Il reporter-Impruneta-febbraio-2011

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Il Giornale nel tuo Comune

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FEBBRAIO 2011

Periodico d’informazione locale. Anno V n.15 del 7 febbraio 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

il bilancio

PRIMO PIANO

C’erano una volta i nonni Andrea Muzzi*

M

LOTTA ALLA CRIMINALITà Reati in calo ma “guardia alta”: il questore Zonno dichiara guerra allo spaccio di droga PAGG.10-11

società multietnica I filippini hanno una loro associazione. In tutto i residenti di origine straniera a Impruneta sono più di 1.400 PAG.2

sPort

Aria di referendum per la nuova piazza PAG.3

Autobus, si cambia (ancora)

la disputa

di F. Puliti – L.V. Zarrilli

A

CHE NE sARà DI gILA L’attaccante è rimasto, ma i dubbi sulla sua permanenza sembrano destinati a tornare in estate PAG.36

TROFEO DEL CHIANTI Si avvicina la 17esima edizione della gara. Intanto sul territorio l’atletica è in crescita PAG.38

bordo dei bus salgono altri cambiamenti. Non bastavano, infatti, le sforbiciate alle corse e ai percorsi di alcune linee scattati a gennaio in seguito ai tagli del Governo. Perché ora è tempo di fase 2 e, se anche questa non sarà sufficiente, 3. Il tutto nel nome del contenimento dei costi. “Cercheremo di arrivare al taglio del 13% sui costi dei bus urbani ed extraurbani”, spiega l’assessore provinciale Stefano Giorgetti. Ma come si “tradurrà”

tutto questo nella realtà quotidiana? Rivedendo e correggendo il percorso di alcune linee: novità per 23, 31, 32 e 33. E se dunque per i trasporti i tempi stanno cambiando (mentre intanto i lavori della Tav vanno avanti), a farci fare un salto indietro nel tempo ci pensa Lina Abate. Assunta all’Ataf nel (lontano) 1981, allora era l’unica donna in azienda. “Oggi c’è molto più traffico - racconta - ma prima bisognaPAGG.16-17 va avere forza...”.

Le zone “contese” tra cittadini e turisti PAG.12

olti anziani di tutto il mondo vanno in Irlanda per farsi iniezioni di botulino per cancellare i segni delle rughe. Sembrano dei “tossici”: tutte le settimane si sparano una pera di botulino. Dobbiamo abituarci all’idea che in un futuro prossimo gli anziani esteticamente sembreranno sempre più dei bambini. Ora fuori dalle scuole ci sono i nonni che aspettano i nipoti. Domani vedremo dei bimbi che aspetteranno altri bimbi. La maestra andrà in tilt: non saprà più quali sono gli alunni. “Voi due entrate in classe!”. “Noi siamo i nonni”. “E il bambino dov’è?”. “È quello che ha preso la macchina ed è tornato a casa!”. Ora a riscuotere la pensione alle poste c’è una lunga coda di vecchietti malaticci. Domani a riscuotere la pensione alle poste vedremo una lunga fila di carrozzine: come impiegate ci saranno le baby sitter! Io voglio vivere in un mondo dove il nonno ha i capelli bianchi, quando parla sputa la dentiera e ha problemi alla prostata. Questo è un mondo naturale. Mi fa effetto chiamare “nonno” uno che, se lo vede mio figlio di 6 anni, si rifiuta di giocarci: lui con i bambini troppo piccoli non si diverte! E poi c’è poco da fare: cancellare le rughe non serve a niente, le altre parti del corpo restano decadenti! *Comico

il piano

Sostegni e contributi è l’anno dei giovani PAGG.30-31

Edizione di Impruneta • 6.273 copie distribuite da

“Qualunque cosa tu possa fare, sogno tu possa sognare COMINCIA. L’audacia reca in se genialità, magia e forza. COMINCIA OrA” J.W. Goethe

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Febbraio 2011

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immigrazione. Sono 1.442 i residenti nel Comune che vengono da altri Paesi del mondo

Se Impruneta è la “terra promessa” I filippini hanno una loro associazione che promuove attività come degustazioni di piatti tipici e canti in lingua. È utile soprattutto quando qualcuno cerca un nuovo lavoro Luisa Pampaloni

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hi conosce l’associazione dei filippini di Impruneta? L’avrete incontrata forse quando ha organizzato la giornata di degustazione dei piatti tipici filippini o quando, sotto i Loggiati del Pellegrino, il coro del consolato delle Filippine ha cantato l’inno nazionale. Non hanno una sede precisa, ma il ruolo dell’associazione, composta da circa 50 iscritti, è importante per gli immigrati qui a Impruneta, che lavorano soprattutto come badanti o nei ristoranti: “perché svolgiamo il ruolo di mediatori tra chi cerca lavoro e chi invece ha bisogno di assistenza per gli anziani o di un aiuto in cucina - spiega Ruby Rose Ablog, presidente dell’associazione – il problema più grosso in questo periodo per i Filippini è proprio la disoccupazione. C’è molto meno lavoro di prima”. I filippini nel Comune di Impruneta sono 159, 76 uomini e 83 donne. I primi immigrati sono arrivati in paese circa 30 anni fa, poi è stato un passaparola tra amici e parenti. “Abbiamo trovato qui la nostra terra promessa, si può dire?”, ridono Ruby Rose e Gina, ma poi spiegano volentieri il perché: “Abbiamo trovato un ambiente che ci ha accolto bene. Le persone hanno rispetto per noi, il posto è tranquillo. Lo abbiamo preferito alla città, molto più caotica”. Gina spiega che quasi tutti i filippini del gruppo imprunetino parlano bene inglese e hanno un titolo di studio: “Abbiamo preferito lasciare le occupazioni che avevamo nelle Filippine perché i compensi erano sempre troppo bassi”. I loro figli frequentano le scuole e hanno imparato bene l’italiano. “Il problema è forse più per i bambini che sono nati qui e che non imparano bene la lingua madre”, commenta Ablog. I membri dell’associazione lavorano come volontari al consolato a Firenze quando c’è bisogno di compilare i moduli per il rinnovo dei passaporti. Raccolgono contributi per i bambini poveri del loro Paese, ma non tornano spesso: “il biglietto dell’ae-

l’associazione dei filippini di Impruneta

I dati

Quando la società diventa multietnica Secondo una rilevazione dell’ufficio anagrafe del Comune di Impruneta i residenti di origine straniera iscritti sono 1442, di cui 651 maschi e 791 femmine. Abitano nel territorio persone che vengono da tutti i continenti con una prevalenza dei paesi europei (788 persone) fra i quali prevalgono gli albanesi (334) e i rumeni reo è molto costoso e serve un periodo lungo di vacanza per andare”. Si ritrovano nelle case dei connazionali e conservano la loro cucina dove regnano gli spaghetti di riso e gli involtini primavera. L’ultima iniziativa dell’associazione è stata quella di raccogliere firme per chiedere all’amministrazione comunale di ridurre i disagi dei tagli alle corse della Cap. Hanno raccolto una cinquantina di firme, tra tutti gli stranieri che abitano a Impru-

il reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie

neta, una fetta importante di utenti della Cap. Secondo una rilevazione dell’ufficio anagrafe i residenti di origine straniera a Impruneta sono 1.442. Se si vanno a vedere i dati delle scuole risulta che gli alunni stranieri crescono in numero ogni anno. La percentuale complessiva è salita al 15.45% (2.46% in più rispetto all’anno scolastico precedente e più 3.96% dell’anno scolastico 2008-2009). Per i cittadini che vengono da altre parti del mondo lo

dall’India solo 11. Dalle Americhe hanno deciso di venire a vivere a Impruneta 172 persone e sul podio ci sono i 71 peruviani, i 28 statunitensi e i 19 brasiliani. I rappresentanti del continente africano invece sono i meno numerosi (135) con una prevalenza di cittadini dal Marocco (66 persone) e dalle Mauritius (12). statuto del Comune di Impruneta (articolo 18) prevede la costituzione di un consiglio degli stranieri, ancora tutto da istituire. “L’immigrazione e l’integrazione devono andare di pari passo – dice l’assessore al Welfare Paolo Poggini - Mi piace qui ricordare due importanti esperienze di volontariato presenti nel nostro territorio, il centro di ascolto a Tavarnuzze e la scuola di Italiano per stranieri a Impruneta, entrambi attivi da tempo”.

i servizi Le informazioni per i cittadini stranieri

Lezioni di italiano, informatica e anche lingua madre

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l Comune di Impruneta, come tutti i Comuni dell’area fiorentina sud-est, ha il suo sportello informativo per i cittadini stranieri. Si trova a Tavarnuzze, in via Fratelli Rosselli 6 e offre assistenza e informazioni utili per permessi di soggiorno, ma anche per ricongiungimenti familiari, per le modalità di accesso ai servizi, come l’assistenza sanitaria e per sapere come ci si relaziona alle varie istituzioni del territorio. Il servizio fa parte del “progetto Migranti” in collaborazione con l’Arci. A Tavarnuzze l’orario di apertura è il mercoledì mattina dalle 9.30 alle 12.30, il telefono è 0552372138. E’ l’Auser poi che

Il Reporter di Impruneta raggiunge 6273 famiglie nel Comune di Impruneta

Copia in abbonamento postale

(238). Polacchi e tedeschi sono una quarantina, seguono a ruota la “comunità” inglese, composta da 26 persone, e quella francese, 21 persone. Per il continente asiatico (347 persone) la prevalenza è data dai filippini (159), seguiti dagli immigrati dello Sri lanka (67) e dagli ucraini (39). Dalla Russia arrivano altre venti persone,

Editore e Concessionaria Pubblicitaria: Web&Press Edizioni s.r.l. Direzione ed amministrazione: via Kassel 17- 50126 Firenze tel. 848.80.88.68 Direttore Responsabile: Matteo Francini Service editoriale e grafico: Tabloid soc.coop., Firenze (FI) scrivimi@ilreporter.it

offre corsi di alfabetizzazione in paese (per quest’anno le iscrizioni sono al completo). Le lezioni si tengono il mercoledì sera e si riferiscono a due livelli di conoscenza della lingua italiana. Una novità attende da febbraio i ragazzi di origine albanese: partono i corsi di lingua madre, grazie alla collaborazione della sezione Soci Coop e della Casa del Popolo. Si tratta sopratutto di lezioni di scrittura albanese, utile ai ragazzi che abitano qui per scrivere ad esempio ai nonni rimasti nel Paese di origine. (Info 0552012142). Da tenere presente per chi abita nei Comuni della zona fiorentina sud est sono i percorsi formativi

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN) Periodico d’informazione locale Anno V n.15 del 7 febbraio 2011 N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€

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chiamati T.T.T. Tre Tazze di Tè, le iscrizioni si sono chiuse a gennaio, ma per informazioni si può contattare la Cooperativa Coop. 21, Via Giusiani 31, Bagno a Ripoli - tel. 055630089 / 055645879, e-mail coopventuno@gmail. com. I percorsi sono gratuiti e della durata di 30 ore. Sono destinati al sostegno delle famiglie di cittadini stranieri, con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e aiutare le persone a inserirsi nel mondo del lavoro tramite le competenze di base di lingua italiana e di informatica, la conoscenza dei principali servizi sociali e sanitari, l’orientamento pro/L.P. fessionale.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


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IMPRUNETA

buondelmonti. “La giunta comunale andrà avanti e approverà il progetto preliminare”

Un referendum per la nuova piazza?

L’ex consigliere Roberto Viti ha lanciato l’idea della raccolta firme per chiedere alla giunta di ripensarci e non far realizzare l’opera. La replica del sindaco Beneforti: “Le critiche arrivano da chi non riesce ad avanzare proposte vere e utili per la città”

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“Le analisi devono tornare a Tavarnuzze” D

Lisa Baracchi i sono altri manifesti attaccati alle bacheche di Impruneta. Ancora contro il nuovo progetto per piazza Buondelmonti confezionato dallo studio di architettura Canali di Parma e dall’artista Claudio Parmiggiani, che sostituirà i sampietrini con un tappeto musivo in cotto. Stavolta nei cartelli si annuncia l’arrivo di una petizione per chiedere alla giunta di non approvare il progetto preliminare e si annuncia che la raccolta firme potrebbe andare avanti per portare in paese un referendum contro questo progetto (e forse anche un secondo per far rimuovere la famosa panchina verde). Serviranno in questo caso mille firme. Promotore dell’iniziativa è l’ex consigliere di Obbiettivo Comune, Roberto Viti che in consiglio votò fin dall’inizio contro la nuova Buondelmonti e che il giorno della presentazione del progetto ha distribuito un volantino con le spese che l’amministrazione ha dovuto sostenere per questa progettazione. Oltre il costo del progetto, Viti contesta la non realizzabilità di questa idea di piazza Buondelmonti che la accomuna ad altre opere non realizzate: “una componente fondamentale è dovuta al fatto che vengono prese strade sbagliate, prevedendo progetti faraonici che non hanno le gambe per andare avanti – scrive Viti - Una buona amministrazione deve avere la consapevolezza e anche l’umiltà di quello che può riuscire a fare e su quello agire per il conseguimento di obbiettivi concreti”. Di firme contro il progetto però ancora non ne sono state raccolte: “Sto aspettando di capire se le forze di opposizione, che si sono dette contrarie al progetto appoggeranno questa petizione”, dice Viti. Sinistra Ecologia e Libertà, come Italia dei Valori e FdS ribattono sulla non realizzabilità del progetto (e quindi sullo spreco di energie a esso riservato): “riteniamo – si legge in un comunicato diffuso dai gruppi consiliari - legittimo il pensiero (molto filosofico) relativamente alla possibilità che il progetto

Asl. Disservizi per mancanza di personale

di rifacimento della Piazza Buondelmonti possa essere attrattore di finanziamenti esterni ma contestualmente e realisticamente un qualsiasi contributo messo in campo dall’amministrazione locale è fuori dalla portata delle finanze del Comune stesso”. Il sindaco Ida Beneforti da parte sua dice che il progetto preliminare sta per essere approvato dalla giunta che andrà avanti. “Le priorità sono ben altre. Penso – spiega Beneforti – alla lotta che stiamo combattendo per attenuare i disagi al trasporto pubblico locale. E i danni causati dai tagli del governo sui trasferimenti agli enti locali non sono certo finiti qui”. Commenta: “Crediamo che la piazza sia una bella opportunità per il paese, una vetrina per le aziende del cotto e un motivo di vanto per l’importanza del progetto. Detto questo, mi sembra che chi critica il progetto lo faccia perché non riesce a fare proposte reali e utili per Impruneta”. E sulla pos-

Per prima cosa bisogna che siano presentate mille firme: non è un risultato scontato sibilità di un referendum il sindaco dice: “Prima si devono raccogliere mille firme e non è una cosa scontata. Poi vedremo, rispetto ogni strumento democratico ma questo significherà spendere altri soldi che potrebbero invece essere utilizzati per portare in porto il progetto. Credo comunque si stia facendo confusione tra quelle che sono le motivazioni economiche e le valutazioni sul progetto che può piacere o meno”. Le regole legate al referendum sono contenute nello statuto del Comune dove si legge (capo II, articolo 19, comma 3) “In materia di opere pubbliche il referendum è ammesso esclusivamente fino alla fase progettuale preliminare”.

i ritorno dalla vacanze natalizie i cittadini hanno trovato diverse brutte sorprese. C’erano gli orari degli autobus cambiati, corse soppresse e per gli abitanti di Tavarnuzze i cambiamenti hanno riguardato anche il distretto socio-sanitario. Modifiche ma non in meglio. Ecco che, per mancanza di personale, nella portineria e nell’accettazione, vengono limitati gli orari di apertura e viene completamente spostata a Impruneta la consegna dei risultati delle analisi (Via Papa Giovanni XXIII, 4/7 - Impruneta Tel. 0552011331 - 0552011420). Oltre al danno la beffa, perché la difficoltà di raggiungere Impruneta per recuperare i propri referti sarà principalmente delle persone più anziane, che spesso non hanno la patente e un’auto da guidare fino in paese, e la corsa dell’autobus ci sarà? Il sindaco di Impruneta, Ida Beneforti, non l’ha presa bene e ha scritto alla Asl. Dice il primo cittadino, infuriata: “non è corretto che l’amministrazione comunale si debba trovare di fronte a un fatto compiuto senza che l’Asl abbia tenuto fede all’obiettivo dell’integrazione socio sanitaria sul territorio”. Per questo è stata inviata una lettera di protesta ai dirigenti Asl e sono stati avviati i contatti per trovare soluzioni alternative in tempi brevi. “Appare particolarmente pesante la concentra-

zione della consegna delle analisi a Impruneta, in un momento in cui i tagli del governo colpiscono duramente anche i collegamenti del trasporto pubblico locale”, puntualizza il sindaco. E aggiunge: “Comprendiamo le difficoltà economiche e di personale, ormai comuni a tutti i servizi pubblici, a seguito dei tagli alle risorse operati ovunque dal governo, ma la concertazione è e rimane uno dei mezzi che permettono di utilizzare al meglio le risorse residue, in modo da evitare il più possibile i disagi ai cittadini”. L’amministrazione comunale sta quindi lavorando attivamente per trovare soluzioni positive e riavviare una reale collaborazione con

Il Comune: “Non siamo stati minimamente avvertiti” l’Asl. Nei giorni scorsi l’assessore al welfare Paolo Poggini ha incontrato i rappresentanti della Asl per discutere quali potrebbero essere le soluzioni alternative per far tornare la consegna dei referti delle analisi a Tavarnuzze e sembra che l’esito dei colloqui sia stato positivo. Non resta che aspettare e vedere come andrà a /L.P. finire.


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trasporto pubblico. Dopo i tagli diventati effettivi da gennaio si cerca di correre ai ripari

Corsa che viene, corsa che va Giorni difficili per i pendolari Lisa Baracchi

stata coperta da una nuova navetta): contando tutte le righe della tabella delle modifiche del servizio invernale della Cap si arriva a 56 corse in meno. E si pensi che solo grazie all’intervento della Regione Toscana il taglio è passato dal 40 per cento al 12 per cento. I tagli nel Chianti si attestano al 10 per cento della percorrenza chilometrica. Il Comune di Impruneta è riuscito a sensibilizzare la Provincia e le aziende di

“L

a nostra priorità è non lasciare scoperte le frazioni e le località decentrate”, hanno detto gli amministratori dei Comuni del Chianti commentando i tagli alle corse degli autobus diventati effettivi da gennaio, durante il primo incontro con i rappresentanti del gestore del servizio Sita e la direzione mobilità della Provincia di Firenze. “Il problema è complesso. I tagli ci sono stati per tutti – spiega l’assessore Marco Pistolesi, che ha la delega ai trasporti – ma ci siamo impegnati a segnalare i punti più critici che devono essere corretti: per Impruneta è necessario ripristinare la corsa per Firenze delle 19.40 e quella da Firenze delle 20.30”. Dalla tabella che annuncia la soppressione delle corse della Cap si contano i tagli agli autobus che vanno e vengono da Firenze, cioè le corse che provocano più disagi per i cittadini: sono tre corse in meno da Firenze nei giorni feriali e altri tre in meno verso Firenze sempre nei giorni lavorativi. Il sabato le corse saltate sono tre in totale e altre dodici sono quelle soppresse nei giorni festivi. Gli altri sono tagli alle corse di collegamento, tratti più piccoli come da Impruneta alla Presura o da Impruneta a Bagnolo e Tavarnuzze (quest’ultima tratta però è

La partenza più importante da ripristinare è quella delle 20.30 da Firenze verso Impruneta trasporto per apportare alcune variazioni ai tagli proposti, quasi subito l’entrata in vigore del nuovo orario. “Siamo riusciti ad esempio a ripristinare le corse delle 18.15 da Impruneta a Firenze e delle 18.30 da Firenze a Impruneta - dice il sindaco - È ovvio che non si possano recuperare i chilometri tagliati e, vista la situazione drammatica delle risorse e i tagli dei trasferimenti operati, è evidente che se si recupera una corsa di maggior utilizzo ne perdiamo un’altra”. Un’altra delle mosse per limitare i disagi è stata l’introduzione della navetta Impruneta - Bagnolo - Tavarnuzze e

la navetta in piazza nuova

ilaria Dipendente, 28 anni

roberto e mARJORIe Badante e casalinga

duccio Studente, 15 anni

“Attese di un’ora e mezza alle fermate”

“Una raccolta di firme contro i tagli”

“Meglio il motorino a questo punto”

“Veniamo dalla Presura a piedi e soprattutto la soppressione della corsa della mattina ha reso i nostri spostamenti più difficoltosi. I cittadini stranieri utilizzano molto i mezzi pubblici e abbiamo raccolto delle firme per chiedere all’amministrazione di tentare di limitare il più possibile il disagio”

“Per andare e tornare da scuola l’autobus che mi serve c’è. Ho sentito altri miei coetanei che hanno qualche problema in più perché sarebbero utili per loro altri orari, non so esattamente quali. La domenica scendere a Firenze in bus invece è diventato complicato, meglio il motorino a questo punto”

“Viene da pensare seriamente se non convenga prendere una casa a Firenze. Non ci sono solo i tagli della Cap, è un problema perché io devo prendere più autobus e ci metto circa un’ora e mezzo in più di prima per andare a lavoro e per tornare. E quando devo lavorare di domenica è un vero guaio”

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IMPRUNETA

Le modifiche al servizio invernale della Cap sono 56. Grazie all’intervento della Regione Toscana il taglio è passato

stelvio e anna Pensionati, 78 e 76 anni

ILARIA Estetista, 21 anni

“La prima volta che vedo corse in meno”

“Mi deciderò a prendere la patente”

dal 40% al 12%. Nel Chianti le riduzioni del servizio si attestano al 10 per cento della percorrenza chilometrica

la

Cap

in piazza

Buondelmonti

parte in direzione

viceversa, che serve a coordinarsi con le corse della linea 37 dell’Ataf. La navetta è nata in seguito alla frana sulla SP 69 ‘’Imprunetana’’, vicino a Tavarnuzze, che impedisce ora il passaggio dei mezzi pubblici con un peso maggiore alle 4 tonnellate. “Dobbiamo valutare bene la possibilità di interconnessione con Ataf – osserva Pistolesi – ci aspettiamo nuovi tagli il prossimo anno e vogliamo attrez-

“In 46 anni che abitiamo a Impruneta questa è la prima volta che vedo il numero di corse degli autobus diminuire invece che aumentare. Preferiamo usare il mezzo pubblico piuttosto che la macchina e andiamo spesso a Firenze, a trovare i parenti o per fare analisi a Careggi o semplicemente a fare un giro”

Firenze

zarci bene per andare preparati alla gara per l’assegnazione a un soggetto unico per il trasporto su gomma sull’intero territorio regionale”. Alla fermata della Cap in piazza Buondelmonti una maestra osserva che, con questi tagli, “Impruneta diventa una sede disagiata. Sarei tentata di chiedere il trasferimento. Non riesco a fare i colloqui con i genitori con la dovuta calma, perché l’ultima corsa

è alle 19.10, o scappo prima dalle riunioni o mi devo cercare un alloggio in paese”. La signora Anna, 79 anni, aspetta l’autobus per raggiungere Careggi: “Chiedo spesso passaggi in macchina a mia nipote, ma mica si può sempre chiedere favori ai giovani. Sta diventando un pasticcio”. Per informazioni sulle corse degli autobus si può visitare il sito www. capautolinee.it.

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“Domenica scorsa di ritorno da Pisa ho preso l’autobus 37 dell’Ataf dalla stazione, ma a Tavarnuzze ho dovuto chiedere alla mia mamma di venirmi a prendere perché non sapevo quanto dovevo aspettare. Finché avrà la pazienza di farlo, poi dovrò forse decidermi a prendere la patente”

Impruneta In via di conclusione i lavori di interramento dell’elettrodotto nel tratto compreso tra piazza Buondelmonti e via Fabbiolle. Eseguiti i lavori di asfaltatura di via Fabbiolle, da piazza nuova al torrente Grassina. VIA PAPA GIOVANNI XXIII Concluse le opere riguardanti la sostituzione della rete idrica. MECCOLI In conclusione i lavori sulla strada in località Meccoli. VIA FONTE SECONDA In programma la sostituzione della tubazione dell’acqua nel tratto da via Montauto a via di Colline. VIA CASSIA In conclusione i lavori sulla strada e via Indipendenza.

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la storia. L’imprunetino Tiziano Verniani fa parte del team che segue il campione di motociclismo

Dietro le quinte dei trionfi di Biaggi Lisa Baracchi

che montava ricambi per moto da corsa. Era il ‘99 e Tiziano ha iniziato così a seguire le corse del motociclismo. Da lì è stato tutto un susseguirsi di incarichi dalla Honda 250 alla Ktm e di nuovo in Aprilia. Seguire le corse significa viaggiare in tutta Italia, in Europa, a volte anche fuori. C’è la frenesia dei momenti delle gare e ci sono gli intervalli dei periodi di vacanza, tra un campionato e l’altro, spesso vissuti esercitando l’altra passione, quella per le percussioni imparate grazie alla Filarmonica di Impruneta. Nel 2009 poi Verniani ha avuto l’incarico che ha segnato la svolta: è stato scelto per far parte del team dell’Aprilia, composto da sette persone, al seguito di Max Biaggi. “Ero un suo tifoso anche prima – sorride Tiziano – ma è stato un caso”. Cosa serve per lavorare alle moto dei grandi piloti? “Serve precisione e velocità. Abbiamo sviluppato un sistema che ci permette di controllarci a vicenda. È fondamentale che sia fatto tutto per bene, è un discorso di sicurezza del pilota. Anche in quei momenti pieni di adrenalina è fondamentale mantenere il sangue freddo”, spiega il meccanico di Biaggi che ormai conosce bene il Corsaro.“Sente molto la competizione, è molto schietto, sincero. Forse proprio per questo spesso dà un’immagine non troppo simpatica di sé. Ma lo conosco come una persona generosa, buona. Diciamo che la diplomazia non è il suo forte. Ha 40 anni, una preparazione atletica invidiabile e gareggia da quando ne aveva 19, sempre al massimo livello. È normale - conclude Tiziano - che si porti dietro la tensione, il motociclismo è uno sport individuale e le responsabilità ricadono quasi sempre solo sul pilota. Biaggi è pieno di voglia di fare. Sprona tutti a fare del nostro meglio, a migliorare sempre tutto. Credo sia anche grazie a questa carica che si riescono a raggiungere i risultati”.

La passione per le corse lo accompagna da una vita. Due anni fa l’incarico che ha segnato la svolta: è uno dei meccanici Aprilia del “Corsaro”

C

i sono quelle sere in cui Max Biaggi non la smette più di parlare e non vuole andare a dormire, continua a fare battute, commenti. Poi, anche se ha tirato fino a tardi, vince magari due gare di seguito. Conosce i retroscena delle vittorie del Corsaro Tiziano Verniani, 37 anni, imprunetino meccanico del team, che ha portato Biaggi-Il Corsaro a vincere il campionato mondiale Superbike 2010. “Fin da piccolo il mondo del motociclismo mi attraeva, una passione ereditata da mio padre – racconta – ma per un motivo o per un altro non sono diventato un pilota. Sono riuscito invece a entrare a far parte della squadra di Aprilia”. Ha imparato i primi rudimenti della meccanica proprio grazie al suo babbo. Un primo passo verso il mondo delle moto da corsa è stata invece l’assunzione in un’officina di Campi Bisenzio, l’officina Guidotti, Aprilia,

Tiziano Verniani

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IMPRUNETA

solidarietà. Il progetto Villaggio della Speranza compie dieci anni

Per i bimbi della Tanzania Luisa Pampaloni

Biglietti da personalizzare Bricolage da mostrare

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ricolage, saponette profumate e carta marmorizzata. Ripartono anche per il 2011 i laboratori al centro di socializzazione di Tavarnuzze e nuove mostre saranno allestite con i prodotti realizzati dai ragazzi del centro. Il centro è frequentato da persone adulte con disabilità e che hanno completato il percorso della scuola dell’obbligo. Da quest’anno c’è una nuova istruttrice che si chiama Eloisa e il centro è attivo dalle 9 alle 16 dal lunedì al venerdì. Sono accolte al massimo di 15 persone ed è questa una realtà ormai ben conosciuta a Tavarnuzze: da circa 20 anni opera sul territorio al servizio della Asl. Tra le iniziative cittadine che hanno coinvolto (e coinvolgono ancora) il centro è sicuramente da

S

penge dieci candeline l’Associazione Impruneta-Africa Amici del villaggio della Speranza e un libro racconta i suoi successi. Nella regione di Dodoma, a 7 km dalla città, capitale della Tanzania, vive e lavora a pieni ritmi il “villaggio della speranza” una risposta ad una delle più grandi sfide di questi tempi in Tanzania e in tutto il mondo, quella dell’Aids. Nel dicembre del 2000 Stefano Torrini, attuale presidente dell’associazione, passò dalla Tanzania e con i contatti avuti da don Staccioli, che ha lavorato spesso in favore di questo Paese, ha conosciuto don Vincenzo Boselli e suor Rosaria Gargiulo. Allora il progetto era poco più di uno scarabocchio su un foglio e parlava della speranza da dare ai bambini orfani, affetti da Hiv, abbandonati per strada, denutriti, malati, soli. Non si trattava di fare il solito orfanotrofio, piuttosto delle piccole case famiglia dove accoglierli. “Allora il governo non riconosceva cure per l’Aids – spiega Torrini – ora le cose sono molto cambiate. Nel Villaggio della Speranza molti dei ragazzi sono cresciuti imparando a convivere con la propria malattia e accanto a loro è nato anche un consultorio aperto all’esterno (serve soprattutto per il progetto “Maternità Sicura”) e un laboratorio di analisi. I bambini che vivono lì sono attualmente 170 e più di 2.500 persone affette da

sociale. Le attività al centro di Tavarnuzze

Hiv viene assistita al villaggio”. Da quest’altra parte di mondo invece ci sono tante persone che lavorano per raccogliere fondi e materiali da inviare in Tanzania. A Impruneta tutti conoscono le cene in favore di questo progetto o la raccolta fondi tramite la vendita delle bomboniere. Grazie a una fitta rete di contatti in tutta Italia, l’associazione degli amici del Villaggio della Speranza racconta la storia di un’idea vincente: “Mi sono chiesto tante volte il perché. Come abbia fatto questo progetto a unire volontari da ogni ambiente sociale e da esperienze diverse. Credo che la risposta sia nel

fatto che l’idea si è concretizzata e ha dato risultati tangibili”, commenta Torrini. Il villaggio ha oggi anche una piccola azienda agricola per l’autosufficienza. La stalla ad esempio viene spedita direttamente da Impruneta in un container e poi montata. E ancora hanno preso posto nel villaggio le vasche per l’itticoltura, l’orto, il frutteto, l’officina, la lavanderia e la cucina centralizzata. Tutto ruota intorno alle esigenze dei bambini. Compresa naturalmente la scuola. I lavori per la scuola secondaria si sono conclusi lo scorso anno: il percorso formativo di questi ragazzi può andare avanti.

Poter presentare i propri lavori è una soddisfazione per i nostri ragazzi ricordare lo Scendi in piazza, che ogni anno si svolge nel mese di giugno, e la promozione di eventi come la Marcia per la pace. All’interno del centro le attività cambiano ogni anno: si è passati dai laboratori teatrali a quello delle ceramiche, dal giardinaggio al ricamo su canovaccio. Le novità di quest’anno sono invece il laborato-

rio per le saponette profumate e la carta marmorizzata da utilizzare per rivestire oggetti o come carta regalo. Originali saranno poi i biglietti di auguri confezionati dalle persone che frequentano il centro. E’ possibile anche prenotare questi biglietti e chiedere di personalizzarli come si desidera. La proposta passerà presto anche dal tavolo sociale, cioè dall’incontro periodico delle associazioni del territorio, per far conoscere questa nuova possibilità per tutti i cittadini che vorranno veder realizzata una loro idea per un biglietto che sia pasquale o di compleanno o per occasioni particolari come matrimoni e comunioni. Il laboratorio di bricolage resta uno dei preferiti e prima di Natale il centro ha aperto al pubblico una mostra di tutti i lavori realizzati durante l’anno, non solo oggetti di bricolage ma anche la pittura su stoffa e il ricamo su canovaccio. Una seconda mostra sarà presto allestita negli stessi locali e chi fosse interessato a questi oggetti può richiederli facendo una donazione al centro. “Presentare i propri lavori è una soddisfazione per i nostri ragazzi – spiega Antonella Manganelli del centro di socializzazione di Tavarnuzze – significa mostrare all’esterno le capacità che vengono sviluppate qui. Sono capacità manuali e gli oggetti presentati sono lì a dimostrare i progressi di ognu/L.B. no di loro”.

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il giornale nel tuo Comune

artigianato. Una tappa del nostro viaggio nei luoghi del saper fare, tra arte e manualità

Cuci e ricuci, un mestiere sognato Simona ha 25 anni e ha aperto con sua madre un negozio in via Roma che è anche un laboratorio di sartoria. Qui si creano abiti su misura e ogni capo ha “quel dettaglio originale in più” Lisa Baracchi

I

l lavoro di Simona deve molto a quel gioco che negli anni Ottanta tutte le bambine conoscevano bene: “Gira la moda”. C’erano tre cerchi che raffiguravano diverse combinazioni di maglie, bustini, gonne, jeans, cappelli, scarpe e così via. Ci si appoggiava

al lavoro alle macchine da cucire

un foglio di carta sopra e si ricalcava la figura della modella, da appendere, colorare, regalare. Nasce anche così una passione che, una volta cresciuti, diventa il proprio mestiere e il proprio futuro. In via Roma a Impruneta, sul lato destro della strada, ci sono fioriere in cotto

a forma di metro da sarta, al numero civico “10”. Anche la targa del numero è in cotto: l’uno è un ago e lo zero un bottone. Si trova qui “Cuci e Ricuci”, la bottega di Simona Bellocci che lavora alla macchina da cucire insieme alla madre Livia. Agli appendiabiti ci sono capi unici fatti a maglia da Livia, in lavorazione delle tuniche di angeli e pastori per la recita scolastica dei bambini delle scuole elementari. Sciarpe, cappelli, accessori originali sono disposti in questo fondo dove una volta aveva sede l’associazione dei reduci combattenti. Lo si nota dalle rifiniture e dagli stucchi del soffitto, un tricolore fa da cornice, intramezzato da elmetti di soldati. “Ci piace personalizzare i capi per far risaltare dei particolari, dei dettagli originali, che siano un ricamino, un fiocco, una spilla, un bottone”, spiega Simona, che ha studiato all’istituto professionale Lucrezia Tornabuoni e deve ringraziare questa scuola per le conoscenze pratiche che ha imparato. Dopo aver lavorato in un’azienda cinque anni, a causa del taglio del

Simona

e

Livia

in negozio

personale, Simona si è ritrovata a prendere in mano la sua professione e si è messa in proprio. Ora ha 25 anni e ha tanti clienti che si affidano alle sue mani di fata. Nel negozio è tutto un via vai di gente che entra e esce e chiede quando può passare a prendere quei pantaloni a cui si deve rifare l’orlo, aggiustare una zip, quel vestito che deve essere risistemato. Il lavoro è quello della sarta tradizionale, un mestiere che è quasi in estinzione. Non per Simona che ci ha investito per il suo futuro. “Come si faceva una volta si può venire qui per richiedere un vestito da confezionare su misura. Ho

delle riviste da cui si può prendere spunto. Oppure si può entrare qui semplicemente a curiosare, tra gli abiti e gli accessori che abbiamo. Non ci sono tutte le taglie perché la produzione è interamente artigianale”. Non ci sono commesse che assalgono chi entra e incoraggiano gli acquisti, perché “Cuci e Ricuci” è negozio, ma anche un laboratorio allo stesso tempo. Simona e Livia sono sedute alle macchine da cucire, rispondono ai clienti, prendono le misure a due bambini, poi proseguono con la rifinitura delle tuniche bianche degli angioletti. “Il lavoro non manca”, spiegano .

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criminalità

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DOssIER/1. Il bilancio della polizia: giù le frodi informatiche, più omicidi volontari

Meno scippi, ma nelle case si ruba ancora Da via zara arrivano i dati sullo scorso anno: l’incidenza dei reati resta sotto il livello di guardia e sono calati i delitti, i furti e le rapine. Molte le sanzioni per ubriachezza e cifre imponenti sul fronte della battaglia alla droga Luca Serranò

U

n calo generalizzato di quasi tutti i reati, con un vero e proprio crollo di scippi e frodi informatiche. È quello che emerge dal bilancio annuale della polizia, presentato nelle scorse settimane da tutti i dirigenti di via Zara. Dal raffronto con i dati relativi al 2009 spiccano ad ogni modo due voci in controtendenza: quelle relative ai furti in appartamento (da 1.174 a 1.356) e ai casi di omicidio volontario, passati da cinque a nove. L’incidenza della criminalità sul nostro territorio, al di là di qualche zona d’ombra, per gli addetti ai lavori resta comunque sotto il livello di guardia. In particolare, in città si registra una flessione del numero dei delitti dell’11,83 per cento, mentre nel resto della provincia il dato parla di un calo del 14,83 per cento. In tutto, nel 2010 sono state denunciate dalla polizia 3.895 persone. Mille e quattrocento, invece, gli arrestati. I reati che in riva all’Arno segnano il passo, come detto, sono soprattutto gli scippi e le frodi informatiche, crollati rispettivamente del 37 e 49 per cento. Diminuiscono anche le rapine (-18,84 per cento) e i furti, passati in un

anno da 17.100 a 15.700. Significativi, inoltre, i numeri relativi al contrasto dell’immigrazione clandestina, con 782 cittadini extracomunitari espulsi, 135 dei quali accompagnati ai Cie e 34 alla frontiera. Tra le cifre più imponenti, spiccano i dati sui controlli effettuati dalle volanti in città e in provincia. Solo nel 2010 oltre ottomila interventi, con 4.700 veicoli fermati. In questo senso, grande attenzione è stata rivolta al contrasto all’abuso di alcol, con massicci posti di blocco con l’etilometro nei pressi degli snodi della movida fiorentina. In tutto, l’anno scorso sono scattate 360 denunce per guida in stato di ebbrezza, quasi una al giorno. Trecento le sanzioni per ubriachezza. Accertamenti sono stati fatti anche in molti locali del centro e della periferia,

Tantissimi gli accertamenti nei locali, alcune licenze sospese

per verificare, tra le altre cose, proprio il rispetto dei limiti alla somministrazione di alcolici. Ventitré i provvedimenti di sospensione di licenze (articolo 100 Tulps) ordinati dal questore, sulla base dei controlli della polizia amministrativa. Sul fronte della lotta alla droga, sono stati circa 350 i chili di sostanze stupefacenti sequestrati, tra cui 200 di marijuana, 100 di hashish, 35 di eroina e 14 di cocaina. Da segnalare, in merito, i numerosi colpi messi a segno dagli uomini della squadra mobile di Firenze, diretti da Filippo Ferri e dal vice Alfonso di Martino.Tra i blitz antidroga, da citare la “Operazione Posada”, che ha portato a sgominare una banda di albanesi dedita all’importazione e allo spaccio di marijuana, e la “Operazione Halal”, grazie alla quale sono finiti in manette otto cittadini marocchini facenti parte di un’organizzazione che gestiva parte dello smercio di hashish sul nostro territorio. Il 12 novembre scorso, infine, gli agenti della mobile hanno fatto irruzione in un appartamento in zona Rovezzano, sequestrando oltre 33 chili di eroina purissima e un autentico kit per il taglio e il confezionamento delle dosi.

il Questore di

firenze francesco zonno

IL PUNTO Sotto esame le scritte apparse nelle scorse settimane contro il sindaco e non solo

Dopo le proteste studentesche rispunta la frangia anarchica

C’

è la frangia anarchica del movimento studentesco, secondo gli investigatori, dietro le scritte contro il sindaco Matteo Renzi e l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne apparse nelle scorse settimane in via della Colonna, a due passi dal liceo classico Michelangiolo. Le scritte, in rosso e nero, facevano tutte riferimento alla presunta condotta antisindacale dell’azienda torinese, con offese al primo cittadino per il suo presunto appoggio alle scelte industriali del Lingotto. A condire le minacce, una stella a cinque punte. Per gli inquirenti, l’azione sarebbe

stata opera proprio di un gruppo di universitari di ispirazione anarchica, che dagli esordi della protesta anti-Gelmini avrebbe compiuto atti vandalici, a scopo dimostrativo, e partecipato a molte operazioni di disturbo. In particolare, non è escluso che una parte di questi studenti sia stata protagonista degli scontri al polo di Novoli, in occasione dell’arrivo dell’onorevole Santanchè. Dopo la carica della polizia e il lento ritorno alla tranquillità, gli uomini della Digos riuscirono infatti a identificare e denunciare alcuni studenti, immortalati dalle riprese della scientifica. Prov-

KARATE

vedimenti sono stati presi anche per gli autori del blocco del traffico ferroviario alla stazione di Rifredi, quando un gruppo di manifestanti improvvisò un corteo proprio a fianco dei binari. Momenti di tensione, infine, si sono vissuti nei giorni successivi al voto di fiducia che ha mantenuto in sella il governo Berlusconi. Il corteo organizzato nelle strade del centro dall’ala irriducibile del movimento fiorentino, però, si è svolto senza scontri. Ad avere la peggio, le vetrine di alcuni negozi, bersaglio di innumerevoli scritte /L.S. disegnate con lo spray.

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criminalità

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DOssIER/2. Il questore di Firenze Francesco Zonno commenta il rapporto sul 2010

“Noi non abbassiamo la guardia” La lotta a consumo e spaccio di sostanze rimane tra gli obiettivi principali. Ma arrivano rassicurazioni sullo stato delle cose: “Questa città ha un corpo sociale sano, abituato a collaborare” Luca Serranò

“L’

obiettivo è quello di migliorare. Sempre. I dati sono importanti ma non dicono tutto. Mai abbassare la guardia”. Commenta così, Francesco Zonno, questore di Firenze, il bilancio sulle attività di polizia relativo al 2010. “Questa città ha un corpo sociale sano, abituato a collaborare con le forze dell’ordine per un obiettivo comune. C’è un solo modo per mantenere questo rapporto: serietà e trasparenza nel lavoro”. Nello sfogliare dati e cifre sui reati compiuti in riva all’Arno, il numero uno di via Zara si sofferma in particolare sui successi ottenuti sul fronte della lotta allo spaccio e al consumo della droga. “È partendo dal basso che si combattono fenomeni come questo – spiega – un metodo che porta a due risultati: si identifica la persona che fa uso di sostanze e si comincia a risalire la filiera dello smercio”. Via libera, dunque, a controlli con le unità cinofile in piazze, locali e discoteche, e più in generale in quei luoghi d’aggregazione dove siano stati segnalati giri e movimenti sospetti. “La lotta alla droga deve stare al passo coi tempi, non è più come vent’anni fa, quando i tossicodipendenti affollavano strade e marciapiedi. Oggi è diverso – continua - spaccio e consumo seguono altre traiettorie, entrano nelle case e coinvolgono una fascia trasversale di persone, dai colletti bianchi ai

cittadini più insospettabili”. Altro versante su cui Francesco Zonno dichiara di voler concentrare i propri sforzi è il contrasto di quelle nicchie d’illegalità che s’inseriscono sulla scia delle ondate migratorie. “Sul tema va fatta una distinzione, non abbiamo mai agito indiscriminatamente per colpevolizzare i clandestini. Quel che è certo, però, è che la nostra unica guida è la legge, e quella seguiremo”. Il riferimento è alla polemica suscitata dall’introduzione, nell’ordinamento italiano, della direttiva europea sul reato d’immigrazione clandestina. La norma, in vigore dal 24 dicembre 2010, si pone in netto contrasto con la BossiFini, prevedendo la responsabilità penale dei cittadini senza permesso di soggiorno solo come ultima ratio. La stessa procura di Firenze, in una circolare, ha chiarito che disapplicherà la parte della legge italiana che punisce con l’arresto gli irregolari che non abbiano rispettato l’ordine di espulsione. “L’importante - commenta il questore - è garantire ai cittadini regole certe e di puntuale applicazione”. Il numero uno di via Zara, infine, si dice soddisfatto anche dei risultati conseguiti sul fronte dell’ordine pubblico, nella gestione delle manifestazioni studentesche degli ultimi mesi. “Ci sono stati momenti di tensione, è vero, ma la grande professionalità dei nostri funzionari ha sempre permesso il regolare svolgimento dei cortei”.

LA BIOGrAFIA Ecco il percorso del successore di Francesco Tagliente

Da Reggio Calabria alla “mala del Brenta”, quarant’anni di indagini rancesco Zonno è questore di Firenze dal 26 agosto 2010. Ha preso il posto di Francesco Tagliente, ora al vertice degli uffici di polizia di Roma. Nato il 6 settembre 1948 a Rodi Garganico, in provincia di Foggia, è laureato in Giurisprudenza (presso l’Università di Perugia), avvocato e Commendatore della Repubblica. La sua carriera inizia negli anni Settanta, quando presta servizio, come commissario di polizia, per il Ministero dell’Interno. Negli anni successivi si sposta a Reggio Calabria, dove in poco tempo passa dall’incarico di funzionario dell’ufficio

politico della questura a quello di dirigente delle volanti. Dal 1977 viene trasferito a Treviso. Proprio nel capoluogo veneto, col ruolo di capo della squadra mobile, Francesco Zonno mette a segno numerosi colpi contro la criminalità organizzata e il mondo dell’estremismo di destra e di sinistra. Negli anni Ottanta e Novanta viene chiamato a dirigere alcuni gruppi investigativi creati per indagare su casi di rilievo, come i sequestri di Augusto De Megni e Giuseppe Soffiantini, partecipando anche alle inchieste per il disastro del traghetto Moby Prince e sul cosiddetto mostro

di Foligno. Il suo nome resta comunque legato alla vicenda della “mala del Brenta”, con il doppio arresto del boss Felice Maniero, capo di una delle più controverse e letali organizzazioni criminali del secondo dopoguerra, nonché protagonista di una clamorosa evasione (grazie all’irruzione di un commando) dal carcere di Padova. Proprio sulla vicenda di Maniero è in preparazione, in questi mesi, una mini serie tv dal titolo “Faccia d’Angelo”, soprannome del gangster del Triveneto. A portarlo sullo schermo l’attore /L.S. Elio Germano.

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E AL N O SI FES TE O N R E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G


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noi & gli altri

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CuRIOsITà. Viaggio nei luoghi diventati ormai appannaggio (quasi) esclusivamente dei forestieri

se i turisti si “rubano” la città Dalla zona di santa Croce a quella di san Lorenzo, passando per santissima

migliore delle prospettive: difatti, in una classifica pubblicata su TripAdvisor (la più grande comunità on line di viaggio), Firenze è stata eletta da venti milioni di utenti come meta turistica e culturale preferita, superiore anche a New York, Roma e persino Parigi. Questo vuol dire che, scongiurando crisi economiche e improvvisi cambi di rotta, per fortuna anche il 2011 si preannuncia come un anno piuttosto “affollato”.

Annunziata e san Marco, gli avamposti degli ospiti di passaggio sono tantissimi. e a sorpresa a essere coinvolto non è più soltanto il centro storico Serena Cafaggi

C

hi conosce la canzone “Viaggi e miraggi” di De Gregori lo sa: Firenze è la città dei turisti internazionali. Che sia stata una pura casualità o più probabilmente una questione di rime poco importa. Il sospetto, infatti, si è già insinuato: possibile che il cantautore romano, una volta messo piede nel nostro centro storico, sia rimasto colpito più dal caos e dal vociare che dalle bellezze architettoniche? Possibile. Soprattutto perché si tratta di una sensazione ben nota a molti fiorentini, i quali, ormai da tempo, hanno rinunciato a godere di alcuni dei luoghi più belli della città per evitare di trovarsi a tu per tu con la folla. Le vie storiche sono abolite, soprattutto durante il weekend. Stesso discorso per locali, ristoranti e musei. L’impressione è che in città convivano due anime separate, due mondi che si incrociano ogni giorno quasi per sbaglio: da una parte la realtà quotidiana e pacata dei residenti, dall’altra la Firenze turistica prêt-à-porter, troppo spesso “falsata” per meglio accogliere i visitatori. È così che alcuni luoghi, tutti piuttosto noti, sono finiti con l’essere territorio esclusivo per questi ospiti di passaggio, stranieri e non. Da Santa Croce ai pressi della stazione, fino a piazza dei Ciompi, San Lorenzo, Santissima Annunziata e San Marco, la fetta di città “conquistata” da viaggiatori giovani e meno giovani si dimostra ancora piuttosto consistente, proprio come lo sono le attività economiche che si appoggiano al settore. Si tratta di un universo indipendente e in continuo movimento, fatto di spese e consumi con cifre da capogiro. Lo scorso anno, dopo il rallentamento registrato nel 2009, sono stati calcolati oltre otto milioni di turisti in soli otto mesi. Una crescita imprevista che ha coinvolto non più soltanto il centro storico ma, a sorpresa, anche i territori limitrofi. In particolar modo, nella provincia fiorentina l’aumento dei pernottamenti in agriturismo o appartamento è arrivato intorno al 10 per cento, diversi punti in più rispetto a qualche anno fa. Certamente si tratta di buone notizie per tutti coloro che vedono nel turismo una insostituibile fonte di benessere e guadagno, storce il naso chi invece sperava di strappare alle scolaresche in gita e ai tour internazionali un vecchio angolo di città. Ma pare che una pacifica (e un po’ chiassosa) convivenza sia la

In aumento i pernottamenti in agriturismi e appartamenti

CONTrOCOrreNTe Molte le “zone franche”

Ma i residenti non si arrendono

C

turisti in piazza

santa croce

LE SOLUZIONI complementari per combattere le rughe e la cellulite DOVE IL LASER non dà risoluzione definitiva delle rughe del viso, in quanto si tratta di rughe d’espressione cioè tendono a riformarsi ad opera della muscolatura, giunge in aiuto la tossina botulinica. Approvata in Medicina Estetica per le rughe glabellari, rughe verticali del terzo superiore del volto (quelle tra gli occhi e la radice del naso) con poche gocce ben dosate ed infiltrate sottocute con ago indolore, la tossina boltulinica di tipo A (Vistabex, Azzalure) è in grado di indebolire la contrazione muscolare e di impedire il riformarsi di quelle rughe dianzi dette per alcuni mesi A dosi maggiori si può anche bloccare completamente il muscolo (per 4-5 mesi) ma il risultato sarà meno naturale perché toglie espressione al viso. L’utilizzo è da riservarsi per chi proprio quelle rughe non le sopporta. Un ulteriore metodo di correzione delle rughe e dei solchi consiste nell’impianto di acido ialuronico (Filler) che è un prodotto naturale dei fibroblasti umani ed è totalmente riassorbibile. La durata della correzione è di alcuni mesi e dipende da diversi fattori individuali. Le rughe che hanno resistito ai suddetti trattamenti trovano soluzione infiltrando nel derma, con ago indolore, il filler che inoltre è in grado di attenuare visibilmente la profondità delle pieghe naso geniene ed angolo mandibolari. Da un difetto di microcircolazione dovuto a molteplici cause (ormoni, postura, peso, alimentazione, abitudini sedentarie oltre ad una predisposizione individuale) deriva nella donna la cellulite che è una vera e propria patologia (panniculopatia edemato fibrosclerotica) che nei suoi stadi iniziali è reversibile e può con vari metodi non progredire negli stadi peggiori e più evidenti ad occhio. Tra questi metodi la mesoterapia (intradermoterapia), metodo che prevede l’infiltrazione di farmaci iniettabili sottocute che migliorano la circolazione ed impediscono la progressione della malattia ed il formarsi dell’edema. Se non curata la cellulite diventa fibrosa fino alla formazione di micronoduli e noduli (la buccia d’arancia) con sclerosi del tessuto cutaneo profondo e qua è più difficile avere risultati.In questo caso la mesoterapia prevede l’uso di farmaci ad azione fibrinolitica o che agiscano sul metabolismo dei grassi del tessuto adiposo (lipolisi) rendendolo di minor spessore (ma non allarghiamo il discorso a farmaci o a sostanze non approvate per questo uso). Per ridurre lo spessore del grasso (tessuto adiposo) la cavitazione è tecnica efficace. Grazie agli ultrasuoni trasmessi da un manipolo appoggiato sulla pelle con un gel a contatto si producono microbollicine grazie alla presenza di acqua nel tessuto adiposo (si può aumentare infiltrandola). Queste bollicine, scoppiando, fanno uscire dalle cellule adipose il grasso che verrà poi drenato dal circolo linfatico ed eliminato in gran parte con le urine (per questo è importante bere molto) e per il resto secondo il metabolismo. La cavitazione si utilizza anche per ridurre lo spessore di tessuto adiposo sano (adiposità localizzata) su addome e fianchi oltre che su cosce e gambe dove serve. Occorre precisare che le tecniche di infiltrazione descritte in mesoterapia devono essere eseguite da un medico con opportuna esperienza ed in struttura sanitaria adeguata.

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ome in un costante tiro alla fune, da tempo immemore residenti e turisti si contendono il primato sulla città. Primato che si guadagna soprattutto nelle zone “franche”, quelle che ancora vedono le due parti convivere a stretto contatto. Giorno dopo giorno si delineano così nuovi equilibri, sottili linee di confine che separano i luoghi cosiddetti “turistici” dalle aree a esclusiva fiorentina. Ma se negli ultimi anni abbiamo assistito al lento e progressivo avanzare dei visitatori stranieri verso i margini del territorio, ad esempio verso l’Oltrarno o verso piazza Beccaria, ultimamente la situazione è cambiata di nuovo, volgendo questa volta a favore dei “padroni di casa”. Sono sempre più numerosi, infatti, i luoghi a cui si sono riavvicinati i residenti, dopo un periodo di evidente allontanamento. Tra questi c’è la zona di Santo Spirito, in cui appartamenti e ristoranti sono tornati a parlare toscano, Sant’Ambrogio e piazza dei Ciompi, soprattutto nel tardo pomeriggio e la sera, e ancora decine di spazi pubblici, come ad esempio musei, giardini e biblioteche. Ruolo d’eccezione, in tal senso, lo hanno avuto le Oblate che, grazie a una fitta offerta culturale, hanno sancito un effettivo ritorno del fiorentino in zona Duomo. Altrettanto lodevole il tentativo, sempre più marcato, di riportare i residenti nei musei, attraverso una programmazione attenta e vigile sulle tendenze artistiche contemporanee. Dalle esposizioni di Palazzo Vecchio agli appuntamenti annuali della Fortezza, fino alle serate sulla terrazza del museo Bardini, sembra che Firenze non si arrenda a diventare semplice vetrina per i visitatori di tutto il mondo. E chissà se anche nei prossimi mesi, in questo insolito gioco con la fune, i residenti tireranno più forte.


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salute e dintorni

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DOssIER/1. Sempre più persone scelgono mete lontane in cerca di “ritocchini” a buon prezzo

All’estero a caccia di lifting “low cost” La moda del “bisturi trip” spopola anche dalle nostre parti: tra le mete più gettonate europa dell’est, Africa e America. Obiettivo il risparmio: i costi si abbattono anche del 70%. Ma i rischi, specie in fase post-operatoria, possono essere dietro l’angolo

Elena Niccolucci

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n Italia lo chiamano “bisturi trip”, e indica il fenomeno emergente del turismo estetico. In parole povere si tratta di intraprendere un viaggio, destinazione Europa dell’Est, Africa o America, con l’unico obiettivo di sottoporsi a un’operazione di chirurgia plastica low cost. Neppure si trattasse di fare la spesa al discount:

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l paradiso delle terme non è più qui. È altrove, a Est, dove i prezzi si mantengono ancora piuttosto abbordabili. Ungheria e Slovenia sono le mete più ambite e apprezzate, quelle che garantiscono un soggiorno economico ma comprensivo di tanti piccoli lussi che nel nostro Paese non siamo soliti concederci. Questo accade perché, circondati da centri benessere tra i più belli, siamo stati abituati a concepirli come una forma di relax elitaria, riservata solo a pochi. Non è un caso, infatti, se per i matrimoni anche tra i fiorentini sia diventata consuetudine regalare un weekend in spa al posto del solito elettrodomestico della lista di nozze: dato il prezzo, si fa la figura dei generosi. E in effetti, tra massaggi, saune, accappatoi avvolgenti e aperitivi il conto spesso può essere equiparato a quello di un piccolo viaggio. Si spiega allora come in molti preferiscano approfittare dell’occasione per fare realmente una vacanza fuori confine. In Ungheria, ad esempio, si può scegliere tra 1.289 sorgenti termali, 48 diverse qualità di acque minerali e 136 sorgenti di acque curative. I centri sloveni, invece, sono rinomati principalmente per la qualità dei fanghi e vantano di essere tra i più economici d’Europa. Ciò non toglie che le terme toscane restino tra le migliori di cui possiamo disporre, sia in termini di professionalità sia per la non trascurabile vicinanza da casa. Il consiglio può essere dunque quello di approfittare delle tante offerte e dei pacchetti risparmio che, soprattutto nei periodi di bassa stagione, permettono di spendere il giusto, tenendo a bada i sensi di colpa. D’altronde, anche i paradisi acquatici dell’Est presentano un grave inconveniente: fino a primavera, le temperature scendono talmente in basso che neppure le terme più calde riuscirebbero a rendere piacevole /E.N. la permanenza.

la mania del risparmio ha raggiunto il suo apice proprio nella ricerca di interventi a prezzo contenuto, di protesi scontate e chirurghi a buon mercato. Ma le controindicazioni, naturalmente, sono dietro l’angolo. A determinare i costi di un’operazione concorrono fattori che non devono essere sottovalutati: l’insufficienza delle norme igienico sanitarie, della sicurezza nei locali e della qualità dei materiali usati può essere causa di spiacevoli sorprese. E in effetti, pacchetti viaggio “tutto incluso” a poco più di duemila euro possono far nascere qualche sospetto. Ma andiamo per gradi. Le mete più ricercate e cliccate su internet sono la Polonia, la Slovenia, la Tunisia e Malta, e oltreoceano anche l’Argentina. Ma sembra che le nuove realtà emergenti in questo business (che non conosce limiti) siano la Thailandia e il Sud Africa. Calcolatrice alla mano, rispetto all’Italia i costi arrivano a essere dimezzati, o forse qualcosina di più: in linea di massima si parla di 50 o 70 per cento in meno della spesa totale. Se infatti un intervento di mastoplastica additiva nel nostro Paese può costare anche 10mila euro, all’estero è possibile cavarsela con 3mila, stessa proporzione per lifting facciali o correzioni del setto nasale. Secondo Bruno Giacomo Carrari della Sies, Società italiana di medicina e chirurgia estetica, “il problema non risiede nella professionalità dei colleghi all’estero, ma nei controlli che là garantiscono. Si tratta di una vera e propria roulette russa: si può avere fortuna e imbattersi in una equipe medica competente così come si può finire nelle mani di personale non qualificato. E in questi casi capita persino di non riuscire a reperire il medico che ha eseguito l’intervento”. I veri rischi derivano dunque dalla fase post-operatoria, quando i risultati non sono proprio quelli sperati. “Ogni chirurgo, per prudenza, è sempre piuttosto restio a metter mano su un lavoro iniziato da qualcun altro - sottolinea Carrari - anche per questa ragione, in caso di complicazioni, per il paziente diventa complesso gestire la situazione”. Se in Italia è piuttosto semplice informarsi sulle credenziali di un medico o della sua clinica, all’estero invece può essere un’impresa di non poco conto: tra i controlli non verificabili e le normative extraeuropee, l’operazione può trasformarsi in una bizzarra scommessa. Piccole avventure chirurgiche per turisti senza frontiere.

In caso di complicazioni situazioni difficili da gestire


salute e dintorni

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DOssIER/2. Lo scorso anno circa 1.800 toscani hanno scelto gli odontoiatri di altri paesi

E c’è chi “migra” per curarsi i denti Serena Cafaggi

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l viaggio è per antonomasia sinonimo di relax. Ma non per tutti, a quanto pare. Complici la crisi economica e un insistente passaparola, si calcola che lo scorso anno circa 1.800 toscani hanno deciso di partire verso l’est Europa per concedersi cure odontoiatriche low cost. Da qualche anno, ormai, si tratta di una vera e propria tendenza, tanto che, su internet, spopolano i siti interamente dedicati a questa insolita “avventura” medica. Ma tra recensioni entusiastiche e allarmi relativi ai rischi in cui si può incappare emerge un quadro a luci e ombre. Se infatti il risparmio su protesi dentarie, terapie o operazioni di implantologia appare notevole (si parla di costi dimezzati rispetto a quelli italiani), persistono invece da più parti dubbi e preoccupazioni sulla qualità dei risultati. In altre parole, oltre alla spesa rischia di ridursi anche la garan-

zia di un lavoro valevole. Questo accade perché, a differenza dei medici nostrani, quelli ungheresi, sloveni o romeni non sono ancora soggetti alle normative europee in materia di sicurezza e igiene. Si spiega allora come una cura a buon mercato possa provocare gravi disagi o persino indurre a nuovi interventi riparativi. Altro fattore da non sottovalutare sono i controlli e i lavori di “manutenzione”, che per ovvie ragioni non possono sempre essere eseguiti all’estero. Operazioni costose ma di semplice routine, che per ironia in Italia sarebbero anche gratuite, se considerate parte del pacchetto chirurgico. A conti fatti, insomma, sommando le trasferte aeree ai possibili inconvenienti post-intervento i costi possono ricominciare a lievitare. Eppure mai come oggi il turismo odontoiatrico continua a reclutare nuovi candidati: il problema di fondo è infatti che, secondo i

Con la crisi succede sempre più spesso che ci si affidi a mani straniere. Anche in questo caso diminuiscono le spese, ma i medici mettono in guardia

L’INIzIATIVA. A cura di Confesercenti

Lo sportello che aiuta a scegliere L’obiettivo è quello di fornire un servizio di informazione e sostegno. “È necessario dare risposte chiare”

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i fronte al boom del turismo dentale, che nel nostro territorio cresce con ritmi superiori al 10 per cento annuo, Confesercenti ha aperto uno “sportello amico” per garantire al cittadino un adeguato servizio di informazione e sostegno. Alfredo Paduli del Cio (Collegio italiano odontotecnici) spiega infatti: “Per mettere in guardia i fiorentini dai rischi cui possono incorrere all’estero è necessario offrire delle risposte chiare e trasparenti, permettendo a ogni individuo di comprendere e scegliere la migliore soluzione possibile per la propria salute”. La consulenza fornita è completamente gratuita e si pone l’obiettivo di contrastare due fenomeni concomitanti: da un lato la tendenza ad affidarsi a cure mediche a basso costo, dall’altro la crescente importazione di protesi dentali provenienti da India, Cina ed Est Europa,

prive di ogni certificazione. Un problema da non sottovalutare è infatti relativo ai materiali usati: “Alcune protesi cinesi - ricorda Paduli - hanno presentato tassi di piombo undici volte superiori a quelli consentiti”. Dunque, venendo meno le sicurezze a livello igienico-sanitario e l’assistenza post-operatoria, vengono meno anche le garanzie sufficienti per la buona riuscita dell’intervento di applicazione protesica. Non a caso, in soli cinque anni nella provincia fiorentina sono stati chiusi ben 150 laboratori odontotecnici, e nonostante tutto la situazione continua a peggiorare. Lo sportello amico nasce allora dall’esigenza di tornare in contatto con i cittadini, promuovendo un rapporto basato sulla fiducia e non più sulla diffidenza. Per chiarire qualsiasi altro dubbio, basta prenotare un appuntamento gratuito /S.C. (telefono: 055/27051).

dati pubblicati dall’associazione Altroconsumo, al primo posto delle prestazioni sanitarie più difficili da saldare c’è proprio il dentista. È per tale ragione che in tanti scelgono la strada estera. Ma l’allerta dei medici è rivolta a tutte le soluzioni apparentemente convenienti: già dopo pochi

mesi dalle operazioni si rischia di imbattersi nei primi danni. Abbandonare l’eccellenza fiorentina e italiana - avvertono - può rivelarsi un salto nel buio. Affidabilità e sicurezza rappresentano elementi imprescindibili per ogni genere di intervento sanitario e non esistono compromessi. Ecco

perché, dalle certificazioni relative ai materiali usati sino ai corsi di aggiornamento obbligatori, la professionalità degli odontoiatri e odontotecnici italiani è una garanzia da non sottovalutare. Nella speranza che un giorno non sia più necessario fare le valigie per curarsi un mal di denti.


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mobilità

Febbraio 2011

ON THE ROAD/1. Quando Lina Abate fu assunta all’Ataf, nel 1981, era l’unica donna in azienda

Il giorno che arrivò l’autista in gonnella OPeNING

Ama moltissimo il suo lavoro (anche

Il nuovo concessionario Opel

Welcome: auto hi-tech e 50 posti di lavoro

se adesso sta in ufficio), non si è mai sentita

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discriminata dai suoi colleghi maschi e, se potesse, tornerebbe di corsa al volante lina aBate

Ludovica V. Zarrilli della federazione che seleziona le giovani leve in gonnella che vogliono cimentarsi nel pallone - ne hanno fatto un’autista coi fiocchi. “Più che in azienda, le discriminazioni si subivano all’esterno - spiega senza mai smettere di sorridere - una volta, erano appena state assunte delle nuove colleghe, mi ricordo che un signore corse dietro al bus per paura di perderlo. Quando vide me al volante sbottò ‘no no, per carità, una donna? Non salgo, aspetto il prossimo’ e io tra me e me pensai: aspetta, aspetta, tanto su quello che viene dopo c’è un’altra donna!”. Un grande senso dell’umorismo e una personalità ben piantata coi piedi per terra, Lina racconta come anche questo mestiere sia cambiato radicalmente nel corso degli ultimi trent’anni. “Certo, oggi c’è molto più traffico di un tempo, ma prima bisognava avere forza per guidare certi mezzi. Alcuni erano a due piani, altri avevano la guida al centro, altri ancora avevano un freno a mano talmente duro che servivano due mani per tirarlo”. E a sentir parlare della nevicata dello scorso 17 dicembre, che ha visto tanti suoi colleghi andare nel panico, dice: “Nell’85 capitò anche a me, ero sul 23 e dovevo arrivare fino a La Fonte, ma il bus non ce la faceva. Feci scendere i passeggeri e li invitati a spingere. Arrivammo fino in cima”. Dulcis in fundo, non poteva mancare un pensierino sulla tramvia: “Se mi piacerebbe guidarla? Che domande, certo che sì”.

eneral Motors sbarca a Firenze e lo fa in grande stile, aprendo una concessionaria Opel insieme a due imprenditori e offrendo 50 nuovi posti di lavoro. Welcome, così si chiama questo punto vendita studiato su misura del cliente, è frutto della joint venture tra GM Italia, Francesco Maldarizzi e Stefano Foschi (questi ultimi già titolari de La Rotonda Mercedes-Benz), che si sono messi insieme per dare vita a una nuova rete in grado di razionalizzare il sistema di vendite. “Abbiamo scelto Firenze – dice Francesco Maldarizzi, presidente di Welcome – abbiamo colto un’occasione perché niente fosse trascurato. Teniamo vicino il sogno e il bisogno. Garantiamo un’attenzione al cliente da hotel a cinque stelle”. Un know how perfezionato dall’esperienza e una grande attenzione alle esigenze del cliente sono gli ingredienti che hanno dato vita al nuovo concessionario fiorentino, che offre non solo l’intera gamma di automobili, ma soprattutto un’assistenza continua e altamente specializzata che comincia nel momento dell’acquisto, fa da supporto per qualsiasi necessità e accompagna il cliente in tutto il ciclo vitale dell’auto. Oltre a garantire un punto di riferimento per i clienti Opel (sono circa 20mila i veicoli del brand che attualmente circolano in città), Welcome contribuisce allo sviluppo del comparto automobilistico fiorentino, creando 50 nuovi posti di lavoro che, all’interno dell’azienda, vanno a implementare un team sempre più indirizzato verso i servizi alla persona. “È giusto avere qualche preoccupazione per la crisi economica – spiega Stefano Foschi, amministratore delegato di Welcome – ma è altrettanto indispensabile produrre una reazione. Ecco perché, qui a Firenze, due imprenditori - si può dire? - di successo, si uniscono per stringere una joint venture con GM. Possiamo far bene, molto bene, /B.B. insieme”.

Qualità e genuinità...

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ermessi per poter circolare, con febbraio sono scattate alcune novità. Dal 1° di questo mese, infatti, i disabili che hanno necessità di ottenere permessi per poter circolare hanno a disposizione, oltre alla sede Sas nel cubo del Parterre, anche altri due Punti Sas decentrati (Nord e Sud), aperti anche il sabato e la domenica con orario 8-18,30. Il Punto Sas Nord si trova in viale XI Agosto 7, il Punto Sas Sud in via Emilio Visconti Venosta (controviale del viale Generale Alberto Dalla Chiesa). “È importante che tutti gli utenti abbiano a disposizione il massimo del servizio, ma in primo luogo gli utenti disabili - spiegano da Sas - stiamo facendo da tempo formazione al personale per poter arrivare col tempo a rilasciare tutti i permessi comunali anche nei Punti Sas decentrati, dove attualmente si effettuano i ticket di ingresso dei bus turistici. Questo – continuano dalla società - per cercare di eliminare le code che negli ultimi tempi si sono viste al cubo del Parterre, dopo l’approvazione del piano della sosta. I Punti Sas decentrati hanno la particolarità di essere aperti anche il sabato e la domenica con orario continuato, dando maggiori possibilità a tutti i cittadini e in primo luogo agli invalidi”. In sintesi, da questo mese ai Punti Sas si possono ottenere tutti i permessi invalidi, tutti i permessi per la Zcs, quelli del tipo “Viva la mamma” per le donne con bambini piccoli e i permessi temporanei per la Ztl, oltre ai consueti ticket per i bus turistici. Entro l’estate, inoltre, saranno distribuiti in modo decentrato anche i permessi per i residenti Ztl. Per tutte le informazioni è possibile consultare il portale della società (www.serviziallastrada.it), dove sono reperibili le indicazioni sulle autorizzazioni e sulla modulistica per i contrassegni invalidi. È poi possibile contattare il Contact Center Sas (tel. 055.40401, fax 055.4040221, e-mail scrivi@serviziallastrada.it). Resta comunque invariato il servizio (e l’orario) del Punto Sas Centro (Parterre).

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esteggia quest’anno, il 19 ottobre, i suoi primi trent’anni da dipendente Ataf, 16 dei quali passati su e giù da un bus. Lina Abate, che ha fatto il suo ingresso trionfale nell’azienda del trasporto pubblico fiorentino nell’ormai lontano 1981, è stata la prima signora a guidare i bolidi che accompagnano i cittadini da una parte all’altra di Firenze. Era da sola contro o con, dipende dai punti di vista, una massa di colleghi maschi. “Mi sono sempre trovata bene con loro - spiega Lina che oggi lavora negli uffici di viale dei Mille - sono convinta che essere trattata in un modo piuttosto che in un altro dipenda molto dal modo in cui ognuno di noi si pone nei confronti di chi ha di fronte. Ho capito anche che se lavoravo bene, senza pretendere nessun trattamentoi diverso ed eccezionale solo per il fatto di essere una donna, loro mi rispettavano come si rispetta ogni altro collega”. Lina ha cominciato per scherzo: era alla ricerca di un lavoro, aveva preso la patente D, “gli amici mi dicevano cosa te ne farai di codesta patente, tanto non ti assumeranno, e invece ho fatto il concorso e mi hanno presa, e ne sono stata ben felice. È un lavoro che ho amato molto, fosse stato per me sarei ancora a bordo di un autobus, peccato che sono stata spostata in uffio a causa di un problema di salute”. Un grande amore per il proprio lavoro e una personalità iperattiva - Lina ha giocato a calcio per anni e ancora oggi fa parte

PERMEssI


mobilità

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ON THE ROAD/2. Dopo la prima sforbiciata di gennaio arriva la fase 2 del contenimento dei costi

Tagli e ritagli, i bus cambiano ancora Novità in vista per gran parte delle linee. Compreso l’affollato 23, non più costretto a rientrare in centro in direzione Gavinana. Ci penseranno 31, 32 e 33 a “coprirgli le spalle”

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Tav, i lavori intanto vanno avanti

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Francesca Puliti a prima mazzata è arrivata all’inizio dell’anno. Corse meno frequenti per quasi tutte le linee, tratti di percorso scomparsi nel nulla e fermate soppresse. Ma preparatevi, perché stanno per arrivare altre due sforbiciate. “Con la fase numero due (dal 5 febbraio) cercheremo di arrivare al taglio del 13% sui costi dei bus urbani ed extraurbani – spiega l’assessore provinciale ai trasporti Stefano Giorgetti – ovvero il contenimento necessario a fronte delle minori risorse che arrivano dalla Regione”. Se poi non dovesse bastare neanche questo secondo step, si passerà a una terza fase, a partire da marzo, per cercare di limare ancora il servizio. Ma partiamo dall’inizio, dai primi cambiamenti. Con l’anno nuovo alcune linee hanno già riveduto e corretto il percorso: sono 3, 12, 13 e 17. La linea 3 (Cure-Nave a Rovezzano) si è vista prima tagliare via un pezzo di strada (il tratto Rondinella-Novelli) e poi reintegrare un tratto in seguito alle proteste. Per capirsi: venendo da Gavinana il bus non si infilerà più a Coverciano, ma percorrerà via D’Annunzio fino all’incrocio con viale Duse e poi riprenderà la retta via verso lo Stadio. Per quanto riguarda 12 e 13, le due linee sono rimaste orfane dell’anello Fortezza (e hanno lasciato sguarnita la fermata di viale Strozzi, in prossimità delle strisce pedonali): chi dalla Fortezza deve andare verso viale Redi si prepari a fare un bel tratto a piedi o a tornare verso Smn in cerca di un bus. O aspettare i non molto frequenti 29 e 30. Meno traumatico il taglio subito dal 17, che non percorre più viale dell’Aeronautica ma si ferma al piazzale delle Cascine. La prossima tranche di risparmi deriverà da “una completa rimodulazione delle

CANTIERI. A Campo di Marte e agli ex Macelli

linee urbane”, afferma Giorgetti. Con conseguente “rimodulazione” delle abitudini di chi le utilizza. Tra le altre, cambia il 23, una delle linee più affollate: da San Marco a Gavinana dovrebbe essere cancellato il rientro nel centro storico dal lungarno della Zecca e corso dei Tintori. Il tratto sarà invece coperto da 31 e 32 che, venendo da piazza Beccaria, non svolteranno più a sinistra in direzione via Quintino Sella, ma andranno invece verso la Biblioteca Nazionale e il Ponte alle Grazie. Non solo: per 31 e 32 si torna al passato. Il primo andrà solo a Grassina e il secondo solo all’Antella, dimezzando così i passaggi davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri. Novità anche per il 33: il capolinea si sposta da San Marco a via dell’Oriuolo, il che significa che, una volta arrivato alla stazione di Campo di

Si dimezzano i passaggi davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri, ma aumentano alle Grazie Marte, il bus tornerà indietro per i viali di circonvallazione fino a piazza Piave, per prendere anch’esso corso dei Tintori. Poi però il 33 svolterà a destra in via de’ Benci, fino a raggiungere via dell’Oriuolo. Al ritorno percorrerà quello che un tempo era il tragitto del 23: sfiorando piazza Duomo, prenderà via del Proconsolo e attraverserà l’Arno al Ponte alle Grazie. Un consiglio per tutti: studiatevi bene il sito internet dell’Ataf prima di uscire di casa.

la Tav? Anche se sulla questione sembra scesa una sorta di silenzio, con la discussione messa da parte per pensare agli impellenti cantieri del tram o ai tagli del Tpl, i lavori dell’Alta velocità vanno comunque avanti a pieno ritmo. Anche più del dovuto, secondo qualcuno. “Nel cantiere di Campo di Marte – dice Tommaso Grassi, consigliere comunale del gruppo Spini per Firenze – il limite delle cinque ore di lavori non viene rispettato”. Tale limite era stato imposto dal Comune alla ditta costruttrice in seguito a ben tre richiami dell’Arpat. Il problema del rumore e della polvere, invece, dovrebbe essere stato risolto grazie a paratie più alte. Ma il condizionale è d’obbligo, perché chi ci vive vicino non la pensa esattamente così. Le ruspe sono in azione anche nella zona degli ex Macelli, in via Circondaria, dove dovrebbe sorgere la tanto contestata Stazione Foster. Proprio quella che il sindaco Renzi avrebbe cancellato volentieri dal progetto, a causa dei costi e dei rischi per la sicurezza idrogeologica. In attesa del (decisivo?) incontro del primo cittadino con il governatore Rossi e l’ad di Ferrovie Mauro Moretti, l’iter burocratico per la realizzazione della stazione è andato avanti. “Do-

lavori in corso agli eX

macelli

vremmo incontrarci a brevissimo – afferma il presidente della Regione – è questione di settimane”. Nel mentre, però, è arrivato il nullaosta acustico per i cantieri, il 25 gennaio scorso. È prevista a primavera, invece, la partenza della fresa scavatrice per la costruzione del tunnel sotterraneo, che comincerà a interrarsi a Campo di Marte. “Abbiamo fatto richiesta a Rfi per effettuare un altro sopralluogo – continua Grassi – ma ancora non ci è pervenuta nessuna risposta”. Risale a ottobre scorso, infine, la prima visita ai cantieri a opera delle commissioni ambiente e urbanistica del Comune, assieme ai membri dell’Osservatorio ambientale. Ma da allora i lavori sono andati /F.P. molto avanti.


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economia

VADEMECuM. Ecco i percorsi da seguire per aprire e portare avanti senza errori un’attività

Imprenditoria, guida alla sopravvivenza Serena Cafaggi

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mprenditori non si nasce, si diventa. È questo il presupposto che bisogna tenere bene a mente se si desidera aprire una nuova attività. La motivazione e i buoni propositi da soli non bastano, soprattutto quando si è giovani o inesperti in materia di mercato. Tra le noie burocratiche, le autorizzazioni da richiedere, la scelta

LA NOvITÀ La Locandina cambia pelle

Trovare casa o lavoro è diventato più facile

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n cerca di una casa, di un’auto o di un lavoro? Ora trovarli è diventato più facile. La Locandina, il bisettimanale free press di annunci economici della Web&Press Edizioni, ha infatti cambiato “pelle”, e da circa un mese esce in una nuova versione. Una versione che, grazie alla suddivisione delle categorie in cinque colori, ha reso la consultazione più veloce e intuitiva, e ancora più facile trovare quello che si stava cercando. Le novità non mancano, a partire da una testata rivista e modernizzata per arrivare a una grafica più moderna, tutta basata su 5 colori che sono diventati i “protagonisti” del giornale: blu, ocra, viola, verde e arancione. Ognuno di questi colori indica una delle categorie in cui il giornale è suddiviso (immobili, lavoro, veicoli, mercato e relazioni), rendendone così più rapida la consultazione. E anche la copertina è ora diversa, riprendendo di volta in volta uno di questi colori. “Nonostante il mondo dei giornali cartacei di annunci economici abbia attraversato momenti difficili – spiega Patrizio Donnini, amministratore unico della Web&Press Edizioni – La Locandina ha retto ed è cresciuta. E ora spazio a queste ulteriori novità”. Il giornale viene distribuito ogni anno in 4 milioni di copie, ha oltre 18 anni di vita alle spalle e, da settembre, è completamente a colori. Finite le novità? Neanche per sogno. Dallo scorso 24 dicembre, infatti, anche il sito internet del giornale, www. lalocandina.it, si è rinnovato, con una veste grafica basata sugli stessi 5 colori che rendono più facile la registrazione, l’inserimento e la consultazione degli annunci. Inoltre, grazie al nuovo sito è possibile creare mini-brochure con i propri annunci preferiti. Guardando ai numeri, il sito de La Locandina raccoglie 25mila annunci in Toscana, conta su 80mila iscritti e vanta oltre un milione di pagine visualizzate ogni mese. Non resta, dunque, che sfogliare il giornale o consultare il sito, per trovare l’oggetto dei propri sogni.

del locale di destinazione d’uso e i dettagli organizzativi di routine, l’iter da seguire rischia di trasformarsi in un fastidioso deterrente. Ma le soluzioni sono a portata di mano. Infatti, per incentivare sul territorio fiorentino l’avvio e lo sviluppo di piccole imprese, artigiane e non, è stata creata una fitta rete di uffici, attività, seminari e corsi di formazione gratuiti che garantiscono risposte adeguate, rapide e trasparenti. Dalla Confederazione nazionale artigianato, Barbara Gaggelli spiega: “Già nel 2004, a causa dell’eccessiva mortalità delle piccole imprese nei primi tre anni di vita, la Cna ha deciso di indagare sul problema, avviando un percorso di tutela e controllo degli aspiranti imprenditori. Il fallimento di un’attività, infatti, non deriva soltanto da aspetti di natura economica, ma anche dall’assenza di una strategia commerciale efficace, dalla scarsità di competenze in materia di cultura manageriale e dall’inadeguatezza tecnologica”. Fattori che, complessivamente, rendono i futuri

La Cna ogni anno organizza corsi e una giornata informativa per chi si vuol tuffare in questo mondo, e altre consulenze (gratis) si possono trovare alla Camera di commercio. In questo modo si evita di affogare nell’oceano di difficoltà e adempimenti burocratici imprenditori incapaci di affrontare il mercato locale con gli strumenti necessari per essere competitivi. Affinché un’impresa funzioni bisogna tenere in considerazione i costi, la tassazione e il loro rapporto con i ricavi, senza trascurare gli adempimenti e gli obblighi di natura burocratica. Una mole di istruzioni che non è facile da gestire. “Ogni anno replichiamo l’iniziativa gratuita ‘Scuola di impresa’ - aggiunge Gaggelli – proprio per fornire tutte quelle informazioni basilari che spesso sono ignorate da chi vuole lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria. Ma non è l’unica proposta formativa: abbiamo organizzato anche l’Info Day, per promuovere i bandi, e da qualche tempo stiamo collaborando con la pubblica amministrazione e soprattutto con i quartieri, che certamente sono più vicini alle realtà locali”. Ulteriori consulenze si possono trovare anche alla Camera di commercio. Rosa Crivaro, dell’ufficio nuove imprese e incubazione di impresa, sottolinea come agli utenti “in forma del tutto gratuita spetti un primo orientamento sui passaggi burocratici, oltre che una delucidazione sulle agevolazioni finanziarie”. Così, dai servizi attivati su web, sempre più funzionali e pratici, al personale competente che è in prima linea per offrire un sostegno costante e trasversale, si può contare sul primo, fondamentale aiuto per diventare buoni imprenditori.


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LAVORO


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politica

Febbraio 2011

PALAzzO VECCHIO/1. Bar e ristoranti, cambiano le regole per le strutture esterne

E ora il dehor lo scegliamo noi Plastica addio, solo materiali di pregio

fili, altrimenti niente permesso per l’appendice esterna. “Il nostro – dichiara ancora il vicesindaco - è un progetto molto ambizioso, nessuna altra città ha mai preso una iniziativa del genere. Questa operazione è importante non solo per il decoro e per l’immagine della città, ma anche per la sua economia: considerato che un dehor costa di media oltre 30mila euro netti, si metterà in moto un giro d’affari di oltre un milione di euro”. Soldi che però dovranno sborsare proprietari e gestori di locali, bar e ristoranti, a poca distanza da un’analoga rivoluzione delle regole per i dehors a cui si erano già dovuti piegare. Magra consolazione, alla scelta del modello finale potranno partecipare anche esercenti e associazioni di categoria. Non solo: anche i cittadini sono chiamati a esprimere la propria opinione. La consultazione popolare è stata aperta sulla rete civica (www. comune.fi.it), dove sono disponibili tutti e sei i progetti in gara. Ma non c’è molto tempo, perché entro primavera il gruppo tecnico, Sovrintendenza compresa, dovrà stabilire le linee guida, dopodiché ci sarà da approvare il tutto in consiglio comunale. E con la prossima stagione autunno-inverno la rivoluzione dovrà essere completa.

per le nuove “logge”. Arrivano anche wi-fi libero e fasciatoi. Il modello vincente sarà scelto anche con una consultazione popolare on line. e dalla soprintendenza Francesca Puliti

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asciatoi e wi-fi a disposizione gratuita dei clienti, materiali di pregio e plastica addio. Cambiano le regole per i dehors di bar, ristoranti e locali del centro storico. Dal 15 novembre in poi gli oltre 300 operatori dovranno adeguarsi e ristrutturare le proprie “dependance” esterne in modo da rispondere ai nuovi canoni stabiliti da Palazzo Vecchio. Che però non sono ancora stati definiti. O meglio, non del tutto. Sono stati presentati il mese scorso i sei progetti vincitori del concorso di idee lanciato dal Comune per trovare un modello unico da adottare in tutte le strade dell’area Unesco. Cinquantasei i carteggi arrivati sui tavoli comunali, giunti da architetti e designer di tutta Italia, ma anche dall’estero (uno è arrivato perfino da Israele). Tra questi la commissione ad hoc - di cui faceva parte anche il noto architetto statunitense Chris Bangle, responsabile dello stile Bmw - ne ha scelti sei, particolarmente rispondenti “al Florence style”, per dirla con le parole di Bangle. Adesso su questa rosa dovrà mettersi al lavoro un nuovo gruppo di esperti, tra cui quelli della Sovrintendenza dei Beni culturali. “Il modello finale – spiega il vicesindaco Dario Nardella – potrà corrispondere a uno di questi progetti o prendere il meglio da ognuno. Non vogliamo che i dehors fiorentini siano tutti fatti con lo stampino, si tratta di linee guida”. Sui materiali, però, non si discute. Al bando i tendoni di plastica, le nuove regole impongono vetro e legno. Altre condizioni imprescindibili sono i fasciatoi e la connessione internet senza

uno dei progetti vincenti

FOCUs Nuova luce in piazza Duomo entro l’estate, recupero di Forte e Fortezza. Novità anche in periferia

Cento luoghi, parte seconda. Progetti al via fino a giugno

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ento luoghi, capitolo secondo. Si riparte, progetti alla mano, per ridare vita a tutti i (non) luoghi individuati da sindaco e cittadini lo scorso autunno. “Da qui a giugno – dichiara Matteo Renzi - parteciperò personalmente agli incontri nei 100 luoghi della città che abbiamo ‘scoperto’ il 28 settembre. Presenteremo i progetti definitivi alla luce dei suggerimenti dei cittadini e i tempi di ogni intervento”. Qualcosa, dunque, si è mosso, dopo il centinaio di assemblee contemporanee sparse per la città che mobilitarono 11mila fiorentini. E in effetti alcuni progetti sono già stati messi in cantiere per

l’anno che verrà. Partiamo dal cuore cittadino, piazza Duomo. La nuova illuminazione arriverà entro l’estate. L’impianto costerà 750mila euro, ma neanche un centesimo ai cittadini. A finanziare l’opera, infatti, sarà la Camera di Commercio. Il 2011 sarà anche l’anno del Palazzo di Giustizia di Novoli: l’apertura è fissata per settembre. Il piano per le opere pubbliche prevede quest’anno una mole di investimenti pari a 148 milioni di euro. All’interno trovano spazio gli interventi di recupero e riqualificazione di Santa Maria Novella, il parco sportivo di San Bartolo a Cintoia con la realizzazione del campo da rugby, la

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ristrutturazione dell’ex Meyer (con tanto di asilo aziendale) e la completa messa in sicurezza del Forte Belvedere. Stabilito anche il cronoprogramma per il recupero e la valorizzazione della Fortezza da Basso, passata di mano dal Demanio agli Enti locali. In questo caso, però, ci vorrà un po’ più tempo: tre anni per veder (ri)sbocciare il polo fieristico fiorentino. Il piano di recupero del complesso dovrebbe essere pronto a giugno prossimo e adottato dal consiglio comunale a luglio. L’approvazione definitiva, invece, arriverà a dicembre 2011, mentre i /F.P. lavori dovrebbero essere messi a gara a giugno 2012.


politica

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PALAzzO VECCHIO/2. Intesa con il Ministero dei Beni culturali

PALAzzO VECCHIO/3. Malumori in casa Pdl

Biglietto unico per i musei. “Il Governo ha mantenuto le promesse. E il sindaco?” E gli incassi restano qui P

Paola Ferri

E

Renzi tornò da Roma con l’accordo in tasca. Non sarà la legge speciale per Firenze (non ancora, almeno), ma l’intesa con il Ministero dei Beni culturali è stata raggiunta. E suona come un tre a zero per Palazzo Vecchio. “Sono grato come città – ha dichiarato a caldo Matteo Renzi - e molto soddisfatto per i provvedimenti. Se questi sono i risultati – ha scherzato il sindaco - chiederò di essere ricevuto una volta al mese ad Arcore”. Via libera, innanzitutto, al biglietto unico per i musei cittadini. La Firenze card (che entrerà in vigore il 14 febbraio) costerà 50 euro e permetterà di passare dal Bardini agli Uffizi e alla Galleria dell’Accademia per 72 ore. Insomma, niente più barriere tra musei civici e statali, che poi sono i principali di Firenze. Gli incassi, poi, rimarranno in città per una somma equivalente al 15-20% del totale: circa 20 milioni di euro lordi per rimpinguare non poco le casse di Palazzo Vecchio. Queste risorse, però, potranno essere impiegate solo nella tutela delle aree prossime ai musei, e i progetti presentati dal Comune dovranno passare al vaglio del Ministero. Nei prossimi tre anni, però, questi stessi fondi saranno dirottati su una delle opere più travagliate e trascinate nel corso degli anni della storia di Firenze: il completamento dei Grandi Uffizi. Se basteranno tre anni e 60 milioni lordi per vedere la fine del tunnel non è dato sapere. Ma una svolta in proposito è giunta proprio dal sindaco, che si è espresso in favore della realiz-

Il Comune riceverà 20 milioni l’anno dagli ingressi agli Uffizi. L’entrata potrebbe rincarare zazione della Loggia di Isozaki, la contestatissima nuova uscita della Galleria. “Isozaki ha vinto un concorso – ha ricordato Renzi – e il problema è che c’è una parte dei funzionari ministeriali che la vuol fare e una parte no. La nostra posizione è, in generale, quella di andare avanti sugli impegni presi”. In ogni caso “questa discussione – ha aggiunto - sarà fatta quando si finiranno i Grandi Uffizi. L’importante è che non sia la preoccupazione di Isozaki a bloccare l’opera”. Un’altra novità, sempre in tema

la galleria degli

uffizi

Uffizi, potrebbe arrivare dal prezzo del biglietto. Nei giorni successivi all’accordo lo stesso sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, fiorentino di nascita, si è espresso in favore di un aumento. Che a sua volta potrebbe incrementare la mole dei guadagni di Palazzo Vecchio. “Per entrare nel museo più bello del mondo si pagano 6 euro e mezzo – ha fatto notare Bonaiuti – meno che per andare al cinema”. Di fronte all’ipotesi di un possibile rincaro del ticket la soprintendente per il polo museale fiorentino Cristina Acidini non ha chiuso la porta, lasciando intendere una certa disponibilità. Nel frattempo tirano un sospiro di sollievo anche il Gabinetto Viessieux, il Museo Galileo, l’Accademia della Crusca e la Biblioteca Nazionale, tutti pressoché in rosso: ad essi la convenzione riconosce un ruolo strategico. E dunque, presumibilmente, qualche entrata in più. Ma non è finita qui, perché altri fondi arriveranno anche per il Parco della Musica (il nuovo Auditorium del Maggio che dovrà essere pronto entro l’anno) e per alcuni teatri. L’intesa delinea una nuova vita per la Pergola e il Niccolini, che dovrebbero costituire un nuovo polo teatrale. Altra buona notizia per la fabbrica della cultura fiorentina, da anni assetata di attenzione. E fondi.

iù offesi o arrabbiati? Come una moglie che si vede messa da parte per l’amante, ai consiglieri del Pdl cittadino forse non è andato del tutto giù quello che poteva sembrare uno scavalcamento del democratico Matteo Renzi nelle preferenze dei propri leader nazionali. Non bastava il pranzo ad Arcore, ci voleva anche la “passerella a Roma”, come l’ha definita il capogruppo in Palazzo Vecchio Giovanni Galli, “accusando” Gianni Letta di aver regalato al primo cittadino un bagno di riflettori e popolarità che non meritava. Già, perché l’accordo sui beni culturali sarebbe merito dei consiglieri azzurri. “Nei mesi scorsi - ricorda Galli - avevamo incontrato a Roma il ministro Bondi e a lui avevamo illustrato le nostre idee e le nostre proposte. Noi vogliamo essere una opposizione utile

D’accordo sulla tassa di scopo, a patto che ci sia un vincolo di spesa alla città e dare il nostro contributo: credo che in parte questo ci sia riuscito. Ci è dispiaciuto però che nessuno si sia ricordato del lavoro che abbiamo fatto”. Insomma, d’accordo nel merito, non tanto nel metodo. Più che dispiaciuti, però, i consiglieri azzurri sembrano sdegnati. “L’arrabbiatura è forte – afferma il coordinatore cittadino Gabriele Toccafondi – e il clima nel gruppo è teso”. Tant’è che il deputato ha chiamato a raccolta anche il coordinatore regionale Massimo Parisi e il vice Riccardo Migliori per fare il punto sulla situazione, e insieme hanno preso l’impegno di promuovere un incontro tra i parlamentari toscani e i tre coordinatori nazionali

giovanni galli

del partito. “Le istituzioni - replica il sindaco - sono di tutti: quando c’è da fare una polemica con il Pdl si fa, quando c’è da incontrare Berlusconi, Bondi o Letta per chiudere degli accordi istituzionali si fa. Sono stato un mese a raccontarlo al mio partito – continua - ora inizierò a raccontarlo anche ai consiglieri del Pdl”. Ma Galli non si arrende. “Il Governo – ribadisce - ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale sul nuovo Teatro, sul biglietto unico e anche sul Palagiustizia. Chiediamo al sindaco: il Comune farà lo stesso? Ad oggi, non possiamo che verificare i fatti: il Teatro Comunale non è stato venduto, ed è stato invece acceso un mutuo che ricadrà sulle spalle dei fiorentini”. E se sulla legge speciale per Firenze sembrano essere tutti concordi, sulla tassa di scopo, altra partita aperta a Roma, Galli ci tiene a mettere qualche puntino sulle i. “Renzi ha il nostro pieno appoggio per raggiungere l’obiettivo – conferma l’ex candidato sindaco – ma a una condizione, la stessa che vale per il 20% dei proventi del biglietto unico dei musei: che questi fondi siano utilizzati per progetti specifici per la città di Firenze, e non per ripianare /F.P. il bilancio comunale”.

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tendenze

Febbraio 2011

TEMPI MODERNI. Complici le difficoltà economiche, la moda cambia e va incontro al portafoglio

Il baratto piace e l’usato spopola FOCUs

Gianni Carpini

I

A Firenze arrivano gli “swap party”, vere e proprie feste dove si scambiano accessori e abiti, per risparmiare e divertirsi allo stesso tempo. Intanto è boom per i negozi vintage: i capi di qualità conquistano sempre più clienti. In tre anni i punti vendita in città sono cresciuti esponenzialmente

n tempi di crisi gli amanti dello shopping devono fare i conti con il portafoglio vuoto, ma c’è chi si ingegna. Per rinfoltire l’armadio senza sborsare cifre astronomiche, le parole d’ordine sono due: riciclare e barattare. I negozi vintage, dove ciò che è fuori moda torna a essere trendy, negli ultimi tempi hanno assistito a un boom, mentre arrivano a Firenze gli swap party, incentrati sullo scambio di vestiti e accessori. Nate a Manhattan, le “feste del baratto” sono sbarcate prima in Europa, poi a Milano e adesso fanno capolino nella nostra città. Che siano organizzate da negozi, da community web o da gruppi di amiche, le regole sono semplici: prendi alcuni vestiti o accessori che non usi più, organizza una festa e via al baratto. “È un modo di rinnovare il guardaroba in maniera diversa e allo stesso tempo fare dei vestiti un’occasione d’incontro”, racconta Francesca, alias Festina Lente, seguitissima blogger che a novembre, dopo un tam tam su Facebook, ha organizzato uno swap party al Lochness, locale nel centro di Firenze. Trentacinque persone si sono scambiate abiti e accessori, oltre a incoronare la reginetta vintage della serata. Un’idea che ha riscosso un discreto successo, tant’è che la blogger (lafestina. blogspot.com) ha in mente altri appuntamenti, ad esempio in occasione del cambio di stagione primaverile. Ma ci sono anche tanti gruppi di amiche che organizzano swap party privati, mentre esiste una community nazionale (swapclub.

it), che cura eventi in tutta Italia. Intanto i negozi vintage vivono una stagione positiva: in tre anni sono fioriti un po’ ovunque in città. Al momento sono una decina. “Fino a poco tempo fa per gli italiani comprare delle scarpe usate era una bestemmia, adesso il vintage è diventato una moda – spiega Luigi che, insieme alla moglie, gestisce Pitti Vintage, in Borgo Albizi – stiamo conquistando fasce di età più alte, la nostra clientela va dalle 17enni fino alle 60enni”. L’usato di qualità conquista sempre più seguaci: se prima i clienti erano in gran parte stranieri, adesso il 50 per cento è italiano. “La crisi ci ha toccato poco, facciamo riferimento a un mercato di nicchia – racconta Matteo, commesso di Officina Vintage, catena di negozi con tre punti vendita a Firenze - con la crisi la gente ci sta riscoprendo”. Qualcuno addirittura non mette piede in un negozio di abbigliamento convenzionale da tempo: “Io vesto quasi esclusivamente vintage, raramente compro qualcosa di nuovo”, ci confida Debora, titolare di Vado Retrò, in piazzetta Calamandrei. Nei negozi si trova di tutto: dal pezzo unico ai capi firmati (che nuovi costano anche il triplo), fino ad articoli mai usati. I prezzi sono per tutte le tasche: le scarpe vanno da 10 a 200 euro; i maglioni da 10 a 250 euro; gli occhiali da 40 a 900 euro. Infine una proposta singolare: Officina Vintage dà in noleggio i suoi abiti. Lo fa per feste a tema, compagnie teatrali, film. Basta pagare il 30 per cento del prezzo e i vestiti sono tuoi per una settimana.

Un’usanza sempre più in voga

Vestiti? Sì, ma di seconda mano

S

e il mercato ufficiale dell’abbigliamento è messo a dura prova dalla crisi economica, un altro settore tiene: quello dell’usato. I negozi di seconda mano sono sempre più in voga tra i consumatori, anche quando di mezzo c’è il guardaroba. Accanto ai mobili e ai libri, alcuni mercatini propongono un vasto assortimento di vestiti, scarpe e accessori. Non saranno nuovi di pacca, ma fanno in ogni caso la loro bella figura. L’abbigliamento diventa quindi low cost e riscuote un discreto successo, grazie ai prezzi molto accessibili. Spesso i capi sono in “conto vendita”: la persona interessata porta gli abiti che non usa più, il negoziante seleziona i pezzi migliori che finiscono in bella mostra sugli scaffali. Una volta venduti gli articoli, una percentuale del ricavato - generalmente la metà - andrà a chi ha portato la merce, l’altra parte all’intermediario. “Prima di buttare via i vestiti, adesso le persone tentano di recuperare almeno un po’ di soldi – racconta Nadia, che gestisce un mercatino dell’usato in via dei Vanni – negli ultimi anni è aumentato di circa il 10 per cento il numero di clienti che porta abiti da proporre per il conto vendita”. Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 35 anni, insieme agli stranieri, a rivolgersi ai mercatini di seconda mano. Quali sono i capi che vanno di più? “Anche nell’usato si cerca la griffe. Scarpe, borse, pantaloni: basta che sia merce firmata e si vende bene”, spiega ancora Nadia. Secondo una recente indagine della Camera di commercio di Milano, Firenze è quinta nella classifica delle città italiane più attive nel settore del “second hand”, con quasi 170 imprese presenti sul territorio provinciale. La Toscana è invece la terza regione in Ita/G.C. lia, con oltre 400 società.


FeBBraIO 2011

UN IMPEGNO RINNOVATO: Ringraziamento emergenza neve GRAZIE Il Sindaco aggiusta le deleghe

L’impegno del Sindaco, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la struttura in questi anni è stato rivolto ad affrontare la difficile situazione di crisi mantenendo fermi alcuni obiettivi di governo quali la solidarietà, lo sviluppo e la sicurezza. In questi anni sono stati continui i tagli diretti ai Comuni (i trasferimenti dello Stato calano di circa 300.000 € l’anno) e quelli indiretti, dovuti ai tagli operati dal Governo al fondo sociale, a quello per non autosufficienza ecc.. e, e a quelli imposti a Regioni e Province. L’ultimo fortissimo taglio alle Regioni è stato sul trasporto Pubblico Locale che solo per l’intervento della Regione Toscana è passato dal 40% al 12%. Nonostante tutto ciò nel bilancio comunale sono rimaste ferme le cifre riguardanti i servizi sociali e scolastici e anche le tariffe non sono più state toccate. Sullo sviluppo si è lavorato attivamente per rendere possibile una prospettiva futura per il paese, garantendo alcuni grandi opere come la circonvallazione di Impruneta, impegnandosi perché altre opere importanti possano essere realizzate con finanziamenti esterni ( vedi le Piazze di Impruneta e Tavarnuzze). Si sta inoltre avviando a conclusione la stesura del RUC, che darà importanti risposte alle esigenze dei cittadini e delle imprese. Nell’ambito della sicurezza sono stati fatti e sono in corso interventi sulle scuole, le palestre, i campi sportivi e gli uffici comunali. Più complessa la situazione della sicurezza sulle strade, anche per le limitate risorse. Riteniamo però tale aspetto vada rilanciato e rafforzato. Per questo, anche nell’ambito di una valutazione di metà legislatura il Sindaco ha modificato gli incarichi nella Giunta, assegnando all’Assessore Ciolli anche le deleghe alle manutenzioni e alla Protezione Civile. L’Assessore Bombardieri manterrà la delega alla Polizia Municipale, aggiungendo quella ai Rapporti tra Enti e Istituzioni. L’aggiustamento risponde da una parte ad una esigenza di riorganizzazione della Giunta dopo l’elezione dell’Assessore Bombardieri a Consigliere provinciale; dall’altra vuole valorizzare la figura di un Assessore giovane (continuando quindi quel percorso di rinnovamento iniziato con la legislatura) che ha dato in questi anni buona prova di sé e che in questi mesi ha lavorato in stretto rapporto con Bombardieri per un positivo passaggio di consegne. In questo modo potrà essere intensificato e rinnovato il rapporto con i cittadini perché l’azione politica e amministrativa (anche e soprattutto in momenti difficili come questi) mantenga un confronto aperto con loro aiutandoli a comprendere le scelte dell’Amministrazione Comunale ed anche ad accettare eventuali dinieghi alle loro richieste. “Ritengo che l’Assessore Ciolli sarà in grado di ricoprire questo ruolo così importante, portando nel lavoro politico anche il valore aggiunto di un diverso approccio ai problemi legato alla sua giovane età”, afferma il Sindaco che aggiunge: “l’Assessore Bombardieri continuerà a far parte della Giunta (ricordo che dalla sua elezione in Provincia l’Assessore non percepisce nessuna indennità di carica) per vari motivi: intanto continuerà a dare il suo contributo al progetto per il quale insieme a me e al Partito Democratico si è battuto e ha lavorato per anni. Inoltre la sua presenza in Giunta facilita e faciliterà nel futuro la possibilità di portare all’attenzione della città di Firenze e dell’intera Provincia le problematiche di Impruneta. Sarà inoltre utilissimo un suo rinnovato impegno nella gestione del controllo del territorio con la Polizia Municipale. Un rilancio di cui sentiamo il bisogno, anche alla luce delle continue sollecitazioni da parte dei cittadini, che valorizzi le risorse umane presenti e crei un rapporto nuovo fra queste e i cittadini pur nella criticità in cui versa il corpo della Polizia Municipale.

Anche se ormai la nevicata di dicembre appare lontana non dobbiamo però dimenticare lo sforzo e l’impegno di chi ha lavorato per ridurre i disagi dei cittadini. Mentre Firenze si bloccava infatti, il personale del Centro Operativo Comunale, i tecnici, il Dirigente e la Polizia Municipale si allertavano immediatamente dalle 13.00 di venerdì 17. Da allora hanno lavorato giorno e notte, con brevissimi turni di riposo. Con il lavoro di tutti siamo riusciti a pulire la provinciale d Tavarnuzze (il primo mezzo della Global Service si è visto solo a tarda sera), si è regolato l’accesso ai mezzi senza catene, si sono riportati a casa tutti i bambini delle scuole cercando una sistemazione anche per quelli che avevano i genitori bloccati da qualche parte. Con le pale sono state poi spazzate le strade comunali con qualche eccezione dovuta o alla strettezza della strada o alla presenza di macchine intraversate. Tutto ciò con l’aiuto e il supporto della Polizia Municipale per la cui azione sono arrivate anche ringraziamenti da cittadini di altri Comuni. Importantissimo in questo momento critico è stato l’impegno di tutta la Protezione Civile della Misericordia di Impruneta che ha collaborato attivamente e per la cui disponibilità è stato possibile dare un contributo alla Prefettura per la chiusura della Firenze-Siena. Certo ci sono state anche alcune criticità, in particolare nella pulizia di alcune strade: ma l’Amministrazione Comunale ha fatto un’analisi di queste difficoltà e investirà per l’acquisto di una pala più piccola e concederà ai ragazzi della Protezione Civile della Misericordia un contributo per l’acquisto di un ulteriore mezzo di piccole dimensioni. Complessivamente perciò riteniamo che i risultati siano positivi: infatti siamo anche riusciti, a differenza di molti Comuni, a garantire l’apertura delle scuole fino da lunedì. Quindi un grazie sentito, anche a nome dei cittadini, al personale del Comune , (in particolare al Servizio Gestione del Territorio e alla Polizia Municipale), ai volontari della Protezione Civile della Misericordia di Impruneta, ai mezzi della Safi, e anche a tutta la Giunta che è stata presente sul territorio, per aiutare i cittadini, per controllare la situazione sul posto di persona. Non è stato quindi necessario, come è accaduto a Firenze, che il Sindaco dovesse richiamare la Giunta ai propri doveri. Si ringrazia infine la CAP e i suoi autisti che hanno garantito un servizio di collegamento a differenza di ATAF che si è bloccata al primo fiocco di neve e ha ripreso il servizio solo la domenica. Un grazie anche ai cittadini, a quelli che hanno dato una mano, ma anche a coloro che hanno sopportato qualche disagio, con l’auspicio che tutti manteniamo una obiettività di giudizio che ci permetta di valutare la situazione con imparzialità e serenità, senza farsi influenzare da accuse populiste e soprattutto non veritiere, che pure hanno circolato in questi goirni. Il sindaco, Ida Beneforti Gigli


In FaSe DI COnCLuSIOne InterVentI per La SICurezza DeI peDOnI

marciapiede Via Cassia Sono praticamente conclusi gli interventi riguardanti il marciapiede di via Cassia, dalla rotonda a via Indipendenza. Uno dei lavori più attesi; da tanto tempo, bloccato dal patto di stabilità. Rimangono da fare le nuove pavimentazioni stradali, in asfalto, che verranno eseguite opportunamente in primavera. Con il nuovo marciapiede si mette in sicurezza uno dei tratti più pericolosi per i pedoni, costretti fino ad oggi a camminare fra le auto in sosta e il traffico stradale. Con i lavori del marciapiede sono stati eseguiti anche altri interventi, risolvendo vari problemi che insistevano nell’area: un miglioramento dell’accesso alla Cassia da via Indipendenza, il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione, della fognatura e di un consistente tratto dell’acquedotto in collaborazione con Publiacqua, completando così un intervento di rinnovamento di tutta la rete idrica del quartiere di via I Maggio, con più funzionalità, miglior servizio ed eliminazione delle perdite in rete. Si aggiunge così un nuovo tassello al progetto per la sicurezza di Tavarnuzze, che è stato possibile in un momento di blocco totale della spesa, grazie alla perseveranza, nella ricerca di finanziamenti esterni, da parte del comune; in questo caso riuscendo ad ottenere un contributo regionale, sulla sicurezza stradale di euro 44.000, pari circa al 40% del costo dell’intervento complessivo, che ha consentito di superare le difficoltà imposte dal patto di stabilità. nuovo semaforo sulla Cassia. Il semaforo sulla via Cassia ormai vecchio e con problemi continui di manutenzione e di stabilità, indispensabile per tutto il quartiere oltre Greve e per gli utenti del servizio Ataf, è stato sostituito. Il nuovo impianto a chiamata, più moderno, rispetta le nuove normative di legge, con dispositivi che regolano le chiamate: più veloce la prima, massimo 10 secondi, più lenta, circa 30 secondi, la seconda chiamata se consecutiva. Ciò al fine di non creare pericolo e intasamento per le autovetture. Il semaforo è dotato, a norma di legge, anche di sensori e guida sonora, per i non vedenti. Il meccanismo è azionabile premendo sotto la pulsantiera. Anche in questo caso, un miglioramento per la sicurezza dei pedoni. Assessore ai Lavori Pubblici Leonardo Buccianelli

L’ aCCOGLIenza

Più volte abbiamo sentito parlare di immigrazione paragonata alla criminalità, ma esistono anche tanti stranieri che sono lavoratori onesti, affidabili e la loro opera si dice anche necessaria al nostro sistema di produzione e sociale. Ma purtroppo la crisi economica colpisce anche questo mondo, il crollo della produzione ha colpito varie famiglie di immigrati residenti a Impruneta che operano nel settore delle manifatture e dell’edilizia, mentre alcuni sono stati costretti a lasciare il paese o a scivolare nell’irregolarità. Dobbiamo sottolineare che alcuni settori produttivi del nostro sistema non sono appetibili dagli italiani come: l’agricoltura, l’edilizia, il settore familiare, ed altri servizi, per i quali senza la partecipazione di questi nostri concittadini sarebbe difficile affrontare il futuro. In particolare gli immigrati sono indispensabili per rispondere alle esigenze delle famiglie. L’immigrazione e l’integrazione devono andare di pari passo. Mi piace qui ricordare due importanti esperienze di volontariato presenti nel nostro territorio, il centro di ascolto a Tavarnuzze e la scuola di Italiano per stranieri a Impruneta, entrambi attivi da tempo e che contribuiscono all’inserimento anche attraverso percorsi di relazioni, su iniziative sociali che vanno dalla conoscenza del territorio e dei servizi, all’attenzione ai minori. E’ attraverso queste forme di avvicinamento che abbiamo l’occasione per una reciproca conoscenza umana più profonda, che ci consente di affrontare le problematiche dell’immigrazione con la capacità di risolverle superando il senso della chiusura. L’integrazione per essere realizzata nella sua interezza deve riconoscere le pari opportunità, integrazione e pari opportunità devono andare di pari passo per un pieno riconoscimento di doveri e diritti. Dobbiamo facilitare l’inclusione di questi nuovi cittadini, non solo per solidarietà ma perché questa è l’unica via per costruire il futuro. Assessore al Welfare Paolo Poggini Dati riferiti alla presenza di stranieri nel Comune di Impruneta al 31-12-2010: Residenti iscritti all’anagrafe del Comune: 1.442 di cui 651 maschi e 791 femmine La presenza straniera è composta da cittadini provenienti da tutti i continenti con una prevalenza dai paesi Europei 788 fra i quali prevalgono Albanesi e Rumeni. Mentre per il continente Asiatico 347 la prevalenza è data dai Filippini, seguono poi i continenti America 172 e Africa 135.

“unGuLatI “ zOna ChIantI FIOrentInO

Il 12 Gennaio u.s. nel municipio di Barberino Val d’elsa si è svolto un incontro tecnico fra i Comuni di Bagno a ripoli, Barberino, Impruneta, Greve e tavarnelle e l ‘a.t.C. provinciale sul tema degli ungulati ( caprioli, daini, cervi, mufloni e cinghiali). Negli ultimi anni su tutto il territorio del Chianti, le problematiche e i danni causati dagli ungulati alle aziende agricole e ai privati cittadini, sono molto aumentati, tanto da indurre la Regione Toscana a prendere provvedimenti, come nel Convegno di Arezzo del 2009 organizzato dall’allora presidente Claudio Martini. Seppur non ancora completate, in quanto mancanti di alcuni i regolamenti attuativi, tra le successive delibere (regionali e provinciali) la n° 95 del 25-05-2010 traccia una nuova linea guida per la gestione faunistico-venatoria stabilendo, tra l’altro, il numero delle specie e dei capi nei territori (‘vocati’ e ‘non vocati’) ogni 100 ettari e programmando un piano di intervento straordinario, che viene eseguito dalla Polizia Provinciale, su richiesta di cittadini e aziende agricole. Siccome ci vorrà ancora del tempo prima che tali norme entrino pienamente in vigore, i comuni del Chianti nei prossimi giorni indirizzeranno a Regione Toscana, Provincia di Firenze e A.T.C. provinciale, un documento collegiale, in cui, ribadendo le problematiche e i danni causati dagli ungulati, sollecitano il completamento dei regolamenti attuativi. Assessore Sport e Caccia Paolo Venturi

FOrSe nOn tuttI SannO Che….COntInua!

Per il secondo mese consecutivo vorrei continuare la mia informazione alle famiglie fornendo dati e numeri che ritengo degni di nota nelle mie deleghe. Sono cifre che non sempre fanno scalpore e che non riguardano, forse, l’interesse o l’attenzione di molti, ma certamente impattano sulla vita di tanti cittadini, genitori e minori del nostro territorio, e che, per me, non dovrebbero mai essere date per scontate, ma anzi dovrebbero proprio denotare l’interesse e la partecipazione di un’Amministrazione alla vita scolastica delle famiglie. Se c’è una battaglia che personalmente non intendo smettere è quella contro i cosiddetti “morosi”, ovvero coloro che non pagano le tariffe dei servizi scolastici cui beneficiano i propri figli: tassa di iscrizione e buoni della refezione, trasporto e asilo nido. E purtroppo non si parla di quelle famiglie in grosse difficoltà economiche per le quali sono previsti esoneri e sostegni al reddito erogati attraverso la Commissione Assistenza e le Assistenti Sociali del Comune. A chi non è in regola con i pagamenti mensili, nonostante i propri figli continuino ad usufruire dei servizi, il nostro Ente provvede all’invio di due solleciti con l’ingiunzione di pagamento, fino alla messa a ruolo esattoriale di riscossione coattiva con l’Agenzia Equitalia. Mi preme anche ricordare che ogni anno viene inviato un campione delle dichiarazioni ISEE presentate per accedere ai servizi scolastici, per accertarne la veridicità e meno, alla Guardia di Finanza. Nello scorso anno 90 sono state le nostre segnalazioni. Credo sia necessario un patto di collaborazione e responsabilità tra tutti i soggetti coinvolti: famiglie, servizi dell’ente e organismi di partecipazione. Attraverso una capillare informazione e una strutturata collaborazione con la Scuola, i comitati dei genitori, in altre parole attraverso la rete di relazioni ricercata e in costruzione, si cerca di fornire puntuali informazioni sui servizi socio-educativi, di condividere le scelte organizzative e di incentivare comportamenti virtuosi, agendo sulla responsabilità connessa al ruolo di ciascuno e stigmatizzando i comportamenti scorretti. Nell’anno scolastico 2009-2010 sono stati messi a ruolo 65 casi: 34 per la refezione scolastica 25 per la tassa di iscrizione alla refezione 5 per il trasporto scolastico

2

1 per la retta dell’asilo nido Per un totale complessivo di mancata entrata di 14.905,70 euro. Cifra che il Comune è costretto a mettere tra le somme inesigibili, cioè tra quelle che difficilmente torneranno nelle casse dell’Ente. Mentre per le situazioni di difficoltà economica, per l’anno scolastico in corso, vengono assicurati (quindi totalmente a carico dell’Amministrazione) 46 esoneri: 29 per la refezione scolastica e tassa di iscrizione 13 per il trasporto scolastico 4 per l’asilo nido L’Amministrazione Comunale provvede al pagamento delle utenze dei diversi plessi scolastici del territorio. Nell’anno scolastico 2009-2010 il totale complessivo è stato di 115.833.38 euro, così ripartiti: . Asili nido Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Mensa scolastica TOTALE UTENZE

2.640,04

ENERGIA ELETTRICA 3.222,11

443,72

964,97

15.672,69

8.354,19

1.233,27

1.232,18

22.139,89

10.495,94

1.219,09

3.108,42

11.794,85

8.594,17

774,80

1.746,18

3.445,15

5.698,55

711,40

55.692,62

36.364,96

4.382,28

GAS

ACQUA

TELEFONO

GASOLIO

TOTALE PLESSO

3.070,22

29.562,55

7.270,84

36.963.34 9.271,55

32.181,55 9.855,10

7.051,75

12.341,77

TOT. 115.833,38

In linea con lo spirito collaborativo, di confronto e di dialogo instaurato con la Dirigenza Scolastica, mi preme sottolineare quanto importanti e graditi possano essere sforzi reciproci di riduzione degli sprechi e di usi consapevoli delle risorse energetiche disponibili all’interno dei plessi scolastici, per ridurre queste cifre consistenti nel Bilancio dell’Ente. Non ho mancato di richiedere accortezza e parsimonia all’intero corpo docente e all’intero personale scolastico e mi auspico che anche in questo anno scolastico, come nel precedente, si possa assistere ad una visibile riduzione dell’ammontare complessivo delle spese stanziate dall’Amministrazione Comunale. L’invito a evitare gli sprechi delle risorse energetiche e ad assumere comportamenti virtuosi credo vada nell’ottica delle buone regole della convivenza sociale e nel rispetto vero della cosa pubblica. E mi auguro che questo messaggio così come “le buone pratiche” auspicate possano essere trasmessi e suggeriti agli alunni: l’educazione e l’azione formativa partono anche dall’esempio e dall’attenzione alle piccole cose. Contenere i consumi degli edifici comunali, in questo caso delle sedi scolastiche, ridurre gli alti costi delle utenze ed evitare inutili sciali può non solo vedere diminuito anche in minima parte un onere finanziario per l’Amministrazione, ma anche significare maggiore attenzione a beni e risorse dell’intera collettività, nonché all’Ambiente e alla Natura. Il personale ATA dell’istituto comprensivo P.Levi svolge, per conto dell’Amministrazione Comunale, alcuni servizi all’utenza, che in altri territori sono stati messi in carico, e quindi a pagamento,alle famiglie: il ritiro dei buoni pasto, la segnalazione dei buoni mensa mancanti e la trasmissione mensile degli stessi; la sorveglianza al servizio di pre-scuola, la mattina dalle ore 7.30 alle 8.20 nelle scuole primarie e dalle ore 7.30 alle 8.00 nelle scuole materne, per un totale di 131 bambini. Il servizio di pre-scuola consiste nel garantire idonea accoglienza e sorveglianza agli alunni delle scuole dell’Infanzia e Primaria che, per ragioni familiari, abbiano necessità di entrare a scuola prima dell’inizio delle lezioni. Il servizio risponde ad esigenze sociali particolarmente avvertite dalle famiglie ove entrambi i genitori lavorano e si inserisce in una politica sociale di sostegno alla famiglia. Sono in corso di assegnazione gli incentivi economici individuali per il sostegno al diritto allo studio per l’anno scolastico 20102011, in base alla graduatoria predisposta dal Comune, sulle domande presentate: BORSE DI STUDIO, per gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado: 13.341,63 euro assegnati provvisoriamente dalla Regione Toscana, per 115 domande pervenute; BUONI LIBRO, per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado: 6.171,22 euro provvisoriamente assegnati dalla Regione Toscana, per 43 domande presentate. Purtroppo davanti ad un incremento delle richieste da parte delle famiglie rispetto agli anni precedenti, si devono fare i conti con le minori risorse assegnate dalla Regione in materia. Le borse di studio si configurano come un contributo alle famiglie per contrastare l’abbandono scolastico degli studenti appartenenti a famiglie in stato di disagio economico-sociale e viene corrisposta mediante l’erogazione monetaria diretta con lo scopo di contribuire alla spesa per l’istruzione sostenuta dalla famiglia. Mentre i buoni libro sono finalizzati al rimborso parziale o totale della spesa sostenuta dalla famiglia per l’acquisto dei libri di testo, da un minimo di 127 euro per le classi terze a un massimo di 286 euro per le classi prime, individuati dal Ministero della Pubblica Istruzione, fino ad esaurimento delle risorse assegnate. Tengo comunque a ricordare che il Comune provvede anche alla copertura totale della spesa sostenuta da ogni famiglia per l’acquisto dei libri di testo della scuola primaria: +/- 24.000 Euro per ogni anno scolastico E PER I GIOVANI? La Provincia di Firenze ha creato,9 Centri Formativi Territoriali. Uno di questi è il CFT con sede a San Casciano e ha come riferimento i comuni di Barberino, Greve, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle. Le possibilità di formazione si espandono dall’agricoltura, all’ambiente e al turismo: (le tipiche attività del Chianti) e nuove aree di attività e di acquisizione di competenze specifiche per chi si avvicina anche e soprattutto per la prima volta al mondo del lavoro. La formazione è gratuita, poiché a disposizione degli studenti vengono erogati dei voucher provinciali a totale copertura delle spese per la frequenza del corso. Oltre alle tematiche legate al nostro territorio, vengono attivati corsi per le lingua straniere (spagnolo e tedesco) e nel settore educativo. Credo che i Centri Formativi Territoriali possano essere una nuova opportunità, gratuita, per la crescita professionale e l’inserimento nel mondo del lavoro. Si rivolgono a diversi spaccati della nostra società, dagli inoccupati ai disoccupati, dai lavoratori dipendenti e autonomi agli imprenditori, ai lavoratori in cassa integrazione o in mobilità e certamente ai giovani alla ricerca della prima professione e che necessitano di una formazione pratica e immediata che magari non è stata sperimentata all’interno di un percorso accademico di varia durata. Tutte le informazioni più dettagliate e l’elenco dei corsi attivati possono essere visionati su www.provincia.fi.it/formazione . Nell’attuale contesto, tutti sappiamo che in alcune occasioni nei rapporti tra Ente Pubblico-Scuola-Famiglia si sperimentano alcune difficoltà, spesso legate alla disinformazione o alla non conoscenza di percorsi, dati e numeri. Per questo reputo sempre più importante riuscire ad aprire un canale chiaro, aperto, di collaborazione, di confronto indispensabile tra le tre parti, anche se, a volte, non è facile la comprensione reciproca. Per capire l’importanza di questo rapporto da ricercare, coltivare e migliorare è sufficiente ricordare che una delle funzioni fondamentali della pubblica amministrazione, della famiglia e della scuola è la stessa: l’educazione e la maturazione dei bambini, per offrirgli un futuro migliore, fatto di esperienze e di sviluppo. Assessore alle Politiche della Formazione Francesca Buccioni


i gruppi consiliari partItO DemOCratICO

BaLLe DI neVe

Sta nel gioco delle parti che l’opposizione colga anche l’occasione della nevicata per attaccare e criticare l’operato dell’Amministrazione Comunale, ma questa volta siamo in presenza di un totale stravolgimento dei fatti, di accuse ridicole e di vere e proprie menzogne; uno stile che va per la maggiore di questi tempi. Nessuno nega che, di fronte a questo evento, eccezionale per intensità, nel territorio si siano verificati problemi e difficoltà e che il piano d’intervento debba ancora essere perfezionato. Ma nel corso degli anni miglioramenti ci sono stati, soprattutto a livello di coordinamento e di svolgimento dei ruoli. Non è un caso che anche la Protezione Civile della Misericordia di Impruneta, sempre attiva e presente, riconosca che l’emergenza è stata gestita bene. Nel merito delle questioni va detto che

fin dalle ore 13,00 tutti erano già in azione. Il Comune e la Protezione Civile della Misericordia, vista la completa assenza della Provincia - il primo mezzo è arrivato alle ore 20 circa - si sono fatti carico di tenere aperta la provinciale tra Impruneta e Tavarnuzze intervenendo con i propri mezzi spalaneve e regolando l’accesso dei mezzi. I Vigili e il Comandante hanno svolto un lavoro fondamentale sia regolamentando il traffico, con non poche difficoltà visto che molti imprudentemente volevano forzare il blocco, sia effettuando interventi specifici, per esempio per garantire il rientro dei bambini dalle scuole alle abitazioni. Dalla sede venivano fornite indicazioni e di ciò ci sono anche attestati di ringraziamento. Gli scuolabus, con un lavoro eccezionale, hanno riportato a casa tutti gli alunni. Gli operai del Comune, sotto la direzione dei Tecnici a rotazione, con uno slancio e una generosità ammire-

SInIStra eCOLOGIa LIBertÀ

partItO DeLLe LIBertÀ

In merito alle dichiarazioni, dei nostri amministratori, di gennaio, vorremmo precisare alcune cose:

A suo tempo l’A.C. ci propinò la Circonvallazione, poi la ristrutturazione della Fornace Agresti, quindi le Logge del Pellegrino. Quest’anno ha superato ogni ardire con la riqualificazione di Piazza Buondelmonti. La nostra A.C. rimarrà alla storia come Coloro che progettano tanto…. realizzando niente!. La trovata natalizia è servita affinché i Cittadini evitassero di fare mente locale sull’ASSESTAMEnTo dI BILAnCIo che evidenzia anche quest’anno la pratica dell’A.C. di gonfiare in sede di Bilancio di Previsione le entrate e di sottostimare le spese. Multe stradali con ben 230.000 euro in meno. Mancata vendita dei loculi e dei vincoli Peep e Pip con buchi di 170.000 euro. Mancati introiti per 180.000 euro per project financing dei campetti di calcio. La stessa entrata farlocca è stata inserita , immutata, nelle previsioni 2011… e chi più ne ha più ne metta! Intanto in via Ho Chi Minh le case seguitano la loro opera di decadimento. L’incompiuta Circonvallazione è la barzelletta del giorno. La Piazza di Tavarnuzze rimane nell’oblio. Marciapiedi e strade si presentano al massimo degrado. Il Fontanello della Madonnina è l’eterno immondezzaio. Le gronde dei Loggiati del Pellegrino non elargiscono più “doccia gratis” perché transennate. da quattro mesi il trabiccolo posto sotto la terrazza del Comune resta una vera cialtroneria. Le strade sono piene di mozziconi ed escrementi canini grazie a Imprunetini sporcaccioni che imperterriti seguitano a fare il loro porco comodo, consci che nessuno li sanzionerà. Ciò che dovrebbe diventare il “salotto buono” di Impruneta si trova ad un passo da via della Croce dove da quasi 10 giorni fanno brutta mostra di sé degli escrementi da potersi addebitare ad un elefante. Gli Artisti, pagati 40.000 euro per il Progetto, non hanno contemplato che la realizzazione di tale costosa opera sarebbe come mettere la cravatta ai maiali!

parOLe… parOLe…. parOLe…

- riteniamo possibile che il progetto della Piazza possa attirare finanziamenti esterni, ma contestualmente un qualsiasi contributo messo in campo dall’Amministrazione locale è fuori dalla portata delle finanze del Comune; non a caso il Sindaco ci apre la strada del dubbio relativamente alla chiusura dei Loggiati del Pellegrino un opera in gran parte finanziata da soggetti esterni! - La circonvallazione (2° lotto incluso) arranca per i noti problemi economici legati anche al Patto di stabilità che attanagliano il Comune di Impruneta e non certo per causa della Provincia. - Ben venga la risoluzione per la Pubblica Assistenza; per il momento tutto fermo! - Lo schierarsi per la realizzazione dell’inceneritore di Testi ci porta a pensare che questa Amministrazione non voglia intenzionalmente avviare una raccolta differenziata seria. risulta ancor più ridicolo ed anacronistico non rendersi conto che finché le cose resteranno così le opposizioni, seppur divise, contestano all’unisono scelte ritenute sbagliate…il Pd di Impruneta ha imboccato l’autostrada in senso sbagliato e continua a dar di matto a tutti coloro che invece viaggiano nella giusta direzione.

Gruppo Comunale Sinistra Ecologia Libertà Impruneta Marco Mazzetti riccardo Lazzerini www. lasinistraimpruneta.it Facebook selimpruneta

nOn CI reSta Che pIanGere

Maria Teresa Lombardini Capogruppo PdL

vole, hanno lavorato ininterrottamente dal venerdì al lunedì, comprese le notti, con due mezzi spalaneve e distributore di sale (che non è mai mancato). Con i mezzi idonei tutti sono potuto rientrare a casa il venerdi. Per quanto riguarda sabato e domenica, i cittadini hanno visto chi è intervenuto sui marciapiedi e sulle strade a Tavarnuzze e a Impruneta e quindi non abbiamo nulla da aggiungere se non come, sia in Barazzina che nella pinetina di Tavarnuzze, le preventive potature siano risultate più che opportune. Il lunedì le scuole erano, tutte, regolarmente aperte. Mai in passato era stato necessario rinforzare la sicurezza e la mobilità dei mezzi. Ironizzare sul fatto che un trattore non abbia le catene è fuori luogo ma soprattutto sminuisce e mortifica il grande impegno e la professionalità di tutto il personale.

Ringraziare poi ATAF! Dalle 13,20 nessun mezzo è circolato, compreso il giorno successivo, una catastrofe totale, ma Sel, Idv, Federazione della sinistra, ringraziano; ma dov’erano? Il gruppo consiliare del PD invece presenta una mozione rivolta proprio ad esprimere un vero, grande ringraziamento a chi lo merita: alla Giunta, ai dipendenti comunali, alla Protezione Civile della Misericordia, ai mezzi di Safi, e a tutti i cittadini, quelli che hanno dato una mano e quelli che hanno sopportato il disagio. IL GRUPPO CONSILIARE DEL P.D. DI IMPRUNETA Per scrivere al Gruppo mail pd.impruneta@alice.it

OBBIettIVO COmune

FuturO e LIBertÀ per L’ItaLIa

In vari Comunicati e in un manifesto volantino del Pd imprunetino Sindaco e Giunta ci accusano con le altre forze di opposizione di raccontare menzogne e di opporsi, tutti insieme appassionatamente, alle possibilità di sviluppo e riqualificazione del paese. Come per l’assurda proposta di vendere i verdi pubblici il convergere sulla stessa posizione delle forze di opposizione non è frutto di accordi ma semplicemente di un comune punto di vista al quale le singole forze sono arrivate ognuna per proprio conto. La nostra posizione l’abbiamo espressa nel precedente articolo riportando i dati, costi compresi, che risultano agli atti del Comune, niente menzogne! Strumentale è casomai la posizione di Sindaco e Giunta che cercano di screditarci addebitandoci la volonta di bloccare le possibilità di sviluppo, purtroppo l’immobilismo e una specialità degli ultimi Sindaci e Giunte che cittadini e imprese conoscono bene. Il coraggio delle scelte: non approvare il progetto non approvare il progetto preliminare che “si limita a proporre una soluzione per la sola piazza” (Comunicato Sindaco, 18.1.2011), accogliendo l’invito di viti che condividiamo, vuol dire semplicemente fare la scelta più ragionevole in questo momento, concentrando risorse e forze sul completamento della circonvallazione e sulla realizzazione della piazza di Tavarnuzze. La non approvazione del progetto non influirebbe in alcun modo su altre possibili opere come la chiusura dei loggiati del Pellegrino, tanto meno sul regolamento urbanistico.

Era l’8 ottobre 2008 quando presentavo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Impruneta un’interrogazione sulla pericolosità delle nostre strade, in particolare sulla posizione di alcuni attraversamenti pedonali posti dietro a curve che limitavano, di fatto, la visibilità dei pedoni agli automobilisti in transito. In particolare chiedevo un diverso posizionamento dei due attraversamenti in questione, quello di viale della Libertà (altezza Cassa di risparmio di Firenze) e quello della Piazzetta Cantagallo (di fronte all’ArCI di Bagnolo) o, se questo non fosse stato possibile, il posizionamento di lanterne semaforiche a luce intermittente che segnalino con i dovuti accorgimenti i due attraversamenti pedonali. Questa criticità era poi ripresa nelle sedi istituzionali, senza che venissero date risposte certe. La questione è tornata presto alla ribalta dopo i due gravi incidenti stradali che hanno coinvolto due persone anziane in via Mazzini, all’ingresso del parcheggio di Piazza Accursio da Bagnolo, e all’incrocio fra via Papa Giovanni e via Ho Chi Minh. Fatti, questi, che dimostrano come non siano mai state prese adeguate misure di sicurezza per tutti quei pedoni che cercano di “avventurarsi” per le strade del nostro Comune con automobili e ciclomotori che non rispettano quasi mai i limiti di velocità imposti, senza che gli organi e gli uffici preposti al controllo attuino un controllo serrato per evitare simili disdicevoli incidenti.

pIazza BuOnDeLmOntI: COLpeVOLI di appassionarci ai problemi del nostro Comune, le BuGIe sono di Sindaco e Giunta

Per informazioni e segnalare problemi massimobisignano@libero.it, per le attività svolte consultare il sito. www.obbiettivocomuneimpruneta. org Il Capo Gruppo Consiliare Massimo Bisignano

InCIDentI StraDaLI a Impruneta: traGeDIe annunCIate GIÀ Da tempO

Gabriele Bagnoli Capogruppo Futuro e Libertà per l’Italia

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nOtIzIe utILI FeBBraIO 2011 CamBIa L’OrarIO DI apertura aL puBBLICO DeLL’uFFICIO reLazIOnI COn IL puBBLICO

SCarIChI DI aCQue reFLue DOmeStIChe

Dal 1° febbraio 2011 con decreto n. 2 del 25/01/2011 l’Ufficio Relazioni con il Pubblico a Impruneta sarà chiuso il giovedì mattina pertanto gli orari sono i seguenti; URP sede di Impruneta Lunedì 8.30 - 13.00

Martedì 8.30 - 13.00

Mercoledì CHIUSO

Giovedì 15.00 – 18.00

Venerdì 8.30 – 13.00

Martedì CHIUSO

Mercoledì 8.30 – 13.00

Giovedì CHIUSO

Venerdì CHIUSO

URP sede di Tavarnuzze Lunedì 15.00 - 18.00

LICenza DI attInGImentO 2011

(ai sensi art. 56, T.U. del 11/12/33 n. 1775 – art. 52 Regolamento Provinciale D.C.P. n. 198/2006 e smi D.C.P. n. 79/09) La domanda di attingimento (per l’uso Irriguo) deve essere presentata dal 1° gennaio al 28 febbraio di ogni anno. La richiesta di licenza di attingimento annuale (1 copia in bollo da € 14,62) dovrà essere compilata in originale secondo il modello scaricabile dal sito www.provincia.fi.it. La documentazione dovrà essere inviata per posta presso: Provincia di Firenze – Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, Via San Gallo n. 32 - 50129 Firenze Oppure consegnata nei giorni di martedì e venerdì (con ulteriore copia della domanda sulla quale l’Ufficio apporrà timbro per ricevuta) dalle ore 9:00 alle ore 13:00 presso: Provincia di Firenze – Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile, Via San Gallo n. 32 - Firenze Condizioni per poter richiedere la licenza di attingimento: La licenza per l’attingimento di acqua pubblica a mezzo di pompe mobili o semifisse, di altri congegni elevatori o di sifoni, posti sulle sponde ed a cavaliere degli argini, si possono richiedere purché: 1. La portata dell’acqua attinta non superi i 100 litri a minuto secondo; 2. Non siano intaccati gli argini, né pregiudicate le difese del corso d’acqua; 3. Non siano alterate le condizioni del corso d’acqua con pericolo per le utenze esistenti e sia salvaguardato il minimo deflusso costante vitale del corso d’acqua, ove definito. Per attingimenti superiori a 1 litro/secondo e comunque per gli usi diversi dall’irriguo e’ necessario presentare anticipatamente domanda di concessione di piccola derivazione.

turnI DI apertura DeL SaBatO meSI DI FeBBraIO, marzO e aprILe 2011 DeLLe FarmaCIe DI Impruneta

2011

Farmacia PULITI IMPRUNETA

Farmacia LA CERTOSA TAVARNUZZE

Farmacia LESCHIUTTA IMPRUNETA

Farmacia TAVARNUZZE

Febbraio

Sab 19/02/11 Sab 26/02/11

Sab 05/02/11 Sab 26/02/11

Sab 05/02/11 Sab 12/02/11

Sab 12/02/11 Sab 19/02/11

marzo

Sab 19/03/11 Sab 26/03/11

Sab 05/03/11 Sab 26/03/11

Sab 05/03/11 Sab 12/03/11

Sab 12/03/11 Sab 19/09/11

aprile

Sab 16/04/11 Sab 23/04/11

Sab 02/04/11 Sab 23/04/11 Sab 30/04/11

Sab 02/04/11 Sab 09/04/11 Sab 30/04/11

Sab 09/04/11 Sab 16/04/11

nOte La farmacia di turno garantisce il servizio di Guardia Farmaceutica diurno, notturno, domenicale e festivo. Per informazioni telefonare a 055/2011049. Le farmacie Leschiutta, Puliti e La Certosa, quando in turno, effettuano il servizio a battenti aperti il sabato pomeriggio (vedi orari) e la domenica mattina (9/12,30)

nuOVe reGOLe per raCCOGLIere I FunGhI Dal 2011 versamento alla Regione invece che ai Comuni.

Nuove norme per la raccolta dei funghi. Entreranno in vigore dal 1 gennaio 2011 e le ha stabilite la Regione Toscana, modificando al legge che disciplina l’attività di raccolta. Per la raccolta dei funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione che viene adesso rilasciata dalla Regione Toscana, e non più dal Comune di residenza. L’autorizzazione alla raccolta è costituita dalla ricevuta di versamento degli importi previsti sul conto corrente postale n. 6750946 intestato all’Amministrazione regionale. La ricevuta deve riportare la causale ‘Raccolta funghi’ e le generalità del raccoglitore e va conservata e portata con sé al momento della raccolta, insieme a un documento di riconoscimento. I residenti in Toscana devono versare 13 euro per un’autorizzazione valida sei mesi oppure 25 euro per un anno. Tali importi sono ridotti della metà per chi risiede nei territori montani e per i ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni che abbiano frequentato un corso di informazione ed educazione organizzato dalla Amministrazioni provinciali o dalle Comunità montane e abbiano ottenuto il relativo attestato di frequenza. Coloro che vogliono raccogliere i funghi nel solo territorio del Comune di residenza non sono tenuti a munirsi di autorizzazione. I non residenti in Toscana devono, invece, pagare 15 euro per un giorno, oppure 40 euro per sette giorni consecutivi. La data o l’indicazione della settimana devono essere obbligatoriamente aggiunte nella causale dopo la dicitura ‘Raccolta funghi’. Le autorizzazioni acquisite dai residenti in Toscana entro la data del 31 dicembre 2010 mantengono la loro validità fino alla loro naturale scadenza (sei, dodici o trentasei mesi dalla data del versamento). Per informazioni, rivolgersi alla Regione Toscana, telefonando al numero verde gratuito 800-860070, oppure collegandosi al sito internet www.regione.toscana.it/agricoltura.

Il 16 marzo 2011 è il termine ultimo entro cui devono essere adeguati gli scarichi di acque reflue alla normativa vigente. Gli scarichi di acque reflue domestiche (o assimilate a esse), al di fuori della pubblica fognatura devono essere autorizzati dal Comune. La normativa prevede inoltre che i titolari di scarichi esistenti non conformi alle prescrizioni regionali devono essere adeguati . Si tratta prevalentemente degli scarichi derivanti da abitazioni o nuclei abitativi isolati, ove non risulta possibile eseguire l’allacciamento alla pubblica fognatura. Sono inoltre assimilate ad acque reflue domestiche, quelle derivanti dalle attività elencate nell’allegato 2 (tabella 1) al D.P.G.R. n. 46/R del 8/09/2008 e all’art. 101 del D. Lgs. 152/2006. La domanda deve essere presentata utilizzando i modelli predisposti dall’Amm.ne comunale (reperibili sul sito del Comune www.comune.impruneta.fi.it) e seguendo le relative istruzioni. Per l’esecuzione dei lavori di adeguamento alle norme vigenti è inoltre necessario presentare la pratica edilizia (denuncia di inizio attività) corredata da un progetto a firma di un tecnico abilitato. per informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio ambiente del Comune - Via F.lli Rosselli n. 6, Tavarnuzze - negli orari di ricevimento al pubblico (Mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e Giovedì pomeriggio su appuntamento dalle ore 15.00 alle 18.00) e/o contattare il telef. 055.2372146. Si ricorda che ai sensi dell’art. 133 del D. Lgs. 152/2006, sono previste sanzioni per chi sarà inadempiente. Nell’ipotesi di scarichi di edifici isolati ad uso abitativo sono previste sanzioni da €. 600,00 a €. 3.000,00. Con deliberazione del Consiglio Comunale n.58 del 1 luglio 2010 è stato approvato il Regolamento Comunale per gli scarichi delle acque reflue.

VaCanze anzIanI eD InVaLIDI annO 2011 Di seguito le date le mete e i costi:

Dal 16 al 30 giugno 2011 Lido di Camaiore - Hotel Colombo (cat. 3 stelle) € 786,00 (quota per persona) Supplemento singola con bagno in comune € 85,00. Dal 16 giugno al 30 giugno 2011 Marina di Pietrasanta - Eden Park (cat. 3 stelle) € 794,00 (quota per persona) Supplemento singola € 165,00. Dal 25 giugno al 9 luglio 2011 Montagna Abbadia S. Salvatore - Hotel Giardino (cat. 3 stelle) € 595,00 (quota per persona) Supplemento singola € 155,00. Dal 2 al 16 luglio 2011 Terme di Ischia - Hotel Colella (cat. 3 stelle) € 839,00 (quota per persona) Supplemento singola € 120,00. Dal 3 al 17 settembre 2011 Terme di Ischia - Hotel Colella (cat. 3 stelle) € 863,00 (quota per persona) Supplemento singola € 120,00. Per informazioni contattare l’Associazione Rete di Solidarietà via Paolieri, 16 – Impruneta (1° piano), tel. 055/2012142, nei giorni di seguito indicati : lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00, giovedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

premIO LetterarIO DeL ChIantI 2010 - 2011 Cominciano gli incontri con alle ore 17.00 delle seguenti date:

gli

autori

finalisti

del

premio

letterario

del

Chianti,

19 febbraio 2011 al Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa con Bert d’arragon “La libellula” 5 marzo 2011 Fattoria di Verrazzano Greve in Chianti con Brunella Schisa “Dopo ogni abbandono” 19 marzo 2011 Casa del Popolo di Impruneta con ada zapperi zucker “Il Silenzio” 2 aprile 2011 Cinema Comunale di Radda in Chianti con Francesco recami “ Il ragazzo che leggeva Maigret” 16 aprile 2011 Teatro Verdi San Donato di Tavarnelle con Luigi Fontanella “ Controfigura”

auGurI per IL CenteSImO COmpLeannO….. Giovedì 10 febbraio 2011 la Sig. antonietta Venturini soffia su cento candeline per festeggiare i suoi 100 anni. traguardo lusinghiero, superato dopo un lungo percorso di vita iniziato il 10 febbraio 1911 a Grumento nova in provincia di potenza, e che continua nel nostro territorio da circa quaranta anni. L’amministrazione Comunale si unisce ai figli, nipoti e parenti per augurare un felice compleanno centenario.


istruzione

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CuRIOsITà. Sono diversi i corsi di studi universitari apparentemente bizzarri

Quegli esami dai nomi un po’ così Annalisa Cecionesi

“M

amma, ho preso 28 a raggi cosmici”. E il genitore, pieno d’orgoglio, continuerà a chiedersi che cosa mai stia studiando il figlio, dopo quell’esame dal nome enigmatico. A lasciare “perplessi” non sono soltanto le materie della facoltà di Scienze Fisiche e Astrofisiche, roba da cervelloni per antonomasia. Corsi e insegnamenti universitari (almeno apparentemente) stravaganti li ritroviamo infatti anche nelle facoltà più “insospettabili” dell’ateneo fiorentino. In alcuni casi sono bizzarri agli occhi dei non specialisti, o hanno nomi di difficile comprensione. Molte volte si tratta di attività formative non proprio determinanti per il percorso universitario di uno studente. E poco importa – almeno per il momento – se il ministro Gelmini ha dichiarato guerra ai corsi di laurea ritenuti inutili con l’intento di razionalizzare il sistema universitario. Gli studenti fiorentini hanno a loro disposizione un’ampia gamma di materie “fantasiose”. Ci si può laureare in “Produzioni legnose”, alla facoltà di Agraria. Oppure in “Scienze agrarie tropicali”. Ai non addetti suonerà strana anche la laurea in “Comunicazione strategica”, sotto Scienze Politiche, il cui appellativo evoca una trama di spionaggio più che un corso universitario. A Lettere, si può scegliere il curricula in “Informatica umanistica”, ma ce ne sono anche di più settoriali, come “Studi bilaterali italo-ungheresi”. E non poteva mancare neppure il cibo, nella genuina Toscana. Recentemente, in occasione della Biennale gastronomica fiorentina, è stata lanciata l’idea di fondare una facoltà di Scienze Gastronomiche nella città del giglio. In attesa di sapere se la proposta avrà un seguito, il rischio di

restare a bocca asciutta è comunque scongiurato. Alla facoltà di Agraria ci si può laureare infatti in “Tecnologie alimentari”. Ma non sperate che basti essere una buona forchetta. E le curiosità non riguardano solo corsi di studi e curricula. La riforma del 3+2 ha visto accumularsi, in questi anni, una mole crescente di insegnamenti, molti dei quali corrispondenti a pochi crediti. In sostanza, esami “in miniatura”, alcune volte opzionali, altre obbligatori, che talvolta lasciano perplessi gli stessi studenti, i primi a domandarsi dell’utilità di un insegnamento in relazione al proprio percorso di studi. Le stravaganze spuntano un po’ in tutte le facoltà dell’ateneo. A Scienze Politiche si possono superare gli esami di “Sociologia della vita quotidiana” o “Psicologia del corso di vita”. Nel piano di studi in Scienze dell’educazione sociale c’è l’insegnamento in “Emozioni e qualità della vita”. In altri casi occorre attivare i canali sensoriali: serve naso per superare l’esame in “Chimica degli aromi”, ad Agraria, e orecchio a Lettere, per passare “Etnomusicologia”. Tra le attività formative più divertenti c’è “Metodologie del gioco e dell’animazione”, insegnamento del corso di laurea in Scienze dell’Infanzia. Lo stesso si potrebbe dire di “Comportamento sessuale e riproduttivo”, sotto Biologia del comportamento. Un po’ meno spassosi, stando almeno ai loro appellativi indecifrabili, sembrano essere “Dendrometria”, “Auxologia” ed “Eco fisiologia forestale”. Dizionario in mano anche per “Criogenia” o “Econometria”. E la lista, volendo, sarebbe ancora più lunga.

Tra gli insegnamenti ce ne sono tantissimi quantomeno fantasiosi: si spazia da vere e proprie lauree (come quella in “Produzioni legnose”) a semplici prove. Ad esempio “Chimica degli aromi”, “sociologia della vita quotidiana” o “emozioni e qualità della vita”


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zoom

Febbraio 2011

IL PuNTO/1. Il regolamento comunale interviene per frenare la pericolosa moda dell’azzardo

Sale giochi, tante novità Giro di vite sulle aperture Giuditta Boeti

V

ideopoker e slot machine, cambia tutto. Il nuovo regolamento comunale, voluto dal vicesindaco Dario Nardella, impone uno stop all’apertura delle sale giochi nel centro storico, senza tuttavia riguardare quelle già esistenti. E il primo blocco potrebbe arrivare per una nuova sala giochi in costruzione in via Pistoiese, la terza in appena 600 metri di strada. “L’obiettivo principale al quale abbiamo lavorato – spiega il vicesindaco – è quello di tutelare le persone più deboli e più esposte agli effetti negativi della frequentazione delle sale giochi, in particolare giovanissimi e anziani, che spesso non hanno strumenti per difendersi dalla proliferazione di pratiche a volte sconfinanti con la patologia”. Dunque, gli apparecchi “da intrattenimento” (dalle slot machine alle videolotterie e ai flip-

per) non potranno essere installati in esercizi che si trovino all’interno di luoghi di cura, scuole di ogni ordine e grado, impianti sportivi e nelle pertinenze di edifici di culto. Ristrettezze anche per la concessione dell’autorizzazione ad aprire nuove sale giochi che non potranno essere collocate entro 500 metri pedonali da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri di recupero, case di cura e di riposo, sedi operative di associazioni di volontariato. In più, non potranno essere presenti all’interno di locali sovra e sottostanti le abitazioni. Ma le novità sono più stringenti anche per i gestori: nelle sale giochi e nei locali dove sono allestiti gli apparecchi dovrà essere esposta in luogo visibile la tabella dei giochi proibiti e la tariffa di ciascun gioco presente, mentre all’interno dovrà essere esposto un cartello che indichi il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni. I ragazzi al di sotto dei 14 anni potranno entrare soltanto se accompagnati da un genitore. Saranno inoltre i gestori

a dover prevedere una sorveglianza della sala e materiale promozionale per sensibilizzare al gioco responsabile. Infine, aperture, trasferimenti o variazioni nella gestione di sale giochi o nell’installazione degli apparecchi saranno subordinati alla presentazione della Scia (la nuova “Segnalazione certificata di inizio attività”) e tutti gli apparecchi potranno essere installati solo dopo la specifica autorizzazione della Questura. “Non c’è dubbio – aggiunge Nardella – che ogni cittadino deve avere la libertà di utilizzare queste macchine per divertirsi, ma l’amministrazione ha il compito di disciplinare il settore, anche perché cresce la pratica di cercare in questi giochi non svago, ma risposte che non possono arrivare”. Il vicesindaco ha poi ribadito che le norme e i divieti interessano anche le società e gli impianti sportivi, e ha auspicato che anche i circoli privati, sui quali il Comune non può intervenire direttamente, facciano propri gli indirizzi del nuovo regolamento.

Obiettivo principale dei provvedimenti, che mirano a regolamentare la diffusione e la localizzazione degli “apparecchi da intrattenimento”, è quello di tutelare le persone più esposte al rischio dipendenza. A partire da giovanissimi e anziani

la

“storica”

sala giochi di via

nazionale

m. GHerardini Dipendente punto scommesse

mauriZio FaluGi Gestore ricevitoria

s. montelatici Barista, 55 anni

“Aumentato il numero di stranieri”

“Giusto eliminare l’illegalità”

“Le slot sono meno gettonate”

“Di lavoro ce n’è, a volte anche troppo. La clientela fissa è rionale, fatta dagli abitanti dei dintorni che amano giocare. Negli ultimi anni poi è aumentato il numero degli stranieri. Molti scommettono e giocano: chi ha la possibilità per farlo fa entrambe le cose e dove girano soldi, chiaramente si gioca”

“Vanno di moda i giochi mordi e fuggi anche se le slot non perdono la loro clientela fissa. Viene gente di tutti i tipi, in maggioranza stranieri e a volte anche gente poco raccomandabile. Che regolamenti, nazionali e comunali, abbiano colpito e fatto calare il gioco è inevitabile, ma sono sempre stato d’accordo, è giusto eliminare l’illegalità”

“Di slot ne ho una sola e non funziona tanto, o meglio non tanto quanto il ‘gratta e vinci’ e altri giochi più immediati che consentono soprattutto di vincere di più. È questo che la gente cerca in momenti di crisi: le slot attirano solo chi ama veramente il gioco, le vincite sono ridotte, al massimo 100 euro”


zoom

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IL PuNTO/2. Il popolo dei giocatori è composto soprattutto da immigrati e non conosce aggregazione

Straniero e “solitario”, è questo l’utente-tipo Sara Camaiora

I

l popolo dei giocatori? Strano, fuggitivo e variegato. Nel corso degli anni è riuscito a cambiare età, provenienza e abitudini, costretto da svariate normative a frequentare volta per volta luoghi diversi in cui poter coltivare il proprio passatempo. Sono cambiati anche i giochi, ormai non più per ragazzi devoti solo al digitale, che ormai hanno rimpiazzato le vecchie macchinette. Di sale giochi propriamente dette a Firenze ne sono rimaste poche: si possono contare sulle dita di una mano. Storica la Futuregames di via Nazionale, popolata praticamente nella sua totalità da stranieri, come riferisce un vecchio dipendente, che preferisce non rivelare il suo nome. “Qualche studente si vede la mattina, ma in generale vengono solo immigrati, soprattutto in orario pomeridiano o serale, e usano il biliardo e le slot - spiega - nei primi anni 2000 era sempre pieno di gente, ora l’affluenza è calata, giocano tra loro immigrati della solita provenienza e non c’è alcuna aggregazione”. Il panorama da lui descritto si riscontra chiaramente in un normale sabato pomeriggio, verso le cinque, quando un gruppo di orientali gioca insieme al biliardo mentre altri stranieri, di origine slava, sono alle slot. Ha una clientela fissa da molti anni e non sembra risentire eccessivamente della crisi un’altra sala giochi di vecchia data, quella di piazza San Marco. “Al

90 per cento la gente che viene è sempre la solita”, racconta Lorenzo, un dipendente, mentre un altro, Marco, aggiunge: “Effettivamente un po’ di calo nell’ultimo anno c’è stato, anche se la frequenza è molto variabile, dipende dai periodi dell’anno”. Posti per giocare in città ne sono rimasti comunque molti: un gran numero di bar, circoli, tabaccherie e ricevitorie ha infatti installato almeno un paio di slot. La clientela è in maggioranza straniera in quelli del centro, mentre è composta un po’ dai “soliti noti” del quartiere in quelli delle periferie. Facile che chi scommetta abbia qualche soldo in più per giocare alle slot, anche se in molti sono convinti che anche questo settore abbia avvertito la crisi. “Ci sono praticamente solo immigrati che fanno lavori notturni e passano la loro giornata qui”, spiega Matteo Vacca, dipendente di un punto giochi e scommesse in via Guelfa, che parla inoltre di “un calo evidente negli ultimi 2 o 3 anni”. “Chi spende è straniero, il centro ormai è solo per loro”, commenta Lorenzo Perazzi, titolare di una ricevitoria tabacchi in via dei Servi, dotata di una slot. Sia stranieri che italiani in un punto scommesse in via Campofiore, dove l’età dei clienti “non supera i 50”, secondo il gestore Roberto Torricelli. I giocatori, insomma, di varie età o nazionalità, a modo loro resistono ma evitano di esporsi e parlare di sé. “Sul gioco non c’è crisi, soprattutto se c’è la possibilità di vincere velocemente”, commenta il cliente di un bar con slot in via Gioberti.

Franco Pertici Tabaccaio, 50 anni

b. mencarini Insegnante, 26 anni

b. vatteroni studentessa, 23 anni

“Per ora non installo i giochi”

“Adesso la clientela è cambiata”

“Non mi sono mai appassionata”

“Le slot non mi sono mai piaciute né mi interessano. Preferisco il gioco istantaneo e vedo che è quello che funziona, ma le slot sicuramente vanno ancora per la maggiore, nonostante la crisi e i tempi che cambiano. Alla gente piace giocare, è l’unica spiegazione, ma per ora resisto e preferisco non metterle in tabaccheria”

“Ho frequentato una sala giochi quando ero adolescente, ma si trattava di una sala con videogiochi, biliardino, flipper e ping-pong, frequentata solo da altri adolescenti. Adesso con le slot e i video poker è cambiato tutto, anche la clientela delle sale, che spesso non mi sembrano più posti raccomandabili”

“Mi è capitato di andare in sala giochi qualche anno fa ma non mi sono mai appassionata e non so assolutamente chi le possa frequentare negli ultimi anni. Mi piacciono i videogiochi, i classici giochi per il computer o quelli online, invece, soprattutto quando permettono di interagire con altre persone”

L’anatocismo bancario

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l’inchiesta

Febbraio 2011

DOssIER/1. Su 121mila disoccupati, 70mila hanno meno di 30 anni. 20mila fanno un tirocinio

I giovani toscani in rampa di lancio Il piano della regione: gli stagisti avranno diritto a uno stipendio, gli under 34 potranno contare su contributi per l’affitto e credito facilitato. Una ricetta da 300 milioni Francesca Puliti

B

amboccioni addio, almeno in Toscana. Gli stagisti avranno uno stipendio, le coppie under 34 consistenti contributi per l’affitto e chi vuole aprire un’attività potrà accedere al credito a condizioni agevolate. No, non si tratta di slogan, né di pure e semplici linee programmatiche, ma di un piano concreto già approvato in giunta regionale. Che diventerà operativo in tutto e per tutto entro giugno 2011. Già, perché l’anno che si è da poco aperto, secondo il governatore Enrico Rossi, sarà l’anno dei giovani, l’anno dell’indipendenza economica e dell’abbandono del tetto materno. A questo scopo, da qui al 2013, la Regione investirà 100 milioni ogni anno, attivando al tempo stesso una sorta di circolo virtuoso tra aziende, enti pubblici, fondazioni e istituti di credito, ognuno chiamato a fare la propria parte. A partire proprio dal capitolo lavoro. Dei 121mila disoccupati toscani, 70mila hanno meno di 30 anni. E degli oltre 20mila giovani che svolgono un periodo di tirocinio e formazione in azienda la stragrande maggior parte non è retribuita. Ma da giugno si cambia. La repubblica degli stagisti avrà una sorta di busta paga: 400 euro al mese, di cui 150 a carico della Regione stessa (finanziati con fondi europei) e 250 a spese dell’azienda (al massimo per 12 mesi). Inoltre il datore di lavoro potrà contare su un incentivo da 6mila euro per assumere il tirocinante. Sempre in tema occupazione, 45 milioni di euro saranno destinati a incrementare il servizio civile, in modo da finanziare 3mila volontari per i prossimi 3 anni. Ad oggi, infatti,

le risorse stanziate bastavano a coprire solo 700 posti a fronte di 2.700 domande presentate nel 2010. Buone nuove anche per chi volesse dare concretezza a una propria idea imprenditoriale: assicurati per il prossimo triennio i sostegni ai giovani professionisti e a chi avvia un’impresa. In più, 30 milioni saranno destinati a incentivare chi si lancia nel settore dell’agricoltura. Incrementati anche i prestiti d’onore per la formazione all’estero: fino a 50mila euro per sostenere le spese di master o simili. Anche se il prestito sarà vincolato al “rientro dei cervelli” in terre toscane. Per uscire di casa, invece, arrivano consistenti contributi

Busta paga da 400 euro per i tirocinanti a partire da giugno. E incentivi a chi poi li assume mensili per il pagamento dell’affitto e per l’acquisto della prima casa. Infine la partita del credito. Da Fidi Toscana, la finanziaria regionale, nascerà una nuova costola, chiamata Fidi Giovani, specializzata nel sostenere prestiti a condizioni agevolate per gli under 34 che abbiano intenzione di avviare un’attività imprenditoriale. Ma stavolta senza vincoli legati al carattere “innovativo” dell’impresa. Perché sarebbe una novità già abbastanza grande riuscire a dare un tetto e un lavoro alle migliaia di ragazzi di casa nostra.

FOCUs Un terzo dei trentenni vive con i genitori

Soldi a chi lascia il tetto materno

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l 30% dei toscani tra 30 e 34 anni vive ancora sotto il tetto materno”: parola del presidente della Regione Enrico Rossi. Che ha deciso di spronarli a lasciare la natia dimora attraverso una serie di contributi “appetitosi” per l’affitto e l’acquisto della prima casa. Per i prossimi tre anni i giovani genitori in affitto potranno contare su 200 euro al mese, mentre le coppie senza figli o i single che convivono (studenti e lavoratori fuori sede) ne avranno a disposizione 150. L’erogazione dei contributi partirà a luglio, quando la fase burocratica sarà giunta a compimento, anche se il meccanismo di assegnazione è ancora da stabilire, così come la soglia massima di reddito per accedervi. Ma “sarà piuttosto alto – assicura Rossi – e privilegeremo gli over 30”. Quale che siano i criteri la graduatoria dovrebbe contare decine di migliaia di coppie. Rinnovato il contributo per l’acquisto della prima casa, o meglio per il pagamento del mutuo. A questo capitolo la Regione Toscana destinerà un fondo complessivo di trenta milioni di euro. La novità sta nella possibilità, tuttora

al vaglio degli uffici regionali, di stipulare un accordo con i costruttori edili, in modo che, dopo un periodo di locazione a canoni migliori di quelli di mercato (stabilito in un massimo di quattro anni), il beneficiario possa avere l’opportunità di trasformare l’affitto in acquisto a prezzo agevolato. Da un lato il costruttore che aderisce potrebbe usufruire di un contributo (al massimo trentamila euro in caso di acquisto da parte dell’affittuario), dall’altro i giovani che rientrano nel progetto potrebbero contare su 150/200 euro al mese per i primi quattro /F.P. anni di affitto.


l’inchiesta

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DOssIER/2. Le opinioni dei responsabili di cinque istituti di credito, i “salvadanai” del territorio

“Aiutate i ragazzi”. “Siamo pronti” L’appello del governatore enrico rossi: sulla questione giovanile serve il sostegno di tutta la società. Le banche rispondono: faremo la nostra parte. e illustrano le iniziative e i prodotti che hanno già attivato Cr Firenze - Intesa San Paolo

Banca del Chianti e Monteriggioni

Bcc di Pontassieve

Bcc Valdarno - Banca di Cascia

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Mutui per i precari e un aiuto per la casa

impegno di Banca CR Firenze e del gruppo Intesa Sanpaolo in iniziative a favore dei giovani ha radici lontane”, dice Luciano Nebbia, direttore generale di Banca Cr Firenze. “Dal giugno del 2007 il gruppo ha attivato mutui anche per giovani con contratto di lavoro atipico e dall’aprile 2008 abbiamo prestiti per investire nella formazione. Siamo stati i primi – continua Nebbia – a sospendere la rata dei mutui, e nel 2010 il nostro gruppo ha assunto mille giovani a livello nazionale”. Dunque la conclusione non può che essere una: “Concordiamo con il governatore Rossi: è necessario consentire ai giovani di sviluppare le proprie capacità professionali e di guardare con fiducia al domani”. A questo proposito, Nebbia ricorda il progetto Carta “Ila”, avviato con la Provincia di Firenze e dedicato ai giovani che vogliono intraprendere un percorso di auto-imprenditorialità. Tra le proposte della banca ci sono la Carta Superflash, una prepagata che permette di fare operazioni bancarie senza avere un conto corrente; il conto corrente online zero canone e zero spese; il “prestito giovani” (fino a 30 mila euro), rivolto a chi ha tra i 18 e i 35 anni (anche se ha un lavoro atipico), così come il “Mutuo Domus Giovani”, dedicato all’acquisto della prima casa (importo fino a 250 mila /L.B. euro).

La carta a costo zero per gli adolescenti

giovani rappresentano le fondamenta della nostra società”, dice Tiziano Cappellini, responsabile marketing della Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni. E aggiunge: “Per la nostra banca non si tratta soltanto di parole di circostanza, ma di una convinzione dimostrata dall’impegno e dalle opportunità concretizzate, a più riprese, nel corso del tempo”. “Anche per questo – continua Cappellini - i concetti espressi dal Presidente della Regione, Enrico Rossi, ci trovano in assoluto accordo. I giovani, oggi più che mai, hanno necessità di accompagnare volontà, energie ed entusiasmo con strumenti concreti. Opportunità che consentano ai nostri ragazzi di mettere le ali ai loro progetti”. Le proposte per i clienti più giovani della Banca del Chianti spaziano dai depositi al risparmio per bambini fino a dieci anni alla carta prepagata a costo zero per gli adolescenti, che può essere ricaricata direttamente dai genitori attraverso sms (a cui si affianca anche un ‘social network’ con il quale ascoltare radio, scaricare musica o inviare sms gratuiti). Altre iniziative importanti della Bcc del Chianti sono i finanziamenti per l’acquisto della prima casa o per l’avvio di imprese: l’istituto bancario, per i primi tre anni, si accolla /L.B. parte degli oneri d’interesse.

Aiuti e corsi dall’asilo al dopo università ragazzi sono il futuro, si dice. E invece, dice Francesco Faraoni, direttore generale della Bcc di Pontassieve, “i giovani sono soprattutto il presente e così vanno visti: con le loro esigenze e aspirazioni di oggi”. Per questo la banca di credito cooperativo di Pontassieve vede con molto favore il Piano Giovani della Regione. “Il governatore Rossi chiede una mano? Noi siamo qui, a braccia aperte. Sosteniamo già diverse iniziative di questo tipo, ma possiamo farne anche di più”. La Bcc di Pontassieve ha organizzato corsi come “Imprenditori si diventa”, per i giovani che vogliono avviare un’attività, e “Self marketing” per chi cerca aiuti preziosi in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro (da come redigere un curriculum vitae a come affrontare un colloquio). E poi prodotti bancari dedicati alle giovani coppie, come “Bcc Nido”, il finanziamento che ha come obiettivo quello di ridurre di circa il 50% l’onere mensile derivante dalla retta dell’asilo nido, o “Bcc Bebè” che prevede la fornitura gratuita di pannolini per sei mesi. “Siamo l’unica banca in Italia a proporre mini-prestiti a tasso zero per il finanziamento di corsi post-laurea o di esperienze Erasmus”, spiega Faraoni. “Il nostro motto è ‘largo ai giovani’ e non potreb/P.C. be essere altrimenti”.

Prestiti agevolati per i nuovi arredi

on ci tireremo indietro”. Il direttore del Credito cooperativo del Valdarno fiorentino-Banca di Cascia, Paolo Bracaglia, risponde così all’appello del governatore Rossi agli istituti bancari. “È importante – aggiunge - il fatto che la Regione agisca sussidiariamente e chieda la collaborazione, per questo progetto, delle categorie economiche, dei sindacati, delle istituzioni religiose, delle fondazioni e delle banche. Noi siamo ben lieti di fare la nostra parte, tanto più che siamo già su questa strada”. La Bcc del Valdarno fiorentino, infatti, ha già all’attivo diverse iniziative a favore di giovani e giovanissimi: ad esempio gli sconti del 15% sull’acquisto di libri scolastici in librerie convenzionate (Operazione Scuola) e i premi in denaro agli studenti meritevoli del Valdarno Fiorentino (diplomati con 9 e 10 alla medie inferiori), diplomati delle superiori e laureati (Premio Scuolamica). E poi il progetto Giovani, che prevede l’apertura gratuita di un conto corrente per chi ha dai 14 ai 24 anni, finanziamenti a tasso agevolato agli studenti universitari e alle giovani coppie per le spese di arredo della loro abitazione. “Cerchiamo anche – conclude Bracaglia – di dare il massimo supporto in termini di consulenza nella realizzazione di business plan dei giovani aspiranti imprenditori e massima attenzione ai finanziamenti per /P.C. l’imprenditoria giovanile”

Bcc di Impruneta

Sostegno alla “baby-imprenditoria” e premi agli studenti più bravi

A

ll’appello della Regione, il presidente della Bcc di Impruneta Cesare Vegni risponde così: “Da oltre un decennio sosteniamo iniziative nel campo della scuola e nel particolare momento di ingresso

nel mondo del lavoro”. Per esempio i buoni per l’acquisto del materiale scolastico, libri compresi, e la manifestazione “Impegno Premiato” per gli studenti che si sono contraddistinti con il massimo dei voti. E

poi il conto corrente Giovani e quello Universitari.”In accordo con i consorzi fidi regionali – dice Vegni – abbiamo riservato sia un ‘Credito all’imprenditoria’ che un finanziamento volto a rateizzare le tasse per

l’iscrizione universitaria. A questi si aggiunge l’adesione all’iniziativa statale ‘Diamogli Credito’ che, per la nostra banca, si compone di un finaziamento /P.C. a tasso 0 per i giovani universitari”.


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tempi moderni

Febbraio 2011

LA MODA/1. Sono sempre di più i locali dove si può sorseggiare un drink mentre si legge

Quando il caffè si trasforma in salotto Dalle librerie ai caffè letterari: Firenze si sta adeguando alle mode d’oltremanica mettendo a disposizione spazi dove sfogliare un libro e chiacchierare Ludovica V. Zarrilli

A

ll’estero va di moda già da tempo: prendi il tuo libro (per i più tecnologici, va bene anche il computer), ti infili in un cafè, ordini da bere e rimani lì a leggere in tranquillità, in attesa dell’amico/a con il quale avevi fissato un incontro o aspettando che arrivi l’ora dell’appuntamento di lavoro o della prossima lezione all’università. Non c’è niente di più rilassante di un buon caffè in compagnia di qualcosa da leggere. Anche la bella Florentia sembra aver capito che questa formula funziona, e ha cominciato a mettere a disposizione degli spazi dove il caffè non è più il solito “un sorso e via”, ma un piacere da gustare lentamente. I primi ad aver offerto una soluzione a questa nuova necessità sono i titolari della libreria Edison, sotto i portici di piazza della Repubblica, che ormai da tempo mette a disposizione non solo una delle più fornite vetrine della città, ma anche una caffetteria che funge da perfetto luogo di incontro. Stesso discorso vale per le vicine librerie Melbook e Martelli, a due passi da piazza Duomo. Per trovare un ambiente più intimo basta andare a cercare tra le viuzze che si snodano tra il centro e gli immediati dintorni. Proprio vicino a piazza della Signoria c’è Brac (via dei Vagellai), libreria d’arte contemporanea e cafè letterario, che oltre ad avere un ampio spazio dove leggere e conversare offre un menù a base di piatti vegetariani e vegani di tutto rispetto. Un altro posto dove assaporare il piacere di sfogliare delle pagine con il sottofondo di una musica soffusa é Cuculia (via dei Serragli 1/r e 3/r), dove sempre secondo lo stesso principio si mangia (cucina mediterranea), si beve ma, soprattutto, si legge. Poco lontano c’è anche la frequentatissima Libreria La citè (borgo san Frediano, 20r), dove i libri ci sono e lo spazio pure, però viene sfruttato soprattutto per dibattiti e musica dal vivo. Sempre nella zona dell’Oltrarno, a poche centinaia di metri da porta Romana c’è Mama’s Backery (via della Chiesa 34/r), che ha porta-

to nel centro di Firenze un concept puramente statunitense, abbinando a tazzone di caffè bei piatti in stile Usa (bagels, club sandwich e torte di ogni genere) e lasciando tavolini e poltrone a disposizione di chi ha voglia di studiare o leggere spilluzzicando qualcosa. Dulcis in fundo, per gli amanti dell’arte contemporanea c’è l’Ex3 contemporary art cafè (viale Giannotti 81), che tra una visita a una mostra e l’altra offre ai passanti riviste votate al mondo dell’arte, qualche comodo posto a sedere e ottimi drink, preparati con amore da un team di giovanissimi.

LA MODA/2. Diverse le compagnie che portano i loro spettacoli in ristoranti e non solo

Se il teatro si siede a tavola per cena S

e le persone non vanno a teatro è il teatro ad andare dalle persone. Proprio dove si crede di non poterli scorgere ci sono attori, voci vive, trame semplici che fanno compagnia nei bar e nei ristoranti. “Basta poco - afferma Fabio Baronti, fondatore della Compagnia delle Seggiole, arrivata alla sua 250esima replica dei celebri Radiogialli - bastano dei leggii, dei microfoni, una presa di corrente e il gioco è fatto!”. Un teatro affidato alla parola e una volontà, quella di Baronti, che è evidente sin dal nome della sua Compagnia, che predilige scenografie scarne, affidate per lo più a semplici sedie. Lo spettatore ideale è il commensale dei ristoranti che, munito di carta e penna, si scervella tra una portata e l’altra per comprendere, in base al racconto degli attori, chi è l’assassino. Non solo gialli e non solo intrecci tra le tavole dei ristoranti fiorentini, ma spettacoli d’ogni genere. La compagnia Teatro degli Ignudi, ormai alla 50esima replica di “Cafè Santiago de Cuba”, fa irruzione nei locali

e invade gli spazi da cocktail della “Firenze bene” con storie di vite spezzate e al margine. Dieci attori che si mescolano, senza preavviso, invadendo spazi inusuali e astanti sorpresi. “Il teatro non è un edificio, ma un territorio. Non è un condominio a cui bussare ma è il condominio stesso - racconta l’attore Henry Bartolini - mi dà claustrofobia pensarlo come luogo fisico, portare fuori il teatro, portarlo tra la gente, è il miglior uso possibile”. Si ride, si mangia, ci si lascia accudire in un gioco garbato capace di sedurre anche chi, come Flavia, non è abituata al teatro: “Ero qua solo per una pizza e mi trovo nel bel mezzo di una commedia”. O chi, come Paolo, non se lo può più permettere: “Trovo geniale il fatto di offrire con pochi euro in più sul prezzo del menu un’ora di spettacolo”. Il “teatro a tavola” diventa così una sorpresa che investe gli spettatori, riempie la sala e accorcia immediatamente le distanze in quello che è un unico palcoscenico per pub/G.N. blico e attori.



DANzA IN FIERA. Dal 24 al 27 torna l’appuntamento con la kermesse dedicata al ballo. In tutte le salse

In punta di piedi fino alla Fortezza L’edizione numero sei della manifestazione che riunisce a Firenze il meglio

PER I PIÙ PICCOLI

tra ballerini, ospiti speciali e vetrine su misura di dancer si preannuncia ancora

Fiabe della buonanotte con tramvia protagonista

più spumeggiante delle precedenti, con tanti personaggi e più spazio per lezioni, stage e audizioni. Per dare a tutti l’occasione di salire sul palco Barbara Biondi

B

allerini di tutto il mondo unitevi, torna l’appuntamento fiorentino con Danza in Fiera, la più grande kermesse dedicata al mondo della danza e dei ballerini, dal 24 al 27 febbraio alla Fortezza da basso. 65mila metri quadrati distribuiti in 14 padiglioni, 5 palchi e tre piste, dove sbizzarrirsi a ritmo di musica, mettersi alla prova con lezioni studiate ad hoc per ogni tipo di passione danzereccia e incontrare i propri beniamini del cuore. Dopo cinque edizioni sempre più frequentate, l’appuntamento numero sei si preannuncia ancora più scoppiettante, con un calendario che vede fare capolino alcuni dei più interessanti nomi del panorama della danza nazionale e internazionale. Come sempre ci saranno i giovani artisti reduci da Amici, talentuosi ragazzi appena usciti dagli studi del reality targato Mediaset condotto dalla mattatrice Maria De Filippi. I ragazzi sarnno coinvolti ogni giorno in esibizioni, talk show ed incontri, in collaborazione con Blue Production. Sarà anche possibile ammirare i migliori giovani talenti del nostro paese nell’evento On Stage – Concorsi in Scena dove si esibiranno i vincitori dei più importanti concorsi che si svolgono in Italia. E ancora, momenti dedicati al balletto classico e alla danza del ventre, all’hip hop e alla samba: sono tantissimi gli eventi che aspettano il pubblico in questa sesta edizione. Come Expression 2011, il più grande concorso di danza d’Italia o il Made in Cuba Festival, un evento nell’evento, dedicato ai ritmi, alla cultura e alla musica dell’isola caraibica. Gli appassionati di Broadway potranno invece assistere al Musical Day 5, durante il quale si sfideranno le più talentuose scuole italiane, oppure provare in prima persona il workshop di canto e ballo della Scuola Professione Musical di Parma sulle coreografie di Mamma Mia! e La Bella e la Bestia insieme ai protagonisti dello spettacolo. Per chi vuole vivere in prima persona Danzainfiera c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le centinaia di

lezioni aperte a tutti di ogni stile e disciplina: dalla rumba al cha cha cha, dalla danza jazz alla salsa, dal country alle danze orientali. Perfino le lezioni di Cheerleading con la Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico e Dance! Insomma, davvero tutti potranno trovare il ritmo giusto per divertirsi e stare in forma. Inoltre, in collaborazione con Cruisin, un’intera area di ben 500 metri quadrati sarà quest’anno dedicata al Pilates, con aule

e programmi nuovi e originali come Yoga 2 Dance e tanti altri. Ma non è tutto. Danza in fiera dà spazio anche alla danza sportiva con i Campionati del Mondo, Coppa del Mondo e Campionati Italiani insieme a ANMB, FIDA e IDC e tantissime discipline dal tango, alla salsa, dal mambo alla bachata, fino al liscio e perfino al Rock’n Roll e al Boogie Woogie. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. E allora, che inizino le danze!

IL LOCALE. Ha aperto da poche settimane il club della musica alternativa

Logic: nasce il tempio della cultura street L

ogic Club, così si chiama, ed è la conseguenza logica (manco a dirlo) di un percorso nato più di sette anni fa quando Omar Rashid ha fondato il progetto Gold, network che porta in città un po’ dello stile steet newyorkese. Logic, in via de’ Macci 79r, è il nuovo club delle notti fiorentine, un luogo studiato su misura per rispondere ad un’esigenza precisa, quella di far vivere lo stile, la musica e le atmosfere d’oltreoceano anche nella città del giglio. Sin dagli albori di Gold, nato dopo un’esperienza negli States di Omar, uno dei cavalli di battaglia è sempre stato lo spirito di aggregazione che è passato dal punto vendita di via Verdi, ai locali cittadini fino a spazi adibiti a tutt’altro uso (un esempio su tutti il museo di arte contemporanea EX3 dove vengono organizzate serate “danzanti” a tema); dall’abbigliamento Gold è riuscito a passare, contaminando la città e contaminandosi, ad una dimensione più ampia, che cerca di sviluppare una cultura street a trecentosessanta gradi, che affonda le sue radici su una solida, imperitura base: la musica. Grazie all’incontro con Bar Argentina, realtà innovativa nata nel

2008 dall’unione di Dario Bastianelli con Gianluca Tozzi, e soprattutto grazie allo spirito di Lapo Cupini e Marco Palagi nasce l’idea di creare un vero e proprio spazio da destinare ai vari progetti satellite che da sempre caratterizzano il mondo di Gold. La cura dello spazio Logic viene affidata all’interior designer Davide Gori che riesce a resuscitare un ex locale di culto degli anni 90, il Maramao, e a renderlo nuovamente operativo. “Il Logic sarà finalmente il palcoscenico che è sempre mancato in questi anni e che permetterà a tutti gli ideatori del progetto di sviluppare idee che erano sempre state limitate dall’assenza di uno spazio – spiega Omar Rashid - Ciò non andrà certamente a diminuire la presenza di eventi in città o nei vari luoghi che erano già stati “conquistati”, ma fornirà la possibilità di realizzare tantissime iniziative che fino ad ora venivano “castrate” sul nascere”. Tra le tante ci sarà finalmente lo spazio per corsi, workshop e mostre. Per proposte potete scrivere direttamente a logic@goldworld.it. L’ingresso è riservato ai soci, /L.V.Z. ma è possibile associarsi sul posto oppure on-line.

C

osa succede se tre giornaliste fiorentine diventano mamme e cominciano a raccontare fiabe frutto della loro fantasia ai loro bambini? Succede che nasce “La tramvia che scappo via e altre storie” (Edizioni Accademia dell’iris), una summa dei racconti venuti fuori dalla vena creativa di queste mamme in erba, un po’ contaminate dal loro lavoro di tutti i giorni, quello di croniste. Ecco che allora la protagonista di uno dei racconti non è una banale cappuccetto rosso ma la tanto sospirata tramvia, che si ribella ai suoi binari perché stufa del solito tragitto fino a Scandicci, oppure una bambina che si perde alla stazione di Santa Maria Novella scoprendo un incredibile segreto. E ancora, tra le tante c’è anche un sorprendente dialogo notturno fra la statua di Giovanni dalle Bande Nere e il manichino di un negozio di San Lorenzo e Anna che torna piccola nella sua San Niccolò. Firenze (e non solo) in fiaba, filastrocca e racconto attraverso l’immaginazione di tre giornaliste professioniste fiorentine, amiche e neo mamme, che si cimentano nella scrittura per bambini. Ma anche storie curiose e incredibili che arrivano dal fondo del mare, dai misteri di una pineta, dalla polvere sopra un mobile e dalla pasta di pane. Viaggi della fantasia che Susanna Bonfanti (Canale 10), Chiara Brilli (Controradio) e Lisa Ciardi (La Nazione) narrano ai loro bambini, Alessandro, Emma e Giulio e a tutti quelli che vorranno leggerli, ascoltarli o vederli attraverso le inconfondibili illustrazioni del noto disegnatore e cartoonist Giovanni Beduschi, ispirato dal suo piccolo Riccardo. È nato così, dalla voglia di sfruttare la passione per la scrittura in un ambito diverso da quello lavorativo, piegandola ai gusti dei propri figli, il libro “La tramvia che scappò via e altre storie”. Tre giovani croniste, di età compresa fra i 31 e i 33 anni, abituate a piegare quotidianamente la creatività alle esigenze di tre media diversi (radio, tv e carta stampata), hanno scelto di fare insieme un tuffo nella fantasia. Ne sono nate filastrocche e fiabe che mantengono però sempre qualche legame con la realtà e con la cronaca. Il libro “La tramvia che scappò via e altre storie” raccoglie in tutto otto fiabe, una filastrocca e /B.B. tantissime illustrazioni.


cultura

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gLuE. Un collettivo di ragazzi fa rinascere uno spazio per spettacoli, musica, arte e famiglie

Nuova vita per l’ex teatro del vernacolo Ludovica V. Zarrilli

F

ar rivivere un luogo che era stato completamente (o quasi) dimenticato è una grossa responsabilità, ma armandosi di forza, coraggio e un po’ di buona volontà (che non gusta mai), i ragazzi del collettivo Glue – Alternative concept space Firenze sono riusciti a far rinascere dalla polvere il vecchio teatro dell’Affrico. Tutto nasce da un’esigenza di Simone Giuliani, che nella vita di tutti i giorni fa l’architetto e che si era messo in testa di rispolverare un’idea mai assopita, ovvero quella di creare uno spazio polivalente dove la gente del quartiere (ma non solo) potesse stare insieme, “per non passare le domeniche pomeriggio al centro commerciale o le serate davanti alla tv”. E’ stato così che alla fine dell’estate quello che fino alla fine degli anni Settanta era stato uno dei più frequentati palcoscenici dediti al vernacolo, il Teatro dell’Affrico, sul viale Manfredo Fanti al civico 20, è tornato ad essere uno spazio interattivo, vissuto non solo come teatro ma anche come location per concerti, mostre, cineforum e spettacoli su misura di bambino. “Dopo un periodo di splendore, dagli anni Sessanta fino ai primi anni Ottanta - spiega Simone – il teatro del circolo ricreativo dell’Affrico aveva chiuso i battenti, diventando un magazzino. E’ stato quando ho visto questo posto che mi è tornata alla mente questa vecchia idea e insieme a qualche

amico ho cominciato a spargere la voce per creare un collettivo”. La risposta è stata molto più positiva di quanto i ragazzi si aspettassero ed è stato così che nel giro di qualche mese “abbiamo ripulito, sistemato, comprato arredi, tinteggiato l’ambiente e poi ci siamo divisi i ruoli e abbiamo buttato giù un programma il più variegato possibile. E la risposta fortunatamente c’è stata. Questo vuol dire che non era solo una mia esigenza, ma che eravamo in

Un’alternativa ai centri commerciali e alle serate passate davanti alla tv

molti a volere un posto come questo”. Spettacoli, concerti e eventi in genere sono tutti ad ingresso gratuito, l’unica cosa da pagare è la tessera associativa (che costa 10 euro). “Se il progetto riesce ad andare avanti in questo momento è solo grazie ai volontari”, spiega Simone che racconta come questi quattordici ragazzi, che nella vita fanno tutt’altro, siano riusciti a mettersi insieme per dare vita ad un sogno che non ha niente a che vedere col business e che va avanti solo ed esclusivamen-

l’interno di

glue (foto antonio viscido)

te grazie al tesseramento dei nuovi soci. Ad oggi sono già 1500 le persone che hanno voluto testare l’esperienza Glue e che, a giudicare dai numeri, ci sono anche tornate volentieri. Simone, che è un po’ la mente del gruppo, lo definisce “più che un

teatro un laboratorio, dove si respira una bella aria, dove l’approccio non è così professionale ma un po’ più da salotto, e ci piace per questo, perché qui tra divani e poltroncine ci si sente un po’ come a casa”. Info: www.gluefirenze.com.

LA RECENsIONE. In libreria il primo lavoro del giornalista Mauro Bonciani

Le battaglie che hanno fatto la Toscana M

ontereggi, Montaperti, Campaldino, Altopascio, Anghiari, Gavinana, Scannagalli. Luoghi ameni di una Toscana minore, per molti. Teatri di feroci battaglie, quelle vere, militari, per pochi altri. “Le grandi battaglie toscane” è il primo libro di Mauro Bonciani, giornalista fiorentino, e ci aiuta a ricordare che questa dolce terra, cartolina di colline tra uliveti, vitigni e cipressi, è stata spesso insanguinata da alcuni dei più cruenti eventi bellici della storia italica. Del resto, come scrive Paolo Ermini nella prefazione, “Non sempre essere orgogliosi del passato significa anche conoscerlo”. Bonciani, con il suo debutto storico-letterario, viene in

soccorso delle nostre lacune, perché conoscere quello che di notevole è trascorso serve anche a comprendere il presente, da dove viene, insomma, quello che l’autore definisce il “radicatissimo campanilismo” di questa regione. Il libro di Bonciani, edito da “Le lettere” (pagg. 149, euro 14,90), oltre alla cronaca piacevole (se così si può dire…) delle storie di eserciti e condottieri, nobili e plebe, contiene diverse schede dello storico Ugo Barlozzetti e numerosi illustrazioni, riproduzioni di miniature e dipinti famosi, ma anche foto in bianco e nero dell’ultima guerra mondiale. Il volumetto, infatti, si chiude con la liberazione di Firenze e i combattimenti dei

partigiani a fianco degli Alleati per cacciare i nazisti dalla città. Ma Firenze è protagonista anche di un capitolo centrale, dedicato all’assedio del 1529-30, che si chiuse, stavolta, con la resa della Repubblica e la definitiva affermazione del potere dei Medici. Fuori location, c’è anche la battaglia di Curtatone e Montanara, raccontata dal versante dei volontari toscani. “Storie, non un libro di storia”, tiene a precisare Bonciani. Ed è così, perché in ogni racconto di battaglie c’è sempre un personaggio o una curiosità dimenticata che viene alla ribalta, un fatto che proveremo a rileggere per sfatare luoghi comu/C.B. ni o per riconfermarli.

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IL CAsO/1. Sembrava destinato ad andarsene a gennaio, poi la società lo ha dichiarato incedibile. Ma…

Parte, non parte… il tormentone Gilardino Il comunicato stampa del club gigliato pareva aver messo la parola fine alla questione, ma le affermazioni dell’attaccante hanno lasciato in molti più di un dubbio. “Qui sto bene, ma il mio futuro non lo decido da solo”

alBerto gilardino

Cristina Guerri

G

ira e rigira, il tormentone è sempre il solito. Gilardino resta? Oppure va via? L’interrogativo legato al futuro dell’attaccante viola non ha dato tregua nel 2010, e si ripete anche in questo inizio 2011. La telenovela era cominciata lo scorso aprile, quando l’ex attaccante del Milan se ne uscì con alcune dichiarazioni abbastanza dubbiose riguardo il famoso “Progetto Viola”. Pensieri che Andrea Della Valle definì “sbagliatissimi” e che raffreddarono il clima tra i due. Ma torniamo al recente passato. E alle continue voci di mercato che volevano già da gennaio Alberto come prossimo centravanti della rivale storica dei viola: la Juventus. Non è infatti bastato il comunicato stampa della società viola (che dichiarava “l’assoluta incedibilità del giocatore ribadendo con forza che il ‘Progetto Viola’ prosegue

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con determinazione, con l’obiettivo di crescere ed investire per migliorare l’attuale rosa tecnica”) per mettere la parola fine alla situazione relativa al futuro dell’attaccante. Perché Gilardino ha parlato ancora, creando nuove perplessità sulla sua permanenza nel capoluogo toscano. “La Fiorentina è una società importante - ha detto il bomber - è chiaro che il mio nome sia sempre al centro dell’attenzione. Vorrei dare ancora tanto a questa società e a questa piazza, ma il mio potrebbe essere un problema di stimoli”. E di Progetto, quindi. Quella famosa parola tanto cara alla famiglia Della Valle, ma che in quest’annata “maledetta” sembra aver subito una brusca frenata. Tanto che l’obiettivo stagionale, inizialmente indicato con il raggiungimento di un posto in Europa (il tecnico Mihajlovic, appena insediatosi in riva all’Arno, parlava addirittura di Champions League) potrebbe essere diventato la salvezza. “Comunque, credo ancora nel Progetto. Dobbiamo pensare a una partita alla volta, e raggiungere prima possibile la quota

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salvezza. Prima raggiungiamo questo obiettivo e prima potremo pensare ad alzare l’asticella”, ha spiegato ancora l’attaccante. Ma intanto in casa Gilardino (che presto diventerà padre per la seconda volta, dopo la primogenita Ginevra) è vietato guardare al futuro. “A Firenze mi nascerà un’altra figlia, e questo dimostra il fatto che tra me e questa città c’è un rapporto speciale. Sto bene qui, ho un contratto fino al 2013, ma il mio futuro non lo decido da solo. Esiste anche la possibilità che io rimanga a Firenze anche nella prossima stagione. Io come simbolo della Fiorentina in un nuovo ciclo? Vediamo, quando me lo proporranno farò le mie valutazioni. Per ora non so. Non so se questa cosa mi tratterrebbe a Firenze. Si parla sempre di futuro – ha concluso Gilardino - io preferisco pensare al presente e a questa stagione”. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza. Ma anche queste ultime dichiarazioni dell’attaccante viola lasciano presagire una prossima sessione di mercato tutt’altro che tranquilla.

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sport

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ARRIVEDERCI MERCATO. La sessione invernale si è chiusa con gli acquisti di Neto e Behrami

La stagione in cui arrivarono due portieri Cristina Guerri

C’

era chi l’arrivo di due portieri in una sola stagione non se lo sarebbe mai aspettato in casa viola. Invece così è stato. Vuoi perché l’estate scorsa Artur Boruc

rappresentava un’occasione più che un’esigenza di mercato. Vuoi perché Norberto Murara Neto - l’ultimo portiere arrivato in riva all’Arno direttamente dall’Atletico Paranaense in quest’ultima sessione di mercato serviva, soprattutto a seguito degli infortuni di Seba Frey prima e di Boruc poi. Senza contare qualche prestazio-

Il primo viene accostato a Julio Cesar, per il secondo si tratta del ritorno in Italia. Corvino: “Il nostro progetto va avanti”

ne non troppo convincente della terza scelta di Mihajlovic, Vlada Avramov (vedi partite di Udine e di Parma in Coppa Italia). E il diesse Corvino ha così dovuto spendere circa 6 milioni di euro (3 per Boruc e 3 per il giovane brasiliano, che in patria viene addirittura avvicinato al connazionale Julio Cesar). “Frey e Boruc sono due ottimi portieri – ha detto Neto il giorno della sua presentazione - ma non ho fretta. Ho tutto il tempo per fare la storia in questo club. Mi allenerò sempre con il massimo dell’impegno, cercando di mettere in difficoltà il mister”. Ma Neto non è stato l’unico acquisto della Fiorentina in questo gennaio. A pochi giorni dalla chiusura del mercato ha fatto il suo ritorno in Italia Valon Behrami, arrivato dal West Ham. “Quella inglese è stata un’esperienza che mi ha migliorato dal punto di vista fisico e dell’esperienza internazionale – sono state le prime parole “viola” del centrocampista - ogni weekend ho affrontato grandi squadre, ma quando la lasci l’Italia ti manca. Magari qui ti lamenti, ma il calcio italiano è sempre unico e stimolante”. Così come stimolante è la sua nuova avventura gigliata. “L’organico della Fiorentina è il più forte in cui abbia mai giocato, quindi ho voglia di fare bene, meglio di quanto ho fatto prima in Italia”, ha detto ancora Behrami, che si è mostrato fin da subito molto aggiornato sulla difficile stagione viola: “Vedo i tifosi un po’ giù, ma non è il caso. Penso che questa squadra abbia un valore reale molto importante: ha bisogno di fidu-

cia e positività intorno”. Sono dunque stati il portiere brasiliano e il centrocampista svizzero i rinforzi invernali che Corvino ha messo a disposizione di Mihajlovic. E niente di più, perché, come ha spiegato il ds, “fin dall’inizio della stagione abbiamo deciso di

dare fiducia a questo gruppo: per dire che il ciclo è finito aspetteremo fine stagione. Ma il progetto Fiorentina va avanti e nessuno ha intenzione di arrendersi”. In attesa di giugno, quando il mercato riaprirà i battenti. E con lui voci, tormentoni e speranze.

IL CAsO/2 Contestati i fratelli Della Valle

E i tifosi alzarono la voce

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orse, quella andata in scena durante la partita interna col Brescia (era lo scorso 9 gennaio), terminata poi con una vittoria sul filo del rasoio per i viola, è stata la prima, vera contestazione dei tifosi nei riguardi dei fratelli Della Valle, che sono a capo della Fiorentina dall’agosto 2002, quando acquistarono la società dopo il fallimento della gestione Cecchi Gori. Pensieri - quelli provenienti dalla parte non tesserata della Curva Fiesole - tradotti in cori pesanti. Che invitavano la dirigenza ad aprire il portafogli. “Mi sembra - ha commentato l’azionista di maggioranza della società, Andrea Della Valle - che la contestazione sia partita da una minoranza del pubblico. Per lo più da quella parte che ormai contesta ogni domenica. I fischi, comunque, ci stanno. Succede a tutte le squadre”. Più duro il pensiero dell’ad viola Sandro

Mencucci: “Andrea ci sarebbe rimasto male anche se le offese fossero arrivate da una singola persona. Le critiche nei suoi confronti sono ingiuste, perché credo che abbia fatto tanto per questa società. Ci ha messo il cuore, sempre. Ma anche tanti soldi. Basti pensare ai 200 milioni investiti in questi nove anni. È chiaro che qualcosa, in questa annata così difficile e sfortunata, abbiamo sbagliato. Ma adesso dobbiamo pensare a raggiungere il prima possibile i 40 punti, poi lavoreremo per non ripetere gli sbagli del passato. Quest’anno avvertiamo un clima di disaffezione nei confronti della Fiorentina. I dati parlano chiaro – ha concluso - abbiamo perso undicimila spettatori a partita. Vogliamo invece che i tifosi si riavvicinino alla squadra. Come una volta, quando abbiamo superato insieme i momenti più /C.G. difficili”.

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sport nel comune

Febbraio 2011

L’APPUNTAMENTO. A marzo si terrà la diciassettesima edizione della manifestazione

Di corsa verso il “Trofeo del Chianti” Carlo Marrone

Sono attesi circa settecento partecipanti, e qualcuno di loro si sta già allenando

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da mesi. Intanto, grazie all’attività dell’associazione “Atletica Impruneta - Primo Levi”, questo sport è in continua crescita sul territorio infatti di basilare importanza che dei ragazzi si occupino persone preparate e affidabili. Gli insegnanti svolgono le lezioni di avviamento allo sport nelle palestre dell’istituto Levi a Impruneta e Tavarnuzze, nella palestra della scuola primaria o nei campi sportivi comunali per tre volte alla settimana, in orario pomeridiano per la scuola media e in orario scolastico per la scuola primaria. Se la pratica dell’atletica sta con il tempo dando i suoi frutti, c’è un’importante manifestazione che ha permesso all’atletica Impruneta - Primo Levi di farsi conoscere in tutta la provincia: il “Trofeo del Chianti fiorentino”, organizzato col patrocinio del Coni e degli assessorati allo sport dei Comuni del comprensorio. Questa competizione, che comprende attività di atletica leggera, pallamano e baseball, è diventata in pochi anni un appuntamento tradizionale per gli alunni delle scuole medie dei comuni di Bagno a Ripoli, San Casciano, Barberino e Tavarnelle Val d’Elsa, Greve in Chianti e Impruneta. L’anno scorso hanno partecipato alla corsa campestre ben duecentocinquanta ragazzi. A marzo si svolgerà la diciassettesima edizione del Trofeo: secondo le stime iniziali i partecipanti saranno sull’ordine dei settecento, e qualcuno di loro si sta allenando già da novembre, perché l’importante è partecipare… ma vincere fa sempre piacere. In bocca al lupo a tutti!

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mpruneta è conosciuta nel mondo per vari aspetti: il cotto con il quale Brunelleschi adornò la sua Cupola, il fantastico peposo che nelle fredde giornate d’inverno riscalda (insieme al vinello rosso) il corpo, e infine l’attrice Martina Stella. Ma fra qualche tempo non ci si potrà meravigliare se anche qualche importante atleta diventerà uno dei simboli di questa cittadina. Infatti, tra i suoi quasi quindicimila abitanti, esiste una piccola comunità che si dedica con costanza alla pratica dell’atletica, la regina degli sport. Da anni, al campo dell’Istituto comprensivo Levi, il presidente della “Atletica Impruneta - Primo Levi” Giordano Gori, insieme ai suoi collaboratori, fa in modo che i circa cinquanta atleti trovino in via VII Maggio un luogo dove praticare sport divertendosi, stando lontano dalla televisione e, soprattutto, senza lo stress di raggiungere a ogni costo un importante risultato. La società è nata nel 1995 per evitare agli imprunetini lunghe trasferte e dare la possibilità agli allievi di frequentare uno sport sul proprio territorio. Presto la società si affiliò alla Fidal, e moltissimi alunni aderirono all’iniziativa, frequentando le lezioni e partecipando alle varie manifestazioni. Molti di questi hanno ottenuto risultati positivi e hanno continuato la propria attività a livello regionale e nazionale. Cuore pulsante e importante “trait d’union” tra la dirigenza e gli atleti sono senza dubbio gli allenatori. I tecnici dell’associazione hanno negli anni conseguito, tutti, il brevetto Fidal e Coni, oppure sono docenti di educazione fisica: è


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L’APPuNTAMENTO/1. Dall’atletica alla kickboxing, tanti eventi in arrivo

Al Mandela sbarca il wrestling Lorenzo Mossani

PATTINAggIO. Grand Prix il 26 e 27 febbraio

I campioni delle rotelle si esibiscono a Firenze

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l grande pattinaggio artistico va in scena a Firenze col World Roller Skating Grand Prix, il tour promosso dalla Federazione Internazionale Roller Sports che vede protagonisti i campioni mondiali su rotelle. L’appuntamento è fissato al Mandela Forum sabato 26 e domenica 27 febbraio. Per gli appassionati di pattinaggio artistico si tratta di un’occasione unica per vedere all’opera tutti insieme tanti campioni in grado di emozionare con la loro abilità tecnica, evoluzioni mozzafiato e capacità interpretative, le qualità tipiche di questa specialità ai confini tra sport e spettacolo. Il Grand Prix è il massimo evento del pattinaggio mondiale, il circuito dei fuoriclasse (i migliori 5 al mondo per le specialità singolo femminile, singolo maschile, coppie, danza). Ogni tappa del Grand Prix si

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irenze, in questo 2011, respirerà nuovamente aria di grande sport, anche se non del tutto tradizionale. Il sipario si aprirà con l’atletica leggera indoor e il pattinaggio artistico in questo mese, la cerimonia inaugurale delle Piaggeliadi e la kickboxing in aprile, la ginnastica artistica in maggio e il wrestling a giugno, ma già atteso da centinaia di fan. È questo il “pacchetto” di appuntamenti sportivi (cui se ne potranno aggiungere altri) che saranno ospitati dal Mandela Forum nei primi sei mesi dell’anno. “Da quando sette anni or sono è nata l’Associazione Palasport di Firenze, cui il Comune ha assegnato la gestione della struttura – ha sottolineato il vicesindaco Dario Nardella – mai si era riscontrato un così alto numero di eventi sportivi come avvenuto nel 2010, grazie anche all’intervento di oltre 700mila euro per l’impianto di climatizzazione. Vorrei ricordare i Mondiali e la World League di volley, il quadrangolare di basket e i campionati italiani di taekwondo, oltre ad appuntamenti cittadini come la cerimonia di apertura delle Piaggeliadi. Ciò – ha aggiunto è un dato estremamente positivo che conferma il Palasport, diventato Mandela Forum, riferimento insostituibile per lo sport cittadino e che rappresenta una risposta nel dibattito aperto sul ‘cambiamento di pelle’ della struttura in relazione a spettacoli ed eventi culturali. Anche per il 2011 il calendario

sport

Febbraio 2011

una partita della

World league

al

mandela forum

sportivo è già ricco di appuntamenti, cui potrebbero aggiungersene altri, come il campionato europeo Pesi Welter di pugilato con Leonard Bundu. Vorrei inoltre comunicare che il 19 febbraio abbiamo scelto il Mandela Forum come sede per gli Stati Generali dello sport fiorentino”. Il vicesindaco Nardella e Calamai hanno anche annunciato – nell’ottica di ottenere una delle quattro “wild card” previste dalla riforma dei campionati di basket con la nascita di una serie intermedia fra la Lega A e i dilettanti – l’intenzione far disputare al Mandela Forum le gare interne della Nuova Pallacanestro

Firenze. Nel dettaglio, da venerdì 4 a mercoledì 23 febbraio sarà allestita la pista di atletica leggera indoor e, per tutto il periodo, è previsto un fitto programma di gare fra cui il Primo Trofeo Mandela Forum. Di lì a poco – il 26 e 27 febbraio – appuntamento col Grand Prix di pattinaggio artistico. Sabato 2 aprile, come consuetudine, si terrà la cerimonia inaugurale delle Piaggeliadi, mentre il 22 riunione di kickboxing. Poi spazio alla ginnastica artistica, con i campionati italiani che si svolgeranno il 14 maggio. Da mercoledì 8 a domenica 12 giugno toccherà invece al wrestling.

Una specialità ai confini tra sport e spettacolo sviluppa in due serate: nella prima gli atleti, suddivisi nelle quattro specialità, sono impegnati nell’esecuzione del programma di gara e valutati da una giuria ufficiale; nella seconda presentano un numero in cui è preponderante l’aspetto creativo e spettacolare, la parte del pattinaggio maggiormente fruibile anche dai non addetti ai lavori, e la valutazione viene effettuata da

laura marzocchini - enrico faBBri

personaggi di spicco dell’ambiente artistico, giornalisti, autorità e sportivi di altre discipline. Viene stilata una classifica di tappa per specialità, determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nella prima e nella seconda serata, con relativo montepremi a scalare, e una classifica finale del circuito. La scelta di Firenze da parte della Federazione Internazionale come sede italiana del Grand Prix non è casuale: la Toscana è una delle regioni di punta del movimento rotellistico italiano, e Firenze, nel 2001, ospitò un’edizione dei Campionati Mondiali che ancora oggi viene ricordata come la migliore mai organizzata. In quell’occasione furono oltre 60mila gli spettatori. Per il Grand Prix verranno messe in campo tante iniziative collaterali rivolte al mondo della scuola, dell’associazionismo sportivo e del volontariato, in modo che l’evento possa contribuire anche alla promozio/Sim.Spa. ne dello sport di base.


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IL bILANCIO. In città molte discipline faticano a decollare, dal basket al volley. Buone notizie dal rugby

Il periodo nero dei giochi di squadra Lorenzo Mossani

(pallanuoto) galleggia e riesce a mantenersi su un buon livello, mentre sul versante femminile la Fiorentina non riesce a tenere il passo del Catania dopo le partenze delle big. Il Primadonna (calcio femminile), raggiunta la Serie A, non sta riuscendo a catturare l’attenzione dei fiorentini, ed è un peccato: la squadra gioca bene e meriterebbe più considerazione. È comunque sempre lo sport in rosa a tenere alta la bandiera di Firenze, con l’ennesimo buon campionato (di A2) nel basket del Firenze del presidente Paolo Ricci, che ogni anno, con poco, riesce a costruire dei roster veramente competitivi. Una disciplina in continua evoluzione è il calcio a 5, almeno come numero di tesserati: sport che ha nell’ Isolotto una speranza di rimanere in B, ma è sempre troppo poco. Infatti, nell’anno in cui il calcio non entusiasma “tutta” la città, per gli altri sport ci poteva essere più spazio, ma così non è stato, nonostante un altro scudetto sfiorato nel football americano (finale persa contro i Barbari per 12-14) e la buona prova nella canoa polo della Canottieri Comunali Firenze. In conclusione, il 2010 lascia in eredità molte società da ricostruire, ma anche qualche speranza. Speranze che al momento sono riposte soprattutto nell’ovale, aspettando basket e pallavolo. Tanti iscritti, nessuna squadra di vertice.

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inisce un sogno: quello di vedere una società fiorentina giocare un altro campionato di Serie A. Questa volta, molto probabilmente, se n’è andata la possibilità di giocarsi l’Europa. Stiamo parlando del baseball: nell’ultima riunione che si è tenuta a Tirrenia, al presidente Pier Paolo Vita era stata proposta la possibilità di un reinserimento in IBL. Godo e Paternò attraversavano un periodo non brillantissimo, e la Fiorentina sembrava la soluzione. Si era fatta avanti anche la Reggiana, che avrebbe potuto affiancare Firenze creando di fatto un IBL 2011 del centro Italia. Ma facciamo un passo indietro: prima di tutto c’è da capire la fine del sodalizio FirenzeArezzo, che doveva durare ancora almeno un anno. Del bell’accordo pattuito l’anno scorso con l’Arezzo con lo sponsor Banca Etruria, e con la conseguente disputa di un più che onorevole campionato di Serie A Federale, non è rimasto che un ricordo. Un anno e tutto torna come prima, o peggio. La Fiorentina Baseball disputerà il campionato di Serie C. Firenze, nei giochi di squadra, non riesce a portare avanti un progetto a “lunga” scadenza. Il problema? Come per la mancanza di un accordo Firenze– Reggio Emilia, anche quello tra Fiorentina e Arezzo si è interrotto soprattutto per mancanza di fondi e sponsor. Un problema che a Firenze sta attanagliando molti sport “importanti”. Il basket maschile non riesce a decollare, la pallavolo è quasi scomparsa dai campionati di vertice. Tra gli sport che richiamano attenzione solo il rugby sta attraversando un periodo di rinnovamento e punta in qualche anno a competere con le migliori squadre d’Italia. La Rari

CANOTTAggIO. Ottimi risultati, a livello nazionale, per gli atleti della Canottieri Firenze

Quelle stelle che risplendono sull’Arno

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Arno d’argento risplende delle stelle della Canottieri Firenze. La Federazione Italiana Canottaggio, infatti, ha ufficializzato le graduatorie nazionali del 2010 per quanto riguarda la Coppa Montù, classifica stilata in base ai risultati delle categorie da Ragazzi in su, e il Trofeo D’Aloja, riferita invece ai risultati dei giovanissimi Allievi e Cadetti. In entrambi i casi, per quanto riguarda l’anno appena concluso, è da registrare uno straordinario successo per la Società Canottieri “Firenze”: in Coppa Montù la squadra del direttore tecnico Luigi De Lucia si è piazzata al quinto posto su 191 club in totale. Nel Trofeo D’Aloja il

L’APPuNTAMENTO/2. In programma il 18 e 19 febbraio

Sport, è tempo di Stati Generali

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l 18 e 19 febbraio, per i fiorentini appassionati di sport, sono date da non perdere. Infatti, in questi due giorni si terranno gli Stati Generali dello Sport, che avranno come sede Palazzo Vecchio e il Mandela Forum. L’intento dell’amministrazione comunale di Firenze è quello di dar vita a un appuntamento che analizzi da una parte come lo sport possa essere considerato uno strumento di benessere e politica sociale, anche attraverso l’analisi e il confronto delle politiche realizzate dal Comune, e dall’altra il ruolo dello sport come “volano economico” per la promozione di un territorio e per lo sviluppo della qualità dei suoi abitanti. Firenze capitale dello sport 2012, Firenze che ospiterà i Mondiali di ciclismo nel 2013, una scommessa da vincere in un momento importante per la città. È per questo che gli Stati Generali dello Sport sono stati inseriti nel primo “Firenze Sport Forum”, che tratterà anche questo importante evento. Tra gli ospiti che non hanno sicuramente bisogno di presentazione ci saranno Davide Cassani, Paolo Bettini e Angelo Zomegnan, direttore generale del Giro d’Italia. Il moderatore? Francesco Pancani,

il vicesindaco

dario nardella

voce del ciclismo nel nostro Paese. Ma questi non saranno i soli ospiti. Naturalmente, quando si parla di sport non è possibile non accennare anche alla crisi degli sport di squadra di Firenze: “Ne parleremo anche agli Stati Generali insieme alle società – dichiara il vicesindaco Dario Nardella - naturalmente ci vogliono anche imprenditori disposti a investire. Mi auspico una maggiore collaborazione tra le società, per unire le forze per costruire un grande vivaio convogliando, inoltre, gli sponsor. Un argomento complesso da affrontare in questi due giorni di full immersion nello /L.M. sport”.

piazzamento è stato il medesimo: quinto posto, in questo caso su 160 sodalizi andati a punti. I risultati migliorano ancora se si considerano le sole classifiche maschili e femminili: in Coppa Montù l’attività rosa della “Firenze” strappa il quarto posto, mentre nel Trofeo D’Aloja la sola graduatoria maschile vede il circolo bianco-rosso addirittura al secondo posto. Se mai ce ne fosse stato bisogno, dunque, le classifiche finali stilate dalla Fic dimostrano come il club presieduto dal notaio Massimo Cavallina Semplici sia ormai da tempo una delle grandi forze del canottaggio /L.M. italiano.


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“pIratI DeL marCIapIeDe”, CI SOnO anChe Le BICICLette In riferimento alla lettera del Prof. Pellizzari su reporter di gennaio, che lamentava l’inciviltà della recente abitudine di usare il marciapiede come ulteriore corsia, per ora, per mezzi a due ruote, segnalo anche io lo stesso problema nel viale don Minzoni presso cui abito. Mentre approvo il tono della succitata lettera, devo dire che mi è sembrato debole e fatalista il tono della risposta. Addirittura il reporter, parlando con scetticismo della sistemazione di cartelli “per ricordare il divieto di transito ai mezzi a motore sul marciapiede” fa sembrare pacifico che invece le biciclette possano andare anche dove non sia segnata la pista ciclabile, come appunto sta accadendo normalmente, anche quando non c’è ingorgo, nel viale don Minzoni. Poi verso la fine della risposta rinnova il suo “appello a scooteristi e motociclisti” affinché pensino alla sicurezza dei cittadini, confermando così la presunta innocenza dei ciclisti. una bicicletta zigzagante in mezzo ai pedoni può essere pericolosa non quanto una moto, ma almeno all’ospedale ti può mandare facilmente! Cordiali saluti Luciana Paterna Gentile signora Luciana, la lettera del professor Pellizzari cui lei si riferisce parlava del (pericoloso) fenomeno del passaggio di moto e scooter dai marciapiedi, e la mia risposta si concentrava perciò su quest’aspetto. Dal momento che lei tira ora in ballo il tema delle biciclette, e dell’usanza di alcuni ciclisti di spostarsi con fin troppa disinvoltura sui marciapiedi, le assicuro che non ritengo assolutamente pacifico che le biciclette possano passare ovunque, anzi, e concordo con lei sul fatto che anche una bicicletta zigzagante possa rappresentare un pericolo per i pedoni. Quindi le assicuro che riteniamo anche questo, come tutti quelli che possono mettere a rischio l’incolumità di coloro che camminano negli spazi loro assegnati, ovvero i marciapiedi, un comportamento da condannare. MF

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Febbraio 2011 VIa FruLLanI e La puLIzIa DeLLe StraDe Buongiorno, sono un residente nel Quartiere 2 e più precisamente in via Frullani, contrada di via rondinella. In questa zona, per quanto riguarda la pulizia notturna, nella quasi totalità delle strade siamo passati da avere una pulizia settimanale a 2 volte al mese ed infine alla tanto decantata tecnica di lavaggio con idropulitrice senza spostamento dei veicoli. omettendo di parlare dei risultati ottenuti con questo sistema francamente alquanto deludenti sono invece a segnalare che nella mia strada, ma anche in altre adiacenti, da circa 3 mesi non viene più fatto alcunché, pertanto con un residuo di sporcizia inammissibile (per esempio fra le tante troviamo ancora i resti dei petardi dell’ultimo dell’anno, mucchi di volantini pubblicitari che grazie all’ignoranza di tanta gente vengono tolti dalle cassette posta private e gettati in terra anziché negli appositi cassonetti, escrementi di cane non raccolti dai proprietari, etc.). La pulizia viene lasciata solo al buon cuore di un dipendente Quadrifoglio che una mattina ogni tanto si fa carico di una spazzatina tra auto ed auto. Tra le varie conseguenze di questa situazione, e mi sembra una delle più gravi, si è verificata anche la presenza di escrementi di topi sulle macchine parcheggiate e sui davanzali, nonché un paio di topi morti schiacciati; di ciò a suo tempo ho fatto una segnalazione alla Quadrifoglio ma non mi sembra che mi abbiano preso sul serio, dato che mi fu detto che forse gli escrementi non erano di topo bensì di pipistrelli che bombardavano a mo’ di caccia la zona. La motivazione di questo indegno spettacolo sembra che sia, a detta del dipendente Quadrifoglio con il quale ho parlato, che via Frullani ed altre, non molto larghe e con sosta veicoli a lisca di pesce da entrambi i lati, non consentono un tranquillo passaggio dell’idropulitrice. Allora se questo è vero, perché non torniamo alla vecchia maniera o non cambiamo il sistema di parcheggio cercando di istituire aree di sosta adeguate? Ho segnalato il tutto alla Sede del Quartiere 2, alla segreteria del Sindaco, alla direzione Ambiente del Comune (gli unici che mi hanno ascoltato), ma per ora non si è fatto vivo nessuno e, più importante, non mi sembra che la situazione sia cambiata. Cordiali saluti. Giuseppe Viberti “La BattaGLIa DeI CInema SOpraVVISSutI”, L’eSempIO DI CaSteLLO Gent.ma redazione, sono da sempre un assiduo lettore del “reporter” e non posso che complimentarmi con voi per gli spaccati di vita che ci sapete raccontare. Con spirito di collaborazione, che spero sia da voi gradito, vorrei arricchire la documentazione relativamente all’articolo “La battaglia dei cinema sopravvissuti” che è stato pubblicato nel numero di dicembre. E in particolar modo vorrei segnalare come la realtà del Cinema di Castello sia molto più variegata di come è stata presentata. Il Cinema di Castello non è solo Cineteca ma è anche una sala d’essai che vede costantemente aumentare le presenze nelle sue giornate di programmazione, che vanno di solito dal giovedì alla domenica sera. E il programma è di tutto rispetto ed apprezzato (Mammuth, noi credevamo, Social network, tanto per citare alcuni titoli…). E so-

prattutto è apprezzato l’orario serale, inizio dello spettacolo alle ore 21,30, perché è un orario che concilia alla perfezione il dopo cena con un’uscita dalla sala non a notte fonda. Mentre in luglio e agosto il Cinema si trasforma in Arena all’aperto e offre agli spettatori delle bellissime fresche serate… E per finire, senza tralasciare di ricordare le iniziative teatrali che si succedono durante tutto l’anno, sia in inverno che in estate, perché non evidenziare il fatto che, al cinema, è attigua una nuovissima pizzeria che sforna pizze e primi con buone birre in accompagnamento? E che ai soci Arci, il giovedì e il venerdì, viene proposta la formula pizza+birra+cinema a 10 euro? nell’articolo si lamentava la lacuna di questo giusto connubio, ma bastava guardarsi intorno per accorgersi che l’offerta c’era. Credo che si sia persa un’occasione per presentare ai lettori del Quartiere l’effettiva dimensione del Cinema di Castello, ma sono sicuro che saprete, in un prossimo numero del reporter, dedicare nuovamente un po’ di spazio a questa bella realtà. Silvano Caneschi VIa De’ tOrnaBuOnI e Le eSIGenze DeI reSIDentI Spett.le redazione de Il reporter, avendo molto apprezzato l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di interessarsi, oltre che della sorte di negozianti, “shopping addicted”, turisti, ciclisti (e certo di qualche altra categoria…), persino di quella dei residenti di via de’ Tornabuoni in vista della sua “modernizzazione”, faccio presente a chi non ci abita e forse non lo sa che già adesso, soprattutto in momenti di particolare affluenza, ma non solamente, bisogna chiedere con umiltà “permesso?!” anche soltanto per entrare o uscire dal proprio portone! va ancora peggio se si hanno borse della spesa, valigie o altri impedimenti attinenti le quotidiane necessità familiari, per non parlare poi della quasi assoluta impossibilità di trovare un posto auto dove fermarsi appena pochi minuti per poter nel caso scaricare con calma i bagagli o far scendere senza pericolo anziani e/o disabili…Se veramente si vuole, come talvolta viene dichiarato forse in vena di fugaci pentimenti, che “il centro non perda i suoi abitanti” o che “il centro continui a vivere” e così a seguire analogamente citando, propongo intanto di prevedere lungo la strada qualche piazzola di sosta (come si è con notevole lungimiranza fatto per i vip di via degli Strozzi), dotata però di “pilomat” temporizzati (su modalità e durata dell’abbassamento se ne potrà discutere: forse tra i residenti possono esserci dei furbi…), il cui telecomando verrà concesso ai soli aventi diritto, comunque sempre soggetti alla ovvia e periodica verifica dei requisiti richiesti. distinti saluti Lettera firmata La tramVIa e Le penSILIne Scrivo questa lettera in qualità di frequentatore abituale dell’ottimo servizio offerto dalla tramvia (finalmente anche Firenze ha un servizio di trasporto urbano degno delle migliori città europee, speriamo che venga presto incrementato anche sulle altre direttrici forti della città) perché sono stufo di bagnarmi tutte le volte che aspetto il tram alla fermata Leopolda o alle Cascine per la mancata installazione delle pensiline sui marciapiedi! Qual è il mistero? Corre voce che vi sia un parere negativo della

Soprintendenza perché le pensiline non si intonerebbero con l’ambiente circostante. Ma quale ambiente? Quello degli edifici di tardo ottocento/inizio novecento? o quello di quel perfetto monumento all’inutile simil muro di Berlino collocato all’ingresso della antica (quella sì) stazione Leopolda ideato dall’architetta Gae Aulenti? (nB: una torinese, ma non c’era un architetto in Toscana altrettanto - e forse più - bravo?). E alle Cascine? Come dovrebbe essere costruita secondo loro una pensilina per inserirsi nell’ambiente? Forse di rami intrecciati e coperta di frasche e foglie secche come le capanne della giungla? direbbe quel famoso attore: “Ma mi faccia il piacere...”. E qual è allora il parere della Soprintendenza riguardo a quella enorme costruzione in cemento armato e mattoni rossi appena ultimata al circolo del tennis? oltretutto, sarà anche soggettivo ma è così, a me le pensiline della tramvia piacciono: sono semplici e lineari, architettonicamente leggere, costruite con materiali esteticamente validi, cromaticamente gradevoli e assolvono egregiamente al loro compito, che non è quello di realizzare un’opera d’arte, ma di riparare i passeggeri dalle intemperie! (Magari aggiungetevi un paio di cestini per i rifiuti a fermata). vi ringrazio se pubblicherete questa lettera, ma soprattutto se provocherete la risposta del (o dei) responsabili. Cordiali saluti Giovanni Pesci IL DIBattItO SuLL’aerOpOrtO e I DOVerI DeI CIttaDInI da molto tempo ormai si parla di aeroporto sì e aeroporto no, piste parallele o trasversali oppure di rifacimenti alla meglio circa la pista già in uso. Io vorrei che si facesse un esame meno ipocrita e riduttivo circa i tempi e le necessità che la nostra società e la nostra città vivono. Tutti amano le comodità e il progresso senza tenere in considerazione che tutto questo comporta dei costi e talvolta dei sacrifici (sacrifici in prime persone e non solo di terzi). Come diceva oscar Wilde “il dovere è quello che ci si aspetta dagli altri!”. oramai l’aeroporto è indispensabile ad ogni città moderna e Firenze ha rischiato come capoluogo di regione e di Provincia di rimanere isolata e fuori da ogni gioco politico, economico ed anche di turismo qualitativo. Qualcuno ama trovare alibi disparati. Passiamo ai fatti: a Firenze nord, Peretola e comuni limitrofi esiste un traffico stradale che non ha eguali e non da adesso! da alcuni decenni! Per 24 ore! Come mai non ci chiediamo se gli abitanti che sono limitrofi agli scarichi degli autoveicoli e alle polveri inquinanti dei carburanti ai rumori notturni e diurni della via Pratese, Pistoiese, viadotto dell’Indiano, come mai non consideriamo le loro necessità? Credo che ci siano giochi equivochi che si cerca di sfruttare sulla fattibilità di potenziare l’aeroporto. Il progresso o è per tutti o per nessuno! Io abito vicino al viadotto dell’Indiano, prima della sua costruzione si poteva dormire a finestre aperte, la notte! Adesso no! Perché non lo chiudiamo? È impensabile! Quindi operiamo di conseguenza per l’interesse comune e ciascuno dia la sua parte! Ugo Arrighetti VIa De SanCtIS/1. “e Se La SOLuzIOne FOSSe IL parCheGGIO DI pIazza aLBertI?” Ho letto che chi lavora nella zona ha difficoltà a trovare un parcheggio; ma allo


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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it SaLVaGuarDIa DeI neGOzI StOrICI, “nOn SCOrDIamOCI DeLLe perIFerIe” In relazione al vostro articolo de “il reporter” sulla “Battaglia dei negozi storici” e in calce “Le attività di vecchia data che resistono ...” pubblicato nel numero di Gennaio della rivista, ho trovato molto interessante l’iniziativa del Comune di Firenze nel salvaguardare gli esercizi storici. In qualità di figlio di un commerciante orafo nell’area fiorentina, sono fortemente convinto che questi negozi non si possono perdere e perciò ben vengano tutte quelle azioni di aiuto possibili preposte al rilancio delle attività storiche, valore indelebile della realtà fiorentina. Credo però che il raggio d’azione del Comune non debba fermarsi solo nell’ambito del centro storico ma debba includere anche tutte quelle realtà artigianali “storiche” che vivono nei quartieri periferici e che da sempre hanno rappresentato una colonna portante nello sviluppo della città stessa. Forse gli esercenti ubicati nella periferia, oggi sono quelli che ancor più sentono il peso della crisi, perché fuori da ogni percorso turistico. In sostanza credo sia opportuno pensare a un piano strutturale di sgravi da parte del Comune, per tutti i negozi situati nel centro storico e periferico che esistono nel mercato da almeno 50 anni. Sarebbe interessante capire a questo punto quali sono i prossimi passi di questa lodevole iniziativa affinché si concretizzi in un programma solido e concreto e che presto si possono vederne i risultati. Grazie. Varo T.

Gentile lettore, concordo con lei nel ritenere che le attività storiche siano un valore indelebile della realtà fiorentina, una ricchezza per la città e per i suoi abitanti che va ben al di là del solo aspetto commerciale. Ed è evidente che quando parlo di negozi storici intendo tutti i negozi, e non soltanto quelli del centro. Nel cuore di Firenze così come nelle periferie queste attività hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, un punto di riferimento, una “colonna portante nello sviluppo della città” come dice lei, ma anche una presenza importante per la vita di tutti i giorni e di tutti i cittadini. Con tutte le differenze che possono esserci tra il centro e le zone più periferiche, ma con la medesima importanza. Un’importanza da difendere, da salvaguardare, e non solo per conservare una parte considerevole della tradizione e della storia di Firenze, ma per mantenere allo stesso tempo tutta una serie di servizi che queste attività garantiscono e che, forse a maggior ragione nelle periferie, sono di grande rilevanza nella vita di quartiere. L’assenza di turisti e di percorsi turistici in quelle parti della città che non sono il centro storico rappresentano senz’altro un’ulteriore difficoltà nel sopravvivere, ed è per questo che giudico positivamente tutte quelle iniziative che possano essere studiate e – soprattutto – messe in opera per salvaguardare i negozi storici di tutta Firenze. Ed anche in questo caso la “periferia” non deve essere dimenticata, anzi. Da parte nostra, e riconoscendo a queste attività tutta l’importanza che meritano, abbiamo spesso e volentieri pubblicato, nelle varie edizioni de Il Reporter, articoli sulle attività storiche, sulle loro difficoltà, sulle loro vicende e sulle loro “ricette” per andare avanti, dando particolare risalto a quei “compleanni” significativi (come ad esempio i 50 anni di vita di questa o quella attività) purtroppo non così facili da festeggiare. E continueremo a farlo con piacere, anche perché questo vorrà dire che altri negozi saranno arrivati a festeggiare importanti anniversari. Questo certo non basta alla sopravvivenza di esercizi e botteghe che devono fare i conti con la crisi economica, i tempi che cambiano e via dicendo, ma (auspicando che chi di dovere intanto trovi soluzioni per tutelarli) vuol quantomeno essere un modo per sottolineare la loro rilevanza – e, ripeto, non solo dal punto di vista commerciale – nella vita della città e dei suoi quartieri. Ed è per questo che saremo felici di ricevere segnalazioni sui “compleanni” dei negozi storici di tutta Firenze. Per poterli festeggiare (anche) sulle nostre pagine. Matteo Francini stesso tempo più volte si è scritto che il nuovo parcheggio di Piazza Alberti è per lo più inutilizzato. vista questa situazione di scarso utilizzo, non sarebbe possibile concordare una tariffa di sosta all’interno di tale struttura, tariffa in qualche modo “sopportabile” per chi può dimostrare che in questa zona lavora? Auguri e buon lavoro. VIa De SanCtIS/2. La pISta CICLaBILe e La SeCOnDa FILa Spett. redazione, sono rimasta colpita dall’articolo pubblicato sul vs giornale del mese di gennaio,

dove si parla del traffico di questa via, dove abito da più di 15 anni. Soprattutto non sono riuscita a capire perché gli intervistati attribuiscano la responsabilità della mancanza di parcheggi alla “nuova” pista ciclabile; sembra che queste persone non abbiano fatto caso alla cattiva abitudine di molte persone che lasciano la macchina in seconda fila e vanno a passeggio per fare shopping. Questo, posso constatarlo direttamente da casa mia, tutte le volte che devo subire le lunghe suonate di clakson di chi parcheggia regolarmente e si trova la macchina bloccata. A mio avviso, prima della pista, uguale a quelle in uso in tutti i paesi d’Europa, la gente amava par-

cheggiare addirittura in terza fila! non si potrebbe trovare qualche sistema per far capire a queste persone che si può parcheggiare nel “chiocciolone” di Piazza Alberti con una spesa abbastanza limitata se uno ci deve stare “un minutino”! Grazie per l’ospitalità distinti saluti E. Ciardetti SuLLa numerazIOne DI VIa DeL mezzetta Sulla edizione Q2 attualmente in distribuzione, un articolo su via del Mezzetta ha destato il mio interesse. Prima ancora di verificare la correttezza di quanto riportato e della eventuale burocrazia prodotta dalle istituzioni nel corso del tempo a livello della toponomastica e del catasto, provo a indicare una possibile chiave di lettura della questione. L’area di via del Mezzetta in questione (da via E. nencioni a via del Gignoro) ha subìto una profonda trasformazione qualche decennio fa: alla fine degli anni ‘70 l’attuale tracciato non esisteva, limitandosi, forse, ad un tratturo poderale. Infatti, provenendo da via A. del Sarto, dopo l’incrocio con via E. nencioni, via del Mezzetta subiva una “chicane” e proseguiva non sullo stesso asse viario, ma su uno parallelo, più a ridosso di via rondinella, lasciandosi la colonica (tutt’ora esistente) e la chiesa sulla destra. All’epoca, non esisteva nè la struttura delle Poste, nè il complesso parrocchiale-sportivo, nè, tantomeno, la piccola arteria che oggi arriva direttamente fino alla rotonda. Al posto dell’insediamento Esselunga esisteva lo stabilimento Fila (trasferito a La rufina), mentre al posto del sottopassaggio ferroviario c’era un tranquillo e sonnolento passaggio a livello. Chissà: magari, nell’istruire le pratiche per le modifiche dell’area, le istituzioni coinvolte e gli abitanti, hanno trascurato qualche particolare! Cordiali saluti, L. Innocenti

domani i Comuni prendessero in mano le redini per creare un Car Pooling migliore, ma per adesso non hanno nessuna intenzione di farlo e questo è quello che abbiamo. C’è da dire, oltretutto, che esiste perché qualcuno ha deciso di perdere tempo e denaro e di donarlo liberamente a tutti gli altri cittadini senza nulla pretendere, così, solo per senso civico. In questo paese chi dona liberamente è sempre stato visto storto perché si pensa che tutto deve avere un prezzo, che nessuno sia mai disposto a dare senza nulla ricevere. noi non siamo così. di sicuro l’iniziativa ha evidenti limiti ma noi abbiamo fatto le cose per quelle che sono le nostre possibilità ed i nostri poteri. - L’accesso è riservato a chi ha un computer perché è molto più semplice gestire un flusso di mail che non un numero di telefono, lo si può fare tranquillamente da casa propria alla sera dopo una giornata di lavoro. non ci sono persone che lucrano dietro all’iniziativa, è tutto volontario ed è evidente che da questo punto di vista l’iniziativa è limitata. E’ vero però che uno dei punti di forza del programma Movimento a 5 Stelle è proprio la battaglia sull’informatizzazione e sull’accesso il più libero possibile a internet ed è anche per questo che da quel tipo di supporto siamo partiti. non abbiamo le forze per sviluppare, almeno per adesso, un accesso diverso. Però abbiamo deciso di fare una serie di incontri pubblici (il primo si terrà tra più o meno un paio di mesi, sarà nostra cura comunicarlo per tempo) dove spiegheremo l’iniziativa e raccoglieremo tutti i suggerimenti che i cittadini di reggello e Figline vorranno darci. Cercheremo inoltre di creare un data Base per aiutare quelle persone che non sanno usare il computer o che non hanno un accesso veloce a internet. Tanto dovevamo, Cordialmente, Reggello a 5 Stelle

Car pOOLInG a reGGeLLO e FIGLIne, Due preCISazIOnI Buongiorno, siamo a scrivervi perché, dopo la pubblicazione da parte vostra di un articolo riguardante il car pooling fra reggello e Figline nel numero di dicembre, abbiamo notato che alcuni lettori vi hanno scritto asserendo che l’iniziativa aveva, sostanzialmente, due difetti: - Che il car pooling così come l’abbiamo studiato è dato sostanzialmente all’iniziativa privata. - Che l’accesso all’iniziativa è limitato alle persone che sanno usare il computer o che hanno un accesso a internet. Tutto vero, solo un paio di precisazioni: - Abbiamo studiato una iniziativa privata perché non potevamo fare altrimenti, il Movimento a 5 Stelle non governa, purtroppo, né il Comune di Figline né quello di reggello, ed è normale che là dove lo Stato latita il cittadino è costretto a usare mezzi privati per risolvere un problema che, e in questo chi ha scritto ha ragione, è tutto pubblico. Per questo abbiamo deciso di muoverci e cercato una soluzione e continueremo a cercarne e a proporne anche per gli altri problemi di reggello e più un generale della vallata. Cercheremo di farlo spendendoci in prima persona perché siamo convinti che la politica debba tornare ad essere un servizio per tutti e non un privilegio per pochi. Certo il nostro è solo un primo passo e saremo felici se

terza etÀ, I SerVIzI DI VILLa BraCCI Spett. redazione, vorrei far presente con poche righe l’utilità del centro anziani villa Bracci. Il centro sociale di villa Bracci Q2 via di rovezzano è gestito da volontari che hanno passato gli (anta) alcuni abbondantemente. vanta di un bellissimo parco con panchine e un grande parcheggio, 270 orti assegnati dal Q2 per gli anziani del quartiere, bar con sala televisione, biblioteca, sala per il gioco delle carte, salone per il ballo domenicale e il giovedì pomeriggio con suonatori, corsi di computer di 1° 2° 3° livello, ginnastica dolce Qi-gong, pass e sportello informatico, corso di burraco, scuola di ballo, gite e pranzi sociali. Tutte occasioni per far sì che le persone della terza età possano passare qualche ora serena e spensierata, a dispetto della malinconia e la solitudine, trovando tra noi molte persone con grande disponibilità di ascoltare e dialogare accettando iniziative e critiche, anzi sicuramente é il nostro obbiettivo trovare le esigenze più piacevoli, cercando di accogliere i vostri pensieri e le vostre idee, per raggiungere gli obbiettivi di spensieratezza, visto i tempi duri di oggigiorno cerchiamo di regalarci un sorriso e un abbraccio con grande amicizia e simpatia. Augurando a tutti un buon anno, vi invitiamo a visitare questo grande centro. Il consiglio direttivo villa Bracci


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Concerti Roberto Cacciapaglia 10 febbraio

Teatro Puccini

Roberto Cacciapaglia torna con un nuovo album di inediti, “Ten directions - Il lancio del pensiero”. Dopo “Quarto tempo” e “Canone degli Spazi”, l’eclettico artista offre al suo pubblico 12 composizioni di intensa carica emotiva dimostrando, ancora una volta, un’infinita capacità di raccontare attraverso la musica, con brani che sono evocativi già nei titoli, come, ad esempio, Wind song, Luminous Night, Waterland e Moscow River. Ed altri ricchi di significato come, ad esempio, la traccia Home composta appositamente ed eseguita dall’artista per la serata-evento del 29 giugno 2009 “Viareggio ricorda Viareggio”, memorial in ricordo delle vittime della tragedia ferroviaria avvenuta nella città toscana prodotto e organizzato dalla Fondazione Gaber. Nell’album del pianista sono quindi raccolte melodie che colpiscono nel profondo l’ascoltatore per poi riaffiorare ricche di sentimenti e immagini sempre diverse. Un intreccio di suoni che accompagna, aiutato dal potere magico della musica, in un viaggio che accarezza l’anima e la trasporta in una dimensione superiore, stimolando le emozioni più intime.

Rio 17 febbraio

Viper Theatre Prosegue il tour dei Rio, che, forti del successo del loro terzo album “Il Sognatore” uscito a luglio per RiservaRossa/ Sony Music, sono pronti a calcare ancora una volta i palchi di tutta Italia per riproporre i loro vecchi e nuovi successi. Il live della band capitanata da Fabio Mora (voce) e Marco Ligabue (chitarre) si preannuncia come un’esplosione di rock ed energia destinata a catturare ogni singolo spettatore. I Rio sono infatti famosi per il loro esprimersi al meglio proprio dal vivo, quando hanno la possibilità di entrare in stretto contatto ed interagire con la loro ben nutrita schiera di fedelissimi fan. I membri del “Mariachi Hotel”, questo il nome del fan club ufficiale, sono attivissimi, aggiornatissimi e sempre pronti a coinvolgere nuovi adepti ad ogni show! Con Fabio “Bronsky” Ferraboschi al basso ed Alberto Paderni alla batteria, i RIO sono pronti a sferrare un nuovo attacco.

quanto mai meticolosamente dal suo autore in ogni singolo passaggio. Giovane, ma talentuoso al punto di aver meritato uno speciale ringraziamento nelle note di copertina da parte dei suoi stessi maestri e produttori Peppe Vessicchio e Claudio Guidetti, Pierdavide è autore di tutte le sue musiche e testi. Sul disco ha suonato le chitarre e si è divertito al basso e col bouzouki, mentre dal vivo sarà accompagnato dalla band con cui ha girato l’Italia la scorsa estate, e cioè Domenico Antonacci alle percussioni, Giuseppe Sblendorio alla chitarra, Cosimo De Bartolomeo alle tastiere, Pietro Notarnicola alla batteria e Vito Astone al basso.

Clubbing Ital Tek 18 febbraio

Ex3 - Centro per l’arte contemporanea

Pierdavide Carone 28 febbraio

saschall

Pierdavide Carone, l’ironico cantautore multiplatino emerso grazie alla scuola di Amici, e già a buon titolo considerato una delle giovani promesse del panorama musicale italiano, arriva a presentare il suo nuovo disco “Distrattamente”, uscito a novembre. Il suo amore per i paradossi linguistici è presente fin dal titolo dell’album, preso a prestito dal brano che lo apre, che rappresenta un lavoro curato

La guest del mese di febbraio sarà invece Ital Tek, produttore dubstep di Brighton che ha fatto la sua prima apparizione nel 2006 su etichetta Net Lab. La sua prima realise è stata “Terminator 2” EP, cinque tracce con una pesante influenza delle sonorità di Aphex Twin e campioni dal famoso film con Arnold Schwarzenegger. Nel 2007 “ Blood Lines “

L’INIzIATIVA

Carnevale sì, ma solo in stile risorgimentale Q

uale miglior modo di festeggiare il Carnevale di una festa nello spelndido salone del Teatro della Pergola? Dopo il successo del veglione dello scorso anno torna la grande, esclusiva festa di carnevale organizzata dagli Amici della Pergola, la compagine di sostenitori che si occupa di aiutare a promuovere e corroborare le attività e l’immagine del teatro. Il tema quasi obbligato ruota intorno all’Unità d’Italia e ai gloriosi fatti del Risorgimento, che anche alla Pergola ebbe cittadinanza illustre: dalla presenza di Antonio Meucci a quella di Giuseppe Verdi, dal grande spettacolo di beneficenza che si tenne nel fatidico 1848 a favore della Repubblica di Venezia all’addio non troppo dispiaciuto ai Lorena. Il Gran Ballo, che come lo

scorso anno rispetterà i dettami del bal en tête pur non disdegnando quanti volessero mascherarsi per intero, sarà articolato in due parti distinte: una cena-performance nella platea del teatro, eccezionalmente svuotata delle poltrone, che porrà i commensali in mezzo a una piccola storia del Risorgimento atta a creare movimento, oltre che gaiezza, tra una portata e l’altra imbandita da Guido Guidi Ricevimenti; e un dj-set che farà danzare sul palcoscenico del teatro tutti quelli che si saranno rinfrancati con le libagioni e anche coloro che giungeranno dopo la cena, ovvero dalle 23 in avanti (la cena avrà inizio invece alle 20.15). I prezzi: 75 euro per la cena, dopo le 23: 30 euro per gli uomini e 20 per le signore.

12 “ prodotto da Planet Mu, disco dalle sonorità cupe e i suoni atmosferici, caratterizza definitivamente il suo stile. Nello stesso anno appare in molte compilation siglate Planet Mu e fa uscire “ Deep Pools “ per l’etichetta Square. Fatboy slim 20 febbraio

Tenax

Torna al tenax il piccolo deejay seguitissimo da tutti gli amanti del genere che ha iniziato la sua carriera lavorarando come Dj al college a Brighton e poco tempo dopo iniziando a suonare il basso nella band degli Housemartins.

A teatro un ispettore in casa birling 15-20 febbraio

trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, si prepara al testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Siglo de oro spagnolo. La notte poco prima della foresta 25 e 26 febbraio

Teatro Puccini

Teatro della Pergola Un ispettore in casa Birling, che arriva sul palcoscenico della Pergola grazie alla regia di Giancarlo Sepe, è considerato oramai un classico del teatro inglese, ottenne grandi successi a metà degli anni Quaranta a Londra con un giovanissimo Alec Guinness, per essere poi ripreso a Parigi e a New York. Scritto e rappresentato per la prima volta a Mosca nel 1945, in Italia venne messo in scena nel 1947 da Orazio Costa con Salvo Randone e Camillo Pilotto, e successivamente negli anni Ottanta dalla Compagnia Tieri-Lojodice. Don Chisciotte 22-27 febbraio

Teatro della Pergola “Don Chisciotte è un enorme

Le mostre Dall’icona a Malevich 8 febbraio-30 aprile

galleria d’arte moderna L’Andito degli Angiolini ospiterà una selezione di 40 dipinti provenienti dal prestigioso Museo Russo, un numero dimensionato agli spazi non vasti ma seducenti di questi ambienti lorenesi, e scelto in modo da offrire un affascinante florilegio del percorso dell’arte russa dall’epoca delle icone fino alle avanguardie del primo Novecento. Dalla collezione di icone, imponente per numero, è stato intenzionalmente selezionato un unico pezzo, il Cristo Pantocrator in trono fra le potenze del XVI secolo, dato che le icone sono forse l’espressione artistica dell’arte russa più nota in Europa, si è inteso dedicare maggior spazio all’arte del XVIII e XX secolo. Vinum nostrum Fino al 30 aprile

Museo degli argenti

Una partitura rigorosa tra la parola metaforica che diventa tangibile e il corpo che non può evitare di esistere in ogni attimo. Senza respiro. Uno straniero che cerca di riconoscersi in un mondo diverso dove emergono il ricordo, la nostalgia, la rabbia, la pioggia come elemento simbolico che ritorna sempre. Claudio Santamaria interpreta sul palcoscenico fiorentino, poetica di Koltès.

Dalla Mesopotamia alla nostra tavola, da rito di comunione a ebbrezza da evitare, da culto da respingere a porta di accesso alla spiritualità, il vino e la vite sono protagonisti della mostra. Reperti originali, sculture, affreschi e mosaici accompagnati da apparati multimediali e video racconteranno la millenaria storia della vite e del vino e la rilevante influenza esercitata sulla cultura degli antichi. Seguendo un andamento cronologico, la mostra illustrerà l’origine della viticoltura nel Vicino Oriente, la sua piena affermazione con relativi significati simbolici, religiosi e culturali nel mondo ellenico, fino alla produzione e diffusione del vino su ampia scala operata dai Romani.


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