto solo dal titolare della carta di credito.
7.7 Le coordinate bancarie per i bonifici sono le seguenti: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code n. ICRAITRR950; beneficiario Il PonteCasa d’Aste s.r.l. Nella causale si prega di indicare il proprio nome, cognome, numero di lotto e asta.
7.8 Il Ponte si riserva la facoltà di controllare la provenienza dei pagamenti ricevuti e di non accettare pagamenti provenienti da persone differenti dall’Acquirente.
7.9 Ai sensi del D.Lgs. n. 231/07 e successive modifiche ed integrazioni e nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 196/2003 (Codice della Privacy) e del Regolamento UE 2016/679, Il Ponte richiederà a tutti i Clienti i dati necessari ai fini dell’adempimento degli obblighi di adeguata verifica del Cliente e del titolare effettivo. In caso di formale richiesta da parte delle Autorità e della Pubblica Amministrazione, e in ogni altro caso previsto dalla legge, Il Ponte potrà comunicare il nominativo e i recapiti dell’Acquirente.
8 Consegna e ritiro del lotto
8.1 Il lotto sarà consegnato da Il Ponte all’Acquirente solo a seguito dell’intero pagamento dell’Ammontare dovuto (salvo le eventuali diverse disposizioni di cui al D.Lgs. n. 42/04, anche in tema di prelazione dello Stato; si rinvia anche al § 11.4 delle presenti
condizioni).
8.2 Il Ponte non assume l’obbligo di provvedere alla spedizione del lotto oggetto di aggiudicazione, il quale dovrà essere ritirato dall’Acquirente a Milano presso la sede de Il Ponte di via Pontaccio 12 o di via Pitteri 8/10 (a seconda del luogo di svolgimento dell’asta), entro dieci giorni successivi al giorno dell’avvenuto pagamento dell’Ammontare dovuto.
8.3 Qualora l’Acquirente non provveda al tempestivo ritiro del lotto saldato entro dieci giorni dall’avvenuto pagamento o dall’ottenimento dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione, Il Ponte avrà facoltà di procedere all’eliminazione del lotto, previa comunicazione via raccomandata a.r. o Pec. L’acquirente riconosce ed accetta che nell’ipotesi di eliminazione del lotto, non avrà titolo per promuovere alcun tipo di azione o reclamo, innanzi a qualsiasi autorità, nei confronti de Il Ponte, il quale è pertanto manlevato da qualsiasi responsabilità.
8.4 Nel caso in cui l’Acquirente incarichi un terzo di ritirare il lotto, quest’ultimo dovrà essere munito di delega scritta rilasciata dall’Acquirente nonché fotocopia del documento del delegante e del delegato.
8.5 Su espressa richiesta dell’Acquirente, Il Ponte potrà organizzare, a spese e a rischio dell’Acquirente, l’imballaggio, il trasporto e l’assicurazione del lotto, previa comunicazione e accettazione scritta da parte dell’Acquirente delle relative spese. La spedizione potrà essere effettuata da un trasportatore incaricato da Il Ponte, su indicazione dell’Acquirente, ovvero incaricato direttamente dall’Acquirente, a seconda degli accordi.
8.6 Nell’ipotesi di morte, interdizione, inabilitazione, estinzione/ cessazione, per qualsiasi motivo, dell’Acquirente, debitamente comunicata a Il Ponte, quest’ultima acconsentirà a riconsegnare il lotto previo accordo di tutti gli aventi causa dell’Acquirente ovvero secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria.
9 Passaggio del rischio
9.1 Un lotto acquistato è interamente a rischio dell’Acquirente a partire dalla data più antecedente fra quelle in cui l’Acquirente: (i) prende in consegna il lotto acquistato o (ii) paga l’Ammontare dovuto per il lotto; qualora nessuna di queste ipotesi si realizzi, il passaggio del rischio avverrà in ogni caso dalla data in cui è decorso il termine di dieci (10) giorni dalla avvenuta aggiudicazione del lotto. Con il passaggio del rischio in capo all’Acquirente quest’ultimo esonera espressamente Il Ponte da ogni responsabilità circa la sorte del lotto aggiudicato, anche per eventuali danni, furti, incendio, perimento, smarrimento del lotto stesso (totale o parziale).
9.2 L’Acquirente sarà risarcito per qualsiasi perdita o danno del lotto che si verifichi dopo l’aggiudicazione ma prima del trasferimento del rischio, ma il risarcimento non potrà superare il Prezzo di aggiudicazione del lotto, oltre alla commissione d’acquisto ricevuta da Il Ponte. In nessun caso Il Ponte si assume la responsabilità per la perdita o danni di cornici/vetro che contengono o coprono stampe, dipinti o altre opere, a meno che la cornice o/e il vetro non costituiscano il lotto venduto all’asta.
9.3 In nessun caso Il Ponte sarà responsabile per la perdita o il danneggiamento (totali o parziali) del lotto aggiudicato: (i) verificatisi a seguito di un qualsiasi intervento (compresi interventi di restauro, interventi sulle cornici e interventi di pulitura) da parte di terzi da chiunque incaricati; (ii) derivanti, direttamente o indirettamente, da: (a) cambiamenti di umidità o temperatura; (b) normale usura o graduale deterioramento derivanti da interventi sul bene e/o da altri eventi (inclusi i tarli e i parassiti del legno); (c) errori di trattamento; (d) guerra, fissione nucleare, contaminazione radioattiva, armi chimiche, biochimiche o elettromagnetiche; (e) atti di terrorismo; (f) casi di lockdown e simili, disposizioni da parte delle Autorità, ogni altra causa di forza maggiore estranea al controllo de Il Ponte.
10 Contraffazione
10.1 Nel caso in cui, dopo l’aggiudicazione, un lotto risulti essere una contraffazione, Il Ponte rimborserà all’Acquirente che abbia fatto richiesta di risoluzione del contratto di vendita - previa restituzione del lotto a Il Ponte - un importo pari al Prezzo di aggiudicazione e alle commissioni di acquisto corrisposte, in entrambi i casi nella valuta in cui questi importi sono stati pagati dall’Acquirente. L’obbligo de Il Ponte è sottoposto alla condizione che, non più tardi di cinque (5) anni dalla data della aggiudicazione, l’Acquirente: (i) comunichi a Il Ponte per iscritto, entro novanta (90) giorni dalla data in cui ha avuto una notizia che lo induca a ritenere che il lotto sia una contraffazione, il numero del lotto, la data dell’asta alla quale il lotto è stato acquistato e i motivi per i quali l’Acquirente ritenga che il lotto sia una contraffazione; (ii) sia in grado di riconsegnare a Il Ponte il lotto, libero da rivendicazioni o da ogni pretesa da parte di terzi sorta dopo la data della vendita e il lotto sia nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita; (iii) fornisca a Il Ponte le relazioni di almeno due studiosi o esperti indipendenti e di riconosciuta competenza a livello internazionale, in cui siano spiegate le ragioni per cui il lotto sia ritenuto una contraffazione.
10.2 Il Ponte non sarà vincolata dai pareri forniti dall’Acquirente e si riserva il diritto di richiedere l’ulteriore parere di altri esperti a proprie spese.
10.3 Il Ponte non effettuerà il rimborso se: (i) la descrizione nel catalogo era conforme all’opinione generalmente accettata di studiosi ed esperti alla data della vendita o indicava come controversa l’autenticità o l’attribuzione del lotto; o (ii) alla data della pubblicazione del catalogo la contraffazione del lotto poteva essere accertata soltanto svolgendo analisi generalmente ritenute inadeguate allo scopo o difficilmente praticabili, il cui costo era irragionevole o che avrebbero ragionevolmente potuto danneggiare o altrimenti comportare una diminuzione di valore del lotto.
Ai sensi del presente articolo, per contraffazione si intende, secondo la ragionevole opinione de Il Ponte, l’imitazione di un lotto offerto in vendita, non descritta come tale nel catalogo d’asta, creata a scopo di inganno su paternità, autenticità, provenienza, attribuzione, origine, fonte, data, età, periodo, che alla data delle vendita aveva un valore inferiore a quello che avrebbe avuto se il lotto fosse stato corrispondente alla descrizione del catalogo d’asta. Non costituisce una contraffazione un lotto che sia stato restaurato o sottoposto ad opera di modifica di qualsiasi natura (tra cui la ripitturazione o la sovrapitturazione).
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
11 Esportazione dal territorio della Repubblica italiana. Dichiarazione di interesse culturale
11.1 L’esportazione dal territorio della Repubblica italiana di un lotto può essere soggetta al rilascio di un attestato di libera circolazione ovvero di una licenza di esportazione, ai sensi di quanto previsto dagli artt. 68 e ss. del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice Urbani). L’Acquirente sarà tenuto, per i lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. “notifica”) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004, all’osservanza di tutte le disposizioni di cui alla legge e di ogni altra normativa speciale applicabile, anche in materia doganale, valutaria, tributaria, e di specie protette. È esclusivo onere dei partecipanti all’asta e dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni alla circolazione e/o esportazione del lotto di proprio interesse e comunque del lotto aggiudicato, ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge, in Italia e nel Paese di destinazione, nonché provvedere alle eventuali formalità e obblighi di legge previsti per la circolazione e/o l’esportazione del lotto aggiudicato, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.
11.2 Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio dell’attestato di libera circolazione e/o della licenza di esportazione non può costituire una causa di risoluzione o di annullamento della vendita, né giustificare il mancato o ritardato pagamento da parte dell’Acquirente dell’Ammontare dovuto.
11.3 Su richiesta e a spese dell’Acquirente, Il Ponte può accettare di presentare la denuncia per ottenere l’attestato di libera circolazione e/o la licenza di esportazione, a condizione che l’Acquirente abbia già corrisposto l’Ammontare dovuto. L’importo che l’Acquirente deve pagare a Il Ponte per la presentazione della denuncia ammonta ad euro 150,00 (oltre IVA ed eventuali spese di trasporto), per ciascuna opera oggetto della denuncia. In ogni caso Il Ponte non assume alcuna responsabilità, né obbligo, né garanzia, circa il buon esito della relativa pratica e il rilascio di quanto richiesto dall’Acquirente.
11.4 Ciascun lotto offerto in vendita all’asta può essere stato già oggetto di dichiarazione di interesse culturale da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai sensi dell’art. 13 del Codice Urbani. In tal caso - o nel caso in cui in relazione al lotto sia stato avviato il procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del Codice Urbani - Il Ponte ne darà comunicazione in catalogo e/o mediante un annuncio del banditore prima che il lotto sia offerto in vendita. Nel caso in cui il lotto sia stato oggetto di dichiarazione di interesse culturale precedentemente alla aggiudicazione, il Venditore provvederà a denunciare la vendita al Ministero competente ex art. 59 Codice Urbani. La vendita sarà sospensivamente condizionata al mancato esercizio da parte del Ministero competente del diritto di prelazione nel termine di sessanta giorni dalla data di ricezione della denuncia, ovvero nel termine maggiore di centottanta giorni di cui all’art. 61 comma II del Codice Urbani. In pendenza del termine per l’esercizio della prelazione il lotto non potrà essere consegnato all’ Acquirente in base a quanto stabilito dall’art. 61 del Codice Urbani. In ogni caso, resta inteso che l’eventuale dichiarazione di interesse culturale (o anche solo l’avvio del relativo procedimento) che dovesse intervenire successivamente alla aggiudicazione non potrà inficiare o invalidare l’aggiudicazione, né l’obbligo di pagamento dell’Ammontare complessivo e in generale la compravendita del lotto.
11.5 Il lotto contrassegnato con il simbolo “§” è in temporanea importazione doganale. E’ soggetto ad IVA (secondo legge) sul valore di aggiudicazione solo per gli acquirenti residenti nell’U.E. La chiusura della temporanea importazione doganale del costo di euro 300 è a carico dell’Acquirente. Il Ponte non è responsabile per le tempistiche burocratiche.
11.6 Il lotto contrassegnato con il simbolo “#” è in temporanea importazione artistica.
12 Diritto di seguito
12.1 Qualora dovuto, il pagamento del c.d. “diritto di seguito” (introdotto dal Decreto Legislativo 13 febbraio 2006, n. 118, attuativo della Direttiva 2001/84/CE) sarà corrisposto dal Venditore
13 Specie protette
13.1 I certificati Cites sono validi solo sul territorio dell’Unione Europea. I beni in avorio, per quanto muniti del suddetto certificato, non possono essere esportati al di fuori del territorio dell’Unione Europea.
13.2 Indipendentemente dall’ottenimento di un attestato o di una licenza di esportazione ex art. 68 e ss. del Codice Urbani, tutti i lotti costituiti da o contenenti parti di piante o animali (es.: ossa di balena, coccodrillo, corallo, tartaruga), a prescindere dall’età e dal valore, potrebbero necessitare di una licenza o un certificato prima dell’esportazione e/o di ulteriori licenze e/o certificati per l’importazione nei paesi Extra UE. L’ottenimento di una licenza o di un certificato di importazione non garantisce l’ottenimento di una licenza o di un certificato per l’esportazione e viceversa. Il Ponte consiglia i potenziali acquirenti di controllare le proprie legislazioni circa i requisiti necessari per le importazioni nel proprio Paese di beni fatti o contenenti specie protette. Prima di effettuare qualsiasi offerta, è responsabilità dell’Acquirente accertarsi di poter ottenere tali licenze/certificati di importazione o esportazione, così come ogni altro documento richiesto, con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo a Il Ponte.
14 Garanzia legale di conformità
14.1 Ove previsto per legge, i lotti venduti tramite Il Ponte sono coperti dalla garanzia legale di conformità prevista dagli artt. 128-135 del Codice del Consumo (Garanzia Legale), se applicabili.
14.2 La Garanzia Legale è riservata al consumatore (vale a dire, ai sensi dell’art. 3, I comma, lett. a) del Codice del Consumo, la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta).
14.3 Il Venditore è responsabile nei confronti del consumatore per un difetto di conformità esistente al momento della consegna del prodotto e che si manifesti entro due anni da tale consegna. Il difetto di conformità deve essere denunciato al Venditore, a pena di decadenza dalla garanzia, nel termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto. Salvo prova contraria, si presume che i difetti di conformità che si manifestano entro i sei mesi dalla consegna del prodotto esistessero già a tale data, a meno che tale ipotesi sia incompatibile con la natura del prodotto o con la natura del difetto di conformità. A
partire dal settimo mese successivo alla consegna del lotto, sarà invece onere del consumatore provare che il difetto di conformità esisteva già al momento della consegna dello stesso. Per poter usufruire della Garanzia Legale, il consumatore dovrà quindi fornire innanzitutto prova della data dell’aggiudicazione e della consegna del lotto. E’ opportuno, quindi, che il consumatore, a fini di tale prova, conservi qualsiasi documentazione idonea a dimostrare l’aggiudicazione (ad esempio la fattura di acquisto) e la data di consegna o ritiro del lotto.
14.4 Con riferimento alla definizione di “difetto di conformità”, si rimanda a quanto indicato all’art. 129, comma II, del Codice del Consumo. Sono esclusi dal campo di applicazione della Garanzia Legale eventuali difetti determinati da fatti accidentali o da responsabilità del consumatore ovvero da un uso del lotto difforme rispetto alla sua destinazione d’uso.
14.5 In caso di difetto di conformità debitamente denunciato nei termini, il consumatore ha diritto: (i) in via primaria, alla riparazione o sostituzione gratuita del lotto, a sua scelta, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all’altro; (ii) in via secondaria (nel caso cioè in cui la riparazione o la sostituzione siano impossibili o eccessivamente onerose ovvero la riparazione o la sostituzione non siano state realizzate entro termini congrui ovvero la riparazione o la sostituzione precedentemente effettuate abbiano arrecato notevoli inconvenienti al consumatore) alla riduzione del Prezzo di aggiudicazione o alla risoluzione del contratto, a sua scelta. Il rimedio richiesto è eccessivamente oneroso se impone al Venditore spese irragionevoli in confronto ai rimedi alternativi che possono essere esperiti, tenendo conto: (i) del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto di conformità; (ii) dell’entità del difetto di conformità; (iii) dell’eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il consumatore.
14.6 Nel caso in cui il lotto, nel corso del periodo di validità della Garanzia Legale, manifesti un difetto di conformità, il consumatore può comunicare la circostanza a Il Ponte ai contatti indicati all’art. 16. Il Ponte darà tempestivo riscontro alla comunicazione del presunto difetto di conformità e indicherà al consumatore la specifica procedura da seguire.
15 Contatti
E’ possibile chiedere informazioni, inviare comunicazioni, richiedere assistenza o inoltrare reclami, contattando Il Ponte con le seguenti modalità:
- per email: all’indirizzo info@ponteonline.com;
- per posta: scrivendo a Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., Milano, via Pontaccio 12 (20121) oppure via Pitteri 8/10 (20134);
- per telefono: al numero +39 02.863141 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.8631472 (sede di via Pitteri 8/10) (numeri di telefono a pagamento, operativi nei seguenti giorni e orari: Lun.-Ven. 9:00-13.00; 14.00-18.00, per la sede di via Pontaccio 12; 9:00-13:30; 14:00-17:30 per la sede di via Pitteri 8/10, in entrambi i casi esclusi i giorni di festività nazionale in Italia);
- per fax: al numero +39 02.72022083 (sede di via Pontaccio 12) oppure +39 02.36633096 (sede di via Pitteri 8/10);
Il Ponte risponderà ai reclami presentati entro cinque giorni lavorativi dal ricevimento degli stessi.
16 Foro e legge applicabile
16.1 Il rapporto contrattuale tra Il Ponte e l’Acquirente è regolato dalla legge italiana. In caso di traduzione in altra lingua delle presenti Condizioni Generali di Vendita, prevarranno e resteranno valide e vincolanti le condizioni di vendita nel testo in lingua italiana in caso di conflitto con la traduzione in lingua straniera.
16.2 Nel caso di Acquirente consumatore, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita è competente il foro del luogo in cui il consumatore risiede o ha eletto domicilio.
16.3 Ai sensi dell’art. 141-sexies, comma 3 del Codice del Consumo, ove applicabile, Il Ponte informa l’Acquirente consumatore che, nel caso in cui egli abbia presentato un reclamo direttamente a Il Ponte, a seguito del quale non sia stato tuttavia possibile risolvere la controversia così insorta, Il Ponte fornirà le informazioni in merito all’organismo o agli organismi di Alternative Dispute Resolution per la risoluzione extragiudiziale delle controversie relative ad obbligazioni derivanti da un contratto concluso in base alle presenti Condizioni Generali di Vendita (cc.dd. organismi ADR, come indicati agli artt. 141-bis e ss. Codice del Consumo), precisando se intenda avvalersi o meno di tali organismi per risolvere la controversia stessa.
16.4 Il Ponte informa inoltre l’Acquirente consumatore che è stata istituita una piattaforma europea per la risoluzione online delle controversie dei consumatori (c.d. piattaforma ODR). La piattaforma ODR è consultabile al seguente indirizzo http://ec.europa.eu/consumers/odr/; attraverso la piattaforma ODR l’Acquirente consumatore potrà consultare l’elenco degli organismi ADR, trovare il link al sito di ciascuno di essi e avviare una procedura di risoluzione online della controversia in cui sia coinvolto.
Sono fatti salvi in ogni caso il diritto dell’Acquirente consumatore di adire il giudice ordinario competente della controversia derivante dalle presenti Condizioni Generali di Vendita, qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale delle controversie relative ai rapporti di consumo mediante ricorso alle procedure di cui alla Parte V, Titolo II-bis Codice del Consumo.
16.5 L’Acquirente che risiede in uno stato membro dell’Unione Europea diverso dall’Italia, può, inoltre, accedere, per ogni controversia relativa all’applicazione, esecuzione e interpretazione delle presenti Condizioni Generali di Vendita, al procedimento europeo istituito per le controversie di modesta entità, dal Regolamento (CE) n. 861/2007 del Consiglio, dell’11 luglio 2007, a condizione che il valore della controversia non ecceda, esclusi gli interessi, i diritti e le spese, Euro 2.000,00. Il testo del regolamento è reperibile sul sito www.eur-lex.europa.eu.
II. Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online Queste Condizioni ulteriori per la presentazione di offerte online (Condizioni) si applicano alle aste per le quali Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., società con sede legale in Milano, via
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
Pontaccio 12 (20121), P. Iva e Iscrizione Registro Imprese di Milano n. 01481220133, capitale sociale interamente versato pari ad Euro 34.320,00 (Il Ponte), consenta la formulazione di offerte online tramite il sito www.ponteonline.com (Sito) ovvero siti di terzi (Piattaforme).
Ciascun lotto è offerto in vendita da Il Ponte. I contratti di vendita all’asta conclusi online mediante il Sito e/o le Piattaforme sono esclusi dalla disciplina del Capo I, Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206.in quanto conclusi in occasione di una vendita all’asta.
Queste Condizioni si aggiungono (e non si sostituiscono) alle sopra riportate Condizioni Generali di Vendita, le cui definizioni si intendono qui richiamate. Partecipando all’asta tramite il Sito e/o le Piattaforme, l’offerente accetta di essere vincolato alle Condizioni Generali di Vendita applicabili alla vendita ed a queste ulteriori Condizioni.
1. Istantaneità ed irrevocabilità dell’offerta online. Eccezione al diritto di recesso
Per registrarsi all’asta è necessario inviare una copia della propria carta di identità in corso di validità all’indirizzo info@ponteonline.com. In difetto, non sarà possibile registrarsi all’asta. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare la registrazione all’asta a sua esclusiva discrezione. Il procedimento per effettuare un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma è istantaneo; l’offerta è inviata non appena l’offerente clicca il relativo bottone ed è definitiva. Sottoponendo un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma accettate che l’offerta sia finale e che non sia in alcun modo possibile modificarla o revocarla. Inoltre, ai sensi dell’articolo 59, comma 1, lettera m) del Codice del Consumo, qualora il contratto di vendita all’asta sia concluso con un offerente che abbia formulato un’offerta online tramite il Sito e/o la Piattaforma e possa essere qualificato come consumatore in base all’art. 3, comma 1, lett. a) del Codice del Consumo, l’Acquirente non disporrà del diritto di recesso, in quanto il metodo di vendita utilizzato è un’asta pubblica, come definita dall’art. 45, comma 1 lettera o) del Codice del Consumo. Se l’offerta inviata a Il Ponte è la più alta, l’Acquirente irrevocabilmente accetta di pagare l’intero prezzo di acquisto, incluse le commissioni di acquisto e tutte le tasse applicabili e qualsiasi altro addebito.
2. Modalità di pagamento e di consegna
Modalità di pagamento: si rinvia alla clausola 7 delle Condizioni Generali di Vendita. Consegna: si rinvia alla clausola 8 delle Condizioni Generali di Vendita.
3. Offerte incrementali
Ogni offerta incrementale comparirà sullo schermo del Sito e/o della Piattaforma. Il banditore ha la facoltà di variare gli incrementi per gli offerenti presenti nella sala d’aste e tramite telefono, ma coloro che formulano un’offerta tramite il Sito e/o la Piattaforma potrebbero non essere in grado di fare un’offerta per un importo diverso rispetto a quello di un’intera offerta incrementale. Tutte le offerte all’asta saranno espresse in Euro.
4. Responsabilità dell’offerente
Coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma sono responsabili della loro conoscenza di tutte le comunicazioni e gli annunci effettuati durante l’asta. Tutte le comunicazioni effettuate saranno lette dal banditore, all’inizio, se del caso, o durante l’asta, prima che il lotto rilevante sia offerto in vendita. Il Ponte raccomanda che coloro che formulano offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma si autentichino tramite log-in almeno dieci minuti prima dell’inizio dell’asta per assicurarsi di ascoltare tutte le comunicazioni effettuate dal banditore all’inizio dell’asta. Tutte le comunicazioni di modifiche relative all’offerta in vendita del lotto (“sale room notices”) e gli annunci in sala eseguiti dal banditore sono parte delle presenti Condizioni e delle Condizioni Generali di Vendita. Il Ponte si riserva il diritto di rifiutare o revocare il permesso di fare offerte online attraverso il Sito e/o la Piattaforma, nonché di revocare i privilegi di offerta nel corso di una asta. Gli aggiudicatari dei lotti riceveranno una conferma dell’aggiudicazione e l’estratto conto in relazione al loro acquisto dopo la vendita.
5. Esonero di responsabilità de Il Ponte
Il Ponte non sarà responsabile per eventuali errori o malfunzionamenti nella presentazione delle offerte tramite il Sito e/o la Piattaforma, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, errori o malfunzionamenti causati da: (i) una perdita di connessione a Internet o al software del Sito e/o della Piattaforma da parte de Il Ponte ovvero del cliente; (ii) un malfunzionamento o un problema con il software del Sito e/o della Piattaforma; oppure (iii) un guasto o un problema di connessione internet, rete mobile o computer del cliente. Il Ponte non è dunque responsabile per qualsiasi impossibilità di formulare un’offerta online o per gli eventuali errori o omissioni in relazione ad essa. La partecipazione all’asta tramite il Sito e/o la Piattaforma avviene pertanto a esclusivo rischio degli offerenti e potenziali acquirenti, che assumono ogni rischio e responsabilità sulla ricezione e il buon esito delle offerte formulate e/o da formulare.
INFORMATIVA EX ART. 13 del G.D.P.R.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Nuovo Regolamento sulla Protezione del Dati (GDPR 2016/679), s’ informa il Cliente (c.d. interessato) che:
1. Titolare e altri soggetti designati
Il Titolare del trattamento è Il Ponte - Casa D’aste S.r.l. , con sede legale in Milano, Via Pontaccio n. 12, nella persona della direttrice, Dott.ssa Rossella Novarini, mail: direzione. generale@ponteonline.com e che, ai fini del riscontro all’interessato in caso di esercizio dei diritti ad opera di quest’ultimo, è possibile rivolgersi alla Dott.ssa Francesca Conte, mail: francesca.conte@ponteonline.com.
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- espletamento del mandato a vendere e/o dell’adesione alla partecipazione alle aste in programma; - per le finalità previste dalla vigente normativa in materia di antiriciclaggio (D.Lgs. 231/07 e successive modifiche).
Il conferimento dei dati sopra indicati è obbligatorio affinché il Titolare possa espletare l’incarico affidatogli. In caso di rifiuto a fornire i dati richiesti, il Titolare si troverà nell’impossibilità di eseguire le prestazioni contrattualmente previste, per fatto e colpa del Cliente interessato.
I dati di natura personale quali l’indirizzo e-mail, forniti facoltativamente dal Cliente alla società in ragione di apposito consenso rilasciato dallo stesso, saranno trattati in modo lecito e secondo correttezza, nonché a norma di quanto stabilito dal Regolamento per la finalità d’inoltro di informative, aggiornamenti e novità in merito alle nuove aste e/o eventi futuri.
Per tale trattamento la società raccoglierà il consenso con modalità elettroniche e /o cartacee.
L’immagine verrà ripresa, mediante sistema di videoregistrazione e come da informativa regolarmente esposta, nell’interesse legittimo del Titolare, ovvero allo scopo di tutelare la sicurezza delle persone e la tutela del patrimonio dell’azienda.
3. Strumenti di trattamento e modalità di conservazione dei dati
I dati trattati (che potranno avere natura: comune ed identificativa) sono aggiornati, completi, pertinenti e non eccedenti rispetto alle sopracitate finalità del trattamento. I medesimi dati saranno trattati, nel rispetto della sicurezza e riservatezza necessari attraverso le seguenti modalità: raccolta dei dati presso l’interessato, registrazione e conservazione dei medesimi per gli scopi predeterminati, espliciti e legittimi. Gli stessi dati saranno trattati sia con strumenti cartacei che con mezzi elettronici ed automatizzati.
I dati personali saranno trattati dal Titolare del trattamento nonché dai dipendenti e collaboratori autorizzati al trattamento medesimo.
I dati potranno essere comunicati, oltre che agli enti pubblici destinatari delle comunicazioni/dichiarazioni oggetto del presente contratto, anche agli organi ispettivi preposti, ove richiesti in seno a fasi di verifiche e controllo, inerenti alla regolarità degli adempimenti. I medesimi dati, oggetto della presente informativa, potranno essere comunicati a professionisti e/o collaboratori del titolare per l’espletamento dell’incarico affidato e per le stesse finalità. Per contro i dati in discorso non saranno oggetto di diffusione, oltre i limiti ivi specificati, salvo diversa indicazione dell’interessato, fornita per iscritto. Non è intenzione del Titolare trasferire i dati oggetto della presente ad un paese terzo o ad una organizzazione internazionale. Si precisa che anche il backup esterno è eseguito da società italiana, quindi tenuta anch’essa al rispetto della normativa privacy in discorso, tramite l’utilizzo di server siti in territorio italiano.
Non è presente alcun processo decisionale automatizzato.
Infine, si informa l’interessato che Il Titolare ha posto in essere una gran varietà di misure di sicurezza per proteggere i dati contro il rischio di perdita, abuso o alterazione.
4. Periodo di conservazione dei dati I dati, oggetto della presente informativa, saranno conservati:
- per 10 anni (dieci anni) dalla conclusione del rapporto contrattuale, per trattamenti aventi base giuridica contrattuale;
- 5 anni dalla revoca del consenso per i trattamenti aventi base consensuale - non oltre le 72 ore, relativamente al trattamento delle immagini della videosorveglianza.
5. Diritti dell’interessato L’interessato ha diritto:
- di chiedere al Titolare del trattamento la conferma o meno della detenzione di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile, nonché l’accesso ai dati personali, il loro possibile aggiornamento o integrazione, la rettifica o la cancellazione degli stessi, la trasformazione dei medesimi in forma anonima ovvero il blocco di quelli trattati in violazione della normativa, la limitazione del trattamento che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento, oltre al diritto alla portabilità dei dati. Ha altresì il diritto di ottenere l’indicazione dell’origine dei dati personali, la loro finalità e le modalità di trattamento, nonché la logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
- potrà inoltre opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati che lo riguardano ai fini dell’invio di materiale pubblicitario, vendita diretta o ricerche di mercato o comunicazione commerciale;
- ha il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, senza pregiudizio alcuno per la liceità del trattamento eseguito in ragione del consenso prestato prima della revoca, nonché il diritto di proporre reclamo ad una autorità di controllo.
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Terms and Conditions of Sale
1. Important information for potential buyers
1.1. The lots are offered for sale by Il Ponte - Casa d’Aste Srl, a company with registered office in Milan, Via Pontaccio 12 (20121), VAT and Milan Company Register no. 01481220133, fully paid share capital of Euro 34,320.00 (Il Ponte), acting in the name and on behalf of the Seller as agent with representation of the same, except for the cases in which Il Ponte is the owner of the lot. Seller means any individual or company owning the lot offered for sale by auction by Il Ponte. In any event (bids placed by phone and/or internet and/or online auctions included) sales are considered to be carried out within the scope of a public auction, therefore the buyer will not be entitled to any right of withdrawal.
1.2 These Terms and Conditions of Sale may be modified by means of a notice posted in the auction room or via an announcement made by the auctioneer before the auction begins. Potential purchasers should consult the site www.ponteonline.com (Website) to review the most current information on the lots in the catalogue and any possible different condition of sales for the specific auction.
1.3 Il Ponte acts as agent of the Seller and is exempt from any responsibility in regard to origin, condition and description of the lots included in catalogues, brochures and any other illustrative material. The aforementioned descriptions, as any other indication or illustration, is to be considered as purely indicative and shall not under any circumstances induce trust and/or expectation of any sort in the potential buyers. The lack of explicit references concerning the lot conditions in the catalogue shall not imply that the asset is without imperfections. Any written or verbal representation provided by Il Ponte, including the ones in catalogues, reports, comments or evaluations concerning any characteristic of a lot - such as authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, date, cultural origin or source, its quality, including its price or its value or valuation – merely reflect non-binding opinions and can be re-examined by Il Ponte and possibly modified before the lot is offered for sale. Il Ponte, its administrators, employees, collaborators or consultants, shall not be held responsible for mistakes or omissions included in the aforementioned descriptions and/or representations. The estimates published in the catalogue are expressed in Euro: the starting price for the auction and the Hammer Price (i.e. the price at which a lot is sold at an auction by the auctioneer) can be higher or lower than the evaluations indicated.
1.4 All potential buyers are required to examine in advance the conditions of each lot during the exhibition of the lots organized by Il Ponte before the auction in order to carry out (also with their own experts) a prior in-depth examination concerning the authenticity, preservation, condition, provenance, typology and quality of the lots, on which potential buyers – and the final buyer – shall assume any sort of risk and responsibility. During the exhibition, the staff of Il Ponte will be available to potential buyers to provide – at their own request - an updated illustration of the objects in question, if available.
1.5 To supplement the descriptions contained in the catalogue, Il Ponte makes available, upon request, condition reports on the status of each lot.
1.6 All objects of an electrical or mechanical nature are to be considered solely on the basis of their artistic and decorative value and are not to be considered functional. Before using any such object of a sold lot, it is best to have any electrical system therein certified by a qualified electrician, as Il Ponte shall not assume any responsibility in these regards.
1.7 Neither Il Ponte nor its directors, employees, contractors or consultants shall be liable for acts or omissions relating to the preparation or conduct of an auction or for any other matter relating to the sale of the lot.
1.8 Following the adjudication, Il Ponte shall not be held responsible for any fault or defect of the lots, including but not limited to those related to state of preservation, wrong attribution, authenticity, provenance, weight or lack of quality. Potential buyers and successful bidders expressly waive the benefit of all warranties pursuant to Articles 1490 and 1497 of the Italian Civil Code, exempting Il Ponte from any responsibility. Neither Il Ponte or any member of its staff will be able to issue any sort of valid guarantee.
1.9 At all events any different l liability of Il Ponte vis-à-vis the Buyer (the individual or company who makes the highest bid in the auction accepted by the auctioneer and is awarded the lot) in connection with the purchase of a lot is limited to the Hammer Price and the buyer’s premium paid to Il Ponte by the Buyer.
1.10 The fall of the auctioneer’s hammer determines the acceptance of the highest bid and the price at which a lot is sold by the auctioneer to the Buyer. The fall of the auctioneer’s hammer also determines the conclusion of the purchase contract between the Seller and the Buyer and in particular it indicates the obligation of the Buyer to pay to Il Ponte the entire amount due for the purchased lot, including its price and commission. It is expressly provided that the purchase shall be considered finalized, and the ownership of the lot shall be passed to the Buyer, only pursuant to full payment from the Buyer to Il Ponte of the entire amount due (with the exception of different provisions referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale).
2. Bids
2.1 Bids for the purchase of lots may be submitted in person in the room during the auction, in a written offer before the auction begins, by phone or via the internet (in the latter case only if the specific auction admits this possibility).
2.2 Bids are increased by 10% (compared to the previous bid) unless otherwise determined by the auctioneer and communicated before the auction begins or during its course.
2.3 In the event bids of an equal amount are submitted through the same method (that is presented in the auction room, by telephone, in writing or online), Il Ponte will take into consideration only the bid received first.
2.4 Where a dispute arises concerning the successful bid, the lot may be withdrawn from the auction - at the sole discretion of the auctioneer - or relisted for auction on the same day (in this case, the bids relating to the lot made previously will no longer be taken into account).
2.5 At its own discretion, Il Ponte has the right to exclude anyone from participating in the auctions; in particular, Il Ponte may refuse to allow any potential buyer who has not previously fulfilled his obligations to Il Ponte, even by way of compensation, to participate in the auction.
2.6 The auctioneer conducts the auction starting from the bid he considers suitable. The auctioneer can put consecutive bids or respond to other bids in the interest of the Seller up to the Reserve Price (the minimum price agreed confidentially between Il Ponte and the Seller, below which the lot will not be sold).
2.7 At any time Il Ponte has the right to withdraw any lot offered for sale. The auctioneer has the right, at his sole discretion, to combine or separate lots and to vary the order of sale from the one indicated in the catalogue, provided that the lot is not offered for sale any day prior to the one indicated in the auction catalogue.
2.8 In regard to each potential buyer, Il Ponte reserves the right to subordinate participation in the auction to the presentation of a letter of bank references or the deposit of a sum that guarantees the proper fulfilment of the obligations laid down in these Terms and Conditions of Sale, which will be returned once the auction has ended.
3 Bids in the auction room
3.1 To participate in the auction in person, it is necessary to have the appropriate numbered paddle, which is issued by the staff of Il Ponte at the registration desk, upon filling in the auction registration form and upon exhibiting the identity document of the potential buyer. Bidders shall place their bids by raising the numbered paddle.
3.2 Il Ponte invites potential buyers to pick up their numbered paddle ahead of time and informs them that they can also register for the auction during the exhibition period held prior to the auction. The loss of a numbered paddle must be reported immediately to Il Ponte, who will give the potential buyer a new numbered paddle. The numbered paddle must be returned to Il Ponte at the end of the auction.
3.3 Immediately after the successful bid, the Buyer shall sign a sale report.
3.4 Each lot sold in the auction room will be invoiced on the basis of the personal information and address provided when the numbered paddle is issued.
3.5 It is possible to participate in the auction on behalf of a third person. The agent, when registering for the auction, must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the identity document and tax code of both the principal and the agent; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with power of attorney, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte reserves its right to prevent the agent from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of attorney has not been sufficiently demonstrated.
3.6 Under no circumstances shall bids be accepted “without limits” or “upon examination”.
4. Bids submitted in writing
4.1 Written bids may be submitted by filling in the “Written telephone bid” form (Form) annexed to the auction catalogue or available for download from www.ponteonline.com (Website).
4.2 The Form shall be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction: either i) by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or ii) to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or iii) by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or the email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases the required documentation specified in the Form must be enclosed; in case of failure to provide the required documentation, Il Ponte guarantees neither the participation of the potential Buyer in the auction nor that it will accept the bids indicated in the Form. Il Ponte will accept only bids equal to or higher than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue with respect to the lot for which the bid is submitted.
4.3 Written bids will only be accepted if rounded to a multiple of ten; otherwise, Il Ponte will consider the offer as being rounded down to the nearest multiple of ten (for example, a written offer of € 228.00 will be considered by Il Ponte as a bid of € 220.00).
4.4 Il Ponte, in allowing potential buyers to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to sell the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. The amounts specified in the Form shall be meant as maximum amounts. Il Ponte will not take into consideration bids for unlimited amounts or bids for an unspecified amount.
4.5 Il Ponte is not responsible for any errors made by the potential buyer in completing the Form. Before sending the Form to Il Ponte, the potential buyer is required to verify that the lot description indicated in the Form corresponds to the good that he intends to buy; in particular, the potential buyer is required to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte will make the bid on behalf of the potential buyer by referring exclusively to the lot number.
4.6 At the end of the auction, the Buyer will be informed by Il Ponte via email that his bid was successful; in any case, each potential buyer is invited to contact Il Ponte at the contact details indicated in Article 15 in order to check if his bid was successful.
4.7 In case a written bid and a bid made in person in the auction room, by telephone or online are placed for the same amount, the latters shall prevail with respect to the written bid.
5 Bids submitted by telephone
5.1 By filling in and submitting the Form, a potential buyer can participate in the auction and make telephone bids.
5.2 The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the start of the auction - by fax to +39 02.72022083 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pontaccio 12) or to +39 02.36633096 (for auctions organized at the Il Ponte offices in Milan, Via Pitteri 8/10), or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
email address of the relevant department of Il Ponte provided on the Website or in the auction catalogue), in all cases enclosing the required documentation specified in the Form.
5.3 Following the receipt of the duly completed Form, Il Ponte will contact the potential buyer at the phone number indicated in the Form before the sale of the lot for which the potential buyer intends to make telephone bids.
5.4 The minimum estimate indicated in the catalogue in reference to each lot for which potential buyers intend to make telephone bids must be at least € 100,00; otherwise, Il Ponte will not contact the potential buyer nor will he be able to make telephone bids for the lot.
5.5 If, for any reason, including technical reasons, Il Ponte is not able to telephone the potential buyer, Il Ponte will have the right to bid on behalf of the potential buyer, in regard to each lot specified in the Form, up to a Hammer Price equal to the maximum bid listed by the potential buyer in the Form, or if that maximum bid is not reached, up to the starting price referred to that lot.
5.6 Il Ponte is not liable in any way for any delay in or failure to make telephone bids arising from the malfunction of the telephone line.
5.7 Telephone conversations during the auction will be recorded. The staff of Il Ponte is able to make phone calls in Italian, English, French, Chinese, Spanish and Portuguese.
6 Bids submitted online
6.1 Il Ponte will give notice on its Website (at least 24 hours before the auction starts) and/or in the auction catalogue if bids can be made online, via the Website or sites operated by third parties.
6.2 Online bids are regulated both by these Terms and Conditions of Sale and by the “Additional conditions for the submission of online bids” available on the Website or on request. In the event of inconsistency between these Terms and Conditions of Sale and the “Additional conditions for the submission of online bids”, the latter shall prevail.
6.3 For information about registering for the auction and submitting online bids, please refer to the Website.
6.4 In case of participation in the auction and bid submissions carried out through platforms and/or websites other than Il Ponte Live platform (for further information please refer to the website www.ponteonline.com) an additional commission corresponding to 5% of the Hammer Price will be added, where it applies, as well as the commissions and expenses provided for by the present Terms and Conditions of Sale.
7 Payment
7.1 In the event of a successful bid, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte, in addition to a buyer’s premium of 26% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pontaccio 12) or 35% (if the auction was held at the saleroom of Il Ponte in Milan, Via Pitteri 8/10) of the Hammer Price (in both cases VAT shall be included if applicable) in addition, to the payment of any other amount due to Il Ponte under these General Terms and Conditions (see also § 6.4) related to the lot sold (Amount Due).
7.2 The Buyer undertakes to pay the Amount Due no later than ten days from the day following the date of the sale.
7.3 In the event of failure to pay or delay in payment by the Buyer, in whole or in part, of the Amount Due within the aforementioned imperative time-limit Il Ponte has the right to terminate the sale contract pursuant to Article 1456 of the Italian Civil Code, by giving simple written notice. In this event, Il Ponte shall have in any case the right to receive the payment of a penalty corresponding to the double of the purchase commissions that the defaulting Buyer should have paid, as well as to possible further compensation for greater damages. Il Ponte shall be entitled to retain any advanced payment made by the Buyer.
7.4 Each lot can be paid by cashier’s check, credit card, debit card, bank transfer or cash, within the limits of the law.
7.5 Payment of the lot can be made in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (according to where the auction was held) during the following office hours: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm (excluding public holidays in Italy).
7.6 The following credit cards are accepted: American Express, Diners, Visa and MasterCard. Payment can be made exclusively by the owner of the credit card.
7.7 The bank details for wire transfers are the following: IBAN IT 51H0832950860000000011517; Swift code no. ICRAITRR950; Beneficiary: Il PonteCasa d’Aste Srl. In the space for “reason for payment” (causale), please provide your full name and the invoice number.
7.8 Il Ponte has the right to control the source of the payments it receives and to refuse payments from people other than the Buyer.
7.9 Pursuant to the Italian Legislative Decree no.231/07 and subsequent amendments and additions and in full compliance with the provisions of the Italian Legislative Decree 196/2003 (Privacy Code) and EU Regulation 2016/679, Il Ponte will require from all customers the data necessary to the fulfilment of the obligations of adequate verification of the Customer and of the beneficial owner. In the event of formal request from Authorities and Public Administration, and in any other circumstances provided for by law, Il Ponte shall be entitled to provide the name and contact details of the Buyer.
8 Delivery and collection of the lot
8.1 The lot will be delivered by Il Ponte to the Buyer only after receiving full payment of the Amount Due (unless otherwise specified as referred to in the Italian Legislative Decree no. 42/04 and also in the matter of the right of pre-emption of the Government; reference shall be also made to § 11.4 of these Terms and Conditions of Sale).
8.2 Il Ponte does not undertake the obligation to arrange for shipment of the lot sold, which must be collected by the Buyer in Milan at the offices of Il Ponte in Via Pontaccio 12 or in Via Pitteri 8/10 (depending on where the auction was held), within 10 days following the day the Amount Due is paid.
8.3 If the buyer does not promptly collect the lot he has paid for within 10 days of payment or the issue of the certificate or the export license, Il Ponte will have the right to proceed to the elimination of the lot, subject to prior notification by registered mail with return receipt. The buyer acknowledges and accepts that in the event of elimination of the
lot, he will not be entitled to proceed to legal actions or promote any complaint before the authorities, against il Ponte, which is therefore free of any liability.
8.4 In the event that the Buyer entrusts the collection of the lot to a third party, said party must be provided with a written authorization of the Buyer as well as a copy of the identity document of both the represented party and his agent.
8.5 At the express request of the Buyer, Il Ponte can arrange, at the Buyer’s expenses and risk, for the packaging, transport and insurance of the lot, subject to prior notice and written acceptance of the Buyer in relation to the relevant expenses. The shipping may be carried out by a carrier hired by Il Ponte, in accordance with the instructions of the Buyer, or hired directly by the Buyer, depending on the agreement between the parties.
8.6 In the event of death, disqualification, incapacitation or termination, for any reason, of the Buyer, duly notified to Il Ponte, it is agreed that Il Ponte will deliver the lot on the basis of an agreement between all the assignees of the Buyer or in compliance with the procedures established by the judicial authority.
9 Transfer of risk
9.1 A purchased lot is entirely at the risk of the Buyer starting on the earliest of the following: (i) the date the Buyer receives the lot purchased, or (ii) the date the Buyer pays the Amount Due for the lot; if none of these events takes place, the transfer of risk will in any case have effect after the ten (10) day-period of the sale has elapsed. The transfer of risk to the Buyer expressly exonerates Il Ponte from any liability regarding the fate of the adjudicated lot as well as in the event of damages, theft, fire, destruction of loss of the lot itself (partial or total).
9.2 The Buyer will be compensated for any loss of or damage to the lot that occurs after the adjudication but before the transfer of risk, but the compensation may not exceed the Hammer Price of the lot plus the buyer’s premium received by Il Ponte. In no event will Il Ponte be responsible for the loss or damage of glass/frames containing or covering prints, paintings or other works unless the frame and/or the glass is part of the auctioned lot.
9.3 In no event will Il Ponte be liable for any loss or damage (partial or total) of the adjudicated lot: (i) that occurs as a result of any action (including restoration or cleaning of the work or the frame) carried out by third parties appointed by anyone; (ii) arising, directly or indirectly, from: (a) changes in humidity or temperature; (b) normal wear and tear or gradual deterioration resulting from interventions on the object and/or other events (including woodworms and wood parasites); (c) errors in treatment; (d) war, nuclear fission, radioactive contamination, chemical, biochemical or electromagnetic weapons; (e) acts of terrorism; (f) in case of lockdowns or similar situations, Authority regulations and any other reason of force majeure outside the control of Il Ponte.
10 Counterfeiting
10.1 If, after the sale, a lot turns out to be a counterfeit, Il Ponte will reimburse any Buyer who has requested termination of the sale contract - upon the return of the lot to Il Ponte - in an amount equal to the Hammer Price and the buyer’s premium paid, in both cases in the currency in which these amounts were paid by the Buyer. The obligation of Il Ponte is subject to the condition that, no later than five (5) years from the date of adjudication, the Buyer: (i) gives Il Ponte written notice, within ninety (90) days from the date on which he received information causing him to believe that the lot is counterfeit, of the lot number, the date of the auction where the lot was purchased and the reasons why the Buyer believes that the lot is counterfeit; (ii) is able to return the lot to Il Ponte free from any demands or claims by third parties made after the date of sale, and the lot is in the same condition as at the date of sale; (iii) provides Il Ponte with the reports of at least two scholars or independent experts of internationally recognized competence, in which they explain the reasons why the lot is to be considered a counterfeit.
10.2 Il Ponte will not be bound by the opinions provided by the Buyer, and reserves the right to request additional expert advice at its own expense.
10.3 Il Ponte will not make a refund if: (i) the description in the catalogue was in accordance with the generally accepted opinion of scholars and experts on the date of the sale or indicated that the authenticity or attribution of the lot was controversial; or (ii) on the date of publication of the catalogue the counterfeit nature of the lot could be ascertained only by carrying out analyses generally considered inadequate for that purpose or otherwise not feasible, whose cost was unreasonable or which might reasonably have damaged or otherwise resulted in a decrease in the value of the lot.
Under this Article, counterfeit means, in the reasonable opinion of Il Ponte, the imitation of a lot offered for sale, not described as such in the auction catalogue, created for the purpose of deception in regard to the authorship, authenticity, provenance, attribution, origin, source, date, age, period of the lot, which on the date of the sale had a value lower than it would have had if the lot had corresponded to the description in the auction catalogue. A lot that has been restored or modified in any way (including repainting or painting over) does not constitute a counterfeit.
11 Export from the territory of the Italian Republic. Declaration of cultural interest
11.1 The export of a lot from the territory of the Italian Republic may be subject to the issuance of a certificate of free circulation or of an export license, in accordance with the requirements of Article 68 et seq. of the Italian Legislative Decree 22 January 2004 no. 42 (Urbani Code). In the event that lots are subjected to the process of declaration of cultural interest (the so-called “notification”) pursuant to article 13 and the following Italian Legislative Decree no. 42/2004, the Buyer shall be responsible for the compliance to all the provision of law and of any other applicable special regulation, including customs matter, tax matters, currency regulations and protected species regulations. The responsibility of verifying possible restrictions on movements and/or on export of the lot of interest or the adjudicated lot, that is any licence or certificate provided for by law in Italy and in the country of destination, shall be borne solely by the participants to the auction and the Buyers, as well as any formality and legal requirements provided for by law in the matters of movement and/or export of the adjudicated lot, and Il Ponte shall be expressly exempted from any obligation and/or responsibility.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
11.2 The failure to grant or the delay in issuing the certificate of free circulation and/or the export license shall not give rise to the termination or annulment of the sale, nor shall it justify the non-payment or delay in payment of the Amount Due by the Buyer.
11.3 At the Buyer’s request and expenses, Il Ponte may accept to apply for the issuance of the certificate of free circulation and/or the export license, provided that the Buyer has already paid the Amount Due. Il Ponte charges to the Buyer a fee of € 150.00 (plus VAT - as per law if due - and any transportation cost) for each work for which an application is filed. In any case, Il Ponte shall not be held responsible for any obligation or guarantee regarding the good outcome of the pertaining application.
11.4 Each lot offered for sale at auction could already be the subject of a declaration of cultural interest by the Ministry of Culture and Heritage and Tourism in accordance with Article 13 of the Urbani Code. In that case - or if, in relation to the lot, the proceeding of declaration of its cultural interest pursuant to Article 14 of the Urbani Code has commenced - Il Ponte will communicate as much in the catalogue and/or through an announcement made by the auctioneer before the lot is offered for sale. In the event the lot has been the subject of a declaration of cultural interest prior to its sale, the Seller will report the sale to the competent Ministry pursuant to Article 59 of the Urbani Code. The sale is subject to the condition precedent that the relevant Ministry exercises the right of pre-emption within sixty days of receipt of such report, or within a period greater than one hundred and eighty days, pursuant to Article 61 paragraph II of the Urbani Code. During the period provided for the exercise of the right of pre-emption, the lot cannot be delivered to the Buyer, pursuant to Article 61 of the Urbani Code. In any event, it is understood that any declaration of cultural interest (or even just the commencement of the related procedure) that should occur subsequently to the adjudication of a lot shall not invalidate or nullify neither the adjudication nor the obligation of payment of the total amount due and, in general, the purchase of the lot.
11.5 Please note that the lot marked with“§”symbol has been imported under a temporary customs licence. The hammer price for the lot will be subject to VAT (as per law if due) for EU residents only. The cost of € 300 regarding the final importation will be at the buyer’s expense. Il Ponte will not be responsible for the delays in paperwork procedures.
11.6 Please note that the lot marked with “#”symbol has been imported under a temporary artistic importation licence.
12 Resale right
12.1 If due, the payment of the so-called “resale right” (introduced by the Italian Legislative Decree 13 February 2006, no. 118, implementing Directive 2001/84/EC) will be paid by the Seller
13 Protected species
13.1 Cites certificates are valid and apply only to European Union Countries. Ivory items, even though provided with said certificate, may not be exported out of the European Union territory.
13.2 Regardless of the issue of a certificate or an export license under Article 68 et seq. of the Urbani Code, all lots consisting of or containing parts of plants or animals (e.g.: whalebone, crocodile, coral, turtle), regardless of their age or value, may require a permit or certificate before export, and/or additional licenses and/or certificates for importation into non-EU countries. The granting of a license or a certificate for import does not guarantee the issuing of a license or certificate for export, and vice versa. Il Ponte recommends that potential buyers check their own specific national legislation regarding requirements for the imports of goods made of or containing protected species into their country. It is the Buyer’s responsibility to make sure it is possible to obtain these import or export licenses/ certificates, as well as any other required supporting document, before making any bid and Il Ponte shall be expressly exempted from any responsibility and/or obligation.
14 Legal Guarantee of Conformity
14.1 When required by law, lots sold through Il Ponte are covered by the legal guarantee of conformity provided for in Articles 128-135 of the Italian Consumer Code (Legal Guarantee), if applicable.
14.2 The Legal Guarantee is given to the consumer (who, pursuant to Article 3, paragraph I, letter a) of the Consumer Code, is an individual who acts for purposes unrelated to his business, commercial, craft or professional activities).
14.3 The Seller is liable to the consumer for any lack of conformity existing at the time of delivery of the product and that becomes apparent within two years of that delivery. The lack of conformity must be reported to the Seller within two months of the date on which it was discovered, otherwise the guarantee is voided. Unless proved otherwise, it is assumed that any lack of conformity which becomes apparent within six months of delivery of the product already existed on the delivery date, unless this assumption is incompatible with the nature of the product or with the nature of the lack of conformity. From the seventh month following the delivery of the lot, it becomes the consumer’s burden to prove that the defect existed at the time of delivery. In order to avail himself of the Legal Guarantee, therefore, the consumer shall first give proof of the date of the sale and of the delivery of the lot. The consumer, in order to be able to provide this proof, should therefore keep all documentation suitable to demonstrate the sale (for example, the purchase invoice) and the date of delivery or collection of the lot.
14.4 With reference to the definition of “lack of conformity”, please refer to the provisions of Article 129, paragraph II, of the Consumer Code. Excluded from the scope of the Legal Guarantee are defects caused by accidental events or by responsibilities of the consumer, or by any use of the lot that is incompatible to its intended use.
14.5 In the event of a lack of conformity duly reported in the appropriate terms, the consumer is entitled: (i) first of all, to the repair or replacement of the lot, at his choice, free of charge, unless the solution requested is impossible or excessively expensive compared to the other; (ii) second, (in cases where repair or replacement is impossible or prohibitively expensive or the repair or replacement did not take place within a reasonable time or the repair or replacement made previously caused significant inconvenience to the consumer) to a reduction in the Hammer Price or the termination of the contract, at his choice. The
remedy requested is overly burdensome if it imposes unreasonable costs on the Seller with respect to alternative remedies that may be exercised, taking intoaccount: (i) the value the object would have if there were no lack of conformity; (ii) the nature of the lack of conformity; (iii) the possibility that the alternative remedy could be implemented without significant inconvenience to the consumer.
14.6 If, during the period of validity of the Legal Guarantee, the lot manifests a lack of conformity, the consumer may inform Il Ponte of this fact at the contacts provided in Article 16. Il Ponte will reply promptly to communications of any alleged lack of conformity and indicate to the consumer the specific procedure to be followed.
15 Contacts
It is possible to ask questions, send information, request assistance or file complaints to Il Ponte:
- by email: info@ponteonline.com;
- by mail: Il Ponte - Casa d’Aste srl, Milan, Via Pontaccio 12 (20121) or Via Pitteri 8/10 (20134);
- by phone: +39 02.863141 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.8631472 (offices in Via Pitteri 8/10) (phone numbers are not free of charge and operate at the following times: Mon-Ven. 9 am to 1 pm; 2 pm to 6 pm, for the offices in Via Pontaccio 12; 9 am to 1 pm; 2 pm to 5:30 pm for the offices in Via Pitteri 8/10, in both cases excluding public holidays in Italy);
- by fax: +39 02.72022083 (offices in Via Pontaccio 12) or +39 02.36633096 (offices in Via Pitteri 8/10);
Il Ponte will reply to complaints within five working days of their receipt.
16 Jurisdiction and applicable law
16.1 The contractual relationship between Il Ponte and the Buyer is governed by the Italian Law. These Terms and Conditions of Sale may be translated into other languages, should any conflict arise between the Italian original version and any foreign language translation, the conditions of sale included in the Italian version shall prevail and shall remain valid and binding.
16.2 In the case of consumer Buyers, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, the jurisdiction shall be the location where the consumer resides or is domiciled.
16.3 Under Article 141-sexies, paragraph 3 of the Consumer Code, when applicable, Il Ponte informs the consumer Buyer that, in the event he has filed a complaint directly with Il Ponte, after which however it has not been possible to resolve the dispute, Il Ponte will provide information about the Alternative Dispute Resolution entity or entities for the extra-judicial settlement of disputes relating to the obligations arising from any contract concluded under these Terms and Conditions of Sale (so-called ADR entities, as specified in Articles 141-bis et seq. of the Consumer Code), specifying whether or not it intends to make use of such entities to resolve such dispute.
16.4 Il Ponte also informs the consumer Buyer that a European platform for online dispute resolution of consumer disputes has been established (the so-called ODR platform). The ODR platform is available at http://ec.europa.eu/consumers/odr/; through the ODR platform, the consumer Buyer may consult the list of ADR entities, find the link to the website of each of them and start an online dispute resolution procedure for the dispute in which he is involved.
This is without prejudice of the consumer Buyer’s right to appeal to a competent ordinary court for settlement of the dispute arising from these Terms and Conditions of Sale, regardless the outcome of the out-of-court dispute settlement procedure pursuant to Part V, Title II-bis of the Consumer Code.
16.5 The Buyer who is resident in an EU member state other than Italy may also have access, for any dispute concerning the application, implementation and interpretation of these Terms and Conditions of Sale, to the minor disputes procedure established by Regulation (EC) No. 861/2007 of 11 July 2007, provided that the value of the dispute does not exceed, excluding interest, fees and expenses, Euro 2,000.00. The text of the regulation is available on the website www.eur-lex.europa.eu.
II. Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding
The following Additional Terms and Conditions of Sale for Online Bidding (Terms) apply to online auctions where Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l., based in Milan, via Pontaccio 12 (20121), VAT no. 01481220133, fully paid-up share capital of Euros 34,320.00 (Il Ponte) allows online bids through the web site www.ponteonline.com (Web Site) and/or web sites of third parties (Platforms).
Each lot is offered for sale by Il Ponte. All auction sale contracts concluded via online bidding through the Web Site and/or the Platform are are excluded from the rules of Chapter I, Title III of the Italian Legislative Decree no.206 of 6 September 2005 for the reason that the aforementioned contracts have been concluded at an auction sale.
These Terms are in addition to (and do not replace) the above reproduced Terms and Conditions of Sale, whose definitions will be referred to in these Terms.
By participating in an auction via the Web Site and/or the Platform, the bidder agrees to be bound by the Terms and Conditions of Sale applicable to the sale and these Terms.
1. One-Step Process and Irrevocability of an Online Bid.
Exception to the Right of Withdrawal
In order to register for an auction, a copy of a valid ID must be sent to info@ponteonline. com. Failure to do so, will make the registration impossible. Il Ponte reserves the right to refuse or to revoke registration for an auction at its sole discretion. The process for making a bid through the Web Site and/or the Platform is a one-step process; the bid is sent as soon as the bidder clicks the relevant button and it is final. By placing an online bid via the Web Site and/or the Platform, you accept and agree that bids are final and that you are not allowed in any way to amend or revoke it. Moreover, under Article 59, paragraph 1, letter m) of the Consumer Code, if the auction sale contract is concluded with a bidder who made an online bid through the Web Site and/or the Platform and who may be
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
qualified as a consumer pursuant to Article 3, paragraph 1, lett. a) of the Consumer Code, the buyer will not be entitled to a right of withdraw, as the contract is concluded through a public auction, as defined by Article 45, paragraph 1, letter o) of the Consumer Code. If your bid is a successful bid, the Buyer irrevocably agrees to pay the full purchase price including buyer’s premium and all applicable taxes and other applicable charges.
2. Payment and Delivery
Payment: please refer to Clause 7 of the Terms and Conditions of Sale. Delivery: please refer to Clause 8 of the Terms and Conditions of Sale.
3. Competing Bids
If you have the leading bid this will be indicated on the Web Site and/or the Platform. The auctioneer has discretion to vary bidding increments for bidders in the auction room and on the telephones, but bidders via the Web Site and/or the Platform may not be able to place a bid in an amount other than a whole bidding increment. All bidding for this sale will be in euros.
4. Bidder’s responsibility
Bidders on the Web Site and/or the Platform are responsible for making themselves aware of all sale room notices and announcements. All sale room notices will be read by the auctioneer at the beginning, where appropriate, or during the sale prior to a relevant lot being offered for sale. Il Ponte recommends that bidders on the Web Site and/or the Platform log on at least ten minutes before the scheduled start of the auction to ensure that you have heard all announcements made by the auctioneer at the beginning of the sale. All sale room notices and announcements form part of these Terms and the Terms and Conditions of Sale.
Il Ponte reserves the right to refuse or revoke permission to bid online via the Web Site and/or the Platform and to remove bidding privileges during a sale. Successful bidders will be notified about the adjudication and receive the bank statement related to their purchase after the sale.
5. Il Ponte’s responsibility
Il Ponte will not be responsible for any errors or failures to execute bids placed via the Web Site and/or the Platform, including, without limitation, errors or failures caused by (i) a loss of connection to the internet or to the Web Site and/or the Platform software by either Il Ponte or the client; (ii) a breakdown or problem with the Web Site and/or the Platform software; or (iii) a breakdown or problem with a client’s internet connection, mobile network or computer. Il Ponte is not responsible for any failure to execute an online bid or for any errors or omissions in connection therewith. When participating to the auction by means of the Website and/or the Platform, bidders and potential buyers exclusively and expressly assume any risk and/or responsibility for the receiving and good outcome of the bids placed and/or to be placed.
INFORMATION on ART 13 of the G.D.P.R
Pursuant to and for the effects of art. 13 of the New Data Protection Regulation (GDPR 2016/679), we inform the Customer (so-called interested party) that:
1. Owner and other designated persons
The data controller is Il Ponte - Casa D’Aste S.r.l. , with registered office in Milan, Via Pontaccio n. 12, in the person of the director, Dr. Rossella Novarini, mail: direzione.generale@ ponteonline.com. For the purpose of replying to the interested party in case of exercise of rights by the latter, it is possible to contact Francesca Conte, mail: francesca.conte@ ponteonline.com.
The appointed DPO is Programmastudio Spa, in the person of the Dr. Pasquale Iannone, tel. 02 2829389, mail: privacy@programmastudio.it.
2. Treatment and legal basis
Personal data, freely provided by the Customer to the company on the basis of the activity carried out by virtue of specific contractual regulations, will be treated in a lawful manner, according to correctness, and in accordance with the provisions of the Regulations, for the purpose of:
- fulfilling the mandate to sell and / or participating in the scheduled auctions; - for the purposes established by the current anti-money laundering legislation (the Italian Legislative Decree 231/07 and subsequent amendments).
The provision of the above data is mandatory for the holder to be able to carry out the task assigned to him. In case of refusal to provide the requested data, the holder will find it impossible to perform the contractually provided services, due to fact and fault of the Customer concerned.
Personal data such as e-mail address, provided optionally by the Customer to the company on the basis of a specific consent issued by the same, will be processed in a lawful and correct manner, as well as in accordance with the Regulation for the purposes of forwarding information, updates and news regarding new auctions and / or future events. For this purpose the company will collect the consent with electronic and /or written modalities.
The image will be recorded, by means of a video recording system and as per reported information, in the legitimate interest of the Owner, or in order to protect the safety of persons and the protection of the company’s assets.
3. Processing tools and data storage methods
The data processed (which may be: common and identifying) are updated, complete, relevant and not excessive with respect to the aforementioned purposes of processing. The same data will be processed, in compliance with the security and confidentiality required through the following procedures: collection of data from the interested party, registration and storage of the same for predetermined, explicit and legitimate purposes. The same data will be processed using both paper and electronic and automated means.
Personal data will be processed by the Data Controller as well as by employees and collaborators authorized to process the data.
The data may be communicated, to the public bodies recipients of the communications / declarations object of the present contract, as well as to the appointed inspection persons, where required, during the verification and control phases related to the regularity of the fulfilments.
The same data, object of this information, can be communicated to professionals and / or collaborators of the holder for the accomplishment of the assigned task and for the same purposes. Moreover, the data in question will not be disseminated beyond the limits specified therein, unless otherwise indicated by the interested party, provided in writing.
It is not the intention of the Data Controller to transfer the data object of this letter to a third country or to an international organization. It should be noted that the external backup is also performed by an Italian company, therefore also required to comply with the privacy legislation in question, through the use of server sites on Italian territory. There is no automated decision making process.
Finally, the interested party is informed that the Data Controller has set up a great variety of security measures to protect data against the risk of loss, misuse or alteration.
4. Data retention period
The data, subject of this information, will be kept:
- for 10 years (ten years) from the conclusion of the contractual relationship, for treatment with a contractual legal basis;
- 5 years from the withdrawl of consent for treatment with a consensual basis;
- no more than 72 hours, relative to the treatment of images of the video surveillance.
5. Rights of the interested party
The interested party has the right:
- to ask the Data Controller to confirm or not the possession of personal data concerning himself, even if not yet registered, and their communication in an intelligible form, as well as access to personal data, its possible updating or integration, correction or the cancellation of the same, the transformation of the same in anonymous form or the blocking of those treated in violation of the law, the limitation of the processing that concerns himself or to oppose its treatment, in addition to the right to data portability. The interested party also has the right to obtain an indication of the origin of personal data, its purpose and the methods of treatment, as well as the logic applied in case of treatment carried out with the aid of electronic instruments;
- he may also object in whole or in part to the processing of data concerning him for the purpose of sending advertising material, direct sales or market research or commercial communications;
- he has the right to withdraw the consent at any time, without prejudice to the lawfulness of the processing performed on the basis of the consent given prior to the revocation, as well as the right to place a complaint with a supervisory authority.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com
Cognome
Residente a Cap Via
Telefono Fax Cell. E-mail
Codice fiscale Nato a il
ALLEGATI:
COPIA DEL DOCUMENTO DI IDENTITA’ O DEL PASSAPORTO
con la sottoscrizione del presente modulo dichiaro di aver letto e di accettare incondizionatamente e senza riserve le Condizioni Generali di Vendita ricevute da Il Ponte Casa d’Aste (con la sottoscrizione della presente il sottoscritto ne rilascia ricevuta) e pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. e riferite all’asta n. __________ del ___________, nonché dichiaro (segnare l’opzione rilevante)
(A) che, non potendo essere presente all’asta, desidero formulare le seguenti offerte massime per l’acquisto dei lotti qui sotto elencati.
(B) di voler essere contattato da Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. - ai numeri di telefono da me sopraindicati – nel momento in cui i lotti qui di seguito descritti verranno offerti in vendita al fine di poter partecipare con una o più offerte telefoniche e per i quali formulo fin da subito l’offerta scritta sulla base d’asta di cui dichiaro essere stato informato. Qualora, per qualsiasi motivo, anche di natura tecnica, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non riuscisse a contattarmi telefonicamente, la casa d’ aste terrà conto dell’offerta scritta da me formulata sulla base d’asta e/o dell’offerta eventualmente indicata nella colonna specifica. Riconosco e accetto di poter formulare offerte telefoniche solo per lotti per i quali la stima minima indicata in catalogo è pari o superiore ad euro 100,00. Riconosco e accetto che la telefonata sarà registrata da Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l.
(in caso di opzione B – commissione telefonica – si intende implicitamente formulata l’offerta scritta sulla base d’asta)
Il Modulo deve essere inviato a Il Ponte almeno entro 24 ore prima l’inizio dell’asta: via fax al numero +39 02.72022083 oppure in formato pdf via email all’indirizzo info@ponteonline.com (ovvero all’indirizzo email dipartimentale di riferimento).
Qualora il partecipante all’asta intenda formulare una o più offerte scritte in qualità di rappresentante di una terza persona è pregato di allegare al presente modulo una delega sottoscritta dal rappresentato unitamente a copia del documento di identità e del codice fiscale del rappresentato; nell’ipotesi in cui il rappresentato sia una società, la delega deve essere sottoscritta dal legale rappresentante o da un procuratore dotato di potere di firma, la cui carta di identità e codice fiscale dovranno essere allegati alla procura. In ogni caso, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. si riserva la facoltà di impedire la partecipazione all’asta al rappresentante quando, a suo insindacabile giudizio, non ritenga dimostrato il potere di rappresentanza. In caso di aggiudicazione del lotto, l’acquirente dovrà corrispondere a Il Ponte Casa d’Aste s.r.l. il prezzo di aggiudicazione del lotto, vale a dire il prezzo a cui il lotto viene aggiudicato in asta dal banditore, oltre alle commissioni di acquisto pari al 26% (IVA inclusa) del prezzo di aggiudicazione, oltre ogni eventuale ulteriore importo previsto dalle Condizioni Generali di Vendita. In relazione ad offerte scritte, non vengono accettate offerte “al meglio” o “salvo visione”; oppure con importi illimitati o prive di importo. Le offerte sono accettate solo se arrotondate alla decina. Il Ponte darà esecuzione solo ad offerte che siano pari o superiori all’80% della stima minima indicata in catalogo e riferita al lotto per il quale l’offerta è presentata. Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l., nel dare luogo ai rilanci per conto del partecipante, terrà conto sia del prezzo di riserva, sia delle altre offerte, in modo da cercare di ottenere l’aggiudicazione del lotto oggetto della proposta scritta al prezzo di aggiudicazione più basso.
Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. non è responsabile di eventuali errori nella compilazione del presente modulo. Prima di inviare il modulo è necessario verificare che la descrizione del lotto ivi indicata corrisponda al bene che si intende acquistare; in particolare, è necessario verificare che vi sia corrispondenza tra numero di catalogo d’asta del bene e descrizione del lotto. In caso di discrepanza tra numero di lotto e descrizione, Il Ponte - Casa d’Aste s.r.l. formulerà l’offerta con esclusivo riferimento al primo.
Accetto e approvo specificatamente, anche ai sensi dell’art. 1341 e 1342 c.c., le seguenti clausole delle Condizioni Generali di Vendita pubblicate sul catalogo d’asta de Il Ponte: 1.3 (esclusione di responsabilità per errori o omissioni); 1.7 (esclusione di responsabilità per atti o omissioni); 1.8 (esclusione di responsabilità per vizi); 1.9 (limitazione di responsabilità); 2.8 (referenze bancarie e deposito); 5.5 e 5.6 (esonero responsabilità offerte telefoniche); 7.3 (termine essenziale, clausola risolutiva espressa, penale); 8.3 (conseguenze del mancato ritiro del lotto); 9.1 (passaggio del rischio); 9.2 (limitazioni al risarcimento del danno); 9.3 (limitazione di responsabilità); 10.1 (conseguenze nel caso di una contraffazione); 10.3 (limitazioni al rimborso nel caso di contraffazione); 11.1 (esonero responsabilità in materia di esportazione e dichiarazione di interesse culturale); 11.3 (esonero responsabilità per pratiche di libera circolazione e/o esportazione); 11.4 (validità dell’aggiudicazione); 13.1 (esonero responsabilità in materia di specie protette); 16 (legge e foro); II-4 (esonero responsabilità offerte online).
Firma Data
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del G.D.P.R., Regolamento UE 679/16, il sottoscritto interessato dichiara di aver ricevuto adeguata informativa in merito ai dati forniti che risultano necessari ed indispensabili al fine della corretta esecuzione dell’intesa contrattuale, del loro trattamento, della sua durata, delle indicazioni del Titolare, dell’eventuale Responsabile del Trattamento, del D.P.O., nonché delle modalità concrete di esercizio dei diritti che mi sono riconosciuti dalla normativa in discorso. Dichiaro altresì di avere piena conoscenza della pubblicazione dell’informativa in discorso sul sito http://www.ponteonline.com/, nella sezione G.D.P.R.
Firma Data
Ai fini e per gli effetti del trattamento dei dati personali per la ulteriore finalità d’inoltro d’ iniziative pubblicitarie e/o informative, mediante mail o mezzi equivalenti, relative esclusivamente alle aste e/o iniziative organizzate da Il Ponte
autorizzo non autorizzo
□ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso.
Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476 Io sottoscritto/a Nome Cognome Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il Firma Data Firma Data □ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso. Firma Data IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199 LOTTO N. DESCRIZIONE MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE OFFERTA MASSIMA Firma Data Asta n. Io sottoscritto/a Nome
PONTE
CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO
Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83
C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199
N. DESCRIZIONE
OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE OFFERTA MASSIMA Firma Data Asta n.
Firma Data IL
-
CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano
info@ponteonline.com www.ponteonline.com
LOTTO
MODULO
606
FORM FOR BIDS SUBMITTED IN WRITING AND BY TELEPHONE
I, the undersigned,
ENCLOSED: COPY OF AN IDENTITY DOCUMENT OR PASSPORT
by signing this form, I hereby declare that I have read and that I accept unconditionally and unreservedly the Terms and Conditions of Sale received from Il Ponte Casa d’Aste (by signing this form the undersigned acknowledges receipt of the aforementioned Terms and Conditions of Sale) and published in the auction catalogue of Il Ponte – Casa d’Aste s.r.l. and related to auction no. __________ to be held on___________, and I request (mark the relevant option)
(A) to place the following maximum bids for the purchase of the lots listed below, as I am unable to be present at the auction
(B) I wish to be contacted by Il Ponte Casa d’Aste at the numbers I have provided above - at the moment in which the lots described hereunder will be offered for sale - so that I may participate with one or more telephone bids for which I am hereby placing a written bid for the starting price of which I have been informed. Should Il Ponte for any reason, including technical difficulties, be unable to contact me on the telephone it is understood that Il Ponte will have the faculty to consider my bid as a written bid and therefore confirm on my behalf the aforementioned starting price or if specified, up to the amount equal to the maximum offer indicated in the specific column. I acknowledge and agree to make telephone bids only for lots for which the minimum estimate indicated in the catalogue is greater than or equal to € 100.00. I acknowledge and agree that the telephone call will be recorded by Il Ponte - Casa d’Aste Srl.
The Form must be sent to Il Ponte at least 24 hours before the auction starts - by fax to +39 02.72022083 or by sending an email in pdf format to info@ponteonline.com (or to the email address of the relevant department). If a bidder wishes to submit one or more bids in writing as the representative of a third party, he must present a proxy signed by the principal with an attached copy of the principal’s identity document and tax code; if the principal is a company, the proxy must be signed by the legal representative thereof or by an agent with signing authority, whose identity document and tax code must be attached to the proxy. In any case, Il Ponte - Casa d’Aste Srl has the right to prevent the representative from participating in the auction when, at its sole discretion, it deems that the power of representation has not sufficiently been demonstrated.
In the event a lot is awarded, the Buyer shall pay the Hammer Price of the lot to Il Ponte - Casa d’Aste Srl, which is to say the price at which a lot is awarded at an auction by the auctioneer, in addition to the buyer’s premium of 26% (including VAT) of the Hammer Price and any other additional amount required by the Terms and Conditions of Sale. No written bids will be accepted for an unspecified or unlimited amount for a given lot, nor bids subject “to inspection” as an attached condition, nor bids for unlimited amounts, nor bids without a specified amount. Bids are accepted only in amounts rounded to the nearest ten. Il Ponte - Casa d’Aste Srl will give effect only to bids equal to or greater than 80% of the minimum estimate indicated in the catalogue for the lot being sold. Il Ponte - Casa d’Aste Srl, in allowing participants to raise bids, will take into account both the Reserve Price and the other bids, so as to attempt to award the lot for which a written bid was submitted at the lowest possible Hammer Price. Il Ponte - Casa d’Aste Srl is not responsible for any errors made in filling out this form. Before sending the Form to Il Ponte, it is necessary to verify that the lot description indicated therein corresponds to the object desired for purchase; in particular, it is necessary to verify that the auction catalogue number and the lot description correspond. In the case of discrepancy between lot number and lot description, Il Ponte - Casa d’Aste Srl will make the bid by referring exclusively to the lot number.
I specifically accept and approve, also pursuant to Articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, the following clauses of the General Terms Conditions of Sale published in the auction catalogue of Il Ponte:
1.3 (exclusion of liability for errors or omissions); 1.7(exclusion of liability for acts or omissions); 1.8 (exclusion of liability for faults or defects) 1.9 (limitation of liability); 2.8(bank references and deposit); 5.5and 5.6(exclusion of liability for bids submitted by telephone); 7.3 ) imperative time limit, immediate termination clause, penalty); 8.3 (consequences of failure to collect the lot); 9.1 (transfer of risk); 9.2 (limits to damage compensation); 9.3 (limitation of liability); 10.1 (consequences in the case of a counterfeit); 10.3 (limits to refunds in the case of counterfeiting); 11.1(exclusion of liability for matters related to export and declaration of cultural interest); 11.3(exclusion of liability for free circulation related procedures and documents); 11.4 (validity of the adjudication); 13.1(exclusion of liability for protected species related matters); 16 (Jurisdiction and applicable law); II-4(exclusion of liability for online offers).
Pursuant to and for the effects of art. 13 of the G.D.P.R., EU Regulation 679/16, the undersigned declares that he/she has received adequate information regarding the data provided that is necessary and indispensable for the correct execution of the contractual agreement, its duration, the handling of the data, the indications of Il Ponte, where applicable the manager of the handling, of the D.P.O., as well as of the concrete modalities allowing me to exercise my rights as specified by the law in question. I also declare to have full knowledge of the information note specified and printed ,on the website http://www.ponteonline.com/, in the section G.D.P.R.
For the purposes and effects of the processing of personal data for the further purpose of sending advertising and / or information initiatives, by email or equivalent means, related exclusively to auctions and / or initiatives organized by Il Ponte
I consent
I don’t consent
In my full conscience to the processing of the data
Io sottoscritto/a Nome Cognome Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il Firma Data Firma Data □ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso. Firma Data IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199
N. DESCRIZIONE
OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE OFFERTA MASSIMA Firma Data Finali Giugno 2018.qxp_Layout 1 01/06/18 17:13 Pagina 7 Asta n. LOT NO. DESCRIPTION MAXIMUM BID (if option B- telephone bid – the reserve price implicitly implies a written bid on the starting price) Io sottoscritto/a Nome Cognome Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il Firma Data Firma Data □ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso. Firma Data IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199 LOTTO N. DESCRIZIONE MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE OFFERTA MASSIMA Firma Data Asta n. Il Ponte - Casa d’Aste S.r.l. Palazzo Crivelli Via Pontaccio, 12 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 C.C.I.A.A. Milano REA 1167476 Io sottoscritto/a Nome Cognome Residente a Cap Via Telefono Fax Cell. E-mail Codice fiscale Nato a il Firma Data Firma Data □ acconsento □ non acconsento coscientemente il Titolare al trattamento in discorso. Firma Data IL PONTE - CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12, 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com C.F., P. IVA 01481220133 Trib. di Milano 16882 C.C.I.A.A. Como 193199 LOTTO N. DESCRIZIONE MODULO OFFERTE SCRITTE E TELEFONICHE OFFERTA MASSIMA Firma Data Asta n.
LOTTO
MODULO
Signature Signature Signature Signature Date Date Date Date
Name City Telephone Identity card/Passport n. Tax code Fax Mobile Issued by Birthplace Date of issue Email Postal Code Street Surname
606 Sale n.
PRENDERE PARTE ALLE NOSTRE ASTE OGGI È ANCORA PIÙ SEMPLICE:
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4. Con le vostre credenziali potrete effettuare il LOGIN per:
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I Semestre 2023
Filatelia 9 maggio Arte orientale 16 maggio Argenti e Objets de vertu 18 maggio Arte moderna e contemporanea 23, 24 maggio Gioielli importanti 25, 26 maggio Orologi 29 maggio Numismatica 20 giugno Dipinti e Sculture del XIX e XX Secolo 21 giugno Arti decorative del ‘900 e Design 28, 29 giugno Fashion Vintage 17 aprile Libri 18 aprile Modernariato 19 aprile Arredi e Complementi di arredo, Dipinti 19, 20, 21 Oggettistica, Mobili, Tappeti e Tessuti e 26, 27 aprile Grafiche, Multipli e Arte moderna 28 aprile
Arte moderna e contemporanea AstA 23, 24 mAggio 2023 EsposizionE 19, 20, 21 maggio 2023 ore 10.00-13.00/14.00-18.00 Tel. +39 02 8631496 | +39 02 8631410 arte.moderna@ponteonline.com
Gioielli Importanti AstA 25, 26 mAggio 2023 EsposizionE 19, 20, 21 maggio 2023 ore 10.00-13.00/14.00-18.00 Eleonora Pecori Giraldi Carlotta Nicolosi Tel. +39 02 8631420 Maria Boncompagni Ludovisi Tel. +39 02 8631475 gioielli@ponteonline.com
Dipinti e Sculture del XIX e XX Secolo AstA 21 giugno 2023 EsposizionE 16, 17, 18 giugno 2023 ore 10.00-13.00/14.00-18.00 Sofia Mattachini Tel. +39 02 8631412 ottocento@ponteonline.com
AstA 28, 29 giugno 2023 EsposizionE 23, 24, 25 giugno 2023 ore 10.00-13.00/14.00-18.00 Arti Decorative del ’900 e Design Flavio Eusebio Tel. +39 02 8631489 Veronica Biondi Tel. +39 02 8631487 design@ponteonline.com
IL PONTE CASA D’ASTE S.R.L. PALAZZO CRIVELLI Via Pontaccio, 12 - 20121 Milano Tel. +39 02 86 31 41 Fax +39 02 72 02 20 83 info@ponteonline.com www.ponteonline.com