Il Litorale - Anno XVI - N. 4 - 16/29 Febbraio 2016

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ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

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Il carnevale è una festa che attrae moltissimi bambini

Sollevazione popolare, maggioranza indifferente

Il Plesso di via Severiano, del IV I.C. di Anzio, ha festeggiato con balli, musiche e tante maschere. A pagina 22

Il Consiglio ha approvato un ordine del giorno di delega al Sindaco. A pagina 3

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Centrali Biogas: prima vedere, poi credere...

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

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Il Consiglio comunale del 10 febbraio ha solo approvato un mandato al Sindaco per ricorrere al TAR sulla decisione della Regione Lazio

Il preambolo. A fine gennaio, inizi di febbraio, con la certezza che nel territorio di Anzio, sarebbe stata costruita almeno una delle due centrali Biogas paventate, dopo le richieste fatte dal PD, ed in particolare da Ivano Bernardone, era seguita una mozione depositata dai consiglieri Marco Maranesi, Danilo Fontana e Candido De Angelis per mezzo della quale, il consiglio comunale di mercoledì 10, avrebbe potuto porre la parola fine alla loro realizzazione in quanto le nuove regole da inserire nel Regolamento Comunale di Igiene e Sanità, avrebbero reso praticamente impossibile la loro edificazione.

A questo, il consigliere Marco Maranesi, che evidentemente aveva fiutato puzza di bruciato, aveva aggiunto: “Per evitare che nel prossimo consiglio comunale vengano dette falsità circa una eventuale “incostituzionalità” circa la mozione presentata, tengo a precisare che, la modifica che si vorrebbe far introdurre, è un atto che è già stato adottato dal Comune di Fiumicino”.

Quindi, proprio due giorni prima del consiglio, aveva proseguito: “Purtroppo, sono anni che, l’assessore Patrizio Placidi, progetta in segreto la “sua Anzio” con centrali biogas ed impianti per il trattamento dei rifiuti indifferenziati a ridosso delle scuole, delle case e ad un paio di chilometri dal mare. Per questo, in silenzio, è andato in Regione, ha partecipato a Conferenze dei Servizi, ha dato il suo parere favorevole spacciandolo per quello della città di Anzio, senza che

nessuno sapesse nulla, unicamente per favorire la realizzazione di almeno uno di questi impianti. Infatti, d’accordo con la stessa Regione, ha fatto approvare una prima centrale autorizzata al trattamento rifiuti verdi e fanghi ma che poi, con una variante, è divenuta una centrale Biogas per smaltire decine e decine di tonnellate di rifiuti altamente inquinanti in quanto indifferenziati, senza aver mai richiesto neanche uno straccio di parere di impatto ambientale. Così, mentre ad Anzio si fa la raccolta differenziata, sempre ad Anzio, si vorrebbe fare un impianto per il conferimento dell’indifferenziato al quale, ironia della sorte, tramite un cosidetto -progetto in house-, se ne potrebbe aggiungere un altro, ancora più grande”.

Quindi, ad alzare i toni, era stato nuovamente il consigliere Bernardone il quale, aveva dichiarato: “Ancora parecchie nubi si annidano su un consiglio comunale convocato per discutere indifferibili urgenze come la condizione della Capo d’Anzio che rischia di essere ceduta ai privati ma, soprattutto, di impianti Biogas per il trattamento dei rifiuti che, possono cambiare irrimediabilmente i connotati al nostro territorio”.

Infine, proprio il giorno prima del consiglio era giunta anche una nota degli assessori Laura Nolfi e Roberta Cafà che recitava: “Siamo fortemente contrarie alla realizzazione di centrali Biogas sul nostro territorio che, al contrario, deve essere valorizzato attraverso la realizzazione

del porto e con interventi per lo sviluppo turistico. Pertanto, invitiamo il sindaco e tutto il consiglio comunale a dare immediatamente mandato all’Ufficio Legale dell’Ente per costituirsi innanzi al TAR del Lazio contro la determina regionale del 16 dicembre 2015 con la quale ha approvato la realizzazione di un impianto in Via della Spadellata.

Una centrale Biogas, hanno proseguito gli assessori, così come ha dichiarato anche il professor Roberto Ronchetti docente di

Pediatria alla Sapienza, fa male alla salute, specialmente a quella dei bambini”.

Il risultato. Con queste premesse, solo dei votati al martirio, nel consiglio comunale del 10 febbraio, avrebbero potuto agire differentemente e così, almeno per il momento, con 20 voti a favore su 20 presenti in aula, è stato dato mandato al sindaco di ricorrere immediatamente al TAR per tentare di bloccare la delibera regionale, mentre, entro il 20 marzo, si cercherà di applicare

una variante al PRG e di modificare il Regolamento di Igiene e Sanità in modo che, tali impianti, non possano essere costruiti nel territorio del Comune di Anzio. Ma, come diceva Confucio: “Prima vedere, poi credere..”.

Nella speranza che, nel frattempo, “qualcuno”, non cominci a volgere l’avido sguardo sui terreni della vicina Nettuno. Il business dei rifiuti è troppo allettante.

Tito Peccia

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di Giancarlo Testi

Certo non si può dire che le cose in questa nostra martoriata patria vadano bene. I politici corrotti, la macchina amministrativa peggio (cosa dire e pensare del nuovo scandalo “affittopoli” romano, dove cittadini e partitici politici speculavano sulla inefficienza e collusione della pubblica amministrazione), l'Europa che continua a “bacchettarci”, il debito pubblico che ci strangola, il lavoro che non riparte, le corruttele e gli sprechi. Abbiamo a Campione d'Italia l'unico casinò che invece di guadagnare ci rimette e chiede soldi allo Stato, 649 opere incompiute con 4 miliardi di spesa pubblica, a Bolzano un aereoporto costato 120 milioni di euro dove però non atterrano aerei ma che adesso si vuole addirittura ingrandire, con i soldi delle autonomie provinciali naturalmente. Regioni a statuto speciale che non hanno più ragione di essere, visto la situazione italiana (ma qualcuno, mentre alcune regioni sono alla canna del gas, si può permettere di donare incentivi a chi espone gerani alle finestre). E si, è proprio strana questa nazione sempre a combattere per trovare qualche spicciolo per soddisfare appetiti elettorali.

Ma sarà proprio vero che siamo messi così male? O meglio, non potremmo vivere tutti meglio? Io penso proprio di si. L'Eurispes quantifica una situazione che chiarisce il tutto.

SIAMO TUTTI EVASORI? Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

FATTI & MISFATTI - 540 miliardi di sommerso, 270 miliardi di evasione fiscale, 200 miliardi di economia criminale

FATTI&MISFATTI ANZIO: Erano gli ultimi giorni di ottobre quando per la prima volta venni a sapere di un progetto che ci avrebbe “regalato” un nuovo impianto per la produzione di gas combustibile ricavato dal trattamento dei rifiuti organici che poteva essere realizzato ad Anzio, in zona Sacida-Padiglione.

Subito cercai di informarmi per capire di cosa si trattava, visto anche l'accattivante denominazione “bio” davanti a gas, poteva e può indurre le persone a pensare che le centrali Biogas non siano inquinanti e che producendo gas possano apportare solo benefici anche economici ai cittadini.

Mi accorsi subito che non era così. Nel mio programma televisivo su Youngtv, Revolution, affrontai l'argomento mandando in onda anche un video che spiegava bene cosa erano questi impianti, come funzionavano le tante negatività, e, se c'erano, anche alcuni aspetti positivi.

Tutto parte da un principio fondamentale: i rifiuti organici creano il biogas, una miscela di vari tipi di gas ottenuto a partire dalla fermentazione batterica in assenza di ossigeno dei rifiuti organici e del letame, ma anche vegetali in decomposizione, scarti industriali di origine agro-industriale.

Durante il processo di decomposizione viene sprigionata una certa quantità di anidride carbonica, idrogeno e metano, tutti gas che successivamente possono essere utilizzati per la produzione di energia elettrica attraverso apposite caldaie da riscaldamento o come combustibili. Probabilmente si chiama bio-gas perché questo metodo permette di abbas-

Perché in Italia non è possibile risanare il paese? Ecco alcuni dati che, nella loro crudità, da soli danno una chiara risposta: 540 miliardi di sommerso, 270 miliardi di evasione fiscale, 200 miliardi di economia criminale. Dati che dovrebbero far riflettere.

Allora la domanda è: siamo tutti evasori, visto che parliamo di un terzo del nostro Pil? Forse no, ma forse si, ognuno magari in piccole proporzioni e su questo forse bisognerebbe fare una attenta riflessione, fuori dalle speculazioni politiche, una volta tanto.

540 MILIARDI DI LAVORO SOMMERSO

sare al minimo le emissioni di CO2 e perché il suo ciclo produttivo previene la diffusione nell’atmosfera di gas metano sprigionato dalla fermentazione di liquami e altri componenti residuali di natura organica.

A prima vista quindi si potrebbe anche pensare ad una lavorazione innocua che produce energia pulita e che, almeno in parte, risolve anche il problema dei prodotti da smaltire.

Ma, come spesso succede, non ci volle troppo a capire che, oltre a qualche indiscutibile vantaggio (anche economico), di contro il progetto di detto impianto sollevava tanti dubbi e perplessità, legittimati da riscontri scientifici che non possono essere trascurati.

Per farla breve queste le principali obiezioni: il timore che i processi della lavorazione potessero produrre danni alla salute degli abitanti; il sospetto che l’operazione contenesse interessi economici personali di amministratori o funzionari comunali (visto il silenzio su un argomento tanto importante); i dubbi sulla professionalità e competenza della ditta che avrebbe potuto gestire l’impianto; il forte impatto paesaggistico con le colate di cemento necessaria, parcheggi, capannoni, vasche, canali di scolo e aree di smistamento che andrebbero ad impattare con una zona boschiva vergine di Rilevanza Comunitaria e in prossimità di centri abitati; il sovradimensionamento dell'impianto rispetto alle esigenze della zona; il calo a picco del valore immobiliare di tutto il quartiere di via delle Cinquemiglia.

Sono passati mesi interi e cittadini interessati e consiglieri comunali si ritrovano, con l'acqua alla gola, a discutere, con il ritardo segnalato, di un problema che dovrebbe essere primario per una comunità:

quello del benessere e della salute dei cittadini. E quasi tutti sembrano cadere dal pero!

Ma come? Sono mesi che si parla di questo problema e la politica dove stava? Adesso si scopre che tutti si sono convertiti e sono diventati contrari a tutte e due i progetti previsti.

E si perché il sindaco rende noto che ci sono due progetti.

Quello mastodontico che relegherebbe Lavinio a pattumiera del Lazio e un altro impianto, destinato al recupero e trattamento dei fanghi industriali e al compost tramite la cosiddetta “gestione aerobica” che già beneficerebbe di un’autorizzazione ambientale a già pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio alla vigilia di Natale. Anche su questo i nostri amministratori non sapevano nulla. Anzi, si scusa il sindaco Luciano Bruschini in consiglio comunale con i cittadini, sostenendo che lui conosceva da tempo un progetto che però sembrava completamente virtuoso, visto che avrebbe dovuto riguardare solo la bruciatura e smaltimento di potature, fogliame e vegetali. Poi però il progetto sarebbe stato cambiato, “volturato” mi sembra abbia scritto il mio amico Del Giaccio, e lui ne avrebbe perso le tracce. Ora nessuno vuole affibbiare colpe a singoli personaggi, ma come si può pensare che nessuno all'interno dell'amministrazione comunale sapesse di ciò che si aveva in mente per distruggere definitivamente una zona già sottoposta a gravi carenze e dove i suoi cittadini già avrebbero motivi per avere qualche disappunto con una amministrazione disattenta.

In consiglio si tenta di recuperare un poco di consenso approvando all’unanimità una mozione restrittiva che tenta di regolamentare la realizzazione delle centrali biogas sul

territorio di Anzio. Una mozione che, fra l'altro, impegna il sindaco Luciano Bruschini ad impugnare al Tar del Lazio l’autorizzazione della Regione Lazio per la realizzazione dell’impianto nella zona della Spadellata. Insomma tutto bene quel che finisce bene? Non saprei e non scommetterei nemmeno sul finale.

Unico intervento un po' fuori dal coro quello del consigliere Candido De Angelis, anche se poi vota la mozione riepilogativa: "La maggioranza avrebbe dovuto venire qui oggi a dirci che un impianto Biogas ci può essere utile a chiudere il ciclo dei rifiuti ed a far abbassare enormemente le bollette. Avrebbe potuto presentare un progetto alla città – ha sostenuto De Angelis - e chiedere la sua opinione. Si sarebbero fatte delle sane valutazione. Invece si è fatto tutto in gran segreto ed oggi ci si trova a mettere una pezza. State dicendo che per la Spadellata ormai non ci sono soluzioni, e l'altra la volete fermare. Se questa è politica...".

E forse non ha tutti i torti.

Ma mentre si discute di nuovi impianti, scordando la battaglia persa al tempo della Turbogas nonostante le prese di posizioni forti, l'occupazione del consiglio di Nettuno, le manifestazioni ad Aprilia, arriva la notizia di uno scoppio e dell'incendio proprio di parte di quell'impianto a Campo di Carne. Notizia che dovrebbe riportare all’attenzione la possibile pericolosità di questo e di altri futuri impianti, sia sul piano dell’impatto ambientale sia sul piano della sicurezza, anche se la centrale viene considerata di pubblica utilità. Ma è sempre difficile parlare a chi non vuole ascoltare. Forse i cittadini dovrebbero diventare assai più protagonisti del loro futuro, finire di lamentarsi ed impegnarsi per un nuovo rinascimento … italiano.

Bruschini dimettiti

Biogas: in tanti si conta

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

La richiesta dei grillini

Le dichiarazioni rese oggi in Consiglio Comunale dal Sindaco Bruschini riguardo le centrali biogas sono sconcertanti. Il Sindaco conferma di aver partecipato alla conferenza dei servizi in Regione e di aver dato il suo parere favorevole alla realizzazione della prima centrale biogas, perchè “mi avevano detto che utilizzava solo sfalci e potature” e che solo in un secondo momento sono avvenute modifiche per utilizzare rifiuti. Ma la centrale in questione nasce come produzione di compostaggio, quindi con l’utilizzo anche di rifiuti e fanghi non pericolosi. Il Sindaco è andato in conferenza dei servizi senza aver letto la documentazione? Inutili e tardive le scuse ai cittadini presentate oggi in consiglio.

Il Meetup “Grilli di Anzio” chiede le DIMISSIONI (parola che l’opposizione sembra aver paura di pronunciare) del Sindaco che non ha saputo (o voluto?) difendere la città dall’ulteriore sfregio e dal diventare la pattumiera della capitale e che ancora una volta risponde alla città con un “non sapevo”. #FiatoSulCollo. #BruschiniDimettiti.

I Grilli di Anzio

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Il Litorale

In Consiglio comunale passa una buona mozione di compromesso tutta da mettere in atto

Ore 10 del 10 febbraio a Villa Sarsina. Non si è mai vista tanta folla in un Consiglio Comunale di Anzio. Tantissima gente gremiva ogni spazio fino alle scale di ingresso all’aula consiliare. La gente era tanta e non aveva l’aria di essere molto tranquilla tanto che, oltre al solito servizio di sicurezza della Polizia Locale, erano presenti pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato. La materia in discussione è di quelle che coinvolgono anche quei cittadini generalmente pigri e assenti a cui si può far digerire di tutto: non una ma ben due centrali per il trattamento di rifiuti e la produzione di biogas sono previste nella zona di Lavinio, senza che i cittadini siano stati chiamati ad esprimere la loro opinione. Erano presenti rappresentanti di comitati ed associazioni e della stampa locale che da poco tempo dedica servizi alle centrali biogas di Anzio. Dopo l’ascolto dell’inno nazionale la seduta si è accesa e l’ordine del giorno stravolto, su proposta di un arrabbiatissimo Consigliere Fontana, per dare subito lo spazio a quella che potremmo definire la sagra delle mozioni sulle centrali biogas. C’era la mozione originale e condivisa, maggioranza-opposizione PD, quella raccomandata dalla Commissione Ambiente e stilata anche con la collaborazione del Comitato Lavinio NO-BIOGAS, poi ripudiata dalla maggioranza. C’era la mozione Fontana-De Angelis che proponeva una modifica del Regolamento Comunale di Igiene e Sanità che renderebbe, ove recepita, inattuabili le centrali almeno nella presente ubicazione; quella Tontini C., che imponeva, in modo sintetico e forse più efficace, l’applicazione del “Principio di precauzione” ai sensi dell’Art 301 del D.lgs.

n. 152/06 s.m.i., ed infine quella nata da un’accesa riunione della maggioranza in camera caritatis, dopo il ripensamento. Su ogni aspetto dell’assemblea si è sentito il fiato sul collo della gente infuriata fino alla necessità di interrompere i lavori per trovare una soluzione condivisa che desse soddisfazione a tutte le parti politiche ma anche una risposta alla gente intervenuta che seguiva le varie fasi con commenti urlati e non sempre ripetibili. Alla ripresa dei lavori è stata distribuita una nuova mozione di compromesso che, forse meno precisa di quella inizialmente condivisa, ne riprendeva però essenzialmente il contenuto integrandola con l’accenno alla modifica, da attuarsi entro il 20 marzo, del Regolamento di Igiene e Sanità ed con una proposta di integrazione e/o variante del Piano Regolatore Generale, finalizzata a chiarire nel dettaglio l’elencazione delle attività pericolose, nocive e/o incompatibili con l’ambiente urbano ed il

territorio. La mozione è stata approvata senza la partecipazione del consigliere Fontana che ha lasciato l’aula imprecando contro un modo certamente non condiviso di far politica. C’è da precisare che l’area di intervento del Comune di Anzio deve consistere in due azioni diversificate, come consistenza e come tempistica: la prima, relativa all’opposizione contro la determina regionale n. G16091 concessa alla Soc Anziobiowaste per il progetto della Spadellata, in quanto la stessa è stata rilasciata senza interpellare il Comune di Anzio, ritenendo cioè una variante fortemente impattante sul territorio come “variante non sostanziale” (si tratta del raddoppio della linea di trattamento della frazione organica). Come ribadito dal Segretario Generale questa azione deve essere esplicata nel periodo di tempo 60 giorni dalla notifica. Il Comitato Lavinio NO-BIOGAS ha formalizzato la richiesta al Sindaco di Anzio di fare ricorso contro questa determina nei tempi stabiliti,

con pena di decadenza. La seconda azione, relativa al nuovo progetto delle Green Future, con la definizione, anche ricorrendo all’aiuto di competenze scientifiche esterne, di un intervento forte e competente da esplicarsi nella Conferenza dei Servizi in cui portare motivazioni rilevanti nell’azione di opposizione alla realizzazione della centrale di Padiglione. Ho sentito alcuni consiglieri, sia di maggioranza e sia di opposizione e tutti sembravano abbastanza soddisfatti del compromesso raggiunto. Tutti hanno attribuito il merito, di essere giunti rapidamente ad una soluzione condivisa, alla presenza pressante dei cittadini di Anzio. Questo dovrebbe significare qualcosa per coloro che continuano a disinteressarsi dei problemi del territorio scoraggiati da una politica di bassa lega e poco concludente ed incoraggiare coloro che sono impegnati sul territorio perché “in tanti si conta”.

Ufficio Stampa Lavinio NO-BIOGAS

Cosa possiamo fare per rilanciare l’economia?

La desertificazione dei centri storici delle principali città italiane è un fenomeno diffuso che da anni sta interessando il nostro Paese creando notevoli problemi di carattere economico e sociale. Sono varie le cause ma poche le soluzioni.

Ma forse, il fatto che le soluzioni siano poche, potrebbe essere un vantaggio.

Infatti, molti esperti ed anche non esperti, concordano sull’importanza di una pianificazione strategico-operativa che trasformi il centro città in un grande “contenitore” di distribuzione, d’entertainment (intrattenimento), d’artigianato e cultura, di shopping e leisure (tempo libero).

Questa pianificazione gli anglosassoni la chiamano Town Centre Management, per noi italiani dovremmo parlare di Centro Commerciale Naturale, ed ha evidenziato notevoli risultati in Europa e nelle principali capitali.

Il Centro Commerciale Naturale, già sperimentato in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, ha sostenuto una spinta associazionistica e cooperativa molto forte, attraverso un pensiero di marketing pervasivo e attività di coordinamento condivise.

Il Centro Commerciale Naturale (che non ha nulla a che fare con il centro

commerciale collocato nelle estreme periferie che tutti conosciamo) in ottica di marketing urbano si concretizza nell’aggregazione tra le vie, le piazze, le gallerie urbane, i centri storici e i quartieri in cui spontaneamente e storicamente si sono addensati i negozi, le botteghe artigiane, i bar, i ristoranti e i servizi accanto ad altre funzioni vitali della società, una regia unitaria individuata in un ente di gestione pubblicoprivato.

Il Centro Commerciale Naturale non rappresenta altro che una collaborazione strategica tra Amministrazione Comunale, imprenditori commerciali e cittadini/consumatori, orientata allo sviluppo continuativo, comunicazionale, commerciale, ed artigianale dell’area urbana designata.

Tale modello di aggregazione, necessita dell’individuazione di una serie di indicatori, in grado di evidenziare i progressi nello sviluppo, rispetto del piano di marketing urbano scelto, i miglioramenti/peggioramenti della qualità della vita e dell’economia nella città.

Facciamo un esempio: Sappiamo che negli ultimi anni (senza addentrarci nelle ragioni) la crescita dell’appeal immobiliare si è spostato verso luoghi spaziosi, accoglienti e facilmente raggiungibili, in cui la concentrazione commerciale è incentrata sulle

grandi strutture di vendita.

Il Centro Commerciale Naturale, al contrario, intende rivalutare il centro della città anche attraverso la valorizzazione immobiliare dei luoghi del commercio.

Ma per realizzare la riqualificazione del centro cittadino è necessario analizzarne il mercato immobiliare, la vocazione commerciale, i settori merceologici, la consistenza delle vendite complessive degli esercizi, e rapportare il tutto con altri indicatori che analizzano, ad esempio, il livello promozionale, di animazione e pubblicitario, la capacità di sosta degli autoveicoli, il livello di decoro dell’area, il livello di criminalità e della sicurezza, il livello della pulizia….

Il Centro Commerciale Naturale effettua le sue scelte strategiche (in tutti i settori) solo dopo aver analizzato questi ed altri fattori, e poi orienta i suoi interventi. Come per esempio, individuando e/o realizzando aree di parcheggio da integrare con collegamenti navetta o passeggiate, realizzando un controllo efficiente della manutenzione e della pulizia delle strade e di ogni area pubblica o di interesse pubblico, stimolando l’edificazione privata verso un unico e condiviso concetto di decoro urbano, compiendo il controllo ed un serrato contrasto alla criminalità ed all’inciviltà diffusa, promuovendo ed

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adottando una fiscalità locale agevolata per le imprese… etc…

Rinascita e Rinnovamento ritiene che come per qualsiasi impresa, anche per città, aree urbane, metropolitane e territoriali è possibile adottare un approccio strategico di marketing in grado di ben supportare l’offerta di territorio e di servizi urbani e territoriali che la domanda richiede.

Rinascita e Rinnovamento è convinta che le città, le aree metropolitane e le regioni devono divenire sempre di più imprese che mettono a disposizione territorio, servizi, qualità della vita, occupazione, vantaggi a cittadini residenti e non, a imprese locali ed esterne, ad investitori, il tutto confrontandosi con altre offerte concorrenziali.

Ovviamente, caro concittadino, per realizzare tutto questo, oltre all’esigenza di possedere le tecniche giuste, è indispensabile poter contare sugli uomini giusti, solo con la concomitanza di questi fattori sarà possibile proiettare la nostra Nettuno verso l’offerta più idonea, ed indirizzare tale offerta verso la domanda più remunerativa, nel rispetto di quanto globalizzazione, localizzazione, ipercompetizione e innovazione ci impongono.

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Il Litorale

Gli incentivi per le centrali biogas costituiscono un’anomalia ingiustificata

La grande proliferazione degli impianti per la digestione anaerobica della FORSU (Frazione Organica da Rifiuti Solidi Urbani) e di altri materiali organici, come quelli derivanti da processi dell’industria alimentare o dell’agricoltura, costituisce un imbroglio dei nostri tempi organizzato da imprese che per mestiere fanno speculazione, qualche volta in modo più sporco dei rifiuti che trattano e finanziato da un sistema di incentivazioni da parte dello Stato che sta falsando gli stessi valori del vivere sociale.

Cerchiamo di capirci qualcosa e di far capire qualcosa alle persone che vengono ingannate dal prefisso Bio che si antepone a gas. Infatti gli impianti per la digestione anaerobica dei rifiuti organici sono quelli comunemente chiamati centrali per Biogas; quelle centrali che i detrattori e coloro che stanno pagando a caro prezzo la vicinanza a qualcuna di queste centrali chiamano bio-truffe. Non è concepibile né tanto meno razionale la ragione per cui lo Stato costringa i cittadini a finanziarne la realizzazione con generosi incentivi includendole nel novero delle centrali destinate all’ utilizzo di fonti rinnovabili. Chiariamo subito che i rifiuti non possono essere considerati nell’ambito delle “fonti rinnovabili” che sono solo il sole, il vento e l’acqua . A prescindere dalle precisazioni linguistiche, questo aspetto contrasta nettamente con l’obiettivo dello Stato che è, o almeno dovrebbe essere, quello di smaltire rifiuti e non quello di produrre gas metano e, quello adottato, non costituisce certamente un metodo valido ed equilibrato per lo smaltimento dei rifiuti. Queste centrali nascono a livello agricolo per eliminare i rifiuti di processo, i letami e gli scarti organici avendo come risultato secondario quello di produrre calore ed energia che gli imprenditori agricoli utilizzano nella conduzione della loro azienda. Il ciclo si chiude, dunque, nell’ambito del nucleo produttivo dell’azienda. Uno studio dell’ISDE (International Society of Doctors for Environment) ribadisce che lo smaltimento di rifiuti attraverso il processo anaerobico, è solo al quarto posto nella gerarchia individuata dalla UE (D. 2008/98) per l’eliminazione dei rifiuti, dopo la prevenzione, la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e viene prima solo dell’ultima spiaggia e cioè dello smaltimento in discarica. Lo stesso studio privilegia in

modo assoluto, considerandolo come pratica di prevenzione, l’intervento effettuato da chi il rifiuto organico produce e cioè attraverso il trattamento aerobico del compostaggio domestico o di zona. In base alle statistiche più recenti disponibili risulta che in Italia vengano trattate con compostaggio circa 3,5 milioni di tonnellate di organico da rifiuti urbani mentre solo 450.000 tonnellate sono quelle trattate per la digestione anaerobica impropriamente destinate a produrre gas metano (questo dato si riferisce, però, a rilevazioni del 2011 ed è attualmente fortemente aumentato a seguito degli incentivi statali). L’aspetto aberrante di questa politica scellerata è che la costruzione di questo tipo di centrali, che studi di ogni tipo considerano molto impattanti per l’ambiente in cui vengono inserite, viene autorizzata come quella di semplici intraprese industriali senza la minima considerazione del servizio che esse sarebbero obbligate a prestare al territorio che resta quello dello smaltimento dei rifiuti organici prodotti nella zona in cui la centrale è autorizzata. La produzione di gas metano, che rappresenta la parte più lucrosa per l’impresa, dovrebbe essere considerata dall’ente pubblico come un aspetto secondario del sistema produttivo. Alla stessa stregua di quanto avviene nello smaltimento aerobico dell’organico, cioè quello che avviene con l’impiego delle compostiere, in cui il gas prodotto viene immesso nell’atmosfera come scarto, per essere successivamente amalgamato nella stessa. La legislazione europea di riferimento di tutta la materia ha come fine quello della trattazione e dello smaltimento dei rifiuti e non quello della produzione di gas. In carenza di una regolamentazione, sia regionale che comunale, che riequilibri scopi ed esigenze, che riporti cioè questo argomento nell’ambito dell’interesse prevalente, che è quello della comunità, potrebbe accadere che in una comunità che produce circa 7000 ton di organico l’anno, in cui è in atto la raccolta differenziata porta a porta ed in cui sono di prossima distribuzione oltre 1000 compostiere, due ditte private potrebbero essere autorizzate a realizzare due centrali per trattare una quantità di rifiuti pari a 15 volte quella che viene prodotta a km zero. E’ quello che sta accadendo nel Comune di Anzio senza che la l’Amministrazione

comunale abbia coinvolto la popolazione in un dibattito pubblico.

Le imprese private non fanno beneficenza e tendono a generare guadagno e di fronte ai generosi incentivi cercano di minimizzare i costi per massimizzare i proventi.

La ditta produttrice di metano può venderlo con varie modalità tutte rese estremamente vantaggiose dagli incentivi statali . Per esempio ove lo immetta in rete il produttore ha diritto per 20 anni a una tariffa premio pari al doppio del prezzo del mercato del gas naturale nel 2012, meno il prezzo mensile del gas stesso, se vende il gas direttamente sul mercato. Sono previste maggiorazioni del 10% per gli impianti più piccoli, con capacità produttiva inferiore ai 500 metri cubi standard ora (500 Sm3/ora) e una riduzione del 10% per i più grandi, oltre i 1000 Sm3/ora. Per gli impianti sotto ai 500 Sm3/ora è prevista la possibilità, anziché di vendere il gas sul mercato, di optare per il ritiro dedicato da parte del GSE di tutto il biometano al valore pari al doppio del prezzo di mercato del gas al 2012. Insomma un grosso business di fronte al quale gli interessi dei cittadini vengono posti in secondo piano quando non completamente ignorati. Un business che durerà per il tempo degli incentivi. Infatti calcoli relativi a centrali di tipo medio dimostrano che il ricavo dalla produzione di gas metano e da derivati del digestato non coprono i costi di produzione.

Che cosa avverrà delle centrali dopo che la cuccagna degli incentivi sarà conclusa? Altri mucchi di ferraglie verranno abbandonati sul territorio ad imperitura memoria del tempo in cui la speculazione ebbe il sopravvento sulla vita della gente e…con la complicità di amministrazioni che, nel migliore dei casi, erano solo incapaci.

Sergio Franchi

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Molti cittadini chiedono informazioni e chiarimenti

Riceviamo richieste da parte di molti cittadini che chiedono informazioni e chiarimenti sul fatto e sulle ragioni per cui sono in atto due iniziative sul territorio ambedue genuinamente contrarie alla realizzazione delle centrali per la produzione di biogas. Ce lo chiedono i cittadini che sono stati messi di fronte a due diverse raccolte di firme contro la realizzazione dei due impianti di Padiglione e della Spadellata a Lavinio. Raccolte di firme che, comunque, si integrano nello sforzo comune e non sono in concorrenza fra loro.

Quando si verificano pericoli di questo genere tutte le forze attive e propositive del territorio hanno il diritto o, meglio, il dovere di mobilitarsi ed ogni sforzo finalizzato ad eliminare il pericolo è degno di rispetto e di supporto. Noi possiamo parlare della nostra iniziativa che non nasce con i progetti delle due centrali di trattamento dei rifiuti ma origina sin dal 2005 quando il nostro Comitato ha cominciato a trattare di rifiuti nel nostro Comune. Le nostre critiche durissime, ma sempre propositive, contro la gestione Volsca, hanno lasciato traccia e reazioni su molti giornali della zona. Nell’archivio comunale esiste un progetto di raccolta differenziata che definimmo “graduale”, prodotto dal nostro gruppo e di cui fece parte anche il compianto Ing Natalini, che proponeva al Comune di Anzio un metodo che, se adottato, avrebbe forse evitato la situazione attuale sulle nostre strade.

Noi ci stiamo occupando di rifiuti da molti anni e lo facciamo con quell’indispensabile distacco dalla politica di Anzio che ci ha reso e che ci rende credibili ed interlocutori di tutti coloro che hanno come unico obiettivo quello di ridurre il degrado ed il disagio del nostro territorio. Al sorgere del problema delle due centrali ci siamo attivati e ci stiamo attivando

Per persone autosufficienti e parzialmente autosufficienti

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per coinvolgere altre realtà sociali della zona ed abbiamo creato un progetto aperto a tutti, un contenitore per tutti, in cui tutti possono mantenere la loro identità associativa pur lavorando insieme e lo abbiamo chiamato “Lavinio NO-BIOGAS”.

L’unico limite per entrarvi è quello di lasciare fuori dalla porta ogni eventuale dipendenza o strumentalizzazione politica e di lavorare insieme decidendo insieme. Abbiamo creato un Nucleo Operativo che si coordina e decide. L’altro storico Comitato di Lavinio vi ha aderito e così ha fatto il Comitato di Sacida, ha aderito la storica associazione Oleandro del Lido dei Pini, il Consorzio di Lido dei Pini, Legambiente di Anzio Nettuno ecc..

Stiamo lavorando con le forze politiche di Anzio (tutte le forze politiche) per combattere la realizzazione delle centrali ed abbiamo dato una diretta collaborazione nella stesura della mozione NO-BIOGAS che è stata approvata al Consiglio Comunale del 10 febbraio, in cui tanti di noi erano presenti. Stiamo facendo quello che la forza della gente ci da a tutti i livelli e lo facciamo anche continuando a trattare le altre problematiche delle due centrali che, bisogna ricordare, non sono due sistemi di produzione di metano ma innanzi tutto sono due sistemi di smaltimento dei rifiuti.

Per questo abbiamo firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Anzio per risolvere il problema dei rifiuti sul territorio. Rispettiamo e plaudiamo ad ogni altra iniziativa nata recentemente e ci rendiamo disponibili ad accoglierla nel progetto Lavinio NOBIOGAS per decidere insieme secondo le regole della democrazia associativa e lo facciamo perché siamo coscienti che un fronte diviso fa solo l’interesse del nemico.

Ufficio Stampa Lavinio NO-BIOGAS

Siamo per la legalità Turano incontra la sanità

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

SEL: non esiste uno spazio per l’alleanza con il PD

Il dato politico che emerge dalle vicende della città di Nettuno in questi giorni, conferma quanto da tempo abbiamo denunciato. Noi siamo per la legalità e per un nuovo corso per l’amministrazione della città di Nettuno, una svolta che metta al centro del governo della città l’interesse dei cittadini. la nostra linea politica non è uno slogan, ma il frutto delle nostre iniziative di piazza, dei nostri convegni, delle nostre denunce, delle interrogazioni parlamentari e regionali fatte per denunciare uno stile di malgoverno della giunta guidata da Alessio Chiavetta e dai suoi sodali, ora candidati alle primarie del PD. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo ancora, non esiste uno spazio per l’alleanza con il PD e nemmeno con parti di esso. L’ultima giunta che ha governato la città di Nettuno non si è differenziata in nulla dalle precedenti, ed ha lasciato ferite aperte nella città. Non abbiamo esitato a denunciare lo sfacelo e lo sfascio che ci hanno portati al commissariamento. Siamo impegnati, anche a Nettuno e per Nettuno, a lanciare la nostra proposta politica attraverso Sinistra Italiana, che ha come autorevole esponente Stefano Fassina. Vogliamo costruire la Sinistra nell’accezione più larga possibile, una parte politica di tutti quelli che condivi-

dono i nostri valori, con l’ambizione e la curiosità di ricostruire uno sguardo autonomo sul mondo. Col nuovo soggetto non vogliamo fare un’operazione di maquillage, ma elaborare pratiche di cultura politica, attraverso le quali portare un contributo concreto alla nostra città. Il nostro è un soggetto politico aperto a tutti coloro che vogliono costruire, da sinistra, una città migliore, perché il quadro politico che ci viene prospettato è anche più triste del nostro passato. Sinistra Italiana, anche sul nostro territorio, vuole alimentare quelle passioni, quella volontà di partecipazione che è l’unica che può servire a cambiare le cose.

Sinistra Ecologia e Libertà Circolo di Nettuno

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Il Litorale

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Il candidato sindaco di Nettuno per le liste civiche ha presentato le sue priorità

Mercoledì 3 febbraio, presso il ristorante Officina del Pesce di Nettuno, medici, infermieri, tecnici ed amministrativi del servizio sanitario del territorio, hanno partecipato ad una cena con il candidato sindaco Rodolfo Turano. Durante l’incontro, Turano, ha voluto parlare con i colleghi di tutte le criticità del territorio, partendo dalla delibera di indirizzo elaborata dal movimento civico “Insieme Si Può” esposta in un Consiglio Comunale del 2014 proprio dallo stesso medico chirurgo, riguardante la convocazione di un consiglio comunale congiunto con la città di Anzio dove concordare delle misure per porre rimedio allo stato di carenze strutturali e di personale degli Ospedali Riuniti, approvata all’unanimità, è sempre invece rimasta ignorata e disattesa dall’amministrazione Chiavetta. Quindi, Luigi Avanzolini, medico di laboratorio e coordinatore della lista “Salute e Sani-

tà”, dopo aver ricordato quanto fatto dallo stesso Turano durante il suo mandato di consigliere comunale di opposizione, ha sottolineato l’importanza di far fronte unico con la vicina Anzio per difendere il polo ospedaliero dai tagli della Regione e per far attivare servizi di assistenza per anziani e disabili, anche a domicilio, al fine di poter alleggerire anche il flusso di anziani che ogni giorno si rivolgono invece al pronto soccorso. Maria Luisa Scannella, infermiera professionale e coordinatrice insieme ad Avanzolini della lista civica “Salute e Sanità”, dopo aver denunciato la carenza ormai cronica di personale che costringe gli infermieri a turni massacranti ed a svolgere anche quelle attività che normalmente andrebbero svolte dagli operatori socio sanitari, ha ribadito la necessità di dotare il reparto di cardiologia di un servizio di emodinamica per poter curare tempestivamente tutti gli

infartuati del territorio che attualmente vengono trasferiti in altri ospedali, rischiando così di fargli riportare danni permanenti al muscolo cardiaco. Il dottor Carlo Bedini, ha invece lamentato la carenza di spazi al pronto soccorso che costringe gli operatori a lavorare in condizioni intollerabili, specialmente nel periodo estivo mentre, il dottor Sorrentino, ha espresso tutta la sua perplessità per l’imminente accorpamento dei reparti di Medicina, Ortopedia ed Otorino in un unico reparto politraumatologico che, limiterebbe i medici alle sole attività di traumatologia impedendo così la già insufficiente attività chirurgica.

Dopo aver ringraziato tutti i colleghi intervenuti, Turano, ha annunciato che vi saranno altri incontri che lo porteranno a confrontarsi sulle diverse tematiche con altri addetti del settore presenti presenti nel territorio.

Tito Peccia

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Anzio, una città allo sfascio Pag.

Il Litorale

Il porto, i rifiuti, il biogas, una forte evasione fiscale ed ora un altro Centro immigrati

Sembra che un fato avverso e maligno si sia accanito contro la città di Anzio e contro il territorio di Lavinio in modo particolare. Senza disturbare entità sovrannaturali forse si tratta solo di una pessima amministrazione del territorio da parte di personaggi politici che passano di partito in partito, di poltrona in poltrona al solo scopo di sopravvivere ai propri errori.

Continuiamo a predicare che il comune di Anzio ed il suo territorio sono totalmente al di fuori di ogni efficace controllo e che il nostro comune è un luogo in cui gli obblighi amministrativi sono imposti in modo drastico solamente alle persone che si pongono in modo corretto e collaborativo nei confronti dell’Ente Locale, mentre percentuali da ente fallito continuano a non pagare contributi dovuti da parte di tutti i fruitori dei servizi pubblici. Forti con gli onesti e deboli con i disonesti.

Populismo becero?

Niente affatto: gli atti dei manager si misurano in un solo modo e cioè attraverso i risultati che essi conseguono, quindi in base a fatti specifici e verificabili. Basta citare gli argomenti per evocare immediatamente scenari di fallimento e di disagio: la gestione del progetto del nuovo porto; la gestione della raccolta dei rifiuti; la centrale per la realizzazione di gas metano, senza che i cittadini ne sappiano niente, il degrado delle strade e dell’ambiente, la città artigiana promessa da 40 anni, la cementificazione della Vignarola, un’immigrazione fuori controllo e cosi via. Ma c’è un argomento che sta tanto a cuore al Sindaco di Anzio; al punto che, ogni volta che ha occasione di trattarlo, usa dilungarsi in lunghe filippiche a sfondo moralistico ed universalistico: mi riferisco all’immigrazione. Chiunque ha avuto occasione di ascoltare il Primo Cittadino in merito al problema dell’immigrazione avrà sentito parlare di diritto universale a muoversi senza passaporto, al dovere all’accoglienza di quelli che ha chiamato “i nuovi cittadini”, investito non si sa da quale autorità a farlo; insomma all’apertura delle porte a tutti quelli che vogliono entrare a prescindere da quello che succede dopo che sono entrati. Non c’è dunque da meravigliarsi se un altro Centro di Accoglienza per immigrati clandestini sia stato ubicato in un contesto così “ospitale”. Qui non è in discussione il diritto dei cittadini stranieri che la legge nazionale e quella internazionale proteggono come rifugiati, quello che turba le coscienze delle persone razionali ed i tanti poveri di questo Paese è

il modo di farlo e cioè: in albergo al costo di 1080 Euro al mese, per lunghissimi periodi di tempo, senza la logica di una selezione immediata che eviti di ospitare per tanti mesi persone che vengono, per esempio, da Marocco o dalla Tunisia e senza il minimo rispetto per i padroni di casa, per le loro esigenze e le loro peculiarità.

Sembra che la destinazione degli immigrati sia definita in base alla disponibilità delle zone di recezione e non si tenga conto del danno inevitabile che si causa alle comunità a cui è imposto di ricevere gruppi di stranieri che, le persone “ politically confused” insistono nel chiamare rifugiati, ben sapendo che solo il 20% di loro avrà diritto a tale riconoscimento e che, fino a quel momento, essi sono solo immigrati entrati clandestinamente in Italia. I dati statistici e non le considerazioni di un cronista di provincia, affermano che a fronte di circa 400.000 immigrati che sono entrati nel nostro Paese negli ultimi tre anni solo circa 78.000 sono stati considerati rifugiati e cioè circa il 20%. E gli altri? Sono stati espulsi come la legge prevede?

Forse qualche migliaio, ma oltre 200.000 immigrati in modo clandestino sono scomparsi nelle pieghe di un sistema di controllo permissivo che fa acqua da tutte le parti. Un dato recentissimo fornito da Europol documenta che circa 5000 bambini immigrati sono letteralmente scomparsi in Italia…letteralmente scomparsi: dove sono andati? Come vivono? Di che vivono? Il nuovo centro di accoglienza è stato selezionato nel cuore di Lavinio, nell’Hotel Villa Anna, una storica struttura a tre stelle che si trova su quello che può essere ritenuto il “corso di Lavinio” e cioè viale san Francesco, a pochi passi dal mare.

Come si fa a non comprendere che la presenza di decine di giovani africani, tutti di sesso maschile, che passano la giornata a bighellonare nelle strade e sulla spiaggia, nella zona più popolosa di Anzio, porterà un danno incalcolabile alla già depauperata economia di Lavinio? Dove è la logica per cui un Prefetto può arrecare un danno ed un disagio ad una comunità senza che il capo di quella comunità si opponga drasticamente e , magari, proponga alternative meno penalizzanti?

Questa scelta è stata condivisa dal Comune di Anzio? C’è stata una trattativa? E’ stata proposta un’alternativa? Ho fatto una piccola indagine per sapere come gli immigrati degli altri centri della nostra zona passano il loro tempo. Ho appreso che molti di loro vanno in

giro in cerca di guadagnare qualcosa, con qualche forma di commercio abusivo, altri chiedono l’elemosina di fronte ai supermercati, altri passano il tempo in giro senza fare assolutamente niente.

La domanda è: non è questo ulteriore Centro di Raccolta un’altra fonte di disagio e quindi di degrado? In nome di quale solidarietà e di quale logica gli abitanti, gli ospiti ed i commercianti di Lavino devono subire questo ulteriore danno? Durante la discussione relativa all’istituzione del Centro di Raccolta di Via dell’Armellino, in un passato Consiglio Comunale, alcuni Consiglieri hanno condiviso lo spirito di accoglienza del Sindaco affermando che la presenza di immigrati clandestini sul nostro territorio era da considerarsi “un’opportunita” per la popolazione. Ma come si fa ad essere così ipocriti? In che consiste l’opportunità? quale crescita culturale potrà derivare alla popolazione di Anzio dalla presenza di alcune decine di ragazzotti del Burundi o del Ghana che passano la loro giornata ad ammazzare il tempo in un gruppo di villette a schiera a spese della Comunità?

Il Sindaco di Anzio dia il segno che è stato eletto per fare gli interessi della città di Anzio e prenda una formale posizione contro quella che non è affatto “un’opportunità” ma un grave danno per il territorio. C’è stato un sopralluogo da parte dell’incaricato del Prefetto a Lavinio, un sopralluogo molto partecipato da cittadini ed operatori pacatamente imbufaliti e c’era anche il Gotha comunale con il Sindaco in testa a ribadire l’inopportunità dell’insediamento relativamente alla zona specifica.

Anche i sindaci tengono famiglia ed una maggioranza da tenere in vita ma il problema immigrazione, in genere, ad Anzio è grave e va affrontato in modo risoluto attraverso, innanzi tutto, un sistematico controllo del territorio applicando le leggi dello Stato e non le teorie universalistiche del Sindaco. Egli si confronti con i cittadini perché a loro egli deve dare spiegazioni; apra un dibattito pubblico ed esponga le sue teorie sull’ universalità dell’accoglienza, ai cittadini infuriati per questo possibile e speriamo scampato ulteriore danno per la nostra Comunità. Gli eletti devono solo rappresentare i propri elettori interpretando le loro esigenze: questa non è un’esigenza dei cittadini di Lavinio ed è troppo facile cavarsela con la solita frase “queste cose le decide il Prefetto”. I Prefetti danno ascolto ai Sindaci che sanno farsi ascoltare.

Sergio Franchi

Immigrati

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

La posizione di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale

Sempre in previsione del consiglio comunale di mercoledì 10 febbraio, FDI-AN, evidentemente più preoccupato per l’arrivo di nuovi immigrati che, evidentemente, da altro, ha fatto sapere: “Alla luce della ormai evidente paralisi amministrativa in cui versa la città, dovuta alla litigiosità tutta interna a una maggioranza dai contorni ormai indefiniti, la situazione di Anzio appare davvero preoccupante. Molte sono le situazioni urgenti che vengono rimandate o non affrontate proprio, dal ritardo clamoroso delle nuove nomine dirigenziali alla Capo d’Anzio, ai richiami della Corte dei Conti fino, ora, alle centrali Biogas.

Ecco allora che, in una città senza governo, la questione relativa all’immigrazione sia sottovalutata o addirittura derubricata con alberghi che diventano sempre più spesso centri profughi e con il sindaco Bruschini che, come al solito, non sa nulla, mentre altri suoi colleghi, andando di persona dal Prefetto, evitano invii incon-

trollati nei propri comuni. In un ordine del giorno protocollato la scorsa estate e purtroppo mai discusso, si chiedeva di mettere in campo ogni iniziativa possibile per scongiurare il ripetersi di nuovi arrivi e di rendere il più possibile temporanei i centri allestiti sino ad oggi, avviando una ricognizione dello stato degli immobili ove sono ospitate queste persone, per verificarne l’effettiva presenza. L’aspetto più incredibile di questa vicenda è che tutto avviene sempre all’insaputa dell’Amministrazione e senza alcuna interlocuzione con il territorio. Siamo contrari all’apertura di nuovi centri, ma siamo ancora più contrari alla mancanza assoluta di trasparenza con cui questa situazione viene gestita. Proprio per cercare di approfondire queste tematiche, il nostro consigliere comunale Marco del Villano, si è fatto promotore della richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale urgente”. Tanto è dovuto per dover di cronaca.

Tito Peccia

Il MeetUp “Grilli di Anzio” ha chiesto la convocazione della Commissione Ambiente della Regione Lazio sulla questione delle paventate centrali biogas, una già approvata all’insaputa della città e l’altra in attesa del VIA regionale, attraverso i portavoce regionali del M5S. La consigliera Valentina Corrado, intervenuta ieri nella riunione di MeetUp, ci ha confermato che il 21 gennaio 2016 è stata inoltrata la richiesta di audizione del Sindaco Luciano Bruschini, dell’ Assessore alla Pianificazione Territoriale ed Edilizia Sebastiano Attoni, dell’Assessore Regionale all’Ambiente e dell’esperto del settore Giancarlo Ceci, esponente del gruppo di studio Ambiente e Salute e consulente del “Comitato Anzio NO biogas”.

Con la consigliera abbiamo programmato di dare vita a una rete tra MeetUp dei territori dove sono previste installazioni delle centrali biogas e supportare comitati ed associazioni che si battono contro questi “mostri”. Scopo del coordinamento è lo scambio di dati e informazioni ai cittadini ancora poco informati sul tema.

Altro argomento toccato con la consigliera è stato il porto e la Capo d’Anzio. Alla luce della lettera inviata dalla regione Lazio al

Sindaco per intimargli di far sgomberare le aree ancora occupate dalle cooperative, si interrogherà la Regione su quali azioni intenda mettere in atto in caso di inerzia .

Altro tema suggerito dai cittadini è stato l’assenza del regolamento acustico e della relativa zonizzazione. Valentina Corrado chiederà per noi alla Regione di attivare i poteri sostitutivi che permettono alla stessa Regione di intervenire al posto degli Enti che non hanno ottemperato alla legge in materia di regolamento acustico.

Grilli di Anzio

Intervenga la Regione

La partecipazione di Sinistra per Nettuno Difendiamo la città

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il Litorale

Il confronto in piazza per affrontare i problemi che attanagliano la città

Sinistra per Nettuno ringrazia tutti i cittadini e le cittadine che in questo fine settimana si sono confrontati con noi presso il nostro stand sul lungomare. I temi affrontati sono stati molti, dall’assenza di parchi pubblici dove portare i propri figli alla mancanza di strutture culturali, dalle

“piccole” buche su tutte le strade alla “grande” buca che paralizza il centro.

Confrontarci tra noi cittadini non è mera propaganda elettorale, ma è il tratto che caratterizza la politica di Sinistra per Nettuno, incentrata sulla partecipazione.

Grazie davvero, soprattutto a chi

ci ha incoraggiato nell’andare avanti e nel batterci in questo percorso. La strada sarà lunga e faticosa, ma crediamo, come molti cittadini nettunesi, che una Nettuno migliore è possibile e necessaria. Il prossimo fine settimana saremo ancora in piazza!

Sinistra per Nettuno

Senza memoria e cultura

Il circolo del Prc di Anzio esprime tutto il suo sdegno per le proteste che alcuni cittadini di Lavinio hanno inscenato venerdì scorso contro il possibile arrivo di 80 rifugiati Onu africani presso l’Albergo Villa Anna di Corso S. Francesco. Il Prefetto infatti aveva individuato la struttura come possibile sede per questi rifugiati che, ricordiamolo, sono tali perché originari di aree del pianeta devastate da guerre, dittature, povertà e fame. Si tratta quindi di persone alla legittima ricerca di una vita dignitosa, di un domani che non sia più segnato dalle tragedie a cui sono stati esposti fin dalla nascita. Ma ormai per alcuni cittadini la solidarietà e il senso di umanità sembrano del tutto scomparsi: prevalgono il razzismo, la xenofobia, il pregiudizio più irrazionale. In più la propaganda dei media e il cinismo di forze politiche senza scrupoli contribuiscono non poco ad alimentare tale aggressività e violenza, al punto che nel mese di dicembre un rifugiato è stato ferito da un colpo di arma da fuoco da parte di un anonimo criminale “difensore del patrio suolo contro l’invasione straniera”.

Il rischio barbarie è quindi altissimo e oltre alla dovuta solidarietà con i più deboli che tutti noi dobbiamo praticare, è necessario rammentare i motivi per cui alcune aree del pianeta sono ridotte in tali condizioni, perché l’Africa e il medio Oriente sono devastate da guerre di ogni tipo, da povertà e fame. Senza dimenticare che i nostri nonni sono stati anche loro poveri emigranti guardati con odio e disprezzo nei luoghi in cui cercarono pane e lavoro. Per que-

sto come Rifondazione comunista e confidando nella collaborazione delle molte associazioni che sul territorio organizzano la solidarietà ai più deboli, stranieri e italiani, organizzeremo per martedì 16 febbraio alle ore 18;00 presso il Circolo Prc di Anzio in Via Fratini 8 una breve lezione di storia del Colonialismo europeo. Infatti la radice della divisione fra paesi ricchi e paesi poveri, che separa i destini dell’Occidente dal resto del pianeta è proprio lo sfruttamento coloniale che paesi come Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio, Germania, Italia, Stati Uniti hanno perpetuato nel corso dei secoli e che fa sì che ora un continente potenzialmente ricchissimo come l‘Africa sia ridotto a area di sfruttamento delle multinazionali, che se ne vogliono accaparrare le risorse naturali, facendone vivere le popolazioni in uno stato di indigenza e ignoranza permanente.

Per non parlare della situazione mediorientale dove interi popoli

come i palestinesi, i curdi, i siriani, si scontrano con la violenza di chi -le potenze occidentali con gli Usa in testa- in nome di interessi geopolitici ed economici, arma i fondamentalisti dell’Isis, appoggia monarchie oscurantiste come l’Arabia Saudita, permette la distruzione della Palestina, appoggia un governo criminale come quello di Erdogan ecc.

Sono questi gli scenari da cui fuggono i milioni di disperati che tentano di approdare sulle nostre coste su barconi e zattere, e che affogano in mare: chi non ne sa capire il dramma è vittima del pregiudizio e dell’ignoranza, speriamo che conservi ancora un briciolo di umanità. Per contrastare quest’ignoranza e per dare un contributo, seppur piccolo, affinché questa situazione si rovesci, proviamo a capirne le cause storiche. L’appuntamento è per martedì 16 febbraio presso il Circolo di Rifondazione comunista.

Ufficio stampa PRC-FdS “E. Che Guevara” - Anzio

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Il comunicato del PD dopo il Consiglio comunale

Il Consiglio Comunale svoltosi nella giornata di mercoledì 10 febbraio ha avuto due soli punti particolarmente sentiti da tutti i cittadini: Le centrali di produzione di Biogas e il Porto.

1) Sulla questione delle centrali a biogas le questioni sono emerse con chiarezza; all’Amministrazione era noto da anni il progetto, l’Assessore Placidi aveva a suo tempo partecipato alla Conferenza dei Servizi dando il placet dell’Amministrazione. Il Sindaco ci ha spiegato che non aveva compreso bene. Abbiamo accettato di costruire una mozione unitaria per cercare di attivare una via istituzionale per mettere un argine a questo sfacelo. La mozione prevede verifiche ambientali sulle conseguenze delle tecnologie che verranno adottate e l’impegno dell’Amministrazione a ricorrere al TAR per bloccare il progetto.

2) Sul Porto la discussione si è concentrata sulla Capo D’Anzio e sulle conseguenze che l’ennesimo bilancio in rosso comporterà.

Su questa questione il PD ha presentato una mozione in cui ribadisce che nel caso dell’ennesimo bilancio negativo occorre proce-

dere alla ricapitalizzazione della Società attraverso un azionariato popolare evitando l’intervento del socio privato.

Di procedere poi alla immediata presa di possesso delle aree oggetto della concessione garantendo la redditività della Società.

Il Pd assumerà tutte le iniziate volte a garantire la difesa della Città su tutte due le questioni.

PdAnzio

Esprimiamo la nostra piena soddisfazione per la costituzione formale della commissione speciale del Consiglio regionale del Lazio, per le infiltrazioni mafiose e sulla criminalità, auguriamo buon lavoro al presidente Baldassare Favara ed alla vice presidente, la consigliera del gruppo SEL-SINISTRA ITALIANA Marta Bonafoni.

“Che la Consigliera Marta Bonafoni sia stata eletta alla vicepresidenza della Commissione sulle infiltrazioni in Regione è un ottima notizia – commentano dal coordinamento di Sinistra Italiana-SEL Nettuno, e concludono Marta Bonafoni ha avuto sempre molta attenzione per il nostro territorio e svolge il suo compito istituzionale con molto impegno”.

La nuova commissione effettuerà studi, indagini conoscitive e ap-

profondimenti per «analizzare il livello di diffusione, penetrazione e consistenza della criminalità organizzata nel territorio regionale, anche con riferimento ai singoli comuni» - recita l’articolo 3 della legge regionale - «approfondire la normativa vigente, formulando proposte di carattere legislativo, amministrativo ed organizzativo, elaborare proposte tese a promuovere la cultura della legalità e monitorare le attività delle associazioni che effettuano sul territorio azioni di prevenzione dei fenomeni legati alla criminalità organizzata». Il nuovo organismo potrà effettuare audizioni di amministratori, di organizzazioni imprenditoriali, di associazioni, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di altri organi dell’apparato statale.

Sinistra Italiana /SEL Nettuno

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Le osservazioni presentate contro il biometano

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Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Pubblichiamo il testo integrale delle osservazioni presentate ai sensi del Dlgs 152/2006 da parte del Comitato Lavinio NO-BIOGAS

“Lavinio NoBIOGAS è un’iniziativa del Comitato per Lavinio, l’Associazione di quartiere, regolarmente costituita, che opera da oltre undici anni in difesa del territorio, con sede operativa in via delle Margherite n. 125, 00042 Anzio e sede legale in Via dei Gigli n. 49, 00042 Anzio. A Lavinio NOBIOGAS aderiscono altri Comitati di Anzio, associazioni ed enti che operano sul territorio ed il Circolo Legambiente di AnzioNettuno. Si fa riferimento al progetto presentato dalla Green Future s.r.l. per la realizzazione di un impianto per la separazione di rifiuti da raccolta indifferenziata e di trattamento della FORSU finalizzato alla produzione di biometano attraverso digestione anaerobica. Presa in esame la documentazione progettuale, come pubblicata, qui di seguito si riportano le osservazioni concernenti le carenze, le omissioni e gli aspetti interferenziali con il contesto urbano circostante che il Comitato scrivente sottopone per le necessarie considerazioni ed al fine che la valutazione non risulti formalmente viziata nei vari aspetti procedurali autorizzativi.

Nel merito: 1 - ASSETTO INDUSTRIALE E INSEDIAMENTI CONTERMINI 1.1 - S.I.C. n° IT 6030044 MACCHIA DELLA SPADELLATA E FOSSO S. ANASTASIO L’area dell’impianto è aderente ed addossata per due lati rispettivamente ad Ovest per ml. 140 e a Nord per ml. 240 circa al sito di interesse comunitario, elementi e dimensioni questi non trascurabili sulla significatività dell’impatto ambientale diretto sulla componente sensibile flora e fauna dell’intero ecosistema. Il S.I.A. per la V.I.A. non è stato integrato dalla relativa procedura di “Valutazione di incidenza Ambientale “ai sensi dell’Art. 5 del D.P.R. n° 357/03 s.m.i. e del D.P.R. n° 120/03 per accertare la compatibilità con l’intervento previsto.

1.2 VINCOLO CORSO D’ACQUA FOSSO S. ANASTASIO Il corso d’acqua del Fosso S. Anastasio classificato ed individuato nell’elenco Regione Lazio con il n° id_rl 6058_0278, ha origine nella Macchia della Spadellata, area di particolare valore naturalistico, all’interno di un delicatissimo sistema idrologico a falda affiorante, antistante l’area di progetto che in relazione al vincolo della fascia di rispetto di ml. 150 dal fosso si rilevano interferenze non valutate nel S.I.A al fine di escludere possibili impatti significativi derivanti dall’intervento e dal ciclo produttivo dell’impianto.

1.3 FASCIA DI RISPETTO ELETTRODOTTO L’area fondiaria dell’intervento oltre a ricadere in zona D1, Industriale Produttiva, in zona E1 agricola produttiva è interessata dalla zona di rispetto Elettrodotto con un asse di linea aerea per circa ml. 160 sovrastante i digestori, l’area di transito in ingresso uscita di automezzi pesanti, aree e piazzali delle lavorazioni in genere con permanenze di addetti, elementi di merito che nel S.I.A. non sono state dichiarate le relative fasce di rispetto lungo la sezione della linea area elettrica.

1.4 ZONA ARCHEOLOGICA DI COLLE ROTONDO Nella zone limitrofe del sito archeologico del pianoro di Colle Rotondo 1100 A.C. distante 500 ml. dall’area dell’intervento, durante la campagne di studi e di

scavi durata dal 1950 al 2012 oggi ferma per ragioni economiche, i georadar hanno individuato potenziali resti di insediamenti umani ancora non definiti nella loro espansione, che potrebbero interessare una più ampia area come zona di interesse archeologico assoggettabile per ogni alterazione dei luoghi compresi movimenti terra e scavi al preventivo parere della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ai sensi del D.lgs n°142 /04 s.m.i.

1.5 – AREE SENSIBILI NON VALUTATE Il S.I.A. non considera le interferenze impattanti sui siti piu’ vulnerabili circostanti di aree urbanizzate esistenti e del sistema agro ambientale 1.5.1 Nucleo abitativo via del Sandalo : distanza 300 ml. – Vasto comprensorio costituito da centinaia di unità residenziali ancora soggette a Piano di Recupero L. R. n° 28 /80.

1.5.2 Nucleo abitativo via Cipriani: distanza da 200 a 500 ml. – Centro abitativo che si sviluppa su ambo i lati di via Cipriani caratterizzato da unità residenziali sparse.

1.5.3 Scuola Primaria Spalviera Sacida : distanza 300 ml. – Plesso scolastico per la scuola dell’infanzia e scuola primaria in via Cipriani n° 5.

1.5.4 Cinema multisala Lido: distanza 300 ml. – Struttura utilizzata anche per congressi conferenze varie durante tutto l’arco dell’anno in via delle 5 Miglia.

1.5.5 Centro Commerciale Padiglione: distanza 400 ml. – Grande struttura a Supermercato alimentare, casalinghi, abbigliamento in via delle 5 Miglia.

1.5.6 Associazione Sportiva Dilettantistica softair club – distanza 500 ml. ubicata in via della Sequoia 5 zona via del Sandolo.

1.5.7 Aree Agricole E1 – E2 di P.R.G.: contesto circostante – Il contesto agro rurale della piana di Anzio si sviluppa principalmente nella zona di ponente a Lido dei Pini e di levante Lavinio, Spalviera Selva Secca Falasche, aree circostanti l’intervento caratterizzate prevalentemente da colture a seminativo, prati a pascolo, foraggere ortive a cielo aperto o chiuse in serre di grandi estensioni sia a conduzione familiare che a livello industriale per la grande distribuzione, fatte salve alcune realtà di aziende zootecniche.

2 - VIABILITA’ DI ACCESSO Negli indicatori della scheda di sintesi la viabilità di accesso è individuata come parzialmente da adeguare per ml 400; da una lettura progettuale planimetrica d’insieme, non si evince l’esatto percorso viabile di accesso e di uscita degli automezzi pesanti per l’area dell’ impianto, ovvero che la stessa sia protesa in direzione della vicina rotatoria della strada Provinciale di via delle 5 Miglia, discordante con l’indirizzo dell’impianto in via Antonio De Curtis s.n.c. ed in contrasto con le norme di sicurezza e di quelle funzionali per le intersezioni, in collegamento con una strada senza uscita a diverso livello gerarchico ad uso esclusivo dell’impianto trafficata da mezzi pesanti e con braccio d’intersezione aderente al traliccio della linea elettrica aerea.

3 – INTERAZIONI PROCEDURALI V. I. A. – V.A.S. Nel S.I.A. non è valutata l’interazione con il Piano Particolareggiato, annoso iter procedurale che perdura dal 2005 per “I Piani di recupero dei nuclei abusivi siti a

Nord della via di 5 Miglie “L.R. n° 28/80, ancora in pendenza di approvazione presso la Regione Lazio che con una Determinazione di Luglio 2015 ha trasmesso al Comune di Anzio il provvedimento di assoggettabilità a V.A.S. ai sensi del Dlgs 152/ 06 in ottemperanza del quale l’Ufficio Urbanistica ha già conferito l’incarico per l’espletamento di merito 4 - PROCESSO PRODUTTIVO 4.1 - Piano di Approvvigionamento: Considerata l’essenziale necessità per il funzionamento a regime di materia prima, 90.000 tn/anno di cui 35.000 tn/anno per la frazione umida e 55.000 tn/anno per la frazione indifferenziata; materia certamente non reperibile nell’ambito del Comune di Anzio che ne produce, a regime, in quantità stimabile in 1/7 del richiesto, non è presente il Piano di Approvvigionamento per: Provenienza localizzativa espressa in distanza chilometrica per le biomasse utilizzate e per i rifiuti indifferenziati da trattare.

Quantitativi e requisiti caratteristici delle singole biomasse utilizzate da boschi, colture dedicate, reflui zootecnici, scarti e sottoprodotti agricoli industriali o loro trasformati FORSU etc..

Contratti o preliminari di contratti in essere o predisposti con fornitori disponibili.

4.2 – Impianto di cogenerazione: Nel S.I.A. non si evince se l’im-

pianto biometano operi in assetto cogenerativo per consentire la produzione combinata di Energia Elettrica Energia Termica utilizzata totalmente per soddisfare il ciclo produttivo o parzialmente per essere ceduta ,ai fini della sostenibilità per l’efficienza energetica e dell’ecosostenibilità ambientale, dato l’effetto combinato di risparmio energetico e della riduzione dei gas climalteranti in atmosfera.

4.3 – Impianto di compostaggio: Nel ciclo di produzione non è previsto l’annesso impianto di compostaggio per il trattamento della frazione solida del digestato ai fini della trasformazione in compost di qualità come ammendante compostato o in alternativa il piano di stoccaggio e modalità di allontanamento ceduto a terzi per il trattamento 5 - SEVESO 3 Tenuto conto anche della recente Autorizzazione del 16 Dicembre 2015 rilasciata dalla Regione Lazio alla Anziobiowaste s.r.l. con sede d’impianto in via della Spadellata n° 5 per la produzione di biometano e compost di qualità distante ml. 700 dal nuovo progetto della Green Future s.r.l. + altre attività industriali ubicate nelle vicinanze, inclusa la Stazione di servizio per carburanti della Esso in via delle 5 Miglia, ai sensi dell’Art. n° 19 Allegato E Dlgs n° 105/15 per l’Effetto Domino di

numero 2 o più stabilimenti che potrebbero causare il rischio di incidenti rilevanti come stabilimento di origine o recettore, sia apprezzabile una predisposizione di valutazione di merito dalla Società proponente.

6 - CONTRATTO CESSIONE IN RETE Per la commercializzazione del prodotto finito non è specificata alcuna scelta per la distribuzione in Rete, o di Cliente finali connessi, Rete di distribuzione alimentati da serbatoi e relativi contratti o preliminari di contratti redatti, né preventivo per la connessione in Rete redatto dal Gestore ed accettato dal Proponente secondo Delibera della A.E.E.G. 7 - DISMISSIONE D’IMPIANTO Nella relazione è assente il piano di dismissione alla cessazione d’attività dalla data di entrata in regime nelle varie fasi principali di smantellamento strutture. scollegamento delle reti di alimentazione e di produzione, rimozione cavi e reti di canali interrati, l’allontanamento classificato dei vari rifiuti, i tempi previsti per l’intera operazione e la relativa stima dei costi di dismissione e smantellamento compresa la bonifica e la messa in pristino del sito.

Responsabile Settore Tecnico Dott. Arch. Francesco Canacari Il Coordinatore Dott. Sergio Franchi

“Siamo fortemente contrarie alla realizzazione dell’impianto di produzione biometano in via della Spadellata ed alla realizzazione di centrali biogas, impianti e quant’altro sul nostro territorio che deve, al contrario, essere valorizzato attraverso la realizzazione del porto e con interventi per lo sviluppo turistico. Invitiamo il Sindaco ed il Consiglio Comunale a dare immediatamente mandato all’Ufficio Legale dell’Ente, coordinato dal Segretario Generale, per costituirsi innanzi al TAR del Lazio avverso la determina regionale n. G16091 del 16 dicembre 2015 per impedire la realizzazione dell’impianto in via della Spadellata”.

Lo dicono in una nota congiunta gli Assessori alle Politiche Sociali del Comune di Anzio, Roberta Cafà ed alla Pubblica Istruzione e Cultura, Laura Nolfi, che questo pomeriggio hanno condiviso la mozione della maggioranza che

ritengono, comunque, necessiti di essere ampliata e rafforzata con il ricorso urgente al TAR del Lazio.

“Una centrale biogas - proseguono gli Assessori Cafà e Nolfi -, dicono gli esperti, lavora in media per circa 8.000 ore l’anno, come se alla Sacida transitassero

ogni giorno circa 600.000 vetture con marmitte euro 4. Inoltre, come ha dichiarato il professor Roberto Ronchetti, docente di Pediatria alla Sapienza, i cosiddetti biogas fanno male alla salute, specialmente a quella dei bambini”.

Comune di Anzio

Siamo fortemente contrarie

VEDERE BENE A 360° GRAZIE ALL'ORTOTTICA

Alla scoperta della professione sanitaria che si occupa della qualità della visione

La dott.ssa Patrizia Di Cesare si è laureata con il massimo dei voti presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Siena, svolge attività libero professionale ad Anzio Dott.ssa Di Cesare, ci vuole presentare la sua professione di Ortottista Assistente in Oftalmologia?

Con molto piacere.

L'ortottista è il professionista sanitario che si occupa di pre-

venzione visiva in età neonatale e infantile (prescolare e scolare), provvede alla valutazione e alla riabilitazione visiva in caso di strabismo, ambliopia, diplopia, scorretta postura, astenopia o sindrome di affaticamento visivo in soggetti addetti ai videoterminali (DL 626 e DL242).

Inoltre si occupa dei pazienti ipovedenti, ossia con ridotta capacità visiva non determinata da semplici difetti visivi, ma da patologie oculari non correggibili con i comuni mezzi ottici.

Provvede ad individuare il migliore ausilio ottico ed ad insegnare l'utilizzo appropriato per migliorare la performance visiva e quindi la qualità di vita del soggetto.

Con ricorso al TAR del Lazio l'ortottista ha ottenuto il ruolo di unico RIABILITATORE VISIVO. In campo diagnostico quali sono gli ambiti dell'Ortottista?

L'ortottista valuta e studia lo stato motorio di ogni singolo

occhio e la visione binoculare.

Piccole e celate alterazioni della motilità oculare possono inficiare la visione e causare sintomi astenopeici non riconducibili ad alcuna patologia specifica.

Tra i compiti dell'ortottista c'è quello di eseguire indagini strumentali, test elettrofunzionali e non, atti ad identificare cause e grado di inabilità visiva come cataratta, scotomi retinici, cheratocono, sindrome dell'occhio secco, etc.

Nello specifico quali sono gli esami che può eseguire l'ortottista?

Sono molteplici gli esami oftalmologici che normalmente vengono eseguiti negli ambulatori di ortottica, ma prevalentemente sono: REFRAZIONE: misurazione delle capacità visive individuali con la miglior correzione della ametropia.

Quantificazione dei deficit visivi conseguenti ad alterazioni e/o patologie anche non oculari.

CAMPIMETRIA: manuale,

computerizzato, a duplicazione di frequenza, microperimetria.

Indispensabile per il glaucoma, valido per indagini diagnostiche in altre specialità mediche come la neurologia.

CONTATTOLOGIA: esegue test lacrimali (BUT, schirmer) quantificando le lacrime presenti, la loro qualità ed il tempo di permanenza sulla superficie oculare, essenziale per la determinazione del tipo di lente a contatto da utilizzare per la correzione dell'ametropia presente e la durata massima giornaliera che il paziente può indossarla.

A chi è rivolta, in particolare, l'ortottica?

In particolar modo ai bambini di tutte le età, poichè uno strabismo già visibile alla nascita o nei primi mesi di vita necessita di un tempestiva terapia ortottica mirata, ma anche a coloro che vogliono aumentare il comfort visivo.

Non è infatti un luogo comune che vedere bene... fa vivere meglio!

Esiste un solo Islam Trasparenza a Nettuno

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Il Litorale

Continua la diatriba sull’Islam buono e su quello cattivo

Persiste, nella nostra civiltà occidentale e particolarmente nel DNA di una specifica area politica, la convinzione che esista un Islam buono ed un Islam cattivo e che l’Islam non ha niente a che vedere con gli attentati terroristici e che questi non possono essere considerati espressione di una fede religiosa e della parola scritta nel Libro Sacro. Si assiste spesso alle arrampicate sugli specchi di Imam, a volte improvvisati, che negano l’evidenza di ciò che è scritto e sancito dalle Scritture in nome di un’ interpretazione delle stesse che è spesso legata ad una labilità strumentale.

Affermazioni chiare e nette come “...combattete coloro che non credono in Allah….” ed “...uccideteli ovunque li incontriate…” non potranno mai essere interpretate come frasi di amore e di accoglienza qualunque ne sia l’interpretazione. Il martirio non è un’ espressione estrema del credo islamico esso equivale ad un atto di testimonianza di fede: il termine arabo “shahid” significa infatti sia martire e sia testimone di fede. Quindi esiste un Islam unico che nasce sei secoli dopo il Cristianesimo e che concepisce tutti i germi di contrasto necessari per affrancarsi da questo, dalla sua storia e anche dalla violenza che questo non ha certamente lesinato nel nome di Cristo. La storia delle Crociate rappresenta uno degli argomenti fondamentali di insegnamento e di “addestramento all’odio” dei bambini nelle scuole Islamiche, mentre in quelle Cristiane si continua ad insegnare ad amare il tuo prossimo come te stesso ed a porgere l’altra guancia.

Il martirio è uno strumento di conquista ed è stato tale anche nella crescita dell’Impero Ottomano che ha lambito anche parti importanti dell’Occidente cattolico e cristiano. Si sente dire che alcuni degli attentatori di ottobre a Parigi bevevano alcool e non erano buoni Musulmani. Forse è vero ma sfido chiunque a giungere a concepire fatti (per noi, criminali) come quelli di Parigi, di Londra o delle Torri Gemelle senza accettare che essi siano relazionati ad una radicazione profonda di un credo sovrannaturale. Esaltazione? Fanatismo? Provate a raggiungere implicazioni psicologiche a questi livelli senza il supporto di un credo profondo. Il mondo inorridisce di fronte a cento persone trucidate nelle vie di Parigi ma lascia passare sotto un silenzio drammatico il cristianicidio in atto da anni in alcune aree

del mondo islamico. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha definito crimine contro l’umanità la pulizia religiosa contro i cristiani che si sta completando in Iraq.

Ho trascorso un periodo della mia in vita a Bagdad subito dopo la caduta di Saddam Hussein ed ho assistito alle manifestazioni di terrore dei Cristiani per le persecuzioni che avrebbero potuto subire da parte della preponderante comunità Islamica: avevano drammaticamente ragione.

Ma le stragi e le persecuzioni dei Cristiani, quelle che non fanno rumori ma martiri, non avvengono solo da parte dei “soldati” dell’ISIS o da parte di piccoli gruppi di fondamentalisti (quelli dell’Islam cattivo!) ma esse avvengono spesso da parte di gruppi di comuni seguaci dell’Islam “buono” che semplicemente non tollerano la vicinanza dell’”infedele crociato”. Quindi l’ISIS o Al Qaeda sono solo la parte militarizzata, le milizie, il cui regolamento militare è scritto nel Corano, ma esiste anche una larga parte del modo Islamico (specie Sunnita) che non solo condivide i principi jihadisti delle frange armate ma li mette in pratica nel proprio ambiente sociale in ogni occasione.

Così ogni segno di convivenza si scioglie di fronte a chiese bruciate e cristiani trucidati. Se i difensori di un’ integrazione di comodo vogliono giustificare la loro scomoda posizione con le dichiarazioni di moderazione opportunistica di qualche Imam di casa nostra o di qualche ragazzina italiana col velo colpita dalla fede religiosa sulla via di qualche ragazzotto magrebino, allora non convincono.

Qualcuno deve rispondere di chi in nome della fede comune uccide essere umani responsabili solo di credere in Cristo. Non credo nell’integrazione perché credo nella libertà dell’individuo come valore assoluto. Non voglio che venga integrato chi non può esserlo senza annullare se stesso, la propria cultura ed il proprio credo.

Credo che chi, per ragioni proprie, sceglie di andare a vivere in un altra nazione debba poter mantenere le proprie radici culturali ed il proprio credo ma non deve nemmeno pensare di poter, con la propria presenza, modificare quelle del paese che lo ospita. Per il resto quello che si esige è il rispetto delle regole, di tutte le regole che la società in cui vive si è data. Questa è la nota dolens: i Musulmani buoni solo solo credenti di seconda categoria come i

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Città Futura ha chiesto copia degli atti amministrativi

Cattolici che si ritengono tali ma poi praticano i Comandamenti con il contagocce. Il problema è costituito dagli altri e non mi riferisco ai nuclei operativi che vengono dalla Siria, ma ai tanti credenti convinti che vivono in occidente e non importa che vi siamo nati e siano cittadini del paese in cui vivono. Importa solo se siano buoni credenti oppure no. Se essi lo sono è un problema del paese che li ospita gestirne la presenza ed espellerli appena mostrano segni di oltranzismo religioso perché esso si coniugherà sempre in termini di odio contro l’occidente Cristiano: perché questo costituisce l’essenza della propria fede.

Questo è un complicato problema sociale che si deve gestire con il rispetto per il diverso e l’orgoglio del proprio retaggio culturale.

Fanno un cattivo servizio al proprio paese gli imbecilli di casa nostra che rinunciano al Presepe per compiacere chi questa casa non ha nemmeno contribuito ad edificare; fanno un cattivo servizio alla gente tra cui vivono, lo fanno verso gli stessi Musulmani che non si sono nemmeno sognato di chiederlo; lo fanno contro la logica dell’inclusione che dovrebbe essere l’unico filo conduttore per una convivenza giusta.

Sergio Franchi

Da quando si è insediato il Commissario Prefettizio al Comune di Nettuno, la cittadinanza attende una precisa ed incisa azione di controllo e verifica dell’operato della macchina amministrativa, tesa a salvaguardare i diritti dei cittadini che pagano le tasse regolarmente e si vedono costretti, loro malgrado, a vivere in una città completamente degradata sotto ogni aspetto, promuovendo precise denunce, agli organi competenti. Se la politica ha fallito, sperperando somme che dovevano essere allocate altrove, bisogna ricordare che ha avuto la compiacenza di tutta la classe dirigente. Quella classe dirigente che ha il compito di attuare, mediante l’emanazione di provvedimenti amministrativi, contemplati dalle leggi nazionali e regionali, le direttive fornite dagli organi politici.

“Già nello scorso novembre – afferma Giulio Verdolino di Città Futura – assieme ad altre associazioni, chiedemmo a mezzo PEC al Commissario Prefettizio, al Segretario Generale e a tutti i Dirigenti, parametri certi sulla situazione delle casse cittadine subodorando una situazione di imminente ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario, ma al tutt’oggi la nostra richiesta è finita nel dimenticatoio, a nulla valendo

i dettami di trasparenza e informazione”.

“Dai bilanci, pubblici, depositati presso la Camera di Commercio dalla Marina di Nettuno - specifica Danilo Conversi, Presidente di Città Futura – si evidenzia l’elenco dei debiti della predetta S.p.A. nei confronti del Comune di Nettuno. Ci chiediamo perché nessun Dirigente si è mai adoperato per il recupero di dette le somme.

Inoltre se esse sono realmente esigibili a norma di legge, perché non si formalizza un invito ad adempiere chiedendo, almeno il pagamento della somma inserita nel bilancio di previsione 2015, di 894.508,00 €, da inserire con la prevista variazione al bilancio?

Perché non si valutano i risvolti di questa inadempienza ai sensi del Codice della Navigazione?”

“Abbiamo richiesto con apposita missiva un accesso agli atti da parte dell’Autorità Anticorruzione e del Consigliere Regionale On. Fabrizio Santori, - conclude Verdolino -significando che, sempre a fini di trasparenza amministrativa, sarebbe utile conoscere anche i procedimenti giudiziari in corso dell’Ente e che potrebbero generare debiti fuori bilancio, nonché i precetti e le intimazioni a pagare”.

Edoardo Capri

Sempre più numerose, ormai, sono le procedure di infrazione europea nelle quali incorre l’Italia a causa della situazione del servizio idrico integrato per quanto riguarda depurazione e fognature, inoltre per le inadempienze nell’attuazione della direttiva europea l’Italia ha già subito diverse condanne da parte della Corte di Giustizia europea. La situazione degli allacci fognari abusivi è una nota dolente in vari comuni d’Italia e, purtroppo, la “patata bollente”, per le città marinare, si ripresenta puntualmente nel periodo estivo.

Basta considerare che nel periodo compreso tra giugno e settembre 2015, sul nostro territorio, ci sono stati numerosi esposti e le segnalazioni di anomalie delle acque balneari per liquami e miasmi (soprattutto nella zona che va dal fosso Loricina a Cretarossa), nonché i ricorsi alle cure mediche presso l’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno per episodi di gastroenterite e/o malattie della pelle. In teoria, ci dovrebbe essere un piano d’Ambito ed una ricogni-

zione delle reti e delle infrastrutture che dovrebbe essere fatta per legge (149 TUA) prima dell’affidamento del servizio da parte dell’Autorita? d’Ambito al gestore e che senza questo adempimento si e? in dubbio che poi si possa pensare ad un programma di interventi credibile.

La SpA Acqualatina (attuale gestore del servizio idrico integrato) dovrebbe possedere l’elenco completo delle utenze allacciate all’acquedotto e di quelle allacciate alla rete fognaria proprio per fatturare i costi del servizio distinguendo tra quelle soggette ad oneri di depurazione e quelle non soggette in quanto non allacciate e quindi riuscire a predisporre il piano finanziario di investimento relativo. Ricordiamo che il trasferimento di tutta la gestione comunale delle acque e fognature avvenne in modo “superficiale” omettendo i mezzi di tutela per il Comune indispensabili per eventuali controversie (situazione già denunciata tempo addietro dal gruppo della Margherita Nettu-

no). I beni furono trasferiti all’Ato 4 e per essa ad Acqualatina senza l’“atto di consistenza” che serviva ad individuare quantità, qualità e valore dei beni trasferiti.

Con il subentro di Acqualatina non è migliorato il problema dell’inquinamento marino.

Nel frattempo, non ci risulta che qualcuno si sia mai preoccupato di andare a controllare gli scarichi di quelle abitazioni che negli anni sono state costruite in prossimità del fosso Loricina. Eppure, se si vieta la balneazione nei pressi della foce del Loricina, per la presenza di coliformi, vuol dire che c’è chi scarica la fognatura direttamente nel fosso o in uno dei suoi affluenti. Inoltre, si ricorda che il fosso periodicamente cambia colore forse per azione di altri scarichi abusivi di tipo chimico.

Per quanto sopra abbiamo provveduto a presentare ufficiale esposto al Comando della Guardia Costiera locale per gli eventuali accertamenti del caso.

Città Futura Il Presidente Danilo Conversi

Spettabile Guardia Costiera

Inaugurata la nuova sede Tecnocasa a Nettuno

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La nuova sede affiliata, denominata Nettuno Est, è stata ufficialmente inaugurata il 3 febbraio in Via della Liberazione, 18

E’ il marchio leader nel settore delle vendite immobiliari a livello nazionale. Grazie alla qualità degli immobili offerti, sempre ricercati e selezionati attentamente, delle capacità tecniche e sociali dei suoi agenti immobiliari, pronti a soddisfare in ogni modo possibile le esigenze dei clienti, oggi le agenzie immobiliari Tecnocasa sono punti di riferimento per tutti coloro che vogliono acquistare, vendere o affittare un immobile. Da un mese anche a Nettuno è arrivata una nuova sede affiliata Tecnocasa e già in poco tempo ha ottenuto risultati soddisfacenti, a conferma della qualità e professionalità del marchio: una casa è stata già venduta ed un’altra è in dirittura di arrivo.

La nuova sede affiliata, denominata Nettuno Est, ha aperto in via della Liberazione, 18, nel centrale e densamente popolato quartiere di Cretarossa, a ridosso del mare. A dirigerla due soci: Simone Crivellaro, una giovane promessa nel mondo delle intermediazioni immobiliari, nato e cresciuto a Nettuno, e Fabio Privato, già titolare dell’agenzia Tecnocasa di Borgo Sabotino e di Latina Scalo insieme alla collega Lucilla Serangeli. Simone, nonostante la giovane età, lavora all’interno del gruppo Tecnocasa già da cinque anni.

Nel corso di questi anni ha avuto modo di migliorare e il suo impegno e la sua determinazione, oltre agli ottimi risultati raggiunti in fattori di vendite e acquisti, lo hanno portato oggi ad avere una sede Tecnocasa tutta sua.

La nuova agenzia immobiliare di Nettuno Est è stata ufficialmente inaugurata mercoledì 3 febbraio. In questa occasione i due soci Crivellaro e Privato, aiutati dalla valida collaboratrice Mara Daprà, hanno accolto molti colleghi ed amici.

Affiliati e collaboratori Tecnocasa della zona, colleghi della Kiron, società di mediazioni creditizia del Gruppo Tecnocasa, tra cui la consulente di zona Palma Sugamosto, Costantino Cocco, consulente di rete del litorale laziale, Paolo Cortese, consulente pubblicitario, Gianluca Basile, consulente informatico, Laura Trinari, responsabile della scuola di formazione locale, Giuseppe Garofalo, area manager del Lazio, Marche e Abruzzo e Umbria, sono arrivati a Nettuno per festeggiare la nuova apertura. Ad augurare i migliori auguri per questa nuova fiorente attività ai due soci anche il fondatore del

Gruppo Tecnocasa Oreste Pasquali, arrivato in città direttamente da Milano. A lui, oggi Presidente della Tecnocasa Holding Spa, va il merito di aver creato dal nulla un Gruppo oggi leader nel settore immobiliare, un marchio apprezzato e conosciuto non solo in Italia, ma anche all’estero. Quest’anno il franchising Tecnocasa compie trent’anni.

Trent’anni costruiti attraverso intensi e costanti rapporti di fiducia con i clienti e grazie alla professionalità degli agenti immobiliari. Fondamentale, infatti, nel Gruppo Tecnocasa è la formazione interna dei propri agenti immobiliari. Grazie alla Scuola di Formazione Tecnocasa ogni agente ha la possibilità di crescere professionalmente ad ogni livello e rendere così servizi sempre più qualificati ai clienti.

La sede affiliata Tecnocasa di Simone e Fabio vi aspetta dunque in via della Liberazione, 18 tutti i giorni.

I due agenti sono pronti ad accogliervi a braccia aperte, pronti a supportarvi ed aiutarvi nell’intricato mondo delle vendite e degli acquisti immobiliari, offrendovi in ogni circostanza solo immobili di ottima qualità e adeguati alle vostre esigenze. Il numero di telefono dell’agenzia immobiliare affiliata Tecnocasa di Nettuno Est è 0631075557.

Edoardo Capri

POMEZIA - Via Gorizia, 18 - Tel. 06.91802050 info@parcoulivi.net - www.parcoulivi.net

Un momento del taglio del nastro.

Lavorare in sicurezza Inquinamento

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Il Litorale

Il convegno organizzato dall’Associazione Culturale Periti Industriali Trafelli

Venerdì 29 gennaio, presso l’I.T.I.S. Luigi Trafelli di Nettuno, l’Associazione Culturale Periti Industriali Trafelli, ha tenuto il convegno “Lavorare in sicurezza” dedicato, quest’anno, agli studenti del quinto anno. Ad aprire i lavori è stato naturalmente il presidente Elvio Vulcano che ha detto: “Questo evento per la nostra Associazione rappresenta un momento di grande importanza in termini affettivi, essendo il primo avvenimento culturale organizzato dopo la scomparsa prematura di Andrea Bottone co-fondatore dell’Associazione conosciuto dai più come docente, come giornalista e come politico, costantemente impegnato su più fronti ma sempre disponibile con tutti.

L’augurio che faccio a voi ragazzi, ha sottolineato Vulcano, è quello d’incontrare nella vostra vita persone come Andrea, maestro di vita e di antichi valori”.

Parole alle quali, incondizionatamente mi associo.

Quindi, il presidente Vulcano, dopo aver ringraziato per l’accoglienza il dirigente scolastico Simonetta De Simone e tutti i suoi collaboratori ha lasciato la parola a tutti coloro i quali hanno illustrato la tematica trattandola sotto profili diversi quali: dal cantiere ai sistemi strutturali di prevenzione con un particolare approfondimento dedicato alle malattie e ai traumi legati alle professioni. Un esaustivo intervento in proposito è stato tenuto da Rodolfo Turano, medico specialista in chirurgia mentre, Camillo Palma, esperto in materia di sicurezza e docente presso la facoltà di architettura, ha trattato la valutazione dei rischi e la necessità di concepire questo aspetto in modo esasperato nell’ambito dei processi affinché, la stessa sicurezza, rappresenti un investimento dell’opera in esecuzione. Contestualmente si è voluta evidenziare la simbiosi tra la sicurezza sul lavoro e quella nello sport che ha visto come relatore il campione mondiale di baseball Bruno Laurenzi che ha preceduto gli interventi di: Antonino Rocca tecnico ambientale, Armando Pavia consulente del lavoro, Paolo Favari decano dei periti industriali del territorio e vice presidente dell’associazione, Rocco De Caro coordinatore amministrativo ACPIT e Loris Giovanelli esperto di energie per la viabilità. Al termine dei lavori, al presidente Vulcano, è stata consegnata una targa in ricordo di Andrea Bottone che ha voluto rappresentare un atto d’incoraggiamento a proseguire nella rotta tracciata. Contestualmente, Enrica Leone e Ilaria Bottone, rispettivamente moglie e figlia dello

Stampeggioni sindaco scomparso professore, hanno annunciato l’istituzione di una borsa di studio intitolata ad Andrea Bottone che sarà assegnata allo

Era nell’aria da qualche giorno e, oggi, 28 gennaio 2016, è stata ufficialmente presentata la candidatura a Sindaco di Nettuno del noto Ermanno Stampeggioni, già Vicesegratario del MSI di Anzio e Consigliere Comunale della cittadina neroniana per la Fiamma Tricolore.

La nuova avventura è stata comunicata ad un incontro pubblico in cui sono intervenuti gli attivisti del territorio.

“I partiti ed organizzazioni di genere vario – ha dichiarato Stampeggioni – stanno preparando liste e programmi per la prossima tornata elettorale di Giugno. La Fiamma Nazionale con i suoi uomini e le sue idee non rimarrà alla finestra principalmente per la difesa della nostra identità, per la difesa dei deboli, per la lotta alla burocrazia, per dire basta agli speculatori, all’ipocrisia, al falso perbenismo, al politicamente corretto, per la difesa del lavoro, per ricordare che diventeremo noi gli ammonitori e al contempo gli accusatori di quello che è stato fatto fino ad oggi... per chiedere a tutti “quale è stato il vostro programma? È quello che avete realizzato?. Invito tutti a mettersi in contatto con me (328.345.36.45) per continuare la battaglia sociale e nazionale della Fiamma. La mia è una battaglia ideale e la mia candidatura vuole dare una scossa ad una città intorpidita

studente od alla studentessa che si sarà particolarmente distinto/a nei prossimi esami.

Tito Peccia

dalla carnevalata elettorale e dagli accordi tra speculatori ed affaristi. Tuttavia, rimango aperto a collaborazioni con tutti coloro che, nel segno della nostra identità, saranno pronti a lottare per una città migliore libera dalle solite mafie democratiche”.

Ufficio Stampa F.N.

POMEZIA - Via Gorizia, 18 Tel. 06.91802050 - 328.2072102 - 328.2072100 info@parcoulivi.net - www.parcoulivi.net

Verdolino chiede il monitoraggio dalla Regione Lazio

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Tutti i partiti politici indistintamente fanno proclami sull’importanza ambientale e la salubrità dell’aria cittadina ed intanto, un nemico silente composto da una serie variegata di inquinanti, attraverso l’ambiente esterno, esponenoi cittadini a reali pericoli di salute.

“Mi riferisco ai vari Arsenico, Cadmio, Cromo, Fluoro, Piombo, Radon e chi più ne ha più ne metta, prodotti con l’attività degli impianti di compostaggio, trattamento rifiuti, biogas, Stoccaggio Nucleare, Poligono di Tiro, turbogas e la miriade di fabbriche poste a margine delle aree cittadine, preminentemente chimiche e farmaceutiche, che insistono in un’area territoriale “relativamente” ampia. – ha dichiarato Giulio Verdolino, rappresentante del Movimento Città Futura di Nettuno - Recentemente il Comune di Aprilia, con l’ausilio del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio ha osservato come siano esponenzialmente aumentati i casi di mortalità prematura in zona dovute a malattie collegabili a esposizione di fattori di rischio.

Ma al tutt’oggi non sono state intraprese azioni di tutela collettiva. In qualità di rappresentante del Movimento Città Futura –

continua Verdolino - ho richiesto al nostro referente On.Fabrizio Santori un immediato interpello alla Regione Lazio affinchè sia dato mandato ad Arpa Lazio per monitorare la situazione dei singoli Comuni esposti ed attuare immediatamente azioni correttive a salvaguardia della salute di tutti noi”.

Edoardo Capri

Giovedì 18 febbraio, nella splendida sede di Villa Sarsina, alla presenza dei rappresentati del Comune di Anzio e dei referenti della Banca Mediolanum, avverrà la cerimonia per la donazione di defibrillatori semi automatici, nell’ottica di inserire il Comune di Anzio tra i Comuni censiti come “Cardio-Protetti”.

“Un gesto veramente gradito – ha affermato Valentina Salsedo, consigliere comunale proponente dell’iniziativa – che vedrà integrare le dotazioni di primo soccorso a disposizione della collettività. Ho accolto la proposta del promotore finanziario della Banca Mediolanum, il Dott. Marco Calamai, con vero entusiasmo e con l’obiettivo e di contribuire a migliorare la pubblica incolumità mediante un processo di alfabetizzazione sulla sicurezza”.

La donazione, ha spiegato la Salsedo, non si è esaurita con la semplice consegna, ma è andata ben oltre, grazie anche alla preziosa

disponibilità offerta dalla Croce Rossa Italiana, nell’offrire al personale del Comune di Anzio un corso BLSD (BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION. Per una funzionale ed efficace diffusione dei DAE e delle manovre di RCP, difatti, tale dotazione dovrebbe essere utilizzata solo da personale adeguatamente formato e sarà essere accessibile nei principali punti di interesse oggetto di frequentazione di massa, quali: • Sede uffici pubblici: Piazza Cesare Battisti n. 25; • Sede Polizia Locale: Vicolo dei Fabbri; • Zona portuale.

“Piccoli passi – ha sottolineato Valentina Salsedo – ideali per il rilancio di una città turistica, sede di Bandiera Blu, quale luogo di villeggiatura sicura e che interesserà prossimamente anche le zone periferiche, comunque sedi residenziali e di notevole affluenza”.

Edoardo Capri

Le cose con il cuore

Il Mare d’Inverno La Corale da Papa Francesco

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

L’iniziativa di Fare Verde alle grotte di Nerone

Domenica 31 gennaio 2016, dalle ore 9.30 alle ore 10.00 nell’ambito della manifestazione nazionale “Il mare d’inverno”, i volontari dell’associazione ambientalista Fare Verde hanno pulito la spiaggia delle Grotte di Nerone nel comune di Anzio.

Sulla spiaggia delle Grotte di Nerone volontari hanno raccolto l’immondizia in 20 sacchi: ESEMPIO: 80 bottiglie di plastica; 150 bottiglie e contenitori in vetro, 100 contenitori di polistirolo, 3 bomboletta spray, 10 siringhe, un ombrellone, 5 metri di rete metallica, sedie di plastica, ecc.

L’iniziativa di Fare Verde ha l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione la necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli più possibile. I volontari ambientalisti hanno colto l’occasione per fare una specie di “hit – parade” dei rifiuti per dimostrare che sulle spiagge ormai si trova di tutto ed è dovere dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni cooperare per tenerle pulite. Inoltre, Fare Verde continua a denunciare il grave fenomeno dell’erosione che colpisce le nostre coste e il pericolo per il mare dovuto alle trivellazioni petrolifere.

Daniele Borace: Sono estremamente felice della manifestazione.

Ci ha permesso di passare qual-

che ora insieme per il bene comune, la salvaguardia dell’ambiente.

Vedere tanti bambini giocare sulla spiaggia, settacciando ogni centrimetro quadrato alla ricerca dei rifiuti, è una splendida immagine da replicare al più presto.

Nonostante la situazione meteo non sia stata ottimale, tante persone sono intervenute. Lo spirito che si è respirato alle Grotte di Nerone sarà sicuramente contagioso. Molti apriliani sono comunque stati presenti, con scambio di messaggi o telefonate. Si percepiva la voglia di esserci con tanta passione.

Ci saranno altre iniziative dove poter dare il proprio contributo.

Nei prossimi giorni partirà la campagna di sensibilizzazione sul risparmio idrico ed energetico che ci vedrà protagonisti sul territorio tra la gente.

Un grazie di cuore alle persone intervenute perché avete dimostrato che si può fare tanto con un piccolo contributo da parte di ognuno di noi.

Un abbraccio fraterno al nucleo di Fare Verde Anzio-Nettuno per aver condiviso con noi questa manifestazione.

Associazione ambientalista Fare Verde Onlus gruppo locale di Aprilia Daniele Borace

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Il Litorale

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Il gruppo polifonico di Anzio alla Candelora si è esibito nella basilica di S. Pietro

Il 2 febbraio 2016, la Corale Polifonica Città di Anzio si è recata in trasferta nel cuore cristiano della Capitale, nella Basilica di S.Pietro, per solennizzare la festa della Presentazione del Signore, nota come “Candelora”, nella Messa officiata da Papa Francesco. Grande fermento dentro e fuori la Basilica Vaticana, per l’arrivo di innumerevoli partecipanti invitati a questa solenne celebrazione nella XIX Giornata Mondiale della Vita Consacrata.

In un pomeriggio quasi primaverile, con alternanza di sole e di nuvole, con un accenno di pioggia che faceva brillare la piazza e le statue, un brulichio di tanti colori delle vesti variopinte di giovani sacerdoti e suore intervenuti per l’evento da tutte le parti del mondo. Un’occasione speciale, alla quale Papa Francesco ha voluto dare importanza e solennità, proprio nel giorno della Presenta-

zione del Signore, con l’esempio del vecchio Simeone e della vedova Anna, che secondo il testo evangelico, avevano dedicato la loro vita all’attesa del Messia.

Il Coro anziate, gratificato dalla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Anzio, Laura Nolfi, ha assistito e partecipato a tale evento in veste privilegiata, davanti all’altare, a fianco della Schola Cantorum e del Coro della Cappella Sistina, unendo la sua voce a quella angelica dei cantori della Basilica, rispondendo ai canti in gregoriano: un coro solo, all’ascolto, introdotto da un incipit, con un effetto straordinario di intensa spiritualità.

La Corale, diretta dal Maestro Michele Zanoni, aveva dato inizio al rito, prima dell’accensione rituale delle candele, con due brani del suo repertorio: l’Ave Maria di Somma e l’Ave Verum di Mozart.

La voce di Papa Francesco, intensa ed umana, riscaldava il cuore degli astanti; le Sue parole, come sempre alte e profonde, eppure così semplici e dirette, erano un invito costante a rendersi sempre testimoni del Cristo, ciascuno secondo la propria vocazione, senza mai perdere quella spinta iniziale e quella appassionata dedizione che ci impegna nella vita di tutti i giorni, a servizio degli altri. Una lezione di cristiana umanità, un’esperienza indimenticabile, dovuta allo straordinario impegno della Presidente, Tina Bellobono, per la Corale di Anzio, che si è fatta ancora una volta portavoce della sua città, impegnandosi a diffondere, secondo l’insegnamento di Papa Francesco, i valori più veri ed importanti della nostra società, proprio secondo la sua vocazione, quella del canto.

Comune di Anzio

In data 26 gennaio 2016, Salvatore Geracitano, come segretario provinciale dell’associazione difesa consumatori ed utenti “Robin Hood”, ha denunciato, alla procura della repubblica di Velletri, il Sindaco di Anzio ed il presidente della commissione ambiente e sanità esponendo quando segue: “Premesso che detta associazione riceveva, con determina di giunta comunale n. 121/06 la disponibilità di un locale, da giugno 2006 a marzo 2015, sito nell’ex scuola “Saragat”, in Via dell’Oratorio di Santa Rita 6; nel maggio 2013, nella nuova scuola, confinante con l’associazione, qualcuno abbandonava una gatta con sette micetti che s’aggiungevano a tre

gatti randagi già ospitati nella struttura, quindi nell’ottobre dello stesso anno, Geracitano chiedeva l’intervento di un’associazione animalista affinché provvedesse ad inoltrare un’istanza all’ufficio ambiente del comune di Anzio con la richiesta d’intervenire per la tutela e la sistemazione in una struttura idonea dei gatti, come prevede la normativa regionale n.

34/97.

La mancata risposta dell’amministrazione comunale spingeva Salvatore Geracitano, tramite l’associazione “Robin Hood” ad inviare, nel mese di novembre 2013, una richiesta urgente per l’intervento della ASL e del Sindaco di Anzio.

Una diffida è stata presentata nel

marzo del 2015 sempre con la richiesta di un intervento urgente da parte degli organi preposti alla tutela degli animali, ma a quanto pare l’associazione “Robin Hood” ha dovuto sobbarcarsi tutte le spese di mantenimento degli undici gatti fino a gennaio del 2016, pertanto Geracitano denuncia e querela il Sindaco, l’assessore all’ambiente e sanità ed il dirigente preposto al settore per il reato di maltrattamento d’animali, presentando alla procura della repubblica di Velletri anche cinque testimoni.

Come finirà questa storia e che fine faranno questi gatti?

Noi vi terremo informati sugli sviluppi della situazione.

Giovanni D’Onofrio

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La conciliazione Agenda pastorale familiare

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Un vero successo il convegno Udicon ad Anzio

Nel pomeriggio di venerdì 5 febbraio, nell’attraente e storica sede comunale neroniana di Villa Corsini-Sarsina, dalle ore 16 circa in poi, si è svolto un interessantissimo convegno intitolato “La Conciliazione Pre-Contenziosa”, avente il precipuo scopo di fare chiarezza, in modo definitivo, circa i dubbi nutriti dai cittadini-uditori, al riguardo di tale innovativo e nel frattempo importantissimo strumento giuridico. L’incontrodibattito è stato tenuto a battesimo dalla Sede Zonale Anzio/Latina dell’U.Di.Con (Unione per la Difesa dei Consumatori, N.d.A.), grazie al fondamentale apporto del signor Luciano Tomei, da sempre in prima fila per garantire le giuste forme di tutela e di rispetto dei diritti dei lavoratori e dei residenti tutti del nostro territorio. Oltre ad una nutrita platea di “addetti ai lavori”, composta d’insigni professionisti, noti per le competenze pregresse nel campo giuridico, economico, sindacale e di patronato, sono stati presenti anche un buon numero d’esponenti politici dei più diversi schieramenti che, da un opposto all’altro, non si sono astenuti dal dire la loro sull’argomento in oggetto che riguarda, lo ricordiamo per i lettori che non ne hanno particolare familiarità, la possibilità di esperire un tentativo di conciliazione tra due parti private, prima di lasciare decorrere un eventuale processo civile sino al contenzioso.

Ad aprire metaforicamente le danze, da buon “padrone di casa”, è stato il Sindaco di Anzio il quale, provenendo per professione da un settore che concerne “da vicino” la contrattualistica, in pratica quello immobiliare, ha espresso con i propri saluti anche dei sentiti ringraziamenti al signor Tomei ed a tutta l’U.Di.Con di zona, per aver scelto di organizzare un convegno di così ampio respiro ed essere riuscita nella “non facile” impresa di coinvolgervi ospiti ed esperti di comprovata esperienza giuridica, nei settori delle rispettive competenze, infatti, “La Conciliazione Pre-Contenziosa” si è

avvalsa degli interventi del Dr. Michele Petrucci (Presidente di Corecon Lazio); del Dr. Aurelio Lo Fazio (Direttore di Corecon Lazio, ma probabilmente più noto per essere un esponente storico del PD locale e regionale); dell’Avv. Vincenzo Calarco (tecnico dell’Ufficio Legale di U.di.Con); del Dr. Denis Nesci (Presidente Nazionale di U.di.Con) e dello stesso Luciano Tomei, in qualità di Responsabile di zona dell’U.Di.Con per le sedi di Anzio e di Latina. Tra i relatori era previsto anche l’intervento di un esponente giuridico dell’Ufficio Conciliazioni di Acqualatina S.p.A. nella persona dell’Avv. Angela Cavaricci la quale, a causa di impegni improvvisi ed assolutamente improrogabili, ha scelto di rinunciare a presenziare in loco. Una singola pecca che è imputabile esclusivamente alla società appaltatrice del settore idrico, in quanto sono stati presenti in sala molti consumatori che si aspettavano, da parte della stessa, informazioni e novità normative per migliorare il rapporto con essa. “La Conciliazione Pre-Contenziosa”, in virtù della validità e della completezza dei pareri, delle informazioni e delle innovazioni rese note dai suddetti professionisti, ha saputo realmente conciliare, senza giochi di parole e false promesse, diritti, necessità ed istanze di utenti, amministrazioni, aziende e consumatori per fare luce su una realtà globalizzata, policentrica ed in evoluzione continua. Concludendo, si è trattato di un brillante successo per l’U.Di.Con della Sede Zonale di Anzio e di Latina e per la mirabile opera profusa dal signor Luciano Tomei. Per ogni altra informazione o precisazione si può contattare direttamente l’U.Di.Con, sia presso la Direzione Nazionale (Via Santa Croce in Gerusalemme n. 67 - tel. 800305503 - 00185 Roma), sia presso la suddetta sede Zonale (0631058356 3278388443 - udiconlatina@virgilio.it). Un supporto concreto ai vostri diritti.

Mariodonato Lombardini

Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

A Falasche il 29 gennaio è iniziato il percorso “Scuola di Coppia e di Genitori”

Presso la Parrocchia S. Antonio Abate in Falasche, è iniziato il 29 gennaio 2016, sotto la guida di monsignor Carlino Panzeri Direttore Ufficio per la Pastorale della Famiglia nella Diocesi di Albano, il percorso Scuola di Coppia e di Genitori, inserito nell’Agenda Pastorale Familiare “Famiglia, avrò cura di te”. Esso consisterà in un ciclo di incontri mensili incentrati su “La Casa e la Strada, nelle Opere di Misericordia Spirituali”.

Don Carlino, ha accolto i presenti cedendo la parola al parroco ospitante, Padre Luciano Zanecchia, per alcune parole di benvenuto, ha poi riportato il saluto del Vicario di Anzio Don Andrea Conocchia. La guida spirituale, nel trattare l’argomento, si è riferito al

pensiero di Papa Francesco ed ha esortato tutti ad essere “Misericordiosi come il Padre”, ricordando che il nome stesso di Dio è “Misericordia”. Nel primo dei sette incontri in calendario, “Consigliare i dubbiosi”, la guida, riferendosi ad un brano dell’Antico Testamento, ha voluto esortare i presenti ad essere saggi, poiché “La scienza del saggio cresce come una piena; il suo consiglio è come una sorgente di vita.” (Siracide 21,13). Il saggio, infatti, presta attenzione all’ascolto del dubbioso, così come alle necessità individuali di ottenere delle risposte. Va sottolineato però, che spesso, nell’origine della propria domanda alberga anche la risposta alla propria esigenza. D’altro

canto, occorre fare attenzione a donare un consiglio, senza secondi fini, mentre a chi ascolta, va rivolto il monito a “Non dipendere da costoro per nessun consiglio” (Siracide 37,7-11). Lavorando sul questionario fornito (o sulle provocazioni in esso contenute), Don Carlino ha invitato i presenti ad esprimere una riflessione circa gli atteggiamenti frequentemente tenuti in casa e per la strada, con il proprio partner nell’impartire consigli o con i propri figli nel fare le paternali, riscuotendo molta partecipazione da parte dell’assemblea. Nei successivi incontri mensili, a partire dal il 26 febbraio ore 19:30, verranno esaminate le rimanenti sei opere di misericordia spirituale.

Stefano Ricci, noto organizzatore di eventi culturali a Lavinio Mare, nella sua libreria piena di passioni (già! il suo negozietto, viene praticamente gestito –indirettamentedai suoi clienti), decide, come appassionato studioso di Roma antica e delle opere che La riguardano, di inventare una serata vernacolare, con persone che interpretino alcuni dei maggiori esponenti della Poesia Romana ossia Giuseppe Gioachino Belli, Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo (Giggi Zanazzo), Cesare Pascarella e, dulcis in fundo, Carlo Alberto Salustri (Trilussa). Vista la caratura degli Autori, affermo che si è trattato di un bell’impegno. Detto fatto, il nostro Stefano “recluta” cinque volontari facenti parte del gruppo “Poeti di…versi”, ossia Giacomo Antognarelli, Maurizio

Stasi, Roberta Collu, Rosario Napoli ed Aldo Volpini, convocati per la data del 30 di Gennaio u.s., presso la Libreria sita in Lavinio in Via alla Marina (angolo Via S.Giuseppe). I nostri sei, “buttano” giù una scaletta di sonetti e poesie legate l’una all’altra dai discorsi e dalle abitudini di vita del popolo romano, inserendo nella parte declamatoria, una particolarità che si rivelerà per tutti una piacevole ed inaspettata sorpresa: cinque sonetti piuttosto “piccanti” di Nonno Belli [A Nnina, A Tteta, A Tteta (non si tratta di una ripetizione), L’ordegno spregato e L’incisciature], che vengono prima tradotte e poi, recitate da Rosario Napoli in dialetto … siciliano originale, come da Palma di Montechiaro (vi ricordano qualcosa Giulio Fabri-

zio Tomasi di Lampedusa, con il suo libro “Il Gattopardo”, ed il film omonimo del 1963?)! riportando in metrica e rima i versi romaneschi e scatenando, grazie anche alla mimica del nostro, l’ilarità generale. La serata è stata impreziosita dalla presenza della Poetessa romana Anna Maria Amori, che ha recitato magistralmente ed a memoria, due sonetti del Belli e due sue composizioni.

L’evento ha riscosso un enorme successo di pubblico e critica, tanto da farne richiedere delle repliche tra Anzio e Nettuno. Quindi, cerchiamo di non perdere i prossimi appuntamenti con i vernacolieri; ci porteranno alla scoperta di una Roma ormai antica, eppure così presente e forse, anche da rimpiangere.

Edoardo Capri

Serata Vernacolare

Guardie Zoofile

Per il mese di marzo 2006 è stato messo in programma un corso di guardie zoofile provinciali per Anzio, ai sensi della legge prefettizia n.

189/04, l’iscrizione è di 50 euro; una volta superato l’esame bisogna iscriversi all’associazione EARTH (Le guardie zoofile EARTH sono un corpo di polizia volontaria riconosciuta dalla Regione Lazio e dalla Prefettura, che agisce in difesa degli animali su segnalazione dei cittadini). Il giuramento si svolgerà presso la questura di Roma perchè si diventa GPG ovvero guardie particolari giurate e si potrà intervenire su tutta la provincia di Roma, ma sarà possibile possiamo aprire una sottosezione auto-

noma ad Anzio. Info 0669606457 – 3346484722 - info@earth-associazione.org – www.earth-associazione.org Giovanni D’Onofrio

Antioco, il santo venuto dal mare Lezione sul Bail-in

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il Litorale

Al Forte Sangallo la mostra itinerante e la sfilata di abiti quattrocenteschi

Sabato 6 febbraio, Nettuno ha ospitato una sfilata d’abiti quattrocenteschi, con musicanti e sbandieratori di Sant’Antioco (Carbonia-Iglesias). Il lungo corteo ha sfilato per le vie cittadine per ritrovarsi all’interno del forte Sangallo per l’inaugurazione della mostra itinerante “Antioco, il santo venuto dal mare” organizzata dall’associazione “Arciere”, presieduta da Roberto Lai, in collaborazione con l’associazione “Nomentana” e “La Stella del Mare”, con il patrocinio del comune di Nettuno: Trentadue le opere esposte, tra cui la scultura di Scarpella raffigurante papa Francesco, il prezioso reliquiario realizzato da Busonera ed opere di Cauli. La mostra è stata aperta fino al 14 febbraio e quindi è ripartita alla volta di Ozieri (Sassari). Presente il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu ed il e il delegato alla cultura Marco Massa con il sub commissario di Nettuno Roberto Leone. La figura Sant’Antioco è associata alle miniere sarde dalle quali i romani estraevano minerali e metalli pregiati; i romani, condannavano spesso sia i prigionieri di guerra sia i cristiani a lavorare in queste miniere. La leggenda di Antioco vuole che egli sia stato condannato a lavorare in queste miniere nell’isola, allora inospitale, che veniva chiamata Plumbaria, in quanto fonte di rifornimento del piombo. Egli doveva essere un medico durante l’impero di Adriano ed operava in Cappadocia ed in Galazia convertendo molte persone al Cristianesimo.

Incarcerato per questo e sottoposto a tortura, fu quindi esiliato in Sardegna. Qui egli convertì il suo custode, il soldato Ciriaco, e riutilizzò cinque tombe appartenenti alla necropoli punica del VI secolo a.C. Sant’Antioco ha una similitudine con la Madonna delle Grazie di Nettuno in quanto anche l’immagine della protettri-

ce nettunese, come il Santo sardo, è venuta dal mare. Un ringraziamento all’organizzazione per la splendida “festa”, in modo particolare a Roberto Lai ed a Claudio Sitzia, che a Nettuno è stato il “gancio” che ha reso possibile la trasferta sarda sul litorale romano.

Giovanni D’Onofrio

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L’iniziativa del consigliere Valentina Salsedo

Giovedì 18 febbraio, dalle ore 18,30, presso la Sala Consiliare di Villa Sarsina, si svolgerà una lezione dedicata al “Bail-in Regolamenti Europei Bancari BRRD”.

Si tratta di una iniziativa, proposta dalla Banca Mediolanum in occasione della cerimonia di donazione dei defibrillatori semi automatici prevista nella stessa giornata dal titolo “Facciamo le cose con il Cuore”, che avrà come oggetto la spiegazione di uno dei fenomeni più attuali e preoccupanti del sistema finanziario mondiale.

In particolare, sarà spiegato ai risparmiatori che potranno partecipare gratuitamente alla lezione, come individuare il rischio di un investimento e quali aspetti considerare rispetto alla salute della banca di riferimento.

Il termine “bail-in” entrato in vigore recentemente, punta difatti l’attenzione sulla misura della solidità di una banca direttamente proporzionale alle capacità che ha la banca di bussare alle porte dei correntisti in caso di crisi o fallimento.

Tramite il calcolo di una serie di parametri, come il Common Equity Tier 1 (Cet-1) difatti, si può calcolare il rapporto tra il capitale di una banca e le sue attività impiegate sul mercato, come ad esempio i prestiti concessi alla clientela oppure i titoli obbligazionari posseduti. Tutte queste attività patrimoniali sono ponderate per il rischio, ovvero valutate in base alla loro qualità.

E’ possibile, per un risparmiatore attento, ponderare i propri investimenti ricercando gli Istituti di Credito con un coefficiente di solidità patrimoniale più elevato ed un indicatore di rischio (quale rapporto tra sofferenze lorde ed impieghi) più basso, rispetto alla concorrenza.

“Non mi intendo di finanza – ha affermato Valentina Salsedo, consigliere comunale che ha organizzato il convegno – ma mi preoccupo della buona informazione.

Confrontandomi con il promotore finanziario dott. Marco Calamai, ho compreso l’importanza di una

minima cultura finanziaria, a salvaguardia dei piccoli, ma numerosi, risparmi dei nostri concittadini.

In qualità di consigliere, pertanto, ho ritenuto necessario organizzare questa giornata informativa, aprendo le porte a tutti coloro che potrebbero prevenire eventuali danni irrimediabili a cui potrebbero esporre i loro sudati risparmi”.

La lezione sarà svolta dal Dott.

Angelo Silvino, District Manager della Banca Mediolanum e dal luminare ed esperto Prof. Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Economia Università Bocconi.

“Come ben sapete, – ha sottolineato il dottor Marco Calamai – l’aver scoperto che le Banche possono fallire, seppur in modo cosiddetto “ordinato”, in questo momento genera la necessità di porre l’attenzione al “Bail In”, luogo dove il cliente non ha nessuna possibilità di orientare la soluzione. Diversamente, la conoscenza dettagliata della B.R.R.D. (Bank Recovery and Resolution Directive), genera consapevolezza e guida il cliente nella ricerca della Banca in cui depositare l’intero Patrimonio e con cui fare tutte le scelte d’investimento della propria Famiglia”.

L’incertezza delle borse scaturita dalla crisi del mercato cinese e dal crollo del prezzo del petrolio, genererà ancora una volta grandi opportunità, che solo un risparmiatore lungimirante e consapevole della necessità di saper scegliere ed affidarsi a banche e professionisti preparati potrà cogliere. Poter contribuire, con questa piccola iniziativa, a chiarire tali rischi è per noi consulenti finanziari, un vero piacere soprattutto se visto come consulenza a salvaguardia del risparmiatore, spesso ignaro di tutto”.

La lezione sarà gratuita e nella stessa sede sarà possibile sollevare domande e chiarire altri aspetti che potrebbero essere oggetto di discussione ed approfondimenti in successive occasioni.

Edoardo Capri

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Borgo medievale La passione per la chitarra

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Esercenti ed associazioni abbandonati dalle istituzioni

Parliamo del Borgo Medievale di Nettuno sede riconosciuta della movida notturna del litorale di Anzio e Nettuno e dei borghi limitrofi, sono anni, anzi decenni che si sussegue l’annosa problematica ossia la notte il Borgo si trasforma in un girone d’inferno dantesco, deve essere un luogo ludico un punto di unione per i giovani del territorio che non hanno molto a disposizione per divertirsi, ma non è così, purtroppo negli ultimi anni si è notevolmente abbassata l’età media dei frequentatori dei locali di Via del Baluardo, da fonti attendibili l’età minima dei frequentatori si attesta dai 13/14 anni ai 16/18 e questo crea problemi a non finire, giovani menti prive di esperienza che si dedicano all’alcool e molto probabilmente anche alla cannabis, non fanno altro che bruciare le tappe della vita, ci sono giovanissime donne abbigliate come trentenni che escono la notte con ragazzini che pensano ed agiscono come i boss del rione. Non si possono sempre colpevolizzare gli esercenti dei locali, i gestori delle associazioni, loro sono lì a fare il loro lavoro, sopravvivere insieme alle loro famiglie con i proventi del lavoro svolto, e, per assicurarsi un minimo d’ordine e di tranquillità hanno ingaggiato la vigilanza privata di una nota società che opera sul territorio, ma tutto questo non è sufficiente a garantire l’ordine, visto che i giovani si muovono con la tecnica del branco e spesso i vigilantes sono malmenati, in questa situazione, però c’è anche da aggiungere che forse c’è qualcuno, non tutti, tra i ge-

stori dei 28 locali presente tra Via del Baluardo e Via Sacchi che non controlla bene a chi vende alcolici, il consumo di alcool tra i giovanissimi è diventata una piaga sociale e poco si fa per arginare questo problema, poca informazione e niente prevenzione. Allora le domande mi sorgono spontanee: le famiglie ed i genitori che fanno? Dove sono? Come esercitano il loro “mestiere genitoriale”? Siamo in una situazione di vera emergenza sociale il problema è molto più vasto di quello che può apparire. Perché di notte dei ragazzini che dovrebbero essere in casa a dormire girano per la movida notturna del Borgo?

Le mamme i papà cosa fanno, mentre i figli sono fuori di casa, ma soprattutto perché permettono loro di uscire da casa soli senza un adulto dopo le 21 di sera e di rientrare oltre le 2 le 3 di notte?

Le istituzioni, in effetti, qualcosa potrebbero fare, anche se il fulcro del problema sono le famiglie totalmente assenti ed incapaci di gestire la loro problematica interna, e a questo punto tiriamo di nuovo in ballo le istituzioni preposte che devono intervenire e prendere provvedimenti e decisioni draconiane, nei confronti dei giovani minorenni e delle loro famiglie. Serve per questo un maggior controllo e presenza di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale nei giorni di maggior affluenza ma soprattutto si deve arginare questo gravissimo problema dei minorenni che circolano soli ed indisturbati di notte nel Borgo.

Silvia Pili

Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Stefano Ciotola e Massimiliano Rossi, due artisti con la passione per Pino Daniele

Sono in compagnia di Stefano Ciotola e Massimiliano Rossi, due grandi amici che hanno la passione per la chitarra e mi faccio raccontare la loro storia “Ci siamo conosciuti a Nettuno nel 2008. La nostra amicizia è nata in un locale, per caso.

Ci ha presentati un amico in comune e in quell’occasione ci scambiammo solo il nostro numero di telefono.

Dal 2008 a oggi ci siamo sempre incontrati “ per caso” in diverse occasioni e lo scorso anno, era aprile del 2015, tramite un amico in comune che sapeva della nostra passione per Pino Daniele, ci viene proposto di suonare tutti insieme dei pezzi del nostro Grande idolo”.

Dice Massimiliano: “visto l’affiatamento che si era creato tra me e lui in quella serata, Stefano mi propone di suonare brani di Pino (Daniele n.d.r.) solo in chiave acustica e strumentale.

Coinvolgiamo Gianluca Carpignano che suona le percussioni e iniziamo a suonare per vari locali denominandoci “Alkaline trio” facendo circa una decina di sera-

te in giro per il nostro territorio.

L’estate scorsa coinvolgiamo Veronica Siciliano, una napoletana doc con una voce portentosa con la passione per la musica classica napoletana e, lei come voce, noi con le nostre chitarre in accompagno, facciamo qualche serata qua e la. A inizio 2015 formiamo il gruppo Alleria dove proponiamo in chiave elettrica le canzoni di Pino Daniele inserendo all’interno del repertorio anche dei brani in chiave acustica.

A settembre, grazie a Fernando Tontini entra nel gruppo Flavio Capasso ed oggi il gruppo è completo e abbiano deciso di portare le canzoni di Pino Daniele in chiave solo acustica.

Cantiamo anche nel coro polifonico Vox Libera”.

Chiedo ad entrambi, vista l’amicizia che li unisce, di dirmi uno dell’altro un pregio e un difetto da un punto di vista musicale.

Massimiliano mi dice di Stefano “Come pregio gli riconosco quello di essere un grande musicista, e di avere una grande versatilità musicale. Mi ha insegnato sia l’approccio che il metodo per

suonare in un gruppo, lo stimo tantissimo, e non ho riscontrato in lui difetti, anzi”.

Mi dice Stefano di Massimiliano “sa ascoltare ciò che gli dico, è una persona attenta al suono, non ha barriere musicali, molto aperto a ciò che gli propongo, come difetto, vista la sua grande passione per la musica, secondo me dovrebbe studiare un po’ di più”.

Basta guardarli insieme nel corso di questa chiacchierata, due amici, due complici e vederli suonare insieme questa complicità diventa ancora più evidente. Basta uno sguardo che partono accordi e melodie bellissime in sincronia.

Bello quando una passione (in questo caso Pino Daniele) fa incontrare due persone e le fa diventare amici e complici allo stesso tempo.

Sarà possibile ascoltare Stefano e Massimiliano accompagnati dalla voce della splendida Veronica Siciliano il prossimo 5 marzo a Nettuno presso “le Sirene”, mentre il prossimo 2 aprile saranno al Pidocchietto di Aprilia e vi aspettano numerosi.

Barbara Balestrieri

supporto all’attività della stessa Amministrazione Comunale sia di promuovere e di dare lustro ad un luogo, attraverso interventi di tipo turistico, sociale, culturale e sportivo. Il Direttivo della Pro Loco è così composto: Massimiliano Amati, Alessandro Bernardi, Giovanni lannozzi, Mario Lomartire, Natale Tutino. La scelta del

nome, “Pro Loco Forte Sangallo”, prende spunto da un luogo ben specifico e di grande interesse storico-turistico per Nettuno, il Forte Sangallo: una fortezza progettata da Antonio Da Sangallo il Vecchio, edificata nel 1506, innovativa per l’epoca, tanto che una guarnigione di 16 soldati poteva difendere le mura e il Borgo Antico.

L’area si trova all’ingresso della Città per chi proviene da Anzio, introducendo al centro cittadino, a pochi metri dal Borgo Medioevale, dal Porto turistico, da Piazza del Mercato e tutte le strade principali della città. La Pro Loco Forte Sangallo è associata all’Unionturismo.

Il Presidente Nazionale dell’Unionturismo Gianfranco Fisanotti

Pro Loco Forte Sangallo

In data 28 gennaio u.s. la Presidenza Nazionale dell’Unionturismo ha proceduto alla nomina del signor Alessandro Bernardi Socio Fondatore e Vice Presidente della Pro Loco Forte Sangallo della città di Nettuno (Roma) a Consigliere Nazionale dell’Associazione.

Il provvedimento di nomina è firmato dal Presidente Nazionale, è immediatamente esecutivo e sarà ratificato dall’Assemblea Nazionale convocata dal 15 al 17 di aprile p.v. in Trentina. Fondata il primo ottobre 2014, la Pro Loco Forte Sangallo ha ottenuto il riconoscimento con l’iscrizione all’Albo della Provincia di Roma il 23 dicembre 2014.

E’ iziata, così, l’avventura di un gruppo di amici con lo scopo primario sia di costituire un valido

Il bestiario di Dante Parrocchia Beata Vergine del Carmelo Viaggio nel fantastico alla biblioterca Chris Cappell

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il 22 febbraio 2016, alle ore 16:00, la Biblioteca comunale multimediale “Chris Cappell” ospiterà il quarto incontro di lettura del ciclo Viaggio nel fantastico, dedicato alla scoperta del fantastico nelle letterature. Insieme a Dante e alla sua guida Virgilio, il pubblico attraverserà l’Inferno, primo dei tre regni dell’Oltretomba cristiano, scoprendo alcune delle creature demoniache che lo popolano.

Il progetto di letture ad alta voce

coinvolge gli studenti dei Licei classico e musicale “Chris Cappell College” e gli attori della compagnia teatrale “Il Borgo”.

Si ricorda che il calendario degli incontri è disponibile sul sito della Biblioteca (www.bibliotecachriscappell.it) e sulla pagina Facebook.

La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutti. Si consiglia la prenotazione: 06.9874823; biblioteca.chriscappell@comune.anzio.roma.it.

Oratorio San Paolo

Basket Club Roma-Oratorio San Paolo Apostolo 57-58 Roma: Passerini, Petricca, Capobianco (3), Coccia (8), Gervasi (5), Chinappi (2), Leonardi (16), Cevoli (2), Molinari (4), Russo, Orlandi (17), Foglia.

San Paolo: Vignocchi, Li Volti (2), Scipioni (6), Pozzati (13, Romano (15), Giora (2), Mordini (12), Jablonski n(2), Cardinali (6), Fratticci. All.: Monteriù.

Importante successo in trasferta dell’Oratorio San Paolo Apostolo di Nettuno sul campo del Basket Club Roma. I ragazzi allenati da coach Roberto Monteriù sono andati avanti nel punteggio anche sul +20, poi hanno subito la rimonta dei capitolini che hanno insaccato molti tiri da tre punti da lunghissima distanza. Dopo un finale punto a punto, a prevalere è stata la squadra di capitan Jablonski, la seconda vittoria consecuti-

va. I tirrenici rimangono in lizza per un posto nella prime quattro posizioni utili per ottenere un posto di partecipazione ai play off per la promozione in serie D. ll girone A della promozione maschile regionale vede sempre in testa imbattuto il Marconi Roma.

L’Oratorio San Paolo Apostolo ospiterà il 16 febbraio, alle 20.30, ala palestra Giovanni Cena di Cisterna l’ambiziosa formazione del Manzau che recentemente ha tesserato un elemento di provata esperienza e capacità come l’ala Sebastiano Grasso, ex Ab Latina, in serie B1. Grande soddisfazione nel settore giovanile con due affermazioni dei ragazzi che partecipano al trofeo Etica Campionato. Il team allenato da Alessia Marconi ha battuto con pieno merito il Velletri ed il Casal Palocco.

Ufficio stampa

Il Litorale

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Festeggiato il carnevale a Pocacqua con il vulcanico parroco Don Raimondo

La comunità della Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine del Monte Carmelo ad Anzio-Pocacqua, ha voluto intrattenere gli amici per una cena in compagnia ed un pò di sano divertimento anche per festeggiare il Carnevale - con i bambini che si sono scate-

nati con mascherine e trombette. I volontari della comunità, molto attivi nell’aiuto verso chi è meno fortunato, dedicano le loro energie ed il loro tempo libero a chi a loro si rivolge.

Senza nulla chiedere, senza nulla pretendere, senza voler essere lo-

dati ma pienamente coscienti della necessità di aiutare chi ne ha bisogno.

Il clou della serata però è stato il vulcanico parroco Don Raimondo che con la fisarmonica ha fatto realmente sorridere e divertire.

Edo Capri

Juventus Club Anzio-Nettuno

In occasione della partita Frosinone-Juventus, gradita sorpresa per lo Juventus Club Anzio-Nettuno che ospitando il meeting regionale ha accolto Paulo Dybala, Stephan Lichsteiner e Roberto Pereyra tre colonne della Juventus che vediamo nella foto con il Presidente Gabriele Grilli ed i responsabili del Club Doc.

Per persone autosufficienti e parzialmente autosufficienti

Pomezia - Via Gorizia, 18 - Tel. 06.91802050 - 328.2072100 - 328.2072102 info@parcoulivi.net • www.parcoulivi.net

Il Gatto e la Balena ANGET Anzio-Nettuno 20

Il torneo di risiko per la minoranza italofana a Fiume

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Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Nuovo consiglio sezionale per il triennio 2016-2018. Biga Giovanni presidente

Il 22 novembre 2015 si sono svolte le votazione per il rinnovo del Consiglio Sezionale per il triennio 2016-2018: Presidente: Biga Giovanni, Vice Pres. Legge Felice e Belcastro Eduardo, Consiglio Direttivo: Vicini Walter, Campo Sebastiano, Di Benedetto Bruno, Procopio Antonio; Collegio Sindacale: Pazienza Aldo(presidente), Tedeschi Gennaro, Alderisio Antonio.

Un ringraziamento al vecchio Consiglio con il, Presidente Frau Ignazio al quale è stato proposto Presidente Onorario dopo 13 anni di ininterrotta Presidenza e a Belcastro Eduardo, socio Onorario per essere stato uno dei fondatori della Sezione.

Il 14 gennaio 2016 si è proceduto al passaggio delle consegne e della Bandiera Sezionale.al nuovo Presidente Biga Giovanni.

Il 22 gennaio 2016 partecipazione alle manifestazioni per il 72° anniversario dello Sbarco di Anzio, con manifestazioni al Beachhead Commonwealth Cemetery ad Anzio Falasche, War Commonwealth Cemetery in Santa Teresa, al Porto di Anzio-targa del 50° anniversario dello Sbarco Sicily Rome American Cemetery di Nettuno, Monumenti ai caduti a Nettuno e ad Anzio.

Eduardo Belcastro

Si è concluso giovedì 27 gennaio il XII Torneo di Risiko “Il Gatto e la Balena” organizzato dall’Associazione Culturale Libertà e Azione, svoltosi presso l’ex Oratorio di Santa Rita, a cui hanno partecipato ben 30 persone, motivo per cui la gara non si è conclusa domenica ma giovedì. Il ricavato delle iscrizioni saranno devolute per un nuovo progetto benefico dell’Associazione, che dopo essersi occupata del reparto pediatrico di Anzio, si è impegnato con una scuola elementare italofana della città di Fiume per un progetto didattico interessato a mantenere l’italianità per quei bambini con radici italiane, le quali famiglie hanno vissuto gli orribili anni dell’esilio e delle foibe durante e dopo la seconda guerra mondiale.

“Il nostro evento è destinato a questo nuovo progetto molto importante per il percorso che abbiamo fatto con i nostri simpatizzanti. Siamo stati sempre impegnati a livello culturale nel ricordo di quello che purtroppo molti hanno dimenticato nel Nord-Est o negano con disprezzo delle vite umane. Lì c’è stato e c’è un popolo, chiaramente italiano, che ha patito le sofferenze di dover scegliere l’esilio forzato e di vivere per anni in campi profughi, o di uomini, donne e bambini scomparsi in

quei buchi infiniti tra le rocce, chiamati foibe. Ora dopo aver collaborato, e continuando a collaborare, con la Società di Studi Fiumani, il Comitato 10 Febbraio e altre organizzazioni attive nell’ambito, abbiamo deciso di abbracciare un progetto didattico con la scuola italofana di Fiume.

Nei prossimi mesi organizzeremo altri eventi e ci recheremo sul posto per portare poi nella nostra città una bellissima testimonianza, perché si può ancora fare beneficienza per gli italiani, soprattutto quelli dimenticati e che vivono in una terra usurpata. Il giorno della finale abbiamo poi saputo che il famoso gioco di Risiko, forse il più famoso in Italia, ha venduto propri diritti ad una casa canadese. Non c’entra nulla con il nostro progetto ma è un altro segno di come un po’ tutto ciò che è italiano viene svenduto a chi viene da fuori, attirato da questi saldi su industrie, prodotti, storia e cultura, perché sinceramente, rimaniamo, per i settori elencati, all’avanguardia in tutto il mondo, incapaci però di gestire questa fortuna. Ringrazio i numerosissimi partecipanti quali hanno ricevuto una targhetta ricordo. Vi aspettiamo per i prossimi eventi”.

Johannes Balzano Resp. Libertà e Azione

Associazione Arcadialogo

Se non conoscessimo bene la realtà che ci circonda, potremmo tranquillamente credere che “Fine”, primo spettacolo dell’anno 2016 dell’Associazione Culturale Arcadialogo, sia un’opera di fantasia, scaturita dalla creatività delle due autrici, Giorgia Amantini e Marianna Bellobono, e dell’autore Alessandro Amantini. Forse esagerata.

Invece no. Niente esagerazioni. Si tratta della nuda e cruda realtà fotografata e restituita da due giovani donne. La riflessione di “Fine”, andato in scena lo scorso weekend presso l’Associazione di resistenza culturale Baraonda di Nettuno, ha colpito al cuore e allo stomaco uno per uno gli spettatori intervenuti.

Lo spettacolo si è diviso in due parti: la prima “Immobili sociali” di Marianna Bellobono, dai temi sono forti, pesanti, di quelli che stentiamo a digerire e che hanno fatto versare almeno una lacrima a tutti i presenti. La crisi economica, la crisi di valori di coloro che hanno abbandonato l’amata terra da coltivare per rincorrere l’industrializzazione e benessere che si sarebbe rivelato temporaneo e fugace; la piaga sociale della mattanza edile, di tutti i lavoratori che escono la mattina di casa senza avere la certezza di farvi ritorno, di coloro che quotidiana-

Per persone autosufficienti e parzialmente autosufficienti Per INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI: Tel. 06.91802050 - 328.2072100 - 328.2072102 info@parcoulivi.net - www.parcoulivi.net

mente consumano il loro corpo in nome di un “lavoro che debilita l’uomo” ed arricchiscono schiere di medici che cercano di curare un male a cui non c’è cura. Il lavoro quando c’è mina il lavoratore e quando non c’è costringe le persone a lunghi periodi di inattività, rinchiusi nelle loro case e nella loro disperazione. I salari sempre più bassi, la flessibilità, la disoccupazione giovanile. Un quadro disastroso di quella che è la nostra società attuale. IL SISTEMA. La seconda parte, “Abbatti il sistema” di Giorgia Amantini è la storia di una ragazza licenziata alla soglia dei quarant’anni perché la sua età è ritenuta “obsoleta” per i criteri organizzativi dell’azienda alla quale ha dedicato in via esclusiva vent’anni della sua vita, tralasciando gli affetti, l’amore.

L’ormai ex impiegata modello, punta di diamante della produttività aziendale vede cadere la sua unica certezza, il posto di lavoro, in quattro minuti in cui il suo capo la liquida con scuse assurde, demolendo il suo operato in favore di nuovi “freschi” elementi segnalati dall’alto. E ancora il successo facile di certi divi che, senza saper fare nulla, ottengono fama e soldi.

Una storia amara, il cui messaggio è semplice: se non si può

combattere il sistema, si finisce per adeguarsi ad esso.

Lo spettacolo è stato aperto e chiuso da due poesie di Alessandro Amantini: “La danza dei perdenti” e “I santi dell’inferno”, riflessioni amare di un’anima stanca.

Prima prova brillantemente superata per Arcadialogo, che saluta il suo pubblico e gli dà appuntamento alla prossima estate con un viaggio… a Broadway!

ANNO XVI - N° 4 - FEBBRAIO 2016

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Il Litorale

Speciale Pro Loco Cittàdi Anzio

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La 2ª Sagra della Polenta La Gardenia di AISM Spazio Autogestito. Presidente: Augusto Mammola - Coordinatore del progetto: Tito Peccia Via Mimma Pollastrini, 5 - Tel./Fax 06.98.31.586 - e-mail: info@prolococittadianzio.it

Rappresentando il mare la cultura e l'economia della città, la Pro Loco “Città di Anzio”, con il patrocinio del Comune di Anzio e la collaborazione dell’assessorato alle Attività Produttive, anche quest'anno, dopo il successo riscosso dalle precedente edizione, intende proporre una Sagra della Polenta con condimento a base di pesce. La manifestazione, si terrà in Piazza Garibaldi sotto

una tensostruttura sabato 27 febbraio alle ore 12.00 ed alle ore 19.00 mentre, domenica si terrà solo alle ore 12.00. Questo particolare abbinamento, si ripropone di far apprezzare, ancora una volta, una ricetta della gastronomia povera cucinata, anche in questo caso, dallo chef Aristodemo Del Gatto. La polenta comunque, per accontentare tutti i palati, verrà preparata, oltre che

con il condimento di pesce, anche con un ragù di cinghiale e funghi porcini ma con entrambe i profumi ed i sapori che sono patrimonio di una cucina iniziata dai nostri nonni. Per l'occasione, il Consiglio Direttivo della Pro Loco “Città di Anzio” ha deliberato che, ai soci dell'associazione in regola con il tesseramento 2016, il piatto sarà offerto gratuitamente.

Con il Nuovo Anno daremo inizio al tesseramento 2016, con lo scopo di continuare il lungo percorso iniziato nel 1998, che ci ha visti impegnati in vari settori della nostra vita cittadina: dal turismo alla cultura, dallo spettacolo alle tradizioni, dall'enogastronomia alla solidarietà, sempre collaborando attivamente con le Autorità Comunali. Vogliamo augurarci che questa campagna Soci 2016 contribuisca ad attirare le forze giovani di Anzio affinché portino forze nuove, nuove idee e grande entusiasmo in questa nostra grande famiglia. I progetti mirati alla promozione e valorizzazione della nostra città sono tanti ed importanti ma, si potranno realizzare soltanto con il vostro aiuto che ci perverrà con il tesseramento per l'anno 2016 tramite la tessera del Socio Pro Loco 2016. La tessera prevede per i sottoscrittori notevoli benefici attraverso le convenzio-

ni stipulate a livello nazionale, consultabili sul sito www.unpli.info. Essere soci della Pro Loco “Città di Anzio” vuol dire, prima di tutto, sostenere le nostre iniziative, ma anche far parte di una grande associazione di volontariato, senza alcun fine di lucro, impegnata in varie e molteplici attività, attente alla salvaguardia dei valori umani, al rispetto del grande patrimonio artistico e culturale della nostra città, che contribuisce a mantenere vivo, rinnovandone le usanze e le tradizioni del suo passato, e, particolarmente attiva nel sostenere tutte le Organizzazioni che in qualche modo operino nel comune interesse. Con infinito orgoglio i Soci della Pro Loco “Città di Anzio” potranno sentirsi persone speciali e che, compilando attentamente la nuova tessera con tutti i dati richiesti, compreso (per chi ne è in possesso) l'indirizzo di posta

elettronica, potranno ricevere in seguito dall'U.N.P.L.I. (Unione Nazionale Pro Loco d'Italia) comunicazioni contenenti il calendario delle principali manifestazioni e sagre dalla stessa organizzate per il 2016. Tali informazioni si potranno reperire presso il sito Internet: www.unpli.info.

Nel mese di Aprile 2016 è prevista l'elezione per il rinnovo delle cariche del Consiglio Direttivo per il quadriennio 2016 – 2020.

Tutti i Soci interessati potranno candidarsi, purché in regola con l'Iscrizione per l' Anno 2016. Per qualsivoglia chiarimento la nostra sede, situata in Anzio Via Mimma Pollastrini n. 5 tel.

069831586 è aperta al pubblico: nei giorni feriali dalle ore 09,30 alle 12,30 e dalle ore 17,00 alle 19,00 e, nelle Domeniche ed altre feste comandate: dalle ore 09,30 alle ore 12,30. Rinnovando gli auguri per un felice e prospero 2016 Vi attendiamo numerosi.

Anche quest'anno, in occasione della “Festa della Donna“, sabato 5 e domenica 6 marzo, torna la manifestazione di solidarietà: “La Gardenia di AISM” dove, La Pro Loco “Città di Anzio”, sarà presente in piazza Pia con un gazebo dalle 09.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00. In 4000 piazze italiane quindi, torna l’appuntamento di raccolta fondi promosso da AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) per dare un fattivo aiuto alla lotta contro una patologia che colpisce, principalmente, proprio le donne.

Oggi esistono terapie in grado di rallentarne il decorso, ma non si dispone ancora di una cura definitiva ed è nella ricerca che sono riposte le speranze di trovarne una risolutiva.

Per questo, la Pro Loco “Città di Anzio”, alla stregua di tanti altri volontari distribuirà, in cambio di una donazione di 15 Euro, le

famose piante di gardenia, simbolo delle donne unite per sconfiggere questa terribile malattia.

Credendo molto nel valore di questo progetto, siamo convinti che, essere di massimo sostegno all’AISM, in una battaglia di così alto significato, sia un preciso dovere di tutti.

A dodici anni dalla scomparsa della mitica cantante Gabriella Ferri, la Pro Loco “Città di Anzio” vuole rendere omaggio a questa grande interprete della canzone romana attraverso la riedizione di alcuni dei suoi più grandi successi. Per questo, domenica 20 marzo, alle ore 18.00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Alberghiero “Marco Gavio Apicio” in Via Nerone ad Anzio 2, la cantante cover Stefania Rubegni, farà riascoltare canzoni come: Barcarolo romano, Chitarra romana, Le Mantellate, Sinno’ me moro, La società dei magnaccioni, L'eco der core, Roma fore-

stiera, Pe’ lungotevere, Sempre, Casetta de Trastevere, Sora Menica, Er Zelletta, Nannì, Fiori Trasteverini e Nina si voi dormite. Le musiche, arrangiate ed eseguite dal maestro Fabrizio Masci, saranno da lui eseguite alla fisarmonica ed alle tastiere mentre, il maestro Claudio Monteleoni lo accompagnerà con chitarra e mandolino. Con questo evento, l'intento della Pro Loco, non è solo quello di rendere omaggio alla grande cantante scomparsa ma, di promuovere la cultura romanesca attraverso alcune delle sue più celebri canzoni.

Tesseramento soci 2016 Il ritorno di Zazà

Elezioni Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo della Pro Loco “Città di Anzio” giunto al termine del suo mandato, ricorda che, ad aprile, si svolgeranno le votazioni per le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti per il quadriennio 2016/2020 alle quali, tutti i soci in regola con il tesseramento, possono partecipare comunicando, quanto prima, le rispettive candidature.

POMEZIA - Via Gorizia, 18 - Tel. 06.91802050 info@parcoulivi.net - www.parcoulivi.net

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“Il giornale scolastico è un contributo alla crescita morale e culturale della società” (O.D.G.)

Il Corriere Il Litorale

Direttore editoriale Nicoletta Gigli

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016 Spazio autogestito dai provetti giornalisti della classe III A Severiano

di Viale Severiano - XII Edizione

IV Istituto Comprensivo

Indirizzi e-mail: grupposito@gmail.com - cnis.anzio@gmail.com

EDITORIALE

Appena trascorso il Natale si respira già nell’aria l’atmosfera carnevalesca; tutte le vetrine dei negozi passano dagli addobbi natalizi all’esposizione di maschere più o meno tradizionali, coriandoli, stelle filanti. Il carnevale è una festa che attrae moltissimi bambini che aspettano con ansia l’occasione per travestirsi, indossare tanti bei vestitini colorati, a volte strani, a volte buffi, scherzare , cantare ballare.. Martedi 9 febbraio ultimo giorno di carnevale giochi, balli e tanta allegria, presso la nostra scuola dell’infanzia con scenografie realizzate con tecniche grafico- pittoriche, per il salone dove si svolgerà la festa. Insegnanti Saiu-Cioffi. Anche nella scuola Primaria si festeggia il carnevale a suon di musiche, balli e dolcetti, soprattutto attraverso semplici ma significativi momenti di aggregazione tra docenti ed alunni, come testimoniano le foto pubblicate, dove i travestimenti enfatizzano la diversità che ci contraddistingue e che rende singolare ma profondo il nostro percorso formativo. Ognuno può essere chi vuole, ma insieme è più divertente e diventa palese quanto si cresce e si sta bene sperimentando la disponibilità, la generosità e la tolleranza. In questo numero i saluti di carnevale della sez A Infanzia Severiano di cui alcune foto saranno disponibili nel prossimo numero e i racconti fantastici e relativi alle maschere più amate dai bambini della III A, con tanto di foto e disegni. Buona lettura!

Sez. A

In questa unità didattica, i bambini scoprono la positività del carnevale attraverso le figure tipiche del mondo circense e del divertimento: i pagliacci. Nel divertirsi con e come i pagliacci i bambini scoprono i molteplici aspetti della clowneria: il travestimento, il trucco, il gioco con gli oggetti, l’impaccio e la comicità, gli scherzi……….inoltre, inconsapevolmente vanno alla ricerca del “clown” che è dentro di loro e, cercando di superare i propri limiti, mettono in luce le proprie caratteristiche.

Insegnanti Saiu Loredana e Cioffi Nicolina

Viva viva il carnevale Con il pepe e con il sale La tristezza manda via E ci porta l’allegria

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come si chiamano … manicotto e è nero. Questo vestito è l’armatura che usano i ninja e questo è un simbolo cinese, secondo me rappresenta come un simbolo della forza, una cosa del genere. I ninja combattono contro il crimine, quelli cattivi. I ninja possono essere tutti e due buono o cattivo.

C’è pure la maschera però non la metto … ho un po’ il naso attappato e dopo non respiro!

Sabrina – il mio vestito è un tipo di verde, il progetto del vestito è venuto da me, mia nonna mi ha appoggiato e lei e la mamma lo hanno fatto, io le ho aiutate. Ha dei disegni e una fascia, ho una scollatura a cuore. È il vestito di Elsa dell’incoronazione: è andata all’incoronazione e deve diventare regina, governerà il regno, solo che ha dei poteri di ghiaccio che lei nasconde, non può farli vedere sennò spaventerebbe tutti. È diventata regina, ma durante la festa, hanno discusso, hanno fatto un litigio e ha mostrato i suoi poteri perché ha detto ‘BASTA!’ e gli è uscito il ghiaccio.

Miriana – che succede quando si toglie un guanto?

Elisa – mi sa che in questo litigio Anna le toglie un guanto …

Sabrina – sì, è vero. Io ho anche la corona fatta di ferro, l’hanno dipinta di argento e ci hanno messo dei diamanti. Io se fossi regina mi prenderei cura di tutto, sarei una buona regina e penserei a tutti, è il suo compito perché sennò …

Christian M – io lo so perchè lo vede mia sorella: i suoi genitori sono morti.

I COSTUMI Classe III A

DI Fabio – io mi sono travestito da Kylo – Ren un personaggio del nuovo film di Star Wars che poi alla fine ha ucciso il padre infilzandolo con la sua spada laser. come tutti gli altri personaggi ha un solo lato, quello sopra, però c’erano anche dei lati così e così, perché è uno dei personaggi cattivi che si chiama Side: loro sono nati così perché vogliono distruggere i Jedi che sono i buoni.

Un’altra cosa particolare: i Jedi possono avere la spada blu o quella verde. Io sono un Side. Ho anche una maschera, solo due Side hanno avuto la maschera, il primo è stato Dart Fener, che era il padre di Luke, perché Luke prima di diventare Jedi nell’episodio 6 era stato un normale ragazzo nomade su un pianeta di nome Tatooine; però su quel pianeta non era sicuro perché c’erano dei brutti mostri che al posto degli occhi avevano dei mnicannocchiali con il vetro, tutti ricoperti di carta igienica come le mummie con piccole corna e si chiamano Tusken. Visto che non era sicuro quel pianeta, è arrivato uno che è sopravvissuto per 4 dei film di Star Wars, il primo film in assoluto: gli hanno ammazzato il maestro. Non so perché ma il primo Side esistito è stato uno con la spada laser. Il secondo era un po’ più forte, solo che aveva la

spada laser rossa con il manico a banana. Il vestito è fatto di questo mantello che contiene anche il cappuccio, poi c’è anche la maschera, questa e la porta. Ha questo vestito con una cintura con un dispositivo, non so se è di emergenza, o per far funzionare l’allarme. Il colore di tutta questa armatura è nero, come quello di Gabriele.

Elisa - Certe maschere hanno la bocca la tua?

Fabio - La mia è senza bocca. Anche Christian ha il cappello ma con i baffi

Giada – questo costume è da principessa. Perché è l’unico che avevo a casa, ma a me piace molto fare la principessa. Io credo che non esistono. È rosa e bianco e aveva prima il cerchio ma l’ho tagliato perché non mi piaceva. Ha tante cose qua … le balze, è lungo fino ai piedi e ho la borsetta … dentro non ho niente … solo una cosa, è un’agendina.

Ludovica – mi sono vestita da Anna dell’Incoronazione. TUTTI MI dicono che sono vestita da Elsa, ma no! Sono Anna dell’incoronazione, infatti ho pure la corona! Ha tutti i brillantini e una specie di

pettine che si infila nei capelli per tenerli. Il vestito ha tanto velo, il tulle e della stoffa color verde acqua, il vestito è color verde acqua, bianco e oro … no è argento. Sui capelli mi sono fatta lo chignon, l’ha fatto mamma però me lo so fare anche io, per tutti questi anni di esperienza!!!

Faccio danza da tanto tempo! Il vestito è pomposo, grosso, e ha anche un fiocchetto in mezzo e le spalline … di tulle con i brillantini.

Massimiliano – io mi sono vestito da Spiderman, ho il vestito tutto bianco con le strisce nere e di pietre blu, è fatto di un materiale di stoffa strana perché è molto fina.

Ha delle ragnatele che partono dal cubo. Mi sono fatto anche una ragnatela, me l’ha fatta mia sorella che ha 18 anni. L’uomo ragno mi piace perché ha combattuto nei film con molti cattivi, poi può lanciare le ragnatele e si può arrampicare dappertutto, gli escono dalle mani le ragnatele. Ho anche una maschera con la bocca coperta.

Riccardo – ragazzi, il principe azzurro indossa un abito di colore azzurro mare, azzurro oceano, azzurro neve e poi azzurro metà bianco ghiaccio e poi è c’è celeste chiaro. Il principe azzurro il suo

nome si chiama … ha un nome e un cognome si chiama Sesto Azzurro. Il mio costumo è semplice<, il mio costume in costume da principe azzurro è più bello senza il cappello, perché quando mi metto questo strano cappello troppo grande, l’ho lasciato a casa, ho paura che ridete di me Bambini – noo!

Riccardo - mi sento buffo con quel cappello! Ha una cintura, viene formata di una finestra proprio come un quadrato, è giallo come il pelo del pulcino, no oro come il pelo del pulcino, quello che ha visto il gatto con gli stivali, quel pulcino grosso appena nato dalle uova d’oro!

Questa qua è la stola, ma lo sapevo la sorella di Chantal si è travestita da Masha. Ho anche il simbolo del principe azzurro, vuol dire: gran piacere antico, si intitola Principe azzurro. Ho un mantello e queste le stole del Principe Azzurro, il mantello è azzurro chiaro. Io sto cercando la mia principessa, è Sara, quello è il costume della moglie del Principe Azzurro!

Lorenzo – mi sono vestito da ninja, è nero e ha le fasce rosse sul vestito e sulla testa: io mi sento forte! Non ha il mantello, ma le cose sul braccio … ha … non so

Sabrina - C’era una tempesta, c’era una nave, improvvisamente e un ‘onda grandissima è venuta sopra la nave l’ha avvolta dentro l’onda e la nave è affondata. C’erano anche il re e la regina. La figlia non c’era perché era un viaggio di lavoro.

Sofia – pure io sono vestita da Elsa, è quando Elsa scappa e va sul regno di ghiaccio; il colore è celeste e bianco, ha i brillantini sulle braccia e poi ha al petto c’è disegnata Elsa. La scollatura è con i brillantini e le paillettes. Come ha detto Sabrina quando litigano lei e la sorella, lei scappa via e canta una canzone e costruisce questo regno di ghiaccio.

Elisa – ce la puoi cantare?

Sofia – no! Io ho anche il trucco: l’ombrello viola e il rossetto semplice, mi ha aiutato mamma. Il vestito è trasparente e sotto ho una maglietta. Il vestito non è che proprio l’ho scelto io: un giorno le mie due zie mi hanno regalato questo vestito perché sanno che a me piace un sacco Elsa.

Davide DP – Il mio vestito è un po’ di tutti i colori, bianco, grigio, sono un cavaliere medievale. Il leone è un simbolo che portavano i cavalieri perché erano forti: è un simbolo di forza. Ho un martello rosso. Ho scelto questo personaggio perché mi piace il cavaliere, mi piace che protegge. Le scarpe dei cavalieri sono nere, nere. Le maniche sono rosse e grigie sono trasparenti che si vede poi la mano sotto.

Christian T – secondo me non è solo un leone, c’è anche un’aquila perché vedo che le zampe sono come ali. Può essere il simbolo della libertà.

Chantal – io sono vestita da pop star: ho il mascara fucsia e la matita nera. Il vestito è fucsia e ar-

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gento, ha tanti brillantini; è fatto di tulle. Pop star vuol dire che canta. Io l’ho scelto perché mi piace tutto: i brillantini, il colore, le scarpe … però le calze so’ mie!

Leo – io mi sono travestito da scheletro, fatto verde fluorescente. È tutto un costume con le ossa dello scheletro che abbiamo noi dentro.

Christian T – è la gabbia toracica

Elisa – le ossa le ha solo davanti Leo – l’ho scelto perchè mi piacciono le cose che fanno paura, ho anche la maschera e i guanti. La maschera è sempre verde, e ci vedo bene. La bocca ce l’ha ma non si può aprire, è un disegno. Ha un mantello nero fatto di stoffa e anche il resto del costume è fatto di stoffa.

Miriana – io sono vestita da Elsa, colore azzurro e argento, non è tanto semplice, ho l’immagine di Elsa e delle paillettes e un mantello. L’ho scelto perché ce l’ho dall’anno scorso e mi piace molto Frozen. Come ha detto Sabrina, scappa all’incoronazione e costruisce questo palazzo di ghiaccio, io sono quella neve, siamo uguali ma io sono di ghiaccio e lei dell’incoronazione. Costruisce il castello di ghiaccio così può stare da sola senza fare del male alla sorella che da piccola l’aveva colpita in fronte. Sono andate dai Troll e l’hanno guarita. Poi hanno dato in ricordo alla sorella dei poteri di Elsa. I Troll sono dei piccoli omini verdi , di roccia e quando non c’era nessuno nel loro regno si trasformavano in rocce, si arrotolavano tutti, poi avevano dei mantellini verdi fatti di foglie e muschio. Poi ci sta il vecchio Troll quello là è il più saggio di tutti.

Christian T – mi sono vestito da super Mario, è di colore blu e rosso, sono pantaloni attaccati a un pezzo di stoffa che ci sono tipo delle cinte che vanno dietro, saloppette, ci sono due bottoni grandi gialli. Ho scelto questo costume perché mi piace Super Mario, ho trenta giochi suoi, mi piace quello che fa: salta, corre, sconfigge … ho anche il cappello adesso ce l’ha Patrizio in testa! Il cappello è grande rosso e con una M, Mario.

Sconfigge i nemici e è un bravo cattivo. I suoi amici sono Luigi e i funghi viventi. Salva i mondi e è fidanzato con Peach quella che deve salvare, è una principessa.

Ha i guanti bianchi, non sono attaccati alla maglietta. Anche Luigi ha il cappello invece che con la M ha la L di Luigi.

Nicole – io sono vestita da Clawdeen delle Monster high, il vestito ha la gonna viola il corpetto rosa corallo con delle righe nere e poi ha un giacchetto attaccato alla pelliccetta lilla e poi è tutto nero.

Ha il simbolo del teschio che indica la scuola delle Monster Hide.

Elisa – perché hai scelto questo costume?

Nicole – io non seguo tanto le Monster Hide, ma ho un gioco della Wii e mi è piaciuto tanto, soprattutto questa Clawdeen delle Monster high. Ha una parrucca con delle orecchie perché infatti è un lupo, e ha due orecchini, due e due. I suoi capelli sono marroni.

La parrucca ha dei boccoli e è molto intrecciata, non mi dà fastidio ma dipende da come tieni i capelli.

Patrizio – io sono vestito da cuoco, che ha un sacco di cose da cucina, va nei grandi ristoranti a lavora’ in quelli a cinque stelle, prende tanto! Il cuoco non ha un simbolo, però le forchette sono il simbolo del ristorante. ho il cappello sembra tutta una bolla bianca e nel mio c’è scritto ‘grande

cuoco’. Io l’ho scelto perché per me è un hobby, un hobby divertente, io cucino spesso con mia madre. È un vestito comune, ci sono dei bottoni ma non sono da sbottonare.

Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Sara – io sono vestita da Anna dell’incoronazione, è un vestito particolare perché ha qualcosa di particolare: questi simboli che però non so cosa vogliono dire. Ho il disegno di una pianta con dei diamanti, è verde chiaro e verde scuro, anche nero, e la cinta d’argento, con la scollatura a cuore.

Ha le spalline. Ho scelto questo costume perché Anna è simpatica e un pochino buffa. Teneva tanto alla sorella e andava a cercarla.

Ho l’ombretto verde e il rossetto rosso. Ho la coda ma nel film ha lo chignon.

Gabriele – io mi sono vestito da Kylo – Ren come Fabio, con la mano posso controllare nella mente e posso leggere nel pensiero. Il vestito è tutto nero, ha una cintura con dei pulsanti. Il mio non è proprio un mantello ma è un cappuccio: quando vai a metterti la maschera ti metti il cappuccio: è nero e grigio ha delle strisce rotonde grigie attorno agli occhi, la bocca è coperta. A Fabio voglio dire che non si chiama Dart Fener, ma Wader solo che nel primo film lo chiamavamo Dart Fener perché water per noi significava il water dove vai …

Ilaria – io sono vestita da Anna dell’incoronazione però non è proprio così, questo l’ho usato per fare danza: è bianco e celeste e poi ha delle paillettes, tutte una a fianco all’altra. Sotto porto una maglietta tutta brillantinosa. Questo è il tulle e la stoffa verde acqua, poi ho un fiocco e a casa ho i guanti bianchi e la corona, però non me la sono messa. La scollatura è a cuore. Io non l’’ho scelto perché l’hanno scelto le maestre, e questo era il più bello che mi piaceva. Ho i brillantini con tipo una ruota che li scuoti e vengono fuori, poi ho l’ombretto turchese.

Davide DM – io sono vestito da ninja, sul petto c’è uno scheletro è un segno di guerra. Il colore è verde e nero e lo scheletro è verde.

Ho un’armatura e le scarpe sono nere. Anche sulle gambe ho un’armatura. Ho le spalle rigonfie così se mi danno un pugno si fanno male loro. Ho una maschera che copre la bocca di colore grigia e l’altro pezzo è nero. Questo costume l’ho scelto perché mi piacciono i ninja.

Maila – io sono vestita da giapponese, è rosso ha le braccia lunghe, le maniche lunghe, queste cose che si mettono nelle dita per tenerlo. Ha una fascia a fiori, una è la cinta: il vestito è rosso e le fasce sono verdi nere rosse con i fiori. Ho scelto questo costume perché mi piaceva, ho anche i trucchi: rossetto rosso con la matita e l’ombretto celeste.

Christian M – io sono vestito da poliziotto. Questo qui non è un poliziotto normale, è uno un po’ speciale: i pantaloni sono blu scuro scuro, questo credo che sia un giubbotto antiproiettile, poi c’è una scritta in inglese e ‘squadra anticrimine’ è scritto in italiano.

L’ho scelto perché lo volevo da natale essere vestito da poliziotto, perché mi piace, perché quando ha le sirene accese può passare col rosso! Avevo un fucile però non me l’hanno fatto portare, ho anche delle bombe e delle manette ma non le ho più trovate! Questo è una specie di distintivo. Le scarpe sono stivali neri.

Alejandro – io sono vestito da Spiderman: ha una calzamaglia

con un ragno sopra, il ragno è il simbolo perché è stato morso da un ragno e fa le ragnatele, era un ragno a sette zampe e se lo guardi negli occhi ti viene una maledizione. Ha delle ragnatele sopra, le spara dalle mani perché quando lo ha morso gli ha fatto tutte ragnatele nelle braccia. Il colore del costume è rosso e blu e il ragno è nero, le scarpe sono normali.

Elisa – io sono travestita da Bell perché mi piaceva e me lo ha comprato papà, era nuovo, cioè me lo ha comprato da poco, ha anche il mantello con tutta la pelliccia. Il mantello è rosso e la pelliccia è bianca. Il vestito è oro, rosso e ha del tulle con delle rose. Mi piace perché ha tutte queste balze, qua è oro e ha tutte rose disegnate con i brillantini: a me piaceva tanto. La scollatura è a cuore e al centro del cuore ha un medaglione con disegnata Belle e il diamante rosso. Le maniche ce le aveva corte, poi io sotto ho una maglietta, le maniche sono rosse e sotto hanno un tulle con brillantini oro. È tutto rosso e sotto ho messo la maglietta nera, questo me lo posso mettere così se ho freddo. Le scarpe le ho messe da ginnastica.

Interviste realizzate da Elisa Lazzoni I NOSTRI TESTI FANTASTICI

IHE C’era una volta un maestro spadaccino di nome Ihe. Un giorno il gufo reale gli dà un messaggio da parte del re, mentre si trovano nel bosco in una giornata di sole, allora corrono subito al castello perché il re aveva bisogno di aiuto.

Lo spadaccino mette al riparo il re e andò a combatter il nemico: alla fine lo sconfisse. Il re lo premiò e gli rivelò che era suo figlio: era stato rapito da piccolino.

Patrizio

LA PRINCIPESSA E I SUOI AMICI C’era una volta una principessa che viveva in un castello. Un pomeriggio era insieme ai suoi amici a giocare nel giardino del castello. Giocavano con la palla e ad un tratto arrivò un marziano e trasformò il suo castello in un’astronave ed intorno c’era lo spazio.

All’inizio fu difficile abituarsi a vivere lì, in quanto non riuscivano ad appoggiare i piedi per terra, ma poi divenne divertente poter volteggiare nello spazio, fare capriole, nuotare nell’aria. Il marziano quando vide tutta questa allegria, si rese conto che i bambini si divertivano anche in un luogo diverso e capì che era stato inutile trasformare il castello. Decise di riportare tutto com’era e di tornare nello spazio.

La principessa ed i suoi amici erano felici di essere tornati nelle loro case e decisero di dare una festa: ballarono r giocarono tutta la sera e vissero felici e contenti.

Ludovica

IL PRINCIPE STRANO Giravano per il Colosseo finchè non arriva l’alieno che mette paura a tutti. Poi arrivano il principe il dinosauro e il pallone: attaccano l’alieno che vola molto lontano.

Mentre l’alieno sta volando vola anche il dinosauro che mette tutta la sua velocità finchè non lo prende. Dopo averlo preso il dinosauro lo porta dai suoi amici. La palla dice all’alieno ‘perché hai fatto scappare i visitatori?’ l’alieno risponde: ‘ho fatto scappare i visitatori per invitarli a casa mia per metterli al caldo’.

Lorenzo

LA MENTE DEL MOSTRO Un giorno un mostro marino nuotava in cerca di una preda quando all’improvviso vide una foca e un granchio vicino alla scogliera. Il cielo diventava sempre più nero, si riusciva a vedere la luce riflessa della luna e delle stelle. Loro erano lì sullo scoglio a godersi quello spettacolo meraviglioso e a riposare un po’. Nel frattempo comincia-

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

rono ad avvertire uno spostamento dell’acqua simile allo tsunami.

Improvvisamente vengono travolti da qualcosa di grande e di spaventoso: la foca e il granchio cominciarono a scappare perché temevano che fossero stati mangiati da quel terribile mostro degli abissi.

Lui si avvicinò sempre di più, la sua grossa bocca uscì dall’acqua pronta ad ingoiare qualunque cosa. Erano lì pronti ad essere mangiati, ma alla foca venne un’idea: iniziò ad emettere dei suoni simili ad una ninna nanna che gli cantava la mamma quando era piccola.

Lo guardò dritto negli occhi per farle capire che mangiandola le avrebbe fatto morire i piccoli che portava nella pancia e il granchio la seguì. A modo suo il mostro sgranò gli occhi poi si commosse e si immerse nell’oceano. I due riuscirono a salvarsi e promisero che non si sarebbero più lasciati perché dopo questa esperienza avevano capito di essere molto legati.

Ilaria

IL LIBRO DI MAGIA Un giorno una bambina di nove mesi Michel leggeva un libro di magia, si addormentò per la stanchezza ed entrò nel libro degli incantesimi. Si trasformò in una maga e da quel momento tutto ciò che pensava o diceva poteva ottenerlo. Aveva un amico gatto con lui faceva tante magie. Si divertivano a fare i dolci perché lei amava tanto mangiare. Il castello lo fece diventare a forma di una grande torta di dolce enorme, ma ad un tratto sentiva una voce di sottofondo ed erano le mamme che le dicevano di svegliarsi. Si svegliò e capì che era il dottore.

Davide DP

LA TARTARUGA SCOMPARSA La tartaruga marina pesce in montagna in un giorno lontano di pioggia un cavaliere Arturo faceva una passeggiata in montagna con la sua tartaruga marina Arc e il suo pesce Tudo. Mentre passeggiavano il cavaliere si accorse che Arc non c’era più. Provò a cercarla su tutta la montagna ma non la trovò; Tudo era disperato, aveva perso la sua migliore amica che in passato gli aveva salvato la vita.

Ad un tratto il cavaliere si accorse che Arc l’aveva tenuta tutto il tempo in tasca e vissero tutti insieme felici e contenti.

LA SQUADRA DEI PAZZI IN MISSIONE La squadra dei pazzi formata dalla principessa pazza, la poltrona aliena e la strega, deve andare in missione per salvare una caverna in pericolo da un ufo che è diventato cattivo, non si sa perché e la vuole distruggere, quindi si mettono in cammino. Arrivano in un bosco ma non riescono più a trovare l’uscita. Ad un certo punto la strega trova una via d’uscita e senza dirlo a nessuno va. Camminando incontra il sole Cuoricione: chiunque vada sotto al sole Cuoricione si innamorerà di una persona o di un oggetto stranissimo e così succede. La strega si innamorò della poltrona aliena! La squadra non trovava più la strega e decidono di cercarla. Trovata, chiedono al sole Cuoricione di spezzare l’incantesimo ma purtroppo ci voleva troppo tempo e con tranquillità gli spiegarono che la strega serviva per la squadra perché dovevano salvare una caverna in pericolo da un ufo cattivo. Il sole capì e si sbrigò a spezzare l’incantesimo, la strega si riprese e veloci andarono nella caverna. Per fortuna l’ufo non aveva ancora distrutto niente. Poi la strega disse:’ ma se il sole è buono e può fare l’incantesimo dell’amore, può far diventare l’ufo buono …, giusto?! Allora la principessa pazza dice: ‘giusto pazzo’ col fatto che la poltrona aliena non sapeva

parlare, annuì e allora la strega disse ‘ok, quindi siamo tutti d’accordo, forza, portiamolo dal sole Cuoricione’. Arrivai dal sole lui spezzò anche il suo incantesimo e quindi la caverna non fu più in pericolo. Allora, lo possiamo dire, la caverna visse felice e contenta!

Nicole Una discoteca un po’ pazza

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IL PAESE DOVE TUTTO E’ POSSIBILE Era un giorno soleggiato nel Paese Dove Tutto è Possibile e Babbo deejay preparando i dischi per la musica da discoteca che doveva usare per quella sera. Visto che lui era molto vecchio, lo viene ad aiutare la sua amica Renna Zebra a preparare i dischi. Mentre sceglievano la musica da mettere, con lo zoccolo della Renna Zebra si ruppe il disco che avevano scelto …

Per fortuna che c’era lo gnomo con il dito elastico che aggiustava ogni cosa. Quando arrivò, lo gnomo cercò di rimettere insieme i pezzi con una super colla speciale.

Dopo tante ore che provarono ad aggiustare il disco ci riuscirono; arrivò la sera e ballarono tutti insieme ad altre creature fantastiche del Paese Dove Tutto è Possibile.

Quando finirono di ballare uscirono insieme a prendere delle caramelle al negozio, le mangiarono vissero caramellati e contenti!

Gabriele

LA POLTRONA DISPETTOSA Tanto tempo fa in un vecchio castello viveva un mago con il suo gufo e con la sua poltrona magica.

Inventava tante pozioni tutte diverse e un giorno non trovava il cristallo rosa per finire la pozione che il suo gufo trovò dentro la bocca della poltrona. Così il mago completò la sua pozione che gli servì per levare la bocca alla poltrona.

Maila LA CASA DEI FANTASMI C’erano una volta tre principesse: Sara la principessa di mondi, Sabrina la principessa dei popcorn e Lady Pinchi. Un giorno decisero di fare una passeggiata. Camminarono così tanto che non si resero conto che si era fatta notte. Mentre si incamminarono per tornare indietro, videro una casa tutta rotta con nuvole nere e fulmini che la circondavano; le principesse decisero di entrare e trovarono un banchetto con tanti cibi squisiti e così fecero cena. I fantasmi, accortisi della loro presenza, imprigionarono Sara. Allora Sabri e Pinchi escogitarono un piano: liberarono Sara e vissero felici e contenti.

Sara

LA RAPINA A MANO ARMATA Un uomo Carota Coniglio andò in un hotel e si mise sul letto dove c’era un vampiro rapinatore e un mobile bandito che era un bandito, così si impaurì. Strillò, però non lo poteva sentire nessuno finché il mobile e il letto si distrassero, così scappò. Andò in una caverna che un tempo fu una caverna arrestata … Camminò finché arrivarono i due banditi e gli dissero ‘Sei in trappola’ esclamarono! Però poi rifletterono che all’età che avevano, non dovevano rapire l’Uomo Carota Coniglio. Così fecero pace rapinando una banca e vissero felici e dolcemente.

Alessandro

LA SCOMPARSA DELLA PRINCIPESSA In una notte buia la principessa Fragolina Dolce Cuore scomparve. Le guardie ‘meringhe’ andarono a chiedere aiuto al grande mago più potente del regno. Dopo qualche ora le guardie arrivarono a destinazione, bussarono alla porta: TOC TOC … Il mago aprì e andarono di corsa alla cripta; il mago andò davanti alla sua sfera magica

e pronunciò le parole magiche “ALA KAZAN ALA KAZAN” fammi vedere la principessa scomparsa”. Le guardie videro la loro principessa in una cella magica. Poi disse loro di stare attenti alla strega Gothel del e ai suoi corvi perché sono molto ghiotti di meringhe. Il mago diede loro dei braccialetti che li facevano diventare invisibili; uscirono dalla torre del mago e andarono al castello della strega Gothel. Le guardie attivarono i braccialetti dell’ invisibilità e per fortuna i corvi non videro le guardie sennò le avrebbero mangiate.

Di corsa arrivarono all’ultima stanza del castello e là era rinchiusa la principessa. Le guardie dovevano inserire il codice che era 203582 e si aprì la porta dove era rinchiusa la principessa, così scapparono via dal castello. Le guardie meringhe prima di andare via chiamarono in rinforzo gli Elfi, presero il bastone della strega Gothel e crearono un vortice che la risucchiò. Le guardie riportarono la principessa a casa, festeggiarono il suo ritorno e invitarono pure il mago Marline.

Miriana

IL POLIZIOTTO E IL LADRO FANTASMA In una notte stellata la bambina mentre camminava nel suo castello, vide il ladro fantasma. Allora la bambina chiama la polizia. Arriva il poliziotto con il suo cane alla ricerca del ladro. Il cane trova il ladro dentro il bagno. Il ladro viene arrestato e il poliziotto restituisce i gioielli al legittimo proprietario. Il ladro viene portato in

carcere e tutti vissero felici e contenti.

Christian M

IL LITIGIO OSCURO Il re marziano era in farmacia insieme all’Elfo guerriero per comperare dei medicinali per la tosse.

Ad un certo punto arriva un bullo e li supera perché non sa rispettare le regole e gli disse che in verità era arrivato prima lui di loro. Iniziarono a litigare e a sparare di tutto e di più.

Allora l’elfo gli disse che doveva fare pace così si calmarono e da bravi ristabilirono la fila da veri amici.

Fabio IL MAGO INSIEME Il mago e il gufo vanno a fare una passeggiata, entrano in una grotta e tutto a un tratto sentono un rumore molto forte: il gufo si avvicina al mago, vanno più giù nella grotta e diventa più buio. Allora il mago fa una magia e fa apparire

una torcia: si avvicinano ed era solo una fessura d’aria nella grotta quindi non più spaventati, tornano verso l’uscita e si avviano alla loro casa.

Massimiliano

LARCOBIANCONERO C’era una volta un arcobaleno che viveva con il suo amico Sole nel cielo.

Ad un tratto iniziò a grandinare sull’arcobaleno e la grandine risucchio tutto il colore. L’arcobaleno diventò molto molto triste perché era solo bianco e nero; allora va dal suo amico Sole e gli racconta il fatto accaduto. Il sole cerca di aiutare il suo amico, ma non gli veniva niente. Poi ad un certo punto il sole si ricorda della fatina dei pennarelli: i due amici vanno da lei che è informata dell’accaduto E restituisce colori dell’arcobaleno con la sua bacchetta magica a pennarello e gli amici felici possono tornare a splendere nel cielo.

Sabrina

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Simposio

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il Litorale

LIBERO INCONTRO ARTISTICO CULTURALE • Via delle Orchidee, 61 - Lido di Cincinnato - Anzio Tel. 06.9863804 • E-mail: ilsimposio@alice.it • Blog: liberoincontro.blogspot.com

Giuliana Bellorini è l’organizzatrice del salotto sede del Simposio

UN TEMPIO PER LA POESIA Nel Tempio romano di Adriano, l'imperatore che amava la filosofia e l'arte (e scriveva lui stesso poesie), ogni anno nel mese di febbraio viene ospitata una grande manifestazione che vede trionfare in tutte le sue possibili rappresentazioni il mondo della poesia. Un’intera giornata, una opportunità unica per incontrare poeti di tutto il mondo, per poterli ascoltare e parlare con loro. Una grande opportunità soprattutto per i giovani studenti, che riempiono festosamente il Tempio per tutta la mattinata. Sono giovani delle scuole secondarie che, dopo un tirocinio accanto ad un volontario già affermato nella materia, possono esibirsi e commentare le loro letture, dimostrando in un dialogo aperto e spontaneo una capacità critica sensibile e profonda. Responsabili, preparati anche per intrattenimenti ludici ove la perizia tecnica, unita alla disinvolta esposizione, è messa in competizione per un pubblico che dovrà, poi, giudicare e valutare. Trovo questa iniziativa lodevole e rassicurante, soprattutto nel momento culmine della Premiazione di quest’anno. Un premio destinato al poeta che l'età e il prestigio della propria opera ha insignito e che io immagino come un anello di congiunzione: il vecchio che lascia il testimone al nuovo. È un momento di grande emotività. La fatica degli anni non toglie nulla alla comprensibilità di una voce piana e trepidante che cerca di trasmettere fino all'ultimo quello che c'é di più nobile nell'uomo: i sentimenti umani.

Sfilano per tutto il giorno, come in una grande festa, poeti di tutto il mondo e voci di casa nostra che si sono distinti per dedizione a quest'arte essenziale della parola, atta a comunicare messaggi, stati d'animo, sfoghi o semplicemente un divertimento tutto mentale. Poesia in lingue arcaiche che volenterosi rimatori cercano di far sopravvivere per l'umanità o poesia terapeutica per aiutare i sofferenti. Le mie riflessioni, tornando a casa, m'invadono di tenera fiducia. -Tutti scrivono poesie - si dice quasi con ironia, ma io nutro la personale convinzione che questa non sia un’arte per soli geni, ma una forma espressiva capace di offrire una grande possibilità di approfondimento interiore. Spesso, versificare trova il giusto humus nei momenti di grande difficoltà, ove risulta difficile analizzare i propri sentimenti e la brevità di un verso si adegua al nostro bisogno immediato di comunicare. E, mascherando il pudore, permette un'apertura a quel sotterraneo più intimo dell'essere umano per aiutarlo a vedere meglio se stesso e a sciogliere quei nodi che causano sofferenze: un vitale bisogno di trovare qualcosa di importante e duraturo. Sono quei valori che la Storia ha solo modificato nella forma, ma che continuano ad essere i più importanti della nostra vita.

Giuliana

mercoledì 17 febbraio

IL GHETTO DI ROMA

BENEDETTO CROCE E L'IDEA DI LIBERTÀ

commento a: «Soliloquio di un vecchio filosofo», gennaio 1942

25 febbraio 1866

Benedetto Croce nasce a Pescasseroli negli Abruzzi.

A diciassette anni un terremoto lo privò di genitori e sorella lasciandolo gravemente ferito. Accolto insieme al fratello superstite nella casa di Roma dal cugino Silvio Spaventa fratello della madre vi restò fino a vent'anni.

Questo tragico episodio gli servì a tener presente la vulnerabilità degli eventi e di conseguenza «il problema del male» che però non scalfì la sua fiducia nell'ideale umano che aspira alla libertà, perché: «la moralità è un'energia interiore, che non soffre misurazione di sorta».

PRIMI DECENNI DELL'UNITÀ D'ITALIA quelli della formazione sono vissuti e valutati in seguito come «una condizione spirituale grandemente elevata», un'epoca come ogni altra con tutte le sue contraddizioni e i suoi detrattori, ma con un grande ideale morale che ispirava gli animi nobili di passione civica e altruistica.

ITALIA E EUROPA in questo momento storico sono accomunate nello 'spirito umano' pervenuto «alla forma più consapevole e riflessa e unitaria e armonica che avesse conseguito il principio stesso che muove la storia e le dà il momento positivo e sintetico, la libertà». Ovviamente, un ideale potenziale di cambiamenti costanti soprattutto per le generazioni future che saranno costretti ad affrontare nuove situazioni che di volta in volta richiederanno scelte adeguate alle circostanze.

«Ma, quanto al suo principio, che è morale, ed anzi la moralità stessa nel suo svolgimento» è inattaccabile «l'ideale della libertà rimane intatto».

E se in alcune epoche questo principio è stato avversato non c'é da stupirsi perché è il movimento stesso del tempo che modifica le cose e di conseguenza le azioni degli uomini: «la realtà e la vita non sarebbero se non fossero diversità e perpetuo contrasto[...]».

Pace o bene assoluti sono utopie. L'azione morale dell'uomo deve sempre misurarsi con la forza vitale che sempre lo accompagna e che modifica costantemente ogni situazione.

CONTRO I SISTEMI CHIUSI quelli definiti 'ideali' era rivolta la sua costante ricerca speculativa. Di Hegel del quale si considerava debitore ebbe il coraggio di smontare pezzo per pezzo il suo sistema chiuso dalle categorie che inquadrava in un impianto logico ogni evento della natura e della storia.

lunedì 22 febbraio

L'OPERA LIRICA SPIEGATA DAL M° CARLO LIBERATORI LUCIA DI LAMMERMOOR

«Le Chajim. Alla vita» romanzo di Roberto Fiorentini

Ci sono storie preziose che resterebbero sepolte nelle pieghe del tempo se non ci fosse qualcuno a farle rivivere. E una volta rinate, scivolerebbero nuovamente verso l'oblio se non avessero occhi che ti scrutano, paure che attanagliano, cuori che battono, sentimenti che turbano emergenti dalle pagine di un romanzo.

E' proprio quello che accade leggendo Le Chajim di Roberto Fiorentini: dalle viuzze povere e buie del Ghetto di Roma ti vengono incontro due figure, giovani ebrei della fine del 1700.

La prima , Diamante, ha già la forza e la sicurezza di un'adulta, pur essendo solo un'adolescente: è una forza che le proviene dagli studi dei libri sacri dell'ebraismo e dall'amorevole e solida famiglia. La seconda, Avraham, proprio da quelle stesse sicurezze si allontanerà per approdare a consapevolezze diverse. Entrambi i giovani affronteranno i pericoli, le ingiustizie e i soprusi della Roma papalina per sfuggire ad un destino che li vuole diversi : Diamante sarà rapita dalla propria casa e rinchiusa per essere convertita al cattolicesimo. Avraham dovrà sfidare le potenti forze dell'Inquisizione per salvarla, facendo appello ad aiuti inaspettati ed insospettabili.

Non mancano lo sfondo storico puntualmente ricostruito, le psicologie dei personaggi accuratamente indagate, i paesaggi realisticamente descritti che portano il lettore in un mondo di carta che non ha nulla da invidiare a quello virtuale. Sicuramente romanzo storico sul solco della migliore tradizione narrativa italiana, Le chajim è costruito infatti come un ipertesto: è un romanzo di formazione, che apre un avvincente giallo storico alla ricerca di un manoscritto che avrebbe potuto cambiare la storia della Chiesa; è un saggio sulla Roma del 700 che rimanda ai preziosi documenti dell'appendice, ma anche un breve pamphlet filosofico che riserva qualche intrigante sorpresa...

Insomma, una storia avvincente e sorprendente che, mentre ci ricorda le forme molteplici della persecuzione degli ebrei, ci fa riflettere sull'intolleranza religiosa che, attraverso i secoli, è ancora di recente e drammatica attualità.

Il pensiero va alle ragazze cristiane rapite in Nigeria dall'organizzazione jihadista Boko Haram. Se la giovane Diamante fosse stata rapita ai nostri giorni, all'epoca dei social network, Roberto Fiorentini avrebbe potuto creare l'hashtag BRING BACK OUR DIAMANTE! Raffaella Santorelli

Il soggetto della Lucia fu desunto dal celebre romanzo “The Bride of Lammermoor”, in cui Walter Scott adombrò le vicende della famiglia Stair (gli Ashton) e di Lord Rutheford (Edgardo di Ravenswood).

Gli avvenimenti ai quali Scott si ispirò ebbero luogo nel 1689, all’epoca delle lotte fra i seguaci di Guglielmo III d’Orange e quelli dell’ex re Guglielmo II. Nel libretto dell’epoca di Donizetti, invece, i fatti sono retrodatati alla fine del ‘500.

Non si conoscono le ragioni che indussero il compositore a scegliere come soggetto il romanzo di Scott, anche se proprio in quegli anni, lo stesso aveva colpito la fantasia di diversi operisti.

Si può ritenere che tale lavoro fu scritto dal grande bergamasco tra il maggio e il lugliuo del 1835. La Lucia di Lammermoor costituì la consacrazione di Donizetti come grande compositore di opere serie.

Egli si giovò indubbiamente della collaborazione del librettista Salvatore Cammarano ben provvisto di quelle capacità di sintesi che furono la migliore dote dei suoi grandi colleghi della prima metà dell’800: il tutto naturalmente andava, talvolta, a discapito della letteratura ma certamente a vantaggio dell’effetto teatrale.

La caratterizzazione dei personaggi si innesta sull’ambiente con un’immediatezza data da invenzioni melodiche la cui riuscita non trova probabilmente riscontro in alcun altra opera seria donizettiana.

Lucia è il personaggio dell’opera in cui la passione meglio si distende in melodie di celestiale soavità. Sebbene l’amore sia così sconvolgente, in lei, da degenerare all’epilogo in follia omicida, Lucia appare costantemente, nella sua proiezione musicale, come una figura idealizzata che simboleggia la mansuetudine, la dolcezza, la fedeltà, il sacrificio.

ORARIO

lunedì, mercoledì e domenica - incontro ore 17.15 - inizio ore 17.30

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

E’ la caratterizzazione melodica a delinearla in questo modo, e a dare sempre alla sua cocente passione, il ritegno d’un trepidante candore. Edgardo, insieme a Raoul degli “Ugonotti” di Magarbur e a Gualtiero del “Pirata” di Bellini è uno dei prototipi del tenore romantico. I torti subiti dalla sua famiglia, la sua povertà, il lugubre luogo in cui vive, il mistero di cui si circonda gli conferiscono l’aureola del perseguitato.

LA VICENDA Malgrado l’odio atavico che separa le loro famiglie, EDGARDO (Ravenswood) e Lucia (Ashton) si amano e si incontrano nascostamente. EDGARDO deve assentarsi chiamato altrove e prima di partire rammenta a Lucia che suo fratello Enrico Ashton gli ha ucciso il padre. Perdonerà il tutto se potrà sposarla. Lucia gli giura eterna fedeltà.

Enrico, prossimo alla rovina perché la sua fazione è perdente inganna sua sorella Lucia facendole credere che Edgardo si è legato ad un’altra donna e la costringe a sposare il potente Lord Arturo Bucklaw. Durante la cerimonia Edgardo irrompe nel castello degli Ashton, rimprovera a Lucia l’infedeltà di cui si è macchiata e maledice lei e la sua stirpe. È notte, Enrico ed Edgardo si sfidano al duello che avverrà alle prime luci dell’alba. Mentre gli invitati festeggiano ancora le nozze di Lucia sopraggiunge Raimondo (educatore e confidente di Lucia) sconvolto e narra che Lucia ha ucciso il marito trafiggendolo con una spada. Il turbamento degli astanti è accentuato dalla comparsa di Lucia che, ormai folle, immagina che si stiano svolgendo le sue nozze con Edgardo. Tornata alla realtà cade svenuta. All’esterno della torre del castello Edgardo, affranto per essere stato tradito da Lucia, immagina di rivolgersi a lei e di annunciarle che tra poco egli morrà. Sopraggiungono Raimondo e gli invitati alle nozze. Edgardo apprende ciò che è accaduto e che la sua amata è agonizzante. Vorrebbe rivederla, ma quando i rintocchi d’una campana annunciano che Lucia è morta, si trafigge con un pugnale.

L’opera andò in scena al Teatro San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835 con un successo enorme. La sua fortuna fu immediata. In poco tempo fu rappresentata in tutti i maggiori teatri italiani. Al Teatro alla Scala di Milano, anche qui con successo grandissimo, fu eseguita, per la prima volta, il 1° aprile 1839. Fu rappresentata all’estero, nei più importanti teatri lirici e continua ad essere eseguita con esiti entusiastici. In Inghilterra fu a volte contrastata perché si trovò che Donizetti aveva tradito lo spirito del romanzo di Walter ScottIl successo fu leggermente “sopito” verso la fine dell’800, ma riprese vigore verso il 1935 fino ai giorni d’oggi. Possiamo dire, infine, che in piena “Donizetti Renaissance”, si parla senza riserve alcune, di capolavoro.

Carlo Liberatori

mercoledì 24 febbraio

FILOSOFIA A FUMETTI/16 di Sergio Bedeschi

L’ULTIMA PUNTATA? E CHI L’HA DETTO? Allora quella di gennaio non era stata l’ultima puntata di FILOSOFIA A FUMETTI come da più parti si era minacciato! E no! Perché ogni volta che pare essere giunti al termine, ecco che si aprono puntualmente nuovi orizzonti da esplorare e nuove curiosità da soddisfare. E non va detto soltanto per la Storia della Filosofia in senso stretto o per l’evolversi del pensiero umano o per quell’andare avanti e indietro tra contraddizioni e ardite ipotesi che caratterizzano il dinamico salotto del Simposio di Lavinio, ma anche e soprattutto per quei temi di fondo e di principio che riguardano il senso della Filosofia e una sua possibile aggiornata definizione in mezzo al bailamme delle vicende umane. Insomma il Simposio, dopo aver raccontato tante storie e storielle, aneddoti e pettegolezzi sui filosofi di ogni tempo, nonché sui loro sogni e magari anche sui loro capricci, pretende ora di tirare qualche conclusione sul significato di questa straordinaria avventura che sta per giungere al termine.

TIRAR LE SOMME E, neanche a dirlo, fa appello a tutti i partecipanti del Simposio affinché siano loro stessi a tirare le somme e a fare un bilancio, esponendosi nelle discussioni (che questa volta avranno più spazio e respiro) con iniziativa e coraggio.

Preparatevi allora voi che verrete alla 16^ puntata (ma qualcuno sostiene che sarà la 17^): pensate, abbiamo perso pure il conto! Preparatevi dunque, perché questa volta sarà inevitabile un dibattito al quale nessuno potrà sottrarsi, se è vero come è vero che si annuncia pure la distribuzione di un piccolo questionario da compilare sia sulle antiche grandi domande della Filosofia, sia sulla volontà di riprendere in futuro iniziative così folli e presuntuose.

LA MATEMATICA STRUMENTO PER CAPIRE IL MONDO Magari aprendo su domande inesplorate come quella che indaga sul posto della Matematica entro la Filosofia. Cosa che peraltro c’era da aspettarsi, vista la dedizione e la pas-

Simposio

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Il Litorale

sione di Sergio Bedeschi alla Matematica e alle Scienze Positive in generale. E che nessuno se la prenda se, sul finire, si protenderà verso una visione aristotelica (dunque matematica-scientifica) delle cose (piuttosto che platonica). E sì, perché se la Filosofia ha tra i suoi maggiori obbiettivi la conoscenza della Natura si dovrà comunque accettare che la Matematica, prima di ogni altra branca del Sapere, ne diventi lo strumento fondamentale, con buona pace per coloro che la detestano e che se ne sentano per qualche ragione esclusi. Naturalmente nessuno si deve spaventare, ben sapendo che Bedeschi, anche quando si addentra su temi specializzati, non perde mai di vista l’assoluta necessità di esprimere in linguaggio semplice e comprensibile tutte le cose di cui si andrà discorrendo.

SCOPERTA O INVENZIONE? La Matematica dunque, dicevamo, per quella capacità di saper descrivere in modo tanto mirabile e coerente il mondo nel quale siamo immersi. Un nuovo pretesto tutto sommato per ritrovarsi nella lacerante lotta senza fine tra Aristotele e Platone , tra il nostro pensiero razionale e il nostro spirito poetico e intuitivo. E tra tutte, una domanda grandiosa ed inquietante: la Matematica, questo strumento che così bene spiega e descrive le cose, era già scritta tra le stelle prima ancora che l’uomo la “rivelasse”? In ultima analisi a noi esseri umani spetta solo il compito di “scoprirla” approfittando della nostra razionalità e della nostra consapevolezza? Oppure essa è puramente una nostra “invenzione”, qualcosa che abbiamo tirato fuori dal nostro sudore (mentale), da soli, senza l’aiuto di chicchessia e tanto meno di qualche presunta divinità assistenziale? Avete capito i temi che tratteremo? E vorreste mancare ad una puntata del genere? Arrivederci al 24 febbraio.

ANCHE QUESTA È VITA?

Forse è meglio se ti abitui se non ti fucileranno in guerra allora sarai obbligato ad offrire il tuo corpo al mare Anche questa è vita?

Quando scapperai dalla tua patria diventerai nutrimento per i pesci se ne avrai la possibilità dovrai sincronizzare il tuo battito con la campana della chiesa finché gli anni passeranno e rimarrai ultimo fra i cittadini uno straniero che vuole vivere con la lingua ormai troppo amara Forse è meglio se ti abitui come un orfano bambino che prende schiaffi per abitudine Anche questa è vita?

Per te che la ami devi abituarti POVERA PATRIA

e povero mio popolo che non può vivere e nemmeno morire parassiti ne plasmano il loro destino e si autoproclamano nel nome di dio raccolgono adepti e affibbiano a dio attributi che sono solo umani sacrificano sull’altare della follia la ragione e ne fanno legge divina povera patria e povero mio popolo alzati ora o non svegliarti mai più

da: “Sogni di tregua”, Gilgamesh edizioni, 2015)

domenica 28 febbraio

LETT. ITALIANA a lirica/6 - Il dolce stil novo - Dante e la poesia della lode

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CENTENARIO della NASCITA di ETTORE MALOSSO (Vicenza 1916 - Anzio 2013)

REALTÀ, forse.../vol.3 Pochi fatti, ma forse i più importanti della mia vita (p.13)

Sono nato come nascono tutti i bambini, anche se non dovevo nascere, perché, in occasione del parto precedente, mia madre era stata sul punto di morire e il ginecologo aveva sentenziato: “Per questa donna non più gravidanze, se vuol continuare a vivere”. Ma mia madre era donna di fede e di gran buon senso. E così sono nato: mia madre è rifiorita ed è vissuta 89 anni; io pesavo cinque chili e mezzo quando dal buio sono uscito alla prima luce e sono cresciuto sano e robusto. Era una calda giornata di luglio del 1916, a Vicenza, in piena prima guerra mondiale e nella mia casa si poteva sentire l’eco affatto festoso del tuono dei cannoni.

L’INFINITO Com’era grande la mia città quando mia madre mi prendeva per mano ed io la seguivo piano, piano…

Poi, nella natura immerso, vedevo alzarsi intorno a me, ogni giorno, un velo… finché il mio sguardo da meraviglia preso trovò uno specchio Mi inoltrai per sentieri sconosciuti e in me cercai ciò che gli occhi miei non potevano vedere L’infinito invase la mia mente, rimescolò tutti i miei pensieri e ai pensieri, giorno dopo giorno, si aggiunsero i ricordi…

Ora, il mistero si è fatto più profondo e in esso, più intenso è il desiderio di cercare I ricordi non sommergono i ricordi, si allargano gli spazi dove non ci sono più pareti e corre lo sguardo senza trovare mai un confine Com’era grande la mia città quando mia madre mi prendeva per mano ed io la seguivo piano, piano…

Solo una piccola parte mi era nota Tutto il resto era mistero… come rimane ancora questo Universo intero.

Da bambino, amavo la terra: ho amato e ammirato molto mio padre che, nei ritagli liberi del suo lavoro abituale, la coltivava e mi aveva insegnato ad amarla quando, piccolino, lo seguivo sui campi in silenzio, e in silenzio pensavo.

Ho amato e molto ammirato mia madre nella severità e nella dolcezza delle sue controllate espansioni, nell'apparente imperturbabile accettazione di ogni vicenda umana e nella pacata comprensione delle sue aspirazioni. Nell'equilibrio dei miei genitori sono cresciuto libero da preconcetti con la visione chiara della strada da seguire, con la curiosità di sapere dove portava, soffermandomi ad ogni passo per guardare al di là dei cespugli. Da giovane, ho trovato nella fatica le mie riflessioni e nell'attività fisica lo sfogo naturale della mia esuberanza. Amavo i prati e i campi di grano, gli alberi e i filari di viti, il sole e l'ombra, in cui ero cresciuto.

Dalla terra contemplavo il cielo e mi immergevo in esso, sentendomi accarezzare il volto e l'anima dall'alito misterioso dell'Universo. E cercavo: ho sempre cercato di scoprire fra gli uomini me stesso. Non m’accontentavo delle apparenze, nei momenti più chiari, lieti e luminosi, come in quelli più cupi e angoscianti. Mi avevano parlato di Diogene e del lanternino. Avevo acceso il mio, e cercavo: cercavo e univo il sogno alla realtà, volevo scoprire cosa ci si può aspettare dietro all'apparenza. Credevo e dubitavo nella verità, della verità in cui sentivo è nascosto Dio. In una notte molto triste, vidi bruciare pressoché tutto ciò che avevo costruito illudendomi in una realtà non utopistica e duratura. In quella notte, piansi. (continua)

L’ultimo lunedì del mese l'incontro con l'opera lirica con il M° Carlo Liberatori viene spostato al giorno dopo in Pizzeria da Silvio via S. Maria, 70 - Nettuno opera - ore 18 / pizza - ore 19

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ASSOCIAZIONE PER I GEMELLAGGI DI NETTUNO Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Städtepartnerschaftsverein - Association des Jumelages Association for the Town Partnership

BANDOL, IL SECONDO GEMELLAGGIO DI NETTUNO

Nell’estate del 1992 Nettuno continuava la sua “avventura gemellare verso l’Europa” attraverso il suo secondo gemellaggio, questa volta con Bandol, ridente cittadina della costa azzurra francese, quasi 20 anni dopo il gemellaggio con Traunreut, piccolo paese nella bassa Baviera tedesca.

Bandol era una cittadina in fondo molto simile a Nettuno. Adagiata sulla magnifica e famosa costa azzurra francese, zona turistica, con molti hotel, pensioni, ristoranti, un casinò un porto turistico proprio sulla passeggiata, una pista di formula uno nelle vicinanze, un panorama bellissimo e tanta esperienza con turisti provenienti da tutta la Francia, compresa la lontana Parigi, e anche da turisti provenienti da tutto il nord-Europa e per i quali la Costa Azzurra francese rappresentava, in quegli anni, il non plus ultra della vacanza balneare-turistica. Un gemellaggio forse per questo utile a Nettuno, una cittadina che vantava la sua costa non solo perché raggiungibile in un’ora dai tanti “romani” e dai “villeggianti” dalle montagne e dai territori vicini ma anche perché nei vari periodi storici aveva condiviso momenti di storia e di civiltà della vicina Città eterna. Bandol era inoltre una zona vinicola come Nettuno.

Circa 10 mila abitanti in inverno, Bandol viveva principalmente di terziario, agricoltura per lo più vinicola, con l’autunno impegnato nel rimessaggio delle strutture estive e nelle vendemmie di vini rinomati e in inverno con il turismo invernale, tipo di turismo ancora impensabile a Nettuno. Il tutto mentre in questa città della osta azzurra fervevano i lavori per preparare il paese, le spiagge e il porto con le tante imbarcazioni alla proficua e ricca stagione estiva.

Al contrario di Nettuno che, dai 30 mila abitanti invernali, d’estate arrivava fino a quasi 50 mila persone, pochi i turisti e molti i “villeggianti”, i proprietari di case di vacanza e provenienti per lo più da Roma e dal territorio intorno, dalle vicine montagne giù, fino alle prime propaggini campane. Il tutto condito con una mentalità in fondo ancora attaccata alla cultura contadina e carbonaia dei Nettunesi veraci e degli “immigrati, per lo più poliziotti e militari delle caserme di Anzio e Nettuno, insegnanti, operai delle prime strutture industriali che sorgevano intorno, dei pendolari dei Ministeri e Istituzioni “romane”e quant’altri che, nel secondo dopoguerra hanno scelto la nostra città come loro definitiva residenza.

Un gemellaggio di solito presuppone che un partner offra per esempio il mare dove l’altro invece le montagne, uno le città d’arte, l’altro le città industriali, uno il turismo invernale l’altro quello estivo e tutti e due la possibilità di visite, studio delle lingue, scambi di persone, famiglie, studenti, scuole, arte, sport, cultura e tanto altro ancora.

Il gemellaggio tra Nettuno e Bandol non è nato forse per uno scambio di situazio-

ni e possibilità, così come si dice dovrebbe essere un gemellaggio, dove ogni partner porta all’altro quello che l’altro non ha, ma più come voglia di avvicinamento con i “cugini europei”.

Con i cugini francesi i rapporti sono stati da subito amichevoli e cordiali. Dopo i primi scambi di visite ufficiali, da parte degli amici della costa azzurra ci sono stati alcuni viaggi di gruppi approfittando anche della nostra vicinanza con Ro-

ma mentre pochi Nettunesi azzardavano viaggi così lunghi verso la costa azzurra perchè … “Il mare già ce l’avemo qua…”.

Poi, come purtroppo spesso succede con i gemellaggi, tra Nettuno e Bandol è caduto il silenzio, e i rapporti tra le due città si sono … raffreddati … e si sono limitati quasi esclusivamente a occasionali scambi di visite “ufficiali” degli eletti, e loro accompagnatori, spesso in occasione delle feste locali, la festa di maggio a Nettuno e la festa dei vini a Bandol.

In occasione delle festività del maggio del 2014 la nostra neonata Associazione Gemellaggi di Nettuno ha organizzato un incontro con tutte le delegazioni delle città gemellate, meno la svizzera città di Onex, preparandolo prima del loro arrivo. In quell’occasione ha avuto luogo il primo incontro di quasi tutte le città gemellate, organizzato appunto dalla nostra Associazione e al quale ha preso parte anche l’Amministrazione Comunale.

Incontro molto proficuo che ha fatto conoscere e messo a confronto persone, regioni, modo di vedere e di vivere il gemellaggio. Tutti si sono naturalmente trovati d’accordo per un maggiore impegno, anche in vista di un’integrazione europea che, a livello locale, deve vedere i gemellaggi come un momento integrativo necessario e importante nelle diverse realtà esistenti.

Con Bandol, come con le altre città gemellate o con un rapporto di fratellanza con Nettuno, adesso si è instaurato un rapporto diretto che di certo, anche grazie all’Associazione gemellaggi di Nettuno, porterà ad un futuro di migliori rapporti.

Le tante attività dell’Associazione gemellaggi di Nettuno, specialmente in questi momenti di mancanza di una guida politica della nostra città e quindi anche con una pausa dei rapporti con le città gemellate, hanno dimostrato la necessità della presenza di un’associazione per i gemellaggi che porti avanti, senza interruzioni, senza cambi di programmi e … di interessi ... attività al solo scopo di un mantenimento e di un miglioramento dei rapporti e perciò delle possibilità per i propri cittadini, di una migliore apertura verso altre persone, altre culture, lingue, possibilità di studio, lavoro, esperienze diverse, che faciliti e collabori con i Nettunesi in questa grande onda della globalizzazione La nuova Amministrazione comunale non potrà non tenerne conto.

Molte persone che hanno già contatti e rapporti con amici delle città gemellate e che vogliono conoscere e visitare altre città e regioni europee, ci hanno chiesto se era possibile organizzare corsi di lingua per incontrare minori difficoltà e maggiori possibilità nella reciproca conoscenza e scambi di visite.

Nettuno è gemellata, oppure ha rapporti di fratellanza, con 6 città europee, due di lingua tedesca (Traunreut e Wehr, Germania), due di lingua francese (Bandol, Francia e Onex, Svizzera francese) e due

di lingua inglese (Ipswich, Inghilterra e Ardee, Irlanda). L’Associazione quindi si è fatta carico di organizzare questi corsi di lingua in modo semplice adatto a tutti, che aiutino nei rapporti e nei contatti non solo con le città gemellate e le loro regioni ma anche per eventuali viaggi e possibilità di lavoro.

In un’Europa oramai senza frontiere dove le distanze sono relative, avvicinate grazie ai voli a buon mercato, alla qualità delle strade e dei servizi ferroviari, la conoscenza minima delle lingue diventa

una necessità. Per chi poi vorrà migliorare la propria conoscenza linguistica, grazie ad alcuni membri della nostra Associazione, siamo in grado di organizzare corsi di lingua direttamente o in collaborazione con Istituzioni e Associazioni locali che già offrono corsi. In più potremmo organizzare avendo già molti amici in queste città ed in queste regioni europee, viaggi per scambi di visite sia di famiglie che di giovani, di studenti e di gruppi. La comprensione, anche solo sufficiente della lingua, facilita i rapporti e

alla conoscenza di tanti amici che già visitano Nettuno, Roma e l’Italia e che non conoscono o parlano poco l’italiano.

Inoltre ci permette una conoscenza più approfondita di persone, di luoghi e di culture diverse da noi.

Garantiamo la qualità degli insegnanti e dei loro metodi e avvieremo i corsi solo quando avremmo un numero di persone interessate e sufficienti a far si che il contributo alle spese sia accessibile a tutti.

Gli interessati ci contattino.

CORSI DI LINGUA TEDESCA, FRANCESE E INGLESE

Per informazioni: Facebook: Associazione per i gemellaggi di Nettuno - Email: assgemellagginettuno@yahoo.it - Tel. 3385692041 - 3334338733 Presidente Vincenzo Di Ruocco - Segretario Franco Cirilli - Consigliere Fausto Onori - Consigliere Cristiano Ludovisi - Addetto Stampa Matteo Esposito

Gypsy Jazz

La fusione tra la musica zingara e la musica jazz

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Sono ancora una volta in compagnia di Giuseppe Piga e stavolta mi faccio dire per bene cosa è il Gypsy Jazz “il gypsy jazz altro non è che la fusione tra la musica zingara e la musica jazz. La musica gitana è quella suonata dagli zingari; è una musica energica, folcloristica. La musica jazz nasce in America dal popolo afro – americano, è una evoluzione del blues, nasce nei primi del 900.

“Dixieland” è la prima chiave jazzistica nata dopo il blues, il particolare modo di suonare lo stile jazz da parte dei “bianchi”.

Questo tipo di musica era suonata da 5 musicisti: 2 fiati (tromba e sax), 1 banjo, 1 pianoforte e 1 contrabbasso. A breve iniziarono a formarsi le prime band orchestrali dove molto spesso le voci le facevano da protagonista (Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Louis Armstrong che duettava spesso con la Fitzgerald ne sono un esempio). Le orchestre erano dirette da Bud Powell, Glenn Miller, Duke Ellington( tra i più famosi) . Erano le prime grandi formazioni e si ascoltavano pezzi come: All love me, Sweet Georgia Brown, Caravan, ecc ecc., brani questi adottati in seguito nel mondo gypsy jazz con Django Reinhardt, musicista manouche che dal francese significa “ zingaro”. Django come tutti i manouche già da bambino suonava la chitarra e suonava solo la sua musica (quella gitana appunto).

Era uno di quei musicisti che, come si dice in gergo, aveva una marcia in più. Cresce e sviluppa la sua tecnica musicale e in Francia, intorno agli anni 30 scopre la musica jazz e se ne innamora a tal punto di allontanarsi piano piano dalla musica manouche, ma non definitivamente.

Mettendo insieme le due musiche: manouche e jazz và a creare un nuovo tipo di musica: il gypsy jazz. La sua prima formazione è così composta: 3 chitarre (due ritmiche e 1 solista), 1 violino e 1 contrabbasso. E’ stato il primo musicista europeo ad andare a suonare in America affiancando i grandi Big americani di quel pe-

riodo. Con il suo amico violinista Stephane Grappelli iniziano a suonare dei pezzi classici jazz adattandoli in chiave gypsy. E’ stato anche autor di pezzi originali come: Minor swing, Belleville, Nuages solo per citarne alcuni. Tra le sue esecuzioni ricordiamo j’attendrai, un classico degli anni 40 e 50 del grande Dino Olivieri, brano che ebbe un grosso successo in Francia. Django ebbe un successo enorme e duraturo nel tempo se solo lui avesse voluto. Amava la bella vita (donne, auto, bei vestiti), la vita di ogni Big ma ad un certo punto della sua vita si stancò di tutto questo e tornò a vivere nella sua roulotte tra il popolo manouche . Morì a Fointainebleau in Francia a soli 43 anni. Grazie a lui nel mondo del gypsy jazz ci fu un’escalation di grandi musicisti. Molti sono i chitarristi moderni che si ispirano direttamente a Reinhardt e che hanno formato una vera e propria scuola di chitarra gipsy jazz: Bireli Lagrene, Angelo Debarre, Stochelo Rosenberg, Tchavolo Schmitt, Fapy Lafertin, Romane, Dorado Schmitt, sono solo alcuni dei nomi più famosi.

Grazie Peppe, oggi mi hai fatto tornare alunna, quando alle medie si studiava “musica”. Quante volte andiamo ad ascoltare concerti di musica dal vivo, ascoltiamo il ritmo, la melodia…. Bello conoscere chi ha portato un suono, come lo ha portato e cosa ha trasmesso. Oggi ho scoperto che Django Reinhardt è stato il papà di un nuovo stile musicale: il gypsy jazz.

Barbara Balestrieri

Alcatraz Deejay Contest

Il 29 gennaio 2016 in collaborazione con lo staff di NOTORIUS, si è svolto presso lo storico locale “Alcatraz” di Milano, tempio della musica dal vivo nel nord Italia, la prima edizione di “Alcatraz Deejay Contest” alla quale hanno partecipato diversi talenti del mixer provenienti da tutta Italia e con diversi generi musicali in gara.

Vi ha partecipato anche un trentaquattrenne deejay di Anzio, Nello Jay (Aniello Acierno), ottenendo un buon successo nella graduatoria finale piazzandosi al secondo

posto dopo aver sfoderato un’eccellente performance davanti a diverse centinaia di persone con tanta voglia di ballare e divertirsi nella location milanese. Terzo classificato, si piazza Alex Zigro classe 1992 di Brescia, primo posto per M-Dee Dj (Mattia Zofrea) classe 1992 di Catanzaro che da vincitore avrà la possibilità di tornare a suonare come guest dj in un venerdì sera sempre presso l’Alcatraz di Milano. Ancora una volta Nello Jay porta in alto la bandiera musicale di Anzio.

Giovanni D’Onofrio

La Corale alla Basilica di San Marco Il Litorale

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Continuano le performance della Polifonica Città di Anzio che si è esibita a Venezia

“Noi siamo la Corale Polifonica Città di Anzio e il nostro principale obiettivo, oltre all’amore per il bel canto, è anche quello di far conoscere ed amare la nostra città, così ricca di storia e di bellezza, ovunque andiamo”. Con questo messaggio la Corale si è proposta al Panoramic Hotel Plaza di Abano che l’ospitava, in un improvvisato e piccolo concerto su invito della Direzione dell’Hotel nella persona della proprietaria Sig.ra Carraro, invito accettato con entusiasmo dai coristi, che hanno goduto di un soggiorno pieno di ogni confort e di una cordialissima accoglienza.

Soggiorno scelto per comodità lo-

gistica, per il facile collegamento con Venezia, dove la Corale si sarebbe esibita per solennizzare la Messa domenicale delle 12.00 nella Basilica di S.Marco. Traendo dal suo vasto repertorio il profano, con alcuni applauditissimi brani tradizionali nella serata di sabato grasso all’hotel, ritrovando il giorno dopo l’alta spiritualità del repertorio sacro nei canti che hanno accompagnato la solenne celebrazione domenicale nella Basilica di S. Marco, la Corale anziate ha dimostrato ancora una volta la sua versatilità e la sua capacità di animare con la musica e la voce contesti tanto diversi, eseguiti tutti con la stessa passione e

L’associazione culturale “Angelita” organizza, per domenica 21 febbraio 2016, la benedizione degli amici animali, presso l’oratorio di santa Lucia, in Via Nadalin, località Cadolino, in collaborazione con l’associazione “Amici per la coda” e l’ENPA sezione di Anzio e Nettuno.

Il programma inizia alle 9:30 con l’apertura e l’ingresso degli animali, seguirà l’esposizione d’auto

d’epoca e mercatini artigianali, alle 11 la sfilata degli animali e la premiazione ed alle 12:30 la benedizione impartita da don Carmelo e per chi vorrà rimanere ancora ci sarà un banchetto gastronomico.

In caso di tempo piovoso la manifestazione sarà spostata a domenica 28 con le stesse modalità. Info: 3332245620.

Giovanni D’Onofrio

Benedizione animali

professionalità.

La Corale era diretta dal M° David Masci, l’accompagnava al piano il M° Sofia Marocco, con l’intervento solistico delle belle voci del soprano Caterina Patanè e del mezzosoprano Ada Rescigno.

Una trasferta fortemente voluta e realizzata dalla Presidente Tina Bellobono, di rilevante importanza per la solennità e la bellezza del luogo, tanto ricco di arte e di storia, un’icona dell’arte e della bellezza del nostro Paese, in una città unica al mondo, in un’atmosfera a cui l’elegante e creativa festa di Carnevale aggiungeva fascino ed allegria.

La Corale, accolta con grande gentilezza e gratitudine dall’Arciprete responsabile della Pastorale Sacramentale, liturgica e musicale della Basilica patriarcale di San Marco, ha animato i punti salienti della celebrazione eucaristica con famosi brani del suo repertorio sacro. Una folla di fedeli venuti da tutte le parti del mondo, gestita da un imponente e severo servizio d’ordine, gremiva la Basilica; al congedo della Celebrazione, i molti e spontanei applausi sono stati particolarmente graditi dalla Corale, emozionata e coinvolta da un’esperienza così intensa ed irripetibile.

Comune di Anzio

PIATTI D'AUTORE PER ALLIETARE IL PALATO

Anzio, luogo di aristocratica gastronomia è tappa golosa a tutto tondo.

I buongustai vengono spesso e volentieri da Roma e dalle cittadine limitrofe nella città neroniana, in Riviera Zanardelli 53, (tel. 3341749836) al ristorante "Il Porticciolo". Un locale simbolo di saperi e di sapori, piacevole, accogliente, tranquillo, con veranda esterna, arredato in stile marinaro.

Qui Emiliano, titolare del locale, propone una cucina solida, intensa nei profumi e nei sapori.

In cucina lo chef Maurizio, che ha mano di sensibilità poetica e raffinata, intuizioni creative, uno stile di cucina personale, inconfondibile, sa divertire il palato con piatti di forte grinta e personalità, di grande piacevolezza.

Lo chef Maurizio Muzi

Si diverte con ricette di grande sfizio; il suo sconfinato talento è capace di imprimere anima a piatti sempre felici.

Ama il suo mestiere e se lo gio-

ca proponendo piatti di qualità, ghiotti, prelibati frutto della sua mostruosa fantasia.

E' amico di pescatori che gli garantiscono pescato di eccellente selezione: cocci, scampi, calamari, gamberi, sogliole, rombi, aragoste, pesce di paranza che utilizza anche per fritti, guazzetti, grigliate impeccabili per cottura e bilanciamento di sapori.

Con lui in cucina c'è anche una mano femminile, la moglie Carla che, con mano sicura e felice propone Una quindicina di antipasti stuzzica nti, appetitosi, sfiziosi.

Emiliano è sempre presente per accogliere i clienti.

Conto onesto: 25 euro per 5 antipasti, 1 primo, 1 secondo, 1 contorno, 1 calice di buon vino.

Gunisio

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La segnalazione di AnzioDiva Il Litorale

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

La zona di Lavinio dove è prevista la Zona Artigiana è completamente abbandonata dopo le opere di urbanizzazione

Le immagini antiche della Città neroniana lo stato di abbandono in cui si trova il sito riportato in oggetto e che nulla è stato fatto ancora da quando è stato iniziato da circa 20 anni fa .Vi ricordo che sono stati spesi

soldi pubblici che avrebbero dovuto portare lavoro e benessere al paese senza ancora ad oggi nulla di fatto.

Forse le condizioni di concessio-

A CURA DI GIOVANNI D’ONOFRIO

Dopo la nostra prima segnalazione del lontano 04/07/2014 sono trascorsi altri 19 mesi ( 1 anno e mezzo c.a.) e torniamo di nuovo a segnalare con le foto in allegato

ne di realizzazione agli artigiani è sbagliata?

Forse bisognerebbe avere un confronto con la categoria e farsi spiegare i motivi perchè in tutti

questi anni nessuno si è fatto avanti ad edificare nulla ?

Vorremmo avere delle risposte in merito grazie.

AnzioDiva

Quattro arresti Corso di Full-D ad Anzio

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

I Carabinieri smantellano un covo di spacciatori

Lunedì 1 febbraio, i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Anzio hanno messo a segno un duro colpo allo spaccio di stupefacenti, arrestando quattro persone in flagranza di reato. In seguito ad un’attività d’indagine, i militari hanno individuato un appartamento nella zona centrale della località, utilizzato come base logistica da quattro ventenni incensurati, dove hanno rinvenuto oltre duecento grammi di cocaina, che al dettaglio avrebbero

fruttato circa 15 mila euro. Durante la perquisizione i Carabinieri hanno trovato un bilancino elettronico di precisone, utilizzato per confezionare le dosi, nonché lampade, trasformatori elettrici e fertilizzanti necessari alla realizzazione di una piccola serra “domestica” per la coltivazione di marijuana. I quattro giovani arrestati sono stati associati al carcere di Velletri in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria .

Compagnia Carabinieri Anzio

Una perla di Nettuno

Non finiremo mai di scrivere che la città di Nettuno ha infinite potenzialità in quanto ad opere d’arte, chiese, luoghi storici famosi che non vengono per nulla valorizzati, oppure lo sono solo in parte. Colpa delle amministrazioni che si sono succedute in questo ultimo trentennio? O colpa dei Nettunesi che, dopo essersi giustamente lamentati di tutto ciò che non va, continuano a ‘tirare a campare’ in attesa che i prossimi governanti siano migliori e finalmente attuino almeno una parte del programma politico presentato in campagna elettorale? Un esempio fra tutti delle potenzialità di Nettuno, in fatto di turismo e non solo, è Torre Astura, la stupenda torre racchiusa nel territorio dell’UTTAT, ex Poligono di tiro.

L’abbiamo di nuovo apprezzata durante alcune riprese della recente fiction di Rai Uno, in prima serata lunedì 1 e martedì 2 febbraio, dedicata alla grande imprenditrice italiana Luisa Spagnoli, interpretata dalla bella e brava Luisa Ranieri. Con tale mini serie abbiamo conosciuto una Luisa Spagnoli poco nota, quella che fondò la Perugina, che inventò i famosi baci, le caramelle Rossana, le prime uova di Pasqua, oltre che un grande impero nel campo della moda coi noti golfini d’angora. Ma anche una Luisa Spagnoli passionale che si reca al mare col marito Annibale (il mare di torre Astura), prima che lui la la-

sci, che nella seconda puntata impara a nuotare proprio nelle acque del Poligono, vicino alla torre, aiutata dal giovane amante Buitoni. La Torre è valorizzata proprio dalle parole di una bagnante che invita Luisa a visitarla, tanto è bella. La spiaggia intorno è selvaggia, come ci appare in estate, quando l’UTTAT apre i cancelli (non tutti gli anni)per dare la possibilità di fruirne nei mesi di luglio ed agosto, con le caratteristiche ‘capanne’di pali che vengono ricoperte con teli per ripararsi dal sole cocente. Non è la prima volta che questo luogo così ameno viene prediletto quale location di film e fiction, di trasmissioni TV. Dal Pinocchio televisivo a ‘Brancaleone alle crociate’, da ‘L’amaro caso della Baronessa di Carini’, a ‘Linea Blu’. Perché finalmente non valorizzarla a dovere ?

Le sue peschiere sono bellissime e ci ricordano le ville romane, il suo ponte ci rimanda al tradimento, ad opera di Giovanni Frangipane, di Corradino di Svevia. Ci sono comuni piccolissimi che valorizzano quel poco che hanno, una statua, un dipinto; nella città del tridente una torre così bella che andrebbe aperta al pubblico, magari raggiunta via mare da un’imbarcazione approntata dal Comune, rimane chiusa, per cui non crea quel turismo culturale tanto necessario per valorizzare al meglio Nettuno.

Rita Cerasani

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Il Litorale

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Per la rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione in età adulta e pediatrica

Domenica 7 febbraio la scuola Falcone di Anzio Colonia ha accolto di buon mattino gli infreddoliti partecipanti al Corso di Esecutore Full “D”, il Direttore Dr. Giuseppe Pescuma, i facilitatori Marco Febbo e Paolo Mario Petronio e tutti gli operatori della Croce Rossa del Comitato di Ardea, Anzio e Nettuno.

Il corso, diviso in lezione frontale e pratica si prefigge di formare alla rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione (BLSD) in età adulta e pediatrica (Full D) e fa apprendere le manovre salvavita in età pediatrica e del primo soccorso.

E’ molto importante parteciparvi perché in Italia l’arresto cardiaco improvviso conta 60.000 casi all’anno, uno ogni 1000 abitanti.

Dopo la lezione frontale, tenuta dal Dr. Pescuma, divisi in tre gruppi di cinque persone, si è passati a mettere in pratica le manovre di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione con l’apparecchio semiautomatico apposito, che possono essere messe in atto da coloro che sono stati adeguatamente addestrati come i corsisti, in caso di persone non coscienti, in arresto respiratorio od arresto cardiaco, nei lattanti, bambini ed adulti.

L’importante è non farsi prendere dal panico ed uno degli obiettivi del corso è proprio questo e poi agire il più in fretta possibile perché più tempo passa e più i danni sono irreversibili.

- Il 35% delle persone soccorse in modo corretto ha una buona ripresa delle funzioni vitali-. Accertata la grave situazione bisogna chiamare o far chiamare il 112 ed applicare le manovre di rianimazione (BLS) massaggio e ventilazione in attesa, se necessario, prima dell’apparecchio defibrillatore ed infine del soccorso medicalizzato (Advanced Life Support).

Altro Tema importante del corso è la liberazione delle vie aeree ostruite nell’adulto, bambino e lattante.

La mattinata è trascorsa velocemente, interrotta da un break con bevande calde, pizza e dolci preparati dagli operatori della Croce Rossa.

Al termine, dopo il test di gradimento e la consegna del certificato di partecipazione, una foto ricordo ha fissato i volti dei facilitatori, corsisti, crocerossine.

Ricordiamo che la CRI, sede di Anzio- Nettuno si trova nella Riviera Zanardelli n.105 di Anziocell. 3341061252; lì ci si può informare sull’attivazione dei corsi.

Varie sono le attività che svolgono i volontari della CRI, uomini e donne dal grande cuore, per tutelare la nostra salute fisica e psichica: aiutano i senzatetto, anziani, disabili, migranti, tossicodipendenti, minori a rischio, inter-

vengono in caso di calamità naturali, propongono corsi informativi alle scuole. Fin dai 14 anni si può divenire volontari donando un po’ di tempo libero a chi è in difficoltà.

Rita Cerasani

Corso di paracadutismo

Il 28 gennaio si è riunito il nuovo Consiglio Direttivo della Sezione , a seguito delle votazioni del 21 gennaio. Presidente: Oreste Casciaro, Vice Presidente: Carlo Manzini, Segretario: Francesco Nencioni, Economo: Simone Bongiovanni, Direttore Tecnico: Michele Sbardella, Consiglieri: Salvatore Vona, e Massimiliano Agosti. Altresì è stato nominato Presidente Onorario: Sante Pelliccia. Nella stessa seduta è stato deliberato il Corso di Paracadutismo che consente il riconoscimento del punteggio aggiuntivo per i concorsi pubblici per le Forze Armate, età minima 16 anni ( con delibera dei genitori) e certificazione medica.. Il tutto è sotto il controllo miliare del C.A.PAR. di Pisa.

Eduardo Belcastro

POMEZIA - Via Gorizia, 18 Tel. 06.91802050 - 328.2072102 - 328.2072100 info@parcoulivi.net - www.parcoulivi.net

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72° anniversario dello Sbarco di Anzio

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ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il Litorale

FOTSERVIZIO DI DANIELE AMOROSO

La cerimonia ha registrato la scarsa partecipazione della cittadinanza, forse per scarsa pubblicizzazione dell’evento

Quasi celata. in pochi sapevano che si sarebbe svolta la cerimonia del 72° anniversario dello sbarco ad Anzio. Probabilmente nella cittadina portuale era venuta alle orecchie degli abitanti ma al resto del paese forse si era fatto a meno di renderlo noto. Tra l’altro la funzione veniva dedicata a Valeria Solesin, la ragazza italiana vittima nell’attentato al Bataclan di Parigi dello scorso novembre. Si è vociferato che non c’è stata pubblicità all’evento per non attirare l’attenzione di eventuali estremisti assetati di guerra santa.

No no, Anzio ha già sofferto abbastanza del piombo assassino della follia umana; basta.

Alle 12,00 inizia l’evento. Schierati vi sono autorità della Marina e dell’Esercito Italiano, Statunitense, Inglese. Nonchè rappresentanze del comune di Anzio, delle vittime civili di guerra, della croce rossa italiana e della protezione civile. Il tutto incorniciato e accompagnato dalle note della banda musicale della città di Anzio. Toccante è stata la lettura della lettera inviata dai genitori della Solesin che, anche se richiesti, costernati declinavano l’invito ma partecipavano con parole cariche di stima e gratitudine. A vedere l’immagine della figlia sotto il

monumento allo sbarco, tra due carabinieri in alta uniforme quasi a proteggere non più la persona ma ciò che rappresenta, vien da pensare: forse era meglio arrivare prima. Comunque...

Il picchetto d’onore presenta le armi ad ogni citazione gloriosa, e più volte il trombettiere suona il silenzio. Quello stesso silenzio che, anche a chi vi scrive, non fà a meno di procurare un brivido lungo la schiena. Ringraziamenti di rito alle forze alleate ben rappresentate in loco, che all’epoca si sono battute e hanno sofferto per restituire la libertà all’Italia.

Tutto sommato la presenza dei cittadini di Anzio appare esigua.

Forse abituati, o forse distratti da condizioni sociali sempre più difficili da accettare. Un venerdi qualunque insomma. Giornata di gennaio atipica, per il cielo terso, per il tepore climatico e un mare calmo e coloratissimo. Sotto il monumento allo sbarco, la darsena pullula di pescatori intenti a cucir le reti e a prepararle per la prossima uscita. C’è chi pulisce i pianali metallici dove aveva steso il bottino ittico da vendere. Tutto normale. Come se, 72 anni fà, non fosse successo nulla che valga un inchino...

Daniele Amoroso

Atletico Pop United Trasferta di successo

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il Litorale Sport

Dopo tre vittorie di fila lo stop è arrivato contro il Borgo Hermada

Manca una giornata al termine del girone di andata del Campionato Amatoriale della Provincia di Latina e l'Atletico Pop United marcia in sesta posizione in classifica.

Dopo aver inanellato ben tre vittorie di fila, l'Atletico Pop United viene fermato dal Borgo Hermada, ma andiamo per ordine: due settimane fa l'Atletico ha avuto vita facile contro il Bella Farnia chiudendo la partita con un secco 4 a 0, uno dei protagonisti della partita è stato Allo Ousman che ha messo a segno una bella doppietta; anche il sabato seguente i nostri ragazzi hanno sfoggiato

una prestazione super battendo il San Pietro e Paolo per 3 reti a 0, da segnalare una nuova doppietta del capitano Allo Ousman che ormai è il bomber di casa.

Assai più difficile è stato il recupero giocato martedì scorso a Sezze contro il Nuova Ceriara dove, solo grazie ad una ottima prestazione del portiere Ousman Anje (che ha salvato il risultato almeno un paio di volte), l'Atletico Pop United è riuscito a portare a casa i tre punti vincendo per 2 a 1. Come dicevamo all'inizio, solo nell'ultima partita giocata in casa della seconda in classifica si è fer-

mata la rincorsa verso il vertice della classifica; i ragazzi dell'Atletico hanno cercato di pareggiare attaccando l'arcigna difesa dei padroni di casa ma il risultato non è cambiato, 1 a 0 per il Borgo Hermada. La classifica del campionato vede comunque l'Atletico Pop United ancora al sesto posto, ma non bisogna mollare di un centimetro, quindi invitiamo TUTTI i supporter al campo di San Giacomo sabato 13 alle ore 15.00 per batterci contro il Circeo FC e riprenderci i tre punti!

Forza Atletico! Avanti Pop!!!

Barbara Balestrieri

Comincia con il piede giusto il cammino del Rugby Anzio Club nella poule salvezza del campionato nazionale di serie C. Domenica, impegnata in casa contro il Tivoli, la formazione di D’Agostino ha ottenuto una netta vittoria per 24 a 5 in un match dominato in lungo e in largo dai biancazzurri, molto più di quanto non suggerisca il risultato finale.

Bene i trequarti, su standard abituali anche la mischia, peccato solo per il punto di bonus fallito (che arriva alla marcatura della quarta meta) che per ora tiene l’Anzio secondo in classifica dietro il Latina. Nel primo tempo a sbloccare il risultato ci pensava prima Santarcangelo, con una punizione trasformata per il 3 a 0.

Poco dopo arrivava anche la meta di Catalini, che era lestissimo a intercettare un pallone e depositarlo in mezzo ai pali per il 10 a 0. Da lì e sino al riposo, l’Anzio spingeva ma sprecava anche moltissime occasioni per allungare ulteriormente il divario.

Nella ripresa Santarcangelo, con due mete entrambe trasformate frutto di altrettanti palloni aperti ai tre-quarti, portava l’Anzio a distanza di sicurezza sul 24 a 0.

C’era sufficiente tempo anche per cercare la quarta marcatura e dunque il bonus, ma al contrario proprio a tempo scaduto arrivava la meta della bandiera del Tivoli, che fissava il finale sul 24 a 5.

Comunque sia, da questo esordio nella poule salvezza arrivano quattro punti, mentre il Latina in trasferta in casa del Cus L’Aquila vinceva per 63 a 7.

I modestissimi abruzzesi, a conti fatti, sono i maggiori indiziati per classificarsi ultimi nel girone composto da cinque squadre e retrocedere in C2, anche se sarà il

campo a dare il proprio verdetto.Adesso il campionato di C1 si fermerà per due settimane, in concomitanza con gli impegni della nazionale al Sei Nazioni, e si riprenderà domenica 21 febbraio, con l’Anzio di scena a Latina nel terzo derby stagionale.

Passando alle giovanili, l’Under 16 ha perso per 29 a 5 contro la Rugby Roma (unica meta di Carpineto) andando in campo con

una formazione ampiamente rimaneggiata. Idem per l’Under 14, che alle prese con problemi di formazione ha perso per 38 a 12 contro la Capitolina.

L’Under 10 ha vinto una delle tre partite al quale ha partecipato, contro i Lupetti Frascati, mentre l’Under 6 sabato mattina ha disputato un allenamento ad Artena con l’azzurro Mauro Bergamasco.

Rugby Anzio Club

Ferma la prima squadra dopo la vittoria contro il Tivoli nella prima giornata della poule salvezza, per il Rugby Anzio Club nello scorso weekend sono scese in campo tre formazioni giovanili.

L’Under 12, in una formazione mista insieme ad alcuni elementi del Latina, ha perso la prima partita contro l’Appia Rugby per 11 a 0, mentre ha battuto per 9 a 4 e 7 a 2 rispettivamente il Cisterna e l’Aprilia.

Netta sconfitta per l’Under 14 contro il Nuovo Salario per 59 a 29, con una prestazione migliore nel secondo tempo.

Bella vittoria invece dell’Under 18, che sul campo del Latina ha vinto per 10 a 3.

Un successo che poteva essere più ampio, se si considera che la formazione di Pomente ha concretizzato poco rispetto alla mole di gioco prodotta. Tanto per dare qualche numero, i biancazzurri nel secondo tempo hanno trascorso oltre 20 minuti all’interno dei 22 avversari senza mai riuscire a concretizzare. Questo li ha costretti a soffrire negli ultimi 5 mi-

nuti, fatto salvo che la buona prestazione della difesa (un solo calcio subito negli 80 minuti) ha fatto la differenza e messo in mostra i notevoli miglioramenti di questa formazione al primo anno.

Questo weekend l’attività federale sarà completamente ferma, sempre per via degli impegni della nazionale al Sei Nazioni di rugby.

Si riprenderà il prossimo weekend, a partire da sabato 20 febbraio con il concentramento delle compagini under 8 e 10 a Frascati, mentre alle 16 ad Anzio l’Under 14 sfiderà il Frascati 2. Sempre sabato, la formazione Old sarà impegnata nel torneo organizzato a Roma dalla formazione dei Ruderi.

Domenica 22 febbraio, dalle 9 alle 13 concentramento per gli Under 12, in casa alle 11 il match di categoria Under 16 tra RAC e Appia 2, mentre alle 14,30 ritornerà in campo la prima squadra, impegnata a Latina nella seconda giornata della seconda fase del campionato di C1.

Rugby Anzio Club

L’Anzio batte il Tivoli 24 a 5 L’Under 18 vince

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FALCONETTI TEAM - La manifestazione di Ladispoli

Grande successo nella trasferta romana per gli atleti del Falconetti team. Nella manifestazione che si è svolta a Ladispoli hanno portato in alto la bandiera del team anziate Marco De Santis, Micaloni Federico, Claudio Tommaso e il giovanissimo Leonardo Conte della sezione di Lavinio. Il primo a salire sul ring è stato Marco De Santis. Il giovane atleta di Falconetti reduce da un’ottima stagione agonistica c’entra l’ennesima vittoria.

In tutti e tre i round si impone in maniera netta e sicura mettendo più volte in difficoltà il suo avversario. Per i giudici non ci sono dubbi il verdetto è un anime, vince De Santis. Sono molto contento per la prestazione di Marco, Commenta il suo maestro Fabrizio Falconetti, è stato molto bravo e ha dimostrato come sempre una spiccata personalità. Subito dopo è il turno di Federico Micaloni.

Lo Junior di Falconetti affronta un avversario di una prestigiosa scuola campana.

Micaloni dà sfoggio di una buona tecnica e non lascia spazio al suo avversario. Anche Micaloni vince e prosegue la sua striscia positiva confermandosi un atleta di interesse. Federico è stato molto bravo, commenta Falconetti, ha combattuto un ottimo incontro ed ha saputo gestirlo nel migliore dei modi. Sono veramente soddisfatto della sua prestazione e di come sta affrontando questa stagione agonistica. È il turno di Claudio Tomasso, il peso massimo di Falconetti ha di fronte un avversario sempre proveniente dalla Campania. Tommaso cerca una vittoria dopo un infortunio subito in un incontro circa due mesi fa. E così è. L’incontro si svolge a centro ring, con ripetuti e continui scambi di alta intensità dove l’arbitro e’ costretto più volte ad intervenire. Tutte e tre round vanno avanti così con Tomasso molto più convincente dal punto di vista della condizione atletica. Anche qui il verdetto va a favore della atleta di Falconetti. Claudio ha combattuto un ottimo incontro, commenta il

suo maestro Fabrizio Falconetti, non era al top della forma e veniva da un infortunio non semplice.

A dimostrato carattere, sono soddisfatto di lui. Verdetto sfavorevole invece al piccolo Leonardo Conte, il giovane atleta affronta e perde di misura un incontro non semplice. Dopo l’ottima prestazione ai campionati italiani a Fiano Romano non riesce a bissare il risultato. È stato davvero bravo, commenta Falconetti, il suo avversario era non semplice ma lui ha sempre attaccato e non si è mai tirato indietro. Siamo molto soddisfatti di lui. I complimenti vanno anche al suo istruttore Marco Alaimo Per come lo allena e per la crescita che gli sta facendo fare.

I Ragazzi del team di Fabrizio Falconetti saranno attesi fra solo sette giorni in Toscana dove apriranno una manifestazione riservata ai professionisti. Sarà di nuovo sul ring il giovane Marco De Santis e Federico Micaloni. Da confermare ancora l’altro peso massimo marocchino Hatim Raiss e Albanese Cristian. Ci stiamo già preparando per la prossima manifestazione, commenta Falconetti, è un periodo Ricco di impegni e cercheremo di onorarli tutti. Vogliamo arrivare al meglio alle finali dei campionati italiani, continuo a Falconetti e cercare il miglior risultato nella competizione internazionale che si terrà a giugno. Tutti gli altri ragazzi saranno in gara nella prima settimana di marzo e nella seconda in una manifestazione che si terrà nelle Marche. Sempre in attesa la società anziate di ti svolti per il rientro di Jessica Sparapano. Ancora in lotta per un infortunio L’atleta di Falconetti cerca di accorciare i tempi per le manifestazioni previste a fine marzo. Stiamo lavorando con Jessica, commenta Falconetti ,anche se stiamo indietro cercheremo di fare il possibile per essere sul ring entro marzo. In attesa di risvolti il team Ci tiene a ringraziare le persone che li seguono nelle loro competizioni.

Silvia Palma

Meo Patacca & Rugantino Cup Bistecche vs Insalate

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Il Litorale Sport

Sabato 6 febbraio si è svolto il torneo a tema carnevalesco di Touch World

Sabato 6 febbraio 2016, presso il campo della Neroniana Rugby di Anzio, casa degli Old Trotters Touch, si è giocata la prima edizione del Meo Patacca & Rugantino Cup Torneo di Touch World Rugby con il patrocinio di Lega Italiana Touch Rugby.

Il torneo a tema carnevalesco dedicato alle due più note maschere romane ha visto scendere in campo sei compagini che hanno rappresentato alla perfezione lo spirito del torneo scendendo in campo con costumi di carnevale e simpatici gadget a tema.

Oltre agli impagabili padroni di casa degli Old Trotters Touch sono scese in campo le Black Panthers Movimento Forense Touch Rugby, il CUS Roma Touch Rugby, i Lupi Frascati rfc, i Toccati URC e le Vecchie Fiamme Old Rugby, che si sono affrontate in due gironi di qualifiche per poi accedere alle fasi finali.

Sono scesi in campo per la selezione Anziate; Fiorillo Paolo, Lucantoni Fabrizio, De Cupis Bruno, Impallara Daniele, Fantauzzi Stefano, Giangiulio Fabrizio, Laganà Nicola e Coppola Francesco.

Non è mancato lo spettacolo, le partite che hanno visto sfidarsi le sei compagini sono state equilibrate e combattute regalando agli spettatori grandi emozioni e divertimento. I gradini più alti del podio anche in questo torneo sono stati conquistati dalle Vecchie Fiamme Old Rugby e dagli Old Trotters Touch che si piazzano rispettivamente al primo e secondo posto. Mentre le Vecchie fiamme conquistano la Meo Patacca & Rugantino Cup grazie alla capacita’ tecnica ma anche al fattore squadra che non è da sottovalutare, i padroni di casa invece perdono di misura e portano a casa un risultato importante. Daniele Impallara, responsabile degli Old Trotters definisce questo secondo posto molto positivo perche’ raggiunto nonostante la mancanza di tre forti giocatori. Sul terzo gradi-

no del podio, a sorpresa, salgono i giocatori del CUS Roma Touch Rugby che mantengono le promesse fatte nel precedente torneo.

Quarti si piazzano le pantere nere del Movimento Forense, che dimostrano una continua e costante crescita tecnica e di squadra perdendo di misura la prima partita contro la corazzata delle Vecchie Fiamme Old Rugby, ma paga pareggiando contro la new entry dei Lupi di Frascati dopo una partita tirata.

Quinti si piazzano i Toccati della Unione Rugby Capitolina, ma i numeri non tengono conto della crescita che sta facendo questo progetto che perde l’accesso alle finali per i primi tre posti per la differenza mete.

Chiude la classifica la New Entry dei Lupi Frascati rfc che scendono in campo con una fortissima componente femminile, a dimostrazione dell’ottimo progetto che stanno portando avanti a Frascati.

La squadra ha dimostrato un ottimo gioco portando a casa anche risultati impostanti sul campo.

Parole positive su questa prima edizione del torneo Meo Patacca & Rugantino CUP si hanno nell’intervento del responsabile del movimento al centro sud della LITR Daniele Mazziotta: “Sono molto contento che le squadre abbiamo risposto in modo così positivo a questo torneo. Anche questa volta siamo riusciti a giocare un bel torneo a sei squadre con una partecipazione sempre più numerosa, tanto che ognuna delle squadre ha potuto schierare sette giocatori in campo senza grandi problemi.”

Mazziotta continua: “C’e’ un maggiore equilibrio tra le squadre partecipanti segno di una crescita da parte di tutte le realtà sia a livello tecnico che come gruppo. Questo grazie a questa serie di tornei che permette a tutte le squadre di affrontare con regolarità avversari di qualità.

Devo ringraziare le squadre che

rispondono sempre con grande entusiasmo e ci fanno capire che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta con il loro importantissimo sostegno”.

Serena Scussolin, consigliere LITR, pone l’accento su altri aspetti: “E’ stato bellissimo vedere come le squadre abbiano compreso e condiviso lo spirito di questo circuito e in particolare di questo torneo. Abbiamo visto una grande partecipazione di giocatori, in particolare un numero sempre crescente di giovani e di donne. Splendide inoltre le maschere con cui tutte le squadre sono scese in campo nel pieno dello spirito carnevalesco del torneo, voglio ricordare come esempi il bavaglino”Meo Patacca” dei Toccati, gruppo di scozzesi aquilani e l’intera favola di cappuccetto rosso e i lupi,per non finire con i pompieri del movimento forense. Tutto condito dalla splendida atmosfera creata dai padroni di casa degli Old Trotters Touch, a cui va il nostro rigraziamento, che hanno voluto anche premiare il miglior giocatore del torneo”.

CLASSIFICA DEL TORNEO: 1° Vecchie Fiamme; 2° Old Trotters Touch; 3° CUS Roma Touch Rugby; 4° Black Panthers Movimento Forense Touch Rugby; 5° Toccati URC; 6° Lupi Frascati rfc.

CLASSIFICA DEL CIRCUITO DEI LUPI: 1° Vecchie Fiamme 42 punti (20+1 punto bonus extra provincia); 2° Old Trotters Touch 30,5 punti (15punti); 3° Movimento Forense Touch Rugby 22,5 punti (10+0.5 punti extra comune); 4° CUS Roma Touch Rugby 18,5 punti (12+0.5 punti extra comune); 5° Toccati URC 16,5 punti (8+0.5 punti extra comune); 6° Arnold Rugby 10 punti; 7° Lupi Frascati rfc 6 punti.

Vi aspettiamo il 5 Marzo al Mimosa Touch Rugby per festeggiare tutti insieme le donne del rugby e non solo.

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Singolare partita organizzata per il 27 febbraio

Per il 27 febbraio p.v., gli Amatori Old Rugby Anzio Club, hanno organizzato sul campo di piazzale Ardea ad Anzio, la prima partita Bistecche vs Insalate, ossia una squadra formata da tutti giocatori di mischia, sfiderà l’altra formata da tre quarti, la cavalleria di una squadra di rugby.

Cosa significa ciò? Semplice detto. Una squadra di rugby è composta da 15 giocatori divisi tra avanti e tre quarti.

I primi sono coloro che usano la forza bruta e il loro fisico, sono quelli che accettano la battaglia sul campo che, per l’appunto, formano la mischia, gli altri, i tre quarti, sono la cavalleria leggera, coloro che, e dico che, dovrebbero sfruttare il lavoro degli uomini di mischia e concretizzare l’azione portando la palla in meta.

Bene, da sempre, in una squadra di rugby esiste una sana rivalità che vede contrapposti, per l’appunto, gli uomini di mischia ed i tre quarti. “Ma chi sono i piu’ for-

Coppa Lazio

Fervono i preparativi per organizzare a Lavinio la I° gara valevole anche per la Coppa Lazio anno 2016, dove sono attesi oltre 150 atleti della nostra regione ed alcuni atleti dell’Abruzzo. È bello notare che gli amici di Lavinio, Nettuno, Torvaianica ed Ardea si affiancano alla nostra lodevole iniziativa, quindi un bel gesto di sport e di collaborazione diretta.

Le autorità del comune di Anzio vedono con simpatia la nostra iniziativa, la quale porta una ventata di sport a Anzio, una città meravigliosa dove “è sempre primavera”.

Il percorso di km 72 nella zona di via Cipriani è veramente bello per una gara ciclistica, quindi Domenica 13 Marzo tutti ad applaudire gli atleti del pedale. Appuntamento presso Easy Caffè alle ore 7.30, partenza ore 9.00.

Lavinio ospita ogni anno 3 gare ciclistiche, ed annunciamo che stiamo organizzando 3 cicloraduni in “onore di Papa Francesco”, nelle sedi di tappa nelle chiese di Lavinio. Seguiteci sempre sul nostro sito: www.SportVari.com. Un vivo grazie alla “testata giornalistica de Il Litorale, che gentilmente segue la nostra attività da oltre 12 anni.

Il ciclismo è uno sport che aiuta l’ecologia, e certamente è uno sport che richiede sacrifici e senza “ forme di lucro.

Il Presidente Maurizio Trovarelli

ti?”, “chi, in caso di partita vincerebbe?”, sono queste domande che aleggiano nello spogliatoio e allora, perché non provare sul campo e sfatare finalmente questi dilemmi? Da qui nasce la nostra iniziativa cioè quella di organizzare un incontro di rugby old dove da una parte troveremo una squadra composta da tutti uomini di mischia, ossia troveremo magari un pilone che si schiera come ala, o una seconda linea che si schiera come estremo, e dall’altra parte, una squadre interamente formata da tre quarti, quindi avremo ali che si schiereranno come piloni, centri che giocheranno da seconde linee e via così.

L’idea è stata molto apprezzata da tutti i giocatori old laziali, infatti, le squadre saranno formate al momento dato che l’iscrizione è libera, ossia ogni giocatore, purchè tesserato con una società e in regola con la certificazione sanitaria prevista per la categoria dalla Federazione Italiana Rugby, potrà segnalarsi. Sarà sicuramente una festa, dove il sano sfottò la farà da padrone, soprattutto durante il terzo tempo, ma sarà comunque sempre una partita di rugby, e siamo certi che l’impegno in campo sarà massimo da parte di tutti.

Speriamo che questa sia la prima di una serie di incontri simili, magari uno l’anno, tanto da creare una tradizione nel mondo della palla ovale old laziale e magari allargare il giro a giocatori provenienti da altre regioni d’Italia.

Dopo l’incontro che avrà inizio alle 12,30, tutti gli intervenuti parteciperanno al terzo tempo e, successivamente vedranno su un maxi schermo, l’incontro di rugby Italia Scozia, valevole per il torneo delle 6 nazioni 2016.

Tutti gli sportivi sono invitati ad assistere all’incontro e divertirsi insieme a noi. Ma prima di questo singolare evento, gli anziati, saranno ospiti il 20 p.v. in quel di Roma sul campo degli amici Ruderi che hanno organizzato un bel quadrangolare rugby old al quale parteciperanno oltre ai padroni di casa e gli anziati, gli old Civitavecchia e gli old della Libera.

Ricordiamo sempre che per far parte della nostra squadra non necessariamente occorre essere un ex giocatore, si è sempre in tempo per imparare, occorre solo avere tanta voglia di divertirsi e di conoscere nuovi amici con cui fare un minimo di sana attività fisica (che non guasta mai) e giocare ad uno degli sport più belli e divertenti del mondo.

Da noi ci si puo’ iscrivere avendo superato i 35 anni di età ed essere di sana e robusta costituzione, certificata dal medico di famiglia, per il resto…………Rugby a go go!!!!

Per informazioni telefonare al 349/8434302 - oppure inviare una mail: becio1961@yahoo.it

Il Litorale Sport

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

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Risultati e Classifiche Calcio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

SERIE D gir. H 24ª giornata APRILIA - SAN SEVERO

Classifica CND Girone G VIRTUS FRANCAVILLA CALCIO NARDO FRANCAVILLA TARANTO FOOTBALL CLUB 1927 UNICUSANO FONDI CALCIO CALCIO POMIGLIANO BISCEGLIE 1913 DONUVA APD TURRIS CALCIO A.S.D. SAN SEVERO POTENZA CALCIO TORRECUSO CALCIO PROGREDITUR MARCIANISE ISOLA LIRI S.R.L. MANFREDONIA CALCIO SERPENTARA BELLEGRA OLEVANO APRILIA S.S.D.S.R.L. AZ PICERNO GALLIPOLI F. 1909 SRL SSD

48 44 43 42 40 35 34 34 33 33 32 31 31 31 25 21 17 17

Classifica PROMOZIONE girone C

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

UNIPOMEZIA VIRTUS 1938 TEAM NUOVA FLORIDA 2005 REAL COLOSSEUM ROMA RACING CLUB DILETTANTI FALASCHE SEMPREVISA VIGOR PERCONTI LUPA FRASCATI F.C.LIBERTAS CASILINA ASD FOOTBALL CLUB GARBATELLA ALBERONE CALCIO BORGO PODGORA 1950 V.J.S. VELLETRI CALCIO PRO ROMA CALCIO A.S.D. VIVACE GROTTAFERRATA FORTITUDO ACADEMY CORI SPORTING GENZANO

51 44 42 42 33 32 31 28 28 24 23 21 19 18 18 18 16 16

2 – 2

ECCELLENZA gir. B 23ª giornata ANZIO - CIT. DI CIAMPINO ARCE - NETTUNO C. LIDO DEI PINI - LARIANO ITRI - POMEZIA

1 3 3 0

– – – –

1 1 2 0

PROMOZIONE gir. C 21ª giornata TEAM N. FLORIDA - FORTITUDO ACAD. UNIPOMEZIA VIRT. - DILETT. FALASCHE V.J.S. VELLETRI - RACING CLUB

2 – 0 4 – 1 1 – 2

PRIMA CATEGORIA gir. A 19ª giornata INDOMITA POMEZIA - CENTRO GIANO 3 – 1

Classifica I CATEGORIA girone A

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

INDOMITA POMEZIA A.S.D. R. MORANDI A.S.D. CASALOTTI ATLETICO ACILIA A.R.L. PASSOSCURO CSL SOCCER NUOVA AURELIANA PRIMAVALLE DRAGONA CALCIO CVN CASAL BERNOCCHI JUNIOR PORTUENSE ALLUMIERE CENTRO GIANO SAN PIO X S.S.D. ARL CASAL LUMBROSO VIS AURELIA S.R.L.

43 39 35 34 33 31 30 28 27 27 21 21 18 18 17 6

PRIMA CATEGORIA gir. F 19ª giornata CAMPOVERDE - AR.CE.FO. F.C. FONTE MERAVIGL. - AIRONE ARDEA PLAY EUR - CITTA DI POMEZIA VIRTUS DIVINO A. - CITTA DI NETTUNO VIRTUS NETTUNO - VIRTUS POLI

– – – – –

0 0 1 1 1

SECONDA CATEGORIA gir. I 19ª giornata FANCIULLA DANZIO - SPORT. VELLETRI 4 – 0 LANUVIO CAMPOL. - ENEA POMEZIA 2 – 0 PRO C. CECCHINA - CITTA DI APRILIA 3 – 1

TERZA CATEGORIA gir. Roma D 17ª giornata ATL. TORVAJANICA - POL. OSTIENSE 0 – 1 REAL CRETAROSSA - SPARTAK LIDENSE 3 – 0 SPORTING POMEZIA - SANT ONOFRIO 1 – 2 VIRTUS ARDEA - VIRTUS SAN PAOLO 0 – 2

Classifica I CATEGORIA girone F 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

7 3 2 0 2

CAMPOVERDE FONTE MERAVIGLIOSA VIRTUS DIVINO AMORE ATLETICO LARIANO CALCIO PLAY EUR NUOVA VIRTUS CITTA DI POMEZIA CITTA DI NETTUNO VIRTUS NETTUNO NUOVA CASTELLI ROMANI REAL VELLETRI ATLETICO GARBATELLA AR.CE.FO. FOOTBALL CLUB VIRTUS POLI AIRONE ARDEA TOR DE CENCI

47 41 40 40 39 30 29 28 23 23 21 17 17 15 12 1

Classifica II CATEGORIA girone I 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

PRO APPIO 42 LUDITUR L.M. 39 GROTTAFERRATA 39 ACDS GROUP 38 PRO CALCIO CECCHINA 32 CENTRO SPORTIVO PRIMAVERA 32 MARINO 26 SPORTING VELLETRI 26 LANUVIO CAMPOLEONE 25 ESERCITO CALCIO ROMA 23 FANCIULLA D ANZIO 21 VIRTUS ALBANO 20 CITTA DI APRILIA 16 DIANA CYNTHIA 14 MONTEGIORDANO CALCIO 1960 13 ENEA POMEZIA A.S.D. 8

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13-14 FEBBRAIO

Classifica ECCELLENZA girone B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

CITTA DI CIAMPINO ANZIO CALCIO 1924 AUDACE SANVITO EMPOLITANA VIS ARTENA CEDIAL LIDO DEI PINI COLLEFERRO CALCIO CASSINO CALCIO 1924 ITRI CALCIO ARCE 1932 ROCCASECCA T.SAN TOMMASO POMEZIA CALCIO S.D.P. MOROLO CALCIO CITTA DI MINTURNOMARINA GAETA S.R.L. CITTA MONTE S.G. CAMPANO NETTUNO LARIANO 1963 PALESTRINA 1919 SSARLD

45 43 40 40 39 33 31 31 30 29 28 27 22 21 18 13 10 0

Classifica III CATEGORIA girone Roma D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

TORMARANCIO SANT ONOFRIO VIRTUS SAN PAOLO CASTELPORZIANO CALCIO VIRTUS ARDEA POLISPORTIVA OSTIENSE REAL CRETAROSSA LUCKY JUNIOR SPORTING POMEZIA PIAVE SPARTAK LIDENSE ATLETICO TORVAJANICA VELITRUM CALCIO OLIMPUS OLGIATA 2012 SC*

37 33 29 29 27 23 23 22 18 10 9 6 4 2

Risultati e Classifiche Calcio A5 Serie C1 Gir B 18ª giornata ATL.ANZIOLAVINIO - VIGOR PERCONTI EAGLES C5APRILIA - AEMME SAVIO C5 Serie C2 Gir C 18ª giornata L AIRONE - UNITED APRILIA VIRTUS ANIENE - PENTA POMEZIA

Serie C2 Gir B 18ª giornata FORTIT.F.POMEZIA - SPINACETO 70

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Classifica SERIE C1girone B MIRAFIN 41 INSIEME AM FERENTINO 40 GYMNASTIC STUDIO CA5 39 VIGOR PERCONTI 33 AEMME SAVIO C5 27 ALBANO CALCIO A 5 25 CITTA DI PALIANO CALCIO A 5 25 ROCCA DI PAPA A.S.D. 25 PROGETTO FUTSAL CALCIO A 5 24 VELLETRI CALCIO A 5 20 ATLETICO ANZIOLAVINIO C5 16 VIRTUS FENICE 16 VIS GAVIGNANO 5 13 EAGLES CA5 APRILIA 0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Classifica SERIE C2 Girone B NORDOVEST 48 SPORTING CITTA DI FIUMICINO 40 FORTITUDO FUTSAL POMEZIA 34 SPINACETO 70 32 VIGOR CISTERNA 29 TOR TRE TESTE 26 FIUMICINO 1926 25 LA PISANA 24 ITEX HONEY 23 SPORTING CLUB MARCONI 21 GENERAZIONE CALCETTO 20 EUR FUTSAL 704 13 VIRTUS OSTIA 12 ROMA CALCIO A 5 6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

– –

2–9 6–2 3–4

Classifica SERIE C2 Girone C CITTA DI COLLEFERRO VIRTUS ANIENE FORTE COLLEFERRO A.S.D. REAL CIAMPINO CA5 UNITED APRILIA CITTA DI CIAMPINO HISTORY ROMA 3Z 1983 PENTA POMEZIA ATLETICO GENZANO ATLETICO MARINO VIRTUS DIVINO AMORE SPORTING CLUB PALESTRINA PAVONA CALCIO A 5 L AIRONE A.R.L.

44 43 37 33 33 30 30 27 20 16 13 13 13 3

Serie D Gir Roma G 13ª giornata AD MAIORA SOCCER - NUOVA FLORIDA 5 DILETT. FALASCHE - SANT AGNESE C5 LELE NETTUNO C5 - CITTA DI ANZIO

1–1 7–1 2–4

Serie D Gir Roma A 13ª giornata PR2000 APRILIA - ATLET. VELLETRI rinv.

COSMOS ARDEA

riposa

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

Classifica SERIE D Girone Roma A POL. GENZANO DI ROMA DON BOSCO GENZANO SPORTING ARICCIA PR2000 CA5 APRILIA MATRIX PONTE LORETO REAL ARCOBALENO PRO CALCIO CECCHINA COSMOS ARDEA ATLETICO VELLETRI C5 VELITERNA C5 NUOVA GLADISPORT

31 24 24 22 22 21 16 9 7 3 1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Classifica SERIE D Girone Roma G CITTA DI CAVE C5 EAGLES TIVOLI CITTA DI ANZIO ATLETICO S.P.Q.R. A.S.D. DILETTANTI FALASCHE NUOVA FLORIDA 5 VIS SUBIACO LELE NETTUNO C5 ESERCITO CALCIO ROMA ATLETICO VILLAGE SANT AGNESE CALCIO AD MAIORA SOCCER

36 31 29 26 25 19 18 13 10 9 6 3

Pag.

36

Il Litorale Sport

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Risultati e Classifiche VOLLEY SERIE B1 FEMMINILE GIR. D 15ª GIO'VOLLEY APRILIA LT - PROGER V.FRIENDS ROMA SERIE B2 MASCHILE GIR. F 15ª VOLLEY TEAM POMEZIA RM - VOLLEY IGLESIAS CA

3–2

3–1 2–3

MASCHILE SERIE C REG. GIR. B 15ª ASD PALLAVOLO NETTUNO - NFA SAET ASD LIBERTAS GENZANO - ANZIO PALLAVOLO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

SERIE B2 MASCHILE GIR. F NINFA RISP.CASA SAB.LT MERIDIANA OLBIA SS STATION SERVICE ROMA AERONAUT.MIL.CLUBITALIA MONTEPORZIO SHARKS RM MARINO PALLAVOLO RM VIRTUS ROMA LIFECOMMUNITY TORSAP RM ARIETE VESTIS ORISTANO ENEL PALL.C.VECCHIA RM CDP FENICE ROMA PALL. VOLLEY TEAM POMEZIA RM SOLO PELLICO 3P SASSARI VOLLEY IGLESIAS CA

3–1

FEMMINILE SERIE D REG. GIR. C 15ª GIO' VOLLEY APRILIA - POL. DIL.CALI ROMA XIII PALL. FUTURA TERRACINA 92 - SHARK VOLLEY POMEZIA

38 34 33 31 30 29 26 22 19 17 14 11 11 0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

SERIE C REGIONALE FEMMINILE GIR.B

MARZOCCHI FONDI 38 MODO VOLLEY DE' SETTESOLI 36 ASD PRO CASTELNUOVO PALLAVOLO 33 EDILFEMA PALOMBARA PALLAVOLO 30 SERVITECH VOLLEY FRIENDS ROMA 23 POL. ROMA 7 VOLLEY AD 23 SPORTS TEAM CASTELLO - NAUTILUS 22 20 TALETEITECHGROUP APD DON ORIONE PALL 18 ONDAVOLLEY 16 POL DLF ROMA 14 PALLAVOLO POMEZIA ASD 10 EGAN VOLLEY 6 DESKTOPVIRTUALE.IT-PROMETEO 5

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

3–0

FEMMINILE SERIE C REG. FEMMINILE GIR. B 15ª TALETEITECHGROUP - PALLAVOLO POMEZIA EGAN VOLLEY - ONDA VOLLEY

SERIE B1 FEMMINILE GIR. D

3–2 3–1

SIGEL PALL.MARSALA TP GIO'VOLLEY APRILIA LT VOLLEYRO CDPAZZI ROMA LUVO BARATTOLI ARZAN.NA MAM VOLLEY S.TERESA ME DEMO.CO.S CUTROFIANO LE ACCA MONTELLA AV BETITALY V.MAGLIE LE VOLLEY TERRACINA LT EUROPEA 92 ISERNIA NAPOLI VOLLEY PROGER V.FRIENDS ROMA VOLLEY CLUB FRASCATI RM EVOLUZIONE OSTIA VC RM

SERIE C REGIONALE MASCHILE GIR. B

ASD LIBERTAS GENZANO GSDP ZAGAROLO HELMET DIGITAL SYSTEM DTR ASD PALLAVOLO VELLETRI OFFICINA VOLLEYNOBEL CUS ROMA R.IM.EL SALES OSTIA VOLLEY CLUB ASD PALLAVOLO NETTUNO CASAL DE PAZZI - LVES POL. ROMA 7 VOLLEY AD ANZIOPALLAVOLO APSIA VBC '81

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

38 33 31 31 26 24 19 17 17 17 12 11 3

40 32 30 29 29 27 25 21 21 18 17 12 12 2

SERIE D FEMMINILE GIR. C PALL. FUTURA TERRACINA 92 POL.DIL. CALI ROMA XIII ANGELI O DEMONI DUEMILA12 ASD NEWVOLLEY LATINA GIO' VOLLEY APRILIA ASD OSTIA VOLLEY CLUB FINECO VITINIA SPORT RM12 ASD PALLAVOLO MINTURNO VOLLEY GROUP G.VERNE SACI GROUP NUOVA V. OSTIA SISTEM TECH SRL ISOLA SACRA SHARK VOLLEY CLUB POMEZIA VOLLEY TERRACINA ASD SPORTS TEAM G. CASTELLO G1

41 38 31 29 28 24 23 22 21 20 18 7 7 6

Risultati e Classifiche BASKET 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

SERIE B FEMMINILE GIR. UNICO STELLE MARINE SANTA MARINELLA SAN RAFFAELE BK GIALLOBLU CLUB BK FRASCATI ATHENA BK BULL BK PALLACANESTRO ROMA ELLEDIERRE BK N. B. SORA 2000 SRB ROMA CESTISTICA LATINA VIRTUS BK APRILIA VIS AURELIA BK

38 27 26 24 24 22 18 14 14 14 13 8 6 2

SERIE B FEMMINILE qualificazione GIR. Unico 6RIT° giornata VIRTUS BK APRILIA - CESTISTICA LATINA 52 - 57 SERIE C MASCHILE GOLD 5RIT° giornata CEST. CIVITAVECCHIA - VIRTUS BASKET APRILIA

54 - 43

PROMOZIONE MASCHILE qualificazione GIRONE A 6RIT° giornata NEW NETTUNO BK CLUB ROMA EUR DELFINO BK ANZIO - SPORTLAB

16/02/2016 71 - 51

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

SERIE C MASCHILE GOLD VIS NOVA BASKET N. B. SORA 2000 TIBER BASKET CEST. CIVITAVECCHIA ANZIO BASKET CLUB CONVERGER ALFA OMEGA S.PAOLO OSTIENSE FABIANI FORMIA VIRTUS BASKET APRILIA PETRIANA GREGORY GYM NUOVA LAZIO PALL. APDB ROMA CLUB MARINO LIONS SMIT ROMA CENTRO

PROMOZIONE MASCHILE GIR. A

34 30 26 24 20 20 20 18 10 8 8 6 6 6

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

BASKET MARCONI ROMA 32 ROMA EUR 26 LIBERTAS ROMA ACCADEMY 24 CUS ROMA 22 ORATORIO SAN PAOLO APOSTOLO 20 BASKET MANZAO 18 DELFINO BK ANZIO 16 BASKET CLUB ROMA 10 NEW NETTUNO BK CLUB 8 SPORT 2000 6 PALLACANESTRO OSTIA 6 SPORTLAB 4

Risultati e Classifiche RUGBY SERIE C1 GIRONE G 10ª GIORNATA RUGBY ANZIO CLUB - RUGBY FC SEGNI

30 – 18

SERIE C2 LAZIO GIRONE 2 12ª GIORNATA FIUMANA RUGBY CLUB - POMEZIA RUGBY BRIGANTI CASSINO - NERONIANA R.CLUB CAMPOLEONE LANUVIO – FRASCATI RUGBY CLUB

5 – 34 8 – 66 0 – 24

1 2 3 4 5

SERIE C1 GIRONE G ROMA OLIMPIC CLUB 1930 RUGBY FC SEGNI ARVALIA V. PAMPHILI RUGBY ANZIO CLUB RUGBY CLUB LATINA

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27 27 22 18 8

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

SERIE C2 LAZIO GIRONE 2 FRASCATI RUGBY CLUB 2015 RUGBY TUSCULUM CAMPOLEONE LANUVIO POMEZIA RUGBY CLUB RUGBY ROMA 2000 NERONIANA R.CLUB 1974 LAZIO OLD CLAN FABRATERNUM RUGBY IANUS RUGBY FIUMANA RUGBY CLUB BRIGANTI CASSINO RUGBY

60 48 40 37 33 31 23 16 9 9 0

37

La diciasettesima Corsa di Miguel

ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

Il Litorale Sport

Pag.

La classica, in ricordo del poeta maratoneta argentino Miguel Benancio Sanchez, quest’anno è arrivata all’interno dello stadio Olimpico

Si è svolta a Roma la 17^ edizione de La Corsa di Miguel, la corsa podistica organizzata dal Club Atletico Centrale e dall’Uisp per ricordare il poetamaratoneta argentino Miguel Benancio Sanchez, uno degli oltre 30.000 desaparecidos. All’interno dello Stadio Olimpico, aperto per la prima volta alla Corsa di Miguel, sono arrivati 4712 (3626 uomini e 1086 donne) alla prova competitiva (800 in più rispetto allo scorso anno) e oltre 3500 tra la non competitiva di 10 e la Strantirazzismo di 4 chilometri, per un totale di oltre oltre 8000 partecipanti. Il dato della prova competitiva è il più alto fatto registrare nella storia della corsa.

La Corsa di Miguel è stata la corsa di tutti. Centinaia di studenti, famiglie e neofiti di corsa insieme ai runner assidui provenienti da molte regioni italiane e di tante nazionalità differenti.

E’ stata la corsa dei ragazzi autistici del Progetto Filippide, presenti in massa con i loro accompagnatori, la corsa dei podisti che vincono le gare in giro per il mondo, Giorgio Calcaterra, così come di Laura Coccia, ex atleta paralimpica, oggi deputata alla Camera, che è tornata ad indossare le scarpe da running per La Corsa di Miguel.

Il percorso, cambiato pochi giorni prima della gara, è stato accorciato quindi non si è corso sulla classica distanza dei 10 chilometri ma su 9 km. e 300 metri, certamente molto apprezzato dai runner è stato il passaggio dalla porta di maratona dello Stadio Olimpico per l’arrivo sulla pista di atletica sotto la Tribuna Tevere. Poco è cambiato per gli atleti di spicco che hanno comunque fatto un buon test vista la scorrevolezza del tracciato che a grandi linee ha ricalcato quello delle ultime edizioni con partenza dalla Farnesina, un primo attraversamento dei viali del Foro Italico, Lungotevere, attraversamento del Ponte Duca d’Aosta per risalire fino al suggestivo passaggio (in foto) di Ponte Milvio al-

la fine del quale si è scesi sulla ciclabile per poco più di un chilometro, infine ancora nei viali del Foro Italico, esterno dello Stadio dei Marmi ed arrivo all’interno dell’Olimpico. In campo maschile dopo tanti anni torna al successo un atleta non militare: si tratta di Daniele D’Onofrio della Nuova Atletica Isernia che ha fatto il suo ingresso trionfale nello Stadio Olimpico chiudendo in 24:13.

Secondo posto per il siepista delle Fiamme Gialle Yuri Floriani (24:22), terzo con lo stesso tempo Delian Dimko Stateff della SS Lazio Atletica Leggera. In campo femminile invece, la forte atleta del CS Esercito Laila Soufyane ha concesso il bis vincendo per il secondo anno consecutivo la Corsa di Miguel (31:06 il tempo del successo di oggi). Al secondo posto l’altra fondista dell’Esercito Nadia Ejjafini, alla sua prima gara dopo la maternità, che ha chiuso in 32:20.

Al terzo posto una sorpresa, Anna Alberti, vice campionessa mondiale di canoa nel K2, alla sua prima gara di corsa su strada nazionale, che ha chiuso in 32:47. Per ciò che concerne la classifica delle società più numerose, come negli scorsi anni è stata la Podistica Solidarietà a vincerla con 436 arrivati; secondo posto per i Bancari Romani con 319, terzo per Lbm Sport con 224.

Ricordo che ho predisposto un sito internet http://runnerlitorale.webnode.it dove è possibile consultare le liste degli atleti che vengono presi in considerazione per stilare le classifiche presenti sul giornale. Nel sito non sono presenti gli atleti dell’Atletica Anzio, della Rehab&Sport Anzio e della olimpia Atletica Nettuno per cui eseguo le ricerche a livello di squadra e non nominative. Anche chi partecipasse a gare fuori regione può inviare una mail a runnerlitorale@yahoo.it per vedere poi pubblicata la propria prestazione.

Maurizio Nocca

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Il Litorale

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Editoriale ANGELO CAPRIOTTI EDITORE s.r.l.

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ANNO XVI - N° 4 - 16/29 FEBBRAIO 2016

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