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IPAZIA

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TIZIANO TESSITORI

TIZIANO TESSITORI

Vittima del fanatismo

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Fa fra le memorie storiche del nostro itinerario culturale ci impressionò la vicenda tragica di Ipazia assassinata perché aveva difeso la comunità ebraica nella lotta economica con il vescovo Cirillo d’Alessandria d’Egitto contrario al trasporto del grano, necessario alla vita degli ebrei ivi residenti, a Costantinopoli. “TuttoLibri”, inserto settimanale del quotidiano “La stampa”, di sabato 6 maggio Enzo Bianchi, nella rubrica “Lontano e vicino”, ci fornisce indicazioni preziose sui rapporti di intolleranza delle tre religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo e islam) fra di loro e riguardo alle altre persone: i pagani, i non credenti e gli infedeli. L’occasione è la recensione della nuova edizione, aggiornata e accresciuta, del libro “Ipazia. La vera storia”, scritto da Silvia Ronchey. Cristianesimo, Ebraismo e Islam si rifanno all’unico Dio, si riconoscono discendenti di Abramo e in molti periodi hanno vissuto pacificamente fra di loro ma ciò nonostante ci furono anche gelosie e opposizioni, non solo minute ma anche pesanti, fino ad arrivare alla violenza. Anche nel cristianesimo, che nei primi secoli fu essenzialmente religione di martiri e confessori della fede, si verificarono cruente repressioni degli eretici, lotte fra cattolici e riformati e fra le ortodossie, rovinose per alcuni e salvifiche per altri anche in epoca moderna e contemporanea. La svolta verso il monoteismo politico avvenne, secondo l’opinione comune degli storici, nel quarto secolo quando l’alleanza fra religione e potere politico segnò l’epoca della cosiddetta cristianità: da qui l’origine dell’intolleranza, della violenza, delle guerre. Enzo Bianchi ricorda che “quando con Teodosio il cristianesimo è diventato religione di stato imperiale la furia dei monaci (che in quell’epoca erano considerati integralisti violenti) ha distrutto i templi pagani e fatto scempio di opere d’arte”. Integralismo e violenza erano fedeltà e virtù alquanto pregiate per la crescita della nuova fede. Fu così che ad Alessandria venne distrutto il Serapeo e i parabalani del vescovo Cirillo assassinarono Ipazia nel 415, in una città ricca di grano e di intellettuali, nella quale si contendono l’ultima aristocrazia pagana, la comunità ebraica e il nuovo potere religioso guidato dal potente vescovo Cirillo.

Ipazia fu massacrata da fanatici cristiani, i monaci parabalani venuti dal deserto di Nitria, milizia dal vescovo Cirillo: “La donna fu fatta a brandelli da quanti praticavano la consustanzialità” scriveva Filostorgio, storico della Chiesa, morto venticinque anni dopo. Secondo Enzo Bianchi l’assassinio di Ipazia rivela con chiarezza che “il punto non è la fine del paganesimo, ma la metamorfosi del cristianesimo, l’evoluzione o involuzione del suo pensiero politico, esattamente la separazione fra Stato e Chiesa che se era chiara a Bisanzio non lo era ad Alessandria”. Ipazia nacque intorno al 370 d.C. ad Alessandria d’Egitto e morì nel 415. Studiò e poi divulgò la matematica, la geometria e l’astronomia; fu anche filosofa neoplatonica. Nello scenario culturale dell’epoca era un’autorità e un indiscusso punto di riferimento quando le donne non avevano la possibilità di distinguersi, specie nella scienza. Era nota pure la sua bellezza.

Con la bella stagione si presenta puntuale il problema dei parassiti per i nostri animali. Che si tratti di animali d’affezione o da reddito la situazione non cambia di molto: le parassitosi non sono solo “fastidiose”, possono portare a seri problemi per la salute dei nostri amici a quattro zampe.

Per quanto riguarda i parassiti interni, non è facile sapere se il nostro beniamino ne sta ospitando qualcuno o meno; è consigliato quindi di far eseguire almeno una volta all’anno l’analisi delle feci dal veterinario, soprattutto se in casa ci sono dei bambini. Tutti i tipi di parassiti intestinali sono trasmissibili all’uomo (e viceversa), ma sempre per ingestione diretta del parassita o del veicolo, cibo o feci che siano. Ci sono anche le parassitosi del sangue, queste vengono trasmesse attraverso puntura o mente detta del o,

Scegliere un antiparassitario per l’animale domestico diventa obbligatorio se non si vuole avere un allevamento di pulci in casa e si possono vagliare diverse proposte. Contro le pulci esistono in commercio svariati prodotti. La maggior parte dei prodotti coprono per pulci e zecche e spesso anche per la filaria e alcuni vermi intestinali. È da tenere a mente che gli antiparassitari sono a base di molecole tossiche non solo per i parassiti ma anche per gli insetti utili come le api, pertanto vanno usati con attenzione. Ad esempio, è raccomandato di evitare di bagnare il cane con il collare perché altrimenti si contamina l’acqua. La prevenzione è sicuramente la miglior cura. Esistono in commercio diversi tipi di pastiglie da

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