Il quinto arcano

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SOMMARIO 3 .................................................................................... Astrologia e Mito Aquarius 10 ........................ Feste della Tradizione nel Ciclo della Natura La Candelora 19 ........................................................................... Scongiuri e Preghiere A san Biagio contro il mal di gola 22 ............................................................................... I Messaggeri Divini I 72 nomi di Dio 29 .................................................................................. Il Libro delle Erbe I fiori di Bach: Mustard Eucalipto 40 ..................................................................................... Luna di Febbraio Calendario del Mese Luna del Ghiaccio L’Erba Magica 48 .......................................................................................... Cristalloterapia Il quarzo azzurro 52 ..................................................................................................... Il Tarocco “XI” La Forza 57 .................................................................................. La Natura a tavola Cosa bolle in pentola? La ricetta del mese 62 ................................................................................... L’esperto risponde I quesiti dei lettori

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REDAZIONALE Allora l’angelo di Dio, che antisettico, antidiabetico, antiparassitario Esodo 14,19 precedeva il campo d’Israele, si mosse e andò e astringente, a pensate che questo prezioso porsi alle loro spalle; parimente la colonnarimedio di naturale ricoprì un ruolo strategico anche durante l’era dell’Impero nuvola si mosse dal loro fronte e si fermò alle loro spalle;Esodo 14,20 e venne a mettersi Romano, tanto da essere intensamente fra il campo dell’Egitto e il campo d’Israele; coltivato allo scopo di rendere più salubre e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre l’aria. rischiarava gli altri nella notte. E l’un campo Per la serie scongiuri e preghiere non si accostò all’altro per tutta la notte. analizzeremo le miracolose invocazioni Or Mosè stese la sua mano sula San Biagio contro la tosse ed il mal di Esodo 14,21 mare; e l’Eterno fece ritirare il mare mediante gola. un gagliardo vento orientale durato tutta laNonostante il gran freddo siamo nel periodo in cui la luce inizia a riprendere notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. vigore guadagnando spazio sulle tenebre e le giornate, quindi, si allungano sensibilmente. Cari lettori, I popoli antichi, che guardavano con non a caso ho scelto il passo biblico sopra sacralità ai cambiamenti climatici, non riportato per introdurre questo nuovo mancavano di dare il benvenuto al risveglio numero de “Il Quinto Arcano”. Si tratta della Natura. Lo facevano accendendo di tre versetti dell’Esodo che, per come delle luci in casa, ma anche ed in special potrete appurare leggendo la rubrica modo organizzando le affascinanti feste dedicata ai messaggeri divini, rivelano e definite della Candelora. tramandano i 72 nomi di Dio. I nostri Come sempre tratteremo anche tanti autori Claudio Scibilia e Lorenzo La altri utili ed interessanti argomenti. Non Spada ci sveleranno la chiave di lettura mi resta, quindi, che augurarvi buona per ricavarli. lettura! Febbraio è il mese dell’Acquario, segno che coincide con la stagione delle piogge, Fabio Cantarella del vento e della luce fredda caratteristica redazione@ilquintoarcano.it dell’Inverno. La mitologia ci narra che la sua grossa anfora, rappresentata tra le braccia del giovinetto Ganimede, contiene il nettare dell’immortalità, elisir da egli servito agli dei nell’Olimpo e soprattutto al potentissimo Zeus. Partendo dalle origini, precisamente dalla lontana Nuova Guinea, rivaluteremo una tra le piante più utilizzate in erboristeria: l’eucalipto. Balsamico, 2


Rappresentazione dell’Acquario secondo le antiche carte del cielo

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a cura di Lorenzo La Spada

AQUARIUS dal 20 Gennaio al 19 Febbraio

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Elemento:

ARIA

Qualità:

FISSA

Polarità:

MASCHILE

Domicilio:

SATURNO

Esilio:

SOLE

Colore:

AZZURRO

Metallo:

PLATINO

Pietra:

QUARZO AZZURRO

Erba magica:

OLMO

Profumo:

MUGHETTO

Giorno:

SABATO

Punto debole:

ANCHE e GAMBE


ASTROLOGIA

L

a stagione dell’Acquario è quella delle piogge, del vento pungente, della luce fredda e metallica dell’inverno, del cielo puro e vivificante. Conosciuto dagli antichi come il pianeta più lontano, Saturno regna sui segni zodiacali del Capricorno e dell’Acquario. Ma se in Capricorno il dio lontano, paziente, oscuro e silenzioso, è stabilizzatore del caos, ribelle ad ogni formazione, cambia di umore quando sopravviene l’Acquario aereo, che non è, dunque, segno d’Acqua ma con l’acqua ha in qualche modo a che fare. Il suo glifo, innanzitutto, rappresentata due onde sovrapposte h, due onde che richiamano il mare primordiale, l’abisso originario precedente la creazione che l’Antico dei Giorni, EL OLAM, che i Greci chiamarono Kronos, placa mediante il suo influsso, per contagio di inerzia. Così gli Elohim della Bibbia padroneggiano sulla tempesta per ottenere la calma indispensabile alle prime formazioni. Ma il dio si risveglia quando, sorgendo dalla propria oscura caverna, prende possesso della dimora aerea di Acquario. Egli diventa dominatore delle acque che evaporando dall’Oceano caotico si sono sublimate in alto. Provenendo per evaporazione dall’Oceano, che è salato, queste acque superiori, divenute ormai dolci, ricadono come pioggia fecondante che Acquario, operando la condensazione necessaria, spande dalla sua anfora sugli uomini, traducendola in saggezza divina, resa accessibile agli uomini. IL MAGNIFICO In greco la costellazione era chiamata

Ydrochoos , cui corrisponde il latino Aquariusche, come nome comune, significa portatore d’acqua o anche magistrato preposto al servizio delle acque. Per verità, i soli elementi della costellazione celeste che siano riconoscibili sono proprio le due onde e l’urna rovesciata. L’origine del personaggio umano si trova presso i Babilonesi, che chiamavano l’AcquarioGu-La, cioè “il Magnifico”, colui che versa, che dispensa la gioia e l’abbondanza, divinità maschile che incarna il potere purificatore e rigeneratore dell’Acqua. Le onde, in effetti, si interpretano generalmente come acqua di vita, aqua vitae, un’acqua ricca, un’acqua carica. Quest’ aqua vitae è un’acqua che non disseta soltanto il corpo ma, scorrendo aerea ed invisibile, essa placa l’anima che ha sete di alte conoscenze divine. Il suo carattere aereo di messaggero divino è simboleggiato nell’iconografia medievale da un paio di ali di cui è dotato il portatore d’acqua. IL SOFFIO DIVINO L’Aria saturniana dell’Acquario è un soffio che spira sulle acque, “…e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque (Gn 1,2)”, che raccoglie tutte le energie vitali e ne impedisce il disperdersi. L’avarizia previdente di Saturno non lascia nulla che si perda, egli è l’amministratore delle energie vitali. Essendo l’Acquario un segno di Aria, l’acqua che scorre dalla sua anfora non è l’elemento naturale, dei fiumi, dei mari e delle fonti. Ma allora che acqua è? Di cosa è fatta? Qual è la sua natura? L’iniziato ai misteri sa benissimo che pure essendo acqua non bagna le mani ed è 5


in questa acqua che è nascosto il fuoco, questa l’avrebbe dissetata per sempre perciò gli alchimisti la chiamano Acqua e sarebbe diventata in lei fonte d’acqua Ignea o Fuoco Segreto o, meglio ancora, zampillante per la vita eterna. Ovvio alFuoco filosofico, che non si renderà mai lora che quest’acqua “che non è acqua” palese ai vostri occhi e non vi brucerà, in è un elemento necessario per compiere quanto è un Fuoco Spirituale nascosto l’opera di purificazione, lavaggio e separanel segno dell’Ariete Celeste sotto forma zione e che iniziaticamente rappresenta la salina. Questa acqua misteriosa è anche “vittoria” sul corpo dei desideri istintivi, quella che Mosè fece scaturire dalla pie- attivando in un secondo tempo, l’intuitra, percuotendola con il suo bastone...! Il zione, la cui sede è il cuore. Quel cuore che significa che è la “Pietra” a produrre che irrorato da questi fiumi infuocati quest’Acqua che disseta per sempre o è la diventa Sacro Cuore, come suggerisce il stessa Pietra occulta che, solida come una glifo dell’Aqua Vitae o Zolfo sublimato roccia e con l’azione del Fuoco Segreto, la (notare che il rovesciamento dello zolfo liquefa per diventare potabile? diventa aqua vitae, che rappresenta il Sacro Cuore stilizzato). Il Sole transita nel ACQUA CHE NON E’ ACQUA segno dell’Acquario dal 21 gennaio al 19 Gesù, infatti, invita la samaritana a non febbraio, dando così inizio al mese delle bere l’acqua dal pozzo; in cambio, le piogge, dove l’acqua purifica, lava e dissedice di prendere la sua “acqua”, perché ta la natura ancora dormiente.

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MITO È pesante la grossa anfora nelle braccia dal costato di Cristo, bevanda infuocata del giovinetto Ganimede. Contiene il raccolta nella Coppa del Santo Graal, divino nettare dell’immortalità che egli di inestimabile valore, come anche il serve agli dei, mentre questi banchettano Canopo, il vaso che nell’antico Egitto sull’Olimpo. La fatica arrossa il suo volto conteneva gli organi nobili (cuore e e, fra i riccioli scarmigliati, il sudore fegato). Vaso, vasello, vascello, barca imperla la sua fronte. Quanto è bello, e arca. L’arca nella quale il giusto Noè quanto piace a Zeus quel soave fanciullo, sfugge alle acque del diluvio; arca che per questo lo ha rapito. Pascolava il gregge dalle acque del Nilo salva il piccolo Mosè, l’adolescente Ganimede, il più bello tra il liberatore che incarna il Mito della i mortali, in un pomeriggio come tanti. Libertà tipica dell’Acquario, laddove ai Il Sole ancora non è calato, è tiepido Gemelli compete quello della Fratellanza ma all’improvviso un’ombra lo copre. È e alla Bilancia quello dell’Uguaglianza. un’enorme aquila che, ad ali spiegate, sta Acqua che sotto l’influsso dell’Aria planando verso il ragazzo. Questione di Acquariana, che è il soffio creatore un attimo e con i suoi artigli lo ghermisce del vecchio Saturno, diventa acqua e lo porta sulla sommità dell’Olimpo. E là muta d’aspetto e si mostra per chi è veramente: il divino Zeus che gli dichiara il suo amore, scatenando le ire funeste della sua sposa Era, alla quale risponde prontamente che il fanciullo è solo il nuovo coppiere. E così Ganimede viene a sostituire Ebe nel servir da bere agli dei in convito. E la sua immagine è posta da Zeus in cielo come portatore d’anfora, come Acquario vicino all’Aquila rapitrice. LA MISTICA COPPA Ma cosa contiene l’anfora di Ganimede? Il nettare divino, l’elisir di giovinezza e d’immortalità, l’aqua vitae. Acqua che in sei anfore, durante il banchetto a Cana, muta in vino. Ma l’anfora è, simbolicamente, un cuore. Non è forse il cuore una vivente coppa piena di sangue? E se il cuore è Sacro Cuore, il sangue che contiene è preziosissimo, salvifico, rigeneratore. Acqua e Sangue sgorgano 7


lustrale, acqua di purificazione, acqua del battesimo, dove il Battista, immagine di colui che versa l’acqua, immerge quel giovane Sole che arrossa le acque, iniziandolo sulla via che lo trasformerà nell’Agnello che dona la vita.

se quell’acqua magica impressionasse nel neofita una natura diversa per predisporlo ad un cambio radicale, ovvero, ad una morte iniziatica simbolica, per rinascere purificato e candido. Il Battesimo, dunque, rappresenta il primo scalino dell’Amore Impersonale, che apre la porta del Regno di Dio, che si trova IL BATTESIMO Questo lavacro nell’elemento acqua, nell’interiorità dell’essere umano, che si analogicamente, significa un’operatività attua con l’Acqua Philosophorum, nella purificatoria, dove i vizi vengono solitudine del proprio laboratorio-corpo. trasformati in virtù e le passioni in amore, Solo pochi uomini conoscono l’arcano perché quest’acqua che zampilla dalla e lo tramandano da bocca a orecchio, Fontana dell’eterna giovinezza è il nostro soltanto ai meritevoli, agli eroi, che con fiume Giordano che nasce in Oriente coraggio hanno sfidato sé stessi vincendo scendendo verso Occidente, dona la le paure per poter andare oltre. Soltanto Vita, provocando la Morte. È come questi il “maestro” sceglierà.

Battesimo di Cristo, Guido Reni

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LE FESTE DELLA TRADIZIONE NEL CICLO DELLA NATURA

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a cura di Lorenzo La Spada

LA CANDELORA La luce che è nata al Solstizio d’Inverno comincia a manifestarsi all’inizio del mese di febbraio. Le genti antiche erano molto più attente di noi ai mutamenti stagionali, anche per motivi di sopravvivenza. Questo era il più difficile periodo dell’anno poiché le riserve alimentari accumulate per l’Inverno cominciavano a scarseggiare. Pertanto, i segni che annunciavano il ritorno della Primavera erano

Brigit

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accolti con uno stato d’animo che oggi, al riparo delle nostre case riscaldate e ben fornite, facciamo fatica solo ad immaginare. PURIFICAZIONE Presso i Celti l’1 febbraio era “Imbolc”, cioè grande pioggia e in molte località dei paesi celtici questa data è chiamata anche “Festa della Pioggia”: ciò può riferirsi ai


mutamenti climatici della stagione ma anche all’idea di una lustrazione che purifica dalle impurità invernali. Detta anche “Oimelc”significa “Lattazione delle pecore” mentre “Imbolc”vorrebbe direnel sacco inteso nel senso di “nel grembo” con riferimento simbolico al risveglio della Natura nel grembo della Madre Terra e con un riferimento più materiale agli agnelli, nuova fonte di cibo e di ricchez za che la previdenza della Natura e degli allevatori avrebbe fatto nascere all’inizio della buona stagione. L’allattamento degli agnelli garantiva un rifornimento provvidenziale di proteine. Il nuovo latte, il burro, il formaggio costituivano spesso la differenza tra la vita e la morte per bambini e anziani nei freddi giorni di febbraio.

se nell’usanza medievale di condurre le donne in chiesa dopo il parto per portare delle candele accese. L’idea di una purificazione rituale in questo periodo è rimasta forte nel folklore europeo.

LUCE E ACQUA Ad esempio le decorazioni vegetali natalizie vengono messe da parte e bruciate alla Candelora per evitare che i folletti, che in esse si sono nascosti, infestino le case. Il concetto di purificazione è presupposto di una nuova vita: si eliminano le impurità del passato per far posto alle cose nuove. Si festeggia la Candelora accendendo candele che sporgono da una bacinella di acqua. Il significato è quello della luce della nuova vita che emerge dalle acque del grembo materno, le acque lustrali che lavano via le scorie invernali. Il primo fioFUOCO GUARITORE Il fuoco, caratteristica essenziale, in que- re dell’anno a sbocciare è il bucaneve, il sta ricorrenza è considerato sotto il suo suo colore bianco ricorda allo stesso temaspetto di luce, questo è infatti il periodo po la purezza della Giovane Dea e il latte della luce crescente. Nell’Europa celtica che nutre gli agnelli, il candore di quella era infatti onorata Brigit (conosciuta an- Vergine intatta che nutre al suo seno il che come Brighid o Brigantia), dea del tri- divino Agnello. plice fuoco. Essa era la patrona dei fabbri, dei poeti e dei guaritori. Sotto l’egida di LA FEBBRE Brigit erano anche i misteri druidici del- Nell’antica Roma, i primi giorni di febbrala guarigione e di questo rappresentano io erano sacri alla dea Februa o a Giunouna testimonianza le numerose “sorgen- ne Februata. “Februare” in latino significa ti di Brigit”. Ancora oggi, ai rami degli purificare, quindi febbraio è il mese delle alberi che sorgono nelle loro vicinanze i purificazioni (anche la febbre è un modo contadini appendono strisce di stoffa o di purificarsi usato dal nostro corpo!). nastri a indicare le malattie da cui voglio- Processioni percorrevano la città con fiacno essere guariti. Attraverso il fuoco del- cole accese, simbolo di luce e, allo stesso la dea il corpo guariva dalle malattie. La tempo, di purificazione. Quaranta giorni febbre era il sintomo evidente che la dea sono passati dal momento in cui il nuovo con il suo passaggio purificava e guariva, Sole è nato nella buia grotta del Capricorfacendo rinascere il malato più forte di no, tanto basta per compiere il tempo delprima. Il legame della festa con le cande- lo svezzamento, ora la luce è pronta per le, la purificazione e l’infanzia, sopravvis- muovere i primi passi. La Natura è ancora 13



avvolta nel grande riposo invernale, siamo CELEBRARE LA CANDELORA sempre nel cuore dell’Inverno, eppure le La sera della vigilia, prima che il Sole tragiornate sono già sensibilmente più lun- monti, raccogliete per casa o in giardino, ghe e, anche se il gelo è ancora in agguato, rametti e foglie usati per le decorazioni cominciano ad apparire i primi segni di natalizie e ponetele in un braciere. Al travita. Pure il timido Sole bambino cresce monto, in una bacinella piena d’acqua, in forza giorno dopo giorno, spuntano le ponete una grossa candela di colore bianprime gemme e per quanto un vento im- co e mentre l’accendete dite: “Questa è la provviso potrebbe gelarle, portano già in luce che esce dalle acque, questa è l’acqua sé la promessa di nuova vita. che porta la luce”. Quindi ponetela fuori e fate attenzione a che non si spenga. Poi durante la notte bruciate i rami e le LE CANDELE Le popolazioni antiche davano il benve- foglie raccolti e alla fine mettete sui carnuto al risveglio della Natura con l’accen- boni polvere d’incenso storace e foglie di sione di luci in casa. Tutti i riti prevede- frassino. Mentre il fumo sale meditate sul vano l’uso di candele che ancora oggi si significato della festa, sul bisogno di puribenedicono per celebrare la Candelora (2 ficazione e sulla necessità di abbandonare febbraio) e San Biagio (3 febbraio) al fine cose e aspetti della nostra vita che non di ottenere salute e benessere, dal mal di ci piacciono, prendete solo la candela e gola ai reumatismi. Nel vecchio mondo fate il giro in senso orario negli ambienti contadino la ricorrenza era simbolo di della casa ed entrando in ogni stanza dite: “purificazione”, lo dimostrano alcuni ri- “Entri la luce!”. Alla fine rimettete la cantuali lustrali che effettuavano le contadi- dela nell’acqua e andate a dormire. Prima ne siciliane cospargendosi di rugiada tut- che sorga il Sole, alzatevi e lavatevi mani to il corpo, cantando laudi alla Madonna e viso con l’acqua della bacinella, poi alla e facendosi il segno della croce con la ru- fine versate con le mani acqua sulla cangiada dei campi. In questo giorno, come dela e dite: “Ti accolgo nel tempio del nel successivo di san Biagio, abbondano mio cuore!” i pronostici per la nuova stagione. Chiamata anche Festa delle Luci, in Oriente, la Candelora (nome con cui si indica volgarmente la festa della Presentazione del Signore al Tempio) porta il nome di Hypapante, cioè “Incontro”. Una sorta di passaggio della fiaccola fra il vecchio e il nuovo, fra l’Inverno e la Primavera, come la tradizione recita in quel giorno: “Il vecchio portava il bambino e il bambino sosteè il vecchio Simeone che neva il vecchio”, accoglie fra le braccia il Cristo Bambino, misteriosa figura del ciclo immutabile ed eterno della Natura. 15


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a cura di Claudio Scibilia

SCONGIURI E PREGHIERE DEL POPOLO CONTADINO

da voi voglio questa provvidenza. A SAN BIAGIO CONTRO IL MAL DI GOLA Se questa grande grazia mi fate A San Biagio si attribuisce il miracoloso i “cuddureddi” (tipici biscotti siciliani) voi salvataggio di un bimbo che stava soffo- avrete. cando con una lisca di pesce rimasta nella trachea. Il Santo imponendo le mani sul- Dopo lo scongiuro bisogna strofinare la gola del piccolo, riuscì a fargli espellere la gola con un po’ di cotone imbevuto il corpo estraneo. Morì martirizzato per d’olio e recitare tre Patere un Credo. ordine dell’imperatore Diocleziano che prima gli fece lacerare le carni con i pet- Nel mondo antico, dei nostri nonni, ogni tini utilizzati dai cardatori di lana e, poi, parte del corpo, e quindi la relativa marecidere la testa con la spada. Il nome Bia- lattia o disfunzione, era sotto la custodia gio deriva da“Blasius” (Bleso, balbuziente dei santi e a loro ci si rivolgeva per chiedal latino) per cui oggi oltre ad essere il dere la salute corporale. Così, infatti, si protettore della gola e dei lanari è anche curavano. protettore degli avvocati. La tradizione vuole che il giorno 3 febbraio si svolga la benedizione della gola, un antico rito per la salvaguardia della salute, officiato per mezzo di due candele benedette il giorno precedente (Festa della Candelora) che vengono incrociate sotto la gola del fedele recitando un’invocazione. In caso di mal di gola si reciti questo scongiuro: San Brasi miraculusu, libirati stu carusu, i cannarozza sanatici cu la vostra putenza, di vui la vogghiu sta pruvvidenza. Si sta ranni razia mi faciti li cuddureddi vui aviti. San Biagio miracoloso, liberate questo ragazzo, la gola sanategli con la vostra potenza, 19


CONTRO LA TOSSE Colui che scongiura deve fare tre segni di croce sulla gola del paziente, chiedendo l’aiuto di san Biagio per stroncare la ranula (rantolo) che cresce sotto la lingua e deve recitare questo scongiuro: Raugu rauguni, vattinni a lu vadduni. Vattinni sutta e casi, cun l’aiutu di san Brasi. Unni è funnu e non po nchianari, pi venirimi a turmintari. Rantolo rantolone, vattene nel burrone. Vattene sotto le case, con l’aiuto di san Biagio. Dove è profondo e non puoi salire, per venirmi a tormentare. PERCHÈ SPUNTINO I DENTI Quando gli cade un dente affinché gli ricresca subito, ogni piccolo recita la seguente invocazione: San Nicola, san Nicola vi rugnu la vecchia e mi rati la nova. Mi l’ata dari janca e nova comu la scoccia di l’ova. San Nicola, san Nicola Vi dò la vecchia e mi date il nuova (dente). Me la dovete dare bianca e nuova come il guscio dell’uovo. CONTRO IL MAL DI VENTRE Chi recita lo scongiuro deve strofinare lo stomaco del paziente con la mano unta d’olio e dire:

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Quannu lu Signuri sinni iu all’India, ncontra un bon’omu e na fimmina tinta. L’acqua nterra u fenu vagnau, lu Signuri si ci cuccau. Il Signore quando andò in India, incontrò un buon uomo e una donna cattiva. L’acqua per terra bagnò il fieno, e il Signore ci si coricò. In ultimo bisogna recitare il Credo. Da una raccolta personale tramandatami


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a cura di Lorenzo La Spada

I MESSAGGERI DIVINI I 72 NOMI DI DIO COSA SONO I 72 Nomi celesti nascono dalla tradizione ebraica della Cabala. Queste 72 terne, pur non essendo vere e proprie parole nella lingua ebraica, hanno trovato ampio spazio nella dottrina mistica dell’Ebraismo. Tra l’altro, secondo lo Zohar, esse erano già note, almeno in parte, ad Abramo per rivelazione divina. Successivamente questa tradizione orale si sarebbe fissata nella carta. Secondo certi studi, Abramo avrebbe dato in dono la conoscenza di alcuni dei 72 Nomi ai

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figli di Ketora, la sua concubina, che poi si allontanò dal nucleo famigliare e andò ad oriente (Genesi 25, 6). Per questo motivo alcuni di quei Nomi di Dio sono noti alle religioni orientali, in particolare il Nome AUM (OM)(30 Alef-Vav-Mem Dio di Pazienza) e il Nome ARI(15HeyResh-Yud Dio che Rialza). In generale tutti i 72 Nomi, essendo composti da terne di lettere, corrispondono a delle Trinità viventi, che operano in noi e in questo mondo per darci la via e la forza di arrivare a superare la visione


tridimensionale ed approdare nella nuova nelle varie incarnazioni sono gli stessi dimensione, quadridimensionale, che per per tutti, mentre la storia personale di noi è sintetizzata nel Tetragramma sacro. ciascuno di noi é diversa. Due persone uguali non esistono. Deriviamo tutti da un unica entità iniziale, che é “Adam”, IL SIGNIFICATO Ogni Nome implica una data cosa, ma l’intera umanità allo stato primordiale, anche il suo contrario. Le solite due facce poi diventato Caino e quindi Noè. della stessa medaglia. Se mentalmente Dopo questa caduta, il nostro processo è ci distraiamo e il nostro ego prende quello di tornare indietro a quella unità il sopravvento, ricadiamo nell’errore, costitutiva, di rievolvere perché ognuno perché é la nostra indole che riemerge. di noi rappresenta un pezzo insostituibile Come già osservato, siamo in miliardi di quel primo Adam. Non ci sono di persone e i Nomi Celesti sono solo doppioni, come se fossimo stati estratti da 72. E’ importante comprendere che i un insieme che é andato frantumandosi gradini che ciascuno di noi deve fare nell’intera umanità.

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Ecco perché ciascuno di noi é prezioso agli occhi di Dio, perché é un pensiero di Dio, quel pensiero unico “ti conoscevo prima che tu nascessi”, entità unica, mentre le realtà della vita non sono infinite, ma sono tutte riconducibili a queste 72 realtà. Tutta la realtà umana é scritta in questi 72 Nomi. Potenza micidiale anche se ogni singolo la vive nella sua dimensione personale, perché quello che noi siamo oggi é il frutto del nostro passato e ognuno di noi ha la sua situazione personale. Il fatto che qualcuno ha lo stesso nome di un’altra persona non significa che la sua condizione sia la stessa dell’altra. Le due persone avranno un legame forte, perché se hanno lo stesso Nome significa che hanno anche la stessa sfida. Nell’azione saranno molto simili, dovranno cimentarsi su punti analoghi. La maggior parte delle persone muore senza aver mai avuto l’opportunità di verificare il proprio Nome Celeste. È chiaro che questi 72 nomi derivano da un unico nome: il Tetragramma sacro, che è l’unico vero nome di Dio. Il Tetragramma è scolpito nel nostro cuore, quindi possiamo rintracciare dentro noi stessi tracce di tutti i 72 Nomi e non solo del Nome che ci sta accompagnando in questa vita; però c’è un solo Nome che é la sfida della nostro vita, il motivo per cui siamo qui. Nelle varie vite li passiamo in rassegna tutti, ma se non abbiamo compiuto la nostra missione la vita successiva ritorniamo con quella stessa missione e cioè saremo nuovamente associati allo stesso Nome.

Secondo la tradizione orale i pioli della scala vista da Giacobbe erano 72. D’altra parte il significato simbolico della scala era chiaro ed importante: era quella la via per la risalita dell’uomo verso il divino. La ricerca portò ad individuare un unico brano della Torà che conteneva tre versetti consecutivi ciascuno formato da 72 caratteri. Il brano era il seguente. Allora l’angelo di Dio, che Esodo 14,19 precedeva il campo d’Israele, si mosse e andò a porsi alle loro spalle; parimente la colonna di nuvola si mosse dal loro fronte e si fermò alle loro spalle; Esodo 14,20 e venne a mettersi fra il campo dell’Egitto e il campo d’Israele; e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. E l’un campo non si accostò all’altro per tutta la notte. Or Mosè stese la sua mano sul Esodo 14,21 mare; e l’Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero.

In questi tre versetti dell’Esodo è nascosta la chiave dei 72 Nomi che spesso sono stati chiamati “Nomi di Dio” . Se si pongono i tre versetti in tre righe sovrapposte, ricordando che l’ebraico si legge da destra a sinistra, e si eseguono le istruzioni in essi contenute, cioè si capovolge l’ordine delle lettere del versetto 20, essendosi l’angelo qui venuto a trovarsi dalla parte opposta del versetto 19, mentre il versetto 21 deve essere lasciato com’è, perché riparte dalla posizione di Mosè che è in testa al popolo d’Israele, si ottengono in ebraico antico, leggendo dall’alto verso il basso, 72 terne, che sono esattamente ORIGINE E RIVELAZIONE i 72 Nomi che sono stati “criptati” in Da brano della Genesi 28,10-22 è derivata questo brano dell’Esodo. la prima ricerca degli studiosi sui Nomi. i 72 Nomi sono i seguenti: 26


n. Nome 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36

whw yly fy\ slu shm hll aka thk yzh dla wal uhh lzy hbm yrh mqh wal ylk wwl lhp ]ln yyy hlm whx htn aah try hac yyr mwa bkl rcw wjy jhl ]wk dnm

Latino Deus Exaltator Deus Auxiliator Deus Spes Deus Absconditus Deus Salvator Deus Laudabilis Deus Longanimis Deus Adorandus Deus Misericors Deus Propitiabilis Deus Exaltandus Deus Refugium Deus Super Omnia Decantabilis Deus Custos et Servator Deus Sublevator Deus Erector Deus Mirabilis Deus Invocandus Deus Festinus Ad Audiendum Deus Redemptor Deus Solus Deus Dextera Deus Declinans Malum Deus Bonus Ex Se-ipso Deus Largitor Deus Auditor In Abscondito Deus Propulsator Deus Sublator Malorum Deus Expectatio Deus Patiens Deus Doctor Deus Rectus Deus Omnium Cognitor Deus Clemens Deus Gaudiosus Deus Honorabilis

Italiano Dio che Esalta Dio che Aiuta Dio di Speranza Dio nelle Tenebre Dio che Guarisce Dio Degno di Lode Dio di Clemenza Dio da Adorare Dio di Misericordia Dio Benignevole Dio da Esaltare Dio di Rifugio Dio Decantabile Su Tutto Dio Protettore e Salvatore Dio che Rialza Dio che Rende Eretti Dio Mirabile Dio da Invocare Dio Sollecito all’Ascolto Dio che Redime Dio Solitario Dio Esperto e Maschio Dio che Piega il Male Dio Buono in Se stesso Dio che Dona Dio che Ascolta in Segreto Dio che Difende Dio che Distrugge i Mali Dio di Aspettative Dio di Pazienza Dio che Guarisce Dio Regolare Dio che Rivela Tutto Dio che Rende Clementi Dio che Rende Gioiosi Dio Degno di Onore 27


37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72

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Deus Dominus Virtutum Dio Signore delle Virtù Deus Spes Omnium Finium Terræ Dio Speranza per Tutti Deus Velox Ad Condonandum Dio Veloce a Condonare Deus Vinum Lætificans Dio Vino che Reca Gioia Deus Triunus Dio Trinitario e Femmina Deus Quis Sicut Ille Dio Come Quello che È Deus Rex Dominator Dio Re Dominatore Deus Æternum Manens Dio che Resta in Eterno Deus Motor Omnium Dio Motore del Tutto Deus Revelator Dio che Rivela Deus Justus Index Dio Rivelatore dei Giusti Deus Pater Mittens Dio Padre che Invia Deus Magnus & Excelsus Dio Grande ed Eccelso Deus Iudex Misericors Dio Giudice Misericordioso Deus Secretus Impenetrabilis Dio Segreto Impenetrabile Deus Caligine Tectus Dio Coperto dalle Nebbie Deus Superborum Depressor Dio che Umilia i Superbi Deus Rex Coelestis Dio Re dei Cieli Deus Sempiternus Dio Eterno Deus Fulciens Omnia Dio che Sostiene Tutto Deus Amabilis Dio Amabile Deus Auditor Gemitum Dio che Ascolta i Gemiti Deus Omnia Penetrans Dio che È in Tutto Deus Sublevans Oppressos Dio che Solleva gli Oppressi Deus Super Omne Nomen Dio Nome Sopra Ogni Cosa Deus Ens Supremum Dio Ente Supremo Deus Mansuetus Dio Mansueto Deus Vivificans Dio che Da la Vita Deus Fons Sapientiæ Dio Fonte di Sapienza Deus Omnia Pascens & Latens Dio che Pascola e Ripara Tutto Deus Deliciæ Filiorum Hominum Dio Delizia dei Figli degli Uomini Deus Liberalissimus Dator Dio che Dona Senza Vincoli Deus Omnia Videns Dio che Vede Tutto Deus Verbo Omnia Producens Dio Parola che Crea Tutto Deus Dominus Universorum Dio Signore degli Universi Deus Finis Universorum Dio Limite degli Universi


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a cura di Claudio Scibilia

IL LIBRO DELLE ERBE MUSTARD Rimedio floreale di Bach n. 9 “Per coloroche sono soggettia periodi di Nome italiano Senape tristezza o addirittura di disperazione, comeNome botanico Sinapis arvensis se una fredda e scura nube li avvolgesse Emozione di base INSUFFICIENTE INTERESSE PER IL nascondendo loro la luce e la gioia di vivere. PRESENTE Non è possibile fornire una ragione o una spiegazioneper questi attacchi. In queste Malinconia e depressione, senza che vi condizioni è quasi impossibile apparire felici sia un motivo evidente; incapacità di o gai”. manifestare le proprie emozioni; colui che EDWARD BACH non piange mai, mancanza d’interesse, oppressione.

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La senape selvatica è una pianta a larga diffusione, infestante, la sua crescita è rapidissima. Fiorisce nel periodo che tra maggio e luglio, i suoi fiori, che hanno un colore tendente al dorato, ricoprono in pochi giorni intere zone erbose, dipingendo il territorio di un colore luminosissimo giallo-oro. Con le corolle di questa fioritura si prepara il rimedio floreale di Bach Mustard, il fiore più noto per le sue proprietà antidepressive. Quando l’individuo presenta quello stato di malessere inspiegabile che toglie quasi la voglia di vivere, il soggetto si auto-punisce entrando in uno stato di prostrazione profonda, senza che se ne renda conto. Improvvisa-

mente lo assale un senso di depressione che alla base non ha una vera causa. Tutto quello che lo circonda, affetti compresi, perde ogni valore e significato lasciando in lui un vuoto inconsolabile fino a sentirne il dolore. Egli prova un senso di tristezza accompagnata da profonda malinconia che come arriva in modo inaspettato, così va via. È il rimedio per chi è introverso e di chi è infelice, ma è anche il rimedio per chi si sente sempre triste o ha come sintomo il classico nodo alla gola. Addirittura, nei casi più gravi lo stato negativo che affligge il soggetto in questione lo porta a non volersi più alzare dal letto.

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Di solito il nostro paziente avverte stanchezza, è sempre demotivato, vive la vita stressandosi al minimo ostacolo ed è inoltre incapace di amare. Esso prova disperazione senza una valida causa, crisi improvvise di malessere ed esaurimento fisico, emotivo e mentale, si sente fuori dal mondo che lo circonda non riesce a reagire, non prende iniziative, non riesce neanche ad esprimere il dolore interiore agli altri. Mustard agisce in chi a volte è malinconico ed altre volte è depresso malgrado abbia tutto ciò che gli occorre per poter vivere felice. Viene sperimentato con successo nella depressione indotta negli ambienti lavorativi per stress cronico o quando si è demotivati. Il soggetto nello stato di Mustard ha i riflessi rallentati, si sente oppresso, ha disturbi all’apparato digerente, sente una leggera costrizione alla gola, la sua sensazione è quella di una mano che gli attanaglia la gola come per soffocarlo e inoltre soggetto a nevralgie del trigemino, soffre di disturbi del sonno, tachicardia di origine nervosa, soffre di vertigini, sensazioni di svenimento oltre che dei classici disturbi della sfera sessuale. Il rimedio MUSTARD se utilizzato correttamente dona la capacità di vivere in maniera più serena, aiuta ad affrontare la vita, fa tornare la gioia di vivere. E’, pertanto, il fiore utile proprio perché aiuta il soggetto che ne fa uso nei periodi di grande cambiamento, come nel caso di chi vuole rinascere a nuova vita, mutando abitudini e vizi. Fa ristabilire il contatto con sé stessi, aiuta a far ritrovare la strada da seguire riportando la chiarezza di idee e l’armonia dentro la persona che lo assume. Mustard è essenziale nel trat32

tamento delle depressioni episodiche ed imprevedibili. Edward Bach scrisse: “Mustard scaccia l’oppressione e la malinconia e riporta la gioia . Chi assume Mustard ha presto nella vita” la sensazione di risvegliarsi come da un sogno pesante, freddo e buio.


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EUCALIPTO Eucalyptus globulus Mirtacee Famiglia Nome siciliano Calipsu Altri nomi: Eucalitto, Eucalètt, Calèppisi, Calèps, Calippusu, Ocaritti. Foglie fresche o essiccate Parti utilizzate: Proprietà: Balsamico e antisettico nei catarri delle vie urinarie e respiratorie, disinfettante del cavo oro-faringeo; antidiabetico. Ottimo antiparassitario, antiputrido, antisettico, antitermico, diaforetico, fluidificante bronchiale, topico-stimolante. Astringente. La ricerca delle origini dell’eucalipto ci conduce nella Nuova Guinea. Lo scopritore fu un botanico francese di nome Jacques Julien De Labillardière che lo descrisse nei suoi appunti “icones plantarum” definendolo con il nome di eucaliptus globulus per indicare la strana carat-

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teristica dei suoi fiori. La pianta, infatti, presenta uno strano opercolo che ne racchiude il calice e che lascia uscire una corolla di forma steroidale. Da qui il nome EU = bene, KALIPTO = copro e globulus per la forma sferoidale. L’eucalipto fu importato in Europa verso la fine del ‘700,


inizialmente venne preso in considerazio- salubre. Si credeva, a quell’epoca, che ne come pianta ornamentale per arredare l’Eucalipto con il suo odore balsamico i parchi delle ville nobiliari. contribuisse a far scomparire la malaria ove c’erano le zone paludose. Si scoprì TRA FANTASIA E REALTÀ più tardi che l’eucalipto ha sì contribuiSapevate che l’eucalipto inghiotte i rumo- to a sanare le zone malariche, ma la vera ri? Pare che due persone che si trovino in ragione è da ricercare nel suo apparato un fitta boscaglia di eucalipti, ad una di- radicale abbastanza esteso e bisognoso stanza di appena 10 metri, non si sentano di grandi quantità di acqua. Ecco allora nemmeno se gridano a squarciagola. che, più che altro, l’eucalipto contribuiva Il suo tronco ha la proprietà di assorbire a prosciugare le paludi eliminando così il le onde sonore perché, a differenza delle problema alla base. altre piante, non è né duro né secco, ma piuttosto morbido. I vecchi contadini si CARATTERISTICHE tramandano una usanza: mettevano alcu- E’ un albero che nelle zone di origine può ne gocce di essenza di eucalipto nei loro raggiungere anche i 70-80 metri. Il fusto pollai perché erano convinti che liberasse può sfiorare anche i 2 metri di diametro. gli animali dai parassiti senza recare dan- In Italia ha uno sviluppo più contenuto e no alcuno nemmeno ai più piccoli. in genere non supera i 20-25 metri di alI primi a scoprirne le caratteristiche salu- tezza. Il fusto è diritto con corteccia grigia tistiche furono i monaci trappisti che co- o bruno-rossastra. Le foglie hanno aspetminciarono a coltivarla in tutto l’impero to differente secondo l’età della pianta. della Roma antica per rendere l’aria più I fiori sono solitari, piuttosto vistosi. Il

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calice è a forma di coppa, percorso sordo il bisogno. Utile nelle bronchiti cronimontato da un opercolo che si distacca al che, raffreddori e raucedine. momento della fioritura. La corolla è assente. Il frutto è una capsula di consistenOLIO ESSENZIALE za legnosa, di colore grigiastro e di 1,5-2,5 Dalle foglie dell’eucalipto si ricava un cm di diametro. La forma irregolarmente olio essenziale dall’aroma fortemente aroconica riprende quella del calice. matico, utile nella tosse e nelle malattie Quando la capsula è matura si apre con da raffreddamento. fenditure nella parte superiore lasciando fuoriuscire i semi che sono di piccolissi- Per l’emicrania: grazie alle sue proprieme dimensioni. Il componente principale tà antinevralgiche ed analgesiche, l’olio delle foglie è l’eucaliptolo che è presente essenziale può giovare in caso di mal di nella pianta in una concentrazione molto testa. alta, circa all’85%. L’eucalipto è dotato di una forte azione balsamica ed espettoran- Per i piedi stanchi: un pediluvio con l’este oltre che leggermente antisettica, viene senza d’eucalipto può rinfrancare ed allequindi usato per curare molte patologie viare il senso di pesantezza e stanchezza. dell’apparato respiratorio, catarri laringei e bronchiali eccessi d’asma e bronchiti alcune gocce su un fazPer l’ambiente: croniche. zoletto, sul cuscino, nella vaschetta dei Gli si riconosce anche un alto potere caloriferi, ecc. E’ eccellente per purificare disinfettante utile nel trattamento delle l’aria della stanza di un ammalato. infezioni vescicali e vaginali ma anche nelle malattie infettive del tubo digerente Per il raffreddore: portare ad ebollizione con manifestazioni febbrili e diarroniche. l’acqua, toglierla dal fuoco, aggiungere Il carbone del legno è utilizzato in caso da 5 a 8 gocce di essenza, coprire il capo di intossicazione accidentale da veleno con un asciugamano e respirare il vapore e cibo avariato. L’eucalipto sembra esbenefico. sere efficace anche nel trattamento del diabete e dei problemi di alitosi, piaghe MISCELA BECHICA e scottature. In cosmetica è usato come Calma o elimina la tosse deodorante e purificante delle pelli impure, per preparare dentifrici e saponette. Il Eucalipto foglie 30 grammi fogliame dell’eucalipto è utilizzato per le Altea radice 20 grammi composizioni floreali, durando parecchio Poligala radice 20 grammi tempo. Pino gemme 20 grammi Papavero petali 10 grammi INFUSO DI EUCALIPTO FOGLIE Preparare in infusione, un cucchiaio da preparazione 30 gr di pianta in un litro di acqua, met- tavola in 250 cc di acqua, tenere in infutere in infusione per 20 minuti, filtrare e sione per 10/15 minuti, filtrare e bere tre bere a tazzine durante la giornata, secon- tazze al giorno. 37


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LUNA DI FEBBRAIO

a cura di Lorenzo La Spada 41


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etta Luna del Ghiaccio, ma nel an-primo miracolo della trasformazione dell’acqua in vino. Il gelo ha ripulito la che Luna Purificata, della Tranatura da alberi e animali deboli e vecsformazione e della Pioggia, chi, ma dopo il lungo, quanto necessario, Luna delle Corna, Luna delle Grandi riposo invernale è ora giunto il tempo Acque e del Digiuno. della purificazione prima della rinascita. Questa è la lunazione dei ghiacci e della Febbraio, infatti, è un mese molto adatto pioggia, il suo simbolo è il colore bianco. alla purificazione , sia essa fisica (diete, Il bianco è un colore con una forte valen- cure disintossicanti), mentale (meditaza iniziatica, è il colore delle esperienze zione, dare addio alle cattive abitudini), che incominciano e del rinnovamento. emotiva (è il momento per emergere dal Bianco come la neve che i raggi del Sole, lungo contatto invernale con gli aspetti nelle ore meno fredde, battendo sui tetpiù oscuri e bui della nostra personalità) ti, sciolgono un poco, ma non del tutto, che spirituale (guarigione). mentre di notte lungo le grondaie si criUna purificazione che ora, in vista della stallizzano i ghiaccioli, purissimi e traspa- Primavera, non è una caccia alle negativirenti. Qualcosa sta cambiando, spuntano tà ma somiglia più al lavarsi con l’acqua i meravigliosi bucaneve, i cervi mutano dell’Acquario, simbolo della libertà, inile corna, negli ovili nascono gli agnelli, ziando così un vero e proprio periodo primi segni della prossima rinascita che di pulizia di sé stessi (quaresima), del la tradizione ha figurato nel mistero del proprio corpo, del proprio spirito e della Nozze di Cana, dove Cristo si manifesta propria mente.

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IMBOLC Siamo ancora nel cuore dell’Inverno, eppure già l’orso mette il naso fuori dalla tana per valutare se è il caso di uscirne o continuare a dormire. Gli antichi popoli del Nord, che erano molto sensibili ai cicli della Natura, solevano ricordare questo tempo di rinnovamento celebrando Imbolcche significa “nel grembo”, ad indicare il grembo della terra, dove inizia il risveglio della Natura (secondo altre traduzioni significherebbe “latte”o anche “la grande pioggia” ). Il suo arrivo (1-2 febbraio), che giunge a metà tra il solstizio d’Inverno e l’equinozio di Primavera, segna l’inizio della Primavera nella ruota dell’anno del calendario celtico. Le popolazioni antiche in questa fase dell’anno erano solite dare il benvenuto al risveglio della Natura rivolgendosi alla loro Dea di Luce, la triplice dea del fuoco sacro, della poesia e delle fonti di guarigione. In suo onore, per tradizione, si accende-

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vano tutte le luci di casa mentre tutti i riti prevedevano l’uso di candele, proprio come avviene ancora oggi nel corso delle celebrazioni dedicate alla Candelora (2 febbraio) e San Biagio (3 febbraio), all’interno delle quali i fedeli usano far benedire le candele. PURIFICAZIONE Per gli antichi Romani Febbraio era considerato il mese in cui ci si preparava all’arrivo della Primavera, ritenuta la stagione della rinascita. In questo periodo essi solevano dar inizio ai riti della purificazione: le case venivano pulite e vi si spargeva del sale ed anche una particolare farina. Verso la metà del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, in onore di Fauno nella sua accezione di Luperco (in latino Lupercus), cioè protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi che in questa stagione, affamati, uscivano per scorribande. I Luperci, l’or-


dine di sacerdoti addetti a questo culto, guardia degli inferi. In latino il termine si recavano nella grotta in cui, secondo la olmo significa “crescere, sorgere” . Una volleggenda, la Lupa Capitolina aveva allatta- ta, era considerato l’albero degli elfi ed to Romolo e Remo e qui compivano i riti era legato alle leggende celtiche del dio propiziatori per la fertilità. Il vero evento Odino; ora viene adoperato per proteggeper la gioventù romana di allora era però re dai fulmini e per attirare l’amore. E’ un una specie di lotteria dell’amore. I nomi di albero dal potere oracolare, sancito presalcune coppie di giovani innamorati veni- so i romani, fino a raggiungere l’austera vano messi in un’urna e opportunamente immagine medioevale di “Albero della mescolati. Quindi un bambino sceglieva a Giustizia”: là ove era un olmo s’assidevacaso alcune coppie che per un intero anno no i magistrati per deliberare sui fatti di avrebbero così vissuto in intimità affinché legge e di costume del popolo. E la sua il rito della fertilità fosse concluso. L’anno severa bellezza, abbracciata dalla vite in successivo sarebbe poi ricominciato nuo- un’unione delle più fauste, ancor oggi invamente con delle nuove coppie. carna l’Amicizia, la Benevolenza e l’Amore nuziale. La corteccia dell’olmo legata al collo di un bambino lo farà diventare un L’ERBA MAGICA È l’OLMO la pianta magica associata a adulto loquace. questa lunazione, governata dal pianeta Saturno sotto l’elemento Aria. È una Se desiderate interrompere pettegolezzi pianta amata sin dai tempi antichi. I sulla vostra persona, fate così: mentre Greci pensavano che le ninfe le piantas- bruciate un pezzo d’olmo, gettate nel sero in onore degli eroi. Il poeta Virgilio fuoco un filo o una corda gialla piena di descrive nell’Eneide un enorme olmo a nodi. Le ceneri sotterratele.

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CRISTALLOTERAPIA dal cuore della Terra l’energia che viene dal Cielo

IL QUARZO AZZURRO E’ una pietra che generalmente si presenta opaca, anche se in natura esistono rare eccezioni a tale regola. E’ addirittura estremamente raro trovarla sotto forma cristallina, riconoscibile dal colore grigioazzurro a macchie. Una pietra unica nel suo genere, specialmente grazie alle caratteristiche striature blu intenso, nel passato venne definita la pietra degli Angeli in quanto trovava grande uso nella pratica della cristalloterapia dove veniva impiegata per ricevere l’aiuto delle forze divine che circondavano il guaritore e il malato.

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La cristalloterapia o litomedicina è una pratica non medica e non invasiva che conferisce proprietà curative ad alcuni minerali, riconoscendo loro la capacità di entrare in “sintonia” con il corpo umano, riequilibrandone le disfunzioni energetiche. Essa parte, infatti, dal presupposto che il corpo umano possieda un “campo magnetico” con il quale i cristalli (o pietre o gemme), grazie alle loro caratteristiche fisiche, possono interagire, apportando benefici sia sul piano mentale che fisico.


dizionali come la medicina erboristica, la TRADIZIONE Non c’è civiltà antica che non abbia atcristalloterapia ha mantenuto nel tempo tribuito alle pietre delle doti curative o una discreta presenza nel campo delle protettive, come nel caso dei talismani “terapie alternative” o naturali”, fino ad o degli amuleti. La funzione protettiva è essere oggetto di una vera e propria riscoquella più ricorrente, avallata ad esempio perta con il boom della “new age”, nei da certe credenze diffuse nell’India anti- primi anni ottanta. La fisica moderna, ca per la quale i Re dovevano accumula- poi, ha consentito di poter considerare re gemme preziose per potersi difendere anche in senso scientifico le proprietà dalle entità maligne. Alle proprietà delle dei cristalli, anche se permane un diffuso pietre è legata anche la consuetudine da scetticismo tra gli studiosi riguardo le sue parte degli egiziani, di coprire i vertici del- capacità curative. Più specificatamente, le piramidi con il cristallo, ciò al fine di sono stati condotti esperimenti per misuattirare le forze celesti. E di pietre si parla rare, con l’ausilio di strumenti speciali, il anche nel Vecchio Testamento e in molte campo magnetico contenuto da una sinscritture antiche, greche e romane, così gola pietra. come si tramanda un utilizzo in forma teLE PIETRE rapeutica dei cristalli da parte di antiche La pietra o minerale è un composto di civiltà che hanno segnato la storia come i origine naturale che si presenta allo staMaya, gli Aztechi o gli indiani d’America. to solido cristallino. Essa può originare Pur senza mai acquisire la diffusione di dalla cristallizzazione di minerali e gas cui hanno beneficiato altre pratiche tramagmatici che si condensano per raf-

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freddamento (origine primaria), si può formare anche per decomposizione (origine secondaria) oppure per la mutabilità di una roccia (origine terziaria). Le modalità di aggregazione delle molecole che compongono la pietra determinano la sua forma, il suo colore, la sua lucentezza ed altre significative caratteristiche. Per la cristalloterapia, i colori delle pietre, la loro struttura interna (il “sistema cristallino” secondo la mineralogia) e la classe cui appartengono sono elementi accostabili ai caratteri umani e alle varie problematiche di salute (ad esempio le pietre di colore rosso possono essere utilizzate per il trattamento di malattie del sangue). Condizione necessaria perché una pietra possa essere usata nella cristalloterapia è che essa sia effettivamente di origine naturale e non sintetica, quindi non trattata chimicamente o colorata artificialmente. I minerali cui la cristalloterapia riconosce proprietà terapeutiche includono quelli comunemente usati in medicina, come il calcio, il ferro, il potassio, lo zinco, il rame ecc., ma anche molte pietre preziose, gemme e cristalli. Un ruolo particolarmente importante viene ricoperta dai “quarzi” cui viene attribuita una capacità protettiva nei confronti delle energie negative come le onde elettromagnetiche.

principali del corpo umano, quelli dove si rispecchiano gli stati d’animo e le condizioni fisiche dell’individuo. Attraverso la pelle, quindi, le pietre trasmettono le vibrazioni energetiche che vengono assorbite dall’organismo umano, ristabilendo il flusso energetico normale ed avviando (o coadiuvando) un processo di guarigione. Un’altra pratica è quella dell’assunzione orale, che consiste nel bere dell’acqua nella quale è stata immersa una pietra per la durata minima di una notte. Meno diffusa e anche sconsigliabile – se non avallata da un medico – è l’assunzione per via orale della polvere ottenuta con lo sfregamento o polverizzazione della pietra. Alcune pietre, infine, come l’ametista e i quarzi possono essere posizionate negli ambienti per “purificarli”. EFFETTI SUL CORPO FISICO Il Quarzo azzurro svolge un’azione antinfiammatoria del cavo orale, delle vie respiratorie e riequilibra l’attività delle tiroide. E’ un cristallo che aiuta a calmare la rabbia. In particolare è adatto a chi ha sensazione di soffocamento, mancanza di respiro, tachicardia causata dalla tensione e dallo stress.

EFFETTI SULLA SPIRITUALITA’ Il Quarzo azzurro è altresì indicato per alCOME SI PRATICA La cristalloterapia consiste, nella sua pra- lontanare paure, timori, e sensi di colpa. tica più diffusa, in un contatto diretto tra Rende lucidi, specialmente nei momenti le pietre, scelte in base alle esigenze perso- di tensione, agendo sul sistema nervoso, nali, e il corpo umano. Più precisamente, elimina inquietudini e tranquillizza. le pietre vengono appoggiate e lasciate Bisogna indossarlo a contatto con la pelper qualche minuto in corrispondenza di le, all’altezza della gola. uno o più “chakra”, ovvero uno o più dei Potenzia la capacità di comunicazione, sette punti che la fisiologia tradizionale aiuta a recuperare autostima e fiducia in indiana indica come i centri energetici se stessi. Stimola e accresce la creatività. 50


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LA FORZA fra gli “arcani maggiori” dei tarocchi emerge la figura de “la forza” che ha numero XI

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a FORZA è l’undicesima figura degli arcani maggiori dei Tarocchi. Questa carta succede alla Ruota della Fortuna e rappresenta l’uomo che ha accettato il proprio destino, avendo impugnato la Ruota è riuscito a farla girare, quindi egli ha accettato di lavorare su sé stesso. Tale Forza dà la sua manifestazione sul piano spirituale e fisico. Qui l’uomo giunge al punto in cui ottiene la capacità di intervenire manipolando la realtà secondo il suo volere. La Potenza è femminile e ce ne dà indicazione la tradizione tantrica; è proprio una donna, la dea Shakti, che dà potere al maschio, al suo dio, con il quale forma l’inseparabile coppia. Questa carta indica la forza di volontà, la forza spirituale, ma essa non è una forza che si regge sulla spada ma sulla dolcezza. La forza è femminile perché è l’anima, mediatrice fra l’ego e la forza più primitiva della psiche. Infatti, se osserviamo la carta, non a caso la Forza guarda a sinistra, che non è altro che il lato femminile e ricettivo.

rata mentre doma un leone e una delle colonne si spezza. La colonna spezzata ci fa pensare a Sansone eroe biblico che, pur essendo cieco, riuscì ad abbattere le colonne del tempio uccidendo i filistei. Ma ancora più la vittoria della dolcezza sulla brutalità ci viene tramandata in Davide che uccide il gigante Golia. Davide è solo un bambino, nella sua mente lucida e sensibile non c’è posto per la pesantezza della materialità grossolana, per questo egli vede l’obiettivo e lo raggiunge, capovolgendo le forze materiali e la regola del più forte, abbattendo Golia, gigante statico dall’oscurata mente terrena. LO SPIRITO VINCE LA MATERIA I sei denti aguzzi del leone vengono ripetuti nelle sei punte rosse del cappello. Il messaggio è chiaro: bisogna non soffocare

LA DONNA E IL LEONE La Forza nei tarocchi è raffigurata da un personaggio femminile e da un leone; essa lo trattiene per le fauci con immensa dolcezza senza un apparente sforzo fisico, mentre il leone sembra non porre nessuna resistenza, è addomesticato. Il significato che se ne attribuisce, quindi, è che la forza ha saputo vincere sulla materia. La Forza comincia a far emergere energie inconsce, permette l’emergere di una nuova coscienza che passa attraverso il rapporto con le forze istintive. L’energia è canalizzata dalla donna per mezzo della sua coscienza, non a caso le braccia sono di colore giallo. La donna è raffigu53


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l’energia animale che è in noi ma, al contrario, occorre sublimarla e incanalarla per poi utilizzarne tutto il potenziale che ne scaturisce. L’alchimista nel suo lavoro di ricerca della pietra filosofale non distrugge la materia vile ma la purifica per poi poterla trasformare in oro. Alla stesso modo la forza fisica sprigionata del leone, vista come forza che distrugge e divora, lasciata a sé stessa, se usata correttamente e domata, diventa un prezioso strumento di crescita interiore. Il cappello porta in cima una piccola coroncina di colore rosso, sta ad indicare che la forza è investita da un potere attivo e che quindi è riuscita ad ottenere il dominio degli elementi; il colore predominante è il giallo che è il colore della coscienza. Anche il suolo è di colore giallo, la forza ha acquisito la coscienza dalla testa ai piedi. Il vestito che indossa la donna è di colore blu, lo copre un manto di colore rosso fuoco dal quale escono due maniche chiuse da un polsino di colore giallo, simile a quello dei lottatori. Fuoriesce dalla veste della donna il piede nudo che si appoggia al suolo per mezzo di un sottilissimo sandalo, esso ricorda la carta dell’Innamorato, ma con la grande differenza che qui all’innocenza si aggiunge la fiducia in sé stessi per cui si va a combattere a piedi scoperti.

dei leoni, rappresentata sui sigilli, sui vasi e nelle statue come una donna dalla larga gonna con il seno scoperto. Essa tiene nelle mani due serpenti stretti, mentre ha due grossi leoni ai lati. Il Bagatto, carta I del tarocco, qui diviene Forza: ha quindi subito dieci trasformazioni ed è arrivato allo stadio in cui è capace di padroneggiare sulla materia vile. Adesso che la materia è stata domata, che il nemico che ci ostacolava è stato abbattuto, non ci resta altro avversario che noi stessi. Saremo in grado di salire il patibolo e sacrificarci? Di lasciar cadere tutto ciò che ci appartiene per restare soli, attaccati ad una corda e un legno, vacillando come l’Appeso sull’abisso della prova?

IL PASSO DECISIVO Le unghie nel corpo umano simboleggiano l’eternità in quanto esse anche dopo la morte continuano a crescere. Le unghie dell’alluce, come anche quelle del pollice, sono dipinte di colore rosso, simbolo di vitalità e forza. La Forza, carta undicesima del tarocco, ricorda la Grande Dea mediterranea, adorata a Creta, Signora 55


Davide e Golia 56


a cura di Gino Bonaventura

COSA BOLLE IN PENTOLA? LA NATURA A TAVOLA

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a cipolla (allium cepa) è un bulbo no tra di loro a seconda dell’utilizzo finadi una pianta erbacea, biennale o le (consumo fresco, produzione industriatriennale, appartenente alla famile per sottaceti) che per l’aspetto esteriore glia delle Liliaceae, originaria dell’Asia (bianche, dorate, rosse, sferiche o ovali). occidentale (ancora ai nostri giorni si Le più pregiate sono quelle ovali di Trotrovano degli esemplari selvatici sui pea, rosse e dolci, adatte per un consumo monti dell’Afghanistan, del Turkestan e a crudo, sott’aceto e sott’olio, dalla buccia del’Iran). Apprezzata dai Romani, dagli rossastra e dai carnosi strati concentrici Egizi e dai Greci, è sicuramente la pianta bianchi. Coltivata nelle zone di Tropea, da orto più diffusa in Italia sia per le sue Ricadi e Capo Vaticano in Calabria, è tra qualità organolettiche e lo svariato uso in le cipolle più ricercate per la sua particocucina che se ne fa, sia per l’alto contelare dolcezza che ne fa una vera e propria nuto di sali e vitamine in essa presenti. È prelibatezza. La cipolla viene usata in cuutilizzata nei condimenti ma anche come cina come base per soffritti, battuti, cotta verdura sia cotta che cruda, per il suo al forno in agrodolce e cruda nelle insalastraordinario aroma che è sprigionato da te. Non tutte le cipolle però vanno bene composti solforati che sono responsabili per qualsiasi preparazione: quelle di Troanche dell’effetto lacrimogeno. Esistono pea, più dolci, sono adatte per insalate e diverse varietà di cipolle che si differenzia- per essere mangiate crude, mentre quelle

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bianche sono più indicate per essere cotte. Le cipolline possono essere conservate anche sott’aceto, per accompagnare dei bolliti o come semplici antipasti. Notevole successo ha avuto anche la marmellata di cipolle, da gustare con formaggi freschi oppure più stagionati, con la carne o con fette di pane tostato. Qui di seguito vorrei proporre due ricette semplici, ma che mettono in risalto tutta la bontà della cipolla. RICETTA DEL MESE LA CIPOLLA (allium cepa) ZUPPA DI CIPOLLE per 4 persone 1 Kg di cipolle bianche 1½ Lt di brodo di carne 100 gr di burro 100 gr di Groviera

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1 cucchiaio di farina bianca Pane raffermo, sale e pepe q.b. Affettate le cipolle, mettetele in una casseruola, dove avete sciolto il burro, mettete il coperchio e fatele cuocere a fuoco basso mescolando spesso in modo da non farle rosolare troppo. Dopo una mezz’ora, spolverizzatele con il cucchiaio di farina e, sempre mescolando, aggiungete del brodo di carne bollente. Cuocete fino a che le cipolle risulteranno sfatte, quindi unite il restante brodo e continuate la cottura fino a ridurla un po’. Affettate nel frattempo il pane e cospargetelo con del formaggio grattugiato, fatelo tostare in forno fino a quando il formaggio si sarà sciolto. Disponete sul fondo di una zuppiera individuale delle fette di pane e ricopritele con la zuppa di cipolle. Aggiungete sopra il rimanente pane e il resto del formaggio e ponete la zuppiera in forno caldo a gratinare.


CONFETTURA DI CIPOLLE ROSSE DI TROPEA 1 Kg di cipolle rosse di Tropea 75 cl di vino rosso 70 gr di burro 2 cucchiai di miele Qualche foglia di menta fresca

le foglie di menta, quindi continuate a mescolare finchĂŠ tutti gli ingredienti non si saranno ben amalgamati. Lasciate raffreddare e conservate in vasi di vetro a chiusura ermetica che conserverete in un luogo fresco e asciutto.

Un piccolo consiglio per i lettori. Quando si fanno le conserve alimentari bisoPelate e tagliate le cipolle. A questo pun- gna rispettare tutte le precauzioni igieniche to frullatele dentro al vino rosso e fatele necessarie. Per prima cosa i barattoli in vecuocere in un tegame piuttosto capiente, tro vanno fatti bollire per almeno 40 minuti meglio se di terracotta, fino a quando prima di essere utilizzati. Inoltre nel malauil composto non si sarĂ completamente gurato caso che la vostra confettura presenti asciugato e la cipolla non sarĂ diventata un aspetto o un sapore strano, non esitate a cremosa. Aggiungete il burro, il miele e gettarla.

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L’ESPERTO RISPONDE

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I QUESITI DEI LETTORI

ome promesso, la redazione de “Il domanda: quando si eseguono le formule è Quinto Arcano”, mese per mese, importante anche la forma o alla fine conta risponderà alle domande più si- soprattutto la sostanza? Ve lo chiedo perchè gnificative poste dai lettori. Potrete far spesso ho il dubbio di aver eseguito il rito con pervenire le vostre mail all’indirizzo info@precisione. Potete darmi ulteriori suggerimenti ilquintoarcano.it . I quesiti che, per esigen- per migliorare la mia ritualità? Un saluto da ze di spazio, non potranno essere ospitati Eleonora Campisi in questa rubrica, troveranno riscontro a mezzo posta elettronica. Cara Lettrice, le formule antiche qui riportate come tante altre che restano nel Mi chiamo Chiara Sciuto, vorrei sapere come segreto degli operatori, sono cariche di s’individua il momento in cui un cristallo deve una energia e di una intenzione ben preessere sostituito perchè non è più in grado di cisa che anni e anni di tradizione gli hanassolvere la sua funzione. Vi ringrazio in anno conferito. Il ripetere sempre le stesse ticipo. parole fa si che esse acquistino il potere che l’operatore vuole imprimerle. Il ritGentile Chiara, dopo qualsiasi interven- mo è il segreto delle preghiere, quindi la to con i cristalli, specialmente quando precisione sta anche nella forma, perché vengono a contatto direttamente con la tutto si ripeta così come è stato creato, pelle del soggetto, si riscaldano e questo per non interrompere l’ingranaggio e far significa che lo scambio energetico è in sì che si ottenga il risultato voluto. atto. Naturalmente vanno scaricati per far tornare la pietra al suo stato originale, Salve a tutti voi, ho da chiedervi una cosa circioè freddo. Se dopo averle scaricate ci ca la divinazione dei tarocchi. Si dice che sia accorgiamo che non sono fredde ma tie- meglio farla solo con gli Arcani Maggiori, è pide è il momento di metterle da parte in vero? E in quali casi è consigliato inserire nel un contenitore con del cristallo di rocca mazzo anche gli Arcani Minori? fino a quando non ritornino fredde, solo Giulio T. allora potranno essere di nuovo utilizzate. Se durante il trattamento o in qualsiasi Caro Giulio, come già chiarito nei numomento la pietra cade per terra acciden- meri precedenti, l’arte della divinazione, talmente, o la si ritrova con delle fratture che sia con i tarocchi, con le conchiglie, o addirittura spaccata in due, allora vorrà con le rune e qualsiasi altro mezzo, è todire che essa è satura e non può essere talmente personale. Esistono degli schepiù utilizzata. mi che riportano in generale delle regole da seguire per la divinazione con gli Da qualche mese continuo ad esercitarmi arcani maggiori e minori, dove vengono seguendo i vostri insegnamenti riportati nelaccostati ai 22 Trionfi gli arcani minori la rubrica degli scongiuri e preghiere. Unaper determinare gli elementi che intera62


giscono nella situazione, ma resta sempre a discrezione dell’operatore che può benissimo, avendo una sensibilità spiccata e una lucida intuizione dare un responso con pochissime carte, che siano maggiori o minori.

potenziarne i suoi benefici? Aurelio (Motta S. Anastasia)

Gentile Aurelio, questa pietra il cui colore spazia da un azzurro pallido, quasi incolore, a un marcato blu scuro, da un verde blu, a un giallo verde, a un verde Con l’affermarsi dell’era industriale l’uomosmeraldo, può essere pulita come tutti i cristalli seguendo la procedura che non ha più avuto motivo di conoscere i mutamenti climatici, in pratica abbiamo pomodori abbiamo indicato nel numero zero de tutto l’anno e sono più quelli che si buttanoILQUINTOARCANO. Questa pietra rafforza l’eloquenza espressiva, si porta che quelli che si mangiano. Uno spreco schifoso, un insulto a Madre Terra. Condivideteal collo per affrontare un colloquio difquesta tesi? E se dovessimo ritornare all’era ficile, ma anche per rimuovere i blocchi in casi di asma, disturbi alle dell’agricoltura perchè questo mondo si staenergetici distruggendo come potremmo sopravvivere secorde non vocali, alle tonsille, alla gola, alla sappiamo più leggere il cielo, conoscere in laringe. anti- Fare un risciacquo con l’elisir tocipo come sarà una stagione? Condividete glie che l’infiammazione dalle gengive e dalla siamo in pericolo e non ce ne rendiamo conto? gola. È l’amuleto protettivo da portare in Michele Torrisi da Cataniatutte le esperienze sul mare. È il portafortuna dei fidanzati. I grandi cambiamenti si creano nel piccolo e poi crescono nella massa, se iniziamo a rispettare la natura e noi stessi nel piccolo delle nostre famiglie, qualcosa potrà cambiare. Per fortuna anche se la massa va in una direzione sconosciuta, sull’altro piatto della bilancia i pochi sopravvissuti della tradizione ne tengono ancora alto il valore. Non deve preoccuparci il cambiamento climatico, che è ciclico nei secoli come i mutamenti della natura, ma preoccupiamoci di non conoscere più noi stessi, né da dove veniamo e soprattutto dove andremo. Siamo bombardati di fantasie e ideologie illusorie che allontanano sempre di più la nostra coscienza dall’elemento fondamentale del creato: l’Uomo. Potrei avere qualche notizia (come e in quali casi usarlo) su un cristallo che mi piace molto? La Sibilla Delfica, Si tratta dell’Acquamarina. Per cosa è indicaMichelangelo to e si pulisce come tutti gli altri? Come potrei 63


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