Il Giornale nel tuo Comune 1144452
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Periodico d’informazione locale. Anno V n.16 del 7 febbraio 2011. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
IL BILANCIO
PRIMO PIANO
FEBBRAIO 2011
C’erano una volta i nonni Andrea Muzzi*
M
LOTTA ALLA CRIMINALITà Reati in calo ma “guardia alta”: il questore Zonno dichiara guerra allo spaccio di droga PAGG.10-11
EX OSPEDALE DI LUCO In Regione sono arrivate una decina di proposte per ridare finalmente vita alla struttura abbandonata PAG.3
SPORT
Tagli alle corse dei bus E resta il rebus Faentina PAGG.4-5
si cambia IAutobus, “turisti” della (ancora) salute
la disputa
didiCafaggi F. Puliti –– L.V. Niccolucci Zarrilli
A M
CHE NE SARà DI GILA L’attaccante è rimasto, ma i dubbi sulla sua permanenza sembrano destinati a tornare in estate PAG.36
E PALLANUOTO FU Sul territorio c’è una sola società dedicata a questa disciplina. Eccone obiettivi e difficoltà PAG.38
bordo illeottocento. dei bus salgono Sono stati altri camtanti, biamenti. persona più Nonpersona bastavano, meno, infatti, i tole scani sforbiciate che lo scorso alle corse anno e aihanno percorsi decidi alcune so di farsi lineeunscattati viaggetto a gennaio all’esteroinnon seguito tanto ai in tagli cercadeldiGoverno. relax o divertimento, Perché ora è tempo quanto diper fasesottoporsi 2 e, se anche a cure questa dentali. non sarà L’obiettivo? sufficiente, Risparmiare 3. Il tuttoqualcosa. nel nome E del quello contenimento del cosiddetto dei“turismo costi. “Cerchedentale” remo è un fenomeno di arrivareinalcrescita, taglio deladdirittura 13% sui costi con undeiritmo bus superiore urbani edalextraurbani”, 10 per censpiega to annuo, l’assessore sostiene Confesercenti, provinciale Stefache no ha anche Giorgetti. apertoMa unocome “sportello si “tradurrà” amico”
tutto d’informazione. questo nella Però realtà c’è un quotidiana? però. PerRivedendo ché molti medici e correggendo mettono ilin percorso guardia: di abbandonare alcune linee: l’eccellenza novità per 23, di casa 31, 32 no-e 33. stra E– sostengono se dunque per – può i trasporti essere un i tempi salto stanno nel buio.cambiando Stesso discorso (mentre per intanto i “bisturii lavori trip”, moda della che Tav sta vanno spopolando avanti), anche a farci dalle farenostre un salto parti.indietro Di cosanel si tratta? tempo Di ci pensa andare Lina all’estero Abate. (e in Assunta questo all’Ataf caso le nel mete(lontano) più gettonate 1981, vanno allora era dall’Africa l’unica donna all’Europa in azienda. dell’Est) “Oggi per c’è sottoporsi molto piùa traffico operazioni - racconta di chirurgia - ma prima plastica bisognalow PAGG.16-17 PAGG.14-15 va cost. avere Ma forza...”. i rischi...
Le zone “contese” tra cittadini e turisti PAG.12
il piano
olti anziani di tutto il mondo vanno in Irlanda per farsi iniezioni di botulino per cancellare i segni delle rughe. Sembrano dei “tossici”: tutte le settimane si sparano una pera di botulino. Dobbiamo abituarci all’idea che in un futuro prossimo gli anziani esteticamente sembreranno sempre più dei bambini. Ora fuori dalle scuole ci sono i nonni che aspettano i nipoti. Domani vedremo dei bimbi che aspetteranno altri bimbi. La maestra andrà in tilt: non saprà più quali sono gli alunni. “Voi due entrate in classe!”. “Noi siamo i nonni”. “E il bambino dov’è?”. “È quello che ha preso la macchina ed è tornato a casa!”. Ora a riscuotere la pensione alle poste c’è una lunga coda di vecchietti malaticci. Domani a riscuotere la pensione alle poste vedremo una lunga fila di carrozzine: come impiegate ci saranno le baby sitter! Io voglio vivere in un mondo dove il nonno ha i capelli bianchi, quando parla sputa la dentiera e ha problemi alla prostata. Questo è un mondo naturale. Mi fa effetto chiamare “nonno” uno che, se lo vede mio figlio di 6 anni, si rifiuta di giocarci: lui con i bambini troppo piccoli non si diverte! E poi c’è poco da fare: cancellare le rughe non serve a niente, le altre parti del corpo restano decadenti! *Comico
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Sostegni e contributi è l’anno dei giovani PAGG.30-31
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il giornale del tuo Comune
SOLIDARIETà/1. Una patologia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale
Sclerosi multipla: “Mugello aiutaci”
Delle oltre mille persone affette dalla malattia in provincia di Firenze, quasi cento vivono in questa zona. Dove però non esiste ancora un presidio locale che metta in contatto i malati con l’associazione che si occupa di loro. “Primo passo, creare un gruppo operativo”
“P
Sangue, donazioni in aumento del 30% U
Nadia Perazzi er vincere la sclerosi multipla servono supereroi, come te”. Così recita la campagna di comunicazione 2010 realizzata da Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, con che ha l’obbettivo di reclutare nuovi volontari. Il messaggio però arriva con più urgenza in Mugello, che purtroppo a sorpresa non è in prima linea nella lotta alla sclerosi multipla (SM), una malattia cronica disabilitante diffusa prevalentemente tra i giovani, per due terzi donne dai 20 ai 30 anni, che colpisce il sistema nervoso centrale provocando in alcuni casi invalidità permanente. In Mugello, fanno sapere dalla sezione provinciale Aism, manca un presidio locale che metta in contatto più agevolmente e rapidamente possibile con l’associazione le persone affette da sclerosi multipla, che in questa zona purtroppo sono numerose. Dalle statistiche fornite da Aism, su oltre 1000 persone con sclerosi multipla residenti in provincia di Firenze quasi 100 abitano in Mugello. Si tratta di numeri parziali raccolti tra le persone entrate almeno una volta in contatto con l’associazione: contando anche i casi ancora in ombra, i numeri potrebbero addirittura aumentare. “L’obiettivo – spiegano i soci Aism motori del progetto borghigiano, Anna Mazzuferi e Nello Pini – è agire più da vicino per informare, sensibilizzare e collaborare con le Istituzioni locali del Mugello per migliorare la qualità di vita di tutte le persone con sclerosi multipla che vivono su questo territorio”. E se come dice il proverbio “l’unione fa la forza”, il passo per dare vita a quella che per adesso è solo un’idea è costituire un gruppo operativo che – proseguono – “sia composto dal maggior numero possibile di persone, e tra queste è indispensabile la presenza dei malati e/o dei loro familiari perché sono i portavoce più credibili delle loro esigenze”. Molto si può fare e le istituzioni sono già in moto per coordinarsi e dare il loro contributo. In un incontro svolto con l’assessore alle Politiche di Salute
SOLIDARIETà/2. I numeri dell’Avis di Borgo
del Comune di Borgo San Lorenzo, Silvia Giovannini, è emersa la piena disponibilità dell’amministrazione a fornire tutto il sostegno possibile per la realizzazione del punto AISM. “Abbiamo compreso che insieme, Aism ed Enti Locali, possiamo fare la differenza e aiutare i malati e le loro famiglie ad uscire dalla solitudine e ad esprimere collettivamente i loro bisogni. Vorremmo anche che l’associazione diventasse presto parte integrante del sistema di partecipazione della Società della Salute Mugello per contribuire direttamente alla progettazione degli interventi di salute più adeguati per questa fascia di popolazione”. Gli obiettivi che si pone il comitato Aism mugellano riguardano in particolare la sensibilizzazione al mondo della sclerosi multipla, che ancora crea timori e paure dovute anche alla disinformazione. “Speriamo – conclude Anna Mazzuferi – che le persone possano uscire dal cono d’ombra
I due soci Aism che portano avanti il progetto hanno incontrato l’assessore alla Salute di Borgo dei pregiudizi e unirsi per fare rete. Speriamo in una risposta concreta del territorio, che consenta di rendere effettive tutte quelle attività di socializzazione, sostegno e assistenza sociale, difesa dei diritti che Aism già mette in campo ma che per molte persone del Mugello rimangono una realtà lontana, perché Aism opera solo a Firenze. Per questo ivolgiamo un vero e proprio appello a tutti i mugellani”. Chi fosse interessato a partecipare alla creazione del gruppo Aism Mugello può contattare per maggiori informazioni la sezione di Firenze al numero 055.691033, oppure al 3205777580 (Nello Pini) e 3397517438 (Anna Mazzuferi).
n bilancio tutto positivo quello dell’associazione Avis di Borgo San Lorenzo per il 2010. Il numero di donazioni di sangue ha raggiunto quota 452, con un incremento del 30% rispetto al 2009. Un dato che si allinea con gli andamenti regionali che stimano un trend di crescita intorno al 35% dal 2001, corrispondente a 102 donazioni ogni 1000 abitanti. Non solo tante donazioni, ma anche tanti nuovi donatori, in particolare tra i più giovani, con 105 nuovi iscritti che vanno a rafforzare una realtà consolidata, presente in Mugello dal 2005. “La donazione da socio Avis – si legge sul sito dell’associazione – è più funzionale rispetto quella da donatore occasionale e non iscritto. Quando è necessario, Avis viene allertata dal Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo per trovare persone disponibili a coprire l’emergenza. Nessun obbligo: il donatore sceglie di donare come e quando desidera donare”. E proprio in questa prospettiva, lavorando cioè sul senso di appartenenza ad un gruppo di volontariato, Avis ha raccolto in questi anni buoni frutti, pur nella consapevolezza che bisogna fare ancora molto per far crescere il numero di donatori che oggi in Italia è del 3%. Intanto, per sensibilizzare la popolazione mugellana, per il 2011 Avis ha rinnovato la propria collaborazione con la squadra femminile della Pallamano Mugello e con la Borghigiana FC, squadra di calcio maschile,
come testimonial di quest’azione di solidarietà. Ma uno slancio nella mobilitazione è sicuramente arrivato anche dalla costituzione di tre nuove sezioni autonome decentrate nei Comuni di Vicchio, San Piero a Sieve e Scarperia. Una capillarità strategica per rispondere con più tempestività ai bisogni quotidiani del Centro Trasfusionale del Mugello, che in questi anni ha visto crescere di pari passo a ritmi più veloci il numero delle donazioni e il consumo. Il 70% delle attività sanitarie infatti necessita di sangue, e l’incremento di interventi ospedalieri complessi nelle attività di primo soccorso, nelle operazioni chirurgiche, nella cura di alcune malattie oncologiche rendono difficile raggiungere e mantenere l’obiettivo
Anche quest’anno i testimonial saranno la Pallamano e la Fc Borghigiana dell’autosufficienza. Bastano poche condizioni per diventare donatori di sangue e tutti possono farlo. Per avere maggiori informazioni e contattare l’associazione si può visitare il sito www.avisborgosanlorenzo. it, dove è possibile anche usufruire del servizio di prenotazione on line della propria donazione, rendendo il gesto di solidarietà più veloce e /N.P. sicuro.
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Borgo San Lorenzo
LUCO/1. A metà gennaio è scaduto il termine per presentare le manifestazioni di interesse
Ex ospedale, si cerca un progetto biblioteca
Dieci idee (e diversi sopralluoghi) per ridare
Arriva l’autoprestito: zero code per i libri
vita alla struttura: sono le “risposte”
Nuove tecnologie a servizio dei cittadini. Dopo l’emeroteca digitale fruibile on line, la biblioteca di Borgo San Lorenzo si è dotata anche di un chiosco per l’autoprestito, il sistema fai da te che ridurrà i tempi di attesa degli utenti per i prestiti. Senza necessità di chiedere al personale, ci si può recare alla postazione di autoprestito (nella sala reception a piano terra) con il materiale prelevato dallo scaffale e compiere autonomamente le operazioni. Basta poggiare la tessera e il materiale sullo spazio a lettura ottica, che provvede da solo alle operazioni di registrazione. Sullo schermo appariranno i dati e verrà rilasciata automaticamente una ricevuta con i titoli dei testi e i relativi tempi di restituzione. Il sistema, attivato in collaborazione con l’associazione di volontariato culturale “Amici delle Biblioteche”, semplificherà e snellirà le procedure, aiuterà a ridurre le code in orari di punta, renderà gli operatori più disponibili per il servizio di reference, l’assistenza nelle ricerche bibliografiche e l’utilizzo di internet.
all’avviso della Regione. Il sindaco Bettarini: “Pronti a cambiare destinazione d’uso” Beatrice Penni
U
n nuovo capitolo della lunga vicenda dell’ex ospedale di Luco di Mugello. E’ scaduto il 14 gennaio il termine per partecipare all’avviso emesso dalla Regione Toscana per la presentazione di manifestazioni d’interesse relative al recupero dell’ex struttura sanitaria. Fino ad adesso le dichiarazioni di interesse arrivate all’ufficio Risorse finanziarie della Regione Toscana sono state circa una decina, e sono state effettuate diverse visite di sopralluogo anche da parte di soggetti provenienti da altre regioni. Come si può leggere dal bando, la Regione prevede che i soggetti interessati – individuati tra operatori economici pubblici e privati, cooperative di costruzione e gestione impianti, fondazioni e istituiti bancari nazionali e internazionali – indichino le “principali funzioni che potrebbero esservi insediate e quindi la disponibilità a sviluppare uno studio di fattibilità tecnico ed economico volto ad identificare come intenderebbero procedere al recupero del bene e al suo utilizzo”. Si tratta cioè di una chiamata a raccolta per formulare nuove idee sulla struttura, dopo il lungo silenzio seguito alla ritirata dell’Università dal protocollo d’intesa che coinvolgeva anche la Regione Toscana, proprietaria dell’immobile, e la Provincia di Firenze, il Comune e la Comunità Montana. Un protocollo d’intesa che sembrava aver ormai segnato il destino dell’ex nosocomio, ma il dietro front dell’ex rettore Marinelli nel 2009 ha rimesso tutto in discussione, spingendo anche all’ipotesi di rivedere la destinazione d’uso del vecchio ospedale. Che, si legge sempre nel bando, potrebbe cambiare. “Ho condiviso con l’assessore Riccardo Nencini, che ha seguito la vicenda da vicino, una riflessione che ha portato a questo nuovo percorso per capire quale fosse l’interesse a partecipare da parte dei privati”, dice il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini. “Il Comune è disponibile a variare i propri strumenti urbanistici, cambiando la destinazione della struttura da area per at-
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Il Reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie
uno scorcio dell’ex ospedale di
Luco
trezzature civili e per il culto, ad una nuova per far sì che il ventaglio delle possibilità d’utilizzo sia più ampio. Fino ad ora c’è stata un’altra idea: il complesso doveva essere destinato al servizio pubblico, ma mancando oggi i presupposti previsti dall’intesa di 6 anni fa, visto che manca uno dei suoi attori principali, quel progetto non può più funzionare”. Senza nessun tipo di manutenzione dal 1992, la struttura versa in stato di degrado pur lasciando trasparire un certo barlume
della sua antica bellezza architettonica. “Per salvaguardare questa struttura di grande architettura in un luogo di alto valore ambientale – continua Bettarini – credo che sia positivo avviare un confronto con i privati, perché certi progetti possono avere ricadute positive sulla frazione di Luco anche in termini di lavoro e mobilità, di recupero del paese come centro d’interesse vitale”. Per adesso però tutto rimane sulla carta, come un primo passo su una strada ancora da defi-
nire. L’avviso infatti è solo un procedimento informale di raccolta proposte che, come è specificato nel bando, non comporta nessun impegno alla concessione del bene. “In vista degli sviluppi futuri – conclude Bettarini – quello che chiedo alla Regione è che venga prestata attenzione alle proposte migliori e che sia attivato un coinvolgimento ampio di tutti i soggetti del territorio, capitalizzando i contributi che vengono dai privati, dalle Istituzioni e dai cittadini”.
Luco/2 La storia del vecchio convento: la prima pietra nel 1086
Mille anni e tante “vesti”, senza perdere la bellezza
L
a storia dell’ex convento di Luco di Mugello risale al lontano 1086, quando Gotizio (o Gotidio) degli Ubaldini, Signore dei Castelli di Luco e di Cantamelo, pose la prima pietra del monastero femminile Camaldolese e della annessa chiesa di San Pietro. Una struttura da sempre al centro di contrasti, distruttra da un incendio nel 1251 da parte dei Ghibellini e poi di un assalto nel 1488. La struttura fu trasformata per la prima volta nel XV secolo, quando una nuova chiesa (San Lorenzo) entrò nell’orbita del monastero insieme alla parrocchia di San Niccolò, che sorgeva di lì a pochi passi, e quan-
do nel 1473 un ignoto architetto realizzò il chiostro sul lato meridionale della chiesa e la loggia che ha ospitato poi l’ingresso del pronto soccorso. La storia religiosa finì nel 1808 quando, con la soppressione degli Enti Ecclesiastici decretata dal governo francese, fu soppresso il monastero e nel 1871 inaugurato l’ospedale, chiuso poi nel 1992. Nel tempo, insomma, la scienza si è sostituita alla fede senza cancellarne i segni ancora visibili. Cosa ne prenderà il posto? Nel 2004 doveva essere la sede decentrata del corso di laurea della Facoltà di Agraria in Scienze della produzione animale, che si sarebbe in-
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Anno V n.16 del 7 febbraio 2011
Direttore Responsabile: Matteo Francini Service editoriale e grafico: Tabloid soc.coop., Firenze (FI) scrivimi@ilreporter.it
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sediata dopo l’acquisto dell’immobile per 2 milioni e 400mila euro da parte della Regione Toscana. Gli altri Enti coinvolti si erano impegnati a co-finanziare il progetto: la Provincia e la Comunità Montana con 1 milione e mezzo, il Comune con 1 milione. Una serie di ritardi – problemi a stilare i progetti, l’attesa del consenso della Sovrintendenza, un’improvvisa maggiorazione delle spese e altri elementi – hanno allungato i tempi fino al marzo dello scorso anno, quando l’Università, a fronte del blocco sulle sedi decentrate scattato per legge dal 2007, ha mollato /N.P. il progetto.
Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.
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INCHIESTA. Sono diventate effettive le riduzioni delle corse dei bus annunciate nei mesi scorsi
Trasporto locale, i tagli sono realtà “Un patto per difendere la Faentina” Beatrice Penni
guamento del materiale rotabile con le cosiddette ‘risorse per l’elettrificazione’ stabilite dall’Accordo sull’Alta Velocità e consentendo accessibilità e puntualità di raggiungimento del centro di Firenze, quando tutto sarà a regime con il completamento del sottoattraversamento veloce della città, così da superare le interferenze con la linea veloce”. Richieste avanzate anche durante il “Faentina Day”, organizzato dal Comitato Pendolari il 22 gennaio.
S
bagliate se pensate che l’inverno dei trasporti si sia concluso nel modo peggiore possibile. Con l’inizio del 2011 sono stati resi effettivi i tagli annunciati da tempo, spazzando via per l’ennesima volta anche la speranza di vedere arrivare i fondi Tav promessi 15 anni fa dal governo per l’elettrificazione della Faentina. L’unica cosa certa è che da questo mese spostarsi sarà più difficile, con la diminuzione dell’11% delle corse del trasporto su gomma. E a farne le spese, secondo il comitato pendolari “Mugello – attaccati al treno!”, sarà anche la ferrovia Faentina. “L’assessore provinciale Giorgetti ha dichiarato che ci saranno criticità nel Mugello a causa dei tagli delle corse dei bus – dice Paolo Omoboni, presidente del Comitato – e se questi pendolari si dirotteranno sul treno, che succederà ad una situazione già di per sé al limite della sostenibilità?”. La Conferenza dei sindaci del Mugello a fine gennaio ha recapitato alla Provincia di Firenze le proposte correttive all’orario del trasporto pubblico locale per limitare disagi e disservizi soprattutto di chi vive nelle zone più periferiche. L’obiettivo è creare un sistema di corse trasversali che possano meglio integrare i servizi su gomma con quelli ferroviari. I sindaci hanno ribadito infatti il ruolo strategico della Faentina all’interno del sistema dei trasporti impegnandosi a richiedere “l’ade-
Il documento chiede la tutela e il potenziamento della linea ferroviaria Un evento che ha richiamato una folla numerosa che ha riempito la saletta comunale di via Giotto a Borgo San Lorenzo lasciando solo posti in piedi. “E’ stato un momento per valutare la situazione attuale e lo scenario per i prossimi mesi e coinvolgere gli amministratori con la firma del ‘Patto per la Faentina’ – dice Omoboni –. Un Patto in cui si considera la difesa e il potenziamento delle linee ferroviarie del Mugello una priorità politica, economica, sociale e turistica, per lo sviluppo del territorio, dove si sostiene la necessità di lavorare insieme, per rivendicare nei confronti del gestore del servizio azioni immediate e tali da garanti-
vita dura per i pendolari mugellani
MARCO GIORGETTI
CRISTINA TARCHIANI
SILVIA PINI
“Manca il materiale rotabile”
“La politica deve essere più attenta”
“Dovremo cambiare un po’ vita”
“Come pendolare vorrei segnalare che uno dei problemi più grossi della linea ferroviaria Faentina è la carenza di materiale rotabile. Questa mancanza provoca ritardi, soppressioni di treni e molto spesso ci fa viaggiare su convogli affollatissimi e quindi in condizioni di estremo disagio”
“La mancanza di attenzione per la linea è indice di una disattenzione politica sulla questione trasporti e sulla qualità della vita dei cittadini. Si è già dato tanto con il passaggio della Tav. Inoltre tanti nuovi residenti hanno spesso acquistato una nuova abitazione in Mugello con l’idea di una vivibilità sostenibile della vallata”
“Sono numerosi i pendolari che in caso di riduzione delle corse dovrebbero fare scelte di vita diverse. E’ necessario che vengano prese in considerazione tutte le richieste di chi quotidianamente utilizza il treno, anche se spesso emerge la convinzione che sia meglio star zitti e non lamentarsi per il timore che i treni vengano aboliti”
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Borgo San Lorenzo
Oltre a una diminuzione dei viaggi pari all’11%, un’altra mazzata: persa per l’ennesima volta la speranza di veder arrivare
REBECCA MOLINELLI
IRENE ROMBONI
“Tra guasti e neve, viaggi difficili”
“Puntuali ma sempre affollati”
i fondi Tav, promessi 15 anni fa, per l’elettrificazione della ferrovia. Omoboni (comitato pendolari): “Gli orari dei treni sono virtuali”
la linea ferroviaria
“Abito a Ronta e due o tre volte è capitato che gli autobus non siano passati per venire a Borgo San Lorenzo Qualche volta il problema era un guasto al mezzo, altre volte è stato a causa della neve. E sembrerà strano, ma si tratta di episodi dell’anno precedente e non di questo inverno 2010”
Faentina
re ai cittadini condizioni di viaggio decenti”. Accanto a queste richieste anche l’esigenza di fare luce sugli stanziamenti all’elettrificazione e l’impegno a realizzare annualmente un evento per monitorare la situazione e fare nuove proposte. Il patto è stato firmato dai sindacati, dalle associazioni di categoria e dalle associazioni dei consumatori, dirigenti scolastici e dai sindaci dei Comuni di Borgo San Lorenzo, Scarperia, San Piero a Sieve,
Marradi, Vicchio, oltre che dal presidente della Comunità montana del Mugello e l’assessore provinciale alla mobilità Stefano Giorgetti. Numerosi anche gli interventi dal pubblico: dall’idea di rispolverare il progetto dell’anello metropolitano che congiunga la tratta Faentina e quella Valdisieve, ad una generale presa di consapevolezza che l’elettrificazione oggi non è più la priorità. Ma soprattutto i racconti dei fatti di cronaca dei
pendolari. “Secondo i sistemi di rilevazione di Rfi - chiarisce Omoboni - i ritardi sono approssimati per difetto e la rilevazione viene fatta prima dell’ingresso dei treni in stazione: è dunque un orario di arrivo virtuale. Per quanto attiene la sicurezza quel che voglio dire è sotto gli occhi di tutti: treni che cozzano in Santa Maria Novella, porte bloccate che non si aprono e motrici che si incendiano”.
“Utilizzo i mezzi pubblici soprattutto per andare a scuola, perché non abito a Borgo paese, e in genere gli autobus sono piuttosto puntuali ma molto affollati. Quando li utilizzo al di fuori dell’orario scolastico, però, devo dire che la situazione è tranquilla e non ho mai avuto esperienza di disservizi”
SR 302 Faentina E’ stata riaperta il 15 gennaio, con un senso unico alternato, la SR 302 Faentina in località Polcanto, che era stata interrotta da una frana il 24 dicembre. Sono stati necessari vari interventi per rimuovere la grande massa di terra e massi caduta sulla strada. I lavori per la messa in sicurezza dell’area e la rimozione della massa di detriti hanno richiesto tempo e sono stati condotti dalla Provincia. Nel frattempo il Comune aveva approntato servizi bus navetta per pendolari e studenti. Per la completa riapertura della carreggiata è previsto un intervento di messa in sicurezza del versante. tra borgo e luco Restringimento della carreggiata sulla strada comunale tra Borgo e Luco all’altezza del bivio per la località Figliano a causa di un cedimento del terreno.
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SCUOLA. Una specializzazione che rischiava di essere “accorpata” al Commerciale
Al “Chini” un corso per il turismo Nadia Perazzi
sce dalle conseguenze della riforma scolastica in corso – spiega il preside dell’Istituto “Chino Chini” Bernardo Draghi –. Questa comportava la confluenza del precedente indirizzo Turistico in quello Commerciale, con una conseguente perdita di specificità del primo. Abbiamo quindi giudicato opportuno proporre agli enti competenti una soluzione che mantenesse all’interno dell’offerta formativa una specializzazione nell’area turistica. Una specializzazione che, bisogna ricordare, è presente al “Chino Chini” da oltre 20 anni e rappresenta un settore strategico della formazione nel Mugello. Oggi conta ben 200 studenti sul totale di 950 iscritti a tutto l’Istituto”. Il campo del turismo e delle attività ricettive è un settore in crescita anche in tempo di crisi e, assicura Draghi, “sicuramente un settore non saturo dal punto di vista delle opportunità di lavoro. Abbiamo rapporti storici con molte delle 300 aziende di settore – continua il preside – ma anche con tutte le altre aziende e associazioni di categoria presenti in Mugello relative ai diversi indirizzi professionali della scuola”. La sinergia che l’Istituto ha instaurato con queste realtà, spiega Draghi, “consente di progettare percorsi di scuola/lavoro che incontrino le necessità reali del panorama professionale ed universitario che attende i neodiplomati”. La Provincia ha dunque ritenuto opportuno approvare questa “sostituzione” che prenderà l’avvio da settembre e si caratterizzerà per il diploma quinquennale e per la presenza, oltre alle materie di area comune, di discipline specifiche come storia dell’arte, geografia turistica, tecnica turistica e tre lingue straniere. “Le preiscrizioni sono state aperte a gennaio e si concluderanno il 12 febbraio. Non è ancora possibile fare una stima – conclude Draghi – ma abbiamo avuto già molte richieste di informazioni per il nuovo corso”.
Da settembre, cioè dal prossimo anno scolastico, dentro l’Istituto professionale nascerà... un Istituto tecnico. Dove ci si potrà continuare a diplomare nell’indirizzo turistico
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a quest’anno c’è una novità nel mondo della scuola mugellano. Nonostante il difficile periodo dovuto ai tagli, il prossimo anno scolastico all’Istituto Professionale “Chino Chini” di Borgo San Lorenzo sarà attivato un corso di Istituto Tecnico per il Turismo (Itt). L’approvazione è stata comunicata a novembre dalla Provincia di Firenze, ente competente in materia. Si tratta di un percorso differenziato rispetto a quelli di istruzione professionale già esistenti per gli indirizzi della Manutenzione e assistenza tecnica (settori elettrico e meccanico), dell’Enogastronomia e ospitalità alberghiera, dei Servizi commerciali e di quelli socio-sanitari attivi all’interno dell’Istituto: tutti di durata quinquennale con possibilità di conseguire una qualifica già al terzo anno. “La scelta di richiedere l’attivazione del corso Itt dal prossimo settembre na-
l’ingresso dell’istituto
“Chini”
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Borgo San Lorenzo
MUSICA. Francesco Fuligni, detto Baba, e la riscoperta di un genere
Il cantastorie di Grezzano Sara Casini
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aper raccontare, con sagacia e poesia, le storie che animano la memoria collettiva di un paese, di un borgo, di una città o di un intero territorio, attraverso note e testi musicali. Si tratta di una capacità tipica della tradizione cantautoriale e popolare, inclusi cantastorie e comici cantanti. Un filone musicale che è stato vivace, in particolar modo in Toscana, come forse avranno a ricordare i più anziani quando nelle frazioni del Mugello, da Razzuolo a Sagginale, si usava far festa in casa o per le strade al ritmo dei paesani menestrelli che raccontavano della vita di un’intera comunità. Una tradizione che oggi sembra sfumata e custodita nello scrigno della storia locale ma che ha invece avuto, proprio di recente, un inaspettato e (ancora) inedito prosecutore. Arriva da Grezzano, frazione di Borgo San Lorenzo, e si chiama Francesco Fuligni, ma è meglio conosciuto come “Baba”. Insieme a Iacopo Landi, al mandolino, e Giacomo Tagliaferri, alla chitarra, ha dato vita circa due anni fa a un progetto musicale che, con le dovute differenze d’epoca e costumi, si colloca tra la tradizione del canto popolare, e civico, e quella dei cantastorie. In attesa del loro primo esordio discografico, realizzato allo studio Seventy70 da Luca Fanti e che dovrebbe essere pubblicato a primavera, possiamo già ascoltare due brani registrati negli studi “in collina” dal borghigiano Pietro “Pio” Stefanini. Il primo,
Fuligni
e gli altri due musicisti mugellani
disponibile su i-tunes, rende omaggio a Faliero Lepri, in arte “I’ Leprino”, raccontando la storia dell’ormai noventenne artigiano che ha riprodotto le atmosfere del suo amato paese, Sant’Agata. “E’ come una filastrocca nata dai miei ricordi d’infanzia, quelli legati a Leprino e al Museo, che hanno incantato l’infanzia di molti qui in Mugello”, racconta Francesco Fuligni, che volentieri parla anche di come è nato il progetto: “Siamo tutti musicisti, siamo della zona – dice – e ci conoscevamo. Io avevo diversi testi da mettere in canzone e gli altri due si sono detti interessati. L’idea è quella di raccontare vecchie e nuove storie, con un modo
di fare e di vivere la musica molto spontaneo e autentico”. Il secondo brano si intitola “La Casa” ed è ispirato al Museo della Civiltà Contadina di Casa d’Erci, tratteggiando con vigore la vita nelle case coloniche del Mugello rurale fino agli anni ‘60. “Abbiamo voluto mescolare il canto popolare con il cantautorato classico – conclude Francesco –. Ci piace suonare dal vivo, come è anche assolutamente nelle corde della musica che facciamo, che racconta del quotidiano, di anziani, di bambini, di episodi della storia locale ma dedichiamo parte dei nostri testi anche ai temi sociali e civili più attuali, del nostro territorio e non solo”.
pillole tradizioni il carnevale sta arrivando Prosegue l’ormai tradizionale appuntamento con il Carnevale di Borgo San Lorenzo, una delle più antiche feste del territorio, che vuole rappresentare anche una passerella di artigianato della carta pesta. L’arte dei carri allegorici, insegnata a Borgo dai costruttori di Viareggio, prosegue grazie all’impegno del Comitato del Carnevale che invita la cittadinanza alle sfilate per le vie del paese. Il Carnevale si terrà il 20 e 27 febbraio e il 6 e 8 marzo 2011. La sera del 3 marzo va invece in scena la notte del Berlingaccio, giunto alla sua XI edizione: intriganti e suggestive atmosfere, con centinaia di donne e uomini in costume e maschera che animeranno le vie del centro storico, per la regia di Vieri e Patrizia Chini. Uno spettacolo ideato e promosso dal Teatro Idea con la collaborazione del Comune. S.C. burocrazia pratiche edilizie piÙ veloci Si chiama “Prontoedilizia” e vuol dire pratiche edilizie più veloci. E’ il nuovo sportello per la verifica preliminare delle pratiche edilizie aperto dal Comune di Borgo San Lorenzo. L’ufficio sarà aperto ogni martedì dalle 9.30 alle 12.30 e grazie alla sua istituzione si potranno ridurre notevolmente i tempi di risposta per le Dia (denuncia d’inizio attività) e anche le istruttorie di altre pratiche. Prima di protocollare un progetto edilizio, infatti, il tecnico incaricato potrà far preliminarmente visionare la pratica ai tecnici dell’unità operativa Edilizia Privata, che valuteranno se è completo dal punto di vista formale e anche la sua compatibilità sommaria. Al termine della valutazione sarà rilasciata una attestazione di completezza e correttezza formale, oppure una nota che evidenzia gli ulteriori elaborati da produrre o le modifiche e adeguamenti da apportare. I progetti completi verranno consegnati all’Ufficio Edilizia, che il giorno successivo provvederà al deposito all’Ufficio Protocollo e a comunicare i dati della registrazione via mail al professionista. Restano escluse da questa modalità le pratiche di competenza del Suap, che vanno presentate direttamente all’ufficio competente di via Aldo Moro, 5. casa la storia di un’opera sociale (e ambientale) “Housing sociale a Borgo San Lorenzo. Edificio sperimentale ad alta efficienza energetica”. E’ il titolo del volume presentato a gennaio, che ripercorre la storia dell’intervento edilizio realizzato in viale Kennedy. Il libro curato da Silvio Pappalettere e Marco Miniati e pubblicato dalla Coop DellaCasa, l’impresa che ha realizzato l’edificio dove le famiglie che ci vivono (giovani coppie e anziani) pagano un affitto tra i 290 e i 310 euro.
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economia. Un viaggio nel mondo delle “botteghe” di Borgo e delle sue frazioni
Gli artigiani tecnologici della pietra La storia della Corti, azienda leader nella lavorazione e nel commercio di materiali lapidei per l’edilizia e l’arredamento. “Anche nella crisi abbiamo investito e i risultati ci danno ragione” Beatrice Penni
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inquant’anni e non li dimostra l’azienda di Giovanni Corti e figli, la più specializzata in Mugello nella lavorazione e nel commercio dei materiali lapidei per l’arredamento e l’edilizia. Se in periodo di crisi molte aziende si trovano a
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Corti
realizza anche scale
dover sacrificare gli investimenti, l’azienda Corti nel 2010 ha invece acquistato nuovi macchinari e amplierà entro l’anno il proprio punto vendita di via Di Vittorio in località Pianvallico. “Tutto è il frutto del lavoro, del sacrificio, della determinazione mia e della mia famiglia
nel portare avanti questa azienda, una passione che ha coinvolto anche i miei quattro figli”, dice Giovanni, fondatore e titolare della Corti snc dal 1962, anno in cui aprì una piccola bottega nel centro del paese e dove iniziò a lavorare marmi e pietre in modo artigianale. “Al lavoro di marmista ci sono arrivato per caso – racconta – da giovane ho fatto apprendistato in una bottega fiorentina e da allora non ho mai smesso”. Ma da allora molte cose sono cambiate. “L’aggiornamento costante che ho svolto negli anni mi ha spinto fin da subito a puntare sulla tecnologia per raggiungere risultati migliori, pur preservando il carattere artigianale del prodotto. Abbiamo investito in macchine di precisione che, come si dice in gergo, “sbozzano” la pietra senza vibrazioni, evitando di fratturare all’interno il materiale, cosa che in passato era inevitabile lavorando con mazze e scalpelli. L’opera dell’uomo – continua Giovanni – diventa così più semplice e tutta dedicata alla realizzazione artistica su misura, che oggi non faccio
un tavolo creato in azienda
più io personalmente ma mio figlio Gianni”. Un passo che ha diminuito le fatiche e i pericoli di questo lavoro per gli operai, e allo stesso tempo ha aumentato la competitività dei prodotti realizzati. Se oggi la ditta può vantare clienti illustri non solo in Toscana, come la Spa Terme di San Giuliano e vari hotel di lusso in altre località termali, in Italia e all’estero, è proprio per l’alta qualità offerta. “L’Italia è una nazione leader nella lavorazione del lapideo – dice Giovanni – e noi in Mugello lo sappiamo bene, perché estraiamo la pietra serena dalle Cave del Santerno. Quello che noi facciamo è
preservare questo settore del m,ade in Italy, scegliendo personalmente i materiali grezzi e lavorandoli in azienda per proporli sul mercato e soddisfare qualsiasi richiesta”. Perché, incredibile a dirsi, anche nella lavorazione del marmo si soffre la concorrenza dei Paesi in via di sviluppo. “La nostra forza, anche quando 30 anni fa di fronte alla crisi dell’edilizia decidemmo di affiancare ai nostri prodotti la vendita di ceramiche d’arredamento, è la possibilità di salvaguardare il rapporto con il cliente ottimizzando la produzione. Per questo il mercato ci sta premiando”.
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criminalità
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DOSSIER/1. Il bilancio della polizia: giù le frodi informatiche, più omicidi volontari
Meno scippi, ma nelle case si ruba ancora Da via Zara arrivano i dati sullo scorso anno: l’incidenza dei reati resta sotto il livello di guardia e sono calati i delitti, i furti e le rapine. Molte le sanzioni per ubriachezza e cifre imponenti sul fronte della battaglia alla droga Luca Serranò
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n calo generalizzato di quasi tutti i reati, con un vero e proprio crollo di scippi e frodi informatiche. È quello che emerge dal bilancio annuale della polizia, presentato nelle scorse settimane da tutti i dirigenti di via Zara. Dal raffronto con i dati relativi al 2009 spiccano ad ogni modo due voci in controtendenza: quelle relative ai furti in appartamento (da 1.174 a 1.356) e ai casi di omicidio volontario, passati da cinque a nove. L’incidenza della criminalità sul nostro territorio, al di là di qualche zona d’ombra, per gli addetti ai lavori resta comunque sotto il livello di guardia. In particolare, in città si registra una flessione del numero dei delitti dell’11,83 per cento, mentre nel resto della provincia il dato parla di un calo del 14,83 per cento. In tutto, nel 2010 sono state denunciate dalla polizia 3.895 persone. Mille e quattrocento, invece, gli arrestati. I reati che in riva all’Arno segnano il passo, come detto, sono soprattutto gli scippi e le frodi informatiche, crollati rispettivamente del 37 e 49 per cento. Diminuiscono anche le rapine (-18,84 per cento) e i furti, passati in un
anno da 17.100 a 15.700. Significativi, inoltre, i numeri relativi al contrasto dell’immigrazione clandestina, con 782 cittadini extracomunitari espulsi, 135 dei quali accompagnati ai Cie e 34 alla frontiera. Tra le cifre più imponenti, spiccano i dati sui controlli effettuati dalle volanti in città e in provincia. Solo nel 2010 oltre ottomila interventi, con 4.700 veicoli fermati. In questo senso, grande attenzione è stata rivolta al contrasto all’abuso di alcol, con massicci posti di blocco con l’etilometro nei pressi degli snodi della movida fiorentina. In tutto, l’anno scorso sono scattate 360 denunce per guida in stato di ebbrezza, quasi una al giorno. Trecento le sanzioni per ubriachezza. Accertamenti sono stati fatti anche in molti locali del centro e della periferia,
Tantissimi gli accertamenti nei locali, alcune licenze sospese
per verificare, tra le altre cose, proprio il rispetto dei limiti alla somministrazione di alcolici. Ventitré i provvedimenti di sospensione di licenze (articolo 100 Tulps) ordinati dal questore, sulla base dei controlli della polizia amministrativa. Sul fronte della lotta alla droga, sono stati circa 350 i chili di sostanze stupefacenti sequestrati, tra cui 200 di marijuana, 100 di hashish, 35 di eroina e 14 di cocaina. Da segnalare, in merito, i numerosi colpi messi a segno dagli uomini della squadra mobile di Firenze, diretti da Filippo Ferri e dal vice Alfonso di Martino.Tra i blitz antidroga, da citare la “Operazione Posada”, che ha portato a sgominare una banda di albanesi dedita all’importazione e allo spaccio di marijuana, e la “Operazione Halal”, grazie alla quale sono finiti in manette otto cittadini marocchini facenti parte di un’organizzazione che gestiva parte dello smercio di hashish sul nostro territorio. Il 12 novembre scorso, infine, gli agenti della mobile hanno fatto irruzione in un appartamento in zona Rovezzano, sequestrando oltre 33 chili di eroina purissima e un autentico kit per il taglio e il confezionamento delle dosi.
il questore di
firenze francesco zonno
IL PuNTo Sotto esame le scritte apparse nelle scorse settimane contro il sindaco e non solo
dopo le proteste studentesche rispunta la frangia anarchica
C’
è la frangia anarchica del movimento studentesco, secondo gli investigatori, dietro le scritte contro il sindaco Matteo Renzi e l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne apparse nelle scorse settimane in via della Colonna, a due passi dal liceo classico Michelangiolo. Le scritte, in rosso e nero, facevano tutte riferimento alla presunta condotta antisindacale dell’azienda torinese, con offese al primo cittadino per il suo presunto appoggio alle scelte industriali del Lingotto. A condire le minacce, una stella a cinque punte. Per gli inquirenti, l’azione sarebbe
stata opera proprio di un gruppo di universitari di ispirazione anarchica, che dagli esordi della protesta anti-Gelmini avrebbe compiuto atti vandalici, a scopo dimostrativo, e partecipato a molte operazioni di disturbo. In particolare, non è escluso che una parte di questi studenti sia stata protagonista degli scontri al polo di Novoli, in occasione dell’arrivo dell’onorevole Santanchè. Dopo la carica della polizia e il lento ritorno alla tranquillità, gli uomini della Digos riuscirono infatti a identificare e denunciare alcuni studenti, immortalati dalle riprese della scientifica. Prov-
vedimenti sono stati presi anche per gli autori del blocco del traffico ferroviario alla stazione di Rifredi, quando un gruppo di manifestanti improvvisò un corteo proprio a fianco dei binari. Momenti di tensione, infine, si sono vissuti nei giorni successivi al voto di fiducia che ha mantenuto in sella il governo Berlusconi. Il corteo organizzato nelle strade del centro dall’ala irriducibile del movimento fiorentino, però, si è svolto senza scontri. Ad avere la peggio, le vetrine di alcuni negozi, bersaglio di innumerevoli scritte /L.S. disegnate con lo spray.
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criminalità
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DOSSIER/2. Il questore di Firenze Francesco Zonno commenta il rapporto sul 2010
“noi non abbassiamo la guardia” La lotta a consumo e spaccio di sostanze rimane tra gli obiettivi principali. Ma arrivano rassicurazioni sullo stato delle cose: “Questa città ha un corpo sociale sano, abituato a collaborare” Luca Serranò
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obiettivo è quello di migliorare. Sempre. I dati sono importanti ma non dicono tutto. Mai abbassare la guardia”. Commenta così, Francesco Zonno, questore di Firenze, il bilancio sulle attività di polizia relativo al 2010. “Questa città ha un corpo sociale sano, abituato a collaborare con le forze dell’ordine per un obiettivo comune. C’è un solo modo per mantenere questo rapporto: serietà e trasparenza nel lavoro”. Nello sfogliare dati e cifre sui reati compiuti in riva all’Arno, il numero uno di via Zara si sofferma in particolare sui successi ottenuti sul fronte della lotta allo spaccio e al consumo della droga. “È partendo dal basso che si combattono fenomeni come questo – spiega – un metodo che porta a due risultati: si identifica la persona che fa uso di sostanze e si comincia a risalire la filiera dello smercio”. Via libera, dunque, a controlli con le unità cinofile in piazze, locali e discoteche, e più in generale in quei luoghi d’aggregazione dove siano stati segnalati giri e movimenti sospetti. “La lotta alla droga deve stare al passo coi tempi, non è più come vent’anni fa, quando i tossicodipendenti affollavano strade e marciapiedi. Oggi è diverso – continua - spaccio e consumo seguono altre traiettorie, entrano nelle case e coinvolgono una fascia trasversale di persone, dai colletti bianchi ai
cittadini più insospettabili”. Altro versante su cui Francesco Zonno dichiara di voler concentrare i propri sforzi è il contrasto di quelle nicchie d’illegalità che s’inseriscono sulla scia delle ondate migratorie. “Sul tema va fatta una distinzione, non abbiamo mai agito indiscriminatamente per colpevolizzare i clandestini. Quel che è certo, però, è che la nostra unica guida è la legge, e quella seguiremo”. Il riferimento è alla polemica suscitata dall’introduzione, nell’ordinamento italiano, della direttiva europea sul reato d’immigrazione clandestina. La norma, in vigore dal 24 dicembre 2010, si pone in netto contrasto con la BossiFini, prevedendo la responsabilità penale dei cittadini senza permesso di soggiorno solo come ultima ratio. La stessa procura di Firenze, in una circolare, ha chiarito che disapplicherà la parte della legge italiana che punisce con l’arresto gli irregolari che non abbiano rispettato l’ordine di espulsione. “L’importante - commenta il questore - è garantire ai cittadini regole certe e di puntuale applicazione”. Il numero uno di via Zara, infine, si dice soddisfatto anche dei risultati conseguiti sul fronte dell’ordine pubblico, nella gestione delle manifestazioni studentesche degli ultimi mesi. “Ci sono stati momenti di tensione, è vero, ma la grande professionalità dei nostri funzionari ha sempre permesso il regolare svolgimento dei cortei”.
LA BIoGRAFIA Ecco il percorso del successore di Francesco Tagliente
da reggio Calabria alla “mala del brenta”, quarant’anni di indagini
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rancesco Zonno è questore di Firenze dal 26 agosto 2010. Ha preso il posto di Francesco Tagliente, ora al vertice degli uffici di polizia di Roma. Nato il 6 settembre 1948 a Rodi Garganico, in provincia di Foggia, è laureato in Giurisprudenza (presso l’Università di Perugia), avvocato e Commendatore della Repubblica. La sua carriera inizia negli anni Settanta, quando presta servizio, come commissario di polizia, per il Ministero dell’Interno. Negli anni successivi si sposta a Reggio Calabria, dove in poco tempo passa dall’incarico di funzionario dell’ufficio
politico della questura a quello di dirigente delle volanti. Dal 1977 viene trasferito a Treviso. Proprio nel capoluogo veneto, col ruolo di capo della squadra mobile, Francesco Zonno mette a segno numerosi colpi contro la criminalità organizzata e il mondo dell’estremismo di destra e di sinistra. Negli anni Ottanta e Novanta viene chiamato a dirigere alcuni gruppi investigativi creati per indagare su casi di rilievo, come i sequestri di Augusto De Megni e Giuseppe Soffiantini, partecipando anche alle inchieste per il disastro del traghetto Moby Prince e sul cosiddetto mostro
di Foligno. Il suo nome resta comunque legato alla vicenda della “mala del Brenta”, con il doppio arresto del boss Felice Maniero, capo di una delle più controverse e letali organizzazioni criminali del secondo dopoguerra, nonché protagonista di una clamorosa evasione (grazie all’irruzione di un commando) dal carcere di Padova. Proprio sulla vicenda di Maniero è in preparazione, in questi mesi, una mini serie tv dal titolo “Faccia d’Angelo”, soprannome del gangster del Triveneto. A portarlo sullo schermo l’attore /L.S. Elio Germano.
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noi & gli altri
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CURIOSITà. Viaggio nei luoghi diventati ormai appannaggio (quasi) esclusivamente dei forestieri
Se i turisti si “rubano” la città Dalla zona di Santa croce a quella di San Lorenzo, passando per Santissima
migliore delle prospettive: difatti, in una classifica pubblicata su TripAdvisor (la più grande comunità on line di viaggio), Firenze è stata eletta da venti milioni di utenti come meta turistica e culturale preferita, superiore anche a New York, Roma e persino Parigi. Questo vuol dire che, scongiurando crisi economiche e improvvisi cambi di rotta, per fortuna anche il 2011 si preannuncia come un anno piuttosto “affollato”.
Annunziata e San Marco, gli avamposti degli ospiti di passaggio sono tantissimi. E a sorpresa a essere coinvolto non è più soltanto il centro storico Serena Cafaggi
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In aumento i pernottamenti in agriturismi e appartamenti
coNTRocoRRENTE Molte le “zone franche”
Ma i residenti non si arrendono
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hi conosce la canzone “Viaggi e miraggi” di De Gregori lo sa: Firenze è la città dei turisti internazionali. Che sia stata una pura casualità o più probabilmente una questione di rime poco importa. Il sospetto, infatti, si è già insinuato: possibile che il cantautore romano, una volta messo piede nel nostro centro storico, sia rimasto colpito più dal caos e dal vociare che dalle bellezze architettoniche? Possibile. Soprattutto perché si tratta di una sensazione ben nota a molti fiorentini, i quali, ormai da tempo, hanno rinunciato a godere di alcuni dei luoghi più belli della città per evitare di trovarsi a tu per tu con la folla. Le vie storiche sono abolite, soprattutto durante il weekend. Stesso discorso per locali, ristoranti e musei. L’impressione è che in città convivano due anime separate, due mondi che si incrociano ogni giorno quasi per sbaglio: da una parte la realtà quotidiana e pacata dei residenti, dall’altra la Firenze turistica prêt-à-porter, troppo spesso “falsata” per meglio accogliere i visitatori. È così che alcuni luoghi, tutti piuttosto noti, sono finiti con l’essere territorio esclusivo per questi ospiti di passaggio, stranieri e non. Da Santa Croce ai pressi della stazione, fino a piazza dei Ciompi, San Lorenzo, Santissima Annunziata e San Marco, la fetta di città “conquistata” da viaggiatori giovani e meno giovani si dimostra ancora piuttosto consistente, proprio come lo sono le attività economiche che si appoggiano al settore. Si tratta di un universo indipendente e in continuo movimento, fatto di spese e consumi con cifre da capogiro. Lo scorso anno, dopo il rallentamento registrato nel 2009, sono stati calcolati oltre otto milioni di turisti in soli otto mesi. Una crescita imprevista che ha coinvolto non più soltanto il centro storico ma, a sorpresa, anche i territori limitrofi. In particolar modo, nella provincia fiorentina l’aumento dei pernottamenti in agriturismo o appartamento è arrivato intorno al 10 per cento, diversi punti in più rispetto a qualche anno fa. Certamente si tratta di buone notizie per tutti coloro che vedono nel turismo una insostituibile fonte di benessere e guadagno, storce il naso chi invece sperava di strappare alle scolaresche in gita e ai tour internazionali un vecchio angolo di città. Ma pare che una pacifica (e un po’ chiassosa) convivenza sia la
ome in un costante tiro alla fune, da tempo immemore residenti e turisti si contendono il primato sulla città. Primato che si guadagna soprattutto nelle zone “franche”, quelle che ancora vedono le due parti convivere a stretto contatto. Giorno dopo giorno si delineano così nuovi equilibri, sottili linee di confine che separano i luoghi cosiddetti “turistici” dalle aree a esclusiva fiorentina. Ma se negli ultimi anni abbiamo assistito al lento e progressivo avanzare dei visitatori stranieri verso i margini del territorio, ad esempio verso l’Oltrarno o verso piazza Beccaria, ultimamente la situazione è cambiata di nuovo, volgendo questa volta a favore dei “padroni di casa”. Sono sempre più numerosi, infatti, i luoghi a cui si sono riavvicinati i residenti, dopo un periodo di evidente allontanamento. Tra questi c’è la zona di Santo Spirito, in cui appartamenti e ristoranti sono tornati a parlare toscano, Sant’Ambrogio e piazza dei Ciompi, soprattutto nel tardo pomeriggio e la sera, e ancora decine di spazi pubblici, come ad esempio musei, giardini e biblioteche. Ruolo d’eccezione, in tal senso, lo hanno avuto le Oblate che, grazie a una fitta offerta culturale, hanno sancito un effettivo ritorno del fiorentino in zona Duomo. Altrettanto lodevole il tentativo, sempre più marcato, di riportare i residenti nei musei, attraverso una programmazione attenta e vigile sulle tendenze artistiche contemporanee. Dalle esposizioni di Palazzo Vecchio agli appuntamenti annuali della Fortezza, fino alle serate sulla terrazza del museo Bardini, sembra che Firenze non si arrenda a diventare semplice vetrina per i visitatori di tutto il mondo. E chissà se anche nei prossimi mesi, in questo insolito gioco con la fune, i residenti tireranno più forte.
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Febbraio 2011
DOSSIER/1. Sempre più persone scelgono mete lontane in cerca di “ritocchini” a buon prezzo
All’estero a caccia di lifting “low cost” La moda del “bisturi trip” spopola anche dalle nostre parti: tra
Elena Niccolucci
le mete più gettonate Europa dell’Est, Africa e America. obiettivo il risparmio: i costi si abbattono anche del 70%. Ma i rischi, specie in fase post-operatoria, possono essere dietro l’angolo
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n Italia lo chiamano “bisturi trip”, e indica il fenomeno emergente del turismo estetico. In parole povere si tratta di intraprendere un viaggio, destinazione Europa dell’Est, Africa o America, con l’unico obiettivo di sottoporsi a un’operazione di chirurgia plastica low cost. Neppure si trattasse di fare la spesa al discount:
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l paradiso delle terme non è più qui. È altrove, a Est, dove i prezzi si mantengono ancora piuttosto abbordabili. Ungheria e Slovenia sono le mete più ambite e apprezzate, quelle che garantiscono un soggiorno economico ma comprensivo di tanti piccoli lussi che nel nostro Paese non siamo soliti concederci. Questo accade perché, circondati da centri benessere tra i più belli, siamo stati abituati a concepirli come una forma di relax elitaria, riservata solo a pochi. Non è un caso, infatti, se per i matrimoni anche tra i fiorentini sia diventata consuetudine regalare un weekend in spa al posto del solito elettrodomestico della lista di nozze: dato il prezzo, si fa la figura dei generosi. E in effetti, tra massaggi, saune, accappatoi avvolgenti e aperitivi il conto spesso può essere equiparato a quello di un piccolo viaggio. Si spiega allora come in molti preferiscano approfittare dell’occasione per fare realmente una vacanza fuori confine. In Ungheria, ad esempio, si può scegliere tra 1.289 sorgenti termali, 48 diverse qualità di acque minerali e 136 sorgenti di acque curative. I centri sloveni, invece, sono rinomati principalmente per la qualità dei fanghi e vantano di essere tra i più economici d’Europa. Ciò non toglie che le terme toscane restino tra le migliori di cui possiamo disporre, sia in termini di professionalità sia per la non trascurabile vicinanza da casa. Il consiglio può essere dunque quello di approfittare delle tante offerte e dei pacchetti risparmio che, soprattutto nei periodi di bassa stagione, permettono di spendere il giusto, tenendo a bada i sensi di colpa. D’altronde, anche i paradisi acquatici dell’Est presentano un grave inconveniente: fino a primavera, le temperature scendono talmente in basso che neppure le terme più calde riuscirebbero a rendere piacevole /E.N. la permanenza.
la mania del risparmio ha raggiunto il suo apice proprio nella ricerca di interventi a prezzo contenuto, di protesi scontate e chirurghi a buon mercato. Ma le controindicazioni, naturalmente, sono dietro l’angolo. A determinare i costi di un’operazione concorrono fattori che non devono essere sottovalutati: l’insufficienza delle norme igienico sanitarie, della sicurezza nei locali e della qualità dei materiali usati può essere causa di spiacevoli sorprese. E in effetti, pacchetti viaggio “tutto incluso” a poco più di duemila euro possono far nascere qualche sospetto. Ma andiamo per gradi. Le mete più ricercate e cliccate su internet sono la Polonia, la Slovenia, la Tunisia e Malta, e oltreoceano anche l’Argentina. Ma sembra che le nuove realtà emergenti in questo business (che non conosce limiti) siano la Thailandia e il Sud Africa. Calcolatrice alla mano, rispetto all’Italia i costi arrivano a essere dimezzati, o forse qualcosina di più: in linea di massima si parla di 50 o 70 per cento in meno della spesa totale. Se infatti un intervento di mastoplastica additiva nel nostro Paese può costare anche 10mila euro, all’estero è possibile cavarsela con 3mila, stessa proporzione per lifting facciali o correzioni del setto nasale. Secondo Bruno Giacomo Carrari della Sies, Società italiana di medicina e chirurgia estetica, “il problema non risiede nella professionalità dei colleghi all’estero, ma nei controlli che là garantiscono. Si tratta di una vera e propria roulette russa: si può avere fortuna e imbattersi in una equipe medica competente così come si può finire nelle mani di personale non qualificato. E in questi casi capita persino di non riuscire a reperire il medico che ha eseguito l’intervento”. I veri rischi derivano dunque dalla fase post-operatoria, quando i risultati non sono proprio quelli sperati. “Ogni chirurgo, per prudenza, è sempre piuttosto restio a metter mano su un lavoro iniziato da qualcun altro - sottolinea Carrari - anche per questa ragione, in caso di complicazioni, per il paziente diventa complesso gestire la situazione”. Se in Italia è piuttosto semplice informarsi sulle credenziali di un medico o della sua clinica, all’estero invece può essere un’impresa di non poco conto: tra i controlli non verificabili e le normative extraeuropee, l’operazione può trasformarsi in una bizzarra scommessa. Piccole avventure chirurgiche per turisti senza frontiere.
In caso di complicazioni situazioni difficili da gestire
salute e dintorni
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DOSSIER/2. Lo scorso anno circa 1.800 toscani hanno scelto gli odontoiatri di altri paesi
E c’è chi “migra” per curarsi i denti Serena Cafaggi
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l viaggio è per antonomasia sinonimo di relax. Ma non per tutti, a quanto pare. Complici la crisi economica e un insistente passaparola, si calcola che lo scorso anno circa 1.800 toscani hanno deciso di partire verso l’est Europa per concedersi cure odontoiatriche low cost. Da qualche anno, ormai, si tratta di una vera e propria tendenza, tanto che, su internet, spopolano i siti interamente dedicati a questa insolita “avventura” medica. Ma tra recensioni entusiastiche e allarmi relativi ai rischi in cui si può incappare emerge un quadro a luci e ombre. Se infatti il risparmio su protesi dentarie, terapie o operazioni di implantologia appare notevole (si parla di costi dimezzati rispetto a quelli italiani), persistono invece da più parti dubbi e preoccupazioni sulla qualità dei risultati. In altre parole, oltre alla spesa rischia di ridursi anche la garan-
zia di un lavoro valevole. Questo accade perché, a differenza dei medici nostrani, quelli ungheresi, sloveni o romeni non sono ancora soggetti alle normative europee in materia di sicurezza e igiene. Si spiega allora come una cura a buon mercato possa provocare gravi disagi o persino indurre a nuovi interventi riparativi. Altro fattore da non sottovalutare sono i controlli e i lavori di “manutenzione”, che per ovvie ragioni non possono sempre essere eseguiti all’estero. Operazioni costose ma di semplice routine, che per ironia in Italia sarebbero anche gratuite, se considerate parte del pacchetto chirurgico. A conti fatti, insomma, sommando le trasferte aeree ai possibili inconvenienti post-intervento i costi possono ricominciare a lievitare. Eppure mai come oggi il turismo odontoiatrico continua a reclutare nuovi candidati: il problema di fondo è infatti che, secondo i
con la crisi succede sempre più spesso che ci si affidi a mani straniere. Anche in questo caso diminuiscono le spese, ma i medici mettono in guardia
dati pubblicati dall’associazione Altroconsumo, al primo posto delle prestazioni sanitarie più difficili da saldare c’è proprio il dentista. È per tale ragione che in tanti scelgono la strada estera. Ma l’allerta dei medici è rivolta a tutte le soluzioni apparentemente convenienti: già dopo pochi
mesi dalle operazioni si rischia di imbattersi nei primi danni. Abbandonare l’eccellenza fiorentina e italiana - avvertono - può rivelarsi un salto nel buio. Affidabilità e sicurezza rappresentano elementi imprescindibili per ogni genere di intervento sanitario e non esistono compromessi. Ecco
perché, dalle certificazioni relative ai materiali usati sino ai corsi di aggiornamento obbligatori, la professionalità degli odontoiatri e odontotecnici italiani è una garanzia da non sottovalutare. Nella speranza che un giorno non sia più necessario fare le valigie per curarsi un mal di denti.
L’INIZIATIVA. A cura di Confesercenti
lo sportello che aiuta a scegliere L’obiettivo è quello di fornire un servizio di informazione e sostegno. “È necessario dare risposte chiare”
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i fronte al boom del turismo dentale, che nel nostro territorio cresce con ritmi superiori al 10 per cento annuo, Confesercenti ha aperto uno “sportello amico” per garantire al cittadino un adeguato servizio di informazione e sostegno. Alfredo Paduli del Cio (Collegio italiano odontotecnici) spiega infatti: “Per mettere in guardia i fiorentini dai rischi cui possono incorrere all’estero è necessario offrire delle risposte chiare e trasparenti, permettendo a ogni individuo di comprendere e scegliere la migliore soluzione possibile per la propria salute”. La consulenza fornita è completamente gratuita e si pone l’obiettivo di contrastare due fenomeni concomitanti: da un lato la tendenza ad affidarsi a cure mediche a basso costo, dall’altro la crescente importazione di protesi dentali provenienti da India, Cina ed Est Europa,
prive di ogni certificazione. Un problema da non sottovalutare è infatti relativo ai materiali usati: “Alcune protesi cinesi - ricorda Paduli - hanno presentato tassi di piombo undici volte superiori a quelli consentiti”. Dunque, venendo meno le sicurezze a livello igienico-sanitario e l’assistenza post-operatoria, vengono meno anche le garanzie sufficienti per la buona riuscita dell’intervento di applicazione protesica. Non a caso, in soli cinque anni nella provincia fiorentina sono stati chiusi ben 150 laboratori odontotecnici, e nonostante tutto la situazione continua a peggiorare. Lo sportello amico nasce allora dall’esigenza di tornare in contatto con i cittadini, promuovendo un rapporto basato sulla fiducia e non più sulla diffidenza. Per chiarire qualsiasi altro dubbio, basta prenotare un appuntamento gratuito /S.C. (telefono: 055/27051).
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mobilità
Febbraio 2011
ON THE ROAD/1. Quando Lina Abate fu assunta all’Ataf, nel 1981, era l’unica donna in azienda
Il giorno che arrivò l’autista in gonnella oPENING
Ama moltissimo il suo lavoro (anche
Il nuovo concessionario Opel
Welcome: auto hi-tech e 50 posti di lavoro
se adesso sta in ufficio), non si è mai sentita
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discriminata dai suoi colleghi maschi e, se potesse, tornerebbe di corsa al volante lina aBate
Ludovica V. Zarrilli
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esteggia quest’anno, il 19 ottobre, i suoi primi trent’anni da dipendente Ataf, 16 dei quali passati su e giù da un bus. Lina Abate, che ha fatto il suo ingresso trionfale nell’azienda del trasporto pubblico fiorentino nell’ormai lontano 1981, è stata la prima signora a guidare i bolidi che accompagnano i cittadini da una parte all’altra di Firenze. Era da sola contro o con, dipende dai punti di vista, una massa di colleghi maschi. “Mi sono sempre trovata bene con loro - spiega Lina che oggi lavora negli uffici di viale dei Mille - sono convinta che essere trattata in un modo piuttosto che in un altro dipenda molto dal modo in cui ognuno di noi si pone nei confronti di chi ha di fronte. Ho capito anche che se lavoravo bene, senza pretendere nessun trattamentoi diverso ed eccezionale solo per il fatto di essere una donna, loro mi rispettavano come si rispetta ogni altro collega”. Lina ha cominciato per scherzo: era alla ricerca di un lavoro, aveva preso la patente D, “gli amici mi dicevano cosa te ne farai di codesta patente, tanto non ti assumeranno, e invece ho fatto il concorso e mi hanno presa, e ne sono stata ben felice. È un lavoro che ho amato molto, fosse stato per me sarei ancora a bordo di un autobus, peccato che sono stata spostata in uffio a causa di un problema di salute”. Un grande amore per il proprio lavoro e una personalità iperattiva - Lina ha giocato a calcio per anni e ancora oggi fa parte
della federazione che seleziona le giovani leve in gonnella che vogliono cimentarsi nel pallone - ne hanno fatto un’autista coi fiocchi. “Più che in azienda, le discriminazioni si subivano all’esterno - spiega senza mai smettere di sorridere - una volta, erano appena state assunte delle nuove colleghe, mi ricordo che un signore corse dietro al bus per paura di perderlo. Quando vide me al volante sbottò ‘no no, per carità, una donna? Non salgo, aspetto il prossimo’ e io tra me e me pensai: aspetta, aspetta, tanto su quello che viene dopo c’è un’altra donna!”. Un grande senso dell’umorismo e una personalità ben piantata coi piedi per terra, Lina racconta come anche questo mestiere sia cambiato radicalmente nel corso degli ultimi trent’anni. “Certo, oggi c’è molto più traffico di un tempo, ma prima bisognava avere forza per guidare certi mezzi. Alcuni erano a due piani, altri avevano la guida al centro, altri ancora avevano un freno a mano talmente duro che servivano due mani per tirarlo”. E a sentir parlare della nevicata dello scorso 17 dicembre, che ha visto tanti suoi colleghi andare nel panico, dice: “Nell’85 capitò anche a me, ero sul 23 e dovevo arrivare fino a La Fonte, ma il bus non ce la faceva. Feci scendere i passeggeri e li invitati a spingere. Arrivammo fino in cima”. Dulcis in fundo, non poteva mancare un pensierino sulla tramvia: “Se mi piacerebbe guidarla? Che domande, certo che sì”.
eneral Motors sbarca a Firenze e lo fa in grande stile, aprendo una concessionaria Opel insieme a due imprenditori e offrendo 50 nuovi posti di lavoro. Welcome, così si chiama questo punto vendita studiato su misura del cliente, è frutto della joint venture tra GM Italia, Francesco Maldarizzi e Stefano Foschi (questi ultimi già titolari de La Rotonda Mercedes-Benz), che si sono messi insieme per dare vita a una nuova rete in grado di razionalizzare il sistema di vendite. “Abbiamo scelto Firenze – dice Francesco Maldarizzi, presidente di Welcome – abbiamo colto un’occasione perché niente fosse trascurato. Teniamo vicino il sogno e il bisogno. Garantiamo un’attenzione al cliente da hotel a cinque stelle”. Un know how perfezionato dall’esperienza e una grande attenzione alle esigenze del cliente sono gli ingredienti che hanno dato vita al nuovo concessionario fiorentino, che offre non solo l’intera gamma di automobili, ma soprattutto un’assistenza continua e altamente specializzata che comincia nel momento dell’acquisto, fa da supporto per qualsiasi necessità e accompagna il cliente in tutto il ciclo vitale dell’auto. Oltre a garantire un punto di riferimento per i clienti Opel (sono circa 20mila i veicoli del brand che attualmente circolano in città), Welcome contribuisce allo sviluppo del comparto automobilistico fiorentino, creando 50 nuovi posti di lavoro che, all’interno dell’azienda, vanno a implementare un team sempre più indirizzato verso i servizi alla persona. “È giusto avere qualche preoccupazione per la crisi economica – spiega Stefano Foschi, amministratore delegato di Welcome – ma è altrettanto indispensabile produrre una reazione. Ecco perché, qui a Firenze, due imprenditori - si può dire? - di successo, si uniscono per stringere una joint venture con GM. Possiamo far bene, molto bene, /B.B. insieme”.
PERMESSI
Contrassegni invalidi, triplicano i punti Sas
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ermessi per poter circolare, con febbraio sono scattate alcune novità. Dal 1° di questo mese, infatti, i disabili che hanno necessità di ottenere permessi per poter circolare hanno a disposizione, oltre alla sede Sas nel cubo del Parterre, anche altri due Punti Sas decentrati (Nord e Sud), aperti anche il sabato e la domenica con orario 8-18,30. Il Punto Sas Nord si trova in viale XI Agosto 7, il Punto Sas Sud in via Emilio Visconti Venosta (controviale del viale Generale Alberto Dalla Chiesa). “È importante che tutti gli utenti abbiano a disposizione il massimo del servizio, ma in primo luogo gli utenti disabili - spiegano da Sas - stiamo facendo da tempo formazione al personale per poter arrivare col tempo a rilasciare tutti i permessi comunali anche nei Punti Sas decentrati, dove attualmente si effettuano i ticket di ingresso dei bus turistici. Questo – continuano dalla società - per cercare di eliminare le code che negli ultimi tempi si sono viste al cubo del Parterre, dopo l’approvazione del piano della sosta. I Punti Sas decentrati hanno la particolarità di essere aperti anche il sabato e la domenica con orario continuato, dando maggiori possibilità a tutti i cittadini e in primo luogo agli invalidi”. In sintesi, da questo mese ai Punti Sas si possono ottenere tutti i permessi invalidi, tutti i permessi per la Zcs, quelli del tipo “Viva la mamma” per le donne con bambini piccoli e i permessi temporanei per la Ztl, oltre ai consueti ticket per i bus turistici. Entro l’estate, inoltre, saranno distribuiti in modo decentrato anche i permessi per i residenti Ztl. Per tutte le informazioni è possibile consultare il portale della società (www.serviziallastrada.it), dove sono reperibili le indicazioni sulle autorizzazioni e sulla modulistica per i contrassegni invalidi. È poi possibile contattare il Contact Center Sas (tel. 055.40401, fax 055.4040221, e-mail scrivi@serviziallastrada.it). Resta comunque invariato il servizio (e l’orario) del Punto Sas Centro (Parterre).
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mobilità
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ON THE ROAD/2. Dopo la prima sforbiciata di gennaio arriva la fase 2 del contenimento dei costi
Tagli e ritagli, i bus cambiano ancora Novità in vista per gran parte delle linee. compreso l’affollato 23, non più costretto a rientrare in centro in direzione Gavinana. ci penseranno 31, 32 e 33 a “coprirgli le spalle”
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Tav, i lavori intanto vanno avanti
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Francesca Puliti a prima mazzata è arrivata all’inizio dell’anno. Corse meno frequenti per quasi tutte le linee, tratti di percorso scomparsi nel nulla e fermate soppresse. Ma preparatevi, perché stanno per arrivare altre due sforbiciate. “Con la fase numero due (dal 5 febbraio) cercheremo di arrivare al taglio del 13% sui costi dei bus urbani ed extraurbani – spiega l’assessore provinciale ai trasporti Stefano Giorgetti – ovvero il contenimento necessario a fronte delle minori risorse che arrivano dalla Regione”. Se poi non dovesse bastare neanche questo secondo step, si passerà a una terza fase, a partire da marzo, per cercare di limare ancora il servizio. Ma partiamo dall’inizio, dai primi cambiamenti. Con l’anno nuovo alcune linee hanno già riveduto e corretto il percorso: sono 3, 12, 13 e 17. La linea 3 (Cure-Nave a Rovezzano) si è vista prima tagliare via un pezzo di strada (il tratto Rondinella-Novelli) e poi reintegrare un tratto in seguito alle proteste. Per capirsi: venendo da Gavinana il bus non si infilerà più a Coverciano, ma percorrerà via D’Annunzio fino all’incrocio con viale Duse e poi riprenderà la retta via verso lo Stadio. Per quanto riguarda 12 e 13, le due linee sono rimaste orfane dell’anello Fortezza (e hanno lasciato sguarnita la fermata di viale Strozzi, in prossimità delle strisce pedonali): chi dalla Fortezza deve andare verso viale Redi si prepari a fare un bel tratto a piedi o a tornare verso Smn in cerca di un bus. O aspettare i non molto frequenti 29 e 30. Meno traumatico il taglio subito dal 17, che non percorre più viale dell’Aeronautica ma si ferma al piazzale delle Cascine. La prossima tranche di risparmi deriverà da “una completa rimodulazione delle
CANTIERI. A Campo di Marte e agli ex Macelli
linee urbane”, afferma Giorgetti. Con conseguente “rimodulazione” delle abitudini di chi le utilizza. Tra le altre, cambia il 23, una delle linee più affollate: da San Marco a Gavinana dovrebbe essere cancellato il rientro nel centro storico dal lungarno della Zecca e corso dei Tintori. Il tratto sarà invece coperto da 31 e 32 che, venendo da piazza Beccaria, non svolteranno più a sinistra in direzione via Quintino Sella, ma andranno invece verso la Biblioteca Nazionale e il Ponte alle Grazie. Non solo: per 31 e 32 si torna al passato. Il primo andrà solo a Grassina e il secondo solo all’Antella, dimezzando così i passaggi davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri. Novità anche per il 33: il capolinea si sposta da San Marco a via dell’Oriuolo, il che significa che, una volta arrivato alla stazione di Campo di
Si dimezzano i passaggi davanti all’ospedale di Ponte a Niccheri, ma aumentano alle Grazie Marte, il bus tornerà indietro per i viali di circonvallazione fino a piazza Piave, per prendere anch’esso corso dei Tintori. Poi però il 33 svolterà a destra in via de’ Benci, fino a raggiungere via dell’Oriuolo. Al ritorno percorrerà quello che un tempo era il tragitto del 23: sfiorando piazza Duomo, prenderà via del Proconsolo e attraverserà l’Arno al Ponte alle Grazie. Un consiglio per tutti: studiatevi bene il sito internet dell’Ataf prima di uscire di casa.
la Tav? Anche se sulla questione sembra scesa una sorta di silenzio, con la discussione messa da parte per pensare agli impellenti cantieri del tram o ai tagli del Tpl, i lavori dell’Alta velocità vanno comunque avanti a pieno ritmo. Anche più del dovuto, secondo qualcuno. “Nel cantiere di Campo di Marte – dice Tommaso Grassi, consigliere comunale del gruppo Spini per Firenze – il limite delle cinque ore di lavori non viene rispettato”. Tale limite era stato imposto dal Comune alla ditta costruttrice in seguito a ben tre richiami dell’Arpat. Il problema del rumore e della polvere, invece, dovrebbe essere stato risolto grazie a paratie più alte. Ma il condizionale è d’obbligo, perché chi ci vive vicino non la pensa esattamente così. Le ruspe sono in azione anche nella zona degli ex Macelli, in via Circondaria, dove dovrebbe sorgere la tanto contestata Stazione Foster. Proprio quella che il sindaco Renzi avrebbe cancellato volentieri dal progetto, a causa dei costi e dei rischi per la sicurezza idrogeologica. In attesa del (decisivo?) incontro del primo cittadino con il governatore Rossi e l’ad di Ferrovie Mauro Moretti, l’iter burocratico per la realizzazione della stazione è andato avanti. “Do-
lavori in corso agli ex
macelli
vremmo incontrarci a brevissimo – afferma il presidente della Regione – è questione di settimane”. Nel mentre, però, è arrivato il nullaosta acustico per i cantieri, il 25 gennaio scorso. È prevista a primavera, invece, la partenza della fresa scavatrice per la costruzione del tunnel sotterraneo, che comincerà a interrarsi a Campo di Marte. “Abbiamo fatto richiesta a Rfi per effettuare un altro sopralluogo – continua Grassi – ma ancora non ci è pervenuta nessuna risposta”. Risale a ottobre scorso, infine, la prima visita ai cantieri a opera delle commissioni ambiente e urbanistica del Comune, assieme ai membri dell’Osservatorio ambientale. Ma da allora i lavori sono andati /F.P. molto avanti.
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economia
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VADEMECUM. Ecco i percorsi da seguire per aprire e portare avanti senza errori un’attività
Imprenditoria, guida alla sopravvivenza Serena Cafaggi
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mprenditori non si nasce, si diventa. È questo il presupposto che bisogna tenere bene a mente se si desidera aprire una nuova attività. La motivazione e i buoni propositi da soli non bastano, soprattutto quando si è giovani o inesperti in materia di mercato. Tra le noie burocratiche, le autorizzazioni da richiedere, la scelta
LA NoVITÀ La Locandina cambia pelle
Trovare casa o lavoro è diventato più facile
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n cerca di una casa, di un’auto o di un lavoro? Ora trovarli è diventato più facile. La Locandina, il bisettimanale free press di annunci economici della Web&Press Edizioni, ha infatti cambiato “pelle”, e da circa un mese esce in una nuova versione. Una versione che, grazie alla suddivisione delle categorie in cinque colori, ha reso la consultazione più veloce e intuitiva, e ancora più facile trovare quello che si stava cercando. Le novità non mancano, a partire da una testata rivista e modernizzata per arrivare a una grafica più moderna, tutta basata su 5 colori che sono diventati i “protagonisti” del giornale: blu, ocra, viola, verde e arancione. Ognuno di questi colori indica una delle categorie in cui il giornale è suddiviso (immobili, lavoro, veicoli, mercato e relazioni), rendendone così più rapida la consultazione. E anche la copertina è ora diversa, riprendendo di volta in volta uno di questi colori. “Nonostante il mondo dei giornali cartacei di annunci economici abbia attraversato momenti difficili – spiega Patrizio Donnini, amministratore unico della Web&Press Edizioni – La Locandina ha retto ed è cresciuta. E ora spazio a queste ulteriori novità”. Il giornale viene distribuito ogni anno in 4 milioni di copie, ha oltre 18 anni di vita alle spalle e, da settembre, è completamente a colori. Finite le novità? Neanche per sogno. Dallo scorso 24 dicembre, infatti, anche il sito internet del giornale, www. lalocandina.it, si è rinnovato, con una veste grafica basata sugli stessi 5 colori che rendono più facile la registrazione, l’inserimento e la consultazione degli annunci. Inoltre, grazie al nuovo sito è possibile creare mini-brochure con i propri annunci preferiti. Guardando ai numeri, il sito de La Locandina raccoglie 25mila annunci in Toscana, conta su 80mila iscritti e vanta oltre un milione di pagine visualizzate ogni mese. Non resta, dunque, che sfogliare il giornale o consultare il sito, per trovare l’oggetto dei propri sogni.
del locale di destinazione d’uso e i dettagli organizzativi di routine, l’iter da seguire rischia di trasformarsi in un fastidioso deterrente. Ma le soluzioni sono a portata di mano. Infatti, per incentivare sul territorio fiorentino l’avvio e lo sviluppo di piccole imprese, artigiane e non, è stata creata una fitta rete di uffici, attività, seminari e corsi di formazione gratuiti che garantiscono risposte adeguate, rapide e trasparenti. Dalla Confederazione nazionale artigianato, Barbara Gaggelli spiega: “Già nel 2004, a causa dell’eccessiva mortalità delle piccole imprese nei primi tre anni di vita, la Cna ha deciso di indagare sul problema, avviando un percorso di tutela e controllo degli aspiranti imprenditori. Il fallimento di un’attività, infatti, non deriva soltanto da aspetti di natura economica, ma anche dall’assenza di una strategia commerciale efficace, dalla scarsità di competenze in materia di cultura manageriale e dall’inadeguatezza tecnologica”. Fattori che, complessivamente, rendono i futuri
La cna ogni anno organizza corsi e una giornata informativa per chi si vuol tuffare in questo mondo, e altre consulenze (gratis) si possono trovare alla camera di commercio. In questo modo si evita di affogare nell’oceano di difficoltà e adempimenti burocratici
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imprenditori incapaci di affrontare il mercato locale con gli strumenti necessari per essere competitivi. Affinché un’impresa funzioni bisogna tenere in considerazione i costi, la tassazione e il loro rapporto con i ricavi, senza trascurare gli adempimenti e gli obblighi di natura burocratica. Una mole di istruzioni che non è facile da gestire. “Ogni anno replichiamo l’iniziativa gratuita ‘Scuola di impresa’ - aggiunge Gaggelli – proprio per fornire tutte quelle informazioni basilari che spesso sono ignorate da chi vuole lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria. Ma non è l’unica proposta formativa: abbiamo organizzato anche l’Info Day, per promuovere i bandi, e da qualche tempo stiamo collaborando con la pubblica amministrazione e soprattutto con i quartieri, che certamente sono più vicini alle realtà locali”. Ulteriori consulenze si possono trovare anche alla Camera di commercio. Rosa Crivaro, dell’ufficio nuove imprese e incubazione di impresa, sottolinea come agli utenti “in forma del tutto gratuita spetti un primo orientamento sui passaggi burocratici, oltre che una delucidazione sulle agevolazioni finanziarie”. Così, dai servizi attivati su web, sempre più funzionali e pratici, al personale competente che è in prima linea per offrire un sostegno costante e trasversale, si può contare sul primo, fondamentale aiuto per diventare buoni imprenditori.
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politica
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PALAZZO VECCHIO/1. Bar e ristoranti, cambiano le regole per le strutture esterne
E ora il dehor lo scegliamo noi Plastica addio, solo materiali di pregio
fili, altrimenti niente permesso per l’appendice esterna. “Il nostro – dichiara ancora il vicesindaco - è un progetto molto ambizioso, nessuna altra città ha mai preso una iniziativa del genere. Questa operazione è importante non solo per il decoro e per l’immagine della città, ma anche per la sua economia: considerato che un dehor costa di media oltre 30mila euro netti, si metterà in moto un giro d’affari di oltre un milione di euro”. Soldi che però dovranno sborsare proprietari e gestori di locali, bar e ristoranti, a poca distanza da un’analoga rivoluzione delle regole per i dehors a cui si erano già dovuti piegare. Magra consolazione, alla scelta del modello finale potranno partecipare anche esercenti e associazioni di categoria. Non solo: anche i cittadini sono chiamati a esprimere la propria opinione. La consultazione popolare è stata aperta sulla rete civica (www. comune.fi.it), dove sono disponibili tutti e sei i progetti in gara. Ma non c’è molto tempo, perché entro primavera il gruppo tecnico, Sovrintendenza compresa, dovrà stabilire le linee guida, dopodiché ci sarà da approvare il tutto in consiglio comunale. E con la prossima stagione autunno-inverno la rivoluzione dovrà essere completa.
per le nuove “logge”. Arrivano anche wi-fi libero e fasciatoi. Il modello vincente sarà scelto anche con una consultazione popolare on line. E dalla Soprintendenza Francesca Puliti
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asciatoi e wi-fi a disposizione gratuita dei clienti, materiali di pregio e plastica addio. Cambiano le regole per i dehors di bar, ristoranti e locali del centro storico. Dal 15 novembre in poi gli oltre 300 operatori dovranno adeguarsi e ristrutturare le proprie “dependance” esterne in modo da rispondere ai nuovi canoni stabiliti da Palazzo Vecchio. Che però non sono ancora stati definiti. O meglio, non del tutto. Sono stati presentati il mese scorso i sei progetti vincitori del concorso di idee lanciato dal Comune per trovare un modello unico da adottare in tutte le strade dell’area Unesco. Cinquantasei i carteggi arrivati sui tavoli comunali, giunti da architetti e designer di tutta Italia, ma anche dall’estero (uno è arrivato perfino da Israele). Tra questi la commissione ad hoc - di cui faceva parte anche il noto architetto statunitense Chris Bangle, responsabile dello stile Bmw - ne ha scelti sei, particolarmente rispondenti “al Florence style”, per dirla con le parole di Bangle. Adesso su questa rosa dovrà mettersi al lavoro un nuovo gruppo di esperti, tra cui quelli della Sovrintendenza dei Beni culturali. “Il modello finale – spiega il vicesindaco Dario Nardella – potrà corrispondere a uno di questi progetti o prendere il meglio da ognuno. Non vogliamo che i dehors fiorentini siano tutti fatti con lo stampino, si tratta di linee guida”. Sui materiali, però, non si discute. Al bando i tendoni di plastica, le nuove regole impongono vetro e legno. Altre condizioni imprescindibili sono i fasciatoi e la connessione internet senza
uno dei progetti vincenti
FocuS Nuova luce in piazza Duomo entro l’estate, recupero di Forte e Fortezza. Novità anche in periferia
Cento luoghi, parte seconda. progetti al via fino a giugno
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ento luoghi, capitolo secondo. Si riparte, progetti alla mano, per ridare vita a tutti i (non) luoghi individuati da sindaco e cittadini lo scorso autunno. “Da qui a giugno – dichiara Matteo Renzi - parteciperò personalmente agli incontri nei 100 luoghi della città che abbiamo ‘scoperto’ il 28 settembre. Presenteremo i progetti definitivi alla luce dei suggerimenti dei cittadini e i tempi di ogni intervento”. Qualcosa, dunque, si è mosso, dopo il centinaio di assemblee contemporanee sparse per la città che mobilitarono 11mila fiorentini. E in effetti alcuni progetti sono già stati messi in cantiere per
l’anno che verrà. Partiamo dal cuore cittadino, piazza Duomo. La nuova illuminazione arriverà entro l’estate. L’impianto costerà 750mila euro, ma neanche un centesimo ai cittadini. A finanziare l’opera, infatti, sarà la Camera di Commercio. Il 2011 sarà anche l’anno del Palazzo di Giustizia di Novoli: l’apertura è fissata per settembre. Il piano per le opere pubbliche prevede quest’anno una mole di investimenti pari a 148 milioni di euro. All’interno trovano spazio gli interventi di recupero e riqualificazione di Santa Maria Novella, il parco sportivo di San Bartolo a Cintoia con la realizzazione del campo da rugby, la
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ristrutturazione dell’ex Meyer (con tanto di asilo aziendale) e la completa messa in sicurezza del Forte Belvedere. Stabilito anche il cronoprogramma per il recupero e la valorizzazione della Fortezza da Basso, passata di mano dal Demanio agli Enti locali. In questo caso, però, ci vorrà un po’ più tempo: tre anni per veder (ri)sbocciare il polo fieristico fiorentino. Il piano di recupero del complesso dovrebbe essere pronto a giugno prossimo e adottato dal consiglio comunale a luglio. L’approvazione definitiva, invece, arriverà a dicembre 2011, mentre i /F.P. lavori dovrebbero essere messi a gara a giugno 2012.
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politica
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PALAZZO VECCHIO/2. Intesa con il Ministero dei Beni culturali
PALAZZO VECCHIO/3. Malumori in casa Pdl
biglietto unico per i musei. “Il Governo ha mantenuto le promesse. E il sindaco?” E gli incassi restano qui P
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Renzi tornò da Roma con l’accordo in tasca. Non sarà la legge speciale per Firenze (non ancora, almeno), ma l’intesa con il Ministero dei Beni culturali è stata raggiunta. E suona come un tre a zero per Palazzo Vecchio. “Sono grato come città – ha dichiarato a caldo Matteo Renzi - e molto soddisfatto per i provvedimenti. Se questi sono i risultati – ha scherzato il sindaco - chiederò di essere ricevuto una volta al mese ad Arcore”. Via libera, innanzitutto, al biglietto unico per i musei cittadini. La Firenze card (che entrerà in vigore il 14 febbraio) costerà 50 euro e permetterà di passare dal Bardini agli Uffizi e alla Galleria dell’Accademia per 72 ore. Insomma, niente più barriere tra musei civici e statali, che poi sono i principali di Firenze. Gli incassi, poi, rimarranno in città per una somma equivalente al 15-20% del totale: circa 20 milioni di euro lordi per rimpinguare non poco le casse di Palazzo Vecchio. Queste risorse, però, potranno essere impiegate solo nella tutela delle aree prossime ai musei, e i progetti presentati dal Comune dovranno passare al vaglio del Ministero. Nei prossimi tre anni, però, questi stessi fondi saranno dirottati su una delle opere più travagliate e trascinate nel corso degli anni della storia di Firenze: il completamento dei Grandi Uffizi. Se basteranno tre anni e 60 milioni lordi per vedere la fine del tunnel non è dato sapere. Ma una svolta in proposito è giunta proprio dal sindaco, che si è espresso in favore della realiz-
Il Comune riceverà 20 milioni l’anno dagli ingressi agli Uffizi. L’entrata potrebbe rincarare zazione della Loggia di Isozaki, la contestatissima nuova uscita della Galleria. “Isozaki ha vinto un concorso – ha ricordato Renzi – e il problema è che c’è una parte dei funzionari ministeriali che la vuol fare e una parte no. La nostra posizione è, in generale, quella di andare avanti sugli impegni presi”. In ogni caso “questa discussione – ha aggiunto - sarà fatta quando si finiranno i Grandi Uffizi. L’importante è che non sia la preoccupazione di Isozaki a bloccare l’opera”. Un’altra novità, sempre in tema
la galleria degli
uffizi
Uffizi, potrebbe arrivare dal prezzo del biglietto. Nei giorni successivi all’accordo lo stesso sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, fiorentino di nascita, si è espresso in favore di un aumento. Che a sua volta potrebbe incrementare la mole dei guadagni di Palazzo Vecchio. “Per entrare nel museo più bello del mondo si pagano 6 euro e mezzo – ha fatto notare Bonaiuti – meno che per andare al cinema”. Di fronte all’ipotesi di un possibile rincaro del ticket la soprintendente per il polo museale fiorentino Cristina Acidini non ha chiuso la porta, lasciando intendere una certa disponibilità. Nel frattempo tirano un sospiro di sollievo anche il Gabinetto Viessieux, il Museo Galileo, l’Accademia della Crusca e la Biblioteca Nazionale, tutti pressoché in rosso: ad essi la convenzione riconosce un ruolo strategico. E dunque, presumibilmente, qualche entrata in più. Ma non è finita qui, perché altri fondi arriveranno anche per il Parco della Musica (il nuovo Auditorium del Maggio che dovrà essere pronto entro l’anno) e per alcuni teatri. L’intesa delinea una nuova vita per la Pergola e il Niccolini, che dovrebbero costituire un nuovo polo teatrale. Altra buona notizia per la fabbrica della cultura fiorentina, da anni assetata di attenzione. E fondi.
iù offesi o arrabbiati? Come una moglie che si vede messa da parte per l’amante, ai consiglieri del Pdl cittadino forse non è andato del tutto giù quello che poteva sembrare uno scavalcamento del democratico Matteo Renzi nelle preferenze dei propri leader nazionali. Non bastava il pranzo ad Arcore, ci voleva anche la “passerella a Roma”, come l’ha definita il capogruppo in Palazzo Vecchio Giovanni Galli, “accusando” Gianni Letta di aver regalato al primo cittadino un bagno di riflettori e popolarità che non meritava. Già, perché l’accordo sui beni culturali sarebbe merito dei consiglieri azzurri. “Nei mesi scorsi - ricorda Galli - avevamo incontrato a Roma il ministro Bondi e a lui avevamo illustrato le nostre idee e le nostre proposte. Noi vogliamo essere una opposizione utile
D’accordo sulla tassa di scopo, a patto che ci sia un vincolo di spesa alla città e dare il nostro contributo: credo che in parte questo ci sia riuscito. Ci è dispiaciuto però che nessuno si sia ricordato del lavoro che abbiamo fatto”. Insomma, d’accordo nel merito, non tanto nel metodo. Più che dispiaciuti, però, i consiglieri azzurri sembrano sdegnati. “L’arrabbiatura è forte – afferma il coordinatore cittadino Gabriele Toccafondi – e il clima nel gruppo è teso”. Tant’è che il deputato ha chiamato a raccolta anche il coordinatore regionale Massimo Parisi e il vice Riccardo Migliori per fare il punto sulla situazione, e insieme hanno preso l’impegno di promuovere un incontro tra i parlamentari toscani e i tre coordinatori nazionali
giovanni galli
del partito. “Le istituzioni - replica il sindaco - sono di tutti: quando c’è da fare una polemica con il Pdl si fa, quando c’è da incontrare Berlusconi, Bondi o Letta per chiudere degli accordi istituzionali si fa. Sono stato un mese a raccontarlo al mio partito – continua - ora inizierò a raccontarlo anche ai consiglieri del Pdl”. Ma Galli non si arrende. “Il Governo – ribadisce - ha mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale sul nuovo Teatro, sul biglietto unico e anche sul Palagiustizia. Chiediamo al sindaco: il Comune farà lo stesso? Ad oggi, non possiamo che verificare i fatti: il Teatro Comunale non è stato venduto, ed è stato invece acceso un mutuo che ricadrà sulle spalle dei fiorentini”. E se sulla legge speciale per Firenze sembrano essere tutti concordi, sulla tassa di scopo, altra partita aperta a Roma, Galli ci tiene a mettere qualche puntino sulle i. “Renzi ha il nostro pieno appoggio per raggiungere l’obiettivo – conferma l’ex candidato sindaco – ma a una condizione, la stessa che vale per il 20% dei proventi del biglietto unico dei musei: che questi fondi siano utilizzati per progetti specifici per la città di Firenze, e non per ripianare /F.P. il bilancio comunale”.
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Paola Ferri
E AL N O SI FES TE O N R E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G
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tendenze
Febbraio 2011
TEMPI MODERNI. Complici le difficoltà economiche, la moda cambia e va incontro al portafoglio
Il baratto piace e l’usato spopola FocuS
Gianni Carpini
I
A Firenze arrivano gli “swap party”, vere e proprie feste dove si scambiano accessori e abiti, per risparmiare e divertirsi allo stesso tempo. Intanto è boom per i negozi vintage: i capi di qualità conquistano sempre più clienti. In tre anni i punti vendita in città sono cresciuti esponenzialmente
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n tempi di crisi gli amanti dello shopping devono fare i conti con il portafoglio vuoto, ma c’è chi si ingegna. Per rinfoltire l’armadio senza sborsare cifre astronomiche, le parole d’ordine sono due: riciclare e barattare. I negozi vintage, dove ciò che è fuori moda torna a essere trendy, negli ultimi tempi hanno assistito a un boom, mentre arrivano a Firenze gli swap party, incentrati sullo scambio di vestiti e accessori. Nate a Manhattan, le “feste del baratto” sono sbarcate prima in Europa, poi a Milano e adesso fanno capolino nella nostra città. Che siano organizzate da negozi, da community web o da gruppi di amiche, le regole sono semplici: prendi alcuni vestiti o accessori che non usi più, organizza una festa e via al baratto. “È un modo di rinnovare il guardaroba in maniera diversa e allo stesso tempo fare dei vestiti un’occasione d’incontro”, racconta Francesca, alias Festina Lente, seguitissima blogger che a novembre, dopo un tam tam su Facebook, ha organizzato uno swap party al Lochness, locale nel centro di Firenze. Trentacinque persone si sono scambiate abiti e accessori, oltre a incoronare la reginetta vintage della serata. Un’idea che ha riscosso un discreto successo, tant’è che la blogger (lafestina. blogspot.com) ha in mente altri appuntamenti, ad esempio in occasione del cambio di stagione primaverile. Ma ci sono anche tanti gruppi di amiche che organizzano swap party privati, mentre esiste una community nazionale (swapclub.
it), che cura eventi in tutta Italia. Intanto i negozi vintage vivono una stagione positiva: in tre anni sono fioriti un po’ ovunque in città. Al momento sono una decina. “Fino a poco tempo fa per gli italiani comprare delle scarpe usate era una bestemmia, adesso il vintage è diventato una moda – spiega Luigi che, insieme alla moglie, gestisce Pitti Vintage, in Borgo Albizi – stiamo conquistando fasce di età più alte, la nostra clientela va dalle 17enni fino alle 60enni”. L’usato di qualità conquista sempre più seguaci: se prima i clienti erano in gran parte stranieri, adesso il 50 per cento è italiano. “La crisi ci ha toccato poco, facciamo riferimento a un mercato di nicchia – racconta Matteo, commesso di Officina Vintage, catena di negozi con tre punti vendita a Firenze - con la crisi la gente ci sta riscoprendo”. Qualcuno addirittura non mette piede in un negozio di abbigliamento convenzionale da tempo: “Io vesto quasi esclusivamente vintage, raramente compro qualcosa di nuovo”, ci confida Debora, titolare di Vado Retrò, in piazzetta Calamandrei. Nei negozi si trova di tutto: dal pezzo unico ai capi firmati (che nuovi costano anche il triplo), fino ad articoli mai usati. I prezzi sono per tutte le tasche: le scarpe vanno da 10 a 200 euro; i maglioni da 10 a 250 euro; gli occhiali da 40 a 900 euro. Infine una proposta singolare: Officina Vintage dà in noleggio i suoi abiti. Lo fa per feste a tema, compagnie teatrali, film. Basta pagare il 30 per cento del prezzo e i vestiti sono tuoi per una settimana.
Un’usanza sempre più in voga
vestiti? Sì, ma di seconda mano
S
e il mercato ufficiale dell’abbigliamento è messo a dura prova dalla crisi economica, un altro settore tiene: quello dell’usato. I negozi di seconda mano sono sempre più in voga tra i consumatori, anche quando di mezzo c’è il guardaroba. Accanto ai mobili e ai libri, alcuni mercatini propongono un vasto assortimento di vestiti, scarpe e accessori. Non saranno nuovi di pacca, ma fanno in ogni caso la loro bella figura. L’abbigliamento diventa quindi low cost e riscuote un discreto successo, grazie ai prezzi molto accessibili. Spesso i capi sono in “conto vendita”: la persona interessata porta gli abiti che non usa più, il negoziante seleziona i pezzi migliori che finiscono in bella mostra sugli scaffali. Una volta venduti gli articoli, una percentuale del ricavato - generalmente la metà - andrà a chi ha portato la merce, l’altra parte all’intermediario. “Prima di buttare via i vestiti, adesso le persone tentano di recuperare almeno un po’ di soldi – racconta Nadia, che gestisce un mercatino dell’usato in via dei Vanni – negli ultimi anni è aumentato di circa il 10 per cento il numero di clienti che porta abiti da proporre per il conto vendita”. Sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 35 anni, insieme agli stranieri, a rivolgersi ai mercatini di seconda mano. Quali sono i capi che vanno di più? “Anche nell’usato si cerca la griffe. Scarpe, borse, pantaloni: basta che sia merce firmata e si vende bene”, spiega ancora Nadia. Secondo una recente indagine della Camera di commercio di Milano, Firenze è quinta nella classifica delle città italiane più attive nel settore del “second hand”, con quasi 170 imprese presenti sul territorio provinciale. La Toscana è invece la terza regione in Ita/G.C. lia, con oltre 400 società.
anno xxIx n.2 - febbraio 2011
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Casa: le risposte che si possono dare Quella della casa è ormai una questione nazionale. E anche in Toscana, anche a Borgo San Lorenzo, realtà solide e caratterizzate da sempre da una forte coesione sociale e da forti reti di solidarietà, anche familiare, si iniziano a vivere i sintomi di quella che rappresenta una delle questioni più drammatiche della nostra società. Gli enti locali, in particolar modo i Comuni, si trovano attualmente con pochi strumenti (e risorse) a disposizione per dare risposte. Politiche nazionali completamente indifferenti alle esigenze dei Comuni ci restituiscono una situazione di grande sofferenza e difficoltà: pochi o nessun investimento nell’Edilizia Residenziale Pubblica (le cosiddette case popolari), un taglio continuo dei fondi destinati alle famiglie che pagano affitti troppo pesanti per le loro tasche. A Borgo sono oltre 200 le famiglie in situazioni di disagio abitativo presenti nella graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare. Ma le risorse economiche pubbliche per realizzare interventi edilizi sociali sono pochi e comunque non sufficienti a poter dare una risposta a esigenze abitative sempre in crescita. Bisogna, allora, sperimentare altre formule in grado di intercettare le “fasce grigie”, cioè quella fetta di popolazione che non può permettersi un affitto a prezzi di mercato ma che ha un reddito superiore rispetto ai bandi Erp. La Regione Toscana ha integrato politiche pubbliche sulla casa con una collaborazione col privato, dando vita a una formula di edilizia ad affitto agevolato. L’edificio di “housing sociale” realizzato dalla Coop DellaCasa ne è un esempio. E’ il risultato di un’esperienza positiva che ha messo assieme in un circolo virtuoso la programmazione del Comune e della Regione e la capacità di un’impresa attenta alla dimensione del sociale. Un edificio di 20 alloggi, in cui vivono giovani coppie e anziani, che è stato costruito con le moderne tecniche di bioedilizia, ad alta efficienza energetica: raccontava all’inaugurazione una giovane inquilina che in questo inverno ha acceso il riscaldamento solo una volta. Nel mese di febbraio consegneremo le chiavi di 4 appartamenti Erp, 2 a Ronta e 2 a Razzuolo, ad altrettante famiglie. Altri 20 alloggi sorgeranno nell’area degli ex macelli, nel capoluogo: i lavori, dopo alcuni intoppi, sono ripresi e con Casa Spa stiamo definendo nuovi tempi e impegni per la conclusione. La casa è una questione pubblica. E dunque, attorno ad essa bisogna attivare ulteriori occasioni di collaborazione. Tra pubblico e privato, come è già successo. E sviluppando sinergie tra associazioni di tutela degli inquilini e dei proprietari, sindacati e istituzioni. Risposte reali a problemi veri: è quello che le persone chiedono; è quello che quotidianamente ci impegniamo a fare. il Sindaco Giovanni Bettarini
COMUNE IN ONDA Va in onda su tele iride, ogni lunedì alle 20,10, con repliche il martedì alle 13,30, il sabato alle 16,30 e la domenica alle 11, “in borgo”, è il mensile di informazione istituzionale e approfondimento del comune: un programma di 15 minuti sull’attività amministrativa con notizie, servizi, interviste e lo spazio domande dei cittadini. per rivolgere domande al sindaco la mail è: sindaco@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it i video possono essere rivisti anche dal sito del comune, cliccando nella home page sulla sezione “Filo diretto”.
CASE ECOLOGICHE E “LOW COST”
20 alloggi ad aFFitto ageVolato in Viale KennedY: eSpeRienza-Modello “L’edificio di housing sociale realizzato a Borgo è un grande risultato della collaborazione tra istituzioni pubbliche e un privato attento alle dimensione del sociale. abbiamo dato la possibilità a 20 famiglie, in particolare giovani coppie e anziani, di trovare casa, alloggi ad alta qualità abitativa, ad affitto agevolato. E di questo come amministrazione andiamo fieri”. Lo ha detto il sindaco giovanni Bettarini all’inaugurazione del complesso edilizio realizzato in viale Kennedy, nel capoluogo borghigiano, per un importo complessivo di 1.685.000 euro. Nel 2004 la Regione toscana, nel Programma di Edilizia Residenziale Pubblica, aveva previsto fondi per la realizzazione di abitazioni da destinare a locazione a canone calmierato. al bando regionale partecipò anche il Comune di Borgo San Lorenzo, che poi, con un avviso pubblico invitò i soggetti privati del settore edile a presentare proposte di intervento. Così fece la Coop DellaCasa, col progetto di venti alloggi di edilizia residenziale agevolata.
L’edificio, 4 piani fuori terra, è composto da 20 alloggi con una superficie media di circa 48 mq (bilocali e trilocali), oltre a 3 box auto, 3 posti auto coperti, 14 posti auto scoperti e 17 cantine, ed è stato realizzato dalla Coop DellaCasa seguendo le moderne metodologie
progettuali e soluzioni tecnologiche che assicurano risparmio energetico e confort abitativo. Le famiglie, giovani coppie e anziani, ci vivono da 4 mesi circa, pagando un affitto tra 290 e 310 euro. “abbiamo ottenuto come amministrazione comunale un consistente finanziamento regionale e messo insieme, in un ciclo virtuoso, la programmazione del Comune e della Regione - aggiunge il sindaco Bettarini -, fatta nel pieno rispetto dei tempi previsti, e la capacità dell’impresa che ha investito con grande serietà anche sulla qualità, sia architettonica sia delle tecniche costruttive. Questo - conclude - è il segnale, concreto, dell’impegno e della volontà di dare risposte reali a problemi veri. E’ la dimostrazione che la collaborazione tra pubblico e privato può dare risposte altrimenti impossibili”. Intanto, è stato riaperto il cantiere negli ex macelli, con lavori di pulizia dell’area e sbancamento del terreno per la realizzazione di un edificio di edilizia residenziale pubblica (case popolari) con 20 alloggi.
muLtE PESaNtI PER I FuRBEttI DEL CaSSoNEtto la noRMatiVa nazionale ha inaSpRito le Sanzioni: 600 euRo multe pesanti peri i furbetti del cassonetto: 600 euro. S’inaspriscono infatti le sanzioni amministrative per chi abbandona rifiuti sul suolo pubblico. La normativa nazionale in materia, il testo unico sull’ambiente, è stata recentemente aggiornata con un consistente aumento degli importi delle sanzioni. In pratica lasciare il sacchetto dell’immondizia fuori dal cassonetto o abbandonarlo per strada costa caro, una
sanzione, media, di 600 euro. “oltre che essere un gesto di maleducazione, lasciare o abbandonare rifiuti, che siano sacchetti, cartacce o altri materiali, per strada, è un fenomeno che danneggia i cittadini e la città stessa, il suo decoro - sottolineano il sindaco giovanni Bettarini e l’assessore all’ambiente Stefano Squilloni -. La Polizia municipale svolge controlli e delle multe sono state comminate”. Nell’ambito delle normali attività di controllo, la Polizia
TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO
RidiMenSionato l’oRaRio dei buS
Corse ridimensionate, corse soppresse. Si è già fatto sentire anche in Mugello il taglio sul Tpl, trasporto pubblico locale. Per l’area mugellana è pari all’11%, con sforbiciate alle corse della domenica e festivi e quelle nel periodo estivo, alle sovrapposizioni treno/bus, alle corse a scarsa frequentazione (in pratica quelle utilizzate da poche persone sono state eliminate) e quelle di fine servizio (cioè le ultime dell’orario). Alla Provincia è stato presentato dai sindaci del Mugello un piano con le proposte di correzione all’orario. Per informazioni sulle modifiche introdotte agli orari delle corse è attivo il numero verde di Autolinee Mugello Valdisieve 800.37.37.60 (sito internet www.amvbus.it).
<comune utile> pRenotazione on line peR il paSSapoRto elettRonico: con le recenti disposizioni ministeriali, per il passaporto è necessario prenotare on line l’appuntamento in Questura, per la registrazione delle impronte digitali: la prenotazione è possibile anche tramite l’ufficio anagrafe (dove comunque occorre recarsi per preparare la documentazione necessaria). Si può anche prenotare per proprio conto l’appuntamento collegandosi e registrandosi al sito: https://www.passaportonline.poliziadistato.it. caRta SanitaRia elettRonica: per attivarla bisogna recarsi allo sportello apposito del Poliambulatorio in viale della Resistenza, portando con sé la tessera sanitaria. Dal 10 gennaio lo sportello osserva il seguente orario: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 0re 8,30-12,30; giovedì ore 15-18. albo pRetoRio on line: atti e provvedimenti amministrativi sono consultabili e scaricabili dalla sezione “albo on line” nella home page del sito del Comune (www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it). ModuliStica: è cambiata la modulistica per richieste di occupazione suolo pubblico e passo carrabile. E’ scaricabile dal sito del Comune nell’apposita sezione. Mappa boRgo: una nuova mappa-guida di Borgo, con piantina e stradario del comune, oltre a sezioni riguardanti cenni storici; numeri utili; musei; arte e fede; fiere, manifestazioni e appuntamenti. E’ disponibile all’urp. italiano peR StRanieRi: nei comuni del territorio del mugello sono previsti corsi gratuiti di lingua italiana per stranieri. Per informazioni, ci si può rivolgere alla biblioteca comunale, tel. 055 8457197. coRSi uniVeRSità età libeRa: presso la biblioteca comunale è disponibile il programma dei corsi dell’università dell’Età Libera per il 1° semestre 2011.
municipale ha comminato sanzioni, di 100 e 160 euro, per non corretto conferimento di rifiuti solidi urbani, vale a dire per abbandono di rifiuti in area pubblica. Pizzicare i maleducati che sporcano il paese non è facile, ora però chi sarà colto a non gettare i sacchetti dell’immondizia negli appositi cassonetti si ritroverà una multa ben più salata. “Il decoro del capoluogo e dell’intero territorio dipende da tutti - sottolineano il sindaco Bettarini e l’assessore Squilloni -. tenere pulito il paese non gettando per terra cartacce, gomme, sigarette, raccogliendo i ‘bisogni’ dei cani non costa niente, sporcarlo invece sì e un comportamento del genere, incivile, con le sanzioni attuali può costare molto caro. ma a rimetterci alla fine è tutta la collettività perché le spese per il servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti aumentano. Chiediamo allora la collaborazione dei cittadini nel rispettare il paese in cui vivono contribuendo al suo decoro. Regole semplici: conferire i rifiuti indifferenziati negli appositi cassonetti, fare la raccolta differenziata e utilizzare il servizio gratuito di ritiro a domicilio dei materiali ingombranti col numero verde 800980800”..
<A Borgo c’è> tantiSSiMe StoRie in biblioteca: il sabato pomeriggio è tutto dedicato ai bambini, con tante storie alla biblioteca comunale. Sono ripresi gli incontri più piccoli, tra narrazioni e laboratori, fiabe musicali e animazioni. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi, tel. 055 8457197. -Narrazioni e laboratori per bambini (età 3-6 anni), a cura dell’associazione alchimja: 19 febbraio, 5 e 26 marzo, 2 aprile; -Fiabe musicali (età 3-5 anni), a cura dell’associazione “Letizia tozzi-Progetto musica”: 5 e 26 febbraio, 19 marzo, 9 aprile; -animali in musica (età 4-5 anni), a cura di Betty Cardelli: 12 febbraio, 12 marzo. libeRnauta anche a boRgo: anche i giovani lettori di Borgo e del mugello possono partecipare a “Libernauta”, il concorso di promozione della lettura e critica letteraria, rivolto a ragazzi tra i 14 e i 19 anni che sono chiamati a giudicare, commentare, bocciare, premiare i 15 volumi di vari generi letterari. Promosso da Scandicci Cultura, il concorso è esteso a scuole e biblioteche della provincia, comprese quelle del mugello. Per parteciparvi basta recarsi in una biblioteca leggere e recensire almeno 4 dei 15 libri selezionati. Premi per i testi più creativi, accurati, interessanti. Per saperne di più basta fare un salto alla biblioteca comunale (tel. 055 8457197). teatRo peR i Ragazzi al giotto: riprende l’appuntamento con gli spettacoli teatrali per le scuole materne, elementari e medie (biglietto 4 euro): 17 febbraio ore 9,15 e 10,45“Il gatto e gli stivali (7-12 anni); 25 febbraio ore 9,15 e 10,45 “Caterina e l’orchessa” (3 anni); 30 marzo ore 9,15 e 10,45 e 31 marzo ore 10 “Cane blu” (3-7 anni); 7 aprile ore 9,15 e 10,45 “Domani spioverà” (6-10 anni). il teatRo dei piccoli: va avanti la stagione di teatro per i più piccoli organizzata da Catalyst in collaborazione con i Pupi di Stac nei teatri di Barberino, Borgo e Vicchio. appuntamento a Borgo sabato 26 marzo Centro d’Incontro ore 16,30 “Lino il topolino coraggioso”. Per informazioni e prenotare biglietti: catalyst 055 331449 info@catalyst.it, oppure biblioteca comunale. Stagione teatRale: i prossimi spettacoli al teatro giotto sono: giovedì 24 febbraio ore 21,15 compagnia Katzenmacher “Requie a l’anema soja”; venerdì 11 marzo ore 21,15 Kaos Balletto di Firenze “Corpi celesti”; mercoledì 23 marzo ore 21,15 Lucia Poli “Il libro cuore e altre storie”. Biglietto intero 15 euro, ridotto 13 euro per over 65 e titolari tessera biblioteca, 9 euro per studenti sotto 26 anni. Per informazioni e prevendita biglietti, biblioteca comunale (tel. 055 8457197).
CoN “PRoNtoEDILIzIa” PRatICHE EDILIzIE PIÙ “VELoCI”
lo SpoRtello RiVolto ai tecnici È apeRto il MaRtedÌ Mattina Pratiche edilizie più “veloci”. E’ stato attivato dal Comune “Prontoedilizia”, uno sportello di consulenza rivolto e dedicato in particolare alla verifica preliminare delle pratiche edilizie: sarà aperto ogni martedì dalle 9,30 alle 12,30, e consentirà di ridurre notevolmente i tempi di risposta per le Dia (denuncia d’inizio attività) e così anche per le istruttorie di altre pratiche. Prima di protocollare un progetto edilizio (permesso di costruire, variante in corso d’opera, denuncia inizio attività, variante in corso d’opera con nuova denuncia inizio attività, variante finale, permesso di costruire in sanatoria, attestazione di costruire in sanatoria, autorizzazione paesaggistica, autorizzazione
vincolo idrogeologico, dichiarazione vincolo idrogeologico, attività edilizia libera ai sensi del comma 2, lettera a) dell’art. 5 del DL 40/2010) il tecnico incaricato potrà far preliminarmente visionare la pratica ai tecnici dell’unità operativa Edilizia Privata, che verificherà la completezza formale e la compatibilità sommaria dell’intervento proposto. Presenti e a disposizione tecnici dell’ufficio Edilizia, un tecnico dell’ufficio ambiente, competente in materia di terre da scavo e un tecnico dell’ufficio Lavori Pubblici, competente in materia di opere di urbanizzazione, oltre che il funzionario o il dirigente del settore, qualora vi sia la
necessità di approfondimenti normativi o di altra natura. al termine dell’esame sarà rilasciata una attestazione di completezza e correttezza formale, ovvero una nota che evidenzia gli ulteriori elaborati da produrre o le modifiche e adeguamenti da apportare. I progetti completi verranno consegnati all’ufficio Edilizia, che il giorno successivo provvederà al deposito all’ufficio Protocollo e a comunicare i dati della registrazione via mail al professionista. Restano escluse da questa modalità le pratiche di competenza del Suap (Sportello unico attività Produttive), che vanno presentate direttamente all’ufficio competente (via aldo moro, 5 - Borgo San Lorenzo).
TRAFFICO E MOBILITÀ, AL VIA INDAGINE
VeRRà condotta Su diRettRici pRincipali e nodi piÙ cRitici traffico e mobilità a Borgo. Verrà condotta dall’ufficio mobilità del Comune un’indagine sui flussi di traffico nel capoluogo e nelle frazioni, attraverso il monitoraggio della circolazione sulle direttrici principali e sui nodi ritenuti di maggior criticità. In particolare: Viale giovanni xxIII (a monte ed a valle della rotonda) Intersezione viale IV Novembre/ via Faentina (direzione Ronta) pressi impianto semaforico Intersezione via Faentina (S.P.302) viale Europa unita/via Caduti di montelungo Intersezione S.P. 551(da Vicchio) / viale Kennedy /via Pietro Caiani (a monte ed a valle della rotonda) viale Kennedy pressi intersezioni con viale Pecori giraldi (rilievo per interventi di risanamento acustico) Frazione Ronta pressi attuale rotatoria Strada comunale di Salaiole (pressi intersezione con via Faentina) Le rilevazioni verranno svolte nelle fasce orarie 7,309 e 17,30-20 avvalendosi della collaborazione della sezione borghigiana dell’associazione Nazionale Carabinieri. L’indagine è finalizzata sia ad interventi puntuali su alcuni nodi “difficili” che alla pianificazione nell’ambito del regolamento urbanistico.
tESt ImmIgRatI: tuttI PRomoSSI
È RichieSto peR il RilaScio del peRMeSSo di SoggioRno Si è svolto il 18 gennaio presso il Centro territoriale Permanente della scuola media giovanni della Casa il “test di conoscenza della lingua italiana” per il rilascio del “permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo” agli immigrati. Su 11 stranieri che avevano presentato domanda alla Prefettura se ne sono presentati 5: 3 di origine albanese, una pakistana e una sudamericana. E tutti sono stati promossi. L’esame era diviso in domande e prove, tra cui scrivere una cartolina, comprendere una lettura e un messaggio, abbinare immagini e testi. La domanda per sostenere l’esame per il rilascio del permesso di soggiorno va presentata in Prefettura. Che convoca il candidato, entro 60 giorni dalla richiesta per lo svolgimento del test indicando giorno, ora e luogo in cui lo stesso deve presentarsi. Presso il Ctp (Centro territoriale permanente) si tengono corsi di italiano per stranieri. Per informazioni, tel. 055 8459235.
MICRO-INTERVENTI PER LE BUCHE NELLE STRADE ESEGUITI SUGLI ASFALTI PIÙ USURATI toppe alle strade. Sono stati eseguiti di recente rattoppi alle buche in strade urbane ed extraurbane. La situazione in diversi punti della viabilità nel capoluogo e fuori è peggiorata a causa delle intense piogge e della neve, oltre che per lo stato di usura del manto stradale. “Il ghiaccio e il sale sparso per scioglierlo hanno letteralmente sbriciolato l’asfalto in vari tratti di strada, urbani ed extraurbani - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Carlo Casati -. abbiamo effettuato una serie di interventi di ripristino di fondi stradali con rattoppi alle buche e recupero di parti d’asfalto col lavoro degli addetti del cantiere comunale ma attualmente - precisa - non ci sono le condizioni di bilancio per prevedere un piano complessivo di interventi di riasfaltatura. In situazioni di difficoltà, non solo economica, che gli enti locali sono stati costretti a subire per colpa dei tagli attuati a livello nazionale, l’impegno resta nella ricerca di fondi e
finanziamenti esterni e nelle sinergie tra soggetti pubblici e privati per fare economie e recuperare risorse”. Due grossi interventi sulla viabilità, comunque, sono previsti: “Dopo quello sul viale della Resistenza, saranno realizzati i nuovi asfalti fonoassorbenti, con manto ‘gommato’, in via Caiani e nel viale Pecori giraldi che sarà anche oggetto di un intervento di riqualificazione”. a partire da febbraio. anche i marciapiedi non si trovano in buone condizioni: “Dei collegamenti pedonali nel capoluogo - dice l’assessore Casati - hanno bisogno di un intervento di sistemazione, in alcuni tratti si trovano delle mattonelle che vanno fissate alla pavimentazione o sostituite. Si tratta di piccoli ma diffusi interventi di ripristino che vogliamo effettuare con un programma tra l’ufficio Lavori pubblici e il cantiere comunale”.
mENSa, taRIFFE CoN REDDIto ISEE
pRoRoga peR le doMande al 28 FebbRaio
Nuovo sistema tariffario per la mensa scolastica, con l’individuazione di 4 tariffe differenziate, collegate a fasce di reddito Isee, con una diminuzione per le famiglie a basso reddito. Fascia a (reddito Isee fino a 10.000 euro) costo pasto 2,50 euro (2,18 per 2, 3… figlio) Fascia B (reddito Isee da 10.000,01 a 15.000 euro) costo pasto 3 euro (2,61 per 2, 3… figlio) Fascia C (reddito Isee da 15.000,01 a 20.000 euro) costo pasto 3,50 euro (3,05 per 2, 3… figlio) Fascia D (reddito Isee da 20.000,01 e superiori) costo pasto 4 euro (3,48 per 2, 3… figlio) Prevista una riduzione del costo pasto nel caso di famiglie con più figli. ulteriori riduzioni sono previste per le famiglie in cui uno dei genitori ha perso il lavoro. La scadenza per la presentazione dell’attestazione Isee è stata prorogata al 28 febbraio. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’urp.
BaNDa LaRga: INFRaCom CHE Fa?
intanto luco Si oRganizza
Luco vuole l’adsl. E si organizza. Non riusciva quasi a contenere la gente la saletta del circolo mcl della popolosa frazione borghigiana, dove recentemente si è svolto un incontro con un’azienda di servizi di telecomunicazioni che ha illustrato la propria proposta commerciale riguardante un sistema wireless di connessione veloce a Internet. Le istituzioni del mugello hanno puntato sulla banda larga, con un’infrastrutturazione e un servizio wireless di cui è responsabile la società Infracom. ma la cura che questa società dovrebbe tenere nella gestione del servizio con l’implementazione della rete e del segnale, nella promozione delle offerte commerciali e nei rapporti con la clientela è ritenuta insufficiente e insoddisfacente. Pochi mesi fa in una riunione istituzionale presso la sede della Comunità montana mugello, con la presenza dei responsabili e dell’assessore provinciale Renzo Crescioli, era stato assicurato il completamento delle parti del progetto rimaste in stand by, con la ripresa della copertura della rete, il rilancio delle offerte promozionali e la presenza sul territorio del settore commerciale indicando anche precisi obiettivi di vendita e clienti. Insomma, in mugello doveva ripartire il progetto banda larga con l’avvio della cosiddetta ‘fase 2’, oltre 1 milione di euro, per l’estensione e il potenziamento della rete in diverse aree del territorio non ancora raggiunte dal segnale e coperte. a diversi mesi di distanza, però, nonostante i ripetuti solleciti degli enti locali, non si percepiscono che piccoli passi avanti. Recente è la richiesta di aggiornamenti che l’assessore Stefano marucelli ha indirizzato a Infracom. “Il progetto della cosiddetta ‘fase 2’ di implementazione della rete è quasi allo stato esecutivo - afferma l’assessore Stefano marucelli - ma certo è che l’attuale situazione non ci lascia affatto soddisfatti”. Del resto, quello della banda larga “ è un progetto promosso con soldi pubblici per ridurre il ‘digital divide’ e assicurare un servizio - aggiunge il sindaco giovanni Bettarini - proprio alle zone più distanti e non raggiunte da internet veloce e oggigiorno è un servizio quasi fondamentale per i cittadini come le imprese. Non sono soddisfatti i cittadini del mugello che vedevano in questo progetto una soluzione ai problemi di connessione internet e - continua il sindaco Bettarini - nemmeno noi come istituzioni possiamo dirci soddisfatti. Si sono accumulati ritardi e pochissimo si è fatto sulla promozione. occorre rifare presto un punto della situazione - conclude - insieme a tutti i Comuni, la Comunità montana e la Provincia di Firenze perché si raggiunga l’obiettivo che era stato posto all’inizio: dare a chiunque la possibilità di accedere a internet, senza discriminazioni di luogo e distanza”.
BomBaRDamENto ‘43, uNa moStRa PER NoN DImENtICaRE Dieci pannelli con circa 50 foto, documenti e articoli d’epoca per non dimenticare un tragico episodio storico di Borgo San Lorenzo: il bombardamento del 1943 che rase al suolo il paese, nel quale persero la vita più di 100 persone. La mostra, organizzata dalla presidente del Consiglio co-
munale grazia Innocenti in collaborazione con l’anpi, è stata allestita nel palazzo comunale fino al 10 gennaio. “abbiamo organizzato la mostra, con fotografie fornite da tassini Foto e aldo giovannini e l’allestimento a cura di Studio Noferini, perché il ricordo delle vittime del bombar-
damento ma più in generale le vittime di qualsiasi guerra sia sempre vivo e presente e come monito affinché simili tragedie non debbano mai più ripetersi. oltre alle foto che documentano i danni e la distruzione che provocò il bombardamento, la mostra si compone anche di alcuni
articoli comparsi sui giornali locali dell’epoca, di citazioni di vari autori, e infine di una sezione dedicata ai ricordi di alcune persone che hanno vissuto direttamente l’evento, che sono stati presentati in occasione della commemorazione del 2009”.
Direttore: Giovanni Bettarini • Direttore responsabile: Johnny Tagliaferri • Redazione: Ufficio Stampa - Piazza Dante, 2 - 50032 Borgo San Lorenzo uffstampa@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Registrazione al tribunale di Firenze n. 3093 del 7/1/1983
QUANTI SIAMO
dati Sulla popolazione ReSidente nel noStRo coMune al 31/12/2010
CITTADINI RESIDENTI
18.191
(al 31/12/2009 n. 18.049) di cui: femmine 8.809 maschi 9.382
nuMeRo di FaMiglie
7.568
nati nel 2010
164
(87 maschi e 77 femmine)
MoRti nel 2010
207
(99 maschi e 108 femmine)
diFFeRenza FRa nati e MoRti
- 43
iScRitti peR iMMigRazione
579
di cui provenienti dall’estero 128
cancellati peR eMigRazione
394
diFFeRenza FRa iScRitti e cancellati
+185
INCREMENTO DEMOGRAFICO
+ 142
N.B. L’incremento demografico che nel 2007 era pari a 398 unità, è passato nel 2009 a 126 unità e nel 2010 a 142 unità (il comune continua a crescere ma a ritmo meno sostenuto). Sempre negativo il saldo naturale (differenza fra nati e morti): l’aumento demografico del comune è dovuto pertanto non ai nati, ma alle famiglie che immigrano da altri comuni o dall’estero.
CITTADINI STRANIERI
CHINO CHINI ISTITUTO TECNICO PER IL TURISMO
indiRizzo attiVato dal pRoSSiMo anno ScolaStico Dal prossimo anno scolastico 2011-12, presso l’IPSIa “Chino Chini” sarà attivato un nuovo indirizzo: l’Istituto tecnico per il turismo. L’approvazione di questo nuovo indirizzo di studi è stata comunicata alla scuola dalla Provincia di Firenze. Si tratta di un corso di studi quinquennale, che prevede, oltre alle materie di area comune, discipline di indirizzo tra le quali: storia dell’arte, geografia turistica, tecnica turistica, tre lingue straniere.
FRANA A POLCANTO, FAENTINA RIAPERTA CON SENSO UNICO ALTERNATO
RipRiStinata la Viabilità a Montepulico
E’ stata riaperta il 15 gennaio con un senso unico alternato la SR 302 Faentina in località Polcanto, che era rimasta interrotta a causa di una frana verificatasi nella sera del 24 dicembre. Sono stati necessari vari interventi per rimuovere la grande massa di terra e massi caduta sulla strada nei pressi della frazione di Polcanto, che aveva interrotto la viabilità creando disagi per gli spostamenti degli abitanti verso Firenze. I lavori per la messa in sicurezza dell’area e la rimozione della massa di detriti hanno richiesto tempo e sono stati condotti dalla Provincia. Nel frattempo il Comune aveva approntato servizi bus navetta per pendolari e di trasporto per studenti. Per la completa riapertura della carreggiata è previsto un intervento di messa in sicurezza del versante. Intanto, dopo i lavori effettuati dal cantiere comunale, è stata ripristinata la circolazione sulla strada per montepulico, in entrambi i sensi di marcia. Si è trattato di ripristinare la percorribilità della strada e l’accesso alla frazione di montepulico, minacciato da una frana che aveva subito un consistente peggioramento nel mese di dicembre a seguito delle intense piogge, fino a produrre un cedimento di buona parte del piano stradale. un restringimento della carreggiata è stato operato sulla strada comunale che collega il capoluogo di Borgo alla frazione di Luco all’altezza del bivio per la località Figliano a causa di un cedimento del terreno. Stesso intervento è stato necessario, a seguito di uno smottamento, sulla strada grezzano-marzano.
IMPASTANDO E IMPARANDO A CASA D’ERCI
inauguRato il laboRatoRio del pane Il pane di una volta lo s’impara a fare al museo della Civiltà Contadina di Casa d’Erci, nel nuovo laboratorio didattico che è stato inaugurato il 18 dicembre a grezzano dalla Comunità montana mugello. una struttura naturale, realizzata secondo le moderne tecniche di costruzione di bioedilizia, con uso di materiali tradizionali ed ecocompatibili, con una superficie totale di 240 mq: ci sono due aule didattiche con arredi e attrezzature specifiche per attività laboratoriali, un forno a legna costruito con tecniche tradizionali, uno spazio didattico coperto all’esterno di 70 mq, locali di servizio. Per il riscaldamento è prevista una centrale a biomasse. un investimento complessivo di circa 630mila euro, con finanziamenti comunitari, fondi della variante di valico e risorse della stessa Comunità montana. ambienti più ampi e adeguati per le attività sul miele, la pasta fatta in casa, i formaggi, le erbe, fili e tessuti, la preparazione del pane secondo le ricette tradizionali e la schiacciata. “Con questa nuova struttura, andiamo ad arricchire l’offerta didattica e formativa del Sistema Formativo Integrato e del Sistema museale del mugello, non solo per le scuole elementari e medie, ma anche per quelle superiori e in particolare per l’indirizzo professionale turistico-alberghiero del mugello e dell’area fiorentina -
SUCCESSO DELLA “CAVALCATA DEI MAGI”
StRanieRi
1.845
(erano al 31/12/2009 : 1.737) Maschi 851 Femmine 994 Minorenni 439
le etnie piÙ nuMeRoSe Sono:
albaneSi 732 (nel 2009: 708) RuMeni 424 (nel 2009: 400)
MATRIMONI Nel 2010 nel territorio comunale di Borgo S. Lorenzo sono stati celebrati 58 matrimoni, di cui:
21 MatRiMoni ciVili 37 MatRiMoni ReligioSi
afferma il presidente della Comunità montana mugello Stefano tagliaferri - , con un’offerta che si rivolge anche a chi visita e frequenta il nostro territorio, turisti, associazioni e singoli cittadini che vogliono scoprire o riscoprire i sapori di una volta del pane dei nostri nonni. E il pane del mugello, quello fatto da panificatori locali seguendo un preciso disciplinare - ricorda tagliaferri -, è un pane molto buono e per qualcuno il migliore: così è stato riconosciuto alla rassegna europea ‘Pane Nostrum’ che si è tenuta a settembre nelle marche, ma noi già lo sapevamo”.
FOTO: GIORGIA BALUGANTI
Successo per “La cavalcata dei magi”. a dar vita l’8 gennaio al capolavoro di Benozzo gozzoli sono stati il teatro Idea e il “Capriccio armonico” di Borgo San Lorenzo, il corteo storico del Palio del Diotto di Scarperia, la “Compagnia dei tuttattori” di San Piero a Sieve, il “gruppo storico di San michele” di Ronta, con il contributo anche di Pro Loco e sezione soci Coop, comitato “Nel Borgo”, cooperativa odissea e Bar-Pasticceria Italia. Lo spettacolo è stato organizzato da Comune, “Capriccio armonico” e comitato per il restauro dell’organo Stefanini.
NEVE, ECCo CoSa È Stato Fatto Venerdì 17 dicembre: mattina - sulle vie del centro storico (compreso area pedonale) è stato sparso del sale ‘preventivo’ - 2 addetti impegnati; dalle 13:00 alle 3:00 del 18/12/2010 - n. 3 mezzi spalaneve/spargisale (2 trattori + 1 Bremach) + 1 mezzo spargisale + 2 mezzi al seguito dei trattori - 8 addetti per turni di circa 8 ore; dalle 13:00 alle 19:00 - n. 1 moto/turbina della protezione civile per la pulizia dei marciapiedi del centro storico; dalle 17:00 alle 3:00 del 18/12/2010 - n.1 mezzo della ditta Santelli/ Bargiotti per la pulizia delle strade delle fraz. di Sagginale (S.Cresci-arliano) e di Rabatta-Piazzano Sabato 18 dicembre: dalle 4:00 alle 14:00 - n. 3 mezzi spalaneve/spargisale (2 trattori + 1 Bremach) + 1 mezzo spargisale + 2 mezzi al seguito dei trattori - 8 addetti per turni di circa 8 ore; 6 operatori addetti alla pulizia dei marciapiedi sui percorsi principali (ospedale, centro, scuole); dalle 14:00 alle 20:00 - 1 mezzo spalaneve/spargisale (Bremach) + 1 mezzo spargisale (5 addetti reperibili) Domenica 19 dicembre: dalle 6:30 alle 13:00 - 1 mezzo spalaneve/spargisale (Bremach) + 1 mezzo spargisale (5 addetti reperibili); dalle 13:00 alle 19:00 - 1 mezzo spalaneve/spargisale (Bremach) (2 addetti reperibili). In totale dei 26 dipendenti comunali in forza al Cantiere (compresi gli autisti) sono stati impegnati, su più turni (comunque di ore straordinarie) ben 24 (92%). Sono stati puliti i circa 130 km di strade comunali e i percorsi pedonali principali. Sul sito del Comune è disponibile il vademecum neve (cosa fa il Comune/cosa può fare il cittadino)
NEVE, COME RICHIEDERE RIMBORSI PER DISAGI IN AUTOSTRADA E TRENO
ecco le inFoRMazioni
Risarcimenti per gli automobilisti che sono rimasti intrappolati per ore sulla rete autostradale invasa dalla neve il 17 e 18 dicembre scorsi. Il modulo per presentare la richiesta è scaricabile dal seguente link: http://www.autostrade.it/pdf/modulo_conciliazione_1718_dic_2010.pdf La “Richiesta di conciliazione per l’evento nevoso dei giorni 17 e 18 dicembre 2010” è un accordo stipulato tra autostrade e le associazioni dei Consumatori (adoc, adusbef, adiconsum, Codacons, Federconsumatori) e riguarda i disagi subiti nel tratto fiorentino. L’indennizzo è articolato in tre fasce in base alla gravità del disagio subito. Rimborsi ai pendolari per i disagi subiti per la neve anche da trenitalia. E la Regione toscana ha deciso di tramutare in rimborsi la multa milionaria comminata a trenitalia. Per i rimborsi “standard”, previsti da trenitalia per tutti i viaggiatori che hanno subito i disagi, gli interessati potranno richiedere l’indennità dal 7 gennaio al 17 dicembre 2011, presso le biglietterie di trenitalia, le agenzie di viaggio, il call center, il sito web, l’indirizzo e-mail rimborsi@trenitalia.it, a seconda del canale utilizzato per l’acquisto del biglietto. Il rimborso verrà riconosciuto, a scelta del viaggiatore, con il rilascio di un bonus valido per l’acquisto di un nuovo biglietto oppure in denaro, e sarà pari al 25% del prezzo del biglietto per i ritardi compresi tra 60 e 119 minuti, del 50% per quelli compresi tra 120 e 239 minuti e all’intero prezzo del biglietto per i ritardi pari o superiori a 240 minuti.
“PENSIoNatI IN FamIgLIa”: BENEFICI PER aNzIaNI NoN autoSuFFICIENtI PENSIoNatI PuBBLICI INPDaP La Società della Salute del mugello ha ricevuto un finanziamento da parte dell’INPDaP dedicato ai pensionati non autosufficienti INPDaP e/o vedovi/e con pensione di reversibilità. Il progetto prevede interventi rivolti al mantenimento a casa dell’anziano non autosufficiente, al fine di salvaguardare la sua qualità di vita ed evitare ricoveri impropri in strutture residenziali, con costi maggiori sia da un punto di vista sanitario (quota sanitaria) che
strettamente sociale (quota sociale). Questo progetto prevede la gratuità delle prestazioni per l’assistenza domiciliare e l’inserimento nei Centri semiresidenziali, esonerando quindi dalla compartecipazione al costo del servizio i pensionati INPDaP. Per la residenzialità temporanea e di sollievo è prevista la gratuità della retta sociale. Per i contributi per l’assistente familiare e per le famiglie che si assumono in proprio il carico assistenziale dei congiunti affetti da
grave forma di demenza, si prevede il contributo massimo sulla base dei livelli di gravità. Per l’accesso ai benefici è necessario rivolgersi ai “Punti insieme” presenti in ogni Comune, dove si possono ricevere tutte le informazioni necessarie (per gli orari consultare il sito www.sdsmugello.it). Questo progetto è inserito all’interno del progetto “anziani in famiglia” della Società della Salute del mugello relativo alla non autosufficienza. .
<cosa dicono i gruppi> Interventi a cura dei gruppi consiliari
libeRo Mugello
peR boRgo
popolo della libeRtà
auMenta l’acqua nel 2011 e auMenteRà Fino al 2021
a pRopoSito dei FoRti RincaRi Sul SeRVizio MenSa
“ancoRa Su publiacqua”: la picconata la tiRa Solo il pdl!
sindaci delle province di Firenze, Prato e Pistoia) del 17 dicembre ha deciso che il servizio idrico aumenterà tutti gli anni da qui al 2021. La stessa ATO fa l’esempio in relazione ad un consumo di 120 mc.: dai 248 del 2010 si arriverà ai 396 euro del 2021. E’ incredibile: eppure gli investimenti sono sempre più ridotti rispetto a quelli previsti allorquando decisero di costituire Publiacqua. Ebbene allora (nel 2001) ci spiegarono che gli aumenti sarebbero stati previsti fino al 2012. Poi la tariffa sarebbe diminuita. Ed invece nel 2006 decisero che le tariffe dovevano essere aumentate fino al 2016. Ed oggi decidono di aumentarle fino al 2021. Ricordiamo che nel triennio 2008/2010 il costo dell’acqua è cresciuto del 40%. Nel 2011 l’aumento sarà di oltre il 5% mentre la “quota fissa”, che viene riscossa anche con consumi uguali a zero, aumenterà del 6,5 %. E, per fortuna, è stato evitato il prolungamento della convenzione con Publiacqua di altri cinque anni – sino al 2026.
ne è da considerare positivamente, anche solo pensando alle maggiori garanzie offerte in termini di controllo sulla qualità del cibo fornito ai nostri bambini. Dal primo gennaio le tariffe per usufruire di questo servizio sono state però profondamente modificate dall’amministrazione comunale. Probabilmente ve ne era la necessità per mantenere il livello del servizio e forse può anche essere condivisibile il criterio della suddivisione del costo in fasce di reddito I.S.E.E., un criterio che più si avvicina ad una logica di equità. Quello che però ci pare non torni tanto è il livello degli aumenti sparati tutti d’un botto (da un minimo di circa il 9% ad un massimo di addirittura il 45%). Come al solito la giustificazione è quella legata ai tagli delle risorse provenienti dallo Stato (tagli certo oggettivi), ma allora non si poteva forse provare ad attuare un intervento un po’ più graduale e programmato? Inutile vantarsi di aver mantenuto per anni le tariffe invariate quando poi si procede di botto ad aumenti così consistenti e di forte impatto. tra l’altro lo scorso anno, in sede di approvazione di bilancio, l’amministrazione si era vantata di aver mantenute invariate, con grande sforzo, tutte le tariffe sui servizi, a scapito di altri investimenti. oggi si scopre che le tariffe invariate non sono e che gli investimenti continuano a latitare (vedi lavori pubblici e interventi nelle frazioni). Il sospetto poi è anche quello che si vogliano coprire alcune inefficienze come quella emersa a suo tempo sui crediti, anche decennali, non riscossi su questo tipo di servizio e quindi, come spesso, accade a tariffe non riscosse si ovvia con aumenti a carico di chi la mensa la paga regolarmente. In un momento di crisi economica come questa anche piccoli aumenti sui servizi possono mettere in crisi le famiglie a basso reddito e per una famiglia con reddito I.S.E.E. di fascia B (con reddito I.S.E.E di €. 10.001,00), che magari usufruisce per il proprio (o propri) figlio/i della mensa tutti i giorni, si configura un contraccolpo non indifferente, difficile da assorbire nel bilancio familiare. Noi crediamo che sarebbe stato meglio introdurre aumenti più contenuti, pur ragionando sempre in termini di reddito I.S.E.E., valutare poi in consuntivo l’impatto di questi aumenti ed effettuare una seria verifica sulle inefficienze di gestione, cercando di recuperare in modo serie l’evasione presente. aumentare le tariffe e basta è semplice, ma certo non ci pare il miglior modo di gestire i servizi e di andare incontro alle esigenze delle famiglie borghigiane.
pRogReSSiSti deMocRatici e SiniStRa peR boRgo
RiSolti i diSagi La mensa comunale di Borgo San In riferimento a quanto avvenuto in Consiglio peR la FRana di polcanto: eliMinato il balzello Lorenzo funziona complessivamente Conunale durante la seduta del 20 gennaio, RiapRe in anticipo Sulla cauzione abbastanza bene e già il fatto che sia possiamo finalmente dire che la picconata allo di 2 gioRni la SR 302 L’assemblea dell’ATO3 Medio Valdarno (i rimasta in gestione diretta al comuSi sono conclusi con due giorni di anticipo i strapotere di Publiacqua il PDL la tira da solo !
Nella medesima giornata è stato approvato - unica nota positiva – un ordine del giorno per l’eliminazione dell’aumento delle cauzioni per chi non ha la bolletta domiciliata in banca. Di conseguenza, in attesa che l’ATO modifichi definitivamente il regolamento sul servizio idrico, crediamo sia condivisibile la pressante richiesta degli utenti, previa comunicazione a Publiacqua, di sospendere il pagamento dell’aumento del deposito o, se già pagato, a decurtare di pari importo l’ammontare delle bollette successive. Riteniamo però utile che gli utenti si facciano assistere in tale operazione dalle Associazioni dei Consumatori che con il Forum Regionale per l’Acqua Pubblica hanno portato avanti la battaglia contro il balzello. A Borgo San Lorenzo sono presenti l’ADICONSUM e la FEDERCONSUMATORI. Ed infine abbiamo voluto fare un paragone con una gestione totalmente pubblica: quella dell’ATO di Torino che ha un territorio ancor più problematico di quello della Provincia di Firenze. Qui sono previste persino agevolazioni per i cittadini dei comuni montani ancor di più per i comuni marginali. Paragoniamo le tariffe 2011 dell’ATO Torinese alle nostre: per 200 mc una famiglia di Firenze pagherà 503,03 € mentre una torinese o della pianura ne spenderà 281,105, una di Canischio e Chiesanuova (comuni marginali) spenderà 221,47 mentre una di Venaus o di Torre Pellice (comuni montani) ne spenderà 251,62: esattamente la metà di quanto spenderà una famiglia mugellana. La quota fissa è rimasta inoltre invariata dal 2003 - 12 euro per unità abitativa all’anno mentre la nostra è di € 26,50.
Lista Civica Libero Mugello
Per Borgo - Lista Civica xborgo@gmail.com
mentre il PD vota contro (coerentemente si potrebbe dire!) ogni messa in mora della gestione Publiacqua, con l’evidente intento di mantenere lo status quo, rispettoso delle gerarchie di potere del partito dove chi conta è occupato nelle gestioni Publiacqua Publiservizi Publiambiente etcetc, Libero mugello riesce a contraddire sé stesso. In barba infatti alla precedente mozione cosiddetta dei Fontanelli, in cui sosteneva che il Decreto Ronchi obbligava di fatto alla privatizzazione del Servizio Idrico, Libero mugello scopre che la normativa consente il servizio “in-house” cioè direttamente operato dall’ente pubblico. tuttavia, sempre Libero mugello non riesce a “sposare” la linea dura della mozione presentata dal PDL che chiede l’avvio della procedura di messa in mora di Publiacqua, ma “annacqua” la proposta e chiede di “valutare la concreta possibilità di riacquisire le quote” cedute ad acea. Insomma Libero mugello, dopo aver chiesto la mobilitazione delle masse al grido “acqua Bene Comune” tutto quello che riesce a fare è “valutare le possibilità” e soprattutto pensare di spendere soldi del Comune per riappropriarsi del Servizio Idrico nonostante gli evidenti disservizi. ancora sui fontanelli, il topolino partorito dalla montagna della raccolta delle firme e dalla grande lotta “acqua Bene Comune”, ci teniamo a sottolineare che sul proprio sito la stessa Publiacqua ne fa bella mostra. Pare quindi che, mentre Libero mugello dà a mostrare di lottare col vorace mostro (si fa per dire) Publiacqua, dall’altra promuove ciò che la stessa Publiacqua promuove. E quindi qualcosa non quadra! E non possiamo non notare che, come riportato dallo stesso sito di Publiaqua, dove saranno mai posti i fontanelli già installati? ovviamente davanti alle Coop. Per la legge del guardacaso. Se non conoscessimo le persone in questione, verrebbe da pensare che la (maldestra) politica di Libero mugello sia ispirata dall’ufficio promozione e sviluppo di Publiacqua stessa e pure della Coop. torniamo pertanto alle cose serie. Nella stessa riunione del Consiglio Comunale, il PDL ha chiesto di valutare i disservizi e mettere sostanzialmente Publiacqua di fronte alle proprie responsabilità fino alla revoca del contratto di servizio. ovviamente un voto che il PDL ha sostenuto in assoluta solitudine. Questo nonostante i notevoli rincari ingiustificati ed i ripetuti e continui disservizi patiti dagli utenti durante tutti questi anni. ancora una volta ripetiamo che di ben altro hanno bisogno i cittadini di Borgo, vessati dalle tariffe tra le più care di acqua e rifiuti, e , notizia di questi giorni, anche ormai della mensa Scolastica !! ancora ripetiamo: Privato o pubblico che sia la gestione del servizio, l’unico faro che guida la politica del PDL è che i servizi funzionino e costino di meno !
Fulvio Boni Capogruppo Pdl
lavori per la riapertura del traffico leggero e dei mezzi pubblici sulla SR 302 in una corsia di marcia a senso alternato, dopo la frana del 24 dicembre che aveva spezzato in due la frazione di Polcanto. Ora continuano i lavori della Provincia per la messa in sicurezza della strada “Faentina”. La vigilia di Natale una frana di grosse dimensioni, seguita a breve da una seconda, aveva creato pesanti disagi ai cittadini di Mulinaccio, Faltona e in particolare Polcanto. Questi ultimi per arrivare a Firenze sono stati costretti a percorrere circa 20 km in più attraverso strade alternative come la Tassaia, disagevole, stretta e con presenza di ghiaccio nei primi giorni, oppure un percorso ulteriormente più lungo, passando da Cardatole, San Piero a Sieve. La popolazione delle tre frazioni si era trovata inoltre senza mezzi pubblici sia verso Firenze che verso il capoluogo in quanto la SITA aveva deviato il percorso all’altezza dell’Olmo verso la SR 65 per rientrare sulla “Faentina” all’altezza di Serravalle. Nonostante i giorni di festa la Provincia si è subito mossa dal 24 sera per controllare che non ci fossero vittime, per ispezionare il fronte della frana, creare opere di drenaggio, appaltando in soli tre giorni quanto necessario per il ripristino della viabilità. Il 29 dicembre il Sindaco Bettarini ha incontrato a Polcanto, insieme all’arch. Fraiese della Provincia, all’assessore Casati, all’arch. Pinarelli e al comandate della Polizia Municipale dr. Doni, la popolazione delle frazioni colpite. Rassicurati i cittadini sulla tempestività degli interventi, il Sindaco ha ascoltato i bisogni dei lavoratori e già da lunedì 3 gennaio 4 corse di pulmini messi a disposizione dal Comune di Borgo hanno collegato le frazioni di Polcanto e Faltona a San Piero a Sieve per raggiungere i mezzi pubblici. La speranza di tutti è stata la riapertura, come ipotizzato dall’arch. Fraiese, di una corsia di marcia per il giorno 10 gennaio in occasione anche della riapertura delle scuole. Purtroppo ciò non è stato possibile a causa del prolungarsi del taglio di alberi che insistevano sul terreno franoso e soprattutto a causa del rispetto della normativa riguardante lo smaltimento dei materiali franosi che ha imposto la ricerca di un sito apposito di stoccaggio. L’amministrazione comunale ha tempestivamente organizzato un servizio di trasporto scolastico alternativo per i ragazzi di Mulinaccio via Salaiole. Il problema era rimasto per coloro che lavorando o studiando a Firenze, si sono sentiti “traditi” dall’aver constatato il rinvio dell’apertura della “Faentina”: la paura di tempi lunghi, con costi considerevoli in denaro e tempo, ha fatto temere il peggio. Tuttavia l’11 gennaio, come stabilito nella precedente assemblea, la popolazione, intervenuta numerosa, ha incontrato nuovamente il Sindaco ed i tecnici che hanno confermato la riapertura per il giorno 17 gennaio. Il sito per lo smaltimento era stato trovato e anche se non era, e ancora non è possibile ipotizzare la data della riapertura totale della strada, la corsia di marcia a senso unico alternato ha tranquillizzato i cittadini: “dura lex, sed lex”, “la terra e i sassi” sono stati rimossi. Da sabato 15 gennaio tutto è ricominciato come prima e la frana, superato il momento più critico, è stata un’occasione di dialogo e confronto, su temi importanti quali viabilità, trasporti ed energia, tra le amministrazioni locali e la popolazione.
Lisa Conti Gruppo Progressisti Democratici e Sinistra per Borgo
RiFondazione coMuniSta linea FeRRoViaRia Faentina
Il comitato dei pendolari tiene viva l’attenzione sul tema e si batte con tutte le proprie forze per la tutela dei diritti dei pendolari,per la qualità del servizio e le rivendicazione del rispetto degli accordi sottoscritti.( e mai rispettati). La linea ferroviaria Faentina costituisce potenzialmente un’ infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio del Mugello da un punto di vista sociale, economico e turistico; negli anni, dalla data della riattivazione di tale linea, il servizio offerto ha evidenziato alcune migliorie (come il Memorario) ma numerose problematiche;ad oggi tale servizio evidenzia limiti oggettivi dovuti in larga parte alla vetustà del materiale rotabile circolante oltre a lacune nel sistema di gestione da parte del soggetto incaricato;tali limiti, come più volte denunciato e documentato dal Comitato Pendolari Mugello Attaccati al Treno, rendono evidente la necessità di intervenire in modo tempestivo per recuparare livelli di qualità e di sicurezza appropriati;i ripetuti guasti ai mezzi, i principi di incendio fortunatamente domati prima che potesse accadere il peggio, i frequenti ritardi, i sovraffollamenti sulle carrozze, costituiscono ormai non l’eccezione ma la situazione abituale con la quale i pendolari sono costretti a convivere nella piena violazione dei loro diritti di utenti di un servizio pubblico;tale situazione è resa evidente e oggettiva dagli “indici di disservizio” elaborati da Trenitalia, dai quali emerge chiaramente che la linea Faentina costituisce la peggior linea ferroviaria della Toscana per puntualità e qualità del servizio;nell’ultimo Contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale sottoscritto da Regione Toscana e Trenitalia nel 2009, e valido fino al 2014, gli interventi per il rinnovo del parco treni non porterà di fatto a nessun investimento su materiale diesel circolabile sulla linea Faentina;a detta della stessa Regione e di Trenitalia nessun rinnovo dei mezzi può essere preventivato per il futuro visto che gli ultimi finanziamenti per l’acquisto di locomotori diesel da parte del governo risale al 2008 e che la prospettiva è quella di sovvenzionare solo materiale elettrico;alla luce di quanto prima, l’attuale situazione rischia di cronicizzarsi e di diventare il preludio ad un futuro incerto e segnato dal graduale deterioramento del materiale rotabile e quindi dall’ulteriore peggioramento della qualità del servizio;con l’Accordo quadro del 27 luglio 1995, con il Protocollo di Intesa del 24 aprile 1997, con l’Aggiornamento del 15 febbraio 2001, il Ministero dei Trasporti, la Regione Toscana, FS, Tav e in seguito la Provincia e il Comune di Firenze si accordavano per l’elettrificazione della linea Faentina indicando anche il finanziamento necessario all’intervento (35 miliardi di lire poi divenuti 30 milioni di euro) tale intervento costituiva uno dei principali investimenti riconosciuti al territorio del Mugello tra le opere “compensative” al passaggio della linea ad Alta velocità da quel territorio; con atto deliberativo del 2006 l’Assemblea della Comunità Montana del Mugello, denunciando le inadempienze dei soggetti firmatari degli accordi, aveva rivendicato lo stanziamento dei fondi previsti esprimendo la disponibilità degli Enti Locali interessati a dirottare gli stessi dal progetto di elettrificazione al potenziamento dell’infrastruttura (realizzazione di tratti aggiuntivi di interscambio a doppio binario) e a l’incremento e al rinnovo del materiale rotabile circolante sulla tratta;a distanza di 16 anni dalla sottoscrizione i suddetti accordi sono rimasti solo su carta e nessun stanziamento è stato realizzato per la linea Faentina; Rifondazione Comunista condivide, sottoscrive e fa propri gli indirizzi del documento “Patto per la Faentina” elaborato dal Comitato Pendolari Mugello Attaccati al Treno,e continuerà a battersi per il raggiungimento degli obbiettivi da esso perseguiti.
Boni Andrea Pinzauti Mauro Gruppo Rifondazione Comunista
istruzione
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CURIOSITà. Sono diversi i corsi di studi universitari apparentemente bizzarri
Quegli esami dai nomi un po’ così Annalisa Cecionesi
restare a bocca asciutta è comunque scongiurato. Alla facoltà di Agraria ci si può laureare infatti in “Tecnologie alimentari”. Ma non sperate che basti essere una buona forchetta. E le curiosità non riguardano solo corsi di studi e curricula. La riforma del 3+2 ha visto accumularsi, in questi anni, una mole crescente di insegnamenti, molti dei quali corrispondenti a pochi crediti. In sostanza, esami “in miniatura”, alcune volte opzionali, altre obbligatori, che talvolta lasciano perplessi gli stessi studenti, i primi a domandarsi dell’utilità di un insegnamento in relazione al proprio percorso di studi. Le stravaganze spuntano un po’ in tutte le facoltà dell’ateneo. A Scienze Politiche si possono superare gli esami di “Sociologia della vita quotidiana” o “Psicologia del corso di vita”. Nel piano di studi in Scienze dell’educazione sociale c’è l’insegnamento in “Emozioni e qualità della vita”. In altri casi occorre attivare i canali sensoriali: serve naso per superare l’esame in “Chimica degli aromi”, ad Agraria, e orecchio a Lettere, per passare “Etnomusicologia”. Tra le attività formative più divertenti c’è “Metodologie del gioco e dell’animazione”, insegnamento del corso di laurea in Scienze dell’Infanzia. Lo stesso si potrebbe dire di “Comportamento sessuale e riproduttivo”, sotto Biologia del comportamento. Un po’ meno spassosi, stando almeno ai loro appellativi indecifrabili, sembrano essere “Dendrometria”, “Auxologia” ed “Eco fisiologia forestale”. Dizionario in mano anche per “Criogenia” o “Econometria”. E la lista, volendo, sarebbe ancora più lunga.
“M
amma, ho preso 28 a raggi cosmici”. E il genitore, pieno d’orgoglio, continuerà a chiedersi che cosa mai stia studiando il figlio, dopo quell’esame dal nome enigmatico. A lasciare “perplessi” non sono soltanto le materie della facoltà di Scienze Fisiche e Astrofisiche, roba da cervelloni per antonomasia. Corsi e insegnamenti universitari (almeno apparentemente) stravaganti li ritroviamo infatti anche nelle facoltà più “insospettabili” dell’ateneo fiorentino. In alcuni casi sono bizzarri agli occhi dei non specialisti, o hanno nomi di difficile comprensione. Molte volte si tratta di attività formative non proprio determinanti per il percorso universitario di uno studente. E poco importa – almeno per il momento – se il ministro Gelmini ha dichiarato guerra ai corsi di laurea ritenuti inutili con l’intento di razionalizzare il sistema universitario. Gli studenti fiorentini hanno a loro disposizione un’ampia gamma di materie “fantasiose”. Ci si può laureare in “Produzioni legnose”, alla facoltà di Agraria. Oppure in “Scienze agrarie tropicali”. Ai non addetti suonerà strana anche la laurea in “Comunicazione strategica”, sotto Scienze Politiche, il cui appellativo evoca una trama di spionaggio più che un corso universitario. A Lettere, si può scegliere il curricula in “Informatica umanistica”, ma ce ne sono anche di più settoriali, come “Studi bilaterali italo-ungheresi”. E non poteva mancare neppure il cibo, nella genuina Toscana. Recentemente, in occasione della Biennale gastronomica fiorentina, è stata lanciata l’idea di fondare una facoltà di Scienze Gastronomiche nella città del giglio. In attesa di sapere se la proposta avrà un seguito, il rischio di
Tra gli insegnamenti ce ne sono tantissimi quantomeno fantasiosi: si spazia da vere e proprie lauree (come quella in “Produzioni legnose”) a semplici prove. Ad esempio “chimica degli aromi”, “Sociologia della vita quotidiana” o “Emozioni e qualità della vita”
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Febbraio 2011
IL PUNTO/1. Il regolamento comunale interviene per frenare la pericolosa moda dell’azzardo
Sale giochi, tante novità Giro di vite sulle aperture Giuditta Boeti
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ideopoker e slot machine, cambia tutto. Il nuovo regolamento comunale, voluto dal vicesindaco Dario Nardella, impone uno stop all’apertura delle sale giochi nel centro storico, senza tuttavia riguardare quelle già esistenti. E il primo blocco potrebbe arrivare per una nuova sala giochi in costruzione in via Pistoiese, la terza in appena 600 metri di strada. “L’obiettivo principale al quale abbiamo lavorato – spiega il vicesindaco – è quello di tutelare le persone più deboli e più esposte agli effetti negativi della frequentazione delle sale giochi, in particolare giovanissimi e anziani, che spesso non hanno strumenti per difendersi dalla proliferazione di pratiche a volte sconfinanti con la patologia”. Dunque, gli apparecchi “da intrattenimento” (dalle slot machine alle videolotterie e ai flip-
per) non potranno essere installati in esercizi che si trovino all’interno di luoghi di cura, scuole di ogni ordine e grado, impianti sportivi e nelle pertinenze di edifici di culto. Ristrettezze anche per la concessione dell’autorizzazione ad aprire nuove sale giochi che non potranno essere collocate entro 500 metri pedonali da scuole, luoghi di culto, ospedali, centri di recupero, case di cura e di riposo, sedi operative di associazioni di volontariato. In più, non potranno essere presenti all’interno di locali sovra e sottostanti le abitazioni. Ma le novità sono più stringenti anche per i gestori: nelle sale giochi e nei locali dove sono allestiti gli apparecchi dovrà essere esposta in luogo visibile la tabella dei giochi proibiti e la tariffa di ciascun gioco presente, mentre all’interno dovrà essere esposto un cartello che indichi il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni. I ragazzi al di sotto dei 14 anni potranno entrare soltanto se accompagnati da un genitore. Saranno inoltre i gestori
a dover prevedere una sorveglianza della sala e materiale promozionale per sensibilizzare al gioco responsabile. Infine, aperture, trasferimenti o variazioni nella gestione di sale giochi o nell’installazione degli apparecchi saranno subordinati alla presentazione della Scia (la nuova “Segnalazione certificata di inizio attività”) e tutti gli apparecchi potranno essere installati solo dopo la specifica autorizzazione della Questura. “Non c’è dubbio – aggiunge Nardella – che ogni cittadino deve avere la libertà di utilizzare queste macchine per divertirsi, ma l’amministrazione ha il compito di disciplinare il settore, anche perché cresce la pratica di cercare in questi giochi non svago, ma risposte che non possono arrivare”. Il vicesindaco ha poi ribadito che le norme e i divieti interessano anche le società e gli impianti sportivi, e ha auspicato che anche i circoli privati, sui quali il Comune non può intervenire direttamente, facciano propri gli indirizzi del nuovo regolamento.
obiettivo principale dei provvedimenti, che mirano a regolamentare la diffusione e la localizzazione degli “apparecchi da intrattenimento”, è quello di tutelare le persone più esposte al rischio dipendenza. A partire da giovanissimi e anziani
“storica”
sala giochi di via
nazionale
M. GHERARDINI Dipendente punto scommesse
MAURIZIO FALUGI Gestore ricevitoria
S. MONTELATICI Barista, 55 anni
“Aumentato il numero di stranieri”
“Giusto eliminare l’illegalità”
“Le slot sono meno gettonate”
“Vanno di moda i giochi mordi e fuggi anche se le slot non perdono la loro clientela fissa. Viene gente di tutti i tipi, in maggioranza stranieri e a volte anche gente poco raccomandabile. Che regolamenti, nazionali e comunali, abbiano colpito e fatto calare il gioco è inevitabile, ma sono sempre stato d’accordo, è giusto eliminare l’illegalità”
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“Di slot ne ho una sola e non funziona tanto, o meglio non tanto quanto il ‘gratta e vinci’ e altri giochi più immediati che consentono soprattutto di vincere di più. È questo che la gente cerca in momenti di crisi: le slot attirano solo chi ama veramente il gioco, le vincite sono ridotte, al massimo 100 euro”
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“Di lavoro ce n’è, a volte anche troppo. La clientela fissa è rionale, fatta dagli abitanti dei dintorni che amano giocare. Negli ultimi anni poi è aumentato il numero degli stranieri. Molti scommettono e giocano: chi ha la possibilità per farlo fa entrambe le cose e dove girano soldi, chiaramente si gioca”
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IL PUNTO/2. Il popolo dei giocatori è composto soprattutto da immigrati e non conosce aggregazione
Straniero e “solitario”, è questo l’utente-tipo Sara Camaiora
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l popolo dei giocatori? Strano, fuggitivo e variegato. Nel corso degli anni è riuscito a cambiare età, provenienza e abitudini, costretto da svariate normative a frequentare volta per volta luoghi diversi in cui poter coltivare il proprio passatempo. Sono cambiati anche i giochi, ormai non più per ragazzi devoti solo al digitale, che ormai hanno rimpiazzato le vecchie macchinette. Di sale giochi propriamente dette a Firenze ne sono rimaste poche: si possono contare sulle dita di una mano. Storica la Futuregames di via Nazionale, popolata praticamente nella sua totalità da stranieri, come riferisce un vecchio dipendente, che preferisce non rivelare il suo nome. “Qualche studente si vede la mattina, ma in generale vengono solo immigrati, soprattutto in orario pomeridiano o serale, e usano il biliardo e le slot - spiega - nei primi anni 2000 era sempre pieno di gente, ora l’affluenza è calata, giocano tra loro immigrati della solita provenienza e non c’è alcuna aggregazione”. Il panorama da lui descritto si riscontra chiaramente in un normale sabato pomeriggio, verso le cinque, quando un gruppo di orientali gioca insieme al biliardo mentre altri stranieri, di origine slava, sono alle slot. Ha una clientela fissa da molti anni e non sembra risentire eccessivamente della crisi un’altra sala giochi di vecchia data, quella di piazza San Marco. “Al
90 per cento la gente che viene è sempre la solita”, racconta Lorenzo, un dipendente, mentre un altro, Marco, aggiunge: “Effettivamente un po’ di calo nell’ultimo anno c’è stato, anche se la frequenza è molto variabile, dipende dai periodi dell’anno”. Posti per giocare in città ne sono rimasti comunque molti: un gran numero di bar, circoli, tabaccherie e ricevitorie ha infatti installato almeno un paio di slot. La clientela è in maggioranza straniera in quelli del centro, mentre è composta un po’ dai “soliti noti” del quartiere in quelli delle periferie. Facile che chi scommetta abbia qualche soldo in più per giocare alle slot, anche se in molti sono convinti che anche questo settore abbia avvertito la crisi. “Ci sono praticamente solo immigrati che fanno lavori notturni e passano la loro giornata qui”, spiega Matteo Vacca, dipendente di un punto giochi e scommesse in via Guelfa, che parla inoltre di “un calo evidente negli ultimi 2 o 3 anni”. “Chi spende è straniero, il centro ormai è solo per loro”, commenta Lorenzo Perazzi, titolare di una ricevitoria tabacchi in via dei Servi, dotata di una slot. Sia stranieri che italiani in un punto scommesse in via Campofiore, dove l’età dei clienti “non supera i 50”, secondo il gestore Roberto Torricelli. I giocatori, insomma, di varie età o nazionalità, a modo loro resistono ma evitano di esporsi e parlare di sé. “Sul gioco non c’è crisi, soprattutto se c’è la possibilità di vincere velocemente”, commenta il cliente di un bar con slot in via Gioberti.
FRANCO PERTICI Tabaccaio, 50 anni
B. MENCARINI Insegnante, 26 anni
B. VATTERONI Studentessa, 23 anni
“Per ora non installo i giochi”
“Adesso la clientela è cambiata”
“Non mi sono mai appassionata”
“Le slot non mi sono mai piaciute né mi interessano. Preferisco il gioco istantaneo e vedo che è quello che funziona, ma le slot sicuramente vanno ancora per la maggiore, nonostante la crisi e i tempi che cambiano. Alla gente piace giocare, è l’unica spiegazione, ma per ora resisto e preferisco non metterle in tabaccheria”
“Ho frequentato una sala giochi quando ero adolescente, ma si trattava di una sala con videogiochi, biliardino, flipper e ping-pong, frequentata solo da altri adolescenti. Adesso con le slot e i video poker è cambiato tutto, anche la clientela delle sale, che spesso non mi sembrano più posti raccomandabili”
“Mi è capitato di andare in sala giochi qualche anno fa ma non mi sono mai appassionata e non so assolutamente chi le possa frequentare negli ultimi anni. Mi piacciono i videogiochi, i classici giochi per il computer o quelli online, invece, soprattutto quando permettono di interagire con altre persone”
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l’inchiesta
Febbraio 2011
DOSSIER/1. Su 121mila disoccupati, 70mila hanno meno di 30 anni. 20mila fanno un tirocinio
I giovani toscani in rampa di lancio Il piano della Regione: gli stagisti avranno diritto a uno stipendio, gli under 34 potranno contare su contributi per l’affitto e credito facilitato. una ricetta da 300 milioni Francesca Puliti
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amboccioni addio, almeno in Toscana. Gli stagisti avranno uno stipendio, le coppie under 34 consistenti contributi per l’affitto e chi vuole aprire un’attività potrà accedere al credito a condizioni agevolate. No, non si tratta di slogan, né di pure e semplici linee programmatiche, ma di un piano concreto già approvato in giunta regionale. Che diventerà operativo in tutto e per tutto entro giugno 2011. Già, perché l’anno che si è da poco aperto, secondo il governatore Enrico Rossi, sarà l’anno dei giovani, l’anno dell’indipendenza economica e dell’abbandono del tetto materno. A questo scopo, da qui al 2013, la Regione investirà 100 milioni ogni anno, attivando al tempo stesso una sorta di circolo virtuoso tra aziende, enti pubblici, fondazioni e istituti di credito, ognuno chiamato a fare la propria parte. A partire proprio dal capitolo lavoro. Dei 121mila disoccupati toscani, 70mila hanno meno di 30 anni. E degli oltre 20mila giovani che svolgono un periodo di tirocinio e formazione in azienda la stragrande maggior parte non è retribuita. Ma da giugno si cambia. La repubblica degli stagisti avrà una sorta di busta paga: 400 euro al mese, di cui 150 a carico della Regione stessa (finanziati con fondi europei) e 250 a spese dell’azienda (al massimo per 12 mesi). Inoltre il datore di lavoro potrà contare su un incentivo da 6mila euro per assumere il tirocinante. Sempre in tema occupazione, 45 milioni di euro saranno destinati a incrementare il servizio civile, in modo da finanziare 3mila volontari per i prossimi 3 anni. Ad oggi, infatti,
le risorse stanziate bastavano a coprire solo 700 posti a fronte di 2.700 domande presentate nel 2010. Buone nuove anche per chi volesse dare concretezza a una propria idea imprenditoriale: assicurati per il prossimo triennio i sostegni ai giovani professionisti e a chi avvia un’impresa. In più, 30 milioni saranno destinati a incentivare chi si lancia nel settore dell’agricoltura. Incrementati anche i prestiti d’onore per la formazione all’estero: fino a 50mila euro per sostenere le spese di master o simili. Anche se il prestito sarà vincolato al “rientro dei cervelli” in terre toscane. Per uscire di casa, invece, arrivano consistenti contributi
Busta paga da 400 euro per i tirocinanti a partire da giugno. E incentivi a chi poi li assume mensili per il pagamento dell’affitto e per l’acquisto della prima casa. Infine la partita del credito. Da Fidi Toscana, la finanziaria regionale, nascerà una nuova costola, chiamata Fidi Giovani, specializzata nel sostenere prestiti a condizioni agevolate per gli under 34 che abbiano intenzione di avviare un’attività imprenditoriale. Ma stavolta senza vincoli legati al carattere “innovativo” dell’impresa. Perché sarebbe una novità già abbastanza grande riuscire a dare un tetto e un lavoro alle migliaia di ragazzi di casa nostra.
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Soldi a chi lascia il tetto materno
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l 30% dei toscani tra 30 e 34 anni vive ancora sotto il tetto materno”: parola del presidente della Regione Enrico Rossi. Che ha deciso di spronarli a lasciare la natia dimora attraverso una serie di contributi “appetitosi” per l’affitto e l’acquisto della prima casa. Per i prossimi tre anni i giovani genitori in affitto potranno contare su 200 euro al mese, mentre le coppie senza figli o i single che convivono (studenti e lavoratori fuori sede) ne avranno a disposizione 150. L’erogazione dei contributi partirà a luglio, quando la fase burocratica sarà giunta a compimento, anche se il meccanismo di assegnazione è ancora da stabilire, così come la soglia massima di reddito per accedervi. Ma “sarà piuttosto alto – assicura Rossi – e privilegeremo gli over 30”. Quale che siano i criteri la graduatoria dovrebbe contare decine di migliaia di coppie. Rinnovato il contributo per l’acquisto della prima casa, o meglio per il pagamento del mutuo. A questo capitolo la Regione Toscana destinerà un fondo complessivo di trenta milioni di euro. La novità sta nella possibilità, tuttora
al vaglio degli uffici regionali, di stipulare un accordo con i costruttori edili, in modo che, dopo un periodo di locazione a canoni migliori di quelli di mercato (stabilito in un massimo di quattro anni), il beneficiario possa avere l’opportunità di trasformare l’affitto in acquisto a prezzo agevolato. Da un lato il costruttore che aderisce potrebbe usufruire di un contributo (al massimo trentamila euro in caso di acquisto da parte dell’affittuario), dall’altro i giovani che rientrano nel progetto potrebbero contare su 150/200 euro al mese per i primi quattro /F.P. anni di affitto.
l’inchiesta
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DOSSIER/2. Le opinioni dei responsabili di cinque istituti di credito, i “salvadanai” del territorio
“Aiutate i ragazzi”. “Siamo pronti” L’appello del governatore Enrico Rossi: sulla questione giovanile serve il sostegno di tutta la società. Le banche rispondono: faremo la nostra parte. E illustrano le iniziative e i prodotti che hanno già attivato Cr Firenze - Intesa San Paolo
Banca del Chianti e Monteriggioni
Bcc di Pontassieve
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Mutui per i precari e un aiuto per la casa
impegno di Banca CR Firenze e del gruppo Intesa Sanpaolo in iniziative a favore dei giovani ha radici lontane”, dice Luciano Nebbia, direttore generale di Banca Cr Firenze. “Dal giugno del 2007 il gruppo ha attivato mutui anche per giovani con contratto di lavoro atipico e dall’aprile 2008 abbiamo prestiti per investire nella formazione. Siamo stati i primi – continua Nebbia – a sospendere la rata dei mutui, e nel 2010 il nostro gruppo ha assunto mille giovani a livello nazionale”. Dunque la conclusione non può che essere una: “Concordiamo con il governatore Rossi: è necessario consentire ai giovani di sviluppare le proprie capacità professionali e di guardare con fiducia al domani”. A questo proposito, Nebbia ricorda il progetto Carta “Ila”, avviato con la Provincia di Firenze e dedicato ai giovani che vogliono intraprendere un percorso di auto-imprenditorialità. Tra le proposte della banca ci sono la Carta Superflash, una prepagata che permette di fare operazioni bancarie senza avere un conto corrente; il conto corrente online zero canone e zero spese; il “prestito giovani” (fino a 30 mila euro), rivolto a chi ha tra i 18 e i 35 anni (anche se ha un lavoro atipico), così come il “Mutuo Domus Giovani”, dedicato all’acquisto della prima casa (importo fino a 250 mila /L.B. euro).
la carta a costo zero per gli adolescenti
giovani rappresentano le fondamenta della nostra società”, dice Tiziano Cappellini, responsabile marketing della Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni. E aggiunge: “Per la nostra banca non si tratta soltanto di parole di circostanza, ma di una convinzione dimostrata dall’impegno e dalle opportunità concretizzate, a più riprese, nel corso del tempo”. “Anche per questo – continua Cappellini - i concetti espressi dal Presidente della Regione, Enrico Rossi, ci trovano in assoluto accordo. I giovani, oggi più che mai, hanno necessità di accompagnare volontà, energie ed entusiasmo con strumenti concreti. Opportunità che consentano ai nostri ragazzi di mettere le ali ai loro progetti”. Le proposte per i clienti più giovani della Banca del Chianti spaziano dai depositi al risparmio per bambini fino a dieci anni alla carta prepagata a costo zero per gli adolescenti, che può essere ricaricata direttamente dai genitori attraverso sms (a cui si affianca anche un ‘social network’ con il quale ascoltare radio, scaricare musica o inviare sms gratuiti). Altre iniziative importanti della Bcc del Chianti sono i finanziamenti per l’acquisto della prima casa o per l’avvio di imprese: l’istituto bancario, per i primi tre anni, si accolla /L.B. parte degli oneri d’interesse.
Aiuti e corsi dall’asilo al dopo università ragazzi sono il futuro, si dice. E invece, dice Francesco Faraoni, direttore generale della Bcc di Pontassieve, “i giovani sono soprattutto il presente e così vanno visti: con le loro esigenze e aspirazioni di oggi”. Per questo la banca di credito cooperativo di Pontassieve vede con molto favore il Piano Giovani della Regione. “Il governatore Rossi chiede una mano? Noi siamo qui, a braccia aperte. Sosteniamo già diverse iniziative di questo tipo, ma possiamo farne anche di più”. La Bcc di Pontassieve ha organizzato corsi come “Imprenditori si diventa”, per i giovani che vogliono avviare un’attività, e “Self marketing” per chi cerca aiuti preziosi in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro (da come redigere un curriculum vitae a come affrontare un colloquio). E poi prodotti bancari dedicati alle giovani coppie, come “Bcc Nido”, il finanziamento che ha come obiettivo quello di ridurre di circa il 50% l’onere mensile derivante dalla retta dell’asilo nido, o “Bcc Bebè” che prevede la fornitura gratuita di pannolini per sei mesi. “Siamo l’unica banca in Italia a proporre mini-prestiti a tasso zero per il finanziamento di corsi post-laurea o di esperienze Erasmus”, spiega Faraoni. “Il nostro motto è ‘largo ai giovani’ e non potreb/P.C. be essere altrimenti”.
prestiti agevolati per i nuovi arredi
on ci tireremo indietro”. Il direttore del Credito cooperativo del Valdarno fiorentino-Banca di Cascia, Paolo Bracaglia, risponde così all’appello del governatore Rossi agli istituti bancari. “È importante – aggiunge - il fatto che la Regione agisca sussidiariamente e chieda la collaborazione, per questo progetto, delle categorie economiche, dei sindacati, delle istituzioni religiose, delle fondazioni e delle banche. Noi siamo ben lieti di fare la nostra parte, tanto più che siamo già su questa strada”. La Bcc del Valdarno fiorentino, infatti, ha già all’attivo diverse iniziative a favore di giovani e giovanissimi: ad esempio gli sconti del 15% sull’acquisto di libri scolastici in librerie convenzionate (Operazione Scuola) e i premi in denaro agli studenti meritevoli del Valdarno Fiorentino (diplomati con 9 e 10 alla medie inferiori), diplomati delle superiori e laureati (Premio Scuolamica). E poi il progetto Giovani, che prevede l’apertura gratuita di un conto corrente per chi ha dai 14 ai 24 anni, finanziamenti a tasso agevolato agli studenti universitari e alle giovani coppie per le spese di arredo della loro abitazione. “Cerchiamo anche – conclude Bracaglia – di dare il massimo supporto in termini di consulenza nella realizzazione di business plan dei giovani aspiranti imprenditori e massima attenzione ai finanziamenti per /P.C. l’imprenditoria giovanile”
Bcc di Impruneta
Sostegno alla “baby-imprenditoria” e premi agli studenti più bravi
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ll’appello della Regione, il presidente della Bcc di Impruneta Cesare Vegni risponde così: “Da oltre un decennio sosteniamo iniziative nel campo della scuola e nel particolare momento di ingresso
nel mondo del lavoro”. Per esempio i buoni per l’acquisto del materiale scolastico, libri compresi, e la manifestazione “Impegno Premiato” per gli studenti che si sono contraddistinti con il massimo dei voti. E
poi il conto corrente Giovani e quello Universitari.”In accordo con i consorzi fidi regionali – dice Vegni – abbiamo riservato sia un ‘Credito all’imprenditoria’ che un finanziamento volto a rateizzare le tasse per
l’iscrizione universitaria. A questi si aggiunge l’adesione all’iniziativa statale ‘Diamogli Credito’ che, per la nostra banca, si compone di un finaziamento /P.C. a tasso 0 per i giovani universitari”.
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tempi moderni
Febbraio 2011
LA MODA/1. Sono sempre di più i locali dove si può sorseggiare un drink mentre si legge
Quando il caffè si trasforma in salotto Dalle librerie ai caffè letterari: Firenze si sta adeguando alle mode d’oltremanica mettendo a disposizione spazi dove sfogliare un libro e chiacchierare Ludovica V. Zarrilli
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ll’estero va di moda già da tempo: prendi il tuo libro (per i più tecnologici, va bene anche il computer), ti infili in un cafè, ordini da bere e rimani lì a leggere in tranquillità, in attesa dell’amico/a con il quale avevi fissato un incontro o aspettando che arrivi l’ora dell’appuntamento di lavoro o della prossima lezione all’università. Non c’è niente di più rilassante di un buon caffè in compagnia di qualcosa da leggere. Anche la bella Florentia sembra aver capito che questa formula funziona, e ha cominciato a mettere a disposizione degli spazi dove il caffè non è più il solito “un sorso e via”, ma un piacere da gustare lentamente. I primi ad aver offerto una soluzione a questa nuova necessità sono i titolari della libreria Edison, sotto i portici di piazza della Repubblica, che ormai da tempo mette a disposizione non solo una delle più fornite vetrine della città, ma anche una caffetteria che funge da perfetto luogo di incontro. Stesso discorso vale per le vicine librerie Melbook e Martelli, a due passi da piazza Duomo. Per trovare un ambiente più intimo basta andare a cercare tra le viuzze che si snodano tra il centro e gli immediati dintorni. Proprio vicino a piazza della Signoria c’è Brac (via dei Vagellai), libreria d’arte contemporanea e cafè letterario, che oltre ad avere un ampio spazio dove leggere e conversare offre un menù a base di piatti vegetariani e vegani di tutto rispetto. Un altro posto dove assaporare il piacere di sfogliare delle pagine con il sottofondo di una musica soffusa é Cuculia (via dei Serragli 1/r e 3/r), dove sempre secondo lo stesso principio si mangia (cucina mediterranea), si beve ma, soprattutto, si legge. Poco lontano c’è anche la frequentatissima Libreria La citè (borgo san Frediano, 20r), dove i libri ci sono e lo spazio pure, però viene sfruttato soprattutto per dibattiti e musica dal vivo. Sempre nella zona dell’Oltrarno, a poche centinaia di metri da porta Romana c’è Mama’s Backery (via della Chiesa 34/r), che ha porta-
to nel centro di Firenze un concept puramente statunitense, abbinando a tazzone di caffè bei piatti in stile Usa (bagels, club sandwich e torte di ogni genere) e lasciando tavolini e poltrone a disposizione di chi ha voglia di studiare o leggere spilluzzicando qualcosa. Dulcis in fundo, per gli amanti dell’arte contemporanea c’è l’Ex3 contemporary art cafè (viale Giannotti 81), che tra una visita a una mostra e l’altra offre ai passanti riviste votate al mondo dell’arte, qualche comodo posto a sedere e ottimi drink, preparati con amore da un team di giovanissimi.
LA MODA/2. Diverse le compagnie che portano i loro spettacoli in ristoranti e non solo
Se il teatro si siede a tavola per cena S
e le persone non vanno a teatro è il teatro ad andare dalle persone. Proprio dove si crede di non poterli scorgere ci sono attori, voci vive, trame semplici che fanno compagnia nei bar e nei ristoranti. “Basta poco - afferma Fabio Baronti, fondatore della Compagnia delle Seggiole, arrivata alla sua 250esima replica dei celebri Radiogialli - bastano dei leggii, dei microfoni, una presa di corrente e il gioco è fatto!”. Un teatro affidato alla parola e una volontà, quella di Baronti, che è evidente sin dal nome della sua Compagnia, che predilige scenografie scarne, affidate per lo più a semplici sedie. Lo spettatore ideale è il commensale dei ristoranti che, munito di carta e penna, si scervella tra una portata e l’altra per comprendere, in base al racconto degli attori, chi è l’assassino. Non solo gialli e non solo intrecci tra le tavole dei ristoranti fiorentini, ma spettacoli d’ogni genere. La compagnia Teatro degli Ignudi, ormai alla 50esima replica di “Cafè Santiago de Cuba”, fa irruzione nei locali
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e invade gli spazi da cocktail della “Firenze bene” con storie di vite spezzate e al margine. Dieci attori che si mescolano, senza preavviso, invadendo spazi inusuali e astanti sorpresi. “Il teatro non è un edificio, ma un territorio. Non è un condominio a cui bussare ma è il condominio stesso - racconta l’attore Henry Bartolini - mi dà claustrofobia pensarlo come luogo fisico, portare fuori il teatro, portarlo tra la gente, è il miglior uso possibile”. Si ride, si mangia, ci si lascia accudire in un gioco garbato capace di sedurre anche chi, come Flavia, non è abituata al teatro: “Ero qua solo per una pizza e mi trovo nel bel mezzo di una commedia”. O chi, come Paolo, non se lo può più permettere: “Trovo geniale il fatto di offrire con pochi euro in più sul prezzo del menu un’ora di spettacolo”. Il “teatro a tavola” diventa così una sorpresa che investe gli spettatori, riempie la sala e accorcia immediatamente le distanze in quello che è un unico palcoscenico per pub/G.N. blico e attori.
DANZA IN FIERA. Dal 24 al 27 torna l’appuntamento con la kermesse dedicata al ballo. In tutte le salse
In punta di piedi fino alla Fortezza L’edizione numero sei della manifestazione che riunisce a Firenze il meglio
PER I PIÙ PICCOLI
tra ballerini, ospiti speciali e vetrine su misura di dancer si preannuncia ancora
Fiabe della buonanotte con tramvia protagonista
più spumeggiante delle precedenti, con tanti personaggi e più spazio per lezioni, stage e audizioni. Per dare a tutti l’occasione di salire sul palco Barbara Biondi
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allerini di tutto il mondo unitevi, torna l’appuntamento fiorentino con Danza in Fiera, la più grande kermesse dedicata al mondo della danza e dei ballerini, dal 24 al 27 febbraio alla Fortezza da basso. 65mila metri quadrati distribuiti in 14 padiglioni, 5 palchi e tre piste, dove sbizzarrirsi a ritmo di musica, mettersi alla prova con lezioni studiate ad hoc per ogni tipo di passione danzereccia e incontrare i propri beniamini del cuore. Dopo cinque edizioni sempre più frequentate, l’appuntamento numero sei si preannuncia ancora più scoppiettante, con un calendario che vede fare capolino alcuni dei più interessanti nomi del panorama della danza nazionale e internazionale. Come sempre ci saranno i giovani artisti reduci da Amici, talentuosi ragazzi appena usciti dagli studi del reality targato Mediaset condotto dalla mattatrice Maria De Filippi. I ragazzi sarnno coinvolti ogni giorno in esibizioni, talk show ed incontri, in collaborazione con Blue Production. Sarà anche possibile ammirare i migliori giovani talenti del nostro paese nell’evento On Stage – Concorsi in Scena dove si esibiranno i vincitori dei più importanti concorsi che si svolgono in Italia. E ancora, momenti dedicati al balletto classico e alla danza del ventre, all’hip hop e alla samba: sono tantissimi gli eventi che aspettano il pubblico in questa sesta edizione. Come Expression 2011, il più grande concorso di danza d’Italia o il Made in Cuba Festival, un evento nell’evento, dedicato ai ritmi, alla cultura e alla musica dell’isola caraibica. Gli appassionati di Broadway potranno invece assistere al Musical Day 5, durante il quale si sfideranno le più talentuose scuole italiane, oppure provare in prima persona il workshop di canto e ballo della Scuola Professione Musical di Parma sulle coreografie di Mamma Mia! e La Bella e la Bestia insieme ai protagonisti dello spettacolo. Per chi vuole vivere in prima persona Danzainfiera c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le centinaia di
lezioni aperte a tutti di ogni stile e disciplina: dalla rumba al cha cha cha, dalla danza jazz alla salsa, dal country alle danze orientali. Perfino le lezioni di Cheerleading con la Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico e Dance! Insomma, davvero tutti potranno trovare il ritmo giusto per divertirsi e stare in forma. Inoltre, in collaborazione con Cruisin, un’intera area di ben 500 metri quadrati sarà quest’anno dedicata al Pilates, con aule
e programmi nuovi e originali come Yoga 2 Dance e tanti altri. Ma non è tutto. Danza in fiera dà spazio anche alla danza sportiva con i Campionati del Mondo, Coppa del Mondo e Campionati Italiani insieme a ANMB, FIDA e IDC e tantissime discipline dal tango, alla salsa, dal mambo alla bachata, fino al liscio e perfino al Rock’n Roll e al Boogie Woogie. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. E allora, che inizino le danze!
IL LOCALE. Ha aperto da poche settimane il club della musica alternativa
logic: nasce il tempio della cultura street L
ogic Club, così si chiama, ed è la conseguenza logica (manco a dirlo) di un percorso nato più di sette anni fa quando Omar Rashid ha fondato il progetto Gold, network che porta in città un po’ dello stile steet newyorkese. Logic, in via de’ Macci 79r, è il nuovo club delle notti fiorentine, un luogo studiato su misura per rispondere ad un’esigenza precisa, quella di far vivere lo stile, la musica e le atmosfere d’oltreoceano anche nella città del giglio. Sin dagli albori di Gold, nato dopo un’esperienza negli States di Omar, uno dei cavalli di battaglia è sempre stato lo spirito di aggregazione che è passato dal punto vendita di via Verdi, ai locali cittadini fino a spazi adibiti a tutt’altro uso (un esempio su tutti il museo di arte contemporanea EX3 dove vengono organizzate serate “danzanti” a tema); dall’abbigliamento Gold è riuscito a passare, contaminando la città e contaminandosi, ad una dimensione più ampia, che cerca di sviluppare una cultura street a trecentosessanta gradi, che affonda le sue radici su una solida, imperitura base: la musica. Grazie all’incontro con Bar Argentina, realtà innovativa nata nel
2008 dall’unione di Dario Bastianelli con Gianluca Tozzi, e soprattutto grazie allo spirito di Lapo Cupini e Marco Palagi nasce l’idea di creare un vero e proprio spazio da destinare ai vari progetti satellite che da sempre caratterizzano il mondo di Gold. La cura dello spazio Logic viene affidata all’interior designer Davide Gori che riesce a resuscitare un ex locale di culto degli anni 90, il Maramao, e a renderlo nuovamente operativo. “Il Logic sarà finalmente il palcoscenico che è sempre mancato in questi anni e che permetterà a tutti gli ideatori del progetto di sviluppare idee che erano sempre state limitate dall’assenza di uno spazio – spiega Omar Rashid - Ciò non andrà certamente a diminuire la presenza di eventi in città o nei vari luoghi che erano già stati “conquistati”, ma fornirà la possibilità di realizzare tantissime iniziative che fino ad ora venivano “castrate” sul nascere”. Tra le tante ci sarà finalmente lo spazio per corsi, workshop e mostre. Per proposte potete scrivere direttamente a logic@goldworld.it. L’ingresso è riservato ai soci, /L.V.Z. ma è possibile associarsi sul posto oppure on-line.
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osa succede se tre giornaliste fiorentine diventano mamme e cominciano a raccontare fiabe frutto della loro fantasia ai loro bambini? Succede che nasce “La tramvia che scappo via e altre storie” (Edizioni Accademia dell’iris), una summa dei racconti venuti fuori dalla vena creativa di queste mamme in erba, un po’ contaminate dal loro lavoro di tutti i giorni, quello di croniste. Ecco che allora la protagonista di uno dei racconti non è una banale cappuccetto rosso ma la tanto sospirata tramvia, che si ribella ai suoi binari perché stufa del solito tragitto fino a Scandicci, oppure una bambina che si perde alla stazione di Santa Maria Novella scoprendo un incredibile segreto. E ancora, tra le tante c’è anche un sorprendente dialogo notturno fra la statua di Giovanni dalle Bande Nere e il manichino di un negozio di San Lorenzo e Anna che torna piccola nella sua San Niccolò. Firenze (e non solo) in fiaba, filastrocca e racconto attraverso l’immaginazione di tre giornaliste professioniste fiorentine, amiche e neo mamme, che si cimentano nella scrittura per bambini. Ma anche storie curiose e incredibili che arrivano dal fondo del mare, dai misteri di una pineta, dalla polvere sopra un mobile e dalla pasta di pane. Viaggi della fantasia che Susanna Bonfanti (Canale 10), Chiara Brilli (Controradio) e Lisa Ciardi (La Nazione) narrano ai loro bambini, Alessandro, Emma e Giulio e a tutti quelli che vorranno leggerli, ascoltarli o vederli attraverso le inconfondibili illustrazioni del noto disegnatore e cartoonist Giovanni Beduschi, ispirato dal suo piccolo Riccardo. È nato così, dalla voglia di sfruttare la passione per la scrittura in un ambito diverso da quello lavorativo, piegandola ai gusti dei propri figli, il libro “La tramvia che scappò via e altre storie”. Tre giovani croniste, di età compresa fra i 31 e i 33 anni, abituate a piegare quotidianamente la creatività alle esigenze di tre media diversi (radio, tv e carta stampata), hanno scelto di fare insieme un tuffo nella fantasia. Ne sono nate filastrocche e fiabe che mantengono però sempre qualche legame con la realtà e con la cronaca. Il libro “La tramvia che scappò via e altre storie” raccoglie in tutto otto fiabe, una filastrocca e /B.B. tantissime illustrazioni.
cultura
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GLUE. Un collettivo di ragazzi fa rinascere uno spazio per spettacoli, musica, arte e famiglie
nuova vita per l’ex teatro del vernacolo Ludovica V. Zarrilli
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ar rivivere un luogo che era stato completamente (o quasi) dimenticato è una grossa responsabilità, ma armandosi di forza, coraggio e un po’ di buona volontà (che non gusta mai), i ragazzi del collettivo Glue – Alternative concept space Firenze sono riusciti a far rinascere dalla polvere il vecchio teatro dell’Affrico. Tutto nasce da un’esigenza di Simone Giuliani, che nella vita di tutti i giorni fa l’architetto e che si era messo in testa di rispolverare un’idea mai assopita, ovvero quella di creare uno spazio polivalente dove la gente del quartiere (ma non solo) potesse stare insieme, “per non passare le domeniche pomeriggio al centro commerciale o le serate davanti alla tv”. E’ stato così che alla fine dell’estate quello che fino alla fine degli anni Settanta era stato uno dei più frequentati palcoscenici dediti al vernacolo, il Teatro dell’Affrico, sul viale Manfredo Fanti al civico 20, è tornato ad essere uno spazio interattivo, vissuto non solo come teatro ma anche come location per concerti, mostre, cineforum e spettacoli su misura di bambino. “Dopo un periodo di splendore, dagli anni Sessanta fino ai primi anni Ottanta - spiega Simone – il teatro del circolo ricreativo dell’Affrico aveva chiuso i battenti, diventando un magazzino. E’ stato quando ho visto questo posto che mi è tornata alla mente questa vecchia idea e insieme a qualche
amico ho cominciato a spargere la voce per creare un collettivo”. La risposta è stata molto più positiva di quanto i ragazzi si aspettassero ed è stato così che nel giro di qualche mese “abbiamo ripulito, sistemato, comprato arredi, tinteggiato l’ambiente e poi ci siamo divisi i ruoli e abbiamo buttato giù un programma il più variegato possibile. E la risposta fortunatamente c’è stata. Questo vuol dire che non era solo una mia esigenza, ma che eravamo in
Un’alternativa ai centri commerciali e alle serate passate davanti alla tv
molti a volere un posto come questo”. Spettacoli, concerti e eventi in genere sono tutti ad ingresso gratuito, l’unica cosa da pagare è la tessera associativa (che costa 10 euro). “Se il progetto riesce ad andare avanti in questo momento è solo grazie ai volontari”, spiega Simone che racconta come questi quattordici ragazzi, che nella vita fanno tutt’altro, siano riusciti a mettersi insieme per dare vita ad un sogno che non ha niente a che vedere col business e che va avanti solo ed esclusivamen-
l’interno di
glue (foto antonio viscido)
te grazie al tesseramento dei nuovi soci. Ad oggi sono già 1500 le persone che hanno voluto testare l’esperienza Glue e che, a giudicare dai numeri, ci sono anche tornate volentieri. Simone, che è un po’ la mente del gruppo, lo definisce “più che un
teatro un laboratorio, dove si respira una bella aria, dove l’approccio non è così professionale ma un po’ più da salotto, e ci piace per questo, perché qui tra divani e poltroncine ci si sente un po’ come a casa”. Info: www.gluefirenze.com.
LA RECENSIONE. In libreria il primo lavoro del giornalista Mauro Bonciani
le battaglie che hanno fatto la Toscana M
ontereggi, Montaperti, Campaldino, Altopascio, Anghiari, Gavinana, Scannagalli. Luoghi ameni di una Toscana minore, per molti. Teatri di feroci battaglie, quelle vere, militari, per pochi altri. “Le grandi battaglie toscane” è il primo libro di Mauro Bonciani, giornalista fiorentino, e ci aiuta a ricordare che questa dolce terra, cartolina di colline tra uliveti, vitigni e cipressi, è stata spesso insanguinata da alcuni dei più cruenti eventi bellici della storia italica. Del resto, come scrive Paolo Ermini nella prefazione, “Non sempre essere orgogliosi del passato significa anche conoscerlo”. Bonciani, con il suo debutto storico-letterario, viene in
soccorso delle nostre lacune, perché conoscere quello che di notevole è trascorso serve anche a comprendere il presente, da dove viene, insomma, quello che l’autore definisce il “radicatissimo campanilismo” di questa regione. Il libro di Bonciani, edito da “Le lettere” (pagg. 149, euro 14,90), oltre alla cronaca piacevole (se così si può dire…) delle storie di eserciti e condottieri, nobili e plebe, contiene diverse schede dello storico Ugo Barlozzetti e numerosi illustrazioni, riproduzioni di miniature e dipinti famosi, ma anche foto in bianco e nero dell’ultima guerra mondiale. Il volumetto, infatti, si chiude con la liberazione di Firenze e i combattimenti dei
partigiani a fianco degli Alleati per cacciare i nazisti dalla città. Ma Firenze è protagonista anche di un capitolo centrale, dedicato all’assedio del 1529-30, che si chiuse, stavolta, con la resa della Repubblica e la definitiva affermazione del potere dei Medici. Fuori location, c’è anche la battaglia di Curtatone e Montanara, raccontata dal versante dei volontari toscani. “Storie, non un libro di storia”, tiene a precisare Bonciani. Ed è così, perché in ogni racconto di battaglie c’è sempre un personaggio o una curiosità dimenticata che viene alla ribalta, un fatto che proveremo a rileggere per sfatare luoghi comu/C.B. ni o per riconfermarli.
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IL CASO/1. Sembrava destinato ad andarsene a gennaio, poi la società lo ha dichiarato incedibile. Ma…
parte, non parte… il tormentone Gilardino Il comunicato stampa del club gigliato pareva aver messo la parola fine alla questione, ma le affermazioni dell’attaccante hanno lasciato in molti più di un dubbio. “Qui sto bene, ma il mio futuro non lo decido da solo”
alBerto gilardino
Cristina Guerri
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ira e rigira, il tormentone è sempre il solito. Gilardino resta? Oppure va via? L’interrogativo legato al futuro dell’attaccante viola non ha dato tregua nel 2010, e si ripete anche in questo inizio 2011. La telenovela era cominciata lo scorso aprile, quando l’ex attaccante del Milan se ne uscì con alcune dichiarazioni abbastanza dubbiose riguardo il famoso “Progetto Viola”. Pensieri che Andrea Della Valle definì “sbagliatissimi” e che raffreddarono il clima tra i due. Ma torniamo al recente passato. E alle continue voci di mercato che volevano già da gennaio Alberto come prossimo centravanti della rivale storica dei viola: la Juventus. Non è infatti bastato il comunicato stampa della società viola (che dichiarava “l’assoluta incedibilità del giocatore ribadendo con forza che il ‘Progetto Viola’ prosegue
con determinazione, con l’obiettivo di crescere ed investire per migliorare l’attuale rosa tecnica”) per mettere la parola fine alla situazione relativa al futuro dell’attaccante. Perché Gilardino ha parlato ancora, creando nuove perplessità sulla sua permanenza nel capoluogo toscano. “La Fiorentina è una società importante - ha detto il bomber - è chiaro che il mio nome sia sempre al centro dell’attenzione. Vorrei dare ancora tanto a questa società e a questa piazza, ma il mio potrebbe essere un problema di stimoli”. E di Progetto, quindi. Quella famosa parola tanto cara alla famiglia Della Valle, ma che in quest’annata “maledetta” sembra aver subito una brusca frenata. Tanto che l’obiettivo stagionale, inizialmente indicato con il raggiungimento di un posto in Europa (il tecnico Mihajlovic, appena insediatosi in riva all’Arno, parlava addirittura di Champions League) potrebbe essere diventato la salvezza. “Comunque, credo ancora nel Progetto. Dobbiamo pensare a una partita alla volta, e raggiungere prima possibile la quota
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salvezza. Prima raggiungiamo questo obiettivo e prima potremo pensare ad alzare l’asticella”, ha spiegato ancora l’attaccante. Ma intanto in casa Gilardino (che presto diventerà padre per la seconda volta, dopo la primogenita Ginevra) è vietato guardare al futuro. “A Firenze mi nascerà un’altra figlia, e questo dimostra il fatto che tra me e questa città c’è un rapporto speciale. Sto bene qui, ho un contratto fino al 2013, ma il mio futuro non lo decido da solo. Esiste anche la possibilità che io rimanga a Firenze anche nella prossima stagione. Io come simbolo della Fiorentina in un nuovo ciclo? Vediamo, quando me lo proporranno farò le mie valutazioni. Per ora non so. Non so se questa cosa mi tratterrebbe a Firenze. Si parla sempre di futuro – ha concluso Gilardino - io preferisco pensare al presente e a questa stagione”. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza. Ma anche queste ultime dichiarazioni dell’attaccante viola lasciano presagire una prossima sessione di mercato tutt’altro che tranquilla.
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sport
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ARRIVEDERCI MERCATO. La sessione invernale si è chiusa con gli acquisti di Neto e Behrami
la stagione in cui arrivarono due portieri Cristina Guerri
C’
era chi l’arrivo di due portieri in una sola stagione non se lo sarebbe mai aspettato in casa viola. Invece così è stato. Vuoi perché l’estate scorsa Artur Boruc
rappresentava un’occasione più che un’esigenza di mercato. Vuoi perché Norberto Murara Neto - l’ultimo portiere arrivato in riva all’Arno direttamente dall’Atletico Paranaense in quest’ultima sessione di mercato serviva, soprattutto a seguito degli infortuni di Seba Frey prima e di Boruc poi. Senza contare qualche prestazio-
Il primo viene accostato a Julio cesar, per il secondo si tratta del ritorno in Italia. corvino: “Il nostro progetto va avanti”
ne non troppo convincente della terza scelta di Mihajlovic, Vlada Avramov (vedi partite di Udine e di Parma in Coppa Italia). E il diesse Corvino ha così dovuto spendere circa 6 milioni di euro (3 per Boruc e 3 per il giovane brasiliano, che in patria viene addirittura avvicinato al connazionale Julio Cesar). “Frey e Boruc sono due ottimi portieri – ha detto Neto il giorno della sua presentazione - ma non ho fretta. Ho tutto il tempo per fare la storia in questo club. Mi allenerò sempre con il massimo dell’impegno, cercando di mettere in difficoltà il mister”. Ma Neto non è stato l’unico acquisto della Fiorentina in questo gennaio. A pochi giorni dalla chiusura del mercato ha fatto il suo ritorno in Italia Valon Behrami, arrivato dal West Ham. “Quella inglese è stata un’esperienza che mi ha migliorato dal punto di vista fisico e dell’esperienza internazionale – sono state le prime parole “viola” del centrocampista - ogni weekend ho affrontato grandi squadre, ma quando la lasci l’Italia ti manca. Magari qui ti lamenti, ma il calcio italiano è sempre unico e stimolante”. Così come stimolante è la sua nuova avventura gigliata. “L’organico della Fiorentina è il più forte in cui abbia mai giocato, quindi ho voglia di fare bene, meglio di quanto ho fatto prima in Italia”, ha detto ancora Behrami, che si è mostrato fin da subito molto aggiornato sulla difficile stagione viola: “Vedo i tifosi un po’ giù, ma non è il caso. Penso che questa squadra abbia un valore reale molto importante: ha bisogno di fidu-
cia e positività intorno”. Sono dunque stati il portiere brasiliano e il centrocampista svizzero i rinforzi invernali che Corvino ha messo a disposizione di Mihajlovic. E niente di più, perché, come ha spiegato il ds, “fin dall’inizio della stagione abbiamo deciso di
dare fiducia a questo gruppo: per dire che il ciclo è finito aspetteremo fine stagione. Ma il progetto Fiorentina va avanti e nessuno ha intenzione di arrendersi”. In attesa di giugno, quando il mercato riaprirà i battenti. E con lui voci, tormentoni e speranze.
IL cASo/2 Contestati i fratelli Della Valle
E i tifosi alzarono la voce
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orse, quella andata in scena durante la partita interna col Brescia (era lo scorso 9 gennaio), terminata poi con una vittoria sul filo del rasoio per i viola, è stata la prima, vera contestazione dei tifosi nei riguardi dei fratelli Della Valle, che sono a capo della Fiorentina dall’agosto 2002, quando acquistarono la società dopo il fallimento della gestione Cecchi Gori. Pensieri - quelli provenienti dalla parte non tesserata della Curva Fiesole - tradotti in cori pesanti. Che invitavano la dirigenza ad aprire il portafogli. “Mi sembra - ha commentato l’azionista di maggioranza della società, Andrea Della Valle - che la contestazione sia partita da una minoranza del pubblico. Per lo più da quella parte che ormai contesta ogni domenica. I fischi, comunque, ci stanno. Succede a tutte le squadre”. Più duro il pensiero dell’ad viola Sandro
Mencucci: “Andrea ci sarebbe rimasto male anche se le offese fossero arrivate da una singola persona. Le critiche nei suoi confronti sono ingiuste, perché credo che abbia fatto tanto per questa società. Ci ha messo il cuore, sempre. Ma anche tanti soldi. Basti pensare ai 200 milioni investiti in questi nove anni. È chiaro che qualcosa, in questa annata così difficile e sfortunata, abbiamo sbagliato. Ma adesso dobbiamo pensare a raggiungere il prima possibile i 40 punti, poi lavoreremo per non ripetere gli sbagli del passato. Quest’anno avvertiamo un clima di disaffezione nei confronti della Fiorentina. I dati parlano chiaro – ha concluso - abbiamo perso undicimila spettatori a partita. Vogliamo invece che i tifosi si riavvicinino alla squadra. Come una volta, quando abbiamo superato insieme i momenti più /C.G. difficili”.
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sport nel comune
L’INTERVISTA. Parla Lucio Bettarini, dt della società che ha portato questo sport sul territorio
E il Mugello si dà alla pallanuoto Carlo Marrone
È il primo e l’unico club del genere a Borgo San Lorenzo, nato per dare
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“una possibilità in più ai ragazzi”. Ma le difficoltà non mancano, così come
a pallanuoto Mugello prende vita a Borgo San Lorenzo nel giugno del 2000 da un’idea del direttore tecnico attuale Lucio Bettarini con Marco Bai, ex pallanuotista del Civitavecchia. Nasce con la voglia e l’esigenza di colmare un vuoto, quello della pallanuoto, mai presente prima di allora nel territorio mugellano. Nel corso degli anni, la società si è consolidata sempre più e, grazie alle adesioni e ai successi, è diventata un punto fermo tra le società sportive di Borgo San Lorenzo. Nel racconto del direttore tecnico la ricostruzione di questi anni, dalla formazione alle difficoltà strutturali, fino ad arrivare agli obiettivi che la società vuole raggiungere. Perché la pallanuoto? Semplicemente per amore verso questo sport e per la voglia di formare una squadra di pallanuotisti nel nostro territorio. Siete l’unica società di pallanuoto presente a Borgo San Lorenzo? Sì, siamo l’unica società di pallanuoto presente nel Mugello, prima di noi non era mai esistita una squadra di pallanuoto. Come si è inserita nel territorio? Ci siamo inseriti in punta di piedi, allora come oggi c’è la voglia di far bene, di creare nel territorio una possibilità in più per i ragazzi di avvicinarsi a uno sport che completa sia il fisico sia la mente. Quante squadre oggi fanno parte della Pallanuoto Mugello? Abbiamo una prima squadra maschile iscritta al campionato Senior A della Uisp, una squadra Under 20 che compete nel campionato regionale federale Fin, una squadra Under 15, una seconda squadra maschile iscritta al campionato Senior B,
un sogno: “Coprire la piscina esterna e renderla disponibile per le nostre attività”
la prima squadra della
Pallanuoto Mugello
un campionato amatoriale della Uisp, e infine una squadra femminile iscritta al campionato regionale Uisp. A che età i bambini cominciano a giocare a pallanuoto? Dagli otto anni, ma a causa di un grave problema strutturale che limita la nostra crescita portiamo i ragazzi in acqua un po’ di anni dopo. A quali problemi si riferisce? Purtroppo abbiamo una piscina coperta dove possiamo solo allenarci, a causa dell’altezza non regolamentare che non ci permette di disputare le partite di campionato in casa, a differenza della piscina esterna, conforme alle norme sportive e che utilizziamo in maniera assidua durante i mesi estivi. Come sopperite a questo problema? Con molte difficoltà, sia di natura economica che logistica: le partite in casa del Campionato Fin le giochiamo a Firenze nella piscina Nannini a Bellariva, mentre per i campionati Uisp le partite sono disputate a Colle Val d’Elsa. Quali sono gli obiettivi a lungo termine della società? Siamo al giro di boa, la nostra società sta attraversando un momento di staticità, causa questo grave problema che non ci permette di crescere. La nostra speranza si rivolge ai nostri sponsor e al Comune di Borgo San Lorenzo: con il loro aiuto economico potremmo coprire la piscina esterna e renderla quindi disponibile per le nostre attività. Per tutti noi sarebbe come realizzare un sogno durato dieci anni.
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L’APPUNTAMENTO/1. Dall’atletica alla kickboxing, tanti eventi in arrivo
Al Mandela sbarca il wrestling Lorenzo Mossani
PATTINAGGIO. Grand Prix il 26 e 27 febbraio
I campioni delle rotelle si esibiscono a Firenze
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l grande pattinaggio artistico va in scena a Firenze col World Roller Skating Grand Prix, il tour promosso dalla Federazione Internazionale Roller Sports che vede protagonisti i campioni mondiali su rotelle. L’appuntamento è fissato al Mandela Forum sabato 26 e domenica 27 febbraio. Per gli appassionati di pattinaggio artistico si tratta di un’occasione unica per vedere all’opera tutti insieme tanti campioni in grado di emozionare con la loro abilità tecnica, evoluzioni mozzafiato e capacità interpretative, le qualità tipiche di questa specialità ai confini tra sport e spettacolo. Il Grand Prix è il massimo evento del pattinaggio mondiale, il circuito dei fuoriclasse (i migliori 5 al mondo per le specialità singolo femminile, singolo maschile, coppie, danza). Ogni tappa del Grand Prix si
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irenze, in questo 2011, respirerà nuovamente aria di grande sport, anche se non del tutto tradizionale. Il sipario si aprirà con l’atletica leggera indoor e il pattinaggio artistico in questo mese, la cerimonia inaugurale delle Piaggeliadi e la kickboxing in aprile, la ginnastica artistica in maggio e il wrestling a giugno, ma già atteso da centinaia di fan. È questo il “pacchetto” di appuntamenti sportivi (cui se ne potranno aggiungere altri) che saranno ospitati dal Mandela Forum nei primi sei mesi dell’anno. “Da quando sette anni or sono è nata l’Associazione Palasport di Firenze, cui il Comune ha assegnato la gestione della struttura – ha sottolineato il vicesindaco Dario Nardella – mai si era riscontrato un così alto numero di eventi sportivi come avvenuto nel 2010, grazie anche all’intervento di oltre 700mila euro per l’impianto di climatizzazione. Vorrei ricordare i Mondiali e la World League di volley, il quadrangolare di basket e i campionati italiani di taekwondo, oltre ad appuntamenti cittadini come la cerimonia di apertura delle Piaggeliadi. Ciò – ha aggiunto è un dato estremamente positivo che conferma il Palasport, diventato Mandela Forum, riferimento insostituibile per lo sport cittadino e che rappresenta una risposta nel dibattito aperto sul ‘cambiamento di pelle’ della struttura in relazione a spettacoli ed eventi culturali. Anche per il 2011 il calendario
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una partita della
World league
al
mandela forum
sportivo è già ricco di appuntamenti, cui potrebbero aggiungersene altri, come il campionato europeo Pesi Welter di pugilato con Leonard Bundu. Vorrei inoltre comunicare che il 19 febbraio abbiamo scelto il Mandela Forum come sede per gli Stati Generali dello sport fiorentino”. Il vicesindaco Nardella e Calamai hanno anche annunciato – nell’ottica di ottenere una delle quattro “wild card” previste dalla riforma dei campionati di basket con la nascita di una serie intermedia fra la Lega A e i dilettanti – l’intenzione far disputare al Mandela Forum le gare interne della Nuova Pallacanestro
Firenze. Nel dettaglio, da venerdì 4 a mercoledì 23 febbraio sarà allestita la pista di atletica leggera indoor e, per tutto il periodo, è previsto un fitto programma di gare fra cui il Primo Trofeo Mandela Forum. Di lì a poco – il 26 e 27 febbraio – appuntamento col Grand Prix di pattinaggio artistico. Sabato 2 aprile, come consuetudine, si terrà la cerimonia inaugurale delle Piaggeliadi, mentre il 22 riunione di kickboxing. Poi spazio alla ginnastica artistica, con i campionati italiani che si svolgeranno il 14 maggio. Da mercoledì 8 a domenica 12 giugno toccherà invece al wrestling.
Una specialità ai confini tra sport e spettacolo sviluppa in due serate: nella prima gli atleti, suddivisi nelle quattro specialità, sono impegnati nell’esecuzione del programma di gara e valutati da una giuria ufficiale; nella seconda presentano un numero in cui è preponderante l’aspetto creativo e spettacolare, la parte del pattinaggio maggiormente fruibile anche dai non addetti ai lavori, e la valutazione viene effettuata da
laura marzocchini - enrico faBBri
personaggi di spicco dell’ambiente artistico, giornalisti, autorità e sportivi di altre discipline. Viene stilata una classifica di tappa per specialità, determinata dalla somma dei punteggi ottenuti nella prima e nella seconda serata, con relativo montepremi a scalare, e una classifica finale del circuito. La scelta di Firenze da parte della Federazione Internazionale come sede italiana del Grand Prix non è casuale: la Toscana è una delle regioni di punta del movimento rotellistico italiano, e Firenze, nel 2001, ospitò un’edizione dei Campionati Mondiali che ancora oggi viene ricordata come la migliore mai organizzata. In quell’occasione furono oltre 60mila gli spettatori. Per il Grand Prix verranno messe in campo tante iniziative collaterali rivolte al mondo della scuola, dell’associazionismo sportivo e del volontariato, in modo che l’evento possa contribuire anche alla promozio/Sim.Spa. ne dello sport di base.
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IL bILANCIO. In città molte discipline faticano a decollare, dal basket al volley. Buone notizie dal rugby
Il periodo nero dei giochi di squadra Lorenzo Mossani
(pallanuoto) galleggia e riesce a mantenersi su un buon livello, mentre sul versante femminile la Fiorentina non riesce a tenere il passo del Catania dopo le partenze delle big. Il Primadonna (calcio femminile), raggiunta la Serie A, non sta riuscendo a catturare l’attenzione dei fiorentini, ed è un peccato: la squadra gioca bene e meriterebbe più considerazione. È comunque sempre lo sport in rosa a tenere alta la bandiera di Firenze, con l’ennesimo buon campionato (di A2) nel basket del Firenze del presidente Paolo Ricci, che ogni anno, con poco, riesce a costruire dei roster veramente competitivi. Una disciplina in continua evoluzione è il calcio a 5, almeno come numero di tesserati: sport che ha nell’ Isolotto una speranza di rimanere in B, ma è sempre troppo poco. Infatti, nell’anno in cui il calcio non entusiasma “tutta” la città, per gli altri sport ci poteva essere più spazio, ma così non è stato, nonostante un altro scudetto sfiorato nel football americano (finale persa contro i Barbari per 12-14) e la buona prova nella canoa polo della Canottieri Comunali Firenze. In conclusione, il 2010 lascia in eredità molte società da ricostruire, ma anche qualche speranza. Speranze che al momento sono riposte soprattutto nell’ovale, aspettando basket e pallavolo. Tanti iscritti, nessuna squadra di vertice.
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inisce un sogno: quello di vedere una società fiorentina giocare un altro campionato di Serie A. Questa volta, molto probabilmente, se n’è andata la possibilità di giocarsi l’Europa. Stiamo parlando del baseball: nell’ultima riunione che si è tenuta a Tirrenia, al presidente Pier Paolo Vita era stata proposta la possibilità di un reinserimento in IBL. Godo e Paternò attraversavano un periodo non brillantissimo, e la Fiorentina sembrava la soluzione. Si era fatta avanti anche la Reggiana, che avrebbe potuto affiancare Firenze creando di fatto un IBL 2011 del centro Italia. Ma facciamo un passo indietro: prima di tutto c’è da capire la fine del sodalizio FirenzeArezzo, che doveva durare ancora almeno un anno. Del bell’accordo pattuito l’anno scorso con l’Arezzo con lo sponsor Banca Etruria, e con la conseguente disputa di un più che onorevole campionato di Serie A Federale, non è rimasto che un ricordo. Un anno e tutto torna come prima, o peggio. La Fiorentina Baseball disputerà il campionato di Serie C. Firenze, nei giochi di squadra, non riesce a portare avanti un progetto a “lunga” scadenza. Il problema? Come per la mancanza di un accordo Firenze– Reggio Emilia, anche quello tra Fiorentina e Arezzo si è interrotto soprattutto per mancanza di fondi e sponsor. Un problema che a Firenze sta attanagliando molti sport “importanti”. Il basket maschile non riesce a decollare, la pallavolo è quasi scomparsa dai campionati di vertice. Tra gli sport che richiamano attenzione solo il rugby sta attraversando un periodo di rinnovamento e punta in qualche anno a competere con le migliori squadre d’Italia. La Rari
CANOTTAGGIO. Ottimi risultati, a livello nazionale, per gli atleti della Canottieri Firenze
Quelle stelle che risplendono sull’Arno
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Arno d’argento risplende delle stelle della Canottieri Firenze. La Federazione Italiana Canottaggio, infatti, ha ufficializzato le graduatorie nazionali del 2010 per quanto riguarda la Coppa Montù, classifica stilata in base ai risultati delle categorie da Ragazzi in su, e il Trofeo D’Aloja, riferita invece ai risultati dei giovanissimi Allievi e Cadetti. In entrambi i casi, per quanto riguarda l’anno appena concluso, è da registrare uno straordinario successo per la Società Canottieri “Firenze”: in Coppa Montù la squadra del direttore tecnico Luigi De Lucia si è piazzata al quinto posto su 191 club in totale. Nel Trofeo D’Aloja il
L’APPUNTAMENTO/2. In programma il 18 e 19 febbraio
Sport, è tempo di Stati Generali
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l 18 e 19 febbraio, per i fiorentini appassionati di sport, sono date da non perdere. Infatti, in questi due giorni si terranno gli Stati Generali dello Sport, che avranno come sede Palazzo Vecchio e il Mandela Forum. L’intento dell’amministrazione comunale di Firenze è quello di dar vita a un appuntamento che analizzi da una parte come lo sport possa essere considerato uno strumento di benessere e politica sociale, anche attraverso l’analisi e il confronto delle politiche realizzate dal Comune, e dall’altra il ruolo dello sport come “volano economico” per la promozione di un territorio e per lo sviluppo della qualità dei suoi abitanti. Firenze capitale dello sport 2012, Firenze che ospiterà i Mondiali di ciclismo nel 2013, una scommessa da vincere in un momento importante per la città. È per questo che gli Stati Generali dello Sport sono stati inseriti nel primo “Firenze Sport Forum”, che tratterà anche questo importante evento. Tra gli ospiti che non hanno sicuramente bisogno di presentazione ci saranno Davide Cassani, Paolo Bettini e Angelo Zomegnan, direttore generale del Giro d’Italia. Il moderatore? Francesco Pancani,
il vicesindaco
dario nardella
voce del ciclismo nel nostro Paese. Ma questi non saranno i soli ospiti. Naturalmente, quando si parla di sport non è possibile non accennare anche alla crisi degli sport di squadra di Firenze: “Ne parleremo anche agli Stati Generali insieme alle società – dichiara il vicesindaco Dario Nardella - naturalmente ci vogliono anche imprenditori disposti a investire. Mi auspico una maggiore collaborazione tra le società, per unire le forze per costruire un grande vivaio convogliando, inoltre, gli sponsor. Un argomento complesso da affrontare in questi due giorni di full immersion nello /L.M. sport”.
piazzamento è stato il medesimo: quinto posto, in questo caso su 160 sodalizi andati a punti. I risultati migliorano ancora se si considerano le sole classifiche maschili e femminili: in Coppa Montù l’attività rosa della “Firenze” strappa il quarto posto, mentre nel Trofeo D’Aloja la sola graduatoria maschile vede il circolo bianco-rosso addirittura al secondo posto. Se mai ce ne fosse stato bisogno, dunque, le classifiche finali stilate dalla Fic dimostrano come il club presieduto dal notaio Massimo Cavallina Semplici sia ormai da tempo una delle grandi forze del canottaggio /L.M. italiano.
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“piRati del MaRciapiede”, ci Sono anche le biciclette In riferimento alla lettera del Prof. Pellizzari su Reporter di gennaio, che lamentava l’inciviltà della recente abitudine di usare il marciapiede come ulteriore corsia, per ora, per mezzi a due ruote, segnalo anche io lo stesso problema nel Viale Don minzoni presso cui abito. mentre approvo il tono della succitata lettera, devo dire che mi è sembrato debole e fatalista il tono della risposta. addirittura il Reporter, parlando con scetticismo della sistemazione di cartelli “per ricordare il divieto di transito ai mezzi a motore sul marciapiede” fa sembrare pacifico che invece le biciclette possano andare anche dove non sia segnata la pista ciclabile, come appunto sta accadendo normalmente, anche quando non c’è ingorgo, nel viale Don minzoni. Poi verso la fine della risposta rinnova il suo “appello a scooteristi e motociclisti” affinché pensino alla sicurezza dei cittadini, confermando così la presunta innocenza dei ciclisti. una bicicletta zigzagante in mezzo ai pedoni può essere pericolosa non quanto una moto, ma almeno all’ospedale ti può mandare facilmente! Cordiali saluti Luciana Paterna Gentile signora Luciana, la lettera del professor Pellizzari cui lei si riferisce parlava del (pericoloso) fenomeno del passaggio di moto e scooter dai marciapiedi, e la mia risposta si concentrava perciò su quest’aspetto. Dal momento che lei tira ora in ballo il tema delle biciclette, e dell’usanza di alcuni ciclisti di spostarsi con fin troppa disinvoltura sui marciapiedi, le assicuro che non ritengo assolutamente pacifico che le biciclette possano passare ovunque, anzi, e concordo con lei sul fatto che anche una bicicletta zigzagante possa rappresentare un pericolo per i pedoni. Quindi le assicuro che riteniamo anche questo, come tutti quelli che possono mettere a rischio l’incolumità di coloro che camminano negli spazi loro assegnati, ovvero i marciapiedi, un comportamento da condannare. MF
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Febbraio 2011 Via FRullani e la pulizia delle StRade Buongiorno, sono un residente nel Quartiere 2 e più precisamente in Via Frullani, contrada di Via Rondinella. In questa zona, per quanto riguarda la pulizia notturna, nella quasi totalità delle strade siamo passati da avere una pulizia settimanale a 2 volte al mese ed infine alla tanto decantata tecnica di lavaggio con idropulitrice senza spostamento dei veicoli. omettendo di parlare dei risultati ottenuti con questo sistema francamente alquanto deludenti sono invece a segnalare che nella mia strada, ma anche in altre adiacenti, da circa 3 mesi non viene più fatto alcunché, pertanto con un residuo di sporcizia inammissibile (per esempio fra le tante troviamo ancora i resti dei petardi dell’ultimo dell’anno, mucchi di volantini pubblicitari che grazie all’ignoranza di tanta gente vengono tolti dalle cassette posta private e gettati in terra anziché negli appositi cassonetti, escrementi di cane non raccolti dai proprietari, etc.). La pulizia viene lasciata solo al buon cuore di un dipendente Quadrifoglio che una mattina ogni tanto si fa carico di una spazzatina tra auto ed auto. tra le varie conseguenze di questa situazione, e mi sembra una delle più gravi, si è verificata anche la presenza di escrementi di topi sulle macchine parcheggiate e sui davanzali, nonché un paio di topi morti schiacciati; di ciò a suo tempo ho fatto una segnalazione alla Quadrifoglio ma non mi sembra che mi abbiano preso sul serio, dato che mi fu detto che forse gli escrementi non erano di topo bensì di pipistrelli che bombardavano a mo’ di caccia la zona. La motivazione di questo indegno spettacolo sembra che sia, a detta del dipendente Quadrifoglio con il quale ho parlato, che Via Frullani ed altre, non molto larghe e con sosta veicoli a lisca di pesce da entrambi i lati, non consentono un tranquillo passaggio dell’idropulitrice. allora se questo è vero, perché non torniamo alla vecchia maniera o non cambiamo il sistema di parcheggio cercando di istituire aree di sosta adeguate? Ho segnalato il tutto alla Sede del Quartiere 2, alla segreteria del Sindaco, alla Direzione ambiente del Comune (gli unici che mi hanno ascoltato), ma per ora non si è fatto vivo nessuno e, più importante, non mi sembra che la situazione sia cambiata. Cordiali saluti. Giuseppe Viberti “la battaglia dei cineMa SopRaVViSSuti”, l’eSeMpio di caStello gent.ma Redazione, sono da sempre un assiduo lettore del “Reporter” e non posso che complimentarmi con voi per gli spaccati di vita che ci sapete raccontare. Con spirito di collaborazione, che spero sia da voi gradito, vorrei arricchire la documentazione relativamente all’articolo “La battaglia dei cinema sopravvissuti” che è stato pubblicato nel numero di dicembre. E in particolar modo vorrei segnalare come la realtà del Cinema di Castello sia molto più variegata di come è stata presentata. Il Cinema di Castello non è solo Cineteca ma è anche una sala d’essai che vede costantemente aumentare le presenze nelle sue giornate di programmazione, che vanno di solito dal giovedì alla domenica sera. E il programma è di tutto rispetto ed apprezzato (mammuth, Noi credevamo, Social network, tanto per citare alcuni titoli…). E so-
prattutto è apprezzato l’orario serale, inizio dello spettacolo alle ore 21,30, perché è un orario che concilia alla perfezione il dopo cena con un’uscita dalla sala non a notte fonda. mentre in luglio e agosto il Cinema si trasforma in arena all’aperto e offre agli spettatori delle bellissime fresche serate… E per finire, senza tralasciare di ricordare le iniziative teatrali che si succedono durante tutto l’anno, sia in inverno che in estate, perché non evidenziare il fatto che, al cinema, è attigua una nuovissima pizzeria che sforna pizze e primi con buone birre in accompagnamento? E che ai soci arci, il giovedì e il venerdì, viene proposta la formula pizza+birra+cinema a 10 euro? Nell’articolo si lamentava la lacuna di questo giusto connubio, ma bastava guardarsi intorno per accorgersi che l’offerta c’era. Credo che si sia persa un’occasione per presentare ai lettori del Quartiere l’effettiva dimensione del Cinema di Castello, ma sono sicuro che saprete, in un prossimo numero del Reporter, dedicare nuovamente un po’ di spazio a questa bella realtà. Silvano Caneschi Via de’ toRnabuoni e le eSigenze dei ReSidenti Spett.le Redazione de Il Reporter, avendo molto apprezzato l’intenzione dell’amministrazione Comunale di interessarsi, oltre che della sorte di negozianti, “shopping addicted”, turisti, ciclisti (e certo di qualche altra categoria…), persino di quella dei residenti di Via de’ tornabuoni in vista della sua “modernizzazione”, faccio presente a chi non ci abita e forse non lo sa che già adesso, soprattutto in momenti di particolare affluenza, ma non solamente, bisogna chiedere con umiltà “permesso?!” anche soltanto per entrare o uscire dal proprio portone! Va ancora peggio se si hanno borse della spesa, valigie o altri impedimenti attinenti le quotidiane necessità familiari, per non parlare poi della quasi assoluta impossibilità di trovare un posto auto dove fermarsi appena pochi minuti per poter nel caso scaricare con calma i bagagli o far scendere senza pericolo anziani e/o disabili…Se veramente si vuole, come talvolta viene dichiarato forse in vena di fugaci pentimenti, che “il centro non perda i suoi abitanti” o che “il centro continui a vivere” e così a seguire analogamente citando, propongo intanto di prevedere lungo la strada qualche piazzola di sosta (come si è con notevole lungimiranza fatto per i Vip di Via degli Strozzi), dotata però di “pilomat” temporizzati (su modalità e durata dell’abbassamento se ne potrà discutere: forse tra i residenti possono esserci dei furbi…), il cui telecomando verrà concesso ai soli aventi diritto, comunque sempre soggetti alla ovvia e periodica verifica dei requisiti richiesti. Distinti saluti Lettera firmata la tRaMVia e le penSiline Scrivo questa lettera in qualità di frequentatore abituale dell’ottimo servizio offerto dalla tramvia (finalmente anche Firenze ha un servizio di trasporto urbano degno delle migliori città europee, speriamo che venga presto incrementato anche sulle altre direttrici forti della città) perché sono stufo di bagnarmi tutte le volte che aspetto il tram alla fermata Leopolda o alle Cascine per la mancata installazione delle pensiline sui marciapiedi! Qual è il mistero? Corre voce che vi sia un parere negativo della
Soprintendenza perché le pensiline non si intonerebbero con l’ambiente circostante. ma quale ambiente? Quello degli edifici di tardo ottocento/inizio novecento? o quello di quel perfetto monumento all’inutile simil muro di Berlino collocato all’ingresso della antica (quella sì) stazione Leopolda ideato dall’architetta gae aulenti? (NB: una torinese, ma non c’era un architetto in toscana altrettanto - e forse più - bravo?). E alle Cascine? Come dovrebbe essere costruita secondo loro una pensilina per inserirsi nell’ambiente? Forse di rami intrecciati e coperta di frasche e foglie secche come le capanne della giungla? Direbbe quel famoso attore: “ma mi faccia il piacere...”. E qual è allora il parere della Soprintendenza riguardo a quella enorme costruzione in cemento armato e mattoni rossi appena ultimata al circolo del tennis? oltretutto, sarà anche soggettivo ma è così, a me le pensiline della tramvia piacciono: sono semplici e lineari, architettonicamente leggere, costruite con materiali esteticamente validi, cromaticamente gradevoli e assolvono egregiamente al loro compito, che non è quello di realizzare un’opera d’arte, ma di riparare i passeggeri dalle intemperie! (magari aggiungetevi un paio di cestini per i rifiuti a fermata). Vi ringrazio se pubblicherete questa lettera, ma soprattutto se provocherete la risposta del (o dei) responsabili. Cordiali saluti Giovanni Pesci il dibattito Sull’aeRopoRto e i doVeRi dei cittadini Da molto tempo ormai si parla di aeroporto sì e aeroporto no, piste parallele o trasversali oppure di rifacimenti alla meglio circa la pista già in uso. Io vorrei che si facesse un esame meno ipocrita e riduttivo circa i tempi e le necessità che la nostra società e la nostra città vivono. tutti amano le comodità e il progresso senza tenere in considerazione che tutto questo comporta dei costi e talvolta dei sacrifici (sacrifici in prime persone e non solo di terzi). Come diceva oscar wilde “il dovere è quello che ci si aspetta dagli altri!”. oramai l’aeroporto è indispensabile ad ogni città moderna e Firenze ha rischiato come capoluogo di Regione e di Provincia di rimanere isolata e fuori da ogni gioco politico, economico ed anche di turismo qualitativo. Qualcuno ama trovare alibi disparati. Passiamo ai fatti: a Firenze nord, Peretola e comuni limitrofi esiste un traffico stradale che non ha eguali e non da adesso! Da alcuni decenni! Per 24 ore! Come mai non ci chiediamo se gli abitanti che sono limitrofi agli scarichi degli autoveicoli e alle polveri inquinanti dei carburanti ai rumori notturni e diurni della via Pratese, Pistoiese, viadotto dell’Indiano, come mai non consideriamo le loro necessità? Credo che ci siano giochi equivochi che si cerca di sfruttare sulla fattibilità di potenziare l’aeroporto. Il progresso o è per tutti o per nessuno! Io abito vicino al viadotto dell’Indiano, prima della sua costruzione si poteva dormire a finestre aperte, la notte! adesso no! Perché non lo chiudiamo? È impensabile! Quindi operiamo di conseguenza per l’interesse comune e ciascuno dia la sua parte! Ugo Arrighetti Via de SanctiS/1. “e Se la Soluzione FoSSe il paRcheggio di piazza albeRti?” Ho letto che chi lavora nella zona ha difficoltà a trovare un parcheggio; ma allo
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it SalVaguaRdia dei negozi StoRici, “non ScoRdiaMoci delle peRiFeRie” In relazione al vostro articolo de “il Reporter” sulla “Battaglia dei negozi storici” e in calce “Le attività di vecchia data che resistono ...” pubblicato nel numero di gennaio della rivista, ho trovato molto interessante l’iniziativa del Comune di Firenze nel salvaguardare gli esercizi storici. In qualità di figlio di un commerciante orafo nell’area fiorentina, sono fortemente convinto che questi negozi non si possono perdere e perciò ben vengano tutte quelle azioni di aiuto possibili preposte al rilancio delle attività storiche, valore indelebile della realtà fiorentina. Credo però che il raggio d’azione del Comune non debba fermarsi solo nell’ambito del centro storico ma debba includere anche tutte quelle realtà artigianali “storiche” che vivono nei quartieri periferici e che da sempre hanno rappresentato una colonna portante nello sviluppo della città stessa. Forse gli esercenti ubicati nella periferia, oggi sono quelli che ancor più sentono il peso della crisi, perché fuori da ogni percorso turistico. In sostanza credo sia opportuno pensare a un piano strutturale di sgravi da parte del Comune, per tutti i negozi situati nel centro storico e periferico che esistono nel mercato da almeno 50 anni. Sarebbe interessante capire a questo punto quali sono i prossimi passi di questa lodevole iniziativa affinché si concretizzi in un programma solido e concreto e che presto si possono vederne i risultati. grazie. Varo T.
Gentile lettore, concordo con lei nel ritenere che le attività storiche siano un valore indelebile della realtà fiorentina, una ricchezza per la città e per i suoi abitanti che va ben al di là del solo aspetto commerciale. Ed è evidente che quando parlo di negozi storici intendo tutti i negozi, e non soltanto quelli del centro. Nel cuore di Firenze così come nelle periferie queste attività hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, un punto di riferimento, una “colonna portante nello sviluppo della città” come dice lei, ma anche una presenza importante per la vita di tutti i giorni e di tutti i cittadini. Con tutte le differenze che possono esserci tra il centro e le zone più periferiche, ma con la medesima importanza. Un’importanza da difendere, da salvaguardare, e non solo per conservare una parte considerevole della tradizione e della storia di Firenze, ma per mantenere allo stesso tempo tutta una serie di servizi che queste attività garantiscono e che, forse a maggior ragione nelle periferie, sono di grande rilevanza nella vita di quartiere. L’assenza di turisti e di percorsi turistici in quelle parti della città che non sono il centro storico rappresentano senz’altro un’ulteriore difficoltà nel sopravvivere, ed è per questo che giudico positivamente tutte quelle iniziative che possano essere studiate e – soprattutto – messe in opera per salvaguardare i negozi storici di tutta Firenze. Ed anche in questo caso la “periferia” non deve essere dimenticata, anzi. Da parte nostra, e riconoscendo a queste attività tutta l’importanza che meritano, abbiamo spesso e volentieri pubblicato, nelle varie edizioni de Il Reporter, articoli sulle attività storiche, sulle loro difficoltà, sulle loro vicende e sulle loro “ricette” per andare avanti, dando particolare risalto a quei “compleanni” significativi (come ad esempio i 50 anni di vita di questa o quella attività) purtroppo non così facili da festeggiare. E continueremo a farlo con piacere, anche perché questo vorrà dire che altri negozi saranno arrivati a festeggiare importanti anniversari. Questo certo non basta alla sopravvivenza di esercizi e botteghe che devono fare i conti con la crisi economica, i tempi che cambiano e via dicendo, ma (auspicando che chi di dovere intanto trovi soluzioni per tutelarli) vuol quantomeno essere un modo per sottolineare la loro rilevanza – e, ripeto, non solo dal punto di vista commerciale – nella vita della città e dei suoi quartieri. Ed è per questo che saremo felici di ricevere segnalazioni sui “compleanni” dei negozi storici di tutta Firenze. Per poterli festeggiare (anche) sulle nostre pagine. Matteo Francini stesso tempo più volte si è scritto che il nuovo parcheggio di Piazza alberti è per lo più inutilizzato. Vista questa situazione di scarso utilizzo, non sarebbe possibile concordare una tariffa di sosta all’interno di tale struttura, tariffa in qualche modo “sopportabile” per chi può dimostrare che in questa zona lavora? auguri e buon lavoro. Via de SanctiS/2. la piSta ciclabile e la Seconda Fila Spett. Redazione, sono rimasta colpita dall’articolo pubblicato sul vs giornale del mese di gennaio,
dove si parla del traffico di questa via, dove abito da più di 15 anni. Soprattutto non sono riuscita a capire perché gli intervistati attribuiscano la responsabilità della mancanza di parcheggi alla “nuova” pista ciclabile; sembra che queste persone non abbiano fatto caso alla cattiva abitudine di molte persone che lasciano la macchina in seconda fila e vanno a passeggio per fare shopping. Questo, posso constatarlo direttamente da casa mia, tutte le volte che devo subire le lunghe suonate di clakson di chi parcheggia regolarmente e si trova la macchina bloccata. a mio avviso, prima della pista, uguale a quelle in uso in tutti i paesi d’Europa, la gente amava par-
cheggiare addirittura in terza fila! Non si potrebbe trovare qualche sistema per far capire a queste persone che si può parcheggiare nel “chiocciolone” di Piazza alberti con una spesa abbastanza limitata se uno ci deve stare “un minutino”! grazie per l’ospitalità distinti saluti E. Ciardetti Sulla nuMeRazione di Via del Mezzetta Sulla edizione Q2 attualmente in distribuzione, un articolo su via del mezzetta ha destato il mio interesse. Prima ancora di verificare la correttezza di quanto riportato e della eventuale burocrazia prodotta dalle istituzioni nel corso del tempo a livello della toponomastica e del catasto, provo a indicare una possibile chiave di lettura della questione. L’area di via del mezzetta in questione (da via E. Nencioni a via del gignoro) ha subìto una profonda trasformazione qualche decennio fa: alla fine degli anni ‘70 l’attuale tracciato non esisteva, limitandosi, forse, ad un tratturo poderale. Infatti, provenendo da via a. del Sarto, dopo l’incrocio con via E. Nencioni, via del mezzetta subiva una “chicane” e proseguiva non sullo stesso asse viario, ma su uno parallelo, più a ridosso di via Rondinella, lasciandosi la colonica (tutt’ora esistente) e la chiesa sulla destra. all’epoca, non esisteva nè la struttura delle Poste, nè il complesso parrocchiale-sportivo, nè, tantomeno, la piccola arteria che oggi arriva direttamente fino alla rotonda. al posto dell’insediamento Esselunga esisteva lo stabilimento Fila (trasferito a La Rufina), mentre al posto del sottopassaggio ferroviario c’era un tranquillo e sonnolento passaggio a livello. Chissà: magari, nell’istruire le pratiche per le modifiche dell’area, le istituzioni coinvolte e gli abitanti, hanno trascurato qualche particolare! Cordiali saluti, L. Innocenti
domani i Comuni prendessero in mano le redini per creare un Car Pooling migliore, ma per adesso non hanno nessuna intenzione di farlo e questo è quello che abbiamo. C’è da dire, oltretutto, che esiste perché qualcuno ha deciso di perdere tempo e denaro e di donarlo liberamente a tutti gli altri cittadini senza nulla pretendere, così, solo per senso civico. In questo paese chi dona liberamente è sempre stato visto storto perché si pensa che tutto deve avere un prezzo, che nessuno sia mai disposto a dare senza nulla ricevere. Noi non siamo così. Di sicuro l’iniziativa ha evidenti limiti ma noi abbiamo fatto le cose per quelle che sono le nostre possibilità ed i nostri poteri. - L’accesso è riservato a chi ha un computer perché è molto più semplice gestire un flusso di mail che non un numero di telefono, lo si può fare tranquillamente da casa propria alla sera dopo una giornata di lavoro. Non ci sono persone che lucrano dietro all’iniziativa, è tutto volontario ed è evidente che da questo punto di vista l’iniziativa è limitata. E’ vero però che uno dei punti di forza del programma movimento a 5 Stelle è proprio la battaglia sull’informatizzazione e sull’accesso il più libero possibile a internet ed è anche per questo che da quel tipo di supporto siamo partiti. Non abbiamo le forze per sviluppare, almeno per adesso, un accesso diverso. Però abbiamo deciso di fare una serie di incontri pubblici (il primo si terrà tra più o meno un paio di mesi, sarà nostra cura comunicarlo per tempo) dove spiegheremo l’iniziativa e raccoglieremo tutti i suggerimenti che i cittadini di Reggello e Figline vorranno darci. Cercheremo inoltre di creare un Data Base per aiutare quelle persone che non sanno usare il computer o che non hanno un accesso veloce a internet. tanto dovevamo, Cordialmente, Reggello a 5 Stelle
caR pooling a Reggello e Figline, due pReciSazioni Buongiorno, siamo a scriverVi perché, dopo la pubblicazione da parte Vostra di un articolo riguardante il car pooling fra Reggello e Figline nel numero di Dicembre, abbiamo notato che alcuni lettori Vi hanno scritto asserendo che l’iniziativa aveva, sostanzialmente, due difetti: - Che il car pooling così come l’abbiamo studiato è dato sostanzialmente all’iniziativa privata. - Che l’accesso all’iniziativa è limitato alle persone che sanno usare il computer o che hanno un accesso a internet. tutto vero, solo un paio di precisazioni: - abbiamo studiato una iniziativa privata perché non potevamo fare altrimenti, il movimento a 5 Stelle non governa, purtroppo, né il Comune di Figline né quello di Reggello, ed è normale che là dove lo Stato latita il cittadino è costretto a usare mezzi privati per risolvere un problema che, e in questo chi ha scritto ha ragione, è tutto pubblico. Per questo abbiamo deciso di muoverci e cercato una soluzione e continueremo a cercarne e a proporne anche per gli altri problemi di Reggello e più un generale della vallata. Cercheremo di farlo spendendoci in prima persona perché siamo convinti che la politica debba tornare ad essere un servizio per tutti e non un privilegio per pochi. Certo il nostro è solo un primo passo e saremo felici se
teRza età, i SeRVizi di Villa bRacci Spett. redazione, vorrei far presente con poche righe l’utilità del centro anziani villa Bracci. Il centro sociale di villa Bracci Q2 via di Rovezzano è gestito da volontari che hanno passato gli (anta) alcuni abbondantemente. Vanta di un bellissimo parco con panchine e un grande parcheggio, 270 orti assegnati dal Q2 per gli anziani del quartiere, bar con sala televisione, biblioteca, sala per il gioco delle carte, salone per il ballo domenicale e il giovedì pomeriggio con suonatori, corsi di computer di 1° 2° 3° livello, ginnastica dolce Qi-gong, pass e sportello informatico, corso di burraco, scuola di ballo, gite e pranzi sociali. tutte occasioni per far sì che le persone della terza età possano passare qualche ora serena e spensierata, a dispetto della malinconia e la solitudine, trovando tra noi molte persone con grande disponibilità di ascoltare e dialogare accettando iniziative e critiche, anzi sicuramente é il nostro obbiettivo trovare le esigenze più piacevoli, cercando di accogliere i vostri pensieri e le vostre idee, per raggiungere gli obbiettivi di spensieratezza, visto i tempi duri di oggigiorno cerchiamo di regalarci un sorriso e un abbraccio con grande amicizia e simpatia. augurando a tutti un buon anno, vi invitiamo a visitare questo grande centro. Il consiglio direttivo villa Bracci
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
Concerti Roberto Cacciapaglia 10 febbraio
Teatro Puccini
Roberto Cacciapaglia torna con un nuovo album di inediti, “Ten directions - Il lancio del pensiero”. Dopo “Quarto tempo” e “Canone degli Spazi”, l’eclettico artista offre al suo pubblico 12 composizioni di intensa carica emotiva dimostrando, ancora una volta, un’infinita capacità di raccontare attraverso la musica, con brani che sono evocativi già nei titoli, come, ad esempio, Wind song, Luminous Night, Waterland e Moscow River. Ed altri ricchi di significato come, ad esempio, la traccia Home composta appositamente ed eseguita dall’artista per la serata-evento del 29 giugno 2009 “Viareggio ricorda Viareggio”, memorial in ricordo delle vittime della tragedia ferroviaria avvenuta nella città toscana prodotto e organizzato dalla Fondazione Gaber. Nell’album del pianista sono quindi raccolte melodie che colpiscono nel profondo l’ascoltatore per poi riaffiorare ricche di sentimenti e immagini sempre diverse. Un intreccio di suoni che accompagna, aiutato dal potere magico della musica, in un viaggio che accarezza l’anima e la trasporta in una dimensione superiore, stimolando le emozioni più intime.
Rio 17 febbraio
Viper Theatre Prosegue il tour dei Rio, che, forti del successo del loro terzo album “Il Sognatore” uscito a luglio per RiservaRossa/ Sony Music, sono pronti a calcare ancora una volta i palchi di tutta Italia per riproporre i loro vecchi e nuovi successi. Il live della band capitanata da Fabio Mora (voce) e Marco Ligabue (chitarre) si preannuncia come un’esplosione di rock ed energia destinata a catturare ogni singolo spettatore. I Rio sono infatti famosi per il loro esprimersi al meglio proprio dal vivo, quando hanno la possibilità di entrare in stretto contatto ed interagire con la loro ben nutrita schiera di fedelissimi fan. I membri del “Mariachi Hotel”, questo il nome del fan club ufficiale, sono attivissimi, aggiornatissimi e sempre pronti a coinvolgere nuovi adepti ad ogni show! Con Fabio “Bronsky” Ferraboschi al basso ed Alberto Paderni alla batteria, i RIO sono pronti a sferrare un nuovo attacco.
quanto mai meticolosamente dal suo autore in ogni singolo passaggio. Giovane, ma talentuoso al punto di aver meritato uno speciale ringraziamento nelle note di copertina da parte dei suoi stessi maestri e produttori Peppe Vessicchio e Claudio Guidetti, Pierdavide è autore di tutte le sue musiche e testi. Sul disco ha suonato le chitarre e si è divertito al basso e col bouzouki, mentre dal vivo sarà accompagnato dalla band con cui ha girato l’Italia la scorsa estate, e cioè Domenico Antonacci alle percussioni, Giuseppe Sblendorio alla chitarra, Cosimo De Bartolomeo alle tastiere, Pietro Notarnicola alla batteria e Vito Astone al basso.
Clubbing Ital Tek 18 febbraio
Ex3 - Centro per l’arte contemporanea
Pierdavide Carone 28 febbraio
Saschall
Pierdavide Carone, l’ironico cantautore multiplatino emerso grazie alla scuola di Amici, e già a buon titolo considerato una delle giovani promesse del panorama musicale italiano, arriva a presentare il suo nuovo disco “Distrattamente”, uscito a novembre. Il suo amore per i paradossi linguistici è presente fin dal titolo dell’album, preso a prestito dal brano che lo apre, che rappresenta un lavoro curato
La guest del mese di febbraio sarà invece Ital Tek, produttore dubstep di Brighton che ha fatto la sua prima apparizione nel 2006 su etichetta Net Lab. La sua prima realise è stata “Terminator 2” EP, cinque tracce con una pesante influenza delle sonorità di Aphex Twin e campioni dal famoso film con Arnold Schwarzenegger. Nel 2007 “ Blood Lines “
L’INIZIATIVA
Carnevale sì, ma solo in stile risorgimentale Q
uale miglior modo di festeggiare il Carnevale di una festa nello spelndido salone del Teatro della Pergola? Dopo il successo del veglione dello scorso anno torna la grande, esclusiva festa di carnevale organizzata dagli Amici della Pergola, la compagine di sostenitori che si occupa di aiutare a promuovere e corroborare le attività e l’immagine del teatro. Il tema quasi obbligato ruota intorno all’Unità d’Italia e ai gloriosi fatti del Risorgimento, che anche alla Pergola ebbe cittadinanza illustre: dalla presenza di Antonio Meucci a quella di Giuseppe Verdi, dal grande spettacolo di beneficenza che si tenne nel fatidico 1848 a favore della Repubblica di Venezia all’addio non troppo dispiaciuto ai Lorena. Il Gran Ballo, che come lo
scorso anno rispetterà i dettami del bal en tête pur non disdegnando quanti volessero mascherarsi per intero, sarà articolato in due parti distinte: una cena-performance nella platea del teatro, eccezionalmente svuotata delle poltrone, che porrà i commensali in mezzo a una piccola storia del Risorgimento atta a creare movimento, oltre che gaiezza, tra una portata e l’altra imbandita da Guido Guidi Ricevimenti; e un dj-set che farà danzare sul palcoscenico del teatro tutti quelli che si saranno rinfrancati con le libagioni e anche coloro che giungeranno dopo la cena, ovvero dalle 23 in avanti (la cena avrà inizio invece alle 20.15). I prezzi: 75 euro per la cena, dopo le 23: 30 euro per gli uomini e 20 per le signore.
12 “ prodotto da Planet Mu, disco dalle sonorità cupe e i suoni atmosferici, caratterizza definitivamente il suo stile. Nello stesso anno appare in molte compilation siglate Planet Mu e fa uscire “ Deep Pools “ per l’etichetta Square. Fatboy slim 20 febbraio
Tenax
Torna al tenax il piccolo deejay seguitissimo da tutti gli amanti del genere che ha iniziato la sua carriera lavorarando come Dj al college a Brighton e poco tempo dopo iniziando a suonare il basso nella band degli Housemartins.
A teatro Un ispettore in casa birling 15-20 febbraio
trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena”. Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, si prepara al testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Siglo de oro spagnolo. La notte poco prima della foresta 25 e 26 febbraio
Teatro Puccini
Teatro della Pergola Un ispettore in casa Birling, che arriva sul palcoscenico della Pergola grazie alla regia di Giancarlo Sepe, è considerato oramai un classico del teatro inglese, ottenne grandi successi a metà degli anni Quaranta a Londra con un giovanissimo Alec Guinness, per essere poi ripreso a Parigi e a New York. Scritto e rappresentato per la prima volta a Mosca nel 1945, in Italia venne messo in scena nel 1947 da Orazio Costa con Salvo Randone e Camillo Pilotto, e successivamente negli anni Ottanta dalla Compagnia Tieri-Lojodice. Don Chisciotte 22-27 febbraio
Teatro della Pergola “Don Chisciotte è un enorme
Le mostre Dall’icona a Malevich 8 febbraio-30 aprile
Galleria d’arte moderna L’Andito degli Angiolini ospiterà una selezione di 40 dipinti provenienti dal prestigioso Museo Russo, un numero dimensionato agli spazi non vasti ma seducenti di questi ambienti lorenesi, e scelto in modo da offrire un affascinante florilegio del percorso dell’arte russa dall’epoca delle icone fino alle avanguardie del primo Novecento. Dalla collezione di icone, imponente per numero, è stato intenzionalmente selezionato un unico pezzo, il Cristo Pantocrator in trono fra le potenze del XVI secolo, dato che le icone sono forse l’espressione artistica dell’arte russa più nota in Europa, si è inteso dedicare maggior spazio all’arte del XVIII e XX secolo. Vinum nostrum Fino al 30 aprile
Museo degli argenti
Una partitura rigorosa tra la parola metaforica che diventa tangibile e il corpo che non può evitare di esistere in ogni attimo. Senza respiro. Uno straniero che cerca di riconoscersi in un mondo diverso dove emergono il ricordo, la nostalgia, la rabbia, la pioggia come elemento simbolico che ritorna sempre. Claudio Santamaria interpreta sul palcoscenico fiorentino, poetica di Koltès.
Dalla Mesopotamia alla nostra tavola, da rito di comunione a ebbrezza da evitare, da culto da respingere a porta di accesso alla spiritualità, il vino e la vite sono protagonisti della mostra. Reperti originali, sculture, affreschi e mosaici accompagnati da apparati multimediali e video racconteranno la millenaria storia della vite e del vino e la rilevante influenza esercitata sulla cultura degli antichi. Seguendo un andamento cronologico, la mostra illustrerà l’origine della viticoltura nel Vicino Oriente, la sua piena affermazione con relativi significati simbolici, religiosi e culturali nel mondo ellenico, fino alla produzione e diffusione del vino su ampia scala operata dai Romani.
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A 30 MINUTI DA FIRENZE SUD in prestigiosa villa padronale del millesettecento ristrutturata vendesi bellissimi appartamenti alcuni con ingresso indipendente. Varie metrature, giardini, terrazzi, garage. Ottime rifiniture in stile toscano. Vendita-diretta senza mediazione. Pronta consegna. Prezzi a partire da € 225.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195 BAGNO A RIPOLI PRESSI in contesto residenziale , signorile unità immobiliare disposta su due livelli di mq.200 oltre terrazze, giardino esclusivo, cantina e garage doppio. L’immobile è finemente ristrutturato ed accessoriato. Il giardino esclusivo è particolarmente curato. Piscina e campo da tennis condominiali. Ag. Imm. Bianchi e Grappolini ☎055 630656 - 055 631781 BAGNO A RIPOLI, collinare, splendida villa su due livelli ottima esposizione circondata da parco; composta da grande salone con camino, sala pranzo, cucina abitabile, 3 camere, 2 bagni. Grande taverna con cucina, sala camino, 4a camera e 3ºbagno. ☎335 7678437 - 331 8532086 BAGNO A RIPOLI collinare, Villamagna, villa libera su 4 lati di 300 mq divisa in 2 appartamenti di 150 mq ciascuno oltre giardino, garage/taverna, terrazza di 90 mq. Panoramica vista firenze. Ideale per 2 o 3 nuclei familiari ☎335 7678437 - 331 8532086 CALDINE collinare, in posizione molto panoramica, porzione terratetto di villa del 1.300, composta da cucina, dispensa, salone con camino, 2 camere, 2 bagni oltre cantina,lavanderia e posti auto ☎335 7678437 - 331 8532086 CURE ALTE spettacolare villino finemente ristrutturato in stile anni ’30. Circa 300 mq disposti su 3 livelli oltre depandance e giardino. N.2 ingressi separati. Ottimo per abitazione e studio. Trattativa riservata ☎335 7678437 - 331 8532086 FIRENZE NORD inizio di via baracca vendesi villetta in ottimo stato di mq 165 con 20mq di giardinetto lastricato 3 ingressi soggiorno 2 cucine al piano terra e al primo piano studio o cameretta in mansarda 2 camere matrimoniali 3 bagni 3 balconi 2 posti auto non assegnati vo 115 ☎055 414545 - 055 419096
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SAN GIOVANNI V.NO (Cetinale) in bellissima villa ristrutturata: limonaia con ingresso indipendente e giardino. Soggiorno-pranzo, cucina, matrimoniale con bagno, singola, bagno e ripostiglio. Possibilità garage. Rifiniture di lusso. Contesto prestigioso. Vendita diretta senza mediazione. Pronta-consegna. Rif. L € 221.000 ☎055 9121200 - 348 2904195
VALDISIEVE SIECI Meravigliosa villa indipendente libera su 4 lati circondata da giardino composta da cucina abitabile con sala pranzo, salone triplo, 3 camere, 3 bagni, oltre studio e 4a camera in mansarda. Completano la proprietà cantina, lavanderia, garage/taverna e bellissima terrazza a tasca di 35 mq. Oggetto di grande fascino perfette condizioni.possibilità di divisione € 780.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086
VALDARNO A 3 MINUTI DA SAN GIOVANNI appartamento in bellissima villa padronale completamente ristrutturata. Ingresso con antico soffitto con volta a crociera e ingresso indipendente. Composto da: ingresso, soggiorno con doppia finestra, cucina, 2 camere, 2 bagni, ripostiglio. Terrazza 40 mq con vista sul parco. Garage. Vendita diretta. Pronta consegna rif. G € 271.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195
PISTOIA PISTOIA collinare altezza 500 metri versante marliana vendesi porzione di villino indipendente mq 120 stato perfetto giardino mq 200 c/a carrabile terrazza mq 43 cucina abitabile camino cantina ripostiglio 2 camere vicinanza paese e con servizio di mezzi pubblici rif gor. ☎055 414545 - 055 419096
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TERRENI FIRENZE
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GRASSINA collinare, magnifica casa torre del 1.300 a pochi km dal centro di grassina, 500 mq su vari livelli con grande loggia all’ultimo piano.piscina e terreno di 3 ettari con vigna e piccolo appartamento per ospiti.oggetto di grande pregio ☎335 7678437 - 331 8532086
BIVIGLIANO Meravigliosa colonica di 400 mq circondata da 5000 mq, superbamente ristrutturata.internamente divisa in 3 unità ideale per più nuclei familiari ☎335 7678437 - 331 8532086
IMPRUNETA pressi,in zona residenziale ottima esposizione, villetta terratetto di recente costruzione, composta da salone, cucina abitabile, 3 camere, 3 bagni, taverna con camino, grande terrazza panoramica, garage, lavanderia, cantina, posto auto e orto con alberi da frutto. Ottime rifiniture, super accessoriata € 660.000,00 trattabili ☎335 7678437 - 331 8532086
GREVE IN CHIANTI Dudda nel vecchio borgo caratteristica porzione in pietra, restaurata, con ingresso indipendente composta da soggiorno con camino, cucina, sala pranzo, due camere da letto, bagno, ripostiglio e cantina a volta oltre giardino a terrazza sul panorama. Richiesta € 280.000/00 trattabile RIF.3/11 ☎055 951523
LE BAGNESI (Fi) contesto tranquillo totalmente nel verde vendiamo piano terra in villino bifamiliare di mq 105 con giardino di proprieta’ recintato di mq 116 e 2 posti auto ingresso sala cucina abitabile studio 3 camere 2 bagni finestrati ottime rifiniture richiesta € 515.000,00 rif vo 119 /a 531 ☎055 414545 - 055 419096
MUGELLO ZONA BARBERINO DI MUGELLO In contesto esclusivo, villa con giardino di circa 600 metri e ampio loggiato.composta da:ingresso, salone, cucina, sala da pranzo con camino, 3 camere, 2 bagni oltre ampia taverna con cucina in muratura, forno e camino, cantina e garage.rw3 € 500.000,00 ☎055 8416555 ZONA CAVALLINA (B.MUGELLO) Villetta con giardino di 300 mq circa,composta da:ingresso soggiorno, cucina e servizio al p.terra. Al piano primo camera matrimoniale, cameretta,bagno e 2 terrazza al p.interrato garage, taverna con camino e lavanderia.rv/9 € 285.000,00 ☎055 8416555 - 335 7799954
VALDISIEVE 4 KM DA ROSANO , collinare e panoramica, antica colonica in pietra, libera su 4 lati, ottime condizioni; composta da : cucina, sala pranzo con camino, salone con camino, 3 camere, 3 bagni, taverna con angolo cottura,( possibilità 4a camera), giardino, terreno con ulivi e piscina.possibilità di acquisto di depandance già civile abitazione ☎335 7678437 - 331 8532086
VALDARNO FRA FIGLINE E SAN GIOVANNI in bellissima villa ristrutturata, con parco con piante secolari, appartamento su due livelli: cucinotto, grande soggiornopranzo, camera e bagno al primo-livello, sopra (in suggestiva colombaia) camera con bagno. Ottime rifiniture in stile toscano. Vendita diretta senza mediazione. Pronta-consegna. Possibilità-garage. Rif. H1 € 248.000 trattabili ☎055 9121200 - 348 2904195 RIGNANO SULL’ARNO Fienile indipendente di mq. 130 finemente ristrutturato oltre loggia, annesso agricolo in pietra, giardino e terreno recintato mq. 2.500. € 530.000,00 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini ☎055 630656 - 055 631781 RIGNANO SULL’ARNO zona bombone posizione panoramica porzione di colonica in intervento di recupero, piano terreno, composta da ampia zona giorno, due camere da letto, bagno, ripostiglio oltre circa 750 mq di giardino esclusivo. possibilita’ di vendita anche al grezzo. Richiesta € 340.000/00 trattabile RIF.3/7 ☎055 951523
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MUGELLO ZONA BARBERINO DI MUGELLO Immerso nel verde bella porzione di colonica con ingresso indipendente e giardino e composta da: ampio soggiorno,cucina,servio e loggia al p.terra.al p.primo 2 camere e bagno. Possibilità di personalizzazione rif. Rgc5 € 320.000 ☎055 8416555
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VILLAMAGNA in villetta a schiera bifamiliare appartamento di 170 mq disposto su 2 livelli con 2 ingressi volendo divisibile per 2 nuclei familiari oltre giardino e terreno con ulivi e piante da frutto per 1.330 mq. € 450.000,00 ☎335 7678437 - 331 8532086 CARBONILE - PELAGO direttamente dal costruttore nuova realizzazione in villette a schiera di terratetto di 3-5 vani ingresso indipendente consegna fine 2010 a partire da EURO 260.000
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