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SOMMARIO Astrologia e Mito ..................................................................................... 3 Aquarius Feste della Tradizione nel Ciclo della Natura......................... 10 La Candelora Scongiuri e Preghiere ............................................................................ 19 A san Biagio contro il mal di gola I Messaggeri Divini ................................................................................ 22 I 72 nomi di Dio Il Libro delle Erbe ................................................................................... 29 I fiori di Bach: Mustard Eucalipto Luna di Febbraio . .................................................................................... 40 Calendario del Mese Luna del Ghiaccio L’Erba Magica Cristalloterapia........................................................................................... 48 Il quarzo azzurro Il Tarocco ...................................................................................................... 52 “XI” La Forza La Natura a tavola ................................................................................... 57 Cosa bolle in pentola? La ricetta del mese L’esperto risponde.................................................................................... 62 I quesiti dei lettori
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REDAZIONALE Esodo 14,19 Allora l’angelo di Dio, che precedeva il campo d’Israele, si mosse e andò a porsi alle loro spalle; parimente la colonna di nuvola si mosse dal loro fronte e si fermò alle loro spalle; Esodo 14,20 e venne a mettersi fra il campo dell’Egitto e il campo d’Israele; e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. E l’un campo non si accostò all’altro per tutta la notte. Esodo 14,21 Or Mosè stese la sua mano sul mare; e l’Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. Cari lettori, non a caso ho scelto il passo biblico sopra riportato per introdurre questo nuovo numero de “Il Quinto Arcano”. Si tratta di tre versetti dell’Esodo che, per come potrete appurare leggendo la rubrica dedicata ai messaggeri divini, rivelano e tramandano i 72 nomi di Dio. I nostri autori Claudio Scibilia e Lorenzo La Spada ci sveleranno la chiave di lettura per ricavarli. Febbraio è il mese dell’Acquario, segno che coincide con la stagione delle piogge, del vento e della luce fredda caratteristica dell’Inverno. La mitologia ci narra che la sua grossa anfora, rappresentata tra le braccia del giovinetto Ganimede, contiene il nettare dell’immortalità, elisir da egli servito agli dei nell’Olimpo e soprattutto al potentissimo Zeus. Partendo dalle origini, precisamente dalla lontana Nuova Guinea, rivaluteremo una tra le piante più utilizzate in erboristeria: l’eucalipto. Balsamico, 2
antisettico, antidiabetico, antiparassitario e astringente, pensate che questo prezioso rimedio naturale ricoprì un ruolo strategico anche durante l’era dell’Impero Romano, tanto da essere intensamente coltivato allo scopo di rendere più salubre l’aria. Per la serie scongiuri e preghiere analizzeremo le miracolose invocazioni a San Biagio contro la tosse ed il mal di gola. Nonostante il gran freddo siamo nel periodo in cui la luce inizia a riprendere vigore guadagnando spazio sulle tenebre e le giornate, quindi, si allungano sensibilmente. I popoli antichi, che guardavano con sacralità ai cambiamenti climatici, non mancavano di dare il benvenuto al risveglio della Natura. Lo facevano accendendo delle luci in casa, ma anche ed in special modo organizzando le affascinanti feste definite della Candelora. Come sempre tratteremo anche tanti altri utili ed interessanti argomenti. Non mi resta, quindi, che augurarvi buona lettura! Fabio Cantarella redazione@ilquintoarcano.it
Rappresentazione dell’Acquario secondo le antiche carte del cielo
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a cura di Lorenzo La Spada
AQUARIUS dal 20 Gennaio al 19 Febbraio
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Elemento:
ARIA
Qualità:
FISSA
Polarità:
MASCHILE
Domicilio:
SATURNO
Esilio:
SOLE
Colore:
AZZURRO
Metallo:
PLATINO
Pietra:
QUARZO AZZURRO
Erba magica:
OLMO
Profumo:
MUGHETTO
Giorno:
SABATO
Punto debole:
ANCHE e GAMBE
ASTROLOGIA
L
a stagione dell’Acquario è quella delle piogge, del vento pungente, della luce fredda e metallica dell’inverno, del cielo puro e vivificante. Conosciuto dagli antichi come il pianeta più lontano, Saturno regna sui segni zodiacali del Capricorno e dell’Acquario. Ma se in Capricorno il dio lontano, paziente, oscuro e silenzioso, è stabilizzatore del caos, ribelle ad ogni formazione, cambia di umore quando sopravviene l’Acquario aereo, che non è, dunque, segno d’Acqua ma con l’acqua ha in qualche modo a che fare. Il suo glifo, innanzitutto, rappresentata due onde sovrapposte h, due onde che richiamano il mare primordiale, l’abisso originario precedente la creazione che l’Antico dei Giorni, EL OLAM, che i Greci chiamarono Kronos, placa mediante il suo influsso, per contagio di inerzia. Così gli Elohim della Bibbia padroneggiano sulla tempesta per ottenere la calma indispensabile alle prime formazioni. Ma il dio si risveglia quando, sorgendo dalla propria oscura caverna, prende possesso della dimora aerea di Acquario. Egli diventa dominatore delle acque che evaporando dall’Oceano caotico si sono sublimate in alto. Provenendo per evaporazione dall’Oceano, che è salato, queste acque superiori, divenute ormai dolci, ricadono come pioggia fecondante che Acquario, operando la condensazione necessaria, spande dalla sua anfora sugli uomini, traducendola in saggezza divina, resa accessibile agli uomini. IL MAGNIFICO In greco la costellazione era chiamata
Ydrochoos, cui corrisponde il latino Aquarius che, come nome comune, significa portatore d’acqua o anche magistrato preposto al servizio delle acque. Per verità, i soli elementi della costellazione celeste che siano riconoscibili sono proprio le due onde e l’urna rovesciata. L’origine del personaggio umano si trova presso i Babilonesi, che chiamavano l’Acquario Gu-La, cioè “il Magnifico”, colui che versa, che dispensa la gioia e l’abbondanza, divinità maschile che incarna il potere purificatore e rigeneratore dell’Acqua. Le onde, in effetti, si interpretano generalmente come acqua di vita, aqua vitae, un’acqua ricca, un’acqua carica. Quest’aqua vitae è un’acqua che non disseta soltanto il corpo ma, scorrendo aerea ed invisibile, essa placa l’anima che ha sete di alte conoscenze divine. Il suo carattere aereo di messaggero divino è simboleggiato nell’iconografia medievale da un paio di ali di cui è dotato il portatore d’acqua. IL SOFFIO DIVINO L’Aria saturniana dell’Acquario è un soffio che spira sulle acque, “…e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (Gn 1,2)”, che raccoglie tutte le energie vitali e ne impedisce il disperdersi. L’avarizia previdente di Saturno non lascia nulla che si perda, egli è l’amministratore delle energie vitali. Essendo l’Acquario un segno di Aria, l’acqua che scorre dalla sua anfora non è l’elemento naturale, dei fiumi, dei mari e delle fonti. Ma allora che acqua è? Di cosa è fatta? Qual è la sua natura? L’iniziato ai misteri sa benissimo che pure essendo acqua non bagna le mani ed è 5
in questa acqua che è nascosto il fuoco, perciò gli alchimisti la chiamano Acqua Ignea o Fuoco Segreto o, meglio ancora, Fuoco filosofico, che non si renderà mai palese ai vostri occhi e non vi brucerà, in quanto è un Fuoco Spirituale nascosto nel segno dell’Ariete Celeste sotto forma salina. Questa acqua misteriosa è anche quella che Mosè fece scaturire dalla pietra, percuotendola con il suo bastone...! Il che significa che è la “Pietra” a produrre quest’Acqua che disseta per sempre o è la stessa Pietra occulta che, solida come una roccia e con l’azione del Fuoco Segreto, la liquefa per diventare potabile? ACQUA CHE NON E’ ACQUA Gesù, infatti, invita la samaritana a non bere l’acqua dal pozzo; in cambio, le dice di prendere la sua “acqua”, perché
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questa l’avrebbe dissetata per sempre e sarebbe diventata in lei fonte d’acqua zampillante per la vita eterna. Ovvio allora che quest’acqua “che non è acqua” è un elemento necessario per compiere l’opera di purificazione, lavaggio e separazione e che iniziaticamente rappresenta la “vittoria” sul corpo dei desideri istintivi, attivando in un secondo tempo, l’intuizione, la cui sede è il cuore. Quel cuore che irrorato da questi fiumi infuocati diventa Sacro Cuore, come suggerisce il glifo dell’Aqua Vitae o Zolfo sublimato (notare che il rovesciamento dello zolfo diventa aqua vitae, che rappresenta il Sacro Cuore stilizzato). Il Sole transita nel segno dell’Acquario dal 21 gennaio al 19 febbraio, dando così inizio al mese delle piogge, dove l’acqua purifica, lava e disseta la natura ancora dormiente.
MITO È pesante la grossa anfora nelle braccia del giovinetto Ganimede. Contiene il divino nettare dell’immortalità che egli serve agli dei, mentre questi banchettano sull’Olimpo. La fatica arrossa il suo volto e, fra i riccioli scarmigliati, il sudore imperla la sua fronte. Quanto è bello, quanto piace a Zeus quel soave fanciullo, per questo lo ha rapito. Pascolava il gregge l’adolescente Ganimede, il più bello tra i mortali, in un pomeriggio come tanti. Il Sole ancora non è calato, è tiepido ma all’improvviso un’ombra lo copre. È un’enorme aquila che, ad ali spiegate, sta planando verso il ragazzo. Questione di un attimo e con i suoi artigli lo ghermisce e lo porta sulla sommità dell’Olimpo. E là muta d’aspetto e si mostra per chi è veramente: il divino Zeus che gli dichiara il suo amore, scatenando le ire funeste della sua sposa Era, alla quale risponde prontamente che il fanciullo è solo il nuovo coppiere. E così Ganimede viene a sostituire Ebe nel servir da bere agli dei in convito. E la sua immagine è posta da Zeus in cielo come portatore d’anfora, come Acquario vicino all’Aquila rapitrice.
dal costato di Cristo, bevanda infuocata raccolta nella Coppa del Santo Graal, di inestimabile valore, come anche il Canopo, il vaso che nell’antico Egitto conteneva gli organi nobili (cuore e fegato). Vaso, vasello, vascello, barca e arca. L’arca nella quale il giusto Noè sfugge alle acque del diluvio; arca che dalle acque del Nilo salva il piccolo Mosè, il liberatore che incarna il Mito della Libertà tipica dell’Acquario, laddove ai Gemelli compete quello della Fratellanza e alla Bilancia quello dell’Uguaglianza. Acqua che sotto l’influsso dell’Aria Acquariana, che è il soffio creatore del vecchio Saturno, diventa acqua
LA MISTICA COPPA Ma cosa contiene l’anfora di Ganimede? Il nettare divino, l’elisir di giovinezza e d’immortalità, l’aqua vitae. Acqua che in sei anfore, durante il banchetto a Cana, muta in vino. Ma l’anfora è, simbolicamente, un cuore. Non è forse il cuore una vivente coppa piena di sangue? E se il cuore è Sacro Cuore, il sangue che contiene è preziosissimo, salvifico, rigeneratore. Acqua e Sangue sgorgano 7
lustrale, acqua di purificazione, acqua del battesimo, dove il Battista, immagine di colui che versa l’acqua, immerge quel giovane Sole che arrossa le acque, iniziandolo sulla via che lo trasformerà nell’Agnello che dona la vita. IL BATTESIMO Questo lavacro nell’elemento acqua, analogicamente, significa un’operatività purificatoria, dove i vizi vengono trasformati in virtù e le passioni in amore, perché quest’acqua che zampilla dalla Fontana dell’eterna giovinezza è il nostro fiume Giordano che nasce in Oriente scendendo verso Occidente, dona la Vita, provocando la Morte. È come
Battesimo di Cristo, Guido Reni 8
se quell’acqua magica impressionasse nel neofita una natura diversa per predisporlo ad un cambio radicale, ovvero, ad una morte iniziatica simbolica, per rinascere purificato e candido. Il Battesimo, dunque, rappresenta il primo scalino dell’Amore Impersonale, che apre la porta del Regno di Dio, che si trova nell’interiorità dell’essere umano, che si attua con l’Acqua Philosophorum, nella solitudine del proprio laboratorio-corpo. Solo pochi uomini conoscono l’arcano e lo tramandano da bocca a orecchio, soltanto ai meritevoli, agli eroi, che con coraggio hanno sfidato sé stessi vincendo le paure per poter andare oltre. Soltanto questi il “maestro” sceglierà.
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a cura di Lorenzo La Spada
LA CANDELORA La luce che è nata al Solstizio d’Inverno comincia a manifestarsi all’inizio del mese di febbraio. Le genti antiche erano molto più attente di noi ai mutamenti stagionali, anche per motivi di sopravvivenza. Questo era il più difficile periodo dell’anno poiché le riserve alimentari accumulate per l’Inverno cominciavano a scarseggiare. Pertanto, i segni che annunciavano il ritorno della Primavera erano
Brigit
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accolti con uno stato d’animo che oggi, al riparo delle nostre case riscaldate e ben fornite, facciamo fatica solo ad immaginare. PURIFICAZIONE Presso i Celti l’1 febbraio era “Imbolc”, cioè grande pioggia e in molte località dei paesi celtici questa data è chiamata anche “Festa della Pioggia”: ciò può riferirsi ai
mutamenti climatici della stagione ma anche all’idea di una lustrazione che purifica dalle impurità invernali. Detta anche “Oimelc” significa “Lattazione delle pecore” mentre “Imbolc” vorrebbe dire nel sacco inteso nel senso di “nel grembo” con riferimento simbolico al risveglio della Natura nel grembo della Madre Terra e con un riferimento più materiale agli agnelli, nuova fonte di cibo e di ricchezza che la previdenza della Natura e degli allevatori avrebbe fatto nascere all’inizio della buona stagione. L’allattamento degli agnelli garantiva un rifornimento provvidenziale di proteine. Il nuovo latte, il burro, il formaggio costituivano spesso la differenza tra la vita e la morte per bambini e anziani nei freddi giorni di febbraio. FUOCO GUARITORE Il fuoco, caratteristica essenziale, in questa ricorrenza è considerato sotto il suo aspetto di luce, questo è infatti il periodo della luce crescente. Nell’Europa celtica era infatti onorata Brigit (conosciuta anche come Brighid o Brigantia), dea del triplice fuoco. Essa era la patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. Sotto l’egida di Brigit erano anche i misteri druidici della guarigione e di questo rappresentano una testimonianza le numerose “sorgenti di Brigit”. Ancora oggi, ai rami degli alberi che sorgono nelle loro vicinanze i contadini appendono strisce di stoffa o nastri a indicare le malattie da cui vogliono essere guariti. Attraverso il fuoco della dea il corpo guariva dalle malattie. La febbre era il sintomo evidente che la dea con il suo passaggio purificava e guariva, facendo rinascere il malato più forte di prima. Il legame della festa con le candele, la purificazione e l’infanzia, sopravvis-
se nell’usanza medievale di condurre le donne in chiesa dopo il parto per portare delle candele accese. L’idea di una purificazione rituale in questo periodo è rimasta forte nel folklore europeo. LUCE E ACQUA Ad esempio le decorazioni vegetali natalizie vengono messe da parte e bruciate alla Candelora per evitare che i folletti, che in esse si sono nascosti, infestino le case. Il concetto di purificazione è presupposto di una nuova vita: si eliminano le impurità del passato per far posto alle cose nuove. Si festeggia la Candelora accendendo candele che sporgono da una bacinella di acqua. Il significato è quello della luce della nuova vita che emerge dalle acque del grembo materno, le acque lustrali che lavano via le scorie invernali. Il primo fiore dell’anno a sbocciare è il bucaneve, il suo colore bianco ricorda allo stesso tempo la purezza della Giovane Dea e il latte che nutre gli agnelli, il candore di quella Vergine intatta che nutre al suo seno il divino Agnello. LA FEBBRE Nell’antica Roma, i primi giorni di febbraio erano sacri alla dea Februa o a Giunone Februata. “Februare” in latino significa purificare, quindi febbraio è il mese delle purificazioni (anche la febbre è un modo di purificarsi usato dal nostro corpo!). Processioni percorrevano la città con fiaccole accese, simbolo di luce e, allo stesso tempo, di purificazione. Quaranta giorni sono passati dal momento in cui il nuovo Sole è nato nella buia grotta del Capricorno, tanto basta per compiere il tempo dello svezzamento, ora la luce è pronta per muovere i primi passi. La Natura è ancora 13