Il Giornale nel tuo Comune
www.coamcostruzioni.it Periodico d’informazione locale. Anno V n.14 del 7 febbraio 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
il Bilancio
PRIMO PIANO
FEBBRAIO 2011
C’erano una volta i nonni Andrea Muzzi*
M
lOTTA AllA cRIMINAlITà Reati in calo ma “guardia alta”: il questore Zonno dichiara guerra allo spaccio di droga PAGG.10-11
mai più 7 express Il bus che andava da piazza San Marco a Fiesole fermandosi solo a San Domenico è stato soppresso PAG.3
sPorT
Crisi atto secondo Colpa del mordi e fuggi PAGG.4-5
Autobus, si cambia (ancora)
la disputa
di F. Puliti – L.V. Zarrilli
A
chE NE sARà dI gIlA L’attaccante è rimasto, ma i dubbi sulla sua permanenza sembrano destinati a tornare in estate PAG.36
TUTTI IN MOVIMENTO Terza età, la Polisportiva Valle del Mugnone organizza corsi di Attività Motoria Adattata PAG.38
bordo dei bus salgono altri cambiamenti. Non bastavano, infatti, le sforbiciate alle corse e ai percorsi di alcune linee scattati a gennaio in seguito ai tagli del Governo. Perché ora è tempo di fase 2 e, se anche questa non sarà sufficiente, 3. Il tutto nel nome del contenimento dei costi. “Cercheremo di arrivare al taglio del 13% sui costi dei bus urbani ed extraurbani”, spiega l’assessore provinciale Stefano Giorgetti. Ma come si “tradurrà”
tutto questo nella realtà quotidiana? Rivedendo e correggendo il percorso di alcune linee: novità per 23, 31, 32 e 33. E se dunque per i trasporti i tempi stanno cambiando (mentre intanto i lavori della Tav vanno avanti), a farci fare un salto indietro nel tempo ci pensa Lina Abate. Assunta all’Ataf nel (lontano) 1981, allora era l’unica donna in azienda. “Oggi c’è molto più traffico - racconta - ma prima bisognaPAGG.16-17 va avere forza...”.
Le zone “contese” tra cittadini e turisti PAG.12
il piano
olti anziani di tutto il mondo vanno in Irlanda per farsi iniezioni di botulino per cancellare i segni delle rughe. Sembrano dei “tossici”: tutte le settimane si sparano una pera di botulino. Dobbiamo abituarci all’idea che in un futuro prossimo gli anziani esteticamente sembreranno sempre più dei bambini. Ora fuori dalle scuole ci sono i nonni che aspettano i nipoti. Domani vedremo dei bimbi che aspetteranno altri bimbi. La maestra andrà in tilt: non saprà più quali sono gli alunni. “Voi due entrate in classe!”. “Noi siamo i nonni”. “E il bambino dov’è?”. “È quello che ha preso la macchina ed è tornato a casa!”. Ora a riscuotere la pensione alle poste c’è una lunga coda di vecchietti malaticci. Domani a riscuotere la pensione alle poste vedremo una lunga fila di carrozzine: come impiegate ci saranno le baby sitter! Io voglio vivere in un mondo dove il nonno ha i capelli bianchi, quando parla sputa la dentiera e ha problemi alla prostata. Questo è un mondo naturale. Mi fa effetto chiamare “nonno” uno che, se lo vede mio figlio di 6 anni, si rifiuta di giocarci: lui con i bambini troppo piccoli non si diverte! E poi c’è poco da fare: cancellare le rughe non serve a niente, le altre parti del corpo restano decadenti! *Comico
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Sostegni e contributi è l’anno dei giovani PAGG.30-31
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il giornale nel tuo Comune
caldine. Nella frazione sono tante le famiglie con figli. Ma non c’è nemmeno una ludoteca
A.A.A. Cercasi spazi a misura di bambino Al girone
Giardini troppo vicini alla strada
Sessanta posti auto nel nuovo parcheggio
e nessun posto dove i piccoli possano
Ha aperto i battenti il nuovo parcheggio del Girone: dopo la realizzazione del nuovo sottopasso ferroviario di collegamento tra via Aretina e la via di San Jacopo si aggiunge un altro importante tassello che va a comporre una volta ultimati tutti i lavori, il quadro delle opere di urbanizzazione previste nell’area che vede, oltre al parcheggio pubblico per 60 posti auto di cui 2 per diversamente abili, che verrà inaugurato il prossimo 2 febbraio, ulteriori spazi di sosta (in avanzato stato di realizzazione) così da portare a 80 posti la capienza complessiva e soprattutto nuove aree a verde pubblico. Il nuovo parcheggio consente di dare una risposta alle esigenze di sosta sia degli abitanti della zona sia, attraverso un agevole percorso pedonale di collegamento con l’esistente sottopasso di Via dei Bassi, ai frequentatori del Centro Sportivo Anchetta. “L’opera - ha detto l’assessore all’unrbanistica Marcello Cocchi riqualificando anche la zona, consentirà alla popolazione di fruire delle strade storiche della frazione in maniera più agevole e sicura, avendo adesso a disposizione posti auto nuovi con accessi pedonali e ciclabili”.
giocare in sicurezza: ecco di cosa si lamentano i genitori della zona Ludovica V. Zarrilli
A
bituati come siamo a vivere in città dove l’età media è altissima e sono sempre meno le famiglie con bambini piccoli, passeggiando per le strade delle Caldine sembra quasi di essere altrove: la maggior parte delle persone che si incontrano sono mamme (giovani) o nonne, con al seguito un codazzo di bimbetti con tantissima voglia di giocare. E da questo punto di vista la frazione di Fiesole rappresenta un esempio virtuoso di comunità, non fosse per la carenza di servizi destinati ai più piccoli. Due giardini, con tanto di altalene, scivoli e chi più ne ha più ne metta, sono stati realizzati di fresco uno da una parte e uno dall’altra del Mugnone, ma “i giochi sono vicinissimi alla strada - fanno notare puntualmente delle mamme - e se ci scappa un bambino va a finire in un attimo sotto una macchina”. Altro luogo di incontro è piazza dei Mezzadri - nuovo centro nevralgico del borgo con supermaket e negozi vari dove le giovani madri si fermano a scambiare due chiacchiere lasciando liberi i pargoli “ma la pavimentazione della piazza in alcuni punti si sta rovinando - spiega Ilaria - e a volte ci distraiamo un attimo e troviamo i bambini a giocare con questi grossi mattoni, potrebbero farsi male”. Ma il problema più grande, quello su cui i genitori del paese insistono da tempo, è “l’assenza di una ludoteca, un luogo sicuro dove portare i nostri figli - sembrano dire in coro tutte le persone intervistate -. Un posto dove farli giocare e socializzare liberamente tutto l’anno e dove portarli anche quando fa molto freddo, perchè altrimenti d’inverno siamo costretti a tenerli chiusi in casa”. Anche in Comune si rendono conto della situazione problematica, lo stesso assessore ai servizi per l’infanzia, Maria Luisa Moretti, si dice “perfettamente consapevole del problema. Non posso che dare ragione e essere d’accordo con i genitori che si lamentano. Effettivamente alle Caldine non c’è un luogo adeguato per i
la strada è a due passi dal giardino pubblico
bimbi, dove farli stare insieme in tutta sicurezza. Il problema è che manca uno spazio sufficiente a realizzare una struttura del genere”. Ma le mamme non si arrendono e puntano il dito contro la mancata qualità dei servizi, anche di quelli esistenti. “In inverno gli scivoli sono spesso sporchi e fangosi, alcuni giochi sono più adatti a bambini con qualche anno in più. Per non parlare delle occasioni, non tanto rare, in cui negli stessi giardini durante il giorno frequentati
il reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie
bilancio dalla legge finanziaria. Questo non significa che l’amministrazione non abbia presente le difficoltà affrontate dai genitori. E’ allo studio anche la possibilità di accorpare le scuole di Caldine e Pian del Mugnone creando un unico grande plesso scolastico dove realizzare non solo uno spazio per i piccoli, ma anche un luogo di incontro per i loro genitori. Siamo i primi a sperare che in futuro questo progetto possa diventare realtà”.
l’appuntamento Dall’alimentazione alle intolleranze passando per gli attacchi di panico: viaggio nella salute
Un ciclo di incontri per imparare l’abc dello star bene
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a salute viene prima di tutto, dicevano le nonne. E come dar loro torto. Nasce per questo “Salute e Benessere”, ciclo di incontri che ha il compito di informare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della salute vista da angolature diverse. Omeopatia, Medicina Funzionale, Naturopatia, Medicina Tradizionale Cinese, Kinesiologia e altro ancora. Gli incontri partono da un approccio che appartiene alle nostre conoscenze della medicina per poi spostare la visuale su altri metodi di valutazione del malato e della malattia. L’iniziativa è nata nel 2009 da un’idea di Emy Narbone, naturopata energetica, con l’obiettivo di rendere consapevole il pubblico circa il proprio
Il Reporter di Fiesole raggiunge 7724 famiglie nel Comune di Fiesole. Copia in abbonamento postale
da carrozzine e passeggini, la sera diventano ritrovo per i giovani e spesso e volentieri la mattina successiva troviamo bottiglie rotte o vetri con i quali i bambini possono farsi male”. Ma quello che preme di più a babbi e mamme di stanza a Caldine, è la realizzazzione di un posto al chiuso “su misura di bambino”. “E’ una questione che ho fatto presente più volte - continua l’assessore - ma innanzitutto mancano i locali e poi siamo strozzati dai limiti imposti al
Editore e Concessionaria Pubblicitaria: Web&Press Edizioni s.r.l. Direzione ed amministrazione: via Kassel 17- 50126 Firenze tel. 848.80.88.68 Direttore Responsabile: Matteo Francini Service editoriale e grafico: Tabloid soc.coop., Firenze (FI) scrivimi@ilreporter.it
diritto alla salute e al benessere che va esercitato e difeso. Nel 2011 l’iniziativa prosegue grazie alla disponibilità di validi professionisti della salute, al patrocinio del Comune di Fiesole e al supporto di Margherita Taras, assessore all’assistenza sociale. Alimentazione, intolleranze, salute della donna, salute della mente sono gli argomenti degli incontri - gratuiti e aperti a tutti i cittadini - che si terranno da febbraio a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole). La prima data è fissata per sabato 12 febbraio, quando la gastroenterologa Ilaria Giangrandi e la naturopata Emy Narbone affronteranno il tema “Alimentazione e benessere e intolleranze alimentari” con un focus sulla celia-
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chia. L’incontro successivo è previsto per sabato 12 marzo con “Donna e Fegato Grasso” con un l’attenzione rivolta al fegato secondo la Medicina Tradizionale Cinese, ancora a cura di Ilaria Giangrandi e Emy Narbone. L’incontro di aprile è stabilito per sabato 9 con “Le Prigioni della Mente”, con focus sugli attacchi di panico: questo viene condotto dalla neurologa Margherita Taras insieme a Emy Narbone. Gli incontri prevedono una parte interattiva dove verrà lasciato spazio alle domande, ai dubbi, alle curiosità e ai quesiti del pubblico. Inoltre, ai partecipanti verranno indicate appropriate letture. Gli appuntamenti si svolgono /C.G. dalle ore 16 fino alle ore 18.
Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.
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Fiesole
la curiosità. In piazza dei Mezzadri si fa spazio la succursale della parrocchia di S. Andrea
E tra i negozi spuntò una cappella
l’esterno della cappella
Dall’esterno sembrerebbe un normale fondo commerciale, ma all’interno custodisce un centro pastorale e uno spazio benedetto dove tutte le domeniche gli abitanti del rinnovato quartiere di Mimmole vanno ad assistere alla Messa
“L
Addio al “7 express” Ma Smn si riavvicina H
Barbara Biondi à dove c’era l’erba ora c’è... una cappella”. Si potrebbe raccontare così, parafrasando una vecchia canzone di Adriano Celentano, la storia della Maria Vergine della pace, cappella benedetta che ha “aperto i battenti” in alcuni dei locali di piazza dei Mezzadri, centro propulsore della vita alle Caldine, che si sviluppa nel nuovo quartiere sorto negli ultimi anni sulla sponda del Mugnone opposta a quella della via Faentina, poco lontano da via del Bersaglio. Nessun campanile ad avvisare i passanti dell’esistenza della cappella, dove i fedeli si possono fermare in qualsiasi ora del giorno per pregare e la domenica pomeriggio alle 18 per assistere alla messa. “E’ una succursale della parrocchia di Caldine - spiega il parroco Don Gianni -, strutturata in un centro polivalente dedicato soprattutto agli anziani (in particolare donne, ndr) dove vengono organizzati incontri e una piccola cappella, benedetta due anni fa dall’allora vescovo di Fiesole Luciano Giovannetti, dove la gente della zona, che è molto popolosa, può andare a pregare o anche solo ad accendere una candela”. Lo sporto sulla piazza è sufficientemente anonimo da non far pensare ad un tempio, nessuna grande indicazione a segnalarne la presenza, ma uno spazio “che - assicura Don Gianni - viene frequentato con costanza da molti dei cittadini della zona. Molti parrocchiani sentivano l’esigenza di avere vicino a casa una struttura del genere”. Una cosa curiosa per chi, come molti, è abituato a pensare ai luoghi adibiti alla celebrazione dei riti cattolici come a costruzioni con sembianze e caratteristiche ben riconoscibili, che permettono di identificare anche a distanza il luogo di culto. “In realtà - continua il parroco - non c’è niente di così originale, esistono moltissimi esempi di questo tipo di spazi.
Ataf. Alcune corse potrebbero tornare alla stazione
Non volevamo costruire una nuova chiesa, ma rispondere ad un’esigenza dei fedeli, così è nata la cappella Maria Regina della Pace, che si chiama in questo modo perchè è stata pensata nel momento i cui è scoppiata la seconda guerra in Iraq, e siccome siamo convinti che un altro conflitto non poteva che fare del male all’umanità, allora l’abbiamo dedicata alla Madonna, simbolo della pace in tutte le sue sfumature”. Don Gianni assicura che tutte le domeniche sono numerose le persone che varcano la soglia della cappella, e non è difficile crederci, visto che la maggior parte della popolazione di Caldine oggi vive nella parte della frazione costruita negli anni più recenti, area più silenziosa e distante dalla trafficata strada che anticamente collegava Firenze a Faenza e nella quale hanno preso casa moltissime famiglie, spesso composte da gio-
Una piccola realtà che ha risposto alle esigenze dei fedeli del luogo vani e giovanissimi. Il risultato è che la parte più corposa della comunità ruota intorno all’abitato di Mimmole, mentre il nucleo originario del borgo sviluppatosi nei secoli lungo la faentina rimane un po’ isolato e sempre meno frequentato. Il discorso vale anche per gli abitanti di fede cattolica, “è un luogo importante, anche se la parrocchia era e rimane quella di Sant’Andrea apostolo - chiosa Don Gianni -, dalla parte opposta del Mugnone, che resta il centro delle attività pastorali e dove continuiamo a portare avanti numerosi progetti, molti dei quali dedicati ai giovani”.
a avuto vita breve: era nata lo scorso gennaio, la corsa veloce che da piazza san Marco doveva portare cittadini, pendolari e visitatori al centro di Fiesole, in piazza Mino, facendo una sola fermata a San Domenico e a distanza di un anno il 7 Express smette già di esistere. Tutta colpa dei tagli del Governo, che hanno tirato una fortissima spallata all’intero sistema di trasporto pubblico locale, andando a colpine alcune linee di Firenze e dintorni, che sono state eliminate definitivamente e diradando le corse di molte altre linee. Quasi 7 milioni di euro, a tanto ammonta il taglio che ha limato drasticamente i conti di Ataf e Linea, con conseguenze sui servizi ai cittadini. Il 7 express è uno di quei mezzi ai quali i fiesolani (e non solo) hanno dovuto dire addio perchè dal 5 febbraio ha smesso di percorrere in su e giù il colle etrusco per accompagnare a destinazione i passeggeri più frettolosi. Un altro bus interessato, anche se in modo diverso, alla questione tagli, è il 25, che arriva sul territorio fiesolano passando dalla via Bolognese e sbarcando a Pian del Mugnone. Per questo autobus, l’unico a portare gente fino alla collina di Trespiano, fortunatamente non si parla di una definitiva cancellazione della linea, ma di un diradamento che riguarderà soprattutto le corse lontane dagli orari di punta. Ma mentre si decide quanto e come limare il servizio pubblico, ecco arrivare una notizia positiva. “Stiamo lavorando alacremente per riportare qualche corsa del 7 a Santa Maria No-
vella, e se tutto va bene, da questa primavera 8 corse al giorno torneranno a fermarsi alla Stazione di Firenze”, dice il vicesindaco e assessore ai trasporti Giancarlo Gamannossi. Che i fiesolani avessero espressamente richiesto il ripristino della fermata alla stazione non era un mistero, tant’è vero che sul numero di gennaio de Il Reporter avevamo parlato dell’inizitiva “Arriviamo alla stazione”, raccolta firme (che ha riscosso un buon successo tra i cittadini) promossa dal Pdl di Fiesole che ha raccolto le perplessità di quei fiesolani che dopo la pedonalizzazione di piazza Duomo a Firenze, si erano visti spostare l’ultima fermata del bus dalla stazione a piazza San Marco, con conseguenti disagi non solo per gli abitudinari della tratta, ma soprattutto
Lavori in corso per riportare l’autobus in centro per gli anziani e per chi arrivava a Smn in treno e per poter prendere l’autobus diretto a piazza Mino doveva fare un lungo tratto a piedi o con un altro mezzo. “L’Ataf - spiega Gamannossi - deve ancora fare le dovute valutazioni per risolvere ogni possibile problema di congestione, ma il Comune di Fiesole spera che almeno alcune delle corse possano tornare a fare capolinea /L.V.Z. alla stazione”.
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il giornale nel tuo Comune
l’inchiesta. Le presenze sono aumentate rispetto al 2009, ma si continua a spendere meno
Turismo, vince il “mordi e fuggi” E l’economia fiesolana va in crisi Gianni Carpini
finiti i tempi del grande afflusso di massa e contemporaneamente è cambiata la mentalità dei visitatori: il soggiorno è più breve, di due - tre giorni al massimo. Una tendenza che viene confermata dagli hotel di fascia alta presenti nella zona”. Minor durata della vacanza e maggiore prudenza nelle spese: un trend che interessa sia le grandi città d’arte, sia le mete del piccolo turismo. Così pubblici esercizi,
L
a buona notizia è che nel 2010 le presenze nei musei fiesolani hanno fatto registrare una ripresa. La brutta? La crisi economica c’è e si fa sentire, modificando abitudini e mentalità del turista tipo: rimane per minor tempo sul colle etrusco e – soprattutto – spende meno. Il piccolo commercio di Fiesole, i cui incassi sono sostenuti anche dai visitatori italiani e stranieri, risente negativamente dell’ormai famoso “turismo mordi e fuggi”. Secondo i dati del Comune, l’anno scorso i musei di Fiesole hanno registrato il 20% di presenze in più, rispetto al 2009. Dall’area archeologica al Museo Bandini, fino alle mostre temporanee, sono stati oltre 55mila i biglietti staccati durante tutto il 2010. I mesi con il maggior afflusso nei luoghi d’arte sono stati aprile e agosto, meno presenze invece nel periodo invernale, a gennaio e dicembre. Se i luoghi simbolo di Fiesole continuano ad attrarre persone, ciò che cambia è il tempo di permanenza. “Il nostro termometro, ossia la rilevazione delle presenze nei musei – afferma Letizia Tinti, assessore al turismo e al commercio – ci dice che il turista viene a Fiesole, anzi durante il 2010 è venuto di più rispetto agli anni passati. Sono ormai
Sono finiti i tempi dell’afflusso di massa ed è cambiata la mentalità degli “ospiti” botteghe e negozi di souvenir vivono un momento di affanno. “Qui a Fiesole la crisi si sente, ho notato un calo della clientela di circa il 50% - racconta Piero, che lavora in bar vicino alla centralissima piazza Mino – i turisti ci sono, ma spendono di meno”. “C’è stato un forte calo del turismo d’elite – spiega Elisabetta, che gestisce un ristorante sempre nella zona centrale –. Gli stessi italiani tendono a ottimizzare, limitando il numero di occasioni in cui andare a mangiare fuori”. Timore per lo stato del piccolo commercio è espresso anche dall’assessore
il teatro romano
Gianluca Fornaio, 46 anni
Ilaria Commerciante, 39 anni
Francesco Macellaio, 62 anni
“Va un po’ meglio ma la crisi c’è”
“Si lavora, ma non è come negli anni ‘90”
“La gente compra solo il necessario”
“La crisi c’è: le persone tendono a spendere meno e questo influisce sulle vendite, che negli ultimi anni hanno subito una diminuzione. Il 2010 è andato leggermente meglio, rispetto al calo registrato tra il 2009 e il 2008. La clientela fissa è rimasta, è cambiata invece l’affluenza di quella straniera. Oggi il turismo è mordi e fuggi”
“I clienti abituali sono rimasti, ma la crisi si vede e si sente. Ho aperto il negozio nel 2001 con l’arrivo dell’euro e in questo decennio non ho visto gli splendori degli anni ’90. Lo scorso Natale, ad esempio, ho lavorato, ma gli incassi sono stati nella norma. C’è poca circolazione di persone, molti fondi sono sfitti ed esistono problemi di parcheggio”
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“Da quanto vedo, c’è poca circolazione di persone. In seguito ai lavori e alla riorganizzazione dei parcheggi la gente si è un po’ allontanata. Negli ultimi anni è diminuito il numero di clienti. A questo si aggiunge la crisi economica: la clientela spende meno, compra lo stretto necessario”
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Fiesole
Negozi di souvenir, botteghe ed esercizi legati al turismo, compresi i ristoranti, vivono un momento difficile perché,
Ioana Commerciante, 37 anni
Iwona Interprete, 34 anni
“I flussi turistici sono cambiati”
“Poca gente rispetto al passato”
nonostante l’affluenza cresca, i visitatori sono sempre meno disposti a spendere e si fermano sul colle etrusco solo 2 o 3 giorni
piazza
“Dopo un 2009 con un buon risultato, nel 2010 abbiamo registrato una diminuzione nelle vendite, circa del 20%. Quest’anno speriamo in un miglioramento, soprattutto da giugno. Il flusso turistico è mutato negli ultimi tempi. A ottobre – ad esempio - ho notato meno presenze, complici forse le condizioni meteo, mentre nello stesso mese del 2009 si era registrata una buona affluenza”
“La crisi c’è ovunque e anche qui a Fiesole, da quanto ho potuto vedere, i turisti non arrivano più come prima. Nel 2007 c’è stato un vero e proprio crollo. Tra il 2007 e il 2009 il turismo è diminuito. L’anno scorso ho notato una leggera ripresa, ma non siamo assolutamente tornati ai livelli precrisi”
Mino
Letizia Tinti: “La crisi sul piano economico - commerciale ci preoccupa e su questo tema cerchiamo di intervenire soprattutto attraverso gli strumenti in possesso del Comune, come quelli della promozione del territorio, organizzando iniziative ed eventi”. A Fiesole, si discute su cosa andrebbe o non
andrebbe fatto: c’è chi vuole più parcheggi, altri chiedono maggiori iniziative e infine c’è la questione del trasporto pubblico. “Un grosso disagio per il turista è rappresentato dall’autobus 7 che non arriva più direttamente alla stazione Santa Maria Novella – dice Lorenzo, che lavora in un hotel della zona
centrale -. Secondo me, il potenziale della città c’è, la stessa piazza Mino potrebbe esprimere molto, bisognerebbe valorizzarla ancora di più”. Intanto a Firenze e dintorni, tiene banco il dibattito sulla tassa di scopo, argomento riportato in primo piano dal sindaco Matteo Renzi. Il contributo di un euro
o poco più, da far pagare a ogni turista che pernotta negli alberghi, divide la città tra favorevoli e contrari. “Credo che sia una buona idea – commenta l’assessore Tinti - è un modo per reperire risorse da reinvestire sulla realtà locale, penso per esempio alla promozione del territorio”.
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Il luogo. La Fondazione che conserva la sua eredità si trova sul colle etrusco
Lassù, dove progettava Michelucci Caterina Gentilieschi
Era la casa-studio del grande architetto, e da quasi trent’anni lavora per sensibilizzare professionisti in erba su temi che analizzano il rapporto tra uomo e spazio
È
l’erede universale di Giovanni Michelucci ed è a lei che ha dedicato gli ultimi venti anni della sua vita. Non è una persona di famiglia, ma qualcosa che le assomiglia molto, tanta è stata la passione che l’urbanista ha dedicato a questo progetto: si tratta della Fondazione che porta il suo nome e che dall’alto della collina di Fiesole guarda la città dove l’architetto della stazione Santa Maria Novella e della chiesa sull’autostrada ha passato gran parte della sua vita. Lo scopo, secondo il suo fautore, doveva essere quello “di contribuire agli studi ed alle ricerche nel campo dell’urbanistica e della architettura moderna e contemporanea, con particolare riferimento ai problemi delle strutture sociali, ospedali, carceri e scuole”. E a distanza di trent’anni dalla
la chiesa sull’autostrada progettata da
Giovanni Michelucci
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nascita (la Fondazione viene costituita nel 1982, preceduta dal Centro Studi La Nuova Città a Fiesole e dal Centro di documentazione Giovanni Michelucci a Pistoia, quest’ultima, città natale dell’architetto) la fondazione continua ancora oggi ad essere il fiore all’occhiello di un sistema di ricerche che mette l’uomo al centro delle indagini architettoniche. Viene costituita nell’82 insieme alla Regione Toscana e ai comuni di Pistoia e Fiesole, ai quali si aggiungerà anche Firenze, ma solo nel 1999 e da allora è rimasta il punto di riferimento per quel nugolo di studiosi che vanno ad indagare i sempre più controversi temi che riguardano l’habitat sociale e il rapporto fra spazio e società. Arrampicata sul cucuzzolo della collina, da dove osserva il mondo senza essere osservata (è in via Beato Angelico), l’eredità di Giovanni Michelucci è un tesoro di enorme valore, un gioiello che la città conserva con cura, aperto ai ricercatori e agli studiosi che hanno bisogno di fare approfondimenti sui temi studiati dall’architetto che tanto fece discutere coi suoi progetti. E’ qui che Michelucci passò gli ultimi anni della sua vita, quando ormai aveva abbandonato il suo studio fiorentino nella torre dei Ramaglianti (l’appartamento, a due passi da Ponte Vecchio, che Michelucci ristrutturò a propria immagine è stato venduto lo scorso anno dal Comune di Fiesole che era proprietario dello spazio, allo showman Carlo Conti per 904mila euro) ed è qui che la vita lo abbandonò, il 31 dicembre del 1990, solo 2 giorni prima del suo centesimo compleanno lasciando il mondo dell’architettura orfano di una grandissima mente.
• CENTRALINO COMUNE 055 59611 • call center 055 055 • ACQUE TOSCANE 800 755246 • BIBLIOTECA COMUNALE DI FIESOLE 055 599659 • BIBLIOTECA DI COMPIOBBI 055 6593507 • CENTRO INCONTRI DI COMPIOBBI 055 6593090 • Cimiteri Fiesole spa 055 59292 • Difensore civico 055 5961257 • Museo e Archeologia 055 5961293 • Sede mostre 055 5961293 • Spazio giovani 055 5040009 • Sportello tariffa igene ambientale safi numero verde 800 485822 • tesoreria comunale presso crf 055 5978829 • ufficio affissioni 055 599848 • ufficio cultura e musei 055 5961276 - 055 5961284 • ufficio informazioni e accoglienza turistica 055 598720 - 055 5978373 • Ufficio mobile di polizia municipale 335 7537011 • safi-quadrifoglio (ritiro rifiuti ingombranti) 800 330011 www.comune.fiesole.fi.it • info@comune.fiesole.fi.it
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Fiesole
17 febbraio. La città dedica una giornata ai felini
Una festa a quattro zampe Barbara Biondi
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na giornata dedicata al più elegante, sornione e indipendente degli amici a quattro zampe, il gatto. Nessuno scherzo, ormai sul colle etrusco è una tradizione e il 17 febbraio, alle ore 17, a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole) si celebra la giornata dedicata al felino domestico per eccellenza. Quest’anno per parlare di gatti si incontreranno conoscitori e studiosi, insieme, ovviemente, a profani appassionati e proprietari di micetti provenienti dai quattro angoli del comune. Alle 5 in punto si terrà la presentazione di due volumi: “All’ombra del gatto nero” di Marina Alberghini, incisore, pittrice, consigliere degli Artisti Fiesolani nonchè grande amante dei gatti, presidente dell’Accademia dei gatti magici e proprietaria di una ventina di felini e poi “Un gatto senza vanità” di Nicoletta Nuzzo e illustrato da Marina Alberghini Pacini. All’incontro saranno presenti le due autrici. E la festa non si esaurisce il 17. E’ fissato infatti per il pomeriggio di venerdì 25 febbraio l’appunatmento con la conferenza (ore 17 - Casa Marchini Carrozza) di Alessandro Vezzosi, Accademico dei Gatti Magici e Direttore del Museo Leonardesco di Vinci. Gli appuntamenti continuano nel mese
di marzo con la presentazione di due libri per ragazzi: “I segreti di Tullinn di Diletta Nicastro e “La gattina del Viaggiante” di Marta Ardenti. In occasione della Festa del Gatto l’editore Mursia premierà scrittori e volontari con l’omaggio di suoi libri e verranno consegnati i Premio Bastet dell’Accademia dei Gatti Magici. Tutti gli eventi sono organizzati dall’Accademia dei Gatti Magici in collaborazione con il Comune di Fiesole. L’associazione, che conta tra gli accademici molti personaggi illustri, è nata per celebrare, far conoscere
e amare le opere di grandi artisti, intellettuali e scienziati gattofili di ogni tempo e paese, e per promuovere la conoscenza dell’influenza di questa creatura nei campi del sapere umano. La Festa del Gatto viene festeggiata nel mese di febbraio, perché questo mese è nel segno dell’Acquario, segno zodiacale degli spiriti liberi, intuitivi ed anticonformisti come lo sono i gatti, e proprio il giorno 17, numero scaramantico, perché può essere letto 1 e 7: una vita per sette volte e il gatto, per tradizione popolare, ha sette vite. Non resta che dire “miao”.
pillole il corso imparare a far dialogare corpo e mente La “Bottega di ascolto e parola” è un percorso tecnico e creativo dove i partecipanti fanno laboratorio con voce, corpo e mente alla ricerca della qualità espressiva. Un iter che conduce al miglioramento dei propri mezzi di comunicazione, verbali e non verbali. Durante le lezioni ogni partecipante si trova ad interagire attraverso una tecnica che si adegua continuamente a se stesso e non il contrario. Il corso è, quindi, un’occasione per tutti quelli che vogliono mettere in atto le proprie potenzialità creative, sgranchirsi il corpo e la mente, e fare comunicazione. Il corso si sviluppa in undici incontri e si tiene nella sala grande di Casa Martini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole) dalle 17.30 alle 19.10. Il costo della “Bottega di ascolto e parola” è di 40 euro a partecipante. Per informazioni e iscrizioni: Anna Scalabrini, 055.587808 – 3393630599 – arcoscenico@tin.it. La donazione Possenti regala un’opera alla città “La giovinetta pazza” è il titolo dell’opera che Antonio Possenti ha donato al Comune di Fiesole. Al termine della sua mostra “Antonio Possenti Il muro e il mare. Per Mario Tobino” ospitata nella Sala del Basolato (Locali comunali – piazza Mino, Fiesole) il maestro ha voluto ringraziare il comune di Fiesole donandogli un suo dipinto. Grande il ringraziamento espresso dal sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato e dell’assessore alla Cultura del Comune di Fiesole Paolo Becattini. La mostra, inaugurata dopo la “grande nevicata” di dicembre e conclusasi a metà gennaio ha registrato un altissimo numero di visitatori provenienti sia dal territorio comunale sia da Firenze e dimostrando la grande attenzione del pubblico per il grande pittore nato a Lucca nel 1933 che continua brillantemente a raccontare il mondo attraverso una visione fantastica e mai banale. l’occhio elettronico Una telecamera per via San Francesco E’ attiva dal 10 gennaio la telecamere nella zona a traffico limitato in via San Francesco. La strada diventerà pedonale all’altezza del Seminario. L’occhio elettronico, quindi, dal 10 gennaio ha cominciato a scattare le foto alle auto non autorizzate al transito. Accesso libero invece per i mezzi autorizzati, ai quali è stato rilasciato il permesso dalla Polizia Municipale di Fiesole.
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il giornale nel tuo Comune
Il personaggio. Stefano Bellini continua a fare un mestiere che rischia di estinguersi
Il restauratore con l’aria da cowboy Lavorava come tecnico di laboratorio in un’azienda di Grassina, poi ha deciso di dedicarsi alla sua passione, che coltiva ancora oggi nella bottega dell’Anchetta Ludovica V. Zarrilli
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aleotto fu il destino, o la passione, difficile da stabilire. Fatto sta che Stefano Bellini di professione restauratore, a un certo punto della sua vita, e dopo aver passato diversi anni a lavorare come tecnico di laboratorio in un’azienda di Grassina, si ritrovò al fa-
moso bivio: cosa fare? “Spostarmi verso Sesto Fiorentino e continuare a fare l’operatore chimico o cominciare a lavorare con gli oggetti anctichi, mestiere che avevo imparato da giovane andando a bottega, per guadagnare 10mila lire da tenere in tasca? Fu così che scelsi la seconda strada”. Una strada
Stefano Bellini
che ha percorso con convinzione fin dal 1986, anno in cui ha aperto la dua prima bottega alle Sieci, prima di trasferirsi all’Anchetta, dove lavora tutt’ora. “Ho scelto questo mestiere perchè mi piaceva e perché avevo imparato a farlo - spiega Bellini, pronipote di uno degli ultimi traghettatori dell’Arno, quelle figure ormai scomparse, che portavano persone, bestie e macchine da lavoro da una parte all’altra del fiume -. Lavoravo con gli inchiostri da stampa ed essendo avvezzo a lavorare con componenti chimiche e solventi, anche oggi so con che cosa lavoro. Quando compro una vernice o un solvente so distinguere tra un prodotto sicuro e uno che contiene componenti dannosi alla salute”. Restaura mobili antichi, colleziona piccoli e grandi oggetti d’epoca, realizza e rimette in sesto cornici e si diverte ad andare alla ricerca dei vecchi arnesi che venivano utilizzati per i lavori manuali. “Sono molto affezionato a questi strumenti - dice indicando un giogo, una enorme grattugia per il parmigiano, una falce, un forcone, tutti perfettamente conservati e quando possibile, tirati a lucido - perchè hanno a che fare coi mestieri che si facevano con le mani.
l’esterno della bottega
Mi fa effetto a volte, stringere la mano a persone che hanno le mani morbide, senza neanche un calletto”. E Bellini, la sa lunga in fatto di lavori manuali, quelli che danno soddisfazione ma per i quali bisogna mettere in conto un po’ di sudore. E dopo tanti moti d’orgoglio non può non arrivare la nota dolente, “è un lavoro finito il mio - racconta con una punta di delusione -. Quando ho iniziato, il lavoro cominciava piano piano a calare, ma adesso non ho un cliente sotto i quarant’anni. I giovani non comprano oggetti d’antiquariato e non fanno neanche restaurare quelli che hanno in casa, piuttosto vanno a fare spese nei negozi della grande distribuzione. E’ un
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fatto culturale oltre che economico, c’è un impoverimento generazionale che fa diventare questi oggetti sempre più di nicchia mentre quand’ero giovane io invece che arredare casa da un mobiliere, andavo ad Arezzo al mercato, il più grande della Toscana”. Porta avanti con ostinazione il suo lavoro e quando le belle giornate lo aiutano, si dedica anche al giardinaggio, “ho trasformato la discarica qui di fronte in un roseto. Mi piace e il mio lavoro mi concede anche questi momenti di pausa. E’ proprio a questo che ho pensato quando ho smesso di lavorare in azienda: non mi andava più di timbrare il cartellino la mattina e la sera”.
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criminalità
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dOssIER/1. Il bilancio della polizia: giù le frodi informatiche, più omicidi volontari
Meno scippi, ma nelle case si ruba ancora Da via Zara arrivano i dati sullo scorso anno: l’incidenza dei reati resta sotto il livello di guardia e sono calati i delitti, i furti e le rapine. molte le sanzioni per ubriachezza e cifre imponenti sul fronte della battaglia alla droga Luca Serranò
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n calo generalizzato di quasi tutti i reati, con un vero e proprio crollo di scippi e frodi informatiche. È quello che emerge dal bilancio annuale della polizia, presentato nelle scorse settimane da tutti i dirigenti di via Zara. Dal raffronto con i dati relativi al 2009 spiccano ad ogni modo due voci in controtendenza: quelle relative ai furti in appartamento (da 1.174 a 1.356) e ai casi di omicidio volontario, passati da cinque a nove. L’incidenza della criminalità sul nostro territorio, al di là di qualche zona d’ombra, per gli addetti ai lavori resta comunque sotto il livello di guardia. In particolare, in città si registra una flessione del numero dei delitti dell’11,83 per cento, mentre nel resto della provincia il dato parla di un calo del 14,83 per cento. In tutto, nel 2010 sono state denunciate dalla polizia 3.895 persone. Mille e quattrocento, invece, gli arrestati. I reati che in riva all’Arno segnano il passo, come detto, sono soprattutto gli scippi e le frodi informatiche, crollati rispettivamente del 37 e 49 per cento. Diminuiscono anche le rapine (-18,84 per cento) e i furti, passati in un
anno da 17.100 a 15.700. Significativi, inoltre, i numeri relativi al contrasto dell’immigrazione clandestina, con 782 cittadini extracomunitari espulsi, 135 dei quali accompagnati ai Cie e 34 alla frontiera. Tra le cifre più imponenti, spiccano i dati sui controlli effettuati dalle volanti in città e in provincia. Solo nel 2010 oltre ottomila interventi, con 4.700 veicoli fermati. In questo senso, grande attenzione è stata rivolta al contrasto all’abuso di alcol, con massicci posti di blocco con l’etilometro nei pressi degli snodi della movida fiorentina. In tutto, l’anno scorso sono scattate 360 denunce per guida in stato di ebbrezza, quasi una al giorno. Trecento le sanzioni per ubriachezza. Accertamenti sono stati fatti anche in molti locali del centro e della periferia,
Tantissimi gli accertamenti nei locali, alcune licenze sospese
per verificare, tra le altre cose, proprio il rispetto dei limiti alla somministrazione di alcolici. Ventitré i provvedimenti di sospensione di licenze (articolo 100 Tulps) ordinati dal questore, sulla base dei controlli della polizia amministrativa. Sul fronte della lotta alla droga, sono stati circa 350 i chili di sostanze stupefacenti sequestrati, tra cui 200 di marijuana, 100 di hashish, 35 di eroina e 14 di cocaina. Da segnalare, in merito, i numerosi colpi messi a segno dagli uomini della squadra mobile di Firenze, diretti da Filippo Ferri e dal vice Alfonso di Martino.Tra i blitz antidroga, da citare la “Operazione Posada”, che ha portato a sgominare una banda di albanesi dedita all’importazione e allo spaccio di marijuana, e la “Operazione Halal”, grazie alla quale sono finiti in manette otto cittadini marocchini facenti parte di un’organizzazione che gestiva parte dello smercio di hashish sul nostro territorio. Il 12 novembre scorso, infine, gli agenti della mobile hanno fatto irruzione in un appartamento in zona Rovezzano, sequestrando oltre 33 chili di eroina purissima e un autentico kit per il taglio e il confezionamento delle dosi.
il Questore di
firenze francesco zonno
Il punto Sotto esame le scritte apparse nelle scorse settimane contro il sindaco e non solo
dopo le proteste studentesche rispunta la frangia anarchica è la frangia anarchica del movimento studentesco, secondo gli investigatori, dietro le scritte contro il sindaco Matteo Renzi e l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne apparse nelle scorse settimane in via della Colonna, a due passi dal liceo classico Michelangiolo. Le scritte, in rosso e nero, facevano tutte riferimento alla presunta condotta antisindacale dell’azienda torinese, con offese al primo cittadino per il suo presunto appoggio alle scelte industriali del Lingotto. A condire le minacce, una stella a cinque punte. Per gli inquirenti, l’azione sarebbe
stata opera proprio di un gruppo di universitari di ispirazione anarchica, che dagli esordi della protesta anti-Gelmini avrebbe compiuto atti vandalici, a scopo dimostrativo, e partecipato a molte operazioni di disturbo. In particolare, non è escluso che una parte di questi studenti sia stata protagonista degli scontri al polo di Novoli, in occasione dell’arrivo dell’onorevole Santanchè. Dopo la carica della polizia e il lento ritorno alla tranquillità, gli uomini della Digos riuscirono infatti a identificare e denunciare alcuni studenti, immortalati dalle riprese della scientifica. Prov-
Qualità e genuinità...
vedimenti sono stati presi anche per gli autori del blocco del traffico ferroviario alla stazione di Rifredi, quando un gruppo di manifestanti improvvisò un corteo proprio a fianco dei binari. Momenti di tensione, infine, si sono vissuti nei giorni successivi al voto di fiducia che ha mantenuto in sella il governo Berlusconi. Il corteo organizzato nelle strade del centro dall’ala irriducibile del movimento fiorentino, però, si è svolto senza scontri. Ad avere la peggio, le vetrine di alcuni negozi, bersaglio di innumerevoli scritte /L.S. disegnate con lo spray.
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criminalità
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dOssIER/2. Il questore di Firenze Francesco Zonno commenta il rapporto sul 2010
“noi non abbassiamo la guardia” la lotta a consumo e spaccio di sostanze rimane tra gli obiettivi principali. ma arrivano rassicurazioni sullo stato delle cose: “Questa città ha un corpo sociale sano, abituato a collaborare” Luca Serranò
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obiettivo è quello di migliorare. Sempre. I dati sono importanti ma non dicono tutto. Mai abbassare la guardia”. Commenta così, Francesco Zonno, questore di Firenze, il bilancio sulle attività di polizia relativo al 2010. “Questa città ha un corpo sociale sano, abituato a collaborare con le forze dell’ordine per un obiettivo comune. C’è un solo modo per mantenere questo rapporto: serietà e trasparenza nel lavoro”. Nello sfogliare dati e cifre sui reati compiuti in riva all’Arno, il numero uno di via Zara si sofferma in particolare sui successi ottenuti sul fronte della lotta allo spaccio e al consumo della droga. “È partendo dal basso che si combattono fenomeni come questo – spiega – un metodo che porta a due risultati: si identifica la persona che fa uso di sostanze e si comincia a risalire la filiera dello smercio”. Via libera, dunque, a controlli con le unità cinofile in piazze, locali e discoteche, e più in generale in quei luoghi d’aggregazione dove siano stati segnalati giri e movimenti sospetti. “La lotta alla droga deve stare al passo coi tempi, non è più come vent’anni fa, quando i tossicodipendenti affollavano strade e marciapiedi. Oggi è diverso – continua - spaccio e consumo seguono altre traiettorie, entrano nelle case e coinvolgono una fascia trasversale di persone, dai colletti bianchi ai
cittadini più insospettabili”. Altro versante su cui Francesco Zonno dichiara di voler concentrare i propri sforzi è il contrasto di quelle nicchie d’illegalità che s’inseriscono sulla scia delle ondate migratorie. “Sul tema va fatta una distinzione, non abbiamo mai agito indiscriminatamente per colpevolizzare i clandestini. Quel che è certo, però, è che la nostra unica guida è la legge, e quella seguiremo”. Il riferimento è alla polemica suscitata dall’introduzione, nell’ordinamento italiano, della direttiva europea sul reato d’immigrazione clandestina. La norma, in vigore dal 24 dicembre 2010, si pone in netto contrasto con la BossiFini, prevedendo la responsabilità penale dei cittadini senza permesso di soggiorno solo come ultima ratio. La stessa procura di Firenze, in una circolare, ha chiarito che disapplicherà la parte della legge italiana che punisce con l’arresto gli irregolari che non abbiano rispettato l’ordine di espulsione. “L’importante - commenta il questore - è garantire ai cittadini regole certe e di puntuale applicazione”. Il numero uno di via Zara, infine, si dice soddisfatto anche dei risultati conseguiti sul fronte dell’ordine pubblico, nella gestione delle manifestazioni studentesche degli ultimi mesi. “Ci sono stati momenti di tensione, è vero, ma la grande professionalità dei nostri funzionari ha sempre permesso il regolare svolgimento dei cortei”.
la BIoGRaFIa Ecco il percorso del successore di Francesco Tagliente
da reggio Calabria alla “mala del Brenta”, quarant’anni di indagini rancesco Zonno è questore di Firenze dal 26 agosto 2010. Ha preso il posto di Francesco Tagliente, ora al vertice degli uffici di polizia di Roma. Nato il 6 settembre 1948 a Rodi Garganico, in provincia di Foggia, è laureato in Giurisprudenza (presso l’Università di Perugia), avvocato e Commendatore della Repubblica. La sua carriera inizia negli anni Settanta, quando presta servizio, come commissario di polizia, per il Ministero dell’Interno. Negli anni successivi si sposta a Reggio Calabria, dove in poco tempo passa dall’incarico di funzionario dell’ufficio
politico della questura a quello di dirigente delle volanti. Dal 1977 viene trasferito a Treviso. Proprio nel capoluogo veneto, col ruolo di capo della squadra mobile, Francesco Zonno mette a segno numerosi colpi contro la criminalità organizzata e il mondo dell’estremismo di destra e di sinistra. Negli anni Ottanta e Novanta viene chiamato a dirigere alcuni gruppi investigativi creati per indagare su casi di rilievo, come i sequestri di Augusto De Megni e Giuseppe Soffiantini, partecipando anche alle inchieste per il disastro del traghetto Moby Prince e sul cosiddetto mostro
di Foligno. Il suo nome resta comunque legato alla vicenda della “mala del Brenta”, con il doppio arresto del boss Felice Maniero, capo di una delle più controverse e letali organizzazioni criminali del secondo dopoguerra, nonché protagonista di una clamorosa evasione (grazie all’irruzione di un commando) dal carcere di Padova. Proprio sulla vicenda di Maniero è in preparazione, in questi mesi, una mini serie tv dal titolo “Faccia d’Angelo”, soprannome del gangster del Triveneto. A portarlo sullo schermo l’attore /L.S. Elio Germano.
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noi & gli altri
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cURIOsITà. Viaggio nei luoghi diventati ormai appannaggio (quasi) esclusivamente dei forestieri
se i turisti si “rubano” la città Dalla zona di Santa Croce a quella di San lorenzo, passando per Santissima annunziata e San marco, gli avamposti degli ospiti di passaggio sono tantissimi. e a sorpresa a essere coinvolto non è più soltanto il centro storico Serena Cafaggi
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hi conosce la canzone “Viaggi e miraggi” di De Gregori lo sa: Firenze è la città dei turisti internazionali. Che sia stata una pura casualità o più probabilmente una questione di rime poco importa. Il sospetto, infatti, si è già insinuato: possibile che il cantautore romano, una volta messo piede nel nostro centro storico, sia rimasto colpito più dal caos e dal vociare che dalle bellezze architettoniche? Possibile. Soprattutto perché si tratta di una sensazione ben nota a molti fiorentini, i quali, ormai da tempo, hanno rinunciato a godere di alcuni dei luoghi più belli della città per evitare di trovarsi a tu per tu con la folla. Le vie storiche sono abolite, soprattutto durante il weekend. Stesso discorso per locali, ristoranti e musei. L’impressione è che in città convivano due anime separate, due mondi che si incrociano ogni giorno quasi per sbaglio: da una parte la realtà quotidiana e pacata dei residenti, dall’altra la Firenze turistica prêt-à-porter, troppo spesso “falsata” per meglio accogliere i visitatori. È così che alcuni luoghi, tutti piuttosto noti, sono finiti con l’essere territorio esclusivo per questi ospiti di passaggio, stranieri e non. Da Santa Croce ai pressi della stazione, fino a piazza dei Ciompi, San Lorenzo, Santissima Annunziata e San Marco, la fetta di città “conquistata” da viaggiatori giovani e meno giovani si dimostra ancora piuttosto consistente, proprio come lo sono le attività economiche che si appoggiano al settore. Si tratta di un universo indipendente e in continuo movimento, fatto di spese e consumi con cifre da capogiro. Lo scorso anno, dopo il rallentamento registrato nel 2009, sono stati calcolati oltre otto milioni di turisti in soli otto mesi. Una crescita imprevista che ha coinvolto non più soltanto il centro storico ma, a sorpresa, anche i territori limitrofi. In particolar modo, nella provincia fiorentina l’aumento dei pernottamenti in agriturismo o appartamento è arrivato intorno al 10 per cento, diversi punti in più rispetto a qualche anno fa. Certamente si tratta di buone notizie per tutti coloro che vedono nel turismo una insostituibile fonte di benessere e guadagno, storce il naso chi invece sperava di strappare alle scolaresche in gita e ai tour internazionali un vecchio angolo di città. Ma pare che una pacifica (e un po’ chiassosa) convivenza sia la
In aumento i pernottamenti in agriturismi e appartamenti
migliore delle prospettive: difatti, in una classifica pubblicata su TripAdvisor (la più grande comunità on line di viaggio), Firenze è stata eletta da venti milioni di utenti come meta turistica e culturale preferita, superiore anche a New York, Roma e persino Parigi. Questo vuol dire che, scongiurando crisi economiche e improvvisi cambi di rotta, per fortuna anche il 2011 si preannuncia come un anno piuttosto “affollato”.
ContRoCoRRente Molte le “zone franche”
Ma i residenti non si arrendono
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turisti in piazza
santa croce
ome in un costante tiro alla fune, da tempo immemore residenti e turisti si contendono il primato sulla città. Primato che si guadagna soprattutto nelle zone “franche”, quelle che ancora vedono le due parti convivere a stretto contatto. Giorno dopo giorno si delineano così nuovi equilibri, sottili linee di confine che separano i luoghi cosiddetti “turistici” dalle aree a esclusiva fiorentina. Ma se negli ultimi anni abbiamo assistito al lento e progressivo avanzare dei visitatori stranieri verso i margini del territorio, ad esempio verso l’Oltrarno o verso piazza Beccaria, ultimamente la situazione è cambiata di nuovo, volgendo questa volta a favore dei “padroni di casa”. Sono sempre più numerosi, infatti, i luoghi a cui si sono riavvicinati i residenti, dopo un periodo di evidente allontanamento. Tra questi c’è la zona di Santo Spirito, in cui appartamenti e ristoranti sono tornati a parlare toscano, Sant’Ambrogio e piazza dei Ciompi, soprattutto nel tardo pomeriggio e la sera, e ancora decine di spazi pubblici, come ad esempio musei, giardini e biblioteche. Ruolo d’eccezione, in tal senso, lo hanno avuto le Oblate che, grazie a una fitta offerta culturale, hanno sancito un effettivo ritorno del fiorentino in zona Duomo. Altrettanto lodevole il tentativo, sempre più marcato, di riportare i residenti nei musei, attraverso una programmazione attenta e vigile sulle tendenze artistiche contemporanee. Dalle esposizioni di Palazzo Vecchio agli appuntamenti annuali della Fortezza, fino alle serate sulla terrazza del museo Bardini, sembra che Firenze non si arrenda a diventare semplice vetrina per i visitatori di tutto il mondo. E chissà se anche nei prossimi mesi, in questo insolito gioco con la fune, i residenti tireranno più forte.
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dOssIER/1. Sempre più persone scelgono mete lontane in cerca di “ritocchini” a buon prezzo
All’estero a caccia di lifting “low cost” la moda del “bisturi trip” spopola anche dalle nostre parti: tra le mete più gettonate europa dell’est, africa e america. obiettivo il risparmio: i costi si abbattono anche del 70%. ma i rischi, specie in fase post-operatoria, possono essere dietro l’angolo
Elena Niccolucci
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n Italia lo chiamano “bisturi trip”, e indica il fenomeno emergente del turismo estetico. In parole povere si tratta di intraprendere un viaggio, destinazione Europa dell’Est, Africa o America, con l’unico obiettivo di sottoporsi a un’operazione di chirurgia plastica low cost. Neppure si trattasse di fare la spesa al discount:
FoCuS Lussi senza frontiere
Le terme? Sì, ma ungheresi
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l paradiso delle terme non è più qui. È altrove, a Est, dove i prezzi si mantengono ancora piuttosto abbordabili. Ungheria e Slovenia sono le mete più ambite e apprezzate, quelle che garantiscono un soggiorno economico ma comprensivo di tanti piccoli lussi che nel nostro Paese non siamo soliti concederci. Questo accade perché, circondati da centri benessere tra i più belli, siamo stati abituati a concepirli come una forma di relax elitaria, riservata solo a pochi. Non è un caso, infatti, se per i matrimoni anche tra i fiorentini sia diventata consuetudine regalare un weekend in spa al posto del solito elettrodomestico della lista di nozze: dato il prezzo, si fa la figura dei generosi. E in effetti, tra massaggi, saune, accappatoi avvolgenti e aperitivi il conto spesso può essere equiparato a quello di un piccolo viaggio. Si spiega allora come in molti preferiscano approfittare dell’occasione per fare realmente una vacanza fuori confine. In Ungheria, ad esempio, si può scegliere tra 1.289 sorgenti termali, 48 diverse qualità di acque minerali e 136 sorgenti di acque curative. I centri sloveni, invece, sono rinomati principalmente per la qualità dei fanghi e vantano di essere tra i più economici d’Europa. Ciò non toglie che le terme toscane restino tra le migliori di cui possiamo disporre, sia in termini di professionalità sia per la non trascurabile vicinanza da casa. Il consiglio può essere dunque quello di approfittare delle tante offerte e dei pacchetti risparmio che, soprattutto nei periodi di bassa stagione, permettono di spendere il giusto, tenendo a bada i sensi di colpa. D’altronde, anche i paradisi acquatici dell’Est presentano un grave inconveniente: fino a primavera, le temperature scendono talmente in basso che neppure le terme più calde riuscirebbero a rendere piacevole /E.N. la permanenza.
la mania del risparmio ha raggiunto il suo apice proprio nella ricerca di interventi a prezzo contenuto, di protesi scontate e chirurghi a buon mercato. Ma le controindicazioni, naturalmente, sono dietro l’angolo. A determinare i costi di un’operazione concorrono fattori che non devono essere sottovalutati: l’insufficienza delle norme igienico sanitarie, della sicurezza nei locali e della qualità dei materiali usati può essere causa di spiacevoli sorprese. E in effetti, pacchetti viaggio “tutto incluso” a poco più di duemila euro possono far nascere qualche sospetto. Ma andiamo per gradi. Le mete più ricercate e cliccate su internet sono la Polonia, la Slovenia, la Tunisia e Malta, e oltreoceano anche l’Argentina. Ma sembra che le nuove realtà emergenti in questo business (che non conosce limiti) siano la Thailandia e il Sud Africa. Calcolatrice alla mano, rispetto all’Italia i costi arrivano a essere dimezzati, o forse qualcosina di più: in linea di massima si parla di 50 o 70 per cento in meno della spesa totale. Se infatti un intervento di mastoplastica additiva nel nostro Paese può costare anche 10mila euro, all’estero è possibile cavarsela con 3mila, stessa proporzione per lifting facciali o correzioni del setto nasale. Secondo Bruno Giacomo Carrari della Sies, Società italiana di medicina e chirurgia estetica, “il problema non risiede nella professionalità dei colleghi all’estero, ma nei controlli che là garantiscono. Si tratta di una vera e propria roulette russa: si può avere fortuna e imbattersi in una equipe medica competente così come si può finire nelle mani di personale non qualificato. E in questi casi capita persino di non riuscire a reperire il medico che ha eseguito l’intervento”. I veri rischi derivano dunque dalla fase post-operatoria, quando i risultati non sono proprio quelli sperati. “Ogni chirurgo, per prudenza, è sempre piuttosto restio a metter mano su un lavoro iniziato da qualcun altro - sottolinea Carrari - anche per questa ragione, in caso di complicazioni, per il paziente diventa complesso gestire la situazione”. Se in Italia è piuttosto semplice informarsi sulle credenziali di un medico o della sua clinica, all’estero invece può essere un’impresa di non poco conto: tra i controlli non verificabili e le normative extraeuropee, l’operazione può trasformarsi in una bizzarra scommessa. Piccole avventure chirurgiche per turisti senza frontiere.
In caso di complicazioni situazioni difficili da gestire
salute e dintorni
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dOssIER/2. Lo scorso anno circa 1.800 toscani hanno scelto gli odontoiatri di altri paesi
E c’è chi “migra” per curarsi i denti Serena Cafaggi
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l viaggio è per antonomasia sinonimo di relax. Ma non per tutti, a quanto pare. Complici la crisi economica e un insistente passaparola, si calcola che lo scorso anno circa 1.800 toscani hanno deciso di partire verso l’est Europa per concedersi cure odontoiatriche low cost. Da qualche anno, ormai, si tratta di una vera e propria tendenza, tanto che, su internet, spopolano i siti interamente dedicati a questa insolita “avventura” medica. Ma tra recensioni entusiastiche e allarmi relativi ai rischi in cui si può incappare emerge un quadro a luci e ombre. Se infatti il risparmio su protesi dentarie, terapie o operazioni di implantologia appare notevole (si parla di costi dimezzati rispetto a quelli italiani), persistono invece da più parti dubbi e preoccupazioni sulla qualità dei risultati. In altre parole, oltre alla spesa rischia di ridursi anche la garan-
zia di un lavoro valevole. Questo accade perché, a differenza dei medici nostrani, quelli ungheresi, sloveni o romeni non sono ancora soggetti alle normative europee in materia di sicurezza e igiene. Si spiega allora come una cura a buon mercato possa provocare gravi disagi o persino indurre a nuovi interventi riparativi. Altro fattore da non sottovalutare sono i controlli e i lavori di “manutenzione”, che per ovvie ragioni non possono sempre essere eseguiti all’estero. Operazioni costose ma di semplice routine, che per ironia in Italia sarebbero anche gratuite, se considerate parte del pacchetto chirurgico. A conti fatti, insomma, sommando le trasferte aeree ai possibili inconvenienti post-intervento i costi possono ricominciare a lievitare. Eppure mai come oggi il turismo odontoiatrico continua a reclutare nuovi candidati: il problema di fondo è infatti che, secondo i
Con la crisi succede sempre più spesso che ci si affidi a mani straniere. anche in questo caso diminuiscono le spese, ma i medici mettono in guardia
l’INIZIATIVA. A cura di Confesercenti
Lo sportello che aiuta a scegliere l’obiettivo è quello di fornire un servizio di informazione e sostegno. “È necessario dare risposte chiare”
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i fronte al boom del turismo dentale, che nel nostro territorio cresce con ritmi superiori al 10 per cento annuo, Confesercenti ha aperto uno “sportello amico” per garantire al cittadino un adeguato servizio di informazione e sostegno. Alfredo Paduli del Cio (Collegio italiano odontotecnici) spiega infatti: “Per mettere in guardia i fiorentini dai rischi cui possono incorrere all’estero è necessario offrire delle risposte chiare e trasparenti, permettendo a ogni individuo di comprendere e scegliere la migliore soluzione possibile per la propria salute”. La consulenza fornita è completamente gratuita e si pone l’obiettivo di contrastare due fenomeni concomitanti: da un lato la tendenza ad affidarsi a cure mediche a basso costo, dall’altro la crescente importazione di protesi dentali provenienti da India, Cina ed Est Europa,
prive di ogni certificazione. Un problema da non sottovalutare è infatti relativo ai materiali usati: “Alcune protesi cinesi - ricorda Paduli - hanno presentato tassi di piombo undici volte superiori a quelli consentiti”. Dunque, venendo meno le sicurezze a livello igienico-sanitario e l’assistenza post-operatoria, vengono meno anche le garanzie sufficienti per la buona riuscita dell’intervento di applicazione protesica. Non a caso, in soli cinque anni nella provincia fiorentina sono stati chiusi ben 150 laboratori odontotecnici, e nonostante tutto la situazione continua a peggiorare. Lo sportello amico nasce allora dall’esigenza di tornare in contatto con i cittadini, promuovendo un rapporto basato sulla fiducia e non più sulla diffidenza. Per chiarire qualsiasi altro dubbio, basta prenotare un appuntamento gratuito /S.C. (telefono: 055/27051).
dati pubblicati dall’associazione Altroconsumo, al primo posto delle prestazioni sanitarie più difficili da saldare c’è proprio il dentista. È per tale ragione che in tanti scelgono la strada estera. Ma l’allerta dei medici è rivolta a tutte le soluzioni apparentemente convenienti: già dopo pochi
mesi dalle operazioni si rischia di imbattersi nei primi danni. Abbandonare l’eccellenza fiorentina e italiana - avvertono - può rivelarsi un salto nel buio. Affidabilità e sicurezza rappresentano elementi imprescindibili per ogni genere di intervento sanitario e non esistono compromessi. Ecco
perché, dalle certificazioni relative ai materiali usati sino ai corsi di aggiornamento obbligatori, la professionalità degli odontoiatri e odontotecnici italiani è una garanzia da non sottovalutare. Nella speranza che un giorno non sia più necessario fare le valigie per curarsi un mal di denti.
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mobilità
Febbraio 2011
ON ThE ROAd/1. Quando Lina Abate fu assunta all’Ataf, nel 1981, era l’unica donna in azienda
il giorno che arrivò l’autista in gonnella openInG
ama moltissimo il suo lavoro (anche
Il nuovo concessionario Opel
Welcome: auto hi-tech e 50 posti di lavoro
se adesso sta in ufficio), non si è mai sentita
G
discriminata dai suoi colleghi maschi e, se potesse, tornerebbe di corsa al volante lina abate
Ludovica V. Zarrilli
F
esteggia quest’anno, il 19 ottobre, i suoi primi trent’anni da dipendente Ataf, 16 dei quali passati su e giù da un bus. Lina Abate, che ha fatto il suo ingresso trionfale nell’azienda del trasporto pubblico fiorentino nell’ormai lontano 1981, è stata la prima signora a guidare i bolidi che accompagnano i cittadini da una parte all’altra di Firenze. Era da sola contro o con, dipende dai punti di vista, una massa di colleghi maschi. “Mi sono sempre trovata bene con loro - spiega Lina che oggi lavora negli uffici di viale dei Mille - sono convinta che essere trattata in un modo piuttosto che in un altro dipenda molto dal modo in cui ognuno di noi si pone nei confronti di chi ha di fronte. Ho capito anche che se lavoravo bene, senza pretendere nessun trattamentoi diverso ed eccezionale solo per il fatto di essere una donna, loro mi rispettavano come si rispetta ogni altro collega”. Lina ha cominciato per scherzo: era alla ricerca di un lavoro, aveva preso la patente D, “gli amici mi dicevano cosa te ne farai di codesta patente, tanto non ti assumeranno, e invece ho fatto il concorso e mi hanno presa, e ne sono stata ben felice. È un lavoro che ho amato molto, fosse stato per me sarei ancora a bordo di un autobus, peccato che sono stata spostata in uffio a causa di un problema di salute”. Un grande amore per il proprio lavoro e una personalità iperattiva - Lina ha giocato a calcio per anni e ancora oggi fa parte
della federazione che seleziona le giovani leve in gonnella che vogliono cimentarsi nel pallone - ne hanno fatto un’autista coi fiocchi. “Più che in azienda, le discriminazioni si subivano all’esterno - spiega senza mai smettere di sorridere - una volta, erano appena state assunte delle nuove colleghe, mi ricordo che un signore corse dietro al bus per paura di perderlo. Quando vide me al volante sbottò ‘no no, per carità, una donna? Non salgo, aspetto il prossimo’ e io tra me e me pensai: aspetta, aspetta, tanto su quello che viene dopo c’è un’altra donna!”. Un grande senso dell’umorismo e una personalità ben piantata coi piedi per terra, Lina racconta come anche questo mestiere sia cambiato radicalmente nel corso degli ultimi trent’anni. “Certo, oggi c’è molto più traffico di un tempo, ma prima bisognava avere forza per guidare certi mezzi. Alcuni erano a due piani, altri avevano la guida al centro, altri ancora avevano un freno a mano talmente duro che servivano due mani per tirarlo”. E a sentir parlare della nevicata dello scorso 17 dicembre, che ha visto tanti suoi colleghi andare nel panico, dice: “Nell’85 capitò anche a me, ero sul 23 e dovevo arrivare fino a La Fonte, ma il bus non ce la faceva. Feci scendere i passeggeri e li invitati a spingere. Arrivammo fino in cima”. Dulcis in fundo, non poteva mancare un pensierino sulla tramvia: “Se mi piacerebbe guidarla? Che domande, certo che sì”.
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eneral Motors sbarca a Firenze e lo fa in grande stile, aprendo una concessionaria Opel insieme a due imprenditori e offrendo 50 nuovi posti di lavoro. Welcome, così si chiama questo punto vendita studiato su misura del cliente, è frutto della joint venture tra GM Italia, Francesco Maldarizzi e Stefano Foschi (questi ultimi già titolari de La Rotonda Mercedes-Benz), che si sono messi insieme per dare vita a una nuova rete in grado di razionalizzare il sistema di vendite. “Abbiamo scelto Firenze – dice Francesco Maldarizzi, presidente di Welcome – abbiamo colto un’occasione perché niente fosse trascurato. Teniamo vicino il sogno e il bisogno. Garantiamo un’attenzione al cliente da hotel a cinque stelle”. Un know how perfezionato dall’esperienza e una grande attenzione alle esigenze del cliente sono gli ingredienti che hanno dato vita al nuovo concessionario fiorentino, che offre non solo l’intera gamma di automobili, ma soprattutto un’assistenza continua e altamente specializzata che comincia nel momento dell’acquisto, fa da supporto per qualsiasi necessità e accompagna il cliente in tutto il ciclo vitale dell’auto. Oltre a garantire un punto di riferimento per i clienti Opel (sono circa 20mila i veicoli del brand che attualmente circolano in città), Welcome contribuisce allo sviluppo del comparto automobilistico fiorentino, creando 50 nuovi posti di lavoro che, all’interno dell’azienda, vanno a implementare un team sempre più indirizzato verso i servizi alla persona. “È giusto avere qualche preoccupazione per la crisi economica – spiega Stefano Foschi, amministratore delegato di Welcome – ma è altrettanto indispensabile produrre una reazione. Ecco perché, qui a Firenze, due imprenditori - si può dire? - di successo, si uniscono per stringere una joint venture con GM. Possiamo far bene, molto bene, /B.B. insieme”.
PERMEssI
Contrassegni invalidi, triplicano i punti Sas
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ermessi per poter circolare, con febbraio sono scattate alcune novità. Dal 1° di questo mese, infatti, i disabili che hanno necessità di ottenere permessi per poter circolare hanno a disposizione, oltre alla sede Sas nel cubo del Parterre, anche altri due Punti Sas decentrati (Nord e Sud), aperti anche il sabato e la domenica con orario 8-18,30. Il Punto Sas Nord si trova in viale XI Agosto 7, il Punto Sas Sud in via Emilio Visconti Venosta (controviale del viale Generale Alberto Dalla Chiesa). “È importante che tutti gli utenti abbiano a disposizione il massimo del servizio, ma in primo luogo gli utenti disabili - spiegano da Sas - stiamo facendo da tempo formazione al personale per poter arrivare col tempo a rilasciare tutti i permessi comunali anche nei Punti Sas decentrati, dove attualmente si effettuano i ticket di ingresso dei bus turistici. Questo – continuano dalla società - per cercare di eliminare le code che negli ultimi tempi si sono viste al cubo del Parterre, dopo l’approvazione del piano della sosta. I Punti Sas decentrati hanno la particolarità di essere aperti anche il sabato e la domenica con orario continuato, dando maggiori possibilità a tutti i cittadini e in primo luogo agli invalidi”. In sintesi, da questo mese ai Punti Sas si possono ottenere tutti i permessi invalidi, tutti i permessi per la Zcs, quelli del tipo “Viva la mamma” per le donne con bambini piccoli e i permessi temporanei per la Ztl, oltre ai consueti ticket per i bus turistici. Entro l’estate, inoltre, saranno distribuiti in modo decentrato anche i permessi per i residenti Ztl. Per tutte le informazioni è possibile consultare il portale della società (www.serviziallastrada.it), dove sono reperibili le indicazioni sulle autorizzazioni e sulla modulistica per i contrassegni invalidi. È poi possibile contattare il Contact Center Sas (tel. 055.40401, fax 055.4040221, e-mail scrivi@serviziallastrada.it). Resta comunque invariato il servizio (e l’orario) del Punto Sas Centro (Parterre).
mobilità
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ON ThE ROAd/2. Dopo la prima sforbiciata di gennaio arriva la fase 2 del contenimento dei costi
Tagli e ritagli, i bus cambiano ancora novità in vista per gran parte delle linee. Compreso l’affollato 23, non più costretto a rientrare in centro in direzione Gavinana. Ci penseranno 31, 32 e 33 a “coprirgli le spalle”
cANTIERI. A Campo di Marte e agli ex Macelli
Tav, i lavori intanto vanno avanti
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Francesca Puliti
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a prima mazzata è arrivata all’inizio dell’anno. Corse meno frequenti per quasi tutte le linee, tratti di percorso scomparsi nel nulla e fermate soppresse. Ma preparatevi, perché stanno per arrivare altre due sforbiciate. “Con la fase numero due (dal 5 febbraio) cercheremo di arrivare al taglio del 13% sui costi dei bus urbani ed extraurbani – spiega l’assessore provinciale ai trasporti Stefano Giorgetti – ovvero il contenimento necessario a fronte delle minori risorse che arrivano dalla Regione”. Se poi non dovesse bastare neanche questo secondo step, si passerà a una terza fase, a partire da marzo, per cercare di limare ancora il servizio. Ma partiamo dall’inizio, dai primi cambiamenti. Con l’anno nuovo alcune linee hanno già riveduto e corretto il percorso: sono 3, 12, 13 e 17. La linea 3 (Cure-Nave a Rovezzano) si è vista prima tagliare via un pezzo di strada (il tratto Rondinella-Novelli) e poi reintegrare un tratto in seguito alle proteste. Per capirsi: venendo da Gavinana il bus non si infilerà più a Coverciano, ma percorrerà via D’Annunzio fino all’incrocio con viale Duse e poi riprenderà la retta via verso lo Stadio. Per quanto riguarda 12 e 13, le due linee sono rimaste orfane dell’anello Fortezza (e hanno lasciato sguarnita la fermata di viale Strozzi, in prossimità delle strisce pedonali): chi dalla Fortezza deve andare verso viale Redi si prepari a fare un bel tratto a piedi o a tornare verso Smn in cerca di un bus. O aspettare i non molto frequenti 29 e 30. Meno traumatico il taglio subito dal 17, che non percorre più viale dell’Aeronautica ma si ferma al piazzale delle Cascine. La prossima tranche di risparmi deriverà da “una completa rimodulazione delle
linee urbane”, afferma Giorgetti. Con conseguente “rimodulazione” delle abitudini di chi le utilizza. Tra le altre, cambia il 23, una delle linee più affollate: da San Marco a Gavinana dovrebbe essere cancellato il rientro nel centro storico dal lungarno della Zecca e corso dei Tintori. Il tratto sarà invece coperto da 31 e 32 che, venendo da piazza Beccaria, non svolteranno più a sinistra in direzione via Quintino Sella, ma andranno invece verso la Biblioteca Nazionale e il Ponte alle Grazie. Non solo: per 31 e 32 si torna al passato. Il primo andrà solo a Grassina e il secondo solo all’Antella, dimezzando così i passaggi davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri. Novità anche per il 33: il capolinea si sposta da San Marco a via dell’Oriuolo, il che significa che, una volta arrivato alla stazione di Campo di
Si dimezzano i passaggi davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri, ma aumentano alle Grazie Marte, il bus tornerà indietro per i viali di circonvallazione fino a piazza Piave, per prendere anch’esso corso dei Tintori. Poi però il 33 svolterà a destra in via de’ Benci, fino a raggiungere via dell’Oriuolo. Al ritorno percorrerà quello che un tempo era il tragitto del 23: sfiorando piazza Duomo, prenderà via del Proconsolo e attraverserà l’Arno al Ponte alle Grazie. Un consiglio per tutti: studiatevi bene il sito internet dell’Ataf prima di uscire di casa.
la Tav? Anche se sulla questione sembra scesa una sorta di silenzio, con la discussione messa da parte per pensare agli impellenti cantieri del tram o ai tagli del Tpl, i lavori dell’Alta velocità vanno comunque avanti a pieno ritmo. Anche più del dovuto, secondo qualcuno. “Nel cantiere di Campo di Marte – dice Tommaso Grassi, consigliere comunale del gruppo Spini per Firenze – il limite delle cinque ore di lavori non viene rispettato”. Tale limite era stato imposto dal Comune alla ditta costruttrice in seguito a ben tre richiami dell’Arpat. Il problema del rumore e della polvere, invece, dovrebbe essere stato risolto grazie a paratie più alte. Ma il condizionale è d’obbligo, perché chi ci vive vicino non la pensa esattamente così. Le ruspe sono in azione anche nella zona degli ex Macelli, in via Circondaria, dove dovrebbe sorgere la tanto contestata Stazione Foster. Proprio quella che il sindaco Renzi avrebbe cancellato volentieri dal progetto, a causa dei costi e dei rischi per la sicurezza idrogeologica. In attesa del (decisivo?) incontro del primo cittadino con il governatore Rossi e l’ad di Ferrovie Mauro Moretti, l’iter burocratico per la realizzazione della stazione è andato avanti. “Do-
www.intaxifirenze.it
055 200.13.26 Il primo taxi tutto al femminile
L’unica donna che non ti fa aspettare
lavori in corso agli eX
macelli
vremmo incontrarci a brevissimo – afferma il presidente della Regione – è questione di settimane”. Nel mentre, però, è arrivato il nullaosta acustico per i cantieri, il 25 gennaio scorso. È prevista a primavera, invece, la partenza della fresa scavatrice per la costruzione del tunnel sotterraneo, che comincerà a interrarsi a Campo di Marte. “Abbiamo fatto richiesta a Rfi per effettuare un altro sopralluogo – continua Grassi – ma ancora non ci è pervenuta nessuna risposta”. Risale a ottobre scorso, infine, la prima visita ai cantieri a opera delle commissioni ambiente e urbanistica del Comune, assieme ai membri dell’Osservatorio ambientale. Ma da allora i lavori sono andati /F.P. molto avanti.
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Febbraio 2011
economia
VAdEMEcUM. Ecco i percorsi da seguire per aprire e portare avanti senza errori un’attività
Imprenditoria, guida alla sopravvivenza Serena Cafaggi
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mprenditori non si nasce, si diventa. È questo il presupposto che bisogna tenere bene a mente se si desidera aprire una nuova attività. La motivazione e i buoni propositi da soli non bastano, soprattutto quando si è giovani o inesperti in materia di mercato. Tra le noie burocratiche, le autorizzazioni da richiedere, la scelta
la noVItÀ La Locandina cambia pelle
Trovare casa o lavoro è diventato più facile
I
n cerca di una casa, di un’auto o di un lavoro? Ora trovarli è diventato più facile. La Locandina, il bisettimanale free press di annunci economici della Web&Press Edizioni, ha infatti cambiato “pelle”, e da circa un mese esce in una nuova versione. Una versione che, grazie alla suddivisione delle categorie in cinque colori, ha reso la consultazione più veloce e intuitiva, e ancora più facile trovare quello che si stava cercando. Le novità non mancano, a partire da una testata rivista e modernizzata per arrivare a una grafica più moderna, tutta basata su 5 colori che sono diventati i “protagonisti” del giornale: blu, ocra, viola, verde e arancione. Ognuno di questi colori indica una delle categorie in cui il giornale è suddiviso (immobili, lavoro, veicoli, mercato e relazioni), rendendone così più rapida la consultazione. E anche la copertina è ora diversa, riprendendo di volta in volta uno di questi colori. “Nonostante il mondo dei giornali cartacei di annunci economici abbia attraversato momenti difficili – spiega Patrizio Donnini, amministratore unico della Web&Press Edizioni – La Locandina ha retto ed è cresciuta. E ora spazio a queste ulteriori novità”. Il giornale viene distribuito ogni anno in 4 milioni di copie, ha oltre 18 anni di vita alle spalle e, da settembre, è completamente a colori. Finite le novità? Neanche per sogno. Dallo scorso 24 dicembre, infatti, anche il sito internet del giornale, www. lalocandina.it, si è rinnovato, con una veste grafica basata sugli stessi 5 colori che rendono più facile la registrazione, l’inserimento e la consultazione degli annunci. Inoltre, grazie al nuovo sito è possibile creare mini-brochure con i propri annunci preferiti. Guardando ai numeri, il sito de La Locandina raccoglie 25mila annunci in Toscana, conta su 80mila iscritti e vanta oltre un milione di pagine visualizzate ogni mese. Non resta, dunque, che sfogliare il giornale o consultare il sito, per trovare l’oggetto dei propri sogni.
del locale di destinazione d’uso e i dettagli organizzativi di routine, l’iter da seguire rischia di trasformarsi in un fastidioso deterrente. Ma le soluzioni sono a portata di mano. Infatti, per incentivare sul territorio fiorentino l’avvio e lo sviluppo di piccole imprese, artigiane e non, è stata creata una fitta rete di uffici, attività, seminari e corsi di formazione gratuiti che garantiscono risposte adeguate, rapide e trasparenti. Dalla Confederazione nazionale artigianato, Barbara Gaggelli spiega: “Già nel 2004, a causa dell’eccessiva mortalità delle piccole imprese nei primi tre anni di vita, la Cna ha deciso di indagare sul problema, avviando un percorso di tutela e controllo degli aspiranti imprenditori. Il fallimento di un’attività, infatti, non deriva soltanto da aspetti di natura economica, ma anche dall’assenza di una strategia commerciale efficace, dalla scarsità di competenze in materia di cultura manageriale e dall’inadeguatezza tecnologica”. Fattori che, complessivamente, rendono i futuri
la Cna ogni anno organizza corsi e una giornata informativa per chi si vuol tuffare in questo mondo, e altre consulenze (gratis) si possono trovare alla Camera di commercio. In questo modo si evita di affogare nell’oceano di difficoltà e adempimenti burocratici imprenditori incapaci di affrontare il mercato locale con gli strumenti necessari per essere competitivi. Affinché un’impresa funzioni bisogna tenere in considerazione i costi, la tassazione e il loro rapporto con i ricavi, senza trascurare gli adempimenti e gli obblighi di natura burocratica. Una mole di istruzioni che non è facile da gestire. “Ogni anno replichiamo l’iniziativa gratuita ‘Scuola di impresa’ - aggiunge Gaggelli – proprio per fornire tutte quelle informazioni basilari che spesso sono ignorate da chi vuole lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria. Ma non è l’unica proposta formativa: abbiamo organizzato anche l’Info Day, per promuovere i bandi, e da qualche tempo stiamo collaborando con la pubblica amministrazione e soprattutto con i quartieri, che certamente sono più vicini alle realtà locali”. Ulteriori consulenze si possono trovare anche alla Camera di commercio. Rosa Crivaro, dell’ufficio nuove imprese e incubazione di impresa, sottolinea come agli utenti “in forma del tutto gratuita spetti un primo orientamento sui passaggi burocratici, oltre che una delucidazione sulle agevolazioni finanziarie”. Così, dai servizi attivati su web, sempre più funzionali e pratici, al personale competente che è in prima linea per offrire un sostegno costante e trasversale, si può contare sul primo, fondamentale aiuto per diventare buoni imprenditori.
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politica
Febbraio 2011
PAlAZZO VEcchIO/1. Bar e ristoranti, cambiano le regole per le strutture esterne
E ora il dehor lo scegliamo noi plastica addio, solo materiali di pregio
fili, altrimenti niente permesso per l’appendice esterna. “Il nostro – dichiara ancora il vicesindaco - è un progetto molto ambizioso, nessuna altra città ha mai preso una iniziativa del genere. Questa operazione è importante non solo per il decoro e per l’immagine della città, ma anche per la sua economia: considerato che un dehor costa di media oltre 30mila euro netti, si metterà in moto un giro d’affari di oltre un milione di euro”. Soldi che però dovranno sborsare proprietari e gestori di locali, bar e ristoranti, a poca distanza da un’analoga rivoluzione delle regole per i dehors a cui si erano già dovuti piegare. Magra consolazione, alla scelta del modello finale potranno partecipare anche esercenti e associazioni di categoria. Non solo: anche i cittadini sono chiamati a esprimere la propria opinione. La consultazione popolare è stata aperta sulla rete civica (www. comune.fi.it), dove sono disponibili tutti e sei i progetti in gara. Ma non c’è molto tempo, perché entro primavera il gruppo tecnico, Sovrintendenza compresa, dovrà stabilire le linee guida, dopodiché ci sarà da approvare il tutto in consiglio comunale. E con la prossima stagione autunno-inverno la rivoluzione dovrà essere completa.
per le nuove “logge”. arrivano anche wi-fi libero e fasciatoi. Il modello vincente sarà scelto anche con una consultazione popolare on line. e dalla Soprintendenza Francesca Puliti
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asciatoi e wi-fi a disposizione gratuita dei clienti, materiali di pregio e plastica addio. Cambiano le regole per i dehors di bar, ristoranti e locali del centro storico. Dal 15 novembre in poi gli oltre 300 operatori dovranno adeguarsi e ristrutturare le proprie “dependance” esterne in modo da rispondere ai nuovi canoni stabiliti da Palazzo Vecchio. Che però non sono ancora stati definiti. O meglio, non del tutto. Sono stati presentati il mese scorso i sei progetti vincitori del concorso di idee lanciato dal Comune per trovare un modello unico da adottare in tutte le strade dell’area Unesco. Cinquantasei i carteggi arrivati sui tavoli comunali, giunti da architetti e designer di tutta Italia, ma anche dall’estero (uno è arrivato perfino da Israele). Tra questi la commissione ad hoc - di cui faceva parte anche il noto architetto statunitense Chris Bangle, responsabile dello stile Bmw - ne ha scelti sei, particolarmente rispondenti “al Florence style”, per dirla con le parole di Bangle. Adesso su questa rosa dovrà mettersi al lavoro un nuovo gruppo di esperti, tra cui quelli della Sovrintendenza dei Beni culturali. “Il modello finale – spiega il vicesindaco Dario Nardella – potrà corrispondere a uno di questi progetti o prendere il meglio da ognuno. Non vogliamo che i dehors fiorentini siano tutti fatti con lo stampino, si tratta di linee guida”. Sui materiali, però, non si discute. Al bando i tendoni di plastica, le nuove regole impongono vetro e legno. Altre condizioni imprescindibili sono i fasciatoi e la connessione internet senza
uno dei progetti vincenti
FoCuS Nuova luce in piazza Duomo entro l’estate, recupero di Forte e Fortezza. Novità anche in periferia
Cento luoghi, parte seconda. progetti al via fino a giugno ento luoghi, capitolo secondo. Si riparte, progetti alla mano, per ridare vita a tutti i (non) luoghi individuati da sindaco e cittadini lo scorso autunno. “Da qui a giugno – dichiara Matteo Renzi - parteciperò personalmente agli incontri nei 100 luoghi della città che abbiamo ‘scoperto’ il 28 settembre. Presenteremo i progetti definitivi alla luce dei suggerimenti dei cittadini e i tempi di ogni intervento”. Qualcosa, dunque, si è mosso, dopo il centinaio di assemblee contemporanee sparse per la città che mobilitarono 11mila fiorentini. E in effetti alcuni progetti sono già stati messi in cantiere per
l’anno che verrà. Partiamo dal cuore cittadino, piazza Duomo. La nuova illuminazione arriverà entro l’estate. L’impianto costerà 750mila euro, ma neanche un centesimo ai cittadini. A finanziare l’opera, infatti, sarà la Camera di Commercio. Il 2011 sarà anche l’anno del Palazzo di Giustizia di Novoli: l’apertura è fissata per settembre. Il piano per le opere pubbliche prevede quest’anno una mole di investimenti pari a 148 milioni di euro. All’interno trovano spazio gli interventi di recupero e riqualificazione di Santa Maria Novella, il parco sportivo di San Bartolo a Cintoia con la realizzazione del campo da rugby, la
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ristrutturazione dell’ex Meyer (con tanto di asilo aziendale) e la completa messa in sicurezza del Forte Belvedere. Stabilito anche il cronoprogramma per il recupero e la valorizzazione della Fortezza da Basso, passata di mano dal Demanio agli Enti locali. In questo caso, però, ci vorrà un po’ più tempo: tre anni per veder (ri)sbocciare il polo fieristico fiorentino. Il piano di recupero del complesso dovrebbe essere pronto a giugno prossimo e adottato dal consiglio comunale a luglio. L’approvazione definitiva, invece, arriverà a dicembre 2011, mentre i /F.P. lavori dovrebbero essere messi a gara a giugno 2012.
politica
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PAlAZZO VEcchIO/2. Intesa con il Ministero dei Beni culturali
PAlAZZO VEcchIO/3. Malumori in casa Pdl
Biglietto unico per i musei. “il governo ha mantenuto le promesse. E il sindaco?” E gli incassi restano qui P
Paola Ferri
iù offesi o arrabbiati? Come una moglie che si vede messa da parte per l’amante, ai consiglieri del Pdl cittadino forse non è andato del tutto giù quello che poteva sembrare uno scavalcamento del democratico Matteo Renzi nelle preferenze dei propri leader nazionali. Non bastava il pranzo ad Arcore, ci voleva anche la “passerella a Roma”, come l’ha definita il capogruppo in Palazzo Vecchio Giovanni Galli, “accusando” Gianni Letta di aver regalato al primo cittadino un bagno di riflettori e popolarità che non meritava. Già, perché l’accordo sui beni culturali sarebbe merito dei consiglieri azzurri. “Nei mesi scorsi - ricorda Galli - avevamo incontrato a Roma il ministro Bondi e a lui avevamo illustrato le nostre idee e le nostre proposte. Noi vogliamo essere una opposizione utile
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Renzi tornò da Roma con l’accordo in tasca. Non sarà la legge speciale per Firenze (non ancora, almeno), ma l’intesa con il Ministero dei Beni culturali è stata raggiunta. E suona come un tre a zero per Palazzo Vecchio. “Sono grato come città – ha dichiarato a caldo Matteo Renzi - e molto soddisfatto per i provvedimenti. Se questi sono i risultati – ha scherzato il sindaco - chiederò di essere ricevuto una volta al mese ad Arcore”. Via libera, innanzitutto, al biglietto unico per i musei cittadini. La Firenze card (che entrerà in vigore il 14 febbraio) costerà 50 euro e permetterà di passare dal Bardini agli Uffizi e alla Galleria dell’Accademia per 72 ore. Insomma, niente più barriere tra musei civici e statali, che poi sono i principali di Firenze. Gli incassi, poi, rimarranno in città per una somma equivalente al 15-20% del totale: circa 20 milioni di euro lordi per rimpinguare non poco le casse di Palazzo Vecchio. Queste risorse, però, potranno essere impiegate solo nella tutela delle aree prossime ai musei, e i progetti presentati dal Comune dovranno passare al vaglio del Ministero. Nei prossimi tre anni, però, questi stessi fondi saranno dirottati su una delle opere più travagliate e trascinate nel corso degli anni della storia di Firenze: il completamento dei Grandi Uffizi. Se basteranno tre anni e 60 milioni lordi per vedere la fine del tunnel non è dato sapere. Ma una svolta in proposito è giunta proprio dal sindaco, che si è espresso in favore della realiz-
Il Comune riceverà 20 milioni l’anno dagli ingressi agli Uffizi. L’entrata potrebbe rincarare zazione della Loggia di Isozaki, la contestatissima nuova uscita della Galleria. “Isozaki ha vinto un concorso – ha ricordato Renzi – e il problema è che c’è una parte dei funzionari ministeriali che la vuol fare e una parte no. La nostra posizione è, in generale, quella di andare avanti sugli impegni presi”. In ogni caso “questa discussione – ha aggiunto - sarà fatta quando si finiranno i Grandi Uffizi. L’importante è che non sia la preoccupazione di Isozaki a bloccare l’opera”. Un’altra novità, sempre in tema
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la galleria degli
uffizi
Uffizi, potrebbe arrivare dal prezzo del biglietto. Nei giorni successivi all’accordo lo stesso sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, fiorentino di nascita, si è espresso in favore di un aumento. Che a sua volta potrebbe incrementare la mole dei guadagni di Palazzo Vecchio. “Per entrare nel museo più bello del mondo si pagano 6 euro e mezzo – ha fatto notare Bonaiuti – meno che per andare al cinema”. Di fronte all’ipotesi di un possibile rincaro del ticket la soprintendente per il polo museale fiorentino Cristina Acidini non ha chiuso la porta, lasciando intendere una certa disponibilità. Nel frattempo tirano un sospiro di sollievo anche il Gabinetto Viessieux, il Museo Galileo, l’Accademia della Crusca e la Biblioteca Nazionale, tutti pressoché in rosso: ad essi la convenzione riconosce un ruolo strategico. E dunque, presumibilmente, qualche entrata in più. Ma non è finita qui, perché altri fondi arriveranno anche per il Parco della Musica (il nuovo Auditorium del Maggio che dovrà essere pronto entro l’anno) e per alcuni teatri. L’intesa delinea una nuova vita per la Pergola e il Niccolini, che dovrebbero costituire un nuovo polo teatrale. Altra buona notizia per la fabbrica della cultura fiorentina, da anni assetata di attenzione. E fondi.
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D’accordo sulla tassa di scopo, a patto che ci sia un vincolo di spesa alla città e dare il nostro contributo: credo che in parte questo ci sia riuscito. Ci è dispiaciuto però che nessuno si sia ricordato del lavoro che abbiamo fatto”. Insomma, d’accordo nel merito, non tanto nel metodo. Più che dispiaciuti, però, i consiglieri azzurri sembrano sdegnati. “L’arrabbiatura è forte – afferma il coordinatore cittadino Gabriele Toccafondi – e il clima nel gruppo è teso”. Tant’è che il deputato ha chiamato a raccolta anche il coordinatore regionale Massimo Parisi e il vice Riccardo Migliori per fare il punto sulla situazione, e insieme hanno preso l’impegno di promuovere un incontro tra i parlamentari toscani e i tre coordinatori nazionali
giovanni galli
del partito. “Le istituzioni - replica il sindaco - sono di tutti: quando c’è da fare una polemica con il Pdl si fa, quando c’è da incontrare Berlusconi, Bondi o Letta per chiudere degli accordi istituzionali si fa. Sono stato un mese a raccontarlo al mio partito – continua - ora inizierò a raccontarlo anche ai consiglieri del Pdl”. Ma Galli non si arrende. “Il Governo – ribadisce - ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale sul nuovo Teatro, sul biglietto unico e anche sul Palagiustizia. Chiediamo al sindaco: il Comune farà lo stesso? Ad oggi, non possiamo che verificare i fatti: il Teatro Comunale non è stato venduto, ed è stato invece acceso un mutuo che ricadrà sulle spalle dei fiorentini”. E se sulla legge speciale per Firenze sembrano essere tutti concordi, sulla tassa di scopo, altra partita aperta a Roma, Galli ci tiene a mettere qualche puntino sulle i. “Renzi ha il nostro pieno appoggio per raggiungere l’obiettivo – conferma l’ex candidato sindaco – ma a una condizione, la stessa che vale per il 20% dei proventi del biglietto unico dei musei: che questi fondi siano utilizzati per progetti specifici per la città di Firenze, e non per ripianare /F.P. il bilancio comunale”.
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22
tendenze
Febbraio 2011
TEMPI MOdERNI. Complici le difficoltà economiche, la moda cambia e va incontro al portafoglio
il baratto piace e l’usato spopola FoCuS
Gianni Carpini
I
a Firenze arrivano gli “swap party”, vere e proprie feste dove si scambiano accessori e abiti, per risparmiare e divertirsi allo stesso tempo. Intanto è boom per i negozi vintage: i capi di qualità conquistano sempre più clienti. In tre anni i punti vendita in città sono cresciuti esponenzialmente
n tempi di crisi gli amanti dello shopping devono fare i conti con il portafoglio vuoto, ma c’è chi si ingegna. Per rinfoltire l’armadio senza sborsare cifre astronomiche, le parole d’ordine sono due: riciclare e barattare. I negozi vintage, dove ciò che è fuori moda torna a essere trendy, negli ultimi tempi hanno assistito a un boom, mentre arrivano a Firenze gli swap party, incentrati sullo scambio di vestiti e accessori. Nate a Manhattan, le “feste del baratto” sono sbarcate prima in Europa, poi a Milano e adesso fanno capolino nella nostra città. Che siano organizzate da negozi, da community web o da gruppi di amiche, le regole sono semplici: prendi alcuni vestiti o accessori che non usi più, organizza una festa e via al baratto. “È un modo di rinnovare il guardaroba in maniera diversa e allo stesso tempo fare dei vestiti un’occasione d’incontro”, racconta Francesca, alias Festina Lente, seguitissima blogger che a novembre, dopo un tam tam su Facebook, ha organizzato uno swap party al Lochness, locale nel centro di Firenze. Trentacinque persone si sono scambiate abiti e accessori, oltre a incoronare la reginetta vintage della serata. Un’idea che ha riscosso un discreto successo, tant’è che la blogger (lafestina. blogspot.com) ha in mente altri appuntamenti, ad esempio in occasione del cambio di stagione primaverile. Ma ci sono anche tanti gruppi di amiche che organizzano swap party privati, mentre esiste una community nazionale (swapclub.
it), che cura eventi in tutta Italia. Intanto i negozi vintage vivono una stagione positiva: in tre anni sono fioriti un po’ ovunque in città. Al momento sono una decina. “Fino a poco tempo fa per gli italiani comprare delle scarpe usate era una bestemmia, adesso il vintage è diventato una moda – spiega Luigi che, insieme alla moglie, gestisce Pitti Vintage, in Borgo Albizi – stiamo conquistando fasce di età più alte, la nostra clientela va dalle 17enni fino alle 60enni”. L’usato di qualità conquista sempre più seguaci: se prima i clienti erano in gran parte stranieri, adesso il 50 per cento è italiano. “La crisi ci ha toccato poco, facciamo riferimento a un mercato di nicchia – racconta Matteo, commesso di Officina Vintage, catena di negozi con tre punti vendita a Firenze - con la crisi la gente ci sta riscoprendo”. Qualcuno addirittura non mette piede in un negozio di abbigliamento convenzionale da tempo: “Io vesto quasi esclusivamente vintage, raramente compro qualcosa di nuovo”, ci confida Debora, titolare di Vado Retrò, in piazzetta Calamandrei. Nei negozi si trova di tutto: dal pezzo unico ai capi firmati (che nuovi costano anche il triplo), fino ad articoli mai usati. I prezzi sono per tutte le tasche: le scarpe vanno da 10 a 200 euro; i maglioni da 10 a 250 euro; gli occhiali da 40 a 900 euro. Infine una proposta singolare: Officina Vintage dà in noleggio i suoi abiti. Lo fa per feste a tema, compagnie teatrali, film. Basta pagare il 30 per cento del prezzo e i vestiti sono tuoi per una settimana.
Un’usanza sempre più in voga
vestiti? Sì, ma di seconda mano
S
e il mercato ufficiale dell’abbigliamento è messo a dura prova dalla crisi economica, un altro settore tiene: quello dell’usato. I negozi di seconda mano sono sempre più in voga tra i consumatori, anche quando di mezzo c’è il guardaroba. Accanto ai mobili e ai libri, alcuni mercatini propongono un vasto assortimento di vestiti, scarpe e accessori. Non saranno nuovi di pacca, ma fanno in ogni caso la loro bella figura. L’abbigliamento diventa quindi low cost e riscuote un discreto successo, grazie ai prezzi molto accessibili. Spesso i capi sono in “conto vendita”: la persona interessata porta gli abiti che non usa più, il negoziante seleziona i pezzi migliori che finiscono in bella mostra sugli scaffali. Una volta venduti gli articoli, una percentuale del ricavato - generalmente la metà - andrà a chi ha portato la merce, l’altra parte all’intermediario. “Prima di buttare via i vestiti, adesso le persone tentano di recuperare almeno un po’ di soldi – racconta Nadia, che gestisce un mercatino dell’usato in via dei Vanni – negli ultimi anni è aumentato di circa il 10 per cento il numero di clienti che porta abiti da proporre per il conto vendita”. Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 35 anni, insieme agli stranieri, a rivolgersi ai mercatini di seconda mano. Quali sono i capi che vanno di più? “Anche nell’usato si cerca la griffe. Scarpe, borse, pantaloni: basta che sia merce firmata e si vende bene”, spiega ancora Nadia. Secondo una recente indagine della Camera di commercio di Milano, Firenze è quinta nella classifica delle città italiane più attive nel settore del “second hand”, con quasi 170 imprese presenti sul territorio provinciale. La Toscana è invece la terza regione in Ita/G.C. lia, con oltre 400 società.
Giornale di informazione del Comune N.2 - Febbraio 2011 UNA vITA ARTISTICA IN MOSTRA: SERgIO NARDONI E 40 ANNI DI ATTIvITÁ
www.comune.fiesole.fi.it informazioni 055/055
contano già diverse esperienze di questo genere in Toscana. La sfida ora è lanciata ai cittadini di Fiesole chiamati ad esprimersi su un tema tanto delicato come qullo delle diffi coltà di vita autonoma ma in grado di coinvolgere un numero molto ampio di persone. L’incontro di sabato 26, inoltre, vuole rompere con gli schemi classici del tavolo dei relatori e della platea dei partecipanti. Questi ultimi saranno stimolati allo scambio di idee attraverso conversazioni tra piccoli gruppi intorno ai tavoli, come in un caffè. L’adesione finora è stata molto soddisfacente: obiettivo della SdS Nord Ovest è di avere ad ognuno degli incontri programmati circa 40 iscritti per un totale di 200 persone coinvolte al termine dell’intero percorso, considerato che i Comuni interessati saranno complessivamente cinque (l’ultimo il 12 marzo sarà Sesto Fiorentino). Alcuni nominativi sono stati estratti a sorte dagli elenchi dei soci delle associazioni locali, altri sono scaturiti da una proposta spontanea da parte dei cittadini interessati. Anche per l’incontro di Fiesole è necessario iscriversi con anticipo utilizzando un modulo che si trova presso l’Urp del comune di Fiesole o telefonando al numero 055.4498205 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica idee@sds-nordovest. fi.it. Maggiori informazioni sul sito della SdS Nord Ovest www.sds-nordovest.fi.it/idee.
LA FESTA DEL CIOCCOLATO TORNA A FIESOLE
L’appassionato frutto di 40 anni dell’intensa attività di Sergio Nardoni è riunito in un’unica mostra antologica. “Il genio ingenuo” le stagioni della vita e della pittura (1970-2010) è il titolo dell’esposizione, curata da Giovanni Faccenda, che raccoglie circa 80 opere recuperate da collezioni italiane e straniere di Nardoni. Tanti dipinti che ripercorrono l’attività del Maestro e costituiscono un percorso pittorico della sua vita. La mostra, ospitata al Museo Civico Archeologico di Fiesole, verrà inaugurata sabato 19 febbraio, alle ore 17.30 e rimarrà aperta fino al 13 marzo (orario: tutti i giorni dalle 10 alle 14, chiuso il martedì) . Massimo esponente di quell’anacronismo pop italiano, capace di attualizzare la pittura del Novecento e le imperiture lezioni passate, Nardoni mostra di possedere, con coraggio e senza reticenze, radici che affondano in un aureo passato, e appendici, invece, che toccano la contemporaneità, accreditando la sua pittura come uno fra i maggiori e più severi esempi del nostro tempo. Le opere in mostra formano un percorso espressivo che raggruppa molteplici richiami di ordine culturale e biografico. Dagli incontri di Nardoni con i maestri del Novecento, molti conosciuti di persona, altri sui libri, o meglio “su tela” al cinema con tele dedicate a Fellini e alla Magnani. I ritratti, i paesaggi, le nature morte e ancora il teatro, la mitologia e tanti altri temi che hanno visto esprimere la creatività e sensibilità di Nardoni. Oltre alle tante tele ad olio fra le opere esposte anche il bozzetto di una piramide installata a Tavarnelle Val di Pesa, interamente rivestita di mosaici, un bassorilievo di 3 x 3 metri in terracotta invetriata detta “robbiana”. Sergio Nardoni è nato a Firenze nel 1947. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e prima di dedicarsi esclusivamente alla pittura, è stato professore presso la sede fiorentina della Rutgers University – The State University of New Jersey. Tra le numerose esposizioni pubbliche nazionali e internazionali si ricordano, a Firenze, la rassegna “Ab Antiquo” nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e “Firenze per l’Arte Contemporanea” a Forte di Belvedere, nonché le mostre personali all’Expo Art di New York e quella presentata dalla Presidenza della Repubblica a Malta. Scheda della mostra: Titolo: SERGIO NARDONI “Il genio ingenuo” le stagioni della vita e della pittura (1970-2010) a cura di Giovanni Faccenda Spazio espositivo: Museo Civico Archeologico di Fiesole Orario: dal 19.02.2011 al 28.02.2011 tutti i giorni ore 10 - 14 (chiuso il martedì)- dal 01.03.2011 al 3.03.2011 tutti i giorni ore 10 - 18. Ingresso: intero € 10,00 - ridotto € 6,00 (costo del biglietto cumulativo con i musei fiesolani)
“IDEE PER LA SALUTE” FA TAPPA A FIESOLE
Appuntamento a Fiesole sabato 26 febbraio per la quarta tappa del percorso di partecipazione “Idee per la Salute” promosso dalla Società della Salute Nord Ovest con il sostegno dell’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana. L’incontro pubblico che segue quelli che nei mesi scorsi si sono tenuti prima a Campi Bisenzio, poi a Scandicci e a Calenzano, si svolgerà nel Palazzo comunale (piazza Mino) a partire dalle 9.30 sotto il coordinamento degli operatori della cooperativa rete Sviluppo, specializzata in percorsi partecipativi e partner della SdS Nord Ovest in questa iniziativa. Si tratta di un percorso di coinvolgimento della cittadinanza, sia cittadini iscritti ad associazioni sia cittadini “non organizzati”, sui temi della disabilità e delle diffi coltà di vita autonoma, da cui dovranno emergere proposte e suggerimenti che la SdS Nord Ovest farà propri al momento della stesura del nuovo Piano Integrato di Salute (Pis). È la prima volta che nell’ambito della programmazione degli interventi sociosanitari una Società della Salute decide di raccogliere il punto di vista dei cittadini per arrivare ad una definizione degli interventi più rispondenti ai bisogni reali e, dunque, ancora più mirati nei confronti degli utenti finali. È la prima volta, anche, che un percorso simile viene attuato nel campo della salute, cioè in un campo che riguarda un argomento diverso, per esempio, dai piani regolatori e dai bilanci partecipativi che
Maestri cioccolatieri provenienti da ogni parte d’Italia propongono le loro dolci creazioni in occasione della terza edizione della Festa del Cioccolato di Fiesole. L’arte del cioccolato torna in piazza Mino il 13 febbraio per una domenica all’insegna della bontà. Durante tutta la giornata sarà possibile curiosare tra gli stand e assaporare gli aromi di un cioccolato di altissima qualità, grazie alla presenza dei migliori artigiani del settore. Lo scenario di piazza Mino diviene teatro di una delle più golose manifestazioni fiesolane, un’opportunità irrinunciabile per tutti coloro che apprezzano il miglior cacao lavorato con sapiente maestria. Quello che viene offerto ai visitatori è un vero e proprio percorso nel gusto: dalle praline assortite alle creme di gianduia e cioccolato, alle cioccolate calde aromatizzate ai gusti più fantasiosi, ai cremini e le lastre di nocciolato al latte e fondente e cioccolatini ripieni. Queste e molte altre specialità verranno proposte al pubblico che negli stand potrà gustare le tante varianti del cacao e apprezzare alcuni alimenti che ben si sposano con il cioccolato, come, per esempio, un particolare tipo di birra. È quindi di nuovo il cioccolato in tutte le sue forme il protagonista di questa terza edizione della Festa del Cioccolato di Fiesole. In occasione della Festa, in piazza Mino saranno presenti anche stand con oggetti di artigianato a tema di qualità.
RACCOLTA FUNghI: SONO ARRIvATE LE NUOvE REgOLE
Nuove regole per la raccolta dei funghi. Più semplici e più omogenee per tutto il territorio toscano. Le nuove norme, entrate in vigore dal 1 gennaio 2011, sono state stabilite dalla Regione Toscana e modificano la legge che disciplina l’attività di raccolta dei funghi. I residenti in Toscana avranno un trattamento agevolato rispetto ai non residenti. I primi dovranno fare un unico versamento di 13 euro per 6 mesi o di 25 euro per 12 mesi, mentre i non residenti dovranno invece pagare 15 euro per un giorno, 40 euro per sette giorni consecutivi, sullo specifico conto corrente (n.6750946) con la causale “raccolta funghi”, intestato alla Regione Toscana. L’autorizzazione è costituita dalla ricevuta di pagamento del bollettino alla Regione . E’, infatti, la Regione da ora in poi a rilasciare l’autorizzazione, personale o turistica, al posto dei Comuni. Gli importi sono ulteriormente ridotti della metà per chi risiede nei territori montani. Il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi, che salgono a sei per i residenti nei territori classifi cati montani e che fanno la raccolta nel proprio comune di residenza. Non ci sono limiti, invece, per gli imprenditori agricoli ed i soci di cooperative agroforestali che svolgono la raccolta per integrare il proprio reddito nella provincia di residenza. In questo caso sarà sufficiente una semplice dichiarazione, anche in via telematica, alla Comunità montana o alla Provincia di competenza. Gli imprenditori ed i soci di cooperativa possono chiedere deroghe ai limiti di raccolta anche nelle province diverse da quelle di residenza. Le autorizzazioni alla raccolta a fi ni economici in aree riservate ed alla raccolta a pagamento saranno invece rilasciate dalle Province o dalle Comunità montane. Province e Comunità montane potranno prevedere divieti di raccolta per un massimo di due giorni a settimana per motivi di tutela ambientale o per armonizzare attività diverse. Le autorizzazioni già acquisite dai residenti in Toscana alla data del 31 dicembre 2010 mantengono la loro validità fino alla loro naturale scadenza (sei, dodici o trentasei mesi dalla data del versamento). Per informazioni, rivolgersi alla Regione Toscana, telefonando al numero verde gratuito 800860070, oppure collegandosi al sito internet www.regione.toscana.it/agricoltura.
“I SEMI DEL CAMBIAMENTO. LA CARTA DELLA TERRA E IL POTENzIALE UMANO”
Viene inaugurata mercoledì 16 febbraio nella Sala del Basolato (piazza Mino – Fiesole) la mostra fotografi ca e documentaria “I Semi del Cambiamento. La Carta della Terra e il Potenziale Umano” organizzata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con il Comune di Fiesole - Assessorato alla Formazione e con il Quartiere 2 di Firenze. La mostra che rimarrà aperta fi no al 23 febbraio si rivolge a tutti, ma con un’attenzione particolare ai ragazzi delle scuole. L’ingresso è gratuito e un gruppo di volontari dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai accompagnerà i visitato-
ri lungo il percorso espositivo fornendo una visita guidata prenotabile al numero 331 3197167 dalle 9,30 alle 13,30 dal lunedì al sabato. Alla mostra seguirà una giornata di studio per il dialogo interreligioso e interculturale sui temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. La mostra ideata come contributo al Summit mondiale sullo sviluppo sociale sostenibile tenutosi a Johannesburg nell’agosto del 2002, ha lo scopo di far conoscere i principi della Carta della Terra e le azioni della gente comune, evidenziando il loro potere nella vita quotidiana e sensibilizzando i partecipanti a valorizzare le proprie azioni per uno sviluppo sostenibile. La Carta della Terra è frutto di un dialogo decennale, di carattere mondiale e di tipo interculturale, su obiettivi e valori comuni iniziato nell’ambito delle Nazioni Unite, e portato avanti e completato da un’iniziativa della società civile. La Carta della Terra è stata finalizzata e quindi promossa come “Carta” nel 2000 dalla Commissione della Carta della Terra, un organismo internazionale indipendente. Si tratta di una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifi ca. La rassegna, documentaria e fotografica è composta da grandi pannelli, volti a far conoscere i principi della Carta della Terra, da una ricca raccolta di fotografie realizzate da Daisaku Ikeda, Presidente della Soka Gakkai Internazionale e dal film/documentario “Quiet Revolution” di C. Taylor commentato da Meryl Streep.
Gli eventi sono organizzati dall’Accademia dei Gatti Magici in collaborazione con il Comune di Fiesole. L’associazione è nata per celebrare, far conoscere e amare le opere di grandi artisti, intellettuali e scienziati gattofili di ogni tempo e paese, e per promuovere la conoscenza dell’influenza di questa creatura nei campi del sapere umano. La Festa del Gatto viene festeggiata nel mese di febbraio, perché questo mese è nel segno dell’Acquario, segno zodiacale degli spiriti liberi, intuitivi ed anticonformisti come lo sono i gatti, e proprio il giorno 17, numero scaramantico, perché può essere letto 1 e 7: una vita per sette volte e il gatto, per tradizione popolare, ha sette vite.
OMAggIO A SIRIO MIDOLLINI
IN MOSTRA I COLORI DI SILvANO ALBERTINI
Venerdì 18 febbraio, alle ore 16.30, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Fiesole (piazza Mino) viene inaugurata la mostra di pittura di Silvano Albertini dal titolo “Ritratti”. La mostra sarà aperta fino al 5 marzo. La tecnica di Albertini ricorda molto le correnti e le avanguardie dei primi anni del ‘900, come lo stile futurista dell’incorporare parole e grafiche nei quadri, andando a comporre un collage in un assemblaggio di immagini e grafi e armonicamente uniformate dall’utilizzo di colori acrilici vivaci e brillanti, tipico della pop art americana, citata anche nella scelta dei soggetti e nella loro rappresentazione più grafica che pittorica. Particolarità della tecnica di Albertini è anche l’utilizzo di materiali di riciclo e di pezzi dismessi. Fra questi, l’artista riutilizza anche parti di armadi, tavolini o vecchi mobili. La sua arte è caratterizzata anche dalla pratica di assemblare prestampati o manifesti e grafiche pubblicitarie nei quadri, completati poi dai colori accesi che vengono esaltati dalla luce luminosa di una lacca acrilic, con un effetto che ricorda i vetri colorati che lui stesso ha lavorato per molti anni. Silvano Albertini nasce in un paesino del Monte Amiata sessant’anni fa. Dopo l’infanzia passata in montagna va a studiare a Firenze, dove trova un ambiente anticonformista e libertino. Alla fine degli studi, lavora prima come insegnante di letteratura, poi si dedica alla sua vocazione artistica e creativa mettendosi a fare vetrate artistiche col piombo. Dopo vent’anni però smette per colpa di un’intossicazione provocata dalle esalazioni del piombo, ma dopo qualche anno passato tra un lavoro e l’altro, sente il bisogno di ricominciare a dipingere. Recentemente ha ripreso la sua produzione artistica, continuando, però, a intramezzare la pittura con la musica, altra sua innata passione.
UN CICLO DI INCONTRI PER PARLARE DI SALUTE E BENESSERE
“Salute e Benessere” è il titolo del ciclo di incontri che ha il compito di informare, promuovere e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della salute vista da angolature diverse. Omeopatia, Medicina Funzionale, Naturopatia, Medicina Tradizionale Cinese, Kinesiologia e altro ancora. Gli incontri partono da un approccio che appartiene alle nostre conoscenze della medicina per poi spostare la visuale su altri metodi di valutazione del malato e della malattia. L’ iniziativa è nata nel 2009 da un’idea di Emy Narbone, naturopata energetica, con l’obiettivo di rendere consapevole il pubblico circa il proprio diritto alla salute e al benessere che va esercitato e difeso. Nel 2011 l’iniziativa prosegue grazie alla disponibilità di valenti professionisti della salute, al patrocinio del Comune di Fiesole ed al supporto di Margherita Taras, assessore all’Assistenza sociale. Alimentazione, intolleranze, salute della donna, salute della mente sono gli argomenti degli incontri - gratuiti e aperti a tutti i cittadini - che si terranno da febbraio a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole). La prima data è fissata per sabato 12 febbraio, quando la gastroenterologa Ilaria Giangrandi e la naturopata Emy Narbone affronteranno il tema “Alimentazione e Benessere e Intolleranze Alimentari” con un focus sulla celiachia. L’incontro successivo è previsto per sabato 12 marzo con “Donna e Fegato Grasso” con un l’attenzione rivolta al fegato secondo la Medicina Tradizionale Cinese, ancora a cura di Ilaria Giangrandi e Emy Narbone. L’incontro di aprile è stabilito per sabato 9 con “Le Prigioni della Mente”, con focus sugli attacchi di panico: questo viene condotto dalla neurologa Margherita Taras insieme a Emy Narbone. Gli incontri prevedono una parte interattiva dove verrà lasciato spazio alle domande, ai dubbi, alle curiosità e ai quesiti del pubblico. Inoltre, ai partecipanti verranno indicate le appropriate letture di approfondimento. Gli appuntamenti si svolgono dalle ore 16 fino alle ore 18.
FESTA DEL gATTO: INIzIATIvE A FIESOLE
In occasione della Festa del gatto, che ricorre il 17 febbraio, Fiesole omaggia il caro amico a quattro zampe con una serie di iniziative. Il 17 febbraio, alle ore 17, a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole) si tiene la presentazione di due volumi: “All’ombra del gatto nero” di Marina Alberghini e “Un gatto senza vanità” di Nicoletta Nuzzo e illustrato da Marina Alberghini Pacini, incisore, pittrice e consigliere degli Artisti Fiesolani. All’incontro saranno presenti le due autrici. venerdì 25 febbraio la conferenza (ore 17 - Casa Marchini Carrozza) di Alessandro vezzosi, Accademico dei Gatti Magici e Direttore del Museo Leonardesco di Vinci. Gli appuntamenti continuano nel mese di marzo con la presentazione di due libri per ragazzi: “I segreti di Tullinn di Diletta Nicastro e “La gattina del viaggiante” di Marta Ardenti. In occasione della Festa del Gatto l’editore Mursia premierà scrittori e volontari con l’omaggio di suoi libri e verranno consegnati i Premio Bastet dell’Accademia dei Gatti Magici.
Una mostra per rendere omaggio a Sirio Midollini (1925-2008), artista fiorentino di grande espressività, esponente di spicco del neorealismo, scoperto da Ottone Rosai e tra i fondatori, nel 1959, del movimento di Nuova Corrente. Dal 5 al 30 marzo nella Sala del Basolato (Locali comunali, piazza Mino – Fiesole) saranno esposte circa 40 opere, fra quadri e disegni, che hanno come soggetti principali paesaggi e volti di uomini e donne. Pittore autodidatta, Midollini girò a lungo l’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta per cogliere le trasformazioni di una società agraria verso la modernità: i suoi quadri figurativi immortalano i pastori della Sardegna, le donne della Calabria, i contadini dell’Abruzzo secondo la migliore tradizione neorealista riletta con una forte attenzione poetica.
FOTO, PITTURA E vINO. LA gALLERIA DEL TEATRO ROMANO SI FA IN 3
Tre gli appuntamenti nel mese di febbraio con la galleria del Teatro Romano. Fino al 17 febbraio è in programma la mostra fotografi ca in collettiva “Click-Art”, il 19 febbraio (ore 18) si tiene poi l’inaugurazione della mostra collettiva “h-Art” che proseguirà fino al 10 marzo, mentre il 27 febbraio l’appuntamento è con la seconda edizione di “vin-Art”. “Click-Art” è una mostra di opere fotografi che dove espongono artisti come Giovanni Marinelli, uno dei fotografi più interessanti ed apprezzati in Italia, il promettente Duccio Nacci, fotografo paesaggista e l’emergente Emanuele Teobandelli. “h-Art” è una mostra collettiva aperta ad ogni genere di arte (pittura - scultura - fotografi a) che vede, quali partecipanti, giovani e interessanti promesse del panorama artistico italiano. All’inaugurazione della mostra è in programma, fra gli altri, l’intervento del critico d’arte Prof. Giampaolo Trotta. Altro appuntamento è quello con la seconda edizione di “vin-Art”- Degustazione di vini in compagnia di Opere d’Arte. La mostra viene inaugurata domenica 27 febbraio, alle ore 17, nei locali del Comune di Fiesole (Sala del Basolato - Piazza Mino) e resterà aperta fino al 3 marzo (Orario: 15 – 18). L’evento è organizzato e curato dall’Associazione Culturale Galleria del Teatro Romano in collaborazione con il Comune di Fiesole e la Fondazione Tommasino Bacciotti onlus. “Vin-Art” è una mostra di arte contemporanea aperta ad ogni forma di espressione artistica che prevede l’esposizione di un’opera per ogni artista partecipante. Per l’occasione saranno invitate prestigiose aziende del settore vinicolo italiano che offriranno degustazioni dei propri vini.L’evento è patrocinato dal Comune di Fiesole - Assessorato alla Cultura e all’inaugurazione interverranno il critico d’arte Prof. Pier Francesco Listri e l’assessore alla Cultura del Comune di Fiesole Paolo Becattini, oltre ai sommelier Franco Castellani presidente A.I.S e Maria Elena Petrini. La direzione artistica è affidata al Presidente dell’Associazione Culturale G.T.R , Simone Gianassi. La partecipazione alla mostra “Vin-Art” è riservata ai soli soci dell’Associazione Culturale Galleria del Teatro Romano.
CICLO “gRANDI OPERE” A FIESOLE
È’ iniziata la stagione lirica sul Colle Etrusco. Due gli appuntamenti nel mese di febbraio organizzati dalla Casa del Popolo di Fiesole in collaborazione con Spi Cgil. Il venerdì pomeriggio, a partire dalle 17, alla Casa del Popolo di via Matteotti sono proiettate alcune delle più grandi opere. L’11 in programma “L’occasione fa il ladro”, opera lirica di Gioacchino Rossini. All’incontro parteciperanno anche la regista Metelda Cappelletti e il direttore di scena Laura Iacopetti. venerdì 25 l’appuntamento è con un’altra opera di Rossini, “Il Barbiere di Siviglia”. Anche in questa occasione sarà presente la regista Metelda Cappelletti. Tutte le proiezioni sono precedute da una pre-
sentazione. L’ingresso agli incontri è libero. Per informazioni: Casa del Popolo di Fiesole, via Matteotti, 27 – tel. 055.597002 CIRCOLO DI LETTURA - “IL TÈ ALLE CINQUE IN BIBLIOTECA” Tornano gli appuntamenti culturali con il “Circolo di Lettura – il Tè alle cinque in Biblioteca”. Sabato 12 febbraio, alle ore 16.30, alla Biblioteca Comunale di Compiobbi (Via Romena, 58 - lato Piazza Etrusca) lo scrittore Mario Cantini presenta il suo libro: “Le strade di Fiesole”. Seguirà la condivisione del libro scelto dal pubblico: “Un nome” di Paolo Ciampi. Letture a cura di Marisa Giunti. Il secondo incontro del mese di febbraio è per il 19, alle ore 16.30, alla Biblioteca Comunale di Fiesole (Via Sermei, 1), con la presentazione del libro di Margherita Cardelli “Il nonno carbonaro”. All’iniziativa parteciperà, fra gli altri, lo storico Zefiro Ciuffoletti. Seguirà la condivisione del libro scelto dal pubblico: “Il coraggio del pettirosso” di Maurizio Maggiani. Letture a cura di Tamara Tagliaferri. Per l’occasione la pittrice Elisabetta Nisticò esporrà le proprie opere. Gli incontri organizzati dall’Associazione “Amici delle Biblioteche di Fiesole” sono a ingresso libero. Associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole”: tel. 055.6594346, cell. 3391834218, email: valdemaro.m@alice.it
LABORATORIO DI DANzA POPOLARE
Un laboratorio di danza popolare per riscoprire attraverso la danza, appunto, la storia e le tradizioni dei popoli europei. È un’iniziativa organizzata dall’assessorato alla Formazione del Comune di Fiesole in collaborazione con l’associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole”. Il laboratorio, aperto a tutte le persone indipendentemente dall’età, è condotto dall’insegnante Monica Corsi, la quale ha conseguito titoli professionali seguendo corsi universitari e ha una lunga esperienza maturata con laboratori di danza. Le lezioni iniziate a gennaio proseguono fi no a maggio, tutti i venerdì dalle 21.15 alle 22.45, in via Colzi, 3 a Fiesole (davanti alla Farmacia di Borgunto). Il costo della partecipazione al laboratorio è di 10 euro al mese (iscrizione 20 euro) e il primo incontro è gratuito. Le danze popolari appartengono da sempre alla cultura di ogni paese e rappresentano la storia dell’evoluzione umana e culturale dell’uomo: le musiche e i movimenti si sono sviluppati nel tempo e sono state tramandate di generazione in generazione come le storie e le leggende. Informazioni e iscrizioni: cell. 3391834218 e-mail: valdemaro.morandi@alice.it.
LIRICA A COMPIOBBI: APPUNTAMENTO CON LE gRANDI OPERE Continua l’appuntamento con “Lirica a Compiobbi”, iniziativa portata avanti dal progetto sociale “Mai Dire vecchio”, reso operativo dalla Società della Salute della Zona Fiorentina Nord Ovest e dal consorzio CO&SO, e nata in collaborazione con il Circolo “La Pace”, la Misericordia di Compiobbi e con gli Amici della Biblioteca di Compiobbi. Tutti i giovedì fi no a marzo nei locali del Circolo “La Pace” di Compiobbi vengono proiettate su maxi-schermo le grandi opere. Le luci si abbassano e il sipario si alza trasportando il pubblico in teatro. Gli spettacoli del mese di febbraio partono il 3 con la “Turandot” di Giacomo Puccini e proseguono il 17 con lo “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Ultimo appuntamento il 3 marzo con la “Bohème” di Giacomo Puccini. L’iniziativa è nata grazie alla passione e all’impegno di Luciano Sbezzi, cultore dell’opera lirica, e vede la preziosa collaborazione di Luciano Bardazzi. La Fratellanza Popolare di Caldine in occasione delle proiezioni mette a disposizione un servizio navetta da Caldine a Compiobbi, in modo da facilitare la partecipazione all’iniziativa al maggior numero possibile di interessati.
SERvIzIO NAvETTA PER gLI ANzIANI: CONTINUA LA SPERIMENTAzIONE
Prosegue anche a febbraio il servizio navetta gratuito che da Borgunto porta fi no a piazza Mino, nel centro di Fiesole, e viceversa. L’iniziativa, attiva ancora in via sperimentale, è organizzata dal Comune di Fiesole in collaborazione con la Misericordia di Fiesole per andare incontro alle esigenze delle persone anziane. Tutti i martedì, dalle 15 alle 17, e i giovedì, dalle 9 alle 12, è in funzione un servizio navetta che permette di raggiungere da Borgunto, il centro del comune. Le corse collegano Peramonda e Borgunto con un circuito che arriva fino a piazza Mino con, in caso di richiesta, un’estensione fino al cimitero di Fiesole e ritorno. Il servizio viene fornito alle persone anziane sole e/o con diffi coltà motorie, ma anche a coloro che non hanno la possibilità di essere accompagnati negli spostamenti quotidiani. Per usufruirne è necessario prenotarsi chiamando la Misericordia di Fiesole allo 055.59213 entro le ore 12 del giorno precedente l’utilizzo della navetta. Le persone che fanno uso della carrozzina devono comunicarlo al momento della prenotazione. Una persona anziana può utilizzare la macchina o il pulmino messo a disposizione anche solo per piccole commissioni quotidiane, come fare la spesa o andare alla posta.
3 gRANDI SCULTURE DI AMALIA CIARDI DUPRÈ ALL’INgRESSO DI FIESOLE Per due mesi un singolare “pantheon” di terrecotte dipinte e bronzi realizzati da Amalia Ciardi Duprè hanno animato la Sala Costintini del Museo Civico Archeologico di Fiesole. Opere nelle quali l’artista si è confrontata con il mondo delle divinità etrusche, attingendo alla profondità del mito. In esterno, poi, due grandi statue in bronzo hanno accolto fiesolani e non all’ingresso del capoluogo in piazza Mino, mentre un’altra opera, i visitatori davanti all’ingresso del Museo Archeologico, in via Portigiani. Ora che la mostra “Turan e il Mistero Etrusco di Amalia Ciardi Duprè” ha chiuso i battenti nel museo, rimangono ancora esposte fi no al 30 marzo le tre grandi statue: un omaggio all’artista da parte del Comune di Fiesole.
BREVI IL SINDACO DA TE
Riprende con il mese di febbraio l’appuntamento con il canale di comunicazione fra Sindaco e cittadini grazie all’iniziativa “Il Sindaco da Te”, che vede il Sindaco Fabio Incatasciato ricevere i cittadini, senza appuntamento, nelle diverse frazioni del territorio. Di seguito il calendario degli incontri febbraio - maggio 2011. CALDINE (Piazza Mezzadri c/o Fratellanza Popolare) Venerdì 18 febbraio dalle 16 alle 18
Venerdì 15 aprile dalle 16 alle 18 COMPIOBBI (Centro Incontri) Venerdì 11 FEBBRAIO dalle 16 alle 18 Venerdì 8 APRILE dalle 16 alle 18 ELLERA (Circolo ARCI) Venerdì 18 marzo dalle 16 alle 18 Venerdì 6 maggio dalle 16 alle 18 FIESOLE (Municipio) e linea diretta telefonica chiamando il Sindaco allo 055.597107 Venerdì 4 febbraio dalle 15 alle 18.30 Venerdì 25 MARZO dalle 15 alle 18.30 Venerdì 13 MAGGIO dalle 15 alle 18.30 gIRONE (Circolo ARCI) Venerdì 25 febbraio dalle 16 alle 18 Venerdì 22 APRILE dalle 16 alle 18 MONTEBENI (Locali Parrocchiali) Venerdì 1 aprile dalle 16 alle 18 Venerdì 27 maggio dalle 16 alle 18 PIAN DEL MUgNONE (Circolo ARCI) Venerdì 11 marzo dalle 16 alle 18 Venerdì 29 aprile dalle 16 alle 18 PIAN DI SAN BARTOLO (Circolo ARCI) Venerdì 4 marzo dalle 16 alle 18 Venerdì 20 maggio dalle 16 alle 18
ALLA SCOPERTA DEgLI ETRUSChI CON gLI AMICI DEI MUSEI
Per il mese di febbraio gli Amici dei Musei di Fiesole organizzano insieme al Dott. Marco De Marco, Conservatore del Museo Civico, due incontri per andare alla scoperta dei tesori del passato. Lunedì 14 febbraio la lezione è dedicata alla scoperta degli Etruschi, mentre il secondo appuntamento è previsto per il 28 febbraio e tratterà la nascita dei Musei archeologici nella Toscana dell’Ottocento. Entrambi gli incontri sono condotti da De Marco e si tengono a partire dalle ore 17.30 a Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 - Fiesole)
MUSEI DI FIESOLE: IL 2010 SEgNA UN 20% IN PIÚ RISPETTO AL 2009
Si chiude con segno positivo l’anno dei Musei fi esolani. Il 2010 ha registrato, infatti, un 20% in più di visitatori rispetto al 2009. Tanti sono stati, durante tutto l’anno appena passato, i visitatori che si sono recati sul Colle Etrusco per apprezzare il Museo Civico Archeologico, l’Area Archeologica e il Museo Bandini oltre alla vasta offerta di mostre temporanee. Nei dodici mesi del 2010 sono stati “strappati” 55.187 biglietti nei musei fi esolani, ben 9.521 in più rispetto al 2009, quando i visitatori erano stati 45.666. Un incremento di presenze, quello del 2010, anche rispetto al 2008, con un 12% in più. L’andamento positivo dell’anno passato si evidenzia anche per aver superato il 2007, anno che aveva registrato maggiori presenze nell’ultimo periodo.
L’ALBO PRETORIO ADESSO È ON LINE
Dal mese di gennaio è attivo l’Albo Pretorio On Line. Tutti i cittadini possono così consultare tutti gli atti destinati, per legge, regolamento o disposizione comunale. L’accesso è diretto dal sito web del Comune di Fiesole www.comune.fiesole.fi.it. L’ Albo Pretorio online è un nuovo servizio che il Comune fornisce in nome di una maggiore trasparenza e fruibilità degli atti. Come stabilito dalla legge emanata il 18 giugno 2009, a partire dallo scorso primo gennaio anche al Comune di Fiesole è entrato in vigore l’Albo Pretorio Informatico: ossia una bacheca virtuale in cui vengono inseriti tutti gli atti che meritano pubblicazione nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza dell’azione amministrativa.
MUSEI DI FIESOLE: ON-LINE IL NUOvO SITO
È online il nuovo sito dei Musei di Fiesole: www.museidifiesole.it . Un modo semplice e veloce per accedere alle principali informazioni sui Musei fi esolani e conoscere le loro attività. Sul sito una sezione speciale è dedicata alle attività didattiche e un’altra alle numerose iniziative dell’Assessorato alla Cultura con le date degli appuntamenti e brevi schede esplicative. Presenti anche tutte le informazioni necessarie per consente agli utenti di organizzare al meglio la loro visita a Fiesole. Nel complesso il sito vuole offrire ai navigatori un panorama il più possibile completo sui Musei di Fiesole.
PREMIAzIONE 4° CONCORSO FOTOgRAFICO POLIFEMO
Il 20 febbraio si tiene la premiazione del concorso fotografi co nazionale a tema libero organizzato dal Fotoclub Polifemo di Compiobbi. Il concorso, aperto a tutti fuorché i soci del Fotoclub Polifemo, vede concorrere sia foto in bianco e nero sia a colori. Le opere pervenute entro il 31 gennaio (data di scadenza per la consegna) verranno valutate da una giuria di esperti che si riunirà il 10 febbraio. I vincitori per le categorie “persone e luoghi”, “natura” e “ambiente urbano” saranno poi comunicati il 17 febbraio. La premiazione ufficiale si terrà poi domenica 20 febbraio. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito www.fotoclubpolifemo.net, oppure scrivere a info@fotoclubpolifemo.net o contattare il 3335815148 – Massimo.
LICENzE DI ATTINgIMENTO DA ACQUE SUPERFICIALI
La Provincia di Firenze - Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile comunica che fino al 28 febbraio 2011 è possibile inoltrare domanda di attingimento da acque superfi ciali. La modulistica è scaricabile dal sito http://www.provincia.fi.it/territorio/risorse-correlate/uffici-e-servizi/#c950 oppure può essere ritirata all’Urp di Fiesole (via Portigiani, 3). Per ulteriori informazioni: Provincia di Firenze - Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile via San Gallo 32 50129 Firenze - tel. 055 2760972 fax 055 2760982.
INCONTRI IN OCCASIONE DEL 150° ANNIvERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA
L’assessorato alla Formazione del Comune di Fiesole insieme all’associazione “Amici della Biblioteca di Fiesole” organizza una serie di incontri in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Le serate (ingresso libero) presentate dall’assessore alla Formazione Maria Luisa Moret-
ti, si tengono alle ore 21 nel salone del Centro Incontri di Compiobbi (via Romena, 58 - lato Piazza Etrusca). Dopo gli appuntamenti di gennaio gli incontri riprendono il 10 febbraio con la proiezione del film di Ettore Scola “Una giornata particolare”. Ultimi due appuntamenti, invece, il 17 e il 24 febbraio, con lo storico Vito Nanni che porterà all’attenzione il tema “L’Italia fuori d’Italia”. Per informazioni: cell. 3391834218; e-mail: valdemaro.morandi@alice.it.
ARTIgIANATO E ANTIQUARIATO IN PIAzzA MINO
Domenica 6 febbraio in calendario è previsto l’appuntamento con il Mercato del Piccolo Antiquariato. Piazzo Mino, dalle 8 e per tutta la giornata, si riempie di stand che richiamano l’interesse del pubblico per la particolarità e la dovizia degli oggetti esposti. Il Mercato del Piccolo Antiquariato torna anche il 6 marzo. Domenica 20 febbraio torna in piazza Mino la mostra – mercato “Artigiani in piazza”. Dalle 9 della mattina fino alla sera alle 19 i maestri artigiani espongono le loro creazioni e si cimentano in dimostrazioni dal vivo. Negli stand è possibile ammirare e acquistare dipinti, manufatti in legno, creazioni con fiori secchi, creta e tanti altri oggetti realizzati dalla sapiente creatività degli artigiani.
T-RED RESTITUITI AL COMUNE DI FIESOLE LA CASSAzIONE ANNULLA IL SEQUESTRO
Gli apparecchi T-Red di proprietà del Comune di Fiesole torneranno a essere operanti sul territorio. La Corte di Cassazione ha infatti annullato il decreto di sequestro preventivo richiesto dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Verona in data 05.06.2009, ordinando l’immediata restituzione degli apparecchi T-Red sequestrati nella suddetta data. Prima di essere installati nuovamente gli apparecchi saranno sottoposti a una revisione totale tenuto conto, anche, che da due anni sono rimasti chiusi in una stanza in custodia all’amministrazione fiesolana.
ANTONIO POSSENTI hA DONATO UNA SUA OPERA AL COMUNE
venerdì 18 febbraio ore 21.00 – Villa La Torraccia • Auditorium Sinopoli CONCERTO DEL CONCORSO DI COMPOSIZIONE “VERETTI” – MUSICA DA CAMERA eseguono le classi di musica da camera della Scuola di Musica di Fiesole musiche degli allievi della classe di composizione di A. Portera Ingresso libero Sabato 19 febbraio – Teatro Goldoni • Via Santa Maria, 15 Firenze prima recita ore 15.30 seconda recita ore 20.30 LA SERVA PADRONA - G.B. Pergolesi Walter Franceschini/Salvatore Salvaggio: Uberto Mina Yamazaki/Irene Favro: Serpina Curro Carreres. Regia Raffaele Del Savio, Scene e costumi Camerata Strumentale Fiesolana Massimiliano Caldi, direttore Ingresso I settore € 25, II settore € 20, III settore € 15 Mercoledì 23 febbraio ore 20.30 – Teatro Goldoni • Via Santa Maria, 15 Firenze LA SERVA PADRONA - G.B. Pergolesi Walter Franceschini: Uberto Mina Yamazaki: Serpina Curro Carreres, Regia Raffaele Del Savio, Scene e costumi Camerata Strumentale Fiesolana Massimiliano Caldi, direttore Ingresso I settore € 25, II settore € 20, III settore € 15 Sabato 26 e domenica 27 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 19.00 – Villa La Torraccia • Auditorium Sinopoli WEEK-END DI MUSICA DA CAMERA: MARATONA LISZT E L’UNGHERIA Alexander Lonquich Lectio magistralis Ingresso 10 euro, 6 euro ridotti, 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di Fiesole
TURNI FARMACIE
Ecco l’elenco dei turni di alcune farmacie del territorio fiesolano per il mese di febbraio: • Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055.59214 – Sabato 19, domenica 20, sabato 25, domenica 26. La farmacia, inoltre, effettua orario continuato dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20. • Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055.6594233 – Sabato 5, domenica 13, sabato 19, domenica 27. • Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055.6594878 – Domenica 6, sabato 12, domenica 20, sabato 26. • Farmacia delle Caldine, Caldine, piazza dei Mezzadri, Tel. 055.5040028 – Domenica 6.
I “Fogli di Fiesole” sono a cura del Comune di Fiesole
gITA ALL’ACQUARIO DI LIvORNO: UNA DELLE STORIE DI “UNA CASA A CALDINE”
“La giovinetta pazza” è il titolo dell’opera che Antonio Possenti ha donato al Comune di Fiesole. Al termine della sua mostra “Antonio Possenti Il muro e il mare. Per Mario Tobino” ospitata nella Sala del Basolato (Locali comunali – piazza Mino, Fiesole), il Maestro ha voluto ringraziare il Comune di Fiesole donando un suo dipinto. Domenica 16 gennaio, infatti, in occasione del finissage dell’esposizione, Antonio Possenti, presente all’evento, ha voluto che uno dei quadri in mostra restasse al Comune come segno di stima.
UNA STAMPA DI ENzO FARAONI IN DONO ALLE DONNE FIESOLANE PER FESTEggIARE L’8 MARzO
Sarà un’opera di Enzo Faraoni intitolata “Ritratto di donna”, a segnare la ormai lunga tradizione che per la Festa della Donna vede ogni anno il Comune di Fiesole regalare una stampa d’autore alle donne fi esolane. Una tradizione importante che si rinnova ogni anno e che ha visto nel tempo la presenza di nomi di altissimo rilievo del mondo dell’arte, come Primo Conti, Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Fernando Farulli, Piero Tredici, Baccio Maria Bacci, O.J.W. Nieuwenkamp, Tano D’Amico, Antonio Bueno e Giampaolo Talani, Nano Campeggi e molti altri. Proprio l’8 marzo, in occasione della Festa della Donna, nella Sala del Consiglio (Municipio di Fiesole) verrà anche inaugurata una mostra omaggio che raccoglie alcuni ritratti realizzati proprio da Enzo Faraoni. La mostra verrà presentata dai critici Pier Francesco Listri e Giovanni Faccenda.
CALENDARIO DEgLI APPUNTAMENTI ISEE
Per la compilazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è possibile chiamare per un appuntamento l’ufficio URP al numero telefonico 055.5961239 secondo il seguente calendario: FIESOLE, vIA PORTIgIANI, 3 (il mercoledì) 2 marzo ore 15 – 17; 6 aprile ore 15 – 18; 4 maggio ore 15 – 18; 8 giugno ore 15 – 18. COMPIOBBI CENTRO INCONTRI, vIA ROMENA, 58 (il mercoledì ore 15 – 18) 9 febbraio, 9 marzo, 13 aprile, 11 maggio, 15 giugno. CALDINE FRATELLANzA POPOLARE vALLE DEL MUgNONE, PIAzzA DEI MEzzADRI 1° PIANO, STANzA 2a (il mercoledì 9 – 12) 16 febbraio, 16 marzo, 20 aprile, 18 maggio, 22 giugno. SAN BARTOLO CASA DEL POPOLO, vIA CIPRESSINI, 6 (il mercoledì 15 – 18) 23 febbraio, 23 marzo, 27 aprile, 25 maggio, 29 giugno.
SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE PROgRAMMA DI FEBBRAIO
Domenica 06 febbraio ore 11.00 – Villa La Torraccia • Auditorium Sinopoli Claudia Bucchini, flauto Marco Postinghel, fagotto Enrico Stellini, pianoforte musiche di F. Poulenc, G.F. Haydn, E. Bozza, J. Koetzier Ingresso 10 euro, 6 euro ridotti, 2 euro ridotto allievi Scuola di Musica di Fiesole
“Gita all’Acquario di Livorno” All’interno del progetto “Strada facendo” - promosso dalla Società della Salute zona NordOvest in collaborazione con il Comune di Fiesole e il Comune di Vaglia con il prezioso contributo della Fratellanza Popolare della Valle del Mugnone e della cooperativa Silver del consorzio CO&SO - ha trovato spazio la gita all’acquario di Livorno. L’iniziativa ha avuto lo scopo di trascorrere una giornata tutti insieme (i ragazzi disabili di “Una casa a Caldine” e i loro genitori…qualcuno ha portato anche la propria fidanzatina) fuori dal consueto. L’iniziativa è partita dalla richiesta delle famiglie di trascorrere e condividere un momento in spensieratezza. La notizia della gita all’acquario ha da subito creato curiosità e attesa. Sul calendario, sotto il numero 13 novembre, un pesce indicava l’evento e i giorni che separavano da tale momento si assottigliavano sempre più, fino a scomparire… La speranza era di avere più partecipanti, ma il gruppo di 20 ha fatto sentire tutto il suo entusiasmo. La vasca più richiesta, attesa e temuta è stata quella degli squali e questa è stata anche quella che più si prestava agli scherzi su chi ci sarebbe finito a fare il bagno. Tra le risate e la serenità è stato affrontato il viaggio in pullman e l’esplorazione dell’acquario, tra i luoghi più bui e quelli più luminosi. Il lunedì successivo alla gita uno dei ragazzi ha scritto di propria iniziativa un tema, che riportiamo di seguito. La contentezza sua e degli altri partecipanti che se ne evince è stata di grande soddisfazione per gli educatori e ha fatto capire la grande importanza delle iniziative del progetto. Tema Sabato 13.11.2010 Siamo partiti alle ore 8.30 invece che alle 8.00 (Lisa ha fatto le foto per quelli che erano puntuali), per andare all’Acquario di Livorno. Eravamo 10 ragazzi con 10 accompagnatori, il pullman dell’Alabus e l’autista di nome Roberto. All’andata non ci siamo divertiti molto, e la mamma mi faceva da “tom tom”. Quando siamo arrivati M** non voleva scendere dal bus. Poi siamo entrati: io con il babbo non ho pagato, ma la mamma ha pagato 10 euro. Mi è piaciuto ma per me era buio. Quando siamo usciti, tutti sono andati a mangiare i panini, per fortuna i miei non l’hanno portato, e così siamo andati a mangiare il pesce fritto (menù del giorno 12 euro.) Poi io e mamma siamo andati a passeggiare sulla terrazza Mascagni, vicino al mare. Quando siamo risaliti sul bus ci siamo divertiti tantissimo perché le mamme si sono messi a cantare e Roberto ha detto: «C’è di peggio!». Le mamme hanno deciso di fare un CD o uno spettacolo, istigate da M** (il padre di S**) che suggeriva le canzoni da cantare e si divertiva a registrare con la sua telecamera. I ragazzi sono stati buoni e si sono divertiti tanto. Peccato che la strada del ritorno fosse così breve. Sarebbe stato più divertente e bello se ci fosse stato più tempo. PS: Per Lisa e Paolo. Io spero di rifare un’esperienza come questa. Grazie Il Comune di Fiesole ha una propria Newsletter. Un mezzo per comunicare e informare tutti i cittadini del comune di Fiesole di quello che succede nel territorio e delle attività connesse. Un report settimanale che parla degli avvenimenti in corso, dei lavori in programma e delle novità realizzate. Un modo per rendere partecipi e stimolare i fiesolani a porre all’attenzione dell’Amministrazione le proprie esigenze, proposte e il proprio pensiero, anche quando critico. Se anche tu vuoi essere inserito nella mailing-list della newsletter per essere aggiornato e dare il tuo contributo scrivi a: newsletter.comune@comune.fiesole.fi.it
istruzione
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cURIOsITà. Sono diversi i corsi di studi universitari apparentemente bizzarri
Quegli esami dai nomi un po’ così Annalisa Cecionesi
“M
amma, ho preso 28 a raggi cosmici”. E il genitore, pieno d’orgoglio, continuerà a chiedersi che cosa mai stia studiando il figlio, dopo quell’esame dal nome enigmatico. A lasciare “perplessi” non sono soltanto le materie della facoltà di Scienze Fisiche e Astrofisiche, roba da cervelloni per antonomasia. Corsi e insegnamenti universitari (almeno apparentemente) stravaganti li ritroviamo infatti anche nelle facoltà più “insospettabili” dell’ateneo fiorentino. In alcuni casi sono bizzarri agli occhi dei non specialisti, o hanno nomi di difficile comprensione. Molte volte si tratta di attività formative non proprio determinanti per il percorso universitario di uno studente. E poco importa – almeno per il momento – se il ministro Gelmini ha dichiarato guerra ai corsi di laurea ritenuti inutili con l’intento di razionalizzare il sistema universitario. Gli studenti fiorentini hanno a loro disposizione un’ampia gamma di materie “fantasiose”. Ci si può laureare in “Produzioni legnose”, alla facoltà di Agraria. Oppure in “Scienze agrarie tropicali”. Ai non addetti suonerà strana anche la laurea in “Comunicazione strategica”, sotto Scienze Politiche, il cui appellativo evoca una trama di spionaggio più che un corso universitario. A Lettere, si può scegliere il curricula in “Informatica umanistica”, ma ce ne sono anche di più settoriali, come “Studi bilaterali italo-ungheresi”. E non poteva mancare neppure il cibo, nella genuina Toscana. Recentemente, in occasione della Biennale gastronomica fiorentina, è stata lanciata l’idea di fondare una facoltà di Scienze Gastronomiche nella città del giglio. In attesa di sapere se la proposta avrà un seguito, il rischio di
restare a bocca asciutta è comunque scongiurato. Alla facoltà di Agraria ci si può laureare infatti in “Tecnologie alimentari”. Ma non sperate che basti essere una buona forchetta. E le curiosità non riguardano solo corsi di studi e curricula. La riforma del 3+2 ha visto accumularsi, in questi anni, una mole crescente di insegnamenti, molti dei quali corrispondenti a pochi crediti. In sostanza, esami “in miniatura”, alcune volte opzionali, altre obbligatori, che talvolta lasciano perplessi gli stessi studenti, i primi a domandarsi dell’utilità di un insegnamento in relazione al proprio percorso di studi. Le stravaganze spuntano un po’ in tutte le facoltà dell’ateneo. A Scienze Politiche si possono superare gli esami di “Sociologia della vita quotidiana” o “Psicologia del corso di vita”. Nel piano di studi in Scienze dell’educazione sociale c’è l’insegnamento in “Emozioni e qualità della vita”. In altri casi occorre attivare i canali sensoriali: serve naso per superare l’esame in “Chimica degli aromi”, ad Agraria, e orecchio a Lettere, per passare “Etnomusicologia”. Tra le attività formative più divertenti c’è “Metodologie del gioco e dell’animazione”, insegnamento del corso di laurea in Scienze dell’Infanzia. Lo stesso si potrebbe dire di “Comportamento sessuale e riproduttivo”, sotto Biologia del comportamento. Un po’ meno spassosi, stando almeno ai loro appellativi indecifrabili, sembrano essere “Dendrometria”, “Auxologia” ed “Eco fisiologia forestale”. Dizionario in mano anche per “Criogenia” o “Econometria”. E la lista, volendo, sarebbe ancora più lunga.
tra gli insegnamenti ce ne sono tantissimi quantomeno fantasiosi: si spazia da vere e proprie lauree (come quella in “produzioni legnose”) a semplici prove. ad esempio “Chimica degli aromi”, “Sociologia della vita quotidiana” o “emozioni e qualità della vita”
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zoom
Febbraio 2011
Il PUNTO/1. Il regolamento comunale interviene per frenare la pericolosa moda dell’azzardo
Sale giochi, tante novità giro di vite sulle aperture Giuditta Boeti
V
ideopoker e slot machine, cambia tutto. Il nuovo regolamento comunale, voluto dal vicesindaco Dario Nardella, impone uno stop all’apertura delle sale giochi nel centro storico, senza tuttavia riguardare quelle già esistenti. E il primo blocco potrebbe arrivare per una nuova sala giochi in costruzione in via Pistoiese, la terza in appena 600 metri di strada. “L’obiettivo principale al quale abbiamo lavorato – spiega il vicesindaco – è quello di tutelare le persone più deboli e più esposte agli effetti negativi della frequentazione delle sale giochi, in particolare giovanissimi e anziani, che spesso non hanno strumenti per difendersi dalla proliferazione di pratiche a volte sconfinanti con la patologia”. Dunque, gli apparecchi “da intrattenimento” (dalle slot machine alle videolotterie e ai flip-
per) non potranno essere installati in esercizi che si trovino all’interno di luoghi di cura, scuole di ogni ordine e grado, impianti sportivi e nelle pertinenze di edifici di culto. Ristrettezze anche per la concessione dell’autorizzazione ad aprire nuove sale giochi che non potranno essere collocate entro 500 metri pedonali da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri di recupero, case di cura e di riposo, sedi operative di associazioni di volontariato. In più, non potranno essere presenti all’interno di locali sovra e sottostanti le abitazioni. Ma le novità sono più stringenti anche per i gestori: nelle sale giochi e nei locali dove sono allestiti gli apparecchi dovrà essere esposta in luogo visibile la tabella dei giochi proibiti e la tariffa di ciascun gioco presente, mentre all’interno dovrà essere esposto un cartello che indichi il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni. I ragazzi al di sotto dei 14 anni potranno entrare soltanto se accompagnati da un genitore. Saranno inoltre i gestori
a dover prevedere una sorveglianza della sala e materiale promozionale per sensibilizzare al gioco responsabile. Infine, aperture, trasferimenti o variazioni nella gestione di sale giochi o nell’installazione degli apparecchi saranno subordinati alla presentazione della Scia (la nuova “Segnalazione certificata di inizio attività”) e tutti gli apparecchi potranno essere installati solo dopo la specifica autorizzazione della Questura. “Non c’è dubbio – aggiunge Nardella – che ogni cittadino deve avere la libertà di utilizzare queste macchine per divertirsi, ma l’amministrazione ha il compito di disciplinare il settore, anche perché cresce la pratica di cercare in questi giochi non svago, ma risposte che non possono arrivare”. Il vicesindaco ha poi ribadito che le norme e i divieti interessano anche le società e gli impianti sportivi, e ha auspicato che anche i circoli privati, sui quali il Comune non può intervenire direttamente, facciano propri gli indirizzi del nuovo regolamento.
obiettivo principale dei provvedimenti, che mirano a regolamentare la diffusione e la localizzazione degli “apparecchi da intrattenimento”, è quello di tutelare le persone più esposte al rischio dipendenza. a partire da giovanissimi e anziani
la
“storica”
sala giochi di via
nazionale
M. GHerarDini Dipendente punto scommesse
MauriZio FaluGi Gestore ricevitoria
s. MonTelaTici Barista, 55 anni
“Aumentato il numero di stranieri”
“Giusto eliminare l’illegalità”
“Le slot sono meno gettonate”
“Vanno di moda i giochi mordi e fuggi anche se le slot non perdono la loro clientela fissa. Viene gente di tutti i tipi, in maggioranza stranieri e a volte anche gente poco raccomandabile. Che regolamenti, nazionali e comunali, abbiano colpito e fatto calare il gioco è inevitabile, ma sono sempre stato d’accordo, è giusto eliminare l’illegalità”
“Di slot ne ho una sola e non funziona tanto, o meglio non tanto quanto il ‘gratta e vinci’ e altri giochi più immediati che consentono soprattutto di vincere di più. È questo che la gente cerca in momenti di crisi: le slot attirano solo chi ama veramente il gioco, le vincite sono ridotte, al massimo 100 euro”
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“Di lavoro ce n’è, a volte anche troppo. La clientela fissa è rionale, fatta dagli abitanti dei dintorni che amano giocare. Negli ultimi anni poi è aumentato il numero degli stranieri. Molti scommettono e giocano: chi ha la possibilità per farlo fa entrambe le cose e dove girano soldi, chiaramente si gioca”
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Il PUNTO/2. Il popolo dei giocatori è composto soprattutto da immigrati e non conosce aggregazione
Straniero e “solitario”, è questo l’utente-tipo Sara Camaiora
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l popolo dei giocatori? Strano, fuggitivo e variegato. Nel corso degli anni è riuscito a cambiare età, provenienza e abitudini, costretto da svariate normative a frequentare volta per volta luoghi diversi in cui poter coltivare il proprio passatempo. Sono cambiati anche i giochi, ormai non più per ragazzi devoti solo al digitale, che ormai hanno rimpiazzato le vecchie macchinette. Di sale giochi propriamente dette a Firenze ne sono rimaste poche: si possono contare sulle dita di una mano. Storica la Futuregames di via Nazionale, popolata praticamente nella sua totalità da stranieri, come riferisce un vecchio dipendente, che preferisce non rivelare il suo nome. “Qualche studente si vede la mattina, ma in generale vengono solo immigrati, soprattutto in orario pomeridiano o serale, e usano il biliardo e le slot - spiega - nei primi anni 2000 era sempre pieno di gente, ora l’affluenza è calata, giocano tra loro immigrati della solita provenienza e non c’è alcuna aggregazione”. Il panorama da lui descritto si riscontra chiaramente in un normale sabato pomeriggio, verso le cinque, quando un gruppo di orientali gioca insieme al biliardo mentre altri stranieri, di origine slava, sono alle slot. Ha una clientela fissa da molti anni e non sembra risentire eccessivamente della crisi un’altra sala giochi di vecchia data, quella di piazza San Marco. “Al
90 per cento la gente che viene è sempre la solita”, racconta Lorenzo, un dipendente, mentre un altro, Marco, aggiunge: “Effettivamente un po’ di calo nell’ultimo anno c’è stato, anche se la frequenza è molto variabile, dipende dai periodi dell’anno”. Posti per giocare in città ne sono rimasti comunque molti: un gran numero di bar, circoli, tabaccherie e ricevitorie ha infatti installato almeno un paio di slot. La clientela è in maggioranza straniera in quelli del centro, mentre è composta un po’ dai “soliti noti” del quartiere in quelli delle periferie. Facile che chi scommetta abbia qualche soldo in più per giocare alle slot, anche se in molti sono convinti che anche questo settore abbia avvertito la crisi. “Ci sono praticamente solo immigrati che fanno lavori notturni e passano la loro giornata qui”, spiega Matteo Vacca, dipendente di un punto giochi e scommesse in via Guelfa, che parla inoltre di “un calo evidente negli ultimi 2 o 3 anni”. “Chi spende è straniero, il centro ormai è solo per loro”, commenta Lorenzo Perazzi, titolare di una ricevitoria tabacchi in via dei Servi, dotata di una slot. Sia stranieri che italiani in un punto scommesse in via Campofiore, dove l’età dei clienti “non supera i 50”, secondo il gestore Roberto Torricelli. I giocatori, insomma, di varie età o nazionalità, a modo loro resistono ma evitano di esporsi e parlare di sé. “Sul gioco non c’è crisi, soprattutto se c’è la possibilità di vincere velocemente”, commenta il cliente di un bar con slot in via Gioberti.
Franco PerTici tabaccaio, 50 anni
B. Mencarini Insegnante, 26 anni
B. VaTTeroni Studentessa, 23 anni
“Per ora non installo i giochi”
“Adesso la clientela è cambiata”
“Non mi sono mai appassionata”
“Le slot non mi sono mai piaciute né mi interessano. Preferisco il gioco istantaneo e vedo che è quello che funziona, ma le slot sicuramente vanno ancora per la maggiore, nonostante la crisi e i tempi che cambiano. Alla gente piace giocare, è l’unica spiegazione, ma per ora resisto e preferisco non metterle in tabaccheria”
“Ho frequentato una sala giochi quando ero adolescente, ma si trattava di una sala con videogiochi, biliardino, flipper e ping-pong, frequentata solo da altri adolescenti. Adesso con le slot e i video poker è cambiato tutto, anche la clientela delle sale, che spesso non mi sembrano più posti raccomandabili”
“Mi è capitato di andare in sala giochi qualche anno fa ma non mi sono mai appassionata e non so assolutamente chi le possa frequentare negli ultimi anni. Mi piacciono i videogiochi, i classici giochi per il computer o quelli online, invece, soprattutto quando permettono di interagire con altre persone”
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l’inchiesta
Febbraio 2011
dOssIER/1. Su 121mila disoccupati, 70mila hanno meno di 30 anni. 20mila fanno un tirocinio
i giovani toscani in rampa di lancio Il piano della Regione: gli stagisti avranno diritto a uno stipendio, gli under 34 potranno contare su contributi per l’affitto e credito facilitato. una ricetta da 300 milioni Francesca Puliti
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amboccioni addio, almeno in Toscana. Gli stagisti avranno uno stipendio, le coppie under 34 consistenti contributi per l’affitto e chi vuole aprire un’attività potrà accedere al credito a condizioni agevolate. No, non si tratta di slogan, né di pure e semplici linee programmatiche, ma di un piano concreto già approvato in giunta regionale. Che diventerà operativo in tutto e per tutto entro giugno 2011. Già, perché l’anno che si è da poco aperto, secondo il governatore Enrico Rossi, sarà l’anno dei giovani, l’anno dell’indipendenza economica e dell’abbandono del tetto materno. A questo scopo, da qui al 2013, la Regione investirà 100 milioni ogni anno, attivando al tempo stesso una sorta di circolo virtuoso tra aziende, enti pubblici, fondazioni e istituti di credito, ognuno chiamato a fare la propria parte. A partire proprio dal capitolo lavoro. Dei 121mila disoccupati toscani, 70mila hanno meno di 30 anni. E degli oltre 20mila giovani che svolgono un periodo di tirocinio e formazione in azienda la stragrande maggior parte non è retribuita. Ma da giugno si cambia. La repubblica degli stagisti avrà una sorta di busta paga: 400 euro al mese, di cui 150 a carico della Regione stessa (finanziati con fondi europei) e 250 a spese dell’azienda (al massimo per 12 mesi). Inoltre il datore di lavoro potrà contare su un incentivo da 6mila euro per assumere il tirocinante. Sempre in tema occupazione, 45 milioni di euro saranno destinati a incrementare il servizio civile, in modo da finanziare 3mila volontari per i prossimi 3 anni. Ad oggi, infatti,
le risorse stanziate bastavano a coprire solo 700 posti a fronte di 2.700 domande presentate nel 2010. Buone nuove anche per chi volesse dare concretezza a una propria idea imprenditoriale: assicurati per il prossimo triennio i sostegni ai giovani professionisti e a chi avvia un’impresa. In più, 30 milioni saranno destinati a incentivare chi si lancia nel settore dell’agricoltura. Incrementati anche i prestiti d’onore per la formazione all’estero: fino a 50mila euro per sostenere le spese di master o simili. Anche se il prestito sarà vincolato al “rientro dei cervelli” in terre toscane. Per uscire di casa, invece, arrivano consistenti contributi
Busta paga da 400 euro per i tirocinanti a partire da giugno. E incentivi a chi poi li assume mensili per il pagamento dell’affitto e per l’acquisto della prima casa. Infine la partita del credito. Da Fidi Toscana, la finanziaria regionale, nascerà una nuova costola, chiamata Fidi Giovani, specializzata nel sostenere prestiti a condizioni agevolate per gli under 34 che abbiano intenzione di avviare un’attività imprenditoriale. Ma stavolta senza vincoli legati al carattere “innovativo” dell’impresa. Perché sarebbe una novità già abbastanza grande riuscire a dare un tetto e un lavoro alle migliaia di ragazzi di casa nostra.
FoCuS
LA RUBRICA DELL'AVVOCATO
Un terzo dei trentenni vive con i genitori
IL MANTENIMENTO DEI NONNI
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Soldi a chi lascia il tetto materno
A CURA DI GUGLIELMO MOSSUTO Avvocato in Firenze
Che il titolo non vi induca in errore: per la seconda volta affronto l’argomento, problematico, del mantenimento dei figli. Da un diverso angolo visuale, tuttavia. Considererò, infatti, quel profilo del mantenimento relativo alla sussidiarietà dell’obbligo dei nonni di fornire, al genitore impossibilitato, i mezzi necessari per adempiere al suo dovere di mantenimento nei confronti del proprio figlio. Lo affronto nuovamente questo argomento alla luce della sentenza con cui la Corte di Cassazione, di recente, ha respinto il ricorso con cui una mamma chiedeva al suocero di concorrere al mantenimento del nipote dato che il figlio, condannato a provvedervi in sede di separazione personale, non aveva mai versato l’assegno in questione. La vicenda riguarda una coppia di Lecce. La moglie non riuscendo a percepire dal marito quanto disposto dal giudice della separazione ha fatto causa ai suoceri, peraltro molto ricchi, chiedendo loro di provvedere in luogo del marito al mantenimento del nipote in virtù del disposto dell’art. 148 c.c. In primo grado lei ha ottenuto giustizia ed il suocero è stato condannato al pagamento, ma la Corte di Appello prima e la Corte di Cassazione poi hanno respinto le doglianze della signora. Secondo i giudici di legittimità, infatti, la previsione del codice, secondo cui gli ascendenti legittimi sono tenuti a fornire i mezzi necessari ai genitori affinché questi possano adempiere ai loro doveri verso i figli, deve essere interpretata in modo restrittivo. Cioè a dire che l’obbligo del mantenimento grava sui
genitori in senso primario ed integrale, con la conseguenza che se uno dei due non voglia o non possa adempiere per qualunque motivo, l’altro deve farvi fronte con tutte le risorse patrimoniali di cui dispone e deve sfruttare la sua capacità di lavoro, salva comunque la possibilità di agire contro l’inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle sue condizioni economiche. L’obbligo dei nonni di provvedere al posto del figlio inadempiente, quindi, opera solo in via succedanea quando l’altro genitore non ha i mezzi economici sufficienti a provvedervi. Nel caso della coppia pugliese la Corte di merito aveva accertato che i genitori del minore erano entrambi in grado di assolvere al loro obbligo. La Cassazione, pertanto, ha sentenziato che il nonno paterno non doveva e non poteva essere chiamato a concorrere al mantenimento del nipote proprio perché la madre stessa era in grado in prima persona di provvedervi pienamente in quanto, oltre ad essere laureata, aveva anche un lavoro che le consentiva un determinato tenore di vita. In ogni caso, la signora non aveva assunto iniziative di alcun genere nei confronti del padre omettendo di pretendere che egli assolvesse al suo primario obbligo di mantenimento nei confronti del piccolo figlio. Questa sentenza è senz’altro molto positiva nel richiamare i genitori alla presa di coscienza della loro responsabilità di padri e madri verso le creature che mettono al mondo che oggi giorno sembra quasi perduta.
avvocatomossuto@tin.it
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l 30% dei toscani tra 30 e 34 anni vive ancora sotto il tetto materno”: parola del presidente della Regione Enrico Rossi. Che ha deciso di spronarli a lasciare la natia dimora attraverso una serie di contributi “appetitosi” per l’affitto e l’acquisto della prima casa. Per i prossimi tre anni i giovani genitori in affitto potranno contare su 200 euro al mese, mentre le coppie senza figli o i single che convivono (studenti e lavoratori fuori sede) ne avranno a disposizione 150. L’erogazione dei contributi partirà a luglio, quando la fase burocratica sarà giunta a compimento, anche se il meccanismo di assegnazione è ancora da stabilire, così come la soglia massima di reddito per accedervi. Ma “sarà piuttosto alto – assicura Rossi – e privilegeremo gli over 30”. Quale che siano i criteri la graduatoria dovrebbe contare decine di migliaia di coppie. Rinnovato il contributo per l’acquisto della prima casa, o meglio per il pagamento del mutuo. A questo capitolo la Regione Toscana destinerà un fondo complessivo di trenta milioni di euro. La novità sta nella possibilità, tuttora
al vaglio degli uffici regionali, di stipulare un accordo con i costruttori edili, in modo che, dopo un periodo di locazione a canoni migliori di quelli di mercato (stabilito in un massimo di quattro anni), il beneficiario possa avere l’opportunità di trasformare l’affitto in acquisto a prezzo agevolato. Da un lato il costruttore che aderisce potrebbe usufruire di un contributo (al massimo trentamila euro in caso di acquisto da parte dell’affittuario), dall’altro i giovani che rientrano nel progetto potrebbero contare su 150/200 euro al mese per i primi quattro /F.P. anni di affitto.
l’inchiesta
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dOssIER/2. Le opinioni dei responsabili di cinque istituti di credito, i “salvadanai” del territorio
“Aiutate i ragazzi”. “Siamo pronti” l’appello del governatore enrico Rossi: sulla questione giovanile serve il sostegno di tutta la società. le banche rispondono: faremo la nostra parte. e illustrano le iniziative e i prodotti che hanno già attivato Cr Firenze - Intesa San Paolo
Banca del Chianti e Monteriggioni
Bcc di Pontassieve
Bcc Valdarno - Banca di Cascia
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Mutui per i precari e un aiuto per la casa
impegno di Banca CR Firenze e del gruppo Intesa Sanpaolo in iniziative a favore dei giovani ha radici lontane”, dice Luciano Nebbia, direttore generale di Banca Cr Firenze. “Dal giugno del 2007 il gruppo ha attivato mutui anche per giovani con contratto di lavoro atipico e dall’aprile 2008 abbiamo prestiti per investire nella formazione. Siamo stati i primi – continua Nebbia – a sospendere la rata dei mutui, e nel 2010 il nostro gruppo ha assunto mille giovani a livello nazionale”. Dunque la conclusione non può che essere una: “Concordiamo con il governatore Rossi: è necessario consentire ai giovani di sviluppare le proprie capacità professionali e di guardare con fiducia al domani”. A questo proposito, Nebbia ricorda il progetto Carta “Ila”, avviato con la Provincia di Firenze e dedicato ai giovani che vogliono intraprendere un percorso di auto-imprenditorialità. Tra le proposte della banca ci sono la Carta Superflash, una prepagata che permette di fare operazioni bancarie senza avere un conto corrente; il conto corrente online zero canone e zero spese; il “prestito giovani” (fino a 30 mila euro), rivolto a chi ha tra i 18 e i 35 anni (anche se ha un lavoro atipico), così come il “Mutuo Domus Giovani”, dedicato all’acquisto della prima casa (importo fino a 250 mila /L.B. euro).
La carta a costo zero per gli adolescenti
giovani rappresentano le fondamenta della nostra società”, dice Tiziano Cappellini, responsabile marketing della Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni. E aggiunge: “Per la nostra banca non si tratta soltanto di parole di circostanza, ma di una convinzione dimostrata dall’impegno e dalle opportunità concretizzate, a più riprese, nel corso del tempo”. “Anche per questo – continua Cappellini - i concetti espressi dal Presidente della Regione, Enrico Rossi, ci trovano in assoluto accordo. I giovani, oggi più che mai, hanno necessità di accompagnare volontà, energie ed entusiasmo con strumenti concreti. Opportunità che consentano ai nostri ragazzi di mettere le ali ai loro progetti”. Le proposte per i clienti più giovani della Banca del Chianti spaziano dai depositi al risparmio per bambini fino a dieci anni alla carta prepagata a costo zero per gli adolescenti, che può essere ricaricata direttamente dai genitori attraverso sms (a cui si affianca anche un ‘social network’ con il quale ascoltare radio, scaricare musica o inviare sms gratuiti). Altre iniziative importanti della Bcc del Chianti sono i finanziamenti per l’acquisto della prima casa o per l’avvio di imprese: l’istituto bancario, per i primi tre anni, si accolla /L.B. parte degli oneri d’interesse.
Aiuti e corsi dall’asilo al dopo università ragazzi sono il futuro, si dice. E invece, dice Francesco Faraoni, direttore generale della Bcc di Pontassieve, “i giovani sono soprattutto il presente e così vanno visti: con le loro esigenze e aspirazioni di oggi”. Per questo la banca di credito cooperativo di Pontassieve vede con molto favore il Piano Giovani della Regione. “Il governatore Rossi chiede una mano? Noi siamo qui, a braccia aperte. Sosteniamo già diverse iniziative di questo tipo, ma possiamo farne anche di più”. La Bcc di Pontassieve ha organizzato corsi come “Imprenditori si diventa”, per i giovani che vogliono avviare un’attività, e “Self marketing” per chi cerca aiuti preziosi in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro (da come redigere un curriculum vitae a come affrontare un colloquio). E poi prodotti bancari dedicati alle giovani coppie, come “Bcc Nido”, il finanziamento che ha come obiettivo quello di ridurre di circa il 50% l’onere mensile derivante dalla retta dell’asilo nido, o “Bcc Bebè” che prevede la fornitura gratuita di pannolini per sei mesi. “Siamo l’unica banca in Italia a proporre mini-prestiti a tasso zero per il finanziamento di corsi post-laurea o di esperienze Erasmus”, spiega Faraoni. “Il nostro motto è ‘largo ai giovani’ e non potreb/P.C. be essere altrimenti”.
prestiti agevolati per i nuovi arredi
on ci tireremo indietro”. Il direttore del Credito cooperativo del Valdarno fiorentino-Banca di Cascia, Paolo Bracaglia, risponde così all’appello del governatore Rossi agli istituti bancari. “È importante – aggiunge - il fatto che la Regione agisca sussidiariamente e chieda la collaborazione, per questo progetto, delle categorie economiche, dei sindacati, delle istituzioni religiose, delle fondazioni e delle banche. Noi siamo ben lieti di fare la nostra parte, tanto più che siamo già su questa strada”. La Bcc del Valdarno fiorentino, infatti, ha già all’attivo diverse iniziative a favore di giovani e giovanissimi: ad esempio gli sconti del 15% sull’acquisto di libri scolastici in librerie convenzionate (Operazione Scuola) e i premi in denaro agli studenti meritevoli del Valdarno Fiorentino (diplomati con 9 e 10 alla medie inferiori), diplomati delle superiori e laureati (Premio Scuolamica). E poi il progetto Giovani, che prevede l’apertura gratuita di un conto corrente per chi ha dai 14 ai 24 anni, finanziamenti a tasso agevolato agli studenti universitari e alle giovani coppie per le spese di arredo della loro abitazione. “Cerchiamo anche – conclude Bracaglia – di dare il massimo supporto in termini di consulenza nella realizzazione di business plan dei giovani aspiranti imprenditori e massima attenzione ai finanziamenti per /P.C. l’imprenditoria giovanile”
Bcc di Impruneta
Sostegno alla “baby-imprenditoria” e premi agli studenti più bravi
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ll’appello della Regione, il presidente della Bcc di Impruneta Cesare Vegni risponde così: “Da oltre un decennio sosteniamo iniziative nel campo della scuola e nel particolare momento di ingresso
nel mondo del lavoro”. Per esempio i buoni per l’acquisto del materiale scolastico, libri compresi, e la manifestazione “Impegno Premiato” per gli studenti che si sono contraddistinti con il massimo dei voti. E
poi il conto corrente Giovani e quello Universitari.”In accordo con i consorzi fidi regionali – dice Vegni – abbiamo riservato sia un ‘Credito all’imprenditoria’ che un finanziamento volto a rateizzare le tasse per
l’iscrizione universitaria. A questi si aggiunge l’adesione all’iniziativa statale ‘Diamogli Credito’ che, per la nostra banca, si compone di un finaziamento /P.C. a tasso 0 per i giovani universitari”.
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tempi moderni
Febbraio 2011
lA MOdA/1. Sono sempre di più i locali dove si può sorseggiare un drink mentre si legge
Quando il caffè si trasforma in salotto Dalle librerie ai caffè letterari: Firenze si sta adeguando alle mode d’oltremanica mettendo a disposizione spazi dove sfogliare un libro e chiacchierare Ludovica V. Zarrilli
A
ll’estero va di moda già da tempo: prendi il tuo libro (per i più tecnologici, va bene anche il computer), ti infili in un cafè, ordini da bere e rimani lì a leggere in tranquillità, in attesa dell’amico/a con il quale avevi fissato un incontro o aspettando che arrivi l’ora dell’appuntamento di lavoro o della prossima lezione all’università. Non c’è niente di più rilassante di un buon caffè in compagnia di qualcosa da leggere. Anche la bella Florentia sembra aver capito che questa formula funziona, e ha cominciato a mettere a disposizione degli spazi dove il caffè non è più il solito “un sorso e via”, ma un piacere da gustare lentamente. I primi ad aver offerto una soluzione a questa nuova necessità sono i titolari della libreria Edison, sotto i portici di piazza della Repubblica, che ormai da tempo mette a disposizione non solo una delle più fornite vetrine della città, ma anche una caffetteria che funge da perfetto luogo di incontro. Stesso discorso vale per le vicine librerie Melbook e Martelli, a due passi da piazza Duomo. Per trovare un ambiente più intimo basta andare a cercare tra le viuzze che si snodano tra il centro e gli immediati dintorni. Proprio vicino a piazza della Signoria c’è Brac (via dei Vagellai), libreria d’arte contemporanea e cafè letterario, che oltre ad avere un ampio spazio dove leggere e conversare offre un menù a base di piatti vegetariani e vegani di tutto rispetto. Un altro posto dove assaporare il piacere di sfogliare delle pagine con il sottofondo di una musica soffusa é Cuculia (via dei Serragli 1/r e 3/r), dove sempre secondo lo stesso principio si mangia (cucina mediterranea), si beve ma, soprattutto, si legge. Poco lontano c’è anche la frequentatissima Libreria La citè (borgo san Frediano, 20r), dove i libri ci sono e lo spazio pure, però viene sfruttato soprattutto per dibattiti e musica dal vivo. Sempre nella zona dell’Oltrarno, a poche centinaia di metri da porta Romana c’è Mama’s Backery (via della Chiesa 34/r), che ha porta-
to nel centro di Firenze un concept puramente statunitense, abbinando a tazzone di caffè bei piatti in stile Usa (bagels, club sandwich e torte di ogni genere) e lasciando tavolini e poltrone a disposizione di chi ha voglia di studiare o leggere spilluzzicando qualcosa. Dulcis in fundo, per gli amanti dell’arte contemporanea c’è l’Ex3 contemporary art cafè (viale Giannotti 81), che tra una visita a una mostra e l’altra offre ai passanti riviste votate al mondo dell’arte, qualche comodo posto a sedere e ottimi drink, preparati con amore da un team di giovanissimi.
lA MOdA/2. Diverse le compagnie che portano i loro spettacoli in ristoranti e non solo
Se il teatro si siede a tavola per cena S
e le persone non vanno a teatro è il teatro ad andare dalle persone. Proprio dove si crede di non poterli scorgere ci sono attori, voci vive, trame semplici che fanno compagnia nei bar e nei ristoranti. “Basta poco - afferma Fabio Baronti, fondatore della Compagnia delle Seggiole, arrivata alla sua 250esima replica dei celebri Radiogialli - bastano dei leggii, dei microfoni, una presa di corrente e il gioco è fatto!”. Un teatro affidato alla parola e una volontà, quella di Baronti, che è evidente sin dal nome della sua Compagnia, che predilige scenografie scarne, affidate per lo più a semplici sedie. Lo spettatore ideale è il commensale dei ristoranti che, munito di carta e penna, si scervella tra una portata e l’altra per comprendere, in base al racconto degli attori, chi è l’assassino. Non solo gialli e non solo intrecci tra le tavole dei ristoranti fiorentini, ma spettacoli d’ogni genere. La compagnia Teatro degli Ignudi, ormai alla 50esima replica di “Cafè Santiago de Cuba”, fa irruzione nei locali
e invade gli spazi da cocktail della “Firenze bene” con storie di vite spezzate e al margine. Dieci attori che si mescolano, senza preavviso, invadendo spazi inusuali e astanti sorpresi. “Il teatro non è un edificio, ma un territorio. Non è un condominio a cui bussare ma è il condominio stesso - racconta l’attore Henry Bartolini - mi dà claustrofobia pensarlo come luogo fisico, portare fuori il teatro, portarlo tra la gente, è il miglior uso possibile”. Si ride, si mangia, ci si lascia accudire in un gioco garbato capace di sedurre anche chi, come Flavia, non è abituata al teatro: “Ero qua solo per una pizza e mi trovo nel bel mezzo di una commedia”. O chi, come Paolo, non se lo può più permettere: “Trovo geniale il fatto di offrire con pochi euro in più sul prezzo del menu un’ora di spettacolo”. Il “teatro a tavola” diventa così una sorpresa che investe gli spettatori, riempie la sala e accorcia immediatamente le distanze in quello che è un unico palcoscenico per pub/G.N. blico e attori.
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dANZA IN fIERA. Dal 24 al 27 torna l’appuntamento con la kermesse dedicata al ballo. In tutte le salse
in punta di piedi fino alla fortezza l’edizione numero sei della manifestazione che riunisce a Firenze il meglio
PER I PIù PIccOlI
tra ballerini, ospiti speciali e vetrine su misura di dancer si preannuncia ancora
fiabe della buonanotte con tramvia protagonista
più spumeggiante delle precedenti, con tanti personaggi e più spazio per lezioni, stage e audizioni. per dare a tutti l’occasione di salire sul palco Barbara Biondi
B
allerini di tutto il mondo unitevi, torna l’appuntamento fiorentino con Danza in Fiera, la più grande kermesse dedicata al mondo della danza e dei ballerini, dal 24 al 27 febbraio alla Fortezza da basso. 65mila metri quadrati distribuiti in 14 padiglioni, 5 palchi e tre piste, dove sbizzarrirsi a ritmo di musica, mettersi alla prova con lezioni studiate ad hoc per ogni tipo di passione danzereccia e incontrare i propri beniamini del cuore. Dopo cinque edizioni sempre più frequentate, l’appuntamento numero sei si preannuncia ancora più scoppiettante, con un calendario che vede fare capolino alcuni dei più interessanti nomi del panorama della danza nazionale e internazionale. Come sempre ci saranno i giovani artisti reduci da Amici, talentuosi ragazzi appena usciti dagli studi del reality targato Mediaset condotto dalla mattatrice Maria De Filippi. I ragazzi sarnno coinvolti ogni giorno in esibizioni, talk show ed incontri, in collaborazione con Blue Production. Sarà anche possibile ammirare i migliori giovani talenti del nostro paese nell’evento On Stage – Concorsi in Scena dove si esibiranno i vincitori dei più importanti concorsi che si svolgono in Italia. E ancora, momenti dedicati al balletto classico e alla danza del ventre, all’hip hop e alla samba: sono tantissimi gli eventi che aspettano il pubblico in questa sesta edizione. Come Expression 2011, il più grande concorso di danza d’Italia o il Made in Cuba Festival, un evento nell’evento, dedicato ai ritmi, alla cultura e alla musica dell’isola caraibica. Gli appassionati di Broadway potranno invece assistere al Musical Day 5, durante il quale si sfideranno le più talentuose scuole italiane, oppure provare in prima persona il workshop di canto e ballo della Scuola Professione Musical di Parma sulle coreografie di Mamma Mia! e La Bella e la Bestia insieme ai protagonisti dello spettacolo. Per chi vuole vivere in prima persona Danzainfiera c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le centinaia di
lezioni aperte a tutti di ogni stile e disciplina: dalla rumba al cha cha cha, dalla danza jazz alla salsa, dal country alle danze orientali. Perfino le lezioni di Cheerleading con la Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico e Dance! Insomma, davvero tutti potranno trovare il ritmo giusto per divertirsi e stare in forma. Inoltre, in collaborazione con Cruisin, un’intera area di ben 500 metri quadrati sarà quest’anno dedicata al Pilates, con aule
e programmi nuovi e originali come Yoga 2 Dance e tanti altri. Ma non è tutto. Danza in fiera dà spazio anche alla danza sportiva con i Campionati del Mondo, Coppa del Mondo e Campionati Italiani insieme a ANMB, FIDA e IDC e tantissime discipline dal tango, alla salsa, dal mambo alla bachata, fino al liscio e perfino al Rock’n Roll e al Boogie Woogie. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. E allora, che inizino le danze!
Il lOcAlE. Ha aperto da poche settimane il club della musica alternativa
Logic: nasce il tempio della cultura street L
ogic Club, così si chiama, ed è la conseguenza logica (manco a dirlo) di un percorso nato più di sette anni fa quando Omar Rashid ha fondato il progetto Gold, network che porta in città un po’ dello stile steet newyorkese. Logic, in via de’ Macci 79r, è il nuovo club delle notti fiorentine, un luogo studiato su misura per rispondere ad un’esigenza precisa, quella di far vivere lo stile, la musica e le atmosfere d’oltreoceano anche nella città del giglio. Sin dagli albori di Gold, nato dopo un’esperienza negli States di Omar, uno dei cavalli di battaglia è sempre stato lo spirito di aggregazione che è passato dal punto vendita di via Verdi, ai locali cittadini fino a spazi adibiti a tutt’altro uso (un esempio su tutti il museo di arte contemporanea EX3 dove vengono organizzate serate “danzanti” a tema); dall’abbigliamento Gold è riuscito a passare, contaminando la città e contaminandosi, ad una dimensione più ampia, che cerca di sviluppare una cultura street a trecentosessanta gradi, che affonda le sue radici su una solida, imperitura base: la musica. Grazie all’incontro con Bar Argentina, realtà innovativa nata nel
2008 dall’unione di Dario Bastianelli con Gianluca Tozzi, e soprattutto grazie allo spirito di Lapo Cupini e Marco Palagi nasce l’idea di creare un vero e proprio spazio da destinare ai vari progetti satellite che da sempre caratterizzano il mondo di Gold. La cura dello spazio Logic viene affidata all’interior designer Davide Gori che riesce a resuscitare un ex locale di culto degli anni 90, il Maramao, e a renderlo nuovamente operativo. “Il Logic sarà finalmente il palcoscenico che è sempre mancato in questi anni e che permetterà a tutti gli ideatori del progetto di sviluppare idee che erano sempre state limitate dall’assenza di uno spazio – spiega Omar Rashid - Ciò non andrà certamente a diminuire la presenza di eventi in città o nei vari luoghi che erano già stati “conquistati”, ma fornirà la possibilità di realizzare tantissime iniziative che fino ad ora venivano “castrate” sul nascere”. Tra le tante ci sarà finalmente lo spazio per corsi, workshop e mostre. Per proposte potete scrivere direttamente a logic@goldworld.it. L’ingresso è riservato ai soci, /L.V.Z. ma è possibile associarsi sul posto oppure on-line.
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osa succede se tre giornaliste fiorentine diventano mamme e cominciano a raccontare fiabe frutto della loro fantasia ai loro bambini? Succede che nasce “La tramvia che scappo via e altre storie” (Edizioni Accademia dell’iris), una summa dei racconti venuti fuori dalla vena creativa di queste mamme in erba, un po’ contaminate dal loro lavoro di tutti i giorni, quello di croniste. Ecco che allora la protagonista di uno dei racconti non è una banale cappuccetto rosso ma la tanto sospirata tramvia, che si ribella ai suoi binari perché stufa del solito tragitto fino a Scandicci, oppure una bambina che si perde alla stazione di Santa Maria Novella scoprendo un incredibile segreto. E ancora, tra le tante c’è anche un sorprendente dialogo notturno fra la statua di Giovanni dalle Bande Nere e il manichino di un negozio di San Lorenzo e Anna che torna piccola nella sua San Niccolò. Firenze (e non solo) in fiaba, filastrocca e racconto attraverso l’immaginazione di tre giornaliste professioniste fiorentine, amiche e neo mamme, che si cimentano nella scrittura per bambini. Ma anche storie curiose e incredibili che arrivano dal fondo del mare, dai misteri di una pineta, dalla polvere sopra un mobile e dalla pasta di pane. Viaggi della fantasia che Susanna Bonfanti (Canale 10), Chiara Brilli (Controradio) e Lisa Ciardi (La Nazione) narrano ai loro bambini, Alessandro, Emma e Giulio e a tutti quelli che vorranno leggerli, ascoltarli o vederli attraverso le inconfondibili illustrazioni del noto disegnatore e cartoonist Giovanni Beduschi, ispirato dal suo piccolo Riccardo. È nato così, dalla voglia di sfruttare la passione per la scrittura in un ambito diverso da quello lavorativo, piegandola ai gusti dei propri figli, il libro “La tramvia che scappò via e altre storie”. Tre giovani croniste, di età compresa fra i 31 e i 33 anni, abituate a piegare quotidianamente la creatività alle esigenze di tre media diversi (radio, tv e carta stampata), hanno scelto di fare insieme un tuffo nella fantasia. Ne sono nate filastrocche e fiabe che mantengono però sempre qualche legame con la realtà e con la cronaca. Il libro “La tramvia che scappò via e altre storie” raccoglie in tutto otto fiabe, una filastrocca e /B.B. tantissime illustrazioni.
cultura
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glUE. Un collettivo di ragazzi fa rinascere uno spazio per spettacoli, musica, arte e famiglie
nuova vita per l’ex teatro del vernacolo Ludovica V. Zarrilli
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ar rivivere un luogo che era stato completamente (o quasi) dimenticato è una grossa responsabilità, ma armandosi di forza, coraggio e un po’ di buona volontà (che non gusta mai), i ragazzi del collettivo Glue – Alternative concept space Firenze sono riusciti a far rinascere dalla polvere il vecchio teatro dell’Affrico. Tutto nasce da un’esigenza di Simone Giuliani, che nella vita di tutti i giorni fa l’architetto e che si era messo in testa di rispolverare un’idea mai assopita, ovvero quella di creare uno spazio polivalente dove la gente del quartiere (ma non solo) potesse stare insieme, “per non passare le domeniche pomeriggio al centro commerciale o le serate davanti alla tv”. E’ stato così che alla fine dell’estate quello che fino alla fine degli anni Settanta era stato uno dei più frequentati palcoscenici dediti al vernacolo, il Teatro dell’Affrico, sul viale Manfredo Fanti al civico 20, è tornato ad essere uno spazio interattivo, vissuto non solo come teatro ma anche come location per concerti, mostre, cineforum e spettacoli su misura di bambino. “Dopo un periodo di splendore, dagli anni Sessanta fino ai primi anni Ottanta - spiega Simone – il teatro del circolo ricreativo dell’Affrico aveva chiuso i battenti, diventando un magazzino. E’ stato quando ho visto questo posto che mi è tornata alla mente questa vecchia idea e insieme a qualche
amico ho cominciato a spargere la voce per creare un collettivo”. La risposta è stata molto più positiva di quanto i ragazzi si aspettassero ed è stato così che nel giro di qualche mese “abbiamo ripulito, sistemato, comprato arredi, tinteggiato l’ambiente e poi ci siamo divisi i ruoli e abbiamo buttato giù un programma il più variegato possibile. E la risposta fortunatamente c’è stata. Questo vuol dire che non era solo una mia esigenza, ma che eravamo in
Un’alternativa ai centri commerciali e alle serate passate davanti alla tv
molti a volere un posto come questo”. Spettacoli, concerti e eventi in genere sono tutti ad ingresso gratuito, l’unica cosa da pagare è la tessera associativa (che costa 10 euro). “Se il progetto riesce ad andare avanti in questo momento è solo grazie ai volontari”, spiega Simone che racconta come questi quattordici ragazzi, che nella vita fanno tutt’altro, siano riusciti a mettersi insieme per dare vita ad un sogno che non ha niente a che vedere col business e che va avanti solo ed esclusivamen-
l’interno di
glue (foto antonio viscido)
te grazie al tesseramento dei nuovi soci. Ad oggi sono già 1500 le persone che hanno voluto testare l’esperienza Glue e che, a giudicare dai numeri, ci sono anche tornate volentieri. Simone, che è un po’ la mente del gruppo, lo definisce “più che un
teatro un laboratorio, dove si respira una bella aria, dove l’approccio non è così professionale ma un po’ più da salotto, e ci piace per questo, perché qui tra divani e poltroncine ci si sente un po’ come a casa”. Info: www.gluefirenze.com.
lA REcENsIONE. In libreria il primo lavoro del giornalista Mauro Bonciani
Le battaglie che hanno fatto la Toscana M
ontereggi, Montaperti, Campaldino, Altopascio, Anghiari, Gavinana, Scannagalli. Luoghi ameni di una Toscana minore, per molti. Teatri di feroci battaglie, quelle vere, militari, per pochi altri. “Le grandi battaglie toscane” è il primo libro di Mauro Bonciani, giornalista fiorentino, e ci aiuta a ricordare che questa dolce terra, cartolina di colline tra uliveti, vitigni e cipressi, è stata spesso insanguinata da alcuni dei più cruenti eventi bellici della storia italica. Del resto, come scrive Paolo Ermini nella prefazione, “Non sempre essere orgogliosi del passato significa anche conoscerlo”. Bonciani, con il suo debutto storico-letterario, viene in
soccorso delle nostre lacune, perché conoscere quello che di notevole è trascorso serve anche a comprendere il presente, da dove viene, insomma, quello che l’autore definisce il “radicatissimo campanilismo” di questa regione. Il libro di Bonciani, edito da “Le lettere” (pagg. 149, euro 14,90), oltre alla cronaca piacevole (se così si può dire…) delle storie di eserciti e condottieri, nobili e plebe, contiene diverse schede dello storico Ugo Barlozzetti e numerosi illustrazioni, riproduzioni di miniature e dipinti famosi, ma anche foto in bianco e nero dell’ultima guerra mondiale. Il volumetto, infatti, si chiude con la liberazione di Firenze e i combattimenti dei
partigiani a fianco degli Alleati per cacciare i nazisti dalla città. Ma Firenze è protagonista anche di un capitolo centrale, dedicato all’assedio del 1529-30, che si chiuse, stavolta, con la resa della Repubblica e la definitiva affermazione del potere dei Medici. Fuori location, c’è anche la battaglia di Curtatone e Montanara, raccontata dal versante dei volontari toscani. “Storie, non un libro di storia”, tiene a precisare Bonciani. Ed è così, perché in ogni racconto di battaglie c’è sempre un personaggio o una curiosità dimenticata che viene alla ribalta, un fatto che proveremo a rileggere per sfatare luoghi comu/C.B. ni o per riconfermarli.
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Il cAsO/1. Sembrava destinato ad andarsene a gennaio, poi la società lo ha dichiarato incedibile. Ma…
parte, non parte… il tormentone gilardino Il comunicato stampa del club gigliato pareva aver messo la parola fine alla questione, ma le affermazioni dell’attaccante hanno lasciato in molti più di un dubbio. “Qui sto bene, ma il mio futuro non lo decido da solo”
alberto gilardino
Cristina Guerri
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ira e rigira, il tormentone è sempre il solito. Gilardino resta? Oppure va via? L’interrogativo legato al futuro dell’attaccante viola non ha dato tregua nel 2010, e si ripete anche in questo inizio 2011. La telenovela era cominciata lo scorso aprile, quando l’ex attaccante del Milan se ne uscì con alcune dichiarazioni abbastanza dubbiose riguardo il famoso “Progetto Viola”. Pensieri che Andrea Della Valle definì “sbagliatissimi” e che raffreddarono il clima tra i due. Ma torniamo al recente passato. E alle continue voci di mercato che volevano già da gennaio Alberto come prossimo centravanti della rivale storica dei viola: la Juventus. Non è infatti bastato il comunicato stampa della società viola (che dichiarava “l’assoluta incedibilità del giocatore ribadendo con forza che il ‘Progetto Viola’ prosegue
con determinazione, con l’obiettivo di crescere ed investire per migliorare l’attuale rosa tecnica”) per mettere la parola fine alla situazione relativa al futuro dell’attaccante. Perché Gilardino ha parlato ancora, creando nuove perplessità sulla sua permanenza nel capoluogo toscano. “La Fiorentina è una società importante - ha detto il bomber - è chiaro che il mio nome sia sempre al centro dell’attenzione. Vorrei dare ancora tanto a questa società e a questa piazza, ma il mio potrebbe essere un problema di stimoli”. E di Progetto, quindi. Quella famosa parola tanto cara alla famiglia Della Valle, ma che in quest’annata “maledetta” sembra aver subito una brusca frenata. Tanto che l’obiettivo stagionale, inizialmente indicato con il raggiungimento di un posto in Europa (il tecnico Mihajlovic, appena insediatosi in riva all’Arno, parlava addirittura di Champions League) potrebbe essere diventato la salvezza. “Comunque, credo ancora nel Progetto. Dobbiamo pensare a una partita alla volta, e raggiungere prima possibile la quota
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salvezza. Prima raggiungiamo questo obiettivo e prima potremo pensare ad alzare l’asticella”, ha spiegato ancora l’attaccante. Ma intanto in casa Gilardino (che presto diventerà padre per la seconda volta, dopo la primogenita Ginevra) è vietato guardare al futuro. “A Firenze mi nascerà un’altra figlia, e questo dimostra il fatto che tra me e questa città c’è un rapporto speciale. Sto bene qui, ho un contratto fino al 2013, ma il mio futuro non lo decido da solo. Esiste anche la possibilità che io rimanga a Firenze anche nella prossima stagione. Io come simbolo della Fiorentina in un nuovo ciclo? Vediamo, quando me lo proporranno farò le mie valutazioni. Per ora non so. Non so se questa cosa mi tratterrebbe a Firenze. Si parla sempre di futuro – ha concluso Gilardino - io preferisco pensare al presente e a questa stagione”. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza. Ma anche queste ultime dichiarazioni dell’attaccante viola lasciano presagire una prossima sessione di mercato tutt’altro che tranquilla.
sport
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ARRIVEdERcI MERcATO. La sessione invernale si è chiusa con gli acquisti di Neto e Behrami
La stagione in cui arrivarono due portieri Cristina Guerri
C’
era chi l’arrivo di due portieri in una sola stagione non se lo sarebbe mai aspettato in casa viola. Invece così è stato. Vuoi perché l’estate scorsa Artur Boruc
rappresentava un’occasione più che un’esigenza di mercato. Vuoi perché Norberto Murara Neto - l’ultimo portiere arrivato in riva all’Arno direttamente dall’Atletico Paranaense in quest’ultima sessione di mercato serviva, soprattutto a seguito degli infortuni di Seba Frey prima e di Boruc poi. Senza contare qualche prestazio-
Il primo viene accostato a Julio Cesar, per il secondo si tratta del ritorno in Italia. Corvino: “Il nostro progetto va avanti”
ne non troppo convincente della terza scelta di Mihajlovic, Vlada Avramov (vedi partite di Udine e di Parma in Coppa Italia). E il diesse Corvino ha così dovuto spendere circa 6 milioni di euro (3 per Boruc e 3 per il giovane brasiliano, che in patria viene addirittura avvicinato al connazionale Julio Cesar). “Frey e Boruc sono due ottimi portieri – ha detto Neto il giorno della sua presentazione - ma non ho fretta. Ho tutto il tempo per fare la storia in questo club. Mi allenerò sempre con il massimo dell’impegno, cercando di mettere in difficoltà il mister”. Ma Neto non è stato l’unico acquisto della Fiorentina in questo gennaio. A pochi giorni dalla chiusura del mercato ha fatto il suo ritorno in Italia Valon Behrami, arrivato dal West Ham. “Quella inglese è stata un’esperienza che mi ha migliorato dal punto di vista fisico e dell’esperienza internazionale – sono state le prime parole “viola” del centrocampista - ogni weekend ho affrontato grandi squadre, ma quando la lasci l’Italia ti manca. Magari qui ti lamenti, ma il calcio italiano è sempre unico e stimolante”. Così come stimolante è la sua nuova avventura gigliata. “L’organico della Fiorentina è il più forte in cui abbia mai giocato, quindi ho voglia di fare bene, meglio di quanto ho fatto prima in Italia”, ha detto ancora Behrami, che si è mostrato fin da subito molto aggiornato sulla difficile stagione viola: “Vedo i tifosi un po’ giù, ma non è il caso. Penso che questa squadra abbia un valore reale molto importante: ha bisogno di fidu-
cia e positività intorno”. Sono dunque stati il portiere brasiliano e il centrocampista svizzero i rinforzi invernali che Corvino ha messo a disposizione di Mihajlovic. E niente di più, perché, come ha spiegato il ds, “fin dall’inizio della stagione abbiamo deciso di
dare fiducia a questo gruppo: per dire che il ciclo è finito aspetteremo fine stagione. Ma il progetto Fiorentina va avanti e nessuno ha intenzione di arrendersi”. In attesa di giugno, quando il mercato riaprirà i battenti. E con lui voci, tormentoni e speranze.
Il CaSo/2 Contestati i fratelli Della Valle
E i tifosi alzarono la voce
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orse, quella andata in scena durante la partita interna col Brescia (era lo scorso 9 gennaio), terminata poi con una vittoria sul filo del rasoio per i viola, è stata la prima, vera contestazione dei tifosi nei riguardi dei fratelli Della Valle, che sono a capo della Fiorentina dall’agosto 2002, quando acquistarono la società dopo il fallimento della gestione Cecchi Gori. Pensieri - quelli provenienti dalla parte non tesserata della Curva Fiesole - tradotti in cori pesanti. Che invitavano la dirigenza ad aprire il portafogli. “Mi sembra - ha commentato l’azionista di maggioranza della società, Andrea Della Valle - che la contestazione sia partita da una minoranza del pubblico. Per lo più da quella parte che ormai contesta ogni domenica. I fischi, comunque, ci stanno. Succede a tutte le squadre”. Più duro il pensiero dell’ad viola Sandro
Mencucci: “Andrea ci sarebbe rimasto male anche se le offese fossero arrivate da una singola persona. Le critiche nei suoi confronti sono ingiuste, perché credo che abbia fatto tanto per questa società. Ci ha messo il cuore, sempre. Ma anche tanti soldi. Basti pensare ai 200 milioni investiti in questi nove anni. È chiaro che qualcosa, in questa annata così difficile e sfortunata, abbiamo sbagliato. Ma adesso dobbiamo pensare a raggiungere il prima possibile i 40 punti, poi lavoreremo per non ripetere gli sbagli del passato. Quest’anno avvertiamo un clima di disaffezione nei confronti della Fiorentina. I dati parlano chiaro – ha concluso - abbiamo perso undicimila spettatori a partita. Vogliamo invece che i tifosi si riavvicinino alla squadra. Come una volta, quando abbiamo superato insieme i momenti più /C.G. difficili”.
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sport nel comune
TERZA ETÀ. La Polisportiva Valle del Mugnone organizza corsi di Attività Motoria Adattata
Anziani, chi si “Ama” sta in movimento Carlo Marrone
Si tratta di un programma di esercizio fisico, rivolto soprattutto ai non più
“L
giovanissimi, che ha come obiettivo quello di migliorare lo stile di vita
a Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”: chissà se l’idea base del decreto regionale del 2005 con il quale venivano definite le regole da seguire per organizzare corsi di A.M.A. (Attività Motoria Adattata) prendeva spunto proprio dall’articolo 32 della Costituzione. Sono anni che la “Polisportiva Valle del Mugnone” dedica a questi corsi buona parte della sua attività. Il Reporter ha incontrato la dottoressa Sabrina Mancini per saperne qualcosa di più. Dottoressa Mancini, cosa è l’attività motoria adattata? È un programma di servizio non sanitario svolto in gruppo finalizzato al miglioramento dello stile di vita e alla prevenzione di alcune patologie, dedicato soprattutto agli anziani, anche se i nostri settanta utenti non si definiscono tali! Quanto è importante per questa fascia d’età fare esercizio? Appare evidente e consolidato il rapporto significativo fra prevenzione primaria di molte malattie come ipertensione, obesità, cardiopatie e lo svolgimento di un esercizio fisico mirato e adatto alle caratteristiche della persona. Con l’aumento dell’età di vita media e l’invecchiamento cresce in maniera collaterale l’esigenza di affrontare la prevenzione secondaria, ovvero il giusto esercizio fisico per quella particolare condizione clinico-fisica. Ci descriva i corsi che organizzate. Abbiamo attivato corsi dove l’esercizio fisico affronta tali particolari condizioni per migliorare e mantenere uno stato fisico funzionale e
e prevenire così alcune patologie. Senza dimenticare l’aspetto sociale conseguentemente emozionale della persona. Lo scopo è quello di favorire un processo di recupero delle proprie capacità motorie e non solo, al fine di influenzare positivamente la propria qualità di vita tramite un’educazione permanente alla pratica costante di un’adeguata attività motoria. Nello specifico le patologie trattate all’interno del centro sono: l’artrosi, l’osteoporosi, le lombalgie e ancora il sovrappeso, l’obesità, l’ipertensione e il diabete. Vengono seguite anche le cardiopatie, gli ictus, il Parkinson e gli esiti chirurgici del tumore al seno. Qual è l’iter da seguire per potersi iscrivere? Proprio basandoci sul decreto con cui l’Ama è nato, le persone che prendiamo in carico devono arrivare da noi con un certificato medico: poi sarà il nostro staff a valutare se l’utente potrà iscriversi al corso dopo una batteria di selezione che comprende una valutazione toutcourt della persona. A questo punto viene compilata una scheda che servirà a valutare, alla fine dei dieci mesi di lezioni, i miglioramenti ottenuti. Oltre all’aspetto fisico, svolgere attività in gruppo ha risvolti anche sul morale? L’aspetto sociale è importantissimo. Il gruppo e la socializzazione favoriscono, infatti, insieme a una proposta motoria divertente e innovativa (per esempio tramite l’uso della musica), il buon umore e la riduzione degli stati depressivi tipici della persona anziana.
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l’APPUNTAMENTO/1. Dall’atletica alla kickboxing, tanti eventi in arrivo
Al Mandela sbarca il wrestling Lorenzo Mossani
PATTINAggIO. Grand Prix il 26 e 27 febbraio
i campioni delle rotelle si esibiscono a firenze
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l grande pattinaggio artistico va in scena a Firenze col World Roller Skating Grand Prix, il tour promosso dalla Federazione Internazionale Roller Sports che vede protagonisti i campioni mondiali su rotelle. L’appuntamento è fissato al Mandela Forum sabato 26 e domenica 27 febbraio. Per gli appassionati di pattinaggio artistico si tratta di un’occasione unica per vedere all’opera tutti insieme tanti campioni in grado di emozionare con la loro abilità tecnica, evoluzioni mozzafiato e capacità interpretative, le qualità tipiche di questa specialità ai confini tra sport e spettacolo. Il Grand Prix è il massimo evento del pattinaggio mondiale, il circuito dei fuoriclasse (i migliori 5 al mondo per le specialità singolo femminile, singolo maschile, coppie, danza). Ogni tappa del Grand Prix si
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irenze, in questo 2011, respirerà nuovamente aria di grande sport, anche se non del tutto tradizionale. Il sipario si aprirà con l’atletica leggera indoor e il pattinaggio artistico in questo mese, la cerimonia inaugurale delle Piaggeliadi e la kickboxing in aprile, la ginnastica artistica in maggio e il wrestling a giugno, ma già atteso da centinaia di fan. È questo il “pacchetto” di appuntamenti sportivi (cui se ne potranno aggiungere altri) che saranno ospitati dal Mandela Forum nei primi sei mesi dell’anno. “Da quando sette anni or sono è nata l’Associazione Palasport di Firenze, cui il Comune ha assegnato la gestione della struttura – ha sottolineato il vicesindaco Dario Nardella – mai si era riscontrato un così alto numero di eventi sportivi come avvenuto nel 2010, grazie anche all’intervento di oltre 700mila euro per l’impianto di climatizzazione. Vorrei ricordare i Mondiali e la World League di volley, il quadrangolare di basket e i campionati italiani di taekwondo, oltre ad appuntamenti cittadini come la cerimonia di apertura delle Piaggeliadi. Ciò – ha aggiunto è un dato estremamente positivo che conferma il Palasport, diventato Mandela Forum, riferimento insostituibile per lo sport cittadino e che rappresenta una risposta nel dibattito aperto sul ‘cambiamento di pelle’ della struttura in relazione a spettacoli ed eventi culturali. Anche per il 2011 il calendario
sport
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una partita della
World league
al
mandela forum
sportivo è già ricco di appuntamenti, cui potrebbero aggiungersene altri, come il campionato europeo Pesi Welter di pugilato con Leonard Bundu. Vorrei inoltre comunicare che il 19 febbraio abbiamo scelto il Mandela Forum come sede per gli Stati Generali dello sport fiorentino”. Il vicesindaco Nardella e Calamai hanno anche annunciato – nell’ottica di ottenere una delle quattro “wild card” previste dalla riforma dei campionati di basket con la nascita di una serie intermedia fra la Lega A e i dilettanti – l’intenzione far disputare al Mandela Forum le gare interne della Nuova Pallacanestro
Firenze. Nel dettaglio, da venerdì 4 a mercoledì 23 febbraio sarà allestita la pista di atletica leggera indoor e, per tutto il periodo, è previsto un fitto programma di gare fra cui il Primo Trofeo Mandela Forum. Di lì a poco – il 26 e 27 febbraio – appuntamento col Grand Prix di pattinaggio artistico. Sabato 2 aprile, come consuetudine, si terrà la cerimonia inaugurale delle Piaggeliadi, mentre il 22 riunione di kickboxing. Poi spazio alla ginnastica artistica, con i campionati italiani che si svolgeranno il 14 maggio. Da mercoledì 8 a domenica 12 giugno toccherà invece al wrestling.
Una specialità ai confini tra sport e spettacolo sviluppa in due serate: nella prima gli atleti, suddivisi nelle quattro specialità, sono impegnati nell’esecuzione del programma di gara e valutati da una giuria ufficiale; nella seconda presentano un numero in cui è preponderante l’aspetto creativo e spettacolare, la parte del pattinaggio maggiormente fruibile anche dai non addetti ai lavori, e la valutazione viene effettuata da
laura marzocchini - enrico fabbri
personaggi di spicco dell’ambiente artistico, giornalisti, autorità e sportivi di altre discipline. Viene stilata una classifica di tappa per specialità, determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nella prima e nella seconda serata, con relativo montepremi a scalare, e una classifica finale del circuito. La scelta di Firenze da parte della Federazione Internazionale come sede italiana del Grand Prix non è casuale: la Toscana è una delle regioni di punta del movimento rotellistico italiano, e Firenze, nel 2001, ospitò un’edizione dei Campionati Mondiali che ancora oggi viene ricordata come la migliore mai organizzata. In quell’occasione furono oltre 60mila gli spettatori. Per il Grand Prix verranno messe in campo tante iniziative collaterali rivolte al mondo della scuola, dell’associazionismo sportivo e del volontariato, in modo che l’evento possa contribuire anche alla promozio/Sim.Spa. ne dello sport di base.
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sport
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Il bIlANcIO. In città molte discipline faticano a decollare, dal basket al volley. Buone notizie dal rugby
il periodo nero dei giochi di squadra Lorenzo Mossani
(pallanuoto) galleggia e riesce a mantenersi su un buon livello, mentre sul versante femminile la Fiorentina non riesce a tenere il passo del Catania dopo le partenze delle big. Il Primadonna (calcio femminile), raggiunta la Serie A, non sta riuscendo a catturare l’attenzione dei fiorentini, ed è un peccato: la squadra gioca bene e meriterebbe più considerazione. È comunque sempre lo sport in rosa a tenere alta la bandiera di Firenze, con l’ennesimo buon campionato (di A2) nel basket del Firenze del presidente Paolo Ricci, che ogni anno, con poco, riesce a costruire dei roster veramente competitivi. Una disciplina in continua evoluzione è il calcio a 5, almeno come numero di tesserati: sport che ha nell’ Isolotto una speranza di rimanere in B, ma è sempre troppo poco. Infatti, nell’anno in cui il calcio non entusiasma “tutta” la città, per gli altri sport ci poteva essere più spazio, ma così non è stato, nonostante un altro scudetto sfiorato nel football americano (finale persa contro i Barbari per 12-14) e la buona prova nella canoa polo della Canottieri Comunali Firenze. In conclusione, il 2010 lascia in eredità molte società da ricostruire, ma anche qualche speranza. Speranze che al momento sono riposte soprattutto nell’ovale, aspettando basket e pallavolo. Tanti iscritti, nessuna squadra di vertice.
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inisce un sogno: quello di vedere una società fiorentina giocare un altro campionato di Serie A. Questa volta, molto probabilmente, se n’è andata la possibilità di giocarsi l’Europa. Stiamo parlando del baseball: nell’ultima riunione che si è tenuta a Tirrenia, al presidente Pier Paolo Vita era stata proposta la possibilità di un reinserimento in IBL. Godo e Paternò attraversavano un periodo non brillantissimo, e la Fiorentina sembrava la soluzione. Si era fatta avanti anche la Reggiana, che avrebbe potuto affiancare Firenze creando di fatto un IBL 2011 del centro Italia. Ma facciamo un passo indietro: prima di tutto c’è da capire la fine del sodalizio FirenzeArezzo, che doveva durare ancora almeno un anno. Del bell’accordo pattuito l’anno scorso con l’Arezzo con lo sponsor Banca Etruria, e con la conseguente disputa di un più che onorevole campionato di Serie A Federale, non è rimasto che un ricordo. Un anno e tutto torna come prima, o peggio. La Fiorentina Baseball disputerà il campionato di Serie C. Firenze, nei giochi di squadra, non riesce a portare avanti un progetto a “lunga” scadenza. Il problema? Come per la mancanza di un accordo Firenze– Reggio Emilia, anche quello tra Fiorentina e Arezzo si è interrotto soprattutto per mancanza di fondi e sponsor. Un problema che a Firenze sta attanagliando molti sport “importanti”. Il basket maschile non riesce a decollare, la pallavolo è quasi scomparsa dai campionati di vertice. Tra gli sport che richiamano attenzione solo il rugby sta attraversando un periodo di rinnovamento e punta in qualche anno a competere con le migliori squadre d’Italia. La Rari
cANOTTAggIO. Ottimi risultati, a livello nazionale, per gli atleti della Canottieri Firenze
Quelle stelle che risplendono sull’Arno
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Arno d’argento risplende delle stelle della Canottieri Firenze. La Federazione Italiana Canottaggio, infatti, ha ufficializzato le graduatorie nazionali del 2010 per quanto riguarda la Coppa Montù, classifica stilata in base ai risultati delle categorie da Ragazzi in su, e il Trofeo D’Aloja, riferita invece ai risultati dei giovanissimi Allievi e Cadetti. In entrambi i casi, per quanto riguarda l’anno appena concluso, è da registrare uno straordinario successo per la Società Canottieri “Firenze”: in Coppa Montù la squadra del direttore tecnico Luigi De Lucia si è piazzata al quinto posto su 191 club in totale. Nel Trofeo D’Aloja il
l’APPUNTAMENTO/2. In programma il 18 e 19 febbraio
Sport, è tempo di Stati generali
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l 18 e 19 febbraio, per i fiorentini appassionati di sport, sono date da non perdere. Infatti, in questi due giorni si terranno gli Stati Generali dello Sport, che avranno come sede Palazzo Vecchio e il Mandela Forum. L’intento dell’amministrazione comunale di Firenze è quello di dar vita a un appuntamento che analizzi da una parte come lo sport possa essere considerato uno strumento di benessere e politica sociale, anche attraverso l’analisi e il confronto delle politiche realizzate dal Comune, e dall’altra il ruolo dello sport come “volano economico” per la promozione di un territorio e per lo sviluppo della qualità dei suoi abitanti. Firenze capitale dello sport 2012, Firenze che ospiterà i Mondiali di ciclismo nel 2013, una scommessa da vincere in un momento importante per la città. È per questo che gli Stati Generali dello Sport sono stati inseriti nel primo “Firenze Sport Forum”, che tratterà anche questo importante evento. Tra gli ospiti che non hanno sicuramente bisogno di presentazione ci saranno Davide Cassani, Paolo Bettini e Angelo Zomegnan, direttore generale del Giro d’Italia. Il moderatore? Francesco Pancani,
il vicesindaco
dario nardella
voce del ciclismo nel nostro Paese. Ma questi non saranno i soli ospiti. Naturalmente, quando si parla di sport non è possibile non accennare anche alla crisi degli sport di squadra di Firenze: “Ne parleremo anche agli Stati Generali insieme alle società – dichiara il vicesindaco Dario Nardella - naturalmente ci vogliono anche imprenditori disposti a investire. Mi auspico una maggiore collaborazione tra le società, per unire le forze per costruire un grande vivaio convogliando, inoltre, gli sponsor. Un argomento complesso da affrontare in questi due giorni di full immersion nello /L.M. sport”.
piazzamento è stato il medesimo: quinto posto, in questo caso su 160 sodalizi andati a punti. I risultati migliorano ancora se si considerano le sole classifiche maschili e femminili: in Coppa Montù l’attività rosa della “Firenze” strappa il quarto posto, mentre nel Trofeo D’Aloja la sola graduatoria maschile vede il circolo bianco-rosso addirittura al secondo posto. Se mai ce ne fosse stato bisogno, dunque, le classifiche finali stilate dalla Fic dimostrano come il club presieduto dal notaio Massimo Cavallina Semplici sia ormai da tempo una delle grandi forze del canottaggio /L.M. italiano.
LE SOLUZIONI complementari per combattere le rughe e la cellulite DOVE IL LASER non dà risoluzione definitiva delle rughe del viso, in quanto si tratta di rughe d’espressione cioè tendono a riformarsi ad opera della muscolatura, giunge in aiuto la tossina botulinica. Approvata in Medicina Estetica per le rughe glabellari, rughe verticali del terzo superiore del volto (quelle tra gli occhi e la radice del naso) con poche gocce ben dosate ed infiltrate sottocute con ago indolore, la tossina boltulinica di tipo A (Vistabex, Azzalure) è in grado di indebolire la contrazione muscolare e di impedire il riformarsi di quelle rughe dianzi dette per alcuni mesi A dosi maggiori si può anche bloccare completamente il muscolo (per 4-5 mesi) ma il risultato sarà meno naturale perché toglie espressione al viso. L’utilizzo è da riservarsi per chi proprio quelle rughe non le sopporta. Un ulteriore metodo di correzione delle rughe e dei solchi consiste nell’impianto di acido ialuronico (Filler) che è un prodotto naturale dei fibroblasti umani ed è totalmente riassorbibile. La durata della correzione è di alcuni mesi e dipende da diversi fattori individuali. Le rughe che hanno resistito ai suddetti trattamenti trovano soluzione infiltrando nel derma, con ago indolore, il filler che inoltre è in grado di attenuare visibilmente la profondità delle pieghe naso geniene ed angolo mandibolari. Da un difetto di microcircolazione dovuto a molteplici cause (ormoni, postura, peso, alimentazione, abitudini sedentarie oltre ad una predisposizione individuale) deriva nella donna la cellulite che è una vera e propria patologia (panniculopatia edemato fibrosclerotica) che nei suoi stadi iniziali è reversibile e può con vari metodi non progredire negli stadi peggiori e più evidenti ad occhio. Tra questi metodi la mesoterapia (intradermoterapia), metodo che prevede l’infiltrazione di farmaci iniettabili sottocute che migliorano la circolazione ed impediscono la progressione della malattia ed il formarsi dell’edema. Se non curata la cellulite diventa fibrosa fino alla formazione di micronoduli e noduli (la buccia d’arancia) con sclerosi del tessuto cutaneo profondo e qua è più difficile avere risultati.In questo caso la mesoterapia prevede l’uso di farmaci ad azione fibrinolitica o che agiscano sul metabolismo dei grassi del tessuto adiposo (lipolisi) rendendolo di minor spessore (ma non allarghiamo il discorso a farmaci o a sostanze non approvate per questo uso). Per ridurre lo spessore del grasso (tessuto adiposo) la cavitazione è tecnica efficace. Grazie agli ultrasuoni trasmessi da un manipolo appoggiato sulla pelle con un gel a contatto si producono microbollicine grazie alla presenza di acqua nel tessuto adiposo (si può aumentare infiltrandola). Queste bollicine, scoppiando, fanno uscire dalle cellule adipose il grasso che verrà poi drenato dal circolo linfatico ed eliminato in gran parte con le urine (per questo è importante bere molto) e per il resto secondo il metabolismo. La cavitazione si utilizza anche per ridurre lo spessore di tessuto adiposo sano (adiposità localizzata) su addome e fianchi oltre che su cosce e gambe dove serve. Occorre precisare che le tecniche di infiltrazione descritte in mesoterapia devono essere eseguite da un medico con opportuna esperienza ed in struttura sanitaria adeguata.
DOTT. STEFANO TINTI MEDICINA ESTETICA TINTI
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“PIRATI DEL MARCIAPIEDE”, CI SONO ANChE LE BICICLETTE In riferimento alla lettera del Prof. Pellizzari su reporter di gennaio, che lamentava l’inciviltà della recente abitudine di usare il marciapiede come ulteriore corsia, per ora, per mezzi a due ruote, segnalo anche io lo stesso problema nel viale don minzoni presso cui abito. mentre approvo il tono della succitata lettera, devo dire che mi è sembrato debole e fatalista il tono della risposta. Addirittura il reporter, parlando con scetticismo della sistemazione di cartelli “per ricordare il divieto di transito ai mezzi a motore sul marciapiede” fa sembrare pacifico che invece le biciclette possano andare anche dove non sia segnata la pista ciclabile, come appunto sta accadendo normalmente, anche quando non c’è ingorgo, nel viale don minzoni. Poi verso la fine della risposta rinnova il suo “appello a scooteristi e motociclisti” affinché pensino alla sicurezza dei cittadini, confermando così la presunta innocenza dei ciclisti. una bicicletta zigzagante in mezzo ai pedoni può essere pericolosa non quanto una moto, ma almeno all’ospedale ti può mandare facilmente! Cordiali saluti Luciana Paterna Gentile signora Luciana, la lettera del professor Pellizzari cui lei si riferisce parlava del (pericoloso) fenomeno del passaggio di moto e scooter dai marciapiedi, e la mia risposta si concentrava perciò su quest’aspetto. Dal momento che lei tira ora in ballo il tema delle biciclette, e dell’usanza di alcuni ciclisti di spostarsi con fin troppa disinvoltura sui marciapiedi, le assicuro che non ritengo assolutamente pacifico che le biciclette possano passare ovunque, anzi, e concordo con lei sul fatto che anche una bicicletta zigzagante possa rappresentare un pericolo per i pedoni. Quindi le assicuro che riteniamo anche questo, come tutti quelli che possono mettere a rischio l’incolumità di coloro che camminano negli spazi loro assegnati, ovvero i marciapiedi, un comportamento da condannare. MF
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Febbraio 2011 vIA FRULLANI E LA PULIzIA DELLE STRADE Buongiorno, sono un residente nel Quartiere 2 e più precisamente in via Frullani, contrada di via rondinella. In questa zona, per quanto riguarda la pulizia notturna, nella quasi totalità delle strade siamo passati da avere una pulizia settimanale a 2 volte al mese ed infine alla tanto decantata tecnica di lavaggio con idropulitrice senza spostamento dei veicoli. omettendo di parlare dei risultati ottenuti con questo sistema francamente alquanto deludenti sono invece a segnalare che nella mia strada, ma anche in altre adiacenti, da circa 3 mesi non viene più fatto alcunché, pertanto con un residuo di sporcizia inammissibile (per esempio fra le tante troviamo ancora i resti dei petardi dell’ultimo dell’anno, mucchi di volantini pubblicitari che grazie all’ignoranza di tanta gente vengono tolti dalle cassette posta private e gettati in terra anziché negli appositi cassonetti, escrementi di cane non raccolti dai proprietari, etc.). La pulizia viene lasciata solo al buon cuore di un dipendente Quadrifoglio che una mattina ogni tanto si fa carico di una spazzatina tra auto ed auto. Tra le varie conseguenze di questa situazione, e mi sembra una delle più gravi, si è verificata anche la presenza di escrementi di topi sulle macchine parcheggiate e sui davanzali, nonché un paio di topi morti schiacciati; di ciò a suo tempo ho fatto una segnalazione alla Quadrifoglio ma non mi sembra che mi abbiano preso sul serio, dato che mi fu detto che forse gli escrementi non erano di topo bensì di pipistrelli che bombardavano a mo’ di caccia la zona. La motivazione di questo indegno spettacolo sembra che sia, a detta del dipendente Quadrifoglio con il quale ho parlato, che via Frullani ed altre, non molto larghe e con sosta veicoli a lisca di pesce da entrambi i lati, non consentono un tranquillo passaggio dell’idropulitrice. Allora se questo è vero, perché non torniamo alla vecchia maniera o non cambiamo il sistema di parcheggio cercando di istituire aree di sosta adeguate? Ho segnalato il tutto alla Sede del Quartiere 2, alla segreteria del Sindaco, alla direzione Ambiente del Comune (gli unici che mi hanno ascoltato), ma per ora non si è fatto vivo nessuno e, più importante, non mi sembra che la situazione sia cambiata. Cordiali saluti. Giuseppe Viberti “LA BATTAgLIA DEI CINEMA SOPRAvvISSUTI”, L’ESEMPIO DI CASTELLO Gent.ma redazione, sono da sempre un assiduo lettore del “reporter” e non posso che complimentarmi con voi per gli spaccati di vita che ci sapete raccontare. Con spirito di collaborazione, che spero sia da voi gradito, vorrei arricchire la documentazione relativamente all’articolo “La battaglia dei cinema sopravvissuti” che è stato pubblicato nel numero di dicembre. e in particolar modo vorrei segnalare come la realtà del Cinema di Castello sia molto più variegata di come è stata presentata. Il Cinema di Castello non è solo Cineteca ma è anche una sala d’essai che vede costantemente aumentare le presenze nelle sue giornate di programmazione, che vanno di solito dal giovedì alla domenica sera. e il programma è di tutto rispetto ed apprezzato (mammuth, noi credevamo, Social network, tanto per citare alcuni titoli…). e so-
prattutto è apprezzato l’orario serale, inizio dello spettacolo alle ore 21,30, perché è un orario che concilia alla perfezione il dopo cena con un’uscita dalla sala non a notte fonda. mentre in luglio e agosto il Cinema si trasforma in Arena all’aperto e offre agli spettatori delle bellissime fresche serate… e per finire, senza tralasciare di ricordare le iniziative teatrali che si succedono durante tutto l’anno, sia in inverno che in estate, perché non evidenziare il fatto che, al cinema, è attigua una nuovissima pizzeria che sforna pizze e primi con buone birre in accompagnamento? e che ai soci Arci, il giovedì e il venerdì, viene proposta la formula pizza+birra+cinema a 10 euro? nell’articolo si lamentava la lacuna di questo giusto connubio, ma bastava guardarsi intorno per accorgersi che l’offerta c’era. Credo che si sia persa un’occasione per presentare ai lettori del Quartiere l’effettiva dimensione del Cinema di Castello, ma sono sicuro che saprete, in un prossimo numero del reporter, dedicare nuovamente un po’ di spazio a questa bella realtà. Silvano Caneschi vIA DE’ TORNABUONI E LE ESIgENzE DEI RESIDENTI Spett.le redazione de Il reporter, avendo molto apprezzato l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di interessarsi, oltre che della sorte di negozianti, “shopping addicted”, turisti, ciclisti (e certo di qualche altra categoria…), persino di quella dei residenti di via de’ Tornabuoni in vista della sua “modernizzazione”, faccio presente a chi non ci abita e forse non lo sa che già adesso, soprattutto in momenti di particolare affluenza, ma non solamente, bisogna chiedere con umiltà “permesso?!” anche soltanto per entrare o uscire dal proprio portone! va ancora peggio se si hanno borse della spesa, valigie o altri impedimenti attinenti le quotidiane necessità familiari, per non parlare poi della quasi assoluta impossibilità di trovare un posto auto dove fermarsi appena pochi minuti per poter nel caso scaricare con calma i bagagli o far scendere senza pericolo anziani e/o disabili…Se veramente si vuole, come talvolta viene dichiarato forse in vena di fugaci pentimenti, che “il centro non perda i suoi abitanti” o che “il centro continui a vivere” e così a seguire analogamente citando, propongo intanto di prevedere lungo la strada qualche piazzola di sosta (come si è con notevole lungimiranza fatto per i vip di via degli Strozzi), dotata però di “pilomat” temporizzati (su modalità e durata dell’abbassamento se ne potrà discutere: forse tra i residenti possono esserci dei furbi…), il cui telecomando verrà concesso ai soli aventi diritto, comunque sempre soggetti alla ovvia e periodica verifica dei requisiti richiesti. distinti saluti Lettera firmata LA TRAMvIA E LE PENSILINE Scrivo questa lettera in qualità di frequentatore abituale dell’ottimo servizio offerto dalla tramvia (finalmente anche Firenze ha un servizio di trasporto urbano degno delle migliori città europee, speriamo che venga presto incrementato anche sulle altre direttrici forti della città) perché sono stufo di bagnarmi tutte le volte che aspetto il tram alla fermata Leopolda o alle Cascine per la mancata installazione delle pensiline sui marciapiedi! Qual è il mistero? Corre voce che vi sia un parere negativo della
Soprintendenza perché le pensiline non si intonerebbero con l’ambiente circostante. ma quale ambiente? Quello degli edifici di tardo ottocento/inizio novecento? o quello di quel perfetto monumento all’inutile simil muro di Berlino collocato all’ingresso della antica (quella sì) stazione Leopolda ideato dall’architetta Gae Aulenti? (nB: una torinese, ma non c’era un architetto in Toscana altrettanto - e forse più - bravo?). e alle Cascine? Come dovrebbe essere costruita secondo loro una pensilina per inserirsi nell’ambiente? Forse di rami intrecciati e coperta di frasche e foglie secche come le capanne della giungla? direbbe quel famoso attore: “ma mi faccia il piacere...”. e qual è allora il parere della Soprintendenza riguardo a quella enorme costruzione in cemento armato e mattoni rossi appena ultimata al circolo del tennis? oltretutto, sarà anche soggettivo ma è così, a me le pensiline della tramvia piacciono: sono semplici e lineari, architettonicamente leggere, costruite con materiali esteticamente validi, cromaticamente gradevoli e assolvono egregiamente al loro compito, che non è quello di realizzare un’opera d’arte, ma di riparare i passeggeri dalle intemperie! (magari aggiungetevi un paio di cestini per i rifiuti a fermata). vi ringrazio se pubblicherete questa lettera, ma soprattutto se provocherete la risposta del (o dei) responsabili. Cordiali saluti Giovanni Pesci IL DIBATTITO SULL’AEROPORTO E I DOvERI DEI CITTADINI da molto tempo ormai si parla di aeroporto sì e aeroporto no, piste parallele o trasversali oppure di rifacimenti alla meglio circa la pista già in uso. Io vorrei che si facesse un esame meno ipocrita e riduttivo circa i tempi e le necessità che la nostra società e la nostra città vivono. Tutti amano le comodità e il progresso senza tenere in considerazione che tutto questo comporta dei costi e talvolta dei sacrifici (sacrifici in prime persone e non solo di terzi). Come diceva oscar Wilde “il dovere è quello che ci si aspetta dagli altri!”. oramai l’aeroporto è indispensabile ad ogni città moderna e Firenze ha rischiato come capoluogo di regione e di Provincia di rimanere isolata e fuori da ogni gioco politico, economico ed anche di turismo qualitativo. Qualcuno ama trovare alibi disparati. Passiamo ai fatti: a Firenze nord, Peretola e comuni limitrofi esiste un traffico stradale che non ha eguali e non da adesso! da alcuni decenni! Per 24 ore! Come mai non ci chiediamo se gli abitanti che sono limitrofi agli scarichi degli autoveicoli e alle polveri inquinanti dei carburanti ai rumori notturni e diurni della via Pratese, Pistoiese, viadotto dell’Indiano, come mai non consideriamo le loro necessità? Credo che ci siano giochi equivochi che si cerca di sfruttare sulla fattibilità di potenziare l’aeroporto. Il progresso o è per tutti o per nessuno! Io abito vicino al viadotto dell’Indiano, prima della sua costruzione si poteva dormire a finestre aperte, la notte! Adesso no! Perché non lo chiudiamo? È impensabile! Quindi operiamo di conseguenza per l’interesse comune e ciascuno dia la sua parte! Ugo Arrighetti vIA DE SANCTIS/1. “E SE LA SOLUzIONE FOSSE IL PARChEggIO DI PIAzzA ALBERTI?” Ho letto che chi lavora nella zona ha difficoltà a trovare un parcheggio; ma allo
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it SALvAgUARDIA DEI NEgOzI STORICI, “NON SCORDIAMOCI DELLE PERIFERIE” In relazione al vostro articolo de “il reporter” sulla “Battaglia dei negozi storici” e in calce “Le attività di vecchia data che resistono ...” pubblicato nel numero di Gennaio della rivista, ho trovato molto interessante l’iniziativa del Comune di Firenze nel salvaguardare gli esercizi storici. In qualità di figlio di un commerciante orafo nell’area fiorentina, sono fortemente convinto che questi negozi non si possono perdere e perciò ben vengano tutte quelle azioni di aiuto possibili preposte al rilancio delle attività storiche, valore indelebile della realtà fiorentina. Credo però che il raggio d’azione del Comune non debba fermarsi solo nell’ambito del centro storico ma debba includere anche tutte quelle realtà artigianali “storiche” che vivono nei quartieri periferici e che da sempre hanno rappresentato una colonna portante nello sviluppo della città stessa. Forse gli esercenti ubicati nella periferia, oggi sono quelli che ancor più sentono il peso della crisi, perché fuori da ogni percorso turistico. In sostanza credo sia opportuno pensare a un piano strutturale di sgravi da parte del Comune, per tutti i negozi situati nel centro storico e periferico che esistono nel mercato da almeno 50 anni. Sarebbe interessante capire a questo punto quali sono i prossimi passi di questa lodevole iniziativa affinché si concretizzi in un programma solido e concreto e che presto si possono vederne i risultati. Grazie. Varo T.
Gentile lettore, concordo con lei nel ritenere che le attività storiche siano un valore indelebile della realtà fiorentina, una ricchezza per la città e per i suoi abitanti che va ben al di là del solo aspetto commerciale. Ed è evidente che quando parlo di negozi storici intendo tutti i negozi, e non soltanto quelli del centro. Nel cuore di Firenze così come nelle periferie queste attività hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, un punto di riferimento, una “colonna portante nello sviluppo della città” come dice lei, ma anche una presenza importante per la vita di tutti i giorni e di tutti i cittadini. Con tutte le differenze che possono esserci tra il centro e le zone più periferiche, ma con la medesima importanza. Un’importanza da difendere, da salvaguardare, e non solo per conservare una parte considerevole della tradizione e della storia di Firenze, ma per mantenere allo stesso tempo tutta una serie di servizi che queste attività garantiscono e che, forse a maggior ragione nelle periferie, sono di grande rilevanza nella vita di quartiere. L’assenza di turisti e di percorsi turistici in quelle parti della città che non sono il centro storico rappresentano senz’altro un’ulteriore difficoltà nel sopravvivere, ed è per questo che giudico positivamente tutte quelle iniziative che possano essere studiate e – soprattutto – messe in opera per salvaguardare i negozi storici di tutta Firenze. Ed anche in questo caso la “periferia” non deve essere dimenticata, anzi. Da parte nostra, e riconoscendo a queste attività tutta l’importanza che meritano, abbiamo spesso e volentieri pubblicato, nelle varie edizioni de Il Reporter, articoli sulle attività storiche, sulle loro difficoltà, sulle loro vicende e sulle loro “ricette” per andare avanti, dando particolare risalto a quei “compleanni” significativi (come ad esempio i 50 anni di vita di questa o quella attività) purtroppo non così facili da festeggiare. E continueremo a farlo con piacere, anche perché questo vorrà dire che altri negozi saranno arrivati a festeggiare importanti anniversari. Questo certo non basta alla sopravvivenza di esercizi e botteghe che devono fare i conti con la crisi economica, i tempi che cambiano e via dicendo, ma (auspicando che chi di dovere intanto trovi soluzioni per tutelarli) vuol quantomeno essere un modo per sottolineare la loro rilevanza – e, ripeto, non solo dal punto di vista commerciale – nella vita della città e dei suoi quartieri. Ed è per questo che saremo felici di ricevere segnalazioni sui “compleanni” dei negozi storici di tutta Firenze. Per poterli festeggiare (anche) sulle nostre pagine. Matteo Francini stesso tempo più volte si è scritto che il nuovo parcheggio di Piazza Alberti è per lo più inutilizzato. vista questa situazione di scarso utilizzo, non sarebbe possibile concordare una tariffa di sosta all’interno di tale struttura, tariffa in qualche modo “sopportabile” per chi può dimostrare che in questa zona lavora? Auguri e buon lavoro. vIA DE SANCTIS/2. LA PISTA CICLABILE E LA SECONDA FILA Spett. redazione, sono rimasta colpita dall’articolo pubblicato sul vs giornale del mese di gennaio,
dove si parla del traffico di questa via, dove abito da più di 15 anni. Soprattutto non sono riuscita a capire perché gli intervistati attribuiscano la responsabilità della mancanza di parcheggi alla “nuova” pista ciclabile; sembra che queste persone non abbiano fatto caso alla cattiva abitudine di molte persone che lasciano la macchina in seconda fila e vanno a passeggio per fare shopping. Questo, posso constatarlo direttamente da casa mia, tutte le volte che devo subire le lunghe suonate di clakson di chi parcheggia regolarmente e si trova la macchina bloccata. A mio avviso, prima della pista, uguale a quelle in uso in tutti i paesi d’europa, la gente amava par-
cheggiare addirittura in terza fila! non si potrebbe trovare qualche sistema per far capire a queste persone che si può parcheggiare nel “chiocciolone” di Piazza Alberti con una spesa abbastanza limitata se uno ci deve stare “un minutino”! Grazie per l’ospitalità distinti saluti E. Ciardetti SULLA NUMERAzIONE DI vIA DEL MEzzETTA Sulla edizione Q2 attualmente in distribuzione, un articolo su via del mezzetta ha destato il mio interesse. Prima ancora di verificare la correttezza di quanto riportato e della eventuale burocrazia prodotta dalle istituzioni nel corso del tempo a livello della toponomastica e del catasto, provo a indicare una possibile chiave di lettura della questione. L’area di via del mezzetta in questione (da via e. nencioni a via del Gignoro) ha subìto una profonda trasformazione qualche decennio fa: alla fine degli anni ‘70 l’attuale tracciato non esisteva, limitandosi, forse, ad un tratturo poderale. Infatti, provenendo da via A. del Sarto, dopo l’incrocio con via e. nencioni, via del mezzetta subiva una “chicane” e proseguiva non sullo stesso asse viario, ma su uno parallelo, più a ridosso di via rondinella, lasciandosi la colonica (tutt’ora esistente) e la chiesa sulla destra. All’epoca, non esisteva nè la struttura delle Poste, nè il complesso parrocchiale-sportivo, nè, tantomeno, la piccola arteria che oggi arriva direttamente fino alla rotonda. Al posto dell’insediamento esselunga esisteva lo stabilimento Fila (trasferito a La rufina), mentre al posto del sottopassaggio ferroviario c’era un tranquillo e sonnolento passaggio a livello. Chissà: magari, nell’istruire le pratiche per le modifiche dell’area, le istituzioni coinvolte e gli abitanti, hanno trascurato qualche particolare! Cordiali saluti, L. Innocenti
domani i Comuni prendessero in mano le redini per creare un Car Pooling migliore, ma per adesso non hanno nessuna intenzione di farlo e questo è quello che abbiamo. C’è da dire, oltretutto, che esiste perché qualcuno ha deciso di perdere tempo e denaro e di donarlo liberamente a tutti gli altri cittadini senza nulla pretendere, così, solo per senso civico. In questo paese chi dona liberamente è sempre stato visto storto perché si pensa che tutto deve avere un prezzo, che nessuno sia mai disposto a dare senza nulla ricevere. noi non siamo così. di sicuro l’iniziativa ha evidenti limiti ma noi abbiamo fatto le cose per quelle che sono le nostre possibilità ed i nostri poteri. - L’accesso è riservato a chi ha un computer perché è molto più semplice gestire un flusso di mail che non un numero di telefono, lo si può fare tranquillamente da casa propria alla sera dopo una giornata di lavoro. non ci sono persone che lucrano dietro all’iniziativa, è tutto volontario ed è evidente che da questo punto di vista l’iniziativa è limitata. e’ vero però che uno dei punti di forza del programma movimento a 5 Stelle è proprio la battaglia sull’informatizzazione e sull’accesso il più libero possibile a internet ed è anche per questo che da quel tipo di supporto siamo partiti. non abbiamo le forze per sviluppare, almeno per adesso, un accesso diverso. Però abbiamo deciso di fare una serie di incontri pubblici (il primo si terrà tra più o meno un paio di mesi, sarà nostra cura comunicarlo per tempo) dove spiegheremo l’iniziativa e raccoglieremo tutti i suggerimenti che i cittadini di reggello e Figline vorranno darci. Cercheremo inoltre di creare un data Base per aiutare quelle persone che non sanno usare il computer o che non hanno un accesso veloce a internet. Tanto dovevamo, Cordialmente, Reggello a 5 Stelle
CAR POOLINg A REggELLO E FIgLINE, DUE PRECISAzIONI Buongiorno, siamo a scrivervi perché, dopo la pubblicazione da parte vostra di un articolo riguardante il car pooling fra reggello e Figline nel numero di dicembre, abbiamo notato che alcuni lettori vi hanno scritto asserendo che l’iniziativa aveva, sostanzialmente, due difetti: - Che il car pooling così come l’abbiamo studiato è dato sostanzialmente all’iniziativa privata. - Che l’accesso all’iniziativa è limitato alle persone che sanno usare il computer o che hanno un accesso a internet. Tutto vero, solo un paio di precisazioni: - Abbiamo studiato una iniziativa privata perché non potevamo fare altrimenti, il movimento a 5 Stelle non governa, purtroppo, né il Comune di Figline né quello di reggello, ed è normale che là dove lo Stato latita il cittadino è costretto a usare mezzi privati per risolvere un problema che, e in questo chi ha scritto ha ragione, è tutto pubblico. Per questo abbiamo deciso di muoverci e cercato una soluzione e continueremo a cercarne e a proporne anche per gli altri problemi di reggello e più un generale della vallata. Cercheremo di farlo spendendoci in prima persona perché siamo convinti che la politica debba tornare ad essere un servizio per tutti e non un privilegio per pochi. Certo il nostro è solo un primo passo e saremo felici se
TERzA ETÀ, I SERvIzI DI vILLA BRACCI Spett. redazione, vorrei far presente con poche righe l’utilità del centro anziani villa Bracci. Il centro sociale di villa Bracci Q2 via di rovezzano è gestito da volontari che hanno passato gli (anta) alcuni abbondantemente. vanta di un bellissimo parco con panchine e un grande parcheggio, 270 orti assegnati dal Q2 per gli anziani del quartiere, bar con sala televisione, biblioteca, sala per il gioco delle carte, salone per il ballo domenicale e il giovedì pomeriggio con suonatori, corsi di computer di 1° 2° 3° livello, ginnastica dolce Qi-gong, pass e sportello informatico, corso di burraco, scuola di ballo, gite e pranzi sociali. Tutte occasioni per far sì che le persone della terza età possano passare qualche ora serena e spensierata, a dispetto della malinconia e la solitudine, trovando tra noi molte persone con grande disponibilità di ascoltare e dialogare accettando iniziative e critiche, anzi sicuramente é il nostro obbiettivo trovare le esigenze più piacevoli, cercando di accogliere i vostri pensieri e le vostre idee, per raggiungere gli obbiettivi di spensieratezza, visto i tempi duri di oggigiorno cerchiamo di regalarci un sorriso e un abbraccio con grande amicizia e simpatia. Augurando a tutti un buon anno, vi invitiamo a visitare questo grande centro. Il consiglio direttivo villa Bracci
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Concerti Roberto cacciapaglia 10 febbraio
Teatro Puccini
Roberto Cacciapaglia torna con un nuovo album di inediti, “Ten directions - Il lancio del pensiero”. Dopo “Quarto tempo” e “Canone degli Spazi”, l’eclettico artista offre al suo pubblico 12 composizioni di intensa carica emotiva dimostrando, ancora una volta, un’infinita capacità di raccontare attraverso la musica, con brani che sono evocativi già nei titoli, come, ad esempio, Wind song, Luminous Night, Waterland e Moscow River. Ed altri ricchi di significato come, ad esempio, la traccia Home composta appositamente ed eseguita dall’artista per la serata-evento del 29 giugno 2009 “Viareggio ricorda Viareggio”, memorial in ricordo delle vittime della tragedia ferroviaria avvenuta nella città toscana prodotto e organizzato dalla Fondazione Gaber. Nell’album del pianista sono quindi raccolte melodie che colpiscono nel profondo l’ascoltatore per poi riaffiorare ricche di sentimenti e immagini sempre diverse. Un intreccio di suoni che accompagna, aiutato dal potere magico della musica, in un viaggio che accarezza l’anima e la trasporta in una dimensione superiore, stimolando le emozioni più intime.
Rio 17 febbraio
Viper Theatre Prosegue il tour dei Rio, che, forti del successo del loro terzo album “Il Sognatore” uscito a luglio per RiservaRossa/ Sony Music, sono pronti a calcare ancora una volta i palchi di tutta Italia per riproporre i loro vecchi e nuovi successi. Il live della band capitanata da Fabio Mora (voce) e Marco Ligabue (chitarre) si preannuncia come un’esplosione di rock ed energia destinata a catturare ogni singolo spettatore. I Rio sono infatti famosi per il loro esprimersi al meglio proprio dal vivo, quando hanno la possibilità di entrare in stretto contatto ed interagire con la loro ben nutrita schiera di fedelissimi fan. I membri del “Mariachi Hotel”, questo il nome del fan club ufficiale, sono attivissimi, aggiornatissimi e sempre pronti a coinvolgere nuovi adepti ad ogni show! Con Fabio “Bronsky” Ferraboschi al basso ed Alberto Paderni alla batteria, i RIO sono pronti a sferrare un nuovo attacco.
quanto mai meticolosamente dal suo autore in ogni singolo passaggio. Giovane, ma talentuoso al punto di aver meritato uno speciale ringraziamento nelle note di copertina da parte dei suoi stessi maestri e produttori Peppe Vessicchio e Claudio Guidetti, Pierdavide è autore di tutte le sue musiche e testi. Sul disco ha suonato le chitarre e si è divertito al basso e col bouzouki, mentre dal vivo sarà accompagnato dalla band con cui ha girato l’Italia la scorsa estate, e cioè Domenico Antonacci alle percussioni, Giuseppe Sblendorio alla chitarra, Cosimo De Bartolomeo alle tastiere, Pietro Notarnicola alla batteria e Vito Astone al basso.
Clubbing Ital Tek 18 febbraio
Ex3 - centro per l’arte contemporanea
Pierdavide carone 28 febbraio
saschall
Pierdavide Carone, l’ironico cantautore multiplatino emerso grazie alla scuola di Amici, e già a buon titolo considerato una delle giovani promesse del panorama musicale italiano, arriva a presentare il suo nuovo disco “Distrattamente”, uscito a novembre. Il suo amore per i paradossi linguistici è presente fin dal titolo dell’album, preso a prestito dal brano che lo apre, che rappresenta un lavoro curato
La guest del mese di febbraio sarà invece Ital Tek, produttore dubstep di Brighton che ha fatto la sua prima apparizione nel 2006 su etichetta Net Lab. La sua prima realise è stata “Terminator 2” EP, cinque tracce con una pesante influenza delle sonorità di Aphex Twin e campioni dal famoso film con Arnold Schwarzenegger. Nel 2007 “ Blood Lines “
l’INIZIATIVA
Carnevale sì, ma solo in stile risorgimentale Q
uale miglior modo di festeggiare il Carnevale di una festa nello spelndido salone del Teatro della Pergola? Dopo il successo del veglione dello scorso anno torna la grande, esclusiva festa di carnevale organizzata dagli Amici della Pergola, la compagine di sostenitori che si occupa di aiutare a promuovere e corroborare le attività e l’immagine del teatro. Il tema quasi obbligato ruota intorno all’Unità d’Italia e ai gloriosi fatti del Risorgimento, che anche alla Pergola ebbe cittadinanza illustre: dalla presenza di Antonio Meucci a quella di Giuseppe Verdi, dal grande spettacolo di beneficenza che si tenne nel fatidico 1848 a favore della Repubblica di Venezia all’addio non troppo dispiaciuto ai Lorena. Il Gran Ballo, che come lo
scorso anno rispetterà i dettami del bal en tête pur non disdegnando quanti volessero mascherarsi per intero, sarà articolato in due parti distinte: una cena-performance nella platea del teatro, eccezionalmente svuotata delle poltrone, che porrà i commensali in mezzo a una piccola storia del Risorgimento atta a creare movimento, oltre che gaiezza, tra una portata e l’altra imbandita da Guido Guidi Ricevimenti; e un dj-set che farà danzare sul palcoscenico del teatro tutti quelli che si saranno rinfrancati con le libagioni e anche coloro che giungeranno dopo la cena, ovvero dalle 23 in avanti (la cena avrà inizio invece alle 20.15). I prezzi: 75 euro per la cena, dopo le 23: 30 euro per gli uomini e 20 per le signore.
12 “ prodotto da Planet Mu, disco dalle sonorità cupe e i suoni atmosferici, caratterizza definitivamente il suo stile. Nello stesso anno appare in molte compilation siglate Planet Mu e fa uscire “ Deep Pools “ per l’etichetta Square. fatboy slim 20 febbraio
Tenax
Torna al tenax il piccolo deejay seguitissimo da tutti gli amanti del genere che ha iniziato la sua carriera lavorarando come Dj al college a Brighton e poco tempo dopo iniziando a suonare il basso nella band degli Housemartins.
A teatro Un ispettore in casa birling 15-20 febbraio
trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, si prepara al testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Siglo de oro spagnolo. la notte poco prima della foresta 25 e 26 febbraio
Teatro Puccini
Teatro della Pergola Un ispettore in casa Birling, che arriva sul palcoscenico della Pergola grazie alla regia di Giancarlo Sepe, è considerato oramai un classico del teatro inglese, ottenne grandi successi a metà degli anni Quaranta a Londra con un giovanissimo Alec Guinness, per essere poi ripreso a Parigi e a New York. Scritto e rappresentato per la prima volta a Mosca nel 1945, in Italia venne messo in scena nel 1947 da Orazio Costa con Salvo Randone e Camillo Pilotto, e successivamente negli anni Ottanta dalla Compagnia Tieri-Lojodice. don chisciotte 22-27 febbraio
Teatro della Pergola “Don Chisciotte è un enorme
Le mostre dall’icona a Malevich 8 febbraio-30 aprile
galleria d’arte moderna L’Andito degli Angiolini ospiterà una selezione di 40 dipinti provenienti dal prestigioso Museo Russo, un numero dimensionato agli spazi non vasti ma seducenti di questi ambienti lorenesi, e scelto in modo da offrire un affascinante florilegio del percorso dell’arte russa dall’epoca delle icone fino alle avanguardie del primo Novecento. Dalla collezione di icone, imponente per numero, è stato intenzionalmente selezionato un unico pezzo, il Cristo Pantocrator in trono fra le potenze del XVI secolo, dato che le icone sono forse l’espressione artistica dell’arte russa più nota in Europa, si è inteso dedicare maggior spazio all’arte del XVIII e XX secolo. Vinum nostrum fino al 30 aprile
Museo degli argenti
Una partitura rigorosa tra la parola metaforica che diventa tangibile e il corpo che non può evitare di esistere in ogni attimo. Senza respiro. Uno straniero che cerca di riconoscersi in un mondo diverso dove emergono il ricordo, la nostalgia, la rabbia, la pioggia come elemento simbolico che ritorna sempre. Claudio Santamaria interpreta sul palcoscenico fiorentino, poetica di Koltès.
Dalla Mesopotamia alla nostra tavola, da rito di comunione a ebbrezza da evitare, da culto da respingere a porta di accesso alla spiritualità, il vino e la vite sono protagonisti della mostra. Reperti originali, sculture, affreschi e mosaici accompagnati da apparati multimediali e video racconteranno la millenaria storia della vite e del vino e la rilevante influenza esercitata sulla cultura degli antichi. Seguendo un andamento cronologico, la mostra illustrerà l’origine della viticoltura nel Vicino Oriente, la sua piena affermazione con relativi significati simbolici, religiosi e culturali nel mondo ellenico, fino alla produzione e diffusione del vino su ampia scala operata dai Romani.
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Cultura, arte e grandi eventi FEBBRAIO IN PROVINCIA: TUT TI GLI EVENTI
Fino al 13 Febbraio:
1910 Fuga dalla Capponcina. D’Annunzio fra Firenze e la Francia Il racconto del periodo fiorentino di Gabriele D’Annunzio, con foto, testimonianza e testi d’epoca. Percorso museale di Palazzo Medici Riccardi. Dalle 9 alle 19, dal lunedì alla domenica, chiuso il mercoledì. Biglietto: da 4 a 7€ (comprende la visita alla Cappella di Benozzo Gozzoli e al circuito museale del palazzo) Fino al 18 Febbraio:
Il sigillo di Adriano, di Antonio Lo Pinto
Una scultura per Palazzo Medici Riccardi Sala Sonnino - Dalle 9 alle 19, dal lunedì alla domenica, chiuso il mercoledì ingresso libero Fino al 19 Febbraio:
Gli Einstein a Firenze e dintorni
Una mostra ricostruisce la storia della famiglia Einstein e il drammatica eccidio del Focardo a Rignano sull’Arno. Sale Istituto Storico della Resistenza - Dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 dal lunedì alla domenica – chiuso il mercoledì ingresso libero
Il 24 Febbraio:
Franz Liszt, l’uomo e la sua musica
Musica e dibattito sul genio musicale. A duecento anni dalla nascita del grande pianista, la Provincia di Firenze organizza una giornata di studio. Sala Luca Giordano Dalle 9.30 alle 18.00 Ingresso libero Fino al 17 Marzo:
Addio, mia bella Addio
Esposizione in occasione del 150esimo anniversario dall’Unità d’Italia Uniformi militari, pezzi d’epoca, stampe, carteggi e giornali originali percorrono l’Unità d’Italia e i fatti che le hanno dato vita. Biblioteca Moreniana e Riccardiana Dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. Il lunedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17 Ingresso libero Dal 22 Febbraio al 10 Aprile:
Annigoni, un’arte per l’uomo
Esposizione speciale per festeggiare il centenario dalla nascita di Pietro Annigoni. , Museo Mediceo e Limonaia. Dalle 9 alle 19, dal lunedì alla domenica, chiuso il mercoledì Biglietto: da 4 a 7€ (comprende la visita alla Cappella di Benozzo Gozzoli e al circuito museale del palazzo)
Palazzo Medici Riccardi - Via Cavour, 3 - Firenze - www.provincia.fi.it