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“BISOGNINI”
Suggerimenti per insegnare a non fare i bisogni in casa.
Quando si accoglie in casa un cucciolo di gatto, dopo i due mesi di vita, è sufficiente portarlo nella lettiera, fargli grattare i sassolini con le zampe anteriori e il gioco è fatto. Per il cucciolo di cane la situazione è più complessa e c’è bisogno di maggior tempo e pazienza.
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Alla nascita la madre si occupa della stimolazione alla minzione e defecazione dei suoi cuccioli leccando il cucciolo nella zona attorno all’ano, ingerisce le deiezioni lasciando così pulita la cuccia. Verso le tre-quattro settimane di vita il cucciolo inizia ad eliminare autonomamente lontano dalla cuccia, emulando il comportamento della madre. Infatti, il cucciolo segue la traccia olfattiva lasciata dalle deiezioni materne per definire l’area deputata alla eliminazione, che in genere è ben separata dalla cuccia (a meno che il cucciolo non sia allevato in gabbie troppo piccole).
Facciamo attenzione alla natura del terreno dell’area di eliminazione (cemento, carta, erba, piastrelle) perché verrà identificato come substrato di eliminazione, e sarà quindi in futuro ricercato al momento di emettere le deiezioni. Questo significa che un animale che da cucciolo sporcava sull’erba, anche da adulto cercherà l’erba per sporcare e sarà difficile farlo sporcare su asfalto o altro substrato.
Alle otto-dieci settimane di vita, circa, il cucciolo viene adottato e il padrone ha il compito di perfezionare l’apprendimento.
È opportuno ricordare che a quest’età il cucciolo può trattenere le deiezioni al massimo per due o tre ore. Il proprietario deve sempre essere presente al momento dell’evacuazione: occorre accom- pagnare il cucciolo perché non si distragga correndo e giocando, altrimenti farà i suoi bisogni una volta tornato in casa. Quando il cucciolo assume la posizione (uguale per maschi e femmine) nell’area desinata all’eliminazione, il proprietario può pronunciare la parola pipì o cacca, cosicché in futuro il cane imparerà a fare i suoi bisogni a comando (o quasi). L’immediato premio di una carezza o di un biscotto faciliterà l’apprendimento ad urinare e defecare nel posto appropriato. Come anche per i bambini, al momento del pasto viene stimolato tutto l’apparato digerente e quindi insorgerà lo stimolo ad evacuare appena terminata la pappa. Conviene quindi portare il cucciolo in passeggiata anche subito dopo il pasto, senza dargli il tempo di scaricare in casa.
Può risultare pericoloso l’utilizzo di giornali e pannoloni al fine di creare una zona di eliminazione all’interno dell’abitazione, perché in questo modo si trasmette il messaggio che in casa si possono fare i bisogni e senza rispettare gli orari. Una volta asportati i giornali il cane adulto spesso conserverà l’abitudine di evacuare in casa. Teniamo presente che il cucciolo apprende grazie ai premi e non alle punizioni. Ci vuole molta pazienza, è fondamentale che il cane poi non associ la punizione al proprietario in occasione delle evacuazioni, altrimenti non farà più i bisogni in sua presenza, o addirittura arriverà ad ingerire le proprie feci per eliminare il corpo del reato! A quattro-sei mesi il cucciolo sarà in grado di trattenere i bisogni anche per molte ore e il proprietario potrà finalmente raccogliere i frutti di tanto lavoro.
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a cura di Franco Gover